restarò di dire qui che ci avesse in vece di pollastra una pernice morta, overo
regolare nel cuoio, nella pelle o in altri materiali (detto anche stampo a
10. ciascuno dei fori, in genere sette o otto, del ferro
mero, / al corso suo lasciando in terra il stampo. -il rumore
valorosa e grande / formaron sì bel segno in quello stampo. 13.
gruppo di persone; e può essere connotato in senso negativo o positivo, o anche
o la discendenza o costituirsi come modello (in par- tic. nell'espressione di uno
scola, xl-439: voglio imparare a star in mezzo a degli uomini che son fatti
rimote gli uomini si formavano gli uni in sullo stampo degli altri, per continue
dotato di virtù divenute ormai desuete, in partic. di rara onestà, cortesia,
è di stampo antico: vuol stare in pace con tutti e non vuol avere seccature
riferimento a una categoria di persone, in partic. probe, oneste).
). capuana, 2-57: in questo mondo,... dei galantuomini
. tipo di persona che possiede o manifesta in modo spiccato determinate caratteristiche. codemo
ne rivela l'origine o lo classifica in un determinato ambito. panorama, [
è il principio poetico che parve nuovissimo in alcuni poeti moderni? g. marsilli
: autant lara il 25 luglio scorso, in quanto deputato più anziano, aveva inaugurato
sanctis, i-64: tutti i discorsi sono in su questo andare, tutti ad uno
rivide 1 fogli compaginati. savinio [in v bompiani, i-79]: ti prego
con la sola conditura dell'acqua, in cui prima scioglieva il sale ch'egli
un animale dalla tana o dal luogo in cui si è rifugiato. fanfani [
o costringere qualcuno a uscire dal luogo in cui si è asserragliato o rifugiato.
che lui avrebbe voluto stanare era il bandito in persona, e non per fargli o
fargli o dirgli nulla, solo per vedere in faccia una persona tanto nominata.
trovare una persona che vive nascostamente, in modo poco appariscente o isolato. dossi
ospitare. montale, 9-80: vivevo allora in cerca di fandonie / da vendere.
cerca di fandonie / da vendere. in quel caso un musicologo / ottuagenario sordo
da torcere il cuore, fame e sete in compagnia tutti 1 giorni dell'anno,
. g. g. beretti [in muratori, cxiv-6-342]: ho veduto quanto
schernirlo che gli vide quanti erano fatti in brani da due grandi orsi, stanati dalla
al raggiungimento del livello più alto, in cui l'acqua ristagna prima di iniziare
si allontanava stancamente, sempre alzando il mento in quella speciale maniera. fenoglio, 5-i-923
sparsi di vaghissime descrizioni di bellezze femminili in quella forma minuta e stancante che è il
riposanza, / alarga le toi rètine, in pietanza, / ché soperchianza -m'à
cede. a. pucci, 3-5-18: in lombardia avea una compagna / ch'era
forse incurabile, poi che ha stancati in vano quasi tutti i medici di parigi
niuna cagione mosso, sempre era fermo in uno proposito, acciò che elio non menasse
: quando enrico iv meditò e pose in procinto la guerra alla casa d'austria,
austria,... fu posto in consulta se si doveva andare ad incontrarlo o
furiosi assalti la guermgione, per tenerla in continua apprensione, travagliarla ed istancarfa.
boterò, 9-19: si tira la guerra in lungo e si procura non di rompere
malatesta malatesti, 1-153: tanta bellezza in lei piove dal cielo, / ch'
tutte le belle / e rare cose in fiorenza diffuse, / si prenderebbe a numerar
. alfieri, 1-246: bramo che in argo ei tomi, e il ciel ne
o comportamenti riprovevoli, oppure allo specchio in cui troppo gode di contemplarsi la donna
specchiandovi per guatarla né vostri medesimi, in vagheggiare voi stesse avete ornai stanchi gli specchi
giacomo gotofredo. -sfruttare fino in fondo le possibilità espressive offerte da un
istancarà: da due o tre dì in là non sarà chi parli de'fatti miei
di qualche profondo filosofo, i quali in prima ci rapiscono, ma se successivamente
8-255: avrebbe fatto meglio a uccidersi in casa, comodamente, senza il pediluvio
sull'autostrada, la donna gli disse in maniera insinuante e sbadata, come se
che si sia stancata la potenza di dio in soccorrerci, la clemenza in proteggerci,
di dio in soccorrerci, la clemenza in proteggerci, la pazienza in soffrirci? cesarotti
la clemenza in proteggerci, la pazienza in soffrirci? cesarotti, i-ii- 47:
non ve stancare lo specchio: mirarvisi in continuazione. bùgnole sale, 5-152
tormentar la chioma, far venir cipro in italia, strebbiar la guancia, midollarsi con
226: un paio di volte, in giorni festivi, l'ho fatta dalla mattina
o per l'età avanzata. -anche in una sineddoche. dante,
liberi e aperti / sù dove il monte in dietro si rauna, / io stancato
amendue incerti / di nostra via, restammo in su un piano / solingo più che
, e non caminassivo tanto col culo in fuora, son certo che la cosa riuscirebbe
ambiente conosciuto o una scaletta che scendeva in giardino se la svignava. -in partic
la svignava. -in partic., in espressioni enfatiche, per indicare l'alto
/ la maggior di gran lunga, in onorarvi: / si stancherìan le tre lingue
mondo e si fece monaco a vallomorosa in toscana. massaia, x- ^ 8
chiese al re il permesso di ritornare in francia. n. ginzburg, ii-1008:
: impossibil veggio / che la natura, in quel ch'è uopo, stanchi.
egli è impossibile che la natura stanchi in quello che bisogna. 11.
tal [terra] v'ha pur che in germinar si stanca / nel basso pian
gli si desse, è sforzato fermarsi in certo modo e deporre quivi e colà su
rubarmi anche domani / gli studenti canaglie in versi veri. 5. che
veri. 5. che è in declino, in decadenza (una civiltà)
5. che è in declino, in decadenza (una civiltà). bacchelli
civiltà). bacchelli, 2-xix-143: in quel ricorso di barbarie che il vico
arrecate alle reliquie dei padri, prefersero in fine la propria sventura al più lungo
sostenendo il ritmo ». -sollecitare in modo pressante qualcuno per raggiungere un intento
. caro, 3-2-195: tutti concorrono in lui, al quale i neutrali, per
unioresi. -stancare l'avversario in un duello con finte, ritirate,
. marino, 20-183: membronio saldo in mezzo al campo e dritto / di
al campo e dritto / di guardia in alto e di difesa stassi, / e
come sarebbe di volere fare cadere questo stato in mano de'franzesi, o da volere
. 4. rimestare un ingrediente in un contenitore, lentamente e a lungo
lo stancheggi bene e un altro tutto in un tempo metta nel calderotto una cucchiaiata
lungaggine, indugio, perdita di tempo in una trattativa, in una pratica burocratica;
perdita di tempo in una trattativa, in una pratica burocratica; espediente dilatorio.
il gran bene della pace, furono in una seconda conferenza in qualche parte regolate
della pace, furono in una seconda conferenza in qualche parte regolate le prime dimande.
. bragaccia, 1-213: l'ambasciatore in ciò anderìa avvertito, ne o
le braccia, acciocché elle non tornino in giù, con due forcelle, una d'
non ho voglia / di tuffarmi / in un gomitolo / di strade. / ho
il fratello e trovandosi tutti i francesi in una stanchezza incredibile. manzoni, iv-401
delle ideologie dei politici, ma proprio in ragione della loro stanchezza, della loro
creativa, di fantasia, di inventiva in un artista o in una cultura.
, di inventiva in un artista o in una cultura. firenzuola, 633:
scoraggiamento, perdita delle motivazioni per continuare in determinati atteggiamenti o convinzioni o della fiducia
3-187: un'arresa stanchezza era percepibile in ogni suo gesto allorché si sforzava di simulare
nello sguardo. piovene, 14-150: sedeva in cattedra portando dipinta sul volto una stanchezza
7-291: ognuno pensava probabilmente a quando, in una certa stagione, aveva avuto un
un'attività faticosa o fastidiosa, nel perseverare in atteggiamenti che costano tensione interiore.
, 17-43: vergognosissimo rimedio del dolore è in un uomo prudente la stanchezza d'esso
7. agric. fenomeno che si verifica in un terreno che non venga sottoposto alla
sottoposto alla rotazione agricola dei seminati, in quanto la coltivazione per più anni della stessa
, 31-i-1949], 4: gli sperimentatori in alcuni vasi frammischiarono alla stessa terra del
. -essere o trovarsi a disposizione in ritardo rispetto alla consuetudine o alle necessità
par l'ora / che io sia in quell'aurora: / la speranza n'assavora
: rimasto vedovo, si era rintanato in casa,..., scrivendo lettere
così gli equinozi e gli altri termini solari in capo al primo anno di questo ciclo
tr. rimandare a un tempo successivo, in ritardo ciò che potrebbe o dovrebbe essere
detto, concluso o vissuto subito o in un determinato tempo; differire, procrastinare
, / ma non osò di provocarle in guerra. pindemonte, ii-313: l'erto
, iv-163: se questa offesa non tardasse in parte / la debil penna e l'
l'affannato ingegno, / sareste forse ornati in molte carte. nannini [ovidio]
giordani, iii-74: nascerà dubbio forse in alcuno che per quanto l'imperatore abbia
a un tempo successivo; giunto tardi o in ritardo. giamboni, 8-ii-m
qui di febbre, posso ora mandarvi in risposta all'anonimo della 'lanterna di diogene'.
scarso vigore ed impegno. - anche in un contesto figur. dante, purg
5. avv. ant. tardi, in ritardo. bonichi, 89: chi
datrici: malintese amministrazioni non avevano guaste in tutta europa tant'altre imprese.
muoversi, nel compiere un gesto e, in partic., nel passo, nell'
savi; cioè la gravità delli occhi in levarli, la tardezza in volgerli, la
delli occhi in levarli, la tardezza in volgerli, la rarità del parlare, e
ebbe vi stette più di tre anni in purgatorio in quel circulo dove si puniscie la
stette più di tre anni in purgatorio in quel circulo dove si puniscie la tardezza
4. ritardo nel giungere in un luogo. a. cattaneo,
comandato dal padrone a far più servigi in una strada, e sgridato della tardezza a
dell'ulive serotini, ricompenserà la sua tardezza in abbondanza. alamanni, 7-ii-256: già
di palla, il verde manto / volge in oscuro, e ti dimostra aperta /
tardazza che essi davano alle quarte-decime pasquali in alcuni secoli, e specialmente in quello che
pasquali in alcuni secoli, e specialmente in quello che ora corre.
6. comportamento o atto compiuto in ritardo rispetto al tempo opportuno.
., 126: sia adunque il modo in lo tuo parlare in cinque cose,
adunque il modo in lo tuo parlare in cinque cose, cioè nel pronunziare; cioè
di quattro. carducci, iii-17-280: in altri versi la tardezza degli accenti gravi
di sottile e d'acuto ingegno degenerano in natura e costumi furiosi: la qual cosa
gli ingegni saldi, e quieti passano in grossezza e tardezza. casalicchio, 330:
vituperando in tanto la tardezza e rozzezza di quell'altro
118: fo bexogno k'el vegnesse in lo tempo complido, quando no era
i pittori. -più tardi: in un momento successivo rispetto a quello considerato
più tardi e un gran fendente, in prima / che sorto ei sia, vien
muratori, 7-i-167: oltre a ciò in que'tempi i benefizi si confondevano colle
nomi degli uomini che la soccorrono attivamente in questa crisi: più tardi saprà fame debito
chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi sei alle origini
questo avvenne più tardi, quando - in un altro turno di vacanze, dopo due
.: sul finire del pomeriggio o in piena notte. boccaccio, dee.
4-62: stava lì fino a tardissimo, in camicia da notte, l'orecchio incollato
che mi riempiva di orgoglio era che in queste riunioni mio padre mi trattasse come
opera d'uomo. s'è fatto tardi in un momento. si fa tardi,
un determinato luogo, ecc.; in ritardo rispetto al momento opportuno; fuori
: vedi co m'arde in prima e poi si rode, / tardi
tardi, serenissimo principe, pongo io in esecuzione il comandamento fattomi più giorni sono
) del discorso su la letteratura drammatica in italia. d'annunzio, iii-2-195: non
, 312: filippo si trovava allora in demetriade,... benché l'aiuto
cui conven gir tardi; / e in quel pur pemsi e guardi, / a
di ciglia / al cerchio che più tardi in cielo è torto. cavalca, 20-13
zodiaco, si muove sì tardi che, in ducento anni non si muove più ch'
la sera a tardi preso a fundi in un logo monto solatario. boccaccio, dee
48-28: pervenne una sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che
tardi. beatrice del sera, 103: in fretta e sola vengo ad invitarti /
ad una bella veglia che al tardi / in casa fassi di messer cornelio. g
o alla più tardi quando vedrete la morte in viso, vi parrà un zucchero il
quella immancabile vittoria (quando?; in aprile al più tardi; o, se
20. -essere tardi: presentarsi in ritardo a un appuntamento. varchi,
'al creder mio, / tu starai in terra senza me gran tempo'. -più
. 7. -sul tardi, in sul tardi: nel tardo pomeriggio, verso
sera (o anche, meno comunemente, in tarda serata). - in senso
, in tarda serata). - in senso generico: a un'ora tarda rispetto
213: sul tardi del medesimo giorno venne in uno prao pietro alfonso portoghese.
. catzelu [guevara], ii-30: in italia è usanza che...
. maffei, 318: un giorno in sul tardi prese il possesso del vescovado,
, lo seppero. misasi, 44: in sul tardi peppe, con gli occhi
307: tard'o mai li omini inveterati in vizi se cor- regino. catzelu [
i princìpi la moglie incomincia a pigliar in odio il marito, tardi o mai tornerà
lascia. -tardi 0 per tempo: in un tempo non troppo lonta- no;
-maneggiar me, trescar con meco dovrebbe in cianciumc, e non co i libracci
s'avvede il ratto, quando si trova in bocca al gatto. ibidem, 305:
, 305: 'a buona ora in pescheria, tardi in beccheria'. il pesce
'a buona ora in pescheria, tardi in beccheria'. il pesce è bene che
. baretti, 6-22: nello scendere in plimouth, quantunque fosse tardùccio, il
tardìcolo, agg. tose. compiuto alquanto in ritardo (un'operazione, un'attività
. piero da siena, 8-45: in poco tenpo sanza noia e male / giunse
tenpo sanza noia e male / giunse in valenza sanza tardigióne; / subito fu posto
valenza sanza tardigióne; / subito fu posto in sedia reale. = var. di
232: sembravano due affezionati pachidermi tardigradi in parata pubblicitaria, o stravaccati nell'arena
pubblicitaria, o stravaccati nell'arena del circo in una sosta tra un numero e l'
di cui si nutrono; sono diffusi in tutti gli ambienti (mare, acque dolci
suolo, muschi, licheni) e in tutte le regioni comprese l'artide e
, corredato di sei gambe, tre in quattro volte più grosso del rotifero.
mondi,... si trasforma in penne di aquila, o nelle fibre inerti
mentore dei giovani, li ha sempre tenuti in guardia contro l'obbedienza cieca verso i
pubblica fiducia. einaudi, 1-263: in italia si è cercato con le leggi di
poco. p. ferroni, 1-367: in virtù del suono del campanello il delegato
a più riprese dava segno di stare in silenzio e stancatosi per questo continuato disordine
quella tardità che... fece dante in non rispondere, parve temere che il
sì piccola autorità si trattassero gli affari in concilio. f. m. zanotti,
, indus'o, tarditade, negligenza in perfezione, ovvero perseveranza, ntezza
. -scarsa velocità di un corpo in movimento (in partic. di un
-scarsa velocità di un corpo in movimento (in partic. di un corso d'acqua
non è volontaria, ma naturale niente ha in sé di bene o di male morale
tardivamente, dediche di componenti o esercizi in omaggio ai maestri europei che hanno onorato
un'adolescenza erratica? 2. in ritardo rispetto alla norma stagionale. pea
sf. l'esser tardivo, il verificarsi in ritardo. tardivo (ant
, fiorisce, fruttifica o matura in ritardo rispetto alla nor ma
[manuzzi]: la elada ingenerò questo in sua vecchiezza come frutto tardio.
vite. sanudo, lviii-86: in questa vai di maglia sono state poche aque
delle ciliegie benché tardìe, e che insetate in mortella produr ranno i pomi
o siano albi, perché entrando in altre razze più tardie ne'paesi freddi non
/ da lungo tempo, come in alveare, / la dolcezza de 'l miele
6-257: dietro di loro un'acacia tardiva in volontariamente urtata lasciava cadere una
3. che si trattiene in un luogo oltre il tempo della migrazione
che viene effettuato o che si manifesta in un'età piu avanzata di quella consueta
età piu avanzata di quella consueta, in partic. in quella senile.
avanzata di quella consueta, in partic. in quella senile. alfieri,
cervello. 6. che giunge in ritardo, che non è ancora giunto
l'istituto umberto i, che è noto in tutta italia perché vi si 'recuperano'con
, poco agile nei movimenti. -anche in posizione pred. e con valore awerb
dante, in /, 26-106: io e'compagni eravam
e duro. petrarca, 116-11: in una valle chiusa d'ogn'intomo /
: adunque non eron tardi come sono in certi balordi e stupidi e trasognati. ma
, che nel caso nostro, e in un corpo, quale è questo, pituitoso
non muovon piè, stan colle mani in mano, / son mezzi morti e tutti
de tutti pesci, se trovano aver in ventre la triglia più veloce de tutti.
zoppo né tardo. tasso, 1-19-14: in modo antico alfin guerra novella / gli
sua revoluzione è minore, e conviene essere in uno medesimo tempo, di necessitade,
adagio, con calma, con prudenza, in modo sostenuto, grave o, anche
i giovani con le damigelle si ridussero in una camera. guazzo, 1-231:
pieno, / e preghi ed offra voti in bassi accenti. buonarroti il giovane,
sì che s'ausi un poco in prima il senso / al tristo fiato.
giuliano dopo l'aver menato la moglie in fiorenza era già ammalato d'una tarda e
per indolenza; incline a un comportamento, in partic. a una virtù.
piace l'uomo il quale s'esercita sempre in bene adoperare,...;
oziosi e tardi e non si esercitano in male adoperare. felice da massa marittima
che i fanti. -che è in ritardo nel mantenimento di una promessa,
a parlare, a ciò che non caggia in te quella parola che salomone dice:
gente grossa, infedele e orba, / in tutte quelle cose ch'è profeti /
i pianti, / ché tardi fieno in noi gli umani ingegni / contra il poter
al castigo, non pure aspetta; ma in tanti di quella nazion maladetta rovescia,
tanti di quella nazion maladetta rovescia, in luogo di flagelli, tesori di benedizione
una persona, una facoltà, anche in un'espressione ingiuriosa). -
/ tu poi andare alor de guarda in guarda / con man serena e tarda,
, un'attività); che giunge in ritardo (una lettera). latini
, 12-4: se noi volemo mettere avacciamente in opera alcuna cosa nelle cittadi, si
: la marchesa calabrini... anche in tarda età era una damina graziosa vivace
grandi membra. metastasio, 1-i-112: in mille destre e mille / splendono i nudi
, serbarlo unicamente alla gioia degli artisti in viaggio insieme al culto delle tarde devote
si veggono palmizi, agavi e cactus, in parti più settentrionali, e fin sull'
di cui non gli pareva ingiusto, in fondo, attribuirsi una parte di merito
benedetto la loro unione. -compiuto in età avanzata. g. giudici,
soli d'estate / ma orpello e fumo in gran parte / le tarde erotiche imprese
rispetto ad altre specie (una pianta in fiore). staccoli, xxxix-ii-199:
nostra visione, crescer l'erba che in pochi mesi diventa pane: si trova
il tardo cipresso, nel sepolcreto che visitiamo in una scossa d'amore.
-che si manifesta nei fenomeni peculiari in un periodo successivo a quello normale (
si risolvettero a non mettere più tempo in mezzo. fucini, 586: qualche tempo
risale o è vissuto o ha operato in un periodo posteriore a quello considerato.
ojetti, i-551: l'esclamativo, espresso in una forma sua particolare, tipica e
g. giudici, 15-101: crepita in me il suo stile tardo segno / di
/ la bella età di pericle / in paragon di questa! carducci, ii-15-193:
la spada di qua sù non taglia in fretta / né tardo, ma'ch'ai
-dopo l'ora prevista o fissata, in ritardo. lorenzo de'medici, 7-107
genericamente, di una fase della giornata; in piena notte. petrarca, 127-68
il tardo dal castello, essendo egli in mia compagnia, tre volte pigliassimo insieme
. giamboni, 8-ii-128: non sia in te nullo portamento biasimevole, ed isnelletto
distinguere [le qualità dell'ulivo] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine'
dell'ulivo] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine', dal che ne
possono unirsi nell'innesto, perché entrano in sugo in tempo diverso, cioè, una
nell'innesto, perché entrano in sugo in tempo diverso, cioè, una prima,
decadenza nella visione delle opere d'arte in tarda età romana. a.
che, nelle sculture, appare muovere in maniera più libera rispetto all'iconologia si
particolare riferimento all'arte, all'architettura in cui emerge l'abbandono della concezione naturalistica
chivasso (torino), fragile lavoro in terracotta risalente al terzo decennio del '400,
poi, te la raccomando quella! tutti in terza liceo ne hanno una; per
, protoromanica e, insomma, parlano in arte un primo neo-latino. = comp
il biffo / a la turba in milan, co 'l lanzaverta, / un
impura'(ed è voce diffusa in tutte le parlate giudaiche italiane).
. -ghe). ant. mediatore in una transazione commerciale; sensale. balbi
. b. dionigi, cii-vi-1017: sono in egu otto sensari del re, che
dare per 3 / 5 del tareggiare in questo. = deriv. da tarega
tarentìdio, sm. veste femminile con frange in uso anticamente a taranto.
'tarentidio': sorta di fina veste muliebre in esichio, con frauge da una parte,
frauge da una parte, usata da prima in taranto. = voce dotta,
: la cavalleria della falange si partiva in 'torme'; ogni torma di sessantaquat- tro
, tàrgia), sf. placca sottile in genere di metallo e che reca incisi
agli otto della guerra, che erano stati in quel tempo, a ognuno di loro
, 17-26: egli entrò di tal maniera in questo ginepreto, che, andando in
in questo ginepreto, che, andando in certe case e vedendovi appiccate (come
targhe a annunziare mestieri felici che durano fino in fondo alla vita. montale, 3-69
sono impressi i dati di riconoscimento che in italia corrispondono alla serie di numeri e
.. dalle targhe delle automobili allineate in piazza del duomo. cassola, 5-147:
di limitare l'uso delle automobili a roma in base al numero, pari o dispari
il nome di una via, collocato in genere sul muro di un edificio all'inizio
4-251: un molto ignorante consiglier comunale, in pubblica seduta a milano, congratulò [
nome di pornografo, quasi onta edilizia in sulla targa che distingue una delle vie
essercisi mossa dentro senza guardare le targhe in capo alle strade. 4.
4. piastra di metallo prezioso data in premio ai vincitori di competizioni sportive,
di gare, di concorsi o consegnato in segno di riconoscimento del valore dimostrato nello
di un'impresa o per servizio prestato in un'azienda, in un ente, ecc
per servizio prestato in un'azienda, in un ente, ecc. per lo più
casa. moravia, xi-447: lei aveva in una vetrina, nel salotto, molti
con fregi, motti, ecc., in uso per lo più nei tornei nel
tardo medioevo e nel rinascimento. - in senso generico: scudo. iacopone,
costoro fu comandato che avessero una targa in luogo di scudo. fatti di spagna
altro con targie e barbuta e uno bastone in mano come signore. ugolino martelli,
un mezzo di difesa, di protezione in un'attività o in un contrasto dialettico.
, di protezione in un'attività o in un contrasto dialettico. oliva, i-2-449
o motivo decorativo, per lo più inserito in una cartella, di una struttura architettonica
provvisto della targa ai circolazione che identifica in partic. la città o la provincia
che presenta peculiarità, caratteristiche che rimandano in maniera riconoscibile e netta alla provenienza da
sacerdote etiope, forse anche copto, in costume sodomitico, danza perdutamente ogni notte con
irene bignardi ha maggiori possibilità di arrivare in fondo. prima di tutto perché è il
del consiglio generale lucchese (1636) [in rezasco, 1164]: per mezzo
del consiglio generale lucchese (1636) [in rezasco, 1164]: si vede
targhetta. rezasco, 1165: 'targhetta': in genova, famiglia di magistrato, e
aretino, 20-24: eccoti i giostranti in ordine, e avendo fatto inguintana del
della muraglia ve- desi un gran pietrone in forma di targone o sia d'un peduccio
di quelle erbette / vada intorno ponendo in seme e 'n pianta, / ch'alle
, sm. invar. traduzione della bibbia in lingua aramaico-giudaica. musso, ii-84
di farina di frumento, cambiata però in corpo di cristo, che s'inalza nel
interprete del targùm. - anche, in senso generico: interprete; mediatore.
, rabbinici, cabalistici, alla bibbia in ben altra questione che non sia quella
moneta presente negli antichi regni meridionali, in origine d'oro e coniata in sicilia
meridionali, in origine d'oro e coniata in sicilia dai califfi fatimiti, ad amalfi
amalfi e salerno dai prìncipi normanni, in séguito d'argento, in uso presso
prìncipi normanni, in séguito d'argento, in uso presso il regno aragonese di sicilia
lii-224: i tormenti valeano tari 28 in 30 la salma, che sono stara
stara 4. pacichelli, 5-41: in palermo dunque si stampa il tari,
sarebbe giusto metterci una targhetta commemorativa, in questo posto? », mi chiese
. g. barbaro, ii-104: in questo numero d'uomini e cavalli sono lance
che con una targhettina a smalto scritta in blu levò il nome di galileo contro
sf. macchina che stampiglia targhette, in partic. di indirizzi. = deriv
il fornire di target; il considerare in quanto target. a. abruzzese
], 6: targhettatura del pubblico in sistema di pubblici ma anche spettacolarizzazione del
l'universalizzazione dunque la scomparsa del pubblico in quanto tale. = deriv. dall'
. entom. insetto emittero, presente in italia con tre specie, di cui la
da reggere le piene del fiume, in distanza di pertiche 40 dal medesimo,
insalate, alle quali ed all'aceto in cui si tiene infuso dà odore e
mura. burchiello, 78: quando in corazza coperta di ruggine / vidi villani
signoria li fur donati dipoi cinque gigli rossi in un rastrello, e similmente il cimiere
persona, là, con un targone / in braccio et uno stocco.
, imposta che dovevano pagare i rettori in carica (detta così perché in origine
rettori in carica (detta così perché in origine veniva lasciato in dono un targone o
detta così perché in origine veniva lasciato in dono un targone o un'arma simile
capitani di parte guelfa (1558) [in rezasco, 1165]: tutti e'
1165]: tutti e'rettori che vanno in uffizio sono obbligati dare un mallevadore qui
3. figur. riparo, schermo, in partic. contro le inteml'espansione dell'
fatte salve rare politiche di markeperie (in partic. nell'espressione fare targone).
targone). ting targetizzato, inconsuete in emittenti televisive nazionali giovio, i-307: vi
boccamazza, i-1-405: quando il dolore viene in la gola al cane dàlli a bere
mèle meschiato con butiro e se abbia male in -protezione, garanzia, tutela contro fattori negatinel
rapporto censis 1992, 376: in ogni caso, sia che si proceda ad
e qualche carico di patate di tempo in tempo, aveva il portamento di un
30: impiegato addetto alla trattazione degli affari in più rami anche presso sedi distaccate della
quali, purché si paghino al principe in buone valute, cioè in monete stabilmente
al principe in buone valute, cioè in monete stabilmente tariffate, i tributi,
di alcune decine di metri, formatosi in seguito al congelamento delle acque sorgive.
, / e dixem pur. tira in ver ti. = dall'ar
sf. ant. e letter. nave in uso nel me dioevo,
agostino giustiniani, 67: 1 consoli pigliorono in prestito dai cittadini oltra dieci millia lire
e teride, e altri legni assai metteansi in punto. d'annunzio, iii-3-1165:
di un servizio stabilito da imprese pubbliche in condizioni di monopolio (tariffe postali,
meta (così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili), fissò la meta
che ho una gran voglia di andare in sicilia alla fin del mese, pigliando l'
l'occasione del congresso degli scienziati, in grazia ai quali si diminuisce la tariffa
ammessa dalle leggi la facoltà di viaggiare in domino e in maschera con la spesa
leggi la facoltà di viaggiare in domino e in maschera con la spesa di un modesto
. l'ammontare, per lo più espresso in una percentuale del valore della merce a
, 1-ii-232: tutto questo si è osservato in quest'anno nel fatto della nuova 'tariffa'
filangieri, i-308: bisognerebbe dunque fare in ogni anno nuove tariffe di dazi. cavour
-tariffa proporzionale-, quella che si determina in modo percentuale, in base al valore
che si determina in modo percentuale, in base al valore della merce a cui
della busta, era d'un albergo in riviera, dove paola s'era fermata molti
, 20-174: tu mostrati allegra ed entra in ragionar del turco che dèe venire,
dossi, iii-352: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre fra gli scapigliati
donne facili, quelle baldracche che come in antico si possono dire oneste e quelle invece
amplessi coniugali, ora sembravagli appassionata, in confronto degli amplessi a tariffa.
i compromessi che si faranno e si daranno in detta corte, scrivendogli al suo protocollo
mente fare; né mi volle multare in danari, come portano le leggi di
napolitano dev'essere di carati 22, in peso trappesi 3 ed acini 16, che
prezzi del grano e delle altre grasce notati in una tariffa, dell'anno 1548,
la quantità che per ciascuna si deve pagare in due casi. cavour, ii-334:
, che per base di un regolamento fisso in materia di monete non debba prendersi altro
, tarlo. giovio, ii-77: in fatto le cose che avete fatto a monte
cose che avete fatto a monte oliveto in napoli a quelli tiranni delle frittate grosse e
che non posero mai i loro beni in luogo, dove tante ruggini si consumano,
si tarlano, o si storcono messisi in opera, per non esser la materia tal
quinto. pantera, 1-67: tagliandosi in altri tempi, per esser il legname umido
non si corrompe. documenti delle scienze fisiche in toscana, 142- 1-165: gli alberi
sono alcuni alberi che vogliono esser tagliati in succhio, alcuni secchi, alcuni al
6. essere lacunoso, raccontare fatti in maniera carente o errata (una narrazione
al fondo, uno specchio che avevamo in casa; sul davanti, due tendine arricciate
di tarlatan, riprese proprio sotto la mensola in un volant, color giallo-stazione.
infestato, roso dai tarli, guastato in profondità dai buchi prodotti dai tarli,
non è più solido e compatto ma in via di disfacimento. -per estens.:
ora solchiamo gli oceani delle due indie in qualunque tarlata tartana. lubrano, 2-122
, iii-24-100: e non vi è ella in italia una certa critica...
avvertimenti e chiari presagi da scoprire anche in un libercolo impolverato e tarlato, se
3-87: quasi tutti i morti stanno in piedi, appoggiati ai muri, in una
stanno in piedi, appoggiati ai muri, in una o parecchie file, molti hanno
tempo e dalla polvere, altri sono avvolti in semplici camicioni o sudari.
lii-14-157: mette paura a chi lo guarda in faccia ed ha la faccia tarlata e
248: quanti frutti son belli in apparenza, / e dentro poi son
dei massi bianchissimi, tarlati, confitti in terra. alvaro, 5-23: repubblicano volle
città di pietra tarlata. -scavato in profondità, percorso da cunicoli (il terreno
fuoco di stoppa. a. delfini [in il caffè politico e letterario, 259
collettivo). carducci, iii-17-42: in tali difese e scuse sta l'accusa della
il tarlare; lavorio del tarlo. - in senso concreto: buco, danno prodotto
tronchi vecchi; sparsa a modo di farina in su le ulcere le mondifica, e
: tutta la mobilia della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due
dove troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte le maniere de le tele
, che sia nello stato larvale sia in quello adulto, vivono nel legno secco
che cresce, a ciò che sorge in alto, / avvilisce e contamina le stirpi
meglio fortificare il legname prima di porlo in opera, non pochi rimedi onde difenderlo
, anche, della carta (provocata in questo caso dalle tignuole). casti
). casti, 8-61: se in trave che sostiene alto edifizio / scuopre a
berchet, 55: da qualche tempo in qua i savi hanno cambiato di parere
3. tarma, tignola. -anche in un contesto metaforico. landò, i-5
per quelle [vesti] vivi sempre in continua molestia; provedendo che non sie-
fazzione dimorano. becelli, 1-130: alcuno in certa carta ancor sostiene, / che
rosa assai dal tarlo abbiam veduta, / in cui le lettre non si leggon bene
il fiscale dicesse onta alla nuta / in una lite aassai picciol bene. passeroni,
/ chiuso, e ai tarli il lascia in preda, / chi sì cieco è
deperimento di opere letterarie. zeno [in muratori, cxiv-46-214]: veramente in tutta
[in muratori, cxiv-46-214]: veramente in tutta l'italia è comune questa disavventura
buoni codici vi sieno sepolti; e in venezia principalmente, ove l'ignoranza li
e al tarlo. cicognam, 6-138: in codesto studio, in cui nessuno spolverava
, 6-138: in codesto studio, in cui nessuno spolverava mai e i cui anditi
/ che industre, ahi caro!, in bocca mi lavora, / dirò:
un sisma. bottari, 4-24: in molte di queste subbissazioni, per far manifesto
altro si voglia, che ormai minaccia, in tutti i settori, la nostra civiltà
. persona che causa danni e rovine, in partic. operando subdolamente; chi risulta
alle guerre, un popolo neutrale diviene in realtà un occulto nemico e quasi un
aborre e sdegna / tal ventura caduta in donna indegna. goldoni, xii-104:
gli entra nel cuore e glielo rode in modo che presto o tardi non resiste
capriccio. passeroni, iii-129: quando in italia mi veniva il tarlo / di
. 10. tabe ereditaria, in partic. di natura psichica. tozzi
caro uno quanto li porge; voltati poi in là, a lucca ti vidi.
ch'esso più non volle vederla bazzicare in casa sua. -essere di schiatta
. ant. perforato (un'ulcera, in partic. gastrica). dalla
, e che l'antichità loro, come in quelle, che i greci chiamano telephie
del grano (tinca granella), diffusa in tutte le regioni temperate e che danneggia
, 44: non fate lo vostro tesauro in terra, ove che le tarme e
, ix-37: non vogliate radunar tesoro in terra, dove sono ruchi e tarme che
. trinci, 1-262: si potano [in luglio] i tralci de'cocomeri,
mille bruscoli e briciole tenevano ancora, in profondo, i cassetti, quasi polverizzate ossa
, i-77: ella s'infagottava sempre in gonne di fustagno dai colori vivaci e
fustagno dai colori vivaci e stinti, in larghi scialli frangiati e rosi dalle tarme.
polvere che le tarme tanno venir fuori in tanti mucchietti sul piano del tavolinetto che
loro. quando uesta tarma entra in loro, cagiona pericolo nella giustizia,
parete corti- kane romane, che siate in corte tarma de'vecchi, solazzi de'
i caratelli ed ebbi tutta la famiglia in faccenda... or che vorrai tu
che vorrai tu aspettarti con questa tarma in casa? nieri, 3-232: 'tarma':
: uomo astuto che sa far quattrini in sull'acqua, e sa scavitolare tutti i
prov. proverbi toscani, 252: in panno fino sta la tarma (certa ricchezza
stoffa, un tessuto organico. -anche in un contesto figur. alberti
pulmone, ove giunte si pascono, e in quello modo tarmano fenteriori, e occidono
hanno legname che sopporti peso alcuno, e in capo di tre anni si tarma per
alberti, 1-226: tenea pochi denti in bocca, e quelli pareano di
, 6-105: il termine corrente 'nazionale'è in italia legato a questa tradizione intellettuale e
libresca, quindi la facilità sciocca e in fondo pericolosa di chiamare 'antinazionale'chiunque non
italia [29-iv-1945], 4: provvedete in tempo alla conservazione dei vostri indumenti con
con naftil, il più potente tarmicida in compresse a base di pura naftalina.
xlvii-200. ahi mente, qual fato era in picciol tarmo, / che lento lento
pannocchie di granturco,... scheletrivano in nero i nomi di nietzsche, nordau
. idem, 19-14: prima di entrare in un paese, trovava la croce piantata
. -per simil. lo sfarinarsi in cenere del ceppo nel camino.
ricava un tipo di fecola; introdotta in calabria, sicilia e sardegna, è
sicilia e sardegna, è stata usata in passato per l'alimentazione ed oggi esclusivamente
lessona, 1438: 'tarro': nome indigeno in oceania dell''arum esculentum'.
esculentum'. la coltivazione ha fatto scomparire in questa specie il principio acre che
88: un arbustiforme hibiscus, una dracena in sieme con banane coltivate,
può inerpicare per sentieri montuosi immersi in una rigogliosa vegetazione tropicale, fra
v-1177: -che fanno ora che non domandano in tavola? -non lo so certo
ricor dava la sua infanzia in collegio,... le espressioni dei
a caronte, accioché meglio possa toccar in barca! g. g. belli,
si è sprovvisti di carte del seme in gioco. • manuzzi [s.
recriminare, o, anche, crucciarsi in partic. a causa di una forte
, strepitare per l'impazienza; andare in collera. garzoni, 7-279:
col cervello bestialmente seco, ac- suista in nome di pazzo dispettoso e da tarocco.
'taroccare': alterarsi, sgridare, montar in collera, o simili. -trovare da
boschini, 109: 'ghe vuol ogio in la lume, e sai in zuca',
vuol ogio in la lume, e sai in zuca', / e aver studià,
. 2. litigare con qualcuno in modo violento, ad alta voce,
. monti, 4-1-118: sentì nell'entrare in bottega che il setola taroccava colla moglie
cameriere perché mi ha lasciato mezz'ora in sala senza dàrmi camera, malgrado varie
una donna. fenoglio, 5-ii-240: in piazza ci sarà stato un migliaio di partigiani
un oggetto, in partic. lussuoso, costoso, di grande
al sec. xlv; si suddividono in 56 carte di quattro semi (danari,
più quegli che conoscono te per unico in far carte, tarocchi e germini,
nei villaggi, tuttodì con i tarocchi in mano, la maldicenza in bocca, e
con i tarocchi in mano, la maldicenza in bocca, e il litro sulla tavola
nei famosi tarocchi detti del mantegna mi attira in modo particolare la figura della 'loica':
considera con occhio attento un drago avviluppato in un velo. c. e. gadda
i botteghini del lotto, assai numerosi in quelle zone. arpino, 12- 89
le minchiate a firenze, i germini in tutta la toscana e la forma dimin.
che ci governano; / che quando in ozio son soli, o che perdono /
più occupati. tasso, n-ii-462: in qual maniera di giuochi dubitate, signora,
ne la primiera o ne'tarocchi o pur in quella che si fa talora fra voi
una vita la sua, passa le giornate in quel lettone, sotto il piumino di
cederlo né ed abbruciarlo, ed è riposto in tal luogo, che sfido il diavolo
e. gadda, 11-10: se avrò in mano qualche tarocco, al momento buono
. per estens. antico gioco di società in cui ciascuno dei partecipanti assumeva il nome
fra fomari e calzolai e plebei a giocarsi in tutto di un carlino in quarto a
a giocarsi in tutto di un carlino in quarto a tarocchi, o a trionfi o
: per quanto mutino / i tacchi in sproni, / sempre son sciocchi /
tarots (nel xvi sec., tarau in rabelais), il ted. tarock
-chi). varietà di arancio coltivata in sicilia caratterizzata da frutto ovale, che matura
pretesto per togliersi il fastidio dell'attesa in compagnia di un vecchio taroccone.
e. i. che l'attesta in p de crescenzi. taròlo (
di un cavo. vanno i tarozzi in generale introdotti tra i legnuoli di due
plastico, che riveste tratti di funi usati in partic. per reggere reti da pesca
per reggere reti da pesca, per lavorare in superfìcie, per essere trascinati da un'
e vivaci, ha pelo lungo e chiaro in inverno, breve e fulvo in estate
chiaro in inverno, breve e fulvo in estate. tommaseo [s. v.
tarpano degli atti,... diede in un accento di esclamazione. idem,
amalia? quel tarpano abruzzese che ricevemmo in casa e trattammo da figliolo. pasolini,
il d. e. i., in maniera dubitativa, lo mette in relazione
, in maniera dubitativa, lo mette in relazione con l'etimo di tarpàn (v
uccello delle penne remiganti tagliandogliele (anche in parte) per impedirgli di volare;
di esse) a un uccello, in partic. per prepararlo alla cottura.
penna a penna e tratte, / donolle in cibo a quella fiamma viva / finché
quella fiamma viva / finché fur tutte in cenere disfatte. -in un contesto
amore, che quando e'vola loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare
magalotti, 9-1-193: il nostro signor galileo in una certa novelletta, che egli introduce
. 2. per simil. asportare in modo violento una parte del corpo umano
tarpare l'ale, / e dàteli in poter di lionetto, / che farvi perdonar
paesi lontani dalla metropoli, e stanziando in quelli la nobiltà armata, ognun vede con
, 6-222: da qualche tempo, in alcuni stati, per ordine superiore, fu
per modesta che fosse, venne tenuta in conto d'importante vittoria della pubblica morale
il più sottile per non averle riferite in dialetto parlato, brevissimo e vivace. bacchelli
sentirsi canzonare come vantaton che volano troppo in alto. 8. intr.
poco a poco / a star conviene in qualche basso cale. 9. locuz
secondo ramo: / convien ch'i'sudi in questa polver io. muzzarelli, 14
tarparono mai. ungaretti, xii-421: in un'annosa ignoranza profonda, / santa e
. alberti, i-277: un gattuccio in casa farà seguendo un parpaglione tarpato,
. aretino, 10-106: la corte andava in persona ad uccellare ai viandanti e come
sempre più agro, e non va mai in azione e resta sempre accanto alle sue
monco / e tarpato de'remi, in ver la terra / se ne venia disonorato
che vacilla e rumore, / lasciate in terra e sì ven gite a volo.
aver fatto morire annibaie decrepito ed ammansato in guisa d'uccello per vecchiezza tarpato e senza
bellezze amate, / lungo il metauro o in riva al mar tirreno, / ma
/ libere e sciolte, da volar su in vetta. metastasio, 1-iv-377: la
, i-720: 'deus haec fortasse'.. in queste parole è forse espressa una segreta
/... per te vive, in te regna, / col tuo sfavilla
forza conoscendola assai tarpata, ma finalmente in questo foglio gli ho conceduta la bramata
, da un testo letterario di parti in eccesso o inopportune. tommaseo [s
marchetti, 5-132: ma la tema in vita / delle pene dovute ai gran misfatti
il tarpeo, ché la romana fede / in trombe a'suoi trofei gonfia le canne
, due / pecorelle anche aspetta più care in fra le tue. -giochi tarpei
: giochi che si celebravano sul campidoglio in onore di giove capitolino. dizionario universale
) ': erano giuochi instituiti da romolo in onore di giove feretrio.
cima o il colle del campidoglio. -anche in una personificazione. dante, purg
di ciascun anno, mettere un libro in tarpea, nel quale siano notati tutti
siano notati tutti quelli che saranno condannati in quell'anno. deliberazioni del consiglio generale
consiglio generale lucchese (1580) [in rezasco, 1165]: l'altro libro
libro [del censi] si conservi in tarpea sotto la custodia pubblica, come
locuzione 'gettare dalla rupe tarpea'vale 'condannare in modo assoluto'. solevano i romani precipitare
è dal lai talpinus 'di talpa', in quanto danneggia le piante come, secondo una
173: la lengua il mancin non ha in le scarpe / e per prova la
1-38: ma sono ancora molte più lapidicine in le confine de li tarquinensi:.
maxime circa il loco vulsinense. similmente in la prefectura statonen- se. cardarelli,
ciò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo ai caterina de'
o al suo territorio; che si trova in tale luogo. fortis,
ciò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo di caterina de'
ciò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo di caterina de'
roma pressapocociò che i fiorentini a parigi e in francia, al tempo di caterina de'
a tarragona, città della spagna nordorientale, in catalogna, che ha la residenza in
in catalogna, che ha la residenza in tale città. -anche sostant.
che l'acqua del lago soleva scemare in quell'ora. gius. succhi, ii-216
, ii-216: 1 tarragonesi tentarono in quel giorno un'uscita, ma furono respinti
territorio). r. alberti [in civiltà delle macchine, 74]: financo
(l'odierna tarragona); prodotto in tale territorio. domenichi [plinio]
'tarsese'o 'tarsio': colui che è nato in tarso o cittadino di tarso.
locuz. av- verb. a, in tarsia). g. rucellai
23: memoria... noi abiamo in casa nostra più cose di scoltura e
e molte cose nella badia di fiesole et in s. marco. paleotti, l-ii-137
altre improntandosi o delineandosi, et ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia
delineandosi, et ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano
ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano, e per
o in mosaico, ora in tarsia o in piano, e per talora in superfizie
o in piano, e per talora in superfizie. lomazzi, 4-ii-411: in tali
talora in superfizie. lomazzi, 4-ii-411: in tali sfuggimenti di paesi fu raro francesco
fuori di fiorenza. calepio, 64: in questo territorio sono sempre fioriti uomini ingegnosissimi
5-i-84: stava a sedere su un letto in forma di rettangolo, di legno nero
di rettangolo, di legno nero lavorato in tarsia. d'annunzio, i-373: ridono
si pensi all'effetto coloristico della tarsia in genere e si ponga questo in relazione
della tarsia in genere e si ponga questo in relazione prima con la frase di donatello
paolo uccello appariranno chiari. -a, in tarsia (con valore aggett.):
una meraviglia dell'arte è un paliotto in tarsìa al suddetto aitar maggiore, il
scopre che nelle maggiori festività 2. in senso concreto: lavoro, opera d'intarsio
[colla] tratteremo compiutamente a dimostrare in ciò cne adoperar si può e in che
dimostrare in ciò cne adoperar si può e in che modo, in gessi,
può e in che modo, in gessi, in temperar colori, far liuti
che modo, in gessi, in temperar colori, far liuti, tarsie.
orefice, ed eccellente ne'lavori delle tarsie in metallo, già maturo di età,
: dapprima, però le tarsìe furono soltanto in nero e bianco; come, sulla
scegliendo e ripensando, ma di getto in una matrice fresca ed enorme, con un
di brani, citazioni, ecc. presi in prestito o imitati da autori diversi.
ne cavassi una tarsia da vivere / in vecchiaia. -persona avara. crusca
v.]: 'tarsia': dicesi anche in modo basso di persona avara e spilorcia
sua eccellenza illustrissima (1551) [in « studi di lessicografia italiana », v
marmi tarsiati e vetrificati, secondo che in que'tempi s'usava. inventari di
appartiene il solo genere tarsio, presente in bomeo, sumatra, celebes e nelle filippine
della famiglia tarsidi presenti nelle filippine e in indonesia con le specie tarsius syrichta delle filippine
non riesco a prendere sonno, mi sfilano in processione dinanzi agli occhi salvatore giuliano,
, 6-100: tarsio colui che è nato in tarso. = dal toponimo tarso
genere di marsupiali della famiglia falangeridi diffuso in australia sudoccidentale; di piccole dimensioni,
e quarto dito degli arti posteriori uniti in artiglio; sono arbori- coli e di
gli ossi del piede da basso si dividono in tre parti; in tarso o pedio
da basso si dividono in tre parti; in tarso o pedio, in metatarso ovvero
parti; in tarso o pedio, in metatarso ovvero metapedio, e in diti.
pedio, in metatarso ovvero metapedio, e in diti. l. bellini, 5-1-165
si dividono le sue ossa... in falangi de'diti; ma le prossime
. lessona, 1439: 'tarso': in anatomia umana, è il nome che si
, 16-iii-345: un'aquila decrepita stata lungamente in un serraglio avea fuor di misura ingrossate
degli insetti, a sua volta suddiviso in diversi articoli. m. a.
negli insetti, il 'tarso'si divide in molti articoli ed è terminato da una o
di marmo duro e bianchissimo, che in toscana fa a piè della verucola di
sparso / d'infrequenti ginepri, e in mezzo al tumulo / s'ergea non chiusa
di fiori freschi. g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 409]:
. 2. quarzo, usato in partic. nella fabbricazione del vetro e
i calcedoni di volterra altro non sieno stati in origine, sennonché uno strato di materia
, sm. zool. ciascuno dei segmenti in cui è suddivisa l'articolazione del tarso
.). tarsometatarso, sm. in anat. comparata, osso del piede
'sutura'. tarsotìbia, sf. in anat. comparata, osso del piede
tarsotomìa, sf. medie. in oculistica, operazione praticata in caso di
medie. in oculistica, operazione praticata in caso di entropio e consistente nel resecare
giudice; il costume originario consisteva in un abito e calzoni verdi a righe
: dicesi anche, e per lo più in senso disprezzativo, a chi intoppa nel
de'medici, 7-129: lui rispose tartagliando in modo, / che 'ntender noi potemo
. nievo, 1-195: finì col naturarsi in quella smania di lavoro, e prese
dalla tolda di un bastimento alla sicilia in rivolta, chi sa... che
a stento o, per estens., in modo spezzettato. crudeli,
piegata a forma di cartoccio, tartagliata in ispecie di fiore. = alter,
. che tartaglia, balbuziente (anche in una sineddoche). - anche sostant.
quando con mecenate suo padrone / parlava in prosa, allora orazio fiacco / scilinguato
. per estens. che parla o pronuncia in modo stentato una lingua, per lo
una lingua, per lo più straniera (in partic. come epiteto ingiurioso rivolto dai
. 2. pronunciato balbettando o in modo stentato (una parola).
larghe linee e grossi quadri parzialmente sovrapposti in modo da formare varie combinazioni, usato
kilt (e originariamente a ogni clan, in cui si suddividevano le principali famiglie scozzesi
. arbasino, 23-1207: 1 soldati in pantaloni di tartan larghissimi con ghette bianche
di merci e persone, con scafo in legno, un solo albero a calcese,
tartàne, saettìe, liuti, / in casse... /...
pur così soli, per mare, in una grossa barca da pesca, una tartana
disposta a semicerchio. tartane e veneri sono in secco. 3. per estens
tale barca. fanfani, i-183: in firenze chiamasi 'tartana'la mescolanza di piccoli
composto da carlo gozzi nel 1756, in cui l'autore difendeva, contro l'opinione
mercadan tie e vendando quele in sorgati, debia pagar iii per centener,
ai pelli di capre e caproni, in bianco e nero, sotto la gigantesca scritta
fine e più piccola, che si tende in mare, e si tira a braccia da
poco fer- metta, e la metterai in una tiella che sia ben onta ai butiro
arbicocchi, tartare di latte, conigli in salmonea. frugoli, lxvi2- 156:
156: sarà buono [il latte] in diverse torte et in tartare con uovo
[il latte] in diverse torte et in tartare con uovo e zuccaro dentro a
messisburgo, 23: tartarette 25 alla italiana in piatti 25. citolini, 505:
lancellotti, io: vitella arrosto, servita in navicelle reali, con tartarette intorno di
odia ad eseguir, di lui / che in questo mi gittò tartareo fondo, /
a me del cielo abitatrice e nata / in ciel commise rabbonito incarco / di qui
breme, 49: lo spavento mi formico in tutte tossa, inorridii, i capelli
proprio del tartaro delle botti; contenuto in esso. campailla, 14-33: che
3. costituito da sali e impurità minerali in circolazione nel corpo umano, in partic
minerali in circolazione nel corpo umano, in partic. negli organi escretori. redi
di materie tartaree e mordaci, stagna in esse la linfa. targioni tozzetti,
che si riferisce ai tartari o, in senso generico, ai popoli centroasiatici;
. balducci pegolotti, i-xxni: calamanci in tartaresco sono gente che temperano e dànno
. giustino volgar., 498: in linguaggio tartaresco i bandeggiati si chiamano parti
un acciar lumante, / fatta alla tartaresca in quella razza, / poi bracciali e
/ progenitori, giù sotto la terra / in case tartaresche nel profondo / del terreno
e de'mortali / tutti, che in molti stan travagli immensi. =
attive (destrogira e levogira), in quella inattiva per compensazione interna (acido
per compensazione interna (acido mesotartarico) e in un'ultima, pure inattiva, corrispondente
, pure inattiva, corrispondente alla miscela in parti uguali delle due forme otticamente attive;
marchi, 1-ii-251: 'tartarico': acido cristallizzabile in larghe lamine e solubilissimo nell'acqua.
fare il vino di sciampagna spumante, in una bottiglia di vin bianco buono porrai zucchero
martello, 6-ii-736: o soldati, che in van celate in manti / cinesi i
: o soldati, che in van celate in manti / cinesi i troppi noti tartarici
/ ritiratevi alquanto, e noi cheti in disparte / riconosciam furtivi chi vien da quella
bilenchi, 14-250: i russi avevano mandato in austria le truppe di urto, reparti
/ quel che seguì, non stia in questo ozio vano, / tosto tornando
francese alfonso daudet: millantatore ed esageratore in buona fede. tartarino. se ne fece
alcalizzata, once 5, e metterai in vaso di vetro circulatorio, cioè in vaso
metterai in vaso di vetro circulatorio, cioè in vaso di ermete, ovvero pellicano,
ermete, ovvero pellicano, e metterai in digestionej>er un mese, che così averai
uomo polverizzato e mischiato col tartaro arso in ugual misura. ancora a quel medesimo
ed acqua. campailla, lini: in spirito di vin puro e sottile, /
. targioni tozzetti, 12-1-26: finalmente in alcune specie d'alberesi, e di pietre
di pietre forti, fa gl'ingemmamenti in forma di mezze lenti per ritto,
divulgatore, 77: si pone il tutto in un poco d'acido muriatico, unendovi
tartrato di antimonio e potassio, usato in medicina come emetico ed espettorante e in
usato in medicina come emetico ed espettorante e in tintoria come mordente. d'alberti
figura di cotal sedimento. taglini [in targioni tozzetti, 12-3-7]: l'acqua
detti corpi e vi deposita quel tartaro che in sé contiene. santi, iii- 319
calce. -tufo calcareo, comune in alcune zone della toscana e del lazio
finale ove vi sono quantità di tartari generati in questo modo, buoni a far fonti
cestoni, 775: mi dice essere arrivato in 23 giorni felicemente però di aver sofferto
a quei minimi calcoli abbia potuto di giorno in giorno a poco a poco accrescere la
ciò che cresce, a ciò che sorge in alto, / avvilisce e contamina le
= dal lat. mediev. tartarum (in un ms. del ix sec. d
khan) comune 4. in senso generico: qualsiasi sedimento o incrosta-
o incrosta- per estens. unno (in quanto originario dell'asia centrale).
pecchie esulanti. poerio, 3-131: in fuga si rivolge / la sua fortuna e
fortuna e il tartaro corsiero / bevve in senna l'onda. -scherz.
(xiii sec.) crearono grandi imperi in asia e, anche, per indicare
piccoli gruppi di tali popolazioni ancora sussistono in alcune zone della russia meridionale, del
sua oste col fratello sopra i saracini in scozia. boccaccio, vii-103: mago né
a mescolarsi coi valachi... in seguito le genti turche dette vulgarmente tartare
secondo il racconto del villani, fu levato in su uno povero feltro, ed ebbe
feltro, ed ebbe, per dirlo in altro modo, un feltro per porpora!
. m. cavalli, lii-12-279: in europa vi sono alcuni paesi tartari confini
caffa, con li quali il signor-turco vive in pace. dottori, 3-84: dal
di leggere la traduzione del nuovo testamento in lingua tartara. g. manganelli,
-razza tartara: razza equina diffusa in asia centrale (nelle due varietà circassa
... la razza tartara si divide in due principali scompartimenti: la 'circassa'e
belle che lui si comprava quando andava in viaggio, borse da tabacco ricamate d'
/... stampate anticamente / in tartaro latin, sono in mia mano.
stampate anticamente / in tartaro latin, sono in mia mano. 4. disus.
i-90: 'salsa alla tartara magra'. mettete in una terrina 2 rossi d * uova
legno col manico lungo, aggiungendo di tanto in tanto un po'« folio fino di
dei tartari: romanzo pubblicato nel 1940 in cui d. buzzati (1906-1972),
adombra l'esistenza dell'uomo che si consuma in una quotidianità angosciosa e nell'attesa inutile
. -il poema tartaro. poema in dodici canti composto nel 1778 da giambattista
1778 da giambattista casti (1724-1803), in cui l'autore, rievocando vicende medioevali
l'autore, rievocando vicende medioevali, traccia in realtà un ritratto fortemente satirico della russia
, cui pose nome 'poema tartaro'. in questa epopea in dodici canti dipingeva con
nome 'poema tartaro'. in questa epopea in dodici canti dipingeva con colori squisitamente veri
abisso, cinto da mura invalicabili, in cui urano imprigionò i ciclopi e zeus i
due volte tanto / ha di profondo quanto in su guardando / è da la terra
cupo squarciasi una spelonca, / che in mille orride punte tutte tracciar si tronca
, quali indi lui lode, quali in di lui biasimo. chi lo fece salire
di lui biasimo. chi lo fece salire in parnaso, chi lo cacciò nel tartaro
2. costituito da sali minerali, in partic. depositati dall'acqua (una
e mestieri, 11-86: cresce pure in inghilterra con del guado; i tintori lo
salita di una collina tartarosa assai declive in vicinanza delle falde del monte chiamato il
comune della specie caretta caretta, diffusa in tutti i mari e comune anche nel
animale, commestibile e assai apprezzata (in partic. quella della varietà chelone mydas
di occhiali, ecc. (e in passato trovava anche impiego nell'impiallacciatura di
e giovanile, che metteva un po'in imbarazzo. 3. figur.
. tardo xapxaqo \ >x°s (attestato in un papiro magico), nome di un
. tartaro3) e 'ho, abito', in quanto nel simbolismo cristiano fin dalla tarda
popolo del quieto vivere e del piede in casa. si va adagio. tutto viene
. si va adagio. tutto viene quaggiù in ritardo... anche l'arte
tartarugàio, sm. artigiano che produce oggetti in guscio di tartaruga. marotta,
tartarugato, agg. lavorato, decorato in modo da assumere un aspetto simile al
a precipizio: e tutti / perché ch'in lombardia, / come si parla, di
il mio. -scherz. suonare in modo pesante e maldestro uno strumento musicale
.. il quale s'era fitto in capo e mi tartassava perché mi levassi di
ingenuità da commedia, tanto più candida in agnese quanto più è malizioso il poeta molière
di arnolfo. -opprimere, vessare, in partic. costringendo a iniqui esborsi di
nulla; è sdubbiato, tutto gli viene in uggia; è proprio il male che
avere, / né se il lor sangue in tal disprezzo passa. saccenti, 1-1-132
tartinàbile, agg. che può essere trasformato in una tassatìssimó). sottoposto
sottoposto a una violenta aggressione; ridotto in cattive condizioni fisiche dalle botte, dai colpi
, 16-374: prese la forte lancia in ferro aguzza / fermossi fuori dalla tenda e
. languedoc diradato, tartassato, ridotto in pessimo stato. -spossato, esausto
: un lavoro impressionante, portato avanti in un clima irragionevole di tensione e di artificiosa
senza risparmio dall'alcool. -usato in modo eccessivo e senza riguardi; ridotto
modo eccessivo e senza riguardi; ridotto in cattivo stato (un oggetto).
. 2. figur. trattato in malo modo, strapazzato; aspramente criticato
col danar la prima posta. -messo in gravi difficoltà; sottoposto a dure prove.
cristiani rimasero liberi. 4. tradotto in modo arbitrario, improprio (un testo)
di tasti: che suona il pianoforte in modo rozzo, pesante e maldestro.
o crema e servito come dessert o in accompagnamento al tè. a.
). ridurre una forma di pane in tartine adatte a essere guarnite con vari
inferigno, che vi giuro per manatoa che in tre giorni che vi siamo stati io
ne la travagliosa. = voce diffusa in numerosi dialetti e gerghi italiani (generalmente
forma tartìr o tartì, come per esempio in bolo- gn., milan.,
. preparazione gastronomica costituita da frutti (in partic. pesche o albicocche) tagliati
grosse pesche non troppo mature, apritele in due, gettatele entro un tegame, nel
. i tartrati sono neutri o acidi; in questo caso si chiamano bitartrati. 'tartrato
, sale che esiste bello e fatto in parecchie sostanze vegetali, e special- mente
: la coltivazione dei batteri si può praticare in alcuni liquidi azotati, quali sarebbero il
forma di polvere gialla; è solubile in acqua ed è generalmente usata come colorante
la preparazione di molte bevande analcoliche e in pasticceria ed è particolarmente pericoloso per i
. (femm. -tricé). chimaniere in tempo d'inverno. targioni pozzetti, 6-76
sissime, de peso de cantara 2 fino in 15. ramusio [oviedo),
tartufo. lastri, 1-4-192: in questo letto si piantino a un palmo e
. tartufàia, sf. terreno in cui nascono spontaneamente i tartufi o se
tale tipo di coltivazione è praticata soprattutto in italia settentrionale e in francia).
è praticata soprattutto in italia settentrionale e in francia). targioni pozzetti,
targioni pozzetti, 7-40: 1 terreni che in qualche maniera sono di prima stati coltivati
: mentre la ricerca come viene praticata in piemonte è biologicamente corretta, perché si
, 1-6-23: tartufai e chi vende robe in piazza e per le strade. soldati
subdolo e falso. scarfoglio [in fucini, 13-119]: la seconda edizione
, 22-311: non ho mai veduto in faccia alcuno di questi denunziatori e forse
a quelle delle canne, che si mangiano in diverse [il bismetiltiometano in fialetta
mangiano in diverse [il bismetiltiometano in fialetta] è un tartuficoltore bolognese che
da chi scrive da alcuni anni lavora in collaborazione con il centro di micologia del
cameroni, 1-226: il mirbeau, anche in questo libro di combattimento, spinge troppo
passione contro una specie di tartufismo e di in giustizie. =
penetrante; molto ricercati come condimento (in risotti, fonduta, tagliolini, ecc
, per le specie meno pregiate, in preparazione culinarie come insalate o sformati,
trova anche nel resto del piemonte, in emilia e nelle marche e il tartufo nero
tuber melanosporum), abbondante nello spoletano, in piemonte, in lombardia e in francia
abbondante nello spoletano, in piemonte, in lombardia e in francia nel périgord e
, in piemonte, in lombardia e in francia nel périgord e detto anche tartufo
fanno intieri o triti mangiar se volen caldi in sai conditi. pulci, vi-83:
nocchi e tartufi e infine il cielo / in paragon dell'uom non vale un pelo
tartufo bianco italiano. alba lo mette in scatola, lo esporta, lo celebra in
in scatola, lo esporta, lo celebra in feste annuali. arbasino, 23-636:
, iv-2-1287: la visita notturna di banco in banco, il tocco lieve per accertarmi
7 e poi lo piglia, e in tasca se rimpiatta, / per darlo per
. strati, 6-131: « misto in coppa? » domandò il cameriere. «
mescolato con minuti pezzi di nocciola, in forma irregolarmente sferica e ricoperta di polvere
choux della grossezza di una noce. cuoceteli in forno molto caldo per una decina di
semenza preziosa, e avendo la risposta in terra, in capo a 15 giorni vi
e avendo la risposta in terra, in capo a 15 giorni vi trovò dei
parassiti e briganti pullularono come male erbe in luogo ferace ed incolto. guerrini, 2-401
. tartufolata, sf. preparazione culinaria in cui l'in grediente principale
, sf. preparazione culinaria in cui l'in grediente principale viene tagliato a
g. vialardi, 1-353: 'funghi in tartufolata alla piemontese'. preparate delle verdure
de'cervi, de'daini, ed in altri animali ruminanti domestici e selvatici; e
lungamente vissuto nelle foreste dell'africa tropicale in mezzo alle scimmie, forte e di
s'avea scritto alquanti libricciuoli e portavali in tasca di cuoio con essolui. buti
queste pulcelle, e sì la gittò in casa del suo povero cittadino. s.
caro, 16-84: io gli diedi in cambio una mia tasca / di capra indanaiata
abra, pigliati una tasca e va in dispensa a far un poco di provvisione.
una tasca di tela, e va in un angolo della sua cella, dove tiene
resto, / e gliel misse tutto in tasca; / allor sana come lasca /
: questi son di que'trastulli, / in su e 'n giù tanto menati /
e'sono scappucciati, / o che in tasca gli han cacciati. -tasca
. fagiuoli, x-107: fatto ha in somma questo, / delle tasche un arsenale
portò via cogli altri, di mano in mano li seminava pel bosco. pirandello,
, le mani, subito, subito in cerca d'un fazzoletto., in questa
subito in cerca d'un fazzoletto., in questa., no, nell'altra
ma io non persi tempo e gli detti in testa il piatto e poi portai subito
e voglio / donartelo a ien popolo in sul ballo / la prima volta, o
tasche dei calzoni / per farti quattro succiole in segreto. 3. sacco
3. sacco di tela, in partic. quello a trama rada in cui
, in partic. quello a trama rada in cui vengono poste sostanze semidense per spremerle
, con tapi mischiata o no, mettasi in un paiuolo netto. assedio di montalcino
. boni, 251: mettete questo composto in una tasca di tela con bocchetta liscia
soranzo d'una 'tasca'da lui mandatagli in dono per riporvele, le qualifica '
doppio incendio, / ch'egli cova in tasca e in petto? baiatri, i-71
/ ch'egli cova in tasca e in petto? baiatri, i-71: come se
processo di quattromila scudi e « di avessi in tasca in tante doppie. ghislanzoni,
scudi e « di avessi in tasca in tante doppie. ghislanzoni, 8-121: sta
finità coll'indovinare quanti ne ho in tasca! pirandello, 8-1086: lo
per ri'anemia'delle tasche che qui procede in modo spaventoso. 7.
la bocca; onde fu forza cambiare in mezz'ora parecchie balie. -tasca uterovescicale
della faringe che presenta nell'adulto, in cui è in gran parte regredita,
che presenta nell'adulto, in cui è in gran parte regredita, una fessura che
. bot. piccola cavità dei tessuti vegetali in cui si depositano le secrezioni cellulari,
tritata, uova e verdura e ricucito in modo da formare una sacca e cotto nel
cubi a decine di metri cubi, in cui si trovano minerali. 11.
ordine presa, si noteranno quelli che in tale tasca funno asortiti. -per
-per estens. l'insieme delle polizze racchiuse in ognuna di tali borse. neri
du anni..., fu in nella dieta tasca asortito per spiccinato messer
repubblica, i cui voti erano raccolti in borse. -composizione musicale eseguita in occasione
in borse. -composizione musicale eseguita in occasione di tali feste, che esaltava
). 15. locuz. -andare in tasca: avere un cattivo esito,
. [s v.]: 'andare in tasca': modo basso che vale andare
lui. -avere a entrare in tasca a qualcuno: per indicare che
v.]: 'm'ha a entrare in tasca': suol dirsi a significare che
esso nuocere. -avere, ficcarsi in tasca le leggi: trasgredirle, non curarsene
modo, e aver le grida in tasca, la prima cosa è non dime
, la prima cosa è non dime male in publico. p. petrocchi [
. v.]: 'ficcarsi le leggi in tasca': non curarle. -avere il
: non curarle. -avere il papa in tasca: essere nella condizione di portare
quella signoria, pensò d'avere il papa in tasca. -avere la nebbia,
-avere la nebbia, il vento in tasca: non essere pressato da impegni
quando c'è molti danari, si ha in tasca la nebbia. lui ha ville
. lui ha ville e poderi: ha in tasca la nebbia. verga, 8-125
la raccolta nell'aia.. sono in piedi da stanotte.. non ho sempre
stanotte.. non ho sempre il vento in tasca per trebbiare a comodo mio!
possedere informazioni, notizie, ecc. in gran quantità. pasquinate romane, 601
tasca / de 'vitiis tam extra quam in curia', / che salton fuor senza ordine
con furia. -avere le lacrime in tasca: v. lacrima, n.
.. asciutte': non aver denari in tasca. -avere le tasche piene di
guardia. -avere, mettersi, pigliare in tasca qualcuno: sedurlo e soggiogarlo sentimentalmente
vuol mica, infìn che non l'ha in tasca, / la presa occasion perder
attribuita a vittorio emanuele ii di avere in tasca il partito d'azione o qualcosa di
diventar forse di cigno, / e in tasca avria le nove suore e l'otto
ragazza che vuol darla ad intendere le mette in tasca tutte e due. zena,
marinaio, pollino gabitto se li metteva in tasca tutti dal primo all'ultimo certi damerini
primo all'ultimo certi damerini che andavano in conversazione dalla signora barbara. -non
-non curarsi di qualcuno, non tenerlo in considerazione, non dargli nessuna importanza.
più per le vie: / io ho in tasca le spie. fagiuoli, v-144
die /... / avrebbe in tasca il diavolo e le spie! monti
un barbassoro, / e i santi ha in tasca e le reliquie loro.
le reliquie loro. -avere qualcuno in antipatia, prenderlo a noia. a
da voi penserebbe subito che tutti m'avessero in tasca. baiatri, i-41: non
non posso dirvi altro se non che ho in tasca te, il tuo padrone e
gente! lontana da'suoi, / in un paese qui che le vuol male,
le vuol male, / chi sa che in fondo all'anima po'poi / non
principale: / gioco che l'hanno in tasca come noi. bandi, 180:
pietri venne a tanto, che lo pigliai in tasca. carducci, iii-5-106: né
morti, ché già troppi m'hanno in tasca fra 'vivi. -avere,
vivi. -avere, mettersi, trovarsi in tasca qualcosa: disporre di una certa
dacché tutti sanno cne se movono, sarò in italia il primo o il secondo giorno
secondo giorno e quindi con quanto avrò in tasca. -ritenere di possedere la
1-i-574: i democratici hanno la loro verità in tasca e vogliono il potere per dettare
389: vanno diffondendo la voce in fabbrica che c'è già chi ha
fabbrica che c'è già chi ha in tasca la soluzione del contratto. -essere
imbecille, / noi ce l'avremmo in tasca. -non curarsi di qualcosa
giustizia, della liberalità e de'domini; in somma, ha in tasca giove.
de'domini; in somma, ha in tasca giove. g. a. papini
, come bassamente dice la plebe, in tasca la medicina e i medici ancora.
medici ancora. -averlo, prenderlo in tasca: rimanere vittima di un inganno
[s. v.]: 'avere in tasca': dicasi per modestia in vece
: 'avere in tasca': dicasi per modestia in vece del basso motto che usa la
n. 26. -con la voce in tasca: a bassa voce, per timidezza
: nivasio... con la voce in tasca rispose. -con le pive
tasca rispose. -con le pive in tasca: v. piva, n.
): privo di denaro, ridotto in miseria. imbriani, 6-42: seguendo
paga, o per mutarsi / a birreggiare in un altro pollaio, / se ne
tasche, averne una conoscenza perfetta (in partic. di un luogo).
nostre tasche. -dar di naso in tasca a qualcuno: v. naso,
volevo pesare sul giornale. -entrare in tasca a qualcuno: infastidirlo, molestarlo,
], dottore, / a entrarmi in tasca. fagiuoli, vi-156: per tanto
: per tanto abbiate tal pie- tade in seno / per questa quarta, povera figliuola
che perciò v'ho più a entrare / in tasca, a dirla qui 'n
ancora un volto grazioso, ma da poco in qua vi si è guastata la testa
: antonio, ora che gli è entrato in tasca il giuoco degli scacchi, trascura
tasche rotte. -fare i conti in tasca: v. conto1, n.
, n. 13. -farsi avere in tasca da qualcuno: diventargli insopportabile o
: diventargli insopportabile o molesto; venirgli in odio. pananti, i-5-3: uno
/ dalle due parti mi fo avere in tasca, / sul mio capo la gragnuola
mano nella tasca di qualcuno: indagare in modo inopportuno e indiscreto quanto denaro possiede
sciascia, 8-61: c'è gente che in vita sua ha mangiato magari una mezza
-mettere mano alla tasca, mettere le mani in tasca: spendere, elargire denaro in
in tasca: spendere, elargire denaro in partic. a favore di qualcuno o
una bella ragazza... vestita in maglia, a raccogliere i soldi col
italiana [5-ix-1909], 221: in italia vi sono ancora dei moderati capaci
dei moderati capaci di mettere le mani in tasca per la difesa delle proprie idee e
chiuse le borse. -mettersi in tasca gli occhi: smettere di fissare incessantemente
. bonsanti, 4-227: si metta in tasca quei suoi occhi impertinenti e si
via, si segga. -naso in tasca: persona importuna e seccatrice, ficcanaso
. fagiuoli, ii-35: o naso in tasca (voi mi replicaste) / se
guaste. -non avere un soldo in tasca: essere poverissimo, versare in
in tasca: essere poverissimo, versare in condizioni di indigenza. fagiuoli, ii-127
che... /... in tasca non ha forse un ducato.
chi le ha dato l'ordine di venire in casa de'galantuomini a romper loro le
rompermi le tasche. -senza un soldo in tasca (con valore aggett.):
, anche se era senza un soldo in tasca, aveva sempre l'aria di uno
. -stare, starsene con le mani in tasca: restare inerte o inattivo,
inattivo, non fare nulla, stare in ozio. g. gasbarri, cxxxiii-47
e te ne stai / qui colle mani in tasca, e nulla fai?
tasca, e nulla fai? -tenersi in tasca: risparmiare, non spendere.
, / tienti, lettor gentile, / in tasca il tuo denaro; / tienlo pur
terrommi il libro mio. -venire in tasca qualcosa a qualcuno: costituire un
a qualcuno: costituire un vantaggio, in partic. economico. manzoni, pr
che a me non me ne vien nulla in tasca. 16. prov.
. passeroni, 1-171: è meglio in tasca / un fringuel che tordo in
meglio in tasca / un fringuel che tordo in frasca. proverbi toscani, 49:
tasche. ibidem, 267: né occhi in lettere, né mani in tasca, né
: né occhi in lettere, né mani in tasca, né orecchi in segreti
mani in tasca, né orecchi in segreti altrui. ibidem, 288: piscia
ibidem, 288: piscia chiaro e abbi in tasca il medico. p. levi
i guanti, / che a rinfusa teneva in un tascone. capuana, 1-ii-145:
l'avemaria, il prevosto montoro arrivava in casino sempre il primo, coi tasconi a
fuori di una collocazione fissa e, in partic., portato in tasca (un
e, in partic., portato in tasca (un oggetto, uno strumento
, uno strumento d'uso e, in partic., un libro). -
tascabile: tiratura di un'opera editoriale in formato ridotto. -sostante libro di tali
edicole, grandi magazzini, ecc.) in cui alle dimensioni ridotte si accompagna l'
xv-105: questa operetta essendo tanto moltiplicata in edizioni tascabili e di poco prezzo, mi
lo spazzino? / andare / di paese in paese / con la mia mercanzia;
più di tutte... le storie in cui a poirot succede miss marple.
riesce ad essere abbastanza moderno, fuorché in pochi autori, pazzeschi, rappresentati in teatri
fuorché in pochi autori, pazzeschi, rappresentati in teatri tascabili. -che ha
montale, 12-320: tutti i fenomeni naturali in lui [govoni] scendono dal cielo
inutile a coloro che vanno per ogni via in traccia dell'utile palpabile e tascabile.
ma non so resistere, pensando che, in un paio di settimane a dire molto
sf. il poter essere agevolmente riposto in un piccolo spazio, in tasca, ecc
agevolmente riposto in un piccolo spazio, in tasca, ecc., grazie alle dimensioni
confezione completa di tasche mediante taglio, in base a tracce in precedenza eseguite e
tasche mediante taglio, in base a tracce in precedenza eseguite e secondo modelli correnti,
(tanto da essere impermeabile) originariamente in dotazione ai militari per riporre pane,
, munizioni, ecc., e in seguito adottata da alpinisti, cacciatori, studenti
un tascapane a tracolla, un cortello in tasca: un guizzo, un ciuffo di
quantità di cose che può essere contenuta in una tasca. i. nelli
. locuz. a tascate, abbondantemente, in quantità. p petrocchi [s.
bisacce. sanudo, viii-40: in questa serra, a ore zerca do di
do di note, se impiò fuogo in marzaria a san zulian, in le caxe
impiò fuogo in marzaria a san zulian, in le caxe di la chiexia, dove
steva tascheri e libreri, per fuogo intrò in certa stopa di tasche.
vestirsi ai vilissimi panni, col capello in capo, la taschétta al fianco et il
, la taschétta al fianco et il bordone in spalla. d. carli, 210
: venne a levarmi fuori di pericolo, in modo che non mi bagnai pur un
-sacchettino per la raccolta delle elemosine in chiesa. s. vassalli,
contenere sostanze profumate, che viene riposta in cassetti e armadi. bacchelli, 2-xxiv-1121
-bustina o settore di un raccoglitore trasparente in cui si inseriscono fotografie o francobolli.
. 2. piccola tasca, in partic. nascosta o interna ricavata in
in partic. nascosta o interna ricavata in indumenti; taschino. -anche: scomparto di
], 24: l'aveva riposto in una taschétta dello zaino. 3
di renso lavorate 2 sciucatoi di fiore in un filo. baruffaldi, 45: io
. ant. e dial. sacchetto, in partic., per i soldi;
soldi; borsellino, scarsella. • anche in un contesto metaforico. iacopone
taschétto di questa moneta, e andonne in cima de l'albero. testi fiorentini,
preparandola [l'acquavite] si mischia lozucchero in sciroppo cotto al piccolo filo, o fuso
: ne accese uno, avvolse gli altri in un frammento di giornale, e col
plastica trasparente per contenere francobolli da inserire in un classificatore. = dimin.
piccole dimensioni tagliata nelle parti interne o in quelle meno in vista degli indumenti,
nelle parti interne o in quelle meno in vista degli indumenti, in partic.
quelle meno in vista degli indumenti, in partic. nel panciotto, nella fodera di
taschino -lo abbottonai -mi misi alquanto in sussiego. pratesi, 1-135: aveva il
. montale, 7-30: qui, in un pezzo di carta che mi trovo nel
. invar.: adatto a essere tenuto in una piccola tasca, tascabile.
lunghi. 2. ognuno degli scompartimenti in cui è suddiviso l'interno di portafogli
comparir ruffino. goldoni, x-91: in questo modo / cento scudi avanzati ho
, gite, rinfreschi mi misero perfettamente in corrente colla paga e gli scudi non mi