-per alludere a un duro lavoro manuale in contrapposizione a quello intellettuale. c
deposero sul tomo cioè sulla grande mota in legno che si trovava all'ingresso della
riferimento ad esperienze culturali, spirituali e, in partic., all'arte e all'
lavorata a tornio di disciplina. fortis [in faldella, i-4- 120]: il
l'armonia di forme delle creature, in partic. dell'uomo. benci
: tessitori e tessitrici debbiano avere tomo in casa per rifilare le fila rutte.
al torno, come parrebbe, se niente in lei soprabbondasse. -lavorato sul buon tornio
del buon gusto o, anche, in stile elevato. muratori, 9-260:
insistenze. -rimettere al tornio: riportare in discussione, riprendere a trattare.
. -stare sul tornio-, essere in fase di rifinitura e perfezionamento (un'
che ha poi avuto maggior fortuna, è in realtà rifatta sul plur. di torno
suo valore; perché tornisce ed intaglia in rame e in pietre dure. carena,
perché tornisce ed intaglia in rame e in pietre dure. carena, 1-241: 'tornire'
noce lucido e torlito. anche in latino, 'tornus', 'tornare'ec.
'tornus', 'tornare'ec. -molato in forma di lente (il vetro);
di paternostri. -molare il vetro in forma di lente. bacchetti,
alla scultura, o incisione di figure in legno, in avorio, in pietra,
, o incisione di figure in legno, in avorio, in pietra, o
di figure in legno, in avorio, in pietra, o in marmo,
avorio, in pietra, o in marmo, e principalmente nelle materie più dure
r. longhi, 1-i-1-77: è, in antonello, lo studio del volume puro
antonello, lo studio del volume puro in cui si può includere la forma piallandola o
fili sottili più dei nastrini; e in questa maniera la frutta deve venir monda
levando le parti più verdi, tagliateli in due, levate il fieno, tagliate via
/ la prova di tornire un biglietto in francese / ed intrecciar le sigle di
. « eh, eh, di tanto in tanto », disse il duca,
iii-8: una palla tornita di ginepro, in mano tenu-, ta, conforta l'
, app., 91: sia in esso infisso il regolo y. che di
questi bicchieri torniti potevano gli antichi, o in questa o in altra simil guisa temperare
gli antichi, o in questa o in altra simil guisa temperare. carena, 1-241
/ lunghetta man tornita, / che in sì gentili dita / va bianca a terminar
male intesa, / perché bacco è in sua difesa. parini, 551: egli
'1 gusto della nostra lingua consista soltanto in un ben tornito periodo. g. bianchetti
borgese, 1-155: cartoline di tanto in tanto alla madre e alle sorelle (dopo
(dopo la prima lettera ben tornita in cui, accludendo due fogli da cento
1-ii-542: ha [leopardi], in essa [sventura], una scusa dei
lavori di più colori, che si fanno in germania. galileo, 3-2-1 io:
ha prodotti la civiltà industriale. -tornitore in lastra: artigiano specializzato nella tornitura di
precisione e di natura complessa per tornitura in lastra di oggetti di argenteria di particolare
di argenteria di particolare difficoltà. tornitore in lastra. 2. figur. che
e limatura delle diverse bocche a fuoco in bronzo. c. c. n.
84: tornitura di dischi (personale in grado di effettuare la sagomatura).
. 400. 000, con sede in torino, ed avente per oggetto il commercio
pesanti d'amaro / labbra rapprese / in tornitura di labbra lontane / voluttà crudele
/ voluttà crudele di corpi estinti / in voglie inappagabili. r. bonghi, i-i-
struttiva del suo corpo è tale che in esso per l'influenza quasi magica deh'
a poco a poco forme semplici conglobarsi in una forma più semplice. 3
e per lui così remunerante, diventa in questa narrazione 'storica'quasi una necessità di
necessità di guida che l'autore sa tramutare in ritmo del tutto personale.
. tomatura. patrizi, 3-405: in meno di un mese ha ammonito più di
,... altri, abbattuti in qualche legno rotto, trapassando a guisa
4-ii-1945], 941: i campielli racchiusi in uno stretto tomo di mura.
non quanto verso il mezzodì s'apre in spazio più lungo che largo ove s'entra
con immaginosa risentitezza; altri che ondeggiano in minor distanza sparsi di tinte sì miti
sì miti, che sfumano e si perdono in certo languore, il quale tanto più
-rotazione di un corpo su se stesso (in partic. di una persona).
gualdo priorato, 1-59: li soldati tutti in un tempo porteranno il piede sinistro dietro
, giro. caro, 12-ii-316: in questo mio tomo passai da cortemaggiore,
: andrete alla campagna di trotto da dritto in dritto... in
in dritto... in appresso, cominciando dalla man destra, stamperete
né manco ci occorre discorrere le guerre in quel torno operate dalle armi cesaree in ungheria
in quel torno operate dalle armi cesaree in ungheria e nella germania. tenca,
. tenca, 4-31: chi avesse veduto in quel tomo la città di milano avrebbe
canto di saffo', che furono verseggiati in quel tomo. c. carrà,
, 467: e fu proprio in quel tomo ai mesi che uscirono su 'la
italiana tradizione. landolfi, 19-144: avevano in quel tomo infranto alcune difese dei nostri
e s'erano affondati fino a noi in territorio avverso. -il buon torno:
-il buon torno: il trecento, in quanto 'buon secolo'della lingua italiana.
nazioni più culte. benvoglienti, cxiv-6-88: in queste sue prose fa egli [salvini
5. numero, quantità approssimata in partic. nell'espressione nel torno di
tredici volumi variamente titolati, e tutti in istilo eroico. storia dei santi barlaam
e cinque anni, ch'io fui in questo romitorio. leggenda di s. elisabetta
comune degli orari d'irrigazione, usitati in lombardia, l'acqua diurna non si può
qual torno e giro per adagiarla convenientemente in sulla fine. cesarotti, 1-i-27: non
sue espressioni sono molto singolari per fame comprendere in poche parole ciò che egli intende a
... ci dimostrano, che in proporzione della complicazione dei rapporti tra gli uomini
f f 10. in unione con le prep. a, da
con le prep. a, da, in, forma locuz. prepos.:
la gente noiosa. 11. in unione con le prep. a, da
prep. a, da, di, in, forma locuz. avveri).
1-36: e fu fatto tondo e in volte molto maraviglioso, con piazza in
in volte molto maraviglioso, con piazza in mezzo, e poi cominciavano gradi da sedere
inanellato crin dall'aura testa / scende in la fronte umilmente superba. / rideli a
. d'annunzio, i-267: tutto taceva in tomo, alto su l'ermo /
troverebbe simile a costei, / formata in ciel per man de'sacri dei.
p. del rosso, 2-286: piglieranno in iscritto... a chi per tomo
di dispotismo, che non lasceranno di porre in uso quando un determinato territorio. sarà
ii-728: non era il momento di perdersi in quiservire a cavallo durante il tempo del
a tomo. -accadere, essere in svolgimento (un fatto, una vicenda)
le parole ho sentite son ite a tomo in questo fatto di lorenzo; che me
-darsi a, da torno: mettersi in mostra, cercare di farsi notare,
da un solo libro, fosse pure in copie numerate, che tu, o amico
all'età di trentacinque anni, o in quel tomo, pare sempre le forze degli
quale era lì presso quattro miglia, o in quel tomo, che si chiama quarantana
un giro del sole sopra la terra o in quel torno, secondo che di sopra
. bartoli, 6-3-22: ducento, o in quel tomo, furono i soldati a
fra essi cinquanta se non più lance, in mezzo a'quali s'avviarono verso londra
ne'34 di sua età, o in quel tomo. carducci, ii-5-192: mi
marco polo volgar., 3-74: in tre luoghi o in quattro truova l'
., 3-74: in tre luoghi o in quattro truova l'uomo l'acqua amara
invar. imbottitura posteriore degli abiti femminili in uso nel sec. xviii e alla fine
. moretti, 3-70: una corolla in mezzo a due farfalle, / una
gli gradisce sì, che ad essi in seno / versa senz'equità grazie e tesori
mito greco di zeus che rapì europa in forma di toro. vico, 4-i-995
la strettezza del tempo e l'angustia in cui si trovano. manzoni, pr.
: qual è quel toro che si slaccia in quella / c'ha ricevuto già 'l
gli vicini, destatisi, con lumi in mano se faceano per le fenestre, e
pavese, 1-63: le ragazze lo prendevano in giro, perfino mi- liota con la
con la colla di toro il legno in guisa / che tinteme sue vene assai più
toro araldico dello stemma di tonno, ritratto in mosaico sul pavimento di galleria. soldati
le montagnarde, a udir muggire il toro in tribuna). 5. archeol
stellari delle pleiadi e delle iadi; in astrologia costituisce il secondo segno, che
i fiori. piccolomini, 7-84: in cielo collocò la forma di un toro
una piazzetta davanti alla cella / veniva in quel momento illuminata / dalla luna, che
quel momento illuminata / dalla luna, che in toro il dì sorgea, / essendo
. rana toro: anfibio anuro, diffuso in america sett. e recentemente introdotto in
in america sett. e recentemente introdotto in europa, il cui richiamo ricorda un
sportiva ('torino calcio'), indicata in pn 1963, si è aggiunto,
, cxx-352: dividendo taltezza di tal basa in tre uguali parti, assegnandone una al
zocco, le altre due si dividano in quattro parti, assegnandone una al toro
alcuni tondino, e le altre si dividano in due uguali parti, delle quali una
, 1-14: l'altra si divide in quattro parti, ma si dà al listello
: la base del tempio di minerva in atene... non avea che un
è come un grosso tondino, che adoprasi in pianta rettilinea, o circolare: in
in pianta rettilinea, o circolare: in quest'ultima forma ponesi nelle basi delle
assassero dallo stomaco al cervello, in seguito al vino evuto o al
probabilmente pongo che circondi la luna, in quella guisa che la sfera vaporosa circonda la
vista quando l'aere vaporoso s'aduna in nugola, pur che sia consistente e
foggia. fracchia, 503: vaporoso in una vestaglia di seta gialla tutta trine
. 3. che si esprime in modo confuso, astruso e contorto.
e contorto. carducci, i-6-177: in germania, l'heine quando non è troppo
non è troppo scettico e negativo: in francia, v hugo quando non è troppo
lei. tenca, 1-132: così in una fantasmagoria d'imagini vaporose ed indistinte
sì lieve vapulazion, ecco che la reina in capo a cinque anni- mori. siri
siri, 1-vii-550: per non accrescere fuoco in quei tempi ricevè gli empiastri delle scuse
si attribuivano grandi doti e qualità (in espressioni ipotetiche, per indicare l'impossibilità
g. m. cecchi, 1-1-197: in quell'abito, né pur vaquatù /
(ed m equivalente in spagna a 0, 847 ni e in
in spagna a 0, 847 ni e in portogallo a i, iii) e
, i-xxil: canna e braccio e passo in più lingue... vara in
in più lingue... vara in ispagnuolo. questi nomi vogliono dire misure,
si chiama vara la quale è mandata in india dal re di portogallo. gemetti careri
annuo salario di 200 soldi; e in caso, che accadesse mutazione della moneta
. e. i. che l'attesta in oudin (nel sec. xvil).
sede definitiva elementi di strutture metalliche o in cemento armato prefabbricate. 2
appartengono i sauri di grandi dimensioni diffusi in africa, asia meridionale e australia.
'lucertola'. varare, tr. mettere in acqua una nave a costruzione ultimata,
acqua una nave a costruzione ultimata, in partic. facendola scorrere su un piano inclinato
la discesa. -in senso generico: spingere in acqua un'imbarcazione dalla riva in cui
spingere in acqua un'imbarcazione dalla riva in cui era a secco. -anche assol
detta nave [argo] si varò in mare, la terra n'ebbe dolore,
non è che il movergli dal luogo, in che sono stati fabri- cati, per
sono stati fabri- cati, per mettergli in tanto fondo di mare, che basti a
. 3. ant. calare in acqua un battello che è a servizio
varò le barche e 'l pover mise in terra / con que'cavalli e con tutti
. 4. figur. mettere in opera o portare a compimento un progetto
conti, 2-332: però, pensava in cuor suo, non sarà facile varare in
in cuor suo, non sarà facile varare in famiglia un viaggio col signor stringa junior
comune quanto infelice. tobino, 5-120: in tale ribollimento di tecniche manicomiali è per
o di sotto la tavola quella che proprio in quel momento gli ci voleva, una
. marin. arenarsi, incagliarsi (in partic. nell'espressione vararsi in costa,
incagliarsi (in partic. nell'espressione vararsi in costa, in secca).
. nell'espressione vararsi in costa, in secca). = dal lat mediev
2. tirato a riva, in secco. viani, 19-140: al
fumava, il barchetto nero era varato in terra. 3. figur.
. ant. dial. barca. -anche in un contesto metaforico, per alludere al
da ogie innanzi so'deliberato / menare in alto mar la vita mia; / da
. eccezione rispetto a una norma, in partic. grammaticale. atti del primo
quest'ora / condurrà il merciauol che in patria or toma / pronto inventor di lusinghiere
e 'l morso / fia men duro in varcar l'ignoto calle. pananti, iii-
su per la mina, / che giace in costa e nel fondo soperchia ».
: la mattina assai per tempo sono in ordine i tre re per lo fiume varcare
all'altra di un fiume (anche in un contesto figur.). fazio
il bo', che scrivi ch'era in questo fiume, / chi fu e quare
cicognani, 1-226: lo stesso giorno in cui era andato in congedo teodoro varcava la
lo stesso giorno in cui era andato in congedo teodoro varcava la cinquantina.
. 7. ant. superare in intensità, vincere, soverchiare. pannuccio
colore che quel povero uomo abbia varcato in qualche parte gli ordini vostri. alfieri
. petrarca, 28-6: o aspettata in ciel beata e bella / anima che
matura ed intera / ciascuna disianza; in quella sola / è ogne parte là ove
sempr'era, / perché non è in loco, e non s'impola; /
10. avanzare sul mare (anche in un contesto metaforico). - per
., 2-3: o voi che siete in piccioletta barca. / desiderosi d'ascoltar
nel fosso; io ch'era assai destro in quella maniera di navigare, varcai felicemente
assorti nel novo destino, / certi in cor dell'antica virtù, / han giurato
presi, e ne'fini di roma condotti in prigione ivi erano, dal papa fur
notabili fin dal varcato anno erano accaduti in piemonte. varcatóre, agg.
ambiente chiuso, mi pare che s'aprano in silenzio dei fori, dei varchi,
-apertura per lo più angusta praticata in un muro, in una siepe,
più angusta praticata in un muro, in una siepe, in un recinto.
un muro, in una siepe, in un recinto. manzoni, pr.
lungo il sentiero il servo s'accorse che in una delle siepi era stato praticato un
terreno dalla crescita di una pianta o in un argine in seguito all'azione violenta
di una pianta o in un argine in seguito all'azione violenta delle acque.
, di soldati o di animali (in partic. di selvaggina). niccolò
difficile che il numero dei fringuelli presi in un roccolo o in un paretaio in
numero dei fringuelli presi in un roccolo o in un paretaio in un giorno di varco
presi in un roccolo o in un paretaio in un giorno di varco copioso, oltrepassi
d'acqua. -anche: il punto in cui si effettua o è possibile l'attraversamento
non dar comodo il varco se non in due luoghi, non mancava col suo aluco
fiumi infernali della mitologia classica, anche in un contesto figur. per indicare il momento
littera, e sigillata come un cuor in foco ardente la diedi alla sagace violante
varco. de bernardi, xcii-ii-49: anche in tale posizione libero in tutto resta il
xcii-ii-49: anche in tale posizione libero in tutto resta il varco sacro alla respirazione.
ferita / era a pena visibile, in un fianco: / piccolo varco per sì
creata, e quanto all'alma / bisogna in lieve al periglioso varco. nappi,
cun'altra, e tenebrosa / solo in lei se include e crea / ogni cosa
. al varco della giovin vita / come in agguato, t'aspettò sventura
., 18-64: qual è 'l trasmutare in picciol varco / di tempo in bianca
trasmutare in picciol varco / di tempo in bianca donna, quando 'l volto / suo
montale, 7-263: è dunque forte, in catalogna, il varco che divide i
i genitali. lancellotti, 407: cominciò in genova e venezia una nuova infermità detta
una nuova infermità detta la giandussa, in forma di dragoncelli, dice il corio
sotto tascelle, che alla più lunga in tre giorni traeva gli uomini di vita.
alle lacrime o alla voce-, prorompere in pianto o parlare, esprimersi, dire
o porsi, stare al varco-. in agguato, in attesa di cogliere di sorpresa
stare al varco-. in agguato, in attesa di cogliere di sorpresa una persona
aspettando la fera, / e sta in aguato e col balestro carco. baldi,
, x-1205: attendiamolo al varco, e in lui sia spenta / la ria cagion
nelle sue moine, ogni volta che in quei giorni la vecchia veniva a portar
dii signor capitanio, quali me tono in barca di padoa per andar in campo.
me tono in barca di padoa per andar in campo. idem, lviii-108: siano
ponzela gaia, io: con do piedriti in mezo lui menando /
2. per estens. prendere in considerazione, sottoporre a riflessione (anche
considerazione, sottoporre a riflessione (anche in relazione con una prop. su- bord
c'è 'l fior de la belezza in verità: /... no vedela
m. membré, 57: me mandò in aresti con le vardie tutta la notte
, sf. dial. ant. torretta in muratura, munita di feritoie, situata
di feritoie, situata nei salienti delle fortezze in una posizione tale da rendere possibile la
f. degli atti, 140: in questo tempo per ordine de l'offizio de'
gucci, 315: chi di noi andava in su'cammelli, e chi in su gli
noi andava in su'cammelli, e chi in su gli asini con cotali vardassi e
estrema e affusolata di un'asta, in partic. di un pennone, ecc.
di un danno subito da un'imbarcazione in mare e dal suo carico. ordinamenti
dela dieta barca per questa fortuna gettasse in mare la mercantia per meglio scampare, la
a formare una lisciva di questo nome. in commercio è a base di cloro,
mantello a macchie bianche e nere, diffusa in madagascar. = dal malgascio
. edit. testi, argomenti vari, in partic. usato come titolo di scritti
tutte altre cose son mutabili e variabili in qualche maniera di lor natura. sanudo
memorie etanti pregi / di bronzi e marmi in polvere ridotti; / né sotto il
. p. cattaneo, 1-3: in qualunque regione si edificherà la città,.
, ii-21-68: io sto bene di salute in somma; ma sono balordo, e
nei fini. loredano, 2-i-8: in tutte le cose gli uomini sono variabili,
: quella che può avere forme diverse in una stessa specie. 7. gramm
ad una generalissima equazione non più conosciuta, in cui oltre le solite coordinate variabili sono
sf. econ. elemento soggetto a variare in funzione della variazione di altri elementi quali
a un determinato insieme e che rappresenta in generale tutti gli elementi di tale insieme
valore è determinato dalla soluzione del modello in cui è inserita. - variabile esogena
determinato indipendentemente dalla soluzione del modello in cui è inserita. - variabile stocastica:
-variabile aleatoria o casuale, grandezza che in ogni evento assume un valore dipendente dal
si canta oggi, che vi dividino in qual si voglia maniera, la terzadecima maggiore
nel corso del tempo o essere diverso in ciascun individuo. piccolomini, 7-66:
somatici o psichici espressa dallo stesso genoma in ambienti diversi, come quella, ad
disuguaglianza di un insieme di valori presi in esame. 6. statist. attitudine
variabilménte, avv. con variazioni, in modo diverso. g.
e l'xi secolo, si stanziò in russia, dando vita a una fiorente attività
normanni. quarantotti gambini, 10-74: in quella direzione, verso novgorod e poi
varjagi. variaménte, avv. in modo diverso, da diversi punti di
ne deprime. patrizi, 2-43: in che fu variamente e con considerazione di diversi
: nei tre casi, entrai variamente in contatto con l'avvenimento di una creazione
b. croce, ii-5-256: è in certo modo consapevole di non dare una
descrittiva'. 2. più volte, in tempi diversi. nardi, 81:
popolo di roma. 3. in modo diverso l'uno dall'altro.
dove meglio speravano. 4. in qualità, quantità e proporzioni diverse.
ciascuno di noi. 5. in modo variegato. bandello, 1-34 (
le cristiane virtù, non altrimenti che in un verziere fior d'ogni sorta ridono
a filippo secondo s'introducesse questo variamento in disavvantaggio de're di francia.
annunzio, i-394: partìasi l'onda in rivoli tra'massi / de 'l clivo
tra'massi / de 'l clivo, in più di cento / rivoli che brillavano,
: l'uve elvole sono belle pel colore in mezzo tra 'l porporino e nero,
varianteménte, avv. ant. in modo diverso; varia bilmente
montuosa e variante di sito, perché in parte ella siede sopra la cima di un
striata / d'una / freschezza / in veli / varianti / d'azzurr'oro /
contenti'-le quali categorie potrebbonsi ancora suddividere in gradazioni variantissime ed infinite.
varianti che veste la canzone passando di paese in paese, questa strofa giocosa sia saggio
. -per estens. diversa modalità in cui si ripresenta una vicenda, una
. -anche: tratto di strada aperto in un momento successivo, allo scopo di
allo scopo di permettere una migliore transitabilità in un tratto di una strada preesistente.
piano regolatore di un centro urbano, in seguito al manifestarsi di nuove esigenze.
al manifestarsi di nuove esigenze. -variante in corso d'opera-: modifica parziale arrecata
sua attuazione. 4. biol. in microbiologia, colonia o cellula batterica che
la tradizione di un testo (e, in partic., ciascuna delle lezioni alternative
apportata da un autore al proprio testo in seguito a ripensamenti o rielaborazioni, durante la
, durante la stesura del testo o in successive redazioni (anche nell'espressione variante
. praga, 4-145: si incrociavano in altrettanti saluti, congratulazioni, appuntamenti per
-variante grafemica: ciascuno dei diversi modi in cui uno stesso fonema è rappresentato nella
tare in relazione alla sua posizione nella catena parlata
un breve tratto da un itinerario stabilito in salita o in discesa; la deviazione dall'
da un itinerario stabilito in salita o in discesa; la deviazione dall'itinerario seguito
discesa; la deviazione dall'itinerario seguito in una precedente scalata. jacomuzzi, 1-1-112:
vette principali e soltanto alla prima scalata in senso assoluto, senza tener conto delle
varianti o delle vie nuove che possono essere in seguito state aperte. -neh'
formata da due curve ravvicinate e orientate in direzioni opposte l'una dall'altra:
suora, egli non cessò di ritrarla in tutti i volti graziosi, pur con
dell'uso ciò che gli aggrada quintiliano in contrario e produca pure egli e altri,
umana). 3. fis. in termodinamica, numero di parametri macroscopici necessari
corso, e variare suo ordine, in tale modo che paia nuova. crescenzi volgar
create, come si variano di tempo in tempo le cose create dall'omo, massimo
c. campana, ii-116: laonde, in un subito, variando viaggio, si
: com'egli ha appreso ad acconciarsi in mille fogge il capo e a variare
poi più che fiamma rosso, / data in preda al furor rapido e stolto,
lo variassi. -ridurre una persona in gravi condizioni fisiche (una malattia)
g. gozzi, 1-4-33: in primo luogo quel variar pensiero non mi garba
ha tutti creati, / e tutti in qualche parte ci ha variati, / fé
fé cento proemi nelle sue cento novelle, in tal modo variandole chi grazioso diletto dànno
volta quanto male spendano le fatiche che in ciò spendono. tommaseo [s. v
'variare un motivo': farei delle variazioni in modo però che l'andamento o il
sentire, uando si favella, in un altro modo. dante, conv.
lxxxviii-ii-436: vogli vedergli el pelo / in prima variarse / e 'l suo color cangiarse
: le leggende si formavano e di bocca in bocca variavano. vittorini, 5-261:
che varii almeno una tra una fase in cui la storia si svolge e un momento
cui la storia si svolge e un momento in cui si rivolge. -subire modificazioni
. -presentare rivolgimenti, evolversi, in modo anche brusco e repentino (una
variare de'tempi, sta sempre fermo in quel tempo, che è presente, e
tutte le cose. capriata, 326: in cotal guisa andarono nel friuli le cose
basta un variar di vento per condurlo in porto. -svolgersi con risultati alterni
, 1-707: così con tal variare / in pensier mi struggo e rodo. panigarola
dico che gl'ingegni delle femmine sono in capacità di variare somiglianti a quello di
simplicetta, ch'ella scherza, cioè variasi in volontà, come le fanciulle. della
raccoglie la sua mente per non variare in cose diverse. scaramuccia, 22:
cose... prendiamo virtuoso diporto in rimirar le pitture moderne più singolari.
dei desideriti. 8. avvicendarsi in una carica. botta, 5-263:
/ son quattro corpi, dico, in un sol misto, / e l'aria
monsignor no, ma le temine, quantunque in vestimenti e in onori alquanto dall'altre
le temine, quantunque in vestimenti e in onori alquanto dall'altre variino, tutte per
gusto o il piacere di vedere cambiamenti in una situazione o in un luogo che
di vedere cambiamenti in una situazione o in un luogo che rischiano di essere monotoni.
). ant. e letter. in modo diverso a seconda delle circostanze,
dei luoghi o del momento; ora in un modo ora in un altro;
del momento; ora in un modo ora in un altro; variamente.
quali [pecore] variatamente sogliono posturare in diversi luoghi l'uno dall'altro lontano.
porfirione] ha i piedi fessi e partiti in cinque dita siste nel non ripetere più
dita siste nel non ripetere più volte in un breve contesto e quel di mezzo lunghissimo
vividi colori. monti, x-3-44: ed in cambio di = lai variatto (
colore delicato. modifiche, sia pure in ambiti o per aspetti marginali e variegato,
mo agguardare, aa cinquanta anni in qua molti vocabuli es vegetazione
polare variata o non variata di 6 mesi in 6 mesi esser buona riprova per escludere
chiesa di s. pietro, maggior assai in ogni dimensione, che cesarotti, 1-xx-240:
, fu così felicemente constiaria donnesca diede in ogni tempo il glossario più variato e
, parlando ognuno del suo, è, in tante e possono esigere nuove modificazioni.
, dissimile per un determiziana, preti in cotta di trina, cowboys, guerrieri medievali
or caccio, viii-3-212: e puossi in queste parole comprendere, in ridondante ed or
: e puossi in queste parole comprendere, in ridondante ed or dimesso, e della fortuna
variata e sempre mutevole cosa è vive in amorosa voglia / di due contrari veste per
). 3. che si presenta in un gran numero di varietà; petrarca
molteplice, svariato, disparato (in espressioni plur.). s'
odoriferi. tasso, 8-5-798: sono in molte altre guise ancor diversi stada acresciuda la
.. una ricostruzione felicità consisteva non in uno stato, ma in atti variati di
felicità consisteva non in uno stato, ma in atti variati di pia nella
... passò due terzi della vita in cusmonta i motivi, li disgrega,
car 2. fis. in fisica matematica, che esprime una condiducci,
esprime una condiducci, iii-6-279: studiava in quel paese variato di pian e mon
v-m: mi sono rifugiato a vivere in un'isola, non è grande, ma
(il clima). -metodo variazionale, in meccanica quantistica, de amicis, xii-249
materiali o elementi deco- principio variazionale, in un sistema di riferimenrativi diversi. to
3. ling. relativo alle variazioni, in partic. sociolin- il petto / di
dai lumi; poi che ogni colore posto in ombra pare non quello che è nel
quando si fanno molte variazioni di tempi in poco tempo, ora di nebbie,
una grandissima variazione, ed erano cadute in grave pericolo prima che buo- naparte avesse
tempi, essendo la città di lucca in grande variazione e in male stato e sanza
città di lucca in grande variazione e in male stato e sanza nullo ordine di
cacciato da una terra e andare a stare in un'altra. giuliani, ii-289:
di variazione ch'ebbi alla mia vita in tutto quest'anno. ant.
ove un dì con piè divino escisti / in contro a me, come ad astìoco
variazion de'freschi mai / ove alta in fra le rotte ombre apparisti.
della frequenza genica, che si presenta in individui di una stessa popolazione, qualunque
. questa mutazione non è costante né in tutti i luoghi, né nello stesso
i luoghi, né nello stesso luogo in vari tempi. 13. matem.
. b. martini, 2-1-329: ecco in che consista la moderna modulazione,..
tema; rielaborazione di un modello (in partic. nell'espressione variazione sul tema
traccia del testo verace, / e in tutte l'opre di tullio scoprire /
noi medesimamente ne'nostri nomi gli seguitiamo in tutto e per tutto, senza altra variazione
solamente. gigli, 2-26: caderà qui in acconcio trattare della variazione di alcune lettere
chiama vide over vanxi la qual se fa in le gambe. landino [plinio]
aiuto d'alcuno. 2. in idrografia, espansione naturale dell'alveo di un
xigaóg 'varice'e xtiàti -figur. che presenta in sé una molteplicità di 'tumore
descritto del sangue, e forse ancora in qualche parte per l'im- peto delle
era vino calato alle gambe; ma, in verità, senza escludere affatto che anche
vene grosse e gonfie, e massime in quei luoghi che non li richiedono, perche
corrisponde alla figura di quelli che si vedono in puglia e in italia in luoghi sassosi
di quelli che si vedono in puglia e in italia in luoghi sassosi e case vecchie
si vedono in puglia e in italia in luoghi sassosi e case vecchie; è egli
comuni necessità. 2. in fitopatologia, che presenta macchie bianche o
deve essere indagata. 2. in fitopatologia, presenza di macchie bianche o
e rosee del ghiaccio. bocche del ghiacciaio in alto; colavano acque. -figur
riferimento a più enti o oggetti, in partic. appartenenti al medesimo genere o
d'amo- re: / e hanno in lor sì gran varietate, / ch'altro
.. e nelle loro contrade ciascuno in distinte compagnie festeggiare. lapidario estense,
molto desvariata, sì com'è varietate in le parole. s. agostino volgar.
allegri, 115: variò la pronuncia in ciaschedun linguaggio, di maniera che l'
, di maniera che l'intender umano in una parola stessa miseramente incespica, il
, e questo fa, che un solo in se medesimo annaspa, simili o
manco di fortezza dirizzai la voce mia in quella parte onde procedeva la vittoria del
posto, e ha il suo sito tanto in alto che nulla tempesta, né varietade
giammai, così la mente virtuosa è sita in alto, mediante il dispregio di tutte
stampatori. brusoni, 7-204: ditemi in grazia, sig. stoico amante, per
l'uomo fu sanato e guarito come era in prima; e incontanente che lo toccò
varietà algebrica irriducibile che è possibile porre in corrispondenza razionale con uno spazio proiettivo.
seguendo consonante, sempre nel numero del meno in tutti i casi abbia luogo 'la'e
ad altri dal punto parabilità). - in unione con la prep. da.
: ancora vedemmo... infiniti pesci in questo fiume, molti vari dalli nostri
. locuz. a varietà: variamente, in vario e differenquesto il lor paterno cielo
2. locale pubblico o teatro in cui vengono rappresentati tali spettacoli (per
, agg. che comprende o che riunisce in sé molteplici aspetti, che presenta varietà
. petrarca, 1-5: del vario stile in ch'io piango e ragiono / fra
di gente variissima. -che esiste in numerosissime specie diverse (un genere di
frezzi, iv-22-58: fece tacque e adunolle in mare, / e poscia l'adomò
r380: me ne rimanevo lì, pur in quel momento, incantato davanti agli eleganti
, 3-1 io: perché il fatto seguì in campagna, fingerei una foresta varia di
ferocia e la leggerezza dinotano firenze divisa in bianchi e neri. -ant.
103: diliberò dalla patria dipartirsi, ed in vari e lontani paesi navigare. parini
, ii-576: egli risolveva la cosa in vari modi non tutti agevolmente riferibili.
della indole dello sposo ne ho sentito parlare in bene da vari, e tra gli
delle volte. -anche: non identico in tutti i singoli elementi, che non presenta
1885. 8. che è in disaccordo rispetto ad altri (una persona)
presa la briga di farvi annotazioni, perché in molti f f mnti essenao
siamo andati finora discorrendo con varia fortuna in europa, il conte di grasse veleggiava
altrettanto fa, pare a me, in esso poema di dante il vario degli
piega, che si flette e avvolge in varie direzioni (una frusta).
/ ma pedestri, / che le briglie in ^ iro menano, / e le
a quel che l'ingegnoso dedalo / in creta ordì per arianna amabile.
due cose. 2. scritto in varie lingue (un commento, una glossa
ma s'io m'inganno, almen sfogato in parte / avrò quel dolce vario-mesto affetto
atmosferica, statoscopio. 3. in radiotecnica, induttore variabile costituito da due
variabile costituito da due bobine di induttanza in serie tra loro, delle quali può
/ cui da pria 'l pentimento ha in lui destato, / d'ogni uom lo
: i capanni han di già vomitato gente in costume da bagno che brulica, variopingendo
, variegato, multicolore; che, in un insieme, è unito ad altri
sui capelli il fazzoletto variopinto come soleva in campagna; ma aveva il capo scoperto
5-74: si trovò presso il parlatorio in mezzo a una folla variopinta come sul marciapiede
suoni, rumori differenti. -anche, in senso generico: estrema- mente differenziato.
trapunto. variovestito, agg. vestito in modi diversi (un gruppo di persone
: quello presente nell'individuo normale, in determinati distretti scheletrici, per particolari condizioni
, sm. elettrotecn. tipo di resistere in cui la resistenza varia con l'intensità
guarito. sanudo, xvi-49: vene in colegio el vescovo de ixemia ora- tor
a mezo la giornata / trovamo un varletino in su un destriero, / che avea
sm. il varare una nave facendola scendere in mare. -anche: il complesso delle
sede definitiva elementi di strutture metalliche o in cemento armato prefabbricate. 3.
. 4. avvio, messa in atto di un progetto, di un'iniziativa
(una struttura anatomica). - in partic. ginocchio varo-, v. ginocchio
= voce dotta, lat vdrus 'stato in dentro', di origine incerta. varo3
e per il lungo / siam signori in signoria, / padre dante, e con
fallamonica, 29: con fronte rivelata in color varo, / il naso giù
. soderini, iv-46: se siano in luogo dove di varo possino cavarsi fuori
di quattro o cinque libre frigilo in bono olio, overo lo arrostirai sopra la
da greci labrax, e licos, in toscana ragno, in venetia varalo, in
e licos, in toscana ragno, in venetia varalo, in genova laiazzo,
in toscana ragno, in venetia varalo, in genova laiazzo, in napoli spinola.
venetia varalo, in genova laiazzo, in napoli spinola. = voce di area
faremo menzione delle arte che hanno ruga in uno, e prima: ruga di zoieheri
= voce di area ven. e, in partic., venez. e padovano,
. disus. galleria sotterranea che mette in comunicazione due miniere. gemelli careri,
tagliate le mura sotterra, e messe in puntelli da ogni parte del palagio,
riferimento a quelle proposte da varrone, in modo semplicistico e arbitrario, nel '
d. e. i. l'attesta in salvini. varsaviano (varsaviano)
alla polca e alla mazurca, molto in voga in francia nella seconda metà del
e alla mazurca, molto in voga in francia nella seconda metà del xix secolo
però fece vogar alla volta di terra in una grande vasa, perché gli avevano
, iii-22-234: un antonio vasaio dedusse in rubiera la famiglia che prima fa de'savoldi
la vita del condivi, uscita, quasi in lemica col vasari nel 1553.
: vasca da bagno di piccole dimensioni in cui si sta seduti. g
dopo la bagnatura, uno spogliatoio; in fine ci è l'agiamento. d'annunzio
paurosa. stuparich, 5-194: ero in una comune vasca da bagno, ma
di rame. -bacino ornamentale, presente in parchi e giardini, destinato a raccogliere
annunzio, iv-1-192: alcuni passi più in là, la vasca innanzi a cui donna
: come limpida / s'inalvea là in decoro / di colonne e di salci ai
paese... si dèono accomodare in loggie aperte. -contenitore in muratura
accomodare in loggie aperte. -contenitore in muratura, cemento o acciaio inossidabile destinato
destinato a contenere le uve, il mosto in fermentazione o il vino. -contenitore
centro abitato percorrendola una o più volte in tutta la sua lunghezza. m.
più per allenamento. 3. in senso generico: cisterna, serbatoio, in
in senso generico: cisterna, serbatoio, in partic. interrato. fenoglio,
interrato. fenoglio, 14: in quel giorno e poi ancora, scoperchiavano le
scorrere a stille, ma si raguna in qualche vaso naturale o artificiale, prima di
le acque di rifiuto nel quale, in fasi successive, avvengono sia la sedimentazione
, grande vasca impiegata per provare modelli in scala ridotta di navi in progetto.
provare modelli in scala ridotta di navi in progetto. 8. dimin. vaschétta
ha un sapore leggermente acidulo, scaturisce in copia dal fondo di un neglettissimo vascone,
marin. grande unità velica da guerra in uso tra la fine del xvi e la
, alice, rotondi e vastaudelli più che in venezia gonnole o vascelli. lori
vascelli. lori, lxi-7: io porrò in pregio / di dolce faggio due vascèlla
, 1-221: le forze maritime consistono in vaselli, ciurme, o galeotti (se
, 5-103: ben quaranta vascei regea in persona / protesilao; ma la sua forte
fece, che primo pose il piede in terra, / e un colpo orrendo lo
grossissimo fabbricato di nuovo, il quale in tutta quella parte, che aveva a star
, 2-89: toma la salmodia appena in volute più lievi, / vento e distanza
. -in senso generico: imbarcazione, in partic. a vela. uguccione da
ke se fatiga ben indarno / ki in roto vaselo fa govemaro; 7 in
in roto vaselo fa govemaro; 7 in omo vano no te parentar. dante
presi per incantamento, / e messi in un vasel ch'ad ogni vento 7
di sventura. -anche: titolo con cui in francia e in italia è anche conosciuta
: titolo con cui in francia e in italia è anche conosciuta l'opera di r
2. figur. l'esistenza umana in quanto si svolge fra difficoltà e peripezie
esopo volgar., 6-47: così corno in li vascelli del vino non si guarda
: faciva la pontica delle vascelle lagiù in capo della cava. -vascello di
per lo più alquanto piccola. - in partic.: bacile; catino; lavandino
si porta o nelle botti che sono in casa, chi ve fha, ovvero si
vasciaròlo, agg. dial. che abita in un basso napoletano e ha le abitudini
di novi accidenti, / sì aggio messo in un miei pensamenti; / tegnamene chi
proprio, che è relativo ai vasi, in partic. sanguigni o linfatici. -apparato
meningi. lessona, 1529: vascolare in anatomia, dicesi dell'insieme dei vasi sanguigni
circonvoluzioni del mio cervello, nette come in una tavola fisiologica per gli studiosi.
, corrispondente alla regione dell'area opaca in cui si differenziano dal mesoderma i primi
vascolare o tubulare. lessona, 1529: in botanica si dà il nome di 'tessuto
. riferimento al complesso di pitture, in partic. greche ed etnische, eseguite
presenza o ulteriore sviluppo di vasi sanguigni in un organo o in un tessuto.
sviluppo di vasi sanguigni in un organo o in un tessuto. -per estens.:
lessona, 1529: 'vascolarizzazione': in patologia, produzione di vasi in un
: in patologia, produzione di vasi in un tessuto che non ne conteneva, o
bislunga o cilindrica, munita di tracolla in partic. usata dai botanici per la
vasculosa esteriore già conosciute, si manifesta in tre altre membrane. =
vii-436: la verità si è, cne in quella nocte, a dì 22 venendo
colmo d'acqua posto sull'altare in cui il sacerdote, durante la messa
, 8-1-185: quando l'acqua è cotta in un picciol vasello di rame, se
se ella non fa limo, né rena in fondo, sì è buona, che
: se mai candide rose con vermiglie / in vasel d'oro vider gli occhi miei
altre meraviglie / con tre belle eccellenzie in lui raccolte. serao, 1-133: le
loro più tosto che alcuna altra da servare in così caro vasello. -pila
cavità di un organo umano o animale in cui si raccoglie una sostanza fisiologica.
con partic. riferimento alla vernine maria in quanto genitrice di cristo). dante
; e quindi poscia geme / sovrialtrui sangue in naturai vasello. masuccio, 34:
inanellata ed aspra: / trafigge il nodo in cui si fa la voce, /
collo inaspra figur. persona che possiede in sommo grado qualità morali e spirituali,
-vasello d'elezione-. s. paolo, in una celebre definizione biblica (cfr.
-per estens.: persona che possiede in sommo grado qualità morali e spirituali.
campo dell'anima. -persona in cui si concentrano qualità negative, comportamenti
4. il corpo umano in quanto contenitore dell'anima o, anche
contenitore dell'anima o, anche, in quanto sede delle passioni e degli istinti
tempo di pensare di quella anima rinchiusa in così fragile vasello. syarac otrantino,
syarac otrantino, v-588-92: l'anima abita in lu sua vassiellu, zo è ad
sì grandi anime. -l'anima, in quanto è sede delle facoltà spirituali o
, utilizzata neh'industria come lubrificante e in profumeria e farmacia come eccipiente di pomate,
solida con aggiunta di olio di paraffina in proporzioni varie. -vaselina borica: v
prodotto di ossidazione della vaselina facilmente emulsionabile in acqua, usato come eccipiente e come
. ser tommaso di silvestro, 3-5: in casa de iacobo vascel- laro. g
quello del tintore fa il pellicciaio, e in tal modo i mestieri variano di persona
cristallo, terraglia o metallo pregiato, in cui si dispongono o si consumano vivande,
uno ricco mercatante che colea comperare vasellame in grande quantità d'oro e d'argento.
i-335: damiano, incapace di stare in ozio, attendeva ai suoi lavori domenicali,
: l'uomo dèe lodare grande vasellamento in picciola magione. balducci pegolotti, i-343:
altri fornimenti. boccaccio, 1-i-471: in questa sala non si mangia se non sopra
lavare il vasellamento del refettorio si reputa in queste società una partenotabile dell'osservanza.
-con meton.: quantità di liquido contenuta in tale recipiente. storia di
generazione, si serbino per tre dì in monte mature, e poi si mettano
monte mature, e poi si mettano in un vaseletto. segneri, iii-1-231: frattanto
giuliva per tale accordo, si pose in atto di grande studio cercando ua e
due sassi, col velo ch'ella aveva in capo, ne spremè tutto il sugo
capo, ne spremè tutto il sugo in un vaseletto. -con allusione oscena
», / noi ve li porremo in mano. 2. piccola imbarcazione
libro di prediche [crusca]: teneva in seno un vasellettino d'unguento prezioso.
quelli denari un campo d'uno vaselliere, in sepoltura de'pellegrini. baldinucci, 63
monti, 18-836: or leggieri / danzano in tondo con maestri passi, / come
, 1-17: e con acquarella d'inchiostro in un vasellino, va'col detto pennello
dette diligenzie, e'si debbono tenere ciascuno in nel suo vasellino di vetro o di
. roberti, ix-28: noi chiudiamo in vasellini / lo spirto, ch'è dalla
vigna puote lavorare dieci para di buoi in uno dì produrrà uno vasellino di vino
vaso, recipiente di piccole dimensioni, in partic. usato per contenere sostanze liquide
non cangeria natura / s'alcun vasello in mezzo non vi stassi. balducci pegolotti,
tutte mercatan- zie, che si pesano in famagosta in sacco, o in casse,
zie, che si pesano in famagosta in sacco, o in casse, o in
si pesano in famagosta in sacco, o in casse, o in vaxelli di legno
in sacco, o in casse, o in vaxelli di legno o di terra.
nostri reali, / che morti sono in questo tristo loco, / cui noi aspettavam
solennità, con doloroso foco / aven tornata in ceneri, le quali, / ristrette
, le quali, / ristrette tutte in vassèllo assai poco / ce ne portiamo.
, 68: uno di questi angeli avea in mano un vasello pieno di preziosissimo elettovario
: poi quilli maistri le pos- sero in capo uno pizolo vasselluzo piino tutto de balsamo
sf. disus. assortimento di vasi, in partic. da giardino. - anche
over serale, il qual faceva lume in mezo d'una camera, e scaldava
sm. bot. fascio vascolare che mette in comunicazione l'ilo e la calaza.
i. (che l'attesta nel 1906 in bilancione). vasifórme, agg.
vaso di fiori. voce dell'uso in alcuni luoghi di toscana. =
. diatreto. -vaso fliacico: vaso in vernice rossa, su cui sono rappresentati
-vaso murrino: vaso o tazza tagliato in murra, dalle pareti sottili e talvolta
dal cerchio al centro / movesi l'acqua in un ritondo vaso. bartolomeo da s
155: chi * 1 mete in uno vasso d'acqua, el ge fa
spesso [l'acqua] di un vaso in un altro, o colarla in un
un vaso in un altro, o colarla in un panno. b. corsini,
a ripulir s'adatti / le vasa in catin d'acqua o calda o frigida /
,... ancora di tenere in casa in alcuni vasi bellissimi certe piante di
.. ancora di tenere in casa in alcuni vasi bellissimi certe piante di viole,
stigliani, 1-2io: la voce di cantare in / idioma toscano significa vaso non /
, 7-69: pongansi poi tutti i nomi in un vaso, / come è l'
e per lo più molto ampia e capiente in par-persona di grande dottrina e sapienza (nel
bellezza del vaso. papini, 40-88: in fondo, su quasi al soffitto,
- cavità, avvallamento del terreno in cui scorrono o si raccolgono le acque
concedo ora, che l'acqua realmente in questo fosso si muoverà più veloce, che
, vi-2-272: il vaso del ceresio è in posizione assai più elevata che non la
2-2: di tali [marmi] in egitto se ne sono cavate maggiori saldezze che
i bagni e le superbe colonne che in roma e in altre regioni e diversi luoghi
le superbe colonne che in roma e in altre regioni e diversi luoghi si ritrovano,
7. cavità anatomica. - in partic.: cavità orale, bocca;
d'eternità; e la natura volendo eternarci in qualche modo, ci donò quello stimolo
far figli e di gettar il seme in un vaso, dove si ammassasse e componesse
la sibilia sua [di giunone] quale in chel trespolo era e però detta esquilina
usa, non isterie guari che la venne in fummo, e 'n tanta sturbazione e
9. l'essere umano; in partic. nell'espressione vaso di terra
. nell'espressione vaso di terra, in quanto, secondo la tradizione biblica, creato
fatto bellissimo? - il corpo in quanto sede dell'anima. firenzuola,
l'animo tuo puro e mondo ritorni in un vaso, se non uguale alla sua
-il cuore e il cervello in quanto sedi dei sentimenti e delle facoltà
10. figur. persona che possiede in sommo grado doti, virtù, per
predestinata alla gloria eterna. - (in partic. nell'espressione vaso d'elezione
, / ben andava il valor di vaso in vaso, / che non si puote
numero di venti omelie, e bene in questo mostrò il santissimo vaso la luce che
noto come sede di determinate attività, in partic. dell'ingegno. landulfo di
mente per gli alberi da frutta, in cui le branche si dipartono in modo
, in cui le branche si dipartono in modo tale da far assumere alla chioma una
. 12. anat. struttura tubulare in cui circolano o defluiscono i liquidi organici
-vaso ilare, vaso sanguigno che penetra in un organo o vi esce passando attraverso il
nei quali circola il sangue, distinti in arterie, arteriole, capillari arteriosi,
trasporto della linfa; trachea. - in partic.: vaso chiuso: tracheide.
succhio. savarese, 141: nelle parti in cui l'interno del legno è scoperto
. vasi comunicanti, intercomunicanti: principio in base al quale, dato un sistema di
al quale, dato un sistema di recipienti in diretta e reciproca comunicazione, se la
che agisce sulle superfici libere dei liquidi in essi contenuti è la stessa e i
. la vittoria o la sconfitta operaia in un paese è vittoria o sconfitta di tutta
esercito della follia si avventò di pianura in pianura, colò per le valli, ascese
la libera espansione e contrazione del liquido in corrispondenza delle variazioni di temperatura.
, 1-iii-338: la sua perorazione era sempre in favore d'una corte intemazionale d'arbitrato
, entro la coppa un giglio / in sua verginità, nobile e puro / quale
; tiene la patena avvolta nel velo in tempo del canone. 21.
. 21. tess. recipiente in cui viene raccolto il filato semilavorato che
gli stampatori quegli ornamenti che si mettono in fine di alcun capitolo di un libro.
/ e più e men che re era in quel caso. 24.
capello avea colmato il vaso, e fattolo in quell'attimo traboccare. nievo, 475
-portare vasi a samo: impegnarsi in un'attività inutile. monosini,
a egitto;... le mosche in puglia. svevo, i-49: pensi
l'epididimo e il dotto deferente praticata in casi di azoospermia dovuta a ostruzione delle
sue vassallaggini,... ti conchiuderò in due parole che il sig. checcaccio
altro più potente, cui promette sottomissione in cambio di protezione; il rapporto di
. cavalca, 19-38: poi crescendo in molta santità, dal... venanzio
., i-i (7): in faito libero da ogni vaselagio. ramusio
si mosse a offerirgli un pennacchio bianco in segno di vassallaggio e di tributo. sarpi
questo stato hanno tutti fatto giuramento al papa in forma di vassallaggio, promettendo di essergli
con disturbi all'innervazione delle arterie precapillari in vari organi e tessuti del corpo, in
in vari organi e tessuti del corpo, in par- tic. nel cervello.
vasotonina, sf. medie. sostanza vasoattiva in grado di aumentare il tono vascolare
testa, xi-1-180: così ha l'amore in uso / per fermo
facesse. de luca, 1-1-69: potendosi in oltre dire, che questi feudatari,
fedeltà. -rendimento di prestazioni obbligatorie in forza del rapporto di sottomissione al signore
vilmente pure si ricevevano, e si gettavano in massa alla sua presenza. foscolo,
impero occidentale, dal quale d'allora in poi non furono mai più richiesti di
se avesse avuto indosso le porpore, in capo le corone e d'intorno il
. adimari, 1-11: vivono ancora in pollonia cavalieri di questa casa; i quali
deve pagare a quest'ultimo tributo e, in quanto privo di personalità di diritto intemazionale
potente; e poiché fu ridotto il regno in vassallaggio, non potendo sofferire il nuovo
, non potendo sofferire il nuovo governo, in nome di vitellio si fé seguito in
in nome di vitellio si fé seguito in ponto, invitando alla preda i più
del mio core, / di meterllo in servagio / laov'io nom sono amato /
ghiberti, 268: lo cor dat'ò in tenuta / e sono a vassallaggio.
8. ant. valore (in partic. militare); fedeltà, prodezza
, nobiltà. - anche: azione in cui si concretano tali virtù. anonimo
ed insegnato e sagio, / largo in donare ed in tutto avenente; / l'
sagio, / largo in donare ed in tutto avenente; / l'altro è prode
, xxi-1153: la donna sua stava in casa e cucea, e servia e facea
omaggio vassallesco, era andata a rimettere in lui un affare qualunque, l'altra
vassallizzare, tr. rar. ridurre in condizione di vassallo. -per lo più
as soggettava a un signore in cambio di protezione e ricevendone l'investitura
561: sarebbe cosa utile il togliere in primo luogo ai vassalli codesto diritto. pascoli
a sua volta ne concedeva ad altri in rapporto di vassal ^ eavalca, 21-255
duca d'urbino, che voglia intender in questa cosa come vassallo della chiesa ch'
quelle di terz'ordine, senz'influenza in europa, senza possanza e quasi vassalla
inghilterra. nievo, 717: napoleone entrò in germania con cinquecentomila uomini, diede la
ognun sospira / di rivederti, ed offerirti in voto / l'amor, la fedeltà
, dedizione personale a qualcuno che è in posizione sociale sovraordinata o al quale si
d'uno signore. -chi è in servitù amorosa. malpigli, xxxviii-45:
. aiutante per i lavori più umili, in partic. di cucina; garzone,
cuochi a'lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la caldaia / la carne con li
. bisaccioni, lx-1-23: non erano in quel tempo i cavalieri così rigidi co'vassalli
tomo, andatevene, pompiere; ritiratevi in fretta con tutte le vostre salmerie sane.
'caporale'. e un tipo costui che in altri tempi si sarebbe buttato alla strada
una brutta e pietosa fine, quanto in odio al suo riprovevole mestiere.
stampa di cuoio di sua figura, stimandola in luogo di moneta, siccome la valuta
apena trovare ne'servi, che non abbiano in fastidio quello vassellamento del quale allora lo
. vassallo. - anche: leudo (in età mero vingica). boiardo
cimbrico gwas 'uomo giovane') che compare in molti nomi propri celtici e che entra
, sf. quantità di cose contenute servite in un vassoio. tommaseo [s
]: una vassoiata di confetti. mangiarono in tre una vassoiata di maccheroni. era
una bella vassoiata di vitella di latte in fricassea, e la finirono tutta. ci
all'ora del pasto ognuno si mette in coda, prende un vassoio di stagno e
rettangolare di cartoncino coi bordi rialzati, in cui vengono collocati e confezionati dolciumi e
con un vaglio o vassoio si gettano in aria. lastri, ii-42: il miglior
leonardo, 2-343: quel che la porta in ispalla si fa prima empiere il vassoio
ispalla si fa prima empiere il vassoio in terra e perde tempo a metterselo in ispalla
vassoio in terra e perde tempo a metterselo in ispalla; quel della barella non perde
michelagnolo morigi,... tuttoché nato in grembo alla povertà altro esercizio non
che quello del portare il vassoio della calcina in servizio delle fabbriche, seppe..
locuz. sm un vassoio d'argento-, in modo invitante, agevole, totalmente vantaggioso
). vastaménte, avv. in modo vasto, secondo dimensioni ampie;
grande, maestosa ampiezza. -anche: in tutta l'estensione. imperiali,
g. bassani, 3-229: rientrando in italia, ai primi di maggio, avevo
di maggio, avevo trovato la primavera in pieno sboccio, i prati fra alessandria e
e la fortuna. 3. in senso lato, estensivo. mazzini,
. mazzini, 86-260: noi veneriamo in gesù il fondatore d'un'epoca emancipatrice
guittone, 3-7: e se non vasta in parte del minore, come don- que
la contrada. f. degli atti, in: la domane seguente vennero al ponte
sf. region. tipo di farsa popolare in voga a palermo nei secoli xviii e
= voce di area merid. e in partic., sicil. (vastasu,
volgar., i-9 (6): in la quar [vigna] così vasta
. devastatore, distruttore. -anche in una sineddoche. bibbia volgar.,
volgar., vii-269: se ascenderà babilonia in cielo, e firmarà nell'eccelso la
ossa insepolte. 2. guastatore in un esercito. aver gran mancamento di
nel lusso e nelle ricchezze e divisa in tante parti e in tante regioni,
nelle ricchezze e divisa in tante parti e in tante regioni, fa a se stessa
di sogno, se lo vogliamo considerare in riguardo della vastezza dello stato, e della
. invar. l'essere vasto. - in senso concreto: grande, sconfinata estensione
di stupore, che un uomo soletto in tanta vastità di paesi, non avesse tema
era un provincialismo della vita umana dinusa in queste vastità, sebbene l'accontentasse solo
queste vastità, sebbene l'accontentasse solo in parte. -ampiezza, in partic
solo in parte. -ampiezza, in partic. eccessiva, di un ambiente,
vastità dell'interno. moravia, i-160: in altri tempi doveva essere stato uno studio
.. discorrono e risolvono molte cose in preiudicio di quella da noi tanto desiderata
o sia per l'acutezza e chiarezza loro in raziocinare, o per la gran vastità
regione s'abbandonò quasi tutta alla vastità, in tal modo che molti lasciando le lor
lasciando le lor proprie patrie, n'andavano in paesi strani. = deriv
segneri, iv-31: chi tien sospesa in mezzo all'aria una macchina così vasta qual'
nulla eguale a tai nomi ha in sé di magno. g. b.
era già più d'una volta avventurato in un legnetto da pesca sul vasto oceano
che vi vanno. cesari, 6-204: in somma [s. pietro] egli
. c. carrà, 622: in certe botteghe situate sotto un vasto portico col
, i-1-6: questa,... in vasta scena fra notturni plausi / nobil
orizontalmente per un tratto di circa trenta piedi in forma di galleria nell'interno della montagna
galleria nell'interno della montagna, e termina in un vasto ricetto. verga, 8-457
tallora fuoco sì grande, che crescendo in vasto incendio riduce in cenere ogni gran
, che crescendo in vasto incendio riduce in cenere ogni gran molle. comisso,
: il vasto corso de'tempi si ristrigne in un tempo solo. alfieri, iii-1-177
di molti secoli, interrotto di tempo in tempo da milioni di schiavi armati,
, iv-2-575: san giorgio maggiore appariva in forma d'una vasta galea rosea. tornasi
giovine l'uno, agile e destro / in su le gambe; era membruto e
e vasto / l'altro, ma fiacco in su'ginocchi e lento, halli,
piani, 84: o perché stringi in man scettri tiranni, / e di
non è angusto e limitato, che pensa in grande, che sente altamente (una
(un progetto, un'impresa, in partic. di conquista, volta all'espansione
: non bisogna smarrir tempo e cure in vasti preordinati disegni, scoperti, traditi sempre
scoperti, traditi sempre prima di tradursi in fatti. -con riferimento a progetti
ho già detto. cesari, ii-60: in un'opera così vasta e varia e
= voce dotta, lai vastus, in origine 'vuoto, spopolato', poi
testi veneziani, 99: ài in venesia asè marcadantie vaste. =
era oso 7 le cose sacre, in dir aperto e mero, / scoprir altrui
imita. -sf. sacerdotessa, in partic. profeticamente invasata dalla divinità.
/ che nel bel monte d'erice in bel tempio / sei venerata con dovuti
valenza profetica della propria opera (soprattutto in ambito civile, patriottico), assume il
. boccaccio, viii-1-94: percioché veridichi in ciò assai volte sono stati trovati [
italia a la stagion più bella, / in grigie chiome / oggi ti canto,
piante arboree sempreverdi comprendente tre specie diffuse in india e nelle isole seychelles, il
vateria indica e che si usa in asia nell'alimentazione e in europa nella
si usa in asia nell'alimentazione e in europa nella saponificazione e nella fabbricazione di
alla sua azione e influenza politica, in partic. nei confronti dello stato italiano.
i propri articoli, uno ne scrisse pigliando in ischerzo non so quale delle tante proteste
-voragine. anche: giornalista che si occupa in modo specifico di breme, 43:
vaticanisti non hanno ancora provato che in ravenna il cardinal del poggetto non cercasse le
fautore, sostenitore della politica del vaticano, in partic. in caso di contrasti con
politica del vaticano, in partic. in caso di contrasti con le istituzioni laiche.
4 1 / 2 dell'8 dicembre, in piazza san pietro, alcuni caccialepri e
congratulazioni e ringraziamenti, proruppero avanti di lui in pianti, e lamenti. giuliani,
del vaticano contemplai effigiato l'altissimo poeta in mezzo ai solenni e gravi dottori che
curia romana, l'influenza da essa esercitata in par- tic. sulla società e sulla
giusto timore dei fulmini del vaticano fu in molte circostanze di ostacolo alle tirannidi, di
cose vaticane. pasolini, 10-73: in tutti questi anni la censura televisiva è
numero di catalogo): codice conservato in tale biblioteca. - fondo vaticano-, comprendente
il frammento del nostro memoriale ha riscontro in un sonetto del fiorentino rustico di filippo
tocca, dicon vaticinando quanto lor viene in bocca. gioberti, 7-213: la voce
città o ad un successo particolare; in generale abbiam qualche lume dalla storia per congetturarne
predire con afflato e tono profetico. -anche in relazione con una prop. subord.
il popolo per dirgli d'aver udito in sogno... il santo papa bonifacio
evento, l'evoluzione della situazione presente in base a presupposti dati, sperimentati o
ii-48: vaticinavano tutti qualche strano accidente, in vedere, che nella spagna, ch'
vaticinare), agg. predetto profeticamente in forma di vaticinio (un evento futu-
poeti per fondo da lavorarvi i punti in aria delle loro vaticinazioni bugiarde.
di vaticini e responsi degli dei che in quello tempo in diverse parti del mondo erano
responsi degli dei che in quello tempo in diverse parti del mondo erano celebrati
prosopeia di guglielmo parigino, il qual chiosando in isaia i vaticinii dell'incarnazione del verbo
vaticinàn (v. vat ic in a re).
vaticinóso, agg. letter. enunciato in tono profetico (un presagio)
espresso da cicerone contro r vatinio, in partic. nell'orazione 'in vati- nium'
silvestro, 95: morì uno forestiero vattelana in casa della catterena della leia.
nelle acque dolci e salate, e diffuse in tutto il mondo in una quarantina di
, e diffuse in tutto il mondo in una quarantina di specie. panlessico,
'vauchèria': nome dato da de candolle, in onore di vaucher, al genere ettospermo
intr. scherz. scrivere, poetare in maniera frivola e disimpegnata. carducci
/ del pover giosuè che vaudevilla / in questa guisa stupida e pusilla.
genere di teatro comico che si affermò in francia tra la fine del xviii e
caratterizzato dall'uso di canzoni popolari, in partic. satiriche, che successivamente si
arbasino, 7-75: prendendo in giro se stessi e il pubblico, i
con riflessi bluastri ed è stato rinvenuto in bolivia. = dal nome del
uso ant. o letter., in partic. poetico per ragioni metriche).
che li romani antichi aveano uno palagio in nel quale si riponea tutto il tesoro di
cerchio lucente, ove raccolte / quasi in aureo epiciclo, altr'ombre stanno.
: guarda, veh, di ritornare in fretta! g. èassani, 3-221:
li e con la particella ne, in posizione proclitica o enclitica (onde è
de'medesimi [sonetti] ve li mando in atte stato del piacere che
lo avesse abbandonato. 2. in funzione di particella pronom., dinanzi alla
., dinanzi alla particella ne o in posizione proclitica rispetto awoa un pron.
proclitica rispetto awoa un pron. o in posizione enclitica rispetto al verbo. boccaccio
a certe voci di una sillaba finiente in 'e', e non ha significazione niuna,
forma che l'aw. vi assume in unione o in posizione proclitica con i pron
aw. vi assume in unione o in posizione proclitica con i pron. atoni lo
le e con la particella ne, o in posizione enclitica rispetto al verbo denota stato
posizione enclitica rispetto al verbo denota stato in luogo o moto a luogo, anche
, gli cadde sotto, posando il re in terra, più tosto che gettandovelo.
quanti ve ne sono / che si stanno in gravità, / e che parlano in
in gravità, / e che parlano in un tuono / di sovrana autorità.
più ve è de onor cura / in questo sesso mobile e falace, / ma
sm. ufficiale o dignitario portoghese, in partic. tesoriere, controllore (anche con
osservanza delle guardie, compartì la città in settantina contrada. = dal portogh
, 4-11: questa giovinetta è maritata in un vecchiazzo, altro non vi dirò,
ormai di essere un tipo, e che in qualche modo gli interessavo. arbasino,
risonante come un tuono, et essendo in questa vecchiaia, anche in bocca tutti gli
, et essendo in questa vecchiaia, anche in bocca tutti gli denti aveva. loredano
. mazzini, 25-4: dappertutto, in francia, in inghilterra ed altrove, l'
25-4: dappertutto, in francia, in inghilterra ed altrove, l'operaio vive,
operaio vive, generalmente parlando, come in italia e più che in italia,
parlando, come in italia e più che in italia, una vita povera, stentata
-bastone della vecchiaia: giovane (in partic. figlio) che sostiene,
vecchiaia dei popoli latini e dell'italiano in ispecie, e sulla incapacità di esso
originale erano stoltezze, non fondate né in filosofia né in istoria. 3
, non fondate né in filosofia né in istoria. 3. l'insieme
, iii-561: da parecchio tempo le cerimonie in onore e difesa della vecchiaia mi infastidiscono
. con riferimento a oggetti, per denotarne in partic. l'usura il degrado.
le sono appunto vecchiaie da non le rimettere in voga. 6. inattualità, perdita
filosofica, estetica, ecc. - in senso concreto: ideologia, posizione ideologica
cappezzal per la vecchiaia'... in senectam viaticum condito. -mettere a
: tornato a casa da un banchetto morì in parigi nel 1803 di vecchiaia e d'
di vecchiaia e d'indigestione un abate nato in roma o negli stati ecclesiastici. bianciardi
, 145: chi non fa le pazzie in gioventù, le fa in vecchiaia..
fa le pazzie in gioventù, le fa in vecchiaia... chi ride in
in vecchiaia... chi ride in gioventù, piange in vecchiaia. ibidem,
. chi ride in gioventù, piange in vecchiaia. ibidem, 146: chi
, 146: chi non fa bene in gioventù, stenta in vecchiaia. ibidem,
chi non fa bene in gioventù, stenta in vecchiaia. ibidem, 147: la
, 149: quel ch'è permesso in gioventù, non è permesso in vecchiaia.
è permesso in gioventù, non è permesso in vecchiaia. ibidem, 323: chi
: chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia fa sempre quell'ufizio.
yecchiaménte, aw. disus. in passato; secondo un'usanza ormai abbandonata
. muratori, 7-ii-70: vecchiamente in vece di 'sub'adoperarono 'subtus'.
thibetana. maironi da ponte, 1-iii-227: in un luogo affatto fuori dell'abitato trovasi
più ratto che vento / si volse in compagnia di un uom vecchiardo. cantari cavallereschi
alarme! » gridavan pagani, / tutti in comune, garzoni e vecchiardi; /
alla principessa. bacchelli, 2-v-15: abitava in una delle più misere pensioni per studenti
e impiegatucci, tenuta da una vecchiarda in vestaglia, esperta dei vizi umani.
, ambiguo. dossi, iii-241: in quella, un vecchiastro, che, soffermato
e che ogni sera che dio mette in terra me io porto a letto meco,
baldini, 13-6: bista nicolini metteva in scena quella vecchiata del suo 'nabucco'.
letter. persona alquanto vecchia, male in arnese. tommaseo [s. v
iii-347: uno vecchia- rello si starà in casa; non lo vedi, non sai
non lo vedi, non sai se è in nicissità o no. pasquini, lvii-95
. -per antifrasi. vecchietto ancora in gamba, vigoroso, indomito, o
le fole. -la vecchia madre (in unione con l'agg. possessivo).
chi non corregge sé di tal risia / in prima che diventi vecchiarello. leggenda aurea
di età avanzata ma ancora arzillo, in gamba. alberti, 1-158
letterato. e. cecchi, 3-164: in qualche strada fuori mano vecchietti, che
da mangiare e da bere, e dormiva in terra in un lettuccio fatto di foglie
da bere, e dormiva in terra in un lettuccio fatto di foglie. petruccelli della
che conoscessero il suo rimorso donne tradite in gioventù, ormai divenute vecchiette dedite solo
che per pavento / del falso erode fugisti in egitto, / per far del tuo
monacale / non laudo molto se la donna in prima / no è ben monda dal
'l buono omo avesse parlato di forsa in questa maniera per follia e per troppo vechiessa
. valerio massimo volgar., i-107: in uno momento di tempo ne l'ultima
pier della vigna, 416: come cervo in vecchieze, / che toma in sua
cervo in vecchieze, / che toma in sua belleze: / s'esso mi ritrovasse
6-5 (1-iv-551): presi dal lavoratore in prestanza... due cappelli,
, ix-52: alla fine, ecco, in fondo al sentiero, una radura,
al sentiero, una radura, e in mezzo alla radura una casetta che un
darà aiuto e conforto ad altri (in partic. ai genitori) nella loro
f. scarlatti, lxxxviii-i-609: tien mano in capo a questo adolescente, / però
. proverbi toscani, 39: conversazione in giovinezza; fraternità in vecchiezza. ibidem
39: conversazione in giovinezza; fraternità in vecchiezza. ibidem, 146: è gran
risparmiar la vecchiezza... gioventù in olio, vecchiezza in duolo e in gioventù
.. gioventù in olio, vecchiezza in duolo e in gioventù sfrenato, in
gioventù in olio, vecchiezza in duolo e in gioventù sfrenato, in vecchiezza abbandonato.
in duolo e in gioventù sfrenato, in vecchiezza abbandonato. ibidem, 147: la
nessuno. ibidem, 149: tutto cala in vecchiezza, fuorché avarizia, prudenza e
affacciò un vecchino col berretto da notte in capo. baldini, i-558: ecco che
(superi, vecchissimo). che è in età avanzata, che è molto anziano
maschi, un'ammirabile vecchia italiana settantenne in nome delle donne d'italia mi ha
solennità del rionfo, non s'alterò in sentirsi da un bifolco proverbiato, come
propria personalità. leopardi, iii-258: in 21 anno, avendo cominciato a pensare
della mia vita, è dileguato per me in un modo che mi raccapriccia. tarchetti
2. con valore relativo, in partic. in espressioni comparai bibbia volgar
. con valore relativo, in partic. in espressioni comparai bibbia volgar., i-115
distinguerli da altri dello stesso nome vissuti in età più recente. dante, conv
, conv., iv-xxvii-16: dice tullio in quello de senectu- te, in persona
tullio in quello de senectu- te, in persona di catone vecchio: « a me
ricresciuto e volontà e diletto di stare in colloquio più ch'io non solea ».
volgar., ii-3 (0): in mente vegiaeram constreiti de pensà'cossae nove.
tratta del monistero nel 1192, e data in moglie ad arrigo re d'italia.
4. che si trova da molto tempo in una determinata condizione; che ha consolidata
inclinazione, abitudine per un atteggiamento (in partic. riprovevole). - anche:
- anche: che ha lunga esperienza in un determinato campo o attività (anche
un determinato campo o attività (anche in relazione con un compì, di limitazione)
. guicciardini, iv-324: era intervenuto in tutte le guerre che avevano fatte gli spagnuoli
tutte le guerre che avevano fatte gli spagnuoli in italia; in modo che, giovane
che avevano fatte gli spagnuoli in italia; in modo che, giovane di età,
primi) della sua famiglia ad essere in una condizione, ad abitare in un luogo
ad essere in una condizione, ad abitare in un luogo, a professare una religione
a professare una religione, ecc. - in partic.: vecchio cristiano: nel
, s'intende cristiano vecchio senza macula in proposito di fede. fogazzaro, 2-213:
sa. -che è stato legato in passato a una persona. arbasino,
-che ha militato o milita da lungo tempo in una formazione militare; veterano. -vecchia
. sarpi, vi-1-156: solo in fine di marzo arrivarono a varese quasi
feciono leggi, che i priori vecchi in niun luogo si potessono raunare a pena della
senato vecchio non fosse dalle finestre gittato in piazza, parendo che esso sprezzasse li novellamente
di una dinastia regnante: madre (in contrapposizione alla moglie del figlio, che
o è accaduto molto prima del momento in cui si parla. dante, inf
. porcacchi, i-33: come accade in simili travagli, andavano riandando tutte le cose
-che è rimasto a lungo fermo in una determinata condizione (una sostanza)
[il costruire con assi e mattoni] in parigi molto è usato et usavasi in
in parigi molto è usato et usavasi in milano al tempo vecchio. testi,
dio non avrebbe lasciato andare a precipizio in un subito una città, ch'egli aveva
impiantato da più anni (un albero, in partic. la vite); annoso
solfe già abbondantemente descritte tali e quali in ogni secolo di vita nazionale.
-cronicizzato (una malattia). -anche in un contesto figur. libro della
eroe della pace. -precedentemente in uso e non ancora sottoposto a modifica
, rocchioni vecchi che al presente sono in detto cerchio che a lui sono allogate,
ve n'è. pulci, 1-84: in certa cameretta entrati sono / che d'
vecchi d'ogni sorte, che sono in modo acconci che paiono quasi nuovi.
le persone e le cose mi appariscono in profilo come nelle ricamature delle nostre vecchie
-pubblicato nei giorni precedenti o, anche, in tempi più lontani (un giornale)
12. enunciato, detto, formulato già in passato e tuttora riproposto e quindi ben
frase vecchia ma che avrebbe inventata lui, in quel momento. bacchetti, 1-ii-567:
quando ripa di po era luogo franco, in cui malandrini e galantuomini...
, onde è decaduto, non più in vigore, abrogato. -anche: estinto,
corte di roma assegnarono che doveano ricevere in corte da sessanta buoni loro debitori,
: per desfar li letere che era in la gabela vegia. lippomani, lii-15-48.
sempre la vecchia autorità -che, in quanto non più soddisfacente, adeguato per
la città di bologna del 1522 [in patrizi, 3-231]: item che
erudità della prima. 14. in relazione con un toponimo: che è ancora
217: con gran ferocitate / col brando in man agli altri si voltava, /
riferimento a personaggi soprannaturali rappresentati, immaginati in tale figura. f f
. ariosto, 4-27: un venerabil vecchio in faccia mesta / vede esser quel ch'
sopra una canizie vituperosa, agitava in aria un martello. capuana, 3-167:
3-167: quel vecchio imbecille di tanto in tanto mi guardava e sorrideva. montale,
[tommaseo]: dir ben può quante in mar le arene sono, / chi
, di rime armato, / dir quante in guerra e quante in pace hai sparte
/ dir quante in guerra e quante in pace hai sparte / opre ammirande, in
in pace hai sparte / opre ammirande, in cui non ha l'alato / vecchio
li miei tutti, e son tutto in quelle fatiche, nelle quali mi avete messo
, iv-55: la forza delle invettive usate in quei tempi fa veramente piacere. scusate
persona di cui si parla, anche in unione con l'agg. possessivo).
gangher dato al banco / per pormi in libertà, lontano al vecchio / anch'io
segno di porre il vecchio fuori di casa in un misero tugurietto. settembrini, 21
un amico di lunga data (e in unione con l'agg. poss. mio
vii, che già trova il suo riscontro in persia nel vecchio della montagna, suscita
persia nel vecchio della montagna, suscita in china la gran riforma di ouang-an-chi preparata
plur. le persone vissute nel passato, in età remote; gli antenati, gli
prezzo l'usarono. nannini, 1-40: in questo stesso errore cadde a tempi de
calvino, 7-88: questo prozio abitava in certe acque basse e limacciose, tra radici
e limacciose, tra radici di protoconifere, in quel braccio di laguna dov'erano nati
per diritta linea sono i nostri vecchi in generale. pascoli, 51: felici i
1 vecchi di casa mia si dilettavano in orazio ed io l'avevo un po'
perché ne'vecchi / accade, e non in giovane, prudenzia, / poi ch'
23. stor. ufficiali di vecchio: in genova, gli ufficiali di san giorgio
usciti) di carica, nel periodo in cui erano sottoposti a sindacato della loro
26. ciò che da lungo tempo è in uso, si pratica, si compie
: ci sono moltitudini che ancora vivono in comunità isolate e fuori della modernità; ma
isolate e fuori della modernità; ma, in altri posti più avanzati, la modernità
vecchia trenta cuoia, / non mi stare in tenzone, / se non vuoli ch'
una vecchia mi vagheggia / viza e secca in sino all'osso: / non ha
soletto, rimase appoggiato ad una colonna in mezzo a quattro vecchie che si lodavano a
-gerg. soldato di leva più anziano, in procinto di congedarsi. 28.
: che 1 torinesi non han senso comune in letteratura lo so di vecchio, e
. pasolini, 9-222: è evidente in cirese la scaturigine ideologica della sua passione
ideologica della sua passione di folclorista, in cui si notano accenti di sincerità e
: un dì dell'anno sta la vecchia in bando. g. c. croce
marini', li quali di terra rifuggivano in mare, lui, rotte le ruote,
il vitulo marino altrimenti vecchio marino similmente in acqua e in terra vive. pulci
marino altrimenti vecchio marino similmente in acqua e in terra vive. pulci, 14-65:
. a. briganti, 466: in tutti i mari dell'india nella maggior
, sm. uomo molto vecchio, in partic. di imponente corporatura e di aspetto
il vecchione / carlo tener non si potessi in posa? boiardo, i-12- 32
faceva nella mente della sciagurata che lo sentiva in quel momento, un'impressione confusa,
, come la rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. pascoli
. arbasino, 235: se ritorno in piazza sotto i platani, seduto al
i platani, seduto al caffè, in mezzo ai vecchioni con le barbe, è
marino, 1-16-44: dopo costoro, in abito vermiglio, / e son cento vecchioni
occupar sen già. nievo, 432: in un canto della sala venti patrizi al
/ con ciò ch'avea di furia, in senil forma / cangiando, raggruppossi,
olivo il crin velossi: / calibe in tutto fessi, una vecchiona / ch'era
una certa lucia di vellenzan riveritissima vecchiona in tutto l'oriente... ebbe una
sospetto. 2. padre (in relazione con l'agg. possessivo).
il cielo, a diacere quasi che in su le nugole, come che egli si
. batacchi, ii-30: vedi tu là in quel palco quel vecchione / sopra del
, 3-1 io: ogni volta che, in bicicletta, passavamo dalle loro parti,
fiera di prato, nella quale sono esposti in vendita cavalli, asini,..
2-289: 'vecchioni', sono castagne prima lessate in acqua, poi fatte rasciugare e disseccare
ghislanzoni, 18-184: uscito dalla sala in compagnia di un vecchiotto dai baffi grigi,
entrò un vecchiotto malvestito, fatto su in un mantelletto militare, strisciando le suole
delle donne di certa età, di buttarsi in faccia alla gente. 3
delle virtudi: non si volle indugiare in vecchitùdine. lod. buonarroti, 1-i-7:
: anzi mi bi- sognia stare, in mia vecchitùdine, stare cho'famigli de'famigli
di aspetto misero e cadente, male in arnese. panciatichi, 271: 'ne
talpe, e che non si reggono in piedi, con certe spolverine blu e le
quella vecchiuccia, che portando nel cesto in capo l'uova da porre, disegnava farsi
pur abbellire ogni verso che mi cada in prosa o in rima de'modi (
ogni verso che mi cada in prosa o in rima de'modi (vaghissimi in vero
o in rima de'modi (vaghissimi in vero, ma vecchiuzzi o stranetti) di
3-212: cotesto vecchiucciàccio... entrava in mille corbellerie per beffarsi di cotesti oggetti
epoca carolingia, trovai invece, una lapide in onore dell'arcivescovo, che aveva curato
e disgregata prodotta dall'invecchiamento. -anche in un contesto metaforico. g.