per cattivo / prese il califfo e in pregion l'accappia. caro, 10-5:
augnarono per le zampe, lo scosciarono in giù, quello che gli aveva accappiato
quistioni filosofiche [crusca]: accappialo in rete di molte parole, e con
, al cui collo era accappiata una fune in fondo alla quale penzolava una pentola.
della pelle dei capponi e dei polli in genere, che compaiono sulla pelle dell'
. accappottato, agg. avvolto goffamente in un grosso e pesante cappotto; infagottato
carezze, lisciare con la mano (in segno di affetto). ariosto
salvini, 16-135: ella la sua figliuola in braccio prese, / accarezzala con la
la foglia vizza d'un platano e in silenzio l'accarezza e la spiana con la
del paese, accarez- zavan di tempo in tempo le spalle a qualche marito, a
idea di una academia poetica. dei versi in italia se ne fan troppi e non
la sola idea piacevole che gli sorridesse in mente. svevo, 3-775: egli aveva
lungo tempo l'idea di fare il commercio in commissione per non arrischiare il proprio danaro
(i-263): il cavaliere, cresciuto in roba e degnità e dal re molto
e dal re molto accarezzato, visse lungamente in pace. bar etti, ii-187:
. che accarezza; che si comporta in modo generoso e cortese.
lui un colpo colla sua spada in su la spalla, ma nou'accarnò;
la può accarnare; anco, ritorna in colui che lo gitta. b
se non leggiermente accarnato, o abbia accamato in luogo rado di vene e di arterie
vermi degl'intestini de'cavalli] che saranno in questo [stomaco], è d'
corto dente del loro intelletto non accama in niun modo nella verità, ch'e'pensano
incarnare. fazio, ii-31-69: rivolto in vèr me, mi fece un riso /
di cartoccio; l'accartocciarsi (delle foglie in seguito all'azione dei parassiti).
avvolte e accartocciate, le quali rinchiudevano in loro uova; ma... s'
. e mostrando nello accartocciamento di sotto in faccia due ottangoli di lapislaz- zero di
: accartocciando la pelle della faccia, in una smorfia d'uomo che stenta a capire
mano. fracchia, 378: cavò in fretta un biglietto, che sùbito accartocciò
l'erba sensitiva] con un dito in punta, o con che altro si voglia
e 'l mostra; perocché subito si ritrae in se stessa, e si accartoccia,
volute, così dette perché si accartocciano in molti giri. manzoni, pr.
quali, cadute da gran tempo, lasciavano in libertà gli angoli della copertura, che
era una vecchia rete metallica cadente. in un punto, s'accartocciava su da
c. bartoli, 1-223: in cambio de'viticci ella [la fronte
loro uova [dei bruchi] sono in quelle foglie secche accartocciate. panciatichi, 148
efemeridi] per lettera, ma accartocciate in un involto. vallisneri, i-201: ripiegano
cacti accartocciati. palazla pelle dei pesci in carpione). zeschi, 3-139: non
al loro corpo, ottenendo un involucro in cui depongono le uova. accartocciatura,
, sì che ella potesse altamente, e in somma grandezza, accasare le figliuole.
un momento. moravia, vi-29: in quel tempo mi parve che le mie aspirazioni
: e tolse moglie, e s'accasò in bibbiena. m. adriani, 4-3-66
boschi e s'erano accasati da signori in città. ungaretti, i-101: in
in città. ungaretti, i-101: in nessuna / parte / di terra / mi
nomi, che qualche volta abbiamo presi in prestanza da loro [dai latini]
4. tr. disus. collocare in stabile dimora; mandare ad abitare.
due volte altrettanti romani, gli accasò in cameria. 5. tr. disus
diserti dal principio del mondo saranno accasati in te. andrea da barberino, 228:
già il principe di piemonte sia accasato in toscana. salvini, 22-134: e l'
ha preso dimora: che si è stabilito in un luogo; abitante. v
, 1-1-426: essendo consueto di ammettere in queste colonie cosi soldati che erano stati in
in queste colonie cosi soldati che erano stati in su quelle guerre, come popolani rimasi
avea fatta una terra murata e accasata in su la riva del porto di calieri.
luce. beltramelli, iii-401: possedeva in quel di ravenna un poderetto ben accasato
casi che a la giornata si veggiono in varii luoghi accascare. aretino, iii-46
padrone, ma queste cose ac- cascano in amore. piccolomini, 216: [dio
bencivenni [crusca]: quando sono in questo grande accasciamento per la lunghezza della
avevano sostenuta nei giorni prima, seguiva in lei un accasciamento quasi morboso. bontempelli,
; deprimente. bontempelli, 3-252: in questo momento piove fortissimo e io m'
maestro alberto, 87: forza violenta in giù l'accascia, / arco facendo
della sciagura che l'accasciava e risollevarsi in tutta la sua prestanza. comisso,
accasciava anche lei sul divano, colle braccia in croce sui ginocchi. d'annunzio,
: alcune donnette... sostavano in ginocchio su ogni gradino, vi si accasciavano
molto propria, nostra da 300 anni in qua, stata sempre in uso;
da 300 anni in qua, stata sempre in uso; e chiamasi una persona accasciata
madre accasciata dalle pene e un padre ridotto in uno stato tanto miserevole, mettermi ad
, 1-145: ma che conti tu in realtà? senza fede, senza lavoro
, tr. (accasèllo). distribuire in caselle, incasellare. carducci,
l'accasellare un dato numero di parole in un dato spazio di linea.
), sm. il sistemare in caserma; l'alloggiare in caserma (
. il sistemare in caserma; l'alloggiare in caserma (detto di truppe).
(acca- sèrmo). alloggiare truppe in caserma; acquartierare. - anche rifl
oceano. vittorini, 4-30: guardarono in su... dove il chiaro di
; raffreddore. bencivenni, 3: in que'mesi freddi sopravvengono gli accatarramenti,
e accatarrato... / venia in una lettiga riserrato. marino,
. se, accatarrato, teneva il cappello in testa. accatarratura, sf.
i carboni... a far fuoco in quelli luoghi dove non si può.
ipotesi che si potessero raccogliere e accatastare in una grande pianura tutte le librerie publiche
di tutti ad accatastare i covoni e in cima ci faceva una croce con tre
mi accuso, ho accatastato carta stampata in più lingue. di accasermare),
), agg. acquartierato, alloggiato in una caserma. de sanctis,
, ii-9-21: io accatasto pezzi sopra pezzi in una stupida stufa che non fa che
deriv. dal fr. arranger * mettere in ordine, regolare * (cfr.
. pirandello, 5-117: era in preda alla vertigine...; sentiva
. = deriv. da rapa, in senso osceno. arrapato (part.
, agg. neol. eccitato (in senso erotico). bacchelli, ii-15
la particella pronom. stizzirsi, andare in collera; arrabbiarsi. marrini,
un po', s'arrapinano e danno in ismanie. 2. figur.
3. tr. ant. mettere in collera, irritare. redi, 16-ii-77
e ch'egli arrappi ciò che truova in tal caso: ingiusta e oltraggiosa cosa è
sacchetti, 174-3: il gonnella ha in due novelle arrapato o rubato, con utile
2. dial. eccitante (in senso erotico). e. cecchi
, arrèchi) portare a qualcuno, in un luogo; apportare, recare.
. guido da pisa, 1-381: in questa città pose ad abitare tutta la
, e salito a cavallo, con quello in mano, tenta di passare nel prato
tuoi] quanto puoi che non tornino in casa co'le mani vuote...
porgono la coppa, diligentemente si astenghino in quell'ora da sputare, da tossire
. panzini, ii-118: venne poi in fin di tavola arrecando un gran cesto di
grande duca con nuova gente dovea venire in queste contrade ed arrecare melliflua vita e
i pensieri suoi apertamente e variamente mandare in luce, io so ben certo, come
410: due sole esperienze vi arreco in contrario. campanella, i-339: il
parte al tutto taciuta e quell'altra in modo brevemente descritta, che ai leggenti
che arrecono sicurtà negli altri casi, in questi arrecono pericolo. c. bartoli [
io avessi tenuta continuamente quella medesima penna in mano e solamente l'avessi talvolta mossa un
avessi talvolta mossa un dito o due in qua o in là, qual alterazione arei
un dito o due in qua o in là, qual alterazione arei io arrecata
i-30: or che la mamma stando in paradiso non l'era più a carico,
lo avea arrecato, che il dì innanzi in sul vespro andrea, quasi per gioco
. livio volgar. [crusca]: in un'ora distrussero e arrecarono a niente
che mentre così v'arrecate [in panciolle], volete che 'l vostro giovanni
vi stia sempre avanti con una rosta in mano, a farvi vento. allegri
. rifl. ant. condursi, andare in un luogo. pulci, 3-74:
684: [clizia] si è arrecata in uno canto di camera. getti,
7. locuz. -arrecarsi qualcosa in braccio, in spalla: prendere.
. locuz. -arrecarsi qualcosa in braccio, in spalla: prendere. guido da
mense, prese lo garzone ed arrecosselo in collo. ariosto, 11-20: e se
ariosto, 11-20: e se l'arreca in spalla, e via la porta,
, del quale colui ha la misura in sua balìa, che 'l s'è arrecato
convenne senza molta causa a fare una guerra in italia, ed arrecarsi per nimici i
. -arrecarsi a noia: prendere in antipatia, in avversione. buti
-arrecarsi a noia: prendere in antipatia, in avversione. buti, 1-769:
essere nominato, percosse lo maestro adamo in sul ventre. pulci, 22-200:
, decorazioni fisse, suppellettili ornamentali) in un locale privato o pubblico.
^ 82: un salot- tino arredato in rosso cupo. pratolini, 9-1251: la
, 9-1251: la sua parlantina allietava in qualche modo la tristezza della stanza,
gli arredi maggiori e minori da disporre in fila. un crocifisso alto in mezzo;
da disporre in fila. un crocifisso alto in mezzo; poi un candeliere a destra
tu ti vedi; / dal capo in fino a'piedi, / ti mandano accattando
a'piedi, / ti mandano accattando in su 'l sentiero. -arredamento.
. fiacchi, 198: vi conobbi in altri arredi, / e in più misera
vi conobbi in altri arredi, / e in più misera fortuna: / foste bruco
o portare 0 mandare faccia a marito in arredo, in cose, oltra estimazione
0 mandare faccia a marito in arredo, in cose, oltra estimazione di libre xx
insanguinato, e l'arreggipolsi una lancia in resta. = comp. dall'
andare, buttarsi all'arrembaggio: precipitarsi in un luogo, per farne saccheggio; fare
a bordo, e vanno su quella passerella in salita alla rinfusa e a spintoni,
come quando sorgeva sopra il mare / in sangue e in fuoco un sol clamor selvaggio
sopra il mare / in sangue e in fuoco un sol clamor selvaggio /
: il mio cavallo da quella raffrescata in poi, arrembò, e a venderlo non
barsi, appoggiarsi: vive in qualche dialetto. e dall'appog-
il piede egualmente retti, ossia situati in linea retta. giusti, 2-108: calvo
lingua sporca e la gaetana col polso arrembato in onta al pepe alla cannella ed al
che tutto il giorno si vede accadere in una barca che, scorrendo velocemente,
, scorrendo velocemente, arreni o urti in qualche ostacolo. idem, 617: la
: la barca, arrenando o urtando in qualche ritegno, si è fermata.
. quindi arrenare, il dar della nave in secco o, traslato, il rimanere
non andare più avanti, arrestarsi (in un'opera, in un'attività);
, arrestarsi (in un'opera, in un'attività); arenarsi. buti
fermo. magalotti, 20-103: arrenato in un altro posto subalterno, tra il
o imposta la cui riscossione era data in appalto a privati imprenditori (nel regno
villani, 10-50: il borgo a sandonnino in lombardia,... per certo
dovere, / ch'io veggo ogni speranza in macon vana. machiavelli, 507:
, benché fedeli a'suoi signori, potendo in loro più la paura del nimico appresso
botta, 6-i-340: non essendo essi in istato di difesa, non potevano far
256: avvezzo ad arrendersi a lei in ogni altra cosa pel cieco affetto che le
ritiro. son sempre qua, io in persona, pronto a rispondere a tutti
e fecero un monistero. -rendersi in un chiostro, abbracciare la vita religiosa
vita, / già mai non entro in gioco né in danza, / ma sto
già mai non entro in gioco né in danza, / ma sto rinchiusa più
diventa arrendevole, se non stà molto in molle nell'acqua. ugurgieri, 14:
ragione; / ch'ovunque la gran trave in lui si tende, / cala fasci
di lana e li frapone: / prende in sé le percosse e fa più lente
osso se non una parte, la quale in tutti gli altri animali non è d'
poco rilevano; perciò che la vittoria in sì fatti casi toma in danno.
che la vittoria in sì fatti casi toma in danno. caro, i-347: parendogli
procura [il demonio] che vadano in cerca di confessori arrendevoli, o addormentati
. bellini, 5-253: i muscoli hanno in realtà la cedenza o l'arrendevolezza o
alla sua arte, sporgendo di tratto in tratto il labbro di sotto se l'
ima tal durezza, ma che la cambi in arrendevolezza totale. lambruschini, 1-180:
sulla noncuranza e l'arrendevolezza di chi ha in cuore ben altri pensieri. tommaseo-rigutini,
soave arrendevolezza dello spirito umano che può in un attimo secondar le illusioni le quali furano
una dimostrazione di affettuosa arrendevolezza; in realtà, come pensai, volevo metterla alla
. (superi, arrendevolissimaménte). in modo cedevole, flessibilmente; con arrendevolezza
, adattabilità. salvini, 30-2-115: in quest'altra maniera [di tradurre]
per la fedeltà e per l'arrendibilità in un certo modo e cedevolezza di nostra lingua
balbettava. così arresa, tutta dipinta in volto, e stravolta, le fece subito
passo... /... in mezzo a tanti / perigli di cadute e
e franca con amplissimo salvo condotto così in tempo di pace come di guerra da
ariosto, 4-27: alza la man vittoriosa in fretta; / ma poi che 'l
alta temperatura aveva arrestata l'emorragia, in circa dieci minuti. ora la puerpera
farfalle d'argento. viani, 14-277: in tutto il travaglio del risorgimento, congiure
, o pellegrino, e intento / in mille guise il bel limpido argento /
limpido argento / mira cader del fonte in sulla sponda. -arrestare il cuore
. tasso, 7-116: l'acqua in un tempo, il vento e la tempesta
o d'un corpo può mai nemmeno in progresso arrestare o circoscrivere la libertà
o circoscrivere la libertà della nazione in fatto di lingua. pananti, i-83
per ordine dell'autorità giudiziaria, mettere in arresto; catturare, ammanettare, imprigionare
il loro avversario fatti arrestare e ritenere in giudizio, fu cagione che non si trovarono
, fu cagione che non si trovarono in casa mentre rovinò. l. salviati,
e legato lo mandarono a quello che in quel tempo governava l'egitto. tommaseo
roba e mercatanzia de'fiorentini che si trovò in pisa. m. villani, 7-4
villani, 7-4: [il re] in una notte fece prendere in persona e
il re] in una notte fece prendere in persona e arrestare l'avere a tutti
legge c'è, che chi è debitore in camera, gli sia arrestato il credito
carica di biade, che venisse arrestata in tempo di carestia. 5.
cortese oppi- nione / ti fia chiavata in mezzo della testa / con maggior chiovi
, 5-1 (13): d'in su la proda a quegli che sopra il
voi aspettate d'esser vinti e sommersi in mare. pulci, 3-53: e
. tasso, 14-66: ma quando in lui fissò lo sguardo, e vide /
lo sguardo, e vide / come placido in vista egli respira, /..
sp., 8 (128): in mezzo a questo serra serra, non
di solito, s'arrestava pochi passi più in là. sbarbaro, 1-37: anche
1-37: anche lui s'arrestò a viso in su, colto da stupore. montale
. { arrèsto), ant. porre in resta (la lancia).
3. agg. e sm. messo in arresto, catturato, imprigionato. manzoni
di testimoni. settembrini, 1-118: in questo luogo, che allora fu sgombrato e
, si soleva mettere i nuovi arrestati in esperimento per farli confessare mediante paure e
delle mercanzie de'nostri cittadini arrestate in porto pisano. boccardo, i-193
), agg. ant. posto in resta. andrea da barberino, 26
/ che tre l'un dopo l'altro in terra getta. arrestatóio, sm
o per un momentaneo arresto del sangue in tumulto. jovine, i-73: pareva addormentata
dirupinati. idem, 4-16: si misono in via, e senza arresto furono ne'
personale da parte della polizia giudiziaria, in seguito a un reato; fermo,
sospetto; e fu ricusato. venne in persona quell'orrido ceffo; e insisteva.
fece fare alcuni arresti di notte assistendo in persona e usando parole da ragazzo.
bloccato. tutti i presenti devono considerarsi in stato di arresto. -intimare un
-intimare un arresto: notificarlo. -dichiarare in arresto; mettere in arresto: eseguire
notificarlo. -dichiarare in arresto; mettere in arresto: eseguire l'arresto.
arresto. palazzeschi, i-593: dichiarato in arresto venne tradotto, per mezzo d'
cinque giorni a tre anni e si sconta in sezioni speciali degli stabilimenti di reclusione)
semplici, arresti di rigore, arresti in fortezza): mettere agli arresti,
fa coll'opra degli alabardieri / porre in arresto que'due cavalieri. alfieri, i-56
non solo nei porti, ma anco in alto mare, se pubblica necessità lo esige
di biade, che venisse arrestata, in tempo di carestia, da un governo che
7. meccan. dispositivo che fissa in una prede- terminata posizione un organo di
il fermare e il controllare la palla in movimento, per poterla successivamente giocare.
successivamente giocare. -scherma. arresto in tempo: colpo di attacco con cui
attaccando. ti gioveranno gli « arresti in tempo » e specialmente le « inquartate
ordinava l'esecuzione. magalotti, 9-1-128: in tutto il
4-420: il parlamento di parigi, gelosissimo in tale proposito, con solenne arresto condannò
amante arretato. 2. lavorato in forma di rete. b. de'
sorta [nel corso delle stagioni] accadendo in tutti i generi, benché non tanto
[arrètra). effettuare un movimento in direzione opposta a quella a cui si
arretra. idem, 2-63: io sono in quel momento proprio come / chi si
'nvita / a cimentar la sua bravura in guerra. vico, 535: la fortezza
guerra. vico, 535: la fortezza in arretrare e tener lontana l'ingiuria.
onda restia, / se impedimento incontra in su la foce. = deriv
1-153: diminuirebbe la domanda di lavoro in certe regioni prevalentemente cerealicole, in quelle
lavoro in certe regioni prevalentemente cerealicole, in quelle regioni dove per la scarsezza delle
situato all'indietro; rimasto indietro, in ritardo (nel tempo). -anche
è sempre arretrato di qualche decennio, in confronto di quello degli uomini. barilli
che sta, come una vecchia dama in poltrona, con la sottana ampissima e
obbligato: son tutti modi da fuggirsi in polita scrittura. tozzi, 2-45:
sono tanti sospesi e molte più fatture in arretrato? 2. che ha
, ii-134: aveva acconsentito di esiliarsi in un villaggiucolo del pratese, tra gente
insufficiente sviluppo economico. -in arretrato: in ritardo sul proprio tempo. panzini,
iii-731: era considerato come un individuo in arretrato su la via del progresso.
prendere le sue misure per farmi passare qua in firenze gli arretrati dei mesi scorsi.
giovane dice il vero, non potrei tenervi in servizio, anzi non potrei considerarvi sotto
. 2. per arretro, in arretro: per l'addietro; nel
di ciò che l'uomo à fatto in arretro, è guidardonato o punito.
-arri. idem, 115-12: scontrandosi dante in costui, con la bracciaiuola li diede
ma era niente, stava come una pietra in mezzo la via, sfinito ed immoto
1-20: amor m'à sì ariccato / in tutto 'l meo volere, /
veglia degli occhiali. 2. in particolare: il far denaro; guadagno,
agli altri tipi presenti nel materiale organico in cui sono coltivati. 4. dir
artificialmente la concentrazione di una determinata sostanza in un materiale greggio, per renderne più
passarono anco nella provenza e nella spagna, in guisa che essi la propria favella adomarono
v-67: vedi che gran libro può in sì breve tratto di vita arricchir d'avventure
o menoma parte o modificazione d'idea in qualunque modo nuova. 2.
. petrarca, 22-30: vedess'io in lei pietà, che 'n un sol
il pittore] di belle figure di femmine in vaghe attitudini. magalotti, 9-1-146:
intr. e rifl. acquistare, procurarsi in gran copia. guittone, ii-260
amor sempre gioire / conven ch'entenda in donna de valore, / ché 'n pover
e'bolognesi traevano della stanza del legato in bologna, che tutti n'arricchiano.
, 267: vidi alcuni, li quali in prima erano poveri, essere arricchiti della
'n un dì, vivino lungo tempo in gran povertà, come interviene e interverrà in
in gran povertà, come interviene e interverrà in eterno alli archimisti, cercatori di creare
ma non dee già volere, che in far ciò lo stringano ad usare pure
tu buona? senti, di bene, in diritto, non s'arrichisce, e
. d'annunzio, iv-1-398: arricchito in quelle settimane di continenza, il mio
non mi si presentava cosa né anche in minima parte corrispondente alla sublimità di un
alcuna gente ch'à nom risaluti: / in un dì arricchiti, / e nel
, seduto da un lato, le mani in tasca, e senza guardarmi
tasca, e senza guardarmi in viso, come il parente arricchito che
4. sm. chi ha accumulato in breve tempo una grande fortuna, nuovo
marito, furono festeggiati con un viaggio in europa, come usano per le nozze
extimui, non mi vien così tosto in mente la stupidità deu'animo, l'arricciamento
nievo, 57: il capitano in quelle circostanze s'arricciava anche i mustacchi
un tempo se li arricciava di tanto in tanto col ferro. 2. increspare
ad alessandria e arriccia l'acqua, in quello specchio di mare. frocchio,
il grugno, le labbra): in segno di disgusto, di malcontento,
... / ch'io veggo in quà venire, e ch'a consiglio
naso. i. nelli, 2-18: in caso che ti paresse che arricciassi il
arricciava il naso appena la vedeva entrare in bottega, accasciata, col viso gonfio
fazio, i-4-5: vecchia mostrava e in su le gambe storta; / arricciava
. pulci, 25-77: e cascò in capo a ganellone un pome / che
, 20-22: scoppiano questi [rami] in un bottone di cinque picciolissime foglie verdi
peli / della paura, e stava in dietro intento. landino, 140 [
costringe il cuore, il sangue corre tutto in aiuto di quello, perché in lui
tutto in aiuto di quello, perché in lui è il fonte della vita: per
: gli capegli gli s'ariciaro e levaro in alti. boccaccio, dee.,
di molta famiglia, niuna altra persona in quella [casa] se non la mia
i-273: oh come vi s'arricciano in capo le pidocchiose chiome nel leggere que'vostri
6. rifl. figur. andare in collera, alterandosi nell'aspetto.
del frate, e fatto arricciare ogni cosa in modo da poter lavorare a fresco
, ancorché non sia affatto arricciato, in certi luoghi nondimeno s'inarca e s'inanella
io): due lunghi mustacchi arricciati in punta. d'annunzio, iv-2-187: in
in punta. d'annunzio, iv-2-187: in tomo al suo cranio calvo girava una
era confitto sotto la testa, arricciato in su. moravia, v-86: era un
statura mediocre, calvo, tutto giallo in faccia, con gli occhi grandi e
entrato a labbra arricciate, compunto come in chiesa. 4. coperto da
sua, per tutto dove voleva lavorare in fresco, un arricciato ovvero intonacato o incrostatura
a ricci. fagiuoli, 3-3-210: in testa alla bertuccia osserva fiso / del
si stende su un muro greggio (in alcune regioni d'italia è il secondo
. c. dati, 282: in una lunetta della loggia verso il giardino
149: cotale intonaco s'apre e fende in diverse parti, talvolta forse a cagione
: intonachi e bianco appena si conoscono in questi paesi, e un poco d'
il tempo, i trucioli s'arricciolano in una danza spensierata. papini, 20-29
c'era il pozzo coi ferri arricciolati in cima, col parapetto di pietra verde.
moravia, i-9: le ballerine alzavano in cadenza fino alle fronti arricciolate le gambe
tutti gli organi flessibili usati per mettere in forza l'alberata -manovre fisse -devono essere
munite a un capo le manovre fisse in cavo d'acciaio o catenella: serve
sciolti, arridente, mani più scoste, in atto di lieta accoglienza. carducci,
33-126: o luce eterna, che sola in te sidi, / sola t'intendi
il lume / de l'aurea face in mille raggi ardenti, / destro il
e di più che italiana bellezza, che in lombardia un dolce giorno di primavera a
arridono. idem, 915: là in fondo sono i miei colli, / con
/ ebbe cinque o sei giorni, entrò in gran sdegno. castiglione, 482:
opra ardita, / da'rami ombrosi, in cui verdeggia impresso / simolacro di morte
, e la divina / venere arride in vetta a la collina. saba, 328
sento. marotta, 1-20: nell'epoca in cui gli arridevano salute e successi,
che spunti / fra la tacita selva in su la rupe, / nunzio del giorno
la luce, etereo dono, / arrisi in cuore e in volto / a l'uom
etereo dono, / arrisi in cuore e in volto / a l'uom.
arrieri. / colui n'andò in sua terra; i... i
grazzini, 3-184: voi siete in terra e fra noi singulare, /
; / e il dono e il donator in disistima / non vorrei porre, sì
, / e al signor cardinal provare in prima / a chieder che ci metta.
, sm. ant. chi fa giochi in pubblico, saltimbanco, giocoliere, mimo
mimo. pulci, 24-92: saltella in qua e in là come le putte,
pulci, 24-92: saltella in qua e in là come le putte, / e
e ride, e fa vari giuochi in pubblico; forse dal nome di chi
, voce d'origine olandese, usata in francia, e talvolta anche in italia in
usata in francia, e talvolta anche in italia in luogo di stivamento, e
in francia, e talvolta anche in italia in luogo di stivamento, e significa il
di distribuire il carico di una nave in guisa di farvi capire la massima quantità
viene esercitata da persone giurate e costituite in ispecie di corporazioni. = deriv.
), si. discorso tenuto in pubblico, sempre di una certa ampiezza
particolare: discorso pronunciato da un avvocato in tribunale in difesa di una parte.
discorso pronunciato da un avvocato in tribunale in difesa di una parte. latini
, / che voi parole dite / in consiglio, o 'n aringa, / par
del buon tulio romano, / che fu in dir sovrano. giamboni [crusca]
lui del 1564. magalotti, 20-142: in un'arringa fatta in parlamento dal re
magalotti, 20-142: in un'arringa fatta in parlamento dal re carlo primo d'inghilterra
semplici e puri della giurisprudenza si mutavano in aringhe popolari e seduttrici, ed il
popolari e seduttrici, ed il fòro in tribuna. foscolo, v-182: scriveva
assemblea, rincalzare delle sue intimazioni, in forma di suppliche, al re?
mi sciogliessi una difficoltà che mi nasce in un passo qui dell'aringa che tu fai
fra le pause dell'arringa, chiedevano in vari modi giustizia contro gli abusi.
, e chi farà contro fia punito in fiorini quaranta. arringare1 { aringare
(davanti al popolo, ai soldati, in un'assemblea). compagni,
a sedere [i priori] col duca in su la ringhiera, fatta la proposta
la testa, arigando a'disolati cavalieri in ispagna..., non fu più
leonardo, 2-78: aringare: parlare in consilio. varchi, v-42: aringare si
ringraziare il re e lodarlo, aringasti in guisa, che meritasti che da ciascuno
, 1330: arringare, parlare pubblicamente in ringhiera; ma dicesi anco de'discorsi
. della casa, 611: si discosti in ragionando dal versificare, ma eziandio dalla
pavese, 4-217: uno dei due, in piedi su un tavolino, arringava la
arringare2, tr. ant. disporre truppe in semicerchio. - per estens. schierare
. chi arringa, oratore; difensore (in un processo). novellino
la tavola, e mettendosi di nuovo in attitudine di predicatore... esclamò.
(250): poscia spianando la destra in aria sovra il desco, e recandosi
il desco, e recandosi di nuovo in contegno d'aringatore... sciamò
fronte, vacillò... e cadde in avanti. arringo, v.
poggio, e quivi s'arriparono in giù. = deriv. da ripa
l'occulte vie, e così le mette in effetto. salvini, 30-1-220: spezza
). esporre a rischio, mettere in pericolo; impegnare temerariamente, compromettere (
io ho detto sia la verità, e in ciò arrischierò la persona e la vita
volta la vita e l'onore / in una posta avete arrisicato. boterò, i-115
: -ah non sia vero / ch'in un capo s'arrischi il campo tutto!
piante, per accertarsi s'elle provino in un terreno non mai ridotto a cultura.
il modo di starsi occupato di più in più, lo potevo in qualche poca
occupato di più in più, lo potevo in qualche poca parte ridurre a miglior modo
.. non sono disposto d'arrischiarla in un pubblico teatro. manzoni,
era quindi ben naturale che costoro, in vece d'arrischiare, anzi di gettar la
d'arrischiare, anzi di gettar la vita in un'impresa disperata, vendessero la loro
. 2. formulare, proporre in forma dubitativa, con esitazione (un'
qualche osservazione, gli risposero, ridendogli in viso. piovene, 2-126: se
440: la tenni [la botta] in un vaso tre giorni, pensoso se
: la sua voce, soave e tranquilla in onta all'età, aveva per me
, come che, così bella vedendola, in disidèro avesse di mettere in avventura la
vedendola, in disidèro avesse di mettere in avventura la vita sua e coricarlesi allato
a correrli dietro e strepitare per trovarsi in quell'abito. redi, 16-i-30: chi
regole... che ci siamo formate in mente. tommaseo-rigutini, 3023: e
... se mi vedranno più in questa casa!... se t'
. se t'arrischierai di guardarli più in viso! panzini, ii-638: e dopo
una foglia, liberatasi dal ramo, in balìa dell'aria. tozzi, ii-357:
spingersi avanti con temerità; misurarsi (in una prova difficile e pericolosa).
cresce, poi s'arrischia più in là, più in là ancora. papini
poi s'arrischia più in là, più in là ancora. papini, 20-xxn:
rocce], vedeva, per lo più in fra boschi e nere selve,
ardimento, che risica di molto in cose che dipendono dalla sorte...
più abitualmente incontrati. negoziante arrisicato in tale e tal'altro affare;
abatini più giovani ve n'avea taluno che in fatto di opinioni arrischiate si lasciava forse
bembo, 7-4-192: stetti poi durando in questo pen siero lungo tempo
l'aventino il reduce quirite / guardava in alto la città quadrata / dal sole arrisa
solenne, avesse poi a esprimersi in un'arte tanto sballata. arrivàbile
l. bellini, v-195: in questo mondo si dipende dalla necessità,
, / si ch'a la morte in un punto s'arriva. idem, 119-13
boccaccio, dee., 1-8 (in): arrivò a genova un valente uomo
alcun concetto, / ch'un marmo solo in sé non circoscriva / col suo soverchio
viva, / vicino a morte, in pietra alpestra e dura. a. f
: gli animi elevati, e che sono in fortuna da potersi alzare a grandezza,
serra, i-397: era un dottrinario in cui lo sforzo della mente..
. sbarbaro, 5-45: costante- mente in bolletta, per arrivare alle ore piccole nelle
molta, / che scontrò un eremita in una valle, /... /
alle volte, a mettere le mani in certi punti dove lei non arrivava (era
ottenere un certo risultato, per riuscire in un proposito, per capire, per comprendere
a un ambiente: riuscire a entrare in relazione, a introdurvisi. buonarroti
, 9-513: lo spettacolo doveva consistere in una satira del cinematografo, dei suoi
9-84: fin dove arrivavo, alzandomi in punta di piedi, a toccare,
tua fine / e arriva a balzarti in groppa il masso franato! serra,
a cui si ambisce; raggiungere, in modo sicuro e definitivo, una posizione
; affermarsi. panzini, iii-808: in governo di demagogia non c'è gran
a una certa età, danno loro in testa per amorevolezza. comisso, 14-
amorevolezza. comisso, 14- 138: in un momento di calma contò il denaro incassato
bande di fuori... e sotto in ogni estremo dove arriva il pendino vi
gli uomini, si forano le orecchie in tanta brutalità, che con il peso che
tanta brutalità, che con il peso che in esse vi appendono di borchie rotonde
arrivavano ai ginocchi. pratolini, 9-63: in vestaglia, coi capelli sciolti che le
ch'e'non arrivavano, entrarono tutti in gran timore d'essere enfiati. 8
[ordini architettonici] crebbero di mano in mano a tanta bellezza, che un celebre
l'ambizione di mia zia: che in casa non manchi il vermuth da offrire
la vela, / e l'ancore gittar in qualche porto! -arrivare bene [
. alamanni, 22-102: poi surge in piede, e le nodose braccia /
, e le nodose braccia / ambo in giro menando, quanti arriva, / o
, che gli altri arrivan i fichi in vetta, e lor no, senz'oncino
oncino. magalotti, 22-133: tutti in un istesso tempo arrivano della vivanda,
arrivano della vivanda, e si mettono in bocca il boccone. jahier, 172:
essere ghiri. tombari, 1-84: fece in tempo ad arrivarlo con un calcio che
chi gli arrivi [i demoni] in ordire inganni. -ant. rendere
ch'è quell'assalir un coll'armi in mano. note al malmantile, 9-3
strappandole il vestito e arrivandole un morso in una coscia. 18. ant
spazio corse tra l'arrivata di roberto in abruzzi e la ritornata del duca.
, 18-2-156: il ferruccio, arrivato in empoli, cominciò di fatto a fortificarlo
, 3-24: il nuovo arrivato era in preda all'eccitazione, ma un'eccitazione diversa
. arrivatura, sf. tipogr. in una composizione tipografica, il punto in
in una composizione tipografica, il punto in cui finisce l'opera di un compositore
sani e a rivederci dio sa se in questo mondo o nell'altro. collodi,
arrivederci. soltanto quando la vide sparire in fondo al viottolo, pietro fu sopraffatto
sembrare che io avessi intenzione di tornare in galera o fossi convinto che ci sarei
. tommaseo-rigutini, 765: familiarmente, in simile senso ironico, per finire
uno né l'altro sia propriamente in sul punto d'andarsene. giusti, 2-229
la malavita morale della agitata età in cui viviamo, cioè il bisogno di far
. cecchi, 6-385: ville e villette in quel porco stile dell'arrivismo borghese
dell'amore, anzi della lussuria, in maniera fredda, premeditata, utilitaria; come
dell'assassinamento del re, trasparlò pubblicamente in approbazione dell'assassinio. zito, iii-380
incontro di dopocena, all'arrivo mattutino in fabbrica. -punto d'arrivo: meta
. ojetti, 58: la sincerità in arte è un punto d'arrivo,
arrivo. -in arrivo, essere in arrivo: stare per arrivare. pavese
e altra gioventù schiamazzavano salutando una barca in arrivo. -lato arrivi: nelle
distingue: l'arrivo con distacco (in cui il vincitore ha un distacco di alcuni
dagli altri concorrenti), l'arrivo in gruppo (con pochissimo distacco fra il
gli altri corridori), l'arrivo in volata (quando arrivano contemporaneamente in prossimità
arrivo in volata (quando arrivano contemporaneamente in prossimità del traguardo pochi corridori, staccatisi
. bianco da siena, i-91: in alto voci caccio / tanto che io arroco
di re e la torre di re in quella di alfiere di re (arroccaménto
donna, e la torre di donna in quella di donna [arroccaménto lungo)
arroccare2), agg. che è in posizione di arroccamento. -per estens.:
arroccamento. -per estens.: riparato in posizione difensiva, trincerato. c
arroccata di là dalle acque, come in un'isola. arrocchettato, agg.
. [arròcchio). ant. ridurre in rocchi, arrotolare. sacchetti,
, dir cose che non stanno né in cielo né in terra. varchi
cose che non stanno né in cielo né in terra. varchi, v-37:
. varchi, v-37: quando alcuno in favellando dice cose grandi, impossibili o
donde si cava che mosé sta sempre in cervello e omero qualche volta arrocchia.
. pascoli, 374: di tanto in tanto / le si arrochiva e si spengea
, 20-506: le voci arrochite ripetono in coro: -sia crocifisso! viani, 19-673
., 3-131: niuno, perché sia in istato di gran potenza, prenda ardire
che... / ogn'uomo ebbi in despetto. g. villani,
, quasi ogni altra persona che sé avendo in fastidio, con isdegno riguardano altrui.
7-121]: d'arroganza nasce ira in due modi: l'uno, ira semplice
frezzi, iii-1-5: risguardando, tenea in alto il viso, / perché ammirava
, / che fu ribello a dio in paradiso. s. bernardino da siena,
. ariosto, 5-12: vedi s'in me venuto era arrogante, / s'imperio
'l guardo obliquo / una naiade in questo a l'arrogante / troppo cupido
merita, li chiede e prende e usa in modo sconveniente. giusti, i-424:
con parole assai arrogante e fere / in modo molto stran l'ha salutato.
l'imperadore... si sia, in una deliberazione di tanta importanza come fu
ordinò con voce discretamente arrogante di far in maniera che la contessina potesse entrare in
in maniera che la contessina potesse entrare in castello. pratolini, 9-796: le dava
per quanto arroganti fossero le sue parole, in esse e nel tono della sua voce
arroganteménte, agg. con arroganza, in modo insolente e presuntuoso.
riputarsi troppo, e troppo tenersi, in alcuna opera e bontà. iacopone, 10-8
villani, 4-62: messer piero montò in tanta arroganza, che con aspre
t'ha tanto sospinto avanti, che in mia presenza alla torre ti sia appropinquato?
da amore di caritade, sì è in dispiacere di dio. giovanni da samminiato
commettesse: il perché stando quasi abstratto in questa deliberazione, fu udito dire,
emoli l'ascrissono a grande arroganzia, come in sé solo giudicasse essere riposto il pubblico
ignoranza ed arroganza son due sorelle individue in un corpo e in un'anima.
son due sorelle individue in un corpo e in un'anima. sarpi, i-211:
non sapere né manco l'ortografia della lingua in cui ha l'arroganza di scrivere.
può stare, per qualche tempo, in parte nascosta; l'arroganza ha per proprio
sono insieme quella piccina, nel punto in cui un'arroganza tutta fisica, e
.. con la faccia livida tutta protesa in avanti in atto di arroganza.
con la faccia livida tutta protesa in avanti in atto di arroganza. 2
vo'vedere / chi è costui c'ha in sé tanta arroganza, / che sia
gire, / sol partire -mia vita in disperanza, / per arroganza - di
farseli riconoscere con ostentata autorità (anche in maniera arrogante, tracotante).
/ del cielo e de l'abisso in suo potere. guicciardini, i-32:
si stimò d'esser giunto a comprendere in quella figura quanto leda potè partorire nella
non m'appartengono, e per aver in tasca le persone di conto. cesarotti
arro- garmi dritti di cittadino e parteggiare in paese non mio, dove vedo religiosamente
: uno s'arròga di metter bocca in cose che non lo concernono; e
più usurpazione che il metter mano. in ogni arroganza è un principio, un
non era, stimavasi atto di sovranità in nazione, in cui le famiglie civilmente costituite
stimavasi atto di sovranità in nazione, in cui le famiglie civilmente costituite erano la
/ ch'i'son già pur crescendo in questa voglia / ben presso al decim'
: [gli] pareva il piè in pessima via aver posto, ma nulla,
e mentre pur m'attempo e d'anno in anno / sento le forze in me
anno in anno / sento le forze in me più stanche e dome, / non
dolor mio le glorie, / né verdeggia in parnaso a queste chiome / sacrato lauro
: arruolamento militare: così s'intitola in toscana la leva, e propriamente il
notificazione del dì 8 agosto 1826: in ogni comunità dovrà permanentemente esistere una deputazione
, e quello strillava che voleva rimanere in paese a lavorare la terra. 2
far parte delle forze armate, iscriversi in un corpo militare. manzoni, pr
: non poteva che ripetere certe voci in aria e contraddittorie che correvano, essersi
giovane arrolato per il levante, esser passato in germania, perito nel guadare un fiume
: non mi sono arrolato perché ero in prigione. sono fuggito dalla prigione, per
subito, sin dai primi giorni, in corpi di linea. le potrei anche dire
quando ero giovane, per poter studiare in una città, e tornare a casa
3. tr. per estens. iscrivere in un'associazione, annoverare in un gruppo
. iscrivere in un'associazione, annoverare in un gruppo, in una categoria.
associazione, annoverare in un gruppo, in una categoria. -anche rifl.
i mercanti, gli artigiani erano arrolati in maestranze e in confraternité. cattaneo,
gli artigiani erano arrolati in maestranze e in confraternité. cattaneo, iii-2-431: i
d'usipi arrolata nelle germanie, e traghettata in bri- tannia, fece una grande e
scelerateza. carletti, 175: manca in loro il desiderio d'acquistare altri paesi,
del quale stanno sempre arrolati et stipendiati in diverse fortezze et presidii molti milioni di
antivenire le non ancora arrolate legioni, in piena notte, con poco seguito, egli
, a que'tempi, era ancor composta in gran parte di soldati di ventura arrolati
carte di bordo, l'arruolato è in obbligo di continuare il suo servizio sino al
caso che per la strada s'imbattesse in un altro arruolatore, olandese questo,
: oscure minacce dovevano certamente essere fatte in alto loco al nostro impacciato arrolatore:
2. rifl. prorompere (in parole, in lagrime). guido
. rifl. prorompere (in parole, in lagrime). guido delle colonne volgar
inverso elena s'arruppe [paride] in queste parole: -che è ciò gentilissima
cotale visione divenne spaventata, ed arruppesi in fluviali lagrime. = rafforz.
'l fa cader d'arcion col collo in terra. -per simil. e
beltramelli, i-55: non mai, come in quella sera, la paura lo arroncigliò
. giambullari, 1-2-562: un corno ha in fronte, e la coda arronciglia.
, 700: s'arronciglia, si torce in se stesso, come fa la serpe
della serpe, quando percossa si ritorce in se stessa. viani, 19-377:
. bellini, i-136: toccala sol tantino in poesia, / e la vedrai
vedrai come una velenosa / montare ammagliata in bizzarrìa. monti, x-1-129: e sulla
sulla fronte ammagliata e scura / scritto in sangue ciascuna il nome avea. beltramelli
di tutti, oltre al credere d'avere in pugno il paese, fanno un perpetuo
la cresta dello arronzinato cappuccio, rizzatosi in piedi, con alcune ingiuriose parole disse
croce, dove era quel prezioso sangue sparso in terra, e ancora tutta la croce
, e ancora tutta la croce era arrossata in quel santo sangue. giusto de'conti
consiglio. arici, 245: in su la sera / l'ultima luce del
azzuffati non restava mai, anzi cresceva in fiumi che arrossavano le acque. deledda,
3-108: se alcun rosso / scorre in alcuna parte, come spesso / di
pascoli, 1251: arrossa il pomo in cima / in cima al melograno. d'
: arrossa il pomo in cima / in cima al melograno. d'annunzio,
arrossarsi e già tutta la valle era in ombra. jovine, 3-223: la bocca
. intr. e rifl. divenire rosso in volto, arrossire (per un sentimento
fresca rosa d'aprile o di maggio in su lo schiarir del giorno si mostra
estremi accenti / non proferì senza arrossarsi in viso, / ei mal celati suoi pensier
boccaccio, v-214: oh quanti parti in quelle [femmine] che più temono
151): « oh certamente » disse in fretta la signora, arrossendo alquanto.
aspetti deformi. 2. rosso in volto per vergogna, per pudore.
- anche intr.: diventare rosso in volto. s. bernardino da
corbezzoli. 2. divenire rosso in volto (per un'emozione, per
riso il rossor che le copria / in sino al mento il delicato viso. idem
il delicato viso. idem, 878: in tanto 10 più ridea del suo rossore
lusingando t'infingi / e 'l bianco volto in bel rossor dipingi. / vorrei,
; le pareva che tutti la guardassero in modo da farla arrossire. deledda,
storture, di cui mi toccherà di arrossire in eterno. pananti, i-81: un
, 6-i-44: la man, ch'avvolta in odorate spoglie, / spira più dolce
di arrossire), agg. rosso in volto (per il calore, per un'
medesimo, quasi ammutolito e tutto arrossito in volto, risponderò con semplicità. idem,
dalle mosche? la spagna, 13-23: in qua, in là, in giù
la spagna, 13-23: in qua, in là, in giù, in su
: in qua, in là, in giù, in su, da parte,
, in là, in giù, in su, da parte, / chi me'
valea altretale. pulci, 7-19: e in su la spalla il fardel si gittava
ticcia e stanca, / che in quel punto la rosta non avessi,
caro nido, spa ventata in prima / da subito schiamazzo esce rombando,
carbonata che vogliamo dire, mettela in uno pane e cacciasela sotto.
2. fond. riscaldamento di minerali, in presenza di aria, allo scopo di
gratella, a fuoco vivo; rosolare in padella, al forno (si dice anche
prestamente, pelato ed acconcio, mettere in uno schidone e arrostir diligentemente. idem,
come si cuoce e arrostisce il pesce in padella. mattio franzesi, xxvi-2-68: molti
arrostire due intere cosce di pecora infilate in lunghi schidioni di legno. comisso,
asprezza, divengono cotti tanto buoni che servono in cambio di pane. fanfani, 1-36
mangiarli arrostiti, fritti o lessi in acqua o in altra maniera. idem [
fritti o lessi in acqua o in altra maniera. idem [crusca]:
... o testo caldo, inviluppato in panno lino, con mi
con mi glio arrostito messo in uno sacchetto. boccaccio, dee.,
, 10-2 (410): in una tovagliuola bianchissima gli portò due
, / un sere intero e duo mezzi in dimidio. magri, i-359:
i-359: si pone dunque il detto seme in un tegame di terra, o
, alla graticola, al forno, in tegame (si dice anche del pesce
pezzettino d'arrosto d'agnello da ingoiarsi in un boccone, e forse tre once di
tratto e mi disse: andate e in ogni modo prendete questa chiamata com'una ammonizione
vergine apposti / per lui fumavano fusi in arrosti. panzini, ii-644: dopo il
corse, di cucina,... in mano la penna di falco con cui
abito canonicale occupare il luogo più degno in figura di vicario generale, in tal caso
degno in figura di vicario generale, in tal caso si avrà come assente dal
-far girar l'arrosto: avere in mano il potere. baretti,
il diavolo nel catino: meglio giungere in anticipo al pranzo, che trovarne solo
avea voglia di una cosa lessa, in quella manna vi trovava il suo sapore,
. carletti, 219: mangiano tutti in porcellane di cina, e quel eh'è
agnello arrosto. pananti, 1-113: in tavola vien posto /... /
burchiello, 5: suon di campane in gelatina arrosto. lippi, 4-60:
avverb. per arrota: per giunta, in più, per soprammercato. pacino
sacchetti, 164-65: ed egli si misse in capo il più caldo cap
l. bellini, 5-2-121: in cambio di pezzi di ferro, insensibili
che si stacchino da qualche strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima
si provò e si stabilì, che in ogni passata del ferro sopra la pietra arrotante
il caro onore... di servire in certo modo di arrotante pietra, che
/ sottil, lucida, acuta, in alto splenda / ella come un'idea.
vii-16: lo riconobbe subito, ritto in piedi, di profilo, dentro la
hai da arrotarlo ogni mattina, perché in quella penombra s'arrugginisce con niente.
testa (si pongono sul suolo ed in forma d'una ruota, non dalla parte
arruota e non ritruova loco / né in ciel né in tena un'agitata polve:
ritruova loco / né in ciel né in tena un'agitata polve: faldella,
rifl. aggirarsi, volgersi intorno, andare in giro. b. davanzati,
, ii-298: pure si anotavano altramenti in quelle confusioni. f. corsini, 2-236
altare / al dio liberator vi appendo in voto, / e con ardir da cesare
becco: di animali, digrignarli, in segno d'ira, di minaccia,
persone. ojetti, ii-236: poi in un sobbalzo m'affena la mano,
desire: / ché i più famosi in arme e i più gagliardi / gli hanno
arme e i più gagliardi / gli hanno in contro anotato il feno e tire.
artigli. -arrotare gli occhi: in segno di sdegno, di collera,
di pronunciarle, tanto si leggevano loro in viso., le cose che dissero.
, 2: fiovo... venne in sala con sotto un coltello anotato.
adunque un ben anotato rasoio, e ascondilo in quella parte del letto dove tu sei
derivante dai costumi e dalle abitudini, in una vocale più larga o più stretta
vocale più larga o più stretta, in un s più o meno ronzante, in
in un s più o meno ronzante, in un erre più o meno arrotato,
ojetti, ii-4: diceva la vecchia signora in un italiano un po'cantato, gli
l. bellini, 5-2-121: in cambio di pezzi di ferro, insensibili
che si stacchino da qualche strumento arrotabile in ogni sua unica e debolissima e brevissima
...: romori noti, uditi in pomeriggi lontani. borgese, 6-94:
. morelli, 109: questo arroto in questa faccia [di libro] non era
, per varròto: per giunta, in più, inoltre. m. villani
g. morelli, 396: pistoia era in grande iscandolo per la parte de'cancellieri
sm. l'arrotolare, il ridurre in rotolo. arrotolare, tr. (
. r. borghini, 1-136: in questa guisa sono fatte le tele di
si possono facilmente arrotolare e portare in ogni parte. l. bellini, 5-243
gli uomini per ridurre le loro lunghissime tele in poco spazio? di due artifizzi si
, o avvolgerle, o ripiegarle in moltissime pieghe l'una sopra dell'altra
moravia, vii-84: entrarono tanti giovanotti in giubba rossa e arrotolarono il tappeto che
favorita dalla gonna drappeggiata e quasi arrotolata in avanti su le gambe con una maniera
mano sul cercine tiepido del gatto arrotolato in fondo al lettuccio. civinini, 1-265:
serpe. paolieri, 2-135: con in pugno una pertica a punta di lancia
serpenti, che ho visto esibire arrotolati in bottiglioni di vetro. stuparich, 2-329:
oracoli le parole scritte. -scrivere in carattere tondo. nievo, 59:
floride). jovine, i-39: in quel mese incominciò a ingrassare; il
e i fanti hanno la zazzera che finisce in anella arrotondate e le barbe con un
arrotondate e le barbe con un riccio in punta. -occhi arrotondati: sgranati
con erte ciglia ed occhi arrotondati, in gesto d'un uomo fortemente maravigliato.
curva al tavolo del tinello, arrovellarsi in silenzio su una divisione coi decimali,
. gelli iii-87: come ell'è in casa, non resta mai di gridare
che lui galoppava, prestamente avevo rimesso in ordine e carico il mio archibuso e tornavo
la libbra / sbarbaste di sue viscere in sussidio / de'cani arrovellati. saccenti,
uno stridio: come un ferro arroventante in una gabbia di babbuine. arroventare tr
-figur. bocchelli, i-131: in oriente la fantasia si arroventò a cercare
lubriche invenzioni. marotta, 1-40: in un attimo quel nerissimo popolino si arroventava
: entro quel solco / pulsante, in una pista arroventata, / àlacre sulla
di paglia che anche scaldati lentamente finiscono in nulla; così si trovano cuori di
d'un ferro alla fornace si compie in pochi minuti. — l'arroventatura è il
a lavare, s'arrovesciò la vesta in capo, e così coperta e inviluppata
piloro stesso, e quasi lo arrovescian in dentro. magalotti, 20-22: scoppiano questi
20-22: scoppiano questi [rami] in un bottone di cinque picciolissime foglie verdi,
, ii-264: ella rideva, egli balzava in piedi, le si curvava sopra,
testa, socchiudeva la boccuccia a v in un'espressione di inesprimibile leggiadria.
, 13-29 (i-339): pur finalmente in terra si distende / e s'arrovescia
... o le mi si arrovesciavano in dentro o in fuora. varchi,
o le mi si arrovesciavano in dentro o in fuora. varchi, 23-247: rumarono
fiori a poco a poco si arrovescino in dentro. manzoni, pr. sp.
ci fossero state sopra delle preziose bottiglie in cambio di stolidi libri, si sarebbero
e. cecchi. 6-79: buttava in aria le braccia e ogni cosa,
religiosi, uno di quelli vecchi venne in tanto spirito che cadde là arrovesciato in terra
venne in tanto spirito che cadde là arrovesciato in terra. berni, 54-20 (iv-290
4-30: gli è per buona sorte in camera mia una di quelle berrette un
vi nuoti. magalotti, 21-41: infilata in essa [canna] dalla parte d
vi s'immerge dentro, e arrovesciata in giù la vescica s'increspi e si leghi
9-59: tentava di sfogare la collera in imprecazioni dure, brontolii rotti, a mano
soffici, 6-11: una vecchia, arrovesciata in un letto lercio, sola, magra
sotto i pantaloni neri di conservatore delle ipoteche in pensione, che, all'atto di
caduti / provo a figgerli là come in un tondo / di cannocchiale arrovesciato,
v.]: tutto arrovesciato: alterato in vista da corruccio, o da altro
la di cui bocca a c sporge in fuora con arrovesciatura piana. =
vatica di sopra, che per lo stare in contado è arrozzita. firenzuola, 529
masuccio, 112: un pezzo de cristallo in oro fino ligato con un foglio arrobinato
porto, / stendonsi i mari assiderati in gelo. d'annunzio, iv-2-264: quel
arrubinati, bertoldeschi, apparivano di tanto in tanto alle finestre delle carrozze. arruciolato
arruffare, tr. scompigliare; mettere in disordine; sconvolgere. cavalca
potemmo. lubrano, iii-416: altri in larve di lemuri frementi / arruffano di
berni, 43-26 (iv-34): quando in terra la vide roda- monte, /
: la mia salute s'è arruffata in modo, che se un taumaturgo sceso dal
o cascherò morto, o rimarrò un canchero in perpetuo. d'annunzio, ii-706:
il collo china / per bere, e in terra raspa. montale, 33:
il prete che alzava la mano a benedire in nome di dio, e il padrone
, la sconvolgeva. -mettere insieme in modo confuso, disordinato. beltramelli,
pelo: di animali, drizzarlo, in segno di terrore, o di ira,
-arruffare la matassa: scompigliarne i fili, in modo che non si trovi più il
figur.: imbrogliare, mettere confusione in una faccenda, in una questione;
, mettere confusione in una faccenda, in una questione; complicare le cose. -
aria la notte e 'l die ignuda in terra, arruffati gl'ignudi capelli. buti
vedere; i capelli arruffati sono semplicemente in disordine. possono i capelli chiamarsi arruffati,
, i-747: era un giovane pallido in bianca toga, con volto scavato, capelli
-col pelo arruffato', irto, in segno d'ira, di minaccia.
arruffato un gran gesto colla mano stanca in aria, restò a bocca aperta. beltramelli
e le spighe ripiegate con il capo in giù, come uncini. 2
sogni del mondo. giusti, ii-252: in quel suo fare rotto, fantastico e
, abbassare. baldini, i-359: in montagna, i rintocchi d'una badia
di camaldolesi, sul tramonto, v'arruffianeranno in maniera da indurvi a considerare le cose
una cosa per fare effetto, abbellire in modo ingannevole. soffici, v-1-389:
. 2. figur. adattato in modo da sembrare più bello, abbellito
convulso arruffare; l'essere scomposto, in disordine, scompigliato. -per estens
, ma accusane quest'arruffio che dura in me da tanto tempo. idem, iii-269
porta disordine, scompiglio, chi agisce in modo confuso; confusionario, pasticcione;
sugherose alla superficie di frutti giovani (in particolare: pere e mele) a causa
equali, dimodoché il caldo, occulto agente in tutte le cose innato, quando esce
marchi, 544: puoi arrugginirti del tutto in una cinica inerzia di spirito. ojetti
hai da arrotarlo ogni mattina, perché in quella penombra s'arrugginisce con niente.
fare [di trapiantare i gelsi] in palude, né sopra gore o vivai,
stufetta che da anni se ne stava in solaio, arrugginita, zoppicante e piena
si apriva o si chiudeva, dava in un miagolio. moravia, vii-7: e
la foglia arrugginita dalle goccie della pioggia in tempo di sole, si procuri di ben
calamento acquatico chiomante, / che in copia allato all'umido proviene, / e
quel molle fischio, che prima gli era in vece dell'r. tommaseo [s
cristallina, inodora, insapora, solubile in acqua, velenosa, dotata di azione
, detto anche atossile, ottenuto sciogliendo in una soluzione acquosa di carbonato di sodio
: polvere bianca, cristallina, solubile in acqua e alcool, impiegata per la preparazione
vivono infossati nella sabbia, si pescano in quantità lungo le coste italiane (sono
[ediz. 1827 (127): in su le spalle un sanrocchino di tela
sani, / ché navicar non ponno; in quella vece / chi fa suo legno
]. berni, 95: sterno in una contrada et in un rio, /
, 95: sterno in una contrada et in un rio, / presso santa trinità
. ojetti, ii-139: isole stipate in fondo al gran golfo, tagliate fuori
quegli attrezzi, non è cosa da farsi in fretta. botta, 6-i-29: un
un bastione qua, un riparo là; in questo luogo un arsenale, in quell'
; in questo luogo un arsenale, in quell'altro un'armeria; e non istettero
città, regione, stato, che in tempo di guerra sia grande produttore e
]: di luogo ove molte cose trovinsi in scompiglio: * è un arsenale '
molti, da dovere insieme adoprare; onde in quell'atto non può essere a posto
] che i re o imperatori franchi in italia presero dall'arsenale de'capitolari e
arsenalòtto, sm. operaio che lavora in un arsenale marittimo. nievo,
avevano comandato che non si dovesse mettere in opera nel lavoro della fregata se non uno
i bravi arsenalotti... misero in un solo giorno in opera dieci di quelle
.. misero in un solo giorno in opera dieci di quelle travi. d'annunzio
al gruppo dell'azoto: si trova in natura allo stato libero, ma soprattutto
libero, ma soprattutto combinato con zolfo in solfuri e con metalli in arseniuri e solfo-
con zolfo in solfuri e con metalli in arseniuri e solfo- arseniuri; ha scarse
mentre tutti i suoi composti (e in particolare l'arsènico metallico, o grigio
, o grigio, che si presenta in cristalli romboedrici di color grigio ferro,
e arsenichi e simili sciloppi la guarirono in un'ora. ricettario fiorentino, 55:
. marino, 3-2: spesso arsenico in oro, e per costume / rigido tra'
giusti, 2-197: questo è un papa in buona fede: / è un papaccio
d'annunzio, iv-2-243: il medico guardò in torno tutta quella... famiglia
antico arrhenicum (v. arrenico), in sostituzione dell'indigeno auripigmentum: dal gr
[auri] auripigmentum vocant, colligi tur in ponto ex auraria materia, ubi etiam
ferro ferrico e calcio): si trova in piccole masse, costituite di piccoli cristalli
piccoli cristalli fibrosi di colore giallo-bruno (in francia, in sassonia).
di colore giallo-bruno (in francia, in sassonia). = voce dotta
', cristallizza nel sistema monometrico, in ottaedri di colore bianco, con lucentezza
o sericea, ma si presenta anche in masse terrose, che costituiscono i rivestimenti
metallica; cristallizza nel sistema rombico, in cri stalli di solito prismatici
della parola che un tempo si studiava in retorica, è qui viva in natura.
si studiava in retorica, è qui viva in natura. serra, i-ii: il
via. leopardi, i-751: i verbi in eggiare, par che almeno talvolta abbiano
come... arsicciare (siccome in latino ustulare). 2. intr
abbrustolito. cavalca, 9-96: tornando in sé, si trovò tutto il volto
arsicciato. pulci, 5-41: e in man portava un gran baston di sorbo
. giambullari, i-14: accanto le era in sicilia con triangolata corona di spighe in
in sicilia con triangolata corona di spighe in capo, ma in un'aria più
triangolata corona di spighe in capo, ma in un'aria più torba per i soverchi
quella arsicciatura leva dipoi il vento d'in sulle pietre, e quella è la
riuscìa / su la fervida nona in una spiaggia / tra 'l mare e 'l
bocche e tante / quant'apre in lui caverne il fiero ardore, / chiede
4-1-59: credono essere [l'inferno] in quella cante. parte del mondo che
il terriccio pativa d'arsione, si sfarinava in una cenere verde imbianca e 'l crine
, non hanno ancora messo portava in tavola due ova al tegame che sentivano
di un po'dal vento, / parean in aria le sue cinque dita. alberi
bivalente, che bencivenni, 5-50: è in esso [lapislazzolo] acuità non deriva
, 11-97: che si genera in alcuna sorta di frutte,...
fazio, i-17-77: da tarsion di troia in fino a corroso (dal sole,
, 172: quando ogni sementa et radice in terra intorno dove e'vollono e feciono
/ mille torbidi globi / di fervidi vapori in di fiumi, e da male ricolte
: i sorveglianti delle valli sono distribuiti in casette bianche, lungo i cordoni sabbiosi,
.. /... ora torna in letame anche il grano, / e
/ e 'n nero bosco od in opaca sponda / beva ne l'arsa fronte
l'aria incendiata arsi orizzonti / sbuffano in faccia a l'albe aridi fumi. parini
. viani, 14-386: una mattina in cui egli si sentiva la gola arsa e
la gola arsa e non aveva un soldo in tasca entrò difilato in una drogheria e
aveva un soldo in tasca entrò difilato in una drogheria e ordinò imperiosamente un cicchetto
arsa cicada il suon stridente / spiega in vece di canti e di parole. carducci
. 8. ant. povero in canna. salvini, v-561: è
mano dei cappelli di feltro, consistente in un arco di legno dolce (per
.), dotati di azione terapeutica in molte malattie (amebiasi, sifìlide,
della famiglia l'averlo [torto] in grasso ed in soluto terreno, nel
l'averlo [torto] in grasso ed in soluto terreno, nel quale fontana o
o di rugiada: / ché quanto in cielo appar, tutto predice / aridissima arsura
dall'arsura e dall'arida terra liquefatta in lui, et essendo lo stagno flessibile per
pori. marino, 16-111: ferve in guisa colà l'estiva arsura, / che
fra vite e vite. montale, in: l'anima verde che cerca / vita
annunzio, iv-2-4: a poco a poco in quel refrigerio l'arsura gli svampava dai
. deledda, ii-863: di tanto in tanto per levarsi un po'd'arsura e
quasi esanime, / l'idolo è in croce. jovine, i-85: gli montava
signor del foco eterno, oggi destina / in questa sua rapina a tal ventura /
artagoticaménte, avv. ant. in modo strano, artificioso.
terra. 2. antico unguento in cui entrava il succo del ciclamino.
malispini, 1-46: entrò [attila] in fiorenza artatamente e falsamente e con
ogni sua cosa se n'andò in alessandria. idem, dee., 7-4
scarlo, quasi ogne dì d'altri cortesani in bottega gli con- ducea. della
dissimulatore gran dissimo, aveva in costume di volere ancora artatamente tutte
. altoni, 74: per stare in continue fazioni, imparavano infatti quello
chi la 'ntende, / nota non pur in una sola parte, / come natura
le mani e con opera corporale; e in quest'arte s'intercludono tutte l'arti
murtola il ritratto / sta dipinto in profil in un cerfatto / che dà grazia
ritratto / sta dipinto in profil in un cerfatto / che dà grazia e rilievo
condanna. fagiuoli, 3-5-208: acciò possa in questa parte i contemplar ch'arriva
situazione, stato d'animo, sentimento in opere dotate di validità estetica, per
gemme ed oro / servono all'arte in così bel lavoro. muratori, 5-
! cose bellissime, ma prima commerciate in stracchini o in granaglie. b
, ma prima commerciate in stracchini o in granaglie. b. croce,
: l'arte per l'artista, in quanto artista, è la stessa vita;
non si può vedere se non fermata in una cornice; e l'arte è nella
. papini, 8-58: m'ero messo in testa di costruire una filosofia della storia
quell'arte / ch'alluminar chiamata è in parisi? cellini, 710: in una
è in parisi? cellini, 710: in una settimana si sbrigava d'uno ignudo
idem, iii-24-284: il poeta oggi ha in se stesso la ispirazione la norma il
la norma il criterio dell'arte sua: in parole povere, egli può fare quel
c'è dottrina, arte, filosofia in cui possa dire d'esser veramente despota assoluto
io ben vorrei / che diventaste eterni in queste carte, / ma non han tanta
dell'attività estetica, abilità solo o in prevalenza tecnica; preoccupazione quasi esclusiva dei
tutta natura. baruffaldi, 38: belle in somme son più l'opre / dove
particolari. -anche: mestiere, attività in genere, lavoro che si compie con
arte assai umile dato avesse, tanto in quella gli era stata benigna, che egli
arti, e non tutti a una, in però che non possono essere tutti d'
pochi o nissuno, / piuttosto usi in altra parte: / non si vuol
è l'arte della oreficeria, et in quella opera maravigliosamente. idem, 2-102
diverrà boia. baretti, ii-61: in ogni lavoro d'ago non abbia paura
bardature inglesi, la selleria divenne [in italia] un'arte nazionale. cattaneo,
che esso cielo cominciò a girare, in migliore disposizione non fu che allora quando
/ e desta i fior tra l'erba in ciascun prato. boiardo, canz.
argini e fosse intorno intorno, / in cima al piano d'una piaggia aprica,
c'una eresia porta seco un'altra, in conseguenza conclude... che l'
. accetto, iv-154: si vede in questi l'arte di nasconder l'acerbità
lo scansa, io temo / che in lui spezzar si possa / ogni nostro consiglio
non sappiamo l'arte di metterle insieme in modo che facciano un piacevole effetto agli
per adorne parole ciò che tu assolvi in due tratti. deledda, iii-62: e
superno, / che si chiama equatore in alcun'arte. torini, 256: il
: il cuocere, che fu già in italia mestiero, è diventato arte, e
ogni maestria / che aver se puote in arte d'armeggiare. tasso, 12-340
14. sapienza, erudizione; competenza in un ramo dello scibile; esperienza in
in un ramo dello scibile; esperienza in una determinata attività. bartolomeo da
sparte, / este grazie e vertuti in orine parte / con lo piacer di lor
poco d'arte /... in accostarsi. ugurgieri, 28: ma venus
schernire altrui. aretino, iii-215: certo in l'abito ruvido dinota, / e
l'abito ruvido dinota, / e in la persona senz'arte sprezzata, / lo
usar l'arte contro l'arte, e in tal caso riuscirà più accorto chi più
arte umana, che egli di quando in quando non abbia a provare qualche piccola
arti e i raggiri che avevan messi in opera. leopardi, 1-31: chi ti
gli artifìci, le attrattive fisiche messe in opera dalle donne. boccaccio,
il vero, noi ci abbiamo durata fatica in far l'arte, per che noi
arte fe'da poi comandamento / che in suo paese tosto lo portasse. pulci,
medici, 527: seguon questa infelice in ogni parte / il sogno e l'augurio
formata da artigiani, mercanti, lavoratori in genere, per tutelare i propri interessi
firenze medievale, le corporazioni di artieri in cui era diviso il popolo (distinte
cui era diviso il popolo (distinte in maggiori e minori), e anche
o più, e facevano da settanta in ottantamila panni. m. villani, 9-78
; di poi crebbono le minori infino in quattordici. cellini, 1-5 (34
che o essi e i loro maggiori fussono in alcuna di dette arti stati approvati e
cartone studiarono... diventarono persone in tale arte eccellenti. g.
da'loro gonfaloni, le confraternite, in abiti vari di forme e di colori.
jahier, 167: avevano buone posizioni in germania: capi squadra, capi d'
ancora s'appartiene di certi lavorìi dipinti in panno lino, se son buoni da
, 3-349: avendosi a eleggere chi leggesse in firenze nell'arte oratoria, nicolao nicoli
giudici, o co 'l popolo, o in se nato colla viva voce
: i begli occhi ond'i'fui percosso in guisa / ch'e'medesmi porian saldar
di prede pietro d'abano e malagigi in mezzo al cento paia di spiriti ubidienti
dati, i-383: archimede medesimo non teneva in gran prezzo l'arte meccanica, per
e conduceva sì stupendi strumenti reputandoli, in paragone delle speculazioni, scherzi della geometria
l'arte della milizia è tutta, o in una gran parte, contraria alla sanità
. einaudi, 1-283: ancora adesso in inghilterra, dopo tanti progressi dell'arte
/ [esculapio] toma il pudico giovinello in vita. -arte poetica: insieme
concludere nel principio moderno che si esprime in questa formula screditata ma contenente un giusto
. -mercante d'arte: che commercia in opere d'arte figurativa. -accademia
: la corporazione degli studenti si divideva in vari gruppi, fra i quali..
bisticci, 3-45: era uomo dottissimo in teologia e in tutte sette farti liberali.
: era uomo dottissimo in teologia e in tutte sette farti liberali. ariosto, 43-18
liberali. ariosto, 43-18: e in modo all'arti liberali attese, / che
le scienze e le arti liberali rimarranno in quella repubblica neglette e conculcate, siccome
: né l'iride né l'alba in vario manto / per rugiada è sì vaga
di vezzi: portava per ciancia la lingua in fuori e con un'amorosa trascuragine di
volete prender moglie / senza d'avere in voi parte né arte. settembrini, 1-93
-far l'arte di michelaccio: vivere in ozio. g. a. papini
non al presente, potrà essere utile in avvenire. d'azeglio, 1-179:
pareva inventato da lui. -mettere in arte: ridurre alle regole di un'arte
altre materie, non fa altro che mettere in arte le cose che son fuori di
cioè: che ogni articèlla trova ricapito in qualunque parte del mondo. salvini,
, per piccolo e sottile artifizio, in senso quasi di vezzo; e gioverebbe adoprarlo
alfieri, 62: bella arte-fatta selva, in cui sen vanno / più assai baldi
, i-1178: immaginazione... in certo modo artefatta e fattizia, e
di qualche eccellente artista, si scampanava in vuote e ampollose teatralità, si ufficializzava
vuote e ampollose teatralità, si ufficializzava in artefatti e inanimati accademismi. 4
, abilità, intelligenza; chi mette in opera un'arte. - in particolare:
mette in opera un'arte. - in particolare: artigiano. latini,
, cioè di colui che la mette in opera, l'uno insegnando l'altro dicendo
gli artefici, li quali sapevano lavorare in alcuno lavorio che appartenesse ad arme od
, iii-192: li artefici che lavorano in casa sua, e'non gli paga
degli alloggiamenti]... consegnerei in genere a tutti i detti impedimenti,
ha, dal capo al piede, / in cento pezzi lo divide e sparte.
artefici giovò sommamente la scuola d'ornato eretta in milano fino dal 1775...
seta, i ricamatori, gl'intagliatori in legno, e in generale tutti i fabbri
, gl'intagliatori in legno, e in generale tutti i fabbri e legnaiuoli. cattaneo
nessuno degli artéfici che qui lavorò ebbe in mente di fare cose belle. -figur
. sarpi, i-1-164: poiché siamo in questa materia de'libri, le darò
quello di monsignor vignier, il quale in una materia poco fertile si dimostra molto buon
lavorarne statue, vetri vilissimi per mutargli in diamanti, stille di semplice rugiada per
alla ricercatezza e cose tali di quando in quando vi cadeano... e non
meravigliosa in cui gli artefici estraevano dalla materia dormente
come le sole verità degne di essere adorate in terra. -figur. marino
menzini, ii-249: è ver che in massa ancor confusa e mista / ha
18-28: sarà forzata / o a invecchiare in casa o a farsi monaca, /
alla gran fiamma della passione, quanto in lui era più falso, più
settentrionale, con foglie alterne e fiori in spighe o racemi, gialli o biancastri;
fa'bollire la radice delle dette erbe in vino bianco fine, e poi tiepido
l'acque, lungo le siepi, e in luoghi coltivati. le fiondi e
incorporata con olio di mandorle, e messa in su 10 stomaco, ne leva
, sf. anat. vaso sanguigno, in forma di tubo elastico, assai robusto
di tubo elastico, assai robusto, costituito in prevalenza da tessuto elastico e muscolare,
e muscolare, che trasporta il sangue in senso centrifugo dal cuore a tutto l'
è che il sangue e l'arteria che in lui si purga, son vita e
la medesima cavità de'polmoni, si raccoglie in un tronco, col quale entra nel
redi, 16-iii-121: ci venne ad ambodue in pensiero d'osservar le viscere e l'
misurare la quantità del liquido che tracola in un dato tempo dalle arterie corticali,
, 2-54: il più balordo novizio piglia in un momento conoscenza e pratica delle principali
. medie. trasformazione del sangue venoso in arterioso, nella circolazione polmonare.
, che sia stata lesa o distrutta in seguito a ferita o ad aneurisma.
: potrà egli uscire [il sangue] in quantità abbondevole anche da'vasi arteriosi della
la medesima cavità de'polmoni, si raccoglie in un tronco, col quale entra nel
. ojetti, ii-733: vedo in lontananza lumi gialli splen dere
, perché, secondo le favole, in queste propinque stelle transfigurò giove calisto amata
da lui, la quale iunone avea trasformata in orsa: e arto in greco significa
avea trasformata in orsa: e arto in greco significa orsa: e'latini la nominano
altro animale / che lo amoroso love in piume ascose. leone ebreo,
si dette fondo a middelborgo, città in una delle principali isole di zelanda, detta
zelanda, detta val- cheren, posta in altezza di 52 gradi verso il nostro polo
anco la madre vi si vede residente in catedra, ornata di tre- deci altre
de l'aria incendiata arsi orizzonti / sbuffano in faccia a falbe aridi fumi. fiacchi
:. mi sarei sentito meno solo in un deserto africano, in una landa artica
meno solo in un deserto africano, in una landa artica. = voce
2266: articolazioni chiamansi le giunture, in quanto dànno luogo ai movimenti delle
-al rifl.: congiungersi insieme, in modo da potersi muovere (gli arti)
accenti. g. gozzi, 3-1-126: in iscambio di ar ticolar parole
i suoni agli oggetti, è ingenita in noi. manzoni, pr. sp.
distinguere e congiungere gli elementi della voce in modo che renda chiaro il suono e il
: e tale rimarrò ancora vivo affondato in questa poltrona, e le labbra non
artus 1 articolazione articolataménte, avv. in modo articolato; distintamente, chiaramente.
24 vertebre, e osso sacro, in tal modo articolati, che s'accomodano
la proboscide,... ma, in quella vece, ha intorno all'apertura
l'aura molce / ondeggiando per gradi in alto esala. ojetti, i-312:
un corvo... il salutò in queste voci articolate, quanto
sima, accucciata ma non domata in fondo a ciascun di articolisti delle
.. e la voce non esce più in armonie articolate ma come il romanziere
-voce articolata: la parola, in quanto la si può analizzare in elementi
, in quanto la si può analizzare in elementi fonici, in fonemi. varchi
si può analizzare in elementi fonici, in fonemi. varchi, v-798: alcune
. 3. anat. punto in cui due ossa si toccano e sono
doloroso formicolio nelle articolazioni e una languidezza in tutto il corpo. comisso, 12-241
. 4. bot. punto in cui due parti di un vegetale sono
dentro di loro gli increspamenti dell'aere in que'ta'modi varii commossa ed impressa dall'
4-85: inaspettatamente l'articolessa-pisto- lotto finisce in pernacchia. c. e. gadda,
incrociatore latino, anzi neolatino, brandeggiò in batteria i suoi otto pezzi da duecentodieci
pezzi da duecentodieci: e le scaraventò in coperta l'intera bordata di un'articolessa
le cose da loro accennate sieno accennate in confuso e quasi in astratto, oppure
accennate sieno accennate in confuso e quasi in astratto, oppure distintamente e quasi in
in astratto, oppure distintamente e quasi in concreto; e però da'nostri fu messo
; e però da'nostri fu messo in uso l'articolo, come prima era stato
, non connessi nella capitolazione, ma posti in scrittura separata. montecuccoli, 2-234:
. foscolo, v-76: tutto è in punto; e s'è discusso col locandiere
manzoni, 1082: [il re] in quattro sedute del suo consiglio, aveva
nel quale si dicesse che d'ora in avanti soltanto gli uomini di fumo possono regnare
rivelata, che nessun credente può mettere in dubbio. iacopone, 51-31: l'
onno congregati. passavanti, 101: in quanto egli è dottore, dee sapere
-per estens. qualsiasi opinione o affermazione in cui si crede fermamente e ciecamente. -
crede fermamente e ciecamente. - spesso in senso ironico. 5. caterina de'
tullio purgando questi tre gravi articoli procede in questo modo. m. villani,
. capellano volgar., i-39: in tale articolo non penso sieno da lasciare le
eccovi una copia de'piccioli affissi, in cui troverete l'articolo che gli avete ordinato
pecchio, conc., ii-434: daremo in un altro articolo il quadro de'progressi
e la meccanica applicate alle arti fecero in francia. leopardi, iii-120: le
uscivano fra un allarme di voci; in essi si leggevano articoli fantasiosi, astratti
di raziocinio e di acutezza, scritti in prima persona da qualcuno che faceva i suoi
collodi, 620: l'articolo di fondo in molti casi si potrebbe definire come la
casi si potrebbe definire come la linea in geometria,... una lunghezza,
del quale tanta quantità se ne raccoglie in tutto lo stato,... è
sono sanciti dall'uso: tuttavia evitati in decorosa prosa. baldini, 4-68:
dunque non è licito, di parlare in nullo caso? frate, dico, che
, che sì: e questo è in quattro articoli. caro, 4-85: io
ebbi la vostra delli undici, quasi in quell'articolo che messer giuliano montava a
-in articolo di morte ('in articulo mortis '): in punto
('in articulo mortis '): in punto di morte; il momento in
in punto di morte; il momento in cui si acquista la certezza morale delfimminenza