generale dell'arte. 9. in senso generico. ant. contenere in sé
. in senso generico. ant. contenere in sé, racchiudere. dante,
mal di tutto il mondo, cioè contiene in sé, ché insaccare è contenere.
di dolore, che insacca e comprende in sé tutto il mal dell'universo.
g. gradenigo, lxxviii-n-544: ten pluto in quarta lacca / gli prodigi et avar
; ei tiene tutte le funicelle de'maglioni in mano, e sa tirarle e insaccarvi
. sistemare le vele sopravvento all'albero in modo che il vento le gonfi battendo
gioco del calcio, scagliare il pallone in rete, segnare un gol. 12
machinatori della sollevazione. -infilarsi in un abito goffo e inadatto alla persona
imbacuccarsi. fagiuoli, i-44: quando in esso insacco e m'imbacucco, /
e m'imbacucco, / m'entra in quel punto la dottrina in testa. verga
/ m'entra in quel punto la dottrina in testa. verga, 2-209: camilla
si pose il cappello. -introdursi in un gruppo, in una folla; entrare
. -introdursi in un gruppo, in una folla; entrare in un branco
gruppo, in una folla; entrare in un branco. - anche al figur.
, e un gesuito / saliva appunto in pulpito: ed io 'nsacco / in truppa
appunto in pulpito: ed io 'nsacco / in truppa là tra il popolo ammutito.
pecorame imitatore? 14. penetrare in un luogo chiuso; cacciarsi in uno
. penetrare in un luogo chiuso; cacciarsi in uno spazio limitato, in una strada
; cacciarsi in uno spazio limitato, in una strada (e per lo più
, 2-54: non trovando altra casa in quel salvatico, / che quella grotta
di cleante, ma e'può ronzare, in questa casa non c'insacca più lui
: così quando quel discolo insaccava / in certi buchi, in
quel discolo insaccava / in certi buchi, in certe casucciacce,
dare nella medesima, ma bene insaccano in altra ove non siano pericolati. d
insaccano e s'invischiano doni e reditaggi in calca, come i pesci e gli
che la riceva, può facilmente farle insaccare in esso. tommaseo [s. v
tommaseo [s. v.]: in una smotta di terreno, che fa
calvino, 17: il bolide s'insacca in terra... è una palla
il signor marchese che se n'entra in camera, e dice: -ancor io mi
avvallamento (il terreno); scorrere in profondità tra le due rive (un
calvino, 7-145: lo spazio era fatto in... modo... che
20. prov. quando il sole insacca in giove, non è sabato che piove
toscani, 191: quando il sole insacca in giove, non è sabato che piove
l'insaccare, il porre qualche cosa in un sacco. -anche al figur. -per
dà a un sacco pieno, sollevandolo in alto e facendolo ricadere a terra, per
, per assestarne il contenuto o pigiarlo in modo da creare altro spazio. -
passeggeri di un mezzo di trasporto, in seguito a una brusca frenata del veicolo
. 4. il contenuto in un sacco, ciò che vi è riposto
), agg. riposto, chiuso in un sacco; pigiato, ammassato in
in un sacco; pigiato, ammassato in un sacco o in sacchi.
pigiato, ammassato in un sacco o in sacchi. m. villani,
, senza alcuno contrasto levarono e portarono in forlì. varthema, 20: trova grano
i-377: sono attitudini e forze bellissime in coloro che si levano que'corpi insaccati
l'avvertenza di far passar la sacca in un ranno forte. comisso, v-310:
di uno strame di foglie secche insaccate in un grande telone. -infilato in un
insaccate in un grande telone. -infilato in un sacco. slataper, 1-118:
mastica la biada. -rinchiuso in un sacco, avvolto in un sacco
-rinchiuso in un sacco, avvolto in un sacco (una persona).
popolare di antica tradizione, che consiste in una gara di corsa a cui si
salute. 2. messo in un budello o in un involucro artificiale
2. messo in un budello o in un involucro artificiale per farne salami o
maiale). -sostant.: salume (in partic., salame).
mondo, « tutto insacca », cioè in sé insaccato riceve. 4
infagottato. -per estens.: costretto in tali indumenti (il corpo, una sua
, 845: col suo gran corpaccione insaccato in ima sfarzosa giornea scarlatta, piena d'
è là nel suo cantuccio, insaccato in un giacchettone da padre nobile, che
indaffarata. soldati, v-151: insaccata in un grosso pigiama di lana, laura sonava
, 2-121: camminava con le mani in tasca e la testa insaccata nelle spalle
che divisione e scandalo sia in prato per cagione di certi uffici non
sabbia, dal violento scuotere del terremoto in se medesimo ristretto, e per così dire
. c. mei, 167: in casi di questa fatta, massimamente in
in casi di questa fatta, massimamente in persone giovani, le glandule scrofolose trovansi tutte
per lo più di piccola pezzatura o in polvere, per la vendita, il
.): macchina usata per insaccare prodotti in polvere (come farina, cemento,
narrato addietro che le contese sono state in firenze per gli uffici, che li
, che li fiorentini sono molto solleciti in volerli, essendo alcuni p..
, essendo alcuni p... in volere essere del numero de'letti a fare
sm. l'insacchettare, il porre in sacchetti. 2. agric.
(insacchétto, insacchétti). chiudere in sacchetti, confezionare merci in sacchetti.
. chiudere in sacchetti, confezionare merci in sacchetti. 2. agric
(insaccòccio). dial. mettere in tasca, intascare. -per estens.
appropriarsi, guadagnare (per lo più in modo abile e illecito).
3-79: ghioldi era uscito da quella forma in cui si stàmpano quegli èsseri..
si stàmpano quegli èsseri... in conto di senza-idee, non che veramente
. saccolo 4 sacchetto '. in sacris, locuz. lat. eccles.
istessa maniera che sono li chierici 'in sacris'. segneri, iii-3-238: io però
che mi dire quando rimiro alcuni mettersi in posto di entrare * in sacris
mettersi in posto di entrare * in sacris '(cioè di giurare a dio
, come egli, che non era in sacris '. tommaseo [s. v
èo non è 4 4 in sacris 'chi è o non è ancora
è ancora ordinato sacerdote. ordinare 4 in sacris '. massaia, x-164: lo
perché ancora non erano stati ordinati 4 in sacris ', bensì in alcune funzioni
stati ordinati 4 in sacris ', bensì in alcune funzioni di chiesa, e nelle
si davano ai neofiti. in saècula saeculòrum, locuz. lat. nei
s'insaiò solennemente [la commedia] in casa del conte di saponara. =
di 4 rappresentare una commedia o uno spettacolo in anteprima, provarlo prima di presentarlo al
province napoletane, xxxvi- 771: in palazzo vi sono state comedie, e giunte
di 4 rappresentazione di un'opera drammatica in anteprima, effettuata prima di presentarla al
crito... mi avesse così in un tratto isgomberato il petto de le
4 salare, insalare ', è porre in un alimento alquanto sale per condirlo.
e la commestibilità (un cibo e, in partic., carne e pesce)
un lesso, poi scolati e posti in salamoia. panciatichi, 274: fu il
274: fu il primo ad introdurre in quel paese l'invenzione d'insalare l'arin-
temo che 'l mare non le abbia insalate in guisa che elle non siano arrugginite.
l'isauro / le sue dolci acque insala in maggior vase. g. rucellai,
.. entrando pianamente e senza forza in mare, disgregan subito il lor corso e
, 1-59: così l'acqua s'insala in seno ai mari.
o vero s'ungono d'unguenti e ripongonsi in celle acconce a ciò. sanuàlo,
incapo, / ed i miei carmi in vano insalo e impepo. dossi,
tuttavia al bisogno non han tanto sale in zucca che insalassero uno uomo. bresciani
fame. g. averani, iii-28: in cambio d'insalate minute faceva gran piatti
, i-1-150: varie erbe avendo un giorno in abbondanza / raccolte nel monastico giardino,
d'insalata, e talino la mescola in piedi, prende degli altri peperoni, la
3-52: una distesa d'orti. in primo piano: / selvette d'insalata
. pratolini, 9-297: il grillo sta in un angolo della sua prigione, coperto
verdure cotte, pesci, ecc., in salsa maionese e con sapore di aceto
prima, con le delizie esposte tutte in strada: mortadelle, zamponi, insalate
ragunata, / bocconi e buoi vestiti in insalata / mangiavan lasche fritte entro 'n un
foglie le trita, e le fa in insalata, dicendo che rinfrescano più della
o altrimenti preparate ed anco crude condite in insalata. piovene, 8-100: i tartufi
: i tartufi del deserto si mangiano in insalata o fritti; senza essere lo stesso
persone. -fare un'insalata: mettere in disordine, confondere. aretino, 1-134
le menti di chi gioca e ama in un tratto, quando si condiscono con
/ chiericuzzo byron, / mèsta pure in insalata / l'inno sacro e la
un compagno fermo con la schiena piegata in avanti, gridando una filastrocca che inizia
me piacciono molto. -mangiare qualcuno in insalata: essergli di gran lunga superiore
esti grandi politiconi volevan mangiare i rivoluzionari in insalata! zena, 35: marinetta
, 35: marinetta se li mangiava in insalata dal primo all'ultimo.
ultimo. -mettere la propria erba in tutte le insalate: immischiarsi in cose
erba in tutte le insalate: immischiarsi in cose o faccende estranee. v.
stampare (poiché egli ha voluto mettere in tutte le insalate della sua erba) con
cellini, 1-99 (233): va in pace, che tu non faresti una
fico dal pedal, non che fu in cima. 5. prov.
nimici nostri. -trarre, prendere in disparte. dante, xvii-8: poscia
. ». -venire, andare in lato che: giungere a tal punto
gli pareva che la cosa fosse venuta in lato che questi giovani si recavano a vergogna
. borghini, 2-75: io andrò in lato che mi sarà fatto ragione.
mesi fu bisogno che fosse allogato e posto in una sedia latissima, perciocché non potea
: guadagnino nella terra, ed operino in lei, la quale è spaziosa e lata
. martini, i-329: se fusse in monte, allora la casa debba essere lata
/ cum lento passo un dì gionsi in un orto / di vari fructi e
bei fiori ameno. campofregoso, 4-19: in mari non filtrar profondi e lati,
fra l'altre ha due vie che stanno in croce, / che ti di- mostran
superba e maestosa, / tal leggerezza in così late membra. guerrazzi, 6-27
de'monaci, 156: e'sono in questa latissima e magnifica chiesa di dio,
1-67: consiste [la fortitudine] in aver forze late / ed esser molto atante
dico parlata falsa, dovete intendere parlata in accezione latissima. cassola, 5-122: erano
altre cose... noi serviamo in opera più lata. s. girolamo volgar
nostro signor andry, trattando della generazione in noi del 'verme lato ', oltre
del detto franzese, non mi può entrare in capo questa maniera di propagarsi i vermi
. v.]: 'santa maria in via lata '(in roma).
'santa maria in via lata '(in roma). -figur. la
. 9. matem. disuguaglianza in senso lato: relazione che comprende la
* intendere una parola, una proposizione in senso lato non alla lettera né nel modo
che i re di francia non possono cadere in censura di lata sentenza, ed adducevano
antichità quelle di siracusa, trasformate poi in carceri). -per estens.:
presente latore, qual mando a posta, in che loco am- bedui epsi commissari se
; giacché non troverai 'latore 'in niuno buon lessico. manzoni, pr.
di questo foglio, che m'affidò in gran credenza il nostro aser a torino.
notte pressoché discesa arrivò a santo stefano in motocicletta il brigadiere pestalozzi,
. barilli, i-249: assistei quasi in sogno al passaggio improvviso di due energumeni
virtù si sia per più secoli mantenuta in quella città. nardi, 45
affiso / la porta che mi porta in paradiso. / -io miro scontento i
lat. nel significato più esteso, in senso largo (e si contrappone a strido
significato '. latosuòlo, sm. in pedologia, gruppo dei suoli tropicali lateritici
è latrabile. varchi, 20-91: in questi tali il subbietto ed il predicato
latrante, / quel che da prima in solitaria parte / dietro a la cerva gli
, /... / chi in corte è duca son cani latranti. cavalca
grande umiltà e lieto come se fosse in una grande prosperità. del carretto,
tranquilla / celan mostri più fieri giù in quel fondo, / che ne'latranti fianchi
che le supreme / battaglie affretta e in un voler feroce / arde da l'alpi
contrasto fra gl'instinti latranti all'oscuro in basso e gli ideali aspiranti alla luce
se latra il can la notte, in gran spaventi / [i pastori] istanno
ella con dispregio maestoso / segue tacita in cielo il suo cammino. g.
ridevano, piangevano, latravano e nitrivano in modo che a tutti causavano meraviglia. jovine
morta, / e del suo polidoro in su la riva / del mar si fu
32-108: io avea già i capelli in mano avvolti / e tratti glien'avea più
, / latrando lui con li occhi in giù raccolti. cavalca, 21-159:
cadde / su il corpo de leandro in quella vece. galateo, 198: quando
latrando come un cane, se n'entrò in camera de la sorella suffocata. fed
ora latrava, come se avesse un cane in corpo. pavese, 3-174:
vecchia mente non potendo ciò sostenere, in lei smarritasi, la rendè pazza, si
che, mentre latrano, gli fa bollire in bocca il fuoco de la malvagità.
latrar di coloro / che cercan seminare odio in quei petti. 3. letter
appropriatissima a que'due traditori che stanno in gola a lucifero, il quale a
notte, sì come nei quarti; / in alto e basso così l'acqua mena
, i-227: pur che stia l'occhio in sua stabilità, / e la mente
stabilità, / e la mente resista in sua virtù, / lascia che al piè
quanto vuò / la natura de'venti in libertà. -figur. bianchi
. marino, 3-99: più latra in ciel sirio rabbioso. 5.
; e nella reggia oscura / rimbombavano in tanto alti latrati. fucini, 17
gittare una delle due schiacciate che avea in mano. tasso, 4-8: mentre ei
. saliva dalle viscere vuote, prorompeva in latrati. 2. per estens
.; e simile altra genia, mettono in società latrati e livore e stupida presunzione
latrati della mia coscienza, mi compatiresti in vece di lodarmi. pratesi, 1-119:
lodarmi. pratesi, 1-119: trovando in ogni luogo il latrato delle misere e tristi
impresa meno scabra d'assai, se scrive in versi e non in prosa. carducci
, se scrive in versi e non in prosa. carducci, ii-3-47: hai parlato
ircani. passeroni, 1-5: posta in fuga dalla voce / de'temuti
dire ch'io prendo troppa temeraria presunzione in voler giudicare i vivi in iscritto,
temeraria presunzione in voler giudicare i vivi in iscritto,... al che
bocca a questi latratori,... in questo modo riponderemo. liburnio, 24
di tanto religiosa monaca meglio è mantenersi in santità di vita continente che imporre infinite
, quadrifido colorato, corolla monopetala, divisa in due labbri ineguali, il superiore intero
uomo... che vuol pure portarsi in dio colla sua intelligenza, e volontà
. culto di adorazione rivolto a dio in quanto essere supremo, che si esplica
che 'latria 'è nome greco e in nostra lingua viene a dire culto e
a quella servitudine e culto di dio che in greco si chiama 'latria '.
da siena, 330: or vediamo in quanti modi s'adora. se tu adori
e le sostanze vegetali marcescenti; diffusi in tutto il mondo, abitano soprattutto le
soprattutto a impianti igienici pubblici o situati in edifici destinati a una collettività, come
scala del paradiso, 260: essendo io in imo monasterio, notai e puosimi a
, 4-85: avertite che non cadiate in quella latrina che sta nel mezo.
jahier, 74: lo introduceva in camera: finestra su corte latrinaia;
camera: finestra su corte latrinaia; in faccia un camino di meccanico spetezzante sciocco
pulci, 27-135: sappi che in ciel fu bene esaminata / la tua
stafilinidi, con corpo allungato, diffusi in europa nel terreno umido e sotto i
ladresca, furto, rapina. - in partic.: grassazione. -anche
giuseppe flavio volgar., i-246: nondimeno in questo medesimo tempo molti s'accordavano a'
1075: le crassazioni ed i latrocini in quasi tutte le pro- vincie sono opera
volubile, incerto, cieco; ma in piazza intendiamo samuele che vi mostra il re
curiosità cioè, sempre accesa e viva in quelle due pacate creature, per i fatti
nel mondo il ladro che si gode in pace il ricavo dei suoi ladrocini,
ladrocini, vedo l'assassino che dorme in pace colle sue mani insanguinate ed è
(103): si misse i soldati in tanto disordine, che, infra che
brignole sale, 2-413: non siamo in isparta, dove andava il latrocinio assoluto,
chiamato l'archipirata da'latini, perché in quell'arte del corseggiare o più tosto in
in quell'arte del corseggiare o più tosto in quel latrocinio non ebbe pari. algarotti
ebbe pari. algarotti, 1-ix-300: d'in seno alle città costoro / sieno sbanditi
può esser stabilità nelle transazioni politiche, in paesi sempre in tumulto e rivoluzione,
nelle transazioni politiche, in paesi sempre in tumulto e rivoluzione, e che della
autra mala gente, comandando che illi in questa cità et in lo contà da
, comandando che illi in questa cità et in lo contà da mo'inanzo no se
giovanni crisostomo volgar., 38: fui in molti viaggi, in molti pericoli di
38: fui in molti viaggi, in molti pericoli di fiumi e di latroni,
n-iii-769: domizio,... avendo in sicilia proibiti gli spiedi perché erano arme
, / fé come il cucco l'ova in gli altrui nidi, / avendo dal
, / avendo dal patron la ninfa in cura. tasso, n-ii-318: da
: i pessimi uomini detti latronculi noi in volgare diciamo ladroncelli. s. bernardo volgar
latrunculo. machiavelli, 1-iii-582: costoro in queste terre di roma... sono
bianche e nere sopra una scacchiera divisa in un numero imprecisato di caselle. =
acido cloridrico, acido nitrico e acqua, in modo che si formino sulla superficie disegni
, e scoprire quella parte sottoposta, in cui il ferro, essendo allegato collo stagno
- anche: la quantità di liquido in esso contenuta. ferd. martini,
* tolderie ', capanne, qualche vecchia in terra, qualche pentola ove bolle dell'
latte di vernice, vuote. ogni lamiera in fila, appoggiata al muro. enea
aperta dato altrui nel cappello, dall'alto in basso; ma è voce popolare,
acido lattico nel sangue, che aumenta in caso di insufficiente ossigenazione sanguigna durante la
, sf. region. recipiente di latta in cui si raccoglie il latte durante la
, 1-36: mi sembrava scarseggiare il formaggio in ragione delle quattro lattaie che ci avevano
ugnendone il panno lino, e quello avvolgendo in su la stanza. mattioli [dioscoride
frondi e nel fusto, chiamiamo noi in toscana lattaiuola. = deriv.
..., fossi o vero debbia in quel dì nel quale avesse fatto et
quattro lattaiuoli o meno, debba pagare in tutto al macello grosso, come paga
ricordo come questo dì 29 di luglio, in sul mercato di sancasciano, infra detti
il toro, che non avea più lattaruoli in bocca e che gli era uscito il
leggenda di alcuni santi e beati venerati in firenze, 2-55: i più
: o cara sete d'inchiostri verginei in un lattaiuolo! o dolce fame di santi
lattaiuolo! o dolce fame di santi geroglifici in un'animuccia ne'rudimenti del vivere.
fegato dell'istessa prima arrostito e fatto in bocconcini,... lattaroli di
di quella ingorda mia creatura, mantenne in buon avviamento le risa. corrado,
grasso grattato; e pista bene ogni cosa in un mortaio. scappi, lxvi-2-56:
e aromi: si cuoce nel forno in una teglia e assume l'aspetto di una
contadini lo mattino del corpus domini portano in arezzo a casa del padrone.
amminoacidi; trova impiego nell'industria (in partic. nella fabbricazione di fibre sintetiche
quando eglino osano presentarti o manuscritte o in istampa quelle loro sconce lattamelate, in
in istampa quelle loro sconce lattamelate, in cui rimescolano senza punto di cerimonia i
che maraviglia è? fasciculo di medicina in volgare, 19: se alla tua donna
cucciolo); poppante (e, in pediatria, indica il bambino di età compresa
destro scorgesi la carità, che ha in seno un lattante fanciullo, ed un altro
, mentre lontana, / la lionessa in cerca erra di preda. di breme,
uomini. foscolo, sep., in: le madri / balzan ne'sonni esterrefatte
e al figur. letter. che è in via di formazione, che va crescendo
/ mentre il secol lattante / scherzava in fasce, e semplice vagiva.
e semplice vagiva. -che è in fiore, in boccio. longano,
. -che è in fiore, in boccio. longano, xviii-5-388: come
lactancia. lattanza2, sf. in piscicultura, seme dei pesci maschi;
maschio, il qual faceva nutricare e lactare in cuna apresso di sé. bandello,
partimenti, e gli acconciarono l'uno in opera di spedale a raccogliere i lebbrosi,
gentildonne] che, anche avuta la balia in casa, godeano di lattare al proprio
., ix-368: una femina levò in alto la sua voce e disse: beato
testi fiorentini, 187: vi diviseremo in quale maniera si conviene lattare. m
beleza di suoi pecti. fasciculo di medicina in volgare, 19: togli pulegio e
hanno, esse stesse allevano i figli in luochi communi, per due anni lattando e
/ cadono giù le nevi, e in bianca mole / si rapprendon penose, onde
, ed al piangere de'fanciulli derelitti in secco dall'acqua si dirizzò verso loro
ch'infin da'primi giorni accolte / in te lattar solien le tue mammelle. musso
possiede la proprietà di scindere il lattosio in glucosio e galattosio (e si trova
glucosio e galattosio (e si trova in alcuni lieviti, in alcuni funghi,
e si trova in alcuni lieviti, in alcuni funghi, in batteri, in varie
alcuni lieviti, in alcuni funghi, in batteri, in varie muffe e nell'
in alcuni funghi, in batteri, in varie muffe e nell'emulsina delle mandorle
rinfrescante di colore lattiginoso, ottenuta stemperando in acqua mandorle pestate o altri semi;
2-296: 'semata, lattata', che in alcuni luoghi dicono anche orzata, bevanda dolce
fatta di semi di popone, o in conserva o freschi, pesti, stemperati
conserva o freschi, pesti, stemperati in acqua e colorati. 2.
e bevuto bene, si fa venire in tavola nuovo vino, e nuovi bicchieri
su le ginocchia, cioè perché ricolto in grembo? perché lattato? f. m
, come d'alpina rupe nascendo, ristretto in fasce di ghiaccio, lattato da sciolte
ordinazioni de'principi. 3. in partic.: preparato con latte e con
confezionata con lattato di farina, tenuto in grandi zucche secche otto o dieci giorni
di questa natura che l'acqua, in bassezza di piè ventiquattro, tiene e sono
bianchissimi e lattati, che sono gentili ed in tutta perfezione per far le figure.
sì come il bianco sudicio par nero, in comparazione del lattato. magalotti, 7-103
petto gli aperse, e ra- guardatogli in viso con animo fermo e costante, a
vogliosissima quello offerea. burchiello, 2-23: in te son belle donne, alte ed
un ch'a ronfa / si vede in man tre assi accompagnati, / che par
/ gli occhi due bei zaffiri / in bei lattati giri, / il bel
bianco latte (un animale e, in partic., un cavallo).
e dei becchi... si ritruovano in quelli che sono dall'indie stati trasportati
acido lattico, che trova impiego soprattutto in terapia. tramater [s.
non debe dare a quello gran quantità in una fiata, ma partirlo in piusuor,
quantità in una fiata, ma partirlo in piusuor, metendo tempo fra una lactazione
[il germe] e si perfeziona in corpo idoneamente organato e rinviene ai primi sviluppi
4. zootecn. quantità di latte prodotto in un anno da una mucca.
, opaco, altamente nutritivo che contiene in sospensione o in soluzione sostanze proteiche,
altamente nutritivo che contiene in sospensione o in soluzione sostanze proteiche, grassi, sali
fanciullo succiare lo latte, trovando in prima l'amaritudine, fugge. boccaccio,
nutrito nel ventre. fasciculo di medicina in volgare, 21: se le tette sono
si è che le menstrui si convertono in lacte e tal lacte nutrisce. tasso,
è stittico, bisogna moverlo; se in bocca si aduna pituità, muoverla con
alla formazione delle ossa, il tutto sciolto in acqua unitamente ad altre materie. d'
/ cure con cure alterna; ma in chi sugge / il latte e in chi
ma in chi sugge / il latte e in chi denuda la mammella / c'è
prima dentizione, che nell'uomo e in genere nei mammiferi difio- donti sono poi
e... per fare i singolari in questa società iconoclasta, si erigono a
la vitella da latte montò denari trentadue in quaranta la libbra. crescenzi volgar.,
una schiena di vitellina di latte, o in quello scambio un capretto grasso, non
1-554: un marito che coglie la sposa in fallo s'accontenta di far pagare al
, religiose, morali, critiche messe in circolazione da'nostri radicali in mezzo secolo
critiche messe in circolazione da'nostri radicali in mezzo secolo sono per lui [settembrini
io direi più tosto che l'amore in fasce e quasi in culla fosse la prima
che l'amore in fasce e quasi in culla fosse la prima piacenza, ma che
latte vaccino, sottoposto a trattamento igienico-sanitario in centri di raccolta e lavorazione: centrali
maternizzato, oppure condensato, concentrato, in polvere mediante sottrazione parziale o totale
o totale dell'acqua originariamente presente, in modo che il prodotto possa essere conservato
modo che il prodotto possa essere conservato in scatola o in tubetti).
prodotto possa essere conservato in scatola o in tubetti). crescenzi volgar.,
autista gli diede due tre pacchi di latte in polvere. cominciarono a strappare i pacchi
disco, grandissimo, pende / rossastro in un latte d'opale: / e intaglia
fabbricava fiscelle, ove devea / stringer in duro cacio il molle latte. galileo,
ottuso. 9. dolce o bibita in cui entri come ingrediente il latte.
probabile modo francese: vero è che in francese si dice * oeufs au lait,
', ecc. * latte in piedi ', alla portoghese, ecc.
di qualche latte arti- fiziale, fatto in brodo di carne, con semi di zucca
di mandorle: bevanda rinfrescante ottenuta stemperando in acqua mandorle sgusciate e pestate, con
per la stamegnia le mectirai a bollire in un vaso ben netto, agiongendovi doi once
latte di mandorle: queste sieno poste in un vaso di terra e mischiate con calcina
proprietà detergenti, ottenuto stemperando crusca in acqua. pirandello, 7-806: la
. pirandello, 7-806: la trovò in gonnella e camicia,...
di sostanze oleose o liposolubili (e in base alla funzione a cui sono destinati si
metteno [i masselli di ferro] in questo bagno di ferro fuso, qual bagno
latte verginale: infusione di resine aromatiche in acqua di rose o latte di mandorle
, che risulta dagli alimenti ammorbiditi e in parte digeriti, con cui gli adulti
o spremuto da alcune erbe e, in partic., dal picciuolo del fico
vii-3-106: quella marza che si pone in seno alla pianta e con quella s'unisce
fui il primo a trovare il caucciù in questi luoghi ed a trarne profitto.
alcune caverne. manetti, 2-29: in simili circostanze sono più adattate e innocenti
agarico minerale, o farina fossile in generale, si possono vedere [ecc.
. -chim. dispersione colloidale di zolfo in acqua, ottenuto trattanto soluzioni di polisolfuri
polisolfuri con acidi. 14. in piscicultura, liquido seminale dei pesci.
, sono chiamati di latte, ma in realtà questo latte non è altro che i
della natura, ci assicura d'aver veduto in un latte di nasello tanti minutissimi bacolini
minutissimi bacolini, quanti non sono uomini in tutta la terra. spallanzani, 4-vi-320:
. che [i pesci] fossero in frega, cavai i latti da un carpio
la ragion di quelle cose ch'avengono in quel loco ch'è vicino a le
esterno, a forma di stella raccolti in racemi; cresce nei campi e nei
4 omitogalo bianco volgare ', descritto in secondo luogo dal mattioli, volgarmente detto
dalla fortuna. -avere il latte in bocca o alla bocca: avere la
riprendessi loro, tu aresti il latte in bocca, o tu saresti un cervellino,
manco manco / che noi possiamo avere in questo mondo. romei, 52: essa
, n. io. -col latte in bocca: in tenerissima età. lenzoni
io. -col latte in bocca: in tenerissima età. lenzoni, 20:
è naturale e si parla co 'l latte in bocca. giuglaris, 377: ecco
: ecco tante animelle innocenti col latte in bocca offerire a cristo il suo sangue
. d. bartoli, 4-2-176: in cristianità novelle, alle quali si convien dare
. pavese, 5-70: la moglie in casa dava il latte al bambino.
da latte, / andai ad abbitare in padovana. -essere in latte o
ad abbitare in padovana. -essere in latte o fare il latte: essere ancora
o fare il latte: essere ancora in fase di maturazione (il grano, le
nel tempo che 'l grano è in latte e incomincia a germinare, vi rimangono
filicaia, 2-2-158: teneri, e in latte furo / vostr'in- gegni fin
, 31: vi siete mai trovati in certe conversazioni dove una sec- cuccia,
cuccia, nera, nera, rapiva in estasi ogni galante, a dispetto di
-guazzare, essere, nuotare, solcare in un mare di latte: essere pienamente
soddisfatto, estatico; gongolare; trovarsi in una situazione propizia, favorevole.
che io gli ho portati, nuota in un mar di latte. g. m
fratelli, or che noi abbiamo il vento in poppa, / è ben solcar per
/ quest'è quel tratto che vanno in malora / questi nostri nemici. granucci,
moglie di candaule, re di lidia, in guisa che se fussero qui donne fra
perciò contentissime della publica lode, guazzerebbero in un mar di latte, dandosi facilmente a
eccellenza dagli altri, che non abbiano in sorte di possedere un buon linguaggio,
-rimescolarsi, guastarsi, sdegnarsi il latte: in una donna che allatta, alterarsi della
che allatta, alterarsi della secrezione lattea in seguito a spavento o a gravi preoccupazioni.
di nubi... c'è in fondo al suo odore un che del fico
graf, 3-38: il mar si frange in latteggianti spume. idem, 5-337:
e latteggianti / perle, e rubini in vivo sangue tinti. latteggiare,
densa schiuma, mediante un lungo sbatterla in una catinella con la frusta e col palloncino
latte-e-mèle è molto semplice, perché consiste in fior di latte o panna, gelatina non
panigarola, 1-16: quivi, facendo in presenza di tutti la relazione, mostrarono
-nuotare nel latte e miele: vivere in una pace assoluta. carducci,
rugiada, / che la bella consorte in grembo a giove / sparge dal ciel
eterna e gloria miete! fasciculo di medicina in volgare, 3: la urina lactea
4-45: il salso umor marino / fa in vaga mostra biancheggiar d'intorno / di
ma piuttosto è portato fuori troppo presto in sembianza di lattea o chilosa materia. g
[plinio], 15-15: son in riputazione le [pere] falerne:
sparti capelli e uno cerchiello li lega in ghirlanda d'oro. canteo, 187:
? bruni, 120: colà di cipro in su le piagge erbose / a ciprigna
vittorelli, i-18: scendeva il crine in rilucenti anella, / era la guancia
e gracile. sbarbaro, 1-22: in un locale notturno... fece irruzione
. velando i lampioni che pareva agonizzassero in quella lattea densità brulicante. fogazzaro,
e fuor traspare irrequieto e vivo / in mezzo a un nimbo vaporoso e fioco.
. panzini, 1-562: procedevamo cautamente in quelle lattee penombre. govoni, 828
. galateo, 150: un altro in quello latteo fonte, immo aureo della
qual aurea maniera di dire potrebbe chiuder in sé la buona misericordia, uscita dal
a cena. salvini, 23-18: finché in bocca il fresco dente / e il
del cielo, che par che sia in quello bianca, che noi chia- mamo
l'orizzonte, e di notte si vede in cielo la metà, il quale dicono
, pareva davvero la strada che mena in cielo. govoni, 182: la via
, per motivi terapeutici, esclusivamente o in modo preponderante sul consumo di latte.
estende dall'ascella fino alla regione inguinale in due strisce parallele, suddivise in tanti
inguinale in due strisce parallele, suddivise in tanti punti del latte rappresentanti altrettanti
latterìa'. sui cartelli di alcune botteghe in alcune città, come roma, è scritto
un bel gallicismo * laiterie '. qui in firenze, si dice 'cascina '
'lattaio'. saba, 358: entrano in una latteria a me cara / un
davo le prime lezioni e mangiavo sovente in latteria. cassola, 3-174: la
genere aterina (ma con tale nome in varie parti d'italia si indicano specie
1 lattescente dicesi dei liquidi tor- bidi in bianco, e perciò di apparenza somigliante al
membra neghittose e lattescenti, / macerate in un bagno medicato / all'ambra acida
saliva da ogni parte. presentivo il momento in cui, immersi anche noi, non
xiv-242: ha sbotto nato in fretta la camicetta, ne ha fatto esplodere
vi schiererete davanti alle vostre donne, in quella tragica jungla di pietra e di
città... si scorgeva appena in un baglior lattescente, in fondo alla
si scorgeva appena in un baglior lattescente, in fondo alla vasta pianura. alvaro,
.. la luce dei secoli dorme in una lattescenza d'opale, o s'è
d'opale, o s'è rarefatta in squamose trasparenze di neve ghiacciata. idem
per l'allevamento dei suini o, in medicina, nell'allevamento artificiale dei prematuri
di latticini e di pescagione, abbondandone in somma copia i loro paesi. d.
mai (hanno l'uso di mettere in tavola di grasso, di magro e di
dì nostri i latticini e formaggi fatti in diverse parti della lunigiana, sono di
un segno distintivo per i plurali dei nomi in 'io '('latticini '
lumaca... uno lavor sutilissimo in campo laticino, tutto di smalti ripieno.
incolore, di consistenza sciropposa, solubile in acqua, prodotto per fermentazione degli zuccheri
, prodotto per fermentazione degli zuccheri (in par tic., saccarosio e lattosio)
lipidi che si forma nei tessuti muscolari in seguito a contrazioni o a sforzi prolungati
che si trova nel sugo gastrico ed in altri umori animali. 2. fermentazione
enzimi, operano la scissione del lattosio in glucosio e galattosio, quindi la loro decomposizione
e galattosio, quindi la loro decomposizione in acido lattico. -fermenti lattici: microorganismi
origine alla fermentazione lattica; sono impiegati in medicina per la loro azione benefica sull'
la loro azione benefica sull'intestino, in quanto l'acido lattico, da essi
, catalizza la trasformazione dell'acido piruvico in acido lattico. = voce
si lamina il ferro e si riduce in lastre. 2. disus.
[s. v.]: in economia rurale diconsi * lattifere 'le vacche
da diverse piante verdi e in particolare dai pic cioli dei
l'uovo sbattuto con lattifìcio del fico in una scodella. crescenzi volgar.,
di rugiadosi papaveri, che col capo in seno, per lo torcer de'lor colli
runcinato-dentate: le ultime del fusto poste in tre... lattugaccio. lattifiggio.
tema del lat. fugare 4 mettere in fuga '; cfr. ingl. e
i-197: calce caustica sospesa nell'acqua in modo che questa prenda quell'apparenza lattiginosa
bassani, 3-253: levandosi a un tratto in piedi contro lo sfondo lattiginoso dello schermo
e liete di colori sgargianti, ma che in seguito si affloscia e diventa una figura
al naso, / all'arti tutte in man di voi pur sime, / perché
e conferitore patentato di speroni d'oro in cartone dipinto a tutti gli 4 attori
alla miscela vetrificabile e adoperata (soprattutto in passato e, in par tic.,
adoperata (soprattutto in passato e, in par tic., a venezia nei
leonardo, 2-88: per fare rosso in vetro per incarnazione. tò rubini di
unisci insieme ogni cosa, e metti in padellotto che vadia caldo, lassa per
il vetro,... et in capo di otto ore in circa si può
.. et in capo di otto ore in circa si può lavorare, che sarà
, ampolline, scatolucce: cosette, in genere scarti di antiquariato. a venezia
poffar che crescano / tutto d'un colpo in uomini / i nipotini lattimosi d'èva
bianchissimo della sicilia, che si trova in partic. presso palermo.
soderini, iv-227: messa questa panna in un bacino netto con acqua rosa,
di bacchettine,... riducendola in schiuma;... così si fa
da pizzicagnolo, da salumiere 'quella in cui vendosi i salumi e carni porcine e
. colpo assestato sul cappello dall'alto in basso, con la mano aperta.
; lattonzolo (un animale e, in partic., un maialino da latte
i bovi, le vacche, i lattoni in concorrenza co'macellari. 2
una certa lamina di ferro tirata sottile in forma di foglio di carta e coperta -o
all'oro. ora battendosi e tirandosi sottilmente in guisa di latta l'ottone, ne
casa... erano stati disposti in bell'ordine quattro grandi piatti di lattone
per farlo ingozzare a chi l'ha in capo, 'lattoniere ', se mai
compagnia del mantellaccio, 1-13: siede in suo luogo el romito bardoccio / che
el romito bardoccio / che papperebbe un in dì la pichierna, / purché gli
sia capretto, è antichissimo e generalissimo in tutte le parti del mondo. pascoli
bel bello, filosofetti sbarbati, dottorini in erba, censori nidiaci, barbassori ancor
di scorie presenti nel latte, consistente in un cilindro a base graduata, in
in un cilindro a base graduata, in cui si pone un campione di latte
si pone un campione di latte lasciandolo in riposo per dodici ore, quindi misurando
mordente, riducente, diuretico e lassativo in medicina. = voce dotta
. e letter. che produce latte in abbondanza (un capo di bestiame).
, candido. alberti, iii-66: in quella figura, in quale fusse il viso
alberti, iii-66: in quella figura, in quale fusse il viso fresco e lattoso
quel più lattoso / sugo, onde lieta in sua stagion dovea / poppar la mela
sua stagion dovea / poppar la mela in fasce in gran rigoglio, / gir vedrai
dovea / poppar la mela in fasce in gran rigoglio, / gir vedrai mesto
], 22: trite con mele in forma di lettovario, le radici del meo
del boia. redi, 16-v-132: in molti luoghi d'italia, e particolarmente
molti luoghi d'italia, e particolarmente in roma, è familiarissimo un certo lattuario
. albertazzi, 1023: era famosa in paese per guarigioni insperate e per pozioni,
/ senza te amo e sempre vivo in sogno. aretino, 20-170: a
, 20-170: a l'uomo intagliato in tal legname ci è un lattovaro, che
lattovaro che nutrisce e conserva ogni anima che in sé l'à. siri, x-982
scuri (lattuaria nera), riuniti in grossi grappoli; baresana, turchesca.
orti e le cui foglie si mangiano in insalata; da tale specie hanno tratto
cresce spontaneamente nei campi ed è impiegata in medicina per le proprietà diuretiche, narcotiche
e sopravvivolo, e sieno fatti bollire in acqua, e di questo sia lavato il
anonimo toscano, lxvi-1-54: togli lattuche fesse in due parti e cocile senza sale,
la lattuga si può seminare e traspiantar quasi in tutto l'anno in terra grassa e
e traspiantar quasi in tutto l'anno in terra grassa e ben lavorata, per sé
fresche e tenere. fasciculo di medicina in volgare, 20: se per soverchio caldo
di quella che nasce nel poggio e non in nel piano. dolce, 1-73:
nel qual tempo le legano gli ortolani in cima e tirangli la terra attorno e
e tirangli la terra attorno e così in breve tempo non solamente si serrano le
annunzio, iv-2-134: la testuggine si traeva in mezzo ad alcune foglie di lattuga,
, increspata o pieghettata, che ornava in passato (soprattutto nei secoli xv e
xxvii-6-63: da questa forma, e in particolare dalle sfogliate, n'hanno cavato
questo è il collare colle lattughe, chiamato in una sola parola gorgiere. baruffaldi,
lattughe a la tedesca, / star in guardia del castello. manzoni, fermo
lattuga di merletti finissimi di fiandra lacera in qualche parte e lorda da per tutto.
., 23-84: della terra li cacciaro in fuga, / e'genovesi, a
1-279: si premeva già di comparire in calza intera... con il collare
): alga della famiglia cloroficee, in partic. del genere ulva, il
, dare, mettere, la lattuga in guardia ai paperi: affidare in custodia una
lattuga in guardia ai paperi: affidare in custodia una persona o una cosa a
di questi babbacci, che credono di lasciarle in sicuro [le figliuole] in custodia
lasciarle in sicuro [le figliuole] in custodia alle serve. giusto la lattuga in
in custodia alle serve. giusto la lattuga in guardia ai paperi. -tenere bene
, umore', per l'umore bianco in esso contenuto; il n. 4 è
.) ricche di latice bianco (e in questo soltanto simili alla lattuga);
simili alla lattuga); sono commestibili in insalata. tommaseo [s. v
', nome volgare che si dà in alcuni luoghi a quella sorta d'erba
quella sorta d'erba che si mangia in insalata, detta altrimenti lattaiuola e condrilla
a forma di rosetta, si mangiano in insalata. g. b.
. bontempelli, i-654: avremmo mangiato in giardino... cipolline pomodori..
, che ne'tempi del nostro poeta in forma tonda si solevano portare al collo.
dei maschi di pesce che viene adoperato in piscicoltura per la fecondazione delle uova.
. dalla croce, ii-24: in alcuni la sagittale descende fino alle sopraciglia
sagittale descende fino alle sopraciglia; ed in alcuni la lauda è molto pic- ciola
-agg. invar. fascicolo di medicina in volgare, 48: de qua apparisce
, che colui che ben naturato si sostiene in buono reggimento o disviato si rinvia.
casa. l. adimari, 159: in pregio d'onestà visse laudabile: l'
soave immagine del vostro volto / dipinse in tela pennel laudabile. giordani, iii-62
: credo laudabile quella pietà che nasca in cuor grande e forte. -con
, 106: questo messer annibaldo ebbe in sé quattro proprietadi non laudabili.
a la gente ch'avvera / ciascun amore in sé lau- dabil cosa. g.
., 915: menòe laudabile vita in quello ordine e finìe beatamente. ariosto,
1-i-209: sol per gli eroi / era in grecia il cantar laudabil cosa. bontempelli
cantar laudabil cosa. bontempelli, 19-240: in questa chiesa sono stati incoronati tutti i
conv., iii-x-6: questa cotale figura in rettorica è molto laudabile, e anco
crescenzi volgar., 6-93: ha ancora in sé [la pastinaca] alcuna virtude
stessa laudabilità infinita. 2. in senso concreto: azione lodevole, consuetudine
da cui procede questa laudabilità d'usar in ogni linguaggio parole approvate.
avv. ant. e letter. in modo degno di elogio, di approvazione,
di s. ieronimo, 90: finiremo in quel luogo la vita laudabilmente. s
arlia, 1-198: vedendo che alcuno prospera in una impresa, o fa grandi sbraciate
sublimato corrosivo. redi [in pasta, 319]: lodo l'uso
liquido, quando ve ne sia gran bisogno in poche gocciole mescolate con la sola acqua
bellissimo odor in puzzolente luoco e fetido si ritruovi.
è una spezie di cisto, che cresce in arbuscello simile al cisto, ma produce
. targioni tozzetti, 124- 310: in certi poggetti, anche sterili, delle maremme
sentendo ancora la sua soavità, rompe in voce del laudante. laudare (laudari
26-9: tutti voi ch'amor laudate in rima / al buon testor degli amorosi
detti / rendete onor, ch'era smarrito in prima. piovano arlotto, 3:
, quanto è dilettoso esto danzare / in voi laudare, -beata maria! dante
ogni creatura. cavalca, 19-422: canta in ispirito e lauda dio con lo intelletto
giacomo da lentini, 11: no è in pregio di laudare / quello che sape
e ragion mi convit'e rechere / in voi laudar, valente e car valore.
ciò che al mondo è da laudare / in gentil donna sovra de l'onore.
, v-116: ascoltando io le laude in tale dì a giove per la spogliata dite
studiarlo, e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si
e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a
fa altro che formar il processo e metter in scrittura l'opinion sua quanto al merito
costituto volontario. -decidere, nel risolvere in via arbitrale, una controversia, una
benissimo soddisfacto dalla sua maestà, et dove in prima alquanto se ne doleva, se
se ne doleva, se ne laudava poi in infinito. parabosco, 1-27: io
m. villani, 4-75: si pubblicò in firenze la concordia presa con l'imperadore
laudàrio, sm. volume manoscritto, in cui è raccolto il repertorio delle laudi
consagrata, i'ti vuo'fare / in nova foggia una laudativa. / o cecco
laudativaménte, avv. letter. ant. in forma elogiativa, encomiasticamente.
laudativamente di omero per bocca d'ennio in questa forma. = comp. di
b. segni, 11-40: in questa materia la diligente investigazione è forse
cavalcanti, 2-14: il dimostrativo si divide in lode ed in biasimo: ed alcuni
il dimostrativo si divide in lode ed in biasimo: ed alcuni l'hanno chiamato laudativo
i rettorici il genere laudativo, abbracciando in sé le laudazioni non meno che le
/ tanto piacque al signor di porre in cima / questa fanciulla ebrea.
2. degno di ammirazione, tenuto in considerazione, pregiato. dante,
leggende di alcuni santi e beati venerati in firenze, 1-89: congiugnendosi alle turbe
rispecchia il mutamento accaduto. 4. in partic.: adulatore. dante,
concorrenti che ebbero dalle commissioni esaminatrici giudizi in parte favorevoli e laudatori, senza peraltro
che la lettera, da me scritta in laudazion di v. s. al serenissimo
è la laudazióne, perché sempre si vede in lui laude di dio ed il suo
parlare è sempre di cose divine, ed in laude e gloria di dio. musso
dominum de coelis'. 2. in senso concreto: orazione o componimento poetico
udito un venerando pastore... pubblicamente in chiesa con parole magnifiche esaltare le virtù
libro di statuti e leze de venezia [in rezasco, 544]: nui iacopo
proposte, le sentenze e simili, particolarmente in venezia: laudo, accettazione, approvazione
, ii2- 232: gli allodiali erano in origine di un diritto fortissimo, non
1-ii-298: la sincerità della laude cresce in ragione delle perdite cui soggiacerebbe la di lui
di certe spezie di versi e contengono in sé le laude divine, sì come
sua misericordia non ha mai fine ed in ogni cosa e luogo iddio l'usa.
conoscimento de'vecchi... mantengono in fiorita e lieta fortuna e adornano di splendore
il savorgnano, per essersi portato bene in questa fazzione, acquistò appresso de'veneziani
vede. petrarca, iv-2-111: quanto in più gioventute e 'n più bellezza, /
per far cosa onorevole. 5. in senso concreto: atto, impresa, comportamento
orazione o componimento poetico, o scritto in genere, di carattere encomiastico, celebrativo,
ciascun ch'è di piacere, / ché in tutto vói quella laude compière / c'
potetti avere di forze, allora consumai in quel dolore. ariosto, sat.
: ora egli pensò di parlare a donne in seconda persona. nel che si deve
intonazione popolare, composta per lo più in lingua volgare, che ebbe origine sotto
e si diffuse ampiamente nel secolo successivo in seguito al movimento dei flagellanti e alla
italiana. - laude drammatica: quella in forma dialogica che in origine (secolo
drammatica: quella in forma dialogica che in origine (secolo xiii) ebbe come argomenti
i novissimi, e che, articolandosi in forme drammatiche più complesse come la «
, 2-116: qualche inno o laude in onor d'alcun santo. cesari, 6-75
forcella di rivotorto e fossa camerata, in secca, udiva canti religiosi, come
io: che neuno sia scripto in questa compagnia, lo quale non fosse
d'incerto, 288: ancora in questo tempo si criiarono molte compagnie di
9. locuz. — a laude, in laude di qualcuno: al fine di
dante, conv., iii-xv-15: in massima laude di sapienza, dico lei
cicale scoppiate imagine hanno / versi ch'in laude dei signor si fanno. n
star, che spesso altrui / poser in dubbio a cui / devesse il pregio di
si sentia da tutti / a giove in cielo ed a nestorre in terra.
/ a giove in cielo ed a nestorre in terra. -essere degno di laude
: quantunque lo sdegnoso meriti laude, in quanto ama la virtù però a mio giudicio
. neletà intermedia, somma -variamente fissata in una percentuale del valore del fondo -che
del cosiddetto dominio eminente o diretto) in occasione dell'alienazione del suo diritto (
-per estens.: somma che, in occasione dell'alienazione di un feudo o
, vi-2-105: ogni principe nel suo stato in simil materia può... mutare
a riserva del laudemio, il quale in tutte le ulteriori alienazioni e respettive investiture
: nella vendita delle case e dei poderi in alcuni feudi si paga per laudemio una
che dal compratore si offre al barone in ricognizione di dominio. romagnosi, 4-121
nei secoli xii e xiii si costituirono in italia (specialmente in umbria e toscana
xiii si costituirono in italia (specialmente in umbria e toscana) con l'intento
mordere ogni laudevole vita, di diminuire in niuno atto l'onestà delle valorose donne
però ci fu comandato da lui rigorosamente in quella gran legge che egli ci diede di
. straparola, i-24: egli aveva in sé una laudevole virtù, che esercitava
. 4. che si comporta in modo da meritare lode. ottonelli,
.. la più onesta che ci renda in laudevolezza propinqui a dio.
superi, laudevólissimaménte). ant. in modo da meritare approvazione, ammirazione,
stato dittatore e due volte console, e in ciascheduno ufficio bene e laudevolmente s'era
e delle provincie unite tutto ciò che in essi occorresse controverso. c. gozzi
criatura: / e non vo'sovrastare in su laudore. bonagiunta, xvii-495-7: del
fanno gran laudore, / tanto i tène in grand'onore, / come ricco creatore
gruppo delle zeoliti, che si presenta in cristalli monodini, prismatici, di colore
che si divide al contatto dell'aria in piccoli frammenti prismatici irregolari, di color
tenuto dalla canna minore; è usato in sardegna in occasione di feste popolari e di
canna minore; è usato in sardegna in occasione di feste popolari e di cerimonie
stor. istituto del diritto longobardico, in forza del quale il donatario cedeva al
simbolico del dono ricevuto, trasformando così in contratto oneroso la donazione gratuita, che
1-i-104: come la podestà suprema interveniva in quegli atti per autenticarli, così era necessità
. ant. dovunque, dappertutto; in ogni, in qualsiasi luogo.
dovunque, dappertutto; in ogni, in qualsiasi luogo. gallo da pisa
mai parlieri, che metteno scordanza / in mar di cicilia / possan 'negare, e
cristiano, nella quale i monaci vivevano in celle separate e si riunivano solo in
in celle separate e si riunivano solo in occasione delle funzioni religiose tenute nella
anacoreti della sua laura, lo mandò in altro monastero governato da teotisto, che
ampiamente diffuse nelle regioni tropicali e anche in quelle temperate; hanno foglie alterne, semplici
semplici, coriacee; fiori piccoli raccolti in infiorescenze; frutti a bacca o a
saturo della serie del metano, noto in varie forme isomere. = voce
e poi toi lo pesse e conzalo in lo vasello. sanudo, xlviii-
baludo de scuola con una zoia de laurano in capo e libri da capo a piedi
laurato triunfare, / nell'abito dolente in che noi siamo / a sepellirli ci conviene
persio volterrano poeta, con la laurea in testa. vasari [zibaldone], 5-14
aversità, e però con la laurea in capo. capriata, 1-5: indicarono.
! carducci, iii-n-74: nel 1314 in padova... era stato cinto della
di tutta l'università di siena che in breve egli ottenne la laurea del dottorato de
laurea? perch'io non sono dottorato in nessuna facoltà. carducci, ii-19-219:
ii-19-219: degli alunni che si presentano in questa sessione d'esame (1896)
prima uno straccio di laurea, magari in legge, se proprio gli seccava di studiare
la laurea dottorale del pascoli è, in bologna, del giugno 1882.
, di martire e d'apostolo risplendentissimo in cielo, venerabilissimo in terra,..
d'apostolo risplendentissimo in cielo, venerabilissimo in terra,... voi eleggo mio
: se martin navarro, che allora era in fama di così gran maestro in ragion
era in fama di così gran maestro in ragion canonica, venisse ad ormuz,
cercato una cosa sola: fare soldi più in fretta possibile, per godersi la vita
dante] fosse molta, e per quella in ogni parte, ove piaciuto gli fosse
buon frate don placido piacentino, poeta 4 in utroque iure 'laureando. f.
, i-1014: ecco poi un laureando in lettere che mi confida d'aver pronta
idem, iii-n-80: giunse il laureando in roma a'6 di aprile.
partic.: cingere di alloro in riconoscimento di eccelsi meriti militari o poetici
da giovanni boccaccio, come egli medesimo in suoi versi manifesta, da lui composti
suoi versi manifesta, da lui composti in quel tempo che fu laureato. moneti,
università, ed il dritto di laureare in medicina. guadagnali, 1-i-43: non merito
laureato; / ma è tanta l'indulgenza in lor signori / e fan tanti dottor
: nato il 28 settembre 1565 patrizio in modena, non si contentò di essere nello
nello studio della sua città laureato dottore in giurisprudenza nell'83, che non volesse
della relazione sul valore del candidato redatto in ornato e classico italiano, un aforisma spesso
.. si laureavano nelle italiane università, in padova spesso, e per lo più
padova spesso, e per lo più in medicina. nievo, 236: -oh,
sé agli studi, fino a laurearsi in lettere e filosofia: senza ambizioni di
, s'adattava a insegnare a suo modo in un ginnasioinferiore. 3. nel linguaggio
solenne cerimonia, la corona d'alloro in riconoscimento di insigni meriti militari o civili
evangelio istesso si dipingono i beati starsi in musiche perpetue, in letti vaghi a maraviglia
i beati starsi in musiche perpetue, in letti vaghi a maraviglia, ora con
vaghi a maraviglia, ora con palme in mano, ora laureati, ora coronati
. era una giovane donna, messa in mezzo e laureata da due, che del
, / che folta schiera / vedesti in te di laureati eroi. martello, i-3-49
pompeo... faceva umilisima figura in quel simposio, sebbene imperatore laureato. d'
dicendoli venire di macedonia, ed averli posto in mano le lettere laureate. saraceni,
l'alcionio, poeta laureato, / ebbe in commenda a vita masculina. metastasio,
due anni che ha cessato di vivere in vienna un libraio che... avea
de le muse, se non sa mettere in arnese un sonetto e se non bene
/ quell'arciero son'io, / che in laureati agoni / a lacerar pitoni /
che per sfuggire ad apollo fu trasformata in lauro. serdini, 1-94: forse
frappoco anch'io togato / de'dottori in branco andrò. foscolo, xv-552: troviamo
opera di iacopo della lana bolognese laureato in teologia e arti era finita innanzi a
. landolfi, 8-23: è laureata in lettere, ed è ignorante come una laureata
lettere, ed è ignorante come una laureata in lettere. -sostant. d
che se ne fanno a tempi e in luoghi prefissi, come altresì nella cina,
» allora, di qualche laureata universitaria in medicina o in legge. cassola,
di qualche laureata universitaria in medicina o in legge. cassola, 2-100: le
, esperto. pongano, xviii-5-386: in vece di venire nella capitale tanta gioventù
capitale tanta gioventù della provincia per attendere in una scienza, la cui teorica si
se ne tornarebbero nelle loro patrie, laureati in quest'arte utile a loro stessi,
e per istraforo videro..., in quella taverna laureata, una turma di
e flessibile, ma resistente, usato in falegnameria. tramater [s.
, sf.): quella fondata in firenze da cosimo il vecchio, e
, e s'intende di san lorenzo in firenze. tommaseo [s. v.
e 'codici laurenziani 'i giacenti in essa. carducci, iii-8-200: aggiungo le
trionfar solia, / ah, come in questa misera età mia, / privo d'
. e tante propagini vi produsse che in breve tempo vi si vide una selva di
ha la laureola, la quale è data in segnale a'martiri. campiglia, 1-462
giuglaris, 2-71: portino i santi in cielo varie laureole, molto pochi penso
. de luca, 1-15-3-140: si rimediò in tal maniera agli inconvenienti in parte,
si rimediò in tal maniera agli inconvenienti in parte, cioè circa l'ascriverli nel catalogo
. * la vergine lauretana ', onorata in quel tempio. e. cecchi
ma quanti nelle fabbriche lauretane, come in palazzi e case su a recanati..
(e un fatidico laureto, / in cui men verde serpeggia la vite,
tastica varietà di tinte su i colli in mezzo ai cipressi, e i laureti
1-2-8: ora per me stia virgilio in disparte, benché il vostro intelletto con
con non men certo giudicio soglia errare in parnaso tra i laureti delle sue piaggie
i laureti delle sue piaggie, che in liceo con gli accademici passeggiare. tausilio
minore quello dello avermi ella novellamente introdotto in uno de'più riposti laureti del parnaso
chim. acido laurico: acido contenuto in diversi grassi animali o vegetali e,
diversi grassi animali o vegetali e, in partic., nell'olio di lauro e
nell'olio di cocco; si presenta in scaglie incolori, insolubili in acqua,
si presenta in scaglie incolori, insolubili in acqua, solubili in alcool o etere
incolori, insolubili in acqua, solubili in alcool o etere; acido laurinico, laurostearico
alloro. salvini, 23-32: in tavole dipinte... / castore dal
lauro] è onorata a roma in segno della libertà, che lucio bruto
gl'imenei / laurigeri? ahi! che in cambio degli allori / indicativi dei patti
, olefinico, non saturo, contenuto in alcuni oli minerali. =
, con forte odore; è usato in profumeria e nell'industria dei detergenti.
anche dell'orbacche dell'alloro si fa olio in questo modo. trattato delle mascalcie,
la quale si spreme con le mani in una conca e ricogliesi. 3
bianco o incoloro, che si trova in cristalli rombici lucenti in giacimenti della grecia
che si trova in cristalli rombici lucenti in giacimenti della grecia e della cornovaglia;
agg. mitol. coronato di alloro in segno di vittoria (attributo di apollo)
con lucentezza metallica, che si trova, in cristalli o granuli, nelle alluvioni platinifere
noi s'asconde / se non se in lauro, in pino o in abete /
/ se non se in lauro, in pino o in abete / o in alcun
non se in lauro, in pino o in abete / o in alcun che sua
, in pino o in abete / o in alcun che sua verdura serba. ugurgieri
uno bello albero d'orbaco, lo quale in latino si chiama lauro. petrarca,
lxvi-1-185: con un ramicello di lauoro in mano o de rosmarino bagnirai il ditto pesce
dafne sua stringendo le membra mutate / in lauro: -e queste -disse -goder mi
fu consacrato ad apolline per dafne convertita in esso. è di perpetua verdura,
lunghe, uscendo larghe dal picciolo, appuntate in cima, grosse salde et odorate:
de'mirti e delle aranciere, molcevano in parte la mestizia di pio. graf,
però [dafne] si dice convertita in lauro: lo quale arboro è odorifero e
, ii-17: prima che lo facci colcare in esso, gli lava, con acqua
fue, / che pretendea gran vena in poesia, / né il meschin s'accorgea
. graf, 5-532: una ghirlanda aveva in testa / di lauro trionfale. pascoli
presso, videro sul mare, / in una punta, l'antro, alto,
boiardo, 1-187: portava il lauro in segno delle ricevute vittorie. vasari,
, bellissima, coronata di lauro; et in fronte queste lettere o vero nella cannella
, i-3-65: potrete securi col lauro in sulla chioma / passeggiar senza guardie,
, di lauro. fasciculo di medicina in volgare, 27: circa la rectificazione
verde lauro più fronda né fiore / in pregio sono, e ciascun sotto il pondo
cielo, / e rimaner con doppia vita in terra, / quaggiù restando il mio
muse. saluzzo roero, 3-i-54: come in atene un dì, lodi fatali /
1-8-47: i lauri tuoi / mossero invidia in me, le tue catene / destan
poi che mettano la lingua non pure in ciò che veggano ed odano, ma in
in ciò che veggano ed odano, ma in quello che gli par vedere ed udire
felice ramo del bennato lauro, / in cui mirando sol, si vede quanta /
petrarca, 23-39: ei duo mi trasformar© in quel ch'i'sono, / facendomi
e l'altro diciotto anni / portato ho in seno, e già mai non
, / che sol mia speme è in terra, e 'l mio parnaso, /
/ mi volsi a me e dixi: in che ti fidi, / che se'da
l'erudite fronti, / quel tòsco in terra e in ciel amato lauro / socer
, / quel tòsco in terra e in ciel amato lauro / socer ti fu,
-mitol. dafne (dopo la trasformazione in alloro). pulci, 9-2
lauro olimpico: titolo conseguito alle olimpiadi in una determinata specialità. 9. arald
'lauro canfora ', albero comune in oriente, nella china, nel giappone
ovate-bislunghe acuminate triplinervi coriacee, i fiori in pannocchie ascellari più corte o eguali alle
coprirne torrido e rendergli verdeggianti. fiorisce in primavera e porta un frutto simile ad
tinus). soderini, iii-260: in sui canti dei quadri dietro alle viti
estratto dalle foglie del lauroceraso, usato in medicina come calmante della tosse.
, denticolate, coriacee; fiori bianchi in lunghi grap poli; frutti
del genere de'ciliegi, che fu portata in europa dalle spiagge del mar nero.
mar nero. i suoi fiori, ed in particolare le sue foglie, esalano,
carbossilico, alifatico, non saturo, presente in piccole quantità nel burro.
da alcune piante della famiglia lauracee, usato in farmacia per le proprietà simili (ma
ovali, oblunghe; fiori piccoli bianchi in cime corimbiformi; frutti a drupa;
dovemo amare / e cantar canti e inni in tuo lausore, / und'onni lauda
chi finalmente compisce alla meglio cosa tirata in lungo e noiosa. crusca [s.
.]: * laus deo ', in modo ironico usasi pure quando finalmente cessa
/ senza far nulla, colle mani in mano, / e lautamente può mangiare e
buffoneggiava, non faceva altro che volgere in mente il mezzo di poter mangiare e
sposare e vivere un anno lautamente con celestina in quattro camerette imbiancate di fresco.
lui e il re alfonso lautissimamente e in isplendidissima maniera ricevuti avea nelle sue case.
lavoro. 4. abbondantemente; in modo completo, esauriente. tommaseo [
d'impeto: e lautamente si tentacolavano in diti, protesi avanti nel passo,
pallido o bianco, che si trova in cristalli o aggregati granulari nei giacimenti di
negoziare, o per conversare, ma in modo che vi fosse una lautezza senza
. meschiato al miele era una lautezza in sul fine delle mense. g. capponi
capitani manteneva di vino e di altre lautezze in nome della signoria. cattaneo, ii-2-433
fecero nell'antipasto la loro magra figura in mezzo alle lautezze di bianchi e di
belli, lx-3-279: egli, vedutala in un sembiante e tra spoglie ch'erano
.. sull'esempio della principessa sfoggiarono in lusso e lautezze non mai più vedute,
di cuccagna! bocchelli, 18-i-221: in quel mestiere avevo fatto il gusto alle
alle lautezze, alle opulenze, allo scialo in ogni genere di piaceri leciti e illeciti
lautezza. g. averani, ili-io: in ciaschedun letto capivano tre o quattro e
quattro e più convitati, ma lo stivarne in un letto più di quattro poca lautezza
di disegni elevati; se non fosse in piedi questa biblioteca ambrosiana che federico ideò
e fu un moto di lautezza, in tal congiuntura, generoso e splendido.
eccedere, non so s'io dica in pienezza o in prolissità... se
non so s'io dica in pienezza o in prolissità... se nell'im-
lautezza, ho io piuttosto ciò fatto in grazia di alcuni i quali a guisa
sarà da ciascheduno concesso il fargli adesso, in questo punto senza troppo affaticare la mente
nostri babbi si metteva da sé medesimo in canzone. gioberti, i-io: parlaci
tribulazione ci merita eccellenza e lautezza di gloria in vita eterna. 6.
da'presenti disagi a deliziare fra mille lautezze in un altro mondo, con istupenda
o grigio lucente, che si trova in cristalli prismatici in sassonia, alsazia e
, che si trova in cristalli prismatici in sassonia, alsazia e lorena; è un
questo apparecchio e lautizie della mensa ha in sé venerazione. landino [plinio],
divine scritture lautissima, ch'han presente in cambio di salutar nutrimento. manzoni,
cibo). tassoni, 12-14: in tanto i servi suoi su 'l verde lito
apparecchiar laute e gustose: / ed egli in fretta, trattisi gli sproni, /
mensa fumi, / né bacco versi in coppa d'oro i fiumi. c.
molto lauto non è cosa... in cui debba premere il prencipe. tommaseo
pensava e che m'avevano detto, in maniera ch'essendosi fatta delle mie proprie facoltà
comparativamente lautissimi. carducci, iii-22-236: in bologna amato e stimato da tutti,
un viaggio fatto nel novembre del 1494 in compagnia d'alessandro bentivoglio a milano,
e che tutta quest'opera sua, in fondo, non era consistita in altro che
sua, in fondo, non era consistita in altro che nel far ridere di sé
di sé, per poi convertire queste risa in lauti guadagni. bocchelli, 13-364:
con la guerra che proseguiva alla spicciolata in scorrerie e guasti e puntate senz'esito
le fave, delle quali se avessero in questa sera in gran copia fatto a
, delle quali se avessero in questa sera in gran copia fatto a noi gustare i
ii -prol.: benché sii ogni spirto in virtù lauto, / pur più me
passo cauto, / come il segugio in caccia sulla traccia, / svincolato da due
lauto. bocchelli, i-47: sopravveniva in quell'ora una lauta sua inclinazione al
vedere la cambiacavalli a quell'ora già in cammino. 10. ant.
, 34: tre anzoleti... in muodo legiadro / sonan liron, lauto
'auzzino 'essendo la l, aggiuntavi in principio, l'articolo di tal
. magalotti, 9-1-10: di quando in quando trovare una rosa, che pare
di zolfo bollente che vomitò la montagna in tal anno. bottari, 4-33: la
tendesi una liquefatta lapidea sostanza che è stata in movimento. d'alberti [s.
ed io l'ascolti / non vedendo / in dormiveglia. montale, 2-62: nella
ardente gittò per terra e ne portò in mare frati e'moccoli. della torre,
... e raffreddata s'indurisce in forma d'oscura pietra. idem, 9
sì petroso spazio per porre i piedi in secco, che passo passo ne fe'cespitar
il nilo apparirebbe una picciola lava distinta in sette canali. de
buio i cento scalini. mi conducono in una grotta come quelle dove nei castelli
come quelle dove nei castelli romani tengono in fresco il vino. questo tufo era
incandescente, / nella lava che porta in galilea / il tuo amore profano,
lucini, 4-32: io mi sento risuonare in assai estranei istrumenti sull'egual timbro della
colata vulcanica », resterà vivo solo in questo secondo significato. =
'scorrere, cadere '), in dial. napol. e calabr. '
che è al corno sinistro dell'altare, in cui sono le preghiere da recitarsi dal
è al corno sinistro dell'altare, in cui sono le preghiere da recitarsi dal
azioni liturgiche. -piccolo lavandino, posto in un angolo della sacrestia, in cui
posto in un angolo della sacrestia, in cui il sacerdote, prima di accedere
della sala d'aspetto, sono inciampato in una cassa di zinco, posta,
. sguattero, inserviente (e, in genere, persona che esercita un mestiere
votano poi tutti [que'bagni] in meno d'un'ora; e questo votamento
milizia, iv-118: ecco l'acqua in vapori bollenti che, precipitando da'sassi
di sasso. 2. in senso concreto: acqua usata per lavare,
marino, xii-608: la susanna distinta in due libri: il primo contiene il lavacro
va crudo lavacro / con senapa disciolta in liquor acro. monti, 14-10: tu
stato trattato con mano maestra, sempre in dose bastante per produrre il suo effetto.
i-39: un colare puro non potrà attuarsi in lui [uomo] che dagli organi
che sì puretto, / si vendemmia in artimino, / vo'trincarne più d'un
più d'un tino; / ed in sì dolce e nobile lavacro, / mentre
mille / le preziose lagrime, ch'in breve / furo al gelato core, /
faldella, iv-161: la marchesina diede in uno scoppio di pianto, e nettò in
in uno scoppio di pianto, e nettò in un lavacro di lacrime queu'allumacatura di
, 9-121: con cilizi e nerbi in sulle rene / fatti di sangue proprio
conoscere iddio. ariosto, 38-23: venne in pontificale abito sacro / l'arcivescovo turpino
scisma. muratori, 7-v-508: si trovava in cadauna città una sola basilica battesimale,
g. pozzi, 2-298: quando in nome del gran dio trino ed uno
e bisogna frequentarlo, almeno di tempo in tempo. 10. chim.
un dato liquido sopra un corpo insolubile in esso, affine di separarne le materie
invar. piccolo recipiente che si pone in tavola per lavarsi le dita alla fine
. invar. recipiente che si pone in tavola con l'acqua per lavare la frutta
impurità mediante abbondanti abluzioni o l'immersione in acqua, contenente, per lo più
, 311: 'la società del lavaggio in vai di nievole. fra poco si
i lavaggi '. così hanno voluto in italiano la voce francese * lavage ',
minerale scavato dalla miniera; il che in buon italiano dicesi 'lavatoio'. bacchelli, 9-87
modificare radicalmente il pensiero di persone trattenute in prigionia, compiute da chi ne ha
polizia segreta dei regimi dittatoriali), in modo da vincere, mediante tecniche diverse
e meno facilmente sfaldabile; è diffusa in liguria (riviera di levante),
come qual si sia lavoro di terra cotta in embrici o tegoli. bizoni, 87
scillis, ardesia '. spezie di pietra in più lamine divisibile, di cui ve
quantità, e facilmente la segano e in lastre o pezzi di varie forme facilmente
, e particolarmente per coprire i tetti in luogo di tegole o d'embrici.
2-16: attraverso la porticina si entra in un atrio lungo, pavimentato di lavagna
un altro [circolo] colla mano in aria su la lavagna tanto esattamente che più
d'euclide avvezzo / e i numeri in lavagna. giusti, 2-241: quel prete
stata una vita triste ed uguale, in quelle tre stanze,...,
., fra tutti quei bimbi compitanti in coro ad alta voce per cinque ore
mondo. lanzi, ii-160: venne in idea da'tempi di clemente vili di
allievi possono descrivere o drammatizzare (spesso in lingua straniera). 3.
con vela si dividono in legni da vele quarte o da vele la
martini, i-236: siavi... in qualche strema parte una pila o lava
. vasari, i- 624: in una delle due stanzette che mettono in mezzo
: in una delle due stanzette che mettono in mezzo l'altare della detta sagrestia fece
mezzo l'altare della detta sagrestia fece in un canto un pozzo ed il luogo
con tre piedi forma come una piramide in triangolo equilatere, e sopra esso si
per sciagura le si ponea una mosca in sul viso, questo era sì grande scandelezzo
la molta orazione, ed egli sta in delizie e adornato; e con lavamenti
fiumi, con ispessi lavamenti, ha dispogliato in parte l'alte cime
lochi partita. 5. in senso concreto: liquido detergente; acqua
senso concreto: liquido detergente; acqua in cui è stato lavato qualcosa; lavatura.
arte del vetro, 153: macchie fossino in su panni non si potessino lavare col
opere di giustizia, le quali avessimo fatte in prima, ma secondo la sua misericordia
chierichetto. dossi, 3-49: in poche parole, [lo zio] voleva
zio] voleva ch'io mi scambiassi in un lavampolline. io! pensate.
. 'lavanca 'è docum. in peire vidal (circa 1209 ».
molti rimedi incontamente s'incomincino di mano in mano ad usare, come sono le
piangenti i bambini più teneri per portarsi in corte a farne macello. vedete aprirsi
corte a farne macello. vedete aprirsi in quei piccioli corpi le povere vene, e
; / e le sozzure lor buttaro in mare. filangieri, ii-492: una
fiume o del mare purgherà l'omicidio in un luogo; in un altro bisognerà lavarsi
purgherà l'omicidio in un luogo; in un altro bisognerà lavarsi le mani
, molti e molti anni sono, in giorno di giovedì santo, in occasione di
, in giorno di giovedì santo, in occasione di trovarmi alla funzione della lavanda
cena, ecc. lanzi, iii-243: in questa città si additano certe sue pitture
4-101: dietro il crocifisso era, intagliata in legno dorato, la lavanda dei piedi
come opera di misericordia, e, in par tic., dai frati di taluni
mio corpo lacerato sgorghino sorgenti di sangue in lavanda de'miseri. segneri, i-554:
intervenuta, che colui credesse e fosse in comunione e tra il numero de'fedeli.
. medie. terapia consistente nell'introdurre in una cavità dell'organismo un liquido sterile
fu guarita del tutto. — in senso concreto: sostanza usata per il
o strettamente lanceolate; fiori raccolti in spighe di colore violaceo, profumati; acheni
: abbiamo... ancora poi noi in italia il nostro nardo, il quale
'e 4 fal- sonardo '. in toscana ed in qualche altro luogo d'italia
fal- sonardo '. in toscana ed in qualche altro luogo d'italia si chiama
produoe distillando i fiori freschi di lavanda in corrente di vapore. -acqua di lavanda
, / che spruzzarsi di lavanda / in pamasso ancor son use. algarotti, 1-ix-284
/ candidi i lini, poi che in tua balìa / è il cassone odorato
lampioncini color lavanda e nel mezzo, in lampioncini grigi, scritto: perelà.
scritto: perelà. 4. in fotografia e cinematografia, pellicola ortocromatica da
per conto di altri; chi lavora in una lavanderia. boccaccio, dee
poco oneste nella corte,... in pochi anni arrivò alla dignità di duca
, 2-113: fra quelli che patirò in sì gran caso / eran le lavandare le
buona ': proverbio toscano, comune in lombardia e altrove. 5. dimin
, essiccatoi); il personale impiegato in tale lavoro. comisso, 17-37
onde procede l'arte de'lavandieri, detti in latino 4 fullones'. tommaseo [s
essenza contenuta nei fiori e molto pregiata in profumeria. = dimin. di
da letto, per la pulizia personale; in cucina, per rigovernare stoviglie e posate
, per rigovernare stoviglie e posate; in laboratori e fabbriche, per il lavaggio
fiori azzurri o violetti o lilla, in verticilli spiciformi terminali; frutti ad acheni
galega, e volgarmente da noi, in toscana, lavanese. lastri, i-174:
, lavanese. lastri, i-174: in qualche parte della toscana si fanno i sovesci
, frutti piccoli resinosi; è diffusa in india e in malesia.
resinosi; è diffusa in india e in malesia. = voce dotta,
lei, diceva di meravigliarsi come avesse in sé macula, avendo per amico un
umiliante. verga, ii-79: in un canto il lavapiatti sbracciato scopava un
, iii- 257: mandava tosto in scuderìa o in cucina pel primo che
257: mandava tosto in scuderìa o in cucina pel primo che capitasse o lavapiatti
. papini, 27-915: allora andai in una grande città, come sguattera in
in una grande città, come sguattera in una locanda, e lavapiatti sudicia rimasi
chi si comporta o parla o scrive in modo sciatto, volgare, superficiale,
da scorie e impurità, tenendola immersa in acqua o irrorandola abbondantemente (e si
fece fare il condotto, delle acque in docce e in arcora, facendola venire di
condotto, delle acque in docce e in arcora, facendola venire di lungi alla
, / che lavan panni e cantano in coro stornelli d'amore. bernari,
a lavarla / il mare infinito; ma in vano. angioletti, 1-52: un
detergere il corpo o una sua parte (in partic., il viso e le
, 38: mormorando / le loquaci anitrelle in su le sponde / de gli stagni
sponde / de gli stagni e de'fiumi in strana guisa / braman lavarsi e van
/ dell'almo febo e si lavaro in fondo / delle del gran nereo piaggie
aspre il mondo. 3. in partic.: sciacquare la bocca.
, i-64: lascia uscir fuori il sangue in gran quantità, e poscia lava il
tutta quella gente che si lava / in guadiana e bee de la riviera, /
/ ma fiore più non lava / che in suo margine sorga. linati, 8-49
fra giordano, 3-30: io battezzo in acqua; ma quelli che dipo'me
suo prezioso sangue. beicari, 4- in: il padre mio ch'ogni alimento regge
esser morto senza poter lavarmi dalle colpe in vita commesse, fui dal giustissimo radamanto
.. non potrei dire senza entrare in particolari tediosi, i quali, lavando in
in particolari tediosi, i quali, lavando in parte me. macchierebbero altrui.
caro, i-244: se non mi gitto in fiume, non laverò mai questa vergogna
or che diremo dell'unico rimedio, borbottato in alcuni libri e ricevuto universalmente dalla volgare
sopra il braccio, lavò quel disonore che in tal modo si usa lavare nella buona
mai d'amore, / né lavare in dolcevino / i suoi mali. -rifl
. alvaro, 5-36: non faceva in tempo a lavarsi di tanti orribili pensieri,
sopraggiungevano. piovene, 3-22: addormentandomi in quel letto, mi lavavo di tutte le
, infischiarsi di qualcuno; non tenerlo in alcun conto. piovene, 6-351:
. piovene, 6-351: se sorprendeva in sé un riflesso di ripugnanza fisica,
oro, lavato le ceneri, trovai in circa una libbra e mezzo d'oro in
in circa una libbra e mezzo d'oro in tante granellette come panico. fiorio,
'dicesi dei minerali che si sbattono in molta acqua per toglierne le parti più leggere
biringuccio, i-56: non so che in queste nostre parti oro puro ci si
il terreno. bocchelli, 1-iii-292: in bonifica era poi cominciata l'epoca dei
adatto le impurità di un corpo insolubile in esso; depurare. bicchierai, 27
od altro solvente sopra un corpo insolubile in esso, affine di separare colla soluzione
pittura che sia alquanto annerita o in farla lavare. 15. locuz.
15. locuz. -aver lavato vombelico in arno o in ombrone: essere nato
. -aver lavato vombelico in arno o in ombrone: essere nato e cresciuto in toscana
o in ombrone: essere nato e cresciuto in toscana. carducci, ii-3-38: ch'
cognite a chi abbia lavato il bellico in arno e in ombrone. -essere
chi abbia lavato il bellico in arno e in ombrone. -essere da lavare a
acqua da lavare occhi: fallire clamorosamente in un'impresa. grazzini, 4-133:
. 19. -lavare i panni sporchi in pubblico: v. panno. -lavare
gli sputi: coprirgliela di sputi, in segno di sommo disprezzo (con valore
gli orticelli della guarda, gridando, in voce che non gli avevano mai sentita: