fino ad un'altro, a cui in sua lingua diè nome di capo bogiadore,
che fa, dove la spiaggia rientra in se stessa, e si rivolge in vari
rientra in se stessa, e si rivolge in vari seni. lecchi, 1-61:
fune, che nel torcimento si scorcia ed in conseguenza qualche poco s'ingrossa. arti
4. spasmo, contrazione dolorosa, in partic. delle viscere. leone africano
: a tutti... venne in testa un'idea di torcimento e avvolgimento,
avvolgimento, il quale forse non segua in tal male. cicognani, v-2-157:
di un dito circa, ed annodata in modo da formare un mobil cerchio, che
. e. i. (che pattesta in penzig). torcinèlli, sm
ad un torcio acceso, si ritirarono in disparte. cesari, 6-400: macco ebbe
. 2. grosso cero usato in cerimonie religiose. daniello, 254:
avere al suo cadavere un funerale, in cui annoverandosi più di 6000 torci accesi,
. betteioni, iii-453: vidi sua eminenza in gran pontificale, circondato da 18 preti
e da parecchi confratelli con grandi torci in mano. 3. dimin.
operazioni di torcitura dei filati. - in partic.: torcitrice. bandi lucchesi
: le sete di oleggio sono lavorate in piemonte dove esistono moltissimi torcitoi.
3. ant. torchio, in partic. usato per la spremitura delle
meditazione, che ella si leva più in alto. = deriv. da
. che effettua la torcitura dei filati in un impianto tessile. ugolino martelli,
: nessuno filatoraio, o torcitore, possa in modo alcuno, come di sopra,
, vinacce, ecc. - anche in un contesto iperb. belo, 34
belo, 34: a metterlo quel vecchio in un torcitore non sene cavarebbe un'oncia
torcitore o soppressa, percioché, mantenendosi dritta in quello, s'asciugarà pian piano.
e far che uno compaia all'altro in figura mostruosa con torciture di bocca, con
il reparto di un moderno stabilimento tessile in cui si esegue tale operazione. cantini
torcitura della medesima. einaudi, 2-189: in uno stabilimento cotoniero... potremmo
ferro che costituiscono l'armatura delle statue in stucco. carradori, 36:
ferro ottangolare, che ha un occhio in una estremità e nell'altra torce quadratamente,
se ne fa olio chiarissimo col torcolare et in gran copia, non solamete buono per
ii-313: pregando il padre che risguardassi in essa vigna del suo figliuolo che rendeva in
in essa vigna del suo figliuolo che rendeva in sul torculare della croce quel prezioso vino
quella regione dei seni della dura madre in cui convergono l'estremo posteriore del seno
ed i due seni occipitali posteriori. trovasi in corrispondenza della protuberanza occipitale interna.
torculare (v. torchiare), rimasto in alcuni dialetti (cfr. venez.
poi passate al torchio infine lasciate fermentare in piccole botti; è prodotto in veneto,
fermentare in piccole botti; è prodotto in veneto, nella zona del comune di
breganze. soldati, 6-194: in più, fa, per sé e per
contentissimo del carattere se questo non soffrisse in molte pagine considerabile svantaggio, non so se
lavoro, / convertivan per me la carta in oro. d'annunzio, v-2-603:
, v-2-603: momento di misterioso valore quello in cui,... adattò il
strettoio. biringuccio, 2-139: in due modi in esso si procede: l'
biringuccio, 2-139: in due modi in esso si procede: l'uso è il
2. torchio tipografico. -andare in torcolo, entrare sotto il torcolo:
: mi si controverte la licenza di tener in casa stamperia propria con torcolo. baretti
che la ristampa del primo numero non vada in torcolo senza farmela prima vedere.
del suo merito; gemono i torcoli in promulgare ogni gio- no nuovi miracoli.
passare il tutto sotto il torcolo delle stampe in rame. 3. mus
da atjvex>5, epiteto di bacco, in quanto deriv. da toyvóg 'torchio,
tordo. tordàio, sm. voliera in cui sono tenuti o allevati i tordi
tordi. -per estens.: territorio in cui si pratica tale caccia. f
cioè contadini del territorio fiorentino, vanno in maremma per far caccia di tordi.
ordine passeracei { turdus viscivorus) diffuso in europa, asia e africa settentrionale, di
. bandini, xviii-3-928: io ho veduto in pratica esser più facile ad essere assoluto
, che chi fu collo schioppo trovato in cerca di qualche tordela. berchet, 204
, lat. tardo turdéla e turdella (in isidoro da siviglia e nelle glosse)
, sm. mus. danza a coppie in uso nei secc. xvi-xvii, in
in uso nei secc. xvi-xvii, in cui a cinque mutazioni alternate di uomo
erbacee diffuse nelle regioni mediterranee (3 in italia, note po polarmente
ha carni pregiate; tra le specie diffuse in italia si distinguono il tordo bottaccio (
il sassatile (o marino) che vive in montagna ed è analogo al codirossone.
terra. targioni pozzetti, 12-5-87: in vicinanza di pistoia, incontrai svolazzanti intorno alle
maria chiamati anche tordi marini, ed in maremma barbigiioni. monti, vi-130: il
, che già vanno al mare, / in alto, in alto, in alto
vanno al mare, / in alto, in alto, in alto. landolfi,
/ in alto, in alto, in alto. landolfi, 2-1 io: un
-tordo dorato o a squame: uccello diffuso in asia, dal piumaggio fittamente decorato con
di tale uccello variamente cucinata (anche in espressioni comparat. per la prelibatezza del
e de piccioni, de tordi e merli in taola fo posto. ariosto, sat
. ariosto, sat., 3-46: in casa mia mi sa meglio una rapa /
guardarlo si pose: / e presolo in sul collo lo dimena; / ma noi
, e molti gentilotti / co'dadi in man fan desinare, e cena.
burchiello, 2-17: io me credia in corte pigliar tordi, / guffi, cu-
tordi, / guffi, cu- cuvezzoli in gabbiole, / ove son gente de diverse
guardate non mettessi, / donne, in queste gabbioline / un uccel che le rompessi
uscio », dicevano i vicini « quando in casa c'è il tordo! ».
i-intr. (1-iv-10): e in quella [contro la pestilenza] non valendo
gli offiziali e gli uomini principali di rimini in gran timore dei malatesti. de luca
della condotta: antica magistratura che, in firenze e nell'umbria, aveva competenza nell'
, della bontà di essa e, in taluni casi, delle entrate pubbliche.
i-2-338: 1 signori della moneta [in firenze] erano gli ufiziali della zecca
entrate pubbliche (e assoggettati a fortissime multe in caso di rifiuto). provvisioni
maggiore e dei cento (1478) [in rezasco, 86]: abbiamo autorità
titolare di incarichi organizzativi e di responsabilità in un'antica arte, in un'istituzione,
di responsabilità in un'antica arte, in un'istituzione, in un'università,
un'antica arte, in un'istituzione, in un'università, ecc. statuto
leggi, et en- trassino sotto lui in firenze, che legeva, condotto dagli uficiali
. pacichelli, 1-380: ciascun si obliga in iscritto al iii-7-189: co
3. magistrato dell'antica roma (in partic. dell'età repubblicana).
noi per iscaricarvi, e metter noi in odio del popolo minuto. certo, se
voi foste tali officali come debbono essere in roma, non si farebbe altro consiglio
un contadino chiamato agnolo, che sta ora in casa d'un mio lavoratore, e
un mio lavoratore, e già nacque in casa mia, essendo suo padre mio
del principe che introducevano delle cattive usanze in pregiudizio de'popoli, e spezialmente tali angherie
g. contarmi, lii-2-32: sono poi in napoli sette primi officiali, cioè il
106: dimandarono replicatamente gli uffiziali della corona in america, e ricercarono dai ministri i
tutte l'anime stavano per questa cagione in pace. mamiani, 10-ii-203: sieno
previdenza e bontà di dio è sempre in difetto, perché vi sono o
del comune di parezzana (1676) [in rezasco, 699]: li offiziali
paese ed il suo territorio è diviso in tre parti, e ciascun padrone nella sua
, giurista attivo nell'amministrazione della giustizia in diversi gradi gerarchici e funzioni; consulente
, e se ufficiali del vescovo intervengano in parte alcuna del giudicio. de luca,
del capitano del popolo (1355) [in rezasco, 698]: ciascuno,
negli atti del detto officiale fare scrivere in quale... vuole esser tratto.
. - anche nell'espressione ufficiale forestiero in quanto era per lo più chiamato da
del capitano del popolo (1355) [in rezasco, 698]: l'officiale
giudice e custode delle anime dei dannati in ciascun girone infernale. ottimo, i-69
infernale. ottimo, i-69: qui in questo quinto capitolo [l'autore] recita
statuto di cesana (1392) [in rezasco, 699]: cadauno, il
.., sia condannato... in soldi quaranta. fanfani, lvii-26:
impiegato pubblico che svolge le proprie mansioni in un ramo dell'amministrazione statale. mamiani
sieno pochi ma buoni; che allevino in pace e senza spavento dell'avvenire le
. titolare di un ufficio pubblico (e in tale accezione il termine nel moderno linguaggio
moderno linguaggio giuridico è solo più usato in alcune espressioni come ufficiale governativo o di
o di governo per designare il sindaco in quanto titolare di un ufficio statale distinto dalla
popolazione ed agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e
-ufficiale sanitario: medico che, in qualità di funzionario di un comune e
cicognani, 9-88: le condizioni tutte in cui era costretto a vivere lo tenevano
: tutte le cambiali del dopoguerra andarono in protesto, e dietro ogni uscio c'era
penale per designarechiunque, a qualunque titolo e in qualunque posizione, eserciti una pubblica funzione
1-8-52: la terza ispezione di sopra accennata in questo proposito de libri, è quella
di un terzo con altre persone, et in ciò, entra la distinzione, tra
cavaliere ufficiale, negli ordini cavallereschi divisi in più classi, grado intermedio fra quelli
con riferimento ad analoga funzione e grado in una compagnia di ventura).
il re aveva instituiti si dovean faticare in concertar ben le loro genti. carletti
volta non so qual somma di danari in servigio dell'altare, e raccordando ad uno
quello che lui le diceva. -ufficiale in servizio permanente o di carriera: vincolato
rapporto di pubblico impiego; oltre che in servizio effettivo, può trovarsi a disposizione,
, per la legge di avanzamento; in aspettativa, per motivi sia di servizio
e per un periodo di tempo limitato, in partic. durante il servizio di leva
stato libero del congo. -ufficiale in congedo-, quello che, essendo stato ufficiale
complemento o di carriera, non è più in servizio ma può essere temporaneamente richiamato fino
età per ricoprire particolari incarichi, sia in tempo di pace (ufficiale dell'ausiliario)
dell'ausiliario) sia, soprattutto, in tempo di guerra (ufficiale della riserva)
cecchi, 7-22: vidi più volte, in cortei, i gruppi giovanili e le
: mi aveva chiamato perché io ero ufficiale in congedo, e lo era anche lui
di vascello nella marina militare. -anche in un contesto figur. gramsci,
anche umile, a un settore di attività in una comunità, su una nave,
una comunità, su una nave, in una casa, in un cantiere, ecc
su una nave, in una casa, in un cantiere, ecc. dante,
dante, conv., iv-iv-5: vedemo in una nave, che diversi offici e
, drizzò l'ali; / trovolla ch'in capitulo sedea / a nuova eletion degli
-sf. ant. monaca cui in un convento era affidata una specifica mansione
maddalena de'pazzi, vii-295: che in tutte l'elezione dell'ufiziale, e particular-
dell'ufiziale, e particular- mente. in quella della prelata e soppriora, avessi sempre
insieme, le mattine ch'io sono stato in camera, mi hanno mandato, per
gli salterebbono addosso, e lo condurrebbono in prigione. rovani, ii-355: qualche uffi-
minacce. b. croce, iv-11-30: in pochi minuti, sono state cancellate tutte
xv-308: dopo questa splendida edizione ho in animo di ristampare per noi plebei e
al luogo designato per lo scontro, in compagnia del medico e de'due ufficialetti d'
rianimata l'arte del battiloro sì rinomata in italia ne'secoli trascorsi. mazzini, i-114
nostri tempi si facea vedere di tempo in tempo a tutta l'ufizialità insieme adunata
(disus. officialmente), aw. in modo, in forma ufficiale; secondo
), aw. in modo, in forma ufficiale; secondo le procedure previste per
per la validità ufficiale. -anche: in via derivante dalfauto- rità competente; secondo
, pubblicamente, e per volontà superiore in francia, a troyes, lo cercano a
di sgombero. 2. in veste ufficiale, con incarico ufficiale.
le convenzioni, gli usi sociali (in partic. per rendere noti legami socialmente
officialmente pochi giorni dopo che essa entro in convalescenza. calandra, 4-47: scesi sotto
. -anche: singolo rito; modo in cui è celebrato, liturgia seguita.
v-2-503: vedevo sotto di me, come in uno spaccato,... quel
necessarie per la celebrazione degli uffici divini in una chiesa (e la prova dei
. maironi da ponte, 1-i-216: in questa erma contrada ne'tre mesi che è
di prevosto per la officiatura dell'oratorio in onor della visitazione della beata vergine.
obbligo di dire o far dire messe in giorni stabiliti; provento di tale beneficio.
di dire o far dire la messa in certi giorni. 'fondare un'ufi- ziatura
un'ufi- ziatura. ha un'ufiziatura in duomo'. 4. mansione onorifica
duomo'. 4. mansione onorifica in una corte principesca. gualdo priorato,
[rezasco], 407: discorsasi lungamente in diverse officiature d'esso illustrissimo magistrato la
funzionario. baretti, ii-314: in una vostra lettera di vecchia data mi diceste
civile od ecclesiastico, pubblico o privato, in partic., nell'ambito dell'organizzazione
segundo la vostra forga ch'è sufficiente in questa parte, vugliae dare overa che
vugliae dare overa che possa avere officio in comuno. latini, rettor.,
., 31-23: la eloquenzia mise in sì alto stato i parladori savi e
: sono certi omini meschini che intrano in certi offisi ecclesiastici e mondani propriamente per
per rapire quelle cose che lo conduceno in periculo di morte. boccaccio, dee.
lo 'mperio di roma reggeva, fu in roma un gentile uomo chiamato publio quinzio
, 2-13: essendo milziade sempre adoperato in offici et in capitanati, non parea che
essendo milziade sempre adoperato in offici et in capitanati, non parea che potesse essere
publico officio, e magistrato, così in abito, e dominio, come in
così in abito, e dominio, come in esercizio. muratori, 7-iv-324: né
, pure convien credere che fosse illustre e in molto pregio. romagnosi, 4-178:
riconosciuta perfino dagli amici, fosse la poesia in vernacolo. codice civile, 350:
interne di una carica pubblica collegiale, in partic. della camera dei deputati.
attuale regolamento della camera, nella divisione in sette uffici, un grave inconveniente.
ente pubblico (con specifico riferimento, in partic. nel linguaggio del diritto '
pubblico ufficiale che, pur senza incorrere in uno dei più gravi reati previsti dalla legge
1930 era distinta da quella deìyinteresse privato in atti di ufficio, è poi stata
l'autonoma figura criminosa dell'interesse privato in atti d'ufficio). codice penale
del 1930, 323: 'abuso di ufficio in casi non preveduti specificamente dalla legge'.
dir. il titolare di una carica pubblica in par- tic. elettore. - stor
ufficio di vecchio, ufficio precedente. in taluni comuni toscani e rispettivamente a genova,
conserva ancora qualche responsabilità o qualche privilegio in rapporto a tale sua precedente posizione.
dinanzi da loro raunare tutti gli uffici che in firenze ministrano ragione. m. villani
l'anno della pro- tectoria persevereranno ancora in magistrato... sotto titolo di
de scienzie preciosa, la quale resplenderà in la nostra tera in oficio plublico,
la quale resplenderà in la nostra tera in oficio plublico, al quale voi diti co
, al quale voi diti co so alecto in presenti. nannini [petrarca],
giorno, che questo odioso officio ti entrò in casa, in quello istesso tu finisti
questo odioso officio ti entrò in casa, in quello istesso tu finisti di esser tuo
repubblica di venezia (io iii-1668) [in rezasco, 709]: ricercando i
ma r non saltar più da palo in frasca, come si suol dire, questi
attivato soltanto per una durata limitata e in presenza di particolari situazioni politico-istituzionali.
officio ordinario. -con riferimento al modo in cui la carica viene conferita o ai
l'offizio del quale priore si cominci in calende di marzo, e duri quattro mesi
senza pena: nella repubblica di venezia e in quella di genova, la carica pubblica
della repubblica di venezia (3-iii-1730) [in rezasco, 705): stabilire in
in rezasco, 705): stabilire in proposito di offici e reggimenti senza pena
, 1-200: contortomi colla speranza in dio, e negli ufici da utile.
. pitti, 2-54: facè- vansi in questi tempi molte doglienze da'poveri cittadini per
singole cariche pubbliche nell'età intermedia, in partic. nei comuni e nelle repubbliche
pensato il signor cardinale di mandarlo anche lui in compagnia. -con riferimento alla carica di
né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro
sacri / guardò in sé, né in me quel capestro / che solea fare i
signoria, i gonfalonieri e i buoniuomini in firenze, il doge, i governatori,
doge, i governatori, i procuratori in genova (anche con uso sostant. e
la badessa né altra monaca non debbia in decto né in facto impedia la camarlin-
altra monaca non debbia in decto né in facto impedia la camarlin- ga nel suo
(come si chiamò poi) facea in quel tempo presso antonino pio persona,
suo ritratto del conte d'olivares è, in sostanza, come si è detto,
un superiore gerarchico ai sottoposti interessati (in partic. da prefetto o sottoprefetto a
, di collocare i maestri già approvati in esse scuole, e di spingere i comuni
, ant., per ufficio): in adempimento a un dovere derivante dalla carica
un dovere derivante dalla carica ricoperta; in partic.: di iniziativa del titolare
cioè per amore di cristo crocifisso avere in odio la colpa e perseguitarla, e
la colpa e perseguitarla, e punirla in sé ed in altrui, s'egli l'
perseguitarla, e punirla in sé ed in altrui, s'egli l'ha a fare
del capitano del popolo (1355) [in rezasco, 709]: possano.
.. de le cose che si contengono in essi [statuti] conoscere per accusa
di fatto. de luca, 1-15-1-25: in quelle cause criminali, nelle quali si
: il dilettante di lettere, massimamente in italia, deve giustificare tesser suo quasi
gli ufici. -andare, entrare in ufficio, fare, pigliare l'ufficio:
fare, pigliare l'ufficio: entrare in carica, assumerne le prerogative. francesco
francesco da barberino, iii-218: se vai in officio sia / deritto acciò che dia
et onesto e maturo / e specchierati in quella / che raggia e tanto è bella
espiazione del prodigio albano: entrarono in officio i nuovi tribuni militari, con
di poi a pigliare l'uficio ed in ultimo, non avendo notizia di questa materia
cosa potere fare soldati e officio di balia in firenze. -giurare l'ufficio: prestare
ufficio: prestare il giuramento all'entrata in carica. f. degli atti,
f. degli atti, 116: venne in kalem. de ottobre perché el papalo aveva
aveva mandato ad anagni per la diferenzia era in campagna, et iurò toffizio e fedeltà
tode. -stare, essere, durare in ufficio: ricoprire una carica, restare
ufficio: ricoprire una carica, restare in carica (con riferimento alla durata).
, 1-i-74: ser cola avendo una donna in spoleti che molto l'amava, pensando
, parendo largo quel tempo che stare dovea in officio, desiderando di tornare per
visitarli convien talvolta che passino le notti in luoghi foresti alla campagna o ne'boschi
mentre duravano nell'uficio, o almeno in occasione di visita, per così avere
aggettivale. -in forma d'ufficio: in forma o in veste ufficiale. -in
-in forma d'ufficio: in forma o in veste ufficiale. -in ufficio: esercitante
ufficio: esercitante una carica pubblica. - in, nell'atto di ufficio: nell'
alcuni de'suoi compagni, ma non in forma d'uficio. statuto di monterotondo (
. statuto di monterotondo (1529) [in rezasco, 709]: se alcuno
offi- ziali, come vicario, massari in atto dell'officio, caschi in pena
, massari in atto dell'officio, caschi in pena arbitraria. de luca, 1-15-3-414
fede che si dà a questi notari in officio nella curia circa gli atti giudiziali
toledo morisse, ovvero fosse privato, stando in prigione già da cinque anni per l'
uffizio dell'inquisizione, gli suc- cederia in quella dignità. paleotti, l-ii-226: vedendo
. galileo, 1-2-6: tro- vomi in gran confusione per una intimazione statami fatta tre
s'altri mai dimandasse tanta certezza a'dottori in divinità, sarebbe mandato, o ch'
alla sua famiglia. leopardi, iii-414: in questo uffizio tutti i posti sono occupati
la gran moltitudine che se ne trova in questo governo. ungaretti, xi-56: in
in questo governo. ungaretti, xi-56: in uno stesso villaggio ci possono essere una
vendita di divise estere e di titoli in valuta estera, attua la difesa della
(non autoritativa) o privata, in partic. di un'impresa, e preposta
né granché eccessivo. moravia, 14-69: in una stanzetta, poi, c'è
era una capra, una riva. correvano in macchina, in bicicletta, in treno
, una riva. correvano in macchina, in bicicletta, in treno, a lavorare
correvano in macchina, in bicicletta, in treno, a lavorare come quelle degli uffici
di rappresentanza: sede di un ente, in par- tic. commerciale, creata per
al pubblico le informazioni necessarie per orientarsi in tali strutture e località e fruire di
, settore di enti pubblici e privati (in partic. aziende di grandi dimensioni)
scopo di assistere l'ente stesso sia in sede giudiziaria che extragiudiziaria (in partic
sia in sede giudiziaria che extragiudiziaria (in partic. sotto il profilo della stesura e
cicognani, 13-4: laureato già da anni in legge era capo dell'ufficio legale in
in legge era capo dell'ufficio legale in una banca. -ufficio oggetti smarriti
. postale e telegrafico): quello in cui si svolge l'amministrazione del servizio
simile a tanti altri che avevo visti in questo viaggio. manzini, 7-17: nella
, ufficio propaganda): quello che in un'impresa cura la pubblicità e studia i
tarchetti, 6-ii-144: proprio nel momento in cui m'era cacciato a letto,
avviso dell'ufficio ferroviario di spedizioni, in cui mi s'invitava a far ritirare
proprie eventuali valutazioni e prese di posizione in ordine a situazioni, fatti, eventi
questo poco si muore, / vivendo in vita come un coniglio, come un colombo
7. locale o edificio in cui ha sede una carica pubblica o
310: la felicità degli stati consiste non in empiere gli uffizii di molti bandi,
. stare con dicevole sussiego a scrivania in uffizio. pirandello, 7-513: ch'egli
tre del pomeriggio. federigo era tornato in ufficio da pochi minuti. -ufficio pubblico
pochi minuti. -ufficio pubblico: quello in cui il pubblico può accedere in orari
quello in cui il pubblico può accedere in orari stabiliti per contattare impiegati e funzionari.
-per anton. edificio o locale in cui ha sede un organo giudiziario.
-palazzo degli uffìzi: palazzo edificato in firenze da g. vasari a partire
tredici principali magistrature dello stato mediceo e in seguito organismi giudiziari; tra il 1865
: comportamento che ne deriva, attività in cui si concreta; adempimento del proprio
la qual cosa lo studio del procreare in vita i figliuoli, è giudicato da'sani
fare nel mondo. palazzeschi, i-15: in nulla è diverso un uomo, è
t. cicerone (106-43 a-c.) in cui si tratta del profilo etico dei
rettor., 26-17: tulio medesimo dice in un altro libro 'delli offici'che
'offici', parlando de la bellezza che in su l'onestade risplende, dice la reverenza
contenuto particolare; ciò che spetta fare in dipendenza da tali condizioni o posizioni,
: sarebbe il peggio / per l'omo in terra, se non fosse rive?
soldati preso sacramento, che sarebbero fermi in ufficio e la fede della repubblica,
: ad ogni modo sarò io d'ora in poi che sceglierò fra due versioni:
, funzione che si assume occasionalmente o in circostanze di necessità; supplenza di un'attività
, 1-i-54: e1 principe debbe andare in persona, e fare lui l'offizio
il correggere tutto e il mettere ordine in tutto. forteguerri, 11-4: e così
offizio / com'ella deve; e desse in capo, a quelli, / che
alquanti tolti / ch'essendo senza officio in gran famiglia / l'un coll'altro
conv., iv-iv-5: ve- demo in una nave, che diversi offici e diversi
iii-148: l'uomo è fatto a vivere in società con gli altri: dunque diversi
da voi o accademici di parlare oggi in questo luogo, io avessi creduto richiedersi facoltà
mondo, egli manda li rei angioli in vendetta... ma i buoni angioli
. ma i buoni angioli egli manda in officio di salute degli uomini. libro di
hanno strutture di vita associata. - in partic.: cura parentale. giamboni
. impiego, posto di lavoro fisso, in partic. nella pubblica amministrazione.
(con partic. riferimento all'orario in cui è svolta). pavese,
metà d'aprile sarò trattenuto da offici in roma. 12. espletamento di
dietro a'cani il bacchio: / che in tale officio ha poca esperienza / di
/ -eh, le cose ci son serrate in modo, / che gli are'buon
, 3-17 (ii-336): viveva in casa non da gentildonna per sua ma da
anno che teresa si mise a servire in casa bresciani, non le fu dato maggior
vili uffizi del chiostro -richiudendoci di notte in questa spelonca. d'annunzio, iv-2-127:
d'annunzio, iv-2-127: anna rimase in solitudine; e per lungo tempo ancora visse
-con riferimento ad animali e alle funzioni in cui sono adoperati dall'uomo.
-l'operare proprio di un essere soprannaturale (in partic. diabolico). cavalca
ora è bisogno esercitar l'offizio / in punto messo gran tempo d'avanti.
così quel di cristo è sanare e unire in uno dio, in una fede,
è sanare e unire in uno dio, in una fede, in un battesimo,
uno dio, in una fede, in un battesimo, nell'unità dei sacramenti.
, fanno l'ofizio d'uno che salta in punta di piedi, che non rintrona
il quarto modo è per accrescimento di sillaba in fine... medesimamente è ufficio
, 1-iii-57: niente ha da vedersi in una fabbrica, che non abbia il
e la ragione loro: di mettere in guardia contro quelli che, per inerzia,
vocale s'accosti. manzoni, vi-1-389: in italiano, 'l'amico'è locuzione
ma si modera e tempera, acciocché in qualche maniera possa servire a qualsi- sia
qualsi- sia. delfico, ii-340: in roma prima di servio tullio dei pezzi di
impercettibili istanti. spallanzani, iii-169: in quella sua memoria che recitò sospettava che
16. atteggiamento, comportamento, atto (in partic. benevolo, soccorrevole) che
, mutò l'umiliante e odiante servire in un officio di riconoscenza. -legame
cristiana pietà verso i defunti. - in partic.: rito di sepoltura.
contrario agl'interessi di qualcuno, messo in atto per nuocergli (nelle espressioni cattivi
. metastasio, 1-iv-308: andando ella in patria farà più la sua presenza nelle
, 5-i-300: un ambasciatore non deve andare in luogo alcuno qualificato e retto da qualche
nel succedersi delle ore canoniche anche riunendosi in un luogo consacrato, per dare continuità
durante la quale tali preghiere si recitano in chiesa e àccompagnate da altre cerimonie.
ore del dì di temporali, che sono in ciascuno die dodici, o grandi o
pieno di dolce melodia ascoltava l'uficio che in tale giorno si canta, celebrato da'
, ii-87: era dispensato ne'frati che in coro a ufficio nessuno non andasse,
: se n'andò [il prete] in chiesa a dire un po'd'uffizio
annunzio, iv-1-912: successe una pausa, in cui si udirono le parole latine dell'
dell'inno. bacchetti, 9-298: in coro stavano a dir gli uffizi i canonici
: parte del breviario che si recitava in suffragio dei morti il 2 novembre e,
semplificato e per devozione privata, anche in altri giorni dell'anno. - anche
- anche con referimento a quello composto in suffragio di una particolare persona o che
.. fosse composto un officio del venerabile in cristo servo di dio fra'girolamo savonarola
stato adattato per essere recitato individualmente e in qualsiasi ora del giorno attraverso la riduzione
. -insieme delle preghiere da recitare in onore della madonna (in partic.
da recitare in onore della madonna (in partic. nelle espressioni ufficio della madonna,
mai, pratica: / sta sempre in orazione, con l'officio, / con
con l'officio, / con la corona in mano e col rosario. carducci,
. c'insegna a fare voci di canti in cetere, in organi ed in altri
fare voci di canti in cetere, in organi ed in altri strumenti, e accordare
canti in cetere, in organi ed in altri strumenti, e accordare l'uno con
diletto delle genti, e per far canti in chiesa per l'officio del nostro signore
., 8-intr. (1-iv-669): in su la mezza terza una chiesetta lor
terza una chiesetta lor vicina visitata, in quella il divino oficio g. m
... vestesi di nero, ché in tal dì si dice l'officio con
e interdisse la celebrazione degli uffici divini in venezia. carducci, iii-7-108: i pavesi
jovine, 2-211: quando l'ufficio in chiesa finì, sulla piazza davanti al sagrato
la cità de nanzi... fuomo in un medesmo sepulcro con pio e solenne
uffici dei morti, come è il costume in simili esse- quie. d. bartoli
. -conservarsi, contenersi, mantenersi in ufficio: osserdeva, che mi mandasse
palermitani e 'messinesi fa contenere ciascuno in officio. f. badoer, lxxx-3-
sua maestà cesarea non solo si contengono in offizio, ma fanno degl'effetti che senza
chiaramente conosciuto, i popoli essersi conservati in uffizio. a. mocenigo, li-1-675
per la parte sua, facendo tener in officio li soldati. -essere di lungi
i propri effetti (il vino, in quanto provoca ubriachezza). cellini,
l'oficio al mondo. -ridurre in ufficio: sottomettere; stroncare, rintuzzare
avendo rodolfo prima con la forza ridotti in offizio il conte di vuertemberghe e alcuni altri
prolungandosi fino al de- cembre, e in ultimo l'ìmperadore fece tanto coi suoi mezi
parte carezze, parte minaccie, li ridusse in officio, e perdonò loro l'error
ci -tenere, contenere, mantenere in ufficio: tenere a freno, in
in ufficio: tenere a freno, in soggezione sottoposti, sudditi, avversari dichiarati
: non si potria il re de'romani in germania mantenere nell'impero, né il
di essa provincia, conterranno quei prìncipi in ufficio. boterò, 9-7: or di
forza sarà per contener, i sudditi in ufficio, e in ubidienza per unirli,
contener, i sudditi in ufficio, e in ubidienza per unirli, e per tenerli
per unirli, e per tenerli soggetti in tuo servizio, quella legge, che non
obligata la nobiltà con la famigliarità: teneva in officio la plebe colle grazie, e
il conte di schoenbom sa come tenerli in ufficio. 22. dimin. uffìcétto
cominciò a ripararsi al fondaco de'biliotti in porte sante marie; e vegnendoli cotali uficietti
ufficietto del padre. bianciardi, 4-100: in una [stanza] aveva la sede
chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia fa sempre quell'ufizio.
turg. insieme di preghiere da recitare in onore della madonna. aretino
bartoli, 15- 1-93: dal vederlo in faccia quando orava, si potea quasi di
certo indovinare, s'egli all'ora avea in mente e in cuore la vergine:
s'egli all'ora avea in mente e in cuore la vergine: peroché si era
, e prima che io me la ponga in seno la bascio, e tratta la
, che io cre malamente in nell'orecchio di quel buon papa, che
venne il conte di samo con un uficiuolo in mano ed una collanella al collo.
. lancéllotti, 4-362: [stanno] in particolare, piegate ambe le ginocchia,
e serve co'lor offiziuoli di preghiere in volgare. percoto, 418: sul tavolo
fido', che, cullando l'anima in un vago sentimentalismo sensuale, fecero quel
ufficiosaménte (officiosamente), avv. in forma, in veste ufficiosa.
officiosamente), avv. in forma, in veste ufficiosa. l.
officiosamente eterne grazie referire, essendo prima in quella terra trovato l'uso e rartificio de
poiché non ha mai pretermesso occasione alcuna in ragionare officiosamente di me con chi mi
riferirmene merito, altroché rallegrarsiconoscendo che chi vedeva in me quella osservanza e officiosità, mi
il proprio commercio. 4. in senso concreto. atto o espressione di deferenza
suocera lettera di condoglianza, non volendo trascurare in ve- run modo una ufficiosità di dovere
, 361: fummo... disarmati in maniera officiosa sotto colore che di quelle
troppo giustificata indignazione, di esprimere, in un ordine per così dire platonico, il
sollecito, soccorrevole, disponibile. -anche in posizione pred. e con valore avverb
temperato, officioso, che di essere portato in voce de'fabulatori. machiavelli, 1-vi-291
affeczionato con gli amici, io durerei fatica in pregarvi. varchi, 18-1-145: ippolito
servente persona. paruta, i-25: in ogni tempo s'avevano dimostrati molto offiziosi,
. girolamo sommo, lii-10-71: acquistò in questi carichi nome di persona molto integra
rigido e formale negli atteggiamenti. -anche in posizione pred. e con valore avverb
casti, ii-2-43: mira colui che ripiegato in su / ha il picciol naso,
cavalca, ii-91: si divide lo mendacio in tre specie, cioè, mendacio nocivo
e non si suole adoperare se non in cose di gran peso. 6
chi c'è nel palco numero tre, in seconda fila? » domandò la dea
mangiare e al bere o anche, in senso generico, al fruire di determinati
senza spendere, ed hanno maggiore appetito in casa d'altri, che quando sono in
in casa d'altri, che quando sono in casa propria. bresciani, 6-viii-50:
offerto dagli altri avventori (una consumazione in un locale pubblico); goduto senza
idem, 1-199: risucchiato, un giovanotto in soprammaniche varca... la soglia
. alla provocazione, i clienti entrano in allegria. anticipato guiderdone, gli viene mesciuta
ad ufo di cui la sua sordidezza va in cerca. 2. senza lavorare
incarognito. 3. senza dover in qualche modo ripagare, ricambiare, compensare
qui non son venuto », / e in così dir cavò fuor le pistole.
barca, s'affila dietro le paranze in cala e quando la rete è prossima ad
, stesi nella sabbia dalle armi giunte in etiopia attraverso la manica: codesta manica
a fronte di spiegazioni più fantasiose date in passato (si veda quella riportata qui sotto
vuol dire 'senza spesa', e serve in ogni occasione ». ufo2,
. invar. qualunque oggetto volante osservabile in cielo e non identificabile, che si ipotizza
identificati, cioè quegli oggetti misteriosi che in italiano si chiamano 'dischi volanti'.
religione e i fenomeni ufo hanno molto in comune ». non si tratta di un
lingua appartenente al gruppo semitico nordoccidentale, in cui sono redatti i più importanti testi
sono redatti i più importanti testi letterari in scrittura cuneiforme rinvenuti a ugarit.
velocità di uscita di un fluido, in modo da sfruttarne l'energia cinetica e
parte terminale dei motori a reazione, in cui la pressione esercitata sul gas si
la pressione esercitata sul gas si trasforma in energia di movimento. -ugello convergente divergente-
biringuccio, 2-52: metteno il lor vento in una canna quasi appresso il fondo della
. -gie). ombra fitta, in partic. prodotta da un folto fogliame di
messer panza frescobaldi a uccellare agli sparvieri in su la forza del sole, riscontrò un
. pascoli, 1317: così, bella in vista, / sorgea la siepe,
pascoli, 1-670: noi qua si vive in una grande uggia. non vedo nessuno
e repulsa nei confronti di qualcosa (in partic. nelle locuz. avere,
locuz. avere, prendere, venire in uggia, avere tuggia, ecc.)
/ e gli altri vizi tutti v'hanno in ugge. manzoni, pr. sp
gli si raffigurò a poco a poco in sua moglie. ojetti, ii-185: le
false lagrime. e non ho io stesso in uggia questa luce? calvino, 102
ispirata a buoni sentimenti, venne loro in uggia. -antipatia, avversione o
villania che gli faresti, ti metteria in uggia di tutti quelli che ti avevano in
in uggia di tutti quelli che ti avevano in fantasia. b. corsini, 19-93
pungeva un po'i ricchi, lo pigliarono in uggia; ma la povera gente gli
, 56: gli austriaci ora erano in uggia a tutti. de roberto, 159
simili pensate, il viceré venne però in uggia a tutto il mondo.
di dolenzia, d'irritazione e, in partic., di pienezza e pesantezza
petrocchi [s. v.]: in senso fisico. 'ho dell'uggia al
'ho dell'uggia al ventre. sento uggia in un dente'. bacchetti, ii-329:
sempre curvo sulla scrivania con la penna in bocca, come fanno con gli ossi i
? pratesi, 1-81: il vedersi vinto in un'impresa che lui e i suoi
dai responsabili, era feroce e tremendo, in taluni effetti; ma assai più illuminato
autorità che ella [carica] ritiene in virtù del suo primo stabilimento, per la
ha diritto sopra tutto il regno, onde in un certo modo fa uggia alla stessa
), che poggia sulla locuz. in odio habere, esse o in odium venire
locuz. in odio habere, esse o in odium venire, pare più plau
. uggiolaménto, sm. uggiolio, in partic. di un cane. tommaseo
, agg. che guai- sce in modo lamentoso (un cane).
ci stava o ci torsversataggine rionale, in una uggiolante tristezza becera che dovrebbe trovar
, intr. { uggiolo). guaire in modo lamentoso (un cane).
. 3. rumoreggiare a lungo in modo cupo e indistinto (un fenomeno
e. cecchi, 3-41: mi sentivo in corpo... quell'uggiolina di uno
sotto la carezza, il ringhio si mutò in uggiolio. 2. per
uggiolare. uggiosaménte, avv. in modo ripetitivo, noioso, fastidioso,
, iii-80: la uniformità, di giorno in giorno, uggiosamente si accredita. bacchetti
sulla cima d'un poggio che sporge in fuori da un'aspra giogaia di monti.
par molto uggiosa, io finirò il discorso in quest'altra. carducci, ii-7-319:
: neppur neghiamo essere stato per addietro in molti capi di governo la uggiosa persuasione che
il verso di un animale). -anche in posizione pred. e con valore avverb
comportamento, i propri discorsi e, in partic., con l'abitudine alle
avviarono anche loro a incontrarlo, parte in fila, parte in truppa, preceduti da
incontrarlo, parte in fila, parte in truppa, preceduti da don abbondio,
, preceduti da don abbondio, uggioso in mezzo a tanta festa e per il fracasso
ch'egli cospirava per l'italia, ma in un certo modo da rialzarmi l'animo
607: egli era buona persona e confessavasi in buondato e digiunava il sabato..
buonarroti il giovane, 9-108: è in capo all'anno / tra ugioli e barugioli
anni. -per estens.: sempre, in continuazione. boccaccio, ii-3-5: amico
cor sostenne / per te gran parte in sé del tuo martire. documenti commerciali
strumento d'acciaio, spezie di scarpello in punta schiacciato, a simiglianza dello scarpellopiano,
, che è d'acciaio, terminato in una punta schiacciata, e più stretto dello
e rimane ^ ugnolo'. -collocato in un solo strato (tavole di legno)
di mazis per uno collo ugnolo, in tute spexe el museto da marina bastaxi,
bastaxi, gambelieri et tutte spexe innovade in le spezie et merze et ogni altra cossa
fasciculo di medicina volgar., 46: in ne del palato vedrai la ugola
de la lingua è il palato, e in esso il gusto, e 'l suo
, 431: un che ha scritto novelle in cui si sente / dell'infame aretin
tempo. -far venire l'acqua in sull'ugola-, far venire l'acquolina
sull'ugola-, far venire l'acquolina in bocca a qualcuno. -per estens.:
(prestami / fede) da appiccarsi in uno intonaco. / -voi mi fate venir
/ -voi mi fate venir l'acqua in sull'ugola. -toccare l'ugola:
fame o la sete (per lo più in espressioni negative). l.
, con passaggio da -v-a -g- (come in pargolo e sego) favorito dell'accostamento
allo spirito della riforma protestante quale, in partic., fu espresso dagli ugonotti
, civile e politico di ispirazione calvinista sorto in rancia tra il xvi e il xvii
politico avversò il nascente assolutismo monarchico in nome delle antiche libertà feudali e comunali.
, 2-125: bisogna credere, che siano in qualche numero gli eretici 'calvinisti'in questa
siano in qualche numero gli eretici 'calvinisti'in questa città, che s'intitolano 'ugonotti',
, ricca e probabilmente ugonotta come lo sono in gran parte i borghesi di quella città
fosse un ideale pros espresse in valuta diversa, della parità.
; ma tutti i loro progressi urtano sempre in fatti che sono appresi intuitivamente e storicamente
predicato... non muta in nulla il modo tradizionale di conce
giallo -romano che si manifesta in mezzo all'ordine feudale e zione
fra due figure geometriche sovrapponibili. - in partic. uguaglianza diretta: quella relativa
il maggior sviluppo e forti implicazioni politiche in età moderna soprattutto in forza dell'egualitarismo
forti implicazioni politiche in età moderna soprattutto in forza dell'egualitarismo cristiano, e che
senso concreto: condizione, ambito socio-politico in cui tale principio trova attuazione; ciascuna
principio trova attuazione; ciascuna delle forme in cui si configura. -in partic.
nulla uguaglianza il mondo aspira, / in mano, in fronte e a'piè de'
il mondo aspira, / in mano, in fronte e a'piè de're s'
impeto sempre a straordinarie imprese, furono in te vizi splendidi e pregi insidiosi. u
di libertà e d'eguaglianza, bisogna cercarlo in qualcosa di superiore, nell'umanità.
formula famosa, la quale poi si mise in fronte a tutti i governi repubblicani:
amanti. i-6-100: che fé incorrotta in lui! che fino acume / d'intendimento
animo con cui le torpediniere furono messe in pronto. - imparzialità di
, questa fredda uguaglianza del sentimento che in tutti i cuori e vanissimo, non è
regolarità dello stile, coerenza di esposizione in un'opera letteraria; coerenza di forma
da cui viene l'anima ai passo in passo guidato. tommaseo, iii-28-117:
il materiale eruditamente raccolto e criticamente scelto in eguaglianza di narrazione. -
ii-173: non v'era più niente in lui dell'antico se non qualche asmatica ansia
. pitti, 2-5: quello stato, in pochi anni, calpestando con la forza
. pareggio delle entrate e delle uscite in un bilancio, in una contrattazione; esattezza
e delle uscite in un bilancio, in una contrattazione; esattezza del cambio di
uguaglianza. p neri, 1-vi-33: in quelle d'argento si vede il marco
d'argento si vede il marco prezzato in molta uguaglianza, tanto nel piede del progetto
della vegliante grida di milano, ma in quelle d'oro s'incontrano maggiori variazioni.
i-115: per la quale inaccessibile sapienza in questi celestiali circuii fu la luce egualmente
di foco, / e di terra in suo loco. ché per formarlo bene /
/ che ha lor discordanza / ritorni in iguaglianza, / ché ciascun è contrario /
e aria, fino che questi stannosi in tal eguaglianza e pace che ciascheduno tiene
meno storte; et uguagliandovi sopra in modo la nave che, sparsa d'
da ponte, 1-i-121: dalla francia passando in italia il famoso attila re degl'unni
. rendere più persone simili fra loro, in partic. nell'aspetto esteriore.
su cui si appoggiavano come su bastoni, in un atteggiamento di riposo vigile sul lavoro
, 27-75: al quale [rodomonte] in esser forte e coraggioso / alcuno antico
tenarie foci. alvaro, 7-185: in questi sciami di ragazzi si può notare
): la condotta abituale, anche in piena pace, delle truppe alloggiate ne'paesi
4. raggiungere qualcuno, divenirgli pari in forza, in valore, in bellezza
raggiungere qualcuno, divenirgli pari in forza, in valore, in bellezza, in capacità
pari in forza, in valore, in bellezza, in capacità, in una caratteristica
, in valore, in bellezza, in capacità, in una caratteristica fisica,
valore, in bellezza, in capacità, in una caratteristica fisica, ecc.;
nemici. bellori, iii-85: or in questo quadro si può dire senza dubbio,
e voglio / veder, s'oggi in cantar t'uguaglio o supero. botta,
buon gusto nelle lettere chiunque fosse allora più in voce d'uomini in quell'età.
fosse allora più in voce d'uomini in quell'età. michelstaeater, 426: li
adunque a prestarglisi con quella cortesia che in lei eguaglia la dottrina elegantissima. d'annunzio
liquido stel che si rinnova / frangendosi in tal suono cui nessuna / voce eguaglia
tal suono cui nessuna / voce eguaglia in dolcezza. palazzeschi, 7-58: nessuna
figura piana. granali, 8-51: in qualunque triangolo rettangolo abc, il quadrato
, 36: le dieci quantità lineari, in questo passo accennate, insieme considerate,
la somma di clxx passi, e in piedi, quando dovrebbero uguagliare la suddetta
fidare. 7. ricompensare in modo proporzionato un beneficio ricevuto.
qualche onorata fama nel mondo? -rendere in modo adeguato un argomento, un tema
per tutto la medesima, voler collocare in più alto grado e in lume più sfolgorante
voler collocare in più alto grado e in lume più sfolgorante la chiarissima favella nostra
universale quanto vostro. -esprimere in modo consono un sentimento. monti,
gli avanzi di una civiltà montanara, oggi in dabili che ripeterà con diverso accento ma con
equalerà. dovrebbe prendersi la briga di entrare in quel famoso cimitero dominante firenze,
conoscere una civiltà delle lapidi, che in italia non ha l'eguale: la
altra [torre] non lontana dalla prima in via cava- liera su l'angolo della
da altri nell'esercizio di una virtù, in una qualità, ecc. d
d. bartoli, 40-ii-19: solenne in gran maniera fu il trasportare, che
casa alla barca le due arche, in cui si chiudevano i corpi de'padri almeida
pregiano dell'onorare i defonti, si vedessero in ciò, non che solo eguagliati,
sono abissi incolmabili; certe volte si è in dubbio che appartengano tutti alla stessa specie
cosa o una persona a un'altra in un determinato ambito, per un certo
manifeste con baldanza eguale alla tua molestia in ascoltarle. foscolo, 1-84: tolta
di tutte queste arie al contatto delracqua in calce. -di pari intensità o
fieno equali? / ch'io son in festa e tengo il viso basso, /
, frizzò, s'inumidì, si raccolse in un freddo e pesante nodo, in
in un freddo e pesante nodo, in tutto eguale allo spasimo del ragazzo oppresso
che s'innesta, fermisi il conio in tal maniera, che dall'ima e l'
l'atrio verremo alla rotonda, la quale in otto nicchioni eguali partiranno otto pilastri.
ad oro, / parte ignudo, e in candor al fatte eguale?
parti tutte si confanno / alle predette, in proporzione eguale, / di costei ch'
, posto alla medesima distanza. -anche in posizione pred. e con valore avveri)
e pargoletti denti. tanaglia, 1-222: in tanto ordin le piante [aveva]
nello andar crescendo tanto unite, / che in un giorno tutte parien nate. davila
-che procede con moto appaiato. -anche in posizione pred. e con valore avveri
, un'andatura). - anche in posizione pred. e con valore avveri)
dell'esercito romano. -che trascorre in modo monotono e ripetitivo, senza novità
quasi torpida, misurata dalla regola immutabile, in quel vecchio monastero della regina sancia che
fianco / gli erano sempre, ovunque in guerra ei fosse, / d'arme gravando
cessino una volta / le fraterne contese. in sì bel giorno, / d'amor
boccaccio, iii-6-30: costui ornò il padre in guisa tale / che d'ornamento a
. d. bartoli, 19-127: entrammo in goa contentissimi, poiché vi trovammo il
goldoni, vii-322: madama, che in bontà non ha l'eguale, / da
tempo negli atteggiamenti, nei comportamenti (in partic. nell'espressione ugualea se stesso)
di essere rimasta eguale a se stessa in quella strada dove tutti prendevano l'aria
, o ambirono la deità, o pretesero in fatti d'es- ser quasi eguali a
di dio, iguali al suo adre in sustanzia e una medesima sustanzia è quella del
dire che rovinerebbe e rifarebbe il tempio in tre dì. -che è amico,
di geronimo, e già del fanciullo in ogni famigliare ragione accostumato. ariosto,
fra tutti li mie'uguali / sempre avuto in rispetto e sempre amato, / ch'
-sostant panigarola, 1-77: gran tentazione in animi superbi il vedersi un uguale fatto
. cino, iii-9-5: eo son in ciascun tempo ugual d'amare / quella
al carico? — che è in grado di contrastare alla pari l'avversario
grado di contrastare alla pari l'avversario in una guerra o in una battaglia.
pari l'avversario in una guerra o in una battaglia. giamboni 7-37: nella
annibaie iguali essere non poterò, tanti consoli in ogni parte, tanti dogi, e
equo, giusto, imparziale. -anche in posizione pred. e con valore avverb
benefico amore. -comminato o distribuito in modo equanime e imparziale; che ha
noti bene, / come si espone in la civil scola, / iustizia è detta
, 44-10: e bene e mal mettea in una bilanza, / e tutto là
, impassibile, sereno (l'animo, in partic. nell'espressione con uguale animo
chiamò al signore iddio; però che erano in pericolo della morte. livio volgar.
rende quieto e pien di riposo, in tutto eguale e ben misurato, e da
quali fate la professione della milizia, abbiate in luogo aperto ed uguale a combattere con
mare o di un lago). -anche in un contesto figur. dante,
relazione di uguaglianza. -in partic., in geometria: perfettamente sovrapponibile, congruente.
diamine ». -per uguale-, in maniera equa, imparziale. bibbia volgar
/ d'uom basso e vii che in alto stato sale'; mentre si dice comunemente
/ d'uom basso e vii che in alto stato sale; e mi suona più
once l'uno e che vada largo in allume, imperò che sendo grossi i parucelli
che sendo grossi i parucelli e stretti in allume, non viene mai ugualito.
/ deh come mi sta ben, in veritade, / per che con gli occhi
e venial peccato / cogli altri quattro sensi in egualtade. bibbia volgar.,
termometri] è abile a far apparire in essi grandissime disorbitan- ze ed alterare la
, 1-vii-212: da una ugualità di cittadini in una disag- guaglianza grandissima quella città condussono
di artifici stilistici, di modi espressivi in un'opera letteraria; eleganza dello stile
principal parte della pittura, si divide in due, per cui ella in tutti i
si divide in due, per cui ella in tutti i corpi fa risplendere il disegno
una parte non eccede l'altra né in più e di qui elle vengono ad esser
noi usata come misura, si divide in tre: un terzo della qual è dalla
, di un territorio. - anche in contesti figur. zanobi da strata [
e sempiterne; e le valli riempiere in la egualità della terra, acciò che israel
equalità di colpa o di merito debba essere in un luogo deputata. = voce
del senso egualitario gallo-romano che si manifesta in mezzo all'ordine feudale e lentamente lo
degli scheletri anonimi, come pronti, in una disseccata uguaglianza, a un giudizio finale
. quarantotti gambini, 10-141: di tanto in tanto si coglie anche il balenio di
proprietà, condi zioni, in partic. in ambito sociale, civile.
zioni, in partic. in ambito sociale, civile. b
. (superi, ugualissimaménte). in uguale misura, in pari grado, allo
ugualissimaménte). in uguale misura, in pari grado, allo stesso modo
divina disposizione, non avea sparta quella bestialitade in tutti gli uomini igualmente. dante,
dialogo sulla popolare egualmente, ma diviso in due. dossi, 38: « il
: crasso si era convinto che il tempo in cui viveva, novello saturno, era
, della propria prole; e che in quella confusione orrenda in cui eroismo e viltà
; e che in quella confusione orrenda in cui eroismo e viltà portavano egualmente alla
. 2. nel contempo, in pari tempo, insieme; contemporaneamente,
insieme; contemporaneamente, unitamente (anche in unione con tutto). ugurgieri,
e molte altre. 3. in parti uguali, equamente; secondo criteri di
equalmente. a. f. doni, in: bisogna che tu scompartisca la robba
della terra] diviso egualmente fra tutti. in tal guisa, con grandissimo ed universale
e sbarret- tate, come si fa in italia, ma procedendo naturalmente si salutano
ugualità fra loro. 4. in modo proporzionato, regolare, simmetrico; armonico
. e region. durante l'anno in corso; quest'anno. - per estens
, i-4: di grazia non parlate in questo loco / quanto vaglia il frumento:
. d'annunzio, iii-1-850: non in terra di puglia andrà uguanno. pafiini,
altra caccia. -nell'espressione ridondante uguanno in quest'anno. lettera senese, v-203-162
noi a loro daremo el malano unguanno in chesto anno, se dio piace.
ancoi. -sm. l'anno in corso. sacchetti, 199-67: per
per certo egli è mia sventura che quasi in tutto uguanno non sono uscito più a
ci ristoreremo. 2. in espressioni negative: mai. sacchetti,
era un presente ugulato da un federalastro in orbace, era un diploma di morte
ditemi di grazia madonna siete voi mai stata in napoli? -e non mi ricordate cotesto
16-64: alto sospir, che duolo strinse in « uhi! », / mise
r. sacchetti, 1-438: placido in mezz'ora non aveva aperto bocca che
una popolazione di origine turca attualmente stanziata in alcune regioni dell'asia centrale e principalmente
grosso e dell'amazzonia e spesso allevate in cattività. panlessico italiano, 1781:
zar della russia (o, anche, in tempi più recenti, dal presidium del
dell'imperatore alessandro. cattaneo, ii-1-338: in russia l'uca- se del 13 aprile
una religione. almeno fino al giorno in cui sua maestà benedetto i...
), si. invar. dial. in passato, la ruota dei mulini galleggianti
-i). nel mondo islamico, dottore in teologia e diritto, tradizionalmente considerato depositario
secolo fra le truppe polacche e, in tempi più recenti, nell'esercito prussiano
ulani ne'reggimenti austriaci ed ai cosacchi in russia. carducci, iii-19-23: la borghesia
giovani ufficiali degli ulani battevano i piedi in cadenza sul ritmo della mazurka.
può essere accompagnato da svariate determinazioni in relazione alle cause o alle sedi dell'organismo
lesione della mucosa duodenale, più frequente in soggetti maschi e fumatori e caratterizzata da
della mucosa gastrica, che insorge specialmente in pazienti fortemente stressati e può avere carattere
maligne ulcere tetre / le man tremanti, in voce orrenda e fiera / solea chiamar
grande paura assicurandomi ch'ella è degenerata in ulcera. d'annunzio, ii-49:
: l'ulcera aveva preso a suppurare in segreto: lenta, torpida, immedicabile.
leso da una o più ulcere, degenerare in ulcera. - anche sostant.
de la lingua è il palato e in esso il gusto e 'l suo talor ulcerarsi
serapione volgar. [crusca]: in veritade, che la vertude delle canterelle
: cocendosi questi fiori [ai rosmarino] in acqua pio- veggi an a e con
compenso per le tante altre volte, in cui sete costretti a ficcare il naso negli
piaghe (una malattia); degenerato in ulcera (una lesione). crescenzi
. bentivoglio, 4-13io: come il cancro in un membro dei- corpo umano va consumando
di formazione di un'ulcera o, in senso generico, di una lesione superficiale
. liburnio, 48: gli serrati in istrettura di ceppi, si dimenticano le ferite
[antimonio] per medicina di cerusia in medicare posteme o incurabili ulceri. a
descritta mancanza di epiglottide era stata morbosa in quest'uomo, per qualche ulcere,
proprie ulceri. gioia, 2-i-202: in tutte le piaghe, nelle ulceri e lesioni
l / epizoozia che tutt'ora serpeggia in lombardia sopra la preziosa specie bovina,
pallavicino, 1-536: non ti rimane in cuore l'ulcere della offesa. carducci
l'ulcere del suo core / ei mette in mostra, come un nastro rosso /
costituzionale britannico, beniamino constant, sommava in queste parole la propria dottrina:.
di un'ulcera gastrica o duodenale (in partic. una sostanza, un farmaco,
è cattiva, e si muta facimente in impetigione e in lepra. d. bartoli
e si muta facimente in impetigione e in lepra. d. bartoli, 15-2-50:
. stampa periodica milanese, i-497: siccome in alcun individui esiste prima del processo ulceroso
eretismo alle parti affette, si mettono in pratica i bagni e gargarismi emollienti.
conformò il volto della fanciulla ulceroso, in difesa della giurata verginità. segneri, ii-116
canigiani, 1-51: e chi di sé in sé la 'ngiuria ulciscie / co'sopraddetti
ant. pianta simile al rosmarino, conosciuta in età romana. landino [plinio
nel fondo di queste, di grado in grado, mettono sterpi simili al ramerino e
fenomeno teppistico di cui si resero responsabili in unione sovietica gli uligani. -per estens
teppismo e parassitismo e liquidano la faccenda in un batter d'occhio con dei provvedimenti
sm. nome con cui erano indicati in unione sovietica giovani che creavano disordini o
/ appar la terra, e le sementi in poco / volger di soli a fin
: le terre più uliginose sono mutate in risaie. linati, 10-28: l'apparizione
, 2-161: quelli che sono nel mondo in sì fatto stato, ulimire dènno e
sonante saettar, che inerme / tacer de'in te, se a fraudator sei servo
troiana, parte del quale, ridotto in una azzione seperata, perbene ad ulisse,
camente volò di là dal mare oceano, in buona, in gran parte, in
là dal mare oceano, in buona, in gran parte, in uanto fu
, in buona, in gran parte, in uanto fu uomo, a dirla
gli affaticava, desìo / d'errare in sempre più grande / spazio, di compiere
verso nuove esperienze, per i viaggi in paesi lontani; il condurre una vita avventurosa
e, lasciata, senza un soldo in tasca, la solatia romagna e l'italia
12-44: nel germano pulissimo più che in nessun altro europeo si perpetua, ma ancora
hanno presentato una mozione alternativa, « in questo clima sarebbe sembrata solo una contrapposizione
la repubblica [19-iv-1997], 18: in questa oasi di tranquillo benessere, dovendo
agg. ant. alcuno, nessuno (in espressioni negative). niccolò del rosso
5-1-162: il primo osso dalla scapula in giù si chiama umero, degli altri due
giù si chiama umero, degli altri due in coppia che succedono, il più grosso
aglio e l'ul- ico, specialmente in terra bianca soccavata senza letame. andino
e manco sa ancora d'aglio in bocca. = voce dotta,
stato detto, fatto, pensato o accertato in precedenza. salvini, 39-vi-108
che assicura d'essersene servito con profitto in molte occasioni. leopardi, iii-409: ho
di ulteriori avanzamenti se continuassi a vivere in recanati mia patria. carducci, ii-9-67
nella partizione amministrativa dei domini romani, in contrapposizione a citeriore; successivamente venne impiegato
viii-2-47: essendo egli questore, ed essendogli in provincia venuta la spagna ulteriore, ed
venuta la spagna ulteriore, ed essendo pervenuto in gades, e quivi nel tempio d'
seco si dolse, dicendo alessandro già in quella età nella quale esso era, avere
acilio glabrione, costui fatto pretore ebbe in sorte per sua provincia spagna ulteriore. livio
, 2-202: la grecia ulteriore era in grande guerra per quel tempo e temeva
nardi, 426: queste cose si fecero in detto anno nella spagna citeriore e nella
o donne, non è, che in un'antica / città della calabria ulteriore.
s. v.]: 'ulteriormente': in oltre, di più. d'annunzio,
di territorio a est della linea americana in istria, i cui limiti saranno ulteriormente fissati
? 2. più tardi, in un secondo tempo, successivamente. leopardi
bergantini attesta il signif. n. 1 in fagiuoli e vallisneri. ultimaménte
(ant. utimaménte), avv. in un periodo di tempo appena trascorso e
ortis tre edizioni: la più antica in due tometti fu impressa in bologna;
la più antica in due tometti fu impressa in bologna; l'altra ultimamente a torino
l'altra ultimamente a torino; la terza in un solo volume non ha data di
leopardi, iii-589: ti scrissi ultimamente in risposta a una cara tua e di paolina
francesco, mentre visse, sempre lesse ordinariamente in bologna, dove si crede che ultimamente
, li distrusse e tranquillò il mare in quaranta giorni. d'annunzio, i-306:
un ragionamento. ottimo, 1-575: in questo ultimo capitolo del libro primo, ultimando
innumerevoli, l'essere si può ultimare in tutti questi ma egli è sempre uno,
detto è. rinaldeschi, 1-31: in prima si dè vedere quelle cose che sono
vista de esso cavo se largassemo um poco in mar. = deriv. da ultimato1
?... dicesi oggi anche in senso morale: 'limite estremo'a cui si
o quella irregolarità, o di mettersi in regola pecuniariamente, al più presto subito
di ultimato: 'una richiesta ultimativa', 'nota in forma ultimativa'. dal 1938 almeno.
la dieta imperiale a ratisbona anco questa restò in questi tempi ultimata. 2
forza o di rompere le trattative nel caso in cui le richieste non siano accolte entro
accettato (pare), di porre in capo lista il nome del graf per la
per pensarci sopra; egli si trovava in cospetto di un ultimatum. =
1, 17, che l'attesta in magalotti. ultimazióne, sf.
più espressivi, è l'ultimazione venuta in quest'affare. gozzano, 1-1310: come
periodo di tempo (un elemento cronologico in cui il periodo stesso è suddiviso);
di veder voltaire ne'suoi ultimi giorni in parigi applaudito, seguitato, acclamato, e
b. pulci, lxxxviii-ii-350: vedi quanto in te si riconfida / nostra speranza in
in te si riconfida / nostra speranza in così basso loco, / dove l'ultimo
dell'esistenza umana, alla vecchiaia (in partic. nell'espressione ultima età,
tempo che regnava alessandro macedonico; morì in ultima vecchiezza. -in espressioni indicanti
nell'ultimo di sua vita fissò gli occhi in un ritratto di lei stessa, quando
/ di paradiso, e l'una in quelli aspetti / che tu vedrai a l'
. '-immediatamente precedente al momento in cui si paria o scrive. -in
da poco tempo a questa parte, in tempi recenti. bandello, 4-8 (
innamorato, sapeva chiaramente che uno altro in questo ultimo insieme con cui la
fare, ed era negli ultimi tempi impiegato in certa impresa di hotels d'un amico
-ultimo scorso: nel linguaggio commerciale, in notiziari e comunicati per indicare il giorno
dell'esistenza terrena; compiuto, espresso in punto di morte. niccolò del rosso
/ ch'accolga 'l mio spirto ultimo in pace. segneri, ii-94: non poteva
segni, 169: il re di francia in quel tempo, non essendo ancora venuto
, senza mettere altrimenti il suo nome in questa guerra, mandò piero strozzi alla mirandola
ultimissimi indirizzi del pensiero e dell'arte in generale. -sf. la lettera
due mie che ti scrissi dopo quell'ultima in cui ti promettevo di scriverti mensilmente.
recentissima relativa a un certo avvenimento, in partic. giunta alla redazione del giornale al
nell'ultimo di questi conviti di marzo in su il tapeto. ammirato,
terra dalle genti del conte di virtù in toscana. batacchi, i-54: mi è
discorso, a un'opera letteraria divisa in parti anche fisicamente distinte (o che
distinte (o che può essere criticamente scissa in sezioni relativamente autonome). - anche
dante, conv., iv-xxx-i: in questo trentesimo e ultimo capitolo, de
alla nostra città e a noi, cioè in nostra par- ticularità propia. leonardo,
9. che viene dopo tutti gli altri in una successione, in un'elencazione;
tutti gli altri in una successione, in un'elencazione; che procede in fondo a
, in un'elencazione; che procede in fondo a un gruppo, a una
fila; che arriva più tardi degli altri in un luogo (una persona).
ultimi de etade, cum fanti cento in loro compagnia a sue spese in la citade
fanti cento in loro compagnia a sue spese in la citade di padoa. l.
. -traendo una logica conclusione; insomma, in ded. bartoli, 2-4-163: ma
subisce un'azione, che è coinvolto in una determinata situazione dopo tutti gli altri
determinata situazione dopo tutti gli altri (in assoluto o rispetto alla circostanza, al periodo
circostanza, al periodo di tempo preso in esame). - anche sostant.
quello che è stato detto o scritto in precedenza; appena indicato, menzionato,
si vantava anni sono d'aver mandato in 'merica'una sua figlia mggiore col passaporto
tempo del regno di gioacchino avrebbe pareggiato in atrocità e mala fama i più miseri
: udii, dico, essere stato fatto in roma da alcune donne di ultima condizione
della margherita, 198: s'intende in esso [popolo] tutta la nazione,
classe, che riporta i risultati peggiori in ambito scolastico. silone, 5-95:
meno importante, meno capace o meritevole in un determinato ambito. p petrocchi
dante, infi, 29-52: noi discendemmo in su l'ultima riva / del lungo
. è nell'ultima parte della lombardia in verso levante. bembo, 10-ix-
per secoli. -che si trova in una posizione fisicamente posteriore; che si
percorso successivamente a tutto il resto procedendo in una determinata direzione. dante,
, il tuo alto disio / s'adempierà in su l'ultima spera, / ove
barbe,... si spartisce poi in più parti. leopardi, 874: ogni
massima intensità; che è o appare in misura straordinariamente grande, in proporzioni eccezionali
o appare in misura straordinariamente grande, in proporzioni eccezionali; estremo, sommo,
eccezionali; estremo, sommo, massimo in una scala di valori (una qualità,
erano dell'ultima turgidezza, e il sangue in essi non poteva avere maggiore celerità.
, i-229: né l'entrare loro in pisa, benché molesto agli altri, essere
vera. montale, 1-14: vedi, in questi silenzi in cui le cose /
, 1-14: vedi, in questi silenzi in cui le cose / s'abbandonano e
. -all'ultimo, da ultimo, in ultimo, nell'ultimo, in sull'ultimo-
ultimo, in ultimo, nell'ultimo, in sull'ultimo-. infine, al termine
, i-197: mutato l'abito, sedè in ultimo dove si coniungea due vie che
34: ma, per venire in ultimo allo effetto, / brandimarte io
straordinaria giurisdizione. carducci, iii-6-54: in ultimo scrisse istanze in versi alla signoria
, iii-6-54: in ultimo scrisse istanze in versi alla signoria per essere nominato approvatore de'
potuto boine, ii-19: forse che in ultimo il torto era suo, ne conveniva
all'ultimo, agli ultimi: trovarsi in una situazione di scarsità, di penuria
per tutto. -in ultima istanza: in conclusione, in definitiva. -le ultime
-in ultima istanza: in conclusione, in definitiva. -le ultime parole famose:
68. -ultima salute. dio, in quanto supremo termine di salvezza e somma
n. 6. -ultimo prezzo-, in una trattativa, prezzo al di sotto
tumulti nelle chiese ed altri uochi venerabili in pena dell'ultimo suplicio. f. soranzo
avendo gli ateniesi fatto divieto d'entrare in atene ai cittadini di megara e decretato
ùltimo2, aw. ant. infine; in conclusione.
ecc.; vendicatore. - anche in una sineddoche. niccolò da correggio
. tasso, 14-605: tutta è conversa in lui la turba ul- trice, /
certa o non felice / saetta o non in lui sfogato sdegno. conti, 98
. conti, 98: oh possa in breve qualche ninfa ultrice 7 far ripiom-
veraci, / vibri sue fiamme ultrici e in questo punto / m'incenerisca. varano
/ m'incenerisca. varano, 1-364: in questa guisa / di giove ultor to
penna. carducci, iii-2-369: posate in grembo de l'ultrice istoria: / qui
istoria: / qui ogni cosa ruina in servitude; / qui de'felici è tutto
ed ultoria m'era bell'e germinata in capo. = voce dotta, lat
ultra1, agg. stor. in francia, nell'età della restaurazione,
fazione politica estremista. -in partic.: in francia, nel corso della guerra di
camera dei deputati di francia], in tutta questa parte della sala, sono
7-168: 'ultra'. nomi diversi dati in francia e in germania ai cattolici,
'ultra'. nomi diversi dati in francia e in germania ai cattolici, favorevoli a una
rispettivi paesi, ciò che significa poi in gran parte che lottavano per accrescere la
di là di un limite stabilito, raggiunto in precedenza. boccaccio, vii-113: saturno
di narratione. -ultra modo: in misura notevolissima, straordinariamente, moltissimo.
i santi suoi, che ce le serberanno in eterno, e ultra. -più
sempre d'una voglia / è stato mieco in fati ad aiutarme. / costui plui
nella partizione amministrativa dei domini romani, in contrapposizione a cifra; successivamente venne usato
, lii-15-301: tutto il regno è diviso in dodici provincie, che sono terra di
squadra sportiva, per lo più inquadrato in un'associazione di tifo organizzato.
. ultraclericale, agg. che sostiene in modo acceso e intransigente le posizioni ideologiche
, ne sia prova il fatto che in bologna si è stabilito un giornale clericale;
tendenza. f. cesaretto [in g. salvemini, 1-32]:
e. lecchi, 2-180: in questa mobilità e rotazione, sembra che
lasciata catamente accentuati del decadentismo poetico. in secco dall'evo medio, fino alle chiese
di sole mutavano un prato o un filare in un mi democratici. - anche
i dogmi, i dettami della chiesa cattolica in modure emergenze de'tempi si confaceva,
piovene, 13-87: si sentiva ora quasi in 'trance', portato dalla disperazione iniziale ad
disperazione iniziale ad uno stato ultrafelice, in cui i motivi di disperazione restavano,
13-88: l'ultrafelicità pareva pronta a sbucare in malessere, forse lo stava già facendo
. filtrazione effettuata mediante ultrafiltri, impiegata in partic. per la separazione delle sospensioni
sistema di relazioni della nostra persona sia in senso fisico sia in senso che dirò
della nostra persona sia in senso fisico sia in senso che dirò simbolico e ultrafisico.
non mancano. un desiderio ultragentile esprime in rima il poeta annichini: 'io vorrei
, la sua concezione ultraidealistica si converta in una sorta di materialismo, in forza
converta in una sorta di materialismo, in forza della legge della conversione dei contrari,
agg. che viene prodotto e distribuito in modo autonomo, rispetto all'organizzazione delle
partecipato [l'on. pivetti] in una chiesa di roma al rosario di 'riparazione'
). marinetti, 5-32: in un salotto ultraintellettuale di mosca vidi apparire
. sm. aeron. piccolo aeroplano, in partic. monoposto, di peso non
. bacchelli, 1-i-477: stava in relazioni strette e continue col duca di
fazione degli ultralegittimi e dei reazionari arrabbiati in italia. = comp. dal
ed economica del liberalismo o ne interpreta in modo intransigente i princìpi. -anche sostant
pigrizia intellettuale dei rivoluzionari liberali italiani o in altre quistioni secondarie, ma nel fatto essenziale
), agg. che si ispira in modo pedissequo e pedante alle teorie letterarie
obiettivo fotografico, per fotografare i preparati in osservazione. = comp. dal
ultramicròmetro, sm. tecn. micrometro in grado di misurare spostamenti meccanici piccolissimi,
figlio del più ricco / doveva, in paese, essere il più quotato ed il
o risponde ai più moderni criteri, in partic. della scienza e della tecnica.
ultramoderni. calvino, 5-52: amerigo aveva in mente solo immagini vaghe: istituti di
più recentemente. l. mazzucchetti [in p. albonetti, 154]: s'
, diffusa fin dalla fine del medioevo in germania e in francia, che mirava
dalla fine del medioevo in germania e in francia, che mirava a difendere i diritti
si trovano al di là dei monti, in partic. esterni alla cerchia delle alpi
. 3. pubblicato o stampato in francia. ghislanzoni, 11-135: il
che ha forma molto schiacciata. - in partic.: che ha la cassa dello
. caso particolare di ultraprodotto che, in analisi matematica, trova applicazione nella teoria
trova applicazione nella teoria dei modelli e in quella della probabilità = comp
... l'uomo che, in virtù dei suoi beni, superasse tutti nel
5000 fotogrammi al secondo; è impiegato in cinematografia scientifica, didattica o sportiva.
anche menelich è arrivato ad ascianghi non veggo in ciò ragione di timori. nulla mi
. acceso sostenitore del potere monarchico, in partic. in francia, durante la
del potere monarchico, in partic. in francia, durante la restaurazione. -
, iii-27-81: lo stesso resi vide in balia di una fazione, soverchiato e comandato
erano ultrarealistici, perché ottenevano di mettere in moto le energia politiche necessarie ai fini
ultrareazionàrio, agg. accentuatamente reazionario in politica. - anche sostant. bacchetti
frangaise'. 2. accentuatamente tradizionalista in ambito culturale o nel costume.
innovatori per modo di dire, perché in effetto, come si è notato, sono
improntato a rigide linea politica spiccatamente riformista, in partic. sen = comp. dal
luto essere per una volta sola in vita sua ultrariformista, ad aver fatto
mia vita... è l'avere in mamà una persona ultrarigorista. = comp
cassola, 2-292: fin dal tempo in cui faceva l'ultrarivoluzio- nario, era
confidente della questura. -che esprime in modo molto accentuato l'adesione a ideali
, gli atteggiamenti). kuliscioff [in f. turati, cxlix-i-387]: sorrido
, che rispetto alla mente nostra si chiude in una potenzialità.. ora quel qualche
romanticismo. cameroni, 1-113: in qual modo, spiegare nell'hennique l'incredibile
questi ultimi [raggi] si estendono in massima parte oltre il color rosso, nello
ultra-rossi che spaventano, come hanno fatto in francia, senza conchiudere. = comp
lo più di calcio, che, inserito in un gruppo organizzato, manifesta l'eccessivo
più pericolosi, che dall'europa calano in liguria. = adattamento del fr.
così questi neocristiani: « dove trovare in costoro il sincero sentimento del cristianesimo che
da qualche cosa d'insito alla vita stessa in un mondo ultra sensibile? » b
o l'altro dei poeti della scuola, in questa o quella poesia, si sia
probabilità d'una favorevole vicenda giudiziaria in cassazio plicazione terapeutica degli ultrasuoni
. g. amendola [in « leonardo », iv (1906)
applicata per i reati commessi quando essa era in vigore. = comp
marinetti, 2-i-843: dalle nostre parole in libertà nasce il nuovo stile italiano sintetico
dell'estremo violetto dello spettro visibile (in partic. nell'espressione raggi ultravioletti)
). lessona, 1511: in fisica raggi ultravioletti diconsi quelli che esistono
fisica raggi ultravioletti diconsi quelli che esistono in ogni luce, e si pongono nello spettro
raggi ultravioletti: lampada che emette raggi in tale campo, di largo impiego nei processi
nei processi fotochimici o per individuare alterazioni in documenti, manoscritti, dipinti, ecc
-sm. campo di tali radiazioni, diviso in ultravioletto vicino, da 400 a 300
tale radiazione eliminandone gli effetti nelle riprese in pieno sole o ad alta quota.
, agg. arald. che segue, in ordine di nascita, il primogenito.
piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-511: 'ultrogènito': in diritto, il figlio nato dopo il
antica e ragguardevole accademia, mi sarebbe in ogni modo riuscito ne, non mi
quasi sempre, quando sia domandato, in aiuto. ma in questo deve ultroneamente e
sia domandato, in aiuto. ma in questo deve ultroneamente e di uffizio agire,
di uffizio agire, perocché gli attentati in questa parte levano o levar possono la
ultroneamente si tolga agli uomini sia un errore in politica, essendoché questa ultronea azione del
essendoché questa ultronea azione del legislatore sente in faccia del popolo il solo potere.
emette ululati (un animale selvaggio, in partic. un lu- pò)
: che urla selvaggiamente, che sbraita in modo indistinto e tumultuoso; che lancia grida
con riferimento ad altri animali selvatici, in partic. ad uccelli notturni.
che 'l lupo indarno giri ed abbia / in fine a starsi all'ovil chiuso innanti
-pronunciare parole, responsi, o previsioni in tono lugubre, salmodiando. aleardi
tr. dire, pronunciare urlando, anche in preda al terrore o alla disperazione (
al terrore o alla disperazione (anche in relazione con una prop. subord.
), agg. proferito, emesso in tono alto, lamentoso. imbriani,
prolungato, caratteristico dei lupi e, in date circostanze, dei cani. -
di belve feroci o di uccelli (in partic. lugubri o notturni).
cavalca, 20-295: levandolo gli algidi in alto non vide né tetto né altro
prima ancora che si aprissero e scoppiassero in ululati a crepapancia. 3.
di un'eruzione, fragore del mare in tempesta. -anche: eco ripetuta di
di treni. moravia, vi-348: in quel momento, dal cielo infuocato, discese
: s'aduna la molle insidia della valanga in alto e romba a valle con un
livorno i lidi! sestini, 307: in lacrimevol stato / io lo lasciai,
, 1-551: una certa corsa disperata, in troika, attraverso una foresta d'abeti
2. fragore della bufera, del mare in tempesta; sibilo cupo del vento.
mare, / e l'aria farsi roggia in un baleno. d'annunzio, 1-861:
: del fangoso / laco vicin la notte in mezzo alle ulve / mi riposi e
, cui appartengono alcune specie impiegate, in estremo oriente, nell'alimentazione umana.
forza o consiglio. zucchelli, 9: in segno perpetuo dell'ulzione divina, quella
caratteristiche o le capacità dell'uomo; in modo connaturato all'indole umana; limitatamente
egli [l'universo] è scritto in lingua matematica, e i caratteri son
, / che sì umanamente si commove in prò delle mie strane afflizioni. tasso,
umanamente / con occhi di pie- tade in lui rimira. monti, 23-115: m'
qual via dovessi almeno io qui praticare in questa quaresima per umiliarli, per umanarli,
: trasportano, come dice, la terra in cielo e in vece di umanare gli
come dice, la terra in cielo e in vece di umanare gli dii, deificano
sostanza del pane. -reincarnarsi in un essere umano. giordani, ix-52
, ix-52: pensò che molti spiriti vivendo in cielo beati peccarono; e in
in cielo beati peccarono; e in pena fur condannati d'andare vagabondi trentamila
trentamila anni. ogni tremila anni entravano in un corpo umano: e finito il
umanarsi. b. croce, ii-2-220: in questo generale umanarsi dei costumi, scema
fece grazia al peccatore rio; sicché in quanto dio è umanato, ha lo
. ottimo, iii-169: la quale vendetta in nullo era sofficiente di fare, e
l'uomo. 2. sceso in terra ad assumere sembianze umane (un
. umanazióne, sf. il porre in relazione con la natura umana; rappresentazione
relazione con la natura umana; rappresentazione in forma umana (di entità soprannaturali,
sm. letter. movimento culturale sorto in italia alla fine del xiv sec. e
alla fine del xiv sec. e diffusosi in europa sino al xvi sec.;
nella seconda metà del secolo xv e in italiano solo nel terzo decennio del xvi:
. concezione della centralità dell'uomo, in partic. come fine a se stesso,
. come fine a se stesso, portata in tutti gli aspetti della vita.
che va dal xii al xv secolo e in cui si assiste a una ripresa del
i greci umanisti, rifugiatisi da costantinopoli in italia, svegliarono lo studio del- l'
da martin lutero), ravvolto sempre in ampi robboni orlati di pelliccia.
di lettere e di antichità classiche e, in partic., di lettere latine;
letteratura classica. sanudo, xix-425: in questa marina, essendo morto zà do
monsignor giorgio, quando aveva finito metteva in testa la berretta canonicale...
. umanistico. t. baldinotti [in « lingua nostra », xxxvi (1975
mandassi al vento. gobetti, ii-206: in questa figura,... mancano
e il culto pacifico del successo, in senso umanista e nobilmente cortigiano. =
umana. umanisticaménte, aw. in senso umanistico, in modo ispirato alla
umanisticaménte, aw. in senso umanistico, in modo ispirato alla cultura umanistica.
soffici, v-6-101: fu buono, in tutte queste qualità cristianamente, insieme,
umanistica: che riguarda le scienze umane in contrapposizione alle scienze naturali. vittorini,
esso -l'umanistica resta ferma al punto in cui non volle seguire la scientifica e
caratteri chiari e sobri, fu introdotta in sostituzione di quella gotica dagli umanisti fiorentini