/ preso il lor campo, e messi in fuga avremo. varchi, 22-66:
, ii-460: ma se voi lascerete in libertade / l'ingegno, cui via
da una disposizione parallela da mettersi forse in rapporto con l'anisotropia della fibra)
agg. fisiol. che riguarda o è in rapporto con la contrattilità delle fibre muscolari
con la contrattilità delle fibre muscolari, in partic. di quelle cardiache. -attività,
avrebbero mandata a libe rarsi in qualche ospizio di maternità. =
ovviabile (v.). in pàrtibus infidèlium (anche semplice- mente
pàrtibus infidèlium (anche semplice- mente in pàrtibus), locuz. lat. dir
venivano tuttavia investiti della giurisdizione episcopale, in quanto ricevevano come titolo una sede posta
non risiedente nella sua diocesi dicesi 1 in pàrtibus... re in par-
dicesi 1 in pàrtibus... re in par- tibus ', chi ha o
[s. v.]: * in pàrtibus'. locuzione latina, propria della
vescovi e abati, su diocesi o chiese in paesi occupati dagl'infedeli. per similitudine
quello corrispondenti. panzini, iv-339: 'in par- tibus '. locuzione ellittica che
tibus '. locuzione ellittica che va completata in * episcopus in pàrtibus infidèlium ',
ellittica che va completata in * episcopus in pàrtibus infidèlium ', vescovo nelle terre degli
era un tempo sede vescovile e ora è in mano di acattolici). leone xiii
anima senza corpo, un sentimento * in pàrtibus 'senza effettivo dominio, un
sotto il dominio dei turchi. in pèctore, locuz. lat. dir.
formula con cui il papa suole annunciare in concistoro la creazione di altri cardinali,
cfr. panzini, iv-339: « * in pectore '. latinismo, in petto
« * in pectore '. latinismo, in petto, cioè nel segreto, internamente
ma non ancora proclamati ». in perpètuum, locuz. lat. formula dei
formula dei documenti pubblici medievali, e in seguito anche di quelli privati, che
negozio giuridico. = lat. in perpetuum [tempus] 'per sempre '
tempus] 'per sempre '. in primis, locuz. lat. con valore
locuz. lat. con valore avverb. in primo luogo, prima di tutto,
anco desideroso della pace, ed 'in primis 'star in buona convenienza con
pace, ed 'in primis 'star in buona convenienza con sua beatitudine. redi
sua beatitudine. redi, 16-vi-150: * in primis ', mi rallegro con vostra
ogni sua parte oscura: / 'in primis 'quella volpe barbalacchia / questa
lo conoscea, / ed a lui 'in primis ', quanto gli sia grato
col mio. giusti, 4-ii-424: 'in primis et ante omnia ', /
son tutti disperati. = lat. in primis [rebus] * tra le prime
rebus] * tra le prime cose, in primo luogo '. in prìstinum
, in primo luogo '. in prìstinum, locuz. lat. con valore
.. ridurre tutte le cose 'in pristinum ', come stavano avanti.
come stavano avanti. = lat. in pristinum [statum] * nello stato,
di un gruppo, ecc., in un più ampio contesto o struttura organizzativa
inquadramento sindacale dei singoli lavoratori o imprenditori in una categoria professionale, di una singola
professionale, di una singola associazione sindacale in un'altra di grado superiore, ecc.
aziendale si parla di inquadramento dei dipendenti in un determinato sistema di gradi o qualifiche
un dato evento, opera o personalità in un più ampio contesto storico-politico, culturale
croce, iii-26-280: il paese nel quale in modo tipico il socialismo, ossia il
tiro (e l'insieme dei punti rilevati in tale modo costituisce, rispettivamente, 1
. inquadrare, tr. porre in una cornice, incorniciare (un quadro
) tale che delimiti nettamente o ponga in particolare rilievo. -anche: collocare un
-anche: collocare un oggetto fra altri in modo che lo circondino sino quasi ad
che lo circondino sino quasi ad annetterlo in sé. petruccelli della gattina, 4-347
3. figur. collocare, inserire in un contesto più ampio (un'opera
, un'azione); porre chiaramente in rilievo entro limiti ideali ben precisi;
letterario, artistico, ecc.) in relazione con le condizioni storiche e culturali
carducci, iii-12-95: anton giulio barrili rese in coloriti endecasillabi e in ritmi ben temperati
giulio barrili rese in coloriti endecasillabi e in ritmi ben temperati il meglio del dramma
e dei cori, inquadrando il suo lavoro in una prosa che raccoglie storie e giudizii
panzini, iv-339: inquadrare le conoscenze in un disegno più vasto. " gramsci,
[sturzo] inquadra la sua azione in rapporto agli * elementi palingenesi dell'avvenire
. riprendere secondo una determinata angolatura, in modo da conferire alfimmagine una struttura ben
il mio sguardo di regista inquadra, in un angolo dello studio, ciò che manifestamente
da presa era ferma, inquadrava quelle immagini in modo assolutamente normale. -con
alzavo il binocolo militare di mio padre in modo da inquadrare lo sperone della punta
-figur. abbracciare con lo sguardo, in modo immediato e preciso. cassieri
dei sottufficiali necessari; distribuire e ordinare in reparti le truppe di diversa provenienza per
di diversa provenienza per istruirle o utilizzarle in combattimento. -anche: disporre in formazioni
utilizzarle in combattimento. -anche: disporre in formazioni dell'ordine chiuso (soldati, reparti
. -per estens. ordinare, organizzare in un partito politico, in un sindacato
, organizzare in un partito politico, in un sindacato, ecc. -nella terminologia
, distribuire e organizzare il personale dipendente in un sistema di gradi e di qualifiche
universitari. 6. ant. dividere in quadri, in scompartimenti di forma quadrata
6. ant. dividere in quadri, in scompartimenti di forma quadrata. marino
: come trovare nella nazione gli uomini in cui la massa s'inquadri, come ottenere
entro una cornice (anche ideale) in modo da spiccare con piena evidenza, con
. 9. figur. inserirsi in un contesto più vasto, integrarsi in
in un contesto più vasto, integrarsi in un'ambito culturale più esteso. b
. 10. ant. essere diviso in riquadri, in scompartimenti regolari di forma
. ant. essere diviso in riquadri, in scompartimenti regolari di forma quadrata.
di inquadrare), agg. posto in una cornice, incorniciato (una stampa,
filettato. carducci, iii-12-262: in 8°, in carattere corsivo di 40
carducci, iii-12-262: in 8°, in carattere corsivo di 40 carte non numerate
; co 'l titolo inquadrato e una figura in legno. montale, 3-73: nella
o una cornice (anche ideale) in modo da spiccare con piena evidenza, con
spazi tra le finestre inquadrate di colonne in un palazzo d'angolo. fenoglio,
profilo. 3. figur. inserito in un contesto più ampio; integrato in
in un contesto più ampio; integrato in un ambito più vasto. moravia,
un reparto); distribuito e ordinato in reparti (le truppe, i soldati
truppe, i soldati); disposto in formazione d'ordine chiuso (un reparto
ojetti, i-518: le truppe non entreranno in città che inquadrate. saba, 1-142
, inquadrati come di dovere, percorrevano in quella radiosa mattina le vie di trieste
, che fan scattare il collo nel saluto in marcia, rientrando fieramente inquadrati. cassola
l'impulso a proseguire la lotta inquadrato in un reparto dell'esercito regolare.
-per estens. ordinato, organizzato in un partito politico, in un sindacato
, organizzato in un partito politico, in un sindacato, in un organismo amministrativo
partito politico, in un sindacato, in un organismo amministrativo, ecc. -nella
ruoli. silone, 8-85: sarete inquadrati in una grande formazione di gente, con
inquadrare, l'essere inquadrato. - in senso concreto: elemento ornamentale di contorno
annunzio, v-2-694: la città, ristretta in un color di rosa pallido, quasi
, quasi mi arieggia l'inquadratura dipinta in un soprapporto del secento. -impostazione
. 2. figur. inserimento in un contesto più ampio; integrazione in
in un contesto più ampio; integrazione in un ambito culturale più vasto; inquadramento
film una piccola parte, che si esauriva in una sola inquadratura. bigiaretti, 10-161
-inquadratura televisiva: collocamento dell'immagine in una posizione desiderata rispetto al campo visivo
al campo visivo (e per lo più in posizione centrale). inquadro, sm
con pochi tratti tragici, stampati in un inquadro nero e luttuoso.
qualificare, determinarne, esprimerne le qualità in modo che appaghi la mente e l'
. gallicismo, che purtroppo è penetrato in italia, e suona biasimo, come
iii-26-147: sempre che si pretenda fondere in una, cioè neutralizzare in un x inqualificato
pretenda fondere in una, cioè neutralizzare in un x inqualificato, le varie storie
quantificare (v.). in quanto, v. quanto.
ii-2-239: l'ambrosoli... porterebbe in pace tutti questi mutamenti? che però
alcun amico: inquantoché... in questa barbara cittaduzza di osimo tutti mi
, tr. arald. inserire un'impresa in uno dei quarti in cui è diviso
inserire un'impresa in uno dei quarti in cui è diviso uno scudo, uno
uno stemma. - anche: dividere in quarti uno stemma. d.
4. proporzionare l'oro e l'argento in una lega in modo che essa sia
oro e l'argento in una lega in modo che essa sia composta da 1 /
di cui farebbe l'assaggio con ridurlo in polvere. tommaseo [s. v
pronom. scherz. ant. farsi in quattro, darsi da fare, affannarsi
stoccata spostandosi fulmineamente da un lato, in modo da sottrarsi alla botta dritta dell'
(e nel corso di tale uscita in tempo il piede destro rimane fermo mentre
fermo mentre la gamba sinistra è tesa in direzione diagonale verso l'esterno).
. = deriv. da in quarta, una delle quattro guardie della
arald. che ha il campo diviso in quattro parti uguali (uno scudo
reca una o più imprese inserite in uno dei quarti (uno scudo, uno
.. con la croce rossa in un piccolo campo bianco inquartato in un angolo
in un piccolo campo bianco inquartato in un angolo d'esso padiglione.
[l'arme] coll'aquila nera in campo d'oro. nievo, 233:
non fu mai così ingiusto da vietare l'in gresso delle aule patrizie alla
: la croce rossa di santo stefano è in alto dello stemma inquartato con le
corrotta. 2. diviso o disposto in quadri, quadrettato. sanudo, xxxv-422
case [ha il tavo- liero] in forma quadra, / inquartate per dritto e
nel proporzionare l'oro e l'argento in una lega, al fine di trasformarla
una lega, al fine di trasformarla in modo da contenere 1 / 4 di
quale scioglie l'argento e quei metalli che in piccola proporzione erano uniti coll'oro,
xii-488: le truppe lorenesi erano inquartierate in diverse parti. inquarto, sm.
, xv- 177: mi trovai in sala di l'audienzia, andato per inquerir
i latini fecer passare a metafora di proverbio in proposito delle moltitudini congregate, agiterebbono [
desta inquietudine, turbamento; che mette in stato di ansia, di apprensione,
gallica. b. croce, iii-27-253: in quegli stessi anni apparivano taluni segni inquietanti
moribondi. idem, i-493: si è in piena rivoluzione; il fermento crepita,
ma inquietantissima. montano, 1-62: ero in quella inquietante situazione che riduce il forestiero
città. 2. che ha in sé qualcosa di sconcertante, di indefinito
. oriani, x-21-22: era ricaduta in un silenzio inquietante. d'annunzio,
; destare turbamento, inquietudine; tenere in ansia, in apprensione, angustiare,
, inquietudine; tenere in ansia, in apprensione, angustiare, affliggere, impensierire,
-camminare sul filo della lama: trovarsi in una situazione rischiosa, pericolosa o ambigua
termini, definitivamente; intervenire con energia in una discussione. caro, 12-iii-23:
, ed era venuto a mezza lama in difesa della grande sentenza dell'alighieri.
, che per lo più vi defluiscono in seguito alle piene di un fiume vicino
— anche: terreno arenoso e umido in prossimità del mare, nel quale cresce
le quali rimarrebbero qua e là discontinuamente in varie lame stagnanti. menzini, ii-215:
egli assalse e vinse / l'angue lernéo in paludosa lama. spolverini, xxx-i-28:
rossore, è ancor essa boschiva e distinta in tumuli e lame...,
che presso a sette miglia, ove in una gran lama vicina al sarno impaluda e
, 257: il cigno canta. in mezzo delle lame / rombano
-solco torrentizio caratteristico delle murge in puglia. 2. distesa, specchio
algarotti, 1-vi-23: io mi vedeva ora in cima, ora in fondo di una
io mi vedeva ora in cima, ora in fondo di una gran lama di acqua
buzzi, 150: ritornerò / in anni d'altre forze / per specchiarmi
. bartolini, 20-307: io cercherò in questa lama di fango / d'osservare
ulloa [barros], 1-186: in altre bande dove ci sono alcune lagune
disse: 'vienne '; e trassemi in vèr chiusi, / come andava la
/ come andava la via di lama in lama. boiardo, 3-8-55: rispose
: questo fiume mincio non va molto in là col corso suo, ch'egli truova
trarre alla cavalleria degl'imperiali che alloggiava in tressa in una lama. buonarroti il
alla cavalleria degl'imperiali che alloggiava in tressa in una lama. buonarroti il giovane,
amor a ciò mi chiama, / in questa lama / di viver sempre ho brama
v.]: dicesi anche 'lama', in piemonte, una parte di terreno di
fossa maestra del detto padule a c braccia in sua terra, lama, o
lama, o vero lame, in alcuno modo. lombardelli, 201:
landino [plinio], 268: passa in mastice quella che in india si fa
, 268: passa in mastice quella che in india si fa d'uno altro pruno
d'uno altro pruno; item quella che in arabia chiamano lama. =
de'tartari idolatri, onorato come dio in terra. d'ordinario risiede a polala
2-xxiv-623: or sono alcuni anni, in tartaria furono condannati al palo due giovani
sulla cordigliera delle ande e si distingue in due specie: il lama huanacus o
[il cavallo]... sputare in faccia di chi troppo lo carica come
ancora riuscito a farsi un piccolo paradiso in prigione, dove le sole spese del suo
fino a 500 kg, col corpo terminante in un'ampia espansione arrotondata, con mascelle
foci dei fiumi oceanici; si distingue in 4 specie: trichecus manatus, trichechus
amfìbi, si ricercano e si uniscono in gran numero sì nell'acqua che fuori
fr. martini, i-115: anco quando in nel cavar d'essi cammini si trovasse
si lamano o vero sono tanto densi che in lor medesimi sostener non possano, debbasi
lamartine (1790-1869). - in partic.: romantico, sentimentale.
... che vada a finire in giù a guisa di cono rovesciato. questa
sm. stor. ceto nobiliare costituitosi in comunità nobiliare rurale durante i secoli xi
numerale, con apice a destra in alto (x') vale 30, con
vale 30, con apice a sinistra in basso (, x), 30.
suo non davan pena, / essendo in fuora quel che seguitava / tanto che
lamboide e lambdale. 2. in fìsica nucleare, tipo particolare d'iperione.
lamdacismo), sm. dislalia consistente in una difettosa pronuncia della lettera l o
e munita di pezzetti pendenti, originariamente in numero di tre; si pone sempre
numero di tre; si pone sempre in capo ed è considerata la più nobile brisura
rugger di loria, / quand'ebbe offerto in pegno di possesso / eterno a monreale
a monreale il cor beato / e in palermo il lambèllo ebbe rimpresso. / ora
vermiglio / raddotto hai tu, non in vessillo issato, / o elena di
/ o elena di francia, ma in naviglio / ricrociato d'amore e di dolore
che risplendono di neve / lontane ed in corona, / s'apprestano in lambèllo argenteo
ed in corona, / s'apprestano in lambèllo argenteo e fresco / al verde
colorire. si dice dei colori stemperati in colla di lambellucci e simile.
, 1-295: vide accendersi per un momento in quegli occhi una striscia di fuoco lambente
di quella lambente attenzione, di tratto in tratto mi ribellavo: la solita eterna
), sm. invar. fis. in fotometria, unità di misura della luminosità
qui la pittura, poiché ne vagheggiate in coteste 'dame '...
quel che dal sirio influsso celeste, in questi più cuocenti giorni ed ore più lambiccanti
. ricettario fiorentino, 1-181: rimetti in boccia e limbicca, come di sopra
spicca, / l'industria i più leggiadri in grembo toglie / e la fragranza i
una pezza di ditta acqua et ponila in la natura e spesso usa, che è
per fiumi e piogge, e ritorna in circolo. a. cattaneo, iii-105:
scaldatemi, accendetemi, lambiccatemi e risolvetemi in liquore. siri, x-18: l'
temperate. scarfoglio, 87: sorse in milano quel maledetto laboratorio chimico di romanticismo
dell'arte, s'aperse una porta in levante. 3. figur.
: questo uomo è già un mese in romagna ed usa un certo suo modo di
certo suo modo di procedere, che in questi cervelli che lambiccano ogni cosa,
filosofi] se non.. r in atto sempre di lambiccare col pensiero i più
le parole con lo stento che usano in isborsare una parpagliuola. bacchelli, ii-33
goldoni, xii- 530: se seguite in tal guisa / le cose a lambiccar lunghe
quel buon ragazzo che stava lì ritto in orazione, per l'onor mio, per
sani, o intelletti busi, mi lambicco in un altro modo la memoria. stigliani
, che sempre si limbiccano il cervello in cercar modi onde rendere gli uomini vieppiù
, 1-23: lo schiavo stette quattro mesi in letto estenuato per troppo lambiccare in fino
mesi in letto estenuato per troppo lambiccare in fino all'ossa. 7.
che capaccio grande è questo che sta in fatti pensieri fissi e che si va
pensieri fissi e che si va lambicando in sì fatte chimere. l. pascoli,
, 62: i preti si lambicano in espettative. fusinato, vii-974: allor
al figur. parabosco, 3-9: in questi casi / ci vogliono altre astuzie,
i pallazzi, / mentre lambicar fate in tanti scuti / i cor di quei meschin
secco insieme insieme / e si trema in un tempo e si lambicca.
e con quel guardo che affiggono biecamente in vendere e in comperare lambiccandola in un
guardo che affiggono biecamente in vendere e in comperare lambiccandola in un danaio, giuocano
biecamente in vendere e in comperare lambiccandola in un danaio, giuocano i publici usurai
groto, 1-35: la rosa lambicata in licore con l'odor suo alletta ciascuno
: voi intanto, uditori, adorate meco in rosa sì santa un lambiccato di perfezione
a goccia. aretino, 20-313: in la casetta d'un mio compare, gliene
5. costruito, decorato, ornato in modo eccessivamente meticoloso; coperto di fronzoli
quella lambiccata poltrona; la testa tenuta in una cauta soffice morsa. lambiccatóio
t. alberti, 64: in detto serraglio sono moschee per l'orazione
, figlia di un lambiccatóre e distillatore in palermo. -gocciolante. f
che come uomo di fede, portava in queste materie... qualche cosa
correr, 2-593: tu mi vai ora in certe lambiccature che fanno girare il cervello
col calore del fuoco, quello si leva in fumo, ricadendo nel suo secondo ricettaculo
se non si rinchiude e suggella strettamente in cristalli. leopardi, 32-49: la
che essenzialmente si compone di una capacità in cui si versa il liquido distillarle, di
il liquido distillarle, di un condotto in cui passano i vapori, e di un
detta perciò 'serpentino ', immersa in un tino che si mantiene pieno di
gozzano, i-913: la strega pose in un lambicco tre capelli dorati e le tre
ne distillò poche gocce verdastre che raccolse in una boccetta. calvino, 33:
forma... e lambicchi e crogiuoli in cui egli scrutava come dalle terre dei
gran naso / come lambicco che goccia in un vaso. bronzino, 1-308: caddi
estinta, / tosto di lui la fiamma in me s'accese / e, riscaldando
/ il velen de'martir. converso in pianto. magalotti, 21-62: quelli
scemamento sensibile nell'altezza del fluido da essa in tal maniera premuto. c. i
vengono ad applicarsi sulla poesia dannunziana, in azione... di perfetti lambicchi critici
: i lambicchi dei caffè espressi filtravano in tre bicchieri distinti. 2.
esser gli fa ricchi, / morendo in sé, nella futura prole.
per colpa del sentirmi consumare di dì in dì da i suoi lambicchi. n.
alcun altro, sicome il fichte, messi in esercizio tutti i lambicchi dell'astrazione e
, che non bisogna disciferarle come poste in distillazione, passate per lambicco, digerite dal
digerite dal bagno di maria e subblimate in recipe di quinta essenza. lippi,
oricchicco, / una di biacca, e in una un bel vasetto / che dà
, iii-26- 331: questo concentrare in un nome solo tutte le memorie del
ne riporta col nutrirlo ed accarezzarlo, in vece di lambi- menti, graffiature.
alora... fare cocere il melle in l'acqua cum uno poco di menta
vasi, / le vivande lambendo, in dolce guisa, / con le cerulee sue
che al suo parto appresso / mugola in suon materno, e guata e lambe
robusti sono asprissime al tocco e squamose, in modo tale che collo stesso lambir che
tardi penetrai d'erti pungenti / cedri in opaca selva, a cui fra spume /
così dire, lambendo, e percotendo in terra in quel medesimo punto a capello
, lambendo, e percotendo in terra in quel medesimo punto a capello dove verrebbe
, / e i nervi del tallon seca in passando. michelini, 381: e
381: e manifesto che il cubo in tutto il suo corso rapidissimo anderà lambendo
1-419: il bacio, / onde furtivo in danza vorticosa / lambivi il crine de
. disus. medicamento liquido da sorbirsi in piccole quantità e a sorsi, usato
, natura, virtù et uso, in fumo, in polvere, in foglia,
, virtù et uso, in fumo, in polvere, in foglia, in lambitivo
uso, in fumo, in polvere, in foglia, in lambitivo ed in medicina
fumo, in polvere, in foglia, in lambitivo ed in medicina, della pianta
, in foglia, in lambitivo ed in medicina, della pianta volgarmente detta tabacco
debbonsi usare i necessari lambitivi, ed in particolare il giulebbo di rose secche, misto
1-iii-712: la spiaggia, lambita dal fiume in magra, era già calda ed afosa
1-158: v'era tanta tenerezza, in quell'ora e nella vista delle barche
nuda fila d'amadriadi eterne / da possedere in eterno. cardarelli, 157: terra
cardarelli, 157: terra stoppiosa e bruciata in estate, caldissima e indolente, sbavata
biture inconsiderate del bufalo, gli saltò in groppa, e facendosi portar da esso
quanto più m'aggirai per trovar pietà in coloro che obbligai con le ossequiose mie lambiture
le persiche, certe lambrechie con- ficate in terra, che non se vedeano, e
. il bolognese lambraccia * asse '(in partic. con lo stesso significato del
, che ricopre l'elmo e ricade in lunghi svolazzi che abbracciano lo scudo;
lambrì, sm. invar. rivestimento in legno, marmo o stucco che si
zoccolo (e tale decorazione era particolarmente in uso nel rinascimento). arlia
arlia, 309: 'lambrì', così in alcuni luoghi chiamasi quella fascia tinta a
riquadratori fanno torno torno alle stanze, giù in basso, e che meglio si chiamerebbe
fascia ', come è chiamata qui in firenze. rigatini, 1-102: 'lambrì
di marmo vero o imitato, che ponesi in fondo alle pareti di una stanza,
6-172: l'altro lambrì marrone perennemente in ombra si svolgeva fra angoli e colonne.
cfr. milizia, vii-187: « in francia, e ne'paesi più settentrionali sono
arbori i quali hanno viti, le quali in niun tempo si potano, come quelle
riesca perfetta. baruffaldi, i-65: in quell'amena banda, / dove son
all'aspra sete / refrigerio daran di passo in passo / or minute lambrusche, or
, vi-265: la mia vigna fu in sodoma e la mia vite di fiele
i quali o disseccarono, o tornarono in acerba labrusca. -tralcio di vite selvatica
vitigno piemontese da uva rossa, diffuso in partic. nella provincia di alessandria.
di vitigni, diffusi per lo più in emilia (in partic. nelle provincie di
diffusi per lo più in emilia (in partic. nelle provincie di modena,
proprio di piante arboree da frutto (in partic. del melo e del pero
le braccia due giunchi flessuosi, una in lamé argentato e l'altra in satin
, una in lamé argentato e l'altra in satin rosso. alvaro, n-221:
stagione, signore ricche ordinarie già scese in lamé d'oro per la cena,
o lamelle visibilissime, a foggia del talco in massa, 0 più propriamente di quella
: i due forami esterni delle narici in tutte le razze di tartarughe sono rotondi
nella punta del muso, e rispondono in due grandi caverne ripiene tutte di sottilissime lamelle
lamelle accartocciate,... ed in esse lamelle entrano e si diramano 1
due nervi olfattori. ojetti, i-103: in una galleria vicina il locomotore elettrico,
, pesante, polveroso e, di placca in placca, scoppiettante di lamelle solari.
costituiscono la cornea, sovrapponendosi con regolarità in senso anteroposteriore. 6. geol.
geol. piccolo strato di spessore valutabile in millimetri. 7. elettr. lamella
. costituito da elementi che si presentano in forma di lamelle (un aggregato cristallino
verde pallido, che trovasi più spesso in grandi masse, che non cristallizzata regolarmente,
i legami fra le unità di monomero in un piano (quindi è formato da lamine
lamellare: tipo di tessuto connettivo disposto in lamine parallele. = deriv. da
pelecipodi o acefali, col corpo racchiuso in una conchiglia formata da due valve per
articoli (a eccezione di quelli basali) in forma di lamelle a ventaglio; vi
più distinto lo scroscio sotterraneo, come in fondo a una miniera il rombo del torrente
tessile che introduce i fili di ordito in apposite lamelle guardaordito che provocano meccanicamente o
meccanicamente o elettricamente l'arresto del telaio in caso di rottura di un filo.
4-ii-161: il feldspato... esiste in piccole masse di superficie diseguale, lamelloso
, che nelle miniere trovasi più sovente in istato di solfuro, cioè combinato col solfo
incastro connettere la serie delle barbe stesse in modo non solo da formarne delle specie
17821854) il cui pensiero si svolse in tre fasi sensibilmente distinte: la prima
'7oo si inizia un processo di distinzione in questa corrente tradizionale: una parte..
: li greci... intrarono in troia ardendo e bruciando ed uccidendo la
bruciando ed uccidendo la gente. ed in questo modo venne manco l'altezza e la
lamentabil urna, / bella olimene, in pianto? parini, giorno, ii-807
istoria. d'annunzio, ii-259: in quell'abbattuto, / che invano pontava
: senti l'agne che belano / e in dolce lamentabile / suon chiuse si querelano
). lamentabilménte, avv. in modo lamente vole, tale
teologia mistica volgar [crusca]: avvegnaché in esso lamentabilmente ella s'occupi. giordani
: quasi a mano delle generazioni che in piè rimangono consegnando quello da che noi
): appoggiati ai canti, accosciati in sulle lastre, lungo le case e le
e diligenza per iscolpar enea così lamentabundo in mare. = deriv. da lamentare
sì come om, che si credia in altura, / ed è caduto e tornato
altura, / ed è caduto e tornato in bassanza. iacopone, 24-38: puoi
frivole lamentanze, che tragedie sono queste in occasion sì lieve e di tanto poca importanza
far ini, ii-562: io so che in mezzo alle molte e pur giuste lamentanze
comparse. -ant. scritto composto in occasione di una vicenda dolorosa (v
piangevoli lamentanze, le quali, più in celato che in aperto, si studiarono
le quali, più in celato che in aperto, si studiarono
onde nascono tante lamentanze e tanti piati in tante corti? m. adriani
vi-130: è ancora minora la lamentanza in queste; e costoro forse errano,
nascondere, propuosi di fame alcuna lamentanza in uno sonetto. beicari, 3-2-62: quando
: la notte dormiva pochissimo, ed in quel poco di spazio sempre era agitato da
. gozzi, i-12-218: veramente ha introdotte in casa vostra / di belle usanze;
fedelmente amare e ben servire / son posto in croce e lamentar non vale. pulci
sovra te non venne; / né andasti in mille guise / chiedendo aita e lamentando
del tempio, e traesse longhe voci in pianto. petrarca, 10-11: e 'l
bacchetti, i_i * 577: come in tempo d'eclissi del sole, i cani
rametto de quel fico, per inserire in qualche albero dell'orto mio? »
orranza, / ch'io 'l vidi lamentare in forma vera / sovra la morte imagine
. petrarca, 360-135: ch'è in grazia, da poi / che ne conobbe
36: spedì il duca l'abate scaglia in ispagna per lamentarsi a quella corte degli
'n amanza / là ove il meo core in tutto si donao. iacopone, 24-52
bernari, 6-217: « non vedi in che stato sono? rassettavo...
: per suo folle dire / fe'manifesto in parte meo penserò, / lamentandosi forte
che quazi a morte / la conduce in farl'increscimento. petrarca, 360-84: né
tenni, ond'or si dole, / in dolce vita, ch'ei miseria chiama
dever ricevere onore gli fosse biasimato e in luogo di meritar guiderdone gli era il suo
: nel rio che si lamenta, e in ogni fronda / che il vento scuota
mandolino che si lamenta, suona / in un chiaro di luna artificiale. moretti,
lamenta un vuoto nella civiltà che ebbe in eredità. quasimodo, 6-xxi: torvo,
io lamento che luigi xvi non fosse in fatti, come la natura l'avea creato
abba, 2-117: itale madri, in diuturni pianti / lamentate il consorte /
? 2. ant. trascorso in lamenti (un periodo di tempo)
seguire una vecchietta curva, il capino chiuso in una pezzuola ampia e nera di lamentatrice
2. sm. componimento letterario in forma di lamento (v. lamento
rilievono. davita, 319: conteneva in sostanza il ragionamento degli ambasciatori una lunga
casini, i-606: cangiano i lieti cantici in lamentazioni di affanno. manzoni, pr
simili lamentazioni, s'avviò per salire in camera. bandi, 121: visitai
avvisare ai rimedi però e non perdersi in lamentazioni. la notte porterà consiglio. d'
nelle latomie, come nelle solfatare, come in tutte le geenne della fatica umana,
maldicenti e corrosive, di certuni che in mezzo a quest'im- mane tragedia non
2. letter. componimento letterario scritto in occasione o a proposito di un fatto
chiamano 'lai ', certi versi in forma di lamentazione nel loro volgare composti.
. savonarola, 5-i-498: erano scritte in questo libro lamentazione, canzone e guai.
247: il trattamento si divideva in tre parti: un servizio religioso,
per molto tempo a lui attribuite (in esse si piangono le sventure del popolo
le sventure del popolo d'israele e in particolare la distruzione di gerusalemme, compiuta
. martini, 2-1-64: geremia compose in quell'occasione delle lamentazioni, che furono
sono essi coloro cui il profeta si volgeva in quella medesima lamentazione? « o vos
mio lavoro con lo sprecare il tempo in lamentele e in stupori. moretti, 15-236
lo sprecare il tempo in lamentele e in stupori. moretti, 15-236: la signora
dal piemonte. arbasino, 25: in termini di « oh, come la capisco
capisco » una lamentela s'era levata in fondo al parco. 2. letter
coloro che sentono questo medesimo, risponderò in poche parole. guittone, i-14-4:
285: cangiasi il suono de'soavi flauti in urla querule e lamentevoli; e il
si cominciarono a mitigare e a cambiare in voci più piacevoli, ma lementevoli e
(468): veniva a descrivere in un modo per lo meno altrettanto lamentevole
le preghiere, le grida si mescevano in un romorio cupo d'uragano imminente.
simili a un lamento, e, in partic. al fruscio delle fronde,
è tutt'intorno, lacerato di quando in quando dai lamentevoli fischi di treni in
quando in quando dai lamentevoli fischi di treni in arrivo o in partenza.
lamentevoli fischi di treni in arrivo o in partenza. -triste, mesto.
. boccaccio, i-81: né mai in alcuna parte senza me sarai, e
, 2-xix-340: c'è del lamentevole in questo libro. -deplorevole, deprecabile
sterilità culturale dell'egitto è lamentevole; in una grande città cosmopolitica come il cairo
cairo, la cultura e l'educazione sono in mano dei non egiziani. -letter
già privilegiata: ha tutto 'in sé '. esce quasi incolume dalle esecuzioni
, 4-lv: paolo orosio, prete nato in spagna, bello parlatore, ammaestrato di
lamentare. lamentevolménte, agg. in tono lamentevole; lamentosamente.
poi lamentevolmente. 2. in modo che desta pietà; compassionevolmente.
battaglia del diavolo,... caduto in mortale disperazione, quant'è dalla parte
ma anche d'un solo, e allora in senso di meno rispettosa pietà. '
francesco da barberino, ii-112: dilecto in peso allevia labore, / lamento in doglia
dilecto in peso allevia labore, / lamento in doglia pena. dante, inf.
, ii-228: la fanteria del duca in uno istante fece tale uccisione di quella
lamenti forti ma soffocati che poi finivan in rantoli e sempre più soffocati, sempre
possessori di terre che non lo vendevano tutto in un giorno, i fornai che ne
me conforta. petrarca, 283-7: in un momento ogni mio ben m'hai
. componimento letterario, per lo più in versi, al quale dà occasione un evento
ne trovano presso tutti i popoli e in tutti i tempi, come nella letteratura
di buone orazioni e davangli il paternostro in volgare e la canzone di santo alesso
per alcuno è stato inposto uno lamento in rima, lo quale contiene il suo
e de sospirar amaramente per contento fra lamenti in prosa e cantilene in rima. baldovini
contento fra lamenti in prosa e cantilene in rima. baldovini, 3 -tit.:
: cassandra, allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il
il lamento d'una donzella che nata in alcuno dei nostri paesi migliori, fu
aquileia, ma forse rimutò e rifece in meglio qualche cosa di recente che, mercé
l'abilità del traduttore, pareva bello in una famosa impostura scozzese. e.
che di complimentoso nel delirio, come in un principesco lamento di medea o
epopea ';... leopardi in tanta rovina di princìpi, con tanto scetticismo
bello fu il lamento lungo di 'light in august '. 5. mus
: rito che consiste nell'esprimere, in forme consacrate dalla tradizione, il dolore
e sì dirotto pianto che la città in poco spazio di tempo fu ripiena del caso
lo 'ntendimento d'alcun lamento, e in altre maniere assai, mostraci l'alto misterio
'l gran ventre; / fanno lamenti in su li alberi strani. aretino, 20-307
, 2-xxiv-803: tutti quanti li presero in giro, ed essi andarono dal dittatore a
, sanza fare lamento, dovesse andare in pisa colla sua cavalleria e correre la città
rabil lamento. già erano passate da cinque in sei ore e si dava l'ordine
, avv. con voce lamentosa, in tono lagnoso; emettendo gemiti.
. d'annunzio, 1-561: l'esistenza in fine si riduce... a
miagolando lamentosamente. 2. in modo querulo; penosamente, squallidamente.
forte. 3. oppressivamente, in modo soffocante. brancati, ii-13:
: le requie lamentose / disser gli augelli in ciel, i e in tra gigli
gli augelli in ciel, i e in tra gigli e rose / del picciol dio
un tram aumentò progressivamente, mutandosi in ultimo in un cigolio lamentoso.
aumentò progressivamente, mutandosi in ultimo in un cigolio lamentoso. 2.
: usciva dal bagno [la donna] in una scia lamentosa e profumata per riapparire
sia troppo stretta per la mamma: in questo caso la rubina può tenerla per sé
. sottile striscia di metallo prezioso intessuta in drappi di seta o di lana. -per
e. gadda, 9-28: il frugare in una scatola di legno piallato e sudicio
folto stuol di papillette, / ed incavate in pic- ciole caverne, / sottili e
ciole caverne, / sottili e volte in giro, ossee lamette, / entro
le antiche credenze popolari greche (riprese in età romana e medievale), usciva
piedi di cavallo; con tutto da indi in suso sì è a modo della femina
una lamia, il cui disegno / rimase in me crudelmente adempito, / facendomi mangiar
due talpe e un cor di serpe in gelatina. b. segni, n-221:
vorace (e con tale nome, in varie parti d'italia, si indicano
, si indicano specie diverse, quali in toscana la cagnesca, in sicilia la
diverse, quali in toscana la cagnesca, in sicilia la rana pescatrice, in liguria
, in sicilia la rana pescatrice, in liguria la fiamma). g
ne è una generazione la qual, in loro de spina, ave certa cartilagine,
lamia, de aquila e de rana, in lo qual numero son anche li squali
de'pesci schiacciati è una generazione che in luogo di spina hanno una cartilagine,
i marini [pesci], li vedremo in più parti divisi,...
delle costruzioni rustiche dell'italia meridionale, in cui è lasciata in gran parte scoperta
italia meridionale, in cui è lasciata in gran parte scoperta la forma strutturale.
infestava il castello et i guardiani, in modo che appena stavano sicuri nelle lamie
). me tali. prodotto siderurgico in forma di lastra, di spessore molto
avere la sua trafiliera overo stampa cavata in un pezzo di lamiera di ferro.
: questa di fino argento / sottil lamiera in picciol cerchio avvolta, / cara gioia
dove ho passato le ore pomeridiane, in una delle stanze che v'ha fatto
/ se scuote le lamiere che qui in alto / dividono le logge. vittorini,
l'albero della croce, 1 -77: in luogo di lamiera si vestirà di giustizia
e pel cappello dell'acciaio si metterà in capo il giudicio certissimo da non potere
sopra l'abito cremisi, con uno stocco in mano, si presentò ah'armata.
sorta di truogolo ovale, immenso, in lamierino verniciato. 2. elettrotecn
né l'un né l'altro ha in capo più cimieri. = cfr
volta diseccandola e reinterrandola per dodici volte in un integro. biringuccio, 1-72:
eseguisce senza fusione, riducendo l'oro in lamine sottilissime. volta, 2-i-1-233:
l'oro, e laerce lo distese in làmine / e l'avvolse in giro alle
distese in làmine / e l'avvolse in giro alle coma della vittima. -figur
: osservi ora come il documento sta scritto in due lamine, congiunte insieme dove sono
bisogno di bucare una lamina d'oro in modo che i fori venissero a formare
piccola testa giovenile, lavorata di rilievo in una làmina d'oro. e.
trovò il primo la maniera di segare in lamine le tartarughe e ricoprirne i letti
a lamine d'ottone, congegnate come in cifra, forbite e lucenti. massaia,
a. verri, i-20: rimirandosi in una lucidissima lamina di ben liscio metallo
lamina di ben liscio metallo, vide in lei riflessa la propria sembianza. -rivestimento
bene de vene e de nervi e dagliene in doi lamine de carne. galileo,
le materie trasparenti, quando vengano situate in più lamine equidistanti e poco lontane l'
ed allora susciterai e lo spirito santo entrerà in te. 4. drappo tessuto
altro non è che il peziolo dilatato in forma di lamina e di membrana.
da una sola lamina intera, o, in qualunque modo si voglia, divisa,
-lamina vibrante: sottilissima lastra metallica impiegata in vari strumenti musicali per produrre il suono
o d'altra materia soda che si mettono in vibrazione percuotendole, o sfregandole con un
lamina sottile: campione di roccia preparato in sezioni di esiguo spessore per esaminarle al
. [lamino). tecn. ridurre in lamine, in fogli sottili. -in
. tecn. ridurre in lamine, in fogli sottili. -in partic.: sottoporre
la costituzione di due cilindri coniugati rotanti in senso inverso. biringuccio,
]: 'laminare ', ridurre in lamina un metallo. e. cecchi,
. cecchi, 6-27: nel trasformarsi in metallo, il minerale non viene fuso
metallo, il minerale non viene fuso in masselli e lingotti, da spedire alle officine
diventare uno od altro elemento dell'automobile in fabbricazione. -assol. angioletti
cui si devono formare filetti e interlinee in giustezze sistematiche. -rendere liscia e lucida
geogr. scolo laminare: scolo delle acque in sottile pellicola senza formazione di vortici.
laminare: quello proprio di un fluido in cui le traiettorie delle particelle che lo
laminariacee, il cui cauloide è usato in ostetricia (candelette di laminaria) come
e fornita di granelli turbinati disposti in ampli sori. = voce dotta
. sottoposto a laminazione, ridotto in lamine. biringuccio, 1-71:
prendi il piombo sottilmente laminato e acconcialo in un vaso di terra nuovo e polverizagli
il nero della vegetazione superstite, spiccava in quella luce azzurrina, contro un cielo
agg. e sm. tess. tessuto in cui, per ornamento, sono intrecciati
da cilindri con assi paralleli, rotanti in senso inverso, impiegata per ridurre in
in senso inverso, impiegata per ridurre in lamine, fogli, lamiere o barre
', macchina per ridurre le verghe in lamine, o queste vie più assottigliarle
, fatti volgere l'uno sull'altro in contrario verso mediante la stella. govoni,
cilindrici ruotanti. -operaio addetto a ridurre in fogli omogenei e dello spessore voluto la
industria nuovissima feudale, / produr ruggine in mezzo alle gramigne. 2.
cui i componenti di rocce massicce, in seguito a intense azioni orogeniche, assumono
che rapida trasporti un filo inchiuso / in guisa tal che con perenne moto / or
striscie e striscioline di simili laminette attortigliate in modo da far supporre che fossero avvoltolate
magalotti, 21-41: infilata in essa, dalla parte d, una
debba far copiare [questa canzonetta] in carattere dorato (vedete che pazzia!
erma di pericle, quando sarà portata in vaticano. 3. anat.
interna struttura del naso... in sé tiene diverse cavernette prodotte da varie laminette
diretana... nella sua composizione in questo particolarmente n'è diversa, che ciascuna
i lati luminosa appare / sublime lampa in lucid'oro accensa. n. villani,
, erti pilastri / l'argentee lampe in somiglianza d'astri. di giacomo,
scarsa fiamma della lampa, di volta in volta investita e piegata dal soffio esterno
la stanza tua. sciascia, 8-118: in quel salottino... le imposte
altiera lampa / non si degna far luce in basso luoco. cariteo, 201:
, 4-4-185: occhi più bei d'alcina in fronte astolfo / non vide, e
onda malegna e tempestosa, / vide in qual'atra vita e perigliosa / l'
1-45: mirando pria / splender sovr'amo in te, con nuovo esempio, /
marchetti, 4-97: o tu, che in mezzo a così buie e dense /
amor è nobil foco, / s'in gentil petto un bel desio l'accende;
cielo ogni benigna lampa; / signoreggiano in lui crudeli stelle, / onde piove
, la celeste lampa / col leone infocato in alto ascende. marino, vii-519:
il sole] con l'aurea lampa / in ciel più forte avampa, / e
e 'l colle, / alor tu senti in te ben mille e mille / di
de la fulminea lampa, / quasi in un punto sol parve e s'estinse.
un certo tempo (e viene utilizzato in genere come mezzo di illuminazione privata o
a seconda del combustibile, si distinguono in lampade a olio, a cera, a
oppure mediante la trasformazione dell'energia elettrica in energia luminosa [lampade elettriche).
: andorono con quelle lampade e vasi in mano che coprivano e'lumi. ariosto,
ben mille volte posto cura alle vibrazioni in particolare delle lampade pendenti in alcune chiese
alle vibrazioni in particolare delle lampade pendenti in alcune chiese da lunghissime corde, innavertentemente
instromenti. colletta, i-282: la città in quel tempo non era illuminata da lampadi
iii-2-200: una pattuglia di croati conduceva in castello un giovane: e siccome si
, si proiettava tutta all'ingiù, in una larga macchia sul tavolo verde e in
in una larga macchia sul tavolo verde e in un fascio di luce che sfuggiva verso
, e a le pareti / sbatte in balli fantastici uno strano / popolo d'
, 30-58: il giovine fiocinatore staccava in nero sul vivido barbaglio della lampada ad
lume sospeso al filo di alimentazione; in passato, lampada o fiamma sospesa dall'
cui intensità è aumentata con l'inserimento in essa in un circuito di tensione superiore
è aumentata con l'inserimento in essa in un circuito di tensione superiore a quella
attraverso gas o vapori metallici contenuti in un tubo o in un'ampolla di vetro
vapori metallici contenuti in un tubo o in un'ampolla di vetro. -lampada a
-lampada a raggi ultravioletti: apparecchio in cui la scarica elettrica produce radiazioni ultraviolette
ampolla il cui filamento metallico è posto in un bulbo di quarzo puro pieno di
-lampada ad aspirazione: lampada ad olio in cui il combustibile è allo stesso livello
è allo stesso livello o poco più in basso del becco luminoso, al quale
o lucignolo. -lampada a pressione: in cui l'olio è in un serbatoio
a pressione: in cui l'olio è in un serbatoio posto in basso e di
l'olio è in un serbatoio posto in basso e di solito lontano dal bruciatore
con appositi dispositivi. -lampada aerostatica: in cui l'olio viene spinto nel becco
essa nel serbatoio. -lampada idrostatica: in cui l'olio sale verso l'alto
di soluzione salina. -lampada statica: in cui l'olio viene spinto verso l'
meccanici consistenti, per lo più, in uno stantuffo che si immerge lentamente nel
lampada ad alcool, usata nei laboratori in mancanza di benzina; ha un lucignolo
berzelius ', lampada a spirato costrutta in modo che la fiamma esca da uno
uno stoppino anulare, e possa spingersi in alto e ritirare in basso, per
, e possa spingersi in alto e ritirare in basso, per regolare il calore,
particolare tipo di lampada da miniera, in cui la fiamma è protetta da un involucro
accidentale o l'esplosione di gas (in partic. di grisou) eventualmente presenti
più reti metalliche, affinché, immergendola in un gas infiammabile, questo non s'
. grisumetrico. -prova della lampada: in petrolchimica, esperimento eseguito in laboratorio per
lampada: in petrolchimica, esperimento eseguito in laboratorio per accertare e stabilire le qualità
conduzione gassosa, utilizzata per riprese fotografiche in locali scarsamente illuminati. -lampada al magnesio
piovene, 7-313: mauriac, seduto in prima fila a una commedia di cocteau
: forte sorgente luminosa utilizzata per esaminare in trasparenza determinati organi esterni o anche interni
, con molte lampade, che stessero accese in perpetuo.
della vita che si trasmette di generazione in generazione. tasso, ii-408: platone
generare i figliuoli ed a nutrirli, in quella guisa che l'accesa lampa,
: è questo [il momento] in cui... tutti invocano chi raccolga
presso gli antichi greci, fiaccola portata in segno di festa, di gioia, di
] istituisse i panatenei, giuochi celebri, in onore, non solo di minerva,
: presso gli ebrei, luminaria allestita in occasione della dedicazione di un tempio.
avea / di targa e di febèa lampade in guisa / sotto la torva fronte occhio
coperchio di piombo. il saldatore tiene in pugno la lampada ove la lingua di
per la disinfezione di ambienti, consistente in un dispositivo per la sublimazione di pastiglie
cinquanta lampade d'argento, come se in questa lampadaia consister debba la magnificenza della
altre sorgenti luminose) ed è costruito in modo da soddisfare le esigenze ornamentali dell'
alla religiosa antichità, che non figurava in essi se non cose sacre. baldinucci,
santa cappella. magalotti, 1-133: in qualche piccola chiesa se ne veggono ancora
. pascarella, 1-119: mi trovai in una piazza ove una quantità di gente
il sole... svegliava l'iride in un gracile lampadario a gocciole di cristallo
tremolante di prismi, pescato chi sa in quale liquidazione. palazzeschi, 1-42:
antica grecia, specialmente ad atene, in occasione delle feste di qualche divinità o
, e talora a cavallo, divisi in squadre o singolarmente, si passavano l'un
]: 'lampadodromìa', festa solita celebrarsi in atene, e nella quale contendevansi pel premio
con cui il dono sacro passa d'artefice in artefice e va di colorazione in colorazione
artefice in artefice e va di colorazione in colorazione rosseggiando, mi sorge spontanea nello
un personaggio di alto rango. - in senso generico: portatore di fiaccola 0
le lenzuola una lampadina tascabile che illuminava in trasparenza 1 capelli neri e ricci,
bussola: piccola lampada elettrica, racchiusa in una custodia (la chiesuola) che
), sm. acconciatura femminile, in uso nell'antica grecia, caratterizzata da
capelli raccolti sulla fronte e sulla nuca in modo da ricordare la fiamma di una
percentuale di ossido di rame, diffusa in boemia. = dal nome del chimico
andarono. machiavelli, 1-viii-105: andai in chiesa e accesi una lampana. d.
/ ritti gli orecchi e trepide, / in tunicelle oscure, / si serran le
tutte le mattine di buon'ora colla lampana in mano a far il giro dell'universo
/ poi che vi tremi d'inquietudine / in lacci costretta / l'animula tua,
], 10-30: ben vedemo noi in questo, come david era veramente '
6. prov. accendere lampane in pieno meriggio: fare affermazioni superflue,
. v.]: * accender lampane in pien meriggio '. (porgere dichiarazioni
'. (porgere dichiarazioni superflue, o in genere far cosa inutile).
dinanzi all'immagine di nostra donna, in una incavatura della rupe come in una
, in una incavatura della rupe come in una nicchia. -lampanino, sm
di lampada di origine tose, e passato in seguito agli altri dialetti; sopravvive ancora
rilievo. b. pitti, 1-23: in santo ambruogio si vede ogi dì uno
mente per rispetto alla debolezza di esso in comparazione a quello del sole. c
pendeva dal mezzo del palco una lumiera in forma di stella, composta di dodici stacci
mio ritratto ad un altarino / accendendo in mio onore un lampanino. carena,
col lampanino', di chi par vada in traccia a bella posta di brighe, o
facce lampanti dall'ombre che sembrava trascorrerla in un sol brivido, scese il silenzio
nitido. pirandello, 6-715: ridestava in lei finalmente la più lampante immagine della
. f. loredano, 12-18: se in questo fatto mi sarai coadiutore, venticinque
quel danaro lampante che paga di volta in volta. manzoni, pr. sp.
con valore rafforzativo, in unione con un altro aggettivo, come
, trasparente e lampante, quale tenuto in serbo negli orci su'palchi scema.
lampante, di quella divinità che aveva in se stesso. 5. figur
lo più usato, con valore rafforzativo, in unione con un altro aggettivo, come
tozzetti, 12-9-231: non bisogna confondersi in salvare il di lui errore lampante.
stuparich, 5-493: tutto era messo in forse; su ogni atto di maddalena,
mendicanti possono esserci e non esserci ma in tutti i casi bisogna che si vedano.
come lui, e converrà metterlo subito in libertà, se non sa scrivere e parlar
risulta vero senza bisogno di dimostrazione, in forza della propria perspicuità; inequivocabile.
lampante: sorbire l'olio e non sputarlo in faccia alla levatrice, l'olio stillato
doni della sapienza. baldini, 9-74: in diecimila pagine di prosa non c'è
vortici della folla, ogni tanto guardava in su,... ai due argini
signore divino, / statevi col pensiero in elicona. -sostant. ottimo
/ che tuona, e lampa, fulmina in un ponto, / così da te
dee minore / farsi la pena ch'oggi in voi si stampa. viani, 19-135
aveva gettata, ed era stato appena in tempo a buttarsi fuori dalla casa dei
palmenti. 4. figur. palesarsi in piena evidenza, manifestarsi con grande chiarezza
muscari (mascari comosum), e, in partic., il bulbo di tali
li denti, si avanzano con enfiarsi in modo che per causa loro non può
non può tenere né fieno né paglia in bocca. grisone, 5: al
allunga la lingua fuori della bocca. (in francese 'lam- passé', da 'lampo'
di una nave per evitarne la rottura in caso di lesioni, per preservarli da
pantera, 1-226: rompendosi l'arbore in tronco, cioè totalmente (che rare volte
forniti talvolta anche i pennoni maggiori, in quel punto, ove stanno a contatto
per evitarne la rottura o per ripararla in modo provvisorio. le lapazze sono generalmente costituite
impernati, e assicurati con forti legature in cavo o con collari di ferro. le
introduzione all'arte nautica [in dizionario di marina], 384
fieri e spessi lampeggiamenti vi furono, in guisa che parea che il cielo si
di grand'estate che scoprono nel buio in cui l'occhio annegava, gli oggetti
i-348: il sole che... in certe di esse caverne feriva, ripercotendo
venne mirato da lungi un'improvviso lampeggiamento in qualche fenile di stalle o catasta
, nelle loro iniziative e indecisioni e messe in marcia, nei loro lampeggiamenti e strombettii
di donne, un incrociarsi di gentiluomini in marsina, un lampeggiamento di carni rosee
lampeggiamenti. d'annunzio, v-1-674: in una vita che ha l'intelligenza per
intuito 'designa..., in primo luogo, una rapidità di percezione
ad un aia, con le braccia in croce sopra il petto e con gli
con gli occhi elevati pietosamente, sta in orazione, facendo a'suoi preghi dileguare
e battuto che gli fregia, si pongano in cima a le tavole. dolce,
lampegianti rai del sole, s'apre in cerchio. chiabrera, 1-ii-423: ma non
piano / e lampeggiante da le valli in faccia / qui puntò colli rapido mirando /
di commozione, di turbamento e, in partic., d'amore (o,
, quanto ha di bello il cielo in ciascheduna parte riconosceva. salvini, 23-143
temendo / l'angol dell'occhio lampeggiante in fuoco. c. i. frugoni,
tre virtù morali e cristiane, lampeggianti in questo nostro accademico? -che costituisce
. gherardi, 11-66: veduto aviamo in esempli brievi e somari le diverse qualitadi
di baleno / dinanzi scoppia e manda in aria 'l tuono. oddi, 2-74
tartufo, te lo piglio lindamente e, in meno che alla bombarda si da fuoco
lo trabocco giù. tasso, 12-44: in quel modo che fulmine o bombarda
o bombarda / co 'l lampeggiar tuona in un punto e scoppia, / movere
occulto / antico incendio, e fusa in fiamme ancora / l'interior compagine del mondo
colori, al riflesso del sole, lampeggiavano in modo da far male agli occhi.
lampeggiar de le gemmate sponde / ripercuote in se stesso e fa ritorno, / tal
lampeggia. peri, 15-56: marte in carro di fuoco altier lampeggia i col
fuoco altier lampeggia i col furor cieco in un medesmo giro, / scote la spada
, 2-227: i palazzi si squadrarono in enormi moli opache; l'estremo lampeggiare
marino, xiii-261: già del volto in se stesso aspro e selvaggio / pur
e d'animo che sarebbe stata straordinaria in un giovine. pratolini, 6-184: sostenne
; / e « se tanto labore in bene assommi » / disse, « perché
stella, / veggo la morte mia che in lor lampeggia. bembo, iii-576:
maffei, 7-72: quando un cotal sorriso in gentil volto / lampeggiò, così usato
cielo errar m'ha tolto, / che in quel punto vederla io mi- credei.
deh! fa'che rieda a lampeggiarti in volto / il tuo amabile riso. nievo
l'ampia fronte [del cavallo], in cui lampeggia in mezo / a la
del cavallo], in cui lampeggia in mezo / a la negrezza un bel candor
. barilli, i-233: cinque negri in * smoking 'son già allineati sul
dio], / che se a voi in patria appare ardente e puro, /
e puro, / a me lampeggi in queste selve ombrose! bocalosi, ii-57
per abitati lochi a me lampeggia / in altri volti. aleardi, 1-7: ore
7. insorgere, apparire repentinamente, o in modo folgorante nell'animo, nella mente
momento di felicità noi ci concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra
fosse complice del gilardoni gli era lampeggiata in mente subito. d'annunzio, iv-i-
della signora genoveffa il sospetto che, in quel momento che essa era giù nel
: sotto il sole lampeggia e rutila in fondo il dolce ricordo. pavese, 8-227
di uno stato, che lampeggia dapprima in forma embrionale e poi si direbbe che trova
espressione. 8. manifestarsi, rivelarsi in tutto il proprio splendore, la propria
gloria, la propria pienezza; distinguersi in modo non comune; emergere, segnalarsi
begli occhi usciva / una donna che in mezzo a quel lampeggia / splendida sì che
/ amor, ch'ogn'altra fiamma in cor m'ha spento. b. davanzati
. marini, i-171: stupissi brandilone in ravvisar colui, nel cui braccio avea
limpidezza... si sono veduti lampeggiare in tutte le mie azzioni. rezzonico,
, xxii-529: commetti, arcadia, in sì beato giorno / alla memoria dell'età
il grande egoismo mi facevano sperare che in codesto tuo corporaccio nodoso fremesse qualche cosa
9. tr. letter. fare risplendere in modo abbagliante. dante, par.
nell'ode della 'libertà ', in questo 'prometeo '? 11
, 89: sogna l'anima e nuota in un fulgore / di visioni d'estasi
vedere anche l'altro, / che in silenzio ascoltava parlare l'idiota, /
far sorgere nella mente. barbiera [in carducci, ii-8-310]: quanti baleni di
gli lampeggiava il mondo antico dell'arte. in quello egli era assorto.
era assorto. 13. mettere in luce, far spiccare, risaltare.
allo spiedo, facendovi colare lardo avvolto in una carta e sciolto in fiamma.
lardo avvolto in una carta e sciolto in fiamma. = frequent. di lampare
consente di effettuare riprese istantanee, anche in caso di scarsa illuminazione ambientale; funziona
all'orizzonte. bacchelli, 1-ii-90: in una grande distanza brontolava il tuono,
un lampeggio, che diceva essersi mosso in qualche luogo un gran temporale.
ii-2-75: il raggio di luna si cangia in un livido guizzante lampeggio di sinistre luci
sinistre luci. linati, xii-166: in quel momento la sua testa levata splende al
, 135: si sporgono su lei verdure in sogno / e nudità di nuvole sdraiate
tormentato aere si calma, / e in un rimoto lampeggio dilegua / la congiura dei
del tufo, 320: v'han posto in mezzo del bel tempio altiero /
lampièro. bellori, iii-7: in una delle scodelle vi dipinde l'eterno padre
pella. gemelli careri, 1-vi-271: in un'altra stanza erano più bronzi
pirandello, 7-931: il lampionaio andava in giro, con la scala in collo,
andava in giro, con la scala in collo, per accendere i rari lampioncini
è passato da poco: ha smontato in tre pezzi l'accenditoio, e dopo
l'accenditoio, e dopo averli ficcati in una guaina di tela cerata, se ne
aria d'uno che si diverta a tener in mano una grossa mazza. -figur
e, anche, ambienti, che in passato venivano appesi ai muri e alle
a mano, per lo più sospesi in cima a un'asta, mentre ora,
, / ch'e'tornò nel suo stato in fino in vetta. leggi, bandi
ch'e'tornò nel suo stato in fino in vetta. leggi, bandi e ordini
per l'effetto specialmente che alle fabbriche in tempo di giorno si tengano i soliti
triste. barilli, ii-58: la strada in cui mi trovo, vapora e fumiga
da ogni antico lampione, lavorato artisticamente in ferro battuto, fra le statue serene di
fanale, lampione ', quell'arnese, in foggia quasi di lanterna, che sta
che sostiene un lumino, usato soprattutto in occasione di luminarie (lampioncino alla veneziana,
i negozianti greci o italiani han costruito in onor mio una specie d'arco trionfale
la luminaria della sera e di tratto in tratto storceva la bocca. soffici, iii-488
lampe '= lampada. volendo formare in simile modo il vocabolo, ci converrà
i lampisti, con lunghe pertiche illuminate in cima da una fiammella palpitante come una
come una farfalla, andavano di fanale in fanale, leggeri e fantome- tici nel
apparecchi di illumi nazione, in genere destinati al servizio di una
poche gocce di limaccia che ancora stagnavano in fondo al lume della stanza del signor capo
. vasari, iii- 569: in aria sono due angeli nudi che vengono da
, vicinissimo. pepo si trovò sbattuto in terra. -per simil. e al
sì lunghi preparamenti pose tutta italia particolarmente in aspettazione maravigliosa, sparì come un lampo
, un lampo che illumina momentaneamente e in confuso gli oggetti, e accresce il terrore
sulla terra fumante di vapori e rilevavano in un lampo caldo le case rosse e
con la rapidità del lempo e dileguasse in quel solo momento in cui abbassavo gli
lempo e dileguasse in quel solo momento in cui abbassavo gli occhi verso l'orologio
dell'orizzonte, senza tuoni e che in altri luoghi non sien nubole, promettono
chiome / de la canapa verde, in mezzo a i campi, / gonfie a
govoni, 1272: tubando come tortore in amore, / d'un bel rosa
, ed il sogno sorpassa / la visione in un lampo di caldo.
si sprigiona dal suolo, per lo più in caso di terremoto. bottari,
lampi de gli scalpelli vi si aprirono in fiori, e i sudori de gli artefici
meraviglie. pindemonte, ii-25: le falci in man de'mietitor vegg'io / sotto
, 1-69: tram che scoppiano a tratti in grandi lampi violetti. montale, 1-25
, ii-1055: cominciava già 'l sol in su salire, / vibrando d'ognintomo
, / accompagnata o sola, armata in campo. idem, 19-57: quando
onofri, 11-96: lampi di fiori in riva al cielo nero. montano,
, 1-212: lampo d'amor dubbioso in te sfavilla, / fiamma traspare in
in te sfavilla, / fiamma traspare in me d'incerti affetti; / tu parli
la pupilla di lei ravvolse il fanciullo in un lampo di tenerezza. linati,
eloquenti, che ciascuno stimava d'aver in voi solo un bastevol teatro e ne'vostri
per trionfare d'un impero e riconquistarsi, in cinque giorni, la propria terra.
può mancargli, da tenere a scuola dimoiti in italia e fuori. fogazzaro, 2-245
tante volte, noi moderni. senonché in lui [nel baretti] erano lampi e
mo- gliera! banti, 8-34: in certi lampi bizzarri di apprensione puerile si
e di valor supremo lampo, / dovreste in guerra usarlo e tra i nemici,
io dissi, / e gli apparvi in un lampo, il ciel t'inspira,
ansioso, come s'egli avesse intravisto, in lampo, lo sconvolgimento di tutta la
de l'inganno. fagiuoli, iv-135: in ciascun, benché veduto / fosse con
vedevano i primi lampi e che rumoreggiava in tutta europa, minacciava addirittura la spogliazione
77: proletario come me, carrera fruga in taschini foderati di seta. come tutti
per potere a sua volta comperare. in quel momento gli voglio bene. e
/ vivi nel cor di noi, vivi in te stesso: / tu fia lo
carducci, iii-3-324: e tu via sfolgorante in tra i perigli, / lampo di
255: il cocchiere si voltava di quando in quando a raccontarmi la storia d'un
. di sapere quali furono que'brevi periodi in cui gli uomini nella fresca genesi della
che vivea teco; / e tu rimaso in tenebre sei cieco. cesarotti, 1-xli-174
da speciali dispositivi per ottenere fotografie istantanee in condizione di illuminazione insufficiente; in passato
istantanee in condizione di illuminazione insufficiente; in passato la luminosità era prodotta dalla combustione
1) o a lampo elettronico (in modo che la luminosità si sprigioni a
per impulso elettrico, di gas contenuti in un piccolo bulbo di vetro).
(la parola era molto usata) in città in cui non si vedesse
la parola era molto usata) in città in cui non si vedesse dominico braga
non si vedesse dominico braga apparire in prima fila e sorridere al crudo lampo
sorridere al crudo lampo di magnesio tenendo in mano un bel triangolo di pasta sfoglia
munita a prua di un piccolo cannone, in uso un tempo presso la marina militare
che avviene, si svolge, si verifica in un tempo brevissimo (ed è solitamente
gli autori della rivista che si recita in una baracca eretta in piazza saint sulpice,
che si recita in una baracca eretta in piazza saint sulpice, davanti alla chiesa
: nel gioco degli scacchi, partita in cui ai giocatori viene concesso un tempo
-atto a funzionare con estrema facilità e in un tempo brevissimo. -cerniera lampo:
lampo. pratolini, 10-94: mentre in classe riordinavano i quaderni e ci mettevano
classe riordinavano i quaderni e ci mettevano in fila, millo aveva il tempo di pulirsi
a sprazzi, sommariamente, frammentariamente; in modo intermittente, discontinuo. mazzini
, improvvisamente, inaspettatamente. -anche: in brevissimo tempo, in un attimo.
. -anche: in brevissimo tempo, in un attimo. forteguerri, 13-25
. -dyun lampo: rapidamente, in brevissimo tempo. - anche: all'
adirarsi violentemente. -in un lampo: in modo rapidissimo, fulmineamente; in un
: in modo rapidissimo, fulmineamente; in un tempo brevissimo, con estrema brevità
[s. v.]: tomo in un lampo. l'ho fatto in un
tomo in un lampo. l'ho fatto in un lampo. garibaldi, 2-187:
un lampo. garibaldi, 2-187: in un lampo fu salpata l'ancora e il
era tesa, e 'ntoni la raccolse, in un lampo e l'ammainò stretta.
l'ammainò stretta. fogazzaro, n-55: in un lampo scomparve nella sua camera.
amicis, 11-759: finito di vestirsi in un lampo, si trovava già sul pianerottolo
montale, 1-39: la nostra fiaba brucerà in un lampo. cassola, 2-59:
, e tuttavia la mattinata le passava in un lampo. -per improvvisa intuizione,
interiore. cagna, 1-19: ebbe in un lampo il pensiero che colui fosse
vedo bene, l'ho capito oggi in un lampo: non sono che un bigotto
. fracchia, 141: ebbe come in un lampo la rivelazione della verità.
della verità. soldati, vii-167: in un lampo, vidi il mio lungo
ammonticchiati uno sull'altro, compressi là in fondo, spandendo intorno qualche scossa di
di siena, 1-115: una lampulla longa in un bossolo con arliquia. p.
alterne ovate, fiori piccoli bianchi, riuniti in grappoli e frutti costituiti da drupe rosee
trinci, 1-253: in febbraio si piantano i castagnuoli nelle selve
dalla sete, quando vide lì presso in un solco una pianticella rigogliosa di lamponi
sia per il consumo diretto, sia in confetteria, per preparare sciroppi, gelatine
composto di più chicchi rotondi, disposti in forma emisferica. è simile alle more
sfiduciati: « funghi morecci, bibite in ghiaccio, lampi, lampini, lampone »
penetra come un obice lo scenario bigio in ruina delle facciate lungo la strada appiattita
. = da lamporecchio, comune in provincia di pistoia. lampòrfiro,
individuo adulto, non si verifica mai in mare; diffuso in gran parte dell'
si verifica mai in mare; diffuso in gran parte dell'europa, ha carne
e storioni, / d'ogni altro pesce in tutta la rivera. bibbia volgar.
velluti, 207: io non senti'in tutto quello tempo né fianco né stomaco né
non si tagli né si scortichi; in ciascuno foro del capo metti uno garofano
'l possi prendere con la manu involtata in un panno di tela et tirarlo fora
rompersi, perché la lampreda non ha in corpo niente di gattivo, excepto questo
berni, 152: come tante lamprede in un tocchetto, / impantanati siam fin
lamprede e i carpioni? -quelle nascono in correnti fiumi e son così dette dal leccar
lamprede attaccarsi al legno e alle pietre in modo che un uomo ha delle fatiche
. bellini, 5-1-117: la lampreda, in tutto il corpo della quale non vi
si chiama pericardio,... dovecché in tutti gli altri animali questa custodia del
anno e particolarmente la stagione iemale, in mezzo alle acque salate dell'oceano e
rocchi di anguilla; e se anch'essa in quel dì è troppo cara, si
, io persuaderei a cesare che volesse in forma di cesare dittatore accettar lui la
, e non lasciare andare questa lampreda in bocca a qualche frate. 2
, non si facendo carne di bue in vicinanza, ne fece ammazzare uno di
di quello di qualsivoglia altra bestiaccia che vada in voga per le cucine de'ghiotti.
metallico) diffuso nell'africa orientale (in partic. in etiopia) e il lamprocolius
nell'africa orientale (in partic. in etiopia) e il lamprocolius purpureus (
silicato di sodio, titanio e stronzio in forma di cristalli tabulari di color giallo oro
ipoabissale originatasi per differenziazione di magmi in senso basico e caratterizzata da prevalenza
consecutivi al loro battesimo vestivano di bianco in contrassegno della riacquistata innocenza.
ferro e manganese, che si trova in svezia in cristalli e in masserelle lamellari
e manganese, che si trova in svezia in cristalli e in masserelle lamellari di colore
si trova in svezia in cristalli e in masserelle lamellari di colore grigio e di
; 'lampsaco antica città della misia (in asia minore). lamptèrie
. plur. archeol. feste notturne in onore di dioniso, celebrate nell'antica grecia
celebrate nell'antica grecia a pellene, in acaia. tramater [s.
: 'lampterie', feste notturne solite celebrarsi in pellene, città dell'acaja, in onore
celebrarsi in pellene, città dell'acaja, in onore di bacco, nelle quali portavansi
= voce di etimo incerto, variamente diffusa in numerose lingue e dialetti dell'area mediterranea
dalla lavorazione del vello di tali animali, in partic. delle pecore. -lana di
-lana saltata: prelevata da capi lavati in un corso d'acqua prima della tosatura
più lodata di tutte; e quella che in italia si chiama lana di pecora greca
magazzini, 66: si vende [in ottobre] la lana settembrina e la maggese
conducono una o più volte a lavare in un fondo di un fiume d'acqua chiara
boiardo, 1-33: vesteno i babilonici in questa maniera due toniche che hanno una
32-111: più molli / di giorno in giorno diverran le vesti / o di lana
, / né san quel che s'asconde in questa lana. a. cattaneo,
? metastasio, 1-8- 151: in rozze lane avvolto, / fra le nostre
pur ha, io mi lusingherei che venendo in germania volesse venire fino a berlino.
... / aver pagan riconosciuto, in lane / quantunque avvolto inusitate e strane
soffrir non puoi più lungamente, e in vano / te l'ignavo tepor lusinga e
cadendo a terra / lasciava il muro disarmato in guerra. -figur. persona di
2-21: non darebbe luogo a lei in essere lodata di sapere fare ogni cosa
. produce certi ballerini rossi e lunghi in foggia di noccioli d'oliva, en-
parti accessorie della pianta. consiste essa in una specie di pelo lungo più o
incoronava la macchia alta di santa maria in civita. -ant. lana delle
fuoco, lana di cane, lana in cremisino, lana scutarina, lana sardesca,
al servizio di v. e. in poco tempo mutano registro, e diventano
e diventano cime di scellerati e lane in chermisino. gioberti, 1-ii-218: se
voi, buona lana, che avete fatto in tutto questo tempo, durante l'assenza
per fusione e trafilatura del vetro, in forma di sottilissimi filamenti, usata come
vapore e di aria tale da trasformarle in filamenti. 9. chim. lana
si formano scaldando lo zinco all'aria in prossimità del suo punto di ebollizione (
l'ossido di zinco che si solleva in fiocchi bianchi dal metallo tenuto fuso e
.. col quale io mi sto in questa camera, nella qual non si
culo, pensò potere il so apetito in parte contentare: e trovò uno giovane bello
trovò uno giovane bello, il quale in modo di femmina per sua cameriera tenea,
bandello, 3-22 (ii-381): entrarono in letto e con gran diligenza batterono la
: mi par che noi siamo entrati in una disputa non molto più rilevante che
notato come questa storia delle modernità sia in fondo una questione di lana caprina.
qualcuno: con riferimento a cosa avuta in dono o acquistata con denari altrui.
qualità, tipo (per lo più in senso negativo); essere tutti della
caterve dei birboni... erano in milazzo a far d'ogni lana un peso
e tenere la rocca; a porsi in grembo la paneruzzola, a voltare il
, 16-iv-93: io per me credo che in fine abbia ad esser detto, come
cittadini vuote le borse, e non molto in concordia l'università de'nostri cittadini,
che per ispogliare la pelle: e in tanto che le nostre lane rimettessero i
le mani un'impresa difficile, trovarsi in una situazione complicata da risolvere. berni
-stimare meno della lana caprina: tenere in poco o nessun conto. galileo
pretendere ciò che una persona non è in grado di dare; non si deve
lanauòlo), sm. chi, in passato, professava l'arte della
i lanaiuoli di firenze vennono tra loro in grande divisione e sette per cagione del
loro modo, fu concesso loro molte cose in pregiudicio de'lanaiuoli. varchi, 18-3-32
che i ciompi non volevano più essere in modo niuno sottoposti all'arte della lana
: non molti anni dopo si contavano in firenze più di ducento botteghe di lanaiuoli.
fibre di lana e delle fibre tessili in genere. = voce dotta, comp
', cosi chiamansi certe mazze, in cima alle quali è legata della pelle di
medicine lodate alle scrofole, però tengono in uso alcune nelle picciole durezze dell'applicazione con
dorso, diffuso nell'italia centro-meridionale (in partic. in puglia) e anticamente
nell'italia centro-meridionale (in partic. in puglia) e anticamente impiegato nella caccia.
cm. 50. sedentario ed erràtico in inverno; più comune in puglia,
sedentario ed erràtico in inverno; più comune in puglia, calabria, sicilia. aggressivo
una delle specie nobili della falconeria; in libia adoperato ancora per la caccia.
. miner. ossisolfato di piombo, in forma di cristalli monoclini trasparenti o in
in forma di cristalli monoclini trasparenti o in masse lucenti di colore bianco-grigiastro o gialloverdastro
colore bianco-grigiastro o gialloverdastro, scoperto originariamente in scozia e diffuso anche in germania,
scoperto originariamente in scozia e diffuso anche in germania, austria, francia, cile.
lanate pecore, guardatore. lauro, in: le cavicchie con i quali sono congiunti
di acqua stagnante, per lo più in forma di mezzaluna, che si forma
forma di mezzaluna, che si forma in un'ansa di fiume abbandonata dalla corrente
4 lanca ': terreno o bassura, in generale invasa dalle acque, e relitto
galileo, 3-4-507: la bilancia sta in equilibrio quando nelle due lanci si pongono
terra / librata sul suo peso apporre in lance, / né tante altre produrre opre
2. per estens. piatto in cui si dispongono le vivande, usato
quando / tutta una gente si dissolve in gioia, / quando alla mensa,
che il cantor rallegra, / molti siedono in ordine, e le lanci, /
romagnosi, i-175: si muore: in lance eguale / premio e pena ha
: con somma giustizia ed equità; in modo spassionato, con valutazione imparziale,
orbe e con tenaci denti / muove sospesa in alto instabil libra. / questa de
al sole / tutto cura ed osserva e in equa lance / i beni e le
incerto. tasso, 20-50: in dubbia lance / co 'l timor le speranze
sospese. marino, 2-119: ancor vacillante in dubbia lance / del concorso divin pende
le lanche su per le banche: porre in vendita la propria merce. -anche:
te mo che la filosofia debbia perdersi in gli appetiti de la disordinata libidine? -s'
-porre, appendere, librare, pesare in lance o su giusta lance: sottoporre
è di sì leve danno / posto in lance co 'l prò che 'l contrapesa.
villani, 4-111: le ragion vostre in egual lance io metto. r. campeggi
futile è solo / che con prudenza occulta in pace accresca / di forze il regno
il regno. metastasio, 1-ii-635: se in giusta lance / pesiamo i falli nostri
2-148: solingo e senza parte / librasti in equa lance il bene e il male
e... levarono quella lancèlla in alto tra la terra e il cielo,
e io dissi all'angelo che parlava in me: dove portano queste due femmine
[plinio], 9-37: bullire in piombo et ad ciascuna lancèlla de acqua
da ambedue le parti vanno a terminare in punta. le foglie dell'ulivo, delle
l'estremità, di modo che termina in punta, rappresentando la figura di una
cosa di cielo caduta, per miracolo, in mezzo a quella natura. c.
castello a bolgheri i cimiteretti sono tagliati in mezzo a floridi vigneti, un quadrato di
ferri lanceolati, le rame degli abeti riprendono in verticale quello slancio curvo e frangiato.
lancetta; e feciono danno l'altro die in molte parti. savonarola, 4-22:
: con diverse cose, che tenevono in mano, o picciole verghe, o archi
, o archi interi, o pure in pezzi, o lancette o altre tali.
d'acciaio acuminata e tagliente, inserita in un manico d'osso o di altro materiale
lancetta fa la sua ferita. zucchetti, in: li bianchi di loanda, per
come si deve, fanno amma- strare in questo mestiere alcuni de'loro negri, facendoli
per servirle mette l'ale, / ed in loro fa perfetta / lavorar la sua
sua lancetta. / cava sangue, e in calma mette / le agitate monachette.
capo per via d'un chiodicello rinchiudono in tra di esse la lama, che proteggono
a saetta o variamente traforate e appuntate in cima, forate dall'altro capo dove
, forate dall'altro capo dove calzano in un fusto, da cui ricevono il
. soderini, i-92: v'è in mezzo [all'istrumento] una lancetta,
questo instrumento, nella sua maggior sommità; in cima del quale è una banderuola,
pezzo di calamita, ella inebria l'ago in maniera che la punta della lancetta si
ciascuna delle aste acuminate con cui terminano in cima i ferri dei cancelli e delle inferriate
e 'lancia'dicesi da'magnani ogni ferro in asta o a punta, con cui sono
adoperato per incavare le tavole dall'intagliatore in legno. 7. ciascuna delle
carta e del cartone e delle confezioni in paglia. tramater [s. v
: 'lancetta', utensile adoperato da'lavoratori in paglia, in cartoni, in carta;
utensile adoperato da'lavoratori in paglia, in cartoni, in carta; ed è una
lavoratori in paglia, in cartoni, in carta; ed è una lama lunga
lunga circa tre o quattro centimetri, larga in punta e tagliente da'due lati;
cacciandola loro fra le due corna, in vece di ammazzarli col maglio, come
10. brunitoio a lancetta: in oreficeria, strumento molto appuntito per levigare
'brunitoio a lancetta ', fatto in forma di piccola lancia a punta.
ferro acuto nell'estremità, onde piantarlo in terra, intorno al quale s'avvolge la
con uno uncino lo strascinarono e gittarono in tevere. 2. figur. fare
3-iii-120: passavano alla sfilata le dame in carrozza ostentose e mentre, da eluviano profondamente
carnefici lancettari, non si ordinarono più in ogni piccolo assalto. = deriv
.. è bene che ne abbia in ordine due affilatissimi. d'alberti [s
d'uso antichissimo e universale, costituita in origine da un bastone appuntito (lancia
appuntito (lancia semplice), e in seguito da un'asta di legno o
d'urto o di getto nella caccia e in guerra o come insegna di rango
e per tutto il campo portato fitto in su una lancia. a. pucci,
cavallereschi, 105: orlando si scontrò in barbassolo / con la sua verde e ben
s. degli arienti, 323: in man portavano ferrate lanze pinete a verde cum
pinete a verde cum uno verde pennoncello in cima, nel qual era un sole
canteo, 240: tu con la lanza in mano, et io togato, /
di grandissime. tassoni, 9-21: in tanto un cavalier tutto pomposo / d'azzurro
spianata sulla resta. si figgeva ritta in terra colla puntazza. tarchetti, 6-i-479:
, venerato nella basilica di s. pietro in roma, costituisce una delle reliquie più
denudato, /... / apresso in croce afitto, a pogione / bever
a tutto 'l mondo costa, / ed in quel che, forato dalla lancia,
circa ad 50 fanti... bene in ordine, ciò è con petti de
una lancia lunga per una strada stretta fatta in spigolo nel mezzo. -lancia
. lancia che ferisce e risana, in eterno. -lancia d'argalia:
nella faccia isbigotì; / ogni sua forza in quel punto mancò, / e lo
fe'a l'uno e a l'altro in francia. s. ferrari, 568