, venir meno. anonimo [in « studi di lessicografia italiana », i
ti temono! perfecistila a quelli che in te sperano nel cospetto delli figliuoli delli
; bestia selvaggia. anonimo [in « studi di lessicografia italiana », i
aw. (superi, perfettissimaménte). in modo qualitativamente e quantitativamente compiuto; senza
ammettere alcuna integrazione o aggiunta esteriore in quanto ha raggiunto il proprio fine intrinseco;
raggiunto il proprio fine intrinseco; pienamente in atto. mazzeo di ricco,
cosa si può giudicare / perfettamente bona in sua natura. giamboni, 10-9: a
nell'argomento, lo svolge, per quanto in breve spazio e lo risolve sempre perfettissimamente
giamboni, 10-39: questo è idio, in cui sono tutti i beni perfettamente raunati
cosa niuna, avendole tutte perfettamente ed in modo inimaginabile, non che intelligibile da noi
intelligibile da noi. 2. in modo eccellente, straordinario, insuperabile (
(o anche del tutto soddisfacente); in base a tutte le qualità, le
le condizioni, i requisiti richiesti; in grado elevato, magistralmente. fra giordano
questa è una virtù divina, la quale in questa vita non si può avere perfettamente
luna erano intorno / al seggio di natura in paradiso, / quando formaron, donna
la perfezzione della pittura non consiste più in fare uno perfettamente bello che in fare
più in fare uno perfettamente bello che in fare uno perfettamente brutto o mezzano,
perfettamente brutto o mezzano, ma consiste in fare che paia simile al vivo e al
: era riserbato agli svedesi di scoprire in questi recentissimi tempi altri nuovi e non
sembrava aver ad arte così perfettamente sepolti in altre già note minerali sostanze che
gli scrittori latini, e quasi sempre in prosa, spesso non intendendoli perfettamente.
tempo gli facesseno stare solitari e parte in compagnia de'frati, sottomettendo essi 11
nel segreto dell'uomo. 4. in conformità con tutti i princìpi di ordine
posizione professionale o sociale o a vivere in una particolare condizione; restare in carica
vivere in una particolare condizione; restare in carica (un governo).
finalmente, [desidera] potere perpetuarsi in quello stato e non avere a morire.
sin da quei tempi disegnava o perpetuarsi in quel governo o quello stato usurpare.
usurpare. boterò, i-168: non è in podestà del re tòr loro il governo
enfiteusi perpetua. sarpi, vi-2-116: in caso che d'alcun fondo, sopra quale
.. la commune opinione è che in dubbio di censo o enfiteusi si abbia a
tv: vi s'ode [in toscana] parlare con la facile eleganza e
laonde riesce a dilettosa maraviglia il ravvisare in tal guisa perpetuata la materna favella.
, 3-1123: qua alcuni teologi, nodriti in alcune de le sette, cercano la
le sette, cercano la verità della natura in tutte le forme naturali specifiche, nelle
formale individuo dell'universo meccanico. e quando in lui non prevalesse la costanza e perpetuazione
congiurando con le altre cose del mondo in complotto sapientissimo per promuovere la perpetuazione della
della specie. -il mantenersi in vita il più a lungo possibile.
: questi [amore e desiderio] sono in noi di due maniere solamente, o
stolonifera, foglie alterne, fiori bianchi in capolini; è dotata di proprietà astringenti e
d'entrata ed uscita (1803) [in « lingua nostra », xxxix (
infinita. cavalca, 6-1-125: in quelle cose che sono create, alcune
mi fa dire che la vostra chioma in un istesso punto sta, per legge della
de luca, 199: si dà in oltre un certo genere di mobili che.
... legale non viene assunta in senso filosofico, ma solamente come eccedente la
tinte [del paesaggio] e dei suoni in una perpetuità smemorata. lisi, 63
perpetuità delle ombre. -durata illimitata in una carica o in un'attività;
-durata illimitata in una carica o in un'attività; attribuzione di una carica
rende disapprovabile la perpetuità del soldato. in questo sistema, se il soldato non
, 1-103: la natura è potentissima in conseguir ciò ch'ella vuole: adunque
vera benevolenza, non soffrirebbe che perissero in eterno i loro individui, mantenendo la
specie. canudo, lxxvi-38: sta in te l'insidia della vita, e trame
, a perpetovità di tanta memoria, statuì in perpetuo che nella vigilia dell'ascensione della
: ciò si dee far più ragionevolmente in quelle [leggi naturali] che son dirizzate
trovandosi al presente così ragunati, tornare in nome del medesimo regno con publica scrittura a
calmeta, 3: se qualche operetta producevono in luce, la mandavano a speciali persone
paleotti, l-11-475: né veggiamo, in effetto, che a patroni e signori,
, che tant'hanno premuto e faticato in questo, altro abbia da restare di
che forse la soma del peccato che in ciò hanno fatto, et il render conto
conto della vanità e speranza falsa posta in cose così basse. giordani, viii-8:
corona di francia. alfieri, iii-1-59: in una repubblica, in cui nobili non
, iii-1-59: in una repubblica, in cui nobili non vi siano, il popolo
che i medesimi individui da rarissimi eccezioni in fuori dovevano essere necessariamente rieletti a perpetuità
sebbene un codazzo di monelli lo seguisse in perpetuità scandendo burlescamente il suo nome,
vergini per antonomasia, dovevano tenerlo acceso in perpetuità. = voce dotta, lat
superi. perpetuissimo). che, in quanto si riferisce a dio, partecipa
: secondo vari sistemi filosofici, e in partic. nel pensiero della grecia classica
ma per altro modo che per lo contentare in paradiso che è perpetuo, ché non
digiuno / che lungamente m'ha tenuto in fame. fiori di filosafi, 148:
convertirsi al bene, fargli cooperare ogni cosa in male e finalmente punirli con perpetua dannazione
castigo del bene o del mal operare non in questa brevissima vita, ma in altra
non in questa brevissima vita, ma in altra perpetua all'uomo assegnar si deve
... acquistare una temporale quiete in questo mondo che del tutto con puoco ci
hai di ricongiungermi a mio figlio / in carne ed ossa come nato d'uomo,
tra la natura angelica e la ferina, in guisa che l'uomo consiste nell'orizonte
se stesso o si ripropone costantemente uguale in quanto ha valore assoluto (la legge
del continuo introduce scene e comparse nuove in questo teatro del mondo col fare che l'
me e li figliuoli d'israel, in segno perpetuo. s. agostino volgar.
: non abbiamo cosa alcuna di nuovo in italia: ogni cosa passa con quiete
fama ha per costume, / sperando in ciò di ritrovar conforto / quando che di
che i comunisti tendevano ora a trasformare in perpetuo marchio d'infamia -diventasse insieme col
svegliarsi pieni di speranza, di fiducia in se stessi e nel futuro.
tempi. -che si ripropone sempre in modo uguale, con la stessa funzione
, ix-1 -371: che s'ei persisteva in disperatissima pertinacia, doveva anche deporre ogni
o fatti o scritti dalla mia nascita in poi, che il mio esecrando destino ha
mazzini, 3-295: l'aristocrazia mascherata in diverse guise prevalse sempre nei tentativi rivoluzionari
guastarsi; che si preserva a lungo in buone condizioni (un oggetto, una
. cattaneo, 2-7: il liquore che in essi [pino e cipresso] rimarrà
un periodo o ciclo perpetuo di 30 in 30 anni con ordinare che dentro il
conservato quanto la vita umana o, in partic., per tutta la vita
dante, conv., iv-xix-5: riluce in essa [nobilità] le corporali bontadi
b. roselli, lxxxviii-11-386: nullo in perpetuo può perpetuo dare / e però
. lorenzo de'medici, i-26: in quelli che prima non la conoscevano nasceva un
10-27: confininsi [i cortigiani] in corte e saranno puniti dal perpetuo martire
s'egli eleggesse di viversi senza affanni in una perpetua giovinezza? gemelli careri,
all'istante o produrrebbe un asma perpetuo in chi avesse la temeraria curiosità di contemplar
47: sia questa legge perpetua in sempiterno e che la prima figlia del
portogallo, accioché il regno non venga in mano de'stranieri. f. f.
la dignità ed autorità fissa e radicata in lui. galanti, 17: i podestà
periodico (per lo più annuale) in natura o in denaro (nelle espressioni
per lo più annuale) in natura o in denaro (nelle espressioni affitto perpetuo,
. documenti riguardanti la repubblica senese ritirata in montalcino, i-470: ha la nostra
: ha la nostra comunità un mulino in paglia, il quale si tiene ad
a lasciare le loro patrie per istabilirsi in nuove contrade. -editto perpetuo:
(per lo più annuale), in natura o in denaro, corrisposto dal concessionario
più annuale), in natura o in denaro, corrisposto dal concessionario di un
. documenti riguardanti la repubblica senese ritirata in montalcino, i-478: a la rocca
specie generali di contratti si possono stipulare in materia di dispensa di acque. la
: fu creato un solo senatore perpetuo in roma, ma vicario generale dell'imperio
ora avere un determinatore perpetuo e vigilante in val di chiana, che quando vedesse tacque
tutti gli altri ministri non possono stare in una udienza oltre il triennio, ma
civili. -che detiene il potere in modo ereditario (una famiglia, una
nazioni eziandio perspicaci sottoporsi ad un uomo in vita, o anche ad una famiglia
da altra cagione che si fosse tratto, in quella divenne perpetuo cittadino, e dietro
alla signoria vostra di accettare madonna camilla in vostra perpetua e legittima sponsa? testi
? testi, 3-142: vorrei tornare in italia impresso di qualche carattere che mi
continuamente, incessantemente e, anche, in modo fastidioso (e ha valore iron
un esercito); stanziale, sempre in armi. t. contarini, lii-6-227
lii-6-227: l'imperio del turco si fonda in una milizia perpetua, sempre ordinata,
: un tiranno di nuova invenzione cominciò in questo secolo a stabilire e mantenere un
e mantenere un esercito intero e perpetuo in armi. filangieri, i-218: questo
, il quale va predicando d'avere scritto in istile popolare. tesauro, 2-567:
una popolarità che si fa consistere non in dare al popolo delle idee esatte e ben
idee esatte e ben definite, ma in prendere dal popolo le sue stesse idee tali
, esclusive, imperfette e, avvolgendole in un mare di parole e di frasi,
tommaseo, 15-305: la popolarità qui consiste in due cose: nel non innovare senza
repubblica popularità. -stor. in età comunale, appartenenza al popolo (
o per cagione di popolarità o per essersi in molti rami sparsa quella famiglia, tenner
gli atteggiamenti popolarizzanti, dispiaceva di rifiutare in presenza del contadino, ma la paura
, una dottrina, una tecnica e, in generale, ogni fatto culturale o sociale
convincersi della necessità grandissima che v'è in italia, e massime nelle campagne,
romana, come que'nomi fantastici suonassero in bocca a tutti. periodici popolari,
la forza maggiore di queste pubblicazioni consisteva in quella specie di misticismo dogmatico che si
è creduto che per popolarizzare queste operazioni in sardegna, ove sono nuove (perché
gratuitamente. 3. trasformare in senso popolare un sistema politico.
popo larizzato o democratizzato oltre il punto in cui il sistema perderebbe la qualità stessa
fortune dipendevano intieramente dalla corte, la quale in consequenza dirigeva i parlamenti a sua voglia
), agg. comprensibile, espresso in forma accessibile al popolo.
carducci, iii-14-239: idillio già fatto volgare in terzine dal benivieni e messo in farsa
volgare in terzine dal benivieni e messo in farsa rimata dal sannazzaro e fin popolarizzato
una dottrina o di una scienza, in modo di renderle accessibili al gusto,
persone; collettivamente, tutti insieme, in massa. d. acciainoli [
e trionfo tiromo l'artiglierie delli avversari in siena. m. soriano, lii-4-110
, corse popolarmente l'italia e mise in pericolo la grandezza dei romani. g
oste, che udialo irata, or in vederlo / ride popolarmente. g. capponi
indegnazione fu generale contro i livornesi, ed in quel primo fervore si ebbero plausi e
severino che volean serbare con gli altri tesori in città. -con un tumulto popolare,
a murare novella fortezza, aveano ucciso in rissa il * figliuolo d'un nobile citta
dalla loro oppressione. 3. in modo da essere compreso con facilità dal
11: quando... nomino in questi fogli l'istoria, intendo,
. bacchelli, 2-xix-105: il discorso in morte di giuseppe garibaldi, che è
popolarmente toccante, fallisce... in un punto: fallisce quando carducci tenta
carducci, iii-5-450: chi altri, in fine, potea... comporre di
. carducci, iii-24-72: si mise in testa di far cantare la 'croce
, xi-98: lo storico dell'arte, in questi lavori in legno, in marmo
storico dell'arte, in questi lavori in legno, in marmo, in avorio,
, in questi lavori in legno, in marmo, in avorio, potrebbe fare delle
lavori in legno, in marmo, in avorio, potrebbe fare delle curiose osservazioni
, i-229: qui popolarmente si dice, in parte procedere, e regolarsi con ordine
le furberie e le balordaggini, che in quel tempo popolarmente correano, luciano,
riescono popolarmente le buone commedie, anche in prosa. = comp. di popolare1
, popolatissimo). abitato (e in relazione con un avverbio di modo indica la
: se alcuna nave ut legno loro in alcuna parte de le terre de affrichia vel
impedimento avesse, quelli li quali fusseno in de la nave ut in de lo legno
li quali fusseno in de la nave ut in de lo legno possano andare a lo
possano andare a lo luogo populato ut vero in de lo quale fusseno la gente.
guasta e disertata da'turchi, rimase in tanta scarsezza d'abitatori che chi poscia
scrisse che appena vi si contavano due in tre mila fuochi di sì popolata e numerosa
figliuole, qual più gli aggrada, in moglie con in dote sette terre popolate
qual più gli aggrada, in moglie con in dote sette terre popolate di bifolchi e
ed opulenta, aveva l'acqua fontana in grande abbondanza. buonafede, 2-i-205:
. giov. cavalcanti, 4: in questi tempi avendo la città carestia d'
e d'altri abbominevoli vizi, trovossi in firenze cosimo de'medici. catzelu [guevara
tutta l'italia fu popolata di professori in eloquenza e di orazioni innumerabili, ma
italia di giardino fiorente è oggimai convertita in una vasta prigione, popolata di spie
: figlio di dio, molto giocondo in cuore / prendesti terra in aulide pietrosa!
molto giocondo in cuore / prendesti terra in aulide pietrosa! / tornavi tu dal
lii-3-19: ora non voglio fastidir vostra serenità in narrarle la bellezza dei sacrati templi,
stette quasi fino all'età di trent'anni in olanda, sempre girando da un luogo
mulini a vento, che universalmente usano in tanti popolatissimi paesi. galanti, 1-229
città sono floride, e lo sono in quanto che le arti si sostengono co'
beccaria, i-395: così discorrendo di mano in mano si arriverà a questa non volgare
. fausto da longiano, iv-229: in casa di cincinnato tuo padre si vedeva
di animali. pallavicino, 1-151: in varie altre barchette poi erano distribuite varie
erano distribuite varie maniere di messi. in una i carnaggi, tutta ripiena di
asiaco pian. verga, 8-27: più in là, nel cortile che sembrava quello
attorno alla padrona, il tanfo si mutava in un puzzo di concime e di strame
di strame abbondante. pascoli, i-353: in altre notti l'aveva sentita quella indefinita
cocuzzolo serpeggiava ima strada che scendeva in pianura tra roveti e improvvise schiarite di
tra roveti e improvvise schiarite di praticelli in declivio, sassosi, infuocati di sole
: passammo dal canal grande di canton in un altro picciolo, ben popolato di
, iv-1-103: la trinità de'monti, in cima alla scala popolata di putti,
fredda sovente come il ghiacciaio che è in scena, popolata d'accordi di un
e napoleoniche e poi s'era rassodato in un giudizio d'intelletto, gli diveniva
divinità seminuda. moravia, 12-421: allora in quel buio popolato dei rumori del itialtempo
per la sua chiarezza, convien considerare in qual de'modi si verifichi, conciosia cosa
segneri, ii-78: verreste ad essere in questa maniera chiamati i popolator delle stelle
e considerate nella loro globalità (e in demografia costituiscono un'organizzazione sociale autonoma
attiva: quella che svolge o è in condizione di svolgere un'attività produttiva (
numero complessivo degli abitanti di un territorio in un determinato momento. -popolazione presente o
e tutte le terre importanti, viveranno in comune, legeranno d'arte militare e
prosegue il nostro autore, non causasse in francia che la privazione del prodotto del
le popolazioni della valdinievole i partiti introdotti in europa dalla famiglia degli arrighi di ghibelinga
e de'guelfi d'altdorfio, e in tali contingenze le popolazioni più deboli fecero
difesa comune. galanti, 1-ii-5: in ogni stato si debbono distinguere le rendite
sopra tutto nel carattere degli abitanti, in somma in tutto dò che costituisce la publica
nel carattere degli abitanti, in somma in tutto dò che costituisce la publica prosperità
, 1-83: la popolazione se n'era in gran parte dileguata e la soldatesca vi
popolazione locale che abitava le vecchie case in parte le aveva lasciate, cedendo il
vengono per il week-end o più lungamente in autunno, adesso che è di moda
. -con riferimento ai defunti sepolti in un cimitero. e. cecchi
e. cecchi, 5-225: d'anno in anno, sormontante dall'alfa e l'
parlerò dei suoi consigli, che sono tredici in numero, cioè di stato, di
di persone che hanno caratteristiche o aspetti in comune e sono considerate come un'unità
v \ troviam quattro parti, et in ogni parte più regni, in ogni
, et in ogni parte più regni, in ogni regno più stati, in ogni
, in ogni regno più stati, in ogni stato più popolazioni, in ogni
stati, in ogni stato più popolazioni, in ogni popolazione più ordini, in ogni
, in ogni popolazione più ordini, in ogni ordine più parentadi, in ogni
ordini, in ogni ordine più parentadi, in ogni parentado più gradi, in ogni
, in ogni parentado più gradi, in ogni grado più geni, in ogni
gradi, in ogni grado più geni, in ogni genio più simbolizazioni. delfico,
dal timore ed imbizzarrite dalla speranza, in supplemento degli umani mezzi proclamarono in ausiliari
, in supplemento degli umani mezzi proclamarono in ausiliari de'propri diritti i loro santi tutelari
si troverà molto da leggere... in su questo argomento, ch'io credo
sulle popolazioni. -popolazione civile: in stato di guerra, il complesso dei
stessa parrocchia. mazzini, 27-147: in altenburgo (sassonia) v'è stata una
dei fedeli si sieno accorte d'aver in cielo un altro intercessore e, prendendoci
partic.: ciascuna delle due grandi famiglie in cui vengono divise le stelle secondo il
o anche delle piante) che vivono in una determinata località o ambiente o che
elettronica: l'insieme degli elettroni considerati in quanto aventi determinate caratteristiche. o
. vespucci, lix-102: di octo in dieci anni mutano le populazioni; e
. popolaccio. popolescamente, aw. in modo consono ai gusti popolari.
, u-ii-131: questi di conserva misersi in cammino, ma incontrati certi popoleschi che
di questi ancora sono alcuni, ma in istato assai popolesco. d. battoli
parole, ne percoteva i muri come mare in tempesta. periodici popolari, ii-183:
chi voleva il favore popolesco accattare doveva in questi modi essere indulgente a se stesso
1-724: awiaronsi verso la toscana in cerca di migliore fortuna, ma ci
ma ci giunse il loro messaggio nel punto in cui cadeva il governo popolesco per le
la quale di popolesca fu di mano in mano tirata al tirannico.
. ottimo, ii-441: questo dice in infamia e vituperio delle dette donne,
jove comandò a uno latino del popolo in sogno che dicesse al consolo che non li
alla popolesca o piuttosto fare alle pugna in ogni menoma occasione. = deriv
volgar., i-29: nobiltà e populézza in generazioni diverse non si convengono bene.
accordo. capuana, 1-ii-146: scorgeva in piedi dietro le spalle loro una gran ressa
lui, stentò a raffigurare il ministro in quell'ometto di bassa e tonda statura
: non resistevo al pensiero di espormi in catena, come un criminale, alla
. denominazione comune di svariate monete coniate in diversi periodi storici. -in partic.
argento popolino, nel quale ha perseverato in tutti i successivi tempi. -grosso
., libre ottanta sei e soldi xmi in grossi populini. = deriv
è caratterizzata dalla volontà di unificarsi, in modo più o meno stretto e stabile
più o meno stretto e stabile, in uno stesso ordinamento giuridico e politico,
distinzione (e tale concetto, mutuato in parte dal mondo classico, assume varie
l'insieme della popolazione di una stato in quanto destinataria dell'attività di governo da
parte dei poteri dello stato (e in tale accezione il termine può avere una
, v-594: laudate il signore chi siete in terra, caverne e tutti li abissi
populi / morir vedrai di quei che in te s'annidano. molza, lxv-6:
197: il popolo è la riunione in società di molte famiglie che hanno leggi e
, col suo pontefice; noi popolo concorde in se stesso. leopardi, 34-106:
... /... promettendo in terra / a popoli che un'onda
guerra. b. croce, iv-11-233: in cambio egli [de nicola] propone
, è dato da una adesione organica in cui il sentimento-passione diventa comprensione e quindi
e quindi sapere (non meccanicamente, ma in modo vivente), solo allora il
, ii-i-6: sì come vedere si può in quello canto del profeta che dice che
eroici. carducci, iii-3-326: grande in ciel l'ora del periglio passa,
concezioni democratiche, l'insieme dei cittadini in quanto costituiscono un corpo politico titolare della
di ispirazione ideologicopropagandistica e ormai spesso usate in senso iron. e scherz.,
cuoco, 1-154: questa parola 'popolo', in tutt'i luoghi ed in tutt'i
parola 'popolo', in tutt'i luoghi ed in tutt'i tempi, altro non dinota
è si empio / incontr'a'miei in ciascuna sua legge? idem, inf.
questo imperatore se avesse fidato de entrare in questa citade e metersi in libertade e
de entrare in questa citade e metersi in libertade e discrectione del populo vicentino de
altre cose preparate, chiamò il popolo in piazza e fece nuova balìa, tutta della
, si fosse mosso dalla sua residenza in ordinanza militare, fatta toccare la campana
. carducci, iii-4-259: sta federico imperatore in como. / ed ecco un messaggero
como. / ed ecco un messaggero entra in milano / da porta nova a briglie
ai nobili; e si diceva ammettere in popolo, fare di popolo, recare
) [rezasco], 626: in populo... non siano admessi coloro
frescobaldi. salvini, 41-25: benché in alcun tempo, per accomodarsi alle cose,
-forma di governo della comunità (e, in partic., di una città autonoma
tale regime politico; giurare a o in popolo, per indicare l'assunzione dell'
[rezasco], 626: se alcuno in cotal modo sospecto sarà trovato aver giurato
cotal modo sospecto sarà trovato aver giurato in popolo..., sia condannato.
campo a milan... e poxela in tante estremità, perché si volevano rezerse
malispini, 133: quando s'andava in oste,... conducevanlo [
.. conducevanlo [il carroccio] in sulla piazza di mercato nuovo...
cronica d'orvieto, 647: in questo medesimo dì si rifece un consiglio in
in questo medesimo dì si rifece un consiglio in casa de'sette di certi popolari grossi
leggi di venezia (1414) [in rezasco, 829]: nui jacomo tiepolo
-anziani del popolo: a firenze, in età comunale, ufficiali popolari che reggevano
la signoria alla podestà eh'allora era in firenze... e feciono dodici anziani
questo grado dovesse farsi scrivere e darsi in nota alla cancelleria ducale. -compagnia del
: 'consiglieri del popolo':... in prato, i dodici ufficiali, che
ghibellini. idem, 7-14: come in firenze si levò il secondo statuto
del capitano del popolo (1355) [in rezasco, 828]: in
) [in rezasco, 828]: in popolo, la quale cagione il
-eletto del popolo: a napoli, in età comunale, persona eletta in
in età comunale, persona eletta in rappresentanza della piazza del popolo (
dei dodici difensori... dovesse in avvenire chiamarsi il magistrato del popolo.
perugia, un venerdì mattina, tutto in comune, piccoli e grandi, gentiluomini
e grandi, gentiluomini e popolari andarono in piazza, tutti concordemente gridando: viva
popolo di firenze, era uno carro in su quattro ruote tutto dipinto vermiglio.
g. villani, 6-39: come in firenze si fece il primo popolo per
gli appartenenti al monte del popolo, in contrapposizione al secondo popolo a cui appartenevano
dei riformatori (e tali denominazioni entrarono in uso più tardi, intorno al i486
dominio nell'abito e nella sostanza risiede in potere della repubblica de'popoli, la
3. l'insieme degli abitanti insediati in un territorio per lo più con dimensioni
zoè tre conpagnie de zente che sè in quela isola. boccaccio, dee.,
insieme. gir. priuli, i-70: in engeltera se intexe come li populi de
fino a la cità de londra et in uno loco fuori di londra, chiamato
, iv-iv-10: però che più dolce natura in segnoreggiando, e più forte in sostenendo
natura in segnoreggiando, e più forte in sostenendo, e più sottile in acquistando
più forte in sostenendo, e più sottile in acquistando né fu né fia che quella
piango, / di mia speranza ho in te la maggior parte: / che se
che l'industria e il commercio che in uno stato anche sterile ed infecondo aumenti
ancor oggi riputano doversi ristabilire la poligamia in europa, la quale renderebbela di popoli
tempo era venuto, / e di fiorenza in popol giusto e sano, / di
da siena, ii-91: fu uno prete in contado assai persona discreta e intendente,
parrocchia, di una pieve. -anche in relazione con un compì, di denominazione.
voglio possano vendere., una casa posta in certaldo nel popolo di san iacopo di
disciplinati della madonna di siena, 1-37: in prima si legga nel generale capitolo el
a'nostri correttori quelle persone le quali in essi populi sono o che saranno manifestamente
, posta nel popolo di santo andrea in percussina, piviere di decimo...
fichereto ed el podere di lucignano posti in val di pesa, l'uno nel popolo
, secondo e'pregi che allora correvano, in tutto di ducati dumila d'oro larghi
larghi. v. borghini, 6-iv-238: in queste minor chiese e parrocchie e che
oviedo], cii-v-801: se ne ritornarono in nave, e il dì seguente navigarono
e tanti il sanno, / che tante in giusaffà non ne verranno. savonarola,
ch'ubbidiscon più a quei che più in odio hanno. ochino, 180: se
f. galiani, 4-77: si potrebbe in contrario sostenere, né senza qualche fondamento
essi collettivamente costituita. -anche (e in partic. nel linguaggio ispirato alle istituzioni
generalmente, con la classe senatoria e in rapporto dialettico con essa), uno
uno dei due corpi o organi fondamentali in cui si articolava lo stato (onde
rettor., 56-2: è da sbandire in exilio marco tulio cicero o no che
molti romani a tempo che 'l comune era in dubbio? bartolomeo da s. c
con la plebe, ma non la comprendeva in sé: 'popolo'era il solo ordine
politico chiamato a identificarsi con lo stato (in contrapposizione, più o meno esplicita,
, 370: siccome l'invidia è in tra gli artefici... per l'
l'abbondanza del guadagno, così è in tra il popolo e i nobili per
. birago, 200: entrò l'arcivescovo in palazzo già occupato da innumerabil gente e
che si chiama il terzo stato? in questo caso, i comuni, costituendosi
dall'alto, saranno condotti senza fallo in parte ove sarà bello lo andare.
nome santo nell'avvenire, si chiama in oggi la moltitudine dei non educati,
la moltitudine dei non educati, grande in tutti i paesi, grandissima purtroppo per
ragioni che vi diremo più tardi, in italia. pareto, 240: i
degli strati inferiori di una comunità, in condizioni economicamente disagiate e intellettualmente arretrate,
): crexando la fé de lo povo in elio, in semigeivi casi fuciam a
la fé de lo povo in elio, in semigeivi casi fuciam a lo so sepulcro
, 8-1-221: omero, accioché propogniamo in mezzo uno essempio col quale facciamo manifesto
lor povertà. muratori, 10-ii-4: in questa economia della divina carità sono mirabili
regno della disuguaglianza la società è divisa in varie classi. al concetto di popolo
popolo si accoppia quello di libertà, ed in questo sistema la libertà non è procedura
e di pazienza, e poi guardate in su e in giù. vedrete subito che
, e poi guardate in su e in giù. vedrete subito che il nostro clima
classe sociale che detiene la forza lavoro in opposizione a quella che detiene i mezzi di
, secondo la concezione marxista e, in genere, socialista, il settore maggioritario
creare una nuova società senza classi (in contrapposizione alla classe borghese e capitalistica;
alla classe borghese e capitalistica; e in questa prospettiva il termine è usato per
filosofi di poeti di artisti, che in mezzo ai soldati stranieri d'ogni parte
hanno dimora più o meno stabile e duratura in un medesimo luogo diverso dalla loro patria
chi se spaia per zenoeyse, chi è in lo povo chi ge appertene in lo
è in lo povo chi ge appertene in lo terren de lo imperaó possa semenà,
popolo de'versificatori che si vedevano posti in un maggiore discredito e i poeti che sdegnavano
dintorno al dione fatte molte battaglie, e in esse furono uccisi molti valenti uomini e
fór passati, / che tutti consumiamo in suono e in danza, / dudone una
/ che tutti consumiamo in suono e in danza, / dudone una matina ebbe
matina ebbe chiamati / tutti quei cavallieri in una stanza, / narrando a loro
populi adunati / con agramante per passare in franza, / e come era già armato
incontanente a uomini medesimi del suo populo in cui più si fidava il facemmo pigliare e
di omiciatti di nessun conto, collocati in mezzo a un popolo predestinato, diventeranno
concilio vaticano ii, l'insieme dei credenti in cristo, compresi i loro pastori (
suscitata da dio, e che riconosce in dio il proprio principio e cammina verso
partecipano a una funzione sacra. promemoria in volgare pisano, 68: debia iscomunicare
ogni cosa ch'è vera si vuole / in popol predicare. boccaccio, dee.
petrarca, 1-9: del vario stile in ch'io piango e ragiono / fra
perdoni per buscar qualcosa da chi entra in chiesa od esce, non hanno tempo
persone per lo più concorse e riunite in un determinato luogo oppure raccolte in assemblea
riunite in un determinato luogo oppure raccolte in assemblea (anche nell'espressione a, in
in assemblea (anche nell'espressione a, in pieno popolò). latini,
. guido da pisa, 1-260: in quello che laocoone così parlava...
gente, e, come fu giunto in mezzo del populo, con dogliosa voce e
alia e mi son anoe. stagando in una plaza, avanti che fose lo
dee., 3-8 (1-iv-320): in pien popolo [ferondo] raccontò la
loro conviene? casini, lvii-60: in faccia a tanto popolo / nella casa medesima
. g. gozzi, 1-19: in quel mare di popolo ri furono alcune baruffe
data una ferita e un tabarro squarciato in due pezzi. colletta, iv-671: immenso
polsi legati, cerea, sbalordita di trovarsi in quel luogo, all'aria aperta,
popolo, popolo. -moltitudine (in relazione con un compì, di specificazione
/ ficca, a furia di brighe, in tutti i buchi / un popolo di
popolo di ciuchi. capuana, 2-180: in quella casa... tutto quel
di paradiso raccoglie i beati egualmente partiti in due popoli: que'che credettero in
in due popoli: que'che credettero in cristo venturo e que'che in cristo
che credettero in cristo venturo e que'che in cristo venuto, sedenti di qua e
venuto, sedenti di qua e di là in gradi circolari l'un sopra l'altro
. gran numero di animali, talora riuniti in branco, in stormo, in sciame
animali, talora riuniti in branco, in stormo, in sciame. esopo volgar
riuniti in branco, in stormo, in sciame. esopo volgar., 4-62
, 4-62: istando uno populo di ranochie in uno grande lago e non avendo alcuno
alcuno signore, di deliberato consiglio pregorono in un animo e in una voce con
deliberato consiglio pregorono in un animo e in una voce con grande riverenzia alla pianeta
esse sole non fussoro da lui avute in tanta viltà. palladio volgar.,
industrioso popolo ronzando / gira di fiore in fior, di prato in prato.
gira di fiore in fior, di prato in prato. spallanzani, 4-v-18: assai
formiche i dolci alberghi, / cavati in molle gleba / con gran lavoro, e
/ schiaccia, diserta e copre / in un punto. lucini, no: il
, 5-151: due righe di tufi in testa... contenevano un ridente popolo
oscura e impenetrabile scopre sgomento chiunque penetri in mezzo a quel popolo perlaceo.
casuale. magalotti, 2-108: quasi in atto d'adorare, / un gran
acciò stando romito non avesse a trovarsi in mezzo al mesto popolo de'suoi dolenti
, leggieri, mostruoso e vano e in tutte le più pazze forme cangiabile, al
, al pari delle nuvole da'venti in qua e in là trabalzate. leopardi,
delle nuvole da'venti in qua e in là trabalzate. leopardi, 814:
felicità che egli non vedeva modo a ridurre in atto. poerio, 3-363: il
con sede a roma; fu fondato in clandestinità durante l'occupazione nazifascista dell'italia
il programma di unificazione d'italia; in seguito il giornale fu oppositore del governo
politica di partiti o di classi. in tali limiti comprendiamo benissimo quale possa essere
e... costrette a tornare in patria, si proposero di 'andare al
'andare al popolo'. -a popolo: in massa, in gran numero. diario
. -a popolo: in massa, in gran numero. diario ferrarese, 371
un giorno quasi che a popolo, e in gran moltitudine d'uomini e di donne
importanza per la storia della poesia di popolo in italia. -gestito e rivolto alla
, e avendo mise le sue gentilezze in novelle, le contava a chi non le
della tuccia, 59: troilo fé popolo in casa sua, e la sera al
. g. capponi, 1-ii-3: in quelle guerre co'francesi, fin dopo
di casa d'austria (i quali in italia facevano popolo) non imputassero a
quello proverbio trito, che 'chi fonda in sul populo, fonda in sul fango'.
'chi fonda in sul populo, fonda in sul fango'. varchi, v-14:
volete mai concedere che la divisione politica in piccoli stati ha fatto di una penisola
c'è fra loro universalità di gusto in letteratura, più che non vi sia nelle
città... fondono cento popoletti imbecilli in un corpo forte, operante e pensante
: al tempo d'alessandro c'era in un angolo della fenicia un popolùccio di
, che erano stati un pezzo schiavi in babilonia. c. e. gadda,
. c. bini, 1-176: in quelli giornali scrive il popolone dei letterati
lodasi quello [muschio] che nasce in sul cedro, di poi quello de'
che dogliono. gli occhi, che in forma di pillile spontano nel primo germinare
scorza del nero e del bianco, tagliandola in pezzi minuti e poscia sotterrandola ne'solchi
poscia sotterrandola ne'solchi bene illetamati, in ogni tempo dell'anno vi nascono poscia i
dàssi il suo seme utilmente a bere in aceto al mal caduco. dicesi che
, nel distillare dall'albero, si condensa in succino, guai chiamano i greci elettro
di sopra verdi e non solamente bianche in quella parte, ma ricoperte da certa
2-373: il popolo libico nasce copioso in tutta boemia, con foglie più tonde e
cui una riga metallica, la stura: in mezzo tra una fitta di populi striscia
: edificò un grande e ricco spedale in marsinot, terra molto populosa. giovanni
celle, 2-13: vedere uno uomo, in così popolpsa città, gonfaloniere. viaggio
.. è una di quelle città che in italia ha pochissime pari in qual si
città che in italia ha pochissime pari in qual si voglia cosa che a rendere
new york, feci portar senza indugio in una barchetta il mio bagaglio. leopardi,
stante la confusione che produce il colera in una città così immensa e popolosa come
. mazzini, 36-264: voi siete in oggi parte importante, vitale, dello stato
quell'altra dell'oriente estremo) scendeva in campo. saba, 8:
, 6-437: tanti altri... in codesta / sua casa oltre ogni dir
il suono lamentevole di un organetto, in certe strade cupe e popolose, vi fa
miserie e di delitti che si nascondono in quegli immensi formicai umani. d'annunzio
boulogne 'la contessa matilde', e altre cosette in parigi. -che si svolge
. ant. compagno, partigiano (in un tumulto). nannini [ammiano
: meglio è... abbruciare in sul luogo del poponàio paglie, sterpi,
, 5-37: un colombo solo, in un'ora, è abile a guastare un
, si fa una fossa larga due in tre braccia, in fondo alla quale
una fossa larga due in tre braccia, in fondo alla quale si fa un solo
giuliani, i-124: queste [ciliege] in fondo del paniere... si
. boiardo, cvi-498: eh cane in guarda posto a lo orto, /.
zucchero ed una mollica di pane bagnata in aceto rosato. papi, 4-83:
-giallo come un popone, tagliato in un popone: che ha colorito giallognolo
un gridare, un accorrere di gente in campo a via nazionale, attorno a
ispido, dalla faccia gialliccia, quasi tagliata in un popone, su la quale luccicavano
legge a que'popon del vetriciaio / grammatica in volgare e per latino, / e
e piccolissimi. gessi, 276: in queste stazioni, tanto le mucche come
e polpa rossa; i frutti maturano in settembre. soderini, iii-398: sono
n'appone. ibidem, 330: in tempo di poponi non prestare il coltello
. magazzini, 5-34: si semina [in aprile] poponelle, finocchio dolce,
sacco di poponesse, lo dichiara poponèlla in superlativo grado, cioè sciocchissimo, pazzissimo.
, 28: frati m cucina e poponesse in sacchi / e gaio lello, loro
sacco di poponesse, lo dichiara poponèlla in superlativo grado, cioè sciocchissimo, pazzissimo
molto antica, / nel qual sarà in pergamo interdetto / alle sfacciate donne fiorentine
li fanciulli..., pongono in sulla poppa alcuna cosa amara, acciocché ne
uccisesi. sercambi, 2-ii-102: ritornata in nel letto, colla puppa il fanciullo
grinze ha nelle gote / quante stelle sono in cielo: / le suo'poppe vize
baciare ansanti, / lingua che cerca denti in altra bocca, / poppe vuotate dal
poppa, e baciatolo mollemente, andava in una capanna a posarlo sur una materassina
. porta su 'l piatto de'suoi versi in processione il suo coricino tremolante di espansività
suo coricino tremolante di espansività, come in certe cromolitografie per i contadini, santa agata
delle portate. tozzi, v-14: in tal momento le sue poppe, come
collina che voleva fare, e che aveva in mente di trattarla come una donna distesa
... non fu l'ultimo: in somma questa è la poppa di noi
altri poveri vecchiarotti. redi, 16-i-43: in firenze è trito proverbio: il vino
. pucci, cent., 3-90: in prigione con maestrevol toppa / in campagna
: in prigione con maestrevol toppa / in campagna fu messo, ove ancor giace,
, ed al piangere de'fanciulli derelitti in secco dall'acqua si dirizzò verso loro
daniello, lxi-238: quivi la figlia in aspre oscure grotte / sol co 'l
, per l'ombra calda / saltella in cerca della poppa gonfiata. jahier,
inf., 12-97: chirón si volse in su la destra poppa / e disse
altra schiera v'intoppa ». datini [in mazzei, i-323]: andandomi a
gitogli uno colpo nella poppa manca, in modo che cascò lo infelice giovane morto.
per piacere. cicognani, v-2-18: in mezzo, marziale: ignudo anche lui
ortolano sul provolone, là, là, in coppa a la macchina, torsolo ignudo
la macchina, torsolo ignudo, poppe in fuori, a esibire quel che poteva
7-7: quando lo sciame esce e pende in alcuna fronda così in sé rappacificato,
esce e pende in alcuna fronda così in sé rappacificato, se egli pende a
; ma se pendendo si divide quasi in due poppe o in più, tanti
pendendo si divide quasi in due poppe o in più, tanti re e signori hanno
signori hanno, quante poppe fanno e sono in discordia. -altura più o
col ciuffo di piante che la chiazzava in punta. -grappolo d'uva.
sfido io! -disse il ratti al villa in un orecchio -la banca era una bella
e sazieraimi della tua maravigliosa sazietade, in tal modo che io giammai non avrò né
. bartoli, 15-1-97: esser preso in seno da dio e immediatamente applicato a
sua dolcissima carità quell'alimento dell'anima in latte che, senza la fatica del
miserabile fanno le notizielle ammuffite, stampate in carattere minuto, di fronte alle notizione
dei polloni sui tronchi degli alberi, in partic. degli ulivi. giuliani
ebbe alla poppa. -avere avuto in bocca prima le bugie che le poppe
insegnar a dir bugie, che prima in bocca l'ebbi che tu le poppe!
. landolfi, 13-83: un giorno trovai in giardino, rivoltati in carta di giornale
un giorno trovai in giardino, rivoltati in carta di giornale, ben cinque gattini di
pendere dalle poppe, avere le poppe in bocca: essere allattato; essere nel periodo
cercando / al mal domo cavai saltano in groppa. d'annunzio, iv-1-619:
lo fanciullo succiare lo latte, trovando in prima l'amaritudine, fugge.
che abbino sotto 'l mento sommessa carne pendente in particelle minute, divisa come poppette.
straparala, i-78: dopo scoprendole più in su, li mostrò il teneretto e
si distaccano con un accettino certe poppoline in forma d'uova (indi si chiaman
ii-29: o felicità pregiocondissima il tenersi in braccio stretta stretta un'angioletta, qual è
dell'aria credo che nasca il vedersi [in inghilterra] certe donzelle appena compiuti i
; / a la quarta levar la poppa in suso / e la prora ire in
in suso / e la prora ire in giù, com'altrui piacque, / infin
da poppa e da proda, con pancia in mezzo, fitte con pironi di legno
. pulci, 20-32: l'acqua in coverta su balza, / ed or saltava
cavallo d'achille parlare i versi intieri in mezo de la battaglia. un altro
scorta, / vider picciola nave e in poppa quella / che guidar li dovea fatai
, con seguito di quarantadue galee navigò in dalmazia a zara. f. f.
più alto sito della poppe, cantata in versi ortii una soavissima canzone ai dèi
: come diamine un uom può stare in piè / su quella poppa [della gondola
lido. amari, 1-1-408: sfavillò pietro in volto, a vedere nel porto di
nel porto di barcellona trenta galee, schierate in bell'ordine... parate di
). garzoni, 1-871: in una nave si ricercano aste da prora,
poppa: v. ufficiale. -vento in poppa: v. vento.
3. figur. parte dell'anima in cui risiede la coscienza che governa il
. 4. locuz. -andare in poppa: andare bene, in modo
. -andare in poppa: andare bene, in modo favorevole. tommaseo [s
, per ellissi, 'andar le cose in poppa'per succedere prosperamente. tutte gli vanno
poppa'per succedere prosperamente. tutte gli vanno in poppa. la gli è ita in
in poppa. la gli è ita in poppa. -da poppa a prua
-dare la poppa al mare: mettersi in viaggio. pulci, vi-71:
con la cocchina e di venirmi a stare in mugello. -di poppa: dalla
e della prua poppa: essere fatto in modo da poter procedere indifferentemente avanti o
come da forno, con un legno in cime: fanno della poppa prora e de
nel saltar a l'acqua de onda in onda. de bernardi, xcii-ii-51: l'
a prua. -mandare il vento in poppa: favorire, assecondare. cattaneo
i fusionisti, minacciando sempre di 'redigere in provinciam'milano, aizzano gl'interessi municipali
gl'interessi municipali e mandano il vento in poppa a napoleone. -pigliare
pigliando a poppa lo temporale, dessemo in una isola alta. -rivolgere,
varco, / ed a'liti di gozia in occidente / conversi, rivolgea l'eccelsa
lor paesi a fronte. -sedere in poppa al governo: essere la guida,
tuo? tu del navilio / siedi in poppe al governo, e vorrai essere /
sì picciola / tempesta? -stare in poppa: trovarsi in una condizione favorevole
? -stare in poppa: trovarsi in una condizione favorevole. tommaseo [
[s. v.]: 'stare in poppa': vale propriamente essere nelle navi
parte della poppa, e figuratamente essere in buono stato. -venire da poppa
impeto e forza la paura, / che in gran travaglio il miser legno tiene.
: poco dopo si trasforma il carrozzone in una stanza della maternità, dove cinque
-con metonimia. papini, 27-968: in un solo anno contai diciotto nati,
. parise, 5-254: vi era in lei qualcosa di molto puro e al tempo
donna sedeva sulla valigia con un poppante in grembo. carducci, iii-4-23: dal seno
. e la moglie dietro coi bambini in coda e il poppante al collo.
appeso alla mammella rotonda, singolarmente chiara in confronto del viso. pirandello, 5-483:
slacciato, la poppante al seno, tutta in disordine, come se -alle grida -si
-alle grida -si fosse levata di letto in fretta e in furia, si fece innanzi
fosse levata di letto in fretta e in furia, si fece innanzi, m'intravide
visto. montale, 3-189: ci offerse in vendita anche suo figlio, un bel
alla moglie: tanto se ne mette in macchina un altro, che c'è di
la balia] non saria a questa ora in casa. fausto da longiano, iv-53
era nata una, la facea portare in qualche villa vicina a roma, né mai
ha, quando uom s'alleve, / in evitar del corpicciuol gli stroppi, /
a benedire il latte che egli poppò in aquino, la creanza che imparò da
zanobi, l'abito che si vestì in napoli. fausto da longiano, iv-152
iv-152: bene abbia il latte che poppasti in dacia, il pane che mangiasti in
in dacia, il pane che mangiasti in roma, la dottrina che apparasti in atene
mangiasti in roma, la dottrina che apparasti in atene e la creanza che pigliasti in
in atene e la creanza che pigliasti in mia casa, perché nella vita mi
disavventurato figliuolo de la disavventurata madre, in battaglia, in fame, in ruberia,
la disavventurata madre, in battaglia, in fame, in ruberia, a cui ti
madre, in battaglia, in fame, in ruberia, a cui ti serberò io
325: ella poppava quand'ell'era in culla; / poi per forza (fi
muso, per l'ombra calda / saltella in cerca della poppa gonfiata. / chino
cattaneo, i-42: non voleva poi bere in altro bicchiere che in quella tazza,
voleva poi bere in altro bicchiere che in quella tazza, e prima di bere darle
persona cucciola, / perché quel porsi in guisa tale a scrivere, / non è
/ la gran rabbia a frenar che in lui s'accende. giuliani, ii-238:
, 1-226: veniva egli canterellando ritto in piedi sul suo carretto e poppando ogni
fai bocconi / maggior che que'di fegato in baldracca. aretino, 20-259: -i
, 20-259: -i porconacci ce lo mettano in bocca,.. -io recerò
potuto mai imparare / l'avere i cazzi in bocca e poi poppare, / e
della coppa, / io con quest'altro in man, poich'io non sono /
del limpido purissimo elisire, / tutta in gioia si stilla. slataper, 1-46:
corpo e 'l seno / tuffossi sotto in manco d'un baleno. 6.
labbro all'altro: stringere le labbra in una smorfia vezzosa. boiardo, 3-166
: atteggiare le labbra e la lingua in una smorfia di rabbia. tommaseo,
di chi move le labbra e la lingua in atto d'ira compressa, dicono i
panzini, iii-781: d bimbo in fasce che ella tiene in braccio è
: d bimbo in fasce che ella tiene in braccio è di una olimpicità comica col
è di una olimpicità comica col suo poppatoio in bocca. bocchelli, 18-ii-389: allevato
che lateralmente e verso il fondo si prolunga in un cannello curvo come di pipa,
tenere essi a giusta misura, e in riguardo le madri. munto il latte,
. munto il latte, si pone in vaso, entro il quale si adatta il
il collo di essa, lunghetto, curvato in contrario verso, prendesi in bocca,
, curvato in contrario verso, prendesi in bocca, si succhia e l'olio monta
sotto l'impeto delle braccia di scacemi, in piedi poppavia, che remava e guidava
, a non voler schiavare i denti in nessun modo, fermo e deciso nell'idea
pupazzo. alfieri, 5-230: tomommi in mente allor ch'io da ragazzo /
insinuò che, se non sapesse poppeggiare in gondola, rubasse un qualche battello
22-v-1981], 3: lo hood riceve in pieno la quinta salva della bismarck.
poppiera esplode e l'incrociatore, spaccato in due, affonda in pochi minuti.
l'incrociatore, spaccato in due, affonda in pochi minuti. -nave poppiera: l'
2. per simil. rigonfiamento in prossimità della gemma nei tuberi di patata
allungando nel tempo stesso le labbra premute in guisa da lasciare una tenuissima apertura ad
scrivendo vo sulla populea fronda / in varie guise il con la lingua'
valle la cercàro, ma non trovaro in lei nullo vizio né in ventre né in
non trovaro in lei nullo vizio né in ventre né in poppola, sì come
in lei nullo vizio né in ventre né in poppola, sì come 'n una pulcella
s'accusa per donna che desidera l'uomo in vecchiezza. = deriv. da
meravigliati brillantissimi popputa culo di bronzo ha in mano un pulcino giallo. papini, 28-120
dalla tasca della tonaca e la tabacchiera in mano, il quale se ne stava
una contadinotta popputa, mezza nuda e in atto di ascoltare con sollazzo le celie
: portata sull'acque vede i capi svanire in lontananza, nascere le città tumultuose.
/ abbeverava i bamboccioni suoi, / dotta in ciò sol, rozza nel resto.
salii intorno ai luminosi altari / givano in tresca, e di populea fronde /
dimandato dalli medici unguento populeon, necessario in molti casi, e si dice populeon
nitrico acido ossalico; distillata, si trasforma in parte in acido benzoico.
ossalico; distillata, si trasforma in parte in acido benzoico. = voce
propugnavano l'emancipazione delle classi diseredate, in partic. dei contadini e dei servi
, 11-ii-332: attenzione al populismo accademico in agguato. pasolini, 13-159: in quel
in agguato. pasolini, 13-159: in quel mio epigramma la lettera può far
di cui mi accusa salinari): ma in realtà, se letto nelle sue implicazioni
soprattutto culturalmente più arretrati), ma in modo generico, velleitario e demagogico (
società moderna) e non di rado in modo strumentale perché sostanzialmente diretto a perseguire
a introdurre moderne riforme strutturali: e in tale accezione il termine assume per lo più
dalla sua strada storica, fino ad oggi in romanzieri di larga fama come sinclair lewis
romanzieri di larga fama come sinclair lewis e in varie decine di scrittori populisti. quarantotti
se egli usa questo termine nel senso in cui lo usa lenin, in una
nel senso in cui lo usa lenin, in una concreta situazione storica, per definire
di un amore preesistente al marxismo o in parte al di fuori di esso', allora
non incontrò alcuna comprensione o solidarietà in urss. pasolini, 14-208: se ora
.. di sogicena, perché congiungi in matrimonio le femine co'maschi; di
e di raccolta; tuttavia nelle coltivazioni in pieno campo ha l'inconveniente di provocare
. piero da siena, 2-53: in u'bel seminato a belle porche / fé
al fondo... poi si ripartisca in piccole porche o branie, appunto come
che con molta cura lavoravano una porca in un orticello e l'inaffiavano con l'acqua
procacci / di ricomporlo [il risone] in porche, il doppio larghe, /
2. locuz. -a, in porche: secondo rettangoli delimitati da solchi
: secondo rettangoli delimitati da solchi, in un terreno sistemato a strisce.
le più grosse. paoletti, 1-1-180: in questa sorta di terre [sottili]
lastri, 1-4-133: approvavano il seminarsi in porche. c. ridolfi, ii-90
. c. ridolfi, ii-90: in qualche luogo dove si semina a porche,
brusoni, 5-15: voi sapete che in capo del nostro orto sono alcune porchete
capitano generale nel giorno seguente volse dismontare in un'altra isola desabitata... fece
... fece fare due tende in terra per li infermi e feceli ammazzare una
e dire a quella vezzosa porca che in ordine sia e me aspetti. ariosto,
peccato, eh? io ti voglio gittare in canal grande. lanci, 62:
pistrici si veggono a venire, / tutte in sembianze mostruose e sporche.
me, quando io ho questo spadone in mano. baldini, 14-164: ridacchiava
sguaiata disonestà. bacchetti, 2-296: in una rabbia di disperazione gioiosa insultava se
. nomi, 9-83: vivendosi pertanto in papardelle, / era ingrassata come una
circa mezo boccale de succo e misi in quello altro tanto olio e molto sale
niente, e i due compari scesero giù in fretta. 2. locuz.
2. locuz. stare, essere in terra come la porcacchia: non essere
adr. politi, 1-510: star in terra come la porcaccia si dice di
grandezze. nieri, 2-131: essere in terra come la porcaccia. =
divertito e annoiato dei questurini di pernottare in guardina. 2. dimin.
dispregiativo dell'animale noto, ma sempre in senso traslato: persona di sozzi costumi
la testa, le rovescia i panni in capo; e cacciatognele dove gli parve,
, / spia, ladro, sensale in cui pose / pandora i maggior mali
/ di pachirotto, che ne vien in qua, / mi conoscili: i suo'
i tuoi versi, ciò sarà cosa in tutto degna del loro compito. e
, ha l'originaria sorgente dal bere smoderato in una femmina stolta. = deriv
, viziosità. papini, v-347: in loro [gli ipocriti] tutto è finzione
scritte e stampate e diffuse e recitate in lingua, e magari in lingua cruschevole
diffuse e recitate in lingua, e magari in lingua cruschevole, prosa e poesia.
aretino e dell'ariosto. 2. in senso concreto: atto che denota volgarità
sermini, 300: tutte queste porcaggini villanesche in
), sm. allevatore di porci, in partic. allo stato semilibero; chi
semilibero; chi li conduce a pascolare in branco e li sorveglia (e può avere
et ène carta per ser pericetto, in termine d'uno anno, e sono
porcaio, e porci, tolti e messi in nave, andando tutti a una banda
. frugoni, vii-457: fu porcaio in pelusio, ed or va così paflagonico
pelusio, ed or va così paflagonico in quella maniera che vedete. gigli, 2-228
guidava. baretti, 6-319: avvolto in una zimarra tutta lacera e con una
zimarra tutta lacera e con una berretta in capo tanto sudicia che un porcaio non
che un porcaio non l'avrebbe voluta in dono. verga, 7-231: papa sisto
papini, 27-157: ero stato, in gioventù, bifolco e porcaro e ora,
matteo passando per il tratture, che in quel momento era attraversato da porcari che
di sporcizia, o messo a soqquadro e in disordine dal comportamento di persone ineducate;
bastò da solo al ricupero d'ogni perdita in altri generi e beni.
porco. porcaménte, aw. in modo trascurato; con aspetto sudicio e
). stalla per i suini e in partic. per le scrofe con i loro
di solito costruita di muratura e suddivisa in stabbioli. documenti riguardanti la repubblica
documenti riguardanti la repubblica senese ritirata in montalcino, i-483: un'ostaria,
avere la stalla ossia porcareccia di fabbrica, in cui vi siano tanti diversi stanzini o
necessari ricoveri, detti volgarmente porchereccie, in alcuni luoghi delle suddette maremme.
. porcastro, sm. maialetto, in partic. ancora lattonzolo; porcellino.
porcastróne, sm. ant. maiale in età compresa fra lo svezzamento e circa
marchesi di civitella, 200: retollemmo in porcastroni de più d'uno anno,
e più tardi anche i salatini fatti in casa) abbracciati alla madre e alle due
, molta fede soccorsa da scarso discernimento in chi le ordinò. arbasino, 7-14
ecco, ci sono questi trenta spettacoli in giro? bene, ci si butta,
che non ha ancora figliato. -anche, in contesti gastronomici: porchetta.
, troia o porcella per ogni volta in soldi venti piccioli. p. nelli,
corpo uno strato di grasso, sono in sommo pregio tra noi. c. levi
, ora? io ho passato venti notti in piedi, e non me ne importa
voltine laterizie impostate su muretti paralleli che in alcune costruzioni sostengono il pavimento a pianoterra
calcare, gesso e altri minerali, in proporzioni variabili
e ridotti in polvere fine, che, impastati con acqua
impastati con acqua e essiccati e cotti in forno a circa 900 °c, forniscono
percussione, costituito da elementi cristallini inglobati in una massa vetrosa amorfa: successivamente immerso
dei minerali suddetti (con quelli fusibili in quantità maggiore), subisce una seconda
impiego nella fabbricazione di svariati prodotti, in partic. di vasellame, di oggetti
del rivestimento o anche dopo (e in tal caso sono sottoposti a una terza cottura
quella francese, detta anche a fritta in cui il fondente è il vetro,
, quella inglese, detta anche fosfatica in cui il fondente è il fosfato di
1400 °c per la seconda cottura, in modo che la vetrina penetri in profondità
cottura, in modo che la vetrina penetri in profondità nella pasta ceramica. -porcellana da
: prodotta con ossidi refrattari e usati in utensili da taglio e candele per motori
3-442: quando era a tavola, mangiava in vasi antichi bellissimi, e così tutta
: come ancora si vedrà nel condurre in poco tempo vasi di porcellana, che
la aqua che el beve, la tiene in sua man uno de li sui farachi
sua man uno de li sui farachi in una zara de porzalana over d'argento
tassoni, iv-2-138: pompeo magno introdusse in roma i vasi di murrina; non fu
, 187: portano [le vivande] in piatti e scodelle di terra detta porcellana
t. valperga di caluso, 136: in mezzo vagamente architettati / gran muri di
nella cina fin da tempi antichissimi. in europa si conobbe e si ammirò solo
piemonte': varietà di porcellana che si fabbrica in piemonte con silice, allumina e magnesia
magnesia, cosicché contiene quest'ultimo ossido in cambio di quello di potassio. '
di potassio. 'porcellana smaltata': in lingua dell'arte si dice 'mettere in
: in lingua dell'arte si dice 'mettere in coperta'la porcellana il rivestimento di questa
di germania. 'porcellana di sevres': in francia, sul finire del xvii secolo
e malgrado la poca plasticità, raggiunse in breve e superò fino a un certo
della sua vernice i colori la compenetravano in guisa da parer tutt'uno colla pasta
1695, e i suoi prodotti salirono in grande fama anche coi nomi di 'porcellana
non ebbero più occhi, d'ora in poi, che per quel suo marito in
in poi, che per quel suo marito in marsina, lucido, quasi di porcellana
e con certe golettone che pareva portasse in giro la propria testa sopra un vassoio
di porcellana: / la serra è in regola, ma non è umana!
sotto un grande isolatore di porcellana cui in ciascuna cabina è collegato il coltello selezionatore
e di tutti quei lavori che vengono in alessandria per via dell'india. ulloa
ii-40: doppo che fernando perez fu in cantan, intese che, passata la città
nella china. badoaro, lii-12-360: in questa [stanza] tiene il gran-signore
: il latte deve mungersi nell'istesso vaso in cui si vuol bere, per esempio
cui si vuol bere, per esempio in maiolica o porcellana, ogni volta ben
] come ogni maniera di commercio fosse stremata in italia, tutto importandosi da germania,
quei rosa tiepidi, aggrumati qua e là in lievi gocce di lucente, pallida porpora
enorme di oggetti, sui tavoli o in vetrina, oreficerie e stoffe arabe,
quattro mesi che detto capitano era giunto in goa, venuto dalla china con un
come cose di grandissimo impaccio a portarle in europa e le seconde facili a rompersi.
, 7-156: la maiolica ha poca fortuna in francia: solo la porcellana regna lucida
[s. v.]: stampato in cartoncino levigato, detto porcellana, a
mi pare dell'arte giapponese, imbozzacchita in serra, con il colorito di porcellana
come grigia e gli occhi di porcellana celeste in fondo alle occhiaie fosche.
occhiaie fosche. -parere un toro in una bottega di porcellane: dare sfogo
porcellane: dare sfogo alla propria ira in modo clamoroso e violento. - anche
sua bestialità e allora pareva un toro in una bottega di porcellane.
forma orbicolare. son distinti dalla coda ripiegata in sotto, dal tronco pressoché quadrato,
nelle loro fossette. lessona, n77: in zoologia, si dà il nome di
volgar., 6-94: la porcellana quasi in qualunque tempo si semina, nasce vegnente
lxxxviii-ii 271: porcellane rifritte in insalata / piaciono assai a questi rusticani
mangion come cani / e massime bravandosi in brigata. fasciculo di medicina volgare,
], 2-504: la portulaca si chiama in toscana 'procacchia'e in altri luoghi
si chiama in toscana 'procacchia'e in altri luoghi d'italia 'porcellana'. montigiano,
bene... mangiar le erbe in insalata o in altro modo la state per
. mangiar le erbe in insalata o in altro modo la state per rinfrescar et
... ha le foglie pendenti in rotondo, grosse, polpute, verdi sbiancate
: ad ogni giardiniere è noto che in un medesimo vaso nasce la porcellana,
detto peplo e dai contadini porcellana lattaria in vai di strove. 3.
-fare, stare come la porcellana: vivere in condizioni modeste, senza poterle o volerle
terra. lippi, 5-28: dà in un ch'ai fin la mette per la
e stava come l'erba porcellana, / in oggi ha di gran soldi in sua
/ in oggi ha di gran soldi in sua balìa / ed ha una casa come
superfluo dire che l'ambiente è porcellanato in azzurro o scarlatto o delicata tortora o
dopo la commemorazione di puccini, cena in casa di arturo toscanini in via durini.
puccini, cena in casa di arturo toscanini in via durini... un ritrattone
dieci anni fa. il bel testone caricaturale in marmo porcellanato fattogli l'anno scorso dal
). che ha l'aspetto e in partic. il colore bianco traslucido della
termandite': specie di roccia argillosa, in massa semidura, con frattura lucente traversata per
alterata dall'azione ignea, e si trova in strati ne'terreni eleantraciferi bruciati, ne'
e con altre rocce piroidi, e in quelli che sono bruciati da fuochi naturali.
da porcellana2. porcellescaménte, aw. in modo rozzo, volgare, triviale o
chiamarono sucole, quasi porcellette, perché 'sus'in latino vuol dire porco. perdonati,
bologna. 2. storione in età giovanile. sacchetti, 156-75:
età giovanile. sacchetti, 156-75: in questo tornò salisino che era andato a
queste sono le sorti de pessi vendono freschi in venezia...: tragani.
: alle porcellette e altri pesci piccoli in graticola, come lo storione, fate la
, 96: porcellette fritte, poi stufate in piatto d'argento, con oglio,
96: se ti fusse posto innanzi in tavola una porcelletta, che così si
assai più picciole, di tre fino in quattro libre, a questa tu leverai
, ii-97: a primavera si vedono in marcia delle legioni di barbi e di porcellette
ca'da mosto, 1-37: anco arabi in alguni soi luogi uxeno ispender porzelete bianche
modo di piccioli gambali marini, involte in un panno ricamato di porcefiete rosse,
, le blatte bisanzie si dissolvano tenendole in infusione nel sugo di limoni. ventura
quante porcellette marine che vorrete, e mettetele in una scuteua netta, e di sopra
, ma quelle conchiglie picciole e bianche che in italia porcellette sogliono chiamarsi.
. 3. ant. storione in età giovanile. b. scappi,
, cioè storioncini piccoli scorticati, tagliati in pezzi arrostiti allo spedo, serviti con
romanzo fabbricato sugli amori degli adolescenti, in cui il sesso femminile viene chiamato 'porcellina'
-anche come vivan da, in partic. cucinato intero. ricordi
denari, i quali denari si diè in uno porcellino per dispesa de la
. -in espressioni comparat. o in similitudini. g. gozzi, i-12-230
, 47: vedete quanti cinghiali straziò in sì breve tempo questo parasitaccio [eliogabalo
di quando c'erano quelle gran barche in amo cariche di gente...?
di giorno? pratolini, 2-199: in piazza signoria, orsanmichele e le logge
allungate. cantoni, 738: aveva santello in braccio, e gli diceva in tono
santello in braccio, e gli diceva in tono affettuosissimo, baciandolo più volte:
sì, eh? 3. in un contesto allusivo: amante bramoso e
che si chiamano 'porcellini', mezza sepolta in un mucchio di cenere, di ronchi
, credo io per la novità, in credito e riputazione; di poi, cognosciuta
che aveva lasciati scorrer liberi u giorno, in un giardinetto. d'annunzio, iv-2-243
la grazia d'un porcellino d'india in mezzo all'erbe primaverili.
a velocità vertiginosa, perché (spiegò in un 'a parte') fra una stecca e
. maiale giovane, ancora lattante o in fase di allevamento (anche come vivanda
anche come vivanda). -anche, in senso generico: maiale, porco.
al diavolo: esci di costui ed entra in quel porcello. nuovi testi fiorentini,
forte. -in espressioni comparat. o in similitudini. pulci, 3-43: ecco
3-43: ecco di molta broda comparire / in un paiuol, come si fa al
. -in una raffigurazione pittorica, in uno stemma. b. corsini,
con le rene / per quanti menò serse in grecia armati; / nello stendardo suo
tu diventi porcello del nostro guattero, in un altro modo che noi non siamo di
cessità per cui ero passato in sì lungo viaggio di già m'
brancati [plinio], 9-15: maximamente in meno, fiomara de la germania,
la germania, ad canto ad lisbou et in lo mar danubio se caccia fora multo
machiavelli, 1-viii-298: allora io vidi entro in un luogo basso /...
di tutto. d bimbo che va in bicicletta e aggiusta la gomma. phyllis
scarfoglio, 167: il chiarini in un accesso d'ira generosa passò ogni
subito delle cose porcellonesche e di cattiveria in parecchi, e in numero dispari.
e di cattiveria in parecchi, e in numero dispari. = deriv.
porchéggio). comportarsi da porco, in partic. ingozzandosi di cibo o dicendo
che è proprio del bestiame suino. - in partic.: usato per la caccia
firenzuola, 200: io vidi in siena... un giocatore di
quattrini inghiottirsi una spada appuntatissima e cacciarsi in corpo uno spiedo porchereccio da quella parte
, / con archi e spiedi porcherecci in mano, / spiegando in campo bianco
e spiedi porcherecci in mano, / spiegando in campo bianco una padella.
.. forse era meglio non entrare in questo porchereccio e rifiutare addirittura il danaro
pattume, lordura, immondizia. - in partic.: escremento, sterco.
con farli tenere il manico dell'istrumento in bocca e stringendolo con i denti, ma
che non se li mettesse qualche porcaria in bocca. segneri, iii-3-167: tra '
raccomodar le imposte alla meglio, chi in crocchio a lamentarsi insieme. verga,
come mill'altre porcherie, che noi / in bocca tutto 'l giorno ci mettiamo.
ingollarmi tutte le loro porcherie liquide o in pillole senza mai gemere per nausea o
qualità. guerrini, 2-105: in quest'ozio sublime / tabacco fumerei,
a trasportar la tavola da cenare piuttosto in sala, poiché nella stanza a pian
poiché nella stanza a pian terreno, in cui siam soliti di pranzare, assolutamente
dice 'porcheria'anche a roba non più in fiore e che ha perduto la forma,
vo'abbassar tanto il clero nostro da porlo in un mazzo con quello de'paesi ove
, dopo alcuni periodi, s'imbatté in uno lungo, avviluppato, bistorto;
, bistorto; 'nexantem nodis, seque in sua membra plicantem', come la serpe
, 1-119: non ti par di vedere in tutto questo chiasso inverosimile per cosa che
, birbonata; tradimento malvagio. - in partic.: abuso, prevaricazione, frode
da luogo buono che molte porcherie son seguite in tale genere. monti, ii-173:
le facevan per nulla: più esosi in ciò che i padroni di fabbrica,
giudizio ve-verrà. pavese, 8-195: in politica è permessa qualunque porcheria. cassola
fare le porcherie). -anche, in senso attenuato: effusione, gioco amoroso.
uomini. b. corsini, i-48: in questo mentre i proci, che bevuto
nelle pazzie / s'erano immersi: e in fine avrian voluto / far con l'
quel mestiere, per insegnarle ogni porcheria in materia di senso, e quando poi
ogni studente che si rispetti si crede in dovere di compiervi con signorine e signore
la sera stessa se l'è portata in letto e non ti dico che porcherie le
cassola, 3-12: erano cresciuti insieme in quella specie di cortile, lei,
, 13-177: i rapporti sessuali solo in un caso sono volgari: nel caso
la penna sdegna / per non sporcarsi in porcarie sì vili. paolieri, 91:
porcarie sì vili. paolieri, 91: in campagna succedono le stesse porcherie che in
in campagna succedono le stesse porcherie che in città, e in montagna peggio ancora.
stesse porcherie che in città, e in montagna peggio ancora. 7. espressione
: qual è quel dabben padre che possa in coscienza lasciar in balìa di un curioso
dabben padre che possa in coscienza lasciar in balìa di un curioso fanciullo o di una
dei più sfegatati 'veristi'cadde mai in mente che la parola d'ordine dell'arte
, 224: la colonia abruzzese accampata in roma ha aperto in piazza colonna una
colonia abruzzese accampata in roma ha aperto in piazza colonna una beccheria di lupi e
, pestava i piedi, la faccia stranita in un pallore diceva delle porcherie in veneziano
stranita in un pallore diceva delle porcherie in veneziano o in un dialetto spagnolo.
pallore diceva delle porcherie in veneziano o in un dialetto spagnolo. -disegno
muri. bemari, 3-26: qualche libro in più, qualche riproduzione sulle pareti.
io penso che d'ognora bisognerebbe attuffarsi in po come i smerghi e lavarsi da capo
. verga, 8-281: adesso sciorinava in piazza tutte le porcherie dell'aiòsi,
malviste o fatte oggetto di disprezzo, in partic. per la bassa condizione sociale
nievo, 1-220: siccome poi mio padre in seguito passò a seconde nozze e la
m'accorsi della porcheria commessa nell'accomiatarmi in quel modo. capuana, 12-134:
: unanimità, adunate, tutti a gridare in piazza, tutto il popolo un blocco
questo tempo deve aver fatto della porcheria in qualche luogo. 11. dimin
. pirandello, 6-604: gli uccellini in gabbia, signor fabrizio,..
2. locuz. alla porchesca: in modo ributtante per la sporcizia, la
maialetta appena nata, lattante o in fase di crescita. libro d'amministrazione
porchetta. -per estens. istrice in giovane età. romoli, 28:
rustica sarda, toscana, romana e in genere dell'italia centrale, costituita da
cotto nel forno o sullo spiedo, spesso in occasione di feste popolari. anonimo
cotto. burchiello, 2-1: andando in spagna per la fiera a todi, /
fiera a todi, / io vidi in un baston cento porchette / ch'erano arrosto
usavano allor le spese immense, / in cui si sciupan or le doti intiere
le porchette. pirandello, 8-246: venne in tavola la porchetta imbottita. rosario si
tavola la porchetta imbottita. rosario si levò in piedi; trinciò le parti: la
mozzarella. -in espressioni comparati, o in similitudini. pulci, 27-264: scrive
moricin la notte, / che gl'infilzava in quel suo bastonaccio, / poi gli
: provare un intenso godimento, andare in solluchero. grazzini, 4-546: la
a dosso come gli spazzacammini ed è in fregola più d'una gatta di gennaio
regolare caprino è di 230 circa in tutti i tempi; e del porcino similmente
ant. porchitto), sm. porcellino in fase di allattamento o svezzato da poco
selvatici, che chiamano 'marcassins', tenuti in grandissima stima e conseguentemente in gran prezzo
, tenuti in grandissima stima e conseguentemente in gran prezzo. 2. ittìol
diminutivo dispregiativo dell'animale noto. piuttosto in senso morale e sociale, di giovane
abbiano mangiato il procuratore infilzato e cotto in quell'arme longhe come un porchettone.
. ciascuna delle porche di modesta larghezza in cui resta diviso un appezzamento di terreno
città di firenze (1632) [in « studi di lessicografia italiana », v
è di doppio passo, talora anche stazionario in estate. savi, 1-568
: lunghezza 27 cm. si trova in italia tutto l'anno. fucini, 42
dii), sm. fabbricato rurale in cui sono allevati i suini domestici o sono
è costituito da una tettoia bassa suddivisa in stalli per le scrofe singole, per
adulto che vive all'aperto. -anche in espressioni comparati e in similitudini, in
aperto. -anche in espressioni comparati e in similitudini, in partic. per indicare sporcizia
in espressioni comparati e in similitudini, in partic. per indicare sporcizia, fetore
, inf., 30-27: io vidi in due ombre smorte e nude / che
ognuno intende quanto sia necessaria la stabilità in ogni parte della costruzione di un porcile
più fiero. cantoni, 776: in granaio andò benino; i mucchi erano due
con marchino e con pompeo, poi in porcile ed in pollaio colla mamma,
e con pompeo, poi in porcile ed in pollaio colla mamma, la fidanzata e
fare 'porcile': un film povero, girato in un mese, con una cifra irrisoria
sporcizia, messo a soqquadro o lasciato in disordine (e ha valore enfatico)
fìgliuol suo castamente nato allattava, non in porcile di balia pagata. monosini,
. galanti, 1-ii-297: quando io entrai in questo secondo conservatorio, mi parve di
questo secondo conservatorio, mi parve di trovarmi in un porcile, dove trovai circa 20
roba dal piatto e nella lotta ne buttavano in terra, il salotto diventava un porcile
sporca. -edifìcio fatiscente, che cade in rovina, o basso e mal costruito
nuova e di stuoie vecchie si collocarono in pompa magna dal nostro gran battista i
. sacchetti, 153-8: essendosi fatto in firenze uno cavaliere, il quale sempre
sempre avea prestato a usura... in vergogna e vituperio della cavalleria, la
ma mostro di porcile, / da star in sulle forche per istatico. g.
si considera o si vede / in chi suol star nel fango o nel porcile
, 305: un tuo pari nutrito in un porcile / senza stai di creanza
porcile non imaginano quale schietta ilarità susciti in noi quello spettacolo di sopracciglia corrugate,
]: non è da maravigliarsi se in uno mercato dove si vende ogni cosa,
popolazione è povero, abbietto; vive in tuguri di legno o di terra, alla
e mescola nella patella al foco e fa'in modo de unguento e serva. g
, per ogni volta e ciascuna bestia in soldi x 'florenorum parvorum'. statuti e
: sul principio dell'autunno del 1777 in alcuna delle nostre campagne si scoperse una
suscettiva d'impinguamento e perciò portata sovente in inghilterra per farvi incrociamenti colle razze indigene
per l'incrociamento coi cinghiali che abbondano in quell'isola. le razze 'lombarde'e 'lomelline'
185: sono i ricci terrestri conosciuti in italia e assai volgari. ritrovansi di canina
si conosce al grugno loro, essendo in alcuni simile a quello dei cani e
alcuni simile a quello dei cani e in altri simile a quello dei porci.
oddi, 2-72: io, levatomi in piè con maestà cesarea e con un
su la spalla e te lo rinculo in terra a sedere come una scimia.
animai leggiadro e snello / c'ha in fronte di capron, ciglia porcine, /
donna grassa, vestita di nero, in seta a merletti, le scarpe a punta
. le davano un aspetto di cinghialessa in cerca di qualche porcheria dove intrufolare fi
malizia, credeva opportuno spiegargli la cosa in termini più chiari. manzini, 12-45:
. manzini, 12-45: un grassone in blu a righine, con l'occhio porcino
. garzoni, i-i: gli occhi piccioli in dentro si chiamano porcini. bocchelli,
, 1-510: considera tu quali uomini siano in maggior pregio al mondo come d'animo
fomicazio e libido / m'ha converso in natura e qualitate / porcina, al
biancastro e gambo tozzo e rigonfio, in seguito cappello discoide e colore giallo o
, si generano funghi porcini e uovoli in copia e delicati, che sono ottimi
'boletus fragrans'detto ancora pinaccio buono e in lombardia fungo cotogno. cicognani, 2-177
. calvino, 2-187: s'inoltrava in mezzo ai faggi, chinandosi a frugare sotto
mio, farmi una coratella d'agnello in umido, con funghi porcini e patate
anco boleto pernicioso... nasce in autunno ne'siti selvosi di tutta italia ed
nobili a spalle nude battuti con verghe in maniera affatto tirannica: onde finalmente
marchiani nel parlare. viani [in « linguanostra », xxxix (1978)
: chi pretende parlar bene e poi casca in gravi errori. = comp.
non è onesto che la sua porcizia vada in mano di uno in un altro
porcizia vada in mano di uno in un altro. = var.
ricordi di una famiglia senese, 27: in prima xxxvn soldi per uno porco che
egli [frate gregorio] pascea porci in fasellide, e due leoni vennero per rapire
la mattina seguente fu a'porci dato in cibo. romoli, 201: tutti quelli
padiglione e ulisse, / racceso il foco in su la prima luce, / leggier
addenta uno per un orecchio e lo tira in ischiera; ne spinge un altro col
che a questi si assomigliano, come in boemia dove appariscono et alle setole et alla
. bartoli, 2-1-37: non v'è in europa animale così volatile come terrestre,
, che la cina non ne abbondi in assai maggior copia... il più
regi / che qui staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili
i frati] più che gli altri in ogni cosa valere e sapere, dove essi
come un porco. monosini, 283: in insane striduleque vociferantem: 'egli stride come
indirizzo di uno che dieci brande più in là russava che pareva un porco.
che co'piaceri de'sensi cangiano gli uomini in porci. genovesi, 1-i-194: vuoisi
tale animale o alla consuetudine, sopravvissuta in alcune tradizioni popolari, di allevarlo in
in alcune tradizioni popolari, di allevarlo in servizio dei poveri o della comunità,
servizio dei poveri o della comunità, in regime di libertà (donde l'espressione
di tale animale, cucinata o confezionata in salumi. libello per conservare la sanità
la vittoria / così si fésse ogn'anno in sua memoria. p. petrocchi [
per alludere al cavallo famoso: consisteva in un intero cinghiale, nel quale ponevansi
ponevansi altri animali pure interi, collocati in modo che gli ultimi erano i più piccoli
s'attraversò tra le gambe al cavallo in su che era e feeelne cadere, e
iii-3-2: non è meno d'ardimento in uccidere un porco salvatico ched assalire un
. storia di stefano, 5-1: in un bosco / si era uno gran porco
cazzia de puorce? oh, magne in più e più ir oche. pulci,
piega, / come selvaggio porco nato in bava. g. f. achillini,
anonimo genovese, 1-1-222: futi som, in terr ascoxi, / sperdui som noi
galle / che d'altro cibo fatto in uman uso, / dirizza [l'amo
un catalogo delle mie ignoranze che vengono in conseguenza di una sola ignorata egualmente sul
si moveva, / quando apollo, montato in su le furie, / gridò:
« e voi, mia cara, in letto / oserete la voglia impura e
lo spensierato ed altri farabutti / fanno in pace i lor fatti o belli o brutti
si ricusano ad assisterti, non manca in toscana chi abbia mente e cuore per farlo
uscir dalle celesti porte? / guardami in volto ben: pietro son io,
pose di raccontare tutte le lubricità fatte in giovinezza. e ciascuno raccontò le più porche
villano, mascalzone, / asinaccio vestito in ricche spoglie, / non sei degno
quello era tutto quello che si poteva fare in argento e nondimeno volsono dumila ducati di
dappertutto, secondo lui, c'era in fondo quell'egoismo porco. pascoli, 1-272
1-272: non so... in che consistono le sue manovre...
ballo, sale da tè, chincaglierie in quel porco stile dell'arrivismo ch'è uguale
ch'è uguale dappertutto. -che è in pessimo stato. leopardi, iii-117: