vedere una strada privata ingombra di auto in sosta, stranamente tacita in quel quartiere
ingombra di auto in sosta, stranamente tacita in quel quartiere centrale. =
cavalca, 9-20: s. pietro orando in su una torrazza, fu rapito in
in su una torrazza, fu rapito in eccesso di mente. sanudo, 3-25:
quell'ora era appollaiato su qualche torrazzo in ruina dei marchesi di monferrato.
: si potranno far le feritoie dei fianchi in fondo, a mezzo l'altezza et
fondo, a mezzo l'altezza et in cima della muraglia, dentro ai lor
annessa a edi- ci, usata, in partic. in epoca medievale, come fortificazione
ci, usata, in partic. in epoca medievale, come fortificazione o luogo
. elucidano volgar., 171: in quella citade de babilonia, ilio o'ell'
quale era alta xxxn stadii. dante, in /, 31- 107: non fu
detto, ne la torre maestra, e in essa aveva un letto assai ben in
in essa aveva un letto assai ben in ordine. magi, 7: vegezio dice
7: vegezio dice che gli antichi in tal maniera fecero le città, cne le
torre. leopardi, 11-1: d'in su la vetta della torre antica, /
firenze, guardaroba (i62i) [in « lingua nostra », xxviii (1967
... 1 capelli biondissimi accumulati in una pettinatura a torre. piovene,
7-189: sotto il fuoco dei riflettori, in quella sera di novembre, si vedevano
, eseguita durante alcune feste patronali, in cui i partecipanti si dispongono gli uni
si dispongono gli uni sopra gli altri in più ordini, formando una piramide che
verticalità con pareti ripide e una spianata in vetta. 5. arald. figurazione
può essere mosso lungo le colonne sia in verticale sia in orizzontale. tommaseo [
mosso lungo le colonne sia in verticale sia in orizzontale. tommaseo [s. v
poligonale, fissa o girevole, usata in partic. per contenere e proteggere il
quarantotti gambini, 4-175: tornò a guardare in fondo, oltre i moli e oltre
torre, nave da carico secco alla rinfusa in uso alla fine dell'ottocento, caratterizzata
. sport. nel calcio, attaccante che in elevazione passa di testa la palla a
arretrato o meglio piazzato perché la tiri in porta. g. bocca [«
a varie operazioni tecniche o scientifiche (in espressioni quali torre di estrazione, di
-torre di controllo-, negli aeroporti, edificio in cui si trovano tutte le apparecchiature per
termina la pagode a dirittura della porta in una picciola ed oscena stanza rotonda,
]: un vecchio torriere che abitava in una torrucciaccia in riva del nilo.
vecchio torriere che abitava in una torrucciaccia in riva del nilo. -accr.
marito,... che erano ridotte in una torraccia. pasolini, 1-216:
cumino, infuo prima per octo ore in lo axeto, e poi quello torefare e
cum altretanto di incenso pulverizato, sì che in tutto sia una dragma. g.
addetto alla torrefazione di semi commestibili, in partic. del caffè. dizionario delle
carbonizzata. - anche: il locale in cui tale operazione è compiuta e il
operazione è compiuta e il prodotto, in partic. il caffè, è messo in
in partic. il caffè, è messo in vendita, e talvolta, degustato.
, 20: la torrefazione si puoi fare in più modi: cioè scaldando bene una
da un miscuglio di tabacchi diversi, in partic. per abbassare il livello di
dicesi torrefazione, il processo di scaldamento in grande, dei minerali accumulati in appositi
scaldamento in grande, dei minerali accumulati in appositi forni, con afflusso di aria
, 20-106: lungo un torrente, in negra gonna / vide venire una femina antica
nessun argine era stato alzato, nel tempo in cui le sue acque avevan presa un'
incas e svettante, anche in quanto fornito di torri (una costruzione,
defonti e vivi eroi, / non hanno in odio 1 lieti suoni e i canti
[hudson], 236: la foresta in cui abitava rima, la mia sposa
2. che sovrasta altre persone in altezza; che ha una corporatura molto
lasciandosi più svelare dal sole, in una indecenza puerile e superba.
fazio, iii-6-68: andando, noi vedemmo in piccol cerchio / torreggiar lucca a guisa
la superba. calzabigi, 53: in ampia valle,... alta torreggia
la sua rocca... torreggia in cima a un monte sporgente in fuori.
torreggia in cima a un monte sporgente in fuori. colletta, i-282: se
prati incolti. 2. dominare in altezza su altre persone; possedere una
mai veduta orridezza, mentre torreg'avano in quella... otto fieri giganti.
cagna, iii-185: tota furlana torreggia in seconda fila per il suo busto lunghissimo.
3. tr. sovrastare un luogo in altezza. dante, inf, 31-43
), sm. corso d'acqua, in partic. montano, caratterizzato da portata
di periodi di secca e di piene violente in relazione alle precipitazioni atmosferiche; scorre a
atmosferiche; scorre a forte pendenza, in genere incassato strettamente fra gole e interrotto
torrente che descende dal monte e corre in una valle. g. m.
. per simil. quantità di sostanza, in partic. liquida che sgorga o fluisce
bitume acceso: questo scorrendo a basso diviso in più torrenti distrusse tutte le case,
affetti, che dagli occhi al seno / in torrenti di lagrime scendete, / se
mio ragazzo me le ha recate ho prorotto in sua presenza in un torrente di lagrime
ha recate ho prorotto in sua presenza in un torrente di lagrime. manzoni, iv-446
manzoni, iv-446: fecero sparger voce in tutta la francia, che il re aveva
peloro il mar cruccioso, / stretto in canal, con impeto trapassa: / due
: / due volte il dì, volto in torrente ondoso, / dal tirreno a
o obblighi che si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo.
tempo. grillo, 180: se in questo torrente di negozi capitolari sarà possibile
nievo, 754: spiro e teodoro chiusi in argo con insilanti attendevano a frenare il
cate del cinematografo seguitarono ad eruttare in sulla via torrenti di gente, operai
udire i vostri singhiozzi, e pure correva in me un torrente infrenabile di gioia.
6. rilevante numero di elementi, anche in movimento, compresi in un determinato spazio
elementi, anche in movimento, compresi in un determinato spazio. marotta, 1-39
male voci che si perdono con lui in un polverio che fugge e scompare.
del sangue): massa del sangue in circolazione, in partic. nei grandi
: massa del sangue in circolazione, in partic. nei grandi e medi vasi
10. agg. che scorre in modo rapido e impetuoso (un corso
11. locuz. a torrenti: in grande quantità, copiosamente (con uso
uno e l'altro volto soffocava le parole in bocca all'addolorata. rezzonico, 302
e asciutta. -in numero, in quantità rilevante, diffusamente. satura di
concedere respiro. -con grande intensità, in modo veemente. cesarotti, 1-xvii-328:
giordano, i-28g: vedete quelli che vanno in cammino al grande caldo, quando trovano
molti piccoli torrentelli, perché troppo insuperbiti in volere da sé portare il proprio tributo al
uno strapiombo di un centinaio di metri, in fondo a cui scorreva un torrentello.
arrivare a cotesto ospizio fiorito bisognava scendere in una valletta, traversare un torrentùccio magro
della collina proteso sugli outskirts della città, in riva al tor- rentaccio-cloaca alitante vapori mefitici
d'altro colore, ritornerò poeta, e in s. giovanni, ove fui battezzato
il cappello / de 'l mio battesmo in su 'l devoto fonte. / con altra
.. non nasca né si ritrovi in italia, per non ritrovarsi chi ci sappia
manto nevoso di una montagna. -anche in un contesto figur. lorenzo de'medici
peli o di capelli. dante, in /, 34-74: di vello in vello
, in /, 34-74: di vello in vello giù discese poscia / tra 'l
fame] voglion i naturali che nasca in noi da 'l toccarsi e fregarsi l'un
su una determinata persona, per lo più in tono di scherno (anche in forma
più in tono di scherno (anche in forma iterata). berni,
), agg. lavorato a velluto, in modo da dare l'impressione visiva e
: tabbì velutató; ermesino velutató; drappetti in cento maniere finti a ricami, a
: ogni volta, del resto, che in america ascolto musica,...
divenne una camera di lusso splendidamente tappezzata in un colore bruno vellutato e fornita delle
: 1 suoi grandi occhi vellutati passarono in rassegna tutta la comitiva. ojetti, i-788
degli altri vini di borgogna e sono in conseguenza meno aggradevoli. soldati, 6-28:
la muffa. pasolini, 3-49: abitava in un villino prima della fiorentini, con
: ogni tanto, un acquitrino si stende in verdissime superimi di vellutello, ingombrate di
della moda femminile francese e italiana, in par- tic. nei secoli xviii-xix.
ugurgieri, 262: riceve singularmente enea in una pelle di velluto leone, e invitalo
una pelle di velluto leone, e invitalo in una sedia d'acero. boccaccio,
che diana trasmuti / le membra mie in un corrente fiume, / o vero in
in un corrente fiume, / o vero in fiera co'dossi velluti, / o
m. adriani, iv-75: furono in terra spiegate morbide pelli vellute e screziati
g. gozzi, i-12-105: era dafni in piedi con una velluta pelle di capra
una velluta pelle di capra indosso e in sulle spalle uno zaino cucito di nuovo
i-13-153: parevami all'aspetto di anni cinquanta in circa, di gagliardo temperamento, membra
... / il purpureo amaranto in alto saghe. -fiore velluto:
seta, e tanti drappi velluti e broccati in pezza. pascoli, 1012: il
podestà coi giudici e'notali / scendono, in ricchi sciamiti velluti. = voce
. libro di nesone [in « studi linguistici italiani », xvii (
pezze di velluti che si feciono fare in firenze del mese di giungno 1333.
., 7 (no): ecco in faccia un altro antenato, magistrato,
vittorini, 1-18: mi indicano un giovanotto in abito di velluto alla cacciatora che traversa
un atteggiamento accomodante e disponibile che dissimula in realtà intenzioni aggressive. bonsanti,
un albero d'un verde di velluto come in un vecchio affresco. -che
borgese, 1-167: essa s'era fitta in capo ch'era indecente per un italiano
betteioni, iii-386: quella tresca d'amore in veste da camera, e larga a
-essere, stare sul velluto: essere in una situazione agevole, priva di rischi
ii. -mano, pugno di ferro in guanto di velluto: comportamento molto energico
e. settimelli, 78: colori tenui in autunno o se violenti, vellutati.
abitar nel corpo de la terra e non in le extremità et appresso le velme.
pudore, lutto, ecc. (e in talune tradizioni culturali non cristiane è tuttora
aureo vello / le cingea 'l capo in guisa che capello / del vago nodo non
-quello, di colore bianco e in genere di tulle, che nell'abito
vedremo uscir di chiesa col velo bianco in testa! cicognani, 2-196: la
la sposa tornata di chiesa aveva riposto in fondo a un baulino il velo e
-per estens.: la condizione monacale (in partic. nelle locuz. deporre,
credendosi il salterò de'veli aver posto in capo, le brache del prete vi
viso. papini, x-1-888: mi nascosi in un monastero, presi il velo benedettino
vedere mia madre, che prese il velo in un lontano convento. -velo
-tormento del velo: tortura diffusa soprattutto in francia fra i secoli xiv e xviii
trangugiare un pezzo di tela versandogli acqua in gola. 2. tessuto di crine
ariosto, 2-54: fra duo guerrieri in terra et uno in cielo / la battaglia
fra duo guerrieri in terra et uno in cielo / la battaglia durò sin a
ant. e letter. corpo umano (in partic. in quanto elemento materiale contrapposto
letter. corpo umano (in partic. in quanto elemento materiale contrapposto alla spiritualità dell'
vii-118: dormendo, un giorno, in sonno mi parea / quasi pennuto volar
mortai velo, / perché loco avesse in cielo / la redenta umanità dante
velo, / ché sanza lei non è in terra pace. 10. ant
urlasser tanto / e l'ugola sforzassero in maniera / che il velo palatin restasse
capaci le radici di raccogliere e mettere in serbo l'acqua atmosferica. se questo
poneva la patena e poi di volta in volta la palla, il velo.
piace colore, distinto con fili più grossi in quanti a te piace parateli, qual
lomazzi, 4-ii-277: oltra di questo, in altri modi si possono cre
/ ke lo vello del tempio grande in doe parte fo partito. bibbia volgar.
168: il velo del tempio si divise in due parti, dal capo insino al
liberare un compagno dall'avversario diretto ostacolandone in modo non falloso il movimento. m
velo dagli occhi: apparire la realtà in tutti i suoi aspetti, anche sgradevoli e
(le terre emerse dell'emisfero australe in seguito alla caduta di lucifero dall'empireo
di pinastri, / e al mare là in fondo fa velo / più che i
potesse, ogni altra cura / posta in non cale, a contemplare ornai / di
senza alcun velo / venere e marte in ogni lor sembianza. -con uso
cessare di parlarne o di considerarlo, in partic. perché grandi chiazze tra
velo dagli occhi, dovrei subito chiuderli in sonno eterno. 20. dimin
e ardito, viene con sua lancia in mano e con uno veletto a oro in
in mano e con uno veletto a oro in sul chiaro elmo. -vélicèllo.
. fortini, i-302: prese questo giovine in mano il vasetto del colore e levatoli
sollecitamente a muoversi, svelto. - in partic.: che cammina con passo energico
a esseri soprannaturali). - anche in posizione pred. e con valore avverb.
croce; / ond'ei si gittar tutti in su la piaggia; / ed el
sorrisi e con sembianta / di chi domanda in suo pensier soccorso, / ippomene per
. boccaccio, viii-1-215: ella è in su i piè velocissima, e ha alie
, colà più spiritosi gl'ingegni, in una parte più gravi, e sodi,
e sofistici. marinetti, 2-i-452: in poche regioni d'italia l'immediato dopoguerra
. 3. che è posto in movimento, lanciato o trasportato, che
rapidamente (la luce). - in partic.: che compie la sua orbita
partic.: che compie la sua orbita in breve tempo (un corpo celeste)
quanto son veloci, / e come sono in distante riparo. galileo, 4-2-45:
che sieno dentro l'acqua, vanno amendue in fondo, ma la palla più veloce
, i-80: il cocchio velocissimo fendea / in lunghi solchi l'umida contrada. borgese
arco, e l'asta / veloce in campo; era a vapor sull'onda /
e negra nube 7 parea lo scudo in procelloso nembo. -dato con rapidità
procelloso nembo. -dato con rapidità in modo da ottenere un particolare effetto pittorico
migliori e più sani quei che nascono in fiumi veloci e correnti. filicaia, 2-1-70
d'un ritrosito vento, che scorra in una renosa e cavata valle, che pel
andatura); sfrenato (la corsa, in partic. di un animale).
fianchi, e le nervose gambe / discioglie in velocissima carriera. e e frugoni,
/ tutto per due palate di statue in pezzi / e per qualche migliaio di libri
come su la tastiera di un piano, in una sala ducale. borgese, 6-127
poeta. piccolomini, 10-184: il finire in sillaba breve doppo la lunga rende più
appetito [la lussuria] è velocissimo in permutarsi, e salta tosto d'una
, e salta tosto d'una cosa in un'altra. goldoni, xiii-296: ah
(un campo da tennis sintetico o in erba).
sistema di elaborazione che rende disponibili i dati in tempi molto brevi. 11.
due dispositivi, mentre i piedi erano posti in due staffe veloceménte (ant.
. l'insieme dei procedimenti -anche in un contesto figur. che consentono di misurare
., 5-9: intendi come tu sei in questa valle di miseria sbandito, amalato
a la morte, senza fermezza et in brevissimo tempo vi giungimi. castelvetro,
che era il rumore che si sentiva in casa sempre a tutte le ore e nessuno
di dietro preso, il git- tarono in mare. savonarola, 7-i-184: fa'una
[stelle] verranno a muoversi velocissimamente in cerchi vastissimi, altre lentissimamente in cerchi
velocissimamente in cerchi vastissimi, altre lentissimamente in cerchi picciolissimi, secondo che queste e
; e penetratami nel cuore, tutto in un momento lo accese. -con
8-1-150: non solamente si potrebbono rappresentare in una sera, ma a gran fatica uomo
a gran fatica uomo velocemente gli leggerebbe in quattro giorni. borgese, 1-272: «
. immediatamente, subito; senza por tempo in mezzo, quanto prima; tempestivamente,
significare anche questo. 4. in breve volgere di tempo; in tempi ravvicinati
4. in breve volgere di tempo; in tempi ravvicinati. xjlloa, 66:
tempi ravvicinati. xjlloa, 66: in venir poi in questa impresa di malta quanto
xjlloa, 66: in venir poi in questa impresa di malta quanto velocemente e
, poco tempo costa. / e in tal guisa risparmiasi un valsente / inestimabil,
diligenza pubblica più veloce di quelle comunemente in servizio. giordani, ii-2-246: questa
giordani, ii-2-246: questa mattina sono passati in tanti velociferi cento cannonieri piemontesi, che
e preso posto nel velocifero, eccomi in corsa verso ginevra. periodici popolari,
velocemente (un lavoro). -anche in posizione pred. e con valore avverb
ordine per controllare la velocità dei veicoli in transito. corriere della sera [30-vi-1995
per tre di quei velocipedastri che, in occasione aelle corse, si vestono come i
.]: un velocipede scommetteva di percorrere in otto minuti te stradone dei colli dal
2. sm. tipo di bicicletta in uso nel sec. xix, caratterizzato
piastrelle, chi alla palla, chi andava in velocipede, chi sopra un cavallino di
velocipedismo, sm. disus. l'andare in bicicletta, in partic. come pratica
disus. l'andare in bicicletta, in partic. come pratica sportiva e agonistica;
. -i). disus. chi va in bicicletta; ciclista. tommaseo [
romelia alessandri, che appunto altera era in villa... non era scontenta di
con rapidità, che percorre una distanza in breve tempo; rapidità del passo,
. boccaccio, viii-1-155: fu in correre di tanta velocità, che,
non quietan mai fin che non son in quella, come cercan li figliuoli le madri
., il momento della sua velocità sarà in potenza eguale a quelli due etc.
questi epiteti accompagna quasi sempre achille. in quale episodio dell'iliade campeggia questa velocità
che mi permetta di passare sempre col verde in second ave- nue. -con riferimento
, alla corrente di un fiume, in partic. a una piena impetuosa.
. p. cattaneo, 1-7: in più luoghi del territorio della città nostra
parte di quello divinissimo ciel quieto, in quello si rivolve con tanto desiderio, che
dal sito di esse parti, che sono in diversi aspetti per la sua velocità e
alla distanza. -velocità angolare-, in un moto curvilineo, l'angolo descritto
-velocità asintotica: quella che un corpo in moto raggiungerebbe dopo un tempo infinito.
che ha l'aereo rispetto all'atmosfera in seno alla quale vola -è desunta dal
-velocità critica: quella per cui, in un corpo in rotazione, cominciano a
: quella per cui, in un corpo in rotazione, cominciano a manifestarsi vibrazioni di
con cui le onde sonore si propagano in un mezzo (ed è equivalente a 340
metri al secondo nell'aria secca e in normali condizioni di temperatura e di pressione
di gruppo: quella con cui si propaga in un mezzo un pacchetto di onde caratterizzato
intercorrente tra lo spazio percorso dal punto in un intervallo di tempo e il tempo stesso
tende a zero. -velocità media: in un moto uniforme, quella relativa a
sezioni tutte scaricano egual copia d'acqua in un dato tempo, le velocità medie
gualdo priorato, 3-iii-42: fu maravigliosa in questo soggetto la vivezza dell'ingegno,
: gli stormi s'inseguivano per l'aria in caccia con la velocità delle saette.
dinamica, cioè essa esiste non solo in relazione ad uno stato economico dato, ma
uno stato economico dato, ma anche in relazione alla velocità delle sue variazioni. landolfi
anna si allontana da me, d'ora in ora, con velocità planetaria.
tutti i modi dello italiano, ché ella in tutti non adopre tutte le eccellenze
all'armonia; di velocità e lentezza in quanto al ritmo, e di lunghezza e
di maligna, il che salva tesser febre in simili soggetti senza caldo, anci con
e dalla velocità e direzione del vento in seno al quale esso si sposta.
fornire ad un corpo al fine di porlo in orbita nello spazio circostante la terra.
moneta: il numero medio di volte in cui l'unità monetaria viene usata in
in cui l'unità monetaria viene usata in un dato periodo di tempo. einaudi
15. elettr. velocità di scorrimento-, in un sistema conduttore, quella media dei
disputando la volata finale gli ultimi due rimasti in gara; 2) gare di velocità
elaboratore per eseguire operazioni elementari, espresso in mips. 18. meccan. negli
5-474: cari guidatori, estrosi, sempre in quarta velocità, ma sicuri d'occhio
con una rasoiata. -figur. in quarta velocità: molto rapidamente. marinetti
riflettere lungamente e siamo costretti a giudicare in quarta velocità -cambio a salti di
la massima, sviluppata generalmente nelle navigazioni in tempo di guerra o in speciali missioni ed
nelle navigazioni in tempo di guerra o in speciali missioni ed esercitazioni.
una nave può sviluppare avendo tutte le caldaie in azione all'andatura di tutta forza.
movimento suo. scrittura de'signori ferraresi [in di castro n. 3-426]:
nelle mine e nei petardi, ed in somma quanto il velocitar coi mantici la
sf. letter. presentazione di immagini in sequenza rapidissima. marinetti, 2-iii-64:
la velocizzazione di mille mille visioni oceaniche in cerca di assoluto e di pienezza totale.
ciclistiche; è costruita per lo più in cemento o in legno, con inclinazione
è costruita per lo più in cemento o in legno, con inclinazione verso l'intemo
. ma il meglio sarebbe non dire né in un modo né nell'altro e dire
stayers'. vittorini, 5-233: c'è in italia un padre gesuita che parla in
in italia un padre gesuita che parla in teatri e velodromi a folle di gente che
lo stesso esercizio fisico di chi va in bicicletta, dotato di dispositivi per misurare
molle. l. perelli [in c. dossi, 5-88]: ecco
luogo del velopendolo ed emisero di tanto in tanto dei sibili o una specie di zirlo
con foglie oblunghe e fiori penduti disposti in racemi o spighe. 0.
questa cavriuola una volta e tenendomi il capo in seno, uscisse non so di che
da giugnere. pratesi, 5-173: infilava in un altro discorso e parlava precipitosa,
altro / esercizio simil vago, trabocca / in gran febricitar di male acuto, /
ariosto, 10-86: lurcanio conte, ch'in angoscia regna, / porta quel tauro
2. figur. persona inviata in ricognizione o a raccogliere informazioni su qualcuno
-ci). degenerazione velvetica: in istopatologia, tipo di degenerazione del tessuto cartilagineo
e lo dimostrano / quel che alla corte in mezzo vive e domina.
grandissimo e pesantissimo, con vene varicose in molti luoghi, e diveniva assai più
era vino calato alle gambe; ma, in verità, senza escludere affatto che anche
alla circolazione di liquidi organici. - in partic.: vaso linfatico. e
vene linfatiche..., le quali in tal congiuntura sono veramente 'chilifere'. targioni
vid'io / de le mie vene farsi in terra laco. idem, purg.
: componeasi un volto / impavido, ma in core, entro ogni vena, /
, fece accanto al pozzo una vasca in muratura. -stretto di mare.
: non si era, naturalmente, sopita in russo prigionata nelle vene di piombo,
/ che tu brami, ch'io verso in larga vena / senza sollievo aver,
-figur. con allusione alla fonte castalia, in quanto ispiratrice della poesia. venuti
è a'dì nostri, e di parnaso in cima / forse soli poggiar petrarca e
la terra è tutta cava dentro di luogo in luogo, ed è piena di vene
cennini, 41: questo color si truova in terra di montagna, là ove si
di zolfore. guicciardini, n-131: in esse [isole] sono state trovate vene
d'oro, cominciorno molti di loro come in domicilio proprio ad abitarvi. d.
minerali, e di zolfo, che in molte parti ardono d'ogni tempo. targioni
ricca vena di canzoni che non ho in un sol giorno potuta esaurire. e.
colore di difendere il popolo, entrarono in isperanza di far cader l'avversario.
. stilatura, venatura di una pietra, in partic. del marmo. fazio
più chiare e più scure come vene in un marmo. -venatura del legno
con la colla di toro il legno in guisa / che tinterne sue vene assai più
dolce vena che sì facile e dotta in voi scaturisce, a ciò che di voi
alfieri, 1-257: mi si riaprì in quel viaggio più abbondante che mai si fosse
vena delle rime, e chi potea in me più di me mi facea comporre sino
'laudi', vennero scritte dal loro autore in un momento felice della sua la
con amorosa vena, / si pose in terra con umil talento, / volendo a
6-36: chi non sta chi può in letizia, / mi par che abbia gran
: ammirate come la filantropia mi metta in vena d'indulgenza. 10.
novembre, o almeno infino a natale, in tal maniera che n'esca tutto l'
dette veni, le quali talvolta vanno diritte in suso, e allora cresce la pianta
un vino verso un particolare sapore (in relazione con un agg. o con un
un compì, che lo indica, in partic. nella locuz. aggett. della
delle cose nostre, goderete di esse in vita ». d. bartoli, 9-31-2-
alle lacrime, ecc.; prorompere in un canto. bandello, i-955:
cantar largai la vena, / sfomdo in versi sì penace ardore, / e le
tutti le acquistai. marino, 1-12-216: in queste note a la profonda pena trangugiando
chiese di farsi aprire tutte le vene in un bagno caldo. boccaccio, dee.
, n. 31. -di, in vena: spontaneamente, volentieri; con alacrità
-con valore aggett. che si trova in buona disposizione di spirito; pieno di
non vi lavorava se non quando si sentiva in capriccio e vena di far bene.
andrei volentieri ad aix adesso che sono in vena. tecchi, 11-138: adriano non
alberto... se fosse stato in vena, mi avrebbe fatto certo un cenno
carducci, ii-3-180: rime giocose, in cui parmi più che altrove scrittor di
lxix-2: poi che sguardando il cor feriste in tanto / di grave colpo, ch'
alquanto. -per ogni vena: in tutta la persona. dante, purg
miglior vin mena, / qual meglio in poggio, e altro meglio in piano,
meglio in poggio, e altro meglio in piano, / però che miglior vin
. -vendila. romergialli [in targioni tozzetti, 12-3-221]: l'anno
si vergognano d'entrare e metter mano in quelle che non son loro, ma d'
metta [il cavallo] tosto / in calda stalla d'osto. / di troppo
, sassi e di frizze quando i nostri in quell'isola giunsero. lanzi, 1-2-174
d'allora. carducci, iii-3-393: in un secondo ripartimento due cani che inseguono
d'ogni sorte vi sono eccellenti e in grande abbondanza. busca, 65: uscito
ministri? vuoi ch'io converta il reame in un parco di caccia, avendo,
vedere che libri fussino, ci riducemo in ella più prossima bottega. m. adriani
scopo commerciale. pacichelli, 1-337: in londra so che superano le librarie venali
, 462: andava inanzi lentamente guardando in su a destra e a sinistra per iscoprire
bardi, 2-73: erano di due sorti in roma le piazze: civili, ove
beccaria, i-553: il valore assoluto divenne in seguito relativo e venale, e significò
1-15-3-223: quando voglia qualche persona mettersi in prelatura, e che non sia di quelle
prezzo simoniaco. -accompagnato da un'offerta in denaro (una preghiera di suffragio)
età ventura: / e tuoni a manca in testimonio il cielo. galdi, ii-276
. frugoni, vii-71: entrò il cinico in quel fano profano, dove rinvenne un
e venal cosa / vi date tutto in potendo parere. petrarca, 128-25: vano
, per esempio, cento quadri esposti in vendita: se un signore ne compra cinquanta
sono tolti dalla venalità; il che in qualche maniera può dirsi uscire fuori del commercio
: la venalità delle cariche giudiziarie fu in tempi di assolutismo inizio e garanzia dell'indipendenza
rischio d'essere o con attuale prigionia ridotto in gravi angoscie da'suoi medesimi, o
traffico di maggior perfidia e venalità consegnato in mano del duca d'alba. foscolo,
. venalménte, aw. in modo venale; esclusivamente per lucro.
ne gridano tutte le storie, che in quel tempo corinto era una cittadina in cui
che in quel tempo corinto era una cittadina in cui gongolava ogni donnaccia, e s'
tali osservazioni ci riuscì mai d'osservar in essa un minimo venamento di gelo.
da venamenti assimilitudini a quelli che serpeggiano in certi marmi. = nome d'
costituita da fenocristalli di olinina e flogopite in una euctoclite. = dal
dal toponimo [san] venanzo, località in provincia di terni; voce registr.
, che farmi e ascari vorebbero mettere in circolazione distinguendolo da 'venatorio'(=
bartoli, 2-1-27: innumerabili ponti poi in ogni provincia; quanto alla materia, di
: era parata con quelle tappezzerie d'olanda in velluto di lino, ove parte di
amata. egli era tutto bianco, in forma di calice, sottilmente venato di violetto
la lunga oscurità della notte, vestivasi in fretta e scendeva. 4.
[nembrothj cominciò ad essere uomo potentissimo in terra, e robusto e venatóre delli
c. e. gadda [in « letteratura », 29, 36]
cacciatori tengono segreto il nome del luogo in cui andranno nel giorno d'apertura della
mazzoni, 1-11: li cacciatori erano delineati in un abito venatorio. carducci, iii-21-199
della foglia e sulle trafitture di cui in ogni momento le frecce della luce le
della luce le trivellano, tutto stampato in negativo nella pasta del vuoto.
formaggio erborinato. d. holme, in [« la stampa », 26-x-1983]
morbidissime e carnali, occhiate svenevoli e turchesi in deliquio. malaparte, 7-525: il
... ogni tanto s'ingrossavano in un torrente o si allargavano in un
ingrossavano in un torrente o si allargavano in un altro stagno. 7.
lettere di mia madre, fitte fitte, in una scrittura... che mi
significato; aspetto, caratteristica presente secondariamente in qualcosa. -anche: tendenza non dominante
tendenza non dominante, marginale, riconoscibile in un atteggiamento, nel quadro di una personalità
. dannunzio, v-2-350: non era in me l'inconsapevolezza del fanciullo che non
dentro e vi dirama come un albero rosso in un campo grigio. -inflessione,
. p. levi, 2-173: in ottimo piemontese dunque, con argute venature
li giovani s'adopra- no; e in tale venazione el suo esercizio fanno. sanudo
alberti, ii-270: più studio pongono in accostumare el sparviere alla venazione che in
in accostumare el sparviere alla venazione che in accostumare il figliuolo a virtù.
da verazzano, lix-170: il viver loro in genere è di legumi,..
faccia né fare si possa... in alcun modo. = dal fr
autunnale di raccolta dell'uva, sia in quanto destinata alla vinificazione sia per consumo
la soma. ariosto, 386: ho in casa una gran botte,...
, di germania e gli altri che nascono in paese freddo ove il sole non ha
vigna. 2. periodo dell'anno in cui si effettua la raccolta dell'uva,
ag- gett.): che cade in autunno (di ricorrenza che cade più
8-2 (1-iv-680): la belcolore venne in iscrezio col sere, e tennegli favella
e nane i vendemmiatori emergono dalla cintola in su come i pigiatori nei tini.
paese... si dèono accomodare in loggie aperte. carducci, iii-3-313: forte
sui colli di borgogna splende / e in vai di marna a le vendemmie il
6. ant. guadagno, profitto (in partic. realizzato attraverso una truffa o
reddito. - anche: denaro ricevuto in mance e donativi. firenzuola, 374
fioretti, 2-5-303: le vendemmie fatte in parnaso per man delle muse al suon della
lira d'apollo, spremute e convertite in suavissimo nettare poetico dall'industria del nostro
vostra vecchiezza è venuta, meglio fareste in far la correzzione de'vostri peccati che in
in far la correzzione de'vostri peccati che in farvi capo di tumultuatoli.
momento di fame vendemmia: lasciarle vivere in noi, dormire, maturare, finché non
dell'anno nel calendario rivoluzionario francese, in vigore dal 1793 al 1805, che
giacomo, ii-445: guardate un po'addentro in questa canzone vendemmiale che par sì gioconda
. 3. che si svolge in autunno (una vicenda, un'attivi-
restando la lite indecisa mi è parso in questo mio vendemmiale negozio scrivervi largamente quello
promessi si svolge come una vendemmiale epifania in villa di quella nostra cara società lombarda
frugoni, i-4-243: col vimineo canestro in su la pianta / la vendemmiante allegra
tu come fanno gli agricoltori? stan sempre in opera, o vendemiando o seminando o
è bellissima di tutta l'africa, in tre parti è divisa, nella prima che
vendemmiano? 6. acquistare oggetti in grande quantità. bigiaretti, 11-10:
cianfrusaglie. 7. conseguire in gran quantità onori, guadagni, vantaggi
non piaccia / la vernaccia / vendemmiata in pietrafitta, / interdetto / maladetto / fugga
, i-407: a possedere proprio si è in più pacifico stato degli uomini, che
sonno eterno, rotta / felice schiera in fuga verso i clivi / vendemmiati del
, i-407: a possedere proprio si è in più pacifico stato degli uomini, che
, 19-m: prima della guerra, in campagna, due zie da gran tempo morte
. lauro, 15-5: si cacciano in pascolo [le api] con fumo di
il 23 settembre del 1801, portava, in vece d'uno, 'la sera',
da vicino... poco più in là ce n'è addirittura una batteria,
che non dice cristo, che porterà in quel giorno la cuna dove ei nacque
tr. (véndo). mettere in vendita una merce, un bene, ecc
.; trasferire la proprietà di qualcosa in cambio di un corrispettivo in denaro.
di qualcosa in cambio di un corrispettivo in denaro. -anche con riferimento alla modalità di
modalità di vendita o di pagamento, in partic. nelle espressioni vendere alvasta
all'ingrosso, al minuto, incontanti, in credenza. - vendere a pane-, v
tutto ho fatto. / sei castella ebbi in fiandra e l'ho vendute. ammirato
iii-106: nella nostra città fu in fine proibito il vendere anche ogni sorta
, xiv-190: l'opera che doveva vendersi in settembre si venderà questo mese. ungaretti
questo mese. ungaretti, xi-39: più in là ac- cucciata, in una strada
: più in là ac- cucciata, in una strada così di lusso, c'è
-nel linguaggio degli annunci pubblicitari, in par- tic. nella formula vendesi e
con sembianze trista, / volge il donare in vender tanto caro / quanto sa sol
per vendere. -nel calcio e in altri sport di squadra professionistici, cedere
un'altra società, contro un corrispettivo in denaro o uno scambio con altri atleti.
(con partic. riferimento alla riduzione in schiavitù). boccaccio, v-135:
, v-135: disperso il suo pieno popolo in molte parti, lei sotto l'asta
e i suoi uomini,... in realtà considerano quella carne innocente come carne
come carne da traffico, da vendere in levante su i mercati di schiavi o da
per lo stesso scopo, la bambina in fasce. ma il proprietario non si
3. offrire una prestazione lavorativa in cambio di un compenso, di un
4. per estens. tradire qualcuno in partic. consegnandolo ah'avversario o al
baldini, i-426: già da un pezzo in cuor loro hanno venduto quel povero vecchio
18-122: per ch'io prego la mente in che s'inizia / tuo moto e
da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania. d'annunzio, 8-96:
e alla eloquenza dell'onorevole cavallotti, in italia si vendono i voti.
sessuale il proprio corpo, prostituirlo (in partic. nelle espressioni vendere amore,
: quante fanciulle pudiche, ridotte dalla indigenza in continuo pericolo di vendere la loro onestà
-mettere le proprie capacità, doti in partic. letterarie, artistiche al servizio
per castità, se pigne sangue saranno in vineggia, la cosa andarà bene. lucini
o comporre alcuno fiorino, se non in su li cambi ordinati. sassetti, 360
cotali banchieri è comperare e vendere monete coniate in altre parti che non hanno pezzo fermo
marsili, 18: e cieco colui che in uomo o femmina, che per danari
. d. vasco, 301: ed in qualunque maniera l'atto di vendersi è
altri. 10. mostrarsi, spacciarsi in un determinato modo, in partic.
, spacciarsi in un determinato modo, in partic. facendosi credere diverso da quello che
- da venderer. in grande quantità, in abbondanza; to)
da venderer. in grande quantità, in abbondanza; to). oltre il
tesauro, 7-399: che altro appare in quei due volumi delle pea, 8-164
boccaccio, iii-8-21: si scontrò arcita in almeone, / e batta
soi / e di lassarti poi / in su le secche e delizate sorte. p
queste ciance. verga, 2-224: in provincia sembra un mestiere d'oro quello
175: mi dissero a giorni passati in casa valenti che la sua donna è
vendere, dalla locuz. venum dare 'dare in vendita'(v. venale),
. che si vende, che è in vendita; facilmente commerciabile; pronto per
giamboni, 4-365: i mercatanti in quello tempo allora non lasciavano andare con
scriver 'danze'per 'ciance', come fate in questa medesima censura; il che direi
fautori con premiarli, costui si fida in la fede e constanza d'omini cupidi
nel pien della notte portossi a tentarlo chiuso in una capannuccia di frasche. 3
-che mette le proprie capacità, in partic. letterarie, al servizio di
che niun de luoghi sospeti non vegni in questa terra. = voce di
giusto, né il più caro venderuolo è in tutta la mazzato: v. orso1
un'offesa o di un danno subito (in partic. nelle espressioni avere, fare
ottenere, pigliare, ecc. vendetta in relazione con un compì, indicante la persona
: come la vendetta tramuta la vittima in persecutore, le nostre angosce non servono
qualsiasi membro del suo gruppo familiare, in genere con esclusione di donne, bambini e
-giorno della vendetta: nel cristianesimo, giorno in cui il mondo avrà fine e si
quattrocento, lxiv-26: vegio fortuna sollevata in ira / gridar contra de me credei vendetta
del suo sangue giusto. vallisneri [in muratori, cxiv-44-224]: dice di
un deista, un empio e grida vendetta in cielo e in terra. graf 5-1103
un empio e grida vendetta in cielo e in terra. graf 5-1103: un delitto
vedrai sua vendetta: esortando a rimettersi in dio che disse: 'mihi vendictam'. monosini
signif. secondario di 'punizione'(poi prevalso in it.) da quelli originari
affrancatore toccava lo schiavo che doveva essere posto in libertà'e, quindi, 'rivendicazione
. -che si può trovare comunemente in commercio. d'annunzio, v-2-390:
stanza già tanto remota, già convertita in un aspetto solingo della mia malinconia trasfiguratrice
senato, è tradito il vostro imperio: in città e in oste la repubblica è
il vostro imperio: in città e in oste la repubblica è suta vendevole.
che è oggetto di commercio; messo in vendita; che si vende facilmente.
ordine detto de'secretari, che sono in numero di circa venticinque; e sono
quella (edizione) di anversa 1629 in foglio, la quale è la prima
delle tante collezioni di classici greci stampati in germania o altrove, la tòrrei più che
la quantità di merce producibile e vendibile in funzione del prezzo di vendita, dei beni
gabriele vive a parigi, scrive anche in francese, è invitato a destra e a
le proprie capacità al servizio di un potente in cambio di vantaggi economici. s
di essere venduto, di essere messo in commercio. 2. atteggiamento proprio
francesco da barberino, ii-235: facto in simil caso il simi- gliante / ch'
partic. nelle espressioni fare, prendere vendicanza in relazione con un compì, indicante la
vendichi). soddisfare una persona (in partic. un familiare, un amico)
, / ché non corriamo a vendicarlo in fretta? batacchi, ii-33: in me
vendicarlo in fretta? batacchi, ii-33: in me ti affida, e ti assicura
tanta ingiuria / vendicherò: / cangiata in furia / t'agiterò. goldoni, ix-633
infliggendo al colpevole un equo castigo (in partic. con riferimento all'azione della
, 1-iv-502: amabili donne, come in noi è la pietà commendata, così ancora
noi è la pietà commendata, così ancora in noi è dalla divina giustizia rigidamente la
pubblicamente il verbo di dio più anni continui in firenze..., aveva appresso
, 1-iv-344: il denaro della concina in fiorenza era tuttavia in natura, e in
denaro della concina in fiorenza era tuttavia in natura, e in deposito senza essere
in fiorenza era tuttavia in natura, e in deposito senza essere investito né impiegato di
dominazione straniera (anche nell'espressione vendicare in libertà). lettere di principi [
del paese, ma solo di vendicarli in libertà, confermare e accrescere i privilegi,
avversari abbiamo noi che cerchiamo la poesia in libertà vendicare, quanti ha fautori aristotele che
ingiustizia o il danno fisico patito (in relazione con il compì, della persona
: non viveva che per il giorno in cui si sarebbe potuto vendicare.
un danno patito (per lo più in relazione con il compì, della causa)
autoritario o a una dominazione straniera (in partic. nell'espressione vendicarsi in libertà
(in partic. nell'espressione vendicarsi in libertà). guicciardini, i-378:
guicciardini, i-378: le città, vendicatesi in libertà, non riconoscevano più l'autorità
, lxxx-3-793: chi avrebbe mai creduto in fine, che gli signori de stati
signori de stati « l'olanda si vendicassino in libertà 12. prov.
annunzio, iii-1-312: sembra che si svegli in lei la fiera vendicativa e devastatrice.
94: sopra questi pensieri pur combattendo, in fine l'amore di cardina lo ritraeva
giuglaris, 1-268: si sentivano bollir'in capo più vendicativi pensieri. s.
. moravia, vi-315: c'era in questo desiderio oltre ad un impulso vendicativo,
libro delle congiunzioni grandi, ella cominciò in venerdì sera. 3. per estens
quando uno, che ha legittima podestà o in temporalibus o spi- ritualibus di punire e
questa [la giustizia] si divide in religione, innocenzia, pace, concordia,
/ dal martirio plebeo innominato, / in codesto sdegnoso rifiuto di prosodia, / per
2. rivalutazione di ciò che in precedenza era stato travisato o non tenuto
fossero pionieri di civiltà nuove; e che in quelle cifre scoppiasse, vendicativo, un
pentiva di non averla applicata quando era in tempo. calvino, 1-445: una era
: la giustizia [di dio] è in tre modi, ovvero si divide in
in tre modi, ovvero si divide in tre parti, cioè in giustizia vendicativa,
si divide in tre parti, cioè in giustizia vendicativa, che sta in punire
, cioè in giustizia vendicativa, che sta in punire; in giustizia commutativa..
vendicativa, che sta in punire; in giustizia commutativa... ed in giustizia
; in giustizia commutativa... ed in giustizia distributiva. d. bartoli
per quanto a me ne pare, dà in amendue i contrari estremi, dell'eccessiva
figliuolo, non accade che io entri in altri labirinti. varano, 1-292: o
: erano questi gli uomini che strepitavano in disparte della giustizia, i vendicatori dei torti
-con riferimento a dio e a divinità mitologiche in quanto depositarie del supremo esercizio della giustizia
e che niuno inganni il suo fratello in alcuna faccenda; ché il signore è
i giove ai cenni / perciò stan pronte in sulle regie soglie / le véndice
che io non sarò mai lieta se in un modo o in un altro io non
sarò mai lieta se in un modo o in un altro io non mi veggio vendica
, vendipatria di lombardia, è più forte in me d'ogni affetto umano.
2. restituzione dei corpi dei caduti in battaglia in seguito al pagamento di una
. restituzione dei corpi dei caduti in battaglia in seguito al pagamento di una somma convenuta
, agg. disus. che si diffonde in discorsi ampollosi e ridondanti, in dichiarazioni
diffonde in discorsi ampollosi e ridondanti, in dichiarazioni di intenti o princìpi non necessariamente
è disponibile a tradire la propria patria in cambio di vantaggi economici. foscolo
, vendipatria di lombardia è più forte in me d'ogni altro affetto umano.
sacrificare anche i propri affetti più cari in cambio di vantaggi economi ci
altri di un bene o di una merce in cambio di un corrispettivo in denaro o
una merce in cambio di un corrispettivo in denaro o di altri valori.
): fattosi chiamare il zima, in vendita gli domandò il suo pal- lafreno
de'libri del sudetto cardinale, dovendo in tal caso i trasgressori perder quanto avessero pagato
negli ultimi giorni non v'erano farine in vendita, onde vuoisi morissero de'bambini
la stipulazione del contratto non viene presa in considerazione (e il contratto viene stipulato
. -vendita a rate-, quella in cui l'acquirente versa al momento dell'
acconto, impegnandosi a pagare la rimanenza in somme distinte e a scadenze prestabilite.
: quella il cui ricavato è devoluto in beneficenza. d'annunzio, 8-37:
, 8-37: a una vendita di carità in roma, alcuni anni fa, una
. gano martinelli. boccaccio, viii-2-24: in ismima, in que'tempi -vendita a
. boccaccio, viii-2-24: in ismima, in que'tempi -vendita a corpo: quella
que'tempi -vendita a corpo: quella in cui il prezzo di un imnobile città
città d'asia, il padre di lui in publica taverna fu ven mobile
ven mobile viene stabilito non in base alle sue dimensioni, ditore di vino
fanno la guardia alle robe che vendono in piazza de luca, -vendita allo
edizione -vendita con effetto obbligatorio: quella in cui il trafatta senza il mio consenso
sferimento della proprietà del bene avviene in un mo colo tutto rugoso
. g. bassani, 5-296: risuonò in quell'attimo il grisenso. do rauco
di speranza-, contratto aleatorio che com- in una organizzazione di vendita, che è a
della prosti- vendita per corrispondenza-, quella in cui il com tuzione.
piazza: chi esercita paesi lontani, in cui la consegna di titoli di credito
. -vendita su provenienza: contratto in cui la merce è fucini,
a ranieri et a le sue redi in perpetuo d'una pega di terra arata.
rovani, 3-ii-203: esaù... in quella vendita così a buon mercato della
dei maggiorasela. 3. locale in cui si vende, negozio. carena
gelati che un'agenzia di viaggi, eravamo in tre. 4. stor.
. 4. stor. luogo in cui si tenevano le riunioni degli appartenenti
colletta, iv-94: le prigioni si trasformarono in vendite; i calderari, mutata veste
volere al governo. mazzini, ii-42: in livorno, fondai una vendita: affigliai
5. ant. merce venduta o posta in vendita. ricordi pisani, 125:
le vendite e lo peso de larasso in hermenia. g. f. morosini,
ant. persona dissoluta, corrotta, in partic. licenziosa. gallani,
scelto l'oro e l'argento, ed in tal maniera introdotto il contratto della
.. posseggonle [le terre] in vera proprietà. -tratta di persone
proprietà. -tratta di persone ridotte in schiavitù. bibbia volgar., ì-578
-ufficio vendite-, luogo preposto alle transazioni in vendita. véndo, agg. etnol.
cattivo che io moravia, 14-69: in una stanzetta, poi, c'è l'
-imposta sulle vendite: imposta indiretta che grava in partic.: che è proprietario o gestore
della produdi un'attività commerciale (anche in relazione con un messo in vendita e trasferito
commerciale (anche in relazione con un messo in vendita e trasferito di proprietà in cambio di
un messo in vendita e trasferito di proprietà in cambio di zione e del commercio.
indica l'ambito merceologico). un corrispettivo in denaro (un bene, una merce,
li feci donazione et a dì xim agosto in 1379 per mano di ser conte puccini
mission del papa, ha pagato dal 1561 in qua più di dodici milioni di scudi
pescaggione o caccia che si sia per fare in quel giorno o in altro tempo e
si sia per fare in quel giorno o in altro tempo e luogo stabilito, perche
altro tempo e luogo stabilito, perche in quella speranza si dice consistere la certezza
-che ha diffusione commerciale. -anche in una meton. moretti, i-926
questo pollis, che sopra tutto uccidesse in quel puleggio platone, o almeno lo
determinati interessi per fini di lucro (in partic. uno scrittore, un giornalista)
, di un'istituzione, ecc. in cambio di vantaggi materiali, privilegi, ecc
5. che è ceduto a uno stato in base a un accordo politico arbitrario e
venduta [nizza] non secondi a nessuno in intrepidezza sui campi di battaglia.
infedeltà, di tradimento per un compenso in denaro (con partic. riferimento a
3. 7. ànt. concesso in appalto a qualcuno. m.
bacchetti, 13-84: gli statuti mettevano in mazzo e al rogo i rei di eresia
(una freccia). - anche in un contesto figur. pananti, iii-62
. massaia, iii-30: tenere sempre in bocca alcune erbe aromatiche, efficacissime in
in bocca alcune erbe aromatiche, efficacissime in quei paesi caldi per eccitare la salivazione,
veleni... quelle dame venefiche erano in tanto numero, che ben cento e
, 6-56: che se c'incontriamo in certi volti, che hanno del serigno,
certi volti, che hanno del serigno, in certe guardature naturalmente truci, torve e
non di tenere per fermo, che in que'corpi abbondino spiriti di maligna struttura,
spirituale. cesarotti, 1-xviii-21: in tali luttuose circostanze la chiesa sempre vegliante
. imbriani, 1-104: le nacque in petto come una gran sete di bere
, iv-1-704: mi par d'avere in fondo a me non so quali acque
= dal toponimo venegazzù, località in provincia di treviso. venènte,
lviii-640: il signor antonio di lea in questi zorni è stato male molto,
campa 'l venenato cervo: / 'sic in te sittit actisque probatur'. 2
probatur'. 2. che è in grado di secernere e iniettare sostanze velenose
difensivo od offensivo (un animale, in partic. una serpe). caviceo
ha chi venenate / erbe raccoglie, e in pentola le bolle / miste ad idre
: acecato di tenebre d'invidia, venne in tanta malizia che, volendo ucidare san
animali quadrupedi con le reti, overo in pescagione con acque venenate. -in partic
tossica che, assorbita da un organismo anche in dosi relativamente piccole, provoca effetti per
delitti. -filtro, pozione magica in partic. amorosa.
secreto veneri misto, / che muta in odio l'amorosa cura, / fa che
occhi / noto è, se questo spirto in calma seppe / tór le calamità;
s'adira. / già il suo veneno in lui ritorna e gira, / e
gira, / e par che l'arme in sé medesmo avventi. = voce dotta
ant. capacità di un animale, in partic. di un serpente, di elaborare
funzionalità di un organismo e provocandone, in alcuni casi, la morte. guglielmo
medema materia flematica salsa over colerica adusta in la qual una calidità strania ha induto
per l'uomo o per gli animali (in partic. un frutto, una pianta
li fanghi molto bene e falli bollire in acqua con doi o tre capi d'aglio
? tanara, 197: avrei a recitare in questo luogo l'opinione di diversi circa
venenoso. 2. che è in grado di elaborare e trasmettere sostanze tossiche
scopo difensivo od offensivo (un animale, in partic. un serpente); atto
tutta sua coda guizzava, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a
, vedi quel giaccia / la proboscide in mezzo alle tremule antenne: / la
erbe e alle piante, e fermando in quelle la sua vista, le fa seccare
sanie che scaturiva dal corpo vostro, in molte parti ferito dal furor venenoso della
della peste. documenti dette scienze fisiche in toscana, 143- 242: dico che
per via di crisi scacciata fuori, ma in evento tale sono co- mendati la dieta
3-250: o venenosa stella / non fostu in ciel, che sì mi sei nemica
volte facea ladronecci, ma avea molto in divozione la venerabile madre di cristo. de
servi e alle serve di dio morte in concetto di santità, per le quali
. fosse composto un officio del venerabile in cristo servo di dio fra'girolamo savonarola
se ne sta dietro all'altar maggiore in luogo eminente, in cui nelle principali solennità
all'altar maggiore in luogo eminente, in cui nelle principali solennità si espose pubblicamente
pubblicamente il venerabile. campailla, 366: in che modo poi nella venerabilissima eucaristia possa
risposte alle opposizioni, fattemi dal dottore in teologia, e filosofia il signor canonico d
venerabil segno / che fan giunture di quadranti in tondo. tasso,
tempio, un altare, una chiesa; in partic., nel linguaggio eccles.
tumulti nelle chiese ed altri luochi venerabili in pena dell'ultimo suplicio. d'annunzio,
). boccaccio, vlii-i-81: ancora in quella arca, dove fu posto, le
più forte e risoluto che sia stato in assisi, uomo, d'altronde, venerabile
essere dell'ordine equestre, il quale in roma a que'tempi era venerabile assai
-grave, solenne, maestoso, in partic. per l'età avanzata (
e de'cavalieri, sono però così in ogni cosa dissimiglianti da parigi, che
antiochia... siano stati trasportati in questa [aleppo] ad ornare vari
vari luoghi, e dopo andare pure in rovina, siccome deve accadere dei più
, stima e deferenza, per lo più in considerazione dell'età; onorabilità.
2. con grande deferenza e ossequio; in modo riverente. s. girolamo volgar
e venerabundi, oh quanto si ridevano in cuor loro della vostra melensaggine e della
veneràlie, sf. plur. stor. in roma antica, festa cele
cele brata dalle matrone romane in onore di venere il primo di aprile
, eterno lume, / il quale in te medesimo te vedi. g. p
occhi paurosa e muta; / e, in cor premendo il suo livor, s'
. -sacro (un luogo, in quanto dedicato al culto di una divinità
-anche come attributo generico di ossequio, in partic. legato a titoli esornativi,
di me incresceva, sopra il lito antigono in quella ora che noi a baffa smontavamo
così venerando. caramella, lx-3-253: in tal guisa parlò quel venerando vecchio,
, il ricodo di tali persone, in partic. defunte). tansillo,
appellativo onorifico degli appartenenti al clero (in partic. per alcuni gradi di prelatura)
loro / il salmo quarant'un cantando in coro. de marchi, ii-739: lo
o, anche, pio rispetto, in quanto basato su criteri di somma giustizia,
magri, i-intr.: non abbiamo quaggiù in terra cosa né iù veneranda, ne
per que'venerandi avanzi dell'antichità venne in cognizione e desiderio della grandezza latina.
fu letto, e lodato, e tenuto in pregio, non fu senza ragione,
la madonna, i santi (e in genere, le divinità, anche pagane,
genere, le divinità, anche pagane, in partic. compiendo le manifestazioni esteriori di
alberga. pallavicino, 6-2-181: venne in mente ad alessandro il far -apprezzare grandemente un
autore cessare sì grande incomodità, ed in forma tale, onde insieme si per l'
; assumere come proprio modello (anche in rando e il più venerando di quanti
e il più venerando di quanti ne siano in terra, e che relaz.
nome di liberatori. bacchetti, g-445: in tanto scempio di ponti, vita
disegno e del colore, raccogliendola per terra in lom e dei più belli
belli e venerandi, cn'è stato fatto in italia, è conso bardia
, è conso bardia ed in roma. foscolo, xi-2-587: si veneri
onora e venera, / il cui nome in arcadia si celebra. savonarola, i-33
e le reliquie de'santi sono venerati in terra in tutta la chiesa di cristo ed
reliquie de'santi sono venerati in terra in tutta la chiesa di cristo ed etiam da'
eve amare i propri genitori, tu in specie, che sei orfano di padre
voi, che tanto io venero, / in questo dì felice / sol di veder
trascorse / mia lingua sì che ti noiasse in parte, / non fu mossa dal
italiani di quel talento, ch'io venero in altrui, benché possan farsi considerar per
considerar per tutto, compariscon però meglio in germania, che in francia. manzoni,
compariscon però meglio in germania, che in francia. manzoni, fermo e lucia
tratta, senza raggiri, col cuore in mano, come uso con tutti e specialmente
. calandra, 3-169: sauris andò in persona a cercare una bottiglia veneranda.
, viii-31: egli [dante] giace in ravenna, molto più per età veneranda
nórvia, epiteto riferito alle divinità, in partic. femminili e che propriamente significa
alle nostre suppliche ancor le sue, in atto umile e venerante, chiede per noi
bene. -ossequioso, riverente, in partic. verso un'autorità. f
che nasce, deriva da grande devozione, in partic. filiale (un sentimento)
o cara; onorare la memoria di qualcuno in quanto personaggio stimato o illustre, in
in quanto personaggio stimato o illustre, in partic. celebrandone l'operato.
.. alla cieca venerate, indotti in errore dal crederle lavoro de'gran romani.
alto consiglio di dio, che avesse in questo soggiorno creato tanti beni e permesso
i luoghi a essi consacrati; anche in un contesto scherz., con riferimento
fausto da longiano, iv-286: anticamente in roma il più onorato era il dio
con devozione (il ricordo di qualcuno, in partic. di un defunto).
più barbare nazioni. -tenuto in grande considerazione; preso a modello (
(anche nelle espressioni avere, tenere in venerazione). - in senso concreto:
, tenere in venerazione). - in senso concreto: manifestazione esteriore, con
appresso degli ebrei [l'arca] era in tanta venerazione, che la tenevano vestita
cielo e delle stelle, tenevano la croce in maggior venerazione di qual si voglia altro
: apollo... essi religiosissimamente avevano in venerazione. relazione dell'impero ottomano,
i suoi comandamenti, e perché tengono in venerazione la croce, sopra la quale hanno
: bisogna far tenere questi supremi magistrati in sommo conto, e in somma venerazione
questi supremi magistrati in sommo conto, e in somma venerazione da'popoli. 3
alli nostri maggiori facciamo reverenza, o in umiliare lo corpo o ne'reggimenti,
si nutre per qualcuno (per lo più in relazione all'età, alle qualità e
veramente le più antiche famiglie sogliono esser in maggior venerazione. d. bartoli, 2-3-330
per le città squallidi e disvenuti, in tonaca ispida, e in capei rabbuffato
disvenuti, in tonaca ispida, e in capei rabbuffato, van ricevendo quel che a
: quell'arcivescovo era stato fino allora in gran venerazione presso ogni classe d'uomini.
, che t'induce ad aver pitagora in così gran venerazione a guisa di maraviglioso
: se beethoven gli incute venerazione, in wagner lo infastidisce il teorizzatore.
una norma; ossequio per le istituzioni, in partic. religiose. machiavelli, 1-i-163
nella loro venerazione. martello, i-3-215: in esso ho voluto io pubblicar la mia
lavoro. bisticci, 3-298: vedesi in quanta venerazione egli aveva parte, che
quasi religiosa per uno spettacolo naturale, in quanto caratterizzato da straordinaria maestosità e bellezza
gesta florentinorum, xxviii-934: vegnendo la novella in firenze il venerdì, et il sabato
giambertaldo, vicario per lo re carlo in toscana, con alquanti suoi cavalieri..
, no dezuni, se no una fià in la setemana, zoè lo vegnirì e
. ricordi pisani, v-406-23: se venisse in venardì, sì è lo verno temperato
(1-iv-505): avviene che ogni venerdì in su questa ora io la giungo qui
sia; altri non principierebbono alcun fatto in venerdì, che è quello dì, nel
fu la nostra salute. sassoli [in mazzei, ii-377]: io vi scrissi
particolari delle orazioni, gridate dai campanili in luogo del suono delle campane, che
e venerdì pure il tuo ritorno è in forse. cicognani, v-1-391: mio padre
non partono di venerdì, e non apronotombrello in casa. -in espressione comparai,
santa, che precede la pasqua, in cui si commemorano la passione e la
, che era lo interprete nostro, in terra in uno battello, a dire al
era lo interprete nostro, in terra in uno battello, a dire al re,
, iii-87: il nostro salvatore morì in venere su l'ora di nona, che
nelle visite di tutte le madonne miracolose in madrid. 2. prov.
tommaseo]: come enea, andando in caccia, conobbe dido venereamente in una spelunca
andando in caccia, conobbe dido venereamente in una spelunca. 3. con
attributi che le sono tradizionalmente connessi (in partic. fecondità, erotismo, spirito
7 e quel ch'il vario vulgo in ciò ragiona. anguillara, 71: tal
divino, / fé comparire enea più bello in vista. foscolo, 1-192: questo
le membra di una figura femminile (in rappresentazioni pittoriche e plastiche).
/ vola or fugace, e si solleva in fiori, / a l'armoniaco sai
: non fu diletto che non si pigliasse in cesena, in forlì e in imola
diletto che non si pigliasse in cesena, in forlì e in imola, ove passò
pigliasse in cesena, in forlì e in imola, ove passò quell'invemo in soddisfacimento
e in imola, ove passò quell'invemo in soddisfacimento 2. locuz. -
fomicazio e libido / m'han converso in natura e qualitate / porcina, al seguir
di calliope labbro / che amore, in grecia nudo e nudo in roma,
che amore, in grecia nudo e nudo in roma, / d'un velo candidissimo
t'aspetterò sopra il divano, intento / in quella stampa: venere e vulcano.
muliebri caratterizzate da steatopigia, rinvenute in alcune località europee, risalenti al paleolitico superiore
finestra, v'è più verità che in tutti i grovigli di muscoli in tutti i
verità che in tutti i grovigli di muscoli in tutti i seni e in tutte le
grovigli di muscoli in tutti i seni e in tutte le natiche di eroi o di
tosco ». machiavelli, 839: in vener noi spendiamo e breve e poco /
voi, senza alcuna misura / seguite quella in ogni tempo e loco. genovesi,
una giovane donna. squallida, coi segni in viso del male, indossa ancora gli
una persona viva ad un'immagine: in questa, soli si posson comprendere i
comprendere i lineamenti;... in quella, oltre a tutte queste cose,
ricerchi, gli appaia ella / come venere in cielo quando brilla. -cielo
(ant. cingolo) di venere, in chiromanzia, la linea curva tra la
il pollice venere e così, di mano in mano, dai suoi monti, per
romagna, ove i nostri pescatori ne portano in vendita. 15. prov.
, tabacco e venere riducon l'uomo in cenere. 16. dimin.
col becco la percuote; poi in soddisfazione della ingiuria la bascia: e per
: mi dica: quando si avventura in un rapporto venereo, tutto liscio usque ad
marte si trovi esser nella casa di venere in tauro o in libra, ha
casa di venere in tauro o in libra, ha a dimostrare questo cotale,
, che allora nasce, dovere essere in ogni cosa venereo. vasari, i-737:
moto del cervello traducenaosi a un tratto in conflagrazione sensuale. -di animali, in
in conflagrazione sensuale. -di animali, in partic. assunti come simbolo di lussuria
lussuria. - anche: che è in calore. ottimo, i-83: gli
delle malattie infettive e contagiose, e in partic. alla sifìlide, che si contraggono
a. briganti, 168: regna in tutta questa regione, e parimente anche
parimente anche: fruttifero. in iapan, quella venerea infezzione, detta da
pericola. spallanzani, iii-447: ha tradotto in francese, e stampato il libro della
[chiocciole] che chiaman veneree e le in parte lor somiglianti, nulla mostran di
mezza oncia, e sieno fatte bollire in una libbra d'acqua. marsilio ficino,
venere, di nerissimo splendore, contengono in sé forma di rosso capello ».
una valle, per cui serpeggia dividendosi in molti rivi la sorga. =
al territorio delle tre venezie e, in partic. a quello della venezia euganea
euganea; che appartiene alla cultura fiorita in tale territorio (modi espressivi o figurativi
collinare. -che è parlato in tale regione (un dialetto). -anche
quell'apparato che, così ingenuo faceva rinascere in me qualche sopito spirito di veneto pettegolo
il fucile, e speriamo presto ai entrare in venezia. piovene, 14-57: nel
xlv-2-253: li ho divisi... in due colonne: la prima di volumi
550: una ricca ghirlanda tricolore con in mezzo ricamato il leone veneto coperto di un
gir. priuli, ii-19: missenno parte in consiglio di pregadi che tutti quelli nobili
intromissi per li signori advocatori de comun in la impresa dello anno passato in armata
comun in la impresa dello anno passato in armata, potessenno esser provati e balottati.
sanudo, vii- 165: in questa marina, è da saper, in
in questa marina, è da saper, in colegio fono balotadi i gastaldi di le
di le procuratie, facti da 8 anni in qua, justa la parte; e
g. ramusio, lii-15-350: viene in risoluzione la camera della sommaria di metter
che ha tale colore (un oggetto, in partic. un in dumento
(un oggetto, in partic. un in dumento).
; e la punicea oggi paonazza; e in roma si usavano anco le prasine ai
alla veneziana. moravia, 28-678: in america, contrariamente all'europa, le
. venezianaménte, avv. letter. in modo veneziano, secondo il gusto,
modi, agli stilemi pittorici e, in partic. al colorismo veneziani.
veneziana e i significati che le parole assumono in essa. p. nelli
mai intimamente e il venezianismo si ridusse in loro piu che altro a problema di
. letter. insieme delle caratteristiche (in partic. di grazia, di eleganza,
un ponte una figura tipicamente veneziana, trasportata in una stanza moderna e abbigliata con altri
è nativo, abitante di venezia e, in partic., cittadino (o
ordinanze delle vostre leggi, / di farla in modo tal che apareggi / a quelle
foscolo capitano aggiunto soprannumerario alla divisione italiana in francia, veneziano, emigrato pel trattato
, 8-1107: l'aveva veduta una sera in casa a'una famiglia amica, di
napoleone col trattato di campoformio la diede in possesso dell'impero asburgico. -nazione veneziana
risolvettero allora... di non trasferirvisi in modo alcuno senza il dovuto banchetto,
che vi è fatto, costruito, in partic. secondo tecniche ivi elaborate e
, che vi ha raggiunto eccellenza, in partic. in ambito intellettuale, politico
ha raggiunto eccellenza, in partic. in ambito intellettuale, politico, artistico,
, artistico, ecc.; che è in uso a venezia (un'unità di
di san marco. -costruito in legno laccato a tenui tinte pastello e
(una moneta di vario valore, ma in partic. il ducato, lo zecchino
cottimo di alessandria (1569) [in rezasco, 1236): per fitto di
a venezia (il dialetto); scritto in tale dialetto (opere letterarie, in
in tale dialetto (opere letterarie, in partic. commedie, poesie).
è riuscito a scrivere una commedia italiana in maniera che tutti se ne contentino; anzi
sulle coste dalmate e nel mediterraneo orientale in seguito alla progressiva affermazione politicoculturale di venezia
della repubblica di venezia. vandelli [in muratori, cxiv-44-351]: 40 cappelluti lo
commedia anonima del sec. xvi, in dialetto veneziano, di intreccio erotico, in
in dialetto veneziano, di intreccio erotico, in cui due donne di venezia si contendono
saria cosa ridicola ch'ei gli mettesse in testa uno involgio da turco o una
quando si sforza d'andare così stirato in su la sella e, come noi
luminosa all'interno, che si usa in filze per illuminazione di esterni. viani
festoni di lumi alla veneziana, un'orchestra in divisa, un buffet.
-pavimento alla veneziana: usato per esterni, in partic. per terrazzi, è costituito
costituito da una gettata di malta cementizia in cui sono annegate (e successivamente levigate
) tessere di marmo, per lo più in modo da formare un disegno.
di due o più colori, incastrati in uno strato di forte smalto o stucco
finiva di riassettare e abbassava, proprio in quel momento, lo stoino alla veneziana
: v'avevano anche dei nobiluzzi, venezievoli in città pei tre mesi d'inverno,
; / gri- davan tutte, riguardando in giuso; / mal non vengiammo in
riguardando in giuso; / mal non vengiammo in teseo l'assalto. boccaccio, iii-i-son
landino, 72: veg- giare significa in lingua fiorentina antica vendicare e deriva da
vendicare per sincopa e per mutatione del 'd'in 'g5 -con l'ogg. interno
sentimento. boccaccio, 21-26-80: se in loro, come ne'mondani potrei,
. remissione, perdono per una colpa, in partic. non grave (per lo
partic. non grave (per lo più in quanto concessa da dio); indulgenza
despetto. savonarola, i-13: dio in questo vostra afflizione mi vi ha dato per
iv-4-96: coloro i quali dal trenta nove in qua, hanno tenuto il commerzio dei
tenuto il commerzio dei fuorusciti, si diano in nota impe- roché confessandolo saranno ricevuti nella
quella venia... d'accoglierlo solo in cella. 3. preghiera con
prosternazione. -a modo di venia: in posizione prostrata a terra. colombini,
, e faceva molte venie, gittandosi in terra con grande contrizione. s.
de'pazzi, v-58: fu rapita in estasi e in un subito con gran vee-
, v-58: fu rapita in estasi e in un subito con gran vee- menzia fu
subito con gran vee- menzia fu gettata in terra bocconi a modo di venia.
attenuanti. -con valore attenuato, in espressioni colloquiali (in partic. per
valore attenuato, in espressioni colloquiali (in partic. per scusarsi di espressioni linguisticamente
, ii-1: può essere commesso peccato in due modi: l'uno è detto mortale
al purgatorio vanno quelli che sono rimasi in peccati veniali. muratori, 6-105:
il peccato attuale che è distinto paganamente in tre disposizioni e cristianamente in sette peccati
distinto paganamente in tre disposizioni e cristianamente in sette peccati, che sono mortali e
, che uno... non sappia in un libro così pomposo, conoscere gli
monti, xii-2-196: erroruzzi e nonnulla? in un vocabolario fatto a dovere non si
veniale2, agg. ant. che è in vendita. reina, ii-282: in
in vendita. reina, ii-282: in quella piazza erano esposte veniali certe merci
, ché mai redundò il suo affetto in alcuna creatura, ma solo nel creatore,
. che si dirige a un luogo (in partic. con uno scopo preciso,
soccorso, ecc.). - in partic.: che entra in scena.
. - in partic.: che entra in scena. boccaccio, i-468: molti
, 8-1-345: e il coro vegnente in palco per cantare si divide in quattro
coro vegnente in palco per cantare si divide in quattro maniere, delle quali l'uria
affluenza di forestieri che abbiam trovata venenti in italia, ci ha costretti a spicciarci
con intenzioni ostili, aggressive - anche in un contesto recipr. salvini, 13-241
qual lion. muratori, 7-ii-374: così in italia da lungo tempo furono in uso
così in italia da lungo tempo furono in uso i finti combattimenti di due cavalieri,
uno contro all'altro con cavallo e lancia in resta, e da noi chiamati 'giostre'
: ne''misiani'quello mutolo vegnente di tegea in misia (è fuori della rappresentazione)
quando son nomi plurali vegnenti da'singolari in are s'accorciano tutti, così aggettivi,
4. che avverrà, che capiterà in un tempo successivo al presente, futuro
che da esso dipenda cosa vegnente che sia in essere, o che debba essere.
ne'vegnenti dì e sempre che il vidi in appresso, seco stava come l'ape
quasi per uso l'anno vegniente ell'è in firenze. firenzuola, 112: diliberò
6. tose. che è in pieno rigoglio, fiorente, fruttifero,
rigoglioso (una pianta). - in partic.: che è in succhio.
. - in partic.: che è in succhio. palladio volgar., 11-12
. -per simil. florido, in piena salute (una persona).
accidente di cose, che vengono rade volte in quelle cose che per altra cosa si
del pres. ind. e cong. in cui la desinenza è, o inizia
. compiere movimento di avvicinamento al luogo in cui sta o si colloca idealmente chi
persona; presentarsi a qualcuno, entrare in un luogo; avanzare. - anche di
nullo sembiante / ond'ella possa venire in bassanza. dante, inf., 3-82
intelligenza, 102: le bestie alpestre in roma il dì veniaro, / le
1-i-536: io con segno di pace in mano vengo per quella a voi, a'
tu sai, né mi venir più in casa. caro, 19-91: venite all'
48-73: anche senza la vostra lettera ero in procinto di venire. d'annunzio,
, piatti speciali, ricercatezza, tutto in mio onore. ungaretti, ii-87: come
, ii-5-203: può dirsi con verità che in niuna altra parte del mondo si vegga
visitare santo francesco ad ascesi, essendo in mare in una nave, infero di
santo francesco ad ascesi, essendo in mare in una nave, infero di febbre molto
, / che sem- premai ci tenga in sua balia. savonarola, iv-8: son
tasso, 1-61: passati i cavalieri, in mostra viene / la gente a piede
compiere un percorso, percorrere una strada (in partic. di ritorno). -anche
altrimenti questa sarebbe cosa da farmi venire in posta infino a torino per ritornarmene volando
-muoversi, compiere un percorso, recarsi in un luogo insieme a qualcuno; avanzare
3. giungere, arrivare, capitare in un luogo; arrivare a destinazione;
di tempo, nel ritornar all'in su vennero in meno d'una settimana.
nel ritornar all'in su vennero in meno d'una settimana. cesarotti,
vici). borghesi, lxv-121: in qual parte andrà volgendo l'armi / ei
vide, e vinse. de spuches [in carducci, iii-26-173]: ma di
-estendersi fino a un punto, in una direzione (una regione).
, 7-44: tutta africa confina e comincia in sul mare sopra detto e viensene verso
siamo a la sentenza per maria, in cui veniste. s. bernardino da siena
ella, come / giovanna, porse in atto di piacenza / il grembialetto a
le visitatrici. -apparire, comparire in sogno. dante, purg.,
, purg., 19-7: mi venne in sogno una femmina balba, / ne
: / ditemi: margherita, dormi in pace. -discendere dal cielo per
a usar male la autoritade a me concessa in l'evangelio. cennini, 19:
6. rivolgersi a qualcuno (in partic. in formule epistolari e nelle
. rivolgersi a qualcuno (in partic. in formule epistolari e nelle espressioni vengo franco
avea nome palladia, avendo consumato tutto in medici, vennesene ai santi di dio
mica un gran concetto delle donne italiane in generale. la signora dice: « manchiamo
pare poco? li facciano. soffici [in lacerba, i-182]: ecco,
ecc.), a una posizione, in partic. di potere. anonimo,
, i-514: non vene lo mio core in disperanza, / ancor mi sia aveduto
26: il dolore si è venire in povertà andrea da barberino, iii-249:
puzzo. pallavicino, 1-437: per comprender in una tutte le cose, vegnamo alla
,... n'era oltremodo venuto in desiderio. 8. essere considerato
desiderio. 8. essere considerato in un determinato modo dagli altri, suscitare
un determinato modo dagli altri, suscitare in loro un sentimento. fra giordano,
. fra giordano, 1-266: venne in odio a'parenti, agli amici, a'
abbandonato, eziandìo la moglie l'ebbe in odio, e cacciollo via, ed impoverì
dio, e che iddio l'avesse in odio. busone da gubbio, 1-228:
giuseppe al servaggio d'ero- de venne in grazia, che come crescie, così crescie
datore fa che questo tale viene in buono nome e in buona fama appresso del
tale viene in buono nome e in buona fama appresso del popolo, e
una posizione successiva o subordinata ad altri in una scala di diritti. giacomo soranzo
del danaro. de luca, 1-9-3-13: in terzo luogo, vengono il padre e
, vengono il padre e la madre, in concorso de quali, o di ciascuno
da mosto, 237: sono eziandio in questo paese alcuni uccelli grandi, i
, nessuna cosa ho più da fare in firenze, e me ne vengo.
-in relazione con andare, per indicare moto in due direzioni contrarie. -anche di animali
galee centodiciannove sottili e due maone, e in acqua quaranta in cinquanta sottili, più
due maone, e in acqua quaranta in cinquanta sottili, più o meno (siccome
: uombre su i venti e sulle nubi in frotta / vengono e vanno a lor
sono tutti letterati minori che operano con in mente il romanticismo europeo. soggiornano a lungo
mente il romanticismo europeo. soggiornano a lungo in italia, vanno e vengono da parigi
deledda, iii-550: vado e vengo in un lampo. lascio giù la bisaccia
, 1-152: il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti
corso d'acqua); essere portato in una conduttura. intelligenza, 70:
patrizi, 3-372: i fiumi sboccanti in po, fuorché sei, venivano carichi di
ponte, 246: « ecco » grido in un tuono di voce flebile che parea
dal cuore! 14. passare in mano, in possesso o proprietà di altri
14. passare in mano, in possesso o proprietà di altri, pervenire
(le vettovaglie); essere portato in tavola (vivande), essere servito.
, ordinare di imbandire, di servire in tavola vivande. romanzo di tristano,
di tristano, 13: le vivande vennero in tavola a ciascheduno. aretino, 1-20
cattaneo, 10-94: le vivande vennero tutte in pesci, e delicatamente e con politezza
(una serie di circostanze) (anche in relazione con una prop. complementare che
con una prop. complementare che indica in che cosa consiste l'evento).
fame che dovea venire, avendo raunato in una villa monticelli di biada. leonardo,
. buonarroti il giovane, 9-738: in questi dì... i guai vengono
: tutto il male che ci può venire in questo mondo, ci viene dalla superbia
, e dall'ardire. -prodursi in un organismo (una malattia, una sensazione
dolorosa, ecc.). - anche in imprecazioni. m. villani, 7-4
7-4: al conte venne male, che in sette dì si trovò morto. sercambi
stata trasportàta al lazzeretto, e messa in quella capannuccia. bonghi, 1-35: o
per fare qualcosa). - anche in numerose espressioni quali venire in mente,
- anche in numerose espressioni quali venire in mente, in animo, in capo
numerose espressioni quali venire in mente, in animo, in capo, venire da piangere
venire in mente, in animo, in capo, venire da piangere, da ridere
pensiero a subrio d'assalirlo quando cantava in su la scena, o quando ardendo la
però viene un certo non creduto coraggio in mezzo alle moschettate turchesche. cesarotti, 1-xxviii-
i vostri paralipomeni: cosa mai vi viene in capo di propormi un problema così assurdo
un romanzo... un romanzo in collaborazione ». panzini, ii-665: al
che ti vengni voglia di salir più in alto? e. ceccni, 2-176:
targioni pozzetti, 6-122: stufa usata in firenze da un veneziano, per far venire
davvero... così lo seminano in questo paese? e non si fermano a
. cellini, 549: di mano in mano tu vedrai venire il suo colore.
fisico (nell'espressione venir su e in relazione con un compì, pred.
. -anche: appressarsi, approssimarsi (in partic. di giorni della settimana, di
: non viene per ogni organismo il momento in cui subentra la normale amministrazione, il
di furore a porre la terra in solitudine e 'peccatori da essere scacciati di
tempo che giacerà nella strada senza sepoltura in preda degli uccelli e delle fiere. manzoni
; ve lo dico io povero frate; in quanto a voi, sentite bene quel