soderini, ii-155: accozzatone in quantità [di gelsomino] si spreme
, perfetto, di facile uso. indispensabile in ogni famiglia. acquistatelo subito.
partita di banconote false circolata all'epoca in cui bernardo tanlongo era direttore della 'banca
di tanlongo': espressione giornalistica già passata in oblio: indicò la 'macchina per batter
torchiétto2, sm. cero, in partic. costituito da quattro candele unite
de'giovani, preso un torchietto acceso in mano e messosi innanzi, seguitandolo il,
206: tutti con torchietti e candele in mano fanno la processione. andrea da
già vi dissi il foscaro stato riposto in una chiesa per morto ed al capellano
, incendergli i torchietti, / e in mille altri sublimi atti servirlo. d'azeglio
papini, vi-89: si sente dentro [in quei libri] un non so che
un padre di famiglia piantata la sua vigna in ottimo sito, la cinse di siepi
mette il cacao, questo torchio girato in questo senso lo spreme. pavese,
discorsi che facevano adesso donnette e negozianti in paese, il sangue era corso per quelle
solo per raffinate produzioni artigianali) consistente in un piano portaforma mobile e in un piano
consistente in un piano portaforma mobile e in un piano di pressione scorrevole verticalmente lungo
volermel risarcire, / e 'n rimetterlo in torchio, / mel ritosasse in guisa,
'n rimetterlo in torchio, / mel ritosasse in guisa, / che le postille n'
sarà stampata, bramo che siano legate in cartoncino sottile, o in carta colorata,
siano legate in cartoncino sottile, o in carta colorata, con le carte tagliate
carta colorata, con le carte tagliate in torchio. -disus. foglio,
-disus. foglio, prova di torchio o in torchio: bozza. tommaseo [s
ultima prova diuna stampa, che poi va in torchio. carducci, ii-17-70: ho riveduto
ii-17-70: ho riveduto io i fogli in torchio del foscolo. idem, iii-30-36:
.. dal torchio di vienna l'opera in latino del padre gio. domenico gabiani
di così menomata verginità -andare in torchio, sotto al, il torchio o
: venire stampato, pubblicato; essere in corso di stampa. a. l
sempre è stato riveduto il foglio che andava in torchio, per veder se eran eseguite
dare ai torchi, mettere, porre in torchio, sotto il torchio, i torchi
argelati, cxiv-3-203: persiston questi cavallieri in volere metter sotto il torchio la seconda
ho fatta sottoporre al torchio, e comparire in pubblico nell'abito ch'ella vede.
prova della vignetta che deve esser messa in torchio oggi. carducci, ii-20-115:
passato invano per le piccole sedi, in ciascuna delle quali aveva fatto gemere i
riprovato questo modo di scrivere che oramai mettono in uso e che mette il torchio nella
. -per via dei torchi: in forma di pubblicazione. goldoni, ii-1114
averle. -far lavorare, porre in opera i torchi: pubblicare libri.
: molto più di rado primieramente, che in altre parti, si pongono qui in
in altre parti, si pongono qui in opera i torchi. milizia, ix-139:
milizia, ix-139: egli è inchiodato in un letto, tutto assiderato ed attratto;
letto, tutto assiderato ed attratto; ed in conseguenza è poco portata di far lavorare
valore aggett.): che è in corso di stampa, di pubblicazione.
, 1-51: il mio libro scritto in rima, / che da'torchi oggi sol'
, che chiamano rossi e negri, ne in versi italiani della tragedia intitolata 'la morte d'
dell'anno 47. cattaneo, vi-1-15: in simil modo procede ponghino al torchio.
vi rinunciarono i comuni o le province in uno stato unitario ed il diritto al
non già per isperienza di risanar chi è in letto e nel torchio. viani,
come si usa da alcuni medagliai! in roma, meglio improntate non potevano essere
. montanari, ii-334: era già introdotto in francia l'uso di batter le monete
, 59: cuocesi ancora la pasta loro in vaso vetriato, overo di stagno nel
. = dal lat. torculum, in origine agg. con valore di 'che serve
e doppieri accesi e co'rami degli arbori in mano. g. villani, 11-52
notte trombando dimorò con i torchi accesi in sul campo. boccaccio, 1-ii-141:
: dipoi si videro esposti i cadaveri in ponte sant'angelo con torchi accesi d'
funi attorcigliate e spalmate di resina, in modo che la fiamma resista al vento
ruolo d'iscrizione per la crociata, in piazza dell'erbe, con grande solennità e
incontinente se mosse cum una torchia accesa in mano, adcompagnato dal compagno de l'
porco, po- nendose una torsa accesa in boca, la smorza. secondo tarantino,
: il duca d'orleans con una torchia in mano accostossi a riconoscere non so quale
paggi dell'imperatore con le torze accese in mano precedevano. g. gozzi, 1-21
... ficcò tra le lenzuola, in grandissima fretta, la torcia accesa.
a casa; e i servitori, scendendo in fretta con le torce, avvertirono che
tralci. -fascio di rami, in partic. di erica, legati insieme e
di un quarto di braccio circa posti uno in continuazione dell'altro, e riuniti insieme
salcio e vinco bene stretti e ritorti in modo che non scorrano. 2
faggio, / verdi, col cimo in dentro e fuori il calcio: / un
= voce di area centrale (e, in partic., pis.), dal
., 230: eranvi molti altri ornamenti in cuverte di cavagli leggiadre e ricche,
lassa; / manda il cimiero a pezzi in terra piana, / e 'l copo
'l suo torchione di penne di paon in campo d'oro. berni, 62-34 (
, 62-34 (v- 145): in cima a l'elmo d'oro era un
/ ch'un breve avea d'argento in una zampa: / di sotto a
-fiaccola formata da un ramo resinoso, in partic. di pino, di abete
di un muro dello stabilimento, e in quel rifugio passava tranquillamente le sue giornate
rugiada, / non espero la vide mai in riposo, / e andò con due
ghirardi, 89: non mi piace andar in questo modo, si potria urtar in
in questo modo, si potria urtar in qualche torcia da vento. lippi, 3-29
da vento. lippi, 3-29: sale in bigoncia con due torce a vento,
giovedì e il venerdì santo solevano portarlo in processione [il cristo alla colonna]
processione [il cristo alla colonna] in mezzo a un gran numero di torce a
elettrica. -ballo della torcia: quello in cui i figuranti si scambiano in continuazione
quello in cui i figuranti si scambiano in continuazione una fiaccola accesa. a.
io metri d'altezza sono tutti ricoverati in ospedale con ustioni di primo e secondo
si sono salvati solo perche sono fuggiti in tempo togliendosi gli indumenti.
2. cero, grossa candela, in partic. usata durante processioni religiose o
condotto recante all'estremità una fiamma pilota in cui sono bruciati gas combustibili, composti
ionizzante su un flusso di gas immesso in un tubo refrattario. g. argoli
un lat. * torca per torqua (in vairone), var. di torques,
torciarono e caricarono co'loro arnesi e vittuaglia in su le loro carra. dino da
. tose. sfilata di persone che portano in mano fiaccole o ceri. tozzi
forte dolore che ne deriva), in partic. provocata da un cibo indigesto,
alla fortuna è già salito. viani [in « lingua nostra », xxxix (
anche il dolore che ne deriva): in partic., si distinguono un torcicollo
che gli dava poco credito, prese in suo cambio... uno di questi
e non accetta innovazioni. che succede in un contesto nazionale diverso dal proprio.
collo. f. cetti, 1-ii-84: in verità non è il torcicollo uccello da
, ecc. usato fino al settecento in edifici pubblici e privati. b
. buonarroti il giovane, 3-12: in un torciere finto di serpentino o di
queste lanterne... si dispongono in ghirlande, in corone, in piramidi,
.. si dispongono in ghirlande, in corone, in piramidi, se ne fanno
dispongono in ghirlande, in corone, in piramidi, se ne fanno degli obelischi
di ferro, nei torcieri nostri, in mezzo / alla travata. f. m
. salvini, 24-283: notturna, in aere errante, in fonda notte /
24-283: notturna, in aere errante, in fonda notte / torciera, vergin,
: questa schiatta d'olmi si pone meglio in autunno che in primavera; e i
olmi si pone meglio in autunno che in primavera; e i suoi ramicelli lentamente si
libro di viaggi [crusca] -. in quel paese c'è una fortezza molto
e ora nella chiesa di santa chiara in napoli. c. e. gadda,
e. gadda, 307: il busto in gesso del bisnonno cavenaghi eternamente pericolante sul
torcimatasse, sm. invar. in un impianto tessile, addetto alla torcitura
. sermini, 172: chi avesse in chiesa veduti... i loro grossolani
doni, 1-5: voi andaste una volta in chiesa,... con un
4-ii-145: faccilmente si verrà a rappresentar in loro [fanciulli] quelle tenerezze puerili
. tratto curvo, tortuosità che si presenta in un percorso, nello sviluppo di un
altri primari gentiluomini,... in tutela del pupillo; li quali in nome
. in tutela del pupillo; li quali in nome suo... governassero lo
dei popoli: li addottrinarono quasi fanciulli in tutela. -come condizione politico-statuale,
giuridico a chi si trova o è ritenuto in condizioni di bisogno, di debolezza morale
le quali hanno un decente e libero ricovero in quelle case ove sono mantenute di tutto
, cioè del santissimo corpo, apparve in carne. landino, ix: non sanza
maffei, 154: santamente promise di guardarsi in perpetuo dal molestare nazione, che egli
piè tutti i sentieri. / e in barbari paesi / donino a i faraoni alme
un popol superbo esser si vanta / in tua gentil tutela. leopardi, 6-27:
5. predominio politico esercitato di fatto, in concorrenza o in contrasto con la configurazione
esercitato di fatto, in concorrenza o in contrasto con la configurazione giuridica del potere
umilmente prosternandosi innanzi a lui, comandano in suo nome. -limitazione del libero esercizio
sarpi, i-1-153: la perseveranza di sassonia in voler parte nelli stati di clèves,
, iii-28-301: ummo e siamo continuamente in tutela di questa o quella alleanza.
papa sovrano... regni sempre in italia, e difeso dagli italiani: ma
rispetto alla tutela dei contratti se non in virtù delle somme che egli percepisce dai contraenti
assicurante, alla giustizia ed ai soccorsi in casi calamitosi sì pubblici che privati,
? rapporto censis 1992, 212: in ultima analisi, a proposito della tutela della
dello stato nei confronti del popolo e in partic. dei suoi ceti più umili
politica e civile deve pure essere esaminata in relazione collo stare bene o male del
rapporto censis 1992, 375: sempre in campo ambientale si è tentato, attraverso
, di coordinare la spesa per l'ambiente in un quadro unitario che tenesse conto di
si guasta mai, ed è sempre in aiuto a accrescer colore e tirarlo di forza
: e peròtaluno può essere incapace a contrarre in forza di interdetto rivativo, e tal
, e tal altro essere lo può soltanto in forza di inter- etto tutelare. codice
di una completa democrazia, con diritti elettorali in tempo avvenire. 2. posto
particolarmente un bene, una prerogativa (in partic. nelle espressioni nume, genio
oro, altri maculati... pendevano in su le teste de'termini che pareva
elettori davanti al sepolcro del patriarca domenico in bologna, improviso apparve un pensile obelisco
angelo tutelare. garibaldi, 3-252: in quel punto mi comparve un angelo tutelare:
ritenuto iniziatore, artefice di qualcosa (in partic. attività culturali, artistiche, mode
mortali mi credettero oro pari; ma in cielo sono nomato lo spirito della virtù.
gnarono al letto, dove da dieci giorni in qua non fo, che implorare il
monte athos furono i miei padri tutelari in questa battaglia. piovene, 7-70:
la bambina fu... fatta cantare in pubblico da suzy soli- dor, specialista
5. che costituisce protezione naturale e, in partic., che sovrasta un abitato
tutelare. 6. agric. in silvicoltura, che ha compito temporaneo di
i soggetti che li detengono (anche in via giuridica, normativa e con mezzi giudiziali
che ha percepita, le riconosco bensì in un principio superiore. -difendere militarmente
la madre restasse a tutelare il figliuolo in tanto frangente. tozzi, vii-136: io
v.]: voglio tutelarmi. sono in dovere di tutelarmi. verbali del consiglio
dei carabinieri,... scherzosamente fingendosi in preda all'abbattimento e alla paura,
alvaro, 21-116: non credo che in teatro vi fossero rappresentanti e tutelatoli di
potenti tute- latori giuridici dei 'liberi cittadini'in fabbrica; e dall'altra sviluppano il
ria. bembo, 10-iii-61: questa moglie in brieve tempo il re morendo lasciò pregna
. tutina, sf. indumento, in partic. femminile, ade
femminile, ade rente e in tessuto elasticizzato, adatto per fare ginnastica
dati, 41: pensa che chi va in mar non è mai tuto, /
è mai tuto, / ma sempre combattendo in acqua e vento / perdesi spesso.
ogni parte... dalla fortezza sua in ogni tempo e fortuna, conciosiacosa ch'
, stolta, non rovo quivi in strada, / pria che più avanti vada
un porto, ecc.). -anche in un contesto metaforico. alberti,
veduto? 5. locuz. in tuto: al sicuro, in salvo.
locuz. in tuto: al sicuro, in salvo. monte, 1-iii-77: ma
monte, 1-iii-77: ma non mi spero in tuto, / ch'aggio bona credenza
il limitato valore nutritivo, viene ridotto in farina per l'alimentazione animale.
di barbaracchiò... c'era, in mezzo al piancito, il mucchio delle
, * toutio, che avrebbe riscontri in altre voci della penisola iberica.
. invar. nell'ordinamento universitario, in partic. anglosassone, insegnante che segue e
segue e guida uno o più studenti in seminari, dottorati e altre attività di
o più studenti. 2. in taluni ambiti professionali, persona di riferimento
della carriera o per un disabile assunto in base alla disciplina sul collocamento obbligatorio.
del tutoraggio sembra comunque avere le carte in regola per contribuire al processo di trasformazione
docente a uno o più studenti, in partic. universitari, nell'ambito di
. tutorato2, sm. in ambito universitario, funzione e figura professionale
tutor. f. mani [in « lingua nostra », xlix (1988
la tutela. bonagiunta, [in « studi di lessicografia italiana », ii
40: venne a roma: e fu in tancta autorità apresso anco re di romani
loro figliuoli impubéri, morti essi, diviene in altri autorità di tutori. chiari,
ah, sto proprio bene. se in questo momento entrasse un tutore qualunque,
siviglia, non si sorprendono più tutori in casa, non si fanno più serenate né
testi fiorentini, 121: questi rimase pupillo in guardia della chiesa sì come sua tutrice
riferimento a ciascuno dei re di roma, in quanto ne ressero gli esordi politici e
responsabilità. -anche: chi tutela, anche in modo disonesto e illegittimo, gli interessi
. cecchi, i-239: be'tu vai in balordia, o poveruomo! /
cesarotti, 1-xxxiv-163: roma trovò in lui [papa gregorio] un tutore
chiesa. -protettore e difensore, in forza di un'interpretazione paternalistica del potere
un'interpretazione paternalistica del potere politico (in partic. sovrano), dei valori
che svolge compiti di polizia essendo inquadrato in un corpo dipendente dall'autorità costituita.
la custodia di un valore etico, in partic. religioso, dell'ortodossia, ecc
solo sussista e regni, ma regni sempre in italia. manzoni, pr. sp
b. croce, iii-27-3: erano in germania, in italia, in polonia,
, iii-27-3: erano in germania, in italia, in polonia, nel belgio,
: erano in germania, in italia, in polonia, nel belgio, in grecia
, in polonia, nel belgio, in grecia e nelle lontane colonie dell'america latina
nel ben far s'atufa, / corno in acqua asetiti e stanchi cervi. sanudo
che segue e guida uno o più studenti in seminari, dottorati e altre attività di
docente che ha appena vinto la cattedra in un concorso. = adattamento dell'ingl
, 1-4-145: ora davvero egghi è ito in bordello la tutoreria, la ragazza e
amore umano, ma divino era inspirato in amare lei. 2. difesa
2. difesa, protezione (in partic. politica e militare).
riferisce alla funzione didattica da questi svolta in ambito universitario. decreto del
uatrocento cavalli, eteetera, per essere in manifesto beneficio elio excellentissimo signore johannegaleaz,
elio excellentissimo signore johannegaleaz, duca novello, in pupillari etate constituto, non se poteva
codice civile austriaco (1815) [in « studi di lessicografia italiana », vi
e vigilanza negli enti pubblici intermedi, in partic. in quelli territoriali (comuni e
enti pubblici intermedi, in partic. in quelli territoriali (comuni e province).
eventuale modifica alla tariffa dei trasporti dovrà farsi in seguito ad un accordo colla società comparente
degli studenti. fi marri [in « lingua nostra », xlix (1988
pastorizia e rappresentano l'elemento aristocratico dominante in contrapposizione alla popolazione agricola bantu degli hutu
quelli del genocidio del ruanda, quando in tre mesi, tra l'aprile e il
, marta e maddalena, 1: fu in ierusalem uno barone... il
intendevano i duoi emisferi del mondo, in tuttaduòi i quali si vede consistere la machina
dal reposito, ché questo è sopra terra in alcuna arca e quello è cavato sotterra
molto illustre, essendo stato assai tempo in italia e non avendosi tuttaffatto applicato al
tutto ciò (e ha valore avversativo, in partic. in relazione con una prop
e ha valore avversativo, in partic. in relazione con una prop. concessiva;
iii-137: tuttafiata generalissima e universale regola è in ciascuna di queste maniere e stili,
dante, xxxv-ii-767: quand'om è acconcio in fede molta, / non leggiermente su'
ala), sm. invar. aeroplano in cui la struttura dell'ala incorpora la
della catenel medesimo volgere di tempo; in coincidenza temgoria veleggiatori si possono considerare i
veleggiatori si possono considerare i 'tuttala', in cui manca la fusoliera, realizzando un
ben evidenti pericoli fanno stare tut- talmeno in sul sospetto, e non permettono più che
vedete che ardente figlio la patria ha in colui! che sincero e valoroso mantenitore
molto se. balbo, 4-139: in quella quasi cristallizzazione del genere umano,
santissima (come epiteto di maria vergine in alcuni inni liturgici). manzoni,
2. indica il perdurare di un'azione in concomitanza con un'altra, la coincidenza
già l'anima mia / e il corpo in sospirare e 'n tragger guai, /
, 4-1083: stendevasi la risposta principalmente in querele atrocissime... contro gli spagnuoli
che avevano militato e che tuttavia militavano in quelle pro- vincie. -tuttora
. d. battoli, 13-3-42: istituì in tutta la compagnia, che i sacerdoti
. muratori, 7-v-9: il che in fatti si cominciò con molta lode a praticare
sussiste tuttavia) al di fuori, e in faccia all'entrata della terra, con
, con tutto ch'egli sia più tosto in una spalla che nell'ombelico.
. -ogni tanto; di quando in quando. beltramelli, 11-770:
dell'aria. -successivamente, in seguito. fra giordano [tommaseo
: il birone dunque si faceva conoscere in tutto molto vigilante, non solo nel
perfecto d'ardore, con sommo onore in cielo incoronati: siate avocati per noi tucta-
mi spiacqueno tuttavia, sarammi puriassai mettere in campo le lodi del bellissimo ca- pellamento
: egli è assai strano a pensare come in mare, che è il proprio regno
corpo della nave, la ciurma cade in un lungo viaggio quasi tutta ammalata.
valore avversativo. nondimeno, ciononostante (in partic. in relazione con una prop.
nondimeno, ciononostante (in partic. in relazione con una prop. concessiva).
posso economizzare. ci ho altri guadagni in vista. sebbene non ci sia molto
stretta. savonarola, 10-132: se in tanta contradizione e in tanto tempo questo
10-132: se in tanta contradizione e in tanto tempo questo lume non s'è
, / o la pioggia o la neve in terra cade, / come son spessi
5: onde io che tuttavòlta mi ritrovavo in quelle vicinanze, non volsi perdere sì
3. talvolta; di tanto in tanto; alle volte. s.
penso tuttavòlta e credoli / di ritrovar in fin. guicciardini, 2-1-283: tutta volta
dama grande. 4. comunque, in ogni caso, in ogni modo.
4. comunque, in ogni caso, in ogni modo. palamedès, 19:
valore avversativo. tuttavia, nondimeno (in partic. in relazione con una prop.
tuttavia, nondimeno (in partic. in relazione con una prop. concessiva).
premoecta più, sapendo che da quello in su elli pagrebbe eli suo, e che
nascimento; tutta volta non vi gloriate in terra di quel ch'è terra. manni
, 6-2: quale fosse, ed in qual preciso tempo la prima gioventù del
tavolta vo'tentare il cammino; saluterò teresa in tuo nome. nievo, 727:
a'nostri picchi l'uscio, comprendo in manica di camicia, mutande e pantofole!
volterrana, i-323: la fame ci oppresse in modo che costò lo staio di grano
ne poteva avere: pure tuttavòlta stemmo in perfetta fede con la excelsa signoria di
intorno al contentarsi di un lunghissimo negoziare in questa corte, mi parrebbe perfettissimo tuttavòlta
la natura si contentasse di convertire parimente in anni o in mesi quelli pochi giorni,
contentasse di convertire parimente in anni o in mesi quelli pochi giorni, che mi rimangono
tiene, onde la palla nel percuotere in terra presso al segno, tra 'l moto
: gli aironi einerini / hanno lasciato in tutto il delta i nidi / pieni
dire la sua su tutto (an- in unione con quanto, intero, in funzione
in unione con quanto, intero, in funzione rafforz. che nelle espressioni allocutive
della casa, 5-iii-327: la vittoria in sì fatti casi toma in danno,
: la vittoria in sì fatti casi toma in danno, conciossiaché vincendo la frivola quistione
tuttoinsième, tutto insiè rarono in un capanno. gioberti, 6-ii-219: l'
del tutto insieme. milizia, v-72: in passando per strada nuova il suo portico
tempo stesso più prudente del suo? in una parola, dove un tutt'insieme pari
opposto dell'uno si alienerebbero di mano in mano da dio. 2. avv
ha qualche pregio nel tuttinsieme; onde in alcui casi può impiegarsi con successo,
tutto. l'alta mia tragedia in alcun loco: / ben lo sai tu
ciò, questo, quello), in partic. per introdurre una prop. relativa
era indubitabile. -al masch. in relazione con nomi di città, regioni,
regioni, ecc. secondo l'uso in partic. degli antichi dialetti toscani.
aggiunse, allora di bellezza famosissima ninfa in tutto cipri. anonimo romano, 1-66
nelle corone de pater nostri, e in mille altri modi porta seco il muschio.
v-270-6: non avete pare / né in pace né in guerra, / sì ch'
non avete pare / né in pace né in guerra, / sì ch'a voi
muove ogni creatura, / fa sbaudire in sua natura, / tucta l'aire rende
s'è dritto: / da la cintola in su tutto 'l vedrai. lauda
di ranallo, 1-390: quisto deu postu in croce / che questa adora e crede
di sofoclo passarà per tuto agosto o prima in picardia. porcacchi, i-306: il
quale tutta notte aggiratosi, la mattina in su l'alba si trova a piè d'
] un castel vicino / per difendere in guerre tutta entrata. -in unione
tute le cose sustene pacientemente. promemoria in volgare pisano, 68: procurate..
costui [ettore] si crede che fosse in fatti d'armi e forza corporale tra
una donna assisa, quasi incastrata, in uno scranno basso, come quelli sui
. -unito a quanti, in funzione rafforz. dante, infi.
da la ripa, / da l'umbilico in giuso tutti quanti. laude cortonesi,
elli ànno leoni e tutte bestie da prendere in caccia. piccolomini, 10-341: noi
io pria! perché voi tutti / sento in me tutto? fo- ìazzaro, 1-439
non capisco come tutti voi che vivete in una zona relativamente tranquilla possiate non sentire
purg., 9-12: vinto dal sonno in su l'erba inchinai / là '
altra volta recati, non obstante che in famiglia tutti venuti fossero, più che mai
, 222: credo tutti doi li luminari in signi masculini demostra virilità e bona fortitudine
fortitudine. seriman, i-233: tuttettré in somma erano impiegate alla grand'opera di
età, a tutti i costi, in tutti i modi, ecc.).
, liberarsi dalla balia che l'angariava in tutti i modi ed era diventata la
con funzione intens. o superi., in unione con un altro aggett.,
bella. non dunque dall'una all'altra in mal è pa- raggio. monte,
monte, 1-82-6: ché non si puote in voi, putto, trovare / altro
mio parere, cominciò l'antico rozzore in tutto a schifare. beatrice del sera,
tutta tremante e mi soviene spesso / in mente i dolci suoi pietosi preghi. tasso
pietosi preghi. tasso, n-iii-920: in rodomonte che, tutto sparso di sangue,
i due sposi rimasti promessi si trovarono in faccia agnese, che arrivava tutt'affannata
, 5-3 (1-iv-467): tutta vestita in su uno lor letticello con loro insieme
tutti gli altri uomini che non erano in prima. gigli, 2-67: tutt'altro
, 2-67: tutt'altro vale diverso: in tut- t'altra guisa, che fatto
altro che: proprio il contrario di (in relazione con un agg.).
un pezzo. bacchetti, 5-220: in questo giorgio mi somigliava: ah, sempre
. indica che qualcosa è presente, disponibile in grande quantità o con grande intensità.
quel verde intorno. 5. in unione con un agg. possessivo, indica
, devozione, riguardo, affetto. -anche in formule epistolari di congedo. -il
da un sostantivo (o, anche, in relazione con un compì, di materia
., 7 (no): ritto in piedi l'eroe, con le gambiere
occhi grandi tutti pupille. govoni [in lacerba, i-227]: volano via uccelli
un barboncino bianco tutto pelo dalla pancia in su e tutto raso dalla pancia in
in su e tutto raso dalla pancia in giù. -riferito a una parte
di un atteggiamento temporaneamente assunto (in partic., nelle espressioni essere tutt'occhi
della porta, aspettando che venisse qualcuno in abito da sera per giustificare l'assegno di
. g. gozzi, i-28-12: trovandomi in un circolo di letterati, me ne
! dì: non eri dianzi / tutto in parole pace? de sanctis, ii-11-
ferrari, 322: ebbi invito di recarmi in modena dal ministro degli affari esteri conte
sua madre ». 10. in funzione pred. del soggetto o dell'oggetto
e se pur talor fuggo, / in cielo e 'n terra m'ha racchiuso i
: io me n'andai ad abitare in villa / lasciandovi in cittade, e diemmi
n'andai ad abitare in villa / lasciandovi in cittade, e diemmi tutto / a
io mi dicessi non saprei ne- meno in parte riferir a v. s. le
mio regno / non che mia reggia in tutta pace io spero / veder fra
-perfetto, completo, compiuto (in partic. nelle espressioni di, in
in partic. nelle espressioni di, in tutto punto; a tutto rigore; a
questo grand'uomo col suo ennello in sito alto, e difficile com'è questo
venne / degli aiaci alla squadra. in tutto punto / metteansi questi, e
, 8-59: vedo aggirarsi i carabinieri in tutta la pompa del loro pennacchio domenicale
2-xi-305: dunque, volevo sentirtelo dire in tutte lettere; dunque, a questo punto
i-153: tutto il suo spasso si ristrigneva in camminare fuori di qualche porta, o
qualche porta, o tutto solo, od in andare a qualche vigna col maratti il
» per tutta risposta, e poi in seguito un « adesso sta bene » e
ogni cosa; qualsiasi cosa (anche in unione con quanto in funzione rafforz.
cosa (anche in unione con quanto in funzione rafforz.). patecchio,
, i-7: adesso l'arte è venuta in un incredibile accrescimento, tutto è arte
. bocalosi, ii-199: le donne in somma sono capaci di tutto, e
aspettatevi tutto ». -cose, in partic. merci, di ogni genere (
: non v'è altro da aggiungere (in quanto si presume che l'interlocutore abbia
ragazza piglia su, va a stare in città, in luogo di perdizione; va
, va a stare in città, in luogo di perdizione; va a star col
-essere tutto-, avere, riunire in sé ogni valore. tarchetti,
si è detto, considerato, argomentato in precedenza, degli elementi favorevoli e sfavorevoli
po'di tutto, siamo andati a bere in un caffeuccio dove ho sen
tito tutta la felicità di sentirmi in comunione con un uomo calmo per aver
di più cose o persone. -anche in unione con quanti o quante in funzione
. -anche in unione con quanti o quante in funzione rafforz. ciuccio, 21
37: si presentò un uomo in mezzo al circo con un foglio in
uomo in mezzo al circo con un foglio in mano e cominciò a leggere; tutti
di tutti-, più di ogni altro, in sommo grado. vendramin, lii-4-464
il trotto modulato del senario si raccoglieva in elisia fluenza nel 'tutti'dei violini, degli
tanto, / una sola virtù sarebbe in tutti. tasso, n-ii-6: tutti siamo
altri di vita. fagiuoli, x-173: in uesto mondo tutti / siam pellegrini erranti
si è tutto presi e che tutto risolve in sé mede faldella, i-5-301
vaghezzaghezza massima. del valor vostro metto disio in voi, potrebbe, appresso ciò, tut
vorrebber tante cose. / una appena in cento spose 7 le può tutte
6-381: il toro esplodeva e saltava in aria come una catapulta. sgroppava, correva
infra li corpi laterati il cubo ritiene in sé il principato, con ciò sia che
sia che nessuno altro corpo è divisibile in infinito in parte simile al suo tutto,
nessuno altro corpo è divisibile in infinito in parte simile al suo tutto, quale
, ii-342: la parola asse considerata in astratto altro non indicava, che un
non indicava, che un tutto divisibile in dodici parti, chiamate once. g.
tutto / costui dal tutto un nulla e in conclusione / l'un fece il mondo
cui non facciamo più parte, e in cui perciò noi possiamo precipitare come in un
e in cui perciò noi possiamo precipitare come in un vuoto estraneo. -ciò
e poi l'ultima parte di quella finisca in pace e in tranquillità graf, 5-493
ultima parte di quella finisca in pace e in tranquillità graf, 5-493: ama le
le piccole e le trite; / che in tutte il tutto di sua gloria pose
: pandolfo petruzi... al presente in siena è il tutto, e zà
cose: sotto ogni punto di vista, in ogni te. rime anonime napoletane
giunta / e già scopre il nocchier d'in su la prua, / e lieto
al cancello d'una grande villa solitaria in cima a un poggiolino, cinta tutt'
tragedia dell'uomo di pensiero incomincia dal punto in cui si accorge di avere tutto intorno
è colui che la sua terra vede / in pace stante e chiede / altro che
24. locuz. -all'in tutto-, completamente; perfettamente. carducci
che tu mi facesti toma quasi all'in tutto. -al tutto, v
e le immagini sono del tutto volatilizzati in questa essenza musicale. caratteristica.
bontà del suo cuore: io farò in sorte, / che mi conosca sempre tutto
-essere tutto dire (e, in forma ellittica e parentetica, tutto dire
per la sua stranezza o per altro. in un anno ha rifinito al giuoco un
croce, iii-10-258: ci fu un tempo in cui i francesi non avevano sull'argomento
, il governo russo si e reso inadempiente in modo continuo e gravissimo, ciò che
dire in tutto, / vagliami alcun bon mutto.
essendo nel tutto signore, rimisse i guelfi in firenze, e fugli data la città
.. vaglia ad ottenere un principe in tutto perfetto. tommaseo, 15-110: quella
è espressione della società, non è in tutto vera. landolfi, 2-184: queste
landolfi, 2-184: queste gurù erano in tutto simili alla loro consorella, fuorché più
az- zione non mai più avenuta né in tutto né in parte, la quale sia
non mai più avenuta né in tutto né in parte, la quale sia possibile ad
memoria. -a conti fatti, in totale. e e testi
de la spada no dion dare katuno in tucto libre cvii e soldi vi e denan
denan viii er bulongnini ke i demmo in bolongnia per lo perkato san rocoli
: non sarà tut rimane in tutto a dare, fatta ogne ragione infino
poco dopo altre nobili dame, e in tutto don domenico ne conta venti.
di far le stanze per le donne in tutto e per tutto separate da quelle degli
per uomo di somma ingenuità e spogliato in tutto e per tutto di malignità. manzoni
mettiamo pure che il fatto sia, in tutto e per tutto, quale è presentato
, i-162: il mio stato era allora in tutto e per tutto come quello degli
la donna è colossale, e degna in tutto e per tutto di sostenere la parte
di banchi vuoti... e giù in fondo una ragazza coi capelli rossi,
-non saperla tutta: ignorare qualcosa, in partic. gli aspetti, i dati
fate per parte mia. -tutcaltrimenti-, in modo completamente diverso. soffici, 6-200
io son.. / via dillo, in tua malora. / io sono.
ce ne dobbiamo star con le mani in mano ad aspettare l'avvento di codesto
nella sua sveltezza. -tutto a, in un tempo-, in men che non si
-tutto a, in un tempo-, in men che non si dica; simultaneamente
azione. ariosto, 16-69: tutto in un tempo il duca di glocestra / a
condotta da galantuomo. -tutto di o in un fiato-, v. fiato1, n
invece... un essere, in certe parti e in certi momenti, contraditto-
un essere, in certe parti e in certi momenti, contraditto- rio a se
esso preziosissimo caro frutto, non solo in un giorno e una ora, ma
un giorno e una ora, ma in uno momento gli apprenderea. boccaccio, 1-i-192
la quale noi preghiamo tutto tempo che in più alto luogo ci ponga della sua rota
della sua rota. -per sempre in futuro. guittone, ii-xxm-6: mi
rengno non agiate, / voi pur corona in testa portate. bonvesin da la riva
tutto che questa gente ma- ladetta / in vera perfezion già mai non vada, /
ch'egli crede. tasso, 11-ii-36: in roma,., i deci, padre
sì: tut- tocché noi siamo ancora in estate, la moda ci presenta degli
novellino, 41 (71): in quello luogo leggiadro [messer polo]
a questi. sacchetti, x-178-3: percosse in una pietra per forma, che tutto
per forma, che tutto fu che caduto in terra. bembo, iii- 285
così dicendo, fu tutto che tornato in casa'; e poco dapoi, 'da'quali
è a dire: 'poco meno che tornato in casa'e 'poco meno che rattenuto fu'
di strategico fu operato da rade- stchi in questi diciasette mesi vuoisi attribuirlo al gen.
anni nascono formiche piccoline, negre, in tanta moltitudine, che mangiano e rodono tuttociò
me tuttociò ch'egli sa, ed in modo ch'io sia lasciato in pace.
, ed in modo ch'io sia lasciato in pace. sbarbaro, 2-64: m'
il fuscello la lumaca / e com'essa in me stesso mi ritiro.
di ciò che è stato trattato o detto in precedenza). bettinelli, 3-635:
bettinelli, 3-635: già venezia fioriva in ricchezza, come si vide ben tosto
fedeltà delle donne, ed io tirato in campo lui, ed i miei studi scervellati
tiene le mani a cintola né anco in questa parte, schernendomi falsamente, e
più che può. fagiuoli, vi-171: in van da molte a farsi belle istrutture
ne dice il suo parere e dicelo in un suo modo, e l'altro dice
l'altro dice il contrario sì che sono in tencione. fra giordano, 2-95:
folgor che già ne cerchia / fia vinto in apparenza da la carne / che tutto
tutti i ceci diventaron pietre, e in testimonianza n'è ancora, ché nel detto
. meccan. assetto costruttivo degli autoveicoli in cui sia la trazione che il cambio
), agg. invar. che è in grado o accetta di eseguire qualsiasi lavoro
: impietosito il comandante lo fa restare in ufficio non solo più come spaz- zatore
noi. 2. che, in qualsiasi posto di lavoro, è in grado
, in qualsiasi posto di lavoro, è in grado di svolgere o svolge, talvolta
9-7: dissolvere la nozione 'tuttofare'di iconismo in un insieme di operazioni più complesse e
solo una povera cosa nel vento, in attesa della morte. 2.
e let / l'alta mia tragedia in alcun loco: / ben lo sai tu
: lo ree tenea tutto giorno tristano in braccio e la reina n'iera molto dolente
la foresta, però che lussuria non è in loro grande. 2.
: avanti di sboccare nel mare, o in altri fiumi recipienti, ordinariamente i fiumi
, ma questa materia mi cresce tuttogiomo in modo che sarò forzato a chiamarla opera
21-ix-1979]: un settimanale ha messo in evidenza l'accusa al sociologo di fare della
tuo silenzio, soltanto necessità di vita in discesa o in salita (termini sociali,
soltanto necessità di vita in discesa o in salita (termini sociali, s'intende
, cioè per elicotteri e aerei, 18 in tutto. = comp. da
tuttaquanta). proprio tutto, tutto in ogni parte, senza mancanze; tutto
e finito mandami presto quell'idillio, in cui introduci menalca e melibeo a cantare
primavera de'morti, grave e soave, in cui roma adagia- vasi, tutta quanta
scritto e come gli parve di essere in pari con la coscienza sua, si
presente. parini, 642: in francia comincia la stirpe de're che dominano
tuttora, ma il dominio è diviso in feudi, che riconoscono il principe per
leopardi, iii-266: io mi credei tuttora in tempo da disdire la commissione. pascoli
san tome, tuttora fanno il loro traffico in piccole canoe scavate in un tronco,
il loro traffico in piccole canoe scavate in un tronco, il pescecane è un nemico
-ch'eo tegno -tutora / e fie in sempiterno. » 2. ant
/ fatto sono salamandra / e tutora vivo in foco. guinizelli, xxxv-ii-467: radobla
. chiaro davanzati, xi-6: io vivo in gran tememza ed in tremore / tutore
: io vivo in gran tememza ed in tremore / tutore; / valore / non
lxx-14: da poi non s'è voluto in altra cosa / fuor che 'n quella
arda. cino, iii-33-6: parmi vedere in lei, quand'io la guardo,
-tuttora più (o, analogamente, in unione con un agg. comparat.
beltà, che mantene, / se pare in nulla parte, / ogn'altra beltà
. c., 40-1-7: 'seneca, in tragoedia. il popolo tuttora maggiori cose
tuttóra più. 3. per sempre in futuro; eternamente: -anche in unione
per sempre in futuro; eternamente: -anche in unione con sempre, con valore intens
perfido ministro, / ke l'à metro in prexon, / segundo k'el è
cioè abitare sempre a tutt'ore / in domo tua. scambrilla, lxxxviii-ii-471:
ca tutesor cad eo merzè chiamasse / in voi -donna, trovasse / gran cor d'
: sì come quei, c'ha gioia in suo podere / e dotta tuttasor d'
pensiate che io dica per metter tempo in mezzo; che vi giuro, che a
piano a girare per comodo di modellare in tutto-rilievo. -di tuttorilièvo-. con
di grandissimo costo. -di, in tuttorilièvo (con valore aggett.):
, ii-128: mostrò l'industria del lavoro in questo gruppo di due figure di tutto
si guardi ancora a certe terracotte murali, in tutto rilievo. = comp.
agg. ant. sovrano senza contrasti, in sommo grado. = comp.
prima automobile tuttospàzio e monovolume mai prodotta in grande serie. = comp. da
muoversi su ogni tipo di terreno, in partic. difficile, accidentato (un
difficile, accidentato (un veicolo, in partic. industriale, una motocicletta).
, stanno via via trasformando le tuttoterreno in moto stradali che poco o nulla hanno
. invar. tecnica di raffigurazione scultorea in cui la figura scolpita è libera su
una forte evidenza rappresentativa ed espressiva (in partic. in campo letterario e cinematografico
rappresentativa ed espressiva (in partic. in campo letterario e cinematografico).
sull'esperienza..., in lukas e altri marxisti -che parlano di tutto
altri marxisti -che parlano di tutto tondo in senso mimetico-naturalistico, si fonda sul presupposto iso-
figure. -a, di, in tuttotondo-, non appoggiato su una superficie
v-5-300: grande scultore... specie in talune opere di gran respiro e ai
tondo. -delineato con piena evidenza in ogni aspetto della personalità (un personaggio
1-vii-132: giove dio degli dei, che in ida imperi / massimo, potentissimo,
/ sì dotto, che la lettera in grammatica / non facciate più tosto ch'
grammatica / non facciate più tosto ch'in latino. / - tu vuoi dir in
in latino. / - tu vuoi dir in vulgare. -oh, egli è tutt'uno
pirandello, ii-1-1203: sostenevo che, in certe questioni... politiche, aver
manifesta, si esprime o si compie in concomitanza con altro. boccaccio, dee
manifestargli il mio desiderio, e metterci in via fu tutt'uno. 3
gozzano, ii-329: vien mascagni truce in vista / ché su l'uno spera già
telefonico quando si solleva la cornetta (in partic. il segnale di occupato)
e. i. che l'attesta in fagiuoli. tutù1, sm.
8-130: ammutinamenti gentili di affannose silfidi in 'tutù'bianco, chi le potrà seguire le
, oggi disusato e mi confermo aver veduto in roma in testa di alcune statue egizie
disusato e mi confermo aver veduto in roma in testa di alcune statue egizie detti diademi
soprapose la suffubula. 2. in roma antica, acconciatura femminile a boccoli
... i capelli drizzati sul capo in un alto tutulo. 3.
, senza mancanze o limitazioni. -anche in unione con quanto con funzione intens.
finita decta volta, non sarà finita in tuctucto questo verno. 2.
, ché la loro sollicitudine era tutta in apprare opere di battaglia. boccaccio, dee
che leggieri / sen vola, tutto in vagheggiarmi spese. filippo da massa, lxxxviii-i-5q7
celle del vino, o cantine sotterranee in bologna furono dette 'tuate', cioè oscurate,
tuvóne; napol. tufolo) e, in partic., nella toponomastica, ritenuta
197: la tucia altera il rame in color di oro. ventura rosetti, i-193
, e salmitrio oncie quattro, e metteti in uno orinai di vetro. garzoni,
quantità che vorrai di rame, mettila in un crogiuolo su di un fuoco di fusione
fuoco di fusione, e allorché è in fusione gettavi per diverse volte della tuzia in
in fusione gettavi per diverse volte della tuzia in polvere con parti uguali di salpietra;
-con funzione appositiva, nell'espressione acquatuzia: in cui è stata diluita tale sostanza.
norma ritenuta più fondata e indiscutibile, in contrasto con libertà e opinabilità.
, particolarmente seguito dai giansenisti e, in una particolare formulazione, condannato da alessandro
]: 'tuziorismo': dottrina di chi seguita in morale l'opinione più sicura, attenendosi
. 2. per estens. in un'alternativa, cautela consistente nell'attenersi
norma ritenuta più fondata e indiscutibile, in contrasto con libertà e opinabilità. rosmini
ora noi abbiamo già detto che questi in tal caso dèe tenersi alla più sicura.
sempre ne'rozzi. guerrazzi, 10-500: in faccenda siffattamente grave il 'tuziorismo', voi
intendimenti delle azioni morali; non ostante che in quel secolo stesso e nelle età susseguenti
. -anche: capo di abbigliamento, in partic. giacca maschile, di tale stoffa
riflessi lilla. moravia, 22-311: lui in tweed e pantaloni di flanella grigia con
tzan, sm. invar. sport diffuso in valle d'aosta, che si disputa
si gioca (e che deve essere lanciata in modo da toccare terra il più lontano
: senza che la 'o', quando è in vece della 'o'latina, in parte
è in vece della 'o'latina, in parte eziandio il muta, le più volte
e più sonoro, che quando ella è in vece della 'u \ g. f.
, 1-34: questa penultima vocale 'o'adora in 'i'si trova mutata, 'u'in
in 'i'si trova mutata, 'u'in 'o'in lochi infiniti si vede tramutarsi,
si trova mutata, 'u'in 'o'in lochi infiniti si vede tramutarsi, come si
. aiutasi a pronunziare sporgendo le labbra in fuori e meno aperte che nel 'o'
conformità e familiarità colico'chiusa, usandosi in molte voci l'una per l'altra
. 3. maiuscola non puntata. in funzione di agg. nu- mer.
forze conservativo (e anche energia potenziale in genere). -in termodinamica, simbolo
italia u. u e violente. -anche in toponimi, in partic. per indicare
u e violente. -anche in toponimi, in partic. per indicare con il punto
dove, nel luogo o nel punto in cui. -anche con riferimento a concetti
specie inferma giacque / giù per secoli molti in grande errore, / fin ch'ai
/ s'era allungata, unì a sé in persona / con l'atto sol del
uà, sm. inter. in forma iterata, per riprodurre i vagiti
, sm. invar. nel sahara e in altre regioni desertiche, letto di un
un corso d'acqua asciutto, che in occasione dei rari temporali subisce piene brevi
illustrazione italiana [29-xii-1912], 612: in automobile si recò fino allo posizione del
loro osservazioni, di ubbie: simili anche in questo a'giuocatori. manzoni, pr
d'ubbie, non ci bazzicherebbero, in nessuna notte della settimana, per tutto
delle donne [redi]: si mettono in capo cento strane ubbiacce. =
obli [v] la 'cose cadute in dimenticanza 'e, quindi, 'storditezza'
ch'ubidenza sia vana / e lo servire in grato. latini volgar., 1-80
mai aben- to -d'aver rimembranza / in quella in cui disio spessamente dante,
to -d'aver rimembranza / in quella in cui disio spessamente dante, conv.
fede. muratori, 6-147: ora in comandando a gli altri, e in minarli
ora in comandando a gli altri, e in minarli a noi suggetti e ubbidienti,
mano le loro virtù, si tramutano in scorridori, in briganti, e qui poi
virtù, si tramutano in scorridori, in briganti, e qui poi di poco dissomigliano
e noi medesimi alli prossimi e fratelli nostri in cristo. 2. improntato a
pari al meglio che abbia lode di fertilità in europa. pascoli, 235: siepe
appresso all'ulivo vuole che si pianti11 fico in forma che lo possi ben toccare il ramo
ramo dell'ulivo, il quale è in questo seguace et ubidiente. 5
5. regolare nelle funzioni fisiologiche, in partic. di evacuazione (il corpo
cagionare o tossi o sternuti frequenti, in somma da ogni straordinaria agitazione e moto
), avv. con ubbidienza; in modo docile e sottomesso. porcacchi,
appaia rivestito di autorità o si trovi in posizione di superiorità. -anche: tatto con
. falier, lii-3-9: per ubbidienza, in capo di sei anni, che tanto
e alle direttive di chi è superiore in una gerarchia o esercita un'autorità più o
. campana, iii-121: questo inconveniente era in gran parte fomentato, dalla poca ubidienza
e a poco a poco lo ridusse in roma sansa alcuna autorità. -recare
storie pistoiesi, 1-116: castruccio si puose in animo di volerla recare [firenze]
abitudine a un tale comportamento (e in partic. nella tradizione cristiano-cattolica, un
anche, l'autorità stessa dei superiori in una gerarchia religiosa). esopo volgar
quelle ubbidienze, e mantenersi nell'universale in quel concetto di bontà, che dà loro
(anche come punizione) di andare in un determinato luogo, di trasferirsi da
vicario generale, ch'io dovesse andare subito in calabria, per pigliare alcuni luochi in
in calabria, per pigliare alcuni luochi in certe cità ne aveano chiamati, me fu
mente mi addimanda l'ubbidienza per ritornare in kandarna- ghor per fare una purga maestrale
... feciono a. llui in publico la somessione e la ubidienza.
un principe appena eletto rendeva al pontefice in carica. capponi, 336: giunto
. capponi, 336: giunto gino in genova..., voleva che noi
1458 la morte di papa calisto, ed in suo luogo fu eletto papa pio,
eletto papa pio, e luigi fu mandato in compagnia di più altri imbasciadore a fargli
di qualsiasi atto ingiunto, anche se in contrasto con i loro desideri e la loro
era uno figliuolo de artembare uomo spettatissimo in media il quale non volendo ubbedire a
partì. tasso, n-ii-88: era dunque in achille la virtù regia, la quale
vincastri, / più li vi fate in ubidirlo presto. navigazione di san brandano,
6-97: comandavaie di guarir questo e quello in istante da malattie: e fu ubbidito
? 'disse don rodrigo, piantandosi in piedi nel mezzo della sala. tommaseo
. foscolo, ix-1-258: gli uomini in ogni mutazione di fortuna sogliono ubbidire all'
di fortuna sogliono ubbidire all'istinto, in taluni feroce e in taluni clemente,
ubbidire all'istinto, in taluni feroce e in taluni clemente, del cuore. manzoni
la mente. 4. svolgersi in conformità di un modello, di una
regola. rosmini, xxi-289: veramente in questo nesso fra le idee e le
, la legge deve pur essere scritta in qualche luogo. 5. rispondere
tozzetti, 12-10-263: esse molecole poi ritornate in libertà, ubbidiscono agli urti delle acque
mezzo loro si depositano, e rammassano in forma di terra granellosa dovunque sia un
ubbidire quell'oro, a tale che in pochi giorni io condussi la prima figura
esatta con altri elementi o parti (in partic. in un insieme architettonico).
altri elementi o parti (in partic. in un insieme architettonico). vasari,
; molto sospettoso, timoroso. -anche in posizione pred. e con valore awerb
a un'obbligazione di natura giuridica; vincolato in virtù di un patto, di una
disposizione ufficiale, di una convenzione stabilita in precedenza. -per estens.: impegnato,
ognuno può chiaramente comprendere quantos'avesse per chiaro in venezia che le chiese fossero ubligate alle
favori ricevuti. - per lo più in espressioni di cortesia. novella del grasso
conclusi che ero loro ubbrigato et entrai in altri piacevoli ragionamenti. -legato
affetto; devoto, fedele. -anche in un'espressione di omaggio, di ringraziamento
corp'ò donato. guarini, 1-203: in aver cara ogni prosperità e esaltazione di
con qualcuno derivanti dal proprio stato, in partic. da rapporti di parentela.
tanto più mi pareva potermi di te fidare in questo, perché per ragione di matrimonio
, 3-92: non hanno ubligazion di andar in 40 criminal a spazzar le cause.
la risposta fata al cardinal legato, va in ongaria; e l'ubligazion,
e letter. mammella di donna. -anche in una rappresentazione iconografica. crescenzi
-con riferimento ai mammiferi (e in partic. gli ovini).
armi e cimiero / maneggiando un cavallo in tracia nato, / da tre piedi
, opulento (un paese). -anche in contesto figur. boccaccio,
questa sterilità del paese, e porsi in luoghi fertilissimi, dove, potendo per
/ che scende chiaro giù di pietra in pietra, / mostrando l'ubertà del
oh quanta è pubertà che si soffolce / in quelle arche ricchissime che fuoro / e
! cecco d'ascoli, 1224: in giovinezza si vede l'uom casto /.
l'uom casto /... / in ubertate anche chi ha misura, /
ubertate anche chi ha misura, / ed in grandezza umilitade sico, / e pazienza
43: noi cominciamo a navicare e in piccola ora venne una nuvola iscura come notte
, fruttifero (un terreno; anche in un contesto figur.). passeroni
. copiosamente, abbondantemente. - anche in un contesto figur. dominici, 4-229
, olio di misericordia e pietà nel prossimo in ciascuno. = comp. di
strami tutti che si converton senz'altro in sangue generoso ed in carne colorita e sapida
converton senz'altro in sangue generoso ed in carne colorita e sapida... quella
disposero mettere produce frutti, messi in abbondanza, fertile, produttivo; che
vigoroso, / instancabile bifolco, / che in terren pingue, ubertoso, / coll'
sabbadin, dove mamma ci fece vivere in piena libertà quell'estate, era una campagna
contrade, fu assai ubertosa ricolta, in quello di siena e di ravenna fu
stato). straparola, i-159: in tebe, nobilissima città dell'egitto, ornata
e delle donne e dell'ozio, ubertoso in tutta la corporatura e più nella faccia
giudizio profondo, e se sovente / in que'tuoi balzi sì focosi e vivi,
2-xix-161: proprio la prosa delle 'risorse', in quanto è più felice ed alacre e
, 28-95: io sentiva osannar di coro in coro / al punto fisso che li
agg. situato, sito, collocato in un determinato luogo (un edificio, un
collocare costruzioni (o anche piante) in un determinato luogo e in una posizione
piante) in un determinato luogo e in una posizione adeguata a uno scopo preciso
. - anche: luogo, posizione in cui è collocato un edificio, in cui
in cui è collocato un edificio, in cui è situata una città una località
città una località (o, anche, in cui si trova una persona).
delle prime cose che, al giungere in una città.., m'affretto sempre
1646); voce registr. anche in bergantini, 3-169. ubi consistam
azione. a. mario [in carducci, iii-19-234]: la ragione,
il sentimento, sono tra di loro in equilibrio, ma mancano di quell'unità
: egli, sperando volgerle quel pianto / in sommo gaudio, era disposto al tutto
di doralice, il destrier leardo di marfisa in alessandretta... son divenuti non
, che gesù cristo vi si trova in virtù della partecipazione della sua natura umana
arti e delle scienze (chambers) [in « lingua nostra », xxxv (
di luterani, che nacque e si sparse in germania, e la cui dottrina distintiva
il corpo di gesucristo sia dappertutto o in ogni luogo. ubiquista2, agg
agg. ecol. che è diffuso ovunque in quanto si adatta ai diversi ambienti e
anche ad alcuni santi), di trovarsi in più luoghi contemporaneamente. siri
possibilità di una persona di essere presente in più luoghi nello stesso momento (in frasi
presente in più luoghi nello stesso momento (in frasi negative, scherz. o iperb
negative, scherz. o iperb. e in partic. nelle espressioni non avere il
mazzini, 48-332: altri mi fanno in germania, in londra, in isvizzera
48-332: altri mi fanno in germania, in londra, in isvizzera, dotandomi dell'
mi fanno in germania, in londra, in isvizzera, dotandomi dell'ubiquità altri intendono
'essere la stessa persona nel tempo istesso in parecchi luoghi'... ma ora sapete
deriv. dal class, ubique 'in ogni luogo'(v. ubi);
riesce a essere presente, a intervenire in tutte le circostanze e situazioni, che ha
letter. ant. noncuranza, disinteresse (in partic. amoroso). angiolieri
e dalle buone discipline e lo desse in preda delle crapule e degli ubbriacamenti.
vino, una bevanda alcolica). -anche in un contesto figur. papini,
cuori palpitanti, dei fasci di nervi in vibrazione, degli istintivi, degli esseri governati
gioco volta a superare l'avversario, in partic. nel calcio, nella pallacanestro,
riferimento alle bevande stesse). -anche in un contesto figur. giuglaris
teste e il suo vino per ubbriacarle in modo che non avvertano ciò che si
quale per lo più ubbriacando, getta in profondo letargo chi ne ha abusato.
la mia vanità m'aveva tanto ubbriacato che in qualche istante quella donna mi sembrava la
chi meno ubbriacossi. graf 5-886: in vita mia, gli è vero, /
. pavese, 7-138: mi venne in mente quando andavo per torino a ubriacarmi
e avevo il sangue come l'acqua in una stufa. 4. figur.
1-ii-119: ebbe il raro talento di sopportare in pace la fortuna contraria, e il
io godo senza fine nel vedere che in te riposano le prime speranze dei buoni patriotti
(ubbriacato). che si trova in uno stato di confusione mentale per aver
. mazzini, 23-125: mi era venuto in testa di provare, come studio,
feci dunque proposta a due altri di chiuderci in camera, la sera, e bevere
, i-168: spieghiamo più per minuto, in che consista questa spirituale ubbriachezza, propria
? montale, 3-264: mi immedesimo in tutto, fino all'indigestione, fino
. -chi). che si trova in stato di alterazione delle facoltà mentali dovuto
nostro padre che è ubriaco, starnazato in terra e scuperto tutto quanto ». pulci
: verrà un dì che gli ubbriachi saranno in somma riputazione. baldelli, 3-217:
, v-3-821: chi sa quanti tordi prende in queste svagarti. d'annunzio, ii-296
grado estremo di -con allusione polemica all'aquila in quanto simvenditore d'uccelli (vivi)
poca carne. quanto tempo è che viene in casa? hatti mai dato dicio
la capacità di giudizio; che si trova in uno stato di grande esaltazione, di
toscana costituita da braciole di maiale rosolate in padella con aglio, prezzemolo e vino
meno, come un individuo turpe colto in flagrante; e l'ubriacone per via
[s. vj: artigiani ubriaconi che in un giorno spendono alle taverne tutto il
dipignere tutta la persona piena di lingue in scambio di penne e 'n forma di
tutti mi si tolgono di camera, ché in questo sono uccellabile più che quando io
insegna del corvo, seppure ho bene tradotto in lingua italiana quella specie d'uccelaccio dipinto
quali sono corrompimento di ragione e rivolgimento in puzzolenti biasimi. machiavelli, 1-vili-18:
la ne al pantano di foggia in puglia. giov. cavalcanti, 338:
assai, ma poco util si trova / in questa uccellagione; / per questo le
-con meton.: insieme di uccelli, in partic. in quanto oggetto di caccia
: insieme di uccelli, in partic. in quanto oggetto di caccia o, anche
sono da pigliare il vento del popolo in vanagloria, né si debbono a magnificenza attribuire
. uccellàia, sf. luogo in cui sono predisposte reti e trappole per
villan che sotto frasca / ha percosso in sul capo la ghiandaia / con la ramata
capo la ghiandaia / con la ramata e in un tratto gli casca, / o
tutti gli uccelli, / fioretta, in una forma all'uccellaia, / vanno i
uccellaia: raggirare, abbindolare, attirare in un tranello. g. m.
: non istiamo qui a far una uccellaia in su la strada. andiamo al governatore
o vende uccelli vivi, da tenere in gabbia o da usare come richiamo.
uccellame, sm. insieme di uccelli, in partic. considerato in quanto presente in
di uccelli, in partic. considerato in quanto presente in un luogo o oggetto di
in partic. considerato in quanto presente in un luogo o oggetto di caccia.
9-vii-215: colorì la facciata de'dotti in rovigo, dove rappresentò quasi ogni sorte
muratori, 9-268: abbiam l'esempio in contrario per gli stati della repubblica di
-insieme di uccelli uccisi o macellati, posti in vendita, cucinati. varchi,
di roba da mangiare, che portavan subito in cucina. fu una solennità di galline
sm. ant. cattura di uccelli, in par- tic. mediante rapaci addestrati;
prendere grandi uccelli e tu lo vorrai mettere in muda, pascilo delle carni de'grandi
. uccellanda, sf. luogo in cui sono state predisposte reti e trappole
solo qualche gruppetto di piante per erigervi in mezzo una magnifica uccellanda perfezionata. ferd
251: a costo di restarci anch'io in quell'uccellanda... farò di
potere, e i conservatori si rinchiudevano in casa. uccellare1 (ant.
da siena, 283: egli sta in giuoco e in sollazzo con le sue dimonie
, 283: egli sta in giuoco e in sollazzo con le sue dimonie e va
lassa andare l'anuccellalo convenevilemente, ed in questo modo l'arai buono e loro [
ineleggibilità dei gerarchi fascisti, dell'ex podestà in mala fede si servivano per uccellare gli
, non senza fondamento l'era caduta in sospetto d'uccellare l'istesso cicerone per averlo
piena d'appetito, scompagnata e male in arnese, stimò poterla uccellare, beffare
domenichi, 2-445: tanto pericolo si corre in voler uccellare e mordere i difetti de'
8. ant. addestrare i rapaci, in partic. i falconi, per la
obiettivo; adoperarsi, brigare, anche in modo fraudolento, per ottenere qualcosa, in
in modo fraudolento, per ottenere qualcosa, in partic. vantaggi, favori, denaro
alle sostanze di uno zio prete, faceva in sua presenza il divoto.
, 23-187: spero, che senza mettermi in tanta spesa, quanta ne richiederebbe il
raggirato con astuzia, malizia. - in partic.: tradito nella fiducia accordata
è fatto nobile degli altrui soprannomi, in prima perde il nome proprio. b.
alessandro sesto fece crudelmente uccidere e gettar in fiume il duca di gandia suo fratello,
11. compiere opera di seduzione, in partic. indulgendo in atteggiamenti svenevoli e
di seduzione, in partic. indulgendo in atteggiamenti svenevoli e civettuoli. aretino,
5-4 (1-iv-478): con lei lungamente in pace e in consolazione uccellò agli usignuoli
: con lei lungamente in pace e in consolazione uccellò agli usignuoli e di dì e
aretino, 10-106: la corte andava in persona ad uccellare a i viandanti,
particolarmente si chiaman macchie, e sono in parte del frutto villatico, quelle che propriamente
abbia i panni lordi: e'può uccellar in sul suo; alludendo alla voce comune
veggono e romani edifici. il che in somma significa che al tem
qualcuno. il più famoso / martinazza in rubar non cede un grano, / ché
passero, n. 9. cuno in sulla gruccia', dalle civette. i.
0 se egli è nere denaro in modo fraudolento, disonesto. così, mi
, poi conosciuta la ragia relegò le tele in soffitta e vendè le comici. faldella
mazzini uccellato dal finto maggiore veniva messo in gabbia da r. commissario.
2. schernito, sbeffeggiato, messo in ridicolo. a. pucci, 4-295
l'uccellato se vi date a donne in preda. uccellato2, agg. ant
far il volo, / tanto desio ha in sé di pigliar quelli, / che
ricordo... che dimodio tenne in casa alloggiato per alquanti giorni uno uccellatore
: gli uccellatori..., stando in terra e in riposo, incitano contro
.., stando in terra e in riposo, incitano contro gli uccelli dell'aria
del nord. dietro vi sono grandi boschi in pendio. se non vi fossero quei
. -con riferimento al diavolo, in quanto ingannatore, tentatore. bencivenni
ad un solo. -chi critica in modo aspro e sarcastico. s.
mano, le venisse dato d'urto in un guanto e in un fazzoletto che
venisse dato d'urto in un guanto e in un fazzoletto che avea sulla finestra.
(21 settembre) l'uccellator salta in piè. = nome d'agente da
. uccellatório, agg. consistente in uccellagione (un dono, e ha
l'esercizio dell'uccellare; il periodo in cui si pratica l'uccellagione. sermini
. uccelleria, sf. negozio in cui si vendono uccelli vi
2. donna o fanciulla graziosa (e in partic. indica la donna amata)
m. villani, iii-9-70: li uccelletti in gabbia, vezzosamente nudriti, si rallegrano
mi sentivo felice per gli uccelletti che in quella stagione non pativano il freddo e trovavano
e trovavano per la campagna da cibarsi in abbondanza. montale, 3-43: zebrino
c'era una piccola osteria dove andavano in ottobre a mangiare gli uccelletti allo spiedo
fagioli bianchi piccoli lessati e fatti insaporire in un soffritto di olio, aglio e
: questa preziosa acqua la potrete adoprare in tutte le cose, dove è muschio soluto
partenza, proverbiava: « meglio uccelletto in mano che aquila a volo ».
o, anche, luogo adeguatamente attrezzato in cui si tengono uccelli per lo più
2-i-352: il parco, dagli animali selvatichi in poi e una che si fanno intorno agli
carducci, ii-14-237: vegga se è in biblioteca olina 'uccel- liera'etc. roma
di pigliare alla pania gli uccelli ed in particolar ei tordi, frasconaia, uccellare
. 3. ant. uccellagione, in partic. di determinate specie di uccelli
uccelli (e, anche, il periodo in cui si pratica tale attività).
, 158: avvenne che un giorno, in nel principio del- l'uccelliera delle quaglie
da diporto, fiocco volante alzato molto in alto sullo strallo, che consente una
al calcese. prese il nome dell'alitare in alto, simile al tremolio degli uccelli
struttura adibita all'allevamento di uccelli (in partic. per la raccolta del guano,
venat. uccellatore che caccia uccelli, in partic. di piccola taglia. panzini
sm. uccello di piccola taglia (in partic. considerato in quanto cacciagione o,
piccola taglia (in partic. considerato in quanto cacciagione o, anche, come
, anche, come animaletto da tenere in gabbia). -anche: uccello appena
suole 7 chi dietro a li uccellin in sua vita perde. s. bernardino
, 681: quando tu poni la civetta in su la macchia, tutti li ucellini
, e chiamansi e intendonsi fra loro in certo modo. mattioli [dioscoride]
uno uccellino, che ha un cappelletto in su la cima del capo, come hanno
gravissimo rischio gli amati nidi, calino in terra. pascarella, 2-453: degli
.. e di fatto si mantengono in oggi i nomi di 'uccelliera'e di fagianaia'
, 2-74: comunemente i cibi si pongono in quelle parti dell'uccelliera che sopra non
e proprietà di diversi uccelli, e in particolare di que'che cantano,
(anchenell'espressione uccello nuovo). - in partic.: spasimante da abbindolare e
a l'ugello d'andriolo, preselo in mano et innel suo nido lo nascose.
, ancora che non voglia si rizzi in piedi. batacchi, 3-6: egli era
regnar non era troppo ingiusto; / ma in freno non sapea tener l'uccello.
. salvini, 39-iii-230: dichiamo noi in basso e trito proverbio: tristo a
: tristo a quell'uccello che nasce in cattiva valle; perocché a ognun piace
: all'apparir degli uccelli non gettar seme in terra. ibidem, 61: a
: tristo a quell'uccello che nasce in cattiva valle. ibidem, 167: è
-uccellétto. salvetti, 58: se in certi luoghi fosser di tal sorte / oggidì
picciol uccelluzzo, si volse per allora stare in prigione. de pisis, 1-418:
, uccellucci del mezzogiorno che han freddo in questo clima nordico. -vela
sguardo e il capo verso l'alto, in partic. allo scopo di attenuare o
nelle spalle, e facendo loro guardar in su, quando tossono o hanno il singhiozzo
penne e piume, con arti anteriori trasformati in ali, arti posteriori rivestiti di squame
ne li uccelli, ne'pesci e in ogni animale bruto vedemo. boccaccio, vii-247
2-366: dividi il trattato delli ucelli in 4 libri. ruscelli, 2-60: d'
che formano voce articolata, e. in guisa d'uomini, se oltre all'instinto
piccoli / uccelli che mattinano / e piano in coro senza / desiderio di grazia.
coppie: pochi son quelli che si riuniscono in branchi. beltramelli, iii-266: un
d'ala: nella prossima striscia siamo in salvo. -uccello biscia o serpente
un territorio durante l'abituale migrazione, in partic. in autunno, per recarsi
l'abituale migrazione, in partic. in autunno, per recarsi nei auartieri di svernamento
: questo falchetto è di passo. in autunno ne giungono moltissimi insieme con i
e 're pescatore'. a roma e in toscana si chiama 'uccello santa maria'o
o 'della madonna', dal molto azurro ch'in esso si vede. savi, 2-i-330
proprio dell'affrica settentrionale ed occidentale. in antico, sembra che fosse comune nelle isole
estens., le sue carni considerate in quanto cibo. berni, 104:
dev'essere davvero fra i più grandi in italia. -spreg. uccellàccio (
l'entrata sua [di galba] in roma fu male agurosa per tante migliaia di
; procurargli la morte per lo più in modo intenzionale e violento; ammazzare,
v-157-29: dardanum occise lo frate e fugìo in ytaliam. maestro francesco, 302:
la sua corte, sia condemnato e punito in cento libre denari senesi, se no'
, iii-3-2: non è meno d'ardimento in uccidere un porco salvatico, ched assalire
quella spada del fratricidio tramandarsi di mano in mano per lungo ordine del re,
boccaccio, iii-397: atteone subitamente si convertì in cerbio, il quale i suoi cani
contenta, si partì per venire in italia: di cne ella per dolore
pistoiesi, 1-419: per questa cagione in certe parti s'appuzzarono sì. tacque che
piante (una condizione climatica avversa, in partic. il freddo, anche con
: di se stessa l'eccidio, ed in se stessa / i propri oltraggi e
dicio e amaro. piovene, 7-532: in luoghi come questi si coglie la vera
uccisa nei negozi lucidi a cui, in altri quartieri, ci ha condannato la frenesia
le mogli], si allevano più in pace i figliuoli, suggendosi i dispiaceri che
. lapo gianni, xxxv-ii-587: angioletta in sembianza / no- vament'è apparita,
una città, una comunità; metterne in grave crisi le istituzioni e la vita
con la particella pronom. perdere la vita in modo accidentale in circostanze drammatiche o durante
. perdere la vita in modo accidentale in circostanze drammatiche o durante lo svolgimento di
locuz. - uccidere il tempo: trascorrerlo in attività oziose e disimpegnate. nievo
o una sconfitta e non è più in grado di difendersi (con riferimento alla
di cesari, e decio bruto aveva assediato in modena. giov. cavalcanti, 1-144
preso e messo per comandamento del podestà in quella prigione ch'era deputata per coloro
non minor de quella che per erodes in li innocenti ebrei fu operata.
grande uccisione. (giamboni, 8-i-235: in quella parte ov'elli [avvoltoi]
vide mai uccisione / così crudele, in campo od in battaglia, / come facea
/ così crudele, in campo od in battaglia, / come facea il buon
qual maggior crudeltà si fosse potuta usare in un traditore che tutta una città avesse messo
/ che gli sia para- on degno in battaglia, / ma scorre ove la calca
, 1-1-68: non ha la femmina che in sé debbia punire per spontanea uccisione di
mezo e, come ch'egli facesse resistenza in vano, pur lo legarono, cavandogli
intorno innumerabili mortali, / parte presi in battaglia e parte occisi, / parte feriti
). calvino, 1-55: erano in una grande radura [i due uomini]
sempronio, 12: il sol tu sembri in su quel primo albore, / quand'
assassino. tasso, 19-5: vienne in disparte pur tu ch'omicida / sei de'
privi, aveano più allegrezza a stare in calca intorno all'uccisore di quelli che dolore
. fu una vista che cambiò, in yn punto, l'animo dell'uccisore.
2. che è nato o vive in ucraina. - anche sostant. 3
3. sm. ling. lingua parlata in ucraina appartenente al gruppo delle lingue slave
agg. che è nato o vive in ucraina, ucraino. - anche sostant
con altri verosimili. prezzolini [in « leonardo », i (1903)
ridurli al diritto cammino. -che è in possesso della facoltà dell'udito (e si
), agg. che può essere udito in maniera chiara e distinta; percepibile all'
concede facilmente, facendo dire l'ora in cui devono andare. c. campana
c. campana, iii-36: ebbe in questa udienza il perrona grazia dal papa
e che si svolge per lo più in modo solenne. d. trevisano,
: pensano alcuni, che l'usanza introdotta in molte corti cristiane, di dare in
in molte corti cristiane, di dare in certi giorni udienza publica, sia tenerezza
più politica, che serve a tener in freno i potenti. -per estens.
. -per estens. luogo, locale in cui avviene tale colloquio. baldelli,
. -facoltà, licenza di parlare in un consiglio. b. davanzati,
b. davanzati, i-270: entra in senato, e chiesta la prima udienza
con uso iron. e scherz., in partic. nelle lo- cuz. dare
raccoglievano gli spettatori che assistevano agli spettacoli in piedi. g. gozzi, 1-360
da un artista, ecc. (in partic. nel linguaggio giornalistico e della
buoni pugni e voce altamente intonata e zecchini in tasca, facilmente otteneva ragione dinanzi al
parti. -udienza di rinvio: quella in cui viene semplice- mente differita la trattazione
scrittori, si ritengono solamente alcune reliquie in quella funzione che nella curia si dice
nella curia si dice udienza publica, in occasione di leggersi dal notaro le citazioni
porte chiuse per decisione del giudice, in cui il pubblico viene escluso per motivi
legalità delle sentenze emesse da magistrature minori in vigore dal xv al xviii sec.
e letter. l'udire, il percepire in maniera distinta. -anche: l'ascoltare
. -anche: l'ascoltare con attenzione in partic. discorsi, letture, insegnamenti
benignità del mio idolo dovea esser men larga in dare udienza a sì fatte ciance.
si è udito, ascoltato. - in partic.: discorso, messaggio.
uldire), tr. { odo; in tutta la coniugazione ò-, se tonico
e flebili sospiri / de la gente ch'in un s'allegra e duole, /
racconto; raccogliere una confessione (anche in relazione con una prop. subord.
: spesso dèe vicitare la chiesa, e in quello luogo udire volentieri quelli che celebrano
. egli era rimasto a udirla, in un tenero sbigottimento, meravigliandosi della violenza
, acquistati da un libraio di qui in mantova. stupendi, ho detto male;
stare ozioso nel dì della domenica o in altra festa solenne, che in altra
domenica o in altra festa solenne, che in altra festa semplice. gherardi, iii75
, indiscrezioni, ecc. (anche in relazione con una prop. subord.
ode a parole, desideri di vivere in povertade? dante, par., 4-97
non s'oda regnar la peste o in costantinopoli o alle smime o in grecia.
peste o in costantinopoli o alle smime o in grecia. ghislanzoni, 1-33: di
reciproche bastonature. 4. prendere in considerazione o accogliere, seguire il parere
-esaudire una preghiera, una richiesta (in partic. con riferimento a dio)
, purg., 4-136: se orazione in prima non m'aita / che surga
/ che surga su di cuor che in grazia viva, / l'altra che vai
a pietà 5. ascoltare, in qualità di studente o di discepolo, le
determinata disciplina o materia di studio (in partic. nelle espressioni udire da o
esperto degl'intrinsici effetti della natura, in più parti del mondo gli ammaestramenti de'
dissi che si perdeano il tempo a studiare in quello che faceano. fausto da longiano
intendere, capire. -anche assol. o in relazione con una prop. subord.
. dir. ascoltare le ragioni delle parti in causa al fine di emettere un giudizio
, / e di nemici udendo, in tua difesa / con fanciullesco vezzo ei stesso
., vii-244: li tuoi dì vegnono in te, dice iddio, e farò
oda da quest'orecchio, e spampani in rigogli. 12. prov.
, 24-36: dubito non abbiamo a ire in voce di tutta firenze per certe lingue
disode. proverbi toscani, 35: va in piazza, vedi e odi; toma a
o l'aver conosciuto per fama (in partic. nelle locuz. di,
casapia. carducci, iii-7-214: stando ella in egitto ed achille in troia, per
: stando ella in egitto ed achille in troia, per sola udita s'innamorarono,
non potè essere testimonio di udita, giacché in quel tempo egli era nel quinto anno
. di glorificarlo e canonizzare il corpo suo in terra. 3. ant
nella vita fragassato. 4. in senso concreto: ciò che si è udito
branca della fonetica che studia il modo in cui i suoni linguistici vengono percepiti all'
8-1-338: le parole dette da clitemnestra dentro in casa, e udite fuori, mentre
di pubblica voce, non bene acconcia in tuo pregio. -non più udito
più udita, o perverso demonio, in carne umana, o iniquo uomo come
, dal gusto, dal toccamento, in noi non sono, ma da domeneddio,
dell'udito. stuparich, 1-336: sto in ascolto e aguzzo gli occhi, in
sto in ascolto e aguzzo gli occhi, in una tensione tale che non mi par
la membrana del timpano, viene trasformata in energia nervosa e condotta ai centri destinati a
nell'esercizio del trillo; un'altra in quello de'passaggi; un'altra negli studi
argomentazioni, il discorso di qualcuno, in partic. di un oratore o di un
. 'uditrice'non mi sovien aver letto in uso. muzio, 1-174: notate signori
ha il permesso di frequentare le lezioni in una scuola e, in partic.,
le lezioni in una scuola e, in partic., in un'università senza
una scuola e, in partic., in un'università senza esservi iscritto e senza
buti, 1-5: conciò sia cosa che in questa opera io intenda ad acconcia brevità
sofneienti uomini essere desiderosi a'quali intendo in questo, quanto mi sia possibile,
nelle precedenti lezioni la filosofia, oggi in luogo di proemio divideremo la teologia.
acquistare la qualità di studente, quando sieno in grado, di pagare la tassa.
facevo talora suo compagno frequentando lezioni universitarie in qualità di 'uditore'come avevo già promesso in
in qualità di 'uditore'come avevo già promesso in famiglia. g. bassani, 4-39
, quello che accadde dopo l'ingresso in aula del professor guzzo: con lui,
. b. fioretti, 2-5-291: aristofane in pluto introduce carione far una lunga diceria
distinguere che intenzione, che stile pigliano in casa vostra, sul vostro grammofono,
voleva mostrare al suo imagi- nario uditore in persona dell'erma. 5.
mo, alessandro, uditore di nunziatura in francia per tredici anni. moretti,
canonici, a uditori vescovili, essendovi in giro una straordinaria penuria di pietre sacre.
quattro prelati palatini, consigliere del papa in materia giudiziaria (e la carica è
di cerebro indurato e disteso fatti e dislargati in quel timpano, percepe il suono.
ditterio. così si chiama quel luogo in cui compariscono gli allocutori, cioè l'
persone raccolte ad ascoltare un discorso (in partic. il sermone di un oratore
33 (566): fulminato uno sguardo in giro su tutto l'uditorio, parve
, parve a don rodrigo che lo fermasse in viso a lui. carducci, ii-2-156
attivo, quanto nel secolo xii, specialmente in francia. dopo quegli antichissimi tempi de'
, privo di spontanea attività, si contiene in uno stato di passiva udizione.
. murtola, 1-460-57: s'ammolla in fra le pioggie, e nel ruscello
somezare et asini per cavalcare, e portano in udri aqua, vino e biscoti.
di un neonato (per lo più in forma iterata). - anche sm.
ufficiali del regno di mohamed ali redatti in lingua europea, lo sono in italiano.
ali redatti in lingua europea, lo sono in italiano. g. bassani,
di sanzioni ufficiali... d'ora in poi nessun iscritto all'eleonora d'este
croce, iii-10-340: non ha risparmiato insistenze in via ufficiale ed extra-ufficiale, indirizzandosi alle
perché non ricevesse l'annunzio brutalmente, in via ufficiale. -bollettino ufficiale-, v
ciascuna riunione. -mercato ufficiale: quello in cui le transazioni e le operazioni economiche
furono chiuse le scole dei filosofi anche in atene; lo stesso studio della giurisprudenza
, un'investitura; che è riconosciuto in una funzione rappresentativa e di responsabilità.
. 4. che è sede in cui si svolge una funzione pubblica,
.. che alcun de'notai lasciasse in quelle carte alcun saggio della sua dottrina poetica
avrebbe seguito il grande sfilamento degli indigeni in tenuta di guerra. sbarbaro, 1-81:
, padre contro padre, si sarebbe fatta in autunno, con le prime nebbie.
non si era ancora risolto a farlo in maniera ufficiale. -pubblicamente noto e
di amante ufficiale, o protettore (in fin dei conti se fosse sincero confesserebbe
sapere, la scienza); proposto o in vario grado imposto al consenso sociale (
l'esca del non pagare, le pensioni in prospettiva, il prestigio dell'autorità,
, e le sue stratificazioni non corrispondono in alcun modo alle fasi della storia ufficiale
. vittorini, 5-331: nei paesi in cui si è impedito d'autorità che
l'esperienza dell'arte moderna (dall'impressionismo in poi) potesse aver luogo, ci
pubblica; che interviene a una manifestazione in veste pubblica. bigiaretti, 11-139:
pare di ricordarlo [ojetti], anche in quel pomeriggio, in blo, la
], anche in quel pomeriggio, in blo, la giacca di rigore a due
(un incontro sportivo, una gara, in contrapposizione ad amichevole). -sfidante
. 14. ant. che, in un organismo, è deputato a svolgere
che le torri si facessero di cc in cc braccia. boccaccio, dee.,