maste bloccate fino al momento in cui vengono portate alla coscienza.
abrus precatorius: sostanza molto tossica usata in medicina come collirio (v. abro)
questo presente giorno, abrogarono e annullarono in tutto e per tutto. botta,
per incompatibilità con le norme successivamente entrate in vigore. botta, 4-333: per
vite: ella die'abrostino, e in luogo di rosa lungamente crebbe spina.
imbottarlo [il vino], e in su quella vinaccia far un buono acquato,
labrusca, specie di vite americana introdotta in europa. = dal lat. labruscum
l'abruotina è erba calda e umida in primo grado, e sottigliativa e apritiva molto
erba medicante, ed appassito e scaldato in su le teghe di terra cotta,
. abrótónum, con la variante abrótdnum (in petronio, isidoro, ecc.
grand'abside severa / uscìa l'incenso in fiocchi cilestrini. d'annunzio, iv-2-480
la navata d'ima chiesa è rimasta in piedi; e v'è una grande
di affreschi. idem, v-1-690: in fondo al chiostro edificheremo un'abside che nel
. negri, 2-838: sebbene vista solo in parte, la curva deh'abside è
la malizia di saturno, ed in quella di sotto tempera la malizia di marte
di abside della chiesa è attestato in s. agostino. absidìola,
dir messa vólto ai fedeli come il papa in san pietro. = dimin.
. principio amaro dell'assenzio, usato in farmacia come tonico stimolatore dell'appetito.
tite, cuocendo una libbra di assenzio pontico in quaranta sestarii di mosto insino alla
). absolèto, agg. caduto in disuso; desueto. bruno, 3-1117
che, per esserno venuti una volta in uso e proposito d'un scrittore antico
del lat. tardo absolère * cadere in disuso '. àbsono, agg.
e decise ciò che non aveva saputo decidere in tanti mai giorni trascorsi nell'incertezza.
incertezza. pecchi, 4-157: era in uno stato di abulia, di prostrazione tremenda
'. abulicaménte, avv. in modo abulico; per abulia.
perché si dia a chi ne abusi in favor loro. lambruschini, 1-97:
dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua
de i quali è il non volere in certo modo abusare la ricchezza e perfezione
, i-105: lo necessitarono a dar loro in preda la moglie per abusarla.
10-85: ce ne vorrà per vincere in me la mia abusata figura: nascondere
cristo povero e crocifisso, e viva in delizie. fra cherubino, i-120
250: oggi è venuto ogni cosa in tanta abusione... né si fa
cattivi. botta, 4-878: abbiamo veduto in tutto il corso di queste storie,
2. gramm. uso d'una parola in senso improprio, per fibre tessili,
fibre tessili, per sostanze medicinali); in catacresi. castiglione,
». abusivaménte, avv. in maniera abusiva, indebita; impropriamente;
: e non vo'più lasciarmi vedere in questi paesi troppo abusivamente chiamati cristiani.
. borgese, 1-158: andare attorno in divisa gli dava noia come se la portasse
, 1-203: vi siete introdotto abusivamente in casa mia, uscite subito. =
palazzeschi, 9-378: piazzano il veicolo in testa e tre o quattro vi salgono
esatta instruzione di molti abusi che regnavano in quello stato. marino, 375:
ottima dovrà far dire ch'ella è in se stessa malvagia? gioberti, ii-48
e sincera dell'oggetto abusato, argomenta in esso una qualità opposta alla propria. tommaseo
1-472: si smemora la notte, in un'insonnia / dolce. è il
linati, 8-135: l'acacia là in fondo che pare piangevole sospesa nota di flauto
foglie semplici e linde con la scriminatura in mezzo come capelli di bimbi: non darà
mancanza di rilasciamento del cardias al momento in cui dovrebbe aprirsi in accordo con le
cardias al momento in cui dovrebbe aprirsi in accordo con le contrazioni dei segmenti sovrastanti
stigliani, iii-294: ride la calta in fionda, / il soave amaranto, /
meninni, iii-433: miro sul prato in maestà pomposa, / quand'esce l'alba
il giorno, / assisa di smeraldi in trono adorno / e vestita di porpore
colonne scanalate e quei capitelli d'acanto dànno in pietra la più fedele immagine di
, spinis piena, flexibilis virgulto; in cuius imitatione arte vestis omatur, quae
vissuto nell'èra paleozoica, con scheletro in parte osseo, in parte cartilagineo; le
, con scheletro in parte osseo, in parte cartilagineo; le aperture branchiali protette
ispessita, rugosa, bruna, e in essa si ergono talvolta vegetazioni papillomatose)
tubuliflore (onopordom acanthium), frequente in italia nei terreni incolti (detta anche
), con addome e capo torace fusi in un solo pezzo: parassita di piante
apparisce ne'minutissimi animaluzzi, e spezialmente in quello che annidar suole nella cera, acaro
'impossibilità di comprendere': voce dotta passata in tutte le lingue occidentali. acatalessìa2,
., ii-431: fu allora che apparve in italia un'opera stranissima, il primato
, e dietro seguono / lintri in gran moltitudine. = dal lat
quibus acation velum maximum, et in media nave constitutum ». acca
politico connesso con la storia del marxismo in italia. = comp. di
conto approssimativo, tabella ap- rossimativa, in via approssimativa ': manca al voca-
la storia, che si narra, in periodi: purché anche in questo caso
si narra, in periodi: purché anche in questo caso non si smarrisca la nozione
, ii-337: questo deve essere, in primo esperimento, la democrazia approssimativa di
. rimetti la tentazione di quello giovane in questo vecchio. 2. vicino
ottimo, ii-178: li secondi sono in approssimazione di eterna felicitade. leone
. locuz. avverb. per approssimazione: in modo approssimato, all'incirca.
, almeno compatibil vanto, avendo presa in firenze... una pressoché necessaria figura
5: hae iddio operato molti miracoli in accrescimento e approvaménto della nostra cristiana fede
... con questa inscrizione usata in molti sinodi: 'pio papa quarto,
ch'elle [le città] siano in su la riva del mare, acciò che
approve? redi, 16-vii-416: egli approva in tutto e per tutto questa mutazione di
. pavese, 4-171: non sapevo in quei giorni se cate approvava che stessi con
5. giudicare idoneo; promuovere (in sede di esame).
sermone, / e le donne bone in opera e in fede. idem,
/ e le donne bone in opera e in fede. idem, 10-20 (22
pollo si trova, / ed a portarla in bocca ha meritorio, / ed a
a dire quanto molte volte, e in molti modi e in molti casi il
molte volte, e in molti modi e in molti casi il dei provare anzi che
364: forse, nmil visto te in prosperitade, / cerco provar quale in adver-
te in prosperitade, / cerco provar quale in adver- sitade / sii paziente, e
sitade / sii paziente, e pertanto in ciascuno / stato sii approvato. cantari
.: avendo approvato quel tanto che in lor [libri] si contiene con
.. lume alle cose di architettura in questa parte. = lat.
voi, come fanno i teologi, in dio due volontà, volontà approvativa e volontà
se quando che tu gli averai seminati in su l'aie, tu le calpesterai
ricordo d'aver [lo] mai letto in approvato autore. a. f.
approvatissimi monaci e quelli che abitano in solitudine. castiglione, 487: si deb
. bonfadio, i-100: che in un giudicio, e in quel consiglio
i-100: che in un giudicio, e in quel consiglio dove giudicassero i più
lon- gamente en vizio è come errato in fede, ché vizio vertù li sembra
. 6. giudicato idoneo (in un esame), promosso. settembrini
). -in particolare: chi giudica in un concorso. novellino, 64 (
quelle che aveano valore, faceano mettere in conto; e l'altre, a
approvagione del vostro consiglio, mi puosi in cuore di manifestarlo. o.
sono que'che sanno con discretezza servirsi in iscritture burlevoli di modi e dettati fiorentini
la testa / scossero allor d'approvazione in atto. pellico, ii-80: senza
5. scolast. giudizio positivo in un esame, in un'interrogazione,
scolast. giudizio positivo in un esame, in un'interrogazione, in uno scrutinio.
un esame, in un'interrogazione, in uno scrutinio. 6. dir.
i corni d'avorio, tanto prezioso in quei tempi, se non altro per
approvvedutaménte, avv. ant. in modo accorto, con avvedutezza.
nimici, a tanta chiarità e lode venne in brieve tempo, che...
per il macero, vecchie tessere stampate in soprannumero. c. e. gadda,
2. aeron. posizione di un aereo in picchiata. appruare, intr. con
. 2. aeron. porsi in posizione picchiata (un idro volante)
iniziale o finale di un fenomeno considerato in funzione del tempo (come 1 * accelerazione
, fermata, arrivo'di una nave in un porto, o altra parte di lido
accordo fra due o più persone, in un luogo e in un'ora stabiliti
più persone, in un luogo e in un'ora stabiliti. lami,
* assegnazione di giorno o luogo in cui trattare o fare qualche cosa '
appuntamento importante e m'accorgo che sono in ritardo *. moravia, vii-105: arrivava
vii-105: arrivava a corteggiare la ragazza in mia presenza; a darle degli appuntamenti
torme andranno ratte / al grande appuntamento in giosafatte. 2. in particolare
appuntamento in giosafatte. 2. in particolare: incontro convenuto fra due innamorati
a perfezione. -restare, rimanere in appuntamento: restar d'accordo.
dopo una lunga contesa, finalmente restarono in appuntamento. c. dati, vii-204:
. dati, vii-204: erano restati in appuntamento alcuni accademici d'andare a casa
fiume. segneri, 5-156: è rimasto in appuntamento di venir subito a firenze.
. b. croce, ii-6-369: in quelle accademie e nelle solenni premiazioni interveniva.
se l'appuntava [la treccia] in modo tutto suo, che qualche ciocchetta
, vii-294: levava le mani aperte in aria, all'altezza delle tempie dove
i piedi e 'l volto appunto / in ver ponente. cicerone volgar., 1-432
un punto, / e sono immense, in guisa / che un punto a petto
me s'appunta, / penetrando per questa in ch'io m'inventro, / la
, e quindi nel mezzo aggruppandosi, eziandio in un fine solo tutte si vengano ad
il suo volo, ivi s'appunta / in tre sguardi beata, ivi
ii-139: un vero albero enciclopedico, in cui si appuntano ed intrecciano i rami
. moravia, v-173: quell'affetto che in mancanza di legittimi oggetti su cui appuntarsi
/ e i versi filo e tesso in su l'ordito / e 'l più bel
19-44: chi sta col capo chino in una cassa, / su la carta appuntando
sopra la carta i luoghi di giorno in giorno, nell'ora che il sole si
bartoli, 40-i-202: chiunque poi ha in governo alcuna, eziandio se piccola parte d'
d'una provincia, ne ha disteso in carta il disegno, appuntativi a giuste
: se non si volesse poi qui in quel caldo deliberare, si potrebbe per
chiedevano, mentre un segretario appuntava ogni cosa in un suo gran libro.
dei mercanti di calimala, 1-i-107: e in caso che non vi si trovasse il
al suono della campana, son condannati in certa somma di danaro; e questo diciamo
: con onore di te medesima, e in modo che tu non sii appuntata da
quelli abbiamo vergogna, che stanno continuamente in su l'appuntare i difetti d'altri,
di fatti innocente, che costoro mi appuntano in parole. gli ingannati, xxi-1-163:
p. della valle, i-46: in terra non si trova cosa perfetta, e
nul- l'altro avendo, l'appuntavano in difetti non suoi. segneri, ii-615
che faccia gran prodigi un altr'uomo, in cui si può, pur come in
in cui si può, pur come in uomo, appuntare qualche difetto,
ardinghello. sarpi, i-160: restarono in conclusione... che il concilio
.. che il concilio si facesse in vicenza, sì come già fu appuntato.
n 2: risolvettonsi subito di mandare agenti in firenze, con commissioni, che appuntassino
scarselle, armi,... e in effetto infino alle bocche di chi volea
punte. firenzuola, 200: io vidi in siena... un giocatore di
, 4-3: 10 approvo più tosto in questo luogo gli angoli, che pur
: gli uomini non ardivano di tenere in casa non che gorbie, o
se possibile fosse, l'antenna appuntata in fondo. d. bartoli, 40-i-319:
mammole doppie ch'ella portava appuntato molto in alto, a sinistra del collo.
. pea, 1-42: la pezzola rosa in capo, appuntata con uno spillo d'
oro che pareva conficcato come un chiodo in mezzo della nuca. viani, 14-449:
desiderio di stringersi alla vita, palparsi in qualche parte, sentirsi, tirarsi su
grigia, davanti ad un pianoforte avvolto in lenzuoli appuntati con le spille da balia.
, 1-173: una signora grassa, in grembiule di satin nero e il distintivo
due terzine]... / ed in parti quar- todici [= 14 versi
chiude i fogli e me li ficca in mano. idem, 1-131: in cucina
ficca in mano. idem, 1-131: in cucina trovo l'appuntato che scende,
chi è incaricato di segnare le assenze (in un ufficio, in un'assemblea)
le assenze (in un ufficio, in un'assemblea). b.
. fagiuoli, 3-4-152: c'è in tal caso una certa appuntatura / di
pare, levando li puntelli, si fa in un masso tutta la pietra in un
fa in un masso tutta la pietra in un tratto minare. f. negri,
(215): gli altri chiudono in fretta la bottega, e appuntellano i
con i polsi le ganasce: stare in ozio, non far nulla. allegri
: così appuntino accade... in queste provincie dove l'ingegno non si
2-139: la contessa volle sapere a puntino in quali acque navigasse. faldella, iii-134
convenientemente appuntito, non troppo grosso né in palla. svevo, i-148: di
così appunto come questo, e metti in ciascuno una pietra, che somigli questa
imaginato. tasso, aminta, 181: in questo luogo, / in questo luogo
181: in questo luogo, / in questo luogo a punto io farò il colpo
, e non una scienza; è in essa che l'istinto va innanzi a qualunque
[il veleno] gli fu dato in su gli uovoli, di cui era ghiotto
. panzini, ii-207: siamo arrivati in romagna, e per l'appunto in
in romagna, e per l'appunto in quella città che fu chiamata l'atene delle
39-32 (iii-278): ed ecco in quell'istante / una gran nave appunto
istante / una gran nave appunto in porto arriva. vasari, iii-303: lo
a letto, / e che dormiva appunto in su la buona. metastasio, 1-6-221
-appunto! egli è vivo e sano in firenze. segneri, ii-180: ha egli
. pavese, 4-100: -l'ho messo in macchina mezz'ora fa, -disse bonario
religioso silenzio... e di tanto in tanto prende con un lapis alcuni appunti
scrittore oppo le ha fatte... in certe notazioni naturali e di colore locale
le numerose novità che la sposa introduceva in casa sua e ne aveva anche mosso
;... appunto dico, in ciò che né pur hanno colta una appressimità
, delle circostanze e materie, che in qual si sia di esse minima parte si
, queste strettezze... non sono in natura, e non devono entrare nella
tr. accertare, verificare, mettere in chiaro; riconoscere, controllare la verità di
assicurarsi d'aver appurato un fatto succeduto in un'armata non più di quattro leghe
le cose per lo minuto, e in questi nobili dibattimenti viensi ad appurare e
virtù, ed appurato che ella era in me naturale. leopardi, i-439:
qualcosa? 2. rifl. venire in chiaro, chiarirsi. alfieri, 63
apponga e a giusto dritto, / in questa breve mia strana mistura, /
di appurare), agg. messo in chiaro, accertato, verificato.
meditazioni serene della vecchiaia, si rinnovavano in lei con tutta la spontaneità ed il
] '. nasce un grande appuzzaménto in tutte le stanze. = deriv
, 223: gli altri fece ardere incontanente in uno fuoco, il quale fece uno
1-2: tre dì e tre notti piowono in quello paese biscie con sangue che appuzzarono
torelli... che dal seicento in qua hanno appuzzato e tradito la loro
il cotone pressato nelle balle e scomporlo in fiocchi (neltindustria del cotone). -
la ruta ne'luoghi aprici, cioè in lieto ed aperto. lorenzo de'medici
. lorenzo de'medici, i-202: in quella valle / andrai, dov'è il
. idem, 1-39z: l'uliva in qualche dolce piaggia aprica / secondo il
fervido di deio / i raggi a piombo in su le piagge apriche / non vibra
erbe odorate / che l'aprica montagna in tuo favore / al possente meriggio educa e
bertola, 185: un ombreggiato sedile in fondo a vasto ed aprico giardino invita
la vista del sole o della luna in una campagna vasta ed aprica è piacevole
albertazzi, 508: dove andrei? in qual parte scamperei al mio soffrire?
voti ingordi del villan tiranno / struggersi in dolce umor le pecchie apriche. leopardi,
palagio appresso un lago, / ove in perpetuo aprii molle amorosa / vita seco
l verde; / né, perché faccia in dietro aprii ritorno, / si rinfiora
/ a viole che aprile / nudrisca in spiaggia erbosa. achillini, iii-169: fuggìan
, / figliava il dì d'aprile in mezzo ai fiori. magalotti, vi-150:
infantili dalla vita, / dolce è sentirsi in te sì trepidanti / che quasi un
più dolce raggio / non spiega il sole in un fiorito maggio / di quel,
così caro aprile / ha da voltarsi in verno, / ninfe del bel permesso
nomen ego antiquis literis quod nusquam in veni, magis puto dictum quod ver
vel quia hoc mense omnia ape- riuntur in florem, quasi aperilis ».
è giunta tardi e le foglie hanno in pieno maggio una trasparenza e una tenerezza
3-93: determinò [il papa] in concistoro, che l'aprimento [del concilio
, ma anche qualificativo, e a volte in funzione di sm. invar.)
funzione di sm. invar.): in antitesi alla locuz. a posteriori (
a priori: sono quelle concettuali, in contrapposizione alle conoscenze a posteriori, che
l'altro da minore, certamente lo scorreranno in tempi diversi. cesarotti, i-16:
e sana, / che a priori in iscuola ancor s'appella. tommaseo
. pass, apèrto). separare, in un corpo, una parte dall'altra
esempio / ch'apre le nubi, e in terra vien dal cielo. papini,
, quasi a sommergere i continenti rimasti in un diluvio di fuoco. 2
annunzio, iii-2-76: apriremo un cammino in mezzo all'acque / perché vi passi il
strada tra una folla di persone, in un luogo intricato. -anche nelle forme
apre la fratta. caro, 11-1051: in tal sembianza / termo- doonte il bellicoso
bellicoso stuolo / de l'amazzoni sue vide in battaglia / attorneggiare ippolita, o col
, com'è solito, di mano in mano sotto il loro serpeggiante riparo prima alle
già stati aperti nel campo: tutti in linea, diritti, paralleli. barilli
: galilei, keplero, cartesio, in diverse direzioni aprirono il primo solco al
tante mie iniquitadi, e come la terra in prima o poi, non s'aperse
s'aperse, e il gran gigante in sé chiudeo. marino, 348:
al selvoso tanaro una rupe / s'apre in nera voragine, che mena / alle
il campo, si divide e si apre in solchi coll'aratro, che si chiama
fida, / sì la piaga vitale in alma accesa / aprire, è sol d'
né pensi / quanta piaga m'apristi in mezzo al petto. prati, i-60:
mezzo al petto. prati, i-60: in ferite s'aperse, e grondò sangue
la porta della cittade di notte, in tempo di guerra, sia punito nella
per mettere dentro cavalieri e genti che veniano in aiuto a lucca, e perciò fue
va, / e quella con rumore in fretta apriva. ariosto, 34-2: troppo
le porte, / dove i feretri in catedre converti, / ed hai l'ulive
g. gozzi, 4-431: apro in fretta l'uscio la mattina. leopardi,
prigionier. giocosa, 156: giugno in un sol giorno reca alle alture tutte
, per aprire le scatole di carne in conserva. montano, 137: in tutti
in conserva. montano, 137: in tutti i suoi sforzi per aprire le
, alla mensa avevano aperto una bottiglia in suo onore. idem, 1-197:
(178): egli non è in casa uscio sì serrato che, come egli
inviolate sfere, / dolce è venirvi in grembo. papini, 8-220: chi non
-aprire ad alcuno: permettergli l'accesso in una stanza, in una casa.
permettergli l'accesso in una stanza, in una casa. boccaccio, dee.
ma fia meglio entrarsene / qua dentro in casa. tita, apri, spacciati
male. papini, 8-179: ingegno, in toscano non significa soltanto intelligenza felice e
merlatura o insenatura di ferro che sta in fondo alle chiavi e che serve ad
la scala. bussò, col cuore in gola. venne ad aprire una ragazzetta bianca
., 10-36: l'angel che venne in terra col decreto / della molt'anni
e de'gradi da sedere, si aprivano in alto finestre, per le quali entrava
sogliono per lo più aprirsi a valle in un basso orizzonte di cielo. cicognani,
: le camere del noviziato aprivano tutte in un giardino. bonsanti, 2-39: per
per aprire anch'io un poco di treccone in mercato vecchio. boccalini, i-9:
questi ministri camerali, di poter aprire in parnaso un pubblico fondaco della lor nazione
voleano [i fiorentini] aprire studio in pisa. giusti, 2-179:
con gallo andavamo a ballare, andavamo in collina..., parlavamo di
che... aveva messo insieme in quattro anni di guerra e dovevano servirgli
15. permettere l'accesso al pubblico (in una bottega, in un caffè,
al pubblico (in una bottega, in un caffè, in una sala di spettacolo
una bottega, in un caffè, in una sala di spettacolo). -anche
, e non di sangue asperse / in bel teatro, che al gioir s'
altri vengono a delinearsi, a coordinarsi in nuovi organismi espressivi: il « far
giocondo: / s'aperse allor che ganimede in cielo / portò su l'alie,
, sì mi cessò la forte fantasia entro in quello punto ch'io volea dicere:
morìo per torsi sangue, faticando suo braccio in aprire un arco. petrarca, 20-9
labbra apersi, / poi rimase la voce in mezzo 'l petto. boccaccio, i-156
, xxi-995 (49): e in quello aprire delle braccia, frate giovanni vide
se te ne cale / col lume in mano, e fa ch'apra due occhi
prima etate. bonfadio, i-13: in quella prima vista un profondo e largo respirar
il pavone] / il superbo gemmaio in giro aperse, / ed allargò, quasi
iii-241: giacean negli antri lor le fere in pace, / tacean gli augei sotto
/ entro i notturni orrori / eransi ascosi in tenebroso velo, / or mentre scarsi
s'aprivano altri due lembi di manto con in mezzo uno stemma più piccolo.
, par., 29-18: s'aperse in nuovi amor l'etterno amore. sinisgalli
mai la fantasia ha bisogno di aprirsi in libertà. 22. ant.
era della grandezza quanto apre una mano in circa, un palmo per ogni verso.
non si discerne dall'oro e questa voce in nell'arte si domanda aprire. a
dante, par., 12-46: in quella parte ove surge ad aprire /
spina. giovanetti, iii-203: mentre in lei, da man nocente e ria
. della casa, 653: qual chiuso in orto suol purpureo fiore, / cui
erba fresca. tasso, 18-23: dove in passando le vestigia ei posa, /
. adimari, iii-273: erba che manca in sull'aprir del fiore. menzini,
del sole. pascoli, 194: è in fior lo spigo; tondo / s'
tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa? montale
notte ed apra intorno / tremole faci in su l'eterea mole. redi,
vista. tommaseo, i-172: apre in sembiante ampie distanze / al guardo e al
pendono or questi or quelli a tonde in cima; / or a questi or a
che lasciar gli avviluppati calli, / in lieto aspetto il bel giardin s'aperse
apre: un mondo instabile e misterioso, in cui le sensazioni più calde, più
4-197: da tutte le parti montano in cielo raggi che s'aprono con bellissime ombrelle
le sottili cose non si possono aprire in volgare. fra giordano, 3-295: come
: come il maestro, che sale in su la cattedra per aprire e insegnare la
boccaccio, v-71: e insegnommi come e in che tempo gli occhi d'uno albero
ariosto, 30-42: deh, perché dianzi in pruova non venni io / se far
malispini, 1-507: il detto papa in segreto e in palese s'aperse.
1-507: il detto papa in segreto e in palese s'aperse. boccaccio, i-555
tale argomento. rovani, i-19: trovavasi in quella età felice, in cui.
: trovavasi in quella età felice, in cui... l'animo si apre
petrarca, 123-6: conobbi allor sì come in paradiso / vede l'un l'altro
/ vede l'un l'altro; in tal guisa s'aperse / quel pietoso penser
, fra le tende infradiciate che gli sbattevano in viso, maestro mondo vedeva aprirsi nell'
calvino, 1-546: abbracciai claudia, in quel taxi; se m'abbandonavo all'
annunciava il ritorno d'èrcole che entrava in cocchio tirato da alcuni schiavi di nazioni diverse
s'è aperto col rullo di tamburo, in lontananza, del centenario del romanticismo.
la mezzanotte, e si apriva l'ora in cui ci saremmo detto quello che confina
. stato nelle trincee. in banca: iniziare rapporti d'affari annotando la
scienza, di eredi per entrare in possesso dell'eredità. un'attività: dargli
incerta e bruna, / te viatrice in questo arido suolo / io mi pensai.
era stato dal papa per certa ambasciata in spagna. -il sorgere del giorno.
. ariosto, 43-96: quivi arrivando in su l'aprir del giorno, / ch'
col ferro il passo, o di perdere in quello sforzo la vita, combattendo valorosamente
opinione diversa alla mia, anzi quanto più in questo modo s'apre la strada a
s'i'non falso discerno, / in stato la più nobil monarchia. idem
, preso maometto, e incarcerato, in pochi dì il fece morire. livio volgar
occhi: far attenzione, procedere, in una situazione difficile o pericolosa,
fu riccardo, e gli occhi apersi / in grembo alla bellissima firenze.
hanno aperti gli occhi prima che tu in maggiore inganno cadessi. idem, dee
, o gente egra mortale, / in questa saggia e bella alma celeste: /
veste, / ch'agli angelici spirti è in vista eguale. -aprire tanto d'
le bocche, e aperte le lingue in suo favore. fioretti, xxi-920 (14
xxi-920 (14): egli, in fervore di spirito, comandò a uno di
la bocca per darle principio, che in sul colle comparse la bella gemmula dal pozzo
-aprire la bocca ai cardinali: concedere in concistoro ai cardinali (da parte del
pallavicino, 3-93: nello stesso concistoro, in cui fu deputato alla legazione, si
fecero le due cerimonie solite a separarsi in due concistori distinti co'nuovi porporati,
: non è sì da chiuder la mano in non voler dare, che quando è
è guastatore, il quale apre la mano in tale modo, che ad ogni persona
morando, iii-231: a lieti versi in dolce mormorio, / tra dipinte pietrucce
. -aprire le braccia: allargarle in un gesto di rassegnazione. -aprire
il petto a qualche cosa: accoglierla in sé. dante, purg.,
adunque l'animo alle mie parole ed in te ritorna. tommaseo, i-171: al
, 10-6: [lo sparviere] quando in quelle [le ali] ha male
forteguerri, 4-9: e lo portaro in fresca grotta ombrosa, / ove del
4-468: minu scoli lampi in corrispondenza dei primi carri fecero ca
. -aprire un problema: porlo in discussione. b. croce,
. grazzini, 1-419: voi sete in firenze, vi ricordo, dove i
da una lama di tipo speciale innestata in un manico) che serve per aprire le
: l'abruotina è erba calda e umida in primo grado, e sottigliativa e apritiva
la gentil donna ti dovesse incontanente ricevere in braccio! hi, meccère: ecco
895 (2): e poi staremo in orazione, infino a terza, pregando
, pregato, di comporre il solito prologo in versi, da recitarsi...
. boccaccio, i-180: dalla cintura in sù strettissimi [i vestimenti] mostravano
belle poppe..., e ancora in più luoghi per leggiadre apriture si manifestavano
. movimento di curvatura di organi vegetali in dipendenza da semplici contatti.
. movimento di curvatura di organi vegetali in seguito a uno stimolo tattile.
e la pianura costiera). - in particolare: marmo apuano: quello che
luni, come un vaso etrusco! / in te amo il divin marmo apuano,
suo nonno tagliò il corso del fiume in due. = voce dotta,
tose. tecn. disposizione dei fogli in quinterni. carena, 1-72: aquidernatura
plinio], 24-13: l'aquifoglia posta in casa o nela villa caccia le
bastone fatto di questo albero e gittato in qualunque animale, benché per mancamento di
io veramente non so vedere altro albero in italia, che più rassembri al paliuro
recita plinio, l'aquifoglio è quello in italia... simile molto al nespolo
italia... simile molto al nespolo in ogni sua parte. = voce dotta
, salvo all'estremità superiore che termina in punta adunca; le ali spiegate sono
testa, del collo e del dorso in prevalenza bianche, e frequenta le pianure e
della gola e del petto (nidifica in sardegna e nella corsica); l'
137: l'aquila vola molto in alto; ma s'ella avesse legato
ali, ella non potrebbe volare molto in alto; e così l'uomo per le
peso delle cose terrene, non può volare in alto, cioè che non può venire
par., 1-48: quando beatrice in sul sinistro fianco / vidi rivolta e riguardar
quando l'aquila piglia la serpe e portala in alto, la serpe ora si aiuta
fusse suto aquila, non averebbe potuto in così poco tempo volare: e di questo
stupore. pulci, 14-47: l'aquila in alto con sue rote andava, /
penne gli abbruciava, / e rovinava in mar giù dell'altezza / quivi di nuove
sieno corteggiatori d'essa aquila, perché in tal modo si cibano. savonarola, i-47
parte del becco di sopra che racchiude in modo la parte di sotto, ch'
parte di sopra che ella l'assottiglia in modo che ella può poi pascersi e
/ la gru le sue falangi ordina in schiere, / lo smeriglio e 'l terzuol
seguon l'acceggia, / l'oche in fila di sé fanno bandiere. vallisneri
casti, 13-29: stassi l'aquila in mezzo alla sua corte / nel maggior
nel sole l'aquila, e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo
. pascoli, 796: l'aquila è in alto: fulgida nel lume / del
all'eremita della chiesetta, seduti entrambi in riva al mare, giù fra gli scogli
la coda forcuta. paolieri, 2-173: in quelle notti lunghe l'aquila dormiva,
penne, nell'incavatura di due rupi in bilico sull'abisso. barilli, 2-185
un'aquila di rame o d'argento in cima a un'asta); simbolo
tricolor bastone. carducci, 712: in cospetto a l'aquila gli animi ed
legioni / passavano, le antiche aquile in testa. d'annunzio, iv-2-224: il
gli anni 1806 e 1815, penetrò in queste sale l'aquila napoleonica.
per certe anime-aquila; e meglio respirano in quelle altezze dove dormono i fulmini e si
pazienti non erano tanto aquile da sbrigare in due minuti una tale deliberazione. b.
: a due teste, che guardano in direzioni opposte (a indicare un duplice dominio
idem, 18-39: ed ei da lunge in bianco manto / comparia venerabile ed altero
'70 se ne avevano [di sigarette] in austria di quelle che venivano vendute in
in austria di quelle che venivano vendute in scatoline di cartone munite del marchio dell'
aggettivo gran consumo nell'ex-lombardo veneto e in tutta italia. 5.
simil medaglione del re di francia, in cui questa figura a manritta non ha il
non a capolago né a lugano) in milano, sotto le ali dell'aquilone augustissimo
era il simbolo di giove, trasformata in costellazione dopo il ratto di ganimede.
ala, e poi ricomparire venti braccia più in là. locchi, 42:
di cornu copie pendenti, in cima agli steli eretti e sottili:
di pepli di chiome / impetuosa volante / in aura di giovinezza. idem, v-1-950
. aquilinaménte, avv. ant. in modo caratteristico dell'aquila, proprio dell'
i legnaiuoli coll'uno degli occhi metter meglio in isquadra i legni per mezzo del
a'nidi dell'aquile stanno, prendano in mano un de'suoi aquilini, 'e quando
detto aquilino avrai, ad alcun palo in alcun luogo non molto dal nidio rimosso,
però mai troverebbesi sì aquilino, che potesse in esso guardare, e non accecarsi?
dall'aquilino volo. casti, 13-26: in cima all'aquilino albergo / ir non
quando sembra che l'anima si muti in un monte di rigido diamante e non lasci
grossi occhi azzurri iniettati di sangue, in un viso nero, arso e aquilino
rigidi [i laghi], neutri in una aquilina atmosfera nascondono gli anni, i
mezzo de'quali il non camuso naso in linea diritta discende, quanto ad aquilino
, 2-224: pallido nel volto, in cui gli zigomi e la curva del
bernardino da siena, 501: ellino in tqtto mi hanno voluto cacciare l'aquilino per
molto più generosa e più gagliarda che in tutte l'altre parti del mondo,
. dante, purg., 32-99: in cerchio le facean di sé claustro
/ le sette ninfe, con quei lumi in mano / che son sicuri d'
-che aquilone ventasse forte sì che noi fussimo in grecia anzi che pompeo *. arrighetto
tacque. le cui forze e opre in persona di se stesso descrive ovidio dicendo
stesso descrive ovidio dicendo: « sta in mio poter cacciar le triste nubi,
il fiume. lancisi, i-709: in questo io ho proposto il vento austro
: qual pin che dritti i rami in alto spiega, / e agli urti d'
immoti e soli / piomban, rotando in procellosi voli / per le foreste, /
valle. papini, 6-220: soltanto in quel giorno in cui nubi e aquiloni obbediranno
, 6-220: soltanto in quel giorno in cui nubi e aquiloni obbediranno ai nostri
rammentai di una illustrazione delle crociate, in cui si vedeva il vento aquilone,
g. villani, 8-109: apparve in aria uno grandissimo fuoco, grande in
in aria uno grandissimo fuoco, grande in quantità d'una grande galea, correndo dalla
gli percuote le vele, e lieva tonde in alto alle stelle. bibbia volgar.
, i-ii: passò [la fama] in breve tempo le calde onde dell'orientale
(16): allora tutti quegli uccelli in schiera si levarono in aria con maravigliosi
tutti quegli uccelli in schiera si levarono in aria con maravigliosi canti; e poi,
loro santo francesco, si divisono in quattro parti: e l'una parte volò
quattro parti: e l'una parte volò in verso l'oriente, l'altra inverso
, ad appostare i pesci, che sono in gran copia per quell'acque là de
locare [lucifero] / sua sedia in aquilone: / ma la sua pensagione /
*). è un pretto latinismo in c. e. gadda, 3-166:
stesa su lievi stecche o cannucce (in forma quadrangolare o triangolare) con coda
! d'annunzio, iv-2-280: passò in corsa ima schiera di monelli, dietro
come un uccello di paesi strani, in un cielo tutto rosato e soave.
sono bambini e bambine che recano, in spiaggia, un aquilone di velina verde
via. comisso, 12-79: mandavano in aria aquiloni coi segni di falce e
. da aquila (cfr. aquilone1, in senso figur.).
.. l'aquilotto si fermava di quando in quando a inseguire una lucertola che attraversava
-pettine striato con righe assai minute: in ambedue le parti ha una mediocre e
o con due orecchie; nasce in gran copia nel seno aqui- tanico,
, 1007: le donne / tendono in vano a tare di maria / vergin le
l'ara dei diòscuri tranquilla / gode in grembo alla dea di lunga face. idem
: i ruderi della vecchia chiesa e in alto la nuova ara di pietra bianca,
l'ara di un vetraio, laggiù, in fondo a un corridoio ingombro di
trespolo, aperto il becco adunco, in un furore grottesco d'aquila fallita.
dioscoride], i-321: quel legume che in lom bardia si chiama roviglione
bardia si chiama roviglione, e in sul trentino arabeia, si
cui versò nei bicchieri di terra, messi in cerchio, dello smeraldo fuso.
che egli avesse la barba grande e in abito arabesco fosse, pure dopo alquanto
lo potea far sicuramente, / avendo in dosso l'abito arabesco. baruffai di
sapevano leggere seguitavano a guardare perdendosi golose in quegli arabeschi. fracchia, 101:
baci sulla mia faccia / vi truccano in dolci arabeschi / una gravità da pagliaccio.
un solo piede e protende l'altro in aria ad angolo retto. 1
l'aria, lieto col caduceo in mano, fender il cielo a le mia
medesimo colore, anzi quelle linee in alcune rappresentano carat teri arabici
: le arabiche campagne /... in lui ritrovano, / a dismisura
redi, 16-viii-256: sono stato il segretario in capite delle sue lettere;..
lare i più intricati ed arabici ieroglifici che in quelle sieno stati delineati. foscolo,
, allo sputo del sangue. nasce in luoghi aspri. idem [dioscoride],
/ che più groppi di verghe estolle in alto. / d'etiopia il balan
turchi nell'impero arabo e dai mammalucchi in egitto. prati, ii-293: mirai
un giovane maestro venuto dalle natali calabrie in cerca di fortuna, nero e crespo come
di terzo grado, riprodotte a varie copie in manoscritti medioevali di evidente origine araba.
-cifre, numeri arabi: quelli in uso attualmente nel nostro sistema di scrittura
mondo da un unico esemplare (che muore in un braciere d'aromi e rinasce dalle
di araba fenice e irighiotte perle sciolte in tocài. panzini, i-818: in
in tocài. panzini, i-818: in arabia sta l'araba fenice. idem,
per lo più unisessuali, riuniti in infiorescenza a spiga o a spadice
o a spadice, e avvolti in una grande brattea comune detta spata.
tropicali, molto velenose, alcune usate in medicina (acorus calamus 'calamo aromatico
colocasia, gigero, quest'ultimo spontaneo in italia), altre ancora per ornamento
libero nella cascara sagrada: si cristallizza in cristalli tubulari, bianchi, lucenti.
gialli), frutto a sviluppo sotterraneo in forma di legume oblungo, tuberoso,
. tessitrice mitica, abilissima, trasformata in ragno da atena che ella aveva sfidata
te / già mezza ragna, trista in su li stracci / dell'opera che
, / ma se peso più grave in lei s'incappa, / non si ritien
ali e senza antenne, col corpo diviso in cefalotorace e addome, occhi semplici,
solo pezzo, talvolta segmentato e diviso in due parti distinte (come ragni,
ipotonia, ossa lunghe e affilate, in particolare quelle delle dita.
affu micata, né era in quella alcuna parte ove aragne non avesse
lavoro. vasari, iv-230: segue in quest'altro, che gli è sopra,
quell'industria e quelli artigli e membra in tal numero, quantità e forma..
del tessere e fu dalla dea mutata in ragno). cfr. boccaccio, iii-n-61
le aragne folle disputare », e in nota: « fece adunque ciascuna di loro
ch'ella morisse, anzi la convertì in ragnolo, il quale, non avendo la
[s] nier 4 discorrere, chiamare in tribunale ', dal lat. adrationare
i campi certi fili sottilissimi e spessi in guisa di tele d'aragni e tremoli
più preziose fila, usi di consumarsi in esse, cominciarono a essere rubati da
antichi finsono che alla dea pallas era in odio l'aragnolo, il quale
, di lucentezza vitrea, si presenta in cristalli prismatici geminati secondo le facce del
, assai pregiata; il corpo è diviso in cefalotorace e addome, gli occhi sono
: caute anche le aragoste, muovono in giro quelle loro antenne sottili cercando di
, 10-67: come fa l'orrenda aragosta in amore, quando apre lentamente la tenaglia
di famiglia, / che soffiando corse in dentro / e lasciò rotto nel centro
e araldico come stesse di fronte al sole in cima a un campanile. beltramelli,
col compito di dare pareri al governo in temi di titoli gentilizi, stemmi, ecc
ella non verrà, o ella si convertirà in un araldo, o simil persona.
, 320: vanne, araldo, in verona; e al duca, a tutti
specie, per lo più tropicali; in italia è spontaneo il solo genere edera
sm. specie di arancio. diffusa in mesopotamia, siria, palestina fino alle galileo
quanta invasioni arabe. bastasse per piantare in un picciol vaso un gelsomino, arancèra
dove si conservano le piante di arancio in vaso, durante rin verno.
verno. fogazzaro, 2-59: in mezzo alla grande aiuola ovale tra l'
spiriti generanti del cedrato e dell'arancia, in maniera che potessero produrre sopra lo stesso
come i giardini di favola / che dormono in balsamo ancora / nella nostra memoria infantile
idem, 62: con un'arancia in mano, abita il prato / un fanciullo
veste. 2. figur. (in senso osceno). g. m
fatti loro i capegli neri, fu messo in capo un velo giallo aranciato. fogazzaro
giovane, 9-234: e sostengon vaselli in sulla fronte / d'arancin della china
. 5. supplì di riso in forma di arancia, contenente nell'interno
bianchi, assai profumati, isolati o riuniti in gruppi di 2-6 a grappolo, frutti
mercé dei mirti neri e bianchi, ed in grazia dei lauri freschi e verdi,
sottile e più nel mezzo corpacciuta e meno in punta aguzza, con molte spine pungenti
riposo, / che temprato riguardo abbia in su 'l die / sopra un boschetto
fiori quadrati degli aranci che avevano odorato in primavera s'erano trasformati adesso in palle
odorato in primavera s'erano trasformati adesso in palle di neve fra le foglie più
enormi sopra zoccoli di legno, allineate in due file formavano un vialetto. moravia
delle nozze. panzini, ii-358: in testa aveva un velo fermato da una
portavano alla vita, sul petto e in fondo alle sottane. 2.
, 2-2-248: io voglio che noi andiamo in maschera, tu ed io e 'l
di cui sono copiosamente pieni, non è in tutti gli aranci di un medesimo sapore
affaticasi agramente il brasavola... in volere esporre donde sia tratto il vocabolo
trattati antichi, 66: chi nasce in leo fia bello e chiaro...
, una larga zona tricolore: sanguigna in basso, poi arancia, poi verde.
qua e là il roseo si sfuma in toni ambrati, qua e là si
ambrati, qua e là si rafforza in un arancione ardente. e. cecchi,
. idem, 6-17: riflettori battono in pieno la massa degli edilìzi con raggi
aranea. idem, iii-29: e stanno in questo mondo come fa la aranea in
in questo mondo come fa la aranea in la sua tela, la quale in brieve
aranea in la sua tela, la quale in brieve tempo e facilmente è scopata e
similitudine di una rete, la qual conchiude in sé la metà dell'umore cristallino;
intenta numquam desinit laborare, perpetuimi sustinens in sua arte suspendium • >.
il tempo, il seme gittato in terra riceve nutrimento dall'acqua e dal sole
come fa la mosca che è in sul collo del bue, quando gli fosse
le piagge araro, / volgonsi in brandi a funestar la terra. p.
quella pianura... l'arano tutta in minutissimi solchi che vengono a farla
, / eh'a ciocca a ciocca in su la fronte errate, / e lascivi
di tela agitate dal turbine delle eliche in prova, apparivano a quando a quando
tramescolando il fondo impastato e lo frangevano in argento vivo. 3. per
onda; / e 'n nero bosco od in opaca sponda / beva ne l'arsa
del mare su cui aravano delle paranze in cala. montale, 2-76: oh il
il firmamento: l'elica lo frantumava in vertigine. 4. figur.
, piaciuto agli occhi falsi, arerei in molte parti, lasciando eterni segnali in
in molte parti, lasciando eterni segnali in quello delle mie vendette. cessole volgar.
ella s'appiglia. bembo, 1-68: in alcuno famoso tempio dipinte si veggano molte
e con l'asino. -arare in su e in giù: andare avanti e
asino. -arare in su e in giù: andare avanti e indietro,
riscontro delle donne e vanno loro fino in sul viso; e se passano dalla casa
sia alla finestra, tutto il dì arano in su e 'n giù, e fanno
19-28: vedi / qui l'arativo fluttuante in vena / rapire in gioia l'arator
l'arativo fluttuante in vena / rapire in gioia l'arator. salvini, 17-611:
le terre. marino, 7-99: in ogni tempo, e non arato o culto
, 679: oh a le bell'ombre in su 'l sacrato / ne i dì
2-214: erano fuori del bosco, in ima valletta che aveva al centro la scriminatura
argine il ciuffo di rovi spogliati / che in agosto fu verde. cassola, 2-251
un solo blocco strati- forme, arato in solchi orizzontali dalla neve e dal gelo.
14-42: il sacco colmo di pesci arati in tutto il santo giorno.
. leggende di santi, 3-273: in quello campo si erano aratori, li
da non la credere, quanto in questi aratori cresciuti fra ile zolle sia malvagità
alamanni, 5-1-183: ma ponga cura in ciò che questa [la vena] suole
sole, / ed il pungolo vibra in su i mugghianti. pascoli, 173:
di legno, sono ancora usati oggi in paesi arretrati. simintendi, 1-105
ritorno. chiabrera, 313: dunque in orride spade / cange- ransi gli aratri
? marino, 314: l'alta divinitate in tauro asconde, / tauro non già
asconde, / tauro non già vilmente in mandra nato, / nato a l'
. idem, 5-22: tre verdi colli in guisa di teatro / siede rustica valle
.. se mi mandasse un disegno in misura dell'aratro a taglietti, che
idem, ii-155: anche maneggiando una zappa in un campo, o seguendo un
i-163: alghe e conchiglie / cangiate in sasso d'appennin sul dorso / il
raccoglie; e d'elefanti / cavi teschi in vai- damo urta l'aratro. carducci
idem, 729: stride l'aratro in solchi aspri: la terra / fuma.
lavoro agricolo (eseguito d'autunno, in vista della semina), che consiste nel
sei braccia sì e sei no, ed in tralice, colla tendenza verso gli acquai
raccolta delle ulive e le faticose arature in mezzo ai lecci. bocchelli, ii-422:
un vecchio alto e salcigno siede / in terra, in mezzo alle araucarie nere
alto e salcigno siede / in terra, in mezzo alle araucarie nere. ungaretti,
tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa?
arazzerie che con maraviglioso artificio si tessono in quei paesi. grazzini, 2-82:
. magalotti, 1-141: gli uccelli in quel paese, per l'immensità del
? / i buoni / egregi arazzieri in ferrara? arazzo, sm. tessuto
rimangono completamente coperti), variamente istoriato in tutta le sua ampiezza (salvo una
18: però chi troppo bada / in sulle storie dei panni d'arazza,
v'erano panni d'arazzo, né nulla in tutta la sua casa. savonarola,
/ nell'aule dei palazzi, / e in larghe pieghe immobili / riposano gli arazzi
un cavallo, un cane, solitari come in un arazzo, lasciavano pensare che tra
. locuz. star sull'arazzo: star in signorìa, regnare. barujfaldi,
e sì sempre sull'arazzo, / e in gran pregio e divozione...
= dal nome della città di arras, in francia, sede di antiche e celebri
; nella forma italiana arazzo, come in borsi, 1-136: « noi guardavamo
semicerchi aventi per diametro le due parti in cui è stato scomposto il diametro del
ciò con efficacia per essi vincolante, in base alla preventiva accettazione. 3
altri da loro stesse spontaneamente; ma in questo caso l'autorità arbitrale era meramente
è pronunciata a maggioranza di voti ed in seguito a conferenza personale degli arbitri.
la moltitudine dei denti passati, ed in conseguenza il numero delle vibrazioni e delle
i legislatori trovarono valide queste ragioni in favore deu'arbitramento forzato. molti obbiettarono
. nel primo caso l'arbitrante ha in mira di trarre e rimettere alle condizioni
come arbitro, fare da arbitro (in una lite, in una competizione sportiva
da arbitro (in una lite, in una competizione sportiva). -anche assol
ii, 1-21: ponendo ancora termine, in fra il quale ella debbia arbitrare.
giudizio arbitrar vuoisi. panciatichi, 192: in ordine al pigliar que'libri, ella
ella arbitri a suo talento; perché in questa e in ogn'altra cosa ella puole
suo talento; perché in questa e in ogn'altra cosa ella puole disporre liberamente
... si stimò che morissono in questo tempo [in firenze] più di
stimò che morissono in questo tempo [in firenze] più di quattromila persone.
quattromila persone. ugurgieri, 207: in verità io così rivolleva nell'animo ed
boccaccio, iv-99: certo io arbitro che in cotale maniera vivesse la prima età,
9-115: s'ingegna di provare che sia in noi la facoltà libera dell'arbitrare e
stabilito ad arbitrio. -per lo più in senso negativo: irregolare, capriccioso,
della polonia non porrà la bilancia europea in mano alle potenze del settentrione. idem
e tirannesco, intendendo di farlo cacciare in una carcere, se mai viene in costà
in una carcere, se mai viene in costà. idem, ii-309: quella
i pregi dell'armonia consistono... in seguire quell'idea della convenienza dei suoni
dei suoni ch'è arbitraria e diversa in diverse nazioni. idem, i-574: la
limite alcuno. mazzini, ii-130: in fatto di riforme l'universale ha nome di
molte ragioni. gli dispiaceva quella fiducia in un mezzo arbitrario. b. croce,
: l'intenzione e la volizione coincidono in ogni punto; e la loro distinzione
l'ingiustificabile, si discopre affatto arbitraria in entrambe le forme in cui si suole presentarla
discopre affatto arbitraria in entrambe le forme in cui si suole presentarla. c
. neol. posizione filosofica che consiste in un indeterminismo del tutto irragionevole e arbitrario
, è dato osservare i deterministi convertirsi in arbitraristi e gli arbitraristi in deterministi.
deterministi convertirsi in arbitraristi e gli arbitraristi in deterministi. arbitrato1, sm. ufficio
arbitrato è l'autorità di sedere arbitro in differenze e forensi e civili e politiche
... aggiunsi e ripetei a lungo in questo e in tutti gli altri miei
aggiunsi e ripetei a lungo in questo e in tutti gli altri miei scritti, che
. 3. dir. istituto in virtù del quale viene affidata a giudici
certe norme messe innanzi relative all'arbitrato in caso di sciopero. 4.
g. villani, 8-1: faccendosi in firenze ordine d'arbitrato in correggere gli
: faccendosi in firenze ordine d'arbitrato in correggere gli statuti e le nostre leggi.
sentenzia, rinunzioe il compromesso e commissione in lui fatta. g. morelli [crusca
: se la lucerna che ti mena in alto / truovi nel tuo arbitrio tanta cera
vestì donna unquanco / né d'òr capelli in bionda treccia attorse / sì bella,
diece il numero trascenda, / ch'in questo il sommo imperio a me riservo
di stige anticipar la barca, / in van ti gonfi, in van d'orgoglio
barca, / in van ti gonfi, in van d'orgoglio carca / oblii l'
spender parte de'lucri, ogni anno, in sussidio, in opere di beneficenza.
lucri, ogni anno, in sussidio, in opere di beneficenza... a
seguita il suo arbitrio... in se stesso non può stare. della casa
, i-1-216: altre voci vi sono in cui l'arbitrio della pronuncia popolare introdusse
morale comune sia al disotto di noi, in altri termini credere, che, noi
5. potestà assoluta, illimitata. -anche in senso negativo: potere dispotico, violento
, 1-86: mi pare assai che in mille casi, giudicati in quel modo alla
assai che in mille casi, giudicati in quel modo alla militare, dal solo
/ si dia l'arbitrio dello stato in mano? leopardi, i-603: il signore
farvi capaci del come voi sete corsi in uno errore non men grande che risibile.
di quello, dunque, che tu eri in diritto di fare...?
, 16-71: se così fosse, in voi fora distrutto / libero arbitrio, e
. stor. imposta che venne applicata, in alcuni periodi, a firenze; così
il suo ammontare era calcolato dal comune in base a una valutazione arbitraria del reddito
, e perché la non si pose in su'beni stabili, ma in su gli
si pose in su'beni stabili, ma in su gli esercizi ed in sulle faccende
, ma in su gli esercizi ed in sulle faccende che facevano i cittadini, e
era un'altra gravezza, posta non in sui beni ma in sul credito ed in
, posta non in sui beni ma in sul credito ed in su le faccende
in sui beni ma in sul credito ed in su le faccende, che travagliavano mercantilmente
facea venir au'armi. -avere in arbitrio: potere, essere in grado.
-avere in arbitrio: potere, essere in grado. catone volgar., 1-102
che celebrità di grecista. -dare in arbitrio: dare in balia, abbandonare
. -dare in arbitrio: dare in balia, abbandonare in potere di qualcuno
arbitrio: dare in balia, abbandonare in potere di qualcuno. ariosto, 24-36
. ariosto, 24-36: che datogli in arbitrio avea que'dui, / che
da lui. -essere, stare in arbitrio: dipendere dalla volontà di qualcuno
quale diventa reo. dal cominciamento è in suo arbitrio d'essere buono o reo
da che egli è reo, non è in suo arbitrio di diventare buono. machiavelli
: mòstrogli [rosi- smunda] come in suo arbitrio era o ammazzare alboino..
2-96: il tempo vo'che stia in arbitrio de la mia mente. né vo'
[imperatori greci] fu da lì innanzi in arbitrio de'popoli. baldini, 4-172
: fino a qualche anno addietro era in arbitrio dell'ultimo scalcinato poliziotto turco condurre
che si fosse fatta vedere un attimo in pubblico a viso nudo. -ant
frase comune: prendersi l'arbitrio, in luogo di prendersi la libertà, aver
cittadino privato a cui due parti in lite affidano la risoluzione della controversia;
per messer alderighi di siena, arbitro in tra i detti comuni. b. segni
comuni. b. segni, 5-222: in ogni luogo l'arbitro è tenuto fedele
panzini, ii-62: -è vero che mettono in prigione a cantare: « su venite
prigione a cantare: « su venite in fitta schiera »? -così mi chiese un
mi chiese un bambino invocandomi come arbitro in una questione avuta con i suoi coetanei
che sono potenti, per rimanere, in tutto, arbitro di quella provincia. idem
, 14: la divina idea, / in cui d'ogn'uom l'opra futura
opra futura è impressa, / arbitre in loro oprar l'alme poi crea.
silenzio, ed arbitro / s'assise in mezzo a lor. leopardi, i-1307
che dire che gl'italiani debbono scrivere in lingua antica. cattaneo, ii-2-186: le
fu già un alto magistrato, potente in corte, arbitro di favori e di
d'annunzio, iv-1-46: ella era, in verità, l'arbitra delle eleganze conviviali
convito. 3. dir. in una causa civile, chi è chiamato
dalle parti (nella forma da questa stabilita in precedenza) a decidere la vertenza (
possono essere uno o più, purché in numero dispari. il compromesso o la
g. villani, 9-287: si feciono in firenze arbitri sopra gli ordini e statuti
a lucca per soccorso; onde essendo in firenze un grande sforzo, furono fatti
tommaseo]: arborare è quando si rizzano in piedi gli arbori dei vascelli. idem
quattro per arborare, disarborare e mettere in carena. = dal lat.
, 1-5-130: quelli primi uomini erano in terra arborata e fruttuosa, la quale si
di rose e arborata di palme come in una spiaggia di liguria. pea,
ormai si dice... e in quanto all'« arborato » gli alberi
falconi, 1-5: il piloto, arrivando in vassello, per sua sodisfazione dovrebbe rivederlo
fruttiferosa, / qual frutto e più in altura / avanza tutti gli altri di savore
prima che li fiori d'un'arbore in certa parte perdere si dovessero, non producesse
parte perdere si dovessero, non producesse in quella fiori, e per li vani abbandonasse
possa percuòtare. ammaestramenti, 250: in molti giorni cresce grande arbore, e in
in molti giorni cresce grande arbore, e in uno si taglia. petrarca, 60-1
ii-322: or non gettano graziose ombre in su l'erbette della terra gli alti e
xxi-990 (48): egli vide in visione uno arbore bello e molto grande,
frutti. tasso, 6-iv-2-8: tal s'in fertil terreno arbor felice / ha fermate
piantano, correre dove si possano appoggiare in arbori freschi e dove sentono l'acqua campeggiare
/ mille torbidi globi / di fervidi vapori in alto esala. e. stampa
far preda fa prima romor col becco in quelle parti di qualche arbore, donde
adoro? carducci, 579: ridono in tanto i monti e il mar lontano,
fece al mio desìo diversa? / in durissimo tronco e in fronda cupa /
desìo diversa? / in durissimo tronco e in fronda cupa / la dolce carne tua
. ariosto, 8-64: la vela in cima all'arbore rimessa / rendè la
prua / l'evangelio e la vergine in su l'arbore, / che il vento
d'un'altra malva arborea che fa in mauritania... d'altezza di venti
il nido per le macchie e boschi, in qualche cespuglio, armandolo di foglie d'
direi arborei come nelle statue di dafne in sul principio primissimo della metamorfosi favoleggiata.
più calva, s'addensa e s'aggroviglia in massa arborea impenetrabile. idem, 2-iooi
... guardando le stelle che spuntavano in grandi diademi fra le chiome arboree.
. fracchia, 1017: una bifora in forma di felce arborea. c. e
aggregati cristallini i cui cristalli sono disposti in modo da raffigurare quasi una vegetazione arborea
: l'insieme degli alberi che vegetano in un luogo. ungaretti, viii-17
riestesasi misura delle mete, / estenuandosi in iridi echi, amore / dall'aereo greto
/ roseo facendo il buio e, in quel colore, / più d'ogni vita
. miner. disposizione di aggregati cristallini in forma ramificata. = deriv.
, con le radici nella terra accumulata in cavità del tronco o dei rami.
della coltivazione degli alberi, e si distingue in varie branche quante sono le specie coltivate
(vene, arterie, nervi) in forme simili alle ramificazioni di un albero
l'uomo che si conserva con ragione in degno e eccellente amore, senza goderlo,
rubiconda / lava e gran'sassi risoluti in foco / dal rotto cinghio mormo
., 27-134: vedi lo sol che in fronte ti riluce; / vedi l'
onora e difende e magnifica quelli li quali in verità e con puro cuore lo servono
coperta e circuita di giovanetti arbuscelli, in maniera che appena i chiari raggi del
: è un arboscello che cresce poco in alto, ma spande molti rami 0
rami 0 piuttosto fusti di erba, in largo fin dalla radice: ed ogni
panni], gli tese a rasciugare in su certi arbuscellini di grandezza di mortine
arbustaceo: complessò degli arbusti che crescono in una foresta. arbustina, sf.
ursina (arbutus uva ursi) e in altre specie di erilacee e piroiacee:
di sapore amaro, incolori, solubili in ^ cqua e alcool; ha azione
la terra utile da vigna si conosce in questo modo... se gli arbuscegli
ad una controspalliera di arbusti rachitici piantati in vecchie botti di petrolio. d'annunzio
monte lo scricciolo solitario che d'arbusto in arbusto mi mena fin sulle cime.
latini chiamano arbuti, ed oggi ancora in più luoghi vicini di qua, mantenendo quasi
dioscoride], i-208: lo arbuto in toscana, ove per ogni selva si vede
per morto mette un suo amante adoppiato in un'arca, la quale con tutto lui
tutto lui due usurai se ne portano in casa...: laond'egli scampa
d'avere l'arca furata son condannati in denari. idem, dee., 4-10
o non si ricordano o non sanno metterle in atto! e a chi fa così
, perché è come avere uno tesoro in una arca con obbligo di non potere
: la maga i figli suoi chiama in disparte, / e d'oro una bell'
, / e d'oro una bell'arca in man lor pone. tasso, aminta
/ olio gran copia chiu- dean parche in grembo. idem, 13-15: le vesti
vino e l'olio e il miele in copia / pel rogo, o veneranda;
antico, che gli ricordavano i tempi in cui era vanto alle donne possedere arche
un seggiolino; sotto, un'arca in cui colombo teneva la sua biancheria e
: rotoli di biancheria lasciati dalla mamma in fondo a un'arca dove nessuno andava
piacer, labra amorose. -mettere in arca: accumulare ricchezze. dante,
milizia / che non curasse di mettere in arca. -grande cassa per la
è l'ubertà che si soffolce / in quelle arche ricchissime, che foro / a
esopo volgar., io: e muratolo in casa, gli mostrò pieno il celliere
pane, la farina e l'arca / in fumo fatto andar come elisire. note
, voce latina che vuol dir cassa in generale; ma noi intendiamo specialmente quella
di verde; l'acqua chiara luceva in fondo, nell'arca. 2
., 1-1 (82): in un'arca di marmo sepellito fu onorevolmente in
in un'arca di marmo sepellito fu onorevolmente in una cappella, ed a mano a
n'andarono alla chiesa maggiore, ed in quella assai leggermente entrarono, e furono all'
ragionevoli; e di sua mano si vede in padoa l'ornamento dell'arca di s
. antonio. marino, iii-231: in un'arca di marmo, / di candor
conosca e non intenda / fatto falsario in quelle chiome amore? / falso è
di colui che nuovo olimpo / alzò in roma a'celesti. idem, 1-152:
dere. pascoli, 1020: egli dorme in una cattedrale, / entro l'
cofago eleggo, ov'è scolpita / in tre facce una pugna d'ales
possiamo noi cavar le fosse / asciutte, in questa patria intrisa d'acque.
: l'arca torreggia e biancheggia in fondo alla navata di mezzo,
. ojetti, i-441: ripenso a cangrande in armi che ritto sul suo cavallo
armi che ritto sul suo cavallo in vetta all'arca ride nel cielo. bel
/ sparì per l'aria e nell'adige in polvere / viola principesca.
cascia, 671: il quale noè significa in prima cristo e tutti i buoni cristiani
della chiesa vivendo con gli animali feroci in una arca: così i buoni cristiani vivono
così i buoni cristiani vivono con i rei in una chiesa, e in una unità
i rei in una chiesa, e in una unità di fede e non di carità
per la sua misericordia l'umana generazione in otto anime, di noè e di
un'arca / tal, che sia forte in mar per ogni foce. / la
dio vostro creatore, e sempre e in ogni luogo il dovete laudare, però
pascerne sé e gli animali che fumo introdotti in quella al tempo del diluvio. così
la lite nata per le precedenze, in quanto pericolo è stato l'asino di
perdere la preeminenza, che consistea nel seder in poppa de l'arca, per essere
: non dico che deva andar lui in giro in carrozza, ad acchiappar tutti
dico che deva andar lui in giro in carrozza, ad acchiappar tutti i birboni
. panzini, i-658: cane lupo in quanto ammazza i pulcini... ubbidisce
botola per mandar via la colomba in ricognizioni per il mondo che era ormai
belve sonavano come implorazioni per trovar posto in un'arca di noè. viani
i pittori collocavano da un canto in una storia del diluvio. stuparich, 5-471
arca leggera. grande, 2-388: in te rinchiusa [la tartaruga], vivi
appena cominciati, che l'idrogeno / in nome del diritto brucia / la terra.
per il trasporto mediante due stanghe: in essa mosè pose in custodia le tavole
mediante due stanghe: in essa mosè pose in custodia le tavole della legge (oltre
l'arca degli suoi secriti, / e in isreaele sì vole regnare. dante,
., 20-39: colui che luce in mezzo per pupilla, / fu il cantor
, / che l'arca traslatò di villa in villa. bibbia volgar., i-376
riporre: / dico nel tempio lavorato in arca / di care pietre, d'
quale quando si portava l'arca del signore in ieru- salem, disse: -da'qua
adomò d'oro mondissimo, acciocché ponesse in quella le tavole della legge. vasari
, ii-623: come si può vedere in una parte di quelle storie nel mezzo della
legge. cicognani, 1-44: in quanto poi ai dottori, si credono
lo aveva materialmente eretto, arca istoriata in una infinita processione trionfale, che li empiva
essere un'arca: possedere una dote in maniera superlativa (un'arca di scienza,
virtù, di santità). -anche in senso ironico e dispregiativo. guittone
. bernardino da siena, 1053: venne in tanta sapienza, che pareva una arca
arche di prudenza, tanto più incappino in questo labirinto. casti, 1-18: prendi
] tanto alto levaron le voci che in breve gli sfaccendati si radunarono e fu quella
saperlo, mi ero imbattuto e innamorato in un'arca di scienza?...
tosse [del morto] e pongonle in una archétta in caverne sotterra nelle montagne
morto] e pongonle in una archétta in caverne sotterra nelle montagne, in luogo
archétta in caverne sotterra nelle montagne, in luogo che non le possa toccare né uomo
gli ebbe i migliori combattenti che lui aveva in certe archette, gli faceva collare,
archette, gli faceva collare, e porgli in su le bocche delle dette spelonche.
con coperchio e per lo più riposto in luogo appartato): dallo stesso tema
clausa »; festo: « arca, in qua quae clausa sunt tuto manent,
alto- cinta, l'un piede ignudo in mano, / si riposava all'ombra
., ii-254: si mascheri da arcade in giubboncino color di mattone. rajberti,
: forse per questo gli arcadi vanno poco in carrozza, per timore che il baretti
, contemplativo, dominato dal sentimentalismo, in una forma ricercata, svenevole, leziosa
. tommaseo, iii-446: e'pareva in amore un coso tra il collegiale,
ogni contatto con la realtà, perduta in astratta contemplazione (e vi è connesso
musica, arcadia e, per giunta, in tempo di prospera vendemmia. linati,
1690, il cui gusto si diffuse presto in tutta italia: si proponeva, come
come reazione al barocco, di rimettere in onore la semplicità stilistica, i temi
, l'arcadia non è stata peggiore in fondo di tutte le altre. essa rispose
idillico, lontano dalla realtà, occupati in vuote esercitazioni di stile, dediti a una
. carducci, iii-18-147: è, in tanto gridare contro l'arcadia, un rinnovare
d'arcadia, dei poeti arcadi; in modo idilliaco, bucolico. carducci
e le cruschevoli lepidezze, andavano perdute in quel loggione. carducci, ii-16-261: non
istrumento della lingua, sì da scoprirne in più punti toro d'una tal quale arcaicità
e nome tipicamente latino-greco, e, in genere, arcaico e arcaicizzante, esso
: è vero che ciò è detto in latino, che spesso serve per non farsi
tendenza artistica e letteraria a riportare in vita forme e stili di età primitive,
ed espressioni proprie del passato e cadute in disuso. c. dati, vii-178
è nell'elocuzione; mista di vocaboli eletti in mezzo al gregge comunale, e di
leopardi, ii-1043: istoria equivale in certo modo a filosofia, e
moderna, arcaizzante o modernizzante, in corrispon denza dei due orientamenti
, ma di gran giorno venne in tunisi, prese il re filess, e
io ti vengo a introdurre ne'più in croce e con molte ciotte fu morto.
occulto; / di cui l'esterìor somiglia in tutto / cappone. a
arcanaménte, agg. misteriosamente, in modo dozi e la norma de'
arcane cose. d'annunzio, iv-2-56: in quelle ore il senso arcano della
la idem, iv-2-722: era in entrambi un sentimento arcano classificazione dello
deo lo volse e turrita, si sollevava in arcana bellezza come il bastion creare
spiando men vo da'lor vestigi / qual in dinanzi alle loro spade le destre in
in dinanzi alle loro spade le destre in patto di fratellanza tra sé virtù celi o
uno strumento. panzini, iii-163: guardò in arcano. idem, ii-331: in somma
guardò in arcano. idem, ii-331: in somma non fu mai trovato giù:
archivio con l'indolgenza del drago colpito in bocca dalla spada cupo / de le leggi
. s'ascoltavano illustrazione delle crociate, in cui si vedeva il vento con tanta energia
-figur. porte, / dove i feretri in catedre converti, / ed hai l'ulive
giù per le scale. loro arcani veneratissimi in tutta l'antichità sono noti =
nibus appellantur, ut per vocabula ipsa in opere suo quid legger ne'cieli e a
fu aiutata valeant designetur. gabriel hebraice in linguam nostram in qualche guisa dalla fantasia dell'
valeant designetur. gabriel hebraice in linguam nostram in qualche guisa dalla fantasia dell'ariosto, vero
sta, suona ed olezza, / e in sette brilla ed in arcanismo, sm
olezza, / e in sette brilla ed in arcanismo, sm. letter. raro
giunse sopra noi molti uomini ismaeliti saracini in su'cammelli con archi e saette,
nome d'arcario a quello che aveva in custodia gli abiti che si deponevano e si
la volta d'una bruna arcata, / in tra due rosse colonnette snelle, /
di queste arcate, alte, oscure, in cui luccicano gli avanzi delle dorature.
si scopre un vestibolo a tre arcate in vista d'un giardino simmetrico. idem
giardino simmetrico. idem, iv-1-883: in fondo, nel piano, appariva la
deledda, ii-333: il corteo arrivò felicemente in chiesa, ed ella si rasserenò.
. pascoli, 31: s'incurva in una luminosa arcata / il ciel.
. la spagna, 4-33: in qua e in là volarono i tronconi,
, 4-33: in qua e in là volarono i tronconi, / tanto d'
, 1-45: con esse [bombarde] in lucca, mentre l'argine si faceva
mentre l'argine si faceva, si traeva in arcata di lungi seicento in settecento braccia
si traeva in arcata di lungi seicento in settecento braccia dalla città. cellini, 1-37
. locuz. tirare, trarre, saettare in arcata: mirare al bersaglio. -al
: / chi ciò non vede saetta in arcata, / e la fortuna spesso il
a m. ercole, perché trae in arcata, e misura a occhio. varchi
a loro bastava... trarre in arcata, e cercare eziandio con bugie
studiar non si può anco / trarre in arcata e dar nel segno. allegri,
], ed imberciarlo come dir tirando in arcata. -far discorsi subdoli,
fagiuoli, 1-5-75: cominciai a tirare in arcata e a far certi discorsi a
archit. struttura a piccoli archi disposti in serie (con funzione costruttiva, o,
son di mieter più modi: altri hanno in uso, / come i nostri toscan
, / che di novella luna in guisa è fatta, / arcata e stretta
arcato. idem, iv-2-957: arcato in sella teneva la sua gota contro la criniera
2. che ha una struttura ad archi in successione regolare. fontanella, iii-363
regolare. fontanella, iii-363: pendono in giù per le sue logge arcate /
157: entra fulmineo; s'arresta in mezzo all'atrio, di fronte alla
. difetto dei quadrupedi consistente nella deviazione in avanti della linea di appiombo delle gambe
i vecchi (oramai pochi) essere stato in tal magistrato collega d'agusto arcavolo di
acropoli; cima, sommità. - in partic. arce capitolina: il campidoglio.
non nego che il boccaccio abbia usato arce in luogo di rocca... or
vita, ove tacito egli posa quasi in arce sicura ». se l'esimio filosofo
se l'esimio filosofo avesse detto quasi in rocca sicura, il suo concetto (si
la pania di marmi ferace / alza in gloria le arci stupende. idem, iv-2-911
. 2. gettare ad arco in aria col ventilabro (il riso,
del corpo,... e brevemente in ogni cosa che s'appartenga a balestrare
conseguenza, come scrisse un architetto, in pareti archeggiate tutte dal basso all'alto,
anfiteatro di catania sotto il re teodorico era in, gran parte a terra. linati
parte a terra. linati, 8-102: in giro correvan scalee e ima galleria di
un altro mondo, d'un mondo in pace. = deriv. da
religioni, dei costumi, delle lingue, in quanto espressi da monumenti figurati, edifici
archeologica, applicavano il greco-romano dappertutto, in babilonia, a mentì, alla china.
vivono nei loro scavi mesi e mesi in piena campagna, anche sotto la tenda
campagna, anche sotto la tenda o in un casolare sperduto e, pioggia o sole
, di cui non si trovi l'archetipo in quel suo tanto elaborato poema [la
.. potesse produrre un'opera originale in un'altra maniera, un'opera,
mondo archetipo, cioè a dire mondo in similitudine. d. bartoli,
6-2: la natura... in tutte le cose è fondamento, e un
c. e. gadda, 3-128: in una faccia era inciso il monogramma rv
certi quinterni scambiati] dall'archetipo, in caso che non si trovassino, non
: facendo delle labbra un leggiadro archetto in su, domandò: -che gioco è questo
bellissimo e superbo, con l'ali in su gli omeri, con un archetto
su gli omeri, con un archetto in mano ed un turcassetto al fianco. salvini
di piccola apertura (per lo più in serie, con fini ornamentali).
, i-706: si risolvette a girare in su i canti da un risalto all'altro
, 7-99: si affaticarono gli avversari in. dire e affermare, che mostri oggi
. lunetta. vasari, i-319: in fiorenza; nel chiostro di s. spirito
1-113: esso menò una volta l'archetto in su sopra la viola. p.
lira nella sinistra e archetto nella destra venne in mezzo a un coro di muse.
4-565: quegli [serpenti] percotendo in mille guise con le spinose verghe che
guise con le spinose verghe che avevano in mano, sotto cui erano quattro archetti nascosti
cui erano quattro archetti nascosti, parve in ultimo che gli sparassero, onde..
, onde... si sentì in un momento... un mesto ma
: l'arco proprio adoprò d'archetto in vece, / e de la corda
parte una ciocca di crini bianchi, fermati in basso al nasello, pezzo scorrevole con
confricandoli di tempo in tempo con un pezzo di resina,
la cattura di uccelli arboricoli, consistente in un laccio teso all'estremità di una
un poco come farai? -oh! in mo'd'archetti, non è tempo
filos. dominio, governo organizzato (in senso politico). b.
, i-222: redotta tutta la soldatesca in piazza, si sparò l'archibusaria.
procura di corgli, quando può, in formata battaglia: dove co 'l valor
sua gente e con l'archibugeria, in che più di loro abbonda, ne fa
passeggieri sospetti dovevano essere ritenuti e messi in prigione separati; quelli che non volevano
dal tribunale rivoluzionario furono archibugiati, come in segreto, sotto un arco di scala
segni, 188: carlotto, che ritiratosi in palazzo, dalle più alte finestre con
, 232: quando gli uomini vanno in su le carrette a viaggio, sono sforzati
da l'una e l'altra banda in frotta vanno loro adosso. b. davanzali
della prora. segneri, iii-1-90: in quello stante una palla di archibugiata gli
avessi voluto portarne uno con un'archibusata in una coscia. nomi, n-61: ed
vi paresse che la cosa andasse troppo in lungo,... un'archibusatina
ferito di uno archibuso nella spalla ritardò in qualche parte il corso della vittoria)
, i-67 (163): montai in su esso [un cavai morello] con
a ruota dinanzi a l'arcione, stando in ordine per difendermi con ésso. n
, come fu quella degli archibuchi, in vece degli archibusi, che usò ultimamente
vece degli archibusi, che usò ultimamente in un suo libro, molto spesso, un
, 115: tutti restavano ancora intieri in su le croci, posti sopra l'
titta, al quale i carabinieri entratigli in casa avean trovato l'archibuso caldo ed
a piedi o a cavallo, coll'archibugio in ispalla e il fanaletto appeso in punta
archibugio in ispalla e il fanaletto appeso in punta, qualche coraggioso visitatore. idem
deledda, ii-287: uomini e donne in costume, i primi con l'archibugio
armacollo, le altre sedute sulla groppa o in sella o a cavalcioni di piccole achettas
e mannaie e archibusi, e così in ordine stando ognuno alla sua posta [
domestichi ancora i carciofi, chiamati archichiochi in lombardia. = voce settentrionale
i benci,... tanto in quei virtuosi simposi poterono assaporare de'platonici
archiepiscopale di laodicea, s'era ritirato in lucca. baldinucci, 2-6-268: portatosi
archiginnàsio, sm. università (titolo dato in passato alle università di bologna e di
i grandi ornamenti della magnifica stirpe medicea in leone e clemente, quello fondatore dell'
c'è folla, ci sono le guardie in tenuta di gala e archilei di ghirlande
coltivata così per miseria: quel bindolo in mezzo, quell'archileo sotto la tettoia
pendìo fra i ciuffi dei salici, in autunno rossicci..., tutto l'
leopardi, ii-1065: il satirico è in parte lirico, se passionato, come
se passionato, come l'archilocheo; in parte comico. gioberti, iii-
: passando dalla satira archilochia ed acerba, in cui si sfoga la rabbia dei reprobi
che ciascun di noi, informandosi da allora in poi all'esempio del santo, avrebbe
potuto, pur che volesse, rimettersi in grazia di dio misericordioso. 3
cuor non abbandono, / eleggo archimandrita in luogo mio. allegri, 1: brace
: femm. di archimimo. è in una iscrizione latina e corrisponde a quel che
retta o di un piano: consiste in una squadra rigida, formata da
sopra l'arcobaleno a sedere, e ha in mano squadra, regolo, archipènzolo e
d'un buon letto... eclissò in uno sbadiglio quella del coturno e dell'
all'arciprete la renonzia del suo archipresbiterato in suo figlio. = voce dotta
iacopone [crusca]: la polzella in casa morta / stiè del- l'archisinagogo
menzini, 5-72: perciò salito è in sì lodevol grado; / e,
ne'suoi tempi si fecero ad ascoli ed in tutta quella provincia, furono architettati da
non sospiro più gli orti latini / ch'in aria architettò la prisca gente. s
convenne adunque architettare un edilìzio, che in assai minor giro... desse
a olio il nostro signore gesù cristo in atto di coronare la sua santissima madre.
inganni anche per conto proprio e tornano in patria profondamente corrotti. palazzeschi, 3-181
: tale è quel, che si legge in un arco di verona,..
anni fa, io l'ho veduto in mezzo secolo mutar destino con classica indifferenza
: non sembro creato apposta per vivere in questa sala meravigliosa? e non pare
, che avevan tutte raccolti e architettati in alti castelli di chiome e di stoppa,
che tutto possa, e che tutto in tutto sia. = deriv. da
adoprano gli architetti, che non solamente in sé è dritto e giusto, ma ancor
'l terren sarà sodo e fermo, tanto in quello si caverà sotto, quanto parerà
[il restauro di un ponte] allogando in cottimo a lui. garzoni, 1-757
d'un teatro di tutti gli ordini in un bel composto? baretti, ii-140:
sicura maestria, le ingegnose architette sdoppiano in due i lenzuoli dei letti da sposalizio
al primo essempio / che 'l divino architetto in sé dipinse. galileo, 381: