di quarzo), le estremità girano in dadi di quarzo. j. zerning [
degli arienti, 2-66: lelia, levata in piedi tutta afflicta e angosciosa drizzò gli
la separazione dal marito; la quale in quanto al vincolo non concedesi, ma in
in quanto al vincolo non concedesi, ma in quanto al domicilio e al toro sì
al toro. - avvolgimento toroidale-, quello in cui le spire sono disposte a forma
forma toroidale, che può essere realizzato in aria avvolgendo le bobine intorno a una
tensione superiore ai 2000 w: vivono in acque poco profonde a contatto con fondali
la soglia il verno scavano sotterra e in quelle caverne ci stanno. mattioli [
fulton (1765-1815), oggi non più in uso, costituito da un recipiente stagno
carica di scoppio, e destinato ad esplodere in caso di urto con una nave.
guerra armata di siluri e torpedini, in uso dalla metà dell'ottocento fino alla
vascello tosi comandante della torpediniera 127 che è in porto viene a vedermi a bordo.
d'una torpediniera italiana, soldati americani in vacanza da una guarnigione 'quelque pari en
, stanno di continuo col naso per l'in su, ad aguzzare le pupille.
torpedóne, sm. tipo di autobus usato in passato, a uno o due piani
e spesso con tetto apribile. - in senso generico: pullman. fanzini
molte persone (specie per i turisti in rapida visita delle città). barilli
5-ii-20: c'era un bel sole che in collina sarebbe stato tre volte più bello
utili a fuggire questa dapocaggine e torpedine in quale niuno buon pensiere vi può capere.
con dolori intensissimi nella testa. zeno [in muratori, cxiv-46-363]: con tutto
: cassa di rame ermeticamen2. esausto in seguito a una malattia; prostrato, gravemente
tondo e vitreo specchio di se stesso in sé. 4. che provoca
, / e poco poi n'uscì in tutto di vista; / di che pensando
fredda vena. 2. giacere in uno stato di torpore fisico o vegetativo
5-454: sarebbe qualcosa di simile se, in un paese, lo sguardo potesse scorgere
: se il prence non ravviva, in lento / sopore il popol torpe e avviasi
vien manco il vento. -versare in uno stato di tedio o di prostrazione.
indeur. torpidaménte, aw. in modo fiacco e svogliato; pigramente,
abbracciarla. brancati, 3-229: vannantò, in quel momento, sedeva accavalcioni su una
ulisse aldovrando che il fiele, impiastrato in qualche membro del nostro corpo, v'introduca
popolo). f. agnoletti [in lacerba, iii-143]: mazzini che dovette
più calda. oriani, x-15-150: in quella torpidezza così simile al sonno,
pigrizia e torpidezza sua, stando talora in molti lati salde ferme quiete senza muoversi,
liquidi,... non potendo essi in tale stato di cose prontamente scorrere per
assoluta dello strumento artistico, espressivo, in me: e mia torpidità inconcepibile a questo
beavie, sleepie, num, astonished in minde. giannone, 2-ii-347: non sempre
generi sono ordinariamente cari e gli abitanti in generale torpidi. leopardi, 381: torpido
pisis, 3-218: il senso dell'assoluto in quelle torpide giornate di ottobre lo assaliva
decorso lento e prolungato (una lesione, in partic. un'ulcera).
4-139: l'ulcera aveva preso a suppurare in segreto: lenta, torpida, immedicabile
gronde, le altane, i comignoli perduti in una nebbia torpidiccia. =
dicesi a roma piccione da ghianda, in toscana colombaccio, in lombardia colombo favaro
da ghianda, in toscana colombaccio, in lombardia colombo favaro, in latino 'palumbus
colombaccio, in lombardia colombo favaro, in latino 'palumbus maiori, o 'torquatus'dicesi
degli albanzani, i-671: il quale entrato in roma in bellissimo carro menò con sé
, i-671: il quale entrato in roma in bellissimo carro menò con sé..
essere pigro efr. colonna, 3-293: in medio di ciascuno cum aequa distri-
mancanza d'iniziativa (un'attività, in partic. economica). p.
esso con rallentamento dell'attività biologica, in partic. dovuto a malattie, stati
trascurano le leggi. leoni, 292: in pochi mesi dalla servitù e dal torpore
nel mondo romano, che ha ricevuto in dono una collana d'oro come riconoscimento
e quale come dianzi l'aveva riconosciuta in una fotografia tra le mille del salotto,
). butione tre gradi torqueati in rotundatione iacti erano extruc- ti. cesariano
ma proprio erano tori de fronde torqueati in circo. = deriv. da
], sm. invar. autorità, in partic. giudice, che usa metodi
tomàs de torquemada (1420-1498) che organizzò in spagna il tribunale dell'inquisizione.
pesantemente censori. nencioni [in carducci, ii-8-384]: senti veh caro
: senti veh caro carducci! io in poesia sono aristocratico, dispotico, feudatario.
ant. e letter. antico torrione, in partic. isolato e in abbandono.
torrione, in partic. isolato e in abbandono. luca pulci, i-5-79:
la porta san niccolò col suo torracchione in cima: e avrai un quid simile.
voi che nei torracchioni del castello / vegliate in armi tra il guattir dei falchi,
arimanni, servi di masnada: / in libertà, mastini alla catena / del valvassore
... chiodi mal si tenevano forse in qualche non veduto vecchiume di legni,
vecchiume. 3. persona vecchia, in pessime condizioni fisiche. berchet, 179
5. figur. termine antiquato, caduto in disuso, arcaismo linguistico o stilistico;
già manzoni e leopardi, la scuola in cui io fui educato, era tutto
bene come e quanto i comuni, in italia e fuori, fossero per un
l'incipriarsi i capelli è un vecchiume tornato in moda. = deriv. da
efigenia fussero vecchizze e zotiche, o se in nestor fusse il petto tenero e il
molte specie largamente coltivate e anche spontanee in italia, ha fusti angolosi, foglie
vicia sativa) può essere coltivata. - in partic.: seme, chicco di
diedi sulla voce, rispondendo: « in tempo di carestia pan di vecce ».
di alcune piante del genere coronilla diffusa in europa e in asia; sono erbe
piante del genere coronilla diffusa in europa e in asia; sono erbe perenni con piccoli
erbe perenni con piccoli fiori rosei riuniti in ombrelle, i cui semi, in partic
in ombrelle, i cui semi, in partic. nella specie coronilla varia,
vecciato. trinci, 1-242: si cerchi in oltre di appropriare le qualità del seme
vecciato. proverbi toscani, 77: in tempo di carestia pan vecciato. =
), con fiori a grappolo, diffusa in europa, nell'asia occidentale e nell'
, ovvero ervo, è quello che in toscana si chiama moco salvatico, o veggiolo
il baccello di tale pianta (anche in un contesto metaforico). lastri
). lastri, i-168: in alcuni luoghi, verso la fine d'ottobre
grassume, e le tengono fresche, massimamente in costa a solativo. c. e
che è lo inane vocabulo viene introitato in anima, disposato alla carica narcisistica o egocentrica
al plur.). - anche in un contesto metaforico. g. g
vecciato (il pane). - in partic. in locuz. proverbiali.
il pane). - in partic. in locuz. proverbiali. b.
trovai la convalescente sola e derelitta, onde in tempo di carestia il pan veccioso le
che se gate le veccie in sul terreno rimane. pascoli, 482:
vecco la notte veniente uno gli apparve in visione. storia di fra michele, 72
il giovane, 9-29: fia la maggioranza in voi medesimi / distributiva e arbitno della
e arbitno della sorte, / di mano in man, reciproca la vice, /
più ne lusinga, / per traboccarne in più profondi affanni. foscolo, sp.
è questa. 2. moto alterno in un senso e in un altro; andirivieni
2. moto alterno in un senso e in un altro; andirivieni. -in partic
, le medesime al mezzodì si ritirano in giro tondo, nell'andar sotto s'acciecano
v-15-46: per l'usanza, ch'era in quella vece, / d'acquistar fama
6-72: e tu, che doppia vice in terra tieni / del gran monarca subeessor
contenuto delle upanishad, differenziatesi storicamente in alcune grandi scuole, che definiscono i rapporti
uso appositivo. boine, cxxi-iii-804: in conclusione si documenta col vedanta ed altra
, i-326: ci accorgiamo di aver percorso in soli centocinquant'anni l'intervallo ideale che
dell'isola di ceylon, che vive in grotte e ripari rudimentali e pratica una
fortemente allungato e stretto, e rappresentata in partic. dai vedda dell'isola di
, al suo cospetto. - anche in forma non concordata. cavalca, ii-18
sedechia re fu accecato, ed i figliuoli in prima uccisi, esso vedente. documenti
primo anno libbre vini. li quali ebbero in grossi d'oro e piccioli presente me
nel paese circostante a lu- cardo, in una villa che è chiamata alpigiana, nacque
un completo quadro complessivo delle cose, in partic. future. bartolomeo da s
5. forma, sembianza (assunta, in partic. da esseri soprannaturali).
. -anche: foggia di oggetti (anche in forma concordata). cavalca,
occhi discendere sopra lui lo spirito santo in vece di colomba. ugurgieri, 311:
la destra e co la sinistra stanno in veci di torri ottimamente armati a ferro
maria maddalena il dì della sua resurrezione in vece d'ortolano. 6
ogni suo vece / che chi legassi in terra perpetuale / fosse il legame,
chi sciogliessi / soluto fosse; e questo in bene e male. tasso, 1
commetto / le genti, e tu sostieni in lor mia vice, e porta,
10-ii-183: avendo loro dato le sue veci in terra, ha anche posto loro addosso
loro sudditi. -in partic. in espressioni quali adempiere, fare, reggere,
carandina; e i compagni passomo / in quel tanto per dar vita e salute /
testo. d'annunzio, iv-2-1206: in piedi nvera dinanzi, intiera, silenziosa,
vece di vita. -a, in vece e nome di qualcuno: per conto
e nome di qualcuno: per conto e in nome suo, per sua commissione e
nome suo, per sua commissione e in suo nome. m. villani,
villani, iii-9-105: feciono e giurarono pace in vece e nome de. re loro
come procuratore e fattore del padrone concedente in suo nome e vece raccoglie li frutti
e vece raccoglie li frutti. -essere in vece di qualcuno: stargli a pari,
/ ché voi sareste altrui di piato in vice. -il padre 0 chi
7. sostituto, rappresentante di qualcuno in un'incombenza, carica o funzione.
partic. riferimento a chi rappresenta dio in terra. tedalaì, 1-1 (40
filippo da santo gineto, / vece in firenza per messer lo duca; / ch'
rappresentano la vece e la sembianza d'iddio in terra. chiesa, 5-160: a
con un solo sguardo, che non fa in dieci anni la sua face,.
crearmi suo luogotenente, e vice cupido in terra. aretino, iii-121: rinchiuso il
astuzia de la consorte cara gli fece vedere in cambio de l'amante una tresca da
. roselli, lxxxviii-ii-449: con lussuria avere in man lo speglio / e viver con
. documenti riguardanti la repubblica senese ritirata in montalcino, i-474: si vende [
9. locuz. avverb. in vece-, v. invece, n.
. 10. locuz. prepos. in vece di, anche in unione con un
. prepos. in vece di, anche in unione con un agg. possessivo interposto
che fece, / cristo ti lasciò in sua vece. dante, inf, 33-145
, / che questi lasciò il diavolo in sua vece / nel corpo suo. antonio
grato per la tua clemenza, / e in suo vice soprisca l'amore / grande
si lasciò vedere mai il giorno; ma in lor vece saltò fuori un cignale grande
esiglio; / e prego che reggiate ambo in mia vice / le genti che lucia
a farmi uscire dalla camera, per entrarvi in mia vece. leopardi, iii-1073:
mio, quanto vorrei soffrire io stesso in tua vece. pirandello, 8-182: lo
s'era posato a legge, a studiare in sua vece e a digerir per lui
, subito subito, tutte le cognizioni apprese in un batter d'occhio. lussi,
, una lacuna / d'oscurità rimasta in sua vece. -coll'agg.
io chel'ho allevata tra le braccia, in vece tua, piangendo tante notti il
. dimostrativo interposto: al posto, in sostituzione di ciò di cui si è appena
lascia, / l'udir ci terrà giunti in quella vece. tere esprimere una
una sola parola, et usa le lacrime in questa vice. m. adriani
argento e l'oro, e portatole in quella vece moneta di ferro e quella ancora
che se egli si scandalezzasse dell'argomento, in quella vece ottenesse grossa somma di contanti
un abito': se uno usasse 'da'in quella vece, violerebbe una costruzione particolare
parecchi casi. -al posto, in sostituzione della persona di cui si parla
pulci, 25-243: s'egli avessi detto in ciò menzogna, / come egli era
via, / potestà non arebbe, in quella vece, / di far le cose
spessa. sacchetti, vi-120: alessandra chiamò in quella vice, / e (fisse
11. cong. avversativa. in vece che. v. invece, n
allegoricamente intende il nostro autore di trattare in questa prima lezione. fr. colonna,
, lat. vectis 'leva, stanga'(in vitruvio), deriv. da vehére
delle quattro raccolte di testi religiosi, in partic. in versi, che costituiscono la
di testi religiosi, in partic. in versi, che costituiscono la più antica testimonianza
iii-47: nel tempo passato così soleva dire in israel ogni uomo che andava a dimandare
nelle messe: ne vide tre il giorno in veggére, veggiére, vegare,
fu assassinata la motta; tre il giorno in cui fu assassinata la giére)
mirare con interesse; contemplare (anche in relazione con il compì, predic. dell'
per grande alegranga me pare ch'eo scia in paradiso. stefano pronotaro, 134:
: / chi 'n lei guardando mettu in ublianza. dante, inf, 1-16:
. dante, inf, 1-16: guardai in alto e vidi le sue spalle /
samaritano facendo quella medesima via, abbattessi in costui e veggendolo, gli ebbe compassione
fresco vixo, / e de gran pianti in zoia e rixo / me farai,
furono gli infelici tanagliati e poscia impiccati in luogo eminente, dove potessero esser da
nel chiaro fonte; / ma veggendomi in esso, i trassi a l'erba,
gravò la fronte. -contemplare dio in paradiso, mirarlo in una visione mistica
-contemplare dio in paradiso, mirarlo in una visione mistica (con partic.
dice: perché mi uccidesti? costui veggio in sogno e in chiesa, e quando
mi uccidesti? costui veggio in sogno e in chiesa, e quando vo alla comunione
chiesa, e quando vo alla comunione e in refettorio queste medesime parole dicendo. testi
determinato punto di riferimento, essere orientato in una determinata direzione. crescenzi volgar
1-xxvi-357: sotto adriano, atene vide brillar in parte il secolo di pericle. g
che vidde sul fine le città ordinarsi in questa parte d'italia sotto al governo degli
a guardare un fatto, un evento, in partic. uno spettacolo, assistervi.
io ci ho visto la commedia, in questo magazzino, -rispose pirtuso per sviare la
io ho veduto diversi paesi; e in londra, per esempio, a parigi,
, a berlino, a vienna, in amburgo e in altre città no trovato un'
, a vienna, in amburgo e in altre città no trovato un'usanza che
i-540): 01- tra quei libri in lingua italiana stampati che ci sono, ella
visita. -anche: riceverlo (anche in espressioni di cortesia). guicciardini,
aspettata la consegnazione, andò a quegli in mantovano... a vedere la
gli ambasciatori regi. cesari, 1-1-183: in lidda san pietro s'abbattè di vedere
vidi, mi diceste che eravate pronta in qualsiasi momento a lavorare per la causa italiana
rilevare che un fatto si è svolto in un certo modo, che un fenomeno possiede
un luogo, un paese si presenta in determinate condizioni, ecc.; notare,
notare, accorgersi (per lo più in relazione con un compì, predic.
e de'miei beni e fonne testamento in istritti. petrarca, 128-3: italia
beata spensieratezza. -cogliere una persona in una determinata condizione fisica o psicologica o
una determinata condizione fisica o psicologica o in un'attitudine o situazione particolare o mentre
compiendo un'azione (per lo più in relazione con il compì, predic. dell'
e maliziosi veggendo il detto prencipe essere in grazia del re, sì l'accusarono al
molto molto giù. -rifl. riconoscersi in una descrizione. vittorini, 9-38:
apprendere o a conoscere o a individuare, in partic. in seguito a un'analisi
o a individuare, in partic. in seguito a un'analisi, a uno studio
uno studio. -anche assol. e in relazione con una prop. subord.
-valutare, stimare un fatto, un fenomeno in un certo modo. tecchi,
nella sua fede, / per fargli poi in gloria beati: / laudato sia colui
faccia sua. 7. prendere in considerazione, sottoporre alla propria attenzione o
. c. dati, 59: in questo proposito è anche da vedere quanto
, 1-2-398: un garzonotto / di diciassette in di- ciott'anni, e, vedi
? montale, 1-14: vedi, in questi silenzi in cui le cose / s'
, 1-14: vedi, in questi silenzi in cui le cose / s'abbandonano e
brevi. 8. tenere qualcuno in una data considerazione, reputarlo in una
qualcuno in una data considerazione, reputarlo in una certa maniera. -anche: accoglierlo in
in una certa maniera. -anche: accoglierlo in un certo modo (per lo più
ci sono più né meno le foglie in terra! tecchi, 5-182: non le
dello stesso testo o ad altri testi in esso citati; vedi retro: rimando
nel monisterio. ix-1481) [in rezasco, 1232]: siano electi tre
: non si possa ammettere... in giudizio instrumento alcuno... che
pronom. incontrarsi con qualcuno casualmente o in seguito a un appuntamento, abboccarsi.
. arbasino, 103: io riprendo in questi giorni a uscir molto e a
o un effetto; cercare, fare in modo di compiere un'azione, tentare
azione, tentare (per lo più in relazione con la prop. finale).
. piccolomini, xxv-2-113: e mettetevi in letto, tu e ferrante; e
18. essere o venirsi a trovare in una determinata condizione o situazione; percepirsi
una determinata condizione o situazione; percepirsi in un determinato stato (per lo più
un determinato stato (per lo più in relazione a una prop. subord.)
dalle fatiche, e poco soddisfatto per vedersi in poca grazia del re. gemelli careri
una risposta a richieste altrui o anche in tono risentito, di minaccia e sfida
di sfida. -vorrei vederd: in tono polemico, rimarcando quanto sia scontato
i-421: e dandogli a veder quanto in ciò erra, / sperano d'acquistame
pavese, 5-69: disse anche una parola in latino. farla vedere ai senza patria
senza dio. -farsi vedere, comparire in un posto spec. per partecipare a
: egli si farà vedere di tanto in tanto e vi darà dell'oro.
vedere, non intervenire, non immischiarsi in una faccenda, in una situazione attendendone l'
, non immischiarsi in una faccenda, in una situazione attendendone l'esito; essere
che star a vedere. -mantenersi in una condizione di neutralità (uno stato
vedere qualcuno: trovarlo mal ridotto, in cattive condizioni in partic. di salute.
trovarlo mal ridotto, in cattive condizioni in partic. di salute. aretino,
, quando un grazioso, un ricco in canna si avvilisce? ». firenzuola,
e non vi veggo. -vedere in rosa: avere una visione ottimistica della
per rabbia di non poter vedere più tutto in rosa, il giovane vede tutto nero
spiegato che lei tutto faceva in pubblico, ma col mare se la
è visto volentieri. idem, 289: in extrema fame laborantem: 'ha una fame
bello spasimare. ibidem, 35: va'in piazza, vedi e odi; toma
di due: si ottengono miglior risultati in due. = dal lai videre,
guardare qualcosa, vista. -anche in senso concreto: ciò che si è visto
si vedeva meglio che volgere la parte cavata in verso la forte luce, allora si
non arien fatto. nannini, 1-211: in pittura fa un bellissimo veder un ciel
terra o su una nave, posto in posizione elevata, da cui si può osservare
circostante, usato come punto di avvistamento in operazioni militari o nella navigazione o,
, per osservare il paesaggio. - in partic.: cima di un monte che
correvano incontro alla morte, sedevano oziosi in sulla trebbia, aspettando come da una
. davanzati, i-41: sostenuto adunque in cercina, isola del mar d'affrica,
toscani 'vedetta'un luogo alto, in cui si pongono uomini, perché vadano
è, dunque, come sempre: seduto in vedetta con le braccia magre, bianchissime
lenti scintillanti di un binoccolo da montagna in direzione di chi passa e non sa.
1-vi-13 8: mi era scordato di chiedere in danzica dell'osservatorio dell'evelio, famoso
2. marinaio o soldato che si trova in un punto eie
vato o in una struttura apposita con scopi di sorveglianza
3. figur. organo sensoriale in grado di percepire; facoltà intellettuale atta
facoltà intellettuale atta a giudicare. -anche in espressioni comparai fausto da longiano,
6. sport. squadra che è in testa a una classifica di campionato.
veggono sul muro a man destra andare in là, con i suoi scioratoi che sono
-spioncino. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-2-1-54: 1 più de'
9. locuz. alle vedette, in vedetta, di vedetta, sulle vedette
e strategicamente importante o, anche, in perlustrazione. giovacchino da coniano, 125
mi stetti alla vedetta, / mi stetti in piè nella mia guardia tutte / le
, di osservazione, di attesa, in partic. da una posizione elevata.
... / sei vede addosso in un tratto arrivare. / stava ben su
zecchini per salvar la pelle, se sarò in tempo. mazzini, i-446: io
gli domandò la mamma sommessamente, sempre in vedetta per appagare ogni minimo desiderio di
], sf. invar. artista, in partic. donna, di grande successo
di grande successo nel mondo dello spettacolo, in par- tic. della rivista, del
l. salviati, 9-69: in questo divino sarebbe potuto parere omero,
espressione; che si riferisce al periodo in cui fu redatto. carducci,
. 2. sm. lingua in cui è scritto il veda. vediménto
immagine visibile. cavalca, 20-557: in questo vedimento [di cristo in croce]
20-557: in questo vedimento [di cristo in croce] ch'egli vide, sì
visione soprannaturale. cavalca, 20-557: in questo vedimento ch'egli vide [di gesù
, 2-48: ira lor beatitudine posta in due alti perpetuali: l'uno del
d. bartoli, 1-2-65: in tanto, da'luoghi più rilevati si posero
uno altro, e che sieno messi in pubblico di compagnia: vederai i veditori
. 5. chi fa da intermediario in una transazione economica. ulloa [guevara
6. stor. funzionario di dogana, in partic. in toscana nei secoli xvi
. funzionario di dogana, in partic. in toscana nei secoli xvi e xvii,
bontà delle derrate e delle merci poste in vendita, a scopo di controllo sanitario
don pedro de oritia, veditor generale in brusselles, stato più anni, non mi
della repubblica di genova (15-xi-1718) [in rezasco, 1233]: per legge
periodo della vita di una persona trascorso in tale condizione. dante, conv
giamboni, 210: dividesi castità in tre parti: perché l'altra è
la vita de'mortali, trovò tre stati in loro, cioè, virginale, viduale
, matrimoniale. 2. indossato in segno di lutto per la morte del coniuge
periodo della vita di una persona trascorso in tale condizione. firenzuola, 648
park, come, del resto, in tutti gli altri luoghi di divertimento.
condizione di chi ha perduto un congiunto, in partic. un figlio (con partic
e risarcita di quello stato di vedovanza in cui la lasciavano, l'abbandono prima
primo, che... tentò introdurre in quel regno gli spogli, e le
civ. condizione giuridica del coniuge superstite in relazione ai diritti di successione. 6
opposta sentenza, ed intestatolo del tragetto in piemonte delle truppe, ch'erano a
zascuno eguale / parlò a lo inperator in tal maniera: / zerto a nui
. falier, lii-3-9: per ubbidienza, in capo di sei anni, che tanto
: ebbe la camera della sua suocera in luogo di matrimonio. e in quello medesimo
sua suocera in luogo di matrimonio. e in quello medesimo letto spense il vigore della
. d. bartoli, 2-1-55: rimangonsi in casa al suocero, e vi
al suocero, e vi menano loro vedovàtico in istretta guardia fino alla morte. bresciani
erba rassodatrice, sia fatto... in riparazione delle sofferenze... degli
tic. riferimento alla madonna). -anche in relazione con una meton. laude
che l'amor non puoi, tendi in te solo / trar della grecia; e
vedovata d'impero, su di mano in mano per le città di romagna,
4. rimasto privo di abitanti in seguito a un eccidio, a una
vedovati i campi. 6. trascorso in solitudine, senza compagnia. sestini,
di affetto e di compassione o, in senso iron., con riferimento a
riferimento a una vedova che si comporta in modo disonesto, immorale, non consono
destin fello / cangiar il viver lieto in doglia e in pianto / come malvagio,
cangiar il viver lieto in doglia e in pianto / come malvagio, e d'ogni
e mesta, / gravida ve- doella in bruna vesta. marino, 1-11-50: giuditta
comandò di nuovo alla fosca, che andasse in una delle sue stanze da basso a
valerio massimo volgar., i-280: in uno medesimo letto si spense il vigore
sto convento? / starimo sempre mai in vedoveza? » idem, 53-40: non
: fu [marco aurelio] tanto accurato in darle a desceplinare, che giamai fidò
a desceplinare, che giamai fidò figliuola in matrona, che non avesse almeno cinquant'
che dunque bisogna di perdere il tempo in quelle esortazioni ed ammonizioni, per le quali
voi sete vissuta molti anni, quasi in un nobilissimo teatro, lodi altrettanto la continenza
. 16. 2. trascorso in tale condizione (un periodo di tempo)
se la vita vedovile comparata al matrimonio in quanto alla carne pare una noiosa solitudine,
siri, ii-37: si ritirò a valenza in spagna, dove passò privatamente il restante
. -sm. il periodo di tempo in cui una vedova doveva portare il lutto
3. indossato da una vedova in segno di lutto (una veste,
, sono dugentoquarantadue franchi al mese: in bologna valgono quanto 150 lire toscane in
in bologna valgono quanto 150 lire toscane in firenze. -pensione vedovile (anche solo
eredità spettante al coniuge superstite, determinata in relazione al concorso degli eredi legittimi.
: ha d'entrata 42. 000 scudi in napoli di sua dote,..
felice da massa marittima, xliii-258: in questo fatto fur tutti li stati /
pur troppo per deplorar maggiormen in quanto spose spirituali di cristo dopo il suo
la dota sua e col lascio, in meno di due mesi uscio de'panni
bontempelli, i-943: fui dapprima impiegato in un'agenzia matrimoniale... ivi
matrimoniale... ivi mi specializzai rapidamente in vedovilità rimaritabili, d'ambo i sessi
. vedovilménte, avv. letter. in condizione vedovile. panni, 534:
estens. che ha perduto un congiunto, in parna. a. botto, 1-534
: e convienle stare sotto altrui tetto in questi dì di pianto e di lamento
levava il corpo di cristo: et in segno di viduità le porti della detta chiesa
la madre, e tutta la casa messa in vedovità. 3. condizione di
: essendo elli greci stati... in assedio x anni... erano
-a). che ha perduto, in seguito a morte, il coniuge (anche
a morte, il coniuge (anche in relazione con un compì, di privazione,
, e le pulcelle che non caggiano in questo pericoloso vizio, che danna il
1-i-96: fue innella città di firenze, in una contrada chiamata santo spirito, una
asininino, vedua, la quale stava in una casa a iiii solaia. g.
che la fama onora, / vedove avvolte in mesto manto e bruno, / candide
: moglie di un emigrato rimasta sola in patria. -la vedova allegra: titolo
. -la vedova allegra: titolo (in ted. die lustige witwe) della
del diletto amico / vedovo ti vedesti, in cor l'innato / ridestando magnanimo tuo
pone. monti, x-4-71: era in quei giorni / vedovo a punto di messenia
abitano (o vi hanno abitato), in uanto defunte, suscitando un senso di
superbi. -privo della persona che in genere lo occupa (un giaciglio)
getta / del letto e fuor del padiglione in fretta. salvini, 48-61: quando
, / coprendo un la sua moglie in trista tomba, / poco piangerà in casa
moglie in trista tomba, / poco piangerà in casa il letto vedovo. casti,
5. trascorso senza il coniuge, in quanto defunto o lontano da lui o
periodo di tempo). -anche: trascorso in solitudine (con riferimento a una persona
, i rami). - anche in un contesto allegorico. dante, purg
campane. 7. isolato, in modo da spiccare in rilievo nello spazio
7. isolato, in modo da spiccare in rilievo nello spazio circostante (un monte
8. ant. indossato da una vedova in segno di lutto; vedovile (un
dei battesimi o delle lavande pagane, in quanto con esse non si somministrava la
nera, il terribile ragno, noto in sardegna come 'argia', ad uccidere il
orba sovente la propria madre tua togli in disprezzo. c. i. frufoni,
o qualcuno; osservazione attenta. -anche in senso concreto: ciò che si è
, adorno e ricchissimo d'oro, faccia in prima giunta bella veduta. b.
con un poco di mantellina: ma perché in quella guisa non facevano molto bella veduta
facevano molto bella veduta, furono vestite in questa maniera. -per estens.
matteo a verona, si accomodò di stanza in una grotta cavata sotto un sasso,
borghi rurali, che ebbe ampia diffusione in italia nel sec. xviii. -anche
veduta, che abbiamo di venezia intagliata in legno, sia opera di alberto durerò,
disegno architettonico, veduta prospettica: rappresentazione in prospettiva di una costruzione. ungaretti,
. martini, 2-3-104: preso il dramma in questa diversa veduta, ottimamente avverasi e
o lateralmente. 6. stor. in toscana, il controllo che veniva esercitato
ed amagliata / né si può aprire in sin che i veditori / non fanno
che li venne negli occhi, ma in fine dio li rendè la veduta, da
cervello... ne trae e porta in bastevole copia gli spiriti in servigio della
e porta in bastevole copia gli spiriti in servigio della veduta. -sguardo.
9. locuz. -a, in veduta di: in vista, a distanza
locuz. -a, in veduta di: in vista, a distanza tale da essere
com'era nella porpore e coronato, in veduta di tutti quelli del paiese. valerio
alla seguente notte. -avere in veduta: avere ben presente, tenere in
in veduta: avere ben presente, tenere in considerazione. salvini, 6-172: senza
salvini, 6-172: senza dubbio ebbero in veduta la greca origine della voce satira
del linguaggio, che il filosofo dèe avere in veduta. -conoscere di veduta qualcuno-
sia volere divino, che dante vada in inferno, per riportare di veduta a'mortali
scorgere più. sigoli, 226: in questo tempo stemmo perduti in mare avendo
, 226: in questo tempo stemmo perduti in mare avendo perduta la terra di veduta
la terra di veduta. -porre in veduta: mettere in mostra. targioni
. -porre in veduta: mettere in mostra. targioni pozzetti, 6-41:
6-41: m'industrierò nei luoghi di porre in veduta i fossili che vanno prescelti.
fossili che vanno prescelti. -mettere in evidenza, sottolineare. paoletti, 2-162
questo non deggio trascurare quivi di porre in veduta anche un'altra considerazione, la quale
faldella, 1-0: gira tutto il giorno in carrozza a cogliere e fermare le vedutine
, orsù passatemi questa freddura mentre siamo in seicento, della ve- dutetta che apparterrà
vedutaménte, aw. ant visibilmente, in modo percettibile, con evidenza.
sulla rappresentazione di vedute, diffuso in partic. in italia nel xviii sec
rappresentazione di vedute, diffuso in partic. in italia nel xviii sec. vedutista
dante, purg., 27-18: in su le man commesse mi protesi, /
identica bellezza della cosa ritratta, veduta in un momento di eccitazione. 2
si riscalda, si congiunge e sinfonizza in quella storia patriottica veduta dall'alto.
, 382: veo saglir lo non sagio in montanza / e sovrastar li savi adottrinati
(un corso d'acqua). -anche in posizione predic. e con valore avverb
dominici, 4-71: fece e comandò in quella subitezza si levasse così veemente vento
bacchetti, 13-678: regno d'anticristo: in quelle menti così disposte, poteva produrre
, rammemorando il valore dimostrato da essi in altre occasioni. -dotato di una
si profondò da principio, sì che in capo a trecentosessantatré anni tolse quasi tutta
, i-98: quando all'uomo che è in grazia el suo intelletto gli propone vita
veementemente lo seguita e la volontà sta in mezzo intra la cognizione della grazia e
della sua parte... con in mente e in cuore la 'divina commedia',
parte... con in mente e in cuore la 'divina commedia', trovasse tempo
l'improvviso spettacolo della natura quasi tutta in fuga, nell'urlante veemenza del vento.
mezzo alla vasca ottagonale e sparpagliantesi in alto nelparia accesa del tramonto.
superare la veemenza grande del male, in pochi giorni d'infermità dovette cedere ai decreti
dai, a s. iuliano, in calle del carro e a s. mosè
-grande slancio, trasporto, ardore, in partic. sentimentale. lorenzo de'medici
ed ardore il sole, che così conversa in fiore sempre si rivolge al sole,
sé, suggerla, beveria, possederla in un qualche modo sovrumano. -concitazione
sempre però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio, con tanto più
eran conosciuti per alieni dal risentirsi, in cosa che li toccasse personalmente. moravia,
tal veemenzia / fu questo amor, che in un tratto cadendoli / ogni libro di
; nella veemenza della collera ei si diffonde in mille imprecazioni. pascoli, ii-448:
salvagge nascono per loro medesime, e in greco sono chiamate staphi- lini.
pascarella, 2-126: un colore argentino tremola in tutta la scena, e i fiori
vegetabile-, regno vegetale. vallisnieri [in muratori, cxiv-44-246]: l'azione di
perfezione dei frutti fa d'uopo, in primo luogo, renderne abile la terra.
di fisica animale e vegetabile, divisa in due tomi in ottavo. 2
e vegetabile, divisa in due tomi in ottavo. 2. che si
sensitivi e discorsivi, copiosamente scrivendo, in più parti questa naturai filosofia ho partita.
101: tutti i corpi animati, et in qualunque anima si sia, o vegetabile
dicono... gli scolastici, che in primo luogo l'embrione è animato da
vegetazione. fucini, 577: m'imbattei in tre brigatelle di contadini che seminavano poche
poche manate d'orzo o di marzolo in minuscoli campicelli di terreno vegetaleracimolati qua e là
quel breve spazio di terra vegetale che pareva in esilio constretto nella sua cintura d'acqua
i silenzi che no ascoltato di sera in collina / è impossibile notarli. vegetali silenzi
vecchi inchiostri vegetali di muffa sottile che in altri tempi sono stati la gioia della mia
ottenuto dalla carbonizzazione del legno, usato in partic. come combustibile, carbone di
. segni, 11-10: diciamo dell'appetito in quanti modi si piglia. in quattro
appetito in quanti modi si piglia. in quattro modi si piglia, cioè in naturale
in quattro modi si piglia, cioè in naturale, in vegetale, in animale
modi si piglia, cioè in naturale, in vegetale, in animale, e in
, cioè in naturale, in vegetale, in animale, e in ragionevole. bruno
in vegetale, in animale, e in ragionevole. bruno, 3-249: oltre di
tenera, atta a nutrire: nascono in luoghi arenosi. foscolo, xi-1-104:
xi-1-104: la natura, nelle lingue come in tutte le cose, procede col medesimo
movimenti e delle capacità psichiche essenziali (in partic. nelle espressioni ridursi o essere
o simile a un vegetale (in contesti paradossali). marinetti, 16
teria, espresse dalle parole in libertà. = denom. da vegetale
vegetalménte, avv. letter. in modo amorfo e passivo; senza una
, 2-128: fra due labia, come in un vegetante vivaio, si fanno meravigliosi
fanno meravigliosi 'nserimenti. redi, 16-v1i-145: in tali monti e colline e valli sono
a gemma vegetante: innesto, praticato in primavera quando le piante sono in succhio
praticato in primavera quando le piante sono in succhio e la gemma sta per schiudersi
. battista, vi-2-29: questa carta, in cui vigilie scrivo, / era pur
case. -per estens. essere in pieno rigoglio; essere coperto da una
fu cura e interesse de'superiori lasciarle in quella beata stupidità carducci, iii-18-292.
nobili... trascinando la vita godente in bruta indifferenza vegetavano nell'ignoranza. pratolini
. - per estens.: essere in piena salute. èuti, 2-314:
quali sono vivificarlo, vegetarlo, impiegarlo in azioni proprie di lui. 5
. antonino, 2-53: l'uomo contiene in sé e partecipa della natura d'ogni
chi voglia saperne di più, tirare in gioco schopenhauer e il buddismo, le
, iii-879: questo pitagora non era accreditato in banca, ma il suo nome ricorre
morasso, 266: sono i tempi stagnanti in una vegetatività materialistica che non hanno stile
determinata regione dell'uovo, anziché svilupparsi in ectoderma, si trasforma invece in endoderma.
svilupparsi in ectoderma, si trasforma invece in endoderma. = deriv. da [
principio sensitivo e a quello razionale, in partic. nelle espressioni anima, potenza
dà la natura come generati siamo, in quanto cominciamo per questa potenza a prender
nostro si conserva e aumenta: e in questa potenza comunichiam noi con l'erbe
vitale (un essere animato; e in quanto privo dei gradi ulteriori, si
boccaccio, viii-3-135: ogni animale vegetativo in nudri- mento di sé attrae con le
organismo vegetale. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-34: in qualsivoglia semi
delle scienze fisiche in toscana, 14-1-34: in qualsivoglia semi di frutti, alberi,
erba, una muffa). -anche in un contesto metaforico. tommaseo [
vegetaziona le-. in fitogeografia, criterio di ripartizione di un territorio
crescenzi volgar., 2-24: sono molti in numero i frutti degli arbori selvatichi,
che s'è voluto qualche anno addietro introdurre in toscana, non abbia ottenuto una prospera
, alcuni arati appena, altri già in vegetazione. -figur. progresso,
sapere, e come gli atto vannucci fioriscano in un ambiente che insieme riesce così contrario
piante e degli organismi vegetali che crescono in un luogo, in una regione, in
vegetali che crescono in un luogo, in una regione, in un ambiente.
in un luogo, in una regione, in un ambiente. -bot. il complesso
-bot. il complesso dei vegetali che vivono in un determinato ambiente, considerati nelle loro
unità di vegetazione presenti sulla superficie terrestre in relazione alle variazioni dei fattori ambientali.
bassa erano i limoneti, ma anche là in mezzo si levavano contorti gli alberi di
e principio di vita, vegetazione e senso in tutte le cose, che vivono,
quale è applicata. leopardi, 872: in cambio di ritardare o interrompere la
vita, io vorrei che la potessimo accelerare in modo che la vita nostra si riducesse
sulla parete endocardica o sui lembi valvolari in certi casi di endocardite batterica. -vegetazione
duri di colore biancastro localizzati nell'endocardio in alcune forme di endocardite. carducci,
bene si possono anche da certe signore in mutue relazioni raccogliere. son di quelle
relazioni raccogliere. son di quelle glandule in somma che nascono in forma di dolorosa
di quelle glandule in somma che nascono in forma di dolorosa vegetazione nelle regioni inguinali
e perché dal primo umore ingrassante in terra meno si partono, e non si
per la deboi virtù dell'anime vegetabili in quelle, e in quanto sono più
virtù dell'anime vegetabili in quelle, e in quanto sono più prossimane agli elementi,
che è di vegetevole anima, meno vince in quelle, e però son più efficaci
(superi, vegetissimo). che è in perfette condizioni fìsiche, nel pieno del
, conserva salute, floridezza, energie (in par- tic. nell'espressione vivo e
: un giona,... gittato in mare, allorché questo fremeva appunto più
giorni interi lo vomitò vivo e vegeto in su l'arena. cesari, 1-1-270:
, o no,... dio in istante lo tornò sano, vegeto, vigoroso
-atto al lavoro, alle fatiche, in partic. militari (l'età)
nella riserva tutti quegli ufficiali, anche in età ancóra vegeta, non atti a
, trasformato il corpo, / passa in un gambo di sostanza vegeta.
sicuramente confermato, ed è ragguardevole luogo in una letteratura come la nostra.
affetto, certa che il mio non appassirà in alcun tempo. bacchelli, 1-i-63:
vegeto e rubizzo d'amor della vita, in un fatto e detto che accompagnò
cassieri, 54: rimettendosi... in cammino... era certo di poter
nelle immediate vicinanze di un luogo, in vista di esso. botta, 6-i-336
bernardino da siena, 121: è morte in molti modi: sforzare le donne,
'l marito vennero qui a me, e in casa mia, a'miei occhi veggenti
germogliasse fuori di stagione, e germogliasse in tronco, sollevandosi dal terreno, tutto
intuitivo; lungimirante, preveggente (anche in una sineddoche). -anche sostant.
vegiente e sagio, / sé si sormise in tale / ch'è di valenza ostale
il profeta veggente più difficile da tradurre in immagini. bernari, 7-52: lei
sonno). marradi, 58: in un sopor veggente allor mi zampillano i
3-53: le membra mi si dissolvono in un sonno veggente. 5.
fonte vital? carducci, ii-7-4: in quello sfracellarsi della monarchia... in
in quello sfracellarsi della monarchia... in quelle scorrerie procellose di barbari nuovi ed
teatro questa napoli! ecco, divulgata in un baleno, la novella della veggente
la chiesa. veggenteménte, aw. in presenza, al cospetto di qualcuno.
tempo brevissimo che durò quella scena, ebbi in dono una sensibilità vicina alla veggenza,
si trulla. cennini, 1-81: mettendolo in canove appiè delle veggie, o ver
a torme con le ceste di terra in capo, ti si trasformano nelle dolenti danaidi
. m. villani, iii-8-5: in due dì vendemiarono e missono in pavia
iii-8-5: in due dì vendemiarono e missono in pavia xm vegge di vino sanza alcuno
/ l'asse, o ingiusto si libra in su la ruota. -con meton
per pratiche devozionali, ecc. (anche in espressioni quali fare la veglia, stare
volgar. [crusca] -. vedendo in sonno ed in vegghia tese tante maniere
crusca] -. vedendo in sonno ed in vegghia tese tante maniere di lacci contro
che i dì corti tolgon si rimette / in altrettante notti; stassi a vegghia /
vano fatto cadere in un'infermità. p leopardi, 92:
nelle mie veglie, nei miei sogni, in tutti i miei momenti. d'annunzio
m'avean fatto trasparente che la luna entrava in me come se io m'avessi una
fortuna, non mi riapparve, né in sogno né nella veglia. -tra
] questo istinto naturale, che ordinariamente in tal modo giacendo, e quasi addormito,
quindi tutte le sue idee si confusero in un attimo. soldati, iii-55: a
, di aprire le finestre della sala, in cui si ballava con festa grande.
, di paggi. palazzeschi, 8-28: in sera di festa, la veglia era
della veglia. -un tempo, in partic. nelle campagne, serata invernale
spenti i lumi grossi nella camera rimasta in penombra per la poca luce che mandavano le
notturna. roseo, v-150: in vece di scolte che si mandan fuori per
sopradetta guardia, e così sarebbe divisa in quattro veglie. giuseppe di santa maria,
le notti e i giorni / tragge in ozio il nocchiero; ozio il perenne
pubblicazione periodica che raccoglie i testi presentati in tale riunione. redi, 16-viii-172:
gli accademici metodicamente si radunano, ed in seguito publicano alcuni fogli periodici due volte
la notte. 8. fisiol. in neurofisiologia, stato della mente nel quale
dai sensi e dal pensiero, e in cui si può operare volontariamente.
: nome speciale della prima guardia notturna in navigazione, che dura quattr'ore, dalle
11. stor. forma di tortura in uso dal xvi al xviii secolo,
, la notte che il cavaliere trascorreva in preghiera alla vigilia dell'investitura.
potè levarsi ranchettando da letto e corse in furia a monserrato, dove fece la
portata dalla piena lunga del '39 col mulino in balia - suo padre s'era annegato
lungo spettegolando. bellini, 5-1-151: in sustanza voi ve ne ridete, e ne
a dì, per tenere i nemici in vegghia, e in sollecitudine. a.
per tenere i nemici in vegghia, e in sollecitudine. a. cattaneo, 111-335
questo è lo scopo, che tiene sempre in veglia le squadre infernali.
-prendere qualcosa a veglia: insistere in un atteggiamento o in un comportamento.
veglia: insistere in un atteggiamento o in un comportamento. tommaseo [s.
. -stare sulla veglia: rimanere in vigile attesa, prestare continua attenzione.
stanchezza, s'addormentò; ed eccogli in sogno, ma in sogno ch'era vision
addormentò; ed eccogli in sogno, ma in sogno ch'era vision dello spiritò quanto
rabbrividendo. -che si trova in uno stato di dormiveglia. salvini,
di dormiveglia. salvini, 33-3: in un estasi assorto alta e profonda, /
2. che svolge una costante sorveglianza, in partic. in ore notturne; che
svolge una costante sorveglianza, in partic. in ore notturne; che è di guardia
, 7-152: o quante volte ancora, in questo pensando, e a le porte
dolce ribrezzo, / che un'alta in noi mole marmorea infonde, / dove sul
a qualcosa. cesarotti, 1-xviii-21: in tali luttuose circostanze la chiesa sempre vegliante
guardingo, attento, solerte (anche in una sineddoche). giamboni, 7-12
vittoria conviene... star vegliantissimo in far la battaglia, con tener gli occhi
palla. 5. che è in vigore, vigente (una legge, un
, ecc.). valentini [in muratori, cxiv-44-53]: sto impaziente d'
tramonte e d'italia ne viene la comune in ragione di 1 a 14 - meno
vegliante proporzione fra oro è argento monetati in europa. -che esercita le proprie funzioni
europa. -che esercita le proprie funzioni in un determinato luogo, operante (un'
. pretendendosi dal magistrato dai confini, in siena vegliante, che parte di detta
. 6. che è attualmente in corso, corrente (un periodo di
, essendo parte. -che è in atto, in corso di svolgimento (un'
. -che è in atto, in corso di svolgimento (un'azione).
bibbia volgar., x-188: sono stato in fatiche ed in angoscia, in
, x-188: sono stato in fatiche ed in angoscia, in d'armi con
sono stato in fatiche ed in angoscia, in d'armi con il duca di
a scianut molte vigilie (e in veggiamenti) in fame, in sete.
molte vigilie (e in veggiamenti) in fame, in sete. ricci, 2-32
(e in veggiamenti) in fame, in sete. ricci, 2-32: le
s. agostino volgar., 5-11: in tutto e per tutto e dinanzi agli
. e. i. che l'attesta in oudin citazione del 'te deum'e dall'
pelo infiora, / custodiscan le mura in su gli spaldi / dagli dei fabbricati.
presolo per la benda, la quale in capo avea, disse: « vegliardo,
agg. che è vecchio, che è in precarie condizioni di salute per l'età
. (veglio, vegli). essere in stato di veglia; rimanere desto,
poi,... di picciolo in grande fiamma s'accese; sì che non
familiare esempio; e lo proviamo anche in parte vegliando. leopardi, iii-645:
e region.: continuare il lavoro in una bottega artigiana (o in un altro
il lavoro in una bottega artigiana (o in un altro esercizio commerciale, fondaco,
statuimo e ordiniamo che neuno gignore possa vegghiare in fare uopera altrui, se non facesse
dare... per spese fatte in mangiare e bere gli scrivani al fondaco il
-rimanere sveglio accanto a qualcuno, in partic. a un bambino o a
o notturno, trascorrere allegramente una serata in compagnia di amici e familiari.
rispettato alla mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina
disciplinare l'universalità suddita, da qui in poi veghierete maggiormente per ammaestrare il prencipe
custodia di tali e così sacri diritti vegliavano in roma i tribuni, in inghilterra la
diritti vegliavano in roma i tribuni, in inghilterra la camera dei comuni.
-montare la guardia, stare di sentinella in partic. di notte. roseo
la sopradetta guardia, e così sarebbe divisa in quattro veglie. gemelli careri, 1-iv-96
sopra quello una casetta di loto, in cui la notte vegghiano, per sicurezza de'
tal modo nella città, che scritti in drapelli, dì e notte s'awicendasser gli
notte s'awicendasser gli uomini a vegliare in scolte e poste. fenoglio, 23:
5. essere spiritualmente vigile e attento, in partic. per reprimere le tentazioni ed
con le virtù tiene il cor sano / in questo mondo vegghia, e poi si
poi si resta / nel sommo cielo in gloria tra 'beati: / pensate questo
, 15-64: ma perché 'l sacro amore in che io veglio / con perpetua vista
la città sua, quanto si poteva in tanti travagli e sospetti. 6
così perdurevole la benignità de li idii sempre in vegghiare. bruni, 249: dorme
, attento stesse,... verrebbe in gran parte l'opera del medico risparmiata
medico risparmiata. 7. essere in vigore, in corso; vigere (una
7. essere in vigore, in corso; vigere (una legge, una
che vegliava con essi. -essere in carica (un magistrato, un governo)
e di grazia, da quella lingua che in lei fiorisce, e vive e veglia
). -anche: darsi, porsi in un certo modo (una situazione).
visibile, comparire anche per poco e in modo intermittente, in superficie (uno
anche per poco e in modo intermittente, in superficie (uno scoglio, una secca
andando verso palamòs. lessona, 1532: in marina, 'veglia e non veglia'dicesi
cioè morti veglieranno cioè risusciteranno, alcuni in vita eterna, alcuni in obbrobrio, acciò
, alcuni in vita eterna, alcuni in obbrobrio, acciò che vedano sempre che
una parte di essa senza dormire, in stato di veglia (in relazione con l'
dormire, in stato di veglia (in relazione con l'agg. interno).
12. assistere, curare qualcuno, in partic. un bambino malato, durante
d. bartoli, 2-3-147: mettendoglisi in casa a vegghiarlo e servirlo dì e
: il padre ebbe il tifo, fu in pericolo di vita; la figliuola lo
e la vita. -assistere una salma in una veglia funebre. g. barbaro
lo svolgimento di un'operazione (anche in relazione con una prop. su- bord
, per vegliar quello che si facesse in piombino. botta, 5-230: poteva e
che sempre stanno alla guardia, o sia in tempo di guerra o di pace,
giuliani, i-433: un padre, venuto in fin di vita, chiamò a sé il
a sedere, piacque a bartolomeo di nuovo in prosa di udirla, ove di ponto
prosa di udirla, ove di ponto in ponto si contò; e di ciò stero
e di ciò stero tutta la vegghiata in festa e in sollazzo. bersezio, 2-90
stero tutta la vegghiata in festa e in sollazzo. bersezio, 2-90: come ho
'1 segnor nostro negò, secondo in marco legghiamo: 'in verità ti dico:
. vegliataménte, aw. ant. in modo vigile, con grande attenzione.
dedicato al riposo). -anche in un contesto figur. pataffio, 8
le vegliate notti e gli inquieti giorni, in tranquillità, letizia e contento converte.
monti, x-2-197: dopo molte vegliate in questa cura / torbide notti, alfin diè
e annoiati, di notti vegliate, in una rivoluzione del cuore e dei nervi
). guglielminetti, 3-167: avrò in faccia un mortale pallor divegliata stanchezza, /
estens. sottoposto a controllo o a vigilanza in partic. dalla polizia (una persona
dalla polizia (una persona, il luogo in cui risiede o si trova);
tarchetti, 6-i-459: vi passai [in prigione] otto mesi, solo, in
in prigione] otto mesi, solo, in un luogo umido e oscuro, coi
necessario che i lavori della 'giovine italia'in ogni paese siano regolati, diretti, vegliati
pirandello, 7-346: aveva tanto girato in quei tre giorni, senza mai stancarsi
478: 1 vegliatori, col bicchiere in mano / tutti volsero gli occhi alla
ii-293: e quali... nominò in protettori e di continuo vegghiatori attenti e
-che è particolarmente attento, assiduo, pronto in una determinata attività. trattato dei
(vegghievolménte), aw. ant. in modo vigile, con grande attenzione.
occhi miei, i quali vegghie- volmente in ogni opera del comune guardano.
: questo par volere tullio, spezialmente in quello libello de la vegliezza. lapidario estense
per tropo veglieza. guiniforto, 348: in quel paese [creta] vi è
. ant. e letter. che è in età avanzata, vecchio, anziano (
pur deventar veglio / e non morir in prima gioventute. g. graziani,
solo, / degno di tanta reverenza in vista, / che più non dèe a
veglio. monti, 24-208: stavasi in mezzo il venerando veglio [pnamo]
dà il nome a tale pianeta, in quanto padre di giove e di altri dei
. salvini, 48-110: avvenendosi in questi il veglio e marte / micidiale
delle colonne volgar. [crusca]: in questo nostro reame è un montone col
notte e per lo più si svolge in un locale pubblico o in teatro (in
si svolge in un locale pubblico o in teatro (in partic. nelle espressioni
in un locale pubblico o in teatro (in partic. nelle espressioni veglione di capodanno
, intronata la testa, quasi maschere in un veglione. c. levi, 2-166
un veglione o una festa da ballo in loro onore. 2. dimin
agg. che si riferisce a veglia (in croato, krk), isola dell'
insieme dei detriti portati da un fiume in piena. nieri, 3-247: 'vegliumata'
o di natura loro minute. viani [in « lingua nostra », xxxix (
, valsuganoviegro, bresciano vègher) e, in partic., venez., largamente documentata
persone, animali o cose. - in partic.: mezzo di trasporto a
: tiberio nerone con tre veicoli andò in un dì e una notte in germania a
veicoli andò in un dì e una notte in germania a druso. suo fratello amalato
/... / non possan molto in fretta trarre il passo; / in luogo
molto in fretta trarre il passo; / in luogo di veicolo e d'appoggio,
lodi al signor, inni cantando / in dispregio del mondo e de'perigli. mamiani
trasporto adatto al movimento su terreni accidentati in quanto dotato di cingoli che ne impediscono
così propriamente dette. -sostanza, in partic. fluida, che permette la circolazione
, 7-193: è regola ottima e sicurissima in medicina volendo medicare i bambini, di
furono un veicolo per far passare da una in altra nazione alcune voci proprie di quell'
verità. b. croce, ii-1-331: in queste poche righe è come intravista una
divenire il veicolo rmovimenti bui, di tramutarsi in una specie di interventismo illimitato ed affannoso
sol goccia o due al più, in veicolo specifico e conveniente. bernan,
nel linguaggio della filosofia platonica (e in partic. nell'interpretazione medio e neoplatonica)
ad governare. -persona che, in quanto infetta, può trasmettere ad altri
introdotte per indicare le due principali scuole in cui si venne a distinguere il buddismo
cui si venne a distinguere il buddismo in una certa fase del suo sviluppo,
scuro con stria- ture bianche, conosciuta in età romana e caratteristica della zona di
/ a'veien- tan, la quale in parte è bruna / con bianche verghe e
situata presso l'odierna isola farnese (in lazio) e per lungo tempo rivale di
roseo, v-201: furono i romani posti in gran pericolo, vedendosi in questo punto
romani posti in gran pericolo, vedendosi in questo punto essere traditi quando avevano a resistere
. oppure, ossia, o anche (in partic. per indicare un'alternativa,
navicella, sanza vele, fu messa in mare con la donna. dante, inf
l'arboro e perdém la veira chi caìte in mar. leonardo, 2-575: s'
si tiene nel tagliare questo, s'osserva in tutte le altre vele latine. parini
quadre di un bastimento. - in un contesto figur. doria 0 semprebene
voi m'à messo, bella, amore in mare; / fame tornare - a
nostro conto. 3. in una sineddoche. imbarcazione a vela, veliero
ha arrestati tutti i fiorentini e genovesi in pera e per tutto il suo regno,
noi salpammo da helsingor, e ciò fu in compagnia di quaranta, o cinquanta vele
536: subito volto il mulino in modo che il vento soffi di fianco.
tiene legata l'ala a un palo fisso in terra, ricoprirne con la vela i
sercambi, i-107: montarono con brigate in sulla torre ghibellina e in su quella
con brigate in sulla torre ghibellina e in su quella missero la vela bianca, acciò
/ vele / della notte, / salire in cielo. -fascio di luce.
sue grandi vele / e trova stanza in cuore la speranza. 9.
: quello effettuato con alianti che veleggiano in presenza di masse d'aria ascendenti.
è costituita da spicchi separati da nervature in muratura. a. manetti, 113
la prima [cupola] che si volgessi in firenze in quella forma che si dice
cupola] che si volgessi in firenze in quella forma che si dice ancora a creste
14. astron. una delle parti in cui è ripartita la costellazione del cielo
il che cagionò che i parlamentarii abbassassero in questo particolare le vele delle loro temerarie pretensioni
vele delle loro temerarie pretensioni, fermandosi in questo, che si trattasse della loro riforma
-iniziare a cimentarsi con grande slancio in un argomento non ancora trattato e molto
la nave,... il gittarono in mare. -comportarsi con eccessiva libertà
alte, con le vele completamente spiegate e in pieno favore di vento. ariosto
così volti a levante, e preso in poppa / il vento e 'l flutto,
: io sono ingolfato a piene vele in un mio romanzo nel quale vivo tutte le
passando tra capo verde e le sue isole in 14 gradi e mezzo. frusoni,
miglior porto, / poi mi condusse in più di mille scogli. -seguire
17 ottobre. -venire trasferito in un altro luogo (un patrimonio,
mainotti. -legare le vele in porto: morire. ariosto, 41-100
fin de'tempestosi suoi / viaggi, in porto ormai lega le vele.
d'italia trasse di che metter sotto vela in quarantacinque giorni una flotta.
. -rinunciare a un'impresa, in partic. militare; ritirarsi dalla vita
11-129: costui dopo di aver militato in gioventù, raccolte le vele in vecchiezza,
militato in gioventù, raccolte le vele in vecchiezza, e rendutosi frate francescano,
questa canzone. barilli, 8-229: in ultimo, tuttavia, quando si trattò
. -rivoltare le vele, agire in modo diverso dalla volontà di qualcuno,
cent., 64-89: stava il vicario in orto san michele, / nelle case
e. cecchi, 6-216: lontano, in un'acqua lettiginosa che non si distingueva
. velo), per la composizione in più ferzi di lino. velàbile
. letter. drappo di tessuto fine, in par- tic. usato come tenda o
e attillata, con maniche strette terminanti in possamani con ampi risvolti, ornata da
: ripongono [sulla pira] il corpo in uno letto, e disopra pongono vestimenta
. degli arienti, 2-523: montò in nave cum merce de velami bolognesi e
e inde. salvini, 13-361: in pietroso antro abitando / de'mortali volaste
i quali saranno a te... in uno velame degli occhi per ricordanza di
a coprire una parte del corpo (in partic. con riferimento a quello monacale)
. condizione di chi porta il velo (in par- tic. per scelte religiose)
e rado, una parte del corpo, in par- tic. il volto, propria
cristo nella croce e passione fu passionato in tutti i sensi, chè gli occhi gli
i. frugoni, i-15-140: voi siete in questo giorno una di quelle, /
chiome, e tre mammole appassite spuntavano in mezzo al lino che velava il suo
. palladio volgar., 8-6: in un'anfora di vino mettiamo una libbra
to della ragione, della coscienza. -anche in senso concreto: ciò che provoca tale
dunque que'donativi, che trovo condannati in tutte le scritture da dio. quei
] ma il lodano ancora ezian- do in coteste stesse sporcizie, dicendo, che esse
, e sotto velamento di mantenerla unita e in pace, l'hanno immersa nelle disunioni
al cubito, / ma di caribdi in siila cadde subito. = voce dotta
le consonanti si soglion distinguere... in: velari e gutturali, la cui
: l'erbe... si specchiavano in quella [acqua] ad ora ad ora
verdura. -chiudere gli occhi, in partic. per il sonno o addormentandosi.
/ che poca giovenil lanugin bionda / velava in parte, e le tue ferme membra
oriente, / velando i pesci ch'erano in sua scorta. luca pulci, i-34
, 1-87: despina a quel parlar cangiossi in viso, / e parve il sol
su 'l verde: / e di subito in ciel tacque la luna. barilli,
luna. barilli, ii-58: la strada in cui mi trovo, vapora e fumiga
calore era potente, e a lei in un niente la polvere aveva velato i
5. nascondere, per lo più in modo subdolo o ambiguo, un intento
una caratteristica, una qualità (anche in relazione a una prop. subord.)
1-ii-186: a noi si veli / in qual del mondo fortunato clima / dovrà nascer
poi la velassi sottilmente con esso aloe sciolto in acqua, allora essa opera si farebbe
pani spinelli] il primo che nel lavorare in fresco lasciasse il fare di verdacci sotto
una tela o di una tavola, in modo che la parte velata non si
invitta, che qualor percuote / tutta in fiamme si vela. 12.
s. bonaventura volgar., 129: in quell'ora il formoso, e bellissimo
gesù sopra tutti i figliuoli degli uomini parea in sua bellezza oscurato, e nascoso,
francesco da barberino, iii-164: e guarda in tua galea, / qual parte al
vanti a ciò che si vuole riparare, in partic. per proteggere dal sole,
i-34: 'spaccato del teatro per largo'. in questa sezione si vedono le gallerie sotto
si conducono a guisa di velario; in fine i sotterranei. ojetti, i-479:
di folla sotto il velario, e in fondo sul suo podio l'imperatore.
impiegato per delimitare il palco nelle sale in cui si tengono spettacoli, conferenze,
roventi: giaceva su le acque tutt'awolta in un velario violaceo. gozzano, i-622
esco, scendo verso torino che traspare in un velario a tre tinte: rosa,
di clamore del levatoio cedeva al vuoto silenzio in fondo al quale scorreva un gorgoglio d'
velarizzare, tr. fonet. trasformare in un'articolazione velare un fonema.
sono le ispese che io miliadusso faccio in del velasi di suore bartalomea e suore madalena
un'imbarcazione a vela. - anche in un contesto figur. d.
eu, una delle... città in normandia, poco sopra dieppe, porto
bisogno, per lo brieve tragitto che in una velata di poche ore mette nell'inghilterra
difficile che un bastimento commerciale possa condursi in una velata. = deriv. da
f. alfieri, xcii-i-45: si tira in giro di mandritto una velata, doppo
mandritto una velata, doppo si butta in aria la bandiera. 2. ampia
, e tirar loro le falde della velata in segno di silenzio, facendoli balbettare:
velo. velataménte, avv. in maniera indiretta, non chiara o
vale per i genitori quando v'è in casa chi ne dice male apertamente
medico,... gli piantò in faccia gli occhiacci e rispose burbero: «
alla sorgente luminosa per diffondere la luce in maniera omogenea o per ottenere una leggera
vista (una parte del corpo, in partic. la testa, il volto)
volto coperto da un velo. -anche in posizione pred. e con valore avverb
1-104-6: sguardo e mi giro intorno / in quella parte ove credo sia, /
faccia velata e nell'oscura notte entrare in cammino. savonarola, i-135: vi ricordo
pieno, / e preghi ed offra voti in bassi accenti. -fornito di velo
sorgeva nel cortile del castello: davanti in mezzo cerchio le scalee digradanti a uso d'
finestra). moravia, iv-279: in quella stanza una luce bianca, abbagliante,
guglielminetti, 1-120: bimbi, ricordo, in giro a tonde tavole, / sotto
, 9-38: il piacere del luogo stava in certi tavolini con lampada velata sparsi in
in certi tavolini con lampada velata sparsi in anfratti della roccia aperti sullo strapiombo del
govoni, 208: di notte, in primavera, entrano le lucciole, /
, rannuvolato; rabbuiato. - anche in un contesto figur. v. colonna
, i-122: dileguano i campi / in lontananze grigie / verso occidente, ai
; poi... si è come in un chiarore crepuscolare, dicono, di
bianchi. -nascosto del tutto o in parte alla vista da un ostacolo.
sguardi. pascoli, 148: che fiorirono in quei momenti, brevi e rari,
quei momenti, brevi e rari, in cui l'uno moria e l'altro non
un'espressione del volto); manifestato in modo poco evidente (uno stato d'animo
un certo fondo di goffaggine, dipintogli in viso dalla natura, velato poi e
uno cogli occhi velati dalle mani; due in atto di andarsene, riguardando però al
passati, quando era costretta a parlarmene in forma velata e indiretta. -espresso
forma velata e indiretta. -espresso in modo non esplicito, poco chiaro, allusivo
volesse discoprire e diligentemente risguardare, giammai in tutt'i dì della vita sua non
l vaticinio alato, / a cui dinanzi in lucid'ombre ardea / il mistero da'
. perciò smetti di parlare di cose mie in presenza sua. -disus.
. 9. attenuato, affievolito, in partic. dalla distanza (un suono
, velati dalla distanza, dolci come in un sogno, un po'rochi, lunghi
: giovanni velato dal sonno non pur vide in visione quello, che doveva patir giesù
orto. 11. che presenta in lieve misura determinate qualità, caratteristiche.
caratteristiche. niccolini, iii-36: in quell'edifizio, benché velate di maschio
di vele, fornito di velatura (in partic. nell'espressione velate antenne)
abbandonammo. magalotti, 9-1-275: nave in placido mare immobil salma / per dispettosa
patina di colore, ecc. - in senso concreto: ciò che vela, che
: la base era il cedro maturo -che in certi seni delle pieghe decadeva nello smorto
, come se la mattina egli si lavi in una catinella d'acqua e rosso.
marchesa colombi, 1-165: nel guardare in giro per assaporare quel momento di gloria
. c. arrighi, 121: in faccia alla marchesa bisognava sempre parlare con
, carattere attenuato che alcune proprietà assumono in determinate circostanze; attenuazione dei caratteri negativi
sconfitte, mi capita talvolta d'imbattermi in lei, e di stentare sempre un poco
ne ho rimorso pensando che t'è arrivata in momenti già tanto dolorosi per te,
pratici del volano, vincitori di corse in circuito, che consideravano il nuovo apparecchio
superimi che il pilota non può manovrare in volo (stabilizzatore, deriva, ecc
, come egli [colombo] scrisse in una sua nota, è tutto navigabile,
sue; e perciò si è trasmutata in flora. = deriv. da
2. per simil. che si libra in volo (un uccello). govoni
. -muoversi nell'aria, librarsi in volo (un uccello, un insetto
formano il rabesco di vele, siano in funzione statica. sono vele impietrate, e
. 4. per estens. apparire in un'atmosfera soffusa, risultare inserito in
in un'atmosfera soffusa, risultare inserito in un determinato paesaggio. faldella, i-5-244
e fa'ventino il reduce quirite / guardava in alto la città quadrata / dal sole
esperienza intellettuale o esistenziale; essere coinvolto in un'esperienza emotiva, fantasticare (anche
ro, e il mare, retto in una terribil fortuna, ne andò sottosopra.
11. figur. indirizzare, volgere in un determinato ambito d'interesse.
la mia zente stremolante, / vedendo in mare tanta velegiata, / preseno la via
panna. -per simil. uccello in volo. landolfi, 11-121: indugiava
iv-2-1075: imaginarono di varcare lo spazio in un solo veleggio fino al tirreno.
. i. che l'attesta nel 1831 in audouin. velenare, tr. {
. boiardo, ii-1-6: dapoi lui volse in babilonia andare, / dove fu fatta
a gradi7 -, un altro simile immerso in quella del sai armoniaco, postovi come
. ant. velenoso, tossico. -anche in un contesto figur. s
3-91: sovente gli miseri mortali cercando salute in qualche scura spilunga, s'arrestono il
solitudine velenata e velenosa, vuol mettersi in cammino per il mondo alla ricerca delle
sintetica, che, assorbita, anche in dosi relativamente piccole, da un organismo,
strutturale e la funzionalità, provocandone, in alcuni casi, la morte.
moglie riprese, se non perché essa in quelle si doleva lui a torto bere il
marchetti, 5-162: anzi è tal differenza in queste cose / e tal diversità,
veleno. -farmaco, medicamento (in quanto amaro e sgradevole o non considerato
quella che colpisce erbivori messi al pascolo in prossimità di impianti industriali dove si sono
vanno all'uscio di cucina; entrano in punta di piedi. 4.
4. infezione, malattia molto grave in partic. altamente contagiosa; morbo,
e con repente febbre... e in ultimo e'si venne tanto a spargere
spargere questo veleno, che si dimostrava in certe bolle piccole ch'appariano nelle carni per
luogo della persona. galanti, 1-ii-97: in buona parte uesti bambini nascono infetti
7-172: chi poi veda certi abusi, in un tempo di crisi come questo,
si voglia, che ormai minaccia, in tutti i settori, la nostra civiltà.
nullo modo, anzi nacque come gli altri in questo peccato originale... onde
questo peccato originale... onde in neuno questa piaga, e questo veleno può
g. villani, iv-7-34: volle in quella spandere il suo veleno, e
da non so quante liberali stamperie di venezia in quest'anno 1797, contiene moltissime verità
, indubbiamente, un pizzico di veleno in questo tono scherzoso. 7. aspetto
calava alessandro, non sospettando quanto veleno in sé nascondessero. b. croce,
vigilia doppo di s. matteo venne in mia casa con dire che voleva parlarmi in
in mia casa con dire che voleva parlarmi in secreto e doppo, discoprendo il veleno
10. chim. sostanza che, in una reazione catalitica, deprime in modo
, in una reazione catalitica, deprime in modo temporaneo o permanente l'attività del
. fis. ciascuna delle sostanze non fissili in grado di assorbire una grande quantità di
. ant. pozione, filtro magico, in partic. amoroso. sannazaro, iv-85
coi quali a mia posta soglio io transformarmi in lupo. marinetta, 223: erode
n. 16. -avere il veleno in corpo: provare rabbia, odio, rancore
freno. intanto il veleno l'avrà in corpo, e sopra qualcheduno lo vorrà
lo vorrà sfogare. -andare in veleno, diventare, fare, mettere veleno-
risultare sgradito, amaro o indigesto, in seguito a qualche contrarietà. manzoni
a renzo quel poco mangiare era andato in tanto veleno. cantoni, 78: «
di veneno. velenosaménte, avv. in modo aspro, pungente; con astio
gode. 2. disus. in modo da produrre grave tossicità. faldella
avariato. 3. ant. in modo che può rivelarsi letale. livio
: il napello, la cui velenosità in ammazzare gli uomini tanto è grande e crudele
redi, 16-iv-47: avendolo esperi- mentato in diverse maniere di ferite, l'ho sempre
, 2-15-26: il fonte de merlino era in quel bosco, / sì come un'
piante d'ignota orrida forma / ed in quelle s'annida e si nasconde / di
lì innanzi niu- na se ne svegliò in italia. bartolini, 16-142: io le
velenosi. 2. che è in grado di elaborare e trasmettere sostanze tossiche
e astuto e velenoso, volse pigliare forma in esso. landino [plinio],
], 163: dicono che e'ramarri in grecia sono velenosi e in sicilia non
e'ramarri in grecia sono velenosi e in sicilia non nuocono. ariosto, 10-103:
, il morso di un animale, in partic. di un serpente).
.., che molte generazioni di viti in tal maniera sì alidisce, che il
ira non iscema, anzi risorge / in lui, che ornai dal velenoso tarlo /
d'annunzio, iv-2-188: don giovanni, in cui un'ira velenosa cominciava a fermentare
- anche: che è furibondo, in preda all'ira. intelligenza, 123
suzzati, 4-361: era ancora il giovane in canottiera. « sei qui, sei
sopra. g. bassani, 6-89: in vana polemica con gli articoli velenosi che
o comporta conseguenze deleterie, dannose, in partic. corruzione, depravazione. pallavicino
, sf. marin. officina, laboratorio in cui si confezionano o si riparano le
e le bandiere; deposito, magazzino in cui vengono conservate; velificio.
saverien), 462: 'veleria', luogo in cui si fanno, e si accomodano
, calato a coprire il volto, usato in partic. nelle eleganti acconciature femminili tra
verga, 2-290: elena col cappellino in testa, e il libricciuolo da messa in
in testa, e il libricciuolo da messa in mano, andava ogni domenica a far
. ant. e letter. luogo posto in posizione elevata, da cui si può
circostante, usato come punto di avvistamento in partic. durante operazioni militari.
giov. cavalcanti, 203: stando in su certa veletta, alcuno dalle nostre
quantità de'nemici. busca, 45: in così fatti luoghi è bene avere vellette
. caro, 3-405: era miseno in alto / a la veletta asceso. muratori
2. soldato o marinaio che sta in un punto elevato o in una struttura
che sta in un punto elevato o in una struttura appositamente costruita con scopi di
1-97: misse le velette, cioè uomini in su le cime de'poggi. f
o guardia alcuna e tenevono il campo sparso in più parti. settembrini [luciano]
, 57-13 (v-27): stava agramante in quel tempo a danzare / fra belle
alle velette: stare di vedetta, in osservazione. -anche, per estens.:
10-51: un ch'era alla veletta in su la rocca, / de l'armata
non dànno sospetto alcuno quando gli entrano in case di gentildonne. commedia intitolata 'sine
adesso rendere. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3- 63: rinnovazione a
, 1032: d'impronta letteraria è 'velico'in 'periodo velico', periodo della navigazione a
navi provviste solo di vele, perché in uso prima dell'adozione della propulsione a
superficie totale delle vele di un'imbarcazione in base a cui si stabiliscono la disposizione
all'ordine degli eterotteri, che vive in sciami presso stagni, ruscelli a corso
e ottone ducati al cugno di vinegia in grandissima quantità; e spesi molti,
uno bregantin, et una fusta zà butà in aqua per veder si la vogava ben
di artiglieria, e drizzarono le bandiere in segno di terra. magalotti, 4-184
vi-4-16: navi da guerra, mutate in granai, si ancorarono lungo le coste;
grido a una barca veliera / precipitando in grembo ad un maroso. 2
perim). d'annunzio, v-2-920: in delfo, come sbarcai dal mio veliere
una delle prime opere di fidia consecrata in delfo. caproni, 45: non più
tutti deliberato avea, cioè di percuotere in loro. = voce dotta,
velifìcio, sm. stabilimento in cui si fabbricano le vele.
, senza vergelle ne'filoni, che in passato veniva usata nell'arte libraria per edizioni
didot era già compita, alcuni esemplari in pergamena, altri in velina, e
compita, alcuni esemplari in pergamena, altri in velina, e quattro mila in altra
altri in velina, e quattro mila in altra bella carta. puoti, i-17:
quali uno contiene due copie di sallustio in carta reale, una in velina, ed
copie di sallustio in carta reale, una in velina, ed una in carta colorata
, una in velina, ed una in carta colorata per te. 2
da trasportare su matrice per la stampa in offset o in rotocalco. = dal
matrice per la stampa in offset o in rotocalco. = dal fr. vélin
con una velina o conformarsi alle direttive in essa contenute. 2.
riprodurre, imprimere su velina una composizione in piombo. = denom. da
, che si sarebbe sentito assai disorientato in questo mondo di velisti e di velinari
carta (un libro). - in partic., carta velina: v.
grande opera. 2. confezionato in carta sottilissima usata per confezionare oggetti delicati
da latte o nati morti e usata in passato per la realizzazione dei codici.
: i romani dividevano le loro fanterie in gravemente, e leggermente armate. quelle del-
/ vendeva unguenti. a vespero, in un campo / d'orzo, soaggiacque a
: molti avvantaggi voi scorgerete senza dubbio in tale ordinanza: il poterei sostenere vicendevolmente
gli scoppettieri, per essere posti amendue in sulle ale dell'esercito. 2
giordani, v-76: fui otto mesi in milano tra 'veliti, ottenni grado
milizia di fanteria: portai le prime armi in prussia. foscolo, xv-205: oltre
ai velitemi. 2. prodotto in tale zona (un vino).
rifugio sotto gli ultimi colpi ai velivoli in fuga. -in partic.,
al trasporto di combustibile o al rifornimento in volo di altri aerei. 2
algarotti, 1-ix-298: né gli animosi in mar roveri gravi, / né i
soggetta / terra,... / in cotal parte un poco / sostò del cielo
carducci, iii-7-366: questo nostro monte in conspetto all'emilia popolosa, alla portuosa
vana, che non riesce a tradursi in azione). -nel linguaggio comune: aspirazione
: gli uomini 'non sanno essere né in tutto buoni né in tutto tristi', e
sanno essere né in tutto buoni né in tutto tristi', e perciò non hanno tempra
nulla di buono presto spegnevano ed assopivano in me ogni qualunque velleità di divenire autore
di divenire autore. cassola, 1-188: in seguito, quando fausto ebbe abbandonato ogni
nessuno riconosceva il suo genio e che, in fondo, rinun- ziava a combattere per
. dir. quarta velletrana: contratto agrario in cui l'affittuario paga un canone per
solleticamento. d'annunzio, iv-2-4: in fondo all'erba udiva brulichìi d'insetti,
borsa, xix-4-718: quello scritto che traducesse in letteratura la vivacità, la disinvoltura,
talora, che con baci di umana bocca in mille siti da me prima erano state
l'ascoltò un po'per tutte saltellando in qua e in là con il capo e
po'per tutte saltellando in qua e in là con il capo e cioè con
di uno strumento musicale. - anche in un contesto figur. rosmini, 2-235
quali scemano d'estensione e di celerità in una proporzione costante. cavacchioli, 191:
govoni, 6-38: ah quegli occhi in cui si raccoglie / tutto l'antimonio
idillico, elegiaco e comico, vita volgare in abito eroico, vellicata dalle emozioni dell'
questo vellichio fastidioso... si spargeva in ogni direzione e... non
colonne volgar. [tommaseo]: ferìolo in tal maniera sopra la testa che lo
degli animali produttori di lana (e in partic. delle pecore: e nel
nel linguaggio della zootecnia si può distinguere in aperto, semiaperto o chiuso a seconda della
178: fermato è che neuno possa comprare in ra- dicondoli ancora lana maggiese a velia
e di nefele, perseguitati dalla matrigna, in colchide, di cui era re eeta
coleo il vello d'auro, / nonvide in nave mai tanta bellezza. foscolo, ix-1-357
pelle di un animale da pelliccia e, in senso generico, di qualunque animale rivestito