da tollerabile. tollerabilménte, avv. in modo abbastanza soddisfacente; discretamente, accettabilmente
tollerabilmente corretti. 3. in modo da poter essere tollerato, sopportato o
si è quella di messer lionardo venuto in toga di gran giudice a venderci per
-sostant. d'annunzio, v-1-937: in questo tenore avrei discorso nella radunata dei
. g. a. verdani [in muratori, cxiv-45-170]: ho però bisogno
divellere dalla radice. tecchi, 13-179: in tema di donne egli si sentiva subito
forse non si attendeva questa tollerante filosofia in... un uomo che accusa in
in... un uomo che accusa in virgilio lo sguaiato libertinaggio di enea.
ecc.). -che tiene in alta considerazione e mette in atto i
-che tiene in alta considerazione e mette in atto i valori della tolleranza e del
. ant. disposto a fare qualcosa (in relazione con una propr. subord.
curiosissima e vera contraddizione che s'incontra in quasi tutti i fautori del tollerantismo.
2. il durare a lungo in uno sforzo o in un lavoro;
il durare a lungo in uno sforzo o in un lavoro; capacità di sopportare a
ch'io ebbi grandissima toleranzia per mantenermi in vita. mascardi, 1-359: dissi la
, ch'alia tolleranza s'oppone, consistere in cader sotto le cose che da buona
giusta il buon senso, / di prevenire in ualche circostanza / un scandalo infinito,
metastasio, 1-iii-21: la mia toleranza in questo paese non so quanto sia per durare
tolleranza. bonsanti, 4-461: levava in aria la destra in atto di chiedere comprensione
4-461: levava in aria la destra in atto di chiedere comprensione, tolleranza,
che contrastano con un proprio diritto (in partic., con il diritto di proprietà
proprietà) e un proprio potere (in partic., con la sovranità su un
figur. degenerazione morale, il cadere in comportamenti peccaminosi. m. villani
come è temuta e riverita, così in occulto è odiata, e. lla 'nvidia
è lodato da alcui, avaccio cade in arroganza e in vanagloria. s
alcui, avaccio cade in arroganza e in vanagloria. s s
la sapienza dentro sì v'abbonda / in gran traboccamento, / se ebbe gran contrizione
: né il traboccamento degli affetti ch'erano in loro, com'a dire sdegno,
desiderio di ricchezza e simili, si possono in modo scusare, che gli rendin atti
caratteri della nostra rivoluzione, ora è volta in taciturna reticenza e in ombroso sospetto.
ora è volta in taciturna reticenza e in ombroso sospetto. papini 27-881: per dire
. 6. econ. situazione in cui una spesa pubblica, intrapresa per
, 884: il diavolo si puose allora in figura dimoisè, il quale nomando da ogne
dalla medesima pioggia e tempesta, apportò in roma il giorno vegnente della notte,
della notte, nella quale questo era seguito in firenze, il terribil tevero traboccante.
griglia nera. -che si protende in fuori, verso l'esterno; sporgente
, verso l'esterno; sporgente (in partic. un fiore, una pianta)
cn'egli, il commendatore, fosse in frac e che la signora rachele, ancora
marino, viii-10: si trova scritto in parechie leggende, che nabucodonosorre fu così
io sotto l'ombra prostrato fui fatto in estasi, e vidi una piscina piena
del lavacro mattutino. -pieno in modo eccessivo; colmo, riempito od occupato
., con riferimento alla struttura analoga in edifici diversi da quelli di impostazione rigorosamente
lessona, 1483: 'trabècola': in anatomia, è nome dei processi filiformi
trabecole dell'angolo iridorneale dell'occhio, in cui si deposita l'umore acqueo.
. bellissimo; molto piacevole (anche in espressioni esclamative). palamedés,
che quasi a ciascuna voce appiccavan talora in fronte i più antichi, che que'dell'
e dicevano trabello, trasenno, tracorrere, in sentimento di bellissimo, di grandissimo senno
]: or pensa trabene e diligentemente in tuo cuore quante fiate tu hai in ciò
in tuo cuore quante fiate tu hai in ciò peccato. livio volgar.,
legno / stan ferme, e tanto tempo in processione, / e porle dove voi
.. vi si suonano o incastrati in una specie di trabiccolo, o posati sopra
.: ciò che determina l'incorrere in un comportamento peccaminoso. 0. rucellai
sotto infermiere e far- dellaio che, in caso d'inverno, tenghino un caldano pien
veicolo vecchio, inaffidabile, malridotto (in espressioni scherz. o spreg.).
fatto, cam e l'amico saltano in trabiccolo a quattro ruote e partono di
e altra bruttura assai. anonimo [in targioni pozzetti, 12-8-15]: gittandovi drento
e letter. il traboccare. - in partic.: straripamento, inondazione.
orribile e spaventosa ruina, che fece in queste regioni un vastissimo traboccamento di mare
sono lungo la sponda do- veano essere in pericolo. 2. eccesso di peso
quelli dell'oro della prima qualità erano in peso traboccante once no- vantasei, denari
amore. anonimo, lx-3-283: traboccante in quel seno il giubilo la rapiva da
dai primi anni. moravia, ii-355: in questi momenti ho la lagrima facile,
ad ogni mal fare, per mettere in campagna un esercito di ladroni non bisogna
come uno zatterone. 6. fornito in misura eccezionale di una caratteristica, di
traboccanteménte, avv. ant. in modo irrefrenabile, irresistibile. cassiano
papini, ii-1107: non c'è [in ottobre] quella traboccanza di fogliame e
e feroce / la traboccanza di vita in fiore, di vita saliente e vincente.
« perché non mi parete troppo saldo in gambe, e traboccate ».
traboccate ». - imbattersi in una persona. ariosto, 1-iv-24:
con ella. - cadere in acqua. d. bartoli, 1-2-131
la quale stava sopra coperta, traboccò in mare e come le onde v'erano
materiale per lo più liquido). -anche in un contesto figur. giacomo
benedizione di un sol granello di tormento in poche ore tanto moltiplico, che non
boccaccio, viii-1-260: come i fiumi in danno de'campi vicini talvolta traboccano, così
campi vicini talvolta traboccano, così noi in danno del prossimo e di noi medesimi trabocchiamo
], 18-18: quivi il nilo, in luogo di lavoratore, comincia a traboccarsi
dalle rive, claudio si salvò appena in tempo dall'impeto delle acque.
acqua che trabucca di fonte branda, vane in le pisine predecte. -colare
le lacrime. - sporgere in fuori. calvino, 1-552: l'
. s. bernardino da siena, in: ella con fede andò, e così
non gli ha permesso di poter star in equilibrio, e traboccò a basso alle colonnette
altro / esercizio simil vago, trabocca / in gran febricitar di male acuto, /
nave inversa, / che a ponto in ponto sta per affondare, / la gente
queste canoe che non le barche nostre in caso di traboccarsi. ulloa, 46:
molto carico traboccò, e tutti caddero in acqua. pantera, 1-72: alcuni tengono
piatti (la bilancia). -anche in contesti figur., con partic. riferimento
d'aminta e di niso fosse posta in bilancia, non saria già bisogno che se
non saria già bisogno che se ne rimanesse in un giustissimo equilibrio; basterebbe che se
, iii-1-364: non si va più in là... la bilancia trabocca fin
7. per estens. irrompere in massa in un luogo, anche sparpagliandosi
7. per estens. irrompere in massa in un luogo, anche sparpagliandosi (un
davanzati, i-70: 1 cheru- schi in quel mezo erano traboccati giù da que'colli
diceva che i tedeschi a forza d'avanzare in francia sarebbero traboccati in italia.
forza d'avanzare in francia sarebbero traboccati in italia. 8. balenare fra
che trabocca oltre i monti si schioma in nuvole di luce. 9.
vi trabocca dal cuore; vi gettereste in ginocchio ai suoi piedi. comisso, 12-5
già fatto pubblico, e che non fermandosi in corte, passa e trabocca nelle provincie
traboccare e diffondersi. 11. abbandonarsi in un sentimento o in un moto dell'
11. abbandonarsi in un sentimento o in un moto dell'animo particolarmente intenso;
moto dell'animo particolarmente intenso; prorompere in una risata squillante.
voce dotta, lat. zizyphus (passato in seguito nella denominazione scient.),
riva, v-461-82: ilio domava 'l corpo in grang affliction, / vegiand e zizunando
affliction, / vegiand e zizunando, stagand in oration. = var., di
. -mammella di vacca, usata in preparazioni gastronomiche. antonio latini, lxvi-2-250
accomodando con ordine dentro il tegame o in altro vaso, tramezzata con tettarelle di
e schiumalo beni, e poi lo meti in uno vasse e lassallo refredare e poi
lei certe zizzole. 4. in umbria, vento freddo e intenso.
(lodiumtemulentum) che infesta i campi, in partic. di cereali. - al
discordia, lite, contrasto, inimicizia (in partic. nelle espressioni mettere, seminare
io avevo seminato dottrina da mettere zizzania in ogni popolo pacifico. caro, 7-507
, perche non si fradichi il buon grano in compagnia della mala erba. lubrano,
prender del fmmento, lo passa di mano in mano;... ha ancora
questa mala zizzania è oggidì più che in altro tempo pericolosa, perché s'è messe
badiamo che nessuno di noi si converta in zizzania. = voce dotta, lat
vi rispondo che per aver i cortegiani in uso il mal voler gli altri, il
ulloa [guevara], iii-99: anticamente in spagna quelli che ora chiamano traditori e
. campanella, 10-15: verrei in pensiero che vostra signoria non ha gusto
= voce tose., ma attestata anche in alcuni dialetti seti e merid.,
diversi e vivaci,... apparendo in un medesimo tempo macchiate bizzarramente di giallo
= voce tose., ma diffusa anche in alcuni dialetti seti e merid.,
hanno conservato il denaro di cui erano in possesso. i tedeschi hanno, infatti,
lentini o monaldo d'aquino, 456: in zo à natura l'amore veramente /
à natura l'amore veramente / che in un guardar conquide lo coragio / e
me se dà? 2. in unione con il verbo essere: cioè,
è cangiato, / per che viva in diporto / lo core inamorato. lauda,
per cui un individuo crede di essersi trasformato in animale. tramater [
per cui l'uomo credesi trasformato in un animale. = voce dotta
. tose. grappolo d'uva. -anche in un contesto figur. gigli,
tronco dritto e lungo et i rami in alto... fa i fiori bianchi
loro picciuoli. = var., in partic. sen., di ciocca1 (
ognuno dei sei pezzi di legno che, in partic. nella cassa del violino,
è grossa mezzo modulo e si divide in tre parti una si dà al zocco,
del modulo, l'altre due si dividono in sette. baretti, 6-189: è
2. ant. calzatura scavata in un unico pezzo di legno, zoccolo
per capezzale; il povero giovane entrò in cupa malinconia e viva apprensione di morir
cupa malinconia e viva apprensione di morir in quattro giorni. 2. dimin
terello. = var., in partic. di area ven., di
. imbriani, 6-142: sopraggiunsero in questa i compagni che portavano intrappolata una
d'intorpidirsi, come un rassegnato, in una specie di dormiveglia morale: anche la
, ragazza-squillo, passeggiatrice. pasolini 3-17: in pizzo al ponte, in alto,
3-17: in pizzo al ponte, in alto, sotto una specie di colonnetta bianca
: la traduzione italiana sarebbe sgualdrinella e in napoletano zoccolétta... le signorine che
che zà molti tempi passati carlo demorando in paris che non faceva guerra nissuna con
del regnarne del re del portogallo, arrivò in la corte de carlo uno zomo de
pianelle di legno latinamente 'calo- podia'et in volgore zoccoli. g. gozzi, 1-156
. arbasino, 1-10: si apriva in nostro teatro con qualche cantante di grande
: 'zoccolante'; sustantivo verbale, che va in zoccoli: ma dicesi più particolarmente di
particolarmente di certi frati francescani che vanno in sandali. -che è provvisto di
marinetti, 2-iii-20: entra un po'in ritardo la bellissima sedicenne aspirante ballerina del
di cavalli zoccolanti e di uomini sussultanti in arcioni. = denom. da
. rumore provocato dagli zoccoli di un animale in movimento. g. raimondi,
. g. raimondi, 1-33: in ottobre erano le castellate del mosto,
. machiavelli, 1-vi-404: vo rigrumando in che modo io potessi mettere infra loro
tanto scandolo che facessino, o qui o in altri luoghi, alle zoccolate.
rumorosamente (un ballo). -anche in un contesto figur. c
11-243: il palazzetto era ben tenuto, in stato di buona manutenzione, come dicono
. zoccolante): zoccoli di un animale in movimento o in corsa. religioso appartenente
: zoccoli di un animale in movimento o in corsa. religioso appartenente all'ordine dei
. davanzati, ii-364: vedendo essere in grandissima fede di santità i frati certosini
voce). calzabigi, 129: in compenso vien fora una donnaccia / con
fora una donnaccia / con nera verga in mano, in veste scura, / ch'
/ con nera verga in mano, in veste scura, / ch'una sua zoccolantica
: una vicina esce di casa zoccolando in fretta, e passando davanti all'astrofilo
strade, gli asini neri / che zoccolano in fila danno scintille, / dal picco
senza zoccolar di cavalli, pigro, in un silenzio molle e bagnato.
comparvero un cavallo e un cavaliere mezz'awolto in un mantello nero. -rumore
-rumore provocato da una persona che cammina in modo affrettato, in partic. con gli
persona che cammina in modo affrettato, in partic. con gli zoccoli. jahier
di cuoio, stoffa o plastica; in passato apparteneva per lo più all'
zoccolo si 'nfanga, / ma non pelle in su stanga. statuto della gabella
cuffie alte due palmi e più in capo e gli zoccoli alti un braccio in
in capo e gli zoccoli alti un braccio in piedi. monti, 5-218:
5-218: umil la fronte / un eremita in zoccolo e cordone, / con
. verga, 8-457: degli stallieri, in manica di camicia e coi piedi
ché lavorano così bene... perché in montagna non si compra il necessario
pianella, talvolta con ricercate decorazioni, in uso in francia e a venezia nei
talvolta con ricercate decorazioni, in uso in francia e a venezia nei secc.
ch'a voler esser salvo, / operando in virtù minimi bioccoli, / rado si
, / rado si dura al camminare in zoccoli. leonardo, 2-324: li
omini che van sopra li alberi, andando in zoccoli. saran sì grandi i fanghi
saggio / baciando 1 catenacci, irsene in pace, / senza aspettar che dal nemico
nemico oltraggio / fosser forzati ai fuggire in zoccoli, / tolto lor fin le scarpe
che sprizzavano dagli zoccoli dei miei cavalli in corsa furono i miei araldi. montale,
scudi, mentre i cavalli puntavao gli zoccoli in terra. -con riferimento a un
fortezza delle gambe, le quali terminano in un zoccolo di forma rotonda, sembra
esse getta a rovescio, e manda in pezzi qualsivoglia nave di quelle, che valicano
di messina... ha d'apertura in ciscun arco piedi romani 32 vi. a
, 5-96: nel mezzo della parete in fondo era una specie di zoccolo, o
con la nostra statura, ne sorge in mente la coscienza di tanta grandezza. pea
: quest'opera [michelagnolo] ha partita in que sto modo. cominciando
, ii-835: i grandi palagi, costruiti in bugne di pietra,...
illustre sedile da parte delle donnette previdenti in perpetua attesa dell'ululo della sirena che si
di marmo dei palazzi. oscura, in leggera solita, sboccava in uno spiazzo.
. oscura, in leggera solita, sboccava in uno spiazzo. dessi, 3-88:
2-246: uno zoccolo di legno naturale, in cui si aprivano a ritmico intervallo degli
sassetti, 24: a rispetto vostro in tutti e'conti io son un zoccolo.
sostenere il carrello di un aereo in modo da scaricare gli ammortizzatori e tenere
termoelettrici. -zoccolo portatubo: supporto, in materiale isolante, che porta le prese
fanno capo i reofori del circuito e in cui vanno a impegnarsi le spine del tubo
, su cui si dispongono carni arrosto o in umido. -frittata in zoccoli,
arrosto o in umido. -frittata in zoccoli, con gli zoccoli: frittata contenente
alla fonte che spacciatamente facesse una frittata in zoccoli. buonarroti il giovane, 9-538:
buonarroti il giovane, 9-538: e che in casa la bice / ci facemmo poi
tant'alto. carena, 2-274: 'frittata in zoccoli'; quella nella cui grossezza sono
stereotipe. 17. locuz. -andare in zoccoli: vestire in modo povero e
. locuz. -andare in zoccoli: vestire in modo povero e modesto. bandello
buona somma di danari, ancora che andasse in zoccoli, corruppe un povero prete di
che facesse. -andare in zoccoli per vasciuttor. attuare pratiche sessuali
per volere con le sue disonesta andare in zoccoli per l'asciutto, e io
e io m'ingegnerò di portare altrui in nave per lo piovoso. bandello,
altra taccarella, che volentieri andava in zoccoli per l'asciutto, ove la moglie
ove la moglie l'averebbe voluto portare in nave per il piovoso. molza, xxvi2-
le fiche], / che vanno in zoccol per l'asciutto spesso / e 'l
mannaracci, buscanti, soliti ad andare in zoccoli per lo asciutto, rimanevan frigidi e
-andare le gatte, i gatti in zoccoli: essere tempo di allegria,
, i-80: vedrete se le gatte andranno in zoccoli. fagiuoli, iv-22: in
in zoccoli. fagiuoli, iv-22: in quei tempi felici ancora io trovo / che
quei tempi felici ancora io trovo / che in zoccoli, oltre a questo, i
gli zoccoli: far morire dal ridere (in partie. per la manifesta stupidità)
superbo di questo anitroccolo, / che stando in un paese di cuccagna / lo vilipende
lo stima un zoccolo. -parlare in punta di zoccoli: parlare in maniera leziosa
-parlare in punta di zoccoli: parlare in maniera leziosa. p. fortini,
ogniuno si fa familiare quel parlare tanto in punta di zocoli, e chi non è
chi non è uso troppo a ragionare in fra di molti, gli fa bisogno da
direi, chi è quella che si dà in preda al fattore, allo staffiere,
zoccoli. varchi, 24-24: zoccoli! in buona ora: sì, sì, fate
ristette allora dal mandar gli occhi attorno in cerca dei zoccoletti « mi dica la verità
, 1-35: la nanna prese gli zoccoletti in una mano come le compagne, per
come diguazzavano que'suoi zoccoloni di periodi in quella sua dicitura paludosa di bassa lombardia
. bernan, 6-183: ero io in quella lacera canottiera di cento colori,
.. una lunga imbastitura di filo bianco in luogo della bottoniera, residuo di qualche
e con quei piedi neri di anilina in quegli zoccolacci di legno fradicio?
. - segnozodiacale-, ciascuna delle dodici parti in cui è suddiviso lo zodiaco, ognuna
da un simbolo e alla cui posizione in cielo e combinazione con altri astri al
sui caratteri psicofisici dell'uomo e, in generale, un'influenza più o meno
e anche un oggetto astrologico, diviso in dodici parti, come sono dodici i segni
arbasino, 19-241: distintivo gay dondolante in compagnia del ciondolo col segno zodiacale e
sincerità di partecipazione, che si staccavano in tutto dal tono delle altre pagine, zodiacali
a nord, che si suddivide idealmente in dodici parti, corrispondenti (ariete,
dodici segni hanno nel firmamento un cerchio in cui ellino intomeano il mondo, ch'è
fazio, v-1-25: lo zodico dèi / in tutto imagi- nar dodici segni, /
viii-2-173: il sole circuisce tutto il zodiaco in trecentosessan- tacinque dì e un quarto,
delti pianetti e stelle fisse si conta in la linea ecclittica del zodiaco, e comincia
zodiaco, e da'latini signifero, perché in essa sono i segni. galileo,
, più che gli altri, compariscono in maestà o, come dicono, in prospettiva
compariscono in maestà o, come dicono, in prospettiva i soli due segni di lione
. erano nel sole, e 'l sole in ariete. or questo è un de'
te nebulose. -la rappresentazione grafica in forma circolare delle costellazioni contenute nella fascia
, fatto una palla di cristallo, intagliato in essa il suo zodiaco, con un
: sì come il dipingere... in una inferma- ria il concilio di trento
, eterogenee. giuglaris, 316: in che sono dunque i predestinati più obli-
delle colonne volgar., i-iio: convertuti in quillo signa- le di pianeta, che
signa- le di pianeta, che pare in cielo sotto lo zodiaco curso, lo quale
v-410-23: ma zoè ecian- deo che in l'anema et in lo corpo puritae sia
ecian- deo che in l'anema et in lo corpo puritae sia observà, ordene-
che tuti quilli del consorcio, una volta in la septemana, in la caxa de
consorcio, una volta in la septemana, in la caxa de l'ospedale de santa
], iv-1: un forame torto in l'osso el qual se chiama petroxo,
isola de scio, zoè andar prima in candia, poi a scio.
vivono altri piccoli polipi, come ospiti in una casa. = forma femm
panzini, iv-757: 'zoèpica'. epopea in cui hanno parte te bestie, dal
johnson! 4. modo in cui viene condotto un attacco di scherma.
che spegne zò che noce, / pensieri in zoia e zoia in vita m'ave
, / pensieri in zoia e zoia in vita m'ave. niccolò del rosso,
era pur el bon compagno / che teneva in zoglia e festa / ciascadun piccolo e
bela / non ebe cavaliere che monta in seia. amabile di continenzia, 70:
lviii-108: non possino te donne portar in testa né alte scuffie, né sopra li
doxe. m. membri, 63: in ditto loco di cochin trovai un zoielier
avere i nostri sdentati zoili mai altro in bocca che i fiorentini autori, a tutte
). -anche: fortunato e appagato in amore. onesto da bologna,
boiardo, ii-i-i: giopalpando il tavolino in cerca di zolfanelli. soldati, v-128:
cum dritta ferse la fiammella borbottando. agliando in nota le case del lor sestiere ed il
.). cognossesse resguardando / vederà in me d'amor figura nova. tommaseo [
. solfatura), sf. agric. in -ridente, ameno (un
.]: 'zoisite': nome dato, in onore del barone di do.
. e. i. attesta la voce in omodei. 5. evento, circostanza,
vita giuglaris, 2-299: si sa che in roma il zolfanello che attaccò il foco.
di animale. il fuoco al mondo in tante guerre civili fu il credito che diede
diede poche e lunghe fila di cotone riunite in lucignolo, e incrostate = voce dotta
i zolfanello per rallumare il fuoco in quelle parti. dottori, 1-20: zolferini
da accendere un po'di bruciaglia che tiene in un to in passato nell'adriatico
bruciaglia che tiene in un to in passato nell'adriatico per traffici costieri.
viti, oggi son pure veute molto in credito le voci 'zolfare'o 'zolfet
al trattamento dell'inzolfatura. cialmente in quel zolfanello di messer roberto, che dio
, fascino irresistibile. vendosi di tal voce in senso di 'zolfato'o 'solforato'. ma questo
avere un esito negaliani, ii-430: in montamiata chiamano 'zolfiere'alcune caverche conoscono una
alfonso ii d'este, 3593: casa in spinello già di m. girolamo
zolfo) con capocchia di zolfo o di in spalla? sicinio, 1-32: -era meglio
sicinio, 1-32: -era meglio a starsi in un cantone a per uso d'
le brache. documento delle scienze fisiche in toscana, 14-2-2-622: ap
, per soma solteria vetriolica acidissima, in alcuni [pezzi] di color biancastro
. nero morato. becco gialloritruova un in bosco, e di poca esca. savonarola
uno 'sputazucchenomi, 1-26: ei salta in piedi sonnacchioso e piglia / l'esca,
zolfanello; / batte, ed il foco in tre botte s'appiglia. g.
di poche e lunghe fila di cotone riunite in f ucignolo, e
un solido di colore giallo, insolubile in acqua, di odore acre molto caratteristico
, con diverse forme allotropiche, diffuso in natura sia allo stato libero (spesso in
in natura sia allo stato libero (spesso in corrispondenza di eruzioni vulcaniche), sia
di eruzioni vulcaniche), sia combinato in minerali e in sostanze organiche, largamente
), sia combinato in minerali e in sostanze organiche, largamente impiegato nell'industria
, dei coloranti, dei fiammiferi e in agricoltura e, anticamente, come materiale
incendiario. giamboni, 8-i-116: in uno luogo son vene di solfo, e
uno luogo son vene di solfo, e in un altro d'oro o d'altro
polvere predetta, macinati o pesti si tenissero in luoghi separati ognuna di queste materie da
6-1-86: talora il piede si affondava in uno strato di zolfo spento ma pure caldissimo
sollecitamente. montale, 3-42: camminarono in punta di piedi verso la macchia. restin
livio volgar., 6-352: le donne in abito delle sacerdotesse di bacco con li
il tutto; e metti la polvere in un matraccio che luterai leggermente.
le anime de le lor genti furono in inferno, meritaro tanta pena e tormento,
filo di ferro, affondando alla caviglia in un fango giallo come zolfo, tenace come
talleyrand e machiavelli. piovene, 7-309: in francia si vede ancora questa gioventù ottocentesca
-miscela a base di solfato di rame usata in agricoltura come anticrittogamico 0, anche,
è mestier far via coll'ascia / quanto in finlandia più la prora ingolfo. bacchetti
. - accendersi come uno zolfo: adirarsi in modo improvviso e violento. c
c. gozzi, 1-526: sono entrato in sospetto, ch'ella ami qualche altra
sofira un fuoco-, suscitare ulteriori discordie in una situazione già alquanto compromessa.
udendo la 'nvidia e l'odio entrato in costoro, aggiunse zolfo a fuoco, come
l'obligava a versar acqua insisteva sempre in mettere l'am- basciadore al punto.
, 1-25: era questo lago sì puggolente in alcune parte per acqua zolfa che dentro
. capuana, 15-175: e in che modo, di grazia, le mie
è mester ch'i'scriva. ignoto [in francesco di vannozzo, 1-215]:
zolivo e fresco ancor rinato / sarete in breve; senza alcun ragiunto / tornerà vivo
da cercare e addomandare feconditade e abbondanza in questo modo, cioè, che la
desta, ride, e colla vanga in collo / vassi placidamente a volger zolle.
leopardi, 22-10: tacito, seduto in verde zolla, / delle sere iosolea passar
ammirava: / ma più seduto a lungo in verde zolla / si compiacea de le
qual rio furore investe / quei bruti in cenci a maledir le zolle / dove
la zolla, / avranno orrore di te in eterno. montale, 1-130: forse
dissetarmi, con una voluttà di scolaretto in vacanza. -ant. involto,
o ve'che buona zolla tu avevi qui in seno! a questo modo / son
che gli uomeni nascono con le venture in mano: sta pur che le sappiano pigliare
sono di quelli che nascono con le sciagure in mano, e questo mio figliuolo è
questo mio figliuolo è di quelli: steasi in contado tra le zolle, e forze
villani: cosa da nolla credere, quanto in questi aratori cresciuti fra le zolle sia
2- 15: così stei da cinque anni in quei confini, / mentre fui giovanetto
miei latini. 6. ambiente in cui si sviluppa la personalità di una
8. geol. ciascuna delle porzioni rigide in cui è suddivisa la litosfera.
paolieri 159: ci si trovava allora in un pezzo di campo a scesa ripida
fischi e le zollate, / lasciò cadere in mezzo della vita / le frecce dalla
piante una zolla che contenga le radici in modo che non subiscano danni durante il trasferimento
sf. piccola zolla di terra (anche in espressioni iperb.).
paese d'àtene si trovòe che fosse gittata in su le ossa. bacchetti, 1-ii-345
di zucchero raffinato e compresso, usato in partic. per addolcire bevande calde.
. ginzburg, i-636: barbara teneva in grembo il cagnette e gli dava delle zollette
: tale liquore ci viene portato indurito in minutissime zollettine, o lacrime. =
, 1-38: or è converso il tutto in berta e 'n baia, / e,
e, quel ch'è peggio, in cedole e libelli / per le piazze,
quando siano fatte su lavori superficiali e in terra zollosa. bilenchi, 14-
zollosa, / sopra la spiaggia salirono in fila nel luogo, ove dense / erano
fila nel luogo, ove dense / erano in secco le navi mirmidoni intorno ad achille
cieca, / senza riguardo, come dare in terra. fagiuoli, v-139: sento
agricoltura, iv-37: per strade sassose o in terzombolatóre, sm. (femm.
: e questi che badavansi a zombare / in malman- til s'accorser ben presto /
a pratiche di magìa nera e incarnato in un cadavere. -anche: il cadavere
tv [1 / 7-x-1978]: viviamo in compagnia di 'zombi'e 'anticristi',
e cinematografica dell'orrore, cadavere tornato in vita che cerca di aggredire esseri umani
diaboliche per rendere più esauriente la scorreria in un genere che proprio ai giorni nostri
per le spalle, gli ebbi messi in volta ben mazzicati. = deverb
fece altro che piovare et venire grandine in tal modo che se alzò qui dentro in
in tal modo che se alzò qui dentro in orvieto circa ad uno zomesso.
metodo di cura della tubercolosi, oggi in disuso, consistente nella somministrazione per via
parte attiva sarebbe contenuta nei principi solubili in acqua. = voce dotta,
= voce di area seti e, in partic. ven., lomb. ed
giuliani, i-295: io con il lume in mano vado dietro al muro; quando
nelle espressioni zompare giù, su, in piedi, ecc.). moravia
dal letto e, così com'ero, in sottana, tutta spettinata e a piedi
pasolini, 3-91: i due zomparono in piedi come due belvette. -per
nel petto. il dolore strinse allora in una morsa lo stomaco. 2
gli saltò addoso come una rana e in volo gli disse: « è inutile!
carro. 3. presentarsi improvvisamente in un luogo; recarvisi velocemente.
[1905], iv-534: 'zompata': in napoletano indica il duello a coltello dei
, tranquilla, come se si trovasse in mezzo a tutta la campagna. =
puntate, gli zompi del cane lupo solo in cassa, che balza e riprecipita.
di territorio più o meno esteso, in partic. connotato da determinate caratteristiche ambientali
pulci, i-1-7: tante / lagrime spargo in questa trista zona, / fuor della
ciascuna delle suddivisioni stabilite dalla scienza forestale in base alla dominanza di determinate specie indicatrici
-zona di ripopolamento e cattura: territorio in cui è vietata la caccia per favorire
calda: nel linguaggio giornalistico, territorio in cui è probabile o imminente il verificarsi di
di frontiera che separa due stati, in cui vigono particolari accordi e facilitazioni per
. -zona di libero scambio: territorio in cui il commercio estero non è sottoposto
fino a 12 miglia marine dalla costa, in cui lo stato può applicare speciali misure
. 4. area urbana, in partic. adibita a usi particolari come
se un perimetrolunghissimo di portici e viali fosse in realtà di invisibili, invalicabili mura:
operaia. moravia, ix-57: ero capitata in una casa di ladri e quel che
non avevano paura perché non cerano più in quella zona né leggi né carabinieri e non
di riferimento obbligato per tutti coloro che in essa risiedono (un ufficio amministrativo o
nei centri di alcune grandi città, area in cui il traffico e il parcheggio dei
. 20. -zona disco: quella in cui il parcheggio degli autoveicoli è consentito
-zona pedonale, area di un centro abitato in cui è vietata la circolazione dei veicoli
un argomento, di una relazione; settore in cui si verifica un evento determinato.
. r. longhi, i-i-i-xi: risorse in me più forte l'esigenza personale di
dell'obbligazionismo giuridico. -soluzione di continuità in un determinato contesto (in partic.
di continuità in un determinato contesto (in partic. in espressioni come zona buia,
un determinato contesto (in partic. in espressioni come zona buia, di simontale,
avverte, tuttavia,... in quelle poesie... in cui la
.. in quelle poesie... in cui la raffica del ritmo abbia già
alla parola isolata, zone di silenzio in cui la parola stessa non riesca a
da letto o parte di un monolocale in cui sono disposti i letti. 10
. area dell'embrione delimitata dalle altre in base alle proprietà che la caratterizzano; territorio
. geogr. ciascuna delle cinque fasce parallele in cui fin dall'antichità si usa suddividere
climatico (e secondo la terminologia attualmente in uso sono la zona torrida, per
ardore colli cavalli del sole, ovvero in qual quadrangolo del mondo è più pessimo luogo
rovente zona del mondo scalda, ovvero in alcuno più pessimo e selvatico luogo disabitato
disegna / lo mondo tutto e parte in cinque zone: / le tre perdute e
la terra che perde ombra, cioè in quella parte d'austro cn'è sì sotto
monte / ove il nilo ha, se in alcun luogo ha, fonte. citolini
i quattro cerchi minori dividono la terra in cinque zone, o vogliamo dire fasce
sogliono i geografi dividere la terrena abitazione in cinque distinte principalissime e infra di loro
: essendo quello [il cielo] diviso in cin
la terra che gli sta sotto, in cinque parti, le quali con voce
questi tai quattro circuii dividono il cielo in cinque parti, quasi si domandan cinque zone
n. 1. -zona floristica-, in fitogeografia, regno floristico. 15.
sostanze formarono zone sottoposte; e perciò in diversi tempi la corrente delle reazioni chimiche
. -complesso di strati sovrapposti definibile in base a determinate caratteristiche, come ad
18. milit. zona tattica-, area in cui le truppe effettuano manovre tattiche di
ciascuna delle circoscrizioni militari di carattere amministrativo in cui è suddiviso il territorio nazionale.
periodo bellico, area retrostante a quella in cui si combatte. -zona vietata:
squadre, settore del campo assegnato, in conformità con la tattica di gara prescelta,
dietro il proprio canestro (cioè quello in cui la squadra tenta di realizzare i propri
hockey su ghiaccio: la parte del campo in cui si trova la porta della squadra
calcio, nel rugby, nella pallacanestro e in altri giochi di squadra, tattica di
giochi di squadra, tattica di marcatura in base alla quale i giocatori controllano un'
di campo controllata da ciascun giocatore (in partic. in espressioni come controllo,
controllata da ciascun giocatore (in partic. in espressioni come controllo, difesa, gioco
che questa sia del tutto compromessa (in partic. nell'espressione in zona cesarmi)
compromessa (in partic. nell'espressione in zona cesarmi). dizionario dello sfiort
: nel calcio, segnare, vincere in zona cesarmi, si dice a proposito di
minuti di un incontro (e di vittoria in tal modo riportata). l'espressione
tal modo riportata). l'espressione in zona cesarmi è nata in quanto nella
l'espressione in zona cesarmi è nata in quanto nella partita svizzera-italia disputata il 29
spesso decorata, con cui le donne cingevano in vita il peplo. -in senso generico
libra', cioè che l'uno sia in ariete, nella libra l'altro, fanno
! -verginità di una donna (in partic. nell'espressione zona verginale)
23. locuz. -fuori zona: in luogo distante da un punto determinato o
. -in zona: nelle vicinanze, in prossimità di un punto determinato.
qualcosa con impeto ed entusiasmo. -anche in un contesto osceno. batacchi
andare a cena, / poi buricchiava in letto a pancia piena. zannoni [
una o più zone; di zona (in partic. con riferimento a una struttura
3. arte. distribuito con omogeneità cromatica in una determinata parte del dipinto.
e assai meno travagliato dal chiaroscuro che in leonardo; i colori zonali di bramantino.
. biol. che è presente o distribuito in zone con determinate caratteristiche climatiche e ambientali
. geogr. e urban. suddividere in zone. 2. arte
3. geogr. e urban. suddiviso in zone. 4. miner. e
o zone, fitte, quasi rettilinee in campo di tinta uniforme. 6
che presentano un'unità cromatica; diviso in fasce di diverso colore (un dipinto
placca: il cavallo scorciato si espande in un largo disco chiarissimo; sopra i
, sf. geogr. e urban suddivisione in zone. 2. miner.
2. miner. e cristall. in un minerale o in un cristallo,
. e cristall. in un minerale o in un cristallo, presenza dalla parte centrale
che si costruisce, dalla cintola, in su, secondo lo schema dell'* annunciata'
torbosi. -zonazione verticale: il succedersi in montagna di fasce di vegetazione e di
variare della profondità. 3. in sismologia, zonizzazione. = nome d'
. da [to \ zone 'dividere in zone'. zoncata, sf.
zoneglóni, aw. dial. ant. in ginocchio, con le ginocchia piegate in
in ginocchio, con le ginocchia piegate in terra; ginocchioni. navigazione di san
, 100: tuti quanti se inclinava in zonegloni e feva onor a la temitade.
zonista, agg. sport. che, in partic. nel calcio, adotta
conchiglia sottile e traslucida e sono diffusi in tutto il mondo. = voce
1821. zonizzare, tr. dividere in zone.
2. urban. suddividere una città in varie zone, in base alle diverse
. suddividere una città in varie zone, in base alle diverse funzioni e caratteristiche.
storici. zonizzazióne, sf. partizione in zone. - in partic.: in
, sf. partizione in zone. - in partic.: in urbanistica, suddivisione
in zone. - in partic.: in urbanistica, suddivisione dei centri abitati in
in urbanistica, suddivisione dei centri abitati in varie zone secondo la loro funzione e
ottobre 1963], 36: noi crediamo in un incremento di insediamenti industriali nel nostro
di insediamenti industriali nel nostro comune. in tal senso le previsioni di zonizzazione industriale
2. burocr. obbligo per i residenti in una certa zona di frequentare un determinato
parco: suddivisione di un parco naturale in aree a seconda della diversa destinazione (
.). 4. geofis. in sismologia, studio per singoli distretti della
singoli distretti della sismicità di un territorio in base a cui si tracciano le carte
i zoni, / inver ravena se poseno in via. = dal lat.
sf. dial. ant. giuntura, in partic. di parti anatomiche.
2. geol. ciascuna delle unità minori in cui viene suddivisa una zona.
, intr. (zónzo). andare in giro, a zonzo, senza meta
un accompa gnamento musicale, in partic. di uno strumento a corda.
e alla ven tura, in mezzo a una povera marmaglia pedestre di cittadini
intese alle faccende domestiche. -diffondersi in ogni luogo (la nebbia).
ho dato le chiavi, e vedermene in mano, mi manda il cervello a zonzo
palazzeschi, 1-581: s'io mi ritrovo in riva al fiume a zonzolare un tantino
quantità di zoo e d'acquari disseminati in tutte le parti del mondo. montale,
zoocecìdio, sm. bot. cecidio prodotto in una pianta da un animale parassita,
una pianta da un animale parassita, in partic. da un insetto. =
zool. raggruppamento di animali che convivono in un certo ambiente. = voce
denominazione comune delie alghe cianoficee che vivono in simbiosi con un animale.
bot. raggruppamento di alghe verdi comprese in generi diversi (e in partic. nel
verdi comprese in generi diversi (e in partic. nel genere clorella),
. nel genere clorella), diffuse in zone marine e di acqua dolce,
e di acqua dolce, dove vivono in simbiosi con animali. = voce dotta
zoecio. zooerastìa, sf. in psicopatologia, zoofilia erotica. =
, la direzione della 'lodge'ha sparso in terra, tutt'intomo la pozzanghera,
spirito avea, 7 fame uso volle in circostanza tale. = voce dotta,
-a). zool. che vive in ambienti biotici animali o creati da animali (
delle zoofite. cestoni, 461: in mare di queste zoofite ve ne sono di
2. sm. disus. animale, in partic. mollusco, che vive in
in partic. mollusco, che vive in colonie arborescenti, che per la somiglianza con
la somiglianza con i vegetali era ritenuto in passato intermedio fra le piante e gli
greci sono detti zoofita con nome ch'in vostra lingua suona piante animali. pallavicino,
tatto dunque per le sopraddette ragioni ritrovansi in ogni animale, anche in quelli che stanno
ragioni ritrovansi in ogni animale, anche in quelli che stanno affissi agli scogli,
i con- chiologi, i zoofitologi trattarono in generale gli esseri ai quali diressero le
diressero le loro ricerche, onde servire in tal modo alla storia naturale generale di
psicol. paura morbosa degli animali, in partic. di una determinata specie, che
da cui aveva tratto il suo ingresso in questa vita storta; gio ionico
alberti, 7-223: il zofforo sera come in la jonica ordinazione ma non pulvinato,
basso / del gran muro maestro, attorni in rami / vò che serpa un feston
. biol. aggregazione di batteri o alghe in una massa gelatinosa iridescente.
famiglia pseudomo- nadacee che si sviluppano soprattutto in acque putrescenti. = voce dotta,
intesi ch'egli riportava a sé e in quella casa sua tutti i nonché
nonché suscitava intorno a sé e in quella casa sua tutti gli zoidi che
; e quello della pirolatria era il fuoco in universale, non in particolare.
era il fuoco in universale, non in particolare. = voce dotta, comp
parti d'animali divenute fossili e conservate in diversi stati. = voce dotta,
ha per oggetto lo studio degli animali in tutte le loro manifestazioni. -anche:
1: se una difficoltà maggiore di trattare in tal modo la zoologia, limitandosi cioè
impresa i naturalisti, noi conosceremmo anche in questa scienza un maggior numero di produzioni,
correndo giorno e notte da per tutto in cerca di uccelli, d'insetti e d'
certo il suo primogenito lo avrebbe ricevuto in regalo: tanto era egli frenetico per
zoologia durante l'inverno, tenevo pronto in un vaso un certo numero di rane,
un parco, un museo). - in partic. giardino zoologico-. v.
grosse sogliole e dove i tori nuotano in libertà. 3. per estens
chi caccia o commercia animali esotici destinati in partic. ai giardini zoologici.
basta che abbiamo scimmiottato il ridicolo 700; in un pezzo duro recente, un one
onde offrirle ai zoologi esatte e sicure in tutti i loro rapporti. ghislanzoni, 200
zumare); la voce è attestata in migliorini [s. v. zumata]
di popoli primitivi a raffigurare le divinità in forma di animale. 2.
. mitol. dottrina della metamorfosi dell'uomo in animale. c. ranzoli,
'zoomorfismo': dottrina della metamorfosi dell'uomo in animale, propria di alcune religioni primitive,
. ling. nome proprio di animale, in quanto oggetto di studio onomastico e linguistico
. gioia, 4-iv-54: attualmente in venezia sono proibiti moltissimi libri che circolano
. (femm. -a). esperto in zootecnia. = voce dotta,
. candela, tit:. la zoonosi in attinenza alla patogenesi alla (v.)
del plancton costituita da organismi animali (in contrapposizione al fttoplancton).
per l'allevamento di animali destinati all'in dustria alimentare.
, sm. invar. parco visitabile, in partic. a bordo di autoveicoli,
partic. a bordo di autoveicoli, diviso in ampi recinti al cui interno vivono in
in ampi recinti al cui interno vivono in relativa libertà animali esotici. corriere
alla generazione. mamiani, 10-i1-535: né in tutti gli animali... debbe
, potendo esservene di quelli tanto inferiori in cui vero senso e vero appetito non
sui principali miglioramenti che si potrebbero introdurre in alcune parti dell'agricoltura e zootecnia della
anatomia comparata. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-282: lo stenone,
cui si otteneva la visione di immagini in movimento. = voce dotta,
a gruppi tassonomici diversi, che vivono in simbiosi con animali. = voce
dalle pareti dello scafo altre sostanze, in partic. la cera. fr
e di una piccola vela quadrata, in uso nell'adriatico. calmo,
tanti miracoli, che ha fatto l'arte in diversi seculi, el me par apresso
anche de qualche persona che ha del sai in zuca, è el bel magisterio de
e la zoppaggine. pascoli, ii-1148: in verità la zoppaggine di giacobbe è variamente
zoppicando. - al figur.: in modo incerto, tentennante. manso,
il cavallo guarirà di questa infermità, in altro tempo ritornerà; e se si taglia
: quelli che lungamente vissono co'piedi in ceppi,... sciolti poi vanno
. tr. rendere zoppo, azzoppare (in partic. di sogg. inanimati)
qua. 2. figur. comportarsi in modo disonesto, corrotto, riprovevole.
volgar., 3-95: acciocché noi possiamo in tutta la perpetuità della vita essere costanti
peggiare in alcuna onestà. fiamma, 1-53: è
si può operar cosa buona, così in queste tenebre sempre s'inciampa. è un
aver ricucito un po'di pelle lacerata in una rissa di banco o aver curata una
molto più i di lui signori parenti in un gran timore, che possa accadere
e più accalora il loro timore un caso in tutto simile, accaduto ad una sorella
scopriva essere un soldato ferito e zoppicante in fuga dal campo della carneficina.
2. per simil. che traballa in quanto ha le gambe di lunghezza disuguale
6-138: tutta la mobilia della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due
assai zoppicante. -che esegue in modo impreciso, irregolare un brano musicale
integrazione di un quarto piede, assisa in modo più saldo. bacchelli, 1-iii-299:
salvini, 39-iii-78: per ristringere il tutto in brevi parole: sarebbe da desiderare che
possedesse e bontà e dottrina; perciocché in altra maniera è zoppicante la sua perfezione,
romantica nostalgia e la sua spiritualità errabonda in viaggi silenziosi. moravia, ii-372:
istanza del suo signore, volse dal greco in cui molto valea nel latino in cui
greco in cui molto valea nel latino in cui zoppicava, i libri del pseudodionisio areopagita
6. agire con esitazione, in modo indeciso, irresoluto. sarpi,
, anco fingegno / zoppica e delirando in un sol punto / e la lingua e
7. procedere, svolgersi, evolvere in modo sfavorevole; incontrare ostacoli, contrattempi
altresì le trattazioni di vienna e in modo difettoso per imperfezione congenita, ma
senza alcuna cascione è zopo, e in ciascheduno de'suoi piedi per diviso pare
zoppica. 4. figur. comportarsi in modo disonesto, immorale, peccaminoso.
velenoso fermento, se il principe portasse in trionfo le sue de sopra
però si è che lo stesso idenam in fine, vedendo che questo suo metodo zoppicava
dico mai il mio parere senza metterlo in compagnia di qualche epigramma che lo sostiene
di quella, onde il contratto zoppica in questa parte. 9. presentare
e metriche. montanari, ii-281: in una sola cosa pare che zoppichino queste
zoppicavano. io. trovarsi in una condizione di instabilità, di incertezza
un braccio al collo e scuro in volto. = frequent di zoppicare
. zoppicóni, avv. zoppicando in modo accentuato, procedendo con passo o
, ch'avete? nanea, 2-19: in questo venne zoppicon vulcano, / sterope
zoppiconi. a. casotti, 1-4-21: in un quadro vedevansi tre cani, /
azeglio, 0-570: andava zoppiconi e in quattro salti pho arrivato. paolieri, 2-204
vuota dentro. 2. procedendo in modo lento, faticosamente e anche cautamente
'zoppina'e 'fradiciume del piede'consiste in una vescichetta che apparisce nel mezzo dell'
zoppia. stigliarli, 2-215: in voi nessuna parte si confonde: / anzi
, e s'attristò della sua morte in modo che non trovava consolazione. palazzeschi
dagli amici e dai fanciulli... in uno sforzo finale rientravano a santa maria
maltrattate e pagato a peso d'oro topi in procinto di essere impetroliati e arsi.
ha vista debole e difettosa. -anche in posizione pred. e con valore avverb
. e con valore avverb. e in contesto metaforico. fazio, iv-20-51:
una tavoletta zoppa, e il marito sta in faccia a lei sopra una picciola panca
scrittoio non era più il vecchio bugigattolo in cui bisognava il lume e non ci si
un tavolino zoppo. -che è in pessime condizioni; guasto, usurato (
3. figur. che si comporta in modo disonesto, immorale (una persona
professione di una fede. - anche in posizione pred. e con valore avverb.
'l poter zoppo, / di passo in passo sospirando cede. p. segni,
. che procede, si sviluppa o avviene in modo stentato, contrario alle aspettative,
un evento, una faccenda). -anche in posizione pred. e con valore avverb
el papa minaccia di volere dare le palme in bologna; e perché le vie non
ancor ben asciutte, mi bastarà essere in firenza all'intrare del sole in ariete.
bastarà essere in firenza all'intrare del sole in ariete. e penso sarò a tempo
lungi dal nuocere, non si reggevano in piedi. dossi, 2-ii-551: il
g. gozzi, 3-5-416: e in capo all'anno ritrovai ne'conti / zoppe
verso). -anche: scritto, composto in modo sciatto, approssimato, con scarso
'l'infiltramento', non sono certo in grado di discriminare un endecasillabo allungato da
1-ix-213: veggio l'altro rizzar fabbriche in falso / e mura con puntelli ed archi
ricordo, nella chiesa di s. lorenzo in firenze, il di cui disegno gli
cui disegno gli fu storpiato nel metterlo in esecuzione, facendo quella chiesa zoppa nelle
che formano la nave del mezzo, passano in piana terra. milizia, iv-191:
scalinata, hanno la base più in alto che quella delle colonne, che sono
monetario bimetallico incompleto. -compensazione zoppa: in contabilità, quella privata che non ha
l'esecuzione di un'esportazione o importazione in contropartita. - partita zoppa: metodo
di due o più imprenditori o imprese in partecipazione, che consiste nella registrazione in
in partecipazione, che consiste nella registrazione in partita doppia delle operazioni da parte di
da parte di uno dei partecipanti e in partita semplice da parte degli altri.
scrive alcuno) convertì le favole di esopo in verso coliambo, che è giambo zoppo
è giambo zoppo. pascoli, i-660: in hipponacte, l'inventore dell'iambo zoppo
locuz. avverb. alla zoppa o in posizione pred. e con valore avverb.
saltellando con un piede solo (anche in espressioni enfatiche). pratesi, 5-72
. davanzati, i-25: le grazie chieste in comune vengono aiè zoppo. manzoni, pr
, 23 (397): potrebbe andare in para- iso in carrozza, e vuol
): potrebbe andare in para- iso in carrozza, e vuol andare a casa del
dopo tanto tempo, molto lentamente, in ritardo (una lettera). giordani
.. potrai scrivermi a bologna fermo in posta. -camminare zoppo-, comportarsi
-camminare zoppo-, comportarsi o vivere in modo disonesto, immorale o peccaminoso.
superiore di gran lunga ad un altro in checchessia, si dice: 'e'lo piglia
potere è zoppo'... animus calidus in re frigida. guadagnali, 1-i-29:
da un capo all'altro, camminando in tal guisa. -spreg. zoppàccio
e. i. che l'attesta in f. silvestri (nel 1913).
striata e macchiata di bianco, diffuso in africa nelle steppe e savane dal senegai
. ant. corta sopravveste militare, in uso nei secoli xiv-xvi. -anche: sopravveste
cum le stringhe a le braze, in modo che parea uno leggiadro scudiero.
zomea di tela d'oro con la sega in raso creme- sino et aquile.
atechqah ossia altare del fuoco era forse in origine il sito di un tempio zoroàstrico
, comprendente circa venti specie, presenti in asia, africa e nord america, tutte
. invar. mus. danza popolare basca in 5 / 8 il cui ritmo è
famiglia zosteracee che comprende dodici specie diffuse in tutto il mondo, fra le quali la
presente sui fondali sabbiosi e melmosi e, in italia, solo lungo le coste adriatiche
zotico. zoticaménte, aw. in modo rozzo, villano; con espressioni
, di carattere. tommei [in lacerba, iii-104]: chi l'à
simili cose si vendono, essendogli domandato in compara e quanto ne volesse, scopone
e con bassa voce, senza guardare altrui in viso, disse: « vonne cinque
povere contadinelle così avvenenti e graziose che in lor paragone riuscirebbono zotiche e roze molte
l'istesso che succede ad un finissimo intaglio in gioia che, avendosi a improntare in
in gioia che, avendosi a improntare in una cera o in una terra zotica
, avendosi a improntare in una cera o in una terra zotica, questa non ne
sua apparente rudezza non ci indussero dunque in sospetto, ché una pagnotta militare è
questa vita zotica e materiale, si possa in lui sviluppare l'ingegno. bechi,
re de'suoi tempi, e da secolo in secolo discese infino a noi, ad
bevuto? soffici, v-2-102: passeggiavano in su e in giù per la via
soffici, v-2-102: passeggiavano in su e in giù per la via provinciale, il
, il cappello sulla nuca, il sigaro in bocca, sputacchiando, trangugiando di caffè
bocca, sputacchiando, trangugiando di caffè in caffè bicchierini di zozza. bacchetti,
riscaldate e che quello zoticone non portasse in casa il pranzo del tabacco e del cognac
del cognac. savinio, 510: in piena epoca del pigiama, quello zoticone
tutte le scuole che il governo mantiene in questo paese? se non servono a togliere
i. da conegliano fece tre miracoli in una volta facendo caminare col bastone un
, 135: miser el fo una fiata in pugnia uno visconte, lo quale si
6: sua magnificenza mi fece chiamare in la sua camara, presente uno zovene.
eh! i zovini credi sempre d'essere in ultima malora! 2.
piacere e de contento prestarmi tanta grazia in questo ponto extremo, che da me sia
me'fiio e carissimo me'compagnum, in santo studio e singular amigo firn da la
sm. tose. rivenditore di zozza o in genere di liquori di pessima qualità.
pirandello, 7-707: 'zri', di tratto in tratto. è un pipistrello invisibile,
per riprodurre il ronzio di un insetto, in partic. di un moscone (per
. di un moscone (per lo più in forma iter.). carducci
corpo speciale di fanteria creato dai francesi in algeria nel 1830, comprendente anche indigeni
altri corpi e formazioni speciali, equipaggiati in maniera simile). - anche sostant.
parte dei bersaglieri accompagna via gli zuavi in mezzo ai fischi del popolo. b
tipico degli appartenenti a tale corpo (in partic. con riferimento a capi di
genere cucurbita della famiglia cucurbitacee (e in partic. della specie cucurbita maxima)
frutto prodotto da tali piante, diffuso in commercio in diverse varietà, forme e
da tali piante, diffuso in commercio in diverse varietà, forme e dimensioni,
poco pronunciato; è impiegato e cucinato in vari modi per l'alimentazione umana e
una zucca... montò sublime / in pochi giorni tanto, che coperse /
più fritti, dopo essere stati immersi in una pastella di uova e farina.
mangiarono semi di zucca, poiché, in sei, non possedevano un soldo. comisso
: collopulci, 3-106: fece rossa in un tratto la sabbia: / a molti
la zucca già fessa, / e braccia in terra, e moncherin gi. ù manda
, ma sempre divisa per il lungo in spicchi. alvaro, 17-241: poi il
, un cavallo sulla spiaggia, un asino in un orto presso l'immobilità delle zucche
soglia d'ombra d'una casa, in quello stupore. -zucca marina o
plinio], 439: zucca salvatica in greco è detta saraphos. è vana- onde
e è grossa un dito, e nasce in luoghi sassosi. ricettario fiorentino, i-h-v
simplici, si adopera il nasturzio detto in vìneggia communemente agreto, la senape,
il giovane, 10-927: si trasformino in vespe e 'n calabroni / tutte le pecchie
tutte le pecchie mie e 'l mele in pegola / e l'olio in morchia,
mele in pegola / e l'olio in morchia, e 'n zucche i miei poponi
. guerrazzi, 2-771: metteva di tratto in tratto le mani sur una zucca piena
sacchetti, 103-44: se tu fossi in uno gran pelago, e fossi per
a proda; / che se lo sprazzo in tal modo ha a durare, /
-per simil. parte dell'alambicco in cui si raccoglie il prodotto della distillazione
vino bianco. e ponete ogni cosa in una zucca di vetro, e ponete a
la testiera, e anche a tener in mostra i lavori nella vetrina.
che ne le corti pratichi, che in tutto venda il pesce e gli resti sì
dice, che niente di cervello gli resti in capo. gli ingannati, xxv-1-314:
il contenersi dentro la giusta misura, in certi casi è molto difficile e, quasi
zucca al vento... pensava che in uno solo sguardo il santo frate di
venduto i pesci. non ha punto sale in zucca. mona zucca al vento.
che, come dice il fiorentino, pisciarono in molte nevi. carrer, 2-470:
nella dotta bologna, / e di dottori in fieri la gioia e la vergogna
titoli pretenziosi e magniloquenti allora di moda in numerose opere. a. f.
mancia? -zucche! io me ne vo in mance. grazzini, 4-303: quel
ha il padre: mi leggerebbe in viso... che c'è qualcosa
a zucca rotta. -avere sale in zucca: essere assennato, avere buon
assennato, avere buon senso (anche in espressioni negative). a. pucci
, cent., 61-89: castruccio, in quello stormo fu fedito; / ma
; / ma come quelch'avea sale in zucca, / pure aspettava il soccorso
: come colei che poco sale aveva in zucca, disse: « se voi sapeste
e che deverebbe ciascuno che abbia sai in zucca di continovo fuggire. compagnia della
da uomo saggio e che abbia sale in zucca d'imitare e seguire le pedate
di bartolommeo: / se non ha sale in zucca e senno in testa. goldoni
non ha sale in zucca e senno in testa. goldoni, x-59: egli è
giovinetto, / ha del gran sale in zucca. ghislanzoni, 18-131: mo,
: mo, vedete se han sale in zucca costoro! grida il conte. monelli
di aver dimostrato di aver più sale in zucca dei suoi imperiali parenti. -cavare
, n. 15. -entrare qualcosa in zucca: essere capito, compreso perfettamente
da molti ufficiali che conosco, è entrato in zucche anche più dure della tua!
-ficcare o ficcarsi, mettersi qualcosa in, nella zucca: far assimilare,
4-194: l'arte, mettitelo bene in zucca, equivale a un sacerdozio.
col capo rasato o scoperto, senza nulla in testa. fagiuoli, v-161:
/ il miglior modo che lo stare in zucca, / ancora quando il verno è
rigore. pananti, i-93: stanno in carniera ancora il dì di festa, /
festa, / e senza soggezion girano in piazza / in zucca, scollacciati e in
e senza soggezion girano in piazza / in zucca, scollacciati e in camiciola.
in piazza / in zucca, scollacciati e in camiciola. -con valore aggett
e grinzo, vecchio, raso ed in zucca, è neri di gino capponi,
fianco, sotto il loggiato, un giovanotto in zucca con una gabbanella svolazzante.
. cocuzza), con continuatori regolari in fruii. (coce), piemont.
inerpicandosi co'suoi sguaiati fronzoloni sul muricciuolo in fondo all'orticello. zuccàio,
. chi coltiva o vende zucche (anche in un contesto osceno). pulci
e sementine, / rogge e anche robuiole in gran schiera, / sanicole, zuccaie
sono varie sorta di questo frutto comuni in toscana. giuliani, i-124: corri
. paoletti, 3-14: gli seminai in un orto molto infestato dalle zuccaiole, che
i-194: 'zuccata'. colpo dato col capo in checchessia. betti, i-397: chi
, sì che cominciammo cautamente a navigare in quel freddo, timorosi di dare qualche
usata nell'arte dolciaria (ed è specialità in par- tic. della cucina siciliana)
, 28: alle colezzioni uscivano fuori in sul palchetto venti confettiere di pinocchiati e
a'nostri tempi, si veggon usati in egitto de'canditi simili alla zuccata di sicilia
o participio passato 'zuccherato', che è in tutti i vocabolari, viene da '
da 'zuccherare', che non è in nessuno; e a questo forse non sempre
; dicesi di caffè o altro liquido in cui si sia messo dello zucchero. p
, un sapore). - anche in un contesto figur. iacopone [crusca
di solito si scrivono colla penna maldestra in male d'ebefrenia, siano una quintessenza
di mandarci tutti quanti all'altro mondo in una crisi generale di diabete galoppante.
baciare (una parte del corpo, in partic. le labbra). biondo
materiali, usato per contenere e portare in tavola lo zucchero. -con meton.
meton.: quantità di zucchero contenuta in tale recipiente. notizie del mondo
la madre ebbe la compiacenza di mettergli in mano una zuccheriera. foscolo, cvi-308:
: gli industriali zuccherieri si erano riuniti in un 'trust', chiamato unione zuccheri. gramsci
anno gli zuccherieri. -operaio che lavora in un zuccherificio. zuccherièro, agg.
dalla barbabietole. einaudi, 388: in tal modo i capitalisti italiani...
capitalisti italiani... investiranno capitali in cotonifici, lanifici, zuccherifici, stabilimenti siderurgici
degli essiccatoi del grosso zuccherificio di bondeno in gran lavoro. cassola, 4-29: il
e. li., che l'attesta in a. de nino. zuccherino1
zuccherine e resine. - in un contesto osceno. massa legnaiuolo,
/ que'che son zuccherini / struggonsi in bocca quand'altrui gli succia.
brillante e struttura granulare finissima. mercante in persia, ii-84: ve ne sono zuccarini
dei cervi e dei fitti mammoni, in un grande museo a san francisco, vengon
: gran parte, nudi di donna in marmo zuccherino, sul genere di quelli (
, ecc.) che vendono a firenze in via de'fossi. 3
, / vede le frutte via di giorno in giorno; / ma s'oggi son
onze 5 de melle e lume zucarina in polvere onze 1, e fa al modo
come vetro argento, e fatela bollire in malvasia con lume zuccarina. luna [s
prepara il fiato / col muschio stemperato in zuccherini, / perché il respiro ancor sembri
come se partissero per un lungo viaggio in paesi deserti. dossi, 1-ii-819:
iii-102: questo carnasciale le monache stanno in man- giarie, e le vostre
diverso di quello che si fa oggidì in firenze. costo, 1-321: vennero in
in firenze. costo, 1-321: vennero in tavola in fine di desinare quattro zuccherini
. costo, 1-321: vennero in tavola in fine di desinare quattro zuccherini, ben
, coi quali si festeggiavano le nozze, in campagna. 2. figur.
della sua età, disse, anche in nome dei colleghi, che il governo
al paragone di ciò che poteva temere in certi momenti, la condizione di monaca
: questi sono zuccherini,... in confronto dello schifo, laidissimo putridume che
e inzuppati tutti anima e corpo di cima in fondo all'italia. soffici, iii-276
la scarsezza dei guadagni ci doveva far vedere in quel tempo infelice. -non
nei confronti della peraggiunta di aromi, in pasticceria o in confetteria per parabosco,
peraggiunta di aromi, in pasticceria o in confetteria per parabosco, 4-27: dio
a zuccherini. -zucchero pilato-, raffinato in pezzi piuttosto grossi. = dimin.
convento della ss. annunziata [in « studi linguistici italiani », xx (
del zucaro e polvere di zucaro, in soldi kabella. testi fiorentini, 190:
fa d'aveme [di cassia] in casa e fresca, e del zucchero e
plinio], 12-8: il zucchero nasce in arabia ma molto migliore in india.
zucchero nasce in arabia ma molto migliore in india. et è mele colto nelle canne
lo beve. magalotti, 9-2-139: in oggi la moda è di non mettere più
più il zucchero nella chicchera, ma in quello scambio mettere in bocca un pezzetto
chicchera, ma in quello scambio mettere in bocca un pezzetto di zucchero candito.
. e. gadda, 17-52: in gioventù avea dovuto rinunciare, con sua
-con meton.: dolce (in partic. caramella) costituito in prevalenza
(in partic. caramella) costituito in prevalenza da tale sostanza. piovene,
spessa di colore azzurro cupo, usata in passato per confezionare tale sostanza altri generi
avvolto attorno a un bastoncino e consumato in partic. durante fiere e feste popolari.
masso / miracolato che porta / le preci in basso, parole / di cera che
: aromatizzato alla vaniglia, molto usato in pasticceria. moravia, ix-92: ci
rimosso dal mal sapore, se si ponga in vaso carrario una mezza libbra d'allume
sanitate! guicciardini, 13-xiii-31: certo, in quanto a questo, el signor
: voi avrete quella ladrina di zucchero / in braccio: parraw'ei caro lo 'ntingolo
risulta estremamente piacevole, allettante (anche in espressioni iperb.). trattato
modo di procedere che li spagnuoli usano in italia,... è tanto dolcissimo
mosca gli sembrarà un morso di cane ed in somma nella bocca di questi tali [
di questi tali [invidiosi] suol cangiarsi in fiele il zuccaro, in assenzio il
suol cangiarsi in fiele il zuccaro, in assenzio il finocchio, ed in ortiche le
zuccaro, in assenzio il finocchio, ed in ortiche le morbide e tenere lattughe.
questo bisogna dir ch'è uno zucchero in comparazione del pensiero di stabilire secondo la
... le parve un zucchero in paragone dello stato di umiliazione, di
sannazaro, iv-314: se 'l re arriva in ispagna, tutto si accon- zarà;
si accon- zarà; il dubio è in questo mezzo. benché questo amaro ha ancora
): con il core che gli notava in una mar di zucchero, se ne
meschina prosa del mondo riesce uno zucchero in confronto ai versi ladri. bonghi,
tassoni, 273: e trovar le vailette in ogni parte / di canne- mele e
una situazione, di una notizia, in partic. esprimendosi in modo lusinghevole.
una notizia, in partic. esprimendosi in modo lusinghevole. de roberto, 8-88
di lui. -avere lo zucchero in bocca: esprimersi in modo dolce,
-avere lo zucchero in bocca: esprimersi in modo dolce, benevolo, affabile.
massimamente donna bella e saggia, / che in testa il sale e in bocca il
/ che in testa il sale e in bocca il zuccaro abbia. -avere
alla caldaia. -con lo zucchero in bocca: in uno stato d'animo soddisfatto
-con lo zucchero in bocca: in uno stato d'animo soddisfatto e compiaciuto
e, scusandovi di non volerli lodare in presenza per non essere tenuto adulatore,
adulatore, lasciarli con quel poco di zuccaro in bocca. -essere, piovere lo
5. -mettere a qualcuno lo zucchero in bocca: allettarlo, stimolarlo, instillargli
, i-402: voi ci avete appena messo in bocca il zucchero e fattaci correre l'
, sempre dolce, anzi serafico, in tutto simile a quei santi di legno dipinto
1258). zuccherosaménte, avv. in modo sdolcinato, melenso. = comp
, mellifluità, melensaggine, svenevolezza (in partic. di un'opera).
tanto zuccherosi nauseano. calvino, 1-425: in ogni casa indovinavo le file di formiche
(un comportamento, un atteggiamento, in partic. l'espressione del volto, dello
e freddo di monaca ghiotta e untuosa, in cui era notevole il contrasto tra i
, stucchevole. -con riferimento a gesù in quanto fonte di nutrimento spirituale.
époque'del primo novecento, dopo tutto in perfetto carattere con quel tanto o poco
con un coltello la molica, facendola imbianchire in acqua salata. carena, 2-285:
con burro e cacio; anche diminutivo in vario grado di 'zucca'. e.
piglian così: mettono l'erba macinata in una piccola zucchetta e vi versan dentro
dell'acqua calda. pea, 8-41: in quanto all'acqua per bere, giuseppe
acqua per bere, giuseppe la portava in una zucchetta a tracolla come le fiaschette
328: dal folliculo o vero zucchetta riposta in luogo fresco o sotterraneo esce fuori doppo
, che sogliono avere una forma somigliante in qualche modo a una zucca di forma allungata
, iii-19-61: il governo d'una casta in sottana e roc- cetto, che aveva
fine del canale spermatico, termina come in una zucchetta piena di certa materia di color
2. copricapo a cupoletta (in partic. come cappellino femminile).
femminile). linati, 16-157: in capo un zucchetto d'incerato raccoglieva come
capo un zucchetto d'incerato raccoglieva come in un casco le sue trecce bionde. moravia
i zucchetti o le secrete di ferro in testa. -per simil. riparo
. c. croce, 278: avendo in capo un guscio di lupino per zucchetto
bresciani, 6-iii-345: figurollo il bertolini in roccetto e zuc- chettin rosso. a
dell'abate gando, del prozio, in poltrona a braccioli, occhiali, zucchettino.
allungata, molto usato come ortaggio e cucinato in vari modi. - anche: la
accendeva il forno, e tritando e pestando in un bagno di sudore preparava certe tagliate
'zucchino': d'alcuni vermi intestinali in forma di semi di popone. 3
i-120: era una ragazza spigliata, chiusa in un cappottino grigio che la snelliva,
più stimati primari greci usano un cappello in testa di due gran palmi di lunghezza,
= da zucco, nome della località in provincia di palermo che è zona di
tanto sublime che la memoria che si fonda in organo corporale, ch'è in una
fonda in organo corporale, ch'è in una delle zuccole del celabro, non può
. salvo se i popolari che in fronte, i nobili che dal zuccolo in
in fronte, i nobili che dal zuccolo in giù ne adunano una ciocca: che
cocuzzolo. passeroni, 7-84: presa in mano oggi ho la penna, / e
v.]: quando s'è fitto in testa una cosa, nessuno è capace
non varrebbe, né nel medico, né in un barbiere, che zucconasse o radesse
poche mattine sono zucconata barba, venne in tanta passione che sudava e trambasciava.
un cartoccio così alto, s'usa in sua vece un pezzo di zucca, o
ogni quattro passi abbeverandolo, / gli faceva in un attimo dal generoso cuor partir la
quel grosso zuccon materia scappa, / ma in vece di cervello sembra pappa. guerrazzi
della buona fatta, a non poter dire in cinque volte salamo. giusti, v-106
e mi riesce poco tenere la penna in mano. -mondacelo zucconi:, per
, 211: o zucconàccio da semente, in iscambio di render grazie a vostra maestà
ii-15-185: lettere e cartoline anonime ne ricevo in media due o tre per settimana
vestiti grezzi dell'ospedale, lo zuccotto in capo, appoggiati alle ringhiere di ferro dei
testa, / ch'era stato già in corte del soldano: / sapea a punto
, ii-125: i fanti si distinguevano in balestrieri e pavesali, quelli portavano corazzina
vestimento d'angiolo;... in testa uno zuccotto ricciuto: portava in mano
. in testa uno zuccotto ricciuto: portava in mano un vaso d'oro.
'la trapetta',... dove disfrante in piccioli pezzi, si fano strignere,
guisa del 'vin bianco', che trasferito in caldaie grandi, si rarefà nello spazio
, via! e ri eccola che à in mano uno zuccottino di trine e di
zuccottino di trine e di 'gé', e in fretta e furia l'appunta in capo
, e in fretta e furia l'appunta in capo alla signora annina.
, 1-3-7: chi non ha un pelo in certa parte del capo, è più va
de proprio sono tre, da anni 30 in suso, stanno mesi 16. idem
capello, li quali siano imbossoladi et balotadi in pregadi. -per estens. magistrato
a ore 3 il po rompete alla frasinella in un loco ditto il quarto di venante
,... et poleno esser eletti in ogni rezimento et officis. 2
. 2. sentenziare (anche in forma impers. e in relazione con
sentenziare (anche in forma impers. e in relazione con una prop. complementare)
. amabile di continenzia, 136: in la zità fo zudegà tre laroni ch'
iv-i: zervello... partesse in tre parte: denanti e de mezo e
de drieto e vien chiamadi ventriculi; in la prima parte è ordinato el seno comune
, 25: - tal se crede dar in broca / che a tre pasi non
nome di giudecca, conservato fin qui in venezia, come anche in ferrara, dove
fin qui in venezia, come anche in ferrara, dove ha il nome di
parini, 776: la moltitudine accorre in folla al supplicio de'condannati, alla
mese, v'è stata una forte zuffa in bologna fra popolo e truppa, con
, i-106: era una zuffa, in sanfrediano, per ragioni di donne, indubbiamente
alle mani senza armi (e anticamente in firenze era colpita da una sanzione pecuniaria
/... / due altri in grecia, sulla via di delfi, /
, i-642: il gatto menelao, in una zuffa su per le grondaie, aveva
un'ora durata la zuffa, e già in più luoghi ros- seggiavan l'armi dei
, acceso contrasto che minaccia di degenerare in aperta violenza. - anche: discordia civile
di tali zuffe crudeli fu di far sorgere in italia un'ampia genia di regoli o
alla zuffa, le savie sabine entrate in mezzo con parole dolci e soavi loro in
in mezzo con parole dolci e soavi loro in pace recaro. g. rucellai il
affrica e gran parte delle regioni orientali in cinquanta bataglie radicate fu superiore: e
zuffa. porcacchi, i-267: morirono in quella zuffa due mila fanti e trecento cavalli
gemelli careri, 1-vi-158: cortes vinse, in una sanguinosa zuffa, i mexicani;
, diedero agli spa- gnuoli diversi assalti in sucimilco. alfieri, 4-189: i romani
però ho deliberato di non entrar punto in sì fatta zuffa, dappoiché negli elisi è
ti comando di non prendere veruna parte palese in questo litigio. mazzini, 25-210:
senza eccezione, si sarebbero trovati concordi in questa scelta miracolosa? 6.
7. disturbo, fastidio. - in partic. nell'espressione fare zuffa:
trattati antichi [crusca]: si soffermarono in alcune zuffette di niun rilievo. ibidem
longob. zupfa 'ciuffo'), come in acciuffarsi, oppure di origine onomat.
pronom. fare zuffa, azzuffarsi; affrontarsi in duello, in tenzone. - anche
zuffa, azzuffarsi; affrontarsi in duello, in tenzone. - anche di animali.
zuffati. lucini, 7-76: che è in fondo alla via, che vi si
, che vi si corre, là in fondo? si zuffano? 2
tiene e non ce lascia andare, / in franza il ponerò senza naviglio. vincenzo
di combattere, sciogliono li capelli, quali in tutta la loro vita mai tagliano,
mai tagliano, portandoli... uniti in un zuffo, legati nella cima del
/ ed or la segue nel diserto in vano. sabba da castiglione, 95:
increspata guatarlo. -vedere il lupo in zuffo: affrontare un pericolo, trovarselo
perché altre volte han visto il lupo in zuffo. = var.,
-per estens.: che percepisce qualcosa in modo premonitorio (le orecchie, secondo
continuamente. pascoli, i-889: tintinnano in lontananza quasi sotterranea le cetre, e le
un luminoso mondo eroico. -fischiare in segno di dileggio, di scherno.
, 4-2-454: 'per mettere il loro paese in disolazione ed in zuffolo in perpetuo'(
mettere il loro paese in disolazione ed in zuffolo in perpetuo'(ger., xviii
loro paese in disolazione ed in zuffolo in perpetuo'(ger., xviii, 16
16.) 'e metterò questa città in disolazione ed in zuffolo; chiunque passerà presso
'e metterò questa città in disolazione ed in zuffolo; chiunque passerà presso d'essa
oda. caro, 2-380: disviluppati, in ver la rocca insieme / strisciando e
che colta fra spine la preda, in lunghissime strisce si sgroppa, zuffola,
oh che bel merlo! » dicevo in me; / « che bella casa abita
. -con riferimento a un dannato tramutato in serpente nell'infemo dantesco. dante
). tasso, 13-i-386: mentre in grembo a la madre amore un giorno
rimase ferito. 5. terminare in sibilante (una parola). minturno
le voci, abbacinati / gli occhi in terra conficcansi, e l'orecchie / sentonsi
parea che, stillandomi il cervello continuamente in sui fogli, mi sentissi un grandissimo bollore
mezza voce) un motivo noto o in voga. rajberti, 2-218: egli
e bazzetta zuffolava una canzone che era in gran voga a quei tempi. gozzano,
una scaletta laterale, prese a passeggiare in un corridoio interno, zufolando un'arietta
qualcuno, spifferare un segreto (anche in relazione a una prop. subord.
tommaseo]: mi era stato zufolato in un orecchio che i traseomachi avessero scritto
tal cosa o persona, per metterla in fama, e ciò con fine torto o
si potesse bere, e zufulare in un tratto. -e sta cheta. a
uò bere e zufolare: fare due cose in un tempo. come l'altro:
estens. insinuato, spifferato; suggerito, in par- tic. con intenzione maliziosa.
quel che ci dà oggi e potrà darci in avvenire. 2. ant
giovane, 9-576: zufolatori / da questi in quegli orecchi / pian- tan susurri,
. misasi, 4-194: era pallido in viso e sentiva come un zufolìo nell'
nel silenzio dell'albergo addormentato, camminando in punta di piedi sulle grosse stuoie del
grosse stuoie del corridoio, col cuore in tempesta, assordata dallo zufolìo degli orecchi
: la favola degli esseri umani tramutati in uccelli fu realizzata alle gare di richiamo
un fischiar di zufolo: / poi in qualche modo arrostiren quel bufolo.
: farne quello che si vuole, in partic. raggirandolo. pataffio, 7
non più, no. -mettere in zufolo: fare oggetto di scherno.
4-2-454: « per mettere il lor paese in disolazione ed in zuffolo in perpetuo »
mettere il lor paese in disolazione ed in zuffolo in perpetuo ». (ger.
lor paese in disolazione ed in zuffolo in perpetuo ». (ger., xviii
.) « e metterò questa città in disolazione ed in zuffolo; chiunque passerà presso
e metterò questa città in disolazione ed in zuffolo; chiunque passerà presso d'essa
correlazione a ciò che fanno i ragazzi in tempo di primavera, allorché stac- can
degli zufoli: tipo di tortura giudiziaria in uso nei secoli xv-xviii e consistente nell'inse-
aretino, iv-4-177: se si mettesse in lista la moltitudine di quelle arguzie che
a martello e a festa... in tanto che non è uomo che non
i'ben bene e poi / ti porrò in mano un zufolo perfetto. 3
le bisulche linguette... tutte quante in fra zufoli un iroso canto intonare.
: la carne porcina domestica e salvatica sarà in tutta perfezione nel mese di decembre e
salvatiche, cioè zuffolotti, saranno similmente buoni in detta stagione. = etimo incerto
uno zomo che lo visconte si stava in caxia e tiegniva in man uno cortelo pezolo
visconte si stava in caxia e tiegniva in man uno cortelo pezolo e una mazoleta
fuora de casia e quando la fu zonta in curie lo marito tosto li corse sopra
che con el cortelin, ch'elo aveva in man, taglia uno puoco el dedo
torte, pastiglie, / di- struggitrici in questa età degli uomini, / io vi
/ che 'l del serena no me verta in lasso. = alter,
sorte di frittelle fatte di pasta avvolte in tondo sur un fuscello, e cotte con
da un di loro: « noi siamo in casa trentadue paia di coglioni »,
. quando uno ferma uno che l'aspetti in un luogo e indugi a irvi:
come un zugo sulla gruccia, maledicendo in suo cuore le rane. -rimanere
zugo: essere burlato. bianchini [in soldani, 1-184]: 'rimanere uno zugo'
ar. zubb 'membro virile', passato in sicil. (zubbu), milan.
gerg. (zébi) e, in signif. secondari, anche in lig.
e, in signif. secondari, anche in lig. (zubbo 'nulla; capperir;
dopo un po'mi alzai, andai in cucina, presi un secchio d'acqua,
secchio d'acqua, e vi misi in molle a rinfrescarsi una bottiglia di 'zuica'che
ero portata da bucarest idem, 7-470: in un angolo della stanza, sopra un
, cioè cincinno di dama, nome tolto in lingua turca dalle ciocchette dei capelli delle
poveri bambini che tornavano da scuola con in mano un giocattolo. barilli, 5-151:
tornando alla nostra giovine mo- linara spaesata in terraferma, chi l'aveva chiamata una zulù
strumenti a percussione o ad arco o, in generale, l'accompagnamento pesantemente ritmato di
di un'aria musicale. - anche in forma iterata. collodi, 31
collodi, 31: gli parve di sentire in lontananza una musica di pifferi e di
, intr. cinem. portare progressivamente in primo piano il soggetto di una ripresa cinematografica
nella zona astronomia viene simulato un volo in astronave su alcuni pianeti, con la
3. figur. concentrare l'analisi in particolare, in dettaglio su una determinata
figur. concentrare l'analisi in particolare, in dettaglio su una determinata area, luogo
dell'obiettivo) che inquadra velocemente e porta in primo piano il soggetto. p gonnelli