contemporanea di un discorso o di una conferenza in più lingue mediante un apposito impianto elettronico
, avvertire alle impressioni simultanee che venivano in lei fatte dagli altri. foscolo,
possono avere, sa? due sentimenti in una volta, come due fiamme nello stesso
mente o nell'animo nello stesso istante in due o più persone diverse (un'
è accompagnato da un taccuino di viaggio in gran parte simultaneo con i versi del testo
testo. 2. che assomma in sé qualità e interessi molteplici e variati
: quello che può essere ereditato, in mancanza di discendenti diretti del signore feudale
produce sia spermatozoi che uova, realizzando in se stesso il sesso maschile e quello
. pitt. simultaneismo. papini [in lacerba, ii-251]: la grande pittura
di ualità pregiata importato dall'oriente in europa dai ortoghesi. - anche
varthema, 189: se carica in questa terra ogni anno cinquanta navili de
, cii-ii-773: le mercanzie che vagliono in questi duoi regni di brema e ian-
che hanno un tronco unico ma doppio in tutte le sue regioni e otto membri,
, sf. mus. ant. suono in comune fra due tetracordi congiunti.
: le quali [corde] erano divisi in due congiunti tetracordi, dando nome al
bontempi, 1-2-113: la sinafe è in quel suono che congiunge due tetracordi insieme
, 15-40: forse un mattino andando in un'aria di vetro, / arida,
incentrato nell'unico tempio di gerusalemme; in origine non aveva una composizione particolare,
; nel secolo xix assunse di volta in volta, elementi stilistici orientali, gotici,
diatessaron volgar., 219: gesù ritornò in galilea in virtù di spirito; e
., 219: gesù ritornò in galilea in virtù di spirito; e andò la
volgar., 1-87: una fiata et in dì ch'era sabato predicava lo signore
molte volte abbiam disputato et altercato insieme in questa tua sinagoga di napoli, per
conto, non son mai potuto entrare in una sinagoga o in una moschea senza sentirmi
mai potuto entrare in una sinagoga o in una moschea senza sentirmi colpevole d'una
scale, insieme facevamo il nostro ingresso in sinagoga. -sm. ant
sfratati, che nelle sinagoghe aperte loro in londra facean correre cortigiani, mercatanti e
. malpigli, xxxviii- 27: in ira al cielo, al mondo et a
di timor di gastigo, bisogna anche supporre in tutti una capacità eguale di questa preoccupazione
chi, oltre noi, sarebbe stato in grado di fornire precisi ragguagli intorno a
credulità e loro congregazioni e sinagoghe fanno in luoghi occulti e nascosi. fiamma,
, ch'è suscitata nuovamente già cinquant'anni in sassonia, in germania, non può
nuovamente già cinquant'anni in sassonia, in germania, non può esser la vera chiesa
insieme di tali persone o il luogo in cui avviene una tale riunione. bibbia
chiasso, strepito (e il luogo in cui si genera). garzoni,
, / che la chiesa si cangia in sinagoga, / onde in risa ed in
si cangia in sinagoga, / onde in risa ed in beffe ognun si sfoga.
in sinagoga, / onde in risa ed in beffe ognun si sfoga. tommaseo [
voce dotta, gr. cruvayelg -lòog (in aristotele): v. sinàgride1.
sembra poi che gli eumenidi sinagriformi prendano in africa sviluppo eccezionale. = voce dotta
unica sillaba (e nella metrica italiana è in genere obbligatoria ai fini della numerazione delle
3-137: ogni volta che una dizzione finisce in vocale e l'altra da vocale incomincia
rincontra la cesura e la sinnalleffa e dà in un pentametro od in uno scasonte che
sinnalleffa e dà in un pentametro od in uno scasonte che lo rovescia e tracolla.
dell'esametro e sì del pentametro, in tre specie. la prima si dà quando
). ant. costringere a pronunciare in modo confuso, indistinto, borbottando,
funzionale a seconda che tale legame venga in rilievo al momento della costituzione del contratto
appello di firenze, che ha messo in risalto, con motivazione logica e cor
. dacrùv 'con'e aàmooco 'do o prendo in cambio'. sinallagmaticaménte, avv. dir
sinallagmaticaménte, avv. dir. civ. in modo sinallagmatico; con vincolo di sinallagmaticità
o interdipendenza (con riferimento al modo in cui si atteggiano le prestazioni in un
modo in cui si atteggiano le prestazioni in un contratto bilaterale o a prestazioni corrispettive
1067: nel contratto di albergo e in quello di 'residence'l'oggetto risulta integrato
contratto che le stipula, del rapporto in cui si inquadrano. sentenza di
contributo obbligatorio a cui è tenuto, in via di parziale rivalsa, il dipendente
carico la buonuscita, ma non refluisce in un monte nominativo di pertinenza del singolo
, corrispettività) delle prestazioni che, in un contratto bilaterale, ciascuna parte contraente
. -per estens.: che consiste in un sinallagma (elemento sinallagmatico).
citolini, 267: il busto è partito in tutto e parti. il tutto contiene
dalla croce, i-23: nascono ancora in diverse parti del corpo alcune aposteme,
sf. bot. congiunzione di più stami in un sinandrio; fusione anormale di stami
. bot. insieme di stami concresciuti in un corpo unico. = deriv.
sm. bot. soro di sporangi connati in un corpo unico. = voce
non per via di regola mettessero loro in capo la verità, ma la lasciassero nel
ma la lasciassero nel cervello e nel cuore in quel modo che tinge il sole la
soprantendente ai mesi, corritrice / notturna, in aere errante, in fonda notte /
/ notturna, in aere errante, in fonda notte / torciera. g. gozzi
compito di soprintendere ad attività amministrative, in ambito sia civile sia religioso. -in
civile e criminale, e i viceré in ogni caso han la sopraintendenza dell'una e
del danaro regio che s'impiega qui in fiandra. oliva, i-3-480: o non
del piemonte, non sia stato staccato in tempo per figurare alla mostra. decreto
la valle d'aosta -edificio in cui ha sede tale ufficio. nievo
mi colpì gli occhi, quando giunsimo in vista di rio ferreires, fu la sopraintendenza
ferreires, fu la sopraintendenza tutta quanta in fiamme. -comando delle operazioni belliche
governo del regno di francia fu posta in mano di questi due con eguale potestà
carica remunerata conferita a membri dell'aristocrazia in difficoltà economiche. de nicola, 76
pronto e che è più facile da mettersi in opera, per la poca cura di
lui (nella sua assenza) lasciato in mano di mazarino la sopraintendenza di tutti
mio guarino, il quale avvenga che sia in buone mani, nientedimeno la sopraintendenza di
e della sua nobilissima casa può far in modo che a lui non paia d'
, 1-157: il senato mise la questione in mani del popolo e stabilì che,
732: il re di francia, entrato in sospetto che le levate di spagna e
. l. adimari, i-proleg.: in quei tempi le più illustri famiglie si
stato, niuno si è procurato di sostituire in suo luogo. ferd. martini,
vasari, i-574: bene spesso si percuote in certi uomini, come si dice saccenti
suo regno e che non si faccia in quella cosa minima senza sua saputa. l
, io-proem:. avendo questo libro aristotele in scritto et
ant. più di ogni altro (in relazione con un agg. a cui conferisce
piangiamo, -ché piange maria / in questa dia -sovriogne dolente. bianco da
, che sta al di sopra delle colonne in ciascun ordine. s.
spalle due nipoti, et in questi tempi che i danari a spendereson spazzatura
, i-304: mando ancora un'oda nata in casa, qual mi pare degna che
del numero. botta, 7-186: in una cosa... fui molto risoluto
soprauomo. soprusare, tr. usare in eccesso o indebitamente, in modo arbitrario
tr. usare in eccesso o indebitamente, in modo arbitrario. girolamo da siena
, sm. ispessimento calloso che si forma in corrispondenza della cicatrizzazione di una frattura ossea
/ che non si muovon mai d'in sul soprosso. baretti, 3-216: io
terreno. pasolini, 3-240: arrivarono in un punto dov'erano soli, e si
sopportava questo soprosso. sassetti, 407: in così fatta pellegrinazione come questa, io
macmghi strozzi, 1-5: dallo stato in fuori, non v'è grascia,
), agg. usato indebitamente, in modo arbitrario. gioberti, iii-266:
, sm. atto o comportamento che, in contrasto con la volontà, i diritti
alla prepotenza e all'abuso, anche in forza della propria autorità, posizione sociale
si facessino l'anno, che non venivano in notizia, perché gli oppressi tacevano,
pur migliorato non lo ha, ma renduto in iscambio peggiore in quel lato ch'e'
ha, ma renduto in iscambio peggiore in quel lato ch'e'lo prese ad emendare
e non trovando da esalare, si leva in capo e soqquadra ogni cosa. botta
abitare quelle riservate alla servitù, che in fatti, benché meno eleganti, sono raccolte
. per estens. rendere instabile, mettere in crisi, sconvolgere l'equilibrio della società
parigi, ed io più vivea ritirato in casa e rimosso dalla vista de'giacobini.
]: trovarono la terra soqquadrata, e in essa i templi stessi soqquadrati. foscolo
riputazione di soqquadratoli, contennero la città in somma pace. = nome d'
un mobile, di un cassetto, in cui gli effetti si trovano confusi, fuori
io perdeva assolutamente il mio tempo, in vece di aspettare a mettermi in accademia
tempo, in vece di aspettare a mettermi in accademia all'ottobre come s'era detto
e lucia, 130: si pose in mezzo ai crocchi a render ragione dell'
gualterotti, gonfaloniere di iustizia, monstrò in che socquadro dello onore, reputazione e
la difesa e gl'interessidella società, cercando in un supposto diritto dell'uomo una ragione
esser felice, anzi beato; / così in inferno godo il paradiso. a.
la figliuola, che accorsero colle mani in mano, invocando i trecentosessantacinque santi dell'anno
. frugoni, vii-51: se 'l sole in cielo sgarasse stralunata- mente la sua carriera
mar s'imbruna, il mar rugge in tempesta; / a soqquadro va il ciel
, non troverebbe ostacolo fermo e gagliardo in questi rinomatissimi canoni cronologici ch'ora escono
questi rinomatissimi canoni cronologici ch'ora escono in luce. tenca, 2-170: il rumore
invenzione, della macchinazione, insomma che in un modo o nell'altro abbiano messo a
redi, 16-viii-46: per non entrare in maniera veruna in medicine grandi e violenti
16-viii-46: per non entrare in maniera veruna in medicine grandi e violenti e abili di
, quello non è reperibile, almeno in pastiglie fumabili. 6. rovina
. tose. chi mette a soqquadro, in disordine. p. petrocchi
ha timore / e se la ride in faccia al sor procuratore. verga, 7-409
mostrava i suoi libri di premio, legati in tela e oro. = forma
, di signore (v.), in posizione proclitica. sór2,
nell'orto. pascoli, 1-338: in questi giorni ho fatto tre poesie, una
. gadda, 6-41: furono invitate in questura la sora manuela pet- tacchioni portiera
, di signora (v.), in posizione proclitica. sóra2,
risiede a sora, nel lazio, in provincia di frosinone. carducci,
non sori. v. borghini [in « lingua nostra », xxxiv (1973
e dicenti 'sorare i falconi'quando vanno in alto con quelle ruote che e'sogliono.
soratóre, sm. ant. sfiatatoio, in partic. di un orga
dal monte soratte, nel lazio (in partic. una sabbia). cesariano
raccolte, / sorbe dure e mature acolte in fieno / da non venir mai meno
secche al sole. trinci, 1-269: in questo mese [novembre] si colgono
. pulci, 3-51: gli appiccò in sul capo una sorba, / che come
a farmi roder questa aspera sorba / in questo ultimo don par che tu miri,
ebe aconpagnare, / e da quel tempo in qua di mangiar non fo orba,
, 5-12: il villano lo sorbò in tal maniera che il povero ragazzo, appena
sòrbo). ant. assorbire, raccogliere in sé. crescenzio, 2-3-305:
rocura scacciare la vecchia dello sciglio, gira in mezo il faro acqua e,
non la potendo sorbere, la fa saltare in alto, che pare che bulle
una furia che ci fé sorbettare e mise in volta il piccolo gino nicoli, egli
essere costretto a sorbire; si dice in senso morale e ironico di condizioni e
-anche, con valore attenuato: tenuto in fresco (un vino).
acconce. magalotti, 2-108: suso in alto sia levato / quel fornello glaciale,
sorbettato, / ch'ogni umor, che in bell'agrume / o che in pomo
che in bell'agrume / o che in pomo il sole impasta, / ridisciolto lo
. sorbetterìa, sf. locale in cui si fanno e vendono sorbetti;
di buona voglia a trasformare la piazza in una sola sterminata sorbetterìa. sorbettièra
preparazione di sorbetti (o anche recipiente in cui conservarli o servirli). -
cui conservarli o servirli). - in senso generico: gelatiera. magalotti
arance di portogallo, e lo spartirò in due sorbettiere. carena, 2-248:
circondato di neve o ghiaccio, contenuto in un bigonciuolo, si fanno i sorbetti
: tuo nonno aveva comprato una sorbettiera in città. 2. scherz.
un'apposita macchina (e originariamente indicava in modo generico tale preparazione liquida, servita
fine del mangiar gli portano da bere in una grande scodella di porcellana certo liquore che
chi sa come! » che vi vengono in capo? giusti, 4-i-24: adesso
, x-22-142: già non ho mai notato in lei quello che si vede in tutte
notato in lei quello che si vede in tutte le ragazze: non guardava mai in
in tutte le ragazze: non guardava mai in faccia un uomo, era un povero
di un acido scoperto da do- navan in infinite piante crasse od erbacee ed in molti
navan in infinite piante crasse od erbacee ed in molti frutti succosi, particolarmente in quelli
ed in molti frutti succosi, particolarmente in quelli del sorbo. si presenta sotto
zia e della madre di ada, in quella cucina così poco accogliente.
gridò che non si poteva obbligarli a sorbirsi in pace l'offesa ch'era stata loro
, 20-127: « l'cicchetti', in via gerarchica, debbo sorbirmeli io! »
. parini, 389: al vulgo in pelli adorne / piace i libri ammirar,
il sangue di o a qualcuno-, mandarlo in rovina impadronendosi dei suoi beni.
senza masticare (un nutrimento liquido, in partic. un uovo non fatto rassodare
dapprima delicatamente chiari e poi di più in più rubicanti in 6 coppe di cristallo di
e poi di più in più rubicanti in 6 coppe di cristallo di sottilissimo labro.
guiniforto, 408: si distese fino in italia una eccessiva arsura del sole,
fonti e fiumi ed apriva la terra in molte parti con distruzione e sorbiménto di
macerare i frutti maturi e schiacciati del sorbo in una quantità di acqua proporzionata alla forza
a la tedesca. oddi, 2-109: in un tratto alzò il bicchiere e sorbì
tutte sorbille. magalotti, 9-2-139: in oggi la moda è di non mettere più
più il zucchero nella chicchera, ma in quello scambio mettere in bocca un pezzetto
nella chicchera, ma in quello scambio mettere in bocca un pezzetto di zucchero candito e
sorbendogli sopra il tè bollente, struggerlo in quel passaggio. parini, giorno, i-126
i-126: cessi 'l cielo però che in quel momento / che le scelte bevande a
da un uovo, ch'ella teneva in mano, la chiara soltanto. calvino,
io mi liquefaccio tanto che ti sorbirmi tutto in sin a tossa! — ¦
dèe / l'aria che tien sempre in travaglio il fiato / de le montagne prossime
, i-51: giacomo prendeva un gelato in un bicchiere e l'assaporava lentamente, con
ve dirò gite volando: / portatila in alto mar in questa corba, /
gite volando: / portatila in alto mar in questa corba, / dove un di
di lui ti scrivo / che passò in partia e quivi fu dal fiume / sorbito
vivo. fallamonica, 286: nave in mar caverna sorbe. ariosto, 40-
taciturno varca, / fin che si trova in più sicuro mare / da'suoi lontan
. cavalli, lii-1-234: da ottanta anni in qua si è andato tanto dietro a
non vi è forse più principe alcuno in quel regno che abbia venti mila scudi d'
begli occhi sorbisca su tre grossissimi volumi in foglio massimo, imbottiti d'arbori genealogici,
-ridurlo in totale soggezione amorosa. bizzarri, 34
, rallegrarlo e vedi di mantenerlo in questo pensiero, sai? e dalli buona
tre e quattro volte felice la fanciullezza in cui ogni cosa piace, diverte ogni cosa
, 115: aprease la vena in l'orechia, accioché n'esca molto sangue
same il campo. -confluito in un altro ramo di un delta.
, sm. chim. alcool esavalente presente in varie specie di frutti (in partic
presente in varie specie di frutti (in partic. nel sorbo selvatico) e
. nel sorbo selvatico) e anche in alcune alghe, usato nella preparazione di resine
, fisionomia pessima con il grifo in fuori,... non hai parte
... non hai parte che sia in te né utile né buona,
fiori poiporini fanno copia di latte cotti in sorbizione di sinilagine. erbolario volgare, 1-52
a margine seghettato, fiori bianchi riuniti in corimbi, frutti giallo-rossicci di 2-4 cm
nelle regioni alpine italiane, coltivato anche in alcune varietà ornamentali, caratterizzato da ricche
de marzo e a lo principio de aprile in lo codogno e spino vianco. boccaccio
quando il sol più cocenti e dritti in giù / vibra i raggi d'agosto alla
, che quando gli aremo a mettere in opera secondo che acadrà ne faremo menzione
: l'oste,... cacciatosi in mezzo allo sbaraglio con un bastone di
si matura meglio colto dall'albero che in esso. tasso, ii-405: si vede
sorbo, nascere il granato e le mele in un arbor medesimo. cantù, 3-145
gusto aspro. soderini, iii-523: in ogni mese che segue si può mutare non
sorte di pere, che maturano di tempo in tempo, sempre più d'una sorte
[le lingue slave] vengono divise in tre gruppi;... l'occidentale
gruppi;... l'occidentale, in cui rientrano il polacco con il casciubico
. per te la fervida gioventù rientra in se medesima, riordina le proprie idee
a. cattaneo, ii-65: mentre in città serpeggiava il fuoco, un villaggio
la maggiore parte perì. -ribollire in seguito a un processo di fermentazione.
un po'di mosto da un carratello in un altro, sicché nel metterla entro non
tutto. 4. figur. agitarsi in modo tumultuoso nell'animo o nei sensi
quanto diversi fossero i pensieri che sorbollivano in quei cervelli ad un annunzio, l'
sorbonardo, agg. che si atteggia in modo ridicolamente altezzoso e distaccato.
robert de sorbon (1201-1274) e passato in seguito a designare l'università parigina nel
bembo, iii-291: 'sot'e 'sorì, in vece di 'sotto'e di 'sopra'; ma
trasmuterebbe il padre cristoforo di quel convento in un altro lontano. = deriv.
simpatia o avversione accademica o sorbonesca, in un uomo ritenuto generalmente per puro e geniale
lavora alla sorbona. vandelli [in muratori, cxiv-44-358]: di parer diverso
dei cardinali e prelati che ora si trovano in parigi, perché abbiano mostrato gusto grande
s'era composto col lorenese, attribuendosi in ogni classe il primo luogo a'pontifici
a privilegiati sopra quelli che ricevevano grado in altra università, salvo di bologna.
. linati, 10-120: lì, in mezzo al gruppo delle donne, si trovò
alla smorta / luce de'tuoi fanali, in sulla porta / pipan le cortigiane inverniciate
eroe; / quando le sorchie vanno in amore, / inforco il destriero, risuono
. sorcóna. pasolini, 1-45: in tutta la mattinata non avevano parlato mai
colazione insieme, senza far rumore, in un angolo di banco, rosicchiando come due
due sorcetti. moravia, xi-219: in una cassetta piena di stracci che tenevo sotto
, con grossi occhiali neri, stremenzito in un abito grigio, sorcigno, e sentirsi
grigio, sorcigno, e sentirsi arrivare in faccia, su la tuba, un grosso
drago] si rizzò e posesi col corpo in terra, cometta che volesse pigliare el sorgo
una mattina il padiglion dell'altare roso in tre luoghi da un sorcio, che agli
sorce. di giacomo, i-425: in quell'ora... il vicolo,
sur tavolo... e pecorino, in un credenzone, e li fiaschi dell'
qui il briccone. / i sorci vanno in trappola. -persona mingherlina e di
, quello lì? lo vedete, in un letto grande, quel sorcio?
col quale nell'ottocento venivano indicate, in sicilia, le spie al servizio della polizia
nella gloriosa rivoluzione del '6o, correr in cerca dei 'sorci'(spie) con
al casale » disse zaccaria. « in fin dei conti non ce n'è altra
azioni o imprese strabilianti. -anche: metterlo in seria difficoltà, dargli filo da torcere
ria,... nelle giornate in cui è in vena, fa vedere i
... nelle giornate in cui è in vena, fa vedere i sorci verdi a
cristo avesse paura dei sorci, non starebbe in chiesa ». -u sorcio è venuto
le braccia / e disse: « state in là, men- tr'io lo 'nforco
c. e. gadda, 6-183: in quel tempo l'armamentario magico era visitato
sorconi lunghi mezzo braccio, che s'avvicinavano in punta de'piedi. 2.
quando sento dire ad alcun sorcone: « in tale è stroppia to,
, 5-36: ora è m'ontato in tanta sorquidanza / e in tanto orgogli-
è m'ontato in tanta sorquidanza / e in tanto orgogli- mento il cervellino, /
bracci, e gli spartimenti di questi, in surcoli o in tenere messe, i
spartimenti di questi, in surcoli o in tenere messe, i diti. d.
di terreno al surcolo che gli si pianta in capo. bergantini, 177: qui
4. figur. sezione inserita in un'opera letteraria. passeroni, 6-225
favola, / senza por nuova esca in tavola, / oggi sentomi disposto.
dipoi più lievemente, / si portano in più parti. = dal lat.
sor- colosa che nasce tra sassi e in luoghi aspri, simile all'epitimo.
6-635: l'armatura tutta di maglia era in gran parte coperta da una sorcotta di
. lle punte de'manicottoli lunghe infino in terra. dizionario militare italiano [1833]
carducci, iii-9-211: beatrice, restata in camera, spogliò il sorcotto, e,
, spogliò il sorcotto, e, rimasta in gonnella, toglie la spada, se
, si cinse il panzerone e il batticulo in tutto il tondo, s'infilò il
. 'sopra la cotta', passato poi in ingl. (surcoat) e in ted
poi in ingl. (surcoat) e in ted. sordàggine, sf. diminuzione
alla mente tutto il possibile ad avvenirgli in qualunque sia genere d'afflizion d'animo
liberi da quella piccola sordaggine che riconosce in se medesimo da sette anni in qua.
riconosce in se medesimo da sette anni in qua. bresciani, 6-x-123: s'eran
6-x-123: s'eran sordastri, cadeano in una sordaggine sì fitta che non sentiano
non bastava egli la sola saliva, che in cristo non era escrementizia superfluità, ma
quello che clio... con teco in quello luogo 'tasta'(cioè tenta
immaginare d'essere un pipistrello e, in mentre che gli andava a spasso,
pubblica strada, che si procurava di tenere in piedi e che ricadeva sordamente sul terreno
bassani, 5-45: stette... in ascolto, col cuore che gli pulsava
fece sordamente proporre una cessazione d'armi in mare. brusoni, 1034: la mattina
tiere. alfieri, i-312: lavorava in torino sordamente alla sublime impresa di rovesciare
forfora. — non apertamente, in modo non esplicito. foscolo, xviii-28
l'aveva veduto per mezzo del marchese lucchesini in firenze. 3. agendo
o sviluppandosi nell'animo o nella mente in modo lento e progressivo, con intensità via
e lima / cominciò allora a risentire in petto, / che giammai non avea
tutte le basse avidità che bollivano sordamente in quell'organismo. michelstaedter, 508: la
con noi stessi. 4. in modo lento e quasi inavvertibile ma inarrestabilmente.
ma quelle parole andavano bene lo stesso; in effetti andavano bene sempre, non contenendo
be veduto me quando... in un tempo medemo il dotto messer danilo
e sordastra ancor ella sì, ma bella in quella foggia più di qual si voglia
? a. cattaneo, i-184: in una commedia greca s'introduce un servitore
cornamusa, costituito da un sacco di cuoio in cui l'aria viene introdotta mediante un
sua abitazione, come dice la favola, in atto di sonare una sordellina o musetta
oggidì sordeno; / così se scrive in un verso gramatico. = voce dotta
giornalieri, sordescenti dell'ozio, boccheggiate in cotesta piazza tutto giorno e andate svagando
vigorosa agitasse un branco di sassolini in una zucca. = deriv. da
dalla sordida di reo, sento però in me l'innocente. = femm.
danari. 2. miseramente, in condizioni di grande povertà. martello,
rispetto al suo delitto. 3. in modo moralmente riprovevole. gramsci, 12-252
ant. che è vestito poveramente, in modo trasandato; che indossa abiti insudiciati
, tutti mesti, per accattare misericordia in favore dello accusato. buonarroti il giovane,
lancellotti, 1-670: fatto reo, cicerone in tanto pericolo mutò la veste e,
e vesti lacere e sordidate, portando in braccio i bambini, si presentarono al
xxiii-203: non v'è casa civile in germania,... in inghilterra,
casa civile in germania,... in inghilterra, in olanda,..
,... in inghilterra, in olanda,... la quale non
una stanza pel bagno; e, in ricompensa, rarissima e quasi sconosciuta è in
in ricompensa, rarissima e quasi sconosciuta è in que'paesi la rogna, come tant'
, stando adagiato una volta a scaldarsi in un forno, scorse alcuni che a lui
nannini [epistole], 213: in queste ultime parole dell'evangelio il salvator
la tolomaide e tiro, le porta in abondanza alla marina, dove involte fra
o marte, secondo la qualità del vizio in che avea superato gli altri.
si faccia da suoi dispensieri mercanzia di vettovaglie in pregiudizio della camera del prencipe, con
riso urbano nasce dalla riflession d'ingegno in materia sordidetta senza sordidezza, o pungente senza
ch'entrati per lo più d'età tenera in religione v'han conservato quel candor di
oneste e intente all'opere feminili, ma in modo però che elle non si diano
troppo vili e che elle non incorrano in una certa sordidezza. varchi, 18-3-7:
della necessità, la qual, trovandosi in un ministro di principe, è cagione
che si perda uno stato, si vide in silvio passerino. boccalini, ii-285:
ad ufo di cui la sua sordidezza va in cerca. -avidità.
cose trattate da loro ne vengono affette in un certo modo e ne perdono quella
con arti mecaniche e con sordidezze opposte in tutto alla nobiltà. p.
menstrui sordidi, di sperma putrido nausearebbe in sommo. serpetro, 14: in
in sommo. serpetro, 14: in questo spazio il fegato si sfeccia e si
. possa stare et essere necta tanto in verno quanto de state de tucte acque sordide
d'india una specie di nero e sordido in più grossi pezzi, d'odore d'
turbolento, / per me s'è messo in ordine. galanti, 1-ii-164: un
ferd. martini, 1-i-160: pessimo desinare in un 'restaurant italiano'(oh! i
. chi sa su qual canale putrido, in quale corte sordida ancora illuminata dalla lanterna
fine ov'era la regina, / pallida in faccia e di vedere oscuro, /
spogliatesi con orrendo spettacolo ignude e lasciati in terra i loro sordidi vestimenti, corsero
: 1 cinici... in certe lor barbe non pettinate, in
in certe lor barbe non pettinate, in tonache lacere e sordide e nello scherno de'
un sordido buffone, / che spegne in sen la tragica pietà. batacchi, 2-231
provoca ribrezzo, repellente (un animale, in partic. un insetto), anche
: massimiliano... se ne andò in francia,... lodando ciascuno
a piacere e idolatrare ed esser- citarsi in altre molte sordide bestialità. g. braveria
e più deboli è cosa sordida, aborita in sino dalla natura
benché irragionevoli. bisaccioni, 1-94: in spagna... cassio longino, lasciatovi
e abbonda di roba, per tenere in freno la vanità e la superbia,.
vanità e la superbia,... in superar tutte le lusinghe della sordida lussuria
tesauro, 2-198: flavio filippo, in una sua inscrizione altrettanto bella nello stile
, se la teneva già da molti anni in casa per suo libidinoso trastullo. forteguerri
tal che andavane perduto. / ella era in man d'un sordido mezzano. fogazzaro
: di rado o non mai debbe credersi in un corpo puro un'anima sordida:
ciò fosse, sarebbe appunto una carogna in un bel sepolcro. -estremamente umile e
sordidissimo, era salito appresso a quel re in tanta autorità che era manifestissimo a ciascuno
progenitori chiari nelle virtù, anch'essi vivino in splendor del mondo. g. paleotti
che ingentiliscano le arti sordide, che congiungano in nuovi patti gli uomini della medesima professione
e consumandosi le camicie ornai logore, resterà in una sordida e malsana nudità
ti fa uno ducato che tu hai in borsa che dieci che n'hai spesi;
dall'altro canto la commedia è venuta in tanta noia e disprezzo che, se non
facitori. magalotti, 26-326: è in concetto d'esser geloso della moglie e di
: ho visto i giocatori più pazzi tramutarsi in avari, spesso sordidi, appena escono
2-525: ho distinto questa violazion del decoro in due specie: l'una circa la
o di avorio collocato sul ponticello; in quelli a fiato da un tubo conico di
. 1. cinuzzi [in dizionario militare italiano, iv-130]: si
e lo suonai come un matto. in sordina ma senza saper bene dove andava la
volume. moravia, 26-31: metto in sordina un disco di musica classica.
, v-1-89: un accompagnamento di contrabbassi in sordina. savinio, 12-128: i tremoli
violini, le palpitanti distese degli archi in sordina, gli arpeggi liquidi delle arpe.
delle dattilografe rovesciano nelle stradette frenetici concerti in sordina. monelli, 2-75: dalla
di un sonatore di lira, musichette in sordina. jovine, 2-82: non si
non si volse al sibilo del richiamo in sordina che proveniva dalla finestra di antonietta.
3. registro ad ancia dell'organo barocco in ottava. 4. figur. suono
tramoggia della prigione partì un lungo sibilo in sordina e si confuse più tardi con
suoni. d'annunzio, iv-2-595: in fondo, l'unico effetto del mio discorso
suoni fastidiosi dovuti alle vibrazioni dei conduttori in risonanza. 7. locuz.
7. locuz. -alla, in sordina: con voce bassa o sommessa;
sottovoce. lucini, 4-263: mormora in sordina e con parca notazione classica un
, vii-59: si mettono a cantare in sordina e nel calore delparia le voci stagnano
di nascosto. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-124: si trovava.
corrispondenti. g. g. beretti [in muratori, cxiv-6-342]: generalmente poi
buzzati, 4-301: gli anniversari passavano in sordina come se avessimo paura di sottolinearli
c. bascetta, 1-178: iniziare in sordina. -in modo discreto, poco
una cooperativa anonima, e parigi lavora in sordina ma sodo: quiete e semplicità
il congresso del partito comunista sta andando in sordina, senza passione. -con valore
un tratto, una bestemmia tonda tonda, in sordina, di ob.
. rebora, 3-i-241: fremevo soltanto in questa esigenza: preferire il rompersi il
il capo al vivere una vita ridotta, in sordina. -poco energico e clamoroso
qualche tempo a questa parte si sono ridotti in parlamento a condurre una opposizione in sordina
ridotti in parlamento a condurre una opposizione in sordina. -privo di solennità ed
ascoltato le modulazioni dimesse, le clausole in sordina dei 'crepuscolari'. -dimesso,
e il sole, un fascino disadorno, in sordina, contrastante con la suggestione dei
le sordine alla sua robusta voce, disse in tono di sentenza: « egli è
carattere 'privato'della visita del dirigente sovietico in italia. -sonare la sordina: fingere
, fazio suona la sordina. -tenere in sordina: tenere a freno. montale
a freno. montale, 7-225: in mauriac il cristiano e il cattolico tengono
mauriac il cristiano e il cattolico tengono in sordina l'eventuale socialista (cristiano) che
eventuale socialista (cristiano) che forse vive in lui. = deriv.
come di sordino di quella loro in piccolo elefantesca proboscide. calzabigi, 168
sopr'alto cataletto / accom- modato e in grassi amomi intriso, / vèr l'uscio
per la qualità del suono, perché in questa le corde, toccate dalle penne delli
reprimere. m. pezze pascolato [in boine, cxxi-iv-475]: c'è l'
sordino, da studio. m'è venuto in mente di costruirne uno, con una
cura delle malattie, 1-14: sordità è in due maniere: una naturale, l'
quel'impeto a li meati del naso et in questo modo se viene a parlare nel
monti, v-316: corre qui voce che in londra siavi un celebre fisico che possiede
per la spesa; papà, chiuso in camera, murato nella sua sordità.
come suoni, ma non vengono trasformate in idee. 2. totale insensibilità
3. mancanza o insufficienza di risonanza acustica in un ambiente. 4. proprietà
nella stessa indifferenza, che trovava proprio in quei giorni un nome impareggiabile a designare
a coagulare, ma se conver- tirìa in sordizie o in sudore over totalmente exalerìa fuora
ma se conver- tirìa in sordizie o in sudore over totalmente exalerìa fuora. cesariano
sordizie. dalla croce, iii-i: in ogni ulcera cava è necessario che abbondino
risuscitare se morti, furono maraviglie ordinarissime in ogni uno de'sedici secoli che sono
che l'istinto naturata spingerebbe a favellare in quella lingua che fu la prima usata nel
a cantare. bacchetti, 1-ii-465: in famiglia viveva da astratto, parlando a mugolìi
d'un sordo nato, salvo i casi in cui dava fuori in ingiurie bestiali.
salvo i casi in cui dava fuori in ingiurie bestiali. -con riferimento all'
-non sono sordo: per ribadire in modo perentorio di essere perfettamente in grado
ribadire in modo perentorio di essere perfettamente in grado di udire e comprendere o,
sordo / già da le strida, in qualche bacio ingordo / punto fa- cean
trentaquattro gradi di calore; i vetturini in cassetta, allucinati e sordi di sole;
sole; i magri cavallucci la testa in giù. -ebete, ottuso.
. fenoglio, 5-i-1182: johnny era in assoluta vacuità mentale, praticamente sordo,
mentale, praticamente sordo, tutto stemperato in quell'alta temperatura e nell'aroma di
. -che percepisce gli stimoli esterni in modo insufficiente o inesatto (un organo
8-82: l'orientale che rinchiude la donna in un serraglio e il selvaggio che ne
mancanza di disponibilità e di sensibilità, in partic. nei confronti di chi chiede aiuto
sullo specchio subdolo e deserto / soli restammo in lungo volo aperto, / ebbri d'
, 29-42: orlando, ch'era in gran pensier distratto, / vien pur inanzi
renda mia alma, / la quale in te sperar sempre rinverde, / a udirmi
, ad entità favolose, a personificazioni in quanto insensibili a preghiere e suppliche.
e sordo / a le lunghe vigilie in preda lasci. magalotti, 4-23: tu
-con riferimento a un'entità inanimata in quanto priva, per sua natura,
il male, / né giusta legge in sì gentile impresa / far sordo smalto a
piante tenaci. onofri, 113: vibri in seno a questa pietra sorda / l'
altra cosa e salta destramente di palo in frasca, rinegando tra se stesso la
gli spagnoli] sordi a qualsiasi temperamento in questo affare. fagiuoli, xi-160: usa
questo affare. fagiuoli, xi-160: usa in un tempo che a pagare è sordo
. potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.
sentivo lo sfacelo lentissimo del giorno, in quell'angolo morto della città, in
, in quell'angolo morto della città, in quella stagione sorda della mia vita.
e sorda ogni cosa. -adempiuto in modo stanco e meccanico, senza alcuna
sia l'ingegno italiano e che né meno in questo secolo la materia non sarebbe punto
] esaltati su i piedistalli e avvolti in una nube d'aromati e spiranti divinità
divinità da tutti i pori della materia sorda in cui egli li aveva foggiati con le
sue mani periture. gozzano, i-1119: in quel gran quadro sinottico della civiltà umana
di poesie se ne sono scritte anche in seguito, e da squisiti poeti: ma
medici, 10-ii-565: chiama e pensieri e in voce sorda e piana, / celando
: fu [la campana] gittata in piazza,... perché dava un
saluzzo roero, 3-ii-214: così canta in suoni bassi e sordi, / mentre
l'irritazione. -che produce, in partic. se urtato o percosso, un
gozzano, i-173: turbina la neve densa in fiocchi di bambagia, / imbianca i
, / piomba dai rami curvi, in blocchi sordi. -in posizione predio,
per le strade uie, sibilando sordo in lontananza montale, 2-10: batté l'insetto
parer cortigiana, / [la mula] in cambio di basciar la gente, morde
spinta a basso poi lo getta / in cert'acque bituminose e lorde. passeroni,
musicale). ingegneri, 1-iii-536: in questi casi arrà ad accomodarsi al sito
arrà ad accomodarsi al sito, sicché in luogo angusto ella [la musica] non
musica] non paia strepitosa, né in ampio sorda o piuttosto mutola. tevo,
-che presenta una cattiva acustica e, in partic., un'insufficiente risonanza (
partic., un'insufficiente risonanza (in quanto le pareti tendono ad assorbire i
-che riflette e propaga voci e rumori in modo cupo e indistinto (una casa
madre.. », si udì in quel momento nell'aria nebbiosa e sorda della
edificio). sbarbaro, 5-102: in piazza dell'agnello, chi avrebbe sospettato
sol che bolle 7 e, diviso in scintille, al crin ch'è
milizia, iii- 490: sordo in pittura è quel colore che non ha lustro
rotonda nuvola con molte braccia, e con in mezzo il sordo scintillìo di quella luna
, tenuto nascosto, non lasciato trasparire in modo esplicito, ma tenace e profondo (
donna gabriella ben sapeva che, anche in fondo a quell'umiltà, vi era un
vita. piovene, 6-269: viveva in un'ansia sorda, materna, che dalle
si ricavassero le conseguenze pratiche e ci mettessimo in qualche pericolo vero. -non bene
: le parole del gergo... in viviani hanno una carica tutta umoristica,
, ad uso del dicitore, mentre, in russo, nel testo restano fuse,
cariche di un umorismo solo aprioristico, in effetti amare, quasi severe.
quasi severe. -che avviene in modo coperto e dissimulato; che non
e del male. -che agisce in modo occulto, subdolo. giusto de
portano che il duca braschi sia arrestato in casa. -che non ostenta la
questa invenzione. / ficca un orecchio in terra e l'altro fuore / che resta
ricordo / che il corvo non condice in fra pavoni; / però scacciate questo aspide
. f. frugoni, 1-511: insorsero in carlostadio, in zuinglio, in ecolampadio
, 1-511: insorsero in carlostadio, in zuinglio, in ecolampadio aspidi altrettanto lo
insorsero in carlostadio, in zuinglio, in ecolampadio aspidi altrettanto lo quaci
contrappone a sonoro). ascoli [in « archivio glottologico italiano », i (
... dividere le consonanti., in 'sorde'(p, t, f,
sonora, l'italia meridionale dall'umbria in giù nel pronunziare 'caso'e 'casa'con
sorda, alla sorda e alla muta: in silenzio, senza fare rumore; senza
pensando quanti mazzi ne posson fare d \ in campo, vedrete che così alla sorda
discussione che non approda a nessuna conclusione in quanto gli interlocutori non sono disposti ad
omulo gli rispose: « quando tu vai in casa d'altri, fa'che tu
amore. / col precettore ardito voi siete in ciò di accordo: / parlo con
vado fingendo, e non domuti, stretti in un colloquio amoroso. soldati, i-317:
dire a sordo: rivolgersi a una persona in grado di comprendere, di accettare,
armata e andiamo uniti a farli stare in cervello ». non dissero a sordo
. calzabigi, 170: colui che in vano / cercava in francia il pane
170: colui che in vano / cercava in francia il pane e il companatico /
-ripetere anche ai sordi: insistere in informazioni o ammonimenti. e.
, con piumaggio soffice chezze incredibili, in parte non ancora messe in valore, in
chezze incredibili, in parte non ancora messe in valore, in parte carpite dall'ingordigia
in parte non ancora messe in valore, in parte carpite dall'ingordigia straniera, ripetono
]: 'è sordo da un orecchio e in quell'altro ci à un pennecchio':
88: quelli [pesci] che stan in mal aqua over in erba o in
pesci] che stan in mal aqua over in erba o in luoghi sordi e paludi
in mal aqua over in erba o in luoghi sordi e paludi, che non son
smacchia e netta / qual cosa fosse in lui sorda o turpa. =
lo stesso, quella che si stabilisce in età tenerissima, costituiscono il sordo-mutismo o la
e d'udire, è stato mandato in galera. de amicis, xii-296: una
comparai, per indicare chi si chiude in se stesso, astraendosi dalla conversazione e rifiutando
più, e dovettero abituarsi ad avere in casa tale e quale un sordomuto.
di europa... canta dolcemente in primavera. nidifica sulla terra, sotto
sotto qualche sasso o roccia sporgente. in toscana si dà il nome di sordone
e il culbianco, tutte specie insettivore presenti in queste zone solo d'estate.
montifringilla). lessona, 1378: in toscana si dà il nome di sordone alla
doppia e foratura plurima della canna, in uso in europa sino agli inizi del
foratura plurima della canna, in uso in europa sino agli inizi del sec.
vantamelo della purità, li lascia cadere in diverse tentazioni, a ciò che ogni
essere cresciuta nel cuore loro, concuocendola in questa vita, la faccia essere pura
georges sorci (1847-1922), che, in contrapposizione al determinismo marxista e in armonia
, in contrapposizione al determinismo marxista e in armonia con la filosofia bergsoniana, rivendica
indicata come fulcro dell'ordinamento politico, in quanto idonea, attraverso lo sciopero generale
essere umano di sesso femminile che ha in comune con un'altra persona i genitori (
questi soggetti esiste un rapporto di parentela in linea collaterale di secondo grado per il
. 4. -sorella uterina: che ha in comune con un'altra persona la madre
sorellastra. -sorella naturale-, che ha in comune con un'altra persona i genitori
o uno solo di essi non uniti in matrimonio al tempo del concepimento. -
di adozione o adottiva: divenuta tale in seguito a un atto di adozione.
: tre gran donne vid'io ch'in esser belle / mostran disparità, ma
lii-15-282: ha vìrfinia sorella naturale maritata in don cesare d'este. vico, 4-i-
succedono! ». pascoli, 753: in tanto nell'epiro aspra e montana /
brutta, s'è pensata / che in quel modo io la burli. -in
/ maccheron sanza cacio si manduca / in pentolin, perché non v'è scodelle.
et ivi furo udite le sante sorelle / in care dolci rime scior le soavi voci
de l'eterno / credea che fosse in voi che non han quelle / che stampano
cristiano, ciascuna persona di sesso femminile in quanto figlia di dio e affratellata a
quei momenti! gozzano, ii-200: in quella famigliare / mitezza di sorella /
dante, inf, 24-5: la brina in sulla terra assempra / l'imagi- ne
di quella che sofferse l'anno passato in bologna. nievo, 34: anche
ma terribil procella, / qual faraone in perseguir li ebrei. musso, iii-29:
soverchiaria. tesauro, 9-79: pallida in bruno manto erra fra l'ombre / la
alto splendore, / qual del tuo paradiso in su le porte, / ti [
canzon mia, quel freddo marmo, / in cui raggio d'amor non par che
, ii-398: stabilite pensioni per mantenere in roma scelti giovani studiosi delle tre arti
apprendere la pittura. foscolo, iii-1-220: in altre età, quando la pittura e
i primi rozzi esperimenti, notabili soltanto in quanto primi. savinio, 12-167:
tuoi cigli / e fai brillare intatta in mezzo ai figli / dell'uomo, immersi
69-343: vogliamo roma e venezia, perché in roma sta il segreto della nostra unità
sta il segreto della nostra unità, in venezia il disfacimento dell'impero d'austria
lagrime. p. p. vergerlo [in novo libro ai lettere, cxxv-131]:
di quando incitava quasi allo stesso modo in questo salotto la sua mediocre sorellona rimasta
). gioberti, 1-iv-383: in genova le educande vi formano una spezie
per accompagnare saltuariamente bobo e la moglie in un querulo controcoro femminista. ispida e riccioluta
ispirazione di opere letterarie. pascoli [in pirandello, 10-270]: rosso impegnarmi a
qualche giorno alla sorellastra, che abitava in uno squallido abbaino di via san simone
, i-151: l'amor fratellevole lo conosco in prova anch'io, ma dell'amor
, 5-15: chiuso [sacripante] in un feroce mutismo, sordo alle pietose
voce di area tose, (e, in partic., livornese), var.
sorella e dall'agg. possessivo mio, in posizione enclitica. sorémpiere, tr
che si produce nelle zone di sora in ciociaria. testi non toscani del trecento
. sorcio1. si leva in cielo (un astro, in partic.
si leva in cielo (un astro, in partic. il sole, anche personificato
di neve. -che s'innalza in cielo (una nube). g
. grafi 5-125: un liquido vetro in sulle avare / zolle diffuso da sorgente vena
mezzo alla vasca ottagonale e sparpaglian- tesi in alto nell'aria accesa del tramonto.
'gaidio di vertù è come fonte surgiente in propria casa, cioè in propria mente
come fonte surgiente in propria casa, cioè in propria mente, ove dimora'. laude
ma presto extingue la sorgente fiama / in sin che amor è novo, lieve e
galileo, 3-3-500: vediamo... in tutte le cose ardenti esser la fiamma
parti di tali materie prima convertite in color nero. brusoni, 721: il
ciò può 'l molto ogliastro / surgente in quello stesso spazio e i campi / coperti
mezzo d'una gran selva e contemplando in giro tutti gli alberi sorgenti, robusti e
piatta, uniforme (in partic. una distesa di acque, il
1-ii-310: il nido ancora del fenicottero consiste in un monticel di terra accumulata e sorgente
trombate d'acqua si volevano destare dal sogno in cui parevano assorti, sogno d'una
-che si innalza sulle case circostanti o in uno spazio aperto (un edificio,
del semidio su l'alta colonna sorgente in mezzo all'ampia conca. fenoglio, 5-i-656
. -per estens.: che è in via di costituzione (una forma di
si fanno a dirigere i loro tempi hanno in sé un sentimento che li fa parlare
tu il buon servidore, / e tuscia in fiore el suo vate surgente. grillo
. grillo, 747: pur ne godo in me stesso, massime vedendo la preda
; fonte, polla, il punto in cui sgorga; lo specchio d'acqua
petrolio da cui si ottennero 150 barili in 24 ore. 2. per
. c. l. calosi [in civiltà delle macchine, 157]: nel
4. fis. e matem. in un campo vettoriale, punto in cui
matem. in un campo vettoriale, punto in cui la divergenza ha valore non nullo
originario di alto livello che viene tradotto in forma operativa eseguibile dalla macchina.
, ch'è l'mtendere la scrittura in un senso affatto contrario. muratori, 10-ii-198
un bisogno folle d'intenerirti, trovi in ogni cosa una sorgentedi tenerezza. gentile,
alpina. speranza, si imbaldanzissero e turbassero in qualche modo i...
il faccia sì che noi la godiamo in un modo men perfetto e men intiero di
. -con riferimento a dio, in quanto creatore di tutte le cose.
f f >iù t'interni / in queirampia di luce alma sorgente, / tanta
2: i doni della grazia non possono in noi derivare, perciocché ne siamo ingrati
povero parroco è già con gli angeli in paradiso e tirarlo su di là non si
automobile e tutto. -periodo storico in cui si collocano gli inizi di una
facevano rumore fra noi non si potevano in tutto far derivare dalla francia, si
francia, si cercò la loro sorgente in altri paesi. -stirpe, progenie
le lor sorgenti, ove, qual pianta in semi, / vicini a pullular stannosi
una forma d'espressione artistica. - in partic.: fonte d'ispirazione.
bevono quelli che si spacciano d'avere in questo genere miglior palato, et in tanto
avere in questo genere miglior palato, et in tanto ne puzza poi loro il fiato
ispirazione; soffocata l'angoscia, si spense in lui anche la grandezza creativa.
8. cespite di reddito; capitale in denaro o in beni. belloni,
cespite di reddito; capitale in denaro o in beni. belloni, 2-ii-103: sebbene
, non però si fa osservazione che in questa maniera viene a seccarsi la sorgente delle
, ant. anche sórso). alzarsi in) iedi, levarsi da seduto o
destandosi dal sonno; risollevarsi da terra, in partic. dopo esservi stato gettato dall'
mento: / credo che s'era in ginocchie levata. idem, par.,
volgar., 303: tosto è surto in piedi e il vincitore invita pedone alla
c. sterbini, cxxxiii-340: ecco ridente in cielo / spunta la bella aurora,
-ant. sorgere a cavallo: montare in sella. imperiali, 3-34: rasserenandosi
, sorse a cavallo per dormir la notte in serravalle. -di animali.
il corridor pel freno: / trasselo in terra, onde non è mai surto,
quella grotta rimbombar s'udiro, / in quella guisa che se di sotterra / dovesser
; / e tu pur via di poggio in poggio sorgi, / di giorno in
in poggio sorgi, / di giorno in giorno, e di me non t'accorgi
3. alzarsi a prendere la parola in un'assemblea. i. pitti,
alla repubblica, surse pagolantonio soderini, in una pratica della riforma, proponendo nella
incontra; direte, per avventura: « in questa lingua la diversità di versi così
. -in partic.: farsi avanti in aiuto di qualcuno. dante, purg
la città di giano, / e messe in iscompiglio e in piena rotta / le
giano, / e messe in iscompiglio e in piena rotta / le mille squadre del
sé a sé il vedrete a tempo in ogni due passi fomiti sorgere da groppo in
in ogni due passi fomiti sorgere da groppo in groppo al galoppo gagliardo.
anch'i prencipi stessi, ch'io curo in te solo, nella meditazione delle parole
6. risuscitare dalla morte, ritornando in vita; levarsi dal sepolcro per vivere
avere la vita eterna, essere assunto in paradiso. stefano protonotaro o pier della
te testimonio a ciascun mando, / in vita surgo e l'alma lume vede.
: a questa voce sorgeran tutt'i morti in un batter d'occhio, in un
morti in un batter d'occhio, in un attimo e in un tempo che sarà
batter d'occhio, in un attimo e in un tempo che sarà tanto breve che
un morto sorgere / dalla bara, in quell'atto che un becchino, / per
la pianta, / s'alcuna surge ancora in lor letame. idem, par.
, 267: se ella fu valente in sì splendidi studi, non crederà lievemente
/ che superar di romolo / in pace e 'n guerra i voti. pecchio
e'suoi imitatori, che sursero in ogni parte d'italia. -in
altro vulcano / ornai vedrem, ch'in glorioso giro / doni al metallo uman sembiante
, ii-152: è forse impossibile che sorga in uesta nostra patria un secondo
giungere a godere della proprietà letteraria, in francia? 8. elevarsi
considerando, dalla materia non si spoglia, in universale concetto essa natura in sé considera
spoglia, in universale concetto essa natura in sé considera e multitudine di tutti e
e particulari corpi begli nella unità della bellezza in sé reduce. tasso, i-267:
397: poi che costui morì, sorse in sua vece un re stolto, il
reprimere la insolenzia d'uno che surga in una republica potente, non vi è più
degli stati ottimati, perché, se in tali surgesse un cittadin migliore di tutti gli
di tutti gli altri coloro che sono in quel governo de'buoni, costui doverrebbe
: la verità si è che, se in questo imperio la successione venga ad essere
alfieri, iii-1-127: sorge di tempo in tempo un tal capo che, nessuna altra
essere discepoli e fermarsi nelle scuole, in un subito ne sono usciti con ambizione di
fama del miracolo si sparse dal monastero in tutto il paese di ortona, e dal
paese di ortona, e dal paese in tutte le terre finitime, aumentando nel viaggio
nel viaggio. e il monastero sorse in grande onore. 11. essere
e si spengono per vari accidenti, e in luogo di quelle che mancano bisogna che
cavour, vii-122: io potrei dimostrare che in questi paesi l'industria non è stazionaria
usato, de'più vaghi fiori / che in quest'alma stagione a noi tu doni
sera, parve al prencipe di fermarsi in campagna. batacchi, ii-264: lieto
lieto partì vulcano, e poi che in cielo 7 surse la notte, con
mista la pioggia alla crudel tempesta / ondeggia in aria e gira oltre l'usanza.
sorse un crudelissimo nembo, che scoppiò in lampi, tuoni e pioggia che si
] opportunamente di una leggier brezza che in quel momento era sorta, cessò,
rinserena / e 'l mondo torna in grande dilettanza / e l'agua surge chiara
) / se alcuna fonte qua sorge d'in torno. bandello, 2-2
le onde del mare o di un lago in tempesta); ribollire spumeggiando (le
acqua, finamente tonde grandissime si levano in alto e, cadendo dalla sua altezza so
: come intra cicilia e alavria in uno pericoloso passo di mare chiamato cariddi,
, surgono tanto che pare che salgano in cielo. leonardo, 2-305: dove
cacao] si è veduto / sorgere in olio di rosso colore, / simulante
calda e secca, che dalla terra surge in alto, pervenuta alla freddezza d'alcun
. 21. diventare percepibile e, in partic., visibile; ritornare leggibile
qual diletto tu avrai nel veder come / in buia cella candido e sottile, /
come / d'iride fiammeggiante e vaga in vista / l'opposto lin diversamente tinga;
fausto scoglio. pavese, 9-16: in fondo a una campagna dove gli alberi apparivano
sotto rimaner vede ogni cima / et abbassarsi in guisa che non scorge / dove è
/ di vastissimo mare, / mentre spuntava in ciel la quinta aurora, / sorger
. 23. spuntare, svilupparsi in altezza (una pianta); elevarsi
, 13-100: cade [l'anima] in la selva, e non l'è parte
come gran di spelta. / surge in vermena e in pianta silvestra. poliziano
di spelta. / surge in vermena e in pianta silvestra. poliziano, st.
, / che tu mai impetri quel che in van deliberi. caro, 3-99:
, a cui sorgea / di mirti in su la cima e di corgnali / una
, st., 2-38: surgevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal
gelo. 24. trovarsi edificato in un luogo (una costruzione);
lampada accesa. caro, 6-13: ove in alto sorgea di febo il tempio.
eli mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto. carducci, iii-4-117:
nel silenzio roma / stendersi, e, in atto di pastor gigante / su grande
quello detto della concordia dall'altra, in un soprassalto d'ammirazione scattò proprio dal
21-107: da tutte l'altre poi solo in disparte / il nome alto surgea di
ove saggio scultor ripose ogn'arte / in mostrarla a ciascun vaga e gradita. baldini
roma vecchia..., sorge effigiato in bronzo una specie di milor
do inglese. 25. essere in corso di edificazione; venire eretto (
. e da la fabrica di san pietro in fuori, che sorge di suo modello
si collocavano l'una sopra dell'altra ed in quantità così grande che ne sorgeva l'
l'argine e si prolungava di mano in mano secondo il bisogno. testi, ii-115
ricchi sepolcri egregi. parini, 221: in questo piano / de la nova città
e il ginepro. -essere spinto in alto da un meccanismo (un artificio
rappresentar si vole, / fa mutar faccia in un instante al loco / l'orbicolare
ge 26. essere situato in un luogo (una città).
, che altera siede / del bel tirreno in su taigentee sponde, / che tossa
è degna erede / di partenope bella in grembo asconde. mascheroni, 8-267: bella
festive voci. pellico, 2-27: in alcuni palchi di gente colta sorgevano i
i plausi. imbriani, 2-104: in quel mentre sorsero strani rumori dalla strada
/ di fuor da essa, quanto fece in vita, / perch'io 'ndugiai al fine
i buon sospiri, / se orazione in prima non m'aita / che surga su
/ che surga su di cuor che in grazia viva. ottimo, iii-742: per
sorgeranno intorno. botta, 5-456: sorse in corte un gran parlare di lode pel
collettività. botta, 5-148: sorgevano in ogni lato pianti e lamenti, dondo
già qualche anno che gravi lamenti sursero in inghilterra intorno all'uso improvido ed insalubre
la riforma dell'arte, o si spensero in un gemito, o si chiusero volontarie
che disteso e riverso / mi tiene in terra d'ogni guizzo stanco: / allor
, / sorge un dolce pensier, che in un momento / tutto mi prende e
di un sentimento. 30. venire in mente (un'idea), proporsi al
non che la perspicace, si sente spuntar in cuore una frotta sussidiaria di scuse e
di scuse e ragioni che finalmente mantengono in campo la giustizia di sì fatte azioni.
bernari, 3-307: le parole che sorgevano in lei per opporsi a quella trista finzione
, 6-x-41: aggiungi che dal 48 in qua surse una moda... la
guerra dell'indipendenza si misero anch'esse in tunica militare di velluto nero colle falde
fervore di studi storici che sorge adesso in ogni punto d'italia è attività non
tramonterà e darà lume a coloro che sono in te nebre e in oscuritade
sono in te nebre e in oscuritade per lo usato sole che a loro
e i suoi cittadini. -venire in mente, essere evocato dall'immaginazione;
particolarizzare e determinar le nostre idee che in virtù di certe parole la medesima imma'
la medesima imma'ne per appunto sorga in mente di ogni uditore, e nulla vi
artista vorrà narrare agli umani, ad alleviare in loro la stanchezza della vita vissuta,
un mondo affascinante, e ne sorgeranno in uno splendore di aurora imagini di forza
sorgono da una strana facoltà di astrazione in cui il punto di arrivo è la lirica
le poche / donne che mi sorrisero in cammino / trasumanate già, senza persone,
. brusoni, 493: sorse in questo mentre e prima di queste occorrenze una
e prima di queste occorrenze una turbolenza in napoli fra i lazari e le cappe nere
cappe nere, fazioni nell'infima plebe in quella città delfico, i-199: in questo
plebe in quella città delfico, i-199: in questo caso devono sorgere di necessità molti
sorgere di necessità molti litigi e molti professori in legge, i quali saranno in rapporti
professori in legge, i quali saranno in rapporti del tutto contrari al pubblico bene.
circostanza, per lo più inopinatamente e in contrasto con lo stato di cose preesistente
a'sanesi. machiavelli, 1-i-144: in tutte le cose umane si vede questo,
del riconoscimento sarà quella favola nella quale in quel medesimo tempo sorge e nasce la
machiavelli, 14-i-572: le malattie sursono in septembre. morì paulantonio e francesco.
sorsero in italia e francia certi vocaboli disonesti e infami
s'appara, e per accendere torchi posti in 36. alzare, tendere.
popoli. b. croce, iii-27-233: in che sostant. verità
. marin. ant. gettare l'ancora in mosconi. = nome d'azione
struzzo] altro tese, sivoi sorzer in romaneo, la è in io passa d'
sivoi sorzer in romaneo, la è in io passa d'aqua e abi risguardo mili
ai sorgi avanzati a le tello in terra a far intendere a quel seque chi
è dar fondo, cioè mandar l'àncore in = voce di area aretina,
: la flotta britannica... sorgeva in sull'àncore a tramontana po della state,
tavole divise. fr. de'marchi [in targio2. approdare, prendere terra.
. stigare la natura di quella, in spazio di leghe cinquanta non sorgitóio (surgitóio
capo di buona speranza, e sorgemmo in monzambiqui, isola surgitoio solito,
il patrone del 295: in sull'annottare furono a un gran banco d'
, e lì trola nave vorrà surgere in costa... o in altro loco
vorrà surgere in costa... o in altro loco. sansovino, 6-166: vando
. quanto miglia di strada a sorgere in un porto. d'azeglio, 4-63:
fondo. ramusio, rem colla nave in questo porto. cii-vi-970: il galione lasciammo
bastimento sul l'isola d'arbenga mezo miglio in mare, ove è bon sorgitor di
surgidero, dove potessin re dimostrarvi pure in qualche parte potuto, ma le dolcezze
tutte le navi ». che cadono in ogni senso e, come sorgevole fontana assai
ancora che questa nostra non è, soprabondano in tutti loro, ra. non possono
), sm. ant. l'emergere in susorgiùngere tr. (per la coniug
acque, ma l'uno vien di sotto in su e l'altro solamente ha che
di qualche grotta. daniello, 209: in francesco da barberino, ii-62: la sexta
e se 'l mal ne quali, in cambio de'monti, col loro perpetuo sorgiménto
che farebbono per loro. dànn'acqua in grandissima copia e fanno nominatissimi fiufoscolo,
la tempesta. co, che in quest'adunanza vi recitò nobili e profonde lezioni
rivolto, / la fatai canna arriva e in fronte il punge. / stende
ed abbondanti e nel castello ne nascono in tanta quantità che servono a sette ruote
. moretti, ii-978: davanti alla villa in un piazzaletto era una rozza vasca muscosa
un piazzaletto era una rozza vasca muscosa in cui cadeva perennemente un gran fiotto d'
montale, 12-443: vi si sente [in eliot] sopratutto, fin dal principio
specie spontanee di cui l'unica presente in italia è il sorghum halepense; fra
un anno per l'altro formento stara 16 in circa, fava stara sette,..
,... sorgo stara io in circa. muratori, 9-125: nel veronese
.]: 'sorgonghina': canzone solita cantarsi in fi renze dalla plebe in
in fi renze dalla plebe in occasione di bagordi per allegria. =
. dal d'alberti (che l'attesta in moniglia). sorgoturco (sórgo
brusoni, 5-15: voi sapete che in capo del nostro orto sono alcune porchete
sorgo turco. nievo, 91: più in là campagne verdeggianti di rape e di
. ant. colpo inferto alla gola, in partic. con un pugnale o con
, 7 le suoi piaghe, mise in te apertamente. = comp.
fatti di cesare, 185: in più sorguise erano augurie et incantamenti,
nella cava del rame, di virtù in mezo trai misi et el sori. mattioli
quell'acqua verde, che continuamente distillava in quella caverna, non era altro che acqua
ha un odor grave e nauseoso e adoperasi in medicina come disseccativo. = voce
m. -chi). ant. parlato in siria (una lingua). -
. balducci pegolotti, i-xxn: 'fardo'in sorianésco. = deriv. da soriano
soria (una pianta, un animale, in par- tic. una razza di cavalli
razza di cavalli); tipico o prodotto in soria (una stoffa, un arco
volgar., 6-277: s'ella sarae in vestimenta soriane, tu quelle loderai.
di un corsiere soriano. -parlato in tale regione (una lingua; anche sostant
; anche sostant.); usato in tale lingua (un carattere).
una antichissima pietra disotterrata quest'anno e tutta in caratteri e favella parte cinese e parte
soriano scolpita. carducci, iii-1-300: in una biblioteca de 'l perù, / a
v * è un manoscritto antidiluviano / in cui si legge a caratter soriano.
soriane [di ariosto] con damasco in festa per la giostra di re norandino.
si è stufa appellato, / e in molti luochi i bagni suriani.
costumi della siria e dei paesi orientali in genere. agostini, 1-89: ordinerò
del mercato, ov'i cuochi, in palese cocinando, né altra stanza che la
che la cocina avendo e quella aperta in publica strada tenendo, non ponno in quella
aperta in publica strada tenendo, non ponno in quella i golosi ritirarsi e fuor della
2. che è nato o abita in siria. - anche sostant. fatti
e cappadoci. ariosto, 17-73: soriani in quel tempo aveano usanza / d'armarsi
-arciere soriano: amore (in quanto infallibile). g. cavalcanti
come labbra di tenaglia, questi spioventi in serica appuntatura e brillanti di una furbizia
.. convertirti / co'miei versi vò in un gatto, / in un gatto
miei versi vò in un gatto, / in un gatto soriano, / caldo e
coppi un matrimonio. pratesi, 5-520: in bottega non v'era altro testimonio che
; e tal colore, benché si dia in altri animali o in panni, non
, benché si dia in altri animali o in panni, non si dice se non
uno topo, overo sorigo, andava in uno suo viaggio. trattato di falconeria volgar
aretino, ii-229: -metti questa polvere in una carafetta di acqua. -bene? -ed
campanella, 1062: il sorice, nato in radice del nappello, magnato,
brancati [plinio], 9-19: escono in terra quilli anche quali se chiamano surici
lo sorece de mare partoresce le ova in una fossa cavata in terra in lo
mare partoresce le ova in una fossa cavata in terra in lo tricesimo dì, scavandoli
le ova in una fossa cavata in terra in lo tricesimo dì, scavandoli, li
scavandoli, li aperti e conduce li figli in l'acqua. landò, 2-104:
, grigio chiaro o bianco sul ventre; in italia sono presenti il sorex araneus,
una giovane. bruno, 2-102: in conclusione, madonna cara: a gatto vecchio
insettivori, comprendente circa 250 specie raccolte in 22 generi, diffuse in tutto il
specie raccolte in 22 generi, diffuse in tutto il mondo eccetto l'australia;
, simile a quello del topo (in partic. il pelo del cavallo).
e de la terra generativa, quali in parte del corpo già vivendo, essendo
sm. ant. che resiste a lungo in apnea. boiardo, 1-276:
sec., mario vittorino con tale termine in dicò una forma di sillogismo
aristotelico) composto di più premesse disposte in modo che il predicato della prima premessa
seconda e così via fino alla conclusione in cui il soggetto della prima premessa si
anche sorite progressivo o goclenicó), in cui il soggetto della prima premessa è
seconda e così via fino alla conclusione, in cui il soggetto dell'ultima premessa si
; perché il predicato della prima proposizione passa in soggetto della seconda; e quello della
soggetto della seconda; e quello della seconda in soggetto della terza; quello della terza
possessivo mio (v.), in posizione enclitica. sormaggióre, agg
e suo cuore, ch'elli ne cade in languore. = comp. dal
vegiente e sagio, / se si sormise in tale / ch'è di valenza ostale
chiaro davanzati, xxi-8: glorificando me in grande stato, / fate sì come
, 2-xi-399: qua e là, in posizioni isolate, ovvero isolati dalla loro sormontante
con annibaie, con sante, la descrisse in questo anno sormontante e poi scadente e
lo più riversandovisi sopra o coprendolo (in partic. di fiumi che superano gli
va [il sole] radendo l'orizzonte in modo che sempre lo sormontano i suoi
stupor le ciglia inarca, / cesare in ombra, e in un cesare vero.
inarca, / cesare in ombra, e in un cesare vero. chiari, 2-ii-46:
la strada al cervo fuggiasco dall'una in l'altra pendice; o all'ardito sparviero
penosa fatica. 2. superare in altezza o nello sporgere al di fuori.
nacque il terzo ramo, e crebbe in tanta altezza che con le verdi chiome sormontò
velo bianco fatto a foggia di rosette in mezzo a ciascuna delle quali si trova una
: sobieski e l'impera- dore entrarono in vienna, il primo a cavallo sormontando le
rovine ancora fumanti della città, l'altro in una barca del danubio. gazzetta di
. g. gozzi, 1-26-43: in su questo principio abbiatevi per regola generale
. 6. figur. superare qualcuno in valore, virtù, generosità, sapienza
altissima il quale sormonta li altri uomini in quella medesima cosa per la quale li
a dire divini, che sormontavano gli altri in vertù. m. adriani, vt-151
vt-151: oco... sormontò tutti in crudeltà e inumanità. marino, 1-11-142
[caterina] pareggi 0 la sormonte / in leggiadre fattezze o in chiari fatti.
0 la sormonte / in leggiadre fattezze o in chiari fatti. f. e frugoni
sormonteranno. -risultare maggiore o superiore in misura, valore, autorità, esemplarità
, nobiltà intellettuale o morale e anche in negatività (un'opera, una virtù,
uomini a supporre giunti a quel punto, in cui gli ostacoli fatali alla loro conservazione
melodia, la quale trapassi e sormonti in dolcezza ogni nostro comprendimento. beni, 1-2
o cosormontava il ricavato. prendolo (in partic. corsi d'acqua in piena che
prendolo (in partic. corsi d'acqua in piena che strari -sopraffare con
li raggi manda di sua spera / sormonta in correnti sarebbono sanza globbi. alamanni, 20-73
veniva dal canto de'vapore); salire in superficie. francesi regolata colla macchina che
... poste nel fondo e lasciate in libertà, sormonsideravasi. foscolo, viii-294
e ben temperato... di nuovo in 96: l'ex brigadiere pensava
, chiusa sotterra, / giusto è che in fumo al gran lfrivolezza, volubilità politica,
che sormonta rigogliosa. sempre. -crescere in altezza (una pianta).
fare un passo di più verso montano, in spazio di qualche tempo unirsi et abbracciarsi coi
stesso. rami, col tronco et in quel modo che elle più possano.
, 52-7: poi a più tempo stando in tal mestiere, porcacchi, i-37: la
malvagio pensiere. dal mare a sormontare in alto, incavata a guisa di qualche
competenze. sul fresco orizzonte, / che in baleno sormonta e guadagna / con pallavicino
riguardevole nell'esercizio della penna, non solo in ciò roseo sormonti / nel profondo seren de'
ad un savio segretario, ma più eziandio in ciò gliata ceccardi, 2-87: sotto ancor
, piccolomini, ii-92: le stelle in cielo, col continuo sormonta
ciesare lor singniore, sì -alzarsi in volo, volare verso l'alto.
vetta di un monte o in cima alle mura (una persona).
: amor m'à sormontato / lo core in torno, oibò! bruni, 590:
, 590: tu, s'avvien ch'in parnaso archi sonori, mante guise e
com / tratti la destra od orso in bosco affrante, / vinci apollo, o
sì d'alegreza sormontato / per che ch'in pindo egli sormonte / o che sen vada
l'udia parlare, / amor mi montammo in alto; / là piantammo le insegne.
che stare / non potea il meo spirito in loco. -salire sulla groppa
ne sormonti al cielo; voi qui gioite in 11. ant. innalzare a
. baldi, 353: trapassi e sormonti in un certo modo sopra la natura sua
nel ventre di una donna dovevo tramutarmi in animale umano compiuto. -
e sì sublime, / che mente involta in queste umane spoglie / non potrìa sormontare
, 1-ii-12: io voglio / ch'in questo giorno al soglio / sormonti a
. 17. ant. esasperarsi in un sentimento o in un desiderio,
. ant. esasperarsi in un sentimento o in un desiderio, eccitarvisi oltre misura.
, eccitarvisi oltre misura. - talora in costruzioni con un sost. preceduto dalla
con un sost. preceduto dalla prep. in, forma un'espressione equivalente al verbo
verbo derivato dal sost. - sormontare in superbia: insuperbirsi. -sormontare in ira
in superbia: insuperbirsi. -sormontare in ira: adirarsi. guittone, i-10-65
lo mio cor tempesta ongne stagione, / in sì fera fortuna è aportato! /
per forza d'amor, è sormontato / in disio onde mai non prende posa.
cent., 31-10: la gente fu in superbia sormontata. ottimo, i-130:
ottimo, i-130: quelli che sormonta in ira, sormonta per accidia.
; imporre il proprio dominio o signoria in un luogo, in uno stato (
proprio dominio o signoria in un luogo, in uno stato (una parte politica,
, [i cittadini] si vedranno in pena di tanta crudeltade. manolesso, lii-8-425
suoi nemici. sarpi, i-1-154: in venezia, i papisti e cattivi sormontano ed
mia, quel freddo marmo, / in cui raggio d'amor non par che spiri
iii-18-53: par che il van desio sì in lei sormonte / che si cerchi le
voi pensando / come quelli ch'è in periglioso mare / e vede la tempesta sormontando
credenza, una condizione); evolversi in modo favorevole, trarre progressivo vantaggio (
botta, 5-96: questa giunta di forze in momento tanto dubbio fece del tutto sormontare
vii-62: pregio, valore e caunoscenza / in voi sormonta e tutto acompimento.
monte, 1-10-12: tuttavia pur di male in peggi / orgnor sormonto: deo,
proseggio! -passare spesso e in modo ingiustificato da un'idea a un'
sia, quasi io sormonti d'una dottrina in un'altra e provar voglia i princìpi
per tema. 25. trapassare in un altro luogo, valicandone i confini.
: il re siede sur una scranna, in sottana e manto reale, con la
moschea è di bronzo con bassorilievi, in fondo tre archi, sormontata da tre cupole
: 1 sopraelevamenti freschi d'intonaco in cima ai vecchi palazzi, sormontati da una
sormontato da una corona. -alto in cielo o sull'orizzonte (il sole)
. cornoldi caminer, 14: ecco in qual guisa venne la modadell'abito dell'uomo
. 3. che è montato più in alto; salito al di sopra.
concino, gentil'uomo fiorentino, sormontato in breve col suo favore all'eminente carica
tommaso da faenza, xvii-108-69: sì sengnoregia in ella no- bel core, / che
sm. letter. ant. che è in grado di giungere alla conoscenza più elevata
sormontazióne, sf. ant. superamento in altezza dei livelli usuali (con partic
. riferimento a un corso d'acqua in piena). zanotti, 159
, 7-130: questo stesso ambiente primitivo, in tempi roberti, x-215: prolisse
alquanto sornacchiante, che i suoi aforismi in materia di brache si sarebber anche potuti
: posando [l'uomo] il capo in grembo a quella giovana, cominciò a
1-35 (i-439): se n'andò in camera, e sentendo che quello che
paura. f. pona, 4-234: in pochi passi trovò rinaldo che somacchiava.
'l mio mal si suol dividere / in cicalare, sornacchiare e ridere. pratesi,
, -xiv-70: gli sputò un sornàcchio in viso. tommaseo [s. v.
petto. faldella, iv-164: gli venne in mente il cava- macchie che
.. bussiamo, allora, bussiamo, in buona e mal'ora, bussiamo da
è. giuliani, i-42: da poco in qua, non so che abbia nel
. nievo, 354: stetti molte ore in cancelleria a ravviare le faccende d'uffizio
bene come voi, ma insomma, in sostanza, la dànno tutti i testimoni
fece il sornione « che li mettono in gattabuia? » -con riferimento ad animali
? » -con riferimento ad animali, in partic. al gatto. albertazzi,
fenoglio, 1-58: non ero mai stato in confidenza con quei due, con l'
tasso, 10-62: questo è lo stagno in cui nulla di greve / si getta
che giunga insino al basso, / ma in guisa pur d'abete o d'
2. figur. salvarsi in situazioni particolarmente difficili. alfieri, xiv-2-193
nostro nome. -distinguersi per importanza in un determinato campo. mamiani,
, ducni, che ebbero quelle terre in feudo probabilmente dalla chiesa o dall'usurpante arcivescovo
/ d'una vita remota / vissuta in giorno altrove, / non so quando
. pratesi, 5-159: chi somuota in virtù della propria leggerezza, chi si
fra le vene trasverse, biseriali se in due, moltiseriali se in molti, continui
biseriali se in due, moltiseriali se in molti, continui, interrotti, longitudinali
o accompagnati da parafisi, talora racchiusi in un involucro comune. = voce
fatto la muta (un uccello, in partic. un falcone). -anche con
, ove non era stecco, / e in terra insanguinolli i piedi e 'l becco
niasi, ramenghi, sori e mudati in ramo. f. cetti, 1-ii-49:
più fuggire. bersezio, 1-76: andai in germania. gente più onesta, ma
galileo, 1-1-158: tra i litterati reputati in queste corti ne ho trovati alcuni veramente
pulci,, lxxxviii-ii-298: una donna leggiadra in ricchespoglie / m'apparve innanzi con le chiome
gemme e sacre foglie. / pareva in vista del superno coro / discesa,
soro. t. garzoni, 7-338: in quell'altra cella che vedete sta una
sentito motteggiare, onesto e soro / parlar in donna, com'in suo tesoro,
e soro / parlar in donna, com'in suo tesoro, / pose natura mai
. falugi, 1-62: più presto in vaso di murrina o d'oro / si
cicuta e il tosco / che d'acero in un nappo fatto al bosco / semplice
nerone! moniglia, 1-iii-452: stando in ozio / chi non mormora è un sorgnone
che è proprio di una sorella (in partic. un sentimento).
sapessi che esiste una sorella, capterei in questo studio un'atmosfera sororale; basterebbe la
il suo squisito porto, così come in altri tempi si versava il rosolio.
, sororale. bacchelli, 19-79: in cotesta diversità naturale si leggeva, improvvisa di
sororale degli anni d'infanzia della bimba trasformato in materiale affetto nell'adolescente. c.
. antropol. poliginia sororale: la consuetudine in uso presso popolazioni primitive di sposare la
della moglie quando quest'ultima è ancora in vita. = voce dotta, deriv
, non fé più dimora; / passò in ispagna, ove il mostro medusa /
, 236: a madonna gherardina, sorore in questo monesterio, se vive allora,
, 3-563: egli ebbe un gentile uomo in forlì, il quale aveva nome ruberto
di mirbel, formato da molti frutti uniti in un sol corpo, mediante inviluppi fiorali
. lessona, 1379: 'soroso': in botanica, dicesi di quei frutti aggregati
parecchi frutti carnosi che si sono saldati in una sola massa in seguito allo sviluppo delle
si sono saldati in una sola massa in seguito allo sviluppo delle foglioline del calice
seguono lor viaggio, e a ogni passo in istrane avventure s'incontrano, e in
in istrane avventure s'incontrano, e in nuovi e stravaganti accidenti nati dalla loro
per staccare una volata che mi porti in testa ce l'ò; talché, raggomitolàtomi
sorpasso tutti. stuparich, 3-123: in tale ebrezza bilanciata, egli godeva di sorpassareun'
della carreggiata. fenoglio, 5-i-977: in quel momento furono sorpassati da una staffetta
e del tradimento. la trincea è in qualche punto sorpassata. i nostri sono
le imposte massiccie. -superare in altezza. gemelli careri, 1-ii-15:
centinaio di metri più giù, si disgiungeva in quel punto la vicinale per casal bruciato
il diciottesimo anno di età, ma in una scuola media. 3
3. eccedere una determinata quantità, in partic. una misura lineare, un
filippo, si viene a conoscere che in due filippi, di giusto peso, vi
4. figur. sopravanzare qualcuno in una qualità morale o fisica, in
in una qualità morale o fisica, in una professione o in una carriera (spesso
o fisica, in una professione o in una carriera (spesso indicati col complemento
careri, 2-i-412: il suo volto sorpassa in bruttezza quello della moglie. muratori,
x-50: io giacinto m'appello, ed in fortuna / e in no- biltade alcun
m'appello, ed in fortuna / e in no- biltade alcun non mi sorpassa.
de'principali scultori, ma li sorpassava tutti in una certa finezza. foscolo, xi-1-169
nelle congreghe dei patrioti subalpini losati sorpassava in arditezza lo stesso scapestrato gioiazza. marinetti
32: con questo volume di parole in libertà, che equivale come intensità a 2500
. c. carrà, 450: in un moto continuo, in uno slancio semprenuovo
, 450: in un moto continuo, in uno slancio semprenuovo e sempre diverso, egli
ove io mila cavalieri cercarono di sorpassarsi in magnificenza e in prodigalità. c.
cavalieri cercarono di sorpassarsi in magnificenza e in prodigalità. c. carrà, 602
alcuna volta se stessi. -superare in intensità, in importanza o in raffinatezza,
stessi. -superare in intensità, in importanza o in raffinatezza, in eleganza
-superare in intensità, in importanza o in raffinatezza, in eleganza, ecc.
, in importanza o in raffinatezza, in eleganza, ecc. muratori, 14-16