37: in questo silenzio che ràpido consuma / non mi
solo alla luce; / ora che in me a mite fuoco, / nasci anadiomène
. a. verri, xxiii-133: in quanto a me non vorrei essere strapazzato
alfieri, v-2-533: se dunque, in vece di effimeri foglietti, libri eccellenti
libri eccellenti di ogni specie, ed in copia, uscissero alla luce in questi
, ed in copia, uscissero alla luce in questi nostri principati, sì per l'
lui. montale, 3-1 io: in america aveva continuato la sua vita da refrattario
effimere gazzette che nei periodi pre-elettorali funghiscono in tutti gli stati. = voce dotta
): il radino s'è sforzato in quella [opera], quanto più gli
figur. carducci, iii-14-286: manca in somma l'efflorescenza più romanzesca che tanto
si ritrovano qui nel loro pieno splendore, in tutta la loro magnifica efflorescenza. piovene
sottili e ne'grossi era nata sparsamente in qua ed in là in diversi gruppi e
grossi era nata sparsamente in qua ed in là in diversi gruppi e in diverse
nata sparsamente in qua ed in là in diversi gruppi e in diverse macchie una
qua ed in là in diversi gruppi e in diverse macchie una certa minuta efflorescenza quasi
]: 'efflorescenza'. cambiamento che accade in una sostanza minerale, allorché è impregnata
salsa, che alla caduta del sole in particolare si manifesta in molti tratti del
alla caduta del sole in particolare si manifesta in molti tratti del terreno non occupati da
fluiscono, refluiscono, influiscono ed effluiscono in noi ed altri piccioli animali. periodici popolari
, e poi il medesimo corpo è in certa consistenza quando l'efflusso è eguale
a l'influsso, ed al fine va in declinazione, essendo l'efflusso maggior che
di ricevere il continuo efflusso dell'orma in qualche vaso di vetro convenientemente adattato.
allo stato di massima altezza, non potrà in alcun tempo l'efflusso essere eguale all'
froldi coll'ultimo tronco della coronella, in modo da sostituire alle due bocche inferiori
-per simil. bocchelli, 12-283: in ogni via la calca stipatissima impediva l'
è / ch'escan da'corpi effluvii in quantità, / giacché così l'odor spandendo
lungo e blando / solco d'argento in coda a una barchetta, / l'effluvio
cristal... a la tua vita in forse / rechi soccorso allor che il
, a cui di zolfi / ferve in mezzo e d'asfalti un bulicame. cattaneo
iii-228: prevede con terrore il momento in cui la delicata creatura svenirà semplicemente appena
galileo, 3-4-248: è vero, che in uno effluvio di minutissime stille di acqua
uscita libera, si convertono e cangiano in flati. magalotti, 20-87: lo strofinare
e i denti minutelli e bianchi in ella, / e i gai sembianti c'
sannazaro, 12-201: quella picciola acqua in due parti si divide, l'una
di lungi da le mura de la città in due parti si divideno, de le
ad or s'effonde, / e rileva in un gran soffio di neve / gente
effondendo per l'aria; né so in qual modo alla fine sia rinvenuto. per
sentimenti; comunicare, partecipare, trasfondere in altri (idee, pensieri, sentimenti,
31-69: questo tuo cristo ha sì posta in obblio / la forza mia, che
filosofo, quando per davvero ha estinto in sé il momento polemico e parla come se
quando il dramma di goethe si effonde in elegia meditativa o s'inalza a lirica temperata
quel che di me s'era effuso in lei, come per seguire nel suo buio
bene, 38: felice te, che in uso / migliore i tuoi verd'anni
oltre ad emo ed olimpo al gange in seno! a. boito, vi-905:
abbandonarsi a un'esuberante loquacità; profondersi in parole e atti di cortesia; discorrere
. risponde con lungo proclama, effondendosi in dichiarazioni di fratellanza re- publicana. cicognani
l'arrendevole amenità del fratello si effondeva in chiacchiere. comisso, 1-134: visto
hanno partorito, alle quali è da sovvenire in questo modo. varano, 270:
. macchina da guerra per far breccia in muri, in porte, ecc.
guerra per far breccia in muri, in porte, ecc. dizionario di marina
ch'ei fu colto non ha guari in una bottega dove si era introdotto con
alle passioni, perché effreni ed indomite in quei secoli di ferro. imbriani,
eff ughi). ant. mettere in fuga. masuccio, 31:
bencivenni, 5-19: sia la tua intenzione in aprire i pori e tirare la materia
a determinare la densità di un gas, in base alla legge di graham.
nannini [olao magno], 132: in alcuni bagni caldissimi erano crudelmente battuti sino
efusion del sangue, poi erano gittati in acqua freddissima. tassoni, vii-98:
.. l'effusione del sangue cristiano fatta in questo periodo non fora tale e tanta
del frastornato figliuolo, s'era profusa in una tumultuaria esaltazione dell'amore,..
,... il tutto sboccando in una grande e violenta effusione di lacrime
e frugando la fronte dei palazzi, che in quell'effusione lattescente perdono ogni consistenza e
, 10-189: [gli occhi] tagliati in nitida forma d'oliva, inseriti in
in nitida forma d'oliva, inseriti in un esiguo e lucido cerchio di bianco
nelle parti di settentrione abbondano le acque in grande effusione, e sono più sane.
effusione dell'animo interno, che, in una folla di spettatori, il giudizio
da baia effuso, / ti porto in questa nuvola rinvolta ». -esalato
nell'organo, tre sole, / in un istante effuse, / tre come
tre parole / ch'ella ha sepolte, in pace. d'annunzio, i-740:
, quando s'appassionava, a modulare in canto le parole, o quando effondeva
parole, o quando effondeva l'animo in effuse e dissolte sillabe e note. c
435: sull'effuso mugghiare di quella turba in tobòga senza più né cristo né diavolo
marmorea fronte / al sole, effuse in lunga onda le chiome / fremono a'venti
d'orrore. -che si svolge in ordine sparso (un movimento).
romani non sostennero l'empito, ma in effusa fuga andandone, dalla strettezza del
era il gran prete urbano, / che in nerissima stola e in largo, effuso
, / che in nerissima stola e in largo, effuso / camice, a un
. -offerto alla vista; messo in mostra; diffuso, ampiamente sparso.
sole l'aquila, e distende / in tarde ruote digradanti il nero / volo
privo di vitalità e di energia; rilassato in un dolce abbandono; assorto in un'
rilassato in un dolce abbandono; assorto in un'atmosfera irreale. marchetti [
/ l'anima, si distende, / in dietro effusa pende. rebora, 24
vale 'incubo ', infermità in cui, a chi giace, sembra di
oppresso da un grave peso, e perciò in molti luoghi d'italia è detto
efidròsi, sf. medie. sudorazione esagerata in una parte del corpo.
del gran sacerdote degli ebrei; consisteva in una tunica di lino, di quattro
di lino, di quattro colori, divisa in due zone (sul petto e sul
9-1170: non sì cadrà questa mia spada in fallo, / disse allor turno;
rissa. tasso, aminta, 74: in questo luogo, / in questo luogo
74: in questo luogo, / in questo luogo a punto io farò il colpo
: fra gli altri giuochi celebrati da enea in onore delle ceneri d'anchise uno ne
il trar dell'arco ad una colomba in cima d'un albero di nave legata,
vi-67: fatto il colpo, rimettono in mare, e vanno poco stante a sbarcare
, e vanno poco stante a sbarcare in altro luogo. manzoni, 1055: propose
tagliare, spezzare, squartare; ridurre in pezzi. mazzeo di ricco, 431
ariosto, 10-41: che fossi fatto in quarti, arso, impiccato, /
l'uccise e... fe'in pezzi il corpo, mangiò le carni,
ferri, tanto sono difficili a farsi in pezzi. pananti, i-185: e prese
, e con dispetto / la fece in cento pezzi, in cento stracci.
dispetto / la fece in cento pezzi, in cento stracci. -spostare, togliere,
con la cocca / fece la barba in dietro alle mascelle. s. degli
. caro, 2-192: di nuovo in sul partire, e 'n sul far vela
., 17-32: diece passi femmo in su lo stremo, / per ben cessar
metton per usanza / e pensan di godere in allegrala: / cu * è la
primo balzo che si vede fare all'acqua in quel che la palla tocca il ghiaccio
fece un salto, scese il letto in furia, aprì l'impannata. verga,
villa aveva un podere con certe viottole in cui l'erba cresceva tant'alta che
? ». sacchetti, 214-15: giugnendo in uno burrato, e 'l porco non
fatte, / e se la leva in groppa del destriero. lippi, 5-41:
un bimbo: egli perduta / la monetina in una landa immensa, / la cerca
novellino, 41 (72): puosersi in cuore di fare quivi il verno.
, i-277: venuto a bologna e fatti in quella città 1 giorni santi, sopragiunsero
quella città 1 giorni santi, sopragiunsero in quel mezzo novelle della pestilenza romana.
seguendo altre fère / e la vita passando in festa e 'n gioco, / farei
-con riferimento al periodo di tempo in cui si svolge un turno di lavoro
donna... aveva fatto, in un periodo di disoccupazione, qualche giorno
, 32-91: andò sbuffando tutta notte in volta, / come s'a quei
uffizio suo, perché la resterebbe sospesa in su uno di que'carri.
alli elementi, saremo ignudi e vedremo in dio, luce viva, chi meglio fece
. s. maffei, xxx-6-27: ottimo in vero / è tal consiglio; fallo
illuminarsi di nuovo, e poi piegarsi in atto di preghiera. « sia fatta sempre
qual cosa vedendo gli longobardi ch'erano in quella contrada, non furono mai più arditi
lorenzo de'medici, ii-112: mettete in punto tutti vostri arnesi; / fate
disse che dovevano far testa, e in modo alcuno non sopportare che un titolo
concedergli la lettera. alfieri, 1-512: in guisa mille / a te far fronte
con solennità una festa religiosa. — in partic. fare pasqua: soddisfare al
appresso di loro. marino, i-319: in ogni modo, fatta
di dio, per cotesta volta ritornando in italia. nievo, 1-365: se
lezzarsene? carducci, 1074: la primavera in fior mena tedeschi / pur come d'
8-3-9: furono certe donne che erano in un tempio per fare certe orazioni: invitarono
noi ci apparecchiavamo a partire, volle in ogni modo fare una confessione generale di
matrimonio. segneri, iv-530: volle in età matura applicarsi le feste a far
boccaccio, vii-169: i'spero, in qualche parte / e'facci de'mia
ha mai riconosciuto la republica di esser in errore, e pertanto non ha alterato
che volevano facesse ammenda onorevole e ritornasse in veste dimessa a firenze a chieder perdono
piena di uccelli, e dipinta, in sei colpi. giannotti, 2-2-215: gli
stato uomo degno, non si ritroverebbe in quel misero stato. russo, i-286
ossia 'parità individuale 'non esiste in natura umana. non vi sono fra
fatto l'osservazione che quando si è in altura, e si domina il mondo
, rappresentare (ed è quasi sempre in rapporto con un compì, predicativo oppure
nel palagio de'priori di sopra stettono in pregione più tempo, e chi gli
: oggi mostro ho ben col brando in mano / a queste genti che intorno
mi fai. caro, 12-i-255: in vero non sono quello che voi mi
7-368: anche quelli che non credono in dio e nel vangelo sono indotti a sentire
di chiodi che non si sanno fucinare in paese, la nazionale industria è tradita,
non essersi fino a quel tempo veduta in quel genere cosa migliore: avervi egli fatta
landolfi, 8-29: un discorso seguì in casa mia, a proposito del quale
fare un ardimento, / per gire in sua presenza / con degna reverenza,
presenza / con degna reverenza, / in guisa ch'io vedere / la potessi,
ch'i'ho fatto disegno / non commettendo in essa già alcun mali: / si
ed a tutti guerreri / che son credenti in nostra fede santa. ariosto, 34-16
un denaio, come avere delle stelle in cielo; ucciso ne potrai tu bene
immaginari; tracciare una descrizione; perdersi in chiacchiere. pace da certaldo, 20
re di lui diversi / ragionamenti e in tutta scozia fersi. tasso, 12-623:
venete, pei loro capricci republicani lasciate in preda a radetski. de sanctis, il-i-m
. raimondi, 3-88: il piovano, in uno sfogo accorato e umanissimo, gli
ariosto, 22-79: quando io v'avea in prigione era da fanne / queste escuse
circondino di drappelli armati; faccia appello in nome d'italia a cui apre l'avvenire
conto suo, senza metter bocca in quei discorsi e senza far eco alle risate
la vita per l'altro, pur in cosa di gran sodisfazione non si vieta
vero, perché proprio mi sento mancare in verità. pascoli, 326: che
. leopardi, 20-35: fra poco in me quell'ultimo / dolore anco fu spento
mio nipote d'intorno all'ingegniere eletto in vostra assenzi a dal podestà, ch'io
/ quel buon vecchio colassù / tornerebbe in gioventù. carducci, 567: toma,
comissione e abian facta buona conclusione, in poco credo arà buono effetto. ariosto
avea dintorno da sé e per lo mezzo in assai parti vie ampissime, tutte diritte
/ di far le fiche al mondo in tal maniera. forteguerri, 27-88: altri
nipote chiedendo altri quattrini, perché, in caso contrario, egli avrebbe fatto lega
dante, conv., iv-xv-17: in colui che fa testamento, di quel
voglio fazzi testamento, e che in remissione de'tuoi peccati lassi la tua casa
, 15: il padre, / venendo in siena a morte, aveva fatto /
fede / d'esser cristian, se ponea in terra il piede. grazzini, 4-81
i nostri morti avranno / una dolce novella in purgatorio: / e la rechi pur
d'annunzio, iii-2-57: facciamo giuro in dio: la croce a poppa / ed
partito, che non volle neppur mettere in deliberazione. tozzi, i-97: tra
omini devorati e denudati e morti come in dizerto? malispini, 45: feciono i
fiorentini a'fiesolani che qualunque volesse abitare in firenza, potesse venire sano e salvo
380: per le cose ragionate finora in forza di questa logica poetica d'intorno
di lor autori d'essere stati tenuti in tutti i tempi appresso per sappienti.
suoi otto figliuoli, che avea generato in sua giovinezza, il quale elli avea
giovinezza, il quale elli avea dato in adozione, si richiamasse a calpumio,
rei di quell'eccesso / che commettere in me volse egli stesso. -fondare
giusti, i-508: non ho nulla in vista per ora, e non farei un
passo senza seria considerazione, ma in ogni modo voglio farmi una famiglia,
». -costituire nazioni o territori in una determinata forma politica o sociale;
. andrea da barberino, 3-1018: in presenza de'baroni gli diè piena licenzia
: sedendo nel suo reale seggio, in cotale modo fatto'silenzio al suo popolo,
silenzio, ed arbitro / s'assise in mezzo a lor. pascoli, 734:
il consiglio, il quale si ristringessi in cinquecento per creare i maggiori magistrati dentro
essere fatto papa. -rifl. costituirsi in una dignità; assumere una carica,
è probabile che avrebbero fatto i goti in italia, se non se fossero stati così
un governo ingrato e villano li conduceva in breve a farsi seguaci e martiri d'una
anni non farà compagna et non sarà in neuna compagna né non darae né adiuto
adiuto né consillio che compagna si faccia in montieli cum neun omo di montieli né
cum neun omo di montieli né che in montieli abiti. malispini, 1-160:
., 2-9 (245): dovendosi in un certo tempo dell'anno, a
dipoi a dì sei detto si fece conciliuzzo in vescovado. lettere e istruzioni agli oratori
berni, 31-4 (iii-70): in biserta facea quella dieta. salvini,
ammassare armi e armati (special- mente in vista di azioni belliche). gesta
: fece armi e cavalli, e in verso il reale s'addirizzò. bembo,
: l'imperator, fatto 10 stuolo in como, / move l'oste a raggiungere
roberto, 315: garibaldi era già in sicilia a far gente, non si sapeva
fare, che così non fossi io mai in questa terra entrato, come io mai
ci fui, se non da poco fa in qua. giov. cavalcanti, 8
verginità e per venderla, ne possono in parte far fede questi ferri e queste
pittore ti teneva per suo diletto accomodata in permanenza come una madonna sugli altari.
esteriori l'intimo sentimento dell'animo (in partic. gioia, giubilo, esultanza
vien ridendo / con rose e gigli in testa, / e vien di voi caendo
, ii-131: fece anco... in un quadro la nostra donna con il
, 6-189: un canino nero, che in tutto somiglia a un grosso topo,
l'altre bone opere si facciano non in piazza. pisacane, iii-85: questo
spero di tornar giammai, / ballatetta, in toscana, / va tu, leggera
è morto colui che tutto intese / in farvi mentre visse al mondo onore
tormento / per prima cosa; e in sul principio stesso / la madre e il
; perché a mio giudizio è fondata in minacce piuttosto apparenti che vere. baretti
fu duro scopare e dare lo straccio in terra, così alla presenza di tutti e
così alla presenza di tutti e quasi in piazza, poi non ci fece più caso
simile errore. sarpi, vi-1-66: in ogni evento la republica difenderà la sua
robbe, facevano i loro atti, in letto e fuori del letto, con colui
s'io da lei gioia -avesse / in vista od in sembiante; / ma mostrami
lei gioia -avesse / in vista od in sembiante; / ma mostrami duresse /
nedio che, per famegli io una ora in su la mia morte, né più
, 101: andò a lavorare in quel paese un muratore, un capo
mi era cascata addosso proprio nel momento in cui uscivo dal palazzo. morale: io
, trasformare una cosa o una persona in un'altra; servirsene per usi e
iv-21 (5-14): foco d'amore in gentil cor s'apprende / come vertute
gentil cor s'apprende / come vertute in petra preziosa: / che da la
, acciò che ponga le città di giuda in desolazione e facciane abitamento di dragoni.
, 23-39: ei duo mi trasformare in quel ch'i'sono, / facendomi
sole aspetta / per compir l'opra; in quella stessa guisa / tempestato da l'
. marino, 11-142: prudenza in grembo e pudicizia in fronte, / senno
: prudenza in grembo e pudicizia in fronte, / senno de'detti e maestà
, / non far del grande suo viso in ascolto / la mia nebbia di sempre
da uno o più aggettivi o sostantivi in funzione di compì, predicativo dell'oggetto)
per far ricco un por li altri in povertate. boccaccio, i-78: non fanno
ma solamente quelle virtù che costei tutte in sé racchiude. cammelli, 151
caro, 16-1: la rugiadosa aurora in ciel più rare / facea le stelle:
e da'fastidi oppresso, / in balia di venali, ingrate cure, /
passato o da un participio presente (e in questa forma assume per lo più un
, / e s'io il mostrasse in vista / saria già ben sì trista,
. petrarca, iv-2-120: fra'nomi che in dir breve ascondo e premo, /
? foscolo, xvii-187: se verrete in città, fatemene avvertito, ch'io
che una notte di luna io sedessi in cucina, ch'è la stanza più riparata
vincastri, / più li vi fate in ubidirlo presto, / ch'altro consiglio,
la cosa / invi- sibil mi feci in quell'istante. alfieri, 1-875: speme
, 15-10: ricordava d'avere inteso in un'osteria di campagna un contadino dire
li 'mbianca / si drizzan tutti aperti in loro stelo, / tal mi fec'io
, di maniera che le galee sopravanzavano in molti siti le ripe. anguillara,
chi è negligente per temperamento, lo sarà in perpetuo. nievo, 1-171: si
petrarca, 23-79: poi la rividi in altro abito sola, / tal ch'
44: contano miracoloni da fare in estasi chi li credesse da vero anche
. piovene, 5-274: assisi, in pietra grigia e rosa, è come l'
, / non istarebbe del suo core in forse. tasso, 6-64: insolito timor
36. prendere una certa forma; disporsi in un dato modo; esercitare una funzione
van cantando lor lai, / faccendo in aer di sé lunga riga. fazio
accordatevi con li veri gustatori, che in questa vita cominciano a gustare dio facendo
mura, / e corre, et esce in altra parte fuore. / ma fa
savinio, 16: lodovico si rimise in cammino e affrettò il passo, ma
di dio. caro, 7-639: calibe in tutto fessi, una vecchiona, /
fommi, / quelli onde l'occhio in testa mi scintilla, / e'di tutti
foco indi m'apparse, / senza materia in un istante appreso, / che sorse
rispose. pulci, 8-52: gano in que'dì parea maninconoso / più ch'
lucia fece gli occhi rossi, e sentì in cuore una tenerezza ricreatrice. giusti,
neanche dirmi grazie. -comportarsi in un determinato modo; fingersi, sforzarsi
e dato al braccio secolare e arso ostinato in oxonio. buonarroti il giovane, 9-346
giovane, 9-346: vuoi lasciar vie / in un
punto in malora / tutto '1 tempo ch'hai speso
/ tutto '1 tempo ch'hai speso / in far la lionessa / dietro alla tua
sanctis, ii-1-153: il dì appresso fui in casa di un tal don vincenzo,
del parlare italiano, « fanno » in luogo di « sono »), si
di « sono »), si sanno in piena malafede, ma voi tedeschi ci
vi dico, altrimenti mi farete montare in bestia! -anche di animali.
6-74: il reame di boemia era in discordia, e due se ne faceano re
absenzio. ariosto, 39-42: or fiordiligi in tal fretta si muove, / come
cielo e della terra ti dia allegrezza in luogo di cotesto tuo cordoglio: fa buon
invitato da'respettivi sovrani, passò ancora in germania, in inghilterra, in fiandra.
sovrani, passò ancora in germania, in inghilterra, in fiandra. giusti,
ancora in germania, in inghilterra, in fiandra. giusti, i-486: e
mondo. bisticci, 3-312: fece in lombardia guerino moltissimi iscolari, tutti uomini
/ ma non fa alcun profitto, e in vano parla. cellini, 2-70:
farti una fortuna. levi, 1-117: in america aveva fatto fortuna, faceva il
terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar danari / per
intanto venir di palla al tempio / in lunga schiera ed ordinata pompa / le
: ho acconsentito che mi venga pagato in ancona un credito qui creato
sia fatto nelle tue mani il pagamento in moneta reale. lambruschini, 2-400:
. jovine, 2-101: qualche frase pronunciata in un capannello di contadini a proposito della
figur. latini, xxviii-160: elli in defensione di sé dicea che quelle spese
, / busse e mazzate fa dar in finita / a tutti alla partita.
partita. bisticci, 3-15: vennono in questo tempo iacopiti ed etiopi, dal
. ariosto, 17-45: morte avea in casa, e d'ogni tempo appese,
spese. tasso, iv-246: sono in roma già molti mesi senza alcuno appoggio
: abbiamo stabilito di fare la spesa in comune per quelle cose che ci fanno
esercito ugonotto per non lasciare il regno in preda alla furia degli stranieri. giusti
idea. baldini, 7-7: stava seduto in punta a uno dei sedili di pietra
a uno dei sedili di pietra che stanno in giro alla piazza, sedile già preso
ch'amor obietto scelse, / subietto in me calliope et euterpe; / che 'l
il paradiso, / quando alda bella in su la sala venne, / ch'
fin pervenne / a l'isola lontana in cui soggiorno, / lunge dagli altri
pensare alla guerra. guidi, xxx-5-299: in vano a far dimora / il lusinga
suo gran baiaselo. galileo, 3-1-143: in una accademia fece due ovver tre lezioni
una accademia fece due ovver tre lezioni in questa materia, con concorso di uditori
empoli, i-21: così di mano in mano il donadello, le regole, e
sanctis, 7-227: il giovane cantù in mezzo ai suoi studii fu sorpreso da
, e parlare francese: alle cascine! in bòboli! stare per la mano a
per la mano a fare conversazione francese in bòboli, per i viali che conducono alle
i viali che conducono alle grandi vasche in cui i pesci rossi brulicano ghiotti di briciole
che classe fai? ». « entro in quinta ginnasio ». 45
: a meno di non giungere nelle città in date fisse indicate dal calendario, sarà
gli pareva male a fare la memoria in sui libri d'altri, e monstrommi
quando altri ha fatto la mano disegnando in carta, si vien poi di mano in
in carta, si vien poi di mano in mano con più agevolezza a mettere in
in mano con più agevolezza a mettere in opera disegnando e dipignendo. 0
tremando tutto per la febbre. ero in maremma da pochi mesi, ed era
da sera né da mane / carne in casa comparòne. grazzini, 140: fra
età di fare li romito, neppure in una cella di cacio parmigiano; ma
cicognani, 9-7: d'estate: in montagna e al mare nei luoghi dove
che la libreria non guadagna, e in vece facciamo i signori; come se
l'avaro ogni giorno ragione / quanto in cassa ripone. boccaccio, dee.,
e potevano fabbricarvi su dei bei castelli in aria, prima di fare i conti col
per le magnifiche residenze, che egli, in suo pensiero, aveva istituite nei punti
: cantara una di fa- magosta fae in gostantinopoli libbre 438. bencivenni, 4-96
migliaia. b. davanzali, ii-573: in tutto i nuovi titoli sono diciassette,
a questo modo fu domato per forza, in men che non fa dieci giorni,
, non fuggite: desidero oggi illustrarvi in quattro e quattr'otto, per così dire
ultimi tempi, quando erano tutte congiunte in un corpo solo, facevano il numero di
. cecchi, 400: vedete! in somma e'fece debito, / (perché
tessitor assai, e speseli / tutti in costei. davila, 302: è questo
perché vi ritornino con guadagno: riscontrate in me bernardo davanzati che ho bisogno di
fagiuoli, 1-2-104: non si mette in mezzo nessuno, quand'uno si rimette a
: 4 far la camera', è rimetterla in ordine, cioè rifare il letto,
.. dei servitori da stalla consiste in questo: curar la stalla dalle immondizie,
; riempire valigie, bauli (specialmente in vista di partenze, viaggi, ecc
un fardellino de'panni tuoi e metterògli in qualche cassa, tanto ché vegna il dì
vanno dentro. casti, i-2-331: andossene in stanza a far fagotto, / e
. avevo ancora molte cose da sbrigare in città. mancavo d'un equipaggiamento equatoriale
. giusti, 4-i-22: questa macchina in tre ore / fa la testa a centomila
fa la testa a centomila / messi in fila. 49. seguito da
ambienti mondani e snobistici, particolarmente in argomento di arte, di moda, di
generazione fu dal mille dugento sessanta cinque in fino al mille quattro- cento trentaquattro:
mai di alcuno di que'tanti elogi fatti in migliaia e migliaia di libri. pisacane
felicità. 51. con valore causativo in rapporto sintattico con una prop. finale
una data azione; indurlo a comportarsi in un certo modo. guittone, xii-8
veduto vigorosamente lo nimico fedire, o in sul muro salire, o alcuno simigliante fatto
: fate sì ch'io poggi tanto in sue / sull'ali del crusche- vole
rovini. nievo, 1-212: riunendo in un solo affetto tutte quelle anime malcontente e
fa che un'alma si muoia e tomi in vita. tassoni, vii-530: dove
simili a riflessi / vani di cose in fondo a un roseo mare. piovene,
fa sì che ogni altra questione diventa in essa secondaria. -con valore semplicemente perifrastico
rispuose: se niuna grande cosa arai in te, e se niuna beneavventurosa ne farai
m'insegna fare / sì come penestrino in terra getti. s. caterina da
44-76: senza parlarne altrui si mette in core / di far che muoia, e
52. con valore causativo, in rapporto sintattico con una proposizione finale o
, / alla quarta levar la poppa in suso / e la prora ire in giù
poppa in suso / e la prora ire in giù, com'altri piacque, /
bandiera / che facea l'aura tremolare in volta, / e molta gente intorno avea
et unito e bello, bisogna farlo bollire in nell'acqua con molta cenere. marino
di tempi assai lontani, / voi che in qualche dimora secolare / facean su 'l
le paghe; e, di giorno in giorno, si mostravano sempre di più
, e secondo l'ordine della matricola fare in ischiera andare. novellino, 99 (
vi si chiuse, e fe'sua vita in quella. b. davanzali,
, iii-2-17: così, pensosa, in atto umile e saggio, / s'assise
/ s'assise, e seder femmi in una riva / la qual ombrava un bel
partiamo. non vogliamo mica farci cogliere in trappola come imbecilli. pavese, 1-83
'n disperanza, / che non à in sé membranza / d'avere alcun valore.
velando i pesci, ch'erano in sua scorta. petrarca, 332-43: morte
presta; / tutto vede e veder face in sua sfera. alfieri, 1-183
leopardi, 39-50: dentro le nubi in paurosa foggia / guiz- zavan lampi,
, le persone e le loro cose fuggano in forti e secure castella o vero cittadi
spesse vòlte li mariti disonesti, che spesso in cerchio diranno di cose vituperose delle loro
la moglie, non sarebbe venuto lì in periculo per recevere sinistro, ma ad
. m. cecchi, 381: in somma la non è roba da poveri,
11 cuore che le faceva un gran battere in petto, e sgusciò via alla lesta
adunque, factose secre- tamente pignere, in uno bello scudo, in campo de finissimo
tamente pignere, in uno bello scudo, in campo de finissimo azuro una mano che
una mano che salava uno capo d'aglio in uno saliero e, disopra il scudo
azuro fece solemnemente portare questo scudo, in uno bel drappo bianco involto. ariosto,
continuarono a farsi vedere, di tempo in tempo, altre strane figure. nieri
friggere la nipote e non mise più piede in casa di lei. alvaro, 7-52
invece si era fatto prendere senza un soldo in tasca per non avere tentazioni.
per non avere tentazioni. 53. in costrutto perifrastico formato dall'infinito preceduto dalla
quella sera mi s'impannò il camioncino in aperta campagna... pasticciai intorno al
viaggiavano a piccoli gruppi, ma di tanto in tanto si riunivano in certi punti stabiliti
ma di tanto in tanto si riunivano in certi punti stabiliti, per deliberare sul da
leggi, datesi a'diletti carnali, in tal guisa avvisando scampare, son divenute
niente da nessuno... pagano in contanti. -riuscire, spuntarla.
o quaranta giovani de'sua, si spogliavano in farsetto, e facevano a gittare la
. forteguerri, iv-565: or vanne in villa, / e lì faremo a
, strisciando sul terreno, a rubarsi in somma il posto per ogni verso. giusti
ch'egli faceva molte e molte giornate in un giardino di casa, diligentemente cercando
una data direzione; disporsi, collocarsi in una determinata posizione (ed è ordinariamente
incontro: affrontare; farsi presso o in qua o sotto o vicino: avvicinarsi;
o sotto o vicino: avvicinarsi; farsi in là: allontanarsi; farsi fuori:
battaglia. fra giordano, 30: fatti in là, che io non ci cappio
si fece. boccaccio, v-212: fatti in costà: se dio m'aiuti,
la donna, udendo il romore, fassi in capo di sala. storie pistoiesi,
corso. grazzini, 4-34: fatti in qua, rispondi a me un poco,
giudicato meglio di farsi con tarmata più in alto verso il mar di settentrione.
maffei, 119: veggo farsi tutti in semicircolo, / qual se si fosse a
la spalla egli soverchia / gli accolti in piedi al console d'intorno. pascoli,
, 6-20: le disse di farsi in luce, e senza perderla d'occhio,
dire / nel vero farsi come centro in tondo. bisticci, 3-62: bisognava in
in tondo. bisticci, 3-62: bisognava in alcuna cosa, chi lo voleva
fece inante / un pensier di tornarsene in levante. sassetti, 258: egli già
la porta; / sono confusa, in fidanza. boccaccio, dee., 7-5
. boccaccio, vi-141: troiolo ancora in quel medesmo loco / coverto d'oro tutto
, pensò ottimamente esser fatto, se in questa medesima festa, per non tornar
beltramelli, i-343: ben presto salì in grazia delle esotiche signore le quali, nella
fanno sotto il sole, e trovai in tutte vanitadi ed afflizione di spirito.
vid'io / delle mie vene farsi in terra laco. boccaccio, dee.,
: un lungo gemito, suoni rotti in cadenza come da brevi singulti si diffondevano
pongansi aranci e milioni; / ma in ogni sito ta'piante non fanno, /
molli, e per li asciutti, / in piani e monti. b. davanzali,
-fruttificare (un albero). viaggi in terra santa, 280: hanno una ragione
alcune [colombe] più volentieri fanno in occulto. domenichi, 1-324: le colombe
volte l'anno e alcune undici, e in egitto fanno ancora il verno. le
17: non facendo [i lucherini] in questi paesi, dove vengono..
poter essere di quegli animali che fanno in terra. -formarsi, trovarsi, abbondare
terra. -formarsi, trovarsi, abbondare in un dato luogo (minerali, giacimenti
di marmo duro e bianchissimo, che in toscana fa a piè della ve- rucola
e se poco tempo dinanzi sono stati in oste. dante, vita nuova, 5
mio intendimento di scrivere qui, se non in quanto facesse a trattare di quella gentilissima
volta per questo riprendono i disavveduti difetti in altrui, si credono la lor vergogna
vergogna scemare, dove essi l'accrescono in infinito. savonarola, 7-ii-128: che ti
diventare gloriosa, se tu non andassi in paradiso? ariosto, 46-128: ruggier
): il griso rimase a scegliere in fretta quel di più che potesse far per
quel veron si dorma? ella non ha in tutta la notte trovato luogo di caldo
piuttosto che stare una mezza giornata carponi in mezzo al fango, con questo tempaccio
, 4: tu mi tieni / pure in parole che non fanno punto / alla
ragione universale adottata della divisione della grecia in parecchi piccoli stati, che serbarono la
che materia, né quando, né in quale scuola, sia stato professore, e
maligno, ignorante e traditore, non crede in dio. buonarroti il giovane, 9-386
58. trasformarsi da una forma o sostanza in un'altra; passare da un modo
'l populo mio fatto » dice dio in profeta. rustico, vi-1-130 (7-13)
(156): quest'acqua fanno bollire in grande caldaie di ferro, ed è
ragione / crescendo, si vedean venire in giuso, / e formar ventre e gambe
me rifugio, e il mio iddio in adiutorio della mia speranza. idem,
. petrarca, 94-14: di questo in quel dì mi ricordava, / ch'i'
, / e far qual io mi soglio in vista fare. pulci, 10-2:
le cose della peste e della guerra in questo paese ci sono fatte famigliari,
abbandonata, oscura / resta la vita. in lei porgendo il guardo, / cerca
alli suoi luoghi. boccaccio, iii-5-37: in questo il giorno a fare era già
calda come il delirio. e parla in vano. soldati, 53: osservi quei
: quando si faciea die, isciesero in terra e montaro a cavallo e andaron verso
ad appiattar dietro a una rupe posta in fondo al mar d'occidente, ven-
[crusca]: il disordine avvenne perché in quella mattina ed in quel punto faceva
disordine avvenne perché in quella mattina ed in quel punto faceva la luna crescente.
dee., 5-3 (30): in roma, la quale, come è oggi
la quale buon tempo fa avevo io in animo di offrirle, mosso dal grido
fa, un assassinio vile era trasmutato in un sacrifizio eroico. ed ecco, tu
). de sanctis, 11-206: in mezzo a queste scene plebee egli [
le tenebre e palpamento sopra le spelonche in sempiterno. bembo, 2-40: facendo
caldi o fastidiosi, che durano dieci in dodici giorni. marino, i-201: quando
dopo vespro gigi si trattenne dell'altro in canonica a ricintellare un bicchieretto, tanto
9-120: poi finita la battaglia, in un tempo cominciò a fare molto più
le facea fame! 61. in costrutto sintattico con una prep. -
svolgere quella determinata mansione, comportarsi in quel dato modo; servire per un certo
far da padrone. nievo, 1-229: in fondo in fondo io aveva sì un
padrone. nievo, 1-229: in fondo in fondo io aveva sì un sentore d'
mente murata, / cogli occhi caduti in oblio, / farò da guida alla felicità
boa. -sostenere una parte (in una rappresentazione teatrale). c
4-68: casteno / con la cresta in commedia e con la gonna, /
gli truovo tanti e tali, e in tanti modi, e in sì grande moltitudine
tali, e in tanti modi, e in sì grande moltitudine, che io,
canzone fu ordinata, dico che dividere in tre parti si conviene. boccaccio, dee
: ebbevi accusatori che suilio quando resse in asia assassinò i privati e rubò il
che non sia per esservi discaro il sapere in che grado si rimanga quella frontiera dopo
. o agg.): comportarsi in conformità di quel dato modello; imitare
. cavalca, vii-137: spesso ancora in presenza di secolari, per far del
, 16-67: volto rinaldo, l'aste in resta messe / e con baiardo fe'
far posso. -trattare; essere in rapporti di lavoro, d'interessi,
3: se il re era in prima innamorato della figliuola anzi ch'avesse
seguito o della materia impiegata: esercitarsi in un'arte plastica; modellare, scolpire
-fare o farla con: trattare, essere in rapporti di lavoro, d'interesse,
fuori questo uomo, il quale è entrato in casa tua, acciò che abbiamo a
con loro niente, e capitò loro in mano in questo modo. nomi,
niente, e capitò loro in mano in questo modo. nomi, 5-63:
bisogna aver più riguardo di non metterle in impicci. d'azeglio, 1-540:
suo padre aiuto, lui la trasformò in arbore lo quale si chiamò lauro. sacchetti
con altre mogli. botta, 4-154: in contratosi un giorno col console
suole, famigliarmente parlando. -essere in rapporti di simiglianza, di proporzione,
berni, 54: tutte le frutte in tutte le stagioni /... /
: tutta l'esaltazione che avete trovata in berchet, non ha nulla a fare col
i-872: era un pranzetto alla buona, in una casa modesta, che non aveva
fare con le donne che aveva veduto e in mezzo a cui era cresciuto.
. sacchetti, 214-54: l'uomo in questa vita faccia col suo e lasci
, 42-56: ma quello è appena in terra che si rizza, / e il
col suo male. -fare in: riuscire, ridondare. bibbia volgar
il signore; e a me è fatto in salute. 62. locuz.
da: incominciando da. rigatini [in tommaseo-rigutini, 2556]: nel linguaggio
fra tutti, fai fai, lo rimettiamo in piedi e l'awiamo per verso casa
e fai fai mi riuscì di farlo entrare in una stanza di cui avevo prima chiuso
io non ci sento persona alcuna. -e in queste parole volendo exonerare il ventre,
è è, e bisogna vederla fino in fondo. -fare all * amore
: guido guerra ebbe nome, ed in sua vita / fece col senno assai e
fu superbo ed arrogante, / e in piccicl tempo diventò famoso / e fece
ottorino. -fare bene: comportarsi in modo virtuoso, onesto, conveniente;
, / o come novo augello al visco in ramo. boccaccio, dee.,
fa bisogno, e io non sono in istato da buttar via quattrini.
ne fano buoni per giovanbatista giovani e in questo c. 12, f. 53
di ragione cia avere in questo c. 2. -fare
per nome di pena, per ciaschuna volta in soldi dieci di fiorini piccioli. fioretti
rossinante del mio idealismo lungo la via sacra in coda ai palafreni impennacchiati e alle gualdrappate
selve non nascondevano i fuggitivi, erasi in quella sola battaglia fatto del resto.
ogni armata; / e chi dà in picche, e a giuocar non è lesto
cappello a qualcuno: scoprirsi il capo in segno di rispetto o per saluto.
ai faghe fuora e che a'm'in cave i piè. moravia, xi-196:
diavolo, n. 23. -fare in tempo, a tempo, per tempo:
campo dissanguato e morente. fece appena in tempo a raccontare l'accaduto.
sposata. -fare male: comportarsi in modo contrario alla virtù, all'onestà
troppi denari ad un tratto hai spesi in dolcitudine. castiglione, 463: son
fr. sassetti, xl: in capo di qualche anno ebbe fortuna contraria,
il signore. tozzi, i-282: prese in mano invece un vecchio vaso da fiori
dove sfondava la neve, di dar in qualche pietra e farsi male e,
facile a piangere per nulla -piange in un modo tutto speciale che fa tanto male
: e'parlò d'altro, e disse in fine: « o rosa...
-fare meglio, il meglio: comportarsi in modo migliore (in relazione con un
meglio: comportarsi in modo migliore (in relazione con un compì, di paragone
possibile. cavalca, 16-1-112: dimmi in che io ti ho contristato o
/ di pagar tutto quello c'hanno in dosso / a chi fatto ne l'ha
far niente. landolfi, 8-12: donde in me un turbamento, e insieme una
avvenire. - beneficare, favorire in più larga misura. cavalca, 9-267
, 549: legai [il diamante] in quattro branchette tutto scoperto, perché in
in quattro branchette tutto scoperto, perché in quel modo noi vedemmo che faceva meglio
era non far mai nulla e starsi in letto. nievo, 1-22: l'ho
ma non credo. -non riuscire in un intento, non concludere nulla di
86): recandoti le molte parole in una, io son del tutto..
. cecchi, 1-435: io non vo'in fatto / farne nulla di nulla,
di peggio, alla peggio: comportarsi in modo più deplorevole o estrema- mente deplorevole
o estremamente grave (ed è ordinariamente in relazione con un compì, di paragone
profondità delle divine scritture, che io in esse continuamente fare'prò, se quelle
si sarchia, quando l'erbe nocive saranno in quella rinate: della qual sarchiagione non
una a una. panzini, iv-605: in milano 4 far san michele * vale
figurato; dall'antica costumanza (oggi in disuso) di disdire gli appartamenti
/ po tessi ancóra, in letto alto di rose. -fare
svevo, 4-994: mario non aveva nulla in contrario, ma in quel momento l'
non aveva nulla in contrario, ma in quel momento l'orologio della piazza suonò il
le monete. pananti, i-107: in somma dicon mentre io fo per dieci
, / che non so dar più né in tinche, né in ceci. de
so dar più né in tinche, né in ceci. de sanctis, n-i-163:
come la fa gherardo? verrà egli in aspramonte? ». bandello, 1-5 (
dimmi: tu non ti ricordi di tornare in villa? come pensi tu di farla
-farla o fargliene a qualcuno, farla in barba a qualcuno: giocargli un brutto
da tutti i monaci, l'avremmo fatta in barba al governo. moravia, xii-210
hanno fatta grossa: m'hanno tirato in cielo e dato il nome di quirino perché
destrezza. zeno, xxx-6-174: ancora in me successe una tal cosa / col
/ col primo mio marito, / che in ciel riposi in pace; / ma
mio marito, / che in ciel riposi in pace; / ma io la feci
etti, 3-267: non conoscere un arlecchino in milano, dove n'ha tanti e
dove n'ha tanti e tanti come in ogn'altra città del mondo! pure
pure, faccianla finita e non perdianci in parole. tommaseo- rigutini, 1749:
mi spiegherai certe difficoltà: e, in un modo o nell'altro, la faremo
il colèra aveva incrudelito oltre il consueto in quel paese, alcune frotte di pezzenti
pezzenti armati di zappe e di bastoni andavano in volta pel paese, levando alte grida
quel poltrone dello sparecchia non le rificcava in cupola ogni cosa. sassetti,
-farla o farsela male: trovarsi in una difficile situazione, soffrire un grave
delle bige. comisso, 15-24: in quell'osteria ne facevano di tutti colori
fatte di bestiali e forse dormiva tuttora in un fosso. -farsela: godersela
. ricci, 3-169: appena vide in viso i nemici,... se
che dopo il giordani si possano leggere in italia. se a qualche fra- saiuolo
sono più alto. -farsi in quattro, in cento: darsi straordinariamente
alto. -farsi in quattro, in cento: darsi straordinariamente da fare.
ogni parte, come si fosse fatto in cento, braccio di ferro del generale.
roberto, 18: baldassarre si faceva in quattro per riporre quella roba, e
sopravvenienti. -farsi luce: mettersi in mostra. piovene, 5-74: gli
, per rassicurare una persona e, in genere, un bambino, o per
ben son contento, per la compagnia / in questi pochi dì stata fra noi,
, 73: alla zolla, disciolta in cieli, attingere / sa tuttavia la ricca
tuttavia la ricca resistenza / da tramutarsi in nostri aliti e in sillabe / d'
resistenza / da tramutarsi in nostri aliti e in sillabe / d'oro, da non
ei si batte l'anca, / ritorna in casa e qua e là si lagna
si faccia. boccaccio, i-201: in quella nave gli pareva essere tutto ignudo
desiderato di vedere il cielo, stando in letto... e del verde,
ogni sforzo. casti, 9-74: in quell'antica età la furba volpe / di
colpe, / iva stillando al lioncino in seno: / ma per quanto ella
164: facciami ben, facciami mal, in cent'anni saremo egual. periodici popolari
del fare; e questo fare è in conservare i comandamenti di dio. sono molti
, amazzandosi l'un l'altro e stando in su 'l far delle vendette de'loro
avvedo un po'tardi che ho divagato in un profluvio di ciarle inutili sul fare
e con un loro ingegno, proveduto in parte al troppo far dell'acqua,
parte al troppo far dell'acqua, in capo a tre settimane afferrarono a portoricco.
d. bartoli, 17-1-29: di tanto in tanto,... mezzo sorridendo,
certificarsi che i gesuiti non han le coma in fronte né in capo. [sostituito
non han le coma in fronte né in capo. [sostituito da] manzoni,
, nessuno le poteva mettere il velo in capo senza il suo consenso. [ediz
, nessuno le poteva porre il velo in capo senza il suo assenso].
come io tomo / al mio ritorno in villa, una mia loggia / dipinger mi
loro « far niente » è passato in proverbio. dossi, 116: era solo
, purg., 18-108: o gente in cui fervore acuto adesso / ricompie forse
e indugio / da voi per tepidezza in ben far messo. passavanti, 33:
la isperanza del disiderato amore sempre conserverà in me lo proponimento del ben fare.
ben far ne furon scorta, / dogliasi in prosa e 'n versi / ogn'amorosa
che noi chiamiamo antica moderna, cioè in sul fare di pietro perugino. milizia
. m. villani, 2-49: in sul fare del dì gl'inghilesi feciono
muovere riotta, e fare romore tra loro in modo di mischia. boccaccio, dee
con speranza che, arrivandovi quasi improviso in sul fare del dì, avesse facilmente,
tumulto il quale sperava aversi a levare in suo favore, a entrarvi. soderini,
proprietà di quelle provincie a tramontana, in così poco elevamento di polo, agghiacciarvisi
1075: avendo sul far della notte messo in ritirata il corpo che egli comandava al
ibidem, 179: 'al fare in mare, al tondo in terra '.
'al fare in mare, al tondo in terra '. proverbio de'marinari:
dal coreggio / esser dipinto con un libro in mano, / com'un rabbino del
ae, sm., che si trova in lucano { pharsalia, ix, 721
aveano i servi di adarezer, e portolle in ierusalem. ariosto, 16-72: felice
e scudo, arco e faretra / aver in odio, e scimitarra e lancia,
lancia, / che lo fecer morir giovine in francia! caro, 4-213: da
poche armi che avevamo ci mettemmo bravamente in battaglia. muratori, 5-ii-96: prese
donna quel poeta spagnuolo che li chiese in prestito a lei per uccidere un suo
iii-1-1169: su le pareti sono sospesi in trofei... le lance dei bòran
foglia di lauro, le targhe dei gurra in cuoio di giraffa inciso, gli archi
cupido, o di persone e forze in qualche modo divinizzate, o di animali
da barberino, iii-410: diedi al cavallo in faretra per pena li dardi per mostrar
a miei danni amor due nere ciglia / in archi, a cui son corde aurati
nume [apollo] che tutt'altro in testa avea, / piegando il braccio
della tua faretra / uccide de'sofisti in mezzo al campo / degli ingegni il
susine, signor sì. le susine in genere, in lingua ionadattica si chiaman sustanze
sì. le susine in genere, in lingua ionadattica si chiaman sustanze. parini
d'ovidio; la qual vada a ferire in modo che la piaga porti seco il
, 17-33: venia [armida] sublime in un gran carro assisa, / succinta
un gran carro assisa, / succinta in gonna, e faretrata arciera. tassoni
3-50: cinquanta donne lor con gli archi in mano / avezze al bosco a saettar
da vicino e da lontano / succinte in gonna e faretrate arciere, / calavano
e prende il core; / dolce in sembianti, in atti acerbo e fello
il core; / dolce in sembianti, in atti acerbo e fello; / giovane
, /... / ch'asconde in grembo un picciol ruscelletto, /.
frugoni, 642: spiegò [amore] in candida bandiera / gentil core incatenato:
regno salir fe'. monti, x-4-680: in sogno il faretrato / nume alato /
sul faretrato orente, / le sirene mandasti in sulle forche. = voce dotta
libreria. pascoli, 524: sono apparse in mezzo ai viburni / le farfalle crepuscolari
voi siete dunque uno che sa leggere anche in un'anima di vergine? o meraviglia
, 1-47: amavo le farfalle in amore impigliate nella trama nerastra del rovo
nerastra del rovo, sbattenti disperatamente le ali in una pioggia di bianco pulviscolo. montale
azzurri occhi estatici, e una palla in mano, diceva al babbo: -
da una realtà informe, rivelando che in questa agiva un'essenza spirituale, un'
verga, 1-39: io amo appunto in lei questa toletta, questo lusso,
questo lusso, questo apparato brillante e vaporoso in cui la farfalla mi fa dimenticare il
screziata. 6. figura, oggetto in forma di farfalla. b. davanzati
per asta una canna, e per ferro in su la cima una girante farfalla.
seco anche di molt'aria, e in tal caso faccia girar la farfalla di carta
, farfalla): cravattina da annodarsi in modo che si disponga orizzontalmente, appena
polizia alla questura di milano, guardando in un piccolo specchio rotondo, si aggiustò
cimitero. 9. pasta di minestra in forma di fiocchi, più piccoli se
di fiocchi, più piccoli se mangiati in brodo, più grandi se asciutti (
volante che giunge non gradito. - in partic.: cambiale; ordine di servirio
farfalla: stile moderno di nuoto, in cui alla spinta dei piedi nell'acqua,
succede un balzo di tutto il corpo in alto e in avanti, con le
balzo di tutto il corpo in alto e in avanti, con le braccia aperte;
che ruota intorno a un asse centrale in modo da regolare l'afflusso di fluidi
sulla testa delle monache di san vincenzo, in faccende nel cortile per le necessità più
disegni che ritraggono farfalle, con ricami in forma di farfalle. giovio, 1-6
di farfalle dinanzi a chi ti vince troppo in virtù ed in sapere. de marchi
chi ti vince troppo in virtù ed in sapere. de marchi, ll-yy: la
concludere nulla. baldini, 3-30: in quarant'anni, fosse riescito a guadagnarsi
a farfalla: nodo a quattro capi, in forma di farfalla: è composto di
traballa. -numerare le farfalle in puglia: accingersi a un'opera inesauribile
tante forme diverse narralle, / sarebbe come in puglia annumerare / le mosche, le
di mille ingiurie vecchie ». -stare in bruco e in farfalla: essere mutevole,
vecchie ». -stare in bruco e in farfalla: essere mutevole, instabile;
d'inchini e di sergeri / stanno in bruco ed in farfalla, / col benduccio
di sergeri / stanno in bruco ed in farfalla, / col benduccio in su la
bruco ed in farfalla, / col benduccio in su la spalla.
-trovarsi con un pugno di farfalle in mano: non avere ottenuto nulla,
, / si trova al fin aver amato in vano, / e di grilli e
e di grilli e farfalle un stormo in mano. 15. prov.
, 1-73: vorrei vederti una camicia in petto / a gala, corta, e
gozzi, 4-121: quegl'invasati, andando in traccia / d'idee per l'aria
idee pigliare a caccia, / prendean farfalle in iscambio di quelle; / e poscia
quelle; / e poscia, disputando rossi in faccia / per comparire originali stelle,
che amman- tavancisi, awiluppavancisi dentro come in un ferraiolo. è farfallino questo,
-cambiale, polizzino recante una citazione in giudizio. tommaseo [s. v
-a farfalletta: disposto, atteggiato in modo da assomigliare a una farfalla.
pien di farfallini: / è matto in somma; pur potrebbe ancora / un
un dì guarirne, perché il mal dà in fuora. -dimin. e vezzeg
col mantello foderato covare il fuoco, in su le calcagna sedendosi, colle occhiaia livide
mio, abbi cura come tu favelli in fra le persone letterate, tu di'farfalloni
più farfallona od erudita, ma veritiera in ciò che narro) era un omac-
licurgo? farfallonacci indegni che 'l cristiano in particolare dia loro orecchie, non che
. n. villani, 2-30: beato in somma colui che più strane e diverse
farfalloni sputare. carducci, 165: sentite in confidenza: i lepri e i ghiri
nel mezzo della zuffa: / e in pippo un tratto dà del castiglioni, /
me tamorfosi di un bruco in farfalla. cestoni, 168:
, farfallegiando nelle ore mondane di dama in dama. sa vinio,
la scrisse. 2. in senso concreto: racconto fantastico, grossolana
d'altre virtù per ora, e stando in questa della continenza singolare presunta, farfalloneggiata
la vita al re, oibò, stomaca in udirlo. qual fu maggiore, la
re a crederselo? 2. in senso concreto: atteggiamento stravagante; azione
] risplende sempre, non si fusse adattata in esercitarla, si saria forse ridotta come
babbi che disredano i figli, saltare in su le farfalughe delle croniche? =
], 457: chiamasi la tossilagine in toscana volgarmente farfara e farfarella et in altri
in toscana volgarmente farfara e farfarella et in altri luoghi d'italia unghia di cavallo
dioscoride], 457: chiamasi la tossilagine in toscana volgarmente farfara e farfarella, et
toscana volgarmente farfara e farfarella, et in altri luoghi d'italia unghia di cavallo
luogo. adoperasi ne'dolori del capo in vece del rosado: proibisce il sudore et
: « farfariello, maschera italo-americana creata in new york, simbolo dell'emigrato nostro meridionale
le ne vada a le rote, / in qual so', co lo vitto ferato
le ne vada a le rote, / in qual so', co lo vitto ferato
a un'ora di notte, entrato in una terra, furfantava 'amore dei '
, intr. [farfuglio). parlare in modo non distinto, a mezza bocca
smarrì sottovoce nell'apocope dell'infinito, in un sempre meno benevolo farfugliare della lingua
intenso e vivo, un continuo provarsi in leggeri vocalizzi e gorgheggi e frisatine laggiù
di primavera, che alla fine scoppia in un giubilìo generale, quasi d'orchestra
, disordinatamente. moravia, vii-429: in gran fretta, ma senza farfugliare,
di farfugliare), agg. pronunciato in modo indistinto, borbottato. serao
fazio, vi-13-76: cercando elia digiuno in saretta, / ebbe de la farina,
fare; / ma farina non truovo in mia magione. crescenzi volgar.,
per la stamegnia le mectirai a bollire in un vaso ben netto, agiongendovi doi once
bibbia volgar., 1-88: andoe in fretta abraam nel tabernacolo a sara,
, sopra pensieri, piluccando di tanto in tanto un pizzico di pasta frolla e dicendole
farina di seme di lino, e cotte in acqua e informate con olio di camamilla
bisogna che per supplemento la si fondi in su lo augumentare le gabelle o'pregi della
con tutti i colori degli oggetti, che in un quadro debbono participare della luce,
del dispregio un intero corpo accademico, in cui è pure taluno che merita la
dossi, 53: egli partiva, malandato in salute, con la farina a'capelli
di un'istituzione, di un fatto, in partic. della lingua).
, non pensando averla tenuta la notte in braccio, dicendo da se stesso:
perché altri che te questa notte ho tenuto in braccio. caro, i-109: per
? magalotti, 24-114: voi mettete in quel « vocabolario » voci antiche,
la farina. luini, xxiii-152: se in fatto di cognizioni si mettessero gli accademici
si mettessero gli accademici ed i non accademici in un frullone, ne sortirebb'egli più
vera, quando tu hai verace fede in cristo e nella croce sua, come
farina della propria persona s'era convertita in crusca. boccalini, i-367: anco
nel creder mio tutto ciò che porta in fronte il mio nome. botta,
d'ogni sorte dadi e carte / in abbondanza e per questa cagione / i poeti
così alla buona che pareva a caso, in camera della moglie, e lasciovvela per
fosse abburattata, se la fece riportare in camera sua, e la putta, o
conseglio, eccetto che persone ch'hanno in capo la neve, alla fronte gli solchi
e varia, / a fabbricar mille castelli in aria. panciatichi, 245: in
in aria. panciatichi, 245: in quella raccolta di detti del tuano si
.. l'aveva squadrato ben bene in viso, e non gli era parso schietta
che buone farine! -persona sana, in buona salute. lippi, 1-48:
, 1-48: van molti a grucce, in seggiola, e nel letto; /
suo (e si usa per lo più in frasi negative). bandello, 1-32
si ricordò di fra francesco, e caddegli in animo che questa fosse sua farina,
farina gesuitica: vi sono molti errori manifesti in politica, ed assai falli dell'istorie
arrivavi. b. croce, iii-23-83: in tacito si ritrovava il limpido specchio della
dimostra peggior d'una formica: / ma in crusca si converte poi l'acquisto,
gnocchi, spargendone sopra le vittime, in presenza di io testimoni, che doveano
cassola, 2-293: quando siete stati qui in tre 0 quattro a dir male del
mario, non s'affatichi vostra signoria in ricordarmi quel ch'io ho a fare;
farina per terra: è naturale che in un grosso affare ci sia qualche perdita
, possiamo testimoniarlo, si vede. in quanto a qualche spesa mal fatta, epicarmo
: la fortuna distribuisce 1 suoi doni in modo che contrasta con le esigenze e
. -la farina del diavolo va in crusca: v. crusca. -per
al piano nobile, si sentivano piovere in testa una farinetta leggera leggera, come se
, che i lombardi prendono mescolata sempre in qualche resto di pula o prima scorza
figur. sostanza finemente tritata, ridotta in polvere. saccenti, 1-2-22: altri
/ che il tarlo l'ha ridotto in farinaccio. 5. nome volg
farinàceo, agg. che si riduce facilmente in farina; che ha la consistenza della
parte organizzata di ciascun grano, consiste in una infinità di piccoli corpi bianchi e trasparenti
rompersi e masticarsi, e che lasciano in bocca una pasta bianca e morbida.
(una frattura). barsanti [in a. cocchi, 8-147]: la
stessi). vallisneri, i-207: in un altro capo, que'che le hanno
capi... si vedrebbono in un'occhiata distinti tutti que
e i farinaioli, come già avevan fatto in quel- l'altra fattizia e passeggierà abbondanza
d'antonio ferrer. ranieri, 1-69: in meno che non lo dico,
. cavalca, i-iio: in tutto questo tempo ogni dì si faceva fare
/ e a cuocer non fuor lente / in un caldai'tal farinata. m.
con una minestra di brodo di vitella in forma di pangrattato, o di una
è candida / la farinata; il brodo in ch'ella naviga / vuol esser negro
valerio massimo volgar., i-137: erano in tanto attenti alla continenza, che più
di ceci e acqua e si cuoce in forno, con molto olio. bresciani
avea da farinello, / senz'elmo in testa e senza cappellina. abati
(è termine proprio della fonetica, in particolare di una classe di fenomeni che
alla stretta caratteristica, siano o no in vibrazione; è propria delle lingue semitiche
. fonet. articolazione faringalizzata: quella in cui alla stretta o all'occlusione orale
digerente e respiratorio dei vertebrati, in forma d'imbuto situato in posizione verticale
vertebrati, in forma d'imbuto situato in posizione verticale dietro le fosse nasali e
fosse nasali e la bocca, collegato in basso con la laringe e con l'esofago
, o al principio dell'esofago, in maniera che vengano ad impedire l'ingresso
da piccoli rigonfiamenti grigio-rosei, bruciore in gola e tosse secca. savinio
nome di cefalocordati o acrani, in cui il primo tratto dell'intestino
primo tratto dell'intestino è trasformato in organo respira torio.
faringopalatino, agg. ant. che è in rela zione con la faringe
posteriori, mediante uno specchietto; in ogni caso si fa uso di
rac coglie la farina prodotta in un molino. = deriv.
starvi tanto che voi non mi ricognosciate in firenze: ch'io non dubito punto
d'annunzio, v-3-619: io gridavo, in fiume d'italia: « c'è
il signor conte [di culagna], in virtù de'suoi privilegi, addottora la
ostentazion farisaica, il giudicar chi operava in tali angosce. rosmini, xxvi-252:
possedere la santità, perché la mette in pratica, come stima di possedere la sapienza
raffronto l'ebraismo, il quale si chiude in una legislatura statuale sino a riuscire alle
martiri. vangeli volgar., 44: in quel tempo andarono li scribi e farisei
giusto non solamente per sé, ma in parte per favore di dio. diodati
altro publicano. il fariseo, stando in piè, orava in disparte, in questa
fariseo, stando in piè, orava in disparte, in questa maniera: o
stando in piè, orava in disparte, in questa maniera: o dio, io
/ ch'hanno me, madre chiesa, in loco vile / ridotta sì che 'l
egli è chiaro che i farisei sono entrati in luogo nostro. sarpi, vi-2-179:
i-631: questo sia detto senza andare in collera, perché non veniate a turbarci
di chi non vede che colpa e maledizione in ogni spontanea effervescenza dell'affetto. d'
lanzichenecchi. b. dei [in pagnini], ii-237: cosimo..
uno sgabello all'aperto e lì sventra in tutta pace rane, bisatti; spela spippole
609: « farlotti, parola romagnola. in questi monti si dice verlerotti. i
delle sostanze medicamentose e le compone in miscugli e preparati atti alla cura delle
. 2. dial. negozio in cui si vendono all'ingrosso (o
specifico della farmacia; che è usato in farmaceutica. - botanica farmaceutica: parte
, 5-i-55: fu dipoi la medicina divisa in tre parti; cioè che una fusse
: le ricette si usa a scriverle in latino o in francese? i pesi farmaceutici
si usa a scriverle in latino o in francese? i pesi farmaceutici d'italia
medesima tavola l'impiegato delle entrate ricopiava in un quaderno le prescrizioni farmaceutiche. era
piccolissima. palazzeschi, i-195: viveva in un vasto magazzino nell'angolo di una
di una corte dove... in dosi farmaceutiche vi apparivano la luna e
, è da avvertire il pericolo medesimo in un altro, che è farmaceutico. beccaria
le materie o i composti da vendere in farmacia. ojetti, i-208: un cartello
marachelle farmaceutiche, dovea condurmi non so in qual chiassuolo di mal nome a sacrificare
farmacia, montò ella [la chimica] in sì g an pregio. g.
nell'altru prudentissimo parere, che debba in questa stagione porsi in uso qualche rimedio
parere, che debba in questa stagione porsi in uso qualche rimedio calibeato. m.
grande azienda di prodotti chimici e stava in un negozio della ditta al banco della
la farmacia... consiste tutta in certe bevande diaboliche che prese per bocca
). beccaria, ii-531: erano in istato di lodevole servizio le scuderie per
, i-286: su un tavolino, in rispondenza alla bilancia dello studiolo, una
-figur. iron. farmacia letteraria: scuola in cui si analizzano e si studiano le
dimostrato più volte anco a me che in toscana si guarisce felicemente e in breve
me che in toscana si guarisce felicemente e in breve tempo dallo scorbuto co'la sola
nocivi, come i veleni), passato in italiano tramite il fr. pharmacie (
di dolori, che scorrere la vita in mezzo a quel diluvio di medicine, e
tutta la superficie del paese, nell'inerzia in cui vivono rivendendo in piccole dosi i
, nell'inerzia in cui vivono rivendendo in piccole dosi i medicinali fabricati in massa
rivendendo in piccole dosi i medicinali fabricati in massa nelle grandi farmacie, potrebbero istituire
inverno, andava a prender lo zio canonico in chiesa, dopo i vespri e se
quel farmacista con la papalina / mi sogguarda in sua dolce meraviglia. / che cerco
addensi, o addensasse una volta, in tali un soggetto e un attributo.
farmacia: è un neologismo del settecento in sostituzione del termine più antico speziale (v
aspetto bituminoso, d'odore sgradevole usata in farmacia; argilla nera (v.
, ma nero come carboni, et trovasene in molti luoghi. mattioli [dioscoride]
la qual chiamano alcuni farmacite, nasce in seleucia di soria... farmacite
, 1-ii-303: i migliori farmaci erano in salerno fabbricati, onde si narra che
l'erbe indarno e i farmachi / in tuo favor prepara. parini, v-74:
le serpeggiava insidiosa nel sangue e di tratto in tratto le annunziava la sua presenza.
/ « vedrà che dorme le sue notti in pace: / un sonnifero d'oro
pace: / un sonnifero d'oro, in fede mia! ». bocchelli, 5-8
cognizione medica, perché la moglie sua in terra esercitava la medicina insieme con l'
che più fruga ne'precordi a mettere in esaltazione lo spirito. non era dunque
dunque codesto il farmaco migliore pei nervi in parossismo della contessa. d'annunzio, iii-2-329
sf. complesso di disposizioni e norme in base alle quali vengono confezionate e imballate
due sezioni, simpatica e parasimpatica, in cui tale sistema è diviso.
sistemi fisici di indagine che vengono usati in farmacognosia. = voce dotta, comp
(e si trova nel baden, in boemia, in turingia, nella stiria)
trova nel baden, in boemia, in turingia, nella stiria). d'
già stati abba stanza messi in valore da vecchi studiosi. c. e
preparare i farmaci; libro, trattato in cui sono descritte le varie tecniche della
dell'oppio,... ricercando in una farmacopea le differenze tra l'oppio
governativo, contenente l'elenco dei farmaci in commercio con la descrizione delle sostanze componenti
e spreg. chi vende farmaci (e in particolare indica chi esercita la professione del
370: 4 farmacopola', si chiamano in generale così tutti quelli che vendono i medicamenti
e lucentezza adamantina (e si trova in corno- vaglia, sardegna, ungheria in
in corno- vaglia, sardegna, ungheria in cristallini asso ciati a minerali
farmaco gnosia che si occupa in particolare della pre parazione e
, / che noi stemmo a san sebio in tal gineccio? / e se
tiglio, ecc.; viene usato in profumeria, per il suo odore simile
chiusi, incollati palpebra a palpebra, in un sonno di fuoco e di febbre
stupefatto. machiavelli, 1-vi-405: stamani in chiesa io lo vagheggiai un pezzo.
farneticasse. ariosto, vi-390: tornate in casa, signore, e lasciatelo / che
fu causa di cavarlo del cervello; in modo che la notte seguente tutta farneticò
la fantasia, ma la cogitativa ancora, in guisa che non si immagini né si
, diciamo medesimamente; anzi quando alcuno in dormendo favella, come avviene molte volte
farneticò addirittura: pensava di stendersi lì in terra e lasciarsi morire. -per
dicon pur, come / burchiello ha in questo mal farneticato, / da poi
e mentecattaggine sua, se gli dice in firenze: 'tu armeggi; tu abbachi;
alcuni, dicendo che la venustà satirica in esso [giovenale] sia aspra e temeraria
trasporto, dopo aver tutta la notte farneticato in pazzi pensieri..., partii
foscolo, x-362: quanto l'europa in questa età sua decrepita ciarla di speculazioni
] spesso ha lasciato farneticare e sgovernare in nome proprio una setta malvagia ed ignorante
sai ove tu ti se'; se'tu in buon senno? tu farnetichi a santà
, fino a'suoi tempi, sognato in quella materia). [ediz. 1827
, fino a'suoi tempi, farneticato in quella materia]. imbriani, 1-163:
. cavalca, 19-250: si pose in orazione più ad agio, e più
. bencivenni [tommaseo]: termina in flusso di sangue e in farnetichezza.
: termina in flusso di sangue e in farnetichezza. farnetichici, sm. raro
confessarsi tosto, subitamente raggravò ed entrò in farnetico. boccaccio, dee.
guisa d'uom che sognasse ad entrare in altri farnetichi. sacchetti, 91-90: disse
pozzi, a terra delle finestre e in arno; e tale s'uccideva per gran
della religione degli egizi, che erano in questo farnetico di adorare quella loro iside in
in questo farnetico di adorare quella loro iside in vacca. alfieri, 6-22: immola
/ qual più ti piace: purché me in farnetici i tali teco non tragga.
che sanno com'io tomai alla milizia in tempo che né l'ambizione, né
vivo, non sarebbe il re entrato in questi farnetichi. f. d'ambra,
xxi-11-26: se e'non fosse entrato in questo farnetico di ripigliar moglie, e
mio marito, da che è intrato in questo farnetico d'amore, è uscito
volte la nostra fatica si è risolta in un vano farnetico di ghirigori, di
iii-38: una testa vana facilmente dà in delirio; quindi la presunzione di alcuni
villani, 9-107: la moria cominciata in enfiatura tornò in usci- mento di sangue
9-107: la moria cominciata in enfiatura tornò in usci- mento di sangue, e poi
mento di sangue, e poi si convertì in febbre, e molto febbricosi farnetici ballando
corrompere i sensi, come spesso avviene in un farnetico, che li pare vedere
2. che nasce da un animo in preda al delirio; folle, pazzo
. doni, 140: veramente tu parli in tutte queste cose la verità, e
, 1-219: potea fingere ed aggiugnere in loro una farnetica gelosia. bettinelli,
della specie quercus pedunculata, assai diffuso in tutta l'europa; è un albero con
delle maremme. produce ghianda e cresce in grandezza notabile come quella. redi,
le braccia fronzute, gremite di frutti, in quella gioia odorosa di aria e di
duran molto. sempronio, 2-77: gloriosi in su 'l vulsino lago / fecer per
è un'alta costruzione a torre, recante in sommità una forte sorgente luminosa visibile da
doria, 1-43: no è, in fortuna, -tuttavia lo faro, e
face. algarotti, 3-13: pagasi ora in inghilterra una maniera di contribuzione..
arici, ii-187: ai naviganti / in alto mar le vie dichiara e i porti
tre volte / si dilatò e si spense in un altro oro. calvino, 1-139
. calvino, 1-139: il faro in cima al molo continuava i suoi ammicchi
ai fari da cui s'irradia di secolo in secolo una nuova luce. -aeron
ubicazione di una località, e, in partic., di un aeroporto.
alto, due fari versavano di quando in quando una goccia di sangue.
della persiana si proiettò sul soffitto della stanza in ruotanti ventagli che subito si rinchiusero.
e il fascio dei fari / svela in pieno il cartello sul prato, alla curva
arrivarono sotto la statale proprio nel momento in cui passava una macchina; la luce dei
fari nei punti pericolosi). - in partic.: lo stretto di messina.
cariddi... è un luogo in questo faro,... da la
natura] è un gran faro in mezzo alle tenebre dell'ignoranza, quando non
ruinato l'impero occidentale, il papato in roma tra il diluvio barbarico apparve come
turris est maxima quam graeci ac latini in commune ex ipsius rei usu farum appella-
medesimi difetti... sono anche in questo [libro], poiché, oltre
bib- blioteche... s'affaccendano in compilarle con la schiena sudante. lettere
solamente cattolico, ma vescovo, ed in oltre scrittore giudiziosissimo; non la voglio finire
; si dà a mangiar tutto alle bestie in erba verde, e si può seminar
nuove leggi, che gli uomini vivono in essi in una bruttissima confusione. galileo,
, che gli uomini vivono in essi in una bruttissima confusione. galileo, 3-3-389
marino, 10-165: che di poemi in quella lingua cresca / numerosa farragine e
di sensi che, a considerargli sparsi in tutto l'alcorano, non vi si raffigura
si raffigura né arte né disegno, in ogni modo a allontanarsi un poco coll'occhio
raccolte, o sparse qua e là in altre scritture, per poco che si
: tutta questa farragine di versi mostra in lui un ingegno tecnico di grande abbrivo,
anco di mandarmela prima che la stendeste in dialogo. salvini, 6-171: 'ciò
lontano i naufragi di coloro che, navigando in mare sconvolto, cocciando insieme, si
il confessionario è] un farraginoso cassone in noce antica e massiccia, a tre riparti
gran forme di focacce e di farrate / in vece avean di tavole e di quadre
e quando si preme il mosto, metti in un moggio di farricèllo una lagena
varie specie di frumento, e in partic. del triticum dicoccum, del
antichi romani lo abbrustolivano o riducevano in farina per loro nutrimento e, misto
spelda, ma è più grosso in erba e nel granello: si semina nel
da vicino, il giorno orribile, / in che doveano al sacrificio offrirmi:
il sacro farro / commisto al sale, in mezzo a tutti crise / levò
l'alica] a i nostri tempi in italia in vari e diversi luoghi, quantunque
] a i nostri tempi in italia in vari e diversi luoghi, quantunque si
visconti, i-1-17: fur facte quelle nozze in tanta festa / tante pompe de sete
quale buona pezza tenne la gioiosa compagnia in grandissimo piacere. grazzini, 4-526:
viene ad essere commedia; perciocché quelle in cinque sono, e queste in tre
perciocché quelle in cinque sono, e queste in tre atti distinte e divisate. l
chiaman farse, perciò che queste o in niuna parte, quant'all'es- senzia
nome loro, perciò che $dcpooc vale in greco vesta mozza. e perché queste
. ma lasciando questo, dico che in simili farse ottimamente convengono tali canzonette ridicole
potere /... / cantare in sulla cetra il 4 miserere '. /
: fu gridato vendetta divina, perché in una chiesa sconsacrata della polesella, la
a carlo: de'suoi panni raddobbasse / in forma tal che con quella gonnella /
spampanata farsa. moravia, iii-24: in un tempo siffatto c'era il pericolo
il pericolo di vedere ogni sublimità cambiarsi in ridicolo, ogni fierezza in buffoneria,
sublimità cambiarsi in ridicolo, ogni fierezza in buffoneria, ogni nobile gestire in farsa.
fierezza in buffoneria, ogni nobile gestire in farsa. 3. dimin.
dell'olio santo s'era trasformata così in una farsetta da carnevale.
carducci, iii-18-87: oh il favoleggiato giorno in cui le carceri in toscana erano
favoleggiato giorno in cui le carceri in toscana erano rimaste senza inquilini! così è
): le rinvolsi [le gioie] in poca carta ciascune e le cucimmo
poca carta ciascune e le cucimmo in certe farse adosso al papa et al
che racchiude la lana del materasso (in lucchesia). = cfr. farso
del murger si è invene- zianizzata in farsaioleria. = deriv. da
: autore di farsa o attore in una farsa. gramsci, 6-383
farsa. gramsci, 6-383: in italia, che ha dato i natali a
farsata, sf. ant. imbottitura in forma di guancialetto, con la
par vedere stare a desco, / ed in terzo, alighier colla farsata. pataffio
per lo letto de'fanti s. in, d. iv. = dall'
'. farsescaménte, avv. in modo farsesco. gramsci, 6-319
negri, 2-1016: ultimi vengono, in grossi branchi, i maiali..
[aveva] un farsetto bianchissimo in dosso e un grambiule di bucato innanzi
drappel degli amanti, era venuto / in serico farsetto azzurro e bianco. algarotti,
, iii-1-478: 0 biancofiore, guardalo in che panni! / il farsetto s'azzuffa
il farsetto sulla pancia prominente, rimise in ordine la camicia e l'orlo delle mutande
sapeva ch'era un giorno... in cui le cappe s'inchinavano ai farsetti
la milza. tasso, 18-59: cangia in lungo manto il suo farsetto, /
da tutti i canti, che quasi in farsetto / eran rimasti alla battaglia oscura
e la corazza, / e lasciato in farsetto assai vilmente. tassoni, ii-2-158:
. al decoro di sua persona, che in faccia del padre non ritornasse a casa
faccia del padre non ritornasse a casa in farsetto, avendo, come il sere
come il sere di varlungo, lasciato in pegno il tabarro all'amica. tesauro
: tolselo [l'impero] ad avito in piacenza, forzandolo a menare in farsetto
avito in piacenza, forzandolo a menare in farsetto vita privata. magalotti, 1-338
profumiere lavora, sta da garzone: in farsetto, sbracciato, i capelli legati di
i preti, e anche de'religiosi in farsetto. carducci, iii- 7-148:
e arguto, spigliato e serrato, in farsetto. moravia, xi-206: finalmente venne
: finalmente venne un ometto basso, in farsetto e fascia nera sulla pancia.
fascia nera sulla pancia. -spogliarsi in farsetto: spogliarsi delle altre vesti,
vesti, rimanendo con il solo farsetto in dosso. -al fìgur.: fare
veggendosi solo rimaso, subitamente si spogliò in farsetto e trassesi i panni di gamba
di gamba. sacchetti, 65-19: spógliati in farsetto, come quando tu venisti a
possa spogliar, vedi, zeccheri, / in farsetto, e servir messer agabito.
legno] fu la scilla, ed in farsetto / ciascun de'vogador s'era spogliato
legnetto tolta, quello sfondolarono, lui in un povero farsettino ritenendo. sacchetti,
, 85-24: gherardo si comincia a spogliare in farsettino, e monna ermellina in giubba
spogliare in farsettino, e monna ermellina in giubba. g. m. cecchi,
a causa / che tu ti spogli in farsettino, e sbracciati / per aiutarmi.
a l'unghera manera; / e stretti in tal matera / vanno nel corpo,
. tesauro, 3-155: bertarido, in quello stesso lato della città onde sotto un
mar rosso] dividono la sua larghezza in dodici giorni, che sono poco più
che riso, senza niuna consolazione immollato in semplice acqua, soltanto che mezzamente s'
sempre candida..., era alta in modo quasi inverosimile, perché anche il
, sovrapposta alla copertina di un libro in vendita. imbriani, 1-81:
'stampa 'con un articolo segnato in bleu, di ambr [osini];
ha una bella vita, stringe la fascetta in modo da scoppiare. cicognani, 3-122
ciascuna delle fascette è saldato un occhio in cui passa una campanellina, e a questa
i xiii primi canti; e mandateli compartiti in più fascetti, ed involti in carta
compartiti in più fascetti, ed involti in carta pecora, acciò che non si bagnino
odorosetta messe / de'fior di primavera in bei fascetti! alfieri, 1-1205: portatili
casa, facendone la rivista, ritrovai, in un fascétto d'alcune operucce legate assieme
diffusamente dette fino a quel punto, in un picciolo fascétto si ristringano. beccaria