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vol. XX Pag.67 - Da STAMPONE a STANCAMENTO (32 risultati)

restarò di dire qui che ci avesse in vece di pollastra una pernice morta, overo

regolare nel cuoio, nella pelle o in altri materiali (detto anche stampo a

10. ciascuno dei fori, in genere sette o otto, del ferro

mero, / al corso suo lasciando in terra il stampo. -il rumore

valorosa e grande / formaron sì bel segno in quello stampo. 13.

gruppo di persone; e può essere connotato in senso negativo o positivo, o anche

o la discendenza o costituirsi come modello (in par- tic. nell'espressione di uno

scola, xl-439: voglio imparare a star in mezzo a degli uomini che son fatti

rimote gli uomini si formavano gli uni in sullo stampo degli altri, per continue

dotato di virtù divenute ormai desuete, in partic. di rara onestà, cortesia,

è di stampo antico: vuol stare in pace con tutti e non vuol avere seccature

riferimento a una categoria di persone, in partic. probe, oneste).

). capuana, 2-57: in questo mondo,... dei galantuomini

. tipo di persona che possiede o manifesta in modo spiccato determinate caratteristiche. codemo

ne rivela l'origine o lo classifica in un determinato ambito. panorama, [

è il principio poetico che parve nuovissimo in alcuni poeti moderni? g. marsilli

: autant lara il 25 luglio scorso, in quanto deputato più anziano, aveva inaugurato

sanctis, i-64: tutti i discorsi sono in su questo andare, tutti ad uno

rivide 1 fogli compaginati. savinio [in v bompiani, i-79]: ti prego

con la sola conditura dell'acqua, in cui prima scioglieva il sale ch'egli

un animale dalla tana o dal luogo in cui si è rifugiato. fanfani [

o costringere qualcuno a uscire dal luogo in cui si è asserragliato o rifugiato.

che lui avrebbe voluto stanare era il bandito in persona, e non per fargli o

fargli o dirgli nulla, solo per vedere in faccia una persona tanto nominata.

trovare una persona che vive nascostamente, in modo poco appariscente o isolato. dossi

ospitare. montale, 9-80: vivevo allora in cerca di fandonie / da vendere.

cerca di fandonie / da vendere. in quel caso un musicologo / ottuagenario sordo

da torcere il cuore, fame e sete in compagnia tutti 1 giorni dell'anno,

. g. g. beretti [in muratori, cxiv-6-342]: ho veduto quanto

schernirlo che gli vide quanti erano fatti in brani da due grandi orsi, stanati dalla

al raggiungimento del livello più alto, in cui l'acqua ristagna prima di iniziare

si allontanava stancamente, sempre alzando il mento in quella speciale maniera. fenoglio, 5-i-923

vol. XX Pag.68 - Da STANCAMURELLO a STANCATO (37 risultati)

sparsi di vaghissime descrizioni di bellezze femminili in quella forma minuta e stancante che è il

riposanza, / alarga le toi rètine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à

cede. a. pucci, 3-5-18: in lombardia avea una compagna / ch'era

forse incurabile, poi che ha stancati in vano quasi tutti i medici di parigi

niuna cagione mosso, sempre era fermo in uno proposito, acciò che elio non menasse

: quando enrico iv meditò e pose in procinto la guerra alla casa d'austria,

austria,... fu posto in consulta se si doveva andare ad incontrarlo o

furiosi assalti la guermgione, per tenerla in continua apprensione, travagliarla ed istancarfa.

boterò, 9-19: si tira la guerra in lungo e si procura non di rompere

malatesta malatesti, 1-153: tanta bellezza in lei piove dal cielo, / ch'

tutte le belle / e rare cose in fiorenza diffuse, / si prenderebbe a numerar

. alfieri, 1-246: bramo che in argo ei tomi, e il ciel ne

o comportamenti riprovevoli, oppure allo specchio in cui troppo gode di contemplarsi la donna

specchiandovi per guatarla né vostri medesimi, in vagheggiare voi stesse avete ornai stanchi gli specchi

giacomo gotofredo. -sfruttare fino in fondo le possibilità espressive offerte da un

istancarà: da due o tre dì in là non sarà chi parli de'fatti miei

di qualche profondo filosofo, i quali in prima ci rapiscono, ma se successivamente

8-255: avrebbe fatto meglio a uccidersi in casa, comodamente, senza il pediluvio

sull'autostrada, la donna gli disse in maniera insinuante e sbadata, come se

che si sia stancata la potenza di dio in soccorrerci, la clemenza in proteggerci,

di dio in soccorrerci, la clemenza in proteggerci, la pazienza in soffrirci? cesarotti

la clemenza in proteggerci, la pazienza in soffrirci? cesarotti, i-ii- 47:

non ve stancare lo specchio: mirarvisi in continuazione. bùgnole sale, 5-152

tormentar la chioma, far venir cipro in italia, strebbiar la guancia, midollarsi con

226: un paio di volte, in giorni festivi, l'ho fatta dalla mattina

o per l'età avanzata. -anche in una sineddoche. dante,

liberi e aperti / sù dove il monte in dietro si rauna, / io stancato

amendue incerti / di nostra via, restammo in su un piano / solingo più che

, e non caminassivo tanto col culo in fuora, son certo che la cosa riuscirebbe

ambiente conosciuto o una scaletta che scendeva in giardino se la svignava. -in partic

la svignava. -in partic., in espressioni enfatiche, per indicare l'alto

/ la maggior di gran lunga, in onorarvi: / si stancherìan le tre lingue

mondo e si fece monaco a vallomorosa in toscana. massaia, x- ^ 8

chiese al re il permesso di ritornare in francia. n. ginzburg, ii-1008:

: impossibil veggio / che la natura, in quel ch'è uopo, stanchi.

egli è impossibile che la natura stanchi in quello che bisogna. 11.

tal [terra] v'ha pur che in germinar si stanca / nel basso pian

vol. XX Pag.69 - Da STANCATORE a STANCHEZZA (34 risultati)

gli si desse, è sforzato fermarsi in certo modo e deporre quivi e colà su

rubarmi anche domani / gli studenti canaglie in versi veri. 5. che

veri. 5. che è in declino, in decadenza (una civiltà)

5. che è in declino, in decadenza (una civiltà). bacchelli

civiltà). bacchelli, 2-xix-143: in quel ricorso di barbarie che il vico

arrecate alle reliquie dei padri, prefersero in fine la propria sventura al più lungo

sostenendo il ritmo ». -sollecitare in modo pressante qualcuno per raggiungere un intento

. caro, 3-2-195: tutti concorrono in lui, al quale i neutrali, per

unioresi. -stancare l'avversario in un duello con finte, ritirate,

. marino, 20-183: membronio saldo in mezzo al campo e dritto / di

al campo e dritto / di guardia in alto e di difesa stassi, / e

come sarebbe di volere fare cadere questo stato in mano de'franzesi, o da volere

. 4. rimestare un ingrediente in un contenitore, lentamente e a lungo

lo stancheggi bene e un altro tutto in un tempo metta nel calderotto una cucchiaiata

lungaggine, indugio, perdita di tempo in una trattativa, in una pratica burocratica;

perdita di tempo in una trattativa, in una pratica burocratica; espediente dilatorio.

il gran bene della pace, furono in una seconda conferenza in qualche parte regolate

della pace, furono in una seconda conferenza in qualche parte regolate le prime dimande.

. bragaccia, 1-213: l'ambasciatore in ciò anderìa avvertito, ne o

le braccia, acciocché elle non tornino in giù, con due forcelle, una d'

non ho voglia / di tuffarmi / in un gomitolo / di strade. / ho

il fratello e trovandosi tutti i francesi in una stanchezza incredibile. manzoni, iv-401

delle ideologie dei politici, ma proprio in ragione della loro stanchezza, della loro

creativa, di fantasia, di inventiva in un artista o in una cultura.

, di inventiva in un artista o in una cultura. firenzuola, 633:

scoraggiamento, perdita delle motivazioni per continuare in determinati atteggiamenti o convinzioni o della fiducia

3-187: un'arresa stanchezza era percepibile in ogni suo gesto allorché si sforzava di simulare

nello sguardo. piovene, 14-150: sedeva in cattedra portando dipinta sul volto una stanchezza

7-291: ognuno pensava probabilmente a quando, in una certa stagione, aveva avuto un

un'attività faticosa o fastidiosa, nel perseverare in atteggiamenti che costano tensione interiore.

, 17-43: vergognosissimo rimedio del dolore è in un uomo prudente la stanchezza d'esso

7. agric. fenomeno che si verifica in un terreno che non venga sottoposto alla

sottoposto alla rotazione agricola dei seminati, in quanto la coltivazione per più anni della stessa

, 31-i-1949], 4: gli sperimentatori in alcuni vasi frammischiarono alla stessa terra del

vol. XX Pag.732 - Da TARDATA a TARDEZZA (32 risultati)

. -essere o trovarsi a disposizione in ritardo rispetto alla consuetudine o alle necessità

par l'ora / che io sia in quell'aurora: / la speranza n'assavora

: rimasto vedovo, si era rintanato in casa,..., scrivendo lettere

così gli equinozi e gli altri termini solari in capo al primo anno di questo ciclo

tr. rimandare a un tempo successivo, in ritardo ciò che potrebbe o dovrebbe essere

detto, concluso o vissuto subito o in un determinato tempo; differire, procrastinare

, / ma non osò di provocarle in guerra. pindemonte, ii-313: l'erto

, iv-163: se questa offesa non tardasse in parte / la debil penna e l'

l'affannato ingegno, / sareste forse ornati in molte carte. nannini [ovidio]

giordani, iii-74: nascerà dubbio forse in alcuno che per quanto l'imperatore abbia

a un tempo successivo; giunto tardi o in ritardo. giamboni, 8-ii-m

qui di febbre, posso ora mandarvi in risposta all'anonimo della 'lanterna di diogene'.

scarso vigore ed impegno. - anche in un contesto figur. dante, purg

5. avv. ant. tardi, in ritardo. bonichi, 89: chi

datrici: malintese amministrazioni non avevano guaste in tutta europa tant'altre imprese.

muoversi, nel compiere un gesto e, in partic., nel passo, nell'

savi; cioè la gravità delli occhi in levarli, la tardezza in volgerli, la

delli occhi in levarli, la tardezza in volgerli, la rarità del parlare, e

ebbe vi stette più di tre anni in purgatorio in quel circulo dove si puniscie la

stette più di tre anni in purgatorio in quel circulo dove si puniscie la tardezza

4. ritardo nel giungere in un luogo. a. cattaneo,

comandato dal padrone a far più servigi in una strada, e sgridato della tardezza a

dell'ulive serotini, ricompenserà la sua tardezza in abbondanza. alamanni, 7-ii-256: già

di palla, il verde manto / volge in oscuro, e ti dimostra aperta /

tardazza che essi davano alle quarte-decime pasquali in alcuni secoli, e specialmente in quello che

pasquali in alcuni secoli, e specialmente in quello che ora corre.

6. comportamento o atto compiuto in ritardo rispetto al tempo opportuno.

., 126: sia adunque il modo in lo tuo parlare in cinque cose,

adunque il modo in lo tuo parlare in cinque cose, cioè nel pronunziare; cioè

di quattro. carducci, iii-17-280: in altri versi la tardezza degli accenti gravi

di sottile e d'acuto ingegno degenerano in natura e costumi furiosi: la qual cosa

gli ingegni saldi, e quieti passano in grossezza e tardezza. casalicchio, 330:

vol. XX Pag.733 - Da TARDI a TARDIGRADO (52 risultati)

vituperando in tanto la tardezza e rozzezza di quell'altro

118: fo bexogno k'el vegnesse in lo tempo complido, quando no era

i pittori. -più tardi: in un momento successivo rispetto a quello considerato

più tardi e un gran fendente, in prima / che sorto ei sia, vien

muratori, 7-i-167: oltre a ciò in que'tempi i benefizi si confondevano colle

nomi degli uomini che la soccorrono attivamente in questa crisi: più tardi saprà fame debito

chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi sei alle origini

questo avvenne più tardi, quando - in un altro turno di vacanze, dopo due

.: sul finire del pomeriggio o in piena notte. boccaccio, dee.

4-62: stava lì fino a tardissimo, in camicia da notte, l'orecchio incollato

che mi riempiva di orgoglio era che in queste riunioni mio padre mi trattasse come

opera d'uomo. s'è fatto tardi in un momento. si fa tardi,

un determinato luogo, ecc.; in ritardo rispetto al momento opportuno; fuori

: vedi co m'arde in prima e poi si rode, / tardi

tardi, serenissimo principe, pongo io in esecuzione il comandamento fattomi più giorni sono

) del discorso su la letteratura drammatica in italia. d'annunzio, iii-2-195: non

, 312: filippo si trovava allora in demetriade,... benché l'aiuto

cui conven gir tardi; / e in quel pur pemsi e guardi, / a

di ciglia / al cerchio che più tardi in cielo è torto. cavalca, 20-13

zodiaco, si muove sì tardi che, in ducento anni non si muove più ch'

la sera a tardi preso a fundi in un logo monto solatario. boccaccio, dee

48-28: pervenne una sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che

tardi. beatrice del sera, 103: in fretta e sola vengo ad invitarti /

ad una bella veglia che al tardi / in casa fassi di messer cornelio. g

o alla più tardi quando vedrete la morte in viso, vi parrà un zucchero il

quella immancabile vittoria (quando?; in aprile al più tardi; o, se

20. -essere tardi: presentarsi in ritardo a un appuntamento. varchi,

'al creder mio, / tu starai in terra senza me gran tempo'. -più

. 7. -sul tardi, in sul tardi: nel tardo pomeriggio, verso

sera (o anche, meno comunemente, in tarda serata). - in senso

, in tarda serata). - in senso generico: a un'ora tarda rispetto

213: sul tardi del medesimo giorno venne in uno prao pietro alfonso portoghese.

. catzelu [guevara], ii-30: in italia è usanza che...

. maffei, 318: un giorno in sul tardi prese il possesso del vescovado,

, lo seppero. misasi, 44: in sul tardi peppe, con gli occhi

307: tard'o mai li omini inveterati in vizi se cor- regino. catzelu [

i princìpi la moglie incomincia a pigliar in odio il marito, tardi o mai tornerà

lascia. -tardi 0 per tempo: in un tempo non troppo lonta- no;

-maneggiar me, trescar con meco dovrebbe in cianciumc, e non co i libracci

s'avvede il ratto, quando si trova in bocca al gatto. ibidem, 305:

, 305: 'a buona ora in pescheria, tardi in beccheria'. il pesce

'a buona ora in pescheria, tardi in beccheria'. il pesce è bene che

. baretti, 6-22: nello scendere in plimouth, quantunque fosse tardùccio, il

tardìcolo, agg. tose. compiuto alquanto in ritardo (un'operazione, un'attività

. piero da siena, 8-45: in poco tenpo sanza noia e male / giunse

tenpo sanza noia e male / giunse in valenza sanza tardigióne; / subito fu posto

valenza sanza tardigióne; / subito fu posto in sedia reale. = var. di

232: sembravano due affezionati pachidermi tardigradi in parata pubblicitaria, o stravaccati nell'arena

pubblicitaria, o stravaccati nell'arena del circo in una sosta tra un numero e l'

di cui si nutrono; sono diffusi in tutti gli ambienti (mare, acque dolci

suolo, muschi, licheni) e in tutte le regioni comprese l'artide e

, corredato di sei gambe, tre in quattro volte più grosso del rotifero.

vol. XX Pag.734 - Da TARDILOQUO a TARDO (28 risultati)

mondi,... si trasforma in penne di aquila, o nelle fibre inerti

mentore dei giovani, li ha sempre tenuti in guardia contro l'obbedienza cieca verso i

pubblica fiducia. einaudi, 1-263: in italia si è cercato con le leggi di

poco. p. ferroni, 1-367: in virtù del suono del campanello il delegato

a più riprese dava segno di stare in silenzio e stancatosi per questo continuato disordine

quella tardità che... fece dante in non rispondere, parve temere che il

sì piccola autorità si trattassero gli affari in concilio. f. m. zanotti,

, indus'o, tarditade, negligenza in perfezione, ovvero perseveranza, ntezza

. -scarsa velocità di un corpo in movimento (in partic. di un

-scarsa velocità di un corpo in movimento (in partic. di un corso d'acqua

non è volontaria, ma naturale niente ha in sé di bene o di male morale

tardivamente, dediche di componenti o esercizi in omaggio ai maestri europei che hanno onorato

un'adolescenza erratica? 2. in ritardo rispetto alla norma stagionale. pea

sf. l'esser tardivo, il verificarsi in ritardo. tardivo (ant

, fiorisce, fruttifica o matura in ritardo rispetto alla nor ma

[manuzzi]: la elada ingenerò questo in sua vecchiezza come frutto tardio.

vite. sanudo, lviii-86: in questa vai di maglia sono state poche aque

delle ciliegie benché tardìe, e che insetate in mortella produr ranno i pomi

o siano albi, perché entrando in altre razze più tardie ne'paesi freddi non

/ da lungo tempo, come in alveare, / la dolcezza de 'l miele

6-257: dietro di loro un'acacia tardiva in volontariamente urtata lasciava cadere una

3. che si trattiene in un luogo oltre il tempo della migrazione

che viene effettuato o che si manifesta in un'età piu avanzata di quella consueta

età piu avanzata di quella consueta, in partic. in quella senile.

avanzata di quella consueta, in partic. in quella senile. alfieri,

cervello. 6. che giunge in ritardo, che non è ancora giunto

l'istituto umberto i, che è noto in tutta italia perché vi si 'recuperano'con

, poco agile nei movimenti. -anche in posizione pred. e con valore awerb

vol. XX Pag.735 - Da TARDO a TARDO (26 risultati)

dante, in /, 26-106: io e'compagni eravam

e duro. petrarca, 116-11: in una valle chiusa d'ogn'intomo /

: adunque non eron tardi come sono in certi balordi e stupidi e trasognati. ma

, che nel caso nostro, e in un corpo, quale è questo, pituitoso

non muovon piè, stan colle mani in mano, / son mezzi morti e tutti

de tutti pesci, se trovano aver in ventre la triglia più veloce de tutti.

zoppo né tardo. tasso, 1-19-14: in modo antico alfin guerra novella / gli

sua revoluzione è minore, e conviene essere in uno medesimo tempo, di necessitade,

adagio, con calma, con prudenza, in modo sostenuto, grave o, anche

i giovani con le damigelle si ridussero in una camera. guazzo, 1-231:

pieno, / e preghi ed offra voti in bassi accenti. buonarroti il giovane,

sì che s'ausi un poco in prima il senso / al tristo fiato.

giuliano dopo l'aver menato la moglie in fiorenza era già ammalato d'una tarda e

per indolenza; incline a un comportamento, in partic. a una virtù.

piace l'uomo il quale s'esercita sempre in bene adoperare,...;

oziosi e tardi e non si esercitano in male adoperare. felice da massa marittima

che i fanti. -che è in ritardo nel mantenimento di una promessa,

a parlare, a ciò che non caggia in te quella parola che salomone dice:

gente grossa, infedele e orba, / in tutte quelle cose ch'è profeti /

i pianti, / ché tardi fieno in noi gli umani ingegni / contra il poter

al castigo, non pure aspetta; ma in tanti di quella nazion maladetta rovescia,

tanti di quella nazion maladetta rovescia, in luogo di flagelli, tesori di benedizione

una persona, una facoltà, anche in un'espressione ingiuriosa). -

/ tu poi andare alor de guarda in guarda / con man serena e tarda,

, un'attività); che giunge in ritardo (una lettera). latini

, 12-4: se noi volemo mettere avacciamente in opera alcuna cosa nelle cittadi, si

vol. XX Pag.736 - Da TARDOANTICO a TAREFFE (31 risultati)

: la marchesa calabrini... anche in tarda età era una damina graziosa vivace

grandi membra. metastasio, 1-i-112: in mille destre e mille / splendono i nudi

, serbarlo unicamente alla gioia degli artisti in viaggio insieme al culto delle tarde devote

si veggono palmizi, agavi e cactus, in parti più settentrionali, e fin sull'

di cui non gli pareva ingiusto, in fondo, attribuirsi una parte di merito

benedetto la loro unione. -compiuto in età avanzata. g. giudici,

soli d'estate / ma orpello e fumo in gran parte / le tarde erotiche imprese

rispetto ad altre specie (una pianta in fiore). staccoli, xxxix-ii-199:

nostra visione, crescer l'erba che in pochi mesi diventa pane: si trova

il tardo cipresso, nel sepolcreto che visitiamo in una scossa d'amore.

-che si manifesta nei fenomeni peculiari in un periodo successivo a quello normale (

si risolvettero a non mettere più tempo in mezzo. fucini, 586: qualche tempo

risale o è vissuto o ha operato in un periodo posteriore a quello considerato.

ojetti, i-551: l'esclamativo, espresso in una forma sua particolare, tipica e

g. giudici, 15-101: crepita in me il suo stile tardo segno / di

/ la bella età di pericle / in paragon di questa! carducci, ii-15-193:

la spada di qua sù non taglia in fretta / né tardo, ma'ch'ai

-dopo l'ora prevista o fissata, in ritardo. lorenzo de'medici, 7-107

genericamente, di una fase della giornata; in piena notte. petrarca, 127-68

il tardo dal castello, essendo egli in mia compagnia, tre volte pigliassimo insieme

. giamboni, 8-ii-128: non sia in te nullo portamento biasimevole, ed isnelletto

distinguere [le qualità dell'ulivo] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine'

dell'ulivo] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine', dal che ne

possono unirsi nell'innesto, perché entrano in sugo in tempo diverso, cioè, una

nell'innesto, perché entrano in sugo in tempo diverso, cioè, una prima,

decadenza nella visione delle opere d'arte in tarda età romana. a.

che, nelle sculture, appare muovere in maniera più libera rispetto all'iconologia si

particolare riferimento all'arte, all'architettura in cui emerge l'abbandono della concezione naturalistica

chivasso (torino), fragile lavoro in terracotta risalente al terzo decennio del '400,

poi, te la raccomando quella! tutti in terza liceo ne hanno una; per

, protoromanica e, insomma, parlano in arte un primo neo-latino. = comp

vol. XX Pag.737 - Da TAREGA a TARGETTO (40 risultati)

il biffo / a la turba in milan, co 'l lanzaverta, / un

impura'(ed è voce diffusa in tutte le parlate giudaiche italiane).

. -ghe). ant. mediatore in una transazione commerciale; sensale. balbi

. b. dionigi, cii-vi-1017: sono in egu otto sensari del re, che

dare per 3 / 5 del tareggiare in questo. = deriv. da tarega

tarentìdio, sm. veste femminile con frange in uso anticamente a taranto.

'tarentidio': sorta di fina veste muliebre in esichio, con frauge da una parte,

frauge da una parte, usata da prima in taranto. = voce dotta,

: la cavalleria della falange si partiva in 'torme'; ogni torma di sessantaquat- tro

, tàrgia), sf. placca sottile in genere di metallo e che reca incisi

agli otto della guerra, che erano stati in quel tempo, a ognuno di loro

, 17-26: egli entrò di tal maniera in questo ginepreto, che, andando in

in questo ginepreto, che, andando in certe case e vedendovi appiccate (come

targhe a annunziare mestieri felici che durano fino in fondo alla vita. montale, 3-69

sono impressi i dati di riconoscimento che in italia corrispondono alla serie di numeri e

.. dalle targhe delle automobili allineate in piazza del duomo. cassola, 5-147:

di limitare l'uso delle automobili a roma in base al numero, pari o dispari

il nome di una via, collocato in genere sul muro di un edificio all'inizio

4-251: un molto ignorante consiglier comunale, in pubblica seduta a milano, congratulò [

nome di pornografo, quasi onta edilizia in sulla targa che distingue una delle vie

essercisi mossa dentro senza guardare le targhe in capo alle strade. 4.

4. piastra di metallo prezioso data in premio ai vincitori di competizioni sportive,

di gare, di concorsi o consegnato in segno di riconoscimento del valore dimostrato nello

di un'impresa o per servizio prestato in un'azienda, in un ente, ecc

per servizio prestato in un'azienda, in un ente, ecc. per lo più

casa. moravia, xi-447: lei aveva in una vetrina, nel salotto, molti

con fregi, motti, ecc., in uso per lo più nei tornei nel

tardo medioevo e nel rinascimento. - in senso generico: scudo. iacopone,

costoro fu comandato che avessero una targa in luogo di scudo. fatti di spagna

altro con targie e barbuta e uno bastone in mano come signore. ugolino martelli,

un mezzo di difesa, di protezione in un'attività o in un contrasto dialettico.

, di protezione in un'attività o in un contrasto dialettico. oliva, i-2-449

o motivo decorativo, per lo più inserito in una cartella, di una struttura architettonica

provvisto della targa ai circolazione che identifica in partic. la città o la provincia

che presenta peculiarità, caratteristiche che rimandano in maniera riconoscibile e netta alla provenienza da

sacerdote etiope, forse anche copto, in costume sodomitico, danza perdutamente ogni notte con

irene bignardi ha maggiori possibilità di arrivare in fondo. prima di tutto perché è il

del consiglio generale lucchese (1636) [in rezasco, 1164]: per mezzo

del consiglio generale lucchese (1636) [in rezasco, 1164]: si vede

targhetta. rezasco, 1165: 'targhetta': in genova, famiglia di magistrato, e

vol. XX Pag.738 - Da TARGHETTA a TARÌ (36 risultati)

aretino, 20-24: eccoti i giostranti in ordine, e avendo fatto inguintana del

della muraglia ve- desi un gran pietrone in forma di targone o sia d'un peduccio

di quelle erbette / vada intorno ponendo in seme e 'n pianta, / ch'alle

, sm. invar. traduzione della bibbia in lingua aramaico-giudaica. musso, ii-84

di farina di frumento, cambiata però in corpo di cristo, che s'inalza nel

interprete del targùm. - anche, in senso generico: interprete; mediatore.

, rabbinici, cabalistici, alla bibbia in ben altra questione che non sia quella

moneta presente negli antichi regni meridionali, in origine d'oro e coniata in sicilia

meridionali, in origine d'oro e coniata in sicilia dai califfi fatimiti, ad amalfi

amalfi e salerno dai prìncipi normanni, in séguito d'argento, in uso presso

prìncipi normanni, in séguito d'argento, in uso presso il regno aragonese di sicilia

lii-224: i tormenti valeano tari 28 in 30 la salma, che sono stara

stara 4. pacichelli, 5-41: in palermo dunque si stampa il tari,

sarebbe giusto metterci una targhetta commemorativa, in questo posto? », mi chiese

. g. barbaro, ii-104: in questo numero d'uomini e cavalli sono lance

che con una targhettina a smalto scritta in blu levò il nome di galileo contro

sf. macchina che stampiglia targhette, in partic. di indirizzi. = deriv

il fornire di target; il considerare in quanto target. a. abruzzese

], 6: targhettatura del pubblico in sistema di pubblici ma anche spettacolarizzazione del

l'universalizzazione dunque la scomparsa del pubblico in quanto tale. = deriv. dall'

. entom. insetto emittero, presente in italia con tre specie, di cui la

da reggere le piene del fiume, in distanza di pertiche 40 dal medesimo,

insalate, alle quali ed all'aceto in cui si tiene infuso dà odore e

mura. burchiello, 78: quando in corazza coperta di ruggine / vidi villani

signoria li fur donati dipoi cinque gigli rossi in un rastrello, e similmente il cimiere

persona, là, con un targone / in braccio et uno stocco.

, imposta che dovevano pagare i rettori in carica (detta così perché in origine

rettori in carica (detta così perché in origine veniva lasciato in dono un targone o

detta così perché in origine veniva lasciato in dono un targone o un'arma simile

capitani di parte guelfa (1558) [in rezasco, 1165]: tutti e'

1165]: tutti e'rettori che vanno in uffizio sono obbligati dare un mallevadore qui

3. figur. riparo, schermo, in partic. contro le inteml'espansione dell'

fatte salve rare politiche di markeperie (in partic. nell'espressione fare targone).

targone). ting targetizzato, inconsuete in emittenti televisive nazionali giovio, i-307: vi

boccamazza, i-1-405: quando il dolore viene in la gola al cane dàlli a bere

mèle meschiato con butiro e se abbia male in -protezione, garanzia, tutela contro fattori negatinel

vol. XX Pag.739 - Da TARI a TARIRICO (32 risultati)

rapporto censis 1992, 376: in ogni caso, sia che si proceda ad

e qualche carico di patate di tempo in tempo, aveva il portamento di un

30: impiegato addetto alla trattazione degli affari in più rami anche presso sedi distaccate della

quali, purché si paghino al principe in buone valute, cioè in monete stabilmente

al principe in buone valute, cioè in monete stabilmente tariffate, i tributi,

di alcune decine di metri, formatosi in seguito al congelamento delle acque sorgive.

, / e dixem pur. tira in ver ti. = dall'ar

sf. ant. e letter. nave in uso nel me dioevo,

agostino giustiniani, 67: 1 consoli pigliorono in prestito dai cittadini oltra dieci millia lire

e teride, e altri legni assai metteansi in punto. d'annunzio, iii-3-1165:

di un servizio stabilito da imprese pubbliche in condizioni di monopolio (tariffe postali,

meta (così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili), fissò la meta

che ho una gran voglia di andare in sicilia alla fin del mese, pigliando l'

l'occasione del congresso degli scienziati, in grazia ai quali si diminuisce la tariffa

ammessa dalle leggi la facoltà di viaggiare in domino e in maschera con la spesa

leggi la facoltà di viaggiare in domino e in maschera con la spesa di un modesto

. l'ammontare, per lo più espresso in una percentuale del valore della merce a

, 1-ii-232: tutto questo si è osservato in quest'anno nel fatto della nuova 'tariffa'

filangieri, i-308: bisognerebbe dunque fare in ogni anno nuove tariffe di dazi. cavour

-tariffa proporzionale-, quella che si determina in modo percentuale, in base al valore

che si determina in modo percentuale, in base al valore della merce a cui

della busta, era d'un albergo in riviera, dove paola s'era fermata molti

, 20-174: tu mostrati allegra ed entra in ragionar del turco che dèe venire,

dossi, iii-352: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre fra gli scapigliati

donne facili, quelle baldracche che come in antico si possono dire oneste e quelle invece

amplessi coniugali, ora sembravagli appassionata, in confronto degli amplessi a tariffa.

i compromessi che si faranno e si daranno in detta corte, scrivendogli al suo protocollo

mente fare; né mi volle multare in danari, come portano le leggi di

napolitano dev'essere di carati 22, in peso trappesi 3 ed acini 16, che

prezzi del grano e delle altre grasce notati in una tariffa, dell'anno 1548,

la quantità che per ciascuna si deve pagare in due casi. cavour, ii-334:

, che per base di un regolamento fisso in materia di monete non debba prendersi altro

vol. XX Pag.740 - Da TARISCA a TARLICE (28 risultati)

, tarlo. giovio, ii-77: in fatto le cose che avete fatto a monte

cose che avete fatto a monte oliveto in napoli a quelli tiranni delle frittate grosse e

che non posero mai i loro beni in luogo, dove tante ruggini si consumano,

si tarlano, o si storcono messisi in opera, per non esser la materia tal

quinto. pantera, 1-67: tagliandosi in altri tempi, per esser il legname umido

non si corrompe. documenti delle scienze fisiche in toscana, 142- 1-165: gli alberi

sono alcuni alberi che vogliono esser tagliati in succhio, alcuni secchi, alcuni al

6. essere lacunoso, raccontare fatti in maniera carente o errata (una narrazione

al fondo, uno specchio che avevamo in casa; sul davanti, due tendine arricciate

di tarlatan, riprese proprio sotto la mensola in un volant, color giallo-stazione.

infestato, roso dai tarli, guastato in profondità dai buchi prodotti dai tarli,

non è più solido e compatto ma in via di disfacimento. -per estens.:

ora solchiamo gli oceani delle due indie in qualunque tarlata tartana. lubrano, 2-122

, iii-24-100: e non vi è ella in italia una certa critica...

avvertimenti e chiari presagi da scoprire anche in un libercolo impolverato e tarlato, se

3-87: quasi tutti i morti stanno in piedi, appoggiati ai muri, in una

stanno in piedi, appoggiati ai muri, in una o parecchie file, molti hanno

tempo e dalla polvere, altri sono avvolti in semplici camicioni o sudari.

lii-14-157: mette paura a chi lo guarda in faccia ed ha la faccia tarlata e

248: quanti frutti son belli in apparenza, / e dentro poi son

dei massi bianchissimi, tarlati, confitti in terra. alvaro, 5-23: repubblicano volle

città di pietra tarlata. -scavato in profondità, percorso da cunicoli (il terreno

fuoco di stoppa. a. delfini [in il caffè politico e letterario, 259

collettivo). carducci, iii-17-42: in tali difese e scuse sta l'accusa della

il tarlare; lavorio del tarlo. - in senso concreto: buco, danno prodotto

tronchi vecchi; sparsa a modo di farina in su le ulcere le mondifica, e

: tutta la mobilia della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due

dove troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte le maniere de le tele

vol. XX Pag.741 - Da TARLINO a TARMA (30 risultati)

, che sia nello stato larvale sia in quello adulto, vivono nel legno secco

che cresce, a ciò che sorge in alto, / avvilisce e contamina le stirpi

meglio fortificare il legname prima di porlo in opera, non pochi rimedi onde difenderlo

, anche, della carta (provocata in questo caso dalle tignuole). casti

). casti, 8-61: se in trave che sostiene alto edifizio / scuopre a

berchet, 55: da qualche tempo in qua i savi hanno cambiato di parere

3. tarma, tignola. -anche in un contesto metaforico. landò, i-5

per quelle [vesti] vivi sempre in continua molestia; provedendo che non sie-

fazzione dimorano. becelli, 1-130: alcuno in certa carta ancor sostiene, / che

rosa assai dal tarlo abbiam veduta, / in cui le lettre non si leggon bene

il fiscale dicesse onta alla nuta / in una lite aassai picciol bene. passeroni,

/ chiuso, e ai tarli il lascia in preda, / chi sì cieco è

deperimento di opere letterarie. zeno [in muratori, cxiv-46-214]: veramente in tutta

[in muratori, cxiv-46-214]: veramente in tutta l'italia è comune questa disavventura

buoni codici vi sieno sepolti; e in venezia principalmente, ove l'ignoranza li

e al tarlo. cicognam, 6-138: in codesto studio, in cui nessuno spolverava

, 6-138: in codesto studio, in cui nessuno spolverava mai e i cui anditi

/ che industre, ahi caro!, in bocca mi lavora, / dirò:

un sisma. bottari, 4-24: in molte di queste subbissazioni, per far manifesto

altro si voglia, che ormai minaccia, in tutti i settori, la nostra civiltà

. persona che causa danni e rovine, in partic. operando subdolamente; chi risulta

alle guerre, un popolo neutrale diviene in realtà un occulto nemico e quasi un

aborre e sdegna / tal ventura caduta in donna indegna. goldoni, xii-104:

gli entra nel cuore e glielo rode in modo che presto o tardi non resiste

capriccio. passeroni, iii-129: quando in italia mi veniva il tarlo / di

. 10. tabe ereditaria, in partic. di natura psichica. tozzi

caro uno quanto li porge; voltati poi in là, a lucca ti vidi.

ch'esso più non volle vederla bazzicare in casa sua. -essere di schiatta

. ant. perforato (un'ulcera, in partic. gastrica). dalla

, e che l'antichità loro, come in quelle, che i greci chiamano telephie

vol. XX Pag.742 - Da TARMARE a TAROCCARE (46 risultati)

del grano (tinca granella), diffusa in tutte le regioni temperate e che danneggia

, 44: non fate lo vostro tesauro in terra, ove che le tarme e

, ix-37: non vogliate radunar tesoro in terra, dove sono ruchi e tarme che

. trinci, 1-262: si potano [in luglio] i tralci de'cocomeri,

mille bruscoli e briciole tenevano ancora, in profondo, i cassetti, quasi polverizzate ossa

, i-77: ella s'infagottava sempre in gonne di fustagno dai colori vivaci e

fustagno dai colori vivaci e stinti, in larghi scialli frangiati e rosi dalle tarme.

polvere che le tarme tanno venir fuori in tanti mucchietti sul piano del tavolinetto che

loro. quando uesta tarma entra in loro, cagiona pericolo nella giustizia,

parete corti- kane romane, che siate in corte tarma de'vecchi, solazzi de'

i caratelli ed ebbi tutta la famiglia in faccenda... or che vorrai tu

che vorrai tu aspettarti con questa tarma in casa? nieri, 3-232: 'tarma':

: uomo astuto che sa far quattrini in sull'acqua, e sa scavitolare tutti i

prov. proverbi toscani, 252: in panno fino sta la tarma (certa ricchezza

stoffa, un tessuto organico. -anche in un contesto figur. alberti

pulmone, ove giunte si pascono, e in quello modo tarmano fenteriori, e occidono

hanno legname che sopporti peso alcuno, e in capo di tre anni si tarma per

alberti, 1-226: tenea pochi denti in bocca, e quelli pareano di

, 6-105: il termine corrente 'nazionale'è in italia legato a questa tradizione intellettuale e

libresca, quindi la facilità sciocca e in fondo pericolosa di chiamare 'antinazionale'chiunque non

italia [29-iv-1945], 4: provvedete in tempo alla conservazione dei vostri indumenti con

con naftil, il più potente tarmicida in compresse a base di pura naftalina.

xlvii-200. ahi mente, qual fato era in picciol tarmo, / che lento lento

pannocchie di granturco,... scheletrivano in nero i nomi di nietzsche, nordau

. idem, 19-14: prima di entrare in un paese, trovava la croce piantata

. -per simil. lo sfarinarsi in cenere del ceppo nel camino.

ricava un tipo di fecola; introdotta in calabria, sicilia e sardegna, è

sicilia e sardegna, è stata usata in passato per l'alimentazione ed oggi esclusivamente

lessona, 1438: 'tarro': nome indigeno in oceania dell''arum esculentum'.

esculentum'. la coltivazione ha fatto scomparire in questa specie il principio acre che

88: un arbustiforme hibiscus, una dracena in sieme con banane coltivate,

può inerpicare per sentieri montuosi immersi in una rigogliosa vegetazione tropicale, fra

v-1177: -che fanno ora che non domandano in tavola? -non lo so certo

ricor dava la sua infanzia in collegio,... le espressioni dei

a caronte, accioché meglio possa toccar in barca! g. g. belli,

si è sprovvisti di carte del seme in gioco. • manuzzi [s.

recriminare, o, anche, crucciarsi in partic. a causa di una forte

, strepitare per l'impazienza; andare in collera. garzoni, 7-279:

col cervello bestialmente seco, ac- suista in nome di pazzo dispettoso e da tarocco.

'taroccare': alterarsi, sgridare, montar in collera, o simili. -trovare da

boschini, 109: 'ghe vuol ogio in la lume, e sai in zuca',

vuol ogio in la lume, e sai in zuca', / e aver studià,

. 2. litigare con qualcuno in modo violento, ad alta voce,

. monti, 4-1-118: sentì nell'entrare in bottega che il setola taroccava colla moglie

cameriere perché mi ha lasciato mezz'ora in sala senza dàrmi camera, malgrado varie

una donna. fenoglio, 5-ii-240: in piazza ci sarà stato un migliaio di partigiani

vol. XX Pag.743 - Da TAROCCATO a TARPARE (33 risultati)

un oggetto, in partic. lussuoso, costoso, di grande

al sec. xlv; si suddividono in 56 carte di quattro semi (danari,

più quegli che conoscono te per unico in far carte, tarocchi e germini,

nei villaggi, tuttodì con i tarocchi in mano, la maldicenza in bocca, e

con i tarocchi in mano, la maldicenza in bocca, e il litro sulla tavola

nei famosi tarocchi detti del mantegna mi attira in modo particolare la figura della 'loica':

considera con occhio attento un drago avviluppato in un velo. c. e. gadda

i botteghini del lotto, assai numerosi in quelle zone. arpino, 12- 89

le minchiate a firenze, i germini in tutta la toscana e la forma dimin.

che ci governano; / che quando in ozio son soli, o che perdono /

più occupati. tasso, n-ii-462: in qual maniera di giuochi dubitate, signora,

ne la primiera o ne'tarocchi o pur in quella che si fa talora fra voi

una vita la sua, passa le giornate in quel lettone, sotto il piumino di

cederlo né ed abbruciarlo, ed è riposto in tal luogo, che sfido il diavolo

e. gadda, 11-10: se avrò in mano qualche tarocco, al momento buono

. per estens. antico gioco di società in cui ciascuno dei partecipanti assumeva il nome

fra fomari e calzolai e plebei a giocarsi in tutto di un carlino in quarto a

a giocarsi in tutto di un carlino in quarto a tarocchi, o a trionfi o

: per quanto mutino / i tacchi in sproni, / sempre son sciocchi /

tarots (nel xvi sec., tarau in rabelais), il ted. tarock

-chi). varietà di arancio coltivata in sicilia caratterizzata da frutto ovale, che matura

pretesto per togliersi il fastidio dell'attesa in compagnia di un vecchio taroccone.

e. i. che l'attesta in p de crescenzi. taròlo (

di un cavo. vanno i tarozzi in generale introdotti tra i legnuoli di due

plastico, che riveste tratti di funi usati in partic. per reggere reti da pesca

per reggere reti da pesca, per lavorare in superfìcie, per essere trascinati da un'

e vivaci, ha pelo lungo e chiaro in inverno, breve e fulvo in estate

chiaro in inverno, breve e fulvo in estate. tommaseo [s. v.

tarpano degli atti,... diede in un accento di esclamazione. idem,

amalia? quel tarpano abruzzese che ricevemmo in casa e trattammo da figliolo. pasolini,

il d. e. i., in maniera dubitativa, lo mette in relazione

, in maniera dubitativa, lo mette in relazione con l'etimo di tarpàn (v

uccello delle penne remiganti tagliandogliele (anche in parte) per impedirgli di volare;

vol. XX Pag.744 - Da TARPATERRA a TARPEO (38 risultati)

di esse) a un uccello, in partic. per prepararlo alla cottura.

penna a penna e tratte, / donolle in cibo a quella fiamma viva / finché

quella fiamma viva / finché fur tutte in cenere disfatte. -in un contesto

amore, che quando e'vola loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare

magalotti, 9-1-193: il nostro signor galileo in una certa novelletta, che egli introduce

. 2. per simil. asportare in modo violento una parte del corpo umano

tarpare l'ale, / e dàteli in poter di lionetto, / che farvi perdonar

paesi lontani dalla metropoli, e stanziando in quelli la nobiltà armata, ognun vede con

, 6-222: da qualche tempo, in alcuni stati, per ordine superiore, fu

per modesta che fosse, venne tenuta in conto d'importante vittoria della pubblica morale

il più sottile per non averle riferite in dialetto parlato, brevissimo e vivace. bacchelli

sentirsi canzonare come vantaton che volano troppo in alto. 8. intr.

poco a poco / a star conviene in qualche basso cale. 9. locuz

secondo ramo: / convien ch'i'sudi in questa polver io. muzzarelli, 14

tarparono mai. ungaretti, xii-421: in un'annosa ignoranza profonda, / santa e

. alberti, i-277: un gattuccio in casa farà seguendo un parpaglione tarpato,

. aretino, 10-106: la corte andava in persona ad uccellare ai viandanti e come

sempre più agro, e non va mai in azione e resta sempre accanto alle sue

monco / e tarpato de'remi, in ver la terra / se ne venia disonorato

che vacilla e rumore, / lasciate in terra e sì ven gite a volo.

aver fatto morire annibaie decrepito ed ammansato in guisa d'uccello per vecchiezza tarpato e senza

bellezze amate, / lungo il metauro o in riva al mar tirreno, / ma

/ libere e sciolte, da volar su in vetta. metastasio, 1-iv-377: la

, i-720: 'deus haec fortasse'.. in queste parole è forse espressa una segreta

/... per te vive, in te regna, / col tuo sfavilla

forza conoscendola assai tarpata, ma finalmente in questo foglio gli ho conceduta la bramata

, da un testo letterario di parti in eccesso o inopportune. tommaseo [s

marchetti, 5-132: ma la tema in vita / delle pene dovute ai gran misfatti

il tarpeo, ché la romana fede / in trombe a'suoi trofei gonfia le canne

, due / pecorelle anche aspetta più care in fra le tue. -giochi tarpei

: giochi che si celebravano sul campidoglio in onore di giove capitolino. dizionario universale

) ': erano giuochi instituiti da romolo in onore di giove feretrio.

cima o il colle del campidoglio. -anche in una personificazione. dante, purg

di ciascun anno, mettere un libro in tarpea, nel quale siano notati tutti

siano notati tutti quelli che saranno condannati in quell'anno. deliberazioni del consiglio generale

consiglio generale lucchese (1580) [in rezasco, 1165]: l'altro libro

libro [del censi] si conservi in tarpea sotto la custodia pubblica, come

locuzione 'gettare dalla rupe tarpea'vale 'condannare in modo assoluto'. solevano i romani precipitare

vol. XX Pag.745 - Da TARPIGNA a TARSIDI (45 risultati)

è dal lai talpinus 'di talpa', in quanto danneggia le piante come, secondo una

173: la lengua il mancin non ha in le scarpe / e per prova la

1-38: ma sono ancora molte più lapidicine in le confine de li tarquinensi:.

maxime circa il loco vulsinense. similmente in la prefectura statonen- se. cardarelli,

ciò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo ai caterina de'

o al suo territorio; che si trova in tale luogo. fortis,

ciò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo di caterina de'

ciò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo di caterina de'

roma pressapocociò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo di caterina de'

a tarragona, città della spagna nordorientale, in catalogna, che ha la residenza in

in catalogna, che ha la residenza in tale città. -anche sostant.

che l'acqua del lago soleva scemare in quell'ora. gius. succhi, ii-216

, ii-216: 1 tarragonesi tentarono in quel giorno un'uscita, ma furono respinti

territorio). r. alberti [in civiltà delle macchine, 74]: financo

(l'odierna tarragona); prodotto in tale territorio. domenichi [plinio]

'tarsese'o 'tarsio': colui che è nato in tarso o cittadino di tarso.

locuz. av- verb. a, in tarsia). g. rucellai

23: memoria... noi abiamo in casa nostra più cose di scoltura e

e molte cose nella badia di fiesole et in s. marco. paleotti, l-ii-137

altre improntandosi o delineandosi, et ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia

delineandosi, et ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano

ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano, e per

o in mosaico, ora in tarsia o in piano, e per talora in superfizie

o in piano, e per talora in superfizie. lomazzi, 4-ii-411: in tali

talora in superfizie. lomazzi, 4-ii-411: in tali sfuggimenti di paesi fu raro francesco

fuori di fiorenza. calepio, 64: in questo territorio sono sempre fioriti uomini ingegnosissimi

5-i-84: stava a sedere su un letto in forma di rettangolo, di legno nero

di rettangolo, di legno nero lavorato in tarsia. d'annunzio, i-373: ridono

si pensi all'effetto coloristico della tarsia in genere e si ponga questo in relazione

della tarsia in genere e si ponga questo in relazione prima con la frase di donatello

paolo uccello appariranno chiari. -a, in tarsia (con valore aggett.):

una meraviglia dell'arte è un paliotto in tarsìa al suddetto aitar maggiore, il

scopre che nelle maggiori festività 2. in senso concreto: lavoro, opera d'intarsio

[colla] tratteremo compiutamente a dimostrare in ciò cne adoperar si può e in che

dimostrare in ciò cne adoperar si può e in che modo, in gessi,

può e in che modo, in gessi, in temperar colori, far liuti

che modo, in gessi, in temperar colori, far liuti, tarsie.

orefice, ed eccellente ne'lavori delle tarsie in metallo, già maturo di età,

: dapprima, però le tarsìe furono soltanto in nero e bianco; come, sulla

scegliendo e ripensando, ma di getto in una matrice fresca ed enorme, con un

di brani, citazioni, ecc. presi in prestito o imitati da autori diversi.

ne cavassi una tarsia da vivere / in vecchiaia. -persona avara. crusca

v.]: 'tarsia': dicesi anche in modo basso di persona avara e spilorcia

sua eccellenza illustrissima (1551) [in « studi di lessicografia italiana », v

marmi tarsiati e vetrificati, secondo che in que'tempi s'usava. inventari di

vol. XX Pag.746 - Da TARSIO a TARTAGLIONE (36 risultati)

appartiene il solo genere tarsio, presente in bomeo, sumatra, celebes e nelle filippine

della famiglia tarsidi presenti nelle filippine e in indonesia con le specie tarsius syrichta delle filippine

non riesco a prendere sonno, mi sfilano in processione dinanzi agli occhi salvatore giuliano,

, 6-100: tarsio colui che è nato in tarso. = dal toponimo tarso

genere di marsupiali della famiglia falangeridi diffuso in australia sudoccidentale; di piccole dimensioni,

e quarto dito degli arti posteriori uniti in artiglio; sono arbori- coli e di

gli ossi del piede da basso si dividono in tre parti; in tarso o pedio

da basso si dividono in tre parti; in tarso o pedio, in metatarso ovvero

parti; in tarso o pedio, in metatarso ovvero metapedio, e in diti.

pedio, in metatarso ovvero metapedio, e in diti. l. bellini, 5-1-165

si dividono le sue ossa... in falangi de'diti; ma le prossime

. lessona, 1439: 'tarso': in anatomia umana, è il nome che si

, 16-iii-345: un'aquila decrepita stata lungamente in un serraglio avea fuor di misura ingrossate

degli insetti, a sua volta suddiviso in diversi articoli. m. a.

negli insetti, il 'tarso'si divide in molti articoli ed è terminato da una o

di marmo duro e bianchissimo, che in toscana fa a piè della verucola di

sparso / d'infrequenti ginepri, e in mezzo al tumulo / s'ergea non chiusa

di fiori freschi. g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 409]:

. 2. quarzo, usato in partic. nella fabbricazione del vetro e

i calcedoni di volterra altro non sieno stati in origine, sennonché uno strato di materia

, sm. zool. ciascuno dei segmenti in cui è suddivisa l'articolazione del tarso

.). tarsometatarso, sm. in anat. comparata, osso del piede

'sutura'. tarsotìbia, sf. in anat. comparata, osso del piede

tarsotomìa, sf. medie. in oculistica, operazione praticata in caso di

medie. in oculistica, operazione praticata in caso di entropio e consistente nel resecare

giudice; il costume originario consisteva in un abito e calzoni verdi a righe

: dicesi anche, e per lo più in senso disprezzativo, a chi intoppa nel

de'medici, 7-129: lui rispose tartagliando in modo, / che 'ntender noi potemo

. nievo, 1-195: finì col naturarsi in quella smania di lavoro, e prese

dalla tolda di un bastimento alla sicilia in rivolta, chi sa... che

a stento o, per estens., in modo spezzettato. crudeli,

piegata a forma di cartoccio, tartagliata in ispecie di fiore. = alter,

. che tartaglia, balbuziente (anche in una sineddoche). - anche sostant.

quando con mecenate suo padrone / parlava in prosa, allora orazio fiacco / scilinguato

. per estens. che parla o pronuncia in modo stentato una lingua, per lo

una lingua, per lo più straniera (in partic. come epiteto ingiurioso rivolto dai

vol. XX Pag.747 - Da TARTAGLIOSO a TARTARICO (37 risultati)

. 2. pronunciato balbettando o in modo stentato (una parola).

larghe linee e grossi quadri parzialmente sovrapposti in modo da formare varie combinazioni, usato

kilt (e originariamente a ogni clan, in cui si suddividevano le principali famiglie scozzesi

. arbasino, 23-1207: 1 soldati in pantaloni di tartan larghissimi con ghette bianche

di merci e persone, con scafo in legno, un solo albero a calcese,

tartàne, saettìe, liuti, / in casse... /...

pur così soli, per mare, in una grossa barca da pesca, una tartana

disposta a semicerchio. tartane e veneri sono in secco. 3. per estens

tale barca. fanfani, i-183: in firenze chiamasi 'tartana'la mescolanza di piccoli

composto da carlo gozzi nel 1756, in cui l'autore difendeva, contro l'opinione

mercadan tie e vendando quele in sorgati, debia pagar iii per centener,

ai pelli di capre e caproni, in bianco e nero, sotto la gigantesca scritta

fine e più piccola, che si tende in mare, e si tira a braccia da

poco fer- metta, e la metterai in una tiella che sia ben onta ai butiro

arbicocchi, tartare di latte, conigli in salmonea. frugoli, lxvi2- 156:

156: sarà buono [il latte] in diverse torte et in tartare con uovo

[il latte] in diverse torte et in tartare con uovo e zuccaro dentro a

messisburgo, 23: tartarette 25 alla italiana in piatti 25. citolini, 505:

lancellotti, io: vitella arrosto, servita in navicelle reali, con tartarette intorno di

odia ad eseguir, di lui / che in questo mi gittò tartareo fondo, /

a me del cielo abitatrice e nata / in ciel commise rabbonito incarco / di qui

breme, 49: lo spavento mi formico in tutte tossa, inorridii, i capelli

proprio del tartaro delle botti; contenuto in esso. campailla, 14-33: che

3. costituito da sali e impurità minerali in circolazione nel corpo umano, in partic

minerali in circolazione nel corpo umano, in partic. negli organi escretori. redi

di materie tartaree e mordaci, stagna in esse la linfa. targioni tozzetti,

che si riferisce ai tartari o, in senso generico, ai popoli centroasiatici;

. balducci pegolotti, i-xxni: calamanci in tartaresco sono gente che temperano e dànno

. giustino volgar., 498: in linguaggio tartaresco i bandeggiati si chiamano parti

un acciar lumante, / fatta alla tartaresca in quella razza, / poi bracciali e

/ progenitori, giù sotto la terra / in case tartaresche nel profondo / del terreno

e de'mortali / tutti, che in molti stan travagli immensi. =

attive (destrogira e levogira), in quella inattiva per compensazione interna (acido

per compensazione interna (acido mesotartarico) e in un'ultima, pure inattiva, corrispondente

, pure inattiva, corrispondente alla miscela in parti uguali delle due forme otticamente attive;

marchi, 1-ii-251: 'tartarico': acido cristallizzabile in larghe lamine e solubilissimo nell'acqua.

fare il vino di sciampagna spumante, in una bottiglia di vin bianco buono porrai zucchero

vol. XX Pag.748 - Da TARTARICO a TARTARO (40 risultati)

martello, 6-ii-736: o soldati, che in van celate in manti / cinesi i

: o soldati, che in van celate in manti / cinesi i troppi noti tartarici

/ ritiratevi alquanto, e noi cheti in disparte / riconosciam furtivi chi vien da quella

bilenchi, 14-250: i russi avevano mandato in austria le truppe di urto, reparti

/ quel che seguì, non stia in questo ozio vano, / tosto tornando

francese alfonso daudet: millantatore ed esageratore in buona fede. tartarino. se ne fece

alcalizzata, once 5, e metterai in vaso di vetro circulatorio, cioè in vaso

metterai in vaso di vetro circulatorio, cioè in vaso di ermete, ovvero pellicano,

ermete, ovvero pellicano, e metterai in digestionej>er un mese, che così averai

uomo polverizzato e mischiato col tartaro arso in ugual misura. ancora a quel medesimo

ed acqua. campailla, lini: in spirito di vin puro e sottile, /

. targioni tozzetti, 12-1-26: finalmente in alcune specie d'alberesi, e di pietre

di pietre forti, fa gl'ingemmamenti in forma di mezze lenti per ritto,

divulgatore, 77: si pone il tutto in un poco d'acido muriatico, unendovi

tartrato di antimonio e potassio, usato in medicina come emetico ed espettorante e in

usato in medicina come emetico ed espettorante e in tintoria come mordente. d'alberti

figura di cotal sedimento. taglini [in targioni tozzetti, 12-3-7]: l'acqua

detti corpi e vi deposita quel tartaro che in sé contiene. santi, iii- 319

calce. -tufo calcareo, comune in alcune zone della toscana e del lazio

finale ove vi sono quantità di tartari generati in questo modo, buoni a far fonti

cestoni, 775: mi dice essere arrivato in 23 giorni felicemente però di aver sofferto

a quei minimi calcoli abbia potuto di giorno in giorno a poco a poco accrescere la

ciò che cresce, a ciò che sorge in alto, / avvilisce e contamina le

= dal lat. mediev. tartarum (in un ms. del ix sec. d

khan) comune 4. in senso generico: qualsiasi sedimento o incrosta-

o incrosta- per estens. unno (in quanto originario dell'asia centrale).

pecchie esulanti. poerio, 3-131: in fuga si rivolge / la sua fortuna e

fortuna e il tartaro corsiero / bevve in senna l'onda. -scherz.

(xiii sec.) crearono grandi imperi in asia e, anche, per indicare

piccoli gruppi di tali popolazioni ancora sussistono in alcune zone della russia meridionale, del

sua oste col fratello sopra i saracini in scozia. boccaccio, vii-103: mago né

a mescolarsi coi valachi... in seguito le genti turche dette vulgarmente tartare

secondo il racconto del villani, fu levato in su uno povero feltro, ed ebbe

feltro, ed ebbe, per dirlo in altro modo, un feltro per porpora!

. m. cavalli, lii-12-279: in europa vi sono alcuni paesi tartari confini

caffa, con li quali il signor-turco vive in pace. dottori, 3-84: dal

di leggere la traduzione del nuovo testamento in lingua tartara. g. manganelli,

-razza tartara: razza equina diffusa in asia centrale (nelle due varietà circassa

... la razza tartara si divide in due principali scompartimenti: la 'circassa'e

belle che lui si comprava quando andava in viaggio, borse da tabacco ricamate d'

vol. XX Pag.749 - Da TARTARO a TARTARUGO (29 risultati)

/... stampate anticamente / in tartaro latin, sono in mia mano.

stampate anticamente / in tartaro latin, sono in mia mano. 4. disus.

i-90: 'salsa alla tartara magra'. mettete in una terrina 2 rossi d * uova

legno col manico lungo, aggiungendo di tanto in tanto un po'« folio fino di

dei tartari: romanzo pubblicato nel 1940 in cui d. buzzati (1906-1972),

adombra l'esistenza dell'uomo che si consuma in una quotidianità angosciosa e nell'attesa inutile

. -il poema tartaro. poema in dodici canti composto nel 1778 da giambattista

1778 da giambattista casti (1724-1803), in cui l'autore, rievocando vicende medioevali

l'autore, rievocando vicende medioevali, traccia in realtà un ritratto fortemente satirico della russia

, cui pose nome 'poema tartaro'. in questa epopea in dodici canti dipingeva con

nome 'poema tartaro'. in questa epopea in dodici canti dipingeva con colori squisitamente veri

abisso, cinto da mura invalicabili, in cui urano imprigionò i ciclopi e zeus i

due volte tanto / ha di profondo quanto in su guardando / è da la terra

cupo squarciasi una spelonca, / che in mille orride punte tutte tracciar si tronca

, quali indi lui lode, quali in di lui biasimo. chi lo fece salire

di lui biasimo. chi lo fece salire in parnaso, chi lo cacciò nel tartaro

2. costituito da sali minerali, in partic. depositati dall'acqua (una

e mestieri, 11-86: cresce pure in inghilterra con del guado; i tintori lo

salita di una collina tartarosa assai declive in vicinanza delle falde del monte chiamato il

comune della specie caretta caretta, diffusa in tutti i mari e comune anche nel

animale, commestibile e assai apprezzata (in partic. quella della varietà chelone mydas

di occhiali, ecc. (e in passato trovava anche impiego nell'impiallacciatura di

e giovanile, che metteva un po'in imbarazzo. 3. figur.

. tardo xapxaqo \ >x°s (attestato in un papiro magico), nome di un

. tartaro3) e 'ho, abito', in quanto nel simbolismo cristiano fin dalla tarda

popolo del quieto vivere e del piede in casa. si va adagio. tutto viene

. si va adagio. tutto viene quaggiù in ritardo... anche l'arte

tartarugàio, sm. artigiano che produce oggetti in guscio di tartaruga. marotta,

tartarugato, agg. lavorato, decorato in modo da assumere un aspetto simile al

vol. XX Pag.750 - Da TARTASSAMENTO a TARTRITO (30 risultati)

a precipizio: e tutti / perché ch'in lombardia, / come si parla, di

il mio. -scherz. suonare in modo pesante e maldestro uno strumento musicale

.. il quale s'era fitto in capo e mi tartassava perché mi levassi di

ingenuità da commedia, tanto più candida in agnese quanto più è malizioso il poeta molière

di arnolfo. -opprimere, vessare, in partic. costringendo a iniqui esborsi di

nulla; è sdubbiato, tutto gli viene in uggia; è proprio il male che

avere, / né se il lor sangue in tal disprezzo passa. saccenti, 1-1-132

tartinàbile, agg. che può essere trasformato in una tassatìssimó). sottoposto

sottoposto a una violenta aggressione; ridotto in cattive condizioni fisiche dalle botte, dai colpi

, 16-374: prese la forte lancia in ferro aguzza / fermossi fuori dalla tenda e

. languedoc diradato, tartassato, ridotto in pessimo stato. -spossato, esausto

: un lavoro impressionante, portato avanti in un clima irragionevole di tensione e di artificiosa

senza risparmio dall'alcool. -usato in modo eccessivo e senza riguardi; ridotto

modo eccessivo e senza riguardi; ridotto in cattivo stato (un oggetto).

. 2. figur. trattato in malo modo, strapazzato; aspramente criticato

col danar la prima posta. -messo in gravi difficoltà; sottoposto a dure prove.

cristiani rimasero liberi. 4. tradotto in modo arbitrario, improprio (un testo)

di tasti: che suona il pianoforte in modo rozzo, pesante e maldestro.

o crema e servito come dessert o in accompagnamento al tè. a.

). ridurre una forma di pane in tartine adatte a essere guarnite con vari

inferigno, che vi giuro per manatoa che in tre giorni che vi siamo stati io

ne la travagliosa. = voce diffusa in numerosi dialetti e gerghi italiani (generalmente

forma tartìr o tartì, come per esempio in bolo- gn., milan.,

. preparazione gastronomica costituita da frutti (in partic. pesche o albicocche) tagliati

grosse pesche non troppo mature, apritele in due, gettatele entro un tegame, nel

. i tartrati sono neutri o acidi; in questo caso si chiamano bitartrati. 'tartrato

, sale che esiste bello e fatto in parecchie sostanze vegetali, e special- mente

: la coltivazione dei batteri si può praticare in alcuni liquidi azotati, quali sarebbero il

forma di polvere gialla; è solubile in acqua ed è generalmente usata come colorante

la preparazione di molte bevande analcoliche e in pasticceria ed è particolarmente pericoloso per i

vol. XX Pag.751 - Da TARTRONICO a TARTUFOLO (37 risultati)

. (femm. -tricé). chimaniere in tempo d'inverno. targioni pozzetti, 6-76

sissime, de peso de cantara 2 fino in 15. ramusio [oviedo),

tartufo. lastri, 1-4-192: in questo letto si piantino a un palmo e

. tartufàia, sf. terreno in cui nascono spontaneamente i tartufi o se

tale tipo di coltivazione è praticata soprattutto in italia settentrionale e in francia).

è praticata soprattutto in italia settentrionale e in francia). targioni pozzetti,

targioni pozzetti, 7-40: 1 terreni che in qualche maniera sono di prima stati coltivati

: mentre la ricerca come viene praticata in piemonte è biologicamente corretta, perché si

, 1-6-23: tartufai e chi vende robe in piazza e per le strade. soldati

subdolo e falso. scarfoglio [in fucini, 13-119]: la seconda edizione

, 22-311: non ho mai veduto in faccia alcuno di questi denunziatori e forse

a quelle delle canne, che si mangiano in diverse [il bismetiltiometano in fialetta

mangiano in diverse [il bismetiltiometano in fialetta] è un tartuficoltore bolognese che

da chi scrive da alcuni anni lavora in collaborazione con il centro di micologia del

cameroni, 1-226: il mirbeau, anche in questo libro di combattimento, spinge troppo

passione contro una specie di tartufismo e di in giustizie. =

penetrante; molto ricercati come condimento (in risotti, fonduta, tagliolini, ecc

, per le specie meno pregiate, in preparazione culinarie come insalate o sformati,

trova anche nel resto del piemonte, in emilia e nelle marche e il tartufo nero

tuber melanosporum), abbondante nello spoletano, in piemonte, in lombardia e in francia

abbondante nello spoletano, in piemonte, in lombardia e in francia nel périgord e

, in piemonte, in lombardia e in francia nel périgord e detto anche tartufo

fanno intieri o triti mangiar se volen caldi in sai conditi. pulci, vi-83:

nocchi e tartufi e infine il cielo / in paragon dell'uom non vale un pelo

tartufo bianco italiano. alba lo mette in scatola, lo esporta, lo celebra in

in scatola, lo esporta, lo celebra in feste annuali. arbasino, 23-636:

, iv-2-1287: la visita notturna di banco in banco, il tocco lieve per accertarmi

7 e poi lo piglia, e in tasca se rimpiatta, / per darlo per

. strati, 6-131: « misto in coppa? » domandò il cameriere. «

mescolato con minuti pezzi di nocciola, in forma irregolarmente sferica e ricoperta di polvere

choux della grossezza di una noce. cuoceteli in forno molto caldo per una decina di

semenza preziosa, e avendo la risposta in terra, in capo a 15 giorni vi

e avendo la risposta in terra, in capo a 15 giorni vi trovò dei

parassiti e briganti pullularono come male erbe in luogo ferace ed incolto. guerrini, 2-401

. tartufolata, sf. preparazione culinaria in cui l'in grediente principale

, sf. preparazione culinaria in cui l'in grediente principale viene tagliato a

g. vialardi, 1-353: 'funghi in tartufolata alla piemontese'. preparate delle verdure

vol. XX Pag.752 - Da TARTUOFANO a TASCA (41 risultati)

de'cervi, de'daini, ed in altri animali ruminanti domestici e selvatici; e

lungamente vissuto nelle foreste dell'africa tropicale in mezzo alle scimmie, forte e di

s'avea scritto alquanti libricciuoli e portavali in tasca di cuoio con essolui. buti

queste pulcelle, e sì la gittò in casa del suo povero cittadino. s.

caro, 16-84: io gli diedi in cambio una mia tasca / di capra indanaiata

abra, pigliati una tasca e va in dispensa a far un poco di provvisione.

una tasca di tela, e va in un angolo della sua cella, dove tiene

resto, / e gliel misse tutto in tasca; / allor sana come lasca /

: questi son di que'trastulli, / in su e 'n giù tanto menati /

e'sono scappucciati, / o che in tasca gli han cacciati. -tasca

. fagiuoli, x-107: fatto ha in somma questo, / delle tasche un arsenale

portò via cogli altri, di mano in mano li seminava pel bosco. pirandello,

, le mani, subito, subito in cerca d'un fazzoletto., in questa

subito in cerca d'un fazzoletto., in questa., no, nell'altra

ma io non persi tempo e gli detti in testa il piatto e poi portai subito

e voglio / donartelo a ien popolo in sul ballo / la prima volta, o

tasche dei calzoni / per farti quattro succiole in segreto. 3. sacco

3. sacco di tela, in partic. quello a trama rada in cui

, in partic. quello a trama rada in cui vengono poste sostanze semidense per spremerle

, con tapi mischiata o no, mettasi in un paiuolo netto. assedio di montalcino

. boni, 251: mettete questo composto in una tasca di tela con bocchetta liscia

soranzo d'una 'tasca'da lui mandatagli in dono per riporvele, le qualifica '

doppio incendio, / ch'egli cova in tasca e in petto? baiatri, i-71

/ ch'egli cova in tasca e in petto? baiatri, i-71: come se

processo di quattromila scudi e « di avessi in tasca in tante doppie. ghislanzoni,

scudi e « di avessi in tasca in tante doppie. ghislanzoni, 8-121: sta

finità coll'indovinare quanti ne ho in tasca! pirandello, 8-1086: lo

per ri'anemia'delle tasche che qui procede in modo spaventoso. 7.

la bocca; onde fu forza cambiare in mezz'ora parecchie balie. -tasca uterovescicale

della faringe che presenta nell'adulto, in cui è in gran parte regredita,

che presenta nell'adulto, in cui è in gran parte regredita, una fessura che

. bot. piccola cavità dei tessuti vegetali in cui si depositano le secrezioni cellulari,

tritata, uova e verdura e ricucito in modo da formare una sacca e cotto nel

cubi a decine di metri cubi, in cui si trovano minerali. 11.

ordine presa, si noteranno quelli che in tale tasca funno asortiti. -per

-per estens. l'insieme delle polizze racchiuse in ognuna di tali borse. neri

du anni..., fu in nella dieta tasca asortito per spiccinato messer

repubblica, i cui voti erano raccolti in borse. -composizione musicale eseguita in occasione

in borse. -composizione musicale eseguita in occasione di tali feste, che esaltava

). 15. locuz. -andare in tasca: avere un cattivo esito,

. [s v.]: 'andare in tasca': modo basso che vale andare

vol. XX Pag.753 - Da TASCABILE a TASCABILE (106 risultati)

lui. -avere a entrare in tasca a qualcuno: per indicare che

v.]: 'm'ha a entrare in tasca': suol dirsi a significare che

esso nuocere. -avere, ficcarsi in tasca le leggi: trasgredirle, non curarsene

modo, e aver le grida in tasca, la prima cosa è non dime

, la prima cosa è non dime male in publico. p. petrocchi [

. v.]: 'ficcarsi le leggi in tasca': non curarle. -avere il

: non curarle. -avere il papa in tasca: essere nella condizione di portare

quella signoria, pensò d'avere il papa in tasca. -avere la nebbia,

-avere la nebbia, il vento in tasca: non essere pressato da impegni

quando c'è molti danari, si ha in tasca la nebbia. lui ha ville

. lui ha ville e poderi: ha in tasca la nebbia. verga, 8-125

la raccolta nell'aia.. sono in piedi da stanotte.. non ho sempre

stanotte.. non ho sempre il vento in tasca per trebbiare a comodo mio!

possedere informazioni, notizie, ecc. in gran quantità. pasquinate romane, 601

tasca / de 'vitiis tam extra quam in curia', / che salton fuor senza ordine

con furia. -avere le lacrime in tasca: v. lacrima, n.

.. asciutte': non aver denari in tasca. -avere le tasche piene di

guardia. -avere, mettersi, pigliare in tasca qualcuno: sedurlo e soggiogarlo sentimentalmente

vuol mica, infìn che non l'ha in tasca, / la presa occasion perder

attribuita a vittorio emanuele ii di avere in tasca il partito d'azione o qualcosa di

diventar forse di cigno, / e in tasca avria le nove suore e l'otto

ragazza che vuol darla ad intendere le mette in tasca tutte e due. zena,

marinaio, pollino gabitto se li metteva in tasca tutti dal primo all'ultimo certi damerini

primo all'ultimo certi damerini che andavano in conversazione dalla signora barbara. -non

-non curarsi di qualcuno, non tenerlo in considerazione, non dargli nessuna importanza.

più per le vie: / io ho in tasca le spie. fagiuoli, v-144

die /... / avrebbe in tasca il diavolo e le spie! monti

un barbassoro, / e i santi ha in tasca e le reliquie loro.

le reliquie loro. -avere qualcuno in antipatia, prenderlo a noia. a

da voi penserebbe subito che tutti m'avessero in tasca. baiatri, i-41: non

non posso dirvi altro se non che ho in tasca te, il tuo padrone e

gente! lontana da'suoi, / in un paese qui che le vuol male,

le vuol male, / chi sa che in fondo all'anima po'poi / non

principale: / gioco che l'hanno in tasca come noi. bandi, 180:

pietri venne a tanto, che lo pigliai in tasca. carducci, iii-5-106: né

morti, ché già troppi m'hanno in tasca fra 'vivi. -avere,

vivi. -avere, mettersi, trovarsi in tasca qualcosa: disporre di una certa

dacché tutti sanno cne se movono, sarò in italia il primo o il secondo giorno

secondo giorno e quindi con quanto avrò in tasca. -ritenere di possedere la

1-i-574: i democratici hanno la loro verità in tasca e vogliono il potere per dettare

389: vanno diffondendo la voce in fabbrica che c'è già chi ha

fabbrica che c'è già chi ha in tasca la soluzione del contratto. -essere

imbecille, / noi ce l'avremmo in tasca. -non curarsi di qualcosa

giustizia, della liberalità e de'domini; in somma, ha in tasca giove.

de'domini; in somma, ha in tasca giove. g. a. papini

, come bassamente dice la plebe, in tasca la medicina e i medici ancora.

medici ancora. -averlo, prenderlo in tasca: rimanere vittima di un inganno

[s. v.]: 'avere in tasca': dicasi per modestia in vece

: 'avere in tasca': dicasi per modestia in vece del basso motto che usa la

n. 26. -con la voce in tasca: a bassa voce, per timidezza

: nivasio... con la voce in tasca rispose. -con le pive

tasca rispose. -con le pive in tasca: v. piva, n.

): privo di denaro, ridotto in miseria. imbriani, 6-42: seguendo

paga, o per mutarsi / a birreggiare in un altro pollaio, / se ne

tasche, averne una conoscenza perfetta (in partic. di un luogo).

nostre tasche. -dar di naso in tasca a qualcuno: v. naso,

volevo pesare sul giornale. -entrare in tasca a qualcuno: infastidirlo, molestarlo,

], dottore, / a entrarmi in tasca. fagiuoli, vi-156: per tanto

: per tanto abbiate tal pie- tade in seno / per questa quarta, povera figliuola

che perciò v'ho più a entrare / in tasca, a dirla qui 'n

ancora un volto grazioso, ma da poco in qua vi si è guastata la testa

: antonio, ora che gli è entrato in tasca il giuoco degli scacchi, trascura

tasche rotte. -fare i conti in tasca: v. conto1, n.

, n. 13. -farsi avere in tasca da qualcuno: diventargli insopportabile o

: diventargli insopportabile o molesto; venirgli in odio. pananti, i-5-3: uno

/ dalle due parti mi fo avere in tasca, / sul mio capo la gragnuola

mano nella tasca di qualcuno: indagare in modo inopportuno e indiscreto quanto denaro possiede

sciascia, 8-61: c'è gente che in vita sua ha mangiato magari una mezza

-mettere mano alla tasca, mettere le mani in tasca: spendere, elargire denaro in

in tasca: spendere, elargire denaro in partic. a favore di qualcuno o

una bella ragazza... vestita in maglia, a raccogliere i soldi col

italiana [5-ix-1909], 221: in italia vi sono ancora dei moderati capaci

dei moderati capaci di mettere le mani in tasca per la difesa delle proprie idee e

chiuse le borse. -mettersi in tasca gli occhi: smettere di fissare incessantemente

. bonsanti, 4-227: si metta in tasca quei suoi occhi impertinenti e si

via, si segga. -naso in tasca: persona importuna e seccatrice, ficcanaso

. fagiuoli, ii-35: o naso in tasca (voi mi replicaste) / se

guaste. -non avere un soldo in tasca: essere poverissimo, versare in

in tasca: essere poverissimo, versare in condizioni di indigenza. fagiuoli, ii-127

che... /... in tasca non ha forse un ducato.

chi le ha dato l'ordine di venire in casa de'galantuomini a romper loro le

rompermi le tasche. -senza un soldo in tasca (con valore aggett.):

, anche se era senza un soldo in tasca, aveva sempre l'aria di uno

. -stare, starsene con le mani in tasca: restare inerte o inattivo,

inattivo, non fare nulla, stare in ozio. g. gasbarri, cxxxiii-47

e te ne stai / qui colle mani in tasca, e nulla fai?

tasca, e nulla fai? -tenersi in tasca: risparmiare, non spendere.

, / tienti, lettor gentile, / in tasca il tuo denaro; / tienlo pur

terrommi il libro mio. -venire in tasca qualcosa a qualcuno: costituire un

a qualcuno: costituire un vantaggio, in partic. economico. manzoni, pr

che a me non me ne vien nulla in tasca. 16. prov.

. passeroni, 1-171: è meglio in tasca / un fringuel che tordo in

meglio in tasca / un fringuel che tordo in frasca. proverbi toscani, 49:

tasche. ibidem, 267: né occhi in lettere, né mani in tasca, né

: né occhi in lettere, né mani in tasca, né orecchi in segreti

mani in tasca, né orecchi in segreti altrui. ibidem, 288: piscia

ibidem, 288: piscia chiaro e abbi in tasca il medico. p. levi

i guanti, / che a rinfusa teneva in un tascone. capuana, 1-ii-145:

l'avemaria, il prevosto montoro arrivava in casino sempre il primo, coi tasconi a

fuori di una collocazione fissa e, in partic., portato in tasca (un

e, in partic., portato in tasca (un oggetto, uno strumento

, uno strumento d'uso e, in partic., un libro). -

tascabile: tiratura di un'opera editoriale in formato ridotto. -sostante libro di tali

edicole, grandi magazzini, ecc.) in cui alle dimensioni ridotte si accompagna l'

xv-105: questa operetta essendo tanto moltiplicata in edizioni tascabili e di poco prezzo, mi

lo spazzino? / andare / di paese in paese / con la mia mercanzia;

vol. XX Pag.754 - Da TASCABILITÀ a TASCOSA (44 risultati)

più di tutte... le storie in cui a poirot succede miss marple.

riesce ad essere abbastanza moderno, fuorché in pochi autori, pazzeschi, rappresentati in teatri

fuorché in pochi autori, pazzeschi, rappresentati in teatri tascabili. -che ha

montale, 12-320: tutti i fenomeni naturali in lui [govoni] scendono dal cielo

inutile a coloro che vanno per ogni via in traccia dell'utile palpabile e tascabile.

ma non so resistere, pensando che, in un paio di settimane a dire molto

sf. il poter essere agevolmente riposto in un piccolo spazio, in tasca, ecc

agevolmente riposto in un piccolo spazio, in tasca, ecc., grazie alle dimensioni

confezione completa di tasche mediante taglio, in base a tracce in precedenza eseguite e

tasche mediante taglio, in base a tracce in precedenza eseguite e secondo modelli correnti,

(tanto da essere impermeabile) originariamente in dotazione ai militari per riporre pane,

, munizioni, ecc., e in seguito adottata da alpinisti, cacciatori, studenti

un tascapane a tracolla, un cortello in tasca: un guizzo, un ciuffo di

quantità di cose che può essere contenuta in una tasca. i. nelli

. locuz. a tascate, abbondantemente, in quantità. p petrocchi [s.

bisacce. sanudo, viii-40: in questa serra, a ore zerca do di

do di note, se impiò fuogo in marzaria a san zulian, in le caxe

impiò fuogo in marzaria a san zulian, in le caxe di la chiexia, dove

steva tascheri e libreri, per fuogo intrò in certa stopa di tasche.

vestirsi ai vilissimi panni, col capello in capo, la taschétta al fianco et il

, la taschétta al fianco et il bordone in spalla. d. carli, 210

: venne a levarmi fuori di pericolo, in modo che non mi bagnai pur un

-sacchettino per la raccolta delle elemosine in chiesa. s. vassalli,

contenere sostanze profumate, che viene riposta in cassetti e armadi. bacchelli, 2-xxiv-1121

-bustina o settore di un raccoglitore trasparente in cui si inseriscono fotografie o francobolli.

. 2. piccola tasca, in partic. nascosta o interna ricavata in

in partic. nascosta o interna ricavata in indumenti; taschino. -anche: scomparto di

], 24: l'aveva riposto in una taschétta dello zaino. 3

di renso lavorate 2 sciucatoi di fiore in un filo. baruffaldi, 45: io

. ant. e dial. sacchetto, in partic., per i soldi;

soldi; borsellino, scarsella. • anche in un contesto metaforico. iacopone

taschétto di questa moneta, e andonne in cima de l'albero. testi fiorentini,

preparandola [l'acquavite] si mischia lozucchero in sciroppo cotto al piccolo filo, o fuso

: ne accese uno, avvolse gli altri in un frammento di giornale, e col

plastica trasparente per contenere francobolli da inserire in un classificatore. = dimin.

piccole dimensioni tagliata nelle parti interne o in quelle meno in vista degli indumenti,

nelle parti interne o in quelle meno in vista degli indumenti, in partic.

quelle meno in vista degli indumenti, in partic. nel panciotto, nella fodera di

taschino -lo abbottonai -mi misi alquanto in sussiego. pratesi, 1-135: aveva il

. montale, 7-30: qui, in un pezzo di carta che mi trovo nel

. invar.: adatto a essere tenuto in una piccola tasca, tascabile.

lunghi. 2. ognuno degli scompartimenti in cui è suddiviso l'interno di portafogli

comparir ruffino. goldoni, x-91: in questo modo / cento scudi avanzati ho

, gite, rinfreschi mi misero perfettamente in corrente colla paga e gli scudi non mi