partendosi la nave di quivi per tornare in egitto, ebbe uno vento suffolano, cioè
bassi, tuttavolta che si tirasse di punto in bianco. algarotti, i-ix-iio: la
che mercurio e venere siano orientali dal sole in casa benigna, e che sian mirati
4. che è nato o abita in territori situati in oriente; che proviene
che è nato o abita in territori situati in oriente; che proviene, che è
chi proviene dalle regioni dell'asia, in partic. da quelle dell'asia minore
verso levante, si chiamassino ostrogoti, che in lor lingua sonava 'orientali goti '.
e vi trovai la bellezza delle donne orientali in tutta la sua pompa, in tutta
orientali in tutta la sua pompa, in tutta, direi, la poesia biblica del
a quella mediterranea, diffusa soprattutto in iran e in afghanistan, caratterizzata
, diffusa soprattutto in iran e in afghanistan, caratterizzata da accentuata pigmentazione
di esotismo e di preziosità, e in questo senso ha anche un uso metaforico)
si chiama l'orientale, perché si trova in media ch'è nell'oriente, e
p. tiepolo, lii-5-33: vien condotta in portogallo gran parte di quelle spezierie,
sulle brache orientali, portò il vino in un boccale levantino. e. cecchi
giardini, di boschi e di viali, in mezzo ad una campagna sparsa di ville
ville, si stende sotto allo sguardo in tutta la pompa della sua bellezza orientale.
delle popolazioni dell'oriente (e dell'asia in particolare). guasti,
. guasti, iv-329: pia in tutti i volti [d'un affresco biblico
i suoi grandi occhi orientali si incielavano in una punteggiatura armoniosa. ungaretti, xi-53
annunzio, iv-1-223: la barba divisa in due trecce alla foggia orientale. papini
dalla sofistica e dall'estetica dei greci; in seguito, peggio ancora, dalle usanze
sulle cime dell'altissimo ararat, ricopre in un momento tutti i sassi che sono
un momento tutti i sassi che sono in esso, onde appena possono lunghissimi soli
, così la bugia della maldicenza prende in un subito tutti gli orecchi degli uomini.
3-401: lo stile che dicesi orientale in poesia non è, come s'intende
figurato..., per adoperarsi in ispecial modo nelle parti di oriente, appellano
orientali: l'insieme delle lingue parlate in asia e, per estens., il
gruppo delle lingue camitiche e semitiche parlate in africa. -scuola orientale: dove è
rallegrarsi che la scuola orientale, fondata in roma dalla propaganda,... si
si dilati e si fortifichi di giorno in giorno. guasti, iii-89: vacò nel
riconosciuto nel 1732 dall'autorità pontificia; in origine comprendeva un istituto missionario per
comprendeva un istituto missionario per i cinesi in europa e un corso triennale di lingue
una scuola di studi islamici. -scritto in lingue dell'oriente asiatico. a.
poi quattro o cinque fili del tessuto in basso, tenendo questa volta il filo
acqua saporita è utile a bere se sia in sostanzia cniara, orientale, leggiera e
orienta - leggiava, ma non più in senso bizantinesco decadentistico, anzi con fierezza
uomini e delle cose orientali, quantunque in tutte le letterature europee l'orientalismo poetico e
pittura i sultani e le odalische sieno in gran decadenza. papini, iv-829: un
carducci, ii-1-60: maladetto l'infamissimo secolo in cui nacqui, intedescato infranciosato inglesante biblico
. civiltà dell'oriente, considerata, in partic., negli aspetti linguistici, letterari
quali appaiono determinanti le influenze orientali, in modo particolare nei soggetti di fantasia e
fenomeno interessa l'area delle colonie greche in italia, etnisca, picena, padana
assumono le caratteristiche e si uniformano, in modo più o meno profondo, alle
carta geografica rispetto ai punti cardinali, in partic. al nord. - anche
con esattezza o con approssimazione la posizione in cui ci si trova rispetto ai punti
a un altro sistema di riferimento, in partic. per determinare la direzione da
dei suoi pensieri, sia che avesse, in qualche maldestra investigazione dell'infanzia, smarrito
si camminava con lui, ad arrivare in ritardo agli appuntamenti, ai tram
su una disciplina (per lo più in forma di manuale). -attrazione
dell'intelligenza verso qualche cosa che sia in armonia con la vita e la società
alla riforma della corte suprema, e in genere a tutto l'orientamento e alla
: il mio pensiero cercava un orientamento in siffatti quesiti, cercava una logica, una
, capacità di un animale di spostarsi in cerca del cibo, della tana o
ferrov. tavola di orientamento: indicazione in forma di rettangolo verticale, a strisce orizzontali
macchinista della presenza di un segnale fisso in condizione di scarsa visibilità. 9.
un corpo dielettrico o paramagnetico a disporsi in modo che il loro momento intrinseco risulti
elettrico o magnetico. 10. mar in. disposizione delle vele, dei pennoni
vele, dei pennoni e dei cannoni in modo da formare un angolo prestabilito con
è cosciente del tempo e dello spazio in cui si trova, riconosce se stesso e
, tr. [oriento). volgere in direzione di un punto cardinale, in
in direzione di un punto cardinale, in partic. verso oriente; costruire un
rivolta a oriente. -anche: collocare in una direzione o verso un punto qualsiasi
-marin. porre la strumentazione di bordo in modo che l'indicazione dei punti cardinali
loro posizione effettiva; volgere le vele in modo che il vento possa esercitare la
bene o male a seconda dei modi in cui la vela prende il vento,
agli altri interposti. si orientano le vele in guisa che il vento gonfi il grembo
il vento gonfi il grembo, non prenda in faccia, né sul filo e porti
tal fine bisogna volgere tutto il cotone in modo che formi, colla direzione del vento
del timone... col vento in poppa, si orientano le vele perpendicolarmente
orientar bene ': disporre la vela in modo che pigli il vento, faccia
'orientar male ': disporre la vela in modo che non porti al segno,
1-352: stavolta orientò la sua scelta in senso opposto. -programmare, fornire indicazioni
circa la storia, comincia a sentire, in realtà, il bisogno di filosofare sulla
, ii-658: che cosa poi amino trovare in questo unico libro, di che si
decimonono nella forma che esso prese allora in francia e in italia. piovene,
che esso prese allora in francia e in italia. piovene, 7-459: la bussola
dei politici della destra non si orientava in niun modo verso quell'ideale di astensione
verso un punto di riferimento. - in partic.: volto verso oriente.
settentrione. -che volge lo sguardo in una direzione. sbarbaro, 4-64:
-marin. disposto con le vele in modo da ricevere il minor danno dal
3. che sa districarsi abilmente in una situazione complessa o difficile.
2. tecn. che dispone in un modo determinato i pezzi che entrano
un modo determinato i pezzi che entrano in una macchina ad alimentazione continua.
qualsiasi altro punto di riferimento; posizione in cui si trova un determinato oggetto,
, dell'asse principale o degli ambienti in rapporto col sole e con l'utilizzazione
. -marin. individuazione del punto in cui si trova la nave rispetto alla
negare che vi sia da parecchio tempo in italia. lucini, n-351: colle 'grazie
. coscienza del tempo e dello spazio in cui si trova l'individuo, unita al
, impugnare la penna, la penna in mano', mettere mano alla penna:
venuti, lxxxviii-11-718: piglia la penna in man, filippo arnolfi, / mostrando
. campofregoso, 1-2: la penna in mano / mosso dal mio fatale influxo ho
penna per dilucidarli quella trattazione e mettere in cheto l'animo suo. giannone,
semplici uomini che abbian tolto mai penna in mano. di giacomo, i-673: asciugati
pioverle, 15-66: se prendeva la penna in mano, si sentiva impotente.
cristiani, e ci ho qualche cosa in manica. carducci, iii-7-176: l'aquila
/ fece posar più e più volte; in prima / tremàr le gambe e riscaldàr
riscaldàr le penne / che noi fossimo giunti in su la cima. -ritrarre
per cercar gloria. leopardi, i-121: in questi stessi pensieri scritti a penna corrente
sono tali da annoiarlo. -stare in penna muda: essere triste, avvilito
. pataffio, 3: non stare in penna muda: che se'crocchio?
-toccar la penna: trattare un argomento in modo superficiale. baruffaldi, iii-84
modo superficiale. baruffaldi, iii-84: in italiano 'toccar la penna dicesi di chi
un argomento di scrittura (per lo più in modo casuale o incidentale).
col lavoro di traduzione] a mettere in pratica quello che avevano appreso, a
penne, ma col solo silenzio gli metteranno in disprezzo e derisione appresso l'universale.
monosini, 282: chi la guarda in ogni penna, non fa mai letto
buono scrittore, gli dia la penna in mano: le qualità emergono alla prova
buon scrittore, gli dia la penna in mano. -il serpente si cava
penna che la spada: lo scrivere in modo incauto o avventato, oppure con
, oppure con cattiveria o acrimonia o in modo calunnioso, può provocare danni gravissimi
-pennètta. aretino, 20-45: postomi in capo un cappelletto di seta verde con
il tempo della muta, che seguì in giugno, vesti [i piccoli luì]
uccello] alcune penuccie su gli occhi, in guisa d'alte ciglia. tanara,
questa pennaccia v'ha lavato / il capo in poetesco. -pennucciàccia.
pennacchione, anzi con la pennacchiera, in capo, la durlindana al fianco ed
e l'alzata del suo edifizio consistano in una bella pennacchiera di rami che,
spuntando dal terreno, badano a ire in su per diritto. 2.
spiritosa di lamberto colonna appare e scompare in un palco tra le grandi piume grigie della
stanno diritte su le scarpine lucide: in alto dondolano pennacchietti. -con
323: da per tutto cipressi svettanti in un cielo da primitivi o col pennacchietto
algarotti, 1-vii-247: lo sguscio che è in luogo di gola diritta è ornato di
una cappetta alla spalla con uno pennacchino in una berrettina di veluto spelato. buonarroti il
bella compagnia et omeni con penachi grandi in testa, che picano zoso. ramusio
picano zoso. ramusio, iii-117: in luogo di corazza portavano avolto il petto
e andavano con molti pennacchi e posti in punto come sogliono nelle battaglie stare.
s'adatta poscia l'elmo d'oro in testa, / che avea quattro penacchi
, 1-vi-77: i granatieri hanno elmi in testa fatti di cuoio bollito e ombrati di
mio amico mugnaio, con grandi pennacchi in testa e ori e fiocchi sulle spalle ed
, cominciarono a distribuirsi a chi portava in campo un bel volto, un ricco vestito
nominato, era capace chiamarsi (tamburi in testa, pennacchi al vento, fanfara in
in testa, pennacchi al vento, fanfara in mezzo) carlo raffaello barbiera.
emiro, del condottiere di quadrate legioni in precipitosa ritirata. -in partic.
accessorio ornamentale dell'ab- bigliamento (e in partic. del cappello o dell'acconciatura
, 1-27 (i-337): ella aveva in capo un cappello vagamente acconcio, con
ma interamente composto di perle fine infilzate in fili d'acciaio. faldella, i-4-204:
d'acciaio. faldella, i-4-204: in ogni villaggio ricomparve il pittoresco cappello di
una faraònide, vestiva a sua volta in modo superiore a ogni previsione. dodici
i-281: la cocanari... ha in testa un cappellino con un pennacchio.
cavalli neri, altissimi, con in testa grandi pennacchi, tiravano un carro mortuario
; non hanno ali, ma in luogo di quelle penne lunghe de diversi
: mazzo di penne lunghe, legate in cima d'un corto manico, e serve
. c. arrighi, 4-85: in casa poi aveva accomodato il suo studio
pascoli, 22: già m'accoglieva in quelle ore bruciate / sotto ombrello di trine
e sonora che, se fosse caduta in giugno, tutti i pennacchi del formentone
e morta, con un pennacchio appena in cima, come una spazzola da lumi.
fitti che guardando una massa d'alberi in prospettiva si confondono e dànno una leggera
: 1 treni... scorrono in mezzo / coi pennacchi orizzontali. slataper,
, le cime di ogni onda terminavano in un pennacchio di spuma, più candido
potrà egli essere ancora tentato il racconto in poesia? forse: da chi..
propria veste, concetti secondari che portano in capo un pennacchio troppo alto per la loro
quel titolo sopra, quel 'gauloise 'in grassetto sul margine alto, come un
di gran rilievo. milizia, v-309: in questa cupola sono aperti i massicci de'
della volta ne'pennacchi della cupola ed in altri luoghi sono del carloni. carducci
quale è attaccato un filo che attraversa in distanze eguali alcuni tagliuoli di sughero,
17. locuz. a pennacchio: in modo da ricordare la forma di un
, 10-39: il conte di culagna avendo in tanto / vista renoppia uscir del padiglione
la barba e 'l manto / e tiratosi in fronte un pennac- chione, / l'
un altro canto, / salutandola quasi in ginocchione. latti, 2-3-32: la spada
giva / alcidamante in lucida armadura / con un pen- nacchion
', come, per esempio: 'vidi in gabbia due polli che mi parvero del
o altro tipo di contenitore da scrivania in cui venivano tenute le penne e,
cui venivano tenute le penne e, in genere, l'occorrente per scrivere. -
egli gli vedesse il vaio tutto affumicato in capo e un pennaiuolo a cintola e
cercava [i nomi] con gli occhietti in giro per la stanza e la punta
un esempio scappato dal pennaiuolo al petrarca in tempo di penuria. 2.
2. chi vende penne per scriverete, in passato, anche chi preparava e vendeva
spreg. chi esercita l'attività letteraria in modo abitudinario e meccanico, col fine
sentendosi ingiuriare di questa sorte, venuto in collera, rispose: -ah poltron pennarolo,
poltron si fece amante, / e ruppe in questi boschi, un di che solo
: mazzo di penne lunghe, legate in cima d'un corto manico, e serve
, disegna o dipinge senza capacità, in maniera mediocre e, per lo più
il padron di bottega o il pennarulo in gazzetta. = var.,
cose latine. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-2-2-690: diversi osservatori disposti a
via una pennata d'inchiostro di più in cosa tanto dannulla. de amicis,
: 'pennata ': quanto inchiostro prende in una volta la penna. 3
roma dovrà proibire a domineddio da oggi in poi di rivelarsi con miracoli, anzi dovrà
b. corsini, 8-19: questi, in vece di spada e di rotella,
(dice la ragazza che teme rimanere in casa, morti i genitori). p
s'abboccarono i due pennati eserciti, in tra i quali si cominciò battaglia grandissima
che la pania tenga / che tesa è in mille siepi. ariosto, 23-12:
,... con uno pennato in mano per fargli un fascio di legna.
da tagliare i rami secchi di tra verdi in su gli arbori e da scapezzare.
braccio, tagliente da una parte e curva in cima. giuliani, i-58: con
racconciando certi ulivi alquanto arruffati e secchi in vetta. pascoli, 272: poi fece
la foglia]... divisa in ambedue i lati con strisce parallele ed
1103: 'pennatofessa ': dicèsi in botanica delle foglie o fogliole che sono
che presenta il margine inciso in lobi (una foglia pennata).
originano quelli secon dari disposti in formazioni ramificate, simili alle barbe
somiglianza colle penne da scrivere. si trovano in tutti i mari, natanti alla
: la vostra lettera m'ha trovato in villa con un pennazo in mano e con
ha trovato in villa con un pennazo in mano e con una seghetta da far
o altra fibra tessile che, acconciata in forma di cono, viene avvolta
fatte. tassoni, 8-71: lucrezia venne in sala ad incontrarlo [il marito]
, e così brava la sconocchia / che in un momento un gran pennecchio spaccia.
galileo, 3-2-317: concorro con esso voi in ammettere che a posto sulla bilancia peserà
di stoppa. d'annunzio, iii-1-546: in cima delle picche / con pennecchi di
fuoco e. lla rabbia del frate in nella tana cieca lassò entrare. grazzini,
a perpendicolo è l'isola di creti in su la superficie della terra. dossi
un contratto di matrimonio con su penneggiato in testa dal galante amanuense un paio di
ritrarre mediante la pittura, riprodurre in un dipinto. - in senso generico:
, riprodurre in un dipinto. - in senso generico: dipingere. astolfi
, vi-69: or chi dipingerò? in casa corro / a pennellar sollecita all'istante
, & voce o per scritto, in modo vivido ed efficace. -anche assol
tolsero a descrivere l'invidia, e in particolare i poeti, tuttavia, perché
e vita. 5. mar in. unire con un cavo un ancorotto a
ancorotto, e gettare a fondo anche questo in rinforzo della prima àncora. guglielmotti,
. sport. eseguire, per lo più in un gioco di squadra, un passaggio
con un pennello su una tela o, in ge nere, su una
non già con que'sottili alberelli fatti in poche pennellate, come nelle vedute di pietro
un orrore di toni e di masse in litigio. levi, 6-64: il carabiniere
boschini, 280: son capita sà zorni in quel convento, / per veder del
: aggiungi il non aver io proposto in questo libro di tesser annali né produrre
inventari di ogni pennellata, che troppo in longo sarebbe andata la facenda e poco volume
sarebbe. imbriani, 7-133: ma in roma! ma a quattro passi dalle divine
car- toccetti imbrattati di sangue giallo, in fila, nella pennellata di sole.
era una siepe di rose canine sempre in fiore all'ingresso del viale, dimenticate
deledda, ii-25: la nebbia diradavasi; in alto il cielo appariva d'un azzurro
, n-107: non si potea più vivamente in poche pendiate far conoscere il ridicolo e
indicati con sapienti pennellate i servigi resi in ogni tempo dal sacerdozio. praga, 4-103
maestria non solamente non sapranno essi distinguere in miglior forma o colorire con migliori pennellature
. per estens. affermazione, asserzione (in un contesto letterario). segneri
segneri, 1-96: so che taluno in qualche opinione diretta può essere forse stato
ricavate ne'libri delle lettere provinciali ed in altri simili di crudeli pennellature.
è tutto or suo, e mio in parte ». delminio, ii-67: qual
c. i. frugoni, i-1-87: in tela / industre dipintor da umano volto
vivo gode tirar spirante immago, / e in lei pennelleggiando affetti e voglie, /
ha temprati i colori, / e quasi in rozza tela / primavera sua figlia in
in rozza tela / primavera sua figlia in questa riva / pennelleggiata ha sì che
fulgidi lampi; / e con pompa in bel decoro, / pennel d'oro,
con pennel tremulo e biondo / sormonta in ciel pennelleggiando il mondo. calzabigi,
o per scritto, per lo più in maniera rapida e vivace; rappresentare,
trattare per scritto un argomento, esponendolo in modo brillante e gradevole. speroni
colori / pen- nelleggiolle e ci dipinse in terra / il caro volto che nel
[del caro verso virgilio], che in maggior numero sono che non converrebbe e
pare più appartenersi al poeta che duna in altra lingua traduce: come colui del
. zena, 2-191: pochissimi forse in italia hanno come verga l'intuizione dell'
la sua coscienza artistica nel pennelleggiare sempre in modo diverso a seconda di esso ambiente
a tutti marchiavano a quattro a quattro in mezo a quell'ale l'insegne di quella
un corvo con croce duplicata e stella vermiglia in bocca, stante sopra verde ginebro.
, e tutto con gagliarda sì, ma in un dolce maniera esquisitamente pennelleggiate. pignotti
alfieri, iii-1-167: a far rinascere romani in italia, quali insegnamenti più alti e
intenzione di ritrarre la umana natura purificata in seno alla beatitudine. bandi, 1-ii-291
da'servi copiatori delle liriche rossiniane, è in molti de'suoi lavori pennelleggiata con rara
. 7. creato, posto in essere. marino, vii-117: puossi
di stile vivace, capace di tratteggiare in modo piacevole, ma superficiale, personaggi
graziosamente impazientito il buon maestro, con in mano la pennellessa intrisa nella cera liquefatta
stabilimento industriale o laboratorio artigianale in cui si fabbricano pennelli. elenco
verniciare, dipingere, tinteggiare e, in genere, per stendere o spalmare uno
di se tole si fanno in questa forma: prima tolli setole di porco
. e con questo pennello si mette in su la tua opera di cera.
un pennello per la barba, entrai in un piccolo negozio per comperarlo. bernari,
negozio per comperarlo. bernari, 6-154: in quella stanza c'erano, oltre ai
dirietro o davanti, / e traverso, in iscorcio o in prospettiva, / s'
, / e traverso, in iscorcio o in prospettiva, / s'adopera il pennello
cristiani arte più viva / di quella, in che si mescola il pennello, /
pennello di agricola si è sparsa anche in milano. praga, 3-52: addio pennelli
primavera, sandro botticelli / sentì fiorire in cuore i tuoi rosai / poi che
crin, latteo il sembiante / et in fronte ha due lucidi zaffiri. marini
: con dorati pennelli i matutini / vapori in cielo intanto il sol colora.
. imperiali, 4-53: indi, in età più saggia e in più begli anni
indi, in età più saggia e in più begli anni / a gli anni,
, se la disgrazia vuole che giungiamo in portogallo senza neppur soffrire una burrasca da
burrasca da poter esercitare il mio pennello poetico in dipingerla. cesarotti, 1-xxxvi-287: nerone
, i colori vivaci e brillanti che in altri tempi avrei prestati alla effigie dell'
con divin pennello / giove 'l fermò in cielo a suo diletto. nuccoli,
centurione, xxx-10-284: fortunata cittade, in cui cortese / pose e benigno dio quanto
osservato nella prima visita del 1758 che in tre siti il cavo primiero torce alquanto
o pennelli di mare, i quali in qualche circostanza fanno l'effetto di arrestare
formato la corrosione di parpanese sul po in una piarda assai alta, fanno un angolo
fiumi dell'isola non avendo regolar corso in letti arginati... dai pignoni e
ancora da pennello). -ancora a o in pennello'. per indicare l'àncora legata
cappone e tenuta sospesa con le marre in acqua. carena, 2-342: 'in
grue di cappone e le marre pendono in mare né sono per anco pescate.
'una piccola ancora che si getta in mare davanti a una più grossa affinché
una più grossa affinché il vascello sia in grado di resistere al vento e la
vento e la grossa ancora sia meno in pericolo di sfiancarsi. guglielmotti, 636
grue di cappone, e colle marre pendenti in mare. -nella forma dell'inter
mezzo della cicala, prima di immergerla in acqua. dizionario di marina, 607
: trattenere per la cicala, in posizione verticale, l'àncora pronta ad
loro venne una callina et acco- volossi in terra e fece un uovo col pennello senza
14. sport. tipo di tuffo eseguito in modo che i piedi tocchino per primi
il corpo si mantenga rispetto a essa in posizione perpendicolare (anche nell'espressione a
del superi. a pennellìssimo): in maniera esatta, adeguata, corretta;
maniera esatta, adeguata, corretta; in modo soddisfacente, a giusto proposito;
: chi ha detto o fatto alcuna cosa in quel modo a punto che noi disideravamo
sono andato... all'opera, in poltrona e colla marsina di nostro padre
va a pennello. -armoniosamente, in modo ottimamente proporzionato. granucci,
-comodamente. la spagna, 10-37: in tre giorni fu fatto il castello /
quel crisippo primiero, poiché a pennello in sue virtudi il somiglia. boine, iv-205
, / pensi che contro a quella lancia in resta / tal rassembrasse il conte e
al risalir giusto a pennello / tutto in un tempo. -in relazione con
drittissime a pennello, / la testa ferma in bellicoso verso. -a pennello
pennello. -che ricopre un incarico in maniera inappuntabile. c. gozzi,
pennello. de dominici, iii-85: or in questo quadro si può dire senza dubbio
baldinucci, 9-viii-14: quando gli venivano in mano denari, non era poi possibile
. cellini, 523: di mano in mano piglierai il tuo penel- lino e
'pennellaccio ': con un pennellaccio in mano imbrodolava le pareti duna stanza, anziché
de seta / fresca e colorita; / in man una guarnaza, / in doso
/ in man una guarnaza, / in doso se la laza; j e in
in doso se la laza; j e in man un penelo, / in doso
j e in man un penelo, / in doso un mantelo. a. pucci
: messer gian depa, ch'avia in suo pennello / l'agulin d'oro nel
va prima li penelli delle scuole piccole in diverse chiesie, con do doppieri per uno
. rezasco, 789: 'pennello': in verona, stendardo delle scuole o confraternite
. ramusio, iii-86: quando in questa altezza del polo i vasselli
vele a far che 'l vento si raccolga in modo che non se ne perda
3. per estens. piccola bandiera posta in cima ai tetti e alle torri per
uso di punta di campanile, sostiene in cima una gran palla con la sua
abento, / sì come vento -smena nave in onda. / voi siete meo pennel
voltarsi del pennello / a cader venne in dispregio / a la corte odoratoria.
una sola insegna. -anche: riunito in un unico drappello. a. pucci
comandato gli fu che s'imboscasse / in un gran bosco e ducente con elio
teneva al pennello: / con ulivieri in francioso motteggia. bandello, 2-41 (ii-73
f. fona, 4-390: il duca in materia così gelosa, tuttoché mostrasse pigliarsi
materia così gelosa, tuttoché mostrasse pigliarsi in giuoco la sciocchezza... di don
di uno dei depositi di bordo e in partic. delle vettovaglie per la ciurma
lx-276: al buon romano piace anche l'in verno schiacciare il suo sonnellino
= voce di area centro-merid. (in partic. roman.), da
, 2-i-379: le forme della lingua pennicillata in cima de'tordi, biforcata nella pietrocincle
carri, ecc. bianchini [in soldani, 1-213:]: le penniere
lessona, 1103: 'pennifórme': in anatomia, dicesi di ciò che ha
. lessona, 1103: 'penninervie': in botanica, dicesi delle foglie di cui
delle foglie di cui il picciuolo si prolunga in una nervatura media o corta che emette
che emette a destra e a sinistra, in tutta la sua lunghezza, nervature secondarie
). = voce tose, (in partic. pis.), dimin.
penna, pulì il pennino immergendolo in un bicchiere di pallini da caccia
la fine del mondo si potesse localizzare in un punto preciso, questo sarebbe l'osservatorio
un ragionamento che egli ritroverà intiero solo in fondo. -raffinatezza, preziosismo stilistico
che nel 'canto dell'italia che va in campidoglio 'tiro il collo ad '
livree con le quali mandano le case in ruina? i. nelli, ii-303:
5 è voce di area centrale (in partic. tose.). pennino2
una tenue pendenza, che è posto in leggero pendio. anonimo [agricola]
i torrenti cominciano prima a portarne via in giù la terra molle che essi bagnano;
a portarne anco la dura et a volgere in giù anco i sassi; et a
i sassi; et a questo modo in pochi anni vengono a cavare in qualche
modo in pochi anni vengono a cavare in qualche altezza le campagne aperte o qualche pennino
nelle regioni tropicali, con fiori sessili in infiorescenze compatte; alcune specie sono coltivate
, a foglie piane e a panicoli in forma di spiga, che abitano le regioni
. il * pennisetum uniflorum 'si trova in america; il penniseto violaceo e il
rimedio nelle affezioni delle vie respiratorie e in partic. per la tosse.
, i-rf-m: quoci ogni cosa in libbre mi d'acqua tanto torni
con radice de ireos e zuccaro e penedi in questo modo fatta dolce cava le
servizio di chi assicura maggiore guadagno anche in contrasto con le proprie convinzioni.
di scrittore o di giornalista, comportandosi in modo venale e privo di scrupoli morali
testa di metallo col suo piron confitta in essi, con la sua pennola.
piccolo bastimento. lessona, 1103: in marina, le pennòle o antennelle sono
e la falchetta di un'imbarcazione posta in secca. = deriv. da penna1
gli trasse, e quel fatto avviluppare in un pennoncello di lancia, comandò a un
lupi e leopardi. pulci, 2-60: in su 'n un poggio le pagane schiere
alle grida dei lontan risponde / e scuote in aria pennoncelli bianchi. amari, 1-iii-99
ve ne fu una di landò moriconi, in nella quale erano molte bandiere e pennoncelli
roncisvalle, 6-25: fierse di folva in sun un gran camello / era tra questi
un gran camello / era tra questi, in man un pennoncello. amari, 1-2-102
, gli uomini di legge, onoratissimi in quel culto popolo. montano, 219:
, 219: una ventina di ragazzi in costume di 'scout 'stavano aggruppati intorno
: portavo ancora i calzoni corti, andavo in giro con una bianchi da turismo al
govoni, 9-56: corazze e bianchi pennoncelli in testa / cento cavalli e cento cavalieri
/ passano ventre a terra e lancia in resta. -ornamento di un copricapo
dì 7 aprile, 1353, si fece in firenze l'essequie di m. lorenzo
sovr'un monticello / la lor bellezza in quella rimirando, / sariegli il sol
per l'alzata dei segnali a bandiera e in talune per soste gno di
insegna usata soprattutto negli eserciti (e in partic. dalla cavalleria italiana e francese,
sotto quello penone. pulci, 17-27: in pochi giorni son tutti assettati, /
3-204: era con il detto teseo in compagnia gualtero del conte bartolomeo con il
i pomeriggi che parrebbe non ci fosse in aria il minimo accenno di solennità,
: se caso adiverrà che romore sia in della cità di pisa di die, catuno
-labaro fissato a una tromba o, in genere, a uno strumento a fiato
divisa de'bentivogli con le berrette di rosato in capo e suoi pennoni di garze.
pennoni / orifiamme e banderuole / sventolanti in faccia al sole. ojetti, ii-
a mezz'asta. 4. mar in. antenna di legno o di ferro rastremata
armi della parentela (ed è suddiviso in tante armi quanti sono i quarti blasonabild
e'convien che sia morto o messo in caccia. sacchetti, 269: se quella
, spiegò il suo pennone, cavalcando in su quello di lucca. -dimin
statuti di montemurlo { 1387) [in rezasco, 789]: giuri di
compagnie del popolo (ed era carica in uso soprattutto a firenze e a lucca
: e gonfaloni maestri consueti si dieno in tre terzi, ognuno ilio suo terzo
sercambi, i-187: s'ordinò che in ciascuno terzieri avesse 1111° gonfalonieri, e
sei pennonieri della lega di san donato in poggio che avean gridato 'mora il popolo
miniato, capitano di ciascuna delle compagnie in cui era suddiviso il popolo. rezasco
, 789: 'pennoniere':... in san miniato, chi esercitava l'ufficio
o gir vagando / o star pomposa in varie schiere unita, / cui di
pennuti. vittorini, 1-18: porta in spalla una pertica carica di roba. roba
calcio aperse / il pennuto destriero acque in parnaso! -in partic.:
piccoli da por sono al sole o in sul letame, acciocché entro vi si
, acciocché entro vi si ravvolgano e in questo modo meglio crescono. ma quando
uccello). savi, 2-i-33: in grazia di una ammirabile veste pennuta..
ammirabile veste pennuta... essere in grado di sopportare senza danno gli sbilanci
linguacciuta, / volò subito, e in tutta la città / andò spargendo la gran
, vii-118: dormendo, un giorno, in sonno mi area / quasi pennuto volar
frondi, i paschi, i fiumi / in gregge, il gregge si trasmuta anch'
, il gregge si trasmuta anch'egli / in uomini, e degli uomini sovente /
tenendo la gamba tutta scoperta e la coscia in s'uno piomaccio di seta.
volare della morte. -essere pennuto in ali', essere dotato di capacità intellettuali
è manifesta, / diversamente son pennuti in ali; / ond'io, che son
io, che son mortai, mi sento in questa / disagguaglianza. 11
e i più chiari fenici / stanno in sella aspettando anzi al palagio. =
rimane scoperta. -cono di penombra', in un'eclissi di luna, la zona
dove la luce comincia. 2. in senso generico: condizione di luce alquanto
di pace e di riposante conforto (in partic. nell'espressione in, nella
conforto (in partic. nell'espressione in, nella penombra, anche con uso aggetta
penombra, anche con uso aggetta immerso in un'oscurità tenue e diffusa);
, 1-331: nella bottega, tutta immersa in una penombra deliziosa, non v'era
affollata. d'annunzio, 4-ii-14: in penombra le file dei libri parevano come
uno si sente attirato da un cantuccio in penombra, da un angolo quieto.
massa o oggetto che appare più scuro in confronto con ciò che è intorno.
iii-146: la luce solare invadeva la pineta in grandi bagliori; v'erano masse che
violacee. -particolare tipo di rilegatura in cui il dorso e il piatto del
, 1-149: il vecchio breviario / rilegato in penombra e mezza-luce. 4
italia ancora non era. martegiani [in b. croce, iii-10-215]: di
tacito nella penombra, prima che uscissero in campo e al sole... -ricorda
della penombra quel fatto decisivo la poneva in luce sul colpo. savinio, 22-367
e nostalgie che si sian mai dette in musica. pasolini, 9-94: la novità
assomiglia a quella inaugurata da pa- cot in piemonte, con le sue penombre romantiche.
. 7. locuz. -lasciare in penombra: non indicare esplicitamente; accennare
suo diritto. -restare, vivere in penombra: rimanere in disparte, non
-restare, vivere in penombra: rimanere in disparte, non farsi valere, non
serra, i-101: vive [panzini] in una sorta di penombra, dalla
mente, per9ò che la voluptae trase in dolor; e ardando penosamenti per le puniture
come quelle tenere membre si riposano penosamente in quegli aspri sermenti e in quel duro fieno
riposano penosamente in quegli aspri sermenti e in quel duro fieno. leoni, 655
a poco a poco ci racconsolò che in egual misura fosse aumentato anche il valore
arte e del pensiero * romano 'in italia ». 2. in
in italia ». 2. in modo da causare sofferenze ad altri o
ii-27: cercavano di battersi a vicenda in celerità, raccogliendosi in una concentrazione che
battersi a vicenda in celerità, raccogliendosi in una concentrazione che corrugava penosamente le loro
, all'esterno, due pianticelle di gerani in cassa, con i loro scarsi e
tremavano penosamente. 3. in modo stentato, faticoso, che rivela fastidio
oh quella notte!... in cento visioni / febbrili io m'agitai penosamente
, inettitudine. tronconi, 2-161: in questo mondo vi era per caso un
niente altro. scarfoglio, 25: in questo libro si discorre della più recente
di non saper nulla, di non essere in grado di immaginar nulla, di quel
quella parola fattorino. -tortuosamente, in modo involuto, faticoso. b.
cavalca, vii-14: chi non arde in questo mondo di... santo
.], 15-17: essendo lui in quelle fiamme penose, si può dire
menata! petrarca, 23-14: quasi in ogni valle / rimbombi il suon de'miei
dopo lunghissimo e penoso viaggio, diede in un'isola di neri... posta
desideri, lxii-2-vii-3: si passa ancora in tal viaggio per un'altissima e penosissima
viaggio lunghissimo e penoso, voleva ritornare in patria. moravia, xiii-129:
vergine essercitò la carità verso di noi in conformar la suo volontà che esso suo
un luogo); che è il luogo in cui si assegnano le pene, i
(137): erano portati da'demoni in luogo tenebroso e penoso. bandello
diceva a la morte sua esser salito in cielo senza toccar le pene del purgatorio
. lemene, ii-179: giudice assiso in tribunal penoso / pronuncia altrui la disegual
ch'ei folce / distilla il redentore in gocce rubre / un amaro ch'è
pena del suo fallo '; e in così penoso stato lasciò il mulo.
si levarono la sopraveste... in sì fatto abito, uno appresso l'altro
sire! le vostre forze si logoreranno in una lunga e penosa guerra contro la vostra
t-348: forse c'è anche stato in questo cuore della terra un uomo anteriore
. parini, giorno, i-290: in tra i severi di famiglia padri /
, a un nodo avvinto / di giorno in giorno più penoso, e fatto /
giorni al più, potrò anche mettermi in treno. soggiunse, dopo una pausa
di angoscia, di desolazione, anche in quanto squallido, miserevole. ariosto,
duolo e di pietate / fate mostra penosa in meste rive. manzoni, pr.
, mentre essi... sentono già in sé a poco a poco partire dal
e penosa per dubio di non avere, in essa tentazione, offeso il suo sposo
volto una particolare espressione penosa che rivelava in lei la continua insofferenza della deturpante e
spignere qualunque cosa dal difuori solamente o in qualunque altra non pensabil maniera. rosmini
: la realtà non è pensabile se non in relazione coll'attività pensante per cui è
pensiero increato o al pensiero creato. in ordine al primo, esso è il pensabile
ordine al primo, esso è il pensabile in universale, come pensato da dio:
universale, come pensato da dio: in ordine al secondo, esso è il
al secondo, esso è il pensabile in universale, come ripensato dall'uomo colla
il ripensamento umano e riflesso del pensabile in universale pensato da dio. b
si può dire sia lo stesso uomo, in generale, e quella parte che costituisce
pensabile dal pensiero increato di dio (in contrapposizione a ciò che è pensabile dal
di uscire dell'atto intuitivo per entrare in alcuna parte, eziandio minima del suo
dai sett'anni ai quattordici nel pensacchiare in latino. = intens. di
pensagióne, sf. ant. pensiero (in partic. pensiero amoroso) che porta
con sospir, mi ricredi, / consumo in pensagióne. amico di dante, xxxv-11-712
nostra lingua. daniello, 595: percioché in dio è la prescienzia non pure di
de'nostri pensieri ancora,... in esso dio, prima che pensi,
bersezio, 3-122: la fanciulla teneva in mano un fiorellino e veniva lenta lenta
stanchezza oscurava ogni loro pensamento, li teneva in una torbida veglia piena di fantasmi.
orecchi, e perciò non si deono tirare in palco. 2. facoltà di
giacomo da lentini, 25: s'eo in voi troppo isparlo, / non son
pensamento, / ogne vertute mia / in vostra segnoria / fatt'ha dimoramento.
iii-5-19: pur li venne un modo in pensamento che infra gli altri li parve migliore
alla mente,... di passo in passo abbandona la verace via di viver
qual è colui di sì alti pensamenti che in amando riguardi ad altro che al godimento
, avuto riguardo all'età sua, in istudi di lingua, [fornaciari] per
concreta espressione, verbale o scritta, in cui si manifesta; osservazione fondata razionalmente
e diversi; / e tanto d'uno in altro vaneggiai, / che li occhi
ricopersi, / e '1 pensamento in sogno trasmutai. cavalca, 11-4: più
grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa che a
, ma facendo alcun pensamento e perseverando in essa, convertesi in vizio. aretino
pensamento e perseverando in essa, convertesi in vizio. aretino, iv-4-128: il
l'imperatore... aver bisogno in ciò di più lungo pensamento, affermando
per verità ch'egli avea pensato più in quel negozio che nella guerra. martello,
: rimane ora il dubbio se sia in facoltà del poeta il cangiare in voce
se sia in facoltà del poeta il cangiare in voce il pensamento di un personaggio,
porto lo sguardo sopra i molli costumi in atene introdotti dopo le vittorie di maratona
la ricuperò [la coscienza], in quella sua spossatezza estrema, senza passare
predicatori nostri... a cacciarle in luoghi dove per pensamento non era convenevole
senza ulteriore indugio; senza por tempo in mezzo. straparola, 3-5: determinò
sentenza di quella parte ne la quale contendono in me diversi pensamenti. cassiano volgar.
x-403: ciò era suo proprio pensamento in ordine all'intima conoscenza dello stato delle
cartesio,... egli seppe in contraccambio entrare nelle menti dei più colror-
pensamenti. spallanzani, 4-ii-48: resta in fine a far parola del pensamento del sig
il pensamento comune, parendomi la divisione in tre province ordine antico che tornasse su
qualche innovazione temporanea. giacosa [in de roberto, 6-184]: a
concezione di un'opera d'arte, in partic. letteraria; teoria che vi
, annuire ai vostri detti e tenere in quel servizio quei barbassori che a forza
, deliberazione, piano, progetto (in partic. politico, militare);
come gli leverete, egli senza dubbio entrerà in nuove imprese... e pensamenti
secreti vostri,... metteteli in altri per meno tempo che potete perché nel
vasco, xviii-3-805: sarebbe stato assurdo in quest'anno il pensamento di colui il
, 4-801: cresciute [le acque] in quel punto per pioggie cadute ai giorni
pensamento di hasan ad usar la vittoria in favore del commercio. graf, 5-1146
un fuscello sulle onde, e che in grazia di quel sottile pensamento, di quel
pensamento, fuori d'ogni pensamento: in modo irrazionale, irriflessivo; non intenzionalmente,
: parola che dà luogo a dubbi gravi in giudizi dove ci va della testa.
induce vostra maestà ad necessità di mandare in terra di lavoro diece squadre..
el viceluogotenente con le gente spagnole sariano in luogo che reste- reno assicurati. aretino
/ che lo me'coro 0 messo in du'volire / e l'ù e l'
ched i'faccio con paura / mi tène in pensamento tuttavia, / ma la speranza
pensamento tuttavia, / ma la speranza in che 'l mi'cor disia / alcun pochette
'l mi'cor disia / alcun pochette in ciò mi rassicura. leggenda della reina rosana
, 5: ella ne stava in grande pensamento e grande dolore e molta
. dice el signor soffi va prosperando in la persia con gran favori, per el
costretti o volentieri, d'una terra in un'altra facciamo; e posto mente a'
guadagno, e non tra le gravezze in alcun modo annoverare, sottraendoci a molte
. monte, ii-385: sempre sto in pensamento / quando dal giardin miarto.
/ ed àmi così priso, / in tal guisa conquiso, / che 'n altra
io no. l vi mostri alquanto in proferere, / avegna che tutora n'ho
di femminil bellezza? -entrare in pensamento: formarsi un'opinione. chiabrera
che del mio debito seco, sono entrato in pensamento che quelle parole non siano perciò
agg. che pensa, che è in grado di pensare, di ragionare o
cui si attribuisce tale facoltà e, in partic., all'uomo, e anche
lungamente pensante la ragione stessa mi mena in questa fermissima sentenza, che sapienzia sanza
le facultà pensanti siano pur le medesime in tutti li uomini, si limita ad
veggono che la francia non vuole porsi in guerra con l'italia e che noi
una persona, una classe sociale, in quanto abbia accesso all'istruzione o alle
professioni). -anche sostant. (in partic.: intellettuale). genovesi
realmente alla successione delle generazioni pensanti, in guisa che l'intervallo da una mutazione
. -anche sostant. einaudi, in: per conquistare gli incerti, i dubbiosi
- per anton. (e, in partic., sostant.): che
: si compiaceva assai che il dottore, in fatto di politica e religione, fosse
o di forma, che rara manca in tali manifestazioni, s'indigna o ride
esprimerlo. latini, 1-794: frema in alto monta, / ch'umido e
discernere; riflettere, meditare (anche in contrapposizione, esplicita o implicita, con
, 10-7: mi puose la mano in sul petto e stette una pezza o
, 1-23-4: eo veggio, donna, in voi tanta valenza, / c'aggio
20): ragionevole cosa è bamboleggiare in giovinezza ed in vecchiezza pensare.
ragionevole cosa è bamboleggiare in giovinezza ed in vecchiezza pensare. g. cavalcanti
di questa vita mirar ne lo speglio / in che, prima che pensi, il
assido / me freddo, pietra morta, in pietra viva, / in guisa d'
pietra morta, in pietra viva, / in guisa d'uom che pensi e pianga
quelle cose che a noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno. rosmini
opero » afferma se stessa operante. in che modo si afferma? col pensiero,
e il no (e, con litote in locuz. avverb., senza pensare
prestamente, pelato e acconcio, mettere in uno schedone e arrostir diligentemente.
a esaminare un particolare, a intenderli in tutta la rilevanza che è loro propria
eventualità (anche con pleonasmo pronom. in funzione enfatica). -costituisce una formula
(e, anche, colloquiale, in partic. nella forma vi lascio pensare
2-38: a lei servir mi tocca e in tutto star soggetta. / oh!
, 1-139: pensa: / cangiare in inno l'elegia; rifarsi.
quanto non si può liberamente esprimere ma in realtà s'intenderebbe dire (anche in
in realtà s'intenderebbe dire (anche in espressioni qualipensare fra sé, in sé,
(anche in espressioni qualipensare fra sé, in sé, ecc.). dante
picchiare, e se lo sente tentennare in mano, schiodato e sconficcato.
. d'annunzio, v-1-17: pensavano in sé: « come soffri! come
chiaro davanzati, 26-3: narcissi, in sua spera mirando, / s'inamorao per
diranno? 2. tr. in relazione con un compì, ogg. (
pensiero: figurare nella mente, comporre in immagine intellettuale (un oggetto),
, imagina siòn / con questo monte in su la terra stare. idem, par
« e fammi prova / ch'i'possa in te refletter quel ch'io penso!
parto è che l'uomo pensa l'essere in un modo universale. b. spaventa
che le bestemmie. fenoglio, 106: in quel momento pensò la scarica, e
: questo dice lo signore iddio: in quel dì saliranno le parole sopra lo
. saba, 12: ero solo in riva al mare, / all'azzurro mar
desidero e la penso / com'era in altri tempi, in altri versanti.
penso / com'era in altri tempi, in altri versanti. -recipr.
namoramento / non pò par ir e in ditto, / ca, sì com'eo
che troppo è smisurata e grande, in tanto che il cuore non lo può
ben quanti color depigne / amor sovente in mezzo del mio volto, / e
amor provate. carducci, ii-11-154: in conspetto a questa umbria verde e mite,
; considerare, esaminare, valutare (in partic. nella rilevanza dell'oggetto in
in partic. nella rilevanza dell'oggetto in sé e nella connessione con altri oggetti
; tenere presente; aver ben chiaro in mente. - anche: far caso
prestare attenzione; dar peso. - in partic.: aver presente in modo particolare
- in partic.: aver presente in modo particolare. latini, rettor.
occhi miei quanta pietate / era apparita in la vostra figura. /..
e pensa la fatica ch'ella hane durata in te. sacchetti, 122-12: deh
giacomo da lentini, 20: madonna, in voi non aquistai gran preio, /
per ciò sì combatti / chi spera in altrui fatti, / e s'egli 'n
/ e s'egli 'n altro vince, in questo perde: / con voi chi
comune madre, / ogn'uomo ebbi in despetto tanto avante, / ch'io ne
v-5- 434: c'era ancora in loro la volontà dello stile e dell'ordine
me; ché le memorie triste / in te non sono ancor da l'acqua offense
ogni umano impulso / appare seppellito / in aura millenaria. vittorini, 8-40:
dello spirto umano, / ch'ora in pensarvi sembrano improbabili, / nel gran
s'intende imporle; aver ben chiaro in mente prima di iniziare, scegliere, decidere
, avendo pensato più d'una volta in altri tempi a tutti gli accidenti che
rimedi, non gli era mai caduto in mente poter avvenire che nel tempo medesimo
e la francese con il presente; e in effetto è così, erché essi non
di imitare. -argomentare, concludere in base a dati precisi, all'elaborazione
luce generare. chiaro davanzati, xii-21: in bona spene mette il core e penza
porta, ella tirando la corda si recava in capo la scala scapigliata, gridando con
levarmi dalla rovina del mondo e ritrarmi in compagnia d'un romito al monte asinao
. v.]: vedendo uno assorto in qualche pensiero, suol dirsi: «
fatto quello che dovevano e si guardarono in cagnesco. -va bene, va bene -fecero
(e tale effetto può essere espresso in forma di prop. dipendente implicita introdotta
penso: per indicare quanto viene improvvisamente in mente. ghislanzoni, 16-230: ora
, con più approfondita attenzione; prendere in più seria considerazione. tommaseo [s
attentamente, rifletterci (anche ponendo tempo in mezzo all'attuazione di qualcosa).
ceionio commodo, per essere stato fatto in età dispare: disse di volerci pensar
sopra, e noi pensiamo sopra il modo in che essi ne hanno parlato. tommaseo
, iv-4-48: la via del progresso anche in questo campo non può esser altra se
bandello, 1-3 (i-46): cadutogli in animo d'andar a parlar con la
. g. bargagli, 1-220: parendo in questo modo che si venga a narrare
trasportato dalla logica degli avvenimenti che, in quei tempi, era sinonimo di impegno
-ant. e letter. in relazione con un compì, introdotto dalla
altro che di voi non penso, ed in tal pensieri ardendo, io mi consumo
, asceso sopra le scale e venuto in sala, dalla reina non fu conosciuto,
donna amata o pensarne? -ant. in relazione con un compì, introdotto dalla
un compì, introdotto dalla prep. in. chiaro davanzati, 18-2: ahi
chiaro davanzati, 18-2: ahi lasso, in quante guise son dolente / ne la
, 20-246: uaire le divine scritture e in esse pensare sollecitamente. tavola ritonda,
tavola ritonda, 1-535: messer lancialotto in altro no'pensava che in amare ed
messer lancialotto in altro no'pensava che in amare ed in piacere alla reina ginevra
altro no'pensava che in amare ed in piacere alla reina ginevra. albertano volgar.
segneri, iii-3-109: pensate con attenzione in queste verità. -confidare. aretino
. aretino, iv-6-250: ora entrando in altro, la concludo con lo essortarvi
immaginare; aspettarsi, attendersi (anche in contrasto con la realtà obiettiva dei fatti
con la realtà obiettiva dei fatti e in espressioni idiomatiche, quali chi avrebbe mai
chi eo ne fui battuta / e messa in pregionia / e in celata tenuta /
battuta / e messa in pregionia / e in celata tenuta / per la vita mia
avere degli amici, perché sono buoni in tempi, luoghi e casi che tu non
mi ricordo, ser bestia, d'averti in cosa alcuna offeso, né mi posso
spesso dolorose. -intr., in relaz. con una prop. subord.
vede un cantante che, non pensando, in quel momento, che ci sia un
né pensi / quanta piaga m'apristi in mezzo al petto. p. petrocchi [
di paragone, indica che qualcosa avviene in misura superiore o inferiore all'aspettativa o
non avrebbe pensato, incominciò a parlargli in tal forma. -chi meno si
fatto o, anche, si determini in un modo particolare. a. pucci
149): quale la vita loro in captività e in continue lagrime e in
: quale la vita loro in captività e in continue lagrime e in più lunghi digiuni
in captività e in continue lagrime e in più lunghi digiuni,... ciascuno
: quanto ci si può immaginare, in sommo grado. vico, 4-i-888
un po'del mio è restato lassù in quei boschi, fra quelle pareti bianche,
quei boschi, fra quelle pareti bianche, in mezzo a quel beato silenzio; lassù
, non lo direi più né pure in un ditirambo. idem, iii-18-30: mentre
giudicare, credere, opinare; entrare in un preciso ordine d'idee (e
un preciso ordine d'idee (e, in partic., dare un'interpretazione determinata
partic., dare un'interpretazione determinata in merito a precisi fatti o circostanze o
smanza -in core porto; / e sfio in ciò non pensasse / cosa che m'
uomini... vedendo silvano stare in orazione, e que'due uomini morti lì
, non importa; ma anche egli probabilmente in fondo al core avrà pensato che,
: se i ricchi comincieranno a pensar in tal guisa, il loro consiglio sarà non
]: 'pensare bene, male ': in materia di costumi, opinioni, conforme
a noi i migliori. 'pensa male in fatto di politica '. -modo
modo, n. 1. -pensarla in un particolare modo: essere di una
morti, abbiamo la debolezza di volerci in un modo anziché in un altro.
debolezza di volerci in un modo anziché in un altro. fenoglio, 104: lancia
presunta ma non verificata). -anche in espressioni che costituiscono secondo termine di paragone
pare che. ssia da riprendere, ma in breve, perciò che. sse noi
credendo che le mie lettere dovessero trovare in roma ambedue, come si pensava che fosse
sospeccioni sono le colpe eh'altre pensa in contra ad un altro, ma nolle
qui mal y pense ', che in italiano vuol dire: 'vituperato sia cc
osserva inviolabilmente. 7. in relazione con una prop. subord. (
che questa accada o che si determini in un particolare modo), mentre invece
un'altra, o quella stessa si verifica in modo diverso dal previsto); avere
paventare una reazione spiacevole, dolorosa, in relazione col determinarsi di particolari circostanze
è chi creda / più volte il mondo in caòsso converso. idem, par.
: se mai candide rose con vermiglie / in vasel d'oro vider gli occhi miei
di mori; e pensandosi d'avermi in modo ristretto a un certo passo, il
a scampar loro dalle mani, montato subito in sul mio cavalletto,...
zappando ne la testa mia / che in elicona il pegaso col piede. baldi
un suo fedele, / tuffò la mano in bianco lattemele / mentre un bel drappolin
avvenga o no o che si determini in modo ben preciso; riflettere sul modo
, tendere, de- dicarvisi; comportarsi in un dato modo in via subordinata a
dicarvisi; comportarsi in un dato modo in via subordinata a tali propositi e considerazioni
cui si agisce; predisporre le cose in un determinato senso, prendere le necessarie
alle dame, / dalla finestra è tratto in quel litame. vico, 4-i-896:
g. gozzi, i-12-139: esopo in tanta altezza / credi che pensi a vivere
conclusa a campoformio, la tirannide usata in cisalpina da trouvé e da rivaud mi fecero
., 5-8 (1-iv-505): giungola in altri luoghi ne'quali ella crudelmente contro
il re de'romani arà fatto piede in italia, non è da maravigliarsi che il
, 541: non pensò ad altro in questo mondo né fece altro né per
, a voi. / ma d'asciano in van pensate. p. petrocchi [
. -assumere iniziative politiche o militari in vista del raggiungimento di uno scopo.
iddio: per indicare che quanto è in potere umano è stato fatto. mazzini
provvede. è anche modo d'asseverare in generale, e può essere iron.:
9. intr. per lo più in relaz. con una prop. subord.
con una prop. subord. entrare in un preciso ordine d'idee, assumere
circa l'opportunità di fare qualcosa (in partic. dopo opportuna riflessione);
d'animo di altri); mettersi in testa; ripromettersi, proporsi, prefiggersi
pensando / che convenmi partire, / in altra parte gire. guidotto da bologna,
cosa sentire, mi penso di darne in volgare alcuna dottrina. dante, lxxiii-9
): veg- gendosi di ricchissimo uomo in brieve tempo quasi povero divenuto, pensò
danni suoi. esopo volgar. [in etruria, 1-114]: essendo un
quest'asino? tasso, v-54: in questo mezzo io pensava di publicar le
publicar le mie rime e di consolare in questa guisa me stesso de l'impedimento
a licenziarla. vico, 4-i-768: in tutto ciò di che grozio pensa riprendere
che grozio pensa riprendere i romani giureconsulti in tante minute spezie o casi di cotal
ii-30: fuggii vergognoso, disperato, in compiuta rovina pensando seriamente a un placido
cuore che, disi- derando di salire in cielo, pensi riposo terreno? -essere
cielo, pensi riposo terreno? -essere in procinto di fare un'azione, apprestarsi
necessità concreta, soddisfarla (per lo più in espressioni marcatamente idiomatiche). -con
, senza avere preoccupazioni (o anche in modo completamente parassitario). - anche
, sbrigare una mansione; preparare (in partic.: un pasto).
. c. galilei, 2-2-368: in cucina non manco di somministrare quel poco
provvedere il vino (trattandosi di mangiare in compagnia). pascoli, 466: o
v.]: per assicurare di provvedimento in generale chi teme o dubita: '
sé e non gli altri (anche in forma di esci., come brutale
, come brutale ammonimento a non immischiarsi in quanto non riguarda direttamente); non
direttamente); non essere seriamente impegnato in quanto si sta facendo. -pensare all'
destino ultraterreno (e, per lo più in forma esclamativa, costituisce un rimprovero
troppo, e a sproposito, immerso in interessi mondani, materiali). uguccione
cioè de'parenti che egli arà lasciati in questa vita. canti carnascialeschi, i-348
gadda conti, 2-418: ognuno, in quel momento, doveva pensare a se stesso
, 2-180: la zuffa si limitava in fondo a una cocciuta stretta, durante
al comune. bisticci, 1-ii-580: in questo tempo il duca aveva rotto la
viniziani e dato loro da pensare, in luogo gli aveva ridotti. tortora, iii-107
: una scrittura, che andò attorno in questo tempo, fece fare diversi giudici
libro del vernani non fosse scritto proprio in quegli anni che il bavaro dava da
e già venti anni. -e poi / in quell'abito, né pur vaquatù /
buoni ordini e fatte così buone provvisioni in materia delli predetti uscocchi e promise che
romanzo di tristano, 116: istando in tale maniera, ghedin, che di
. batacchi, 2-147: scalza, in camicia e in corta gonnelletta / l'avrebbero
2-147: scalza, in camicia e in corta gonnelletta / l'avrebbero sorpresa in
in corta gonnelletta / l'avrebbero sorpresa in su le scale, / cosa che far
positivamente, meglio di quanto si facesse in precedenza. tasso, n-ii-509:
me male; e iddio ritornò quello in bene, acciò ch'egli esaltasse me.
naturalisti, da matematici, da coloro in genere che coltivano un antistorico razionalismo:
nostri studiosi di filosofia escano dall'inganno in cui sono stati tratti da coloro,
': ha opinione conforme alla mia in tale o tal cosa; o sentimenti e
tal cosa; o sentimenti e opinioni in generale. -pensarla: essere indeciso
è ripentito ': che si può intendere in bene e in male. p.
: che si può intendere in bene e in male. p. petrocchi [s
suo '. 'chi prima non pensa in ultimo sospira '. 'penso e
], 5-284: bella cosa stare in su la precedenza se io non rispondo
. pier della vigna, ii-112: in amor dat'ho tutto mio pensare / e
suggiunzione. rinaldo d'aquino, 114: in amoroso pensare / ed in gran disianza
114: in amoroso pensare / ed in gran disianza / per voi, bella,
anonimo, i-645: tre cose sono in una concordanza, / che tegnono lo
concordanza, / che tegnono lo corpo in lor podere, / le quali segnoregiano lo
s. bonaventura volgar., 73: in questo cotale pensare de'suoi fatti sia
l'attenzione del pensiero non può fissarsi in un essere determinato se non vi è
sentenze, 1-20: noi semo più spesso in paura per pensare che per opera.
una persona scrive, per impresa, in un giornale di non sicuro pensare.
serva generalmente nell'uso moderno in partic. in espressioni esci,
nell'uso moderno in partic. in espressioni esci, quali bella pensata!)
gire a tal porto, / che venia in fallo e rimanea in tormento. andrea
, / che venia in fallo e rimanea in tormento. andrea da barberino, i-172
penzata. grazzini, 4-385: -andatevene in casa a dar questa buona nuova ai
i-214: soleva ben dire quel sovrano in sapienza: se gli animi de'tiranni avessero
attenta meditazione, dopo matura riflessione, in modo da preordinare razionalmente un comportamento o
schiette e naturali. imbriani, 6-138: in quanto alla lingua, come un tempo
la ponderazione richiesta per tradurre il pensiero in scrittura. bembo, iii-75: altro
o nella via, nella città, in casa, nel mercato, nel tempio,
volgari che i primi impeti non sono in potestà nostra e che è grandissima differenza
organica, nell'ambito di essa, in ossequio a essa. vasari, i-493
scritto il suo 'paradiso perduto 'in verso sciolto,... risolvendo
.. risolvendo innanzi tratto di servirsi in quello di tutta la sua facoltà pensativa
qui voglio fuggir l'occasione di descrivere in breve l'intero sentimento di quelle parole
malinconici. 2. che è in atto di meditare, che ha atteggiamento
aveva da fare, gli parve di vedere in sogno un uomo sconosciuto che in quei
vedere in sogno un uomo sconosciuto che in quei cammini gli disse: « e voi
antica religione di questo regno e porre in esso un'altra nova? ».
, consapevole; concepito (e, in partic., creato dal pensiero divino
da barberino, iii-409: io non descrivo in altra guisa amore / che faesser li
/ che faesser li saggi che tractaro / in dimostrar l'effetto suo in figura,
tractaro / in dimostrar l'effetto suo in figura, / per ch'io non creda
contra me focosamente adirato, vive ed è in quel stato che era prima. fausto
delle parole flessibili serve sempre e unicamente in tutte le lingue romanze a esprimere una cosa
a esprimere una cosa... in quanto pensata. sbarbaro, 6-113: ovunque
tua pensata effigie / sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma. pratolini,
. era asceso sopra un fico salvatico in campo marzo, e diceva che caderebbe
egli caduto di quell'arbore si convertiva in una cicogna: cadde costui al tempo
costui al tempo a ciò prefisso e lasciò in libertà una cicogna, ch'egli
con questa sua pensata malizia aveva portato in seno. tasso, 4-38: quei rossor
i pensati inganni al fine spiega / in suon che di dolcezza i sensi lega
piovene, 14-60: si dovesse redarre in forma logica il pensiero, quasi sempre
quasi sempre embrionale e mai pensato fino in fondo, della maggior parte di quelli
come il pensato, l'essere è in sé assolutamente trasparente, assolutamente conoscibile.
essere mai colta dal marito improvisa- mente in iscandolo, le venne pensata una nuova invenzione
della casa di questa donna, entrato in casa di lei, si nascose.
quanti la mal pensata fuga di mano in mano si andava raunando. birago, 385
pensata. p. verri, 2-153: in ogni paese, dove più, dove
era pensata e avviata bene, ridurla in tre mesi a condizione di dubitare della
uno altro bandito de questa nostra cità in perpetuo, per asasinamento over omicidio pensado
, per asasinamento over omicidio pensado, in questa cita nostra e per tutto dentro dai
è caso pensato. buonafede, 3-26: in questa isola [leuca- dia] sorgeva
altri si obbligassero da sé per denaro in ogni anno a gettarsi da quelle cime
piena di ciò che accade settimanalmente tanto in italia che fuori, dando ad essa
le ricchezze] vegnono, tutti si possono in tre maniere ricogliere: ché o vegnono
alberto, 14: vien la vecchiezza in tempo non pensato, / sospinta ed affrettata
, 2-1-179: ingegnatevi di non venire in malo concetto appresso a chi è superiore
credenza. davila, 627: il re in questo tempo era stato costretto da non
pensiero; il pensiero stesso (anche in contrapposizione con la realtà obiettiva);
servente: / ond'io son ricco in sì dolze pensato, / che passo gli
, / che mai non seppei avere / in me fallenza pur sol di pensato.
viaggi, / e, forse, in sue secrete / leggi, nella giustizia
n. 17. -alla pensata: in seguito a riflessione. sarpi, vii-42
papa mi pare entrato nel pensatoio in su questo romore de'turchi. f.
dà da pensare o della mente occupata in pensare. 2. luogo appartato,
2. luogo appartato, silenzioso (in partic. piccolo locale chiuso),
), che invita al raccoglimento e in cui ci si ritira in solitudine a pensare
raccoglimento e in cui ci si ritira in solitudine a pensare, a meditare,
la quale ha il 'budoir '. in questo caso il pensatoio sarebbe anche quell'
. c.), il cesto sospeso in aria in cui, nella deformazione satirica
.), il cesto sospeso in aria in cui, nella deformazione satirica, si
adatte. sembra di vederli, seduti in un socratico pensatoio, come nelle '
cocchi, 6-22: fatta... in breve tempo scaltra insieme e giusta
curargli qualche soddisfazioncella. -letter. in costruzione perifrastica. essere pensatore: pensare
lentini, 419: lingua non potè avere in parlamento / di dire più che 'l
fornito di solida organizzazione mentale e, in partic., possiede un metodo intellettuale
possiede un metodo intellettuale che lo pone in grado di affrontare svariate materie e di
, sarebbe semplicità il far conto alcuno in questo oculatissimo secolo. p. verri,
, vi-1-330: viveva a quei tempi in inghilterra un pensatore che non aveva riguardo
a contradire publica- mente la sua nazione in tutto ciò che gli sembrasse uscir dalle
, ii-10-80: si suol osservare, in effetto, che un pensatore originale non è
: se io fossi libero mi ritirerei in campagna a studiare i grandi filosofi del
]: donna malinconica se ne sta in se stessa e molto pensatrice. a.
pensiero coerente, un progetto compiuto, in partic. politico (una cerchia di persone
g. r. carli, 2-xiv-370: in tali circostanze, con quella sapienza che
la 'storia damerica ', tanto inferiore in dettatura, tanto superiore in pensatura.
tanto inferiore in dettatura, tanto superiore in pensatura. = nome d'azione
abiti fatti dell'umana penseia, però che in altri sugi etti di quelli taccienti non
ii-xxiv-15: uno inconveniente dà medesimamente quelli in quali tutti gli altri pensevoli intorno i
rinfilata nel pensier la rocca, / filava in mezzo alle montagne azzurre. idem,
in fallo. « guarda invece come egli s'
, anche, frivola. benvoglienti [in carducci, iii-14-269]: questi vaghi
le loro innamorate, ma non convengono in bocca d'un satiro. giacomelli,
., non si raggirando se non in un solo pensierino, e questo ancora
... graziosi pensierini mi germinarono in capo come da spumante scoppiettano bollicine.
. locuz. farci un pensierino: prendere in considerazione, cominciare a considerare.
, nonché di costruire schemi puramente astratti in base ai quali interpretare complessivamente il mondo
degli esseri animati. -anche (e in partic. al plur., con
soveni- mento / da quella c'have in guida / mio core e miei pensieri
l'entelletto e tutto el suo pensieri in terra affoga. g. cavalcanti,
: dal ciel si mosse un spirito, in quel punto / che quella donna mi
, inf., 23-5: volt'era in su la favola d'isopo / lo
, 302-1: levvommi il mio penser in parte ov'era / quella ch'io cerco
ch'io cerco, e non ritrovo in terra. boccaccio, dee., 4-9
. uscito del castello, se ne andò in francia,... lodando
: mentre stanno co 'l corpo in una picciola cella, vanno co 'l pensiero
. guarini, 45: come amore / in canuti ensier si disconvene, /
con la forza del pensiero edifica castegli in aria. g. c. croce,
: ah, ah, questo, questo in tua mal'ora appartiene a te,
il maraviglioso oggetto di quella gran fabbrica in cui la magnificenza d'un privato gentiluomo fiorentino
/ e il naufragar m'è dolce in questo mare. idem, 13-21: non
, v-1-246: le proporzioni e l'ordine in cui stanno fra loro le varie scienze
identifica con l'autocoscienza creatrice e, in quanto attività produttiva e prodotto insieme,
, il logos (variamente identificato, in partic. con la divinità e,
e, anche, con la ragione in quanto causa sostanziale del mondo).
. mazzini, 6-345: noi crediamo in un dio solo, autore di quanto
le cose nell'atto di pensarle (in quanto è la sede degli archetipi di esse
progressivo al pensiero divino. -contrapposto, in quanto facoltà razionale (nel senso di
(nel senso di equilibrio razionale e in quello di razionalità astratta) e in
in quello di razionalità astratta) e in quanto prodotto di tale facoltà, all'
. bibbia volgar., i-54: in verità il sentimento ed il pensiero del
non tanto quanto le cose presenti che in effetto ne tormentano, ma sempre per
grammatica latina / che forse odori ancora in mio pensiero, / tu sei come
chiaro davanzati, 41-9: penso ched in pensier segnore n'era / di quella
, la scienza, l'attività intellettuale in genere e, in partic., l'
l'attività intellettuale in genere e, in partic., l'indirizzo speculativo dominante
partic., l'indirizzo speculativo dominante in un determinato periodo storico presso un gruppo
a disposizione, si costituisce e applica in un momento della propria storia; mentalità
, unite più nazioni di lingue diverse in pensieri uniformi per cagione di guerre, al-
o par dominare gl'intelletti della nazione in un tempo o di consueto; il modo
..: quando gli stranieri pongono in questo il pensiero di dante scambiano la
'. tuttavia il 'pensiero selvaggio'e in noi: e c'è una struttura
specificazione di tale ambito e anche, in taluni casi, la specificazione di un personaggio
un determinato campo del sapere o che in esso si acquisisce. mazzini, 8-135
parlan d'amore; / e hanno in lor sì gran varietate / ch'altro mi
, purg., 5-16: sempre tomo in cui pen- sier rampolla / sovra pensier
. petrarca, 129-1: di pensiero in pensier, di monte in monte / mi
di pensiero in pensier, di monte in monte / mi guida amor, ch'
oziose sedendosi, volendo e non volendo in una mede sima ora,
1-58: or ecco eh'una donna ha in man le chiavi / d'ogni tua
d'ogni tua voglia, e tutti in sé ristretti / tien, miserello, i
pensieri. ariosto, 1-39: il cavalliero in riva al fiume scende / sopra l'
braccio a riposar le gote; / e in un suo gran pensier tanto penetra,
pensier tanto penetra, / che par cangiato in insensibil pietra. tasso, 10-3:
insensibil pietra. tasso, 10-3: rivolgendo in sé quel che far deggia, /
sé quel che far deggia, / in gran tempesta di pensieri ondeggia. marino,
pensare i primi uomini delle schiatte empie in tale stato, che non avevano già
operazione. de amicis, ii-117: così in olanda l'ora canta, come per
1-iii-402: la testa lavora, [in prigione] si fanno tanti pensieri,
montale, 1-103: sconnessi / nascevano in mente i pensieri / nell'aria di
-con uso iperb. indica estrema rapidità, in partic. in espressioni quali la rapidità
indica estrema rapidità, in partic. in espressioni quali la rapidità del pensiero,
ma io discioglierò 'l forte legame / in che ti stringon li pensier sottili. boccaccio
e penserò. ariosto, 1-39: in un suo gran pensier tanto penetra /
pensier tanto penetra / che par cangiato in insensibil pietra. guicciardini, 2-1-35:
pensiero, rinegàro ogni sentimento naturale: ed in fine si tennero asini. vico,
superficiale del paese e qualche pensiere cadutomi in mente nell'osservarlo. mazzini, 60-353:
, 60-353: vorrei che di tempo in tempo, dall'altezza d'un pensiero filosofico
uno sguardo sul corso degli avvenimenti politici in germania. carducci, iii-25-11: un paese
vita scriveva all'alba i suoi pensieri in quaderni e ne accumulò così duecentocinquantaquattro.
a ciò. forteguerri, ii-232: in questo pensiero acerbo e duro / giunsi
pensieri / come un volo di farfalle in cielo. -contrapposto all'azione e
-stor. pensiero e azione: motto in cui si riassunse il programma ideologico e
ch'è tra le donne un sole / in me movendo de'begli occhi 1 rai
cherici non debbono avere veruna macchia né in parola né in pensiero né in opera
debbono avere veruna macchia né in parola né in pensiero né in opera. lorenzo de'
né in parola né in pensiero né in opera. lorenzo de'medici, ii-38:
pensiero, / e tal pensier par bello in prima vista, / che camminare è
da chi sa e non ha messo in opera ciò che sa da quello che
mani, come dir si suole, in pasta e dedutto il pensiero e concetto de
pensiero e concetto de l'animo suo in opera esteriore. firenzuola, 2-36: questo
e di penna e di pensiero, rifacendomi in mente la tela del romanzo. misasi
. -col, dentro al, in, nel, per pensiero: mentalmente.
sì pronte a vomitar assenzio e fiele in chi né per pensier giammai v'offese?
orse già alcuno si maraviglia e in suo pensiere mi accusa che io,
tante regioni d'italia, quando pure in bologna vivo e parlo a'bolognesi. leopardi
tore, ed al travaglio usato / ciascuno in suo pensier farà ritorno. carducci,
pfui 'all'impero austriaco e annettere in pensiero molto paese. 4.
4. particolare disposizione d'animo (anche in unione con un agg. qualificativo che
parte amoroso pen- seri / intrat'è in meve com'agua in ispogna. anonimo,
seri / intrat'è in meve com'agua in ispogna. anonimo, i-487: spesse
g. cavalcanti, i-247: era in penser d'amor quand'i'trovai / due
cor qualora io penso / di lei in parte ov'altri li occhi induca, /
. petrarca, ii-1-88: penser canuti in giovenile etate. boccaccio, dee.,
: i rinsieri del core son quasi in profonda selva, però non allo
della mente poter, vagando, entrar in quell'ombre e in quegli orrori, ove
vagando, entrar in quell'ombre e in quegli orrori, ove le più volte
miei pensieri: come formula di commiato in una lettera. carducci, ii-2-314:
credenza su questioni gravi e generali, in partic. metafisiche. -anche:
color nero, / ed ha vertute in ciò ch'uom domandasse; / e
3-809: ivi non sia luogo tanto occolto in cui non entre questa falsa suspettazione ed
4-i-923: non possono gli uomini avere in nazion convenuto se non saranno convenuti in
in nazion convenuto se non saranno convenuti in un pensiero comune di una qualche divinità
piovene, 7-222: che per pubblicare in francia un libro su balzac fosse necessario
spirituale ad affrontare una determinata situazione (in partic. pene, sofferenze);
ò rio / l'amor m'e 'ntrato in coragio, /... /
faceva di lei pe- ricone, cadde in un crudel pensiero; e al pensiero seguì
ci maraviglieremo se uno pensiero simile nascerà in cesare presente, quale veggiamo che per
e ricordi salutiferi sostennero la battaglia, in modo però che il buon giovine andava tra
sarpi, ix-243: il duca di ossuna in napoli si esacerbò in estremo..
duca di ossuna in napoli si esacerbò in estremo... accendendosi in pensieri
si esacerbò in estremo... accendendosi in pensieri enormi. baldi, i-87:
capel- lano, vedendo la donna venire in chieza, subito pensò dirle il suo
pur che talora / l'amoroso pensiero / in questa parte o 'n quella /
: sta pur forte tu e rimettiti in dio e poni ogni pensiero in lui
e rimettiti in dio e poni ogni pensiero in lui, anima mia, ché da
venuti al vino, e così di mano in mano... vi so dire
cesarotti, 1-xxxii-31: no, sereno in volto / rispose il re dei grandi
celesti muse, /... avete in guardia i gloriosi fatti / e i
e. cecchi, 5-105: ostinato in un unico pensiero, d'ogni strofa organizza
mondo nell'anno 2039, a constatare in persona il compimento finale del gran pensiero quadrilatero
figurativa. de dominici, iii-24: in quest'opera cercava francesco esprimere ne'suoi
introdurvi negli angoli nuovi pensieri, acciocché in questa guisa restasse oscurata la gloria del
breve sonatina, la qual consiste precipuamente in una melodia semplice, leggiadra e ariosa
discussione che si ricercaria per ridurre istoricamente in un ordine e in un corpo tutto
per ridurre istoricamente in un ordine e in un corpo tutto quello che di esso
del vostr'onor pensiero, / se ponete in non cale i nostri affanni. fausto
che unico pensiero e lavoro dell'ariosto in quei tredici anni. de amicis,
xvii-19-2: lo mio core si stava / in gram penser finora / per voi,
doglio; / sollazo m'è tornato in pensieri. maestro t or ripiano,
vostro partimento, dolze spene, / in doglia e 'n gran pensiero m'ha
detto luogo staranno mai sempre... in pene ed in amaritudine ed in pensieri
mai sempre... in pene ed in amaritudine ed in pensieri. monte,
. in pene ed in amaritudine ed in pensieri. monte, 1-3-6: martiro e
grande vanitate per pegreza. anonimo [in de jennard], 26: se
molte speranze già concepute: laonde sono in gran pensiero di me stesso, per non
, 152: agnese e lucia stavano in grande aspettazione, mista di speranza e di
[s. v.]: entrò in essi pensiero qual fosse di loro il
2-i-520: pensiero sulla preferenza dell'africa in confronto dell'asia e dell'america,
che non apparisca dagli scritti che raccolgo in questo volume. il qual volume è
erbe aromatiche. mazzini, 20-300: in generale i fiori qui sono più grandi
qui sono più grandi, perdendo proporzionatamente in bellezza: se vedeste che 'pensieri'vi
alla presenza del quale sembravagli di essere in età di soli venti anni.
-avere fermo nel pensiero: avere ben chiaro in mente, fermamente stabilito nella volontà.
a, con qualcuno: averlo sempre in mente, pensare sempre a lui.
, tanto che né dì né notte che in altra parte che con lui aver poteva
a co- teste minutezze. -avere in pensiero: ritenere opportuno. delfico,
: gli antichi romani ebbero qualche volta in pensiero, nell'indagare le antiche origini,
indagare le antiche origini, di chiamare in soccorso le lingue. -proporsi,
francia creava questa nuova signoria, aveva in pensiero... di mostrare che
mostrare che la sovranità non cadeva più in pochi, ma bensì in tutti.
cadeva più in pochi, ma bensì in tutti. -avere pensiero: pensare
mio bravo destriero. -avere sempre in tutti i propri pensieri: non scordare
: -che'tuoi cavalieri / tu metta in punto, e tutte tue potenze; /
potenze; / ch'io arò sempre in tutti i miei pensieri / rinaldo nostro e
marino, i-19: costui, per farmi in giù tirar la coia, / de
dirsi ascismare, senza cambiarsi la s in c. il buonanni fiorentino anch'egli
e del pensiero. -cadere in pensiero a qualcuno, nel pensiero a
, nel pensiero a qualcuno: venirgli in mente; formarsi in lui una convinzione
qualcuno: venirgli in mente; formarsi in lui una convinzione o un progetto intorno
. contarini, lii-n-241: gli cadde in pensiero una sottigliezza mirabile. menzini,
, ii-30: non ti cada / unqua in pensier che libertà non sia / nell'
, 1-6: fatte tutte quest'opere in roma, gli cadde in pensiero di
tutte quest'opere in roma, gli cadde in pensiero di vedere l'italia. de
virtù. g. capponi, i-211: in quei giorni la repubblica essendo mal ferma
mal ferma e la plebe sollevata, cadde in pensiero ad un andrea strozzi, grosso
, 13-30: questo mattino mi venne in visione / ch'io guadagnavo si nobil
di sé. fagiuoli, xv-7: in fine l'ha cavato di pensieri / l'
2-i-36: essendo del mese di luglio, in ne'grandi caldi, i preditti ambasciatori
di sagres per essere di grand'importanza in tutte quelle spiagge. a. cocchi
gonzalo aveva troppe e troppo gran cose in testa, per darsi tanto pensiero de'
140: il ragazzo... in un collegio ben regolato farà ottima prova
poco pensiero di lui. -entrare in pensiero: prendersi delle preoccupazioni; preoccuparsi
/ e tengo dui famigli a pane in ventre: / per zò besongnia ch'en-
/ per zò besongnia ch'en- tre in gran pinsieri. tortora, iii-22: per
la lunga dimora che 'l re faceva in paese tanto alla bretagna vicino entrato in
faceva in paese tanto alla bretagna vicino entrato in gran pensiero, il duca di mercurio