servito sotto gli ordini di giulio cambiaso in una torpediniera. -agli ordini,
lui ebbe fatto (i bambini erano in posa, a'suoi ordini) si
decidere sull'esito di una supplica applicava in calce al testo della medesima qualora giudicasse
qualora giudicasse opportuno lasciarla inesaudita e in sospeso. magalotti, 13-28: si
potesse rimetter agli ordini senza perder tempo in nuovo esame. fagiuoli, i-101:
ultimo giorno di febbraio / quel giorno in cui mi debba rallegrare /..
. -all'ordine del giorno: in consuetudine, in uso. campi,
-all'ordine del giorno: in consuetudine, in uso. campi, lv-163: il
ordine del giorno. balbo, 1-253: in tal operazione politica che tra il mezzo
al centro dell'attenzione degli interessati, in grande rilievo. -anche: di moda
: si sa bene,... in bocca a certi uomini pesanti che guardan
è sì all'ordine del giorno e in cima ai dubbi di tutti.
-andare per il proprio ordine: in modo ben regolato. nannini [
, con ordine, con bell'ordine, in ordine, in bell'ordine, per
con bell'ordine, in ordine, in bell'ordine, per ordine, per l'
successione temporale. -in partic.: in fila, in schiera. latini
-in partic.: in fila, in schiera. latini, rettor.,
, 42-90: l'altra che segue in ordine è diana. aretino, 20-335:
e nel sedere, la gentildonna si porrà in mezzo, la cittadina a la man
g. michiel, lii-4-280: arrivati in corte, trovassimo tutte le guardie degli
cassette e gli scaffali dove stavano disposti in bell'ordine le boccettine d'acqua e
delle cittadi e de'luoghi: imperocché in alcuni luoghi si formano in ordine con pali
: imperocché in alcuni luoghi si formano in ordine con pali e pertiche. alberti
-a ordine, all'ordine, in ordine (con valore aggettivale, in
in ordine (con valore aggettivale, in relazione con un avverbio che indichi condizione
loco de cebao, non troppo bene in ordine de panni. sanudo, lviii-192:
atrovava con 13 fuste ben a ordine in uno loco chiamato alle castelle in calabria.
ordine in uno loco chiamato alle castelle in calabria. guicciardini, i-72: aveano
interi, ma la gente fiorita e bene in ordine di cavalli e d'armi.
, 9-202: gli orefici riescon bene in ordine / d'argenterie, d'orure
, xxiii-498: sono essi sì mal in ordine, sì antiquati e sì mal custoditi
con lo stomaco / voto da vespro in qua, che dileguandosi / va tutto in
in qua, che dileguandosi / va tutto in acqua e l'appetito è in ordine
tutto in acqua e l'appetito è in ordine? -avere, diventare,
essere, stare, tenere, mettere in ordine, a ordine, all'ordine',
disponibile. -stare all'ordine: stare in guardia, all'erta, vigilare (anche
, 118: essendo... in ordine el convito, comandò el re esser
con oliveri de la bordella che sarria in ordene per cavalcare ad omne requesta.
, mandarliene cinquemila, e diecimila ritenere in ordine per guardare el paese. bibbiena,
voglio lasciare di dirvi che costoro stavono in ordine de fare facti d'arme.
le femmine, loro medesime lo pigliano non in uno ordine e cominciano pian piano a
altra. quando è dentro, diventa in ordine, e così sempre sta dentro fin
,, sempre me trovarai apparecchiata e in ordine. piccolomini, 8-223: eccoci a
uscio di strada trovarono le due cavalcature in ordine. leopardi, 866: non si
prometeo non avesse a ordine una risposta in forma distinta, precisa e dialettica.
precisa e dialettica. ojetti, ii-696: in pochi minuti la batteria era in ordine
: in pochi minuti la batteria era in ordine. -avere ordine: essere
-avere ordine: essere, trovarsi, agire in accordo (fra più persone).
tutto è avenuto per avere aùto ordine in noi. -avere in ordine:
aùto ordine in noi. -avere in ordine: v. avere1, n.
. 27. -bene a ordine, in ordine: vestito con decoro, con
con eleganza. -male a ordine, in ordine: malvestito, sciatto, trasandato
): quantunque pallida e assai male in ordine della persona per la fatica del
rimuginava quando lei discese. era tutta in ordine, ben truccata e pettinata.
si sa, hanno sempre l'uniforme in ordine, pulita e stirata come se uscisse
sue moglie che non volevano andassemo noi in terra con le braghette discoperte, perché
le sue donne pensare noi sempre essere in ordine. -di animali o di
-di animali o di cose: in buone o cattive condizioni. leggenda
sì grande e unta / e bene in ordin, come noi l'abbiamo, /
, / limati i denti ed aguzzati in punta. -rassettato, apparecchiato,
.. ne la torre maestra e in essa aveva un letto assai ben in ordine
e in essa aveva un letto assai ben in ordine. g. m.
iv-89: allegramente! / tutto è in ordine in casa. jahier, 2-44
: allegramente! / tutto è in ordine in casa. jahier, 2-44: splende
casa. jahier, 2-44: splende in ordine la sua povera casa. -cadere
ordine la sua povera casa. -cadere in ordine a qualcuno: accadergli. a
, il quale, benché sia caduto in ordine ad altre persone, io lo condurrò
, 1-i-235: l'ambasciadore franzese che era in vinegia aveva ordine dal suo re che
, volendo i fuorusciti fiorentini muovere guerra in toscana, si dessero loro quarantamila ducati
loro quarantamila ducati che si erano provveduti in vinegia. brusoni, 13: si
ischerno i pontefici se ella col bambino in corpo n'andrebbe a marito con gli ordini
-con ordine, con buon ordine, in buon ordine, per ordine: in
in buon ordine, per ordine: in modo disciplinato. storie pistoiesi, 1-279
(132): tutti gli andaron dietro in buon ordine. -ant. accuratamente
scritte... tutte queste cose / in una carta, per ordin piegolla,
. bisticci, 3-27: aveva libri in ogni facultà, in fra gli altri,
3-27: aveva libri in ogni facultà, in fra gli altri, opere di santo
altri, opere di santo agostino, in dodici bellissimi volumi, tutti fatti di
paticolare. -dare ordine: fare in modo, procurare. sercambi, 1-i-456
comandando la credenza e che tor- nassono in cicilia a dare ordine alla rubellazione,
quel che vi bisognava per tornarsene tosto in parigi. v. quirini, lii-6-37
la dieta, ognuno incominciò a mettersi in cammino verso gli stati suoi per dar
2-107: bonifacio ix..., in una sua bolla..., dà
ordine a ciò che a fare avessono in sul partire. sacchetti, 169-18:
ordine. -essere a ordine, in ordine di ogni cosa: essere del
campo, per insino che non siamo in ordine di tutto. vettori, 92:
o qualcosa: essere simile; comportarsi in modo analogo. boterò, 315:
ordine d'introdurle subito. -essere in ordine: accordarsi, essere in buona
-essere in ordine: accordarsi, essere in buona armonia, in pace, in
accordarsi, essere in buona armonia, in pace, in accordo. svevo,
in buona armonia, in pace, in accordo. svevo, 5-31: per
per il momento insomma egli si trovava in ordine con la legge umana e divina,
. bigiaretti, 8-82: è tutto in ordine tra annaria e me,..
. fra giordano, 3-80: ancora in signoreggiare la carne tua, tenendola a
dell'ordine il presumere di scrivere convenientemente in una lingua morta. -incongruo
scrivere una lettera al medesimo duca di mantova in cui, potendosi comprender qual fosse il
riferirla. -in ordine a, in ordine di', relativamente a, rispetto
quanto concerne (anche con valore aggettivale in funzione pred.). vangeli volgar
dio, secondo l'usanza del sacerdozio in ordine dell'offizio, venneli per sorte
s'incontravano dalla parte di francia, in ordine alle cose di fiandra. leopardi
di fiandra. leopardi, i-199: in ordine alle donne, diceva taluno,
il bello naturale, come bello e in ordine agli uomini, non si distingue dal
funzione di (anche con valore aggettivale in funzione pred.). lippi,
, 12-44: qui resta tu co'tuoi in buon'ora / e fatti amare e
amare e rispettar da essi: / ed in ordine a questo si conviene / fare
iii-2-140: questa sapienza non era solo in ordine a capir bene le cose della
! quanti sono che amino il loro corpo in ordine a dio, cioè perché con
siri, 1-i-714: non si pianse in francia la morte del principe di galles
francia la morte del principe di galles in ordine all'inzuppata opinione che fosse suo
di sigismondo prestato ad erminia era gigante in ordine ai sospetti di lucidoro che gli
porta più decoro che utile al consiglio, in ordine alla sua nobilissima nascita.
/ con magica apparenza, / costrutto in eccellenza, / in ordine e figura,
apparenza, / costrutto in eccellenza, / in ordine e figura, / in cui
/ in ordine e figura, / in cui spicca il poter d'arte e natura
terra battuta, finendo poi a passeggiare in ordine sparso lungo il desolato arenile che
repubblica », 24-9-1981], n: in platea, dopo venti ore di versi
platea, dopo venti ore di versi in quattro giorni, delle duemila persone che
che avevano trasformato l'inaugurazione di sabato in un sudato pigia pigia sono rimaste meno
sono rimaste meno di un centinaio sbracate in ordine sparso. -in tutto ordine:
loro che e'sien buoni e egli in tutto ordine pericoloso. -mettere, porre
, porre a ordine, all'ordine, in ordine: preparare, approntare; allestire
tempi finiscano, che voi, avendo in ordine poste le vostre cose di lombardia,
vegniate. sercambi, 1-i-452: mettendo in ordine uno cataletto per lo dì seguente.
b. adriani, 1-ii-213: si mettevano in ordine giostre e altri diletti di grossissima
posto dovessono esser tutti con armata mano in certo luogo... e messo in
in certo luogo... e messo in ordine cubito furono alla lastra presso firenze
di orfé... a mettere in ordine una potente armata di navi grosse
dugento galee, che noi abbiamo messo in ordine, fanno a noi una città
(163): era di già messo in ordine un cavai morello turco, il
, 11: presto, che si ponghino in ordine il cavallo più veloce che ho
stalla, perché voglio ancor'io uscire in cerca del mio caro tesoro.
e dando due toccate cominciano a porre in ordine le corde de lo stromento.
cosa di bello. -riparare, rimettere in funzione (un oggetto, una costruzione
volgar., ii-9: mettendo li romani in ordine gli argini e tentando di scorrer
cellini, 588: mettevo tutte le rotture in ordine e tutte * quelle parti che
, / il fratello incontrò che ponea in ordine / lo scudo, il pettoral,
materassaio], ch'io vo'porre in ordine / di primo colpo tutta la mia
che tu vada a casa per metterla in ordine. nieri, 344: pulisce da
teccki, 2-129: ora bisognava metter in ordine in salotto. -di persone:
2-129: ora bisognava metter in ordine in salotto. -di persone: mettere in
in salotto. -di persone: mettere in attività. sansovino, 2-128: chi
mie ragioni, e posi di nuovo in ordine i miei avvocati. -provvedere
ho molto bisogno d'essere messo bene in ordine. bandello, 1-42 (i-499
1-42 (i-499): egli l'aveva in questo tempo messa riccamente in ordine di
l'aveva in questo tempo messa riccamente in ordine di vestimenta e di gioie.
abiti, delle gioiette, della biancheria in abbondanza. giuliani, i-313: andava
volentieri che se io non la metteva in ordine presto col suo panierino e il pane
la morte di piero capponi si mandò in campo antonio canigiani, per mettere ordine
: un barbiere moderno si sarebbe trovato in grande impaccio per dipanare e mettere in ordine
in grande impaccio per dipanare e mettere in ordine quella testa [di socrate]
ci voglio mettere un po'd'ordine in questa faccenda! 'changez les dames!
-mettere, recare, ridurre a ordine, in ordine'. conferire un'opportuna formulazione (
); disporre convenientemente gli argomenti (in una trattazione). cavalca, 21-3
poco ci metto, se non è in quanto raccolgo da diversi libri e reco ad
12: va'tu dunque a mettere in ordine quanto hai pensato. a. adimari
cui fu data la cura di ridurre in ordine questi quattro libri d'epinici,.
cavarne utilità nessuna. -mettersi in ordine, all'ordine; porsi in ordine
-mettersi in ordine, all'ordine; porsi in ordine: apprestarsi, prepararsi, organizzarsi
el dì del gran giudizio / mettetevi in grand'ordin tutti quanti, / sicché
mettea a ordine per porre il dito in un luogo al volpone che drizzava il sentimento
luogo al volpone che drizzava il sentimento in un tratto,... quando ecco
prima per gli opportuni consigli e poi in pieno parlamento nella piazza de'priori.
. corio, 385: nel detto mese in milano fu fatto un parlamento di tutti
chiesa di san lorenzo, bandiva solennemente in nome del governo francese e della grande nazione
. d'annunzio, iii-2-187: uomini in cristo / vi chiamo a parlamento.
lana. simone della tosa, 235: in questo dì si fece il parlamento di
convocata (dapprima occasionalmente e, in seguito, in modo più o meno periodico
dapprima occasionalmente e, in seguito, in modo più o meno periodico in coincidenza
seguito, in modo più o meno periodico in coincidenza con determinate festività o altre
ed esperti (giuristi) e, in un tempo successivo, anche rappresentanti della
; ciascuna seduta effettuata; il luogo in cui si svolgeva e in cui aveva
il luogo in cui si svolgeva e in cui aveva sede. s s
fare la fedeltà [al re] in parlamento con animo chiaro, quivi i
lo giorno aparbe, egli ha preso conseglio in se medesimo e s'è ingegnato come
baronia si fece parlamento / per devisar in che maniera andranno. lancia, 3-22:
trecento ventinove / il bavero n'andò in lombardia j e fece un grande parlamento
gano aiutare. machiavelli, 37: in esso si trovano infinite costituzione buone,
. di costanzo, 1-198: venne in questo tempo il dì del arlamento generale
generale, nel quale adunati tutti i baroni in apoli, nicolò urbino, conte di
: tutte e tre le congreghe si formavano in una che prendeva, secondo gli usi
il secondo, assembramento d'esercito; ed in tutti e due le deliberazioni erano più
due le deliberazioni erano più per forma che in sostanza. b. croce, ii-2-230
barone] passa nel suo primogenito [in inghilterra] e così di mano in mano
[in inghilterra] e così di mano in mano essendo il figliuolo di parlamento.
e poi si recava il loro consiglio in parlamento e quivi si fermava la loro sentenza
». b. davanzati, ii-80: in pieno parlamento [vitellio] lodò valente
m. adriani, iv-466: chiese cesare in grazia al senato di potere il consolato
disposti a fare grazia a cesare, in parlamento consumò il giorno intero e per
, iv-106: affermo... che in roma e in grecia furono due principali
affermo... che in roma e in grecia furono due principali disordini, da'
delle riunioni del periodo feudale, che in certi paesi (come l'inghilterra e
(come l'inghilterra e inizialmente, in italia, il regno di sicilia)
più a livello nazionale, funzione politico-legislativa in rapporto dialettico di collaborazione col sovrano
medio soprattutto cittadino], si articolava in due o (più spesso) tre
i rappresentanti dei comuni cittadini); in altri paesi (come la francia)
per una sentenzia che ci fu data contro in parlamento del re di francia a parigi
g. contarini, lii-2-38: queste cancellerie in francia si chiameriano parlamenti ed a milano
. sansovino, 2-37: cosa deliberata in detto parlamento [inglese] non si
ui i consigli dei quaranta e sono nove in diverse parti el suo regno.
avessero a locke e a milton assegnato luogo in parlamento, senza formalità di elezione né
de nicola, 21: dicesi pure che in palermo, ove
il re voleva intervenirvi, si pose in disputa se dovesse o no ammettere, e
o no ammettere, e nella giornata in cui fu convocato il parlamento, trovandosi
, 1-73: ai parlamenti nazionali sottentrarono in francia quelle alte corti di giustizia,
e con base rappresentativa (denominato, in alcuni paesi, anche dieta, assemblea
ecc.], che esercita, in posizione di indipendenza rispetto agli altri poteri
amministrativa dello stato); talora consiste in un'unica camera o assemblea eletta direttamente
), ma più spesso si articola in due camere o assemblee [parlamento bicamerale
variamente denominata camera dei deputati, come in italia, o camera dei rappresentanti e
camera dei rappresentanti e spesso indicata, in base all'origine storica di rappresentanza del
; l'edificio o ciascuno degli edifici in cui ha sede tale istituzione (e
qualunque, suole, se buona, comporsi in tre membri, due de'quali numerosi
suddividono sempre, naturalmente, necessariamente, in due parti opposte. g. ferrari,
parlamento 'allora significava chiamare il popolo in piazza; il che ogni volta portava
le proprietà, deliberarono e conclusero, in un generai parlamentóne (tenuto forse alle falde
monte ararat), di tornarle a metter in comune ne'casi di necessità. marinetti
sono il grillo parlante, e abito in questa stanza da più di cent'anni.
titolo di un'opera apologetica e allegorica in versi di g. b. casti
b. casti (1724-1803), in cui compaiono anche animali antidiluviani e che
. -con riferimento ad animali, in partic. uccelli, che emettono suoni
: l'inverno teneva radunate le ragazze in una sala meno ampia: il pappagallo parlante
castelvetro, 8-1-172: conciosia cosa che in assegnare la sentenzia alla persona parlante si
persona parlante si convenga riguardare, come in cose precedenti, alla parola e a'costumi
sovrapposti, il meccanico trasfigurato dalla polvere in un busto di gesso parlante. govoni
ed allusiva, / poi tu parlante in carne ed ossa viva. -sostant
con un verso appo quella, parlante in questo modo: « tanto vince epi-
-che parla, che si esprime in una determinata lingua o dialetto.
sono italiane. -che emette voci in una seduta medianica (un tavolo)
e parlanti e scriventi vi faranno apparire in ispirito chiunque vi piaccia. d'annunzio
più parlante. mannelli, 177: in gallia era un soldato, ch'avea
germonio marchese della ceva distingue gli ambasciatori in grandi, piccoli, laici, ecclesiastici,
di guerra, di pace, ed anche in parlanti e muti. -ben parlante
che tutto il loro studio abbiano posto in investigare e voler sapere gli nomi e le
dell'uomo, provoca tanta umidità viscosa in questa via che similemente rende l'uomo
4. per estens. che interviene in un'azione scenica con una recitazione (
e svolgendo la funzione di narratore, in un'opera letteraria (l'autore)
nobili donne antiche da ovidio, e in molti epigrammi ne'quali si contiene,
. pallavicino, 8-119: il qual concetto in un epico parlante in persona propria e
il qual concetto in un epico parlante in persona propria e sopra grave argomento non
spicca più la voce di quello che in un'aria parlante. -recitato.
dire non tutto quel che gli viene in capo, ma quel che debbono dire.
gran potenza della descrittiva che egli possedeva in tanto grado che ogni sonetto è un
, iv-12-342: questi pensieri io volgevo in mente nel guardare le parlanti fotografie che sono
(una scritta, un'insegna, in partic. uno stemma i cui simboli
la nobilissima arme gentilizia del comune stipite in quella particolare e, come e'dicono
giuliani, i-100: costoro sentono d'aver in sé quella virtù rappresentativa del bello che
era sereno fulgido; modello / rimasto in me d'ogni bel giorno, immagine /
eran trovati incettatori e negozianti di granaglie in tempo di carestia. -significativo.
sentimento come tale. muto, cieco, in quanto immediato; ma luminoso, parlante
quanto immediato; ma luminoso, parlante in quanto partecipe della vita dialettica dello spirito
. 16. sm. ciascuna persona in quanto fa uso della lingua materna (
costumi, dopo aver regnato per troppe età in quasi tutte le nazioni d'europa,
agli italiani. bonghi, 1-197: in francia, il ma- rot, poeta
non come 'linguaggio ', e perciò in funzione dello spirito del parlante. gentile
locuz. fare il grillo parlante: mettere in guardia contro eventuali errori, pericoli e
facilità e con spontaneità (spesso in relazione con un agg. con valore raf-
trollando ciò che si dice, in modo disordinato o anche presuntuoso,
2-99: per la contentezza mi venne in bocca una tale parlantina francese che attaccai
prima moglie, incontratisi che si fossero in qualche contrada dell'altro mondo. bor ^
si leva una certa parlantina veneziana, e in veneziano, è un noioso.
villani, 8-62: semoci un poco allargati in parlanza sopra questa materia. idem,
latini, rettor., 38-17: in questa cosa avanza l'uomo tutte le bestie
razionali, però che sono ehi ha in sé ragione. cellini, 561:
lo iddio della natura ha concesso all'uomo in questo suono del modo della voce quattro
. -con riferimento ad animali, in partic. uccelli, che emettono suoni
nella propria lingua o dialetto materno o in una lingua straniera conosciuta. dante,
parlare di varie lingue, ma pure in male. boccaccio, dee., 3-7
775: nella tua opera tu medesimo in più luoghi confessi di parlare toscano e
de'tedeschi un turco il qual parlava in lingua ungara. casti, i-2-43: udiste
teneva testa a tutti, parlando un po'in lingua un po'in dialetto.
parlando un po'in lingua un po'in dialetto. 3. esprimere,
a dentro mostrar il core, procedendo in parlando. boterò, 9-70: ogni
, come nelle grandi, evitare, in gran parte, quel corso così lungo e
2-186: i dialoghi si posson fare in due maniere; o per corte proposte
della vita. -contrapposto a tacere, in una scelta, in un'alternativa,
-contrapposto a tacere, in una scelta, in un'alternativa, come rifiuto di un'
, un'affermazione, per lo più in una prop. incidentale. chiaro davanzati
: / « gentil mia gioia, in voi è la mia vita ». bibbia
doveva ragunare insieme lo sposo suo segretamente in camera e parlogli in questo modo:
sposo suo segretamente in camera e parlogli in questo modo: « o dolcissimo e
bere; -e così parlando gli cacciò in mano un bellissimo luigi doppio nuovo di
quel ch'oggi usano i pedanti / parlare in bus e in bas. b.
usano i pedanti / parlare in bus e in bas. b. davanzati, ii-47
davanzati, ii-47: a mali partiti erano in senato i padri, convenendo tacere e
cui gli è piaciuto di dare e confermare in perpetuo il titolo di toscano..
, 146: quando tu sarai / in parte dove sia la donna nostra, /
/ che d'altri io parie e scriva in tante carte. tan- sillo, 1-316
parlar d'accordo. buonafede, 2-i-360: in essi [misteri eleusini]..
, 50: cianciano le comari in capannello: / parlan d'uno eh'
: assolutamente dice il parlare di molti in diverse, e talvolta contrarie, maniere;
accordo che voi risponderete con franchezza, in maniera di non far nascer dubbi nella
, con maggiore o minore celerità (in relazione con un compì, o un
minor passo. citolini, 263: parlar in fretta, parlar lento, parlar tardi
lii-15-215: la natura gli è stata scarsa in fare che facilmente si possa servire delle
ottacilio e giudicandolo fabio insufficiente a governare in quelli tempi il consolato, gli parlò contro
eloquente / e solito a salir spesso in ringhiera, / montato sopra un argine eminente
oratoria più difficile di questa. parlare in una piccola stanza a un metro dall'
i cantori cantino e i sonatori suonino in un tempo medesimo. -rivelare,
e con voi parlai, / erami in piacimento. dante, conv., ii-
e dichiamo loro che non potranno trovare in firensa né altro'11 più valenti ne
uno gli parla non lo guarda mai in viso. siri, vili-1063: riputavano i
avvegna che quello popolo d'israel fosse in parte da li suoi profeti ammaestrato,
epistolare o giornalistico, per lo più in relazione con un compì, di argomento
., 6-23: la sua intenzione fue in questa opera dare insegnamento a colui per
licito; l'altra è che parlare in esponendo troppo a fondo pare non ragionevole
l'avvenire. bruno, 3-124: in quello voglio che s'abbia riguardo alle
la fede o accende le passioni, ma in quanto è artefice dello stile. muratori
delle varie sfere. foscolo, iv-350: in cambio di narrare di lauretta, ho
se le gride che parlan bene, in favore de'poveri cristiani, non contano;
-esprimersi per scritto (per lo più in relazione con un compì, o con
di saver mi spoglia, / parlo in rime aspre e di dolcezza ignude.
'parlar celeste '... e in punta di forchetta che di abbandonarsi spontanea
l'ambasciadore non parlò parola e tornossi in campo. giov. cavalcanti, 61:
si sentirebbero un po'meno indistinte, in fondo al silenzio venerabile, parole che da
, parole che da secoli stanno ancora in cammino. parole, chi sa, che
discorso diretto. monti, 1-97: in mezzo / pien di senno parlò queste
ritirate donzelle nostre, affinché rimanga finalmente in loro medicata l'antica malattia di volersi
senno. foscolo, iv-390: mandami in qualunque tempo, in qualunque luogo il
iv-390: mandami in qualunque tempo, in qualunque luogo il tuo ritratto. se
per la sola forza della natura che in loro parlava e regnava. montale, 1-138
620): erano da pochi momenti in quella positura, quando scoccò la campana.
e forza espressiva (un dipinto, in partic. un ritratto, in quanto
dipinto, in partic. un ritratto, in quanto impressiona l'animo, suscita forti
miseria '. ber fola, 1-15: in pittura alcuni grazieggiarono per eccellenza ne'capelli
vari stati di anima. di mano in mano che si modifica la psicologia dei personaggi
locuz. far parlare uno strumento anche in un contesto metaforico, con riferimento alla
... si porrà al seno e in maestre- vol guisa con arguto plettro toccandola
violoncello sono tre voci che parlano come in un dramma religioso, come in un
parlano come in un dramma religioso, come in un mistero sacro. -rivelare
, dove si percorre la nostra pittura in una corsa vertiginosa per grandi cime,
verga, 3-134: quando il mare parla in quel modo non si ha coraggio di
, 114: ò fermo, in queste mie memorie scritte o meglio scarabocchiate
queste mie memorie scritte o meglio scarabocchiate in gran fretta e senza cura alcuna, di
vita... parlavano, almeno in larga maggioranza, a mio favore.
meo dir parlo chiuso, / perché quello in lui chiuso / vidivi quazi fiore.
iv-xvi-i: lo rege si letificherà in dio e saranno lodati tutti quelli che
e saranno lodati tutti quelli che giurano in lui, però che serrata è la
quanto il tempo piovoso e il sereno in parigi. carducci, iii-4- 201:
altresì è quello arbore che cristo parla in altro luogo nel vangelio. -commentare
259: cassandra, allor che il nume in petto / le fea parlar di troia
i-23: se egli volesse dire che in effetto ella [lingua] fosse italiana,
italiana, conciossia- ché ella si parli in una delle parti d'italia, secondo co-
numero poetico ed oratorio non altrimenti che in tutte le lingue le quali oggi si
pian sabbioso, / d'una gola in su l'entrar, / vide un moro
come rimprovero rivolto a chi si esprime in modo sconveniente, scorretto, sfacciato,
21. locuz. -a parlare così: in certo modo, per così dire.
fatto parlar di sé, altro che in bene. ghislanzoni, 17-67: piantandosi in
in bene. ghislanzoni, 17-67: piantandosi in faccia alla lidia, l'apostrofò bruscamente
parlare a qualcuno: rimproverarlo o minacciarlo in quanto si esprime in modo sconveniente,
rimproverarlo o minacciarlo in quanto si esprime in modo sconveniente, sfacciato. manzoni
a vanvera. sbarbaro, 5-107: in tram, mi metto al sicuro presso il
'tedesco': dicesi familiarmente per 'parlare in modo incomprensibile ', e si suol
parlare con la bocca di salomone, che in persona de la sapienza dice ne li
con mano... e di mano in mano il campanaio e l'ortolano ancora
il campanaio e l'ortolano ancora montaro in sul noce. -parlare con sé
. bacchelli, 1-ii-283: -traffico? in che traffico? -oh, me lo
deliri. -parlarsi addosso: discorrere in modo continuo, stucchevole, narcisistico e
per parlare. -l'ho lasciato in una casa. 22. prov.
con partic. riferimento al comporre in versi); discussione, colloquio, conversazione
gran desio, / lo quale è in me da poi / ch'i'vidi quel
peccato ch'io già mai avessi commesso in pensiero, in parlari o in operazioni
io già mai avessi commesso in pensiero, in parlari o in operazioni. s.
commesso in pensiero, in parlari o in operazioni. s. bernardo volgar.,
notizia di niente, onde n'era in corte grande maraviglia e diversi parlari e openioni
fioretti, 2-13 (39): in questo parlare giunsono a roma ed entrarono
di rado, e la trovava sempre in compagnia del marito. di modo che i
parlari che per molto tempo circolarono scritture in proposito. 2. modo di
/ rispuose: « io era nuovo in questo stato, / quando ci vidi venire
parlar divino / e canta ogni augelletto in suo latino. castiglione, 277: in
in suo latino. castiglione, 277: in quella prima sorte di parlar festivo s'
parassiti. caporali, i-102: fu in quel consiglio inver qualche arroganza, /
e lucia, 157: agnese venne in soccorso: « illustrissima signora, » disse
. pirandello, 8-100: parlando, in pensiero com'era sempre delle parole da
per potere senza sconvenevolezza alzare la voce in palco, sì che il popolo tutto
cose la vera guisa e diritta di metterle in iscrittura s'accompagna naturalmente.
ella si dolesse alcuna cosa, rispuose in parlare grecesco e disse che niuna molestia
. bandello, 1-9 (i-117): in effetto il parlar milanese ha una certa
nelle città di toscana, e massime in quella di firenze, si parlano de'
'frezza 'per fretta: modo ancora vivo in certi parlari emiliani. -modo
e all'italico. giuliani, i-38: in que'loro vivaci discorsi si ritrova gran
, 2-1-355: son nato di domenica in aprile, perciò, come tutti i
, come tutti i nati di domenica in quel mese e come sanno i contanovelle
tutto m'è neente / chi 'ntenda in tal parlare [del cuore], /
per la parelisia,... posto in tanta pena gli ebbe grande compassione.
[altieri biagi], iii-13: stupor in lo membro... convertisse a
di parlesia il capitano giorgio e a ferrara in let- tica condottosi, s'era fatto
141: nella paralisia accade talvolta che in qualche membro si perda il senso,
tassoni, 310: voi séte pur bravi in credenza: / tremiamo e vienci la
tremiamo e vienci la paralesia / solo in vedere nominare fiorenza. segneri, i-565
paralisia che lo assaliva quando si trovava in mezzo alle due rivali. d'annunzio
della sua vita passionale, egli cadeva in una specie di paralisia psichica il cui sintomo
non potrei esporvelo da questa cattedra, in questo momento. -causa di disordine
pecchi e non gemi, / e in peccar cristo uccidi: arcan profondo / vuol
solfanarie ventose, dover abborrire la fermezza in questa valle di miserie. salvini, 39-v-167
tante città, tante provincie, quante in alcuni tremoti si fa per istorie fedeli aver
. s. facci una bella parlata in quella guisa ch'io ho fatto per lei
giuglaris, 2-299: si sa che in roma il zolfanello che attaccò il fuoco
zolfanello che attaccò il fuoco al mondo in tante guerre civili fu il credito che
così infelici le povere mogli, che in tutto quel popolo si vide notabile emendazione
a lui, d'impiegarsi una volta in aiuto del prossimo, che avevan tanto oppresso
nelle quinte non sono già prove fatte in 'tempo di prova generale ', ma
. panzini, iii-292: ci cantava in quella fiera parlata ravennate una sua canzone
, parlata campagnola, una distinzione naturale in tutta la persona. 3.
o no che il popolo di toscana in tutte le sue parlate non solo,
solo, ma il popolo d'italia in molti dialetti, a conoscenza mia,
al terzo caso del numero del meno in genere femminile? bacchelli, 1-i-58: poche
poesia] nell'imitazione parlativa, com'in parte sua principale, e nel
, e nel verso, come in parte men principale. = agg
luogo geograficamente ristretto e ben definito, in contrapposizione al linguaggio scritto, letterario o
. ascoli, 32: come se in casa nostra fosse affatto chiaro che l'
chiaro che l'incremento della cultura sia in ragion diretta della prossimità o della maggior
2-164: apparecchiati eravamo di fare assembiare in parlato e prìncipi ecchiesiastici e secolari.
e discorsiva (ed è considerata elegante, in contrapposizione alla declamazione enfatica).
teatrale musicale, le parti recitate (in contrapposizione a quelle cantate). 7
, 1-ix-96: parlato, di grado in grado, vene papa / perch'ello sapa
, con proprietà, con eleganza (spesso in relazione con un agg. con valore
tutte accorta parlatrice. piccolomini, 10-263: in che cosa consisterebbe l'opra e la
... alla corte d'amore in provenza, e per conseguente bella parlatrice
andavo apposta a sentirlo, quando difendeva in assise. -per estens. chi
molto e volentieri, talvolta eccessivamente o in modo estrema- mente prolisso, o facendo
guarda da parlatrici e discorrenti di luogo in luogo. s. bernardino da siena,
portare la sua fede... in mezzo alla folla. -pettegolo.
che sta parlando, che parla (anche in modo maligno e pettegolo) o ha
pettegolo) o ha l'incarico di parlare in particolari occasioni o circostanze e su determinati
, dove dicesse la cagione per che in quello luogo erano ridotti e poi il suo
, non si guardano di trascorrer talvolta in un'altra. giuliani, i-98:
-così si commuta la pena di morte in quella dei lavori forzati in vita da
pena di morte in quella dei lavori forzati in vita da subirsi nella galera di ponza
abati. -chi pronuncia i recitativi in un'opera musicale. g. b
leggie. 3. ciascuna persona in quanto fa uso della lingua materna;
assume diversi caratteri secondo le diverse circostanze in cui il parlatore o lo scrittore ritrovasi.
divisione di tutti i parlatori si è in due maniere: l'una è in prosa
è in due maniere: l'una è in prosa e l'altra in rima.
l'una è in prosa e l'altra in rima. dante
pieno quello per lo quale il parlatore parla in sua persona e in persona altrui.
il parlatore parla in sua persona e in persona altrui. 6. telecom
, li fugge come serpenti velenosi e mettesi in bando delle grate e del parlatorio.
a dipigniere nel loro parlatolo una storia in fresco di san giovanni batista. c.
, quando fu nel parlatorio, guardò in giro dove fosse la signora a cui
carceri, e ottenne di vedere il marito in parlatorio. pratolini, 5-89: il
, 5-89: il parlatorio dell'ospizio era in una stanza buia, a pianterreno,
nella vasta sala tutta senza risparmio dipinta in quello stile turchesco che ha la virtù d'
, risoluto di cianciare di qualche cosa in ogni modo. di giacomo, i-669:
arno e ivi edificassero parlatorio per potere in quello fare suo parlamento. vita di
la parlatura di focione ebbe gran concetto in brevi detti. giordani, xii-19:
: queste parole passionate, quando sono in iscrittura, sono una parola che ha forza
parole,... quando sono in parlatura sono una parola che non ha
te, che non se'letterato né usato in istrani paesi. carducci, iii-14-177:
terzine..., il tutto in dialetto bellunese e parlatura villanesca.
o tale persona. la parlata toscana in certe bocche può essere parlatura insoave.
con la parola sciolta, facile, in modo chiaro, con correttezza, con
, 8-ii-127: la misura del parlare è in cinque cose, cioè in parlatura soave
parlare è in cinque cose, cioè in parlatura soave e chiara ed in tarda ed
, cioè in parlatura soave e chiara ed in tarda ed in quantitade ed in qualitade
parlatura soave e chiara ed in tarda ed in quantitade ed in qualitade. parlatura è
ed in tarda ed in quantitade ed in qualitade. parlatura è la dignità del
quale fu appresso gli nostri maggiori chiarissimo in ornata parlatura. avvertimenti di maritaggio,
da barberino, i-83: se tu sedrai in via / o in) iaza con
: se tu sedrai in via / o in) iaza con gente, actendi prima
gli opchi e parietica vegno / e caggio in povertà senza sostegno. intorcetta, 80
e beffardo. giusti, 4-ii-439: in toscana il parietico [il granduca]
granduca] / ha sempre il vento in poppa, / e tutto si rimedia /
tra parietico o sia nella testa overo in altro membro. gelli, 7-280:
dal parietico / sorpreso resta a un tratto in ogni articolo. faldella, n-153:
, 1-156: proprio stamani, che in laboratorio, dio come sono in ritardo!
che in laboratorio, dio come sono in ritardo! devo cominciare un lavoro da
, corbo parlevole, fosti volto novellamente in nere ale. -con riferimento alla
grande mattezza e forseneria somettere al parliere in guisa di picciole cose quelle nelle quali
ottonelli, 128: parliere si disse ancora in buona parte per parlatore eloquente.
rese attonito all'affisarsi ch'ei fece in un viso che a guisa di ciel coruscante
tipico dei mezzi di comunicazione (e in partic. della radio: e ha
altre dello stesso conio che di tanto in tanto scappano fuori anche a me..
parlottare), agg. che parla in modo fitto e sommesso. oriani
lieve fruscio e qualche susurro, talvolta in gruppi parlottanti. g. bassani, 5-149
bassa, con circospezione (ma anche in modo animato), per timidezza,
(391): non piacendogli di tirare in disparte il curato e di bisbigliar con
il curato e di bisbigliar con lui in segreto. \ ediz. 182 j (
): non gli piacendo di tirare in disparte il curato e di parlottargli in
in disparte il curato e di parlottargli in segreto]. serao, i-84: vi
: vi erano tre o quattro gentiluomini in piedi, un po'in fondo; parlottavano
quattro gentiluomini in piedi, un po'in fondo; parlottavano fra loro vivacemente.
parlottano i merli affamati / note varie in gorgheggi pacati. -borbottare, brontolare
. fare pettegolezzi (con valore attenuato: in modo bonario, con indulgenza).
l'anima fioca di murano aveva parlottato in quel vecchio passatempo. 5
sole intendono. 6. parlare in modo imperfetto, con scarsa proprietà o
di città nuova, capitò dopo poco in uno slargo, dove sentì un parlottare
di uccelli. pascoli, 457: in tanto, tra le canne, tra la
giacomo, i-705: un parlottio di femmine in confidenze. e. cecchi, 6-247
dopo qualche parlottìo, di là, entrò in sala un giovane. montale, 13-67
, tr. (parlucchio). parlare in modo imperfetto, con scarsa proprietà o
parlucchiare con qualche altra? ne entrava in gelosia. percoto, 250: si parlucchiava
1 m, che nell'antica roma era in dotazione alla cavalleria e alla fanteria leggera
boiardo, 2-69: celse la pelta in iscambio della parma. bresciani,
sulle rocce e sulla corteccia delle piante in scomposizione. la specie tipo è la
la parmèlia saxatilis, che si presenta in forma di scudetti sui vecchi tronchi d'
appartiene la specie parmena balteus, presente in italia, dannosa alle conifere, agli
muover passo fuor della mitologia, ristringeva in un idillio l'inno omerico a venere.
dell'* affrica ', che il poeta in questo soggiorno parmense riprese più ardentemente a
bertolucci] minima vita parmense non consisteva in una sto- ricizzazione di quella vita,
sto- ricizzazione di quella vita, ma in una restituzione di essa in termini di
, ma in una restituzione di essa in termini di poesia equivalenti. 3
latina 'parmense 'userebbesi... in certe locuzioni speciali; biblioteca parmense,
[civile e culturale] parmense andò in paglia. 4. sm.
riferisce anche la denominazione del genere definito in precedenza, ne sperimentò la coltivazione.
prudenzani, 123: puoi capriuoli e lepori in civieri, / tordi, piccioni,
sanudo, i-1080: 'item ', in parmesana, era el conte di cajazo
accompagnato da molti cittadini bolognesi, passa in parmeggiana alle sue castella. =
, detto anche 'parigina pagano [in arneudo, s. v.]:
, non ultima delle sue glorie, in quei tempi forse il più minuto carattere
abitanti, i costumi, le tradizioni, in partic. gli usi gastronomici (anche
di parmigiano. baldovini, 2-3-2: come in su le lasagne il parmigiano. l
. p. verri, 3-iii-118: in questi ultimi anni sono cresciute le ricerche
nell'uovo, fritte, poste a strati in una teglia, condite con formaggio grana
l'ultimo grande capo ammazzato, proprio in quel locale, con le melanzane alla
, con le melanzane alla parmigiana ancora in gola. 3. proprio, caratteristico
4. che è o era in uso nel territorio politica- mente, economicamente
machiavelli, 1-iii-696: mandi qualche lancia in parmigiano. ghirardacci, 3-369: persuasi
. pratesi, 5-135: sono stato in lombardia, in piemonte,..
, 5-135: sono stato in lombardia, in piemonte,... nel parmigiano
. bresciani, 6-iii-153: dapprima uscirono in campo coperti... delle parmole
letter. ant. poetica- mente, in poesia. p. strozzi,
p. strozzi, 2-1: parnasamente in bergamasco io canto, / e sgocciolo
dell'oro e suo stato felice / forse in parnaso esto loco sognaro. idem,
ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna. idem, par.
parnaso è uno monte il quale è in beozia appresso alla città di tebe ove anticamente
parnaso / e che 'l vero condito in molli versi, / i più schivi
calcaterra, 1 -tit.: il parnaso in rivolta. -rappresentazione pittorica di tale
di raffaello sanzio nella stanza della segnatura in vaticano e un dipinto del 1761 del
abonda e di parnasi. fraticelli [in carducci, iii-10-104]: quei servili ed
ognor più possesso del parnasso italiano e in cento guise andò diramandosi. monti,
delle prime note della battuta, ma in diverse occasioni dice quel che fa bisogno
. 6. locuz. salire in parnaso: poetare. giuglaris, 118
118: perché salisti non so che volte in parnaso, presumi di volare più in
in parnaso, presumi di volare più in su di pegaso. 7.
2-33: già m'ero per passar tratto in disparte / e riposto la penna in
in disparte / e riposto la penna in un cantone, / per non vergar
a capsula con numerosi semi alati; in italia è spontanea la sola specie parnassia
politica, canzone noiosa -ripetono, in coro coi beoni del faust, i parnassiani
, mistici, magi, parnassiani, tutti in un mazzo. savinio, 12-408:
controllo della fattura maliziosa, se è fatto in fretta, si abbandona per istinto a
osservare che il linguaggio plastico è sempre in ritardo su quello letterario di almeno cinquant'
il papilio apollo di linneo, cambiandolo in parnassius apollo. gozzano, i-343: non
non tollerate il volo del parnasso / in un campo, in un orto,
volo del parnasso / in un campo, in un orto, in un giardino:
un campo, in un orto, in un giardino: / evocate un pendio di
ecco s'adagia / sullo scenario, in armonia perfetta. = voce
testa nero; comprende numerose specie diffuse in europa (e sono comunemente detti cince
anche minima di esso) composto modificando in modo più o meno radicale uno scritto
livello stilistico o la trasposizione della narrazione in età, situazioni e contesti differenti da
ragione [il crudeli] di mettere in parodia così fatte svenevolezze; egli che
2-xxi- 314: la parodia è in certo modo la consacrazione dei capolavori.
ella mi manda sono per parodia e in burla di me pubblichi pure, non
d'una delle passate adunanze, mettendo in canzonatura tutti. montale, 7-141: verso
cenacoli dei simbolisti e ne fece la parodia in un li- briccino che forse nessun antiquario
avvertito: una profonda e generale indifferenza in fatto di religione; anzi si andava
di religione; anzi si andava più in là, cogli scherni, colle parodie,
leoni, 386: consola il decreto escito in torino concedente un assegno a tutti gli
hanno bombardato e fucilati i suoi fratelli in gesù cristo. 2. la
comunione cattolica acevano le parti di monaca in quelle commedie dove i riti cattolici erano
versione dell'egregio professore ci pare trasmutarsi in parodia. b. croce, iii-27-285:
. nacque dal romanticismo europeo, e in particolare dalle 'filosofie della storia '
4. situazione, condizione che ne ricorda in modo grottesco e ridicolo (o comunque
suoi regni sono mascherate, orgie, in cui ogni uomo veste gli abiti di un
1-230: il fiore: attossicato, incenerito in boccio: uno stoppaccino incolore, una
fiore. -con riferimento al reale in quanto degradato e imperfetto rispetto all'ideale
figurative o grafiche, opera che riprende in chiave grottesca, talora con intenti di
ovvero un pezzo strumentale che si trasforma in un'aria per canto, acconciandovi delle
canto, acconciandovi delle parole od anche in un altro pezzo strumentale col mezzo dei
nel xvi sec., che adottava in funzione di canto fermo (o introduceva
funzione di canto fermo (o introduceva in maniera più elaborata) un mottetto preesistente
persone (per lo più per metterle in caricatura). carducci, iii-6-127
e fa ridere... soltanto in quanto si abbia dimestichezza... coi
provocanti e i toni sguaiati delle canzonettiste in infimo ordine. -ripetere una frase del
senda. 2. imitare in modo imperfetto e velleitario i comportamenti,
grottesco di filippo turati. -ricalcare in modo grottesco. solaro detta margarita,
. gozzano, i-704: la casa in mattoni greggi, dalle grate e dai
greggi, dalle grate e dai balconcini in ferro battuto, dalle finestre a te-
intr. ant. comporre parodie o, in genere, opere scherzose e burlesche.
cioè far parodie... posero in vece d'irridere e di dir villanie.
di parodiare), agg. messo in parodia, fatto oggetto di paroaia.
fondo, questa materia, si possono cucinare in molte salse. ma nei caratteri essenziali
; e nel medesimo autore spesso si veggono in proiezioni capovolte: ora liricizzati, ora
l'intento di parodiare, di mettere in burla un'opera, un genere,
reciprocazioni viziose, come, per esempio, in que'versi parodici del petrarca. f
il primo cantico del coro che entra in scena e manda innanzi il bestiame e le
matem. disus. crescente o decrescente in progressione aritmetica (un termine di un'
differenti termini che si seguono senza interruzione in un'equazione ordinata del secondo, del
., ove gli esponenti crescono o decrescono in progressione aritmetica. = dall'
= dall'ingl. parodie (attestato in tale accezione dal 1775), che
ma quando si ripetono, si ripetono in maniera parodistica rispetto al modello originario.
temperamento lirico, parodistico e contaminatore, in possesso d'un materiale verbale tanto naturalmente
: quelle parodistiche trascrizioni di vecchi ballabili in chiave di jazz che furoreggiano oggi.
. e. cecchi, 2-200: in realtà, senza il provvidenziale e parodistico
anche: parte del dramma recitata dal coro in tale occasione (e si contrappone allo
canto del coro)... in due è distinto: l'uno è chiamato
laterale al luogo della rappresentazione o, in presenza della scena, ognuna delle due
quello che detto aveano gli altri dilettassero in tal manieri gli uditori. = voce
vecchia paruffia. -in paroffia'. in gruppo, in schiera. pataffio,
-in paroffia'. in gruppo, in schiera. pataffio, 1: egli
bucini non entra il falimbello, / ed in paroffia van eh'han fatto lega.
: questo libro fue translatato di provinciale in latino: àci paraule che non fuorno intese
per lo copiatore, ed imperò sono in provinciale istesso. ariosto, 3-1:
ed accozzamento d'una o più sillabe in una voce dimostrativa di qualche cosa. piccolomini
parole un fin conforme: / terminan tutte in una lor vocale / che fa all'
suo significato primitivo e principale, ha in ogni lingua molte minime idee accessorie e
sommamente complessa. ardigò, vi-18: in una lingua progredita le parole in uso hanno
vi-18: in una lingua progredita le parole in uso hanno perduto affatto il senso etimologico
è quella data parola nel contesto e in ogni terzina risuona il motivo di tutta
le piche] non ci sia altra differenza in queste voci che quello mai non si
solo vocabolo olofrastico, per lo più in funzione interiettiva o esclamativa) unitariamente inteso
all'arte. foscolo, iv-370: in quelle parole e in quel riso e in
, iv-370: in quelle parole e in quel riso e in quell'aria di
in quelle parole e in quel riso e in quell'aria di volto demente e in
in quell'aria di volto demente e in quegli occhi fitti sul cranio e in
in quegli occhi fitti sul cranio e in quelle sue dita pallide tremanti che andavano intrecciando
e risplenda come un croco / perduto in mezzo a un polveroso prato.
io cominciai / a dir per quella donna in cui errai: / « voi che
... viene a spiegare, e in certo senso a giustificare, l'attuale
ampio (e per lo più citato in funzione didascalica e ammonitrice).
quella parola che cristo disse ai discepoli: in dono avete ricevuto le mie grazie e
dono avete ricevuto le mie grazie e in dono le date. boccaccio, dee
sia santificato il nome tuo, intendere in questo modo: la santificazione di dio è
sua salute l'ira di currado volge in riso. cantari cavallereschi, 243:
onore ti fa uno ducato che tu hai in borsa che dieci che n'hai spesi
e gli uomini unissero i loro intelletti in un solo, non basterebbero trovar parola
partic. riferimento all'espressione orale (in contrapposizione a quella scritta). fra
): quelle scatole che si vedono ancora in qualche bottega di speziale, con su
, 2-56: l'anima sua è in amaritudine e iddio ha nascosa da me
dì agramente dal padrone di trascuraggine in apparec chiare l'albergo,
molto disconce e da non sentirsi in bocca d'uomo. g. gozzi,
? pavese, 5-86: un pugno in testa e una parola del massaro non
chi cognosce la colpa sua e mostra in effetto che si cognosca e sia umiliato,
377: dicono a posti che in certi luoghi la saggina frutti quanto il
un termine, di un'espressione o, in genere, alla labilità dell'espressione linguistica
di sopra, perché è una medesima sentenza in diverse parole. marsilio ficino, 3-132
, ii-172: l'istoria si divide in due parti principali: materia e parole
e delle espressioni che lo compongono (in contrapposizione con l'ispirazione, l'intento
di un discorso, per lo più in quanto eccessivamente attento ai valori formali,
-al plur. componimento letterario (in quanto componente di un genere artistico complesso
un genere artistico complesso). - in partic.: il testo di una canzone
arlia, 398: intorno alla poesia posta in musica e che si scrive tra un
il senso del testo che si mette in musica. pochi compositori servono bene alla
favole e novelle '. -parole in libertà: v. libertà, n.
dibattito o di un confronto (e in una contrattazione commerciale con tale espressione si
, 13-383: avvezzo a voler sempre, in ogni minuscolo o grosso contrasto e contestazione
-risultato scientifico o critico più avanzato raggiunto in un determinato campo (e talora considerato
, fedelmente osservata, ti rende felice in vita e dopo morte felicissimo. massaia,
sostegno, a cui s'appoggia e in cui risiede la carne, la cui
-ministro della parola', sacerdote cattolico, in quanto interprete delle sacre scritture e strumento
, impegno enunciato a voce o anche in uno scritto, in un documento per
a voce o anche in uno scritto, in un documento per lo più non ufficiale
gloriandosi quei pirati a violare la parola in particolare a'prìncipi, è vanità considerare
vede valerio, lo saluta, entrano in discorso, alla fine valerio li chiede la
si mentiva la parola e i pegni datine in fede. idem, i-5-55: gli
, 11-66: l'onestà vi regna in modo sicuro; e sopra qualsiasi contratto vale
tempo quando doveva operar vivamente, volle che in quel medesimo punto se ne dassero i
con ellissi del verbo o nell'espressioné in parola d'onore). verga,
basso, mi fa male allo stomaco, in arola d'onore! cantoni, 462
. barilli, 5-201: bei piedi, in parola d'onore. piccoli, fuligginosi
, promessa per lo piu vana e in malafede (anche nelle espressioni belle,
del paese ora vestiti da contadini, ora in altra maniera, ora a cavallo,
quattro parole, ecc.: e in costrutti negativi può assumere un valore di
chiamato. ochino, 177: non trovarai in tutto il vecchio testamento una parola sola
la guerra. verga, 8-29: in un lampo le tornarono in mente tante cose
8-29: in un lampo le tornarono in mente tante cose...,
servente? -come invito a esprimersi in modo sintetico. g. m.
capacità di parlare, di esprimersi oralmente in modo chiaro e intelligibile (per lo
non si do- vrebbono introdurre a ragionare in palco rappresentativamente, poiché non sono atti
: oh dio, cominciò, ma perdé in quel punto la parola e i sensi
e lo spirito, gli sareste caduto morto in braccio. gioberti, 4-1-480: il
modo. de sanctis, 11-136: in questa bestemmia ci ha un doppio elemento
sembra che la parola orale, rivolta in modo diretto a una moltitudine, non
l'intelletto ripensa t 'idea 'in modo determinato.. lingua,
. daniello, 262: descrive mirabilmente in pochi versi la proprietà del negligente nella
d'affetti. marradi, 414: semplice in atti e semplice in parole. ojetti
, 414: semplice in atti e semplice in parole. ojetti, i-477: mi
vita vissuta, la certezza di riecheggiare in piena buona fede le voci e le
. l'azione di parlare, di intervenire in un'assemblea, in un parlamento o
, di intervenire in un'assemblea, in un parlamento o anche in una riunione
un'assemblea, in un parlamento o anche in una riunione, in un colloquio informale
parlamento o anche in una riunione, in un colloquio informale (nel qual caso
- anche: il diritto di esprimersi in tali situazioni (per lo più nelle
chiederemo. cesari, 1-1-12: intanto in que'giorni, levatosi pietro in mezzo
intanto in que'giorni, levatosi pietro in mezzo a'discepoli, presa la parola,
. a. pucci, ii-71: in questa terra non si può maritare alcuna
dello apostolo: senza intermissione orate, in ogni luogo levando le mani pure senza
. parola d'ordine', quella scritta in testa a ogni scheda del catalogo per agevolarne
e disposti l'uno sopra l'altro in modo da formare, leggendo dall'alto
modo da formare, leggendo dall'alto in basso la colonna costituita dalla lettera centrale
per primo le proprie intenzioni di gioco, in partic. l'entità della puntata (
condurre il gioco, riservandosi di pronunciarsi in seguito (e tale decisione, legata
è affidato un determinato compito e, in partic., fra il comandante di
, cambiato periodicamente, viene comunicato solo in vista del probabile impiego). -anche
intesa 'o assolutamente * parola '. in toscana si dice assolutamente 'parola '
gendarmi. vi giunse e s'imbatté in una pattuglia composta dei tumultuanti, che
o professionale. tarchetti, 6-i-454: in quei giorni riceve il battesimo della sua
della vostra città, perché si compia in ogni modo quest'opera di unificazione,
a spiga come veterani; li ritrovo in rango all'alba che scattano alla parola.
carducci, iii-25-157: il venire a dire in italia, e massime in bologna,
a dire in italia, e massime in bologna, che io servo alla parola d'
d'una beatrice del 1290, è puramente in proporzioni colossali ridicolo. 21
a cui si organizza la struttura lessicologica in un dato momento storico; quelli che
: termine che, ricorrendo frequentemente o in posizione particolarmente forte in un testo,
frequentemente o in posizione particolarmente forte in un testo, viene identificato come fulcro
. foscolo, ix-1-688: dante appunto in que'versi fa predire a beatrice a
era di quel vino. -andare in parole: avere inizio. giovio,
a camino verso roma, se1 concilio andarà in parole. -andare le parole a
di parola a parola, di parola in parola; parola per parola: conformemente
, 6-1-2: questo simbolo esponiamo di parola in parola. ugurgieri, lxxviii-n-94: sancto
gransignor che la lettera credenzial fosse tradotta in turco parola per parola. l. salviati
eccovi il luogo volgarizzato appunto di parola in parola, senza pur mutar la sedia
-a parole, di parole, in parole o in parola, per parole
parole, di parole, in parole o in parola, per parole: secondo quanto
o di principi (per lo più in contraddizione con le intenzioni e i pensieri
realtà dei fatti); teoricamente, in astratto. muscia da siena, vi-518
quelli, a cui tant'ho donato / in parole, che 'n fatti non poria
1-85: non avrei speso tanto tempo in lodarvi la virtù e la giustizia se gli
giustizia se gli uomini così la seguissero in opre come la lodano in parole.
così la seguissero in opre come la lodano in parole. forteguerri, 5-52: aveva
compagni, 3-7: egli onorò messer rosso in parole e in vista. cavalca,
: egli onorò messer rosso in parole e in vista. cavalca, 19-44: con
non fussino... maltrattati ne in parole né in fatti. betussi,
... maltrattati ne in parole né in fatti. betussi, xliv-83: ebbe
30: poi venne moisè e dielli iddio in una tavola di marmo sette comandamenti e
nel monte sinai due leggi, una in scritto e l'altra in parola. porzio
, una in scritto e l'altra in parola. porzio, 3-213: a parole
parole e per scrittura gli assicurò che in nessun tempo li sottoporrebbe ad inquisizione.
dànno a credere che tutto si debba risolvere in parole. -con i mezzi dell'
, xii-297: nei gesti di lei, in special modo, v'era non so
! -enunciato, dichiarato, protestato in contraddizione con la realtà dei comportamenti
: sopra dicemmo ogni differenza d'onore in italia ridursi a due capi: l'uno
-a una parola', senza dilungarsi in discussioni. ariosto, 261: ti
indurlo a parlare (per lo più in costrutti negativi). monosini, 209
la parola alla doppietta. ammazzò suo fratello in cucina freddò sull'aia il nipote accorso
per ubbidire al suo marito, vedutolo in bisogno e in nicistà, l'ubbidì di
suo marito, vedutolo in bisogno e in nicistà, l'ubbidì di troppo, il
costoro s'eran data parola di tormentarlo in ogni malvagia guisa e di ridurlo allo stato
di mummia. -di parola in parola: chiacchierando, conversando, abbandonandosi
seravalle, andando questo vecchio di parola in parola scalzandolo del mestieri che facea e
. pavese, 9-63: di parola in parola clelia si dimenticò dell'ulivo e tornarono
per indicare persona che non ama dilungarsi in chiacchiere, taciturna, silenziosa o, viceversa
nemico si decidesse. -dire in tacite parole: parlare fra sé.
. tasso, 7-48: talor aice in tacite parole: / « leve perdita
particolare rilevanza; svolgere una parte significativa in un determinato campo o nella storia.
, la sola / che veda ora in me fino in fondo, / è certa
/ che veda ora in me fino in fondo, / è certa che anch'io
ne fanno quaranta. -di una parola in un'altra: per indicare il progressivo
progressivo aumento di animosità e di violenza in una lite, in una disputa.
e di violenza in una lite, in una disputa. ghirardacci, 3-153:
. ghirardacci, 3-153: di una in altra parola venendo amendue alle mani,
riusciva qualche strano scherzo. -entrare in parole: cominciare a contrattare. boccaccio
2-9 (1-iv-213): col quale entrata in parole, con lui s'acconciò per
avere una parola sola. -essere in parola con qualcuno: essersi impegnato a
fagiuoli, 1-7-65: tu se'meco in parola / di dar questa figliuola /
2-ii-184: finsi di essere con miledi in parola di cenare quella sera con lei.
e questa vostra possessione nuova? -sono in parola e ho dato caparra.
bacchelli, 1-iii-502: scioperare... in soccida: una parola! soldati,
massaia, x-12: feci loro conoscere che in quella lettera erano più bugie che parole
: obbedire ai suoi ordini, metterli in pratica (con partic. riferimento ai
-fare le belle parole: diffondersi in cortesi e cerimoniosi discorsi. giovio
, i-99: gionto ch'io fui qua in genua al dispetto de'ponenti e de
è persona ecclesiastica, dall'anno passato in qua, che non se l'aspetti
mio mai n'era stata fatta parola in contrario né a sua maestà per nome
. -fare una determinata parola: tradurre in pratica, mettere in atto quanto promesso
parola: tradurre in pratica, mettere in atto quanto promesso. bibbia volgar.
. soffici, v-5-552: l'opera in parola non si solleverà dalla materialità documentaria
6-92: l'effetto che la resurrezione in parola cavò di sue viscere...
parlare. marradi, 414: semplice in atti e semplice in parole. -in
, 414: semplice in atti e semplice in parole. -in parole povere: usando
usata per indicare che si intende esprimere in modo più facile un concetto o un pensiero
o un pensiero precedentemente sviluppato); in breve. c. e. gadda
c. e. gadda, 6-27: in parole povere, la gran paura le
alla menegazzi. montale, 12-29: in parole povere, i soprasensi hanno bisogno di
letterale estremamente concreto. -in una, in due, in poche parole: in modo
. -in una, in due, in poche parole: in modo estremamente conciso
, in due, in poche parole: in modo estremamente conciso, in breve (
parole: in modo estremamente conciso, in breve (anche per indicare che si
anche per indicare che si intende esprimere in modo più sintetico quanto esposto in precedenza
esprimere in modo più sintetico quanto esposto in precedenza). guicciardini, 2-2-253
tutti questi,... a dire in una parola, sono quegli che non
. correr, lii-4-212: si può dire in poche parole che l'amicizia tra que'
che sopravverranno le infermità ancora gravi; in una parola, che si cambierà per
si cambierà per voi scena di lieta in torbida. baldovini, 1-251: ci ho
, / e risolvo, a stringerla in due parole, / di non voler'anch'
325): alla buona, col cuore in mano, le dirò di che si
le dirò di che si tratta; e in due parole son certo che anderemo d'
accordo. tarchetti, 6-ii-80: parevagli in una parola che vi fossero due vite nella
: si sono accordati egli et ilario / in due parole. -lasciare la
semplice gusto. -lasciarsi morire una parola in bocca: rinunciare a pronunciarsi.
stento / morir si lascia una parola in bocca. -mancare la parola,
, il signor lavac- cara, lui in tutti i toni, che quella sua bestia
stesso aveva dato. -menare qualcuno in o per parole, per le parole;
; tenere, trattenere qualcuno a o in parole: fargli continue promesse e assicurazioni
'l vescovo d'arezzo l'aveano tenuto in parole dell'accordo, sì piuvicò.
: egli non crederebbe loro col pegno in mano. lorenzo de'medici, 5-2:
, ma dopo che essi vedon esser menati in parole di giorno in giorno e che
vedon esser menati in parole di giorno in giorno e che son pasciuti di vento,
, 989: voleva egli, mentre tratteneva in parole gli argentinesi, occupare quei posti
, 1-iii-178: per non starvi a tener in parole, mi è sembrato..
, mettere insieme due o tre parole in fila ', restare senza parole, stentare
non riuscire a parlare, a esprimersi in modo organico per una forte emozione,
persone che non san dire tre parole in fila e sopra i fatti degli altri sanno
senza di esse. -mettere in parole: descrivere, raccontare. cesari
che a lei medesimo era impossibile mettere in parole. -mettere in parole qualcuno
impossibile mettere in parole. -mettere in parole qualcuno: indurlo a parlare,
elli [diomedes] mise la damigella in parole e le dice: « dama,
dee., 1-5 (1-iv-65): in altro non volle prender cagion di doverla
di doverla [la marchesana] mettere in parole, se non delle sue galline.
-mettere parola, una parola: intervenire in una conversazione; intromettersi in una disputa
: intervenire in una conversazione; intromettersi in una disputa, in una lite.
conversazione; intromettersi in una disputa, in una lite. berni, 65-55 (
(v-219): ruggier d'un salto in mezzo a lor si getta / per
una parola buona ». -mettersi in parole: parlare. fra giordano,
giordano, 3-120: però non si mise in più parole..., ché
ierano mistieri. -moltiplicare, moltiplicarsi in parole: dilungarsi eccessivamente nel parlare.
, v-71: perché mi voglio io distendere in ogni cosa, e multiplicare in parole
distendere in ogni cosa, e multiplicare in parole? guarini, 406: orsù,
: orsù, signori, non moltiplichiamo in parole: l'uno mi lievi la
ha avuta. -morire la parola in bocca a qualcuno: v. morire,
le parole, il filo delle parole in bocca o di bocca a qualcuno: interromperlo
qualcuno: interromperlo improvvisamente, e talvolta in modo indiscreto e maleducato, nel mezzo
: 11 medico, rompendogli la parola in bocca, verso brun disse. pulci
mostrar d'averla compresa, rompesse loro in bocca il filo delle parole. bonsanti
fare, non muovere parola', tacere in modo assoluto, non aprire bocca.
se mi promettete di non farne parola in giro. -non morire la parola
-non morire la parola, le parole in bocca o tra i denti a qualcuno
parola tra 'denti dicesi di chi in ogni circostanza sa ben dire il fatto
forse più comune non morir le parole in bocca. -non spiccicare, non
della banda destra la manda di vogavanti in vogavanti sino alla coniglia, ed il
riscaldarsi di parole', venire a o in parole con qualcuno', litigare aspramente,
., facendo parole con uno altro in piaza..., li corse driedo
, 5-5 (2007): era venuto in parole un giovane milanese con uno uomo
prendere, acchiappare, chiappare, comprendere in parola o alla parola o sulla parola
bocca per dire che io sono acchiappato in parola. salvini, 41-156: bella
bella cosa! chiappare un pover'uomo in parola, e in parola scappata di
chiappare un pover'uomo in parola, e in parola scappata di bocca dopo cena.
perché vediate che ci giocherei quant'ho in questo mondo, mi giocherò la barba che
che stimo sopra quanto possa io avere in questo mondo. lo prese quelli alla parola
quasi mi fate venir talento di prendervi in parola. verga, 8-333: -sissignore
! -salto su compare nanni pigliandolo subito in parola. buzzati, 6-221: non
nei discorsi di una persona; coglierla in fallo. diatessaron volgar., 301
e fecero consiglio acciò ch'eglino pigliassero gesù in parole. cavalca, iii-77: fu
provocato a parlare, per poterlo comprendere in alcuna parola mal detta. boccaccio,
si debba. -porre le parole in bocca a qualcuno', spiegargli dettagliatamente quello
la persona. -recare le molte parole in una', riassumere sinteticamente quanto detto in
in una', riassumere sinteticamente quanto detto in precedenza. boccaccio, dee.,
): ma recandoti le molte parole in una, io son del tutto, se
dato... il potere di parlare in suo nome e di rendervi la vostra
vostra parola. -restare, rimanere in parola con qualcuno: avergli promesso,
far la scritta, come seco son restato in parola. tommaseo [s.
s. v.]: son rimasto in parola di portargli quel libro sino a
o parole', senza parole', tacendo, in silenzio. boccaccio, dee.
che senza più parole pampinea, levatasi in piè..., verso loro che
parole. carletti, 1-1-69: standosene in tutta questa faccenda alla scrittura che si
senza far parola. -senza entrare in molte parole: senza dilungarsi. v
borghini, 6-iii-18: questo, senza entrare in molte parole, un sol luogo di
si stia alla sua parola. -stare in parola', mantenere una promessa. tommaseo
[s. v. l: stare in parola vale mantener la promessa di far
-parlare, comportarsi coerentemente a quanto enunciato in precedenza. nievo, 726: il
era già ito al congresso degli alleati in troppau ove non istava più tanto in parola
alleati in troppau ove non istava più tanto in parola colle libere note a essi inviate
si mostri tanto fiero che sempre stia in su le brave parole e dica aver
-sulla parola, sopra la parola, in parole: con il proprio impegno formale
. michiel, lii-3-432: questa, fino in vita del padre, era destinata in
in vita del padre, era destinata in parole per moglie del principe di na-
detto roberto. -tenere qualcuno in mezza parola: impegnarsi con lui in
in mezza parola: impegnarsi con lui in modo non definitivo. manzoni, pr
38 (671): tenne l'amico in mezza parola, tornò indietro in fretta
amico in mezza parola, tornò indietro in fretta, comunicò l'affare al cugino
un'amara esperienza che per noi si riassumeva in una maggiore abilità dialettica, grazie alla
vere e proprie lezioni. -venire in parola', essere oggetto di un discorso,
gran passi, discorrendo sul tema venuto in parola: che c'è più spesso da
se per ventura tu no à'melle in bota, / fa'si ke tu n'
, / fa'si ke tu n'abie in la tua boca; / parola dol5a
: di cosa nasce cosa, come è in proverbio, e una parola tira l'
le ciriege; al marito entra il fuoco in capo, forse aiutato dalla taverna;
cioè non bisogna tener conto o levarsi in collera d'ogni minima cosa, che
ma chi è seccato dei discorsi suol dire in via di lamento. se si pagasse
da libri: parola sta qui sempre in luogo di promessa, ma nell'ultimo
ingiuriare con parole acerbe né con fatti in roba né nella vita o nell'onore,
nell'onore, né stanziarli o vilipenderli in parolacce o soprannomi vili e ridicolosi.
ridicolosi. goldoni, xiii-518: mi veniva in pensier, dio mel perdoni, /
c. gozzi, 4-17: e turchi in scena con un gran drappello / di
verga, 2-3x1: la serva tornava in cucina sogghignando, rivolgendogli delle parolacce dietro
pronunciare o scrivere (per lo più in quanto riferita agli organi e ai comportamenti
. giuliani, ii-167: i ragazzi in oggi si tiran su che non si
oh vergine maria, per la cosa in sé... questo scandalo..
espressione impropria, da evitare nell'uso in quanto dialettale o straniera o anche perché
36 (631): il cuore in pace! oh! questo, levatevelo dalla
state le esageratissime calunnie da lui udite in casa fratta a danno dei repubblicani delle
o anche con ampollosità e ridondanza, in dichiarazioni di intenti o di princìpi,
dichiarazioni di intenti o di princìpi, in esortazioni o in promesse demagogiche e mai
intenti o di princìpi, in esortazioni o in promesse demagogiche e mai corrispondenti alla
effetti cagiona questo mio foglio. chi in leggendolo mi accusa di parolaio e cianciatore
mazzini, 46-207: quale dev'essere in oggi la parola d'ordine, il
? la risposta è semplice: tutta in una sola parola: 'azione '.
una santa riazione non s'opera contro essi in seno al partito. periodici popolari,
quello che essi hanno ai loro simili: in fondo, in fondo, e astrazion
hanno ai loro simili: in fondo, in fondo, e astrazion fatta da tutte
un parolaio? bacchetti, 2-126: eravate in parigi cento- mila invasati e presuntuosi del
gelati (come pur sono, da pochissimi in fuori), se il genio non
poesia, e se fosse venuto al mondo in tempi migliori, non è dubbio che
famoso ed altri tali che s'incontrano in troppe pagine, oltre che dànno un'aria
non occorre. balbo, ii-83: in istoria, sono forse men parolai, meno
non appro vate dagli accademici in fatto di lingua. proverbi to
più di tutto il timore d'entrare in chiacchiere co'sa- pientucci e co'
come polemica contro l'ipocrisia morale, e in favore della moralità effettiva contro quella parolaia
iddio della natura ha concesso all'uomo in questo suono del modo della voce quattro dif-
uso parolare poco da patria, e in quella vece soglio rampicare, potendolo, al
6-64: fratelli e genitore già si paroliavano in disparte, ma non in modo che
si paroliavano in disparte, ma non in modo che assuero non sentisse su chi
che certuni, senza saper perché né in qual modo, sorprendere si sentono dall'
ant. parlare lungamente, diffondersi in parole. degli angeli, 65:
alla poetica e alla tecnica delle parole in libertà. b. croce,
accesa, una lusinga, d'uno amore in un altro, come vento foglia,
. xjlloa [guevara], ii-237: in assenzia della moglie mettono loro le mani
assenzia della moglie mettono loro le mani in seno [alle serve], dicendo
le divine virtuti di quel sommo re in parte imitassero e considerassero...
o metta fuori il labbro di sotto in atto di pensare o lanci parolette maligne
amorosi, / eh'hanno dolci misteri in sé nascosi. baretti, 6-361: qual
s'intendono. è vero. sono, in vero, proprie dell'agricoltore. beltramelli
). petrarca, 360-81: questi in sua prima età fu dato a l'
, o per ingannare o per entrare in grazia di chi che sia dicesi eziando
parolìbera, sf. letter. parola in libertà (v. libertà, n
tecnica di composizione letteraria improntata alle parole in libertà. pavese, 8-349
letteraria scritta con la tecnica delle parole in libertà (e ha una connotazione spreg
letter. la poetica futurista delle parole in libertà; l'insieme delle opere che
estese d'avanguardia sono piene di parole in libertà. paroliberista, sm.
che adotta la tecnica futurista delle parole in libertà. -per estens.: autore che
.: autore che nell'opera o in un determinato scritto ricorda o precorre tale
1-134: recentemente... ho scoperto in quel- l'imalaia [victor hugo]
che scrive con il metodo delle parole in libertà, proprio della poetica letteraria del
, son qui mi pare presi bene in giro. montale, 12-358: parecchi di
e creando nuovi orizzonti imprevisti nelle parole in libertà che egli interpreta. 2
la teoria e la tecnica delle parole in libertà (un'opera letteraria);
ha trasformato radicalmente la letteratura colle parole in libertà l'aeropoesia e lo stile parolibero
, i-6-242: mio gobbetto, fummo in fine / de la giostra i vincitori.
, per sentirvi dire appunto certe paroline in latino, ti dirò: latino tu
latino tu non ne vuoi: vattene in pace. verga, i-133: tu-
a noia alla fanciulla e di giorno in giorno tanto le crebbe il fastidio che
e cinico, gli ficca di quando in quando una parolina poco decente in bocca
quando in quando una parolina poco decente in bocca. cassola, 2-497: di nuovo
a cui si intende comunicare una notizia in modo estremamente sintetico. verga
morlesi vollero dire anch'essi la parolina in confidenza a don arturo. -intercessione a
silone, 50: lei si esprimeva in paroline. lei diceva: cipolline,
, o per ingannare o per entrare in grazia di chi che sia. p
dei giochi d'azzardo, e in partic. del faraone, il
a contener lo sbadiglio ch'era per convertirsi in biascicatura d'insegnamento, in noia
convertirsi in biascicatura d'insegnamento, in noia di parolone e di parolozze
allusione, riferimento. anonimo [in fra giordano, 7-233]: predicò la
: la segretezza non sta se non bene in tutte le cose e massimamente ne l'
lucia, 172: se egli si fosse in alcun tempo lasciato sfuggire una paroluzza sulla
, lxxxviii-1-355: ben se'gagliardo fante in sul garrire, / qual della tua natività
minima paroluzza detta ancora inconsideratamente vi levate in colera, la tirate a nostra ingiuria,
caro, i-39: se ci fosse in mezzo non che una paroluzza di tre
colo cavo da ormeggio, in partic. delle tonnare. -in
sopravene una inondazion di aqua tanto in furia che doe di esse fuste non ebbe
. fazio, iii-3-43: in quella parte lo paron s'ingenera /
la paronichia è picciola pianta che nasce in su le pietre, simile al peplo,
191: alcune altre piante si trovano in luoghi sassosi e pieni d'aridità.
. 7tapcovuxloc (v. paronichìa), in quanto ritenuta rimedio contro i paterecci.
e non sono molto eminenti, ma profonde in modo che spesso corrompono gli tendoni e
8-137: sono distinti [i tumori] in varie specie coi nome 'flemmoni,
sito che occupano, sono divisi poi in più minute differenze, come di * oftalmie
bella pa- ranomasia, mutando il p in x rispose zie, xóxaxa <; '
': scodella alquanto concava e rotonda in cui apponevansi le vivande o vaso per
partic.: accesso, attacco (in stati febbrili intermittenti).
parossismo che era il dì suo, in modo ch'io resto libero e..
e di freddo, che lor passa in due ore. panigarola, 4-114: nei
li paroxismi. targioni pozzetti, 5-113: in questi fieri parossismi sono riusciti inutili tutti
. d'annunzio, 4-i-194: allora in mezzo al sangue, giuliana fu scossa
. lubrano, 2-384: chi chiude in se stesso un assedio di vizi,
'1 corpo de'suoi stati fosse in modo indebolito dalla febre continova che se
questa raddoppiasse i suoi parosisimi non fosse in potere di tutti li medici ed empirici di
/ estasi repentine. stigliani, 2-254: in un tratto m'assalir le fibre /
europei possono... ricader nuovamente in un parossismo di follia e avventurarsi in
in un parossismo di follia e avventurarsi in una guerra piena di pericoli. verga,
, per carità io gli dissi vedendolo in preda ad un terribile parossismo -io
così forte ch'io rimasi per qualche istante in quello stupore che suscitano le manifestazioni eccessive
zeta. moravia, ii-232: luca, in quel tempo, era soggetto a rabbie
bruciare le poche forze che gli restavano in parossismi di rivolta e di odio.
dell'anima che non si può nascondere in guisa che d'ora in ora non ne
si può nascondere in guisa che d'ora in ora non ne apparisca agli occhi del
e fin l'arte del mondo, soltanto in talune classi della germania e dell'america
la fenomenologia esplosiva che segna l'entrata in attività di un vulcano e ne costituisce
bonsanti, 4-88: questo particolare, messo in rapporto con le precedenti elucubrazioni, le
le sconvolgeva profondamente... spingendole in disordine verso un acme parossistico.
la meridionale, e quindi parossitonale, in genere, è opera di uomini
, per estens., anche in altri sistemi fonetici), che ha
2. patol. ant. tumefazione localizzata in una di tali ghiandole o, in
in una di tali ghiandole o, in genere, nella regione pa- rotidea,
gli esantemi e le petecchie, e in grado tale che in alcuni si viddero simili
petecchie, e in grado tale che in alcuni si viddero simili macchie gangrenose,
= voce di area sett. e, in partic., lomb. ed emil.
di lega poco pregiata, originariamente coniata in provenza nei secoli xiv e xv,
diffusasi nel milanese dal xvi sec. in seguito alla conquista francese, col valore
ritenuta una par- pagliuola, 'in dei nomine '. g. correr,
2-xiv-26: le monete che presentemente corrono in milano fra le nazionali sono parpaiole,
che contenevano e si sostituì il rame in sua vece. manzoni, pr.
mia facoltà e tre parpagliole al giorno in più, in segno della particolare mia stima