cui disponessero per turargli la bocca, in fondo, a quel rompiscatole presuntuoso.
ittèriche carte e... emigrare in uno stanzone remoto, dove, vedendosi il
. come epiteto omerico di achille, in quanto sbaraglia le schiere nemiche.
. per quanto io me ne tenga in buona guardia, non m'è riuscito di
2. locuz. a rompitimpano: in modo fragoroso, assordante. linati
erario egli ancor sia / (com'è in effetto) involator rapace, / strupator
sydrac, 450: lo fanciullo che sarà in questa pianeta sarà fello garzone. se
pio vii] di tanta grandezza, in mezzo ai vili uomini rompitori del suo
palazzo. 3. che mette in fuga i nemici. m. adriani
il padrone gli aveva ordinato di lasciare in anticamera questa rompitrice di stivali. idem
del catello di nove dì, disteso in sua pelle ed inviluppato alla piaga, subito
biagi], i-9: ùngula et albugine in l'ochio et eminenzia per la rompidura
gambe. -per estens. punto in cui un ramo è stato spezzato.
lui [totila] come ho detto, in tutti quelli luoghi più degni fé fare
staiori de terra. giuliani, ii-352: in maremma è altra cosa, bisogna lavorarla
leonardo, 7-ii-41: sopratutto ti ricorda in ogni qualità di panno di fare le
l'una rompitura e l'altra grosse in mezzo e sottile dai lati, e la
stare avertito nel pigliare li offiziali perché in loro sta il condurre il vassello a
proverbi toscani, 27: chi semina in rompone... raccoglie in brontolone
semina in rompone... raccoglie in brontolone. chi aspetta a rompere i campi
mistero / de la possanza, e in finzion d'erede / de la stirpe romulea
/ e tra poche ore abbandonarla ho in animo. mamiani 1-303: orror mi vinse
. scherz. relativo alla città di roma in quanto capitale d'italia e sede del
isola / che il tebro ad ostia in faccia / lieta di paschi e di roseti
propia, / e fece che a intrar in la spelonca / gli fu larghezza a
, 1-iv-604: -hai tu alcun'arma in casa?... /..
spiedi, partigiane e ranche, che erano in tutto 150. buonarroti u giovane,
nella parte esterna e con una punta in cima. tommaso di silvestro, 30
certi mannai, quali avivano taglio ponta in cima e ponta dirieto al taglio come
, chi provigna; / chi ha vanga in man, chi vomere e chi ronca
la sua ronca. berchet, 1-46: in teschio senza ciocche e senza ciuffo,
teschio senza ciocche e senza ciuffo, in teschio ignudo ignudo gli si convertì il
convertì il capo, e la persona in ischeletro armato di ronca e d'oriuolo
, 4-ii-169: per acquerella e per disegnare in carta, per il nero v'
, detta seconda dieta di roncaglia, in cui federico i compì il primo tentativo
padre bardetti mi figura che anderà leggendo in proposito della sua opera le lettere intitolate
« novelle » di firenze e dovranno in tutto essere 20, come mi dissero sì
a quelle fosse, / riducila e adatta in un bel vaso, / che ritenga
tagliare, fare arsiccie o dar fuoco in modo alcuno. d. bartoli, 4-5-32
chiamava, dice benvenuto da imola, in quel tempo il purgare e nettare le biade
il segare e mieter le biade si dice in latino 'secare', e, 'metere
quine era capellano, vedendo la donna venire in chiesa, subito pensò dirle il suo
roncato, sm. ant. in contratti agrari medievali, terreno diboscato per
cappa, / arde roncati e mette in secce fuoco. = forma sostant.
crudo, per lo più il tonno, in pezzi di imensioni ridotte, allo scopo
ronca, arpione e gramigna, che in questo nobilissimo essercizio della busca, cioè
fuoco non lontano da nostn si distesero in terra roncheggiando terribilmente. strafarola, i-168
e sdraiato / roncheggia [titirò] in terra. -di animali.
e me gli adatto e gli ronchéggio in seno. = frequent. di
poiché, venendosi a sfeltrire il terreno in luoghi ripidi, le rovinose piogge lo
e grave di quello che si usa in queste parti. con questa percuotono gravemente
capello qual fior di ginestra, / che in mille ricci il vento vespertino / le
magalotti, 10-20: il tuo ronchetto / in su la pietra affila, e le
così riposatamente, come se fosse stato in toledo. 2. ringhiare (
o mugolano per stizza... in plauto, senti il cane come ronchia!
espressione ronchio dei fabbri (e, in partic., scoria ferrosa).
ciottoli] gallinacci e ronchi perché rassomigliano in certo modo le zolle di schiuma di
che si chiamano 'porcellini', mezza sepolta in un mucchio di cenere, di ronchi e
: bernoccolo, bitorzo. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978
3: tre ciuffi di case, in una stretta di val bormida, formano il
landolfi, 11-65: un giorno scendevamo in fretta (annottava) una pendice tonchiosa
alcuni tondi, alcuni accantonati e alcuni in guisa di amo. vettori, 153
quali hanno nocciolo, quali hanno guscio; in somma, quali un difetto, e
regole dell'armonia e della melodia: in qualche momento felice gliene scappa una bella
bacchelli, 18-i-543: il caso volle che in una certa questione dove entrava una donna
distaccandosi dal gruppo dei corridori; andare in fuga. m. medici, 155
cv-416: a questo modo assassinarmi? in questa maniera? tu non la scaperai certo
per riverirla. 17. mettere in salvo, far fuggire. f.
avendo seco un suo figliuolo giovanetto, in sul primo assalto dubitando, lo diede in
in sul primo assalto dubitando, lo diede in custodia a dua de'suoi primi che
18. far partire un razzo (in uno spettacolo pirotecnico). tramater [
-fare a scappa che ti inseguo: trovarsi in un circolo vizioso. bernari,
perdere un'oppor tunità (in partic. di vedere o di entrare in
in partic. di vedere o di entrare in possesso di qualcosa di particolarmente pregevole)
, una persona: per lo più in espressioni con cui si vuole invitare qualcuno
qualcuno a essere meno impaziente di arrivare in un luogo). pirandello
dal corso! » -essere attuabile in qualsiasi momento, senza scadenze ravvicinate.
affermare una mancanza di alternative e, in par- tic., l'impossibilità di
6 (97): al vedersi comparire in quella conformità, diventerà [don abbondio
di me. -rendersi noto al pubblico in un'attività intellettuale, con una pubblicazione
un figurone di marmo carrino, che in quel verde scappasse fuori mirabilmente.
chi legge, saltare all'occhio (in un'opera scritta). monti,
: quella compiuta vitalità artistica della quale in parecchi punti del romanzo scappano fuori,
. gherardi, cxiv-20-421: m'è scappata in questo proposito la penna più che non
sottrarsi ai suoi impegni allontanandosi dal luogo in cui sarebbe tenuta a svolgere la propria mansione
scappare dal petto: palpitare affannosamente, in preda a un'emozione incontenibile (il
, come quelle povere bestie che teneva in mano. 20. prov.
una scappata). zambeccari [in muratori, cxiv-46-22]: ho una gran
alla mamma che lo pregava di rimanere in casa..., scappò in giardino
rimanere in casa..., scappò in giardino e fuggì attraverso i campi e
con lui sopra una galera che andava in levante, e a corfù s'erano
a me, non è delitto / in giovami età far qualche volta / una
. foscolo, xiv-349: devo dirti in confessione qualche scappata del fratellino perché tu
moine e buone parole. soffici [in lacerba, i-106]: m'è sempre
dei razzi, parve che il paese saltasse in aria. 6. scorcio paesaggistico
6. scorcio paesaggistico (anche in una rappresentazione pittorica). carducci
impossibile passeggiare per queste viuzze senza inciampare in una miss che seduta davanti al trespolo
1-i-198: il bagordo non si faceva in uno steccato, ma nelle vie e nelle
. v.]: 'scappata': in alcuni luoghi si dice per il luogo dove
9. - locuz. di scappata: in fretta e furia. t. valferga
querela. g. a. vedrani [in muratori, cxiv-45-176]: questo pazzo
a vittoria, che l'aveva messa in gastigo...: « fino da
può trattenersi dal far una scappata ditirambica in lode d'omero. emiliani- giudici,
e risposte, ma si vaga eziandio in qualche bel campo d'elo
a madrid, oltre a due scappatine fatte in francia? manzoni, pr. sp
parlando di filologia, fece una scappatina in politica. palazzeschi, i-705: non erano
, per qualche scappatùccia che ha fatta in milano, due anni sono. petruccelli della
fra voi vi è qualcun altro intinto in questa pece rubaiola, mi son vergognato
sue scappatelle. -avventura sentimentale, in partic. extraconiugale, non seria e
tavola. 3. breve escursione in un luogo. tramater [s.
, a disagi, a situazioni difficili (in partic. alla prigionia) o per
era tutta gente scappata e quindi inclinata in generale alla quiete. mazzini, iv-6-81:
: non suppongo che garibaldi, scappato in sardegna, abbia ricevuto la mia ultima
dei ragazzi scappati. -sostant., in partic. nell'espressione scappato di casa
anno a firenze fino al secolo scorso, in ricordo della resurrezione di un bambino operata
'la processione degli scappati': face- vasi in firenze, fin nel presente secolo, a
ove dicevasi fatto il miracolo, si scioglieva in ricordanza di quella allegrezza.
riferimento alla madonna e alla sua assunzione in cielo). tomielli, 501:
piede / dinne qual festa fu fatta in quel giorno / che tu facesti alle stelle
-emigrate dal proprio luogo di origine in cerca di migliori condizioni economiche.
sorte di qualche bisaccia. -sviluppato in altezza (una pianta). giuliani
5. pronunciato senza un controllo razionale, in modo inopportuno, sconveniente e talora offensivo
: bella cosa! chiappare un poveruomo in parola e in parola scappata di bocca dopo
! chiappare un poveruomo in parola e in parola scappata di bocca dopo cena,
professore dopo una notte terribile era caduto in un grande stato cu prostrazione.
o di lardo e salvia e cotto in tegame. a. boni, 308
mente tal pensiero... fusse in appresso per riuscirli molto facile di rinvenire
sa prender tempo e fame di mano in mano buon uso truova ripieghi e scappatoie
... non allarmasse tutta l'alemagna in particolare contra le due corone, f
e un cavallo così scappatóre da arrivare in tempo? fanzini, ii-639: passa
egli aveva la passione dei cavallai e guidava in domatrice le bestie più nere e più
3. locuz. alla scappatora: in fretta. p. petrocchi [s
2-iii-77: non vedendo altro scappavia che in un miracolo o nello scioglimento felice d'
anche dai più schifiltori, e lodato sopratutto in quel documento [l'amnistia di pio
scappavia: rapidamente e, anche, in modo disordinato. tommaseo [s.
: il riccetto e il caciotta avevano in saccoccia giusto trenta lire. se le divisero
alla scappa via, rincorsero la circolare già in moto e ci saltarono dentro di corsa
. -pigliarsela a scappavia: scappare in fretta e furia. bandi,
primo lampo che gli balenò alla mente in burrasca fu di pigliarsela a scappavia; e
manzini, 18-53: lo sguardo impazziva in un balenante scappeffuggi...,
, di scappefuggi: di gran premura, in fretta e furia, frettolosamente, di
e fuggi come soldati alla guerra, in contatto con gente d'ogni classe e
, scapellarlo,... metterlo in muta. g. gozzi, i-23-216:
testicoli. 2. salutare qualcuno in modo ossequioso, togliendosi il cappello.
3. figur. trattare o considerare in modo ossequioso, con rispetto e favore
lo più con valore scherz. e in contesti iperb. o paradossali).
6. rifì. togliersi il cappello in segno di ossequio o di rispetto nei
prima volta che si degnava di entrare in area, la prima in un'ora.
degnava di entrare in area, la prima in un'ora. = comp.
che di vii serva, ch'era in casa, come tu servo sei, ti
, / dal primo all'inferior di mano in mano. baretti, 6-226: altri
scappellati, fiatando davanti a loro, come in cerca d'aria più pura. de
arrivati, le persone scappellate e che vanno in automobile? -per simil. che
marino, v-24: priapo dio, che in lampsaco adorato / de le frutta e
de le frutta e de l'erbe in guardia stai / e di falci taglienti
pistola: la quale, benché scappellata in permanenza dal taglio in tondo della circoncisione
, benché scappellata in permanenza dal taglio in tondo della circoncisione, gli era sembrata nel
propugnacoli soccorse e munite; e ancoraché in settantot- t'anni di pace alcune delle
, buone nuove: un avvocato / in vigor della legge m'assicura / che il
. socct, ii-1-613: si perdevano in scappellature e inchini. palazzeschi, 5-213
corpi scuri delle donne. -gettare in terra qualcosa con uno scappellotto. l
qual de'catriossi / e il naso, in un scorcio da arlecchino, / chinato
per raccór le pulcinella, / li scappellotta in terra il berrettino. = denom
di qualcuno come punizione o anche in segno di simpatia, di confidenza o come
ti do due scappellotti; ed alzava in ciò dire la prepotente sua mano, lasciandomela
. rebora, 3-i-17: abbiamo perduto in lei l'elemento rawi- vatore e unificatore
. favoreggiamento con cui si agevola qualcuno in una carriera 0 in un esame, indipendentemente
si agevola qualcuno in una carriera 0 in un esame, indipendentemente dai meriti personali
con uno scappellotto. moretti, iii-905: in estate avrebbe dato lezioni di latino ai
dato lezioni di latino ai ragazzi che studiavano in città e non passavano mai e ora
un lavoro. manzoni, v-3-455: in grazia del lavoro, ti perdono il
per aiutarti. -battuta d'arresto in un'attività. d azeglio, 7-i-64
lavori che vi portano a casa luigi in quantità; per me la pittura ha avuto
a giorni mi rimetterò a lavorare e forse in quel telone al quale è stato dato
o con lo scappellotto: entrare gratuitamente in un teatro o in un locale pubblico
: entrare gratuitamente in un teatro o in un locale pubblico. tommaseo [s
'passare a scappellotto': entrare a ufo in luogo ove dovrebbe pagarsi non per diritto o
: fermatosi... e sbracciatosi, in un tempo si lasciò calar lo scapperùccio
, 1-5: voi andaste una volta in chiesa... e, cavandovi due
gli scappinetti colle fibbie di brilli e montano in ca- lesso colle calzoline di seta.
magro ronzino ed avea queste calze line in gamba. il donno il conobbe e
). letter. ant. mangiare in abbondanza, avidamente. bar etti
toccavano assai bravamente intanto che noi iscapponavamo in quell'agreste maniera. =
di capponi che usavano fare i contadini in occasione di importanti avvenimenti, in partic
contadini in occasione di importanti avvenimenti, in partic. della nascita di un figlio
si fece un dì la scapponata / in pianmugnone, il vidi stralunare, / e
le pappardelle. faldella, i-5-221: in campagna... si comprende..
= etimo incerto: forse da scapponata, in senso iron. e antifr.,
: con una cabriolet come questa, in realta, si va più spesso con la
scappottare1, intr. (scappòtto). in alcuni giochi, in partic. di
scappòtto). in alcuni giochi, in partic. di carte, evitare di perdere
.]: 'scappottare': salvarsi dal cappotto in certi giuochi di carte, non permettendo
2. per estens. cavarsela in tempo, al momento opportuno o all'
scappuccio, scappucci). scoprire il capo in segno di saluto, togliendo il cappuccio
lo si scappucciava e gli si rizzava in testa un berretto frigio. fenoglio,
a tempo, non v'è abate mitrato in tutta cristianità che la possa seco.
, 5- [-323: aveva visto in un'officina un operaio scappucciare un tornio
rifl. togliersi il copricapo per salutare o in segno di rispetto e di ossequio nei
che tolga giù di sella il pentito religioso in questa sua ricerca e che, levandomelo
xii-527: s'egli avesse provato star in prigione a discrezione di chi non l'ha
un animale), mettere il piede in fallo, incespicare. patecchio,
m. savonarola, 1-24: i savi in tal acto poneno la brena al cavallo
o da l'altra, si andava in paludi. catzelu [guevara], i-79
e cadde: et ambidui si affogarono in quell'acque. garzoni, 7-423:
7-423: scapucciando l'asino e dando in terra i barili, s'accorsero i
signor vincenzo ebbe poco gusto dell'andar in sedia perché gli uomini non erano pratichi
sempre e nella vanga e nel badile e in fasci di sbarbicate piantelle. g.
va a finire che allarmato scapuccia e incappa in una toma colossale. -sostant
conosciuti: come quello d'uno che va in viaggio e per la via il piè
viaggio e per la via il piè in un sasso scapuccia: guastasi il piè
. 2. figur. incorrere in un errore, in un comportamento inopportuno
. figur. incorrere in un errore, in un comportamento inopportuno; sbagliare. -in
: agli altri discipoli si disse che in quella nochie elli aravan tuti scapuggar e
anche a'signori muzza / qualche correggia in mezzo a quattro o sei. aretino,
stimolo del pensarci... cadde in quella cosa ch'è innanzi ai libera nos
tutte le donne fan delle citolezze, chi in un modo e chi in un altro
, chi in un modo e chi in un altro. e sappi che poche e
. l. bellini, 5-2-89: ognuno in questo mondo scappuccia qualche volta e non
niuno vorrà stupirsi che il tommaseo scappucci in cose di speculazione, colle quali non mostra
troppa dimestichezza. -incappare casualmente o accidentalmente in una situazione spiacevole o in una difficoltà
o accidentalmente in una situazione spiacevole o in una difficoltà o in un incontro foriero
una situazione spiacevole o in una difficoltà o in un incontro foriero di conseguenze negative,
un incontro foriero di conseguenze negative, in espressioni esasperate e incontrollate. bar
po'sano e un po'ammalato; quindi in sua vita può avere scappucciato in donne
quindi in sua vita può avere scappucciato in donne o presa qualche medicina dallo speziale
contro la poltronàggine, avvilito dalle piccole cattiverie in cui scappuccio ogni tratto, dalle ridìcole
mi nicchio, mi faccio il covo in mezzo alle coltri. -con uso
una pressione, a un'insistenza, in partic. a una richiesta amorosa, a
che tu sia la sapienzia ca- pranica in fare scappucciare salamone. bizzarri, 38:
questa... sarebbe stata più in grado di soccorrere por togallo
togallo e forse seco ingaggiare in una difesa gli olandesi che se questi
gli olandesi che se questi fossero scapuzzati in un trattato con la spagna senza la
. 4. comparire casualmente e in maniera isolata in un'opera (una
. comparire casualmente e in maniera isolata in un'opera (una parola, un'espressione
piando le gazzette dei fiorentini dimoranti allora in francia, la lasciò scappare ne'suoi
dante, storpiato. -giungere casualmente in un luogo. depisis, 1-473:
6. tr. non tenere in alcun conto o violare ciò che è
/ che 'l non scappucci o manchi in qualche cosa. 7. prov
entrare della porta e per la strada in più poste riverenzie fussero fatte a mattano
inciampare, l'incespicare urtando il piede in un ostacolo. fanfani [s.
, camminando, la punta del piede in un sasso. è frase di uso
scapucciató ti si butterà ai piedi, in lagrime, scongiurandoti di restituirglielo.
della pelle che normalmente lo ricopre, in quanto eretto (il membro virile)
questi son di que'trastulli, / in su e 'n giù tanto menati 7da zitelle
/ finch'e'sono scappucciati / o che in tasca gli han cacciati..
questo messaggier scappuccinato / dar pur di barba in tutti i gabinetti. idem, 1-6-181
. idem, 1-6-181: come star poteva in fine / fra le barbe cappuccine?
gli fosseno rimessi gli lor sca- puccini in testa. mascherate delle bufole, 39:
. mascherate delle bufole, 39: avevano in capo uno scappuccino di felpa.
farsi frate, prendere i voti (in espression enfatiche). bonfadio, i-201
... / di porre il capo in quello scappuccino / per tirarmi d'amor
. vesteno corno omini, eccetto che in capo, ché non vi mettono scapuzzo si
comico che nanà dovette malgrado dar fuori in un'altra grande risata. tarchetti,
me innanzi. varchi, 3-95: chi in favellando ha fatto qualche scappuccio e gli
scimia de la natura, perché non deve in questo imitarla? se ella va dimostrando
nostri tempi, ad una ragazza che arriva in queste condizioni a casa di un giovin
fra sé l'uomo saggio, terminerà in qualche ciancia o al più al più in
in qualche ciancia o al più al più in uno di quei scappucci per cui non
manovrò come manovrano tutti i padri viennesi in tale circostanza. -svago o occasione di
d'inverno, un'eccezione 'semel in anno', dove qui c'è la regola
così numeroso e sapiente e fargli dare in iscapuccioni sì madornali. =
stravagante, talvolta priva di logica (in un'opera letteraria o scientifica).
orazioni di demostene sarebbero da lui messe in dubbio a capriccio; e nessun ragionamento
estemporaneo o trattenuto a lungo, talvolta in modo violento; divertirsi, svagarsi.
. vuole scapricciarsi a suo gusto e in questo soddisfà alla propria passione senza pensar
patema e che fin dall'infanzia m'ha in balìa, era apparito e cominciava a
di lui, cìv altro non avesse in mente che lo scapricciarsi e impegnar se stesso
qui s'intendono gran motivi di guerra in coteste parti. ora è tempo che cotesti
. di volermi scapricciare a mio modo in questo genere. algarotti, 1-iii-158: palladio
per far meglio degli altri, bastava superarli in arditezza e scapricciare di più. carducci
infinite. ed egli ha potuto scapricciarsi in ogni varietà di simili contrapposti.
cecchi, 3-174: la musica si scapricciava in tutti i generi: tragica, baldanzosa
fiume capriccioso! tanto è vero che, in treno, l'abbiamo a destra e
nobili fiumi d'europa che, quando penetrano in questo territorio della gente flemmatica, perdono
, perdono le staffe, si scapricciano in tutti i modi. stuparich, i-404:
burrasca e le sciagurate [le bufale] in passeggiata bucolica nella frescura della foce fossero
5. tr. soddisfare, accontentare qualcuno in un capriccio, in un desiderio,
, accontentare qualcuno in un capriccio, in un desiderio, in una curiosità, anche
un capriccio, in un desiderio, in una curiosità, anche sciogliendo dubbi o
detto. -dare la soddisfazione delle armi in un duello. della porta, 7-52
trabocchino. 4. compiuto in modo audace, sfrontato. volponi,
, 2-xxii-84: il pensiero è sempre limitato in faccia alla vita. ed è questo
i'posso terra terra, come vedete in queste mie quattro ottaverelle contadinesche. buonarroti
schiava di cotesto capitano e che tu in luogo di stornarlo, in luogo di farlo
che tu in luogo di stornarlo, in luogo di farlo scapriccire come dovresti,
di mammiferi insettivori della famiglia talpidi presenti in medio oriente e in cina.
famiglia talpidi presenti in medio oriente e in cina. = voce dotta, lat
daltunica specie scaptonyx fusicandus, che vive in cina. = voce dotta, lat
, sf. pratica divinatoria, diffusa in asia, nelle regioni più meridionali del continente
regioni più meridionali del continente americano e in alcune regioni arabe che si effettua esponendo
guardia del corpo; schiera di sgherri (in quanto addetti alla riscossione di balzelli)
incaricati della riscossione di alcuni balzelli e in generale gli armigeri della più disordinata e
una donna è priva, / se in casa sua non ha lo scarabatto.
, 11-42: sto occupato a mettere in ordine le mie scarabattole nella stanza che mi
minuzie, che raccattole / per freiame in gran dovizia / le moderne scarabattole / delle
fella imbalsamare [la scimmia] e teneala in una scarabattola a ricordanza del benefizio.
armadio con ante vetrate e con ripiani in cui si conservano e si tengono in
ripiani in cui si conservano e si tengono in mostra oggetti preziosi (di cristallo,
che quasi rosse poco l'aver messo in terra le murrine, le porcellane e i
scherz. la mente di una persona, in quanto sede della memoria e di quanto
2. edicola di legno o di metallo in cui è contenuta un'immagine sacra,
, bugigattolo. fatinoli, iv-108: in vari scarabattoli riposti / s'eran.
sm. plur. entom. famiglia di in setti coleotteri, diffusi soprattutto
setti coleotteri, diffusi soprattutto in territori con clima caldo e nelle savane
e rivestito da una spessa cuticola che in alcune specie è di colore nero o
è di colore nero o scuro, in altre è molto vivace con tinte monocrome
e per la caratteristica delle antenne piegate in passato venivano compresi con i lucanidi e
, ampie e atte al volo (e in alcune specie i maschi sono alati e
litofagi, altri si nutrono di sostanze in decomposizione, vegetali o animali, altri
comune che indica vari coleotteri e, in partic., quelli della famiglia scarabeidi
scarabaeus sacer), adorato dagli antichi egizi in quanto ritenuto il simbolo del sole,
zampe anteriori, raccoglie escrementi di mammiferi in una massa sferica del diametro da 2
{ orycotes nasicornis), molto diffuso in europa, così detto per la presenza
ricordandomi de la similitudine di quel chiuso in un fiasco, ancora io pensava che
annovera il curioso 'scarabeo rinoceronte', diffuso in buona parte dell'europa, lungo 5-6
leggìi e sembra un accampamento di scarabei in cravatta bianca; la lettura ricomincia svogliata
metallico (oro o ferro), in forma di amuleto (o anche di sigillo
cui figura fu attribuita al dio sole, in quanto l'apparente andare celeste, da
un piano di base ellittico, che in seguito portò anche scritte, incisioni,
macchiare fogli (o altre superimi, in partic. un muro, una parete
frettolosi, eseguiti alla peggio (anche in espressioni di modestia) -
di tubblicare colle stampe sei grossi tomi in ottavo. batacchi, 1-68: dopo
ii-122: alessandri non mi guarda neppure in faccia e durante tutta la mia udienza
. g. g. beretti [in muratori, cxiv-6-307]: scarabocciai i
natura, 1-iii-56: i troppi rabeschi, in vece di dargli grazia, lo scarabocchiano
estens. scrivere o disegnare per lo più in capacità e con risultati modesti o per
lavoro, un progetto; scribacchiare (anche in espressioni di modestia o con valore enfatico
ingegno supplisca al disegno. vallisneri [in muratori, cxiv-44-294]: rubo..
sopra un caso raro di vipera che in roma ha partonto i vipenni per bocca
, scarabocchiate arabicamente queste chiacchiere per metterti in buon umore affinché ti pigli, senza
riscritto. bar etti, 6-25: in questi tre dì non mi è accaduta né
, scarabocchiatìssimó). riempito o vergato in fretta con molti scarabocchi, cancellature e
, un quaderno, una cartella: anche in espressioni di modestia).
. carducci, ii-4-116: se in quel subito vincessi la carne pigra.
.. e quella maledetta carta scarabocchiata in tutti i sensi mi vuole per sé.
sua musica, la sua musica finalmente in grande uniforme e in parata, che deve
sua musica finalmente in grande uniforme e in parata, che deve sembrargli un'altra
. 2. scritto o copiato in fretta, con una scrittura poco comprensibile
impegno e con risultati mediocri (anche in espressioni di modestia). p.
com'è, acciocché nella disoccupazione, in cui sono, io lo ricopi bel
leoni, 114: ho fermo, in queste mie memorie scritte o, meglio,
memorie scritte o, meglio, scarabocchiate in gran fretta e senza cura alcuna, di
foglio di taccuino, che rappresentava, in piccolo e scarabocchiato, lo stesso soggetto
inetto o principiante. cameroni, 40: in quanto a quei tre o quattro
virtù scarabocchiatone e poco curante delle furibonde in vettive loro, come poco
d'attore tragico'. m. betuda [in lacerba, i-259]: la sua
frase scritta frettolosamente e per lo più in modo poco leggibile e anche con cancellature
, poppatola de'fanciulli o befana; rittratto in piccolo, corpo in prospettiva..
befana; rittratto in piccolo, corpo in prospettiva... da ciascun di questi
scritto redatto senza impegno e convinzione e in fretta, o appena abbozzato; opera
che denota mancanza di talento (anche in espressioni di modestia). s
si spinge una porta, si entra in uno studio di pittura. banti, 11-16
sm.): gemma etnisca tagliata in modo da imitare gli scarabei egiziani.
buoni. l'im- ortanza sta in avere un naso famongomadano e scara-
dai colli di pa- lepoli a pirateggiar in corinto disceso, corsaro di terra,
, dissero fra sé: « veramente in casa lo scarabone buttafuoco fia stato questo »
con poca cura e impegno (anche in espressioni di modestia). orsi
giovanni borromeo, le prometto di far in villa qualche scarabotto in lode del defonto
le prometto di far in villa qualche scarabotto in lode del defonto. muratori, cxiv-6-387
la stampa de'miei scaraboni, poiché in tal congiuntura tornerebbe anche a gloria del
anche a gloria del principe ch'io in sua corte facessi, benché poca,
a qualcuno. bartolini, 19-66: in omero è un palleggiare di aste lunghe
che gli ammacca una spalla, lo ferisce in una natica. = voce di origine
, / chi coll'amico a ciarlare in un canto; / questo prende tabacco e
cicognani, 2-94: si svegliano di quando in quando per scaracchiare, tutti come se
per scaracchiare, tutti come se fossero in casa loro. c. e. gadda
19-v-1946], 328: si sentono in dovere di scaracchiare sul teatro italiano.
f. f. frugoni, iv-280: in un ampio ricetto, che noma- vasi
che si stacca / qual farfalla che in aria mette l'ale. de roberto,
. un cioccolatinone verde... e in vetta in vetta uno scaracchiétto di calce
cioccolatinone verde... e in vetta in vetta uno scaracchiétto di calce, allo
ella se ne va a depositarle come in un nido. = femm. di
di molti insetti della famiglia scarabeidi, in partic. della blatta più comune in
in partic. della blatta più comune in europa { blatta orientalis) e dello
) e dello scarabeo stercorario. -anche in un toponimo. g.
villani, iv-7-33: e'ghibellini faceano capo in san brancazio a la torre dello scarafaggio
ponsi col capo basso e colle gambe in alto e all'adrieto con essa, e
adrieto con essa, e tanto camina in questo modo a l'adrieto ch'elli si
: tra pareti stupefatte se ne vanno / in uno sfrigolìo / i beneamati scarafaggi.
2. per simil. prete, in quanto vestito di nero (e ha
mi volto indietro; l'utilitaria è in fondo, piccolissima, uno scarafaggetto addormentato
può se la sgaraffa: / si ridussero in breve a tal partito, / ch'
bello e nobil casamento degli esercizi spirituali in carignano. = etimo incerto:
/ per natalizia tu sentir potresti / in su le giugge e 'n su la sca-
2. figur. agire in maniera non chiara, brigare per raggiungere
tanto scarafunare, per la voglia di mettere in mezzo un galantuomo e un amico?
senso generico: qualsiasi insetto (parassita in partic. dell'uomo) che vive
che vive nei rifiuti o nella materia in decomposizione. compendio dell'antico testamento [
e sbucando dovunque si trova: così è in libertà degli scaraffoni cercar tutte le robe
, che sei sua madre, parli in questo modo ». io gli dissi allora
li trovò dormire. t. mocenigo [in rezasco, 1021]: la camera
di candia ha... de spesa in salari de'rettori di candia..
del senato della repubblica di venezia [in rezasco, 1021]: le sguaraguaite
: per stabilire la distribuzione dei dannati in malebofge, ricordi la formula 'seasinbaila cosefà'
dulatori), si (moniaci), in (dovini), ba (rattieri)
: classica o stonca che sia, avvolta in una stracca e malefica atmosfera di superstizioni
7-514: i visitatori si scoprivano entrando in questa camera ardente e parlavano sottovoce,
saba, 585: un anno, e in questa stagione ero a roma. /
pura / scaramanzia perché i disastri aerei / in percentuale sono nulla. fenoglio, 1-40
grosso, scemaron di peso quattro grani in vent'ore. magalotti, 20-156:
anello settecentesco d'oro pallido, lavorato in un fine cesello con certi scaramazzi verdastri
, combattendo, insino al poggetto rilevato in sul quale era el castello, e smontarono
da babbuino e scaramelle da burattino tenuto in festa mirabile sua altezza e tutta la
di essere stati nella nostra prima gioventù in queste scaramelle assai involti, e tanto
scaràmia, sf. marin. cassetta in cui il calafato ripone gli attrezzi del
per seaere e per salire. viani [in « lingua nostra », xxxix (
adattamento dello spagn. escaramujo, di etimo in certo (forse comp.
alla terra, per forma che furono in pericolo di romperli e feciongli grandissimo danno
romperli e feciongli grandissimo danno e vergogna in fin intro loro stendardo. fontano,
331: de che essendo stato bon pezo in bactaglia, ne parse de redurre la
gli assalti italiani, i quali non in frotta ma spicciolati si conducano alle battaglie
chiamano scaramucce. guarini, 1-iii-20: se in una scara- muzia alcun soldato indirizzasse le
tra 'suoi si mise, e diede in apparire / vergogna ai vili, agli
scaramuccia di posti avanzati, si mossero in battaglia alle ore otto della mattina.
non diedero di morti e feriti quanti in questa guerra ne danno certe scaramucce giornaliere
) o a mischie o zuffe ingaggiate in un gioco, in una festa o per
o zuffe ingaggiate in un gioco, in una festa o per scherzo. domenico
. domenico da prato, lxxviii-i-472: in un punto ne vidi più di trenta
l'altra pigliare e ognuna smuccia / in quella bella e vaga scaramuccia. caro,
con la persona ben ferma e piantata in terra, acciò che, assaltati dal
quelle a cui le veniva la saliva in bocca e averebbono voluto esser state in quella
saliva in bocca e averebbono voluto esser state in quella scaramuccia, stimando una eccellente e
. aretino, 20-240: saltano poi in quell'altra dicendo « che rozza, che
lecca, lo palmeggia e lo netta in un modo non più pensato né visto »
». batacchi, 3-163: quando in letto il mezzogiorno udirò, / fecero una
giammai creduto che l'emulazione potesse trasformarsi in disperazione, la disputa in scaramuzza,
potesse trasformarsi in disperazione, la disputa in scaramuzza, la scrittura in omicidio ed
la disputa in scaramuzza, la scrittura in omicidio ed il poeta in assassino.
la scrittura in omicidio ed il poeta in assassino. -zuffa fra animali.
fra animali. filarete, 1-ii-422: in questo, uno lupo viene di rieto per
faccenda delle ospiti dell'albergo pitagora tenne in agitazione la città di turio per alcuni
separazione. queste scaramucce seguitarono a funestarli in tutte le stazioni del piemonte. de
sera invece io mi trovava quasi mutato in un piccolo creso, avevo appena venticinque
per questo come l'amore muti spesso in più felice chi appunto ha principiato con qualche
eli un rischio ad amarsi, che in fondo non c'era? -polemica
queste cose più a lungo quando riprenderemo in persona le nostre letterarie scaramucce, le
, nei dì men lieti, / in queste crude guerre teatrali / debbon prender
, 12-167: 'ultima innocua scaramuccia in occasione del caso svevo (e ormai
buon umore, riesco non male anch'io in quelle scaramucce di discorsi che paiono bei
5-105: dopo una scaramuccia di complimenti in cui pasotti ebbe facilmente la meglio,
ferrantino incòntrogli e così ambedue si trovorono in sala, facendo le scaramucce senza toccarsi
il 'buontempone'del mandanici, tutte opere in oggi obliate o dannate al ludibrio dei
scaramucciare), agg. che combatte in una scaramuccia. -anche sostant.
forze nemiche o per costringerle a scendere in campo aperto. -anche, in senso generico
scendere in campo aperto. -anche, in senso generico: combattere, guerreggiare.
monti con le loro fameglie, et essendo in loco forte per li passi, si
passi, si salvorono, ma scaramussono insieme in certo loco. giovio, i-114:
prigione, tanti faceva partire la testa in croce o con un ferro affocato faceva
di carlo zoppo, lo quale la forò in più parti. chinazzo, 731:
insino alla porta a mare, scaramucciandosi in questo mezzo spesso tra la muraglia battuta
. 2. duellare (anche in una giostra cavalleresca). liburnio,
suoi seguaci, per gioco divisi in due schiere, imposero al capitano e
le zolle, poi con le pugna e in fine s'infiammaron sì nella contesa che
vedendo cominciarono a scaramucciare sì bravamente che in brevissimo tempo n'ebber fatto un macello
il prode barone guerreggiava con l'armi in mano, lo amante più iscaramucciava con la
onore dell'italia desti quelle brave stoccate in barletta, non mi avresti rimproverato già
, ii-416: tito... tenne in riposo l'esercito, se non quando
. leti, 5-iv-298: di tempo in tempo dava qualche scaramucciata a qualche vascello
e sm. ant. che combatte in una scaramuccia. d. carafa
g. villani, iv-9-56: terregli in badalucchi e scheremugi gran parte del dì
badalucchi, però che ciascuna oste era in luogo forte. = forma masch.
. ungaretti, xi-225: ci ritroviamo in una vasta aula, la 'campana'
quale è una sorte di terreno che tiene in parte della pietra. milizia, viii-121
infirmità colerice, come sono le terzane; in oltre per alcune infirmità che provengono da
cui giova anche il medesimo loro nido disfatto in acqua ed impiastrato alla gola. giuglaris
. lupis, 322: trovarsi strangolata in una camera e appoggiata la sua morte
cervelli / tenete attenti, infin c'ho in gola e che m'affoga / come
siano una novità. tanto poco che in un dialetto padano han fatto nascere la
). scagliare, gettare con forza in terra, contro qualcosa o addosso a
, ecc., per lo più in un moto di stizza o di ira.
sua cassetta; / e lo tenevo in camera; ma, quando / mi rompeva
-scaraventare nel vuoto: far precipitare in un dirupo. stuparich, 5-13
verdona del naviglio lentissimo, scaraventando radiofonicamente in tutti 1 paesi della terra l'ormai leggendario
. spingere qualcuno violentemente, facendolo urtare in malo modo contro qualcosa o facendolo cadere
sbatacchiò la porta e invece di tornare in platea, muto e fremente mi trascinò
a terra lo sorprese a mezza gamba in sella e l'altra penzoloni.
-trascinare una persona lontano dal punto in cui si trova; buttarla violentemente a
del terremoto si ravvolse per così dire in una striscia dall'oriente all'occidente, e
lungo quella... fu scaraventato in terra. guerrazzi, 2-157: quivi tutte
manda tanta luce giusto quando basta per vedere in quale razza di scogli ti scaraventi il
. -per simil. far accorrere in un determinato luogo (un pericolo)
3. figur. inviare qualcuno in un luogo, obbligandolo a permanervi,
punitivo; trasferirlo forzata- mente e improvvisamente in una sede lontana per nuove mansioni,
... afferra di quando in quando pe 'l bavero dell'abito qualcuno degli
abito qualcuno degli sciagurati e lo scaraventa in qualcuna delle scuole italiane e gli grida
giorno di poi il guamieri fu chiuso in fortezza e in seguito tolto all'artiglieria
il guamieri fu chiuso in fortezza e in seguito tolto all'artiglieria da campagna cui
artiglieria da campagna cui apparteneva e scaraventato in quella da costa a rortoferraio. borgese
bologna. fra un mese possono scaraventarmi magari in albania. c. e. gadda
il comando di divisione non ci scaraventi in altro settore, dove, per accamparci,
fece una smorfia tembile e gli scaraventò in faccia un'urlata quale mio cugino non
genova le dicesse: « com'entri tu in questi negozi? bada ai fatti tuoi
intr. con la particella pronom. precipitarsi in un luogo; recarvisi in tutta fretta
. precipitarsi in un luogo; recarvisi in tutta fretta. moravia, 17-119:
, rodolfo » e mi sono scaraventata in strada. fenoglio, 5-i-717: scattarono
: di giorno, vampiri saggi, in casa. a meno che non si scaraventino
casa. a meno che non si scaraventino in macchina aperta verso le spiagge, a
delle economie trovava molti oppositori. in mezzo ai due campi don blasco non
fenoglio, 4-271: erano partigiani, tutti in uniforme inglese, certamente uomini della i
di lampus. -figur. posto in una particolare condizione esistenziale dal destino,
, 363: nessuno..., in que'momenti, ardiva di prendersela decisamente
que'momenti, ardiva di prendersela decisamente in braccio, così ancora stillante di birberia
bello e fatto. e. bechi [in vocabolario di agricoltura, 1-86]:
, 26-81: giuracchiando che la candela era in tavola, mostravano di scarbonchiarla e di
. escarboncle. è voce registr. in fanfani [s. v.] che
s. v.] che la attesta in g. villani. scarbottare,
con 1 pugni, scarbottando le carte giù in terra, se ben perde e nperde
idrato triclino di colore bianco, presente in masse compatte nelle spaccature di composti arenacei
, con frattura concoidale, si trova in vene attraverso il calcare di scarborough in
in vene attraverso il calcare di scarborough in inghilterra. = dal nome della
). scarcassare, tr. ridurre in pessimo stato un oggetto, un mezzo
di scarcassare), agg. ridotto in cattive condizioni, sgangherato (un mezzo
ebber ardir d'entrar nella baruffa / in atto di spirtar i circostanti.
, dalla prigionia (una persona, in partic. perché riconosciuta innocente o per
furon scarcerati / tutti i prigioni e in grazia liberati. b. davanzati,
intesa / la disfida, s'uniro in suo favore; / e feron sì che
: / anzi, perdi'ei serviva in quella impresa / contra bologna el papa
giorni dall'arresto dell'imputato nei casi in cui è ammissibile la libertà provvisoria e
libertà provvisoria e dopo trenta giorni nei casi in cui essa non è ammissibile, l'
condizione giuridica di carcerato (per tradurla in un altro luogo). goldoni,
6. fuoriuscire dalla propria sede (in espressioni iperb.). assarino
dal proprio petto, volesse correr là dove in seno al suo silandro consisteva tutto il
se n'erano andati a cercar lavoro in bonifica, insieme col vecchio luca prosciolto e
col vecchio luca prosciolto e scarcerato: in ferrarese c'era terra per tutti.
fresco fu accasata come una signora, in mezzo a mobili propri con due assegni
g. del papa, 3-80: in piccol luogo racchiusi [gli ignicoli],
maggiormente la propria energia di muoversi ed in conseguenza con maggior ìmpeto, scarcerati che
nei reati di sua competenza, ordina in qualsiasi tempo la scarcerazione dell'imputato arrestato
imporre all'imputato l'obbligo di dimorare in un determinato comune. =
anche scarola e scardova. voce ancora in uso nel dialetto rom. col signif
. col signif. di 'scardola'e in quello bologn. col signif. di 'cavedano'
caro, 2-231: di buia notte in un pantan m'ascosi / ove nel
filippo [fanfani]: nasconvi cardi salvatichi in toscana nelle campagne, e chiamansi dal
salvatichi nelle campagne e che noi volgarmente in toscana chiamiamo scardaci, se ne ritrovano di
piccoli capolini a fiori rosei; è diffusa in asia e in europa. -anche:
rosei; è diffusa in asia e in europa. -anche: nome comune con cui
si designano altre piante spinose, e in partic. il cardo dei lanaioli {
di cui non si fa menzione trovarsi in altri laghi. = var.,
, 5-239: dietro gli armadi si propagavano in concorde e libero amore le scardafelle,
bernardino arlotta... soleva maniare in un pasto ortiche, solatro, cicuta,
. caro, i-141: si vide in alto un nugolo grandissimo di moscerini,
e di simili, che tutti poi in picciol tempo si dileguarono. 3
, componimento di nessun valore (anche in espressioni di modestia). g.
tolse e trasse. / ma non avendo in testa egli il capello, / la
la santa vergine eulalia... fu in odio della santa fede lacerata da capo
luciano], iii-2-71: certo hai veduto in qualche parte dipinto ercole divenuto servo di
ercole divenuto servo di onfale... in atto di scardassare lana. alvaro,
che tutti gli anni, in autunno, due povere donne del vicinato
assottigliano, come se la pettinassero. poi in molti doppi vi si rivolgono dentro.
seduto sul pietrato del cortile come stava in coverta, invece di scaraazzare mu- scelli
. 2. figur. conciare in malo modo; malmenare, percuotere violentemente
modo; malmenare, percuotere violentemente (in partic. nelle espressioni scardassare il pelo
/ adatterà il battaglio ancor dal cielo / in qualche modo, a scardassargli il pelo
a scardassar la lana. / trovossi in mezzo di quattro bastoni, / ch'ogni
quattro bastoni, / ch'ogni volta cascava in terra piana. bellincioni, i-197:
armato / a prender per costui la zuffa in terra, / io t'avrei in
in terra, / io t'avrei in modo scardassato / che non faresti altrove mai
per indagare / se di quello spedale in qualche lato / un merlotto vi sia da
, scardassatelo, fin che durerò io, in pene e tormenti. viani, 10-184
. frugoni, vti-780: godeva il merito in sentire scardassar addosso la lana impegolata a
avrete [le poesie], e pregovi in nome della nostra amicizia di scardassarle per
acconcia la lingua a scardassare e diminuire in tutti i loro ragionamenti, o
totto machiavelli, 1-vi-134: bisogna marco farmi in nel modo detto, perché, poi
, non lo potrei aiutare né parlarne in conto veruno. 8. prov
frugoni, iv-335: chi dà le pecore in guardia al lupo fa che questo le
tanti che pretendono di salirla, situata in arcadia, quivi si fermino a pascer
caffè », che mi dicono si stampi in codesta vostra città e che sia scritto
molto popolo minuto, levonno lo romore in firenze. i. pitti, 2-
11: i quali avrebbero distrutta, in tanto furore, quella città, se
, i-84: raccontano aristea esser morto in bottega d'uno scardassiere, e venuti
cena, fu mozzo il capo a due in sulla piazza de'priori, che erano
usato per cardare le fibre tessili, e in partic. la lana, costituito da
lana, costituito da un piccolo supporto in legno o da due tavolette di maggiori
, che sono due assicelle molto strette in altezza e tre o quattro volte più
e tre o quattro volte più estese in larghezza, armate di un manico e
dita t'indura! g. scognamiglio [in civiltà delle macchine, 405]:
/ che il pettine rompe / e in petto si tiene il cuore.
v.]: 'scardinatoli': nome che in alcuni luoghi di toscana si dà al
doveva giungere quasi a farsi scardinalare, in seguito ad alcune aperte manifestazioni di simpatia
dai cardini o un oggetto dal luogo in cui è fissato. l'illustrazione
soliti carabinieri, che dichiararono gli ammalati in arresto. 2. figur.
uno stato. alvaro, 7-174: in questo nucleo, che ha resistito ai più
proprio luogo di orìgine, dall'ambiente in cui si è vissuti; separazione repentina
la proposta con gravità e lentezza, perché in vita sua non gli è capitato mai
scardinare il cancello. 2. in contesti iperbolici: rovesciare, abbattere.
mascelle. savinio, 22-45: mentre in film di ambiente anche lontanissimo dall'italiano
! nazionale, quando il film si svolge in ambiente di alta internazionalità, i telefonanti
g. morselli, 5-143: a lui in larga misura, molto più che a
manica. 4. figur. intaccare in modo consistente un patrimonio; dilapidare.
i pensieri cacciati via nel dormiveglia tornavano in folla alla sua mente, scardinavano gli
viziosa. papini, x-1-53: sentivo in me potentissima la forza che mi sollecitava
.. aveva pubblicato un libro, in cui scardinava la teoria di tolomeo.
, silenziosamente e quasi inavvertitamente, in un attimo, il piano di realtà
e s'egli scardinò la mia mente in un furor demenziale, posso dirmi veramente
pace di non essere riuscita a nulla in questo parlatorio del seminario senza poi avere
testa figura, mi pare di scardinarmi in un tempo, in una tonalità infinitamente
mi pare di scardinarmi in un tempo, in una tonalità infinitamente più remota.
di vapore acqueo nel quale disparvero, in un totale rovinio, le strutture della nave
di contadino robusto. -che è in uno stato di caos (la società)
che avesse forma e funzione di festa in quel mondo scardinato era la macchina da
fuori dalla fiducia negli ordinamenti patrii e in se stesso. alvaro, 14-203: leopardi
scardinatrice. d. correnti [in lacerba, i-143]: con lo scardino
ciprinidi { scardinius erythrophthalmus), presente in europa e asia; in italia è
), presente in europa e asia; in italia è diffuso in tutte le regioni
e asia; in italia è diffuso in tutte le regioni a eccezione della calabria
sono le sorti de pessi vendono freschi in venezia...: spari..
e altre mute e viaggianti torme animavano in quel tempo di maggio le profondità dei
fia di fontana ovvero di fiumi, in quella potranno ben vivere di que'pesci che
dove che tutto lo studio si pone in piantar nidi da colombi, in far buche
si pone in piantar nidi da colombi, in far buche da conigli, in seminar
, in far buche da conigli, in seminar vanezze da carciofi,...
seminar vanezze da carciofi,... in dar la caccia qualche volta alle topinare
la caccia qualche volta alle topinare, in dar l'esca mortifera alle scardove.
aspettano le tinche, le an- guillette in fregola, le gaie scardove.
fan rumore / di notte, e poscia in chiesa un solo parla? / dico
: lungo la linea del piano, passavano in gran fretta, a mandre, a
2. che ha i capelli in disordine; scarmigliato, spettinato.
i-217: un coso rosso e scarduffato casca in mezzo della stanza, come bomba in
in mezzo della stanza, come bomba in fortezza nemica. faldella, 6-48:
: le bambine scarduffate seggono coi piatti in grembo su la pietra del focolare.
voce 'aschera'la potete voi sentir talvolta in bocca de'sanesi ancora, benché propia
benché propia assai di gente bassa e in diverso significato di quello de'lucchesi.
. e molto spesso i nostri la terminano in '-eggio', dicendo 'scareggio'quello di cosa
lo teme. gigli, 4-11: in siena è restato... 'scareggio',
. i cappe e cappucci e pappafichi in chiocca: / e con esse, uose
-lancio ripetuto di oggetti contundenti, in par- tic. di sassi.
ucce d'ogni sorte, la munizione solita in somma di quelle spedizioni; unaparte corse
una persona. carducci, iii-19-141: in tivoli, dico, una bella sera di
a tradimento, / dal sotto in su, / m'ha colpita a sereno
stampa », 24-xii-1987], 23: in mezzo a diluvi di salamelecchi..
e frequente, di manifestazioni fisiologiche, in partic. di singhiozzi, convulsioni,
del cervello. fenoglio, 1-i-1964: tremava in tutto il corpo per scariche di freddo
. brancati, ii-64: gli uomini, in cui andavano a finire le scariche del
vistosi. scarica a bagliore: quella che in un gas è accompagnata da uir emissione
può avvenire attraverso un conduttore, e in questo caso si dice scarica conduttiva;
scarica disruptiva. serao, i-949: in quel giorno, tutte le altre linee
nube... sul punto di spaccarsi in due produce terrificanti scariche di elettricità.
fili nella effervescenza loro, vi è anche in certe sezioni e con certa intensione della
ce ne importa del mistico palpito dei violini in sordina...? delle scariche
, il dottor koch notava la presenza in gran copia nelle scariche intestinali di degenti
. agric. annata di scarica: quella in cui si ha un raccolto scarso rispetto
che, fatti passare sopra una forma in macchina, servono per toglierle l'inchiostro
macchina, servono per toglierle l'inchiostro in eccedenza. arneudo [s. v
.. i fogli di carta che, in macchina, si fanno passare sopra una
accidia. -fare a scaricabarile: lasciare in eredità i propri beni. a
animi grandi e signorili / il fare in morte a scaricabarili. = comp.
si rispetti, era ed è irreversibile in un determinato campo di forze, qual è
un solo 'chassis 'caricabile e scaricabile in piena luce e come vedi non mi
a scaricalasino. testi, 3-348: in questo negozio parmi che si cammini in
in questo negozio parmi che si cammini in una forma ridicolosa e che si giuochi a
letterato infaticabile... troverà documenti in buon dato e a bizzeffe per verificar
, vi-48: questa dolorosa rimembranza avvalorava in essi l'ira e lo sdegno per
loro per lo scaricamento delle mercanzie tuttociò e in quella maniera che avrà accordato co'mercadanti
oro e d'argento che la spagna riceve in ogni anno dal perù e dal messico
parte sopraelevata del suolo stradale, situata in prossimità degli ingressi di mercati, industrie
cagion della generazione, debbe solamente deporsi in quei modi e in quei tempi ch'ella
debbe solamente deporsi in quei modi e in quei tempi ch'ella consegua il fine
un meccanismo. v. somenzi [in civiltà delle macchine, 442]: assenza
soldati infingardi, si sarebbe la francia trovata in grado di mantenere con poco denaro un'
di mantenere con poco denaro un'armata in contraposto di quella dell'imperadore.
di loro, scaricati certi ferramenti che in collo avea, con l'altro insieme
quelle robe hanno aùto licenzia zonte sarano in questa cità siano scarpate e poste in
in questa cità siano scarpate e poste in uno magazen. capitoli della bagliva di galatina
uno, avendo portato sulla spalla e scaricato in terra alcuni mazzi di fusti e flagelli
cassa e l'aprì: riso e verdura in razioni maggiorate, roventi. -assol
possano comparare vino da quattro quar- tare in suso e da una salma abascio per loro
per loro mesa senza pagamento alcuno stando in portu carecando o scaricando o aspectando
g. m. casaregi, 2-27: in luogo sterile, cioè dove non sieno
, iv-m: trovando una nave ch'andava in fenice, salimovi e...
, salimovi e... navicammo in siria e pervenimmo a tiro, perocché
più ingente convoglio e cominciò a scaricare in mezzo alla via. -per simil.
simil. tirare fuori un oggetto dal luogo in cui è riposto o contenuto.
/...: / iesù, in vie men che non si ficca 'l punto
prima che si scarichi / costui là in casa e poi ti farò intendere / quel
accompagnato ah'ospedale, ma lo scaricammo in una strada della periferia. fenoglio,
posare una persona prima sorretta o portata in braccio. fenoglio, 1-i-1338: oprandi
, la tirò a sé, la sollevò in braccio e la scaricò sopra il muretto
e e -abbandonare una persona in un luogo che la ospiti o le
lingua. / lo hanno scaricato male / in terra straniera. / ora non sa
arrosto. mentre chiunque l'avrebbe scaricato in un ospizio. -dare in sposa (
scaricato in un ospizio. -dare in sposa (con uso scherz.).
-seppellire (nell'espressione enfatica scaricare in sepoltura). pananti, i-72:
all'usanza pretina addirittura / vorrebbe scaricarle in sepoltura. -figur. lasciare senza
-privare dell'appoggio o dell'assistenza concessa in precedenza; abbandonare a se stesso.
'scaricare'gli operai di troppo. -piantare in asso qualcuno senza alcun riguardo, liberarsi
, e chissà dove andate. probabilmente in qualche night. pasolini, 1-110:
[dell'ambasciatore] bagagli furono gettati in acqua dietro di lui, tranne un piccolo
scaricare? boiardo, 1-143: avevano in costume le amazoni circa il mezzo giorno di
i-7: vespasiano... fece fare in roma luoghi publici, dove ciascuno poteva
scarica un tanto peso d'acqua in tanto tempo. galileo, 1- i-357
al canale maggiore inclinazione, scaricherà sempre in minor tempo, se- condoché se li
, 20-115: la macchina di quando in quando scaricava certi vapori in una armonia
macchina di quando in quando scaricava certi vapori in una armonia selvaggia, come d'organo
palle di ferro con le artiglierie scaricò in lei. dovila, 92: l'ammiraglio
leoni, 528: vidi io, stando in caffè pedrocchi, una pattuglia di sette
scaricare cinque pistolettate, per gran fortuna in aria. -assol. scenari della
conte ripara il colpo, quale va in alto. -lasciar cadere bombe (
da taglio. roseo, v-55: in questo modo posson essi gittarsi le dette
zampetto di lepra e tenendole l'inverno in loco asciutto e l'estate in loco
inverno in loco asciutto e l'estate in loco fresco, acciò si conservino ben tense
, 3: dodds... scarica in porta dal dischetto del rigore.
pentirà degl'insulti che mi ha scaricati in faccia. carducci, iii-20-373: 1
brano o fare una confessione a qualcuno in modo rapido, diretto, concitato.
hanno cosa che gli punga, la scaricano in quanti orecchi trovano. -addurre
per qual motivo. -esprimere in modo diretto un'emozione, un senso
gli attori scaricheranno tutto il loro sbalordimento in una fragorosa risata. c. corrà,
il tenero che ci gonfiava di commozione in quella vigilia di partenza per verona, per
spiacevole. bernari, 8-34: leggevo in quel tuo nervosismo un irresistibile bisogno di
a me, per aver vostro vino in due luoghi. compagnia della lesina,
, siccome infermi giudicando la santa intenzione in male e in perversa. ariosto, 1-iv-75
giudicando la santa intenzione in male e in perversa. ariosto, 1-iv-75: acciò
.. e quello renderà conto: in altro modo ognuno scarrica la colpa all'altro
disastri accaduti. vittorini, 5-83: in questo 'pylon'... sembra che faulkner
importanza. guicciardini, iv-317: combattendo in lui [nel papa] da uno
cne fu di bisogno scaricarla e rimandarla in porto perché fosse risarcita. g
-alleggerire un albero dei frutti maturi o in eccesso. soderini, iii-237:
o per alleggerire la cictà proporia multiplicata in troppa populasione,
martello, 6-ii-244: di lietissimo fine, in riguardo altrui, esser la morte di
mostro, anche nelle circostanze più miti in cui lo dipingo, assai detestabile.
, scaricandole l'anima dell'amarezza accumulata in quei tristissimi giorni. 17. sgombrare
dalla neve. pacichelli, 1-168: in tempo di neve, si scaricano spesso
7-7-72: gareggia insieme il nobil drapelletto / in far allor servigio a'duo baroni:
mestieri, ii-382: per mettere le pelli in camoscio. prendi la pelle, falla
acqua, dipoi scaricala; indi mettila in terra col pelo di sopra e coprila
[luciano], iii-2-198: io in mutande mi forbiva il capo con un
comenzò a scaricare certi canoni e de mano in mano l'altra artegliaria qual era a
che li moscheti, quali si pongano in perni di ferro di bilancia circa la poppa
192: volendo scaricare la carabina che aveva in mano, nell'istesso sforzo di spararla
guardiano a cavallo oltrepassò di galoppo scaricando in alto la sua carabina per dare il segnale
: ora possono scaricare i loro ventagli in una marniera da far tanto fracasso quanto una
per l'elettricità, onde, quando siano in quantità e situati in luoghi molto elevati
, quando siano in quantità e situati in luoghi molto elevati, devono scaricare
molto elevati, devono scaricare o in tutto o in parte le nuvole, procellose
devono scaricare o in tutto o in parte le nuvole, procellose che gli passano
pian piano uscire e cadere la palla in terra. -vibrare una mazza,
suoi sudditi di non seguitare il conte in simili azzioni scaricandoli dell'ubbidienza giuratali.
apostolica. 24. produrre frutti in abbondanza (una stagione). n
,... tanto meno avranno sapore in loro quanto dal fertile producimento manco può
quanto dal fertile producimento manco può compartirsi in ciascuna il dovere suo. 25
una costruzione. a. penili [in civiltà delle macchine, 129]: grazie
scaricare nelle fondazioni tutte le spinte operanti in un edificio, senza ricorrere, per
. -concentrare il disegno o il colore in un punto di una rappresentazione pittorica.
scaricare davanti: orientare le vele anteriori in modo che il vento dia nella vela e
bordo, dopo che si è preso in faccia, o vento davanti.
panna, orientare la gabbia di trinchetto in modo che riceva il vento nella parte
interiore, dopo che il bastimento stette in panna o virando di bordo.
-scaricare le vele, una vela: disporla in modo che prendano meno vento possibile.
: 'scaricare le vele': disporle in modo che ricevano minor vento.
navili allo scaricarsi, dovendosi andar due leghe in su per acqua, saranno nondimeno sicuri
parto con salute propria usando parole, in ciò bene accommodate come d'aver data
-spurgarsi. palazzeschi, i-104: sentendosi in bocca un grosso sputo, gli venne
nella via. 33. immettersi in un corso o un bacino d'acqua
fra gli altri fiumi che si scaricano in questo golfo uno è il penèo. g
quando si scarica, non può adoperarsi in ogni breve spazio. d. bartoli,
terreno umido, il fulmine, trovando in esso un bastevole alveo per contenerlo,
... l'oranges di mettere in sospetto di tali novità l'arescot che,
da alcuni più faziosi un gran tumulto in quella città, venne a scaricarsene la
da andare a scaricarsi il tempestoso temporale in aria, alzatosi dal gridar che fanno
ricondensò e la nube si sciolse e scaricò in miserabile pioggia. -andare a cadere
e nettarlo coll'acqua fredda, seccalo in seguito e conservalo per la pittura,
seguito e conservalo per la pittura, in cui questo colore fa un bell'effetto e
39. lanciarsi all'assalto, alla carica in una determinata direzione, contro il nemico
far cento minacce. -riversarsi in massa (un popolo). muratori
. 40. fermarsi a soggiornare in casa d'altri (in un'espressione
fermarsi a soggiornare in casa d'altri (in un'espressione di cortesia, per esprimere
come con vittorio, mi vi scaricherò in casa per quelli pochi giorni che vi
nei forti fianchi / sostenitori d'ogni parte in essi / e con essi a resistere
che bastavano anche per rompere e spezzare in più parti qualunque figura o formata di
sopra qualcuno a suo scapito, anche in modo imprevisto (una circostanza o un esito
negativo). guicciardini, 2-1-137: in castiglia è un proverbio che in lingua
2-1-137: in castiglia è un proverbio che in lingua nostra significa che il filo si
capo più debole: vuole dire, in sustanza, che le cose alfine si scaricano
pavimento col cervello scoppiato dalla testa fatta in pezzi. -indirizzarsi in modo polemico
fatta in pezzi. -indirizzarsi in modo polemico contro qualcuno o qualcosa (
ne''dialoghi'del figliuolo mette tristezza, in questi 'dialoghetti'patemi si rileva e diverte
mio, chi non conosca quanto a mal in cuore e con animo doglioso ed avverso
apparato grande di guerra andò a scaricarsi in ruberie. 48. locuz.
n. 9. -scaricare alloro in casa di qualcuno: coprirlo di lodi
chiar a folate fa circondar la fronte in elicona, io non dubito punto,
né fedir d'arco, / ne avampalla in amoroso foco, / però che 'n
, ix-62: altri scorsi nel tempio in atto santo / borbottar forte e sospirar
/ perciò d'uno di lor mi cadde in mente / di scaricar nel cuor leggiadro
subitamente. -scaricare le risa: prorompere in una risata. faldella, iii-119:
. boccaccio, viii-2-183: essere in ierusalem stata una porta chiamata cruna d'
prima vendetta, stava già col braccio in alto per fracassare a colui che avea
saraceni, ii-700: incominciarono da principio, in guisa di scaramuccia, gli archibugieri,
4. che si immette o sfocia in un corso d'acqua o in un
sfocia in un corso d'acqua o in un bacino (un fiume).
3-319: nel numero di cento fiumi scaricati in po è doppia bugia.
nel processo della respirazione, sarà proporzionato in parte alla quantità dell'aria inspirata e
parte alla quantità dell'aria inspirata e in parte alla quantità del flogisto scaricato dal
alla quantità del flogisto scaricato dal sangue in un dato tempo. 6.
, crollato. tecchi, 2-69: in questo spiazzo, nel fondo, c'è
scaricatóio, sm. deposito o magazzino in cui si scaricano merci, oggetti.
, son, dico, ancora allo scaricatoio in pisa. egloga rusticale di michelagnolo,
spazio, all'interno della fornace, in cui si getta la legna. carena
nella fornace. 2. bacino in cui si riversano le acque fluviali.
bresciani, 6-xiii-354: come fummo pervenuti in capo del colle, ove si dipartiva
capo del colle, ove si dipartiva in due spiazzetti che mettono allo sboccatoio delle
cecchi, 13-72: mi sono accorto, in questi ultimi tempi, dovendo spesso ricorrere
note, tenute per ordine di alfabeto, in piccole cartelle..., che
., che quel sistema era, in fondo, uno scaricatoio, un espediente
di pigrizia. 4. ambiente in cui trovano espressione e sfogo sentimenti e
altrove l'acqua, evita che si accumuli in quantità eccessiva in un solo punto.
evita che si accumuli in quantità eccessiva in un solo punto. -anche: canale
proprietà. lessona, 1307: 'scaricatoio': in idraulica, dicesi qualunque canale o via
acqua perchè non si accumuli cu troppo in un dato sito. gli scaricatoi sono
contessa, che varranno un mezzo milione in circa. - (pu!, aprite
al solito furiosamente, dandosi di tratto in tratto con ambo le mani una rincalcata
al cappellaccio bianco. einaudi, 3-54: in principio erano seimila gli scioperanti, ossia
10-102: gli scaricatori salivano le scale in fila, curvi sotto damigiane e barili.
dei materiali dai forni di cottura, in vari settori (estrattivo, metallurgico,
forno a canale prendendoli da un piano in materiale refrattario, portato da carrello mobile
forno di riscaldo. 2. in costruzioni idrauliche, canale o condotto per
o condotto per lo smaltimento delle acque in eccedenza raccolte in un serbatoio. -
lo smaltimento delle acque in eccedenza raccolte in un serbatoio. - anche: canale naturale
di un fiume o di un lago in un diverso bacino idrografico. frisi,
presa con sfioratore e scaricatore, passa in un canale di metri 314.
, acciò il vento compresso dai mantici passando in mezzo alle medesime non s'inoltri a
della balestra, una volta tesa, in attesa di scaricarla. citolini, 460
portarvi le aldo lunati e paolo tarsis cavalcavano in silenzio attenti pedimento che si pone alle
caricate non some della terra scavata dal suolo in occorrenza di scavar al terreno difficile, conducendo
fondamenti e di calcinacci dalle fabbriche. tar-tratto in tratto affondavano nella creta sdrucciolavano nel parso
al principe o alla republica neh'introdurle in porto..., da alcuni chiamandosi
di merci. fra giordano [in « lingua nostra », xlix (1988
, così e questo sudore si spone in quattro modi: in dell'uno modo è
sudore si spone in quattro modi: in dell'uno modo è decto fatica,
quando tractiamo d'avere lo pane coiporale, in del segondo modo è decto temptazione,
del segondo modo è decto temptazione, in del terso modo scaricazione, in del
, in del terso modo scaricazione, in del quarto modo continuazione. 2
per depositarla altrove, per lo più in un luogo opportunamente predisposto per la raccolta
1811), 364: se nel luogo in cui si rilasciano le fedi di sanità
mentovati. ojetti, i-425: le navi in carico o in scarico ancora male stivate
, i-425: le navi in carico o in scarico ancora male stivate alzavano il becco
einaudi, 3-54: le navi quando giungono in porto denunciano il numero dei giorni entro
di scaricare durante la corsa il materiale in essi contenuto, evitandone l'arresto o
uscita dalla linea. -scarico rapido: in aeronautica, svuotamento rapido, in caso
: in aeronautica, svuotamento rapido, in caso di avarie o di incidenti, del
-avvenuta consegna di materiale temporaneamente tenuto in deposito. codice dei podestà e sindaci
al corpo. 2. l'ammassare in un luogo, per lo più all'aperto
[s. v.]: deporre in un luogo gli scarichi. giuliani,
è spenta. e qualcosa riman sempre in pezzi grossi, ed è il cattivo;
rifiuto o del fumo di una combustione in condotti di smaltimento. -anche: il
di ferro dello scarico, che si berrebbe in silenzio il soverchio dell'acqua, se
cesso, il serbatoio, furono previsti in armonia con l'insieme. g. bassani
di rifiuto. -impianto di scarico: in un fabbricato, complesso dei dispositivi che
, di un lago, ecc. in un diverso bacino idrografico o in un
. in un diverso bacino idrografico o in un altro luogo di deposito. f
altre funzioni dell'acquedotto, non dico in senso speculativo, ma in senso pratico
non dico in senso speculativo, ma in senso pratico? tommaseo [s.
. coattivo. -canale di scarico: in costruzioni idrauliche, condotto per lo smaltimento
, condotto per lo smaltimento delle acque in eccedenza raccolte in un serbatoio. -anche
lo smaltimento delle acque in eccedenza raccolte in un serbatoio. -anche: canale naturale
di un fiume o di un lago in un diverso bacino idrografico. -scarico sincrono
giuliani, i-305: abita a podilago in sulla destra della lima, appunto là
. archit. struttura di scarico: quella in grado di assorbire i pesi di parti
assorbire i pesi di parti strutturali sovrastanti, in modo da impedirne la pressione su parti
contabile dell'uscita di un bene (in partic. di una merce o di un
per tale ragione non s'è mantenuto in proporzione coll'ingresso. codice dei podestà
una certa quantità di merce dal magazzino in quanto oggetto di registrazione; la stessa
si registra lo scarico di magazzino (in alcuni casi sostituita con la bolla d'
dare el consiglio generale... in duomo. guicciardini, ii-7: si ingegnava
18-1-100: a me è parato di dovere in iscarico di lui, che persona buona
mia moglie, e ve lo dico in confidenza, / nulla credea ne'suc-
prestarci. -con valore attenuato, in espressioni di cortesia. bresciani, 6-vi-15
liberi muratori, ai co- muneros e in generale ad ogni membro di qualsivoglia società
mi credo che vostra eccellenza mi doni in grazia lo scarico de le obbligazioni che le
giorno ch'io potrò compensare tutti i benefici in me da rosmini locati: non già
però che dessero polizze del ricevuto accettabili in iscarico della gravezza dei venti milioni.
istinti della moltitudine, che potrebbero sboccare in azioni più violente e costose.
desiderando vostra signoria eccellentissima di sapere se in questa città negli aifetti di litiasi di
ma con la sola intenzione d'indure in detto luogo una fistola per lo scarico dell'
lxxx-4-144: la di lui morte fu solennizzata in canissa col scarico del cannone e con
.. l'ha con proffitto adoperato in tante battaglie guadagnate: ca- minar con
un cavalletto / e fece una finestra in mezzo a un tetto. manzoni, pr
persone da trasportare (un veicolo, in partic. un'imbarcazione). baldi
saziar la fame sua col dargli in preda / le più pesanti salme. pantera
per scempiaggine sovente / il vicin lago in tragittar, le barche / perir io vidi
tasso, 1-50: venian dietro ducento in grecia nati, / che son uasi
, / che son uasi di ferro in tutto scarchi: / pendon spade ritorte e
4-11-79: pochi vede, e di ferro in parte scarchi, / gioco a le
vai superbo e altiero, / libero, in pace e di catene scarco.
, / colle mie mani avrei già posto in terra / queste membra noiose e quello
, 44: avendo una gran maninconia in gran letizia convertito, tutto lieto e scarico
fiamma, 44: tosto mi vedrei salito in parte, / ove non giunge alcun
, ma ben presto cominciarono a spuntargli in cuore cent'altri dispiaceri. imbriani,
piace inganno, / ch'io possa in breve e scarco seguitare. g. m
quest'abito sì povero e sì vile / in che lo vedi involto è il tuo
f. paruta, 1-73: ella vittoriosa in lunga guerra, / scarca del suo
mio pregar, und'io stia sempre in pianto. c. gonzaga, i-160:
'l baver, di moneta scarco, / in toscana tornava verso loro. f.
e da legami', che cambio volontieri in questo: 'scarca e sciolta da leggi e
venuti, lxxxviii-ii-718: piglia la penna in man, filippo di amolfi, /
di liquidi organici nocivi o del sangue in eccedenza (il corpo). -anche con
riferimento ad animali. falcucci [in mazzei, ii-355]: quanto che no
mantiene scarico il letto, convenendo talora in questi diversi siti di fiumi ordinar ponti
/ a cerco questa falce e faccia in breve / scarca restar la battriana terra /
color diversi / a sé tragge sovente, in ciascun loco / contra l'eterno foco
/ e d'ogni nube scarca / liride in ciel comparve. arici, i-182:
se ne van con gli archi / scarichi in su le terga e spenzoloni; /
spenzoloni; / e più che di galoppo in vèr laurento / battono il campo,
dalla selva un cacciatore con una lepre in collo, la faretra al fianco e l'
la faretra al fianco e l'arco scarico in mano. foscolo, xvii-245: io
armato di un moschetto scarico, fui messo in uno dei battelli che vanno a colico
11. che ha colore poco intenso (in partic. il vino). -
rispinge, / e 'l ceruleo del lago in rosso tinge. = pari,
: scarificare l'orrechie e porre copette in su lo crino delle reni e in su
in su lo crino delle reni e in su le gambe fa gran fructo.
non generi vermini. 2. in agraria, sottoporre il terreno alla pratica
di napoli... e poscia in processo di tempo le ventose tagliate e
ed un vessicatorio al collo. barsanti [in a. cocchi, 8-216]
sulla pelle. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3-201: uno scarificatolo per
scarificatóre, sm. attrezzo usato in agricoltura per scarificare il terreno.
da scarificare. scarificatura, sf. in arboricoltura, scalfittura praticata sul tronco perché
sgorghi la linfa. 2. in agraria, lavoro colturale eseguito rompendo il
universalmente tanto la scarificazione delle coppette che in qual si sia parte del corpo,
scarificata il pus vaioloso. -pratica in uso presso alcune popolazioni dell'africa e
nell'ottenere tatuaggi ornamentali incidendo la pelle in profondità e riempiendo la ferita con sostanze
. a farfa e nel xiii sec. in trentino. scariòla, v.
alle dipendenze del gastaldo. -anche: in età comunale, decano o preposto alla
pregiata di lana, per lo più tinta in grana. della caducità della vita umana
musicofili che ormai non rivedremo più se non in maggo a firenze, tra la pergola
, 12-208: a vedere tanti scarlattiani raccolti in ansiosa attesa, un pensiero caligoliano ci
eritroge- nica; l'infezione permane, in genere, localizzata nella faringe ed è
. pratesi, 1-227: voleva ritornare in città, ma i casi di scarlattina,
cessati, la costrinsero ancora a fermarsi in villa. pratolini, 9-934: una forma
troverà posdo mani a restare in lizza col socialista. -smania intellettuale diffusa
colore scarlatto, rosso brillante (e in origine il termine veniva riferito esclusivamente ad
corsini, 15-67: erano quelle e questi in un bel prato / disposti in ampio
questi in un bel prato / disposti in ampio giro e sotto un pino / che
che quasi lo tenea tutto adombrato / in bel seggio di drappo scarlattino. spallanzani,
: le cappe erano... in un'altra scarlattine, in un'altra vermiglie
... in un'altra scarlattine, in un'altra vermiglie. faldella, 2-158
de seta / fresca e colorita; / in man una guamaza, / in doso
/ in man una guamaza, / in doso se la laza; / e in
in doso se la laza; / e in man una penelo, / in doso
/ e in man una penelo, / in doso un mantelo, / fodrato era
la loro chiarezza e poi le mandarono in firenze fasciate in iscarlatino. ranieri sardo
e poi le mandarono in firenze fasciate in iscarlatino. ranieri sardo, 198:
colore rosso vivace e brillante (e in origine il termine, riferito esclusivamente ad
dì iii aprile feci promettere e scrivere in predicto banco che desse a petro gentile
paio di calze scarlatte cremesimo paion dipinte in la mia persona. cornoldi caminer, 126
la sorpresa di trovare sul comodino, in un grande bicchiere di cristallo, una meravigliosa
colore stesso. cantù, 3-85: in vai brembana si fanno panni fini e
che mandansi all'italia meridionale e centrale: in vai seriana panni pesanti, e se
polline e di seta / nell'alone scarlatto in cui tu credi, / figlia del
o a una parte di esso, in partic. alle orecchie. manzoni,
sue solite smorfie e allargò le braccia in silenzio come per dire: se lui non
moravia, xi-342: palombi, scarlatto in viso, non lo lasciò parlare: «
marchi, i-801: trovò un'ardente avversaria in clementina, repubblicana scarlatta, adoratrice di
. tessuto pregiato di lana generalmente tinto in grana. cielo d'alcamo, xxxv-i-183
, 49: è utile la state portare in capo berrette di pannolino e il verno
si vestì ai scarlatto con una cuffia in capo che pare il protomedico de la cirurgia
5-329: allora involsero 'l santissimo corpo in finissima tela di bisso e preziosissimo scartato,
il coltellaccio al fianco e una corda in mano, l'avresti preso pel boia.
luce della fiamma del focolare, splendeva in mezzo alle figure nere degli uomini come
clrio tanto amava. sennini, 273: in cambio di pianti voglio che si rida
o sintetiche, usate per la tintura in rosso vivace di fibre tessili e per
ebb'il sigillo e l'altre cose in mano. / poi fu notario e abbreviatore
. -farsi di scarlatto: divenire rosso in volto per una violenta emozione.
salata alla scarlatta ben rossa, tagliandola in forma di mandorle. a. boni
, 735: la lingua allo scarlatto fatta in casa riesce di sapore molto delicato e
certe qualità, che, se bene in voi son tutte, ve n'avanzerebbero però
giovanni..., non mi posso in verun modo accostare alle loro opinioni
su per i quali nascono i fiori in giro, che nel bianco porporeggiano.
cettacolo ha quattro semi... nasce in luoghi aridi et inculti. fanfani [
meglio che lega, e non fusse quello in che profferta overo avesse proferto, s'
[gli ebrei] mancano, e in el numero sono falsi, e dànno
madri che così andassero le figliuole innocenti in terre infedeli... si scarmigliavano
. martello, 6-iii-544: se mi vieni in ira, o sella, / tua
lettiera e, sedendo tutta la notte in sulla vita immobilmente, met- tean la
2. per estens. malmenare qualcuno in una zuffa scompigliandolo vistosamente. cantari
asciuganla e, scarmigliatola, la compongono in vaso di terra. giuggiola, cxyiii-139
gran punzone / che 'l guanto tutto in man s'ha sgretolato. -dibattersi
valore attenuato: sciolto, non raccolto in un'acconciatura. boccaccio, dee
arabe, due per due, l'ima in piedi sopra le spalle dell'altra,
che ha i capelli arruffati, l'abbigliamento in disordine o, più in generale,
l'abbigliamento in disordine o, più in generale, l'aspetto trascurato, scomposto
5-21: ell'è mezza scarmagliata e in veste da camera. batacchi, 3-110
, afflitto, / ansante e bianco in viso come stucco, / ne portò la
calandra, 4-99: la vecchia lucia corre in giro scarmigliata, ansimante. cicognani,
rinfrescargli il collo col nostro viso lavato in brezza alpina. moravia, iv-115: era
spalla,... il petto sussultante in fuori. -unito con un accusativo
querce alpine / d'a- scra ravviso in su le rupi, e ogni / rosa
ombra, scarmigliate viti. -scomposto in lembi sottili e irregolari (una nuvola
que'fossero una mano di musici eccellenti in quel secolo scarmigliato, e che a'
cxxi-iii-9: mio padre mi scrive spesso in certe sue lettere scarmigliate (poiché è nervosissimo
, sciatto (un atteggiamento, anche in un ossimoro). vittorini, n-60
2. locuz. a scarmiglione: in modo disordinato e scomposto. latti
4-108: qual quercia, allor che borea in solentone, / per assalirla, tumido
tr. ant. scompigliare qualcuno vistosamente in una zuffa. bandello, 1-35 (
digiuni, non mi star a portar in pubblico un volto pallido, scarmo e
fu. ugolini, 280: scarmo, in luogo di scarno, magro, abbandoniamolo
pallido, con gualdrappa nera, scarma in viso, spolpata. 2. per
letto). bartolini, 20-84: in un balcone, / bianchi malati-stracci /
asciugare / mentre, di dentro, / in scarmi lettic- cioli, / altri scheletri
con proprio nome asino quel pesce che in roma è detto scarmo e merluccia,
siri, x-395: nel popolo e in quella cittadinanza più civile non sfavillava ancora
scarnare. scarnare, tr. in conceria, raschiare le pelli per asportarne
depoire la sporta e m'aaescò, in pagamento, con un pezzo di vaccina.