bandire che chiunque volesse tornare ad abitare in quella, fosse sicuro e franco. boccaccio
chi volesse veder l'agnolo gabriello andasse in su la piazza di san marco.
a'confini suoi o andarlo a trovare in casa ed assaltare lui. campanella,
io vincitor ti veggo, e veggo in dio. foscolo, 1 385: gli
dove dovesse andare, si poneva una campana in sull'arco di porte sante marie,
-bandire le nozze: far le pubblicazioni in chiesa, prima del matrimonio, per
compagni, 3-6: sentendo ciò che in prato contro a lui era ordinato,
dosso. firenzuola, 529: dalle quattro in puoi,... tutte l'
. poi li farete bandire, dire in pergamo, all'altare. li ritroverete
pergamo, all'altare. li ritroverete in ogni modo. allegri, 227: grido
, e severo divieto di tener carni in vendita e comperarne. colletta, i-326
e comperarne. colletta, i-326: in napoli si bandiva lietamente il commentario della
una nuova scienza, che si presenta in completo assetto scolastico; dà alla nascitura
al borghetto con la madre, è già in pensione da qualche anno e la madre
è stato bandito, / l'ho ritornato in grazia al mio segnore. ariosto,
già stato romeo veduto ferire tebaldo, in modo che l'omicidio celare non si
decreti furono venduti molti beni della chiesa in prò del fisco; e banditi, per
godrei di questo suo strillare; e in vece... ». cattaneo,
ti sentirai condannato, ove tu venga in forza de'tuoi nemici, ciò sono i
. scacciare, allontanare, respingere (in maniera perentoria, e con disdegno).
farla simile a i corpi celesti e in certo modo metterla quasi in cielo, di
celesti e in certo modo metterla quasi in cielo, di dove 1 vostri filosofi
altro non cerca, non s'occupa in altro e per quello bandisce ogni altro
amor ne vuol seguaci, / bandisca in suo reame / con l'interesse infame
de'loro terreni infecondi potrebbono facilmente bandire in gran parte dalla lor patria la povertà
17-349: ma come si volse, vide in un angolo della cucina, in penombra
vide in un angolo della cucina, in penombra, la sedia a bracciuoli che matteo
grossi pedemontani, che giovan solo a cocchieri in ribotta. piovene, 1-187: peccato
(plur. -i). chi suona in una banda, musicante. arila
1-230: c'è poi una interminabile processione in gloria di musica, con gli abatini
, con alamari sontuosi e bottoni metallici in doppia fila sul petto. jovine,
di pesca, di pascolo; terreno in cui è interdetta rigorosamente la caccia,
acqua (fiume, lago, palude) in cui è vietata la pesca.
sua bandita, non potevate voi avere in costume di andare a caccia tuttodì per
sotto la panca, agitando di tratto in tratto le lunghe gambe corritrici, farneticava
: guardate di non mi far entrare in bandita i cani da lepre, e
, dei cartaginesi la ruvidezza; chiusi in sé, schioppettavano l'uccellame nelle «
lecito e agevole il prendersi di quando in quando onesto sollazzo con le rime:
ant. tenere alla bandita: mettere in riserva, escludere. -al figur.:
fan muri e siepi, e mettono in bandita / ogni paese; né puossi
da quello siciliano e calabro. esistono certo in sardegna i padroni mandanti e i servi
li omini di detto comune erano incorsi in pena per non aver proibito che li banditi
per non aver proibito che li banditi stessino in la lor terra. idem, 37-38
rappacificherebbe, consolerebbe, aiuterebbe e soccorrerebbe in tutti i lor bisogni. tasso,
formar un solo, / un solo in terra, come un solo è in cielo
solo in terra, come un solo è in cielo. d'annunzio, v-1-245:
e numerosa figliolanza si trova ad alloggiare in una locanda di locamo.
, ii-16-190: non poteva a me venire in mente di consigliarti a fare istanza dopo
. -anche al figur.: casa in continua festa e banchetti (a indicare
-oste bandita: esercito, truppa in stato di guerra. andrea da
non saranno tre mesi che io sarò in aspramonte con le mie bandiere a oste
con brigliadoro a redina bandita; / in questo il re lurcone e santaria /
assassinii: sia da solo, sia in bande organizzate); fuorilegge; brigante
. baldinucci, 1-94: si abbatté in alcuni, in apparenza passeggieri a cavallo
, 1-94: si abbatté in alcuni, in apparenza passeggieri a cavallo, che in
in apparenza passeggieri a cavallo, che in sustanza eran banditi e assassini. cuoco
era un popolo di banditi, che vivendo in capanne e caverne, scendeva a far
non del tutto immeritata, del resto, in grazia della quale chiunque veniva fra noi
è continuato fino a pochi anni fa in alcune province dell'italia centrale e meridionale
-e che far avemo noi messo in vendita questo asinaccio vecchio. della casa
4-854: ma de'consigli che nutriano in mente, / penelope non fu gran
croce. pascarella, 666: di tempo in tempo s'udiva fra il brusìo della
loro uno stuòlo d'uomini e di femmine in cenci preceduto da una specie di banditore
: essi non saranno capaci di fermarsi in tempo. gli ideali dei banditori del
piantata, la grossezza del ventre è in armonia con le braccia virili, e la
principii del galantuomo. -buttare in mezzo a una strada: gettare in
-buttare in mezzo a una strada: gettare in rovina, ridurre a una disperata povertà
buttata nel fuoco per queirunica figlia, in cui aveva riposta tutta la sua compiacenza.
azioni da pazzi (di colpo, in modo inatteso). giusti, i-554
sellare i cavalli e disporsi a montare in sella. citolini, 464:
e s'ode il fruscio dei tordi in fuga che già si dibattono imborsati nella rete
, 20-58: a'sassi e merli interi in giù buttati / ecco aggiungon tremenda atroce
11 (205): i bastioni scendevano in pendio irregolare, e il terreno era
mente. manzoni, 793: in quel luogo delle difese c'è una
era lasciata scappare con esse qualche esclamazione in proposito, un'immagine, un paragone
uno scritto): steso velocemente, in modo approssimativo. nievo, 490:
: l'animo suo s'esasperava sempre più in quelle noterelle buttate giù sulla carta giorno
appunti staccati,... buttati giù in un inglese qualunque, abbastanza decifrabile.
il fuoco, è tenuto tempo buttato in vano. galileo, 640: aggiugnete che
: il meccanico sbronzo è felice buttato in un fosso. 4. abbandonato
un fosso. 4. abbandonato in modo grossolano (il corpo, le
pattini, lungo il marciapede, tutto buttato in avanti. 6. gettato,
un omiciattolino di civile condizione, nato in un paesetto presso napoli, e carcerato fin
si vergognava a farsi vedere da balestra in quello stato. cantoni, 270: c'
a dire della malattia della ragazza; che in quanto a restar butterata nel viso non
piaceva tanto prima che l'abruzzese entrasse in ballo? -chi? quel coso giallo
forma il branco, e che suol darsi in custodia ad un pastore detto pecoraio,
ma ai branchi delle figliate suol darsi in aiuto altro principiante pastore, detto butteretto
crusca1]: se si mirano butterose in volto, noi vorrieno soffrire. d'annunzio
la mia lettera sia stata intercettata ed aperta in casa, e non data a te
morelli, 346: egli avea detto che in caso che la peti zione
. l. salviaii, 19-82: in tanto io / starò un po'a spiar
d'ulive nere di quelle di lucca, in salamoia. = marchig. buzz [
sana di buzzo, asciutta di gambe; in quanto a età c'è 11 pittigrì
, per non fare stecca, spingeva in avanti il buzzo e piegava un ginocchio.
abbian acido abbastanza / per digerirla, in verità son pochi; / buon gorguzzole
buzzo: mangiare, dar da mangiare in abbondanza. lippi, 4-24: se
; ma lui, buzzo buzzo, in una settimana non gli cavarono in tutto
buzzo, in una settimana non gli cavarono in tutto dieci parole di bocca. palazzeschi
pattone fumanti fra un cerchio di ragazzi in acclamazione,... e non appena
vi ci date a sporgere qualche congettura in proposito. = voce tose.
per forza far danno e ruberie, in prima mena lo riprese, e poi incontanente
. panzini, iv-94: buzzone, in toscana, uomo panciuto. pratolini,
. dial. montanaro svizzero sceso in città a vendere caldarroste o dolciumi
.: persona giunta da poco in città, forestiero (e in particolare,
in città, forestiero (e in particolare, a roma, gli
, gli italiani del nord giunti in seguito alla con quista della
]: buzzurro, questo nome suol darsi in toscana a quelli svizzeri che nella stagione
di aver amicizia per i sergi ma in realtà li detestavano come buzzurri e ne sparlavano
.. detto specialmente dei piemontesi venuti in roma dopo il '70. senso esteso
un'emigrazione di gente diversa, come in ogni tempo di mutamenti...
un carciofo, vale a dire prepararlo in tal modo da non lasciare niente di calloso
se rappresenta il suono sibilante palatale; in varie regioni dell'italia centrale, e
varie regioni dell'italia centrale, e in particolare in toscana, il c velare
regioni dell'italia centrale, e in particolare in toscana, il c velare intervocalico viene
davanti all'e e all'*, come in cera e in ciro. idem,
e all'*, come in cera e in ciro. idem, ii-1-238: i
perciocché gli altri gl'imbastardiscono stranamente; in vece di cervello, zervel; di cipolla
* con '(nei manoscritti); in bibliografia, equivale a 'carta *
conto corrente'. 3. fis. in elettrologia, indica la conducibilità; in
in elettrologia, indica la conducibilità; in ottica, la velocità delle onde elettromagnetiche,
la velocità delle onde elettromagnetiche, e in particolare della luce nel vuoto. -°c.
del * codice di giustiniano '(in diritto romano). 5. chim
music. antica denominazione (ma tuttora in vigore nei paesi germanici e anglo-sassoni)
: 0 rovesciato significa * è incluso in *. 12. in generale:
è incluso in *. 12. in generale: abbreviatura di qualsiasi vocabolo che
così fo per long'uso / vivo in foco amoruso, / e non saccio ch'
: non pò campare / omo che vive in peni / ni gaugio li s'aveni
, ii-190: ca lo bon pingitore / in tanto è da laudare / quanto fa
/ questi m'apparve, tomand'io in quella, / e riducemi a
questo santo frate. idem, iii-7-32: in questa vidde la ca'dello dio
a pochi iniziati e tramandata di generazione in generazione (prospetta un'interpretazione simbolica della
stendesse per bocca degli antecessori di mano in mano alli discendenti. bruno, 3-799
scienza ricevuta dalla bocca d'iddio, non in scritto, ma in voce, da
iddio, non in scritto, ma in voce, da i padri antichi per continua
bocca d'iddio, e da lui in voce rivelata a i padri, i quali
i padri, i quali di mano in mano l'hanno rivelato a i posteri.
vaga cognizione medica, perché la moglie sua in terra esercitava la medicina insieme con l'
lato; io gli leggo e non trovando in essi cose a proposito per questi fogli
rispondo. c. gozzi, 4-243: in quanto
a salomone / ed a rutilio, in altro sono dotto; / ed ho sempre
giuocano disperatamente e hanno sempre il libretto in pegno. pancrazi, 1-242: ma il
fantasia come queste antiche incisioni che stringono in una cifra il dormiente alla sirena,
cabala del lotto riserva alla pioggia è in ritardo di centotré settimane sulla ruota di firenze
papini, 8-195: venne il momento in cui mi apparisti quel che sei [filosofia
impegnati protettori così validi, e messe in campo tante cabale per estorcere una sentenza
favorevole da cotesto consiglio, che ne sta in oggi il sig. marchese in qualche
sta in oggi il sig. marchese in qualche apprensione. magalotti, 9-1-209:
, assalito indegnamente da tutte le parti in materie ben differenti dal suo stato,
ben differenti dal suo stato, e in fin divenuto a sessanta anni la vittima
il suo tempo e la sua dottrina in rispondere e ripulsare gl'insulti, le
p. verri, 1-67: eccovi in somma additata la strada per diventare un
avete della teorica, ma non valete in pratica; aspettatevi di ottener poco lucro,
di cabala e d'intrigo, che sparisce in faccia ai lumi ed alle scienze apparentemente
. monti, 1-168: mi trovo in un pelago di cabale, d'insidie,
. d'annunzio, iv- 2-914: in servizio dei fabbricanti d'uccelli artificiali, mettevano
dall'ebraico rabbinico qabbalah * tradizione * (in opposizione alla trasmissione scritta). la
che ho pensato di farci la cabaletta in tempo binario con l'istessissimo mottivo ed
benedetto marcello,... lo vedeva in piccolo, ridotto a gingilli da star
a bocca, ma nelle sacre scritture in diversi luoghi significate con proprie e verisimili
efficaci e virtuosi. marino, vii-109: in questa [nella creazione dell'uomo]
filosofo ebreo, sono venuto a capo d'in tendere, e di ridurre
tendere, e di ridurre in volgare. 2. che pratica
significarsi gli altrui pensieri, conciossiaché avesse in sé della reticenza venerabile, e dell'
,... si vede essere stato in molta reputazione appresso di coloro che i
cocchi, 5-1-147: s'incontrano ancora in questo lucidissimo secolo gli esempi di quelle
tenuto, / e che de'temi avesse in man la rete. serao, i-121
uovo sodo la sustadza, / come in giudea facevan que'vecchioni / de l'
; ma dicono che bisogna gloriarsi solamente in non so che tragedia caballistica. garzoni
. s'imparò a delirare metodica- mente in metafisica, in fisica, in medicina,
a delirare metodica- mente in metafisica, in fisica, in medicina, in giurisprudenza
mente in metafisica, in fisica, in medicina, in giurisprudenza e in tutte
metafisica, in fisica, in medicina, in giurisprudenza e in tutte le altre facoltà
, in medicina, in giurisprudenza e in tutte le altre facoltà. leopardi, 967
leopardi, 967: si è trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera
trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra
, scritto in lettera ebraica, e in lingua tra caldea, targumica, rabbinica,
significato riposto. caro, i-133: in somma io non n'ho cavato altro,
, che il morto non è morto in virtù della parola cabalistica: non consta.
accenni cabalistici, dei quali si compone in gran parte il fare dei dotti, dei
fumia delle macchine, tra cui lampano, in celeste almo- rare, i segnali cabalistici
tutti un po'cabalisti. li vedi in piazza, che è una piazza immensa
fatta apposta per fermacisi a cabalizzare, con in mano i lqro calepini dove hanno impostate
asini. soldani, 1-160: fugge in parnaso al fonte caballino. forteguerri,
secondo il mito, il fonte sarebbe scaturito in seguito a una percossa dello zoccolo del
. monti, i-437: scrivo in gran fretta, e sull'affare del
di tè', ecc.; in origine (sec. xiii) col senso
« cabaret, voce francese, adattata in cabarè... variante popolare
di lucentezza vitrea; si presenta in piccoli cri stalli isolati o
isolati o a gruppi (se ne trovano in italia nei graniti di baveno e
, sf. tribù nomade dei beduini, in arabia, e dei popoli islamici
nell'africa setten trionale, in somalia, ecc. = dall'
imbriani, 2-21: egli si stava installando in ima cabina di prima classe, quando
fare il bagno senza uscirne, come in una tinozza. moravia, viii-136: il
manzini, 7-69: le era apparso, in un giorno assai lontano, dietro il
. 4. piccolo locale, in ferro o in legno, usato per
4. piccolo locale, in ferro o in legno, usato per il trasporto di
, usato per il trasporto di persone in vari mezzi di trasporto meccanico (ascensori
elettrica: sede delle apparecchiature elettriche necessarie in un impianto di distribuzione dell'energia elettrica
agli strumenti. l'elettricista, su in cabina, manda a catafascio i suoi riflettori
ore di velocità, ci si fermò in una stradetta a toluca, per aspettare i
sonora. -cabina di proiezione: locale in cui è installato il complesso degli apparecchi
9-462: tu me lo hai da dire in tempo se vieni. 10 devo
e cdblogramme (1903), abbreviato in càble (1897), dall'ingl.
, iii-482: e fu fatta grande fame in samaria; e tanto tempo fu
'navigazione di spiagge, di capo in capo, riva riva '. boccardo,
. e registrata anche dallo strafico, in senso di 'navigazione 'lungo le
'lungo le coste, di capo in capo, di porto in porto.
, di capo in capo, di porto in porto. potremmo finire d'italianizzarla dicendo
corsieri * oceanici, già quasi tutti in disarmo, ripresero allora il mare, navigando
ma non meno rischiosamente; e furono in buona parte affondati dai sommergibili. montale
del velivolo intorno all'asse trasversale, in modo da innalzare la prua (ed
, del giudice '. la voce in italia è docum. nel 1664.
caccabaldole o per ingannare o per entrare in grazia di chicchessia. g. m.
: non v'era più modo d'entrare in una casa, in una bottega.
più modo d'entrare in una casa, in una bottega..., che
486: esopo con gran furia ne andò in casa, e pigliata una sola lente
cucuma a sono fervoris cognominantur. haec in graecis et latinis communia nomina habent;
per dirompere, disporre, dividere e menare in frega l'unto delle reni.
tombari, 1-67: con quel cacafuoco in pugno pareva un brigante dorato dal sole
cacaruola gli verrà tosto che si avvede in che rischio l'ha confitto il non
quando finalmente il primo caso fu accertato in paese, mentre tutti ripetevano: -andiamo
il bisogno del ventre il fa andare in fretta e in furia al luogo.
del ventre il fa andare in fretta e in furia al luogo. alfieri, v-757
ginocchio manco / sotto- ponsi, affibbiata in adamante; / per cui dell'ima calza
cacalerìa, sf. ant. cavalleria (in senso scherzosamente spregiativo).
cacalia sagittata, cacalia coccinea, che in toscana si chiama cicérbita indiana, occhio
mista a zucchero, forma la cioccolata in tavolette, e a latte o acqua calda
, la bevanda che si ottiene sciogliendola in acqua calda o nel latte.
non si pianta e custodisce appresso e in mezzo di due altri alberi molto più
egli produce una volta l'anno, serrato in una scorza durissima come una pina,
bene vi sono compartiti dentro i frutti in differente ordine e molto più grossi che
del cacao disfatte / han più sapore in chicchere dorate, / o almen bevute in
in chicchere dorate, / o almen bevute in porcellane intatte. vallisneri, iii-379:
ghianda. i grani di caccao che veggiamo in europa, de'quali ci serviamo per
un grappolo, il quale sta involto in un baccello, ossia guscio, della figura
oro con scritte d'oro, e in quella cornice di lutto dolci preziosi,
nella fabbricazione della cioccolata, e anche in cosmetica e in farmacia).
cioccolata, e anche in cosmetica e in farmacia). palazzeschi, 3-249:
, 669: non è mai se non in su le taverne, su pe'giuochi
credo, perché si sia avveduto che in questi casi io sono stato infino a ora
doni, 3-100: fu messo madonna civetta in capo di tavola come sposa, e
meglio si con- vien loro un ciffulotto in mano, o cacapensiero in bocca,
loro un ciffulotto in mano, o cacapensiero in bocca, essendo insipidi nel sermone più
stomaco e le rene alla poavola e in sottilissimi pannicelli la rivolgevano e sovente se
: giona,... spogliato in calze e brache, si lasciò inghiottir dall'
ima trinca de giorni, fu cacato in su l'asciutto. -cacare sangue:
ne schiamazzano negli scartabelli, la trasfigurano in locuzione, ricamandola con parole tisiche in
in locuzione, ricamandola con parole tisiche in regola. idem,
penare assai. machiavelli, 702: in questa terra non ci è se non
imparar due hac. -lasciarsi cacare in capo, in bocca: sopportare le
. -lasciarsi cacare in capo, in bocca: sopportare le peggiori angherie senza
diavolo, se noi ci lasceremo cacare in capo. brancoli, 4-215: e allora
speranza, muore di fame: ed in sostanza esprime, che è vanità il fondarsi
che appena mi ha lasciata l'anima in corpo, ecco alcune delle ragioni del
nel mondo; e, messi tutti in un mazzo, n'ha fatto per me
, gli si annebbiava, ormai, come in una lontananza infinita. =
per quelli che non hanno altro mestiero in mano, eccetto quello di studiar libri
: perché la poesia stanotte è stata in calma, vi mando quattro berlingozzi pe'
, dappoco. machiavelli, 702: in questa terra non ci è se non
altro animale, che manda fuori lo sterco in forma di picciole pallottoline.
ci sono ancora quei blocchi allettanti in vetrina, ma sbiaditi, ma stantii
i marinai dalle lunghe navigazioni le riportavano in patria insieme ai pappagalli e ai cacatua
i cacatoa, gli uccelli mosca sono tutti in silenzio. = lat. scient
aretino, 8-87: mi ficcherò in un monastero, stando prima a patto
da te, e forse mi gitterò in un cacatoio, che pur che mi
questi [enigmi] consistono... in una sillaba, come quello: '
una sillaba, come quello: 'in medio lanae ponatur sillaba trique '.
perché ponendo la sillaba 'tri 'in mezo di quel nome 'lanae '
odio. marino, i-112: alloggio in ima camera smattonata e smantellata, esposta
.. per mio flagello mi trovo in questa stanza senza cacatoio. =
, che sono cacature di formiche, e in certi cannelli quella dura da suggellare.
perché dio ce ne scampi e liberi, in ogni cosa che mette nella bocca,
un rumore lacerante (usato a napoli in occasione di festività popolari).
vermicello bianco che col tempo si sviluppa in ape. bar etti, 1-307:
le cerimonie stare / che si feciono in roma, e le gran feste lei
ridussesi fuori degli altri. andando cavalcando in questo modo, trovò uno povero uomo,
palustre e mirabile cazie e suntuose feste in napoli de continuo celebrate per lo gloriosissimo
o dotto / a seguir fére fuggitive in caccia. / tu nascosta starai sanza far
sanza far motto / con l'arco in mano: io con lo spiedo acuto /
preda, pongono tutte le forze loro in un corso, nel quale o quante gravi
ariosto, ii-72: stiamo così un pezzo in vari / ragionamenti...;
godere un mio colle, che è in questi monti euganei, e nel più bel
imagini di guerra, e li giochi in piazza a cavallo ed a piede ogni festa
studioso o vago / di lui non ebbe in tempo alcun l'ingegno, / o
, cervi... vi sono in convenevole pregio, ma in pochissimo uso;
vi sono in convenevole pregio, ma in pochissimo uso; perocché il cinese,
perocché il cinese, che sempre va in veste lunga fino a terra, e
cacce. forteguerri, 4-28: ed in cacce ed in giostre era sol'io,
, 4-28: ed in cacce ed in giostre era sol'io, / tra tanti
giusti, i-370: nell'inverno vanno in maremma uomini e donne; ma di queste
anche distribuito la polvere... in difetto poi di palle, ho messo
difetto poi di palle, ho messo in opera la mia munizione da caccia. carducci
lieti dei gonfi carnieri, allegri e in grande appetito, tornavano sul mezzogiorno alla
e non mi perdeva dietro i fossi in caccia di sposi [libellule], o
tavola. pavese, 5-103: mi misi in caccia di cavallette e gli strappavo le
esseri apparentemente deboli e fiochi, ma in realtà spaventevoli. 2. per
, così se gli ripone il peso in spalla. d. bartoli, 40-i-243:
descrizione della sua astuta caccia dei topolini in plinio. carducci, iii-3-110: ròcche tedesche
amare ogni ama- dore passo, / in tante alteze lo mio core giunta: /
poss'il mortai e divino, / in ostro ed alabastro ed oro fino / vedde
singolarmente di principi e gran signori, in un sol de'quali acquistava alla fede
colpa grave, o che si trovano in lotta contro le autorità costituite per ragioni
vita, tu troverai chi è stato canta in banco,
la spia, chi s'è adottorato in cucina,... chi ha avuto
due guardiani li lasciarono passare, e in breve furono all'osteria dove strepitava mia
davanti il gar- gani e il targioni in caccia del gobbo frigio. campana,
fa giu giu mostrando i denti, in caccia, sembra, di tutti i nemici
armato di tutto punto, col naso in aria, stringe nel pugno il suo
. 7. inseguimento di un esercito in rotta, del nemico in fuga.
un esercito in rotta, del nemico in fuga. giamboni, 4-236: la
sozza, e di maiore vituperio, in così grande caccia esserne così pochi morti
a due diverse bisogne portare, entrano in questa faticosa caccia del vivere, e
di felci, e di lì balzare in piena libertà alla caccia dei fantasmi dei
caccia ostinata dell'allegorìa, si impegolano in un viluppo di sottigliezze e di contraddizioni
canocchiale] di giovamento inestimabile, potendosi in mare ad assai maggior lontananza dal consueto
11. sf. stor. spettacolo in cui combattono animali fra di loro,
cacce di tori: costume pur ordinario in quel paese. manzoni, pr. sp
ciascuno dei punti segnati inviando la palla in un settore dove l'avversario non la
bellincioni, 1-104: e messa m'è in question l'ultima caccia. ariosto,
pezzi presi. / sì certo. -e in quel de la palla e del pallone
13. music. forma lirico-musicale, in uso nel sec. xiv, in
in uso nel sec. xiv, in cui il testo è un motivo di caccia
. locuz. -caccia aperta: il periodo in cui per legge è permesso cacciare.
cacciare. -caccia chiusa: il periodo in cui è vietato cacciare. fucini,
-caccia grossa: alle fiere, in particolare nei paesi tropicali. -figur.
). marotta, 3-69: in breve: adone era un capo giovane,
un'archi- busata, massime volando in luoghi dove fusse qualche caccia riservata
caccia riservata, o qualche bandita, in cui per ciò sup ponessimo
, se avessi il fucile, in che conto tengo i cartelli, -ribattè
mattina, don rodrigo uscì a cavallo, in treno da caccia, con una
piedi. paolieri, 67: anche in una famiglia, un cane da caccia per
cinque minuti. -marin. in caccia: le direzioni comprese fra i
per la prora. -in furia e in caccia: frettolosamente, in fretta e
-in furia e in caccia: frettolosamente, in fretta e furia. bufi,
similitudine, dicendo che questa gente andava in furia e in caccia, come andavano li
che questa gente andava in furia e in caccia, come andavano li tebani lungo
fiumi. b. davanzati, i-410: in caccia e 'n furia sono spedite fuste
spedite fuste. magalotti, 20-157: dirò in caccia e in furia una mia osservazione
, 20-157: dirò in caccia e in furia una mia osservazione. note al malmantite
note al malmantite, 294: in caccia e in furia, cioè: in
, 294: in caccia e in furia, cioè: in fretta, frettolosamente
in caccia e in furia, cioè: in fretta, frettolosamente e con furia,
, uscire a caccia, alla caccia, in caccia: inseguire gli animali, per
dante, inf., 12-57: in traccia / corrìen centauri, armati di
/ di pelio o d'emo va feroce in caccia, / dalle lor tane predando
e non va più a caccia, salta in collora come un li vuol favellare;
collora come un li vuol favellare; in fine e'non si può più con
vadi a caccia, / una sera cavalco in furia e in fretta. campanella,
, / una sera cavalco in furia e in fretta. campanella, i-224: va
note al malmantile, 185: sono in firenze due conversazioni di cacciatori, le
del mondo, comecché si trovi ancora in età fresca e vigorosa, ha posto il
, i padroni di tenuta, lasciavano in gerbido una parte dei beni per andarci a
di procurarsela. tasso, 6-i-128: in un bel bosco di leggiadre fronde,
bionde. idem, n-ii-345: non in tutto indarno sarò oggi uscito fuori alla
sia, che cumulatissimamente non si vegga in colui che studia in dar diletto alla
cumulatissimamente non si vegga in colui che studia in dar diletto alla gola, e che
questi più che di null'altro andavano in caccia. magalotti, 1-144: il pretendere
cesarotti, i-85: l'andare smaniosamente in caccia di termini nuovi o stranieri senza veruna
a caccia di prestigio. -andare in caccia: darsi alla fuga (in particolare
-andare in caccia: darsi alla fuga (in particolare: un esercito sconfitto).
bavaro ebbe grande paura, e andonne in caccia e con vergogna. -avere la
. -avere la caccia: essere volto in fuga, inseguito. burchiello, 29
ebber la caccia. -cavalcare, correre in caccia: darsi a fuga precipitosa.
6-15: e l'altro ch'annegò correndo in caccia. a. pucci, cent
, cent., 73-9: e cavalcando in caccia, con sospiro / giunse a
/ giunse a viterbo. -convertire in caccia: volgere in fuga.
. -convertire in caccia: volgere in fuga. giamboni, 4-199:
primaia attaglia fuoro fediti, e convertiti in caccia. -dare la caccia:
chiude l'ingresso con una fila di sassolini in ordine; uno è scostato quando il
vin di chianti, / ch'io tolsi in dar la caccia a un vetturale,
a cagion di quel tristo graffiasanti, / in un tempo è versato e ito male
patto; chi sa quanti birri erano in campo per dargli la caccia! c
.. sapeva prender le mie misure in modo che chi mi dava la caccia tornava
miei santi protettori nella feroce continua battaglia in cui mi convenne passare ben tutto il
bartoli, 9-31-1-145: continuo si era in far caccia de'fedeli. idem, 34-296
orsi. panzini, ii-685: erano in due a far la caccia più accanita
a seguirmi nel campo. -fuggire in caccia: fuggire inseguito dalla caccia (
ma stettero pur fermi, e questi in caccia / fuggiron più. pulci, 11-35
di darli morte, e fuggir via poi in caccia. berni, 38-5 (iii-247
(iii-247): fuggon le fiere sbigottite in caccia, / e par ch'il
, / e par ch'il cielo in pioggia si disfaccia. -mettere, porre
pioggia si disfaccia. -mettere, porre in caccia: volgere in fuga, inseguire
-mettere, porre in caccia: volgere in fuga, inseguire. - anche al
questo, li seguitarono, e miserli in caccia. idem, 4-284: non dico
i legati, 1 quali al postutto misero in caccia, ma i consoli n'ebbero
per lo soperchio de'nimici furono messi in caccia, uccidendoli. g. villani,
e rotta la sua gente e messa in caccia. fiore, 13-13: soff era
arditamente / per lo giardino e noi metter in caccia, / e guardi il fior
, 3-374: alessandro guastava e metteva in caccia quelli di persia, di turchia
/ della sua gente rotta e posta in caccia, / rivolta a dietro la superba
): fugge come le fiere poste in caccia / quella brutta canaglia malandrina.
non bisognò altro, per mettere quegli in fuga, e questi in caccia lor dietro
per mettere quegli in fuga, e questi in caccia lor dietro ad ucciderli.
lor dietro ad ucciderli. -mettersi in caccia: darsi alla fuga.
rispetto, / e sbigottita si metteva in caccia. -non ne voler più
curarli. / -forse qualche stregone: in quanto a'medici, / nessun
altra, ma quanto più può si comporti in conserva. -marin. manovrare al
giuoco, questi sono / tutti color che in corte fan la spia. pananti,
ed esercitati e sua, debbe stare sempre in su le cacce, e mediante quelle
maggior uomo, e come quello che aveva in cotesta cacciuòla mia grande speranza.
, non pur trotta, et in men che non si sciuga una caccia toma
nel napol. cassa a cavallo, in uso nella marina borbonica; cfr.
biringuccio, 1-80: e così in luoco de le spingarde, cerbottane e
tutti tiran ferro. garzoni, 1-574: in luogo delle spingarde, cerebotane, caccia
ii-491: amor, eo chero mia donna in domino, / l'amo balsamo fino
, 3-347: e's'hanno della cacciagione in copia: pernici, fagiani ed altri
, ii-33: cose deliziose si trovavano in quell'ora, in quella cucina: cioè
deliziose si trovavano in quell'ora, in quella cucina: cioè dei gnocchi e
napo della incantasone; / ed era in bianca cerva tramutata, / e da poi
cerva tramutata, / e da poi presa in una cacciasone. caro, 7-1142:
la marra, / arar con l'armi in dosso, e tutti insieme / viver
garzoni, 1-518: la cacciagione ha in sé un certo che di battaglia,
e le viscere stracciate, è riportata come in trionfo a casa con suoni di corni
. salvini, 30-2-61: veggasi, in grazia, oppiano su 'l principio del
ragioni erbe, che mi si presentano in alcune panerette e in alcuni canestrelli sì ben
mi si presentano in alcune panerette e in alcuni canestrelli sì ben tessuti con giunchi
, 9-79: e si mutò stato in firenze sanza null'altra turnazione o
= deriv. dalla locuz. caccia in fuori. cacciante (part. pres
. che va a caccia, che è in caccia. tavola ritonda, 32:
le starne / ho veduto un tesoro in una gola / di monte.
toglieva il pesce dalla fiocina e lo metteva in fresco nella conca; e zeffirino si
conca; e zeffirino si ficcava a testa in acqua per cacciarne un altro.
fera bella e cruda [laura] / in una fonte ignuda / si stava,
con quella vita che rimane spenta / solo in quel punto ch'ella si va via
anima] fu cacciata giace / giuso in cieldauro. idem, par., 30-141
è la nona margherita, / che in arabia e in india si cria; /
margherita, / che in arabia e in india si cria; / per la vertù
fa pura. arrighetto, 245: in prima caccia le matte onde delle lagrime
50 (59): egli prendono insino in trenta femmine, e piue e meno
me ne curo, perché mi starò là in uno mio disertuzzo e colla nostra bibbia
mio disertuzzo e colla nostra bibbia e in più quiete ch'i'non sto a
i vizii, caccian le buone arti in bando. guicciardini, 158: in
arti in bando. guicciardini, 158: in vendetta di piero suo zio, cacciò
gli alberti, e rimase el governo in mano di uomini da bene e savi
fu cacciato, si fidò di mio padre in moltissime cose molto importantissime. vasari,
/ la vita e ciò ch'i'ho in periglio; se / lo caccio,
i-131: viene un forestiero per trattenersi in italia: il suo primo pensiero è
, dalla loro presenza, e chiusomi in camera, mi lasciarono godermi il mio
/ cacciato io pure ogni sospetto ho in bando. pananti, i-295: se il
detto che, non avea guari, in uno di quei tenebrosi covili un vecchio
di cacciarla via, ella non capiva in sé dal contento. svevo, 2-474
tristezza l'aveva spinta a quella passeggiata in cerca di svago! egli poteva capirlo facilmente
/ smuoverà il letame? / metterà in fuga i sogni / d'infermo e i
poteva restar bene com'era e andar anche in malora: non me ne sono mai
la notte, e poi di punto in bianco ti caccia fuori di casa come
, correre dietro; respingere, mettere in rotta, incalzare (il nemico in battaglia
in rotta, incalzare (il nemico in battaglia); assalire, aggredire.
lo'trasero dietro, e andavali caciando d'in pogio in pogio come gativi; e
, e andavali caciando d'in pogio in pogio come gativi; e andaro ardendo e
arcimbaldo insieme a rigonzone, / cacciano in rotta con molta roina. sannazaro,
ladro, il qual sempre s'appiatta / in questa fratta e 'n quella
bandello, 1-49 (i-582): eravamo in grandissimo spavento che gli awersarii e nemici
. alvaro, 9-320: le città cadevano in polvere, le cattedrali e i palazzi
tempo orgogliose della loro civiltà, erano cacciate in fuga. -assol. arrighetto
il sangue per tutto zampillava. giunti in sala, caccia di qua, caccia di
5. spingere rudemente, con violenza, in una data direzione; rinchiudere in un
, in una data direzione; rinchiudere in un luogo; riporre, celare in
in un luogo; riporre, celare in fretta e furia, sbadatamente; mandare
, cacciar sotto: atterrare, gettare in terra, far cadere; nascondere.
,... non mi cacciare qui in abisso. al quale rispose uarione e
o carbonata che vogliamo dire, mettela in uno pane e cacciasela sotto e giugne in
in uno pane e cacciasela sotto e giugne in sala. idem, 124-40: noddo
, 39: dànnosi sì grandi colpi in sulli scudi che la lancia del saracino
mai loro quello che tutto dì è in bocca de'savii de'nostri tempi,
contra lei con vuiato congiuravano, cacciò in torre. d. bartoli, 35-140
ne l'ha cacciata fuori l'acqua sottentrando in sua vece. forteguerri, 28-77:
ad una contadina. alfieri, i-187: in quella prima lettura io mi cacciai piuttosto
quella prima lettura io mi cacciai piuttosto in corpo un'indigestione che non una vera
, 24-690: ma poiché i numi / in questa guerra ti cacciàr, meschino!
imo stile innalza, / e 'l caccia in mano all'uomo e dice: «
», / e forsennata va di balza in balza. idem, pr. sp
ti porrai mezzo dito più basso degli altri in qualunque cosa, gli altri ti cacceranno
e, senza cercar prove, lo cacciò in una carcere. nievo, 9
cancelliere facendogli le fiche, ovverosia cacciandogli in mano un mezzo ducatone per risparmiarsi la
degli sceriffi e della polizia; cacciata in un'automobile e portata in qualche luogo
polizia; cacciata in un'automobile e portata in qualche luogo dove si consuma lo scempio
cacciai fuori ». giunte le brache in terra, il topo schizza fuori. pulci
. pulci, 10-122: sente che in corte si faceva gran festa, / la
zampa che caccia / polve e sassi in sua traccia. manzoni, pr. sp
pirandello, 7-285: e dunque tutti in cucina, stretti accovacciati da mane a
bene. moravia, iv-101: guardò in volto l'amante, poi riabbassò la
lungo sospiro. 7. spedire in gran fretta. ariosto, 25-76:
poi fanti / da battersi ben ben seco in un forno. parini, giorno,
. parini, giorno, ii-242: in voi non fia / vii opra, il
costoro. machiavelli, 768: cacciatolo in uno monte di letame quale aveva davanti
]. firenzuola, 163: io vidi in siena, in sulla piazza ch'ei
163: io vidi in siena, in sulla piazza ch'ei chiamano il campo,
inghiottirsi una spada appuntatissima, e cacciarsi in corpo uno spiedo porchereccio da quella parte
talmente raggirato agridemo, che gli hanno cacciato in casa il lupo per pecoraio, cioè
potè con le mani e gliela cacciò in bocca. monti, x-3-109: quando costei
dal suo seggiolone, e cacciò le mani in quel caos di carte, rimescolandole dal
caos di carte, rimescolandole dal sotto in su, come se met
come se met tesse grano in uno staio. giusti, i-460: cacciando
arrivai ad estinguere il fuoco senza chiamare in aiuto. verga, 4-39: «
. pirandello, 7-105: si cacciava in tasca le mani irrequiete, come se volesse
sbarbaro, 1-146: cacciò il pollice in bocca e si mise a fischiare. bacchelli
. cassola, 2-452: si cacciò in bocca l'ultimo pezzo di pane e balzò
bocca l'ultimo pezzo di pane e balzò in piedi. 10. strappare,
a cacciare il feto morto, cuocasi bene in vino e olio la radice sua [
): tu non hai perduto nulla in questo fatto, che non so che mi
credendo trovar quelli comasini grossissimi; e là in su la piazza cacciò il passera fuori
impeto (ma anche con difficoltà, in un luogo per lo più angusto,
ix-205: però stendi la vela e in mar ti cazza / tanto che vedi l'
i più si armarono, e montarono in sella, e francamente tra i nemici si
. marini, xxiv-810: stette più volte in forse il disperato di traviarsi soletto fra
si attenta a ficcare il naso fino in casa di un presidente della corte di assise
del caso e da un gruppo cacciarsi in un altro: precisamente come quando segue
... / entro e mi caccio in mezzo al pandemonio. nievo, 1-56
sottoportico della canonica, cacciarsi alla cieca in un buco nero dove l'immaginazione del
nei vicoli ove stagnava il fiotto plebeo in ebollizione nel mercato e nelle strade maggiori.
il brando, / perché avea preso in mente altro partito; / adosso ad
la china, là come una belva in fregola. e. cecchi, 6-290:
il signore s'era andato a cacciare in camera, s'era chiuso dentro in fretta
cacciare in camera, s'era chiuso dentro in fretta e in furia, come se
s'era chiuso dentro in fretta e in furia, come se avesse avuto a trincerarsi
: la longa corse subito a cacciarsi in cucina, quasi avesse furia di trovarsi a
queste tre vie, ovvero di gettarlo in mare, ovvero di cacciarvi fuoco dentro
non arò altro rimedio, caccerò fuoco in questa casa. -cacciar fuori:
29-37: ha posti i pensier'miei tutti in riposo, / e d'un gran
circostanti fu tenuto. -cacciarsi in fuga: fuggire. marino, 14-118
se quella man l'arriva, / cacciasi in fuga. -cacciarsi in testa una
/ cacciasi in fuga. -cacciarsi in testa una cosa: ficcarsela bene in
-cacciarsi in testa una cosa: ficcarsela bene in capo, non dimenticarla più; ostinarsi
capo, non dimenticarla più; ostinarsi in un'idea. foscolo, xv-370:
a brescia; e's'è cacciato in testa di non venire più come sottufficiale.
,... s'è cacciato in testa questo frate, che rodrigo avesse non
un'arma): indossarlo, armarsene in fretta e furia. straparola, 1-2
straparola, 1-2: cassandrino, cacciatosi in dosso il camice sacerdotale, e messasi
la stolla al collo e lo diadema in capo e le ali alle spalle, si
la prega... / a far in mo, se si può far di
dietro alle spalle: trascurarla, tenerla in non cale. firenzuola, 206:
dice le sconce parole, ma si mette in ordine di fuggire. -cacciarsi
e meglio. guicciardini, in: prima el signor prospero, cacciandosi
insegnò frustrare gli impeti degli esserciti, in modo che da questo essemplo è tornata a
questi bravacci a credenza, onde egli in cambio di far le sue vendette,
. -cacciare il diavolo nell'inferno: in senso osceno. bandello, 2-20
.). cacciarèlla, sf. in certe zone dell'italia centrale,
9: alcuni de'miei compagni, occupati in varie faccenduole riguardanti la cacciata del
cacciata e s'era perciò invitati in villa dal priore. 2.
2. espulsione, bando; messa in fuga (di un esercito invasore)
mi occorre, avendoci pensato più volte in questo ozio che ho doppo la cacciata
confermava la cacciata. balbo, ii-120: in tutti gli altri paesi la cacciata [
5. bot. ramoscello dell'annata (in una pianta legnosa).
, agg. inse guito in caccia. boccaccio, dee.
li quali cavriuoli da'cani cacciati, in nulla altra parte fuggirono che alla caverna.
il cavaliere di cupido con uno spiedo in mano corse dietro ad un bel cervo,
2. espulso, bandito; messo in fuga. -anche al figur.
giamboni, 4-114: negato a'cacciati in tutta grecia rifugio,...
dirà di camillo, bandeggiato e cacciato in essilio, essere venuto a liberare roma
la sua liberazione, spontaneamente essere ritornato in essilio per non offendere la senatoria autoritade
bestie nelle caverne! cacciato di città in città da tutti i governi, perché
: cacciati dall'ultimo bar incontrammo nello in galleria. 3. spinto;
aprire, serrare o stringere le forme in torchio. 3. arnese che
3. arnese che si adopera in stereotipia per fissare i chiodetti dei clichés
stazione d'ancona un viaggiatore di terza, in stivali e « cacciatora » di velluto
pratolini, 9-648: gli uomini col cappello in mano e indosso le giacche o le
si potrebbe porre una luna crescente; in quella di diana, annodarle la chioma alla
dicesi di vivande preparate alla lesta, in padella, come agnello, vitello spezzato,
cacciatora. vittorini, 1-18: un giovanotto in abito di velluto alla cacciatora che traversa
si figuri che questa sia una lettera in cacciatora. cacciatóre (ant.
uccidono: e alla verità dire, in fra tutti gli uccelli cacciatori, li maggiori
l'udio, / sì come il cervio in vèr lo cacciadóre, / così a
che diventa / cacciator di quei lupi in su la riva / del fiero fiume
idem, i-237: sopra un'alta montagna in forma di cacciatrice si pose ad aspettare
fuggiva dinanzi a'cacciatori, si scontrò in fiovo. sacchetti, 77-67: messer lo
però che colui che non avete servito in quella sua domanda, è uno buon cacciatore
, 25-48: e come poi dormendo in ripa all'acque / la bella cacciatrice
. rinuccini, 4-1-2: dinne s'in questo loco, / cacciatrice gentil. narciso
269: la casta e cacciatrice dea / in compagnia de le più care sue /
e gli uccida, e li porti presi in mano al suo padrone, e pur
qual buon cacciatore, / che prende in amore / sol quello che vien. alfieri
cervi e damme stancando / del volubil eurota in su la riva, / fra la
ancora: gli ho messo lo stoppaccio in corpo; ed è un fatto che
uccelli neri. verga, 4-94: tutt'in giro alle pareti un bel numero di
uccelli di richiamo. pascoli, 1390: in essa [isola] / mai cacciatori
o di una viola che si nasconda in qualche parte, come altri d'un
chiave! lo sprofondo! non tornerà in paese altro che maritato! colla catena al
battute di caccia. -il servitore che, in divisa simile a quella militare, sedeva
, 39: piovano, noi abbiamo andare in certo luogo a noi assai importante e
e buon numero di lanciasiluri; destinata in origine alla lotta contro le torpediniere,
le torpediniere, si è poi trasformata in una vera e propria silurante, per diventare
: formato da una lama o tondino in acciaio appiattito a un'estremità, foggiata
16-ix-286: stimerei opportuno che spesso tenesse in bocca qualche poco di cacciù. magalotti,
fatto con pesci di varie qualità cotto in un soffritto di cipolle, assai drogato
sulla coverta, e mangiavano all'osteria in compagnia della moglie e dei figli.
, 34: si tenghino tutti i caci in una stanza asciutta e fresca, ove
sia puzzore o odore troppo acuto, in pezze line pulite: i marzolini rivoltandoli spesso
marzolini rivoltandoli spesso, e le forme in sull'asse rivoltandole e fregandole con le mani
di buon olio; le caciuole e cacetti in su la paglia sfienata e grossa.
due o tre de'suoi semi in un cacherello di capra o di pecora,
la sciocca, mille cacherie per gire in paradiso a far la ninfa o ver la
cura a tante cacherìe, quanto si fa in questa città: se la fanciulla è
fanno cachettiche, allora fanno brutto colore in viso. vallisneri, ii-251: aggiunsero pure
che tu allora passassi a vedermi seduto in abito nero con questa mia faccia svenevolmente
3-736: con questa occasione, ecco venuto in campo 11 riso, con presentar a
, con quel cachinno che ha sempre in bocca, lingueggiando, sogghignando,..
che catullo colla stessa metafora, però in luogo più conveniente, chiamò 'cachinno'. manzoni
: tu l'opra accetta, e in questo mi consolo / che un regai sia
la buona donna all'util ministerio / in cucina andò a far da santa marta;
mese di marzo. -cacio parmigiano: in grossissime forme, di color giallo,
di color giallo, per lo zafferano che in esso viene posto. -cacio pecorino:
di latte di capre, nell'autunno, in forme schiacciate. cavalca,
solamente la domenica e il giovedì prende in suo cibo pane d'orzo e cacio,
vino brusco, biada e caci, e in effetto volle gli promettessi come fussi alla
, 7-46: il topo sarà egli in questo caso, / al cacio nella
già a roma, dove questo cacio è in grandissimo pregio, me ne fu presentato
cacio maggiore non solo per la figura in quintadecima come luna, ma anche perché,
: consisteva questo [umile tributo] in caci, in castagne e simili, e
questo [umile tributo] in caci, in castagne e simili, e in agnellini
caci, in castagne e simili, e in agnellini, pernici, fagiani, camocce
e densa. -cacio inverminito, quello in cui la fermentazione ha fatto schiudere di
. idem, v-2-240: non so in quale stima il clero toscano abbia il cacio
clero toscano abbia il cacio bacato. in terra d'abruzzi i beoni anco chierici sono
che ti par di vedere un santo ossicino in cima a un reliquario. comisso,
lippi, 7-28: stavan daccordo, in pace ed in amore, / ed
7-28: stavan daccordo, in pace ed in amore, / ed eran pane e
anima e cuore. giusti, 2-183: in via di contrapposto e di specifico /
cocomero? -stare come un topo in una forma di cacio: stare benissimo
lucignolo? -benissimo: come un topo in una forma di cacio parmigiano.
. e salsiccie secche, che in gargano san fare saporitissime, e cacicavalli da
caciòtta, sf. tipo di formaggio tenero in forme piccole e schiacciate.
piovene, 5-513: le bottegucce espongono in nature morte i cibi tipici locali:
ed esser tuttavia quale albio tibullo lo consacrava in mondissima offerta alla dea pale. panzini
: allora, lo sai, io ero in « uniforme », voglio dire vestito
a scacchi, la « caciottèlla * in testa e la pipetta in bocca.
« caciottèlla * in testa e la pipetta in bocca. = dimin. di
alla cacità, cioè congelazione del latte in quella fatta. salvini, 21-221:
253: noi arrivammo a coccino, e in capo di 7 mesi e uno dì
alla digestione, i quali fanno rivolgere in cattivo chilo gli alimenti che servir debbono
dilico (i cacodilati sono usati in medicina per la cura di anemie,
e due gruppi metilici, presente in molti composti (caratterizzati da odore sgradevole
di cacodile con ossido di mercurio, in presenza di acqua (ed è impiegato
presenza di acqua (ed è impiegato in sintesi organiche e nella preparazione dei cacodilati
: due cose s'oppongono, la cacofonia in quello affetto fia, e l'impero
più briccone di quanti bricconi mai vissero in bricconeria? borsa, xix-4-724: [è
] perfino a trovar piacere e delizia in quella cacofonia di tanti monosillabi, in
in quella cacofonia di tanti monosillabi, in quello stento d'andamenti, in quella esilità
, in quello stento d'andamenti, in quella esilità di desinenze. foscolo,
, non lo stile: la rima in aro è plebea, e più per quel
detto lello, iridato, verdastro, in sui primi albori, e in prosieguo meticoloso
verdastro, in sui primi albori, e in prosieguo meticoloso collazionista di tutte le cacofonie
]: la cacografia è l'errore singolo in atto; l'ortografia è la norma
latina scorretta; la scorrezion sua passata in uso s'è convertita in sua naturale
sua passata in uso s'è convertita in sua naturale essenza, contr'alla quale il
mendace che invoca gli dei / essendo in suo cuore ateo mitologico, / tu credesti
da giudiciosi auttori per parlari viziosi massimamente in prosa reputati. = voce dotta
cavo oro-faringeo (e si verifica anche in assenza di qualsiasi eccitazione sensoriale).
sanità, i-89: cacotrofia, termine che in generale significa una cattiva nudrizione,
le digestioni sono cattive e il corpo cade in un impoverimento e dimagrazione considerabile,
i-474: per il cacri non solamente s'in tende il fiore del rosmarino
aereo mele. / dal calice succhiato in ceppi stretta / la mosca in seno al
succhiato in ceppi stretta / la mosca in seno al fior trova a tomba
e di limoni e di melagrani, con in fondo il marabuto guardato dalle tredici colombe
1933)... l'appartamento in « novecento » che ha l'aria di
, iii-349: donne, con i ragazzi in collo, compravano alle botteghe; e
purg., 4-26: montasi su bismantova in cacume / con esso i piè;
già [perfetto] il sepolcro così in fretta, / né la torre condutta al
alto cacume, / ove or s'asside in mezzo ai più perfetti: /.
eterni ricetti. pindemonte, 9-244: in disparte costui vivea da tutti, / e
, / che scende chiaro giù di pietra in pietra, / mostrando pubertà del suo
. », si era messo in mente per davvero di essere un qualche cacume
possessori e di agenti infedeli, massime in quei paesi dove una semibarbara agricultura non ha
: né non farà né non sarà in neuna compagna cun omo u domini di for
, anzi poco meno che catuno mese in luogo di coloro che si partono, altri
conperato... da catuno di loro in tuto due pezze di terra, catuna
globo tutto, come medesimo sempre ed in cadaun colo fa tutto. f. f
ramarro], e chiuderli amen- duni in un vaso di vetro, dove non tentarono
, dissero gli antichi: ora si usa in alcune provincie; ma la lingua comune
. nievo, 29: capitò dunque in friuli con tre lettere sigillate, da disuggellarsi
sigillate, da disuggellarsi e leggersi cadauna in presenza del rispettivo imputato. =
/ che, sorgendo, rinchiuso in sé l'avea. bruno, 3-267:
vi si metta il cadavero, in cambio di gettarvene. d. bar
. algarotti, 1-56: per ben ritenere in mente il numero, la posizione,
, fa di mestieri paragonare di tempo in tempo il cadavero, o la notomia di
, 24-917: ivi deposto / il cadavere in regio
di cadaveri: equipaggi di altre navi andate in perdizione, sopra i quali gracchiavano uccelli
venivano dileggiati dalla folla che passava sotto in una specie di corteo ordinato, alzando
le colline di cadaveri che bruciano / in nuvole di nafta, là i reticolati /
, 24: il marito è disteso / in un campo, col cranio spaccato dal
penna, servito con la persona, e in vece di una buona commenda m'ha
si contentasse almeno che la mia dimora in questa tomba non fosse più lunga di
ventre di mia madre; se bene in quella, dopo la quarantena dell'embrione
dell'embrione, cominciai a vivere; ma in questa dopo la nona luna posso dire
c. dati, 103: in che offese parrasio la repubblica? perché tormentò
, ed avevano certe faccie ippocratiche, in guisa tale che sembravano cadaveri ambulanti. verga
, che si corrompe, che va in rovina; avanzo, spoglia, relitto.
pentametilendiammina) che si forma nei cadaveri in putrefazione (e perciò nota anche come
agg. ant. di materia organica in decomposizione; marcio, putrefatto. pallavicino
su'nonno) gli permettevano di assaporare in tutta quiete le ricorrenti giostre e finezze
dell'impareggiabile foglio umorifero ch'era, in quegli anni, il « guerino meschino *
e questo dicendo, lasciò cascar il pianto in grandissima abbondanza. il marito alora quasi
o a mano a man cadenti / in bocca a'lupi. marino, 222:
222: questa, che 'l busto in mille groppi a l'orno / avinciglia
mondo], ma sì disposte da dio in gradi e specie diverse; e queste
tritoni i fiori miracolosi fiorenti d'attimo in attimo alla cima del suo stelo. panzini
.. avrebbero gettato una gran tristezza in un viatore solingo. -stella (
tetto / emulo del celeste / segnava in esso un bel sentier di latte, /
/ il sol, ch'ornai declina in ver l'occaso; / ed ei per
quindi a scaglioni, e infine dilatato in lago, e disperso in ruscelli, si
e infine dilatato in lago, e disperso in ruscelli, si vede scendere dal contraposto
astro). giacomini, 3-73: in tutte le parti del sole surgente,
crepuscolo non gisti / ieri a corcarti in male agiate piume, / come dannato
che spunti / fra la tacita selva in su la rupe, / nunzio del giorno
e svagato non fosse partito di quando in quando verso il cadente sole da'suoi
sul punto di crollare, di sfasciarsi in breve tempo (riferito,
moderno, quasi esclusivamente a vecchie costruzioni in rovina, a mobili malandati e guasti)
cadente, eppur tanto pulito da mettere in affanno, sedeva sopra una panchetta un vecchio
, soffocato anch'esso dalle erbacce. in cima l'uscio cadente era appena chiuso
da un saliscendi arrugginito... in fondo era la cameretta dello zio, sordida
ma vedevo che mentre annaffiava le dalie in giardino era più cadente e preoccupato del solito
7. figur. che è in decadenza, che è prossimo a estinguersi
cadente e senza l'appoggio di questa in evidente pericolo d'estinguersi: l'altra sorgente
estinguersi: l'altra sorgente, mentre in se medesima incorporandola, le porse aiuto e
generosi. foscolo, 1-75: te in asia seguiva, e me v'indusse,
castello massime che il dì cadente d'albergo in altro luogo malamente provederebbevi. carducci,
come quella del becco. -che arriva in basso, lungo. marino, 19-357
. d'annunzio, iv-2-286: porta in capo una grande berretta verde e,
capo una grande berretta verde e, in ogni stagione, su le spalle un mantello
214: parte scherzando [il crin] in ricco nembo e folto / piovea sovra
e cadente / ver'l'omero sinistro, in su 'l guanciale / riversava la testa
gli faceva vedere dei segni di sofferenza in ogni singolo segno di debolezza fisica.
, 22: dopo stabilito che le citazioni in luogo diverso cadenti nell'egual giorno debbano
aver effetto l'una dopo l'altra in ragione d'anzianità, il legislatore soggiunse
: perché una persona non può contemporaneamente in più luoghi essere. 15
periodetti e quegl'incisi cadenti quasi tutti in quinario mi solleticavano. pascoli, i-973
essa, con questo che i metri cadenti in arsi le sono più difficili e meno
17. ant. compreso (in un genere, una cate- goria)
la materia retorica comprende le cose civili in quanto sian moralmente persuasibili, cioè
stella cadente: con la punta rivolta in basso. -melagrana goccia cadente: col
20. ott. linee cadenti: in fotografia, linee che, pur essendo
sm.: cadente piezometrico): in una corrente liquida, abbassamento che la
gradi di tardità, e che, in conseguenza, per acquistar un determinato grado di
di una pausa; clausola ritmica (in fine di frase nel discorso, in fine
(in fine di frase nel discorso, in fine di verso o di strofe nel
verso o di strofe nel canto e in poesia, al termine di una frase
de l'arbore supreme / scende pian piano in su i più bassi rami: /
altro particolare lor modo, d'obligare in ogni stanza i versi, nella similitudine
cadenze liturgiche; e sorgevano di lontananza in lontananza le risposte in diversi toni,
sorgevano di lontananza in lontananza le risposte in diversi toni, senza compagnia di stromenti
la gio- vanetta aveva proferito queste parole in italiano, fiorito sì di lente cadenze
mi accade di trasalire, riconoscendo, in una particolare cadenza, una parentela di
, conc., i-62: di parola in parola si venne finalmente a quella cadenza
si venne finalmente a quella cadenza, in cui una volta almeno ogni dì vanno
non sei un brutale, ti sveglia in capo un mondo d'idee tutte leggiadre e
: i cognomi delle famiglie toscane stabilite in roma, ritennero ivi tali cadenze.
vedi se è possibile far la prova in breve spazio... di rematori che
f. f. frugoni, xxiv-1038: in effetto erano più le cadenze del verso
il bianco umidor della luna, / in soavi cadenze di flauti, in tremolìi lunghi
/ in soavi cadenze di flauti, in tremolìi lunghi di pianto sciogliendomi il cuore
coi primi due. 11 condannato è in mezzo e si avanza agilissimo, leggero,
sentono non si sentono, subito ti fermi in ascolto. bocchelli, 1-iii-470: i
tirano lenti e misurati la fune, in una cadenza che la molle sabbia rende ancora
la voce ebbra di don abbacchio, in una cadenza di chiesa: « nel nome
stagione estrema, che cadi / prostrata in riposi enormi / dai oro ai più
ben scandito. colletta, i-91: in cinque gondole meglio adornate non vedevi che
corni / terror del cavriuol, mentre in cadenza / di lecco il maglio domator del
uccelletti i quali nel volgersi a gambe in su pencolavano ad ogni giro fin quasi
e sanguinose. la mia testa pencolava in cadenza al pencolar delle loro. verga
pencolar delle loro. verga, 4-24: in mezzo a mucchi di frumenti alti al
sudati e bianchi di pula, cantando in cadenza. pascoli, 1233: su
, a quando a quando / sciabordano in cadenza lavandaie. panzini, iii-224: il
: il serpente... svolge in cadenza le sue spire al suono del flauto
. cecchi, 2-91: i tamburini rullavano in cadenza, senza riposo. alvaro,
ci ponemmo a sedere battendo le mani in cadenza, come nei balli del paese
con cui si ordina a una squadra in marcia di battere forte, per tre volte
mi offriva quella successione di mute cadenze in cui è il segreto dell'arte suprema.
non rattratto però. anzi pareva indugiare in cadenze, come di peplo: non
partimmi. 11. mus. in armonia, successione di accordi che conduce
nelle quali è divisa; siccome un'orazione in tanti membri e periodi. -fantasia
ideato una stretta, ove tutti i cori in uno a lablache e tamburrini cantano all'
sollievo... lì dentro di tanto in tanto qualche battuta discioglie il suo rabbuffo
e di gorgheggi dietro 1 quali, in un comico mistero, i pianissimi corali s'
fotogrammi, che vengono proiettati o ripresi in un minuto secondo dalla macchina da proiezione
cadenza. cadenzataménte, avv. in cadenza; ritmicamente. slataper
di cadenzare), agg. mosso in cadenza, scandito da pause regolari,
., 27-26: se tu pur mo in questo mondo cieco / caduto se'di
sì grosso velo / di verno la danoia in oster- licchi, / né tanaì là
lasciò cadere. varchi, 23-36: in un dardo, o altre simili arme da
quanto tiene tutta la volta, forato in più lochi, per gli quali fori,
mentre si cenava, con una candela in mano, facendo lume a quelli che vi
, che se un vaso di metallo cade in un pozzo, se ne ode il
tiratolo a sé con furia, buttando in terra libro, carta, calamaio e
il cadere dei gravi, acquista di momento in momento, maggiore celerità. verga,
il gelo / per le canute brine che in quell'ora / cadean più folte dal
: siccome il folgore non cade / in basso pian, ma sull'eccelse cime,
piante per l'altunno sempre la tengano in timore e il più delle volte in fuga
tengano in timore e il più delle volte in fuga. ariosto, 201: se
sue virtù. però dei cori nostri in quel tempo, come allo autunno le
rami scossi / da la pioggia indurata in freddo gelo, / e ne caggiono
, 222: questa, che 'l busto in mille groppi a l'orno / avinciglia
per cieco / malor, condotto della vita in forse, / piansi la bella
pietre de gli avelli, / monta in sella enrico quinto il delfin da'capei grigi
. monti, x-3-223: e vedi in alto / pender foreste ed umili boschetti
ne'calici, che pieni / tengono in man, di bianchi umori e nigri,
proveduto fine, / sì come cosa in suo segno diretta. ariosto, 36-55:
cellini, 1-33 (92): in questo il colpo della spada cadde in
in questo il colpo della spada cadde in su la spalla al detto luigi: e
ché 'l divino seme non cade in ischiatta, cioè in istirpe, ma
divino seme non cade in ischiatta, cioè in istirpe, ma cade ne le singulari
vinca 'l ver dunque, e si rimanga in sella, / e vinta a terra
quasi impossibile che la elezione non caggia in uno di quegli che sia tenuto de'più
non ritrovando,... cadde in un fierissimo pensiero e dentro vi si
ingiustizia. tasso, 2-23: dunque in te sola, ripigliò colui, / caderà
ed altri che ànno commesso l'equivoco in quell'argomento. d. bartoli, 37-53
,... come si vedesse in virtù d'essa [lettera] disciogliere e
o da quanti altri mali gli caggiono in capo. parini, xvi-82: a fulminarlo
cesarotti, i-12: la lingua si altera in due modi, dal popolo e dagli
a caso / gomez pietà non finge. in qual cadesti / insidioso laccio! monti
a ridurre una parte del suo ricolto in denari per pagare le tasse. le
come alti criterii morali, cadevano appunto in una natura involontaria, in un uomo
cadevano appunto in una natura involontaria, in un uomo, cioè, la cui potenza
4-59: un silenzio desolato cadeva di tanto in tanto, un silenzio che stringeva il
/ vive sul fiume. -delle parole in un colloquio. -in particolare: di
tanto di lingua. allora si alzò in piedi il baronello rubiera, pettoruto, lisciandosi
noi leggere cadono. ti guardo / in un molle riverbero. piovene,
mal mai mi fec'io, / che in tal calamità cader dovessi? guarini,
cominciavano i cavalli / anni, in tanto minore stima è sempre poscia caduta.
confessore, ch'egli amava meglio d'essere in cade / dalle cime de'
gannato con sua derisione, che di cadere in pericolo 39: la notte cade
tempo divenne cagionevole di salute, anzi cadde in cadono i larghi lembi / violacei
il come e il perché fossi caduto in errore, insegnare ad un nuvole
iv-188: 4. incappare (in un pericolo, in una difficoltà),
4. incappare (in un pericolo, in una difficoltà), la totale mancanza delle
tue lettere che dee farmi creincorrere (in una condanna, un castigo), venirsi
, venirsi dere? che tu sia caduto in mala salute? idem, iv-385:
idem, iv-385: a trovare (in una situazione, in uno stato d'aintanto
a trovare (in una situazione, in uno stato d'aintanto la biblioteca italiana
tutta venale nelle nimo): cadere in errore, in tentazione, in pecmani
nimo): cadere in errore, in tentazione, in pecmani di un capo
: cadere in errore, in tentazione, in pecmani di un capo che non è
una riga del proprio, ogni giorno cade in discre cato, cadere in
in discre cato, cadere in una malattia, in miseria, in di
cato, cadere in una malattia, in miseria, in di dito
cadere in una malattia, in miseria, in di dito e perde a
cuoco, 1-150: sgrazia, in uno stato di disperazione, ecc.;
fu costretto a ritirarsi; e, cadendo in un mo in disuso,
, cadendo in un mo in disuso, nell'oblio, nel disprezzo,
colui c'ha divizia, / sì cade in quasi una fuga. manzoni, 96:
da lui, per dir così, rimesse in a morte, / l'aver
vedi che non è gioco / di cadere in per l'indolenza o per la bassa connivenza
. malispini, 1-499: egli era caduto in ammenda che discesero troppo spesso a giustificare l'
che siete buono, e poiché sono caduto in que noceme, caio 'n
compagni, 1-5: i cittadini che entravano in quell'uficio, di coscienza. svevo,
leggi, ma a corromperle. benché, in verità, non conoscesse l'arte di mentire
loro cadea nelle pene procuravano facile farla cadere in contraddizione. ma quando tale colle signorie
serena ai suoi primi asserti, perché, in fondo, io: in questa primiera
perché, in fondo, io: in questa primiera parte del presente libro io coella
, quando si avvicinava il vespro, cadeva in alquanto a vergognare; e questo èe
ella comincia bene e mal sentire; e in questa cotale, quasi d'impeto. panzini
signori così dove'savere che ornai cade in peccato s'ella fallasse a eleganti, così
., iv-amico... sarebbe caduto in ammirazione. pirandello, 7- xxv-7:
d'animo da laide 152: appena caduto in disgrazia di monsignor partanna, cose,
, cose, con paura di cadere in quelle; sì come vedemo per la pianticina
, s'era recato a studiare per addottorarsi in che tanto sono pudici, che non
l'uomo discendere dalla scimmia, è caduta in disuso. tutti si dipingono ne la
la chiesa di roma, / per confondere in alvaro, 9-177: così muoiono le civiltà
pareva un mondo fitto / ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si
mondo fitto / ma consentevi in tanto in quanto teme, / se si ritrae,
conquiste, non è più che cadere in più affanno. g. villani, 7-54
mi sorpresi a pensare ch'era caduto in ammenda alla chiesa de la promessa, press'
un anno, se continuerà così, cadremo in è que'che cade a mie sentenze
mia natura, / ch'i'son caduto in -scadere, degenerare; andare a
finire, ridursi. sorte / cotal in vostra corte, / malato più ch'altro
., 2-10 (260): e in tanta in simili altre sconvenevolezze,
260): e in tanta in simili altre sconvenevolezze, troppo è difficile ch'
, a non se ne renda in certo modo tiranna, per quello che si
foro non vuol locazione pur dipende in gran parte l'energia, o vogliam
8-7 (288): né potevi incappare in dire l'effetto della prosa egualmente
alcuno [lacciuolo], che in maggior pena e vergogna che foscolo
evitare di cadere nevoli a cadere in lussuria e golosità. bruscaccio da
. ne lasciarmi cadere / più in tanto errore, e a far penitenza
... siamo tratti, in omaggio al calendario e alle nostre
dice, benché glorioso fusse, e quanto in prin umane possibilità, a
del cattivo tempo. in amare agatocle vulgare meretrice. s. degli
18: valente uomo, tu sei caduto in pena de mezo ducato, 5. figur
facevano quesare, concernere, competere (in un argomento, stione in casa de
competere (in un argomento, stione in casa de l'oste; ché così vole
: cade uomini nativi del luogo, ed in questo secondo membro in tanto dolor
, ed in questo secondo membro in tanto dolor, che si dispone / allora
non si potendo offendere ed ingiuriare più che in lunga età più saggia, /.
ma quelli che italia non sia caduta in una monarchia. straparola, ancora dei grand'
ella fusse (sì come suol avenire) in parisi, cui questa operazione fu commessa,
del tutto familiare, che cadesse sotto in tentazione. firenzuola, 165: misero a
ma qualunque fosse il tesoro da largirsi in soccorso delle utili imprese, esso verrebbe
[famiglie di artigiani] facevano merenda in crocchio. alvaro, 9-10: tra poco
naturalmente nella sesta, si urta immediatamente in un altro accento, sì che la
rimbombo, un settenario ch'entra rumorosamente in un quinario. pascoli, i-962: l'
quinario. pascoli, i-962: l'accento in tedesco cade sulla sillaba radicale mentre in
in tedesco cade sulla sillaba radicale mentre in italiano si lascia condurre dalla flessione.
e scempia / con la qual tu cadrai in questa valle. landino, 386 [
par., 17-63]: et caderai in questa valle: idest in questa bassezza
et caderai in questa valle: idest in questa bassezza la quale io predico: perché
sdegno: / perché, salendo lo intelletto in suso / per veder dio, non
/ e dell'avorio schietto / fa crespe in sul bel petto: / così dall'
come cadesti o quando / da tanta altezza in così basso loco? -disus.
, ix-88: come farò io, quando in parte alcuna / cosa non trovo che
mi spinse / fortuna, ognor più caggio in ver gli abissi, / né quinci
290: oh! cada / tanto in fondo costui, che il più tapino,
9. figur. chinarsi, volgersi in basso (il capo, gli occhi
tristi e dolenti / com'i'vidi levarsi in alto el sole. 10.
periodo della moda venga a cadere proprio in un periodo di nuova scienza della psicologia
bene, a proposito, acconcio, in acconcio, in taglio: essere opportuno,
proposito, acconcio, in acconcio, in taglio: essere opportuno, utile.
più oltre, dove meglio ci cadrà in taglio. storia di fra michele, 26
ridusse a dire suo ufficio, e stare in orazione, e poi tutto il dì
esempri de'santi, per carità e in sollevamento del compagno, multiplice parole,
. castiglione, 112: il tutto consiste in dir le cose di modo, che
(113): essendo un giorno in questi cotali ragionamenti, si cadde in proposito
giorno in questi cotali ragionamenti, si cadde in proposito e del sacco e dell'azione
del nimico vicino, dove gli cadrà più in acconcio: sebastiano re di portogallo concorra
monti, ii-77: se vi cade in acconcio, scrivendo ai romani, gradirò che
temo che nel secondo volume non mi cadrà in acconcio l'inserirle e farle onore del
ad ogni modo s'io potrò intarsiarle in qualche considerazione. beltramelli, iii-408:
, nelle grinfie (ant. cadere in grembo): venire in balia, in
ant. cadere in grembo): venire in balia, in soggezione di altri;
in grembo): venire in balia, in soggezione di altri; dipendere completamente.
cosa prudentemente, quella città si condurrebbe in termine che- di necessità caderebbe loro in
in termine che- di necessità caderebbe loro in grembo. marini, xxiv- 817
dell'alta torre difendendomi con la spada in mano da'miei nemici anzi che cadere nelle
, / minor di voi, caddero in mano. de sanctis, iii-348: cospiratore
: con un'ironia di se stesso in cui spesso si compiaceva, si mise
soltanto pregarle come tutti gli altri di fare in modo che venisse a lui la loro
una lettera che, se fosse caduta in mani più delicate, poteva essere l'ultima
come sopra un corsiero allassato, entra in carriera di lunghe tirate, incespando a
, alquanto illustrata. -cadere in piedi: subire gravi rovesci riuscendo tuttavia
): agnese fece posare i fagotti in un canto del cortiletto, ch'era rimasto
, diceva tra sé: -son caduta in piedi; sia ringraziato iddio e la
: posso proprio dire d'esser caduta in piedi. -cadere dalla padella nella
padella nella brace: andare di male in peggio. redi, 16-ix-286: come
il buono, capite? non trasfondere noi in essi [i contadini], il
né fatica né noia nessuna per mettermi in grado di sapere la mia lingua quant'
matrimonio. -cadere nella rete, in trappola: ingannarsi, illudersi; incappare
trappola: ingannarsi, illudersi; incappare in un agguato. sacchetti, 69-78:
rifarsi, cominciò a tender la trappola in firenze al luogo usato. il primo
cadea. alfieri, i-108: essendo in età più suscettibil d'amore, e non
morbo,... caddi allora in quest'altra rete, e con sì indicibil
le labbra per esser caduto da sciocco in una trappola. svevo, 3-600: se
: se avessi visto quel decreto apparso in luogo poco vistoso dei cinque giornali ch'io
io giornalmente leggo, non sarei caduto in trappola. pea, 3-183: lo
donne] da manfredi avervi l'entrata aperta in questo regno? vasari, ii-168:
,... lavorando nell'opere in compagnia di raffaello, stavano uniti e
proruppi, ingrata. / sì tosto in lete un tanto ardore è spento?
smemorata / l'aviso mio ti cadde in un momento? brusoni, xxiv-889: glisomiro
lingua le parole già pronte a uscire in discorso. giordani, ii-22: non
bocca simili detti? -cadere in pena (di una data somma):
/ et quando altrui vedo sempre cadere in pena, / el suo puncto quando vien
dì:... « io sono in compromesso col cotale mio parente, e
egli a me, e cadre'gli in pena di cotanti danari: sì che perdonami
sanza grande mio danno *. -cadere in odio, in ira: diventare odioso,
danno *. -cadere in odio, in ira: diventare odioso, detestabile.
caso occorso de la prigionia dei mariti cadute in odio agli amici e parenti de l'
egli -o sire, altro periglio / in quel che chiedi a consigliarti io veggio.
fia discorde il mio consiglio / cadrotti in ira, e ciò né vo',
ulisse « le vellose vesti / cadeanmi in odio, ed i superbi manti,
i nevicosi monti *. -cadere in noia: venire a noia. guarini
: i poeti... m'erano in tanta noia caduti che non poteva vedergli
, e 'l franco melone cadde boccone in terra allato a sinagon. sannazaro, 1-56
, che quando ella mi vide, in fretta / la canzonetta sua spezzando,
/ tal che per vinto io caddi in terra smorto. machiavelli, i-79: non
ristoro. nievo, 1-127: in queste parole il povero giovine ebbe tanta
denti presigli e scossigli alle guance, in piccola ora appresso, dopo alcuno avvolgimento,
sopra gli mal tirati stracci morti caddero in terra. -abbandonarsi, lasciarsi andare
boiardo, 2-4-54: orlando se lasciò cadere in terra, / tra l'erbe come
più bianca e più che nieve fredda in volto. marino, 4-149: nave rassembra
a sedere, o piuttosto si lasciò cadere in terra, accanto al lettuccio. imbriani
14. figur. non reggersi più in piedi, accasciarsi; abbandonarsi; pendere
occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda. monti, x-3-379: la
preda. monti, x-3-379: la destra in grembo dolcemente stanca / cade, e
-figur. parini, vii-93: in vano in van pietade / tu cercherai;
. parini, vii-93: in vano in van pietade / tu cercherai; ché
tu cercherai; ché l'alma / in lui depressa cade / con la troncata salma
15. con participio predicativo, anche in locuz. figur.: cadere ammalato
di tra sì gran gioia, che in poca d'ora cadde morta. dante,
natura infiebolita non potè sostenere, e in pochi dì diede fine colla sua morte alla
): -come non v'enterrai? in fé di dio, se tu non v'
la pianura. machiavelli, i-518: in parte cascano feriti o morti, in
: in parte cascano feriti o morti, in parte fuggono. ariosto, 34-43:
del povero giovinetto mio fratello: subito cadde in terra svenuto come morto. caro,
i stagione estrema, che cadi / prostrata in riposi enormi. 16. figur
delfico tempio. boiardo, 1-3-10: in questo un messo venne al conte gano,
1-128: i figli tuoi / cadder -ma in campo, ed han sepolcro e fama
ei nel mezzo, e mena l'asta in volta: / caggiono i corpi:
, disse il giovane, « meglio combattere in italia che sul mare o nel deserto
deserto. così almeno sappiamo che cadremo in casa nostra *. -cadere di
; afflosciarsi: cadere a pezzi, in rovina. dante, inf.,
361: ti conviene sollecitare questa opera in modo che, quando il muro caggia,
di bramante. verga, 3-134: in questo momento s'udì uno schianto: la
molla, e per poco non sbalzò tutti in mare; l'antenna insieme alla vela
simpatia delle cose che si disgregano e cadono in rovina la trattenne a venezia. alvaro
, 9-320: le città cadevano in polvere, le cattedrali e i palazzi erano
orgogliose della loro civiltà, erano cacciate in fuga. -figur. guastarsi,
, 174: quel che si dovrebbe levare in dio, levandosi in superbia, cade
si dovrebbe levare in dio, levandosi in superbia, cade, et è sottomesso alla
a compimento, non è anco stabile in modo, che ella non possa cadere.
avrebbe voluto irrompere nella sala, irrompere in casa della signora,... gridare
altra sormonti. guicciardini, 1-88: in questo modo, per la temerità di imo
aveva, sessanta anni continui, ottenuta in firenze. monti, x-3-397: il
crollò. manzoni, 42: lui folgorante in soglio / vide il mio genio e
quale te lo messe nel 1823 intendente in cosenza: e quando il canosa cadde dal