Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XX Pag.98 - Da STATO a STATO (21 risultati)

dico bene, che fosse fresca e in istato quanto sapesse, di lui avverrebbe quanto

pietà d'una sorella! / pensate in quale stato e quanta strada feci! n

quello o a un altro, perché in ogni modo lo devi sposare, nello stato

la vita? delfico, i-53: l'in timo sentimento di questi due

animo nostro si ristringe e si dilata in ragione delle sensazioni che li nudriscono

li ammorzano. d'annunzio, iv-1-17: in ogni combinazione di fenomeni credono indovinare uno

-sensazione diffusa, talora anche vaga (in relazione con il compì, di specificazione

specificazione). cesari, 6-66: in questo stato di spaventosa tristezza passava ella

alvaro, (5-73): tutti erano in uno stato di gradevole eccitazione, perché

. vita, esistenza (considerata nelle condizioni in cui viene vissuta). mostacci

teso un dolce laccio / per mettere in sollaccio -lo mio stato. iacopone,

palmieri, 1-20-1: comunche l'animale in terra è nato, / di qualunque excellenzia

il mio stato. -modo di vita in un periodo di tempo. dante,

toro e suo stato felice, / forse in parnaso esto loco sognàro. -stato

elli [cristo] non volesse dimorare in questa nostra vita al sommo, poi che

riavere i lor figliuoli, allorché erano giunti in istato di poter essere utili a loro

morte certa. 9. condizione in cui si trova una persona (o anche

una persona (o anche l'uomo in genere) in un determinato momento o anche

o anche l'uomo in genere) in un determinato momento o anche per tutta

eo voglio tacere lo meo stato / fallirò in ubrianza / incontrai meo volire. giamboni

batacchi, i-265: chi ti ha ridotto in sì misero stato, / dolce mio

vol. XX Pag.99 - Da STATO a STATO (61 risultati)

lxv-40: fedel amico mio, che in pianti amari / ti struggi sì nel tuo

lago, da cui l'avevan tirata su in uno stato! cassola, 2-277:

si precipitò lei ad aprire, benché fosse in sottana... mortificata di

.. mortificata di essersi fatta vedere in quello stato, la moglie esagerò in

in quello stato, la moglie esagerò in gentilezze. -frangente, situazione difficile

rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-34: in un punto fa contento / chi gran

giovane, venuto per sua mala sorte in tale stato. cesarotti, 1-xxi-161:

odioso leocrate ch'ebbe cuore d'abbandonarla in tale stato. -condizione privilegiata,

e sé e la potenzia sua pona in conservare il loro officio; e ogni cosa

fagiuoli, vl-97: spero di ritornare in quello stato / di quan- d'avea

selvaggio si impone un minimo di civiltà in armonia coi nuovi tempi. -stato

politico, sociale, condizione dell'uomo in quanto vivente in un gruppo sociale organizzato,

, condizione dell'uomo in quanto vivente in un gruppo sociale organizzato, in una

quanto vivente in un gruppo sociale organizzato, in una comunità politica. muratori,

. posizione di una persona nella società, in partic. per nascita, titoli nobiliari

ragione e di giustizia, conservando ciascuno in suo stato. dante, conv.,

lo basso stato de li antecessori corre in oblivione. landino, 143: furono ne'

ai non mediocre stato e ricchezze maxime in bologna e in modona, e quelli

stato e ricchezze maxime in bologna e in modona, e quelli per potere vivere

modona, e quelli per potere vivere in ocio e exempti da publici incarichi e gra-

fu repulso dal re, ch'in grande stato / maritar disegnava la figliuola,

fatta donna che tutti dui siano pari in sangue e stato. fagiuoli, ii-120:

è necessario ai bisogni della vita, in proporzione delle sue sostanze e del suo stato

faba, xxviii-12: i meriti ch'ènno in voi in minore statu per la vertute

xxviii-12: i meriti ch'ènno in voi in minore statu per la vertute de la

per la vertute de la dignità accrescerave in onne bontà e cur- tisia. chiaro

guicciardini, ii-185: dimorato alquanti anni in basso stato,... [il

non avere nella corona potenza che potesse in casa farli contrasto. denina, v-38:

pog- getto... andava crescendo in istato. pellico, 2-58: per innalzare

lo stato del suo genero gli diede in signoria molta parte d'italia.

confidati, che, fuori dei casi in cui la legge la obbliga a dame denuncia

di leopoldo fin dal suo primo giungere in toscana averci gli ecclesiastici troppo stato e

altezza; ma per lo suo senno fue in sì alto stato che tutta roma si

., 2-1 (i-iv): in trivigi abitava e appresso al signore aveva grande

fatta a stefano vaivoda, fece metter in stato detto alessandro. 13.

possesso di beni o ricchezze (anche in relazione con un agg. che la

/ che gira e volge e non dimora in loco, / e mette in bono

dimora in loco, / e mette in bono stato quel ch'ha poco, /

: trovandosi egli una volta a parigi in povero stato..., diliberò di

180: pover uomini siamo oggi condotti / in vile e basso stato, / ché

al paese e da stato ricco è decaduto in povertà onorata. landolfi, 2-17:

spina nel cuore di simili signorotti caduti in basso stato. -disponibilità di mezzi

alle sue spese menasse gente nell'oste in aiuto al comune di firenze secondo suo stato

maledice il suo stato e lo perpetua in una sfinita scontentezza. -occupazione lavorativa

, e sperava per quella via di venire in istato. boccaccio, dee.,

perfetta fede; e perocché, stando in roma, per lo grande stato che avea

sendosi / morto quattr'anni son né in ver piacendomi / l'abitare in sicilia,

son né in ver piacendomi / l'abitare in sicilia, messi in essere / in

/ l'abitare in sicilia, messi in essere / in contanti il mio stato e

in sicilia, messi in essere / in contanti il mio stato e venni a starmene

verso dio e verso il prossimo, in partic. per mezzo dei voti religiosi

ch'egli non può essere compreso se non in istato di somma purità. dante,

parte, e che quelle beate non siano in perfettissimo stato. elucidano volgar.,

e a questo potrà vedere s'egli è in istato di grazia o in istato di

s'egli è in istato di grazia o in istato di colpa. boccaccio, viii-1-187

savonarola, i-m: coloro che sono in stato di qualche perfezione, come si

amor proprio, subito caggiono dal stato perfetto in molta imperfezione. g. gozzi,

, 37: on intelletto uman, che in oblio poni / l'alta natura e

, i-19: 1 giovani correvano intorno in stato di purezza e di fedeltà che

infi, 4-52: io era nuovo in questo stato [del limbo], /

suoi cinque fratelli; e quelli che sono in paradiso non saperanno lo stato dei loro

vol. XX Pag.100 - Da STATO a STATO (48 risultati)

nereidi] dopo morte, se restassero in mare, tragittassero ai campi elisi, salissero

, tragittassero ai campi elisi, salissero in qualche stella o si rimescolassero con l'anima

una persona (individuale o collettiva) in rapporto con la capacità legale, la

de'predicatori..., fu costituita in stato capace di possedere beni e di

pirandello, 8-28: se non per mettersi in tutto a paro, di studi e

condizione giuridica di una persona e, in partic., di un dipendente pubblico.

per lo più temporanee e transitorie, in cui può venire a trovarsi una persona

partic. stato di accusa: condizione in cui si trova il soggetto a cui il

compimento di un delitto. - messa in stato di accusa: v. messa2,

per opporre a qualunque velleità di messa in istato d'accusa. moravia, 16-36:

e i poliziotti, edipo non metteva in stato d'accusa se stesso ma gli

, durante il tempo della pena, in istato d'interdetto legale. -stato

che implica precisi doveri e responsabilità, in partic. nei riguardi della professione religiosa

dèe fare chi è chiamato e posto in istato di religione e di vita spirituale che

spirituale che chi è chiamato e posto in istato di matrimonio e d'impacci secolareschi.

se ben sono alcuni di essi (ché in ogni stato si trovano degli eletti e

amore, si sentiva subito toccare, in maniera indiretta ma chiara, quel tasto della

da siena, 98: colui che è in istato di matrimonio fa il frutto suo

di trenta gradi; e colui che è in istato d'astinenzia, e simile la

esser tua moglie / senza te star in stato viduille. baldi, 10-60: il

. è pieno di savissimi ammaestramenti, tutti in riguardo allo stato coniugale. beltramelli,

creatole dalla morte di cristin, si chiuse in solitudine. -stato libero-, v

ordine sacro o dalla professione religiosa. blica in istati e spegnere li mali, facevano vendetta

paradiso, 27: monaco è molto montato in istato col favore del re ai francia.

ordine di sustanzia sanza corpo. caro [in novo libro di lettere, cxxv-466]

1-14-5-56: se bene lo stato clericale in minori si dice retrattabile, siché non

attestano la posizione giuridica di una persona in ordine a determinati rapporti o fini.

nei rapporti costituzionali e istituzionali interni, in cui può venire a trovarsi una comunità

[crusca, iv impress.]: in quelle si seppe sì reggere come a

. cavour, iii-382: quando si è in istato di guerra si abbisogna di ritirare

armi e merci di cui si difetta in queste circostanze nell'interno. bollettini di

e che la casa bianca si trova in piena bufera mentre il paese non è

. 19. condizione di tranquillità interna in cui può trovarsi una comunità indipendente o

iv-8-89: essendo la città di firenze in felice e buono stato di riposo.

iii-103: altrimenti... sarebbe in podestà di pochi... l'alterare

potessi ove tu guidi e reggi / in lieto stato la feael tua gente.

prosperità civile ed economica e potenza militare in cui viene a trovarsi una comunità politica

, s'i'non falso discemo, / in stato la più nobil monarchia. machiavelli

un dì ricchissimo, quando il regno era in istato. -stabilità politica (anche

esercito a trevigi; e, rimesso in istato lo stato, col bene amministrarlo si

reggere sì vi si accordaruno per tornare in istato con loro appoggio de'grandi,

molte che nel governo degli anziani erano venuti in stato. -colpo di stato: v

. 9. -congregazione di stato: in lombardia, a partire dal secolo xvi

san carpoforo, decreto (30-ix-1786) [in rezasco, 1134]: dovranno.

1134]: dovranno... in tal tempo cessare dalla loro attività la

che i condannati per istato che fossero in prigione, nessuno rettore non gli potesse avere

: che, nelle guerre di religione in francia, segue la parte cattolica per

.. a proposito della repubblica ripigliare in qualunque modo lo stato. -vendere

vol. XX Pag.1043 - Da TINAIA a TINELLO (42 risultati)

f gargum, lo quar mise in la tinna e fé calcar quela poca uga

i fichi molto ben maturi e da mettere in una tina e quivi lasciargli per qualche

de roberto, 3-73: il restare in mezzo alle esalazioni della tina che li

. ant. ciascuno dei recipienti di legno in cui si tengono avvolte funi, cavi

, ma non senza grande utile, avendo in quella parte da basso fatto volte,

smisurati, piastroni e voltoni, che in gran parte sono ripieni e sotterrati. di

il frantoio e le stalle; l'aia in faccia, e a sinistra due o

, monta e ripara tini e tinozze in legno svolgendo mansioni analoghe a quelle del

duca cosimo fece il palazzo di cafaggiuolo in mugello a guisa di fortezza, il palazzo

sf. ant. quantità di materia (in partic. uva), contenuta in

in partic. uva), contenuta in un tino. documenti perugini, ii-155

pregiate e può essere allevato negli stagni e in laghetti artificiali. statuto della

26: aveva il detto sanese posato in su una panchetta di fuori, allato al

pelle nera e talora con pelle che tira in oro; è, come si è

una tinca fredda, l'avrebbero chiamato in toscana. 2. nel gergo

non offre all'interprete occasioni per mettersi in luce. parte sgradevole, come il

4. locuz. - non dare né in tinche né in ceci: non approdare

. - non dare né in tinche né in ceci: non approdare ad alcun risultato

'nfomare e che non ho dato né in tinche né 'n ceci. ferd. martini

l'osservarli scrupolosamente non si dà né in tinche né in ceci. -soldato

non si dà né in tinche né in ceci. -soldato del tinca:

tutti questi differii chi gli vuole isprimere in un nome dica soldati moderni, che

, i-6-26: trista tincarèlla, / che in ardente padella / stride. -tinchiuòla

nievo, 1-179: si stende lì presso in un laghetto terso e tranquillo, dove

. borace grezzo estratto dai bacini lacustri in partic. del tibet e dell'india

tua dissertazione... e gettarla in faccia a questi alfabetici derisori del tinco.

3. medie. ant. bubbone, in partic. di origine venerea; ascesso

/ un tincon tanto fatto, e sarà in luogo / dove non sarà medico:

si dava per una doccia che gittava in una tinella dove chi con mezzine fiaschi

e mescolatela insieme, e poi mettetela in una tinella che abbia uno buso sotto il

della vendemmia. lastri, iv-150: in molti frantoi si lascia l'olio della prima

altre strette. pancrazi, 1-109: in piazza intanto, intorno a ogni fonte,

le caccie di anitre, da loro fatte in 'tinella'al seguito di ricchi signori,

natività di cristo, ed alcune femmine che in una tinel- letta di legno lo lavano

che sta da quella parte, lo vuota in una delle tinellozze di legno.

ant. chi mangia nel tinello, in quanto stanza riservata ai servitori; domestico.

. anche -gli). ampio contenitore in legno adibito alla pigiatura dell'uva e

/ galline e capponcelli, / gialladine in tinelli. testi pratesi, 241: item

denari kabella. pulci, 1-61: posesi in ispalla un gran tinello / ed avviossi

accoglierete quell'acqua over liscia che uscirà in un altro mastello over tinello. m

il zaffo, si riceve tal colatura in un altro tinello, del quale si cava

. barezzi, 1-278: mi fece entrare in un tinello senz'ac

vol. XX Pag.1044 - Da TINGENTE a TINGERE (33 risultati)

... fa stare el paziente in uno tinello asciutto bene coperto e fa andar

da pranzo o a soggiorno (mentre in passato designava l'ambiente di case signorili

l'ambiente di case signorili e nobiliari in cui mangiavano servitori e cortigiani).

loro una gran festa, li condusse in un bel tinello, mise a tavola gli

guardiamo il nostro nido di biscotto / diviso in caselline al modo stesso / d'un

-con meton.: pranzo, cena (in partic. quello dei domestici e dei

. region. nei castelli romani, osteria in cui l'oste vende direttamente il vino

vino rinversato..., non siedono in cielo a bever nettare e gustar ambrosia

il massolo, che sempre lo cacciate in fondo delle vostre lettere e 'l ricoprite sotte

: le altre donne alle quali non tocca in sorte d'essere favorite dal re,

a tinello, lambiccando la sua gioventù in mali pensier fra di loro. 5

diliberò a piè della finestra, dove in nel fondaco scen- deano, metter un

, 6-xiii-78: fu apparecchiata la tavola in un tinelletto a terreno, che ri-

... sembravano ritagliate ovvero dipinte in serie come quei cestelli di frutta e fiori

o modificarne la tonalità cromatica originale immergendolo in una tintura; tinteggiare una superficie anche

tintura; tinteggiare una superficie anche ampia. in partic.: colorare tessuti e lane

mediante un processo di immersione e bollitura in un liquido colorante. anche assol.

arco e di balestro, / tignere in verde et in cilestro, / e so

balestro, / tignere in verde et in cilestro, / e so di scacchi.

facili e maestrevoli scuri, e così in poche ore con ammirabile franchezza davali belli

, destinato ad un esercito di invasione in africa orientale. -con riferimento alla sostanza

si tinge: per che con lui trito in polve, o si mescola un poco

1-103: la polvere si dia sempre in partita, e non al vetro fuso,

bel candido / d'un vel cilestro / in ramicelli / sottili e belli.

quando pe'vapori pare rosso, tingere in rosso tutte quelle nubole, che pigliano

. mascheroni, 8-120: poi vidi in mezzo al mare / glorioso naviglio, /

; / con vele porporine, / in chiarissimo giorno, e senza nubi, /

, x-143: ha la spera sempre in pugno / e compon mille piastringoli, /

ballare, va bene? » gli disse in un fiotto con tutta l'allegria possibile.

i-172: tinge il canuto àsprin la barba in nero, / ha dunque barba falsa

a nessuno, quando viaggiava coi capodimonte in america. del giudice, 2-123:

rossore o di pallore inconsueti e violenti in seguito a una forte emozione (e

insudiciare, imbrattare; affumicare. - in partic.: contrassegnare con una macchia (

vol. XX Pag.1045 - Da TINGERE a TINGERE (54 risultati)

o il tradimento); coinvolgere una persona in bassezze o nefandezze. - anche assol

squallor l'animo tinge, / pari in pregio all'uom toma. poerio, 3-23

8-83: forse non le giovò esser nata in forma di conferenza, che tende ad

e sicure d'una persona autorevole, in qualsivoglia genere, non tingano del loro

ascolta. 10. far apparire in una luce particolare, ammantare di immagini

frugoni, i-8-23: ben sa chi stretto in coniugai catena / la legge adempie,

. e. cecchi, 6-321: in una civiltà così primordiale e confusa, i

tali che, proprio di questi giorni, in nome della liricità pura...

realtà 11. far apparire qualcosa, in partic. un luogo, triste,

vestito a angelo, con un bilancino in mano, perché dicono abbia a pesar

sbuzzato macometto. la figura e svelta: in quella faccia volli che ci fosse del

molto onore, e l'imitò assai bene in quella sua terribil forza di colore,

quella sua terribil forza di colore, ed in quello strepitoso suo fondo di tignere.

fondo di tignere. algarotti, 1-iii-229: in quel medesimo tempo tanto alla pittura propizio

dice il baruffaldi, di quel che sia in raffaello stesso. ix. ant.

non per via di regola mettessero loro in capo la verità, ma la lasciassero nel

la lasciassero nel cervello e nel cuore, in quel modo che tinge il sole la

le tele / se tanto vali in loro, e tanto fai.

volgar., 5-11: intignamo un fuscello in questo liquore [di terra rossa]

, 2-48 (ii-170): s'abbattè in uno di quei torchi che in terra

abbattè in uno di quei torchi che in terra ardeva e, stesa la mano per

per pigliarlo, tutta si smarrì veggendosi in quel modo contraffatta, e s'accorse che

d'inchiostro. forteguerri, rv-389: in oltre io vo \ che di bel mezzo

di dare colore, di produrre colorazione in altre sostanze. crescenzi volgar.,

colore simile, che tinga, e in piccolo vasello porteremo, e os

. prendere un accentuato e insolito colore in viso, in partic. impallidire o

accentuato e insolito colore in viso, in partic. impallidire o arrossire, in

in partic. impallidire o arrossire, in seguito a una forte emozione o ad un

tinse. chiari, 1-i-44: mi parlò in somma da donna saggia; e mi

diafano; ella non era mai accesa in volto, ma spesso le sue gote tingevansi

assumere un determinato atteggiamento psicologico. - in partic.: incupirsi, inasprirsi.

una determinata colorazione, mutare quella originaria in seguito a un processo fisico o chimico

quello che rimane nel fondo, accomodalo in un vaso conveniente da fondere insieme con

meno, secondo come la miniera è in sé, e quanto più è serrata,

si chinava sopra le pentole con un ramaiuolo in una mano, una forchetta nell'altra

, v-2-35: anche le colline, in certe ore, giottescamente si tingono di quel

adunque non poterono introdurre la loro lingua in francia, furono però da tanto, che

.). -anche: apparire immerso in una particolare temperie. aleardi, 1-180

del colore dei sogni dimenticati nell'istante in cui appaiono. 22. locuz

mille e mille schiere ancise / vedeansi in un sol giorno orribilmente / tinger di

colpa della loro ostinata malizia) tingeranno in rosso il bacchigliene. d'annunzio, i-144

rampollo / di lascivetta greggia. -tingere in grana: investire qualcuno della porporacardinalizia.

, 1-iv-501: è pure una volta tinto in grana il ve- neratissimo nostro pretore.

neratissimo nostro pretore. -tingere in oscuro i giorni: mutare la sorte in

in oscuro i giorni: mutare la sorte in peggio. bembo, iii-358: ch'

alor quando 'l mio stato / tinse in oscuro i suoi candidi giorni.

. vico, 265-26: finalmente ercole esce in furore col tingersi del sangue del centauro

aretino, 25-62: chi vuol sedere in su i carboni, se lo cuoce e

carboni, se lo cuoce e tigne in un tratto. a. f. doni

dotta, lai tingere, propr. 'immergere in un liquido', di origine indeur.

. e letter. intingere un oggetto in un liquido. -in partic.: intingere

betteioni, iii-453: tingendo il pollice in acqua benedetta [fece] quattro piccole croci

-figur. calare il proprio animo in una dimensione spirituale o mistica. -intr

sacchetti, 272: chi cerca valore, in quel si tinge. s. caterina

vol. XX Pag.1046 - Da TINGIBILE a TINO (37 risultati)

medesimi stranieri che ora vogliono entrar nuovamente in fiandra. arici, iv-75: rota il

vendicator ferro, e lo tinge / in sangue. leonardi, 19-90: havvi

refrigerio, xxxviii-118: non se fece in quel tempo una battaglia / dove tua

tua spada e maglia / non se tingesse in sangue del nimico. = forma

la città di setta, la quale è in barbaria di ponente, da li antichi

disus. il tingere, il modo in cui si tinge un tessuto o si dipinge

matasala, v-69-27: item iii soldi denari in panno tegnitura de la coltre de li

s. viiii, che. ssi tinse in sanguigno, quando dio chiamoie baldovino a

, 2-183: se alcuno panno si tignesse in altro colore che fosse comperato, dal

n. franco, 4-32: il gracchiare in poesia e in arte oratoria m'è

, 4-32: il gracchiare in poesia e in arte oratoria m'è manicaretto di alcui

zucchero sì minutini, che se ne vanno in fumo da vedere, a non vedere

delle sieniti eleolitiche, microgranulare, rinvenibile in italia in val di fassa.

eleolitiche, microgranulare, rinvenibile in italia in val di fassa. = da

famiglia di insetti imenotteri vespoidei, diffusa in america e in australia; le femmine

imenotteri vespoidei, diffusa in america e in australia; le femmine sono prive di

, i lunghi sproni tinnenti, restavano in città per servizio. tinninire,

fino all'ultimo che gli rimase strozzato in gola. borgese, 1-35: garlandi fece

-con riferimento a uno strumento musicale e in partic. a sonagli o campanelli.

308: s'ode / lento di quando in quando tinnire il campan de le vacche

orecchi delle signore. 3. risuonare in modo acuto e cristallino (una voce,

villani, i-2-46: traggon la luna in terra, e co'tinniti / vietanlo

molte volte se sente un tinnito over sono in modo d'uno mollino nela orechia.

-con riferimento a strumenti musicali (anche in costrutti predicativi di valore avverb.)

. 13: tinnule voci squillarono in coro: / « qui regna giovinezza e

sodenni, iv-316: del tinnùncolo chiamato in greco 'checrida'(noi gheppio), s'

pigliare i suoi figli piccoli e serrargli ciascheduno in una pentola ben turata con gesso,

pentola ben turata con gesso, e collocargli in qualunche angolo della colombaia. serpetro,

nuovi testi fiorentini, 523: diedi in una biconca grande di castangno per tenere

levare la testa a ciro, e metterla in questo tino di sangue. crescenzi volgar

. ariosto, 386: or mi toma in memoria / c'ho in casa una

mi toma in memoria / c'ho in casa una gran botte, che prestatami /

manzoni, fermo e lucia, 534: in fretta e in furia, sparpagliava il

e lucia, 534: in fretta e in furia, sparpagliava il resto delle masserizie

alto di un lucernario dove si raccoglieva in un trionfo di nuvole e di sole tutto

tutto il vapore esa- lantesi dai tini in ebollizione. calvino, 2-259: i mulattieri

empir le tina, zappa il miglio in orecchina. ibidem, 320: pane un

vol. XX Pag.1047 - Da TINO a TINTA (47 risultati)

vetriolo che trovano... il metteno in una caldera, overo ne riempiono li

1-542: voglio andare nella cantina a ficcarmi in un tinaccio a piangere come un asino

fr. colonna, 3-288: in la prima diloricazione il nemore era

avendo essi dal lato di dentro poste in un tratto e botti e tinozze piene di

, il più piccolo, / lo affogherò in una tinozza d'acqua. -con

papa, 6-i-128: utilissimo reputo ancor io in simile infermità il bagno di acqua dolce

infermità il bagno di acqua dolce fatto in casa propria in una comoda tinozza,

bagno di acqua dolce fatto in casa propria in una comoda tinozza, e replicato per

moravia, ix-96: lavammo il vasellame in una tinozza piena d'acqua, presso il

5-i-844: la donna versava piatti e bicchieri in una tinozza sotto la finestrella. calvino

2. per estens. nave vecchia e in cattive condizioni. = deriv. (

, monta e ripara tini e tinozze in legno; tinaio. dizionario delle professioni

monta e ripara tini e tinozze in legno... tlnozzaio.

insieme l'acqua stillata, e questo gaz in un vaso capovolto ed immerso nel tinozzo

e puoi fare le tuo tinte o in rossetta, o in biffo, o in

le tuo tinte o in rossetta, o in biffo, o in verde. storia

in rossetta, o in biffo, o in verde. storia di stefano, 9-35

adunque con queste poche parole il torchio in luogo stabile e fermo, che non si

-in partic. colorante per l'edilizia (in partic. nella locuz. dare la

ai silicati: formata da sostanze coloranti diluite in soluzioni di silicati alcalini. - vinta

- vinta lavabile o sintetica: diluibile in acqua, utilizzabile su qualsiasi superficie intonacata

sopra un oggetto. brignetti, 10-144: in realtà si tratta appena di un tentativo

tenere conto che si è venuto affastellando in pochi giorni, quasi tutto in legno

affastellando in pochi giorni, quasi tutto in legno. poi ci hanno appiccicato intorno qualche

, x-143: ha la spera sempre in pugno / e compon mille piastringoli, /

tinta, come mi avvenne di vedere in un rubino indiano nettissimo e scarico quanto

fondo. 2. colore assunto in seguito a tintura. boiardo, 1-34

di grisaille, camicia bianca, cravatta in tinta unita rosso magenta, calze pure rosse

del corridoio, fugge via, lieve, in uno dei suoi più bei abitini di

affresco, di un'opera di pittura in genere o di un determinato particolare. -

suoi modi naturali, e l'imitazione in poche tinte sino alla verità del colore.

, la giacitura, la libidine espressa in faccia di quegli amanti, davan anima e

montale, 1-31: il sole che va in lato, / le intraviste pendici /

colorito naturale della pelle del volto, anche in quanto manifestazione dello stato fisico o emotivo

acquista passando un paio d'ore al giorno in abito succinto sul terrazzino di casa.

soldati, ix-237: guido si fermò in mezzo al vialetto. alla luce smorta che

pure introdurre dei personaggi minori, per dare in tal guisa diverse tinte al poema.

il leopardi. fogazzaro, 1-462: in tutto il volume vi ha qualche tocco di

tinte-, esprimere, esporre, raccontare in modo forte e drammatico o viceversa attenuato

un luogo; caratterizzazione, descrizione del luogo in cui è ambientata un'opera letteraria;

, della religione degli indiani; perché in gran parte le bellezze di questo componimento

tempo che i personaggi principali si mettano in azione. 7. carattere,

, 1-90: « fategli tenere questo biglietto in tal caso » insistè la signora con

che altrove nelle legazioni di romagna, in genere le persone di cotesta tinta politica

10. ant. il tingere, in partic. stoffe; tintura. g

brunisca o grigi. 11. laboratorio in cui venivano tinti i panni. sacchetti

fortemente drammatizzato; così tragico da sfociare in un delitto. palazzeschi, 4-132:

vol. XX Pag.1048 - Da TINTALORA a TINTINNANTE (36 risultati)

quanto, quale; di quale tipo (in espressioni esclamative). tommaseo [

la più parte dei catalani lasciò le ossa in campoloro. bacchetti, 2-xxiii-854: non

inclini dunque a non scontentare quella che è in ogni secolo numerosa turba acquisibile con qualche

è ancora riuscito a farsi un piccolo paradiso in prigione. p. levi, 3-42

. carducci, ii-6-59: del leopardi in lui non c'è nulla, salvo

sf. tenue colorito della carnagione (in partic. del viso). carrer

sulle spiagge. moravia, xi-403: presi in direzione di torvaianica, dove sapevo che

... è dedicata all'appassimento, in cassette sovrapposte, delle uve da cui

amministrazione fiat, 884: appezzamenti tinteggiati in rosa nella planimetria, da allegarsi all'atto

, a colla e varie altre sciolte in acqua. colorista, imbiancatore, tinteggiatore.

o infissi, ecc. con sostanze coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione

ecc. con sostanze coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione. -in par-

coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione. -in par- tic. tinteggiatura

quella eseguita sull'intonaco di calce fresca in modo che la tinta e la calce si

alla tinteggiatura delle facciate, a mettere in valore la patinatura delle stagioni. g

e sostant. rocco, 1-83: in alcune donne più lussuriose questo interno cotale

più lussuriose questo interno cotale si rivoglie in varie maniere e nella positura del bambino,

il culetto, si ferma si ficca in parte in quel loco, e cominica il

, si ferma si ficca in parte in quel loco, e cominica il piacere con

sm. region. pizzicore, prurito, in par- tic. avvertito alla gola a

di tosse, che non poteva reggere perché in fondo alla gola gli faceva un tinticarèllo

di vitigno di origine spagnola e coltivato in italia meridionale che presenta raspo grosso e

che i più nuovi scrivono di tinti in lani, non riguardando, che quelle voci

sola. = dalla locuz. tinto in lana. tintillante, agg.

bocca. / se del piacer la vedi in traccia oltre al dovere, / nell'

: il quale [lo sperma] rinchiuso in quelli meati, non retrovando [durante

tosto lo exito, induce una tintillazióne in questi luochi con certa involuzione e tortuosità

porta, lxxxix-ii-446: che se anche in questo tu [o man

] avevi tintillo / di gir tu pure in su gli eroici rezzi / con sofocle

asinari... procedevano tintinnabulan- do in mezzo a noi aprendosi, come di un

. campanello usato nell'antica roma, in partic. nel momento del sacrificio nel corso

statua de roma, la quale stava in meso de loro, e sonava lo tintinabulo

: tutto questo però si deve intender in tal modo che il detto prelato ingrandisse

a sonagli o a oggetti metallici o in cristallo). boccaccio, i-28

: su la via provinciale passavano di tanto in tanto le diligenze di sora e roccasecca

monelli, 2-354: una fanciulla chiusa in un manto nero, tintinnante di monili

vol. XX Pag.1049 - Da TINTINNARE a TINTO (30 risultati)

tare in giro sul tiro a due qualche bella prostituta

produrre suoni brevi, argentini e ripetuti in quanto scosso o percosso o in seguito

e ripetuti in quanto scosso o percosso o in seguito a urti (uno strumento a

svelta maniera: / e ben questo dirò in fede mia, / gli si udì

suzzati, 1-63: nella sua casa, in città, gli orologi, uno dopo

facendo sentire ancora la sua fresca risata in cui a poco a poco tintinnò la nota

vibrante prodotto dall'urto di oggetti, in partic. metallici. della porta,

citoplasmatico fornito di membrane pinnate e contenuto in una teca a forma di bicchierino.

10 più di metallo o di vetro, in quanto scossi, percossi o cozzanti

: e predu maria sentì come un colpo in pieno viso e un tintinnìo metallico gli

portava al braccio una ventina di cerchiolini in argento che faceva tintinnire spesso, scuotendo

, 14-119: come giga e arpa, in tempra tesa / di molte corde,

venuti, lxxxviii-ii-603: leggiadro ingegno, in cui minerva spira / sue dolci note

publiche armature sospese nel tempio di ercole in tebe, da sé e fra sé ripercotendosi

salvini, 41-459: parte della grande 'iliade'in verso sciolto, o come gl'inglesi

il tin tin tin fece ristringere le brigate in se stesse, e continovando il suono

, temperato, / né mai trovato in lei fu villania, / ma tutta cortesia

calcina gallica. pea, 7-38: in alto la lunetta di ferro a raggiera,

allungato, barba- folta e tinta artificiosamente in nero. verga, iv-240: tonino gli

pagato mezza la bottega, sinché ne aveva in tasca, tanto erano ladri quegli occhi

un attimo più nervose. -tinto in grana: insignito della porpora cardinali- zia

consultato con certi uomini soprafini e tinti in grana, li quali vogliono che sia pazzia

, il quale era un baroncello tinto in grana, si misero insieme discorrere della

468: desidero che la presente trovi tinto in grana il nostro degnissimo monsignor piccolomini.

nostro degnissimo monsignor piccolomini. -tinto in cremisino: in unione con un agg.

monsignor piccolomini. -tinto in cremisino: in unione con un agg. per indicare

, vii-17-54: io sono un turbo tinto in cremesino / ma non intendo perché mi

quelli notare con brevi segni... in questa forma su 'n uno tuo picciolo

, torbido (un liquido, e in partic. l'acqua). dante

si riversa. petrarca, 28-96: tinto in rosso il mar di salamina. romoli

vol. XX Pag.1050 - Da TINTO a TINTORETTISMO (35 risultati)

valore iperb.). dante, in /, 9-38: dove in un punto

dante, in /, 9-38: dove in un punto furon dritte ratto / tre

se n'andava a'confini degl'inimici e in testimonianza di tre uomini gettava un'asta

re di macedonia non fu egli veduto in roma sudare tutto tinto alla fabbrica?

.. una giacca piena di toppe e in testa un cappello sfondato e tinto di

più vivido, acceso e intenso, in partic. per effetto di un'emozione,

cino, 405: fronte spaciosa e tinta in fresca neve, / ciglia disgiunte tenuette

curvato il tergo, / e tinto in morte dagli stenti e angosce / il volto

villosi, / lacerti poderosi, / tinti in color di rame. 5.

ha per natura o per caratteri intrinseci (in partic. in quanto giunto a completa

per caratteri intrinseci (in partic. in quanto giunto a completa maturazione) un

pascoli, 81: tra i pioppi tinti in color rosa / suona un continuo scalpicciar

infi, 3-29: s'aggira / sempre in quell'aura sanza tempo tinta. maestro

apparente e l'odore più forte, saran in sua genera- zion piu potente. roseo

viti assai e se, sono piantate in pianura e luoghi grassi, caricano fuor di

gli smalti senza niuno colore, et in tanta quantità a poco a poco che

i-223: carlo saracino, veneziano, in roma si accostò al caravaggio, ma fu

interesse. montale, 1-125: da queste in noi deriva / uno stupore tinto

quasi sempre sincere e solo tinte di quando in uando di una leggera sfumatura d'

esso completamente o so lo in alcuni aspetti (uno scritto, un'opera

al tutto della toscana quando venni di grecia in italia. 9. che

lingua di tutte le colonie asiatiche fosse in progresso di tempo tinta in un modo o

asiatiche fosse in progresso di tempo tinta in un modo o nell'altro di questa

di quai vizi non sono tinti, in cjualli errori non sono immersi i miseri seguaci

. ant. e letter. intinto in un liquido. groto, 1-81:

annunzio, ii-564: con la man tinta in mèle di sosillo / traesti fuor la

o è addetto alle operazioni di tintura in un'industria tessile. testi pratesi

nella casa di pietro di tofano tentore in fontebranda. ramusio, i-65: sonovi

fontebranda. ramusio, i-65: sonovi in lei assai artigiani, massimamente tintori di panni

rimagliatrice, carzo- nara, tintora, in qualche caso merciara. -in un toponimo

vasto, ch'è delle più famose in fiandra, risplende col suo palazzo e

raggiri e le frodi che perpetra (in partic. nell'espressione tintore di guado)

con muodo bon / l'opere tentoresche in bel dessegno. tintorésso, sm

tintorésso, sm. ant. in lucca, chi tingeva i tessuti con

una corporazione diversa da quella dei tintori in nero). bonavia, 223

vol. XX Pag.1051 - Da TINTORETTO a TIOACETICO (42 risultati)

attività e la tecnica di tingere materiali, in partic. tessuti o pelli.

2. laboratorio artigianale o stabilimento industriale in cui si tingono tessuti, tele, pellami

tingere de'panni. galanti, 1-ii-172: in francavilla sono le tintorie di cotone.

annunzio, v-2-252: tutte le tintorie pratesi in secoli di saggio e di affinamento non

mai giunte a tingere pannilani e pannilini in 'rosa di gruogo'come le gonne di

gruogo'come le gonne di quelle nuvole in bai tondo. bernari, 3-135: posso

posso farti assumere come sorvegliante ai bagni in tintoria. 3. lavanderia.

fango il cappotto. oggi dovrò mandarlo in tintoria. calvino [queneau], 106

natura », 16-xi-1884], 308: in florido stato è la fabbricazione..

certo colore che non si poteva affermare in buona coscienza colore; forse fu giallo in

in buona coscienza colore; forse fu giallo in origine ritinto in verde, ma qua

; forse fu giallo in origine ritinto in verde, ma qua il sole lo aveva

sbiadito, là qualche acido alterato, in altra parte qualche grasso unto; insomma era

; ricevere dai mercanti le droghe tintorie in bottega. 3. uva tintoria

coloranti chimiche o naturali vari materiali, in partic. fibre tessili o pelli e,

partic. fibre tessili o pelli e, in cosmesi, i capelli. - anche

2-184: a'panni che si tingono in firenze debbia essere scritto... lo

che promette tanto, e la tintura in 'azzurro di prussia', che col tempo supplirà

tinto o che si è tinto entrando in contatto con una sostanza colorante. -anche

tinto. giamboni, 8-i-202: è in mare un'altra cochilla d'un'altra

le più genti le chiamano ostriche, in ciò che quando l'uomo gli taglia intorno

quanto i carbuncoli già detti, chiusi in anello, sono agli veri somigliantissimi: ma

un organo o di una secrezione assunta in determinate condizioni fisiologiche o a causa di

1-51: questi segni di la urina apparano in principio; ma in la fine apare

la urina apparano in principio; ma in la fine apare una tintura rossa. pallavicino

morgagni, 182: da 20 mesi in qua principiato lo sbocco del sangue,

solo una tintura di francese, aglaia in collegio e in famiglia l'aveva imparato

tintura di francese, aglaia in collegio e in famiglia l'aveva imparato benissimo.

se vi appagaste di apparenza, anche in punto di morte, ve la passerete con

zionate alle idee de'genitori della sposa; in tal caso poco importa se la di

10. disposizione d'animo, inclinazione radicata in seguito ad abitudini o a comportamenti a

, 13-1-66: di nome e di professione in estrinseco cristiani, ma non datisi a

, tal che non fosse ri- maso in chi più e in chi meno la tintura

fosse ri- maso in chi più e in chi meno la tintura del sangue e l'

attivo o sostanza aromatica ottenuta per macerazione in adatto solvente, per percolazione attraverso dispositivi

diluizione di un grammo della sostanza eletta in cento gocce di alcool. -tintura

medicamentoso a base di zucchero e acqua in fusione di viole mammole. cestoni,

gli filosofi dicono lo oro essere necessario in questa arte, parlano de lo oro de'

dell'ambiente. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3-39: le mirabili virtù

massaggiatore cieco, posto per quattrocento clienti in un giorno. = deriv.

un atomo di zolfo, che si presenta in cristalli incolori e solubili in acqua.

si presenta in cristalli incolori e solubili in acqua. = voce dotta, comp

vol. XX Pag.1052 - Da TIOACIDO a TIOUREICO (19 risultati)

. chim. acido inorganico o organico in cui a uno o più atomi di ossigeno

diffuse nelle acque ricche di idrogeno, in grado di ossidare i composti dello zolfo

a cui appartengono poche specie che vivono in acqua o in terreni umidi. =

poche specie che vivono in acqua o in terreni umidi. = voce dotta,

trova impiego nella vulcanizzazione della gomma e in alcune sintesi organiche. = voce

giallo chiaro ricavata dalla tiammina per ossidazione in ambiente alcalino; se esposta ai raggi

di un organismo a riprodursi e svilupparsi in un ambiente ricco di zolfo.

-tioglicolato di antimonio-, sostanza chimica utilizzata in cosmetica per ondulare a freddo i capelli o

, sf. invar. biochim. enzima in grado di agire sui glicosidi solforati.

'tionina': materia colorante oggi non più in commercio. = voce dotta, deriv

acido tiobarbiturico con proprietà narcotiche, usato in medicina come anestetico e talvolta, nelle

, agg. ant. cristiano copto (in partic. in quanto abitante dell'abissinia

ant. cristiano copto (in partic. in quanto abitante dell'abissinia). -anche

del mondo ti chiamano santa, come in prima i cristiani, iudei, saracini,

gravicembalo o tiorba, vanno di quando in quando toccando or una, or due corde

. montale, 22-786: occorreva introdurre in orchestra strumenti inusitati (flauti a becco

passata poi a designare tale strumento, in quanto originariamente veniva portato a tracolla dai

coloranti come mordente o sbiancante e, in fotografia, come fissatore. g

la carta vetro, con l'immersione in sostanze come l'acido gibberellico, tiourea,

vol. XX Pag.1053 - Da TIPA a TIPIZZAZIONE (20 risultati)

tipo1. tipicaménte, avv. in modo caratteristico, peculiare, proprio;

[la civiltà italiana] l'universalità in una misura comune che si accetta o si

scelte culturali, che naturalmente andrebbero analizzate in concreto e con maggiore serenità =

gadda, 15-185: ha voluto farmi incozzare in tali e così tipicizzati narcisisti..

sf. conferimento di una particolare specializzazione in un determinato ambito. r.

. pascoli, ii-851: or egli in questo libro reca ad esempio tipico della

tradizionali di una località per il modo in cui è stato costruito o arredato, per

arbasino, 126: ignoravamo gli altri in modo spudorato, però la prima sera

a discorrere di questa tipica personalità che in sé accoppia alla virilità la molle bellezza muliebre

non solo [mosè] instituì questo sacrificio in quel di santo, ma dopo la

mistico agnello fu dinotato il tipico, in segno che in fatti tutti i sacrifici

fu dinotato il tipico, in segno che in fatti tutti i sacrifici mosaici erano consumati

- figure giuridiche tipiche-, quelle definite in termini specifici e tassativi dalla legge.

tipificazióne1, sf. tipizzazione, in partic. di componenti meccaniche o prodotti

tipino, sm. persona, in partic. donna, dal carattere vivace

. codesto non è guardare: è mettere in berlina » rimproverò marisa, voltando le

categoria; riduzione a tipo. - in partic.: standardizzazione di procedimenti produttivi;

3: i problemi che si presentano in questo quadro sono i seguenti: a)

di tener conto delle particolari caratteristiche ambientali in cui ogni casa viene ad essere di fatto

biografia, decade a cronaca o si converte in una tipizzazione psicologica alla quale collabora l'

vol. XX Pag.1054 - Da TIPO a TIPO (41 risultati)

infantile. pasolini, 17-150: racconta favole in tutto e per tutto identiche, per

. 2. classificazione di vari elementi in gruppi aventi ciascuno determinate caratteristiche.

di campionamento, indagine e tipizzazione anche in questo settore. -diversificazione dei lavoratori in

in questo settore. -diversificazione dei lavoratori in settori distinti che esigono competenze e abilità

costruttivo da integrale e continuo si frantuma in fasi di lavorazione per la maggior parte

addetta, producendo la prima tipizzazione operaia in edilizia. 3. medie. esame

corredo di antigeni tessutali di un organismo in base a caratteristiche immunologiche, genetiche,

novembre 1978, n. 20. istituzione in ancona del centro regionale di immunologia clinica

esiste. de sanctis, 11-380: in questo cammino dall'individuo si va al tipo

tutte quelle bellezze mistiche, che salomone in tipo di cristo nella cantica dipinge della sua

vitello e tenerissimo, abramo lor offre in cibo: era il tipo di cristo.

cui si possono ricondurre entità o fenomeni in base a caratteri fondamentali comuni.

simile a, conforme a (anche in espressioni ellittiche in cui il termine è seguito

conforme a (anche in espressioni ellittiche in cui il termine è seguito dal nome

1. -sport. formazione tipo: in un gioco di squadra (in partic

tipo: in un gioco di squadra (in partic. nel calcio), la

di persone. ficino, 6-179: in quanto sono uomini, si debbono ridurre a

di color di sole, / attorti in minutissime trecciuole, / ti fanno un tipo

danza, rassomigliando così a quella sempronia in cui sallustio delinea un tipo di matrona

un tipo di matrona romana di giorno in giorno più comune. cassola, 5-64

a cui si possono ascrivere gli individui in base alle caratteristiche morfologiche o psichiche;

, iii-7-326: i lineamenti del viso attestano in lui il tipo etrusco, quel tipo

, che suscita perplessità o riprovazione (in partic. nell'espressione bel tipo)

di un amico. -persona (in partic. donna) che, pur non

di essere un tipo, e che in qualche modo gli interessavo. n.

apostati nell'egoismo o consumano ogni vigore in accessi d'una sterile misantropia: errano

le mie generalità da un tipo grasso in divisa. 6. disus.

6. disus. rappresentazione grafica, in scala ridotta, di un territorio o

di un determinato organismo, nella forma in cui si trova in natura.

organismo, nella forma in cui si trova in natura. 9. dir.

lingua o di un gruppo di lingue (in partic. l'essere più o meno

incorporante). -modulo, schema sintattico in base al quale è possibile formare un

che col tipo stesso si rappresentino dunque in tali medaglie città diverse. beccaria,

cui si manifestano i sintomi (e in partic. gli accessi febbrili) di una

anche, con cui si succedono le malattie in un determinato soggetto. l.

; ossia ordine di successione nel tempo in cui ricorrono le malattie. 14.

didot era già compita, alcuni esemplari in pergamena, altri in velina, e

compita, alcuni esemplari in pergamena, altri in velina, e quattro mila in altra

altri in velina, e quattro mila in altra bella carta. solaro della margarita,

tipi, fu applaudita la nuova industria che in aiuto veniva delle scienze e delle arti

al mese, di cinque fogli di stampa in quarto massimo: stampa compattissima, ma

vol. XX Pag.1055 - Da TIPO a TIP-TAPPISTA (40 risultati)

un volume contenente tutti i discorsi pronunciati in occasione della festa giubilare. baldini, 14-53

zootecn. la struttura di un animale, in quanto rapporto fra i diametri longitudinali e

corpo (e ne deriva la distinzione in animali di tipo longilineo o dolicomorfo,

. tifóne. ungaretti, xl-114: in fondo alla caverna, dietro un cancello,

eseguito con caratteri tipografici: 'lavoro in tipo', lavoro stampato tipograficamente, graphicus

: con una sola macchina si stampa in lito e in tipo. =

sola macchina si stampa in lito e in tipo. = abbrev. di

risaltare con grande nettezza su uno sfondo in una rappresentazione pittorica. r

: a destra un albero tipografa sul cielo in grassetto le proprie fronde brune, a

tipografato, agg. letter. manifestato in un'opera a stampa. carducci

, dare un'ode o una laude spirituale in fogli volanti per una festa di campagnoli

mediante una matrice composta con caratteri mobili in rilievo. -per estens.: arte della

volgarmente fatta. g. dorfies [in civiltà delle macchine, 346]: è

2. laboratorio artigianale o stabilimento in cui si stampa. l.

. l. a. zacagni [in muratori, cxiv-46-10j: per la calamità dei

e tale da mettere di primo colpo in onore la tipografia dond'è uscita. b

tipografia vecchi per dare alcune istruzioni su lavori in corso. bernari, 8-98: quando

via nazionale, e tutto fu combinato in un battibaleno. pratolini, 10-109: un

si rammentava, aveva una piccola tipografia in borgo allegri. « una tipografiuccia »

tipografia; che serve o che si usa in tipografia. tesauro, 2-56:

. incuriosì papini, che lo lesse in bozze e a quattr'occhi me lo stroncò

quattr'occhi me lo stroncò verso per verso in un caffeuccio di piazza san marco.

caffeuccio di piazza san marco. la mancanza in me di reazione, la prontezza con

darà al suo posto un'edizione fotografica, in cui ogni pagina riprodurrà un foglio scritto

dell'arte tipografica non molto innanzi fatta in germania. foscolo, xi-1-219: questi

così dire l'europa, e far cessare in quel tempo l'epoca comunemente chiamata del

le gigantesche case calco- grafiche degli artaria in germania e la tipografica de'cotta a

fondò la società tipografica, che ora esiste in torino, e che già diede in

in torino, e che già diede in luce parecchie òpere importanti, due delle quali

3-220: era oltre mezzogiorno, e in piazza santa croce i tipografi e i mosaicisti

, sf. laboratorio artigianale o stabilimento in cui si eseguono lavori di litografia e tipografia

, con proprietà e caratteristiche comuni, in gruppi omogenei, caratterizzati dalla possibilità di

funzionali (e tale indagine può essere in partic. applicata all'antropologia, alla

quanto più sono vicine tipologicamente, e in questo caso geneticamente, le lingue in

in questo caso geneticamente, le lingue in questione. = comp. di tipologico

. v.]: 'tipometro': asta in legno o metallica, in un sol

'tipometro': asta in legno o metallica, in un sol pezzo, o piegabile,

piegabile, e anche nastro metallico graduato che in tipografia si usa per 'prendere'le giustezze

tiponare, tr. (tipóno). in tipografia, duplicare le pellicole originali rivedute

di origine americana che si esegue battendo in maniera ritmica ed alternata le punte e i

vol. XX Pag.1056 - Da TIPTOLOGIA a TIRAGGIO (30 risultati)

ufficio d'igiene, e ci risero in faccia: non si trattava affatto dell'anofele

, ma dell'innocua tipula, che in inghilterra si chiama 'crane-fly'o 'daddy longlegs

del pianto vengono quasi affogati, e tirano in lungo la respirazione, e raccolgono il

dipanando la partita dei fili da esser impalpata in legnuolo. 4. pendagliela.

ritorta'o 'catena', e 'festone'o 'pergolina'in quel di firenze. 5.

letti d'oro, uno dietro all'altro in tire; ed eziandio hanno il naso

ladro. cagna, 1-19: martina ebbe in un lampo il pensiero che colui fosse

tira-ro lungo a vite tagliente, che termina in un occhio, del quale si

scrittori, potrà adoperarsi quella che usano in toscana: cavaturaccioli. p. petrocchi

di pelle, sotto braccio, gli occhiali in bilico sul naso a ballotta, il

[febbraio 1995], 137: costruito in acciaio protetto da resina poliuretanica anticorrosiva,

silvia, al tiracampare che c'è in giro, ai sotterfugi, alle astuzie,

quelli che si fanno i fatti loro in barba a capi e guardie.

di vetro di forma cilindrica che saranno in seguito sottoposte a trasformazione mediante lavorazioni a

leoni, 84: tal lettera era cucita in una tiracca dei calzoni del latore,

voleva: ché altre volte, come in una sciroccata la terra di marzo, tutto

sciroccata la terra di marzo, tutto era in lei volere e disvolere, ridere e

di stato di firenze (1562) [in « studi di lessicografia italiana »

, 166]: chi tira il ferro in fili o aste. = comp

carena, 1-255: 'tirafondi': istrumento consistente in un fer servono i bottai

de'bottai e marinai. strumento consistente in un ferro lungo a vite tagliente che

ferro lungo a vite tagliente che termina in un occhio, del quale si servono per

la gallica 'tire fausset'cucinata malamente in quel modo. ma se mai una

co', il quale, da sé e in poco tempo, avvia un bel fuoco senza

un impianto a gas anche nel caso in cui sia molto basso il livello della pressione

.). tiràggio, sm. in un impianto di riscaldamento o genericamente

un impianto di riscaldamento o genericamente in una caldaia, la circolazione continua deltaria

combustione (anche nell'espressione tiraggio naturale in contrapposizione al tiraggio forzato che è quello

che il difetto stava nel tiraggio strozzato in cima vicino al tetto ». le scienze

scoperto nella parete di un forno riportato in luce a gisagara, a conferma dell'ipotesi

vol. XX Pag.1057 - Da TIRAGLIA a TIRANNEGGIANTE (38 risultati)

sostanze liquide. 7. ott. in un cannocchiale o in un microscopio la

7. ott. in un cannocchiale o in un microscopio la distanza fra l'obiettivo

un nome o di un numero (in partic. per determinare i giovani destinati

il tiraggio... lo sapevate? in tutti i modi, ve ne informo

62: il capocorda ligato al palo fitto in terra b e passato per la girella

sm. milit. disus. soldato, in partic. fuciliere, appartenente alle truppe

: de charette... fu capitano in quel battaglione di tiragliatori franco-belgi che.

sm. milit. disus. munizioni, in partic. per l'artiglieria.

: per gli dodici di settembre si trovarono in lerida viveri per venti giorni, il

de'fili di ciascun colore fossero legati in mazzi a cordicelle, che un ragazzino,

donna che allatta, quando ve ne sia in eccesso o quando il neonato sia incapace

tiralicci, sm. invar. tess. in un telaio, dispositivo a molla che

. artigiano che lavorava l'oro tirandolo in sottili lamine o fili. grazzini,

1-10-65: 'tiraloro': chi tira l'oro in fili da avvolgersi alla seta per fame

tiramento vengono spezzati. carena, 1-24: in questo modo di sonare la campana il

per legge fusse stato prescritto non essere in modo alcuno lecito cangiare i tiramenti delle

fratello, com'io vada tormentata di tanto in tanto, da certi tiramenti di nervi

7-469: il ghigno gli si contorse subito in una smorfia, per un tiramento improvviso

riapro gli occhi, ma di mettermi in piedi proprio non ho nessun tiramento.

4. ant. interpretazione, in partic. tendenziosa, di un discorso

un atteggiamento non più che tollerante e in fondo mai veramente solidale verso la guerriglia

; è contenuta nella segale cornuta e in vari organi dei mammiferi (fegato,

a rischio'perché contengono tiramina o perché sono in grado di stimolare le cellule della mucosa

di crema o mascarpone sbattuto e decorato in superficie con polvere di cacao.

esercita una tirannia o detiene il potere in modo dispotico e oppressivo. fagiuoli,

-con riferimento a entità astratte femminili, in partic. alla morte o alla malattia

desiderio di riveder vostra signoria, e in napoli più che altrove. non so

2. per estens. la donna amata in quando dominatrice dei sentimenti, dei pensieri

queste gelide onde, / né vedo in questi boschi fronde in ramo, / che

/ né vedo in questi boschi fronde in ramo, / che nanzi non mi

si frapose / la tiranna dell'alme in mezzo a l'ire. goldoni, ix-20

corsa la casa mia per sua, e in quella fiera tiranna divenuta. montale,

tirannàggine, sf. ant. potere esercitato in modo tirannico e dispotico. nardi

tirannaggine ha manco esperienza che non era in quello. = deriv. da tiranno1

tirannanzi, sm. invar. ant. in una compagnia di caccia, titolo e

tr. governare uno stato, una città in modo autoritario e vessatorio. pasquinate

petizion de sei marzi quatrini / abbi messo in bordello i perugini, /..

/ ed abbi tirannato camerino, / e in brevi speri toglier sinigaglia / a quel

vol. XX Pag.1058 - Da TIRANNEGGIARE a TIRANNESCO (36 risultati)

aver mai saputo che cosa fosse dispiacere in questo mondo. panni, 944:

944: l'eccessiva potenza degli spagnuoli in italia, che ne facevano barbaramente tiranneggiare

le figure del buon curato rabelais prendendole in prestito da quella francia ch'essa cerca

cattolici della città di marsilia, avendo in quei giorni sospetto che gli ugonotti, sotto

dal gruppo dominante. 3. tenere in soggezione, sottomettere alla propria volontà o

i comportamenti e limitandone la libertà (in partic. con riferimento a un legame

soggezione. fenoglio, 1-i-1383: nessuno in tutte le forze armate, era tiranneggiato

forze armate, era tiranneggiato quanto loro in fatto di disciplina e formalismo. 4

. l. quirini, 20: benché in lui risieda / maschia virtù di fomentar

dominare un ambiente, esercitandovi un'attività in modo esclusivo. alfieri, 1-1099:

venti australi, che da alcuni anni in qua tiranneggiano crudelmente questo cielo. ciampoli

171: fra turbini, e naufragi / in grembo a fiere morti / tonde tiranneggiò

, un potere, un'autorità politica in modo tirannico, dispotico. g.

però ché 'l detto capitano tiranneggiava in firenze con certi grandi. ovidio volgar

sin- gulari commodi, le ingiuste voglie in italia più poterono che le buone legge

giusto impero. alfieri, iii-i-ioi: in questo mansuetissimo secolo cotanto si è assottigliata

del tiranneggiare. 9. comportarsi in modo autoritario e prepotente, sottomettendo una

padrone. -imporre la propria volontà in un determinato ambiente, in partic.

propria volontà in un determinato ambiente, in partic. nell'attività che vi si svolge

moretti, 15-146: quando gianna è entrata in questa casa, la leonina c'era

, la leonina c'era e spadroneggiava in cucina. per tanti anni ha spadroneggiato

sulle popolazioni arabe, tiranneggiate dai turchi in ogni peggior modo. 3

modo. 3. dominato in modo irresistibile da un sentimento, da

ha fatto gran violenza alla sua natura, in tanto che spesse volte, tiranneggiata dal

rotondo e definitivo, parti non nate in modo spontaneo e legittimo, ma attinte

governo tirannico o potere, autorità esercitata in modo dispotico e oppressivo.

flavio volgar., ii-45: di poi in che modo dite voi, tenendo li

documenti pubblicati nell'archivio storico italiano [in rezasco, 1190]: contro il quale

. carducci, iii-20-242: nel '57 in piena tirannerìa dei manzoniani vittoriosi, ferdinando

. tirannescaménte, avv. in modo tirannico, dispotico e oppressivo.

compagni, 3-9: rimasono i cittadini in firenze smagati per lo pericoloso fuoco e

delle vigne. 2. in modo esclusivo o preponderante. boccaccio,

al privato badava. 3. in modo del tutto arbitrario. carducci,

azione politica); che è esercitato in modo dispotico, autoritario e oppressivo (

. per estens. che tende a imporre in modo incontrastabile la sua volontà, a

vostro! foscolo, xviii-258: a dirvelo in confidenza, lo credo giovine di perduta

vol. XX Pag.1059 - Da TIRANNEVOLMENTE a TIRANNICIDIO (40 risultati)

dialogo. 4. che determina in modo rigido, rigoroso determinate regole,

e maraviglioso e tirannesco laboratorio che è in riva alla senna. = deriv

tirannevolménte, avv. ant. in modo tirannico, dispotico e oppressivo.

governo esercitato da una sola persona (in partic. con riferimento al potere dei

lo più da una sola persona, in modo dispotico e oppressivo. dante

di teodorigo contrastando, da lui fu in sbandimento mandato, e nella città di

d'intervento a sostegno della tirannia austriaca in italia o altrove. -come personificazione

una fazione politica su un'altra esercitata in modo autoritario. cavour, i-25:

le minorità di qualche entità essere rappresentate in un parlamento. -ant. insieme

. insieme delle persone che hanno esercitato in modo dispotico e oppressivo un governo.

d'occupare e possedere alcun regno, in tanto che egli si sforzò d'ot-

. c. gozzi, 1-225: in smania, in ira / è il traditor

gozzi, 1-225: in smania, in ira / è il traditor ministro, e

ira / è il traditor ministro, e in tirannie / sfoga la rabbia sua.

. c. dati, 11-78: in ascoltar la tirannia di costoro che signoreggiano

gli effetti miei, la dura condizione in cui mi fece vivere, e torrido

benefica previdenza che vi ha fatto nascere in situazione di non esser violentato dalla tirannia del

di coloro che, non essendo mai stati in cielo, de'cieli e delle sue

delle sue influenze ne ragionano, come se in quelli sortiti ne avessero i loro natali

italiano, anzi latino, si manifesta in mille modi, ed anzitutto nella tirannia

vana rivolta non contro la tirannia della passione in astratto, ma contro l'oggetto medesimo

musica. -tendenza dominante che si impone in modo pressoché esclusivo in campo artistico,

che si impone in modo pressoché esclusivo in campo artistico, intellettuale o, anche

con ciò noi non rifiutiamo affatto quello che in arte è veramente originale, la qual

la soverchia ristrettezza e superstizione e tirannia in ordine alla purità della lingua, ne

delle classificazioni empiriche, vecchie e nuove. in cambio, si sforzò di filosofarle,

stato, un territorio con una tirannia o in modo dispotico e oppressivo. anonimo

intr. esercitare il governo o un'autorità in modo tirannico e dispotico.

pregavano per dio che. lli remettessi in loro case. tirannicaménte (tiranicaménte

tirannicaménte (tiranicaménte), avv. in modo tirannico, esercitando il potere da

, esercitando la propria autorità e, in partic., la patria potestà, in

in partic., la patria potestà, in modo vessatorio e brutale; abusivamente.

contro la loro volontà 3. in modo incontrastato, senza opposizione (con riferimento

purtroppo il gusto, che regna'tirannicamente in italia. = comp. di

e latinamente molti versi... in lode e commendazione del tirannicida. salvini,

è 1-256: l'oratore accusante s'erge in tirannicida. papi, 2-3-99:

dell'astigiano. bacchelli, 2-xxiii-101: in quei tre giorni era maturato il destino

personificazione. bruno, 3-568: dove in atto di correre appresso la lepre, avea

cadavere e di andare a buttarlo ritualmente in tevere. f. fortini [« il

lo è più dopo che questo sinodo condannò in universale e

vol. XX Pag.1060 - Da TIRANNICO a TIRANNIZZARE (42 risultati)

g. villani, iv-10-78: in picciolo tempo a uguiccione fu mutata la

romane. s. maffei, 5-2-500: in tempo di leone isaurico scossero quelle città

greco, e scacciati i lor duci, in libertà si posero: il che giuridicamente

pugna desia [bruto]: desia gittarsi in mezzo / alle squadre tiranniche e bagnare

con esagerazione grandissima le presenti, chiamando in particolare tirannici ed inauditi sino allora nelle

e di massimo pericolo, da doversi rimediare in una maniera o in un'altra.

da doversi rimediare in una maniera o in un'altra. manzoni, fermo e lucia

semi della civiltà intellettuale passarono d'asia in europa: ma isteriliti in alcuni luoghi

passarono d'asia in europa: ma isteriliti in alcuni luoghi da leggi tiranniche, o

dalle gelosie d'una 'costa', trabalzati in altri da guerre continue, e invasioni,

). brusoni, 4-i-99: aveva in questo mentre il proveditore paolo caotorta ripigliate

illegittimamente (un comportamento); vissuto in continua prevaricazione (l'esistenza del tiranno

soliti a dominare il mondo e vivere in tanta gloria, servivano sì vilmente sotto li

un senatore privato, i quali tenne fulvio in disprezzare la maestà di tutto il senato

per estens. che impone la propria volontà in contrasto o con danno dei diritti e

: io desidero di non cadere calunniosamente in concetto di critico troppo superstizioso e troppo tirannico

i-71: la risposta non è temeraria in bocca d'una figliuola, quando ella

sia più ragionevole assai d'un comando tirannico in sulle la- bra d'un padre.

segni, a guisa di fuoco chiuso in fornace svapora, e si discopre.

, xiii-327: lui mi rispose che aveva in città un negozio di mode e che

era appunto là, che sua sorella, in cerca di lavoro, era incappata in

in cerca di lavoro, era incappata in quella tirannica amicizia. 6.

). alamanni, 5-1-222: componga in giro / a'seminati campi orrende faccie

tempo che le immagini di costantino erano portate in roma, fu acclamato in roma imperatore

erano portate in roma, fu acclamato in roma imperatore massenzio,... il

arbitrio, appellasi dispotismo, se traligna in violenza, appellasi tirannide. d'annunzio

(1749-1803), pubblicato nel 1777, in cui si esamina la natura del governo

la casa de'medici sottopormi, niuna grazia in fiorenza mi sarebbe negata da coloro i

mi sarebbe negata da coloro i quali in apparenza prìncipi giusti e magnanimi vogliono dimostrarsi

: il grande pensiero sociale che ferve oggi in europa può così definirsi: abolizione del

dei lavoratori dalla 'tirannide'del capitale concentrato in un picolo numero d'individui. g.

prima delle dichiarazioni di lutero, contiene in germe tutte le libertà della riforma e

esser da l'insolenza de'barbari avute in dispregio e profanate, narra queste cose ai

stato di noi altre donne, facilmente in parte conoscerlo può che considera a quanti

: finisca con la nostra morte la tirannide in noi della fortuna. -potere

, 7-114: la schiera internai, ch'in quel conflitto / la tirannide sua cader

cader vedea, / sendole ciò permesso, in un momento / l'aria in nube

, in un momento / l'aria in nube ristrinse e mosse il vento.

atto o comportamento prevaricatorio di chi, in forza della propria autorità o posizione sociale

propria volontà e i propri interessi, in contrasto e in spregio dei diritti altrui

e i propri interessi, in contrasto e in spregio dei diritti altrui. jjlloa

a sé: onde ne seguirla tirannide in noi propri. -vincolo che limita

vol. XX Pag.1061 - Da TIRANNIZZATO a TIRANNO (31 risultati)

, acciò ricordandosi dell'errore commesso fusse in questa guisa lacerato nel cuore dal rimorso

era molto di buona voglia e contenta et in particolare la casa de'malvezzi per vedersi

tirannissimo). nella grecia classica, chi in una città o in uno stato concentrava

classica, chi in una città o in uno stato concentrava nelle proprie mani ogni

: il primo dopo teseo tiranno fu in agrigento falari, come dice plinio nel settimo

, spesso fittizi, venuti al potere in varie regioni deltimpero romano negli anni degli

tassoni, xvi-723: diede [gallieno] in tanta dappocaggine che contra lui si sollevarono

severo che gli succedette, il fé parere in suo paragone un sardanapalo. g.

conquistato con metodi illegali e violenti, in modo dispotico e coercitivo. dante,

cesare... fu primo tiranno in roma. bandello, 2-13 (i-804)

baldi, 4-1-216: entrato con questa superbia in pesaro, e pèrsone pacificamente il possesso

. chiabrera, 1-i-452: ei corse in rodi e l'ottoman tiranno / vinse

rodi e l'ottoman tiranno / vinse in battaglia e lo si stese a'piedi.

non solo non potranno impedire, ma sono in certo modo, pei loro costumi

pei loro costumi e per tanti lumi diffusi in europa, costretti ad incoraggiare le scienze

-come epiteto di divinità pagane, in partic. con riferimento a plutone.

e lucia, 239: egli pensava in quel momento non senza terrore alle gride

i-iii- 353: bisogna persuadersene: in ogni colono sonnecchia un tiranno. pascoli

offeso tiranno strascinarne. -chi tiene in soggezione amorosa una persona, i suoi

5. ciò che si impone in modo preponderante, influe- zando scelte e

contesa di preminenza, e caduta questa in sorte ai più rari, il primo seggio

. che esercita un governo o un'autorità in modo dispotico e oppressivo, abusando dei

7. che impone la propria volontà, in contrasto o con danno dei diritti e

che mai non puote / d'oro ingordigia in quell'alma tiranna? pirandello, 8-696

del legittimo e del dritto / custode in ogni caso e difensore, / serbando

eotere estremo / a tal non giunga e in vincer sì s'arane, / che

di vittorie. parini, 506: in un balen se 'n giacque / del valor

-che si dimostra insensibile e crudele, in quanto non corrisponde ai sentimenti altrui (

, / fido e sincero, / solo in mio danno / un po'tiranno.

, 280: quai lampi da specchio, in cui si miri / col suo lume

sorgono i secoli tiranni, / che in un groppo fatai legati han gli anni.

vol. XX Pag.1062 - Da TIRANNO a TIRAPIÈ (31 risultati)

una madre che come me si trovi sola in così arduo esercizio. -che

spazio tiranno ci ha impedito di mettere in luce come si doveva l'importanza della lettera

cara. -che condiziona e determina in modo ineluttabile le vicende umane (il

, / ma viva ognor alle procelle in seno. -che impone obblighi,

; / e l'ebbero per palio in sul bigordo. -tirannétto. rinaldo

cozzar già mai. alfieri, 5-267: in copia immensa a sdigiunar costretti / con

si davano spesso i francesi di venire in italia disinteressatamente, come dicevano, e

ix-1-532: la cerimonia si celebra da'tirannucci in irlanda contro ai papisti. bacchelli,

numero degli scrittori che fiorirono sotto augusto in roma, sotto carlo v e filippo

, sotto carlo v e filippo ii in spagna, sotto i principotti e tirannucoli del

i principotti e tirannucoli del secolo decimosesto in italia, all'impulso non ancora affatto estinto

tirannóne. lalli, 8-69: egli in grazia de la dea giunone / volea far

uccelli appartenenti alla famiglia tirannidi, diffusi in tutta l'america e noti per l'

lessona, 1472: 'tiranno': in ornitologia, è genere e famiglia di

di una pianta). -posto in tensione; ben teso o anche troppo teso

, ovvero al fusto della branca, in maniera che il capo sia tirante e forzato

accennò col capo a un avventore seduto in un angolo con davanti un quinto di

un par di mustacchi tiranti al rosso in una faccia sveglia da furbo.

si distilla mediante il fuoco, esalando in vapore. b. barezzi, 1-87

6. sm. elemento o dispositivo, in partic. metallico, che, agendo

, serve a tenere unite e ferme in un determinato assetto due o più parti di

ambini agli stivaloni da caccia, scarpe in scatole, scarpe legate a mazzi pei

trastra: travi grandi, che posano in piano su i muri e concatenano l'edifizio

vocaboli ignoti,... parlando in zergo e furbesco, ragionano di..

ho più monacchie, le tiranti sono in pezzi, il pietra l'no sbiasito,

9: il motore, quattro cilindri in linea, 16 valvole, con raffreddamento liquido

raffreddamento liquido, adotta un nuovo copritesta in magnesio, il pedale del cambio dispone di

ramaioli prende il pesto e lo riporta in sur un tino (in un tino

e lo riporta in sur un tino (in un tino superiore detto purgatorio),

percotea del tirapiè, gli dava la piantella in e. cecchi, 6-22:

anche: arnese di ferro che s'introduce in tali asole per carnivoro lui, fornito

vol. XX Pag.1063 - Da TIRAPIEDI a TIRARE (32 risultati)

faccia, e persino gittavagli in viso quell'acquaccia puzzolente cantari, 237:

e tolta una manata di colla gliela ficcava in destrieri ambianti e forti. b. giambullari

e che è ca scimunito in tutta mattina non s'accorse, che a

e tirata la conforti religiosi ai morenti in ospedali, ospizi, ecc. carrozza da

mi prostrava visibilmente. persona, in partic. potente e ne asseconda i voleri

, nel profondo, sott'acqua. -anche in un tunista o, anche,

per me'la faga donare, in nome dell'indipendenza italiana, tante scelleratezze

el mira, / e man ge meto in testa et in terra lo di

/ e man ge meto in testa et in terra lo di carlo alberto e

dice nel tuo cuore: chi mi tirerà in terra? ulloa [zara- moravia

tappo dal collo della bottiglia. prova in fotoincisione e fotolitografia. de roberto

il marito, come sen in cui si infilano le dita per rinforzare la

che squarciavano le carni. animali in ricevere cose liquide, è trasportato al tirar

qua; portare un'imbarcazione a terra, in secca (e, per c

di reggere due elefanti nelle immantinente tirrar dovessero in terra... tutte le barche,

notti, tiravano la sera la barchetta in terra. tirarchìa, sf.

-muovere una porta sui cardini (in partic. per dizionario militare italiano [

al punto h. pananti, i-420: in fin sente tirare un catenaccio, /

agente. -spostare una parte del corpo ponendola in atteg cavalca, 20-41:

giacomo, i-625: avvolse tutto in una delle bende e si tirò il braccìno

esercitare su di essa una trazione, in partic. per muovere ciò che è fissato

corde di uno strumento musicale (anche in un contesto metaforico). latini,

non dèe che alcuno uccello che venga in terra si ponga, ma quando sarà presso

presso, tiri la fune e abbatta in terra l'uccello e piglilo. baldi,

-stringere, serrare un nodo (anche in contesti metaforici). beccari, xxx-4-275

la cura. questo con diligenza di quando in quando tirerà i pesi e contrapesi de

spero di riposarmi, fra non molto, in quel gran lettone che mi si dice

scherno, per richiamare l'attenzione e, in partic., per rammentare un debito

. d'azeglio, 4-73: tornò in camera, si vestì, e quando fu

e quando fu giorno chiaro, tiratosi in capo il cappuccio s'incamminò alla rocca.

tessuto sui cilindri del tiratoio per conformarli in larghezza e lunghezza. -per simil.

libri di commercio dei peruzzi, 229: in sul quale terreno l'arte

vol. XX Pag.1064 - Da TIRARE a TIRARE (58 risultati)

fosse bollato come detto è, sia condannato in soldi cento per ogni panno e per

. 6. stendere una tenda in tutta l'ampiezza per ottenere un riparo

tendere una catena fra due estremità (in partic. come sbarramento di una strada

ii-299: tutta la città si pose in arme, fece per tutte le strade le

, iii-3-115: per questa sera il lume in van risplende / da la finestra bassa

plasmare un impasto largo e sottile (in forma di focaccia). messisburgo,

i463: imparavi alcune cose da lui che in questo officio della cucina si fanno,

officio della cucina si fanno, come in particolare il tirar la pasta. a

spingere il suo matterello e a tirare in giro la sfoglia. solinas donghi, 2-53

io non ne tirerò più di sfoglie in questa casa » e via.

9. distendere un metallo (in partic. l'oro) in lamine

metallo (in partic. l'oro) in lamine sottili col martello o col laminatoio

che sanno tirar l'oro e scolpire in oro e in argento. cellini, 592

tirar l'oro e scolpire in oro e in argento. cellini, 592: di poi

aveva tirato la sua piastra d'oro in un modo triangolo, più grande che

10. filare una fibra tessile (in partic. seta o lana).

beolco, 7951: prima imparai a tirare in filo el lino e la lana,

citolim, 275: poi sarà il tener in mano, portar in mano, cader

sarà il tener in mano, portar in mano, cader di mano, dar pugna

il fé prestamente pelato e acconcio mettere in uno schedone, e arrostir diligentemente. grazzini

diligentemente. grazzini, 9-350: aveva in animo di far tirare il collo a un

, al cappone. cassola, 2-207: in onore loro avevano tirato il collo a

rivoluzione italiana, che si è fatta in guanti bianchi; guarda i francesi se han

vivi, non mi lasciassi andare, in qualche accesso di natura prima, a tirargli

che il verso voleva. -finire in fretta qualcosa, concluderlo. g.

un inseguimento molto faticoso (un atleta in gara). g. testori,

8-i-251: lo metterà [il cane] in una piccola paniera, e nutrichilo di

fanciullo, lo fé piangere. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-129]

gridato: « vecchio stronzo » e, in maniera del tutto imprevista, gli ha

. goldoni, 7-617: -è sfigurato in viso? -è sano come voi / -

, / tutti quante insanguinate / e kiavato in su la croce. detto di passione

, per spion, e fu menato in castellania, tirato a la corda.

gergo sportivo, precedere gli altri concorrenti in una fuga, in un allungo, fendendo

gli altri concorrenti in una fuga, in un allungo, fendendo l'aria, dando

anche al figur., per indicare, in partic., in ambito politico,

, per indicare, in partic., in ambito politico, chi lavora a favore

più. g. gozzi, i-5-15: in somma in più lati si vede ch'

. gozzi, i-5-15: in somma in più lati si vede ch'egli ha tirato

e che si dovevan rimandare d'anno in anno per mancanza di mezzi.

16. trascorrere un periodo di tempo (in partic. oziosamente o piacevolmente);

sollazzo e 'l festeggiar multiplica- rono e in più giorni tirarono. 17.

caratteri di stampa, imprimere; stampare in un numero elevato di copie, editare

50 copie al prezzo a cui le porrà in vendita, oltre alcune in carta soprafina

le porrà in vendita, oltre alcune in carta soprafina, se egli vorrà tirarne.

avverti il marchi, che tin una prova in carta a mano etc. ma non

. -essere stampato e diffuso in un dato numero di copie (un

g. morselli, 5-257: il giornale in cui teneva la cronaca delle arti figurative

offendere l'intaglio. b. venuti [in muratori, cxiv-45-132]: vedo che

, autorità, ecc.; trarre in catene, come prigioniero, al luogo

, sono tirati infino a valenza e messi in crudele pregione. cellini, 1-30 (

: cenzo rena si metteva a parlare in tedesco e qualche volta era riuscito a tirar

capelli son bianchi, / tiraci dunque in cielo. -condurre ineluttabilmente (il destino

crudeli e così duri fati, che tu in brieve ti volghi con gravi pericoli,

s'abbattano, e strabocchevolmente si dieno in rovina? guicciardini, ^ i-323:

i-323: il cardinale entrato una mattina in concistoro supplicò al padre e agli altri

tua / solita compagnia. -portare in una condizione psicologica o emotiva. -anche

una stoccata, ecc. (anche in un contesto metaforico). - anche

a lo tirare de la spada sì cadde in

vol. XX Pag.1065 - Da TIRARE a TIRARE (41 risultati)

assai tirando di traverso qualche stoccatina, così in genere, ai tristi e alcun manrovescio

di venir con me, vi metterò in un loco, / dove le scienze tutte

loco, / dove le scienze tutte apprenderete in poco. / si tirerà di spada

l'attività guerresca o sportiva così attuata e in metafore, in partic. amorose)

sportiva così attuata e in metafore, in partic. amorose). -anche: lanciare

, 1-ii-64: cesare a'suoi soldati in africa facea tirar addosso agli elefanti i pili

desinare sino alla sera, spende questo tempo in giuocar alla palla o pallone, o

di frombola, cosi prattichi erano, che in un sol capello avrebbono dato di mira

villa la sera de'dodici di maggio tirare in quella parte quarantaotto cannonate, che li

quella parte quarantaotto cannonate, che li misero in grande constemazione e spavento. gemelli careri

cannoni, fra 'quali uno, che in un istesso tempo per tre bocche tirava

tirava tre palle. mazzini, 26-60: in ravenna hanno tirato due colpi di pistola

iii-291: e di quivi condottisi a marghera in sull'acque salse, tiromo, acciocché

i cacciatori si siano arrischiati di tirarli in volo. montecuccoli, 24: dopo pranzo

numero [di pivieri] ne è raunato in terra, chi tira sopra essi,

volte ripetuto di 'viva il re'tiravano in pari tempo sulla batteria de'cappuccini sessanta

percorso. aretino, 20-45: postomi in capo un cappelletto di seta verde con

un tirar di sasso, egli entra in una stradetta lunga e larga mezzo passo,

il quale i giocatori che lo mandavano più in alto, o tiravano più lungi,

passatella, che è mandar la boccia in modo che tocchi quelladell'avversario per rimoverla.

nel suo cantuccio di tavolino una giocatina in partibus col compagno accosto, perché le

, perché le carte non gli si freddassero in mano; e tirava in fretta in

si freddassero in mano; e tirava in fretta in fretta, lasciandosi scappar di bocca

in mano; e tirava in fretta in fretta, lasciandosi scappar di bocca certe

i quattrini i pochi ori che essa tiene in casa. 24. sferrare calci

, pugni, schiaffi, ecc. -anche in costrutto recipr. calandra, 4-80

calci contra di lui, che daranno in parete. p e. gherardi, cxiv-20-190

dove capita. arriva così a bastonare in un giorno due o trecento persone.

sul viso / tirando un rutto scoppia in un gran riso. pavese, n-i-377:

de sanctis, ii-15-35: oggi portate in palma di mano il papato; dimane ne

tracciare (anche idealmente) una linea, in par- tic. retta e precisamente orientata

punta della stella che tu hai fatta in sul tondo, tira una linea perpendiculare,

, tira una linea perpendiculare, e farai in tante facce quante saranno le dette linee

, e così rimane lo spazzo diviso in molti piccioli quadrangoli. p. cattaneo,

lungo, un foglio; prese la piuma in mano; tira una linea retta per

l'anatomia e '1 tirar delle linee cadono in vero sotto regole certe e possono apprendersi

[apelle]... per costume in tutto il tempo della sua vita non

passar mai giorno, comeché fosse molto occupato in altri affari, che almen tirando una

sua vita. muratori, cxiv-6-261: in parte del verno e della primavera sono

, edificare una costruzione estendendola od orientandola in una direzione; ultimarla fino alla sommità

soderini, i-207: e se occorresse fondare in pantani o

vol. XX Pag.1066 - Da TIRARE a TIRARE (15 risultati)

di qua e di là. cinuzzi [in dizionario militare italiano (1833),

traverse o con ridotti o torrioncelli, piglino in tal modo sempre le svolte, che

fondato l'edifizio sopra grotte vastissime scavate in antico per tirarne pietre di tufo e lapillo

certo tempo de l'ano, e tirasse in questo modo: i dano algune botte

275): mi si moriva e'denti in bocca... quando me ne

, ecc. -anche: ricevere un compenso in natura. giannotti, 2-1-5:

. magalotti, 26-27: ha quartiere in palazzo e tira dal re una pensione

tasse o imposte. -anche: ricevere in offerta caritativa, in elemosina.

. -anche: ricevere in offerta caritativa, in elemosina. giovanni da empoli

: or l'aiuto si ha della chiesa in due maniere, perché, o

miniere d'oro scoperte da pochi anni in qua. periodici popolari, i-497: infatti

respirare (anche come segno dell'essere in vita). latini, i-742:

i polmoni. patrizi, 3-161: in quello stringimento si affanna alquanto e l'uno

tirava un sospiro e scuoteva la testa, in una certa sua maniera, come per

avrebbe spenta. -assumere una droga, in partic. cocaina, aspirandola dalle narici