dico bene, che fosse fresca e in istato quanto sapesse, di lui avverrebbe quanto
pietà d'una sorella! / pensate in quale stato e quanta strada feci! n
quello o a un altro, perché in ogni modo lo devi sposare, nello stato
la vita? delfico, i-53: l'in timo sentimento di questi due
animo nostro si ristringe e si dilata in ragione delle sensazioni che li nudriscono
li ammorzano. d'annunzio, iv-1-17: in ogni combinazione di fenomeni credono indovinare uno
-sensazione diffusa, talora anche vaga (in relazione con il compì, di specificazione
specificazione). cesari, 6-66: in questo stato di spaventosa tristezza passava ella
alvaro, (5-73): tutti erano in uno stato di gradevole eccitazione, perché
. vita, esistenza (considerata nelle condizioni in cui viene vissuta). mostacci
teso un dolce laccio / per mettere in sollaccio -lo mio stato. iacopone,
palmieri, 1-20-1: comunche l'animale in terra è nato, / di qualunque excellenzia
il mio stato. -modo di vita in un periodo di tempo. dante,
toro e suo stato felice, / forse in parnaso esto loco sognàro. -stato
elli [cristo] non volesse dimorare in questa nostra vita al sommo, poi che
riavere i lor figliuoli, allorché erano giunti in istato di poter essere utili a loro
morte certa. 9. condizione in cui si trova una persona (o anche
una persona (o anche l'uomo in genere) in un determinato momento o anche
o anche l'uomo in genere) in un determinato momento o anche per tutta
eo voglio tacere lo meo stato / fallirò in ubrianza / incontrai meo volire. giamboni
batacchi, i-265: chi ti ha ridotto in sì misero stato, / dolce mio
lxv-40: fedel amico mio, che in pianti amari / ti struggi sì nel tuo
lago, da cui l'avevan tirata su in uno stato! cassola, 2-277:
si precipitò lei ad aprire, benché fosse in sottana... mortificata di
.. mortificata di essersi fatta vedere in quello stato, la moglie esagerò in
in quello stato, la moglie esagerò in gentilezze. -frangente, situazione difficile
rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-34: in un punto fa contento / chi gran
giovane, venuto per sua mala sorte in tale stato. cesarotti, 1-xxi-161:
odioso leocrate ch'ebbe cuore d'abbandonarla in tale stato. -condizione privilegiata,
e sé e la potenzia sua pona in conservare il loro officio; e ogni cosa
fagiuoli, vl-97: spero di ritornare in quello stato / di quan- d'avea
selvaggio si impone un minimo di civiltà in armonia coi nuovi tempi. -stato
politico, sociale, condizione dell'uomo in quanto vivente in un gruppo sociale organizzato,
, condizione dell'uomo in quanto vivente in un gruppo sociale organizzato, in una
quanto vivente in un gruppo sociale organizzato, in una comunità politica. muratori,
. posizione di una persona nella società, in partic. per nascita, titoli nobiliari
ragione e di giustizia, conservando ciascuno in suo stato. dante, conv.,
lo basso stato de li antecessori corre in oblivione. landino, 143: furono ne'
ai non mediocre stato e ricchezze maxime in bologna e in modona, e quelli
stato e ricchezze maxime in bologna e in modona, e quelli per potere vivere
modona, e quelli per potere vivere in ocio e exempti da publici incarichi e gra-
fu repulso dal re, ch'in grande stato / maritar disegnava la figliuola,
fatta donna che tutti dui siano pari in sangue e stato. fagiuoli, ii-120:
è necessario ai bisogni della vita, in proporzione delle sue sostanze e del suo stato
faba, xxviii-12: i meriti ch'ènno in voi in minore statu per la vertute
xxviii-12: i meriti ch'ènno in voi in minore statu per la vertute de la
per la vertute de la dignità accrescerave in onne bontà e cur- tisia. chiaro
guicciardini, ii-185: dimorato alquanti anni in basso stato,... [il
non avere nella corona potenza che potesse in casa farli contrasto. denina, v-38:
pog- getto... andava crescendo in istato. pellico, 2-58: per innalzare
lo stato del suo genero gli diede in signoria molta parte d'italia.
confidati, che, fuori dei casi in cui la legge la obbliga a dame denuncia
di leopoldo fin dal suo primo giungere in toscana averci gli ecclesiastici troppo stato e
altezza; ma per lo suo senno fue in sì alto stato che tutta roma si
., 2-1 (i-iv): in trivigi abitava e appresso al signore aveva grande
fatta a stefano vaivoda, fece metter in stato detto alessandro. 13.
possesso di beni o ricchezze (anche in relazione con un agg. che la
/ che gira e volge e non dimora in loco, / e mette in bono
dimora in loco, / e mette in bono stato quel ch'ha poco, /
: trovandosi egli una volta a parigi in povero stato..., diliberò di
180: pover uomini siamo oggi condotti / in vile e basso stato, / ché
al paese e da stato ricco è decaduto in povertà onorata. landolfi, 2-17:
spina nel cuore di simili signorotti caduti in basso stato. -disponibilità di mezzi
alle sue spese menasse gente nell'oste in aiuto al comune di firenze secondo suo stato
maledice il suo stato e lo perpetua in una sfinita scontentezza. -occupazione lavorativa
, e sperava per quella via di venire in istato. boccaccio, dee.,
perfetta fede; e perocché, stando in roma, per lo grande stato che avea
sendosi / morto quattr'anni son né in ver piacendomi / l'abitare in sicilia,
son né in ver piacendomi / l'abitare in sicilia, messi in essere / in
/ l'abitare in sicilia, messi in essere / in contanti il mio stato e
in sicilia, messi in essere / in contanti il mio stato e venni a starmene
verso dio e verso il prossimo, in partic. per mezzo dei voti religiosi
ch'egli non può essere compreso se non in istato di somma purità. dante,
parte, e che quelle beate non siano in perfettissimo stato. elucidano volgar.,
e a questo potrà vedere s'egli è in istato di grazia o in istato di
s'egli è in istato di grazia o in istato di colpa. boccaccio, viii-1-187
savonarola, i-m: coloro che sono in stato di qualche perfezione, come si
amor proprio, subito caggiono dal stato perfetto in molta imperfezione. g. gozzi,
, 37: on intelletto uman, che in oblio poni / l'alta natura e
, i-19: 1 giovani correvano intorno in stato di purezza e di fedeltà che
infi, 4-52: io era nuovo in questo stato [del limbo], /
suoi cinque fratelli; e quelli che sono in paradiso non saperanno lo stato dei loro
nereidi] dopo morte, se restassero in mare, tragittassero ai campi elisi, salissero
, tragittassero ai campi elisi, salissero in qualche stella o si rimescolassero con l'anima
una persona (individuale o collettiva) in rapporto con la capacità legale, la
de'predicatori..., fu costituita in stato capace di possedere beni e di
pirandello, 8-28: se non per mettersi in tutto a paro, di studi e
condizione giuridica di una persona e, in partic., di un dipendente pubblico.
per lo più temporanee e transitorie, in cui può venire a trovarsi una persona
partic. stato di accusa: condizione in cui si trova il soggetto a cui il
compimento di un delitto. - messa in stato di accusa: v. messa2,
per opporre a qualunque velleità di messa in istato d'accusa. moravia, 16-36:
e i poliziotti, edipo non metteva in stato d'accusa se stesso ma gli
, durante il tempo della pena, in istato d'interdetto legale. -stato
che implica precisi doveri e responsabilità, in partic. nei riguardi della professione religiosa
dèe fare chi è chiamato e posto in istato di religione e di vita spirituale che
spirituale che chi è chiamato e posto in istato di matrimonio e d'impacci secolareschi.
se ben sono alcuni di essi (ché in ogni stato si trovano degli eletti e
amore, si sentiva subito toccare, in maniera indiretta ma chiara, quel tasto della
da siena, 98: colui che è in istato di matrimonio fa il frutto suo
di trenta gradi; e colui che è in istato d'astinenzia, e simile la
esser tua moglie / senza te star in stato viduille. baldi, 10-60: il
. è pieno di savissimi ammaestramenti, tutti in riguardo allo stato coniugale. beltramelli,
creatole dalla morte di cristin, si chiuse in solitudine. -stato libero-, v
ordine sacro o dalla professione religiosa. blica in istati e spegnere li mali, facevano vendetta
paradiso, 27: monaco è molto montato in istato col favore del re ai francia.
ordine di sustanzia sanza corpo. caro [in novo libro di lettere, cxxv-466]
1-14-5-56: se bene lo stato clericale in minori si dice retrattabile, siché non
attestano la posizione giuridica di una persona in ordine a determinati rapporti o fini.
nei rapporti costituzionali e istituzionali interni, in cui può venire a trovarsi una comunità
[crusca, iv impress.]: in quelle si seppe sì reggere come a
. cavour, iii-382: quando si è in istato di guerra si abbisogna di ritirare
armi e merci di cui si difetta in queste circostanze nell'interno. bollettini di
e che la casa bianca si trova in piena bufera mentre il paese non è
. 19. condizione di tranquillità interna in cui può trovarsi una comunità indipendente o
iv-8-89: essendo la città di firenze in felice e buono stato di riposo.
iii-103: altrimenti... sarebbe in podestà di pochi... l'alterare
potessi ove tu guidi e reggi / in lieto stato la feael tua gente.
prosperità civile ed economica e potenza militare in cui viene a trovarsi una comunità politica
, s'i'non falso discemo, / in stato la più nobil monarchia. machiavelli
un dì ricchissimo, quando il regno era in istato. -stabilità politica (anche
esercito a trevigi; e, rimesso in istato lo stato, col bene amministrarlo si
reggere sì vi si accordaruno per tornare in istato con loro appoggio de'grandi,
molte che nel governo degli anziani erano venuti in stato. -colpo di stato: v
. 9. -congregazione di stato: in lombardia, a partire dal secolo xvi
san carpoforo, decreto (30-ix-1786) [in rezasco, 1134]: dovranno.
1134]: dovranno... in tal tempo cessare dalla loro attività la
che i condannati per istato che fossero in prigione, nessuno rettore non gli potesse avere
: che, nelle guerre di religione in francia, segue la parte cattolica per
.. a proposito della repubblica ripigliare in qualunque modo lo stato. -vendere
f gargum, lo quar mise in la tinna e fé calcar quela poca uga
i fichi molto ben maturi e da mettere in una tina e quivi lasciargli per qualche
de roberto, 3-73: il restare in mezzo alle esalazioni della tina che li
. ant. ciascuno dei recipienti di legno in cui si tengono avvolte funi, cavi
, ma non senza grande utile, avendo in quella parte da basso fatto volte,
smisurati, piastroni e voltoni, che in gran parte sono ripieni e sotterrati. di
il frantoio e le stalle; l'aia in faccia, e a sinistra due o
, monta e ripara tini e tinozze in legno svolgendo mansioni analoghe a quelle del
duca cosimo fece il palazzo di cafaggiuolo in mugello a guisa di fortezza, il palazzo
sf. ant. quantità di materia (in partic. uva), contenuta in
in partic. uva), contenuta in un tino. documenti perugini, ii-155
pregiate e può essere allevato negli stagni e in laghetti artificiali. statuto della
26: aveva il detto sanese posato in su una panchetta di fuori, allato al
pelle nera e talora con pelle che tira in oro; è, come si è
una tinca fredda, l'avrebbero chiamato in toscana. 2. nel gergo
non offre all'interprete occasioni per mettersi in luce. parte sgradevole, come il
4. locuz. - non dare né in tinche né in ceci: non approdare
. - non dare né in tinche né in ceci: non approdare ad alcun risultato
'nfomare e che non ho dato né in tinche né 'n ceci. ferd. martini
l'osservarli scrupolosamente non si dà né in tinche né in ceci. -soldato
non si dà né in tinche né in ceci. -soldato del tinca:
tutti questi differii chi gli vuole isprimere in un nome dica soldati moderni, che
, i-6-26: trista tincarèlla, / che in ardente padella / stride. -tinchiuòla
nievo, 1-179: si stende lì presso in un laghetto terso e tranquillo, dove
. borace grezzo estratto dai bacini lacustri in partic. del tibet e dell'india
tua dissertazione... e gettarla in faccia a questi alfabetici derisori del tinco.
3. medie. ant. bubbone, in partic. di origine venerea; ascesso
/ un tincon tanto fatto, e sarà in luogo / dove non sarà medico:
si dava per una doccia che gittava in una tinella dove chi con mezzine fiaschi
e mescolatela insieme, e poi mettetela in una tinella che abbia uno buso sotto il
della vendemmia. lastri, iv-150: in molti frantoi si lascia l'olio della prima
altre strette. pancrazi, 1-109: in piazza intanto, intorno a ogni fonte,
le caccie di anitre, da loro fatte in 'tinella'al seguito di ricchi signori,
natività di cristo, ed alcune femmine che in una tinel- letta di legno lo lavano
che sta da quella parte, lo vuota in una delle tinellozze di legno.
ant. chi mangia nel tinello, in quanto stanza riservata ai servitori; domestico.
. anche -gli). ampio contenitore in legno adibito alla pigiatura dell'uva e
/ galline e capponcelli, / gialladine in tinelli. testi pratesi, 241: item
denari kabella. pulci, 1-61: posesi in ispalla un gran tinello / ed avviossi
accoglierete quell'acqua over liscia che uscirà in un altro mastello over tinello. m
il zaffo, si riceve tal colatura in un altro tinello, del quale si cava
. barezzi, 1-278: mi fece entrare in un tinello senz'ac
... fa stare el paziente in uno tinello asciutto bene coperto e fa andar
da pranzo o a soggiorno (mentre in passato designava l'ambiente di case signorili
l'ambiente di case signorili e nobiliari in cui mangiavano servitori e cortigiani).
loro una gran festa, li condusse in un bel tinello, mise a tavola gli
guardiamo il nostro nido di biscotto / diviso in caselline al modo stesso / d'un
-con meton.: pranzo, cena (in partic. quello dei domestici e dei
. region. nei castelli romani, osteria in cui l'oste vende direttamente il vino
vino rinversato..., non siedono in cielo a bever nettare e gustar ambrosia
il massolo, che sempre lo cacciate in fondo delle vostre lettere e 'l ricoprite sotte
: le altre donne alle quali non tocca in sorte d'essere favorite dal re,
a tinello, lambiccando la sua gioventù in mali pensier fra di loro. 5
diliberò a piè della finestra, dove in nel fondaco scen- deano, metter un
, 6-xiii-78: fu apparecchiata la tavola in un tinelletto a terreno, che ri-
... sembravano ritagliate ovvero dipinte in serie come quei cestelli di frutta e fiori
o modificarne la tonalità cromatica originale immergendolo in una tintura; tinteggiare una superficie anche
tintura; tinteggiare una superficie anche ampia. in partic.: colorare tessuti e lane
mediante un processo di immersione e bollitura in un liquido colorante. anche assol.
arco e di balestro, / tignere in verde et in cilestro, / e so
balestro, / tignere in verde et in cilestro, / e so di scacchi.
facili e maestrevoli scuri, e così in poche ore con ammirabile franchezza davali belli
, destinato ad un esercito di invasione in africa orientale. -con riferimento alla sostanza
si tinge: per che con lui trito in polve, o si mescola un poco
1-103: la polvere si dia sempre in partita, e non al vetro fuso,
bel candido / d'un vel cilestro / in ramicelli / sottili e belli.
quando pe'vapori pare rosso, tingere in rosso tutte quelle nubole, che pigliano
. mascheroni, 8-120: poi vidi in mezzo al mare / glorioso naviglio, /
; / con vele porporine, / in chiarissimo giorno, e senza nubi, /
, x-143: ha la spera sempre in pugno / e compon mille piastringoli, /
ballare, va bene? » gli disse in un fiotto con tutta l'allegria possibile.
i-172: tinge il canuto àsprin la barba in nero, / ha dunque barba falsa
a nessuno, quando viaggiava coi capodimonte in america. del giudice, 2-123:
rossore o di pallore inconsueti e violenti in seguito a una forte emozione (e
insudiciare, imbrattare; affumicare. - in partic.: contrassegnare con una macchia (
o il tradimento); coinvolgere una persona in bassezze o nefandezze. - anche assol
squallor l'animo tinge, / pari in pregio all'uom toma. poerio, 3-23
8-83: forse non le giovò esser nata in forma di conferenza, che tende ad
e sicure d'una persona autorevole, in qualsivoglia genere, non tingano del loro
ascolta. 10. far apparire in una luce particolare, ammantare di immagini
frugoni, i-8-23: ben sa chi stretto in coniugai catena / la legge adempie,
. e. cecchi, 6-321: in una civiltà così primordiale e confusa, i
tali che, proprio di questi giorni, in nome della liricità pura...
realtà 11. far apparire qualcosa, in partic. un luogo, triste,
vestito a angelo, con un bilancino in mano, perché dicono abbia a pesar
sbuzzato macometto. la figura e svelta: in quella faccia volli che ci fosse del
molto onore, e l'imitò assai bene in quella sua terribil forza di colore,
quella sua terribil forza di colore, ed in quello strepitoso suo fondo di tignere.
fondo di tignere. algarotti, 1-iii-229: in quel medesimo tempo tanto alla pittura propizio
dice il baruffaldi, di quel che sia in raffaello stesso. ix. ant.
non per via di regola mettessero loro in capo la verità, ma la lasciassero nel
la lasciassero nel cervello e nel cuore, in quel modo che tinge il sole la
le tele / se tanto vali in loro, e tanto fai.
volgar., 5-11: intignamo un fuscello in questo liquore [di terra rossa]
, 2-48 (ii-170): s'abbattè in uno di quei torchi che in terra
abbattè in uno di quei torchi che in terra ardeva e, stesa la mano per
per pigliarlo, tutta si smarrì veggendosi in quel modo contraffatta, e s'accorse che
d'inchiostro. forteguerri, rv-389: in oltre io vo \ che di bel mezzo
di dare colore, di produrre colorazione in altre sostanze. crescenzi volgar.,
colore simile, che tinga, e in piccolo vasello porteremo, e os
. prendere un accentuato e insolito colore in viso, in partic. impallidire o
accentuato e insolito colore in viso, in partic. impallidire o arrossire, in
in partic. impallidire o arrossire, in seguito a una forte emozione o ad un
tinse. chiari, 1-i-44: mi parlò in somma da donna saggia; e mi
diafano; ella non era mai accesa in volto, ma spesso le sue gote tingevansi
assumere un determinato atteggiamento psicologico. - in partic.: incupirsi, inasprirsi.
una determinata colorazione, mutare quella originaria in seguito a un processo fisico o chimico
quello che rimane nel fondo, accomodalo in un vaso conveniente da fondere insieme con
meno, secondo come la miniera è in sé, e quanto più è serrata,
si chinava sopra le pentole con un ramaiuolo in una mano, una forchetta nell'altra
, v-2-35: anche le colline, in certe ore, giottescamente si tingono di quel
adunque non poterono introdurre la loro lingua in francia, furono però da tanto, che
.). -anche: apparire immerso in una particolare temperie. aleardi, 1-180
del colore dei sogni dimenticati nell'istante in cui appaiono. 22. locuz
mille e mille schiere ancise / vedeansi in un sol giorno orribilmente / tinger di
colpa della loro ostinata malizia) tingeranno in rosso il bacchigliene. d'annunzio, i-144
rampollo / di lascivetta greggia. -tingere in grana: investire qualcuno della porporacardinalizia.
, 1-iv-501: è pure una volta tinto in grana il ve- neratissimo nostro pretore.
neratissimo nostro pretore. -tingere in oscuro i giorni: mutare la sorte in
in oscuro i giorni: mutare la sorte in peggio. bembo, iii-358: ch'
alor quando 'l mio stato / tinse in oscuro i suoi candidi giorni.
. vico, 265-26: finalmente ercole esce in furore col tingersi del sangue del centauro
aretino, 25-62: chi vuol sedere in su i carboni, se lo cuoce e
carboni, se lo cuoce e tigne in un tratto. a. f. doni
dotta, lai tingere, propr. 'immergere in un liquido', di origine indeur.
. e letter. intingere un oggetto in un liquido. -in partic.: intingere
betteioni, iii-453: tingendo il pollice in acqua benedetta [fece] quattro piccole croci
-figur. calare il proprio animo in una dimensione spirituale o mistica. -intr
sacchetti, 272: chi cerca valore, in quel si tinge. s. caterina
medesimi stranieri che ora vogliono entrar nuovamente in fiandra. arici, iv-75: rota il
vendicator ferro, e lo tinge / in sangue. leonardi, 19-90: havvi
refrigerio, xxxviii-118: non se fece in quel tempo una battaglia / dove tua
tua spada e maglia / non se tingesse in sangue del nimico. = forma
la città di setta, la quale è in barbaria di ponente, da li antichi
disus. il tingere, il modo in cui si tinge un tessuto o si dipinge
matasala, v-69-27: item iii soldi denari in panno tegnitura de la coltre de li
s. viiii, che. ssi tinse in sanguigno, quando dio chiamoie baldovino a
, 2-183: se alcuno panno si tignesse in altro colore che fosse comperato, dal
n. franco, 4-32: il gracchiare in poesia e in arte oratoria m'è
, 4-32: il gracchiare in poesia e in arte oratoria m'è manicaretto di alcui
zucchero sì minutini, che se ne vanno in fumo da vedere, a non vedere
delle sieniti eleolitiche, microgranulare, rinvenibile in italia in val di fassa.
eleolitiche, microgranulare, rinvenibile in italia in val di fassa. = da
famiglia di insetti imenotteri vespoidei, diffusa in america e in australia; le femmine
imenotteri vespoidei, diffusa in america e in australia; le femmine sono prive di
, i lunghi sproni tinnenti, restavano in città per servizio. tinninire,
fino all'ultimo che gli rimase strozzato in gola. borgese, 1-35: garlandi fece
-con riferimento a uno strumento musicale e in partic. a sonagli o campanelli.
308: s'ode / lento di quando in quando tinnire il campan de le vacche
orecchi delle signore. 3. risuonare in modo acuto e cristallino (una voce,
villani, i-2-46: traggon la luna in terra, e co'tinniti / vietanlo
molte volte se sente un tinnito over sono in modo d'uno mollino nela orechia.
-con riferimento a strumenti musicali (anche in costrutti predicativi di valore avverb.)
. 13: tinnule voci squillarono in coro: / « qui regna giovinezza e
sodenni, iv-316: del tinnùncolo chiamato in greco 'checrida'(noi gheppio), s'
pigliare i suoi figli piccoli e serrargli ciascheduno in una pentola ben turata con gesso,
pentola ben turata con gesso, e collocargli in qualunche angolo della colombaia. serpetro,
nuovi testi fiorentini, 523: diedi in una biconca grande di castangno per tenere
levare la testa a ciro, e metterla in questo tino di sangue. crescenzi volgar
. ariosto, 386: or mi toma in memoria / c'ho in casa una
mi toma in memoria / c'ho in casa una gran botte, che prestatami /
manzoni, fermo e lucia, 534: in fretta e in furia, sparpagliava il
e lucia, 534: in fretta e in furia, sparpagliava il resto delle masserizie
alto di un lucernario dove si raccoglieva in un trionfo di nuvole e di sole tutto
tutto il vapore esa- lantesi dai tini in ebollizione. calvino, 2-259: i mulattieri
empir le tina, zappa il miglio in orecchina. ibidem, 320: pane un
vetriolo che trovano... il metteno in una caldera, overo ne riempiono li
1-542: voglio andare nella cantina a ficcarmi in un tinaccio a piangere come un asino
fr. colonna, 3-288: in la prima diloricazione il nemore era
avendo essi dal lato di dentro poste in un tratto e botti e tinozze piene di
, il più piccolo, / lo affogherò in una tinozza d'acqua. -con
papa, 6-i-128: utilissimo reputo ancor io in simile infermità il bagno di acqua dolce
infermità il bagno di acqua dolce fatto in casa propria in una comoda tinozza,
bagno di acqua dolce fatto in casa propria in una comoda tinozza, e replicato per
moravia, ix-96: lavammo il vasellame in una tinozza piena d'acqua, presso il
5-i-844: la donna versava piatti e bicchieri in una tinozza sotto la finestrella. calvino
2. per estens. nave vecchia e in cattive condizioni. = deriv. (
, monta e ripara tini e tinozze in legno; tinaio. dizionario delle professioni
monta e ripara tini e tinozze in legno... tlnozzaio.
insieme l'acqua stillata, e questo gaz in un vaso capovolto ed immerso nel tinozzo
e puoi fare le tuo tinte o in rossetta, o in biffo, o in
le tuo tinte o in rossetta, o in biffo, o in verde. storia
in rossetta, o in biffo, o in verde. storia di stefano, 9-35
adunque con queste poche parole il torchio in luogo stabile e fermo, che non si
-in partic. colorante per l'edilizia (in partic. nella locuz. dare la
ai silicati: formata da sostanze coloranti diluite in soluzioni di silicati alcalini. - vinta
- vinta lavabile o sintetica: diluibile in acqua, utilizzabile su qualsiasi superficie intonacata
sopra un oggetto. brignetti, 10-144: in realtà si tratta appena di un tentativo
tenere conto che si è venuto affastellando in pochi giorni, quasi tutto in legno
affastellando in pochi giorni, quasi tutto in legno. poi ci hanno appiccicato intorno qualche
, x-143: ha la spera sempre in pugno / e compon mille piastringoli, /
tinta, come mi avvenne di vedere in un rubino indiano nettissimo e scarico quanto
fondo. 2. colore assunto in seguito a tintura. boiardo, 1-34
di grisaille, camicia bianca, cravatta in tinta unita rosso magenta, calze pure rosse
del corridoio, fugge via, lieve, in uno dei suoi più bei abitini di
affresco, di un'opera di pittura in genere o di un determinato particolare. -
suoi modi naturali, e l'imitazione in poche tinte sino alla verità del colore.
, la giacitura, la libidine espressa in faccia di quegli amanti, davan anima e
montale, 1-31: il sole che va in lato, / le intraviste pendici /
colorito naturale della pelle del volto, anche in quanto manifestazione dello stato fisico o emotivo
acquista passando un paio d'ore al giorno in abito succinto sul terrazzino di casa.
soldati, ix-237: guido si fermò in mezzo al vialetto. alla luce smorta che
pure introdurre dei personaggi minori, per dare in tal guisa diverse tinte al poema.
il leopardi. fogazzaro, 1-462: in tutto il volume vi ha qualche tocco di
tinte-, esprimere, esporre, raccontare in modo forte e drammatico o viceversa attenuato
un luogo; caratterizzazione, descrizione del luogo in cui è ambientata un'opera letteraria;
, della religione degli indiani; perché in gran parte le bellezze di questo componimento
tempo che i personaggi principali si mettano in azione. 7. carattere,
, 1-90: « fategli tenere questo biglietto in tal caso » insistè la signora con
che altrove nelle legazioni di romagna, in genere le persone di cotesta tinta politica
10. ant. il tingere, in partic. stoffe; tintura. g
brunisca o grigi. 11. laboratorio in cui venivano tinti i panni. sacchetti
fortemente drammatizzato; così tragico da sfociare in un delitto. palazzeschi, 4-132:
quanto, quale; di quale tipo (in espressioni esclamative). tommaseo [
la più parte dei catalani lasciò le ossa in campoloro. bacchetti, 2-xxiii-854: non
inclini dunque a non scontentare quella che è in ogni secolo numerosa turba acquisibile con qualche
è ancora riuscito a farsi un piccolo paradiso in prigione. p. levi, 3-42
. carducci, ii-6-59: del leopardi in lui non c'è nulla, salvo
sf. tenue colorito della carnagione (in partic. del viso). carrer
sulle spiagge. moravia, xi-403: presi in direzione di torvaianica, dove sapevo che
... è dedicata all'appassimento, in cassette sovrapposte, delle uve da cui
amministrazione fiat, 884: appezzamenti tinteggiati in rosa nella planimetria, da allegarsi all'atto
, a colla e varie altre sciolte in acqua. colorista, imbiancatore, tinteggiatore.
o infissi, ecc. con sostanze coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione
ecc. con sostanze coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione. -in par-
coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione. -in par- tic. tinteggiatura
quella eseguita sull'intonaco di calce fresca in modo che la tinta e la calce si
alla tinteggiatura delle facciate, a mettere in valore la patinatura delle stagioni. g
e sostant. rocco, 1-83: in alcune donne più lussuriose questo interno cotale
più lussuriose questo interno cotale si rivoglie in varie maniere e nella positura del bambino,
il culetto, si ferma si ficca in parte in quel loco, e cominica il
, si ferma si ficca in parte in quel loco, e cominica il piacere con
sm. region. pizzicore, prurito, in par- tic. avvertito alla gola a
di tosse, che non poteva reggere perché in fondo alla gola gli faceva un tinticarèllo
di vitigno di origine spagnola e coltivato in italia meridionale che presenta raspo grosso e
che i più nuovi scrivono di tinti in lani, non riguardando, che quelle voci
sola. = dalla locuz. tinto in lana. tintillante, agg.
bocca. / se del piacer la vedi in traccia oltre al dovere, / nell'
: il quale [lo sperma] rinchiuso in quelli meati, non retrovando [durante
tosto lo exito, induce una tintillazióne in questi luochi con certa involuzione e tortuosità
porta, lxxxix-ii-446: che se anche in questo tu [o man
] avevi tintillo / di gir tu pure in su gli eroici rezzi / con sofocle
asinari... procedevano tintinnabulan- do in mezzo a noi aprendosi, come di un
. campanello usato nell'antica roma, in partic. nel momento del sacrificio nel corso
statua de roma, la quale stava in meso de loro, e sonava lo tintinabulo
: tutto questo però si deve intender in tal modo che il detto prelato ingrandisse
a sonagli o a oggetti metallici o in cristallo). boccaccio, i-28
: su la via provinciale passavano di tanto in tanto le diligenze di sora e roccasecca
monelli, 2-354: una fanciulla chiusa in un manto nero, tintinnante di monili
tare in giro sul tiro a due qualche bella prostituta
produrre suoni brevi, argentini e ripetuti in quanto scosso o percosso o in seguito
e ripetuti in quanto scosso o percosso o in seguito a urti (uno strumento a
svelta maniera: / e ben questo dirò in fede mia, / gli si udì
suzzati, 1-63: nella sua casa, in città, gli orologi, uno dopo
facendo sentire ancora la sua fresca risata in cui a poco a poco tintinnò la nota
vibrante prodotto dall'urto di oggetti, in partic. metallici. della porta,
citoplasmatico fornito di membrane pinnate e contenuto in una teca a forma di bicchierino.
10 più di metallo o di vetro, in quanto scossi, percossi o cozzanti
: e predu maria sentì come un colpo in pieno viso e un tintinnìo metallico gli
portava al braccio una ventina di cerchiolini in argento che faceva tintinnire spesso, scuotendo
, 14-119: come giga e arpa, in tempra tesa / di molte corde,
venuti, lxxxviii-ii-603: leggiadro ingegno, in cui minerva spira / sue dolci note
publiche armature sospese nel tempio di ercole in tebe, da sé e fra sé ripercotendosi
salvini, 41-459: parte della grande 'iliade'in verso sciolto, o come gl'inglesi
il tin tin tin fece ristringere le brigate in se stesse, e continovando il suono
, temperato, / né mai trovato in lei fu villania, / ma tutta cortesia
calcina gallica. pea, 7-38: in alto la lunetta di ferro a raggiera,
allungato, barba- folta e tinta artificiosamente in nero. verga, iv-240: tonino gli
pagato mezza la bottega, sinché ne aveva in tasca, tanto erano ladri quegli occhi
un attimo più nervose. -tinto in grana: insignito della porpora cardinali- zia
consultato con certi uomini soprafini e tinti in grana, li quali vogliono che sia pazzia
, il quale era un baroncello tinto in grana, si misero insieme discorrere della
468: desidero che la presente trovi tinto in grana il nostro degnissimo monsignor piccolomini.
nostro degnissimo monsignor piccolomini. -tinto in cremisino: in unione con un agg.
monsignor piccolomini. -tinto in cremisino: in unione con un agg. per indicare
, vii-17-54: io sono un turbo tinto in cremesino / ma non intendo perché mi
quelli notare con brevi segni... in questa forma su 'n uno tuo picciolo
, torbido (un liquido, e in partic. l'acqua). dante
si riversa. petrarca, 28-96: tinto in rosso il mar di salamina. romoli
valore iperb.). dante, in /, 9-38: dove in un punto
dante, in /, 9-38: dove in un punto furon dritte ratto / tre
se n'andava a'confini degl'inimici e in testimonianza di tre uomini gettava un'asta
re di macedonia non fu egli veduto in roma sudare tutto tinto alla fabbrica?
.. una giacca piena di toppe e in testa un cappello sfondato e tinto di
più vivido, acceso e intenso, in partic. per effetto di un'emozione,
cino, 405: fronte spaciosa e tinta in fresca neve, / ciglia disgiunte tenuette
curvato il tergo, / e tinto in morte dagli stenti e angosce / il volto
villosi, / lacerti poderosi, / tinti in color di rame. 5.
ha per natura o per caratteri intrinseci (in partic. in quanto giunto a completa
per caratteri intrinseci (in partic. in quanto giunto a completa maturazione) un
pascoli, 81: tra i pioppi tinti in color rosa / suona un continuo scalpicciar
infi, 3-29: s'aggira / sempre in quell'aura sanza tempo tinta. maestro
apparente e l'odore più forte, saran in sua genera- zion piu potente. roseo
viti assai e se, sono piantate in pianura e luoghi grassi, caricano fuor di
gli smalti senza niuno colore, et in tanta quantità a poco a poco che
i-223: carlo saracino, veneziano, in roma si accostò al caravaggio, ma fu
interesse. montale, 1-125: da queste in noi deriva / uno stupore tinto
quasi sempre sincere e solo tinte di quando in uando di una leggera sfumatura d'
esso completamente o so lo in alcuni aspetti (uno scritto, un'opera
al tutto della toscana quando venni di grecia in italia. 9. che
lingua di tutte le colonie asiatiche fosse in progresso di tempo tinta in un modo o
asiatiche fosse in progresso di tempo tinta in un modo o nell'altro di questa
di quai vizi non sono tinti, in cjualli errori non sono immersi i miseri seguaci
. ant. e letter. intinto in un liquido. groto, 1-81:
annunzio, ii-564: con la man tinta in mèle di sosillo / traesti fuor la
o è addetto alle operazioni di tintura in un'industria tessile. testi pratesi
nella casa di pietro di tofano tentore in fontebranda. ramusio, i-65: sonovi
fontebranda. ramusio, i-65: sonovi in lei assai artigiani, massimamente tintori di panni
rimagliatrice, carzo- nara, tintora, in qualche caso merciara. -in un toponimo
vasto, ch'è delle più famose in fiandra, risplende col suo palazzo e
raggiri e le frodi che perpetra (in partic. nell'espressione tintore di guado)
con muodo bon / l'opere tentoresche in bel dessegno. tintorésso, sm
tintorésso, sm. ant. in lucca, chi tingeva i tessuti con
una corporazione diversa da quella dei tintori in nero). bonavia, 223
attività e la tecnica di tingere materiali, in partic. tessuti o pelli.
2. laboratorio artigianale o stabilimento industriale in cui si tingono tessuti, tele, pellami
tingere de'panni. galanti, 1-ii-172: in francavilla sono le tintorie di cotone.
annunzio, v-2-252: tutte le tintorie pratesi in secoli di saggio e di affinamento non
mai giunte a tingere pannilani e pannilini in 'rosa di gruogo'come le gonne di
gruogo'come le gonne di quelle nuvole in bai tondo. bernari, 3-135: posso
posso farti assumere come sorvegliante ai bagni in tintoria. 3. lavanderia.
fango il cappotto. oggi dovrò mandarlo in tintoria. calvino [queneau], 106
natura », 16-xi-1884], 308: in florido stato è la fabbricazione..
certo colore che non si poteva affermare in buona coscienza colore; forse fu giallo in
in buona coscienza colore; forse fu giallo in origine ritinto in verde, ma qua
; forse fu giallo in origine ritinto in verde, ma qua il sole lo aveva
sbiadito, là qualche acido alterato, in altra parte qualche grasso unto; insomma era
; ricevere dai mercanti le droghe tintorie in bottega. 3. uva tintoria
coloranti chimiche o naturali vari materiali, in partic. fibre tessili o pelli e,
partic. fibre tessili o pelli e, in cosmesi, i capelli. - anche
2-184: a'panni che si tingono in firenze debbia essere scritto... lo
che promette tanto, e la tintura in 'azzurro di prussia', che col tempo supplirà
tinto o che si è tinto entrando in contatto con una sostanza colorante. -anche
tinto. giamboni, 8-i-202: è in mare un'altra cochilla d'un'altra
le più genti le chiamano ostriche, in ciò che quando l'uomo gli taglia intorno
quanto i carbuncoli già detti, chiusi in anello, sono agli veri somigliantissimi: ma
un organo o di una secrezione assunta in determinate condizioni fisiologiche o a causa di
1-51: questi segni di la urina apparano in principio; ma in la fine apare
la urina apparano in principio; ma in la fine apare una tintura rossa. pallavicino
morgagni, 182: da 20 mesi in qua principiato lo sbocco del sangue,
solo una tintura di francese, aglaia in collegio e in famiglia l'aveva imparato
tintura di francese, aglaia in collegio e in famiglia l'aveva imparato benissimo.
se vi appagaste di apparenza, anche in punto di morte, ve la passerete con
zionate alle idee de'genitori della sposa; in tal caso poco importa se la di
10. disposizione d'animo, inclinazione radicata in seguito ad abitudini o a comportamenti a
, 13-1-66: di nome e di professione in estrinseco cristiani, ma non datisi a
, tal che non fosse ri- maso in chi più e in chi meno la tintura
fosse ri- maso in chi più e in chi meno la tintura del sangue e l'
attivo o sostanza aromatica ottenuta per macerazione in adatto solvente, per percolazione attraverso dispositivi
diluizione di un grammo della sostanza eletta in cento gocce di alcool. -tintura
medicamentoso a base di zucchero e acqua in fusione di viole mammole. cestoni,
gli filosofi dicono lo oro essere necessario in questa arte, parlano de lo oro de'
dell'ambiente. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3-39: le mirabili virtù
massaggiatore cieco, posto per quattrocento clienti in un giorno. = deriv.
un atomo di zolfo, che si presenta in cristalli incolori e solubili in acqua.
si presenta in cristalli incolori e solubili in acqua. = voce dotta, comp
. chim. acido inorganico o organico in cui a uno o più atomi di ossigeno
diffuse nelle acque ricche di idrogeno, in grado di ossidare i composti dello zolfo
a cui appartengono poche specie che vivono in acqua o in terreni umidi. =
poche specie che vivono in acqua o in terreni umidi. = voce dotta,
trova impiego nella vulcanizzazione della gomma e in alcune sintesi organiche. = voce
giallo chiaro ricavata dalla tiammina per ossidazione in ambiente alcalino; se esposta ai raggi
di un organismo a riprodursi e svilupparsi in un ambiente ricco di zolfo.
-tioglicolato di antimonio-, sostanza chimica utilizzata in cosmetica per ondulare a freddo i capelli o
, sf. invar. biochim. enzima in grado di agire sui glicosidi solforati.
'tionina': materia colorante oggi non più in commercio. = voce dotta, deriv
acido tiobarbiturico con proprietà narcotiche, usato in medicina come anestetico e talvolta, nelle
, agg. ant. cristiano copto (in partic. in quanto abitante dell'abissinia
ant. cristiano copto (in partic. in quanto abitante dell'abissinia). -anche
del mondo ti chiamano santa, come in prima i cristiani, iudei, saracini,
gravicembalo o tiorba, vanno di quando in quando toccando or una, or due corde
. montale, 22-786: occorreva introdurre in orchestra strumenti inusitati (flauti a becco
passata poi a designare tale strumento, in quanto originariamente veniva portato a tracolla dai
coloranti come mordente o sbiancante e, in fotografia, come fissatore. g
la carta vetro, con l'immersione in sostanze come l'acido gibberellico, tiourea,
tipo1. tipicaménte, avv. in modo caratteristico, peculiare, proprio;
[la civiltà italiana] l'universalità in una misura comune che si accetta o si
scelte culturali, che naturalmente andrebbero analizzate in concreto e con maggiore serenità =
gadda, 15-185: ha voluto farmi incozzare in tali e così tipicizzati narcisisti..
sf. conferimento di una particolare specializzazione in un determinato ambito. r.
. pascoli, ii-851: or egli in questo libro reca ad esempio tipico della
tradizionali di una località per il modo in cui è stato costruito o arredato, per
arbasino, 126: ignoravamo gli altri in modo spudorato, però la prima sera
a discorrere di questa tipica personalità che in sé accoppia alla virilità la molle bellezza muliebre
non solo [mosè] instituì questo sacrificio in quel di santo, ma dopo la
mistico agnello fu dinotato il tipico, in segno che in fatti tutti i sacrifici
fu dinotato il tipico, in segno che in fatti tutti i sacrifici mosaici erano consumati
- figure giuridiche tipiche-, quelle definite in termini specifici e tassativi dalla legge.
tipificazióne1, sf. tipizzazione, in partic. di componenti meccaniche o prodotti
tipino, sm. persona, in partic. donna, dal carattere vivace
. codesto non è guardare: è mettere in berlina » rimproverò marisa, voltando le
categoria; riduzione a tipo. - in partic.: standardizzazione di procedimenti produttivi;
3: i problemi che si presentano in questo quadro sono i seguenti: a)
di tener conto delle particolari caratteristiche ambientali in cui ogni casa viene ad essere di fatto
biografia, decade a cronaca o si converte in una tipizzazione psicologica alla quale collabora l'
infantile. pasolini, 17-150: racconta favole in tutto e per tutto identiche, per
. 2. classificazione di vari elementi in gruppi aventi ciascuno determinate caratteristiche.
di campionamento, indagine e tipizzazione anche in questo settore. -diversificazione dei lavoratori in
in questo settore. -diversificazione dei lavoratori in settori distinti che esigono competenze e abilità
costruttivo da integrale e continuo si frantuma in fasi di lavorazione per la maggior parte
addetta, producendo la prima tipizzazione operaia in edilizia. 3. medie. esame
corredo di antigeni tessutali di un organismo in base a caratteristiche immunologiche, genetiche,
novembre 1978, n. 20. istituzione in ancona del centro regionale di immunologia clinica
esiste. de sanctis, 11-380: in questo cammino dall'individuo si va al tipo
tutte quelle bellezze mistiche, che salomone in tipo di cristo nella cantica dipinge della sua
vitello e tenerissimo, abramo lor offre in cibo: era il tipo di cristo.
cui si possono ricondurre entità o fenomeni in base a caratteri fondamentali comuni.
simile a, conforme a (anche in espressioni ellittiche in cui il termine è seguito
conforme a (anche in espressioni ellittiche in cui il termine è seguito dal nome
1. -sport. formazione tipo: in un gioco di squadra (in partic
tipo: in un gioco di squadra (in partic. nel calcio), la
di persone. ficino, 6-179: in quanto sono uomini, si debbono ridurre a
di color di sole, / attorti in minutissime trecciuole, / ti fanno un tipo
danza, rassomigliando così a quella sempronia in cui sallustio delinea un tipo di matrona
un tipo di matrona romana di giorno in giorno più comune. cassola, 5-64
a cui si possono ascrivere gli individui in base alle caratteristiche morfologiche o psichiche;
, iii-7-326: i lineamenti del viso attestano in lui il tipo etrusco, quel tipo
, che suscita perplessità o riprovazione (in partic. nell'espressione bel tipo)
di un amico. -persona (in partic. donna) che, pur non
di essere un tipo, e che in qualche modo gli interessavo. n.
apostati nell'egoismo o consumano ogni vigore in accessi d'una sterile misantropia: errano
le mie generalità da un tipo grasso in divisa. 6. disus.
6. disus. rappresentazione grafica, in scala ridotta, di un territorio o
di un determinato organismo, nella forma in cui si trova in natura.
organismo, nella forma in cui si trova in natura. 9. dir.
lingua o di un gruppo di lingue (in partic. l'essere più o meno
incorporante). -modulo, schema sintattico in base al quale è possibile formare un
che col tipo stesso si rappresentino dunque in tali medaglie città diverse. beccaria,
cui si manifestano i sintomi (e in partic. gli accessi febbrili) di una
anche, con cui si succedono le malattie in un determinato soggetto. l.
; ossia ordine di successione nel tempo in cui ricorrono le malattie. 14.
didot era già compita, alcuni esemplari in pergamena, altri in velina, e
compita, alcuni esemplari in pergamena, altri in velina, e quattro mila in altra
altri in velina, e quattro mila in altra bella carta. solaro della margarita,
tipi, fu applaudita la nuova industria che in aiuto veniva delle scienze e delle arti
al mese, di cinque fogli di stampa in quarto massimo: stampa compattissima, ma
un volume contenente tutti i discorsi pronunciati in occasione della festa giubilare. baldini, 14-53
zootecn. la struttura di un animale, in quanto rapporto fra i diametri longitudinali e
corpo (e ne deriva la distinzione in animali di tipo longilineo o dolicomorfo,
. tifóne. ungaretti, xl-114: in fondo alla caverna, dietro un cancello,
eseguito con caratteri tipografici: 'lavoro in tipo', lavoro stampato tipograficamente, graphicus
: con una sola macchina si stampa in lito e in tipo. =
sola macchina si stampa in lito e in tipo. = abbrev. di
risaltare con grande nettezza su uno sfondo in una rappresentazione pittorica. r
: a destra un albero tipografa sul cielo in grassetto le proprie fronde brune, a
tipografato, agg. letter. manifestato in un'opera a stampa. carducci
, dare un'ode o una laude spirituale in fogli volanti per una festa di campagnoli
mediante una matrice composta con caratteri mobili in rilievo. -per estens.: arte della
volgarmente fatta. g. dorfies [in civiltà delle macchine, 346]: è
2. laboratorio artigianale o stabilimento in cui si stampa. l.
. l. a. zacagni [in muratori, cxiv-46-10j: per la calamità dei
e tale da mettere di primo colpo in onore la tipografia dond'è uscita. b
tipografia vecchi per dare alcune istruzioni su lavori in corso. bernari, 8-98: quando
via nazionale, e tutto fu combinato in un battibaleno. pratolini, 10-109: un
si rammentava, aveva una piccola tipografia in borgo allegri. « una tipografiuccia »
tipografia; che serve o che si usa in tipografia. tesauro, 2-56:
. incuriosì papini, che lo lesse in bozze e a quattr'occhi me lo stroncò
quattr'occhi me lo stroncò verso per verso in un caffeuccio di piazza san marco.
caffeuccio di piazza san marco. la mancanza in me di reazione, la prontezza con
darà al suo posto un'edizione fotografica, in cui ogni pagina riprodurrà un foglio scritto
dell'arte tipografica non molto innanzi fatta in germania. foscolo, xi-1-219: questi
così dire l'europa, e far cessare in quel tempo l'epoca comunemente chiamata del
le gigantesche case calco- grafiche degli artaria in germania e la tipografica de'cotta a
fondò la società tipografica, che ora esiste in torino, e che già diede in
in torino, e che già diede in luce parecchie òpere importanti, due delle quali
3-220: era oltre mezzogiorno, e in piazza santa croce i tipografi e i mosaicisti
, sf. laboratorio artigianale o stabilimento in cui si eseguono lavori di litografia e tipografia
, con proprietà e caratteristiche comuni, in gruppi omogenei, caratterizzati dalla possibilità di
funzionali (e tale indagine può essere in partic. applicata all'antropologia, alla
quanto più sono vicine tipologicamente, e in questo caso geneticamente, le lingue in
in questo caso geneticamente, le lingue in questione. = comp. di tipologico
. v.]: 'tipometro': asta in legno o metallica, in un sol
'tipometro': asta in legno o metallica, in un sol pezzo, o piegabile,
piegabile, e anche nastro metallico graduato che in tipografia si usa per 'prendere'le giustezze
tiponare, tr. (tipóno). in tipografia, duplicare le pellicole originali rivedute
di origine americana che si esegue battendo in maniera ritmica ed alternata le punte e i
ufficio d'igiene, e ci risero in faccia: non si trattava affatto dell'anofele
, ma dell'innocua tipula, che in inghilterra si chiama 'crane-fly'o 'daddy longlegs
del pianto vengono quasi affogati, e tirano in lungo la respirazione, e raccolgono il
dipanando la partita dei fili da esser impalpata in legnuolo. 4. pendagliela.
ritorta'o 'catena', e 'festone'o 'pergolina'in quel di firenze. 5.
letti d'oro, uno dietro all'altro in tire; ed eziandio hanno il naso
ladro. cagna, 1-19: martina ebbe in un lampo il pensiero che colui fosse
tira-ro lungo a vite tagliente, che termina in un occhio, del quale si
scrittori, potrà adoperarsi quella che usano in toscana: cavaturaccioli. p. petrocchi
di pelle, sotto braccio, gli occhiali in bilico sul naso a ballotta, il
[febbraio 1995], 137: costruito in acciaio protetto da resina poliuretanica anticorrosiva,
silvia, al tiracampare che c'è in giro, ai sotterfugi, alle astuzie,
quelli che si fanno i fatti loro in barba a capi e guardie.
di vetro di forma cilindrica che saranno in seguito sottoposte a trasformazione mediante lavorazioni a
leoni, 84: tal lettera era cucita in una tiracca dei calzoni del latore,
voleva: ché altre volte, come in una sciroccata la terra di marzo, tutto
sciroccata la terra di marzo, tutto era in lei volere e disvolere, ridere e
di stato di firenze (1562) [in « studi di lessicografia italiana »
, 166]: chi tira il ferro in fili o aste. = comp
carena, 1-255: 'tirafondi': istrumento consistente in un fer servono i bottai
de'bottai e marinai. strumento consistente in un ferro lungo a vite tagliente che
ferro lungo a vite tagliente che termina in un occhio, del quale si servono per
la gallica 'tire fausset'cucinata malamente in quel modo. ma se mai una
co', il quale, da sé e in poco tempo, avvia un bel fuoco senza
un impianto a gas anche nel caso in cui sia molto basso il livello della pressione
.). tiràggio, sm. in un impianto di riscaldamento o genericamente
un impianto di riscaldamento o genericamente in una caldaia, la circolazione continua deltaria
combustione (anche nell'espressione tiraggio naturale in contrapposizione al tiraggio forzato che è quello
che il difetto stava nel tiraggio strozzato in cima vicino al tetto ». le scienze
scoperto nella parete di un forno riportato in luce a gisagara, a conferma dell'ipotesi
sostanze liquide. 7. ott. in un cannocchiale o in un microscopio la
7. ott. in un cannocchiale o in un microscopio la distanza fra l'obiettivo
un nome o di un numero (in partic. per determinare i giovani destinati
il tiraggio... lo sapevate? in tutti i modi, ve ne informo
62: il capocorda ligato al palo fitto in terra b e passato per la girella
sm. milit. disus. soldato, in partic. fuciliere, appartenente alle truppe
: de charette... fu capitano in quel battaglione di tiragliatori franco-belgi che.
sm. milit. disus. munizioni, in partic. per l'artiglieria.
: per gli dodici di settembre si trovarono in lerida viveri per venti giorni, il
de'fili di ciascun colore fossero legati in mazzi a cordicelle, che un ragazzino,
donna che allatta, quando ve ne sia in eccesso o quando il neonato sia incapace
tiralicci, sm. invar. tess. in un telaio, dispositivo a molla che
. artigiano che lavorava l'oro tirandolo in sottili lamine o fili. grazzini,
1-10-65: 'tiraloro': chi tira l'oro in fili da avvolgersi alla seta per fame
tiramento vengono spezzati. carena, 1-24: in questo modo di sonare la campana il
per legge fusse stato prescritto non essere in modo alcuno lecito cangiare i tiramenti delle
fratello, com'io vada tormentata di tanto in tanto, da certi tiramenti di nervi
7-469: il ghigno gli si contorse subito in una smorfia, per un tiramento improvviso
riapro gli occhi, ma di mettermi in piedi proprio non ho nessun tiramento.
4. ant. interpretazione, in partic. tendenziosa, di un discorso
un atteggiamento non più che tollerante e in fondo mai veramente solidale verso la guerriglia
; è contenuta nella segale cornuta e in vari organi dei mammiferi (fegato,
a rischio'perché contengono tiramina o perché sono in grado di stimolare le cellule della mucosa
di crema o mascarpone sbattuto e decorato in superficie con polvere di cacao.
esercita una tirannia o detiene il potere in modo dispotico e oppressivo. fagiuoli,
-con riferimento a entità astratte femminili, in partic. alla morte o alla malattia
desiderio di riveder vostra signoria, e in napoli più che altrove. non so
2. per estens. la donna amata in quando dominatrice dei sentimenti, dei pensieri
queste gelide onde, / né vedo in questi boschi fronde in ramo, / che
/ né vedo in questi boschi fronde in ramo, / che nanzi non mi
si frapose / la tiranna dell'alme in mezzo a l'ire. goldoni, ix-20
corsa la casa mia per sua, e in quella fiera tiranna divenuta. montale,
tirannàggine, sf. ant. potere esercitato in modo tirannico e dispotico. nardi
tirannaggine ha manco esperienza che non era in quello. = deriv. da tiranno1
tirannanzi, sm. invar. ant. in una compagnia di caccia, titolo e
tr. governare uno stato, una città in modo autoritario e vessatorio. pasquinate
petizion de sei marzi quatrini / abbi messo in bordello i perugini, /..
/ ed abbi tirannato camerino, / e in brevi speri toglier sinigaglia / a quel
aver mai saputo che cosa fosse dispiacere in questo mondo. panni, 944:
944: l'eccessiva potenza degli spagnuoli in italia, che ne facevano barbaramente tiranneggiare
le figure del buon curato rabelais prendendole in prestito da quella francia ch'essa cerca
cattolici della città di marsilia, avendo in quei giorni sospetto che gli ugonotti, sotto
dal gruppo dominante. 3. tenere in soggezione, sottomettere alla propria volontà o
i comportamenti e limitandone la libertà (in partic. con riferimento a un legame
soggezione. fenoglio, 1-i-1383: nessuno in tutte le forze armate, era tiranneggiato
forze armate, era tiranneggiato quanto loro in fatto di disciplina e formalismo. 4
. l. quirini, 20: benché in lui risieda / maschia virtù di fomentar
dominare un ambiente, esercitandovi un'attività in modo esclusivo. alfieri, 1-1099:
venti australi, che da alcuni anni in qua tiranneggiano crudelmente questo cielo. ciampoli
171: fra turbini, e naufragi / in grembo a fiere morti / tonde tiranneggiò
, un potere, un'autorità politica in modo tirannico, dispotico. g.
però ché 'l detto capitano tiranneggiava in firenze con certi grandi. ovidio volgar
sin- gulari commodi, le ingiuste voglie in italia più poterono che le buone legge
giusto impero. alfieri, iii-i-ioi: in questo mansuetissimo secolo cotanto si è assottigliata
del tiranneggiare. 9. comportarsi in modo autoritario e prepotente, sottomettendo una
padrone. -imporre la propria volontà in un determinato ambiente, in partic.
propria volontà in un determinato ambiente, in partic. nell'attività che vi si svolge
moretti, 15-146: quando gianna è entrata in questa casa, la leonina c'era
, la leonina c'era e spadroneggiava in cucina. per tanti anni ha spadroneggiato
sulle popolazioni arabe, tiranneggiate dai turchi in ogni peggior modo. 3
modo. 3. dominato in modo irresistibile da un sentimento, da
ha fatto gran violenza alla sua natura, in tanto che spesse volte, tiranneggiata dal
rotondo e definitivo, parti non nate in modo spontaneo e legittimo, ma attinte
governo tirannico o potere, autorità esercitata in modo dispotico e oppressivo.
flavio volgar., ii-45: di poi in che modo dite voi, tenendo li
documenti pubblicati nell'archivio storico italiano [in rezasco, 1190]: contro il quale
. carducci, iii-20-242: nel '57 in piena tirannerìa dei manzoniani vittoriosi, ferdinando
. tirannescaménte, avv. in modo tirannico, dispotico e oppressivo.
compagni, 3-9: rimasono i cittadini in firenze smagati per lo pericoloso fuoco e
delle vigne. 2. in modo esclusivo o preponderante. boccaccio,
al privato badava. 3. in modo del tutto arbitrario. carducci,
azione politica); che è esercitato in modo dispotico, autoritario e oppressivo (
. per estens. che tende a imporre in modo incontrastabile la sua volontà, a
vostro! foscolo, xviii-258: a dirvelo in confidenza, lo credo giovine di perduta
dialogo. 4. che determina in modo rigido, rigoroso determinate regole,
e maraviglioso e tirannesco laboratorio che è in riva alla senna. = deriv
tirannevolménte, avv. ant. in modo tirannico, dispotico e oppressivo.
governo esercitato da una sola persona (in partic. con riferimento al potere dei
lo più da una sola persona, in modo dispotico e oppressivo. dante
di teodorigo contrastando, da lui fu in sbandimento mandato, e nella città di
d'intervento a sostegno della tirannia austriaca in italia o altrove. -come personificazione
una fazione politica su un'altra esercitata in modo autoritario. cavour, i-25:
le minorità di qualche entità essere rappresentate in un parlamento. -ant. insieme
. insieme delle persone che hanno esercitato in modo dispotico e oppressivo un governo.
d'occupare e possedere alcun regno, in tanto che egli si sforzò d'ot-
. c. gozzi, 1-225: in smania, in ira / è il traditor
gozzi, 1-225: in smania, in ira / è il traditor ministro, e
ira / è il traditor ministro, e in tirannie / sfoga la rabbia sua.
. c. dati, 11-78: in ascoltar la tirannia di costoro che signoreggiano
gli effetti miei, la dura condizione in cui mi fece vivere, e torrido
benefica previdenza che vi ha fatto nascere in situazione di non esser violentato dalla tirannia del
di coloro che, non essendo mai stati in cielo, de'cieli e delle sue
delle sue influenze ne ragionano, come se in quelli sortiti ne avessero i loro natali
italiano, anzi latino, si manifesta in mille modi, ed anzitutto nella tirannia
vana rivolta non contro la tirannia della passione in astratto, ma contro l'oggetto medesimo
musica. -tendenza dominante che si impone in modo pressoché esclusivo in campo artistico,
che si impone in modo pressoché esclusivo in campo artistico, intellettuale o, anche
con ciò noi non rifiutiamo affatto quello che in arte è veramente originale, la qual
la soverchia ristrettezza e superstizione e tirannia in ordine alla purità della lingua, ne
delle classificazioni empiriche, vecchie e nuove. in cambio, si sforzò di filosofarle,
stato, un territorio con una tirannia o in modo dispotico e oppressivo. anonimo
intr. esercitare il governo o un'autorità in modo tirannico e dispotico.
pregavano per dio che. lli remettessi in loro case. tirannicaménte (tiranicaménte
tirannicaménte (tiranicaménte), avv. in modo tirannico, esercitando il potere da
, esercitando la propria autorità e, in partic., la patria potestà, in
in partic., la patria potestà, in modo vessatorio e brutale; abusivamente.
contro la loro volontà 3. in modo incontrastato, senza opposizione (con riferimento
purtroppo il gusto, che regna'tirannicamente in italia. = comp. di
e latinamente molti versi... in lode e commendazione del tirannicida. salvini,
è 1-256: l'oratore accusante s'erge in tirannicida. papi, 2-3-99:
dell'astigiano. bacchelli, 2-xxiii-101: in quei tre giorni era maturato il destino
personificazione. bruno, 3-568: dove in atto di correre appresso la lepre, avea
cadavere e di andare a buttarlo ritualmente in tevere. f. fortini [« il
lo è più dopo che questo sinodo condannò in universale e
g. villani, iv-10-78: in picciolo tempo a uguiccione fu mutata la
romane. s. maffei, 5-2-500: in tempo di leone isaurico scossero quelle città
greco, e scacciati i lor duci, in libertà si posero: il che giuridicamente
pugna desia [bruto]: desia gittarsi in mezzo / alle squadre tiranniche e bagnare
con esagerazione grandissima le presenti, chiamando in particolare tirannici ed inauditi sino allora nelle
e di massimo pericolo, da doversi rimediare in una maniera o in un'altra.
da doversi rimediare in una maniera o in un'altra. manzoni, fermo e lucia
semi della civiltà intellettuale passarono d'asia in europa: ma isteriliti in alcuni luoghi
passarono d'asia in europa: ma isteriliti in alcuni luoghi da leggi tiranniche, o
dalle gelosie d'una 'costa', trabalzati in altri da guerre continue, e invasioni,
). brusoni, 4-i-99: aveva in questo mentre il proveditore paolo caotorta ripigliate
illegittimamente (un comportamento); vissuto in continua prevaricazione (l'esistenza del tiranno
soliti a dominare il mondo e vivere in tanta gloria, servivano sì vilmente sotto li
un senatore privato, i quali tenne fulvio in disprezzare la maestà di tutto il senato
per estens. che impone la propria volontà in contrasto o con danno dei diritti e
: io desidero di non cadere calunniosamente in concetto di critico troppo superstizioso e troppo tirannico
i-71: la risposta non è temeraria in bocca d'una figliuola, quando ella
sia più ragionevole assai d'un comando tirannico in sulle la- bra d'un padre.
segni, a guisa di fuoco chiuso in fornace svapora, e si discopre.
, xiii-327: lui mi rispose che aveva in città un negozio di mode e che
era appunto là, che sua sorella, in cerca di lavoro, era incappata in
in cerca di lavoro, era incappata in quella tirannica amicizia. 6.
). alamanni, 5-1-222: componga in giro / a'seminati campi orrende faccie
tempo che le immagini di costantino erano portate in roma, fu acclamato in roma imperatore
erano portate in roma, fu acclamato in roma imperatore massenzio,... il
arbitrio, appellasi dispotismo, se traligna in violenza, appellasi tirannide. d'annunzio
(1749-1803), pubblicato nel 1777, in cui si esamina la natura del governo
la casa de'medici sottopormi, niuna grazia in fiorenza mi sarebbe negata da coloro i
mi sarebbe negata da coloro i quali in apparenza prìncipi giusti e magnanimi vogliono dimostrarsi
: il grande pensiero sociale che ferve oggi in europa può così definirsi: abolizione del
dei lavoratori dalla 'tirannide'del capitale concentrato in un picolo numero d'individui. g.
prima delle dichiarazioni di lutero, contiene in germe tutte le libertà della riforma e
esser da l'insolenza de'barbari avute in dispregio e profanate, narra queste cose ai
stato di noi altre donne, facilmente in parte conoscerlo può che considera a quanti
: finisca con la nostra morte la tirannide in noi della fortuna. -potere
, 7-114: la schiera internai, ch'in quel conflitto / la tirannide sua cader
cader vedea, / sendole ciò permesso, in un momento / l'aria in nube
, in un momento / l'aria in nube ristrinse e mosse il vento.
atto o comportamento prevaricatorio di chi, in forza della propria autorità o posizione sociale
propria volontà e i propri interessi, in contrasto e in spregio dei diritti altrui
e i propri interessi, in contrasto e in spregio dei diritti altrui. jjlloa
a sé: onde ne seguirla tirannide in noi propri. -vincolo che limita
, acciò ricordandosi dell'errore commesso fusse in questa guisa lacerato nel cuore dal rimorso
era molto di buona voglia e contenta et in particolare la casa de'malvezzi per vedersi
tirannissimo). nella grecia classica, chi in una città o in uno stato concentrava
classica, chi in una città o in uno stato concentrava nelle proprie mani ogni
: il primo dopo teseo tiranno fu in agrigento falari, come dice plinio nel settimo
, spesso fittizi, venuti al potere in varie regioni deltimpero romano negli anni degli
tassoni, xvi-723: diede [gallieno] in tanta dappocaggine che contra lui si sollevarono
severo che gli succedette, il fé parere in suo paragone un sardanapalo. g.
conquistato con metodi illegali e violenti, in modo dispotico e coercitivo. dante,
cesare... fu primo tiranno in roma. bandello, 2-13 (i-804)
baldi, 4-1-216: entrato con questa superbia in pesaro, e pèrsone pacificamente il possesso
. chiabrera, 1-i-452: ei corse in rodi e l'ottoman tiranno / vinse
rodi e l'ottoman tiranno / vinse in battaglia e lo si stese a'piedi.
non solo non potranno impedire, ma sono in certo modo, pei loro costumi
pei loro costumi e per tanti lumi diffusi in europa, costretti ad incoraggiare le scienze
-come epiteto di divinità pagane, in partic. con riferimento a plutone.
e lucia, 239: egli pensava in quel momento non senza terrore alle gride
i-iii- 353: bisogna persuadersene: in ogni colono sonnecchia un tiranno. pascoli
offeso tiranno strascinarne. -chi tiene in soggezione amorosa una persona, i suoi
5. ciò che si impone in modo preponderante, influe- zando scelte e
contesa di preminenza, e caduta questa in sorte ai più rari, il primo seggio
. che esercita un governo o un'autorità in modo dispotico e oppressivo, abusando dei
7. che impone la propria volontà, in contrasto o con danno dei diritti e
che mai non puote / d'oro ingordigia in quell'alma tiranna? pirandello, 8-696
del legittimo e del dritto / custode in ogni caso e difensore, / serbando
eotere estremo / a tal non giunga e in vincer sì s'arane, / che
di vittorie. parini, 506: in un balen se 'n giacque / del valor
-che si dimostra insensibile e crudele, in quanto non corrisponde ai sentimenti altrui (
, / fido e sincero, / solo in mio danno / un po'tiranno.
, 280: quai lampi da specchio, in cui si miri / col suo lume
sorgono i secoli tiranni, / che in un groppo fatai legati han gli anni.
una madre che come me si trovi sola in così arduo esercizio. -che
spazio tiranno ci ha impedito di mettere in luce come si doveva l'importanza della lettera
cara. -che condiziona e determina in modo ineluttabile le vicende umane (il
, / ma viva ognor alle procelle in seno. -che impone obblighi,
; / e l'ebbero per palio in sul bigordo. -tirannétto. rinaldo
cozzar già mai. alfieri, 5-267: in copia immensa a sdigiunar costretti / con
si davano spesso i francesi di venire in italia disinteressatamente, come dicevano, e
ix-1-532: la cerimonia si celebra da'tirannucci in irlanda contro ai papisti. bacchelli,
numero degli scrittori che fiorirono sotto augusto in roma, sotto carlo v e filippo
, sotto carlo v e filippo ii in spagna, sotto i principotti e tirannucoli del
i principotti e tirannucoli del secolo decimosesto in italia, all'impulso non ancora affatto estinto
tirannóne. lalli, 8-69: egli in grazia de la dea giunone / volea far
uccelli appartenenti alla famiglia tirannidi, diffusi in tutta l'america e noti per l'
lessona, 1472: 'tiranno': in ornitologia, è genere e famiglia di
di una pianta). -posto in tensione; ben teso o anche troppo teso
, ovvero al fusto della branca, in maniera che il capo sia tirante e forzato
accennò col capo a un avventore seduto in un angolo con davanti un quinto di
un par di mustacchi tiranti al rosso in una faccia sveglia da furbo.
si distilla mediante il fuoco, esalando in vapore. b. barezzi, 1-87
6. sm. elemento o dispositivo, in partic. metallico, che, agendo
, serve a tenere unite e ferme in un determinato assetto due o più parti di
ambini agli stivaloni da caccia, scarpe in scatole, scarpe legate a mazzi pei
trastra: travi grandi, che posano in piano su i muri e concatenano l'edifizio
vocaboli ignoti,... parlando in zergo e furbesco, ragionano di..
ho più monacchie, le tiranti sono in pezzi, il pietra l'no sbiasito,
9: il motore, quattro cilindri in linea, 16 valvole, con raffreddamento liquido
raffreddamento liquido, adotta un nuovo copritesta in magnesio, il pedale del cambio dispone di
ramaioli prende il pesto e lo riporta in sur un tino (in un tino
e lo riporta in sur un tino (in un tino superiore detto purgatorio),
percotea del tirapiè, gli dava la piantella in e. cecchi, 6-22:
anche: arnese di ferro che s'introduce in tali asole per carnivoro lui, fornito
faccia, e persino gittavagli in viso quell'acquaccia puzzolente cantari, 237:
e tolta una manata di colla gliela ficcava in destrieri ambianti e forti. b. giambullari
e che è ca scimunito in tutta mattina non s'accorse, che a
e tirata la conforti religiosi ai morenti in ospedali, ospizi, ecc. carrozza da
mi prostrava visibilmente. persona, in partic. potente e ne asseconda i voleri
, nel profondo, sott'acqua. -anche in un tunista o, anche,
per me'la faga donare, in nome dell'indipendenza italiana, tante scelleratezze
el mira, / e man ge meto in testa et in terra lo di
/ e man ge meto in testa et in terra lo di carlo alberto e
dice nel tuo cuore: chi mi tirerà in terra? ulloa [zara- moravia
tappo dal collo della bottiglia. prova in fotoincisione e fotolitografia. de roberto
il marito, come sen in cui si infilano le dita per rinforzare la
che squarciavano le carni. animali in ricevere cose liquide, è trasportato al tirar
qua; portare un'imbarcazione a terra, in secca (e, per c
di reggere due elefanti nelle immantinente tirrar dovessero in terra... tutte le barche,
notti, tiravano la sera la barchetta in terra. tirarchìa, sf.
-muovere una porta sui cardini (in partic. per dizionario militare italiano [
al punto h. pananti, i-420: in fin sente tirare un catenaccio, /
agente. -spostare una parte del corpo ponendola in atteg cavalca, 20-41:
giacomo, i-625: avvolse tutto in una delle bende e si tirò il braccìno
esercitare su di essa una trazione, in partic. per muovere ciò che è fissato
corde di uno strumento musicale (anche in un contesto metaforico). latini,
non dèe che alcuno uccello che venga in terra si ponga, ma quando sarà presso
presso, tiri la fune e abbatta in terra l'uccello e piglilo. baldi,
-stringere, serrare un nodo (anche in contesti metaforici). beccari, xxx-4-275
la cura. questo con diligenza di quando in quando tirerà i pesi e contrapesi de
spero di riposarmi, fra non molto, in quel gran lettone che mi si dice
scherno, per richiamare l'attenzione e, in partic., per rammentare un debito
. d'azeglio, 4-73: tornò in camera, si vestì, e quando fu
e quando fu giorno chiaro, tiratosi in capo il cappuccio s'incamminò alla rocca.
tessuto sui cilindri del tiratoio per conformarli in larghezza e lunghezza. -per simil.
libri di commercio dei peruzzi, 229: in sul quale terreno l'arte
fosse bollato come detto è, sia condannato in soldi cento per ogni panno e per
. 6. stendere una tenda in tutta l'ampiezza per ottenere un riparo
tendere una catena fra due estremità (in partic. come sbarramento di una strada
ii-299: tutta la città si pose in arme, fece per tutte le strade le
, iii-3-115: per questa sera il lume in van risplende / da la finestra bassa
plasmare un impasto largo e sottile (in forma di focaccia). messisburgo,
i463: imparavi alcune cose da lui che in questo officio della cucina si fanno,
officio della cucina si fanno, come in particolare il tirar la pasta. a
spingere il suo matterello e a tirare in giro la sfoglia. solinas donghi, 2-53
io non ne tirerò più di sfoglie in questa casa » e via.
9. distendere un metallo (in partic. l'oro) in lamine
metallo (in partic. l'oro) in lamine sottili col martello o col laminatoio
che sanno tirar l'oro e scolpire in oro e in argento. cellini, 592
tirar l'oro e scolpire in oro e in argento. cellini, 592: di poi
aveva tirato la sua piastra d'oro in un modo triangolo, più grande che
10. filare una fibra tessile (in partic. seta o lana).
beolco, 7951: prima imparai a tirare in filo el lino e la lana,
citolim, 275: poi sarà il tener in mano, portar in mano, cader
sarà il tener in mano, portar in mano, cader di mano, dar pugna
il fé prestamente pelato e acconcio mettere in uno schedone, e arrostir diligentemente. grazzini
diligentemente. grazzini, 9-350: aveva in animo di far tirare il collo a un
, al cappone. cassola, 2-207: in onore loro avevano tirato il collo a
rivoluzione italiana, che si è fatta in guanti bianchi; guarda i francesi se han
vivi, non mi lasciassi andare, in qualche accesso di natura prima, a tirargli
che il verso voleva. -finire in fretta qualcosa, concluderlo. g.
un inseguimento molto faticoso (un atleta in gara). g. testori,
8-i-251: lo metterà [il cane] in una piccola paniera, e nutrichilo di
fanciullo, lo fé piangere. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-129]
gridato: « vecchio stronzo » e, in maniera del tutto imprevista, gli ha
. goldoni, 7-617: -è sfigurato in viso? -è sano come voi / -
, / tutti quante insanguinate / e kiavato in su la croce. detto di passione
, per spion, e fu menato in castellania, tirato a la corda.
gergo sportivo, precedere gli altri concorrenti in una fuga, in un allungo, fendendo
gli altri concorrenti in una fuga, in un allungo, fendendo l'aria, dando
anche al figur., per indicare, in partic., in ambito politico,
, per indicare, in partic., in ambito politico, chi lavora a favore
più. g. gozzi, i-5-15: in somma in più lati si vede ch'
. gozzi, i-5-15: in somma in più lati si vede ch'egli ha tirato
e che si dovevan rimandare d'anno in anno per mancanza di mezzi.
16. trascorrere un periodo di tempo (in partic. oziosamente o piacevolmente);
sollazzo e 'l festeggiar multiplica- rono e in più giorni tirarono. 17.
caratteri di stampa, imprimere; stampare in un numero elevato di copie, editare
50 copie al prezzo a cui le porrà in vendita, oltre alcune in carta soprafina
le porrà in vendita, oltre alcune in carta soprafina, se egli vorrà tirarne.
avverti il marchi, che tin una prova in carta a mano etc. ma non
. -essere stampato e diffuso in un dato numero di copie (un
g. morselli, 5-257: il giornale in cui teneva la cronaca delle arti figurative
offendere l'intaglio. b. venuti [in muratori, cxiv-45-132]: vedo che
, autorità, ecc.; trarre in catene, come prigioniero, al luogo
, sono tirati infino a valenza e messi in crudele pregione. cellini, 1-30 (
: cenzo rena si metteva a parlare in tedesco e qualche volta era riuscito a tirar
capelli son bianchi, / tiraci dunque in cielo. -condurre ineluttabilmente (il destino
crudeli e così duri fati, che tu in brieve ti volghi con gravi pericoli,
s'abbattano, e strabocchevolmente si dieno in rovina? guicciardini, ^ i-323:
i-323: il cardinale entrato una mattina in concistoro supplicò al padre e agli altri
tua / solita compagnia. -portare in una condizione psicologica o emotiva. -anche
una stoccata, ecc. (anche in un contesto metaforico). - anche
a lo tirare de la spada sì cadde in
assai tirando di traverso qualche stoccatina, così in genere, ai tristi e alcun manrovescio
di venir con me, vi metterò in un loco, / dove le scienze tutte
loco, / dove le scienze tutte apprenderete in poco. / si tirerà di spada
l'attività guerresca o sportiva così attuata e in metafore, in partic. amorose)
sportiva così attuata e in metafore, in partic. amorose). -anche: lanciare
, 1-ii-64: cesare a'suoi soldati in africa facea tirar addosso agli elefanti i pili
desinare sino alla sera, spende questo tempo in giuocar alla palla o pallone, o
di frombola, cosi prattichi erano, che in un sol capello avrebbono dato di mira
villa la sera de'dodici di maggio tirare in quella parte quarantaotto cannonate, che li
quella parte quarantaotto cannonate, che li misero in grande constemazione e spavento. gemelli careri
cannoni, fra 'quali uno, che in un istesso tempo per tre bocche tirava
tirava tre palle. mazzini, 26-60: in ravenna hanno tirato due colpi di pistola
iii-291: e di quivi condottisi a marghera in sull'acque salse, tiromo, acciocché
i cacciatori si siano arrischiati di tirarli in volo. montecuccoli, 24: dopo pranzo
numero [di pivieri] ne è raunato in terra, chi tira sopra essi,
volte ripetuto di 'viva il re'tiravano in pari tempo sulla batteria de'cappuccini sessanta
percorso. aretino, 20-45: postomi in capo un cappelletto di seta verde con
un tirar di sasso, egli entra in una stradetta lunga e larga mezzo passo,
il quale i giocatori che lo mandavano più in alto, o tiravano più lungi,
passatella, che è mandar la boccia in modo che tocchi quelladell'avversario per rimoverla.
nel suo cantuccio di tavolino una giocatina in partibus col compagno accosto, perché le
, perché le carte non gli si freddassero in mano; e tirava in fretta in
si freddassero in mano; e tirava in fretta in fretta, lasciandosi scappar di bocca
in mano; e tirava in fretta in fretta, lasciandosi scappar di bocca certe
i quattrini i pochi ori che essa tiene in casa. 24. sferrare calci
, pugni, schiaffi, ecc. -anche in costrutto recipr. calandra, 4-80
calci contra di lui, che daranno in parete. p e. gherardi, cxiv-20-190
dove capita. arriva così a bastonare in un giorno due o trecento persone.
sul viso / tirando un rutto scoppia in un gran riso. pavese, n-i-377:
de sanctis, ii-15-35: oggi portate in palma di mano il papato; dimane ne
tracciare (anche idealmente) una linea, in par- tic. retta e precisamente orientata
punta della stella che tu hai fatta in sul tondo, tira una linea perpendiculare,
, tira una linea perpendiculare, e farai in tante facce quante saranno le dette linee
, e così rimane lo spazzo diviso in molti piccioli quadrangoli. p. cattaneo,
lungo, un foglio; prese la piuma in mano; tira una linea retta per
l'anatomia e '1 tirar delle linee cadono in vero sotto regole certe e possono apprendersi
[apelle]... per costume in tutto il tempo della sua vita non
passar mai giorno, comeché fosse molto occupato in altri affari, che almen tirando una
sua vita. muratori, cxiv-6-261: in parte del verno e della primavera sono
, edificare una costruzione estendendola od orientandola in una direzione; ultimarla fino alla sommità
soderini, i-207: e se occorresse fondare in pantani o
di qua e di là. cinuzzi [in dizionario militare italiano (1833),
traverse o con ridotti o torrioncelli, piglino in tal modo sempre le svolte, che
fondato l'edifizio sopra grotte vastissime scavate in antico per tirarne pietre di tufo e lapillo
certo tempo de l'ano, e tirasse in questo modo: i dano algune botte
275): mi si moriva e'denti in bocca... quando me ne
, ecc. -anche: ricevere un compenso in natura. giannotti, 2-1-5:
. magalotti, 26-27: ha quartiere in palazzo e tira dal re una pensione
tasse o imposte. -anche: ricevere in offerta caritativa, in elemosina.
. -anche: ricevere in offerta caritativa, in elemosina. giovanni da empoli
: or l'aiuto si ha della chiesa in due maniere, perché, o
miniere d'oro scoperte da pochi anni in qua. periodici popolari, i-497: infatti
respirare (anche come segno dell'essere in vita). latini, i-742:
i polmoni. patrizi, 3-161: in quello stringimento si affanna alquanto e l'uno
tirava un sospiro e scuoteva la testa, in una certa sua maniera, come per
avrebbe spenta. -assumere una droga, in partic. cocaina, aspirandola dalle narici