scopo di devozione e per la preghiera in comune, in una sede appropriata.
e per la preghiera in comune, in una sede appropriata. sarpi, vi-1-8
caterina fie- schi e che si diffuse in altre città, con lo scopo del
preti dell'oratorio, praticano la vita in comune come soggetti liberi sotto un preposito
case sono autonome, pur essendo riunite in una sorta di federazione. carducci,
, 5-ii-61: il padre berul, fondatore in francia della congregazione dell'oratorio.
6. testo poetico di argomento sacro, in par- tic. biblico, adatto alla
gliuol prodigo, che egli medesimo aveva composto in versi sdruccioli. goldoni, xii-919
di carattere profano, specie dal romanticismo in pou, sorta nel periodo della controriforma
a opera di san filippo neri, in cui possono convenire varie forme vocali e
affine all'opera, se ne differenzia in quanto, non prevedendo né azione né
orchestra (e si distingue l'oratorio in volgare, derivato dalla laude spirituale con
arricchimento di elementi narrativi, da quello in latino, che rappresenta l'evoluzione delle
che oratorio si fa questa quaresima? / in una casa entra una nuova sposa,
: s'eterna il settecento più che in marmi o ritratti, / in un motivo
che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve di blan- gini.
la quale a ciò si consacra e in nella quale... altro non si
che non muoia, perciò ch'io apparirò in nuvola sopra l'oratorio.
, intr. pronunciare un discorso solenne in pubblico, fare l'oratore ufficiale (e
., con riferimento alla retorica usuale in tali discorsi). b.
. con la particella pronom. trasformarsi in esercizio retorico o propagandistico a scapito del
borghesi. -polvere d'oro usata in pittura. statuto della gabella di siena
orazionismo dell'algarotti, al quale del resto in que'giovanili sciolti restò molto addietro.
olim '. sacchi, 3-36-128: ammettendosi in quello gli spondei in luogo del piede
3-36-128: ammettendosi in quello gli spondei in luogo del piede giambo, non che il
. verso o espressione di orazio passato in proverbio. pascoli, i-776: io
o imitato dalle opere di orazio, in partic. dalle 'odi ', di
e mordacità, la ricerca della felicità in un'esistenza tranquilla, il senso della
sperelli stampò un libro di versi amatori in cui molte classiche lascivie erano rimate con
ha determinato il posto della loro poesia in quella maniera lirica-classica e più propriamente oraziana
. che ammira orazio, che lo imita in poesia o nell'atteggiamento epicureo e nella
li fece una orazioncula; poi intrò in la lezion proponendo do dubì et arguendo
, sf. nel linguaggio religioso e in partic. mistico, forma di elevazione
cfr. mentale1, n. 4) in cui predominano gli atti della volontà come
da barberino, iii-80: li preti in orazioni / celatamente poni / per che
da essa [porta], quanto fece in vita, / per ch'io 'ndugiai
fine i buon sospiri, / se orazione in prima non m'aita / che surga
/ che surga sù di cuor che in grazia viva. capitoli della compagnia della
sacrificio del consacrato corpo di cristo, offerto in su l'altare dalli ordinati sacerdoti,
una divozione di mente, cioè rivolgimento in dio per pietoso e umile affetto.
passato la notte ai piedi del letto in orazione, né è stato possibile allontanarle
l'udienza, e non è giorno in cui non si dia l'udienza, eccetto
2. formula di preghiera, redatta in forma canonica e approvata dall'autorità ecclesiastica
della sera]. serao, i-355: in piedi, innanzi ad essa, le
. t. alberti, 182: in turchia non si ammette ogni sorta di
: « volta a tramontana con la imagine in mano sette volte diciate certe parole che
strane. 3. discorso tenuto in pubblico o a un gruppo di persone
giudiziario ed encomiastico; le parti canoniche in taluni trattatisti sono il proemio, la
, l'argomentazione, le perorazione, in altri l'esordio, la narrazione,
da molti gentiluomeni fui pregato che, in lode ed onore de la felice memoria de
grato. foscolo, vi-673: leggi in livio l'orazione di scipione piena di
. -orazione funebre, funerale, in morte: discorso celebrativo ed encomiastico pronunciato
, durante la cerimonia delle esequie o in una commemorazione successiva. tolomei,
. nel quale è un'orazione funebre in lode de la serenissima donna barbara. leopardi
sirini. carducci, iii-13-229: nell'orazione in morte del guarino introduceva l'ombra del
orazione funebre 'di quella che è in agonia. -in partic.:
si debba tenere l'orazione, ma in que'litigi civili è prescritto l'intervallo del
di argomento religioso, omelia; panegirico in onore di un santo. sanudo,
messa ditto capelan fece una orazion vulgar in laude di la compagnia. giannone,
giannone, ii-320: si recitavano ancora in queste celebrità orazioni panegiriche in commendazione del
recitavano ancora in queste celebrità orazioni panegiriche in commendazione del santo martire. leoni,
, / che fece l'arbia colorata in rosso> / tal orazion fa far nel
di non poter sentire lunga orazione, in poche parole fu fornito il ragionamento.
2-186: 1 dialoghi si posson fare in due maniere: o per corte proposte
è quella parte dell'orazione che contiene in sé voci derivate dal verbo. tasso
sé qualche cosa. sarpi, vii-80: in ogni orazione del verbo
resto tutte le locuzioni potrebbero essere distribuite in quelle classi che chiaman 'parti dell'
ed ornato che quasi non hanno comparazione in prosa e orazione soluta. giuseppe degli
seguitato, stima che cratete avesse scritto commedia in orazione sciolta. sacchi, 3-12-77:
questi [accenti] variamente collocati ed in diverse distanze... dipendeva l'
pitt. tema iconografico che rappresenta gesù in preghiera nell'oliveto di gethsemani, secondo
. -buttarsi, gettarsi, mettersi, porsi in orazione: cominciare o accingersi a pregare
fatto ingiuria, l'abate filosio si pose in orazione. leggenda di tobia e dìtobiolo
e dìtobiolo, 7: poi si gittò in orazione a dio. oddi, 2-52
pericolo, io me ne vo a buttare in orazione per te. de roberto,
per combatterli, per discacciarli, si mise in orazione. -dire le orazioni
che si dicevano le orazioni, col giornale in mano. -dire l'orazione delle
monache fanno orazione. -stare in o a orazione: trascorrere il tempo
trascorrere il tempo pregando o meditando, in atteggiamento devoto. giamboni, 10-96:
veg- ghiare, stando dì e notte in orazione. bartolomeo da s. c.
cristo ch'egli molto della notte stava in orazione. laudario di borgo san sepolcro,
. segneri, iv-365: lo stare in orazione senza fare, senza sapere né
, che bel vanto è? è stare in orazione, ma non è farla.
che più che mai ci fanno stare in orazione. -desiderare ardentemente.
pulci, 10-102: rinaldo stava più che in orazione / d'appiccar con orlando la
con orlando la battaglia. -attendere in atteggiamento supplichevole. foscolo, v-88:
quel buon ragazzo che stava lì ritto in orazione, per l'onor mio, per
amici m'hanno sforzato a lasciar ir in man de li stampatori. buommattei, xxvii5-
spirito iaculatorie. roberti, ii-135: in pegno di amore v'intitolo due mie orazioncelle
menzione della sua stoltizia, mostrando, in certe orazionette, che aveva fatto in
in certe orazionette, che aveva fatto in pruova del goffo e dello stolto sotto l'
sentia partorire un figliuolo, il quale in brevissimo tempo, nutricandosi solo dell'orbache
d'alloro, e insieme si metta in un testo caldo. pigli, lxxxviii-n-273:
medesime orbacche si fa vino di mortine in questo modo. crescenzi volgar.,
... d'ottimo odore si farà in pochi dì, se l'orbacche della
orbace, sm. tessuto prodotto artigianalmente in sardegna con la lana grossolana e resistente
è sottoposta alla follatura e alla tintura in nero o in grigio, e risulta
alla follatura e alla tintura in nero o in grigio, e risulta molto resistente e
, ii-897: le sorelle / cuciono in sogno il suo gabban d'orbace. deledda
luca pulci, 1-103: venimmo in certa parte capitando / ove mal fummo
cessare ancora; ma ci consola che siamo in porto e ben ormeggiati. d'annunzio
o catene le navi e le imbarcazioni in genere alle banchine o ai moli dei
chiamano i marinai quel legno rotondo che in alcuna foggia di legni leggieri attraversa la
. si affrontò con la nave gallerana in quello di siena nel porto di s.
che spinta dall'imperiale forte la messe in fondo. crescenzio, 1-131: non
a tener fermo il bastimento al suo luogo in un porto. -'ormeggio di prua
porto tengono pronti con le àncore già affondate in mare, o con le cime già
strappare gli ormeggi di quella casa trasformata in veliero. 3. luogo,
un porto o di un golfo, in cui un'imbarcazione può attraccare e sostare
vela, si calasse anzi addirittura, in attesa della barca che doveva rimorchiare la
: si dondolano [le gondole] in attesa agli ormeggi / scherzando con la
20-300: dimmi il fagiano dov'è, in qualche ormeggio di larici?
finalmente, aerostato sganciato dagli ormeggi, in una atmosfera sufficientemente familiare come e,
vestiva alla calabrese, con un berrettino in capo di panno nero riversato, con un
. 3. locuz. essere in ormesini: essere abbigliato con gli indumenti
vestito come tu vedi, dicesi essere in 'ormesini ', tratta la parola dall'
è tra le gratissime gemme, è in colore di fuoco; ha raggi d'oro
, vi si mette su l'oro in foglie. il medesimo si può fare ancora
ad altre varietà di salvia e, in par- tic., alla salvia sclarea
giovanni,... non mi posso in verum modo accostare alle loro opinioni.
... pianta annua che cresce in cespugli, adorna bene i parterre per
quale uomini e donne, alternativamente disposti in cerchio, tenevansi per mano; vuoisi
terminate cellule o organi (e, in base alla struttura chimica, possono
struttura chimica, possono essere distinti in ormoni fenolici, che presentano una
coltivate come ornamentali per i vistosi fiori in grappoli. tramater [s.
ii d'este, ino: grasso umano in un'orna di pietra.
, 105: fago... mangiò in un solo giorno uno cinghiale, cento
ercolano e pompei. paesaggi vi compaiono in funzione ornamentale. sbarbaro, 4-89:
di erfurt] si elaborò un programma in due parti: la prima che criticava
nelle processioni. ed io le recavo in dono, tra preci e incensi, il
una pianta ornamentale che egli coltivava religiosamente in un vaso. jahier, 24: la
, sm. tendenza a far prevalere in un'opera d'arte la funzione degli elementi
motivi decorativi e ornamentali. - anche in senso concreto: ciascuno degli elementi ornamentali
che stavano murate dietro all'ufficio in un andito. ornamentazióne, sf
2. tendenza a servirsi, in un periodo della letteratura, nell'opera
letteratura, nell'opera di un autore o in un singolo componimento letterario, di elementi
esclusiva- mente formale e decorativa. -anche in senso concreto: l'insieme delle immagini
, e questo gusto lo dimostriamo specialmente in ciò che meno lo comporta: nella poesia
dell'arte che ha il suo fine in se stessa, cioè nella bellezza del
segni non costituenti figurazioni autonome che, in un manoscritto, decorano gli spazi vuoti
2-126: l'armilla è uno girello in ornamento del braccio, il quale, dovunque
è per natura una donna che abbia in sé tutte le bellezze raccolte quali ebbe
del senato della repubblica di venezia [in rezasco, 725]: siano eletti
detto di sfuggita, che oggi si conduce in firenze per puro ornamento. piovene,
le cose che per ornamento di voi in questo dì si fanno d'ogni intorno
arte ci ha ammaestrati a mettere tanto in ornamenti ch'edifichiamo piuttosto per gli occhi
collenuccio, 62: constanzo stette sette dì in roma né altro fece in quel mezzo
sette dì in roma né altro fece in quel mezzo che rubare tutte le belle cose
picciole e liquidissime onde... in due parti si divideno, de le quali
[la vera sposa di cristo] in fare celle murate, né fornite di molto
9-92: tralascio li palagjgi de'particolari in molta quantità fabricati con mirabile artificio alla
coperte di volte di pietra e fatte in assai bella forma, con molti ornamenti d'
dentro. bellori, ii-2: avendo intagliato in avorio qualche statuetta con buon disegno e
schietto. 4. ciò che in una composizione pittorica o scultorea, in
in una composizione pittorica o scultorea, in un oggetto, in un mobile, ecc
o scultorea, in un oggetto, in un mobile, ecc., completa
di francia una saliera d'oro, in forma ovata,... et il
, chiocciole. bellori, i-99: in essa [sottocoppa] è figurato sileno
ornamenti di fanciulli fatti a chiaro scuro in belle attitudini. manzoni, pr.
iniziale del nome! 5. in partic.: cornice di un quadro.
era già nella chiesa di san piero in ciel d'oro di pavia...
lii-13- 113: suole anco dare in serbo le schiave donzelle alle sultane per
a quel modo vestita, con le chiome in una reticella raccolte, con la faccia
e le rustiche femmine faccia belle, in primieramente la femmina adornisi. mattioli [
odorati, nei medicamenti delle lassitudini e in dare i colori a gli unguenti. fassene
strettamente limitate all'ambito denotativo che, in uno scritto, in un componimento letterario
denotativo che, in uno scritto, in un componimento letterario o in un discorso
scritto, in un componimento letterario o in un discorso, assolvono a una funzione
savi che gli ornamenti della favella sono in due modi ovvero generazioni. l'uno
modi ovvero generazioni. l'uno è in ornare le parole della diceria, l'
parole della diceria, l'altro è in poter dire bellissime e gravi senten- zie
/ uscir del bosco, e gir in fra la gente. landino, v:
landino, v: furono molto stimate in ogni parte le publiche epistole di colluccio
colluccio salutati,... perche già in quelle comincia- vono a rilucere gli ornamenti
locuzione, che e l'ornamento, abbraccia in sé tutti i tropi e tutte le
: due ornamenti specialissimi stimo che sieno in poesia: la favola quanto all'invenzione e
, che le ha scritte, intese in guisa che, per opera mio spogliatala
della contrada di piceno, e lui, in causa molto dubbia tribolante, salvo il
francia, e paesi come il nostro in cui la cultura divenne spasso e ornamento
che gli sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non
vi vuole questi ornamenti. -parte anatomica in quanto contribuisce decisamente alla bellezza fisica di
i-6-75: pianse il reo bazzigottino / ed in me svegliò pietà: / più di
di gloria per il paese o la città in cui nacque, per la famiglia o
a cui appartiene, per il tempo in cui vive (anche nell'espressione essere
ornamento di casa nobilissimo, tu consolazione in ogni avversità e sollazzo e riso in ogni
consolazione in ogni avversità e sollazzo e riso in ogni mia fatica. macinghi strozzi,
più utile ed efficace delle lettere classiche in ferrara fu il veronese guarino.
, ingentilisce la città, il paese in cui vive. papini, 27-665:
vita. -con riferimento ai santi in paradiso. mascheroni, 8-252: alme
di virtù. faba, xxviii-17: in presenzia del maestro 'ella vostra posto,
fortemente de favellare. 11. in senso generico: ciò che costituisce un'
, 2-212: la pittura s'astende in tutti e io li ofizi dell'occhio.
corsini, 1-20: sparse eran pure in quelle parti e in queste, / di
: sparse eran pure in quelle parti e in queste, / di fravole, ornamento
fravole, ornamento delle piagge * / in larga copia pic- ciolette ceste / intessute
meglio far simili spese ne'poveri che in ornamenti. s. carlo borromeo,
intr.: il fiorire tra noi in eccellenza le più nobili arti e le
ammesso allora ognuno che abitasse quel quartiero in casa onorata, con seguito di servitori
vilissimo e indegno dell'ornamento regio; e in pochi dì sarà disfatto. p.
ant. il mondo, il creato (in quanto deriv. dal lat. mundus
del gr. xó- qxo ^, in origine * ordine, ornamento, eleganza '
, / corpo è ch'ogni altro corpo in sé rauna. muratori, 5-i-96:
gli enti creati o increati... in tre modi, prendendo la voce di
l'umido. -con riferimento alla parola in quanto suono. tolomei, 3-138
o vero aspirazione. -ant. in una composizione musicale, funzione espressiva di
li arnesi cari e'begli adornamenti, / in vasi d'oro a fini pietre ornate
[orno). rendere più piacevole, in partic. alla vista, con l'
cattivi malnati che pongono lo studio loro in azzimare la loro persona, e non
azzimare la loro persona, e non in adornare la loro operazione, che dee essere
e i fanciulleschi adobbamenti fatti mutare e in modo di reina leggiadrissima ornata, e
cura * / che 'l sol del paradiso in terra ornasti / del mortai sacro manto
moravia, i-425: si trattava di recarsi in una città vicina per mostrare certe gioie
voleva ornarne la moglie. -porre in risalto, lasciare in evidenza (un
. -porre in risalto, lasciare in evidenza (un attributo fisico).
non orna il crine, anzi il rinchiude in seggi / stretti, eh'all'aura
caro che abbiate donato la turchese chiusa in oro, perché la fanciulla che se
: se ricco, avaro core / raguni in un quanto oro il tago mena:
. 2. cingere, incoronare, in partic. nell'espressione ornare le tempie
chiome. vaccari gioia, lvi-523: in mal punto in lei m'avvenni,
vaccari gioia, lvi-523: in mal punto in lei m'avvenni, / poiché venni
crine. leopardi, 25-6: reca in mano / un mazzolin di rose e
veggia / sopra 'l solio di pietro in vaticano / di tre corone ornarsi il nobil
gozzi, 33: fiume profondo in tortuosi giri / rompe in un loco la
: fiume profondo in tortuosi giri / rompe in un loco la feconda terra, /
sangue / già l'una e l'altra in su la prima aurora, / là
. aretino, v-1-284: già appare in lui la cura de le cose; già
5. lodare, celebrare, esaltare (in partic. in forma letteraria e poetica
, celebrare, esaltare (in partic. in forma letteraria e poetica); dichiarare
hanno disgustato gravemente. -assumere in gloria, glorificare. cellini, 844
spagna, ma a ripulirgli e mettergli in agiatezza e comodità ed in istato splendido
e mettergli in agiatezza e comodità ed in istato splendido e decoroso, ornandogli di cariche
di protettore e propugnatore della religione cattolica in francia, agita apertamente la guerra.
/ s'orna e si pregia, abbiano in cor dispetto? cesarotti, 1-xxxii-193:
acconciarla, per su mandarvi la figliuola in granata. aretino, v-1-84: paolo
fosse ornato superbamente. tasso, 11-14: in cima del colle ornar l'altare,
per tutte queste prosperità mi trovai presto in istato di prendere una casuccia in affitto
presto in istato di prendere una casuccia in affitto, di ornarla di semplici,
m'ha fatto vedere con le parole in che modo le pieghe facili ornano il panno
argento. -rendere artisticamente e, in partic., architettonicamente insigne, splendido
strade, ornarle di fabbriche e racchiudere in un solo recinto il castello vecchio ed il
gruppetti. 8. caratterizzare in senso retorico, oratorio o poetico il
/ ch'io pur de'fiori suoi colti in italia, / nel giardino d'europa
. con la particella pronom. presentarsi in forma letterariamente elaborata. visdomini,
da men dotta man scritta dovea / in luce uscir la bella istoria e santa,
/... / né protettrice in ogni caso avea / più sublime ed eccelsa
fa suo nobil uso / tornar menzogne in lusinghieri accenti. c. i. frugoni
pregherà sommesso, / cento menzogne ornando in sua difesa. mascheroni, 8-156:
la sproporzione d'età... raffredda in essi il caldo degli affetti e li
lo spirto e i membri, / perché in mezzo a la tua nobil carriera,
x-310: voglio che gli uomini debbano orare in ogni luogo, levando le mani pure
131: ogni cuore umano... in questi giorni si andrà preparando con mondarsi
li campi e per gli boschi dispersi in un luogo raunare, cioè nella città
che natura un bel fior colse / in paradiso, e come ornar ne
casaregi, 28: questa, che in sé raccoglie e serra / grazia e beltà
autore di varie orazioni. -accompagnare in corteggio, scortare; dare lustro al
collocato, di starvi; essere posto in un luogo con funzione decorativa, fare mostra
funzione decorativa, fare mostra di sé in un determinato ambito, esserne elemento considerevole
., 5-31: ottimi gli abeti sono in tutti i lavori asciutti degli edifici,
e durabili e tassi fatte di quegli molto in ciascuna parte ornano le magioni. savonarola
viole? vannocci biringucci, xci-n-158: in suli spigoli de le travi vorria una corni-
.. tue formose braccia / leghi in manica angusta a cui vermiglio / o
il vanto / l'alta regina che in empireo regna. giuliani, i-176:
bene e la pace. -far apparire in tutto lo splendore che è insito,
particella pronom.: presentarsi, manifestarsi in tutta la pompa, la magnificenza.
/ tutta s'orna venezia e tutta è in festa. -rendere folto di vegetazione
. -con uso intr. (e in unione con la particella pronom.):
. (superi, ornatissimaménte). in modo ornato, con abbondanza di ornamenti.
: egli... puosesi a sedere in su 'n un bel letto che vide
casa il doge, e insieme montano in nave, molto ornatissimamente a tal mestiere
ancor s'imperla. 4. in modo conforme ai dettami della retorica,
114: bene e ornatamente giulio cesare in suo dire parlò della vita e della
degli albanzani, ii-643: fu la cosa in tanto pericolo che, come floro ornatissimamente
« la spada di lassù non taglia in fretta / né tardo ». varchi,
lii- 12-263: cominciò a parlare ornatissimamente in lingua persiana, che da solimano è
partic.: presenza, uso (in un discorso, in un testo letterario)
presenza, uso (in un discorso, in un testo letterario) di ornamenti e
di elementi decorativi e ornamentali (in un'opera d'arte).
e compagni l'esecuzione di tutti gli ornamenti in marmo per l'imbasamento di quelle statue
, sf. arte di eseguire ornati, in partic. pittorici.
: il berenson tratta il colore più in funzione ornativa che, com'è nei veneziani
è nei veneziani e nei moderni, in funzione d'architettura e volume. *
difettoso, manchevole, brutto. -anche in relazione con un compì, che indica in
in relazione con un compì, che indica in che cosa consiste l'ornamento (e
vestì suoi vestimenta reali e sì si missi in capo una corona d'oro ornata di
. aretino, v-1-92: il diamante legato in uno anello e la veste di raso
2-10-3: nelle opere antiche, non solo in roma ma altrove, si ritrovano pochissimi
roma ma altrove, si ritrovano pochissimi fregi in marmo che non siano ornatissimi di girari
tante altre cose variate, le quali in vero gli abbelliscono molto. temanza,
.. sopra una sassosa strada, in compagnia d'erbette, di vari fiori
sedendo a mensa / tengon gli uomini in man coppe spumanti, / di ghirlande
, eleganza, pompa (e, in partic., abbigliato di tutto punto
de l'isola era uscita una donzella / in abito stranier candido ornata. a.
, una parte del corpo e, in partic., la mano).
d'oro e di perle, che tiene in mano la coppa dorata piena delle sue
(di insegne onorifiche che si pongono in capo, quali, in partic.,
che si pongono in capo, quali, in partic., la corona d'alloro
, 415: di belcastro il conte, in gioventute, / ornato fia di ramo
di fior diversi / il giorno sesto in danza viene e face / moti incomposti e
: voglio che gli uomini debbano orare in ogni luogo, levando le mani pure al
che decorano e abbelliscono le superfici (in partic. esterne), conferendo all'
... a guastar le chiese che in que'tempi erano ornatissime, allegando della
elemento caratterizzante. t. gallaccini [in documenti delle scienze fisiche in toscana,
. gallaccini [in documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-320]: come da
-rabescato. -anche: che si presenta in veste grafica accurata e pregevole, prezioso
e d'oro dentro illuminato, / in cui lettre, dal vii volgo rimoto,
: due mattine dopo, egli offerì in compenso alla marchesa d'ateleta un sonetto
sonetto curiosamente foggiato all'antica e manoscritto in una pergamena ornata con fregi in sul gusto
manoscritto in una pergamena ornata con fregi in sul gusto di quelli che ridono nei
sussidio di una gravità sacramentale maggiore che in quei fiorentini. -arredato con mobili
soffice, accogliente (un mobile, in partic. un divano, un letto
(1-iv-65): dopo alcun riposo preso in camere ornatissime di ciò che a quelle
bisticci, 3-9: venuto il papa in firenze, gli fu dato stanza in
in firenze, gli fu dato stanza in santa maria novella, ornatissima quanto dire si
. straparola, 2-2: aveva filenio in bologna a pigione uno bellissimo palagio,
ornato a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente. foscolo,
, lii-12-378: era apparecchiato il mangiare in terra sopra tappeti, dove piuttosto coricati
navili che... fanno col battere in cadenza de'remi tutto fervere il fiume
. si aveva l'impressione di trovarsi in un luogo visibilmente ornato d'una fedeltà,
nell'espressione ben ornato). -anche in relazione con un complemento che indica in
in relazione con un complemento che indica in quali virtù o attributi consista il particolare
santissimo e per tutto ornato e provato in ogni virtù, cioè l'abate isidero.
cronica degli imperatori romani, 80: in quel tempo fiori cassiodoro a ravenna senador
ravenna senador, poi monego fato, ornado in scienzia e in loquela. boccaccio,
monego fato, ornado in scienzia e in loquela. boccaccio, dee., i-intr
ornatissimi giovani, determinorono fare un ballo in sulla piazza de'signori. castiglione, 90
ornate e chiare. lomazzi, 4-ii-514: in apparenza [le sirene] sono bene
raramente concesse agli uomini, natura ed arte in somma eccellenza. fagiuoli, 1-5-449:
un consorte ornato di prerogative che tutte in un solo o mai o di rado ritrovansi
: l'imperatore, non tenendo che in spagna ordinari ministri, non alleva uomini
secoli barbarici. carducci, iii-n-317: in quelle corti d'amore napoli- tane.
di sapienza fluviale, ce ne torneremo in italia. bacchelli, 2-xxii-97: scrive bene
f. doni, 4-13: nella india in uei tempi reali, sinceri e
così scuri, così poco ornati, in somma così tenuti? alvaro, 8-265:
ferdinando,... per trovarsi in età fresca et ornato di discendenza, può
più spirituali; che le manifesta concretamente in rapporto con le altre persone (il
, splendido (l'esistenza, il modo in cui è condotta). dante
porgere di sé ottima indole, avere in sé aere e aspetto molto ornatissimo, pieno
ciò trova la sua ragione non soltanto in una connaturata dignità, ma anche negli
e, con connotazione attenuata, tenuto in pregio, stimato). -anche: con
acton, nato inglese, agli stipendi, in quel tempo, della toscana, ornato
corrispondenza delle parti); espresso in forma retoricamente elaborata; rispondente ai canoni
1-13: la perfetta favella dee quattro cose in sé avere: la prima che sia
saputo migliore: e quanto alla lingua, in quella ch'io parlo, o fiorentina
di apollo ha ottenuto così segnalato carico, in lode di così onorata fronde ebbe una
il ragionare de'metafisici o si allarga in discorso ornato e rotondo siccome in francia
allarga in discorso ornato e rotondo siccome in francia, ovvero va stringato e succoso
succoso dallo assunto alle conseguenze, come in germania. fogazzaro, 10-98: poeta
della relazione sul valore del candidato, redatto in ornato e classico italiano, un aforisma
-in relazione con un complemento che indica in che cosa consiste o da che cosa deriva
della eloquenzia enfiano di vanità e levano in superbia, le qua'cose non si convengono
. studiò più di parlare ornato che in dire appunto il vero. -compiuto
che di complimentoso nel delirio, come in un principesco lamento di medea o di
poetica *] sono divisi i nomi in più sorti, infra le quali è messo
averrà ch'ogni purgato stile / spiegando in carte d'alta rima ornate / la beltà
tile. 14. che è in grado di esprimersi o di scrivere in
in grado di esprimersi o di scrivere in modo retoricamente costruito, di servirsi degli
. cammelli, 51: timoteo fa in un anno un verso a pena; /
n-iii-704: forse i poeti non sono in ciò più simili a'pittori ch'agli
beltà e grazia altrettanta e forse maggiore in italiano che non in greco e in tedesco
e forse maggiore in italiano che non in greco e in tedesco e in inglese
maggiore in italiano che non in greco e in tedesco e in inglese. e prova
che non in greco e in tedesco e in inglese. e prova ne sia l'
discreti. -con metonimia (e in espressioni metaforiche tradizionalmente riferite ai poeti,
; perfetto; del tutto adattò (in funzione e con valore di epiteto ornante;
di epiteto ornante; e spesso, in unione con altri aggettivi delle stesse aree
. amabile di continenzia, 86: preso in mano uno ornato coltello et a la
aquilano, 73: se piccola par mirando in ella, / vedrassi istoriata in gran
mirando in ella, / vedrassi istoriata in gran pittura / la mia gran pena,
, e la mia morte dura / in opra sopra ogn'altra ornata e bella.
le cose miracolose operate per virtù e in virtù della fede ». 16
della persona): essere abitualmente vestito in modo elegante, ricercato, sontuoso.
nunziata di pietra di macigno, che in santa croce in firenze fu posta all'altare
di macigno, che in santa croce in firenze fu posta all'altare e cappella
al vivo d'una fabbrica o si pone in vece di esso... ornato
: la facciata della dogana rassem- bra in tutte le parti architettoniche quella delle terme.
v'è differenza solo negli ornati, in quanto a ciascuno dei due edifici convengono
d'oro elegantissimi. moretti, vii-94: in certe ore del giorno la facciata del
nell'eremo di camaldoli;... in quel di bologna tre sacre storie nel
.. raccolta / di fiabe rilegata in bianco-gioia / senza né anche un ornato
ornamenti. algarotti, 1-vii-9: in quelle scene non apparisce quel fior di
algarotti, i-ni-28: vi s'intagliano giornalmente in rame i fiorami de'soffitti, gl'
: un vaso magnifico della china si riflette in uno specchio grave di ornati e di
tarchetti, 6-ii-559: era impossibile immaginare in quel genere di ghiottoneria qualche cosa di
i disegni, i festoni, condotti in zucchero filato di vari colori. pascoli,
ornato. 2. ciò che in una composizione pittorica completa e arricchisce di
, ii-94: paol veronese ha moltiplicato in figure e in ornati. p.
: paol veronese ha moltiplicato in figure e in ornati. p. verri, 2-iv-355
quello che ne rappresenta le varietà impiegate in architettura. lanzi, ii-222: fu
e nel palazzo quirinale del papa e in quello dei lancellotti ha spiegato un ottimo
statuaria e per l'ornato, fu in età ed in caso di consacrarvisi intieramente.
l'ornato, fu in età ed in caso di consacrarvisi intieramente. pecchio,
. -disegnatore d'ornato: specializzato in fregi ornamentali. carena, 1-30
assicella sottilissima, a trafori, contornata in curve ellittiche o altre, non descrivibili
di esso. -anche: l'edificio in cui si tiene tale insegnamento.
a livello comunale (ma per lo più in modo indipendente dalle autorità comunali) per
vogliono dai privati demolire e costrurre, in quanto che la costruzione o demolizione loro contribuisce
; l'insieme degli artifici retorici presenti in un testo; l'effetto che ne deriva
., 150-21: questo ornato si richiede in tutte le parti di rettorica. giovanni
, i-67: queste cose, dette in sostanza dal cardinale ma, secondo la
fu madre della nostra, onde potere in qualche urgente e bella occasione pigliar in
in qualche urgente e bella occasione pigliar in presto da quella qualche ornato, qualche
talora si mette / per ornato / in basso strato. savonarola, iii-333:
tutte le cose ordinate ad uno fine sono in dua differen- zie, cioè o a
fine. muratori, 7-v-6: si osservi in questa memoria quanto sia durato nelle iscrizioni
là delle esigenze fondamentali (e, in partic., materiali). bisaccioni
essa gli turbamenti del mondo sono posti in pace. -perfetta educazione e maturazione
alfieri, 5-210: penso allor di porla in monastero; / perch'ivi abbia sua
ebbono i greci ornatori di s. marco in venezia. 2. tecn.
sete amatore ed ornator mio. bianchini [in soldani, 1-149]: sono nominati
come vedesi nell'ornatura d'elena rappresentata in uno specchio etrusco dato dal gerhard.
: passeggi il campo [il cavallo] in bella pompa armato, / ferrato d'
ammaestramento a dire, per questo libro, in pubblico et in privato.
per questo libro, in pubblico et in privato. = voce dotta,
degli anfiboli monoclini, che si presenta in cristalli prismatici caratterizzati da lucentezza vitrea
che si riscontra nelle rocce effusive, in partic. nelle andesiti; per il
colore, che varia da bruno a nero in massa ed è bruno rossiccio nelle sezioni
o2dall 'orneblenda comune, che in massa presenta colore verde scuro o nero
colore verde scuro o nero, e in sezioni sottili colore verde bottiglia.
detto anche orneblenda, è un minerale in cui la silice si combina con ferro,
fiori, bianchi, odorosi e raccolti in dense pannocchie; cresce nei boschi e
di frassino l'orno, il quale noi in toscana chiamiamo orniello. d. bartoli
qui presso a roma e d'attorno in più luoghi e terre v'ha una
-il legno di tale albero (caratterizzato, in partic., da grande flessibilità)
bronzo. ojetti, 1-168: lo reggevano in due [il toro], con
di frassino torno, il quale noi in toscana chiamiamo orniello et alcuni altri orneoglosso
ormóne, sf. region. rene (in partic. di animale), arnione
) dell'argi- nina; si presenta in masse deliquescenti, poco solubili in alcool
presenta in masse deliquescenti, poco solubili in alcool assoluto. = voce dotta
, perché le rondine, le quali in greco sono dette chelido- nes, cominciono
dalla tornata degli uccelli, e quali in greco sono chiamati ornythes. alamanni,
il tempo nel quale molti uccelli entrano in amore. = voce dotta,
passato nel lat. (ornithìas, in vitruvio e columella). ornitischi
fiori sono generalmente poco numerosi, riuniti in racemi o co t
bianca, e con ori raccolti in racemo subcorimboso). landino [
sottile, con tre over quattro ramuscelli in cima, ancor essi teneri, dai
: s'io scrivessi qui a vostra eccellenza in fila in fila soltanto la ventesima parte
scrivessi qui a vostra eccellenza in fila in fila soltanto la ventesima parte de'nomi nomatimi
la ventesima parte de'nomi nomatimi stamane in quell'orto dal marsili, verrei a parerle
più corto dei peduncoli, i fiori in corimbo in numero di sette o otto,
dei peduncoli, i fiori in corimbo in numero di sette o otto, bianco-lattei
ferd. martini, 4-25: mi venne in aiuto con una vecchia ornitologia ed io
un lungo seguito nell'attività dell'autore in inghilterra. 3. l'insieme
degli uccelli che sono citati o rappresentati in un'opera, in partic. letteraria,
citati o rappresentati in un'opera, in partic. letteraria, o nel complesso
4. scherz. passione venatoria (in partic. rivolta alla fauna avicola)
... essa è conosciuta poco in toscana, e forse meno di varie altre
osservazione del comportamento degli uccelli (in partic. il canto, il volo)
entom. genere di insetti ditteri che in europa conta tre specie, fra cui
della struttura con quella degli uccelli, in par- tic. degli struzzi.
. g. averani, iii-51: in que'chiusi, che con nome tratto
rosa, bianco o giallo, riuniti in grappoli o in ombrelle peduncolate, se
bianco o giallo, riuniti in grappoli o in ombrelle peduncolate, se; mono i
, sottili legumi disposti a raggera, in forma simile a quella della zampa di
quali nella forma de'loro frutti ricurvi in fuori offron quella del piede d'un uccello
parte superiore le narici, e fornito in ogni mascella di placche cornee masticatrici che
ordine degli edentati da blumenbach veduto recentemente in un lago presso botany-bay nella nuova olanda
: l'ornitorinco che, toccato, / in sé si chiude e rassomiglia a sfera
solido, bianco, cristallino, insolubile in etere, solubile in alcole (e
cristallino, insolubile in etere, solubile in alcole (e scarsamente in acqua).
, solubile in alcole (e scarsamente in acqua). = voce dotta
3-27: innestasi [il pero] in pero salvatico, nel melo, nel mandorlo
nello spino, e virgilio dice che in nell'orno e nel frassino. ariosto,
la manna (credo di corpo) stilla in maggior copia da quella parte dei rami
, 10-62: questo è lo stagno in cui nulla di greve / si getta mai
giunga insino al basso, / ma in guisa pur dyabete o d'orno leve /
della natura [tommaseo]: l'orno in particolare serve a fare degli acquidocci,
degli acquidocci, e sopra tutto delle palate in sui i fiumi; si conserva mirabilmente
sott'acqua, ed esponendolo all'aria in breve tempo perisce. 3.
cristallino; si trova per lo più in aggregati dentritici o in pagliuzze e in
per lo più in aggregati dentritici o in pagliuzze e in granuli (nelle sabbie
in aggregati dentritici o in pagliuzze e in granuli (nelle sabbie dei fiumi che
di oreficeria, monete e decorazioni anche in leghe con rame, argento e altri metalli
. leonardo, 2-130: l'oro in verghe s'affinisce nel foco. biringuccio,
e da ogni intelligente di grandissima perfezione in far tutti li misti minerali è approvato
sua molta bellezza, è openione universale che in lui sieno virtù giovevoli agli omini eccessive
è molto cordiale: e quando truovi in su una ricepta oro o ariento, debbi
loro contesa di preminenza e caduta questa in sorte ai più rari, il primo seggio
leoni, 398: moltissimi europei emigrano in california a cercar oro. ivi la
massiccio. -in espressioni comparative, in partic. per indicare valore, pregio
voi piace, / e com'oro in fornace / ci affina tutavia. g.
, come lo oro dal piombo, in modo che si vederebbe la sufficienza delli
per la vergogna. -oro in conchiglie: ottenuto da ritagli e cascami
macinati, impastati con gomme e messo in conchiglie o in piccoli piatti di porcellana
con gomme e messo in conchiglie o in piccoli piatti di porcellana (ed è soprattutto
di porcellana (ed è soprattutto usato in pittura). -con riferimento alle mitiche
conciosia cosa che amore, senza trasfigurarsi in altra forma, potesse fare innamorare didone
dei. -con riferimento all'uso in pittura, nella miniatura, nel mosaico
l'aguglie ne l'oro / sovr'essi in vista al vento si movieno. documenti
, viii-30: questi manoscritti sono tutti in lettera formatella antica, benissimo conservati e
. jahier, 68: la bibbia in pelle, la capanna dello zio tom e
malizia morta, / di color d'oro in che raggio traluce / vid'io uno
raggio traluce / vid'io uno scaleo eretto in suso / tanto che noi seguiva la
il suo fiore, se vede il fior in terra di color di oro e che
a cambio corrente, a vista ed in pezze da otto reali oro. panzini
arte della seta, 2-84: che in alcuna sorte di drappi d'oro o di
(1-iv-935): fece il saladin fare in una gran sala un bellissimo e ricco
dentro [nella culla] porre il fanciullo in finissimi drappi di seta e di broccato
ornato a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente, essendo l'
ad un abito d'oro che le rimase in un luogo arso e affumicato.
e affumicato. 2. in relazione con un agg. o con un'
fece una effigie di leone di fino oro in peso di dieci talenti. a.
fatta insin che non so per che causa in italia s'introdussero gli scudi. carletti
consiglio de i primari mercanti che da indi in poi nella nostra zecca si battesse moneta
, 740: di peso di once trenta in circa e oro di ventitré carati.
: quello lavorato a martello e ridotto in lamine o foglie. balducci pegolotti,
. orofilato. -oro tirato: ridotto in fili sottilissimi. statuti dell'arte della
, 2-25: non si possa mettere in alcuna sorte di drappo sete crude di qualunque
crude di qualunque sorte, eccettó che in quelli nelli quali andrà oro o ariento
guerra di persia, lii-12-226: portano in testa un cappello o berretto..
o berretto...: è in tondo tutto di fil d'oro tirato e
di fil d'oro tirato e lavorato in modo e congiunto l'un filo con l'
oro non si vede. -oro in buglione: rottami di tale metallo da
. balducci pegolotti, i-91: oro in buglione si vende in rame a matricale
, i-91: oro in buglione si vende in rame a matricale, che li 7
. c. dati, 56: in secondo luogo considerai se queste 'tesserae
, e vestirallo di rosato e beverà in oro. poliziano, 1-278: cupido.
chiabrera, 2-5-7: né vegna manco in bei cristalli ed ori / vino
popoli a portar gli ori ed argenti in zecca, consistenti ne'vari utensili, che
farsene moneta. tommaseo, 5-160: in ornata stanza / umile fior tra gli ori
metallo prezioso. simintendi, 2-25: in quello fue tessuto traile fila lo lento
stentano nelle prigioni et i grandi godono in porpora et oro. ghirardacci, 3-204:
mio amico mugnaio, con grandi pennacchi in testa e ori e fiocchi sulle spalle
. cecchi, 371: i'veddi por in opera / tant'ori, tanta seta
e'ci ha che far prima che in ordine / sia questa sposa ». brusoni
, 1-224: messo... in salvo a proprio conto in tanta disgrazia gli
... in salvo a proprio conto in tanta disgrazia gli ori e le pietre
gli ori e le pietre, tornossi in barca. verga, ii-369: « hai
quattrini i pochi ori che essa tiene in casa. de roberto, 3-266: la
che l'oro di tua madre l'ha in consegna la zia agata. manzini,
115: come l'acqua che altri ha in mano non ispegne la sete della bocca
sete della bocca, così l'oro in borsa non può torre la sete del
triste con ori di camera, ma in effetto egli avrebbe fatto parer innocente il
carlo di valos ebbe rimesso parte nera in firenze, andò a roma e,
entrata nel bel mondo; / viveansi in libertà le genti liete, / e non
tempo e più oro nel vestire che in ogni altra cosa, con grandissimo scandalo del
oro per chi sa lavorare. / in america sì, vorrebbe andare.
reale della somma di denaro da pagarsi in futuro (e in forza di tale clausola
denaro da pagarsi in futuro (e in forza di tale clausola -la cui validità
stipula che la somma dovuta sarà pagata in moneta aurea, nel qual caso si
(per lo più, previa coniazione in monete) negli altri settori della vita
: vermiglio il campo, t'agulia in su porta / ha d'oro que'c'
pelle nera e talora con pelle che tira in oro. testi, i-267: tempo
. poerio, 3-279: poi che in tutto s'è celato il sole / ancor
idem, iv-1-16: la città, in fondo, si tingeva d'oro, contro
brinerà di moro. piovene, 7-188: in quei giorni le vigne a fusto basso
. bisticci, 3-13: il papa in una sedia coperta tutta di damaschino bianco
, splendore di una sorgente luminosa, in partic. del sole. - anche:
pallido del sole sulla montagna e più in alto ancora una trasparenza serena. deledda
volte / si dilatò e si spense in un altro oro. pavese, 10-144:
, 5-12-3: l'oro ondeggiante, in sull'eburnea fronte, / non copre
13-i-566: non potea dotta man ritrarci in carte / de'tuoi lumi e de'crini
oro de'vostri crini ormai s'è cangiato in argento. bacchetti, 1-iii-445: la
vero oro potabile / che mandar suole in esilio / ogni male inrimediabile. baruffaldi,
sostituirà mai toro degli storici, ancorché avvolto in iscorie. vittorini, 5-267: non
ma senza dubio d'uno oro non in tutto purgato. filicaia, 2-1-123: qui
e guarda bene di non metterlo al fuoco in modo alcuno, perché vi si accenderebbe
gran strepito e furore, e andarebbe in aria con pericolo delli assistenti, e
alla soluzione di cloruro d'oro, usata in medicina. -oro potabile di helvetius:
dei poveri: zucchero e acquavite uniti in un prodotto usato in antichità in farmaceutica
e acquavite uniti in un prodotto usato in antichità in farmaceutica. f. alberti
uniti in un prodotto usato in antichità in farmaceutica. f. alberti, lxxxviii-1-95
non voglio già che tu ti affatichi in usare certe superstizioni...,
al nostro corpo. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3-39: le mirabili virtù
: alcuni chimici dicono potersi ridurre toro in liquore potabile per mezzo d'un solvente
toro e suo stato felice, / forse in parnaso esto loco sognaro. ottimo,
stata, non solo vi fu, ma in qualche luogo è anche al presente.
semplicità di costumi, rustichezza, capannelle in cambio di case, fa
rina di grano turchesco cotta in acqua, latte e frutte in cambio
turchesco cotta in acqua, latte e frutte in cambio di altre vivande, quivi è
alla più bella delle dee che paride, in qualità di giudice, diede ad afrodite
degli operieri nella scuola dell'eleganza convenga in aggiudicare il pomo d'oro.
si vorrebbe ricevere dagli altri, enunciata in matteo 7, 12 e in luca
enunciata in matteo 7, 12 e in luca 6, 31. 23.
atto costituente. -sabato d'oro: in germania, anticamente, i sabati dopo
s. michele e di pasqua, in cui venivano celebrate messe solenni, rispettivamente
per festeggiare la fine del raccolto e in onore della madonna. 24. zool
25. locuz. -andare d'oro in oro: trovare sempre nuovi spunti o
beato. questo è andar d'oro in oro. vedi come eziandio le cose teologiche
d'erbe. -avere l'oro in mano: avere doti da valorizzare.
povero figlio. questo ragazzo ha toro in mano e non lo sa.
foscolo, xxi-289: io so che in italia si credono ch'io cammini su
-comprare metallo per oro: lasciarsi ingannare in un acquisto. trattato del ben vivere
antichi non usavano di mettere d'oro in tavola altro che con questo verde. g
messa d'oro / con la donzella in braccio il cavalliero. r. borghini,
l'oro, l'uomo s'impiega in altre bisogne e non si ricorda di
[dei lamberti] a fiorian fiorenza in tutt'i suoi gran fatti. idem,
par., 17-123: la luce in che rideva il mio tesoro / ch'io
montale, 3-196: passa una donna in mutandine cortissime, reggipetto e sandali d'
dante, purg., 9-20: in sogno mi parea veder sospesa / un'
tra loro, / sin che sfumano in dolci ondeggiamenti / entro vapori di viola
chioma d'oro. giov. croce, in: qualche pellegrina giovinetta / suona a
don costantino di braganza ebbe l'india in governo, si guadagnarono a dio in goa
india in governo, si guadagnarono a dio in goa e nelle isole circostanti. c
oro, ama e ottiene di veder mutato in realtà l'ombra del suo sogno.
c. dati, 8-29: plutarco in quel libretto d'oro... insegna
libro piccino, ma tutto d'oro; in una parola, lo 'statista regnante
dal bianco bisso. -d'oro in oro: in moneta aurea. f
. -d'oro in oro: in moneta aurea. f. degli atti
m. fiorini de moneta papale d'oro in oro. michelangelo, i-i-iii: me
bonifazio fazi quatro cento cinquanta d'oro in oro. cellini, 2-96 (467
girolamo fecie una lettera molto ingegniosa et in mio gran favore, e giudicò che 'l
stanze... settecento mila lire in doppie d'oro in oro. -con
settecento mila lire in doppie d'oro in oro. -con valore aggett.:
/ con quella bella lancia d'oro in oro. -perfetto, di gran
[la peste] di quella d'oro in oro, / non vale inacetarsi o
acciò che dalle mura / non cadessero in coro / quelle sue figuracce d'oro in
in coro / quelle sue figuracce d'oro in oro. g. m. cecchi
il debito / del fratello, ma in fatto egli è un dappoco / d'oro
fatto egli è un dappoco / d'oro in oro. -essere d'oro, oro
fo di oro. -mutare il piombo in oro: ricompensare molto generosamente un servizio
è quel sir che muta il piombo in oro. -mutare in oro:
il piombo in oro. -mutare in oro: rendere piacevole, gaio.
sbarbaro, 1-163: il vino che 'muta in oro lo spregevole metallo della vita '
guadagno molto ingente (per lo più in frasi negative con valore iperbolico).
dico che quel poco ch'io apprendo in un'ora non lo darei per quanto
, 1-124: non vorrei esser morto in quel punto per quant'oro ha il
son pieni d'ubbie non ci bazzicherebbero in nessuna notte della settimana, per tutto
che le toccava fare: camminava guardando in terra e non si sarebbe più voltata
qualche conclusione, forse perché ne ha bisogno in quel tempo. quei che vengono dopo
colato. -poter andare con loro in mano, portare l'oro in palmo
loro in mano, portare l'oro in palmo: viaggiare senza pericolo di essere derubato
l'oro, come si dice, in mano, senza portar arme di sorte alcuna
era fatta, si potea portar l'oro in palma viaggiando. -recare, ridurre
-recare, ridurre a oro, in oro: vendere per denaro contante.
contante. cavalca, 20-114: recato in oro ogni suo podere...,
. -giungere alla conclusione, dirla in breve. g. m. cecchi
/ ella sì se l'avea condotto in camera, / perché e'facesse la spianata
è incapace di apprezzarli e di metterli in pratica. bernan, 3-138: celestino
si dice dell'oro, / sì dolce in su l'aurora? pirandello, 8-840
con una furiosa scampanellata. -tenere in casa l'oro di tolosa: essere particolarmente
], i-80: fin oggi dura ancora in francia la consuetudine di dir ad un
è mal fortunato e infelice che tien in casa sua dell'oro di tolosa.
oro: essere abilissimo e molto apprezzato in un'attività. b. davanzati,
, 6-395: la tuttesalle, che in cotai servigetti valea tant'oro e sapea a
estrema importanza. bacchetti, 1-i-493: in commercio, il segreto importa quanto in
in commercio, il segreto importa quanto in confessione. vale più dell'oro.
un gran tesoro. ibidem, 121: in guaina d'oro, coltello di piombo
7. -il mattino ha l'oro in bocca: v. mattino1, n.
tutto è oro quello che luccica; in questa gente niuna sostanza, tutto è corteccia
comedia de'ba- billoni, dicendo, in cambio d'oro, oruccio...
ridotte a squame, fiori vistosi raccolti in spighe e frutti con molti semi ed
fiorentino, ii-26: non ti pigli in cambio dell'ipo- cistide un'altra pianta
, peculiare di chi è nato o risiede in tale città o territorio.
tale pianta che, macinato o ridotto in farina, trova impiego come medicamento.
volgar., 11-1: si semina [in ottobre] il lupino e l'orobo
, o vero ervo, è quello che in toscana si chiama moco, el quale
, iii-125: ne'passati anni calamitosi in quello di scandiano... i poveri
. = voce dotta (conservatasi in alcuni dialetti tose.), lat
di colore giallo, che si divide in glicosio e orobòlo per idrolisi.
dell'orogenesi sotto l'aspetto dinamico evolutivo in opposizione allo studio statico di strutture tettoniche
che si riferisce alla parte di faringe in diretta comunicazione con la cavità della bocca
). anat. parte della faringe in corrispondenza con la cavità orale, che
: zafferano e oro filato si vendono in napoli a centinaio di pesi di diremi.
l'ordinario sono quelle stesse che generalmente in germania fanno di bisogno, come è
per effetto di improvvise spinte e compressioni in senso orizzontale e verticale; avviene in aree
in senso orizzontale e verticale; avviene in aree limitate dette orògeni con un processo
, discontinuità sul fondo dell'adriatico, in sicilia, sullo ionio. orogènico,
'altro che « manifestazioni dirette della cosa in sé di kant ». = deriv
, ossia il rilievo del fondo marino in quel punto, si venne a riconoscere 1'
fòssa ad imbuto. 2. in senso concreto: insieme di rilievi montuosi
topografica della zona era stata divisa in quadratini numerati) destra orografica vallone rio
orolegato, agg. letter. legato in oro, incastonato o circondato da una
. ed un'orologeria, ed ebbesi in animo l'erigervi ancora una stamperia.
un processo dopo un tempo prefissato, in partic. l'innesco di una carica
. archivio di stato di firenze [in « lingua nostra », xxviii (1967
. manoscritto della biblioteca di harvard [in « lingua nostra », xxviii (1967
v-3-347: il termine comune o prevalente in firenze, è orologiere, orologiaro o
orològio). ticchettare come un orologio in funzione. - anche sostant. govoni
regolare di una candela; la struttura in uso attualmente (che trova i propri
già nel medioevo) è un meccanismo in cui si distinguono quattro parti essenziali:
secondo la legge fissata. - anche in relazione con un compì, o con un
pigna, la cui figura tende de lato in acuto. speroni, 1-2-484: l'
anguillara, 2-5: adornan le metope in più maniere / astrolabi, quadranti,
lambertacci, nel palazzo de'signori; et in questo medesimo giorno cominciò a suonare le
. archivio di stato di mantova [in « lingua nostra », xxviii (1967
guicciardini, 3-32: l'orilogio è temperato in guisa che alle dodici ore di giorno
. archivio di stato di urbino [in « lingua nostra », xxviii (1967
297): ogni mezz'ora, sentiva in quel vasto silenzio rimbombare i tocchi d'
... fanno orologi da muro tutti in legno. oriani, x-15-123: al
a millesimi di secondo; è costruito in leghe particolari e dotato di campanula pneumatica
esser l'orologio astronomico detto comune e in italia nominato francese, qual sempre nel
. soderini, i-92: v'è in mezzo [alta strumento] una lancetta,
rote / lacera il giorno e lo divide in ore / ed ha scritto di fuor
, 1-124: 'orologio a molla': quello in cui la forza motrice e prodotta da
di braccia, ravvolta su di sé in giri spirali, per la sua elasticità
-orologio a pendolo, oscillatorio: quello in cui l'organo oscillante è un corpo
e disse al moro, che andava in sù e in giù, che di quei
al moro, che andava in sù e in giù, che di quei orologgi si
ai meseri viventi. / orologio molesto in muti accenti / mi conti i danni de
non lenti. gigli, 2-286: portava in mano un orologio a polvere. muratori
tempo nell'orologio a polvere si consuma in atomi di sabbia. tornasi di lampedusa,
asta metallica, detta stilo, fissata in una superficie quasi sempre piana e generalmente
quasi sempre piana e generalmente verticale, in modo che sia disposta parallelamente all'asse
cavalcando, e ponendolo verso 'l sole in luogo piano, tanto lo voltano che
facendosi sempre più raro. lo si incontra in qualche castello, in qualche villa antica
lo si incontra in qualche castello, in qualche villa antica. -orologio automatico
o di anello; si costruisce anche in dimensioni ridotte ed è usato per scopi
per scopi industriali. -orologio idraulico: in cui la forza motrice è data dalla
circa a ore tre e mezzo di notte in età di 60 anni, passò.
. figur. apparato, organismo, complesso in partic. produttivo, che funziona in
in partic. produttivo, che funziona in modo perfetto, con estrema regolarità e
: un orologio era la casa: servitori in livrea, servizi splendidi, una certa
alle 51 riferite costellazioni ne furono aggiunte in varj tempi molte altre, i di cui
le quali sono disposte secondo l'ora in cui aprono i fiori. crusca [
sono sincronizzati a un preciso istante e in un medesimo luogo e uno di essi
al ritorno di tale orologio nel punto in cui si trova l'altro, non sussisterebbe
carta e l'ora indicata dalla posizione in cui la carta si trova, il banco
tempo prefissati. capuana, 14-138: in novanta minuti con l'orologio alla mano
sveglia serve inoltre / a chi pigro in letto poltre. bernari, 4-196: vedete
. archivio di stato di mantova [in « lingua nostra », xxviii (
xxviii (1967), 4, in]: orologetto [1462]. biringuccio
mi ruba la chiavetta, la quale in vero era il meglio che fusse in
in vero era il meglio che fusse in questo orologetto. bernari, 6-82: «
-vezzeg. orologiuzzo. bernardo bembo [in « lingua nostra », xxviii (1967
xxviii (1967), 4, in]: orologiuzzo [1506].
. sottorazza oromonica: uno dei tre tipi in cui si suddivide la razza etiopica.
1972), 1, 13: come in toscana, anche nell'emilia, nell'
da oronimo. orònimo, sm. in geografia linguistica, termine relativo all'ambito
connesse agli oronimi della toscana si ritrova in quelle delle regioni confinanti qui conside
, sm. letter. il sole, in quanto segna la divisione del tempo.
. salvini, 48-136: l'oronomo in suoi rai scorgendo venere / arti da
oròptera, sf. matem. in un paraboloide iperbolico che forma un angolo
boloide stesso, curva tagliata da un cilindro in rivoluzione che ha una generatrice coincidente
d'un occhio a quello dell'altro. in questa linea gli oggetti veggonsi distinti;
tre purgature di cuoio di gallina posto in nell'acqua, e quello fa stare
nell'acqua, e quello fa stare in luoco oscuro infine a la orora del die
dell'attività di un litro di gas, in condizioni normali di temperatura e di pressione
pareva sì corno òrori ben clari e luzidi in color zalo. = voce di area
, 1-291: i benemeriti reali s'appellano in lingua persiana orosangi e hanno molte preeminenzie
dalla culla; e ordina la convocazione in fine di mattinata di tutti i suoi
tanto. refrigerio, xxxviii-124: trovandome in la patria de catullo / la notte
distinguendo per l'altre case di mano in mano. casoni, 4-28: la direzione
pisani, 73: di malefiche stelle, in ciel notturno, / su l'oroscopo
l'orizzonte, e dividendo il cielo in 12 parti, che chiamano case celesti,
futura e agli eventi che lo riguardano in campo affettivo, lavorativo, della salute
fondato sul calcolo della posizione delle stelle in rapporto con l'ora della nascita del
con l'ora della nascita del soggetto in questione, fornisce i dati richiesti tracciando
tracciando un cosinogramma circolare a 360° suddiviso in dodici case o campi, ognuna occupata
esposto il tema della natività, entra in causa la simbologia dei vari elementi,
limitata a un breve periodo ed enunciata in frasi concise. correr, li-4-340
i quattrini i pochi ori che essa tiene in casa. montale, 2-105: 'carnevale
delle riprove ». 3. in senso generico: presagio, pronostico, segno
sol di giustizia, sia mai comparso in alcuna sfera del cielo. e però non
di rivelazioni; ogni cosa par mutarsi in oroscopo. -previsione meteorologica.
4. locuz. prendere oroscopo: trovarsi in posizione atta a influire sul destino di
di qualcuno. salvini, 48-25: in feminini luoghi / la luna entrando incontro
uom sol di nome, / e in tutte cose femina, di donna / tutte
tragga sui parti oroscopa vedetta / ed in sua compagnia sia citerea, / uomini
citerea, / uomini allor rettorici e in sapere / ottimi mostra che sien per
ossilo; ha sapore amaro e si presenta in cristalli di colore giallo, solubili in
in cristalli di colore giallo, solubili in acqua. = deriv. da
(oroxylum indicum) che si trova in india e in indonesia; ha tronco
indicum) che si trova in india e in indonesia; ha tronco caratterizzato da corteccia
, desunto dal luogo e dalla fioritura in ispiga della pianta suddetta. =
, argimpelli ch'è descritto e ordinato in della corte de'mercatanti. baldinucci, 9-
che tale non è; far apparire in una luce favorevole una situazione imbarazzante,
rottura a ogni altra cagione dalla vera in poi. fagiuoli, 1-5-33: voi
meglio, lxxxviii-11-146: vulva arrabbiata, in cui la foia entera, / anzi arsione
5. presentato diverso da come è in realtà, migliore, più positivo,
positivo, più utile; fatto apparire in una luce più favorevole; dotato, rafforzato
empietà riusciva più schifosa e insanabile che in addietro, perché priva di ogni lealtà
. apparenza vana e inconsistente. - in senso concreto: copertura, mascheramento,
, 82: non poteva conoscere quanto in quel frattempo, e con qual lusinghiera orpellatura
zinco simile per colore all'oro, in sostituzione del quale viene usata per incastonare
artificiali; in commercio si trova in lamine sottili,
artificiali; in commercio si trova in lamine sottili, che per rendere brillanti
e spalle di formiche. marco parenti [in macinghi strozzi, 1-20]: fiorini
, è rame che dalla zelamina vien tinto in colore simile all'oro: la qual
tavoletta, il girare del vetro le mette in agitazione. carducci, iii-27-3: queste
dall'orpello dei vapori, si levava in quella direzione. 2. per
wagner regista risolve tutto quello che può in giochi di luce. -titolo o dignità
altri orpelli che i prìncipi normanni tolsero in prestito dalla corte bizantina foggiarono questo titolo
bene apparentemente bello e gradevole, ma in sostanza ingannevole e falso (o anche
appare seducente e bello, ma è in realtà negativo, dannoso, anche malvagio o
pagliai, ho rivolto le mie rimostranze in parole chiare, ho detto loro il fatto
, leggendolo, quel che è oro in lui da quel che è orpello? pecchio
lettere da parini e alfieri, era continuato in foscolo, non senza un po'di
, scienza, virtù, gloria era ancora in idea, semplice aspirazione. verga,
. -opera letteraria appariscente, ma in sostanza mediocre, senza originalità, frutto
l'orpello / romantico e che metto in scena il medio evo /...
cose sulla natura del governo degli inglesi in africa, e dimostra come tutte le loro
falso. praga, iv-14: vidi in quel funesto ritrovo delle sciagurate madri di
alquanto bassa intorno a 2 (e in cina viene lavorato per ricavarne oggetti d'
per ricavarne oggetti d'ornamento); in natura si trova sempre associato con un
altro solfuro, il realgar, e in aggregati lamellari; è utilizzato per l'
l'estrazione dell'arsenico, come depilatorio in conceria e in cosmetica (e l'uso
arsenico, come depilatorio in conceria e in cosmetica (e l'uso come colorante
e incorporate insieme. sercambi, 1-i-113: in cambio di piastra dorata sotterrò [giuda
dire orpimento, il quale si cava in soria nella superficie della terra et è del
l'ocrea. baldinucci, 9-vi-139: in ogni pittura adoperò lacca e minio, e
chiamano sura, la qual poi distillano in boccia per farne acqua di vita, della
com'lo 'mperio per tencione / fu in alamagna alla stagione / k'uscio di
orranza, / ch'io 'l vidi lamentare in forma vera / sovra la morta imagine
. bonagiunta, xi-1-481: per vivere in orranza / e lontana contanza, /
onde mi ven vergogna, / e tu in grande orranza non ne sali.
a'suoi antecessori, la quale è in orrargli e servirgli quando sono bisognosi. p
tempi sempre ò la toa vista / in mortai cose onrata vaghezando. 2
fu racolto da li soi e involto in una coperta di lana da letto e getato
pistoia e onrato e imbalsamato per collocarlo in borgogna o a napoli. = dal
eh'esser vituperato * / vivendo, in ogne lato. guittone, i-26-22:
essere grandi e corno grandi vivere erratamente in tutto quanto chere nobelità. 2
quanto chere nobelità. 2. in modo adeguato, degnamente. latini,
ne la tua vita, / grazia acquista in ciel che sì li avanza. monachi
'n oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor
orrato pregio aver disia / sia prode in acquistare e 'p tener terra, / e
e largo a meritar chi 'l serve in guerra, / e drituriere a tutta gente
superi, orrendissimaménte). crudelmente; in modo da suscitare o da incutere orrore
tèmperati dalle scelleranze » le quali commise in roma tanto orrendamente, avendo vittoria.
mutilato. -con valore iperb.: in sommo grado, in larga misura,
valore iperb.: in sommo grado, in larga misura, con estrema intensità.
mi dice che rimangono circa quaranta franchi in cassa: e se le quattro lire
orrendamente della solitudine. 2. in uno stato di grande squallore. pasolini
conseguenze più assurde e scellerate, erigendo in dogma la sovranità del popolo: applicata,
fine del secolo scorso, tal dottrina in francia, orrendamente la sconvolse. r
r. longhi, 378: dalle superfici in parte orrendamente abrase, meglio appare il
fiori orrendamente bianchi. 3. in modo ignobile e abietto, spregevolmente.
. nievo, 599: udirmi maledire in tal modo da colei che m'aveva
. 4. con pessimo gusto; in modo da suscitare un completo rigetto dal
, 5-211:. lavorasi orrendamente di tarsie in questa stanza con i soliti concettuzzi spezzati
stanotte sognav'io d'esser legato / in su la croce del ladron cattivo,
con in- dicibil possa / già stesse in atto di fiaccarmi fossa. brusoni,
ordinarie di mangiare, bere e gridare in vece di favellare con orrendo muggito.
fendendo con obliquo volo / cadon scoppiando in combattute rocche, / ministre orrende di
1-36: quando ancor tu voglia, / in sull'orrenda soglia / delle tartaree porte
orrendo, lugùbre: il più cupo che in terra / sia stato mai. panzini
stato mai. panzini, i-594: scoppio in un urlo orrendo che atterrì ambrogino.
per ferir discende, / cala e poggia in uno atimo. garopoli, 13-75:
, i-331: ma soltanto avea calma in braccio a stefania, sul seno / di
, enormi, e li tenea nascosti / in sé, perché non li vedesse il
e quel che di loro nacque abbruciato in campo marzo? fu il caso tanto
piena. loria, 1-20: si scatenò in orrendi squilli di vendetta.
/ questa infelice epistola te manda, / in ne la qual valor non te dimonstro
volte il tragico poeta far accadere palesemente in scena imitazioni di sanguinolente azzioni e di
spogliatesi con orrendo spettacolo ignude e lasciati in terra i loro sordidi vestimenti, corsero
sapute le crudeltà usate da spa- gnuoli in quelli tre piccoli luoghi, scandalizzati di sì
enea verso la ròcca ascese / ove in alto sorgea di febo il tempio,
lenti o stavano seduti accanto agli ingressi in compagnia di donne brune, incipriate e
iv-241: spa- ventomi essere tante tristizie in te, per le quali giustamente hai
: non m'incontrai mai, dico, in quell'orrende maniere con le quali ogni
/ là dove anco ei più fier fulmina in guerra. salvini, 13-17: tutti
vento, il mare, un fiume in piena). varano, 1-240:
così battuto a dodici magioni / siamo lasciati in mezzo della via, / benché sia
: o donna a me più cara / in questo orrendo e sì terribil giorno,
tutta quella turba di settari forsennati prorompere in grida orrende ed inaugurare la libertà coi
larga vena. alamanni, 7-ii-39: in voce orrenda e trista grida e chiama
ulcere tetre / le man tremanti, in voce orrenda e fiera / solea chiamar
cotal cagione l'aveva messo ne'ceppi in luogo oscuro, che più volte si lasciò
che più tosto ei si sarebbe tolta in pace la morte che condiscendervi. salvini
c. arrighi, 3-48: in principio anch'io, da sposa, certe
orrendi anatemi. -che si comporta in modo moralmente biasimevole, che provoca una
un orrendo incettatore / sente una notte in camera rumore?
malvagie. firenzuola, 279: trovandomi in compagnia di scele- ratissimi ladroni, fra
fu il contrasto orrendissimo, come avviene in quei che, morendo su 'l fior degli
ventiquattro soldati, mentre appunto irene trovavasi in quell'orrendo cimento. monti, x-i-
un tratto cessò e ci trovammo inchiodati in mezzo al vasto elemento. manzoni,
elmetto. tassoni, 6-39: egli in piè balzato, / fulmina e uccide di
fracidi, putenti / per l'artificio in cui odore orrendo / e lavori tristissimi
, girando per roma, mi imbatto in lavori di sventramento. vedo buttar giù
romanzo di edmondo de gon- court, in cui un'attrice, accanto al letto di
, 20-108: chiede aiuto / al padre in quell'orrendo passo stretto.
tana / dove entra il sole come in una prigione orrenda / solo per rivelare
, 1-iii-361: tu nell'èrebo orrendo, in cui si serva / l'affittissima
* / statti pe nando in quegli orror funesti. f. m.
. frugoni, i-1-66: tardi o tosto in su l'orrenda riva / noi
a- bisso, / per tragittarci in su l'antica prora / ne'scuri
= voce dotta, lat. horrère (in origine 'diventare irto, rizzarsi i
. pallavicino, 1-564: in ogni altro foro che in quello di
, 1-564: in ogni altro foro che in quello di gesù cristo, se non
/ ma non sì ch'io non discernessi in parte / eh'orrevol gente possedea quel
giambo, quasi spaventato di più mettersi in compagnia dello esametro, ebbe poi per sé
poi per sé solo ardire di porsi in molte pruove e ne riportò orrevole nominanza
brigante. m. villani, 1-4: in minuto popolo uomini e femmine, per
capponi, ii-313: non volevano vedere in palagio niuno cittadino orrevole che fusse vestito
mestiere. straparola, ii-129: abitava in verona un cavalliero di corpo bello,
bello, altiero di animo, famoso in prodezze e di orrevole famiglia. p
divenuto già fiero, cominciò a convertirsi in rabbia manifesta e a passar minacciato e
, [il decaduto] si sente gettato in quella misera vita. 3.
468: vennono da pisa molti pisani, in numero di 300 o più, ed
de'laici. 4. vestito in modo confacente al proprio grado; abbigliato
strade ed altri rubare botteghe e così in un modo e così in uno altro
e così in un modo e così in uno altro assai orrevoli di vestimenti, coi
ogni volta che si sono mutate di uno in altro luogo per comparir orrevoli si sono
'l tuo animo / si fosse posto in amor più orrevole. i. pitti,
guittone, i-36-77: lavoro di terra in pregio e merto lavoro d'auro trapassa
sarebbe e orrevole a me il mettere in casa mia la progenie di pompeo e
orrevolissima, perché non si può redarguirla in cosa alcuna. cesari, 6-322:
quale era il più orrevole che fusse in sagristia. macinghi strozzi, 1-517:
legnaggio tenne che fosse, veggendolo involto in arnesi più orrevoli che alla fortuna d'
orrevoli che alla fortuna d'un che in abbandono fosse gittato non si convenia.
convenia. algarotti, 1-ix-254: quivi in orrevol vesta e in alto seggio /
, 1-ix-254: quivi in orrevol vesta e in alto seggio / io veggo fracastor.
edificio). gucci, 2-354: in detta moscneta di detta terra è anche
, nobilissimo poeta, veggendo nonio sedere in orrevolissimo magistrato, sdegnandosi che a uomo
mandò [il re di francia] in italia piero strozzi, dandogli nome di
strozzi, dandogli nome di suo luogotenente in italia, titolo orrevole e di grande
le scienze, egli merita orrevol posto in questo drappello. 11. cospicuo
attaccati a quelle, di staiora tre in circa a seme, che da primo
dati dalla natura, come bellezza, valore in arme, orrevolezza di sangue, fortezza
dinanzi agli occhi. 2. in senso concreto: atto di persona onorata
orrevolezza, quando anco mi fossero offerti in suo scambio millanta scudi. 3
gli schizzi che i ronzini fanno co'piedi in quantità zaccherosi, le quali cose non
di pannolino: per loro orrevolezza hanno in dosso e in capo tutte il pannolino
per loro orrevolezza hanno in dosso e in capo tutte il pannolino bianco.
, 2-3 (1870): arrivato lurcone in babilonia, fu raccolto dal soldano orrevolissimamente
. 2. con onore, in modo onorevole per una persona, onoratamente
al consolato condotto e publicato orrevolmente consolo in compagnia di calpurnio bibulo. marchetti,
i-161: essendo... costanza in età perfetta e non avendo il re più
re più stato né tesoro di poterla in alcun potente re orrevolmente maritare, molto
tante sciagure. 4. in gran pompa, con un ricco corteggio.
mio senno faceste, niun mese trapasserebbe in cui la solennità del giocondissimo ferragosto non
, 1-2-177: li quali [greci] in questi così fatti onori divini, cioè
non se ne sottrassono. 6. in modo encomiabile e degno di apprezzamento morale
, cioè affermazione di fatti falsi contenuta in una petizione rivolta all'autorità ecclesiastica al
cosa eh'alcuno de'santi non caggia in questi peccati minuti che si commettono per
: / - non sperar più gioirne in terra mai. - / a questo orri-
g. rucellai, 859: come fuoco in la fornace inclusoj / ch'ondeggia e
i-67: entrò [carlo vili] in asti... conducendo seco in
] in asti... conducendo seco in italia i semi di innumerabili calamità,
appo gli antichi e spenti non sono in tutto nella voce del popolo. brusoni,
coprirsi / già d'orribili scaglie, e in feda serpe / volta strisciar sul suolo
divenire nero il sacro vino e mutarsi in sangue oscuro. caro, 3-45:
lampante, di quella divinità che aveva in se stesso. misasi, 7-ii-62: l'
. misasi, 7-ii-62: l'orribile era in quel cadavere, in quel sangue che
l'orribile era in quel cadavere, in quel sangue che ella aveva versato e
sere lunghe d'inverno, le fantasie scialavano in macabro ed in orribile.
, le fantasie scialavano in macabro ed in orribile. -che annuncia una sventura
a noi dipinge / l'orribil giorno, in cui da'monti scese / adige rovinoso
: già mi par di sentire / in questa carne tribolata i denti / di quella
bellissime. astolfi, 1-397: serpenti sono in calicut grandi e grossi come gran porci
vide la sua bella e cara leonilla tramutarsi in un subito in una velenosa serpe,
e cara leonilla tramutarsi in un subito in una velenosa serpe, la quale, lasciandogli
quanto ella è misera miserabile? che in questa vita hai l'inferno e hai la
: se gli mostrò [il demonio] in forme orribilissime e spaventose. g.
de'lieti sogni è genitore, / crearle in mente di aiverse idee, / in
in mente di aiverse idee, / in un congiunte, orribile chimera. arici,
gente dispetta », / cominciò elli in su l'orribil soglia. idem, inf
d'arbori intorno e d'ombre orribili in luogo secreto. poesie musicali del trecento
più felici regni / spinse il gran caso in questa orribil chiostra. g. gozzi
empiè di terrore le genti, e in più lati rotta e scoppiata, lasciò
: cambiarono le stanze delle puzzolenti corsie in oscure ed orribili prigioni. jahier, 15
. donato degli albanzani, i-443: in quello spazio di tempo... orribile
la state a le fatiche, / riponendo in commune i loro acquisti, / per
percosse, / miravaie non mai calare in fallo. leti, 6-ii-330: spinte le
5. bruttissimo nel fisico, in partic. nel volto; che ha
[la morte], / pallida in vista, orribile e superba, / che
sentono subito strepiti orribilissimi, fatti divinamente in quel luogo da non veduti spirti.
ai ritorti / corni, ed a molti in bocca orribil metro / di barbarico suon
: ripenso a quel ferito che ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là da sei
ben vivere, 5: quella penitenza [in purgatorio] è molto orribile e molto
/ aspetti della terra e il cielo in cui / la mia tristezza orribile si
arebbe patito del vitto ancora, se in così orribile assalto della fortuna il vescovo
farèvi. galileo, 1-2-236: sono in continui stridori per una orribile doglia di una
è il terzo giorno che sono inchiodato in casa da un orribile dolore alle reni.
orribile e spaventoso il dominio della chiesa in tutte le parti d'italia. segneri,
ver me le scolorite labbra / e dirmi in tuono orribile e severo: / «
un orrore / che er lunga stagione in lor non cessa. giov. soranzo,
nel 1576 la pestilenza prese gran piede in venezia, con farvi poi un'orribilissima strage
., iv-18 (3): avea in uso, che orriber cosa è pur a
quale sagrificava al demonio. furono trovate in casa sua cose sì orribili che per
rimoti inglesi come nel carattere isolano così in questo orribile eroismo. parini, vii-71
capo gli è inevitabilmente necessaria a mantenerlo in un viver comune. tommaseo, 21-35:
della tirannide romana, perché più legittima in apparenza. carducci, iii-19-298: come
pare la contrazione d'un viso di cadavere in putrefazione. fogazzaro, 1-341: lo
delle nudità che vi si ostentano bestialmente, in un atto orribile, tanto più sinistre
regi / che qui staranno come porci in brago, / di sé lasciando orribili
., 1-41: la persona del padre in alcuna cosa pare orribile e terribile e
e potente. alberti, i-201: puoi in villa nasconderti per non vedere le rubalderie
torno all'orecchie, quali d'ora in ora seguono stridendo e mugghiando per tutta la
a me stesso. delfico, i-397: in tal tempo però sorse in italia l'
i-397: in tal tempo però sorse in italia l'orribile mostro che doveva scompigliarla da
doni che all'anno santo vengono esposti in certe anticamere vaticane. serra, ii-131
lei, e di eleganza certo rarissima in materie scientifiche, le quali, trattate
alla stazione e tu mi t'involasti in un'orribile carrozza di 2a classe.
di 2a classe. -che funziona in modo pessimo. carducci, ii-4-314:
16. avv. ant. in modo spaventoso. chiabrera, 1-iii-318:
freme / l'infernal furia alla donzella in seno / avventa fiamma d'acheronte.
non vi piacessi o vi spaventassi farei in suo cambio una celata e sottovi una
io lo vedo intero, io lo vedo in tutta la sua orribilità.
autore di 'tigre reale 'offre in segno di riconciliazione... l'apoteosi
sestus e suoi compagni si credeano essere in inferno per la orribilitade del luogo. gelli
si raccogliessero insieme, non si troverebbe in loro tante pestilenzie e orribilitade di fedite
dentor gesù cristo. 9. in senso concreto: azione nefanda o efferata,
uccidevano [i professori di magia] in vari e inauditi modi e crudelmente tormentavano,
savonarola, 5-ii-75: scampare di non stare in quella orribilità dello inferno. carducci,
intelligenza, 140: una foresta aveavi in veritade, / che molto saggi
avv. (superi, orribilissimaménte). in ma niera da provocare orrore
de l'arme empiè lo speco / in mezzo il foro orribilmente voto. m.
tasso, 9-23: l'elmo percosso in suon di squilla / rimbomba e orribilmente arde
gettasse l'ultimo spirito e, ridotta in cadavere miserabile, ricevesse fra le sue muraglie
], / e man ge meto in testa et in terra lo tira.
e man ge meto in testa et in terra lo tira. -in modo
. monti, x-1-430: vedi megera in gran faccenda, vedi / le sue sorelle
aiutandosi con le braccia e col petto arrivò in breve sul campo all'impiccato: senza
a dirupi. -per estens. in grande misura, moltissimo. pananti,
crudeltà, con ferocia ed efferatezza, in modo spietato. castelvetro, 8-1-306:
fu da lui orribilmente offerta a dio in sacrificio. a. boito, 97:
schianta la testa. 3. in modo micidiale, con grande strage. -
la pestilenza] i suoi dolorosi effetti e in miracolosa maniera a dimostrare. guicciardini,
pestilenza e la carestia,... in quel tempo desolavan orribilmente l'egitto.
, 49: l'austria vacilla ea è in grandi imbarazzi;... la