, 2-201: e stette la cosa in questo cercare e pensiero due anni e certi
aveva bramante recato di lombardia e guadagnati in roma a fare alcune cose certi danari,
voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio. vallisneri, ii-287: [
che ciò che dio dà e permette in questa vita alla sua creatura, il
1-194: certo, che molti nobili in ciascun paese, per non aver né
1-3: quando alla madre natura venne in capriccio di formare il suo individuo,
iv-295: il certo è che il mondo in questo non s'inganna. moravia,
veder parmi, / colà, posando in quel cespuglio starsi / un non so che
un erudito, un genio, un talento in me non potrete trovare; ma troverete
tutta la cabala, e che adesso è in mano della giustizia, come voi sapete
al glorioso regno, / certo, in più salda nave. boccaccio, vii-168:
boccaccio, vii-168: s'i'avessi in mano gli capegli avvolti / di te,
, 6-17: certo, le altre in quella sala non erano meglio vestite.
tu, per tua volontà propria, in sacrificio a dio padre tuo? certo sì
mare,... fummo in un convento de'frati de la certosa.
: sono ormai da due mesi in questa solitudine, e non mi ci trovo
quell'ora non l'ho mai provata come in una delle certose dei dintorni di
altri monaci solo per recitare l'ufficio in coro, per cibarsi e una volta
di silenzio, e che, da uno in fuori, il quale è deputato a
bruno di colonia, e ebbero origine in francia, l'anno 1084. segneri,
, ii-122: saresti forse solo, in un chiostro di certosini, o di cappuccini
tal vista. pea, 4-8: orto in miniatura, come quello che i frati
vita di sacrificio e di mortificazione, in solitudine. -vita da certosino: ritirata
sentire ogni tanto, crederei d'essere in un'isola, ove nessuno approdasse. baldini
della chiusura. se vuol servirsene più in alto, deve rimborsare secondo l'altezza.
aperte sulle tavole, sui divani, in terra, nelle quali dovevano entrare le
una certa quantità d'acqua che rimane in una parte della conduttura stessa, anche
conduttura stessa, anche quando il flusso in essa è terminato. -chiusura di
elettrico con le sorgenti di tensione, in modo da attuare in esso il passaggio
di tensione, in modo da attuare in esso il passaggio di corrente. 2
e. gadda, 371: gli capitava in negozio dieci minuti prima della chiusura di
del fallimento, della liquidazione: momento in cui hanno termine, rispettivamente, la
titolo fatta all'atto della sua chiamata in chiusura di borsa, allo scopo di
delle merci iscritte alla quota, fatta in chiusura di borsa. -ordini di borsa
chiusura di borsa. -ordini di borsa in chiusura: ordini di compra o di
9-140: mi disse ancora, che in un paese molto strano e lontano di qui
toccare, si trova una erba, che in qualunque fiume o lago gittata fusse,
.. estranea alla vita comune, fissa in un suo pensiero segretissimo; e provava
essa sedeva compostamente... tenendo in grembo la sua preziosa borsa, di
, che ha sostituito bottoni e ganci in molte vesti e arnesi. e. cecchi
lettera l'autore... riferisce in compendio alcuni principali articoli di quelle osservazioni;
l'usufruttuario, hanno facoltà di applicare in qualunque tempo al fondo, impedendone a
salvo i casi, previsti dalla legge, in cui l'accesso deve essere permesso.
voglian dio servire, / convengonsi ritrarre in monasteri, / dove, se pur
, la quale istava difuori della chiusura in servigio delle donne dentro. 6
è giunto a sapere da pochi anni in qua della natura, del componimento,
e far gran chiusura. -mettere in chiusura: imprigionare, buttare in carcere
-mettere in chiusura: imprigionare, buttare in carcere. boccaccio, iii-2 -son.
, iii-2 -son.: e come, in campo vinto, a lui la vita
arcita / mostra, mettendo poi loro in chiusura. = dal lat. tardo
ce). di luogo: qui, in questo luogo (con i verbi di
i verbi di stato); lì, in quel luogo; da questo posto,
, 4-54: 10 era nuovo in questo stato, / quando ci vidi venire
... onestamente a'nostri luoghi in contado... ce ne andassimo
acciò, che si vede la ci, in vece della ne, comunemente usarsi da'
a me verrebbe compero stoffa o capecchio in quel cambio, non ci avendo massime
c. bini, ii-183: un signore in prigione pare alla plebe impossibile. -la
plebe, che, somma fatta, in capo all'anno sta sei mesi in prigione
in capo all'anno sta sei mesi in prigione e sei mesi in una soffitta
sta sei mesi in prigione e sei mesi in una soffitta, è inutile, non
a queste acque ci correva la gente in folla da ogni parte; e il numero
a vedere. ce li portava lui in processione, il padrone giovane, a far
una cosa, o la sua presenza in un determinato luogo. -ci vuole:
si leggono. aretino, ii-194: in conscienza vi esorto a non imparentarvi con niun
ce ne son mille che se ne ritornano in campo con una canna in mano,
ne ritornano in campo con una canna in mano, e diventando osti di capitani,
piombo e 'l legno in comparazione della terra: e però tra
neutra: di ciò, a ciò, in ciò, su ciò, da ciò
credettesi avere legittimo confessore, la buona fede in questo caso l'aiuta. boccaccio,
non vorrei che voi guardaste perché io sia in casa di questi usurieri: io non
gran male non ce ne so vedere né in quanto alla casata né in quanto alla
vedere né in quanto alla casata né in quanto alla ragazza, che è una buona
ho preso gusto di andare ogni dì in campagna. linati, 30-96: un
casa. dove state? ». « in corso vercelli ». « numero?
: volse suoi occhi, e no'cademo in terra, / ché tanto fu lo
cuito tutto della terra, ed in uno tempo medesimo resi stere
manchi qualche continuazione cartilaginosa, che in quella cavernetta dove si uniscono faccia
qui alla rugiada che ci cade in capo e all'aria che ci entra pegli
cortili alla peggio ci buttano l'acqua in testa ». = lat.
, sei tenne presso d'un'ora in ragionamenti. segneri, iv-217: l'acqua
qua. guittone, 3-43: in guerra, e in dolore, e in
guittone, 3-43: in guerra, e in dolore, e in paura, languire
in guerra, e in dolore, e in paura, languire e penare fatti gli
e correre cià e là di terra in terra. sacchetti, 59-12: disse il
di quanto stava suc cedendo in città. = per apocope,
, facendo il saccente, ciarlare in modo presuntuoso. tommaseo [s
quell'ora che ciabano, ciabassero in buona lingua italiana! = voce
e facile a infilarsi (che si porta in casa, per comodità o per
attillatissime che elleno si fossero, in progresso di tempo non divenissero bruttissime
a nino quando erano suoi camerieri in babilonia. collodi, 74: pinocchio andò
spunterbino lustro lustro; una ciabatta scalcagnata in sieme con un tronchetto di
campana, 50: una ragazza in ciabatte passa che dice rimessamente: un
, 6-269: spuntò anche la madre, in ciabatte, grassa e asmatica, vestita
è venuto... a nascondere in casa mia. lippi, 7-5: ornai
ciabatte / chiunque lavora, e vive in sul travaglio. pascoli, 1232: io
anche una persona non più giovane e in cattive condizioni di salute. tommaseo-rigutini,
. tommaseo-rigutini, 3518: nel mondo in cui viveva didimo chierico...
piombo e una ciabatta. -essere in ciabatta, farsi vedere in ciabatta:
-essere in ciabatta, farsi vedere in ciabatta: nell'intimità, come si
noi. tutti vanno fuori col domenicale; in ciabatte, nessuno vuol farsi vedere.
spettinata tutto il giorno, senza busto, in ciabatte, e con le vesti che
con uno zoccolo e una ciabatta: in grave miseria. nieri, 290:
e diventano brutte (e si riferisce in particolare al tramontare della bellezza femminile)
cicognani, 3-3: ogni volta che tira in su il fiato, risucchia: «
, a cui corrisponde una voce affine in lingua persiana, senza che se ne possa
miei non rimanessino, / padrone, in mano al ciabattaio. carena, 1-354:
: mi metteva a girare lo spiedo più in fretta che mai. accorreva ciabattando la
di maglia rattoppate, qualcuno ciabattando già in zoccoli per l'acciottolato, i più
infra quegli giorni, più volte venne in visione a uno santo vescovo, che uno
: pago è nessun del tacito / lare in che dio lo pose; / invidia
carestia; poi all'occasione si perde in novellare col ciabattino e colla fruttivendola.
2. figur. chi compie in modo sciatto il proprio lavoro: artigiano
catarroso. lippi, 6-78: voltando in qua e in là l'occhio porcino,
lippi, 6-78: voltando in qua e in là l'occhio porcino, / si
uno per soprabbondanza di catarro ha difficultà in spurgarsi, sogliamo dire: egli ha un
innocente marinaio, e poi andar perduti in mare. 2. figur.
ciarpone 'e 'ciabattone'denotano uomo trasandato in tutto, anco nel vestito, nel
. figur. chi compie il proprio lavoro in modo trascurato e sciatto. cellini
ricrescendo dal piccolo al grande, quale in ne'mia grandi studi ho imparata,
dal fare con grugno ciacche ciacche, in mangiando e schiacciando la ghianda. palazzeschi,
ciac2, sm. cinem. apparecchio usato in cine matografìa: costituito da
costituito da una tavoletta di legno verniciata in nero (e fornita inferiormente da una
legno), sulla quale sono riportate in bianco le indicazioni relative al film, al
... / cosa venga a ciacciare in casa mia. nieri, 99
). chi si dà da fare in modo inabile e senza ottenere nulla;
. -a). chi si affacenda in modo goffo e inabile, senza combinare nulla
cruscafl: venne a lui il dimonio in forma di ciacco. landino [inf.
inf., 6-52]: ciacco in lingua fiorentina significa porco: e perché questo
denominato. pulci, 19-132: sempre in mano avea il bicchiere o 'l dado
spremuto ho quanto / era di buono in lui, che far ne debbo, /
e volentieri / non gittiam qui le perle in bocca al ciacco. 3
1-71: o agatina! lo sapete che in bottega non voglio ciaccolalo. che volete
). dial. ciarlare, cianciare in modo continuo, insistente. ricchi,
di danza, di origine portoghese (in voga nel secolo xvii).
mi risuonano negli orecchi quelle parole, in lingua nostra, tra il batti e ciaffa
peregrin che andava al ciaffo. rigatini [in tommaseo- rigutini, 1606]: 'ciaffo'
così, col cambiamento onomatopeico dell'* in ia. 2. dial.
. ant. chi fa le cose in modo goffo e sbadato. varchi
tagliato molto sottile e cotto senza grassi in forme di metallo 0 di terracotta,
burchiello, 15: portavan le cialde in su'cocuzzoli. aretino, 8-348:
sopra espresse, e determinatamente, almeno in principio, di certi celebri gaio e lagone
eterno. leopardi, iii-4: avvertite in tutto quest'anno di trattare bene cotesti
sottile di farina non lievitato, usato in forma di ostia per chiudervi medicine che
. 3. coccarda che i servitori in livrea portavano sul cappello. tommaseo
[s. v.]: era in carrozza al corso, e aveva il
, 22-28: anch'io talora fo castelli in aria, / e vorrei e farei
, 4-46: ma perché non avea fondo in dottrina, / né aver poteva buon
: cedere alla minima difficoltà, affogare in un bicchier d'acqua. varchi,
,... se gli dice in firenze: tu armeggi,...
o a cannello (e si riempie, in genere, di panna montata).
: gli detti sì grande il pugno in sul naso, che io mi senti'fiaccare
. locuz. inciampare nei cialdoni: affogare in un bicchier d'acqua. varchi
qualcosa di vero ci dovesse pur essere in fondo alle dicerie della cialtronaglia.
— anche: persona trasandata e trascurata in quel che fa (e dimostra scarsa
del bottino. i comunisti che stanno in carcere? sarebbero peggio dei fascisti.
dei cialtroni e le bestialità che hanno in testa le fanno male, mentre quelli
bene; sta facendo le pratiche per tornare in italia a presentarsi. ma non si
non si può figurare che negligenza cialtrona in quegli uffici consolari. 4.
ciambella. speroni, 1-1-384: vennero in francia due monachi per patria scoti,
di più sorti; ridotta però sempre in forma circolare, o per meglio dire
ora minore. pignotti, 115: in vece del panico, de'confetti / ti
un tempo le soperchierie tedesche non erano in italia ingozzate poi tutte come ciambelle calde
-forma di pane, circolare, col buco in mezzo. soffici, 1-101: andò
mezzo. soffici, 1-101: andò in bottega, e due minuti dopo ricomparve
con due imbuti. ojetti, ii-407: in vetta alla torre lavorano alcuni operai,
giornalista? -... a dirtela in tutta segretezza, è quello nientemeno che
capelli inanellata a mano, e rinvoltata in un pezzetto di foglio, la quale
, 4-175: le signorine margarone, in fronzoli e con la testa irta di
che si appende al collo de'bambini in dentizione, per agevolarla col frequente premersi
nel gioco del pallone col bracciale), in cui si infila il polso.
v.]: ha preso il pallone in ciambella. 8. geom.
o cilindro vuoto ae ed il cilindro in massiccio eguali in peso, ed egualmente
ae ed il cilindro in massiccio eguali in peso, ed egualmente lunghi. dico
rotta, alla resistenza del cilindro solido in aver la medesima proporzione, che il
perché essendo la canna e il cilindro in eguali, ed egualmente lunghi, il cerchio
, delle quali s'infilzano a centinaia in una corda. piovene, 5-627:
il pane a ciambelle e la ricotta in cestini di vimini. -non tutte
la quale,... venuta rossa in viso e con gli occhi abbassati,
appartamenti e del tesoro del sovrano; in seguito ebbe il compito di curare le
che a federigo puose il detto manfredi in sulla bocca, sì l'affogò, e
alla camera del re, consigliarlo; e in fatto sono e primi del regno per
delle dimostrazioni del popolo, del quale in tutta la privata loro vita si dimostravano
tutti i ciambellani della vecchiaia quando riceve in visita ufficiale l'arteriosclerosi. =
. -far dietro il ciambèllo: prendere in giro, mettere in ridicolo.
il ciambèllo: prendere in giro, mettere in ridicolo. g. c.
uccello che mettesi ligato a una bacchetta in mezzo alle reti, con la quale,
., 61 (75): in questa città si fa ciambellotti di pelo di
di ciambellotto e col rocchetto indosso entrò in camera del signor marchese. aretino,
8-60: egli avea una veste paonazza in dosso, increspata da collo, che non
il pidocchio, con alcune nuote di olio in essa, come hanno i guatteri de
piega del ciambellotto: assumere e conservare in ogni circostanza un determinato modo di comportarsi
madre o ciamberiera, / od altri in cui fidar ben si potesse, / che
oh come e'dormiano dolcemente e morbidamente in pura terra al sereno, sanza avere
onni barone; ché ricco né piacente in mondana ricchezza alcun no è. boiardo
, simile alla porcellana, poco solubile in acqua e negli altri solventi organici.
sempre nella locuz. dare, andare in ciampanelle: perdere la chiarezza della mente
non ispropositare affatto all'ingrosso, altrettanto in dettaglio dà spesso in ciampanelle. fagiuoli
all'ingrosso, altrettanto in dettaglio dà spesso in ciampanelle. fagiuoli, 3-2-376: sappi
letterato, / che non dia qualche volta in ciampanelle. foscolo, xv-153: sia
quattrocchi, il buon dal- mistro va in ciampanelle. collodi, 664: i veri
comincia già a peritarsi, a darsi in ciampanelle, a ciurlare nel manico.
.. aveva dato un bel giorno in ciampanelle; certi ciurmatori gli s'eran messi
messi d'attomo, mentre era ancora in codesto stato, per persuaderlo a disfarsi
rosso 1 punti dove l'allegoria dà in ciampanelle. = forse da ciampare.
tommaseo]: ciampò tosto, e cadde in terra. = deriv. da ciampa
, ciàmpichi). tose. camminare in modo impacciato e incerto, vacillando, barcolloni
). tose. chi cammina in modo impacciato, incespicando. -anche
forse da un toponimo (e c'è in toscana la località * villa ciampolini '
che intitolava le ciane di firenze alcuni dialoghi in lingua italiana frammezzata di vernacolo. cfr
.]: « le ciane, commedia in cui g. b. zannoni le
g. b. zannoni le mette in azione affettando e esagerando i loro idiotismi
dell'acido maionico, che si presenta in cristalli incolori, solubili, fusibili.
), rosso violacea (e, in bagno acido, tinge lana e seta in
in bagno acido, tinge lana e seta in azzurro). = voce dotta
loro modo di volersi bene. che in fondo al cuore dicono: « no
cianata », significherebbe forzare la verità in un tentativo non necessario di apologia.
fronte bassa da scimmie e la borsa in mano. = » variante di zanga
pietra o di marmo), pendente in avanti, dove si espone o si
, cotte., 1-66: so chq in italia, com'anche in inghilterra e
: so chq in italia, com'anche in inghilterra e da per tutto, questo
agli emuli loro, per far loro dare in terra crepacci così vergognosi che mai più
e lasci stare ogni sollazzo e giuoco in questo caso. dante, par.
porrate e di marroni, / usando in questo gran gavazze e ciance. petrarca
una pezza di vitella con assai ciance, in modo era già venuto a noia al
mattacelo dopo molte ciance vedendo quel padre in collera rivestì tutte le femmine ignude di
aminta, 601: quivi le ciancie in forma di bambine / vanno trescando, e
apparente difficoltadi, e spendere il tempo in ciancie, affermo quel che non posso
posso negare. campanella, i-138: in te grazie divine, eroica prole,
monti, 16-885: orsù; lingua in consiglio, e braccio in guerra;
orsù; lingua in consiglio, e braccio in guerra; / tregua alle ciance,
sia un popolo il quale non creda in nulla, non in sé, non nelle
quale non creda in nulla, non in sé, non nelle sue forze, non
., 9-5 (370): e in questa guisa brano e buffalmacco..
, / e me occupò cinque anni in quelle dancie. firenzuola, 213: io
di vezzi: portava per ciancia la lingua in fuori. 3. locuz.
. locuz. -avere a ciancia: prendere in scherzo, considerare una burla.
il re di francia / dodicimila fanti in fra due mesi, / sì che 'l
due mesi, / sì che 'l fondarsi in altro aiuto è ciancia.
le terrebbe a ciancia. -tenere in ciance, a ciance: trattenere con
fedele, / che poco ti vogliam tenere in ciance. p. alighieri,
vogliono la baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno gran danno,
, 8-114: e un dì, tenendomi in ciancia, disse, perchè non ottengo
possa ei stimò ciancia. -uscire in ciancia: andare a vuoto, non
11-4: con questo fe'gl'incanti uscire in ciancia / di malagigi al petron di
. -vendere ciance: raccontare fandonie, in genere con parole e promesse vane.
del verso, ove adunate / ciancette in rima e in numero concorde?
ove adunate / ciancette in rima e in numero concorde? = deverb.
. nomi, 12-72: né deve in cianciafrascole passarsi / la primavera dedicata a
colla lancia; / e così par che in sul campo n'andasse, / se
, ecco grifone / fu da grandonio messo in sul sabbione. savonarola, 7-ii-22:
che i forestieri o e'pervertano il c in jr, come di sopra si disse
bembo, 1-98: ma egli, che in questa arte rade volte si lasciava vincere
le ebbe lasciate cianciare e ridere, in viso madonna berenice guardando, le disse
, 4-34: lui vo porre / in libertà; tu, se sai, gracchia
/ né mi offerir di dar lo scudo in dono, / o quel destrier,
la piccola accademia del senatore si raccoglieva in un angolo del salone a cianciar di
ritte allo steccato / cianciano le comari in capannello. d'annunzio, ii-379:
10-875: gran cose avea costui cianciate in prima / e concepute; e d'
è di questi a chi non piace in altri quel vizio che in sé no gli
non piace in altri quel vizio che in sé no gli dispiace, che essendo
e ritenuto, usando sempre, e massimamente in publico, quella reverenzia e rispetto che
1 * 357: questa pietà fu grande in camillo a venire per liberar roma occupata
(ciàncico, ciancichi). parlare in modo impacciato, balbettando. moniglia
, -disse testina. si frugava in tasca, tirò fuori il pacchetto delle
l'asso, sempre col ciàncico in bocca. = deverb. da
. fiore di virtù, 38 (in): se tu vuoi essere cortese,
, l'amore debole, l'amore che in luogo di governare si sottomette: quell'
e dispettoso della propria opera si converte in lagnanze inutili ed in ira meschina.
opera si converte in lagnanze inutili ed in ira meschina. e questo che non merita
grazzini, 4-439: -le fu dianzi lasciato in guardia da quel ciancione, sai?
questo ciancione, o padre, spenderemo in vani discorsi il tempo, e per
questo insulsissimo ciancione... ne versa in capo molti cestoni di sentenze e di
, dai tradimenti quando scopriva una nemica in un'amica o un ciancione in un devoto
nemica in un'amica o un ciancione in un devoto. 2. spreg
. cianciosaménte, avv. ant. in ciance, in continue chiacchiere.
, avv. ant. in ciance, in continue chiacchiere. fra giordano [
nunciare male le parole, parlare in modo im pacciato, balbettare
cianciullare, intr. perdere tempo in ciance inutili e sciocche.
! iacomello, / io ti do in custodia questo ciancivendolo. / mettigli un
mi risuonano negli orecchi quelle parole, in lingua nostra, tra il batti e ciaffa
). fare un lavoro male, in modo confuso, abborracciato; far discorsi
). chi parla o agisce in modo confuso, disordinato; pasticcione.
cose... peste, e conce in modo, che non ne mangerebbeno i
cavai mai altro che capogirli, castelli in aria, arzigogoli e baruffe: le loro
portino il nome di medici, sono in realtà tuttavia solennissimi empirici. parini,
è la suora più anziana e ha portato in convento, quarantanni fa, come dote
scompagnati, coi quali si è fatta in camera un piccolo museo. da quarantanni
, il maggior frugolo / non è in mercato, e che abbia più ciangola.
2. locuz. avere la ciangola in balìa: tenere a freno la lingua
7-5-3: ed io che ho la ciangola in balìa, / né mi bisogna aver
ciangòtto). par lare in modo quasi inintelligibile, pronunciare male,
esso, mangiato che ha, si reca in alto, e comincia a ciangottare.
grotte. linati, 30-147: ma se in fondo al carugio ciangotta il lago come
il lago come un vecchio questuante, in alto c'è la chiesa sulla piazzetta
con grida alte e festose / le educande in giardino: a lor dai rami /
(e ha forte tendenza alla polimerizzazione in ciammelide e acido cianurico).
: aghi lucenti, rosso-bruni, solubili in alcoole metilico ed etilico.
molto velenoso (può essere mortale anche in quantità assai piccole: impedisce i processi
di ossidazione delle cellule): usato in chimica organica per svariate sintesi, e
alluminio (detto anche distene): in cristalli allungati o in masse di color
anche distene): in cristalli allungati o in masse di color bianco o azzurro,
valtellina, nel canton ticino, in scozia, in svezia, nell'arizona
, nel canton ticino, in scozia, in svezia, nell'arizona, nel brasile
* battisuocere ', e da noi in toscana * fiore aliso ', e 4
, microscopici, che vivono isolati o in colonie filamentose, laminari o massicce
secondo che la divisione cellulare si rivolge in una, due o tre direzioni
scoperto da gay-lussac: infiammandosi, si converte in anidride carbonica e azoto libero.
mucose, comune a tutte le affezioni in cui i disturbi circolatori o respiratori producono
cespugli? son tentacolari meduse di vermini in sguisciamenti tetanici; son fiotti liquefatti di
priva della parte posteriore (da portare in casa): pianella. -anche:
da ciabatta. pananti, i-294: in dante e con le calze a bracaloni
cianta: con la parte posteriore piegata in giù, come se fosse una ciabatta.
una ciabatta. pananti, i-93: in zucca, scollacciati e in camiciola, /
, i-93: in zucca, scollacciati e in camiciola, / scarpe a cianta,
a gruppetti, sempre con la treccia in mano, tra il rumore delle loro
mente del romore che fanno coloro che vanno in ciantelle. = deriv. da
era già piena d'irrequieto cianume in brusìo. = deriv. da
zione; l'argento e l'oro passano in soluzione come cianuri doppi di sodio e
una temperatura compresa nell'intervallo critico, in un bagno di sali contenenti cianuro (e
cianico, che cristallizza da soluzioni acquose in grossi prismi (e si ottiene per
sono tutti molto velenosi, mortali anche in piccole quantità). tramater [s
eccita la salivazione, ed è cristallizzata in lunghi prismi a quattro facce obbliquamente.
) ed è pur nota e usata anche in altre regioni. deriva da 'schiavo'.
compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra. alvaro, 9-456:
slataper, 1-25: ma solo i bimbi in quell'ora si buttano nei prati come
, che si suona colla bocca. in alcuni luoghi di toscana, e particolarmente
indica la piva con cui rustici sonatori in certi loro antichi vestiti vanno per le case
ciancia a vanvera, o per trarre in inganno. varchi, v-35:
ciarlare a vanvera, senza senso, in modo sconclusionato (anche con l'intenzione
(anche con l'intenzione di trarre in inganno). varchi, v-35
mano all'eloquenza, / e seppe in modo tal ciaramellare, / e lo rimise
tal ciaramellare, / e lo rimise tanto in coscienza, / e il fece così
rose cominciavano a fiorire e due lucherini in gabbia cantavano, le comari si trattennero
e il ciaramellio pareva dilettare i gatti in su le gronde. 2.
senese, ciambella, che si manda in donativo per pasqua d'uovo dalle ragazze
, propriamente 'danza che si esegue in un'osteria '. ciardèllo, sm
trentaquattro, innanzi detto / ed essendo in firenze assai ciardelli, / che uccidevan
senza senso; diceria, pettegolezzo messo in giro per malignità e anche soltanto per
certa ciarla, che non viene mai in odio, è il limone, che si
la qual ciarla si piglia alcuna volta in parte non cattiva, dicendosi:..
setta trista, / che bevetter di cinici in cantina, / di sue ciarle mostrando
, dio sa se gli sarebbe rimasto in mente. tommaseo, i-271: divide il
marianna: la contessina non può entrare in castello perché là intorno c'è del
non con un lungo discorso, confermando in tal modo le ciarle sparse sul conto
far tante ciarle, fate presto, andate in municipio. gozzano, 119: «
decidersi a ciarle, lei ci metterebbe in sacco. noi non ne sappiamo, né
virtù divina / m'ha della mente in questo aperti gli occhi, / ch'io
anni sessanta, se ci arriverò, età in cui avrò certamente terminata la mia carriera
? ciarlare, intr. chiacchierare in modo fastidioso e vano, far discorsi
quale mi è lecito, / ora, in quanto a lui, a mio ben
nuove, anzi tutte le carotte corrono in barbaria, e beato colui che le
vita sbrigliata. pirandello, 5-212: in paese si faceva un gran ciarlare di quello
un gran ciarlare di quello sposalizio terminato in una baruffa. comisso, 1-230: il
medicamento da esso encomiato si chiama anche in oggi polvere del comacchini. =
: non mi è parso di scorgere in lui [darwin] nessun segno della
niente di quel piccolo che pur senti in molti grandi uomini. carducci, i-622:
veduti così apertamente da tutti, se in quest'epoca di ciarlatanismo pusillanime, non mi
i dilettanti,... senza mutare in quella consuetudine una piega sola della pedanteria
gli stavano dappresso nella sua venezia e in quel periodo di lotta giurisdizionale dello stato
voi, monsignor..., / in farmi grazia ognor senza penuria / usaste
hanno a avere un bel da fare laggiù in curia, a dar dispense, se
qui. nievo, 155: ella accoglie in casa sua contrabbandi e contrabbandieri..
testimoni, e all'uopo si potrà citarlo in giudizio, 0 andare intesi colla curia
l'abito. -curia generalizia: in alcuni ordini religiosi, l'organo collegiale
corpo sociale di tutte le persone che in un dato luogo si occupano dell'amministrazione
si occupano dell'amministrazione della giustizia: in senso stretto, i giudici e i
procuratori (che costituiscono il foro); in senso largo, giudici e avvocati;
capi sul principio essi re, i quali in qualità di commessari criavano i pari della
forteguerri, 9-6: tal ha le carte in mano e giorno e notte / perch'
della curia comune; e però che in essa, come ho detto innanzi,
piede alla facil curia. / adepto in sinagoga, / nota, impedisci e roga
ma che pare di origine etnisca. in seguito curia significò il luogo (il tempio
legali o del loro ambiente. -spesso in senso ironico: pedantesco, avvocatesco,
oppose al marito quando egli si mise in capo di avviarmi alla professione curiale,
calvino, 1-445: egli riconosceva che in tanta sproporzionata cattiveria della nazione contro una
redditi agiva con logica luminosa quello che in linguaggio curiale suole chiamarsi « l'intendimento
io sospetto che il volgare curiale che in ciascuna città appare e in nessuna riposa
curiale che in ciascuna città appare e in nessuna riposa, debba intendersi come le
cittadine latenti; la città fu divisa in due partiti. 3. sm
che esercita una professione legale. - in partic.: avvocato, procuratore; giudice
i-274: è stato allevato per molt'anni in roma, ha la larghezza di espressioni
e malvagia. qualunque della plebe con toga in dosso dicevasi avvocato, ed era ammesso
che ci volgessimo verso il palazzo e guardassimo in alto. obbedimmo, e vedemmo sulla
sulla loggia un curiale con una carta in mano. era la sentenza. guerrazzi,
medici fuggiti più della moria si convertono in giornalisti buffimi;... i
l'una religione e l'altra, ma in un medesmo convento tra loro, non
intanto il patriziato friulano cominciava a dividersi in due fazioni: l'una paesana, più
di palazzo si fosse distesa una determinazione in materia di dogmi. e non vede
quali seguitano la corte, e che abbiano in essa delle cariche;...
vocabolo particolare. fagiuoli, 3-2-75: ed in refletter come così presto / vi perdev'
avvocato, causidico, cancelliere; in uso presso i legali (e ha per
, sarebbe an dato tutto in onorari, sessioni, sopralluoghi ed altre
: ognuno... è in grado di fare sfoggio, quando capita,
romane. -comizi curiati: riunioni in cui il popolo romano, ordi
, ma molto più allegra, ché in questo modo potrà amendare. storie pistoiesi
sea- borg e a. chiorso, in onore dei coniugi curie. curióne,
* curiosità '; ma non si direbbe in istile alto, né in buona parte
si direbbe in istile alto, né in buona parte ». e tommaseo [s
1-4-15: sicché li altri quantunque fossono in punto di morte, curiosissimamente a ciò
ridotto, da una giovanetta candida, in signoria di cupido, o d'ainore,
a sapere chi fossi. 2. in modo curioso, strano; bizzarramente.
riscontratisi co 'l nome di dante anche in un codice del morelli e in un
dante anche in un codice del morelli e in un riccardiano; ma curiosamente aggiungeva «
, su cui curiosamente figurava un militare in bande rosse, molto dettagliato, a tu
gadda, 308: la cassetta era campita in un bel giallo color sabaglione, dove
: ero qualche volta salito a curiosare in cima alla collina dov'eravamo attendati.
deledda, iii-613: il vecchio si oscurò in viso. il nipote non se ne
curioso, sia per abitudine, sia in una circostanza determinata o per un oggetto
proposte udite, / mentr'ancor vacillante in dubbia lance / del concorso divin pende la
. -che cosa sarà andato a fare in cucina? -curiosità. vuol saper tutto.
eran di norma al governo; ma, in circostanze precipitose ed incerte, quando la
, 1-133: il signor ambrogio standosi in sacristia dopo la messa parrocchiale, annunciò
, come giungevano gli invitati al battesimo in casa trao, e don luca il
per una nostra guasta / curiosità d'adolescenti in pena / noi ti facemmo una domanda
nell'intellettiva cognizione?... e in questimo di il vizio della curiosità è
nella sensitiva cognizione?... e in questo modo la curiosità è vizio.
trovare il certo di quel che stanno in dubbio. d. bartoli, 3-8
di rugiada, o di qualunque altr'acqua in su'cavoli,... non
ima santa curiosità di sapere se sono in grazia di dio. magalotti, 3-4:
un po'dell'audacia di ulisse è ancora in dante, che gli mette in bocca
ancora in dante, che gli mette in bocca nobili parole, e ti fa sentire
cultura ma anche dall'esperimento: e in lui la curiosità diveniva più acuta come più
affannosa: sopravvivere al crollo, fare in tempo a conoscere il mondo di dopo.
di rado il signor dino, occupatissimo in varie curiosità del gran duca ed affari
che i sassi per aria si trasformassero in cavalli a prò de'nubi, o
diletto elia, procrastinandolo d'un giorno in un altro, io venni a negargli i
semplici. d'annunzio, iv-1-68: in quell'anno, a roma, l'
senso, ossia per così dire, non in quello del settecento ma del medioevo,
attrazione centrale tutta cauta e paesana, in questo che un ignaro poteva credere smarrito
conoscerebbero le nostre di sì meschina curiosità in se medesime, e sì indifferenti all'ordine
quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso la collottola, legati di
scrivea questa ultima donna allo amante, pervenne in mano d'un'altra pur nobilissima e
, due volte, né ci trovo in quanto a me quelle ridicole esorbitanze ch'
arco di tito? verga, 4-40: in prima fila il cugino don ferdinando,
sguardo curioso o meno riverente dei betsamiti in verso l'arca costò la strage di
acqua; ragazzi che si rincorrevano schiamazzando in mezzo a quella confusione, come fosse
. d * annunzio, iv-2-307: in breve una torma di curiosi si raccolse dietro
ivi era il curioso dicearco; / et in suo'magisteri assai dispari / quintiliano e
spettacoli di spavento non si sono aperti in queste provincie agli occhi della curiosa posterità?
ferrato, e ben guemito, e in punto / era il destrier. firenzuola,
come, lavando / crescer mi parea in guisa / che s'accresce figura / a
quale teneva il forte castello di calese in su la marina, non potendo per forza
; congrega di qua tesoro per possedere in vita eterna. m. adriani,
d'annunzio, v-3-87: e vivevo in palese un'altra vita, mi sottoponevo a
mi crepa il cuore di scoprir anco in noi il comun difetto di quegl'ingegni
proposto l'ambasciatore di presentarmi a corte in versailles, io accettai per una certa
gli avventori si affacciarono sulla porta, in mezzo al gran fumo, e tacquero per
, per la prima cosa mi chiude in una cella con una porta di ferro
con una porta di ferro, poi in un recinto di filo spinato, poi di
di filo spinato, poi di nuovo in una cella con la porta di ferro.
v-276: so che hanno messo il guerrazzi in casa di correzione. non si direbbe
più curiosa è che anche lì è in mano d'un pesciatino. de sanctis
varie e bizzarre questioni propostele da'circostanti in una sola parola a caso profferita le
lasciva percotendola, or la rimoveva d'in su le delicate carni, ora accostandovela,
rosso arancio, fortemente radioattivo, contenuto in piccolissimi cristallini aciculari o in masserelle compatte
contenuto in piccolissimi cristallini aciculari o in masserelle compatte, insieme con altri minerali
'e che s'usa di bevere in cambio di vino. tramater [s.
rinfilata nel pensier la rócca, / filava in mezzo alle montagne azzurre.
nievo, 606: mi chiese in che modo saremmo partiti, cosi
viaggiar insieme; acconciati alla meglio in un curricolo, la sua festività
strade nel modo che più ti piace: in car rozzella, in omnibus
: in car rozzella, in omnibus, in tramwai, in curricolo,
rozzella, in omnibus, in tramwai, in curricolo, a piedi.
rozzella, in omnibus, in tramwai, in curricolo, a piedi...
a piedi... ingolfiamoci in questo laberinto, in questo formicaio
. ingolfiamoci in questo laberinto, in questo formicaio umano.
di una persona, che si allega, in genere, alle domande di concorso o
roma a tre miglia, essere stata tirata in circo massimo per la porta che va
curri sospinte, o da sé mobili in su le ruote, eran fatte giugner
di trave, che adoprano gli architetti in occasione di condurre cose d'eccedente peso
3. ant. rotella per far scorrere in piano una porta. vasari,
.. le quali per piano avevano in certi canali curri di ferro, ovvero di
locuz. -essere sul curro di: essere in procinto di, stare per.
/ d'andare a far un ballo in campo azzurro. note al malmantile,
: 4 siam sul curro '. siamo in procinto, siamo vicini, siamo all'
. luca pulci, ii-9: simula in modo il malvagio susurro / che amfitrion
e messo, come si suol dire, in sul curro. -mettersi sul
. -mettersi sul curro: mettersi in pericolo, correre il rischio.
porro, / da mettersi di perderla in sul curro? = voce dotta,
certo, che molti antichi sono concordi in questa opinione, che sia in quello della
sono concordi in questa opinione, che sia in quello della curruca, donde è venuto
, tipica della prosa latina medievale; in particolare, la clausola (generalmente le
le ultime due parole) che conclude in modo armonioso la frase o l'ultimo
cursóre, sm. letter. chi corre in gara con altri, corridore. -
professione, perché ne'giochi essequiali celebrati in sicilia da enea al sepolcro del padre
. / il disco lanciato / cangiavasi in ala robusta. / il pentatlo e il
il compito di notificare atti pubblici (in particolare, atti giudiziari: citazioni,
fatta all'abate di bellozana di esibirgli in questo tempo la risposta alle lettere e
telegrafi da far il giro del mondo in un batter d'occhio. a fratta
lampo che, a seconda della direzione in cui è mossa, unisce o separa
aggiungano? vasari, 1-1287: era in un di questi [quadri] dipinto diverse
5-5-32: figura con ramo d'ulivo in mano, sedente in sedia curule.
con ramo d'ulivo in mano, sedente in sedia curule. algarotti, 3-488:
: le imprese degli accademici sono dipinte in tavole di figura di una pala da grano
. berni, no: fatemi apparecchiare in tanto il letto, / quella sedia
: era seduta sopra un fianco in una di quelle sedie curuli che il gusto
, dittatori e pretori et edili sedevano in 'sella curule ', idest in
in 'sella curule ', idest in sedia posta sopra una carretta.
da currus * cocchio ', perché in origine la sedia era posata sopra un cocchio
e ancor rat- tieni il cocchio / in su l'estrema curva? / e ancor
: affrontare una curva con un veicolo in corsa. -attenti alle curve: come
-figur. essere nelle curve: essere in gravi difficoltà, trovarsi in una situazione
: essere in gravi difficoltà, trovarsi in una situazione complicata, spiacevole.
4. traiettoria curvilinea percorsa da uccelli in volo o da proiettili. monti,
che chiudeva l'orizzonte, poi mosse in leggiera discesa verso il libano. brancoli,
famiglia. panzini, iii-528: bocca in composta regalità sotto la gran curva del
curve dei cieli rassomiglia / questa luce che in forma di bambino / è sorella dei
costosi e più lontani dal campo, in cui sono divisi gli stadi.
andamento quantitativo di una determinata grandezza in funzione di un'altra da cui dipende;
di un dato angolo e lo mantiene fermo in tale inclinazione, dall'istante in cui
fermo in tale inclinazione, dall'istante in cui si comincia a muovere il timone
a muovere il timone fino a quello in cui la prora riprende la direzione che
compie la stessa operazione nelle rilegature in serie. = comp. dall'
un regolo. marino, 2-73: in rimirando sì mirabil cosa / stringe le labbra
curva il collo e te la reca in schiena. campana, 61: il noce
nello abisso, e fu mutato di bellezza in rustichezza; e con esso lui anderanno
f. f. frugoni, xxiv-997: in compiuto,... soleasi già,
laureando, far un circolo grazioso, in cui volavano i cupi- detti faretrati coi
alto curvando 1 il cristallino rostro, in su le mani / ti versa acque odorate
. / ove si curva il lido e in fuori stende / due larghe corna.
? cesarotti, ii-20: addietro curvasi in arco [il cane], come
/ sotto la nota man si curva in nave. -chinarsi, piegando la schiena
trepidando a curvarsi e dar il capo in seno di madonna giunone. nievo,
.). verga, 3-134: in questo momento s'udì uno schianto:
, e per poco non sbalzò tutti in mare; l'antenna insieme alla vela cadde
suo paradiso, perché non era convenevole ch'in questo paese, il quale, curvandosi
vii- 514: tigri con gange in dietro il piè ritrasse, / curvossi
28 (484): noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati
i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi. tommaseo,
è tutto: e, come sole in onda, / dio vi penètra e lo
al suol curvati e bassi, / or in men di un balen levansi in alto
or in men di un balen levansi in alto, / or fanno innanzi, or
e lucia, 155: era ritta in piedi,... e colla faccia
cominciano ad aprirsi, e corrono all'in sù insensibilmente, sempre più dilicati,
maffei, 5-5-218: non si è ancora in alcuni luoghi servata punto la curvatura della
imagine che noi chiamiamo apparizione delle cose in alcuno suo punto. curveggiare, intr
nell'istessa maniera... si mette in scorcio ogni curvilinea o circolar figura.
quando anche si assumessero variabili, generando in tal caso il flusso della linea,
per simil. panzini, iii-55: in donna ghiselda voi avete la fusione del
: e quei ch'avea io sette / in palagio fratelli; questi tutti / in
in palagio fratelli; questi tutti / in un dì se n'andar giuso a plutone
curviròstri, sm. plur. ornit. in classifica zioni non più usate
univano; e spesso si spartivano in rivoli. -percorso, traiettoria curva
: 4 cirtomìa', malattia che consiste in un piegamento o curvità della schiena.
bencivenni [crusca]: le coste, in ciasceduno lato, sono dodici, le
quel, ch'a'fortunati regni / conduce in occidente i curvi legni, / spiri
la sonante incudine battuto / d'aratore in guerrier vedi rivolto. d. bartoli,
poco. nella sommità del convesso, in vece dell'occhio per cui passa 10
po'curvo e monco nell'ultima falange in memoria delle mie escursioni pre- toriali.
/ con carri, che splendono e tonano in fronte. d'annunzio, v-1-86:
risultato che teoricamente, se il nemico in luogo di cannoni a tiro teso avesse
gli pare questa maggiore; cioè, che in corpo diritto sia l'animo curvo,
corpo diritto sia l'animo curvo, ed in corpo razionale, sia l'affetto bestiale
.. alla magnanimità di francesco i in astenersi da quel preziosissimo rompimento di fede
4. piegato verso il basso, rivolto in giù; chino; incurvato dalla fatica
veggon piantati su le sponde de'fiumi in su l'orlo dell'acqua, curvi per
mano / bruna matita. carducci, in: ne l'àgora sedea, curvo a
su la criniera, gittava di tratto in tratto quel grido breve, èsile, penetrante
un po'una gamba, ad accendergli in camera il lumino da notte e a
: la ragazza portava un libro da messa in mano e camminava un po'curva in
in mano e camminava un po'curva in avanti, stringendo a sé, e
. cattaneo, iii-4-27: involti ancora in vecchie brighe coi gesuiti e curvi sempre
. straparola, 3-1: montato pietro in nave e fattali star curva e pendente
di pesci vi entrò, che ella stette in grandissimo pericolo di sommergersi. pascoli,
vento. / noi le imbrogliammo e calammo in coperta, temendo di morte, /
fia causa di piegare il moto retto in curvo. varano, 9: non darà
farsi / di se stesso miglior di giorno in giorno; /.. /..
. /... conseguir quella in fine, / che sotto il curvo del
pietra a cuneo, più sporgente, talvolta in forma di mensola, proprio sul mezzo
. campana, 111: delle nuvole in corsa al fondo del cielo curvo (
7-104: le linee diritte si sono piegate in curve e torte. bruno, 3-22
vedevo davanti meglio che se stesse lì in carne e ossa, quale lo
. deledda, iii-737: si abbandonò proprio in mezzo al piccolo sofà rosso, scostandone
scarpine. ojetti, i-40: politica, in ogni caso, pacifica, anche perché
e politico, entità statale, situata in posizione geografica intermedia fra due altri stati
5. 60 e gli intermedi che sono in numero cinque volte maggiore peserebbero solo kg
peserebbero solo kg. 4, 48. in tal supposto i 109. 542 cuscinetti
le rotaie di ferro ed i cuscinetti in ghisa avendosi in inghilterra ad un prezzo
ferro ed i cuscinetti in ghisa avendosi in inghilterra ad un prezzo sensibilmente più debole
nelle macchine automatiche, per la filettatura in massa di viteria mediante il procedimento di
e simili. 7. bot. in molte leguminose, base della foglia in
in molte leguminose, base della foglia in forma di protuberanza, che sporge dalla superficie
li richi et bon pirsuni! / in testa suttamettinu petri di li valluni.
metti il tuo oro propiamente come fai in tavola e bruniscilo,... avendo
asse. berni, no: fatemi apparecchiare in tanto il letto, / quella sedia
mezza * cleopatra ', stata ivi in macero quasi che un anno. nievo,
mali per pettinarsi, pulirsi, mettersi in capo la più bella e rosea cuffietta della
, iv-1-21: un gran cuscino, tagliato in una dalmatica, d'un colore disfatto
cellini, 2-4 (306): in su detta cavalla m'avevo isdi- menticato
del proiettile che colpisce la corazza, in modo da ridurre gli effetti dell'urto
hanno, nelle loro peregrinazioni, portato in giro pel mondo, ma chi sa
lungo cammino percorso. ora è usato in italia per minestra dagli israeliti, due
araba (forse berbera), penetrata in francia nella forma coscossou (nel 1534)
negli elementi libro-vascolari dell'ospite, provocando in esso gravi danni. ricettario fiorentino
la cuscuta una pianta, che senza avere in terra alcuna ferma radice, nasce e
è una pianta, che senza avere in terra fondamento di barba alcuna, sollevata da
] degli ambasciadori venissono bollenti e caldissime in tavola. e così alla tavola gionte
chim. alcaloide (che si presenta in polvere bianca cristallina, poco solubile in
in polvere bianca cristallina, poco solubile in acqua), contenuto nella corteccia di
chim. alcaloide (che si presenta in cristalli incolori, insolubile in acqua,
si presenta in cristalli incolori, insolubile in acqua, solubile in alcool ed etere
incolori, insolubile in acqua, solubile in alcool ed etere), contenuto nella
di un monte chiama l'altro monastero più in alto, una regola chiama l'altra
. matem. tangente cuspidale: la tangente in una cuspide a una curva. -ramo
vede / miserando spettacolo: cacciati / in fuga i greci, e alle lor spalle
solari dall'altra tenebrosa, si veggono in questa tenebrosa alcune cuspidi di monti, assai
il mattino arride sulle cime dei monti. in alto sulle cuspidi di un triangolo desolato
5. astron. ciascuna delle punte in cui termina l'immagine della luna o
limite di una semiretta che ha origine in quel punto e passa per un punto
, tali raggi riflettersi gagliardissimamente, ed in figura di cono andare ad unirsi, ed
su cose, animali; chi ha ricevuto in custodia una o più persone (per
lo mette [un oriuolo] destramente in la manica. firenzuola, 239
431: di tuniche e d'umori in vari modi / hawi [nell'occhio]
pindemonte, 141: meglio, se in riva a un lago / custode più fedel
. boccalini, i-108: mentre apollo in compagnia degli altri giudici sedeva questa mattina
-il tempo istesso, / che perderemo in superar la fede / e il valor
del legittimo e del dritto / custode in ogni caso e difensore; / serbando
., 6 (88): in quanto al mio onore, ha da sapere
tempo, a pubblici uffici), in qualità di presidente, direttore, capo
, 7-v-511: gli oratori talmente erano in potere de'laici, che li potevano governare
l'altro il sigillo ha del suo ufficio in segno. / custode un de'secreti
questa relazione essendo stata letta nel gabinetto in presenza delle loro maestà, il custode
. -titolo del superiore dei francescani in terra santa. angelini, 1-14s
una notizia, un segreto). -avere in custodia un oggetto: averlo affidato alla
le parti i più potenti uomini e mandinsi in sua custodia; e poi si faccia
non sapete voi che platone, il quale in vero non era molto amico delle donne
18-52: il secreto... dato in custodia al portator volante. lancellotti,
7. neri, 6-28: la ninfa in tanto che in custodia prese
la ninfa in tanto che in custodia prese / filli nel bosco..
ima sola quella io datagli da giunone in custodia, così come il monocolo polifemo
1 figli nella casa materna, fui dato in custodia ad un buon prete, chiamato
. lambruschini, 183: guai quando in educazione ci met tiamo a
come fa? vende la roba che ha in custodia. -figur. salvini
, seduta sulla sedia con la corona in mano. -protezione divina.
pregando il signore dio che sia sempre in sua custodia e de'suoi serenissimi figliuoli.
1240: « buon cavalier che passi, in groppa arrecati / la vecchia che meschina
prigionieri, detenuti); il tenere in carcere; reclusione, carcerazione. -anche
che insino a nuova deliberazione fusse fermato in una villa vicina a valenza...
quelli che presiedono alla custodia dei forzati in livorno, pisa, portoferraio ed altrove
svelare i capi dei disordini, furon posti in custodia. cuoco, 1-206: finalmente
alla giustizia l'eventuale colpevole, e in base al quale l'imputato di un delitto
termine massimo tassativamente stabilito dalla legge) in attesa del processo. codice di procedura
preventiva si inizia per ogni effetto dal giorno in cui l'imputato venne fermato o arrestato
dal settentrione. scorgo il castello di garda in custodia del levante. paruta, 2-2-214
andavano [le guardie] su e giù in giubbe cilestrine a bei risvolti bianchi,
oro... acciò gl'impiegasse in tante degne custodie di esse reliquie quante ne
si levò gli occhiali, li ripose in una custodia di pelle, e se li
custodia di pelle, e se li serbò in tasca col libro. giusti, v-136
, iv-1-200: i disegni sono conservati in belle custodie di cuoio inciso con borchie e
angiolino nella custodia. brancoli, 4-294: in una tasca dei pantaloni, dentro una
di seta, color di bronzo, incassato in custodia durissima aspersa di polvere tanè scura
vi è già [la farfalla] come in un involto, in un fodero,
la farfalla] come in un involto, in un fodero, in una guaina,
un involto, in un fodero, in una guaina, in una custodia, in
un fodero, in una guaina, in una custodia, in maniera cioè che
in una guaina, in una custodia, in maniera cioè che nel corpo del verme
quale stesse il corpo della farfalla tutto raccolto in se stesso. magalotti, 1 *
che è dono di dio, a supporre in sé una eccellenza sua propria, e
3-3: s'accosta col solito passo in cui senti l'anima spenta e le piante
bestiale. 7. impegno (in un'attività, in un ufficio).
7. impegno (in un'attività, in un ufficio). sarpi, 1-361
). sarpi, 1-361: confidando in dio e nel suo vicario in terra
: confidando in dio e nel suo vicario in terra che quel carico sarà dato a
esso. 8. ant. in senso concreto: cosa che giova,
10. eccles. teca, in forma di torretta, di piccola casa
lingue, ha tradotto con pia eleganza in un italiano pulito la * terrasanta '
altre città a firenze con poteri straordinari in momenti particolarmente gravi o che veniva inviato
particolarmente gravi o che veniva inviato in città del dominio. ammirato, i-2-843
par., 31-88: la tua magnificenza in me custodi, / sì che l'
cogitazioni, e le tue labbra conservi in parlari prudenti. a. f. doni
da custodir fra'denti. / lenti in battaglia noi? come! da quando /
tanta sciagura, ecco, tu rientri in un luogo dove ogni cosa per noi
gli sposi ni, e festivamente disposti in quella casa che tra pochi giorni doveva
essere abitata, quante promesse chiudevano? riponi in uno stipetto un desiderio: àprilo:
suo riposo anche lei, colle mani in mano. 3. tenere prigioniero
3. tenere prigioniero, tenere in carcere. guicciardini, iv-304: commesse
. b. casotti, 1-154: venuta in potere de'nemici cortona, fu abbandonato
buzzati, 1-50: il formalismo militare, in quella fortezza, sembrava aver creato un
a seguirlo, a custodirlo inteso / in pregio l'ebbe e sovra ogni altro
. oriani, x-21- 233: in una escursione d'estate, che feci solo
con queste diligenze, producono il frutto in capo a cinque anni, e ne'
81: il signore vi custodisca, e in sua grazia vi conservi. tasso,
quelli delle tempie dal mezzo del capo in giù verso la collottola, legati di
bevuto due sorsi d'un'acqua custodita in una piccola zucca secca. pirandello,
sorteggio d'una madonnina di cera custodita in una campana di cristallo. bontempelli,
cutanee con prurito, non altro sieno in realtà che rodimenti fatti nella sostanza della
dolce e sano; le carni morbide generalmente in tutto il corpo; e facilità di
ma tenuti, come è ovvio, in superficie di questa, o appena poco sotto
o derma), che prosegue, in corrispondenza delle aperture naturali di essi,
nelle membrane mucose che rivestono le cavità in comunicazione con l'esterno (e vi
quelli. a. cocchi, 6-9: in breve tempo rende ottusa la sensazione delle
, che trinci altrui, se al sole in ozio / l'unta cute sporrai,
cute. è un amoretto antico, che in questa primavera ha messo un tallo
isidoro, 11-1-78: « cutis est quae in corpore prima est, appellata quod ipsa
la nuca fin sopra le ciglia / cercando in fretta, se 'l crine fatale
faldella, 2-120: i suoi pugni crepitavano in gragnuola crebra, intronavano, ammaccavano,
si cinse il panzerone e il batticulo in tutto il tondo, s'infilò il sorcotto
esteriori e interiori del corpo si dividono in parti similari e organiche; le similari
come sarebbe a dire la cuticola, che in piano volgare dicesi pellicola; la cute
3. zool. strato protettivo esterno (in genere formato da chitina), più
piante e secreta verso l'esterno, in modo da formare uno strato sulla faccia
cutipositivo, agg. medie. di organismo in cui una determinata cutireazione è risultata positiva
cutleriacee, ordine cutleriali, che vive in acque marine; ha generazione alternante;
di colore cenerognolo-verdastro superiormente, giallo in feriormente, con la gola
la coda nere e bianche; in italia è estivo e di passo. -
colla coda. olina, 1-225: dicesi in latino quest'uccello motacilla dal continuo muovere
dal continuo muovere che fa di coda; in italia si chiama diversamente, dicendosi a
dicendosi a roma codinzinzola 0 bovarina, in toscana cutrettola e in lombardia bal- larina
0 bovarina, in toscana cutrettola e in lombardia bal- larina. salvini, 30-2-8
scorrono acque limpide. nell'ottobre cala in pianura, e solitaria, o unita in
in pianura, e solitaria, o unita in coppie vi passa tutta la cattiva stagione
a poco più d'un sentiero, terminava in un largo d'orti sabbiosi.
dell'onda, e quattro quadratini azzurri legati in vetta all'albero sono i segni
piano degli alleati di attaccare il colosso in un punto vitale per le sue ambizioni,
della barbarie russa e persino dell'autocrata in modo da far... strabiliare
colorire felicemente il disegno di una metropoli in crimea; e quando giuseppe ii fu
. oriani, x-29-150: la burocrazia in russia è l'onnipotenza negativa: trattiene
d, or i, or l, in sue figure. bembo, iii-150:
nel farsi nostrali hanno mutato il t in d, come: 'latro, ladro';
si dà alle volte la d, in vece della t, che latinamente parlandosi
, od io... talora in luogo del d si mette un t.
che et. 3. in numerosi casi, serve come abbreviazione o
il codice internazionale dei segnali, alzata in navigazione, significa: * mantenetevi al
consonante, la rafforza raddoppiandola, come in da capo = daccapo, da canto =
raddoppia sempre la consonante iniziale, come in da tanto = dattanto, o da te
= datté), prep. ha in complesso la funzione dell'ablativo latino:
complementi di moto a luogo, stato in luogo, moto per luogo); indica
'di, a, da, in, per, con'. salvini, 30-2-93
dell'anima era da sì lontano e in tanta moltitudine che [della chiesa] fu
tenda l'udì, che fuori apparve / in marzial sembianza. manzoni, 309:
. de roberto, 235: tutti parlavano in piazza, dai balconi, per eccitare
, i-722: su da l'anima in dolore / la preghiera sorgea come una fiamma
lalini, rettor., 16-18: in questa parte vuole tulio dimostrare da cui e
da cui e come cominciò eloquenzia et in che cose. iacopone, 23-2: omo
/ da'savi il convenente, / in pianeta di leo più sicura. testi fiorentini
da noi. pulci, 17-81: in questo par ch'una voce si desti,
. a quando a quando, come in vaso d'oro / pioggia di perle,
/ da tutto il mio essere, in lode di sua bellezza. montale, 1-85
casa di balconi. -indica in particolare il luogo di origine, di
da padova... una volta predicando in concistoro. cellini, 1-13 (48
quel tempo ebbi gli occhi vivranno più in pace e potrannosi meglio difendare dai loro
: anzi pregate: poi ch'egli ha in sua mano / nostra vita, né
. cecchi, 24-12: essersi innamorato in questa giovane / disuguale da lui. tasso
la stazione, da piccola ch'era in principio, ci viene incontro, si fa
, anche per guadagnare qualcosa, e in questo modo rendersi indipendente dalla famiglia.
distanza (nello spazio, e anche in movimenti figurati); e, per
partili / da voi, donna, in leanza. bonagiunta, ii-309: dalli
e da le vertutili e studia pure in dire le parole, di lui adiviene
. guittone, i-4- 36: in conosciere ben dunque da male convene essere
suo. petrarca, 1-4: quand'era in parte al- tr'uom da quel ch'
: le coccole della mortella si seminano in solchetti del- l'aiuole degli orti dai
quel che verrà da poi: / in animo gentil perché tant'ira? della porta
altro mar. giusti, iv-73: sono in casa di gino da tre in quattro
sono in casa di gino da tre in quattro mesi, e sappi che ciò accade
che ciò accade spesso da tre anni in qua. nievo, 1-480: lo giuro
nostri morti avranno / una dolce novella in purgatorio. verga, i-35: quando
nel tempo, nel numero, spesso in correlazione e in opposizione con a,
nel numero, spesso in correlazione e in opposizione con a, con in, ecc
e in opposizione con a, con in, ecc., che indicano il
., 76: da quel tempo in qua tutti quegli che hanno commossa la
, inf., 14-109: da indi in giuso è tutto ferro eletto. idem
e di porco montò da danari venti in soldi undici la libbra. cavalca, iii-23
infino alla sua morte, sempre fu in pena quanto al mondo. petrarca, ii-1-51
sì presto / a volger nave dagli scogli in porto. boccaccio, dee.,
mai negli incantesimi maggiore donna da circe in qua. tansillo, 32:
avvisi pubblicitari significa * da 30 lire in sù '. cicognani, 9-9: nacquero
le parole, guardando millina da sotto in su, e misurando gli effetti del
numerosi intermediari nelle vendite. 7. in correlazione con in su, in fuorif in
vendite. 7. in correlazione con in su, in fuorif in poi,
7. in correlazione con in su, in fuorif in poi, ecc.,
in correlazione con in su, in fuorif in poi, ecc., indica eccettuazione
che biancofiore. fosse morta, da coloro in fuori a cui di tale inganno il
le toscane voci, da alcune pochissime in fuori. bemi, 70: sarà ben
somma di denari: / da quello in su non è uom che si muova.
a me, da dodici / ducati in poi, ogni cosa, e vi supplica
che ne aveva divulgato la fama, in sedicimila fanti e novemila cavalli, gente
da qualche numero di francesi e valloni in fuori. lanzi, i-116: i tedeschi
con le città italiane, da venezia in fuori. 8. introduce i
e di moto attraverso luogo (e in quest'ultimo caso spesso esprime anche il
moci così dall'un de'canti, / in luogo aperto, luminoso
dopo, fosse, spesso, indotto in tentazione di tornar da lei. fogazzaro,
9. introduce il complemento di stato in luogo (e indica la posizione di
significato di presso, di a, di in; imita con vocaboli quali lato,
dai pagani. giamboni, 190: andonne in cielo e siede dalla diritta parte del
due ore da lui; chiamò un terzo in conversazione per la paura di non essere
volgar., 45 (52): in tre luoghi o in quattro truova l'
(52): in tre luoghi o in quattro truova l'uomo l'acqua amara
da ceti- nello, gli erano tocchi in parte. sacchetti, 101-72: io
sacchetti, 101-72: io enterrò in questa proda qui da'tuo'piedi. storie
che tu... con un liuto in mano te ne venga, costì dal
un canzoncino. cellini, 552: in su detta ruota vi si accomoda da
è dire quattro o cinque, insin in sei. b. davanzali, i-92:
x-304: quando la pestilenza del 1348 in firenze diede occasione al boccaccio di scrivere
, / da dieci o dodici / coccarde in tasca. settembrini, iv-244: sono
corpo ci è data da dio per usarla in fare cose utili et oneste. giamboni
, 131-11: e le rose vermiglie in fra la neve / mover [vedrei]
guicciardini, iv-327: assuefattosi a lasciarsi in grande parte portare da coloro, che
. tasso, i-102: ma giunsero in modo conci da la pioggia, che gran
fiorito / fu da la bionda aurora in del rapito. g. bentivoglio, 4-183
e corse da acque vive, che in gran parte la bagnano. giannone,
dalle malattie. dossi, 49: in quel punto ricamminavo coll'ànimo per una
causa, motivazione, legittimità (ed è in concorrenza con per). guittone
: morire m'è a piagenza, / in gran gioì la mi tegno, /
, francesco, che tu ci dia in questa dipartenza qualche buono ammaestramento. ed
, magnifici e eccelsi signori e dilettissimi in cristo iesù, avevamo a predicare in
in cristo iesù, avevamo a predicare in palazzo, ma le signorie vostre hanno
forza e per commandamento della giustizia, in un modo che pare che faccino da
, spesso con valore predicativo (e in questo caso può essere sostituito con la particella
sia da niente. prudenzani, ix-534: in quel di pisa fo già villa /
gli occhi da belva, a passeggiare in su e in giù per lo studio.
belva, a passeggiare in su e in giù per lo studio. cicognani, 9-53
veduto rabbrividire e fremere e rompere forse in pianto per una cosa da nulla.
erano le carceri, dalle finestre accecate in modo che la luce filtrasse dall'alto.
arnese, / serpentin da la stella in giostra venne. 16. indica l'
valletto, che da teneretto è nutricato in mia maggione, e hae sempre volentieri
3-491: s'era allevato da piccolo fanciullo in corte di signori. gelli, iii-90
: mi piaceva di cavalcare da fermo in sogno. alvaro, 14-215: da
, se li era consumati da scapolo in città. 17. denota appartenenza
tal modo il socero si stenta / in questa fossa, e li altri dal concilio
/ si vada con rinaldo a porre in schiera. varchi, 18-1-391:
: dicie [salomone] che nullo re in tezauro ebbe quanto lui, avante da
gentile per ischiatta altrui / che lungiamente in gran ricchezza è stata. idem,
terza e nona, / si stava in pace, sobria e pudica. cino,
: e le mura di oro schietto rilucevano in guisa da per loro, che la
bene gli ulivi. sassetti, 136: in questo mondo bisogna aiutarsi da sé in
in questo mondo bisogna aiutarsi da sé in tutti e'modi e'n tutte le maniere
azeglio, 1-35: il farsi da sé in certo modo il processo è utile a
non solo le compagnie allegre, ma tutti in generale. 21. equivale a
dal suo: le forze del regno erano in man sua. 23. commerc
magio f. otto larghi d'oro in oro 1. una s. ij.
siena, v-83: ha l'arme in se medesimo da potersi difendere, e
/ da spander l'ale a borea in mezo tonde. bembo, i-304: assaggierete
molto disconce, e da non sentirsi in bocca d'uomo. g. gozzi,
, 12-5: e quanto appare manifestamente in alcuno savio che non sia parlatore, dal
, 7-26: dal- l'imperadore addimandaro in prima le catafratte, cioè corazze,
erano eroi tanto generosi e liberali, messe in comunicazione le più lontane provincie soggiogate?
io ebbi la dabbenaggine di solleticarlo proprio in quella che era la sua mania di
indole proba, onesta; che agisce in modo retto; che si comporta seriamente;
, 12-42: egli mori, e lasciò in suo luogo messer marsilio suo consorto ch'
dassai, ed ha tante buone parti in sé, che i'tengo certo ch'ella
: qual è quel dabben padre che possa in coscienza lasciar in balla d'un curioso
dabben padre che possa in coscienza lasciar in balla d'un curioso fanciullo o d'una
136: 4 uomo dabbene'si usa in buon senso per 4 uomo probo ';
domandò al portinaio se il sor conte era in palazzo. nello stesso tempo pregò il
rettitudine. caro, 12-i-161: conosco in lui quel da bene che mi muove
lui quel da bene che mi muove in un uomo più che tutte le dottrine del
. nomi, 3-23: siccome tamburo in qua e in là / scorre un fanciul
3-23: siccome tamburo in qua e in là / scorre un fanciul menando il
con due bacchette, che si battono in sulle corde. leopardi, 341: senti
è pericolosissimo e uccide l'uomo in poche ore. -da una voce
costato e col braccio destro levare il pugno in alto; questo abbia i capelli elevati
/ al dolce viso di mia madre in pianto. svevo, 2-478:
a lui daccanto. cicognani, 13-358: in quel momento passò loro daccanto il prelato
2-140: la parte di mezzo sia in uso de'maestri di stalla, le 2
a guardare, sperando, un sepolcro in cui non sono rimasti che fiori.
e baciògli i piedi, e dissegli che in lui si fidava, e daccapo gli
insomma è un essere che per istare in gambe ha bisogno d'appoggiarsi a qualcosa.
goidànich, 75: talora si scrive in un modo o nell'altro, secondo
2. music. didascalia (spesso abbreviata in d. c.) che viene
anteriore. -aria col daccapo: aria in tre strofe di cui l'ultima ripete
: chi guarentiva la costanza deltalmerinda? in un colloquio, avrebbe alla lunga ceduto
se ne fosse detto nulla; talmenteché, in quanto all'intelligenza vera del come si
, passando per la contrada, vide in su la cima d'un fico, un
può errare, dacché egli l'assimila in tutto e per tutto alle sensazioni,
... buttava altrove la faccia in riso, cui la fessura della bocca dava
, e negli altri dì, avvegnaché in quello medesimo anno tagliati, la
tagliati, la sozzura de'vermini dentro in polvere li converte. dante, inf
et èssi detto 'da che ', in vece di dire 'dapoi che '
dacriocistectomia anni dacché sono in carcere. calvino, 1-366: questa specie
mezzo metro di statura); vive in australia. = voce dotta,
, avendo seccate l'uve con rivoltarle spesso in luogo chiuso per sette dì.
campagna. = voce russa, in origine 'regalo '[del principe]
a mordere tutto ciò che capita loro in mano. = voce dotta, comp
è una parola francese che significa, in senso proprio, quel cavalluccio di legno,
dadà ha anche un senso figurato, in francese, e significa un'idea fissa,
dopo la prima guerra mondiale, prima in svizzera, poi in germania e in
mondiale, prima in svizzera, poi in germania e in francia; iniziatosi come
in svizzera, poi in germania e in francia; iniziatosi come protesta contro la
'infantilismo': movimento artistico, di moda in francia e altrove. ne è fondatore
o futurismo. montano, 77: in queste parole... vi è non
anticipata l'essenza del dadaismo, il movimento in cui si scoprì più apertamente il 4
di niente. daddolescaménte, aw. in modo affettato; capricciosamente. tommaseo-rigatini
voce fiorentina), caricature puerili, e in atti e in parole...
, caricature puerili, e in atti e in parole... non far più
4-i-316: gli uomini che pigliano la vita in digrosso e senza tanti dàddoli, sarebbero
, d'artificiale nella bambina, spontanei in tutti l'ammirazione e l'amore per
eschi di lui, e non entrare più in lui, e gridando e molto combattendo
non dubitava di non la far convertire in ispirito daddovéro, la non se ne
e perché e'm'è stato dato in guardia, lasciate pure fare a me,
125: la donnicciuola, vedendo il marito in forma severa, con l'arnii alla
tommaseo, 4-i-439: la ferita prese in pochi dì buon aspetto. ma il
così passammo questo timor vano e incappammo in un altro daddovéro. varchi, 23-291
me, che chi mi stima, è in grand'errore. / ma la sua
aretino, 8-299: e certamente bisogna stare in cervel- lissimo, perché noi siamo come
due, ecc.), usato, in numero di due o anche di tre
le donne nostre, che portano i dadi in borsa come barattieri. fiore, 63-4
, ma diciam solo de'dadi. in questi, circa la materia del dado,
artificio; certi punti posti due volte in uno dado, in un altro niuna;
posti due volte in uno dado, in un altro niuna; a questi una faccia
fino al sei; altri li raccolgono in un solo, altri contengono un numero per
cadde e risonò. palazzeschi, ii-50: in fondo alla china, / fra gli
un piccolo prato. / si stanno in quell'ombra / tre vecchie / giocando coi
99-3: tre cose solamente mi so'in grado, / le quali posso non ben
tempi a farvi ciò che loro è in piacere, conviti e commedie, e per
-raro. sorteggio, premio, vincita (in una lotteria). cantoni,
, e 'l ricco fue sepulto non in terra sagrata, né benedetta, ma in
in terra sagrata, né benedetta, ma in inferno. brignole sale, iv-250:
per un solo punto giuocan tante anime in un trar di dado. dovila, 764
. c. bini, 1-189: nascere in alto, o in mezzo agli agi
, 1-189: nascere in alto, o in mezzo agli agi della fortuna, è
politicamente questo dado, solo i principi sono in grado di sentenziare. rovani, i-268
niente; per niente, affatto (in frasi negative, con valore di negazione
fusse asembrato, / e 'l castello combatessero in ogne verso, i...
-in meno di un dado: in un attimo. a. pucci
/ ardendo li guidò a san piero in grado; / poi verso 'l porto
non parvono stanchi / ad un'armata torre in men d'un dado / la sua
medesimo dado esser con tre tagli segato in otto piccoli dadi, il lato di
quali l'intero dado ne conteneva ventiquattro in superficie. algarotti, 2-25: tale immensa
, quanta ella è, figuratevela divisa in particelle della figura di un dado,
sorta di pietre, di pochissimo valore in riguardo alla materia, ma singolarissime per
naturalmente di figura di dado, segnato in ciascheduna faccia d'una macchia in forma
segnato in ciascheduna faccia d'una macchia in forma di croce. algarotti, 3-377:
3-377: il corallo prima si taglia in pezzetti quasi dadi, poi si trafora,
rocciosi lucenti e metallici, mezzo affondati in un terreno sabbioso, molle per la neve
manzini, 14-71: un frate procedeva in questa galleria di gabbia illuminate. tentato
, la rina accese ima lampada chiusa in un dado di vetro bianco.
vetro bianco. 8. in particolare. ciascuno dei cubi di legno o
bambini, consistente nel disporre questi elementi in modo da comporre, spesso giovandosi di
facce sono lisce od ornate da riquadri in aggetto o incassati, da bassorilievi,
: or vengo a'lineamenti de'membri in quello che sono differenziati nelle base [delle
vasari, iii-285: sono otto mostri marini in diverse forme a giacere sopra certi dadi
alcune maschere, le quali gettano acqua in certi vasi. condivi, 1-18: tra
con chiave. baxdinucci, 2-6-406: in cima alla gran trave... situò
la larghezza di un quarto di braccio in circa, ed in questo era un'apertura
quarto di braccio in circa, ed in questo era un'apertura incavata a mezzo
bilico s'introduceva. cattaneo, ii-1-160: in inghilterra... i 'dadi
piccole palle e dadi minuti di ferro in grandissima quantità, e spesso con fuochi
rendevano sanguinosissime le operazioni della gente cattolica in ciascun di quei siti. cantini,
13. dial. ant. tortura in uso fino al settecento, consistente nello
1-140: fu tormentato aspramente, che in più volte ebbe circa tratti 24 di colla
silvestro, 309: finaliter lo menare in palazzo e se glie diero el dado e
subito preso, e dai sergenti / posto in prigion da non poterne uscire. /
figura della base di alcuni pezzi terminati in punta, che dopo avere stretta ciascuna
l'albero che vi posa sopra girevolmente in una buca tonda. 15.
grossa lamina di metallo, che sporge in fuori intorno all'inferiore estremità del fodero
di giacomo, i-716: era tutta avvolta in uno scialle a dadi bianchi e neri
di ima questione, cambiare le carte in tavola. caro, i-57: in
in tavola. caro, i-57: in questo loco, quanto avete replicato di
curzio, / otto di'sono, essere in quella camera / al buio con la
scambiò e dadi e si vi messe in cambio / la figlioccia, figliastra del suo
valore. ora voi mi scambiate i dadi in mano, referendomi che pare che non
1-36: astolfo a questo dir si mette in tasca / la mano, e tranne
e core. -gettare i dadi in asso: v. asso. -gettare
/ sta qual re tra feroci arme in rivolta. / ma prestamente, ove la
sciolta. botta, 4-182: erano in si feroce ravviluppamento alcuni, che desideravano
dubbiezze ancor parla prudente; / se in suo cor la vittoria non sente, /
suo cor la vittoria non sente, / in suo core a tradirvi pensò. tommaseo
fatica che vi si spende (soprattutto in senso ironico). velluti, 221
. pulci, 18-94: ma domattina in sul campo saremo; / e so che
rovinare el cielo di pioggia da quattro dì in qua; e tira per el dado
e quel corpo che fia già generato in corpo, idest quella massa di carne
preamboli, sospiri, sospensioni, proposizioni in aria, tergiversazioni, strascinati tutti verso
, v-1-231: imagino l'aspettazione vana in quella bottega
', i quali capricci erano sciorinati in due mostre da allettare il passante..
tutto, lasciativi certi dadotti che escono in fuora quasi come manichi, alli quali
dado e l'insieme dei punti ', in seguito passò a significare il dado stesso
celebrazione de'loro misteri portavano delle faci in memoria di quelle di cui servirsi la dea
tipi di quelle lingue, allora men coltivate in europa che al presente; più ancora
: sapete da quanti anni non vado in chiesa?... da quarantacinque!
daffare, avere un gran daffare, essere in gran daffare: essere molto occupato,
assieme ai suoi uomini, fausto era in gran daffare, quella mattina, per
piccoli arbusti della famiglia timeleacee (diffusi in europa, asia, africa; in
in europa, asia, africa; in italia sono comuni sei specie),
così dette perché alcune sue specie rassomigliano in piccolo al lauro pel fogliame e per le
degli indovini e delle sacerdotesse d'apollo in delfo, perché prima di dare le
straco della famiglia dafnidi, che vive in grandi quantità nei laghi, servendo quale
hanno il corpo compresso lateralmente e racchiuso in un guscio trasparente e le antenne lunghe
, 281: 'dafnomanzia', divinazione, in cui facevasi uso dell'alloro: getta
). -daga rompispada: daga forgiata in modo da poter rompere la spada dell'
che sopra lui si volta, / dàgli in sul viso col guanto ferrato. /
ferrato. / ferraù già la daga in mano ha tolta; / e per un
dugento ha seco addotto / uomini scelti in questa e in quella parte, /
seco addotto / uomini scelti in questa e in quella parte, / armati tutti di
] eran rimasti fermi... guardandosi in cagnesco, con le mani alle daghe
guardie dovettero sguainare le daghe per menarla in prigione, in mezzo ai fischi, che
le daghe per menarla in prigione, in mezzo ai fischi, che sembrava una
azeglio, 4-39: portava una daghétta in cintura d'acciaio nero martellato; ed
cintura d'acciaio nero martellato; ed in questo schietto vestire, la sua mirabil presenza
spada dei daci la voce è diffusa in europa a partire dal sec. xiii-xiv:
lo chiamano dagalotto, che cosi si dicono in sicilia i tratti di greto che le
) t sf. antico procedimento fotografico in uso verso la metà dell'ottocento,
di tempo variabile, una lastra argentata, in modo da sensibilizzarla e permettere la formazione
sviluppata ai vapori di mercurio e fissata in una soluzione di iposolfito o di cianuro
la dagherrotipia. gavoni, 58: in un quadro le dagherrotipie / ritraggon tutte
; * impronta, immagine '. in ital. è registr. la voce daguerrotipo
per la dagherrotipia; il procedimento fotografico in cui consiste la dagherrotipia. tommaseo
pur sarebbe giusto, perché ci siamo trovati in mezzo ad esse. 2
unico ritrattino (un dagherrotipo) che in casa si conserva. gozzano, 328:
la guardata corusca del generale pastrufacio, in dagherrotipo. alvaro, 10-213: s'
davanti a un grande ritratto dagherrotipo appeso in un cànto del salottino. =