21: amianto: sostanza lapidea disposta in fila più o men fine, molli e
un azzurro tenue digradante a poco a poco in periato e di periato tramutatesi in un
poco in periato e di periato tramutatesi in un roseo leggero. -smalto periato
, agilità, passaggio e simili, in cui, come le perle ordinate a
una grande difficoltà. onufrio, 99: in tutta quella musica fine e periata luciano
sottoposto a cottura, inizia a solidificarsi in goccioline (alla temperatura di circa 104
delle mucose. lessona, 1112: in anatomia, granuli periati sono certi granellini
bianco, o perlaceo, sparsi spesso in numero più o meno grande sulla superficie
ornato di perle (una figura araldica, in partic. una corona o una croce
paleogr. lettere periate: tipo di scrittura in uso nell'impero romano durante il iii
nell'impero romano durante il iii secolo, in cui ogni carattere era espresso mediante una
: 'periate (lettere) ': lettere in uso nel secolo iii, presso i
i latini e i greci, formate, in tutto o in parte, con
i greci, formate, in tutto o in parte, con minutissimi bollini rotondi
minutissimi bollini rotondi ricamati a traforo o in bianco. 11. tess.
fu spogliato de'suoi involucri e ridotto in piccoli globetti bianchi. periato3, agg
). letter. leggere fino in fondo, attentamente, con molta concentrazione
intorno e privisi del canaluccio, lavisi in più acque e facciasi perlessare; e perlessata
vescichette, che mi diedero ansa di cercare in gran numero di essi se vi fosse
lontana / che la perlìfera conca / in fondo all'oceano australe. idem,
perlina, sf. piccola perla, in partìc. artificiale; sferetta di vetro
lo più impiego, convenientemente forata, in collane, braccialetti, guarnizioni di tessuti
abito nero, tutto composto di merletti in mezzo a cui brillavano perline innumerevoli,
acciaio. pirandello, ii-1-307: i signori in frak, lo sparato della camicia con
riproducente la piazza di san marco eseguita in perline di murano. moravia, i-136
tondeggiante, liscia e lucente. - in partic.: dente; pupilla.
generalmente ascritte al genere odontite (e in partic. si dice perlina gialla yeuphrasia
. 2. che è lavorato in forma di piccole sferette fra loro connesse
dettagli. cesariano, 1-3: in li loro exemplificatori potrà essere tanto zelo
isolante termico e acustico nelle costruzioni edili in combinazione con calcestruzzo leggero o con
fatto di granelli d'ossidiana avvolti in strati ondeggianti. specie di roccia silicata
grigio perla, bruna o rossa che trovasi in ammassi od in letti ne'terreni trachitici
bruna o rossa che trovasi in ammassi od in letti ne'terreni trachitici o porfirici.
, grigia traente al bruniccio, fusibile in ismalto bianchiccio bolloso. vi è la
comune è la perlite sui colli euganei, in sardegna. 2. metall.
87 % di carbonio: si origina in tutte le leghe ferrocarbonio raffreddate lentamente in
in tutte le leghe ferrocarbonio raffreddate lentamente in forno o all'aria e, a
perlitica: la singolare struttura, riscontrabile in alcune rocce eruttive, caratterizzata da una
inferiore a quella della trasformazione dell'austenite in perlite, in modo da provocare la
della trasformazione dell'austenite in perlite, in modo da provocare la comparsa di tale
per la quale ragione; a causa, in conseguenza di ciò; date le circostanze
armate di francia, entravano pur esse in parte delle contribuzioni da pagare ai francesi
io ho da pagare 250 lire; e in quel mese stesso un'altra settantina
, e per lo meno mettea alla gente in sospetto le dottrine loro. carducci
peso, / questa donare io vi vorre'in sostanza. 2. agric.
, che viene a dire perlongamento d'essere in essere e di tempo in tempo.
d'essere in essere e di tempo in tempo. = dal provenz.
partiti perlongando il tempo e dando cauzion in milan. 2. rinviare,
: la quale sentenzia non si possa in atto nessuno rimuoverla né ancor perlungare. s
che quanto più tosto, meno starete in queste angustie e travagli. giov.
se lo facesseno cum lumbardi lo perlongasseno in altro giorno, quanto che non sarebe
sia relaxato; però hanno perlongato intrar in conclave per zomi 8..
più e quasi tutti [i falconi] in istato mezzano provan bene. alcuni,
dice. bembo, 5-10: pigliasi in quel lago, quasi nel mezzo di lui
imbriani, 2-123: perloppiù, si appaiano in fretta due calzature, una destra e
! -per la maggior parte, in prevalenza. caro, 12-iii-106: l'
[lettera] è de'16 di gennaro in raccomandazione per lo più di messer jacomo
: ella non mai... o in ragionamento o in dispute si porta a
mai... o in ragionamento o in dispute si porta a contendere con alcuno
. rendere intelligibile, illustrare, esporre in modo chiaro. gherardi, ii-156:
] al postutto ogni forza di natura in viventi, di fuoco o d'aria,
, 8-1-478: devemo sapere che diafano in greco non vuol dire altro in latino che
che diafano in greco non vuol dire altro in latino che perlucido, cioè trasparente.
forte contrasto su un fondo scuro (in quanto dipinto con colori intensamente luminosi,
, contro la luce, chi scorgerebbe in te così abbacinato la sostanza fievole e
la famiglia di quelli da carrara ha aùto in ogni virtude uomini singulari, notabili e
uso avverb. gherardi, 2-iv-217: in me pensato arei impossibile con tante brevità
. bocchelli, 2-xix-76: c'era in lui [croce] quasi una clausura
rispetto della legalità e dell'ordine (in un'operazione di polizia).
ghirardacci, 3-138: s'incontrarono nel mercato in dio nisio di castello con
2. per estens. percorrere un luogo in lungo e in largo, visitarlo con
estens. percorrere un luogo in lungo e in largo, visitarlo con curiosità e circospezione
cima a fondo, per lo più in cerca di qualcuno o qualcosa.
soffitti per togliervi le ragnatele dimenticate, in occasione della visite del curato che portava
-per simil. percorrere, solcare in fasi successive una superficie (una luce
lessona, 1150: 'piumacciuòlo': in chirurgia, è un fascetto di filacce lunghe
accanto alle altre, che si dispongono in strati più o meno fitti, e si
da sera fargli lentamente passeggiare nel corso in che hanno a correre con il ragazzo addosso
662: 'piumacciuòlo': si usa sovente in meccanica per ciascuna di quelle corolle o
. disus. fornito di barbe (in modo da ricordare la rachide di una penna
uccelli di passo padroni della strada, in riposo sugli argini, senza sospetto, con
uccelli appesi per le zampe coi becchi rivolti in basso: capiverdi, pavoncelle, germani
umida olanda, come un cucchiaio di bicarbonato in un bicchiere d'acqua.
e con bastoni: quelle che muoiono in questa zuffa sono stimate impudiche e
armano alla greca, con il piumaggio in capo alla guisa che portano quegli
e altre bagaglie, come si costuma in tutte queste nazioni indiane quando vanno alla
, 3-189: l'unico impegno realistico, in tutti questi disegni, è nella meticolosa
. aretino, 1-48: parveci, in premio di tanta lor fortezza di animo
del collo della gaiina è buono, in però che 'l collo ingrassa le budelle
peli che i rapaci emettono dalla bocca in seguito alla digestione di piccole prede di
escrementi. sercambi, 2-ii-203: passato in sulla strada presso a pistoia, tromba
tromba... un omo vede che in sulla strada si puone a votarsi il
. fr. ant. plumée 'uccello dato in pasto al falco'. piumato,
carne de ucelli ben piumati e infondeli in sciroppo rosato. arici, ii-424: de'
corpo ventenne piumato e riccioluto di raggi in una abitazione. -figur. lieve
del secolo eroine, / che tanta in rincrespar ponete cura / il piumato non vostro
vestito della sua assisa di gala con in capo il tricorno gallonato e piumato.
e piumato. tronconi, 2-26: se in luogo del velo nero avesse portato un
.. questo biancore piumato era, in campagna, il ricordo della neve e
marino, 4-96: ricovra a letto in più secreto chiostro / piumato d'oro
fuor del ricamo ancora l'opere fabricate in simiglianza di piuma si dicono 'piumate'.
crescendo forma il fusto del vegetabile. in significato più ristretto alcuni intendono solamente l'
piume di varia foggia usato, specie in passato, come ornamento di copricapi militari
la cavalleria, i bersaglieri si cacciarono in tasca ù piumétto. alvaro, 20-36:
uno monte, cioè colle molto alto in mezzo dei sudetti, lo quale soleva gittare
gittare sassi accesi, li quali cadevano in mare e diventavano piùmice. =
= var. tose, e, in partic., pis. e livornese (
panno lano, ravvolta su di sé spiralmente in giri serrati. serve a pomiciare il
soffice come piuma. viani [in « lingua nostra », xxxix (1978
. nieri, 198: ci era in un paese lontan lontano una donna che
che era indemoniata, che aveva un diavolo in corpo. l'avevano scongiurata tante volte
= voce di area tose, e, in partic., lucch., deriv.
certo è ch'io non dormii mai meglio in vita mia. = deriv.
stanno sotto le penne degli uccelli (in partic. di quelli acquatici) con la
de quelle coltrette de piumino, che in effetto la foggia riesce. carena,
di piume di cigno riunite a mazzetto in un'impugnatura più o meno elegante,
abbandona il viluppo delle vitalbe per guardarsi in uno specchietto ch'ella ha dentro una
lo più di materiale sintetico) fissato in cima a un manico. pirandello
una giovane donna del popolo. ha in mano il piumino della polvere.
i-255: contento di quel congedo mi ritirai in fretta dal quel tormento con risoluzione ferma
, anche, di materiale sintetico, infilata in una fodera che sostituisce il lenzuolo.
/... / piovon spesse acque in spaventosa foggia / \ a barba,
, 41-166: è la nostra lingua in formar verbi da vari volatili curiosissima.
. montale, 3-158: fu vista passare in fretta... una signora.
, un tubino piumoso e un po'in tralice sulla chioma rossastra. -ant
per l'aspre balze la piumosa coda / in arco e abbaia. 3.
... d'improvviso s'inasprisce in aghi di pino e ginepro contro il vuoto
piunlà, aw. region. più in là; dopo, in se
region. più in là; dopo, in se guito.
pus nell'urina: si riscontra in talune affezioni dell'apparato urinario.
ii-io: lo spirito santo piuttosto venne in bngua che in altro membro e questo
lo spirito santo piuttosto venne in bngua che in altro membro e questo elesse per più
più tosto che mangiare la carne cotta in quebe pentole. beltramelli, ii-711:
ragazzo aveva pensato seriamente di farsi prete. in realtà,... michele rassomighava
/ che fra duo spere alberga un sole in mezzo, / anzi piu tosto un
garzoni, lii-12-378: era apparecchiato b mangiare in terra sopra tappeti, dove piuttosto coricati
sa perché. saba, 151: in un sbenzio di sera e di mare /
appare; / ma b cielo non è in lei, né b mare aperto;
vii-37: anzi voglio che piuttosto pensi che in ogni lato sia più sereno che appo
piuttosto, come non pensate che se in codesto ministero, comunque vi ci siate
. 5. ant. più in fretta, più presto. -al figur.
il tuo letto, / che s'in veste plebea le membra involgi. baretti,
m. leopardi, 3-6: in fondo non sono veramente persuasi né contenti
assai vicino alle bestie: tutto sta in questo come nelle altre cose procedere con
piuvicaménte, aw. ant. pubblicamente, in pubblico. bartolomeo da s
, iv-88: come piuvicamente ci missono in prigione come malfattori, così piuvicamente ci
richeggiano per li messi della detta arte, in persone overo alle case, che si
o proclamare pubblicamente e ufficialmente; mostrare in pubblico; proporre, emanare (una legge
legge, una sentenza). -anche in relazione con una prop. subord.
, cent., 40-51: come in francia fu il legato detto, / le
avrete bisogno d'essere scomunicate e piuvicate in piazza. -manifestare.
le più utili carte esso notaio scriva in quaderni di pecora, facti in un
notaio scriva in quaderni di pecora, facti in un libro. fiori di filosofi,
fue il primaio che tenne piuvica scuola in roma. leggenda aurea volgar., 252
., 3-1-3: rado sia tuo uscire in piuvicò, ché cagione non ti mancherà
: il compromesso ho messo al libro, in modo che morendo ora l'are te
è talmente grande che io mi ricordo in simili casi aver piuwòlte perduta la pazienza
pastor lieti saltano. mintumo, 162: in roma... i recitatori.
nostri tempi, rispetto all'uso del sonare in consonanza e averne per ciò bisogno di
la mia piva diletta, / che spicca in eccellenza / il passacaglio e l'aria
sulla sera / del villaggio i zerbini e in un recinto / apprestato alla danza,
sordina: piccola cornamusa a più canne in uso un tempo a napoli. luna
la nina rinvenne e sana e salva saltò in piedi. 2. figur.
che io faccio ballare le nostre femine in villa ». folengo, i-85: s'
una fiata mi concedi un baso / in quella guancia, qual persutto, rossa,
un sol tratto i'ficca 'l naso / in cui non dico già, ma in
in cui non dico già, ma in quella fossa / di tue mammelle sin al
stalla dei lumaconi sanza guscio, stette in sé un poco e poi gliele mise dietro
che 'l n'iera mé stemana / che in bagi e in pive, / mandandole
iera mé stemana / che in bagi e in pive, / mandandole a gualive,
le pive nel sacco, con le pive in tasca: senza aver concluso nulla,
alternativa; / e se no, tomi in sacco ognun la piva. siri,
tale viaggio per non si addossare un rammarico in caso ch'esso cardinale ne avesse ricevuto
prendere, sonare la piva: dire in poesia con eloquenza, con eleganza di
la cornamusa / suono, dormendo, in tuon così soave / che di meco
pignoccati e confetti eccellenti / così riposi in sacco alor le pive / e rittenner la
menzini, 5-36: ognun gonfia la piva in stil pindarico, / gorgheggia ognun,
pindarico, / gorgheggia ognun, messo in parnaso il becco, / dell'amoroso
, 7-159: mi pare ieri quando in ogni brigata il più giovane di tutti,
l'altro il pivello fervoroso, tributario in tutto del vecchio. pasolini, 1-39:
sua, ossia quelli eh'erano entrati in quattordici anni. -con uso aggett
passa, / che respirar noi lassa in nessun'ora, /... /
pivetti. magalotti, 2-119: mustio in grana a carrettate, / di bezoar lastri
: / quel che staccia al tago in riva / la vestale in santa chiara
staccia al tago in riva / la vestale in santa chiara / gran polviglio, in
in santa chiara / gran polviglio, in più cantara / la gran concia qui
camisci e co'pieviali, con li libri in mano e con le croci innanzi cantando
vestito, col tabemaculo de l'altare in braccio, con gran silenzio ordenati, a
corte di roma: il papa, parato in pontificale colla mitera e tutti i cardinali
rincontro di lo imperator et lo menomo in una capela a lì contigua, e fu
seco il vescovo ricardo / col piuviale in dosso e con la mitra / gemmata
dosso e con la mitra / gemmata in testa e col messale in mano. ricordati
/ gemmata in testa e col messale in mano. ricordati, 1-85: i quali
... / si mise anch'egli in ordine col clero / per girla ad
cattaneo, i-50: volete voi che in que'miseri tempi i vescovi, i papi
impolitiche massime che da ogni loro individuo in un colla tonaca e col piviale si
andò a lei. fortis, xxiii-481: in tempo d'inverno sovrappongono [i morlacchi
cui emigrano d'inverno verso il sud; in italia si incontrano, come uccelli di
relativamente lunghe e assai robuste; vive in luoghi umidi come stagni e paludi,
. prudenzani, lxvi-1-113: tortelli in scutella e bramangeri, / suppa francesca
d'un fagiano ed a quello cede poco in bontà, anzi viene chiamato il fagiano
due o tre alla volta, ma in seguito ne passano branchi numerosissimi, i quali
del piovier d'acone, / e forse in valdigrieve i buondelmonti. ottimo, iii-371
castello di monte di croce, ch'è in quello piviere, ebbe molte guerre col
.. popolo le 'nsegne e gonfaloni in città, così fece in contado a tutti
e gonfaloni in città, così fece in contado a tutti i pivieri il suo.
a'nostri correttori quelle persone, le quali in essi populi e piviere sono o che
statuti di perugia (1342) [in rezasco, 808]: se danno dato
matraia ebbe da me maestro iacopo fisico in soccita e dì xv settembre una somiera
dì con quelli di pisa che erano in castelvecchio scaramucciavano, intanto che non erano
acciocché sotterrassero i sospetti fuor di chiesa in luogo benedetto. lami, i-i-lxxvi:
i pivieri, i quali furono ordinati in leghe. bechi, 2-251: lo zio
di corda che serviva a strascicare il priore in giro per le parrocchie del piviere.
caradridi (squatarola squatarola), presente in italia come uccello di passo; differisce
di'il vero. sanudo, lv-447: in quelo pogiol di la sala di corte
berete verde e pene bianche che sonavano in quela nostra intrata. aretino, vi-11:
, vi-11: -sempre ti trovo in conclavi col tuo pivo. -mal che
il giocatore (e la posizione occupata in campo) che svolge al centro delle
'pivot'. nome maschile francese. abusivamente in senso esteso e figurato. 'l'america è
), agg. tecn. orientabile in ogni direzione girando intorno a un asse
del pixidale aeneo entro la qual pixide in li oblunge e subtilissime perforazione inspiciendo, sì
, sì corno la figura ho demonstrato in lo octavo libro. = cfr
grecia, sacerdotessa di apollo che, in una caverna dei monti intorno a delfi
si chiamavano quelle profetesse che di tempo in tempo in quello ministerio succederono) profetarono
chiamavano quelle profetesse che di tempo in tempo in quello ministerio succederono) profetarono sopra quel
, appena udita la mia domanda cadde in estasi secondo il rito.
/ del loro privilegio, / deità in fustagno e tascapane, / sacerdotesse in
in fustagno e tascapane, / sacerdotesse in gabardine e sandali, / pizie assorte nel
p. de cecco, questi scialbi pitiambici in ricambio del xxvi ottobre, un poema
: venerato a pito. -giochi pizi: in onore di apollo pizio. -verso pizio
quello, per lo più esametro, in cui venivano espressi dall'interprete rii oscuri
, 8-2 183: come in « elettra » i raccontatori de'giuochi pitti
« misiani » colui che mutolo da tegea in misia viene. piccolomini, 10-391:
era occorso nei giuochi pitti. gandini [in g. b. martini, 2-2-147
musicali, introdotte nelle solennità panatenee e in altre solennità e giuochi. sacada argivo
, se noi ricusi, io voglio porgerti in brevi sì, ma però saggi /
d'annunzio, ii-756: tiranno fosti in gela, trionfale / nell'ode pitia
? 2. sm. inno in onore di apollo eseguito col flauto.
pizolla costa d'uno monte e vite in la valle uno castello. = cfr
pizze di maiz o d'altri frutti in luogo di pane. garzoni, 1-556:
lunghi, come au'uom piace, in pizze over forma di morselletti. p
valle, 3-20: si usa, come in persia per lo più, pane più
que'migliori sapori di latte arrosto o in mille forme, di menestre di ostia,
s'andava talora a mangiare la pizza in certe stanze al largo della carità. pratesi
, a qualsiasi ora ». « andiamo in rosticceria, una pizza o un toast
soldati, 2-470: mettevo la pizza in moviola e mi ripassavo, avanti e
. idati, 6-364: troviamo pronte in bell'ordine... le pizzerie
209: il [sale] colomeo fatto in pizzotte non solamente è buono ad assaporar
. idem, iii-3-392: 'pizzaccherino'in romagna e 'pizzaccheretto'in bologna chiamano il
: 'pizzaccherino'in romagna e 'pizzaccheretto'in bologna chiamano il 'beccaccino reale'. bacchelli
non poter più andare a caccia, in vailazza! = dimin. masch
per indicare un piatto di carne cucinato in tale modo). arbasino, 11-99
lomazzi, 426: i morti in fretta co'i lor corpi avvolti /
tanto che niuna cosa è più celebre in roma del suo vocabolario. ha battezzato
(e tale locale è solitamente arredato in modo caratteristico, con tavoli di legno
bavero della giacchetta, e si mise in un angolo nel fondo della piazza, presso
la sua ragazzina, invece, è vestita in blue di prussia: / i tavoli
de pisis, 3-35: stufo sedeva in maniche di camicia, il capo canuto,
apprese il fuoco a casa de'toschi in mercato vecchio in sul canto incontro alla chiesa
a casa de'toschi in mercato vecchio in sul canto incontro alla chiesa di san
gran danno di certi pizzicagnoli ch'abitavano in quelle. a. pucci, cent
, 1-388: a di'23 pagomo in mie'nome a bartolo di michele pizzicagnó
acquista / ne'pastaccin, fornai o in treccone, / beccai e pizzicagnol più persone
gente trista! ariosto, 368: vo in piazza e tutta la squadro, e
modo usato. tassoni, viii-2-29: in cambio d'una lumaca ritrasse una girella
. michieli vitturi, xl-263: si tiene in maggior pregio il vile picicàgnolo abitante in
in maggior pregio il vile picicàgnolo abitante in una città che il benemerito agricoltore.
nella bottega del pizzicagnolo, più che in qualsiasi altra, trovansi vendibili diversissime cose
con un sorriso smilzo, al pizzicagnolo in grembiule che oziava accanto alla vaschetta del
, di pernice farcita, di lepre in salmi sono affastellate nelle vetrine dei pizzicagnoli.
opere vostre, per esser tutte stampate in piccole forme, si rifiutano ancora dai
, 1-23: come crederlo, se in casa loro e fuori di casa vedevano
del ms. vi mando una copia stampata in roma, ed è quella che mi
perché le altre legate le aspetta di giorno in giorno ma per anche non sono arrivate
arrivate che saranno io le consegnerò immediatamente in anima e in corpo al pizzicagnolo,
saranno io le consegnerò immediatamente in anima e in corpo al pizzicagnolo, non volendo che
... nulla perfetto, né in peso, né in misura: e che
perfetto, né in peso, né in misura: e che sia il vero,
butigai di piazza. pasquinate romane, in: o padre santo, anch'io /
fratei d'un contadino, / che fece in roma già il pizzicarolo. f.
meglio parlano a firenze i pizzicaiuoli che in altre città i senatori. passeroni, 2-47
..., o lettore, in detto libro il capitolo 16,..
bassano), deriv. da pizzicare, in quanto venditore di commestibili piccanti; cfr
compagno oggi di buono da bergamo, in questo mestiero di sotterrar cadaveri molto prattico
, solitario e un poco insonnolito, in una qualunque trattoria, senza nome di rilievo
rilievo. pesce, quasi freddo, in una salsa pizzicante. moravia, vii-390
per sei mesi, vi cadeva copiosa in inverno, e il freddo era ancor troppo
3-122: la flemma di cesare si conobbe in questa azzione particolarmente, perché con altro
ma non era tempo da inasprire alcuno et in particolare un prencipe potente e catolico.
lo più, che querele, ricircolate in questi termini, pizzicanti d'imprecazioni.
specialmente sui bastimenti per estrarle e gittarle in mare, quando ne avessero ricevute da
. attaccabrighe. pataffio, 7: in traluti tutt'è, rispose in breve /
7: in traluti tutt'è, rispose in breve / un beccaliti, un pizzica
quistióni, / gittato arai il giacchio in sulla siepe / oltre al renaio a
). afferrare fra due dita (in partic. fra il pollice e l'indice
una parte molle del corpo, stringendola in modo da provocare una senzazione di dolore
la padrona si aveva messo il brigante in casa e, per non venire alla veglia
, se fossi stata agresta, mi faceva in un tratto divenir uva matura. p
di là; lo pigliano alle volte in aria; chi per le gambe, chi
giorno, che quistionavano e si gittavano in faccia l'una all'altra di male
fu sorpreso dai nipoti arturo e felice in un andito buio nell'atto di pizzicare la
t'accosta! / non rimaner sempre in piedi; / e se ti pizzico,
coricarono presso alle loro dame, et in quella notte si fece ogn'altra cosa che
essere compiuta, poiché zerdust è tornato in terra, le bambinette profetizzano facendosi pizzicare
lentamente le figure che gli erano venute in sorte. cassieri, 86: «
percorso a zig zag fra le signore in semicatalessi sui materassini. -schiacciare
1-84: si lavori [il vetro] in vasi sempre lisci e non riformati,
che lavora pizzichi bene il vetro fatto in lavoro con le mollette. -prendere
un po'più grandi, avevano pizzicato, in qualche canto, la bandiera, e
, una carta delle sedici che restano in tavola coperte. landolfi, 16-60: pizzico
16-60: pizzico è un gioco tuttora in uso nelle province sottosviluppate. un tresette
nelle province sottosviluppate. un tresette, in fondo, solo che a due come l'
. -figur. trarre, estrarre in modo non sistematico (brevi citazioni)
l'aquila piglia la serpe e portala in alto, ora si aiuta co'denti mordendo
e pizzicavano di questi cibi ch'erano in questo canestro. boccaccio, iv-123:
cornacchie so'maliziose, e'vanno volando in qua e in là; e vedendo
maliziose, e'vanno volando in qua e in là; e vedendo questo uomo [
. 4. pungere. -anche in senso attenuato: dare fastidio, solleticare
anche lui dallo scorpione e gli tornarono in mente i morsicati sulla 'safia'. brancati,
. goldoni, ix-605: quest'aria in sul mattino pizzica troppo forte. nievo
o voi regine del bianco reame, / in assisa polacca assai più belle? bemari
dal vento furioso, schioccavano e pizzicavano in faccia. -provocare prurito, bruciore (
di chi si compiace degli odori, che in fine la cannella e i gherofani non
pelle in tutto il corpo. moravia, vii-362:
porta, 5-84: o vino ch'entrato in bocca in un tempo baciavi, leccavi
5-84: o vino ch'entrato in bocca in un tempo baciavi, leccavi, pizzicava
la necessità: il martello d'amore in una settimana passa, il bisogno fin
, la sera della processione aveva condotto in piazza la nipote e menu. bacchelli,
6. sorprendere qualcuno mentre agisce in modo non regolare, di nascosto;
! cassola, 2-504: ti posso pizzicare in tanti altri modi, -ribattè il sergente
soldati che le guardavano. caciotti [in dizionario militare italiano (1833),
sanudo, xix-351: io mi messi in agguaito con missier teodoro e con mio
de la villa de marian, et in questo mezo mandai li stradioti a pizicar atomo
e che qualche vassello non li capitasse in mano. 8. figur.
voglia drento, che non togliete voi alessandro in vostra buon'ora? guazzo, 1-142
pizzicarmi il cervello e non mi lasciano attendere in pace all'altra tela di penelope che
ci pizzica e ci stimola è la vita in atto, nella sua realtà. nievo
era pizzicata da una indiscreta curiosità messami in capo, te ne ricordi, da
a pena col suo prurito, si diffonde in pieno col suo commercio.
, perché talvolta un poco di veleno in fondo alla coda ce l'aveva anche lui
, inciccia poco; più che altro pizzica in pelle in pelle; ma è scrittore
poco; più che altro pizzica in pelle in pelle; ma è scrittore notevole,
più lui si ritraeva come una lumaca in guscio nel sussiego della terminologia ufficiale.
, 6-13: contro il solito, / in vece noi di pizzicarci sempre / l'
... / mi parea ch'ambedue in umil atto / inginocchiate mi s'eran
che si può dir più a proposito in molti casi: pigliarsi a picca,
del principe. 10. pronunciare in modo difettoso una consonante, con partic
pascarella, 1-295: mentre tutti convengono in questa affermazione rampollata dal caffè e dalle
remoto dell'acqua e, di quando in quando, un pizzicare, un accordar
un pizzicare, un accordar di violino in una delle più prossime case.
me. -comporre versi; trattare in versi; esprimere poeticamente. alfieri
, 3-i-51: pizzico i miei turbamenti in sordina, con qualche accordo che mi
, 1-viii-205: che ciascuno sia obbligato in 'forma camerae'a grattarsi quando gli pizzica
aria, si cacciano negli occhi, in gola, dànno noia ed offesa,
di silvestro, 65: la peste pizzicava in orvieto et era la guerra. sanudo
dc-425: benché sia inverno, pur in varie contrade si moriva di peste in questa
in varie contrade si moriva di peste in questa terra... anche a
sia non pur nella corte, ma in ogni villa e villaggio ove andiamo.
o pretendere senza troppo fondamento di avere in una certa misura caratteristiche, qualità,
l'aspetto o la parvenza; ripetere in parte i modi letterari o artistici di
determinata attività ed esercitarla, sia pure in modo non esclusivo. del carretto
vivacità naturale de'romaneschi, essendo allevato in corte, pizzicava del tristo, benché
tal genio, scoraggiato da quel proverbiaccio in grosso latino che 'carmina non dant panem
e mammalucchi. alfieri, 6-193: in due / già son divisi i grandi nostri
ironico, mordace o anche malizioso, in modo da suscitare l'interesse. girolamo
cosa non pizzica un poco, / sia in posa o 'n versi, non
tenore come lui, capace di pizzicare in 're bemolle'. 20. contenere
're bemolle'. 20. contenere in sé elementi ritenuti sufficienti per una classificazione
di dica tutto quello che si dice in firenze, e io il fo. mattio
di temerità. siri, 40: in tutto il tempo che si trattene in
: in tutto il tempo che si trattene in mantova per generale di quell'altezza da
sua maggior distesa, agrumi, che in un'alpe, come questa, pizzica di
, incocciato a non metter più piede in firenze, mi pare... che
il prete francese e assai facilmente suscita in lui lo scandalo del peccato dove peccato
: essere soggetto a voglie capricciose, in partic. erotiche. verga, 3-152
un buffecto / ti fo cascare ei denti in terra a ciocca. sergardi, 1-381
che una persona è gravemente ammalata, in pericolo di vita. verga, 8-318
, 119: son tanti, sapete, in un milano, cui pizzicano le mani
bionda ingrid. -sfregarsi le mani in segno di contentezza o anche di gioia
iii-541: ma perché accorarsi e turbarsi in un modo che fa quasi pena a un
le orecchie, riportate che le avrà in patria. -sentirsi pizzicare di qualcosa
catolico ambiva l'andata di questo re in africa, perché sentiva pizzicarsi le orecchie che
quantità di sostanze, per di più in polvere, che si può prendere fra le
ingrassano con il dar loro a beccare in cambio di panico e miglio della pizzicata
produce / il luogo, fa tragedie in sul cappotto. note al malmantile, 6-57
sangue, la cavalcatura si scrolla, in un trasalimento di tutta la carcassa,
2. afferrato, preso, stretto in un incavo. moravia, 25-252:
tra i glutei ridondanti: era venuta in cucina direttamente dal letto: ancora assonnata
delle dita (anche come indi cazione in uno spartito, per segnalare che le note
segnalare che le note seguenti vanno eseguite in tale modo). -in senso concreto
senso concreto: successione di note che in una composizione musicale si eseguono con tale
gli rinfacciarono la commozione all'ultimo atto in quel violento pizzicato, quando piangeva a lacrimoni
divennero però più insolenti, anzi considerando in se stessi ch'incontrate molte di queste
pregò alcune delle convitate che, sedutesi in circolo ad esempio d'un'academia,
una di loro raccontar qualche grazioso avenimento in cui fossero udite pizzicature di lingua stravaganti
, pizzigaria), sf. bottega in cui si vendono al minuto salumi,
primogenito,... teneva pizzicheria in via della signora. imbriani, 6-191:
caviale. -l'insieme delle merci vendute in tale negozio. statuto della gabella di
. / giuro che andando a caso in pescaria / vidi un pizzicagnol l'altra
infamia agli autori. 2. in senso generico: bottega, negozio.
cose che avevano, per modo che in mane di pasqua o altre feste solenni
. = deriv. da pizzicare, in quanto negozio di commestibili piccanti (o
gli portarono, quand'ebbe preso dimora in città, omaggio ed amiscere di rustici
righello sui polpastrelli uniti, che dicevasi in gergo scolastico fare 'perino'ed erano pizzichevolissimi
'pizzichino': è una qualità di tabacco in polvere, di odore acutissimo, per via
, sm. varietà del tressette giocata in due (si pescano a turno le carte
, iv-521: 'pizzighino': specie di tressette in due. savinio, 1-115: oltre
). lo stringere fra le dita (in partic. fra pollice e indice)
indice) una parte molle del corpo, in modo da provocare una sensazione di dolore
, or con graffi, / ed in terra distendiamo. caro, i-275: o
: 'pizzico': dicesi anche allo strignere in un tratto la carne altrui con due dita
artificiali, mi venne un legger pizzico in un braccio così tra 'l buio e la
mentre vuol staccarsene di botto, / sente in un tratto pizzichi e dolori / quanti
all'estro, che aumenta di un sapore in più il sapore denso e misterioso della
.., scandaleggiavasi di qualche risentimento in parole et in azzioni che in noi vedeva
scandaleggiavasi di qualche risentimento in parole et in azzioni che in noi vedeva.
risentimento in parole et in azzioni che in noi vedeva. 2. puntura
cercando sopra essi petti arrivavano, essi in tale guisa si grattavano che, levatane
. 4. quantità di sostanze, in partic. in polvere, che si
. quantità di sostanze, in partic. in polvere, che si può prendere fra
: piccola quantità (per lo più in relazione con un compì, partiti vo
palladio volgar., 4-14: pogna in luogo letaminato e grasso, in catuna
pogna in luogo letaminato e grasso, in catuna fossicella, un cotal pizzico. benivieni
esta polvere [di tabacco] / in mano un pizzico / condir dei cavoli /
aperta e sbardellata / questo intingolo ardente in insalata. spallanzani, v-196: io
che il sole la dissecchi, la riduce in polvere; poi di quella polvere prende
, sopra pensieri, piluccando di tanto in tanto un pizzico di pasta frolla.
la corrispondenza della sua vita; mise in quarantena nel ripostiglio l'oggetto in soprannumero
mise in quarantena nel ripostiglio l'oggetto in soprannumero da trafugare; intascò il pizzico di
-bioccolo. palazzeschi, i-384: in questo cielo appare, non si sa da
. -fiocco di neve (anche in espressioni comparative). cameroni, 150
terre del comune fra i più poveri, in tante briciole, un pizzico per ciascuno
, i-935: i più dovevano contentarsi in un primo tempo d'un pizzico di
non tornasse. bandi, 34: in quei luoghi... era facile che
di case sormontate da un campaniletto bianco in trionfo come su un bel dolce natalizio
leggiere tra queste vostre frasi e gittarvele in volto, perché la finiste.
. 5. misura alquanto limitata in cui si manifesta una qualità, si
po'alla larga, di fabbricare un preambolo in tutte le regole, magari col suo
un pizzico d'anticlericalismo era d'obbligo in molta letteratura fin-di-secolo. r. longhi
che tu abbia un po'di sale in zucca, ti arrangi sempre. e se
duole: / chi ha le carte in man, fa quel che vuole, /
16-60: pizzico è un gioco tuttora in uso nelle province sottosviluppate. un tresette
nelle province sottosviluppate. un tresette, in fondo, solo che a due come
8. locuz. -a pizzichi: in piccole quantità, un po'per volta
a pizzico. -diventare, ridursi in pizzico: sentirsi ridotto a nulla (
pizzico: sentirsi ridotto a nulla (in frasi iperb.). d azeglio
pizzico di vespa. -fare rientrare in pizzico qualcuno: suscitargli soggezione e disagio
s. v.]: 'far rientrare in un pizzico': lo dicono a siena
piccino. -in pizzico: in cima; sul margine estremo. nieri
traila traila, e l'asino sempre in pizzico, sempre sullo scrimolo della via,
. idem, 3-153: 'in pizzico': in cima in cima; sullo scrimolo lì
, 3-153: 'in pizzico': in cima in cima; sullo scrimolo lì lì per
. v.]: 'stare o essere in pizzico': stare o essere in cima
essere in pizzico': stare o essere in cima in cima, in cocca in cocca
pizzico': stare o essere in cima in cima, in cocca in cocca.
stare o essere in cima in cima, in cocca in cocca. -rimanere un
essere in cima in cima, in cocca in cocca. -rimanere un pizzico:
nel seguente modo. disposta la conversazione in giro a sedere, il maestro nel mezzo
o di altro colore, e vada in giro ad uno per volta a dire 'pizzico
non ridere sotto pena del pegno, e in tal maniera potrà tingere quello che vuole
per lo più non intenso, avvertito in varie parti del corpo tanto da provocare
erode, avendo già lxx anni, cadde in una grandissima infermitade, ché con la
a questo medesimo iuova la stopa bagniata in olio d'uliva. crescenzi volgar.,
uliva. crescenzi volgar., 11-48: in molte infermità de'cavalli è ultimo rimedio
. -formicolio avvertito nel corpo, in partic. negli arti. palazzeschi
la testa mi pareva di essere tanto in su, mi sentivo i piedi dentro,
2. sensazione di bruciore che si avverte in gola, agli occhi o in altra
avverte in gola, agli occhi o in altra parte del corpo per un'infiammazione
ateista,... condannato arder in greva, tosto che sentì del fuoco il
e il pizzicore del tramontano ci pigliano in mezzo, innocenti zimbelli, nel loro
e mi metto a correre sul lapillo in salita: è una fatica, col fumo
odore d'uova marce, quel pizzicore in gola, quel sapore di sangue che
, quel sapore di sangue che sale in bocca. c. e. gadda,
anidride carbonica le canne nasali: esultano in quel pizzicore, la battaglia è vinta
/ e ho fatto una pappina acconcia in modo / che il pizzicor ti metterà
gir. giustinian, li-2-181: più opera in lor il pizzicor della gelosia che il
trarrei più fuore. ghislanzoni, 16-12: in forza della maledetta abitudine, contratta fino
la gola e la fornicazione essendo naturalmente in noi, spesso anche senza commozione d'
cavalcanti, 60: ella aveva in sua compagnia, questa pazza femmina, molte
584: di pier luigi l'opre in sodomia, / di madonna e d'ottavio
, 138: sento come il signor cinelli in età ormai decrepita sentendo piccicor d'amore
di metter la chiavetta, / per cantare in sul tuono del tenore. nievo,
g. gozzi, i-15-146: la gelosia in amore, dicono alcuni, è un
è un sale, un pizzicore e in fine un certo che, il quale dà
son disposto / bandir la lor dolcezza in qua e 'n là. caro,
siri, iv-2-660: né minore incentivo fu in lui il pizzicore di mortificare bichi senza
baruffaldi, i-102: sempre fu l'emilia in vero / per far grasso il forestiero
grasso il forestiero; / non può stare in compagnia / con amore economia, /
: era una cosa pericolosa l'intrigarsi in riformar diplomi: saperlo i prìncipi di
pozzi, 1-12: pozzi, m'ho in capo certo pizzicore / che gratta e
briaca fantasia, trovano in euridice la giustizia e ne'placati abissi
è per questo che non si rognisca in esso microcosmo una imperfezzione, un pizzicore
pizzicore infelice, la quale non nasce in alcuna altra mirabilità che sia coperchiata su
o sospir che t'annoi, / ma in vita resterai col pizzicore / d'aver
1-34: massimiliano sforza., era prigione in francia e aveva qualche pizzicore d'eresia
. collodi, 7: mentre piallava in su e in giù, sentì la solita
7: mentre piallava in su e in giù, sentì la solita vocina che gli
la voce si fece rauca, si spense in uno strido d'alcione ferito. viani
mentre i ragazzi, che schiamazzavano là in fondo, erano corsi pizzicottandosi e saltavano
nel corso già infarinato della materia: in grazia di che avevo nei primi mesi
fin col braccio rotto / darle non so in qual parte un pizzicotto. c.
vaiperga di caluso, 124: che in sen ridendo la cacciava [la mano]
solite contadine che vengono col latte annacquato in città. faldella, i-4-35: al suo
rifatti, i quali da un pezzo in qua mi si mettono attorno a farmi carezze
per amore. betteioni, iii-236: se in questo libro gli dò qualche pizzicotto.
3. quantità di sostanza, in partic. in polvere, che si
. quantità di sostanza, in partic. in polvere, che si può prendere fra
più dita ravvicinate (per lo più in relazione con un compì, partitivo)
un compì, partitivo). - in senso generico: piccola quantità. messisburgo
di gente seminato su di uno scoglio in mezzo al mare, senza quattrini,
, 8-179: del buono gli parlava, in piedi e dall'alto del poggio,
da una parte piano con solco longitudinale in mezzo. dicesi anche 'pizziri di montagna'.
20: questi turchi portavano... in capo capielli bianchi collo pizzo luongo a
montagna; cima, picco (anche in relazione con un toponimo).
che gli hanno dalla banda di dentro in bocca se gl'ingrossano. -ant
eccellenza nel solo tirar quattro sfilati capelli né in imitar qualche pizzo da donna ecc.
, vii-1162: io non ho altro in testa che abiti..., pizzi
, 6-i-341: vestiva un abito di velluto in seta con dei lunghi pizzi di fiandra
le francesi trasparenti fra i pizzi ciarlavano in quella loro gamma canterina sempre uguale e
i-44: l'altra lucerna ingombra segnava in luce i rari / pizzi dei suoi
capelli grigi le sfolgorava un fiocco rosa in cima una cuffietta di pizzo. calvino,
trasparente; intreccio fine e delicato, in partic. della vegetazione. cattermole mancini
chiuso era il portone verde, incorniciato in una specie di baldacchino da trono o
trono o cortinaggio d'alcova, scolpito in pietra con pizzi e sboffi suntuosi e
stravagante, mi restava anche a fare in questa materia, quando fossimo venuti in
in questa materia, quando fossimo venuti in italia: cioè di lasciare il pizzo al
mento, al modo nostro, che in queste parti pare molto strano e non
annullare e carezzandola, con alzare il mento in soso e socchiuder gli occhi, solea
ch'egli accarezzava volentieri, pareva tirarlo in giù a pescare i pensieri profondi e scuri
pagamento di quello che si chiama, in gergo, 'pizzo', cioè lembo,
. -a pizzo: con le estremità unite in alto. giuliani, i-35:
di beffe. -in pizzo: in punta. pasolini, 1-18: se
pasolini, 1-18: se ne andò in pizzo al trampolino a guardare l'acqua
intatta nel taschino della giacca, in alternativa con un fazzoletto impregnato di lavanda
per preservare le capocchie dall'umidità, in pizzo alla sedia. -sulla punta
bisogna conchiudere che cianca abbia lasciato le parole in pizzo alla lingua. 9
specialità della valtellina; si fanno bollire in acqua salata con patate (talvolta anche
, specialità di teglio, pasta fatta in casa, di grano saraceno: corte
guerrazzi, iv-187: se mi troverò convertito in ostrica, finché mi manterrò sana
comporre un coccio degno di essere ridotto in iscatola da tabacco degna di papi.
. di area tose, (e, in partic., senese e livornese),
pizzuòto, sm. marin. disus. in un'imbarcazione, la parte estrema della
antiche galee, angolo estremo della poppa in cui era collocato l'appartamento del comandante
dose el qual a caso era in pizuol. guglielmotti, 662: sulle galere
del valore di dieci maravedi', che in origine valeva 'piastra', come il fr.
essere né con altri parere perturbato o in parte alcuna commosso o concitato a mala
, fu dal senato anni quattro confinato in padova, faticandosi in ciò gli amici e
anni quattro confinato in padova, faticandosi in ciò gli amici e parenti di m
per impetrare che m. andrea o in tutto assoluto o leggiermente condennato fosse,
49: giudice mio cristo giesù, che in quel giorno séte per essere sì inesorabile
inesorabile, so che séte ancor placabile in questo. pananti, ii-347: se si
, x-4-8: ma che? de'numi in seno / son gli sdegni placabili,
son gli sdegni placabili, / come in petto terreno: / del ciel la pace
conceda il mar placabile e di lasciare in esso immortali vestigi di felice capitano.
lugubre o sdegnata, la melodia rappresenta in tal guisa il sentimento di questa tal cosa
ossequio con le lor compagnie; ed ivi in alto monta la placabilità, domestichezza,
b. davanzati, ii-35: missono in gallia tanto spavento che tutte le città
città, quando s'accostavano, gl'incontravano in pricissione co'magistrati, e le donne
d. bartoli, 7-4-186: ordinare in tutta la compagnia per lo spazio d'un
età dell'oro,... che in realtà fu tutto un 'fanatismo di
= voce di area emil. e, in partic., ferrarese, deriv. da
. = dal fr. piacard, in origine 'rivestimento di porta, parete'(
la prima attestazione della voce fr. in italia nel signif. di 'manifesto
, lii-4-129: « fu introdotta questa peste in francia nel principio, già venti anni
chiama 'piacard', attaccata per i contorni in forma di proclami o più presto di
scomuniche fatte contro la messa », in cui si allude a \ yaffaire des
la messa e la gerarchia ecclesiastica; in età moderna, la voce fr. ha
annuncio pubblicitario, di cui si trovano attestazioni in nievo, 1-vi-472, in montale,
trovano attestazioni in nievo, 1-vi-472, in montale, 18-400 e in dorft. es
, 1-vi-472, in montale, 18-400 e in dorft. es, 7-117. placare
, pigliò tutti quegli brievi e gittogli in sul fuoco. messer lionardo, vedendo
, si mise gli occhiali e volsesi in verso il fuoco. papa pagolo lo domandò
brievi. il papa cominciò a ridere. in questo modo placò la mente del papa
bandello, 2-45 (ii-144): mitigarono in gran parte la colera di monsignore,
la colera di monsignore, ma non poterono in tutto placarlo. aretino, 20-115:
placarlo. aretino, 20-115: ritornato in buone, credendosi di non placarmi mai
la morte / avrei ben io placata in favor suo la corte. cesarotti,
l'aurora / anche te forse addormentato in pace. de roberto, 688: -dove
passeggiava, il fé, a caso o in quelle mani incespicato, cadere; né
. -modificare l'espressione del volto, in modo che risulti meno arcigna, meno
più comprensivo, meglio disposto (soprattutto in amore); ammansire; piegare al
io pensai pur che cotal dir placassi / in qualche modo la sua mente cruda.
lemene, ii-293: ahi lasso, in questo foglio / è scritta la mia sorte
della mia donna il rigore, / che in ferità le ircane tigri avanza, /
: qui tacque amore, e, minaccioso in atto, / parve all'idalia dea
e pianti e preghi / sparge, ma in vano. de marchi, ii-864:
attutire e per placare era sempre tirato in ballo chi doveva far da guanciale.
... che i ministri di cristo in prima per castità li piacciano, acciocché
misericordia, / voglia con lui rimetterci in concordia. giuliano de'medici, 75:
placarlo. b. davanzati, i-39: in quelli ancora accaniti animi entrò smania d'
loro sangue le ombre dei nemici già trionfati in altri tempi! quanto sangue, quanto
a proposito di tali tombe, si perpetua in omero il ricordo dei giuochi funebri,
medici, i-44: una passione amorosa in due modi si può levare dal cuore,
sua ferità non placa / femmina che in amor sia presa a scherno. dovila,
. dovila, 16: placò in gran parte l'odio che ardeva ferventissimo
, 3-216: essa si era colorita in volto come per naturale vivacità, ma la
e intanto a placare l'arsura tenesse in bocca continuamente del ghiaccio. comisso,
contendessino, acciocché con discordia non entrassino in quella città onde si conveniva vivere pacificamente
sparso il sangue bisogna placarlo'. è in questo 'placare', in questo 'dare una
bisogna placarlo'. è in questo 'placare', in questo 'dare una ragione'il vero impegno
panzini, ii-126: per trenta lire caddero in poco tempo i tronchi secolari..
superbia; tranquillarsi, mettersi l'animo in pace. dante, par.,
, loda i presenti, niega potere in lui spauracchi: se saran savi, se
: al campidoglio non si ascende così, in ginocchioni come per la scala santa!
placarsi, e il fascismo, organizzandosi in grande partito nazionale, fu in grado
organizzandosi in grande partito nazionale, fu in grado di offrire vantaggiose sistemazioni a tutti
par., 27-27: quelli ch'usurpa in terra il luogo mio, / il
. bemari, 6-201: mentre lei sfogava in pianto il suo silenzioso dispetto, io
/ aspetti della terra e il cielo in cui / la mia tristezza orribile si placa
si placa. montano, 1-131: in che modo speri tu che la ridda discordante
cose, degli uomini, degli affetti in mezzo alla quale ti lagni di dover
sentii che la mia fantasia si placava in una sorta di spossatezza. -cessare
la convulsione universale che cominciò poco dopo in belgio e non si placò più mai
si placò più mai e continua mentre scrivo in corea. -dissolversi, sparire.
quel tormento stilistico s'era venuto placando in uno scrivere meno ambizioso, o
più adirato; tranquillato, rasserenato (anche in funzione predicativa). -anche: diventato
.. per le ultime lettere scrivemo in corte, ha richiamato lo 'mbasciadore
ella fosse, se non pentita, almen in parte placata. c. i.
, ii-10-286: tu compieresti quel che è in me imperfetto e mi renderesti forse più
: e vide che le pietre / giaceano in parte, ché placato il vento /
vecelio. pascoli, i-480: non fu in vero messina, l'eroica, che
fosse preparata da tempo. -trascorso in pace, in serenità. rebora,
tempo. -trascorso in pace, in serenità. rebora, 3-i-462: la
oggetti ed eventi non soltanto placati, ma in certo modo semplificati e quasi schematizzati.
... mangia cibi prelibati, afrodisiaci in punta di forchetta, tartufi, ostriche
fermare il suo gran corso / volgendo in riso la mia doglia longa. imitazione
licenza era uscito dal monastero e subito in arrivando a casa era morto, e non
pizzicore e talvolta di briaca fantasia trovano in euridice la giustizia e ne'placati abissi
. -con riferimento a gesù cristo in quanto ha ristabilito tarmonia del creato sconvolta
, essi li fanno sacrifìcio placatorio e in questo modo li dànno quasi tributo.
argento massiccio. magalotti, 26-192: in un'altra stanza sono, tra una infinità
palatino cassetta magalotti (1689) [in « studi di lessicografia italiana »,
(ed è per lo più portato in vista da addetti a particolari servizi pubblici
del telefono e un uomo coi baffi, in berretto a visiera. de pisis,
ha offerti acquistandoli o versandone il corrispettivo in beneficenza o, anche, di persona
, che ricamavano i cuscini, che in chiesa avevano la placca sul banco.
piano istavan disposti con ottima simmetria ed in più ordini sedili per l'assemblea.
l'adunanza generale delle tre deputazioni emiliane in una chiesa... oh peccato
, pesante, polveroso e, di placca in placca, scoppiettante di lamelle solari.
durante lo sviluppo si trasforma da membranosa in cartilaginea. -placca del pilastro: estremità
: zona di una coltura batterica solida in cui i batteri scompaiono in seguito al
batterica solida in cui i batteri scompaiono in seguito al contatto in quel punto con i
i batteri scompaiono in seguito al contatto in quel punto con i batteriofagi.
prelevata da un albero domestico per innestarlo in un altro a cui ne sia stata
medesima pianta o d'altra congenere, facendo in modo che i contorni di questa combacino
a placca. 12. elettrotecn. in un tubo elettronico, anodo. -anche
finale della cariocinesi, divide la cellula in due. -placca fusoriale: insieme di
insieme di piccoli granuli intensamente colorabili che in molte cellule si dispongono all'equatore del
apprezzabile alla vista. -grossa papula o in senso più generico, rilievo cutaneo di
-placche fibromieuniche: iperplasia di fibre mieliniche in zone della corteccia cerebrale colpite da necrosi
sigarette che fuma, ha le tonsille in uno stato! perché non le impone di
fregi o diciture sulla coperta di legature in serie. -anche: parte di un
placca2, sm. operaio addetto a rimettere in efficienza per il loro reimpiego le piattinemodello
le braccia, l'avversario che è in possesso del pallone. b
metallo fino (argento od oro) in lastrina sottile ed aderente. 2
maschia, primitiva ed eroica. essere in poesia decadente e viziosa, prima che sviluppata
quinto dell'opuscolo che consiglia di entrare in 'medias res', placcando.
. con la particella pronom. manifestarsi in chiazze di colore. r. longhi
placca: il cavallo scorciato si espande in un largo disco chiarissimo; sopra i
conformismo manzoniano. e fu appunto, in racconti storici, pagine autobiografiche, 'ditirambi'
ultime incursioni aeree su roma, quando in cotesto luogo alcuni passanti si credettero scampati
scultura di piccole dimensioni su metallo, in rilievo. d'annunzio, v-3-823:
rilievo. d'annunzio, v-3-823: in un pomeriggio piovoso, a venezia,
4. tecnol. placchétta di sicurezza: in una serratura, quella che si oppone
malattia o della sindrome che è presumibilmente in causa. -effetto placebo: l'insieme delle
, di diversa natura, riscontrabili comunemente in una serie molto ampia di affezioni a
e spongioso, di colore rosso scuro, in forma di focaccia appiattita, suddivisa in
in forma di focaccia appiattita, suddivisa in cotiledoni e lobi; è ricchissimo di
luteo gravidico. -placenta acereta: quella in cui, per l'abnorme potere infiltrativo
infiltrativo del corion, i villi penetrano in tutto lo spessore della mucosa uterina e
lo spessore della mucosa uterina e giungono in contatto con la tunica muscolare. -placenta
doppia: quella i cui cotiledoni sono riuniti in due lobi connessi da un tratto membranoso
placenta circumvaliata, nappiforme: quella marginata in cui l'anello di fibrina si solleva a
presentano varicosità. -placenta emocoriale: quella in cui i villi sono a diretto contatto
sangue materno. -placenta emoendoteliale: quella in cui scompare l'epitelio coriale e il sangue
epitelio coriale e il sangue materno è in diretto contatto con l'endotelio dei vasi
). - placenta endoteliocoriale: quella in cui il tessuto coriale giunge fino all'
quella che aderisce all'endometrio senza infiltrarlo in alcun modo. -placenta fenestrata: quella
rimane nella cavità uterina durante il secondamento in seguito ad abnormi contrazioni uterine.
uterine. -placenta increta: quella in cui i villi giungono a infiltrare il
. -placenta istmica secondaria: quella previa in cui l'uovo è inserito normalmente nel
corpo uterino, ma il corion si sviluppa in direzione dell'istmo a causa dell'ipotrofia
che non favorisce lo sviluppo del corion in profondità. -placenta marginata: quella in
in profondità. -placenta marginata: quella in cui per il prevalere dello sviluppo della
più di tre lobi, isolati fra loro in varia misura. -placenta onfaloidea: quella
onfaloidea: quella propria di alcuni marsupiali in cui vengono utilizzati i vasi del sacco
vitellino. -placenta panduriforme: quella bilobata in cui i due lobi sono ravvicinati a
di violino. -placenta percreta: quella in cui i villi s'infiltrano nel miometrio e
o incarcerata. -placenta sindesmocoriale: quella in cui l'epitelio coriale, per la
loro. - placenta velamentosa: quella in cui il funicolo si inserisce a ventaglio
poi passa per mezzo dei vasi umbilicali in nutrimento del feto. campailla, 15-46:
a nobil donna la placenta troppo all'utero in due parti successivi attaccata, osservò la
fuori delle acque della placenta, disteso in terra, con gli occhi morenti.
alla quale è attaccato il seme, perché in quella sta preparato il primo nutrimento del
seme. targioni tozzetti, 7-45: in principio [la tenera pianta] altro
di latte. landò, 2-146: in molti luoghi si costuma il pulpamento,
fra parenti corpulenti e vocianti e padrinici e in preda a torvi 'do ut des'in
in preda a torvi 'do ut des'in canottiera tra i sacrifici eseguiti dai genitori
si trovano sull'asse longitudinale di questo; in quest'ultimo caso si può avere una
delle placente nella foglia carpellare (e in tale caso si avrà una placentazióne marginale
; ma non è stata ancora descritta in modo da dimostrarla positivamente vera.
che si sviluppano dalla placenta. - in partic.: deciduoma. 2
sostanze placentari per uso esterno e parenterale in determinati processi morbosi. = comp.
medesimo grano anche per cibo: poiché in esse placentule consiste essenzialmente la facoltà di
placentule consiste essenzialmente la facoltà di ridursi in buon chilo anche per l'uomo,
fa'una placèntula e fa'quella cuociere in cienere calda. galateo, 197: platone
dopo il sorgere dello stato moderno, in regime di separatismo giurisdizionalista, cioè fino
pubblicare e far dare esecuzione ai provvedimenti in materia ecclesiastica (specie in materia di
ai provvedimenti in materia ecclesiastica (specie in materia di attribuzione di cariche e di
benefici, ma nei secoli xv-xviii anche in materia di diritto canonico, liturgia e
ecclesiastiche locali sia dalla santa sede (in quest'ultimo caso, l'atto politico
l'ordine di sospendere tutto, lasciando in carica il precedente ministero, e aspettare
. caro, 8-626: poscia in grembo / di lei placidamente addormentossi.
notte placidissimamente spirò. goldoni, xiii-564: in così dir, da insolito sopore /
/ si desta, ride e colla vanga in collo / vassi placidamente a volger zolle
che non per filare placidamente la vita in una virtù senza lotte. d'annunzio,
, il mandriano urlava e gesticolava, in mezzo alla strada, forsennato: ma
tomo a tomo sui dirupi, come in un fregio, sullo sfondo del cielo.
pisa, 1-240: anchises gettosse inginocchione in terra... pregando li dii che
. pallavicino, 11-161: venendo meco in corteggio a palazzo e trovandosi in una
meco in corteggio a palazzo e trovandosi in una stessa carrozza col n., fu
borgese, 1-262: due circostanze lo incuriosivano in queste meditazioni. la prima era la
ella [la casa d'austria] alzata in modo che l'ottomana...
messe una dopo l'altra ordinatamente e in simmetria senza rapidità di stile e freddamente
, anche tu? 4. in modo ameno, piacevole, tale da infondere
non impetuoso. imperiali, 4-64: in tuono armonioso, in suon concorde,
imperiali, 4-64: in tuono armonioso, in suon concorde, / se il fiumicel
inondi i suoi campi, senza rivolgerlo in altra parte, con solo farvi de'
egli per un poco, ma poscia tutto in un colpo se lo rovescia addosso e
redi, 16-i-9: un rio di latte in dolce foggia e nuova / i sassi
placidamente innondi. -con il mare in bonaccia. casti, xxiii-524: il
placidamente il guamero, passaggio dalla dalmazia in istria temuto dai marinai.
annunzio, i-378: l'alta erba mareggiava in su 'l confine / placidamente, come
placidamente a poco per volta ed alzato in forma di molti e diversi strati orizontali.
contro nessuno. cicognani, v-2-165: in tutto me era diffuso un senso di placidezza
senso di placidezza: la sensibilità dolorante in quella parte del mio corpo eccitava le
aveva sempre risposto, esibì a tutti in volta una presa del suo tabacco,
lo inchiostro. malvezzi, 5-7: in un principe che abbia acquistata reputazione la
essercita con placidezza. genovesi, 1-ii-200: in tutti gli altri casi gioverà certamente sempre
con la massima placidezza, ha decisa in pochi momenti la gran questione.
delle persuasioni. zorzi, lxxx-4-159: in vece di command'assoluto, procede cesare
da cipriano... ponga l'animo in particolare a distinguere la scabrosità dell'uno
1-224: massimo ranieri... era in divisa, con gli occhi più larghi
larghezza e placidità d'ingegno può essere in qualche parte raffrontato all'ariosto, dalla
la placidità della bellezza pura dinanzi e in mezzo ai perturbamenti dell'affetto e della passione
loro [di eretici] cominciava quasi tumultuare in vienna, che, mal proveduta di
mal averebbe potuto resister loro; ma in sul pericolo appunto entrarono in vienna quattro
; ma in sul pericolo appunto entrarono in vienna quattro cornette di cavalleria fiorentina e,
un luogo. beltrameui, iii-163: in lei era il sorriso delle albe infinite
la notte sopraggiungeva con un'ora triste in cui la luce tenue stagnava sui monti
agisce senza scomporsi; che si trova in una condizione di tranquillità, di perfetto
liberal, clemente e dritto, / placido in
mostra valor guerriero. / lo manda in ciel straniero / gli allori a conquistar
francesca seguita a palpare i drappi placida in sembianti, ma un indomabile riso le
m'invoglierebbe a mettere / un volo in elicona. -con riferimento a dio o
di presunta serenità di chi muore, in quanto finalmente liberato dalle sofferenze e dalle
. pascoli, i-378: noi possiamo vedere in un fantastico paese, sparso di grandi
(371): ci siamo abbattuti in un personaggio, il nome e la
la memoria del quale, affacciandosi, in qualunque tempo, alla mente, la
serenità io l'avevo distrutta, risuscitando in lei commozioni che senza di me difficilmente
1-59: gli stelleggiavano le pupille placide in faccia. metastasio, 598: pur
placida e soave / aria d'ingenuità dimostra in viso. carducci, iii-6-236: gittate
e la superba / testa volgendo, in te lo sguardo intese. / mansuefece e
piroo. saba, 319: mi viene in sogno una dolce capretta, / che
che mi sta presso, e mi sogguarda in atto / placido umano, quasi un
talora / ch'io ti fisso il guardo in viso, / corrispondimi tu allora /
è l'amore, e ciò è vero in un senso, quantunque in un altro
è vero in un senso, quantunque in un altro il puro e placido amore non
placido accoramento che si mostra di quand'in quando sul volto delle spose e,
mio gabinetto colla mente placida e libera, in ora amicissima alle muse.
le donne assumono verso gli uomini quando sono in faccende domestiche, le intrigavamo.
attività e mi par veramente d'essere caduto in un placido sepolcro. fracchia, 803
il maggiore iupiter portò un grande scompiglio in quei placidi flutti. tornasi di lampedusa
tenca, 1-220: lo stile medesimo assumeva in questo libro quel non so che di
apologie di qualche scrittore un'aria più placida in vista, un questionare, se miriamo
a un sol capitolo, / parla in versi umani e placidi, / e la
animo. -anche: che trascorre abitualmente in modo sereno e tranquillo. peregrini,
672): fu, da quel punto in poi, una vita delle più tranquille
, indotto fue / da falsa gente in placida maniera / la bella ad impalmar
9. che reca sollievo, che ricrea in quanto muove da tranquillità di coscienza,
come tanta paura e tanta orribile / tempesta in sì sicura et in sì placida /
orribile / tempesta in sì sicura et in sì placida / quiete hai rivoltato così subito
. giannone, ii-166: trapassò stefano in un placidissimo sonno, ed il suo morire
il suo morire non fu che tuffarsi in profondo oblio. monti, 24-3: finiti
xii-312: non l'avevo visto mai in un arieggiamento di così placido riposo,
il paese, / come qui state in placido soggiorno / senza temer le militari
difetto dei molti comodi necessari a tal uopo in luogo assai distante dalla città e la
chi lo volesse, contento a restarmene in un lungo e solitario tu per tu con
l'arcobaleno. d annunzio, i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l
e arido presente. pirandello, 6-634: in quella testa lì... potevo
un faggio o un omo / quasi in augusta sala / fai placido soggiorno, /
rincorrono tra loro, / sin che sfumano in dolci ondeggiamenti / entro vapori di viola
io non ebbi giammai letizia intera / e in me la sorte incrudelì più molto /
benefica. 12. che è in bonaccia (il mare, un lago)
il vento acquetarsi, / tremar la terra in sino a l'imo inferno, /
16-41: lunge da voi l'altr'ieri in su la verde / riva, così
, nelle parti che vanno placidi e sarebbono in una parte fiumi et in un'altra
e sarebbono in una parte fiumi et in un'altra non fiumi. tasso, 7-46
da l'onda impetuosa e cruda / cercando in placide acque ove ripare. davila,
della stagione, per le quali di quando in quando cresceva la corrente del fiume,
benigno polo, / de le tue grazie in schiera, / solcò placido il mar
mar placido restammo alcune ore senza vele in quel posto. lemene, 1 *
e rammentar non sa / l'orror che in lui trovò. baretti, 6-207:
. pirandello, 7-84: il mare, in fondo, placidissimo, riteneva insieme col
mare. testi, i-246: placido in seno a teti / gran re de'fiumi
e disacerba, / e l'affannato petto in un restaura / a lo spirar soave
aura. l. latini, lxv-239: in mar tranquillo e ben spalmata barca,
monte le spalle / il pian riducesi in poca valle, / e in mezzo a'
pian riducesi in poca valle, / e in mezzo a'nitidi colti un'ascosa /
privo di perturbazioni atmosferiche; immobile, in assoluta quiete. domenichi [plinio]
quando la luna ha il mezo tondo, in una notte placida, che dolcemente le
marini, ii-12: rimasto solo acomate, in vece di dar riposo alle membra e
che indora le vaganti nuvolette / e in placido mattin brilla sul mare. leopardi
/ stassi talor la gente curiosa / applaudendo in placido romore. bontempi, 1-1-9:
/ indi seguirne il tuono: / ma in sì placido suono / ch'empie il
/ e ad ascoltarlo intenti / libransi in aria i venti / e men gioisce il
sonno dell'alba, tu ti perdi in me. -regolare (un rumore
: la luna tonda e placida / in mezzo al ciel veleggia. albertazzi,
ragazza -forse per il contrasto tra l'ombra in cui stava e la luce riverberata dalla
dalla casa e dalla chiesa sembrava rischiararsi in una luce placida. g. raimondi,
fredda... mi ero addormentato in quel placido incanto. gadda conti, 1-430
: pareva che si potesse aspettare [in italia] l'ulteriore estensione della cultura
, pubblicato dal 1928 al 1940, in cui è rappresentata la vita della popolazione
. tasso, 13-i-517: l'alma in guisa temprar ch'in lei non scemi
13-i-517: l'alma in guisa temprar ch'in lei non scemi / il placido e
, non debano più introdurle né placitarle in alcun consiglio, ma redur insieme con
2. per estens. porre in cattiva luce una persona o un atto
fece gran strepito e cercò di prevalersi in tal congiontura, come favorevole per placidar
: questo mezzo sussidiario consiste nella restituzione in intiero contro l'atto piacitato od autorizzato
periodici popolari, i-328: la sovranità in questo caso, cioè il diritto d'
sicurezza dello stato e di punire appartiene in sostanza alla prima classe; ed apparentemente
. ant. minerale di zinco depositato in incrostazioni sulle pareti dei forni fusori.
fussero potere stare a bene placito loro in lucca. aretino, 10-37: non
qual mi è lecito / ora, in quanto a lui, a mio ben placito
lasciar metter presidio a placito del re in brescello. stigliani, 34: il
e dell'obbiettivo; crede alla natura in qualunque cosa e ai suggerimenti e ai placiti
. parere, opinione espressa per lo più in forma sintetica su un argomento; pensiero
per negligenza o per altri accidenti e riescire in effetto lesiva al giusto diritto dei tutelati
un provvedimento di un'altra autorità, in partic. della curia pontificia; placet
imperatore), gli scabini e le parti in causa (e secondo alcuni storici si
tenuto in presenza di tutto il popolo, detto mallo
invocato o di sua volontà, rendeva giustizia in corte o veniva a renderla nelle città
nel latino notarile inserisce la formula testimoniale in volgare, considerata la prima attestazione della
letter. gradito, caro. - in partic.: prediletto da dio.
da cui si origina la catena ganglionare in taluni invertebrati, o il sistema nervoso
quella dei denti delle specie finora scoperte. in proporzione del cranio, sono i denti
i denti molari più grossi che esistono in tutto il regno animale, non eccettuato l'
del cranio, molto robusto con denti in forma di placca posti sulle ossa mascellari
arrighi, 3-89: 'pliff, plaff', in ciabatte flaccide, venne a schiudergli l'
, grassa come una scrofa e rossa in viso come il bargiglio d'un galletto
un colpo, plaf! spaccò la cassa in due. 2. per indicare
fissata al soffitto, per lo più in forma di calotta, che non lascia
e lontana da chi parla, talora indicata in modo vago rispetto a un punto
non m'inganno, vedo però prepararsi in due plaghe d'italia il seme e
sperduti a diecimila chilometri dall'europa, in una delle più riposte, spopolate e inospitali
luna e nelle domeniche lunghe si riunivano in grosse comitive a sorbire bibite ghiacciate,
a sorbire bibite ghiacciate, a organizzare gite in barca e in automobile.
ghiacciate, a organizzare gite in barca e in automobile. -paese.
pur vedeva che quel parere era steso in termini non istampabili in questa plaga.
quel parere era steso in termini non istampabili in questa plaga. -spazio delimitato
ore dieci s'infilò dentro il letto in compagnia della casta ed amata consorte.
degli astri; parte del cielo, considerato in partic. ai fini dell'orientamento.
delle quattro plaghe del cielo e ventolerolli in ogni vento. m. palmieri, 1-19-1
la plaga occidental ed aquilone, / in gran confusione? / e la virtù
di far gl'inchini, non l'uno in faccia all'altro, ma amendue volti
lei sottoposti divengano feracissimi, quantunque cedano in bontà di vino. cesari, ii-215
infido / che va muggendo e porta in su la plaga / dei naufraghi lontani ultimo
geografi un mare basso verso una riviera stesa in linea retta senza che vi sia né
né porto né alcun capo apparente, in cui i vascelli esser possano in sicurezza.
apparente, in cui i vascelli esser possano in sicurezza. -ant. lido del
tommaseo]: elli tutti ordinatamente discesero in terra... conciossia di cosa
conciossia di cosa avessero trovato le plaghe in troia senza guardia. 4.
immaginazione, vagheggiato o descritto, specie in poesia; parte vaga ed estesa dell'
, i-192: cifra interrogativa, / che in color tetro sulla rosea plaga / del
scriva. montale, 1-95: era in aria l'attesa / di un procelloso evento
... dispose questi quattro modi in maniera che ciascuno ottenne un altro modo
e di quattro ch'erano si convertirono in otto, e furono nominati proto autentico
canto ecclesiastico... si distingue in tuoni autentici e piagali. gianelli,
piagali. gianelli, ii-46: quando in questa nota finale si cade nel basso
, tr. plàgio). commettere plagio in danno di un'altrui opera
-in senso generico: imitare un atteggiamento in modo pedissequo. papini,
che i camerati erano ignari di plagiare in tal modo l'antiquato comando di franceschiello:
) che i marinai di serranova plagiarono in grecia alla metà del secolo scorso.
del vento plagiano il cigolio di granate in arrivo: tutta la montagna è un vulcano
pazze. 2. commettere plagio in danno di una persona; ridurre una
di una persona; ridurre una persona in stato di totale soggezione, soggiogare psicologicamente
: se si potesse far uso, in questioni strettamente letterarie, del brutto vocabolo
nell'ambito della scienza, della filosofìa e in partic. delle arti figurative.
geniali personalità artistiche (relativamente poche come in poesia) dalla turba degli imitatori, dei
che questa mia facilità non ridonderà mai in mio danno e che nessuno mi avrà
, usato nel mondo antico e specie in età ellenistica (ed era sonato in
specie in età ellenistica (ed era sonato in posizione trasversale). tramater
. rom. delitto consistente nel ridurre in schiavitù o nel vendere come schiavo un
, delitto consistente nel ridurre una persona in schiavitù o nel privarla comunque stabilmente della
comunque stabilmente della sua libertà, riducendola in una situazione di diritto o di fatto
simile alla schiavitù { plagio civile: in contrapposizione a plagio politico, consistente nel
per sottoporlo a servizio militare; e in contrapposizione a plagio letterario, consistente nell'
delitto, diverso da quello di riduzione in schiavitù, consistente nel sottoporre una persona
nel sottoporre una persona al proprio volere, in modo da ridurla in totale stato di
proprio volere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione (tale figura
linguaggio comune, per significare, talora in senso iron. o scherz.,
sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di
al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito
con il proprio nome o nell'inserirla in una propria opera senza indicarne la fonte
mascherata di essa, vale a dire in una mera imitazione o riproduzione dell'opera
altrui nella sua identità sostanziale, cioè in quell'insieme di caratteri formali e di
verso vienna. spallanzani, ii-39: in genere di storia naturale conservo una lista di
colla loro immortalità, ci hanno chiusi in una prigione di timidezza, d'imitazione e
altrui (o altra consimile frode) in una prova d'esame scolastico. carducci
bidello, il quale colse un candidato in flagrante di mandar fuori il tema.
. gli antichi musici i tuoni loro in plagi e in autentici, lasciando tra l'
musici i tuoni loro in plagi e in autentici, lasciando tra l'uno e l'
e l'altro di questi, come in ciascuna delle dimostrazioni... lo spazio
quadrante anteriore (plagiocefalia frontale) o in quello posteriore { plagiocefalia occipitale).
ramificato, che vivono sugli alberi, in partic. nelle regioni tropicali e australi
modificato da intrusioni, che si presentano in forma di cristalli triclini con piani di
di piombo e di antimonio che cristallizza in prismi rombici obliqui, di colore grigio
una pianta o di un organo vegetale in direzione trasversale o obliqua rispetto a uno
la lussuria pellegrina dallo esercito asiatico fue in roma recata; quindi prima vennero li
cielo dalcamo, 93: se vento è in proda e girasi, e giungioti a
. ant. aver lite, disputare in tribunale, piatire. patecchio, xxxv-i-581
di * plaitare (nel senso di 'contendere in giudizio'), denom. dal lat
carne, indusse grazia de vencere pleidi in pallazo. ibidem, 167: hae
àe cum sì, e è grazioso in metre paxe et in tractare concordio et en
e è grazioso in metre paxe et in tractare concordio et en li piai di
, davanti al cofano della land rover, in un breve volo riflessivo che finisce poco
breve volo riflessivo che finisce poco più in là fra le erbe. 2
3. marin. che è in grado di planare sulla superficie dell'acqua
marinetti, 1-93: planare: il volare in discesa dell'aeroplano a motore fermo oppure
una grande scheda di cartone planò dolcemente in un cestino. -abbassarsi adagio (la
, -fece cerrasi, -non vogliate aiutarmi in ciò che mi occorre. roba da poco
. 4. figur. diffondersi gradualmente in un luogo. marinetti, i-20
il cielo delle case lontane gli apparvero in sogno. = dal fr.
fr. planer (nel 1532) 'sostenersi in aria', deriv. dal lat.
di rigenerazione delle parti tagliate sono usati in esperimenti di laboratorio).
e che oggi si riunisce colle nemerte in un gruppo al tutto distinto, col
e priva di alcune forme solenni, in uso nel medioevo; sommario. =
sf. tecnol. l'essere piano, in modo più o meno perfetto (una
sm. fis. aberrazione di sfericità in un sistema di lenti o in uno specchio
sfericità in un sistema di lenti o in uno specchio. = voce dotta,
nell'ora della tempesta, a risalire in plancia e a riprendere in pugno, faccia
a risalire in plancia e a riprendere in pugno, faccia volta ai marosi,
del timone. -passerella di legno, in genere provvista di ripari laterali, che
marina militare, per lo sbarco di personale in spiaggia. 2. per simil
che potesse ritrarsi dalla plancia e mettersi in salvo lei gli aveva sorriso. cassieri,
, sopra le brande o letti. in alcune caserme moderne la plancia è di cemento
y frances. cartello o tabellone, in partic. pubblicitario. 6
. 6. piastra metallica usata in legatoria per imprimere a caldo fregi e
una piastra di metallo che ha, in incavo oppure in rilievo, il disegno
di metallo che ha, in incavo oppure in rilievo, il disegno da imprimersi colla
v.]: 'plancia': francesismo usato in legatoria nello stesso senso di 'placca'.
'plancia': sistema di nuotare, poggiando in acqua il corpo completamente teso, con
et anitraia, et è la seconda in grandezza e forza. = voce
sm. biol. organismo vegetale, in partic. alga unicellulare, che concorre
o a galla nelle acque del mare e in balia delle correnti. luzi, 11-135
luzi, 11-135: se la sente puntata in viso quella luce - / andata a
desf., è un albero che alligna in riva al mar caspio, molto
) circuisce la terra col moto diurno in vintiquattro ore, e col moto planetare in
in vintiquattro ore, e col moto planetare in dodeci mesi. = deriv
di un pianeta o dei pianeti, in partic. di quelli che formano il
grandi curve planetarie. calvino, 7-45: in groppa alla galassia percorrevo gli anni-luce caracollando
al figur. che fa parte, sia in senso geografico, sia in senso culturale
, sia in senso geografico, sia in senso culturale, sia in senso morale
geografico, sia in senso culturale, sia in senso morale, di un sistema di
dèi planetari: nelle religioni politeistiche, in partic. in quella babilonese, greca e
nelle religioni politeistiche, in partic. in quella babilonese, greca e romana,
soffio di quest'erba originaria, / rinascente in virtù del nostro petto, / s'
virtù del nostro petto, / s'amplia in tutta l'ampiezza planetaria.
l'asia e l'america -è già in atto. si accelerano i tempi. forse
cosciente modificazione dei problemi del pensiero cecoslovacco in direzione internazionalistica, o, come dicevamo
. 5. che riproduce schematicamente e in scala i movimenti dei pianeti (una
rotismo, treno planetario: rotismo epicicloidale in cui una o più ruote girano intorno
sugli assi fissi dei rotismi stessi, in partic. nel differenziale degli autoveicoli).
a distanze proporzionali a quelle effettive, in modo da fornire una spiegazione anche dei
huyghens e quello che lord orrery fece costrurre in inghilterra nell'ultimo secolo. cicognani,
la visione di movimenti che si compiono in un lungo volgere di tempo (e
figur.: insieme di persone, in partic. di sovrani, succedentisi su
[leopoldo] nel planetario regale lasciò in eredità a ferdinando iii un sistema governativo
solare deriverebbero dalla materia sottratta al sole in piccole masse dalle onde di marea provocate
pianetogràfico), agg. (plur. in. -ci). che riguarda
cassieri, 11-125: « non ho competenze in materia. se vuole, ascoltiamo il
madona! com'plangisti, / quando in cru ^ e lu viisti / quel fiolu
, / e scalza andava, un vinco in ne le mani. / pecore e
da la riva, xxxv-i-694: maria guarda in suso dolente e plangiorosa / e guarda
agg. che rappresenta il globo terrestre in proiezione prospettica su due emisferi.
due emisferi su cui può essere rappresentato in proiezione il globo terrestre.
da misurare, la quale fu trovata in egitto per le piene del nilo, che
li termini delle terre; e dividesi in planimetria che misura in piano e altimetria
; e dividesi in planimetria che misura in piano e altimetria che misura in alto.
misura in piano e altimetria che misura in alto. e. danti, 1-121
alla superficie di livello medio del mare in un punto interno al terreno stesso (
punto interno al terreno stesso (e in tale modo si tiene conto solo delle
del terreno). 3. in senso concreto: raffigurazione grafica in scala
3. in senso concreto: raffigurazione grafica in scala di un luogo, di un
r. longhi, 097: esemplare in questo senso è forse la pala di
vallombrosa dove la superficie è distinta planimetricamente in tre zone. = comp. di
è proprio della planimetria; che raffigura in scala la proiezione orizzontale di un luogo,
un tratto di canale al quale confluisce, in corrispondenza a un estremo e dalla parte
amadeo... voglia poi metterlo in relazione col brunelleschi. e vero che
) l'area di una figura disegnata in scala, in partic. in una