starace, i membri del direttorio, in camicia nera di lana e pantaloni d'
uno bello albero d'orbaco, lo quale in latino si chiama lauro. fatti di
che venivano di stranie provin- cie, in questo modo: che 'l vincitore si vestiva
bianco e mettevaseli una corona d'orbaco in capo. pietro ispano volgar.,
entrando / con un ramo d'alloro umido in mano. 2. lauroceraso (
). ant. e letter. privare in modo definitivo e irrimediabile di una persona
definitivo e irrimediabile di una persona, in partic. di un congiunto, di un
, 5-1-461: o morte crudele, rapire in una volta due giovanetti, orbare questa
altra persona diletta può dirsi un accecare in quanto la vita desiderata era a noi come
mescolarsi un singolare affetto, come se in quel colpo di fionda che lo aveva orbato
betussi, xliv-34: amizocco, essendo rimasto in un fatto d'arme l'amico prigione
degli acquai, / come son qui in fiorenza, e de'più belli.
affetti domestici dalla morte di congiunti, in partic. dei figli, dei genitori,
; privato di un familiare (in relazione con il compì, di privazione
. pulci, lxxxviii-n-310: l'antico pianto in vano / di geremia sopra di voi
avea nostro padre * / è risoluta in cenere. noi soli / siamo rimasti
, 2-334: tiberio... stette in forse se credere alla lettera, o
debil file / troncasse de mia vita orbata in stento, / o fortuna fallace,
stella / nave, ch'a forza in dubbio stato attiensi! s. degli
orbato e lippo, / se due soldi in grazia chiede, / sente darsi per
darsi per mercede: / su, va'in pace da crisippo. d. borghesi
calzolai, ve triolo (in quanto usato per far apparire nuove le
detta da cicerone la tinta nera che in mala parte si prende: cioè
buon orbazzale a certe bocche che prorompono in ogni genere di parolacce impure, taglienti
a noi tien volto / delia, in cui fere il formator del giorno.
l'acqua, sia come un gran catino in forma di mezzo orbe sferico. marino
come una fossetta bianca e pura affondata in un'orbe di carne luminosa.
come ti piace dire, vien mosso in tempo e non in instante. mazza
dire, vien mosso in tempo e non in instante. mazza, i-56: va
mazza, i-56: va il secolo in faville: il sole e gli orbi /
e con tenaci denti / muove sospesa in alto instabil libra. / questa de l'
. marino, iii-5: innanellando / in squallid'orbi il flessuoso corpo / e
). monti, 23-1066: locàrsi in fila / e primo epèo scagliò l'
sul lido. -in orbe: in forma di cerchio. graf, 5-514
/ ancor piscine e stagni si dilatano in orbe. 2. linea curva
curva descritta da un corpo celeste e in partic. da un pianeta nel suo moto
galileo, 3-1-35: trovato (come in effetto è) che giove si muove
si ritardino ne'pleniluni non deve mettersi in dubbio. montanari, 1-75: in
mettersi in dubbio. montanari, 1-75: in tanto però non s'avvidero costoro che
: aristotile dice che la galassia si fa in questo modo: che il fuoco puro
... per questo appare la galassia in uno luogo dell'orbe. marchetti,
[plinio], 1: il nome in prima e dipoi il consenso di tutti
dimostrano la forma del mondo essere ridotta in tondo perfetto. luna [s. v
prime parti a quello che è meglio assituato in ordine alla pronta ed agevole propagazione delle
loro corone, ricorda le croci spiegate in campo nelle guerre sante, nelle crociate.
nostra europa. giannone, ii-132: in quattro prefetture si vide diviso tutto torbe
o parte notevole di essa (anche in senso enfatico o iperbolico). carducci
urbe. -collettività di persone costituita in unità spirituale. mamiani, 3-528
. si vanno compiendo da qualche mese in tutto torbe cattolico. -categoria sociale
vico, 5-27: conchiude che, se in pochi anni un giovanetto non ha corso
fine degli studi. romagnosi, 3-ii-705: in tutto torbe matematico non si potrà mai
. gobetti, 1-i-244: bisogna parlare in ogni luogo di una crisi mondiale, del
. -orbicino. malpighi, in: le valvole rigorosamente nelle piante non
fibra lignea, certo piano orizon- tale in mezo forato, quale serve per valvola,
ma non tagliente, l'altro incassato in un manico cilindrico di legno, un poco
una piastra d'acciaio o di vetro incassata in manico tondo sporgente ai due lati.
), cong. allora, dunque, in considerazione di ciò (e si trova
considerazione di ciò (e si trova in posizione iniziale nella frase, per rendere
sostant. gesta fiorentinorum, xxviii-932: in questo anno ci vennono cavalieri da orbivieto
bruchi, larve e trascorre l'inverno in letargo, entro buche del terreno.
lo crede privo di occhi, mentre in realtà ciò non è. linati, 9-124
, con doppio suff. dimin., in quanto ritenuto cieco dalla credenza popolare;
occhio del solito orbetto (il pubblico, in gergo artistico) il quale per ogni
decade, se non si ricrede, in buon senso e in buon gusto.
non si ricrede, in buon senso e in buon gusto. 2. chi
di chi è privo di congiunti, in partic. di figli; perdita di
-ciclico. musso, iii-io: parlarono in aria i filosofi di quella felicità nostra
saperlo fare o forze da poterlo mettere in esecuzione. 2. proprio o
perché ciascuna impression che tolle / possa in sé ritener sincera e pura. /
. f. buonarroti, 2-110: in queste pitture ella [cassetta] è di
di cerchio o di disco; disposto in circolo. m. cavalli, lii-1-226
frachetta, 487: avendo noi pochi legni in mare e dovendo combattere con numero molto
diversa nelle diverse piante. orbicolare o in figura di disco si riscontra nelle gigliose.
da poi fu fatto il pane in forma di schiacciate, indi si ridusse in
in forma di schiacciate, indi si ridusse in forma orbiculare, qual seguita pur oggidì
alla enartrosi, perché permette vari movimenti in tutte le direzioni. -muscolo
: parte della capsula articolare dell'anca in cui si addensano le fibre che circondano
5. petrogr. che presenta alternanza in strati concentrici di minerali diversi, che
. orbicolarménte, avv. ant. in senso circolare o rotatorio; in
in senso circolare o rotatorio; in tondo, secondo una figura circolare,
lenguella da questo foro esce l'acqua in un vaso sottoposto. 4.
orbiculariaménte, avv. ant. in un circolo vizioso, in maniera ripetitiva
ant. in un circolo vizioso, in maniera ripetitiva. fr. colonna
/ ma pedestri, / che le briglie in giro menano, / e le verghe
: la linea equinoziale... divide in due gran parti orizontali tutta l'orbicularità
repressivi (il discepolo lo ricordò, in epist., ii, 1, 70
un orbilio, il suo orbilio. in lingua scolastica dicevasi maestro più severo che
roma, che andava questuando d'uscio in uscio pel derelitto orfano fanciullo. moretti
d'una chiesa scuote la ciotola dei soldini in cappa rossa. -in partic
: gioco infantile analogo alla moscacieca, in cui uno dei partecipanti, bendato,
: veniva una polvere nera, la qual in tegame distesa tenevo nell'era della camera
corpo celeste gravitante intorno a un altro (in partic. dai pianeti intorno al sole
la luna] intorno alla terra stessa in un'orbita lievemente ellittica, cioè oblunga
, cioè oblunga. landolfi, 15-108: in che modo, ditemi, il fatto
delle orbite elettroniche. 2. in astronautica, percorso di un veicolo spaziale
satellite artificiale lanciato nello spazio circumterrestre in modo da ruotare intorno alla terra o
o un'ellisse (e si dice mettere in orbita il compiere tale operazione; si
, orbite di parcheggio percorse dal veicolo in attesa di staccarsene per ritornare sulla terra
chi muore nel cosmo / ed entra in un'altra orbita (felice destino!)
i satelliti da guerra si possono mettere in orbita anche coi lanciatori tradizionali..
un satellite americano di allarme precoce, in orbita geostazionaria sopra l'oceano indiano,
, giro. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-2-2-522: si facci l'
un verso nella sua orbita tre dita in circa. graf, 5-377: freddo e
visiva e l'ampiezza di questa, in tal caso possono riceversi due immagini chiare
orbite colorate si aprono, sbocciano, in una composizione di superfici piatte e curve,
gli altri motori sociali cospira a moderare in tutti questo potere e a contenerlo nell'
2. mancanza o perdita di congiunti, in par- tic. dei figli o dei
abbiano un buon fratello e, restando in vita, poi che il padre comune sarà
orbitale: quella con cui un corpo, in partic. un pianeta, ruota nel
si apparecchia. -adatto a essere messo in orbita (un veicolo spaziale).
. delimitato da una linea curva, in partic. ellittica. r. longhi
di una molecola (orbitale molecolare) in un determinato livello energetico (ed è
moltiplicato per 100 (ed è usato in antropologia). moravia, iii-81:
ruota su un'orbita circumterrestre, posto in orbita (un veicolo spaziale, un
orbita intorno a un corpo celeste, in partic. intorno alla terra (nel
per effetto di immani forze naturali; in modo catastrofico o rovinoso. baldi,
orribilmente / squassato, allor che d'acque in ampio e vasto / lago per troppa
5-50: s'il dissi mai che in queste torbide onde * / ch'io vo
ergastolani furono per gli abruzzi, di carcere in carcere, orribilmente trascinati. d'annunzio
un formaggio] orribilissimamente. 7. in modo che denota mancanza assoluta di capacità
capacità, di abilità, di perizia; in modo pessimo, malissimo. mazzini
trovate voi il medesimo progresso intellettuale svolgersi in quelle parti d'italia (gli stati
: una raccoltucciaccia, per morte, in piccola e brutta carta e di caratteri scrofolosi
di eccezionali fenomeni o forze naturali; in modo straordinario. chiabrera, 1-iii-343:
e 'l volto. 2. in modo ripugnante, da dare ribrezzo.
orridamente stracciato. 4. in attitudine di sfida o di minaccia.
luce del giorno me la mostrava adesso in tutta la sua orridezza. d'annunzio,
soli da sé, il lor dilettevole e in un cotal proprio genere, dirò così
, il qual è dopo cena, in tavola, fra molte persone che mi
fin'ora non hanno lasciato alcun vestigio in spagna. lubrano, 2-88: o
il danno del vizio. 9. in senso concreto: suono terrificante, rombo
. c. boito, iv-118: in quelle orridezze si rovesciano spesso uomini e
. c. gozzi, 1-713: in aggiunta a queste stolidezze insoffribili, di
a queste stolidezze insoffribili, di giorno in giorno a'suoi occhi le bellezze [della
su quell'indicibile parata di begl'ingegni in concettosità, bizzarrie, grazie, capricci
. 13. locuz. avere in orridezza: detestare profondamente, aborrire.
guerra e la battaglia sono da essere avute in orridezza. = deriv. da
/ l'orridità. 2. in senso concreto: spettacolo orrendo, spaventoso
ed una fante che con elena era in corte, cominciarono piangendo a chieder aita
il rende. chiabrera, 1-i-252: dunque in orride spade / cangeransi gli aratri?
terrifiche e orride, ma non mai come in egitto e in assiria miste d'uomo
ma non mai come in egitto e in assiria miste d'uomo e di belva.
. landolf, 2-191: erano tre donne in vario atteggiamento,... immobili
orrido e il bello, / somma pittrice in contrapposti. carducci, iii-12-104: a
il capricorno. -macabro. -anche in relazione con una prop. limitativa.
farla meno spaventevole, la prima lettera in un 'c '. marini,
l'anima? cammarano, xc-277: come in un sogno, apparve / la vision
. brusoni, 4-i-10: ibraino, in cui risiedeva per ragione il furore e
testa: onde chiusa tutti la bocca in un orrido silenzio, non ci era chi
era chi più ardisse d'articolar parola in questa materia. 2. che
egl., 3-163: non vai celarse in loco orrido e strano, / non
. forteguerri, 15-85: l'ottavo giorno in su la sera / veggon la terra
folgor percotea. comisso, vii-208: giunti in vista dell'altro golfo si vide l'
fa sempre desiderare di chiuder gli occhi in pace. carducci, ii-12-245: dal io
) licei e ginnasi nel veneto e in friuli. b. croce, ii-5-249:
carestia, /. <. / in oggi ha di gran soldi in sua balìa
. / in oggi ha di gran soldi in sua balìa. forteguerri, 18-60:
del lume / astolfo e ferrautte, in veder quanto / orrida eli'era ancor sopra
una spietata / barbara mora, orrida in vista e d'alma / brutale e iniqua
davanti le parvero confondersi e ondeggiare insieme in un mescuglio mostruoso. tarchetti, 6-1-122
malvagi, per la qual cosa quanto in questo adopera, tanto veramente orrida voce
il suo bellicoso orrido carme / cangi in sospiri ornai. loredano, 321:
. loredano, 321: si riscaldavano in maniera le voci de'soldati che,
a quei soli che colla bolgia andavano in volta col volto tinto di nero e
tuon, quando una nube / spezzasi in cona, e mille ombre ad un
nilo con cerulea vesta / i legni in color tinti orrido e tetro / chiamar dal
rossor parea / purpurea rosa ad irti bronchi in mezzo. -privo di luce,
orrido e scuro / mesto si mira in guisa d'uom che s'ange.
verno si diparte / e torna primavera in ogni parte / allor che clori mia /
lii-15-325: montò il giorno di santa caterina in galea, nella quale orrida stagione corse
cesarotti, 1-viii-205: sparsa è la fuga in su la spiaggia; il campo /
possa. pellico, 2-408: milano è in piena pace, lieta della sua vittoria
orride pesti gemelle da cui dio preservi in eterno ogni paese cristiano. tommaseo,
, ii-167: qualche prelato, nunzio già in spagna, l'ha dipinto [il
, io-1129: era a veder mezenzio in campo / qual orrido, sannuto, irto
, cavai di spagna, / orrido in guerra e tutto grazie in pace.
/ orrido in guerra e tutto grazie in pace. n. accanito,
conflitto. muratori, 7-i-23: sopravenne in italia con grande forze alarico, altro
b. corsini, 77: spesso avendo in mente accolta / dell'internai magion la
abbastanza quali dovettero essere i miei pensieri in quell'orrida situazione. leopardi, i-ioi
che i petti schiaccia, / prese amore in ispalla una bisaccia, / e un
ispalla una bisaccia, / e un pugnitoio in cambio di quadrala. -molto
si mise mio marito a giocare e in cinque o sei volte perse con un'orrida
età, nei di men lieti, / in queste crude guerre teatrali / debbon prender
, 6-42: proruppero... anticamente in orride sentenze e ripieghi sacrileghi i menichei
casti, iii-139: orridi erano i supplizi in russia, e orridi in parte sono
i supplizi in russia, e orridi in parte sono tuttavia. mutillare, annotare,
cresce selvatico o allo stato spontaneo, in modo disordinato, con i rami aggrovigliati;
risponda / chi tu sia, eh'in corpo orrido et irto, / con voce
molto stizzose, ma valentissime nell'operare in fare assai mele e assai cera.
zazera e spesso i capelli orridi si legano in su 'l cocuzolo. castelletti, 24
testaccia. -per simil. che protende in alto le aste. foscolo, iii-1-409
i riti ed ordini della sua religione, in quella orrida corda stava gran parte della
2-2-126: stazio nel settimo si occupa in fabbricar con orrido stile e con insuperabil
quali oggidì svegliano o riso o ammirazione in chi gli ascolta, ma che placidamente
detestato da orazio. cardarelli, 1118: in quanto al suo stile [del de
del de sanctis], negligente e frettoloso in genere, allorché si compiace di vocaboli
sm. geogr. profonda spaccatura scavata in rocce resistenti da un corso d'acqua che
: immani fauci di pietra vi si spalancano in viso e vi fermano con il ruggito
il freddo alito umido che annera là in fondo la gola mostruosa. il ruggito
.. scrive che si maravigliò assai in udir quivi degl'infanti orridetti e sparutini
a ridere e credo di esser stato in quel punto, sì per la mia naturale
psicanalisi, con uno spruzzo di nietzsche in ritardo, i di cui titoli, con
possibile d'incontrare la mia immagine riflessa in uno specchio: orripilavo a vedermi scheletro
). letter. ant. avere in orrore, disdegnare, evitare. iacopone
un'azione turpe, aver ritegno (in relazione con una prop. all'inf
. chiabrera, 1-i-280: tu sembri in mare il correttor de'mari * /
/ quel di parlari orrisono mischiume / che in te si rag- gavigna e si riscorza
sf. medie. accertamento diagnostico eseguito in base a un esame sierologico. =
intenzionalmente da una rappresentazione drammatica, in partic. dalla tragedia classica).
d'orror mi raccapriccio / la vecchiezza in contemplar. monti, x-1-120: fremè d'
solo di riverenza, è quando lo rimiri in forma di giudice. m. c
mistico. tecchi, vili-143: sentiva in confuso che, se anche è vero
tenebre della notte, il quale anche in uomini arditissimi entra quasi naturalmente, da
da invincibile orrore. monti, x-4-71: in petto / ti sentirai d'orror fredde
petti e gl'innocenti a paro / in freddo orror dissolve. pirandello, 8-317
gli spinge [i disperati] a rivolgere in dietro li sguardi, se non l'
se non l'orror de " tormenti che in dolorissima prospettiva distesi stanno loro innanzi?
della prossima morte, mi sono andato trattenendo in qualche osservazione. carducci, iii-19-21:
: il secondo, a produrne orrore in chiunque apprezza l'eternità. f. m
vertigine,... consisteva più tosto in un certo orrore grandissimo che io aveva
metodo dei proposti... per dileguarlo in quell'intervallo di tempo che corre tra
soprusi: orrore reso ancor più vivo in lui dalla qualità delle persone che più ne
/ contra tempia natura / strinse i mortali in social catena. de sanctis, ii-13-494
di assidue meditazioni...: in faccia a quella invenzione disparve l'orrore
belle e i vati e i savi in coro / mi vietano con gesto / di
il rischio / de'suoi delitti, in suo cammin per ogni / passo può dar
d'una villeggiatura fatta a'giorni passati in un paese disperatamente solitario e salvatico.
angelica serena, / per subita partenza in gran dolore / lasciato ha l'alma,
, xxxix-i-28: ora per voi mi trovo in strano orrore. v. colonna,
orrore. v. colonna, 1-147: in crudel pianto, in solitario orrore,
colonna, 1-147: in crudel pianto, in solitario orrore, / trapasso i giorni
solitario orrore, / trapasso i giorni in un lamento. dell'uva, 113:
uva, 113: all'or conobbe in tenebre e in orrore / con certissima
: all'or conobbe in tenebre e in orrore / con certissima prova esser il
dentro cose garbate ed eccellenti, come mostra in questa l'orrore della prigione nel veder
magalotti, 7-64: capitato un giorno in occasione d'una caccia su questo monte
l'esile fusto. 7. in senso concreto: ciò che provoca ripugnanza,
più distintamente gli orrori veduti e sofferti in quella giornata. petruccelli della gattina,
enfatico. ghislanzoni, 5-32: riportate in cucina questa minestra... non
: se doro nasceva due porte più in là, lei forse a quest'ora era
/ spiranti e petti palpitanti ancora / in tiepida di sangue atra laguna> / con fiera
di san bartolommeo sino agli orrori commessi in gallizia. c. e. gadda,
allo sguardo, prodotta dalla vegetazione, in partic. dal fogliame di un bosco
. il prence / v'entrò, ma in quell'orror, di me più nuovo
: deh, fuggi il sole e cerca in chiuso loco, / come notturno augel
. corsini, 11-1: avea la notte in cieco orrore / chiuso tutta la macchina
1-iii-361: tu nell'èrebo orrendo, in cui si serva / l'afflittissima a
a dio nemica gente, / statti penando in quegli orror funesti. testi,
.). varchi, 8-1-237: in questo monte pieno di rupi scoscese e
: vedrò questa mutarsi ornata scena / in ermi sassi, in solitario orrore. pindemonte
ornata scena / in ermi sassi, in solitario orrore. pindemonte, ii-335:
selve, o prati, addio; / in solingo orror men vo. 12
latte eletto e buono convien che abbia in sé... odore odorifero alieno dall'
o privo di gusto; opera, in partic. architettonica, che offende il
, 1-78: niente di più comune in italia che di proporre un libro come un
. guadagnoli, 1-ii-37: si veggono in un attimo sbrigati / e gli affari
: la madre poi è un vero orrore in ogni genere. 15. quantità
. 17. locuz. -avere in orrore: provare una ripugnanza, un
villani, 11-3: or non avemo noi in orrore udire quelle cose? passavanti,
51: la penitenza... ha in orrore la lussuria. guicciardini, 2-2-47
la libertà,... avendo ognuno in orrore tà servitù. calandra, 1-182
servitù. calandra, 1-182: doveva avere in orrore tutto quel che turbasse i suoi
lauro, 2-74: noi sentiamo in noi stessi che a qualunque forma concepiamo
mi dà orrore. -essere a, in orrore; venire in orrore: provocare
-essere a, in orrore; venire in orrore: provocare ripugnanza fìsica o morale
provocare ripugnanza fìsica o morale; venire in odio. g. villani,
guardia e conservatore venne... in orrore de'cittadini di firenze. 5
infermi, ai quali il mangiare è venuto in fastidio, che contuttoché li sieno posti
a tutti. fiacchi, 143: in quel barbaro mostro [il leone] è
la rapina / un'arte ornai cangiatasi in natura. / vive di sangue..
-mettere orrore a qualcuno, mettere in orrore qualcuno: fare inorridire, atterrire
pallavicino, 6-2-29: ciò che mise in grave orrore e scompiglio fu che un
mette orrore. -mettere qualcosa in orrore: farlo apparire detestabile.
[amore] mi fu maestro: egli in orrore / misemi ogni pensier sordido e
avea commesso con giove, la trasmutò in orsa, la quale ar- cas,
e la pastura. -in similitudini e in espressioni comparative, con partic. riferimento
tale animale dedica alla prole e, in partic., alla ferocia con cui
figli con incerto core> / e freme in suono di pietà e di rabbia.
che senta / duro spiedo nel fianco in rabbia monta, / e contra l'arme
orsa, che li incoraggia ad arrampicarsi in cima agli abeti e poi li abbandona
l'avere, e qui me misi in borsa. petrarca, 103-5: l'orsa
visibile, è detta orsa maggiore, in cui il gruppo principale è composto di
tra più altri figurarono, imaginando essere in cielo, chiamato 'orsa maggiore '
maggiore, peroché sette stelle principali che in lei sono fanno una figura simile ad un
voltano le spalle ed hanno i petti rivolti in altra parte: la minore cinosura,
risposi esser falso che la nuova stella fusse in linea retta col cigno e con la
la corona, ma li dissi che era in retta linea con la corona e con
le rote / del carro che, volgendo in ciel boote, / dietro si tragge
, / benché il verno t'avvolga in nevi e in lenti / ghiacci. leopardi
il verno t'avvolga in nevi e in lenti / ghiacci. leopardi, 6-7
cucciolo dell'orso; orso giovane. -anche in senso generico: orso. luca
dustre informa e finge, / di fabro in guisa, i suoi deformi orsacchi.
villani, i-2-26: con gli orsacchi sovente in nera cava / scherzò per terra e
], iii-1-267: il zerbino si portava in braccio un orsacchio, a guisa di
loredano, 5-52: smaltito il vino e in un sorta l'aurora, / ulisse
bubububù si spense ai due santi, in una breve strusciata delle ruote, che i
a'cani il bacchio: / che in tale officio ha poca esperienza / di
orsacchini. andrea da barberino, 1-80: in quella caverna dove egli albergò la notte
/ un picciol orsacchino / timoroso appiattarsi in quelle spine. d'azeglio, 6-571
, massime quando li portavano col pelo in fuori che pareano orsacchioni aggiran- tisi per
pere, / vagheggiava però le sorbe in vano. pirandello, 8-855: -vi parrà
ora stia per fare entrare un orso in chiesa... -e chi vuoi
2. figur. concetto ancora in formazione senza una chiara e definita conformazione
li tuoi embrionizzati orsaccini, che sovente in vece di pulirli gli scortichi et in cambio
sovente in vece di pulirli gli scortichi et in cambio di educarli gli uccidi.
. lucini, 11-425: carissimo fratello in orsaggine. bechi, 1-336: dai
gli orsi e li esibisce al pubblico in giochi e balli; domatore di orsi
órso). ant. rendere liscio, in par- tic. il pavimento.
de'medici, i-310: l'altrieri in uno speco scuro e cavo / fui
], iii-1-161: polifemo con l'orsatto in braccio che va a mattinare galatea.
l'avere, e qui me misi in borsa. 2. per simil
lupacchiotto o falchetto che fosse, preso in trappola vi si faceva volpe.
figur. espressione o composizione poetica 'in fieri ', non ancora portata a perfezione
aromatico, contenuto sotto forma di depside in numerosi licheni; è una sostanza solida
fr. orsinaménte, avv. in modo brusco, sgarbato. fogazzaro
orecchio sinistro [del nano] seguì in volo il tracciato del braccio ursino.
altrettanti, con le vesti dal mezzo in su verdi e dal mezzo in giù
dal mezzo in su verdi e dal mezzo in giù bianche e rosse alla divisa orsina
si nutre anche di sostanze vegetali e in partic. di radici, di mele
no a 50 anni; è diffuso in europa, in asia e in america
50 anni; è diffuso in europa, in asia e in america. -orso bruno
è diffuso in europa, in asia e in america. -orso bruno: specie (
giallognole; vive nelle foreste e sverna in letargo, è onnivoro e alquanto ghiotto
alquanto ghiotto di miele; vive facilmente in prigionia e si presta a venire ammaestrato
o tibetano o dell'himdlaya, vive in asia. -orso delle caverne o spelèo
orso giocoliere (melursus ursinus) vive in india e a ceylon. - orso
dimensioni e di colore nero, vive in una parte dell'india e nelle isole
con nessuna si ven- ica, in modo che la sua ira si converte in
in modo che la sua ira si converte in rabbia, e gittatosi in terra,
si converte in rabbia, e gittatosi in terra, colle mani e co'piedi inaspando
orsi su i monti ve ne sono in gran numero: fra 'quali se ritrovano
di renne. -in similitudini e in espressioni comparative. chiaro davanzali, 5-9
/ quando om lo batte e tenelo in paura, / alora ingrassa e divene
. ai monti, / come orso in una fossa alta caduto. b. croce
tanti castelli restaurati che io vidi colà [in germania] e il tanto falso gotico
parnaso, si trova costretto a trasformarsi in orso bianco se vuol resistere agli assalti
manrico sfolgorante di poc'anzi, trasformato in una specie di orso polare.
, protendono il musino nitido e vispo in cui il naso umido brilla.
situazione imbarazzante: io, solo solo, in mani che di camicia,
particolare... « andiamo in salotto, abbiamo fatto gli orsi abbastanza »
sudato e bianco, e non giovarti in quella / orrida pena e sotto a'
addimandar pietate. carducci, iii-18-281: in napoli il borbone torno con orsi e
nostre doglie né parole / costei che in vista umana ha cuor d'un orso.
, / di'pur ch'io viva in festa ed allegria: / ed all'incontro
a veder ballar l'orso. -andare in bocca agli orsi: andare sprecato.
calde,... accioché non andassero in bocca a gli orsi. -buono
orsi. -buono come l'orso in mano del montanaro: docile, mansueto
, sareste stata buona come l'orso in mano del montanaro. -cacciare l'orso
campar suo vita. -essere una fava in bocca all'orso: per indicare che
e proverbialmente: 'è stata una fava in bocca all'orso '.
della più bell'acqua: comportarsi abitualmente in modo villano; essere intrattabili e sgarbati
acqua. -fare da orso: in una rappresentazione teatrale, impersonare tale animale
: rivolgersi perfino a chi non è in grado di intendere. bartolucci, 1-3-32
ragionane con quanti riscontri che oggi entrano in roma e scorri
a ripetta, drizzati al popolo, voltati in banchi e fa'motto all'orso.
aver cura alla cosa che tu hai in mano, quando vien da canto alcun
di morgante, / verrà quivi tra poco in lor soccorso / a dar picchiate ch'
operazione estremamente pericolosa e rischiosa (anche in senso iron. e scherz.)
. amenta, i-dial.: -dilla in un colpo: che truovi di sconcio
un colpo: che truovi di sconcio in me? -io sto colle mani in mano
in me? -io sto colle mani in mano, e tu vai toccando il
disporre di qualcosa che non è ancora in nostro possesso; nutrire troppe speranze su
ottanta scudi / vi portan tanto tanto in là... e in questo /
tanto tanto in là... e in questo / mentre o ci morrà l'orso
: ivi un nido d'or- sacci in parte ascosa / vede che spira i primi
superfìcie ruvida per pulire i pavimenti, in par- tic. quelli dei bagni.
e di sàxvto 'mordo ', in quanto minatori di foglie. orsodàcnini
). tess. trasformare la seta in filato adatto a ordire tessuti. muratori
o valicare per ordire le tele, e in altri luoghi usavano il verbo orsoiare.
avere bollore; imperò, se bollissino in detto nero, gli orsoi hanno a durare
torino] sopraffini non sono da mettersi in comparazione di tutti gli altri a grado
di filare, poi attorti tutti insieme in un filo unico sul valico da torcere.
pratesi, 5-383: l'orsoio che univa in un disegno ordinato (poema o dramma
. 4. locuz. avere in ordine l'orsoio'. avere l'opportunità
canti, 3-23: gano, avendo già in ordine l'orsoio, / di sì
. angela merici nel 1535; si dedicano in partic. all'educazione delle fanciulle.
v.]: orsoline: religiose istituite in brescia nel 1597 per l'educazione delle
2. agg. che vive o studia in un educandato di tali religiose.
porgono il davanti e il dietro ai forestieri in vettura ormai per mero capriccio.
di quelle che vi credete, fatevi in costà, io non voglio, orsù mo'
« via, caro renzo, non andate in collera ». d'annunzio, i-549
-orsù, voi tutti, o spiriti, in coorte / sorgete da l'angoscia che
i frutti di tali piante, posti in vendita o usati in cucina).
tali piante, posti in vendita o usati in cucina). firenzuola, 263
un applauso ironico... degenerò in un clamore universale di fischi...
lui quel po'd'ortaggio, per rivenderlo in piazza. 2. region
23-22: dalle non molto rilevate cime / in puro, vivo e naturai rampollo /
rampollo / sgorgava l'acqua, ch'indi in picciol rio / era condotta ad innaffiar
era condotta ad innaffiar giardini, / non in tubi sepolta, e facea in fine
non in tubi sepolta, e facea in fine / dentro agli ortaggi un piccioletto
degli ortaggi, delle piante commestibili poste in vendita o usate in cucina.
piante commestibili poste in vendita o usate in cucina. citolini, 197:
di notte, come avviene, entrò in tanto spasimo di questo ed in tanta rabbia
entrò in tanto spasimo di questo ed in tanta rabbia che divorò co'denti una
490: vedi l'ardente ortragorisco lunato in cui dal seno della vergine luna cade
scom- parte la lunghezza di quel terreno in tre porzioni o spa- zii quadrangolari,
39: io non spenderò tempo o fatica in descrivere diverse minestre d'ortami o
milli fiorini forono pagati per li ortani in servizio del ghelfo todino. ortare1,
relle per le strectecze de scogli e constrengerele in lochi sicchi et ortarle in li saxi
e constrengerele in lochi sicchi et ortarle in li saxi. = var. di
. maestro alberto [tommaseo]: in questa parte la filosofia, continuando,
orta boezio che non si debba fidare in le buone cose della fortuna. =
. giannone, 2-i-103: si spedisce in prima dal collaterale lettera ortatoria al vescovo
balle, / spine ventose e gonghe in più filari: / v'è il fior
con foglie stipulate lineari ottuse, fiori in cime dicotome, frutti a capsula.
triandria monoginia, famiglia delle cariofillee, in onore del botanico ortega; hanno il
pianticelle ortensi germogliano due volte meglio che in italia. 1. neri, 3-40:
. roberti, i-57: se veniva in piazza qualche rarità ortense la comperava.
: né le sarà sfuggito che luciano in uno de'suoi dialoghi meretrici vuole che alla
fa miglia sassifragacee, importata in europa dal giappone; è densamente cespitosa
e che fa fiori piccoli ma riuniti in forma di mezza sfera. guadagnoli, 1-ii-30
più dioici, raramente monoici, radunati in glomeruli a loro volta disposti in spighe
radunati in glomeruli a loro volta disposti in spighe più o meno ramose; le
peli orticanti; sono spontanee e nascono in partic. in luoghi incolti; dai
sono spontanee e nascono in partic. in luoghi incolti; dai fusti (in
in luoghi incolti; dai fusti (in partic. da quelli della specie urtica
campo fu mai sì ben coltivato che in esso o ortica o triboli o alcun pruno
489: che cosa può essere più in odio che l'ortica? e nondimeno oltra
all'oglio il quale dimostrammo che si fa in egitto di quella, molti altri rimedi
col microscopio le spine, le quali in gran quantità ricuoprono la parte estima dell'
di chi la tocca, s'insinua in quella guisa che l'api e simili
tale pianta per mortificare la carne, in partic. come punizione dei peccati di
che faccia con l'ortica; poi in fine lo conobbe per falso compare, e
, 20-55: stava fino a mezzanotte in orazione e quel poco che dormiva, era
tumido vizio e si rinfranca / spesso in cuor feminile. bacchelli, i-iii-
3. figur. sofferenza sentimentale (in partic. nell'espressione ortica d'amore
. leandreide, lxxviii-n- 334: in un medesimo prato già trovai / le rose
madre l'abitudine di canzonare, ma in forma più caustica, un po'da ortica
9-44: certamente io estimo esser anche in quelli sentimento, quali non hanno natura né
: seguono poi gli acquatici, partiti in molli e duri. i molli sono la
dell'istro ingombra l'acque, / onde in copia si nutre or qui si mostra
, insieme animali. boccone, 267: in altre zoofite vi sono organi e vasi
si mangiano [i tartufi del deserto] in insalata o fritti; senza essere lo
. -avere pisciato sulle ortiche: trovarsi in una situazione sgradevole. quarantotti gambini,
: un altro giorno che cavalca avendo in groppa al suo cavallo la bella perfida
-ingoiare ortiche: subire senza essere in grado di reagire. f
è un maneggiar l'ortica. -rivoltare in ortiche quel che si è mangiato: far
che c'entro io? mi rivolti in ortiche quei due bocconi che ho appena finito
finito di mangiare. -trasformarsi in ortica: volgersi in danno. foscolo
. -trasformarsi in ortica: volgersi in danno. foscolo, xv-333: addio
peccare col suo giacinto perché potrebbe traformarsegli in ortica. 9. prov.
: a indicare che ci si mette in una situazione complicata e pericolosa. grasso
orticàio (urticàio), sm. luogo in cui crescono ortiche. monosini,
chiamasi vescicolare se ad esse macchie aggiungonsi in certi vasi delle vescichette; e tubercolosa
orticaia, si fregava come un ciuco in amore. stuparich, i-331: il medico
rivedere ed allontanare qualche processo infiammatorio stabilito in organi nobili ed importanti alla vita.
che non era appena uno staioro, e in quello poco terreno avea posto quasi d'
orticelli ne'quali si coltivano erbe e legumi in tanta copia che bastano al convento per
orticello lì sotto saliva l'odorino dei chinotti in fiore. -figur. il mondo
per dritta senten9a / di mutamenti k'in quest'orticello / son fatti per oculta provi-
quella canzone che dice: sentomi la formicola in su la gambetta madonna madre sentomela.
! 2. punzecchiare, criticare in modo blando. g. gozzi,
: « e che giardino ha egli in questa terra? ». rispose pippetto:
. lastri, v-61: il coltivatore in breve spazio di tempo vedrà sorgere delle
dove troverete, da quelle di bambagia in fuori, tutte le maniere de le
[don teodulo] il suo orticino in riva ad un fosso. 2
da un muricciuolo per sostenere la terra, in cui sono abitualmente coltivati le primizie e
un braccio e mezzo, negli orticini o in aiuole di grasso terreno ben letamato.
524: i capperi s'alleficano in tre modi: il primo è seminarli
è seminarli di marzo... in pentolini pieni di buon terriccio: e
e questi rotti, mettere all'ottobre in orticini o buche di mura, che
, gli ortaggi. -specie orticola: in agraria, il complesso delle forme, generalmente
! e. cecchi, 6-280: in california son molti orticoltori giapponesi. =
, quando e come aveva egli acquistate in sì fresca età cognizioni tali di chimica,
ripresa televisiva atto a convertire immagini luminose in segnali elettrici; analogo all'iconoscopio,
region. estensione di terreno incolto, in cui crescono ortiche.
casella,. si trovò di. caduta in detto spazio che sono: io
quadrupedi domestici di grosse dimensioni, in partic. degli equini, per
e l'ortighetta nella spalla dogliosa in questo modo: taglia un poco
metti tra la pelle spiccata un sommesso d'in torno alla piaga e la
e la carne un cannello, e soffia in la spalla dentro, acciò che
, e percuoti con le mani in su la spalla, acciò che il nato
più alto sito della poppe, cantava in versi orti una soavissima canzone ai dei
l'arco cm o cn d'orizzonte in sfera obbliqua o retta, compreso fra il
. che il punto nel cielo, in cui osservo il sole nel mezzogiorno, si
, per la quale, quando era disperato in amore e * ortizzava ',
da fenocristalli di pirosseni o anfiboli in una pasta di fondo microcristallina di
di terreno di dimensioni variabili, in cui si coltivano ortaggi, fiori e al
jacopo da benevento volgar., xxi-847: in questa opera si trova generalmente abbondanza delle
montagutolo, 48: sia trovato ogne anno in ca- lende marzo... uno
, 13-2: queta sovra i tetti e in mezzo agli orti / posa la luna
filare di salici piangenti che si specchiavano in una bella acquetta, da cui eran
orto (con valore avverb.): in modo da produrre ortaggi o alberi da
dee il giardino... contenere in sé... un quadro grande,
... un quadro grande, o in altra forma, per gli erbaggi da
agrari. -orto botanico ", terreno in cui si coltivano piante comuni o rare
costituito da roccia inerte coperta da sabbia, in cui si semina e si irriga secondo
-orto dei o di semplici ", terreno in cui si coltivano erbe medicinali.
per la botanica si trovano orti di semplici in perugia, in bologna.
trovano orti di semplici in perugia, in bologna. -orto di guerra "
': terreno incolto o giardino trasformato in orto per aumentare la produzione di erbaggi
che una specie di lichene era rinvolta in un foglio. baretti, i-108:
. letter. giardino, parco alquanto esteso in cui si coltivano piante ornamentali e alberi
di letizia e godimento). - in partic.: frutteto. bibbia volgar
la simona ama pasquino; sono insieme in uno orto, pasquino si frega a'
pura e morbida / e or sun transmutata in una tortora, / che volo cun
non raro solea co'suoi studiosi amici in que'vostri bellissimi orti passeggiando disputare.
che con grata ombra invitavano a sedervi in placidi ragionamenti. foscolo, sep.,
torto pareva perduto nell'estrema laguna, in un'isola obliata dagli uomini, a
, le fronde, l'erba / quasi in un orto muto dell'eliso.
rosa de verzieri. -luogo in cui gesù cristo pregò prima della sua
cedron, dove era uno orto, in lo quale entrò egli e gli suoi discepoli
insieme ne la villa / gessèmani, in un orto posto in illa. b.
villa / gessèmani, in un orto posto in illa. b. pulci, lxxxviii-n-316
. bibbia volgar., ix-580: in quello luogo dove iesù fu crucifisso era
fu crucifisso era uno orto; e in quello orto era uno monumento nuovo,
occidente e custbdito da un serpente, in cui, secondo gli antichi greci,
. ariosto, 37-6: non pur in grecia e in roma, / ma in
, 37-6: non pur in grecia e in roma, / ma in ogni parte
in grecia e in roma, / ma in ogni parte ove fra gl'indi e
coronata di giacinti / per lui condurre in alti labirinti / di fiori verso il triplice
risonava tutta di quel cigolìo che certo in quel momento giungeva anche agli orecchi di
croce... meriterebbe gran lode in questo tempo in cui ognuno ha paura
.. meriterebbe gran lode in questo tempo in cui ognuno ha paura a metter fuori
e begli orti d'amore, / girimi in grembo al mio santo riposo. baldelli
vostra vecchiezza è venuta, meglio fareste in far la correzzione de'vostri peccati che
far la correzzione de'vostri peccati che in farvi capo di tumultuatori. 6
più retti sentieri, / e in coltivare le novelle piante, / acciocché in
in coltivare le novelle piante, / acciocché in verde età virtude abbondi, / fate
i monasteri vostri orti vivaci, / in cui la solitudine c'addita / dell'
la solitudine c'addita / dell'alme in terra una celeste vita. 7
cacciare dall'orto si san far valere e in mare e in terra. -coltivare il
si san far valere e in mare e in terra. -coltivare il proprio orto:
-essere nell'orto di abramo: trovarsi in un paese o in un territorio particolarmente
abramo: trovarsi in un paese o in un territorio particolarmente prospero e ricco di
una buon'erba, ma non nasce in tutti gli orti. -chi ha
il macello dei poveri', chi non è in grado di acquistare la carne è costretto
lassa un gran corrutto / e ritorna in disdutto. io. vezzegg. orticello
: lieta perché vide il figliuolo rinchiuso in un orticciuolo. -dimin. orticino
il muro... si gittasse in terra e se ne facesse un'altro nuovo
muri di ortacci. pratesi, 5-314: in fondo... gli avanzi del
.. gli avanzi del bel castello in mezzo a un ortàccio. =
a australe orto, / sì che in nulla altra * spes 'ili'alma ha
l'ottavo cielo si moveva non solamente in longitudine dall'orto all'occaso, ma
, grandissime appaririano le lunghezze da oriente in occidente tra l'una e l'altra stella
riferimento alla popolazione che vi abita e in espressioni quali dall'orto all'occaso,
rimaso. b. tasso, 1-8-48: in tre giorni cercò l'occaso e l'
inverso l'orto del sole, ch'era in quello emisperio dov'è nel nostro emisperio
-con riferimento ad altri corpi celesti, in partic. alle stelle e alla luna
sol la stella sale / dall'oriente in questo orto prefato. vettori, 164;
a córre nella perfezion loro, osservavano in questo gli antichi torto e l'occaso
gruppo carbossilico (ed è noto unicamente in forma di estere). =
. aldeide caratterizzata dalla tendenza alla volatilizzazione in presenza di vapor acqueo. =
e arilico monovalente; non è rintracciabile in natura allo stato libero ma sotto forma
, prendono una linea retta, ed in generale presentano un lungo cono dritto e leggermente
e da un sifone posto per lo più in posizione centrale. bossi,
più grosse all'estremità, acute e diritte in avanti. = voce dotta,
labbri retti, la cui estremità finisce in una punta ricoperta superiormente da due palpi
terizzate da antenne non retrattili, vivono in acque ferme o correnti o in zone
vivono in acque ferme o correnti o in zone umide di terreno, nutrendosi di
di notevoli dimensioni) nel sistema monoclino in forma generalmente prismatica o in masse granulari
sistema monoclino in forma generalmente prismatica o in masse granulari, spatiche, con aspetto
per svolgere rilievi radiografici con il paziente in posizione eretta o orizzontale. =
anchilosi che determina la completa rigidità, in senso orizzontale, del membro la cui
, mentre s'incontra un sesso profondo in quello del secondo ordine. =
, capaci di assorbire particolari radiazioni, in modo da poter essere trattata in presenza
, in modo da poter essere trattata in presenza della luce rossa da laboratorio.
i. ortodossaménte, avv. in modo ortodosso, secondo princìpi ortodossi.
dogmi che reggono una determinata religione (in partic. quella cattolica). -anche
, 1-i-133: al papa i franchi erano in buona vista per la costante ortodossia.
l'ortodossia è il cattolicismo qual si trova in un dato luogo e tempo. g
-nelle epoche di classica ortodossia, come in francia sotto luigi xiv. b
alla logica hegeliana, si manifesta anche in un'altra parte che più offende e ribella
ciascuna delle chiese staccatesi dalla chiesa romana in seguito allo scisma greco del 1054 (
orientale, come usano domandarla, debba succedere in futuro di dar norma e luce alla
dal concilio di costantinopoli (842) in ricordo della vittoria sull'iconoclastia; in
in ricordo della vittoria sull'iconoclastia; in seguito assunse il significato generale di celebrazione
-festa celebrata dai greci il 12 di ottobre in memoria del 20 concilio niceno che condannò
da'greci celebravasi il dodici di ottobre in memoria. del secondo concilio niceno che
cattolica e nell'esigenza deltortodossismo, implicita in un sistema fondato sul principio della teocrazia
e gli insegnamenti di una religione, in partic. di quella cattolica.
eterodossi o poco ortodossi, così non ebbe in italia poeti né scrittori di qualche conto
, un ortodosso * / scordar debba in società / la fraterna carità. amari,
alle istituzioni di una dottrina religiosa, in partic. di quella cattolica.
sui de argento fatti e butavanno quello in terra per avere li tabernaculi e li
3. per estens. che in politica, arte, letteratura, filosofia
: viaggiatore, esteta, uomo presente in molte rivoluzioni dell'ultimo quarto di secolo
,... impazienti della lassezza in cui era caduto il socialismo ortodosso,
il socialismo ortodosso, si dettero anche in italia a cercare nuove formole, a
, il complesso delle chiese, costituitesi in seguito allo scisma greco avvenuto nel 1054
della chiesa di roma, trasferito però in seguito a quella di costantinopoli, per
iii costantinopolitano, ii niceno) perché in essi furono rappresentate le due ramificazioni della
fra il clero non sposato (e in partic. è invalso l'uso di usare
cristiane d'o- riente, che hanno in linea generale un'unica dottrina: il
irene del mondo, dalla salute delle anime in terra, dalla prosperità delle sante cose
roma- shannon-gander-nuova york, ci ha tradotto in realtà la 'boutade ''vado
considerata- tanto nel proprio sviluppo orale quanto in rapporto con la scrittura, indipendentemente dalle
lingua di cannibali, e poi vi tartaglia in gergo mezzo greco di ortoepia e di
suonare trattato o scienza d'una rettitudine; in
non regole di ortoepia e ortofonia. in paradiso non c'è bisogno di parlare
2. letter. capacità di esprimersi in maniera corretta ed elegante. tronconi
inquanto priva di errori effettivi (e in tal caso è sinon. di ortoepia)
nella quale gli assi visivi si mantengono in posizione parallela. -anche: posizione
. estere dell'acido ortoformico, utilizzato in chimica organica nella preparazione di acetali,
stato libero ma uni camente in forma di estere. = voce
di colore giallastro, inodora, utilizzata in farmacia per le qualità anestetiche (e
la trasformazione di immagini a presa centrale in imma gini corrispondenti a una
'si presentò a noi divisa evidentemente in quattro insigni e ben osservabili periodi.
dei denti e della malformazione dei mascellari in relazione con i danni che tali alterazioni
a una retta che incontrando il piano in un punto risulti perpendicolare a tutte le
definite nello stesso intervallo e considerate come in esso continue, per le quali sia
asse stesso. -simmetria ortogonale: quella in cui la direzione delle corde che uniscono
, sega ortogonalmente il transito naturale ik in punto i. vimercati, 6: farete
farete un circolo perfetto, qual dividerete in quattro parti uguali con due linee ortogonalmente
, chissà, anche per illusione soggettiva, in altrettanti cristalli che prendono l'essere ortogonico
l'oxigonio, se prima non avrà fermato in che consista l'essere isoscele, ortogonio
pronuncia e delle variazioni fonetiche che intervengono in un idioma); il modo di
parola, una frase, per metterne in rilievo particolari caratteristiche o funzioni filologiche (
per parlar della ortografia del libro, in quello non vi ha fermezza niuna. luna
tante persone che intendono e scrivono bene in questa nostra lingua volgare, avrà bisogno
poche sulle quali avesse lui il comando in casa. leopardi, i-874: le
'ortografia '. 2. in senso generico: grafia di uno scritto (
senso generico: grafia di uno scritto (in partic. di un codice, di
intendere iddee per idee o per iddee in astratto, che l'una e l'altra
nel collocare al dovuto luogo gli accidenti in chiave, nel mettere in retta linea
gli accidenti in chiave, nel mettere in retta linea le note che pel loro valore
. disus. disegno geometrico che rappresenta in proiezione ortogonale il prospetto di un edificio
un piano verticale (e si distingue in esterna e interna a seconda che raffiguri
: sogliono i matematici dividere la prospettiva in due parti: l'una che riguarda
seguenti vi mostreranno le ortografie delle terme in ciascuna delle parti principali. = voce
gnif. n. 6 è già in vitravio. ortograficaménte, avv.
, le regole dell'ortografìa e, in genere, di un particolare sistema di
2-83: se ricorrono a lui, deciderà in favore del- l'o sfrattato, e
che l'altre sottigliezze ortografiche, che sono in disputa, fossero così facili e sicure
errori ortografici. pirandello, 5-548: in quelli [pensieri] della moglie s'
assoluta e pratica misura del suolo ridotta in pianta o, come suol dirsi, in
in pianta o, come suol dirsi, in 'proiezzione 'ortografica.
scorretta: la scorrezion sua, passata in uso, s'è convertita in sua
, passata in uso, s'è convertita in sua naturale essenza, contr'alla quale
a un suo fratello, conciatore di pelli in siena... permettetemi solo di
m'ingegno di fare, allorché vo riducendo in iscritto i sì fuggevoli discorsi di questo
egli taccia addirittura di errore e che, in vece di sì dirittamente ortografizzate voci,
, / eloquente orator con dir polimio / in ordin perfettissimo e artifico * / se'
guarino guarini, 1-290: èvvi in terzo luogo il piano proiettorio ed ortografo
è quello che riceve la proiezione ed in cui le predette linee proicienti vanno a
tecn. tipo particolare di interruttore automatico in olio a rottura forzata in camere di
interruttore automatico in olio a rottura forzata in camere di estinzione, nel quale la
.). ortolanescaménte, avv. in modo grossolano, volgare, rozzo,
gabella di siena, 56: da chi in giù saranno iscripti li ortolani da val
dicendo che niuno altro erbaggio sta più in sul terreno a occuparlo di lui. l
cui forse l'eguale / non avreste in america trovato. pratesi, 1-50: vi
/ e l'altre tutte ch'uficio hanno in casa. 5. gregorio magno volgar
volgar., i-3 (1): in lo dito monester era un monego de
. a. cattaneo, iii-43: entrato in una religione stretta da'replicati legami di
stretta da'replicati legami di nuda povertà in professione di laico, in esercizio, per
nuda povertà in professione di laico, in esercizio, per lo più, o
, con l'ortolana dirim- pettaia parlavano in quei giorni di giorgio e maria.
maria. 3. figur. dio in quanto creatore della natura (anche nell'
maddalena], errando, non errò in tutto, la quale credette che gesù
quando per semi del suo amore piantava in lei la verzura delle virtù? ricciardo da
dio] come ortolano, / ad questo in terra, ad quello in paradiso.
ad questo in terra, ad quello in paradiso. mariano da siena, 74:
cariteo, 385: vede il suo cristo in veste de ortolano. baldinotti, 353
a sì velenosi animali. -adamo, in quanto abitatore del giardino dell 'eden.
, / ecco che ho la zappa in mano. bandello, 1-5 (1-68)
ortolani non son molto noti, eccetto in toscana, e si pigliano di maggio e
di maggio e giugno, e rimessi in certe stanziette, quivi s'ingrassano. marino
mezzo gombito, e non mul- tiplica in molti germogli come fa quello che è chiamato
oblio, e poi quando salta loro in testa una libidinuzza accademica, di strenne
ragiona, o reputa di ragionare, in modo logico. g. gozzi
alla lussuria ed all'ubbriachezza che salissero in cattedra seco. = voce dotta
o meccanica a deformazioni fìsiche e, in partic., a malformazioni ortopediche.
una punta molto affilata; sono stanziali in australia e nella nuova guinea.
sm. chim. lega magnetica composta in eguale misura di ferro e nichel e caratterizzata
équipe di undici persone, infermieri specializzati in ortopedia, anestesisti. -ortopedia dentomaxiliofacciale'
e tutto l'insegnamento non consista appunto in una ortopedia di ciascuno dei due e
, che concerne l'ortopedia; specializzato in ortopedia, nella cura e nel trattamento
bisi, quando di questa materia si discorreva in conciliabolo e federico era lontano, -fece
su impervi canaloni per condurvi dritta dritta in perfetti ospedali ortopedici di dove si esce
arto artificiale. ungaretti, xi-331: in tali penombre... appariscono apparecchi
. bonsanti, 4-387: mise in evidenza lo stivaletto ortopedico, alto fin sotto
. 4. sm. medico specializzato in ortopedia. ungaretti, xi-18: c'
7. chi rappresenta la realtà in maniera edulcorata, cercando di appianarne e
. ferd. martini, i-44: in italia oggi regna gran confusione sul proposito
i poeti ma soverchiati, come accade in questa età di cerebrali manipolatori d'empiastri
. -t). medie. specialista in ortopedia; ortopedico. c.
c. e. gadda, 18-96: in una clinica fornita di tutto punto vi
una pergola d'assi foltissima di glicini in fiore, per ove si può da una
di crocifere, caratterizzate da cotiledoni ripiegati in senso longitudinale in modo da coprire la
caratterizzate da cotiledoni ripiegati in senso longitudinale in modo da coprire la radice. lessona
suppl., no: 'ortoplocee ': in botanica è un sottordine di piante crucifere
si può respirare che sedendo, o in piedi, tenendo alte le spalle.
, sf. l'agire, il comportarsi in modo retto, perfettamente conforme a una
oppure operare bene? che cosa conta in difinitiva: il credere o il fare?
, sm. medie. apparecchio utilizzato in oculistica per la cura dello strabismo attraverso
. medie. procedimento radiologico, ora in disuso, che consente la visualizzazione,
esso (e venne utilizzato particolarmente in età rinascimentale). = voce dotta
microscopio di polarizzazione che permette l'osservazione in luce parallela, utilizzato per lo più
luce parallela, utilizzato per lo più in mineralogia nello studio di sostanze trasparenti.
su schermo fluorescente di soggetti posti in posizione eretta. -strumento utilizzato per l'
attraverso una pellicola di liquido, in modo da eliminare il disturbo creato dalla
. ortosepolcro, sm. sepolcro situato in un orto; cepotafio.
, tramite la rappresentazione della sfera celeste in proiezione ortografica per ogni latitudine sul piano
e con tubo estroflesso; vengono utilizzate in farmacia. = voce dotta
toracolombare del sistema nervoso simpatico che, in opposizione al parasimpatico, è deputato alla
attività e delle funzioni viscerali e, in genere, della vita vegetativa.
a cagione che, quando si presenta in cristalli distinti, la sua forma più semplice
appartenente alla famiglia delle sieniti, costituita in minima parte da ortoclasio e derivante da
pietra che, posto per lo più in senso orizzontale, veniva utilizzato nelle architetture
stazione eretta del corpo, che è in relazione con essa (un fenomeno, un
organi omologhi di una pianta (e sono in numero doppio rispetto a quello degli elementi
diverse altezze sull'asse, sono disposti in modo tale che i loro mediani coincidano,
tipogr. procedimento di fotolitografia, ormai in disuso, utilizzato per la ri- produzione
organo vegetale, che assume una posizione in base alla direzione dello stimolo a cui
la sorgente dello stimolo, o negativo in caso contrario). = deriv
lessona, 1042: * ortotropo ': in botanica dicesi dell'embrione rettilineo che ha
elitre o pseudoelitre o tegmine che, in posizione di riposo, si ripiegano all'
metamorfosi graduale con uova libere e custodite in ooteche, e vivono in diversi ambienti
libere e custodite in ooteche, e vivono in diversi ambienti terrestri, nutrendosi di organismi
piegate, quasi come un ventaglio diviso in tre sezioni. tommaseo [s. v
:... uno degli ordini in cui si divide la classe degli insetti.
. medie. spe cialista in ortottica. = deriv. da
, 9-202: gli orefici riescon bene in ordine / d'argenterie, d'orare,
che la quantità et il valore sia rimesso in tutto e per tutto nel sig.
quadrati, alti duo piedi, divisi in ale; fa molte foglie, a due
non resti inoperosa. / entrate dunque in cova, / e insegnateci ancora a
, 4-i-128: or via, poiché accorreste in tanta schiera, / piombate addosso al
il suo discorso vano, / che finiva in spaccar cert'orvietano, / per tutti
nella zona di orvieto, con uve in prevalenza trebbiano unite con malvasia, greco
di orvieto... e dei vini in bottiglia. soldati, 6-387: si
, la cui maggiore e crescente diffusione in rapporto al dolce fa parte, anche
/ mi trovo, lasso!, in tempestoso mare; / perduto ho l'orza
larga, la cui punta par che venga in mezzo della banda dell'orza e che
giamo a volo, / di quando in quando, o dio, ne spaventava
piccole con un solo cavetto sopperiscono a tutto in ogni bisogno. -orza a o
si contrappone a poggia e poppa, in partic. nelle locuz. a poggia e
, purg., 32-117: come nave in fortuna, / vinta da l'onda
né per timoni né per vele calare in orza. frezzi, iv-3-99: come il
sforza / che ha la gran tempesta in mezzo all'onda, / quando el combatte
ardente all'orza, equilibrato al lasco o in poppa. -per estens. posizione
volare. tutti all'orza con la disgrazia in favore. -a o all'
vento. bruno, 3-576: in vano il comite sibilarà a orsa, a
di un'imbarcazione di muovere la barra in modo da accostare la prua verso la direzione
.. comando di mettere la barra in modo da far venire la nave verso
locuz. -all'orza, a orza: in direzione contraria a quella del vento,
imbarcazione che si trovi alla deriva, in rotta). ariosto, 11-29:
, mentre il navile andava ad orza in causa dell'albero di trinchetto, che
poggia con orza', manovrare le vele in maniera da disporre l'imbarcazione ora sottovento
non àve, / e l'aura in poppa con soave forza / spira, senza
onde raccoglia il vento. -comportarsi in modo incostante, irresoluto, incoerente e
a poggia e a orza come una nave in tempesta. -propendere, inclinare
. -anche con riferimento a un natante in genere o a un velivolo. sanudo
noi poteva concordarsi. -procedere in modo errato o inesatto. boschini,
bordo, / che l'onde false in mar vogia solcar, / se un bon
la forza / a tal che, s'in dolcezze men vo a orza, /
martello, i-3-251: su quest'ora, in che il sole batte diritto fonde,
e ora a orza;... in cotal guisa si porta avanti.
a poggia e orza ogn'or di riva in riva / del tempestoso mar con la
orza: manovrare un'imbarcazione a vela in modo da avvicinare la prua il più
, quella di peso amorosamente basciandola portò in camera e su una cassa la distese,
, e cacciarono forza da due volte in su con grandissimo piacer di lei.
. luca pulci, 1-98: dipoi in un tratto si misse aquilone / e
fare altramenti motto, da una volta in su caricò forza con gran piacer della
giacersi con cornelia, trovandola tutta sola in camera, che alor alora uno,
, 112: mostrava [vaprio] prospettiva in generale / ad un sceso da lui
a montare incominciato e lodovico a calare in poppa, dopo i longhi debatti,
prendere tutta l'orza', disporre l'imbarcazione in modo che la prua formi l'angolo
del cammino o della deriva): in marineria, si dice parlando del vento
bastimento è stretto al vento, governare in modo che s'avvicini ancor più, se
possa colpirne la superficie. -stare in guardia. garzoni, 7-323: raro
, nell'eseguire il viramento di bordo in prua, la nave ha ultimato forzata e
., pollino gabitto se li metteva in tasca tutti dal primo all'ultimo certi damerini
(da ispo-io ^ 'diritto, in piedi '), termine della marineria biz
d. e. i. ma messa in dubbio già dal r. e. w
dal dizionario di marina. v., in proposito, « lingua nostra »,
simile all'orzo, che veniva utilizzata in farmacia per la notevole proprietà caustica.
gagliardo caustico e corrosivo che fin oggidì in erba o in pianta si abbia veduto
e corrosivo che fin oggidì in erba o in pianta si abbia veduto, e tanto
esterno) ', si risolve ordinariamente in modo spontaneo o con l'applicazione di
la stremità del canto de le palpebre, in forma d'orzo. erbolario volgare,
., con riferimento a un natante in genere o a un velivolo.
e ragionando con lui, il quale era in sulla poppa a timone, governando la
, con infinito piacere di tutti dua, in porto salva la ricondusse. d.
sferra e quant'altro è dell'arte messa in confusione. botta, 6-ii-476: ordinò
-servo suo, paron! e vento in pope! -gridò il rematore salutando. -orza
non sia sviato dal rombo né pigli in faccia. -orza quanto leva!
basti il dire che \ vascello orzava in modo tale a'replicati impulsi della fortuna
momento, dopo un lungo silenzio, in cui suo marito le mostrò [a noemi
mo'di proda mo'di poppa, in qualche cosa, che non è scoglio,
anche, secondo un procedimento attualmente più in uso, con mandorle dolci tritate e
dilui zione di tale sciroppo in acqua naturale o gassata, nel latte
sciroppi come menta e tamarindo (e in tale caso è detta orzata-tamarindo)
» dice uno, grasso, robusto, in tunica di cotone blu. pietro ringrazia
con semi d'orzo o facendo sciogliere in acqua la farina d'orzo (e
venivano attribuite qualità terapeutiche e veniva utilizzato in alcune diete). -anche: minestra
i savi ch'è la maggior cosa che in tutto questo mondo sia allo 'nfermo e
'nfermo e che più lavora a recarlo in sanitade. crescenzi volgar., 3-16:
, 3-16: l'orzata si fa in questo modo: l'orzo ben mondato si
orzo ben mondato si cuoce molto bene in acqua e colasi per panno. ricordati,
che acconsentì di ridursi a star fermo in una casetta, dove egli non mangiò
: l'orzo da ch'egli ha fiorito in quaranta dì si fa da mietere,
da mietere, e quello che si tiene in serbo per farne orzate ai malati,
ch'a voi ma'fia vietato il vento in poppa. d'annunzio, iv-2-924:
. 2. figur. comportarsi in maniera subdola. f. f.
= voce di area centrale (in partic. marchigiana), deriv.
. sm. disus. marinaio che, in una nave a vela, si occupa
caratteristico delle regioni a bassa temperatura; in base al periodo della semina si distingue
la preparazione di zuppe e minestre o, in campo farmacologico, di decotti e tisane
ii-152: la cultura dell'orzo è importante in quei paesi nei quali si fa molto
di tale pianta. - anche, in senso generico: granaglie. gir.
dieno aver per obligazion, siamo posti in croce. sanudo, lii- 14-63:
frumenti le farine furono insaccate e caricate in brevissimo spazio di tempo. d'annunzio,
forse per mangiarsi eglino quella che nasce in su i tetti nelle case.
chiamato da'contadini orzo salvatico, nasce in sul baluardo nuovo. -orzo selvatico
landino [plinio], 386: in india è orzo dimestico, ciò è
con la farina che se ne ricava disciolta in acqua; era utilizzato soprattutto anticamente per
. m. savonarola, 1-130: in li primi zuorni ie [alla partoriente]
orzo: quello cotto e poi suddiviso in quadratini (ed è cosi chiamato perché un
cosi chiamato perché un tempo veniva disciolto in acqua d'orzo prima della cottura)
'; e cosi gli dà d'asino in complimento. -riprendere qualcuno fino all'
che si dica: quale aridità di pensieri in cosi gran fiume di parole! quanta
35: tolli quella acqua e mettila in uno parolo e tolli scudelle doi de orzo
sf. ant. uosa. - anche in senso generico: scarpa (in partic
anche in senso generico: scarpa (in partic. nell'espressione proverbiale in
scarpa (in partic. nell'espressione proverbiale in rima che te calzi guarda da
pseudoiacoponici, 105: non me piace se in suo loco non ponesse la cosa.
suo loco non ponesse la cosa. in prima che te calzi guarda da qual
lxxxvii-87: osamente suscitati / seranno quasi in um momento. = dal fr.
rivolta a dio nella liturgia ebraica, in partic. in occasione della festa dei
dio nella liturgia ebraica, in partic. in occasione della festa dei tabernacoli, che
episodio dell'entrata trionfale di gesù cristo in gerusalemme; nella liturgia cristiana viene recitato
ti ruba: osanna! / convertili in un sonetto. d'annunzio, 1-220
dormiva. onofri, 11-35: ti rugge in grembo l'impeto e l'osanna /
osanna / d'immensità, che tu depravi in donna, / a oscenamente spremerne i
, oggi ritorno per la stessa via in mezzo agli osanna! ». oriani,
cara maestrina che dettasti di tua iniziativa in una scuola di campagna i capiversi di
67): senza le torte un scalco in van s'affanna / per farsi onor
nozze un santus senza osanna. -mandare in osanna: mandare in visibilio. cagna
osanna. -mandare in osanna: mandare in visibilio. cagna, 2-1 io:
, 2-1 io: un nastro tricolore mandava in osanna la platea. = voce
canta, che intona osanna o, in genere, un inno di lode a
sovrana sui regali piedi * / stellando in cima alla sua flotta d'angeli, /
alla sua flotta d'angeli, / dischiuse in grazia le osannanti mani / sul rombo
, 28-94: io sentiva osannar di coro in coro / al punto fisso che li
divinità. carducci, iii-3-184: leva in roseo fulgor la cattedrale / le mille
alcuna cosa a'dimandanti... tutta in sé ardeva di disio. d.
; permettersi di dire o fare (in quest'ultimo caso, in frase di modestia
fare (in quest'ultimo caso, in frase di modestia: ed è costruito
, / perch'ella non ha vesta in che si chiuda. idem, inf.
. tansillo, 1-172: da indi in qua né donna né donzella / oso
contra le donne e non osando niente in siena ove il parentado de la moglie
contarini, lii-6-236: la milizia italiana in ungheria... ha con invenzione ingegnosa
b. arienti, lxv-64: l'alma in membrar di lui se stessa oblia /
- io ho rinunziato a tutto ma in questi pochi mesi di guerra non saprei proprio
, anche al condizionale, per mettere in evidenza un'affermazione, una convinzione.
oserò interrogarlo. -con litote, in formule di cortesia e con valore attenuato
reticenza o incertezza, per lo più in modo enfatico. bandello, 1-10 (
e così poco che chi la vede sta in dubbio s'ella è concia o no
, 6-ii-624: fui... in tre negozi di modiste, ma in nessuno
. in tre negozi di modiste, ma in nessuno rinvenni la parure verde o gialla
sfacciataggine o prendersi la libertà di comportarsi in maniera scorretta, insolente, offensiva,
scandalose, indecenti, volgari e, in genere, riprovevoli. latini, i-500
che almeno innanzi a questa dovrebbero mantenere in un paese non intieramente corrotto anche i
a tutto osare. 3. in partic.: proporre, azzardare una forma
ch'io sappia l'usò e l'osò in italiano. 4. per estens
crudel, che la natura / mantiene in corpo. -con riferimento a soggetto
le acque per la prima volta vennero in quest'autunno a farmi una visita importuna
trovar non ànno posa * / ca dicono in lor ditti fermamente / c'amore à
ditti fermamente / c'amore à deitade in sé rinchiosa; / ed io lo
; / ma fa la sua virtù in vizio cadere, / sì ch'amar già
ancor ca per natura esser non osa / in altra parte. dante, vita
cosa, / sì come il saggio in suo dittare pone, / e così esser
], 36-25: soso... in pergamo fé quello eh'essi chiamano osarotèo
guglielminetti, 1-53: se invoca piano, in ansia, un caro nome / par
. (superi, oscenissimamènte). in maniera impudica, offensiva del sentimento del
negre, come pennelli enormi, pasticciavano in quella tavolozza gelatinosa piena di carminio,
. onofri, 11-36: ti rugge in grembo l'impeto e l'osanna / d'
/ d'immensità, che tu depravi in donna, / a oscenamente spremerne i
g. bassani, 4-71: d'allora in poi non avevo fatto altro che pensarci
non avevo fatto altro che pensarci, in fondo: a quel sesso oscenamente,
mio disgusto. -sboccatamente, in modo scurrile. bar etti, 1-215
pubblico. -con allusione sconcia, in modo da fare assumere un significato scurrile
dante oscenamente contraffatto. 3. in maniera sgraziata, scomposta. tarchetti,
4. per estens. orribilmente, in modo da suscitare una sensazione di ripugnanza
sfilano oscenamente per fosse dei serpenti aperte in mezzo al palco, e minacciano il
di abietto, di perverso, di vergognoso in un fatto, in un'azione.
, di vergognoso in un fatto, in un'azione. pirandello, 6-234:
urlavano da sé. 7. in modo indegno, vergognoso, ingiusto, degno
. martini, i-61: mai si compiè in italia elezione più oscenamente e sfacciatamente immorale
scelerati coiti, vi si ravvolgevano come in bordello e contaminavano tutta la città con
[di voltaire] non sono nemmen pochi in ogni genere e che con la stomachevole
ogni genere e che con la stomachevole oscenità in alcune delle sue opere e con la
la dissoluta morale o con l'irreligione in alcune altre, egli ha tanto danneggiata la
4-1-488: l'oscenità spegne la vita in germe, la crudeltà la spegne già attuata
, schifosa crittogama, tutto il campo letterario in francia e in italia. cicognani,
tutto il campo letterario in francia e in italia. cicognani, 2-135: sulle mura
di non aver mai visto oscenità simili in quei paesi: il diavolo certamente doveva
paesi: il diavolo certamente doveva trovarsi in mezzo a quella gente, tanto se ne
alcibiade quivi di socrate non si metterebbe in campo simile oscenità per bocca di priapo
batacchi, ii-116: l'obscenità che passi in regna omitto * / e le barbare
chi prescritto / si ha l'optimo, in scribendo, praticate. fanfani, lvii-10
un lercio guazzabuglio di nefandissime oscenità, in terza rima, scritto in lingua furbesca
oscenità, in terza rima, scritto in lingua furbesca. carducci, iii-6- 296
non sia stato fedelmente raccolto e messo in registro. pratesi, 1-403: erano due
caffè di francia? 4. in partic.: organo genitale (anche con
3-ii-775: non siamo discesi a mostrare in particulare che, doppo le narrazioni delle
di impulso e desiderio sessuale (e in tale accezione il termine comporta una forte
con s. biagio dietro, disposti in attitudine oscenissima. aleandro, 2-70:
menando oscena danza / scorrean di porta in porta affaccendati / fantasmi di terribile sembianza
... le apparve il demonio in sembiante impudico, con viste laide ed
. pascoli, i-892: manca soltanto, in tali orti, il ligneo priapo,
i mattoni con nelle vesti, con in tutta la sua figura lo scompiglio osceno
da un bacio. 2. in partic.: che lascia scoperte o mette
partic.: che lascia scoperte o mette in evidenza quelle parti del corpo che eccitano
baretti, 1-373: se... in questi due tratti ridolfo mostra d'essere
vii che sputa e spia / l'insidia in me del sucido veleno, / stimo
marino, xiii-22: costei che, volto in fuga / da l'osceno d'arcadia
vago piede, / chiude il bel corpo in calamo palustre * / non è (
purità macchiare il giglio. -rappresentato in un atteggiamento sconcio, impudico (una
atteggiamento sconcio, impudico (una figura in un quadro o una statua).
alberti, i-283: ciascuno, per essere in grazia [al re], trama
dare sfogo, anche con abusi e in maniera brutale e violenta, alla lussuria
forza). berchet, 319: in tante guise / con tant'arti le [
. 7. pronunciato, espresso in modo scurrile, turpe, triviale,
un prencipe di tanta eminenza, decaduto in pocc'ore da altissimo grado in così
decaduto in pocc'ore da altissimo grado in così abietta e vergognosa condizione, che
passione era troppa, e dovette sturarla in una serqua strana e improvvisa di bestemmie
richiama, che si riferisce, che allude in maniera più o meno evidente agli organi
e osceni delle favole furono tutti intrusi in tempi tardi e corrotti. cicognani, iii-2-
pierino ogni giorno di più si chiudeva in se stesso. bacchelli, 9-351: metafore
licenzioso e all'osceno, siccome veggiamo in alcune odi di orazio. -che
, rideva l'al- coolizzato, disteso in mezzo alla sala del trono, mostrando
degli sciacalli osceni / che li incorona in un rosario polifonico. -sostant.
primordiale. 10. che segue in maniera incontrollata e brutale i propri istinti
conosca. 11. che si comporta in maniera perversa, malvagia, perfida;
d'interrare nelle fosse delle chiese, in mezzo alle città. di brente, 60
non davano osceno spettacolo dell'abito loro in nessuna bettola. -abietto, turpe (
, xx-74: di libia / le belve in guerra oscena / empiean d'uria e
, quando / urlanti vide e minanti in fuga / l'alta spoleto / i mauri
cavalier venga a perdere mai d'onore in frequentare, benché ammogliato, oscenissimi lupanari
oscenissimi lupanari. zendrini, iii-150: in oscena prigione egli languiva. e.
palazzeschi, ii-38: là, / in un angolo della mia stanza, /
lessona, 1043: * oscheite ': in patologia infiammazione dello scroto. è pericolosa
vecchi, de generando facilmente in cangrena. = voce dotta, lat
1-iii-346: proclo nella 'crestomazia 'scrive in questo senso: « canti oscoforici appo gli
lingua osca estesosi a un'altra lingua (in partic. al latino).
, 1-i-79: la riduzione di e atona in iato ad i si trova già in
in iato ad i si trova già in epigrafi antiche:... in territorio
già in epigrafi antiche:... in territorio osco, ed ancora a pompei
una pianta di nuovo dall'india venuta in luce, trasportata ne'nostri paesi,
quando fanno qualche male che si possa provare in giudicio. = adattamento di una
: io sto bene, salvo le ore in cui si muta il tempo e fa
... ci sembra avvertire anche in queste pagine del bariilari. = nome
vallisneri, iii-322: quando un organo ha in sé la forza oscillante o sfiancante o
agosto carica di frutti * / frutti novelli in carne palpitanti / pendono al sole grappoli
voti. 2. che consiste in un movimento ripetuto; che è coadiuvato
oscillanti, / con rotte grida, tiravano in secco le reti stillanti. buzzati,
la sensazione confusa e ottusa di camminare in mezzo a un incendio, sopra un
contorni non ben netti e definiti o immerso in una luce vaga e tremula. -anche
nella scelta fra due possibilità e, in genere, nelle decisioni, nei giudizi
possentemente a sospingere gli oscillanti magistrati piuttosto in un senso che in un altro. visconti
oscillanti magistrati piuttosto in un senso che in un altro. visconti venosta, 361
: entrata un po'dubbiosa e oscillante in principio, che poi si sfranchisce con
sfranchisce con matteo maria boiardo e trionferà in breve coll'ariosto. 11
12. bot. antera oscillante: in cui il filamento è inserito nel punto
ora positivi ora negativi, svolgendosi, in rappresentazione trigonometrica, alternamente al di
. 15. ling. che, in una prospettiva sincronica o diacronica, non
estreme rispetto al punto d'inerzia, in seguito a una sollecitazione (una massa;
una massa; ed è riferito, in partic., al moto del pendolo)
, 4-8: questa croce sia sospesa in c, in maniera che possa facilissimamente
: questa croce sia sospesa in c, in maniera che possa facilissimamente oscillare. manzoni
il fuso con istizza e di tempo in tempo lo lasciava oscillare penzolone per aria
davanti alla vacca. sinisgalli, 6-177: in un corpo che danza questo triangolo assume
oscilla, si avvita. -muoversi in qua e in là, agitarsi.
avvita. -muoversi in qua e in là, agitarsi. spallanzani, iii-260
tutta la notte consecutiva non si fece in letto che oscillare come un pendolo.
... andar sossopra; muoversi in ogni verso a scosse alternate; ed ha
indipendente (una grandezza); consistere in tale funzione (un fenomeno; e la
che ne è rappresentazione trigonometrica si svolge in parte al di sopra e in parte al
svolge in parte al di sopra e in parte al di sotto dell'asse delle
dall'europeo crea una casta che oscilla in potenza secondo la floridezza dell'industria (
impuntature dei novenari. volponi, 1-11: in un qualsiasi congegno automatico si ottiene un
, ii-336: per fortuna v'è sempre in questi scavi una tavola in bilico sulla
è sempre in questi scavi una tavola in bilico sulla quale s'ha da passare per
breve. -compiere il proprio moto in cielo (un corpo celeste; e
appena. saba, 231: oscillava in mar la conscia / nave, pronta
del peso del corpo sulle gambe, in partic. camminando. de roberto,
baronessa faceva oscillare lievemente la testa, in cadenza col ritmo della danza. onofri
tue lisce / gambe, che vanno in fremiti di danza /. *. /
di danza /. *. / oscilli in piena luce. soldati, 2-46:
di lato (una parte del corpo, in partic. il capo). fenoglio
sui piedi. -aggirarsi senza scopo in un luogo. ungaretti, i-92:
l'universo. 11. apparire in movimento per illusione ottica o sensoriale in
in movimento per illusione ottica o sensoriale in genere o, anche, dell'imma-
: mi pare che tutte le cose oscillino in giro. fratelli, 1-8: la
bacinella di rame piena di acqua, in cui oscillava il sole. angioletti,
luce con discontinuità; apparire diretto alternamente in direzioni diverse. e. cecchi,
non sapere che partito prendere, essere in dubbio; mancare di una direttiva precisa e
mancare di una direttiva precisa e comportarsi in modo incerto, incoerente, alternamente contraddittorio
tuttavia il dispotismo. leoni, 464: in politica [il cantù] oscilla e
dall'austria. bonghi, 1-109: in italia oscilliamo tra il disprezzo dell'arte
. gli commette l'incarico di ordinare in toscana una legione per occupare il territorio
la perfezione sta, senza oscillare, in una fissità implacabile. -obbedire a
carica di saggezza forza il debole vaso in cui oscilla il sangue chiaro dell'adolescente
14. ling. ammettere indifferentemente, in prospettiva sincronica o diacronica, due o
oscillatóre, sm. fis. dispositivo in cui, in seguito a conveniente eccitazione
sm. fis. dispositivo in cui, in seguito a conveniente eccitazione, si determinano
erogata da un generatore a corrente continua in corrente oscillante, si distingue in base
continua in corrente oscillante, si distingue in base al principio di funzionamento e alle