a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia. -chiudere le porte alla
-chiudere la porta ai mali: fare in modo di non soffrirne. forteguerri
zoppo. -chiudere, chiudersi in sella: tenersi saldamente in arcione,
, chiudersi in sella: tenersi saldamente in arcione, stringendo con forza le gambe
giganti, e ben si chiude in sella. -chiudere un conto,
un conto. -al figur.: risolvere in modo definitivo una questione.
pergamene bardi, 4: trovammone in cassa in denari contanti dì 16 di
pergamene bardi, 4: trovammone in cassa in denari contanti dì 16 di marzo '319
iscrivervi più infino che non fosse messa in saldo questa ragione, fior, d'oro
questa ragione, fior, d'oro 2400 in fior. giusti, iii-384: credevo
vero di aver posato la sferza, che in fondo ho adoperata sempre a malincuore,
ogni chiudiménto del cannello la massa liquida in modo si riflette sovra se stessa,
legarselo co'benefici il dispensarono senza esempio in quella tanto fino allora osservata legge del
si dice, così cheunque neutrale sentimento ha in quella medesima forma, e tutte così
tutte così nel numero del più come in quello del meno si dicono. pellico,
ancor lattante. la sventurata abbracciavali spesso in mia presenza, e diceva: <
(5-13): chiunque si fida in vista o mostramento, / senz'altra
9-138: soggiunse una lodola, dicendo in una terra di grecia, de la quale
che la venga? -sì, voglio, in malora, ed ella, e la
stretto conto della sua, e ne contrae in certo modo l'obbligazione: è questa
fra giordano, 5-46: chiunche voi legherete in terra sarà legato in cielo, e
chiunche voi legherete in terra sarà legato in cielo, e chiunque iscioglierete in terra sarà
sarà legato in cielo, e chiunque iscioglierete in terra sarà isciolto in cielo.
e chiunque iscioglierete in terra sarà isciolto in cielo. 4. agg.
laghi e stagni, cibandosi di animaletti: in italia è comune d'inverno e nel
chiurli. tombari, 1-193: incredulo in fatto di meteorologia, sapeva predire il tempo
suo pare. targioni tozzetti, 12-5-23: in quanto poi alla laringe, non ho
sf. riparo o difesa, barricata (in legno, muratura o altro materiale)
compagni, 3-7: stettono oltrarno in casa i mozzi, e fecionvi chiuse
c'hera anziano fece ricogliere e mandollo in sua villa uno cancello ch'era stato
san giovanni, sì ne fu condannato in lire mille, e siccome frodatore delle cose
, veramente, egli la diceva di tanto in tanto, perché aveva molto da fare
errori che questi pochi incontrati così casualmente in un luogo solo, lasciando da banda
, mettendolo nella chiusa d'un sonetto in cui s'è parlato sul serio delle deità
del corteo, veniva la nastasìa saltellante in abito color pulce, con un cappellino alla
con un cappellino alla « rococò » in vetta a ima pettinatura a rocchio. e
pittori o scultori, intenti a opere in luoghi pubblici, di muoversi a loro
contenere il libero corso dell'acqua, in modo da elevarne il livello oppure da renderlo
gente, munizioni e attrezzi. ed in vero, per la chiusa di tal passo
la musa / ella [la cicala] in campagna sempre, ei solo in chiusa
] in campagna sempre, ei solo in chiusa. -mettere, tenere gli
. -mettere, tenere gli uccelli in chiusa: rinchiuderli in un luogo fresco
tenere gli uccelli in chiusa: rinchiuderli in un luogo fresco e scuro allo scopo di
scuro allo scopo di predisporli al canto in modo da poterli usare come richiami,
: s'è trovata questa invenzione di metter in chiusa e accecar gli uccelli, acciò
-mettere, mettersi, serrare, tenere in chiusa: rinchiudere, rinchiudersi, imprigionare
rinchiudersi, imprigionare; tenere chiuso qualcuno in un luogo. g. m.
a questo debito / ultimo, / in chiusa lì da lui. -fa', sta
, / che l'avessino messo anco in galea. idem, 23-61: io arò
comodo a serrarlo / e a tenerlo in chiusa un giorno o duoi. l
salviati, 20-78: e'se ne va in casa, a mettersi in chiusa.
se ne va in casa, a mettersi in chiusa. giusti, v-104: esco
chiusa. giusti, v-104: esco in questo momento dalle sale del supremo consiglio
titolo d'avvocato, dopo avermi tenuto in chiusa sei ore e mezzo. -uscire
conosciuto, e poi ristette alla scarperia in mugello per spazio di otto giorni.
si doveva. 2. copertamente; in segreto, misteriosamente. inghilfredi, v-244-34
novo: che tal porto lo cargo / in dritto amore, perc'ogn'altro dicima
sì mi piace di lui dilettare, / in bella donna intender chiusamente, / e
79-10: così mancando vo di giorno in giorno, / sì chiusamente, ch'
, tanto più le sue fiamme d'ora in ora maggiori ne divenivano e miseramente quella
ricevi / questa serva d'amor, ch'in te fornire / possa ogni suo desire
ogni suo desire. 3. in modo poco chiaro e intelligibile; oscuramente;
, 362: quando, senza vento, in mar sentito / fia chiusamente incominciar rimbombo
rimbombo, /... / fèrmati in cor che sorgeran tempeste.
niuna persona trovandovi, avvisando che occultamente in alcuna parte andato fosse per istarsi alcun
/ si trovar de la terra e in su la porta. /...
di parto, ella se ne stava in una bella alcova con le cortine del
le cortine del letto ben chiuse, in luogo inaccessibile, come in tal caso
ben chiuse, in luogo inaccessibile, come in tal caso è costume, a'raggi
1015: da i cerchi di pietre in vetta al monte / tonaro i foschi
pascoli, io: uomini e fiere, in casolari e tane, / tacciono.
. pavese, 6-130: mi fece entrare in una stanza in ombra...
6-130: mi fece entrare in una stanza in ombra..., mi chiese
], ben chiuso e ben sigillato in una vostra lettera, a mad. giulia
lo detto luogo era ritondo e distinto in tre parti. marino, 8-42:
li 'mbianca / si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io
lume de la vivacissima loro essenza, in quanto vedemo le sopra dette ragioni,
idem, inf., 9-55: volgiti in dietro e tien lo viso chiuso;
par bene... che voi infino in questa terra abbiate recata la bocca chiusa
e duo cristalli. algarotti, 2-402: in effetto 1 nomi di quelle avventurose che
che la via della verità sia chiusa in voi, per l'odio che avete,
delle bugìe sia molto larga e aperta in voi. poliziano, st., 1-27
: boiardo è quel destrier, ch'in mezzo il bosco, / con tal rumor
passi aperti. alfieri, xiii-66: piango in vederti /... / chiuso
ogni campo di verace fama; / e in veder l'alma in te romana tanto
; / e in veder l'alma in te romana tanto, / or che più
vicolo chiuso. il cuore resta appeso in ex voto a chiassuoli a crocicchi.
chiusa e circondata d'ognintomo, e, in somma, contenuta da una altra.
1-325: essa arabia è chiusa come in mezzo dal golfo persico e dall'arabico,
chiuso all'estremità o piuttosto smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne
piuttosto smarrito in un gruppo, in un andirivieni di montagne. de sanctis
, lett. it., i-146: in questi due secoli abbiamo due letterature quasi
sia per ipotesi di studio, sia in caso di conflitto o di blocco economico
-mare chiuso: residuo di mare che in seguito a fenomeni geologici non comunica più
-stato chiuso: il cui territorio non è in comunicazione col mare. -anche: stato
, 22-4: fra due montagne entrò in un stretto calle, / onde uscia il
molto inante, / che giunse dove in una chiusa valle / si vide un
quello è crudele che non ha misura in condannare, quand'elli ne ha cagione.
il guerrier del liocorno / e dato in mano alla crudel teodora. firenzuola,
reina prigioniera / misera di vent'anni / in durissimi affanni, / poter chiamar crudele
giorni dopo il povero filippetto fu chiamato in napoli, e giustiziato: e il crudele
nel mettere il sangue di sua madre in quel corpo, disponendola all'amore in
in quel corpo, disponendola all'amore in modo che la fantasia le s'era
qualcuno, crudele di qualcuno, crudele in qualcuno: spietato, feroce nei confronti
i cani arrabbiati e le faine crudeli in cerca di cibo ne avessero pietà.
sannazaro, 9-146: un bel colombo in una quercia antica / vidi annidar poc'
! marino, 210: o pietosa in aspetto / e crudele in effetto, /
o pietosa in aspetto / e crudele in effetto, / avara, or che farete
/ una donna incostante, / che in egitto adorai, / veder mi parve e
crisostomo volgar., 22: in degli altrui peccati siamo crudeli ed amarissimi giudici
7-186: la esaltazione della madre, in una società che ha cacciato i suoi figli
sprovveduti e impreparati sulle vie del mondo in cerca di pane, e nei lavori
, e nei lavori più duri, o in guerre disperate e temerarie, fa pensare
fu crudele e duro! / e in quante forme ivi la morte apparse! f
crudele. e. cecchi, 6-37: in broadway, west end, dinanzi a
. e mi ricordava quei poveri malati in delirio che, in fondo a ima
ricordava quei poveri malati in delirio che, in fondo a ima corsia, vengono lasciati
tutta lorda di sangue, e che in mano aveva spaventevoli mannaie e crudeli coltelloni
ma crudeli. vasari, ii-22: in quella stanza era il morbo degli animali morti
esteriore di una persona); che ha in sé crudeltà, spietatezza, che è
coralmente amare, i menòmi assai sovente in dismisura. iacopone, 93-32: se
8 (49): villana morte in gentil core / ha miso il suo crudele
nimistà te / quanti noi siamo, in buona veritate, / in difamarlo noi ci
noi siamo, in buona veritate, / in difamarlo noi ci assottigliamo. ugurgieri,
suo proposito, e stava fiso, ed in sì crudele intenzione di non volere fuggire
disventure, mentre di te rimanga calamo in quelle selve. machiavelli, 587:
dunque che la esistenza dell'uomo nobile in mezzo ai volgari sia una crudele battaglia
, atroce. monte, ii-386: in fra lo mare / al tempestare / son
salata ci copre / col vento di fortuna in questo mare, / la qual crudele
. soderini, iii-236: per essere in terra sassosa, crudele, ghiaiosa,
dovuta severità, vi prego a chiamare in aiuto quel cru- delaccio del sig.
se crudele a lui non paresse. in questo senso anche (se piace a dio
bonagiunta, ii-310: non state più in duresse. / ché l'altesse /
. (superi, crudelissimaménté). in modo crudele, inumano; spietatamente,
, ii-589: ella mi tene li occhi in su la mente / e la man
cani, / e la tua donna, in molti affanni e duoli / uccider crudelmente
villaggi e disertar terreni, / crudelissimamente in ogni loco / sacco e sangue spargendo
impero, voleva... risarcire anche in parte i diritti dell'umanità lesa sì
dalla schiavitù universale e totale del popolo in russia, col dare una giusta costituzione
teatro. 3. disus. in modo disgustoso. b. davanzati,
: le scheggie sue [del pino] in alcuni luoghi s'adoperano per candele,
(70): amabili donne, come in noi è la pietà commendata, così
noi è la pietà commendata, così ancora in noi è dalla divina giustizia rigidamente la
sente. / -ciò non temer, che in crudeltà son pari / i suoi ministri
i-33: era una crudeltà tener lì, in quei grandi cameroni nudi, male odoranti
: il pretesto etico, tradotto subito in pretesto punitivo, non è che un tramite
compiacimento maligno nel contemplare chi si trova in una situazione penosamente ridicola o grottesca.
/ chi crederebe ascosa / mai crudeltate in forme sì divine? lorenzo de'medici,
cui amore io ardeva, che io caddi in uno abondevo- lissimo pianto. muzio,
sembianza prende. bruno, 3-1178: in quel tempo che io fui sì verde
metastasio, ii-329: ti vo cercando in volto / di crudeltade un segno, /
gli animi di quelli populi e guadagnarseli in tutto, volle monstrare che, se
e la più espressa, / ch'in tebe o in argo, o ch'in
espressa, / ch'in tebe o in argo, o ch'in micene mai /
in tebe o in argo, o ch'in micene mai / o in loco più
, o ch'in micene mai / o in loco più crudel fosse commessa. lorenzino
azione più malvagia di quella di richiamare in sé un ammalato, senz'avere la
una crudeltà inaudita di non lasciar morire in pace chi era definitivamente condannato.
firenzuola, 759: che se tu fossi in cervello, tu non aresti detto dianzi
fisica dell'altro coniuge, ne mette in pericolo la salute mentale, o gli
de'maggiori disordini che si possa fare in questo medicamento,.,
bevute di latte, le quali caricano in maniera lo stomaco che non può digerirne
aria che comunemente apporta la notte, passammo in casa. b. davanzati, i-319
... che così lascerà la crudezza in lei nata dal troppo freddo, e
eterogenee). viviani, 4-4-8: in questa scienza delle resistenze...
insensibilità di fronte alle pene altrui (in particolare: quelle d'amore);
alamanni, 6-14-18: non sì fanno in sì nobile incude / crudezza, tradimenti
e. cecchi, 6-207: in seguito all'affluenza negra verso le città
mancanza di grazia, di morbidezza (in una pittura); mancanza di sfumature
pittura); mancanza di sfumature (in un colore, nella luce);
, e il lor tagliente stesso dà in quella crudezza che mal si comporta.
crudezza di risalti ed espressioni, che dipende in parte dal temperamento di melville, e
2. ruvido, poco morbido (in particolare: la seta). -anche
crudigno, acciò che poi si possa porre in su'cannoni. = deriv
9-82: la pipita e la crudità in quel modo si cura. lancellotti,
le danno un lustro che, eguale in tutte, non lascia vedere la differenza delle
crudità elementare. idem, iii-302: in zola non c'è vestigio di quel «
che si nutre di cibi crudi (in particolare: di carne cruda).
dente lasciò andar di botto / in quel che trovò prima o crudo o cotto
. goldoni, vii-1118: va subito in cucina, e di'al cuoco che si
che, crudo o cotto, dia in tavola. baretti, 1-139: a tanti
. alberti, 266: et truovo in me questo, che per cruda che
piedi profonda e cinque lata, ed in essa si metta un vaso di terra
muri il canale. vasari, iii-444: in cambio di piote prese mattoni crudi fatti
col zolfo e col sale, e mettendogli in una pentola cruda, la quale si
la quale si tiene fra carboni, o in una fornace tanto che sia cotta.
, o rozza o curata, o in gomitoli o in matasse. algarotti,
rozza o curata, o in gomitoli o in matasse. algarotti, 3-127: quelle
seta cruda... restavano ancora in persia per conto della compagnia. viani,
3-26: passeggiava sul terrazzo col panama in testa, aveva lunghi baffi morbidi,
firenze o siena,... fusse in tutto proibito di portarsi. -grezzo
fatto le armadure, ma di di in dì si allentino a poco a poco;
parola, / poca cosa lo spazio in questi crudi / noviluni annebbiati. pavese
: la maggiore prima [scatola] ponessi in sul pavi mento, lontana
tutti sapevano (o molti) dove, in quale macchia, il brigante, di
, di notte, sotto gu alberi, in un crudo giaciglio riposasse. 20
alvaro, 9-355: ella racconta certe cose in una maniera cruda e spiacevole, e
; e questo è poco da usare in pittura, perché le opere rimangono crude
di lumi rotti,... e in un luogo risentiti, crudi, taglienti
un luogo risentiti, crudi, taglienti: in un altro sfumati e dolcissimi. algarotti
balconata, o un po'più sopra, in modo da ferir le genti proprio negli
francese] la rimaneggiarono e la rimpastarono in forma più moderna, più ciompa: la
disumano, insensibile alle pene altrui (in particolare: d'amore), aspro,
e quella fera bella e cruda / in una fonte ignuda / si stava. idem
il lungo e fervente amor portatole subitamente in crudo ed acerbo odio trasmutò. ser giovanni
/ così quel crudo con la spada in mano / tutta la gente manda morta al
pulci, 4-43: la città troverrete in perdizione, / e molto mal contento
testé giunse / donde altri, che in quel mar furia di crudo / vento
, / guardandosi l'un l'altro in vista cruda. 34. virulento
. petrarca, iv-1-97: e quanto in arme fu crudo e severo, /
, e ritrovai ancora quel viso fermo in una sua bellezza cruda e segreta.
sera, / per tema di dormir gittarmi in terra. tasso, 13-10:
spasimi letali, tutte parevano fisse in quella compagine orrida. 38.
cecco d'ascoli, 1257: la conoscenza in povertà è pena, / e più
tasso, 10-6: ma d'ora in ora a lui si fa più crudo /
ho mai risposta. tommaseo, i-96: in lui fa'ch'i'ti vegga,
posson essi. alvaro, 9-203: tutto in questa stanza parlava di miseria, di
montale, 1-56: so l'ora in cui la faccia più impassibile / è traversata
: sono i nugoli difficilissimi ad imitar bene in pittura, per la varietà de'colori
42. locuz. -cotto e crudo: in grado di resistere a ogni pericolo.
: le mogli de'mandarini... in piè, un paio di scarpette di
. cotto. -nudo e crudo: in stato di estrema indigenza, poverissimo.
che di quante novità sono state suscitate in questo secolo,... così nella
cruda né cotta: non poterla sopportare in alcun modo. bronzino, xxvi-3-59:
vilmente come gli altri; e fu involto in vili pannicelli. cruentazióne, sf
quali si vogliono fare attecchire innesti o in superficie che si vogliono far saldare insieme
di cruente memorie e di dolori / in una sola, trepida / gioia che accende
, 167: i galli rissosi / sempre in guerra! / se tu vedessi che
l'uomo che è costretto a dormire in campagna nella cruenta stagione della trebbiatura e
del papa, 1-1-192: sembra impossibile che in un sì lungo tratto di tempo non
di siero, conforme suol sempre accadere in tutte quante le molestie consimili morroidali.
. cecchi, 6-85: ci furono anni in cui l'esodo [dei negri]
(generalmente con altri compagni), in occasione di uno sciopero, accetta di
prende parte allo sciopero indetto nell'azienda in cui è impiegato. -al figur.:
a estendere e rafforzare il loro dominio in africa, diffusero questo nome. e maggiormente
farina, rossi d'uovo e zucchero in forma di mezzaluna (è specialità di
, iv-174: « crumiro, voce usata in francia in occasione di sciopero, come
« crumiro, voce usata in francia in occasione di sciopero, come termine ingiurioso:
battere il ferro, tirare il ferro in fili..., far le crune
i topi, e andrebbero a scovarli in una cruna di ago. montale,
una cruna. levi, 1-169: teneva in bocca, per aver libere le mani
invece di raccogliere il filo, lanciavamo in alto la spola, insuperbiti del nostro successo
stretto, angusto (e indica, in generale, difficoltà assai ardua da superare
del misuratissimo iscrupolo era solo occupata, in quegli anni, a bilicar billi biffi la
o martin la vedova, passato luna in luna tutte le più sottil crune del
del giure. -fare entrar qualcuno in una cruna d'ago: avvilirlo,
panel che della cappellina, / entrar farotti in una cruna d'ago. =
il sangue] a poco a poco in due parti; il siero, liquido,
due figli di vincenzo morirono del crup in una stessa notte in poche ore. il
morirono del crup in una stessa notte in poche ore. il morbo li colse improvvisamente
: una specie di grazia, opportuna in casi di fretta. i soldati, avuto
crusca; e questo arderà all'altare in memoria, e sarà soave odore a dio
sp., 16 (285): in un batter d'occhio, cavalieri,
: abbiamo le scuole dei nostri bimbi in taverne infette, in solai ora gelidi
scuole dei nostri bimbi in taverne infette, in solai ora gelidi ora afosi; e
. -la farina del diavolo va tutta in crusca: le cattive azioni non recano
, perché la farina del diavolo va tutta in crusca.
-la farina si muta in crusca: a indicare che si perdono
farina della propria persona s'era convertita in crusca, ella aveva procacciata una bella fanciulletta
crusca e cavoli: mangiar male o in modo disordinato. pulci, 8-75:
se '1 vecchio / ti vede così in cimberli, e'ti tiene /
di questi autori della crusca, che in tutte le cose vi son contro? martello
prepari / per lodar lui, che in vatican corusca. algarotti, 3-487:
, cred'io né più né meno in quel punto in cui finì di pubblicarsi
né più né meno in quel punto in cui finì di pubblicarsi l'ultimo vocabolario
quell'anno, quel mese, quel giorno in cui fu pubblicato chiuse per sempre le
di qualche accademico della crusca, avevano in quel giorno traversato la via dello stomaco,
): opere aride, pedanti, redatte in imo stile impeccabile, ma privo di
, ma privo di vita. -parlare in crusca: con affettata purezza di linguaggio.
i-1024: mi viene una matta voglia, in su questo mezzogiorno di luglio, in
in su questo mezzogiorno di luglio, in mezzo a questi libri di crusca che
, m'ero sùbito messo a parlare in crusca, et egli sùbito m'avea
crusca. 2. cruscante (in senso spreg.); che scrive o
. -per estens. (e in senso spreg.): pedante.
. imbriani, 3-57: il muzzi in un suo opuscolo nel quale denunziava circa
accademici cruscanti nel primo foglio dell'edizione in corso del vocabolario registrava 'amabilissimità'.
. 3. locuz. avverb. in cruscante: secondo i dettami dell'accademia
fare e dir tutte le cose / in cruscante, in latino, in versi e
tutte le cose / in cruscante, in latino, in versi e in prose.
/ in cruscante, in latino, in versi e in prose. cruscata,
cruscante, in latino, in versi e in prose. cruscata, sf. ant
verdacchi, e meriterebbono di esser poste in un truogo dandole a succhiare a porci,
la crusca (come si dice) in cruscata. cruscheggiante (part. pres
di qualunque altra musa cruscheggiante, / in campagna, in cittade, in monte,
musa cruscheggiante, / in campagna, in cittade, in monte, in piano,
/ in campagna, in cittade, in monte, in piano, / cercando
campagna, in cittade, in monte, in piano, / cercando van mie forze
.. mi pare che chiuda molto in poco e m'è andata a sangue (
gioco infantile consistente nel ricercare monete nascoste in monticelli di crusca assegnati a sorte.
i-93: la gran conversazion si fa in cucina, / baloccandosi fino all'ordinotte
messerino! ecco che di sùbito veniva in perfezione, anzi in altura di perfezion cruschesca
di sùbito veniva in perfezione, anzi in altura di perfezion cruschesca! cfuschévole,
le norme della crusca (per lo più in senso scherz.).
: e fate sì ch'io poggi tanto in sue / sull'ali del cruschevole idioma
scrittorelli inutili. cruschevolménte, aw. in modo conforme ai dettami dell'accademia della
ai dettami dell'accademia della crusca; in modo purgato e corretto.
e tanti altri che hanno la fine loro in 'one ', la quale è
alcun trattenimento piacevole... avessi in animo di sollazzarvi. d'annunzio, v-3-96
ella aveva il viso cruscoso, come in toscana si dice delle lentiggini; e
cellule urticanti; sono ermafroditi, vivono in mare e contribuiscono alla formazione del plancton
la voro dei campi, in quanto proteggevano le ricchezze nascoste nel
sul colmo del tempio appariscono cinque cube in croce sopra le spalle de vólti di
] compresa da otto arconi sveltissimi disposti in ottangolo, sopra a'quali posa la
ferro e rame, che si presenta in sottili prismi allungati, di colore giallo
(e si trova a cuba, in brasile, in svezia).
trova a cuba, in brasile, in svezia). = dal nome
si cuberanno, cioè se si multiplicheranno in sé [ecc.].
s'egli istà teme non possa / cubarsi in quella fossa / dove el padre e
che doloroso cube, / lasciando il legno in discrezion dell'onda, / che par
serdini, ix-272: l'ore sien computate in mio affanno; / e qual più
che si lieva con un vimine fitto in terra, e di dietro percuote l'uccello
gadda, 367: il suo sistema gastroenterico in genere, affetto com'esso risultò da
frutto aromatico, prodotto dalla sua pianta in racemi: è simile questa pianta ad
frutto aromatico, prodotto dalla sua pianta in racemi, come produce l'edera i suoi
, ii-20: le cubebe che sono in uso nelle spezierie sono un seme forestiero assai
debbono nelle loro ricette usare, anzi in cambio la cannella, pensando serapione che
simile al cinnamomo, e voleva che in cambio del cinnamomo si potessi usare el
del cinnamomo si potessi usare el carpesio in maggior quantità. garzoni, 1-187:
quantità. garzoni, 1-187: sono in considerazione... per i frutti,
bruciante e leggermente amaro. questi frutti in polvere furon vantati nella gonorrea. moretti
forma di polvere amorfa (ed è usata in medicina). cubebina
. operaio tagliapietre addetto alla riduzione in cubetti delle rocce dure (porfidi
, e sulla tavola il canino del cecioni in terracotta e un cubetto di marmo caduto
costitutivo di un tipo di pavimentazione stradale in pietra, ricavato da rocce dure (
: tubo stagno di notevole robustezza, in cui passa la catena che, collegando
che multiplicare un numero propostoci due volte in se stesso. = comp. di
domando di cubicare 12: multiplica 12 in sé, fa 144 e multiplicato 144 per
, i-393: l'altare ch'era in deio di forma cubica. targioni tozzetti,
mostra un basso rilievo di stucco policromo in una cornice di legno dorato...
dorato..., un cofanetto in forma di chiesa cubica sormontata da cinque
, a tinte vivaci, che perdute in quell'immensità parevano caserme per bambini.
d'un metro, si paga evidentemente in un paese, in una certa epoca,
si paga evidentemente in un paese, in una certa epoca, il doppio di
il doppio di ciò ch'essa pagasi in un altro paese, in un'altra
ch'essa pagasi in un altro paese, in un'altra epoca. 5.
genera dalla multiplicazione doppia d'alcuno numero in se stesso o dalla moltiplicazione sua
una qualunque quantità è quella che moltiplicata in se stessa ha prodotta la quantità data;
data; la cubica quella che moltiplicata in sé due volte, la quarta tre
colla base nel muro, resiste egualmente in qualsivoglia delle sue sezioni. grandi,
dell'atrio, nella casa romana, in cui dormivano i figli e i congiunti.
fogazzaro, 7-196: io non predicherò in chiesa ma se cristo vuole che io
, 58: da anni e anni, in cubicolo aperto / dormo della mia terra
, prima, per avere egli avuto in vita uno ufficio di cubiculario: ed appresso
leprettino... pone il suo cubile in terra. viviani, 1-581: né
a ricoprirsi d'acque, e convertirsi in cubili di ranocchi o di pesci.
combustione del carbone coke che viene caricato in strati paralleli e alternato col metallo da
, oggi di ghisa) della cubia in cui scorre la catena dell'àncora.
cubismo, sm. movimento artistico sorto in francia * fra il 1908 e il
nei suoi elementi costitutivi e la ricomposizione in una realtà geometrica data dalla compenetrazione
, paglia per pittori cubisti; e in coda, altri carri con cavalletti di
letti dei soldati. soffici, v-1-644: in tutt'altro modo procederà il pittore cubista
e plastiche sui generis), sintetizzare in una viva unità pittorica le successive impressioni
a concepire, a mettere... in pratica l'idea cubistica; a formulare
così a le creature del paesaggio cubistico, in luce appena dorata di occhi interni tra
fini capelli vegetali il rettangolo della testa in linea occultamente fine dai fini tratti traspare
ha la misura di un cubito (in altezza o in lunghezza). -per estens
di un cubito (in altezza o in lunghezza). -per estens.: di
ricordi di stampare 'bue pedagogo 'in lettere cubitali. pindemonte, 21-31:
tutte le cantonate il titolo della sua commedia in lettere cubitali, con sotto il suo
1-437: l'uomo della formica era in mezzo al suo ripostiglio, una baracca
. anat. che appartiene, che è in relazione col cubito; ulnare.
portanzia, acciò che 'l populo gli vegga in favore. straparola, 3-5: alzatesi
cubito, già sorge, / già in piè sostiensi il cavaliere. d'annunzio,
l'organo appreensorio, e si divide in omero, cubito e mano estrema. parini
molle posava. zanella, i-iio: in chiuso loco / gaio frattanto il vecchierei
popoli del bacino del medi- terraneo, in particolare, presso greci e romani,
. carducci, 113: te piantato / in su la nave, o re talamonide
poi di tre gradi, e finisce in un largo piano; a mezzo il quale
sistema monometrico. 2. proiezione in piano di un cubo geometrico. buonarroti
stessa potenza dell'insieme dei punti contenuti in un cubo costruito su quel lato.
esser quanti sono i numeri quadrati, in un'altra maggiore quanti tutti i numeri
altra maggiore quanti tutti i numeri, in quella piccolina quanti sono i numeri cubi,
potrei io avergli dato sodisfazione col porne più in una che nell'altra, e pure
una che nell'altra, e pure in ciascheduna infiniti? -radice cuba di
ecc.]. redi, 16-iv-283: in qualsisia sale dotato di qualsivoglia figura,
essere presso alla costa d'india 250 in 300 leghe, questa terra mi par proprio
che gran quantità di gente s'avviasse in brev'ora a quell'osteria, o
e, datogli il fardello, si mise in via con esso. manzoni, pr
!... così lo seminano in questo paese? in quest'anno? e
così lo seminano in questo paese? in quest'anno? e non si scomodano
tutta quella cuccagna solo per pochi minuti in vita sua. 4. vita
, allegra; condizione di chi guadagna in abbondanza, con facilità, senza fatica
carletli, 138: molti portughesi si accommodano in questa cuccagna a loro piacere e,
sul prato fiorito / mena sua vita in allegrezza, e in festa: / oh
/ mena sua vita in allegrezza, e in festa: / oh che bella cuccagna
onorevole nelle sue gite autunnali che méttono in moto la culinaria e la polìtica di
. i. nelli, 9-1-3: in tal caso poi, farei come voi.
e personale ai forestieri che venissero a abitare in quello stato. per i nostri fu
cui pendono polli o vivande che toccano in premio a colui che li raggiunge.
salire su per quell'albero di cuccagna in cima al quale, invece di salami
salire lassù, come uno che si trova in fondo, in fondo al mare?
uno che si trova in fondo, in fondo al mare? ». barilai disse
una ghirlanda di polli con la testa in giù, file di salami e bottiglie di
di stuonatori die'fiato alle trombe. in sul sagrato, giostre, cuccagne, apparecchi
pipì ed impiastricciava di pupù la cuccetta in cui faceva la nanna. pasolini, 3-263
faceva la nanna. pasolini, 3-263: in fondo c'era la cuccetta dove dormiva
.: ciascuno dei letti così disposti in ambienti in cui scarseggia lo spazio (
ciascuno dei letti così disposti in ambienti in cui scarseggia lo spazio (dormitori,
egli prendeva la secchia, la buttava in mare legata a una fune, la sbatteva
la materia è fresca, perché fenderebbe in molti luoghi; anzi è necessario,
o meccanicamente, usato per gli scavi in terreni incoerenti. crescenzio, 544:
di quel di genova, salvo, che in loco delle zappe di genova, usa
uno smussato e ricurvo verso l'interno (in modo da trattenere il materiale scavato)
al potabile e al commestibile, ritorna in scena l'acqua detta di sopra. una
sopra. una mezza cucchiaiata di questa in una giara d'acqua fredda, preparata
gentile. pananti, ii-95: il reverendo in bocca se ne caccia [della minestra
calvino, 1-148: il babbo era in maglietta, una faccia larga e chiara
nico di legno usato negli scavi in terreno rico bene spesso era
3. tecn. organo di scavo, in forma di grossa mole di un unico
unico astuccio, se ne hanno tre, in ciascuno di seggiole per schivare la pioggia di
, centellinare bevande o gustare cibi in minima quantità (caffè, sordi legno
gero dei cucchiai nelle scodelle, che in quel bagliore del di rifinitura e
nella tazza del caffè lo zucchero in polvere. verga, 4- giorno
.. tuttavia nel mio letto con in mano una tazza da cui cennamo o uno
., = etimo incerto. nata in ghiaccio rimestandolo con un cucchiarino lungo, io
dall'osso-buco. la lingua flessibile in tutti i sensi per lo sforzo dell'in-
sf. giaciglio del cane. tere in sesto una persona disfatta. c. e
, frasi a pezzi, soffiando nel e in una delle cucce è un bambino, mezzo
comodo nella cuccia di legno ben ancora in tempo a potersi emendare, per poco che
4. piccolo strumento metallico, luccicante, in settembrini, 1-91: mi fu portata
fu portata la scodella nuova, e in essa mangiai i fagiuoli il giorno appresso facendo
suo -guadagnar col cucchiaio: guadagnare in raaccovacciarsi. movimento. gione
che chere. anonimo, ix-836: in questo mezzo avea fatto la que'
. bellincioni, ii-138: andar parrami in bucintoro e 'n = dimin.
= dimin. di cucchiaio. in modo ineducato, proprio di un uomo rozzo
la torta col cucchiaio. consistente in una concavità ovale leggermente in palazzo,
consistente in una concavità ovale leggermente in palazzo, ed essendosi levato e andato al
/ a credere di insegnare senza, in realtà, saper non avea le porte ancora
m'è quando per più si pesca / in iscodella od in zoni, pr. sp
per più si pesca / in iscodella od in zoni, pr. sp., io
, / che con cucchiaio vi si mangi in tresca. mi guarda così incantata? a
si bea. piovano arlotto, di rimettere in sesto una persona disfatta, che vere e
altare, el piovano, non si regge in piedi, allo stremo delle forze. povere
chiaio e messelo pieno tre volte di zolfo in sul terribile, mi possono raccogliere col cucchiaio
le grandi o piccole opere in che tale operazione s'ha a genova
= dal lat. cochledrium, in origine 'recipiente per le a
di cucchiaio a punta che capirebbe in un cucchiaio, involta in un poco di
capirebbe in un cucchiaio, involta in un poco di carta. dormirai qui
presa giulietta la polvere, la mise in ima sua borsa e sono delle sigarette,
tanza o di minestra asciutta. rigatini [in tommaseo-rigu 4 ciato;
casseruola lunga del luccio; vi rimestava, in quello stare fermo. tr'uomo che
cosa... magalotti, 20-169: in cambio di venir di carriera [il
carriera [il che pure gli rimase in gola, e che non si trovò modo
piè de'pagliai cucciano i cani: e in una delle cucce è un bambino,
che ella non sia per abbassare di 44 in 45 fiorini il cantaro. cadetti,
cuccio come uomo che per timore, in vista d'un gran nemico, si
che non ci fosse più da stare in pensieri di qualche bussata.
, / e levasi di subito e in istante / al verzuè giva, e la
. la persona prediletta, il beniamino in una famiglia, in un gruppo, in
, il beniamino in una famiglia, in un gruppo, in una cerchia.
in una famiglia, in un gruppo, in una cerchia. pulci, 19-141:
drudo. idem, v-51: et abbiamo in questi dì lettere, che avete pure
cucco delle donne. queste vanerelle, in onta alle capricciose leggi d'amore, si
si lasciano facilmente accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima figura. verga
/ fe'come il cucco l'ova in gli altrui nidi, / avendo dal patron
, / avendo dal patron la ninfa in cura: / miser pastor che l'agna
migratorio: arriva nell'aprile, e parte in settembre. appena arriva comincia a cantare
con la fresca mammella del suo pomo in bocca / gonfio di latte ardente,
garzoni, 1-474: i marchiani prononciano in molti luoghi con accenti da far ridere
con accenti da far ridere i cucchi in cima de'peri. 2.
.. grazzini, 2-156: in su la vetta della croce vi era una
mascheraccia contraffatta,... la quale in scambio d'occhi aveva due lucerne di
arruffata:... e questi animalacci in tal guisa fatti, erano allora chiamati
se'buffone, / il padre varchi ricordare in vano?
: /... / pascono in cento un cuccolo di fiore. =
cocorita, con influsso delle forme onomatopeiche in cucco. cuccovàia, sf. ant
), più largo nel fondo che in alto, fornito di beccuccio e di
thè. nievo, 63: in quel frattempo la cuoca metteva al fuoco una
caffè; e la comitiva lo attendeva in tinello continuando la conversazione del passeggio.
incontrò il caffettiere ambulante, che portava in giro il suo fomelletto, con le cògome
pei il barolo vecchio, aveva anche ridotto in lunule ima trentacinquina di piatti. alvaro
[si dice] egli ha cuccuma in corpo. allegri, 78: e come
al mattino, la signora... in cuffia bianca stava sorvegliando il cuccumino del
di caffè del giorno prima, in una cuccumétta di stagno. =
ne andavo vagando su e giù come in sogno; in contemplazione davanti alle civette
su e giù come in sogno; in contemplazione davanti alle civette che cuccumeggiavano posate
cuccumeggiavano posate sui funghi di cuoio infissi in cima ad alti bastoni. 2
alti bastoni. 2. agitare in alto e in basso il capo a mo'
2. agitare in alto e in basso il capo a mo'di civetta
cuccurucù. canzone così detta, perché in essa si replica molte volte la voce
cocino). luogo (all'aperto: in un accampamento) o locale (chiuso
accampamento) o locale (chiuso: in una casa d'abitazione, in un
: in una casa d'abitazione, in un ristorante, su una nave),
la mattina. intelligenza, 70: in cucina si sta in luoco duodecimo, /
, 70: in cucina si sta in luoco duodecimo, / ov'arde cera a
cotti. m. villani, 1-53: in cotale mattina per cagione di padronatico,
trame la vivanda, e ciò che in quella si trova. boccaccio, dee.
dove intrato e andando su, trovò in cucina uno grandissimo fuoco con due pentole
io avessi potuto, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a
eserciti; e gli omini si stiano in cucina o a filare. bruno, 3-741
3-741: e vi par che faccia in questo mentre star in ocio gli servitori,
par che faccia in questo mentre star in ocio gli servitori, e quelli che
: ehi! senti, va subito in cucina, e di'al cuoco che si
che, crudo o cotto, dia in tavola. pananti, i-256: in
dia in tavola. pananti, i-256: in cucina mi par di sentir gente.
, 3 (43): entrato in cucina, domandò alla serva, se si
concorso spontaneo d'uomini caritatevoli, furono in su 'l principio credute dal volgo un laboratorio
più tosto che mangiare la carne cotta in quelle pentole. soffici, ii-229:
no: m'era più dolce starmene in cucina / tra le stoviglie a vividi colori
] era poi, ben più che in francia e perfino in america, trasformata
ben più che in francia e perfino in america, trasformata ed involgarita nella cucina
domicilia fu la prima che spogliatasi andò in camera, ed in letto al luogo suo
che spogliatasi andò in camera, ed in letto al luogo suo si corcò,
, 1-683: l'arte della cucina in questi primi floridi tempi dell'aureo saturno
floridi tempi dell'aureo saturno fu disprezzata in tanto che gli uomini contenti, di
de'cibi, ch'ora si trova in tanta stima e pregio. lancellotti, 134
erano coperte d'iscrizioni e di versi in dialetto e in italiano che esaltavano la
d'iscrizioni e di versi in dialetto e in italiano che esaltavano la cucina del luogo
si svia, / sì che monti in richezza, / la gola sì s'avezza
da cascioli: / detto cietto s'agia in gran- d'aina, / e cocino
d'aina, / e cocino portava in pignoli / saimato di buona saima.
parria carne canina / e quell'omore in sé che ha una lastra. s
parve di aver già sentito altre volte in altre case eguali. -figur.
di riscaldamento (e possiede anche, in genere, forno e serbatoio per l'
annunzio, iv-2-297: le cucine sono in un vecchio teatro scoperto, nelle vicinanze di
5. locuz. -darsi una mano in cucina: aiutarsi l'un l'altro
faremo a compatirci e a darci una mano in cucina e a tavola, allora ogni
era di buona cucina, / chinossi in terra riverentemente. -essere di buona
immaginava di esser sola, nel letto sfatto in quel cantuccio dello studio, e sentir
quelli ufficiali di cucina che aveano servito in castelnuovo al passaggio della sposa reale madama
mangiare, ci si può ridurre rapidamente in povertà. -i troppi cuochi guastano la
strinati, 125: e'miei fratelli ebbero in questo palagio ima picciola cameruzza, e
dossi, 763: ella lo volle in sua casa,... anzi lo
bocca di forno che si restringeva gradatamente in alto e reggeva piatti colorati e stoviglie.
bandello, 2-1 (i-663): in casa sua egli per la bocca sua
dell'accademia, che mi facevano portar in camera, io mi cucinava da me a
altre cose simili. collodi, 126: in segno di amicizia e di stima particolare
l'uomo ricercatissimo, debba talvolta allogarsi in alberghi di quart'ordine attendendo egli stesso
. calvino, 1-16: quando ritornò in sé trovò il polpo tagliato a pezzi
.. ebbe la cucina e la poesia in ascendente, onde il milano è cuoco
chi gli cucinasse né chi lo tenesse in casa. g. m. cecchi,
si debbe cucinar? -mena costoro / suso in cucina. carletti, 87: fu
x-21-123: tonina cucinava, margherita teneva in ordine la casa composta di poche stanze.
servire? jahier, 71: tutti sproloquiavano in chiave di virtù da dividersi in virtù
sproloquiavano in chiave di virtù da dividersi in virtù con fatto, virtù per lettera
fatto, virtù per lettera, virtù in ragionamento con esempi... sui temoni
colombo; volontà = alfieri legato; poesia in generale = dante alighieri.
. 4. figur. trattare in un determinato modo (per lo più
per le feste: maltrattare, ridurre in pessimo stato. palazzeschi, 4-148:
napoletane, sapendo che la colonia napoletana in roma è larghissima, pensò di aprire una
, pensò di aprire una 'pizzeria'in roma. d'annunzio, v-2-242: in
in roma. d'annunzio, v-2-242: in questo tempo di scellerata tirannide cattedrante,
. trattali antichi [crusca]: in quella guisa che i buoni cucinatori conducono
intinto è nel cibreo, / che in cifra fa le sue cucinatine. cucinière
. chi fa da cucina, cuoco (in particolare, di una comunità: convento
interamente fabbricate dal nostro ingegno... in questo genere primieramente ripongo certi vocaboli nulla
crudeli, 1-66: odi come adopra in vano / lamentevole preghiera / la didone
, 31 (536): di mano in mano poi che la miserabile radunanza andò
lazzeretto] altri cappuccini; e furono in quel luogo soprintendenti, confessori, amministratori
io le dovessi sfasciare tutte dell'oro, in che le erano legate. ed io
io così feci; di poi le rinvolsi in poca carta ciascune, e le cucimmo
poca carta ciascune, e le cucimmo in certe farse addosso al papa e al
paiono capecchio ben feltrato, e tenuto in soppressa. queste le cuciono l'una
saio; / tale costui di suo parnaso in cima / cerca, scrive, distorna
eccomi per la seconda volta impegnato in una missione diplomatica. verga,
3-103: adesso comare maruzza era tutta in faccende a tagliare e cucire della
dee., 7-8 (199): in capo della scala si pose a sedere
madre santa cuciva e filava, / e in tal modo la vita passava. piovano
passava. piovano arlotto, 116: in sull'ora di vespro passa uno dì
per borgo santo appostolo, e truova in su uno uscio alquante donne che cucivano.
sempre qualche lavoro da tener le mani in esercizio: ma, come i pensieri
per lei, le veniva ogni poco in mente il suo aspo; e dietro all'
: comprai altra sorte di seta torta in filo per cucire, e l'altra floscia
strettamente uniti i margini di un'apertura in modo da chiuderla od ostruirla. dante
. frugoni, xxiv-915: operarono anche in assenza del peregrino da bella caccia,
barilli, 6-97: leonardo da vinci in mezzo alla piazza illustre vedeva apparire e
di far per lui. -cucire in tre doppi: trattare simultaneamente con tre
cecchi, 25-12: ha cucito / già in tre doppi, e succia da tre
una cucita: dare due punti in fretta, improvvisare una cucitura.
congiunto per mezzo del filo che passa in entrambi i lembi accostati del tessuto.
capecchio, piegato, e cucito in forma di piccole spere. cellini, 1-108
le labbra cucite: tenerle strette (in segno di rimprovero, di rabbia),
quasi sugli scalini, con le mani in mano e le labbra cucite. -aver
bruno addosso, / e lagrime dagli occhi in viso cala, / la pelle gli
-cucito a filo doppio con uno: in perfetta armonia. d'azeglio,
alle loro calcagna, taciturno, guardando in ogni cantuccio, sospettoso. forteguerri, 30-98
l'ago. carena, 1-290: in alcune sorta di cuciture... la
, magra e alta; ci ricevette in una stanza in ombra, seduta su
e alta; ci ricevette in una stanza in ombra, seduta su una sedia dall'
il dì sedendo starti oziosa colle gomita in su la finestra, quale fanno alcune
quali per suo scusa tengono il cucito in mano che mai viene meno. imbriani,
la lana, fedele effigie di quelle in cui a'dì nostri le femminelle tengono il
zitta che vien la mamma col cucito in mano, la tocca al mento, le
margotta, cucitrice ardita, / che in fretta meni su e giù le dita,
corsero a una ringhiera per vedere un rospo in ima vasca. -cucitrice in
in ima vasca. -cucitrice in bianco, di bianco: donna che
. carena, 1-289: 4 cucitora in bianco', donna che cuce biancherie cioè
materassi sono ufficialmente, come si legge in testa alle loro fatture, delle cucitrici di
. 2. macchina usata in tipografia e in legatoria per cucire i
2. macchina usata in tipografia e in legatoria per cucire i quaderni delle pubblicazioni
fu asciutta,... posero in quella uno di loro che si chiamava
avere tutti gli stremi de'vestimenti frappati in tutte le parti sì da capo come
dette frappe, e portavano li cappucci in simile modo e le scarpe, e
tessuta tutta d'un pezzo di cima in fondo », che gli antichi crocifissori avevano
pantaloni turchini di panno grezzo con le cuciture in evidenza e una camicia bianca con le
sutura rapida di due ossa; punto in cui si congiungono due ossa. garzoni
. fusione, disposizione di vari elementi in un contesto letterario in modo che siano
di vari elementi in un contesto letterario in modo che siano perfettamente inseriti e legati
tasso, i-181: spero di emendare in modo che non si conosca la cucitura
tic-tac; ràntola la sonerìa, tira in su il moccio, e l'avoltoio,
d'aria, / che pare soffiato in un flauto. 2. il
numero che ne rimane [dei cuculi] in toscana: non vi è bosco in
in toscana: non vi è bosco in monte o in piano, che in
: non vi è bosco in monte o in piano, che in primavera ed in
bosco in monte o in piano, che in primavera ed in estate, non risuoni
in piano, che in primavera ed in estate, non risuoni del cu cu,
quel suo cu-cu, cu-cu, che in francia ha dato nome a lui, ai
cucù! / dietro il frumento che va in botticella. 3. orologio, pendolo
di beffa, di irrisione, o in risposta a una proposta ritenuta assurda o
: erro, cu cu, andrà'tu in cuccagna. i. nelli, 12-3-20
l'indice sulla punta del naso, in segno di canzonatura. valeri, 1-66:
cu. borgese, 1-73: chi sa in quale di quelle altre barche piene zeppe
forse sono insieme, forse sono uno in una barca e una in un'altra
forse sono uno in una barca e una in un'altra. mi piacerebbe di passare
meno che non sia un re (in questo caso dice cucù e la scopre)
(come il cucuyo) sono luminose; in italia è comune l'oryzaephilus surinamensis,
. salvini, 13-150: quando in le fiondi di quercia il cuculio /
quercia il cuculio / cuculia, e in prima sull'immensa terra / i mortali
abbia a seguire adesso, se non ridare in ciampanelle, e farmi cuculiare a doppio
se tu fondi il proprio onore / in rime detestabili e perverse, / o
l'altre parti de l'europa, fiorirno in questo loco; e da quc'suoi
pescatori, viaggiatori e schiavi (e, in età cristiana, fu adottato dai monaci
di lupo, adesso con la sua fionda in quel versaglio sei può guadagnare. garzoni
coda lunghi, piedi con due dita rivolte in avanti e due indietro; i maschi
a occuparlo fino a quando è in grado di volare e di allontanarsi.
: il cuculo è di fattezza somigliante in tutto e per tutto a un smeriglio,
becco, e zampe... in quant'alla grossezza, è poco minore d'
testa son di color nero cangiante in verdastro. carducci, 926:
lega, 64: il cuculo arriva in aprile, ma arriva in piccol numero nelle
cuculo arriva in aprile, ma arriva in piccol numero nelle nostre regioni. il
molti più delle femmine) si stabilisce in un distretto dei nostri campi alberati,
diverso ogni volta, lo porta volando in quel nido in cui trova maggior somiglianza di
, lo porta volando in quel nido in cui trova maggior somiglianza di tinte,
3. figur. chi occupa in forza di sotterfugi, di inganni,
parola [comica] come anche cuculo in senso di significar un balordo, e
= dal lat. cuculus, non attestato in questo significato, come calco del
annunzio, iv-2-746: un colpo di denti in una cucurbita. c. e.
cuphea, dal gr. xopo? * in curvatura * (per la
due lacci; anticamente venne portato in varia foggia e di diverso tes
tenere composti i capelli oppure (in genere di lana) per i bam
è co stretto a permanere in luoghi dove il rumore è assordante
, dagli aviatori, come sottocasco oppure in diversi sport, come casco di cuoio
9-8 (384): era similmente in quei tempi in firenze uno, il quale
): era similmente in quei tempi in firenze uno, il quale era chiamato
pulito che una mosca, con sua cuffia in capo, con una zazzerina bionda e
cederai, con una sua zazzera pettinata in cuffia, mettersi ima tovagliuola in collo,
pettinata in cuffia, mettersi ima tovagliuola in collo, e portare allo re dall'
e portare allo re dall'una mano in un piattello cederai, e dall'altra
dalle donne per serrar dentro i capelli in capo. algarotti, 2-382: aveva una
grembiule innanzi, e una cuffia piramidale in capo. g. gozzi, 1-179:
, cuffia parigina, nate / scarpette in vienna, in inghilterra guanti. giusti
parigina, nate / scarpette in vienna, in inghilterra guanti. giusti, v-310:
. dunque io solo non potrò vederla in cuffia e in cuffia all'egiziana?
io solo non potrò vederla in cuffia e in cuffia all'egiziana? ella non può
. idem, v-1-298: i marinai con in capo le cuffie / s'accosciano presso
. cassola, 2-391: a volte in bottega c'erano anche delle ragazze,
di dietro a casa del marito, et in sua presenzia tagliano il membro virile all'
faccia com'una cuffia, la quale mettono in testa alla donna adultera.
/ quando una cuffia d'oro, in che celarsi / soleano i capei lunghi e
quasi vestita alla montanina:... in capo una cuffia d'oro, e
, iii-491: due monache nere, in cuffia bianca, ci guardavano da lontano.
vuol medesimamente comparire colla cuffia della notte in capo. goldoni, vii-1011: si
nei capelli, che presero a cascarle in tanta copia da trovarne quotidianamente sparso il
affacciava all'uscio [la zia] ancora in cuffia da notte e col viso molle
. antico copricapo di maglia metallica, in forma di cuffia, che generalmente veniva
qualor più luminosi / trare fuora i raggi in fosca nube ascosi. montecuccoli, 2-423
da sinistra a destra ed è situato in corrispondenza dell'estremità craniale del rumine,
del silenzio: strumento di tortura consistente in un bavaglio con cui si turava la
il complesso all'orecchie dell'ascoltatore (in tal modo si impedisce che arrivino rumori
seduto nella poltrona davanti alla mia, in contemplazione delle lampadine che gli fanno l'
di timone, sulla quale era scritto in lettere candide: eunice. 20
padroni della lingua; di noi che in fondo ne siamo usciti sempre per il rotto
della cuffia e ci siamo sempre lamentati in gamba sana per mala assuefazione. bocchelli
[s. v.]: onde in proverbio: 'ogni cuffia è buona per
-in particolare: quella che si pone in capo ai bambini lattanti per proteggerli dal
nievo, 39: l'aveva sempre in capo una cuffiétta di merlo bianco fiocchettata
coprivano le manine rosse, era distesa in un portabimbi, di raso azzurro e merletti
, vestite di bianco e di nero, in testa la cuffietta di seta nera a
. -per siimi. ant. reticella in forma di sac- chettino o di cuscinetto
e ben aderente al capo e, in particolare, cuffia da uomo priva di
il capo calvo / da un tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto. caro,
caro, 15-i-40: così come era in cuffiotto se ne venne in camera nostra.
così come era in cuffiotto se ne venne in camera nostra. marino, i-190:
goldoni, vii- 1025: ho veduto in pochissimi anni cuffie, cuffiotti, cappellini
aspetto che l'anno venturo vi mettiate in testa una scarpa. berchet, 252
. e alberto, per la seconda volta in sua vita, cercò: questa
. non gli parea di abbàttersi se non in testiere da parruccaio o cuffiara.
ant. canzonare, burlare, prendere in giro. saccenti, 1-2-64:
dai normanni nei secoli xi e xii in sicilia e nelle zecche dell'italia meridionale
dell'italia meridionale, aventi la leggenda in arabo a caratteri cufici oppure bilingue in
in arabo a caratteri cufici oppure bilingue in arabo e in latino. =
caratteri cufici oppure bilingue in arabo e in latino. = deriv. da gufa
fratello,... passò di tunisi in puglia. m. villani, 1-27:
anonimo, ix-962: dimmi a rinaldo che in questo sentieri / tu hai trovato il
cugino / nato d'elisabetta, anco in secura / parte condur lontano e dal vicino
non si potranno torre, né meno altri in grado molto più lontano, come si
di parigi verso il mezzo gennaio, in compagnia di un cavaliere mio paesano..
. egli era cugino del nostro ambasciatore in parigi, e nipote del principe di
». tommaseo, i-474: avevamo in casa una cugina, di qualch'anno meno
, 1-133: il signor ambrogio standosi in sacristia dopo la messa parrocchiale, annunciò ad
, iii-854: un giorno lo incontro in casa di certi miei parenti, sola
l'anno andavo a visitare. erano cugini in secondo grado del mio babbo; gente
. tavola ritonda, 143: avea in sua compagnia uno prò cavaliere, lo
quelle data a un suo cugino germano, in ancona si ridusse, ove condotta una
. si dice eziandio * che 'in ogni genere medesimamente e in ogni numero
che 'in ogni genere medesimamente e in ogni numero. e questa 'che neutralmente
maschio e della femmina; perciò che in quella del neutro, * che 'si
del neutro, * che 'si dice in amendue i numeri. quantunque è alcuna
qual peregrino / a cui s'annotti in valli orride e cupe, / mentre monti
crisostomo... rarissimamente facea discorso, in cui o non si dolesse dell'udienza
civile, poiché la nostra corrispondenza è in ispirito, per parte di cui tutti
nominare e ci nominiamo pastori, venendo in terra a esercitarne l'ufizio, mise
montale, 1-56: so l'ora in cui la faccia più impassibile / è
che l'alba di un giorno / in cui nulla accadrà. non c'è
molto antica, / nel qual sarà in pergamo interdetto / alle sfacciate donne fiorentine
, / cui de le rozze piante in guardia è data / la frondosa famiglia
inusitata gioia rende, / nulla abbiamo che in vista il volgo offende. moravia,
cui andava incontro. 3. in particolare: -ant.: in principio di
3. in particolare: -ant.: in principio di frase e con i verbi
sol cattiva una donzella, / venerabile in vista e di sembiante / celeste,
segneri, iv-92: degni cui sia dato in pena ciò che eglino follemente sperano.
attendesse, avvenne che letteratura propriamente nazionale in lingua italiana non esistesse. -per
uso di partire al popolo le terre conquistate in guerra e'danari da spendersi ne'giuochi
. cuoco, 1-52: si eran moltiplicate in napoli le corti giudicatrici più che non
corti giudicatrici più che non furono moltiplicate in roma gl'iddii ai tempi di cicerone,
, ma non approvato dai grammatici: in scritture non familiari, dunque, non
acorto / a diritto ed a torto / in dicer ben di lui, / e
49-14: forse mo parto e 'ntenderò in altroi, / che m'averà per
ogn'uom offenso, / cui corrompi in diletto carnalmente, / po''l vero
non condanna, / e cui io vidi in su terra latina, / se troppa
ché quella cui tu piangi, è forse in vita, / di ch'a me
/ svelato godo a le bell'ombre in seno. tingoli, i-194: costei cui
passegger, cui semivivo e nudo / lascia in breve tra'sassi. carducci, 872
e santo agostino disse: chi ha in negghienza la fama, è crudele.
li occhi tuo'bugiardi, / che in essi ognuno struggi, / me legasti;
5. con valore di specificazione, in un particolare costrutto senza prep. (
veder disira; /... / in te è assemblata ogni bellezza. boccaccio
, secondo che io già intesi, in perugia un giovane, il cui nome
pianta da sé? vico, 101: in questi tempi praticando spesso il vico e
diede a'cavalieri rodiani l'isola di malta in feudo del regno delle due sicilie,
, al cui re dovesse l'ordine in ogni anno, per segno di tributo,
52-27: avendo detta una testimonianza falsa in servigio d'un suo amico,
d'un suo amico, fu condennato in lire otto, o nella mano:
mano: di che colui, in cui servigio l'avea detta, gli mandò
funzione del pron. chi) o in costruzioni ellittiche. giacomo da lentini,
. giacomo da lentini, ii-105: in zò ha natura l'amor veramente,
natura l'amor veramente, / che in guardare conquide lo coraggio, / e
., 4-246: la cui vita è in dispregio, resta ancora che la sua
: poi che 'l figliuolo venne in luce tenero et debolecto, a lui
cara, / ecco forme piu adulte in più maniere / or saettar con le
manzoni, 38: cui fu donato in copia / doni con volto amico, /
rubata. 8. disus. in frasi interrogative dirette o indirette, con
. o con valore possessivo, e in complementi indiretti, sostituisce il pronome interrogativo
levò il capo. al quale fineo in erminio parlando disse: -onde fosti?
, ciascuna per sé, tale volta in due cotali, * colui il quale '
con cui, isabella, il fanciullo che in casa tieni, hai tu conceputo?
sicome debito tributo, convenire, che in tante pericolose imprese vi siete fatto conoscere
è noto l'acume? -ant. in cui: nel nome di chi. -anche
nel nome del quale, della quale (in frasi non interrogative). sacchetti
a uno fondaco d'una buona compagnia in porta rossa; i quali forse non
scrivano che v'era disse: * in cui son elli scritti? ».
... creditore del comune la fanciulla in cui dice la dote.
. rosa, 74: di voci in cambio adula triti e tenere / s'
ma sgridi i vizi e i difetti in genere. 9. ant.
genere. 9. ant. in sostituzione del pronom. indefinito: chi
altri prigioni fece morire vilmente, cui in uno modo, e cui in altro.
cui in uno modo, e cui in altro. fra giordano, 5-50:
11. agg. ant. (anche in frasi interrogative). s. agostino
delti martiri avrebbe elli fatto onore? in cui persona avrebbe temuto iddio? vico
buonarroti il giovane, 9-726: i dottori in vulgar che vanno attorno / e si
, da'lor parlari d'apparente dottrina. in s. lorenzo vi è un
, né egli ha detta cosa alcuna in tal proposito, che possa riuscir nuova
vennero a noi questi efflussi di terra in lor piccoli burchiellini, ne'quali va un
della reticella che le donne si ponevano in capo nel passato per ornamento e per
3. rigonfio (e si riferisce in particolare ai pantaloni quando, troppo larghi
rozzo bastone, le lunghe gambe diguazzanti in un paio 'di pantaloni sgraziati a culaia.
, or con graffi; / ed in terra un distendiamo. buonarroti il giovane
, i-236: sabato sera mi toccò in sorte nel ballare una culata da una
9-2-299: quella polvere che s'accende in quella colubrina che non può correre né
le braccia, e percuotonlo col culo in terra: lo che anche si dice '
la più bella cosa che si trovasse in tutto il culattario dell'umana generazione.
bini, xxvi-1-332: io so una persona in questa corte, / che dette in
in questa corte, / che dette in terra una gran culattata, / così un
l'asia e l'america settentrionale; in italia frequenta soprattutto i prati di montagna
del genovesato, e per l'appunto in quei bagnati dal mare, nella riviera
uno de'massi del capo del mesco. in toscana non l'ho finora trovato.
non l'ho finora trovato. vive anche in sardegna, ed in sicilia. bacchi
trovato. vive anche in sardegna, ed in sicilia. bacchi detta lega, 135
boine, i-45: epperciò dalle mie membra in culbutta giù per le frane nevose,
. culbute (nel 1538) * capriola in avanti o all'indietro '(
via che non ha uscita, e che in buon italiano si dice 'via
, e sia anche ronco. rigutini [in tommaseo- rigutini, 3530]:
un vicolo cieco, un cui di sacco in fondo al quale si trovarono,
/ ma gli è ragion che chi culeggia in toga / sprezzato sia, se
[tommaseo]: un giorno sedendo egli in cella, sentissi pugnere il piede
sm. plur. entom. famiglia di in setti ditteri, comprendente le
nelle sue gite autunnali che méttono in moto la culinaria e la polìtica di tutto
ho assaggiato uno anch'io, in italia. qui il discorso cadde su argomenti
, agg. scherz. che è relegato in cucina a occuparsi delle faccende domestiche
era una celebrità. il vecchio in pantofole, papalina e mezzi guanti l'aveva
cavalocchio. il padre di giasone era celebre in codest'arte. =
tose., comp. da culo, in e cenere (v.).
, generalmente di forma concava e costruito in modo da poter essere fatto oscillare lateralmente
gli insetti molesti. -anche: piccola amaca in cui le genti nomadi collocano durante le
tasso, 6-iii-84: questi, ch'in culla or giace, e pargoletto / non
, mentre con pietoso affetto / vagheggia in lui sé stessa, e 'l caro padre
. a reprimere il pianto de'bambini in fasce, contò il ninnar della culla,
. ungaretti, ix-31: temi perché di in te udire, / senza più
o deboli congeniti provvista di un'intercapedine in cui è possibile scaldare l'acqua,
, 767: già pronti / erano, in piedi, attoniti ed aneli, /
'n fasse mi tolse / fuor della culla in figlio a notricare. savonarola, 24
grande ionio il corso. / ebbi in quel mar la culla. leopardi,
del tasso più volte l'avea visitata in roma; così la di lui culla in
in roma; così la di lui culla in sorrento, dove nell'ultimo viaggio di
periodo storico o ambiente o clima culturale in cui si è formata e sviluppata un'
, e fu corso e ricorso dal pensiero in tutt'i suoi indirizzi. de roberto
tino o alle bigonce (culle) o in modo alcuno. magazzini, 57
: si colgono l'uve, s'ammostano in bigonce, e si portano al tino
massiccia con due staffe di ferro. in questa culla si vuotano le uve, e
scorre durante il rinculo e il ritorno in batteria. 9. locuz. -dalla
, dalla culla / narrami questa istoria in cortesia. algarotti, 2-64: il
un breve passo. -morire in culla: morire in età infantile,
. -morire in culla: morire in età infantile, ancora bambino. -
. segneri, iii- 1-32: muore in culla la grandezza di coloro che pigliano
tr. fare oscillare delicatamente la culla in senso laterale allo scopo di acquietare il
/ l'uno a'piè l'altro in sen starsi posando; / a l'un
te l'adrastea, cullando, addormentava / in culla d'oro. collodi, 513
sogno era l'arte, l'arte barcollante in un sonnambulismo di meditazioni senza pensieri,
, ed è caratteristico), forma in cui suoni e colori cullavansi e si perdevano
cui suoni e colori cullavansi e si perdevano in isfondi in isf urna ture languidamente indefinite
colori cullavansi e si perdevano in isfondi in isf urna ture languidamente indefinite. d'annunzio
messa di domenica, / marito e moglie in piedi, / davanti a due seggioline
calvino, 1-392: quando gli tornò in mente la canzone era già addormentato e
amorosa, con dolce tenerezza; custodire in sé un sentimento (non senza un
svevo, 2-458: la vita di emilio in ufficio era dolorosissima. gli costava un
, tirate su; le aveva messe in valore. 4. per simil
mio amico sedè sopra una madia, io in una panca zoppa che mi cullava graziosamente
si cullava, sdraiata lunga lunga, in una poltrona a dondolo. 5.
barca dalla bandiera bianca e azzurra si cullava in un comune moto di saliscendi, in
in un comune moto di saliscendi, in una comune stanchezza con l'onda.
russa... cullava le proprie navi in un ozio triste di pensieri e di
7. figur. tenere qualcuno in uno stato di fiduciosa certezza, di
tranquillità spirituale facendogli credere o sperare in ciò che si sa non potrà avverarsi o
-per lo più rifl.: adagiarsi in una comoda illusione, in una vana speranza
: adagiarsi in una comoda illusione, in una vana speranza, in idee superate
illusione, in una vana speranza, in idee superate ma rassicuranti, ecc.
io mai fatto, per dovermi sommergere in quest'oceano di grandi amarezze? carducci
-per lo più rifl.: essere in uno stato di rapita contemplazione, di
rimorso. moretti, 9: io sento in me la tristezza i del giorno domenicale
i del giorno domenicale; / del giorno in cui non s'ha nulla i fuor
fuor che il triste cuore sperso / e in cima alla mente un verso / troppo
3. figur. che è in uno stato d'animo di beatitudine contemplativa
97: gettato sull'erba vergine, in faccia alle strane costellazioni io mi andavo
2. capace sacco di cuoio in cui venivano rinchiusi i parricidi per essere
venivano rinchiusi i parricidi per essere gettati in acqua e annegati. garzoni,
) i quali erano capaci di ridursi in pane. 2. sf.
libertas! libertas! \ quindi ricapitolava in fretta tutta la storia contemporanea nei suoi
tutte le sue virtù espressive -sta per lui in quella pausa: magari nella risata breve
bisogno a provocare quel fenomeno, riscontrato in tutte le nazioni, della rottura d'
toccare il culmine (per lo più in astronomia, con riferimento a un astro
da 'culmine', voce latina, usata in quella che dicesi lingua dotta, invece di
'. graf [accademia]: in mezzo alla pianura erma e tranquilla, /
onorarlo col semplice sacrificio, mentre incarnano in fatto, giusta il divino disegno, la
loro è perfezione umana, è altezza in cui la natura nostra culmina e tocca i
calvino, 1-388: lo stato di costrizioni in cui ora sentiva il suo corpo,
osservatore. -culmiovazione superiore: che avviene in corrispondenza del meridiano superiore (semicerchio massimo
sfera celeste che passa per i poli e in cui è compreso lo zenit dell'osservatore
: avviene soltanto per le stelle circumpolari in corrispondenza del meridiano inferiore (semicerchio massimo
inferiore (semicerchio massimo della sfera celeste in cui è compreso il nadir) e
chiamandola; / or davanti un altare in su quel culmine / con incensi si
d'annunzio, iv-2-567: il sole accendeva in giro i culmini delle rocce, rilevando
laico / del qual la degna vita in versi recito / per dirizzar gli erranti al
prese l'anima di quei due, in conspetto della solitudine. pareva che qualche
quattro strade eleganti dove le donne più in vista sfilano a farsi guardare e a guardare
di midollo), sempre pieno invece in corrispondenza dei nodi ove sono inserite
tratto tra i culmi radi delle canne in fondo al burrone un ruscelletto che a
e messisi i panni e la camicia in capo, veduto allora il piovano sì grande
d'una grandissima vacca..., in modo che tutto quello ispettaculo di culo
gli parve una cosa maravigliosa: istava in modo ammirativo e stupefatto che non sapeva
che non sapeva che farsi e vcnneli tanto in odio che in tutto gli passò via
farsi e vcnneli tanto in odio che in tutto gli passò via quella voluntà e in
in tutto gli passò via quella voluntà e in tutto ancora la libidine. machiavelli,
del mongitore a suo bell'agio riposa in terra. cellini, 1-84 (198)
e che non aveva mai veduto maggior virtù in un giovane, a'sua dì,
doni, 3-13: postosi a sedere in camera (parve che nel dar giù
buoni cavalli... vogliono avere in somma capo picciolo, orecchie picciole,
medicina, venendovi, io gli possa soffiare in culo e rendertelo vivo? ».
bruno, 45: eccoti bonifacio, in abito di gioanbemardo, che spirava amor dal
fondo su cui posa un recipiente (in particolare: bicchieri, bottiglie, fiaschi
3-51: già al tempo che s'andava in calze solate e che non si portava
invenzione più facile, che recarsi l'uovo in mano, e con bellissima grazia dargli
grazia dargli un po'fortetto del culo in sul piano del marmo? i. neri
cui di tino, / avendosi per elmo in capo acconcia / per salvar il cervello
cui posa il bicchiere. rigatini [in tommaseo-rigutini, 1168]: 'culo'..
si prese. -andare a fare in culo, andare a dar via il
avere una fortuna sfacciata, riuscire bene in tutto ciò che si intraprende. -avere
rossi: v. cece. -avere in culo qualcuno: averlo in antipatia,
. -avere in culo qualcuno: averlo in antipatia, odiarlo. cellini,
nicolò benintendi allora disse: « io ho in culo loro e il duca ».
: ma son un che v'ho in culo a tutta botta, / venuto a
/ e vedervi sul carro andar legate / in ponte a far col boia a la
l'aspetta. / quella ebbe roma in cui, la vostra il netta.
attendendo a mandar giù corde, tirando in sacrato i gran baccalari, i quali avevano
anni. -battere il culo in terra: cadere pesantemente all'indietro.
la stalla, / ché 'l culo in terra tosto percoteste. g. m.
tratto volli fare un salto, e in quella ho battuto il culo in terra
e in quella ho battuto il culo in terra. -battere, dare il
, 1: egli ha dato del culo in sul petrone. lippi, 6-73:
luccicanti, / dar il cui al marito in sul lastrone. note al malmantile,
si fa piacere o quando gli s'entra in culo. -essere cui di tordo
se ne accorga, e se anche è in cima a un precipizio, casca giù
a un precipizio, casca giù tutto in un fascio, così che bisogna star sempre
i quali gastigano i ragazzi, percuotendogli in sul culo, e glielo fanno rosso
-grattarsi il culo: rimpiangere quanto in passato non si è fatto o non
del culo: sorprenderlo proprio nel momento in cui sta per sfuggire a un controllo
-prendere, pigliare per il culo: prendere in giro, imbrogliare. -prenderlo in
in giro, imbrogliare. -prenderlo in culo: essere vittima di un imbroglio,
incapacità o per il concorso di altri in un proprio intento. -ragionare col
intento. -ragionare col culo: ragionare in modo sciocco e senza un briciolo di
gli formica: chi sa di essere in colpa non può non sentirne rimorso.
sugge il latte. sbarbaro, 1-141: in un fuoco d'artifizio di tenerezza,
come sul culetto baldanzoso. la metterebbe in bocca potendo, zuccherino, a fondersi
di scolari, la quale non sapendo in qual altra dottrina ammaestrargli, tirando orecchi
. voce francese, adattata anche in culottine: sono le mutandine aderenti che ora
. non si pro ponevano in conchiusione altro che di dir bene, corret
sf. agric. nome con cui in agricoltura e orticultura vengono indicate le varietà
hanno un nome latino (spesso abbreviato in cv). = adattamento dell'
essendo discosti agli occhi della plebe, ed in luogo dove non gli era facile il
e sei, / ma cento e mille in quai famose scuole / fian culte farti
nome / d'inni e votivo grido in su 'l ticino / mentre italia premea scitico
/ tornando,... / in don la offerse al padre nilo
o collettivamente, alla divinità ('in genere a tutto ciò che appartiene alla
quello reso a dio e ai santi in nome della chiesa dalle persone da essa
culto di dio. savonarola, iii-388: in efetto e'non c'è più riverenzia
giammai li convenne cossi bene d'essere in cielo, se non ora, che quasi
ora, che quasi non ha dove essere in terra; ora vi sta bene,
campanella, i-122: vien l'altissimo sire in terrasanta / a tener corte e sacro
autore di tutte? chi non riconosce in questo una condizione essenziale e universale del
altra vita per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto:..
culto. d'annunzio, iv-2-83: in loro ogni diversità d'indole e ogni
culto infrangibile della deità di cristo, in quel contemplamento ch'era divenuto lo scopo della
il quale ha sempre tentato, unico in europa, un rapporto tra le manifestazioni correnti
religiosa consistente nel poter praticare, sia in privato sia in pubblico, gli atti
poter praticare, sia in privato sia in pubblico, gli atti di culto della
l'arme del compagno, condusse i cavalli in battaglia e solamente la lancia non fu
, o nume..., che in italia sono entrati disordini e scandali d'
abbiano memoria durevole e quasi culto glorioso in quel luogo ove più la civiltà e
culto religioso del corpo e conveniva meco in segrete cerimonie per insegnarmi a rivivere la
lode che si suol dare al culto in cui esso avrebbe tenuto gli studi di
, che sconfina nel culto dell'oggetto in una forma di nuova idolatria. montale
culto. 5. cura (in genere eccessiva) della persona o dell'
simile a quel dei fanciulli che stanno in timore e che sono sotto la custodia
guardo gira; / onde si specchia in lui qual siasi e quanto / con
culturale, un particolare studio, ecc. in modo dilettantesco, senza alcuna pretesa di
quale stava frugando dentro il cassone, in maniche di camicia, e non si voltò
] vorrebbe dare ad intendere di dividersi in cultrice della libertà e in cagnotta della
di dividersi in cultrice della libertà e in cagnotta della tirannide. rajberti, 2-15
, che tomaria a dividere ogni mezzo in due. v. borghini, 6-i-408:
leonardo, 1-52: se fussi vero che in tale arte [negromanzia] si avessi
tranquilla serenità dell'aria, convertendo quella in notturno aspetto, e far le corruscazioni
con ispaventevoli toni e folgori, scorrenti in fralle tenebre..., e oltre
, ch'olmo congiunge a vite / in poca e colta terra, allorch'astrea /
uve gradite. bruno, 3-628: in luoghi de la terra in questi tempi
, 3-628: in luoghi de la terra in questi tempi si scuoprono de mostri,
i-462: nel dolce campo / pur in questo momento il buon cultore / suda
, / già fa mill'anni, in vertute, / d'onni salute -coltore,
6-i-55: laura, del vostro lauro in queste carte / molti germi vegg'io
; / ma più vago ei verdeggia in mezzo a'cori, / e coltivato v'
chioma, / s'avien ch'arte cultrice in lei confonda / l'uve natie con
a doppia soma, / onde congiunte in un vagheggia autunno / le ricchezze di
maiali, uccelli, raccogliendone il sangue in una coppa. tramater [s
, i-179: ne * miei sonetti, in quello de''capelli'massimamente, vi potrebbe
facilità, si contenteranno di vederle così in superficie, onde la cultura sarà più
cittadini più educata e civile, metterla in comunicazione con la coltura straniera, avvicinare
avvicinare e accomunare le lingue, sviluppando in esse non quello che è locale ma
ha veduto molti paesi, ha vissuto in diversi climi, ha conosciuto genti diverse.
convenzioni più squisitamente civili; la cultura in quanto educazione e perfezione interiore, in
in quanto educazione e perfezione interiore, in quanto equilibrio; e il rispetto della
vestita di coltura di religione, andata in jerusalem, ragunò i giudei; e faccendo
di operare grandissima, a cui venne in aiuto la coltura della dottrina. parini
della dottrina. parini, 830: in tutti questi, oltre ai singolari pregi
renderci il concetto e l'uso di esse in generale e il vero intendimento storico in
in generale e il vero intendimento storico in particolare della nostra letteratura. fogazzaro,
mondo dello spirito non vi sono episcopi * in partibus '. -cultura classica:
l'abnegazione sacerdotale si perpetuavano da zio in nipote, da piovano in cappellano;
da zio in nipote, da piovano in cappellano; nei secondi la coltura classica
cultura ma anche dall'esperimento; e in lui la curiosità diveniva più acuta come più
bassa coltura tedesca. 2. in significato concreto e collettivo: a indicare
e collettivo: a indicare coloro che in una determinata società costituiscono il gruppo culturalmente
, dei valori che si ritrovano, in forma e a livelli diversissimi, in
in forma e a livelli diversissimi, in ogni società e in ogni periodo storico
livelli diversissimi, in ogni società e in ogni periodo storico (nel linguaggio sociologico
particolarmente elevato e complesso, anche in senso tecnologico, a un'organizzazione sociale
, mature, più compiutamente umane (in contrapposto a barbarie, cioè a tipi
di tanta cultura e di tanto raffinamento in tutti i mestieri, ma il biscaino
i più antichi asili della cultura furono in mezzo alle lagune e al labirinto dei
: fino a questi ultimi tempi usò in italia ridere del fanatismo erudito del
] mente speculativa e si era educato in un ambiente di cultura come quello napoletano
della cultura medievale. gramsci, 69: in generale penso che la cultura moderna (
studia d'allevare i suoi, riuscirono in pochi anni di virtù pari al bisogno