. gozzi, i-23-54: quante fiate in giovanil etade / sulle sponde del rio verdi
parere d'innumerabili. 2. in relazione con un nome collettivo: composto
: sentì e vide venire e entrare in quella spilonca innumerabili schiere di demonii.
con innumerabile fanteria a piedi, tutti in su quel di lucca cavalcarono. porzio
. e. cecchi, 5-166: soltanto in una grande statua, la figliuolanza,
, senza ristare, d'un luogo in uno altro continuandosi, verso l'occidente
de'nemici. gemelli careri, 1-i-335: in tanta pluralità di religioni non manca però
fore, e quali occisero e quali misero in fuga, e tul- zero innumerabile peccunia
pascoli, 1432: roveri molte che in alto frondeggiano, abeti ramosi / e'
, sanza passione terrebbe in gran riputazione le cose sue, e cercherebbe
si suppone, composto di corpi dissimili in lor natura. galileo, 1-1-165:
che soffrono. innumerabilménte, avv. in numero, in quantità, in misura
innumerabilménte, avv. in numero, in quantità, in misura incalcolabile.
. in numero, in quantità, in misura incalcolabile. cavalca, 19-255
0. rucellai, 2-12-4-213: ciò accade in forza dell'intelletto, che la mano
vola, e tutto / si cangia in aria. guadagnoli, 1-ii-68: han forse
63: la donna aperse questa borsa et in s'uno tappeto in- nomerava questi ducati
. croce, ii-1-379: è un volume in dodicesimo, di pp. 690,
di pp. 690, oltre 24 in principio innumerate. = comp. da
innumerévole, agg. che è in gran numero, in gran quantità;
. che è in gran numero, in gran quantità; incalcolabile. -per lo più
abito nero, tutto composto di merletti in mezzo a cui brillavano perline innumerevoli,
d'innumerevoli contrasti d'innesti / maturato in una serra. cassola, 2-147:
di smarrirsi nell'innumerevole. 2. in relazione con un nome collettivo: composto
. mazzini, iii-1-235: alarico entrò in roma con un innumerevole esercito, e
un alto rumore, come un mare in burrasca. carducci, iii-14-190: rincontrano
azzurro / l'eroe vegliardo col timone in collo / e la bipenne; e
). innumerevolménte, avv. in modo o in misura incalcolabile.
innumerevolménte, avv. in modo o in misura incalcolabile. calvino,
: la notte ci accenderà l'anima / in tanto che il giorno dirupa? /
quali dio come causa immanente agisce, e in cui consiste la concretezza di dio.
. bettini, 47: sole, tu in riva al mare vedi le case innumeri
a gli altri. 2. in relazione con un nome collettivo: composto
cariteo, 269: vergine, innupta in terra, in cielo sposa / del
269: vergine, innupta in terra, in cielo sposa / del sempiterno amor.
servente, / e tutto mio affare / in mal vuol riputare. fra giordano,
quel padre, a cui fosse tocco in sorte d'aver prodotto un disnaturato innobe-
inobbedienti. b. croce, i-3-188: in qual significato nerone fosse realmente ingrato,
ma ciascheduno superbo ed inobbediente si pensa in verità d'avere questa se si vede
de'soldati. gualdo priorato, 10-vi-73: in in quindeci giorni il cardinale uscirebbe con
. gualdo priorato, 10-vi-73: in in quindeci giorni il cardinale uscirebbe con suoi parenti
dossi, ii-147: quando m'imbatto in una fanciulla petulante di beltà,
. benché le fibre inobedienti possano in me oscillare di desiderio, il cuore non
agostino volgar., 1-8-77: se alcuno in casa per inobbedienzia contrasta alla dimestica pace
sua intenzione non era disubbidire ma riparare in fretta a un danno urgente temuto.
codardi ancora. 2. in senso concreto: atto di insubordinazione;
iii-1-150: que'mali... tornano in gastigo ancora de'padri, come sono
una particolare funzione. fasciculo di medicina in volgare, 24: formasi adonque el
so s'io potrò, senza inciampare in qualche nota di arroganza, dire che
basti a scusare l'inobbedienza delle macchine in concreto alle medesime astratte e ideali.
lat. tardo inoboedientla, comp. da in cori valore negativo e oboedientìa
quanto io son possante / mi misi in voi servire / e inubidire -per voi ogn'
voi che... non perpetui in sé, ne'figliuoli, ne'parenti,
; ha per carattere un calice diviso in due pezzi, la corolla imbutiforme,
nel tubo della quale si attaccano le antere in doppio ordine, ed è così denominata
[cause], comeché elleno possano in qualche parte allentarsi, sicché meno facciano
male, come e'pare che si faccia in inghilterra e altrove col vaiuolo, inocchiandolo
inoccultabili (acciocché, manifestate, paghisi in proporzione l'imposta). = comp
inoccupazióne, sf. condizione di chi è in attesa di occupazione (ed è voce
-i). istol. ciascun compartimento in cui è divisa la fibra muscolare,
innesto del vaiuolo si fa colà [in inghilterra] ai bambini e a'fanciulli solamente
. franci [caffè], 52: in erfurt... s'inoculano i maroni
ii-192: l'europa, visti morire in ogni anno numero sterminato di fanciulli,
dall'innesto naturale, cioè dall'inoculare in tempi e condizioni preparate il vaiuolo benigno
istituto bacteriologico,... cavie in una gabbia brucano lietamente; in gabbie animali
cavie in una gabbia brucano lietamente; in gabbie animali a cui hanno inoculati i
7-729: su la carogna, buttata in fondo a qualche burrone, chi sa quanti
potuto inoculare il male al zarù, in quella stalla. bigiaretti, 10-124:
attecchivano, germi vitali che subito morivano in lui, sangue nuovo che immediatamente si
andata a nascere o a far figliuoli in inghilterra, non avrebbe probabilmente oggi l'
tal fatto la prima volta mi mise in gran timore di essersi sviluppato forse per causa
microbi che la producono [la malattia] in me mi sono benigni, non solo
inoculati al dì d'oggi gueriscono tutti in inghilterra. a. verri, 2-i-1-52
che nessuno di que'poveri è morto in tutta l'inoculatoria stagione. = deriv
.: può essere accidentale, e in questo caso rappresenta la modalità più frequente
per questo abbia preso un così gran piede in toscana quella tanto salutifera operazione della inoculazion
legislatore fondar dovrebbe uno spedale d'inoculazione in chiascheduna provincia. colletta, i-225:
a un metallo o a una lega (in partic. ghisa o alluminio) liquidi
, l'idealismo dell'azione mancante fermentò in certe teste fino a volere una inoculazione
{ inòdio). ant. avere in odio, detestare, aborrire. -anche
latini, 3-101: se li servi miei in questo modo mi temessero e inodiassero,
volgar., 556: una femmina in fiandra abbiendo ne'suoi dì fatti tre
pregò santo pietro martire che le fosse in aiuto. tesauro, 4-571: gli
fra giordano, 3-73: stando in questa pena, e tutto il popolo
mondando uno pome con uno coltellino, in questa disperazione, vollelsi ficcare per lo
lui dirizzate a comporre un terzo partito in alemagna. inodióso, agg.
grandissimo vanto, che coloro che la tengono in bocca, non sentono fame né sete
cavalca un cavallo (un dio: in partic., nettuno, marte,
.]: * ippocrazie 'eran feste in atene in onore di nettuno ippio.
* ippocrazie 'eran feste in atene in onore di nettuno ippio. 'minerva ippia
ricchi abitanti dell'eubea, poiché erano in istato di mantenere de'cavalli.
pesci ippocampi, arrostiti e usati spesso in cibo, levano la incontinenza dell'orma.
esigui, e le meduse / trapassano in torme leni come in aere nube. panzini
meduse / trapassano in torme leni come in aere nube. panzini, iv-347: ippo-
che si usa disseccare, conservando anche in tale stato, per la durezza de'suoi
parve a un tratto converso dall'asfàlio / in ippocampo dai palmati zoccoli, / e
come un nastro grigio diretto all'indietro in direzione del corpo calloso; nell'uomo
tomentosa da giovani; fiori in pannocchie assai vistose; calice campanulato
tutto ne'parchi e lungo i viali in grazia dei fiori oltremodo eleganti e per
noi. pirandello, 9-599: accende in alto lumi d'oro strani / nella macchia
fino all'ombelico, e di lì in giù di cavallo; centauro.
il feroce / stuol de gli ippocentauri in sonore / fughe perdersi a monte pe 'l
greco o salerno bianco;... in sugli arrosti, vini rossi e mordenti
dal lat. hippocratìcus 'ippocratico '(in quanto l'infusione era fatta colare per
due a quattro semi alati nella base in ciascuna di esse; così da linneo chiamato
piccolo calice persistente, di raro diviso in più di cinque pezzi e fino alla metà
, sf. plur. stor. feste in onore di nettuno ippio.
.]: 'ippocràzie ', feste in arcadia, in onore di nettuno pel
'ippocràzie ', feste in arcadia, in onore di nettuno pel dono del cavallo
vogliono simbolo di cadmo che, cavalcando in beozia, scoprì quella fonte; cadmo
298: dopo questi [vini] sono in fama lo ippodamanzio, mistico, cantarito
a cui giravano i carri in corsa; i romani ne fecero un'
spettatori; gli ippodromi moderni si dividono in piste separate per le corse al trotto
trotto e al galoppo, per le corse in piano e le corse a ostacoli.
la giudea, comandò che fussino rinchiusi in un luogo chiamato ippodromo. fr.
, 1-351: già ti viddi bramare in matrimonio, / per esser dextro a lo
/ per esser dextro a lo ipodromo in correre, / da tal che ancor dà
cavalli, ed era una specie di teatro in cui si esercitavano i cavalli o si
distanza che un cavallo riesce a percorrere in un giorno. tommaseo [s.
propriamente via che un cavallo percorre in un giorno. = voce dotta
plinio], 489: lo ippofie nasce in luoghi sab biosi e maritimi
antropofagi... ed altre molte bestie in sembianza d'uomini, che divoravano l'
gli occhi a dritta. si taglia in pezzi e si vende in tutto il nord
si taglia in pezzi e si vende in tutto il nord. nel mediterraneo ve
una giumenta e di un grifone, in forma di cavallo con testa di uccello,
il capo e il grifo; / in tutte l'altre membra parea quale / era
di dio: perché non è oggi in piedi quel ipogriffo? l. salviati,
: non è vero l'ippogrifo non solo in particolare, ma né anche in universale
solo in particolare, ma né anche in universale, o in potenzia, o nell'
ma né anche in universale, o in potenzia, o nell'idea, che
. nievo, 442: avessi avuto in istalla un ippogrifo e nelle tasche i tesori
di creso, non avrei edificato castelli in aria con maggior libertà e magnificenza.
, 22: mentre aereo mi poneva in via / con l'ippogrifo pel sognato alone
prodotto dalla vulva delle cavalle quando sono in calore; nella credenza popolare dei greci
getti dalla vulva delle giumente quando vanno in amore; e che (già si credette
fondamentalmente dall'umore della vulva delle cavalle in calore. marino, 13-n: fra
grandi, ovate e dentellate, fiori in spighe, frutti a drupa, noto
stallone d'olimpia, circondato da fresche giumente in fregola. soffici, iii-551:
ippomanzla, sf. pratica divinatoria, in uso presso varie popolazioni indoeuropee, basata
de * cavalli. questa divinazione era in uso presso gli antichi sassoni, i
e a'menstrui delle femine. è in lui più efficace il seme che la radice
, un jambo per penultimo, come in catullo: 4 nam risu inepto res ineptior
cioè una breve e due lunghe; come in catullo: 4 remitte pallium mihi meum
endecasillabo sdrucciolo che ha l'accento acuto in su la quarta deriva... dal
risulta di tre successive camere; vive in africa in piccoli branchi, conducendo vita
tre successive camere; vive in africa in piccoli branchi, conducendo vita semiacquatica;
lionato, di poco pelo, sale in terra di notte a pascolare e ritorna di
ippopotamo, animai anfibio e non veduto in roma da i tempi degli antichi imperatori in
in roma da i tempi degli antichi imperatori in qua. magalotti, 20-155: fece
gente per lo più è ippopotama anche in pianura. c. e. gadda,
aprinis dentibus, cauda tortuosa. die in aquis commo- ratur, nocte segetes depascitur
ii-166: i gigli bianchi si seminano in tutti i modi che si seminan le rose
ed è un veloce corridore; vive in diverse regioni dell'africa orientale.
da catalizzatore nella scissione dell'acido ippurico in glicocolla e acido benzoico. =
fusto sterile nella parte immersa, fertile in quella emersa; foglioline lineari, acute
loro forma conica, diritta o curvata in arco, e internamente guernite di scompartimenti
plinio], 9-16: non se pigliamo in lo inverno lo ippuro e lo corracino
idrazile dell'acido isonicotinico; è impiegato in medicina per la sua efficacia antitubercolare e
inappellabile. quindi il criterio della verità in ogni dottrina era l'essere stata detta
disse 'e traduce una formula rituale in uso nella scuola pitagorica: gr.
. ipsilòide, agg. in teratologia, duplice nella parte superiore e
ventesima lettera dell'alfabeto greco, pronunciata in origine come la u italiana, ma con
u italiana, ma con le labbra in fuori, come per pronunciare i \ i
greco che valeva 400 con un apice in alto a destra (o') e 400
e 400. 000 con un apice in basso a sinistra (, o).
sessanta passi, e poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon
sm. plur. stor. setta sorta in cappadocia nel secolo iv, la cui
di alcuni gruppi chimici che, introdotti in una molecola organica, assorbono la luce
e generalmente incapaci di vivere a lungo in pianura; di solito sono a cuscinetti
). geogr. che, in un diagramma, rappresenta i valori delle
fra due determinate curve di livello, in funzione dell'altitudine e della profondità.
. per sola forza di legge; in virtù di una norma di legge che
comparative. la temperatura alla quale entra in ebullizione l'acqua distillata dipendendo dalla pressione
apparecchio è costituito da un termometro contenuto in un astuccio metallico a doppia parete;
]: 'ipsòmetro', misuratore delle altezze in generale, ma più specialmente dicesi d'un
specialmente dicesi d'un termometro sensibilissimo diviso in parti centesime di grado, col quale
esattamente la temperatura d'ebullizione dell'acqua in un dato luogo, dedurne l'altezza
'l'ipsometro di fahrenheit fu rimesso in moda da wollaston e migliorato da regnault.
ant. parte di un edificio (in partic. di un tempio) che resta
peccato universale della superbia e dell'ira, in nullo caso può prendere buono consiglio.
dell'animo, che adirato vien dentro in fuori per ingiuria ricevuta, domandando vendetta
vinse, / e fe''l minore in parte che filippo. /...
quel che ne more, / aiace, in molti e poi in se stesso
aiace, in molti e poi in se stesso forte: / ira è breve
. f. galiani, 4-125: conobbero in ogni tempo i sapienti esser l'
-al plur. letter. -anche in senso concreto: atto o discorso violento
r. bertini, lvii-113: ite pure in malora, ire e rancori, /
fianco / de'feroci consorti, / in campo andran le giovanette spose; /
profondo. -anche al plur. e in senso concreto: atto o espressione d'
mori / d'africa il mare, e in francia nocquer tanto, / seguendo l'
gli sdegni, / chiamandolo e piangendó in ver lui corse. varchi, 18-1-163:
riuscito loro... di spuntare in gran parte le saette dell'ira scrivana.
, 201: nutria, contro a'persi in maratona, /...
mi spira, / li concedette, in mano a quel ch'i dico, /
ministra eletta / è questa destra a far in te vendetta. panigarola, 2-158:
impenitenza finale e dall'ira d'iddio in quello estremo giorno, né anche quel
: ecco la regia casa di borbone in ira di dio e degli uomini, schernita
che 'l fece ivi medesimo cascar morto in terra. alfieri, 1-666: non le
un po'a piedi, un po'in ferrovia, basta, sono arrivato a casa
papi, 4-199: virtù, dell'alma in un beltade e forza, / del
dè tucta ioia? quanto per parte sua in sigurtà venuto d'ogni timore, in
in sigurtà venuto d'ogni timore, in consolazione d'onni ira, che aveva
onni ira, che aveva di lui in tempestoso mare con forti e diversi venti,
forti e diversi venti, vedendolo adimorare in timore d'affondare e perire...
ardere, avvampare d'ira: andare in collera, adirarsi, infuriarsi. dante
., 15-106: poi vidi genti accese in foco d'ira / con pietre un
. p. del rosso, 91: in tanta ira s'accese che non si
: visto / mi hai tu poc'anzi in fuoco d'ira acceso; / ma
la rintuzza. -avere, prendere in ira qualcuno: odiarlo, provare profonda
guittone, xxxiii-36: dio t'ha in ira forte. dante, inf.
ei puniti, se dio li ha in ira? idem, 5-77: quel da
11 fé far, che m'avea in ira / assai più là che dritto non
/ mentre non m'ebbe la mia donna in ira. borsieri, cono.,
vittoria, la moglie del conte, prende in ira il marito, concede la sua
stesse parole io conchiudo che tu, in luogo di amarmi singolarmente,...
,... mi abbi piuttosto in ira e malevolenza maggiore che non mi
815: quanto poi al non aver preso in ira la clara, prima di tutto
a ira: lasciarsene sopraffare, andare in collera. catone volgar., 1-48
di tuo padre quando correrà ad ira in parole. esopo volgar., 3-80
d'ira si distrugge. -essere in ira a qualcuno: esserne odiato,
detestato, malvisto; essergli inviso. -essere in ira alla sorte: essere disgraziato,
: essere disgraziato, sfortunato. -essere in ira alle muse: essere poeta mediocre.
furon dilette; / or sono a tutti in ira ed in non cale. ariosto
/ or sono a tutti in ira ed in non cale. ariosto, 34-52:
e che sia al cielo et a natura in ira, / questo ch'abitiàn noi
/ de l'iniqua madrigna al padre in ira. tommaseo [s. v.
[s. v.]: esser in ira alla sorte (averla nemica)
-fare ira a qualcuno: mandarlo in collera, indispettirlo profondamente. cavalca
masticando ira di dio. -montare in ira: adirarsi profondamente, incollerirsi,
dee., 5-6 (57): in tanta ira montò, senza dire alcuna
portò le mercedi fatte dal re al caraffa in grazia del papa, egli ne montò
grazia del papa, egli ne montò in grand'ira. fiacchi, 126: il
di sue minaccie ad onta, / in sì grand'ira monta. -morire
sì grand'ira monta. -morire in ira di dio: senza pentirsi.
diconsi morire nell'ira di dio, in quanto la sua grazia riacquistar non hanno
ira va a perdizione, se muore in grazia va a salute. -portare
. -provocare, trarre a ira o in ira qualcuno: farlo adirare, sdegnarlo
barberino, ii-164: fuggi la cosa che in ira ti trae, / che mai
male, si cernisse pura, / guardando in viso; poi saria fuor d'ira
non era tira uscita, mise veleno in un nappo con vino. -venire in
in un nappo con vino. -venire in ira a qualcuno: attirarne su di sé
e ingiurie di dio per non venire in ira de'sudditi, e perdere l'uffizio
la privilegi; et al sol venga in ira, / tal che si secchi ogni
, 266: a'scarafaggi tu verrai in ira. 8. dimin.
nelle zone aride dell'asia occidentale e in quasi tutta l'africa; dendroirace,
nodo. cavalca, 20-117: quando cade in iracondia, è assomigliato alle demonia perciocché
iracondia repressa -ch'io avrò torto anco in questo. papini, 27-111: pareva che
per queste vie naturali come si pecca in infiniti modi secondo l'iracundie e con-
, ii-117: molte maggior crudezze possono in noi le paure, le iracundie e gli
fuoco e semina tanti scandoli e mali in un dì che non si terminano per molti
daniello, 56: è questo flegias posto in questo luogo dal poeta sopra gli iracondi
stato iracondissimo. frachetta, 275: in una città ben instituita si vuol schifar
invidioso... ci sono dati in cibo dal giusto iddio e delle loro
adirarsi contro a gli altri, s'adira in se medesimo. fiamma, 1-503:
520: -pretendereste che i carabinieri, in una giornata come questa, stessero a
uccello migratorio... vive tanto in monte quanto in piano, garrulo,
... vive tanto in monte quanto in piano, garrulo, vivacissimo; di
hai tu le iraconde api osservato, in primavera, quando sciamano? -letter
un matrimonio di vecchia data, felicissimo in apparenza, fu mandato a male per sempre
. mi tormentava una irritazione snervante, in cui serpeggiavano strane ed iraconde fantasie.
attestano con favore gl'iranisti, che in italia non mancano e son valentissimi.
: oi deo, perché m'ài posto in tale iranza? / ch'io son
carducci, ii-8-165: da un pezzo in qua, causa il tuo stato fisiologico
, 15-176: tullio peggiora di giorno in giorno e diventa irascibile. 2
s. tommaso volgar., xxi-799: in tomo l'anima regge il corpo,
l'appetito insomma sensitivo, che si divide in concupiscibile ed irascibile. 3
la morte e la vita è posta in nostra libertà; àtti dato lo irascibile acciò
male e godi del bene con la ragione in mezzo. piccolomini, 1-235: parlando
1-378: i sopraddetti svantaggi donneschi vengono in qualche parte ricompensati dall'aver esse la
regolata e non trasmoda e non trabocca in azioni illecite, è buona. f
. frugoni, vii-59: io ti veggo in faccia una linea marziale che minaccia,
che minaccia, quando ti balza tirascibile in capo, non meno stragi a'tuoi famigliari
famigliari nella mensa che a'tuoi nemici in campo. nomi, 9-15: queste
ch'egli ha scagliato contro di me in questa tale poetica, le dono di
uomo, il quale si conviene che abbi in sé ragione: gli altri animali non
/ venir gaio, e gioioso / in gioi poggiare e 'n tutta beninanza. francesco
, che al quieto non verreb- bono in mente giamai. a. m. ricci
e come un orso irato / solo in camera andò della sorella. serafino aquilano
eletto consolo. petrarca, iv-1-84: in mezzo del nemico stuolo 1 mosse la
termine. cavalca, 19-405: aveva in orrore la mia cella... e
, e sul braccio destro levare il pugno in alto. ariosto, 18-80: quando
scioglier voce ingiuriosa. campailla, 7-124: in pianti irati, in gemiti tremendi /
, 7-124: in pianti irati, in gemiti tremendi / prorompon tutti entro il
. serafino aquilano, 244: starmi securo in queste grotte / non ardisco, che
e la padella forata son di gran danno in casa. irbis, sm.
sembra. boiardo, 3-66: fu creato in eterno da natura / mai voler tanto
gioghi strani / di caucaso nivoso, e in duri sassi / il latte ti nutrì
, e quante belve / l'ercinia ha in sen, quante l'ircane selve.
i-i-in: se il caro figlio / vede in periglio, / diventa umana, /
doppia forma, e che del cinto in giuso / caprigne abbia le membra e
: nelle altre contese i lirici aveano in premio una giovenca, la quale immolavano;
fia quella / di tauri ed irchi in sacrificio offerti. d'annunzio, ii-62:
più gran parte della responsabilità morale andrebbe in sostanza a me, irco emissario a
innuptae ',... vedete in lontananza qualche volta scintillare la navicella del
per pioggia ventosa, è un'ircocervo in rettorica e poesia. baruffaldi, 190:
. linneo li aveva divisi e classati in 'ambrosiaci '..., in
in 'ambrosiaci '..., in * ircosi 'o 4 fetidi '.
. letter. e region. (in partic. tose.). andare.
necessitade e non per volontade erano iti in quel porto. dante, inf.,
/ che 'nfino ad essa li pare ire in vano. cavalca, vii-157: si
gli fu insegnato dove egli era ito in quello bosco. ariosto, 2-1:
ogni mattina entrava la porta per ire in piazza con gli erbaggi e le frutta.
egregi detti, /... ite in disparte. forteguerri, ii-217: non
francesco da barberino, iii-141: stando ancor in galea, / se gente vedi ch'
/ tornando da la nobile vittoria, / in un bel drappelletto ivan ristrette. esopo
, 4-46: istìmati che se'venuto in tanta bassezza che non puoi ire sicuro
quando fummo molto iti, sì capitammo in uno molto dilettevole luogo. fra cherubino
ed ademaro. magalotti, 20-37: in sul bel mezzo giorno sotto un sole abbruciato
par di vederti irtene con quella gatta in collo dinoccoloni e zacconato per le vie di
/ di bronzo, i forti giovanetti in fiore, / erti su gl'immortali lor
, ci volsano dar parole, e in ultimo la fanciulla se n'ebbe a
me qui lasciar de la mia vita in forse? tommaseo, 1-327: perch'
/ mandra forse non è, che in altro prato / aggia da pascolar sì
. l. salviati, 19-86: oh in fatti, quando le cose hanno a
/ male, e'si rompe il collo in un filo / di paglia, e
/ di paglia, e s'affoga in un bicchiere / d'acqua. lippi,
di chianti, / ch'io tolsi in dar la caccia a un vetturale, /
cagion di quel tristo graffiasanti, / in un tempo è versato e ito male.
cose mentr'io poppava e trangugiava pappa in tutte le case di fratta.
6. declinare, decadere, andare in malora, in rovina; terminare,
declinare, decadere, andare in malora, in rovina; terminare, finire (per
senno che gli tornò, gli fece in certo modo capire che il più se n'
senno che gli tornò, gli fece in certo modo capire che il più se n'
che mi facevi, e le lagrime, in un momento tutto è ito, e
inf., 24-71: io era vólto in giù, ma li occhi vivi /
1-380: la novella era già ita in roma dellà sconfitta e del campo abbandonato
s'à a fare, e qui, in tutta la potesteria di prato, è
n'è trovato più che soldi 46 in 47 dello staio. e dicono che
le'vo'serv'ire, / tant'ha in le'piacimento. tasso, 6-69:
signore. della casa, 5-iii-211: in tutti i negoci che mi sono occorsi
di non irmi isviando, / ma in molti luoghi sarò arrestata. petrarca,
: gl'infecondi mesi ite passando / in dolci sogni e turgide chimere. botta,
leopardi, 22-153: ivi danzando; in fronte / la gioia ti splendea. carducci
a mangiare. cariteo, 66: prendete in vostre mane / le gloriose et onorate
1-34: ma non appena la fu ita in cucina a sciacquarvi le stoviglie, ripresi
, per ora. ite a dormire in pace. -badare a ire,
es.: « tu credevi che in pochi mesi avresti avuto l'avanzamento, e
giocando. - per estens.: comprare in contanti. lippi, 2-46: ogni
veglie bandite: / e chi non era in gambe né in quattrini, / da
e chi non era in gambe né in quattrini, / da trinciarle e da fare
me gli hai ', che significa giuocare in sulla fede o a credenza. fagiuoli
. -ire a bando: andare in esilio. busini, 1-83:
-ire a rotoli, alla peggio: andare in rovina. guadagnali, 1-ii-96:
: m'irritai sì che, / in vece d'ire avanti, torna'indietro;
. boccaccio, vi-151: ivi cornelia in sembianti smarriti / seguia dietro a color
1-101: essendo [platone] dimandato in qual luogo si potria trovare quella preclara
suso. -ire grosso: andare in molti. lorenzo de'medici [tommaseo
del nuovo parente. -ire in lungo: andare per le lunghe.
. cellini, 4-501: esendo impiegato in servizio di quella, egli non può
perder tempo: ancorché creda aver ragione in tutto, gli converrà ire in lungo.
ragione in tutto, gli converrà ire in lungo. -ire in nulla:
converrà ire in lungo. -ire in nulla: fallire. spallanzani, ii-441
indichi che l'affare dell'orto sia ito in nulla. -ire in orinci:
sia ito in nulla. -ire in orinci: andare lontano. g.
egli è quasi più là ch'ire in orinci. -ire in pecora: v
là ch'ire in orinci. -ire in pecora: v. pecora. -ire
mondo / col vario oprar. -ire in persia: andare perduto (come gioco
dui anni... ne mandai in italia trenta d'essi libri, tra i
a quello ch'io veggo egli è ito in persia, come alcuni altri.
pagar non correre. per ire / in sul sicuro, io lascerò di spendergli
fra giordano, 5-133: noi non siamo in questa vita che un fummo, ché
n'ho fatto parlare a bartolomeo tani in raccomandazione, e dice avervi mandato la
quel giovane / ch'entrò pur dianzi in casa, a cui fa erofilo / così
anzi le disse un dì, che in avvenire / se ne stesse più placida e
e come io mi sono lasciato ire, in dotarla, fino alla somma di cinquecento
polizia nelle province dell'impero romano e in seguito nelltmpero bizantino. pagano
irene del mondo, dalla salute delle anime in terra. = voce dotta,
e molto simile all'irene bianca, in essere così lunghi i grappoli e radi
il ritorno delle chiese separate e, in partic., di quella orientale,
partic., di quella orientale, in seno alla chiesa cattolica. 2
2. rizoma di giaggiolo largamente usato in profumeria e nell'industria farmaceutica; la
derivato metassilico del pirogallo; è usato in profumeria. = voce dotta,
parea reflesso. boccaccio, i-518: in questo medesimo giorno apparve un cerchio,
di gioie un'iri brilla a me nova in cuore. 2. iride dell'
vistosi, ermafroditi, avvolti da giovani in una spata di 2 o più brattee erbacee
numerosissime specie coltivate per ornamento e impiegate in medicina. = voce dotta,
pittoriche, animando e modellando una superficie in virtù di puri accordi tonali...
dove un'antica vita / si screzia in una dolce / ansietà d'oriente, /
galleggiante di cristalli vacui e iridati, in vista alle rive di megara. graf
graf, 5-337: tutto all'intorno, in iridate e chiare / conche d'opale
e chiare / conche d'opale, in gran forzieri d'oro, / vedesi
di questa visita. angelini, 1-65: in quel pomeriggio di pasqua...
estens. che indossa la maglia iridata in quanto campione mondiale di ciclismo di una
e quello che a me fu cosa nuova in questa materia, fu il vedere una
de'raggi solari. era l'arco distinto in tre colori: quel d'entro era
quasi un chiarore che terminava di fuori in uno bigio assai scuro, et al convesso
umida e che già si vada risolvendo in acqua. campanella, 4-292: si fa
la perduta libertà... si dipingono in iridi, gorgogliandosi, rompendosi. magalotti
un certo studio di scorti e di sotto in su. tarchetti, 6-i-281: il
un'iride, che il bene / muta in estasi, e in spasimi le pene
il bene / muta in estasi, e in spasimi le pene / del rimpianto.
persone che amai, voi vivete ancora in me:... vi veggo
sempre vagolare a me d'intorno come in una nube di pensiero e d'
cieli sterminati, i nelle case godute in grembo a un'iride / di mille odori
nei differenti individui, per lo più in armonia col colore dei capelli, e
6. ott. diaframma (in partic. con apertura regolabile) di
, fatto seccare e polverizzato, usato in farmacia per le proprietà purgative ed emetiche,
le proprietà purgative ed emetiche, e in profumeria per il caratteristico odore di violetta
odorifere; le quali si conservano tagliate in pezzetti, ed infilzate in un filo
si conservano tagliate in pezzetti, ed infilzate in un filo ed attaccate a seccare all'
bergantini, 1-91: tanto pure presteranti in modo / speciale il fior di primavera
e il calcedonio; iris. - in partic. ant.: cristallo di rocca
è pietra di color cristallino, trovata in arabia nel mar rosso. florio, 286
gli angoli sono cagione che egli, ricevendo in sé i raggi del sole, col
si esegue nei casi di glaucoma, in qualche caso di irite cronica e nell'
l'applauso con frasi iridescenti'; così in un giornale, e poi altrove *
mondo ', 4 arcipreti de'monti in cotta bianca'ec. ec.? le
lunghe come strie di pioggia / tessuta in cielo; iridescenti al sole. govoni,
) con la desinenza propria dei verbi in -éscere; cfr. fr. e spagn
alcuni corpi di diffondere i raggi luminosi in modo da produrre un effetto cromatico simile
: i tuoi occhi inquieti e impetuosi in terra, avranno trovato la loro pace rispecchiando
morbida, tutta iridescenze, propria di parigi in aprile. morante, 2-22: sospese
aprile. morante, 2-22: sospese in alto negli angoli e fra le inferriate
chim. glucoside, che si trova in alcune specie di iride, assai efficace come
libero nei depositi alluvionali, e, in massa compatta, è inattaccabile dagli acidi
è inattaccabile dagli acidi; si usa in apparecchiature per alte temperature e, in
in apparecchiature per alte temperature e, in lega col platino, per fabbricare aghi
nervoso cerebrospinale e simpatico con cui è in stretta relazione). = voce
irido diàlisi, sf. medie. in oculistica, distacco, per lo più
da molecole di galattosio, che si trova in alcune alghe rosse. =
iridio e osmio, che si presenta in lamelle esagonali o in grani irregolari,
che si presenta in lamelle esagonali o in grani irregolari, di colore variabile dal bianco
cioè iringi, cioè calcatreppi et elissato in acqua di ceci: de quali sia
radici di ghiaggiuolo... riduci in polvere, e trita le radici, ed
. mostra variato il sole, riluce in sei forme, da arabia si conduce.
di iridosmina e di cromite, presente in natura sotto forma di cristalli monometrici neri
l'intervento dello stato la gali aveva ripreso in bellezza. iri$zazióne, sf.
nacque d'una dama irlandese che viveva in corte. bocchelli, 1-iii-581: il raibolini
da un lato. -scrittura irlandese: in paleografia, scrittura usata in irlanda dal
irlandese: in paleografia, scrittura usata in irlanda dal secolo vi al xii, che
librarie dell'età romana, e, in partic. dalla minuscola detta 'semionciale '
nord, di ceppo algonchino, attualmente in via di estinzione. = dal fr
assedia, / lo stomel rapacissimo, ed in petto / la notata di sangue irondin
: [l'ambasciatore] venerà ad riposarsi in pace de l'anima e del corpo
n. 4), consistente in una miscela di chetoni della serie del
ricorda quello delle viole e trova impiego in profumeria. = voce dotta, deriv
, una bella stampa che rappresenta napoleone in italia meditabondo presso la tomba e l'
dei concetti (e tale atteggiamento assunse in aristotele il significato etico di 'simulazione
, e di festereccio ragionamento, ed in ogni parlare fu simulatore: el quale
bene commentata la retorica d'ari- stotele in quella parte ancora ch'alle parole appartiene?
, perch'ella è formata dal falso in forza d'una riflessione che prende maschera di
giudicio di cicerone, quando si adopera in discorso non contenzioso, ma piano.
classificazioni empiriche, vecchie e nuove. in cambio, si sforzò di filosofarle, e
: -vorrei sapere, -disse fiorenza, mantenendosi in una pacatezza, non del tutto scevra
alzò lo sguardo, ma lo riabbassò in fretta appena ebbe visto me. era
, la tremenda ironia della vita è che in qualunque momento possiamo essere sciocchi. idem
che l'una involge o sembra involgere in un fascio il vero ed il falso
,... e non cogliendo in essa che il moto stesso, l'eterna
avvertimento, che 4 far la festa 'in senso di 'uccidere'si dice soltanto
attorniano [la sposa] / le donne in massa /... queste la
mi ripeteva con ironia: « si vede in lei il novellino ».
etpcovefa. ironicaménte, avv. in modo ironico, con ironia; con
sarcastico. -anche: per ironia (in quanto figura retorica). varchi
o * bene factum ', accorciato in * be fa ', ed ironicamente pronunziato
appositamente l'ingegno grande 'originale', perché in effetto è un'origine; denominazione che
affasciò una quantità negletta, e di mano in mano che si scartavano, diceva orazio
ferd. martini, 4-20: subito piantavo in asso il mio mentore, balzavo d'
ironico: esprimere, manifestare, avere in sé una certa ironia. castiglione,
ironia. -anche: deridere, mettere in ridicolo. b. croce, iii-22-243
e. cecchi, 5-422: in baudelaire, la forza semispenta ancora s'
ancora s'illude nell'astrazione psicologica, e in un giuoco tra commosso e ironizzato di
della croazia, sospettosi, irosi e sempre in allarme. d'annunzio, iv-1-991:
. / irosa ella si volge, e in cor perdona. -sostant.
d'iroso foco sfavillò repente / d'achille in volto. misasi, 3-163: una
) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo. irraccontàbile
sezze, i-539: le battaglie che in questo convento mi fecero gli demonii non
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo o raccontabile
formazione o di un convoglio, che, in caso di un'offensiva aerea, prendono
un momento della vita fissato per sempre in un irradiamento poetico. = deriv
quasi irradianti stelle (dice plinio) in corpo trasparente. galileo, 3-2-24:
mondo. foscolo, iii-1-453: quando in cielo / con la candida luna escon
, e passò due terzi della vita in cucina, ad ammannire per i suoi
intelletto non può... intendere, in suo proprio singulare colore e razzo tutto
la mente di luce intellettuale. - in partic.: illuminare di grazia divina.
chi ha volto l'affetto suo tutto in terra e alle cose terrene non può
»... e vedo irradiarsi in volto guido. 7. dipartirsi
. se si estende, non irradierà in sobborghi gelosi di equidistanza dal centro.
antico... ambidue avevano seggio in quella città donde vennero ad irradiarsi sul
. cicognani, 9-104: incredibile che in una creatura potesse esserci tanta felicità:
raggio 'col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo. irradiare2
.) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo.
colore. scalvini, 1-316: subitamente in un sereno cielo / da cento soli
la terra ingombra di vizi, in cui si trova, gli pare una
, quando son rossi, parevano assorti in un'estasi di silenzio. d'annunzio,
esercitossi nell'erudizione della pittura, ed in essa parve irradiato da celeste lume,
cose luminose] è proprietà di apparire in certa distanza all'occhio libero irradiate e maggiori
pasolini, 8-25: si era parlato in sede glottologica di roma come centro finalmente
di luce o di calore. - in fisica: irraggiamento. barbaro,
tuttavia la sua irradiazione è grande e fiera in modo che l'istesso globo tra i
luminose. di giacomo, i-521: in quell'ora il sole dardeggiava in un
: in quell'ora il sole dardeggiava in un immenso bagliore accecante, nel cielo turchino
affettuose. 6. diffusione, propagazione in luoghi o ambienti diversi dal centro d'
d'irradiazione: nucleo reale o ideale in cui si origina e dal quale si
esistenza di una società unica e omogenea in italia, di un unico centro d'
9. medie. propagazione di un dolore in sedi lontane dall'organo malato.
10. fotogr. dispersione della luce in seno a un'emulsione sensibile durante l'
terreno, a partire da un medesimo centro in cui si stabilisce con lo strumento topografico
che me stesso / più non ritrovo in me: molt'è che lento / il
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore nega
. papini, x-i-iii7: ovunque, in ogni punto dell'essere, in ogni
, in ogni punto dell'essere, in ogni spirito, splenda per sempre l'irraggiamento
inraggi, / lascia il garzone e in una grotta ombrosa / si ricovra anelante
] se irraggia il cuore e se in esso risplende, egli [il peccatore]
ingegno di dante non si appalesasse di subito in quel chiaro lume onde poi doveva irraggiare
quantunque intorno irraggia. varano, 256: in quel punto irraggiò forte il die,
ritrose, / conoscendo te stesso, e in guisa irraggi i che quasi un dio
guisa irraggi i che quasi un dio in fra mortai risplendi. 6.
da una sorgente luminosa o calorifica (in partic.: dal sole); risplendere
scrittori nella compagnia, i quali svolgessero in vario stile i sub- bietti delle dottrine
. cesarotti, 1-xxxiv-192: or che in bel nodo stretto, / quirin,
.) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo, sul
verso la metà della zona pendendo allora in aria un gruppo di nuvole temporalesche dal
nuvole temporalesche dal sole irraggiate e tutte in movimento, si accresceva la bizzarria dell'
dell'aspetto. carducci, iii-3-184: leva in roseo fulgor la cattedrale / le mille
la chioma bianca irraggiata sulla testa protesa in alto a illuminarsi,... avanzava
virtù intellettuali o spirituali (e, in partic., dalla grazia divina).
irraggiato di gioia e mosse il braccio in un saluto. 3. sorretto
da una sintesi predominante, a esplorare in que'giganteschi lavori le vie del genio
irraggiato di speranza. -trasformato in valore ideale. carducci, ii-7-114:
io la possa illuminare e trasformare irraggiata in poesia. 4. ant.
mi dà più fastidio è che, in questa operazione, quando si faccia nelle tenebre
di lampedusa, 295: molte ore in osservatorio, assorte nell'astrazione dei calcoli
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e raggiungibile
è irraggiungibile. irraggiungibilménte, avv. in modo da non poter essere raggiunto.
], gli pareimpossibile; la vita, in cui deve rientrare, irraggiungibilmente remota da
allora a sragionare, / e dissegli, in rompendo su'parlare, / ch'ai
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore intensivo e ragionare
importanza pratica. bontempelli, ii-611: in tutte le cose del mondo...
) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore negativo. irragionévole
. 2. che pensa e agisce in modo non conforme a ragione; privo
mi sono alterato io che mi mordano in tanti luoghi, chiamandomi inragionevole ed ignorante
trova così insensato e così irragionevole che in se medesimo non senta e i disordini
rajberti, 2-100: lo mi levai in piedi per arringare quel popolo irragionevole:
: questo conoscimento che idio sia è in noi naturalmente posto; ma la malizia degli
; ma la malizia degli uomeni à in tanto avanzata e vinta la natura, che
. non aver saputo schivare l'irragionevole in quella tragedia ne la quale è più
. se non a capire, a scusare in uomo sano e dell'età sua le
su qualche cosa. bernari, 6-211: in quegli attimi fuggevole... sentivo
germogliare una amicizia nuova; quasi cercasse in me protezione dall'irragionevole furia delle due
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e ragionevole
animo ed esercitarono la sofferenza di cortès in tutta questa spedizione. buonafede, 2-iii-
loro lamenti. 4. in senso concreto: atto, comportamento,
ant. inragionevolménte), avv. in modo irragionevole; in contrasto con i
, avv. in modo irragionevole; in contrasto con i dettami della ragione o
aurea volgar., 1185: riprendono in questo luogo porfirio e giuliano imperadori il poco
, 6-63: avrebbe luogo di ampiamente notare in quel solo giorno quanto gli uomini tutti
antiquato, sorpassato dai tempi, caduto in disuso. a. cocchi,
o sembrare vecchio, antiquato; cadere in disuso, passare di moda, essere
) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo. irrancidito
sorpassato dai tempi, invecchiato; caduto in disuso, divenuto inutile; antiquato;
più che per li figlioli, benché in essi fosse espresso che si donava la
diplomi di cesare e d'augusto 'in virtù de'quali altri la pretendeva,
bacchetti, i-295: i domopetri, noti in città per le discordie coniugali, esibivano
spaziale è nello scindere che essa fa in tre circoli quello che è tre,
quello che è tre, ma tre in uno, e si dovrebbe esprimere di conseguenza
, e si dovrebbe esprimere di conseguenza in un triplice circolo, che fosse insieme un
, che fosse insieme un circolo solo in cui tutti tre coincidessero: il che è
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e rappresentabile
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e rassegnato
: usano queste genti con le femine in publico a guisa de gli animali irrazionabili
possono avere pace, ma sempre sono in perturbazione e paura: e ora per
te; e te dormendo, sia inviluppata in sogni irrazionabili e cose sconce e libidine
la quale ha sì grande podestà eziandio in essi iddii. bianco da siena,
], / amor dolcissimo, poiché in essa / la irrazionabil sete hai spenta.
continova..., non accade parlar in questo trattato. = voce dotta
(comp. da in-, assimilato in ir-, con valore negativo, e rationabllis
non presumiamo d'affermare inrazionabilménte alcuna cosa in tanta oscurità di cotali cose. savonarola
avendo di questa buona. 2. in modo acritico; dogmaticamente. s.
nolle credo così io, che non sia in me dubitazione alcuna, fuoriché quelle che
sua e facendo tutte le creature irrazionali in suo servizio. s. bonaventura volgar
non solo hanno fatto peccare li uomini in soddurli a tanto peccato, ma eziandio hanno
peccato, ma eziandio hanno dato risponso in immagini fatte di creature insensibili e irrazionali
anime certamente sognano, come si vede in tutte le sorte dei sensitivi et inrazionali
23-47: ha [lo spirito umano] in primo luogo trovato la via di sottomettersi
2. che pensa e agisce in modo non conforme a ragione; privo
il vero è per noi quaggiù irrazionale in quanto non può essere con perfetta esattezza
numero irrazionale. -equazione irrazionale: quella in cui l'incognita compare sotto il segno
radice. -funzione irrazionale: funzione algebrica in cui la variabile indipendente compare sotto il
matematici si chiamerebbero meglio sovrarazionali, perché in effetto l'impotenza in cui si è
sovrarazionali, perché in effetto l'impotenza in cui si è di conoscerle con precisione nasce
. lunga irrazionale: sillaba lunga che in determinate sedi di alcuni versi poteva, nella
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e rationàlis *
rimettersi nella via della grande filosofia, ma in maggior parte si sviava nel misticismo,
si sviava nel misticismo, nel prammatismo e in altre forme d'irrazionalismo. tuttavia,
ideali nella vita pratica, l'irrazionalismo in quella dell'intelletto, l'in- fievolimento
,... è uno slittamento (in su o in giù che sia)
. è uno slittamento (in su o in giù che sia) dell'operaio verso
, l'irrazionalismo ecc. 2. in senso concreto; incoerenza, incongruenza.
piena di irrazionalismi e che c'è in essa una molteplice stratificazione d'idee.
se stessa con l'intera umanità, in un interclassismo irrazionalistico. = deriv.
ipotesi, d'obbiezioni. — in senso concreto: comportamento non conforme a
suo tempo, cioè del leibnizianismo, in cui persisteva il concetto dell'arbitrio divino
quantunque pensosi e dolorosi, uomini sobri in mezzo agli ebri. gobetti, 1-i-546:
abbandona ciecamente al bisogno di garanzia andando in cerca di garanzie dove non ne è disponibile
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore nega
). irrazionalménte, avv. in modo irrazionale, assurdo; erroneamente,
2. senza esercitare le facoltà razionali; in modo emotivo, sentimentale. vittorini
. letter. senza un ordine preciso, in modo irregolare; disordinatamente. pratolini
ii-1049: tutto le sembrava irreale, in quel silenzio ove il rumore della città arrivava
. e. cecchi, 2-90: in un'aria densa d'odor di fiori,
indigeni] vivono una vita irreale, in occupazioni che paion divertimenti. g. bassani
efferatezza quasi irreale. -che è in contrasto con la realtà concreta, con
, ci appaiono elementi trasfigurati perché composti in una irreale visione di sogno. pratolini,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore nega
senso concreto della realtà e si comporta in modo velleitario. piovene, 8-16
2. nelle arti figurative e in letteratura, atteggiamento di chi rifiuta di
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e realismo
. che è impossibile o difficile mettere in pratica; inattuabile. mazzini,
vita che fosse squilibrio e discordia, in cui il suo apostolato si confondesse con lo
2. che non è trasformabile in denaro contante. e. cecchi,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e realizzabile
, agg. che non è stato messo in pratica; inattuato. g
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e realizzato
; dovuta alle assurde condizioni di pubblicità in cui si svolgevano 1 lavori.
1 lavori. 3. in senso concreto: immagine irreale, fantastica;
intorno, quest'atmosfera di allucinazione rappiglia in un silenzio che la fa più irrespirabile;
silenzio che la fa più irrespirabile; in un sopore che sa di cloralio e di
fino allo schianto, sembra di veder passare in quegli occhi bluastri i ricordi, i
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e realtà
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e reclamarle
che ambe le parti sono d'accordo in questo, di non volersi comporre e di
la pace e procuravano perciò di condurlo in contumacie consumatissime e irreconciliabili, temendo ch'
: si è guastato col 'momento'e in modo irriconciliàbile; e non credo che abbia
dubiti ch'ei vada a veder roma in questo tempo molto favorevole ad evitare tutti
d'annunzio, iv-1-520: mai come in quell'ora avevo avuto chiara e disperata
si soverchiavano e si distruggevano a vicenda in un perpetuo conflitto. 4.
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e reconciliabìlis '
nella di lui reintegrazione, con metterla in istato d'irreconciliabilità col tiranno. salvini,
gloria l'ostinazione, e mettono la bravura in una stolida e brutale irreconciliabilità. b
irreconciliabilménte (irriconciliabilmente), avv. in modo che esclude ogni possibilità di riconciliazione
giuoco e divertimento. 2. in modo incompatibile. foscolo, xiii-1-569:
soffiando; addentata la carne, saltavano in aria su ima specie di mensola,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e da
, 1-338: occupare il tempo irrecuperabile in vane favole. machiavelli, 1-iii-35:
inrecuperabili accidenti e pericoli... in così fatte faccende fuor d'ogni oppenione
romani, 94: da quel tempo in qua in zascadun luogo per lo mondo comenza
94: da quel tempo in qua in zascadun luogo per lo mondo comenza a mancare
ne valeva quattro, sarebbesi gettato in braccio a'francesi. botta, 6-ii-127:
può essere confutato, contestato, messo in dubbio; irrefutabile, inoppugnabile; probante
di presentimenti che non riusciva a stendersi in un discorso irrecusabile. e. cecchi
-dividi / noi che abbiamo la casa in siepe o in fronda. bonsanti,
noi che abbiamo la casa in siepe o in fronda. bonsanti, 4-387: l'
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e recusabìlis
). irrecusabilménte, avv. in modo irrecusabile; incontestabilmente.
aspirazione di un gruppo etnico, incorporato in uno stato considerato straniero, a ricongiungersi
: movimento d'opinione pubblica che, in italia, fra il 1866 e il
irredentismo coloniale (per esempio la guerra in indocina) e si oppone al riarmo.
. da irredento; cfr. migliorini, in: « a giudicare dall'aspetto esterno
). ma essa non è nata in italia: è una parola coniata da giornalisti
è una parola coniata da giornalisti viennesi in odio all'italia, alludendo alla frase '
imbriani ai funerali di suo padre, in presenza di delegati triestini, nel 1877
, nel 1877, e all'associazione in prò dell'* italia irredenta \ fondata
prò dell'* italia irredenta \ fondata in quello stesso anno. come è successo a
del 1880, da un'irruzione dell'austria in italia. gramsci, 7-126: il
: il garsia pare sia stato recentemente in corsica con umberto biscottini, che notoriamente
organizza a livorno tutta l'attività irredentistica in corsica. g. raimondi, 1-60
. g. raimondi, 1-60: in città si svolgevano le manifestazioni irredentistiche;
storia,... sento anche in italia le grida sediziose rispetto all'*
mentre il re con due ministri trovasi in austria per far visita d'amicizia a quell'
e sm. che è nato o abita in tali territori. carducci, ii-16-222:
= comp: da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e redento
utopia assoluta, irredimibile, inattuabile, in qualunque età. -non riscattabile da fastidio
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e redimibile
d'un uomo, quel che v'è in lui di vero, di sincero, d'
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e da
'irreduttibilità ', impossibilità di ridurre in forma più semplice. più in generale *
ridurre in forma più semplice. più in generale * irreduttibilità degli elementi '.
letter. che non può essere messo in discussione; che non può essere confutato;
: il vocabolo d'irrefragabile si prende in senso legale. esso non inchiude soltanto la
prestarsi o a non resistere alla nostra autorità in un dato oggetto. foscolo, viii-154
per un segreto spontaneo processo, compiutosi in una sfera interiore oscura, tutti gli inavvertiti
pontano, 1-42: fumo li ministri vostri in tempi passati, messer anello lo fortunato
a noi basta d'essere stati arbitri in ciò, se non totalmente irrefragabili,
segneri, iv-90: tolomeo, seguito in tale scuola come il maestro più irrefragabile
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dall'
. [inrefragabilménte), avv. in modo indiscutibile; inconfutabilmente, incontestabilmente,
, agg. ant. che costituisce un'in discussa autorità; inconfutabile,
ciancie i commentari dell'irrefrangibile ambrosio in luca, ed esso ambrosio ora
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore nega
/ prorompe alfin sulfureggiando, ardendo / in vasti accenti la procella interna, / e
... era interrotta di tempo in tempo dallo scoppio di riso fresco,
giovinetta. pirandello, 5-182: ruppe in singhiozzi irrefrenabili. papini, 27-685:
dava ora con un trasporto, una tenerezza in cui la riconoscenza... si
americana del 1929 appunto questo ha messo in luce: 1'esistenza di fenomeni irrefrenabili
irrefrenabilménte, avv. raro. in modo incontenibile, inarrestabile; incoercibilmente.
baldasseroni, 373: l'irrefrenata licenza dominante in toscana. cantù, 463:
« ma al nome sia di dio, in conclusione che volete da me? »
comp. dal pref. in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dal
può essere confutato, respinto, posto in dubbio per la sua completa ed
hanno diritto di rallegrarsi e di inorgoglire in faccia all'europa ogni qualvolta con raffronti
sua corrispondenza di quel tempo lo dimostra in modo irrefutabile -fu trattato come tale per
comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e refutabilis,
pena. irrefutabilménte, avv. in modo irrefutabile; indiscutibilmente, inoppugnabilmente
. inqua drare, incorporare in un reggimento o in un reparto militare
drare, incorporare in un reggimento o in un reparto militare; ordinare, costituire
un reparto militare; ordinare, costituire in reggimento. -al figur.: organizzare
irreggimentare '. letteralmente: * inscrivere in un reggimento ', ed è usato nel
ed è usato nel senso di disciplinare in compattezza ubbidiente forze sparse e disordinate:
il mondo, ha messo i fatti in montura e ha cacciato 10 straordinario nella
colpa; non si è lasciato irreggimentare in modo definitivo, ha voluto veder coi
4-27: eugenio canu si irre- gimentò in seguito fra i san simoniani, di cui
) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo; cfr.
irreggimentazióne, sf. l'irreggimentare; in quadramento e organizzazione di persone
bollore delle matte fa zioni in italia, allora le città...
maniera che ne resta bene il nome in italia, ma non mai, o ben
ben di rado, alcuno vien turbato in questa irregolare giustizia. passeroni, 7-45:
irregolare amministrazione della giustizia, facendo veder in ogni momento mancante la pubblica sicurezza,
'. claudel vi legge il passo in cui gide chiaramente confessa i suoi costumi irregolari
sociale, sono inquadrabili come tipi particolari in istituti più ampi, ma ai quali,
alle leggi araldiche (e si dividono in armi dimandanti o d'inchiesta, se
verbo irregolare: che si allontana, in una o più forme, dalla declinazione
li quali, quantunque abbiano l'infinito in -are, come 'dare, stare,
tutto ciò il preterito perfetto dell'indicativo in -ai. ruscelli, 2-213: hanno.
, egli si chiamerà * irregolare 'in quella persona in cui si parte dalla
si chiamerà * irregolare 'in quella persona in cui si parte dalla regola. jahier
regola. jahier, 69: ma sempre in punta di lingua la più temibile derivazione
ed anche alcune assonanze e consonanze ritornanti in dati e determinati luoghi tanto per contentare
costumi disonesti (e il termine, in questo caso, ha per lo più
. praga, 4-181: c'era in fondo in fondo al suo carattere qualcosa
praga, 4-181: c'era in fondo in fondo al suo carattere qualcosa di irregolare
bassi e rigidi, con le pieghe in basso, e quest'altro 4 inaffiato '
1-166: rimasta come il suo autore in disparte e ingrata per natura, l'altra
, di esercitarli (una persona e in partic., nel linguaggio comune, un
irregolare, / direi ch'io sono in gran disio sospinto / d'aver veduto quella
è tornato a riverirci, fu appunto in una razzia che gli abissini fecero qui
garibaldi] sapeva che gli irregolari hanno bisogno in queste cose di osservare la disciplina più
. sanudo, 94: non è quadro in tondo, ma in figura 4 quodammodo
non è quadro in tondo, ma in figura 4 quodammodo 'inregular over mul-
d'esser bello. m. pieri [in carducci, ii-10-146]: rossi capelli
cristallizzazioni confuse, non bene definite, in cui non si può discemere a qual
ha un aspetto anomalo, per lo più in seguito ad alterazioni patologiche (un organo
11 (205): i bastioni scendevano in pendio irregolare, e il terreno era
cangia i lati; perché talvolta, in loco d'andar avanti, torna a dietro
: venivano alterate [le macchie solari] in parte di alcuni movimenti accidentari, vaganti
corrente talmente debole che non possa, in que'moti ed urti irregolari, risollevare
que'moti ed urti irregolari, risollevare in alto l'impostime già caduto. filicai-a,
tommaseo [s. v.]: in questo lavoro egli è, egli procede
è, egli procede più irregolare che in altri. 16. incostante, mutevole
lat. tardo irregulàris, comp. da in (assimilato in ir-) con valore
, comp. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e reguldris 4
); rivolgimento, perturbamento (anche in senso concreto). botta,
per riparare il mal fatto e metterlo in regola. 3. in senso
in regola. 3. in senso concreto: atto, comportamento,
impietà; tutti i loro affari consistono in confutare colle opere la loro fede;
gli spiritati se ne vanno vagando pella città in carrozza. metastasio, 1-iv-488: questa
monti, ii-196: avvertitela della pena in cui vivo, e con ragione,
di gherar. il magazziniere vaccà è in gran parte confesso. d'annunzio,
e illogicità e ingiustizie che si scoprono in ogni parte, non sono gli uomini politici
. 5. gramm. deviazione, in una o più forme, della declinazione
et 'uscire ', i quali in certi tempi e persone mutano la 'u
quellieventualmente ricevuti (e tali impedimenti consistono in determinati difetti fisici, psichici o morali
irregularità o vero excomu nicazione in alcun modo. nardi, 1-68: essendo
egli religioso, non voleva incorrere perciò in alcuna inregularità. sarpi, vi-2-175:
giurisconsulti sogliono communemente dire che s'incorre in irregolarità quando alcuno scommunicato s'intromette nelle
nell'opere degli antichi artefici s'incontrano in fatto di proporzione e di prospettiva.
mancanza di direzione e di velocità costanti in un moto. -per estens.: discontinuità
adduce di aver dovuto stabilire le epatte in modo che le lunazioni per esse dinotate
tutto il 15; solamente di quando in quando prese un poco di frequenza e qualche
13. meccan. grado di irregolarità: in una macchina a regime periodico, rapporto
la differenza della velocità massima e minima in un giro e la velocità media dell'
. (superi, irregolarissimaménte). in modo irregolare; in maniera non conforme
irregolarissimaménte). in modo irregolare; in maniera non conforme alla regola, alla
procedere. 2. gramm. in modo anomalo rispetto alla declinazione o alla
del suo gerundio. 3. in modo anormale o contrario alle leggi fisiche
grande sconvenevolezza che un corpo naturalmente mobile in giro si muova irregolarmente sopra il proprio
, è il pericardio. 4. in modo non uniforme; variamente, disordinatamente,
di macchioline rossastre. 5. in modo discontinuo, saltuariamente, alternamente;
dare due corpi materiali di superficie in qualche parte e in qualche modo
corpi materiali di superficie in qualche parte e in qualche modo incurvata anco quanto si
7-87: mi pose l'irregolata tema in sospetto non fusse ella per aventura et
si strigne [l'acqua] tutta in sé, e fa un colmo irregolato
, siccome fa il cane che entra in caccia e primo va in qua e in
che entra in caccia e primo va in qua e in là sanza regula alcuna
in caccia e primo va in qua e in là sanza regula alcuna e allora è
alla starna e allora si dice essere in secundo moto, cioè in moto retto
si dice essere in secundo moto, cioè in moto retto e regulato. bruno,
comp. dal pref. in- (assimilato in ir-) con valore negativo e
della distinzione speculativa e dialettica, contenga in sé il ricordo e come l'anelito ad
, agg. filos. che non è in rapporto con altri elementi; concluso in
in rapporto con altri elementi; concluso in sé, indipendente, autosufficiente.
indeducibili... irrelativi, non unificabili in un principio superiore che ne rendesse ragione
la sensazione, come tale, è chiusa in sé, irrelativa, e non ha
comp. dal pref. in- (assimilato in ir-) con valore negativo e relativo
comp. dal pref. in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dal
nuovo la crudeltà, perfidia e irreligione in quella provincia dove la umanità, fede
verginella dimenticarsi la lingua della fede imparata in quest'am- burgo, in questa stufa
fede imparata in quest'am- burgo, in questa stufa, e passatale in nutrimento coll'
burgo, in questa stufa, e passatale in nutrimento coll'uso così familiare di questi
irreligione, l'incredulità e il delitto, in un'epoca che, come tutte le
è essenzialmente religiosa. bacchetti, 2-xv-35: in fatto di religione, il boiardo era
. tardo irreligìo -ónis, comp. da in (assimilato in ir-) con valore
, comp. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e réligio -ónis
dell'alfieri. irreligiosaménte, avv. in modo irreligioso, empiamente; senza curarsi
visse irreligiosamente si debba spacciare per morto in tal condizione. 2. locuz.
senza i conforti della religione, non in grazia di dio. foscolo, viii-23
, pretendono i nostri autori di porre in salvo l'irreligiosità di qualunque loro insegnamento
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e religiositas
, iii- 1-127: sorge di tempo in tempo un tal capo che...
e con divoti sentimenti; il che eccitò in quegli irreligiosi tempi la maraviglia e le
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e religiósus '
che io me ne andassi ad ingolfarmi in una strada irremeabile, e dovessi dare
sei, tra mura di bronzo, in un errore / (te lo dico,
1070: la sua anima si smarriva in una tristezza e in un orrore irremeabile
sua anima si smarriva in una tristezza e in un orrore irremeabile. g. bassani
esseri semplici e rozzi condannati a vita in fondo a irremeabili abissi di ignoranza.
niccolò da correggio, 1-49: avendo in simil stato consumpta la prima parte de
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dall'agg
. dal pref. re-che indica movimento in senso inverso e meàre * andare, passare
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e da
contra lo spirito santo è detto inremissibile in questo mondo e nell'altro, non
non perché egli non si possa perdonare in questo mondo, ma perché rade volte
veramente perché a pena esso è perdonato in questo mondo quanto alla colpa, ma
e desperazione... sono peccati in spirito santo inremissibili. gelli, 14-66:
claustrali, da poi che voi eravate già in possesso del mondo. peccato irremissibile agli
li combattono o li tiranneggiano, sentendo in essi i loro irremissibili nemici.
: altro non si vedeva né udiva in quel regno che un perpetuo irremissibil furore contro
che, col suo odio irremissibile, mette in luce il carattere religioso, di religiosa
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e remissibili'
più irremissibilmente d'ogni altro, disorbitò in questo. 2. per estens.
la cognata cercarono di persuaderla a trasferirsi in casa loro; ma lei fu irremovibile.
, 454: mode- ratume governante in municipio con irremovibile fede nel consiglio
dotta, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e
: con questo irremunerabil beneficio òbligati in perpetuo questo schiavo. carducci, ii-3-79:
lat. tardo irremunerabllis, comp. da in (assimilato in ir-)
. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e dall'agg
. masuccio, 427: de continuo in negli occhi de la mente gli stavano scolpiti
tempo che i prìncipi afflitti (anco in sogno) andavano cercando s'alcuno restava irremunerato
lat. tardo irremuneràtus, comp. da in (assimilato in ir-) con valore
, comp. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e remunerdtus,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore nega
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo, dall'
del naviglio, alzato anch'esso e tenuto in collo del panaro, non mancherà di
inondazioni! foscolo, xvi-176: ricevo in questo momento lettere de'miei; la
è irrimediabile o inevitabile o ineluttabile (in partic.: la morte).
). pratesi, 1-382: ripercorrendo in carrozza la via per milano, ilia
che l'efimera più volte è degenerata in un'etica irriparabile? -incorreggibile,
di core. betocchi, 7-47: in me sempre latente, viva, irreparabile /
solo, il respiro faticoso parlava di vitalità in quel povero corpo disfatto, e segnava
quel povero corpo disfatto, e segnava in quella lugubre calma l'irreparabile passar del
aquilone a casa il più delle volte in condizioni irreparabili e ricominciavano 'ex novo
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e reparabllis,
. (superi, irreparabilissimamente). in modo irreparabile; senza possibilità di rimedio
. cavalca, 19-416: vedendo in te, sua sirocchia, quel tesoro
dànno la volta e col tempo mancano in tutto. tasso, 20-71: da
alle nostre debolezze; o si sta in piedi aggrappati disperatamente ai nostri cenci,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e reparato
, divenuti rarissimi, anzi irreperibili. questo in ordine all'affare dei libri. moretti
non si fa mai trovare a casa, in ufficio, o nei luoghi dove è
4-1-136: la curia di napoli, perdendo in ul timo la speranza di
giorno un pretesto per rendersi irreperibile in paese. c. e. gadda,
lui-giniol... momentaneamente irreperibile. in parole po vere, uccel
ritiene deceduto », e conservò la pratica in ar chivio.
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore nega
o a una persona, e, in partic., a un imputato).
ottemperato all'invito rivoltogli di eleggere domicilio in italia); e ordina che le
del giudizio di primo grado e quello emesso in quest'ultimo non ha efficacia ai fini
civ. che non può essere richiesto in restituzione (un pagamento già effettuato)
dotta, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dal
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dall'agg
prelato dee essere irreprensibile, cioè vivere in tal modo che non possa essere ripreso.
dovo'al signor vostro; poi sarete in altrui giudice inreprensibile. cavalca, 9-299
sfacciato e irreprensibile. non chieder più in là. bocchelli, 1-i-384: la gran
vuol sentirsela dire, bisogna che si comporti in modo irreprensibile. 2. per
intagliato. palazzeschi, 4-22: signore in piena maturità accompagnate da una fanciulla,
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e reprehensibllis,
217: serbò sempre..., in una vita riprovevolissima, la formale irreprensibilità
. irreprensibilménte, avv. in modo irreprensibile, in maniera da non
, avv. in modo irreprensibile, in maniera da non lasciare adito a critiche,
del suo signor pur s'arre- staro in vista / della scea porta, ove di
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo edaun deriv
egli, avvertendo per la prima volta, in fondo alla sua felicità, una contrazione
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dall'
lat. tardo irreprobabilis, comp. da in (assimilato in ir-) con valore
, comp. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e reprobabilis,
argomento [del ministro barde] sinceramente in istorico, che si propone la narrazione
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e repudidbile
contrari; che non si può mettere in dubbio, negare, contestare; inconfutabile
gioberti, ix: lo scrittor ferrarese allega in prova alcune sentenze del mio 'gesuita
forza irrepugnabile chi già non ha freno in sé che lo tenga? rosmini,
potenza o forza... opera in noi, invisibile, ma irrepugnabile, somma
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e dall'
essere dimostrato falso, di esser messo in dubbio, di essere negato; inconfutabilità,
pacificazione. irrepugnabilménte, avv. in modo irrepugnabile; inconfutabilmente, inoppugnabilmente,
rosmini, xxv-321: si appalesa in esso [animale] un sentimento molesto
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e requie
politici, dei quali irrequietamente ella va in traccia, quanto del diritto pubblico romano
che io debba vivere così, sempre in un'agitazione, in un'irrequietezza indescrivibile.
così, sempre in un'agitazione, in un'irrequietezza indescrivibile. papini, 27-1183
irrequietezza, eterno lamentoso pellegrino di terra in terra. pavese, 4-238: malgrado
. capponi, 1-i-417: questo agitarsi è in molta parte benefico: ma nel tumulto
i guai dello estremo individualismo ci stanno in sugli occhi continua- mente e pesano tanto
che à posto l'intero consorzio civile in incredibile irrequietezza e impazienza. 2.
di dilatazione e restringimento delle pupille, in relazione col susseguirsi di impulsi sensoriali o
trova (anche solo temporaneamente) in uno stato di ansia, di apprensione
pers, i-370: pien di cure diurne in pianto amaro / nella mia requie irrequieto
casti, ii-7- 122: sempre in moto è di cattuna / l'intraprendente
stonata e sfasata. papini, 27-1190: in tutte le condizioni della vita ero scontento
uomo. 2. che è in stato di agitazione o di eccitazione;
che non cessa di muoversi. - in partic.: vivace, esuberante, animato
fino a un punto dove si arrestavano in sospetto. -che denota agitazione o eccitazione
solerte, instancabile, zelante. - in partic.: ostinato, tenace.
dominata dal nomade, irrequieta, l'orecchio in ansietà d'un qualche rumore che potesse
6. che è o appare in continuo movimento; che cambia incessantemente di
aure irrequiete, volano / di fronde in fronde le sementi. ungaretti, ii-33
capelli irrequieti. -che si trova in perpetuo movimento, che non cessa di
intorno un infinito / spazio nel quale in mille guise e mille / numero innumerabile
se stessa. -che viene mosso in continuazione (un oggetto). parini
se il fanciul si creda uomo, scemerà in lui quell'ambizione irrequieta, quella brama
9. che trascorre o è trascorso in modo agitato, nervoso, affannoso (
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e requiètus,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e resanabile
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e reschiarabile
non è possibile o non si è in grado di resistere o di opporsi; che
piegate e sconcie, ed altre rotte in due dalla più tremenda e dalla più irresistibile
: o prole di numi, / in voi non fia / vii opra il pasto
che non può essere contestato, messo in dubbio; inconfutabile, inoppugnabile, indiscutibile
l'argomento del suo libro, consiste in avvezzar l'uomo a dubitar di ogni cosa
facultà, sicché si presentano alla mente in modo facile, pronto, irresistibile.
nel cuore la gelosia, più irresistibile in me l'amore. d'annunzio, iv-
attrae, avvince, persuade, stimola in maniera tale da vincere ogni riluttanza,
6-ii-98: il silenzio di lei lo feriva in tutto l'essere suo, nella sua
donne. moretti, i-993: moveva in questi casi un sopracciglio indipendentemente dall'altro
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e da resistibilis
irrésistibilité. irresistibilménte, avv. in modo irresistibile; senza possibilità di contrastare
galla. 2. disus. in modo incontestabile; inconfutabilmente, indiscutibilmente.
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e resistito
7-39: io mi viddi senza alcun dubbio in quella selva piena d'irresolubil strade,
cronologia biblica. landolfi, 8-76: in tal modo possono talvolta insorgere, in
in tal modo possono talvolta insorgere, in forma di veri accessi, domande numerose,
lat. tardo irresolubllis, comp. da in (assimilato in ir-) con valore
, comp. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e resolubllis,
irrésolubilité. irresolubilménte, avv. in modo irresolubile; indissolubilmente, strettamente.
-anche: senza uno scopo preciso, in modo inconcludente. gelli, 15-i-86
ragione, non si potendo mai dire in verità die chi vive, irrisolutamente,
essa commessa col fuggire ed abbandonare antonio in azio. manzoni, pr. sp
vicino a lui. 2. in senso concreto: atto, comportamento indeciso
nostro signore va irresoluto e molto suspeso in questo viazo. machiavelli, 1-ju-632:
giunge all'irresoluto il vincitore, / e in arrivando (o che gli pare)
splende sempre con la stessa intensità o in modo uniforme; intermittente (una luce
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e resoluto
mente ne pronunziassero sentenza e non rimanesse in fine cosa né irresoluta né dubbia.
, comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e resolùtus,
: del mio venire a venezia sono pure in quella medesima inresoluzione ch'io le scrissi
pirronii,... s'erano posti in questo impegno di freddezza e d'irresoluzione
mi ha dato fastidio per l'irresoluzione in che mi teneva de le apologie che
che mandai costì. 2. in senso concreto: atto, azione, atteggiamento
: mentre gli teneva l'anima tormentata in mille irresoluzioni, vidde non senza stupore
con l'irresoluzioni, studiando si mettono in croce per provare che il 4 sì '
d'aver una plebe, la quale in essere irrespettevole, incivile, rozza,
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e respettevole
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e respettivo
. che non si può respirare, in quanto disgustoso o dannoso alla salute per
che non si posson cogliere se non in certe sommità vertiginose ove l'aria è
intorno, quest'atmosfera di allucinazione rappiglia in un silenzio che la fa più irrespirabile;
silenzio che la fa più irrespirabile; in un sopore che sa di cloralio e di
vivi che amo, / non mi venite in mente / bene a portarmi quando /
irrespirabile atmosfera di rigore sotto la quale, in esse, si vive. -che
comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e
voce bugiarda che qualche malevolo aveva messo in giro? gramsci, 4-214: il
irresponsabile, bicipiti e mascelle formidabili uscivano in luce da tutte le logge. puah
notizia, la materia dell'avve- nimento in maturazione veniva manipolata destramente; e le
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e responsabile
che accadeva ed era per accadere divennero in me profondissimi. b. croce,
e pratiche difficoltà, le menti distratte in altro, sembrano tollerare. vittorini, 7-141
di un organismo politico (e, in partic., del sovrano) il quale
il mio voto ed opinioni in monteoliveto,... io reclamo il
del trasporto e del comandante della nave in caso di danni riportati, in seguito
nave in caso di danni riportati, in seguito a determinate circostanze, dalle merci
sua persona. oriani, x-23-57: compiuto in un impeto di passione, qualunque ne
risalire gli effetti della follìa all'epoca in cui la figlia commise gli atti che
dei combattenti. landolfi, 8-155: in questo beato senso d'irresponsabilità e di
). irresponsabilménte, avv. in modo irresponsabile; senza prudenza e moderazione
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e restorabile
= comp. da in- (assimilato in ir-) con valore negativo e restringibile
pensavasi, persistere avrebbero gli americani potuto in una resistenza,... potendo
ed efficacemente nelle intraprese proibizioni continuare ed in questo totale inretamento del commercio americano?
.) col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo
catturare. -al figur.: involgere in difficoltà, dubbi, incertezze
e perché molti eretici si sono irretiti in questo laccio, e massime e'pelagiani.
il giovane spurina si potrebbono agevolmente irretire in questa città marittima piena di tutte le
e si alienò gli animi de'senatori in vece d'irretirsegli, scappato in espressioni
de'senatori in vece d'irretirsegli, scappato in espressioni inurbane et in parole poco civili
irretirsegli, scappato in espressioni inurbane et in parole poco civili. letter.
', col pref. in- (assimilato in ir-) con valore illativo (cfr
: s'avea trovato irretito et impacciato in alcuna di quelle medesime specie di negligenzia
tenzia. comanini, l-m-323: reti in mare e pesci irretiti e pescatori.
muse,... ma sono inretito in tante e tali traversie che non posso
: eravamo rimasti turbati e come irretiti in un'apprensione di cui non riuscivamo a
non abbi cercato o vero di sviluppartene in tutto o, non volendo o non potendo
scioccamente se stessa per non trovarsi irretita in una passione sconvolgente. -costretto,
nelle congiure... erano tornati in patria o usciti dal carcere, in età
tornati in patria o usciti dal carcere, in età nella quale a studiare di rado
irreti$$are, tr. letter. accentrare in modo totale ed esclusivo; polarizzare.
perdura tre lustri, irretizzandogli le cerebrazioni in modo acuto. = frequent. di
teme che un male / ti cresca in queste case, / un catello deforme con
irretortus (orazio), comp. da in (assimilato in ir-) con valore
, comp. da in (assimilato in ir-) con valore negativo e retortus,
irretrattabile, il negozio scoperto e sé in pericolo della vita, non avendo con chi
marnioni, ii-226: non posso impegnare in modo assoluto ed inritrattabile la mia parola.
la naturale lunghezza e tardità dei spagnuoli in tutte le cose, in essa non solo