. del- vinsa. need-dispositions (in t. parsons). oriènte1
, una stella). - anche in espressioni comparat. lorenzo de'medici
quella d'occidente, e divide lo cielo in quattro. dante, purg.,
si muovono per moto proprio dallo occiaente in oriente, ma sono mosse da oriente
oriente, ma sono mosse da oriente in occidente dal primo mobile. ariosto, 40-43
, grandissime appaririano le lunghezze da oriente in occidente tra luna e l'altra stella
, / la qual fa sua dimora in oriente, / e tutto 'l mondo l'
, / velando i pesci, eh'erano in sua scorta. attribuito a petrarca,
, xlvii-170: levasi il sol talvolta in oriente / senza alcun raggio e rosso pe'
sospetto an- dorno, / insin che in oriente vidon giorno. ariosto, 20-81:
e come diligente / spazza le stelle in cielo e fa pulito: / poi fassi
una bella giornata: la luna, in un canto, pallida e senza raggio,
verso l'oriente s'andava sfumando leggermente in un giallo roseo. pratesi, 1-59
esser può ch'io parta j ed in un punto al mio doppio oriente / ed
spalle io volga? marino, 11-141: in lei duo vivi soli hanno oriente,
2. per estens. tempo in cui sorge il sole, alba.
ond'ei ri chiama / in sul mattin gli addormentati augelli / a rive
paesi asiatici e dell'africa nord-orientale, in relazione con la conoscenza, l'esplorazione
tra tutta la spezieria che mai nacque in oriente. livio volgar, 5-408:
arabia, l'iraq e l'iran (in senso proprio medio oriente indicherebbe invece il
parlando del medio oriente avevamo ben altro in testa che le bellezze naturali e i
. 4. mondo orientale, in partic. asiatico, nei molteplici aspetti
è stato sempre et ancor è d'avere in somma riverenza e quasi adorare gli loro
la loro libertà, cucinando l'oriente in tutte le salse. pascoli, i-359:
divisa dalla romana; ma converrebbe determinare in modo meno equivoco, giacché ci sono
alla germania, riverisco carlo magno, in cui ebbe il proprio oriente l'impero occidentale
. 6. gesù cristo, in quanto principio della redenzione. bibbia volgar
vedi il caldeo, il quale in vece della parola tradotta nella nostra volgata
è volta. 8. luogo in cui ha sede e opera una loggia
collaterale rispetto alla massoneria tradizionale, diffusa in partic. nell'america del nord.
perla tendente al bianco per paraggiarle tutte in quella lucentezza calda e rosata che i
impero romano, separata da quella occidentale in seguito alla morte di teodosio nel 395
di interessi con le potenze europee, in partic. russia, francia, inghilterra
queste banderuole] assai delle rosse e gialle in pittura ne'palvesi e targoni, ed
ne'palvesi e targoni, ed ancora in alcuni forzieri ed altri tali arnesi per
l''orifiamma ', antica bandiera che in francia sino a luigi xi seguitava sempre
fiorentino / d'orifiamme e d'armille in cento nodi. 2. per
sfilate cavalleresche o nelle processioni. - in senso generico: bandiera. fazio,
sopite dentro il cielo. -mar in. bandiera appesa all'albero della nave
: vien poi l'orifìcina, partita prima in istrumenti ed azzioni; sotto gl'
cavità, di uno strumento, e serve in partic. per il passaggio dei
de le braghe s'uniscono a le calzette in circa la piegatura de le ginocchia.
oncie tre; si macerano tre giorni in vino odorifero, poi si fan bollire
vino odorifero, poi si fan bollire in vaso doppio, atturato ben l'orifizio.
di tutto tondo, ignuda, posante quasi in atto di danza sopra la voluta di
profondità. 3. anat. apertura in una cavità con o senza funzione di
: il male... consiste in una frequente necessità di orinare, sopraggiunta
utero, fatta dalla mano del chirurgo in un aborto di poco più di tre
muccoso lì d'intorno al canale dell'uretra in un corpo glandulare che la circonda.
il passaggio. -foro che mette in comunicazione un vaso sanguigno con un organo
quelle eschi copia di sangue, sia in qualche modo otturato l'orificio della vena
: il male pare al presente ridotto in una rilassazione degli orifizi dei minimi vasi
muliebri. r. cocchi, 1-115: in questo vestibulo il sangue aspetta il rilassamento
rilassamento o la diastole del cuore, ed in quel punto contraendosi i lacerti dell'auricola
ottenere oggetti vari piegando più volte e in modo diverso un foglio di carta.
ovate, con l'apice ottuso, fiori in pannocchie, accompagnati da brattee, calice
oli essenziali che contiene ed è usato in gastronomia per insaporire le vivande e anche
gastronomia per insaporire le vivande e anche in profumeria (e un tempo trovava impiego
e l'oregan, eh'è suave in su que'pesci / che con lingua di
accorrevano dopo teatro dame scollate e gentiluomini in marsina. baldini, i-800: ecco
ritonda a modo di ruota, ma in più parti divisa. il seme produce
domenichi [plinio], 10-73: in africa nasce un animale che si chiama orige
saluberrimo licore. soderini, i-io: in egitto è l'origo, animale che gli
domestica di boschi / acuticornia belva, in cuor selvaggia / l'orige, sommamente
una piccola splendida antilope una volta abbondante in tutta la penisola arabica e nel medio
, o qualche origenista che ci credono in inferno, si burlasse del fatto nostro.
cavalca, 21-260: è vie maggiore dilettarsi in colui che creò tutti gli altri [
superbia... ha una generale influenza in tutti i vizi, de'quali ella
universali. d'annunzio, iv-2-538: è in ogni anteimo una tendenza originale a
alle condizioni, cioè allo stato religioso-esistenziale in cui si trovava l'umanità al momento
sensi, la vista delle quali le fa in certa guisa sembrare davanti a sé gli
tutte le nature. 4. nato in un luogo o in una città determinata;
4. nato in un luogo o in una città determinata; indigeno, locale
e barbara, e da poco tempo in qua, onde che sia, trapassata in
in qua, onde che sia, trapassata in italia. 5. che ha
bartoli, 7-1-193: sentì dire essersi fabricata in villareto, sopra '1 suolo della
di mena. -entrare, venire in pensiero di fare qualcosa: avere intenzione
avere intenzione di farla; venire tale cosa in mente. tortora, i-55:
... entrato il re di navarra in pensiero di ricuperar quel regno. cesari
la fante gli avea detto, entrò in un pensiere di voler motteggiare con lui
4-903: il veneroso... venne in pensiero di tentare... se
pacate risoluzioni condurre. -entrare in pensiero di qualcuno: pensarvi. boccaccio
essendo un bellissimo tempo e egli entrato in pensiero della sua crudel donna,.
infino nella pigneta. -entrare in un determinato pensiero: convincersi di qualcosa
14: e1 grasso, coricatosi in quella proda et entrato in questo pensiero,
, coricatosi in quella proda et entrato in questo pensiero, diceva da sé a
/ scese minerva, la si tolse in braccio / dolcemente e baciolla, ed oh
e mia cura sarete. -essere in pensiero: essere preoccupato, in apprensione
-essere in pensiero: essere preoccupato, in apprensione (per qualcuno o a causa
.], 15-22: essendo esso in continui pensieri come egli debba guardare quel
v'abbiamo? certo noi eravamo tutti in pensiero di voi. 5.
volgar., 73: quelli che sono in grandi debiti a usura e non hanno
non hanno di che restituire ne sono in pensiere tanto che ne perdono quasi lo sonno
da mali maggiori... io sono in pensiero per una vita così preziosa.
padre cristoforo... era già in pensiero per i suoi pericoli. settembrini,
. settembrini, iv-389: io sono in un pensiero grande per quel caro e
chissà cosa fanno, siamo un po'in pensiero. -essere in pensiero di
po'in pensiero. -essere in pensiero di fare qualcosa: averne il
10-9 (1-iv-922): io era testé in pensiero di mandare un di questi miei
nardi, ii-63: urono ancora in pensiero i capitani dello esercito di
et ira invecchiata, eh'è sempre in pensiero di mostrarsi nocevole. ammirato,
. ammirato, 11: mentre è in pensiero di espugnar la città di firenze,
: l'elettore... stato in pensiero d'investire rain. -essere
proposta canzone. -essere qualcosa in pensiero di qualcuno: essere suo proposito
cale, / che bon conforto sia in vostro pensiere. m. villani,
mondani; e certo questo non è stato in pensiere a quelli che hanno fatto procaccio
-essere tutto il pensiero di qualcuno in una persona: essere immemore di tutto
lentini, 57: ben li falla pensieri in veri- tate / chi crede fare d'
. -farci un pensiero: prendere in considerazione. -fare mille pensieri: passare
tutto. / mille pensier fa d'uno in altro modo, / prima che fermi
altro modo, / prima che fermi in alcun d'essi il chiodo.
fo pensiero che tu la meni stasera in quella casa. ariosto, 43-184:
ad alice. -far stare in pensiero: causare apprensione. borgese,
li manderò. e non mi fare stare in pensiero. -fermare nel pensiero:
quanto il pensiero dell'uomo: viaggiare in lungo e in largo. viani,
dell'uomo: viaggiare in lungo e in largo. viani, 4-15: era
. -lasciarsi uscire dal pensiero: incorrere in un errore. giovannini, 5-29
di ponere che la città di roma in oriente e parigi in occidente.
la città di roma in oriente e parigi in occidente. -leggere il pensiero
-leggere il pensiero: riuscire a conoscere, in virtù ai forze medianiche, ciò che
virtù ai forze medianiche, ciò che ha in mente una persona senza che questa lo
gli altri penser mi levao. -mettere in pensiero: suscitare problemi, complicazioni,
. maffei, 5-2-301: non poco mette in pensiero tessersi trovata la lapida del nostro
la lapida del nostro cisiaco. -mettere in pensiero di qualcosa: suscitarne il desiderio
colli miei occhi, che non mi mettano in pensiero di beltà di pulcella.
sua maestà non si rimette ad altri in cosa alcuna, se non in quelle che
altri in cosa alcuna, se non in quelle che vanno per il corso ordinario
vanno per il corso ordinario, ma in tutte l'altre vuole essa stessa ben conoscere
vuole essa stessa ben conoscere, e in tutte vi mette pensiero e non lascia che
umanamente parlando, che le cose non siano in peggior stato di quello si trovano,
pensiero, il pensiero, ogni pensiero in, a qualcosa: porselo come scopo,
fare dell'altrui suo. -prendere in considerazione; esaminare attentamente. landino,
esaminare attentamente. landino, 220: in nostra lingua diciamo altiero e disdegnoso colui
darò espediti. -mettere qualcuno in pensiero: costituire per lui un problema
vendetta giustamente / punita fosse, t'ha in pensier miso; / ma io ti
[s. v.]: 'mettere in serio pensiero. può l'uomo mettere
può l'uomo o la cosa mettere in pensiero ', dar da pensare con
fino ad ora assai tarda, e mettevano in grave pensiero i loro parenti.
i loro parenti. -mettere qualcuno in pensiero: causargli ansia, preoccupazione;
fresca-ciera / tempesta e dispera; / in pensiero m'ài / miso e 'n cordoglio
9-1-271: per avventura che io vi porrò in pensiero con queste mie ciance. l
questo più ch'altro mi mette in pensiero. pallavicino, iii-482: prima di
a piacer de'legati e gli mise in pensiero. -suscitare incertezza.
fiore, 7-9: or m'ha messo in penserò e in dottanza / di ciò
: or m'ha messo in penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea
aver per certano. -mettere qualcuno in pensiero di qualcosa: suscitargli il proposito
davanzati, ii-383: cesare passò di spagna in fiandra per la francia sicuro e carezato
tumultuanti gastigò e mise il duca di clèves in gran sinistro e terrore e arrigo in
in gran sinistro e terrore e arrigo in pensiero di rappattumarsi con carlo. chiabrera
... se poteva destramente mettervi in pensiero di fare alcuni tondi piccioli di
. -mettersi pensiero di qualcuno: stare in ansia per lui, per la sua
metteva pensiero di come s'avesse a portare in questo suo primo incontro con esso lui
del loro stato. -mettersi qualcosa in pensiero: prestabilire mentalmente, decidere.
femina, perché s'aveva già messo in pensiero ciò ch'ella era per fare.
n'è per pensiero: e quest'in un anno, in finora, che siamo
: e quest'in un anno, in finora, che siamo nel mese di de-
faccia come colui che, essendo messo in prigione da certi suoi creditori, gli
il pensiero: non essere neppure preso in considerazione. giannone, ii-209: sarebbe
state capaci, perché la risposta era in pronto; ma poiché a'padri di questo
suoi. fagiuoli, x-109: egli in somma fa per loro / tutti quanti
/ tutti pigliasi i pensieri, / entra in tutte le lor cose.
lor cose. -porre i pensieri in riposo: risolvere i problemi, dissipare
che ha posti i pensier'miei tutti in riposo. -porsi in pensiero che
tutti in riposo. -porsi in pensiero che: convincersi che. g
avesse udito a sibilare basilischi, postosi in pensiero che fossero ladri che si accennassero
il papa di vignone... fusse in pisa. -prendere, prendersi,
per quanto stimate l'onore mio che, in questa va- cazion del carnovale, vogliate
., 38 (661): in quanto alla cattura,...
-prendersi pensiero di qualcuno: dedicarvisi, in partic. provvedendo al mantenimento, all'educazione
la ringrazio di cuore. -raccogliere in un pensiero: recarsi a mente nella
allato a lei senza toccarla: e raccolti in un pensiero il lungo amor portatole e
. pallavicino, u-117: non poteva in sì grave occasione lasciar di recarle al
tratti bene i conti, avea spesa in suo servigio la maggior parte delle rendite
-riavere tutto il proprio pensiero: ritornare in sé, riavere il completo dominio di
con lui. sarpi, 1-65: in queste ambiguità resto ancora, né ho
se l'ordinino da loro stessi, che in un principe non è cosa più obrobriosa
è cosa più obrobriosa. -stare in, con pensiero: meditare, riflettere;
, riflettere; essere preoccupato; stare in pena, in ansia. caccia,
essere preoccupato; stare in pena, in ansia. caccia, xxxv-1-357: sembianza
il mi'richero, / fra me stando in pen serò. cavalca, 20-409:
passata l'ora che doveva tornare, stava in pensiero. boccaccio, dee.,
mia donna che di questo non stea in pensiero. ber ni, 11-2 (i-280
: s'uno ha ricchezze sta sempre in pensiero, / e poi vien un
mantova, 109: io sono stato molto in pensiero questi dì, vedendo che ne
il numero della casa, e ne stavo in pensiero. g. rassant, 3-192
» - e rise - « di stare in pensiero ». -tenere il pensiero
ancora inamorato non s'era, s'accese in tanto disidero di doverla vedere che a
suo pensiere. -tenere qualcuno in pensiero: tenerlo in apprensione. mazzini
-tenere qualcuno in pensiero: tenerlo in apprensione. mazzini, 32-109: ciò
mazzini, 32-109: ciò che mi tiene in pensiero è la posizione di montevideo e
vivi da un pezzo e ci tengono in gran pensiero. -uscire da un
uscio del reo penserò / ch'io avea in primero, / e fei proponimento /
e con bugie. -venire pensiero, in pensiero: venire in mente, proporsi
-venire pensiero, in pensiero: venire in mente, proporsi, desiderare.
udendo questo, comin- ciolli a venire in pensiere di volere sapere che era questa
cittadini di bologna... venne in pensieri di volere torre la città al legato
un solo povero mendicante, perché venne in pensiero a sua santità di ridurli tutti
pensiero a sua santità di ridurli tutti in un luogo e di spesarli. segneri,
, iii-1-246: venne ai suoi parenti in pensiere di far aprire il cadavero.
, i-237: alcuna volta gli veniva in pensiero... che le sue lettere
eminenza mi perdoni se alcuna volta venni in pensiero che vostra eminenza non amasse il
p. verri, 1-ii-178: gli venne in pensiere che nessun altro avrebbe meglio potuto
più alti del vero. redi [in magalotti, 9-1-265]: il pensiero che
che v. s. illustrissima ha in capo per una canzone al re di pollo-
non uno pensieruzzo ebbe mai altro che in nettezza. d. bartoli, 7-3-171:
: ogni pensieruccio, che gli venga in mente, gli sembra prezioso, e lo
fare di chi è assorto in pensieri. g. bassani,
bettini, 1-314: parlarono spesso di lui in casa, e fu compianto pensierosamente perché
. orioni, x-5-319: sempre sola in una pensierosità di prigioniero.
(superi. pensierosissimo). assorto in pensieri, per lo più seri,
pensierosa a me che, dal mal francioso in fuora, non trovo cane che mi
davanzati, ii-45: i soldati guardavano in terra, pensierosi più che pentiti. b
l'amore e tesser innamorato non consista in altro che in andare un uomo pulito
tesser innamorato non consista in altro che in andare un uomo pulito, in caminare penseroso
che in andare un uomo pulito, in caminare penseroso. foscolo, v-80:
suolo. pascoli, i-711: catullo, in quest'anno 701 -in cui p
la purezza dell'anima e del corpo suo in guisa che sia vergine nell'anima e
4-95: le fanciulle... portavano in tutta la persona i segni di una
, ai piedi del pensieroso, con in tutte le membra la pesantezza di un dolore
e vegetante su un piano sopraelevato (in partic. una terrazza, un tetto
e cesare augusto piantò cipressi che crebbero in notabile altezza sopra la muraglia del suo
di logge. abriani, 1-87: in voi [archi eccelsi], che aprite
voi [archi eccelsi], che aprite in italo sentiero / pensile e nobil
città e case pensili e campate in aria. temanza, 143: è
giardinetto di quattro vasetti / dove sfiammavano in sanguinando il verde / garofani
. -per estens. che cresce in tali giardini, che ne costituisce
celeste). -anche: che pare librarsi in aria per miracolo, illusione ottica o
terra che un globo pensile e librato in aria tenue e cedente? lubrano,
. campania, 8-114: il sole in quella candida spruzzaglia / i colori de
lieve salto, / pensili gocciolette errano in alto. pascoli, i-i55: questo
di visioni. ululano ancora le nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo
nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città
tutto il resto si confondeva col buio in modo ch'io potevo credere di aver
giorno dell'anno, ché li portava attorno in orti pensili, con le ruote.
oggi m'assali / e ti chini in cuore. 3. sospeso a
sia un vaso pensile, quale si vede in bassirilievi etruschi e romani. praga,
molte radici, quali restano così pensili in aria e prestamente si allongano finché arrivano in
in aria e prestamente si allongano finché arrivano in terra. tarchetti, 6-i-284: i
, fra una strana boscaglia pensile, in vasoni, bambù e sempreverdi un po'
moretti, ii-691: io mi sprofondai in uno qualunque dei ventiquattro stalli che componevano
, fiume pensile): letto fluviale in cui il fondo si trova a un
cose dalle intemperie (e trova impiego in stazioni ferroviarie, impianti sportivi, mercati
, agg. che può essere collocato in pensione, avendo al proprio attivo un adeguato
2. che consente di andare in pensione (l'età anagrafica raggiunta)
stampa », 14-vii-1982], 1: in base al disegno di legge l'età
sf. condizione di chi può andare in pensione. -anche: condizione della parte
. -a). chi deve andare in pensione; chi aspira a ottenere la pensione
stampate ed esposte al pubblico, in modo che mi si precluse il tempo utile
ecc. pensionaménto, sm. collocamento in pensione di un lavoratore dipendente con la
, sm. e f. chi vive in una pensione stabilmente o per un periodo
lungo. - anche: chi alloggia in una casa privata, pagando una retta
: era l'unico pensionante, trattato come in famiglia. piovene, 7-362: montecarlo
questa ragione il signor don guglielmo resterà in palermo, aggregandolo alla cittadinanza e pensionandolo
maturato negli anni di lavoro; mettere in pensione. -in par- tic.:
a un rappresentante eletto, non riconfermare in una carica; giubilare (e ha
prestata l'opera sua, per lo più in pubblico impiego: e se la pensione
. castelnuovo, 1-132: nella sera stessa in cui era giunta la notizia della crisi
ministero caduto era incomprensibile... in quell'occasione, al caffè 'allo scoglio
-figur. mettere da parte, relegare in soffitta. e. cecchi, 13-213
erogazione, un appannaggio, un sussidio (in partic. da una potenza straniera,
per difenderne politicamente gl'interessi, in patria o in ambito internazionale).
politicamente gl'interessi, in patria o in ambito internazionale). - per lo
.., o essi avranno in capitale la loro porzione o saranno pensionari
machiavelli, 1-i-23: dove posseva lasciare in quello regno uno re suo pensionàrio,
maestà che ogni denaro sia benissimo impiegato in loro, perché ha da riconoscere la vita
la direzione degli affari esteri (e in seguito estese la propria competenza alla generalità
quasi il medesimo ufficio che quelli detti in iure sindici, perché sollecitano e proccurano
pensionàrio 'vien designato il presidente dell'in allora repubblica di olanda, conosciuta sotto
gran pensionàrio. -guardia dei pensionari: in inghilterra, compagnia di cento gentiluomini che
compito di accompagnare il re nelle comparse in pubblico. magalotti, 26-74: 'guardia
tempo de'primi re d'inghilterra; consiste in una compagnia di cento gentiluomini, la
avour, viii-37: qual è la legge in vigore sulle pensioni godute all'estero?
finanze ».. chi vive in una pensione. etruccelli della gattina
deliberazioni del senato della repubblica di venezia [in rezasco, 789]: è noto
co ': servitù e diritto di pascolo in certi mesi e con certe norme,
un sussidio, un appannaggio, anche in cambio di un servizio prestato, di
sempre, e fu a vivere pensionato in francia, dov'era vivuto e morto prigione
anni addietro una commissione del governo italiano in venezia per definire gli affari delle pensioni
stesso governo finse ch'io tramavo rivoluzioni in quell'isola ove la metà della popolazione era
isola ove la metà della popolazione era, in quel tempo, a servizio regio o
. degli ufficiali pensionati, degli impiegati in riposo. einaudi, 2-273: l'
. einaudi, 2-273: l'andare in pensione è atto non volontario, ma
g. bassani, 5-7: pensionati in maniche di camicia, per lo più,
di rendita. gramsci, 12-313: in america... non esistono classi
, sm. istituto (che ha sede in un edificio opportunamente strutturato e attrezzato)
saviamente accetta il collegio solo nel caso in cui il padre sia astretto a ricorrervi,
il padre sia astretto a ricorrervi, e in tal caso vorrebbe e'si dilatasse a
le pensioncine della servitù se ne vanno in emmaus. ojetti, i-755: era
. e. cecchi, 5-193: in cima a quattro branche di scale,
a sca denze periodiche, in partic. a funzionari, dipen
mercenarie; sovvenzione a un alleato in cambio di appoggio politico. leonardo
lii-1-9: è anco solito il duca spendere in dar pensione a tutti li signori
una onesta pensione, e volea in ogni modo che io la pigliassi. f
e per sé e per i suoi, in stalla, vestire, donativi, maritar
donativi, maritar donzelle ed altro, in modo tale che la pensione non le
quella. -la somma di denaro corrisposta in ciascuna rata. caro, 12-iii-46
consigliano ch'io mi metta il cervello in riposo di questa ladra pensione; e
lanzi, ii-398: stabilite pensioni per mantenere in roma scelti giovani studiosi delle tre arti
duna pia radunanza, cui si appartiene in quella città la cura di premiare il
che non maggiori di 21 anni abbiano dato in pubblico esame superiori riprove di capacità.
: corrisposta dal governo francese al clero in seguito alla soppressione dei conventi nel periodo
., 1-183: o mover liti in benefici, quando / ragion non v'abbia
pensione si può estinguere, il che in italiano vuol dire farne pecunia numerata;
sopra le chiese... si distingue in due altre specie subalterne: una,
ad alcune persone di condizione illustre cadute in povertà e bisogno, secondoché ne venivano gli
una quota dei frutti (o, in genere, del reddito) di un bene
autorità ecclesiastica) che concede tale bene in godimento a un altro riserva a se
altro modo di riserva è di farsi in una certa quantità o cota de'frutti,
a vivere con le loro legge et in libertà, a volerli tenere ci sono
quale li fu acconsentito di poter transferire in questo e successivamente nelli figlioli eredi una
, per particolare disposizione del sovrano o in base a regole prestabilite, a un
o si fosse altrimenti reso benemerito, in considerazione della sue condizioni personali di bisogno
condizioni personali di bisogno (e, in partic., la somma periodicamente erogata
defunto dipendente (pensione di reversibilità) in misura proporzionata (almeno in linea di
reversibilità) in misura proporzionata (almeno in linea di massima) all'importo della
vecchiaia, pensione di anzianità) o in considerazione delle ragioni di salute che impediscono
varie categorie di somme periodiche che, in base a precise norme di legge,
o per invalidità, non sono più in grado di lavorare (pensione di guerra
ha riportato invalidità per servizio militare prestato in guerra o ai suoi stretti congiunti;
o condizioni di salute, non sono più in grado di lavorare e che, durante
fatica si continui ad avere un pane in vita. botta, 4-786: offerse.
. manzoni, v-2-76: c'è qui in milano un sig. r antonio ferrara
amico. mamiani, 9-227: non entro in parecchi altri particolari stati pensati da uomini
impiegati con stipendi e salari finché sono in servizio attivo; quando cessano da questo
al mese. imbriani, 6-86: perdono in tutta fretta una battaglia e poi si
di 65 anni e moglie di 60 anni in 40 scellini alla settimana, quella dell'
settimana, quella dell'individuo solo è fissata in 24 scellini. pecchi, 15-29:
pensione è così poca per il contadino in confronto a quella dell'operaio? moravia,
diritto di ottenerla dal diretto titolare, in caso di morte, agli stretti congiunti
pensione di grazia o straordinaria: concessa in via straordinaria da un sovrano (o,
percepisce l'erogazione periodica di una somma in dipendenza dell'attività precedentemente svolta e dell'
durante essa (specie nelle locuzioni andare in pensione, essere in pensione).
nelle locuzioni andare in pensione, essere in pensione). -in senso generico:
o no un'erogazione periodica di denaro in dipendenza dell'attività, precedentemente svolta)
secondo il mio diritte, d'andare in pensione. cicognani, 13-4: quando
: quando il signor bocciardi era andato in pensione aveva acquistato un villino al viale
colli. borgese, 1-213: riceveva in dote la nuda proprietà del villino di
ritirarsi lì ora che restava solo e in pensione. govoni, 3-225: con quel
vivo / che gli occhietti sfuggenti, / in pensione di fame / non sarebbe la
perbene; il padre era un usciere in pensione. sciascia, 8-45: il colonnello
: il colonnello salvag- gio, colonnello in pensione, sempre pronto a scattare appena
appena imprecisioni, dubbi o critiche sfiorassero in qualche modo l'esercito, i carabinieri
affitto. -condurre a pensione: prendere in affitto. boiardo, 1-16: lui
boiardo, 1-16: lui ne andò in tegea e, mostrando di volere quivi
altro frutto che cannuccie, s'affittavano in perpetuo o a longhissimo tempo per leggerissima
paga per la pigione de beni dati in affitto o a livello. -retta
più gestita come impresa e avente sede in un edificio o in un complesso di
e avente sede in un edificio o in un complesso di locali, in cui
o in un complesso di locali, in cui una clientela fissa e, per lo
vedificio stesso o l'insieme di locali in cui ha sede. -anche: la
. -anche: la somma periodica pagata in corrispettivo del vitto e alloggio ricevuto.
pensione, vi dirò che io qui in pisa ho: i camera, con lume
: il rumore di una carrozzella ruppe in questo momento i silenziosi echi della pensione
iv -145: ho sempre tenuto ragazzi in pensione. d'annunzio, iv-2-339: fu
pensione. d'annunzio, iv-2-339: fu in una casa dei quartieri nuovi, in
in una casa dei quartieri nuovi, in una specie di pensione privata, dodici
pratolini, 3-141: la polizia identificò in gino l'uccisore. gino venne arrestato
venne arrestato pochi giorni dopo a roma, in una pensione elegante dove aveva preso domicilio
? hai già una casa o stai ancora in pensione? -condizione di
e periodica, consuma abitualmente i pasti in un ristorante. fenoglio, 1-107
che un bel gruppetto di ufficiali sia in pensione nel tal ristorante della tua città.
o, anticamente, anche convento) in cui i fanciulli ricevono vitto, alloggio,
di quelle fanciulle, che vi erano in pensione, dalle mura dell'orto per andare
che aveva mari, per durare / in pensione ('perché, cara donna,
. 12. locuz. mettere in pensione: mettere da parte, abbandonare
la delicata illusione, / la metteremo in pensione, / puck, nel solito museo
galileo, 1-2-203: quando le pervenga in mano la pensioncella, mi farò,
poi 'pagamento '(da compiersi in un giorno fissato e, quindi,
2. chi vive stando a pensione in casa altrui o in un collegio o
stando a pensione in casa altrui o in un collegio o in un istituto di istruzione
casa altrui o in un collegio o in un istituto di istruzione privata; pensionante
della situazione finanziaria delle gestioni pensionistiche è in parte attribuibile al progressivo invecchiamento della popolazione
alcun altri scellerati e brutti / che in vizi disonesti è ogni lor cura, /
, faticoso e ingrato (e ha in genere connotazione scherz. o iron.)
: io mi confermai ancora di più in questa idea nel rileggere di seguito e posatamente
, 3-123: l'intreccio d'avventure in cui consiste ogni romanzo cavalleresco ora mi
nell'antica roma la schiava doveva filare in un giorno), deriv. da
sospetto di qualche trappola d'afranio eh'in secreto ho veduto parlar con alfonso suo servitore
. pensosaménte, avv. restando assorto in pensieri per lo più gravi, malinconici
non chinarsi a bere, / correre in riga quando a lenti e tardi /
quasi tutte le inchieste e indagini pensosamente in corso sui nostri palcoscenici -quasi tutti trasformati
corso sui nostri palcoscenici -quasi tutti trasformati in fòri interiori -questa qui arriva a scoprire
l'assassino. 2. in modo che induce sentimenti, stati d'animo
povere querce, a vedere certi eruditi in marsina. sereni, ^ -18: questo
atteggiamento proprio di chi è profondamente assorto in pensieri per lo più gravi, malinconici
pensosissimo). che è assorto in pensieri gravi, malinconici o dolorosi,
il suo animo). -anche: immerso in profonde riflessioni o meditazioni; pensieroso,
/ un giorno di nascoso / entrai in mompuslieri, / e con questi pensieri /
i miei peccati / contai di motto in motto. maestro francesco, 307: quand'
e piacentero, / à mantenente amore in cor rinchiuso. compiuta donzella, xxxv-1-435
pensando al suo novello incarco / stava in forti pensier tutto ristretto, / quando
, 6-81: vennevi un giorno ch'ella in altra parte / si ritrovava, e
penetrantissimo spirito, essendo allegra e vivace in presenza degli altri, in presenza sua
allegra e vivace in presenza degli altri, in presenza sua mi mostravo scaltramente svogliata e
d'annunzio, i-318: muta la segue in alto la donna pensosa, con occhi
, oltre: -oltre la vita, in vano! sbarbaro, 1-173: non v'
, 7-249: giacciomi (ahi misero) in questo pensoso letto, né con altri
altera e onesta, / lietamente pensosa in bruna vesta / fra più donne gentil
, / né, per lo foco, in là più m'appressai. cino,
. bartoli, 1-2-7: egli, raccoltosi in atto di pensoso e raccomandata a dio
al furfantello e al paino: e dispregiano in sommo grado il timido, il pensoso
. 2. per lo più in relazione con un compì, di specificazione
andar che mi sgradia, / trovai amore in mezzo de la via / in abito
amore in mezzo de la via / in abito leggier di peregrino. idem,
son io per te stata pensosa / in questo tempo ch'io non t'ho veduta
/ spiegasson le ban iere in mio sol danno, / voi pur non
faticosa. cantari antichi, lxxxv-169: in questa pena éno tormentati (tuti queli
acervo. chiabrera, 1-ii-371: altri in dilettosi amori / consuma, ed altri
, ii-8-16: pensavo la felicità di vivere in una di quelle belle casette fra tanta
canto del gallo. -che nutre in sé un'intenzione, un proposito,
avvedutamente: perché non è questo un fatto in cui si possa errare più d una
, 5-no: ancora pensoso se voltarsi in burrasca, come una tela grigia [
, / religiosi no, se non in vista, / che fan la cera lor
, 5-45: stett'egli alcuni minuti in quell'atteggiamento pensoso. l. gualdo,
una conchiglia. de sanctis, iii-212: in meli, come in tutt'i poeti
, iii-212: in meli, come in tutt'i poeti italiani, eccetto forse soli
, non ci è il sentimento della natura in quanto natura, così profondo e fantastico
, case e muric- ciuoli si sprofondino in una pensosa tetraggine. d'annunzio,
cure, / l'umor tuo lieto in quelle tazze appaga / solo che spe-
a te men ree / avrà mostrate e in compagnia soltanto / di cari amici.
pensosa, irrequieta e riflessiva, sviluppata in una maturità tutta intima e personale.
dolce parlante e amica di begli indugi in quella ratta, pensosa e schiva delle
il cignal fruga, / terre pensose in torvo aere greve. fogazzaro, 7-199:
valle seriana, ov'è con suoi cari in una pensosa dolcezza di selvette, di
era bello ciò che vedeva dalla macchina in corsa, le due masse verdi degli
degli alberi, e il mare pensoso, in fondo. -degno di riflessione.
/ la notte; e pria ch'in ciel sia l'alba accesa, / le
specie, diffuse nell'africa tropicale e in america meridionale, caratterizzate da foglie bi-
da foglie bi- pennate e fiori gialli in spighe che formano pannocchie; se ne
. parabosco, 6-17: -ben avete in ordine il pentàculo e lo spergolo? -
tagliata un poco da una banda, in cui sono scritti certi nomi arabici ed
quasi tutto coperto, ondeggiavano e susurravano, in una pausa momentanea del pianto. papini
cecchi, 2-69: al bargello fiorentino, in una sala,... sono
ebbe l'intuizione della musica che si fa in paradiso: musica, pareva bene,
: il giapponese... suona in un fiorato chimono il pentacordo finemente intarsiato.
insieme di cinque suoni che si susseguono in una scala, separati da intervalli di
che nel diatonico dia- tono si trova in ciascuno pentacordo la quinta. bontempi,
con la riforma democratica di distene; in senso iron. e spreg., il
., il consiglio dei cinquecento costituito in francia nel 1795) -
(pentacosiarco), sm. stor. in età ellenistica, comandante di un
pentacosiomedimni, sm. plur. stor. in base alla costituzione ateniese di solone (
terziario (e ora presenti, solo in pochissimi generi, nelle profondità del
,... onde si può in voce greca chiamare pentacrino. lessona,
fase dello sviluppo di alcuni crinoidi, in cui tali organismi si fissano al substrato
ha cinque dita (un arto, in specie quello dei vertebrati terrestri).
bot. che presenta foglie digitate suddivise in cinque foglioline (una pianta).
tico saturo, contenuto nei petroli e impiegato in varie sintesi organiche, la cui molecola
, il cui legno è usato in ebanisteria, foglie coriacee, fiori rossi
gruppo dei dieni, che si presenta in diversi isomeri. = voce dotta
al numero di atomi di carbonio contenuti in tale composto) e da diene (
da una miscela di formaldeide e acetaldeide in presenza di latte di calce; si
cinque diverse carni, diffusa a roma in età imperiale. g.
foglie latino: la sua radice è secca in terzo grado e non participa de manifesta
pentàfora, sf. archit. finestra divisa in cinque luci uguali da quattro colonnine.
link a scapito del genere asterias, in cui sono compresi quelli che presentano cinque
d. e. lo quale vogliamo partire in 2 parte eguale... la
c. d. e. in 2 parte eguale. c. bartoli,
d e 'il quale voglio risolvere in triangoli. galileo, 4-3-61: il
c'è a scommettere che il brazzolo in quell'estasi sue poetico-metafisiche vedeva...
... il tempio d'apollo in figura di dodici pentagoni. c. e
(washington d. c.), in cui ha sede il dipartimento della difesa
, sessagoni, ottangoni, quadrati et in croce. vincenzo maria di s. caterina
72: le stesse aiuole sono divise in varie tavolette pentagone di giunture trasversali connesse
sono costituite da pentagoni regolari (e in cristallografia indica forme che ripetono lo schema
sul rovescio della lista del giorno mutatasi in carta pentagrammata, quest 'altro bravo impiegato
, sf. letter. composizione letteraria in cinque parti. gioberti, 1-i-44:
vegetale costituito da cinque parti. - in partic.: condizione propria di un fiore
pentàmero, agg. biol. suddiviso in cinque parti uguali o equivalenti (un
vasta tela, che fu di raccogliere in una sorta di decamerone il tesoro delle
le fiabe sarebbero state cinquanta e divise in cinque giornate. 2. letter.
propriamente da due tripodie dattiliche catalettiche 'in syllabam ', detto anche pentametro
una operetta del rammarico di fil- lide in versi esametri e pentametri ha ordinato. alberti
nel medesimo codice ambrosiano le favole d'esopo in versi esametri e pentametri. g.
e il sesto sono però catalettici 'in syllabam ', ridotti cioè a una sola
onda armonica al breve pentametro spira / in un pispiglio languido di dattili.
pentàngolo e che '1 rimanente resti in forma di pentàngulo e sieno corpi
cinque atomi di carbonio, che si presenta in tre isomeri, componenti normali delle
rappresentanti di cinque partiti (e, in partic., si riferisce alle coalizioni
si riferisce alle coalizioni di governo formate in italia all'inizio degli anni ottanta)
'e dal tema ai onboì 'sollevo in alto. pentapètalo, agg. bot
endecasillabo saffico. due dipodie trocaiche con in mezzo un dattilo. = voce
b. fioretti, 2-5-147: in tutte le storie, in tutte le poesie
, 2-5-147: in tutte le storie, in tutte le poesie, in tutte le
storie, in tutte le poesie, in tutte le scritture sacre e profane si leggono
oscenità pentapolitane. massaia, ii-113: in quei pochi giorni di dimora presso questi
a un asse centrale, si presentano in numero di cinque (o di un
^ rasse- gna ', aveva riunito in uno studio parlamentare i predetti cinque campioni
fila che contiene cinque uomini, sta in mezzo della squadra. = estratto da
scalo di napoli furono ricevuti dal collega in pentarchia nicotera. b. croce
= voce dotta, gr. 7revxapxla (in aristotele come denominazione di una magistratura cartaginese
(lat. mediev. pentasillabus, in dante, de vulg. eloq.,
israele dalla creazione alla vigilia dell'ingresso in canaan (e dagli ebrei sono denominati
, per gli uomini, prove di salto in lungo, tiro del giavellotto, m
del disco e m 1500 piani, in una sola giornata, e per le
, prove di lancio del peso, salto in alto, m 200 piani, m
piani, m 100 a ostacoli e salto in lungo, in due giornate; il
a ostacoli e salto in lungo, in due giornate; il vincitore viene proclamato
due giornate; il vincitore viene proclamato in base a una classifica finale a punti.
moderno: quello introdotto nel secolo scorso in svezia, che comprende prove di equitazione
me stesso invitto. savinio, 22-78: in quelle dame matronali e fornite nel centro
centro della faccia di rostri autoritari, in quegli efebi tagliati per il 'pentatlon '
efebi tagliati per il 'pentatlon ', in quelle balde giovinette, abbiamo notato una
del combattimento pèntatlo, che è quando in tutte e cinque le maniere contendono i campioni
, ma davanti ad una massa di pentathleti in grande crescita. = voce dotta
. caro, 5-30: chi vale in questi due modi si nomina pancratista,
con scutillo ben sviluppato, antenne suddivise in cinque articoli, colori per lo più
da guerra greca con cinquanta remi, in uso fino al sec. v a.
, ii-87: danao passò d'egitto in grecia con una nave che fu chiamata
chiesa metodista, e diffusosi rapidamente anche in altri paesi, dando luogo a più sette
estens.: il giorno dell'anno in cui cade di volta in volta tale
giorno dell'anno in cui cade di volta in volta tale festività. cavalca
fare la vigilia al cierchio, cho'candelotti in mano, la sera, per tutte
onore. andrea da barberino, i-246: in quello anno si fecie alla penticosta grande
alla pentecoste fece ritirare i suoi apostoli in un luogo alto, grande, solitario
feste della religione ebraica, celebrata, in base alle prescrizioni mosaiche, cinquanta giorni
mosaiche, cinquanta giorni dopo la pasqua, in coincidenza con l'inizio della mietitura;
con l'inizio della mietitura; assunse in un secondo tempo il significato di commemorazione
uale gli ebrei celebravano quella solennità in memoria ella legge data a mosè su
, di esprimersi e predicare il cristianesimo in tutte le lingue). panciatichi
o originario del monte pentelico, situato in attica, a nord-est di atene.
si truova, e l'imettio, che in imetto, monte di atene, si
nei beozi che questo iddio, effigiato prima in marmo pentelico da prassitele...
punge amore, vada a san pietro in montorio..., guardi la lastra
[gli animali] ed eternati, in marmo pentelico, da collaboratori di fidia
suo stadio... ma non fece in tempo a terminare le ma
., 798 e 6489) e, in partic., emil. (cfr
atomi di carbonio, che può presentarsi in diversi isomeri. = voce dotta
mai di calde febbre, / dal giorno in qua, ch'el primo fanciul nacque
son lo contraro, averne male / in simil guisa, e greve penti- gione
pèndima), sf. dial. terreno in pendio sulle rive dei laghi vulcanici dei
un pentimento del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a
per la fede rotta / di pentimento in voi veggio apparire. ochino, 261:
angelini, 313: fece di nuovo in ginocchioni una divotissima espressione verso il suo
suo confessore, così parato com'era, in testimonianza... del suo pentimento
verecondia: colore che, se cadono in qualche fallo, se ne scuopre subito
, di altri a cui il pentimento fu in certo modo estorto dalla morte violenta.
.. qual vita sarà da qui in poi la sua, s'egli, rientrato
poi la sua, s'egli, rientrato in se medesimo, non cancellerà con opportuno
un esempio di moderazione e di pentimento anche in fatto di questioni letterarie. mazzini,
il re di cui mi parlate va in ogni modo lasciato da parte. so tutto
di dolor compunta, / ch'abbia in lei, più eh'amor, potuto l'
: il monumento... fu relegato in luogo né tutto aperto né tutto chiuso
dell'ariosto... non può recarlo in dubbio chi veda qui i pentimenti rapidi
che un pittore apporta alla sua opera in una parte già compiuta. milizia,
'pentimento'è qualche cangiamento fatto dal pittore in un quadro del tutto colorito. soffici
., io (179): se in questo tempo vi fosse nato qualche dubbio
ant. il numero cinque, considerato in rapporto col sei, ritenuto numero perfetto
jipo ^ * parte '(in quanto 'cinque parti 'di sei)
cinque atomi di carbonio e si presenta in diversi isomeri. = voce dotta
pazzi, i-140: qui mi venne in anzi s. pietro quando negò jesu che
? tommaseo, 18-i-16: le lanciate in sul morire / lor bestemmie non udire,
molte cose e si pentì per tornare in grazia sua e del re suo fratello.
ma molto tardi, della sua imprudenza in dare ogni cosa alle figliuole. goldoni
33-31: si pente ludovicoj d'aver fatto in italia venir carlo. chiabrera, 1-ii-29
avessi a pentirmi d'aver ributtato salomone in quell'aspra maniera? manzoni, pr.
passando così i giorni e i mesi in un'incessante vicenda di sentimenti contrari.
cosa male consigliata e peggio fatta, in vano è il pentere. r. roselli
pensieri del cuore fossero intenti al mal fare in ogni tempo, allora sì pentìo il
, mutare parere o opinione (anche in relazione con un compì, o con
ariosto, 6-5: ariodante, poi ch'in mar fu messo, / si pentì
meraviglia la costanza di quella nazione che in tre anni... mai vacillassero,
: le prime [legioni] a levare in capo, de'maggiori eccessi commettitrici,
. -pentirsi alla senese: soltanto in punto di morte. giovio,
bell'agio si pente: chi agisce in modo precipitoso si rammarica poi lungamente per
repubblica », 25-x1-1983], 14: in un processo, caratterizzato da un massiccio
evitarla per ^ avvenire (per lo più in relazione con un compì, o con
ottavo avea ritrovato il giubbileo di cento in cento anni, che chi andasse a
: vedi come [erode] arde in prima, e poi si rode, /
i peccati... fosser tutti in uno uom solo, e egli ne fosse
carducci, iii-15-136: il petrarca confondeva in un sospiro di stupenda elegia l'ardore e
si esentarono con esilio vergognoso o in forma di pentiti e penitenti..
corresponsabili di delitti di terrorismo ed acquisendo in tale modo i requisiti richiesti dalla legislazione
indussero l'imputato a delinquere, mentre in realtà tale atteggiamento non è né necessario
neofascista deve aver contato, il suo nome in quest'aula l'ha fatto l'altro
cantari cavallereschi, 168: non andare in francia a cercar guai / però che tu
impresa / altri, tardi pentuto, in sé si rode, / assai più d'
fu pentito a morte di aver a lui in vita rinunciati gli stati e il comando
, presto pentita di aver- misi mostrata in qualche parte benigna, ne assalì poi in
in qualche parte benigna, ne assalì poi in un tratto con impeto maggiore. govoni
xxxiv-138: se fu alcun che commettesse / in ciò nel mondo pur qualche follia,
con gran singulti e con le mani in croce domandava perdono a dio, al fanciullo
omo à 'n talento / ca vivere in penare istando muto / solo ched agia
plur. -ci). polittico suddiviso in cinque pannelli. r. longhi
anodo e tre griglie), usato in passato come amplificatore di potenza o di
scarabeidi, della sottofamiglia dynastinae, che in italia comprende due specie, una delle
per cucinarli con opportuni condimenti quando siano in quantità notevole). giamboni, 8-i-184
la mattina. novellino, vi-189: in lombardia e nella marca si chiamano le pentole
da s. c., 35-4-3: in una contrada è usanza che la nuora
è suta menata, domanda la pentola in prestito alla suocera. guido da pisa,
5-10 (1-iv-520): ci cacciano in cucina a dir delle favole con la
uno uncino di ferro con tre denti in mano. e mettealo nel laveggio o paiolo
: cotti [i fegatelli] mettili in una pentola nova e falli su il savore
le smoderate e pazze spese che fanno in comperar paiuoli, pentole, trepiedi e
ghiottone? passeroni, 1-90: galleggiava in mezzo all'onde / una pentola di rame
una caldaia, andava, con una scodella in mano, verso una capanna. [
... tra la vinaccia / in pentole, assai bene e lungamente. moravia
, i-591: un fuoco vivace ardeva in terra, sotto un tripode di ferro
io non voglio bene che un poco in pentola. -con metonimia:
essere costituito da vivande già preparate o in fase di cottura o da liquidi in
o in fase di cottura o da liquidi in ebollizione). viaggi di nicolò
. cassola, 4-23: anna andò in cucina, accese il fuoco, mise la
foderata di velluto blu-pentola, si risale in un appartamento privato. -l'
pentola; il vuota pentola: l'ora in cui si pranza o si cena.
va a mangiare. 2. in senso generico: contenitore, recipiente,
, / e non si può far sempre in ogni parte: à convien ch'a
alla pentola. ruscelli, 1-189: in quella bella sentenza d'aver la carne
4-997: causato... qualche danno in quell'amena città, se n'andarono
, ma il bibliotecario monnier lo ha mandato in anticipo a me, il coperchio.
solletico. oh beato chi può intignere in codesta pentola. 7. gioc
fa nel seguente modo: si attacca sospesa in aria nella sala una pentola, entro
metà dei fichisecchi ec. lo benda in modo che ci veda. e fatto
pegno che si fa così: si pone in terra una pentola colla bocca rivolta all'
pentola colla bocca rivolta all'ingiù, in fondo alla stanza del giuoco. dipoi
, si benda costui, e dal punto in cui è situata la pentola si conduce
altra estremità della stanza; e postolo in dirittura, gli si consegna un bastone,
un pegno. se dà il colpo in fallo, ha parimente perduto: gli
per turno, e così di mano in mano finché la pentola sia rotta.
manganelle e dentro a sifoni o cannoni e in pentole. algarotti, 1-v-104: fuoco
nemiche, o per via di sifoni o in pentole. amari, 1-i-303: aveano
avevam di campriano. -avere la pentola in mitria: avere un pollo a pranzo
gargiolli, 255: 'aver la pentola in mitria ': maniera scherzevole propria dei
scherzevole propria dei fiorentini per avere un pollo in pentola, quasi quel giorno la pentola
durante il viaggio. -avere mangiato in pentola: sposarsi in un giorno piovoso
-avere mangiato in pentola: sposarsi in un giorno piovoso. p.
. v.]: 'à mangiato in pentola ': quando piove il giorno
il giorno che uno sposa. -bollire in pentola, esserci roba in pentola', per
. -bollire in pentola, esserci roba in pentola', per indicare il prepararsi di
per indicare il prepararsi di eventi importanti in segreto o in modo appena intuibile.
prepararsi di eventi importanti in segreto o in modo appena intuibile. pataffio, 5
, 1-i-173: e'ci debbe bollir qualcosa in pentola. a. politi, 1-490
a. politi, 1-490: diciamo bollir in pentola quando si tratta segretamente qualche cosa
]: si suol dire 'c'è roba in pentola ', quando per alcuni segni
delle 'primavere elleniche ', e bolle in pentola la grandiosa novità delle odi '
, e con quello che sta bollendo in pentola, continui a alzarsi tutte le mattine
lui, e indurci a non poltrire in molli piume, transeat. -passare per
, comodo, se ogni personaggio potesse in un bel monologo,... senz'
... senz'altro... in una conferenza venire a scodellare davanti al
al pubblico tutto quel che gli bolle in pentola! -bollire in pentola (
gli bolle in pentola! -bollire in pentola (denaro, monete): v
che pensi tu di ritrovar la pelle / in giusaffà? che pentole e scodelle /
manici', porre le mani sui fianchi in atteggiamento di rimprovero o di minaccia.
': metter le mani su'fianchi in atto di rimprovero o di minaccia.
stancarsi camminando. -non essere in grado di raggiungere il proprio scopo.
-lasciare bollire la pentola', non intervenire in una situazione che si preannuncia complicata e
'bollir la pentola '-sciamò sganzerla in orgasmo. -a perdizione non ci si va
l'acqua del parnaso: fare poesia in ogni occasione, anche a sproposito.
mettere la pentola al fuoco: essere in grande indigenza. de roberto, 3-200
volgar., 3-96: quando egli vanno in oste da la lunga, egli portano
c. croce, 173: io tengo in questa pentoletta quattro erbe selvatiche senza sale
piovene, 7-398: sulla parete, in fondo, due vecchie pentolone da streghe
per l'uso frequente, usata, in partic., nel folklore carnevalesco di
stimiate che l'enciclopedia del medico consista in saper sonare come sarebbe il violino, la
cenere, ecc., vengono sospesi in alto, al fine i far ricadere
cogli occhi bendati cerca dar d'un bastone in una pentola se possa coglierla. arbasino
. tose. prima domenica di quaresima, in cui si e soliti organizzare il gioco
i-134: 'domenica della pentolàccia'si chiama in toscana, o almeno in molte parti di
si chiama in toscana, o almeno in molte parti di essa, la prima
': la prima domenica della quaresima, in cui si fa il gioco della pentolàccia
: erano un ortolano e un pentolaio in roma, che solo con essere virtuosi furon
erbaroli / e che quei pentolari stiano in lega. g. gozzi, 1-63:
vile, come quella che è raccolta in su le vie e poco meno che fango
cose comperate dal pentolaio una ragazza giù in istrada. -con uso appositivo.
l'asino del pentolaio che dà il capo in ogni porta. a. f.
1-i-300: mi ricordo che io ero in siena l'asino del pentolaio: e'non
per piccoli servigi. -essere in cattive condizioni fisiche. cagliaritano, 46
vasi e recipienti di vario genere, in partic. di terracotta.
pentolata, sf. quantità di cibo contenuta in una pentola. f
-anche: la quantità di cibo contenuto in tale recipiente. cavalca, 20-418
sorelle / maccheron sanza cacio si manducaj in pentolin, perché non v'è scodelle.
casa un pane ed alquanto poca minestra dentro in uno pentolino. lanci, 4-no:
qualche crosta di pane; e, recatosi in collo quel picciol pentolino, lo portava
/ la mia cara panatella / che in un chiuso pentolino / bolle adagio al
molto sobria. caro, 12-i-214: in tanto mi contenterei pure assai del mio
: 'pentolino ': si dice anche in modo basso la sobria e frugale mensa
e frugale mensa domestica. 2. in senso generico: barattolo, vaso (e
pentolini della sbirraglia. 4. in un gioco di carte, insieme delle poste
di ventidue danari. grazzini, 514: in quarto vuol questo giuoco esser fatto,
il giovane, i-152: « pel punto in questo piatto / metterem tre di noi
/ tre altri pel giulè / metteranno in quell'altro: in quel di mezzo /
giulè / metteranno in quell'altro: in quel di mezzo / si farà 'l
risparmiata o racimolata da più persone, in partic. da giocatori, per organizzare
per organizzare una festa o un pranzo in comune. fanfani, uso tose.
giuochi di carte, che si fanno in più persone, que'denari che si
che si mettono da parte partita per partita in ciascuna giocata, e co'quali poi
. poliziano, 1-672: non intingo in tua scodella, / ché v'è
quando alcuno, essendo stato alcun tempo in grandezza o in gozzoviglia, si ritorna
essendo stato alcun tempo in grandezza o in gozzoviglia, si ritorna alla primiera sobrietà
sta per traboccare, me ne vado in un certo viale, mi prendo la
péntolo, sm. rozzo recipiente usato in cu cina, di forma
: la quantità di cibo contenuta in tale recipiente. malatesti, 35
allegarti i denti / a fuoco or in un pentol badiale. giuliani, i-229
e piatti suaici. 2. in senso generico: barattolo, vaso.
soderini, iii-566: semina i pinocchi in un vasetto o pentolo pien di terriccio
estremità del tubo inclinato, che tufa in un pentolo quasi pieno di acqua.
482: il medicamento doveva essere manipolato in un pentolo. viani, 19-210: un
fatti 'or péntolo ': si dice, in tono canzonatorio, di capelli tosati male
c. e. gadda, 13-342: in cucina, enorme cappa, cuociono mele
': la tiara. 2. in senso generico: recipiente assai capace.
l'uno sulle spalle dell'altro. quello in cima reca uno striscione di carta;
corpulenta che si muove con difficoltà, in modo goffo. tommaseo [s.
]: 'pentolone ': si dice anche in modo basso d'uomo grasso, e
à un fiocco ce leste in capo e à il vezzo di turchine;
molto diffusi nei vegetali dove si trovano in tutti i tessuti lignificati come cortecce,
una pentra cavò uno cappone cotto e in una tovaglia lo 'nvolse. =
sono piante originarie del nordamerica e in italia è frequente la specie pentstemon
da camera mi pare / ch'ogni prerogativa in sé riceva /... /
del martire s. lorenzo ideato dall'artefice in questo vetro e all'accompagnamento dei ss
di reni divisi e dispersi per esser in modo de una rete. =
. che precede immediatamente l'ultimo (in una gerarchia, in una classifica,
l'ultimo (in una gerarchia, in una classifica, in una serie,
una gerarchia, in una classifica, in una serie, in unyelencazione: con riferimento
una classifica, in una serie, in unyelencazione: con riferimento all'ambito spaziale
una frase notabile e non volgare trovi in questa faccia medesima del compendio nella penultima
pittura] nell'aumento e nello stato in cui a poco a poco salì,
tanto di maraviglioso e stupendo che se in simil guisa fosse comparsa nel mondo, considerata
dentro di zuffen. carducci, iii-14-6: in fine, nel penultimo di giugno,
, un'altra rappresentazione. -sf. in un carteggio fra due persone, lettera
ricevuta la penultima tua. -compreso in una serie che precede l'ultima.
la penultima del loro infinito, fuor che in alcuni tempi della prima. foscolo,
or è 'alighièri '; ma in verona s'è fatto sdrucciolo, 'alìgeri '
, fece iscrivere tutto quello ch'era in pescia. ariosto, 1-iv-102: che via
costringeva a consumar lo stagno de'cittadini in fabbricar le pallottole de'moschetti. algarotti
. sanudo, liii-80: zonti qui in mantoa era penuria di alozamenti,
rispeto li forieri de l'imperator, che in suo poder era il tuto. marini
molto alle donzelle qui del paese, massime in tempo che non solo l'odore,
nostre finanze. -disponibilità esigua, in rapporto con le esigenze, di persone
bisticci, 3-544: istettero i secoli in grandissima oscurità per la penuria degli scrittori
dirò solo che, ridotta la città in penuria di pittori propri, non ha mai
: era pur da immaginarsi! oggidì in tanta penuria di mariti. savinio,
ali-280: si, certo, è in parte incuria colpevole; ma è più miseria
dell'abbondanza, li quali erano stati in egitto, cominciarono a venire i sette
, 1-271: per impedire il vostro arrivo in italia, la discordia congiurò con l'
avranno tanto nelle occasioni di soprabbondanza quanto in quelle di penuria, scancelleranno essi quella
re, sospettoso di veleni, mangiava in secreto con la famiglia poveri cibi ma sicuri
moravia, 22-9: ne seguirono, in questa penuria terribile di idee, le
er la penuria de'trastulli amorosi siamo in concetto 'esser lontane da molte di
disporre adeguatamente di ciò che gli necessita in una determinata circostanza; povertà, miseria
scala del paradiso, 393: stando in indigenzia e penuria, diventiamo scuri di
e ricchezza fosti messo, / or viverai in massima penuria. aretino, 1-61:
202: è possibile che ti lasci venir in pensiero che vi possa essere nel mondo
per l'altra, mi ha messo in cuore un tale ribrezzo di quei paesi,
canapa..., si trovava in condizione famigliare quanto mai difficile, della più
iv-3-44: la necessità,... in vigore delle sue estreme penurie, fa
mortali, ricordati che quanto ella possiede in paragone della celeste gierusalemme è una sordida
. 8. locuz. -essere in penuria: avere assoluta- mente bisogno.
d'erbaia... d'aita era in penuria / in mezzo di nemici a
. d'aita era in penuria / in mezzo di nemici a stuol severo.
. -in penuria di qualcosa', in scarsità di esso. s. maffei
grano che resiste... e in penuria d'altri grani da fame assicura
di qualcosa 0 di qualcuno: essercene in abbondanza. tasso, 2-88: chi
. cesarotti, 1- xxxiv-62: benché in nessun regno precedente siavi mai stata penuria
stata penuria di martiri, pure può dirsi in generale che da galieno sino a
giogo, turbare ogni regola del bello in ogni arte bella, non e stata penuria
, o almeno utili e convenienti, in partic. di viveri. f
di carestia. beccaria, ii-289: in tal modo accaderà che lo stato
indispensabili o almeno utili o convenienti, in partic. di generi alimentari.
ne penuriasse la nave, dee metterla in comune. chiari, 2-1- 144
quasi completamente. -non penuriare: avere in abbondanza. siri, iii-732: non
d'agricultura o di industria, e penuria in tempo di magra, massime se frequenti
, lxxx-4-702: del qual modo avendo in piedi la maestà sua da ben 180.
quanto il sole, la quale recava in dote il reame di scaricabarili.
di spirito. 3. essere in quantità insufficiente rispetto al necessario. -
penuriare capitali. 4. trovarsi in ristrettezze economiche, essere in povertà.
. trovarsi in ristrettezze economiche, essere in povertà. f. f. frugoni
merito, e se non si vive in casa mia lautamente, per provvidenza divina
giorni di favore da obbligarlo di mettere in pegno allo ebreo certi arazzi di casa
per dispendio esorbitante. -trovarsi in una situazione di carestia. d.
. genovesi, 4-317: saran cagione che in un bel paese, in un clima
cagione che in un bel paese, in un clima felice, in un sito al
bel paese, in un clima felice, in un sito al traffico più acconcio,
miseria a'uomo scervellato, che penuria in vita ed in morte, perché ne vengano
scervellato, che penuria in vita ed in morte, perché ne vengano a gongolar
6-ii-435: continuava il re di navarra in tanto a scorrer la campagna da tutti
1-756: i nostri procedevano penuriosi di tutto in mezzo ad un paese deserto dai paesani
atterriti. 2. che si trova in una condizione di grande indigenza; povero
galileo, 3-1-403: il vedere che egli in queste poche parole si confonde e
: le due donne si guardarono più in fondo; e quella pentola penuriosa diceva più
quanto questo r. stabilimento è dovizioso in altri generi di naturali prodotti, altrettanto
5. per estens. compiuto in ristrettezze finanziarie (un viaggio).
attività). bacchelli, 2-xxi-315: in ogni altra parte d'italia far 10
favorevoli agli insediamenti umani e alla vita in genere (o anche di ogni comodità)
queste acque [della mosa], stagnando in diversi luoghi e scaturendone altre nel circonvicino
scaturendone altre nel circonvicino paese, lo rendono in alcune parti inacessibile, in molte difficile
lo rendono in alcune parti inacessibile, in molte difficile a superare, in tutte
, in molte difficile a superare, in tutte penurioso di terreno. costo, 1-13
... trovandosi con un grand'esercito in un paese assai penurioso, cibò e
campiglia, 1-171: l'alloggiamento era in luogo malagevolissimo e penuriosissimo. f.
nave e non ne trovando per essere in luogo penurioso, quando pur niuno de'mercanti
della nave. desideri, lxii-2-vi-91: in alcuni luoghi più penuriosi si servono ancora
si servono ancora di pezzi di terra tagliati in lunghi e larghi quadri.
, con quel dispendio che si può imaginare in anni così penuriosi. documenti sul parentado
una penurosissima stagione, la quale portò in conseguenza una pestilente mortalità. l.
comune accettazione tra noi soglia dirsi quello in cui il prezzo delle biade risale ad una
soccorso di gente,... in tempi così penuriosi di popolo in germania.
.. in tempi così penuriosi di popolo in germania. -figur. carente di
iv-323: nella stagion penuriosa bisogna vivere in quel solo alimento che dà la fede,
ristrettezze; che trascorre o è trascorso in miseria e privazioni (uno stato,
dire che ogni modesta e giusta provvisione in questo sarà bastante di far passaggio da
ch'egli menava prima che la desse in riscatto all'uman genere. zucchetti, 56
all'uman genere. zucchetti, 56: in queste penuriose necessità se la passarono un
penuriose e delle necessità continue e non risolubili in cui versa il finito a rispetto di
... fu lungo tempo ambasciatore in francia, trovandosi al tempo di quel penurioso
sanudo, vii-331: manderano le zente in parmesana per penzerle avanti. =
che aveano la lagrima, si mettea in bocca. a. politi, 1-49°:
ungaretti, xi-195: un chierichetto scuote in furia la cordicella della campanina penzolante allato
, le ginocchia strette, i piedi in fuori, la testa china in avanti coi
i piedi in fuori, la testa china in avanti coi capelli penzolanti.
dei contadini. 2. tenuto in modo da ricadere verso il basso,
e di rosario lazzara furono sempre visibili in una luce verde bottiglia come due lune
. essere o stare sospeso essendo attaccato in alto; pendere verso il basso,
di frutto. monti, 13-765: in salvo / retrocesse fra 'suoi tosto
: stava ancora nella poltrona a sdraio in cui lo aveva conficcato la levatrice. il
suo collo. -essere appoggiato in modo sbilenco (un capo di vestiario
. piovene, 15-86: jonn entrò in quel momento, trasandato come il suo
nel vuoto. pascoli, ii-121: in un monte opposto e contrario alla montagna
di piombo e la testa penzolare leggermente in avanti.. dondolarsi.
sua nascita. 6. trovarsi in uno stato emotivo di ansia, di
e pigri che lo ascoltava con le mani in tasca e penzolando le spalle da una
ferro penzolo... sotto la gru in procinto di essere lanciato in fondo,
la gru in procinto di essere lanciato in fondo, o ricondotto al suo posto.
proteso verso l'esterno: che si spenzola in fuori. r. sacchetti,
2. che è o appare sospeso in aria. piovene, 10-232: si
da loro il grappolo dell'uva penzolo in un pezzo di legno. lorgna,
venivano dileggiati dalla folla che passava sotto in una specie di corteo ordinato.
quel che più le par di mano in mano. n. degli albizzi, 22
10-930: tale un penzol d'argento in sen si pone, / che non ha
n'ha che altalena vien nominato, detto in vari paesi col nome ora di penzolo
impiccato. pataffio, 5: pevere in cornino a pisciar vadi / chi ha
. lessona, 1105: 'penzoli': in marina, sono pezzi di cavo fissi
di altra redancia, che si usa frequentemente in lavori di attrezzatura e manovra;.
e manovra;... i penzoli in cavo di canapa sono di solito bendati
per imbarcare colli pesanti, e che consisteva in un gherlino, fissato per un'estremità
. che pende, che sta sospeso in quanto è attaccato a qualcosa o tenuto
quanto è attaccato a qualcosa o tenuto in modo di gravitare nel vuoto. -anche
firenzuola, 964: se voi siete mai in san marco stati, / al tempo
pino per ugual porzione; e poni in un sacchetto nella botte penzolone. fagiuoli,
fuso con istizza, e di tempo in tempo lo lasciava oscillare penzolone per aria
uomo scalzo, portando le sue scarpe in mano penzoloni. sbarbaro, 5-24:
porre l'una sopra dell'altra, in guisa che con esse si formasse un
sostare molle di sudore colle braccia penzoloni in atto di impotente disperazione io non potei far
abbandona nel torpore o nel sonno o in un accesso morboso (il corpo di
cade penzolone e la mascella inferiore pende in giù rimanendosi aperta la bocca. nievo
, 2-30: avendo ella gettate le gambe in collo al drudo, stava penzoloni in
in collo al drudo, stava penzoloni in una strana e bella attitudine. d
appesele a grosse stanghe e queste levate in ispalla da manigoldi, così penzolone le
da manigoldi, così penzolone le portarono in mostra per tutto il più pubblico della
lui le gambe sono come se le avesse in tasca. -appeso al capestro.
per lo campo / azzurro d'una nave in fra le sarte / un corpo penzolone
-sostant. lippi, 6-50: risiede in mezzo il paretaio del nemi / d'
penzoloni al davanzale. -avv. in bilico, in equilibrio precario. lori
. -avv. in bilico, in equilibrio precario. lori, lxi-3:
arsenale '...: abita in diversi luoghi fangoso-arenosi e più frequentemente nei
zuppa di peoci mezz'ora fa, in un ristorante della frezzeria. marotta, 1-160
la fine: si continuò a esercitarlo in argentina fino al 1886, in messico,
esercitarlo in argentina fino al 1886, in messico, in perù, in
al 1886, in messico, in perù, in ecuador fino al 1816-18;
in messico, in perù, in ecuador fino al 1816-18; dopo la
sud degli stati uniti, dove perduro in varie forme fino alla sentenza del 1910
di schiavitù o servitù della gleba determinate in molti paesi dai debiti e dall'usura
paesi dai debiti e dall'usura (in america centrale e meridionale, il peonàggio)
metro caratteristico di questo inno '(in origine, epiteto di apollo); la
aspetto trascurato, che è o appare in misere condizioni. montale, 18-35:
dagli applausi di un centinaio di peoni in ciabatte. 3. polit.
valle dell'assio (l'attuale vardar) in macedonia, che omero, nell''
fra gli alleati dei troiani; si ripartiva in numerose tribù, alcune delle quali ebbero
, diffuse nell'emisfero settentrionale, specialmente in asia; sono dotate di parti
generalmente terminali e solitari, ma talvolta in gruppi, rossi, violacei, bianchi
con semi per lo più carnosi (e in italia è spontanea la peonia officinalis,
verbena, con duoi cinocefali che mettevano in mezzo il nome melpomene. ricettario fiorentino,
le peonie / che sembran delle rose in guardifante. -di peonia (con
boschi, il cielo di peonia impallidiva in tenere sfumature di viola. = voce
faremo non di manco peonica la testura in tutto. g. b. martini,
glicoside contenuto nella peonia, che cristallizza in aghi di colore rosso bruno, solubili
aghi di colore rosso bruno, solubili in acqua calda, alcool, acido cloridrico
da un diglicoside della peonidina (e in tale stato si trova diffuso in vari
e in tale stato si trova diffuso in vari vegetali); può essere ottenuto
viene dall'acido rosolico. si forma in un apparecchio autoclavio scaldato a 150° per
rosolico e dell'ammoniaca. si ottiene in tal modo una sostanza solida in pagliette
ottiene in tal modo una sostanza solida in pagliette, di un rosso peonia, a
loro trimetri o tetrametri, coi loro cantici in peoni. = deriv. da
dalle radici della peonia montana; cristallizza in aghi incolori e ha odore gradevole.
alcuni frati di la carità e montato in una barca di peota per andar a la
assaltarono il frate. bizoni, 45: in francolino il corriere di ferrara vi passa
il corriere. testi, 1-344: entrai in una peotta a sei remi e mi
promisero i marinai di mettermi a muscoli in un giorno e mezzo. f. pona
fa / di gondole e peotte, in su e in giù, / ch'è
gondole e peotte, in su e in giù, / ch'è un de'belli
, / ch'è un de'belli spassi in verità. giannone, 247: giunsi
488: scherzando e ridendo s'imbarcarono in una peota fatta loro addobbare suntuosamente da
peota': diciamo all'unirsi che fanno in brigata molte donne, per lo più di
robusti e su l'alba ci mettemmo in viaggio. -peotina. sanudo
nona... a le 5 in 6 ore di nocte vete da barche n
peota mal pratico, la nave dette in uno scoglio e fu subito piena d'acqua
d'acqua. federici, lxii-4-39: in capo di tre mesi, essendo ormai il
del desiderio, me promete de mandarme in paradiso deliciarum, belo, vestio e
bambina pettegola che vuol mettere il becco in tutto. = voce di area
= voce di area tose, (in partic., pis. e lucch.
che si trova nei dintorni di radicofani, in provincia di siena. cagliaritano
più fornito di un tappo bucherellato, in cui viene tenuto il pepe in cucina
, in cui viene tenuto il pepe in cucina o in tavola. -anche: macinino
viene tenuto il pepe in cucina o in tavola. -anche: macinino da tavola
: macinino da tavola per il pepe in grani. b. davanzati,
(forse lo stecchetti?) che in versi burleschi l'aveva paragonato a..
: per dieci anni imperversarono gli elzeviri in facsimile zanichelliano e sommarughiano,...
gli umoristi, stato della malattia in cui si ha una recessione della manifestazione
medici umoristi indicavano quello stato della malattia in cui la materia morbifica ha già perduto
quantità di pepe cosparso sui cibi di volta in volta. 2. dimin
gli fecero preparare e servire il vitello in cento piattini cucinati in modo vario:
servire il vitello in cento piattini cucinati in modo vario: sotto salsa, a fette
. -formaggio pepato: formaggio pecorino in cui sono stati mescolati grani di pepe
piante appartenenti al genere piper e, in par- tic., del piper nigrum
; ha foglie alterne, fiori riuniti in spighe simili ad amenti, per lo
. -anche: la droga, messa in commercio in grani o in polvere,
: la droga, messa in commercio in grani o in polvere, che si
droga, messa in commercio in grani o in polvere, che si ricava dalle drupe
, e, raccolte a maturità, macerate in acqua corrente ed essiccate, producono il
è il monte caucaso, che montando in sulla cima può uomo vedere grande parte
denari, diè renaldo dala porta, in mele e pepe e in gruogo per
dala porta, in mele e pepe e in gruogo per ognesanti. bartolomeo da s
, e non ve ne sono se non in certi luoghi di malavar e di malaca
fresco e migliore. dice dioscoride che in quei luoghi che si possono questi grani
sarraceni che gli abitano, gli cuocono in un caldaro, accioché portati in queste
cuocono in un caldaro, accioché portati in queste nostre parti non si possano seminare e
... produce più e più silique in racemi lunghe quattro dita come di piselli
libbra di pepe,... comprata in olanda, costa una lira e,
civiltà, sempre che spinga / contrarie in campo le fraterne schiere / di pepe
8-115: quel pepe nero e bianco, in grani, fortissimo, lo zafferano in
in grani, fortissimo, lo zafferano in ramicelli gialli pulverolenti da macinare.
e pepe nera. -in similitudini e in espressioni comparative. dante, inf.
è frutto d'un arbuscello che nasce in india, il quale produce in prima certi
che nasce in india, il quale produce in prima certi baccelletti, i quali noi
la vidi, perché mi fecero prigione in malabar a tempo che io sperava di andar
'una pianta annua che si trova in molti luoghi acquosi. le sue foglie
foglie a guisa di lentischio, spiegate in ale, fievoli, appiccate di qua
tanto ch'io n'ho veduta alcuna in questa città che agguagliava alcuni arbori. fa
india...: si usa in tutti i condimenti dei cibi, perché è
loro barchette, recando pepe di guinea in panieri, che per esser più acuto
hob- zelia aethiopica ': si adoperava in europa prima del pepe.
e produce un frutto che ci viene in rotoli grossi un pollice, di colore
facevo ogni tanto, portandomi a capri in segreto una fanciulla patrizia o una moglie
gran di pepe biondo, ad agitarsi in parruccone tragico per le sale del castello
via come il pepe: essere venduto in gran quantità e in poco tempo.
: essere venduto in gran quantità e in poco tempo. p. petrocchi [
nel sangue, per andar così seminuda in un ghiaccio alto tre palmi. -avere
pirandello, 7-280: le confesso tuttavia che in quella settimana gongolai nel sentir ripetere al
-con il sale e con il pepe: in tono vivacemente polemico e con spirito mordace
, 1-iii-240: ho quivi ordita, / in vece della cena, / ad anseimo
-far pepe: unire i polpastrelli delle dita in atto di spargere tale spezia o di
nel suo cuore. -non mettere in una cosa né sale né pepe: non
. v.]: 'non metter in una cosa né sale né pepe '
. -non mettere né olio né pepe in o su qualcosa: v. olio
la barba sale e pepe e un fagottino in mano. manzini, 18-81: i
e secca, i radi capelli pepe-sale divisi in mezzo alla testa, coperti dal fazzoletto
e il sale, con quel serpente in casa. -tutto pepe; tutto
mente, che quello che tu hai robato in robarie, dìe tornare in mala via
hai robato in robarie, dìe tornare in mala via: di mala via venne il
.]: 'pepè ': in alcuni dialetti settentrionali (lomb., ven
pesce. abi del pane e taglialo in fette e falle bruscolate, e poi
s. degli arienti, 2-354: se in questo megio hai bisogno de messe doppo
i-37: fata la pace de milam, in vinezia comenciò a farssi facende piperi ducati
citrino mezza oncia e pipere mezza oncia in polvere ogni cosa, e farete impiastro con
rossi, 3-iii-2-23: si dieno loro peducci in aceto, gelatina e tutt'altre cose
.. ardisca... tenere in sua bottega... nessuna vagliatura di
per la campagna di roma; usasi molto in napoli e nella stessa roma per far
variegate o vivacemente colorate, coltivate anche in serra a scopo ornamentale.
nei mali d'orecchio e di testa in cataplasma, ed in infusione nelle coliche
orecchio e di testa in cataplasma, ed in infusione nelle coliche ventose e nella debolezza
che gli altri [peperoni] seminati in questa luna di marzo e quando saranno
gastron. pietanza costituita da peperoni tagliati in fette sottili o in toc- chetti,
da peperoni tagliati in fette sottili o in toc- chetti, soffritti nell'olio insieme
molto piccanti, usati come condimento soprattutto in italia, in spagna, in ungheria e
usati come condimento soprattutto in italia, in spagna, in ungheria e in romania
soprattutto in italia, in spagna, in ungheria e in romania; polverizzati,
italia, in spagna, in ungheria e in romania; polverizzati, se ne ricava
genere capsicum della famiglia solanacee e, in partic., æl capsicum annuum,
, originaria dell'america tropicale e coltivata in tutti i paesi caldi e temperati,
frutto che tali piante producono, diffuso in commercio nelle varietà rossa e gialla,
, molto carnose e gustose, e in quella verde, impiegate in gastronomia per
, e in quella verde, impiegate in gastronomia per insalate e peperonate; si
, che vengono consumate fresche o conservate in salamoia o sotto aceto, e varietà
orti per mangiarsi i frutti acerbi acconci in aceto. carena, 2-291: il peperone
il vino buono. -in similitudini e in espressioni comparative, con partic. riferimento
immergersi nelle scodellette del vino piemontese, in sulla punta è divenuto pavonazzo. verga,
si mordeva il labbro per non piangere in presenza del marito. landolfi, i-3
. peperoncino. massaia, viii-198: in abissinia il condimento principale di ogni pietanza
rosso; e nello scioa vi si mette in tale straordinaria quantità che l'europeo,
peperoni rossi disseccati al sole ed infilzati in uno spago, li lasciò ammollire nell'acqua
anche nella locuz. essere un peperonetto in salsa bianca). zena,
da artista, doveva essere un peperonetto in salsa bianca. idem, 1-122:
di quelli ben graniti, un accidente in salsa bianca, che non si lasciava mangiare
, iv-504: 'pepiano ': pepian in dialetto veneziano vale 'pian terreno '(
nei teatri 'pepiano 'è detto in qualche luogo l'ordine dei palchi sottostante
18-261: ecco la saliera e la pepiera in forma di pulcini di maiolica gialla.
2. figur. luogo ideale in cui si immagina riunito un gruppo,
: 'pepiniera ': per 'vivaio 'in senso traslato. = dal fr
acosta], 17: il pepe longo in bengala, do- v'egli è
muricatum), coltivata per i frutti in alcuni paesi caldi e temperati. -anche:
sono arbori, ma cose di orto che in un anno fa il suo corso.
il pepino cioè cetriuolo di spagna, ma in tutto il restante sono molto differenti.
da quelle che sono di questa sorte in castiglia. = spagn. pepino