-minerale grezzo. inventario di pisa [in « studi di lessicografia italiana »,
(1981), 288]: smeraldi in rocco. 3. ant.
, tr. (ròccolo). trarre in inganno, abbindolare. foscolo,
linati, 18-158: luis si metteva là in un cantuccio della cucina e fumando una
pergolato semicircolare o a ferro di cavallo in cui sono collocate verticalmente le reti.
per pigliare questi uccelli [i tordi] in vero non è da biasimare quello che
monti, vi-456: eccomi di nuovo in caraverio colla speranza di abbracciarla, e di
: il 'roccolo'del territorio faentino consiste in uno spazio di terreno tenuto ad erba
., chi sa quanti tordi prende in queste mattine d'argento l'uccellaio!
: nella sola lombardia sono ancor oggi in attività circa 200 roccoli e bresciane,
il mele e 'l zucchero, tenuti in bocca, giovano alla rochezza. mattioli
era mancamento de acqua, andavano con essa in processione... e la rodavano
di farina, zucchero e simili, in partic. della farina sciolta nell'acqua
di strumenti elettrificati ed elettronici (spesso in unione con aggettivi e sostantivi per indicare
). vivarelli -fulci -celentano [in g. borgna, 157]: il
fatte sul serio e con termini senosi e in sedi seriose, se l'andare a
, la musica americana era rigidamente divisa in tre grandi generi. -con valore
tale genere. e. bussolino [in « rockerilla », marzo 1992],
qualità di ciò che suona ed il modo in cui il pubblico lo recepisce regolandone le
tuttolibri, 1-vi-1985], 7: è in questo periodo dell'anno in cui si
: è in questo periodo dell'anno in cui si concentrano gran parte delle novità
arbasino, 19-139: le testimonianze apparse in sedi giovanili dopo le grandi riunioni rock
ragazze, anche giovanissimi, si esibivano in frenetici 'boogie-woogie'e rock-and-roll di genere acrobatico
». frenetico ballo americano, comparso in europa nel 1956, causando eccitazione tra
pulci, 27-223: ulivier fu seppellito in borgogna / e tutto il popol fe
il mio rimaner seco / giù potrebbe in tal guerra giovare poco, / perch'
roco / è de'suoi richiamar, che in ruga foro, / come altra volta
per riuscir megliore, purché non sia in sul farsi notte, ma verso la mezzanotte
/ a dimandar licenza con remore / in brieve tempo venne reca e stanca.
ix-80: per via della valigia che tenevo in bilico sulla testa non potevo girarmi dalla
de'raggi, / mutar lor canto in un « oh! » lungo e roco
: pria che l'alba si desti in oriente / quest'occhi lassi a lagrimare
non si vergogna che un'altra ne vegna in suo luogo. bestiario moralizzato, 1-125
vorace scilla. varano, 1-518: urlano in roco suono i mesti cani. cesarotti
grida e fa festa / gufo assonnato in roche voci e rotte. beltramélli,
pirandello, 7-176: veniva di tanto in tanto dal porto il fischio roco, profondo
/ e da'rivi dircei / di lauro in lauro alzarmi. passeroni, 2-25:
roco e inutile cantore / riporrò la piva in sacco. -che ha
estetici (l'ispirazione). -anche in espressioni di modestia. petrarca, 332-32
/ meglio è presto morir che star in stenti! v colonna, 2-117: io
! v colonna, 2-117: io dipingo in carte una fresca ombra / per quel
/ a la futura etate, a questa in parte, / il vostro debil senno
io vegno / con roca cetra e in rime inferme e sparte. passeroni, 5-12
non lungo andare si disperdettero e risolveronsi in non niente, sicché appena una sua
9. con valore avveri).: in modo oscuro e poco esauriente.
e poco esauriente. bembo [in novo libro di lettere, cxxv-93]:
e così care... ma anco in questo non dirò più, per non
er le cineserie, ebbero rapida diffusione in tutta europa. cattaneo
'rococò'e di 'luigi quattordici', sminuzzati in mille maniere, invasero tutte le cianfrusaglie
'rocaille', specie di pietra molto usata in detto stile. ojetti, i-800: dovevi
decorazione). tenca, 1-54: in quell'epoca il gusto volgevasi all'antico
buon vecchietto allora / e col berretto in man ti mette drento / ad un ampio
. -che veste ed è acconciato in modo lezioso. venditti, 1-236:
comprò giubilante. -alla rococò: in modo stravagante, con eccessivo uso di
queste due opere del montanari sono scritte in buona lingua, non senza qualche affettazione,
, non senza qualche affettazione, e in uno stile alquanto rococò. faldella, 13-132
il quale due suoi membri, coniugati in modo relativo, raggiungono il massimo grado
dovuti a vibrazioni o urti (e in partic. nei veicoli a motore tutte le
potevo andare presto perché la macchina è in rodaggio. cassieri, 1-15: seguivano minuziose
e sulla gamma degli inchiostri di china in otto colori. a. razzi [in
in otto colori. a. razzi [in civiltà delle macchine, 334]:
per tingere tessuti, carte e pelli in rosso-azzurro. = voce dotta, comp
chimici ai solfocianun alcalini, perché precipitano in rosso sangue i sali di ferro al
sente rodato a sufficienza, si mette in proprio. rodato2, v. rotato
specie rohdea iaponica, che si trova in giappone e in cina. = voce
, che si trova in giappone e in cina. = voce dotta, lat
giornata ufficiale l'ente si manifestasse già in osanna, nell'insieme operoso delle persone
, che rode (un animale, in partic. un insetto, una larva
f. f. frugoni, 1-323: in questo suo mistico corpo procurava che né
ungaretti, ix-31: temi perché di in te udire, / senza più illuderti
. calandra, 4-50: gli cresceva in gola un'irritazione sorda e rodente.
, struggimento, oppressione per lo più in modo continuato (uno stato d'animo
pensiero... male avevo usata in difficoltà insuperabili, rodenti ed estenuanti.
, recandosi tra le braccia un bambinello in fasce, che non poteva avere più
mavilla già la faceva morta e si batteva in capo e ruggiva per ismisurato dolore.
primi giorni ho pianto e ruggito in silenzio meco stesso. ora mi son messo
impiagata fera / quanto faccio io pensando in qual maniera / amor crudel m'ha nei
. bacchetti, 14-84: i guerrieri ruggivano in grida entusiastiche. alvaro, 7-135:
7-135: il fascino di quest'arte sta in quel tanto d'incerto che è proprio
e più spietata, / qual tigre in sen mi rugge. foscolo, i-87:
con gli anni. guerrazzi, 7-295: in dante tira rugge. nievo, 9-216
momenti buoni, quando tira non rugge in me senza modo, son sempre l'istesso
che sentiva ruggire per la prima volta in cuore. oriani, x-13-3: nel
delle fiamme, e l'amore rugge in noi come i torrenti. pirandello,
2-469: non so quanti mesi ruggii in quel carcere. aleardi, 1-275: a
. certe case imbandierate e certe ballerine in punta di piedi, ma bellino non
. -essere rappresentato con notevole efficacia in un'opera d'arte. bettini
, 1-95: la santa libertà ruggiva / in quel bronzo che ardente io vi colai
e con grande frastuono (il mare in burrasca, un fiume in piena);
(il mare in burrasca, un fiume in piena); soffiare sibilando con forza
minando al basso, / scenda di masso in masso / ruggendo d'ira il liquefatto
ai piedi, / l'altra va in altro braccio. -con riferimento a
ogni linea ch'egli scrive poi che in italia neppure le leggi prime dell'umanità
loro padri innocenti. giusti, 4-i-53: in me rugge sovente / di mille e
/ con la tempesta che ti rugge in cuore. -con riferimento al fragore
: la fiamma... scoppiò in una vampa rossastra che vibrò e ruggì nella
divo apollo, / ben son ora salito in elicona: / ecco la cetra ch'
e i sette de'sette pianeti, volgendosi in su li loro cardini, facessero alcuno
al buio mista / rugge di voci in alto una bufera. /...
intensità (il fuoco o un vulcano in eruzione o una città incendiata).
una città incendiata). - anche in un contesto figur. boccaccio, vii-182
comando o una minaccia. - anche in relazione con il discorso diretto. mazzini
: rugge [un piccolo abbandonato], in una soffogazione di lacrime, / l'
un sentimento. carducci, iii-25-201: in vano protestai sempre di non saperne fare
saperne fare [di epigrafi], in vano ruggii con la più catilinaria esasperazione
= lat. rugìre, con alcuni riscontri in altre lingue indeuropee ma non necessariamente di
feroci e del leone e dei felini in particolare. fra giordano [crusca
furono tutti nelle strade... radunandosi in isquadre per primo ruggito popolare i più ostinati
questo perché iddio creatore e si- giunto in piazza della pace, udì alto un ruggito
alma mandò fuor sì gran ruggito / e in terra diè materassata tale / che a
: leon, che il regai iede in adria lavi / e di guerrier ruggito empi
: lo vuol chiamare, e, in cambio della voce, / dà fuora un
piu un combattimento, eran cento duelli in cui si sgozzava atrocemente. viani,
a parare. -in un contesto in cui l'eroe è indicato con la
di un popolo o di una folla in rivolta o che protesta. mazzini,
eterna salute... ha tenuto in timore i più eccelsi santi, spaventatissimi per
del resto mi fo lecito d'interrompere in desiderio con molte parentesi di baci.
2-iii-88: non sono versi liberi ma parole in libertà i ruggiti del tubo di scappamento
cento- cavalli che senza sapere guidare guido in vie deserte o spaventate fin in piazza
guido in vie deserte o spaventate fin in piazza d'àrmi. linati, 17-46:
, delle acque agitate del mare o in piena di un nume. sannazaro
un ruggito e mormorio mirabile, massimamente in quella ora che altro romore non si
cammarano, xc-125: l'universo, in quell'istante, / mi sembrò d'amor
e superbi / vibran, di fere in guisa ancor ch'in gabbia, / per
vibran, di fere in guisa ancor ch'in gabbia, / per le nubi agitate
raggiran per tutto. molineri, 1-160: in mezzo allo scrosciare della pioggia ed al
, rimbombo causato dal ripercuotersi del suono in un grande spazio vuoto. pascoli,
delle fiamme; rimbombo di un vulcano in attività. fucini, 439: se
del pubblico. qui buoni borghesi accorsero in massa, applaudirono ai miei ruggiti e si
pensi a quel che sarebbe diventata, in bocca a un diavolo che non fosse toscano
montale [hudson], 59: scoppiò in un altro ruggito d'ilarità.
, o il sermone selvaggio 'sinners in thè hands of an angiy god'del famoso
espresso o ancora esprimeva gli stessi concetti in europa. qui c'§, continuo,
. bartoli, 1-2-59: io mi sto in questo suo mare diportando e mettendo terrore
del ponte, che non avea fiatato in tutta la sera, si riscosse a quella
valore, forse multipla del soldo, in uso a firenze nel xiv secolo.
, teccolo, difetto minimissimo. 'in tutta la vita non ci ha una ragia
, sulle parti aeree delle piante e in generale sulle superfici fredde (e il
/ pugna col sole, per essere in parte / dove, ad orezza, poco
cose insieme e bene, e pole in uno vasello puro, e guardalo da
di rugiada, ma l'aria stagna in una immobilità grave. -al plur.
e sopra i rami degli alberi, in su l'erba, in su le pietre
alberi, in su l'erba, in su le pietre e parimente in terra.
erba, in su le pietre e parimente in terra. d'annunzio, iv-2-134:
le bragie, la cosa si solva in vapori sottili e..., quando
freddo del coperchio,... mutasi in rugiada. vocabolario di agricoltura [s
, onde non poteva non distruggersi tutta in lagrimose rugiade. s. errico
con riferimento all'inu- midirsi degli occhi in seguito a un'emozione. guidiccioni,
la rugiada di rubino, / che in valdamo i colli onora, / tanto
-benefica elargizione di doni spirituali e, in partic., della grazia divina (
cxtv-45-56: quando il sig. bertani avrà in pronto qualche rugiada per me, di
me lo accenni, perché mi truovo in qualche angustia per gli debiti da me
(ossia le monete), ed anche in questo me ne rallegro di cuore.
picciola et umile, ha le frondi piccioline in certi lunghi e sottili fusti, poche
quale sotto i raggi del sole risplende in guisa d'una lucidissima stella, fu
possa aver luogo la condensazione del vapore in essa contenuto. 8. medie.
costitutivi del sangue (secondo una distinzione in uso nella medicina antica), forse
del corpo posti e nominati da galeno in luogo del caldo naturale sono da esso
con valore aggett.): sparso in minute goccioline. piovene, 15-16:
., 12-42: o saùl, come in su la propria spada / quivi parevi
la propria spada / quivi parevi morto in gelboè, / che poi non sentì pioggia
-pascersi, vivere di rugiada: perdersi in chiacchiere inutili senza ottenere risultati concreti.
rugiada come le cicale, pensa ogni giorno in qual modo possa fare ad essere invitato
come una pioggia d'aprile, che passa in un tratto, come una rugiadétta della
. gherardi, 2-ii-132: dì ridotto in ridotto fontane erano ordinate con aqua dolcissima
e chiara, con condotti abon- dantissimamente in grandissime conche rovesciando, e di sopra
la quale sotto i raggi del sole risplende in guisa d'una lucidissima stella, fu
registr. dal bergantini che l'attesta in musso. rugiadézza, sf.
si chiamavano 'buen retiro', rugiadosamente; in lingua del 'bon ton''garsonnière'.
. boiardo, canz., 55: in la notte liquida e serena /
, 2-38: sur- gevon rugiadosi in loro stelo / li fior chinati dal notturno
de'medici, i-221: lieto amor stava in l'amorosa pioggia, / come uccel
170: bella aurora, che scioglie / in stille rugiadose / da cento luci innamorate
. -con riferimento alle perle, che in passato si ritenevano prodotte dalla rugiada.
. melosio, 1-210: sono vili in suo paraggio / quanti fiori porporini,
che si manifesta o appare nel cielo in coincidenza con la formazione della rugiada (
verginella è simile alla rosa, / ch'in bel giardin su la nativa spina /
. caro, 16-1: la rugiadosa aurora in ciel più rare / facea le stelle
aure, che rugiadose e mattutine / volate in grembo a mora, in seno a
/ volate in grembo a mora, in seno a dori, / ite pur con
: rugiadose ancor sempre son belle / in cielo le vivaci e chiare stelle.
barcollando, né mi parve essere veramente in vita se non quando respirai al rugiadoso
delretemo raggio. leopardi, 39-18: in queta ombra giacea la valle bruna,
; / né tuo nemico tengo occulto in grembo, / pregno via più di
rugiada rissoluta. serpetro, 124: in ormus non si trovano animali alcuni,
, grondante acqua o un altro liquido in piccole gocce; gocciolante, stillante.
cavernosi scogli, / e tre volte rivolti in ver le stelle / d'umidi sprazzi
trasuda, che seceme una sostanza liquida in piccole gocce. 5. girolamo volgar
volgar. [tommaseo]: non è in loro infecondità o sterilità: tutte hanno
domenichi [plinio], 21-7: in egitto i fiori hanno poco odore, perché
iv-10: auretta molle rugiadosa vi tempra in guisa la terra feconda per se stessa
senza fatica e lavoro di mano, frutti in tanta copia e si dolci che bastano
arenti; / se tremolar le stelle in rugiadosi / vapor si mira,..
e liscia (una persona e, in partic., una giovane donna, il
parecchie paia di lenzuola con le calcagna in pochi giorni. grazzini, 570: seguì
piagati / al candor, cui natura in voi dispose / e, s'è neve
confusa, attonita mentr ^ egli / in tal guisa parlò, tacque e sofferse
parte più cara, / perché muta in pensoso atto mi guati / e di segrete
t'asconde e toglie, / perché in me crescan l'amorose voglie? »
avevo fama allora di rugiadoso, ma in verità non era facile nemmeno allora che
scarfoglio, 87: il tarchetti morì in casa di salvatore farina, meschino e
bollati gli esponenti del clero (e in partic. i gesuiti) o,
della chiesa di roma e, più in generale, gli elementi più conformisti e
fate che non troviamo più un rugiadoso in roma al nostro ritorno. petruccelli della
ed il tuo cuore'!... in questa / altro non chiedo tenebrosa landa
, rugiadoso, / che mi prendea talvolta in su la riva / del paterno ruscello
fortini, 1-466: ora ella si sta in una stalla al canto de li raglianti
emettere un suono sordo e indistinto, in segno di disapprovazione, di soffocata protesta;
. firenzuola, 239: il popolo in quel mezzo ragliava, e chi l'
mezzo ragliava, e chi l'intendeva in un modo e chi nell'altro. de
cagna, 1-144: si buttò tragicamente in un canto, con una voglia matta
ama molto il vino, 'la sento raghiare in corpo'. pirandello, ii-1-673: di
. pirandello, ii-1-673: di tratto in tratto otturandosi la bocca con quel fazzoletto
(l'acqua che bolle, il mare in tempesta, un corso d'acqua in
in tempesta, un corso d'acqua in piena, ecc.); rombare (
un poco la finestra: udii / ragliare in piena due torrenti e un fiume.
montano, 1-303: la parola gli terminò in una sorta di miglio, non altrimenti
venisse da dieci persone che se dolessero in sogno. pasquinate romane, 818:
per dio grazia siamo sani da stizza in fora, che 'l non è persona che
andiamo ro- gnendo per la strada e in casa e per tutto. aretino, 20-157
lambicco del suo stolto credere se n'andò in fumo come archimia. domenichi, 2-16
dir meglio, de'pisani, / ch'in vita ebbe del do', d'allocco
di legno che, nella tartana e in altre reti a strascico, sono legati alle
strascico, sono legati alle parti inferiori in corrispondenza delle due curve all'imboccatura del
rugosi (coralli paleozoici a setti regolati in base al numero 4).
sf. presenza di rughe sulla pelle, in partic. sul volto di
ne la fronte. f. rondinelli [in b. davanzati, i-xxxvi]:
ruvidezza di una superficie. -anche, in senso concreto: crepa, incavo.
è buono per far qua- glieri, in ogni modo quelli che sono ben rotondi,
: gran massi d'acciaio fuso son divisi in lastre lunghe m 1, 50,
50, larghe 0, 48: tenute in forni a muffola per 12 ore,
muffola per 12 ore, s'introducono in tamburi, che girando tolgono collo stropicciamento
tinte, a seconda che i sassi stavano in una zona meno illuminata o un sole
chi ha la fronte rugosa / ha in cuor la tirannia. casti, i-2-273:
sicura. luzi, 4-52: tirando in un guizzo altero il filo / delle labbra
, / giovine d'anni e rugoso in sembiante, / chè stai? tenca,
materia. -per estens. contratto in rughe, aggrottato, corrugato (come
cono [i grani di pepe] in un caldaro, accioché portati in queste
pepe] in un caldaro, accioché portati in queste nostre parti non si possano seminare
. serpetro, 324: tante figure sono in quelle [le conchiglie], piane
, concave, lunghe, lunate, girate in cerchio, tagliate a mezo globo,
fenoglio, 1-i-1284: le gambucce infilate in luccicanti ma rugosissimi stivali. arbasino,
contratte della lamina, onde apparisce sollevata in vari posti. -percorso da crepe
, fatiscente. marinetti, ii-165: in una vecchia città mgosa, incappucciata di
. bacchetti, 14-3: le cose in italia volgevano non prospere né liete,
di baci... tutto finiva in un mgugliar di colombi, in un sospiro
tutto finiva in un mgugliar di colombi, in un sospiro di felicità.
2. per estens. che rimugina in se stesso; che ritorna più volte
allora, ma l'ira delringhiottita offesa in quell'a- nimo rugumante ribollì.
ruminare il cibo rigurgitato (un animale, in partic. erbivoro). -
landino [plinio], 185: in questi tempi sopra a tutti gli altri ottiene
salcio intrecciate; e dentro alla capanna in compagnia di un asinelio si stava mgumando
come buoi, per le strade e in casa. baruffaldi, ir-pref: qui sempre
tu impari, acciò che tu l'abbia in prima in uso. corona de'monaci
, acciò che tu l'abbia in prima in uso. corona de'monaci, 75
di far voi, quando siete occupata in qualche esercizio, di sempre masticare e
, andai mgumando quello che avevo letto in quelle cinque ore. settembrini [luciano
mordersi le labbra, nudrir la collera in segreto, ragumar lo sdegno chiuso.
gozzi, i-2-126: lasciami un poco rientrare in me medesimo, sicché, concentrato ne'
mgumando che eccellente moglie mi sarebbe toccata in quella benedetta, da esserne strafelice sino
dio (secondo un'interpretazione allegorica invalsa in età medievale dei precetti contenuti in levitico
invalsa in età medievale dei precetti contenuti in levitico, xi, 3-8 e deuteronomio,
uno è tammaestramento, che dèe essere in essi, parlando, predicando ed ordinando;
lo mgumare. l'altra si è mettere in opera ed operare tale ragumazione; e
'liberrima indignatio', ma che altro erano in sostanza a weimar lo schiller e il
invece si rugumava una lite. erano in quattro e discutevano cogli occhi biechi e
: a volte d'estate rotola il tuono in cielo secco e si dice ai
si dice ai ragazzi che il diavolo va in carrozza a prender moglie? così
ruminazione di cibo rigurgitato. - anche in un contesto figur. ottimo, ii-279
l'uno è l'ammaestramento che dèe essere in essi, parlando, predicando ed ordinando
mare; l'altra si è mettere in opera ed operare tale rugu- mazione;
[le città], essendone massimamente molte in tanto distrutte che appena le vestigie de
: sullo zoccolo d'una vasca prosciugata e in mina lessi in un mattino piovigginoso questi
una vasca prosciugata e in mina lessi in un mattino piovigginoso questi ridicoli versi. gozzano
egli avrebbe innalzato sul luogo della chiesetta in mina un magnifico tempio.
: suppongasi un edificio minoso. a tenerlo in piedi vi vorranno puntelli; ma non
. scalvini, 1-188: botticino è in mina. a noi converrebbe certo affittare.
(nell'espressione con valore aggett. in mina). dossi, 3-89:
ripassavano col selvaggiume scarnato, coi manicaretti in mina, per domandare loro (e quasi
. sterminio di uomini, strage, compiuta in par- tic. in operazioni belliche;
strage, compiuta in par- tic. in operazioni belliche; insieme di lutti e distruzioni
e la mina di quelli che cadevano in terra era grandissima. libro di syarach
bocca dell'uomo. caro, 12-564: in così fiera e spaventosa vista / se
enea... incontanante si mise in mare con sue genti e navile, il
più tempo ebbe di molte fortune e arrivò in molti paesi e prima nella contrada di
isola. èrusoni, 637: si misero in alto mare contemplando l'incendio della sfortunata
se uno tiene lo stato suo fondato in sulle arme mercennarie, non starà mai fermo
il conte di landò, ch'era in aprazzo, intesa la mina de5 pi-
fu che con mina / percosse balatrone in su lo scudo. -pesante e
parli or presso or lunge / vedersi in su la testa / una selce funesta
caro, 2-1027: d'alto monte in precipizio cade / un omo antico,
nave. -velocità di un corpo in movimento. cantoni, 349: oh
e tutti a rotta di collo, tutti in atto di star seduti senza niente sotto
o dipendenza,... volendo in parte a ciò riparare, si debbe a
/ vasti su le pacifiche pendici; / in van lottano; e, presi a
1-306: salleo è una città che è in romagnia ed è fortissima e altissima da
là da lucardo, detto lunedì mattina in su l'alba, grande quantità di
potemmo ci rimettemmo a cavallo; et in mentre che noi andavamo inverso l'aloggiamento,
tempeste, più bello e più grato in un tratto ci si fa vedere il sereno
strepito del cielo e del mare, se in un subito vien racchetato, non poco
le altre 17 parti si disperdono nell'aria in forma di gas acido solforico, con
fui a viver posto / di giorno in giorno più di ben si spolpa, /
ii-454: la città di firenze di dì in dì più si dimagra del buono e
alleghiate per levargli del proposito del mandare in savoia, vogliamo che dimostriate il lungo
la sua morte si vidde l'italia in ruina. gualdo priorato, 3-i-114: questo
: oh tempi, oh tempi avvolti / in sonno eterno! allora anco immatura /
lasceremo agli uomini altra ragione di starsi in società, se non quella dei propri comodi
.. i... e solo in queste / d'utica anguste mura,
, 1-1-235: questa entrata di pietro in roma, per fondarvi il regno di gesù
dell'idolatria. fanzini, i-94: in questo mondo... io non mi
a me: non si crede più in nulla, non c'è più senso di
tentazione. -grave confusione e disordine in una pratica. castiglione, 3-i-1-412:
, che una picol cosa non metta ruina in questa prattica. -corrompimento o
. -con valore attenuato: insuccesso in una disputa (e ha valore enfatico
crisi spirituale; disordine interiore (anche in quanto causato ad altri con fredda determinazione)
a venezia a comprarle; ora anderìano in altri luoghi, e sarìa la total ruina
è il debito pubblico... e in questo è al presente...
agostini, 1-115: sebene non entra in sorte di usura questa foggia di scomesse
affari domestici che per un accidente andavano in ruina, ha dovuto correre a lodi.
piccoli capitalisti, i di cui capitali in parte si perdono ed in parte passano al
cui capitali in parte si perdono ed in parte passano al vincitore. -totale impoverimento
: per fin la sanità stessa, cosa in apparenza tanto desiderabile, quanto io,
contenersi di far cosa o di dire parola in cui si confessi dal peso de'suoi
rime inedite, lxv-300: quanto in questa tua età senile e lenta, /
ai negozi inchina, / quanto affatichi perche in questa spenta / sia l'ira ch'
subito mal percossa, non sapendo in questa roina che consiglio prendersi, l'
l'offro qual vuoi, / tuo sostegno in un punto o tua mina. -espugnatore
di quest'estate. nievo, 1-28: in que'tempi per l'appunto avea cominciato
debolezza che s'è ora accasata stabilmente in queste mie mine di corpo.
con gli testimoni de'nostri antichi savi in medicina dichiarando la cagione di questa pestilenza
l'edificio fittizio della sua fantasia crollò in mina sotto i colpi spietati della ragione,
ni mai trovam scampaor / chi descende in tal mina, / donde ogn'omo se
nostro redentore, ciò che fece essendo in corpo mortale, fece in esemplo di
che fece essendo in corpo mortale, fece in esemplo di nostra vita, acciocché,
all'anima taupina, / perché morisse in fine nel peccato. / color ancora,
... quella mina che si fa in occulto va innanzi a quella che si
va innanzi a quella che si fa in manifesto, quando quella non si crede
lo spirto e a porre l'anima in mina. -il peccato originale (
difetto perdono questo bene e toma loro in mina. bibbia volgar., vii-445:
.. la vostra iniquità non vi sarà in mina, cioè quando l'uomo si
conversione. savonarola, 7-i-81: questo signore in questa croce è stato posto per salute
angeli] ingrati a dio si levarono in superbia contro di lui, per la qual
il nembo, a mina, / in mezzo alla campagna, / su le vie
ardito, / a gran roina il gionse in su la testa. -andare a
la testa. -andare a, in ruina: crollare (un edificio).
. p. cattaneo, cxx-208: in più luoghi del territorio della città nostra
tal che gran parte ne sono andati in mina. -morire. sacchetti,
poco l'impeto di lui e aiutando in questo la debolezza de'remi, opererà
la nave starà ferma e non andrà in mina. -andare, cascare in
in mina. -andare, cascare in ruina: capitare male, finire male
trapassi, forza è che tu caschi insieme in precipizio e 'n ruina. c.
e 'n ruina. c. besalio [in novo libro di lettere, cxxv-224]
per cagione di cui molti, anzi infiniti in ogni tempo, sono andati e vanno
ogni tempo, sono andati e vanno in roina, li quali, se non fossero
/ chi vedoe spoglia e suoi pupilli in fasce / e chi di povri corre a
! -dare a ruina: andare in rovina. guido delle colonne volgar.
li cicati inganni alli uomini che sono posti in superna felicitate, per li quali li
difecti suoi, e perché l'aduopari in salute de l'anime; ed egli l'
de l'anime; ed egli l'aduopera in ba- stemmiare me, che so'suo
me, che so'suo creatore, e in mina del pro- ximo, nutricandosi delle
, mormorando e giudicando l'operazioni buone in male. -mandare le budella in ruina
buone in male. -mandare le budella in ruina: provocare una forte dissenteria.
un cesso / e mi mandò le budella in mina. -porre in ruina
budella in mina. -porre in ruina con qualcuno: mettere in disaccordo
-porre in ruina con qualcuno: mettere in disaccordo con altri. menechini,
m'ha con la moglie mia posto in mina. 14. prov.
spartavi su fiamma da cielo, fue in dubbio lo stato del suo ruinaménto.
: violento rumore prodotto da un corpo in caduta o che rotola precipitando pesantemente.
simintendi, 1-34: uno bosco èe in grecia, lo quale chiude d'ogne
monti, quando / urlanti vide e minanti in fuga / l'alta spoleto / i
4. che sta per decadere o è in uno stato di crisi già avanzato (
le comunanze civili, le quali dimorano in istato contrario alla più parte delle condizioni
finali da noi descritte, incorrono necessariamente in profonde perturbazioni piene di atrocità e minanti
: l'architetto, quanto più vuole alzare in alto la fabrica sua, tanto più
le macchine, precipitò e minossi tutto in pezzi di tal modo che si perdé
: ella [l'anima] mina in sì fatta cisterna; / e forse pare
volgar., 493: gaietto, salito in ira, veggiendolo disarmato, noi degna
cio e con tanto pondo gliele lascia cadere in capo che, sostener noi potendo,
appellare, / che a ciascadun che passa in questa via, / ciò che dimanda
roccia discoscesa, / e con fiaccola in man pe'campi ignudi / di subito volar
ruinò [l'esercito] col metauro in tortuosa / corsa pei greppi verso l'adria
chiabrera, 3-68: pianta ch'eccelsa in su la piaggia alpina / spande le chiome
mina. graf, 5-450: di tanto in tanto un arbore nel folto / per
tmnca, / come cadder gli amanti in folta massa. 3. scagliarsi,
tavola, fracassarono le lampade, mandarono in pezzi più assi della cattedra e rintuzzarono me
, 733: feriti e morti rimasero in buon numero sul terreno, tementi della cavalleria
cinque gradini per volta, il leone minò in una sala abbagliante, fra una allegra
e a fiamma. -precipitarsi avventatamente in un'impresa o in un'azione pericolosa
-precipitarsi avventatamente in un'impresa o in un'azione pericolosa. carducci, iii-2-n6
maritale ostello, / tutto scor- geano in ampio ardore involto, / e minare in
in ampio ardore involto, / e minare in armi esso marito / da gli amplessi
fin, con moto alterno, / come in travolto mare onda contr'onda, /
pietà, lo sdegno. / quivi in mezzo al perpetuo conflitto, / e al
. 4. franare, aprirsi in una voragine o cedere per smottamento o
acheronte. -per estens. perdersi in una profondità infinita o indefinibile (l'
mare. l'orizzonte si sgretolava, minando in un abisso di fuoco.
, come / se cogli occhi là in faccia si mirasse, / e s'ascoltasse
al basso, / scenda di masso in masso / mggendo d'ira il liquefatto verno
di speme, la mia vita / in mar si trova in disarmato legno, /
mia vita / in mar si trova in disarmato legno, / ch'ad ogni vento
più ha peccato, ovvero colui che in nessuna iniquità è caduto e colui che è
è caduto e colui che è minato in alcune sceleratezze. boccaccio, vili-1-185: avuta
nella nostra miseria ricaggiamo e per conseguente in eterna perdizione miniamo. ottimo, 1-198
condotto per la torta via che fa minare in inferno. s. bernardino da siena
. -con valore attenuato: incorrere in un grave errore. borsieri,
questo passo io minava. sono caduto in tanti inganni, ho scoperto tante volte terrore
8. ridursi o venirsi a trovare in una situazione di grave difficoltà e pericolo
son sedotti e bol lati in fronte dalla bestia, e sian sicuri che
-subire un grave insuccesso, una sconfitta (in partic. politica o militare).
di cui era parte. -precipitare in uno stato di angoscia, di profonda
minar al fondo. -ridursi in grave miseria. cantù, 3-158:
e fallace contenzione, le quali spesso in mezo al corso o prima ch'elle
uno strepito / di sanguinosa pioggia, in cui mini / questa casa [di agamennone
dodici altre persone, che si riserbava in petto, a fine di fame minare
, minano. 11. scoppiare in lacrime. boiardo, 2-14-3: fu
boiardo, 2-14-3: fu per minare in tristo pianto, / però che il
, 2-268: le case di costui furono in palazzo, le quali, distrutto e
le altre fortezze che gli poterono venir in mano, dimandando alli grandi d'ungheria
: gli ugonotti..., in dispregio di esso [editto], a
, debba ardere e minare el paese in sulla sua giunta. bandello, 4-8
o pericolante; abbatterne o smantellare, in caso di estrema necessità, le parti
nuova si stima, ancora che sia in su l'aia de la vecchia formata.
durando la battaglia tre ore e, in quello spazio di tempo essendo orribile terremoto
sentirete un caso che scrivendo non mi trovo in me, qual ozi a ore 27
zomo insì della mia camera per andar in la mia capella per udir messa, e
mia capella per udir messa, e zonto in quella, signandome, el vene un
excepto la mia camera. -travolgere in una piena costruzioni o terreni. machiavelli
essendo cadute sì lunghe e dirotte pioggie in quei contorni che... interruppero il
quel tratto minarlo / con tutto telefante in terra piana, / ma la percossa
, 1-35: insieme col destner tutto in un monte / fu da la sponda minato
ci avete assaltati », / e minava in basso la sua detta / e perfino
qual combattimento ne volò incontinente l'avviso in francia, e li cattalani, valendosi della
xlv-63: m'avete, madonna raffaella, in modo infiammata di non so chi che
di non so chi che io non capio in me stessa. ma quel che solo
sieno traditori; e per questo sto in dubbio, volendomene rileggere uno che non sia
crisi. caroldo, lii-i 1-324: in novara i guelfi furono per la maggior
minar i prencipati, spogliandoli e dilapidandoli in ogni sorte di rapace avarizia, era stimata
schiava dell'austria. -ridurre in miseria una persona o una popolazione.
. li [i denari] gittò tutti in mare, dicendo: « più tosto
ecco... il gusto che trapassò in italia e vi minò tutte le lettere
ingrata, / per minar la pratica ch'in piede / era gagliarda e presso al
a mio padre che, prima ch'in frisa / mi dia marito, io voglio
delli altri inferiori ministri, iscusano e difendono in ogni caso sì le azioni loro che
tutta l'oste del ciel ne chiamo in prova / se discordanza di consiglio o rischio
: né io [dio] sarò più in aiuto vostro [degli israeliti],
. panigarola, 2-475: se io in grandissimo concetto e riverenza ho sempre avuto
sovente, / m'è minato adosso in un momento / e toltomi da quel
ambiziosi e interessati che, per mantenersi in autorità, non curavano che minasse il
, e noi beviamo. -ruinare in faccia: irrompere con risolutezza e decisione
impavida / nell'ultimo conflitto / mini in faccia ai posteri / ad asserir suo dritto
, 113: 'non ruinan le case fatte in carta, ma murate in terra sì'
case fatte in carta, ma murate in terra sì': le case poste in disegno
murate in terra sì': le case poste in disegno non sempre riescono, benché ne'
ant. e letter. crollato, ridotto in macerie o in ruderi o gravemente danneggiato
letter. crollato, ridotto in macerie o in ruderi o gravemente danneggiato per l'azione
vecchia, debile, minata, distrutta, in ogni modo ne la sua vecchiezza e
, 88: qui rivolti alla destra salirono in su decto scoglio, e, saliti
. soffici, v-2-307: si viaggia in un'orrida gola, fra due altissime
padrona dell'orto. -ridotto in pezzi, frantumato, spezzato. pratesi
miei piedi. 2. ridotto in una situazione di crisi o di debolezza
., avendo visto come miseramente et in brevissimo spazio di tempo una tanta republica
e 'cum'tanto maturo conseglio, in uno momento minato e despreciato da tutti
avvertenza [che l'accampamento sia posto in luogo salubre], ne sono divenuti per
stanco e minato dall'avere sempre dormito in campagna, avesse questo rifugio che lo ristorò
, avesse questo rifugio che lo ristorò in termine d'un mese. -gravemente o
sanguinanti sotto le bende allentate, fasciate in fretta, alla meglio, all''
economicamente; povero, spiantato, ridotto in miseria, sul lastrico. pilati,
uomo minato se lo si fosse preso in parola. d. angeli [« l'
la persona cui sono indirizzate... in tutti i casi la mia felicità domestica
infernali furie un'altra volta gli abondevoli regni in suo servigio, come già feci quando
frammentarie [del calcare alberese] risaldate in blocchi dopo la frantumazione e lo spostamento
io: a uno iddio per una via in cristo si vuol tenere, la qual
leonardo, 2-425: 'diluvio e sua dimostrazione in pittura'... o quanti romori
grande forza, violentemente. obbizzi [in etruria, 2-150]: a un tratto
minore ingegno di lui, sono saliti in gran fama quand'egli rimaneva in basso
sono saliti in gran fama quand'egli rimaneva in basso, nell'ombra; molti altri
sua grave sentenza / se non fusse che in presenza / io [la vergine]
giù de un gran monte viene un fiume in volta, / che va sopra a
già il po ruinoso, per accrescere in me 1 invidia, non iscema nella sua
gine sostiene / ciò che di ruinoso in giù ne viene. tommaseo, 19-78
; fatiscente, cadente; che è in rovina (un edificio, una città)
suppongasi un edificio ruinoso. a tenerlo in piedi vi vorranno puntelli. niccolini, 1-8
. fenoglio, 5-i-1330: dal distretto scesero in treno a fossano e marciarono, le
-figur. precario, incerto, in pericolo di venire meno. s
roma ruinosa, la quale ringentilisce celebrando in campidoglio la sacra del rinascimento.
: questa velocità, avendo accompagnati molti in alti e ramosi luoghi, poi nella
balze e ramosi sassi / cerchi entrar in pregione; e così sia. tassoni,
così sia. tassoni, 10-13: in dirupata e ruinosa sede / monte argentaro
dirupata e ruinosa sede / monte argentaro in mezzo a tonde vede. marino, 1-4-81
gli occhi. 5. lanciato in una corsa sfrenata. cicognani, v-1-346
, la bravura, il pericolo consistevano in questo; quando ramosi precipitando giungevamo dove
come se una fiera vi si slanciasse in caccia. -irrefrenabile e anche disordinato
. seraonati, 9-96: postisi tutti in ruinosa fuga. -che cala con
, una decisione); pericoloso, in partic. spiritual- mente (una situazione
nazioni che il modo che si teneva in roma in queste due congregazioni non poteva essere
il modo che si teneva in roma in queste due congregazioni non poteva essere che
alla persona come alla dignità sua negare in nome di lui obbedienza ai prìncipi,
cangierìa tosto di mia cetra il canto / in mesto carme e
alla lamina interna della coroide, forse in memoria del celebre ruischio. ruìschio
dicono, « funzionò la prima ridetta in italia, e correvano bei napoleoni d'
e correvano bei napoleoni d'oro. in quel teatrino recitò elisa buonaparte ».
adatta meglio di ogni altro alla situazione vigente in campionato. 2. scialle femminile
forma rotonda. slataper, 1-129: in strada gl'innumerevoli bimbi urlano e piangono
'feroce saladino', del periodo, cioè, in cui la golosità pubblica venne incanalata da
incanalata da una nota ditta di dolciumi in una corrente rulettistica e montecarliana di gioco
di giuoco, ove con pallottole si dà in certi pezzi di legno ritti che si
s. v.]: 'rulla': in firenze è il gioco della razzola.
senese. = voce tose, (in partic., fior, e sen.
4. 2. nell'atletica (in partic. nei salti), rullata.
tempestosa. 4. che risuona in modo cupo, con colpi netti e
continui. govoni, 3-149: in mezzo ai campi di grano / quando
leggera, con due ruote, diffusasi in italia verso la metà del seicento.
affermare d'aver fatto questo viaggio intellettuale in sedia rullante, in cui si cammina
questo viaggio intellettuale in sedia rullante, in cui si cammina con velocità insieme e con
rullante, non credo che abbiamo tanto in mano da poterlo assertivamente decidere, non
cadute..., il canale, in cui la reina e le dame, da
da leggiadri remiganti e ben guemiti, in nave a guisa di carrozza si fan
si fan condurre, mentre il re in gala scorre intorno nelle seggie rolanti con
suono secco e prolungato (ed è, in partic., uno degli elementi della
. senza esser rullato, così dicono in svezzese, cioè posto agitato sopra la botte
cioè posto agitato sopra la botte, in termine di quattro o cinque ore ripigliai con
i miei sentimenti. 2. avvolgere in forma di rotolo; arrotolare. g
fresche prode. -scherz. sonare in modo maldestro. bettini, 1-324:
rullare': cilindrare, detto del terreno, in generale, dei prati, delle aie
acri idee maciulla, / col labbro in fuor pesando ogni concetto / e che diavolo
. la spama, 13-33: d'in sul palagio un gran sasso venia,
senza scosse e rumori, piene di dame in sonno. linati, 19-21: rullando
alle gravi incomodità del mio rullare di paese in paese. io. effettuare il rullaggio
rapidamente (uno strumento a percussione, in partic. il tamburo). g
e rullar cn tamburi intorno a forche o in cupi valloni. -sonare il
: l'urlo di un corno che rimbomba in eco. il tamburino che ralla a
di cappelli, rullando sui tetti. in apposita macchina onde completare l'infeltratura e ri
/ e una scheggia ci bruci in piena fronte. zione tipografica,
'rulletto': bastone sottile a due capi, in cardarelli, 969: i
. rullata, sf. sport. in atletica, in partic. nei salti
, sf. sport. in atletica, in partic. nei salti e nella corsa
... controllando che tutto fosse in ordine, la rete a posto, il
s. v.]: 'rollettinatore': in 4. matterello di piccole
esso contengano i denti della fibbia, ma in modo che, volgendosi esso lo stoppino
grande il suo corpo. et infusovi oglio in essa nuoti il catino g nel quale
regolo h dentato anco lui, ma in modo che i denti di esso siano in
in modo che i denti di esso siano in quel del ruletto implicati. che consumandosi
suoi denti volgerà il ruletto f e in questo modo farassi lo stoppino inanti per
città piccole, l'angolo dei giornaletti in quei negozi che tengono di tutto,
persistente di uno strumento a percussione, in partic. del tamburo. stoppani
girevole o anche dalle ruote di un veicolo in movimento. misasi, 58:
pelle di tamburo. solo di tanto in tanto pareva che quella mano impugnasse la bacchetta
stampati. 3. medie. in cardiologia, rumore cardiaco, provocato da
. salvini, 15-1: l'aia in prima pareggiar si dèe 7 con
che sostengono un nastro trasportatore, tenendolo in tensione e imprimendogli il movimento.
chiglia, si chinò, lo prese in braccio, lo strinse contro il petto
siano accommodati infra due legni piantati paralleli in terra tanti rulli, o di ferro
: andranno intorno [gli affissatoli] in adatto abito uniforme (berretto di pelle
). -rullo massaggiatore: cilindro in gomma con superficie non liscia, usato
e perché nel zucchero e nel tabacco in corda consiste il principal negozio del brasile,
il principal negozio del brasile, caricò in questo tempo 800 e più cassoni di zucchero
che i primi rulli di pianola apparvero in commercio all'inizio del secolo.
che viene ripreso dalla telecamera mentre scorre in un'apposita macchina. -anche, per
maestri elementari, qui raccolti dal bonghi in un collegio, che deve essere per
abruzzese mi domandò che lasciassi un'offerta in favore del collegio. de amicis, i-225
suono di trombe che. veniva usato in marina come comando. dizionario di marina
xi-194: se una prova si volesse che in arte s'imita la natura, la
più che mai fosse di belati e muggiti in tono poetico marziale, oggi che titiro
poetico marziale, oggi che titiro e melibeo in abito di guardia nazionale han mutato col
., oggi... l'awenirsi in una poesia che mostri sgorgare dall'intimo
colui ch'entoppa 'l matto / perde quello in un tratto / ch'avea acquistato in
in un tratto / ch'avea acquistato in molti. grazzini, 4-199: a
rocchetti si chiamano rulli, perché rizzati in terra in ordinanza... vi
si chiamano rulli, perché rizzati in terra in ordinanza... vi si tira
'matto'..., e si rizzano in terra ordinata- mente e col detto 'matto'
terra ordinata- mente e col detto 'matto'in mezzo, e in essi poi si tira
e col detto 'matto'in mezzo, e in essi poi si tira con una palla
a mettere questi rulli e questi giardini in aria nel capo a le giovani!
loro il moto senza avanzare (anche in un contesto metaforico). g.
. g. giudici, 11-16: in un lampo più presto che dire oh /
. ciascuno dei cilindri, anticamente o in produzioni artigianali e artistiche passati a mano
, perché costui tutte le cose che intagliò in argento per empierle di niello, le
di penna. baldinucci, 157: in queste [stampe in rame] serve l'
, 157: in queste [stampe in rame] serve l'incavatura per ricevere
rame] serve l'incavatura per ricevere in sé il colore e imprimerlo nella carta,
, i-104: le prove de'niellatoli in carta trovansi per tutta italia...
lascian solco nei dintorni; né può in esse sperarsi quella sottigliezza e precisione di linee
nelle raffinerie dello zuccaro), foggiata in superficie cilindrica ben liscia. coi rulli
dice di un mercante che di giorno in giorno sta per fare banco rotto,
: non sono rulloni questi che si gittino in pretelle. 2. figur
: è vero che questo può capitare in qualsiasi campeggio a qualsiasi ora, in qualsiasi
in qualsiasi campeggio a qualsiasi ora, in qualsiasi paese, anche sul margine dell'
margine dell'autostrada: mentre stai dormendo in tenda o nella rulotta, arriva un lavativo
m. -i). chi viaggia in roulotte. e. allodoli [
19-46: tutti nuotan nel 'rum', e in un focoso / di riso estratto.
lire, tutto per ponci e rum bevuto in meno di un mese. p.
sorta nel linguaggio dei piantatori di zucchero in quanto provocava gazzarre fra coloro che ne
dea rumina porga e stringa la poppa in bocca al fanciullo, ché li antichi chiamarono
potè dal nascer a l'occaso / mise in te fra le marine schiume.
a poco il cibo inghiottito voracemente e in gran quantità. rettori, 67:
: mio danno s'io non fo in questo corpicciuolo una buona munizione, ché
rimescolare un liquido o un impasto, in partic. un cibo, durante la preparazione
: frugare, frugacchiare. che rumi in quella cassa? pascoli, 165: senza
: armeggiare, annaspare è là rinserrato in quella stanza con la sega, il martello
a vivace, divenuta molto popolare in america e in europa negli anni
vivace, divenuta molto popolare in america e in europa negli anni trenta.
anonimo genovese, 1-1-251: li trovo andar in tomo, / con soa testa ruzenenta
produrre un rumore lieve e continuo, in partic. camminando. tommaseo
cominciò a rumicciare et a far capo in piazza del popolo. = voce pist
fortini, 1-467: ora ella si sta in una stalla al canto de li ruglianti
romico (che rosico) mi va tutto in grasso ». 2. figur
del trecento, lxxxiv-20: così ti fida in amor come in monico: / credilo
: così ti fida in amor come in monico: / credilo a me, che
reame di sua. bontà ronica / in tanto pregio camilla saliva. s. giovanni
, sovre criste pen- savan de nochie in le lor case. 3.
la virtù e la grazia del sacramento in ogni luogo, in ogni tempo, per
grazia del sacramento in ogni luogo, in ogni tempo, per affecto di debita
allagamento del fiume che ritrovarono, dove in quel tempo era un fico, e però
il fico ruminale. -scherz., in un'esclamazione. carducci, iii-25-224:
? per il fico ruminale! noi in questi ultimi quindici anni abbiam fatto più discorsi
ultimi quindici anni abbiam fatto più discorsi in una sola citta che non ne fecero tutti
ne fecero tutti i vecchi comuni italiani in tre secoli. = voce dotta
al fuoco. panzini, 11-66: in fondo al campo dilungavano i bianchi,
mai. -proprio di chi rimugina in se stesso in modo assillante e affannoso
-proprio di chi rimugina in se stesso in modo assillante e affannoso o, anche
f. corsini, 2-179: lo messe in grande apprensione la risposta di cortés,
particolare dentatura e da uno stomaco compartimentato in modo tale da permettere la doppia masticazione
del cibo o ruminazione; si suddividono in due in- fraordini: tragulidi e ruminanti
fieno, a proporzione della facilità che dimostrerà in ruminarlo. pascoli, 21: il
splendida di pulizia e di ordine, e in mezzo stava una grande vacca bianca,
: mangiare. ghislanzoni, 236: in un modesto salottino al pian terreno,
ruminare preghiere, scongiuri e re- sponsori in latino barbaro. calvino, 6-189: mentre
la cui dolcezza si trasformi pian piano in un sapore oleoso e nauseabondo, andreina
2 tendere nuovi supplementi di francia, in istagione di mezzo inverno e in così
, in istagione di mezzo inverno e in così urgenti congiunture com'erano quelle che
conto, poi a me. - in relazione col discorso diretto. manzoni,
masticandole e ruminando, ti faranno saglire in una spaziosa meditassione odorifera. marini,
poter conseguire poliarte, udissi gran bisbiglio in sala. foscolo, xxi-105: soglio
un breve scambio di frasi e seguitava poi in silenzio, come se l'uno avesse
, 27-91: sì ruminando e sì mirando in quelle, / mi prese il sonno
cure sciolta / l'operosa tua mente in sé ritrova / d'un inesausto ruminar frequente
un rimedio o una macchinazione. -anche in relaz. con una prop. subord.
tali pensieri più volte ruminati nell'animo, in fine si risolvè di lasciare del tutto
il sordo, venuto col suo bel disegno in testa ruminato da più giorni, dalle
. per simil. che fa ribollire contìnuamente in sé la lava. f.
: al disfacimento... par che in primo luogo faccia strada la ruminazione.
sacrati che protrasse fin che si sboccò in via principe amedeo. 3.
elucubrazione, ripensamento o, anche, in senso concreto, pensiero, idea,
, sm. la prima delle quattro cavità in cui è suddiviso lo stomaco della maggior
. bacchelli, 1-iii-648: arrivarono in calesse il commen- dator clapasson e il
. altrimenti c'è assai più vera vita in un inerte ruminio. l'attivismo per
, / a. llui va, in quella parte / ond'egli à morte:
esser falsata per iscoppiare e fare rimore in chiesa quando ar- dea, dico che
un ruggito e mormorio mirabile, massimamente in quella ora che altro romore non si
7-36: sono alloggiato molto allegramente, in buon'aria, come se fossi in
in buon'aria, come se fossi in campagna, e fuori di tutti i romori
voglio più abitare né all'osteria né in piazza; io voglio anzi nella mia
stassi talor la gente curiosa / applaudendo in placido romore. g. chiarini,
dei ramoscelli / che ondeggian lenti, in fiore, / con sommesso romore.
confusi romori, che lo fecero balzare in piedi. gozzano, i-853: avverto
vi metterò io stesso. tanto spavento in petto che al romore d'una foglia cadente
ruote / io salto in piedi. landolfi, 2-168: a giovancarlo
le cui frequenze sono distribuite uniforme- mente in quasi tutto il campo di udibilità.
di solito uniforme e continuo, misurato in un determinato punto di un ambiente quando
punto di un ambiente quando non sono in funzione le sorgenti sonore di cui si vuole
. ronzio indistinto che si ode continuamente in un certo ambiente o luogo. del
-inquinamento da rumore: presenza, in un luogo o in un ambiente,
: presenza, in un luogo o in un ambiente, di suoni di frequenza o
degli effetti nocivi che il rumore, in partic. quello delle industrie e del
'mugghiare'. vangeli volgar., 2: in quel tempo disse gesù a'discepoli suoi
f. negri, 1-357: l'acqua in questo sito dell'oceano in vasto giro
l'acqua in questo sito dell'oceano in vasto giro o turbine rapita, il suo
quella furia, strepito e romore che in tal caso si posson gli uomini facilmente
come fa il freddo a chi ha poco in dosso, / sempre a'piè di
sono percosse o urtate con grande violenza, in partic. durante scontri militari; fragore
fragore, schianto di oggetti che vanno in frantumi. a. pucci, cent
nuova. chiari, 1-i-33: volendo uscire in istrada per la via comune mi bisognava
gran peso che cala / di scalino in scalino e, finalmente, / con gran
, finalmente, / con gran scoppio in terren cader si sente. / a tal
volte [i demòni] si transfigurano in diverse forme, parlano spesso coi frati,
ferrara / fé, col suo corno in man, tanto rumore / ch'io vidi
può, affine di sentirlo distintamente, in mezzo al rumore degli altri, s'
aspro e insuave / andare ad appiattarsi in due cassoni / di ferro, e vi
veggendo la gente, sì gran romore in lode di santo arrigo facevano che i tuoni
viddero tutto il popolo correre e imperversare in qua e là, saltare, ridere,
: i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua e là
fisso nell'orecchio e m'ha accompagnato in esilio. ghislanzoni, 2-88: odesi
al core, la quale subito cadde boccone in terra morta; poi a se stesso
il sanguinolente ferro, se lo cacciò in mezzo il petto e sovra la morta lucrezia
usare / così 'l gridar e rimor in famiglia. cavalca, 6-1-272: quando
non l'ama mai così di cuore come in prima. boccaccio, dee.,
moto s'avesse a risolvere più tosto in romori che in effetti...,
a risolvere più tosto in romori che in effetti..., deliberò pertinacemente
a dietro, se non che lo getterebbono in mare. sar-pi, i-1-204: ha
che porsele col romor da se medesimo in sulla testa. vita di gio.
popolo, comandò che anche fosse rimessa in pregione. -protesta veemente e insistita
fu avvertito e dicono che allora la finisse in questa forma: cioè, tre asini
hanno posto e pongono [i frati] in ispaventare con romori e con dipinture le
tutt'i romori / abbiam nostre ragioni in quella stese / con onesti rettorici colori.
/ odando zo, incontenente / zei in ver lui a me poer; / ma
dette da'soldati ad alcune vergini cittadine in hala, nacque un pe ricoloso rumore
questa setta alla sollevazione, avendo pensato in alcun mezzo da poter quietare tutti
cossé alla roccella. brusoni, 750: in italia sentissi qualche nuovo rumore ai confini
i grani dallo stato'. -folla in rivolta, in tumulto. neri di
stato'. -folla in rivolta, in tumulto. neri di donato, 148
.., detto giovanni si trovò in san marco; e venendo il romore non
novità e romori e battaglie ch'aveano in que'tempi mosse e fatte i grandi contro
ai quali erano sospetto l'armi franzesi in quelle parti. ghirardacci, 3-300:
fini dei suoi stati... e in parti remote e fuori dell'italia;
: elli fu fatto uno grandissimo romore in cielo: michele angiolo e gli angioli suoi
fino a ora i tamburi si convertiranno in pifferi, perché pare che questi rumori
questi rumori d'armi siano per finire in nozze. boterò, 1-66: gli
guerra. -con metonimia: luogo in cui è scoppiato uno scontro o una
scontro o una battaglia o, anche, in cui ha luogo un duello.
, teodoro da triulzi, che disarmato in su una muletta correva al rumore. selva
correva al rumore. selva, 3-194: in fretta alla volta del romore avviatisi,
alla volta del romore avviatisi, s'incontrarono in due giovani che in picciol pratello con
, s'incontrarono in due giovani che in picciol pratello con le spade nude in
che in picciol pratello con le spade nude in mano con malanimo cercavano di uccidersi.
della guerra i rumori, / potrò in pace goder de'nostri amori. g
anche, al concorso di una grande folla in un luogo per ascoltare personaggi noti o
subbuglio, di concitazione che si crea in tali circostanze). compagni, 1-16
compagni, 1-16: la città rimase in gran discordia. i cittadini buoni biasimavano
pucci, cent., 48-99: se in firenze ebbe paura e romore, /
di boezio, 570: granne remore in quilo canpo sì era. savonarola, 7-ii-367
per il gran romore che si levò in chiesa, per tutto, non si potè
/ che gli altri danni parevan nonnulla / in nspetto di questo. assarino, 36
fuori. -con metonimia: folla in subbuglio, in agitazione contro qualcuno.
-con metonimia: folla in subbuglio, in agitazione contro qualcuno. guidiccioni,
dice il cato, me ne sto in casa, il muro della quale voglio che
o militari chiamavano a raccolta il popolo in occasioni di tumulti, pericoli o calamità
calamità. -trarre al rumore: presentarsi in armi a tale convocazione. statuti di
statuti di gello (1373) [in rezasco, 977]: se alcuno non
martello..., sia condannato in soldi venti. statuti di cintoia di val
val d'ema (1392) [in rezasco, 977]: siano tenuti e
: convocazione della milizia o del popolo in occasione di tumulti, pericoli o calamità.
.. loro richierere e fare richierere in catuna tracta di romore. 9
della vita attiva e dell'esistenza mondana in opposizione alla vita contemplativa dei religiosi,
queti studi che non trattano di parlare in comune e perciò che. ssi stavano partiti
i romori e periculi, io sono in riposo e diletti. pensando dunque ch
diletti. pensando dunque ch io sono in tanta allegressa e te avere lassato in
sono in tanta allegressa e te avere lassato in tanti periculi, intendo di rivocarti dalla
/ ma senpre sei apensao / de retomàh in bon stao, / daguando oura e
101: quando odi o vedi in alcuno luogo romore e zuffa, partiti
. caporali, ii-92: nacque intanto in parnaso alto rumore / fra 1 guet-
nato romore? settembrini, v-282: in casa c'era stato un gran rumore tra
poi l'ultima parte di quella finisca in pace e in tranquillità. sacchetti, v-83
parte di quella finisca in pace e in tranquillità. sacchetti, v-83: avendo romore
ho veduto cogli occhi miei delle famiglie in disordine, in disunione, in rumori grandissimi
occhi miei delle famiglie in disordine, in disunione, in rumori grandissimi per causa
famiglie in disordine, in disunione, in rumori grandissimi per causa di quelle lusinghiere
, che si diffonde rapidamente di persona in persona, raggiungendo una cerchia sempre più
fama esce / fuor d'una bocca, in infinito cresce. guicciardini, 2-1-53:
chiocchi a. saraceni, ii-715: in vinegia... indegni romori si
quelli che presti fede ai vani romori in pregiudizio del merito conosciuto e della chiara
portare infino alle stelle, è furiosamente mandato in inrevocabile esilio. -massima,
, molto tra'. ti 'nanti / in dir che se'in sengnoria d'amore
ti 'nanti / in dir che se'in sengnoria d'amore, / e di ciò
): il romore della rapita giovane fu in ischia grande. sanudo, liv-541:
ischia grande. sanudo, liv-541: in questa mattina, in collegio, io
sanudo, liv-541: in questa mattina, in collegio, io gran remor per un
io gran remor per un caso seguito in cotogna, dove è podestà sier marco
signor pietro al cardinale, ed ora vanno in volta per tutto e se ne fa
novità della cosa levò il romore grandissimo in londra. denina, xvtii-3-728: non è
è maraviglia che pemilio'non abbia cagionato in inghilterra quel romore che eccitò altrove.
facevano rumore fra noi non si potevano in tutto far derivare dalla francia, si cercò
francia, si cercò la loro sorgente in altri paesi. fogazzaro, 1-20: non
. b. davanzati, ii-57: in quella città discordante che er li spessi
quelle armi bastano per tener la repubblica in gelosia e per farla consumar nelle spese.
non è buona il notri- mento va in malora. brusoni, 2-21: non vi
: intanto, per i romori accaduti in napoli dopo essersi la mia opera pubblicata,
essersi la mia opera pubblicata, pervenutine in roma più essemplarì, cominciò anch'ivi
gran romore, dicendone maraviglie da metterla in apparenza di cosa non che non vituperevole
pegli antichi piladi. -successo, in partic. mondano; entusiasmo di consensi
il cortigiano astutamente, come si riconosce in alcuni che, non sodisfacendo all'arte
... gran rumore ha fatto in corte e ora lo fa grandissimo in pisa
fatto in corte e ora lo fa grandissimo in pisa. visconti venosta, ii-1-301:
vantarlo e a ogni due parole averlo in bocca che a poco non ne portava la
poco non ne portava la patente spiegata in sul petto. -ostentazione, mostra.
maggior gloria di dio a chi le chiederà in nome de'poveri non più questuanti?
fu sempre stimata una delle più singolari in tutte le lingue, oggidì non è più
, oggidì non è più curata, ed in iscambio di essa è amata una continua
tensione o della corrente che si produce in componenti, circuiti e apparecchi elettronici,
informazioni e quella del segnale di disturbo in un punto di un sistema elettronico.
messaggio, impedendone la ricezione nella forma in cui è stato emesso. -in partic
del sistema. -rumore di fondo: in una catena elettroacustica, il livello sonoro
catena elettroacustica, il livello sonoro misurato in prossimità di un altoparlante quando tutti gli
un altoparlante quando tutti gli apparecchi sono in funzione, ma è nullo il segnale
e prodotti dalla ritmicità del murmure vescicolare in seguito al verificarsi di compressioni dovute alla
che si ascolta sulle vene del collo in caso di anemia. -rumore stridulo o
28. locuz.: -al rumore: in un luogo rumoroso. fra giordano,
luogo, cioè, che non dèi orare in piazza 0 nel mercato, non è
terra andò a rumore. -andare in subbuglio, in agitazione. alfieri,
rumore. -andare in subbuglio, in agitazione. alfieri, 9-76: il
ei già dischiude / alla sentenza che in esiglio espelle / marte dal cielo, e
ciò, a grido e a romore entrarono in galee. sercambi, 2-i-266: lo
nio superbo. -in lotta, in dissidio. latini, i-1746: esto
-con valore aggett.: che è in subbuglio, in fermento. g.
aggett.: che è in subbuglio, in fermento. g. villani, iv-9-12
vicini?... le prode converse in giacigli? -che è in rivolta,
prode converse in giacigli? -che è in rivolta, tumultuante. a. pucci
fur contro al popolo a romore / in avere e 'n persona tutti quanti / e
creati a rumor di piazza dei comitati in loro vece. -per acclamazione popolare.
innanzi che facia alcun ricorso: ché, in riguardo della dignità che sostiene, sarebbe
/ a dimandar licenza con romore / in brieve tempo venne roca e stanca. minturno
fu il maggior popolare che mai fosse in firenze; e maggiore sarebbe venuto se
-entrare in rumore con qualcuno: litigare violentemente.
2-28 (i-962): con lei entrò in gran romore e le disse a la
da giullare. -fare un rumore in o sopra il capo o in testa a
un rumore in o sopra il capo o in testa a qualcuno: riempirgli la testa
qualcuno: riempirgli la testa, insistendo in consigli, rimproveri. boccaccio,
aveva seco, mi fece un romore in capo che ancor mi spaventa, dicendomi
non me ne rimanessi, io n'andrei in bocca del diavolo nel profondo del ninfemo
altro ordine cresciute e multiplicate e abituate in noi, nel sonno della oblivione dei
tengon sì stretti che, quasi convertite in natura, per romore che fatto ci
, per romore che fatto ci sia in capo, destare non ci lasciano. caro
con valore aggett.): che è in subbuglio, in agitazione, in tumulto
): che è in subbuglio, in agitazione, in tumulto. a.
è in subbuglio, in agitazione, in tumulto. a. pucci, 5-56
egli è morto / e tutta roma è in arme et in rumore. donato degli
e tutta roma è in arme et in rumore. donato degli albanzani, i-335:
rumore. donato degli albanzani, i-335: in quello mezzo si diceva che opunte città
mezzo si diceva che opunte città era in romore e che parte de'cittadini chiamava
giusti, ii-402: la toscana è tutta in rumore. -levare, commuovere, muovere
mettere, porre, smuovere a o in rumore: mettere in subbuglio, a
smuovere a o in rumore: mettere in subbuglio, a soqquadro, in agitazione
mettere in subbuglio, a soqquadro, in agitazione; turbare, sconvolgere; suscitare
cerna. storie pistoiesi, 1-225: in lucca era una gente di tedeschi che
d'essere isbandito di roma. anonimo [in targioni tozzetti, 12-8-17]: alquante
. bartoli, 1-1-125: teneva i sudditi in servitù, spogliando e uccidendo i principali
partecipazione del re cristianissimo, 11 quale in quel punto, non sapendo più oltra
fatto il regno non si ponesse di nuovo in maggior rumore. manfredi, 3-82:
se il desio di libertà, che in seno / era d'ognuno, anche ispirò
d'entusiasmo fremebondo. -rumoreggiare in segno di disapprovazione. ammirato, 154
fosse levata a romore. -mettersi in subbuglio, in allerta. magalotti,
romore. -mettersi in subbuglio, in allerta. magalotti, 23-24: non
sercambi, i-152: raunato il comsiglio generale in nel palagio e non potendosi vincere per
, li pisani le- vònno romore, in nel quale romore molti ciptadini di lucca
e levando un alto rumore come un mare in burrasca. -fare una scenata.
protesta. papi, 2-1-84: appunto in questo tempo nuovi rappresentanti del comune e
, abbandonarono le loro abitazioni e vennero in alessandria commovendo grande rumore di popolo contra
botta, 5-278: delle raccontate mutazioni fatte in cisalpina per modo sì violento, levarono
sì violento, levarono un grandissimo romore in francia coloro che, o sedendo nei consigli
ed il sangue, pretende di essere lasciata in pace. delfico, i-386: fra
: ciò che io sento degli italiani morti in dogali, non è bisogno dire.
dei colerosi... e fu appunto in una di queste sue visite all'ospedale
l'autore. -agitarsi, rumoreggiare in segno di protesta. monti, 4-1-47
-mettere a fuoco e a rumore: gettare in grande scompiglio. g. gozzi
: se non venite col predicatore, / in cocchio, in barca, a piedi
col predicatore, / in cocchio, in barca, a piedi o a cavallo /
hanno dubitato gli spagnuoli di metter rumori in italia, di chiamare oltramontani nei loro
rumore: senza fare chiasso o fracasso; in silenzio, senza parlare. novellino
ed il signor diego rimettessero il tutto in due amici comuni ed amorevoli, i
. boterò, i-168: non è in podestà del re tor loro il governo
senza rumore infino a che, suscitate in francia le turbolenze domestiche per le quali
se si può. -impercettibilmente, in modo inawertibile. montano, 1-160:
g. gozzi, i-4-66: entrato in tal guisa ognuno, si chiusero le
rispetto del genere umano. -stare in rumore con qualcuno: in lite.
-stare in rumore con qualcuno: in lite. beolco, 1141: lè
la mare de sto flavio sta sempre in remore in ca'con so marìo.
de sto flavio sta sempre in remore in ca'con so marìo. -tenere
marìo. -tenere a rumore: in agitazione, in tumulto. guidotto
-tenere a rumore: in agitazione, in tumulto. guidotto da bologna,
, senza che per questo s'intenda in frattura della pace publica, né si venga
. monosini, 340: una noce in un sacco non fa romore. crusca
sola non suona o non fa rumore in un sacco': proverbio che vale che un
g. m. cecchi, 30-13: in fine nel caso del cercar de'cervelli
. sercambi, 2-ii-250: mentre che in tal modo stava, sentì alcuno romoretto
con affezzione faccino l'ufficio loro ed in un medesimo tempo stieno in timore,
ufficio loro ed in un medesimo tempo stieno in timore, tal che non si senta
, tal che non si senta mai in casa un minimo romo- ruzzo di discordia
piazzaletto erboso il cui declivio si rompe in un baratro nel cui fondo scorre rumoreggiante
borghe- succio che fantastica d'un palazzo in città grande e rumoreggiante sono, essi
cera esser falsata per iscoppiare e fare rimore in chiesa quando ardea, dico che questi
, / scalza per non ferir col piede in cosa / che romoreggi in quella stanza
col piede in cosa / che romoreggi in quella stanza ombrosa. a. cattaneo,
fuoco... pareva come internarsi in grotte profonde da cui usciva romoreggiando sordamente
caro, 7-102: a questo lauro in cima / meravigliosamente di lontano / romoreggiando
.. io accatasto pezzi sopra pezzi in una stupida stufa che non fa che romoreggiare
freddo. -per estens. presentarsi in modo minaccioso. botta, 5-247:
fuggendo la furia dei repubblicani, ricoverato in venezia; poi, già romoreggiando le
udì rumoreggiare un contrasto prò e contro in una ricreazione sopra un signore defunto.
). alvaro, 12-192: come in ogni cosa definita della vita, era
-manifestarsi con intensità e con rovello, in modo cupo nell'animo (una passione
foscolo, iv-414: gli occhi miei in quel dubbio chiarore scintillavano spaventosi..
romoreggiò vastamente per tutta italia, sebbene in suono di procella...,
quando non gli si porge opportunità di salire in gloria e di far romoreggiare quella virtù
riluca molto, rumoreggia molto, ma in fine non è che oro di nome.
ancona, ove furono sin cento morti in un dì. de sanctis, 9-61:
, 9-61: la riforma rumoreggiava già in aria. nievo, 373: il conte
lampi e che ru moreggiava in tutta europa, minacciava addirittura la
paese). botta, 5-227: in sì pericoloso frangente in cui quasi tutto
botta, 5-227: in sì pericoloso frangente in cui quasi tutto il piemonte romoreggiava per
(un gruppo di persone, anche in un contesto figur.). corona
a tutta la città, che rumoreggiando accorre in folla non tanto per porgere aiuto,
: se l'infastidivamo romoreggiando, inveiva in romagnolo. -produrre un fruscio.
così oppressi da'fiorentini e che pistoia era in tanta divisione, deliberarono fare pace col
duca. b. davanzati, i-18: in tale stato erano le cose della città
. aretino, 20-171: tu in quello starai spigolando ai fessi o al
chiacchiere, pettegolezzi, rumooggetti, acque in movimento; tramestìo. cronica pisana,
. cronica pisana, 1074: arseno in firenze diece nobili e f
, 24-9: ogni cor si rallegra, in ogni lato nesse nella città quel che
8. fare discorsi altisonanti, mettersi in mostra duto mai tante stelle né inteso
agli orecchi, il sole brucia ed entro in un cafferuccio, bevo sono che
volta uno duca ladovico che romoreggiassi cesse qui in chiesa un gran romorio, ancoraché io vi
gente per oppordi giacomo, i-551: in quell'afa, nel romorio di voci di
3. rimescolio. voce (in relaz. con una prop. subord.
, 5-304: fanciullezza, conservata in cuore attraverso la vita e ri
e ri avevo inteso rumoreggiare in quel tempo che bonaparte sorta a
11. sostenere a gran voce (in relazione con una = deriv. da rumore
[242]: con le parole in libertà i poeti futuristi esaltarono il reggia
). velluti, 216: stando in siena [l'imperatore] il popolo montale
18-88: che cosa c'è di vero in questo giudizio minuto co'grandi romoreggiarono la
voluto esegue o crea un componimento in cui domina la l'uno romoreggiare
marinetti, 187: offrirsi offrirsi in dono ai miei amici 14.
aretino, vi-430: se la sentenza viene in mio favore, non tumb.
marinetti, i-219: le parole in libertà... contengono il
, iit4.]: le loro parole in libertà sono delle vere rumoreggiato (parti
. (ant. remorezato). messo in subbuglio da tu 2.
comandò ai suoi servitori che dessero sonori necessari in uno spettacolo cinematografico delle mazzate a tali
. buoninsegni, 658: o teatrale o in una trasmissione radiotelevisiva. ordinarono che molti
), aw. con rumore, in modo rumoroso; con atteggiamenti, movimenti
che cosa fossero state quelle tali serate in famiglia. pirelli, 29: guarda
pirelli, 29: guarda dal sotto in su la figlia ritta che ingoia rumorosamente
: finirò rumorosamente con una frase campata in piena storia dell'arte italiana, che
borgese, 1-235: le notizie della serata in casa de sonnaz si diffusero rumorosamente nel
personale. 3. figur. in modo violento. foscolo, xvui-272:
di donne e ragazzi, che andavano in festa, alla fiera, alle giostre di
salvim, 41-343: quando eschine esule leggeva in rodi la tremenda e terribile orazione di
delle notte secondo il lor uso consumarono in grida romorose e festevoli. capuana, 12-133
hanno un altro segno di convenzione che consiste in una rapida succession di picchi ch'è
ronzava [un moscone] rumoroso, in una vibrazione metallica di che raggiungeva gli
si mostra / soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. -caratterizzato
, le luminarie delle bottegucce ambulanti solleticavano in loro un timido desiderio di muoversi,
magalotti, 28-14: s'era cacciato in testa che, a non cancellar la
che... si andava preparando in francia vennero a turbare... l'
, sono sem- re state difficoltà che in pratica apparvero tutte indomani a molti.
. che si fa sentire o si manifesta in forme chiassose o espansive; che denota
: dio non voglia che possano vedere in noi una gioia rumorosa, una gioia mondana
abbiamo la figurina della fanciulla selvaggia collocata in primo piano al centro di un dissidio tra
distinte'; il francese penserà dunque che in pirandello il pensiero sia debole, le
che appare talvolta così rumorosa, taceva in modo impressionante. c. e.
noiano sempre. pascoli, i-617: mettendo in latino la rumorosa e luccicante poesia,
, 27: tutto lo populo che stava in piazza maiure se commenzò ad rumunare e
dei caratteri grafici propri della scrittura alfabetica in uso presso i popoli nordici, e
uso presso i popoli nordici, e in partic. scandinavi, a partire dal 100-
runico]: 'runico': da runa che in ennio citato da festo era una specie
antichi danesi chiamavano rune le linee segnate in pezzetti di legno... rune
soldataglie di brema chiamate ss restavano acquartierate in un romantico alberghetto di lì vicino,
di lì vicino, ed era perfino in grado di distinguere sul colletto nero di
né più né meno che se fosse in lingua rumnica o lettica. baretti,
ru- nico. ragazzoni, 118: in cadenza, su un metro, su un
a. sua 'gothorum suecorumque historia', raccolta in quin g dici
runiche voci, / e sformati visaggi in troppo immani / corpi scontrando. aleardi
valle, tra boschi verdecupi, si apre in lontananze romantiche, sfumate, nebbiose,
, dove il nume serpeggia e luccica in lame di sole. una vastità nordica,
runo2, sm. ciascuno dei canti in cui è suddiviso il poema nazionale dei
su la terra e per soe vestimente ten in cerco lo ruo e 'l leame.
. piccolo registro con elenchi di persone in uso presso varie amministrazioni. g
del suo plotone, e si accorse che in quell'atto, pur tanto semplice,
la gente, il qual subito col ruolo in mano chiama la gente. g.
non era per l'addietro introdotta la pratica in oggi vigente presso l'ufficio di polizia
del ruolo di tutte le persone abitanti in questa città, dal quale esattamente risulta il
romaxo senga parenti nuo d'ogni cossa in canbio del palaxio aveva lo sterco pucelento
canbio del palaxio aveva lo sterco pucelento in canbio de la camera e del nobel
d'iscrizione per la crociata, in piazza dell'eròe, con grande solennità e
-e domanda?.. / -umiliato e in core afflitto / dei monantropi al
che ci costituisce arrendevoli agli altrui sensi in quel caso ancora nel quale detti sensi
uni la mettono [la filosofia] in cielo e le assegnano il primo grado
signor no. manca solamente il discernimento in chi, andando colà, in vece del
il discernimento in chi, andando colà, in vece del buono scieglie il cattivo,
vece del buono scieglie il cattivo, in vece delle virtù scieglie i difetti.
virtù scieglie i difetti. e giacché in questo ruolo entra il vestire, non si
1-14-359: a fine quest'ordine venga in notizia di tutti gli rettori...
, che oltre alle cose solite notarsi in detti ruoli..., vi registrino
un'organizzazione pubblica o privata e, in partic., di una pubblica amministrazione
ufficiali di balìa senesi (1598) [in rezasco, 996]: li due
, visto il rolo de'dottori leggenti in studio,... commessero farsi il
secondo il solito. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-345: nel ruolo stampato
arco ferrari o chiesi, furono posti in disponibilità e, sciolto il numeroso stato maggiore
decreti e regolamenti relativi alla coscrizione [in codice dei delitti e delle pene, 168
civile e militare dipendente dallo stato è assunto in ruoli, secondo le norme del presente
un grado superiore possa avvenire soltanto quando in esso si renda vacante un posto,
gli alta salari e altri privilegi, in contrapposizione alla massa degli 'avventizi'.
perso nale non di ruolo in servizio nelle amministrazioni dello stato.
più compreso fra i dipendenti dello stato in servizio effettivo (e si riferisce in
in servizio effettivo (e si riferisce in partic. ai docenti universitari che abbiano
un ufficio diverso da quello del posto in pianta stabile, il quale resta pertanto
o un funzionario). -anche, in senso improprio, nel linguaggio comune:
presentemente faceva l'incaricato fuori ruolo, in una piccola scuola. ottieri, 3-196
, previsto dall'organizzazione; che è in pianta stabile (un impiegato).
stabile (un impiegato). -entrare in ruolo: essere assunto in pianta stabile
). -entrare in ruolo: essere assunto in pianta stabile. -non di ruolo:
l'avevan messo nel catasto ma poi in ruolo non aveva potuto entrare. bartolini,
fasciste anziché andare a fare il matto in campagna. brancati, 3-143: a cinquant'
la sistemazione del personale non di ruolo in servirio nelle amministrazioni (fello stato.
segreteria e nei quali sono segnati, in ordine cronologico, le cause e gli
magistrati. -ruolo delle udienze: quello in cui sono segnate le cause trattate in
in cui sono segnate le cause trattate in ciascuna udienza. -ruolo d'udienza:
per depositare i ruoli e portare i fascicoli in udienza. codice di procedura civile,
citazione, delle comparse e delle memorie in carta non bollata e, successivamente,
nel quale sono segnate le cause trattate in ogni udienza. il ruolo è sottoscritto
) ruolo generale degli affari da trattarsi in camera di consiglio; io) rubrica
rubrica alfabetica generale degli affari da trattarsi in camera di consiglio; 11) ruolo generale
non viene pagata volontariamente, viene riscossa in via coattiva dall'esattore delle imposte sulla