libeccio. -anche: il periodo di tempo in cui soffia il libeccio o si sviluppano
, 14-218: ci prese vaghezza gittarsi in mare mentr'era sconvolto da una delle
profonda, testimonianza certa di una libecciata in grande stile. 3. profluvio
] ovver le lor magioni; / ma in qualche valle che guardi levante, /
costì m'ha fatto stare due giorni in guardia. crescenzio, 1-156: chiamarono.
i venti libecci molto contrari e pericolosi in quei luoghi. magalotti, 21-19:
mai cotanto istrana / quando duo venti in mezo la marina / se incontran da
tramontana. l. dati, 1-4-3: in queste mille miglia di marina, /
e pregò: « babbo, salite in casa e subito sono da voi ».
libella del fabbro, le schiere si fanno in questa generazione di combattere.
), attestante che aveva fatto sacrifici in onore degli dei pagani. sarpi,
anonimo, gli erano ben largamente compensate in queltaltissima stima, che era una venerazione
nuova, 1-1 (41): in quella parte del libro de la mia
le quali è mio intendimento d'assemplare in questo libello. idem,
13. in partic. lima sorda: speciale tipo di
scordarsi la sottilissima lima sorda che gli durava in cuore dell'umiliante paura provata col pescemartello
serventese romagnolo, xxxv-1-879: venutu m'è in talento de contare per rema / el
effetto la malizia scuopre. / pognam che in bigio panno altrui ricopre / con melato
ella non t'è tocca'. salvetti, in: io son venuto qui perch'io
dolze, belle e vaghe, / e in pulirle oprai tutte mie lime. algarotti
, ma dacché ella li ha veduti in bologna, ora fa più di un anno
naturale e di greco per quanto è stato in me. leopardi, iii-519: tu
qualche passata di lima, per rammorbidire in alcune parti il lavoro [del sonetto]
, imitando il movimento della lima, in direzione di chi ha subito uno smacco
... /... in qua ed in là pel boschetto s'avvolsono
/... in qua ed in là pel boschetto s'avvolsono, / tanto
a uno è un modo d'uccellare in questa maniera: chi vuole dileggiare uno
uno, fregando l'indice della mano destra in su l'indice della sinistra verso il
. bandi, 1-ii-8: non credeva in domineddio, sì avea fede nel diavolo
cattivi; il perché, sentendosi andare in visibilio tanto alla maledetta, gli parve
che morto fosse,... esso in questi giorni lavorava alla coperta colla lima
la lima dal foro, si levò in piedi, e datosi due strette con quella
le udivo a quando a quando dare in quegli striduli sbuffi d'ira o timore,
timore, che sembrano piccoli nitriti chiusi in gola d'uccello; le udivo, ora
nel suo limare gagliardamente sul corpo limabile in quella parte che deve esser limata.
ruschi a quei festuchi, / fatti in suol limocchioso, alti, pungenti, /
piover dal cielo / limace e rane in nube opaca avvolte, / eh'a lo
nubiloso velo / se ne vengon a terra in schiere folte. lucini, 7-151:
poche gocce di limaccia che ancora stagnavano in fondo al lume della stanza del signor capo
, un fiumiciattolo nero, e che mena in sé feccie e lordezze di ogni maniera
un luogo deserto e sabbioso che franava in un canale d'acqua limacciosa e stagnante.
bocchelli, 1-ii-150: il sergente piombò in acqua, ch'era grossa e veloce.
1-2-222: le acque migliori sono le correnti in sasso o in rena, chiare e
migliori sono le correnti in sasso o in rena, chiare e non limacciose.
abitazione,... avendola rizzata in un sito limaccioso, basso e dove colavano
, basso e dove colavano tutte tacque in quella stagione molto piovosa, sarebbe stata più
d'annunzio, v-1-362: supino nella belletta in fondo a un padule limaccioso. bocchelli
diletti cercando, che... sono in se stessi e disagevoli e nocenti e
passionale, alquanto esuberante e limacciosa, in cui abbondano le espressioni immediate e pratiche.
... le corpose battute, in gergo friulano, di andrea calmo.
rudimentale dei molluschi limacidi, che consiste in una laminetta o in grani calcarei.
, che consiste in una laminetta o in grani calcarei. = voce dotta
conchiglietta a spirale e il piede espanso in due lobi atti al moto; sono privi
; sono privi di occhi; vivono in mare e fanno parte del plancton.
stesso coi buoni pensieri, s'andrebbe in cielo di volata come angeli.
: il tintoretto... non poteva in sé rattenere un impulso sì grande datogli
, ma però cotanta avidità non sempre riesc'in bene, e sa talora le opere
. famiglia di insetti lepidotteri, diffusi in tutto il mondo; comprende farfalle notturne
, il pulisce. bettini, 1-266: in quel tempo ti applicavi a limare un
modo di camminare tipico dell'uomo, in cui il corpo non si stacca mai
eserciti, cortei, ecc.) in circostanze particolari e nel corso di determinate
). -tabella di marcia: prospetto in cui sono indicati i tempi previsti per
di quivi d'un sole, che in lingua loro era lo stesso che una giornata
barattieri fece un abbozzo e un disegno in fretta, e ordinò la marcia.
batteria, con l'ordine di battere truppe in marcia nel fondo valle. -marcia
normale. — marcia di fianco: quella in cui il fianco della colonna procede parallelamente
, vi-114: questo genere di marcia, in cui si segue una strada sola,
diversi moti e marce sforzate di andare in silesia e mettersi fra le fortezze per tirare
silesia e mettersi fra le fortezze per tirare in lungo la campagna. -marcia
reparto o di un corpo militare suddiviso in più frazioni. -scaglione (o unità
ma non sempre il terreno permette di porlo in pratica. gli scaglioni dell'armata debbono
gli scaglioni dell'armata debbono potersi trovare in linea al più dopo mezza giornata di
-colonna di marcia: insieme delle truppe in movimento. -compagnia di marcia: reparto
movimento. -compagnia di marcia: reparto in fase di formazione o trasferimento.
truppe. -grafico di marcia: grafico in cui si riporta il movimento delle truppe
. -lunghezza della marcia: percorso compiuto in un giorno. -ordinanza di marcia:
marciante. -ruolino di marcia: registro in cui si elenca la forza di una formazione
(compagnia, plotone, ecc.) in accantonamento o in trasferimento. bocchelli
, ecc.) in accantonamento o in trasferimento. bocchelli, 2-xix-847: fra
, per la fanteria, è stabilita in 4 km in 50 minuti).
fanteria, è stabilita in 4 km in 50 minuti). 3. avanzata
. 3. avanzata progressiva, penetrazione in un territorio. vittorini, 5-121
ingorgava, turbato dal ritmo del treno in marcia, dentro un paesaggio di querce
ernesto gli parlava ancora che era già in marcia. 5. spostamento di
seguiti da numerosi palafrenieri, precedevano ordinatamente in vaga marcia ad ognuno de'signori della
10. misura spaziale, distanza (valutata in base al tempo impiegato a percorrerla)
fecero appresso due altre marce, entrando in paese più aspro e più sterile, sempre
* la marcia dello spirito umano ', in luogo di * progresso'. de sanctis
nuovo cammino. la grande nazione italiana è in marcia. deledda, iv-509: la
del miltoniano. palazzeschi, 3-18: era in marcia il regno di belzebù, e
4-143: « il partito è la storia in marcia » gli diceva. 12
procedere. mazzini, 10-416: qui in isvizzera in questi giorni si radunano i
mazzini, 10-416: qui in isvizzera in questi giorni si radunano i gran consigli
sbocciare di un fiore), riducendone in sede di proiezione il tempo di svolgimento
tecnico col quale è possibile invertire, in sede di proiezione, il normale svolgersi
geogr. marcia del ghiacciaio: slittamento in discesa della massa di un ghiacciaio.
paziente con gli occhi bendati (e in caso di lesione labirintica monolaterale, il
maggiore nel quale la colata di ghisa in un altoforno si raffredda e determina corrispondentemente
così prodotta. -indice di marcia: in un altoforno, valore del rapporto fra
suonare marciando a loro volta. - in partic.: composizione destinata ad accompagnare
l'entrata degli attori o dei pagliacci in rappresentazioni teatrali o di circo).
: analoga composizione strumentale o sinfonico-corale inserita in un'opera lirica o in un dramma
sinfonico-corale inserita in un'opera lirica o in un dramma musicale, o che costituisce
ne riporti quell'acqua che, scendendo in una macchina idraulica e scacciandone l'aria,
da g. gabetti nel 1891 e rimasto in vigore fino alla caduta della monarchia (
e la data dell'evento fu, in seguito, considerata l'inizio ufficiale dell'
n'era [di libri] di scritti in francese e altre lingue. li feci
dal ponte. ma quelli scritti in italiano me li tenni. raccontavano com'era
la marcia indietro o retromarcia, rivolta in direzione opposta alla normale). -ingranare
dissi -come si scuote un orologio per rimetterlo in marcia. -marcia invertita:
invertita: rotazione di un elemento meccanico in senso inverso. marinetti, 1-75:
invertita 'è la rotazione dell'elica in senso contrario a quello normale.
la marcia. camminava con le mani in tasca e la testa insaccata nelle spalle
ributtar tutto all'aria. -mettersi in marcia: iniziare un trasferimento di truppe
.. grande l'allarme che diedero in tlascàla queste imbasciate, riconosciute molto bene
motivo del non concluder cortés di mettersi in marcia per quella volta. borgese, 1-408
scatenava la guerra civile e si metteva in marcia contro la patria. calvino,
: così giunsero al capolinea e si misero in marcia. 26. dimin. marcétta
viva forza, con ogni mezzo, in modo perentorio. -anche: necessariamente,
dal far pascere il branco delle pecore in erbe ove sieno seguiti dai rifiuti d'
d'acque,... perché in tal caso gli verrebbe produtta la così
. 2. luogo o parte in cui si forma o si accumula materia
si respirava più: la maturazione volgeva in marciarne. = deriv. da
mondo. -codice marciano: conservato in tale biblioteca. tramater [s.
alla celebre biblioteca di s. marco in venezia e a'codici di essa. carducci
gli indi del perù... marcianti in gruppo con stendardi, strumenti musicali,
, strumenti musicali, bevande inebrianti fabbricate in casa. 2. caratteristico della
, riusciva a suonare... anche in cammino e lungo la strada, accompagnando
numero marciante, debbon mandare un altro in vece loro. 5. figur
nell'uscire, notai piantato sul marciapiede in faccia all'albergo... un signore
pigiata nell'angustia dei marciapiedi, sempre in guardia dalle vetture susseguentisi con frastuono,
si mettono a proteggerne una e collocano in un posto, in una famiglia, dopo
una e collocano in un posto, in una famiglia, dopo un po'.
e umilianti, o chiedevano diecimila lire in più, venivano magari poi cacciate a
, 1-156: fu anche visto passeggiare in su e in giù confabulando con l'ambasciatore
fu anche visto passeggiare in su e in giù confabulando con l'ambasciatore sul marciapiede
marciapiedi ': cavi adattati ai pennoni in forma di lunghe staffe sospese da penzoli,
piede e cammina, quando deve lavorare in alto e spandersi lunghesso il pennone.
alle punte opposte delle verghe, stretti in mezzo con due bigotte e un collatore
a intervalli da staffe o reggitoi, in modo da formare dei festoni a lieve curvatura
può scorrere il cavo del marciapiede in maniera da assumere una maggiore curvatura sotto
nodi a piede di pollo fatti sul cavo in corrispondenza delle staffe. 5
al rispetto dei clienti, io! in case tranquille e comode, io. a
, io. a lavorare col termosifone in camera io, sono avvezza! e ora
jahier, 223: frotte di territoriali in fregola lisciavano i marciapiedi.
, con quella corsa, al marciapiedino in fondo al cortile. = deriv.
i quali servitori di poco, così in valore e in bravura come in pompa e
di poco, così in valore e in bravura come in pompa e in ricchezza di
così in valore e in bravura come in pompa e in ricchezza di vestiti,
valore e in bravura come in pompa e in ricchezza di vestiti, ai lor padroni
, dietro a'quali padroni, ma in squadrone separato, marciano. tassoni, 3-68
campo d'agramante moro, / che in zoccoli marciasse a lume spento: /
disordine... la truppa si troverà in marciata per righe di tre ed in
in marciata per righe di tre ed in tre file, si farà poi marciare per
comando, non si deve partire per metterlo in esecuzione, se prima non è proferita
marcia ', per mettere una truppa in moto, e 'ferma', per farla fermare
fermare; usitate solo però quando sono in squadrone. 2. milit.
2-220: l'esercito del turco si leva in sul far del dì e marcia infino
suoi, / per far che siano in ordine a dure ore / e marciar tutti
della lingua francese. sozzini, 143: in campo la mattina nell'aurora era marciato
di riflettere che il 4 eh 'in francese suona 4 sci e non 4 chi
parole appena. sto bene. siamo in guerra coi francesi; e il generale oudinot
domandava e beveva caffè, poi marciava in sembianza di donna maggiore della disgrazia. [
34 (598): altri camminavano in silenzio, senza mostrar dolore, né alcun
[ediz 1827 (600): marciavano in silenzio, senza dolore che apparisse,
, ognuno con la sua fetta di cocomero in mano. vittorini, 3-27: il
destinazione, avviarsi, incamminarsi, mettersi in viaggio. - anche: allontanarsi,
sicurtà che gli impacci de'figliuoli, in quel giorno che si dovrà marciare,
colletta, 2-i-267: la rivoluzione marciava in posta, o dirò meglio per
rispettati più di te, e marciano in carrozza. baldini, 7-101: ha sempre
baldini, 7-101: ha sempre marciato in automobile. 6. viaggiare, procedere
me non raggiunge l'amata mano / in questa valle d'allora. 8
agire, comportarsi in un dato modo. -anche: progredire
suo danno di ogni cosa, a marciare in qualunque idea. 9. andare avanti
nelle tenebre. 10. essere in azione; funzionare. -anche: avere
macchina). -marciare a vuoto: essere in movimento senza produrre lavoro. einaudi
duole -gli dissi -di non poterla favorire in questo ma la mia stufa marcia a
bruscamente. -marciare alla guerra', andare in guerra. cesarotti, 1-xvii-19: or
. -marciare assieme: avere interessi in comune, essere socio in affari;
avere interessi in comune, essere socio in affari; collaborare. bernari, 7-124
che il sorice e don elia erano in società. -marciano assieme? -chiese zia
un determinato tenore di vita, essere in una certa situazione. tommaseo [s
: quando tu voli seminare tormento / in al primadizo sta sempre atento, /.
1-175: se la cavalleria si trova in marciata nelle strade maestre o altre serrate
, ii-19: carichi più che non dovessero in guerra, s'awezzavano i fanti [
esercito. giuglaris, 2-254: entrato in efeso antioco, perché nel tempio di
non consentendo di fermarsi un sol giorno in quella città, in cui, per tradirlo
fermarsi un sol giorno in quella città, in cui, per tradirlo, il suo
. - anche: la distanza percorsa in una marcia. = deriv. da
scavo (galleria, trincea) condotto in terreno franoso. = comp
il bere e 'l cibo voi convertite in ebrietà e riempimento superchio del ventre,
del ventre, il riposo e la quiete in sonnolenzia et a mar- cidezza.
i quali quasi tutti vedeva... in gravissima tossa esser commossi, dinanzi a
cida, perché non aveva dicto patrone in nave se none aqua tolta fin a
aqua tolta fin a vinegia o tolta in la fiumara de acri. soderini,
.. è di non si corrompere in su lo stomaco, se ben appariscono marcide
vigore, / ma il rese marcido / in pochi dì. tommaseo, 11-259:
nutrono i fior. giusti, 2-316: in pianura molle / scoppia fungaia marcida /
e marcide, dovevano andar ad attingere in po. 4. che ha
5. per estens. che va in rovina, fatiscente, cadente (un
. 6. figur. che è in pieila decadenza (uno stato).
di corruzione,... ha dissipato in uno momento l'onore di tutte le
, i-34: molti di cui la vertude in tutto è divenuta marcida. gherardi,
con abbattimenti e torpori profondi; e in un caso e nell'altro palesava una
, 2-xix-191: s'egli si fosse limitato in cotesta, ormai remota, elegia di
4 marcescente 'è chiamato, se, in luogo di cadere marcisce o si secca
. per la marcigióne ed infermità cagionata in loro da diversi stenti.
al cargador, cerca 20 arbanesi andono in essa a bever, et abiandose imbriagati
imbriagati veneno a remar insieme e montono in barca di la marziliana uno sopra l'
infideli, che iudico siano quelle voltegiavano in colpo di ludrin, che erano fino
prendono questo carico, mal troverò sicuradori in marciliana sì fracida. sarpi, ix-59:
ordinanza veneziana del 4 novembre 1589 [in guglielmotti, 515]: patroni di
de levante. zucchelli, 433: in questo stesso canale, oltre ad una saica
, superi, marcissimo). che è in avanzato stato di decomposizione o si sta
assiepa! burchiello, 88: cavoli marci in tutto questo uffizio / hanno mangiato.
ercole bentivoglio, i-5: i'spero in dio, che vi vedrò amendui, /
/ srascinar per la terra e porv'in croce / o mettervi al bersaglio all'uova
7-138: il conte orso mi volle in sposa per forza, ma io 10
università regie ciascun studente costa allo stato in media mille lire all'anno..
, che affermano la mercede sottile (in certi luoghi, novanta centesimi) non
detto marmo si era debilitato e come marcio in quella parte del buco di sopra.
: si stendeva [la nebbia] in lenzuola oscillanti sui fianchi marci delle colline
aggravavano il capo e seccavano le fauci in una sete inestinguibile. -coperto di
e marce: si sarebbe detto un cielo in putrefazione. 7. molto fermentato
garzone marcio di sudore, che correva in paese. 9. affetto da
, lo svagarsi, che fanno, in mille amorazzi gli smugne e dissecca per
, ecc. papini, ii-899: in una città tutta intrisa, malata e
, per la meschinità che gli pareva vedere in questa passione, era quella che gli
il gassendi ritruovò il mondo tutto marcio in amori di romanzi e illanguidito in braccio di
marcio in amori di romanzi e illanguidito in braccio di una troppo compiacente morale.
e dei marci era sorto, di tanto in tanto, un uomo di tempra più
2-462: le menzogne più marcie le coloriscono in modo con relazioni di cose vere che
avarizia grandissima, la lasciarebbe a'soldati in preda, che con un quattrin marcio maritarla
povere. uno squarcio / d'azzurro in alto. un viscido lustrare / d'olio
secondo i precetti del puro amore) in difetto verso di lei, ed anzi in
in difetto verso di lei, ed anzi in torto marcio. quarantotti gambini, 10-158
gambini, 10-158: se ci mettiamo in blu -gli dissi — rischiamo di apparirgli
., e significa grandemente, notevolmente, in sommo grado, ecc. michelangelo
al sommo delle cose ha il marcio in corpo, per quante restrizioni s'organizzino,
accorga del marcio e dia dell'accetta in questo carcame! carducci, ii-i 1-270
rimedi. a. cattaneo, i-240: in ciò... consiste il marcio
si trasferisce la fiducia dovuta a dio in un ribelle a dio. periodici popolari,
che da la sua parte si restasse in danno: l'altre, come sapete
il marcio. -c'è del marcio in danimarca: espressione tratta dall 'amleto shakespeariano
1-i-178: ah! quanto marcio c'era in questa colonia! più che in danimarca
era in questa colonia! più che in danimarca, o principe amleto. panzini
, iv-403: 'c'è del marcio in danimarca ': so- mething is rotten
danimarca ': so- mething is rotten in thè state of denmark! (shakesp.
che incomincia a marcire, che è in via di putrefazione. tommaseo [
teria purulenta, formato di sostanze in suppu razione.
latini è detta garo, tenuta in bocca, sana le marciose piaghe di quella
marcioso né fetente. taddei [in a. cocchi, 81173]: era
da tormentosissima rogna, sollevata dalla cute in mani feste pustulette marciose,
d'annunzio, iv-2-28: zolfina era in agonia sotto quel tetto laggiù che si
finestre. 2. che è in via di decomposizione, putrefatto, marcio
.). diventare marcio, andare in putrefazione, imputridire, decomporsi (una
, la bocca se gli vescica e marcisce in tanto che da quel male alcuni se
questi ricchi hanno voluto ed amato le ricchezze in vita ed in morte, in vita
ed amato le ricchezze in vita ed in morte, in vita possedendo quelle ed in
ricchezze in vita ed in morte, in vita possedendo quelle ed in morte, per
in morte, in vita possedendo quelle ed in morte, per essere sepolti nelle ricche
, non hanno voluto marcire se non in casa e luoghi e ricchi e superbi.
le sopravanzano. paoletti, 1-2-n: in un clima asciutto si pianteranno l'uve
2. diventare purulento, andare in suppurazione (un organo, un membro
di matita puro a lui: e in quel momento si accovacciò tra i canini bono
accovacciò tra i canini bono bono, in ima postura di attesa e magari di rilancio
essi [i piroscafi] furono distrutti in premeditati naufragi. chi li suppone a
, o tu che nel ciglio avesti in sorte / con saette di sguardi occhi a
. d'annunzio, ii-545: tinte in sanguigno, dentro gli arsenali / ove
gli arsenali / ove marcì la gloria in vecchi legni, / le ferrate carcasse
, sia fisica sia spirituale, perdurando in una condizione di inattività, di immobilità
sia forzata; essere costretto a vivere in un luogo triste, malsano, spiacevole
luogo triste, malsano, spiacevole, o in modo squallido, deprimente; condurre un'
lasciato lo studio della milizia, corrotta in ozio e diletti, si marciva.
bellezza... marcivasi nelle camere in ozio. gherardi, ii-41: vedea
ora a capri, picoletta isoletta, in ozio marcire. machiavelli, 1-i-338:
marcendo nell'ozio, cominciarono a dilettarsi in quello. ariosto, 357: il meschin
lo facciano / li creditori suoi marcire in carcere. grassot 18: ti farò
. grassot 18: ti farò marcire in quella cammera. ochino, 212: molti
propostosi di voler far marcire i cardinali in conclave... non era giusto
stilo imparate a rischiarar quella vita oscura, in cui marcite inutili e neghittosi, benché
ozio o pure impiegano il tempo loro in idolatrare il debile sesso
, iv-373: e che dovéa marcirsi in casa propria / una ragazza ornai cresciuta tanto
a null'altro che a marcire d'inedia in un casolare annicchiato sull'alpe? nievo
: mariolo, farci marcire quattro ore in chiesa con questo sugo. verga,
i-434: loro marcivano sotto la tenda in verziere per mantener il signorino in prigione
tenda in verziere per mantener il signorino in prigione e pagargli i vizi. cantoni,
. che avevano congiurato di lasciarlo marcire in anticamera, provò a sospingere bel bello
a venticinque anni, pieno di sogni in un paesucolo più piccolo più brutto -scusate -
anno da capo le parti e rimettere in giudicio le cause. -trovarsi in condizione
rimettere in giudicio le cause. -trovarsi in condizione di ignoranza, di corruzione,
: l'america marciva nell'antartico sconosciuto in un sepolcro d'ignoranze idolatre; l'asia
un sepolcro d'ignoranze idolatre; l'asia in un serraglio di assonnate lascivie; l'
un serraglio di assonnate lascivie; l'africa in un macello di mostruose fierezze; l'
macello di mostruose fierezze; l'europa in un antinferno di abusi satanici. gioberti
frontiere... per le coste è in balia di tutti. dentro, ella
operativa, di efficacia persuasiva; mutare in peggio, degenerare, tralignare. s
aopera; questa sempre ama d'essere esercitata in quello che è utile et onesto,
lo essercizio e per la grazia, in se medesima marcisce. a. f.
/ ne gli fa ciecamente, e in faccia al sole / non ispunta di gloria
bisogna che i semi di cristianesimo gittati in noi nella nostra infanzia sieno molto sventuratamente
1-ii-828: il talento intanto gli marciva in follia. d'annunzio, i-340: devono
gode / ed a marcir di pianto in fra dispetti / ogni dì tre o quattro
16. locuz. -andare a marcire in un determinato luogo: avervi sepoltura.
mai del volgo. -lasciare marcire in pace: non turbare la tranquillità della
». / lasciate il prossimo marcire in pace. -marcirsi il sangue:
da marcirsi e intisichire. -marcire in corpo o in cuore: non essere
intisichire. -marcire in corpo o in cuore: non essere rivelato, rimanere
a nessuno del mondo e debbono marcire in corpo. i. nelli, iii-137:
e che un segreto vi marcirà piuttosto in corpo che darlo fuòra,...
. tipo di prato, diffuso soprattutto in lombardia e in piemonte e, meno
prato, diffuso soprattutto in lombardia e in piemonte e, meno frequentemente, nel
, meno frequentemente, nel veneto, in umbria e nel lazio, sul quale
altro, di particolari caratteristiche termiche, in modo che esso possa vegetare tutto l'
. verri, 3-iii-127: l'acqua, in vece di trascorrere rapidamente pel suo alveo
stende lentamente sopra una vasta pianura; in alcuni siti ristagna, e si chiamano
chiamano * prati ¦ di marcita '; in altri con un moto appena sensibile vi
così detti 'a marcita '. questi in pochi luoghi vengono irrigati anche in inverno
questi in pochi luoghi vengono irrigati anche in inverno, onde far crescere l'erba dei
ricavano la proprietà di dare erba anche in quella stagione, perché le acque adoprate
perché le acque adoprate non gelano, in grazia del movimento un poco rapido che
mar zito). divenuto marcio, andato in putrefazione, imputridito, decomposto (una
e di sardigna i mali / fossero in una fossa tutti insembre, / tal
pagliaio e le cannucce / peste e marcite in crassa onda stagnante. c. ferrari
baccalà marcito, talché si dovè gittare in acqua. pascoli, 79: errai nella
2. divenuto purulento, andato in suppurazione (una ferita, una piaga
membri mozi e frusta, / così in più modi la maestà iusta, /
/ la fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate.
la siluetta di poetino d'avanguardia, in cui amava di presentarsi. 6.
un cortigiano, che si vede marcito in un tinello sanza un quattrino di entrata
parlo di que'poveri incarcerati, sepolti in una fossa, custoditi da'leopardi di
torture. 7. completamente immerso in un vizio, nell'ozio; abbrutito
lontano e nell'ozio marcito, promesse in aria. 8. giunto al
marcitóio1, sm. ampia vasca in cui si pongono a macerare i cenci
macerati nell'acqua, si fanno passare in un gran mortaio guarnito d'una piastra
]: 'marcitoio': specie di truogolo in cui si fanno marcire i cenci.
sfilano, al prato marcitoio se ben verdeggi in su l'orlo. =
, ego quidem valeo »: marcitulliana eleganza in quasi tutte le sue familiari missorie servata
e che consiste nel porre la pasta in fosse fresche e umide perché si possano
tenuto parecchi giorni sopra la terra et in luoghi caldi senza cura particolare, non
l'albagia, tutt'i puntigli vanno in sì breve tempo a finire in un marciume
puntigli vanno in sì breve tempo a finire in un marciume. lami, 2-602:
/ e a mille a mille pullulare in quello / orridi vermi tra marciume ed ossa
-corpo, oggetto, materia putrefatta e in dissolvimento; insieme di cose marce o
insieme di cose marce o che sono in via di putrefazione. savonarola, 7-ii-143
immerso nel bagno, il mondamento degenererebbe in marciume. carducci, iii-17-343: con
contagio e l'impotenza a vincersi, suscitavano in lui. -lavoro o attività che
o dua / e poi si sta riposato in un canto, / ma noi abbiamo
creda giammai ch'io abbia preteso di porre in un fascio tutti i viventi a'giorni
lungo inveterar nel tenerume, / che in noi doppia il servaggio in cui si
, / che in noi doppia il servaggio in cui si nasce, / pur troppo
). numism. moneta comparsa in inghilterra alla fine del secolo x con
3 pound) e di là diffusasi in numerosi paesi europei (e in italia
diffusasi in numerosi paesi europei (e in italia fu introdotta verso la metà del
è tanto, / che marchi mille desse in pesce alcono. rustico, vi-1-157 (
fiorentini e li altri che non ubidiano in clm marchi d'argento. novellino,
macinghi strozzi, 1-297: circa a marchi in, che sono fiorini 8 mila.
vale fermamente scudi 65, e dividesi in otto oncie: l'oncia in 24
dividesi in otto oncie: l'oncia in 24 danari: il danaio, in 24
in 24 danari: il danaio, in 24 grani. dassi qui manco che
che si può per aver un marco in lione, e dassi un marco in
in lione, e dassi un marco in lione per aver qui più scudi che si
si scava nella nuova spagna deve venire in mexico a manifestarsi nella reai cassa, che
la lira effettiva di soldi 20 era in peso di denari 4. 14 cioè a
denari 11 e 12, con il rimedio in peso di denari 11fz per marco,
di denari 11fz per marco, ed in bontà un grano per quarto d'oncia
ii-36: nel 1603 si coniarono quattrini in ragione di 91 di essi al marco,
al marco e finalmente nel 1738 fino in ragione di 170 al marco. guerrazzi,
steriini di argento buono al romano pontefice in qualunque parte si troverà. amari,
: dopo l'acquisto del reame, in tutto o in parte, carlo paghi alla
acquisto del reame, in tutto o in parte, carlo paghi alla chiesa 60.
e della repubblica democratica tedesca, divisa in 100 pfennige, introdotta in germania come
, divisa in 100 pfennige, introdotta in germania come moneta ufficiale nel 1871.
valore pari a otto once, adoperata in varie regióni dell'europa occidentale per pesare
, al peso di parigi, fa in firenze once 8, denari 16. idem
, i-224: libbre 1 d'argento in genova fa ne'detti luoghi marchi 1
cosa pesata; un medesimo peso, in diversi luoghi pesato, non peserà ugualmente
peserà ugualmente. montanari, ii-245: in venezia si spendono le doble ed altri
, si è desunto dal marco esistente in questa regia zecca. targioni tozzetti, 9-323
, 9-323: nel 1100 si cessò in francia di pesare l'oro e l'argento
tre specie diverse di pesi si usano in questo stato, senza contare il peso del
a nessuno affittuario... che tenga in qualsivoglia maniera bestiame,...
tommaseo]: si tiene fermo e sodo in piedi il cavallo e, segnato il
, fu presto notato da quegli che in simile esercizio in mercato si travagliano. fagiuoli
notato da quegli che in simile esercizio in mercato si travagliano. fagiuoli, 3-1-341
pruova che rimanesse al re alcuna autorità in scozia. f. f. frugoni,
5-2- 389: l'armi rimasero in mano de'soli goti, e di loro
2. stor. appellativo, diffuso in dalmazia verso la metà del secolo xix
seguace di valentino, ed era diffusa in gallia lungo la valle del rodano.
seriamente che la prima parola della bibbia in greco 'principio ', era il
il cloruro di, sodio e, in quantità minori, il cloruro di magnesio
per lo più indicato e precisato geograficamente in modo da permetterne l'identificazione; superficie
è da blasmare / omo che cade in mare -se s'aprende. elegia giudeo-italiana,
eo so en terra o 'n mare / in periglioso affare, / voi chiamo,
possa campare, / che non perisca in mare. chiaro davanzati, xxvi-26: mare
. idem, 26-142: levar la poppa in suso / e la prora ire in
in suso / e la prora ire in giù,.... / infin
dal fango over terra arzilla, lascia in quella ogni salsedine. ariosto, 15-19
voi si sfoga, / il mare insuperbito in alto vola / e s'alza sì
il monte. pascoli, 752: come in conchiglia murmure di mare. d'annunzio
scompiglia. luzi, 2-19: mi viene in mente /... il mare
ferro e 'l fura / dal legno, in guisa che'navigi affonde. ariosto,
con i genovesi fino al mar nero e in crimea. -per anton. mare
, iii-v-10: imaginando adunque... in questo luogo ch'io dissi sia una
cadesse una pietra, ch'ella caderebbe in su quel dosso del mare oceano ch'
del mare oceano ch'è a punto in questa palla opposito a maria. savonarola
gli altri mari e fiumi e fonti e in quello ritornano. -per sineddoche:
pregare, / se non che convertisse in vino il mare. salvini, 22-14
mare. salvini, 22-14: gonfiava in tutto 'l corpo e molto mare / zampillava
francesco da barberino, iii-140: se tu in nave vai, / l'alto mar
, 80-20: come lume di notte in alcun porto / vide mai d'alto mar
cela. redi, 16-i-54: stare in giolito... dicesi delle galere.
dicesi delle galere... quando in alto mare sono in calma. manzoni,
.. quando in alto mare sono in calma. manzoni, pr. sp.
e l'abilità di fermare di punto in bianco, in alto mare, qualunque
abilità di fermare di punto in bianco, in alto mare, qualunque gran nave.
anche nelle locuz. essere, trovarsi in alto mare). dante, par
fu a mantener la barca / di pietro in alto mar per dritto segno. petrarca
, 132-n: fra sì contrari venti in frale barca / mi trovo in alto mar
venti in frale barca / mi trovo in alto mar senza governo. tasso,
il porto, ove io credea essere in mezzo il corso in alto mare,
ove io credea essere in mezzo il corso in alto mare, chiaramente conosco che i
dopo la partenza di fermo, solette in una osteria di monza, senza alcuna
, senza alcuna conoscenza, non avendo in così alto mare altra bussola che la lettera
con puntualità degna di lode, ma in quanto a spiegazioni si era sempre in
in quanto a spiegazioni si era sempre in alto mare. -braccio di mare:
i-97: cansò [artabano] vonone in pompeiopoli, città di mare in cilicia
vonone in pompeiopoli, città di mare in cilicia. -ciurma di mare: v
6-ii-97: sena colonia fra le marittime in sul mare di sopra, che è l'
: i begli occhi ond'i'fui percosso in guisa / ch'e'medesmi porian saldar
. galileo, 3-1-453: ancor che in altri mari da noi remoti possano accadere
-mare sporco: quello che, in rapporto con le condizioni biologiche, presenta
condizioni biologiche, presenta una sospensione, in acque non eccessivamente profonde, di masse
aitanti uomini di mare, che, in genova erano semplici cittadini e mezzi re
genova erano semplici cittadini e mezzi re in oriente, il provenzale fa la figura
inclinata alla violantella e non lo compiace in dargliela per moglie, che cesserebbero tutti
. brusoni, 410: giace orbetello in mezo a un lago di mare,
notte che su montata v'era, in sul vespro ben cento miglia sopra tunisi
l'artimone / con fresco mare e in fil di ruota il vento. ariosto
: era l'aria soave e il mare in calma: / e ben vi
tasso, 7-98: par senza governo in mar turbato. galileo, 3-2-401:
mar turbato. galileo, 3-2-401: in cotal affronto togliendo uno de'princìpi quello
nominare mar vecchio, il quale, in brev'ora quietandosi, suol partorire una lunga
5-6: i quattro passeggeri son chiusi in cabina; qualcuno ha cominciato a soffrire:
privo di emissario (e si riferisce in partic. ai laghi della palestina)
, 77: perché esso mettesse le reti in mare, non pigliava però nulla.
5. per estens. villeggiatura in una località marittima e balneare. -anche
gusti e diletti / tra vento di sospiri in mar di pianti, / la verità
la vetta, infocato strappato sbracato, in un mar di sudore e con un
di lui correva un dolore che intoppava in un mare di lacrime.
di lacrime. 8. in senso generico: grande quantità, abbondanza.
: grande quantità, abbondanza. - in partic.: grande quantità numerica.
quantità numerica. caro, 8-33: in un mare entrato / di gran pensieri,
mente a questo / or a quel rivolgendo in varie parti, / d'ogni cosa
4-1-123: e 'l re di satzuma in persona, con un mar di gente vittoriosa
emiliani- giudici, 1-47: voi sapete in che mar di faccende mi trovo ingolfato
la passione vera, lo spirito nuovo, in nessuna parte. è un mare d'
949: s'immerse, sconvolto, in un mare di supposizioni. e.
e con tutta la sua famiglia sempre in un mare di guai, egli intraprese
è, ti senti solo e sperduto in un mare di sgarberie. banti, 9-325
bernari, 7-56: qui si vive in un mare di debiti e di sangue
l'opera con quel solo ranocchietto d'angelo in un mare d'aria. foscolo,
sotto un \ dannato sole di luglio, in una pianura a vista d'occhio come
sopra un mare £i neve, ed in mezzo valli su cui si sdrucciola e
1 miei terreni, coi raccolti / in un mare scarlatto di papaveri. frateili
5-62: i cani continuavano a urlare, in quel mare grigio ch'èra la pianura
mare d'ogne retorico stile, se in me fusse la lira de orfeo o la
belli scriptorem 'mentre ella lo volgarizza in padova, 10 l'ho novellamente riletto
, 10 l'ho novellamente riletto qui in dresda: e non le saprei esprimere
d. bartoli, 9-28-2-102: quante volte in un fiume di parole non v'è
non v'è una goccia d'ingegno e in un mar d'inchiostro non v'è
. l'immensità infinita della realtà (in partic. nell'espressione mare dell'essere)
/ e il naufragar m'è dolce in questo mare. mamiani, 10-i-565: noi
sicuro di aver riparato per quanto stette in me al male commesso, non ho
quanti siete, astri del ciel, che in vani / cerchi solcate 11 mar dell'
mar senza fine e senza fondo / ove in eterno s'inabissan l'ore, /
per dolcezza degli amati canti / tosto in rivi di gloria il cor disciolsi; /
di luce e vita, / e che in se stessa si riposa e stagna /
desiderio di vederti sempre crescere di virtù in virtù, infine che io ti vegga
continovo tutto ingombrato d'amorosa passione ed in un mare d'allegrezza piange e sospira,
, 251: anch'io m'immergo / in un mar di dolcezza, / se
: il cuore del re si trovava annegato in un mare di mestizia e d'afflizione
de'superbi e osservar ivi che mare in tempesta sia quello. leopardi, i-22:
che domandano i romantici, ed ottenuto in modo che ci rapiscono e ci sublimano
rapiscono e ci sublimano e c'immergono in un mare di dolcezza. c
, viii-148: alzava pigramente un braccio in segno di saluto, come se la
, come se la bella persona giacesse sommersa in un mare di languore. jovine,
languore. jovine, 403: sono piombata in un mare disperato di tristezza.
cadere a'piedi, dicendo: oh in quanto alta mar di letizia m'avete
2-164: or m'è fatto palese / in questo mar, ch'è mar di
boccaccio, vii-149: io ho messo in galea senza biscotto / l'ingrato vulgo,
senza alcun piloto / lasciato l'ho in mar a lui non noto, / ben
, 13-61: gran cose e molte in brevi detti accolgo / di questa donna
, /... / e s'in questo gran mar la vela sciolgo,
vela sciolgo, / di lunga tifi in navigar trapasso. a. f. doni
deltorme usate si avventurassero, nuove terre in ogni parte scoprirebbero e nuovi mari.
la condizione esistenziale, la vita stessa in rapporto con le difficoltà, gli ostacoli,
ostacoli, le complicazioni, i pericoli in cui l'uomo si dibatte e che
dia tal vittoria, / ch'io vinca in mezzo al tempestoso mare / e vaglia
e gradita: / piace agli iniqui in altri onesta vita. bisticci, 3-136
, 3-136: ogni dì più gli veniva in odio la vita de'secolari, parendogli
via della salute, conoscendo i secolari essere in uno mare pieno di naufragi. savonarola
iii-272: buoni e tristi nuotano affannosamente in questo mare di travagli, dove non
petrarca, 366-67: vergine chiara e stabile in eterno, / di questo tempestoso mare
nocchier fidata guida, / pon mente in che terribile procella / i'mi ritrovo
che questo solo basta per farvi annegare in un mar di fuoco se non vi
da parte / e te ne avederai s'in questo mare / le tue baiacce perderan
acque. campiglia, 1-13: crebbe non in delizie, né fra gli amplessi o
mare delle illecebre lusinghe femminili, ma in nobili sofferenze e sublimi disagi, tra
progressi ch'egli vorrebbe, ma entrerà in un mare di confusione e non saprà
. 17. stor. usato in determinate espressioni per indicare ciascuna delle varie
giuridiche sorte nelle repubbliche marinare, e in generale nelle comunità politiche del medioevo e
ordiniamo che tutte le pene e bandi in questo breve comprese... da oggi
alla corte e de la corte del mare in tutto e per tutto [ecc.]
medesimo se è retrattato per suspetto, in tal caso gli danno per compagno un
terre e castella che possiede la repubblica nostra in dalmazia. 18. dir.
larghezza di tale fascia è tradizionalmente indicata in tre miglia marine. -mare libero,
, 2-123: se la roba trovata fosse in golfo o in mare di libera,
la roba trovata fosse in golfo o in mare di libera, cioè in alto mare
golfo o in mare di libera, cioè in alto mare, debba partirsi. f
maggior distanza, dove una batteria posta in terra giungerebbe colle palle o colle bombe
di un pianeta, di un satellite, in partic. della luna (mare lunare
, sopra il nero della parte tenebrosa ed in guisa di promontori sporgono infuori dentro a
ha chi ha pensato che giove sia in uno stato di combustione violentissima, né
gioia, iii-248: si può vedere in lacepede la feroce voracità del can di
e molluschi di varie specie, cotti in brodo, con aggiunta di verdure,
a mare: quella che è concesso praticare in primavera sui litorali marini agli stormi di
a una pomice] si ritrova copiosa in besbico, isola di propontide, e
di propontide, e che la chiamano in lor lingua spuma di mare. lauro
oggi questo parentado. allegri, 207: in un tratto, venendomene la fìzima straordinaria
lastricare, rompere il mare: impegnarsi in un'impresa impossibile. cielo d'alcamo
buttare, n. 17. -buttarsi in mare: disperarsi. -cercare per terra
. -cercare terre e mari: avventurarsi in vaste èsplorazioni. petrarca, 331-2
e monti: elogiare entusiasticamente, talvolta in modo eccessivo. leopardi, iii-278:
non vede, facilmente può esser tratto in errore. -entrare, mettersi in
in errore. -entrare, mettersi in mare; pigliare, prendere mare:
di troiani, con venti navi entrò in mare. boccaccio, dee.,
cosa opportuna a battaglia navale, si mise in mare. sacchetti, 177-106: vide
navigò a cambaia. -essere in mare: essere imbarcato su una nave
filippo degli agazzari, 21: essendo io in mare pochi dì sono in su una
essendo io in mare pochi dì sono in su una nave, la quale percosse a
ed io insieme cogli altri andai sotto in profondo. -essere tra il mare
tra il mare e il monte: trovarsi in una situazione difficile e rischiosa.
merca- tanzie né uscire né entrare poteano in talamone. -in mare (con valore
divien savio ed efigenia sua donna rapisce in mare; è messo in rodi in
sua donna rapisce in mare; è messo in rodi in prigione. tasso, 2-75
in mare; è messo in rodi in prigione. tasso, 2-75: l'armata
prigione. tasso, 2-75: l'armata in mar cura ne prende. -con
: se tutte quelle che si pubblicavano in quel tempo erano eseguite, il ducato
di milano doveva avere almeno tanta gente in mare, quanta ne possa avere ora
bretagna. -in mezzo mare: in altomare. boccaccio, dee.,
mi fece partir di cipri a dovervi in mezzo mare con armata assalire.
-mettere tutta l'acqua del mare in un bicchiere: tentare l'impossibile.
ii-1-488: deve riconoscere di essere entrato in un impegno non meno disperato di quello di
volesse mettere tutta l'acqua del mare in un bicchiere. -mettere in mare:
del mare in un bicchiere. -mettere in mare: imbarcare. -anche: armare
di fare uno essercito o di mettere in mare un'armata. crescenzio, 1-498:
un'armata. crescenzio, 1-498: mandò in rovina la maggior e più potente armata
più potente armata che mai fusse messa in mare, facendogli pagare le pene della trascu-
che la guidava. -nuotare in un mare di latte: v. latte
monti. -per alto mare: in piena navigazione. -al figur.:
li nuovi signori... venuti sono in toscana per mare e per terra.
fossimo presi per incantamento / e messi in un vasel ch'ad ogni vento /
chi lo scaltro, / chi sei becca in un modo e chi in un altro
chi sei becca in un modo e chi in un altro. falconieri, i-1-178:
viaggio per terra, ha viaggiato notabilmente in diverse volte anche per mare. bocchelli
-per monti e per mari: in ogni luogo, ovunque. tarchetti,
il degno farmacista sapiston, che ne va in cerca per monti e per mari.
tornerà dal bucato vedrai che andrà tutta in pezzi ». -riprendere il mare
di guardia). -rompere in mare: naufragare. simintendi, 3-38
simintendi, 3-38: egli ha rotto in mare ed è morto. bibbia volgar
., x-187: tre volte son rotto in mare... e una notte
passatami, 4: coloro che rompono in mare, conviene che sieno molto accorti
': navigare al largo, stare in mare e lungi da terra. dizionario di
: 'tenere il mare': navigare al largo in crociera o in altro servizio di prolungata
: navigare al largo in crociera o in altro servizio di prolungata navigazione. 'tenersi
altro servizio di prolungata navigazione. 'tenersi in mare ': di una nave si
il cuore de'bricconi è un mare in burrasca. ibidem, 339: tutti i
volta di marsilia, vicino alla corsica ruppe in mare per una fortuna, e così
più vicini alla terra (e in partic. il sole e la luna:
livello delle acque, che si verifica in un luogo quando l'astro è sul meridiano
ca'da mosto, 279: facendosi in questo luogo marea di acqua montante e
, come si fa a venezia e in tutto il ponente, e dove in ogni
in tutto il ponente, e dove in ogni luogo la cresce sei ore e
]... di sei ore in sei ore quel mutamento di fluttuare, che
. sassetti, 327: la marea in tutte queste parti dell'india fa un
fa un effetto mirabile, e particolarmente in tutta questa costa di ponente; ché
mille du- gento fanti e, trapassata in tempo di marea bassa la campagna paludosa
alta, fatti pochi passi si può entrare in barca: ma quando la marea è
. 'marea diurna ': quando in un giorno si hanno soltanto un'alta
marea': altezza del livello delle acque in un dato istante, rispetto al livello
che concorrono a determinarla. si distingue in * età di fase ', intervallo
. tavola. -come termine di paragone in similitudini, per indicare un'alternanza o
: l'incivilimento retrocede, oggi, in guisa di marea, verso là d'onde
montanari, 2-84: s. malò in bretagna, ove, mentre si trova
, 382: ecco arrancare un palischermo in lotta / con la grossa marea.
-massa liquida (di un fiume in piena). betocchi, 1-86:
, / accompagnate da cento galee / in una barca tutta ornata d'oro,
e per suo concestoro / donzelle e donzelletti in
da questa spungia la sostanza fluida ch'era in essa, svelta che fu dal lago
mezzo la marea sì stretto, che in molti luoghi non riceveva lo scontro di
di quel piangere. 5. in senso generico: grande quantità, abbondanza.
marea di fango che ci soffoca tutti, in questa casa? marinetti, 2-iii-19:
trovava a navigare lento... in mezzo a una marea umana, nereggiante
1-416: dalla marea del popolo, in fondo, si vedono continuamente sobbalzare delle
: a poco a poco lei si trovò in mezzo a quella marea di quadrupedi.
di tumuli boschivi e qua e là franati in terra rossa ondeggiava fino alle pendici delle
follia. cinelli, 1-242: giù in valle, il bello cantava. nella marea
di lutti. tocci, 1-4: in su quel subito forse vi parrà che vi
quando il 4 bovarysmo 'montò in lui [il gargiulo] come un'amara
soverchio di gioia che l'impotenza mutava in tormento. bocchelli, 2-i-35: io
pratesi, 4-56: la marea montò in modo da trascinare tutta quanta la taverna
modo da trascinare tutta quanta la taverna in una stessa bufera di voci. marinetti
mafarka il futurista... fu portato in trionfo. e. cecchi, 5-306
sole e della luna (e, in partic., quella in corrispondenza delle
(e, in partic., quella in corrispondenza delle zone tropicali è detta anche
prevalentemente dalle variazioni diurne della temperatura ed in parte anche dalla attrazione del sole e
della luna, che si esercita sull'aria in modo analogo a quanto si verifica nell'
e ripetuto causato dal mare mosso e in burrasca. a. cattaneo,
, agg. molto agitato, in burrasca; increspato, fitta
. papini, v-347: gesù, in mezzo al mareggiante assiepamento dei pellegrini,
: il professore, con gli occhi mareggianti in letizia, abboccò subito con piacere.
[iddio] lascia fruire, mareggianti in grembo ad una falsa bonaccia, che
. letter. essere agitato, essere in burrasca (un tratto di mare
o di lago). — in senso attenuato: incresparsi, essere fittamente
tanto a seconda, che uscì lor in tutto di vista. tasso, 8-3-498:
catena delle persone onduleggiava come mareggia lievemente in tempo di calma il mare.
la sciolta barchetta scostava dal lido e in alto mare la portava. guerrazzi, 2-165
tonfo nel caicco: dove assicuratosi bene in piedi si affrettò a porgere aiuto al signor
su quei rompicolli di scale, massime in mezzo al mareggiare dei marosi. -frangersi
-per estens. ingrossarsi, essere in piena (un fiume).
iv-2-43: andava innanzi per un tratto in silenzio, con la bocca socchiusa, bevendo
di quella umanità appena sorta, appena in albore: un mareggiare infinito di
bel rivaggio. / l'alta erba mareggiava in su 'l confine / placidamente, come
erba. 5. ondeggiare, muoversi in modo scomposto e disordinato (la folla
proprio duce e col fantino, scendono in piazza che mormora e mareggia impaziente. d'
mossa dalla parola, si risvegliarono confusamente in lui gli spiriti dell'eloquenza. montale,
mareggiavano scombuiate come cavalloni del fu oceano in tempesta. gadda conti, 1-459:
mareggiare di dorsi lanosi. -riversarsi in massa, affluire; affollarsi, accalcarsi.
non ebbero mestieri di scongiuri, onde in breve incominciarono tutti a parlare, nessuno
, anziani, stanchi, comparvero mareggiando in cima alla scaletta... sostarono un
d'un rustico trionfo carnevalesco. ma stando in piedi sull'avantreno [del tranvai]
, un mareggiare di stomaco, che finì in 24 ore e più di vomito:
: io, signora marchesa, entro qui in pelago fastidiosissimo che per necessità ha a
liquido che scorra o venga versato: e in partic. si riferisce al sangue)
cittadino / sangue la gallia: ed in quel sangue il dito / tinse il
, né gli alti mari pigliava né in terra del picciolo legno discendere volea,
: e poi che n'ebbero posto in ordine dicisette, cominciarono con quelle a
, ch'errante / altre imprese cercando in asia giva, / stanco dal mareggiar
dal mareggiar, fermò le piante / in quest'amena e dilet- tosa riva.
'. bresciani, 6-x-260: forse in tutte le costiere d'italia non sorge
scopi bellici, al soccorso di navi in pericolo, per esercitazione o per scopi
terra il bavaro,... mandò in fiorenza a richiamare il duca di calabria
nuotare. chiabrera, 1-iii-94: pasciuta in sulla riva aprica, / vaga di
riva aprica, / vaga di mareggiare in limpide onde, / [l'anitrella]
. 12. figur. essere in uno stato di incertezza interiore, di
tempeste piacevoli e più tosto da mareggiare in esse per afflizion d'animo che da perirvi
morte. baruffaldi, iii-67: io mareggio in grande ambascia: / lascia, lascia
. guerrazzi, ii-329: marcello mareggiava in tale stato, che dormendo gli pareva
d'achille mareggiava, come / il mare in dubbio di spezzar la nave, /
l'anima nostra... / più in alto vuol fulminare curvando in un mareggiare
/ più in alto vuol fulminare curvando in un mareggiare indeciso / il suo sogno
dell'ordine. 13. trovarsi in estrema difficoltà; subire vicende alterne,
. siri, ix-729: quanto più in tempesta di disperazione mareggiavano le fortune del
1317 la pace, padova fu agitata in una tempesta trilustre di guerre e di
di sedizioni, tra cui vedesi mareggiare in ambascerie, in trattative, in accordi la
tra cui vedesi mareggiare in ambascerie, in trattative, in accordi la figura del
mareggiare in ambascerie, in trattative, in accordi la figura del mussato.
di gallipoli carreggia l'olio alla città in certi magazzini a mare...
una di quelle tempeste che scoppiano, in tolstoi, nelle occasioni più inaspettate,
tolstoi, nelle occasioni più inaspettate, in un mareggiare di discorsi frivoli, in un'
in un mareggiare di discorsi frivoli, in un'atmosfera di mondanità, di gran
fr. ant. mareuer 'andare in mare '. mareggiata, sf.
il mare fusse stato maggiore, sarebbe ita in fondo, tanto era rotta dalle bombarde
3. sortita di una nave in mare, esercitazione navale. guglielmotti
1034: 'mareggiata': evoluzione di bastimenti in mare. 4. con valore
. con valore iperbolico: grande quantità (in par tic., numerica).
da una mareggiata di fogli bianchi. in terra scartafacci e copioni stavano ammonticchiati in
in terra scartafacci e copioni stavano ammonticchiati in cataste. -ampia distesa ondeggiante,
, ma la mareggiata / gli facea in un punto esser discosto. 6
, 1-152: tutti questi barri dell'indie in mare è certo che non acquistano,
certo che non acquistano, e quando arrivano in spagna, benché l'odore né si
una ascosa falda / ebbe di sasso in approdando intoppo, / dal cui dorso
alfin del tutto / aperto e sconquassato, in mezzo a tonde / le genti espose
di quel giovin sole, brillante là in mezzo al ballonzolìo del mareggio, faceva
cominciò un mareggio di voci che terminossi in tempesta. r. sacchetti, 1-536:
folla si accep- pava, si sparpagliava in tutti i sensi con un confuso mareggio
6. locuz. far mareggio: mettersi in agitazione. giusti, 4-ii-415: quando
gati i cassieri del collegio nostro, in pena de ducati 500. d'oro
del consiglio de'dieci di venezia [in rezasco, 607]: l'anderà parte
persona... che darà [danari in prestanza] alla signoria nostra in termine
danari in prestanza] alla signoria nostra in termine di un mese prossimo, passato il
, ma sia subito portato il zomal in collegio, dove dal serenissimo principe sia
con la sua nave, è sommerso in un stagno / c'ha te sue rive
grande quantità numerica. allegri [in lettere di uomini illustri a m. antonio
gran quantità », si sente comunemente in bocca del popolo. salvini, 41-85:
... non voglio qui entrare in un maremagnum d'erudizioni. panzini,
tra quello delle porcellane, ci vuol pure in su la credenza qualche pezzo di murrina
di seneca e tant'altri chiaiti suscitati in questo proposito. 3. ampiezza
ad allargare i suoi quadri, a scoprire in se stessa rapporti ed affinità con te
e malsana adiacente al mare, formatasi in seguito alla stagnazione di corsi d'acqua
e di sardigna i mali / fossero in una fossa tutti insembre, / tal era
mi dica, che sia nel mondo o in maremma. sercambi, 1-i-101: la
: scendi nelle valli al basso / in laghi di maremme e di pantani. sanudo
: il marchese di ferara ha mandato in mariema di siena a comprar animali, per
nelle maremme e cominciandole ad occupare quando in un luogo e quando in un altro,
occupare quando in un luogo e quando in un altro, vi si rimasero finalmente
una bizzuga / da restare a un mollore in quel di pisa / o giù per
di pisa / o giù per le maremme in un pantano? tassoni, 2-35:
carli, xviii-3-448: il solo paese che in italia si dimostri simile nelle circostanze all'
maremme, ed i luoghi mediterranei rimasero sempre in potere degli antichi abitatori. filangieri,
polve e illusion; / come febbre in maremma, ovunque incombe / l'immenso
maremme delle dimenticanze, quei dantu- coli in sessantaquattresimo che furono fazio degli uberti e
i-120: signor consorte mio, non voglio in alcuna maniera ch'ella parta; eh
tipico di una maremma; che nasce in una maremma (una pianta, un
pestilenziose. paoletti, 11- 207: in quanto alle gregge lanute, io sento che
questi folti e lucidi ulivi maremmani tonduti in forma di ruota come i lecci e
parco architettonico. -trascorso, vissuto in maremma (la vita, un periodo
tomo per la maremmana. -usato in maremma (un vocabolo). l
campagna, che, trattenutesi per pochi giorni in qualche maremma, anche delle non più
originario di una maremma (e, in partic. della maremma toscana);
); che vive o risiede o lavora in maremma (e, in partic.
o lavora in maremma (e, in partic. nella maremma toscana).
: come se uno ponesse per antipasto in un sontuoso convito qualche vivanda usata fra'
baldini, 14-196: leone maremmano; in maremma non esistono leoni, carducci è
13-4): di dicembre vi pongo in un pantano / con fango, ghiaccia ed
sul fondo degli oceani, che, agendo in modo congiunto, provocano un imponente moto
. messisburgo, 6: marene in siroppa, e fresche, coperte di
, 169: vicino a troia viti assai in piano, marene amandoline, una vigna
nel 1800 e nel 1801 e rimasta in circolazione anche dopo la restaurazione del regno
: 'marengo': suol chiamarsi comunemente così in italia la moneta d'oro di venti franchi
se voi chiedete all'umanitario un marengo in prestito, siete sicuro che ha dimenticato la
che ha dimenticato la borsa; ma in contraccambio vi parlerà un'ora di seguito
ebete possedeva da tempo due marenghi avuti in lascito non si sa da qual parente usuraio
gelosa cura dentro una tabacchiera di corno in mezzo al tabacco, come alcuni fanno di
indice e il pollice l'aroma, sentiva in sé crescere la passione dell'avarizia e
e sulla carestia. 2. in senso generico: moneta, soldo, denaro
, frazione del comune di alessandria, in cui fu combattuta la battaglia (14-vi-
sf. pigmento blu-verde che si trova in alcune alghe diatomee (e in partic.
trova in alcune alghe diatomee (e in partic. nella navicala ostrearia) del
sia ingerendo le alghe presenti nelle acque in cui vivono, sia attraverso l'epitelio
epitelio branchiale a contatto con l'acqua in cui il pigmento si troverebbe allo stato
di greenwich / che segna l'ora in ritardo dell'europa. dizionario di
gistratore dell'altezza della marea in un dato luogo in funzione dell'ora
dell'altezza della marea in un dato luogo in funzione dell'ora. la registrazione è
scrivente su di una zona di carta graduata in metri e decimetri, mossa da un
(plur. -i). registrazione in forma di diagramma dei dati relativi all'altezza
a misurare il livello del mare e in partic. l'ampiezza della marea.
': palo graduato verso l'alto in centimetri per le osservazioni del livello del
del senato della repubblica di venezia [in rezasco, 594]: da poi alguni
, quindi di comandante della cavalleria (in partic. reale), a quella di
. gesta florentinorum, xxviii-932: in questa oste venne il maliscalco del re
97: giunto lui [federigo ii] in cipro e mandato in sorìa suo maliscalco
[federigo ii] in cipro e mandato in sorìa suo maliscalco con parte di sua
quattro, per li due mesi, in somma fiorini dugento sessanta. testi fiorentini,
federigo di cicilia, fece bat- tagla in calavra colli francesschi. novellino, 12 (
, e ruppelo, e la gente mise in fuga. g. villani, 11-52
aizza. muratori, 7-i-55: che in grado sublime avessero i re uno o più
francia, dove anche questo nome passò in chi ora viene appellato * maresciallo di
veneziani sopra i confini del friuli [in rezasco, 594]: questi sono obbligati
, sia curandone le malattie e assommando in sé le funzioni di maniscalco e di
e alle nasciture. giov. cavalcanti, in: quest'uomo gli rispose, tutto
vuole, / ch'el va toccando in quella parte e in questa / fin che
ch'el va toccando in quella parte e in questa / fin che pone la man
marescialla d'essai ebbe ordine di ritirarsi in turena. arbasino, 7-108: « che
che lui -ci è attorno, è in noi!... ». questi
austria inferiore... non possedono in essa beni stabili che fossero
. nievo, 846: alessandro in onta al ducato e al maresciallato si
e dai dottori, che li ricevevano in casa e in certi speciali casi non si
, che li ricevevano in casa e in certi speciali casi non si rifiutavano di
si rifiutavano di dar loro le figlie in vista del maresciallato e della legale
stor. grado di istituzione feudale (in origine, nelle corti dei regni barbarici
di alti dignitari di corte) che in tutti gli eserciti europei stava al vertice
affermarsi del potere militare, i comandanti in capo e infine gli ufficiali generali comandanti
. -maresciallo dell'aria: titolo istituito in italia nel 1933, di cui fu insignito
m dix armata, così in numero di gente come di navi e munizioni
: i nobili uffizialetti prussiani osavano guardare in viso i cadaveri dei gran marescialli dell'impero
propria dei marescialli di francia, consistente in un bastone d'avorio o di legno
simbolo di preminenza', di superiorità (in campo militare, culturale, ecc.)
dove vinca presto, gli abbia promesso in fede di gentiluomo il bastone di maresciallo
smezzare la corona d'alloro e tagliare in due pezzi il bastone di maresciallo della letteratura
maresciallo. -maresciallo di campo: in francia, grado (esistente sin dal
grado fu esteso ai comandanti di truppe in guerra e agli aiutanti di campo,
eserciti. davila, 338: era in questo mentre arrivato su le ripe della
ho messi tre marescialli di campo / in cambio di mercanti tre di vino. guerrazzi
il maggiordomo maggiore occupa il primo luogo in corte e soprasta a tutti gli altri uffiziali
ufficiale che presiedeva alle deliberazioni nelle diete in polonia. 3. maresciallo d'armi
. maresciallo d'armi o di torneo: in età medievale, l'ufficiale che aveva
e nell'ambito dell'esercito comprende, in ordine crescente, le tre categorie di
. ho lasciato ieri certi conti aperti in fureria, e voglio andar presto per
ligorio, un sottufficiale istruttore che, in piedi nello studio, ascoltava quel giorno le
un maresciallo dei carabinieri ci passarono accanto in fretta; provenivano certo dal ponte delle
un maresciallo della repubblica che è sempre in giro sulle prime colline di alba. dizionario
grado di sottufficiale di cavalleria, istituito in francia nel 1762 per la cavalleria,
svolgimento (e tale carica, concessa in eredità alla famiglia savelli nel secolo xiii
savelli, poi a qualche secolo perpetuata in essa, onde corte savella si chiamava
carriera. -portare nella giberna (o in tasca) il bastone di maresciallo:
è 'puzzle'nel quale non dorma, in potenza, un poema; come non esiste
democratica! da un secolo ciascuno aveva in tasca un bastone da maresciallo; e ognuno
, 12-66: andò a un altro passo in un altro luogo, dove la riviera
d'augusto la via appia appariva sola in mezzo a quel vasto marese. bresciani,
6-v-86: i primissimi navigatori, che giunsero in italia, trovarono la penisola piena di
spesse volte, fatti montare i suoi in sulle navi, di subito [amilcare]
lago, mosse e frante dal vento in onde brevi e irregolari, appuntite,
: stette quella notte con le vele spiegate in gran calma e con maretta che ritornava
, i-70: la maretta si rinforzava in modo che quante volte la galera s'
vomitare le budella. giordani, i-2-304: in mare placido o in maretta, le
, i-2-304: in mare placido o in maretta, le arti e le forze de'
sorda: jeggera agitazione del mare, in cui non si avverte né il vento che
tensione e confusione che potrebbero sfociare in crisi o disordini, ovvero da fermenti che
, ovvero da fermenti che potrebbero risolversi in nuovi equilibri, accordi, collaborazioni.
dopo qualche procella, sia ormai ridotta in porto; e sebbene anco nel porto continua
a forza gli orecchi alla gente o in quelli dove si levi un po'di
sarpi, vii-115: ogni acqua in un catino portata nel principio del portarla
che cantavano e amoreggiavano là sotto, in quel paradiso di fango. = deriv
che qui si chiamano golene diconsi ancora in questi nostri paesi « marezzane, restare »
, xl-171: que'campi che sono in marezana e che dovrebbero essere, per la
marezare, ed è voce comunissima e in bocca di tutti. montale, 5-17
-anche per simil. arte della seta in firenze, 67: abbi l'occhio che
striscie più chiare e più scure come vene in un marmo. = denom.
di origine naturale, che rendono, in disegni cromatici o chiaroscurali, l'aspetto
guaiaco] la scorsa tutta verde ed in certi luoghi marezzata di macchie più o
folla, [le pantere] sono condotte in giro ogni giorno, dopo i pasti
già grossi sul terreno e lustri, in contrasto col loro fogliame sbiadito, di un
legati dieci de'miei libri degli insetti in carta reale con pelle marezzata, cartoni grossi
mio copista. -carne marezzata: in macelleria, carne che ha il grasso
elegante delle proprie vesti da camera, in seta cilestra marezzata e foderata di raso
del sole, questa pia gente aveva, in quel calendimaggio, messa la gala dei
sbarbaro, 5-53: le donne collocano in bilico sul capo la paglietta a lutto
cielo marezzato e nel fondo, come in una vivente vetrina, passare le lunghe erbe
sinuosi che ricordano, in qualche modo, le increspature del mare
... si riverbera sul soffitto in una marezzatura fluttuante. -figur.
o i fogli di determinati metalli bianchi in un bagno di acido nitrico. -marezzatura
5. nell'industria grafica, difetto in forma di macchie più o meno ravvicinate
senza marizzo, il quale adesso s'usa in giupponi. vettori, 172: de'
questa mostra o prova, rinfocolata in fornace più volte e cavata come comincia
trama è di orsoio torto e ritorto, in modo che presenta una superficie come scanalata
venturine, mi guardano innamoratamente, rilucendo in un marezzo di raso bianco che ha
si lista d'oro, si sbrandella / in marezzi di fuoco. boine, i-72
marfaràggio (malfaràggio), sm. in sicilia, tratto di terreno adiacente
delle barche da pesca, che sono in relazione con la pesca e con la
chiamano marga. più densa fertilità se 'ntende in quella: perché è una certa sugna
marga. più densa fertilità si conosce in essa et è ciò un certo grasso
medesimo nome, o che disseccandosi si converta in arena o tufo o in pietra
converta in arena o tufo o in pietra duretta, o che bagnandosi in un
o in pietra duretta, o che bagnandosi in un certo quasi sugo si muti.
genere di terra che si trova disposta in filoni framezzo a quelli di pietre,
principalmente di terra calcarea e d'argilla in diversissime proporzioni. = voce dotta,
frane o scoscendimenti di terra sono frequentissimi in tutta quella catena di montagne argillose o
: questo avviene singolarmente nelle agate ed in quella pietra di firenze che dicesi '
dicesi 'paesina ', come pure in molte altre pietre calcaree o margacee
: acido grasso saturo monocarbossilico, presente in natura nei licheni. gazzeri
disus. termine con cui si indicava in passato la fase solida degli oli,
, per lo più magro; usato in sostituzione del burro, presenta caratteri e
umano, nell'olio di ulivo ed in molti altri oli fini. crusca [s
essendo di un preteso burro e, in fatto, di margarina e sego,
mescolato con margarina. -burro margarinato: in cui è stata mescolata, lecitamente o
0 dello strutto, che si compie aggiungendovi in dosi più o meno rilevanti margarine vegetali
. bocchelli, 2-xi-43: quel condimento in scatola, buono a tutti gli usi
operaio che nelle fabbriche di conterie trasforma in perline (margheritine) 1 tubetti di
calcio e alluminio) che si presenta in aggregati lamellari bianchi, grigi, giallastri,
margaróne, sm. chim. composto chimico in forma di polvere bianca, inodore,
piombo e manganese, che si presenta in forma di aggregati fibroso-raggiati di cristalli triclini
. letter. disus. perla. - in senso generico: pietra preziosa, gemma
generico: pietra preziosa, gemma. - in partic.: madreperla.
, lasso, fu'io così ratto / in trarre a me 'l contrario de la
è la nona margherita, / che in arabia e in india si cria.
nona margherita, / che in arabia e in india si cria. boccaccio, viii-2-237
cara margherita, la quale si cria in cipri et in africa. apocalisse volgar
la quale si cria in cipri et in africa. apocalisse volgar., 1-77
arnese, / amai chi vorrà fare in voi le spese. fr. colonna,
orientali margarite, quale non s'aritrovarebbeno in arabia nel persico colfo. aretino,
non forate. baldelli, 3-245: quivi in pezzi di bianchi vasi si prende la
ottimo, iii-173: qui palesa essere in questa stella, la quale elli chiama margherita
margarita / me tiene e terai sempre in tua vailia. 3. figur
3. figur. persona (e, in partic., donna) che si
, e gesù, dolce vita, / in ciel mi fa chiamar sua margarita /
nutrice delle sue figliuole; e riluce in lei la margarita della giustizia e gitta
modi di scongiuri nigromantici volgeva la luce in tenebre... ed induceva le
2-461: la stessa plebe, parimente in gergo, chiama il tormento della fune la
ed è il patire il tormento, e in margherita, che ordinariamente si piglia per
che simboleggia il dubbio, l'incertezza in amore, la grazia. 8.
un diametro di 3-5 cm; comune in tutta italia, fiorisce da maggio ad
cm, sono lungamente peduncolati e riuniti in corimbi; il disco è giallo,
dei fiori del raggio; fiorisce abbondantemente in maggio-giugno, rifiorisce spesso in autunno;
fiorisce abbondantemente in maggio-giugno, rifiorisce spesso in autunno; la margherita gialla o
con foglie dentate o lancinate, fiori in capolini di 4-8 cm, color giallo
cm, color giallo oro; fiorisce in giugno-agosto; spontanea nei campi, se
è pianta annua, che va seminata in primavera e le cui foglie giovani si
le cui foglie giovani si possono mangiare in insalata. — nell'uso comune,
giardino con gli oleandri e le margherite in fiore nelle aiuole. valeri, 3-298
per accorciare un cavo, effettuato ripiegando in tre la lunghezza eccedente verso il mezzo
serrano i due doppini risultanti dalla ripiegatura in tre (anche nodo a margherita).
similmente quella manovra di corda secondaria messa in forza sul fusto di alcun canapo primario,
la resistenza. si usa la margarita in molti casi: pognamo per ispedar l'
marinai, quello col quale si mantiene in forza una corda per le due estremità
corda per le due estremità, accorciandola in mezzo quanto si voglia. a tal
tal fine la parte da accorciarsi si ripiega in tre: ne risultano apposte le due
istesso modo addoppia la parte da scorciarsi in cinque, in sette in quante ripiegature
la parte da scorciarsi in cinque, in sette in quante ripiegature si voglia;
parte da scorciarsi in cinque, in sette in quante ripiegature si voglia; ma sempre
due volte predette. occorrono talvolta addoppiature in numero pari: e allora per ricondurre
bilancini ai carri d'artiglieria si accorciano in questa maniera e con simili modi,
che si fa per accorciare un cavo ripiegando in tre tutta la eccedenza di lunghezza della
i due doppini che risultano dalla ripiegatura in tre... ant.:
ant.: corda che si allacciava, in certi casi, sul mezzo di una
effetto di. detta manovra: usata in particolare per aiutare a levare l'ancora troppo
di ricamo di facile esecuzione, consistente in un punto di catenella semplice fermato con
, e anche questa farà conoscere, che in italia non si attende solamente alla bella
partecipe qualcuno di cosa che non è in grado di apprezzare, di comprendere,
cioè delle mìe grazie, non spargete in fra'porci. bencivenni, 4-38:
questa: che una scrittura medesima pare fatta in due diversi modi; e questo l'
indicare un discorso che qualcuno non è in grado di comprendere, un valore che
comprendere, un valore che non è in grado di apprezzare, ecc.
cercava l'oro nello stabbio di ennio, in quello degli scolastici il leibnizio, e
tutti punteggiati di quattordici punti, » in foggia di margheritine rosse. fagiuoli,
3-50: vivono, gli indiani, in villaggi... a varia distanza dalla
spatolate o obo- vate, riunite tutte in una densa rosetta basale, lunghe 2-5
, pubescenti; i fiori sono riuniti in capolini su scapi lunghi 3-20 cm, con
pelose; i fiori del raggio, in una sola serie, sono numerosi,
ornamento, specie nelle varietà doppie, in cui i fiori sono ligulari; pratolina
; i capolini, terminali, appaiono in estate o autunno e hanno diametro di
; è frequentemente coltivata per ornamento, in diverse varietà, alcune delle quali hanno
la vertigine come il fumo del mosto in ottobre. de pisis, 3-174: i
sepolto, un gran frammento dal petto in su della statura colossale di quella dea [
buone sono grilla e zisiga, le quali in altro nome sono dette margigrana o rubiola
agg. segnato, iscritto o stampato in margine a una pagina manoscritta o di stampa
libreria, per rendergli più preziosi, in leggendogli ha fatte. foscolo, xiv-186:
ordine. -che vive e opera in zone periferiche rispetto al centro culturale della
indagine delle variazioni infinitesime di variabili dipendenti in corrispondenza di variabili indipendenti dalle quali dipendono
robbins dà al problema economico non sia in genere una demolizione della teoria marginalistica,
possibile costruire « la complessiva teoria economica in modo per fettamente unitario »
non possono essere considerati come parassiali (in un sistema ottico centrato). =
secondo motivazioni soggettive di carattere psicologico, in contrapposizione alle teorie dell'economia classica,
robbins dà al problema economico non sia in genere una demolizione della teoria marginalistica,
possibile costruire « la complessiva teoria economica in modo perfettamente unitario ».
marginalménte, avv. a margine, in margine. 2. figur
2. figur. secondariamente, in via accessoria, in modo incidentale.
. secondariamente, in via accessoria, in modo incidentale. = comp. di
, tr. (màrgino). annotare in mar gine; chiosare,
preziosa marcia oltramontana, rivomitano il tutto in paginette ben marginate e levigate. alvaro,
gerani screziati nei due colori di san giorgio in queste aiole tenere, marginate di un'
17-103: me ne parlava una mattina in montagna, lungo una strada marginata dai
marginatura, sf. il margine (in partic. in dattilografia e in tipografia
sf. il margine (in partic. in dattilografia e in tipografia); il
(in partic. in dattilografia e in tipografia); il margine stesso.
testo erano scritte a macchina, ma in caratteri piccoli, con marginatura esattissima e
, con marginatura esattissima e uniforme, in modo da simulare, per quanto era
duralluminio o di materia plastica, usati in tipografia per ottenere i margini di una
funzionamento di un'apparecchiatura elettronica, in seguito a guasti intermittenti causati da una
. leopardi, 16-24: talor m'assido in solitaria parte, / sovra un rialto
lungo l'erboso margine, / stendonsi in curvo filare i salici. pascoli,
tua fuga non s'è perduta / in un giro di trottola / al margine
periferia. montano, 379: abitavo in quei giorni una località chiamata chislehurst,
mascheroni, 8-301: ecco che nato in un terren, che bebbe / dell'invitto
/ or passa, a fiorir lieto in tuo giardino, / del sangue d'
inviolate / ed immortai lo feo / in su le fronti degli eroi sudate.
a più d'un emisfero / e signoreggia in un l'occaso e l'orto,
i-98: la bravura de'cavalli francesi trasse in salvo la fortuna della catalogna, ridotta
del precipizio. il margine era tutto libero in cerchio, senz'alcun riparo.
. tecchi, 10-237: presero stanza in un albergo, sui primi margini delle
era semplice... e era diviso in questo modo: che, lasciati dalla
-bot. bordo di un organo vegetale (in partic. di una foglia).
: la piana [foglia] o chiudesi in uguale / margine o disuguale è
margine laterale destro o sinistro, che in tipografia è detto margine interno o di costola
: spazio bianco che separa le colonne in una pagina del quotidiano; spazio bianco
anni da capo e nelle margine dinanzi, in modo che si truova ogni cosa con
dall'uno e l'altro lato si rimangono in bianco. galileo, 3-1-271: nel
iii-150: era descritta la mia vita minutamente in un loglio, totalmente pieno, senza
1-viii-20: nei vecchi spartiti delle opere in musica che si conservano in venezia,
spartiti delle opere in musica che si conservano in venezia, si legge assai volte nel
ha spesso la virtù di far rivivere in noi pensieri e sentimenti che sarebbe gran
e sentimenti che sarebbe gran danno fossero in noi veramente morti. d'annunzio, iv-
eccedente rispetto a un limite fissato (in partic. per garantirsi sicurezza);
, 6-207: al massimo è stata in ritardo di sedici minuti, quindi c'è
vittorini, 7-163: « realismo » in arte (id. in letteratura)
« realismo » in arte (id. in letteratura) presuppone che una cultura abbia
un'immagine totale e chiusa della realtà in modo tale da non lasciar margine a
che possono farmi? non mi spiaceva in quel momento allargare i margini dei rischi
che mi fingevo. -periodo di tempo in cui si conclude o si esaurisce un
un fenomeno. borgese, 1-84: in questo suo margine estremo la guerra assumeva
armannino, 1-37: essendo edipo colla donna in... diletto, senz'altra
le margini delle loro piaghe e tutti in età perfetta come 11 nostro signore di
siena, iv-84: come dare uno colpo in sul viso, che sempre vi rimane
margini, rimastegli dalle tante ferite che in pi \ t fatti di guerra avea
quel poco della terra che si messe in su la maglia di ferro, vedrai quel
delle più pronte / alla chiesa e in un canto orar vedea, / e dal
. aretino, 20-76: avea gli occhi in drento, e sì piccioli che appena
fede / fa che l'umida peste in lor succede. f. f. frugoni
consiglio fu morto il maggiore eleuterio ruggieri in pena di avere sul corpo due margini
15. locuz. — a margine, in margine: nello spazio bianco ai lati
ecc.). -annotazione a o in margine: registrazione di un atto accessorio
attinente a un altro atto già contenuto in un pubblico registro (stato civile,
.), la quale materialmente avviene in forma di scritturazione sul margine del foglio
forma di scritturazione sul margine del foglio in cui si trova l'atto principale.
poi a termini noti, l'ho notate in margine, all'incontro del luogo loro
suo calcolare. vasari, ii-264: in questi [libri] le già dette fatiche
dette fatiche di baldassarre furono parte messe in margine e parte furono di molto aiuto
alla fila, subito che sarete solo in camera mezzo al buio, quel terzo
capitolo che è contrasegnato con una mano in margine. guarini, 1-i-126: quel poeta