funghi che fanno l'esca, i quali in pezzi partiti si cuocono nel ranno,
la vigna il luogo solatio, e in terreno che si addomanda focaiuolo, che
, bisogna la prima cosa porre le viti in paesi che la natura di quel terreno
, poni vigne e non pancate: in terre castagnine, focaiuole, assolatie,
porre e rilevare le viti... in terreno focaiuolo. -sostant.
di lavori, o di stipa, ed in effetto tutti quelli che a tal fornace
uno specchio e il suo vertice. in part.: in fotografia, quella
il suo vertice. in part.: in fotografia, quella compresa fra il centro
piano della pellicola (e determina, in rapporto al formato del negativo, l'
dell'oggetto, e l'oculare l'aumenta in ragione della sua lunghezza focale a quella
. -al figur.: il punto in cui convergono e si concentrano gli elementi,
localizzata poi, per via ematogena, in altri organi e in altri tessuti.
via ematogena, in altri organi e in altri tessuti. 4. psicol.
palmite focaneo, il quale suole venir in mezzo de la forcella, e perciò così
vaso d'acqua rosata damaschina, et acconciatelo in tal modo sopra qualche fochera cha abbi
]: quando i primi spagnuoli furono in quelle parti, usciron a riceverli i sacerdoti
i sacerdoti con alcune focarette piccole abbruciando in esse questo copal. = voce
giù alla marina ad accendere il focheraccio in onore della madonna. sinisgalli, 9-72
bontà delle vivande. ojetti, ii-610: in uno dei camini, muratori e
tralci bistorti, e debili, e nati in malo luogo della vite: e
focata, cioè il tralce ch'è nato in mezzo tra le due braccia della
intermedia, gravava su ogni capo-famiglia in misura identica, qualunque fosse il
vita di cola di rienzi [in boccardo, 434]: per lo foca
ridiventa, per lui che passa in istrada e mai non pagò di focàtico,
: veggiamo il ferro focato posto in acqua freddissima, il ferro s'istingue 5
inter locutore da vicino, in silenzio. 2. che ha
, lxvi-1-179: fa'una composizione in quello modo e forma che se dice di
di un corso d'acqua che sbocca in un fiume, in un lago, nel
acqua che sbocca in un fiume, in un lago, nel mare.
mare. — foce a estuario: quella in cui il mare risale la parte finale
gona, / e faccian siepe ad arno in su la foce, / sì ch'elli
foce, / sì ch'elli annieghi in te ogni persona. idem, purg.
, 5-124: lo corpo mio gelato in su la foce / trovò l'archian rubesto
detto tiglias, s'acconciò per nocchiere in su una nave che andava in panfagonia
nocchiere in su una nave che andava in panfagonia. bandello, 3-1 (ii-247)
, intorno alla foce, dove entrano in mare, non si alzano né anco un
quello ancora una gente risorta potrà scindere in volghi spregiati, / e a ritroso
altre ha due vie, che stanno in croce, / che ti dimostran, quant'
cammin mio / mi divisò di una in altra foce. -per simil.
. pulci, 23-1: * deus in adiutorium meum intende ', /.
di questo porto, il quale era in un gomito di mare, giannetto l'ebbe
zinano, 13-72: cadon di sangue in miserabil foce / morti e vivi,
iii-210: egli ha conservato la religione in spagna; che ha impedito l'ingresso
che ha impedito l'ingresso dell'eresia in quella da tutte le foci de'pirenei.
atlante il figlio / de l'orrida caverna in su la foce / al re,
/ dicendo: -iddio, sarebbe in questa foce / mensola tra costoro?
or che l'aiutan l'ombre: / in fondo della casa occulta foce / avvi
i-239: allorché io era per internarmi in questa sterminata caverna, fiocamente illuminata da
due fori, pei quali ve- desi in profondo abisso spumeggiare il diveria, mi si
-figur. ant. vita terrena (in contrapposizione alla vita eterna).
da siena, io7: allegrasi l'anima in questa foce / di nuovo gaudio sempre
di sasso muto / resta quasi cangiata in statua viva. segneri, iii-2-105: questa
foce? parini, vii-5: aborro in su la scena / un canoro elefante /
1-3: mette foce [il tanai] in sul mare maggiore. boiardo, 2-29-23
discese, ove il fiume ebro ha foce in mare. berni, 49-10 (iv-169
il fiume di santo / fa foce in mare; e con vento soave / giunsero
mare; e con vento soave / giunsero in cipri. alfieri, 43: solo
solo, fra i mesti miei pensieri, in riva / al mar là dove il
la partiva / lento, che mettea foce in una rada / cerula. campana,
, / mare di luce incerta, / in cui tutto ha foce. =
rostro; i denti sono compressi, in numero di circa 46 per mascella;
, obiettivo fotografico, ecc.) in modo da raggiungere una perfetta messa a
marchi, ii-1-346: passò di là, in fabbrica, risalì la lunga corsìa in
in fabbrica, risalì la lunga corsìa in mezzo al vespaio dei rocchetti giranti,
magazzino di legna si trovò di nuovo in strada. montale, 3-97: appariva
che il governo con immenso dispendio muta in cannonieri, in torpedinieri, in fuochisti
con immenso dispendio muta in cannonieri, in torpedinieri, in fuochisti, in macchinisti
muta in cannonieri, in torpedinieri, in fuochisti, in macchinisti, appunto se
, in torpedinieri, in fuochisti, in macchinisti, appunto se ne vanno quando
tutti. comisso, 14-189: riconobbe in un vecchio, il fuochista del vaporetto,
famiglia di mammiferi carnivori pinnipedi, viventi in molti mari, adattati quasi completamente alla
zool. una delle tre sotto- famiglie in cui si distinguono le foche, com
, 533: c'era, un po'in ombra, il focolaio; aveva /
9-101: [lo stato borghese] è in grado di far manovrare le sue truppe
infiammatori a carico di un focus infettivo in seguito all'inoculazione dell'allergene specifico.
e posto direttamente sotto la cappa, in cui si fa fuoco per cuocere le
, 101-63: -io voglio andare qui in cucina, e accenderò un poco di
legne che nel focolare trovato avea e in quelle apprèsosi, e con quelle comincia
-storiella del focolare: favola e, in partic., quelle favole tramandate di
., quelle favole tramandate di generazione in generazione e raccontate dalle madri e dalle
frescobaldi, 2-404: portano uno desco in capo con iv piedi; ed èvvi suso
: è un grande ossequio mettere fuori in pubblico i focolari e i letti,
incendio. bacchelli, 10-139: videro in fondo alla pianura sorgere un chiarore.
principio era luce più intensa, e cresceva in se stessa, ferma e fissa,
estens. la casa, la famiglia (in relazione al fatto che il focolare era
relazione al fatto che il focolare era in passato ed è ancora nelle campagne la
g. r. carli, 2-xiv-208: in altri luoghi la divisione de'carichi dividevasi
la divisione de'carichi dividevasi per punti, in altri per segni, in altri per
punti, in altri per segni, in altri per focolari. parini, 484:
parte firenze. soffici, iii-114: sorgevano in italia focolari di cultura e organi letterari
a specifiche esigenze d'ingombro, soprattutto in relazione con lo scartamento dei binari)
la pianta dei focolari per i getti in ghisa. 8. geogr. focolare
partono le masse magmatiche che affiorano poi in superficie attraverso i vulcani. 9
o chiosco situato in un parco o in un giardino. = dal fr.
pare che incarceramento e glorificamento si debbiano in uno luogo fare. segneri, iii-2-163
lo regno del cielo, ma eziandio in questo mondo li glorifica e magnifica di
nostro / glorifichi ed esalti tuttavia / in vocem magnani ciò che c'è di
alessandro... sì si puose in cuore di glorificare più ionata.
. bibbia volgar., x-200: in me glorificavano dio. l. frescobaldi,
v'è ricordato il nome di dio in lui laudare, benedicere e glorificare. savonarola
mister »; ma adora e glorifica e in silenzio ringrazia. -esaltare nella gloria
2. premiare con la beatitudine eterna in paradiso. -nel linguaggio teologico: conferire
guittone, i-3-515: con esso sono in tribulazione, e defenderò lui, e
bene è esaltata / ogni persona'che in lei è fondata: / null'alma
null'alma è senza lei glorificata / in paradiso. bibbia volgar., v-176
riceverai da dio, ed esalteràtti e glorificheràtti in eterno. savonarola, iii-248: per
bibbia volgar., x-426: credendo [in gesù], vi rallegra- rete di
di domandargli un suo ritratto da stamparsi in un album glorificante i viaggiatori e i
. baldini, 4-219: la donna in pantaloni è stata glorificata nel bronzo in
in pantaloni è stata glorificata nel bronzo in una figura tre volte il vero.
-figur. far risaltare, mettere in evidenza. fogazzaro, 7-16: ora
desiderio tutto maschile di glorificarsi. -glorificarsi in qualcuno, in qualcosa: riporvi il
di glorificarsi. -glorificarsi in qualcuno, in qualcosa: riporvi il proprio vanto,
savio nella scrittura: non ti glorificare in belle robe. 5. provare
bibbia volgar., i-324: glorificherommi in faraone e in tutto lo esercito suo
, i-324: glorificherommi in faraone e in tutto lo esercito suo. 7
esultarono le sfere; / ché l'eterno in suo potere / al figliol glorificò.
ottimo, iii-700: li martori furono in quello [battesimo] del sangue,
angiolieri, vi-1-413 (96-6): ma in tale guisa è rivolto 11 quaderno,
eterna. cavalca, 16-1-35: erano in quel monte molti monasteri pieni di monaci
. domenico da montecchiello, 35: avvegnaché in queste cose, e in molte altre
: avvegnaché in queste cose, e in molte altre, la mente, che si
: vi si vede san francesco glorificato in cielo. -nel linguaggio teologico:
dotato dei quattro attributi della perfezione, in quanto gode dello stato di beatitudine (
, / glorificato il corpo qua giù in terra, / prima che in cielo
qua giù in terra, / prima che in cielo al suo padre ritorni. speroni
pur l'anima e l'angiolo possa esser in uno istante in diversi luoghi, e
l'angiolo possa esser in uno istante in diversi luoghi, e così il corpo glorificato
colmo di gioia, che non capendo in se medesimo, permise che la lingua la
voglia che il suo soggetto sia iddio in quanto revelazione, egidio che sia iddio
revelazione, egidio che sia iddio, in quanto glorificatore. 2. celebratore
. gramsci, 8-312: non certo in buona fede sono i suoi glorificatori borghesi.
1-23: acciò che la nostra mente truovi in lui cibo di perfetto viatico, nutrimento
. 3. ant. componimento poetico in lode ed esaltazione di dio o della
xii-xiii). gloriosaménte, avv. in modo glorioso, eroicamente, coraggiosamente.
tante altre che aveva operate sì gloriosamente in fiandra la sua nazione. s
s. maffei, 6-290: che avverrebbe in francia, se quelle migliaia di nobili
, 11-12: con beatrice m'era suso in cielo / cotanto gloriosamente accolto. libro
accolto. -a gloria, in onore di dio. dante, vita
parea udire che fossero queste: * osanna in excelsis '; e altro non mi
mi parea udire. 3. in modo da meritare gloria e ammirazione;
per le terre di toscana, e in tutte trova parole che non son degne
ambasciadori gloriosamente. cicognani, 13-227: in mercato ci son andata e ci vado quando
'... tuttavia fiorisce gloriosamente in quella città. 6. ostentatamente
tadoso, facondioso e gentile, e in tutt'i suoi fatti glorioso. fazio
tal glorioso stato li sia stato forzo in pochissimi giorni abbandonarlo. caro, 2-600
, [i greci] cercarono arrogarsela in tutti gli altri oggetti, onde si rendesse
italiano, del quale il nucleo si aveva in quello piemontese, bene ordinato e glorioso
teuliè morì a colberg: morì glorioso e in battaglia. gioberti, i-72: vecchio
le somme chiavi ad un uomo, in cospetto di cui tremavano gl'imperatori e i
re: più glorioso e potente era in quel punto pio di napoleone. -sostant
mondo quegli animi gloriosi e veramente divini in ogni virtù e gli ingegni più che
e santo nome. -che si manifesta in tutta la sua gloria e in tutto
manifesta in tutta la sua gloria e in tutto il suo splendore; trionfante (cristo
quali egli medesimo [gesù] risorgendo in sua propria persona... apparì
zelo / fervido il cor si fe'pusillo in terra / per farsi grande e glorioso
terra / per farsi grande e glorioso in cielo. -che ha ricevuto
come tua vita alma rechiede, / assisa in alta e gloriosa sede, /.
corpo ascoso, / mentre gli spirti amando in ciel felici / godon perpetuo bene e
/ muoversi e render voce a voce in tempra / ed in dolcezza ch'esser
render voce a voce in tempra / ed in dolcezza ch'esser non pò nota /
, vi-39: io desiderava di vedere in voi questa gloriosa virtù della perseveranzia,
, e perché egli supera ciascun altro in quelle gloriose qualità e virtù che il
antichità stiamo vegliando... per proseguire in que', lineamenti le traccie d'una
un'opera pia, di un'elemosina fatta in grazia. e. cecchi, 2-114
; celebre, illustre (un luogo in cui si sono svolti note e valorose
e valorose imprese, famosi avvenimenti o in cui sono nati o vissuti importanti personaggi
/ gloriosa / si dicea la vite in scio. panciatichi, 45: particolarmente a
più gloriosa fra le volgari che ora sono in credito. giordani, ii-13: solo
volta sconosciute ai più, sono state portate in linea con tutti gli onori.
, ii-77: se mi vede porre / in glorioso stato, / servemi di buon
di buon grato; / ma se cado in angosce, / già non mi riconosce
, 4-449: il padre e figliuolo, in sur uno triunfale carro portati, gloriosissima
alta di un suo zio canonico morto in tarda età d'indigestione per aver mangiato
né far potesti, tormento globoso rendeo in me l'engiuria tua, non noci-
la prima si è uno abito umano in virtù contento, di vizio nimico, globoso
: magni trionfi e gloriosi conviti / in famagosta allora si ordinaro. machiavelli, 903
fresche rose / di maggio, gloriose / in su 'l mattino. arici, i-107
alcuni di loro gloriosetti e savioli entrano in campo? faldella, 1-73: il
millantatore ', nelle due accezioni già in plauto. glòssa1 (ant. e
dotti (specialmente alessandrini). - in partic.: annotazione interlineare o marginale
che, nell'esegesi biblica, spiegava in latino il testo della vulgata versetto per
sì poco piacentero e lusingatore, che in così gran città non trovò chi lo
, 3-57 (ii-539): egli in questo mezzo entrò in un maggior dubbio
ii-539): egli in questo mezzo entrò in un maggior dubbio che non era quello
[libro] dài / con gli ochi in una glosa che dirà / 'fenum
esposti e ornati di glosse i digesti in bologna. a. verri [il caffè
a modo suo, e non potendo in quel modo avvantaggiarsi troppo, a infagottarla
(sec. xiii), e consistente in un grandioso apparato di note alle parti
; ma nella storia del secolo, in ch'egli visse. papini, 6-58:
solamente ciò s'immagina da dafne, che in certa maniera scherzando fa il comento e
carducci, iii-27-103: noi italiani moderni, in poesia, sempre con le debite eccezioni
le ligule, come l'organo costituito in alcune specie dalla fusione di due lobi
tommaseo]: qui glosano i maestri in divinità saggiamente il vangelo. bandello,
autorità della scrittura, senza glosarla o interpretarla in sensi diversi dalle parole. martello,
... / sul ren leggi glosando in sua vecchiezza, / al fanciullo petrarca
sua vecchiezza, / al fanciullo petrarca in van contese / la già fatai di
. buonarroti il giovane, 9-425: in beneficio vostro, in beneficio / conseguente
giovane, 9-425: in beneficio vostro, in beneficio / conseguente comun, gloso l'
de'loro institutori impegnarsi nel tempo stesso in più d'una guerra; quando però
.. il lambecio che ne'glossari in vece di 'callicula 'è scritto
della relativa spiegazione, posto di solito in forma di indice al fondo dell'edizione
zioni di vocaboli e prosodia nel glossariétto in fondo. = voce dotta,
alvaro, 13-239: il glossatore metteva in nota un passo in cui si diceva che
il glossatore metteva in nota un passo in cui si diceva che, attraverso l'
xii e xiii, raggiunse l'eccellenza in questo settore. gelli, 15-ii-92:
pretarla. bettinelli, 1-i-158: venuto in credito il 'ius 'romano,
: noi avremo dunque diecimila volumi scritti in rozzo latino, peso inutile delle nostre librerie
. filol. annotazione marginale apposta, in un codice, a un vocabolo 0
. lami, 1-2-402: se in alcun codice si trova scritto, in
in alcun codice si trova scritto, in vece di fluentini, fiorentini, questo secondo
inserito dagl'ignoranti copisti nel testo, in vece della parola da loro poco intesa
simil. ripetizione superflua di una locuzione in un contesto parlato o scritto. note
funzioni e le relazioni delle unità semantiche in seno alla struttura della lingua.
delle zone tropicali e subtropicali dell'africa in numerose specie (note più comunemente come
al fondo le malattie che potessero essere in essa accadute. = voce dotta
casule e simili. documenti delle scienze fisiche in toscana, 14-3-201: [il falcinelli
, agg. anat. che è in rapporto con la lingua e con la faringe
. esegeta e raccoglitore di glosse (in partic. nella cultura greca e latina
salvini, 30-2-127: nell'etimologico magno, in suida, in esichio, e in
nell'etimologico magno, in suida, in esichio, e in altri vocabolisti e glossografi
in suida, in esichio, e in altri vocabolisti e glossografi greci, quali
, mentre assume carattere di alterazione morbosa in alcuni casi di demenza precoce o di
di esprimere lodi e preghiere a dio in una lingua non propria, che poteva
propria, che poteva essere compresa soltanto in virtù del dono soprannaturale dell'interpretazione.
lingua umana grande. dicono che non nasce in terra, ma cade dal cielo.
a cina, / d'issopo e mirra in asia e di più rare / glossopetre
. ant. dente di pesce fossile (in partic., di pescecane),
: certi vocaboli affatto ignoti a novantanove in cento de'più eruditi leggitori: come
glossopetre di forma triangolare, benché fossero in realtà denti di cane marino. bossi
bianco, la senape... tenuti in bocca e masticati. tramater [s
e occludendo l'orifizio superiore della laringe in modo da ostacolare la respirazione; colpisce
modo da ostacolare la respirazione; colpisce in partic. i lattanti, ma si osserva
anche nel corso dell'anestesia generale o in caso di avvelenamento o annegamento.
dalle cartilagini ari- tenoidi, che mette in comunicazione la laringe con la cavità boccale
dell'asperarteria, il di cui estremo finisce in una piccola apertura ovale, che tiene
c. e. gadda, 550: in quella stagione d'amore la sua voce
dalla quale è nominato: perché glotto in greco significa lingua. =
, sm. fis. strumento impiegato in fonetica sperimentale per determinare un glottogramma.
corde vocali, che si verifica, in rapporto col tempo, durante l'emissione
, 9-294: mi ricorda i suoi studi in materia di trattati di vita cortese nel
immagini e allitterazioni... talvolta sbandano in una sorta di filologica e glottologica demenza
..., se è ciò che in gocce che cadono fa percepire il
. biochim. sostanza organica composta, in parte o completamente, di carboidrati o
sotto forma di polvere bianco-giallastra, solubile in acqua, inodora; ha un alto potere
quali entra per un 1 / 10 in circa. si è trovata tanto nell'acqua
vegetale, solida, incolore, solubile in acqua e in alcool, di sapore
solida, incolore, solubile in acqua e in alcool, di sapore amaro, composta
chim. zucchero diffu sissimo in natura, di composizione chimica assai
, sapore dolce, molto solubile in acqua e meno in alcool, che si
molto solubile in acqua e meno in alcool, che si trova allo
allo stato libero nelle frutta dolci (in partic. nell'uva),
nel miele, nel nettare dei fiori, in quantità minore negli organismi animali (
pelli, nell'apprettatura dei tessuti, in tintoria. negri, 1-788:
fragranti: la dolcezza del glucosio / entrava in noi con quel ronzio d'ingorda
di stabilire se i vocaboli (e in partic. i neologismi tecnici e scientifici
termine è attestato per la prima volta in cosimo ridolfi, lezioni orali di agraria
gola le gorgogliava un gluglù di tortora in amore. sinisgalli, 9-42: dietro le
prodotto dal gorgogliare di un liquido (in partic. quando esce da un'imboccatura
dosi, ode qualche goccia risuonare di tanto in tanto nel... bidone
asse dell'infiorescenza un po'più in basso dell'altra; ambedue possono
esterior gluma e dell'interna pellicina, cuocesi in brodo o nel latte o altrimente
sotto forma di cristalli aghiformi solubili in acqua e alcool. = voce
enzima della classe delle deamidasi, presente in diversi tessuti animali (nel fegato,
cervello), che trasforma la glutammina in acido glutammico e ammoniaca e viceversa.
dall'acido glutammico, che esiste sia in forma acida sia in forma neutra (
che esiste sia in forma acida sia in forma neutra (il glutammato acido di sodio
sotto forma di cristalli incolori solubili sia in acqua sia in alcool ed entra come costituente
cristalli incolori solubili sia in acqua sia in alcool ed entra come costituente in molte
sia in alcool ed entra come costituente in molte proteine; è ricavato per idrolisi
dai melassi o dal glutine; è impiegato in commercio per esaltare il sapore dei cibi
commercio per esaltare il sapore dei cibi in scatola e in medicina per curare deboli
il sapore dei cibi in scatola e in medicina per curare deboli attacchi epilettici o
nitroso (e si può presentare in una forma racema e in due forme
presentare in una forma racema e in due forme otticamente attive).
acido bicarbossilico alifatico che si trova in natura (nel sugo di barbabietole
sotto forma di cristalli solubili sia in acqua sia in alcool e usati nelle
cristalli solubili sia in acqua sia in alcool e usati nelle sintesi organiche
fonde a 186-190 °c, solubile in acqua, insolubile in alcool, presente
, solubile in acqua, insolubile in alcool, presente nelle cellule del
, / da fare uom preda in libertà disciolto. = voce dotta
. gruppo di globuline vegetali insolubili in acqua o soluzioni saline, solubili
o soluzioni saline, solubili invece in acidi e alcali molto diluiti (e
alle volte per qualche ulcerazione fatta in quelle parti e non ben risa
con glu tine o, in genere, con sostanze adesive; agglu
pastina glutinata: quella che contiene glutine in quantità superiore alla pasta ordinaria.
macchine a questa filatura era d'uopo in prima sciogliere il glutine che tiene uniti i
/ nel cavo rame / si scioglie in glutine / l'accolto ossame, /
stesse / dello stagno alle sponde, in guisa tale / che, passando per
condizione che stringe, lega, unisce in modo indissolubile e tenace. -anche:
glutine tenacissimo che congiugne tanime degli amici in un'anima sola. salvini, 30-2-104
ne fa sentire tarmonia, si ridurrebbero in prosa certamente. beccaria, i-410: la
. miner. disus. cemento naturale presente in alcuni conglomerati lapidei (arenarie, puddinghe
spiriti del corpo posti e nominati da galeno in luogo del caldo naturale sono da esso
. i quali, tagliati con un coltello in quattro o cinque parti per lo traverso
si raccostano insieme, e, raccostati in brevissimo tempo mercé di quel glutine che
amilifere di diversi cereali (e, in par tic., del frumento),
lievitazione o fermentazione è quella che scema in gran parte il glutine, o la
: altri mettono un poco di mosto in mano e freganlo, e se è
lingua... / da ricondure in glutinosa pania / ogni immane ferocia. ramusio
superficie dell'albero, che resta sempre in aria,... si vede coperta
a due di seta bianca, perdettero in un baleno la candidezza della loro spoglia
, che si co- gnose che hanno in loro del viscoso e del glutinoso.
della gelatina e della formaldeide, usata in terapia come antisettico locale e per capsule
calcio, che cristallizza nel sistema romboedrico in forme di simmetria esagonale con frequenti geminati
benché il nesso grafico greco iyv corrisponda in italiano a g duro -f » e conservi
dial. signora (titolo che si dà in sicilia e calabria alle donne di bassa
capuana, 14-18: ogni anno, in primavera la gnà rosa lamanna attendeva con
, v-1-655: [percuotevano] pure in disparte i tamburi e le gnacchere per provocare
lanugine e fiori riuniti a corimbo 0 in spighe o in glomeruli. bencivenni
riuniti a corimbo 0 in spighe o in glomeruli. bencivenni [crusca]
molto giovano le foglie dello gnafalio cotte in vino verdetto. mattioli [dioscoride]
chiamato per usarsi le sue foglie morbide in cambio di borra. bergantini, 297
gnaffe (gniaffe, gnaffé), in ter. popol. disus. in
in ter. popol. disus. in fede mia: con valore fortemente espressivo
credi forse ch'io abbia a starmi in stroppa / con dir: il gatto è
/ con dir: il gatto è gionto in la dispensa? /...
lo struzzo quale egli è? = in origine gnaffé, alterazione di mia fé *
origine gnaffé, alterazione di mia fé * in fede mia '. gnaffo (
serrato fu lor ogni strada, / che in firenze metteva le paffe. poliziano,
1-474: il gnao non è stato bandito in tutto da venezia come si spera.
crescenzi volgar., 4-17: e in quelle piantar si convengono quelle generazioni,
. calmeta, 113: ma in queste ostentazione el ti conviene / far
da i denti de'gnatoni, che guerreggiano in tavola, nascono serpi che divorano il
le scordano mai, quasi per porre in mente a'signori dedicati che chi dedica ne
. zool. vertebrati provvisti di mascelle (in contrapposizione agli a gnatostomi ostracodermi e
piantare gli unghielli nel ramo, ed in quel guizzo girò su se stesso nell'
un secondo, quanto bastò a cosimo, in un improvviso slancio di vittoria, per
. dial. miagolare (un felino, in partic. il gatto).
loggiati spaziosi dove alla fine si mescolano in un gnaulìo sonoro. calvino, 2-188
-a). gatta che miagola in continuazione, fastidiosamente. -per estens.
capuana, 14-41: colà [in america] lavoro se ne avrà per
o lenticolare; è utilizzata frequentemente in edilizia per la costruzione di gradini, balconi
la mica però vi è sempre in una quantità più grande, che non ne'
del granito, che trovasi però disposta in istrati meno densi e più sensibili che quelli
, che concorrono a formarlo, sono disposte in piccoli strati separati, paralleli tra loro
schisti micacei se non perché contiene mica in minore quantità. panzini, iv-301:
glielo, gliela, gliele, glieli (in funzione di un compì, di termine
ant. e dial. glielo (in funzione di un compì, di termine
, usato da qualche scrittor più moderno in conformità dell'uso del volgo.
chi vuole. 2. gliene (in funzione di un compì, di termine
gne ne volere, gne ne vorrei in ogni modo. b. davanzali, ii-230
contrada nostra, io gnene verrò toccando in questa... lettera.
costituiti da pannocchie con ramificazioni speciformi in cui gli organi sessuali sono disposti in verti
in cui gli organi sessuali sono disposti in verti cilli sostenuti da due
rendermi fischiata per fischiata, poiché in effetto ancora mi fischiano le orecchie
, v-69: drizzati bene bene in sulle staffe / che se fosti grandonnio
= etimo incerto, forse da porre in relazione col milan. far gniffin *
persona che dia bere e mangiare, in firenze, devino tenere e dare alle
base di patate e farina, tagliato in bocconcini tondeggianti che si fanno lessare,
regione a regione. -gnocco fritto: in emilia, specie di pizza. -gnocchi
nomi, 4-8: attendi tu, che in collo / ti porti la vittoria,
, e che di gnocchi, / come in cuccagna suol, marte t'imbocchi?
di farina gialla, mettetelo a tocchetti in un vassoio che regga al fuoco.
. grumo. baruffaldi, i-70: in catino separato, / vetriato, / mesci
specie di gnocco di polpa con un nucleo in mezzo. -bernoccolo, tumefazione.
parenti si condolevano del gnocco susinoso lasciatomi in una guancia. -groppo.
un gnocco di piombo se lo sentiva in fondo alla gola. pasolini, 3-233:
. baldovini, 2-88: più sempre in questa cosa / vi mostrate uno gnocco
barba degli gnocchi / voi pure ite in campagna a far tripudio, /
albicocca, impanarli all'inglese e friggerli in abbondante olio bollente. = voce
gnoccolare a verona, le corse de'barbari in tante città, la porcelletta a bologna
genere tradizionale di poesia moraleggiante didascalica, in cui la sentenza è chiusa da un
tratta temi di carattere moraleggiante o precettistico in tono sentenzioso, facendone l'elemento preminente
che ogni volta par che si metta in via sulla traccia d'un apologo all'antica
gnomi e le ninfe; basta chiuder in un vetro pieno d'aria una mistura
/ perché, notturno gnomo, / vengo in quest'ora a scotere / la porta
della scogliera, con la luna piena in mano. piovene, 5-15: si devono
; chi scrive con tono moraleggiante, in stile sentenzioso. b. fioretti
, sm. ant. divisione del giorno in ore, che si ricava dalla
la geometria... dipoi fu trasportata in grecia: ma il gnomone, cioè
cioè la regula del partire il giorno in ore, imparamo di babilonia. a.
e orientazione o da un foro praticato in una lastra convenientemente situata, che,
solstizi e degli equinozi, e, in base alla lunghezza dell'ombra, permette
. domenichi [plinio], 6-33: in questo spazio di cielo, nel mezodì
volta un buco grande quanto un bolognino in una lamina grossa di metallo, per
milizia, vii-305: sopra queste lapidi in vece di globi, o di altri ornamenti
: strumento quadrato con due lati suddivisi in gradi munito di una diottra, che ha
che ordinariamente si divida per tali misure in 12 parti, o sì veramente in 60
misure in 12 parti, o sì veramente in 60, dividendo ciascuna delle 12 parti
60, dividendo ciascuna delle 12 parti in 5. ma la cagione perché sia comunemente
parallelogrammo bi... è dunque in ciascuna figura il paralellogrammo bi uguale al
paralellogrammo bo. grandi, 8-59: in ogni rettangolo abcd, preso imo de *
volgarmente chiamansi fagiuoli; sono questi in numero di quattro e spuntano all'animale
. la [architettura] distinse prima in tre cioè in arte di edificare,
[architettura] distinse prima in tre cioè in arte di edificare, in arte di
tre cioè in arte di edificare, in arte di fare orologi o gnomonica, ed
arte di fare orologi o gnomonica, ed in meccanica o macchinaria. a. longo
di uno gnomone. -proiezione gnomonica: in cartografia, proiezione prospettica su un piano
un piano tangente la superficie terrestre, in cui il centro della terra è
e. danti, 1-296: fu in oltre da'geometri ritrovata questa figura gnomonica
. buonafede, 1-i-89: ve'costui come in dotte cure invetera; / e or
poi dovrà dirsi della necessità somma, in cui sono di possedere l'astronomia e i
cialtroni d'oggi non consiste se non in quel loro brutto romanesco senza polpa e
è proprio della gnoseologia o della conoscenza in genere; conoscitivo. b.
dal concetto psicologico od empirico del piacere e in generale del sentimento a quello gnoseologico.
delle teorie e delle correnti filosofiche sviluppatesi in età ellenistico-romana e talora in stretto contatto
filosofiche sviluppatesi in età ellenistico-romana e talora in stretto contatto col cristianesimo primitivo, sia
ii-ro-53: talvolta par d'intravedere finanche in lui [hegel], più che il
fratelli del libero spirito. a. in senso generico: teoria della conoscenza,
eresie più antiche la fantasia signoreggia in modo particolare; come si scorge nel gno
e autore saturno. -che crede in determinate verità religiose o filosofiche (in
in determinate verità religiose o filosofiche (in contrapposizione ad agnostico). b.
metafisico può rinvenire argomento d'alti voli in codesta dottrina dei genii, dalla quale
dello gnosticismo. sarpi, i-388: in quei tempi gli eretici, fuor che pochi
ebbe origine dai gnostici, che furono in parte i nominali dell'emanatismo e del
3. locuz. alla gnostica: in modo oscuro e iniziatico. b
striato sui fianchi, con corna presenti in entrambi i sessi, testa e collo assai
quasi estinti allo stato selvatico, vivono in mandre insieme con altre antilopi, zebre
, zebre, gazzelle, e popolano, in sei specie e sottospecie, le steppe
, 1-iii-415: mal per noi s'aveste in zucca, / belle femmine, giudizio
, grattandoci la gnucca, / anderemmo in precipizio. baldovini, 2-85: dimostrarvi
che sa fare uom che ha sale in zucca. i. neri, 10-64:
fa nello stare sopra pensiere ed irresoluto in ima faccenda. sogliono anche grattarsi la
. buonarroti il giovane, 9-440: in fra que'massi rompomi i piè gnudi,
gnudi, / e frangomi le dita in pigliar granchi. giordani, iv-45: la
non perdurerei, / s'i'fussi in graizia tua, sandra mè cara, /
rilevante di un osso (e, in partic., del naso).
mons 'della fisonomia; ma, in verità, leggendo, egli stentava a
dorso di alcuni animali (e, in partic., di cammelli e dromedari
assai ben alta; hannone i battriani due in su la schiena, e li d'
le code guizzando, e, quasi in giostra, / facean de la lor gobba
camosci s'erano fermati a un tratto in ogni loro parte: le gambe sottili e
d'ausonia. panzini, ii-37: in fondo alla... valle sfumava la
7-89: un compagno..., in bicicletta, s'esercitava alla meglio sulla
gobba, rotonda, ma un poco appuntita in avanti. -occhiello di un carattere
, un dotto truxillo comincia a fare in modo assai maiuscolo questo segno (« e
, il b si spingeva più piccolo in fuori della facciata e gli mancava una
giudizio e la gobba. -rimettere in sesto, sistemare. -scherz.:
: molti si lusingano di scriver bene in quel genere in cui scrivono male, perché
lusingano di scriver bene in quel genere in cui scrivono male, perché chi ha
. la sua pelle [del bruco] in più punti si ingrossò rapidamente come per
. raro. l'essere gobbo. - in senso concreto: gibbosità, gobba.
* bocciolo 'da incastrare lo strumento in cima di un * bastone ', e
puntale 'di ferro, mediante cui piantare in terra lo strumento, e disporlo in
in terra lo strumento, e disporlo in direzione verticale. = lat.
gobba arrabbiata. bracciolini, 1-17-49: in su le falde ricadute / del celeste
, essendo egli piccolissimo e gobbissimo, figura in tutto esopica. foscolo, iii-1-365:
intorno a lui s'attorse / aviticchiata in mostruosa lutta, / e con pugne il
il pondo iniquo / le spalle, vinsi in pazienza il gobbo / dell'arabia quadrupede
e vano / anco è di biasmo in giovinetto amante, / quanto empio,
, quanto brutto, quanto strano / in cor di vecchio fia gobbo e tremante
guerito di quell'orribile reumatismo che acquistò in italia, e che lo tenne qualche anno
, 2-144: il padre pensò di tenerla in casa ad aiutar la mamma (sempre
(una parte del corpo e, in partic., il naso).
1-30: per trovar danari al giuoco, in su la bella mezza notte,.
bella mezza notte,... in foggia di muratori carichi di mattoni,
ma un poco rosseggiante, se non in tutto uguale, almeno che gli umeri
pulci, 27-196: per non tenere in disagio più il sole, / il
con linee gobbe e rette, / in cambio di un cilindro, un bel cotale
... si sgranava... in un galoppo filato la balda meccanica deglutìtrice
altro i monti, / che scrigni in su le spalle del terreno,
. matem. che non è contenuto in un piano o non è riducibile a
gobbe: chinarsi con le spalle curvate in avanti, piegarsi (per la fatica,
il dolore, o, anche, in segno di afflizione, o di umiltà
pagan gabella'. del fagotto che hanno in dosso. -la camicia dei gobbi
grazzini, 3-2-350: io aveva pensato in questa fine, gobbino mio, di
con il gr. xucpó? 'curvo in avanti ', come il venez.
le gambe storte, i sarti vi vestiranno in maniera che nessuno più non se ne
assai rilevante di un osso (e, in partic., del naso).
leonardo, 7-i-154: le parti che mettono in mezzo il gobbo del naso si variano
mezzo il gobbo del naso si variano in otto modi. allegri, 61:
: quegli [occhiali] incassati in argento piantati 'n sul gobbo del naso
tutta di color lionato chiaro, eccetto in una parte del dorso, in cui si
, eccetto in una parte del dorso, in cui si vede un gobbo di color
obietti e gobbi di sassi, percuote in essi e sbalza in alto, levando seco
sassi, percuote in essi e sbalza in alto, levando seco tutta l'altra
su una superfìcie, bernoccolo. — in partic.: nodo che si forma su
. condivi, 2-158: la fronte in profilo quasi avanza il naso, e
poco men che rotto, se non avesse in mezzo un poco di gobbétto. r
la stagione il permetteva) fossero portati in tavola i cardoni, altrimenti detti gobbi.
amante delle acque dolci, è diffuso in spagna, africa del nord, asia
, asia minore e occidentale, mentre in italia, dove è solitamente di doppio
solitamente di doppio passo, nidifica soltanto in rare località del meridione e nelle isole.
puntello. = da gobbo, in riferimento all'aspetto e per il colore
vene ancora che noi chiamiamo profonde, in vari modi si calano giù nel profondo de
sia nel mare sia nelle acque dolci in prossimità delle coste; tra le specie
, le cui pinne pettorali e ventrali sono in parte trasformate in ventose adesive ventrali
e ventrali sono in parte trasformate in ventose adesive ventrali; diffusi anche in
in ventose adesive ventrali; diffusi anche in italia, popolano solitamente le acque basse
sulla preminenza della razza ariana, e in partic. dell'elemento germanico, sulle
pesci nelle pescarie di vinegia: imperoché in quelle lagune ivi circonvicine assai allignano.
si mesce ad un ruscello scorrente più in basso, dice darwin, io ho osservato
affermo che il gobbio si è trasformato in capitone. nemmeno il capitone esiste più
. brancoli [plinio], 9-56: in lo medesmo paese de ponto se pigliamo
lo medesmo paese de ponto se pigliamo in lo ghiaccio alcuni de pesci e maxime gobioni
dito della sua mano, che ardea, in su la palma del maestro, dove
gocce fredde giù per l'aria nera / in sul volto soffiando le spingea. de
dossi, i-226: la figlia scioglievasi in lagrime. voleva proprio suo padre,
: una goccia si formava di tanto in tanto all'orlo del suo occhio, ed
bocchelli, 12-16: vedresti che calpumia, in casa, ci renderebbe amari anche i
quantità di liquido (per lo più in frasi negative); sorso. s
fine nel gargozzo de la gola, in tanto che non andò gozzia a male.
91: tantalo..., stando in continua sete, con i labbri tocca
caffè. de roberto, 154: in tre mesi di torrida estate non era
, appeso al listello uscio che dehmita in basso il triglifo; elemento con rihevo
: si toma poi a dividere il tutto in parti sei, et una si dà
fa un pianetto sottile tanto quanto tiene in risalto; a piè del quale fanno sei
superficie piana e quadrangolare; e sportono in fuori a foggia di gocciole d'acqua
dormendo, i * l'ho veduto in sogno, / in un sogno ch'io
l'ho veduto in sogno, / in un sogno ch'io fe'presso al mattino
cardinal..., gli tolse in breve ogni sentimento, e la mattina
certe preparazioni farmaceutiche che si danno internamente in picciolissima dose, e ricevono diversi nomi
equilibrio assunta da un uquido, posto in un gas o in un uquido non
un uquido, posto in un gas o in un uquido non mescolabile con esso,
). -goccia lenticolare: queua formata in ambiente gassoso da un uquido suua superficie
che si riscontra nella colata dei metalu in lin- gotteria, consistente nella presenza suua
goccia: particolare tipo di elettrodo usato in polarografia. 11. meteor. massa
dei colu berici. 13. in oreficeria, tipo particolare di taguo delle
addetti alla ferma, a possedere tre case in milano,..., a
mondo occupa, / dall'altra parte in fuor troppo s'approccia. gemelli careri
lunga solita corona, i e, in se stesso mutato, / concede il fiele
fino all'ultima goccia: sperimentare fino in fondo ogni sorta di amarezze. -essere
, fino alle gocce estreme: fino in fondo, completamente (con riferimento a
, 1-66: ma una tal riflessione isolata in mezzo a quell'immensa dissipazione di mente
. altra non è che acqua, in picciolissime goccette divisa, con qualche pozione
2-280: la scia si perdeva, come in
stille: / di stille d'oro in coppe di cristallo. bocchelli, 9-299
naso, / e mancar la memoria in ogni caso. berni, 47-46 (iv-137
gran naso / come un lambicco che goccia in un vaso. anguillara, 3-56:
, 1-73: non m'era più in cuore la ruota / delle stagioni e
piccolissima quantità di liquido (e, in partic., di una bevanda).
, 5-4-80: non bisogna che un goccio in van ne spenda, / sobrin del
guerriero scoperto avea. algarotti, 2-61: in una gocciola di aceto...
, che la olanda e la cina sono in paragone un deserto. giusti, 2-173
avviò coi cinque figliuoli dietro, e in braccio il piccino, a cui ancora dalla
, i-35: il sole si semina in diamanti / di gocciole d'acqua / sull'
233: la pioggia delle gocciole cadenti in un lago mi ha data occasione.
di ritrovare il numero d'esse gocciole in ogni data ampiezza di superficie con una regola
: quella che si forma nei punti in cui si è incisa o potata una
1-2-200: bel veder la mia lilla in ceffo strano / scodellare e tossir, venirmi
/ colla gocciola al naso e il piatto in mano. 2. per estens.
quantità di liquido (per lo più in frasi negative). angiolieri, 93-6
occhi, se io ne ho messo mai in bocca una gocciola. -figur
. bartoli, 9-28-2-102: quante volte in un fiume di parole non v'è
è una gocciola d'ingegno, e in un mar d'inchiostro non v'è
-corresse il cocchiere -ima gocciola d'acqua in confronto col mare. 3. ornamento
forati o da una parte sola da legargli in oro a uso di gocciole per adattargli
-orecchino. guerrazzi, 6-177: in fondo della cassa ho trovato questo paro
/... / ne fa trovar in mezzo del cammino / un valoroso errante
un sostegno insieme con altri, drappeggiati in diverse fogge, in modo da formare
altri, drappeggiati in diverse fogge, in modo da formare festoni e motivi ornamentali
e bianchi,... allargandosi in più corpi sino alla sommità della cornice
d'acqua cadente da triglifi, sportano in fuora, benché da alcuni sieno anche
estens.: il preparato stesso somministrato in questa forma. a.
liquido, quando ve ne sia gran bisogno in poche gocciole mescolate con la sola acqua
continuava imperturbabilmente a stritolare le sue droghe in un mortaio di marmo, mescendovi ogni
sullo scudo (unita con più altre, in numero fisso o a pioggia disseminata)
fontana, alimentato da una ninfa pensosa in un suo accorato pudore, raccogliesi dentro
peccati che si possono commettere fossero raunati in una creatura, sono meno che una
sono meno che una gocciola d'aceto in mezzo il mare. tommaseo, i-179
vita e l'onor mio di conservarmi in essa [religione cattolica] sino all'ultima
sangue. landolfi, 7-207: io vivo in un posto simile, e darei tutta
: tanto cade la gocciola de l'acqua in su la pietra, che l'acqua
caruncula del medesimo occhio gemevano di quando in quando alcune gocciolette di un liquore agro
2-96: da capo a i dommaschi ed in piè de'medesimi, come agli archi
pr. sp., 642: in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro,
ci sguazzava dentro, se la godeva in quella rinfrescata, in quel susurrìo, in
se la godeva in quella rinfrescata, in quel susurrìo, in quel brulichìo dell'
in quella rinfrescata, in quel susurrìo, in quel brulichìo dell'erbe e delle foglie
, riprese la candela gocciolante, ridiscese in camera. -trasudante. baldini
gli omori gocciolano dentro, e crescono, in quello che si pena a fare giorno
sp., 11 (196): in una botte vecchia e mal cerchiata,
, gli geme altintorno, e vien fuori in ischiuma,... e gocciola
serra, iii-579: son qui calmo in mezzo al gocciolare interminabile della pioggia sulle
'l caldo, e qua e là giva in capelli, / gridando, mentre ognor
sudor gocciola: / uomini e donne, in fila, in giro, in chiocciola
/ uomini e donne, in fila, in giro, in chiocciola. pananti,
, in fila, in giro, in chiocciola. pananti, ii-16: il prato
s'egli è mezzo, tanto che in poche tastate da tante spremiture e'gocciola
... di san tomaso ha in mezzo un alto monte coverto perpetuamente d'
d. battoli, 15-2-110: salito in piè su la tavola, vide ciò
la tavola, vide ciò ch'era in verità, tutta la faccia del beato gocciolata
, secondo la natura degli ordini. in qualunque cornice sta sotto la gola rovescia.
piccola quantità di liquido (e, in partic., di una bevanda).
acqua, e perciò soperchi l'altro in quantità. d. bartoli, 27-261
d'un gocciol d'acqua, che in eterno mai non gli sarà stillata a rinfrescargli
altro gocciolino », gridava renzo, riempiendo in fretta il bicchiere di colui. palazzeschi
uomo tranquillo, coi goccioloni dell'agonia in fronte e pallido più di un morto.
quel gocciolone del conte intralciatosi anni addietro in questo vastissimo disegno d'innovazione..
gocciolone di figlio possa trovarsi a fare in corte nulla di meglio che la figura
bisogna dunque che la carità, rimanendo in fondo la medesima, prenda nuove fattezze e
me medesimo, veggendo i goccioloni che in quello muro che m'è dirimpetto,
una raccolta di tutte le brice beccate su in casa o in istrada, dalle teste
le brice beccate su in casa o in istrada, dalle teste di chiodo ai gocciolotti
delle candele. pirandello, 5-180: in quella camera le quattro torce soltanto pareva
, struggendosi a lento. di tratto in tratto, donna maria rosa s'alzava,
o ventaglio della stoffa. anche adattato in * godè '. la voce italiana
milit. ant. lungo bastone munito in cima di una punta di ferro
armadura chiamano 'godendac ', cioè in nostra lingua, buon giorno. a.
, 1-67: felici e fortunati e in ogni lato godenti de'loro amori. salvini
che 'n ciel di copia, in noi d'inopia hai centro, / circondato
mio piacer godea, / lieto cantando in su le rive amene. leopardi, 22-168
fìulmini e vedeva tutto il mondo illuminato in quel gran vampone di fuoco, godeva tutto
. tasso, 1 -77: godea in mirarlo e in ragionar con esso. baldi
1 -77: godea in mirarlo e in ragionar con esso. baldi, 5-5:
. redi, 16-v-45: godo che in napoli que'miei amici le abbian fatte delle
. un grande dolore / gode spargersi in molti. parini, giorno, ii-369
/... / gode di mirare in questo sposo / rider primiero. pascoli
. pascoli, 45: il passero saputo in cor già gode, / e il
4-86: o coscienzia santa, che se'in terra e abiti in cielo, ora
santa, che se'in terra e abiti in cielo, ora godi anima santa con
decorata e adomata, godi, che in te abita il signore della eterna gloria.
ch'i tuoi figli / così tranquillamente in pace accogli. spolverini, xxx-1-132:
campi, e le cose che sono in essi. calandra, 22: spirava.
mi goderò nel signore, e rallegrommi in iesù mio idio. storia di tobia
noi possiamo andare a godere con lui in vita eterna. lorenzo de'medici, ii-55
le anime de'virtuosi beate si godono in eterno riposo. pascoli, ii-1322:
vestibolo del paradiso... godono spiriti in qualche modo difettivi. 5
patire un poco qui e poi godere in letizia sempiterna. ricciardo da cortona, 13
che il mondo offre (e, in par tic., quelli materiali);
-inir. (47): altri, in contraria opinion tratti, affermavano, il
più generico: star bene, essere in buona condizione. pulci, 1-31:
14-64: goda il corpo sicuro, e in lieti oggetti / l'alma tranquilla appaghi
, 1-23: cercando gli spedali lo trovarono in questo poverissimo spedaletto, e dicendogli:
ambi lor ch'insieme / possan godersi in glorioso stato / fin a l'ultimo
provare un intenso piacere sensuale (e, in par tic., quello del rapporto
, 1-56: se il giorno averà goduto in una lotta amorosa,...
l'ha fatta una notte, godendo in un letto, bel nudo.
/... / chi goda in compagnia, chi viva sola. soderini,
8-43: un poeta si compiace di sprofondarsi in uno stato d'animo e se lo
non mi è lecito godere di tanta felicità in un tratto. d. bartoli,
. siri, vi-1180: godevasi allora in tutto il regno una gran calma.
o a genova, vi si godeva [in piemonte], ancora, come a
, la quale presto ci farà andare in vita ettema a godere e a fruire quello
. tasso, 8-40: gli spirti amando in ciel felici / godon perpetuo bene e
che non aveva mai né conosciuto né riverito in terra. parini, 278: [
tapeti alessandrini / godeansi il fresco rezzo in gran diletto. marino, 1-127:
fra di lor molti passavano la notte in siena a godersi le feste di carnovale
ch'io vo cercando, e vi godete in pace / l'alma luce gentil.
suole / il più vago giardin che rida in cielo. boccalini, i-144: quegli
: l'ombra involvea le falde, in sull'altura / l'aure godean la
78: la provvidenza era scivolata in mare come un'anitra, col becco
mare come un'anitra, col becco in aria, e ci sguazzava dentro, si
mondo inglese... da mezzo gennaro in qua godeva delle veglie, de'conviti
luca pulci, 1-4-40: poco stante in sul campo veniva / due cavalier di berardin
s. passasse buona parte di questo inverno in margellina, da dove goderà tutta napoli
, può essere sofferto e anche goduto in una scena. g. gozzi,
. g. gozzi, 1-28: in un luogo a parte si stavano a sedere
qualsiasi forma di bellezza e d'armonia in genere. - anche assol. f
mai potuto appagare nel vedere di presso in un gran voto e piano que'barlumi
deve spingersi a tale estremo da cangiarsi in * odium auctoris 'con gli uniti
, ii-2-282: sono ormai questi i lavoroni in che più mi compiaccio, garbandomi,
: federigo ii... godeva in fine nel riposo i frutti del dominio
: fino a questi ultimi tempi usò in italia ridere del fanatismo erudito del quattrocento
, che tanta gente a voi suddita in tanti vostri feudi. botta, 4-318:
condizioni:... ogni anno in marzo od in aprile...,
... ogni anno in marzo od in aprile..., per godere
, ogni cosa fosse apparecchiata e pronta in otranto per far impeto in levante. manzoni
e pronta in otranto per far impeto in levante. manzoni, pr. sp
(69): io sto per mettermi in viaggio: si degni di farmi portare
impunita e trionfante / ritornerà la scelerata in argo? / e regina vedrà sparta
il p. matteo ricci, e in tanto quivi goderne una e due volte
lo sposo vostro. -avere in grazia, vedere di buon occhio.
goder questa nuova bellezza..., in questo modo con parole interrotte a la
-recipr. a riosto, 28-60: in questa notte almen troverai loco / che
meglio [gli amanti], stavano in piedi, infitti nel pantano.
marito goderebbe. aretino, 20-241: datole in premio la lettiera, godeva di lei
l'occhio addosso, e sì focosamente in progresso di poco tempo l'amò che
, contatti fugaci e tentativi amorosi rimasti in tronco, avevo conosciuto appieno la donna,
ad adorare i simolacri: non perché in quelli fosse la divinità, ma perché rappresentavano
creature, le quali erano state trasferite in cielo ed ora godevano la divinità.
27 (473): se, in tutte le scienze suddette, don ferrante poteva
dirsi addottrinato, una ce n'era in cui meritava e godeva il titolo di
le tue marine, e poi ti guarda in seno, / s'alcuna parte in
in seno, / s'alcuna parte in te di pace gode. tolomei, i-58
applausi, che tali non furono forse goduti in quei primi tempi dai pindari e dagli
broggia, 262: chiunque avesse depositato in avvenire, avrebbe goduto il pristino 4
per cento d'interesse. -avere in usufrutto (un terreno, un podere)
e coltivare, sarà altresì il punto in cui il principe riceverà il terreno dal
ho tanto tempo tenuto senza alcun frutto in cotesta città. boccalini, i-91: [
1-1-77: io mi trovo legato qua in vita, e bisognerà ch'io mi
/ di qual più cosa gli sarà in piacere. burchiello, 98: voi
gran godere, / o stefan nelli, in questo san martino; / e certo
ci sguazzava dentro, se la godeva in quella rinfrescata. baldini, 4-115: ungaretti
. moravia, ix-148: avevano trasportato in quella casa una grande quantità di provviste
. invece non sazia che la fame in rapporto a quella cosa; ma gode
, i-369: mi gode l'animo in udir la cifra degli esemplari.
vantaggio. guicciardini, 105: è in proverbio che delle ricchezze male acquistate non
che consumava salsicciotti e crauti e polli in quantità. -che esprime inclinazione alla
che si ritrovi. segneri, iv-465: in questo seno [di maria] egli
meraviglia: doveva esser così. e anche in lui verginità inaspettata del senso libero e
rigoroso di quello del naso, e che in conseguenza il godibile dell'odorato più limitato
vioni, 19-646: gli accattarotti in quei giorni di go- digia avevano messo
digia avevano messo delle faccie come lune in quindicesima. = deriv.
battelli o imbarcazioni leggere (e, in par tic., dei sampan cinesi)
elicoidale da un solo vogatore di solito in acque calme (porti, rade, ecc
; gioia, piacere (e, in senso concreto e attivo, anche fonte o
cor non degna. / sempre sto in pensamento / quando dal giardin mi parto,
x dì sarà alla casa di giuda in godimento e in allegrezza e in ispeciali solennitadi
alla casa di giuda in godimento e in allegrezza e in ispeciali solennitadi. caro
giuda in godimento e in allegrezza e in ispeciali solennitadi. caro, i-287:
e senza godimento. alfieri, i-265: in mezzo a quel mio fallace e pueril
beati, un plauso da pazzi, in udir chi vi predica con più diletto degli
di chi gode ed è felice (in contrapposizione a sofferenza). verga
: la civiltà è il benessere; e in fondo ad esso, quand'è esclusivo
tempo dalla regina portandosi or qui or là in godimento delle cacce. cachet ano di
l'altro fine che unì gli uomini in società fu di facilitare ed accrescere il
, e nel quinto il possessore entrava in godimento. manni, 2-128: ebbe
ideale d'una società perfetta? quella in cui ognuno fosse nel pieno godimento de'
. locuz. -a godimento di vita: in usufrutto. vasari, ii-178: gli
. vasari, ii-178: gli aretini in ricompensa gli fecero dare un podere ch'
un bene); fruire, avere in uso. giamboni, 193: ella
: ella sola [la fede] hae in questo mondo il sovrano bene a godimento
a godimento, come nostro. -essere in godimento di qualcosa: fruirne, trarne
. ama l'acqua e d'essere in godimento delle fonti e ruscelli d'acque correnti
da s. c., 37-2-6: in nelle ricchezze e potenzia e ogne ventura
: se gli toma lume di ragione in capo, conoscerà che non egli è stato
manca mai roba, ma sì bene in contrario è verissimo, che chi non
non vive ordinatamente nel grado suo, in ultimo stentando vive, e muore miseramente
gettano senza ritegno, che coloro che sono in tutte le cose assegnati e rattenuti.
mesura del frisetto... se mesura in londra a godo. et godo uno
pascoli, 327: s'alzò. prese in un godo / del soppianello due cucchiai
: ché, s'io udissi dir che in alcun modo, / per tuo
bianco da siena, 147: vedrai, in gloria ciascun glorioso / laudare dio con
qualche cosa s'accordano di pagare o in danar contante o in ferro, fil di
di pagare o in danar contante o in ferro, fil di ferro, pece
la morte dall'adirato padre minacciatale, in quella, misera, incappò. tolomei,
i piaceri goduti, le belle cose viste in que'giorni. cicognani, 3-102:
: col tempo l'amore di lui diventa in loro la felicità una volta goduta e
vantaggio (un bene); avuto in godimento, usufruito (un privilegio,
che a titolo di pubblica necessità ed in proporzione dei beni goduti. foscolo,
. l'eguale trattamento da me goduto in francia. pascoli, i-318: canta l'
, ii-5-47: l'opera... in cui si riuniscono poesia, musica,
scherzoso di 4 zauber- lehrling 'abbreviato in zaub. pasolini, 80: dorme /
col membro gonfio tra gli stracci in sogno / goethiano, il giovincello ciociaro
altri composti di ferro; si presenta in masse compatte o fibroso-raggiate ed è solubile
sf. ant. magia, e, in partic., negromanzia.
, 1-420: la magia ceremo- niale in se stessa nefanda, e scelerata..
, e scelerata... si partisce in teurgia e goezia detta negromanzia.
donne sfilavano vestite a colori vivaci, in ritardo dalla moda e non pertanto esagerandola
questa età nuovi amici mi rendono solo in mezzo a milioni di uomini. pavese,
aria: bianchi uccelli che si spiccano in volo e si rituffano agitando con goffaggine
carattere degli scritti di quel secolo, in questo paese. leopardi, i-525:
di quella critica. 2. in senso concreto: azione, idea, discorso
. s. ill. ma ma in fatti è una goffagine. g. gozzi
vincono di gran lunga le goffaggini egiziane in questo proposito. gramsci, 6-308: 4
braccia- letto al piede ', commedia in tre atti di carlo veneziani..
da goffo1. goffaménte, avv. in modo goffo, impacciato. - anche
; onde avviene, che trovandosi poi in compagnia di persone gravi, non possano
. levi, 2-234: si levava in piedi, e cercava goffamente, in
levava in piedi, e cercava goffamente, in segno di entusiasmo, di ballare una
1-125: due goffani, di braccia due in circa longhi e vecchi ferrati dei quali
(gofféggio). ant. comportarsi in modo goffo. b. fioretti
. aretino, 10-77: la corte in queste eresie, che vanno a tomo per
di gofferia. 2. in senso concreto: idea, atteggiamento,
quivi; e di molte altre goffarie erano in quel libro. g. c.
semplice, e questa sua semplicità contenga in sé una certa specie di goffézza, per
dico, esso avviso ridere un pochetto in considerar l'ostinata goffézza del dottore ed in
in considerar l'ostinata goffézza del dottore ed in veder ch'egli, a dispetto del
e alla goffézza. 2. in senso concreto: azione o idea o uso
egli trovava autore di quattordici miserabili versi in rima, come se per meritarsi il
nome di poeta bastasse scarabocchiare qualunque goffézza in tante righe di undici sillabe ciascuna.
tutti gli altri, che d'ora in ora, de le sciocchezze, goffità
sciocchi, semplici e goffi, detto avevano in laude e onore de i loro patroni
tacque. tasso, aminta, 850: in somma, tu sei goffo insieme e
, 155: finger bisogna il santo in apparenza, / e col goffo egualmente e
per la fresca origine gigantesca, erano in sommo grado goffi e fieri...
e si gonfiano quando è lor parlato in terza persona e che senten darsi della
desseno bene il fatto loro, entrerebono in colera e castigareb- bono questa goffa adulazione
io, intanto, m'aspetto di giorno in giorno, con impazienza, quelle due
dall'arbitrario tunica via è di recarsi in mente le forze e le condizioni con le
processo storico che è, o è stato in italia il fascismo, e chiarire anzitutto
presenza è diventata ormai goffa e ridicola in questa nostra vita ferrea e convulsa.
grazia negli occhi o nel portamento o in alcuna parte della persona. verga,
un po'pesante; ma allorché girava in tondo su di un piede, o s'
scopriva tali attrattive che la gente correva in piazza a vedere. de roberto, 2-219
nelle sue opere, e così gl'interverrà in qualunque membro, se il lungo studio
dalla classe dei nobili, persone troppo in là cogli anni,... e
le monache, prima che si mettino in campo con gli amici, di provare
piacciono, come allor piacea l'andar in giornea con le calze aperte e scarpette
sanctis, petr., 84: in questo primo stadio adoriamo, e non amiamo
appiccicando a ognuno un aggettivo che metteva in tutto il pozzo il suono di goffe
non essere imbarazzata. non si perdeva in sciocche moine, in goffe resistenze.
non si perdeva in sciocche moine, in goffe resistenze. -sostant.
. galileo, 1-1-196: è stato in firenze un goffo dicitore, che si è
: rubens può essere, rimanendo fiammingo, in anni di tramonto, un pittore di
d'arte); artisticamente non riuscito in relazione sia con la forma sia col
e pieno / di parole affamate, in tanto riso / proruppe, ch'ebbe quasi
, vii-84: ora ditemi perché, in vece di tante goffissime opere d'oro
: ricevette l'oro, ma per iscialacquarlo in cene mal digeste e in apparati goffi
per iscialacquarlo in cene mal digeste e in apparati goffi. palazzeschi, 10-314: apparve
. palazzeschi, 10-314: apparve come in uno specchio la mia figura in mezzo a
come in uno specchio la mia figura in mezzo a quello squallido cortile, nell'
piovano arlotto, 70: facezia xlii fatta in siena dinanzi al podestà e a infiniti
la trovo [una grossagrana comprata] in una ben piegata e lustra / e tinta
una ben piegata e lustra / e tinta in gen- giacqué tela bottana; / e
, flaccido e sbrendolato, tirato su in due goffi nella guaina del grembiale.
... portano i capegli divisi in due, acceroinati dietro i gufi sulle orecchie
l'uscio al fresco a'goffi, in lieta compagnia, giucando. note al
su cera; torta con disegni in rilievo '(dall'oland. wafel *
meccanica usata per ottenere impronte permanenti in rilievo (disegni, marchi di
o le mie leggende dovessero esser desiderate in goga magoga, che è un paese trenta
fosse stato, come suol dirsi burlando, in gogamagoga,... egli avrebbe
, nome di un personaggio biblico citato in una profezia di ezechiele e in una
biblico citato in una profezia di ezechiele e in una visione dell'apocalissi.
catena; la berlina stessa; il luogo in cui i condannati venivano esposti.
a canto alla gogna, che valeva in tutto più di tremila lire. gr azzini
meno che ne intervenga, sarà stare in gogna, o andare sur un asino e
, toltoci tutta la roba, confinati in un fondo di torre per sempre, e
, e qual lesso, / e qual in gogna, e qual arso sul muro
/ la corte, il presidente; / in banco di vergogna / sedè coi malfattori
argano, c'era una piccola gabbia in ferro, usata anticamente per mettere i
seneca volgar. [crusca]: in questa gogna ci convien nostra vita menare
loro, / e metter ci potrebbe in qualche gogna, / che ci darebbe qualche
: quell'altro va se stesso a porre in gogna, / facendosi veder con quella
: capriccio da villani, / mettere in gogna gente che non viva, / e
sogna, / o se costui, che in frode avanza ulisse, / so con
con l'armi o co 'l vel ridurre in gogna. pananti, i-42: vedendosi
i-42: vedendosi le povere signore / così in pubblico quasi messe in gogna, /
signore / così in pubblico quasi messe in gogna, / e punte nel più vivo
crede buono e onorevole, e scrive in grazia di esso, può tuttavia essere
essere un galantuomo, e se è tale in effetto, non mi par degno di
grossezza dell'anima e ha quattro gambi in croce. 5. locuz.
4 imbécile, crèdule, dupe '. in milanese * gogò 'vale lo stesso
riferisce ai goideli, popolazione celtica sbarcata in irlanda tra il 500 e il 600 a
rete avversaria e tutti i giocatori si trovano in posizione regolare; rete. -gol della
passavanti, n: s'afflisse in penitenza in tal maniera, che vestito intrava
n: s'afflisse in penitenza in tal maniera, che vestito intrava
soglion talor da la pastura / tornarsi in vèr le rive al ciel sereno / i
iri fiorita / la corona del vago in parte imita. imbriani, 3-37:
: ricorro a te per aver lume in questo incomodo di gola che non cessa di
si sentiva a disagio, con brividi in tutta la persona e un'ansia nella gola
4-i-341: nelle gole giù de'botteghini / in 4 ambi 'e in 4 terni
botteghini / in 4 ambi 'e in 4 terni 'avean precipitato, / colla
d'occidente. -di animali. - in partic.: fauci. libro di
131: quello uccello àe imo isprone in capo... e entragli nella gola
fàccia, non mi son più trovata in gola la voce per dirgli che venivamo
pasolini, 2-122: adolescenti borghesi / in compagnie fresche di ardore domenicale / canteranno
fusione delle voci, gravi, acute, in falsetto, di gola, un'intonazione
arsa cicada il suon stridente / spiega in vece di canti e di parole.
: il cielo canta di germogliante estate / in mille gole alate. -figur
se la matrice li dava spesso impedimento in la gola overo sopra il capo.
per seguitar la gola oltre misura, / in fame e in sete qui si rifà
gola oltre misura, / in fame e in sete qui si rifà santa. idem
... tossono stati nascosti sempre in quegli paesi di coleon e di faside
de'giudicii de la gola, che in effetto non sono. rajberti, 2-203:
. se ha peccato nella gola, in mangiare e in bere troppo o in
ha peccato nella gola, in mangiare e in bere troppo o in volere cose troppo
in mangiare e in bere troppo o in volere cose troppo dilicate. petrarca,
, o per altrui, guadagno / e in ogni altro bisogno me sparagno,
e così affiatate da non ammettere terzi in loro compagnia. -per sineddoche:
di uova], se le succiò in un tratto; e voleva inghiottire anco l'
vizio. bonichi, 14: molta in omin bontate / è del tutto anul-
dato che tutti li grandi uccelli stiano in tanta altura..., perché il
per dove s'entra d'una provincia in un'altra, si fanno. bertola,
. bertola, 102: tornatici in barca, ebbimo da un lato picciole gole
sulle altre... sfumano misteriosamente in una gola vaporosa azzurrina. verga,
, ramo di un fiume. viaggi in terra santa, 281: l'altra parte
va inverso damiata... è larga in testa la detta gola su per la
toscana, / poco tempo è, in questa gola fera. idem, inf.
, 150: io piovvi... in questa 'gola': cioè in questo inferno
.. in questa 'gola': cioè in questo inferno el quale inghiottisce e divora
. ungaretti, xi-69: popoli sempre in marcia, frustati dalla sete e dal sole
costituito da due archi di cerchio rivolti in senso opposto e raccordati fra loro;
. -gola diritta o lesbia: quella in cui la superficie delimitata dall'arco superiore
. -gola rovescia o dorica: quella in cui tale superficie è concava.
ii-42: qui, con la gola in sé rivolta e torta, / la mensola
la cornice della mia casa natale sportava in fuori tanto che le rondini l'avean rilavorata
capitelli è da sapere che quelli si posano in nel fuso o stile della colonna sopra
il fronte interno di una fortificazione, in cui sono praticate le aperture di accesso
e mezo nella gola, e da sei in sette nella bocca verso la campagna,
fosso, verso la sommità sua, in forma di triangolo scalenone overo di scarpa
una gola,... acciò che in el fosso non possi andare alcuno delli
gas o di materiali di rifiuto (in camini, fornaci, immondezzai);
. -foro o canale che, in alcuni forni a bacino per il vetro
fusione e quella di lavorazione, ponendole in comunicazione. -muro circolare che
a una girella verticale a gola, posta in movimento colla mano mediante un manubrio,
chiave. -falsa gola: pezzo usato in alcune serrature che ha forma simile a
-gola di lupo: incavo che, praticato in un battente e adattandosi a una sporgenza
; la parte della bocca di fuoco in cui si trova tale elemento.
al centro dei pennoni di velaccio, in modo da abbracciare una parte dell'albero
si trovò quasi di fronte a me; in mano aveva un coltello.
usuraio o servirsi di metodi giugulatorii (in contratti commerciali, ecc.).
verga, 4-30: si sentiva di essere in una casa ricca: un tanfo d'
3-264: pensava, e si sentiva in autunno: stagione che prende affa gola
dalla mia compassione. -affogare, morire in gola: venir meno, mancare (
mancare (la voce). -mormorare in gola: essere flebili, indistinte (
le loro gole, a modo che fanno in quelle de'devoti che non ponno ritenere
. verga, 2-148: ei sentì scoppiargli in cuore, montargli alla testa, affogargli
, iii-1-393: la parola le muore in gola; la sua faccia si sbianca
-avere o avere racchiuso, tenere in gola un discorso, una parola:
. / tutte le cose che ho racchiuse in gola / liberamente potrò fare uscire.
gola: essere gravemente minacciato, essere in grave pericolo. boccaccio, dee.
2-1 (132): porse prieghi che in luogo di somma grazia via il lasciasse
; per ciò che, infino che in firenze non fosse, sempre gli parrebbe il
ostinazione degli abitanti, i quali, in faccia ad un nemico vincitore, col coltello
affa gola. -avere il corpo in gola, alla gola: v. corpo
n. 45. -avere il pianto in gola: essere molto commosso, trattenere
stento le lacrime. -ricacciarsi il pianto in gola: sforzarsi di frenare le lacrime
cavezza nella gola di qualcuno: averlo in proprio potere. caro, 5-230
anima nostra. -avere lo stomaco in gola: avere la nausea, soffrire
, i-87: il cavalcante aveva lo stomaco in gola e le budelle intasate in fondo
stomaco in gola e le budelle intasate in fondo al corpo. -avere,
. -avere, sentirsi il cuore in gola: essere in preda a una
, sentirsi il cuore in gola: essere in preda a una profonda ansietà, commozione
tortora... ha sempre il cuore in gola. penna, 182: ce
182: ce ne andammmo con il cuore in gola / ridendo e incespicando ad ogni
, quasi prima di riconoscerlo, il cuore in gola. -averne fino alla gola
a garbo. -avere un calcio in gola: v. calcio2, n.
n. 4. -avere un osso in gola; con un osso in gola:
un osso in gola; con un osso in gola: v. osso.
v. osso. -avere un rospo in gola; con un rospo in gola
un rospo in gola; con un rospo in gola: v. rospo.
v. rospo. -avere uno spino in gola; con uno spino in 0
uno spino in gola; con uno spino in 0 per la gola: v.
, e con tal -ballare il riso in gola: ridere forzatamente. sbarbaro,
sbarbaro, 1-122: mi ballò il riso in gola; amaro, che al cuore
grande intensità. verga, ii-52: in fondo al cuore poi come un punto
-balzare, battere, palpitare il cuore in gola: pulsare con ritmo accelerato e
: pulsare con ritmo accelerato e irregolare in seguito a uno sforzo violento, all'
annunzio, iii-2-990: il cuore ti batte in gola, rondi- nina. riprendi fiato
scale di corsa. il cuore gli balzava in gola. -bruciare la gola o
gola. -bruciare la gola o in gola; pizzicare la gola: provocare
fichi], tutti seme, bruciano in gola. -buio come in gola
bruciano in gola. -buio come in gola: buio pesto. lorenzo de'
de'medici, 5-15: era buio come in gola, / ché l'un l'
così buio, per buona sorte, come in gola. -cacciare, gettare,
per la gola: dissipare le sostanze in crapule o banchetti. dominici, 1-120
giù per la gola, si dilatano in superflui edifici. varchi, 23-19:
superflui edifici. varchi, 23-19: in un tempo regna sfrenatamente la lussuria,.
regna sfrenatamente la lussuria,... in un altro la pazzia di far gran
suo servo ed aio, / che in gola tutto quanto il suo si caccia.
-chiudere, soffocare, spegnere, strozzare in gola a qualcuno la voce, la
che non sostiene risposta sì forte che in francamente addurla strozza le parole a mezzo
fazzoletto alla bocca, le chiuse il grido in gola. d'annunzio, iv-2-7:
-e il desiderio gli strozzava la voce in gola. brancati, 3-295: fu costretto
il gallo di un vicino per spegnergli in gola quell'orrendo chicchirichì che somigliava al sibilo
alla gola: prossimo alla morte; in grave pericolo. tommaseo [s.
.]: colla morte alla gola: in mezzo a pericoli urgenti.
-col boccone o con un cibo in gola: avendo appena finito di mangiare
presto e andiamo a letto col boccone in gola. calvino, 1-65: era un
ripartire con una gavettata di castagne ancora in gola. -con l'anima alla
gola. -con quanto fiato ha in gola, con quanto n'ha in
in gola, con quanto n'ha in gola: a voce spiegata, a squarciagola
sta schiamazzando a quanto ciascuno n'ha in gola contra un certo nostro valoroso campione.
maledissero, salmodiassero con quanto ne avevano in gola. landolfi, 3-150: temuto
! (urlava con quanto fiato aveva in gola). -dare a gola
sopra 'l mento. pasto gittato in gola a cerbero, lo racchetò. foscolo
trovarsi a gola o fino alla gola in qualcosa: esservi intensamente occupato; esserne
occupato; esserne sopraffatto, fruirne in gran copia; esservi completamente dedito.
, i-370: noi continuamente siamo stati in essa [morìa] a gola. firenzuola
ci partiamo. caro, 12-i-230: in tanto fatevi sgattigliare il danaio, e
che per cagione dell'occhiale si sono fitti in questo parere sino a gola, che
delle lettere, ma immerso a gola in ogni turpitudine. -essere, stare alla
stare alla gola di qualcuno: metterlo in gravi difficoltà; assillarlo, tormentarlo.
il pasto, la carne, l'offa in gola a cerbero: fare concessioni a
. magalotti, 24-127: egli abusa in modo indegnissimo della necessità, la quale
. gli mette il laccio alla gola in ogni occasione; e, in somma,
alla gola in ogni occasione; e, in somma, lo maneggia tirannicamente. alfieri
ch'uom v'abbia ognor, che in su la gola / minaccioso mi tenga
non li abbi a mettere il piè in sulla gola. e abbiate pazienza.
]. -nodo alla gola, in gola: v. nodo. -parlare
gola: v. nodo. -parlare in gola: mormorare in modo indistinto.
nodo. -parlare in gola: mormorare in modo indistinto. frezzi, i-17-85:
parla forte; tu vuoi sempre / parlarti in gola. -esprimersi in modo confuso
/ parlarti in gola. -esprimersi in modo confuso e reticente. fagiuoli,
: e qui non si dee no parlare in gola, / ma chiaramente, e
gutturale. • bibbiena, 265: in gola per via di rutti parlano tedeschi,
gola e chi nel petto, e quale in luogo e quale in un altro,
petto, e quale in luogo e quale in un altro, e quale ha segata
ha molti altri testi del boccaccio medesimo in contrario, il valente osservatore tagliò a
sono testimoni falsi e da non udire in giudizio contra lui, perocché sono scorrezioni
un altro commerciante di legname, qui in paese, che ha fallito due volte,
che ve ne pentirete. -restare in gola o per la gola: non poter
sopra, perdoni! mi resta qua in gola, m'affoga... ma
poterli buttar giù. -ricacciare in gola a qualcuno un'ingiuria, un'
sue ragioni, e l'altro gliele ricaccia in gola. imbriani, 2-161: sentirsi
chi disprezzi, e non poterglielo ricacciare in gola,... oh, è
tu non sia d'accordo per ricacciargli in gola il sopruso che ci ha fatto?
? -ricacciarsi, rimettersi le parole in gola: trattenersi dal pronunciarle; disdirsi
recandosi a vergogna il mostrare di rimettersi in gola, quasi per viltà d'animo
a gola chiusa, di gola: ridere in modo contenuto, strozzato o innaturale.
. -ritornare, tornare gola o in gola: provoa care disturbi
i portici. -divenire o trasformarsi in fonte di amarezza, rammarico, dolore
/ vi ha da tornare tante volte in gola. manzoni, fermo e lucia
frate indiavolato, te le farò tornare in gola... lucia la voglio.
stravaganti, / sempre e poi sempre in preda al malumore, / senza contare
ardentemente. giusti, i-268: in questo momento tutti stanno a gola spalancata
morte, si deliberò se potesse, in alcun modo, trarlo di gola al demonio
si fa vero il proverbio / oggi in firenze: che e'n'ammazza più /
golaccia... ridotti ci ha in miseria. firenzuola, 267: non attendendo
all'esca; e meritamente sei stato ferito in quella golaccia che ti ha tirato a
: finché la sazietà non arrivi loro in cima alla capace golaccia mai contenta,
ch'altro non golo, / pur che in ferrara vi leghi colei. d
casa un ghiandaiotto, / che gola in tutti i lati a mano a
baruffaldi, ii-233: lascino la mandra / in man del diascol o di qualche
emanuelli, 3-74: si prende in bocca una golata d'acqua.
corpo (la figura di un uccello in uno stemma). = deriv.
a padova... v'andò in parrucca, vestito di seta e di merletti
carducci, iii-7-397: il fermento delle idee in italia era solo nella superficie, o
era solo nella superficie, o meglio in alcune menti di pensatori e scrittori:
: aveva [cesare darbes] tenuto in vita la comedia dell'arte contro la riforma
goldoniano di treviso, che si sprofonda in inchini e si sfoga in eccellenze.
si sprofonda in inchini e si sfoga in eccellenze. faldella, 3-72: il collo
lasciandolo riposare il sabato (fuorché una volta in cui se ne scordò).
« golèm, voce ebraica, introdotta in germania dal secolo xvi ».
ignorano il sangue / s'è tramutata in un sozzo trescone d'ali schiantate, /
raro. ghiottoneria, golosità. - in senso concreto: cibo o bevanda particolarmente
preso a giuoco, / e tutti istar in torno ad un gran fuoco