ora vietato dalla legge; era messo in atto disponendo in un campo di saggina
dalla legge; era messo in atto disponendo in un campo di saggina o di granturco
alta due dita o più, stesa in piano; e perche quella tosto si
volgono sottopra con certe tavolette che hanno in luogo di padella, accioché si cuoca anco
: il freddo beve, e si congela in brina / quel ch'aura mattutina -o
al rotto / conversare con quelle anime in pena / di una vita che quaglia poco
. concretarsi, rendersi visibile o presente in modo tangibile; avere una forma precisa;
o gelatinoso. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-167: queste gengivette.
quel suono ella te la farà tombare in seno. = deriv. da quaglia
quagliato e non so che loro frutti, in modo che a me parve stare,
che a me parve stare, nonché in luogo di pastori, ma in luogo di
, nonché in luogo di pastori, ma in luogo di gentili uomini. g.
. massaia, i- 157: in quei giorni il mio cibo non era che
). calvino, 6-13: prendere in giro il marinaio tedesco è facile perché
folla sparuta, sparsa dovunque ma quagliata in chiazze nerastre,... si radunava
p. levi, 3-24: uno viaggia in auto e a tutto il lavoro che
tramaglio. tanara, 299: s'usa in luogo di quagliere la quaglia femina,
bracioline rotolate cotte su lo spiedo o in tegame, con salvia, crostini, lardone
tu vuoi... si lega in un cencio bianco. campanella, i-133:
le provature secche sono calde e secche in primo grado, rispetto al quaglio e
cani per la caccia alle quaglie e in cui si esercita il tiro alla quaglia.
: a firenze... è in arrivo una scarica di mini-referenaum filo-animalistici contro
sarà il sparviero, potrassi andare liberamente in campagna e, trovando o quaglioni o
le quaglie, uccelli che stanno sempre in terra e mai su gli arbori, giunte
subito accoppiate si congiungono, nidificano ed in poco più d'un mese escludono i figli
al numero di quindici o sedici, in luogo ove il maschio non le ritrovi
, iii-981: -perché vi siete cacciata dentro in quel laberinto? - le cameriere m'
un essere ipotetico composto da quark considererebbe in queste condizioni il quagma come mondo normale
scopo è di creare per la prima volta in laboratorio un nuovo stato della materia,
fasciame, cominciando dalla chiglia. vanno in opera, tra le precipue, ben
lessona, 1225: 'queirate ': in marina, sono i quattro primi corsi
: a cui la badessa disse: « in fé di dio tu dr il vero!
qualch'ora tranquilla, / qualche notte quieta in qualche villa, / o qualche vento
muratori, cxiv-4-106: li francesi sono sparsi in grosso numero nel parmigiano, facendo alle
annunzia cangiamento. rovani, 4-i-06: in quella contrada, nella casa di un
, i-51: essendo... in questa oscurità di fortuna posto tra tante
nostri e tutta la lor rabbia si sfogherà in loro, i quali non avranno altro
'pastori chi ha qualchi ferri / fatti in modo che posti in ogni toppa /
ferri / fatti in modo che posti in ogni toppa / apn l'uscio o la
intervalli: / pur sempre era tenuto in gran custodia. 2. con valore
mio destino, / e 'l cielo in ciò s'adopra, / ch'amor quest'
infirmitate che non se trovava nulla casa in roma che qualeche morto voi infirmo non
e ritornato nel suo pristino grado ed in tanto maggiore quanto si erano fatte di
si erano fatte di molte leggi nuove in confermazione della sua potenza, pareva ragionevole
-seguito da luogo, parte, modo: in un luogo o nell'altro, in
in un luogo o nell'altro, in un modo o nell'altro. mazzini
inglese, e appena finito te lo manderò in qualche modo. saba, 4-75:
donna? o indiscrezione d'uccelletto, / in suo libero arbitrio entrato dove / mai
avrebbe dovuto? la causa, / in qualche luogo, si discute ancora.
di negro, e andare con candele in mano accese. algarotti, i-vu-251:
di roberto valturio. avealo forse architettato in gran parte lo stesso sigismondo, principe di
, i-121: io ne potrei forse entrare in qualche opinione di me medesimo, se
dal vano della finestra. papini [in lacerba, iii-73]: cavour..
: ecoti comparer pistoia con una corona in mano, alta qualche quatro dita come
. bartoli, 4-5-97: come già messo in cura a s. francesco saverio
qualche tre palmi, che il rappresentava in abito di pellegrino. spallanzani, 4-ii-10
ignazio e della contessa, che entrarono in quella camera. = comp. da
fiera naturale inadattabilità che ci riconosciamo d'avere in concepire qualche cosa che non sia materia
? gentile, 3-16: tutto è in quanto esiste, ed esiste essendo qualche cosa
esiste essendo qualche cosa. soffici [in lacerba, i-44]: luciano folgore,
sbarbaro, 6-30: qualche cosa è cambiato in me, qualcosa / fuori di me
g. correr, lxxx-3-442: cascano qui in considerazione l'entrate che annualmente la può
: così convien fare a me, volendo in questo mio viver servile avanzarmi qualche cosa
disciplina può e sa difendere chiunque, in ogni occasione. 3. dimin
qualcheccosina ch'è di là al fuoco, in cucina. = comp. da qualche
dito da qualcheduno per le strade o in qualche altro modo riconosciuti, erano senza
sfogassi con qualcheduno. castelnuovo, 72: in casa bussini l'andar d'accordo significava
portassero che se ne dovessero piantare qualcheduni in questa sorta di terre subito fatte le
sepolte, dimandano assai fatica per rivocarle in luce. dunque bastava al bisogno e
cent., 70-55: chi caduto fosse in tal follia / cader s'intenda in
in tal follia / cader s'intenda in simighante pena, / cherico o laico o
cartiere, delle macchine d'ogni ragione in continuo aggiramento e fragore di tuono.
.). una o più cose, in quantità indeterminata ma generalmente piccola (
definite o specificate le caratteristiche; azioni in determinate; situazioni non perfettamente
d'occhi ha il padre: mi leggerebbe in viso, come sur un libro,
, 9-13: camminammo un altro poco in silenzio, e io cominciai ad aver
, un potere indeterminato. papini [in lacerba, i-176]: esser serio significa
vita! / variamente operai, se in male o in bene / io non so
variamente operai, se in male o in bene / io non so; lo sa
luglio. b. croce, ii-7-230: in questa contaminazione, e pensiero e volontà
e volontà si neutralizzano e si convertono in qualcosa assai simile al cieco impulso, al
. e. cecchi, 7-21: teneva in collo un bambino, come di cera
. m. i sommari di costantinopoli in nome di v. s. e udì
quella parte del fondere i 50 cannoni in buda, disse: questo è qualche
3-46: osserva « c'è qualcosa in quello che dite ». e sbircia me
portante... aveva il mestolo in mano in qualcosa come decine di società
.. aveva il mestolo in mano in qualcosa come decine di società per azioni
diversa, con forma intrinseca diversa da quelle in noi attualmente vigenti. -filos.
concreta dell'essere e del non essere, in questo senso, che nel qualcosa tesserci
misterioso / si dipana ancora: e in esso, nuda, / la realtà,
con uso awerb. e significato restrittivo: in parte. manzoni, pr.
franco, 4-152: ora io v'aspetto in venezia, ma con patto che non
, che non sì tosto è saltata in terra che toma a saltare in acqua.
saltata in terra che toma a saltare in acqua. guarini, 343: d
: 'de'piccini d'una rana schiacciati in sua assenza dal piè d'un vitello
dante, inf, 23-6: volt'era in su la favola d'isopo / lo
volgar., 5-90: stando una rana in un fossato vide uno bue. e
; dopo aver assistito nell'ade, in qualità di giudice, a una gara
alceste 'd'euripide... ed in ultimo, per avere o dare un
chi parla a vanvera, a sproposito o in modo sconclusionato. p. e
nella flessione delle braccia e nell'estensione in fuori, con le gambe piegate all'
il terzo nella spinta violenta delle gambe in fuori e nell'estensione massima delle braccia
. g. berto, 5-101: in capo a quindici giorni ce la facevo a
a non affogare oltre che a buttarmi in acqua dal bordo della piscina non proprio
la seconda guerra mondiale e che consistette in una serie di sbarchi per occupare,
di morso, quando s'ha fame, in una istiacciattoccia con lardo, calda calda
di una persona malvagia. vallisneri [in muratori, cxiv-44-301]: io non l'
di andare alle sue lezioni, ed egli in tal maniera mi corrisponde? guai se
xxxv-ii-425: di marzo vi riposo in tal manera: / in puglia piana,
riposo in tal manera: / in puglia piana, tra molti lagoni, /
della falciatura e 3 suo canto imita in qualche modo il grido delle ranocchie.
: zenova, a che sei gionta / in poter de li inimici, / che
(plur. -cé). marin. in una nave da guerra, elenco giornaliero
militari presenti a ciascuno di essi. in uso per la distribuzione dei viveri.
15 zomi, poi le lessa in aqua tanto che sia tenere, lasale sugare
tri zomi, poi lo miti in lo mele che tu la voi bolire per
quella polvere ranciata dal messico, che in spagna chiamano più comunemente 'polvos de
: una matrona con spighe di grano in mano e con veste ranciata. lomazzi,
ranciata. lomazzi, 417: in abito turchin ranciato e bigio. v lancellotti
legacci di color ranciato, con certe trine in cima e punte d'oro. targioni
color ranciato. calandra, 3-136: in fondo il monviso spiccava ancora netto sulla
, altri azzurri, indachi altri, ed in fine altri sono violati.
bollore metti su la seta e menala in paracelli per ispazio d'un'ora e
sig. dott. marcellino è restato stupito in sentire che ancora in cotesto studio vi
è restato stupito in sentire che ancora in cotesto studio vi sia restato ancora cotesto
da rancico. rancidaménte, aw. in modo inattuale, secondo criteri antiquati,
potrebbe rendere la vita romana nei romanzi, in queste epopee moderne, borghesi, democratiche
, vitalità e interesse (e, in senso concreto, ciò che è antiquato e
2. ant. divenire vecchio in quanto mai riscosso (un credito)
più presto il rancido al fondo che in stanza aerosa e fredda al gelo.
3-222: sapeva certe droghe da sciogliere in un sugo di aglio bollente per preservarli
. -sostant. odore che aleggia in un luogo chiuso, non arieggiato,
cibo ma di sonno... ritornato in camera, mi misi a dormire.
f. doni, 6-58: vanno zanzarando in qua e là tutto dì,.
1-1-147: la povera / fanciulla, in cambio a quel vecchiaccio rancido, / abbia
ma cascano poi nella mota della confusione in cui rimangono absorti. salvini, 41-431
pochissimo conto. g. de robertis [in lacerba, i1i-79]: si vedono
vieti rancidi che ammorbano. vallisneri [in muratori, cxiv-44-194]: un certo rancido
lingua. magalotti, 9-2-69: voi mettete in quel vocabolario voci antiche, voci rancide
paiono nondimeno rincrescevoli. e di ciò in buona parte è cagione questa antichità de'
ii-169: cotesto vostro artifizio di biasimare in molto e lodare in poco non è artifizio
artifizio di biasimare in molto e lodare in poco non è artifizio sì nuovo come
erudizione, del modo con cui reca in italiano questo luogo un certo giovanni pollio
questo luogo un certo giovanni pollio polastrino in un antico libricciuolo contenente la traduzione de'
la cosa come sta; e lassate in suo arbitrio di riferir quel che gli scrivete
(un titolo onorifico); caduto in prescrizione (un reato). sarpi
. 10. arrivato o consegnato in grave ritardo (una lettera);
i-54: alfonso di spinel mi diede qua in toledo una lettera di vostra signoria dei
o gusto di rancido. -anche in senso concreto: cibo o sostanza irrancidita.
i-654: aspri paesi tutti per salita in cima ai monti, neri d'intemperie e
2. notizia inattuale, poiché giunta in ritardo. muratori, cxiv-4-127: l'
o il modo di scrivere. -anche in senso concreto: scrittore che è o
o appare o è considerato inattuale, in quanto ha una sensibilità e un gusto artistico
: i libri che si pubblicano oggi in italia non sono che sciocchezze, barbarie
. l'essere desueto, disusato. -anche in senso concreto: vocabolo, espressione linguistica
attualità, vitalità e interesse. -anche in senso concreto: idea, concetto,
), sm. allevatore di bestiame in una grande fattoria degli stati uniti d'america
moravia, ii-21: personaggi in costume da rancheri. piovene, 10-422
becelli, 1-273: l'alba la camicia in dosso / posta s'aveva come neve
ginestre pendeva una specie di bava bianca in fiocchi; su altre strisciavano grandi bruchi
suoi raggi infocati, che si slargavano in macchie rance su le praterie. bacchetti
5-26: nel sopraccielo farei l'aurora in sunun carro d'oro, che uscissi d'
i-241: il vermiglio suole / cangiarsi in rancio quando apollo è giunto. tesauro
tinta, secondo la sua lunghezza disposti in maniera che il rosso è nell'estremità
; a levante un sole ringiovanito spennellava in rancio le montagne allibite. -panno
uno sporco piatto pien di brodo, in cui era stato bollito un buon pezzo di
dal collo quelle divise le quali, in vece di adomarle, par che le rendano
li affetti. -imputridito, in decomposizione. marchetti, 5-120: spirano
ornamenti addosso, / di diamanti un diluvio in su la testa. / la braccia
algarotti, i-ix-209: costui di suo parnaso in cima / cerca, scrive, distoma
: io non sarej alieno da rimetterne in casa delle più leggiadre [parole],
. òttonelli, 262: parmi che in questo libro sien messe centinaia di voci
stupor che ve ne sian parecchi, / in questa età di sì corto vedere,
di sì corto vedere, / che in pregio tengan favole sì rance / e
distribuito giornalmente ai soldati e ai marinai in ciascuno dei tre pasti principali (e
la consumazione di tale cibo, fora in cui viene consumato e il pasto stesso
i nostri, trovate le loro marmitte in cui bolliva il rancio, se le portavano
bolliva il rancio, se le portavano in città facendo baccanale. faldella, i-5-42:
. 2. con metonimia: luogo in cui i soldati o i marinai prendono
sono distinti con un numero che, in massima, è quello della serie.
coatta. pavese, 7-116: anche in galera c'è chi vive. là ti
) [rezasco], 322: suole in ogni luogo per allettare gli oblatori alle
è dal fr. se ranger 'disporsi in file '. ràncio5, sm
= allotropo di area merid. e, in partic., campana e pugliese,
134: il butirro si salerà come fanno in olanda ed il grasso di porco parimente
è offesa, obbliga l'infermo a zoppicare in una maniera particolare che appellasi rancare o
dotto sì ch'io dovento ranco / in mio parlar, sì che la fama gria
animo e non manifestato apertamente e maturato in seguito a un'offesa o a un torto
188: vidi alcuni altri i quali in apparenza erano benigni e mansueti, e
guicciardini, 2-1-158: chi si vendica in modo che lo offeso non si accorga
più generoso è farlo scopertamente, e in modo che ognuno sap- ia d'onde
volendo pure aver che far con loro in qualche modo, s'era dato a
affondate nelle tasche del pastrano, le spalle in capo, aggrondato, il cappello calcato
tigre sdegnata, / mossa da fier leone in selva ircana, / incontro vanne a
ed 1 rancori. duodo, lii-15-144: in francia la rovina saria maggior che mai
municipio trasformarono il campo dell'utile controversia in un'arena da gladiatori. faldella, i-5-135
. rancorosaménte, aw. letter. in modo risentito, rancoroso; con astio
. moravia, 24-15: è saltato in serpa con un'agilità insospettata e ha
cpauzider non ài cura / quale t'è in talento, / e per sollazi rancura
e altri borghesi, / vedete lo mondo in che modo v'à presi: /
v'à presi: / im briga et in guerra e in molta rangura. buonarroti
: / im briga et in guerra e in molta rangura. buonarroti il giovane,
e la rancura che lo turbavano si fondevano in un dolore acerbo. linati, 9-82
, e la confusione era divenuta fissazione, in quella rancura contro il mondo? c
rancura. montale, 1-78: questa che in me cresce / è forse la rancura
tenere in sé rancura. idem, liv-32: voria
cultura / notte e giorno mi sta in rancura. -danno, rovina.
che alcuno s'affatichi... in rancura, e'lascia le cose guadagnate all'
e sì dis: « eo sont sempre in doia e in tristeza; / l'
: « eo sont sempre in doia e in tristeza; / l'infirmità del corpo
; / l'infirmità del corpo me ten in tal dureza / ked eo curar non
temo e mi rancura. dante, in /., 27-129: per ch'io
io stava sicuro / a vedermi dubbioso in tanto affanno / che, ciò pensando
che doveva essere scannato e neppure morto giacere in pace. -lamentarsi (un
...: ministro di dazio in vicenza ed in bassano, dettovi ancora
: ministro di dazio in vicenza ed in bassano, dettovi ancora sgaraffone; e
riva, 1-152: non g'è [in cielo] alcun infermo ni gram ni
del lesotho e della repubblica sudafricana; in quest'ultima fu introdotta nel 1961 in sostituzione
in quest'ultima fu introdotta nel 1961 in sostituzione della sterlina sudafricana.
, sull'orlo, sul limitare, in prossimità di un luogo, di una superficie
non andar a treppicare là (a pesticciare in quel podere) che non è nostro
... furono combattute, attraversate in mille modi, e non ebbero luogo
, non di più e, anche, in quantità sufficiente o appena sufficiente.
nostro, rimanendoci ancora dua mesi da stare in fazione. idem, i-vm-270: volse
, i-vm-270: volse già fame un bere in fonte branda / ben tutta siena,
ben tutta siena, e poi gli mise in bocca / una gocciola d'acqua a
d'altro che si fa girare dal muratore in un chiodo confitto in mezzo a un
girare dal muratore in un chiodo confitto in mezzo a un passetto o bastone tirato a
pei misuratori: regolo che, menato in giro sullo staio, toglie via la colmatura
ad ago dell'orlo di una stoffa (in partic. di un fazzoletto).
/ perché non gli ha mai aùti in su la lista. = deriv
. marin. vela di taglio, che in passato corrispondeva a una varietà di vela
a brigantino. garibaldi, 1-139: in circa mezz'ora furono presi tutti i
d'estate: / non una randa in tutto quel turchino. cesareo, 445:
: sentisti le triremi puniche / orzare in fuga sbandate, con lacere / le
complementi che specificano determinati usi o collocazioni in una velatura complessa. l.
randa ': vela aurica o di taglio in forma di quadrilatero irregolare...
, con allusione al movimento del bome (in origine designato col nome della vela)
. andare errando, peregrinare di luogo in luogo; vagabondare, girovagare.
mezza piaggia scesa / quasi di vita in sull'estrema sponda / per non aver nulla
giovane, 9-525: scorti ho andare in ronda uomini sì fatti, / pel
: formaggi lombardi e caciocavalli abruzzesi coesistono in italia,... nonostante i bassi
, 846: la stona dei contadini in russia, cioè dell'ottanta per cento della
. 2. che ama andare in giro, spostarsi, viaggiare o stare
[2-xii-1988], i: la lega in difesa dei 200 mila gatti senza padrone
4. che è trascorso spostandosi in continuazione da un luogo all'altro,
1-47: non buttiamo... in un gorgo senza fondo / le nostre
-in partic.: trascorso in trasferimenti continui e non organizzati (il
5. che si sposta o si muove in modo imprevedibile (un oggetto, le
bufera randagia per l'ombra tra nuvole in fuga. linati, xii-72: la luce
, 1-628: spiccava le foglie tenere raccogliendole in un canestro. a quando a quando
anche razziali, che riferisco senza nemmeno sfiorarli in queste fugaci considerazioni randagie.
, scientificamente fondati, e viene esercitato in modo approssimato (la critica).
sede fissa, deve cercarsene di volta in volta una di fortuna. 0.
navigare di bolina stretta. non è in uso. = denom. da randa2
... da una randellata / colto in quel punto. fucini, 927:
, indica la violenta pulsazione del cuore in condizioni di particolare ansia o emotività.
colpa commessa. il vetturale [in b frontespizio, 80]: perché dovete
di difesa o di offesa (e, in partic., nominato in espressioni di
e, in partic., nominato in espressioni di minaccia), come sostegno nel
è nato / con questo mio randello in sulle stiene: / la gioia ti
: / la gioia ti potrà tornare in pene. rappresentazione del re superbo,
gozzi, 1-981: avean quelli, / in iscam- bio di spada, in man
/ in iscam- bio di spada, in man randelli. cesari, i-438: andavano
7 (116): teneva sospeso in una mano un grosso randello. ghislanzoni,
-con riferimento all'asso di bastoni in una carta da gioco. e
ebbe così contraffatte. -manganello o sfollagente in dotazione ai corpi di polizia.
randello sotto braccio, le guardie assistono in disparte. bocchelli, 2-xxiii-212: la polizia
furono apparecchiati ed ebbero randelli e strangolaronlo in quello luogo. p. fortini,
adopera per torcere i lacci, stringendo così in giro un membro onde sospenderne la circolazione
il cammino o per impedirne l'accesso in luoghi dove potrebbero arrecare danni.
mese [agosto] i contadini sieno diligenti in turar le vigne e le siepi per
, che serve ad amarrare o legare in terra una galera. 9.
un fazzoletto rosso al collo e un randelletto in mano. = il significato n
femm. -a). chi ama andare in giro senza uno scopo o una necessità
gardenia (randia malleiiera), che colora in nero. = voce dotta
dei dodici uomini illustri ', che in primo luogo certe forme di quelle che portano
. inforni. disporre elementi numerici in un elaboratore elettronico secondo una sequenza regolata
una sequenza regolata da leggi molto complesse in modo da simulare una distribuzione casuale.
), agg. statist. effettuato in modo casuale, senza un criterio o
, ossia a caso, sui prodotti in commercio. randomizzazióne, sf.
inseriti, 'a caso 'appunto, in gruppi che verranno trattati in modi diversi
appunto, in gruppi che verranno trattati in modi diversi. -algoritmo di randomizzazione:
ricava matematicamente la posizione di un dato in una memoria ad accesso diretto.
provai sed i'potea il bordone / in quella balestriera, ch'r v'ò detto
4-54: il ladro gitta la piccola ranella in bocca al cane, ch'è di
tu vorai e dapoi poco tempo in quel loco venirà tutti gli cani della contrata
i 60 cm di lunghezza e vive in colombia, bolivia e brasile; e
si trovano nelle regioni calde di america in piccole torme; si nutriscono di frutta
ranfie del duca di modena, riparava in francia e nella svizzera. -tornare
che i pampini possan attaccarsi di mano in mano secondo phe van crescendo. e
una specie di rostro; è presente in italia in due specie a tegumenti glabri
di rostro; è presente in italia in due specie a tegumenti glabri; il
, pioppi e salici, è diffuso in tutto il territorio nazionale. tramater
file ordinate, che ricordano la posizione in riga dei ranghi dei soldati.
laterale, lo depongono nuovamente sul terreno in file ordinate per prepararlo all'operazione della
operazione che consiste nel raccogliere e disporre in file ordinate, per mezzo del rastrello
o del ranghinatore, il fieno tagliato, in modo da prepararlo alla successiva operazione di
ràngio) marin. disus. navigare in prossimità di un punto di riferimento o rasentare
) marin. disus. mettersi a soffiare in una de terminata direzione,
dopo il diluvio capitati: i mofoli in sardegna, i mufioni in corsica, i
i mofoli in sardegna, i mufioni in corsica, i rangiferi in svezia.
, i mufioni in corsica, i rangiferi in svezia. serpetro, 315: il
il rangifero nasce nel settentrione, e in particolare nella svezia e norvegia. è della
corpo maggiore e di robusta forza. ha in capo 3 ordini di coma, in
in capo 3 ordini di coma, in ciascuno de'quali ne sono due, ea
25 rami. si munge, ed in un giorno camina 30 miglia. f.
cfr. ted. renntier), reso in lat. mediev. con rangifer -feris
altri del rango, donde soglion trarsi in spagna i privati e i primi ministri.
accolto ed applaudito. belloni, 2-ii-101: in quanto all'impiego che si fa del
: toccava sempre a loro due, in ogni occasione, ricordarle di tenere il suo
casti, ii-3-75: non s'introduca in esso [nel teatro] / chi del
territorio. targioni tozzetti, 6-10: in esse descrizioni saranno registrate le città e
rango politico. 4. in relazione con un agg. ordinale o qualificativo
a cui si riferisce, considerato sia in confronto con altri elementi omogenei sia in
in confronto con altri elementi omogenei sia in assoluto (per lo più nelle espressioni con
nucci e da altri, tiene similmente in questa scuola un rango mediocre. mazzini
, 9-336: l'arco venne costruito in fretta e furia, in un'epoca nella
venne costruito in fretta e furia, in un'epoca nella quale artisti di rango
andare a palermo la sera, ed in quei tempi di disordini, appariva manifestamente
rango. -al primo rango: in una posizione preminente. imbriani, 10-177
dà il primo rango della bellezza. in fatti se anche ad un volgare spettatore si
egli. 5. ciascun livello in una gerarchia di valori (e può
: la gagliardia del freddo opera altrettanto in parecchi di quey viventi che occupano un
, al falcone, al cappello e in tutti gli alberghi di tal rango si alloggiava
geografia..., sotto l'aspetto in cui noi la prendiamo...
gerarchia ecclesiastica, dovrei farmi rendere ragione in qualunque tribunale del mondo ». ecco
un'altra volta, e convertito francesemente in 'rango '. casti, ii-3-76:
stati elevati al rango di cavalieri, in luogo di irritarsi per invidia, non
drigo, anche nei 'ranghi 'seguitava in piedi il suo sonno. -per
esercito è lavoro. -l'organico in servizio presso un ente, un'azienda,
i ranghi, adesso qualche centinaio sono in cassa integrazione. io. serie,
albergo. -in partic., in un abito: ordine di bottoni o
archivio mediceo 4516 (ióyj) [in « lingua nostra » xlii (1981
signora vedeva già la propria cameriera pavoneggiarsi in piazza san marco con un visone di
maglieria, ciascuna fila di maglie considerata in senso orizzontale. 13. nella linguistica
linguistica strutturale, ciascuno dei diversi livelli in cui risulta strutturata la lingua, gerarchicamente
indica il posto occupato da una parola in una lista di frequenza ordinata secondo frequenze
dell'età veliera, ciascuna delle classi in cui venivano distinte le navi, specialmente
le navi, specialmente quelle da guerra, in relazione con la loro grandezza, col
primo rango. algarotti, i-v-ioi: in sulle navi di primo rango innalzavano gn antichi
e soggetta a variazione. tut- tavolta in generale per navi di 'pomo rango '
(finanzi all'isola di gorrea sono in questo momento di io navi di linea,
. si denomina così ciascuna duglia o giro in cerchio d'una gomona od altro cavo
16. matem. insieme collegato in uno spazio euclideo mediante una corrispondenza a
ogni funzione. l. podestà [in « quaderni di sociologia », 35 (
-a ranghi serrati: mantenendo una disposizione in cui i soldati siano a contatto di gomito
ranghi serrati! -a rango, in rango (con valore aggett.):
): schierato ordinatamente; allineato, in fila. cantoni, 389: le
qualche cosa di comune con i soldati in rahgo. ferd. martini, i-4
il rancio. stuparich, i-205: tutti in rango col fucile e con le giberne
: un altro squillo di tromba. in rango! urlano cento voci concitate da tutte
ranghi, qui. -non siete voi forse in casa di vostra figlia, qui?
bandiere, che facevano graziosa mostra: in primo rango vi erano le tre urne
rango vi erano le tre urne, in fondo la commissione seduta ad una gran
ad una gran tavola. -mettere in rango: allineare. c. carrà
non dipinge che teste. le dispone in bell'ordine, le incolonna, ne fa
ne fa un'architettura; le mette in rango, in parata. -mettere qualcuno
architettura; le mette in rango, in parata. -mettere qualcuno in rango con
rango, in parata. -mettere qualcuno in rango con altri: considerarlo dello stesso
solo a mettere chi l'ha scritto in rango coi primi. -mettersi,
coi primi. -mettersi, schierarsi in rango: allinearsi, disporsi in fila
schierarsi in rango: allinearsi, disporsi in fila. ghislanzoni, 17-37: tutti
, 17-37: tutti gli altri si mettano in rango, e badiamo di non disperderci
all'antialba, alla fonte rustica e schierarmi in rango, in fila, con le
fonte rustica e schierarmi in rango, in fila, con le lavandaie a lavare i
panni. -nel rango di: in quanto, come. a. cocchi
rango della distanza: prendere posto, in una riunione o in un incontro, intorno
prendere posto, in una riunione o in un incontro, intorno alla persona più
4-37: la padrona di casa sta sedendo in mezzo ad una canapè: intorno v'
che il suo ri torno in italia fosse stato, in fondo, un
torno in italia fosse stato, in fondo, un tentativo di sfuggire a
parise, 5-312: si è messo in testa di assomigliare in qualche modo ai
: si è messo in testa di assomigliare in qualche modo ai padroni...
un'organizzazione. f. agnoletti [in lacerba, ii-287]: bisogna dar aria
. -anche: avvicinare i soldati schierati in modo da ridurre la distanza che intercorre
divisioni interne e con spirito di collaborazione in un'azione, in un lavoro, nell'
spirito di collaborazione in un'azione, in un lavoro, nell'attuazione di un
ojetti, ii-456: appena la banda tace in tronco,... [il
. ant. rene 'riga di soldati in uno schieramento ', nel sec.
frane. * hring 'anello, raduno in cerchio '). rango2
stra che l'awersario ha peccato in alcuna cosa? e poi mo
vicari del re ch'elli abbiano in ogni modo rangola di salvare la repub
., 910: perseverando san domenico in orazione e pregando la beata vergine, a
signo dallo primo mira- culo, dicevano in tra loro cne li dei erano adirati crudelmente
le gambe. 4. risonare in modo rauco, confuso e, anche,
, cxiii-522: inutile gridare / in sanscrito, in cinese, in lin
cxiii-522: inutile gridare / in sanscrito, in cinese, in lin gua
gridare / in sanscrito, in cinese, in lin gua mongola! /
hanno pare loro poco, e stano piue in rangulo d'acquistare per lassare a li
... il venerabile padre giovanni in cibo temperatissimo e in orazioni continovo,
venerabile padre giovanni in cibo temperatissimo e in orazioni continovo, in vigilie attento,
cibo temperatissimo e in orazioni continovo, in vigilie attento, in silenzio rantoloso, in
orazioni continovo, in vigilie attento, in silenzio rantoloso, in limosine giusta il
in vigilie attento, in silenzio rantoloso, in limosine giusta il suo potere larghissimo.
6-325: l'ira... sottentra in noi... le zuffe e
per menadura de i diti rangoni monta in soma: lire ii soldi vi.
dell'america latina; le più comuni in italia sono le rane esculenta, dal-
arco ranino. lessona, 1237: in anatomia si dà il nome di 'arteria
noi appunto chiamata ranina, sì perché in quella le rane dimorano, sì perché di
si cavi il ranno chiaro e si metta in altre conche vote, e si lasci
duoi giorni; e di nuovo dando in fondo altra terrestreità, la rannata vien
246: le coriste facevano delle rannate in corte. -ranno vergine. buonarroti
lessi mai cosa più calda e cocente, in opera di cotali rannate fra gente bassa
... andò a dare una capata in chiesa: donde avuta la rannata della
di due altre viti, viene a strignere in mezzo i fili del maggior triangolo.
4. aggiungere una parola, un'espressione in un contesto. ruscelli, xxvi-2-124
inavvertenza, / la qual si ricorregge in uno istante / col rannestare una magnificenza,
trapiantato su una pianta mediante innesto, in modo che saldandosi formi un solo individuo.
soliti requisiti, sia tenuto a notarle in un libro per alfabeto, con i nomi
nello spazio. u. tommei [in lacerba, ii-139]: il moto relativo
relativo è il moto della forma non in sé ma rispetto a quel che la circonda
rispetto all ambiente '. è, in una parola, la serie di trasformazioni
la forma riceve dall'ambiente... in un rannichiaméntó centripeto e in uno espandersi
.. in un rannichiaméntó centripeto e in uno espandersi, irradiarsi centrifugo, la
o per viltà, tende a chiudersi in se stesso. l. salviati,
, con l'irascibil parte da quello in un cotal modo ritirandosi, si ristrigne e
membra. landino, 115: venendo in su faceva come chi è ito nel
coperta dall'acqua, el quale tornando in su distende le prime parti, cioè el
e si ranicchiano le gambe tirando li taloni in su. canaldo, 174: sente
le mosche stringono tra le grinze e in tal forma l'ammazzano. 2
2. per estens. accatastare oggetti in uno spazio angusto. capuana,
dovuto rannicchiare un tavolino e due seggiole in un bugigattolo. 3. figur
e'rannicchiasse / e ristrignesse, niscondendo in sé, / la sua onnipotenza e
loro grette e meschine credenze. -esprimere in modo alquanto sommario e schematico.
prime idee più comunali che mi piovvero in mente, le rannicchiai in versi.
mi piovvero in mente, le rannicchiai in versi. -calmare, placare un
, dissuga l'anima o la rannicchia in se stessa. 4.
due iagrimucce secche e affamatine mi rannicchio in me stessa e le conto i miei
da sfrontatezza così deforme, rannicchiandomi tutto in me stesso per non rimaner contaminato dai
sospirai. massaia, ii-133: mi condussero in una capanna, in cui vi stavano
: mi condussero in una capanna, in cui vi stavano rintanate sei o sette giovani
schiave, che al nostro apparire si rannicchiarono in un canto, guardandoci stralunate. d
con la testa fasciata, si rannicchiava tutto in un angolo. borgese, 1-216:
dal letto, o solamente per rannicchiarsi in silenzio e infreddolita su un divano.
ali. m. adriani, 5-29: in guisa delle fiere che rannicchiandosi combattono.
inquieti, impazienti, / si stringono in volumi awincolati. -prosternarsi.
voglion poi che il popol si rannicchi / in baciar lor le fimbrie. manzoni,
. b. corsini, 12-83: grida in vano: / col mio sangue e
gli dà noia. -trovarsi in una posizione poco visibile (una costruzione
costruzione). verga, 8-290: in fondo al vicoletto rannicchiavasi la ca- succia
difficilmente s'appicca. -addensarsi, in un punto lontano dell'orizzonte (le
nuvole che s'erano compresse e rannicchiate in fondo al cielo avevano ricominciato a gonfiarsi
, / quanto i gioghi de'buoi sembrano in vista / o quanto grandi gli aratori
-diminuire di altezza (una montagna in un contesto iperb.).
] non intenda... come in un'ostia si possa ranicchiar tutto un corpo
un corpo. -ridursi a vivere in un luogo angusto. f. f
smisurati, or ti compiaci di rannicchiarti in un povero stanzolino? leti, 5-rv-i63:
fatto rannicchiare preti, frati e monache in un modo singolare. poerio, 1-259:
il lugubre personaggio, che si rannicchia in un palazzo di dogi, raccoglieva il
severità de'protestanti tedeschi giunse... in tal grado d'esagerazione che s'accusava
contemplazioni delle cose divine. -chiudersi in se stesso; assumere (per timidezza
a fuggire il consorzio altrui e rannicchiarci in noi stessi co'nostri pensieri e col
. v.]: 'si rannicchia in sé, nel suo guscio, nella
, del vivere ignoto; chi si rimpicciolisce in paragone degli altri o per pochezza o
1-348: si era rannicchiato, racchiuso in se stesso e in solitudine per pensare
era rannicchiato, racchiuso in se stesso e in solitudine per pensare, per prepararsi alla
. let- ter. inserire, collocare in una nicchia. faldella, 13-65:
, rannichiató) raccolto su se stesso in uno spazio esiguo, con gli arti piegati
s'era fermato indietro et era rannichiató in sul cavallo, che pareva il freddo
grande difficoltà e tutto curvo e rannicchiato in una mina scavata di fianco al canale
coi piedi appoggiati sul fondo, mettendosi in situazione che l'acqua giunga al mento
21 (356): vide lucia rannicchiata in terra, nel canto più lontano dall'
, il sindaco di torino, rannicchiato in un angolo. calandra, 58: dalla
membrane, esterna e interiore, / in periferia è l'uovo uman ravvolto; /
per aria ch'ella si faccia tutta in un ghiomero. monti, x-3-102: ei
e le serrò liberamente. -ravvolto in un abito. barilli, 8-202:
donna che parlava al commissario, rannicchiata in uno sciallino. -in raffigurazioni artistiche
simil. che sorge, che è situato in una posizione appartata, poco visibile,
una posizione appartata, poco visibile, in partic. ai piedi di un rilievo
del milanese siror gaetano riva trovavasi rannicchiata in contrada di protaso al foro.
: donnafugata, rannicchiata, si nascondeva in una piega anonima del terreno.
è un sottile volpone che sta rannicchiato in cuore a buona parte de'mortali e
suole stendere sue griffe ora ad uno in un affare, ora ad un altro
un affare, ora ad un altro in altro affare. linati, xvi-225: mi
affare. linati, xvi-225: mi tornò in mente aurelia. mi tornò in mente
tornò in mente aurelia. mi tornò in mente per modo di dire, perché ella
della storia. -che appare in forma implicita, embrionale, virtuale,
, embrionale, virtuale, non sviluppato in tutte le sue potenzialità. manzoni,
, era stata come inosservata e rannicchiata in un angolo della sua mente, si
noto principio non viene annunciato da kant in uno stato di sviluppamento, ma, per
nella secondina. gioberti, 4-1-209: in ogni principio tutti i princìpi e tutte le
ci si trovano rannicchiate, confuse, in modo virtuale, non attuale. de sanctis
. 4. che vive o opera in una condizione di profondo isolamento psicologico e
profondo isolamento psicologico e culturale, chiuso in se stesso, nell'indifferenza o nel
luce. 5. che versa in uno stato di grande debolezza e soggezione
6. ant. e letter. contratto in pieghe, in grinze; rugoso,
. e letter. contratto in pieghe, in grinze; rugoso, accartocciato (una
rannicchio, sm. letter. luogo in cui ci si rannicchia, ci si
guerrieri, per paura de'quali si ritirarono in fortezza; e al ceder loro più
sollevati: rotta qui una banda, più in là si rannidava e tornava più feroce
castagnola, lxviii-67: siccome augel che in fronde si rannida / poi che sfregiato
rannida / poi che sfregiato fu dal piombo in caccia. 3. accordarsi segretamente
). tose. ant. rimettere in sesto, ristorare. contrini, 1
2-44: le noci, che stanno in molle nel ranno per ispazio di sei
cola per carta sugante o per linguette in modo che venga chiarissimo all'ultimo segno.
principalmente sul ranno che gli avevan trovato in casa e sulle sue relazioni col commissario
: quello mescolato con calce viva, in passato ritenuto utile per ammorbidire e addolcire
che per 'ranno d'uliva ', in significato più proprio e generale, è
; capacità di correzione morale (anche in espressioni come ranno caldo, ranno e
ranno né sapone: non poter essere in nessun modo perdonata o dimenticata.
ufficiali per iscavallare 1 ministri e mettersi in luogo loro. un mezzo di questa macchina
; ma la polizia rovesciò il ranno in capo agli altri. -stornare un'
. davanzati, i-365: romano accusò seneca in secreto di congiura con c. pisone
pisone. ma seneca rovesciò questo ranno in capo a lui più rovente. -scaldare
'mezzo per ammollire ', latinizzato in ranna (nel xii sec.) e
, / il baron rannobilito, / in un tratto perde affatto / la memoria del
sole non allontanandosi dall'eclittica, pure in su e in giu così varia le
dall'eclittica, pure in su e in giu così varia le vicende de'venti
figur. il congiungersi, il riunirsi (in partic. di truppe).
. -intrecciare i capelli, raccoglierli in una crocchia. foscolo, v-165:
v-165: le fanciulle e le donne corsero in fretta alle prossime camere a rannodarsi le
bacchelli, 1- ii-391: attortigliò rapidamente in due filze [i capelli], che
raccogliere, radunare truppe sparse o disperse in uno schieramento compatto. alamanni, 5-109
disgiunta e sciolta / alle intermesse schiere in un rannoda: / così ridotti alla
dell'esercito fosse pronto a sostenerli e seguirli in città. -stringere in lega,
e seguirli in città. -stringere in lega, coalizzare; far aderire a un
, i-157: perché, se scritto in ciel era che snodi / morte que'
tutta la sua famiglia abbandonato da loro in balia de'francesi, si credè sciolto
successione di pensieri e ragionamenti dal punto in cui sono stati interrotti; ritornare, dopo
il mio ragionamento / sfibbiato, e in zucca vedo bernardino / far mille e mille
vedo bernardino / far mille e mille cose in un momento. pindemonte, ii-310:
. 5. collegare, mettere in stretta relazione fra loro, ricondurre a
, usar tropi, persuadere, uando in dio si sollievi chi con parlate non si
spesso il montanelli, tu ti distribuisci in capo la materia, la riduci a
/ me fidarei d'andar col corpo in vita / nel cel sereno che ogni bene
giri d'intorno, indi a raccorsi in se medesimo e rannodarsi a modo di turbine
figur. raggrupparsi, radunarsi, raccogliersi in una massa compatta; ricostituire uno schieramento
: la retroguardia, volendosi rannodare troppo in fretta, s'era disunita e scomposta.
1400: minacciando... di rannodarsi in nuovo confedera- mento co'svetesi ed altri
nuovo confedera- mento co'svetesi ed altri in esterminamento della religione. mazzini, 2-246
or danni. 11. essere in stretto rapporto con una tradizione o con
prese subito il campo e parve ricongiungere in se stesso tutti gli interessi del paese
ha infiniti rapporti che frattanto si rannodano in pochi punti. = comp. dal
alloro, / il rannodato crin, che in lunghe anella / sciolto cadendo per le
un momento di confusione (un esercito in battaglia). m. villani,
i cavi, acciocché tutti i vascelli in uno e nel medesimo punto potessero pigliar
pigliar il vento e l'abbrivo ed in tal modo viaggiar più rannodati, se
loro (un'opera letteraria e, in partic., uno dei tipi della commedia
cestoni, 657: questa mattina ho orinato in copia; ma ieri orinai poco,
ramel sete nato. / per bene amare in gioi mi rannovèllo / e com'a
racconcio il tempo e non di meno poi in un tratto si rannugola ed è guasto
ma mentre scrivo rannuvola... in questo secolo di lunari non si sa
: come fanno e'pesci quando sono in amore, che ranugola tutta l'acqua.
amareggiarsi, incupirsi, per lo più in modo repentino. aretino, 19-191:
cantù, 475: si rannuvolò maggiormente in viso buonvicino, corrugò la fronte.
. bandi, 1-1-3: se taluno in sua presenza avesse, replicate volte,
desse l'esempio... lo vedevi in un attimo rannu- golarsi tutto, crollar
peggio che mai, riprese a montare in bestia per niente. palazzeschi, i-55:
conflitti (una situazione). -anche in costruzioni impersonali. g. morelli,
e l'aria si rannuvola. -entrare in crisi, guastarsi (un sentimento, un
: che il buon giudizio non venga in lui raffuscato o rannuvolato dalle passioni.
talché la mente... fornì in tutta di ranuvolargli il turbato dell'animo.
da la madre battuto pargolo / od in proterva rissa mal domito / stanco s'
padre d'al- ceste, tutto rannuvolato in viso, bussava alla porta del signor
penna di acciaio. -che non è in grado di distinguere o di ricordare chiaramente
, 4-11: una malvagia ranocchia si puose in cuore d'ingannare questo topo. ibidem
, con la quale medicina li misero in corpo unapiccola ranòchia. s. bernardino da
-come appellativo scherzoso e affettuoso, riferito in partic. a una bambina piccola.
bambina piccola. sbarbaro, 1-141: in un fuoco d'artifizio di tenerezza, la
, 30: mirate quanto orgoglio che regna in questo capitano delle ranocchie, come se
avrebbe intenzioni ostili, ma non è in grado di nuocere per la sua debolezza
: speravo... che monsignore, in mezzo al diluvio, non fosse andato
.. assai bella, la quale, in un campo relativamente uniforme, verde,
, 2-ii-446: arrivan le 'ranocchiaie 'in toscana verso l'ultima metà d'aprile
ne trovano pieni i nostri paduli: in seguito diminuiscono di numero, benché molte
: v'era un'acqua che impaludava in un ranocchiaio. 2. chi
-appellativo scherzoso o ingiurioso dato, soprattutto in toscana, agli abitanti di alcune città
(come prato e pisa) poste in prossimità di luoghi paludosi.
8-67: gli abitanti di rosamo, in provincia di reggio calabria, sono chiamati
scherini, dove si ragunano e raggirano in aere volando, dànno indizio di acque
ranuncolo che prediligono i luoghi umidi e, in partic., del ranuncolo acquatico [
a visitare il signore e, detto in ranocchiesco modo alquante parole, per le quali
che offre condizioni di vita analoghe a quelle in cui vivono le rane. d'
non dobbiamo né punto né poco maravigliarci se in tempo d'estate, dove sono rane
come appellativo affettuoso rivolto a bambini e in raffigurazioni pittoriche). algarotti,
l'opera con quel solo ranocchiétto d'angelo in un mare d'aria. savinio,
, con il suff. degli aw. in -evolmente. ranocchino, sm
difetto varga; / tale ch'invita in peggio non si starga, / com'fece
di corto. romoli, 108: tinche in guazzetto,... pasticci di
i ranocchi, / nei ben nomati in ver bassi paesi. fucini, 693:
caro, i-348: prese a fare in su l'acqua di molti giuochi;
persona di bassa statura, sgraziata. in partic.: bambino assai esile, gracile
: un ragazzetto davanti a me è in piedi sulla seggiola. un ranocchio elettrizzato.
alcune città (come ferrara) poste in prossimità di luoghi umidi e paludosi.
. 4. figur. scrittore, in partic. poeta, di scarsa qualità
nella palude che circonda il sacro monte e in cui gracidano tutti i ranocchi in odio
e in cui gracidano tutti i ranocchi in odio a febo e al sacro coro
e son ranocchi. -chi, in un determinato ambito, ha una parte
, 1-157: quando la fantasia s'interna in una cosa sola e tutti 1 pensieri
io ho veduto... molti impazzire in tal maniera; e la carità o
7. locuz. -avere i ranocchi in corpo: emettere rumori viscerali simili al
-sulla schiena dei ranocchi: in un terreno acquitrinoso, fangoso, putrido
di quello il quale / è nato in sulla schiena de'ranocchi. note al malmantile
al malmantile, 7-14: 'nato in sulle schiene de'ranocchi ': nato ne'
'diluente vino pincema immodica aqua, in eum sic invehi solet ': tu se'
ranocchioni: / certo son quei che in licia eran villani, / poi ranocchi
/ divenuto un ranocchione, / ritornassi in salti a pisa. -per
-per simil. frate che recita in continuazione le sue preghiere. sergardi
ansimare, respirare affannosamente (per catarro in gola); rantolare.
. g. gozzi, 1-214: in casa ci sono intorno figliuoli, avoli,
fa più grazianate che 'l dottor barcaccia in commedia, con tirate stiracchiate fin a
che è una specie di catarro che casca in su l'ugola all'uomo e gl'
scalini, 1-79: mi pare d'udire in casa basilio che si rammarichi: saria
, / e potea fra da lazzaro in comedia. f. f. frugoni,
or mira se si conver in tono stanco, fievole, ansimante, con
denso. graf, 5-614: in dir ciò la mia voce rantolava, confusa
beva ciampando nei tavoli, andò a nascondersi in un angolo la consueta bizzarria, /
stendendo il collo e scotendo le ascelle in guisa di ale, mandava una cotal
animale). gigli, 4-185: in quella guisa che le rantacose ranocchie de'
. rantarìa, sf. ant. in sicilia, durante il medioevo, luogo
, durante il medioevo, luogo chiuso in cui venivano ospitati, dietro pagamento da
modenesi 'rantica 'quello che in firenze è 'rantolo '. =
. tose. erba che si mangia in insalata, cruda o cotta. viani
da quei suoi satelli, / tenete sempre in gola due malluche / di zuppa
respira affannosamente; che emette rantoli, in partic. agonizzando; roco, ansimante
. pratesi, 5-20: già legato in tutte le membra, ei rantolava nell'estrema
. brancati, 3-258: col cuore in gola, gridando e rantolando di gioia
. letter. s. aleramo [in boine, cxxi-rv-645]: le ho rantolato
, scoppiettando per le discese, passiamo in rivista, tuttavia, uno spettacolo di
. 3. figur. essere in grave decadenza. cardarelli, 944:
torace, prodotto dal passaggio dell'aria in alveoli polmonari o in tratti dell'albero
passaggio dell'aria in alveoli polmonari o in tratti dell'albero bronchiale (o anche in
in tratti dell'albero bronchiale (o anche in cavità patologiche comunicanti con le vie respiratorie
affannoso, rumoroso, ansimante, tipico in partic. di chi è gravemente ammalato
presentatosi alla base del polmone destro mise in una certa apprensione il medico. de
amicis, i-716: stetti un momento in ascolto, aspettando il rumore d * una
le invocazioni e il respiro si cambiarono in un rantolo, e anche quello si
8-260: l'ansito aumenta d'ora in ora, è già fl rantolo tracheale previsto
106: già due corpi, in un serrati, / trucemente soffocati /
-disse con una voce che si frantumò in rantoli -io non sono coraggioso. bacchetti
dopo il terzo e il quarto, contati in tedesco a voce alta e in cadenza
contati in tedesco a voce alta e in cadenza dal caporale che li impartiva, li
d'angoscia del fustigato, che terminava in un rantolo di spasimo. montale, 3-82
mucosa boccale e il muscolo miloioideo, in stretta connessione con la ghiandola salivare omonima
dello sbocco del dotto stesso: è diffusa in numerose specie animali, ma con particolare
acciaiato, dicesi 'rospo 'e termina in punta rotonda. la punta rotonda del
subartiche dell'emisfero settentrionale; presentano fiori in genere ermafroditi, regolari, con tutte
corolla regolare d'ordinario pentapetala; stami in numero indeterminato, con antere bislunghe adnate
quattro linee longitudinali, e che si aprono in due logge mediante due solchi laterali;
caselle, di rado bacche, ed eguali in numero agli ovari; ora monosperme ed
evalvi, ora polisperme ed aprentisi internamente in due mezze valvole seminifere sui loro margini
mai accompagnata da sti- pule, ma in alcuni generi si allarga e forma mezze guaine
scatellina '. = voce diffusa in val di chiana, dimin. di ranuncolo
regioni temperate e fredde, di cui 45 in italia; hanno foglie alterne, intere
più o meno numerosi, talora riuniti in corimbi o in pannocchie; i petali,
numerosi, talora riuniti in corimbi o in pannocchie; i petali, generalmente 5
origine a un achenio compresso e prolungato in un'appendice a becco; hanno proprietà
colonna, 2-66: remirando alla pianirie vidi in omni parte verdissimo, di varietate diseminata
. graf, 5-567: del verde stelo in sulla cima 7 sboccia al sole il
4 ranuncolo acre ': pianta assai comune in europa; abita specialmente ne'boschi e
semplici di 5 petali gialli o rossi, in mezzo ai quali si trova un grosso
, inciso-dentati, radice bulbosa e, in alcune varietà, con doppi fiori gialli
comune dell'asiatico. ha calici rivolti in dietro, pendun- coli solcati, caule
essere particolarmente diffuso nei campi coltivati e in mezzo alle messi. vocabolario di
, lungamente picciolate; le cardine divise in lacinie strette, lineari, bifide o trifide
è la fanerogama trovata a maggiore altitudine in europa), nei luoghi sassosi, nei
, rotonde, divise fino alla metà in tre lobi, dmn verde pallido. lo
tradizionale, alla particolare diffusione della pianta in luoghi umidi e acquitrinosi oppure, secondo
tariffa de'dazi d'entrata ed uscita [in bollettino delle leggi della repubblica italiana,
levandole le più preziose spoglie e ranzonandola in cento venti mila tallari. idem,
, 7-94: vediamo un poco se, in un tempo che da per tutto si
ranzonar se medesimo. archivio mediceo [in « lingua nostra », xlii (1981
2-3, 52]: rimane tuttavia in arresto il generale spaar, al quale tornerà
distinzione né limitazione di tempo saranno posti in libertà senza pagar ranzone. leti,
prigioni senza ranzone. archivio mediceo [in « lingua nostra », xlii (
..., né si revoca in dubbio che non ne abbia cavato per
chiostro; molto più però quello diviso in tre navi con 60 colonne e col coro
asia sudoccidentale e oggi diffusa- mente coltivata in tutta l'europa (in italia soprattutto
mente coltivata in tutta l'europa (in italia soprattutto in campania e toscana)
tutta l'europa (in italia soprattutto in campania e toscana); la sua radice
epigea è costituita da uno stelo, in genere ramificato, e da foglie basali
basali e caulinari; i fiori, riuniti in infiorescenze a grappolo, sono di colore
giugno a settembre, sia isolata sia in consociazione con avena, miglio, granturco
i napi, cioè navoni, e rape in campi e luoghi umidi. crescenzi volgar
volgar., 6-27: la rapa quasi in ogni aere abitevole alligna e desidera terra
soluta, intanto che quasi sia ridotta in polvere, acciocché ottimamente alligni. alamanni
, 276: volgarissime sono le rape in italia, e massime in lombardia, dove
sono le rape in italia, e massime in lombardia, dove per il iù
, 1-84: per due anni seminate in altro suolo le rape in navoni si
due anni seminate in altro suolo le rape in navoni si cangiano; e il navone
navoni si cangiano; e il navone in altro suolo prende sembianza di rape.
quelle rape granai che vengono la vernata in mercato, che si chiamano calieioni.
lxvi-1-141: netta le rape e tagliale in pezzi grossi e cocile bene in un bon
e tagliale in pezzi grossi e cocile bene in un bon brodo di carne. ariosto
. ariosto, sat., 3-43: in casa mia mi sa meglio una rapa
le rape mangiate non lasciano, ancora che in poca quantità, sentir la fame.
. giuglaris, 1-379: quanto lodiamo in luigi xi il non essersi sdegnato di ricevere
pianta costituita dagli steli fioriferi, dai fiori in doccio e dalle foglie giovani (ed
rape salvatiche... frequentemente nascono in dalmazia. 0. targioni tozzetti,
corrispondente grossezza, co 'l fi- stuco in mezo, amaretti alquanto e gialli nel colore
nel colore: e perciò li chiamano in quel paese [in germania] rape gialle
perciò li chiamano in quel paese [in germania] rape gialle. -scherz
mi par propriamente un fegatello / cotto in mezzo del fondo di un paiuolo.
: appresso omero... è posto in significato di vigliacchi, d'imbelli,
e infingarda. i. tavolato [in lacerba, ii-287]: cuori di rapa
di ventitré di maggio martin papa / in perugia morì: e 'n suo mortorio 7
della vita. sognava dif mettere 'in danza la nona sinfonia, e la gente
può pretendere l'impossibile (e, in partic., è inutile richiedere
, dei peli (per lo più in espressioni come fare la rapa).
alle ragazze, che si facevano vedere in giro con militari alleati, di 'far
di tagliare completamente i capelli. idem [in « lingua nostra », xiii (
di tosare le donne che andavano in giro coi soldati stranieri. = deverb
rapina. s. ceccherini [in vaccaro, i-229]: sei pieno di
. tose. bambino, ragazzo, in partic. florido, robusto, ben
selvatiche appartenenti alla famiglia crocifere e, in partic., della brassica campestns o
123: la radice del rapaciolo cotta in aceto e trita cum sale e poi colata
e aggressivo (un animale carnivoro, in partic. il lupo). libro
lupo si è uno animale che have in sé due proprie nature: che elli
piacque; e disse che... in quelli luoghi separati non si mettesse se
l'indomite tigri spargono il loro sangue in difesa de'propri parti. pascoli, ii-404
. boiardo, 1-13-6: quel gigante in sua guardia si stava, / con
per l'antiche colpe / stia resutùna in terra, / a sostener la guerra /
con tale denominazione si indicano, suddivisi in rapaci diurni e notturni, gli uccelli
gruppo dei rapaci presentano, per dividerli in famiglie ben distinte e naturali, maggiori difficoltà
5-1 io: la materia era divisa in sei parti, secondo la classificazione degli uccelli
idem, par., 27-55: in vesta di pastor lupi rapaci / si veggion
, poi ch'io sarò partito, entreranno in voi lupi rapaci, cioè uomini eretici
/ l'ò bexogno del mio, e in quelo ho nduzia; / caro misiere
chi stradava le pe- gore de cristo in ogne parte. alberti, i-266: vespasiano
vespasiano cesare... disponea, in luogo d'amici, a'suoi porti e
, a'suoi porti e doane e in simili magistrati, uomini rapaci e industriosi al
, vescovo di valenza, che trattò in polonia, mandato dalla regina caterina de'
f. f. frugoni, vii-221: in un ostellaggio, ch'avea per insegna
vuoisi onorare oltremodo l'esercito piemontese, in paragone all'austriaco, ove tanti furono
ad un animale rapace com'è l'inglese in africa, sono andato a vedere l'
: amore alcun rapace / non vuol in sua brigata. t. contarmi, lii15-
, è degno sol che muoia, / in cambio del rapace e fraudolente, /
non ignoto al mio cor, destommi in seno / sdegno e pietà. corro
rami fioria bellezza tanta / quanta virtute in nobil tronco inesta. tasso, 1-3-62
/ che morte ha sopra te; ma in questo loco / più rimaner non ti
bonvesin da la riva, 17: in lo mondo non è omo ki intenda
sathanaxe, / ke non fuzisse più tosto in una ardente for- naxe / ka quello
da questi impedimenti sviluppate, si distesero in pianura rasa e aperta e combat- teron
e combat- teron lungamente con giusta battaglia in bella ordinanza. -con allusione oscena.
, e voi la mano / rapace in sulla mia / gettaste e m'aboracciaste e
volgar. [crusca] -. armaronsi in pressa e, armati, con una
malatesti così rafrenata, / stette la chiesa in gran queta e pace. boterò,
ladri. marchetti, 5-225: all'uomo in braccio / ogni donna poneasi, o
: la legge novella... vieta in buona parte d'italia le ristampe rapaci
egli era vivo che esempio egli fosse in questa età rapace e marrana.
alemanni, 7-1-299: quanti rapaci legni in fondo a teti / stan per sua
/ nei solchi della terra millenaria / suona in un lungo fremito di baci. ungaretti
fine ciascuno o poco o assai si bagna in questo nume rapace dello stato umano.
11-296: visser dieci anni le due coppie in pace / che come dieci giorni eran
come dieci giorni eran passati: / quandfecco in pochi dì morbo rapace / que'due
piace a dio: vuole marta che stia in cucina negli untumi sozzi e turbata e
narrando: avere saccheggiato la dogana pubblica in desenzano; avere a castello lagusaro rapacemente
, alla rapina). -anche, in senso concreto: atto o comportamento che
rapacitadi, ché tanto viene a aire arpie in greco quanto rapina in latino. boccaccio
a aire arpie in greco quanto rapina in latino. boccaccio, viii-1-41: li-
lupo sono molto conformi, si finge in lupo esser mutato. crescenzi volgar.
le treccie e le fanno camminare. in tal maniera trasportano quello che possono e
violentano i rami de l'arbore tenera in quello che la rapacità de le mani altrui
contro al fiume non potrebbeno loro navigare in alcuno luogo per la sua rapacità. p
5. agostino volgar., 1-2-205: in tanta rapacità del cielo, quantunque subito
sm. tose. coltivazione di rape, in par- tic. per foraggio e
malatoli, 324: 'rapaio ': in senso metaforico, intrigo, imbroglio.
inonesto. mi pare un rapaio, in quella casa è un rapaio, certi rapai
rapallizzazióne, sf. sviluppo urbanistico incontrollato in una zona di interesse paesistico, che
, un mezzo cretino che guadagna trentamilalire in due mesi. = deriv. da
colore arancio con proprietà antielmintiche, contenuta in una specie del genere rapanea.
... /... / in pieno luglio col rasoio si rapò /
rapare2, tr. disus. ridurre in polvere da fiuto le foglie di
la principale operazione consiste nel ridurlo in polvere in qualunque maniera si faccia, giacché
operazione consiste nel ridurlo in polvere in qualunque maniera si faccia, giacché
co 'l grattarlo o raparlo filato e ridotto in ba stoni. foscolo,
f. m. mazzuoli [in targioni tozzetti, 12-8-475]: in
[in targioni tozzetti, 12-8-475]: in quanto ella dice di leontopetalo del mattioli
leontopetalo del mattioli, ella lo troverà in valdichiana, ed è simile in parte alla
troverà in valdichiana, ed è simile in parte alla rapastrèlla o senape salvatica.
f. m. mazzuoli [in targioni tozzetti, 12-8-475]: il leon-
belle, tenere, non spugnose, tagliatele in tre o quattro, fatene tante fettine
salvini, 48-105: mercurio e pafia in propri gradi, umili, / fan
di seggioloni con seduti tanti giovanotti, rapati in testa e incolti di barba.
p. levi, 5-64: cesare, in giacca e cravatta dopo un anno di
si vedeva a pascolare una mucca réclame in bandone dipinto. bacchetti, 3-89:
, di rapare1), agg. ridotto in frammenti con uno strumento raschiante; grattugiato
, 259: allora solamente crediamo d'esser in articolo di morte, quando..
..., agghiacciati ne'piedi et in tutte l'estremità,
. rapatóre2, sm. chi riduce in polvere da fiuto le foglie di tabacco
e questa persona non è per ora in milano... ma non può stare
da pastori e boscaioli per lavori stagionali in maremma). -anche: tettuccio misero
pistoiese dànno al letto che si rizzano là in maremma: il quale è fatto di
216: 'la gobba 'è in piccolo come la 'rapazzòla 'de'maremmani
: saltai giù dalla rapazzòla e mi misi in ginocchio a pregare. cardarelli, 161
da fiuto di colore scuro e conciato in modo da conferirgli un forte aroma,
da conferirgli un forte aroma, usato in partic. nel sec. xviii.
vo star rapente. / rapente disianza / in me è adimorata per
al sommo consistoro. buti, 2-196: in questo ix canto lo nostro autore finge
ed avvelena. 2. mettere in movimento, volgere. dante, par
: imperò che come elli si gira in ventiquattro ore, così fa girare ogni
girare ogni cielo contenuto dentro da sé in quello medesimo tempo. -attrarre
-attrarre. delminio, i-56: in quel tempo che la calamita rape il
che la calamita rape il ferro, in quel medesimo punto il ferro le consente.
il vacuo. 3. trascinare in un luogo. ariosto, 17-46:
superiore, alla beatitudine celeste; rapire in pensieri elevati o pieni di piacere e
/ accesa fantasia? 5. rapire in estasi. fra giordano, 3-207:
: io non so s'io mi fui in corpo o fuori del corpo; dio
cose presenti e dopo alquanto spazio ritornò in sé. corona de'monaci, 202:
, 202: una notte fu ratto in visione e parvegli vedere sopra uno monte una
sopra uno monte una grande sedia e in essa sedere cristo e la madre. fioretti
visconti, 2-141: paulo fu rapto sino in paradiso / e vide cose che parlar
poco a poco astratta, / lo lascia in un dolcissimo sopore. pascoli, 999
trito, macilento, / piccolo; in veste aisusata e vile. / ma e'
soavemente, / che tutti quanti furono in dio ratti. 6. colpire o
o impressionare favorevolmente; affascinare. - in partic.: prendere d'amore.
morire improvvisamente (anche nell'espressione rapere in morte). cavalca, vii-139:
molte cose; e subitamente è ratto in morte. 5. girolamo volgar.
8. locuz. parere di essere ratto in paradiso: provare una gioia indicibile.
; 7 e così, stretto tenendolo in braccio, / le pareva esser ratta in
in braccio, / le pareva esser ratta in paradiso. = voce dotta, lat
di inserirvi perni e grappe metalliche, in partic. nei lavori di restauro.
, cerchietto o specie di bottone che mettesi in capo al manico de'coltelli ed
, / dal raperin, dalla colomba: in somma / costei a penne frecciò questo
dell'estate è il raperino già riunito in branchetti, i quali, poco dopo,
connotazione scherz. e affettiva, riferito in partic. a un bambino). -anche
a 1 m, fiori azzurri riuniti in pannocchie; è spontanea e anche coltivata
di foglia stretta e nuda, aguzza in punta et ha i piccioli fusti con più
d'esta polvere [di tabacco] / in mano un pizzico / condir dei cavoli
aperta e sbardellata / questo intingolo ardente in insalata. fanfani, uso tose. [
, così detta dalla sua similitudine, sebbene in piccolo, colla rapa. faldella,
dare di minchione a uno, ma così in modo benevolo. 3.
adulazione. papini, iv-594: tornino in buona i due nuovi uccelli abruzzesi,
giungemmo alle rapide. l'juutanjoki, in quel punto, si allarga in un
, in quel punto, si allarga in un ampio letto sparso di grossi macigni di
soldati, 2-98: il fiume era in piena:... lo si capiva
/ vago, del cor di vena in vena è corso. galileo, 3-1-147:
averani, ii-20: vediamo talvolta volare in alto le nubi portate rapidamente dal vento
, se un cerino acceso si muove rapidamente in giro, tutto il cerchio da lui
: l'illusione che ho detto si può in qualche modo paragonare a quella che noi
del legno rapidamente. 2. in breve tempo, entro un termine prossimo,
senza numero e senza difficoltà, li semina in poco tempo larghissimamente: di che il
: ecco, nel lento oblio, rapidamente in vista / apparve una ciclista a sommo
50-201: se u colpo può farsi, in nome del paese, sia fatto rapidamente
deve eseguire rapidissimamente. 3. in modo sommario e conciso, succintamente.
foscolo, ix-1-178: vedo la letteratura in inghilterra quasi fiume ampliatosi rapidamente per lontanissimo
sp., 37 (649): in que'pochi giorni, le cose,
! ogni sera ne parlavamo con entusiasmo in casa dandolo, e allora si colorivano
-dando l'impressione di trascorrere molto in fretta, più del vero (il
trascorrono, e presto spunterà il giorno in cui, compiuta la vostra educazione,
3. diffusione estesa e compiuta in breve tempo. bar etti,
sbrigatività. savinio, 12-400: in questa accelerazione dei tempi musicali, certuni
trovarmi con la stessa rapidità del pensiero in un qualsiasi punto della terra o dello
un fenomeno naturale o fisiologico (anche in espressioni comparative o iperboliche).
i sassi e le case non venivano scagliate in alto per la rapidità del moto terrestre
rossi... ha consegnato un teatro in ancona da capo a fondo versatile in
in ancona da capo a fondo versatile in un istante con una macchina assai agevole
pascoli, i-118: il vapore, costretto in una caldaia, può condurmi, con
del terreno inegual le dure glebe / in qualche parte o parte o frange o segna
del ponte che resta sospesa sia scossa in modo da far temere sinistri accidenti.
strati / d'oro, a scolpirne in un chiarore fresco / e denso atteggiamenti
, ma che ammulina / risa e baci in sordina. 5. prontezza,
e sollecitudine nel compiere un'azione, in modo da impiegare un tempo molto ridotto
, ii-526: il bene che io trovo in questa costituzione è una maggiore intensità e
., quel tutto inesplicabile che si rivela in un uomo la cui ragione è alterata
un fenomeno. mazzini, 14-4: in questa città la rapidità con che si imolverano
: 1 lavori cessano e gli operai sono in preda alla disperazione; i fallimenti succedonsi
. e. cecchi, 7-65: in africa, una delle cose più incomprensibili
è la famosa rapidità con la quale, in regioni assolutamente deserte, le notizie camminano
si succedono con una rapidità spasimosa come in quella notte d'agosto.
e la quantità di moto della particella in direzione della particella che ha provocato l'
capacità di un'emulsione di essere impressionata in brevi tempi di posa; sensibilità.
o del territorio attraversato; che è in piena e trascina e travolge ciò che
con la virtù restringente del freddo, ma in molto luoghi del suo largo letto faceva
del sur e per gli scogli che sono in fra le angustie del canale. algarotti
(299): la corrente era, in quel luogo, troppo rapida, per
un tragitto diagonale. marradi, 262: in faccia agli apuani / vertici azzurri,
eravamo oltre cinquecento passi caminati ch'arrivammo in ripa al fiume, il qual correva
vinto e combattuto / d'orrebele fortuna in mezzo tonde, / che tra. lle
trovassi una volta, e non più, in quella valle veramente chiusa, ove il
(un corpo celeste); che sale in fretta sull'orizzonte (il sole)
troppo vivaci. bruno, 3-527: in loco di tanti cieli e di tanti mobili
: la luce rapida / piove di cosa in cosa, / e i color vari
fuggia / da lui che la seguia / in su la spiaggia erbosa. panni,
/ fiere di primi / incarichi, in coppia rapida / la strada polverosa / le
sen va, siccome suole / affrettarsi in cammin forte gigante. f. f.
i-iv-187: io stimolai selvaggio / a porsi in paragone / de'veloci cursori; /
chiabrera, 1-iii-340: tal se ne giva in ben dorato arcione, / a rapido
un'azione o esegue ordini prontamente, in breve tempo; che non indugia, sollecito
pecchi, 13-21: renzo era, in queste cose, più bravo di filippo.
f f -che pronuncia in fretta le parole (una persona),
i nostri giovani e sapete come, svelti in generale nelle forme, piu svelta e
un periodo storico). ojetti [in « l'illustrazione italiana », 6-x-1907]
con una sola di esse si era, in tempi più rapidi, scuoiati od arsi
con la quantità del moto che si fa in questi cinque piedi: se passato li
-mormorò essa con beve ironia, raggomitolandosi in quella scatola soffice, tutta piena del
profumo, che li trasportava pari pari in una rapida corsa. -con riferimento
pernice... pnma va su in colonna come fanno le pernici, poi
viaggio). papi, 3-ii-119: in casi urgenti un cavaliere maratto fa lunghi
impedimenti (un passo); compiuto in modo determinato, netto, preciso e
7. che avviene o è avvenuto in un tempo esiguo o più breve di
rapido al fine della melode. -ottenuto in breve tempo (un risultato).
i-iv-230: non rimane ora loro altra cosa in cui adoperarsi fuorché il traffico. e
aiuti. -ravvicinato nel tempo, in cadenza frequente. cesarotti, i-xxxix-230:
-che richiede poco tempo; concentrato in un tempo molto breve. c
il suo inglese nei due mesi passati in svizzera; cercò di migliorarlo ancora,
anche per esercitare l'orecchio. -percorribile in un tempo ridotto (una via di
8. che produce il suo effetto in breve tempo. magalotti, 9-2-162:
. arici, i-56: di villa in villa allor, di terra in terra /
di villa in villa allor, di terra in terra / rapido corse del prodigio il
città. 10. che trascorre in fretta; fuggente (il tempo).
la lettera... conteneva, in notazioni rapide come la luce, la descrizione
prezioso paese di gesù. -scritto in modo affrettato, di premura. carducci
premura. carducci, ii-7-197: sono in parte riconfortato dalla tua rapidissima ricevuta ora
sonetto è affettuosissimo e rapido e scritto in tali versi che oggi sono tutt'altro
rapido e di fluido nell'andatura sua in confronto alla lentezza e alla maestà della
non potea più bel disio / sorgere in cuore, aristo mio, che i belli
di sante apparizioni, / e nuota in lei più rapido / l'estro delle canzoni
. / a firenze sii cauto. in grave officio / vai. vista acuta abbi
con quelli le cui cariche sono contenute in un recipiente metallico, detto bossolo.
qua i brocchi), saltellando di greppo in chiappa. boccaccio, v-212: come
tasso, 12-88: misero, dove corri in abbandono / a'tuoi spietati e rapidi
: non essendo possibile navigare la notte in quel fiume a causa degli scogli e
, stagnando talora i mesi e i mesi in quelle preziose conserve, si rovesciano
che serve per fare smalti. trovasi in gran copia ne'campi che sono presso al
. pongano, xviii-5- 385: in una campagna si stavano scaricando quattro traini
rapillo. spallanzani, 4-i-135: si stende in lungo un ampio tratto, pressoché tutto
pezzetti di scoria i quali, slanciati in alto dalle conflagrazioni vulcaniche insieme alle ceneri
la novella del rapimento d'elena, intrarono in mare con molto navilio. ottimo,
lussuria che ha nome rapimento, ch'è in torre per forza una pulcella contro a
rapimento della mela, forse non riflettendo in quel punto alle prammatiche ascoltate del marito,
-movimento in cui sono coinvolti, secondo il sistema
addosso al corifeo, lo tirano a sé in dimostrazione del rapimento della scilla. piccolomini
sua revoluzione. -sprofondamento di qualcosa in una voragine (e ha valore fortemente
càssida e lorica / ho già converso in vomero et in coltro. /..
/ ho già converso in vomero et in coltro. /... / s'
. / s'apra il mio solco in fauce a rapimento, / madre, e
mente. d. bartoli, 1-1-150: in tal rapimento durò, senza avvedersene,
durò, senza avvedersene, cinque giorni, in fin de'quali si risentì.
ordine, l'uno de'quali è in rapimento, l'altro pieno di compassione
cielo (non seppe egli medesimo se in corpo ed anima o altramenti). cicognani
, ma le fiacca entrambe; e in luogo della poesia dei primi e del
e per il quale si sente trasportato in una sfera totalmente diversa oppure è in
in una sfera totalmente diversa oppure è in preda a un sentimento particolarmente intenso o
d immaginativa, il qual trae le persone in >azzia e che, secondo aristotile,
, fa or sognare un immenso godimento in quell'opera [la libidine],
aveva anche della pratica rituale, compiuta in uno stato di rapimento.
. stato d'animo proprio di chi è in preda alla passione d'amore o al
ecc. bontempi, 3-2-222: in queste due parti che seguono, che
, 6-ii-300: ho passato sei ore in una specie di dolce rapimento, colla
. d'annunzio, iv-2-156: anna, in ginocchio, ancora assorta nel rapimento del
, / mi tuffava di colpo / in un mar di sereno godimento. baldini,
: l'italia rinata contempla con rapimento in questi tre idoli, soli degni l'uno
38: quanto poi al mio rimpatriare in virtù dell'amnistia...,
parole di lui! -fece l'adimari in rapimento. rebora, 3-i-20: la notte
poetici rapimenti. monti, v-73: in verità, mio caro, tutto quello
quanto era lungo il giorno; assorto in rapimenti incessanti, le mie giornate passavano
ecco anche dal suo cuore sgorga la melodia in rapimento e in ambascia. baldini,
cuore sgorga la melodia in rapimento e in ambascia. baldini, 14-225: il maggior
] per burla e per un sospetto in aria, trasportato da uno di que'rapimenti
e, a un tratto, si trasforma in una pagina di wagner. =
nell'appro- priarsi di un bene altrui in modo manifesto, mediante uso di violenza
ma la stessa persona di cui mette in pericolo l'integrità o la stessa sopravvivenza
della città e degli abitanti, proibendo in pena della vita le rapine e i
7-v-56: era... incredibile in que'secoli di ferro l'avidità delle
beltramelli, iii-221: s'erano accampati in quei giorni lungo i sentieri delle tamerici
con cupidigia, ad appropriarsi illecitamente o in modo disonesto e ingannevole di beni altrui
commettesi questo peccato [l'avarizia] in dodici modi e ciascun modo hae il suo
, che tanto viene a dire arpie in greco quanto rapina in latino. felice
viene a dire arpie in greco quanto rapina in latino. felice da massa marittima,
poveri del mezzo de'loro denti, in quell'esercizio contempli riposatamente la gloria della
capi di assassini di strada si sostentano in quel grado con una certa ingiusta giustizia
ognuno finiva per far conto dovergliele date in elemosina quelle sue tanto modiche rapine.
dolci furti usato, / nell'armadio, in dispensa ed in cucina / scorre,
/ nell'armadio, in dispensa ed in cucina / scorre, ladro notturno, e
cucina / scorre, ladro notturno, e in teso agguato / trova una facilissima rapina
con riferimento ad animali predatori e, in partic., a uccelli rapaci,
crudele rapina, però che sempre vivono in armi. filarete, 1-ii-603: animali di
vi sono, lìoni e lionze e liopardi in grandissima quantità. bandello, 1-24 (
, alpinganno, ad appropriarsi illecitamente o in modo disonesto e ingannevole di beni altrui
i savi che eli uomini si mutavano in bestie, cioè vollono intendere che s'elli
, i-10-228: se voi non siete statico in regali, / vi assicuro che tutte
orfanelle, bisognava vedere con che grazia in quelle facce da rapina glier avevano sgranfignate
cosa importava ai tumultuanti di piazza, in parte loro stromenti, e portati anche
88: aizzata dai borghesi si è visto in più luoghi la plebe far guerra alla
estremi, / con volontario foco andò in mina. tassoni, 4-45: ah!
augei la gran regina [l'aquila, in quanto simbolo imperiale] agli studi di
comportamento abituale che consiste nel privare qualcuno in modo illegittimo, talvolta con violenza e
peruzzi, 516: perseguitavalle e facieno in ongni modo contro a. lloro quanto potieno
appena la libertà ebbe steso un piede in qualche altra parte d'italia, le grandi
che la protetta si levi per riagitarsi in favor suo... sulle prime
], 184: fratelli, sentite questo in voi ch'è in cristo óiesù,
, sentite questo in voi ch'è in cristo óiesù, il quale, essendo in
in cristo óiesù, il quale, essendo in forma di dio, non pensò
'l pastor non puote a pena / in mezzo alle città viver sicuro / nel grembo
dopo il * 70 si sono disboscati in provincia di cagliari 91. 000 ettari circa
di cagliari 91. 000 ettari circa e in provincia di sassari 125. 000:
biondo, xlv-137: la donna sempre studia in rapina come la volpe, perciò è
84-8: mettendo poi la sieve grossa in amo, / guastando venne colla sua
rompendo, gualchiere e molina. cardini [in jal, n-1112]: le duo
vi aveva confinate, e le porta in giro involte nella sua rapina. aleardi,
i fiumi, un impetuoso torrente entrò in una cucina e, come è solito
, condusse via quanto trovò di utensili in quella fumosa cucina. -con riferimento al
donne e di donzelle è [firenze] in ogni via, / e con la
ratto di una o più persone, in partic. di donne (anche con riferimento
. guido da pisa, 1-181: in quelli tempi eziandio fu fatta la rapina
, orfeo, 260: se memoria alcuna in voi si serba / del vostro celebrato
spaventoso amante; / e, rapita, in aiuto / chiamava proserpina / palla e
pure di una sola moglie, ma in fatto son peggiori di noi, sicché siamo