tavole raddoppiate, con terra ben fissa in mezzo, sì che i soldati vi potessero
fissa per la sua gravità non è in stato di sostenersi galleggiante per lungo tratto nell'
nello slacciarsi il busto, s'incontrò in un nodo così fisso e testardo che la
fisso e testardo che la fece prorompere in una filza di bestemmie degne di qualunque briffalda
cravatta col nodo giù fatto, tenuta in posizione per lo più da un elastico.
un po'di fianco, il cappello in mano, ad esporsi quant'è lungo alla
a chi ben la riguarda. / in fra le fisse niuna v'è più diva
, è stato lor attribuito da ciò in che e gli dèi e gli eroi
dèi e gli eroi prevalsero quand'eran in terra. g. l. cassola,
. che ha permanente domicilio od occupazione in un luogo, che vi dimora o vi
bisogna sapere che una è fissa eternamente in cucina. targioni tozzetti, 12-9-92: si
. targioni tozzetti, 12-9-92: si contano in tutta la sua vasta estensione [della
pretesto e lo lasciai, senza più cercarlo in due mesi che stetti fisso a livorno
... e mi piace essere fisso in un posto. -stabile (il
gusto universale che l'idea del bello, in cui debbono i saggi poeti sempre tener
gli occhi erano fissi alla parete bianca in fondo, su cui era tracciato un
mio polso... m'aveva piantato in viso due lucerne fisse fisse, e
lustro, se ne stava seduto in fondo al letto, guardandoci fisso,
. ercole, tacendo e gli occhi in una parte fermi e fissi tenendo, non
: sendo stato alquanto cogli occhi fissi in terra, come attonito e stupito,
dei piedi scalzi. quando li sgranava in viso a qualcuno, sgomentavano: c'era
volte parevano quelli di un ebete: in certi battiti improvvisi parevan quelli di un
vista. fracchia, 48: scomponevo in mille frammenti la figura di daria.
... per ricomporla poi tutt'intera in quell'immagine unica, che mi era
simigliante- mente a niuna cosa, stando in montorio, aveva tanto l'intendimento fisso
del tutto. guarini, 161: in condur la semplicetta al varco / ebbi
aveva. pallavicino, 7-9: pertanto vennemi in cuore che iddio mi degnasse ch'io
a'fedeli quest'arte celestiale d'introdurre in sé o in altrui la perfezion cristiana.
arte celestiale d'introdurre in sé o in altrui la perfezion cristiana. f
materiali quella fissa applicazione che suol cagionare in essi il soverchio diletto del mangiare.
testa, / che mai più saldo in marmo non si scrisse. ariosto, 34-28
tornare nella primiera grandezza la sua famiglia in firenze, mostrandosi contento di ottenervi condizioni
morte, la quale temeva dovergli succeder in breve. morando, 608: con
da per se stessa sospirosa e piangente in solitaria stanza l'inconsolabile suo cordoglio.
nella mente ho fisso, / che in un abisso entrando, si va nell'
signor duca di nivers non metta le radici in mantova, il signor duca di nivers
cicognani, 9-7: d'estate: in montagna e al mare nei luoghi dove
solito, chiodo fisso, di non compensargli in alcun modo gli scritti, che «
, nelle mucche, nelle gatte; in tutte aveva sentito una scontrosa malinconia e
nati. -con uso neutro e in rapporto sintattico con una prop. dichiarativa
agostino volgar., 2-24: tenete fisso in tutto l'animo che tu non presumisca
carducci, ii-1-157: io aver fisso in me di tradurre in versi il terzo libro
io aver fisso in me di tradurre in versi il terzo libro di virgilio.
paragonare lo scrivere italiano col francese. in questo la costruzione della frase è fissa quasi
gli si presta come una misura fissa, in cui quel dire un po'fluido si
ciascheduno. monti, 9-556: se in tuo pensiero è fissa, inclito achille
saldo / è pur che questo iniquo in porto arrivi, / e terra acquisti;
. stabilito, prefissato, concordato, attuato in una determinata misura (e si riferisce
una determinata misura (e si riferisce, in partic., all'ammontare di compensi
contati e si mangiava assieme a prezzo fisso in una trattoria frequentata da imbianchini.
-in partic. cambio fisso: in politica finanziaria, sistema di prezzi costanti
sistema di prezzi costanti delle divise estere in termini di moneta nazionale (a cui fa
pratica bancaria, quello che si adotta in misura costante per la conversione di valute
costante per la conversione di valute estere in valute nazionali. -in economia, capitale
di lavoro fisso, a ora fissa, in luogo fisso, è un impossibile.
. bocchelli, 2-143: finalmente venne in tavola la questione più delicata: quella
fissi e fluttuanti ce n'erano sempre in numero tale che bastavano a mangiare in
in numero tale che bastavano a mangiare in brev'ora il grano in erba e anche
a mangiare in brev'ora il grano in erba e anche le terre. comisso
mia tavola. pecchi, 10-55: in quella sua vita di studi e di
miseri cacciatori di impieghi. -assunto in pianta stabile (un prestatore d'opera
. 12. fermamente impegnato (in propositi, sentimenti, decisioni, progetti
non ha già ragione / di star in odio così fisso e saldo: /
fisso a colpir, stassi atteggiato / in guisa tal che par che scocchi e dica
: esso si vedeva accigliato e fisso in gran pensiero. sabba da castiglione,
una poltrona, stava assorto a guardare in terra con una specie di smarrimento fisso e
guardi che sembri distante da tutti, fisso in una tua idea, come fuori del
-intensamente applicato con i sensi, e, in partic., con la vista e
si diceva, la fanciulla stava fissa in un punto. buzzati, 3-117: bàmabo
o nelle qualità accidentali; che rientra in schemi definitivi, in forme prestabilite;
; che rientra in schemi definitivi, in forme prestabilite; che non può cambiare
dei membri principali, e di contrassegnarli in un modo fisso e distinto. carducci,
e distinto. carducci, iii-16-279: in grecia e in roma, quando la poesia
carducci, iii-16-279: in grecia e in roma, quando la poesia accom- pagnavasi
opera caso per caso e d'istante in istante, attuando la sua volontà di
magno volgar.], 2-20: in quella eternità incommutabile sta fisso e invariabile
vago, il * ré ver 'in somma, che finisce col fiaccare l'anima
batter fisso. -continuo e localizzato in un punto del corpo. groto,
, che a sembianza di chiodo persevera in quella delle reni, o destra o sinistra
. pananti, i-12: fisso ribadito in quella pratica / divenne veramente un capo
impaccio,... m'apparve in visione le infrascritte cose. straparola,
e le singolari sono fisse, perché in esse il subietto è pienamente determinato.
fissura2, sf. grasiola impiegata in vallicoltura, lunga in genere m 3
. grasiola impiegata in vallicoltura, lunga in genere m 3, 45, contesta e
3, 45, contesta e legata in fascetti da dieci a sedici canne.
fistola al suon mossa ne viene, / in modo che di lui cresce la brama
17-13: convien ch'io asciughi tacque varie in parte. / trombe, fistole far
, quinarie tutte, comandò il cardinale in delizia, e poi mille, da
sfiatatoio. boterò, 1-90: usano in questa provincia un supplicio così fatto.
e di scranne di signori e signore in bibita o nell'atto di suggere,
bibita o nell'atto di suggere, in caute, disinteressate riprese, le pallide fistule
. organo tubulare (e si riferisce, in partic., allo sfiatatoio di cui
: sono gli animali acquatici e i pesci in generale, e 'l capo loro,
grande e vasta / balena, mentre dorme in mezzo a tonde, / fuor dal
l'aer carpiscono, e lo inspirano / in altri vasi deferenti i sughi.
di sopra e di sotto, abbasso e in alto. cicognani, 6-69: dentro
da un paese straniero (ed è in funzione di compì, di moto da
, xliii-61: l'acqua morta si converte in vetro / per la freddura che di
curo veder nulla, avendo assai libri in venezia da studiare, senza farne venire
, né avevano fondamento alcuno da difendersi in se medesimi. magalotti, 1-241: voi
. magalotti, 1-241: voi tornate in sul mezzogiorno di fuori tutto accaldato. giusti
. svevo, 2-384: viveva sempre in un'aspettativa, non paziente, di
fuori città (o fuori porta); in campagna, in paese straniero; nelle
fuori porta); in campagna, in paese straniero; nelle relazioni con l'
77: albergò di fuori nele soborgora in una casa disfatta. bibbia volgar.,
per far grossi guadagni si ficcano / in questi grandi e vi rovinon sotto.
ma quel suo aiutante di studio si ritrova in parigi, e di già gli ho
nigra, 73: cala di fuori in gelide / falde la neve nella buia
fora pieno e voito dentro, crepa in carne e mendica in core. iacopone,
dentro, crepa in carne e mendica in core. iacopone, 29-7: alluminato
pinse / veggendo il duca mio tornare in volta, / più tosto dentro il suo
il cuore lo 'ntendeva con seco, in sé ritenendo ciò che, se di
boiardo, canz., 70: cerco in vano / mostrar di fòra ardir,
perché tale estima / ch'io mi tenga in cor mio, sebben di fuori /
fuori. -ant. teoricamente, in generale (in contrapposto a dentro:
-ant. teoricamente, in generale (in contrapposto a dentro: praticamente, in
in contrapposto a dentro: praticamente, in particolare). latini, rettor.
rettor., 3-20: rettorica s'insegna in due modi, altressì come l'altre
purg., 29-81: questi ostendali in dietro eran maggiori / che la mia
di fuori, pareva che andassero speculando in che modo... potessero assaltare e
, / nullo o parvo è pregio in ben de fore, / ma ne l'
(una persona); che dimora in altra regione; che è nato in paese
in altra regione; che è nato in paese straniero; che è (o
con gli stati esteri, e, in partic., con stati nemici o con
di fuori: la sua parte materiale (in contrapposizione alla parte spirituale).
cose materiali,... e in tal modo si riempiva l'animo..
i predicatori dell'evangelio debbono essere sostenuti in victu e vestitu,... l'
dante, conv., ii-1-9: in ciascuna cosa che ha dentro e di
. s. maffei, 5-5-241: in questo corridore dalla parte verso il di fuorr
che di nuovo apparisce, è poderoso in prender me e in vincere l'anima
apparisce, è poderoso in prender me e in vincere l'anima tutta, dicendo che
, e lo mio di fuori lo dimostra in alcuna nuova sembianza. castiglione, 234
. castiglione, 234: non chiamo in questo proposito che 'l passeggiare, ridere,
: que'tempi forrieri di burrasca, in cui la natura, come immota al
quei casi ed accidenti i quali potessono in alcun modo, così dal di dentro
. / e tante tante terre, in cui gli pianti, / e tutte fatte
non è analizzata, ma presa dal difuori in immagini plastiche, senza sentimento. carducci
-in fuori: verso l'esterno, in avanti; oltre un dato punto,
orlo dell'arca, volse il capo in fuori, e dentro mandò le gambe
sotto alla finestra assai bene al tetto sportava in fuore. della porta, 1-145:
della porta, 1-145: labra grosse rivolte in fuori. tasso, 15-42: ove
15-42: ove si curva il lido e in fuori stende / due larghe coma,
; e dalla parte dinanzi alquanto ritorti in fuori. sopra questi si reggono, e
forza che fa la cupola per ispignere in fuori? fogazzaro, 4-179: spingendo
fogazzaro, 4-179: spingendo i gomiti in fuori e arrotondandosi il cavo delle mani
dritti, l'hanno trapassata da dentro in fuora. -con valore attributivo:
[crusca \ '. chi gli ha in fuori e grossi, si è fello
: gli occhi poi tutti bianchi e in fuora in fuora, / siccome le locuste
occhi poi tutti bianchi e in fuora in fuora, / siccome le locuste,
4-50: le scarpe esposte a punta in fuori e gli abiti appesi, petto
ridevano di noi per di dentro, in nostra presenza, e per di fuori
nostra presenza, e per di fuori in nostra assenza. proverbi toscani, 122:
per di fuore. 22. in correlazione con la prep. con forma
l'ha corto, e alcuno col mento in fuori e in su rivolto, e
, e alcuno col mento in fuori e in su rivolto, e con mascelloni che
a divincolarsi pel letto, cogli occhi in fuora. verga, 4-15: tornò
5-108: nuto ascoltava con le labbra in fuori come avesse imboccato un clarino.
a tutti trovò modo, fuor solamente in dubbio gli rimase cui lasciar potesse sofficiente
buonamico potè dormire a suo senno; in fuor che da ivi ben a quattordici mesi
altresì grande cuore, di fuore che, in dare un buon consiglio,..
2-29: fuora, birbaccio, che in casa mia / più non ti voglio;
a uscire all'aperto, a presentarsi in pubblico (e viene specialmente rivolto ad
/ ché un ladro m'ha assalito in su la strada. baruffaldi, ii-149
-anche: passeggiare all'aperto, recarsi in casa d'altri, portarsi in paesi
recarsi in casa d'altri, portarsi in paesi lontani. re giovanni, 1-97
: dovrebbono [le donne] stare in casa e non andare fuori. dante,
devo andare fuori per qualche settimana, in campagna. moravia, xii-336: -dove è
è andata fuori a cena. -circolare in pubblico (un libro). savonarola
savonarola, iii-12: io ho predetto in voce e in scritto a punto quel
iii-12: io ho predetto in voce e in scritto a punto quel che mi è
vadano fuori, e per quelle venga in persia... gran danaro.
averlo dato per riceverne poi il rimborso in contanti o altrimenti. * è fuori
5-325: l'oste che si era tenuto in disparte godendo quasi dell'intervento difensivo del
venire con applausi e acclamazioni sul proscenio in segno di onore. -chiamarsi fuori
vostra eccellenza, e vo a vivere in una grotta, sur una montagna. tommaseo
i punti richiesti. -dar fuori o in fuori o di fuori: uscire, farsi
. 4-7: quando il male dà in fuora, cioè quando manda alla cute l'
dà fuori la rivoluzione. -prorompere (in atti o manifestazioni sia di sdegno o
, 2-6-328: il re medesimo, venuto in qualche apprensione, diede fuora tanto che
qualche apprensione, diede fuora tanto che in breve già dappertutto si credeva che non
f. corsini, 2-314: giudizioso disimpegno in poche parole: ma tuttavia bastante a
savonarola, ii-344: non vi fidate in questi belli tempi, quando el sole
del gusto e della storia di tempo in tempo diano pur fuori i loro gridi
, ma quanti più potrà di tempo in tempo. b. croce, ii-6-
disegno di logica. -scalpellare leggermente, in superficie. arila, 1-169: '
. arila, 1-169: 'dare in fuori 'lo dicono gli intagliatori per
per usare lo scalpello o la sgorbia in modo che si levi piuttosto meno che
all'estero o anche a passeggio, in viaggio (cfr. anche essere, n
indefinito, corrispondente allo stato di accasciamento in cui si trovavano gli italiani. fuori erano
, altri che fecero grande impressione. in italia, il romanticismo si trasformò subito
italia, il romanticismo si trasformò subito in maniera. palazzeschi, i-255: tutti erano
. palazzeschi, i-255: tutti erano fuori in grande uniforme a far pompa di sé
a quella di lucia, ch'era in fondo, anzi un po'fuori.
provinciale. -essere pubblicato, in vendita (un'opera, un libro
giornalisti, anche questa della mia prosa in versi. -trovarsi nella condizione di chi
prima messa era fuori. -riuscire vincente in una partita. tommaseo [s.
fuor fuora. botta, 4-55: entrati in camera, e passato il duca,
, e le diceva chiare e tonde in grinta a chiunque si fosse.
. -fuori casa o di casa: in casa d'altri. tasso, i-158
qualcuno: senza la sua sorveglianza, in sua assenza; lon tano
, x-941: più anzi era gito crescendo in ma niera l'amore in
in ma niera l'amore in lei verso lui, ch'ella non sapeva
17). sarpi, vi-3-3: in provar questo s'affaticano molto, e
luogo, fuori luogo, fuori corso: in posizione anormale; spostato, dissestato.
a quella guisa che il procuratore li aveva in quel momento. cicognani, 9-139:
solite esclamazioni, la sorella e la mamma in ispecie: « che stecche! si
spesso di leggere, in qualche foglio, consigli di educazione e di
capitato alle volte di applicare delle formule in paesi diversi e stranieri, e di
esagerate. -fuori di mano: in luogo distante, appartato, non frequentato
tutto che egli potesse... trattenersi in qualche città neutrale e fuor di mano
dar tutte le notizie, si possa stampare in ferrara, città fuor di mano e
e che ormai non ha nessuna importanza in italia. cicognani, v-1-221: andava a
sì lungo strazio, / mi trovo in libertate amara e dolce. trissino,
regno, / soranzo mio, fuggito in pace or sei. -fuori di
e della ragione, di chi è in preda a un grave turbamento, a
fuor di me per meraviglia, e in forse / mi sto, s'io creda
di via che non sempre si può proporre in imitazione. manzoni, 307: assai
composizioni sono state fatte fino a ora in questo genere burlesco. g.
d'ignoranza. saccenti, 1-1-256: in somma, fuor di celie, si
ciò che si vede, a dirla in breve e fuori di metafora, sono io
-fuori uso, fuori d'uso: in disuso. -anche con valore attributivo.
esiliare; escludere; esporre, porre in vista. dante, conv.,
, / tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. cavalca, 19-437:
, le quali non si convenivano a stare in esso, ne cacciò e gittò fuori
questo uomo, il quale è entrato in casa tua, acciò che abbiamo a fare
fuori, urtati malamente. -mandare in missione. guicciardini, 132: e1
, spargere. simintendi, 3-219: in questo luogo la natura ha mandate fuori
natura ha mandate fuori nuove fonti; in quell'altro luogo l'ha chiuse.
violentissimo, lo stemperò e strusse tutto in sudore sì continuo e dirotto, che
, 3-17: se questo terreno, in vece che manda fuori mille torvi gigantoni
l'acquisto della casa. -mettere in circolazione (monete o carte di credito
papi, 2-1-128: il discredito in cui erano cadute le carte di assegno
di tutte le cose. -mettere in vendita. magalotti, 24-325: un
). bembo, 2-26: più in pregio è stato a'suoi tempi, o
l'anno appresso 1508 mandò fuori tiziano in istampa di legno il trionfo della fede
di metter fuora un'edizione delle cose mie in prosa, che per metterla fuora in
in prosa, che per metterla fuora in modo che non sia affatto indegna mi
, ii-639: -e loro non lo mettono in prigione?... -l'har
caso succeduto a quel genovese entrato furtivamente in quella moschea de'saraceni. manzoni,
fuori! -portare fuori: mettere in salvo. d. bartoli, 40-ii-175
-anche: tornare alla mente, venire in ballo. m. adriani, ii-55
ma quando si tratta di buttar via in lavori mal fatti o in pagare artefici dozzinali
buttar via in lavori mal fatti o in pagare artefici dozzinali, si allarga la
: la gente... scappava fuori in camicia, gridando: -terremoto! moravia
[i capelli] fuori sulla nuca in tante punte capricciose. -farsi avanti
cosa », scappò fuori di punto in bianco gervaso, « che renzo voglia
tutti i libri scappati fuori dal trentuno in poi. -sputar fuori: pronunciare
pronunciare una sentenza senza reticenze; prorompere in insulti. imbriani, 1-27: non
, fare uscire, sporgere; portare in vista. novellino, 92 (211
volgar., 1-61: quanto si scontrarono in prima ed ebbero tratte fuora le spade
gran tempesta / per dare a mattafolle in su la testa. caporali, i-115:
intelletto d'amore '. -mettere in campo, tirare in ballo. redi
. -mettere in campo, tirare in ballo. redi, 2-87: mi
, iv-104: il popolo, ch'era in quella [città] trasse fuori;
fece passare sopra di loro carra ferrate, in tal modo che gli tagliava e minuzzava
anche: avviarsi ad affrontare il nemico in campo aperto. anonimo senese,
, iii-5-17: elli uscì fori e gìo in loco solo, / e 'nfra se
velluti, 158: io mi tornai in firenze... per studiare il verno
: che vento t'ha così guidato in queste bande? egli non suol però essere
. tozzi, i-14: tenendo la mano in tasca dov'era la cambiale, perché
. leopardi, i-1039: alla commedia in bologna vidi una donna vestita da uomo:
da uomo: pareva un bambolo. in un altro atto ella uscì fuori da donna
non si ha mai tempo, è come in cella. uno dice: « quando
il verrocchio; e produrre sì belle opere in marmo, in bronzo, in argento
e produrre sì belle opere in marmo, in bronzo, in argento, che parvero
opere in marmo, in bronzo, in argento, che parvero alcune volte avere toccato
punto sarebbe uscito fuori a dichiarare che lui in abiti da città ci si sentiva a
l'animo uscito fuori per ciascuna ora in sdrucciolenti scorrimenti, quando ritorna al timore
, o alla correzione dello spirito, in prima che vi si fermi entro un'altra
. carducci, ii-6-71: sai che in germania è per uscir fuori, o è
ah mal disperso canto, / che in celebrar tuo vanto / fuor di mia
-farsi avanti (per lo più in modo imprevisto); comparire, apparire
venne fuori l'uomo, don abbondio in persona, con un passo forzato,
, 341: mi fanno entrare, in una gran sala scura: viene fuori un
ai capelli... tutti raccolti in cima al capo in tanti riccetti, e
. tutti raccolti in cima al capo in tanti riccetti, e i tratti del viso
, 7-89: la letteratura che viene fuori in tali anni è una letteratura di appetiti
farla, onde i sarti stanno sempre in opera. tommaseo [s. v.
lat. fóris e fóràs, che furono in origine il locativo plur. e l'
indicare 'alla porta; fuori di casa; in pubblico'. gli antichi invertirono la derivazione
appartiene al popolo cristiano, e specialmente in talia, e ai veraci fedeli che
migliorini [s. v.]: in india, i fuoricasta erano considerati intoccabili
invar. neol. che dimostra virtù eccezionali in una determinata attività (in partic.
virtù eccezionali in una determinata attività (in partic., in una disciplina sportiva
determinata attività (in partic., in una disciplina sportiva).
al suo avversario (e si abbrevia in f. c.). -al
. invar. sport. neol. in alcuni giochi di palla, posizione irregolare
giocatore di calcio che, nel momento in cui il pallone viene giocato, si
di sensazioni, non m'ero mai imbattuto in così solido tipo di fuorilegge. bacchelli
: gli insegnava a tirar di coltello, in qualche prato fuori mano. de roberto
dovette assegnargli una camera fuori mano, in fondo a un corridoio deserto. pirandello
7-70: con essi eleonora si recò in vettura chiusa in municipio; poi in una
essi eleonora si recò in vettura chiusa in municipio; poi in una chiesetta fuorimano.
in vettura chiusa in municipio; poi in una chiesetta fuorimano. landolfi, 2-44
, i-180: amava girare con le mani in tasca in viuzze fuorimano.
amava girare con le mani in tasca in viuzze fuorimano. -con uso avverb
5-617: era... un villino in quella via nuova, tutta di villini
là da ponte margherita, ai prati, in via plinio; uno dei primi,
con, sotto, luce, e in alto stelle nere, / chimeriche armoniose bubboliere
separazione, andrea ed elena se lo danno in carrozza chiusa, fuori porta pia,
tenevi sotto mano non stanno più nell'ordine in cui li avevi lasciati la sera innanzi
poi si deve rassegnare a tenervi [in siffatte storie] il posto di un'escrescenza
inviate al giornale dai collaboratori che vivono in altre città). - anche sostant
e coercizione sociale ma sì bene ritraesi in disparte e disapprova; non entra,
commiste, ma viaggia per proprio conto in privilegiato disdegno. = comp.
. neol. diverso dal modello costruito in serie, per la forma, il materiale
le macchine, grandi e piccole, in serie o fuoriserie, in uno sfarzo di
e piccole, in serie o fuoriserie, in uno sfarzo di neon e di marmi
irreali aspetti di materie, / si magnifica in mondi (fuori serie) / l'
fuoristrada, agg. invar. tracciato, in parte o in tutto,
tracciato, in parte o in tutto, al di fuori delle strade normali
2. sm. veicolo adatto, in partic., per questo tipo di
per questo tipo di gare o, in generale, per percorrere strade accidentate.
la sua nota, che aveva invece in animo di tenere fino a esaurimento del
un turbine uraganoso venuto dal nord metteva in fuga le nuvole piovorne, disseccava i
, 3-178: il petto della cantante agitavasi in tumulto in quell'angoscia, sì da
il petto della cantante agitavasi in tumulto in quell'angoscia, sì da temere la fuoruscita
, fuòra vìa), avv. in un luogo lontano; fuori dalla propria
propria patria, dalla propria casa; in un paese straniero, fuorimano.
fare a lasciare quel poveretto fuorivia, in mano altrui, ora ch'è in quello
, in mano altrui, ora ch'è in quello stato? cicognani, 2-143:
e una figliola maritata che sta bene in casentino; lui vive solo. cinelli
, figlia: vale più una pietruzza in patria, che tutto un regno fuorivia!
, quello di fargli trovare le amanti in casa senza i pericoli dell'avventura fuorivia.
la condizione di mio padre, forestiero in questo paese di traffici e di fortuna
della cosa. carducci, iii-28-3: in italia per rispettare ed intendere le forme
. fuormòdo, avv. letter. in modo non comune, oltremodo.
che, dopo partiti noi, fuoruscirono in massa. montale, 1-55: là fuoresce
io so ben che fuoruscito / venne in brescia ne'fresc'anni, / e dell'
uomini probi, i quali si ricoveravano in grembo del mare fuggendo i delitti,
: noi tutti italiani siamo fuorusciti e stranieri in italia. gioberti, 1-iv-599: se
fuoruscita ed esterna, che già sussiste in germe, si unisse. papini,
gli ho risparmiate, per quanto stette in me, le ridicolaggini esose e le
trissino, i-13: non allegate dante in questa cosa, che esso, per essere
, polacche e ungheresi, povere, in cerca dell'uomo che le mantenga, e
importanti intellettuali fuorusciti. 2. in senso generico: uscito fuori; che sporge
le contentezze del pover fuoruscito, tirandolo in casa, quando il geloso n'esce
esce. a. cattaneo, i-240: in ciò... consiste il
trasferisce la fiducia dovuta a dio in un ribelle a dio e fuoruscito dal cielo
, 9-258: incapacità che il salvemini, in comune con tutti i fuorusciti dal partito
conto dello stato reale delle forze politiche in italia. -figur. fuorviato.
canale o di un porto che sbocca in mare. zanotti, 59: nella
, i-iv-446: - ci hai dunque in conto di ladri, direte voi.
furano, sm. chim. liquido presente in piccole quantità nel catrame di conifere,
bolle a 31 °c ed è insolubile in acqua. = voce dotta, da
del bassilico mio selemontano? masuccio, in: gli ricontoe... lui avere
, che de morbo era stato morto in ditta galea, avea de notte furato.
quanti intorno a queste selve nomeri / pastori in vista buon, che tutti furano /
sia furato, / dee proveder di rinchiuderlo in fossa. sannazaro, iv-13: nessun
, il trasse a morte, / spento in buda il fratei, l'unghero soglio
. abati, 74: se furano in guerra i capitani, / che faran
capitani, / che faran gli altri in guerra capitati? / se fura il capo
mani? g. gozzi, 1-163: in suo cuore colui non ha fatto altro
: il centauro caco, essendo posto in altro cerchietto per il furar frodolente che
, vedendola furare, cum flebile parole in loro lingua se recomandavano a rosello che
, 1-105: prometeo, essendo salito in cielo con l'aita di pallade, furò
, furò ai raggi del sole, in una bacchetta ch'esso aveva in mano,
sole, in una bacchetta ch'esso aveva in mano, il fuoco e primo lo
, il fuoco e primo lo portò in terra. salvini, 13-56: ma
che si vede di lontano, / in una cava ferula. pananti, i-464:
, 5-3-627: quante truova / picciole barbe in lei,... /.
la fulminò [cariddi] e sommersela in questo braccio di mare, ove ella ritiene
. l. martelli, 1-64: in lui par che s'allumi / il ver
. giusto de'conti, i-57: mirate in terra l'alto simulagro, / d'
anguillara, 11-107: tosto che vede in ciel la notte oscura / sopra il
oscura / sopra il carro stellato andare in volta / apollo, ad una vecchia
, che intento e fiso, / in bel ritratto ad emular natura, / tutto
poteva dalle molte sue occupazioni furare, in niuna altra cosa spendeva che in piaceri
, in niuna altra cosa spendeva che in piaceri amorosi e grandissime cortesie. d.
40-iii-55: ciò fu lavorar egli, anco in parte di propria mano, furando per
soave arrendevolezza dello spirito umano che può in un attimo secondar le illusioni le quali
. -sottrarre, non computare (in un calcolo cronologico). ristoro
, il tempo fura, / e in corpo gli entra come in vaso vóto
, / e in corpo gli entra come in vaso vóto. cattaneo, iii-2-156:
alma beffate, / che 'l viver lieto in un momento furi. guidiccioni, 17-213
... muta / l'anima in fango e l'avvenir ti fura.
, 6-134: avvi il vago tulippo, in cui par voglia / quasi in gara
, in cui par voglia / quasi in gara con l'arte entrar natura. /
, sedurre; turbare profondamente; rapire in estasi. pier della vigna o mostacci
l'occhio mio ha furato l'alma mia in tutte le figliuole della mia città.
/ o felice a chi dio la dà in ventura. poliziano, 123: rendimi
il cor, che me 'l furasti in prima, / ché dar lo voglio a
fia 'l mio furto minore / quando in dolce vendetta un guardo i'toglia.
cura. parabosco, x-782: dimorò in questo travaglio quasi un anno intiero la
-furare qualcuno a se stesso: ridurlo in condizioni tali che non abbia più il
, sventure); difendere, mettere in salvo. michelangelo, i-iio: cenere
pananti, i-2: quando più in campidoglio è coronato / colui che può
lorenzo de'medici, i-178: così in un tempo sùbita mi fura / il
: si furano da parlamenti degli uomini in alcuno luogo secreto, acciocché quivi parlino
con li segni ecclesiastici ancora, ponesse in su la mensa e non credesse che altri
che della furata pasta si cibava, in un momento trovassesi da altri tratti dal
dal medesimo furore assalito e nella gola in tal guisa afferrato che giuoco forza gli
lautamente. leggi di toscana, 9-70: in tutti i predetti e simili casi basti
padula, vi-296: una pace ha in fondo all'anima, / come l'
anima, / come l'uom che in sé tornato, / rende altrui toro furato
altrui toro furato, / e ritorna in povertà. 2.
'ntorno giace, / e lor servin in sen l'alma rugiada, / non furata
5. risparmiato, non impiegato in una data occupazione (un periodo di
la berta o la bertuccia, / o in furba o in calca o in bestrica
la bertuccia, / o in furba o in calca o in bestrica mi lodo?
o in furba o in calca o in bestrica mi lodo? 2.
ha mai saputo un ette di furberie in grande, è dottore perfetto in queste
furberie in grande, è dottore perfetto in queste furbacchiolate da procuratore. =
bar etti, 3-27: credi tu che in quella loro villereccia dimora quella pellinetta e
col medico. baldovini, 2-10: benché in oggi sia / ogni villan l'istessa
villan l'istessa furberia, / non alloggia in costui molta malizia. l. bellini
ii-781: difficilmente si troverà gran furberia in un uomo pingue,... ancorché
uomo pingue,... ancorché esercitato in tutto quello che più favorisce e più
del ragazzo, la favitta s'aveva in corpo quanta furberia e malizia possono capire
corpo quanta furberia e malizia possono capire in una femmina, onde a lungo stette in
in una femmina, onde a lungo stette in bilico la fortuna. bocchelli, 10-77
del doppio gioco e della furberia intellettuale, in cui purtroppo gli italiani non sono secondi
monti, x-5-81: hai della volpe in cor la furberia. nievo, 52:
nonno. 2. ant. in senso concreto: azione fraudolenta 0 criminosa
che m'accresce il sospetto, è che in questo intrigo se ci trova intrigato il
furberie. garzoni, 1-821: anco in quest'arte si fa di grandi inganni e
frodi falsificando i saponi bianchi e neri in più maniere,... con
ei può; / perch'egli è entrato in questa fantasia, / vera o falsa
sempre fra i capelli, / come in una 'mboscata / da essi ben serrata
di viso di i, n, in. muratori, 5-iii-94: nella sua scuola
, adusato come sono ormai, a vedere in libri, riviste e giornali simili melense
di ladri, di malfattori o, in genere, di chi vive ai margini della
un cavallin di carta orazio cloche / in mezzo un branco, che pareva d'
corazza, / e a lauso suo figliuol in don la diede. f. negri,
co'piè pari..., nondimeno in lingua furbesca si chiama 'berlengo '
rodere. garzoni, 1-582: parlando in zergo e furbesco, ragionano di pigliar la
16-i-44: la * vetriuola 'in lingua furbesca significa il bicchiere. l.
fuor di quel quartiere, / parlò in furbesco e si prese licenza, / e
gozzi, i-257: corrono due termini in gergo nel linguaggio furbesco dei nostri comici:
miccheggiare », vale a dire « porre in necessità di donare con le circuizioni artificiose
, iv-140: mi consolava... in osservar l'estorsioni paliate di cotestui [
suo reame. alfieri, v-1-784: godo in me non poco, / ch'ir
babelico regno pol- lacchesco, / che in breve attesterà quant'è dappoco. /
contamina col fiato, / fa che in sì reo dissidio i'non m'invesco
da te egli vuole: / ed in mano gli metti qualche soldo. sbarbaro,
uso avverb. pavese, i-285: in fabbrica, il tornitore ammiccava, furbesco
settembrini, 1-37: non credeva virtù in altri, ne beffava il sapere,
furbizia. pirandello, 7-578: era famoso in paese... per la spilorceria
dell'animale, e non avendo più in mano la cavezza, pensò che se si
lavorarseli di furbizia. 2. in senso concreto: espediente operato con astuzia
strumento del suo piacere. di giorno in giorno ne prendeva possesso con le sue
ben presto abbandonarsi a confidenze e sincerità in cui si mescolavano ingenuità provinciali e basse
proprio di ladri, di malfattori e, in genere, della malavita; malandrino,
delle vostre maniere, / per dirlo in lingua furba, non canzoni? caro,
facesse qualche focaccia, il furbo, in vece di farina di grano, servissi
calde e festose acque, / perfin che in grembo a le sirene sbarco, /
nacque. -furbo bollato o furbo in cremisi: molto scaltro, matricolato.
. fagùtoli, 3-4-329: che furbi in cremisi di sette cotte / non fu
ii-412): avevano costoro un servidore in casa che si chiamava chiappino, che era
. caporali, i-120: non era allora in roma o in altro loco / di
: non era allora in roma o in altro loco / di lei più bella e
ruba tutto quello che può di comestibile in casa de'particolari. menzini, 5-67:
intorno / stavan di grazie e di favori in traccia. casti, 9-74: in
in traccia. casti, 9-74: in quell'antica età la furba volpe /
colpe, / iva strillando al lioncino in seno: / ma, per quanto
; tu ti troverai un tratto un ramengo in sulle calastre. -e tua madre un
escogitato ingegnosamente. manzoni, 435: in tante lungaggini, posso almeno risparmiarle quelle
i-29: il nostro demetrio era tutto in faccende, e di tratto in tratto mi
era tutto in faccende, e di tratto in tratto mi slanciava qualche occhiata greca furbissima
orleans, 104: andate ed entrate in convento perché la cinzia non vuol mangiare
alpi, ma sì bene le belle fanciulle in cui si avviene chi torna le sere
. menzini, 6-36: hollo fatto in vendetta de questo furbettuccio. -furbettuòlo
prato come una fontana di gioia. in giardino la sua forma eletta e popolare attirava
segneri, i-314: di presente egli in egual modo affligge un martire e un
imbrogliatori / son questi, che pemumia in guerra manda. percoto, 252: io
gesuitesco: vale a dire sono state scarabocchiate in quello stolto linguaggio, anzi gergo,
di que'furbacci s'ha creato arbitrariamente in italia. alfieri, 6-295: gli
i furboni lo mettevano di mezzo; ma in lui tornavano sempre a galla l'animo
fourbir 'forbire, nettare ', in quanto il ladro « pulisce » le tasche
mostrano d'essere monete del verace re in quanto paiono al presente piene di pietà
, 341: teneva per certo che in breve volessero fare uno sforzo in più
che in breve volessero fare uno sforzo in più luoghi e veder di fare un furéccio
fu un tempo che a una voce agitatrice in quelle ragunate che si chiamavano « sale
furenti e il loro temutissimo ringhio smantellarono in un battibaleno la mia fermezza ironica:
all'ore / della state furenti, in su gli appoggi / de'morbidi guanciali
donna il vicin tetto salse, / e in pianti vaneggiando e in folli risa /
, / e in pianti vaneggiando e in folli risa / si gittò dentro alle
sia stato furente, e da tale sembra in vero quella disperata risoluzione. monti,
capelli fulvi e di capelli canuti commisti in matasse che hanno per intrico un segreto
, 251: entrò per la prima volta in quel triste mondo della pazzia furente dove
, furfanteria. - anche in senso concreto. pietro de'faitinelli,
-per estens.: il locale stesso in cui svolge la sua attività.
1-50: ho lasciato ieri certi conti aperti in fureria, e voglio andar presto per
di fureria gli aveva preparato un alloggio in un granaio. 2. stor
. una reticella alla buca ben fitta in terra, e per l'altro buco mette
pel furetto... facevano subito indovinare in ercole il cacciatore che si curava soltanto
2. figur. persona che è sempre in faccende, che fruga dappertutto, che
. montale, 3-144: giovane male in panni ma capelluto, forforoso e acceso
più nere furfantaggin grosse, / messo in qualche sospetto ei non si fosse.
mancino di dio; e s'incontra in capitanata, ma che cosa significhi, se
a. f. doni, 1-48: in fine gli è il diavolo a lasciare
1-581: commandò per pubblico editto che niuno in tutto il suo imperio stesse ozioso,
suddetti; e se saranno atti a lavoro in esercizio, neppure vi entreranno per andar
pietro è persona pecuniosa, nato in una famiglia uscita, un trentaquattro anni fa
poi furfantando venuta a poco a poco in denaro. 2. tr.
aveale per tal via / furfantata gran dote in tempo corto. garzoni, 1-555:
ciattone, riempirebbe la tasca di tozzi in mezz'ora. = deriv. da
e furfantate, / che ti piangono in dosso sventurate, / a suon di
al doni la soddisfazione di ripeterci, in fine alla sua traduzione di seneca furfantata
. aretino, 8-235: mi viene in mente il giergo furfante, da furfanti
nel vero era pur sciagurato, trovandosi in un medesimo tempo aver la moglie e l'
tempo aver la moglie e l'amica in chiazzo e vedersi da tutte e due negato
, il valore d'un dieci scudi in circa..., et io che
l'unghie una contra l'altra, in quella guisa che ci è dato a vedere
a quel ramo costì, che sporge in fuora / da cotesta più forte antica
alberti, 31: ci disse che in un boschetto che dovevamo passare vi erano
impressione. de sanctis, ii-15-363: in pubblico anche il furfante arrossisce; a
: ripugna, al pensiero d'essere sepolti in un cimitero isterminato, quel doversi venire
pitocco. cornaro, 91: in vero non può mancare al povero, se
, un furfante stracciato a chiedere limosina in su la strada a coloro che passavano
castel portata, / montaione una roma era in valdelsa, / colle, sangimignan,
secco, stiracchiato e gretto, / in istilaccio furfante e meschino? 6
al furfante, / cambiò la diadema in un turbante. 8. prov
dà il papa a'furfanti ', che in sostanza vuol dire 'non fare stima
il dio marte, la spada converte in rocca, il cimiero in cuffia,.
spada converte in rocca, il cimiero in cuffia,... in somma mi
il cimiero in cuffia,... in somma mi par esser preso in una
. in somma mi par esser preso in una rete. -acer. furfantóne
dito, e più tosto vogliono vivere in stracci et in tormenti che dalla loro
più tosto vogliono vivere in stracci et in tormenti che dalla loro poltroneria rimoversi,
. m. cecchi, 1-1-224: riputandovi in luogo di padrone, / io non
. alfieri, 8-267: ogni furfante in lor specchiando sé, / furfanteggiar coi
. e finalmente quante ne hai fatte ora in efeso, che sono le più massicce
il scherno e la rampogna: / in terra giace la furfanteria / ch'ha
altri, che giungono vivi, sono posti in terra: viene la morte o la
la mala fine. 2. in senso concreto: azione o discorso disonesto,
fatto il tutto a vostro modo; in questo solo vo'che voi secondiate il mio
: è ben grosso colui che crede, in qualunque diserto, furfantesco e vituperoso gioco
: pietro aretino... cerca in tutto l'azione e il movimento, ti
festosamente a milano nel 1837, che in contrada della scala, gli fu rubato
piacere di cosa alcuna, se non in abito, azioni e modi furfantili.
tutti quei quartieri / se n'andavano in diaccio e in gelatina: / ed ei
/ se n'andavano in diaccio e in gelatina: / ed ei ch'era vestito
questi furfanti, ch'è poi passato in dettato che significa e comunemente s'intende
: appariscono ancora più lettere scritte non in cifra, ma in un gergo, a
lettere scritte non in cifra, ma in un gergo, a uso di lingua furfantina
furfurilica, derivata dal furano, usata in molte sintesi e per la preparazione delle
ruote e cassa aperta o chiusa, in genere metallico, impiegato per trasporti leggeri
radetzky era imbottita di paglia e altro, in modo che da lungi paresse un forgone
(per l'uso da luogo a luogo in città, anche scoperto), col
furgoni delle immondizie che rotolano di quando in quando. 2. piccolo vagone
, iii-20-34: io dico quando funno in tanta furia, / che volsono sforzar
mente e ad accenderla e renderla strabocchevole in ogni suo detto e fatto. bisticci,
pareva ch'egli avesse il diavolo addosso: in tanta furia era venuto. berni,
: doveva essere per verità molto discreto in mezzo alle sue furie il dolor d'
d'assiana, s'esso la faceva parlar in tal guisa, a contentarsi di una
rivoluzione francese... diede lo stato in preda alle furie della plebe. abba
6-551: la calma,... in cui pare si raccolga a poco a
bontempelli, 7-234: era passato di strada in strada spinto avanti da una furia malinconica
i suoi tic. 3. in senso concreto: parole dette o atti
le fazioni. moneti, 247: dà in furie la pazzia; onde conviene /
stromenti e scritture... erano in alcuno de'forzieri, li quali ella in
in alcuno de'forzieri, li quali ella in su la furia del mutamento delle cose
un uomo di vent'anni, che deve in quel giorno sposare quella che ama.
verga, 3-15: corse subito a cacciarsi in cucina, quasi avesse furia di trovarsi
: dalla furia il volume gli cadde in terra e andò in due pezzi. e
volume gli cadde in terra e andò in due pezzi. e. cecchi, 8-17
: potrebbe essere stato morto tuo padre in scambio d'altrui per furia di colui
operai milanesi. carducci, ii-12-110: in quei primi giorni una furia di affari
. -in partic.: folla tumultuante o in atteggiamento minaccioso. dante, purg
levò a rumore... e in quella furia giunsono il proposto e tagliaronlo a
levò un tumulto...; egli in questa furia fu non solamente amazzato ma
accompagnati d'una gran furia d'uomini in apparecchio di gittar fuoco nello spedale.
): si figurava con quel martello in mano: ci sarà o non ci sarà
robe loro. carducci, 734: in cospetto a danton, pallido, enorme
quelle furie poetiche, ancora incende furore in chi se gli dia. d'annunzio,
furia, digiunando, affligendo lo corpo in pelegrinaio. giovanni da lizzano, i-157
il forte de'cherici ch'hanno i danari in sui banchi, gli vogliono contanti per
tu poi che la stia / qui in cotesto modo?... /.
., 33 (569): in quell'ultima furia del frugare, aveva poi
fondate. pasolini, 31: quanta gioia in questa furia di capire!
ulula forte / contro i tamburi e in vetta d'ogni chiesa / canta la
subito, quasi spaventata, e uscì in fretta dalla stanza. 8.
onde sul lido, o cento venti in bosco, /... / forse
sempre l'impressione d'una terra pericolante in continua riparazione; le riparazioni appaiono puerili
da barberino, 3-1026: navigando n'andò in verso vignore e fuggì la furia.
e l'uscio della camera, si recava in un cantone fin che passasse la furia
di un assalto, di un'azione in genere). livio volgar.,
tutta la testa. modesti, 237: in ordinanza con grandissima furia accostandosi alle mura
serdonati, 9-244: dato de'remi in acqua con molta furia, passò dinanzi
della notte oscurissima,... mise in confusione la fanteria. magalotti, 24-59
... animosamente menar le mani in mezzo la furia della battaglia. b.
126: ebbe perduto alcune galee, messe in fondo dalla furia dell'artigliarie. serdonati
assalto, irruzione (di un esercito in battaglia). - anche al figur.
/ pass'ora questa furia, io sono in salvo. botta, 4-452: fortunati
che s'abbatteva su lui, che in lui trovava la preda. pavese,
9. virulenza di una malattia e, in partic., di un'epidemia,
sangue, e alquante fiate è terminata in mi dì, e questo adiviene per
.. che la furia del male in poche ore spegneva. carducci, ii-9-281
, profusione. bizoni, 153: in un tratto a tavola, furia di brugne
viva onde la furia vegetale scoppiava prepotente in mille forme. 11.
dante, inf., 9-38: in un punto furon dritte ratto / tre
e toscosi serpenti, / col fuoco in mano e con rabbiose labbia. cammelli,
orfeo con quel fe'i fiumi andare in su, / fermar le furie e tacer
volgar., 3-20: questo giovine ho in odio siccome una furia e fiamma di
. cicerone volgar., 1-261: in qualunque parte ragguardi, siccome furie,
d'inferno, mentre pure la ponete in cielo. delfino, 1-91: il cerbero
1-91: il cerbero e le furie in terra sono / il dolore e le cure
di quei tanti fogliolini pubblici che usano in londra, vi slancio così a caso i
, i-441: furia d'amore, in labirinti / di rose la bellissima chimera
rose la bellissima chimera / traeva sitibondi in una schiera / i bianchi efèbi a
mensa d'oro / con preziosi cibi in regia guisa / apparecchiati e proibiti insieme
i sospetti infami?... in che si affida? gioberti, iii-24:
sbucate d'inferno. -persona (in partic., donna) cattiva, crudele
furie né troiane / si vider mai in alcun tanto crude, / non punger bestie
nome mi toglie, / e mi converte in una furia atroce. forteguerri, 17-3
dieci o dodici furie avevano già fatto in pezzi un povero birro. d'annunzio,
. figura chimerica che, pur rappresentata in modi diversi, ha sempre il volto
furia, con furia, di furia, in furia, in furie: d'impeto,
furia, di furia, in furia, in furie: d'impeto, con veemenza
la carne, anche incominciò a gridare in furia. ca'da mosto, i-114:
gelosa com'era, gli si sarebbe rivoltata in furie. valeri, 1-115: questo
). giusti, 4-ii-399: popoli in furia e principi gelosi / son del
tempestose lo travolse a valle col torrentaccio in furia, affogato. c. e.
, 334: latrando come un agamennone in furie..., il pazzo quadrupede
ambrogio contarmi, ii-117: vien portato loro in alcuni tapsi di rame, ora risi
catalani, a furia senza ordine montò in galee. cavalca, 16-2-102: vedendolo un
suo vicino antico e discreto monaco andare in furia, andògli dietro. aretino,
, 1-iii-99: le mie ricchezze scemavano in furia. cesarotti, ii-457: dovei renderle
. d'annunzio, iv-2-779: egli salì in furia la scala a chiocciola. boriili
, 6-6: una carrozzella sgangherata accorre in gran furia e s'arresta lì dinanzi.
dinanzi. moravia, ii-218: contò in furia i denari. le dita gli tremavano
, i-33: il principio di guerra è in nostre mani, / ma fortuna per
il fine: / però i partiti in furia son mal sani. -in
gli errori che si sono fatti ora in furia,... si cognosceranno
, 2-219: l'entrata degli spagnuoli in ciolula fu come in tlascala: innumerabil
l'entrata degli spagnuoli in ciolula fu come in tlascala: innumerabil concorso di gente che
, 3-172: furono... condotti in carcere a furia di popolo quanti trovarono
montare, entrare, mettersi, saltare in furia o sulle furie o su tutte le
corri al varco: / mentre ch'è in furia, è buon che tu ti
ingiurie ricevute da certi grandi si levò in furia il popolo minuto d'ancona e
, i-3-53: per quel pregare filtrava in furia / antonio, e dava al figlio
nocche. firenzuola, 158: montata in sulle furie... e fattosi aprir
l'è data cortese ripulsa. va in furia. tramortisce. rinaldo si parte.
5-71: non venendo a lei saltarà in tanta furia, che per dispetto vorrà
ha saputo, e sta in furia, e questo apostata è fuggito,
lippi, 7-68: ei, ch'è in sulle furie, non vi bada;
pel solito mezzo. -cacciare in furia: lanciare a corsa pazza (
accanto a un carro, c'era montato in fretta a bisdosso, e, martellandole
facendo sproni de'calcagni, la cacciava in furia. -correre a furia:
vecchio, 17: a me non piace in cosa alcuna correre a furia, ma
e perdette il cervello, e morì in quattro giorni. milizia, iii-266: ad
ad una collera violenta, si dà in furie. landolfi, 8-20: dopo essermi
furie. landolfi, 8-20: dopo essermi in vario modo schernito e aver tentato di
modo schernito e aver tentato di buttare tutto in scherzo, io ho dato egualmente nelle
d. bartoldi, 40-iv-184: le smanie in che la superbissima femina diede..
di fare qualcosa: essere tutto infervorato in un'attività. d'azeglio, 2-176
-essere sulle furie per qualcosa: essere in grande agitazione, essere tutto preso da
. carducci, ii-3-311: benché sia in su le furie pel parto di mia
furie: esserci grande ressa di persone in attesa; esserci molti affari da sbrigare
s. v.]: * esserci in una data bottega le furie ',
. e per estensione, 'esserci in un dato ufficio 'o 'in una
esserci in un dato ufficio 'o 'in una data casa, le furie '
molti affari o molte faccende da sbrigare in tempo ristretto. -fare furia:
: esclamazioni di stizza e disappunto (in partic. per l'eccessiva fretta di
non è disdoro; ma esser tenuto in scacco da un galantuomo, oh furia
* le furie di oreste ', dicesi in modo proverbiale e scherzevole, a quegli
anche leggieri. -in caccia e in furia: v. caccia, n.
n. 14. -in fretta e in furia: v. fretta, n.
rivolgere, mettere, far entrare qualcuno in furia: farlo infuriare; suscitare in lui
in furia: farlo infuriare; suscitare in lui sentimenti e sensazioni violente.
caro, 7-525: per rivolgerla in furia, e co'suoi mostri / sossopra
, / da'suoi cerulei crini un angue in seno / l'avventò. a
. doni, 3-166: mi fate entrare in furia. sergardi, 271:
sergardi, 271: la giovanile etade ha in sé cotanto / d'ac
ceso ardor, che basta a porla in furia. -nella prima furia:
furia voleva balzare dal letto, in camicia com'era, e correre
adirarsi im provvisamente, dare in escandescenze per col lera subitanea
le furie. -sulle furie: in preda a grande agitazione. carducci
erano venute di quelle furiette, che in tali congiunture sogliono risvegliarsi agli uomini di
serpentibus, propter tres affectus, quae in animis hominum multas perturbationes gignunt..
capo della spaventevola medusa era perfectamente celato in demon- strazione furiale vociferante e ringibondo.
/ son sempre seco; e sempre in man le ferve / furiai face.
vene avvampa il furiale liquore, confusi in amplessi ribaldi. d'annunzio, iii-1-1078:
di mettere al riparo gli animali (in ovili, recinti, ecc.).
volte feci ogni mio potere per delinearmi in mente una distinta e precisa idea di
ant. e letter. agitarsi violentemente in preda all'ira, al furore; infuriare
/ d'un occhio solo che aveva in testa, / cieco lo fece furiare in
in testa, / cieco lo fece furiare in vano. ugurgieri, 234: la
marino, vii-500: se fermo è in ciel che 'l gran bambin sia nato
l'ugna / lo studio di molt'ore in un momento. botta, 4-374:
. -in partic.: dare in ismanie; essere invaso da furore sacro
esser dea della castità, ne'teatri e in scena tutta lasciva, e a guisa
ella, furiando nelle libidini, passò in più mani.. - di animali
cavai furia e tempesta, / volselo in aria con tanta destrezza, / che non
destro ettorre. aretino, 9-176: furiavano in qua e in là [i porci
, 9-176: furiavano in qua e in là [i porci indemoniati] con spaventosa
quel carcere suo tra le fere, in quale e'sentiva dintorno furiare la natura
e i piccioli ramenti / di ferro in un con essi ir furiando. nievo,
un altro uomo presso ad affogare; in onta alla tempesta che furiava, cerco d'
le truova la bestia maligna, / gittale in mare al furiar de venti. benivieni
19- 515: il « polifemo » in zavorra era facilmente soverchiato dal furiare del
v.]: 'furiata', di sfogo in parole o in atti sdegnosi, impazienti
'furiata', di sfogo in parole o in atti sdegnosi, impazienti, impetuosi.
ondate. 3. cosa fatta in gran fretta e confusamente. = deriv
mente furiata non sostenne che fusse menata in cotale modo. cicerone volgar.,
? alberti, ii-253: l'ira in noi non è altro che vapor d'animo
l'orno irato mina per vendicarsi spesso in qualche non onesto movimento. pulci, 15-9
, veggendol furiato, / rispose: « in altro modo ti rispondo ». leonardo
o sconvolto dall'ira, che è in preda al furore; che manifesta con
i-14-55: furibondo ed acro / corse in vulcano e sì gl'incese il mento
saltando. parini, giorno, iii-156: in trofeo sublime / accumulate a te mirar
: quel foribundo, / niente parve in sua vista iocundo. monti, 11-68:
. e. cecchi, 9-73: in tutte le sue diagonali [di leonardo]
). -che è raffigurato in atteggiamento di furore. panzini, iii-172
2-123: i parenti l'hanno trovata in un convento, furibonda per farsi cattolica.
farsi cattolica. fogazzaro, 4-101: in musica era un antiwagnerista furibondo.
le più volte spirata la giornata finalmente in nulla tutto il romor risolveasi. 3
menzini, ii-187: già nuovo entusiasmo in me s'infonde; / e già
errar per le spilonche / d'importun'ombre in stato tal v'ha scorte, /
13-3: i duo fratelli / di sinodoro in vista furibonda / seguiano il padre.
con un furibondo sbuffo, e saltò in piedi. pirandello, 6-118: s'intesero
l'impeto, una percossa e, in partic., la pioggia, il
scapigliati congedi. verga, i-370: in quel carnevale furibondo... continuava a
con la sua vela che non fa in tempo a calare. -assordante,
: -dilatasi il concento per i mondi in echi furibondi. marinetti, 2-i-1053: sulla
catarroso cofano d'una rilucente automobile guizzò in cielo un triangolo di fiamma che si
lasciava cadere una bomba e schizzava di nuovo in cielo furibondo di allegria.
. furibundus, deriv. da furère 1 in furiare '. furicare
), sm. milit. chi, in passato, provvedeva al vitto, all'
precedeva il grosso dell'esercito nei luoghi in cui questo doveva passare, per provvedere
un soldato semplice o un sottufficiale che in una caserma si occupa degli approvvigionamenti,
occupa degli approvvigionamenti, dei rifornimenti e in generale del- l'amministrazione.
che il padre fontebuoni molte cose dipinse in quei paesi. bandi, 201: andai
all'ombra ed ora all'aspro, / in collo, come noi. = dal
per ossidazione del furoino; si presenta in cristalli aghiformi giallo-dorati, solubili in cloroformio
presenta in cristalli aghiformi giallo-dorati, solubili in cloroformio. = deriv. da fur
cavallo drento ad una machiola se infilzò in una giannotta che uno aveva in mano
infilzò in una giannotta che uno aveva in mano. manso, 1-154: con sue
uno per volta; ché altrimenti, in vece di propagare la specie, si combattono
quella giovinetta io penso sempre / e in verità l'amo furiosamente. a. verri
... su per le nevi ghiacciate in cima de'monti, con certi legni
bella forma di far andare lo stivale in capo, e il cappello in gamba
lo stivale in capo, e il cappello in gamba, in somma ogni cosa fuori
, e il cappello in gamba, in somma ogni cosa fuori del dovuto luogo,
: dimagravi furiosamente, ma ora spero in dio che ti rimetterai come un fiore.
non so qual debb'esser più ripresa in te delle tue viltà dell'animo che t'
27-25: avventargli, prenderlo, strascinarlo in catene a'tribunali una furiosa torma d'
(484): noi uomini siam in generale fatti così: ci rivolgiamo sdegnati
contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi. pascoli,
cavalier furioso, / féla menar davanti in sua presenzia. marsilio ficino, 4-9:
guicciardini, vii-58: e'governi populari in qualche impeto sono più presto furiosi o
giamboni, 48: la bella favella in matta persona è come di porre uno
di porre uno coltello aguto e tagliente in mano d'uno furioso. arrighetto,
dalla legge è vietato a'furiosi stare in giudicio. scala del paradiso, 186:
propri, è un dar la spada ignuda in mano ad un furioso. muratori,
. -il furioso: indicazione, in forma ellittica, del poema * orlando
nuova... videro la luce in piccoli stati, nel breve giro della nostra
forza m'ingegnerò di scioglierlo, e in te entrando, furiosa ti farò divenire non
chi ha perso la ragione e dà in smanie. de marchi, i-518:
che l'orgoglio e superbia de'francesi usata in cicilia fosse punita per così disordinata e
- focoso; che è in calore (un animale). sannazaro
9-80: gli uomini ingegnosi vanno degenerando in furiosi costumi. della porta, 1-55:
furiosi battimani e il mormorio d'ammirazione in che scoppiò il dotto auditorio. de
corso e si trovano nella selva stessa in cui annidano le arpie. -subitaneo
boccaccio, iii-2-25: mentre ch'elli in cotal guisa giva, / per avventura
quale era l'achiva / turba di donne in abito doglioso; / la quale udendo
di collera, che... in un tratto... erumpe dalla quiete
furiosa la mia impazienza se penso che in questo momento ella è là, sola,
una mischia, ecc., e, in partic., le intemperie).
. confuse / e infranse e ricoperse / in pochi istanti. verga, 4-90:
: sfangando sulla riva, aiutava a tirare in salvo i legnami dell'armatura che la
.). verga, i-457: in mezzo al rumore furioso delle cannonate si
busini, 1-18: disse villanie jacopo alamanni in piazza,... mosso dal
. crudeli, 1-27: oh come corri in fretta / con la man furiosetta,
di mano / tonda! ma corri in vano. nievo, 848: quell'altra
da gruppi di due o quattro ballerini in cerchio, con salti e con le
occhi di smalto. marnioni, 1-247: in la furlana salti così snella, /
: nel fondo del mare / aggrovigliati in stelle filanti di liane / innumerevoli morti /
ii-247: io non mi credetti giamai che in questa stagion de tempi regorosissimi v.
rev. ma avesse ozio di stare in villa, alla vista della fumana che fa
d'annunzio, v-2-261: di catena in catena, di stampita in ballatetta,
di catena in catena, di stampita in ballatetta, di giga in furlanetta, tutta
di stampita in ballatetta, di giga in furlanetta, tutta l'infanzia sfuggita alla
l'infanzia sfuggita alla ferocia di erode in duomo ora faceva grido « o baici!
anche sostant. varchi, v-169: in quante regioni o lingue e in quali
v-169: in quante regioni o lingue e in quali dividono tutta l'italia? in
in quali dividono tutta l'italia? in quattordici: nella ciciliana, pugliese,
da porto, 1-180: giungendo io in questa provincia, fui messo in una
io in questa provincia, fui messo in una terricciuola chiamata cividal d'austria,
furlani, i punti tagliati, i punti in aere. landolfi, 1-375:
gli eretici] quel che gli cade in fantasia, e quel che gli detta il
ove il vitupera, dicendo che fosse furo in perciò che delle scritte d'altri maestri
, attribuisci a te, non riferendola in dio, per certo tu se'furo e
dispietato furo / sovr'una mula giunse in questo loco. buti, 1-625: distingue
, e sempre pensano di furare, ma in ciò usano alcuna discrezione, non furando
discrezione, non furando ogni cosa, né in ogni luogo, né a ogni persona
al benzoino, che si presenta in forma di aghi sot tili
aghi sot tili, solubili in acido solforico concentrato, otte
nuto per dimerizzazione del furfurolo in pre senza di cianuro di
154: pavesco de non me incontrare in qualche furone e che conatamente non mi
alberti, 304: io cercherei questa possessione in luogo dove né fiume, né ruine
da una passione violenta. -anche (in senso attenuato): collera, ira.
., 14-66: o capaneo, in ciò che non s'ammorza / la tua
occhi della mente avendo di tenebre offuscati, in ferventissimo furore accende l'anima nostra.
la propria mano / non si passasse in quel furore il petto. castiglione,
giusto furore, / benché beltà celeste in lei riluce. metastasio, i-47:
. soffici, ii-221: mi trovavo in uno stato di perpetuo furore impotente. bacchetti
2-7: io ero, quell'invemo, in preda ad astratti furori.
furor folle. forteguerri, 14-34: ma in mano del furor sono i pennelli,
2. pazzia furiosa. -anche (in senso attenuato): dissennatezza, sconsideratezza
chi fosse stato pazzo, cioè entrato in quei furori da rovinar, stracciare, rompere
guisa di farnetici per furore, davano in orribili smanie. salvini, vi-3-260: non
, iv-300: il savio stesso compiangerebbe in me, anziché il consiglio del forte
: un desiderio lungamente deluso può cambiarsi in monomania, in furore.
lungamente deluso può cambiarsi in monomania, in furore. 3. violenza rabbiosa
ma cieco: nell'agire, e, in partic., nel combattere);
; indole violenta, feroce. -anche in senso concreto: azione violenta, efferata.
il furore. guicciardini, 1-66: in italia, assuefatta per molti anni alle
ai furori di barbaro marito, / in alarico troverai. manzoni, 319:
gli mancò 'l furore, / e cadde in terra pel colpo mortale. ariosto,
ingelositi tori / per l'amata giovenca in pugna orrenda / s'urtano audaci,
. petrarca, 295-14: ivi [in cielo] ha del suo ben far corona
ch'elli s'arreca a falsificare sé o in altrui, o altrui in sé.
sé o in altrui, o altrui in sé. leggenda dei santi apostoli pietro e
quelle furie poetiche, ancora incende furore in chi se gli dia. ariosto, 46-80
nascano nella memoria, mentre vi levate in alto col furore d'apollo. caro,
furor dello artefice sono [gli schizzi] in poco tempo con penna o con altro
le muse] il nobilissimo furor poetico in certi ignoranti. marino, 256
.. pregò, predicò ad alta voce in san pietro l'intervenzione di dio onnipotente
'l vulgo ingrato / suoi divini furori ebbe in dispetto. -ardore, zelo
... s'induce a falsificare sé in altrui, o altrui in sé.
falsificare sé in altrui, o altrui in sé. alberti, 6: fra essi
furori della carne. manfredi, i-133: in queste stagioni / un po'di carta
: nel duodecimo secolo... ritrovate in amalfi, per quanto credesi, le
credesi, le 4 pandette ', nacque in italia con esse il furore de'commenti
bollente; quel furore ributtante che, in alcuni quadri barocchi, vediamo nei fauni
era un furore di popolo, che in breve tempo mancherebbe e sarebbe sconfitto da'
: furono il dì del caso e in quei tumulti e in quel popolar furore impiccati
del caso e in quei tumulti e in quel popolar furore impiccati l'arcivescovo e
fu isban- dito e confinato, e in quello furore fuggì in casa del suo
e confinato, e in quello furore fuggì in casa del suo servo. de marchi
m. villani, 11-1: chi potrebbe in piccolo numero di carte comprendere le incredibili
ha prodotte? anonimo, ix-862: in prima venne 'l vento di ponente,
'l badile si aprono agevolmente la strada in ogni fortissimo luogo; posto che l'
11. locuz. - accendersi in furore, levarsi a furore, montare
furore, levarsi a furore, montare in furore, muoversi a furore, venire
furore, muoversi a furore, venire in furore: adirarsi fortemente. fiore di
(415): da dolor vinto e in furor montato, tirata fuori una spada
, 1-5 7: non ti accendere in furore contra lui, acciocché non veggia
furore contra lui, acciocché non veggia in te segno di nimistade. cellini, 1-104
243): il papa era venuto in tanto furore... che e'pensava
volta vino sopra vino, entra poscia in furore. buzzati, 4-40: passata
passata la prima sorpresa, giuseppe corte andò in furore. -a furore!: incitamento
-a furore, con furore, in furore: in preda alla collera,
furore, con furore, in furore: in preda alla collera, con violenza,
nelle faccende che non vi riguardano -ribattè in furore il capitano. -a gara
di popolo: con violenza di moltitudine in tumulto. compagni, 3-20: il
-a gran furore, con gran furore: in preda a grande collera, con grande
impeto e violenza. -anche: molto in fretta, in fretta e furia.
. -anche: molto in fretta, in fretta e furia. cavalca, 16-1-34
menato a gran furore, dove fu serrato in un tempio de'iudei. pulci,
la ditta porta. -essere in furore: in collera, o in stato
porta. -essere in furore: in collera, o in stato di eccitazione
-essere in furore: in collera, o in stato di eccitazione, di commozione.
la mia penna, quand'ell'è in furore. -fare furore: suscitare
: poetai, feci furore, / ma in tasca sempre poco ci si messe.
furore '. nuovo modo ridevole, in luogo di dire * fu applaudìtissima '.
doni, 3-164: iarba turco, essendo in ghetto, faceva un gran furore contro
non lapidiate questo morbo. -mettere in furore: far andare in collera,
-mettere in furore: far andare in collera, mettere in stato di eccitazione
: far andare in collera, mettere in stato di eccitazione. redi, 16-v-104
gli spiriti di soverchio irritati e messi in furore difficilmente si ripongono in calma. pellico
e messi in furore difficilmente si ripongono in calma. pellico, corte.,
il suo odio contro i libri mi metteva in furore. landolfi, 8-172: ho
landolfi, 8-172: ho paura di metterti in furore, ho il terrore che tu
contagiare e me trascinare, farmi cadere in un mondo che mi rivolta.
cavalier messe a furore. -venire in furore: perdere il dominio di sé.
ariosto, 1-2: dirò d'orlando in un medesmo tratto / cosa non detta
un medesmo tratto / cosa non detta in prosa mai né in rima: / che
cosa non detta in prosa mai né in rima: / che per amor venne
rima: / che per amor venne in furore e matto, / d'uom che
non ignorarono;... che furoreggiò in tutti gli immani divertimenti teatrali e musicali
. baldini, i- 165: in un altro teatro..., questa
di colpo. e i ragazzi furoreggiarono in cielo. bacchelli, 12- 335:
fuliggine. cornazano, 1-4: male in ponto di gambe e del dosso,
: trovò anche su per questi monti in diversi luoghi alquanti abitacoli antichissimi, ne'
avvenne che alla giovane ima notte dormendo parve in sogno vedere sé essere nel suo giardino
[bibbia], 1-295: il popolo in quel dì entrò furtivamente nella città:
sp., 15 (259): in quell'atto a un di presso che
7-92: la presenza di un essere umano in quel posto a quell'ora sarebbe stata
2. discrezione, levità di tono (in arte). bertola, 1-19:
alfieri, 1-666: costui, che in molle / candido lin sacerdotal si avvolge,
lin sacerdotal si avvolge, / furtivo in campo, ai beniamiti accanto, / si
, al quale con sottile suono di voci in parole furtive parlò. cafiellano volgar.
toglie / la favella, e discioglie / in lagrime furtive il tuo dolore. foscolo
disgraziata, or li puntava al cielo in atto furtivo. pavese, 6-127:
, contra chi fosse ardito di mettere in qual che si fosse modo la mano
fosse modo la mano e l'opera in istampe furtive. carducci, ii-2-9:
furtivo avampa quello ardor che tiene / in noi perpetuo dolor e tristezza. / onde
o il ghiado, / che il sonno in me passi furtivo. -di breve
un tempo qualificato): quello compiuto in assenza o, rispettivamente, in presenza
compiuto in assenza o, rispettivamente, in presenza di circostanze aggravanti. -furto con
toglie lo travaglio altrui, e lo mette in angoscia e in necessitade: sapiate che
, e lo mette in angoscia e in necessitade: sapiate che questo è grande
pecuniaria. nido eritreo, i-129: in tutti i luoghi da vari secoli a
arrivai al punto di commettere piccoli furti in famiglia, non solo, ma furti con
commessi nella provincia. 2. in senso concreto: il frutto di un atto
ad imbolare, col furto fatto andarono in sul mattino. pulci, 20-73:
ladro chiedi; / quel no 'l vedrai in eterno, e questo il vedi.
se pure il furto gli è trovato in mano, vivo, o bue od asino
è un furto... fatto in virtù della legge agli altri ministeri.
mastro matteo. l'abbiamo colto col furto in mano. -per simil. occultamento (
invola. tommaseo, 1-361: vo in chiesa la notte di furto che nessuno mi
agghiacciato il cuore, che, essendo in manifesto furto di lettere colto, non
si congratulano con me ch'io abbia messo in più viva luce i * furti '
'l furto si sentì, / e in fumo il tuo pensier si convertì. caro
sempre qualche dio 0 grande eroe ora in adulterio, ora in furto, ora in
0 grande eroe ora in adulterio, ora in furto, ora in qualche tradimento o
in adulterio, ora in furto, ora in qualche tradimento o bugia si vede sommerso
noi parliamo delle cose del secolo, in quella volta non patiamo alcuna tentazione né
miei. magno, 67: di notte in braccio al mio tesor godea / felice
sull'acqua di vinegia mia / mi lice in bruna gondoletta i furti / rapir d'
la felicità de gli amanti consista nel ricever in dono e nel rapire con furto i
: lo vagheggiai di furto, e in modo ch'egli / affissar non potesse in
in modo ch'egli / affissar non potesse in me le luci. chiari, 5-28
semplice parola, scambiata di furto, in fondo a quel deserto, dovesse vibrare
, erta scaletta di legno; su, in silenzio, quasi di furto, piano
serezanese, di furto entrò con armati in serezana, e quella terra occupò. botta
esercito a loccà con disegno di entrare in milano per furto. serdonati,
, id est fusco vocatum, quia in obscuro fit ». fusa (fusèa
2-2-253: la croma [si divide] in due semicrome, e ognuna di queste
due semicrome, e ognuna di queste in due fusee che in due semifusee si
e ognuna di queste in due fusee che in due semifusee si dividono. casti,
di viuole. targioni tozzetti, 7-211: in vai- dipesa e in valdelsa si trovano
, 7-211: in vai- dipesa e in valdelsa si trovano... l'evonimo
fùsàgo -inis, derivato da fùsus (in quanto col suo legno si fanno fusi)
: 'la fusaia', i lupini tenuti in bagno e salati (roma).
discendono dalle nostre montagne e si recano in roma a piedi: incominciano col vendere
, 3-327: i bersaglieri di corsa in via xx settembre, i corazzieri sfavillanti,
architettoniche semicircolari, e costituito da elementi in forma di fuso. vasari,
fogliame, di uovoli e di fusarole in alto rilievo, vi si trovano intatte.
consimile membretto, tondo e lungo, in cui siano intagliati globetti, girelline,
assottigliandosi nelle parti, va a finire in punta. carducci, iii-21-216: di
. propriamente significa un certo picciol legno in forma di carrucola, che le donne
fusi ',... e in italia le nostre donne fusaiuolo, o verticello
; e subito i meschini affo- gono in quel ritroso del fiume letèo. michelangelo,
manco sicondo la invenzione e sottilità del frambo in tre misure costituirò. idem, i-382
chiamato el fuserolo. palladio, 4-15: in luogo di intavolato, questo [architrave
resta così pulita, ma si intagli in tai comici, fregi, fogliami, uovoli
fusare, tr. ant. prendere in giro, gabbare. loredano,
11-61: la cosa si risolverà tosto in bene. lo vo fusare.
, portati da rami coni- dioformi ammassati in pustole, verruche o tubercoli (sporodocchi
: molti stipiti fusatili de metallo erano in circuito politamente dispositi. = deriv.
del fico indiano] si va di mano in mano allargando, e forma cou'andar
dal suo destriero, e con fusbèrta in mano / ad alicante va, che non
invenzione di questo vocabolo, esso vale in tedesco 'impugnata dal forte '»)
tanaglia, 2-400: toserai / la lana in più color, perché fuscato / farà
il tutto servendosi di dua fuscellini fatti in forma rotonda e spuntati, lunghi un palmo
, non per mostrare di sapere io qualcosa in così bassa e certa disputa. marino
plebe, i quali, dopoché è venuta in firenze una gran pioggia, che abbia
, vicine alle gran fogne che portano in arno, se trovano fralle commettiture delle
che sia fatto uno fuscello pulito, e in capo sia fasciata lana, e poi
fasciata lana, e poi sia involta in trementina, messa per lo forame delle
, / di fogliolini e di fuscelli, in forma / o di tempio o di
andare con le trombe inanzi e col fuscello in mano, che a loro non piace
. carducci, iii-23-23: non vi era in somma fuscello, granello, bacheròzzolo che
cacciate nella volontà di napoleone come fuscelli in un turbine. barilli, 2-43:
dalla corrente, andò a sbattere spezzandosi in due come un fuscello. -cosa
, 4-39: restava che per render sicuro in mano di francia torino si conquistassero chieri
! non vedi che non puoi stare in gambe, e che il tuo viso è
, 8-178: i suoi ragazzi assomigliano in tutto al padre loro, quel caro fuscello
le noie e simili '; andarne in traccia per imprudenza o per arroganza
ingannare, / e come il fuscelletto in bocca avia, / e poi che quella
per le mura e cornice, e questo in firenze si domanda fuscello. r
sf. larga fascia di stoffa annodata in fiocco alla vita, coi due lunghi capi
gettò fusciacca / bella, aurea, ed in testa pose velo. saccenti, 1-2-287
da'fianchi e gli pendeva dietro fino in terra, come una coda, se ne
che si stende sopra i crocifissi portati in processione. cerracchini, 1-2-393: così
]: nell'uso 'fuciacco '. in firenze non si dice né * fusciacco
per azione dell'/ »). in tal caso la forma fusciacco sarebbe succedanea
('iaculum ') con cui entravano in campo, cioè dalla rete che gettavano
trabaie fra gambe et una falciazza in mano. = voce dotta,
bibbia volgar., i-386: fara'vi in uso di quello lavezzi a ricevere le
.). roberti, v-137: in quel tempio rovinoso potea vedersi una colonna
scritto). gorani, xviii-3-519: in vano implorano ne'loro paradossali ragionamenti il
ragionamenti il sacro nome di natura, in vano li adornano co'fiori di ben
filo d'ottone, curvo e biforcato in cima, che serve come d'infilacappio
corrisponde alla parte fitta, si prolunga in punta, la quale il parrucchiere va cacciando
e di milano, poi diffusosi in tutta l'italia. serao,
parte e dall'altra, che si colloca in mezzo di riga per separazione di titoli
, / a pié del moro bianco in diebus illi. buonarroti il giovine,
a stelline bianche e può essere tenuto in mano o anche lanciato in alto.
essere tenuto in mano o anche lanciato in alto. marino, 9-192:
. fogazzaro, 1-27: per caso avevamo in casa delle fusette. il papà si
fusétto, sm. pugnale, stiletto (in uso nei secoli xvi-xvii).
permetteva ai bombardieri veneti di portare in città il fusetto. = deriv
neri, 1-210: questa sublimazione in questa guisa reitererai tante volte fino
fino che il manganese resti tutto in fondo fusibile. bossi, 143
vernice di ambra fina, e ponetela in un pignattino vetriato, e fate che sia
e sostant. elettrotecn. apparecchio inserito in un circuito elettrico fra la linea di
con la cera fusile e tenace / in turar con grand'arte ad uno ad
scrittura fatta... di assai lettere in una volta, come in una volta
di assai lettere in una volta, come in una volta si fa tutto 'l corpo
33-28: il corpo di leviatan in questo luogo è assomigliato alli scudi
di fusilli che mi era stato regalato in un pastificio e mi presentai a lui
cattaneo, iii-2-274: vegliava a salvamento dell'in forme orda straniera il governo
l'ope razione del gettare in forma il metallo fuso. ottimo
lo maestro d'archimia per ignoranza pecca in sublimazione o in calcinazione o in fusione
d'archimia per ignoranza pecca in sublimazione o in calcinazione o in fusione. biringuccio,