ebbi il tempo di godermi un'oretta in lancia. svevo, 6-305: fra un'
. con metonimia: ciò che si fa in tale tempo. massaia, xi-109
partic.: la distanza che si percorre in tale durata temporale. svevo,
distava un'oretta di strada a piedi, in una località un trenta metri alta sul
un trenta metri alta sul lago, in paraggi solitari. 3. locuz
voretta: trascorrere un po'di tempo in riposo, in occupazioni piacevoli, in
un po'di tempo in riposo, in occupazioni piacevoli, in chiacchiere.
tempo in riposo, in occupazioni piacevoli, in chiacchiere. nieri, 2-77:
, 1-3: per vivere intendo io lavorare in essi [nei campi] di
/ pugna col sole, per essere in parte / dove, ad orezza, poco
quali loro ali nasceva un vento che in fino le cose più terrene facevano movimento
: le rose sol di maria, nate in cielo, rinascono in terra agli orezamenti
maria, nate in cielo, rinascono in terra agli orezamenti dello spirito santo.
gli oreggi del mio fresco fiumicello in questi grandissimi caldi. mazza,
tenera l'erba, / felice godo, in queste piagge agresti, / bellezze incorrottibili
, 3-351: li arbusti aromatici facevano in torno al nato una musica d'orezzo
luogo ombroso, fresco, ventilato (in partic. nell'espressione all'orezzo).
: soleano per fuggir gli estivi ardori / in chiuso bosco entro d'umil caverna /
/ lontan dal fiume quasi al bosco in mezzo, / che de'più vaghi fiori
/ posto di tutto il suo palagio in mezo, / d'onde suole sovente
vo belle- rofonte / e 'l pianto in vano in riva al po fetonte.
rofonte / e 'l pianto in vano in riva al po fetonte. -ombra
uno o di entrambi i genitori in tenera età. - anche sostant.
l'oro. fagiuoli, ix-133: porre in abbandono / non debbono i pupilli e
xii-173: trovammo... schierate in due file le allieve delle suore di s
soli con quell'orfanella cresciuta da piccola in casa, che doveva esser la gioia della
ho detto per sua madre morta la messa in una cappella delle orfanelle di fiume,
un congiunto, un familiare. - in partic.: vedova. laudario di
4. che è avanzato, in piccolissima parte, da un insieme più
orfanelle, bisognava vedere con che grazia in quelle facce da rapina gliel'avevano sgranfignate
. gerg. ladri, malfattori riuniti in una banda. 7. gioc.
giordano [tommaseo]: fanciullini si truovano in un miserabile orfanezza. giacomelli,
la maestà della regina si degnò venire in aiuto all'orfanezza delle figliuolette del mio
e schiavitudine e orfanità e tesser menato in paesi stranieri. papini, iii-458: v'
. papini, iii-458: v'è stata in michelangelo -insieme ad altre tragedie -la *
mezzi per l'assicurazione della mia pensione in piemonte. 3. figur.
il desiderio che egli ha ch'io venga in qualche grado per sovvenire alla mia orfana
. villani, i-3-135: tal fremon queste in minac- cevol suono, / or che
dio, corno tu me lasse orfena in questo mondo! -in partic.
spirito paraclito, acciò che sia con voi in eterno... non vi lasciarò
, che compia la sua volontà in me, e che voi né gli altri
di luce; anzi era caduto e spiegazzato in basso, sotto le vette, da
. marino, 1-7-26: orfano tronco in secca piaggia aprica / d'olmo tocco
davanti all'altare marco cybo si vedeva in ginocchio, lui solo, nell'oscurità
che fra le chiose diverse, allegate in via di congetture orfane, questa, non
neve overo un color candido lampeggiante risplendesse in rosso chiaro e vinoso, ma che
riconosciuti unicamente dalla madre che non è in grado di provvedere al loro sostentamento (
cause particolari sono privi di genitori e, in genere, di assistenza, come gli
, xvii-169: or io devo dirti in poche parole anche a nome di stefanino e
un orfeo circa il culto d'una donna in vita, e dopo morte, se
lxxxviii-n-722: a 'nterprete suo de tempo in tempo / presta la grazia orfea ed anfionna
5-157: sull'alto parco orfeonico, eretto in cima alla piazza, la banda suona
sangue europeo. govoni, 8-9: scavare in una gemma dell'azzurro più orfeonico /
da orfeo recati di egitto e stabiliti in samotracia. portavano ceste coperte, con
, i-179: dopo una lunga immersione giovanile in freud e jung, aveva esplorato.
ampia composizione, gli argonauta, scritti in esametri, e generalmente noti, nel
al iv-v sec. d. c. in ambiente neoplatonico e neopitagorico (ma,
, come un simbolo, come un lasciapassare in un orfico rito. 2.
. 2. figur. che esprime in maniera egregia ed eminente i caratteri di
-che affascina, avvince; che suscita in chi ascolta uno stato di estatico rapimento
. c., che recano iscrizioni in lingua greca di tema religioso e che
(die tragèdie des letz- ten germanen in italien). sbarbaro, 1-145: quella
nella suprema armonia di un cosmo inteso in senso teosofico e non privo di risonanze
opposizione, sia il pensiero filosofico, come in pitagora, empedocle, platone fino alle
, che rimase definitiva o quasi, in sant'agostino. 2. pitt.
per estens. concezione dell'arte e, in par- tic., della poesia intesa
realtà esterna, le cose, esclusivamente in base all'esperienza spirituale del poeta.
certo di definire. coincide col sorgere in italia di una pittura metafisica (carrà,
, e fassi tara di tutti organgni, in che fusse, e gli organgni sono
. che può essere organizzato, strutturato in un assetto ordinato, coerente e riconoscibile
le cose), che preoccupa in un punto tutto l'infinito tempo.
parandole i vivi raggi divini che penetrano in essa. 2. anat. ant
sm. strutturazione, organizzazione; modo in cui un insieme di elementi è strutturato
insieme di elementi è strutturato e organizzato in vista di un fine o per uno
e strumenti le quali... cospirano in qualche maniera e grado all'adempimento del
iii-15-386: non mai uomo compiè e assommò in sì rapido perfetto e grandioso organamento di
strettamente ciò che è simile, ma in modo che l'organamento e la connesione
e 'induttiva '. -maniera in cui è organizzata una scienza per quanto
d'indagine. mamiani, 5: in questo dialogo si danno i princìpi dell'
le scienze. 2. modo in cui si articola la struttura istituzionale,
aperta del gallinaio, dava un pastoncino, in un piatto di creta, alla gallinaccetta
vestì a uso di pastora e dettegli in mano un vaso pien di latte.
: odorate donzelle [le ninfe] in bianca vesta, / esposte all'aure,
sasso? piovene, 10-339: nella riserva in cui viviamo, s'incontrano greggi di
spesso è una vecchietta grinzuta, fantasma in pieno sole. 2. per estens
musicali del trecento, lxxxiv-99: tra loro in tonda ridda una ne vidi: /
marsilio da padova volgar., ii-xxv-17: in quello senno, secondo il quale piena
. boccaccio, viii-2-133: dimorando in abito pastorale in quella selva, addivenne
, viii-2-133: dimorando in abito pastorale in quella selva, addivenne un grande e famoso
, mai fendè legne, mai / né in lino o in lana estese il
mai / né in lino o in lana estese il taglio suo, / arbor
pastorai vestito. lemene, i-99: o in pastorali spoglie / nascosta deità, divino
e altri popoli di questa progenie giunsero in europa per lunga peregrinazione terrestre, e
caro a venere ciprigna verdeggia e odora in ogni canto, formando mura lunghe e piccole
trattoria del paese vicino che ogni mattina mandi in un cestino frutta e cibo quasi pastorale
. che è pastore di condizione; nato in una famiglia di pastori. giamboni
pastori. giamboni, 4-174: viriato in ispagna, per generazione lusitano, uomo
4-964: arrivarono [i corsi] in livorno vestiti dei loro ruvidi, ma
le pecore. percoto, 366: incocciatosi in quel suo amore alla pastorale aveva rinunciato
epoca dei cacciatori segue la pastorale, in cui predomina la figura del bove.
dignità e alle funzioni del sacerdote e, in par- tic., del vescovo,
par- tic., del vescovo, in quanto pastore d'anime. faba,
priuli, li-3-228: se non fosse in età sufficiente al carico pastorale, dovrà
25 (431): d'allora in poi, in tante visite episcopali ch'ebbe
431): d'allora in poi, in tante visite episcopali ch'ebbe a fare
costituita da un lungo bastone variamente ricurvo in alto, di metallo, d'oro o
ed è simbolo dell'autorità episcopale e, in genere, del potere spirituale (e
di spinello... fu eccellente in fare storie d'argento a fuoco smaltate
manto vacai / faresti bene a metterlo in composta / e fare al culiseo una
aretino, 20-21: recatasi sopra un coscino in terra, appuntando le piante dei piedi
di casa e se n'andò a veglia in casa di certe sue vicine a ciò
. ariosto, cinque canti, 2-52: in quel tempo era in francia il cardinale
, 2-52: in quel tempo era in francia il cardinale / di santa maria in
in francia il cardinale / di santa maria in portico venuto, /...
se puoi, / d'aver cangiato in pastoral l'acciaro! cesari, ii-297:
, du cagnoletti bastardi cor codino arrotolato in alto, a pastorale, che ie
documento che gli ordinari diocesani indirizzano, in partic. nel periodo quaresimale, a tutti
, 121: ivi lunari / sono in confuso con bolle, sermoni, / pastorali
,... fu preso e messo in prigione dentro un convento di cappuccini.
i sei vescovi di e1 salvador, in una lunga lettera pastorale sulla situazione del
san gregorio magno (590-604) intitolata in latino liber regulae pastoralis, codice della
. fucini, 560: capitò lassù in gita pastorale il vescovo di pistoia e
piovene, 6-359: il vescovo andò in visita pastorale sull'altopiano.
iii-22-42: il garibaldi... mandava in giro epistole ora pastorali ora furenti.
, che si riferisce a componimenti, in partic. in versi, che contengono
riferisce a componimenti, in partic. in versi, che contengono una rappresentazione idealizzata
presso i greci e i latini, ritornò in voga nel sec. xiv con dante
sec. xiv con dante che, corrispondendo in due ecloghe con giovanni del virgilio,
e a napoli, col pontano e, in par- tic., il sannazaro,
si ponno fare con rime sane e in sdruscioli, vedi l'egloghe del nostro
noi teocrito e virgilio, li quali in verso essametro hanno scritti de'ragionamenti pastorali
, 7-109: come avrebbe poi potuto in città gustar la poesia pastorale e campestredel suo
sublime epica poesia,... né in somma alcun ramo di belle lettere (
quando leggo le pastorali di florian, avere in bocca una zuppa di pretto latte »
sf.): commedia che mette in scena, oltre a satiri e ninfe
: io direi un dramma mitologico: scritto in ottava rima. soffici, v-2-625
rima. soffici, v-2-625: in fondo... la macchia cupa d'
teatrali di carattere idillico che ebbero origine in italia nel sec. xvi e si
nel sec. xvi e si diffusero in francia e in germania. - in
xvi e si diffusero in francia e in germania. - in partic.:
in francia e in germania. - in partic.: che è proprio, si
bisticci popolari della rozza gente sono quasi tutti in questa spezie di tempi. d'annunzio
questo libro... è stato scritto in mezzo alla semplice e serena pace della
: largo -solo -movimento pastorale due voci in successione di seste cantano. idem, 4-i-152
pastorali delle zampogne si avvicinavano, di casa in casa di porta in porta. lucini
, di casa in casa di porta in porta. lucini, 3: cantava anche
sf.): titolo della sesta sinfonia in fa maggiore op. 68 di ludwig
nel dicembre del 1808 (ed esprime in modo mirabile, con accenti di tono
sf.): sonata per pianoforte in re maggiore op. 28 ai beethoven
e talora è accompagnata da canti, in partic. di bambini). gianelli
. / ascolta, anima mia, / in questa sera azzurra d'ombra, folta
o dolce nei primi secoli della diffusione in europa (a partire dal sec.
: si distingue inoltre il flauto pastorale in quattro specie per la lunghezza, ed ha
per la lunghezza, ed ha sette bucchi in fila ed uno di sotto.
: a suo tempo il briccon di sale in zucca / si dichiara ripien di merto
di sacerdote. papini, 27-1210: in gioventù fui destinato a esser sacerdote di
al pascolo e governa animali domestici, in partic. ovini e caprini, di
.. io ne vidi già molte in un pozzo saltare per una che dentro
senza fallo strangolata l'avrebbe, se in certi pastori non si fosse scontrato. bibbia
, 19-23: nel ritornar s'incontra in un pastore / eh'a cavallo pel bosco
umil ginestra, / e di canne in vii ricoveri / stan sicuri i pastor poveri
23-10: che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
/ la vita del pastore. / sorge in sul primo albore; / move la
ed erbe; / poi stanco si riposa in su la sera: / altro mai
numida. massaia, iii-149: in molte parti dell africa si trovano
delle torme di nettuno: proteo (in quanto custode delle foche nelle acque presso
mostravano quale fingono i poeti che venere in ida tra l'altre due dee al
beltà giudice eletto / sedea '1 frigio pastor in grembo a l'erbe. g.
sole quello che si trova nel prologo in compagnia della notte, ma apollo pastor
(1869-1925), pubblicata nel 1909, in cui l'autore polemizza contro carducci e
jb. guarini iniziò a comporre nel 1581 in occasione di una festa di corte e
pastore belga): cane diffuso anche in italia, molto simile al cane lupo
solo pastore scozzese): cane diffuso in inghilterra e in molti paesi, fra
scozzese): cane diffuso in inghilterra e in molti paesi, fra cui l'italia
idem, par., 27-55: in vesta di pastor lupi rapaci / si veggion
giaci? cavalca, vli-51: vescovo in greco e in nostra lingua è a
, vli-51: vescovo in greco e in nostra lingua è a dire 'guardiano
scandalo insopportabile. come si poteva rimanere in una simile chiesa? -sacerdote pagano
vacò la chiesa sanza pastore venti mesi in mezzo. a. pucci, cent
papa era più considerato come principe grande in italia, che come capo della chiesa
anche nell'espressione buon pastore), in seguito alla parabola evangelica narrata da matteo
ancora come vero pastore era venuto da sé in questo mondo a cercare della pecora smarrita
ispirata alla parabola del buon pastore, in cui gesù è raffigurato eretto con una
zelo per le anime; sono suddivise in suore di clausura, con abito bianco
: la sua virtù infrigida e desecca in principio del terzo grado: e ne
. aretino, 1-193: si gettò in un letticciuolo di foglie, e perché
, 429: un giovane maestevolmente abbigliato in quel pastoréccio abito, che già fu solito
si può chiarire che gli animali pastorecci in europa fossero indigeni o venuti coi nomadi
una sede di gloria e di voluttà in babilonia, in bagdad, in delhi.
gloria e di voluttà in babilonia, in bagdad, in delhi. nievo, 716
voluttà in babilonia, in bagdad, in delhi. nievo, 716: fra
g. cavalcanti, i-305: in un boschetto trova'pasturèlla / più che
cappello estivo di paglia con ala ampia, in voga un tempo nella moda femminile.
di forma dialogica di origine francese, in cui, per lo più, si
componimento dalla lingua d'oil si diffuse in spagna e, in italia, ebbe
d'oil si diffuse in spagna e, in italia, ebbe qualche cultore quale g
gne per le strade o eseguita dall'organo in chiesa (anche accompagnata da canti)
critica pastorelleggiante che condanna la grammatica in nome del galateo.
dell'arcadia: ed è termine usato in contesti polemici). j
j j baretti, 2-336: in virtù della istituzione d'arcadia, non
arcadia, non s'è fatto altro in italia che sostituire a innumerabili bisticci e
il comporre vocaboli per baia e così è in collera con versiscioltaio e pastorelleria e cruscheria
poi all'ariosto l'invenzione della dama in abiti pastorali che offrirà lo spunto e
artificiosa e raffinata e si convertiva in pastorelleria. -scena campestre.
signoria, o pastorelleria, deh scusi in cortesia questa cacofonia o sia battologia per
già al sole / e 'pastorelli in le tepide rive / ivan cercando le
. gruppo di pastori, contadini e, in genere, gente di umile condizione che
costituirono come congrega eretica intorno al 1250 in fiandra; erano guidati, sotto un'
furono scomunicati da giovanni xxii e, in seguito, dispersi completamente. magri
una massa di pastori e di umili, in grande schiera, si riunì un giorno
unico indizio di grazia e di poesia [in un cimitero inglese] sono poche rose
il piacere e la vanità della pastoressa che in onore degli sciagurati defunti.
occhi, ma tutte le altre membra in acerbissimo pianto si risolvessino. =
nell'allevare e nutrire gli animali (in partic. ovini, caprini e bovini
pascoli e luoghi cespugliosi, siano essi in pianura, in collina, in valle
cespugliosi, siano essi in pianura, in collina, in valle o in montagna,
essi in pianura, in collina, in valle o in montagna, e nello
, in collina, in valle o in montagna, e nello sfruttamento dei prodotti
d. bartoli, 2-1-38: la pastorizia in pochi luoghi si esercita. lastri,
che il tavoliere di puglia sia stato in tutti i secoli in odio alla natura
di puglia sia stato in tutti i secoli in odio alla natura. padula, 375
il bestiame] dentro stalle, ma in parchi scoverti..., ed emigra
principessa di rocedura tanto cortese e presa in mano la pastorizia acchetta che la gentil
tenuto l'armento senza alcuna spartizione anzi in confuso e disprezzate le più semplici regole
per la conservazione di prodotti alterabili, in artic. di preparati farmaceutici e alimentari
distruggere la maggior parte della flora batterica in essi presente; si distingue in pastorizzazione
batterica in essi presente; si distingue in pastorizzazione alta (con temperatura alquanto elevata
circa una decina di secondi) e in pastorizzazione bassa (condotta a temperatura inferiore
il meno possibile le proprietà biologiche (in partic., nel caso degli alimenti,
. i. pastosaménte, avv. in modo da offrire un'impressione di morbidezza
di luce, colori, sfumature (in un dipinto). r.
stessa immediatezza di nero sul bianco essendo in quelle ciocche che ora strisciano pastosamente sullo
, 3-33: da valutarsi anche assai in quest'orzo è il suo strame,.
dall'azione del calorico che le teneva in soluzione od almeno nello stato di pastosità.
, ma non sono per avventura né hanno in sé
cosa più mirabile è com'egli sappia in questa progressione di pastosità e quindi d'
, arrendevolezza. faldella, i-1-113: in mancanza di doti speciali,..
sentiron subito il bisogno di cambiar telemacone in lumacone, di che il primo a
rispira di più grave odore e nasce in luoghi aprichi. caro, 11-118:
i-98: questa sorte di marmi ha in sé saldezze maggiori e più pastose e morbide
dallo straripare e la passerella era certamente in piedi. -gonfio di umori,
(la carne, la pelle, in partic. di donne e fanciulli).
di questo tempo son varie sue pitture in firenze, di uno stile non molto
, rv-1-242: le tappezzerie s'armonizzavano in un color caldo e pastoso. soffici
lommeo al duomo di bassano; più pastoso in altra pittura alla chiesa di s.
ii-1 (5): le corna, in sé, son cosa torta e dura
farne qualsissia buona cosa con una penna in mano. de roberto, 1-202: a
degli altri vini di borgogna e sono in conseguenza meno aggradevoli. partzini, iv-497:
'dolce 'contrapposto ad 'asciutto'. in toscana 'abboccato'. soldati, 5-42:
appena un po'più pastoso di quelli in voga, tipo tio pepe o l'amontillado
. l. bellini, ii-ioo: in sull'andar d'una pera campana,
: eccoti un pastracchióne di giovinotto in calzoni verdi. = alter,
su la soglia il fiorentino, tutto avvolto in un pastrano, come uno sbirro.
, i-462: curvo e pur alto egli in arcion s'aderge, / ma dal
/ o al cava- lier, guazzando in un torrente, / inzaccherava l'elmo ed
un ometto secco e sveglio, tutto avvolto in un pastrano militare troppo lungo e sempre
. pastranèllo. saccenti, 1-2-74: in luogo dei tabarri e pastranelli / vedrete
, già calvo e sdentato, avvolto in un pastranèllo troppo leggero per la stagione
. è dannato ne'cibi, ma utile in medicina. 2. figur.
al reno, / io mi diverto in queste cipollate. = var.
tose. pastinaca. cagliaritano, in: 'pastrinaia ': pastinaca, con
farina e uova, posto a cuocere in un involucro di pasta.
2. lavorare o agire in modo confuso, male. = denom
che al mio arrivo a quella porta era in tanto pericolo di precipitare, fu da
tomizza, 3-236: « 'pàstruche'elleboro. in croato 'pà stroche '=
ruke 'mani. che cadono in mano ». pastrùccio, sm
ingredienti e, per lo più, cucinata in un involu cro di pasta
tanto gli piacea, / bello e incaciato in tanta copia scòrse. roberti » x-198
e queste cosse e bati ben insieme in mortaro e fai pastume. messisburgo,
con sotto sei piccioni senz'osso, ripieni in forma di stelle, fatti d'un
sf. azione con cui gli animali, in partic. erbivori, si procacciano e
, mettere, ricondurre alla pastura, in pastura). giamboni, 4-153:
. giamboni, 4-153: fue tornato in su la segnoria, ad usanza de'
pel baloccar mio / ne fusse ignuna in pastura rimasa. ariosto, 1-36: tra
sonnacchiosi, co'cavalli alle pasture o in opere,... erano come pecore
. saba, 18: or che biancheggia in ciel sulla pianura / la solitaria falce
avevamo una capra. io la portavo in pastura. -ricerca della preda.
/ che par che circe li avesse in pastura. 2. azione di
una fiata solo nell'ermo alla pastura in luogo che io non vedeva se non lo
di core, / non come stata in pastura o in foresta. campanella, 1080
/ non come stata in pastura o in foresta. campanella, 1080: in
o in foresta. campanella, 1080: in campagna, nei lavori e nella pastura
b. corsini, i-119: per ottenere in moglie / la bella in fra le
per ottenere in moglie / la bella in fra le belle / sospirata rachelle, /
assidua cura / servì giacobbe il suocero in pastura. pavese, 10-15: quando si
si hanno sei anni e si viene in campagna / solamente l'estate, è già
frutta acerba / coi ragazzotti scalzi, in pastura alle vacche. fenoglio, 2-246
2-246: lì vicino c'erano due ragazze in pa stura.
, 19: qualunque met- tarà fuoco in alcuna pastura del detto comune o de la
sua corte... sia punito in xx soldi di denari per ciascuna volta
, gli unni trovando assai buona pastura in italia, mostravano di non volersi tornare
carne di fiere e loro pastura era in terra e come altri animali viveano d'
d'averne ritrovato il simile, né in europa né fuori d'europa.
capo / del fratei mio, recatogli in pastura / funebre. j
dante, par., 5-102: in peschiera ch'è tranquilla e pura / trag-
fiere salvatiche i luoghi lavorati ed espediti in odio, in quanto gli fuggono,
luoghi lavorati ed espediti in odio, in quanto gli fuggono, percioché né vi
nel limo arà pastura, / la salamandra in onde e'pesci in foco, /
/ la salamandra in onde e'pesci in foco, / prima ch'io ti disami
lemme, tuffando il becco nel limo in cerca della loro pastura. -in partic
, animali o vegetali, che vengono gettate in acqua per attirare e trattenere i pesci
. -corpo di una persona morta in quanto divorato dai vermi o sbranato da
di pastura di verità quelli i quali in tanta miseria di nostra peregrinazione prendono allegrezza
chiesa dal suo proprio offizio, che è in guardare la mandra de'cristiani, ed
/ del servo tuo, ch'or in tua vece è dio. marino, vii-278
a- more / ed offre ad ambo in sen dolce pastura. -punizione infernale
altra pastura / degna di lode, in gloria e fortunata, / te destinando
occhi, per aver la mente, / in carne umana o ne le sue pitture
, 7-18: mi diedi a cercare in qual tempio [filena] le più volte
adesso? e. cecchi, 7-54: in cotesto luminoso carnaio, in cotesta rosea
7-54: in cotesto luminoso carnaio, in cotesta rosea pastura, la polizia era
: è ben pastura d'un valor risoluto in fumo. -ciò che stimola l'
non trovando gran pastura per un naturalista in tali luoghi, risolvemo indietro il nostro
il fatto, / misse la bestia subito in pastura; / ella stese il piè
: era don faustino di trentasei anni in trentasette, gagliardo e di forte nerbo
di malattie. g. lipsio [in g. gozzi, i-25-39]: so
cava fuori una borsa di pelle, e in essa vengono seppelliti subito i quattrocento zecchini
una traccia per i cani. - in senso generico: usta. crescenzi volgar
. locuz. -alla pastura di qualcuno: in suo potere, in sua balìa;
di qualcuno: in suo potere, in sua balìa; soggetto al suo arbitrio.
del buono. -andare, venire in pastura con qualcuno: essergli intimo amico
, con quelli che non sono venuti in pastura con noi. -avere pastura
, volere pastura di qualcuno: prenderlo in giro, beffarlo. g. m
d'uccello) / di me pastura in questo carnovale? n. secchi, 1-38
? di bel patto l'arei voluto in casa, per averne spasso, pastura e
darla a intendere, abbindolare; trattenere in discorsi vani col fine di prendersi gioco
, per darle pastura e tirarla di speranza in speranza. mercati, 8: può
pastura a qualche corrivo e 'l pongono in su i salti per passarsi l'umore
curiosità si dà pastura. -dare in pastura: esporre alla curiosità o al
quella innocente... sia data in pastura a quei dannati gazzettieri.
la minuta gente, che restava / in bruggia, insieme fèr lega e pastura /
schedun che contro dava. -lasciare in pastura', abbandonare ad altri. b
una fisima, e si può lasciare in pastura dei discettanti sulla giustizia da introdurre
-levare la pastura: asportare, tutto o in parte, l'intestino della selvaggina uccisa
per evitarne la decomposizione. -mettere in pastura', mandare le cose in lungo
-mettere in pastura', mandare le cose in lungo. velluti, 205:
detto capitano con larghissima risposta, e in prima che 'l detto albertaccio, e
'l detto albertaccio, e così messo in pastura e seguendo, avvisiamo che '1
, i-317: già essendo la vaga pastorella in convenevole età di starsi acompagniata a la
nascosa per le folte selve. -tenere in pastura: allettare con vane speranze,
/ di che i pisan gli tenieno in pastura / ed e'guastavan d'intorno alle
dee., 8-7 (1-iv-712): in questa guisa [la donna] il
la donna] il tenne gran tempo in pastura. dolce, xxv-2- 231:
per me, faceva di tenerlo qualche giorno in pastura per cavargli più cose di mano
cose di mano. -tenere le oche in pastura: v. oca1, n.
, 55: o mal guidato ocel disceso in terra, / che alfin, come
suoi desir aspra pastura. -incorrere in una dura sconfitta. tasso, 1-3-15
i suoi sconfitti appresso, / trovando in terra ostile aspra pastura, / ma
greggia. marino, 1-2-68: stassene in ida a le fresch'ombre estive /
nelle stoppie del padule da kalende luglio in fino che si vende la pastura del
che le regole del pasturare fossero scritte in una grotta sacrata a pan.
pesci nella zona di pesca, gettando in acqua mangime o altre sostanze adatte.
mi para non mi lascia / pasturar più in quella gran foresta. andrea da barberino
: elle [le api] abitano tutte in una magione e quindi escono e vanno
non piomba / aquila intenta a pasturarsi in terra.
, xxix-5: amor... solo in gioia ave l'assetto, / e
brignole sale, 6-209: fui tratto in breve fuor di questo inganno da certi
il cacio vaccino, fatto col presame in una cascina suburbana, qualche volta è
tipo di pesca attuato mediante lo spargimento in acqua di mangime o di altre sostanze
della comunità di compito (1712) [in rezasco, 772]: fu messo
, 267: che nullo forestieri compera in lo iorno de lo iovidì grano, orgio
pat [pata), sm. in var. tipo di pittura su stoffa o
t'impicca. broggia, 192: è in napoli il ducato colle sue metà,
al cappello. 3. macchia (in partic. su un vestito).
pasolini, 3-355: s'ingrifò subito, in mezzo a quell'ammucchiata di patacche che
7. poco o nulla (in frasi negative). lippi, 7-40
?... venite con me in questura. = var. femm
giunse opportuno con alcune navi e patacche in quel tempo il nuovo re. siri,
adorno. aretino, 20-217: in un canto de la camera sedeva un
; e io badial badiale mi riposava in una sedia di cremisi tutta patacchiata di borchie
'patascia ': bastimento che si tiene in un posto, vicino al luogo dello sbarco
tranquillità e sicurezza del porto, segnatamente in tempo ai notte. dizionario di marina
vivi sopposto al morso del tabacco, / in odio e 'n dispiacere a tutta gente
, 1-50: utta l'eleganza era in quel pataccone d'oro, ciondoloni a
sopra un macigno grigio e liscio, in forma di larghi patacconi. 5
. fazio, iv-11-61: come leggi in molte pataffia, / que- st'è
varie lapidi dei gherardesca leggesi un pataffio in lode di certo mazzanti. -dichiarazione
pataffi da speziale / qualche prefa- zio in lingua pasquinesca. 2. per
(21): l'aspettar d'ora in ora un corriero / che mi portasse
, locandina. p. marinetti [in v. bellini, 357]: vi
angoli della città, quel gran pataffio in cui promettevate la 'raccolta completa delle
4. titolo di un breve poema in terza rima del sec. xiv,
popolari, senza un filo narrativo rigoroso, in un linguaggio plebeo spesso di difficile comprensione
. pataffióne. p. marinetti [in v. bellini, 357]: voi
v. bellini, 357]: voi in quel pomposo pataffione prometteste mirabilia.
a grande autorevolezza; personaggio importante (in senso iron.). s
, credo che pensasse di baciarla, in fede mia che se lo pensava non
, patapaffe! il francese giu a terra in un fascio con la giovinetta.
le cinque, patapunfete, lungo disteso in terra. c. e. gadda,
sul ballatoio colla malabestia ed il patarasso in pugno. = dal fr.
alla città di patara, nella licia (in partic. come epiteto di apollo,
stor. movimento politico e religioso sorto in milano nella seconda metà del secolo xi
, 4-29: che il volgare scritto appaia in lombardia come prima manifestazione di una certa
certa portata, è fatto da mettere in grande rilievo; che sia legato al
, che ciascheduno uomo, che nascesse in questa vita, avesse una sua stella
pietro martire... da paterini in milano fu martirizzato. niccolò del rosso
di cola di rienzo, 122: era in romagna uno perfido cane patarino, ribello
i-214: i predicatori... in italia... poteron aiutare alle persecuzioni
simili della radice catara prosperavano allora piuttosto in comunità artigiane e cittadine.
inquisizione è una facezia erudita, che in un romanzo può essere messa in bocca
, che in un romanzo può essere messa in bocca a un medico paterino, e
non solo eretica e paterina, ma in tutto manichea, empia e scredente. g
qui e'non vuol essere perder il tempo in smieci e movimenti: venite alla conclusione
-cagnara. paolieri, 28: in quell'istante un gran patassìo si fece
istante un gran patassìo si fece sentire in cucina, urli, guaiti, ululati.
, angoloso, peloso, con ingrossamenti in corrispondenza dei nodi, alto da 50 a
pelose nella pagina inferiore e quasi glabre in quella superiore; fiori raggruppati in infiorescenze
glabre in quella superiore; fiori raggruppati in infiorescenze a corimbo, con calice pentadentato
colore bianco violaceo più o meno sfumato in rosa, con cinque stami spesso ipogini
dei rizomi particolari che ingrossandosi si trasformano in tuberi nei quali è possibile distinguere,
. magazzini, 5-33: si piantano in buon terreno, fresco e umido, le
fanno grandissima quantità, quali si mangiano in fette, o a guisa di tartufi
, 12-6- 125: tale è in primo luogo il 'solanum tuberosum escu-
trascurate, sono state da qualche anno in qua riproposte come cosa nuova. galanti,
, guardando bene la patata che aveva in mano. piovene, 7-497: si deve
è particolarmente saporito se cucinato fritto o in umido). -patata americana o dolce
. montale, 3-49: affrettarsi a mettere in pentola i gnocchi di patate.
sono le stesse merde riprovate ogni giorno in ogni pagina dai medesimi giornali che trovano
. sono abbottonatissimi: sanno d'avere in mano una patata bollente che in passato
avere in mano una patata bollente che in passato qualcuno può avere fasciato fin troppo
d'una ragazza. -portare patate in irlanda: fare un'azione completamente e
dilettissimi, gli è davvero un portar patate in irlanda. -sostituire le patate al
le nostre castagne, e possono servire in vece di pane ». patatàio
boboli e delle stalle. queste radiche in francia si chiamano 'toupi- nambus
capocchie de spilla che v'erano infitte come in un ovo de mollica, du zigomi
patata novella. -anche: patata tagliata in piccoli pezzi e cucinata per lo più
egli non avesse cibato se non aragoste in salsa tartara... e piccioni arrostiti
salsa tartara... e piccioni arrostiti in casseruola con i rosmarini e le patatine
sguaiati, il naso petulante che terminava in patatina, il moto delle labbra.
. palazzeschi, i-263: è rossa in viso con una patatina fra il naso
rovinosa o di un oggetto che va in pezzi. ghìslanzom, 16-120:
! dalle finestre del terzo piano piomba in mezzo del nostro circolo una catinella d'
arbasino, 12-24: anche don enrico in secondo piano incomincia a calpestare un po'
del fratello. ma non fa neanche in tempo a dire « cara aff..
guaio; tracollo, fallimento, dissesto (in partic. economico). castelnuovo
paga. ferd. martini, 1-i-597: in italia par che la terra si scuota
da una parte tutti i treni vanno in su e dall'altra tutti in giù
vanno in su e dall'altra tutti in giù; e pure su questi, così
stai a sentire: elena, studentessa in chimica, è innamorata di un suo
suo compagno di università. fanno una gita in barca, e qui avviene il patatrac
baccio *), ma diffusa anche in altre regioni (cfr. genov.
nel signif. n. 3 e, in partic., in quello, ai
. 3 e, in partic., in quello, ai area sett.,
città di padova. -anche: presenza in un testo letterario di tratti tipici della
galateo, 150: un altro in quello latteo fonte, immo aureo della
ancora che colui dicesse aver trovato in esso la patavinità, né virgilio,
, 2-i-125: chi truova la patavinità in livio, chi l'asiatico in cicerone,
patavinità in livio, chi l'asiatico in cicerone, chi ampolle nelle odi di
non posso, senza conoscenza, incastrarlo in una mia prosa spontaneamente concepita, dalla
goldoni, xiii-492: qual contrasto d'affetti in voi ravviso, / popoli patavini.
sm. invar. pasticcio di carne (in partic. di fegato), con
segni di tempesta. cestoni, 666: in mare vi è un insetto chiamato patella
forte. cellini, 725: metterai in mezzo la patella del ginocchio. citolini,
anomalia congenita della rotula consistente nella comparsa in radiografia di una fessurazione longitudinale.
ben ritrova / e fa de longie in ben netarle prova. messisburgo, lxvi-1-295
. maestro martino, lxvi-1-173: 'caso in patellecte'. piglia del caso grasso,
vecchio né troppo salato, e tagliarai in fettolini o bocconi quadri. cestoni,
pena, crepacuore; emozione logorante (in partic. nell'espressione patema d'
e bella d'anni diciotto, posta in 'educazione 'come suol dirsi in un
posta in 'educazione 'come suol dirsi in un munistero di severissime monache, moderatamente
, 6-i-604: essendosi ritirato a vivere in una piccola casa di campagna sul canavese
l'altre due [parti dell'ostia] in sua vena / l'hanno in su
] in sua vena / l'hanno in su la patena. leggenda di s.
privilegio che tutti coloro che trasportano viveri in napoli con lettere patentali degli 'eletti
. particolare trattamento di tempra, consistente in un forte ri- scaldamento e in un
consistente in un forte ri- scaldamento e in un raffreddamento in bagno di piombo a
forte ri- scaldamento e in un raffreddamento in bagno di piombo a 450-550 °c,
combinata, che ottenne uno straordinario successo in quel paese. -conferire un attestato
diploma, o, anche, accogliere in un'accademia. spallanzani, iii-201:
nicola, 509: le patenti avevano in cima del foglio le parole 'libertà
perché la morte porta loro rispetto, in quella maniera che alcuni si fidano di portar
pane ad altri che ai fornai, che in numero determinato erano patentati nelle città.
buona ramanzina pei contadini che osassero carreggiare in giorni festivi. carducci, ii-18-
feste della sua patrona, tiene a portarla in processione coi suoi inestimabili gioielli a patto
pirandello, 8-273: mutria o tristezza radicate in quel suo corpo deforme, o anche
carena, 1-291: nelle prime macchine patentate in francia, di tommaso stone e giacomo
a conoscenza di tutti o comunque in un ambito molto vasto; noto,
violazione che della libertà del culto avevano in animo di tentare i liberali di montelusa
goldoni, iv-731: vossignoria sarà chiamato in giudizio, come mezzano di una patentissima truffa
e differenze notabili... consistono in patenti interpolazioni. faldella, i-4-167:
publiche e frequentate uno steccato di pali in cerchio, angustissimo, e quivi dentro
, ii-62: non va già a ritrovarlo in luogo segreto, ma patente, ma
'gl'incogniti ': così almeno leggevasi in lettere patenti alla porta del teatro.
nimici, fuggirono per difendersi più liberamente in luoghi più patenti. lorenzo de'medici
che tai bollori agiti e volga / in sé la terra, e fuor gli spiri
vole che dove lui ascese di terra in cielo non li sia algun tramezo, ma
via. lud. guicciardini, 2-183: in capo di tre dì la rottura del
del primo visir ed ogn'altro in quel governo è lubrico, mutabile, rimanendo
da ogni leggier tocca spezzandosi, torna in via patente alla caduta. c. e
. foscolo, viii-212: lasciate patente in italia l'arena de'reciprochi vituperi.
fendenti ampli e patenti / trinciato il volto in quella guisa appunto / che si dànno
. anat. ant. aperto all'interno in modo da lasciare passare un fluido;
15. che può essere preso in visione, consultato, conosciuto da una
per ritrovar colui ch'è sì veemente / in publi- car la tua perversa fama.
pio sesto ed i capi dei repubblicani in italia. 16. lettera patente
36: stabilito l'ordine delle cose in questo modo, pubblicarono incontanente lettere patenti
. 18. bot. disposto orizzontalmente in modo da formare col fusto un angolo
l'uso di tale documento, introdotto in italia sull'esempio francese, continuò per
la rebellion... si commette in non voler aloggiarle [le genti] da
... si adopera nelle patenti e in altre scritture così fatte. ciro di
patente per la trasformazione della germania in stato federale. c. e. gadda
401: un uomo cosifattamente costituito per andare in governo: 1. si procura la
il generale custine] già valorosamente militato in america e meritatosi la patente di maresciallo
antonio mi mandi patenti di potere stare in ogni convento che mi sarà utile.
con troppa di facilità patenti di armare in corso, bastando ogni picciolo pretesto per
. beccaria, ii-100: dovranno rinnovarsi in forma di patenti li detti ricapiti per li
le arti e mestieri erano tutti legati in confraternite e maestranze, dove il vantaggio
cortiglione. periodici popolari, ii-422: in questa città... il più piccolo
licenziato millecinquecento lanzechinet che se ne tornino in loro paese e promesso loro che se li
si pagano secondo i servigi che hanno fatto in altre guerre e secondo che hanno ben
della prostituzione. colletta, iii-61: in altro luogo della città convennero le meretrici
la scusa che non avevamo la patente in regola... mi ha fatto sfrattare
1-423: ha fatto i suoi esami in londra; ha avuta la patente,
franco, 4-26: le carte, in cui è notato il nome di re francesco
ebbia esser ben veduto e onorato in ogni luogo dov'egli vada.
conversione del mondo antico: il quale in luogo di miracolosa patente spedisce al nuovo uomini
ed ora uno sbirro che li piglia in ostaggio e li mette in segreta.
li piglia in ostaggio e li mette in segreta. 9. figur. pubblica
una nazione si faccia rispettabile sciorinando ella in faccia al mondo le patenti di ignoranti
'zana 'fu presa con patente in mano, né fu possibile ricuperarla mai.
. bianchi, 1-iv-44: ogni furfanto aloza in modenexe senza patente. documenti della milizia
aveva spedite patenti per far cinquecento cavalli in austria. gualdo priorato, 7-97:
: il re... diede patenti in ogni luogo per far nuòve levate.
capitani valorosi. 12. mar in. certificato sanitario che attesta timmunità dell'
o epidemie. -patente brutta: quella in cui si dichiara la presenza di infezioni
che arrivi con patente brutta viene trattenuta in quarantena. -patente di navigazione (
repubblica di venezia (23-xi-1600) [in rezasco, 773]: le patenti
riguardato come pirata, se gli manca in tutto, o è falsa e viziosa la
e il reo venissero al tempo prefisso in campo; e allora il padron del campo
le cicatrici di essere stato molto valoroso in guerra. giuglaris, 1-363: trovandosi
che truffa / rimetter si cercasse / in questa compagnia, riconosciuto, / noi
patente, / che se gli legga in sul mostaccio a vita. 15
. 16. patenteménte, avv. in modo chiaro, evidente, inequivocabile;
hanno così patentemente esercitata... in tante occasioni. viviani, 1-14:
1-14: che arno dallo sbocco d'ombrone in giù si sia ripieno, lo riconobbi
sciascia, 10-129: una inquisizione patentemente in contrasto con l'elementare principio della libertà
della libertà individuale. 2. in modo da informare, da rendere edotto il
2. popol. documento che autorizza, in modo permanente, la guida dei motoveicoli
bruciava più di ogni altra, non potendo in coscienza considerare una maestra con tanto di
di tali generi nei pubblici esercizi, in luoghi di riposo o di cura e
luoghi di riposo o di cura e in spacci cooperativi. = dimm. masch
, e me ne faccio una croce in fronte, e dico un 'pater '
malinconica fa la signora tale, sempre in chiesa a masticar pater colla bocca e logorar
5-21: vi trovo centocinquanta lire tutte in soldi e quattrini; per ognuno de'quali
e i gloria sul rosario tenuto nascosto in una tasca. = dalla parola
tutte librali. sannazaro, iv-84: riceverò in una patera il caldo sangue. caro
dei defunti dal grosso labbro semiaperto erano in pace, con nella destra la patera
iii-221: tanto mi piacque questa propinazione in mio onore e del mio popolo,
il vivo delle colonne teschi di vittime in luogo di triglifi, i quali possono quanto
v-49: il lato del cortile è ripartito in tre ordini: il primo è dorico
1-vi-425: questi 150 ducati bisognerebbe spendergli in... racconciare e rawistare una cucina
, i-738: si diede qualche festicciuola in carnevale, si combinò qualche scorsarella di
e i consueti maneggi, il pateracchio fu in breve concluso, e il matrimonio dopo
compromessi, opportunismi, per lo più in ambito politico (e ha una connotazione
mente e verso poppa, in concorso con le sartie. documenti
balle, / spine ventose, e gonghe in più filari. settembrini [luciano]
un patereccio dolorosissimo lo costringe a restarsene in casa. moretti, iii-791: erano
nell'ugna tanti patereccioli / quanti ha in siena cervellin balzani. = deriv
. rom. nel diritto romano, e in par- tic. in quello primitivo,
romano, e in par- tic. in quello primitivo, capo della famiglia di
maschio, adulto e senza ascendenti maschi in linea maschile; a lui erano sottoposti
sui propri familiari poteri legali amplissimi e in qualche modo analoghi al dominio esercitato sugli
. padre di famiglia, capofamiglia, in partic. autoritario e con atteggiamenti patriarcali
da un'alterata disposizione reattiva dell'organismo in seguito a stimoli pregressi. = voce
; ch'elli parla a dio paterliando metà in francesco e metà in grammatica.
paterliando metà in francesco e metà in grammatica. = deriv. da
. rovani, ii-808: recatosi in casa del conte alberico, gli
condusse la compagnia a rimettersi in rango; e dopo averci fatta
all'ar gano, scorre in coperta lungo i due lati del vascello e
, 171: io, male augurato e in tanti mali gittato del paternale regno,
tanti mali gittato del paternale regno, in agguardamento e beffe degli uomini, di
il paternal costume. -lasciato in eredità alla prole (un bene, una
-anche: che viene trasmesso di padre in figlio (una carica ereditaria).
, 1-i-163: non avendo ardire di tornare in marmorina, andava il giorno sanza alcun
3. per linea paterna (in un rapporto di consanguineità). guido
è proprio, che si riferisce a dio in quanto creatore e padre degli uomini.
abbandonare il governo del regno e ponerlo in mano della chiesa. f. casini,
[i capitoli] con accettare apertamente in che orrendo servaggio e povertà fosse venuto
scrisse lettere paternali, se talvolta mandò in palermo uomini di garbo a visitare il
lo fece piangere. verga, 8-414: in confidenza spifferava anche delle paternali all'amico
amico. soldati, 2-414: anche in quel caso, bisognava supporre che la ragazza
e di dispotismo illuminato, che consiste in una politica di carattere assistenziale e provvidenzialistico
nel linguaggio politico delle democrazie e, in genere, del pensiero progressista).
è che l'alfieri sentiva acutamente che in quel paternalismo era una connaturata avversione a
nell'ambito del rapporto di lavoro, in modo protettivamente condiscendente e benevolo, ma
alla gestione dell'azienda (o, in genere, del potere). =
paternalismo. paternalisticaménte, avv. in modo paternalistico, secondo i principi e
psicologica che incanaglisce e amalgama le classi in una fluida massa. 2.
dei figli. -per estens.: in maniera sollecita, premurosa; con affettuosa
d'occhio. 2. in modo paternalistico, con atteggiamenti e provvedimenti
permissivismo, a una cauta liberalità; in maniera bonariamente sollecita verso i bisogni,
rapporto fra un sovrano e i sudditi in un governo assolutistico). massaia,
buono piuttosto a governare paternamente un regno in pace che a dirigere e sostenere una
b. croce, iii27- 63: in certo senso, la santa alleanza non esistè
stato tedesco. gobetti, 1-i-1033: in un regime intollerante di critica e di
signor jesù cristo, dal quale ogni paternità in cielo ed in terra è nominata.
dal quale ogni paternità in cielo ed in terra è nominata. boccaccio, i-243:
..., e noi sempre in padre terrai, là ove bisogno ti fosse
, dal quale è ogni pater- nitade in cielo ed in terra. segneri, iii-1-144
è ogni pater- nitade in cielo ed in terra. segneri, iii-1-144: seguirà [
seguirà [il padre] a rappresentare in perpetuo, con questa sua paternità,
come vocativo, ai religiosi e, in partic., a quelli che conducono
, iv-4-167: subito partito dal visitare in santo stefano la paternità vostra reverenda,
la paternità vostra reverenda, ecco arrivarmi in casa non so quanti dal cappuccio in
in casa non so quanti dal cappuccio in testa e dai zoccoli in piedi.
quanti dal cappuccio in testa e dai zoccoli in piedi. tasso, ii-103: ho
inteso che vostra paternità molto reverenda è in ferrara. d. bartoli, 2-4-416:
rilevanti cose e da farne più caso in queste provincie è il concorso delle più
gularissimi padri miei, che voi à in questo tempo qui condotti, considerato la
, di tutte le poesie che vengono in luce senza nome. fogazzaro, 5-150:
e lo si è additato di solito in platone, così per la logica si
sulla vera paternità del 'ritorno di ulisse in patria 'non lacera il cuore,
8. dir. qualità di padre, in quanto riconosciuta dalla legge, di un
stabilisce la cosiddetta presunzione di paternità in base a cui il marito è padre del
meno che il contrario non sia provato in modo sicuro e accertato dal giudice)
, sia dal figlio e altresì, in caso di morte dell'interessato, dagli stretti
un rapporto biologico di parentela e, in partic., se un certo soggetto
, lotta contro la pornografia (problemi in buona parte estranei alla politica, appartenenti
alla responsabilità dei singoli) hanno occupato in modo predominante la sua attività e stimolata
da mille altre cose, come nave in alto mare da contrari venti conquassata,
madre. de luca, 92: in quelle cose le quali riguardano il debito
. -che è il padre (in un mito). bellori, iii-244
. bellori, iii-244: nel mezzo in sull'estrema sponda del paterno fiume vedesi
, lii-6-426: i paesi bassi pervennero in s. m. per eredità paterna
(una dimora, un luogo, in partic. nell'espressione casa paterna, e
ariosto, 28-11: partisse, e in pochi giorni ritrovosse / dentro di roma
ulzella vaga e intatta, / quando marte in soffitta un dì invase / e
casa paterna. leopardi, 21-19: d'in su i veroni del paterno ostello /
istruzione che viene impartita a un ragazzo in casa da parte di insegnanti privati o
incarico). brusoni, 780: in olanda mancò di vita colpito da se
e f f aterno, in patria franca / sorger veggiamo al mondo,
paterna. chiari, 1-i-24: mori in polonia un paterno mio zio. p
è manifesta, / diversamente son pennuti in ali; / ond'io, che son
io, che son mortai, mi sento in questa / disagguaglianza, e però non
è proprio, che si riferisce a dio in quanto origine prima del creato e padre
patrio. caro, 3-210: era in quei giorni / fama che idomeneo,
dalla basilica che il magnifico leonate edificò in un'isola fertile abbracciata e nutrita dal nostro
ragioni delle genti e gli dei paterni in suo aiuto, innanzi loro, ch'erano
): usata ogni paterna cura in aita di quello, e veggendo che rimedio
non giovava, deliberò farlo condurre in casa di messer paolo, padre
l'amore di quella pace che doverebbe unire in un solo vincolo di carità i
lora, nell'anno 1858, in toscana, sotto il paterno reggi
-governo, regime, stato paterno', quello in cui il sovrano, che gode di
assoluto, considera e tratta i sudditi in maniera paternalistica (con partic. riferimento
l'attualé nostro paterno regime à rimesso in onore la tortura: sinché gl * inquisiti
la quale si nutre un affetto filiale in quanto è stata guida intellettuale e morale
dante, inf., 15-83: in la mente m'è fitta, e or
). recitare il paternostro. - in senso eenerico: pregare. loredano,
d'apollo venerando, / con due bisaccie in collo et un bach etto; /
e che? già l'insolente / anglo in mia casa da padron si mostra?
si'essa, / né dicer paternostro / in chiesa, né in chiostro. giamboni
né dicer paternostro / in chiesa, né in chiostro. giamboni, 10-22: anche
». iacopone, 44-2: in sette modi, co a me pare,
ore canoniche, ma a dir solamente in quel cambio il 'paternoster '.
. frugoni, i-5-173: stian pur sempre in ginocchioni / i severi bacchettoni, /
/ i severi bacchettoni, / che anche in tavola a i dì nostri / vorrian
volgar., 4-137: si crede essere in grazia di dio, e ciò mostra
7-i-15: il diavolo... ha in odio il ben vivere e non si
2. il punto della messa in cui viene recitata tale orazione.
martino, lxvi-1-182: metti le ova fresche in l'acqua freda e falle bollire per
che formano la corona del rosario e in corrispondenza dei quali si recita tale preghiera
, de'usare le chiese co'paternossi in mano. boccaccio, dee., 5-10
serpi, la quale sempre co'paternostri in mano andava a ogni perdonanza. g.
vestiva com'uno pinzochero e co'paternostri in mano. sanudo, xiv-48: erano li
la sguizara con spade soto e pater nostri in mano molti. piccolomini, 40:
avere, che vi veggo sempre co'paternostri in mano e vi state tutto 'l giorno
materiale vario, per lo più forata in centro e usata per confezionare ninnoli e
, 1vii- 269: i gran signori in luogo di quadri tengono appesi alle pareti
le fettucce di vario colore sono tenuti in pregio dalle donne di nido, e
d. 1 tra per spese di casa in firenze e per due balle di lino
plur. tipo di pasta corta da minestra in forma di piccoli cilindretti forati, lisci
, donne, che ci son pur in siena certi uni che dicano che le comedie
vengono scolpiti come ornamento negli astragali o in altri elementi architettonici. documenti per
e paternostri a la cornice e architrave in fra sei dì prossimi a venire.
ramusio, iii-145: sono qui anco ed in queste isole ed in terra ferma certi
qui anco ed in queste isole ed in terra ferma certi alberi che si chiamano de'
spargendosi sopra l'acqua calda, se in quella si rivolgerà qualsivoglia panno di lino
camorristi napoletani dell'ottocento, l'arrosto in quanto piatto più sostanzioso del pranzo.
noduli della spina dorsale, che appaiono in rilievo in partic. nelle persone magre
spina dorsale, che appaiono in rilievo in partic. nelle persone magre.
uno vecchio, e'ficca el capo in quante chiese e'truova e va a tutti
, 3-254: non mi mandar mai più in vita tua cosa italianamente scritta da gesuita
raccomandarsi a tale santo per essere protetti in viaggio e per trovare albergo sicuro.
con i paternostri, con i paternostri in mano: per indicare che l'ostentazione
gli stati non si tenevono co'paternostri in mano. settembrini, vii-325: gli stati
per dire paternostri: per indicare, in maniera scherzosamente antifrastica, che i propri
intenzioni sono di carattere estrema- mente concreto in una relazione amorosa. l. giustinian
quattrocento, lxiv-95: oimè, che ardo in quisto acceso foco: / non so'
da stampare nemmeno il paternostro: essere in vigore una censura particolarmente severa.
marchigiana. pateticamènte, avv. in modo patetico; con atteggiamenti o modi
anche se solo talvolta, e sia pure in modo pateticamente sublime, antifranchista. parise
niente. idem, vii-1122: di quando in quando con quella sua patetichezza diceva
piaciuta di effetti patetici, in partic. in un'o
piaciuta di effetti patetici, in partic. in un'o pera letteraria.
patetici, di accenti commoventi, specie in un'opera letteraria. pasolini
chiari, 2-i-197: voleva egli in questo stile patetico proseguire più oltre,
disarmata, e i roseti che sono in lei più profondi del giardino d'azfyeh
passione la duse a grandi occhi sommergenti in pallore di cenere patetica quando si siede sullo
di marta, pratico, ragionevole, in certo senso maschile quello di nora.
. pirandello, 6-559: doveva essere in uno dei suoi momenti più tragici e
imitazione patetici che per piacevoleza comici, sono in plauto queste virtù frequentissime e inimitabili.
: tanti moti e passioni dispiegò niccolò in questo componimento patetico e dolente. goldoni
egli è sublime, egli è patetico in grado eminente. pananti, i-347: quei
così alcibiade, dopo lungo esilio tornato in atene, innamorò sì fattamente quel popolo
a quel senato di ben nuovo venne in sospetto. pellico, 2-423: egli
, 14-148: scriveva sotto dettatura ed in bella calligrafia quelle frasi abbondanti, risonanti
l'ebrezza della volontà accumulata è, in lui, simile alla frenesia dionisiaca. egli
nel patetico. gobetti, 1-i-883: in questi argomenti, che siamo soliti trattare
calpestata. ber tota, 1-15: in pittura alcuni grazieggiarono per eccellenza ne'capelli
patetico, non volgarmente inteso, ma in quanto egli è espressione di ciò che
il patetico. cicognani, vi-40: in un secondo periodo, con nuova mossa
patetica, sf.): sonata in do minore op. 13 per pianoforte
patetica: denominazione corrente della sesta sinfonia in si minore op. 74 composta da
cajkovskij nel 1893. -modo di esprimersi in un'orazione o nella recitazione, rivolto
dalla sentenzia, ma deriva dal costume, in quanto onestà e virtù riguarda. bissari
nella peripezia; e ben dissi ch'in queste tutte, anziché interrotti, sembrino ravvivati
affettuoso, l'appassionato a sproposito. in questo senso più fam. pateticóne.
tic.: abuso di elementi patetici in un'opera letteraria. tommaseo
2. elemento tematico o retorico che, in un'opera letteraria, esprime o nasce
, v-1-527: fantasie e grotteschi si alternano in questo libro senz'ombra di patetismi eloquenti
zione d'estetica! e declama in tuon di falsetto 1 " ìthòs '
giusta... nel unto in cui l'anima loro sta per penetrare nell'
677: nel quadro di este certi passi in primo piano avviano vagamente al pathos del
iii-25-225: sarebbe ora che ci mettessimo in una purga di silenzio; e cercassimo
una purga di silenzio; e cercassimo in quella purga deporre l'enfasi, l'iperbole
perché mettere tanta forza, tanto pathos in « e il viso tuo su me
piovene, 6-268: il pathos diffuso sboccava in un trasporto senza limite né pietà verso
medie. quadro biochimico che si determina in corrispondenza di fenomeni sclerotici.
ma può ubidire a quella, e in qualche parte la ragione è posta negli affetti
tutte le cose intelligibili ed a tutte è in potenza; e per questa cagione si
-reso possibile dalla disposizione passiva dell'oggetto in cui si verifica. piccolomini, ii-92
di malattia, che vi è soggetto in quanto debilitato, non pienamente in forze
soggetto in quanto debilitato, non pienamente in forze; cagionevole. l. dati
3. che può determinare alterazione, in par- tic. emotiva. bontempi
d'aver patito il patibile, e in questo m'ingannavo. = voce
... gli scalei patibolari sono andati in perdizione. -per estens.
un patibolo; che sembra la scena in cui si svolge l'esecuzione pubblica di un
le finestre, abbandonate penzoloni sui gangheri in attitudini patibolari, non si chiudevano nemmeno
patibolo (una persona, il viso; in partic. nell'espressione faccia patibolare,
.. faccia patibolare, portava scritta in fronte l'antipatia per il governo italiano.
gentilezza del colore, o perché erano in minor numero, o perché le loro facce
strumento e ha luogo l'esecuzione (in partic. nelle espressioni andare, salire
. musso, ii-191: io fui disubidiente in un sol pomo, e tu obedisci
della croce? io mi prendei diletto in quel cibo bello e vago, e tu
e vago, e tu sei afflitto in quel patibulo brutto e orrido? g.
lomazzi, 4-ii-297: quali pitture vadano poste in luo- chi di fuoco e patiboli.
di lei commandò giosuè che fosse morto in un patibulo publico. viani, 4-9
. gozzi, 1-1061: rosalia, in congresso coll'iniquo bertone... e
condizione tormentosa, circostanza dolorosa. -anche in espressioni esclamative iperboliche e di uso colloquiale
, dove io volentieri moriva con le armi in mano, facendo strazi de'miei
, iii-42: ammiro... sempre in voi... il partito che
che sapete trarre dal patibolo della rima in così corto spazio di versi e di
. -condurre al patibolo qualcuno: concatenarsi in modo da provocare la condanna a morte
la vita sul patibolo che di più sopravivere in tanti guai. lanzi, i-366:
lanzi, i-366: avria lasciata la vita in un infame patibolo, se non l'
, sui patiboli o col- l'armi in pugno, da messina a venezia, da
patere (v. patere1), in quanto luogo dove veniva esposto al pubblico
(patìcchio). patire moderatamente ma in modo ricorrente. tommaseo [s.
cane, le quali egli fece confettare in uno aloè patico fresco. pulci,
e noi potiam domandare non affetto, in questo luogo, ma passione, o
o non recarsi così fatti patimenti palesi in scena, e conseguentemente, per quello
e conseguentemente, per quello che appar in questa particella, non lo concede e
. bartoli, 2-4-392: i patimenti in servigio della fede. bellori, ii-152:
, ii-152: il santo semivivo esprime in tutte le membra e nel volto l'estremo
ad ogni genere di persone che scemò in gran parte ad ognuno il piacere e
per tema di accrescergli noia, io divorava in segreto i miei patimenti. de roberto
de roberto, 202: egli le lesse in viso i lunghi patimenti. d'annunzio
iv-1-722: la madre lo aveva chiamato in disparte... per raccontargli..
, 1-i-40: parlava spedito, in quel sollievo dai patimenti che sovente precede
nel patimento di tanto viaggio, muoiono in quello. c. campana, iii-6-16-184
parlavamo agli stranieri prima del 1848, in nome dei nostri patimenti, in nome dei
1848, in nome dei nostri patimenti, in nome dei nostri martiri. idem,
o dannosa provocata nell'organismo (anche in relazione con un compì, di specificazione
uniforme e generale per tutti, ancorché in tutti sia uniforme il modo di vivere,
mu- saicista ed ivi alzata per copiarla in musaico, scoperta e trovata senza un
.. era da'nimici stretto e ridotto in patimento delle cose necessarie. gualdo priorato
sempre, e questo riposo ch'ei ritrova in crederlo fatto? d'annunzio, i-461
. piccolomini, ii-60: ogni vera azzione in natura et ogni patimento et ogni durazione
di spagna per il patimento che faceva in mare, pretende a'esser creato viceré
mare, pretende a'esser creato viceré in qualche parte. -finire, cessare
là disteso, aperto il cranio / e in mano l'arma onde il tedio e
scherno. io voglio distrarmene, e trovarmi in seno alla morte senza avvedermene.
architetture per l'azione del tempo, in partic. per l'opera degli agenti atmosferici
non è loro stata data, ma solamente in loro dall'olio e dal tempo provenuta
contengono. d'annunzio, v-2-49: in dodona, in olimpia, in atene,
d'annunzio, v-2-49: in dodona, in olimpia, in atene, in ercolano
v-2-49: in dodona, in olimpia, in atene, in ercolano, in pompei
, in olimpia, in atene, in ercolano, in pompei, altrove, il
, in atene, in ercolano, in pompei, altrove, il bronzo s'abbellisce
valent'uomo che seppe così ben fare che in cinque o sei giorni e'diede
mi si mandino le tavolette di mano in mano che saran fatte, per poter
patina sia un pochettino più carica, in modo che la superficie venga tutta bianca
. v. l: di roba appiastricciata in bocca per mala digestione: lingua piena
rideva, rideva l'alcoolizzato, disteso in mezzo alla sala del trono, mostrando i
248: la baciai delicatamente, in ogni punto del viso, sulla gola
di un testo letterario (che, in partic., lo fa riconoscere come
siccome autore di patina antica, se fosse in padova od in venezia non dovrebbe costar
antica, se fosse in padova od in venezia non dovrebbe costar molto.
tracce che la storia trascorsa ha sedimentato in un luogo, l'atmosfera che ne
storia e restiamo sempre a chiederci perché in questa piccola terra anche la paccottiglia da
la paccottiglia da 'scena illustrata 'in cui vissero gli ultimi braganza abbia preso
una persona. calzabigi, 63: in tempo minor che non si crede, /
, 584: ammazzavamo i polli per mangiarli in casa del prete e bere del suo
principio che tutte coloro le quali recavano in viso come una eterna patina di madri
di madri pietose dovessero essere ben differenti in core. papini, x-2-440: la vita
di pessimismo. rebora, 3-i-100: permane in me - allo stato embrionale sia pure
(una superficie, un oggetto, in partic. un'opera pittorica o plastica)
cielo... brilluccicava, in fondo all'orto... poi scendeva
g. f. loredano, 8-no: in premio delle mie lucu- brazioni son esposto
gna è nella sua architettura: in quelle sue fabbriche di mattoni patinati
tre campane di bronzo patinato che si vedevano in alto, sul tetto della sua casa
patinata: nel gergo tipografico, stampare in carta patinata (onde conferire particolare nitidezza
è fabbricato su adatte macchine continue e in un tempo successivo è trasferito su macchine
per ciascuna faccia). -patinate in macchina', prodotte su una macchina patinatrice
: ogni volta, del resto, che in america ascolto musica,...
mani a tutti. brava gente, in fondo, patinata all'antica.
, conferendole un aspetto patinato. - in partic.: operazione con la uale
sempre pronto un generoso amico / che in ogni caso il caverà d'impaccio;
sera e mattina / carico di tabarri in palestina. = voce di area
primordialità, grossolanità del linguaggio: scrivere in quei laceri patinosi e sbavanti idiomi era un
diversi ambienti della casa (e, introdotto in spagna dagli arabi, ebbe larga diffusione
e senz'altro m'insegna la scala in fondo a una grande corte, una specie
agire, fare, indica la passività in persone, animali, cose);
37-1-9: ismodansi gli animi spesse volte in nelle cose prospere, e non è leggiere
: qual legno da due venti preso in mezzo, che patisce moto e non fa
un tascapane a tracolla, un cortello in tasca: un guizzo, un ciuffo di
, 1-4io: l'oggetto patisce, in quanto è determinabile. -in partic.
d'erba dell'istesso nome e posta in un vaso pieno d'acqua, fa parere
la luna, se non quando ella è in opposizione del sole. -figur
1-7-149: mangiò quello veleno nel cacio in casa sua e giacque al letto suo come
3-i-397: si ha un bel dire che in genere l'uomo è reo secondo il
un'autorità gretta e rozza; esserne in balia (anche con riferimento alle potenze
tu mi sei stato guida e lume in questo dubitoso cammino della vita..
a patire il duro morso dei villanacci che in tonaca di prefetto esercitano la loro zotica
sopracitata carmen musta quan- d'era ancora in putti aveva patito il fascino d'un giovane
o non sono ben accette. -anche in relaz. con una prop. subord
fatto terreno. -prendere in considerazione. algarotti, 1-ii-284: credete
... che un altro filosofo in simil caso avesse tanto patito gli scrupoli?
guerra difensiva. 2. in unione con il compì, ogg. che
amo e voglio / e non l'agio in mia baglia / sì com'avere soglio
, 33-21: sì come la nave dimora in fortuna di mare,...
, et alla fiata montano sicché periscono in se medesime e patono distruzione. jacopone
maniera di stanze usò arnaldo daniello quasi in tutte le sue canzoni. altre sono
questo atto [castrare] si faccia in persona d'altri con violenza,..
d'altri con violenza,... in maniera che non si possa dire fatto
contraddizione, contrari, contrarietà: essere in contraddizione; essere contraddittorio in sé,
essere in contraddizione; essere contraddittorio in sé, inconseguente, incompatibile con altro
era già collocato nel limbo e non poteva in quella bolgia discendere. loredano, 2-279
patendo danni gravissimi le navigazioni, e in particolare alcuni vascelli veneziani, il bailo
per i nostri amici che gli messero in fuga, ne pativamo danno e rovina
de'rinnegati e turchi nativi non consistono in entrate né patiscono gravezze, essendo il
lo ratifichi [il matrimonio], in tal caso non farà bisogno di nuova
: questa incapacità oggidì solamente si verifica in quelle persone le quali, oltre la
pietoso gesù,... venisti / in questo mondo e... patisti
un po'di sconcio e di vergogna in questo mondo... che a patire
mondo. -patire signoria: essere in balìa d'una persona, per lo
di saper la volontà del pontefice ove in ciò patissero violenza. -patire vergogna
sanudo, lii-211: ha patito sinistro in porto di selva apresso zara el sier
ii-17: le stelle solo han potestate / in la materia...; /
la materia...; / in l'alma non, che influsso alcun non
sole e i globi loro, sono in quel genere di cose che dura perpetuamente e
, 1-1-69: non vi è lettera che in qualche dialetto non patisca alterazione.
[signore] sei uno e indivisibile in sustanzia, e che ogn'altra cosa patisce
st'è vero, quando l'elezione è in nostra libertà. -depende sempre dal nostro
idi di marzo, perch'egli pativa in quel giorno gran pericolo della vita.
4. subire nella propria persona o in quanto a essa attiene fisicamente o spiritualmente
di indesiderabile, di doloroso o dannoso in vario grado (in quanto determinato,
doloroso o dannoso in vario grado (in quanto determinato, intenzionalmente o non,
onnipotente, perché mi facesti tu venire in questo mondo, acciò ch'io patisse
colpa, deene esser contento, perocché in questo si prova e accresce la sua carità
(1-iv-198): a lui dimorante in irlanda, avendo in assai misera vita molte
a lui dimorante in irlanda, avendo in assai misera vita molte cose patite,
far questo ». castiglione, 370: in massilia... pubicamente si servava
): qualunque cosa avesse poi a patire in quella casa, il buon prete non
... era stata sorpresa da colui in un languore dei sensi, nella mia
stessa, ed aveva patita la violazione in una specie d'inconsapevolezza. sbarbaro,
parlasse di ciò che aveva visto e patito in germania. -con allusione ai
defonti quei che ora siete, patendo in ogni minuto di tempo un'eternità di agonia
macario. campofregoso, 3-42: era in villa per recreazione / dii dolce affanno
che avremo a patire. -ricevere in contraccambio svantaggioso del proprio comportamento, subire
comportamento, subire come punizione immediata (in partic. nell'espressione patire male per
il paese loro di transilvania, essendo in disgrazia de'turchi, patisce mille mali.
mazzini, 51-249: dal '48 in poi ciò che voi tutti avete patito dall'
un orribile macello. -ant. in forma attiva con significato passivo. iacopone
castiglione, iii-5: da gran tempo in qua sempre [urbino] è stata
ridondanti. anonimo, 1-618: spero in alegreza tornare / e per so- frenza
questa voce. emiliani-giudici, i-397: in quel paese... lo incivilimento
non guadagnare; perdere, scapitare (in partic. nell'espressione patire qualche interesse
con connotazione scherz.); avere in carico, subire un passivo. -
sforza per l'indugio degli aiuti lor debiti in virtù della confederazione che avevano seco,
gli artieri e mercatanti che non patiscon in tempo in cui, cessati i traffichi
e mercatanti che non patiscon in tempo in cui, cessati i traffichi tra le
i traffichi tra le nazioni, cessano in conseguenza tutti i guadagni? de luca
277: se un napolitano ristampa libro uscito in firenze, ci patirà non solo l'
nicostrato:... « avrei io in bocca dente niuno guasto? ».
quanto più per dio patisce pene / in paradiso arà po'maggior bene. castiglione,
che jesu si voleva partire per andare in hierusalem a patire la passione. pallavicino
servivo, / ogni offesa pativo / in silenzio, o signore! -assol.
santa melania come vi potesse patire [in quella tomba] e che vita fosse
pazientemente, si mostrava industriosa e animosa in tutte le occasioni. -sopportare come onere
fisico senza poterlo soddisfare (o, in costruzione causativa: porre qualcuno in condizione
, in costruzione causativa: porre qualcuno in condizione di non poterlo soddisfare) o
per natura a esigenze fisiche che, in mancanza di adeguata soddisfazione, si fanno
la fame: soffrirla abitualmente, vivere in indigenza. -far patire la fame:
-far patire la fame: far vivere in condizioni poverissime, miserabili. -anche:
. tiepolo, lii-5- 227: in un medesimo giorno, cavalcando la spagna,
fame, pazienza. mazzini, 12-347: in irlanda, un milione e più
stanziano e le mogli patiscano sì lungo digiuno in casa. goldoni, x-558: io
essere scarsamente dotato di una qualità (in partic. intellettuale). boccaccio
angustie materiali, di carestia; versare in povertà. cavalca, 20-233: molti
da pigliare doi o tre ova e buttarli in bocca crude e questo li caverà la
. a quello di bisogna per tenere in punto il serraglio di tutte le cose
. -con uso intr., in relazione con un compì, indiretto introdotto
introdotto dalla prep. di, ant. in. -anche: avere una speciale sensibilità
avere una speciale sensibilità e vulnerabilità fisica in una parte del corpo. -patire nella
1-4: conviensi che quelli che patisce in questa febbre usi spesse volte bagno fatto
questa febbre usi spesse volte bagno fatto in uno tino in sua magione d'acqua di
spesse volte bagno fatto in uno tino in sua magione d'acqua di fiume dolce.
, 7-37: io patisco di tempo in tempo dei scioglimenti di corpo. foscolo
xvii-139: patisco d'orina, e sono in mano a un chirurgo. leopardi,
attitudine a recitar quella parte sarà maggiore in taluno che per disgrazia patisca qualche imperfezione
patisco dei periodi di salvati- chezza, in cui il massimo de'supplizi mi pare quello
: senza essere un cattivo filosofo invischiato in un sistema, ha patito il male
eh? - patitissimo. -permanere in una condizione di malattia. i.
,... e ciascuno si sente in obbligo di dare l'allarme se lo
. aveva scelto un farmaco potente e in dose speditiva. -non aver pace dopo
dannazione. giamboni, 10-17: se in pace no le porterete per mio amore
un po'di sconcio e di vergogna in questo mondo... che a
ancora pato, / che sempre fui superba in questa vita, /...
io son mandata alla pena infinita / in preda del demonio dell'inferno. sbarbaro
1069: come il senso æl can rabbioso in noi si multiplica e ci fa canini
fa canini, e quello della tarantola in essa ci muta le temperie, così fa
è stati partoriti, la propria madre (in contrapposizione alla suocera, localmente chiamata
è pazzia; se li studiamo per portarli in nostra favella, sempre patiranno il medesimo
essere totalmente regolare, uniformemente ricorrente (in partic. nell'espressione proverb. ogni
16-iv-203: questo insegnamento ha patito eccezioni in un virtuoso e nobilissimo gentiluomo di abito
: esserne gravato (un bene, in partic. fondiario, immobiliare).
64: parvi questa cosa da esser tollerata in modo alcuno? ch'io la pattisca
, assegnando utilitade e metendo del suo in dare mangiare e belle cene e belli
nobilitate grande; né lo core vostro pata in viltà vii tanto invilire voi,
di dare ad un la tua figliuola in moglie, / che amante fosse duna
digiune / di pianto, o cheto in tal suo danno starse. ariosto,
, o signor mio, perché sono nate in francia e perché hai patito che abbiano
di una persona; accettarne la presenza in un luogo. -anche: lasciar sopravvivere
come metodologicamente valido, ideologicamente fondato (in relaz. con una prop. subord
sì vertuosi cittadini? -riuscire (in relaz. con una prop. subord.
come ordinate poste fossero le piante che erano in quel luogo, lungo sarebbe a raccontare
, par., 20-31: la parte in me che vede e paté il sole
passione di vescica... puote essere in duo modi: l'uno si è
de mori, 69: non potè in fine fuggire di non infermarsi gravissimamente,
-anche: rendere possibile materialmente, consentire in dipendenza di determinate circostanze o condizioni di
determinate circostanze o condizioni di fatto (in partic. in rapporto con una durata
condizioni di fatto (in partic. in rapporto con una durata temporale, con
è quantate, / io dico ed in concreto ed in astratto, / natura,
, / io dico ed in concreto ed in astratto, / natura, che sia
suo. tolomei, 136: il toscano in principio de le parole non patisce geminazione
s. cattaneo, i-i: giace salo in un angolo di benaco...
io oppugno che la camera si costituisca in comitato segreto, trattandosi di cosa che
cavalcanti, 141: io mi contenterò, in tutto e per tutto, che voi
, trattenere fisicamente entro sé; comprendere in sé, inglobare. -anche al figur.
le anime de le lor genti furono in inferno, meritaro tanta pena e tormento
potte tanto incendio patire, anzi ruppe in molte parti del mondo, e apparve
patio, / ch'esser convien se corpo in corpo repe. domenico da prato,
12. assol. (in partic. con connotazione anto- nom.
ecco... come li martiri patirono in molti modi e variamente. campofregoso,
e variamente. campofregoso, i-45: ch'in mei decreti giusti e santi crede,
, 'l ciel per lui vendetta / in qualche tempo sempre far se vede. canteo
ch'eternamente paté. sanudo, xiii-170: in questa matina fo gran pioza, e
questa matina fo gran pioza, e fo in proposito, acco i nimici che sono
proposito, acco i nimici che sono in camino patiscano grandemente. aretino, 20-212
passione a chi ti ama, fallo in forgia che non pata tanto che si avezzi
(anche nell'espressione idiomatica patirci e in relazione con una prop. subord.
ragione, perch'io patisco incredibilmente ed in molti modi per la sua. rosa
e voi sete così barbaro che patite in sentire ch'io v'invito a venir da
guerra all'invincidile, tengo il riposo in luogo della felicità, mi sono coll'uso
: 'ci patisco 'dice più, in quanto la mia riflessione attende quasi alla cosa
patirne; ma 'ne patisco ', in altro senso, dice più, in
in altro senso, dice più, in quanto non posso con la mia attività liberarmi
ogni volta che noi vediamo un uomo in pantaloni neri, cravatta bianca e giubba
: sento per li molti incomodi sostenuti in viaggi lunghi e sinistri...
. ghirardacci, 3-79: annibaie da indi in poco restò delle membra tutto stupido,
, potrà posarsi a sedere a cavallo in sella. s. maffei, 5-4-157:
. la quale sempre volle che tenesse in testa per non farlo patire, lo baciò
: se non avesse, di tanto in tanto, potuto dargli un po'di sfogo
, di limitazione), esserne tenuto in ristrettezze, sentirne la mancanza. bibbia
le sue interiora da lui, come è in lui la carità di dio? sanudo
ciascuno giorno, erano entrate da gaeta in napoli che pativa di macinato. straparola
grandissima, ché forse... in modo alcuno non patiranno. e quanto
189: faceva mettere le sue cose in comune e non sopportò mai che,
per istare esso bene, gli altri in alcun modo patissero. canoniero, 100
: tu sempre ti ingegnerai di risparmiare in quel che potrai la robba, senza far
. assoluto del vitto: oh, in quella casa non patiscono. non si
magazzini, 54: si trapiantano li sedani in fossette,... in terren
sedani in fossette,... in terren buono, e non vogliono patir d'
nell'integrità della struttura o nella funzionalità in seguito ad azione esterna o per cause
agenti atmosferici (un'opera d'arte, in partic. pittorica). -anche:
partic. pittorica). -anche: perdere in sapore, guastarsi (un cibo,
guastarsi (un cibo, una bevanda, in partic. il vino, con riferimento
quali nel far dell'aurora fece tirare in terra, acciò che
quelle di loro che avevan patito in questa navigazione frissero racconcie. cellini,