ancora in alcune città d'italia sono chiamate 'mulle
di alluminio con struttura ortorombica, presente in natura sotto forma di inclusioni argillose nelle
dell'isola di muli, nella scozia, in cui fu scoperto tale minerale.
il nome latino, si chiamano oggi in italia triglie. serpetro, 360: il
zia lo mandò a vendere in pescaria. serpetro, 347: il
pesce mullo partorisce tre sole volte in vita sua, perché nel suo
sesso ma- scnile e raramente fecondo in quello femminile, nato dall'accoppiamento
tiro, da soma e da sella, in partic. nelle regioni di collina
collina e di montagna (ed è anche in dotazione a determinati reparti militari)
detti dièci di legname, e caricandogli in muli e apportatori mandati di firenze,
apportatori mandati di firenze, si mise in via. folgore da san gimignano,
arcata all'insù e non mai piegata in selletta. il colore così di quella come
che ogni simile generi un suo simile in specie; come che dal cavallo e
muli che sono animali assai utili. in tutto il regno se ne fa grande uso
seme, / l'altra l'accoglie in non fecondo ventre. p. petrocchi
osceno. sercambi, 1-11-563: stando in così fatti ragionamenti, con mangiare e
dovesse. -in espressioni comparative, in similitudini o in locuz. proverbiali,
-in espressioni comparative, in similitudini o in locuz. proverbiali, per indicare grande vigore
g. gozzi, 1-850: in materia d'ostinazione non la cede ad
possente / mulo io scopro; mentre in lei vedere / so uno svelto, un
tutti i giorni; de'leoncelli nati in serraglio, più muli e più spiritosi,
essere affigurato d'essere mulo, si scornò in forma che sempre fu nimico di chi
variabile a seconda delle località, usata in alcune zone di campagna; anche nell'
il trasporto di materiale bellico e viveri in zone montagnose o impervie (e può
o quattro ruote motrici come nei tipi in dotazione rispettivamente alle truppe alpine italiane e
de'calci nel vaglio, solamente perché in certa sua stampa egli avea chiamate le scuole
qualità naturali di una persona, e in partic. quelle negative, ne condizionano e
convien che tiri calci, si dice in proverbio a significare che da persona di cattiva
t. rinuccini, 1-274: quasi in tutte le case nobili si teneva un
418): lo vidi... in su un muluccio. -spreg. mulàccio
che presso gli antichi romani si occupava in partic. delle malattie degli animali equini
l'infermità dell'api] rosmarino cotto in acqua molsa, raffreddato. crescenzi volgar
mulso, e il tutto dibattuto in molta prosa vaporosa romantica darebbe a
mercanzia [crusca]: costri- gnere in persone e in cose, eziandio per multa
]: costri- gnere in persone e in cose, eziandio per multa e per
amari, 1-1-81: una grossa multa in ragion della popolazione si riscuotea sulle terre
erario pubblico (ed eventualmente, almeno in parte, ai pubblici funzionari) delle
'multa 'o pena pecuniaria dicesi in lingua del settentrione 'fine ',
: le multe... sono in modo indiretto un sussidio dello stato in
sono in modo indiretto un sussidio dello stato in quanto che esso è stabilimento d'interesse
multa e del dazio. rimisi il barattolo in valigia. -la natura specificamente penale
periodo; e con una nota manoscritta in calce o al margine, a costo di
intimava di presentarmi entro le ventiquattro ore in quell'ufficio della città vicina, pena
tale trattamento (e specie un'infrazione in materia di circolazione stradale o di regolamenti
(o altro corrispettivo) che, in un contratto per il quale sia stipulato
, certo almen'è che la disonorano in sommo. c. bini, 1-88:
le opinioni... possono cadere in frodo peggio del tabacco, e la multa
, iii-20-349: ah, signor rovani, in letteratura non vi son multe per le
pecuniaria ('pena pecuniaria ', in contrapposizione alla 'pena detentiva ')
e qualificati come 'delitti '(in contrapposizione all " ammenda 'che è
= voce dotta, lat. multa 'ammenda in bestiame; pena p ^ cuniaria;
la quale obdurantemente solare); in genere presenta, sulle facce, iscrizioni
spietato, o anche incapace di ravancora in egitto, in quanto in età imperialevedimento e
anche incapace di ravancora in egitto, in quanto in età imperialevedimento e ostinato nell'errore
di ravancora in egitto, in quanto in età imperialevedimento e ostinato nell'errore. parecchi
animo e avea serrato il suo cuore. in partic. intorno ad axum, talora in
in partic. intorno ad axum, talora in dimen sioni maggiori e con
determinazione o con cotti sullo spiedo, in uso nell'antica atene, in partic
spiedo, in uso nell'antica atene, in partic. nelle cerimonie dionisiache.
da un prisma verticale con sezione quadrangolare in progressiva riduzione dal basso verso
anziché a piramide) e anche in età moderna, come elemento decorativo di
cioè pietre grande a guisa di specchi in mezzo a quegli è un lago incrostato a
altezze incredibili, come oggi si veggono in roma negli obelischi, aguglie, piramidi
cattaneo, v-3-118: vi sono [in egitto] obelischi monoliti, cioè d'un
obelisco egiziano, il più alto che sia in italia. bernari, 6-204: guardai
sepulto. b. segni, 4-186: in spagna, appresso gli iberi, gente
. / e se della sua morte in van mi dolgo, / ad onor d'
una spedizione inconsulta che furono tratte sprovvedutamente in un agguato. a. monti, 648
, 648: sul lungo mallero, in quel largo, c'è l'obelisco di
. carducci, iii-11-56: inoltrandosi si riesce in un recesso a semicerchio, chiuso da
scoscese e dirupate a sinistra, che sorgono in obelischi in piramidi in mille fantastiche forme
a sinistra, che sorgono in obelischi in piramidi in mille fantastiche forme.
, che sorgono in obelischi in piramidi in mille fantastiche forme. -albero che
sue oberato, agg. indebitato in modo da non ciglia / mostra
alle metafore, molte veramente ne sono in questo poema [divina commedia] degne
questo costume antico per tutto d'usare in cambio di moneta obelisci, cioè ferruzzi
monumento, che ha un grande sviluppo in senso verticale. ojetti, ii-in:
da vaillant, e che linneo cangiò in rudbeckia. hanno desunto cotal nome
, introdotto dai filologi alessandrini per segnare in margine i passi o i versi di
passi o i versi di autenticità sospetta (in partic. i versi omerici che
i passi interpolati; foggiato a freccia o in forma di spiedo indicava anche un '
consorte che essa poteva considerarsi, in roma, di coloro ch'erano carichi di
fronzute di broccoli. 3. regolato in modo oppressivo. calvino, 3-96:
dall'accumulo eccessivo di adipe, generalizzato in tutto il corpo o limitato a talune
nuizione della funzionalità di vari organi (in partic. degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio
la soverchia carne e polisarcia o obesità in un corpo feminile... è il
uomini, per la troppa pienezza incorrono in malattie, sendo che, per la
e deforme che vedevasi chiaro non trovarsi in esso né sostanza né forza né vera
ed anni la vecchia obesa non entrava in casa di sua cognata. barilli,
: il mento sul petto che s'alzava in un ventre obeso. -sostant
2. per simil. sviluppato in modo abnorme per eccesso di linfa firn
. fracchta, 852: certo vivevano in quest'illusione i rospi obesi che trascinavano
che trascinavano audacemente i loro ventraccioni proprio in mezzo al sentiero. -panciuto,
grappoli. e. cecchi, 3-144: in un'anticamera col registro per le firme
di foglie, ruotando, si saldavano in un'unica grande foglia trepidamente accartocciata.
/ che vibrò come sangue, ma in congerie / di volontà mista ad orgoglio
della tela corioidea, che si trova in prossimità del precedente. = voce dotta
costume nazionale giapponese, avvolge la vita in due o più giri e forma sul
all'ardir nostro sì che in pochi istanti ben 34 soldati...
. d'azeglio, 2-316: avranno gettato in città circa tremila obici, granate,
: opponeva [la sanità] che, in una così gran riu 3
1827 (489): obiettava che, in una tantaun circuito a saliscendi, e che
4-73: final nuto già in carcere. mente bice si fece
svolgimento di documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-404: [il
i-v-622: dalla banda dell'inghilterra s'era in tanto messo un obice al matrimonio con
capitano di giustizia, presso il quale in passato risiedeva la polizia,..
grandissimi peccati. 3. in senso concreto: barriera naturale o artificiale,
che la riflessione dei corpi che urtano in qualche ostacolo sempre dipende dalla forza di
medesimo che l'obbliga a riflettere o in amendue, si ritrovi. spallanzani,
una discus dire in tono critico, proporre difficoltà o riserve
avrebbe detto nei due o tre passi in cui riferisce la notizia di catone.
. 2. rimproverare, ricordare in tono di biasimo. magalotti, 9-2-208
: le sono gratissimo per avermi obiettato in forma accettabile e discutibile i consigli della
7-13: poiché il una teoria esposta in un'opera; esporre ragionimondo, a prezzo
di sforzi inauditi, cerca di rimettersi in contrario, muovere obiezioni; dire o contrad
di obiettare), agg. enunciato in contrasto con un'affermazione; addotto per
affermazione; addotto per inficiare o mettere in dubbio una teoria; opposto.
). chi obietta ed espone ragioni in contrario, chi si mostra di parere
obiettivaménte (obbiettivamente), avv. in modo obiettivo, ispirandosi alla realtà delle
gerarchie decadute. -ant. prendendo in considerazione soltanto la parte oggettiva, sensibile
nome è spezie. 2. in modo assoluto, immediato, non dipendente
fra lo spirito creato e l'ente in cui tutte le idee obiettivamente riseggono,
e subiettivo. 3. in modo determinato dalla natura stessa di un
altro che l'amor mio egoistico è obbiettivamente in quell'amore stesso. 4
quell'amore stesso. 4. in modo imparziale, equo, neutrale, equilibrato
, una delle cose più tipiche e in fondo più soddisfacenti è che non si
riuscivo a valutare obbiettivamente il peso che in quelle insulse chiassate avevano avuto le nostre
avuto le nostre, e le mie in particolare, provocazioni. = comp.
soffici, v-2-595: mi accadde, in quell'attimo, di sorprendermi, e
obbiettivarmi qual ero, bagolante a vuoto in quel pigia pigia circolare afoso.
idealità di vico. r. gioffredi [in capuana, 15-190]: in tutta
[in capuana, 15-190]: in tutta l'arte contemporanea si osserva la tendenza
non sia obiettiva) lo si ha in un pittore -in cézanne - innestato sul
non riferito onnon riportabile all'uomo, in quanto gli è esterno o esiste indipendentemente
indipendentemente da lui; la realtà fenomenica in quanto considerata nella sua natura intrinseca,
che avesse la sua ragione ai esistere in sé; -la verità indipendente dallo spirito
con obiettività, senza alcun velo affettuoso, in maniera, diciamo così, critica.
: che quella si pensa infinita soltanto in questa, laddove l'obiettiva si pensa infinita
della vita, la maggiore soddisfazione che in essa possa provarsi, è data.
ix-243: quando si pensa 'l'esistere in sé ', astrazione fatta 'dall'
cieca, un 'quid mutum, instar picturae in tabula ', se non fosse un
, a rendermelo obiettivo. -descrivibile in termini concreti, materiali. segneri,
soggettive le altre; o per significarlo in lingua povera, nelle prime lo scrittore
de sanctis, 9-77: già era nata in italia questa poesia obiettiva, questo amore
che vadano esenti da mistura, anzi in taluna l'obiettivo supera il soggettivo,
taluna l'obiettivo supera il soggettivo, in tal altra il soggettivo vince l'obiettivo
, e l'indole sua intollerante, in tutte cose, delle vie di mezzo,
di mezzo, lo spinse di seduzione in seduzione, di traviamento in traviamento,
spinse di seduzione in seduzione, di traviamento in traviamento, non sappiamo fin dove.
verranno segnati in esso piano, formeranno una linea che
'vetro obbiettivo ^) quella lente che in uno strumento ottico è direttamente rivolta verso
dall'occhio umano mediante un oculare (in un microscopio, in un cannocchiale),
un oculare (in un microscopio, in un cannocchiale), oppure proiettata su
, oppure proiettata su uno schermo (in un apparecchio di proiezione) o su
lastra o su una pellicola fotosensibile (in una macchina fotografica o cinematografica!.
. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-247: riceverà v.
tanto s'è abusato negli ultimi anni in fotografìa, non esistono assolutamente in pittura
ultimi anni in fotografìa, non esistono assolutamente in pittura. quindi ci si deve astenere
: quanta malinconia nelle brune bambine, in vesti e scarpette bianche, come signorine dei
di lana... e intanto guarda in su all'obbiettivo con un piccolo,
: la maggioranza... è rimasta in uno stato di stagnazione, senza obbiettivo
non è più ugualmente... liberatore in ogni paese. 3.
annullazione della riserva, pare che, in pratica, dalla ruota romana si camini
vili e cattive sono buone ed onorabili in quanto scienze, perché anch'esse, come
la verità. peregrini, 2-32: in un detto non è altro che parole
spingono la fantasia, suo malgrado, in obbietti laidi o spiacevoli. genovesi, 1-233
intelligenza e ragione è tale che pienamente in sé l'obbietto conosciuto rappresenta e a quello
pietoso aspetto / mirarmi, e dire in suon languido: addio. / quindi,
/ erger la fronte, ed affissarsi in dio. cattaneo, v-1-126: dice [
materiale, percepibile fisicamente (e, in partic., visibile). -anche:
: scender da monte mirabel alte99a / in chi bianche ^ a con obiecto pugna
lagrime non bagni / gli occhi obbiètto in mirar cotanto atroce? cattaneo, v-2-254
epperò sono già per sé collegati in sistema. pascoli, i-946: il ritmo
duro marmo il trovo io, eh'in me il diletto / (crescendo ad un
deslegua e distempre / dal proprio obiecto in forma d'uom che muora. antonio
dalla mano destra avea uno specchio infiammato in forma d'uno cuore, il quale sempre
l'aria, lo esemplo si veda in molti specchi in circolo, che infinite
lo esemplo si veda in molti specchi in circolo, che infinite volte specchieranno l'
. caro, 2-2-113: quanto al venire in casa di m. francesco, non
i-334: risposi... ch'era in lei un gran obbiètto il non avere
né mi acqueto punto all'obietto che in fondo al diario occore il nome del
volere obietto, / tutto s'accoglie in lei. petrarca, 48-13: così 'l
con quante gente era per andare fracasso in giara de adda...,
de tirare per questa via la guerra in casa nostra. bembo, 1-37: niuno
bembo, 1-37: niuno appetito ha in noi tanto di forza né con sì possente
mio trattato sia totalmente spirituale, conviene in prima che 'l suo obbietto, onde
beatrice, studiando deviare il doloroso colloquio in obbietti alquanto meno tristi, si levò pronta
gli è d'intorno, / anzi porta in cor viva la sembianza. parini,
amata] si riscalda, / non fiocca in appennin sì fredda falda / quanto si
sì fredda falda / quanto si stilla in me ghiaccio e sudore. 2
chi pratica l'obiezione di coscienza (in partic. nei confronti del servizio militare
che si oppone, contesta, contrasta in tutto o in parte un'affermazione
contesta, contrasta in tutto o in parte un'affermazione, un'opinione,
una teoria; elemento che si introduce in un discorso per esporre giudizi, proposte,
obiezione che potessi essere fatta, avendo scritto in lingua vulgare, secondo il giudicio di
il morso del sospetto, io provavo in fondo a me una vaga ansietà,
si chiama irrazionale e accidentale è tanto in sé razionale e necessario da nutrire di
obiezione o una risposta che dobbiamo prendere in conto, perché ciascuno di noi,
bagni le famiglie. perfino ci issarono in barca; e la nostra infagottata carcassa
non meno reale, pel suo esistere in sordina, da chiuderci su un occhio.
) da cui si sente profondamente vincolato in coscienza, rifiuti di obbedire a una
a una legge della comunità sociale (in partic., dello stato) a
seconda dei casi, rifiutare di prendere in considerazione la particolare natura dei motivi che
quindi punirlo; o può, specialmente in uno stato democratico, prendere in considerazione
specialmente in uno stato democratico, prendere in considerazione tale situeizione ed esonerare il soggetto
che, anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge, siano
misericordia di cristo faccettò per suo familiare in paradiso. cieco, 28-75: se '1
di un fondo per messe o preghiere in suffragio di un defunto. = voce
. obitòrio, sm. locale in cui sono esposti o temporaneamente conservati i
o a un tranvai, son trasportati in furia all'obitorio fra l'orrore dei
, vergognandosi di mostrare l'intima peluria in quella luce da obitorio. 2
l'indicazione dell'obbligo dell'ufficiatura anniversaria in loro memoria. tommaseo [s.
, i nomi delle persone illustri decedute in un dato periodo (e può essere pubblicata
antichi testi [tommaseo]: m'hanno in odio a morte per te..
. gadda, 16-74: un poeta lasciò in carta: qualmente l'alcaica strofe gelava
dicendo che cesare stava nelle battaglie e in li pericoli, ed eglino a roma in
in li pericoli, ed eglino a roma in solazzi ed in feste. d'azeglio
ed eglino a roma in solazzi ed in feste. d'azeglio, 1-141: quello
grande poeta - raro; deve fondere in sé due qualità (la prima egoistica,
: nel medioevo, persona che offriva in modo perpetuo i propri beni e i
a regole simili a quelle della dedizione in servitù e ricevendo in cambio protezione e
quelle della dedizione in servitù e ricevendo in cambio protezione e sostentamento; converso.
a quell'umile e caritatevole servizio, onde in alcune religioni si dicono oblati. pallavicino
, v-167: vi ebbe gravi traversie [in bologna], che lo consigliarono a
oblati di milano. carducci, iii-17-197: in milano, andando co 'l marito al
particolari... del mio soggiorno in africa. 4. disus.
per partecipare a un'opera di carità in un'occasione di particolare bisogno.
col nome d'oblati, si daranno in nota al v escovo. =
d'un vassoio di peltro, il caffè in una cùccuma..., lo
cùccuma..., lo zucchero in un disoccupato vaso del peptone..
sede romana e renderle a quella soggette, in segno della qual soggezione si prestavano i
4-128: il contratto d'infeudazione si formava in due modi: per 'oblazione'o per
, suppl., 105: 'oblato', in matematica, è nome che si applica
e letter. persona che offre un prezzo in una vendita; offerente, compratore.
, un dono, un omaggio, in segno di rispetto o di sottomissione.
l'offerte, e l'oblatore, in vece di premio e di grazie,
, sì. il meda- glioncino, in un battibaleno, si era bell'e sottratto
ant. che si riferisce o consiste in un'oblazione (specialmente nel senso di offerta
un'offerta o una proposta contrattuale (in materia di incanti, compravendite, ecc
, al momento deh'offertorio. - in senso concreto: le somme di denaro o
. -anche: piccolo oggetto artistico offerto in segno di devozione o di ringraziamento;
uso delle oblazioni, non fa offerta mai in tutto l'anno. sarpri, viii-91
tutto l'anno. sarpri, viii-91: in questi tempi pareva scemato il fonte delle
fatta a dio, perché il povero è in luogo di dio. muratori, 7-v-425
sangue di gesù cristo (e il rito in cui tale offerta è inserita).
nella presentazione di oggetti o animali, in privazioni personali, in preghiere, in
o animali, in privazioni personali, in preghiere, in penitenze, in digiuni
in privazioni personali, in preghiere, in penitenze, in digiuni o anche,
personali, in preghiere, in penitenze, in digiuni o anche, all'estremo,
dono totale della propria vita e, in generale, in qualsiasi atto che possa
della propria vita e, in generale, in qualsiasi atto che possa essere considerato un
sensibilmente secondo i tempi, e, in partic., con il passaggio dal
lxxxviii-1-268: congiunto con l'immenso unico in trino / te t'offeresti per vittim'
t'offeresti per vittim'al legno, / in sul qual fessi s s
maddalena de'pazzi, vi-218: starai in continua oblazione di ogni tuo desiderio e
alla tradizione giudaico-cristiana. -anche: l'in sieme delle feste e delle cerimonie
sieme delle feste e delle cerimonie in cui tale sacrificio si inserisce.
a dio questa cosa per accrescere divozione in loro e religione alli dii, e
cattaneo, v-3-80: ogni primavera [in cina], dopo grandi oblazioni al
i falli del secolo erano stati cancellati in virtù della fede e oblazione de'genitori
noi, benché indegni di tanto offizio, in nome di cristo benedetto e delltmmaculata sua
del luogo overo le consuetudini, facciano in mano della superiora o di altra persona una
, tributo, omaggio reso a qualcuno in segno di reverenza, di gratitudine,
cavalieri sono già tante! 6. in senso generico: offerta, proposta (in
in senso generico: offerta, proposta (in par- tic., di natura contrattuale
. gadda, 6-193: rizzar ferri in tutt'italia, inarborarvi 'cartelli stradali '
8. ant. offerta di un prezzo in una vendita (in partic. all'
di un prezzo in una vendita (in partic. all'asta); proposta d'
ed ordinare le oblazioni che occorrono farsi in nome proprio dell'oblatore e di chi
, nelle liti e giudizi di beni in pagamento. de luca, 1-1-322:
.. oblazioni, se non col prezzo in contanti. leggi di toscana, 6-197
9. ant. liberazione di carcerati in occasione di un'importante festività.
: il contratto d'infeudazione si formava in due modi: per 'oblazione 'o per
a un signore qualunque, e lo riceveva in seguito aalla sua mano sotto condizione di
pagamento volontario di una somma di denaro in misura pari a una certa frazione della
estinguere un'infrazione amministrativa prima che, in ordine a essa, sia stata irrogata
è malato, / poi che torna in sanare, / lo male c'à passato
e lo gran travagliare / tutto mette in obria. anonimo, i-570: voi
prenda coraggio / ogni mettendo mia pena in obria. chiaro davanzati, 66-4: madonna
, / né la sua gioia mettere in obria. idem, xlii-79: senza lei
/ che donna mi tenesse / tutto in sua segnoria; / or mi trovo
sua segnoria; / or mi trovo in disdetto / e non creo ch'io potesse
s'eo volesse, / né d'averla in obria. 2. noncuranza,
agiate 'n obria, / c'avete in vostra balìa / tutta la mia disianza
] gran valore / messo m'ave in oblia, / paur'o di cercare /
antico metti / per uno amico novello in oblia. = forma femm.
tacere lo meo stato, / fallirò in ubrianza / incontr'al meo volire. boccaccio
sepolti nell'obblianza chi dovrebbe esser sempre in bocca della fama. manzoni, ii-44:
. locuz. -andare, essere, tornare in oblianza: essere dimenticato, trascurato;
, frate mio guittone, / che in obblianza v'anderà ogni doglia. boccaccio,
è che molto prolissa speranza / mi tenne in questa via, non però tanto /
tanto / che * 1 mio proposto gisse in oblianza. -avere, tenere in
in oblianza. -avere, tenere in oblianza'. non ricordare, non tenere
oblianza'. non ricordare, non tenere in considerazione; tralasciare, trascurare. anonimo
io porto / eh'ogn'altra cosa tegno in obrianza / ed in crudel pesanza.
altra cosa tegno in obrianza / ed in crudel pesanza. equicola, 11: si
, 11: si dovrebbe amor avere in oblianza, cassandolo d'ogni nostra usanza
nostra usanza. -mandare qualcuno in oblianza di qualcosa', far sì che
, / che manda di sé l'uomo in oblianza. -mettere, porre in oblianza'
uomo in oblianza. -mettere, porre in oblianza'. dimenticare, obliare, scordare
, obliare, scordare; non prendere in considerazione, trascurare. giacomo da
colonne, 404: m'à miso in ubrianza / l'amorosa piacenti. rinaldo d'
, 95: venuto m'è in talento / eli gioì mi rinovare, j
j ch'eo l'avea quasi miso in obrianza. mostacci, 145: quando
e scaunoscente / chi gran rispetto mette in obrianza. stefano protonotaro, 13 ^
viairi: / chi 'n lei guardandu mettu in ublianza / tutta altra mia intindanza.
e non vedere / si mette fin amore in obbrianza. abbracciavacca, xxix-4: sovente
, 248: convene -ch'io metta in ubrianza / fina gioia e allegrarne -e
: richiedi e abie pace e metti in oblianza le 'ngiure. monti, 13-346:
, 13-346: neppur io mi spero in oblianza / aver posto il valor.
/ aver posto il valor. -prendersi in oblianza a qualcosa', dimenticarla. anonimo
i-502: tigra a miraglio / si prende in obrianza / a sé e al suo
non conservare nella memoria, non ritenere in mente, non ri cordare
malenanza / agi'ubriato, e vivo in allegranza. abbrac ciavacca,
fura e tutta la vertute: / in quello punto mi è aviso ch'io
damiscella. petrarca, 50-10: veggendosi in lontan paese sola / la stanca vecchiarella
alcina, / perché obliasse l'arme in quella corte. molza, 1-404: esci
e scalzo, / con gravissimo fascio in su le spalle, /...
d'annunzio, i-495: le naiadi in lunga teorìa / sorgon, gli avvincon de
quest'ora era inseguito / dall'avversario in forma di barbone. jahier, 2-104
allegrezza obblia, / di valor nudo in tutto e leggiadria, / orrido e fosco
fermate / ne la speranza dolce, in che disia. foscolo, iv-353: il
, dopo tant'ora / di tumulti oziosi in te riposa, / o amor mio
obliando. 2. non prendere in considerazione, lasciare o mettere da parte
. tasso, 6-34: spinge il destrier in questo, e tutto oblia / quanto
: che, non potendo / felice in terra far persona alcuna, / l'
se tu puoi megliorare / lo dono in altro loco, / non ti vinca per
8-97: quando si decide a balzare in piedi definitivamente, non oblia di comunicare
fidanza mortai, che lei disvia, / in giù ricade e \ primo calle obblia
, / di che l'anima mette in mala via. petrarca, 206-45: mal
ariosto, 31-41: s'ebbero un tempo in urta e in gran dispetto / per
: s'ebbero un tempo in urta e in gran dispetto / per truffaldin, che
, non accorgersi di qualcosa. -anche in relazione con una prop. subord.
. 7. abbandonare, lasciare qualcosa in un luogo per dimenticanza; non portare
lunga atesa obria disianza / e mette in disperanza / ciò ch'om crede aquistare
: un casto raggio è sorto / in cui l'ardore ogni fatica oblia, /
cui l'ardore ogni fatica oblia, / in cui trova 'l desio meta e conforto
9. rifì. venirsi a trovare in una condizione spirituale di oblio, di
stato di particolare emozione); andare in estasi, essere totalmente assorbito da una
, di un paesaggio o essere rapito in un sogno, in un sentimento,
paesaggio o essere rapito in un sogno, in un sentimento, in una speranza;
un sogno, in un sentimento, in una speranza; incantarsi, estasiarsi.
veggio. ceresa, 1-24: posto in bando di me, sì forte oppresso,
invoco, / con che dolce memoria in lei m'oblio. g. gozzi,
proferir sentenze, / filosofica testa, in tal periglio. onufrio, 235: luciano
sentissero d'un tratto ritornati giovani e in quel momento d'illusione si obliassero.
sguardo inebriato. te voglio lodare, in te rapirmi, obliarmi in te.
lodare, in te rapirmi, obliarmi in te. betti, 8: 1 balconi
l'immensa solitudine secura / m'avvolge in sua magia; / ne '1 sentimento de
234: pareva che la campagna si obliasse in un riposo pieno di beatitudine. térésah
alma s'appaga. achillini, 1-134: in voi questo cor mio / su tali
mirando, o giorno! -identificarsi in un personaggio della letteratura. de sanctis
spassano, ci si trastullano, si obbliano in quelli. 10. intr
n'obblii. 11. essere in condizione di inferiorità nei confronti di qualcuno
oblia'. s. maffei, 7-13: in periglio comun l'odio s'oblia.
cerca trovar, ben l'ha veduto in parte, /... / ma
dolce fuoco. 2. caduto in oblio, ignorato; non apprezzato nel
3. che non è più in vigore, che non è più stato
ii-8-16: pensavo la felicità di vivere in una di quelle belle casette fra tanta
rorido brilla. 6. lasciato in un luogo per distrazione o per negligenza
ciance politiche. 7. trascorso in una condizione di trasognato oblio (un
geniali colloqui e alle ore rapidissime obliate in compagnia di te. 8.
villani, 9-107: non è da lasciare in obliazione la moria mirabile dell'anguinaia,
obliazione la moria mirabile dell'anguinaia, in quest'anno ricominciata. = nome d'
vizioso [sistema] è divisato altressì in tre opposite spezie, cioè a. ssapere
opposite spezie, cioè a. ssapere in * monarcia tirannica, obligarcia e democracie '
, 10-60: sì tutto 'l mio amore in lui [in dio] si mise
sì tutto 'l mio amore in lui [in dio] si mise, / che
arti saranno. manzoni, ii-16: in tuo terror sol vigile, / sol nell'
sol nell'obblio secura, / stavi in riposte mura, / fino a quel sacro
, iv-217: o gente fortunata, ch'in tutti i secoli futuri lasciò di sé
sono che semplici spettatori e che vivono in mezzo al mondo sempre passivi nel loro
un'erma rupe informe / tesori ignori in grembo, e in me, qual credi
/ tesori ignori in grembo, e in me, qual credi, / carca di
alma non dorme. foscolo, 1-172: in terra che non apre il seno /
1-150: ah l'oblìo, l'oblìo in questo andare anelante, col petto proteso
questo andare anelante, col petto proteso in avanti per sbilanciare in su tutto lo
col petto proteso in avanti per sbilanciare in su tutto lo stanco corpo! montale,
di piante agli àsoli. / nasceva in noi, volti dal cieco caso, /
stava sdraiato, / alto tonfando immerso in grande oblio. pananti, iii-44:
oblio. giannone, ii-166: trapassò stefano in un placidissimo sonno, ed il suo
ed il suo morire non fu che tuffarsi in profondo oblio. pascoli, 75:
, 3-147: l'altiera romana, tornata in sé da un momento d'oblio,
la delizia di quei primi istanti, in cui ci si sente tutti l'uno dell'
si sente tutti l'uno dell'altro, in cui due anime par che si abbraccino
cui due anime par che si abbraccino in un oblio, in un sogno supremo
par che si abbraccino in un oblio, in un sogno supremo. 3
personificazione. ariosto, 35-21: portano in bocca qualche giorno il nome; /
amore. mazzini, 83-152: perpetueremo in noi, ribattezzati nella nuova italia, i
ghislanzoni, 1-48: descrivendo gli avvenimenti in ordine di date e riproducendo le circostanze
nuovi edifici, discorrendo a voce alta in pose quasi sempre scorrette, e nel
per estens., l'inferno. -anche in senso generico: l'aldilà, la
superbe ciglia al vivo nero / tinto in tonde d'oblio, / d'ogni mio
frugoni, i-12-104: molta ancor ferve in lui parte del dio: / me
e vi travolve / dell'uom sciolta in fumo e polve / la superba vanità
9. locuz. -avere, tenere in oblio: non prendere in considerazione;
, tenere in oblio: non prendere in considerazione; trascurare, dimenticare. anonimo
? / noi vo'contar per averlo in oblio. ugurgieri, lxxviii-11-89: quanto in
in oblio. ugurgieri, lxxviii-11-89: quanto in femmina amore è poco amico / pruova
poco amico / pruova che l'à subito in obblio. -dare, mandare
-dare, mandare, mettere, porre in oblio: obliare, dimenticare, trascurare
che fia, se 'l tuo metti in oblio? petrarca, 325-45: così colei
che me stesso e 'l mio mal posi in oblio. rappresentazione dell'ortolano elemosiniere,
sì che i pover non sien messi in obbrio! poliziano, 1-709: la non
/ eh'io t'ho posto ormai in oblio / né acettarti mai potria. liburnio
latte di papavero che di subito cominciai in oblio mandare cadauno mio acuto e pungente
parliamone più; quelle rimorte / poniam larve in obblio. -trasgredire (una legge
e poi di metter la suo fé in oblio. chiabrera, 1-16-47: fu posto
oblio. chiabrera, 1-16-47: fu posto in obblio l'alto decreto. marino,
scordi / pria che gli ordini tuoi ponga in oblio. guasti, iv-82: non
la sua donna più cara, era posta in oblio. -mettere da parte, non
danni / pronto si mostrerà, pur ch'in oblio / tu ponga l'ira e
mi donava aiuto / m'àve miso in oblìo, / in fera vampa di foco
m'àve miso in oblìo, / in fera vampa di foco m'à stinto.
, 53: la mia iniuria metterò in oblio. nappi, xxxviii-273: tu sola
preghi el magno dio / terror pone in oblio / del peccatore ancor che sia ben
pigliarne vendetta, non potendo senza vendicarsi in alcun modo le da lui ricevute offese mettere
modo le da lui ricevute offese mettere in oblio. goldoni, ix-162: tu l'
ix-162: tu l'umana follia manda in oblio. -rinnegare. m
m. villani, 9-3: posto in oblio la reale dignità e nobiltà di
eguali, / hai te medesma ornai posto in oblio? -essere, stare, andare
, andare, venire, cadere, cascare in oblio: essere obliato, dimenticato;
: non essere più usato, cadere in disuso. beicari, ii-168: cagion
/ che non si cura ch'io vada in oblio. f. scarlatti, lxxxviii-11-538
mie sciagura / i'l'ho condotta in amara novella. / ma, virgo maria
, / d'ogni vizio mendoso -e sto in obrio! canti carnascialeschi, 1-527:
canti carnascialeschi, 1-527: alfin poi vanno in oblio / le ricchezze, pompe e
/ che (tua mercé) pur giva in lungo oblio. chiabrera, 2-1-1:
la fama de'mortali avvolta / casca in oblio, le mie preghiere ascolta.
pur sol d'altri i lumi affisi / in lei; per lei cadere in dolce
/ in lei; per lei cadere in dolce oblio / gli sdegni, ottuse l'
, ii-19: altri... dipinsero in roma stessa, un giovenale e un
un salii di celano e simili già iti in obblio. ungaretti, ii-45: colla
mente murata, / cogli occhi caduti in oblio, / farò da guida alla felicità
1-10 (i-134): se tu perseveri in questa tua vita feminile, se tu
armino e le cose de la guerra vadano in oblio. -prendere oblio di
obblio, / e le case paterne in bando io posi. baldi, 74:
oblio / delle virtù che amasti, in me rispetta / teresa contarmi.
obliosaménte, avv. letter. in modo da perdere la cognizione del tempo
annunzio, iv-1-940: ella era tutta assorta in un suo piacere alterno: -metteva i
blanda che lambiva la ghiaia. e in quella duplice sensazione ella pareva gustare una
48-95: saranno uomini erranti / molto e in peregrinaggio viaggianti, /...
erta, / ed il gregge più unito in sé stringevasi. / ai presagi insensibile
calice niveo dei denti... ambedue in quella blandizia languivano felici, obliosi.
. valeri, 3-108: mi parve che in ogni letto, / sotto quel cielo
tutto, nel buio, fosse accaduto in sogno. -estraneo alle vicende umane
/... /... in obliosa / felicità, nel limpido silenzio,
avv. (superi, obliquissimamènte). in modo obliquo; con andamento tortuoso;
, aggiunger tenta / il corpo de in donna. -di sottecchi; in tralice
de in donna. -di sottecchi; in tralice. pirandello, 7-336: guardava
orientale la scalda [la terra] in ciascuna parte in un modo, sì che
[la terra] in ciascuna parte in un modo, sì che ogni granello di
il muro ch'assalir dispone / obliquamente in duo lati il comparte.
19-47 (ii-133): com'un cinghiai in caccia fra 'mastini / si volta
punta, cioè obbliquissimamente, e quasi in falso sultorizzonte. g. del
obliquamente passa da un mezzo più raro in un più denso, si rifrange,
d, alta un braccio, serrata in c ed aperta obbliquamente in d.
, serrata in c ed aperta obbliquamente in d. -con una traiettoria non
de'mezzani. sarpi, ii-188: in inghilterra dopo la coronazione si tenne parlamento
cesare pigliò dal ontefice la corona in bologna, perché a questo non parea
a questo non parea conveniente che comparissero in roma coloro i quali due anni prima
delle risoluzioni inaspettate delle intumescenze glandolari in varie parti del corpo. alfieri, 1-596
della ecloga arcadica alla rappresentazione drammatica in ciò che ha più di lirico [ecc
.]. michelini, 414: ora in questa sorta di pescaia si verifica parimente
anteriore l'acqua viene impedita e cade come in una fossa, che non lascia correre
o non parallela; piegare, muovere in tale direzione. buti, 1-617
9-29-1-m: il sole perpetuamente s'aggira in se medesimo a guisa di turbine o
a guisa di turbine o paleo e, in un medesimo tempo, i poli dell'
sinistra obliqua. serao, i-706: in piazza, il suo passo si rallentò,
altre, da tutte le navi che obliquano in un'accostata sapiente. pancrazi, 1-172
maestria. 6. collocarsi in posizione obliqua rispetto alla verticale; inclinarsi
: stranamente gli edifici enormi sembravano sprofondare in un umo antico, obliquandosi un poco
linee radiose partite da corpi lucidi posti in un mezzo raro, tentano di passare
qualche insetto... è depositato in una gemma... uno o più
, i-367: se la città fusse locata in uno poggio rotondo e conesso, in
in uno poggio rotondo e conesso, in colle overo in valle, allora si
poggio rotondo e conesso, in colle overo in valle, allora si può fare le
allora si può fare le vie principali in uno de'tre modi delli altri più
invertito si ha quando l'apparecchio vola in posizione fortemente inclinata di fianco (virate
che consiste nell'uso di casi obliqui in determinate e significative posizioni di una proposizione
, 2-331: il corpulamento incominciava demigrare in angustia dii gracile et oblongo fundo.
dei viaggi delle macchie e di giorno in giorno facendosi maggiore, in tre mesi
di giorno in giorno facendosi maggiore, in tre mesi giugnerà alla somma obbliquità. campanella
solari cadono perpendicolarmente ed andare scemando in ragione della loro obliquità. oriani, x-18-117
: li fessi paralleli sono universalmente generati in quelli edifizi che si edificano i'lochi
faldate con obliquo faldamento. e perché in tale obliquità spesso penetra acqua e altra
dirittura ci voglion tanti strumenti tutti disuguali in gagliardezza quante sono le obliquità che si
torre che da loro tiene il nome in una famosa comparazione suggerita a dante dalla
-posizione incurvata, propria di chi è in atteggiamento pensoso. onofri, 5
della mia forma umana / per confondermi in te, nella tua vita immensa;
d'ogni nostra ingiustizia, il quale tornando in sé per linea curva, incurva tutti
potessero sorprendere la scimia... in flagrante delitto di nottambulismo e obliquità.
e procedono desultoriamente e trasversalmente d'idea in idea, in guisa che non possono
e trasversalmente d'idea in idea, in guisa che non possono risalire alla prima
ottimo, i-228: virgilio domanda scorta e in questo mostra che non sappia li cammini
l'ampie / contrade e i calli obliqui in gran faccenda / vociferando dileguarsi il popolo
per un vialetto secondario, un po'in discesa, che andava obliquo.
obliquo. -che si muove in tutte le direzioni, confusa- mente.
. che procede con una traiettoria e, in par- tic., con un volo
e chine. aleardi, 1-178: veniano in quella vagolando a volo / festivo e
sulla soglia dell'albergo con le mani in tasca e gli occhi perduti dietro i
.. / guarda tuo padre; e in questo dir si vede / muovere il
dall'alterne del mondo oblique parti / in un tempo prefisso. -secondario (
. facendo creder che andasse per mare in fiandra,... si rese prima
e porte del medesimo dovranno tutte corrispondere in strade pubbliche, non già ne'vicoli
pubbliche, non già ne'vicoli, né in stradelle poco praticate ed obblique.
superfìcie terrestre con una certa inclinazione, in modo indiretto, con poca intensità (
(il raggio di un astro e, in partic., del sole, una
fermo e lucia, 595: camminava fermo in un bel mattino d'estate, per
del foco, / che non riscalda in giù tanto da cesso, / ne anco
, / ché 'l raggio del gran febo in giù riflesso / non riscalda da lungi
, / ma ben dappresso è riflesso in se stesso. tasso, 14-44: generar
la pioggia, spinta dal vento cade in direzione obliqua. -incerto, tremolante
di gaz. 5. che fissa in tralice, di sottecchio, torcendo gli
o per incutere terrore (o anche in modo ambiguo, allusivo).
, di favellare al re mio padre in disparte. parini, 115: a tale
immote: / siede pallor lievissimo / in su le rosee gote. serao, i-1043
-proprio di chi guarda di traverso, in tralice. guerrazzi, 7-331: adoprando
, 11-193: ora c'era, in più, la ghigliottina di mezzo, quella
pioverti, 2-14: viveva... in uno stato esternamente freddo e intimamente frenetico
freddo e intimamente frenetico, che pareva riflettersi in un che di stravolto, quasi di
ii-130: bisogna essere retto e non obliquo in se medesimo come non è redundare con
come non è redundare con l'ambizione in se medesimo. guerrini, 2-542:
stato obliquo, / caduti per tua colpa in qualche offesa, / né mai lasciar
moto una base d'operazione: dipende in gran parte da voi che la sua
496: l'onorare mia madre implicava in sé di perdonare a colui al quale
al commodo dei governatori, e oblique in contrario saranno le contrarie. -immotivato
per le cose corse... fosse in necessitò di prendervi parte. galanti,
furti obbliqui / mercato ed artificio, / in cui son dati iniqui / le menzogne
del genio obliquo: / e qual poeta in fra i latin si noma / che
carducci, iii-3-51: i barcollanti amori, in mal feconde / scosse, d'obliqua
. lemene, ii- 227: in questa valle / l'uom sempre segna /
: il pargoletto amore / dato era in guardia al suo fratello imene, /
o l'insinuazione o, comunque, in modi coperti e sempre un poco ambigui
nelle piume disidera di godersi, chiama in aiuto di sé, contra il suo sangue
e la ereditò a sé lasciata dirittamente in quistion mette per obliqua via. boterò,
, 11-320: chi ha di servirlo in ciò pensier e cura / stimi l'altre
210: io non ho avuto, in poco tempo, e non amando di
, venerarla, osservarla, né mormorare in conto alcuno, se in qualche parte
, né mormorare in conto alcuno, se in qualche parte o in alcun caso per
alcuno, se in qualche parte o in alcun caso per la brevità della nostra
, ii-6-180: l'individuo prepotente ha in sé un lume, sia pure obliquo
spargendo luci oblique e rivelatrici sull'isola in cui ero nato e vissuto, veniva
dai prischi esempi / torse i tuoi passi in questi obbliqui tempi? carducci, iii-2-96
obbliqui tempi? carducci, iii-2-96: in questi avelli or vive / qui solo
or vive / qui solo, e in van, la patria nostra antiqua: /
intenti diversi; divergente (ed è in relazione con un compì, che indica
12. che si riferisce a qualcosa in modo non esplicito, ma allusivo o
dimostrazione); dato di passaggio, in forma indiretta, appena accennata (una
obliquo, overo per insinuazione, usa in questa canzone il proemio retto. patrizi
forma vera di poesia è il mirabile in tutte le sue parti sparso, per quelle
dimostrammo, ed ora per lo rivolgimento in altra specie, con oblichi figuramenti e
quasi il vero si adoperi, non può in niuna guisa la istoria della poesia essere
guisa la istoria della poesia essere mandata in bando. mascardi, 199: di
falsità palese o come superate dalla cristiana in tutte quelle fattezze che formano sembianza di
cupida troppo / col guardo accompagnò di loggia in loggia / il seguace di marte.
quando sente tristezza di vedere il giusto in pericolo di cadere in miseria o di vedere
vedere il giusto in pericolo di cadere in miseria o di vedere il malvagio essere
miseria o di vedere il malvagio essere in su il montare in felicitò; e questa
il malvagio essere in su il montare in felicitò; e questa è alegrezza oblica
fenomeno. -letter. che parla in modo velato, criptico, enigmatico (
divina della sua follia, non come in delfo per sollecitare le oscure sentenze del dio
, veramente, non era stata mai in lei ritrosia; ma ora si; e
, ambiguo; che può essere interpretato in modi diversi. muzio, 5-90:
che si avvale di esso; espresso in tale forma (e nella retorica è
una istessa materia è stato posto ora in posizion diretta, ora in obliqua,
stato posto ora in posizion diretta, ora in obliqua, or in quella che porta
diretta, ora in obliqua, or in quella che porta ammirazione, or in quella
or in quella che porta ammirazione, or in quella che dimanda. castelvetro, 8-1-77
. fioretti, 2-4-24: l'ariosto in questa sua nuova invenzione invocatola...
di arte poetica, disponendosi le invocazioni in forma diretta, non obliqua come fa egli
questo modo d'insegnare obliquo che richiede in gran parte la saga- cità del lettore
pongono le parlate obblique. -riportato in forma indiretta. machiavelli, 1-vii-66:
, xi-no: spuntava l'aurora, che in quei paesi precede appena di un quarto
raggi. diretti alla terra, in linea retta e non obliqua, rendono
(il movimento di un oggetto, in partic. di un proiettile).
con obliquo volo, / cadon scoppiando in combattute rocche. spallanzani, i-72: venendo
rocche. spallanzani, i-72: venendo in fine al moto obliquo o sia alla curva
-cono obliquo: quello a base circolare, in cui la retta congiungente il centro della
). -coordinate oblique: quelle cartesiane in un riferimento con assi coordinati non ortogonali
non ortogonali. -piramide obliqua: quella in cui la retta che congiunge il vertice
: quelli che hanno le basi parallele ma in cui il centro della base superiore,
vii-94: facendo una linea obliqua, in dieci minuti raggiungemmo la sponda del territorio
degli agàu. -che si propaga in modo non perpendicolare rispetto alla crosta terrestre
1-21: i lapponi non ponno né entrare in casa, né starvi dentro dritti in
in casa, né starvi dentro dritti in piedi... per avere le
la cassetta] lasciarà cader fuori la palla in un canale obliquo. marchetti, 5-158
/ mestiero è che mal fatto e sconcio in vista, / curvo, obliquo,
il raggio settiforme / a l'ombre in sen, rotto per vetro obliquo, /
b. tasso, 8-60: empieva in tanto l'oricalco oblico / l'aere
la chiave il topo s'era messo in un angolo, e rimaneva lì gobbo,
trieste. 17. inclinato, in discesa; degradante (una superficie,
, son., 164-1: arbor che in su la ripa obliqua e torta /
crescendo porta / questo bel nome che in te scritto lasso. arici, iii-245
dalla fatica, dagli anni o anche in segno di umiltà, di sottomissione, di
, 7 (no): si vedeva in faccia un suo antenato guerriero, terrore
/ nelle criniere dei cavalli obliqui / in corsa lungo le pianure. cassieri,
, 172: si era preoccupata di radunare in alto la capigliatura in uno chignon e
preoccupata di radunare in alto la capigliatura in uno chignon e di raffigurarsi obliqua per
sua casalinga bistecca ideale, esattamente divisibile in sei parti uguali, fertile di bocconi
virtù nel cielo... sarebbe in vano, perché non influirebbe ne'corpi inferiori
due sorti, come anche la sfera è in due maniere, cioè retta o obliqua
obliqua / del grand'orbe de'segni, in cui ser- pendo / il sol logora
seco traendo nel rapace volo / sette in giro librate agili lune. -che
(l'orbita di un astro e, in partic., del sole e della
23. anat. che si sviluppa in direzione non parallela rispetto all'asse del
rotazione del globo oculare, lateralmente e in basso. -muscolo piccolo obliquo o minore
la rotazione del globo oculare lateralmente e in alto. -muscolo obliquo del padiglione auricolare
cartilagine tiroidea; è inclinata dall'alto in basso e dall'indietro in avanti e presenta
dall'alto in basso e dall'indietro in avanti e presenta alle due estremità rispettivamente
inizio dall'eminenza mentoniera e si dirige in alto diagonalmente per terminare al margine anteriore
disus. che cresce, che si sviluppa in direzione non perpendicolare rispetto al terreno
altro analogo istituto, mirano a beneficiare in secondo o ulteriore grado anche un'altra
successive dappoi che la robba è passata in più mani. -che avviene secondo
26. geol. faglia obliqua: in tettonica, quella che ha un andamento
(caso retto) e dal vocativo in quanto identico al nominativo (e tali
. -anche: parola, sintagma declinato in tali casi. bembo, 2-114
a qual si voglia nome di relazione, in ogni caso, retto od obliquo che
. p. segni, 1-48: in molti luoghi ancora i casi obliqui, più
assapora come fusser fichi, / distinguendoli in datteri e brugiotti. / le perifrasi
poscia passaggio al caso, noi altra partizione in nostra lingua non faremo giammai che col
lingua non faremo giammai che col distinguerlo in retto ed in obliquo, per cagion del
giammai che col distinguerlo in retto ed in obliquo, per cagion del variar che vi
ha temprato l'espressione latina, usandola in caso obbliquo, forse per adattarla all'
tommaseo, 15-62: è pregiudizio comune in francia, è opinione tenuta da uomini
uomini di sapere e d'ingegno anco in italia, che la lingua francese sia
dei casi che esprimono rapporti sintattici secondari in relazione col verbo (e tali sono
monti, xii-7-50: ognuno sa che in buon latino il verbo 'intro '
intro 'è sempre mai transitivo. costruito in caso obliquo non trovasi che in valerio
costruito in caso obliquo non trovasi che in valerio fiacco, silio italico e stazio
italico e stazio. -sm. in una declinazione, ognuno dei casi diversi
desinenze degli etruschi e degli umbri: in a, in e, in v.
etruschi e degli umbri: in a, in e, in v. esamino onde
umbri: in a, in e, in v. esamino onde derivino, e
latina che della greca. -declinato in tali casi (una parola).
vanno bene spesso movendosi d'un aspetto in un altro, variando in parte non il
d'un aspetto in un altro, variando in parte non il significato, ma alcuno
sulla letteralità, ma volta a mettere in evidenza il significato dell'opera. -in
di interpretare il 'principe ', in polemica con il giudizio di immoralità sostenuto
conquista; sorta durante il seicento, in inghilterra, nella cerchia dei fuorusciti fiorentini
fu fatta propria dalla cultura protestante e in genere dai circoli di pensiero libertario e
della cultura italiana, ebbe autorevoli sostenitori in t. boccalini e, nel settecento,
. boccalini e, nel settecento, in g. baretti, in v. alfieri
settecento, in g. baretti, in v. alfieri e in u.
. baretti, in v. alfieri e in u. foscolo (v. obliquamente
(1848-1925), ciascuno di quelli in cui la sostituzione di due termini,
'rotta obliqua -impatto obliquo: quello in cui l'angolo, che misura l'
diretto verso prora o verso poppa, ossia in caccia o in ritirata.
verso poppa, ossia in caccia o in ritirata. -vento obliquo', quello
-vento obliquo', quello che soffia in direzione non perpendicolare e non parallela alla
estens. ciascuno dei venti che soffiano in direzione non parallela ai meridiani o all'equatore
all'equatore. lessona, 1004: in marina, diconsi 'obliqui 'tutti i
'tutti i venti che non spirano in direzione dei meridiani o paralleli all'equatore
che seguirebbe se i pennoni fossero bracciati in croce e la direzione del vento fosse ad
normale, come quando la nave corre in fil di ruota. si dice anche:
55: ancora che l'opere siano disegnate in molti modi, e massime secondo l'
dell'obliquo, nondimeno ho voluto porre in disegno ancora questo modo nel quale si
obliquo che reggeva le sue battaglie, è in valsa la teorica dell'urto
poche perdite. -fianco obliquo: in una fortificazione il cui perimetro è costituito
linea spezzata, sezione della cortina disposta in modo tale da consentire la difesa del
alla voce per far eseguire un movimento in tale direzione e con tali modalità.
fino a quella dell'ultima, sia in senso ascendente, sia in senso discendente
, sia in senso ascendente, sia in senso discendente (e quest'ultimo era
vi sono] note piene, vacue, in legatura, quadrate, oblique. zarlino
quadrate ovver obblique, dalla mostrata semibreve in fuori, sempre saranno di una breve
nella zona posteriore del nodello; e in tal caso il pastorale è per lo più
). 34. locuz. -andare in obliquo', allontanarsi, dipartirsi dal giusto
/ che dopo un lungo andar sempre in obliquo, / ne manda dio per pena
poerio, 3-454: i buoni pensier vanno in obliquo / perché li torce dal cammin
obliquo ». -in obliquo: in posizione non retta; in senso non
-in obliquo: in posizione non retta; in senso non orizzontale. serpetro,
], dice: « tante figure sono in quelle, piane, concave, lunghe
, concave, lunghe, lunate, girate in cerchio, tagliate a mezo globo,
mezo globo, reticolate a cancelli, stese in obliquo, in retto ». montano
a cancelli, stese in obliquo, in retto ». montano, 172: gli
occhi di caldo colore, posati lievemente in obliquo e come sfuggenti verso le tempie
proseguire sulla superficie, si affondava in obliqua o addirittura in perpendicolare.
, si affondava in obliqua o addirittura in perpendicolare. -indirettamente. a
, i-105: quella parola dio, sia in retto, sia in obbliquo, risparmiatela
dio, sia in retto, sia in obbliquo, risparmiatela. e quando udite alcuni
credete lor meno. -per obliquo: in modo subdolo, ingannevole. statuto dell'
, 4-2-8-3: il detrattore fa questo in due modi: alcuna volta per obblico
per oblico, comprare né fare comprare in alcuno luogo alcuna bestia vaccina. -lateralmente
-né per diritto nè per obliquo', in nessun modo. menzini, iii-335
da sofena, 61 b: se tormentoso in lontano disire / agio sofertto guasi disperato
calare / quel vero obli convien che in ciel si coglia. -sostant.
bonichi, 35: folle fora mettendo in oblire / c'almen per suo vestire
. -pleurite obliterante'. quella che è in grado di condurre in breve tempo a
quella che è in grado di condurre in breve tempo a una sinfisi pleurica.
donato, lii-6-438: sua maestà tornando in spagna ha con l'assenza sua obliterata
se così mi sia lecito dire, in italia: la spagna e il gesuitismo
potenzii, li esalti. -porre in secondo piano. moravia, 15-33:
orecchio. 3. non ritenere in mente, dimenticare. -anche: attenuare
di posporlo a un mese dopo, in modo da avere il tempo da obliterarne l'
venir mancando. cattaneo, iii-2-85: in generale sembra che nel corso delle generazioni
distinzione intrinseca alla dialettica si sono obliterati in lei, nel corso della costruzione del
di vista dell'arte è tecnica ha in sé un valore, il quale si discioglie
, come si asserisce, quasi stagnante in maniera da lasciare deporre le torbide;
dei fiumi e tutte le foci di essi in breve tempo si oblitererebbero.
cancellare le lettere ', usato solo in senso trasl. anche per raccostamento paretimologico
di- sus. obliterato). caduto in dimenticanza, in oblio; dimenticato.
. obliterato). caduto in dimenticanza, in oblio; dimenticato. s
tempo o addirittura obliterato. -caduto in disuso o non più osservato; obsoleto.
costumi obliterati. rosmini, 5-2-254: in questa seconda parte ci s'aprirebbe il
di una coscienza obliterata. -messo in secondo piano, trascurato. b.
ravvisano. idem, 12-9-177: essendo in molti luoghi sbiadito e quasi affatto svanito
lessona, 1004: 'obliterato ': in patologia chirurgica, dicesi di un condotto
sostanza solida, per cui è scomparsa in un tratto più o meno grande.
francobolli, marche, tessere e, in partic., biglietti che consentono l'
sensi uniti. idem, 1-146: se in tutto non more [amore],
tutto non more [amore], o in tutto oblite / non sian le prime
ha poca memoria; dimentico (ed è in relazione con un compì., introdotto
assoluta di fatti, di azioni avvenute in un passato più o meno lontano; mancanza
altro ordine cresciute e multiplicate e abituate in noi, nel sonno della oblivione dei
tengon sì stretti, che, quasi convertite in natura, per romore che fatto ci
, per romore che fatto ci sia in capo, destare non ci lasciano.
opere mie le medesime colpe che ho biasimate in altrui, prevedo ed auguro a queste
passa par che non vedesse / quel vero in ciel che certo ella vi vide /
che certo ella vi vide / prima che in lete oblivion beesse. boiardo, 1-9-64
. -in espressioni metaforiche, in relazione con un altro sostantivo che ne
, anche, alla condanna alla dimenticanza in conseguenza dell'indegnità di un'esistenza o
un comportamento. petrarca, v-1-102: in questi... / di cieca oblivion
. metastasio, 1-v-321: il dottissimo poema in verso sciolto del nostro gran torquato è
di un dio corrucciato, che giunge in taluno alla cecità dell'intelletto e alla sterminata
l'avvedimento dell'animo, ma ancora mescola in esso caligine e oscurità. bufi,
, 1-iii-170: non vi cada mai in mente ch'io possa attribuire alla vostra
acciò se alcuna cosa da essi fusse in alcuno precedente loco promessa, possano senza
oblivione, la quale tanto ha da essere in colui che serve, quanto è l'
: gli spagnuoli al loro solito anderanno in tutte le cose con grandissima pigrizia ed obblivione
i fati. mazzini, iii-1-123: in tanta oblivione del vero scopo dell'arte
/ dei fratelli bandiera fucilati. -caduta in disuso. leonardo, 2-495: li
. che, fattasi, come già in atene si fece e a roma si
, 29 (509): potè parere in certa maniera, che la riconciliazione della
, passare, perdersi, seppellirsi, venire in o nell'oblivione: essere obliato,
lo basso stato de li antecessori corre in oblivione. lapo da castiglionchio, 9:
è sì invecchiata che quasi è venuta in oblivione. beicari, 5-93: tanto cibo
che prendesse / l'anima e 'l corpo in quella fruizione / ch'ogni appetito era
quella fruizione / ch'ogni appetito era in oblivione. ariosto, 1-21: tal
/ sì l'odio e l'ira va in oblivione, / che '1 pagano al
al fatto delle monete... passeranno in oblivione perpetua. giunti, 4:
. si era tralasciata e quasi ita in oblivione a fatto. razzi, 73:
: se bene... fu creato in firenze il magistrato di parte guelfa e
sopra i cittadini, cotale autorità nondimeno in processo di tempo era passata in oblivione.
nondimeno in processo di tempo era passata in oblivione. loredano, 1-81: non
b. nani, 32: lasciò cadere in silenzio e in oblivione ogni cosa.
, 32: lasciò cadere in silenzio e in oblivione ogni cosa. c. gozzi
tua oscena oblivione. -cadere in disuso. manzoni, v-2-479: è
sequestro, e per gli altri pareva caduta in obblivione. -avere in oblivione:
pareva caduta in obblivione. -avere in oblivione: non curare, disprezzare.
non tanto sé e 'l prossimo si mette in oblio, ma ancora la memoria del
giudicio di dio si scalpita e hassi in obblivione. -coprire di oblivione:
? -dare, mandare a o in oblivione: trascurare, lasciare cadere in
in oblivione: trascurare, lasciare cadere in disuso. livio volgar., 2-427
di femmine, e ultimamente si mandò in obblivione e più non si ricordava.
de'bentivo- gli, o fossero dipinte in muro o legno o in vasi o in
o fossero dipinte in muro o legno o in vasi o in tela o in quale
in muro o legno o in vasi o in tela o in quale si voglia materia
o in vasi o in tela o in quale si voglia materia, e questo per
si voglia materia, e questo per mandare in oblivione ogni loro memoria.
lasciare, mettere, porre, recare in o nell'oblivione o in potere, in
, recare in o nell'oblivione o in potere, in preda dell'oblivione:
in o nell'oblivione o in potere, in preda dell'oblivione: dimenticare, obliare
alcuno ri- mordimento di coscienza, lasciare in preda della oblivione. guicciardini, i-294
veneziani] chiamato il re di francia in italia, né accompagnatolo...,
per risparmiare i danari propri, lasciato cadere in pericolo le cose comuni, anzi essere
a'disordini nati per colpa d'altri in detrimento di tutti. le quali opere.
o... sì presto erano poste in oblivione. ramusio, iii-122: non
ramusio, iii-122: non penso lasciare in potere della oblivione cosa alcuna degna che
capitano che prese dentro una sua terra in piemonte, il qual dopo trattò sempre
benignità non ha giamai meritato di esser messa in oblivione. b. fioretti, 2-5-366
così stabile nella memoria che mai più in oblivione poteva recarlo. bon, li-1-229
che con il tempo s'era quasi posta in oblivione. tommaseo, 19-131: confortò
radici della diffidenza che poi vengono pullulando in piante uggiose e mortifere;...
le nobili ed amorose, le altre in oblivione lasciassero. -far obliare,
fu, né quando elesse / fundare in tauro la tua prima pietra, / la
prima pietra, / la lunga età in oblivion te messe. landino, 241:
produce la fama e dipoi la mette in oblivione. s. degli arienti,
ma per le tenebre del corpo esserli inducta in oblivione, quasi come se fusse per
e le nuove divisioni avevano talmente messa in oblivione che molti discesi di ghibellini i primi
, ci dà materia di non lasciare in oblivione quello che seguita. f. vettori
tra loro per il passato si mettesse in oblivione, fece praticare che lorenzo togliesse
, fece praticare che lorenzo togliesse moglie in francia. tasso, 2-1-256: né meno
tasso, 2-1-256: né meno porrò in oblivione il signor battista guarino, che la
cose del mondo che le ponevo come in oblivione. c. dati, 8-23:
esercizi e i rigori delle leggi, lasciando in oblivione il vocabolario, le censure,
i sindacati. -cadere o lasciar cadere in disuso. buonarroti il giovane, 9-202
fiorentine /... hanno avuto in ventura / tessersi una pramatica ordinata /
/ tessersi una pramatica ordinata / posta in oblivione. nicolò erizzo, lxxx-4-792:
pace tra li due imperi, ne viene in conseguenza la conclusione di un nuovo trattato
di passarovitz, e per tanto saranno in certo modo posti in oblivione gli articoli del
per tanto saranno in certo modo posti in oblivione gli articoli del medesimo. s
cosa vanissima e degna d'esser posta in un'intera oblivione insieme con tutti que'
di montorio, pregandolo che, posta in oblivione la presente offesa procedente da vera
). baruffaldi, i-142: qui in ver ciò che altrove s'amplifica /
; / anzi copresi e si pone / in modesta oblivione / ciò che abbonda e
verranno, quando morte avesse questo corpo in trita polvere ridutto. tasso, 14-611:
: essere sottratto all'oblio; ritornare in auge, nella dovuta considerazione. s
sotto l'oblivione: relegare nella dimenticanza in modo definitivo; scordare, ignorare,
virtù, ma per pigrizia, d'oggi in domani, repentinamente arrivare la morte de
nell'obbli- vione. -cadere in totale disuso. de luca, i-proem
dette leggi non furono introdotte né ricevute in queste parti o, se pure in quel
ricevute in queste parti o, se pure in quel principio furono ricevute, non dimeno
longobardi e da altre barbare nazioni proibite, in maniera che furono sepolte sotto una total
nell'oblivione ogn'ingiuria. -venire in oblivione di qualcuno, di qualcosa:
cavalca, iii-54: venendo l'uomo in oblivione di dio, l'affetto si
ha dimenticato qualcosa (o anche vive in uno stato di più o meno totale
; e pertanto non oblivioso de'benefizi in me collati, quello che sia per
viosa. pascoli, 1466: popoli in pace da tempo ed obliviosi di guerra
, ii-249: se io fui oblivioso 'in ratione iustitiae distributivae ', terrore fu
già oblivioso della difficoltà che prima avevate in congiungere l'aspi- rativa * oh '
. frugoni, i-8-49: io, che in ossa / e in fibre uom vivo
: io, che in ossa / e in fibre uom vivo son,..
versati inchiostri, / tutte andran meco in notte eterna avvolte. giordani, ii-19:
siena, i-242: sei sono i pericoli in che cade o fa cadere el ricco
nome mio: benché t'affanni / molto in garrir, da'secoli tiranni / nulla
di forma circolare praticato sulle fiancate o in altre strutture di una nave (o
dimensione, sui galleggianti degli idrovolanti, in un aeromobile, ecc.) per permettere
vetro per lo più molto spesso montato in un telaio anulare metallico, fisso o apri-
rammarico alla corsia dell'aeroplano, com'è in quel momento, con i passeggeri,
momento, con i passeggeri, seduti in due file, le teste voltate verso
, finestrino, feritoia, o, in genere, apertura con funzioni analoghe, di
zioni oblocuzioni e maledicenze degl'indovinanti, in particolare fa di mestieri che s'apparecchi
, ma d'imposte annuali perpetue in vigore di regalia, e nominatamente sopra gli
curve, sia a solidi, in cui prevalga sulle altre la dimensione
, o una varia zione in rapporto con strutture architettonica mente
con strutture architettonica mente consuete in una casa, in una camera,
mente consuete in una casa, in una camera, ecc.)
fr. martini, i-404: essendo in parte detto di più varie misure
ridurre qualunque superficie qua drangolare in un quadrato perfetto, così per il contrario
di diametro terrestre; ma varia alquanto in più o in meno, essendoché gira
; ma varia alquanto in più o in meno, essendoché gira intorno alla terra
, essendoché gira intorno alla terra stessa in un'orbita lievemente elittica, cioè oblunga
grande sala oblunga oscura con un crocifisso in pietra in mezzo a cui ardeva un
oblunga oscura con un crocifisso in pietra in mezzo a cui ardeva un lumicino circondato
...: egli è avvolto in un largo mantello oblungo d'un color
tutte soffiise di un bell'olio, disposte in ordine entro piatti finissimi. -con
. -con riferimento a libri (in partic. atlanti, volumi d'arte
ne riuscirebbe il cod. cartac. in ottavo oblungo di sessanta fogli che numerato
laurenziana. idem, iii-13-122: sono in tutto dodici carte. le prime dieci
carte. le prime dieci, piccole, in forma di quadrato oblungo, scritte,
-una sera d'inverno che era rimasta in casa -certi fogli oblunghi, d'aspra carta
corte, 63: due rote oblunghette alquanto in forma ovale, congiunte insieme.
si presenta se non come avvolto in una grigia nebbiosità. = nome
il dì, quando si leva il sole in deio. 2. per simil
solino volgar. [tommaseo]: guardando in lo specchio, lo obnubilano ed oscurano
e tirarne fuori degli inediti e insospettati in parecchi casi avesse per effetto di obnubilare
, 1-ii-322: dico e sostengo che in presenza di gravissimi fatti, d'ingente
fatti, d'ingente contrabbando, di falsi in pubblici documenti, di malversazioni e prevaricazioni
. -aggrottarsi, accigliarsi, oscurarsi in volto. c. e. gadda
l'idea,... ha assunto in lei carattere e dimensione di megalomania.
previsioni augurali sfavorevoli formu late in base all'osservazione dei fenomeni atmo
d'osservare, qualunque sinistro accidente in cielo, rimettevano le assemblee ad
, con fo ^ ie composte, fiori in pannoc chia e frutti di
, albero indiano che distilla acqua in tempo di siccità '. rivolo vege
, la vacuità interiore è piramidale e termina in bocca di tromba; nella parte ove
insieme si riguardano; il tubo è bucato in sette luoghi e tra il sesto e
zanotti, 2-139: facevano di tanto in tanto risonar l'aria d'una grata
fagotto. algarotti, 1-iii-276: far prova in un'aria di una voce e di
inarmonico / gli orecchi, come / in una musica / solenne e grave / un
. numism. piccola moneta, coniata in età medievale, in partic. dalle zecche
moneta, coniata in età medievale, in partic. dalle zecche di como e
, da ludovico di savoia e, in oriente, da principati cristiani.
sedimentaria del siluriano arenario inferiore, presente in russia e in svezia. lessona
arenario inferiore, presente in russia e in svezia. lessona, suppl.
., 105: 'obolite ': in geologia, il terreno siluriano arenario inferiore
nome del genere di molluschi fossili presenti in tale strato geolo- gico.
d'oro o di bronzo (specie in età post-alessan- drina), ne erano
o emidramma, ecc. (e, in partic., vobolo attico, del
di gr 0, 60, si divideva in 3 silique e 8 carati!.
questo costume antico per tutto d'usare in cambio di moneta obelisci, cioè ferruzzi
: le città greche dividono la dramma in sei parti a similitudine del cubito, che
delle ventiquattro dita, divisero ogni obolo in quattro quartucci, da alcuni detti dicalca,
denaio d'argento, e similmente contiene in sé sei oboli. l'obolo contiene
. bevuto al peso di duo oboli in aceto inacquato purga il corpo. salvini,
, generalmente di piccolo conto, coniate in molti paesi di diversi metalli e corrispondenti
l'accrescimento di tiberio, lo schernivano in senato: e... gli assegnarono
per 210, sembra aver egli deteriorato in questo modo a'sudditi ogni moneta d'
, o mezzi denari, usavano anche in altri paesi, particolarmente in pisa ed in
usavano anche in altri paesi, particolarmente in pisa ed in francia, dove chiamavansi
in altri paesi, particolarmente in pisa ed in francia, dove chiamavansi 'oboli '
. ghislanzoni, 16-209: di positivo in questo momento non havvi per noi che
, iv-1-926: tra la polvere apparve in confuso uno sviluppo di mostri..
: gli uomini di fede repubblicana condussero in toscana ed altrove i popolani a votare
e senili sin da quel giorno in cui potrà sentirne un assoluto bisogno.
poco abbienti. cattaneo, vi-1-252: in zurigo la media dei libretti non supera
un corso d'acqua, per essere ammessi in un determinato luogo. -obolo di caronte
: presso greci, la moneta posta in bocca ai morti, la quale doveva
centesimi che tu gli dài ogni sera in guisa di obolo per 'trapassare '.
un'opera, a uno scopo collettivo, in partic. all'accrescimento o alla divulgazione
per cui non ricusarono discendere dall'altezza in cui stavano e spendere in suo prò
discendere dall'altezza in cui stavano e spendere in suo prò l'obolo del pensiero.
otto anni addietro, e che si rassegna in oggi a far la parte di belisario
oggi a far la parte di belisario in europa, mendicando l'obolo di una
molto alto e da pagarsi di giorno in giorno. -anche, in senso generico:
di giorno in giorno. -anche, in senso generico: il prestare denaro a
mezzi soldi esiggeva da'poveri di giorno in giorno. tre semioboli al giorno esiggea
, ma il cui capo maggiore è rivolto in alto. — voce dotta,
d'un uovo con la estremità minore rivolta in basso. — voce dotta
cerambicidi, che vivono sugli alberi, in partic. salici, pioppi e abeti,
cesari [rezasco], 2-100: se in questa legge nulla è scritto che per
, derogare, obrogare... in quell'articolo, questa legge non tiene
men vivo quanto allo spirito (che in quel tempo è 'obruto 'dalla materia
. -al figur.: assillato, posto in pericolo. domenico da prato
poliziano, 5-250: io allego qualche autorità in favore di quelle parole e figure che
scrittori imparare 1 vocaboli, e ragunarsene in mente quante migliaia possiamo, colle debite
iii-17-304: una parodia, insomma, genere in cui vanno a scomparire i metri solenni
e le nouvelles vagues. -caduto in desuetudine, non più osservato o praticato
capitali di zecca! delle providenze penali, in luogo dell'antica e perché savia già
del progresso tecnologico. -anche: lasciato in abbandono, in disuso. p.
. -anche: lasciato in abbandono, in disuso. p. levi, 2-56
levi, 2-56: c'era una eolipila in stile secessione, una fontana di erode
di aggeggi destinati da generazioni alle dimostrazioni in aula. volponi, 4-39: laggiù i
pass, di obsolescère 'cadere in disuso, logorarsi, invecchiare '(forse
boccamazza, i-1-463: se piaghe se generano in la gorga dello uccello,..
gorga dello uccello,... mettile in le nariglie obsoviogaro, che non sia
colonna, 2-114: la regina telosia mane in nubi- lante loco di latebra, e
e presa persida reale città, trovò in essa tanto tesoro che, vedendolo, obstupefece
la clausura dell'intervalli degli denti, in senso quasi e già obstupefacto lo intellecto
tutta defixa, obstupefatta e mirabonda e in tutta affaticata, con gran fatica venne
se potrebbe, ad comparazione di quello che in me veracemente se trova, talento celeste
papini, vi-413: i comuni cristiani, in fatto di teologia, non si nutrono
emulo e ottrettatore di pietro soderini gonfaloniere in ogni sua azione. cristoforo armeno, ded
e maldicenti assai si ritruovano. tasso [in della casa, 5-i-369]: comeché
alberti, ii-233: l'uomo pravo, in cui la mente sempre furia agitata dalle
della porta, 2-72: se perseveri in questa ostinazione adamantinale, serai in discrimine
perseveri in questa ostinazione adamantinale, serai in discrimine di essere obtruso in carcere e
adamantinale, serai in discrimine di essere obtruso in carcere e d'esserti obtruncato il capite
della porta, 2-72: se perseveri in questa ostinazione adamantinale, serai in discrimine
perseveri in questa ostinazione adamantinale, serai in discrimine di essere obtruso in carcere e
adamantinale, serai in discrimine di essere obtruso in carcere e d'esserti obtruncato il capite
iv-114: questa luce che si contiene in esso verbo è dio non è altro che
. b. croce, iii-26-114: in quel suo atto non si troverà mai
, agg. ant. che opera in una persona pervadendone tutte le facoltà (
santo come artefice dell'incarnazione del verbo in maria vergine). s.
letter. coprire d'ombra, porre in ombra, ombreggiare. bibbia volgar
eneide volgar., 100: erano in tanta multitudine [gli uccelli] che
che non è ancor 28 anni che in lombardia ne fu grandissima multitudine [di
obumbrato, / e ritor- nossi smarrito in prigione, / ché così lo guidava il
-con riferimento all'opera dello spirito santo in maria vergine, secondo il dogma dell'
trinità. laude cortonesi, xxxv-11-20: in nazarette de galilea / l'angelo stette
che de cristo fuisti obumbrata / et in betelem fuisti menata, / là o'
lei: lo spirito santo soprave- nerà in te e la virtù dell'altissimo obombrerà te
, 526: lo spirito santo sopraverrà in te, e la virtù dell'altissimo dio
disse a lei: lo spirito santo verrà in te e la potenza dell'altissimo ti
e il lume incorporeo divino aveva, in maria, a prendere umana forma.
l'uomo. 5. superare in un confronto, mettere in ombra.
5. superare in un confronto, mettere in ombra. boccaccio, i-i-28i: forse
ut io m'abbaglio. forteguerri [in gigli, 4-93]: da'fianchi aperti
sacre / traeva egisto, ed oscurossi in volto / per sùbito timore, /
luce che siede ne'monti e ripiegasi in più parti: e però getta maggiore
simile a quello che ha le cataratte in su li occhi. fr. colonna,
pareva intendere che tutte l'avessimo, ma in alcune era alquanto obbumbrata e senza ornamento
: tutte queste cose obumbrate paiono et in effetto non sono, e per questo il
d'ogni miseria, brighi di crescere in alta speranza de le sue volanti penne
obumbrazione offuscate con la sua forza sospinse in chiara luce. tosso, iv-211: essendo
dolore ruminando nell'animo mio, vegendo in quanta cornitela e obusione il mondo è
antico, parlato nella francia meridionale, in contrapposizione al francese antico (detto
da'volgari lingua d'oca, percioché hoc in quella lingua tanto significa. carducci
di occitania a tutte le contrade in cui fu parlata e di occitanica alla
ciò', usato come risposta affermativa in espressioni come hoc fecit 'questo
adulto, bianco o anche grigio in alcune varietà, che ricopre uno
clamori rauchi se disturbata o messa in sospetto; si nutre in prevalenza di verdura
messa in sospetto; si nutre in prevalenza di verdura, che si
di verdura, che si procura in gran parte col pascolo, inte
il piumino, prelevato mediante spiumatura in prossimità della muta, che trova
festa. alberti, i-231: sempre volsi in casa l'oca e il cane,
uccello sotto. l'oca si ingrassa in nuove giorni, col ciuffolare e con
fiacchi, 132: a pesarla po'in fondo, / la sua scienza [
che vi costa l'acquavite che bevete in un giorno e che vi rende stordito come
1-i-498: so che voi potreste essere in condizione di ridervi di tutti, e invece
consagrate alla dea giunone) i romani, in tanta carestia de'viveri, s'erano
oche sacrate nel tempio di giunone largamente in altri tempi pasciute...: tosto
? -in una raffigurazione pittorica, in un'insegna. dante, inf.
trova di passo nella penisola e vive in branchi nei prati, in vicinanza di
e vive in branchi nei prati, in vicinanza di corsi d'acqua e di
erba e deponendo le uova sul terreno in nidi ben ovattati di piume; oggetto
le carni commestibili, è specie protetta in alcuni paesi; simile a essa per
l'oca dal federico il grande e, in partic., nelle armate collo rosso
separato dal nero circo stretti in gruppo lì sotto, [come se avesse
-oca gazza: uccello australiano (anseranas presenta in rilievo i follicoli piliferi, per stimoli
con piumaggio bianco e nero e zampepalmate solo in parte. - oca lombardella: lombardella.
oche prataiuole ecc., l'oca reale in toscana cosi detta per essere la
, 2-iii-19: nidificano le oche paglietane in germania, in russia, in danimarca
: nidificano le oche paglietane in germania, in russia, in danimarca, in inghilterra
paglietane in germania, in russia, in danimarca, in inghilterra, ec. a
, in russia, in danimarca, in inghilterra, ec. a quest'oggetto
ec. a quest'oggetto si riuniscono in società più o meno numerose, raccolgon
si assicura che ogni anno ne passino in grecia e sul mar nero. tramater
'edredon ', la quale è tenuta in somma stima per formarne de'piumini da
zia morte a sua famiglia; / in lunedì non si vuol mangiar oca.
paperi e salsiccie, il tutto affogando in un fiumicel di vernaccia. pavese,
-non si dice: il boccaccio. -eccoci in su la favola de l'oca.
passo di parata a gamba tesa, in uso negli eserciti germanici dal tempo di
oca. -anat. espansione tendinea in cui convergono i tendini dei muscoli sartorio
-in partic.: che si comporta in modo sciocco, leggero e sventato (e
lo chiama) non voleva parlar dell'italia in modo che il francese si adombrasse.
oche manzoniane si saranno messe un po'in pace. d'annunzio, ii-430: acca
. f. frugoni, 3-ii-214: in ristretto, signore, ella giuocava volentieri
ella è così ambiziosa che gode di averlo in mano se ben dipinto...
: se avete, o gran signora, in mente / il nostro giuoco così bel