Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XII Pag.56 - Da ORDINE a ORDINE (79 risultati)

servito sotto gli ordini di giulio cambiaso in una torpediniera. -agli ordini,

lui ebbe fatto (i bambini erano in posa, a'suoi ordini) si

decidere sull'esito di una supplica applicava in calce al testo della medesima qualora giudicasse

qualora giudicasse opportuno lasciarla inesaudita e in sospeso. magalotti, 13-28: si

potesse rimetter agli ordini senza perder tempo in nuovo esame. fagiuoli, i-101:

ultimo giorno di febbraio / quel giorno in cui mi debba rallegrare /..

. -all'ordine del giorno: in consuetudine, in uso. campi,

-all'ordine del giorno: in consuetudine, in uso. campi, lv-163: il

ordine del giorno. balbo, 1-253: in tal operazione politica che tra il mezzo

al centro dell'attenzione degli interessati, in grande rilievo. -anche: di moda

: si sa bene,... in bocca a certi uomini pesanti che guardan

è sì all'ordine del giorno e in cima ai dubbi di tutti.

-andare per il proprio ordine: in modo ben regolato. nannini [

, con ordine, con bell'ordine, in ordine, in bell'ordine, per

con bell'ordine, in ordine, in bell'ordine, per ordine, per l'

successione temporale. -in partic.: in fila, in schiera. latini

-in partic.: in fila, in schiera. latini, rettor.,

, 42-90: l'altra che segue in ordine è diana. aretino, 20-335:

e nel sedere, la gentildonna si porrà in mezzo, la cittadina a la man

g. michiel, lii-4-280: arrivati in corte, trovassimo tutte le guardie degli

cassette e gli scaffali dove stavano disposti in bell'ordine le boccettine d'acqua e

delle cittadi e de'luoghi: imperocché in alcuni luoghi si formano in ordine con pali

: imperocché in alcuni luoghi si formano in ordine con pali e pertiche. alberti

-a ordine, all'ordine, in ordine (con valore aggettivale, in

in ordine (con valore aggettivale, in relazione con un avverbio che indichi condizione

loco de cebao, non troppo bene in ordine de panni. sanudo, lviii-192:

atrovava con 13 fuste ben a ordine in uno loco chiamato alle castelle in calabria.

ordine in uno loco chiamato alle castelle in calabria. guicciardini, i-72: aveano

interi, ma la gente fiorita e bene in ordine di cavalli e d'armi.

, 9-202: gli orefici riescon bene in ordine / d'argenterie, d'orure

, xxiii-498: sono essi sì mal in ordine, sì antiquati e sì mal custoditi

con lo stomaco / voto da vespro in qua, che dileguandosi / va tutto in

in qua, che dileguandosi / va tutto in acqua e l'appetito è in ordine

tutto in acqua e l'appetito è in ordine? -avere, diventare,

essere, stare, tenere, mettere in ordine, a ordine, all'ordine',

disponibile. -stare all'ordine: stare in guardia, all'erta, vigilare (anche

, 118: essendo... in ordine el convito, comandò el re esser

con oliveri de la bordella che sarria in ordene per cavalcare ad omne requesta.

, mandarliene cinquemila, e diecimila ritenere in ordine per guardare el paese. bibbiena,

voglio lasciare di dirvi che costoro stavono in ordine de fare facti d'arme.

le femmine, loro medesime lo pigliano non in uno ordine e cominciano pian piano a

altra. quando è dentro, diventa in ordine, e così sempre sta dentro fin

,, sempre me trovarai apparecchiata e in ordine. piccolomini, 8-223: eccoci a

uscio di strada trovarono le due cavalcature in ordine. leopardi, 866: non si

prometeo non avesse a ordine una risposta in forma distinta, precisa e dialettica.

precisa e dialettica. ojetti, ii-696: in pochi minuti la batteria era in ordine

: in pochi minuti la batteria era in ordine. -avere ordine: essere

-avere ordine: essere, trovarsi, agire in accordo (fra più persone).

tutto è avenuto per avere aùto ordine in noi. -avere in ordine:

aùto ordine in noi. -avere in ordine: v. avere1, n.

. 27. -bene a ordine, in ordine: vestito con decoro, con

con eleganza. -male a ordine, in ordine: malvestito, sciatto, trasandato

): quantunque pallida e assai male in ordine della persona per la fatica del

rimuginava quando lei discese. era tutta in ordine, ben truccata e pettinata.

si sa, hanno sempre l'uniforme in ordine, pulita e stirata come se uscisse

sue moglie che non volevano andassemo noi in terra con le braghette discoperte, perché

le sue donne pensare noi sempre essere in ordine. -di animali o di

-di animali o di cose: in buone o cattive condizioni. leggenda

sì grande e unta / e bene in ordin, come noi l'abbiamo, /

, / limati i denti ed aguzzati in punta. -rassettato, apparecchiato,

.. ne la torre maestra e in essa aveva un letto assai ben in ordine

e in essa aveva un letto assai ben in ordine. g. m.

iv-89: allegramente! / tutto è in ordine in casa. jahier, 2-44

: allegramente! / tutto è in ordine in casa. jahier, 2-44: splende

casa. jahier, 2-44: splende in ordine la sua povera casa. -cadere

ordine la sua povera casa. -cadere in ordine a qualcuno: accadergli. a

, il quale, benché sia caduto in ordine ad altre persone, io lo condurrò

, 1-i-235: l'ambasciadore franzese che era in vinegia aveva ordine dal suo re che

, volendo i fuorusciti fiorentini muovere guerra in toscana, si dessero loro quarantamila ducati

loro quarantamila ducati che si erano provveduti in vinegia. brusoni, 13: si

ischerno i pontefici se ella col bambino in corpo n'andrebbe a marito con gli ordini

-con ordine, con buon ordine, in buon ordine, per ordine: in

in buon ordine, per ordine: in modo disciplinato. storie pistoiesi, 1-279

(132): tutti gli andaron dietro in buon ordine. -ant. accuratamente

scritte... tutte queste cose / in una carta, per ordin piegolla,

. bisticci, 3-27: aveva libri in ogni facultà, in fra gli altri,

3-27: aveva libri in ogni facultà, in fra gli altri, opere di santo

altri, opere di santo agostino, in dodici bellissimi volumi, tutti fatti di

paticolare. -dare ordine: fare in modo, procurare. sercambi, 1-i-456

vol. XII Pag.57 - Da ORDINE a ORDINE (82 risultati)

comandando la credenza e che tor- nassono in cicilia a dare ordine alla rubellazione,

quel che vi bisognava per tornarsene tosto in parigi. v. quirini, lii-6-37

la dieta, ognuno incominciò a mettersi in cammino verso gli stati suoi per dar

2-107: bonifacio ix..., in una sua bolla..., dà

ordine a ciò che a fare avessono in sul partire. sacchetti, 169-18:

ordine. -essere a ordine, in ordine di ogni cosa: essere del

campo, per insino che non siamo in ordine di tutto. vettori, 92:

o qualcosa: essere simile; comportarsi in modo analogo. boterò, 315:

ordine d'introdurle subito. -essere in ordine: accordarsi, essere in buona

-essere in ordine: accordarsi, essere in buona armonia, in pace, in

accordarsi, essere in buona armonia, in pace, in accordo. svevo,

in buona armonia, in pace, in accordo. svevo, 5-31: per

per il momento insomma egli si trovava in ordine con la legge umana e divina,

. bigiaretti, 8-82: è tutto in ordine tra annaria e me,..

. fra giordano, 3-80: ancora in signoreggiare la carne tua, tenendola a

dell'ordine il presumere di scrivere convenientemente in una lingua morta. -incongruo

scrivere una lettera al medesimo duca di mantova in cui, potendosi comprender qual fosse il

riferirla. -in ordine a, in ordine di', relativamente a, rispetto

quanto concerne (anche con valore aggettivale in funzione pred.). vangeli volgar

dio, secondo l'usanza del sacerdozio in ordine dell'offizio, venneli per sorte

s'incontravano dalla parte di francia, in ordine alle cose di fiandra. leopardi

di fiandra. leopardi, i-199: in ordine alle donne, diceva taluno,

il bello naturale, come bello e in ordine agli uomini, non si distingue dal

funzione di (anche con valore aggettivale in funzione pred.). lippi,

, 12-44: qui resta tu co'tuoi in buon'ora / e fatti amare e

amare e rispettar da essi: / ed in ordine a questo si conviene / fare

iii-2-140: questa sapienza non era solo in ordine a capir bene le cose della

! quanti sono che amino il loro corpo in ordine a dio, cioè perché con

siri, 1-i-714: non si pianse in francia la morte del principe di galles

francia la morte del principe di galles in ordine all'inzuppata opinione che fosse suo

di sigismondo prestato ad erminia era gigante in ordine ai sospetti di lucidoro che gli

porta più decoro che utile al consiglio, in ordine alla sua nobilissima nascita.

/ con magica apparenza, / costrutto in eccellenza, / in ordine e figura,

apparenza, / costrutto in eccellenza, / in ordine e figura, / in cui

/ in ordine e figura, / in cui spicca il poter d'arte e natura

terra battuta, finendo poi a passeggiare in ordine sparso lungo il desolato arenile che

repubblica », 24-9-1981], n: in platea, dopo venti ore di versi

platea, dopo venti ore di versi in quattro giorni, delle duemila persone che

che avevano trasformato l'inaugurazione di sabato in un sudato pigia pigia sono rimaste meno

sono rimaste meno di un centinaio sbracate in ordine sparso. -in tutto ordine:

loro che e'sien buoni e egli in tutto ordine pericoloso. -mettere, porre

, porre a ordine, all'ordine, in ordine: preparare, approntare; allestire

tempi finiscano, che voi, avendo in ordine poste le vostre cose di lombardia,

vegniate. sercambi, 1-i-452: mettendo in ordine uno cataletto per lo dì seguente.

b. adriani, 1-ii-213: si mettevano in ordine giostre e altri diletti di grossissima

posto dovessono esser tutti con armata mano in certo luogo... e messo in

in certo luogo... e messo in ordine cubito furono alla lastra presso firenze

di orfé... a mettere in ordine una potente armata di navi grosse

dugento galee, che noi abbiamo messo in ordine, fanno a noi una città

(163): era di già messo in ordine un cavai morello turco, il

, 11: presto, che si ponghino in ordine il cavallo più veloce che ho

stalla, perché voglio ancor'io uscire in cerca del mio caro tesoro.

e dando due toccate cominciano a porre in ordine le corde de lo stromento.

cosa di bello. -riparare, rimettere in funzione (un oggetto, una costruzione

volgar., ii-9: mettendo li romani in ordine gli argini e tentando di scorrer

cellini, 588: mettevo tutte le rotture in ordine e tutte * quelle parti che

, / il fratello incontrò che ponea in ordine / lo scudo, il pettoral,

materassaio], ch'io vo'porre in ordine / di primo colpo tutta la mia

che tu vada a casa per metterla in ordine. nieri, 344: pulisce da

teccki, 2-129: ora bisognava metter in ordine in salotto. -di persone:

2-129: ora bisognava metter in ordine in salotto. -di persone: mettere in

in salotto. -di persone: mettere in attività. sansovino, 2-128: chi

mie ragioni, e posi di nuovo in ordine i miei avvocati. -provvedere

ho molto bisogno d'essere messo bene in ordine. bandello, 1-42 (i-499

1-42 (i-499): egli l'aveva in questo tempo messa riccamente in ordine di

l'aveva in questo tempo messa riccamente in ordine di vestimenta e di gioie.

abiti, delle gioiette, della biancheria in abbondanza. giuliani, i-313: andava

volentieri che se io non la metteva in ordine presto col suo panierino e il pane

la morte di piero capponi si mandò in campo antonio canigiani, per mettere ordine

: un barbiere moderno si sarebbe trovato in grande impaccio per dipanare e mettere in ordine

in grande impaccio per dipanare e mettere in ordine quella testa [di socrate]

ci voglio mettere un po'd'ordine in questa faccenda! 'changez les dames!

-mettere, recare, ridurre a ordine, in ordine'. conferire un'opportuna formulazione (

); disporre convenientemente gli argomenti (in una trattazione). cavalca, 21-3

poco ci metto, se non è in quanto raccolgo da diversi libri e reco ad

12: va'tu dunque a mettere in ordine quanto hai pensato. a. adimari

cui fu data la cura di ridurre in ordine questi quattro libri d'epinici,.

cavarne utilità nessuna. -mettersi in ordine, all'ordine; porsi in ordine

-mettersi in ordine, all'ordine; porsi in ordine: apprestarsi, prepararsi, organizzarsi

el dì del gran giudizio / mettetevi in grand'ordin tutti quanti, / sicché

mettea a ordine per porre il dito in un luogo al volpone che drizzava il sentimento

luogo al volpone che drizzava il sentimento in un tratto,... quando ecco

vol. XII Pag.614 - Da PARLAMENTO a PARLAMENTO (40 risultati)

prima per gli opportuni consigli e poi in pieno parlamento nella piazza de'priori.

. corio, 385: nel detto mese in milano fu fatto un parlamento di tutti

chiesa di san lorenzo, bandiva solennemente in nome del governo francese e della grande nazione

. d'annunzio, iii-2-187: uomini in cristo / vi chiamo a parlamento.

lana. simone della tosa, 235: in questo dì si fece il parlamento di

convocata (dapprima occasionalmente e, in seguito, in modo più o meno periodico

dapprima occasionalmente e, in seguito, in modo più o meno periodico in coincidenza

seguito, in modo più o meno periodico in coincidenza con determinate festività o altre

ed esperti (giuristi) e, in un tempo successivo, anche rappresentanti della

; ciascuna seduta effettuata; il luogo in cui si svolgeva e in cui aveva

il luogo in cui si svolgeva e in cui aveva sede. s s

fare la fedeltà [al re] in parlamento con animo chiaro, quivi i

lo giorno aparbe, egli ha preso conseglio in se medesimo e s'è ingegnato come

baronia si fece parlamento / per devisar in che maniera andranno. lancia, 3-22:

trecento ventinove / il bavero n'andò in lombardia j e fece un grande parlamento

gano aiutare. machiavelli, 37: in esso si trovano infinite costituzione buone,

. di costanzo, 1-198: venne in questo tempo il dì del arlamento generale

generale, nel quale adunati tutti i baroni in apoli, nicolò urbino, conte di

: tutte e tre le congreghe si formavano in una che prendeva, secondo gli usi

il secondo, assembramento d'esercito; ed in tutti e due le deliberazioni erano più

due le deliberazioni erano più per forma che in sostanza. b. croce, ii-2-230

barone] passa nel suo primogenito [in inghilterra] e così di mano in mano

[in inghilterra] e così di mano in mano essendo il figliuolo di parlamento.

e poi si recava il loro consiglio in parlamento e quivi si fermava la loro sentenza

». b. davanzati, ii-80: in pieno parlamento [vitellio] lodò valente

m. adriani, iv-466: chiese cesare in grazia al senato di potere il consolato

disposti a fare grazia a cesare, in parlamento consumò il giorno intero e per

, iv-106: affermo... che in roma e in grecia furono due principali

affermo... che in roma e in grecia furono due principali disordini, da'

delle riunioni del periodo feudale, che in certi paesi (come l'inghilterra e

(come l'inghilterra e inizialmente, in italia, il regno di sicilia)

più a livello nazionale, funzione politico-legislativa in rapporto dialettico di collaborazione col sovrano

medio soprattutto cittadino], si articolava in due o (più spesso) tre

i rappresentanti dei comuni cittadini); in altri paesi (come la francia)

per una sentenzia che ci fu data contro in parlamento del re di francia a parigi

g. contarini, lii-2-38: queste cancellerie in francia si chiameriano parlamenti ed a milano

. sansovino, 2-37: cosa deliberata in detto parlamento [inglese] non si

ui i consigli dei quaranta e sono nove in diverse parti el suo regno.

avessero a locke e a milton assegnato luogo in parlamento, senza formalità di elezione né

de nicola, 21: dicesi pure che in palermo, ove

vol. XII Pag.615 - Da PARLANTE a PARLANTE (39 risultati)

il re voleva intervenirvi, si pose in disputa se dovesse o no ammettere, e

o no ammettere, e nella giornata in cui fu convocato il parlamento, trovandosi

, 1-73: ai parlamenti nazionali sottentrarono in francia quelle alte corti di giustizia,

e con base rappresentativa (denominato, in alcuni paesi, anche dieta, assemblea

ecc.], che esercita, in posizione di indipendenza rispetto agli altri poteri

amministrativa dello stato); talora consiste in un'unica camera o assemblea eletta direttamente

), ma più spesso si articola in due camere o assemblee [parlamento bicamerale

variamente denominata camera dei deputati, come in italia, o camera dei rappresentanti e

camera dei rappresentanti e spesso indicata, in base all'origine storica di rappresentanza del

; l'edificio o ciascuno degli edifici in cui ha sede tale istituzione (e

qualunque, suole, se buona, comporsi in tre membri, due de'quali numerosi

suddividono sempre, naturalmente, necessariamente, in due parti opposte. g. ferrari,

parlamento 'allora significava chiamare il popolo in piazza; il che ogni volta portava

le proprietà, deliberarono e conclusero, in un generai parlamentóne (tenuto forse alle falde

monte ararat), di tornarle a metter in comune ne'casi di necessità. marinetti

sono il grillo parlante, e abito in questa stanza da più di cent'anni.

titolo di un'opera apologetica e allegorica in versi di g. b. casti

b. casti (1724-1803), in cui compaiono anche animali antidiluviani e che

. -con riferimento ad animali, in partic. uccelli, che emettono suoni

: l'inverno teneva radunate le ragazze in una sala meno ampia: il pappagallo parlante

castelvetro, 8-1-172: conciosia cosa che in assegnare la sentenzia alla persona parlante si

persona parlante si convenga riguardare, come in cose precedenti, alla parola e a'costumi

sovrapposti, il meccanico trasfigurato dalla polvere in un busto di gesso parlante. govoni

ed allusiva, / poi tu parlante in carne ed ossa viva. -sostant

con un verso appo quella, parlante in questo modo: « tanto vince epi-

-che parla, che si esprime in una determinata lingua o dialetto.

sono italiane. -che emette voci in una seduta medianica (un tavolo)

e parlanti e scriventi vi faranno apparire in ispirito chiunque vi piaccia. d'annunzio

più parlante. mannelli, 177: in gallia era un soldato, ch'avea

germonio marchese della ceva distingue gli ambasciatori in grandi, piccoli, laici, ecclesiastici,

di guerra, di pace, ed anche in parlanti e muti. -ben parlante

che tutto il loro studio abbiano posto in investigare e voler sapere gli nomi e le

dell'uomo, provoca tanta umidità viscosa in questa via che similemente rende l'uomo

4. per estens. che interviene in un'azione scenica con una recitazione (

e svolgendo la funzione di narratore, in un'opera letteraria (l'autore)

nobili donne antiche da ovidio, e in molti epigrammi ne'quali si contiene,

. pallavicino, 8-119: il qual concetto in un epico parlante in persona propria e

il qual concetto in un epico parlante in persona propria e sopra grave argomento non

spicca più la voce di quello che in un'aria parlante. -recitato.

vol. XII Pag.616 - Da PARLANTIERE a PARLARDO (21 risultati)

dire non tutto quel che gli viene in capo, ma quel che debbono dire.

gran potenza della descrittiva che egli possedeva in tanto grado che ogni sonetto è un

, iv-12-342: questi pensieri io volgevo in mente nel guardare le parlanti fotografie che sono

(una scritta, un'insegna, in partic. uno stemma i cui simboli

la nobilissima arme gentilizia del comune stipite in quella particolare e, come e'dicono

giuliani, i-100: costoro sentono d'aver in sé quella virtù rappresentativa del bello che

era sereno fulgido; modello / rimasto in me d'ogni bel giorno, immagine /

eran trovati incettatori e negozianti di granaglie in tempo di carestia. -significativo.

sentimento come tale. muto, cieco, in quanto immediato; ma luminoso, parlante

quanto immediato; ma luminoso, parlante in quanto partecipe della vita dialettica dello spirito

. 16. sm. ciascuna persona in quanto fa uso della lingua materna (

costumi, dopo aver regnato per troppe età in quasi tutte le nazioni d'europa,

agli italiani. bonghi, 1-197: in francia, il ma- rot, poeta

non come 'linguaggio ', e perciò in funzione dello spirito del parlante. gentile

locuz. fare il grillo parlante: mettere in guardia contro eventuali errori, pericoli e

facilità e con spontaneità (spesso in relazione con un agg. con valore raf-

trollando ciò che si dice, in modo disordinato o anche presuntuoso,

2-99: per la contentezza mi venne in bocca una tale parlantina francese che attaccai

prima moglie, incontratisi che si fossero in qualche contrada dell'altro mondo. bor ^

si leva una certa parlantina veneziana, e in veneziano, è un noioso.

villani, 8-62: semoci un poco allargati in parlanza sopra questa materia. idem,

vol. XII Pag.617 - Da PARLARE a PARLARE (30 risultati)

latini, rettor., 38-17: in questa cosa avanza l'uomo tutte le bestie

razionali, però che sono ehi ha in sé ragione. cellini, 561:

lo iddio della natura ha concesso all'uomo in questo suono del modo della voce quattro

. -con riferimento ad animali, in partic. uccelli, che emettono suoni

nella propria lingua o dialetto materno o in una lingua straniera conosciuta. dante,

parlare di varie lingue, ma pure in male. boccaccio, dee., 3-7

775: nella tua opera tu medesimo in più luoghi confessi di parlare toscano e

de'tedeschi un turco il qual parlava in lingua ungara. casti, i-2-43: udiste

teneva testa a tutti, parlando un po'in lingua un po'in dialetto.

parlando un po'in lingua un po'in dialetto. 3. esprimere,

a dentro mostrar il core, procedendo in parlando. boterò, 9-70: ogni

, come nelle grandi, evitare, in gran parte, quel corso così lungo e

2-186: i dialoghi si posson fare in due maniere; o per corte proposte

della vita. -contrapposto a tacere, in una scelta, in un'alternativa,

-contrapposto a tacere, in una scelta, in un'alternativa, come rifiuto di un'

, un'affermazione, per lo più in una prop. incidentale. chiaro davanzati

: / « gentil mia gioia, in voi è la mia vita ». bibbia

doveva ragunare insieme lo sposo suo segretamente in camera e parlogli in questo modo:

sposo suo segretamente in camera e parlogli in questo modo: « o dolcissimo e

bere; -e così parlando gli cacciò in mano un bellissimo luigi doppio nuovo di

quel ch'oggi usano i pedanti / parlare in bus e in bas. b.

usano i pedanti / parlare in bus e in bas. b. davanzati, ii-47

davanzati, ii-47: a mali partiti erano in senato i padri, convenendo tacere e

cui gli è piaciuto di dare e confermare in perpetuo il titolo di toscano..

, 146: quando tu sarai / in parte dove sia la donna nostra, /

/ che d'altri io parie e scriva in tante carte. tan- sillo, 1-316

parlar d'accordo. buonafede, 2-i-360: in essi [misteri eleusini]..

, 50: cianciano le comari in capannello: / parlan d'uno eh'

: assolutamente dice il parlare di molti in diverse, e talvolta contrarie, maniere;

accordo che voi risponderete con franchezza, in maniera di non far nascer dubbi nella

vol. XII Pag.618 - Da PARLARE a PARLARE (29 risultati)

, con maggiore o minore celerità (in relazione con un compì, o un

minor passo. citolini, 263: parlar in fretta, parlar lento, parlar tardi

lii-15-215: la natura gli è stata scarsa in fare che facilmente si possa servire delle

ottacilio e giudicandolo fabio insufficiente a governare in quelli tempi il consolato, gli parlò contro

eloquente / e solito a salir spesso in ringhiera, / montato sopra un argine eminente

oratoria più difficile di questa. parlare in una piccola stanza a un metro dall'

i cantori cantino e i sonatori suonino in un tempo medesimo. -rivelare,

e con voi parlai, / erami in piacimento. dante, conv., ii-

e dichiamo loro che non potranno trovare in firensa né altro'11 più valenti ne

uno gli parla non lo guarda mai in viso. siri, vili-1063: riputavano i

avvegna che quello popolo d'israel fosse in parte da li suoi profeti ammaestrato,

epistolare o giornalistico, per lo più in relazione con un compì, di argomento

., 6-23: la sua intenzione fue in questa opera dare insegnamento a colui per

licito; l'altra è che parlare in esponendo troppo a fondo pare non ragionevole

l'avvenire. bruno, 3-124: in quello voglio che s'abbia riguardo alle

la fede o accende le passioni, ma in quanto è artefice dello stile. muratori

delle varie sfere. foscolo, iv-350: in cambio di narrare di lauretta, ho

se le gride che parlan bene, in favore de'poveri cristiani, non contano;

-esprimersi per scritto (per lo più in relazione con un compì, o con

di saver mi spoglia, / parlo in rime aspre e di dolcezza ignude.

'parlar celeste '... e in punta di forchetta che di abbandonarsi spontanea

l'ambasciadore non parlò parola e tornossi in campo. giov. cavalcanti, 61:

si sentirebbero un po'meno indistinte, in fondo al silenzio venerabile, parole che da

, parole che da secoli stanno ancora in cammino. parole, chi sa, che

discorso diretto. monti, 1-97: in mezzo / pien di senno parlò queste

ritirate donzelle nostre, affinché rimanga finalmente in loro medicata l'antica malattia di volersi

senno. foscolo, iv-390: mandami in qualunque tempo, in qualunque luogo il

iv-390: mandami in qualunque tempo, in qualunque luogo il tuo ritratto. se

per la sola forza della natura che in loro parlava e regnava. montale, 1-138

vol. XII Pag.619 - Da PARLARE a PARLARE (35 risultati)

620): erano da pochi momenti in quella positura, quando scoccò la campana.

e forza espressiva (un dipinto, in partic. un ritratto, in quanto

dipinto, in partic. un ritratto, in quanto impressiona l'animo, suscita forti

miseria '. ber fola, 1-15: in pittura alcuni grazieggiarono per eccellenza ne'capelli

vari stati di anima. di mano in mano che si modifica la psicologia dei personaggi

locuz. far parlare uno strumento anche in un contesto metaforico, con riferimento alla

... si porrà al seno e in maestre- vol guisa con arguto plettro toccandola

violoncello sono tre voci che parlano come in un dramma religioso, come in un

parlano come in un dramma religioso, come in un mistero sacro. -rivelare

, dove si percorre la nostra pittura in una corsa vertiginosa per grandi cime,

verga, 3-134: quando il mare parla in quel modo non si ha coraggio di

, 114: ò fermo, in queste mie memorie scritte o meglio scarabocchiate

queste mie memorie scritte o meglio scarabocchiate in gran fretta e senza cura alcuna, di

vita... parlavano, almeno in larga maggioranza, a mio favore.

meo dir parlo chiuso, / perché quello in lui chiuso / vidivi quazi fiore.

iv-xvi-i: lo rege si letificherà in dio e saranno lodati tutti quelli che

e saranno lodati tutti quelli che giurano in lui, però che serrata è la

quanto il tempo piovoso e il sereno in parigi. carducci, iii-4- 201:

altresì è quello arbore che cristo parla in altro luogo nel vangelio. -commentare

259: cassandra, allor che il nume in petto / le fea parlar di troia

i-23: se egli volesse dire che in effetto ella [lingua] fosse italiana,

italiana, conciossia- ché ella si parli in una delle parti d'italia, secondo co-

numero poetico ed oratorio non altrimenti che in tutte le lingue le quali oggi si

pian sabbioso, / d'una gola in su l'entrar, / vide un moro

come rimprovero rivolto a chi si esprime in modo sconveniente, scorretto, sfacciato,

21. locuz. -a parlare così: in certo modo, per così dire.

fatto parlar di sé, altro che in bene. ghislanzoni, 17-67: piantandosi in

in bene. ghislanzoni, 17-67: piantandosi in faccia alla lidia, l'apostrofò bruscamente

parlare a qualcuno: rimproverarlo o minacciarlo in quanto si esprime in modo sconveniente,

rimproverarlo o minacciarlo in quanto si esprime in modo sconveniente, sfacciato. manzoni

a vanvera. sbarbaro, 5-107: in tram, mi metto al sicuro presso il

'tedesco': dicesi familiarmente per 'parlare in modo incomprensibile ', e si suol

parlare con la bocca di salomone, che in persona de la sapienza dice ne li

con mano... e di mano in mano il campanaio e l'ortolano ancora

il campanaio e l'ortolano ancora montaro in sul noce. -parlare con sé

vol. XII Pag.620 - Da PARLARE a PARLASIA (28 risultati)

. bacchelli, 1-ii-283: -traffico? in che traffico? -oh, me lo

deliri. -parlarsi addosso: discorrere in modo continuo, stucchevole, narcisistico e

per parlare. -l'ho lasciato in una casa. 22. prov.

con partic. riferimento al comporre in versi); discussione, colloquio, conversazione

gran desio, / lo quale è in me da poi / ch'i'vidi quel

peccato ch'io già mai avessi commesso in pensiero, in parlari o in operazioni

io già mai avessi commesso in pensiero, in parlari o in operazioni. s.

commesso in pensiero, in parlari o in operazioni. s. bernardo volgar.,

notizia di niente, onde n'era in corte grande maraviglia e diversi parlari e openioni

fioretti, 2-13 (39): in questo parlare giunsono a roma ed entrarono

di rado, e la trovava sempre in compagnia del marito. di modo che i

parlari che per molto tempo circolarono scritture in proposito. 2. modo di

/ rispuose: « io era nuovo in questo stato, / quando ci vidi venire

parlar divino / e canta ogni augelletto in suo latino. castiglione, 277: in

in suo latino. castiglione, 277: in quella prima sorte di parlar festivo s'

parassiti. caporali, i-102: fu in quel consiglio inver qualche arroganza, /

e lucia, 157: agnese venne in soccorso: « illustrissima signora, » disse

. pirandello, 8-100: parlando, in pensiero com'era sempre delle parole da

per potere senza sconvenevolezza alzare la voce in palco, sì che il popolo tutto

cose la vera guisa e diritta di metterle in iscrittura s'accompagna naturalmente.

ella si dolesse alcuna cosa, rispuose in parlare grecesco e disse che niuna molestia

. bandello, 1-9 (i-117): in effetto il parlar milanese ha una certa

nelle città di toscana, e massime in quella di firenze, si parlano de'

'frezza 'per fretta: modo ancora vivo in certi parlari emiliani. -modo

e all'italico. giuliani, i-38: in que'loro vivaci discorsi si ritrova gran

, 2-1-355: son nato di domenica in aprile, perciò, come tutti i

, come tutti i nati di domenica in quel mese e come sanno i contanovelle

tutto m'è neente / chi 'ntenda in tal parlare [del cuore], /

vol. XII Pag.621 - Da PARLATA a PARLATO (29 risultati)

per la parelisia,... posto in tanta pena gli ebbe grande compassione.

[altieri biagi], iii-13: stupor in lo membro... convertisse a

di parlesia il capitano giorgio e a ferrara in let- tica condottosi, s'era fatto

141: nella paralisia accade talvolta che in qualche membro si perda il senso,

tassoni, 310: voi séte pur bravi in credenza: / tremiamo e vienci la

tremiamo e vienci la paralesia / solo in vedere nominare fiorenza. segneri, i-565

paralisia che lo assaliva quando si trovava in mezzo alle due rivali. d'annunzio

della sua vita passionale, egli cadeva in una specie di paralisia psichica il cui sintomo

non potrei esporvelo da questa cattedra, in questo momento. -causa di disordine

pecchi e non gemi, / e in peccar cristo uccidi: arcan profondo / vuol

solfanarie ventose, dover abborrire la fermezza in questa valle di miserie. salvini, 39-v-167

tante città, tante provincie, quante in alcuni tremoti si fa per istorie fedeli aver

. s. facci una bella parlata in quella guisa ch'io ho fatto per lei

giuglaris, 2-299: si sa che in roma il zolfanello che attaccò il fuoco

zolfanello che attaccò il fuoco al mondo in tante guerre civili fu il credito che

così infelici le povere mogli, che in tutto quel popolo si vide notabile emendazione

a lui, d'impiegarsi una volta in aiuto del prossimo, che avevan tanto oppresso

nelle quinte non sono già prove fatte in 'tempo di prova generale ', ma

. panzini, iii-292: ci cantava in quella fiera parlata ravennate una sua canzone

, parlata campagnola, una distinzione naturale in tutta la persona. 3.

o no che il popolo di toscana in tutte le sue parlate non solo,

solo, ma il popolo d'italia in molti dialetti, a conoscenza mia,

al terzo caso del numero del meno in genere femminile? bacchelli, 1-i-58: poche

poesia] nell'imitazione parlativa, com'in parte sua principale, e nel

, e nel verso, come in parte men principale. = agg

luogo geograficamente ristretto e ben definito, in contrapposizione al linguaggio scritto, letterario o

. ascoli, 32: come se in casa nostra fosse affatto chiaro che l'

chiaro che l'incremento della cultura sia in ragion diretta della prossimità o della maggior

2-164: apparecchiati eravamo di fare assembiare in parlato e prìncipi ecchiesiastici e secolari.

vol. XII Pag.622 - Da PARLATO a PARLATORIO (32 risultati)

e discorsiva (ed è considerata elegante, in contrapposizione alla declamazione enfatica).

teatrale musicale, le parti recitate (in contrapposizione a quelle cantate). 7

, 1-ix-96: parlato, di grado in grado, vene papa / perch'ello sapa

, con proprietà, con eleganza (spesso in relazione con un agg. con valore

tutte accorta parlatrice. piccolomini, 10-263: in che cosa consisterebbe l'opra e la

... alla corte d'amore in provenza, e per conseguente bella parlatrice

andavo apposta a sentirlo, quando difendeva in assise. -per estens. chi

molto e volentieri, talvolta eccessivamente o in modo estrema- mente prolisso, o facendo

guarda da parlatrici e discorrenti di luogo in luogo. s. bernardino da siena,

portare la sua fede... in mezzo alla folla. -pettegolo.

che sta parlando, che parla (anche in modo maligno e pettegolo) o ha

pettegolo) o ha l'incarico di parlare in particolari occasioni o circostanze e su determinati

, dove dicesse la cagione per che in quello luogo erano ridotti e poi il suo

, non si guardano di trascorrer talvolta in un'altra. giuliani, i-98:

-così si commuta la pena di morte in quella dei lavori forzati in vita da

pena di morte in quella dei lavori forzati in vita da subirsi nella galera di ponza

abati. -chi pronuncia i recitativi in un'opera musicale. g. b

leggie. 3. ciascuna persona in quanto fa uso della lingua materna;

assume diversi caratteri secondo le diverse circostanze in cui il parlatore o lo scrittore ritrovasi.

divisione di tutti i parlatori si è in due maniere: l'una è in prosa

è in due maniere: l'una è in prosa e l'altra in rima.

l'una è in prosa e l'altra in rima. dante

pieno quello per lo quale il parlatore parla in sua persona e in persona altrui.

il parlatore parla in sua persona e in persona altrui. 6. telecom

, li fugge come serpenti velenosi e mettesi in bando delle grate e del parlatorio.

a dipigniere nel loro parlatolo una storia in fresco di san giovanni batista. c.

, quando fu nel parlatorio, guardò in giro dove fosse la signora a cui

carceri, e ottenne di vedere il marito in parlatorio. pratolini, 5-89: il

, 5-89: il parlatorio dell'ospizio era in una stanza buia, a pianterreno,

nella vasta sala tutta senza risparmio dipinta in quello stile turchesco che ha la virtù d'

, risoluto di cianciare di qualche cosa in ogni modo. di giacomo, i-669:

arno e ivi edificassero parlatorio per potere in quello fare suo parlamento. vita di

vol. XII Pag.623 - Da PARLATURA a PARLOTTANTE (30 risultati)

la parlatura di focione ebbe gran concetto in brevi detti. giordani, xii-19:

: queste parole passionate, quando sono in iscrittura, sono una parola che ha forza

parole,... quando sono in parlatura sono una parola che non ha

te, che non se'letterato né usato in istrani paesi. carducci, iii-14-177:

terzine..., il tutto in dialetto bellunese e parlatura villanesca.

o tale persona. la parlata toscana in certe bocche può essere parlatura insoave.

con la parola sciolta, facile, in modo chiaro, con correttezza, con

, 8-ii-127: la misura del parlare è in cinque cose, cioè in parlatura soave

parlare è in cinque cose, cioè in parlatura soave e chiara ed in tarda ed

, cioè in parlatura soave e chiara ed in tarda ed in quantitade ed in qualitade

parlatura soave e chiara ed in tarda ed in quantitade ed in qualitade. parlatura è

ed in tarda ed in quantitade ed in qualitade. parlatura è la dignità del

quale fu appresso gli nostri maggiori chiarissimo in ornata parlatura. avvertimenti di maritaggio,

da barberino, i-83: se tu sedrai in via / o in) iaza con

: se tu sedrai in via / o in) iaza con gente, actendi prima

gli opchi e parietica vegno / e caggio in povertà senza sostegno. intorcetta, 80

e beffardo. giusti, 4-ii-439: in toscana il parietico [il granduca]

granduca] / ha sempre il vento in poppa, / e tutto si rimedia /

tra parietico o sia nella testa overo in altro membro. gelli, 7-280:

dal parietico / sorpreso resta a un tratto in ogni articolo. faldella, n-153:

, 1-156: proprio stamani, che in laboratorio, dio come sono in ritardo!

che in laboratorio, dio come sono in ritardo! devo cominciare un lavoro da

, corbo parlevole, fosti volto novellamente in nere ale. -con riferimento alla

grande mattezza e forseneria somettere al parliere in guisa di picciole cose quelle nelle quali

ottonelli, 128: parliere si disse ancora in buona parte per parlatore eloquente.

rese attonito all'affisarsi ch'ei fece in un viso che a guisa di ciel coruscante

tipico dei mezzi di comunicazione (e in partic. della radio: e ha

altre dello stesso conio che di tanto in tanto scappano fuori anche a me..

parlottare), agg. che parla in modo fitto e sommesso. oriani

lieve fruscio e qualche susurro, talvolta in gruppi parlottanti. g. bassani, 5-149

vol. XII Pag.624 - Da PARLOTTARE a PARMIGIANO (35 risultati)

bassa, con circospezione (ma anche in modo animato), per timidezza,

(391): non piacendogli di tirare in disparte il curato e di bisbigliar con

il curato e di bisbigliar con lui in segreto. \ ediz. 182 j (

): non gli piacendo di tirare in disparte il curato e di parlottargli in

in disparte il curato e di parlottargli in segreto]. serao, i-84: vi

: vi erano tre o quattro gentiluomini in piedi, un po'in fondo; parlottavano

quattro gentiluomini in piedi, un po'in fondo; parlottavano fra loro vivacemente.

parlottano i merli affamati / note varie in gorgheggi pacati. -borbottare, brontolare

. fare pettegolezzi (con valore attenuato: in modo bonario, con indulgenza).

l'anima fioca di murano aveva parlottato in quel vecchio passatempo. 5

sole intendono. 6. parlare in modo imperfetto, con scarsa proprietà o

di città nuova, capitò dopo poco in uno slargo, dove sentì un parlottare

di uccelli. pascoli, 457: in tanto, tra le canne, tra la

giacomo, i-705: un parlottio di femmine in confidenze. e. cecchi, 6-247

dopo qualche parlottìo, di là, entrò in sala un giovane. montale, 13-67

, tr. (parlucchio). parlare in modo imperfetto, con scarsa proprietà o

parlucchiare con qualche altra? ne entrava in gelosia. percoto, 250: si parlucchiava

1 m, che nell'antica roma era in dotazione alla cavalleria e alla fanteria leggera

boiardo, 2-69: celse la pelta in iscambio della parma. bresciani,

sulle rocce e sulla corteccia delle piante in scomposizione. la specie tipo è la

la parmèlia saxatilis, che si presenta in forma di scudetti sui vecchi tronchi d'

appartiene la specie parmena balteus, presente in italia, dannosa alle conifere, agli

muover passo fuor della mitologia, ristringeva in un idillio l'inno omerico a venere.

dell'* affrica ', che il poeta in questo soggiorno parmense riprese più ardentemente a

bertolucci] minima vita parmense non consisteva in una sto- ricizzazione di quella vita,

sto- ricizzazione di quella vita, ma in una restituzione di essa in termini di

, ma in una restituzione di essa in termini di poesia equivalenti. 3

latina 'parmense 'userebbesi... in certe locuzioni speciali; biblioteca parmense,

[civile e culturale] parmense andò in paglia. 4. sm.

riferisce anche la denominazione del genere definito in precedenza, ne sperimentò la coltivazione.

prudenzani, 123: puoi capriuoli e lepori in civieri, / tordi, piccioni,

sanudo, i-1080: 'item ', in parmesana, era el conte di cajazo

accompagnato da molti cittadini bolognesi, passa in parmeggiana alle sue castella. =

, detto anche 'parigina pagano [in arneudo, s. v.]:

, non ultima delle sue glorie, in quei tempi forse il più minuto carattere

vol. XII Pag.625 - Da PARMIPRIMO a PARNASSIANAMENTE (28 risultati)

abitanti, i costumi, le tradizioni, in partic. gli usi gastronomici (anche

di parmigiano. baldovini, 2-3-2: come in su le lasagne il parmigiano. l

. p. verri, 3-iii-118: in questi ultimi anni sono cresciute le ricerche

nell'uovo, fritte, poste a strati in una teglia, condite con formaggio grana

l'ultimo grande capo ammazzato, proprio in quel locale, con le melanzane alla

, con le melanzane alla parmigiana ancora in gola. 3. proprio, caratteristico

4. che è o era in uso nel territorio politica- mente, economicamente

machiavelli, 1-iii-696: mandi qualche lancia in parmigiano. ghirardacci, 3-369: persuasi

. pratesi, 5-135: sono stato in lombardia, in piemonte,..

, 5-135: sono stato in lombardia, in piemonte,... nel parmigiano

. bresciani, 6-iii-153: dapprima uscirono in campo coperti... delle parmole

letter. ant. poetica- mente, in poesia. p. strozzi,

p. strozzi, 2-1: parnasamente in bergamasco io canto, / e sgocciolo

dell'oro e suo stato felice / forse in parnaso esto loco sognaro. idem,

ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna. idem, par.

parnaso è uno monte il quale è in beozia appresso alla città di tebe ove anticamente

parnaso / e che 'l vero condito in molli versi, / i più schivi

calcaterra, 1 -tit.: il parnaso in rivolta. -rappresentazione pittorica di tale

di raffaello sanzio nella stanza della segnatura in vaticano e un dipinto del 1761 del

abonda e di parnasi. fraticelli [in carducci, iii-10-104]: quei servili ed

ognor più possesso del parnasso italiano e in cento guise andò diramandosi. monti,

delle prime note della battuta, ma in diverse occasioni dice quel che fa bisogno

. 6. locuz. salire in parnaso: poetare. giuglaris, 118

118: perché salisti non so che volte in parnaso, presumi di volare più in

in parnaso, presumi di volare più in su di pegaso. 7.

2-33: già m'ero per passar tratto in disparte / e riposto la penna in

in disparte / e riposto la penna in un cantone, / per non vergar

a capsula con numerosi semi alati; in italia è spontanea la sola specie parnassia

vol. XII Pag.626 - Da PARNASSIANESIMO a PARODIA (26 risultati)

politica, canzone noiosa -ripetono, in coro coi beoni del faust, i parnassiani

, mistici, magi, parnassiani, tutti in un mazzo. savinio, 12-408:

controllo della fattura maliziosa, se è fatto in fretta, si abbandona per istinto a

osservare che il linguaggio plastico è sempre in ritardo su quello letterario di almeno cinquant'

il papilio apollo di linneo, cambiandolo in parnassius apollo. gozzano, i-343: non

non tollerate il volo del parnasso / in un campo, in un orto,

volo del parnasso / in un campo, in un orto, in un giardino:

un campo, in un orto, in un giardino: / evocate un pendio di

ecco s'adagia / sullo scenario, in armonia perfetta. = voce

testa nero; comprende numerose specie diffuse in europa (e sono comunemente detti cince

anche minima di esso) composto modificando in modo più o meno radicale uno scritto

livello stilistico o la trasposizione della narrazione in età, situazioni e contesti differenti da

ragione [il crudeli] di mettere in parodia così fatte svenevolezze; egli che

2-xxi- 314: la parodia è in certo modo la consacrazione dei capolavori.

ella mi manda sono per parodia e in burla di me pubblichi pure, non

d'una delle passate adunanze, mettendo in canzonatura tutti. montale, 7-141: verso

cenacoli dei simbolisti e ne fece la parodia in un li- briccino che forse nessun antiquario

avvertito: una profonda e generale indifferenza in fatto di religione; anzi si andava

di religione; anzi si andava più in là, cogli scherni, colle parodie,

leoni, 386: consola il decreto escito in torino concedente un assegno a tutti gli

hanno bombardato e fucilati i suoi fratelli in gesù cristo. 2. la

comunione cattolica acevano le parti di monaca in quelle commedie dove i riti cattolici erano

versione dell'egregio professore ci pare trasmutarsi in parodia. b. croce, iii-27-285:

. nacque dal romanticismo europeo, e in particolare dalle 'filosofie della storia '

4. situazione, condizione che ne ricorda in modo grottesco e ridicolo (o comunque

suoi regni sono mascherate, orgie, in cui ogni uomo veste gli abiti di un

vol. XII Pag.627 - Da PARODIACO a PAROLA (41 risultati)

1-230: il fiore: attossicato, incenerito in boccio: uno stoppaccino incolore, una

fiore. -con riferimento al reale in quanto degradato e imperfetto rispetto all'ideale

figurative o grafiche, opera che riprende in chiave grottesca, talora con intenti di

ovvero un pezzo strumentale che si trasforma in un'aria per canto, acconciandovi delle

canto, acconciandovi delle parole od anche in un altro pezzo strumentale col mezzo dei

nel xvi sec., che adottava in funzione di canto fermo (o introduceva

funzione di canto fermo (o introduceva in maniera più elaborata) un mottetto preesistente

persone (per lo più per metterle in caricatura). carducci, iii-6-127

e fa ridere... soltanto in quanto si abbia dimestichezza... coi

provocanti e i toni sguaiati delle canzonettiste in infimo ordine. -ripetere una frase del

senda. 2. imitare in modo imperfetto e velleitario i comportamenti,

grottesco di filippo turati. -ricalcare in modo grottesco. solaro detta margarita,

. gozzano, i-704: la casa in mattoni greggi, dalle grate e dai

greggi, dalle grate e dai balconcini in ferro battuto, dalle finestre a te-

intr. ant. comporre parodie o, in genere, opere scherzose e burlesche.

cioè far parodie... posero in vece d'irridere e di dir villanie.

di parodiare), agg. messo in parodia, fatto oggetto di paroaia.

fondo, questa materia, si possono cucinare in molte salse. ma nei caratteri essenziali

; e nel medesimo autore spesso si veggono in proiezioni capovolte: ora liricizzati, ora

l'intento di parodiare, di mettere in burla un'opera, un genere,

reciprocazioni viziose, come, per esempio, in que'versi parodici del petrarca. f

il primo cantico del coro che entra in scena e manda innanzi il bestiame e le

matem. disus. crescente o decrescente in progressione aritmetica (un termine di un'

differenti termini che si seguono senza interruzione in un'equazione ordinata del secondo, del

., ove gli esponenti crescono o decrescono in progressione aritmetica. = dall'

= dall'ingl. parodie (attestato in tale accezione dal 1775), che

ma quando si ripetono, si ripetono in maniera parodistica rispetto al modello originario.

temperamento lirico, parodistico e contaminatore, in possesso d'un materiale verbale tanto naturalmente

: quelle parodistiche trascrizioni di vecchi ballabili in chiave di jazz che furoreggiano oggi.

. e. cecchi, 2-200: in realtà, senza il provvidenziale e parodistico

anche: parte del dramma recitata dal coro in tale occasione (e si contrappone allo

canto del coro)... in due è distinto: l'uno è chiamato

laterale al luogo della rappresentazione o, in presenza della scena, ognuna delle due

quello che detto aveano gli altri dilettassero in tal manieri gli uditori. = voce

vecchia paruffia. -in paroffia'. in gruppo, in schiera. pataffio,

-in paroffia'. in gruppo, in schiera. pataffio, 1: egli

bucini non entra il falimbello, / ed in paroffia van eh'han fatto lega.

: questo libro fue translatato di provinciale in latino: àci paraule che non fuorno intese

per lo copiatore, ed imperò sono in provinciale istesso. ariosto, 3-1:

ed accozzamento d'una o più sillabe in una voce dimostrativa di qualche cosa. piccolomini

parole un fin conforme: / terminan tutte in una lor vocale / che fa all'

vol. XII Pag.628 - Da PAROLA a PAROLA (32 risultati)

suo significato primitivo e principale, ha in ogni lingua molte minime idee accessorie e

sommamente complessa. ardigò, vi-18: in una lingua progredita le parole in uso hanno

vi-18: in una lingua progredita le parole in uso hanno perduto affatto il senso etimologico

è quella data parola nel contesto e in ogni terzina risuona il motivo di tutta

le piche] non ci sia altra differenza in queste voci che quello mai non si

solo vocabolo olofrastico, per lo più in funzione interiettiva o esclamativa) unitariamente inteso

all'arte. foscolo, iv-370: in quelle parole e in quel riso e in

, iv-370: in quelle parole e in quel riso e in quell'aria di

in quelle parole e in quel riso e in quell'aria di volto demente e in

in quell'aria di volto demente e in quegli occhi fitti sul cranio e in

in quegli occhi fitti sul cranio e in quelle sue dita pallide tremanti che andavano intrecciando

e risplenda come un croco / perduto in mezzo a un polveroso prato.

io cominciai / a dir per quella donna in cui errai: / « voi che

... viene a spiegare, e in certo senso a giustificare, l'attuale

ampio (e per lo più citato in funzione didascalica e ammonitrice).

quella parola che cristo disse ai discepoli: in dono avete ricevuto le mie grazie e

dono avete ricevuto le mie grazie e in dono le date. boccaccio, dee

sia santificato il nome tuo, intendere in questo modo: la santificazione di dio è

sua salute l'ira di currado volge in riso. cantari cavallereschi, 243:

onore ti fa uno ducato che tu hai in borsa che dieci che n'hai spesi

e gli uomini unissero i loro intelletti in un solo, non basterebbero trovar parola

partic. riferimento all'espressione orale (in contrapposizione a quella scritta). fra

): quelle scatole che si vedono ancora in qualche bottega di speziale, con su

, 2-56: l'anima sua è in amaritudine e iddio ha nascosa da me

dì agramente dal padrone di trascuraggine in apparec chiare l'albergo,

molto disconce e da non sentirsi in bocca d'uomo. g. gozzi,

? pavese, 5-86: un pugno in testa e una parola del massaro non

chi cognosce la colpa sua e mostra in effetto che si cognosca e sia umiliato,

377: dicono a posti che in certi luoghi la saggina frutti quanto il

un termine, di un'espressione o, in genere, alla labilità dell'espressione linguistica

di sopra, perché è una medesima sentenza in diverse parole. marsilio ficino, 3-132

, ii-172: l'istoria si divide in due parti principali: materia e parole

vol. XII Pag.629 - Da PAROLA a PAROLA (26 risultati)

e delle espressioni che lo compongono (in contrapposizione con l'ispirazione, l'intento

di un discorso, per lo più in quanto eccessivamente attento ai valori formali,

-al plur. componimento letterario (in quanto componente di un genere artistico complesso

un genere artistico complesso). - in partic.: il testo di una canzone

arlia, 398: intorno alla poesia posta in musica e che si scrive tra un

il senso del testo che si mette in musica. pochi compositori servono bene alla

favole e novelle '. -parole in libertà: v. libertà, n.

dibattito o di un confronto (e in una contrattazione commerciale con tale espressione si

, 13-383: avvezzo a voler sempre, in ogni minuscolo o grosso contrasto e contestazione

-risultato scientifico o critico più avanzato raggiunto in un determinato campo (e talora considerato

, fedelmente osservata, ti rende felice in vita e dopo morte felicissimo. massaia,

sostegno, a cui s'appoggia e in cui risiede la carne, la cui

-ministro della parola', sacerdote cattolico, in quanto interprete delle sacre scritture e strumento

, impegno enunciato a voce o anche in uno scritto, in un documento per

a voce o anche in uno scritto, in un documento per lo più non ufficiale

gloriandosi quei pirati a violare la parola in particolare a'prìncipi, è vanità considerare

vede valerio, lo saluta, entrano in discorso, alla fine valerio li chiede la

si mentiva la parola e i pegni datine in fede. idem, i-5-55: gli

, 11-66: l'onestà vi regna in modo sicuro; e sopra qualsiasi contratto vale

tempo quando doveva operar vivamente, volle che in quel medesimo punto se ne dassero i

con ellissi del verbo o nell'espressioné in parola d'onore). verga,

basso, mi fa male allo stomaco, in arola d'onore! cantoni, 462

. barilli, 5-201: bei piedi, in parola d'onore. piccoli, fuligginosi

, promessa per lo piu vana e in malafede (anche nelle espressioni belle,

del paese ora vestiti da contadini, ora in altra maniera, ora a cavallo,

quattro parole, ecc.: e in costrutti negativi può assumere un valore di

vol. XII Pag.630 - Da PAROLA a PAROLA (33 risultati)

chiamato. ochino, 177: non trovarai in tutto il vecchio testamento una parola sola

la guerra. verga, 8-29: in un lampo le tornarono in mente tante cose

8-29: in un lampo le tornarono in mente tante cose...,

servente? -come invito a esprimersi in modo sintetico. g. m.

capacità di parlare, di esprimersi oralmente in modo chiaro e intelligibile (per lo

non si do- vrebbono introdurre a ragionare in palco rappresentativamente, poiché non sono atti

: oh dio, cominciò, ma perdé in quel punto la parola e i sensi

e lo spirito, gli sareste caduto morto in braccio. gioberti, 4-1-480: il

modo. de sanctis, 11-136: in questa bestemmia ci ha un doppio elemento

sembra che la parola orale, rivolta in modo diretto a una moltitudine, non

l'intelletto ripensa t 'idea 'in modo determinato.. lingua,

. daniello, 262: descrive mirabilmente in pochi versi la proprietà del negligente nella

d'affetti. marradi, 414: semplice in atti e semplice in parole. ojetti

, 414: semplice in atti e semplice in parole. ojetti, i-477: mi

vita vissuta, la certezza di riecheggiare in piena buona fede le voci e le

. l'azione di parlare, di intervenire in un'assemblea, in un parlamento o

, di intervenire in un'assemblea, in un parlamento o anche in una riunione

un'assemblea, in un parlamento o anche in una riunione, in un colloquio informale

parlamento o anche in una riunione, in un colloquio informale (nel qual caso

- anche: il diritto di esprimersi in tali situazioni (per lo più nelle

chiederemo. cesari, 1-1-12: intanto in que'giorni, levatosi pietro in mezzo

intanto in que'giorni, levatosi pietro in mezzo a'discepoli, presa la parola,

. a. pucci, ii-71: in questa terra non si può maritare alcuna

dello apostolo: senza intermissione orate, in ogni luogo levando le mani pure senza

. parola d'ordine', quella scritta in testa a ogni scheda del catalogo per agevolarne

e disposti l'uno sopra l'altro in modo da formare, leggendo dall'alto

modo da formare, leggendo dall'alto in basso la colonna costituita dalla lettera centrale

per primo le proprie intenzioni di gioco, in partic. l'entità della puntata (

condurre il gioco, riservandosi di pronunciarsi in seguito (e tale decisione, legata

è affidato un determinato compito e, in partic., fra il comandante di

, cambiato periodicamente, viene comunicato solo in vista del probabile impiego). -anche

intesa 'o assolutamente * parola '. in toscana si dice assolutamente 'parola '

gendarmi. vi giunse e s'imbatté in una pattuglia composta dei tumultuanti, che

vol. XII Pag.631 - Da PAROLA a PAROLA (51 risultati)

o professionale. tarchetti, 6-i-454: in quei giorni riceve il battesimo della sua

della vostra città, perché si compia in ogni modo quest'opera di unificazione,

a spiga come veterani; li ritrovo in rango all'alba che scattano alla parola.

carducci, iii-25-157: il venire a dire in italia, e massime in bologna,

a dire in italia, e massime in bologna, che io servo alla parola d'

d'una beatrice del 1290, è puramente in proporzioni colossali ridicolo. 21

a cui si organizza la struttura lessicologica in un dato momento storico; quelli che

: termine che, ricorrendo frequentemente o in posizione particolarmente forte in un testo,

frequentemente o in posizione particolarmente forte in un testo, viene identificato come fulcro

. foscolo, ix-1-688: dante appunto in que'versi fa predire a beatrice a

era di quel vino. -andare in parole: avere inizio. giovio,

a camino verso roma, se1 concilio andarà in parole. -andare le parole a

di parola a parola, di parola in parola; parola per parola: conformemente

, 6-1-2: questo simbolo esponiamo di parola in parola. ugurgieri, lxxviii-n-94: sancto

gransignor che la lettera credenzial fosse tradotta in turco parola per parola. l. salviati

eccovi il luogo volgarizzato appunto di parola in parola, senza pur mutar la sedia

-a parole, di parole, in parole o in parola, per parole

parole, di parole, in parole o in parola, per parole: secondo quanto

o di principi (per lo più in contraddizione con le intenzioni e i pensieri

realtà dei fatti); teoricamente, in astratto. muscia da siena, vi-518

quelli, a cui tant'ho donato / in parole, che 'n fatti non poria

1-85: non avrei speso tanto tempo in lodarvi la virtù e la giustizia se gli

giustizia se gli uomini così la seguissero in opre come la lodano in parole.

così la seguissero in opre come la lodano in parole. forteguerri, 5-52: aveva

compagni, 3-7: egli onorò messer rosso in parole e in vista. cavalca,

: egli onorò messer rosso in parole e in vista. cavalca, 19-44: con

non fussino... maltrattati ne in parole né in fatti. betussi,

... maltrattati ne in parole né in fatti. betussi, xliv-83: ebbe

30: poi venne moisè e dielli iddio in una tavola di marmo sette comandamenti e

nel monte sinai due leggi, una in scritto e l'altra in parola. porzio

, una in scritto e l'altra in parola. porzio, 3-213: a parole

parole e per scrittura gli assicurò che in nessun tempo li sottoporrebbe ad inquisizione.

dànno a credere che tutto si debba risolvere in parole. -con i mezzi dell'

, xii-297: nei gesti di lei, in special modo, v'era non so

! -enunciato, dichiarato, protestato in contraddizione con la realtà dei comportamenti

: sopra dicemmo ogni differenza d'onore in italia ridursi a due capi: l'uno

-a una parola', senza dilungarsi in discussioni. ariosto, 261: ti

indurlo a parlare (per lo più in costrutti negativi). monosini, 209

la parola alla doppietta. ammazzò suo fratello in cucina freddò sull'aia il nipote accorso

per ubbidire al suo marito, vedutolo in bisogno e in nicistà, l'ubbidì di

suo marito, vedutolo in bisogno e in nicistà, l'ubbidì di troppo, il

costoro s'eran data parola di tormentarlo in ogni malvagia guisa e di ridurlo allo stato

di mummia. -di parola in parola: chiacchierando, conversando, abbandonandosi

seravalle, andando questo vecchio di parola in parola scalzandolo del mestieri che facea e

. pavese, 9-63: di parola in parola clelia si dimenticò dell'ulivo e tornarono

per indicare persona che non ama dilungarsi in chiacchiere, taciturna, silenziosa o, viceversa

nemico si decidesse. -dire in tacite parole: parlare fra sé.

. tasso, 7-48: talor aice in tacite parole: / « leve perdita

particolare rilevanza; svolgere una parte significativa in un determinato campo o nella storia.

, la sola / che veda ora in me fino in fondo, / è certa

/ che veda ora in me fino in fondo, / è certa che anch'io

vol. XII Pag.632 - Da PAROLA a PAROLA (76 risultati)

ne fanno quaranta. -di una parola in un'altra: per indicare il progressivo

progressivo aumento di animosità e di violenza in una lite, in una disputa.

e di violenza in una lite, in una disputa. ghirardacci, 3-153:

. ghirardacci, 3-153: di una in altra parola venendo amendue alle mani,

riusciva qualche strano scherzo. -entrare in parole: cominciare a contrattare. boccaccio

2-9 (1-iv-213): col quale entrata in parole, con lui s'acconciò per

avere una parola sola. -essere in parola con qualcuno: essersi impegnato a

fagiuoli, 1-7-65: tu se'meco in parola / di dar questa figliuola /

2-ii-184: finsi di essere con miledi in parola di cenare quella sera con lei.

e questa vostra possessione nuova? -sono in parola e ho dato caparra.

bacchelli, 1-iii-502: scioperare... in soccida: una parola! soldati,

massaia, x-12: feci loro conoscere che in quella lettera erano più bugie che parole

: obbedire ai suoi ordini, metterli in pratica (con partic. riferimento ai

-fare le belle parole: diffondersi in cortesi e cerimoniosi discorsi. giovio

, i-99: gionto ch'io fui qua in genua al dispetto de'ponenti e de

è persona ecclesiastica, dall'anno passato in qua, che non se l'aspetti

mio mai n'era stata fatta parola in contrario né a sua maestà per nome

. -fare una determinata parola: tradurre in pratica, mettere in atto quanto promesso

parola: tradurre in pratica, mettere in atto quanto promesso. bibbia volgar.

. soffici, v-5-552: l'opera in parola non si solleverà dalla materialità documentaria

6-92: l'effetto che la resurrezione in parola cavò di sue viscere...

parlare. marradi, 414: semplice in atti e semplice in parole. -in

, 414: semplice in atti e semplice in parole. -in parole povere: usando

usata per indicare che si intende esprimere in modo più facile un concetto o un pensiero

o un pensiero precedentemente sviluppato); in breve. c. e. gadda

c. e. gadda, 6-27: in parole povere, la gran paura le

alla menegazzi. montale, 12-29: in parole povere, i soprasensi hanno bisogno di

letterale estremamente concreto. -in una, in due, in poche parole: in modo

. -in una, in due, in poche parole: in modo estremamente conciso

, in due, in poche parole: in modo estremamente conciso, in breve (

parole: in modo estremamente conciso, in breve (anche per indicare che si

anche per indicare che si intende esprimere in modo più sintetico quanto esposto in precedenza

esprimere in modo più sintetico quanto esposto in precedenza). guicciardini, 2-2-253

tutti questi,... a dire in una parola, sono quegli che non

. correr, lii-4-212: si può dire in poche parole che l'amicizia tra que'

che sopravverranno le infermità ancora gravi; in una parola, che si cambierà per

si cambierà per voi scena di lieta in torbida. baldovini, 1-251: ci ho

, / e risolvo, a stringerla in due parole, / di non voler'anch'

325): alla buona, col cuore in mano, le dirò di che si

le dirò di che si tratta; e in due parole son certo che anderemo d'

accordo. tarchetti, 6-ii-80: parevagli in una parola che vi fossero due vite nella

: si sono accordati egli et ilario / in due parole. -lasciare la

semplice gusto. -lasciarsi morire una parola in bocca: rinunciare a pronunciarsi.

stento / morir si lascia una parola in bocca. -mancare la parola,

, il signor lavac- cara, lui in tutti i toni, che quella sua bestia

stesso aveva dato. -menare qualcuno in o per parole, per le parole;

; tenere, trattenere qualcuno a o in parole: fargli continue promesse e assicurazioni

'l vescovo d'arezzo l'aveano tenuto in parole dell'accordo, sì piuvicò.

: egli non crederebbe loro col pegno in mano. lorenzo de'medici, 5-2:

, ma dopo che essi vedon esser menati in parole di giorno in giorno e che

vedon esser menati in parole di giorno in giorno e che son pasciuti di vento,

, 989: voleva egli, mentre tratteneva in parole gli argentinesi, occupare quei posti

, 1-iii-178: per non starvi a tener in parole, mi è sembrato..

, mettere insieme due o tre parole in fila ', restare senza parole, stentare

non riuscire a parlare, a esprimersi in modo organico per una forte emozione,

persone che non san dire tre parole in fila e sopra i fatti degli altri sanno

senza di esse. -mettere in parole: descrivere, raccontare. cesari

che a lei medesimo era impossibile mettere in parole. -mettere in parole qualcuno

impossibile mettere in parole. -mettere in parole qualcuno: indurlo a parlare,

elli [diomedes] mise la damigella in parole e le dice: « dama,

dee., 1-5 (1-iv-65): in altro non volle prender cagion di doverla

di doverla [la marchesana] mettere in parole, se non delle sue galline.

-mettere parola, una parola: intervenire in una conversazione; intromettersi in una disputa

: intervenire in una conversazione; intromettersi in una disputa, in una lite.

conversazione; intromettersi in una disputa, in una lite. berni, 65-55 (

(v-219): ruggier d'un salto in mezzo a lor si getta / per

una parola buona ». -mettersi in parole: parlare. fra giordano,

giordano, 3-120: però non si mise in più parole..., ché

ierano mistieri. -moltiplicare, moltiplicarsi in parole: dilungarsi eccessivamente nel parlare.

, v-71: perché mi voglio io distendere in ogni cosa, e multiplicare in parole

distendere in ogni cosa, e multiplicare in parole? guarini, 406: orsù,

: orsù, signori, non moltiplichiamo in parole: l'uno mi lievi la

ha avuta. -morire la parola in bocca a qualcuno: v. morire,

le parole, il filo delle parole in bocca o di bocca a qualcuno: interromperlo

qualcuno: interromperlo improvvisamente, e talvolta in modo indiscreto e maleducato, nel mezzo

: 11 medico, rompendogli la parola in bocca, verso brun disse. pulci

vol. XII Pag.633 - Da PAROLA a PAROLA (57 risultati)

mostrar d'averla compresa, rompesse loro in bocca il filo delle parole. bonsanti

fare, non muovere parola', tacere in modo assoluto, non aprire bocca.

se mi promettete di non farne parola in giro. -non morire la parola

-non morire la parola, le parole in bocca o tra i denti a qualcuno

parola tra 'denti dicesi di chi in ogni circostanza sa ben dire il fatto

forse più comune non morir le parole in bocca. -non spiccicare, non

della banda destra la manda di vogavanti in vogavanti sino alla coniglia, ed il

riscaldarsi di parole', venire a o in parole con qualcuno', litigare aspramente,

., facendo parole con uno altro in piaza..., li corse driedo

, 5-5 (2007): era venuto in parole un giovane milanese con uno uomo

prendere, acchiappare, chiappare, comprendere in parola o alla parola o sulla parola

bocca per dire che io sono acchiappato in parola. salvini, 41-156: bella

bella cosa! chiappare un pover'uomo in parola, e in parola scappata di

chiappare un pover'uomo in parola, e in parola scappata di bocca dopo cena.

perché vediate che ci giocherei quant'ho in questo mondo, mi giocherò la barba che

che stimo sopra quanto possa io avere in questo mondo. lo prese quelli alla parola

quasi mi fate venir talento di prendervi in parola. verga, 8-333: -sissignore

! -salto su compare nanni pigliandolo subito in parola. buzzati, 6-221: non

nei discorsi di una persona; coglierla in fallo. diatessaron volgar., 301

e fecero consiglio acciò ch'eglino pigliassero gesù in parole. cavalca, iii-77: fu

provocato a parlare, per poterlo comprendere in alcuna parola mal detta. boccaccio,

si debba. -porre le parole in bocca a qualcuno', spiegargli dettagliatamente quello

la persona. -recare le molte parole in una', riassumere sinteticamente quanto detto in

in una', riassumere sinteticamente quanto detto in precedenza. boccaccio, dee.,

): ma recandoti le molte parole in una, io son del tutto, se

dato... il potere di parlare in suo nome e di rendervi la vostra

vostra parola. -restare, rimanere in parola con qualcuno: avergli promesso,

far la scritta, come seco son restato in parola. tommaseo [s.

s. v.]: son rimasto in parola di portargli quel libro sino a

o parole', senza parole', tacendo, in silenzio. boccaccio, dee.

che senza più parole pampinea, levatasi in piè..., verso loro che

parole. carletti, 1-1-69: standosene in tutta questa faccenda alla scrittura che si

senza far parola. -senza entrare in molte parole: senza dilungarsi. v

borghini, 6-iii-18: questo, senza entrare in molte parole, un sol luogo di

si stia alla sua parola. -stare in parola', mantenere una promessa. tommaseo

[s. v. l: stare in parola vale mantener la promessa di far

-parlare, comportarsi coerentemente a quanto enunciato in precedenza. nievo, 726: il

era già ito al congresso degli alleati in troppau ove non istava più tanto in parola

alleati in troppau ove non istava più tanto in parola colle libere note a essi inviate

si mostri tanto fiero che sempre stia in su le brave parole e dica aver

-sulla parola, sopra la parola, in parole: con il proprio impegno formale

. michiel, lii-3-432: questa, fino in vita del padre, era destinata in

in vita del padre, era destinata in parole per moglie del principe di na-

detto roberto. -tenere qualcuno in mezza parola: impegnarsi con lui in

in mezza parola: impegnarsi con lui in modo non definitivo. manzoni, pr

38 (671): tenne l'amico in mezza parola, tornò indietro in fretta

amico in mezza parola, tornò indietro in fretta, comunicò l'affare al cugino

un'amara esperienza che per noi si riassumeva in una maggiore abilità dialettica, grazie alla

vere e proprie lezioni. -venire in parola', essere oggetto di un discorso,

gran passi, discorrendo sul tema venuto in parola: che c'è più spesso da

se per ventura tu no à'melle in bota, / fa'si ke tu n'

, / fa'si ke tu n'abie in la tua boca; / parola dol5a

: di cosa nasce cosa, come è in proverbio, e una parola tira l'

le ciriege; al marito entra il fuoco in capo, forse aiutato dalla taverna;

cioè non bisogna tener conto o levarsi in collera d'ogni minima cosa, che

ma chi è seccato dei discorsi suol dire in via di lamento. se si pagasse

da libri: parola sta qui sempre in luogo di promessa, ma nell'ultimo

vol. XII Pag.634 - Da PAROLACCIA a PAROLEGGIAMENTO (32 risultati)

ingiuriare con parole acerbe né con fatti in roba né nella vita o nell'onore,

nell'onore, né stanziarli o vilipenderli in parolacce o soprannomi vili e ridicolosi.

ridicolosi. goldoni, xiii-518: mi veniva in pensier, dio mel perdoni, /

c. gozzi, 4-17: e turchi in scena con un gran drappello / di

verga, 2-3x1: la serva tornava in cucina sogghignando, rivolgendogli delle parolacce dietro

pronunciare o scrivere (per lo più in quanto riferita agli organi e ai comportamenti

. giuliani, ii-167: i ragazzi in oggi si tiran su che non si

oh vergine maria, per la cosa in sé... questo scandalo..

espressione impropria, da evitare nell'uso in quanto dialettale o straniera o anche perché

36 (631): il cuore in pace! oh! questo, levatevelo dalla

state le esageratissime calunnie da lui udite in casa fratta a danno dei repubblicani delle

o anche con ampollosità e ridondanza, in dichiarazioni di intenti o di princìpi,

dichiarazioni di intenti o di princìpi, in esortazioni o in promesse demagogiche e mai

intenti o di princìpi, in esortazioni o in promesse demagogiche e mai corrispondenti alla

effetti cagiona questo mio foglio. chi in leggendolo mi accusa di parolaio e cianciatore

mazzini, 46-207: quale dev'essere in oggi la parola d'ordine, il

? la risposta è semplice: tutta in una sola parola: 'azione '.

una santa riazione non s'opera contro essi in seno al partito. periodici popolari,

quello che essi hanno ai loro simili: in fondo, in fondo, e astrazion

hanno ai loro simili: in fondo, in fondo, e astrazion fatta da tutte

un parolaio? bacchetti, 2-126: eravate in parigi cento- mila invasati e presuntuosi del

gelati (come pur sono, da pochissimi in fuori), se il genio non

poesia, e se fosse venuto al mondo in tempi migliori, non è dubbio che

famoso ed altri tali che s'incontrano in troppe pagine, oltre che dànno un'aria

non occorre. balbo, ii-83: in istoria, sono forse men parolai, meno

non appro vate dagli accademici in fatto di lingua. proverbi to

più di tutto il timore d'entrare in chiacchiere co'sa- pientucci e co'

come polemica contro l'ipocrisia morale, e in favore della moralità effettiva contro quella parolaia

iddio della natura ha concesso all'uomo in questo suono del modo della voce quattro dif-

uso parolare poco da patria, e in quella vece soglio rampicare, potendolo, al

6-64: fratelli e genitore già si paroliavano in disparte, ma non in modo che

si paroliavano in disparte, ma non in modo che assuero non sentisse su chi

vol. XII Pag.635 - Da PAROLEGGIARE a PAROLINA (35 risultati)

che certuni, senza saper perché né in qual modo, sorprendere si sentono dall'

ant. parlare lungamente, diffondersi in parole. degli angeli, 65:

alla poetica e alla tecnica delle parole in libertà. b. croce,

accesa, una lusinga, d'uno amore in un altro, come vento foglia,

. xjlloa [guevara], ii-237: in assenzia della moglie mettono loro le mani

assenzia della moglie mettono loro le mani in seno [alle serve], dicendo

le divine virtuti di quel sommo re in parte imitassero e considerassero...

o metta fuori il labbro di sotto in atto di pensare o lanci parolette maligne

amorosi, / eh'hanno dolci misteri in sé nascosi. baretti, 6-361: qual

s'intendono. è vero. sono, in vero, proprie dell'agricoltore. beltramelli

). petrarca, 360-81: questi in sua prima età fu dato a l'

, o per ingannare o per entrare in grazia di chi che sia dicesi eziando

parolìbera, sf. letter. parola in libertà (v. libertà, n

tecnica di composizione letteraria improntata alle parole in libertà. pavese, 8-349

letteraria scritta con la tecnica delle parole in libertà (e ha una connotazione spreg

letter. la poetica futurista delle parole in libertà; l'insieme delle opere che

estese d'avanguardia sono piene di parole in libertà. paroliberista, sm.

che adotta la tecnica futurista delle parole in libertà. -per estens.: autore che

.: autore che nell'opera o in un determinato scritto ricorda o precorre tale

1-134: recentemente... ho scoperto in quel- l'imalaia [victor hugo]

che scrive con il metodo delle parole in libertà, proprio della poetica letteraria del

, son qui mi pare presi bene in giro. montale, 12-358: parecchi di

e creando nuovi orizzonti imprevisti nelle parole in libertà che egli interpreta. 2

la teoria e la tecnica delle parole in libertà (un'opera letteraria);

ha trasformato radicalmente la letteratura colle parole in libertà l'aeropoesia e lo stile parolibero

, i-6-242: mio gobbetto, fummo in fine / de la giostra i vincitori.

, per sentirvi dire appunto certe paroline in latino, ti dirò: latino tu

latino tu non ne vuoi: vattene in pace. verga, i-133: tu-

a noia alla fanciulla e di giorno in giorno tanto le crebbe il fastidio che

e cinico, gli ficca di quando in quando una parolina poco decente in bocca

quando in quando una parolina poco decente in bocca. cassola, 2-497: di nuovo

a cui si intende comunicare una notizia in modo estremamente sintetico. verga

morlesi vollero dire anch'essi la parolina in confidenza a don arturo. -intercessione a

silone, 50: lei si esprimeva in paroline. lei diceva: cipolline,

, o per ingannare o per entrare in grazia di chi che sia. p

vol. XII Pag.636 - Da PAROLIO a PARONICHIA (15 risultati)

dei giochi d'azzardo, e in partic. del faraone, il

a contener lo sbadiglio ch'era per convertirsi in biascicatura d'insegnamento, in noia

convertirsi in biascicatura d'insegnamento, in noia di parolone e di parolozze

allusione, riferimento. anonimo [in fra giordano, 7-233]: predicò la

: la segretezza non sta se non bene in tutte le cose e massimamente ne l'

lucia, 172: se egli si fosse in alcun tempo lasciato sfuggire una paroluzza sulla

, lxxxviii-1-355: ben se'gagliardo fante in sul garrire, / qual della tua natività

minima paroluzza detta ancora inconsideratamente vi levate in colera, la tirate a nostra ingiuria,

caro, i-39: se ci fosse in mezzo non che una paroluzza di tre

colo cavo da ormeggio, in partic. delle tonnare. -in

sopravene una inondazion di aqua tanto in furia che doe di esse fuste non ebbe

. fazio, iii-3-43: in quella parte lo paron s'ingenera /

la paronichia è picciola pianta che nasce in su le pietre, simile al peplo,

191: alcune altre piante si trovano in luoghi sassosi e pieni d'aridità.

. 7tapcovuxloc (v. paronichìa), in quanto ritenuta rimedio contro i paterecci.

vol. XII Pag.637 - Da PARONICHIA a PAROSSISTICO (26 risultati)

e non sono molto eminenti, ma profonde in modo che spesso corrompono gli tendoni e

8-137: sono distinti [i tumori] in varie specie coi nome 'flemmoni,

sito che occupano, sono divisi poi in più minute differenze, come di * oftalmie

bella pa- ranomasia, mutando il p in x rispose zie, xóxaxa <; '

': scodella alquanto concava e rotonda in cui apponevansi le vivande o vaso per

partic.: accesso, attacco (in stati febbrili intermittenti).

parossismo che era il dì suo, in modo ch'io resto libero e..

e di freddo, che lor passa in due ore. panigarola, 4-114: nei

li paroxismi. targioni pozzetti, 5-113: in questi fieri parossismi sono riusciti inutili tutti

. d'annunzio, 4-i-194: allora in mezzo al sangue, giuliana fu scossa

. lubrano, 2-384: chi chiude in se stesso un assedio di vizi,

'1 corpo de'suoi stati fosse in modo indebolito dalla febre continova che se

questa raddoppiasse i suoi parosisimi non fosse in potere di tutti li medici ed empirici di

/ estasi repentine. stigliani, 2-254: in un tratto m'assalir le fibre /

europei possono... ricader nuovamente in un parossismo di follia e avventurarsi in

in un parossismo di follia e avventurarsi in una guerra piena di pericoli. verga,

, per carità io gli dissi vedendolo in preda ad un terribile parossismo -io

così forte ch'io rimasi per qualche istante in quello stupore che suscitano le manifestazioni eccessive

zeta. moravia, ii-232: luca, in quel tempo, era soggetto a rabbie

bruciare le poche forze che gli restavano in parossismi di rivolta e di odio.

dell'anima che non si può nascondere in guisa che d'ora in ora non ne

si può nascondere in guisa che d'ora in ora non ne apparisca agli occhi del

e fin l'arte del mondo, soltanto in talune classi della germania e dell'america

la fenomenologia esplosiva che segna l'entrata in attività di un vulcano e ne costituisce

bonsanti, 4-88: questo particolare, messo in rapporto con le precedenti elucubrazioni, le

le sconvolgeva profondamente... spingendole in disordine verso un acme parossistico.

vol. XII Pag.638 - Da PAROSSITONALE a PARPARI (13 risultati)

la meridionale, e quindi parossitonale, in genere, è opera di uomini

, per estens., anche in altri sistemi fonetici), che ha

2. patol. ant. tumefazione localizzata in una di tali ghiandole o, in

in una di tali ghiandole o, in genere, nella regione pa- rotidea,

gli esantemi e le petecchie, e in grado tale che in alcuni si viddero simili

petecchie, e in grado tale che in alcuni si viddero simili macchie gangrenose,

= voce di area sett. e, in partic., lomb. ed emil.

di lega poco pregiata, originariamente coniata in provenza nei secoli xiv e xv,

diffusasi nel milanese dal xvi sec. in seguito alla conquista francese, col valore

ritenuta una par- pagliuola, 'in dei nomine '. g. correr,

2-xiv-26: le monete che presentemente corrono in milano fra le nazionali sono parpaiole,

che contenevano e si sostituì il rame in sua vece. manzoni, pr.

mia facoltà e tre parpagliole al giorno in più, in segno della particolare mia stima