. bandello, 1-9 (i-117): in qual città si sa che oggidì siano
d'oro finissimo,... come in milano ognora si vede? vasari [
santo fie 'n tuo donaio; / verà in te, donna inorata. intelligenza,
. (inòrbito). neol. mettere in orbita, lanciare in orbita. -
neol. mettere in orbita, lanciare in orbita. - al fìgur.: porre
orbita. - al fìgur.: porre in una situazione vantaggiosa; sistemare opportunamente.
inordinanza e indispo- sizion di figura conterrà in sé, che propriamente sarà contraria alla
inordenataménte), avv. disus. in modo disordinato, confuso; senza ordine
letterato, il quale ci trovasse [in questo libro] alcuna auttorità sposta inor-
saltare, che bisogna far di masso in masso per quelle scoscese e dirupate e
è pessimo segno. 3. in modo contrario all'ordine morale, al di
[il tiranno] non si può mantenere in stato,... seguita che
assoluto e infinito..., in tal caso l'uomo sarebbe sì inclinato alle
onta al creatore. 4. in modo eccessivo, smoderatamente, senza misura
, con intemperanza. fasciculo di medicina in volgare, 21: nota che lo usare
: ma che se ne sentisse platone in queste e di queste ciascune parti per sé
accade senza ordine, a caso, in modo disorganico; che non risponde ad
..., per più fattibile che in infiniti getti [dei caratteri tipografici]
orgoglioso faggio /... / in questa e in quella parte / stende le
... / in questa e in quella parte / stende le braccia inordinate
scriver questa istoria ordinatamente, potria servirsi in qualche parte di queste tal scritture,
alla qualità de'cibi, ordineremo essere in publiche tavole registrati il modo e 'l
nostra provincia. tasso, i-196: in quanto alle parole, la scrittura è incul-
. martello, 472: io conosceva in pratica poco più di me saperne il
la crescente decadenza dell'attività cerebrale, in specie della volontà e della ragione,
quell'altezza inordinata, in quelle stradelle strette e ritorte, più tosto
, / ma ne fabrica e tesse in mille modi / anella ed archi, e
de arzenti et ori non se multiplichi in qualche altra spesa inordinata. b
con lor minaccie piene di furore / tirando in vari modi li lor strali / di
, xxvii-361: l'inordinazione che è in quest'uomo generato da adamo, non
'vidi il cane inorecchirsi, e in quel punto schizzò la lepre '.
tavoli,... e di restare in ascolto, inorecchito, delle poche frasi
inorare2. inorganicaménte, avv. in modo inorganico, non sistematico; senza
vita. 2. ant. in maniera indipendente dall'azione o dall'aiuto
immortalità; e perché l'uomo è in confinio delle cose superiori ed inferiori,
come terreno, inorganicamente, così intende in virtù delle cose superiori immortali, ed
inorganici non erano capaci che di contenere in loro stessi un infinito irregolare e confuso nelle
, il mare e l'atmosfera, in una parola, quelli che dal volgo
beninteso, non si sparpagli e disperda in una molteplicità inorganica di conoscenze.
può ordinare secondo determinate direttive o associare in base a princìpi comuni. gramsci
inteso, benché sia corpo inorganizzato, in virtù dello intelletto agente. balbo, 1-
. disus. diventare orgoglioso, montare in superbia, insuperbire; andare orgoglioso,
tramutarsi, con le altrui giubbe, in leoni. pindemonte, iii-578: vedi tu
. far bella mostra di sé, mostrarsi in tutta la propria bellezza. roberti
nobile pavone, / all'aria spiega in cerchio / sua coda e la tondeggia.
/ il mandorlo inorgoglia, / ché in preda all'urugano / pon morta a terra
quand'elli si vide così subitamente venuto in così grande onore,...
44: guarda che tu non inargoglisci in alcuna grolia temporale. n. arrighetti,
siri, vii-944: non correre tanto in fretta perché li francesi si sarebbono inorgogliti.
della puerizia, molti fra voi troveranno in essi i germi e quasi il compendio delle
io: la quistione orientale è prospettata in funzione dei problemi italiani: disegni di
stato o potenza orientale, gravitare politicamente in un ambito orientale. quarantotti gambini
detta fossa. e se la mattina in esse acqua vi sarà, cavando, l'
inornataménte, avv. letter. in maniera non ornata; semplicemente, senza
biasimo me ne può seguire, come che in istile umile ed inornato essere le conosca
contrari a i fatti patenti e manifesti in uno istorico che ha per prima legge di
sia se non bene, per mettere in sicuro noi stessi o per fuggire odio
instruzioni. brignole sale, 6-247: in quella guisa inorpellava dolci sogni alla sua
aprile, / e più che un perno in cima a un campanile, / e
inorpellata apologia, prima che lasciasse capitarla in mano del dotto avversario, pure alla
adulazione, che gli arreca la morte in un calice innorpellato dalle false lusinghe.
ai moderni popoli, e di favorire in quelle contaminate carte alcune poche verità.
, 52: queste storie, inorpellate in veste francese,... non possono
, reso più orrido di quanto non sia in realtà. b.
con acidi si decompone in glucosio e in una sostanza colorante insolubile chiamata 'rosso
; si trova nella foresta nera e in calabria. = deriv. dal
come meglio uffizi ingolla / chi canta in quilio il kirieeleisònne, / senza veder
kirie, eleison ', e popolarmente, in modo congiunto, 'kirieeleisònne ',
nella messa, portandosi dopo l'introito in mezzo all'altare, rivolge ripetutamente alla
regioni temperate, e coltivata in passato per l'estrazione di fibre corticali
e dalle capsole ad un seme riunite in un capolino a cinque lobi.
grado, più o meno intenzionalmente, in determinate forme o correnti artistiche.
sfere di metallo, usato un tempo in russia come strumento di tortura, specialmente
i quali... di quando in quando tastano il polso per vedere se il
soffice di colore grigio; si trova in australia, dove vive sugli alberi,
bismuto e piombo, che si trova, in aggregati fibroraggiati e granulari di colore grigio-acciaio
subarbustacee con foglie semplici, fiori piccoli in glomeruli, che vivono su terreni sabbiosi
vivono su terreni sabbiosi e salati: in italia sono diffuse la kochia arenaria e
. -per estens.: lingua parlata in un vasto territorio nel quale si è
pasolini, 8-9: per arrivare in concreto ad alcune conclusioni linguistiche, che
ad alcune conclusioni linguistiche, che ho in mente, sceglierò un punto di vista
le terre dell'antico comune rurale, cedutole in godimento dallo stato. = v
pratolini, 11-605: la mia polemica affinché in abis- sinia le imprese di costruzioni venissero
, la sede dell'autorità governativa; in serbia, la reggia.
neumi, propria dei canti melismastici, in uso a bisanzio sin verso la fine
verso la fine del secolo x e in russia fino al xiii. =
latino q; nel periodo classico cadde in disuso e venne usata esclusivamente per indicare
o funeraria rappresentante una giovane donna in piedi, vestita di chitone e imation o
stor. complesso fortificato elevato dai crociati in terrasanta per resistere anche per lunghi periodi
, linn. '. perigonio diviso in quattro o cinque parti. nettario di
di 'tedescheria 'ed andiamo pure in cerca del buono e del bello in qualunque
pure in cerca del buono e del bello in qualunque luogo si trovino; ma per
iv-358: * krapfen ', in tedesco e nel linguaggio di cucina, indica
, ed entro uno strato di conserva tenute in caldo in apposite credenzine. a roma
uno strato di conserva tenute in caldo in apposite credenzine. a roma frittelle simili si
ferro e potassio, che è stato trovato in cristalli rombici di colore rosso-rubino, fra
angolo retto e finemente lavorato, diffusa in tutta l'area indo-malese. j
spesso a lama fiammeggiante, a manico in ebano o in altri legni preziosi,
lama fiammeggiante, a manico in ebano o in altri legni preziosi, o in avorio
o in altri legni preziosi, o in avorio colorito e inciso, o in
o in avorio colorito e inciso, o in
argento a cesellature, o in oro con incastonate pietre preziose. generalmente
pietre preziose. generalmente il fodero è in rapporto diretto con la ricchezza del manico
tipico di casale monferrato e di moncalvo in piemonte. = v. crumiro.
kummel, sm. liquore diffuso specialmente in russia e germania, aromatizzato con essenza
o funeraria che rappresenta un giovanetto nudo in piedi, tipico della statuaria greco arcaica.
e la m; è chiamata in italiano elle, in latino el,
è chiamata in italiano elle, in latino el, e corrisponde al greco
di grado rafforzato { alla); in tutti gli altri casi è di grado
suono che ha anche davanti a i in alcuni casi speciali, come nei latinismi
or d, or 1, or l in sue figure. bembo, 2-54:
deiminio, ii-148: l si muta in i: placeo piaccio, plus più.
rimove: quelli quei. fasciculo di medicina in volgare, 47: rimarrà la lingua
il b, dice * bipcod', in visitare; il c, 'chipcod',
iscansare questa fatica dice 'aitro ', in vece d''altro ': e
la r, che per vizio di organizzazione in alcune bocche suona l, in altre
organizzazione in alcune bocche suona l, in altre d, in altre anche s,
bocche suona l, in altre d, in altre anche s, si barattò con
le stesse lettere: 'medidies 'cangiarono in 'meri- dies', * remuria '
'meri- dies', * remuria 'in * lemuria '. tommaseo [s.
s. v.]: siccome in * giglio 'la l diventa g,
* giglio 'la l diventa g, in 'luglio 'la 'j 'diventa
mi. bibbia volgar., i-387: in quella medesima larghezza dell'atrio, ch'
giambullari, 5-215: venne con essa in italia anni lx prima che troia fosse disfatta
v. borghini, 6-iii-258: cosa che in nessun de gli altri [segni]
per autorità de'tribuni medesimi. pisone dice in un suo libro che ne furono creati
lira sterlina si adopera la l maiuscola in carattere corsivo tagliata £). -abbreviazione
valeva lire austriache, che quand'erano in argento avevano pure un valore. così
lira del ducato di milano, divisa in 20 soldi da 12 denari = l.
applicato sulla base di ragioni semplicemente logiche in contrasto con ragioni di fatto.
e legge. 12. in opere filologiche e bibliografiche, /.
): v. con; nella, in la: v. in1; sulla,
/ non cangeria natura / s'alcun vasello in mezzo non vi stassi. dante,
simile alla rosa, / ch'in bel giardin su la nativa spina / mentre
., 10-35: l'angel che venne in terra col decreto / de la molt'
il modo, lo stile, la foggia in cui qualcosa viene fatto, indossato,
di soldati; chi vestito, chi in farsetto, chi col cappotto sulle spalle
mio parimento, / d'agri infino in messina. rinaldo d'aquino, 96:
ell'era la più bella ballerina che fusse in quei contorni. tasso, 11-69:
viviani, vi-106: affinché segua ciò in forma la più copiosa che possibil sia.
ciandole il piè, cadde della scala in terra e ruppesi la coscia. tasso
fredda alzando verso / il cavaliero, in vece di parole / gli dà pegno di
, ii-232: imbandita è la mensa. in piè d'un salto / alzati e
gli occhi dilatati, / le pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso
: io, che posto son con loro in croce, / iacopo rusticucci fui;
pier della vigna, 130: quella in cui for mise / tutte conteze assise
conteze assise, / senza la quale amore in me non regna. dante, par
ascose, / che tesser loro v'è in sola credenza, / sopra la qual
intenza. boccaccio, vi-58: verità né in fatti né in parole / oggi si
vi-58: verità né in fatti né in parole / oggi si truova, e.
sì com'a reina, / la quale in tutto può ciò che la vuole.
, la quale, dopo aver asciugate in segreto le lacrime, alzò la testa
108: le navi sono coliate, / in bonor possan andare, / con elle
con l'antica / madre a ricoverarsi in terra amica. loredano, 2-ii-50: la
inverso frateimo / sei senza peccato, in cuor mio / ti chiamerò la mia suora
preposizioni; e ha talora valore distributivo in relazione con un determinato periodo di tempo
mal coperta. ariosto, 17-18: in un piano fruttifero e abondante, / non
strano, indescrivibile. 10. in costruzione ellittica, analoga al cosiddetto accusativo
/ falcian cantando le fiere vergini / attorte in nere bende la fulvida / chioma;
, s. xl tra parecchie volte in k. ottobre nel sessantaquattro quando murai
, dolce stella, / volta sti pianti in deletoso riso; / questa è la
, che senza cagione abbandoni petronio, in casa del quale io sono alloggiato. trissino
ch'era di sopra, ed ordinava in tanto / degno convito a le future nozze
la bellona, lì davanti, non più in quei pietosi velari, ma come doveva
(ii-491): le monache si domandarono in colpa, credendo che tutto quel tempo
tempo che la badessa faceva portar cibi in camera, la margherita ci fosse stata.
benedicea d'engaddi i freschi gigli / vedovi in seno de la maintenon. pascoli,
de la maintenon. pascoli, 168: in mezzo alla preghiera breve / la dolce
di verona fece nella facciata da piè in una tavola un'as- sunta di nostra
tavola un'as- sunta di nostra donna in cielo. manzoni, pr. sp.
etade vive donna caterina / sposa esemplare in epoca beffarda. c. e
possedere e godere beni di ogni sorte in quel di mantova, abitandovi o non vi
, 307: a lucidare i parquets, in casa cave- naghi, era sempre venuta
sempre venuta la * confidenza ', come in tante altre case, del resto.
è dipinta la nostra donna che va in egitto, in mezzo a una gran boscaglia
nostra donna che va in egitto, in mezzo a una gran boscaglia e certi
5-79: ma s'io fossi fuggito in ver la mira, / quando fui sovra-
sirte a'naviganti infesta, / trattasi in alto, in ver'le piaggie lassa.
infesta, / trattasi in alto, in ver'le piaggie lassa. foscolo, sep
la caprera / ove dorme il leone in sepoltura. e. cecchi, 8-147:
, 192: un inno, 'in pectore ', da sciogliere alla riva di
anche sottinteso. carducci, 725: in te la vendemmiante sanità borgognona, /
. idem, 1052: italia dio in tua balìa consegna / sì che tu vegli
salvo rarissime eccezioni, come nel caso in cui faccia parte del nome stesso della
: la spezia ti saluta, / in vista dell'alpe, austera e forte,
tristezza delle armate, s'era traslocato in via spiga al 21. buzzati,
questi problemi [il maestro] giunse in piazza della scala. 14. premesso
/ si svaria più quanto più pensa in ipsa, / così svariava io,
viii-1-61: queste quattro cose pienamente ha in sé la 'comedia 'del nostro poeta
'e t * odissea 'si riducessero in prosa, parrebbero storie romanzesche e meravigliose
altre che a'dì nostri si scrivono in lingue e stili mille volte peggiori.
. de sanctis, ii-8-14: vennero in voga traduzioni, imitazioni, contraffazioni di
cavalleresche. l intelligenzia ', poema in nona rima ultimamente scoperto, è una
travolti da spira di bufera, passano in quelle voci... la non
sopra un lettuccio da sedere, che in quella era, s'incominciarono a trastullare
: vitellio... fecesi portar in seggiola a casa la moglie.
) ad articolo è osservabile già, in fenomeno di transizione, nella traduzione (
traduzione (volgata) della bibbia; in modo più definito, a datare dal
; questa, codesta, quella donna (in funzione di compì, oggetto; e
/ tanto intorno percazzala fino che l'ave in sua podestà. angiolieri, 91-2:
. tasso, 6-79: soleva erminia in compagnia sovente / de la guerriera far lunga
, e come diligente / spazza le stelle in cielo, e fa pulito: /
: cassandra, allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il
355): — non la voglio in casa costei, -pensava intanto l'innominato.
diresti candida, / che ilare sorride in ogni canto. d'annunzio, i-78
come ella non giungeva a mettere un braccio in una manica, andrea la guidò,
color del mare. 2. in funzione di soggetto: ella; questa,
quella signora », disse renzo guardando in su, e con voce non troppo
2 * pers. sing., in funzione di compì, oggetto, in locuz
, in funzione di compì, oggetto, in locuz. allocutive indirizzate a una persona
della fatica e fastidio che ha avuto in tener el cavallo, la prego ad esser
: resta che me l'offerisca se in cosa alcuna la posso servire, il che
, ii-8-174; vada ella... in campagna, e ritorni sana e sempre
v-2-307: ma perché la parla sempre in canzone, con un certo modo che noi
codesta, quella cosa; ciò (in funzione di compì, oggetto).
la lettera e letta, / la pose in mano a lo re d'oriente.
. poliziano, 1-607: chi si diletta in giovanile amore, / compera la ricolta
giovanile amore, / compera la ricolta in erba verde; / ché sempre il
33-54: ecco fa a un tempo egli in italia guerra; / ecco altri la
. pietro di silki, v-14-18: posit in sa penitenzia a sanctu petru de silki
la notte passata aver l'arca imbolata ed in casa mès- salasi. sacchetti, 178-84
dati, 3-93: fingendosi calderaio andò in casa un gentiluomo a farsi dare una
, o poscritto, che la metteremo in fine del volume, a nome degli editori
mi rattristava tutto. 5. in senso generico e allusivo, talora con
che è usato di spendere alla larga e in cattivanze, quando viene in mendicaggine,
larga e in cattivanze, quando viene in mendicaggine, bisogno è o che la vada
ha fatto dal primo dì di questo in qua, non ci starà troppo. r
la va male. 6. in funzione di soggetto: ciò; questa,
la si fosse e di morte; in ogni guisa / morir dovendo, a che
ora. algarotti, 1-vi-64: entrati in pietroburgo, la non ci parve più quale
renzo; e, cacciata subito la mano in tasca, la votò di que'pochi
la ', e gorgogliasi una canzonetta in gola. citolini, 492: sonovi poi
. i libbri di canto, e in essi le reghe, gli spazi, le
rosa, 20: alla musica in corte ogn'uno attende, / do,
principii con un 'do '. in una scala ascendente dal grave all'acuto,
la 'compie 5 vibrazioni nel tempo stesso in cui quello che produce il suono fondamentale
minuto secondo. savinio, 58: in luogo degli accordi e degli arpeggi si
la come tonica e reca tre diesis in chiave [fa do sol). -scala
di tono maggiore che ha come tonica in la bemolle e reca in chiave quattro bemolli
come tonica in la bemolle e reca in chiave quattro bemolli (si mi la
la come tonica e non reca accidenti in chiave. 2. locuz.
nota di partenza. lucini, 10-15: in sordina, un trillar piano, /
, un trillar piano, / spunto in cadenza a morire lontano: / propone
3-485: ci teneva ad inaugurare di sorpresa in quelle solennità, una foggia nuova di
qualcuno di noi più birba degli altri desse in quei momenti in la, e allora
birba degli altri desse in quei momenti in la, e allora in classe si scatenava
quei momenti in la, e allora in classe si scatenava l'inferno. baldini
note musicali. là, avv. in quel luogo, in quella parte, in
là, avv. in quel luogo, in quella parte, in quel punto,
in quel luogo, in quella parte, in quel punto, colà (sostituisce,
accompagna, un compì, di stato in luogo reale o figurato e indica per
., 6-13: si n'andò in francia... e là trovò uno
. giusti, 4-i-239: la sposa in fronzoli / sta là impalata, / rimessa
tutti eran corsi a vedere, e là in fondo nell'angolo del cortile grixenda distinse
chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi sei alle origini
verso quel punto o quella parte, in quella direzione (e sostituisce un compì,
, 3-9 (361): pure in forma di peregrina, come usata n'era
): il signore andò là, entrò in un cortiletto dove c'eran molti preti
un poco il vostro ragazzo, per mandarlo in sin là. tasso, 6-5:
sì grosso velo / di verno la danoia in osterlicchi, / né tanai là sotto
: el cedro... là in quello suo luogo proprio fa frutti suavis-
20-101: menata mia madre seco, mise in ordine una casetta là dal fiume molto
alto2. 2. con funzione di in ter., a esprimere sorpresa,
: là nel sollione sono di tanto in tanto da periti visitati i ponti de'notatori
4. locuz. avverb. -all'in là, per all'in là:
avverb. -all'in là, per all'in là: all'indietro, in direzione
all'in là: all'indietro, in direzione opposta. magalotti, 21-156:
: tali increspamenti andarsi via via propagando in cerchi successivamente maggiori, tanto ch'e'
percotendola con impeto, da essa per all'in là si riflettono. -al di
piovene, 3-207: ma v'è in me una speranza,... che
). -in partic.: da, in o verso un'altra camera della
per tutta gente / ch'à scritto in su la mano: « nimo ci passi
7 (114): la casa è in fondo al paese... c'è
ghibellina si dice che si criarono prima in alamagna, per cagione che due grandi
ambito. de sanctis, 7-440: in queste creazioni fattizie di mazzini trovate sempre
il padre che gl'impetrasse certe grazie in corte di roma, innanzi che tornasse
: tutto che questa gente maladetta / in vera perfezion già mai non vada, /
creature che sembrano destinate a emergere solo in questi momenti. esse non vorrebbero esser
piccoli atti quotidiani, han saputo mantenersi in sicuro contatto. -con valore di sost
ii-3-389: tutto il sensibile è [in dante] soltanto specchio simbolico del di
-di qua e di là: in questa vita e nell'altra, in
in questa vita e nell'altra, in questo mondo e nell'altro, nel tempo
là. -di o da là in qua: da allora a ora, d'
da allora a ora, d'allora in poi. sacchetti, 41-102: di
le gambe, che mai da là in qua non l'avea possute riscaldare.
riscaldare. -in là, più in là, più là: in disparte,
, più in là, più là: in disparte, da un lato; in
in disparte, da un lato; in o verso un luogo alquanto distante;
, inf., 31-19: poco portai in là volta la testa, / che
. petrarca, 242-5: toma tu in là, ch'io d'esser sol m'
guicciardini, 2-10-93: feci allo andare in là il cammino di avignone.
,... fingendosi calderaio, andò in casa un gentiluomo a farsi dare una
, francamente li disse che si facesse in là, perché non lo tignesse.
la virtude? / a che cercarlo in là? montale, 1-101: sotto l'
le immagini portano scritto: / 'più in là '. landolfi, 2-108:
pastori e dei carbonai, poco più in là quello dei lupi. -in o
misura, intensità, importanza maggiore; in modo più serio, più grave,
, più grave, più preoccupante; in peggio (o in meglio);
, più preoccupante; in peggio (o in meglio); oltre, ancora.
/ -bembè, la cosa è molto in là. s. caterina de'ricci,
, vi dico, ché non segua più in là. l. salviati, 20-115
di dire che qui si possa tornare in dietro. la cosa è ornai tanto in
in dietro. la cosa è ornai tanto in là ch'e'bisogna per forza lasciarla
martello, noi saremmo subito un pezzo in là a esser fuori di tutte le
intese, e non osò domandar più in là. guadagnoli, i-ii- 101:
lo storico, che mira un po'più in là, /... / in
in là, /... / in lui vagheggia le trascorse età. carducci
punto, sì -dicono alcuni -: più in là no: sarebbe male. e
, grandi inventive. forse non va più in là del ciuffo alla zimmermann e dei
-più avanti nel tempo; dopo, in seguito, poi. gherardi, ii-200
gherardi, ii-200: se da mezzogiorno in là prendesse la zuffa il sole rivolto
che tu la lassarai stare du'ore in là. macinghi strozzi, 1-464: dalla
strozzi, 1-464: dalla prima volta in là, mai si volse inverso di me
: quando la notte era assai ben in là col suo viaggio,...
suo viaggio,... veggendosi in tanta solitudine, tutta tremante e pavida dubitava
tutto l'anno millecinquecentotrenta; dal qual tempo in là là s'avevano
s. v.]: da ora in là, da oggi in là..
: da ora in là, da oggi in là... e, prendendo
da quel giorno, da quel tempo in là. -con valore di attributo
essere d'intera sanità, è anco in là coll'età. calvino, 7-29:
ipersensibile come lei, e già abbastanza in là negli anni, il modo di
-là sopra, là di sopra: in cielo, in paradiso. tasso,
, là di sopra: in cielo, in paradiso. tasso, 6-5: di
, cercai una sosta e una tregua in un luogo neutro. -qui e
e là, or qua or là, in qua e in là, di qua
qua or là, in qua e in là, di qua e di là,
, chi qua e chi là: in più luoghi, in un luogo e in
chi là: in più luoghi, in un luogo e in un altro, vicino
in più luoghi, in un luogo e in un altro, vicino e lontano,
, da una parte e dall'altra; in una direzione e in un'altra.
dall'altra; in una direzione e in un'altra. dante, inf
, chi qua e chi là, in diverse brigate, sensa saper noi dove,
, orfeo, 383: ognun corra in qua e in là, / come vede
383: ognun corra in qua e in là, / come vede fare a me
xxv-1-212: ella non s'è mostrata in alcun modo / né di qua né
di qua né di là, che sta in sul savio / per amor de la madre
: i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua e là
.]: * non si fare né in qua né in là ', non si
* non si fare né in qua né in là ', non si muovere,
/ egli al patrone; egli ai figliuoli in grazia. salvini, 41-81: era
, là ovunque, là dovunque: in o verso qualsiasi luogo, dovunque.
più a lungo (nel tempo); in maggior misura (nella quantità, nell'
il fé'far, che m'avea in ira / assai più là che dritto non
-prima, per l'innanzi, in passato. s. caterina da'ricci
di lui: e non arei mancato dirvelo in carità, poi che veggo confidate in
in carità, poi che veggo confidate in lui. 5. locuz. prepositive
che si doveva celebrar di là tre mesi in norembergo. levi, 1-186: in
in norembergo. levi, 1-186: in questa landa atemporale, il dialetto possiede
. gregorio dati, 1-80: mette in mare [il po] in sei foci
: mette in mare [il po] in sei foci, e con grandissima grandezza
parte, venne a partecipare per la quarta in questa nuova divisione. grazzini, 4-60
e finger di cercar qualcosa: ei sono in su quel forziero di là dal lettuccio
6. locuz. -andare di, in là: avanzare, procedere, farsi
l'accorto destriero, i ma molto in là non va che si risente. lippi
lippi, 12-36: può francamente andar in là con gli anni. note al malmantile
note al malmantile, 12-36: 'andar in là con gli anni', vuol dire
no certo, ma intanto si va in là, e si piglia tempo.
di giacomo, ii-891: goethe, in un inciso, negligentemente buttato là fra
: nelle gole giù de'botteghini, / in 'ambi 'e in 'temi
, / in 'ambi 'e in 'temi 'avean precipitato, / colla
qua: stare per morire, essere in punto di morte; essere gravemente ammalato
. -non cercare, non chiedere più in là, o più là: non
simili, più la ', usasi in modo imperativo per non domandare più di
solo e indipendente. -disus. voltati in là: per indicare, in forma
. voltati in là: per indicare, in forma di inciso, il carattere improvviso
s. v.]: 'voltati in là ', in modo imperativo,
]: 'voltati in là ', in modo imperativo, si usa familiarmente per
più che altro, parlandosi di chi è in collera, o simile. per
: pareva il finimondo; ma voltati in là, non fu altro. 'quella
fu altro. 'quella persona va facilmente in collera; ma, voltati in là
facilmente in collera; ma, voltati in là, non ha più nulla'.
-ant. essere più là, più in là, ancora più in là:
, più in là, ancora più in là: avere maggiore importanza, contare di
. dal lat. mac 1 colà, in quel luogo '. labadismo,
v-264: labandina è cara gemma, et in asia il nascimento. = da
di lui, le labarde tedesche volano in ischeggie. r. sacchetti, 1-82:
2. locuz. -appoggiare la labarda in un luogo: sistemarvisi comodamente, installatisi
buonarroti il giovane, i-379: messo in fuga gambasso, e seco insieme /
romano, adottata sotto costantino; consisteva in un drappo quadrato, pendente da un'
da un'asta, il quale recava in cima il chrismon o monogramma di cristo
con la croce e col motto * in hoc vinces ', a costantin mandato.
dio illuminato mediante quel segno ch'ei vidde in cielo meraviglioso, mutò la sua insegna
immagini e l'altre insegne stavano nel campo in un tabernacolo, o (come noi
v.]: * labaro', vessillo in generale presso i romani, e in
in generale presso i romani, e in particolare de'cavalieri, formato di un
croce. poi, molte furono le bandiere in un esercito, ma un solo labaro
ma un solo labaro precedeva gl'imperatori. in questa insegna militare imperiale costantino fece porre
colla croce e col motto: « in hoc signo vinces »... afferma
col simbolo di cristo e il motto 'in hoc signo vinces! '. abolito
corpo o di un reparto militare consistente in un drappo quadrato su cui vengono raccolte
, usciti di chiesa, si schierarono in sul passaggio del papa; quegli delle scuole
smarrita labbia / priego mi servi o nuova in me la crea, / sotto la
la favilla accende la fiamma, così raccese in esso poeta la sua spenta conoscenza;
. petrarca, i-4- 159: in così tenebrosa e stretta gabbia / rinchiusi fummo
sicché la bella labbia / si trasmutò in cosa maledetta, / e tutto si rodea
volgi l'essenza / quanto ch'è sola in voi magnificenza! gelli, 15-ii-477:
1 labbro '. cfr. carducci [in poliziano, 1-268]: « labbia
vultus dissero i latini; come anche labia in femm. da cui deriva labbia per
. / avrai culo a tuo naso: in me tu vedi / un che ti
laurei crespi crini, / mirar le rose in su le labra sparse, / porvi
temer de'spini. fasciculo di medicina in volgare, 45: la prima cosa da
, carne e pelle con maravigliosa admixtione in tal modo che né la pelle da la
tutto accolto, / come corpo animato in sé pur abbia, / il bacio.
: marito e moglie... in sessanta giorni votarono la coppa delle delizie
. battista, i-414: labro che in due coralli appar diviso / piacemi di baciare
, essa sola sorridente, appena, in quel convegno di forzati! sbarbaro,
tien le labra chiuse / o gli ragiona in guisa d'uom che sogna. loredano
compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra. -con valore
la scrittura narra, si divise poi in tante e sì diverse. lemene, ii-235
cor. pindemonte, ii-57: lo sguardo in sé raccolto, il parco labbro.
dolce di calliope labbro / che amore in grecia nudo e nudo in roma / d'
che amore in grecia nudo e nudo in roma / d'un velo candidissimo adomando
tommaseo [s. v.]: in riguardo all'imboccatura degli strumenti a fiato
diconsi appunto le labbra del sonatore, in quanto esse col loro allargarsi o restringersi,
..: / piccola testa, e in bocca molto fesso; / un occhio
/ un occhio vivo, una rosetta in fronte; / larghe le nari, e
nate sono, cusciono la natura, in guisa che la via dell'orinare non
parentado medici- gonzaga, i-178: avendogli in quel subito, nonostante la sua renitenza
: l'apertura esterna della vagina è in mezzo alle due ninfe, cioè due
degli organi genitali della donna, distinte in 'piccole ', che diconsi anche *
che diconsi anche * ninfe ', ed in * grandi ', che si
uno dei due labbri diviso d'alto in basso, e la quale chiamasi * naturale
', se le labbra sono divise in un colle ossa mascellari e i denti
tapiro: conformazione particolare delle labbra, in cui risulta la bocca semiaperta, 11
o blastoporico: orlo della fossetta gastrulare in corrispondenza del quale si compiono l'invaginazione
6. bot. ognuno dei due lobi in cui si divide la casella personata (
, la quale è divisa nel lembo in due parti o labbri, il superiore dei
pioggia fina... si posa / in cima al filo d'erba e si raccoglie
decozione di labbro di venere, fatta in vino bruschetto. mattioli [dioscoride]
chiamano labro di venere, è notissimo in tutta italia, e massime in tutti
è notissimo in tutta italia, e massime in tutti quei luoghi dove si lavora di
trarne fuori il pelo. chiamasi volgarmente in toscana 'cardo'. domenichi [plinio
chiama una erba che nasce nel fiume. in questa erba è un vermicello, che
entro il rampollo. fasciculo di medicina in volgare, 35: quando lo intestino
da presso ad essere interamente unite che in meno di quattro giorni appresso l'ebbe
. d'entro o di fuori impeciato, in pozzo pongono sì che solamente le labbra
buccia dall'osso, che, essendo in succhio, sarà agevole. tasso, n-iii-656
consumati. magalotti, 21-36: sia lavorata in modo [la bocca della canna di
verso il suono del battaglio che batte in su quelle labbra medesime. spallanzani,
. 1827 (213): avventa in alto la mano al labbro della gerla]
, ma è schiacciato, per metterlo in linea retta e corrispondente a quella della
cotenna del prato, e rivoltino il verde in due labbra nere, buone a coprire
servono a stringere. 10. in legatoria, taglio a destra di chi apre
petrarca, iii- 2-42: poi mosse in silenzio / quelle labbra rosate. ariosto,
labbra: bere (per lo più in piccola quantità, con moderazione).
la mensa asperse, / poscia ella in prima con le prime labbia / tanto sol
, i-238: qual è mai quella famiglia in cui ognuno ed ognuna sia di un
io sia uomo immondo di labbra ed abiti in mezzo d'un popolo immondo di labbra
questura e corsero le piazze e furono in breve, con sacro orrore dei benpensanti
-immergere il labbro; mettere le labbra in molle: avvicinarle a una bevanda.
22-12: non avea messo ancora le labra in molle, / ch'un villanel che
macchia. marino, 12-46: non so in qual sacro fonte immerse il labro.
il labro. -intingere le labbra in un bicchiere o in una bevanda:
-intingere le labbra in un bicchiere o in una bevanda: bere un piccolo sorso
labbra della dolcezza, che mi lasciarono in bocca tande delizie. brancati, 4-79:
. -peccare nelle labbra: peccare in parole. bibbia volgar. [tommaseo
bibbia volgar. [tommaseo]: in tutte queste cose non peccò job ne'
bella donna il pianto, / ed in lingua amorosa i dolci detti? / esce
il bisogno irrefrenabile di pronunciare o è in procinto di pronunciare. tasso,
umide labbrina coll'infame / dito e salive in prima purgatorie / monda. carducci,
, che avea la conciatura de le chiome in forma di corona; l'altro a
austriaca. bergantini, 1-215: sporgesi / in questa guisa e per questi condotti /
/ ti celi, ed i labbrucci spingi in fuori, / quando un bacio ti
delle labbruzze, quando non frignava, troppo in rilievo. -acer. labbróne (v
labbro. labbróne2, sm. in legatoria, piega che si trova talvolta
una figura che vogliam dirla, come in quelle parole di virgilio: 4 quaeque
[mia forma], come sia bella in me pensando, / di verdi erbette
buti, 2-154: questi vanno prima in purgatorio a purgarsi de la labe del
nel mondo, e poi purgati vanno in paradiso. cariteo, 266: risolve con
l'umana mente. monti, x-i- in: la giustizia di lassù...
... fruga, / severa e in un pietosa in suo diritto, /
, / severa e in un pietosa in suo diritto, / ogni labe dell'alma
/ son d'ogni labe, e in me solo ricade / la colpa tutta.
virtuoso dei giovanetti, il solo forse in tutta roma che fosse senza labe, dovesse
. a. boito, 139: tale in un cerchio magico / puro da immonda
si propagasse pel setto del naso, sarebbe in tal caso da pensarsi a'mercuriali o
volgar., 1-171: dipoi accadde pure in quella medesima notte che il muro.
marcato (con riferimento a sostanze radioattive in medicina a scopo diagnostico o sperimentale)
petalo medio superiore delle orchidee che, in seguito a torsione dell'asse florale,
dei petali laterali ed è spesso diviso in tre parti da incisioni più o meno profonde
staminodio, organo florale di forma similare in altre piante. 2. zool
termine. canteo, 329: in precipizio la labente etade. fil. ugolini
cadere, discendere, precipitare; scorrere in giù, fluire. dante,
le create cose opifico sacrosanto... in sì prefata opera più che mai del
non toccando terra, labendo senz'orme in guisa di sogno. = voce
labia minor o forficula minore, diffusa in tutta l'italia. = voce
con un impeto labiale che gli mette in moto tutti i denti. svevo,
immerso nel sonno su cui invece nuotavo in piena coscienza. d'annunzio, iv-2-551
: non veggendo l'ambasciadore assai chiaro in quell'affare per poter prender confidenza d'aprirsi
mascellare esterna, da cui si spiccano in vicinanza della commessura delle labbra. lo
il movimento delle labbra; si distinguono in bilabiali (le occlusive orali p,
e miste. salvini, 41-63: in giuseppe, il raddoppiamento della lettera labiale
quindi le differenti denominazioni di esse consonanti in gutturali, palatine, linguali, dentali
v-2-339: il [suono] labiale in 4 labium, labrum 'e 4 bucca
e 4 bucca '. il nasale in 4 nasus 'e 4 naris'. carducci
, 135: la labializzazione è molto diffusa in ciociaria; per esempio 'porsi', persino
piante per lo più erbacee, distribuite in tutto il mondo, ma specialmente nella
, ma specialmente nella regione mediterranea, in oriente e sui monti delle regioni subtropicali
opposte o verticillate, fiori disposti comunemente in verticoblasti ascellari o terminali; in massima
in verticoblasti ascellari o terminali; in massima parte sono ermafroditi; hanno calice
pure giù dimesse, / o aperte e in atto di respirar paure / tiepide di
v-2-216: circa trenta altri generi, in gran parte odoriferi,...
lungo tubo il cui lembo è diviso in due labbra, uno superiore e l'altro
o meno incurvato e il lembo spartito in due lobi, l'uno superiore, l'
sm. chirurg. strumento, consistente in una specie di compasso, con cui si
ristorar possa ancor di bel soggiorno / in questa vita labile e meschina? lorenzo
labile, / troppo breve e sempre in pene. foscolo, xi- i-260:
fondamenta a una gloria letteraria, diroccò in gran parte anch'essa la sua fama.
: i pampini stillanti,... in un'apparenza vitrea, ialina, indescrivibilmente
/ d'una luce d'arcangelo, in colori / temperati da un'estasi lunare.
piuttosto labili, i mestieri moderni, in cui non si sa quando e come si
: l'altra [vecchia], ancora in salute per quanto decrepita,..
resistere alle tentazioni; che cade facilmente in colpa. zanobi da strato [s
la coscienza... è dissimile in tutti gli uomini, labile, incerta
/ inconsapevoli sospiri, / i solchi mutano in labili rivi. bocchelli, 1-i-160:
alla carlona. -che si trova in forte pendenza. graf, 5-556:
sui tetti labili, sull'opre fatue / in che l'efimero volgo fatica, /
per avere efficacia. 8. in meccanica e nella scienza delle costruzioni,
sistema). -anche: che si trova in uno stato di equilibrio instabile.
debolezza umana, che è circa la memoria in queste spezie visibili. d'annunzio,
vivere a lungo con scelti amici, in piacevoli letture, in filosofiche meditazioni sulla
scelti amici, in piacevoli letture, in filosofiche meditazioni sulla labilità, sulla vanità
interessi che quella vita offriva di volta in volta alla sua attenzione. 2
rohlfs, 167: la * v 'in posizione iniziale in italia resta generalmente inalterata
: la * v 'in posizione iniziale in italia resta generalmente inalterata; * la
labiosio, sm. chim. disaccaride presente in varie labiate; ha forma di polvere
o labirintico che consente loro una respirazione in parte aerea; hanno squame chenoidi,
trasognato coi piedi dolenti e il pioppino in testa. papini, 28-43: andavo
parola ricostruita al suo senso deve occupare in que'suoi eterni e labirintici periodi.
v.]: 'laberintifórme', che è in forma di laberinto, e dicesi delle
chiamossi questa pregione lo laberinto, ed in questa prigione fu rinchiuso lo'minotauro.
di santa maria, iii-117: era in quest'isola un labirinto assai grande con
luogo, edificio o complesso di edifici in cui è difficile orientarsi, districarsi,
consuma / se stesso e 'l tempo in labirinto vano. tasso, 16-35:
7-63: discerne / ammassarsi le terre in strati vari, / vaste grotte, alti
... / ei si fe'costruire in tutta fretta. cattaneo, vi-1-333:
, se i pròfughi, annidàn- dosi in quel labirinto d'isolette, fondàssero nell'oceania
una nuova algeri. rajberti, 2-54: in quell'immenso labirinto di parigi eravamo a
ragazzi,... lesti lesti, in un secchio, portavano la sansa
/ profondi laberinti / ove i poeti / in giacigli segreti / stanno alle belle avvinti
fra le elevate valli del declivio boreale in un labirinto di laghi e di ghiacciai.
/ trascorrono il sentiero / che verrammi in pensiero? -letter. ant.
gli aerei regni / tessono giri, in lor cammin confusi, / augei dipinti,
cammin confusi, / augei dipinti, in guisa tal, guizzando / quivi ad ognor
una scura pellicola il disegno, come in gesso, d'una lontana broncografia.
2-91: ma chi ci capisce nulla in questi labirinti dell'anima? 4
te, che da follia se'spinto / in laberinto. petrarca, 211-14: mille
ferrara, 84: s'i'fossi morto in questo laberinto, / ogni dolor estinto
il martiro; / e veggio et erro in questo laberinto. pulci, 25-1:
vi ti lasci cadere, tu entrerai in uno labirinto, che guai a te
e d'ogni onore, / s'in preda non si fossino sì dati / a
della casa, iv-212: sono entrato in un laberinto di tradur certe cose greche
un laberinto di tradur certe cose greche in latino, e così mi convien far tregua
, satiro? noi l'avemo messo in questo labirinto, e noi ne l'avemo
sarà necessità; et egli si porrà in sicuro, altrimente si porrà in gran laberinti
porrà in sicuro, altrimente si porrà in gran laberinti. galileo, 3-4-171
: egli [l'universo] è scritto in lingua matematica, e i caratteri son
mondo se n'è entrato e posto in labirinto quasi inestricabile intorno alli precetti di
mi trovo / d'onor, d'amore in laberinto nuovo. giuglaris, 308:
, la vergogna e il dolore, in cui mi facea sempre vivere quel- l'
faccia un passo, può d'allora in poi camminare con sicurezza e di buona
, 9-12: sono stanco d'avvolgermi in questo labirinto di codardie e di menzogne
2-43: si lasciò trascinare pei capelli in un laberinto di dare ed avere, riscossioni
lauri e mortelle, i quali girando in tondo fanno la forma d'un laberinto.
soderini, iii-274: dentro i giardini in qualche separato luogo si possono accomodare i
ininvestigabili. tasso, 14-76: siede in mezzo un giardin del labirinto / che
ogni fronte amore spiri: / quivi in grembo a la verde erba novella / giacerà
che costituiscono l'orecchio interno; consiste in una serie di cavità ossee (labirinto
minor che ne l'occhio ha studio in essa, / in cui tanti son posti
occhio ha studio in essa, / in cui tanti son posti e ben distinti acquedotti
sen perché di vie perplesse / quali in creta abitò l'uom semibue, /
di intelligenza non verbale, che consiste in un disegno, costituito da una serie
metallici montati sull'albero motore, costruiti in modo tale da obbligare il fluido a
12. ittiol. organo respiratorio presente in un gruppo di pesci ossei (labirintici
pesci ossei (labirintici), consistente in una sporgenza della parte superiore dell'ultimo
respiratori con l'aria atmosferica; è allogato in una cavità situata al di sopra di
est perplexis paretibus aedificium,... in quo si quis introierit sine glomere lini
primus aegyptius, secundus creticus, tertius in lemno, quartus in italia; omnes
secundus creticus, tertius in lemno, quartus in italia; omnes ita constructi ut dissolvere
lat. labium 'labbro '(usato in italiano come sm.).
* dolichos lablab'. volubile. fiori in spiga, mezzi verticillati. legumi ovato-
in cui si svolgono attività di carattere prevalentemente
locale, attiguo a un negozio, in cui si costruiscono o si riparano gli
costruiscono o si riparano gli oggetti posti in vendita. statuto dell'arte dei
de levare ogne coiame d'aqua calda in ciascuno di lavoratolo. milizia, vii-216:
lanzi, ii-398: carlo re ravvivò in certo modo tale stabilimento con una scuola
tuo laboratorio / somiglia a quel che in vittemberga avevi? sbarbaro, 1-46:
.). documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3-3: in un laboratorio
delle scienze fisiche in toscana, 14-3-3: in un laboratorio chimico annesso al giardino faceva
farmaceutico (o chimico farmaceutico) stabilimento in cui si producono prodotti medicinali.
e le materie o composti da vendere in farmacia. -laboratorio linguistico: aula
, parassitologici, sierologici, che sono in grado di completare e di integrare gli
fotogr. camera oscura; gabinetto nero, in cui il fotografo carica, sviluppa,
e di sviluppare le lastre nel luogo stesso in cui si trova l'operatore.
pirotecnico. 7. industr. in un forno ceramico, lo spazio che
, lo spazio che forma la camera in cui vengono poste le stoviglie pronte per
metall. nel forno a riverbero, zona in cui avvengono gli scambi di calore e
alle riferite 51 costellazioni ne furono aggiunte in vari tempi molte altre, i di cui
). chi svolge attività di ricerca in un laboratorio scientifico o vi esplica mansioni
: specialista che compie attività di laboratorio in campo biologico, biochimico e farmacologico.
da barberino, ii-112: di- lecto in peso allevia labore, / lamento in doglia
lecto in peso allevia labore, / lamento in doglia pena, / compagno al doloroso
sì che sanz'alcun labore / seguiva in su li spiriti veloci. idem, par
lo cibo onde li pasca, / in che gravi labor li sono aggrati, /
sono aggrati, / previene il tempo in su aperta frasca, / e con ardente
mio labore / e mia fatica sia durato in vano. a. m. salimbeni
: passarno il fiumme alcuni spagnuoli in certe barchette, e andavano cercando alcuna
stentatamente, dolorosamente. -anche: in modo complicato, difficile. fra
e con la continuata attenzione e laboriosità in tale stato venuti. tommaseo [s.
lodevole laboriosità con tutti quei panierini bene in vista da cui traboccavano lane e sete
, ii-355: fermatosi per alquanti giorni in turino, [carlo magno] attese
, prescrivono i confini alla nostra intelligenza in via di natura. metastasio, 1-v-298:
l'altra... è trasformata in latte per cibo sostanzioso, e non laborioso
. graf, 5-196: i miei pensieri in trama / laboriosa allaccio. d'annunzio
: oh pomeriggi chiari e dilettosi / in cui fiorì la tua nova fatica / e
mancamento, quello che era uno divise in parti, e fece più iddìi accioché ciascuno
, i-85: rimettete un'altra volta in opera cotesta vostra tanto laboriosa intelligenza.
, voleva portare le sue laboriose attitudini in un'altra casa. tarchetti, 6-i-493:
3. per estens. trascorso in un lavoro assiduo e indefesso (un
da fervido spirito di iniziativa, impegnato in un'operosità costante e redditizia (un'età
. zanon, 2-xviii-254: conciossiaché avendo in essi la malizia ed i vizi prevenuta
444: ma poi che siamo in un mondo così laborioso, bisogna andare
labrace di mare sarebbe quel pesce che in toscana chiamasi 'ragno '. tommaseo,
canadese del labrador, allevata soprattutto in inghilterra: sono animali con pelo
denze della luce, e che consiste in bellissimi riflessi interni, per lo
: abitualmente granulare o massiccia, talvolta in bei cristalli tabulari, di aspetto vitreo
, altrove * zigurella ', ed in provenza 'girella '. il suo corpo
i e or fiochi or vividi riflessi in vigile / fanal su tacque folgora.
. dal lat. labro -ónis che, in una lettera di cicerone, indica un
lat. labrum 'labbro '(usato in italiano come sm.).
l'uva dell'amomo... nasce in india in vite labrusca. ricettario fiorentino
amomo... nasce in india in vite labrusca. ricettario fiorentino, ii-179:
/ che, di viti e di spiche in vece, rende / labrusche e loglio
di vite indigena del nordamerica, introdotta in europa alla fine del secolo xviii,
: « labrusca est vitis agrestis quae in terrae marginibus nasci tur; unde et labrusca
,... miravano a imporre in italia l'istituzione di un partito del lavoro
o 'partito del lavoro '. — in senso generico: socialdemocratico. panzini
laburista: partito politico costituito nel 1906 in gran bretagna e fondato sui princìpi del
modernissime e dette della rivoluzione labu- ristica in inghilterra e della rivoluzione rooseveltiana negli stati
parte dello stato, ma sta invece in tutt'altra cosa. = deriv.
sentiero sghembo, / che ne condusse in fianco de la lacca, / là
. gradenigo, lxxviii-ii-544: ten pluto in quarta lacca / gli prodigi et avar
perciò 'lacke 'sono oggidì appellate in germania. di là venne 'lacca
sghembo (canto vii), ci conduce in un seno, dove le anime cantano
piglian la bestia pel collo, cacciansela in fra le gambe, e curvandosi alquanto
di sue vermiglie labbra, / spesso movendo in compassati inchini / la leggiadria delle affettate
oggetti a scopo protettivo e ornamentale, in pittura, nella preparazione di colori a
sue tinte correvano i tesori e metteva in dubbio se macinasse più oro o lacca
lacca', con questo nome s'intende in generale qualsivoglia preparato che si fa con
polverosa ed una sostanza colorante, operando in guisa che il colore investa e rimanga
, 19-26: quella... in viva lacca / rigata mela. 2
nel tronco della rhus vernicifera, coltivata in giappone e in cina, e usata
rhus vernicifera, coltivata in giappone e in cina, e usata in oriente come
giappone e in cina, e usata in oriente come vernice protettiva e per decorazioni
(e il suo uso si diffuse in europa intorno alla metà del secolo xviii
/ rosseggia sul polito pavimento, / in un vaso giallastro una peonia.
e il fuoco, / le paranzelle in una riga lunga / dondolano sul mar
rossa, e vi si aggrumi sopra in croste cellulose, rugose, cilindriche.
rugose, cilindriche. dicesi allora 'lacca in bastoni'... ma quando questa
, piglia allora il nome di 'lacca in grani'... se poi si faccia
si conosce allora col nome di 'lacca in tavole 'o 'in lastre'.
di 'lacca in tavole 'o 'in lastre'. tommaseo [s. v
calzate di seta, i piedini piccolissimi in scarpine nere di lacca. 6
sanguinella... si coltiva per tingere in rosso le confetture, 1 siroppi e
, la distribuzione delle tensioni superficiali presenti in un pezzo meccanico sottoposto a sforzo.
dare la lacca a qualcuno: ridurlo in cattivo stato, malmenarlo, maltrattarlo.
suo avere legittimo e fissato; regalo in danari per qualche cosa un po'fuori della
tornasole. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-1-451: la lacca muffa
: la lacca muffa, che stemperata in ranno fa paonazzo, con agro di
]: * lacca muffa ', chiamasi in toscana la tintura o polvere d'eliotropio
unito ad altre sostanze, si trova in commercio in piccoli panetti quadrati, col nome
altre sostanze, si trova in commercio in piccoli panetti quadrati, col nome di
, specie di color paonazzo. così chiamasi in toscana la tintura o polvere d'eliotropio
. 'laccatore ', l'artista esperto in tale lavoro. 2. colorare
tale lavoro. 2. colorare in rosso paonazzo. viani, 13-477:
produce l'ossidazione del succo giallo in una lacca di un bel colore nero;
quando vengono tagliati, quindi posti in contatto con l'ossigeno atmosferico.
lucini, 4-159: tutto ciò, in fine, si presenta con una certa
5. medie. sangue laccato: quello in cui l'emoglobina, in seguito a
: quello in cui l'emoglobina, in seguito a emolisi, è diffusa nel siero
diffusa nel siero, che appare rosso in modo uniforme. laccatóre, sm.
, 6-35: di più, giacciono in terra, quinci il cantaro del sileno,
un passamano che, addoppiato e avvolto in vari giri al guardamano e alla impugnatura
al guardamano e alla impugnatura, ricade in basso dove finisce in frangia, ovvero
impugnatura, ricade in basso dove finisce in frangia, ovvero in nappetta. manzoni
basso dove finisce in frangia, ovvero in nappetta. manzoni, pr. sp.
cameriere aveva deposti lì fuori. tenendoli in mano pei laccetti, mi guardò.
pirandello, 6-703: mi vedevo mettere in mano il lac- cetto rosso della cagnolina
] e interpretare, v'intralciate sovente in tanti laccetti di confusione, che faranno glialtri
che faranno glialtri? 3. in legatoria, staffa di spago, unito con
sinistra spalla della filatrice, e ripiegato in cappio o maglia, entro cui si fa
area settentr., milan. lacett, in entrambi i significati, deriv. da
fiere, palafreniere, valletto in livrea, ecc.).
furono la donna e 'l lachè esaminati in prigione. vai, 43: i lacchè
scala a pioli uno dei nostri lacchè in livrea e parrucca bianca. -sgherro,
belli, 137: dicono esservi [in parigi] sopra 80000 anime 16 mille
il lacchè. magalotti, 23-287: in quel che si sta sigillando, arriva
.. scritte per giustificare forze reazionarie in agguato, imprestando loro intenzioni che non
: farsi servire, trattarlo dall'alto in basso; farlo trottare per i propri
l'ammonì ed insegnò che bisognava nascondere in quella carne fitto un coltello e mandarglielo.
le eleganze, come si ficca il ramerino in un lacchezzo d'agnello. idem [
', un pezzo squisito d'agnello in parte buona. e forse dal coscetto
spenditore doi baiocchi più che 'l solito in una laccia, non la volse, onde
un cappon, mirar la fante / recarti in un bel piatto una gran laccia /
della primavera, che è quel tempo in cui tal pesce suol entrare nel tevere
umiliati, però che pogniamo che siano caduti in tutti i vizi e fosse, e
i vizi e fosse, e lacciati in tutti i lacci ed infermati in ogni
e lacciati in tutti i lacci ed infermati in ogni infermità. f. pallavicino,
di lacci, alla selvaggina indotta a immettersi in passaggi obbligati. = deriv. da
preda, indotta per lo più a immettersi in passaggi obbligati. leonardo da
molti lacci delle setole del cavallo, in una funicella della detta materia tessuta,
gli uccelli d'acqua si prendono pure in quel medesimo modo, quando presso all'acqua
, 181: i lacci si pongono in terra tra sieparelle con mano fatte a posta
mensa accresco. batacchi, ii-212: in bosco alto e fronzuto / i lacci infidi
-arma da lancio, che consiste in un cappio a nodo scorsoio all'estremità
più, per la cattura di animali in corsa, che vengono imprigionati al collo
[i buoi], sien involti in pelli lanute, affinché le tenere fronti
, 152: da una corda scorsa in laccio fiero / ei [il lupo]
che'ruppe un dì, mentr'egli in mala tresca / trovossi con la turba bar-
varano, 1-157: perché, se scritto in ciel era che snodi / morte que'
... mi condono per astana in segno de mercede un lasso da cane,
un cane, che si lancia per pigliare in aria la paon- cella, ma vien
collare e 'l laccio, lo tira in dietro. casti, iv-98: tutte a
figliuoli, messo loro il laccio della fune in collo e lega- tolasi a'piedi,
un laccio di seta / s'impiccò in una camera segreta. s. degli arienti
veneziana, che anco non fossero praticati in francia. loredano, lx-1-6: accomodato un
1-ii-182: alcune intelligenze scoperte da'veneziani in bressa e in crema, con la
intelligenze scoperte da'veneziani in bressa e in crema, con la morte per tal
lavorare intorno a uno strano patibolo, in cui una forca bianca incorniciava una parete
materiale, usata per legare e, in partic., per allacciare e stringere
p. della valle, 3-91: in india, alcune donne... gli
che pendono dietro, facevano bellissimo effetto in quel girar. volta, 2-i-2-128:
lungo tanto, che quando si solleva in alto con una mano la canna così corredata
l'infimo capo di lui, terminante in un laccio od anello, possa annettersi
sola... con la bocca in atto di proferir parola, e la mano
infangate, dai lacci consunti e legati in fretta, i suoi minuscoli piedi avanzavano
calze. -piccola fascia di tessuto in cui si ripone il tovagliolo; portatovagliolo
5-253: veggono i nomi loro, annodati in un laccio, / mordere ancora i
nullo argomento / di tramai del laccio in ch'amor mi prese. petrarca, 96-4
de'sospiri, / ch'i'aggio in odio la speme e i desiri / ed
deza fuzire; / che se liga in questo lazzo, / non se pò mai
ariosto, 16-2: chi si truova in degno laccio preso, / se ben di
vede sua donna schiva, / se in tutto aversa al suo desire acceso; /
1-1-1: io pervenni a venezia per dar in nuovo laccio: non so se,
: tenesti, amor, gran tempo in man le chiavi / del malaccorto mio
malaccorto mio tenero cuore, / quando in sul primo giovenil errore / parvermi i
: oh mio bel foco, / forse in lacci più forti e più tenaci /
con nuovi lacci di gran favori, in ogni tempo ristretto che il dissimularne il
sopra le loro creature non essere fondata in necessità o di forze o di ragione,
forze o di ragione, ma solo in certa usanza di gratitudine:...
che quei cardinali si persuadano ridondar essa in lor prò ed in agevolezza de'loro
si persuadano ridondar essa in lor prò ed in agevolezza de'loro avanzamenti. graf,
de'loro avanzamenti. graf, 4-34: in caldi abbracci / si stringevano i petti
/ si stringevano i petti, e in nuovi lacci / di fraterna amistà l'
malissimo contento di questo laccio, andò in modo mettendo tempo in mezzo, che
laccio, andò in modo mettendo tempo in mezzo, che molti mesi passarono, che
pentimento ancor soggetti, / cambiati ha alvida in tuo favor gli affetti. g.
laccio / macchiando, altrui di furto accoglie in braccio. papini, x-1-980: non
tutti insieme uniti / con saldissimi lacci in un volere, / s'eran carchi e
volere, / s'eran carchi e provisti in vari liti / di ciò ch'è
esercitato o accorgimento usato per ridurre qualcuno in uno stato di soggezione sentimentale; seduzione
e teso un dolce laccio / per mettere in sdiaccio -lo mio stato. guittone,
ornamento. petrarca, 55-15: tende lacci in sì diverse tempre, / che quand'
ombra di mill'arbori fronzuti, / in abito leggiadro e gentilesco, / con
,... /... in prato verde e fresco, / una angio-
magna. ariosto, 7-16: avea in ogni sua parte un laccio teso, /
: la bella nice /... in sul fiorir de la novella etade /
laccio: ti acchiappava e ti cacciava in un labirinto. 8. macchinazione,
di uno capitano così grande e così provato in tante e sì grandi cose, il
tante e sì grandi cose, il quale in quella etade... così inconsultamente
senza il gran sospetto / che vada in quelli lacci a dar del piede, /
, i-16: tutti, da lepido in fuori, ne'lacci di varie colpe,
inventati leggiadri. alfieri, 1-43: in qual cadesti / insidioso laccio! pellico
, / stolto crede così qual fora in campo / cinto d'oste contraria,
campo / cinto d'oste contraria, in sul più vivo / incalzar degli assalti,
tranello della polizia che ha fatto cadere in laccio alcuni che le erano sospetti. cipriani
nero; riformato, sbattuto per errore in fanteria. de pisis, 190: son
: non aver usanza con lo schernitore in parlare e fuggi la sua compagnia come 'l
donarti pene, / mandato ho infino in acri per catene. serdini, 1-17:
, lx-2-48: sciolta la lingua dai lacci in cui la strinse a stupidezza tra mille
singhiozzar queste voci. siri, iv-2-770: in mille lacci di gelosia e di timore
lacci di gelosia e di timore restava in questo tempo involta la repubblica di venezia
comodi e piaceruzzi che non avevamo noi in quella età, e molto meno incomodi e
italia giunga a scuotere que'lacci d'ignavia in cui il poco vostro animo l'ha
palazzeschi, 4-33: rimaste sole, in pochi anni di lavoro senza respiro,.
ed ispellamento, / dio lo metta in tormento! / che sia preso a
-forza non si face a colui al quale in libertà si mostra 11 laccio. tasso
grandi. c. gozzi, 1-278: in vergognosi lacci schiava umile / e sino
e pur credo farlo, benché e'sia in lacci e in faccende tante che miraeoi
, benché e'sia in lacci e in faccende tante che miraeoi fia! bembo,
aiutarlo, sì perché esso aiutasse me in questo poco sollazzo che mi è rimasto
sviluppar da molti lacci che mi ritengono in roma. fogazzaro, 1-260: quanto
, per quel proteo che si trasformava in tante sembianze, altro per aventura non
non vollero significare che 'l sofista trasmutabile in tutte guise, il quale al fine
al laccio di questa critica se non in un sol modo: facendosi apertamente nazionalistiche
cutanei vicino al gomito, che avviene in seguito all'interruzione della circolazione venosa causata
abnorme. -nastro di tela usato in chirurgia e in ostetricia per esercitare una
-nastro di tela usato in chirurgia e in ostetricia per esercitare una trazione; corda
parti ov'è forza d'andare successivamente in cerca dei due piedi del feto.
essequire. -in medicina e in veterinaria, nastro di seta o di
seta o di tela che veniva introdotto in una zona sottocutanea o in una cavità
veniva introdotto in una zona sottocutanea o in una cavità del corpo umano o di
tagliarla totalmente; il che si fa in due modi, cioè con laccio o
il laccio communemente vien descritto da'medici in questo modo: secondo ippocrate bisogna infilar
poner questo stilo nella fistola, mettendo in un medesimo tempo il dito indice per
donavano ai cavalieri che stavano per scendere in campo a giostrare, in segno di fedeltà
per scendere in campo a giostrare, in segno di fedeltà e di perenne amicizia
. -col laccio alla gola: in punto di morte. l. pascoli
dalla giustizia. siri, ix-994: in armentieri fu dal maresciallo di gassione scoperta
matrone. d'annunzio, v-3-151: in suo tenace orgoglio il vegliardo non poteva
? -dare nel laccio: cadere in un tranello. mazzini, 31-67:
laccio al collo a qualcuno: ridurlo in servitù e soggezione. bocchelli, 1-i-488
terminar la vita, senza gloria, in un laccio. tommaseo, 3-i-244:
di che comprarsi un laccio: trovarsi in un'estrema indigenza, essere al verde.
-porsi al collo un laccio: ridursi in stato di dipendenza o costrizione.
i lacciolai che nelle vicinanze di pisa in inverno vivono co 'l frutto di questa
crescenzi volgar., 10-22: fortemente in terra si ficca pertica, avente in
in terra si ficca pertica, avente in capo un lacciuolo e una piccola corda
quelle viole leg giadra epistoletta in sottilissima membrana registrata. collodi, 497
e reggipetti. -portatovagliolo di stoffa in forma di anello. de amicis,
1-131: le funi stesono a me in lacciuolo, o vero in trappola. leggenda
stesono a me in lacciuolo, o vero in trappola. leggenda aurea volgar.,
aurea volgar., 1102: l'orsa in quella notte era caduta nel lacciuolo e
. bocchelli, 2-xxiv-301: feci strangolare in sua presenza le quattro persone che aveva
al cestello della spesa, un involto in un giornale da cui pendevano laccioli. evidentemente
cose. liburnio, 2-5: quella in un solo alzar di ciglia scuopre lacciuoli e
g. gozzi, i-23-54: quante fiate in giovami etade / sulle sponde del rio
hanno volontà d'essere ricchi, caggiono in su le tentazioni e ne'lacciuoli del nimico
tu ti sei pure inteso di fare venire in firenze eustachio e trafugarlo perché io non
dì si vedranno burlati, la piglieranno in silenzio, per poi ricadere nel medesimo
sotto la frasca / e col lacciuolo in man sembra che nasca. cavalca, 21-201
.]: * lacco', luogo sotterraneo in cui si facevano i sacrifìci agli dei
e zampe giallastre, che vivono specialmente in acque stagnanti o poco correnti, e
acque stagnanti o poco correnti, e anche in acque termo-minerali. = voce
deposito testicolare formato da rocce intrusive penetrate in terreno sedimentario che si rigonfia sotto la
laccòlo, sm. chim. sostanza contenuta in determinati tipi di lacca ricavata da varie
la prima volta i loro giovani soldati in campo, che essi portassero i lor
erano tanto simili al proprio, ch'in quelle si conoscea un avaro, un
i lacedemoni solevano offrire gli iloti ubriachi in spettacolo ai loro figli. 2
altri obbedire, meritò di comandare e comandò in guisa che fu temuto non solamente per
.]: 'lacedemonie ', feste in cui le donne spartane, le donzelle
spartane, le donzelle e le serventi univansi in vasta casa dalla quale erano esclusi gli
giallastro, mentre (come osservai una volta in una cavalla mal sana) era facilmente
persona stessa del re colpito dal petto in su di tredici ferite, una delle quali
e il laceramento de'chiodi tutt'erano in parti estreme e lontanissime dal cuore,
poco a poco la vita, cagionavano in cristo una morte stentata di puro spasimo
e ne mise appresso al re la madre in sospetto, che conosceva la natura sua
a chi agonizza i laceramenti dell'amaritudine in guanciali di riposo e in balsamo de'
laceramenti dell'amaritudine in guanciali di riposo e in balsamo de'dolori. d. bartoli
perde la sua stessa esistenza a fondo, in accanite ricerche di denaro, laceramenti dell'
, 2-iii-173: lacerantissimo singhiozzo di belve in gabbia a masticarne le sbarre. cicognani
necessità di trovarsi solo, e posare in qualche parte il capo che gli pesava
lacerante di dieci anni che si chiuse in un grido di disgusto e di dolore al
si fosse presentato fino dal suo apparire in veste di intransigenza col più antico peccato,
affidata a bestie disgraziate appare troppo idiota in una città di laceranti incredulità com'è
punta metallica, il conduttore si scarica in silenzio e senza lacerazione. lacerare
desinenza làcero). strappare malamente, in modo che ne risultino aperture con orli
con un'arma da taglio); graffiare in profondità. boccaccio, dee
giovane... subitamente si levò in piè e cominciò a fuggire verso il mare
lacerava li corpi loro con le battiture, in modo che si vedeva chiaramente che lui
, tronchi, sterpi, / dove in andando il pi'si punga o intoppi,
essa una pasta molle ed informe, in cui non si trovava senza cercarla la
della mia pazienza, perché, incollata in varie parti, protestava di tratto in
in varie parti, protestava di tratto in tratto contro i miei tentativi e minacciava di
si vuol fare un seno, cavando in lei e lacerandola. graf, 5-1057
denti, nella disperazione di poter tradurre in parole adeguate quel sublime inferno.
colpo di vento serenatore sdruce e lacera in alto il funereo lenzuolo. de amicis,
/ lacera il giorno e lo divide in ore; / e ha scritto di fuor
, 1-139: le nuvole s'accesero tutto in un groviglio di fulmini che palpitarono da
loro zoccoli strascicati laceravano l'innocenza; e in tutte quelle orme che precipitavano dai vicoli
donde risulta uno spiacevole mosaico che eccita in mal punto idee di caducità e di
delle velocissime automobili. -alterare in modo rilevante un testo letterario (con
). ariosto, vi-189: data in preda a gl'importuni ed avidi /
stampatori,... allor gridino / in sino al ciel ch'i'ne dò
rimodernano, lo lacerano, lo trasfigurano in brutte, villane e crudeli maniere.
, 9-26: queste scuse non m'entrano in stomaco / a cacciar via la fame
1-i-96: io son ito da dodici anni in qua tapinando per tucta italia, sopportato
patito ogni stento, lacerato il corpo mio in ogni fatica, messa la vita propria
xviii-3-1043: l'ignoranza estrema del ministero in quel tempo non seppe trovare altro mezzo
seppe trovare altro mezzo di spremere denari in soccorso all'erario che si andava lacerando
. marino, 19-33: vider sovente in bei soggiorni / dissipar l'ore e
roma da quelli trenta tiranni, che in vari lochi si usur- pomo li eserciti
li eserciti e il nome de l'imperio in modo che non si potea chiamar più
fecero innanzi. ammirato, 57: entrarono in firenze gli infausti e abbominevoli nomi di
mostruosità d'uno stato o di più stati in un altro, ma lacera quasi la
co'sanniti, si trovarono inopinatamente avergli in tutto soggiogati. mazzini, 47-67:
pensiero per fronte, furono quasi colti in mezzo e mal condotti.
affliggere, contristare, angustiare, tormentare in modo atroce, straziante, insopportabile.
. oriani, x-26-42: tu stai in casa, non provi le umiliazioni che
rio / l'amor m'è entrato in coragio; /... / ca
d'amare, / fin'amante agio in balìa. -intr. con la
. e lacerarmene, arei forse potuto sciemare in parte l'acerba afflizione di lei.
l'anima lacerar? botta, 5-249: in veder quelle apparenze ed in pensare al
5-249: in veder quelle apparenze ed in pensare al fatto, sentiimi come quasi
, sentiimi come quasi dividere e lacerare in due dentro me stesso. oriani,
273: essi, non potendo prevalere in alcuna parte contra i dogmi fondatissimi della
, 1-152: hanno colà tra mille insidie in corte / tradimento e calunnia albergo e
aretino... pensò d'innalzarsi in potenza indipendente,... mostrandosi parato
averla composta... * in tempo di due giorni, intra continui tumulti
. domenichi, 5-150: ritornando molti in ispagna,... presero a
suoi tempi, non voleva riportasse pena in cosa alcuna aspra. gualdo priorato,
falli, che, morto, è in arbitrio d'ogn'uno lacerarti la reputazione,
le buffonerie, se non si lacera in esse l'onor divino. metastasio,
sua legge essere per tutto e massime in firenze lacerata e disprezzata dagli uomini cattivi
stesso che, allora quando amistofonte chiamò in giudizio filonico, sotto il cui nome
la bottega, lacerar il processo, in tutto pace ed ordine pubblico.
cielo: interromperne l'uniforme continuità stagliandovisi in modo imponente. cicognani, vi-223:
terrena vesta / lacera ornai, che in tanta noia io porto. -lacerare le
capelli, il petto, il volto: in segno di dolore inconsolabile, di incontenibile
lacerataménte, avv. ant. in modo scorretto e sconveniente; confusamente
massette di maggior mole, e in conseguenza di punte ar mate
lo quale non poterono portare se non in un sacco. s. bonaventura volgar.
, 130: bagnato e imbrodolato tutto in sua passione, gesù dolce nel suo
legame che tiene dio-e-uomo piagato e lacerato in sul legno della croce. leggenda aurea
/ questa umbrosa e verde selva / adoro in terra per mio dio. cellini,
fur viste delle schiacciate [donne] in un coi figliuoletti e sformate ad un
e sformate ad un tratto e lacerate in mille pezzi dalle scoppianti bombe. guerrazzi
bombe. guerrazzi, i-250: raccoglie in grembo il proprio figlio lacerato dalla bestiale
, ii-390: quantunque lo stendardo fosse in molte parti perforato e lacerato, sal-
moneta bassa d'italia, onde resti in perpetuo lacerato il mesterioso velo che sino
argento costituiscono senza dubbio il tono dominante in questi cieli del nord, in questi
dominante in questi cieli del nord, in questi paesaggi silenziosi, pieni di forme piatte
vi-77: andrò il settembre contro i fichi in villa. /... /
è tutt'intorno, lacerato di quando in quando dai lamentevoli fischi di treni in
in quando dai lamentevoli fischi di treni in arrivo o in partenza. -stentato
lamentevoli fischi di treni in arrivo o in partenza. -stentato, insicuro (
,... ed ecco di volta in volta frammenti di tanghi o di sviolinate
, 2-690: raschild, città posta in collina,... lacerata dall'incendio
più famoso è 11 caronte, che in alcune edizioni non v'è, o è
si dia qualche respiro a rosa, martirizzata in tutt'i membri del suo lacerato corpicciuolo
il regno lacerato e diviso e ridotto in diffidanza d'ambedue le fazioni, intrapren
lacerata di quello che si è fatto in questa età. muratori, 6-14: la
screditata coi loro perversi costumi, lacerata in alcuni paesi con vari scismi, superstizioni
: il cospirare che adesso si fa mezzo in piazza e mezzo in cella,.
si fa mezzo in piazza e mezzo in cella,... finirà o con
fui / che nel conflitto eccelso / in aquilone entrando / lucifero atterrai, capo
la casa mia e io ne son venuta in carcere, stiava e di continuo lacerata
di pubblicare la prolusione non mi vincolasse in questa città. molineri, 1-250:
. vittorini, 5-341: noi siamo in effetti lacerati da molto più tempo tra
. scrisse 'rintegrando', come leggesi in tutte le buone dizioni della gerusalemme,
tali laceraturi e destrutturi de religione venute in pu- blica voce del vulgo,.
. pananti, iii-62: son veramente in quello stato d'infelicità in cui,
son veramente in quello stato d'infelicità in cui,... un dolor cupo
curare ferite o lacerature o rotture d'ossa in ciascun membro. d'annunzio, v-1-373
4-2-91: dalla copia del medesimo sangue in tutte le parti del capo nascono probabilmente
, con lacerazione ed ecchimosi. guaribile in sei giorni. c. e. gadda
, segrete immaginative della gentildonna che risfolgora in brillanti. -in senso concreto: il
si produceva nel mio petto e scoppiavo in nuovi singhiozzi. -sfogo. boine
li sostiene. soffici, iv-336: in una con me e con papini, che
volta o due soccorsi io l'amico sorpreso in quell'angustia, col narrargli qualche novelletta
. raimondi, 3-26: la rivista in carta sottile e velina raccoglieva il meglio
stor. sopravveste o mantello, consistente in un taglio rettangolare di stoffa, che
, abito o mantello di lana, in uso presso gli antichi romani, il quale
. boito, 1-225: qualche liberto in pomposa lacerna dissimula, sotto dei nèi artificiali
olim soli milites utebantur; unde et in distinguenda castrensi urbanaque turba hos togatos,
, 9-13: infin, com'è in proverbio, a i magri e laceri /
quattro uomini stramazzati, morti e laceri in un momento. tasso, 6-65:
nella vita altrui e portar le teste lacere in procissione! massaia, xi-185: eravamo
tormenta dell'altro;... mantienlo in questo stato. tale appunto esser dee
i-3-26: vedano i senatori degeneranti, in gonna / lacera una matrona, che
ciò all'ordin loro sia macchia e in un rimorso. cesari, 6-40: s'
detto già del suo andare per roma in vesti grosse ed anche rattoppate o lacere
, e talora con isporta, colle bisacce in collo andava accattando. visconti venosta,
: la bambina,... inciampando in tutti i sassi,
le andava dietro come un orsacchiotto, rinfagottata in un lacero giacchettone da uomo che gli
. s. maffei, 4-27: in vece di carte e scritture, secondo
163: però ch'onde era già lacera in prima, / d'invisibile bisso ora
stritolava fascine, e corbe, e sacchi in un cogli uomini e colle travi.
e scemi. metastasio, 1-i-432: in balìa dell'onde / quanto errai non so
, oppressa, / o italia, in te non trovo io più te stessa.
esser la meno forte. -ridotto in miseria. marotta, 1-185: nella
spagnuoli non curarono di spegnere, ruinarono in breve l'esercito intero del governatore.
di questa [la vidularia] rimangono in due fogli del codice quasi ottanta versi;
dell'ultima sorte, / si canta in versi la dolce sua morte, / ma
tu sali felice mongolfiera: / io resto in sogno una lacera figura. bernari,
-trito e ritrito, deprezzato, caduto in disuso. papini, 39-118: oggi
1-485: lacere fonde / s'allontanar in spumeggianti giri. 12. figur
può dolersi / lacero il sen vedermi in ogni canto? ciro di pers, 1-10
]: 'lacere'diconsi le foglie divise in brani con tagli disuguali. = voce
popolari, i-120: consumi giornalieri fatti in casa per mancanza di economia, laceri
, cioè gli sbocchi di altrettante ghiandole in probabile rapporto con l'attività riproduttiva.
più capi di nervi insieme, ed è in alcune parti del braccio; ma comunemente
passi miei, come facesti / più volte in mar di leandro i lacerti. leonardo
, / lacerti poderosi, / tinti in color di rame. savinio, 3-67:
docce], per la prima volta magari in lor vita, tèpide sui lacerti e
aperto che non sarà usato. ed in simil modo si faccia nelle gambe dinanzi,
di sotto verso le gambe, ed in tal modo il cavallo sarà più agile e
carne. carducci, iii-25-367: spalancando in faccia al povero ministro, futuro autore
, testicoli, lingue e labbri e in lor presenza si buttavan quei sanguinosi lacerti in
in lor presenza si buttavan quei sanguinosi lacerti in pasto ai pesci. bacchelli, 1-ii-602
la francia,... seminando in bronzo su questi lacerti marmorei i nomi
: solo allora osservo la stanza / e in essa, con un linaio dentro,
: esso fu mandato da sua moglie in beccaria, e lei in quel mezo messe
sua moglie in beccaria, e lei in quel mezo messe in pignatta un lacerto
beccaria, e lei in quel mezo messe in pignatta un lacerto di buo e uno
servi portano cosce di bue, lacerti in giro: ognuno col coltello affilato ne taglia
, e che poi ritaglia e mangia in piccole fette. 6. riassettamento
collo lacerto (o pendente): in zootecnia, collo degli animali pendente da
non vedi ch'ogni augel s'asconde in valle / e sotto sasso e prun fugge
cuore... d'in- tingerli in salsa tartara, uno a uno: cioè