scomunica allora è da temere, quando in quella non v'è ammisto errore; ma
-causa efficiente: quella da cui dipende in modo diretto un effetto (per il
i-iio: il che provammo non esser possibile in dio, non potendo veruna cosa essere
di nuova perfezione a se stessa, come in tal caso avverrebbe. manzoni, 921
. -sostant. ciò che pone in essere, che opera un determinato effetto
dunque gli eccitanti generali di questo fonte in sei capi. nel primo i fantasmi faranno
. alvaro, 2-219: di quando in quando, il prete soffiava più forte
a meno che non sia la sola efficiente in italia. -capace di svolgere bene
). efficienteménte, avv. in modo da produrre necessariamente e pienamente
sé per andare a trovarla; in questo caso quella tal persona è cagione
? ma allora farsi bene, quando come in una forma ed efficienza si ricolgono.
si ricolgono. varchi, 8-1-414: in uno altro modo possono essere in luogo le
: in uno altro modo possono essere in luogo le sostanze astratte, cioè secondo
cose, s'io non sono errato, in questa guisa sono raccolte da claudio tolomei
, dopo insistenti cure, aveva rimesso in efficienza la pipa e seguiva le volute
passava tra il maggior bene dell'umanità in cui credeva il saverio e l'efficienza
tanto zelo. calvino, 1-524: tutto in lui, discorsi, aspetto esteriore.
, 19-32: la persona sana, e in efficienza, spesso visitando un malato ne
imitare, vengono... a trovarsi in contrasto con se stessi in quanto non
a trovarsi in contrasto con se stessi in quanto non corrisponde, alla loro abilità
efficienza del suo corpo bellissimo vi risultava in tutto il suo splendore. 4
propria attività. panzini, iii-290: in quei tempi lontani... t appennino
, fonti, gregge, castelli, abbazie in piena efficienza. pea, 3-245:
giuocare con il barattolo d'una farmacia in efficienza. bocchelli, 1-iii-319: insieme
uscita rafforzata e iniziava la sua efficienza in parlamento, l'estrema sinistra.
moderne età, che han pur tanto in sé di grandioso, di patetico e
-efficienza produttiva: il rendimento che, in un complesso industriale, risulta dall'organizzazione
la portanza e la resistenza di un corpo in movimento rispetto a un fluido. -efficienza
organismo o di una parte di esso in rapporto col consumo di energie. =
: 'effigiare', vai formar la effigie o in pittura o in scultura. m.
formar la effigie o in pittura o in scultura. m. adriani, iii-214:
/ effigiar più splendide e più belle / in lunghe logge e istoriate volte / il
colà fatte,... lo effigiò in bronzo, e disegna di ergergli un
2-326: quando vogliono effigiare una figura in movimento lo fanno in modo che quel
effigiare una figura in movimento lo fanno in modo che quel corpo che hanno scolpito o
grati ch'egli si sia effigiato, in una di quelle mirabili formelle della porta
i pedantuzzi moderni, ch'io non ho in questo poema osservate le regole d'aristotele
dozzinali ma critici, ch'io abbia in un corpo pigmeo effigiate membra gigantesche.
ii-206: la divisione può farsi o in particelle inorganiche o pure organiche. per
imprimere. tommaseo, i-90: quasi in pietra ben tornita / che l'artista effigiò
/ il mistero della vita / fiede in te soavemente, / ma nell'alto entrar
quasi tolto dalle mani della storia e dato in tutto all'allegoria. bonarelli, xxx-5-128
/ con isqual- lide labbra, / in atto di morir, chiederle aita. d
ho preso ad effigiar queste [verità] in istile quanto più esser può dimesso e
: chi non sa che il sole, in cui ella viene misticamente effigiata, fu
corpo, adattandolo a quale si fosse in cui persona il poeta parlasse: onde,
la bella fronte diritta e chiara, in cui si effigiava la nobiltà della razza.
in mano uno anello, gli si fece sposare
imbraccia / il rigoroso scudo, / in cui medusa effigiata al vivo / con
, ii-104: v'ho davante / ritratta in ghiacci, effigiata in sassi. foscolo
davante / ritratta in ghiacci, effigiata in sassi. foscolo, sep., 108
d'eleonora, che le figure effigiate in quei ritratti pareva guardassero in cagnesco.
figure effigiate in quei ritratti pareva guardassero in cagnesco. -per simil.
l'età corrotta e vinta, / che in debil vetro effigiata e finta, /
per l'inanzi rigida perseguitrice, vendicando in te severamente la morte del suo effigiato
2. lavorato, plasmato, modellato in modo da formare una o più figure
stranieri di varii colori, sottilmente effigiati in diverse guise. monti, x3- 459
, 6-45: chi con le carte effigiate in mano / prova quanto fortuna in terra
effigiate in mano / prova quanto fortuna in terra possa; / chi le corna
possa; / chi le corna agitate in picciol piano / fa ribalzar de le volubil
urna effigiata, argento tutta / dai labbri in fuor, sovra cui l'oro splende
capo- levate. monti, 3-6-76: in quei lucidi spegli effigiato / ti contemplavi
colorita dal gran fattor del mondo, in cui si scorge così bene effigiato l'
riposo della carne, vi son dati in modo che per me direi non conoscer altr'
me direi non conoscer altr'epoca effigiata in questo così efficace. -espresso,
. bartoli, 27-8: non trovò, in quanto ne ha l'arte del dire
ad esprimerla [la vergine addolorata] in pittura, viva tutto insieme, e
e morta,... con in volto effigiata ne'lor propri sembianti tanta
femm. -trice). che rappresenta in effigie. - al figur.: creatore
di dio, effigiatore di se stesso in noi per la propria immagine che di
mortale alcun tanto non dista, / qualunque in mare più giù s'abbandona, /
quella circulazion che sì concetta / pareva in te come lume reflesso, /
effige; / per che 'l mio viso in lei tutto era messo. boccaccio,
l'uno dall'altro, non dico tanto in l'effigie, ne la proporzione di
xix-4-1068: questo è un nume, in effigie umana bensì,...
umana bensì,... ma in una effigie la più bella e più depurata
tua pensata effigie / sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma. luzi,
31-47: apparvono [gli evangelisti] in effigie e forme d'animali, cioè
: era stato generato da un dio che in effigie di serpente si trasformava ed ingravidò
mento, da tutti i pori, in una perenne dilatazione di giovialità.
d'effige,... venne in sospizione grandissima al marito, anch'esso
2. immagine di una persona (e in partic. il volto) riprodotta con
medaglia della mia effigie, che egli vide in roma, non istà punto bene
dio padre coll'aspetto della gioventù, in vece della vecchiezza, questa effigie, in
in vece della vecchiezza, questa effigie, in quanto giovanile, sarebbe ella bella?
quei fogli dal muro, lacerati e incendiati in pubblico quelli che quotidianamente ne esaltavano le
delle botteghe per giungere a sfregiarli almeno in effige. montale, 90: è forse
sul quale è raffigurata pimmagine (e in partic. il volto) di una
sol clemente, / ingienochiun tua effigia in terra adoro / per la memoria de
una effigie di leone di fino oro in peso di dieci talenti. caro,
se fosse stato di mestieri, lui seguitarono in ritrarre gli dii e gli eroi,
dei collari con un pendaglio di latta, in zincotlpìa, ch'era poi nient'altro
collo tutto bendato nel suo colletto-cravatta, in bianco, monoblocco. -idolo,
-stor. giustiziare, impiccare, ardere in effigie: eseguire la condanna capitale di
capitale di un reo contumace servendosi, in assenza di lui, di un suo
la cisterna, ecc., vennero impiccati in effigie essendo contumaci. tommaseo [s
.]: 'impiccato o arso in effigie ': uomo condannato alla morte,
dei beni e nella vita; giustiziato in effige ai confini del piemonte, a borgo
consule » della repubblica romana; impiccato in effige dall'austria, eppoi decorato da francesco
con la lana, fedele effigie di quelle in cui a'dì nostri
'n te trasmuti / la bella effigie in lupo ovver in drago? livio volgar.
/ la bella effigie in lupo ovver in drago? livio volgar., 3-58:
quella scultura che rappresenta vittorio amedeo ii in effigie di apollo. -rassomiglianza.
: s'estolle [il tempio] in guisa, che vi adorin parmi / e
di molto da quella dei tanti eruditi in berrettone di velluto e in zimarra di vaio
tanti eruditi in berrettone di velluto e in zimarra di vaio. -pensiero, ricordo
e pianti, / serba l'effigie in te de'lumi santi, / e l'
frezzi, ii-10-105: quand'io fu'in cima, vidi il lago stige,
l'avea veduto / giù nell'inferno in ogni sua effige. alberti, 64:
forestiero che non abbia fede di sanità in stampa, soscritta, in forma amplissima
di sanità in stampa, soscritta, in forma amplissima, contenente l'età, l'
tanto da se stesso / varia, che in lui molti e nessuno scorgo. carducci
dare ima figura corporea a quel demònico in cui, secondo il documento del mio
plauto), da effingère 4 riprodurre in rilievo '(comp. da ex-4 fuori
che dura un giorno (e si riferisce in particolare a un accesso febbrile della durata
mascardi, 3-58: quasi assalto di effimera in corpo ben sano. segneri, iii-2-210
che l'efimera più volte è degenerata in un'etica irriparabile? magalotti, 9-1-166
17-61: mosso il cor, il sangue in forma tale, / de le febri
perché tutto l'umor radicale si disperge in frondeggia- tura infruttifera. l. adimari
costrettiva e odorata. nasce nelle selve e in luoghi opachi. la radice vale per
è che la vita umana, sì bella in vista, sia significata da quel picciolo
animaletto detto efemero, il quale nasce in riva a l'ippane e suol morire
della vita qual ch'ella si sia, in alcune bestiuole effimere una età di ventitré
era così sottile che pareva di camminare in una nube di efimeri. 4
vostr'occhi / mirano, amici, in un paese instabile / è l'efimera moda
ricchezza sarà passeggera, e tal forza sarà in quella fermentazion di commercio non dissimile dalla
momento medesimo che tutta l'italia era in fermento per le vittorie effimere degli austriaci
il nostro amore effimero / eterno freme in vele d'un indugio. montale,
l'aspetto di eterno; si sostanzia in questo l'effimero, come il grido
tutte le muse, se i francesi in fatto di poesia italiana hanno il senso
carducci, iii-12-93: è possibile riconoscere in codesto attila fanfarone l'ezzelino di
piano piano... mettendo in mostra però con aria fanfarona la
, 138: quando si parlava de'castigliani in portogallo, si trattava di loro come
di motociclette, troppo popolato d'asini in tocco e di villani indomenicati: con analfabe-
o a fanfera, ma ha da avere in sé garbo, misura, naturalezza,
ognun la fanferina. -dire in fanferina: dire per celia, per scherzo
, i né crediate ch'io dica in fanferina. = formazione espressiva,
. salvini, 23-235: quando in gorghi e in flussi e in
salvini, 23-235: quando in gorghi e in flussi e in riflussi / del
: quando in gorghi e in flussi e in riflussi / del mar spuma ribolle
che con impeto ne soffia, / andando in uno tutta allor la fanga / sucida
fangaia. viani, 13-302: fu in una notte algida e piovosa che un'
mota. carducci, ii-9-294: veggo in fondo alle pupille degli uomini e delle
tre anni e mezzo nella mia adolescenza, in una fangaia di vituperi d'ogni
grandi paroioni, mentre era fitta in una fangaia di vizi e di turpitudini.
fanghi medicinali tutta la persona o la parte in ferma... '
, fa cilissima a convertirsi in discesa, ora che 'l cielo è acquoso
le m'hanno rotto per di qui in ponte le braccia, né le vo'riportare
iv-71: si guidino [i porci] in pasture aqquidrinose per poter continuamente bere e
quantità di terra sigillata nell'acqua comune in modo che nel fondo del vaso facesse
buona posatura. i lombrichi giacevano placidissimamente in quella fanghiglia, ed a loro piacimento di
, ed a loro piacimento di quando in quando si aggiravano per quell'acqua torbida.
teme l'esalazioni di questa fanghiglia sommossa in tempo improprio. [sostituito da]
minuti sotto quella benedizione, coi piedi in un velluto di fanghiglia, d'una
, 5-161: il corallo siculo, in parte, è corallo « morto »;
prime origini, le pietre si costituiscono in focolari e abituri, cementate dalla calcina
come si fa tal mutazione d'ottusità in acutezza, e di grossezza in sottigliezza?
ottusità in acutezza, e di grossezza in sottigliezza? lo mostra chiaramente quella fanghiglia
dalla ruota nel suo girare, perocché in essa vi si scorgono piccolissime parti di
arrotini ingobbivano sulle gran mole di padre in figlio. -per estens. sozzura
che avrebbe causato tristo odore e bruttezza, in tal maniera se ne mondavano.
terrene illusioni. allegri, 5-24: in quel mentre che l'uomo, non senza
raggiro / d'un fuoco di caos in tempesta: / per essere ancora la mole
che effettivamente qualcuno si dibatteva laggiù in quel l'acqua soffiando e
sotto le sponde, e ricadevano in rigagnoli lungo le pareti. =
acqua; deposito limaccioso che si forma in fondo ai corsi e ai bacini d'acqua
(13-2): di dicembre vi pongo in un pantano / con fango, ghiaccia
il viso gli ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse,
per lo fango, tutti i panni in dosso gli stracciò. crescenzi volgar.,
non acqua che si corrompe e muta in terrena sustanza? tasso, 8-5-327:
il fango / m'assedian sì, ch'in solitario tetto / resto come prigion rinchiuso
lor volo, / già sciolta è in fango lor bianchezza breve. carducci, 872
anch'egli, e, tutto fango, in farsetto se ne andò a casa affannato
dall'umidità della strada immonda ed hanno in tutta la figura quasi una nativa tinta
di sondaggio o che si fa circolare in essi (per raffreddare le aste di perforazione
sostenere le pareti del foro, per portare in superficie i detriti prodotti dalla perforazione)
-tecn. residui melmosi che si producono in alcuni processi tecnologici. -fanghi attivati
, attraverso opportuni trattamenti, sono trasformati in melma ricca di flora e fauna aerobica
fangari. rovani, ii-82: tenetelo in riga e... fate sapere al
vostro senato che farebbe bene ad internare colui in laguna, e a nominarlo ispettore dei
caro, 2-231: di buia notte in un pantan m'ascosi, / ove nel
, credo, che a bologna. fango in terra e fango in cielo: stillanti
bologna. fango in terra e fango in cielo: stillanti, grondanti, chiazzati in
in cielo: stillanti, grondanti, chiazzati in tetra umidità i tetti.
applicazioni esterne { fangature); consistono in un impasto di grana finissima, composto
giugno di recarmi ai fanghi di abano in padova, dai quali spero qualche rintegrazione
dotto a firenze, fu messo in ordine il braccio. ma per guarir
, 5-363: la zona flegrea, culminante in cuma, vulcanica in tempi remoti,
flegrea, culminante in cuma, vulcanica in tempi remoti, coperta di lave preistoriche e
terra o di argilla usato dagli uomini in costruzioni rozze e primitive (special- mente
, e se coi piedi / non può in alto portar tenero limo, / l'
. tassoni, 301: fabbriche sontuose in su dile stecche / impiastrate di fango e
ii-12: consiste [la città] in dugento picciole case in circa, in
[la città] in dugento picciole case in circa, in sito non sempre piano
in dugento picciole case in circa, in sito non sempre piano, composte di fango
alvaro, 11-125: sua madre, in un momento di pazzìa radicale, calabrese
mescolata, la quale si chiama fango in volgare. francesco da barberino, 253
della vita, e fatto è uomo in anima vivente. trattato del ben vivere
/ l'uom vile e di vii fango in terra nato. salomoni, iii-468:
/ che l'uom fatto di fango in fango volve, /... /
nell'intemo fango dell'uomo e quivi ha in potere la belva sopita o inferma.
. pea, 7-23: cresciuto nei tempi in cui le costole dell'uomo, invece
. rovani, i-410: fango salito in scanno, al cospetto di chi credi tu
marino, i-187: né minor miracolo in effetto sarebbe se questo * tempio '
baretti, 1-79: forte... in lui il disiderio di nettare la profana
cui utilitade e diletto io scrivo, in quanta cechitade vivete, non levando li occhi
e'grandi stridi / ch'io trago in questo fango / del miser viver mio
, / l'età de l'auro in fango è or discesa; / virtù è
g. raimondi, 1-94: scorrevo, in un fango di tristezza, di inerzia
della voce. vittorini, 2-187: svegliava in loro fango e sogni, e le
tu lasci quella puritade, e cadi in peccato mortale, allotta getti in terra questo
e cadi in peccato mortale, allotta getti in terra questo gonfalone e strascinilo per lo
: dunque lucrezia il bel, ch'in voi riluce, / chi brama alzarsi al
miri ognor fisso, e quel prenda in suo duce: / ma d'aquila abbia
fango del mondo, nel quale, come in oro, ponete ogni vostra cura,
arca / cui l'avido dragon combatte in vano. mazzini, 1-74'• l'anima
8. locuz. -adirarsi, andare in collera contro il fango: adirarsi inutilmente
che m'hai mandato: sarebbe come andar in collera contro il fango.
chiesa di roma, / per confondere in sé due reggimenti, / cade nel
monti, iv-168: e tu ficcarti in quel fango con manifesto pericolo di affogare,
.. mi faceva male vederla caduta in quel fango. pirandello, 7-963: fuggita
più nel fango. -convertire, mutare in fango: guastare, sciupare, rovinare
l'animo de'buoni cattolici si convertivano in fango. perticati, i-31: se ci
di cesare e di virgilio trasmutarsi tutto in mondiglia ed in fango. zanella,
di virgilio trasmutarsi tutto in mondiglia ed in fango. zanella, vi-697: povero ingegno
/ filosofia, che muta / l'anima in fango e l'avvenir ti fura?
. folengo, ii-81: chi crede in uomo avaro splender questo, / cred'
mai spenta / de'miei gran danni in me l'alta memoria? / s'un
ogn'opra? leopardi, 3-179: in fine / questo secol di fango o vita
fango contro quel- l'ultima colonna fissa in un mondo che deve crollare. -gettare
alvaro, 2-53: sì, sono caduto in basso, lo so; ma non
più avventurosi, anch'io sballottato dal mare in tempesta d'un'epoca finale, un'
il nostro capo roma. / pon mano in quella venerabil chioma / securamente e ne
/ dal fango alcun villan che, asceso in alto, / si paragona pur col
potente. rovani, ii-724: sentì però in prevenzione un astio furioso per quello che
124: non penso mai più impantanarmi in simili fanghi, donde non esce a ben
s'imbratta', vale: chi cade in un errore dee quanto prima veder di
-c h i getta il fango in aria, se lo getta facilmente in
in aria, se lo getta facilmente in viso: chi attenta all'onore altrui facilmente
il teatrino dei gonzi. chi butta in aria il fango se lo butta facilmente
aria il fango se lo butta facilmente in viso. quel giovinastro non me lo puoi
, 1-218: 'fitti nel limo', cioè in quel fangaccio del palude. burchiello,
gran piazza d'innumerabili ceppaie fortemente attaccate in quel fangaccio. g. gozzi, 1-249
, i-82: il progredire poi quasi in un fetido fangoso sepolcro nel sobborgo di san
nebbia lividi raggi alta la luna / in su 'l trivio fangoso, e dispariva
e col suo negro loto / si devolve in cocito. nannini [olao magno]
alla città di vessona, si trova in una pianura un lago tutto fangoso, il
che l'uso di questi erbaggi corregga in parte la mala qualità dell'acque de'
da'quali molte popolazioni della morlacchia sono in necessità d'attingere nel tempo di state
625: occulto / entro fangoso stagno in mezzo a l'ulva / passai la notte
tratto come quando col bastone passando rimescoli in una pozza per gioco il fondo fangoso
borsa, xix-4-727: ma che si dirà in ultimo luogo delle traduzioni; di
stava inteso, / vidi genti fangose in quel pantano, / ignude tutte, con
: ad una rocca, che era in mar, menolli: / dentro v'entrar
. machiavelli, 838: levossi allora in piè dritto il cignale, / udendo
facesse festa per lo avere egli avuto in dispregio il fangoso che gli si dimostrò
bibbia volgar., v-745: chi vuole in reissimo cuore ricoprire per bocca enfiata di
, e se coi piedi / non può in alto portar tenero limo, / tali
dalle torbide de'fiumi tributari della laguna in epoca posteriore alla formazione delle prime.
ungaretti, xi-294: c'erano poi in mostra boccali di barbabietole e di cetrioli
caverne, ove dietro ogni svolto stava in agguato la morte, ciàula non aveva paura
e fangosa, / ti se'cangiato in rilucente stella. pecchio, ii-1-120: non
cose. / et ei l'abbassa in terra e, fatto un bruto, /
un bruto, / s'avvolge sempre in voluttà fangose. g. gozzi, i-225
i-30: mi trovai una sera al fresco in su l'uscio con un vicino,
stupidissima d'inattualità e fannullaggine, come in un ex-acquario che non si sa ormai
v-2-567: [sciamanna] non pure lavora in quel modo, ma non può soffrire
allorché quasi tutti i suoi compagni soggiacquero in questi anni passati alla malattia del fan-
contrasto la attenta operosità de'baniani, in mano de'quali sta la parte principale
,... e sempre nelle ore in cui il caffè lì difaccia era pieno
de'scolarucci. govoni, 3-253: anche in mezzo agli uccelli / ci sono tanti
passeggiata! quand'era tempo cattivo, in città, per le strade appartate impermalite del
, 2-452: dice... che in quella battaglia fu votato il tempio a
fabbricarsi. nardi, 155: in quella battaglia esser stato fatto voto di fare
città di toscana si dovevano unire insieme in dieta al fano di voltunna.
. t. alberti, 73: in mezzo il divano vi vidi pendente un
egregia / il posseder non posseduta crede / in poverella barca / soletta ella sen varca
pagato dalle navi dotate di fanale (in sicilia durante il settecento). dizionario
(sec. xviii): pagata in sicilia, sopra tutto a messina, dai
quattrini l'una. balbi, lxii-4-160: in questa città di negapatan sopradetta corrono alcune
fanóne1, sm. liturg. omerale consistente in due liste di seta bianca con strisce
quattro colori, nel quale è ricamata in oro una croce. è paramento proprio del
spropositata bocca di spopolare i mari costringendole in quella vece a nutrirsi di pescetti minuti
de lo fugirse tracta, / tucti so'in confugioni. antichità milanesi, 3-318:
un mantello, parte del vestimento necessaria in questi climi, anzi che no. botta
, 4-551: vedevano l'harcourt tollerare in se stesso il medesimo patimento, vivendo
stesso il medesimo patimento, vivendo egli in tutto a ragguaglio di qualunque più umile
gruppo di fantaccini e di cannonieri male in arnese e raccozzati in fretta e in furia
di cannonieri male in arnese e raccozzati in fretta e in furia tra la marmaglia
in arnese e raccozzati in fretta e in furia tra la marmaglia di parigi e
. frugoni, i-47: chi non è in armeggiar esperto, a campeggiar non si
e saccomanni, cavalieri sperduti e fantaccini in cerca di una bandiera. -per
, altra speranza / li tocca in petto da voce lontana? = voce
narrazioni fantastiche di imprese e di avventure in luoghi immaginari o nello spazio,
luoghi immaginari o nello spazio, in altri pianeti o mondi (e trova
(e trova la sua espressione soprattutto in romanzi, in giornali a fumetti,
la sua espressione soprattutto in romanzi, in giornali a fumetti, in film)
romanzi, in giornali a fumetti, in film). montale, 4-123:
ha apprese per li sensi particulari, in tutto o in parte apprende. idem,
li sensi particulari, in tutto o in parte apprende. idem, iii-
fantasia o vero memoria... in verità è una potenza sola realmente,
d'avere e l'ambizione, si divide in molti altri: e tutti si volgono
per rappresentargli all'intelletto, gliele potesse in un calcagno rappresentare, tanto l'intelletto
un calcagno rappresentare, tanto l'intelletto in quel calcagno gli intenderebbe, non essendo
, pur che gli oggetti gli sieno rappresentati in qual si voglia maniera. pallavicino,
dei movimenti simili a quelli che furono in lui eccitati dagli stimoli esterni dietro ai quali
la unione dei due elementi, fatti in modo conforme alla legge del bello. ogni
, 2-45: l'anima occupata dentro in secreto con dio non riceve le imagini e
fittizie, fluenti l'una dall'altra in un processo spontaneo di associazione senza alcun
sì come farnetica persona ed a imaginare in questo modo: che ne lo incominciamento de
tamente uscì di via, / e ritrovossi in una selva oscura. dottori, 1-259
gl'impicciolisce, gli difforma e trasforma in mille diverse guise, ed alle volte,
diverse guise, ed alle volte, come in uno specchio cilindrico accade, degl'informi
creatura dell'immaginazione è l'immagine finita in se stessa e opaca; la creatura
/ le grazie acerbe andrà nudando / e in forme favolose esalterà / folle la fantasia
né dal rado palmeto diana apparsa / in agile abito di luce, / rincorrerò.
si mangia, ed essendo io stato in terra, come vi ho detto, mi
deluso del suo ruolo, della destinazione in una società così fatta, o tratto a
la politica, anche la più onesta in apparenza. alvaro, 11-39: il mio
meticolosità che la gente di fantasia mette in questa occupazione. -come personificazione.
, 1-109: così è la mente nostra in questo mondo, come la navicella piccola
questo mondo, come la navicella piccola in mare, la quale, quando s'
con i mezzi dell'arte, collegate in un'unità rigorosa e necessaria e rispondenti
sentimentale ed estetica dello spirito (e in tale senso è considerata come la facoltà
xix foggiò la distinzione che si ritrova in non pochi dei suoi filosofi, tra
: si potrebbe dire che l'esercita in generale. per esercitarla in particolare, relativamente
l'esercita in generale. per esercitarla in particolare, relativamente alla musica, il
india. loria, 5-14: si invocava in astratto un ritorno a certi splendidi esempi
avevano trovato maggiore sviluppo (positivamente, in un modo o nell'altro) nel
, stravaganza, bizzarria (e, in partic., si riferisce ai prodotti
giovane simone cantoni, i quali rappresentavano in se stessi il tramonto dell'arte che sbizzarrisce
; dolor vero e pieno di fantasie nuove in quelli co'quali si lamenta delle sue
sono molti di sì lieve fantasia che in tutte le loro ragioni transvanno, e anzi
non confondervi la fantasia, vi lasceremo in libertà di far quel che volete. voi
di ricordarti non posso tenere / quanta in tuo capo regna fantasia. sassetti, 126
che un nero. 7. in senso concreto: immagine, forma, figurazione
); sogno, chimera, castello in aria, fantasticheria (ed è per
forza, e spesso fanno cadere altrui in peccato. scala del paradiso, 57:
bettinelli, i-216: favoloso e romanzesco in tante bizzarre fantasie, [ariosto] divien
azeglio, 1-206: io dunque anche in arte facevo castelli in aria, e mi
io dunque anche in arte facevo castelli in aria, e mi pascevo di fantasie
imagine di quei tempi come ora, in questi giorni luminosi che passo per tanta
strette, si vedono già i camerini in fila degli attori... c'è
festa, aria di trasformazione del reale in fantasia, aria di creazione. moravia,
, limite che doveva porsi nel momento in cui m'ero disteso sulla spiaggetta sotterranea
dir chimera del suo prolatore, raddoppia in me l'invidia d'ingegni tanto acuti
dei cittadini de'nuovi comuni che pure in ciò vollero venire in gara con quelli.
comuni che pure in ciò vollero venire in gara con quelli. -gioco di
il cittadino, il deputato ci passano in quella lettura dinanzi agli occhi l'un
di fantasia: opera letteraria o artistica in cui personaggi, vicende, fatti sono
. croce, ii-2-88: si è tentato in questi ultimi tempi in italia di risuscitare
si è tentato in questi ultimi tempi in italia di risuscitare la vieta questione della
il vino, ma eziandio l'acqua, in abbon- dazia e fuori di misura bevuta
non potea fare questo, dimostrava loro in fantasie la bellezza delle dette femmine,
bellezza delle dette femmine, alcuna volta in ornato vestimento con aspetto disonesto, alcuna
vestimento con aspetto disonesto, alcuna volta in modo di nuda femmina esso nimico gli
: egli avea nuove e varie visioni in sogno, e grandi fantasie di notte
no, nella quale si vedevon molti tramutati in bestie, che già avevon disegnato d'
senso di oppressione che coglie chi dorme in una falsa posizione o è gravato dal
gente, o gravato da pesi, ed in quel sogno elli giacea supino. fazio
pulci, 23-48: lasciagli come il bruco in su le frasche, / rinaldo e
... cerca con onorati scritti in questa lingua alzarsi a bella gloria,
. b. croce, ii-5-36: in realtà noi non conosciamo altro che intuizioni espresse
noi pensiero se non quando sia formolabile in parole, una fantasia musicale se non quando
fantasia musicale se non quando si concreti in suoni, un'immaginazione pittorica se non
10. qualsiasi creazione o produzione (in partic., nella letteratura e nelle
burlesche fantasie, / l'uno in versi latini e l'altro in rima.
uno in versi latini e l'altro in rima. chiabrera, 543: il mondo
trafori, ogni cosa è messo da loro in opera, purché abbia dello strano.
olao magno], 37: sonvi in oltre assaissime insegne di gentiluomini privati,
dissimile il dipingere il nostro salvatore crocifisso in un arboro, con tanti rami,
con queste fantasie e finzioni si riduca in favola, anzi che no.
1-371: porta denari assai, per spenderli in queste fantasie della cina.
una fantasia che tu t'hai posta in capo. aretino, ii-42: padrone,
che ponesse nel bel mezzo e bene in luce quel grazioso e snello bronzo praxiteleo
leggero e stile rapido e brioso, in cui vengono trattati argomenti di vario genere
chi eglino avessino a eleggere, dormendo in questa fantasia, gli parve che papa
bene. non vorrei che si mettesse in capo qualche fantasia indegna de la costanza,
, 1-45: talora si veggiono fantasie in luogo di veritade. cammelli, 164:
è assai grato, è a me in dispetto; / chi è d'una e
provi- denzia di questo mondo, perché in quelle si vede l'ordine. giovio
b. davanzati, ii-502: noi veggiamo in ogni professione e arte, fuori de'
il re aveva commesso e si richiedesse in genere a chi loro paressi. pulci,
sulla quale non abbiamo mai potuto convenire in voce. forteguerri, 1-1: emmi venuta
testa, / di scriver un'istoria in poesia, / affatto ignota, o poco
trasporti, che chiamano fantasie, e in quelle lor fantasie son dei più grandi eccessi
4-151: da noi, quasi come accade in egitto, nell'india, nel brasile
di avventurarmi dietro i manovali sul tetto in demolizione. landolfi, 8-99:
che sovente fra sonno dormendo si levava in su il letto a sedere, e parlava
. machiavelli, 885: transferiscomi poi in su la strada nell'osteria; parlo con
voi credete, che l'uomo sia sempre in una fantasia medesima, oltre che chi
di molti e molt'anni prima, stampate in un volumetto della * piccola collezione margherita
10-52: sostava, puntuale e inappuntabile, in 'gibus 'e in abito a
e inappuntabile, in 'gibus 'e in abito a falde grigio o tortora,
tesori, e i piccoli ornamenti, sono in vendita a piccoli banchi sormontati da una
un tratto la placida scena si muta in rissa. da raduno ordinato, quasi fosse
l'incosciente, si videro di volta in volta porre fuori di sé il non io
costui volesse di fantasia fare un ritratto in punto e virgola, credo bene di
descrizione. -con la fantasia, in fantasia: fantasticamente, idealmente, in
in fantasia: fantasticamente, idealmente, in modo immaginario; con l'aiuto dell'
, 1-71: la visione si fa quasi in immagini e forme, siccome awenia agli
, siccome awenia agli antichi, ovvero in sonno profondo, o vegghiando, e alcuna
volta più certo, e alcuna volta in fantasia e modo oscuro. b. davanzali
cose udite, e se nulla mancasse in catone, supplirà tieste, che io
tieste, che io già ho formato in fantasia. rajberti, 2-136: [nel
, 8-83: rivedeva d'un tratto in fantasia certi figuri cui non aveva pensato
-aggiungere fantasia: confermarsi saldamente in un'intenzione, in un proposito, in
: confermarsi saldamente in un'intenzione, in un proposito, in un progetto.
in un'intenzione, in un proposito, in un progetto. macinghi strozzi, 1-429
essere gradito. machiavelli, 3-203: in fine, questi frati non m'andarono
al- cun'altra. -andarsene in fantasia, partire sulle fantasie: abbandonarsi
sulle fantasie: abbandonarsi, perdersi completamente in sogni, in fantasticherie. g
abbandonarsi, perdersi completamente in sogni, in fantasticherie. g. gozzi, 138
quelle teste che se ne vanno tutte in fantasia ed in immaginazione, di quelle
che se ne vanno tutte in fantasia ed in immaginazione, di quelle che ritrovano certi
. pavese, 8-371: strano momento in cui (tredici o dodici anni)
lungo viaggio. -aver fantasia, avere in fantasia: avere in mente, avere
-aver fantasia, avere in fantasia: avere in mente, avere presente, pensare;
i'vo, s'i'sto, o in qual modo mi sia, / sempre
guidi, / mi giova sempre avere in fantasia / ch'io non misi il
ch'io non misi il mio core in luogo immondo, / ma nel più degno
sia una cosa tale. -cadere in fantasia, venire per la fantasia:
, venire per la fantasia: venire in mente, passare per la testa.
] da credere quel che gli cade in fantasia e quel che gli detta il
india o di zimia. -entrare in fantasia: convincersi, persuadersi. g
conte per consiglio d'indovini, entrò in fantasia e fecionlo intendente che adoardo suo
da marostica, il quale, intrato in fantasia d'essere diventato un taccone da
può; / perch'egli è entrato in questa fantasia, / vera o falsa ch'
sempre fra i capelli, / come in una 'mboscata / da essi ben serrata,
gente senza legge e disperata. -venire in mente. bandello, 1-9 (i-118
l'aveva, non gli era altrimenti entrata in fantasia. -essere in fantasia:
altrimenti entrata in fantasia. -essere in fantasia: essere occupato da un pensiero
maravigliare di questa mia, che sono in fantasia aspettando lorenzo. giannotti, 2-2-351
: buon dì, danisco. tu se'in fantasia. / quant'è che tu
molte donne, tra le quali una in quel tempo alzò il velo che su la
ci ho più fatto fantasia. -figgersi in fantasia, ficcarsi in fantasia: radicarsi,
fantasia. -figgersi in fantasia, ficcarsi in fantasia: radicarsi, cacciarsi in testa
ficcarsi in fantasia: radicarsi, cacciarsi in testa (un pensiero, un'idea,
, ch'adocchiato l'aveva, pensava in che modo potesse far intendere a quel signore
iv-419: e mi si è fitta in fantasia tale necessità di partire, che
di dire che le ducento volte, che in più autori del buon secolo leggiamo 1'
troppo di fantasia. -mettere in festa di ballo la fantasia: eccitare,
quando una coppia di grilli mi mettono in festa di ballo la fantasia. -mutare
presenzia io vegna; / benc'ho mutato in parte fantasia, / e in ciò
mutato in parte fantasia, / e in ciò ch'io mi ritoglio, o ch'
iii-188: [il tiranno] sta sempre in fantasia e tristizia di mente e con
la fantasia, per tenere isvegliato ed in furore lo esercito, ad altro che al
meraviglia: voi altri innamorati sete spesso in estesim. galileo, 3-1-208: talvolta,
stare nella fantasia di qualcuno: tenere in pensiero, in ansia; stare nel
di qualcuno: tenere in pensiero, in ansia; stare nel cuore, nella
stato nella fantasia. -stare in fantasia: stare in ansia, in sollecitudine
. -stare in fantasia: stare in ansia, in sollecitudine. - anche
-stare in fantasia: stare in ansia, in sollecitudine. - anche: essere intenzionato
: lui [il tiranno] sta sempre in fantasia e tristizia di mente e con
dì sù: che ha? -sta pure in fantasia di partirsi per cercare santilla sua
, 6: l'essere stato più mesi in questa fantasia di dover sapere le cose
1-i-292: ermellina mia, da parecchi dì in qua i'ho tanta fantasia, ch'
non veggo più persona. -tenere in fantasia: incantare, affascinare, ammaliare
dolce riso, / che mi tiene in fantasia. -togliersi dalla fantasia:
, e credo che per molto che digiuni in pane et in acqua non me li
per molto che digiuni in pane et in acqua non me li sciorrò mai. padula
forza. -tornare alla fantasia, in fantasia: tornare alla memoria, a
.. e'lo chiamono... in fatti / e'non mi torna in
in fatti / e'non mi torna in fantasia. sassetti, 161: quanto
.., io vorrei che voi tornaste in fantasia
che io vi guastai quella mattina entrando in pisa in camera vostra. -trottare
vi guastai quella mattina entrando in pisa in camera vostra. -trottare con la
: sendo lui d'età di 22 anni in circa, li venne fantasia d'andare
fuora; e così se n'andò in spagna, con un cavallo e nove ducati
spagna, con un cavallo e nove ducati in borsa. ni. adriani, v-205
ginocchi, che tenevo aperti per tenermi in equilibrio, me lo trovai dopo poco così
disperata che mi venne, lavarmici come in una catinella il viso e le mani.
una esperienza, che già mi venne in fantasia, per misurare il momento della
che, com'io dirò appresso, / in altra parte poi la vidi stare,
per pigliarmi più gusto ch'io posso in questo fantasiare di genio. bocchelli,
13-189: pietro bemardone si compiacque dei desideri in cui vedeva fantasiare il figlio, tanto
mi chiedo con turbamento perché di tratto in tratto il mio spirito interrompesse il suo
il suo fantasiare per cercar di rinvenire in sé l'àspetto mortale del poeta
soli fantasmi senza far di loro connessione, in che saranno questi suoi fantasmi differenti dalle
la cagione fosse onesta, non sarebbono in niuno luogo alto, ché dicono che
loro il cerebro; non entrereb- bono in mare, ché dicono che lo stomaco noi
le fantasime. pulci, 25-124: sendo in alto una notte adormentati, / uccise
, passando per via buia, trovò in sul canto, presso alla piazza del duomo
reali ma operanti nella fantasia, spesso in forma ossessiva, come reminiscenza, illusione
frenesia e fantasima, che la fisica appella in latino 4 incubus'. grazzini, 4-164
: ohimei! che mi è venuto in un tratto il batticuore e l'asima,
l'uomo intanto, cavalier fatato, / in groppa del suo giovane pensier, /
iddio..., si converte in tutte le forme. -simbolo di
giganteggian dell'alpe i coni oscuri / in lontananza; e luccica ad immago /
che surgono / come biechi fantasimi / in questa fredda chiarità lunare / c'è
è doralice vengono a trovare i cavalieri in questa casa, sarebbe desiderabile l'abitarvi
di voluttà, il kant s'avvolge in antinomie insolubili. 3. con
ad abbracciare degli sconosciuti, ad avere in essi il ritorno di noi nel mondo e
di noi nel mondo e del mondo in noi. 4. locuz.
, avv. bizzarramente, estrosamente, in modo stravagante e fantasioso. b
che si presenterebbe a chi avesse facoltà in un dato punto di simultaneamente girar l'
di molti uomini intenti a disparate cose in uno stesso momento. pascoli, i-22
borghe- succio che fantastica d'un palazzo in città grande e rumoreggiante, sono,
di eccessiva immaginazione; che si perde in fantasticherie, in immaginazioni; poco costruttivo
; che si perde in fantasticherie, in immaginazioni; poco costruttivo (il temperamento
i-22: umano a suo modo, e in tut- t'altro senso, era greco
il celebre stelo d'acanto, con in vetta le tre danzatrici, che a delfo
delle scaglie di antichi poemi, è in realtà una forma d'infantilismo, di
ogni realtà, per poi rappresentarla graficamente in parole intrise di colore, ma con una
, astratte dipoi dalla presenzia e transformate in fantasmati, perfettamente riduca all'intelletto.
intelletto possibile intende. el quale intelletto in quelli fantasmi conosce come l'occhio el
questo nostro intelletto non specula lo universale in se stesso, come gli altri intelletti fanno
fantasmi delle cose, occultati e nascosi in lei [nella reminescenza], si cavan
le cose variabili, non potendo egli in modo alcuno far le sue operazioni senza
d'obbietti giocondi al senso, riceve pena in esserne lungamente distolta e applicata in servitù
pena in esserne lungamente distolta e applicata in servitù dell'intelletto a lavorar fantasmi di
che cosa sono i fantasmi? gli effetti in noi cagionati dall'azione de'corpi esteriori
di quel mondo poetico che tradurrà poi in parole o suoni, colori, ecc.
ma perché avessimo il piacere di mandarlo in fumo con un'occhiata dell'intelletto nostro
lasciò quell'abitazione, e andò a ritirarsi in una perfetta solitudine campestre ove sfoga l'
impressione che produce sopra di voi: in questa guisa voi canserete sempre 11 vieto
creatura dell'immaginazione è l'immagine finita in se stessa e opaca; la creatura
intercalava pedanterie d'erudizioni tra strofe e strofe in certe odicine d'orazio, così la
d'annunzio, i-638: per consolarmi in ore di tristezza / io ti creai de
. gramsci, 6-65: è artista solo in quanto segna esteriormente, oggettivizza, storicizza
questa è memoria che tenace / servando in sé le già vedute forme / crea i
voce celeste mi risvegliò, e risolvette in nebbia tutti li miei confusi ed avviluppati
quivi nuove degradazioni di monti, e in cima all'uno o all'altro di
verga, 2-49: si sentiva gonfiare in petto i germi di tutte le forme dell'
/ di madreperla, / dopo che in me; a vederla, / vecchi fantasmi
l'ombre. foscolo, 1-292: in ciel spiegasti, / o sol, tua
vestiva d'un bianchissimo camice, che in sul petto si apriva come un tenerissimo fior
/ che un angelo ha tuffato / in camicia di sera trasparente / nell'inferno
e di lavinia che lagrimava, prorompe in questa esclamazione: o imaginativa che ne
: si vedevano certi fantasmi di demoni in forma umana: e quanti gl'incon-
poco a compir tanno, dal giorno in cui senza ricordarsi di nulla s'era destato
, oggetti, ecc. che assumono in determinate condizioni ambientali un aspetto spettrale,
dànno a conoscere pel bianco dei tronchi, in corteo lungo l'acqua -gli alberi han
vidi sbucare dal fondo e correre velocissimi in salita, tre fantasmi vestiti di bianco
tu n'hai causa, / poi che in cambio di aver marito giovane / e
proprio di tisico / solo a guardarlo in viso. -come epiteto.
imagini, che vogliam chiamarla, sarà divisa in due spezie: l'una delle quali
non ti precipiti nel golfo dello sbaglio, in cui ondeggiano vani sogni di perpetua delizia
gli si svolge dinanzi [all'uomo] in lungo e in largo, senza confine
[all'uomo] in lungo e in largo, senza confine, tutto pieno di
gente che ho d'intorno e nella stima in cui son tenuto, nel luogo che
luogo che m'è fatto fra loro e in quello a cui posso attendermi. ungaretti
pezzi cuore e mente / per cadere in servitù di parole? i regno sopra
la biasma, / m'avea creat'in mente un tal fantasma / ch'ognor ch'
ch'io lo mirava, / ch'in me l'assimigliava, / ratto m'eran
/ con fantasmi e con sogni / quasi in ombra il venturo? alfieri, 1-840
i sogni. monti, x-3-495: in chiusa parte ho i rai del giorno
del giorno a schivo, / tutto in lei fiso; ed altro al cor diletto
, che il fuggitivo / fantasma, in sogno, dell'amato obbietto. prati,
, oppure già superata, o formulata in modo vago, senza un reale fondamento
formarsi tutto il fantasma della cavalleria, in quanto è materia di studio. foscolo
formula dell'unità e della repubblica italiana in una prosa serrata come una falange.
generando il puro vuoto 0 la cosa in sé..., aprono la via
mistica ^ collaborare con kant per abbattere in metafisica il fantasma della vecchia logica di
tal franchezza, come se andassero a coricarsi in un letto: perocché hanno tanta ruggine
e qualcosa di fieramente minaccioso pareva vibrare in quell'inno di fanciulle, che si perdeva
. linati, 30-101: adesso che in tanto grigiore di tempi esse son diventate
fa proprio sorridere vederle là sedute tutte in fila, su torlo del lago,
raccomandazione a spine, non giungeva mai in tempo a fargliela, e allora lo seguiva
brutto dell'arte che risolve l'immagine umana in puro colore, e in altri termini
immagine umana in puro colore, e in altri termini in un'ombra, un fantasma
puro colore, e in altri termini in un'ombra, un fantasma d'uomo
piene di risa e di canti, essendoché in quella sera appunto cadeva la sagra del
mercanti. bocchelli, 4-216: era scesa in mare, forse per conservarvi quel fantasma
delle ripetitrici. -circuito fantasma: in telefonia circuito vir tuale.
telefonia circuito vir tuale. in radiotecnica, circuito ideale al quale
« città fantasma », come le chiamano in california. -eco fantasma: eco
intorno al riflettore di ricerca affiancandosi in tal modo all'eco effet
mondiale, a quei governi democratici costituitisi in esilio in seguito all'occupazione nazista.
a quei governi democratici costituitisi in esilio in seguito all'occupazione nazista.
nazista. -parola fantasma: in linguistica, parola che pur non
. successione d'illusioni ottiche prodotte, in partic., dalla lanterna magica.
di vesta, / la fantasmagoria vede in parigi, / ove in virtù delle tre
la fantasmagoria vede in parigi, / ove in virtù delle tre lire a testa /
: questi medesimi scienziati e letterati sembrano in queste umane cose fantellini che guardino la
11-100: è come una rapida fantasmagoria in cui paesi succedono a paesi, figure a
. mazzini, i-619: un partito che in francia non trova un parente di deportato
eccitazione presa dai nervi e di volta in volta condotta, nudamente, a suscitare
... negazioni di tutti i valori in favore di un fantasmagorismo multicolore e leggero
questo nostro intelletto non specula lo universale in se stesso, come gli altri intelletti fanno
e quando è tutto illuminato, si veggono in lui quelle macchie corporali, fantasmatiche,
? méggio). letter. apparire in forma vaga alla mente (un'immagine,
la frode licantropa, la licantropia frodolenta in concambio della lor libertà resupina, della
ricevuto nel senso senza materia, e avendolo in tal modo ridotto in atto; il
, e avendolo in tal modo ridotto in atto; il qual atto (che non
fattosi un fabbro a mettergli i ferri in gamba, il santo uomo, al
un tardo chiaror di luna franco-germanico stemperava in languide fantasticaggini quella nobil gente lombarda che
. socci, ii-1-585: d'idea in idea, di fantasticaggine in fantasticaggine, chi
d'idea in idea, di fantasticaggine in fantasticaggine, chi sa dove sarei andato
cecchi, 5-9: ogni volta mi perdevo in complicate fantasticaggini, per ritornare, sostanzialmente
-anche in senso positivo: qualità, capacità fantastica
da fantastico. fantasticaménte, avv. in modo fantastico, irreale; per
effetto della fantasia, dell'immaginazione; in fantasia, in sogno. leggenda della
, dell'immaginazione; in fantasia, in sogno. leggenda della beata umiltà di
insufficiente capitaletto. serra, iii-319: in questi giorni ho conversato, fantasticamente,
simile bisogno che noi. 2. in modo da suscitare fantasie, immaginazioni;
, iii-7-273: la marcia del marchese in tal compagnia dalla macedonia per la tessaglia
quanto mai, con su stampata, in un bollo, una donnina a sedere,
, fantasia, immaginazione. - anche in senso concreto: fantasticheria.
così, sole e fantasticanti, ciascuna in suo metro, alla stagione che gli
realtà immaginarie, fittizie; costruire castelli in aria, far progetti chimerici.
andarsene fantasticando e fare suoi castelli in aria. lalli, 8-8: ogni uom
tra l'altre cose, che su in cima d'ima carta erano notate sei
aretino, 1-90: se io giuoco sto in su le mie; non inganno,
suo cervellino mille ragionamenti e mille castelli in aria. faldella, 7-81: egli fantasticava
7-81: egli fantasticava un dolce socialismo in cui fosse abolito del tutto il governo,
eran dessi, scacciati dianzi, plauto in asia, siila in proenza. vico,
scacciati dianzi, plauto in asia, siila in proenza. vico, 182: i
sente? / -ei se n'andò dianzi in quel boschetto, / ché qualche fantasia
straparola, 11-5: stando egli di continovo in questi pensieri, e or l'uno
re cantasse alla roversa di quanto avea detto in lode delle donne, ed avendo pensato
a dormire, aspettando il giorno per porla in esecuzione. manzoni, 1011: il
io ci abbia fantasticato poi per ritornarmene in mente almeno uno o due versi, non
, 1-13: mi parve, come in sogno, che qualcuno mi chiamasse dalla
imbriani, 3-78: il primo giorno in cui lo vidi, mi parve incarnato
di palazzi, come sarebbe potuta venire in mente a un fantasticatóre barocco.
creazione interiore irreale, illusoria; castello in aria, vaneggiamento. buonarroti
buonarroti il giovane, 9-589: stando in questa / mia fantasticheria, non mi
. nievo, 1-223: col capo in fiamme per tutte queste fantasticherie...
. ma, come spesso gli succedeva in simili fantasticherie, non era ben sicuro
stupende: il quando mo'si riserba in petto de la fantasticaria, la qual
sebbene fu mediocre pittore, fu nondimeno in altre fantasticherie d'acutissimo ingegno. bontempelli
ispie- gare a negare il mistero. in cambio della fede ci danno le ipotesi
si vestì un giorno, per andare in un ritrovo, e, sei volte
per aria alle lor case, intopperebbesi in quella nostra gran machina, da cui
a fantasticare. carducci, iii-23-446: in certi occhi, del colore glauco cilestre
. papini, 8-10: mi distendevo in me stesso, nella fantasticheria bramosa,
rifatto attraverso l'io. -perdersi in fantasticherie; abbandonare completamente il proprio pensiero
passeggiando una sera per urbino ci perdevamo in simili fantasticherie. = deriv. da
; e rappresentaigli alla tua virtù fantastica in quel modo che io fo'appunto,
de la fantastica potenza, / e queste in tutto son materiali; / l'altre
. d'annunzio, v-3-83: entrava in me una virtù singolare, vigilante e pronta
olmi gemmati, l'infinito azzurro / in non so che perplessità fantastica. alvaro
vittorini, 5-49: oltre a darci personaggi in quella ossessione di attività che è la
, 264: ancora si sognano, giacendo in tal guisa, cose gravi e noiose
fantastica rimanendo vuota, che si rovescia in dietro..., riceve fantasie
ha tendenza a fantasticare, a smarrirsi in fantasie, in sogni, in chimere;
fantasticare, a smarrirsi in fantasie, in sogni, in chimere; aperto alla
smarrirsi in fantasie, in sogni, in chimere; aperto alla fantasia; ricco
xxx-1-123: o ciò che improvvisar puote in quel caldo / la fantastica mente innamorata
, i-236: chi mai, potendo in quel punto esplorare i pensieri di donna
di donna clelia, avrebbe sospettato che in quella testa, ora così ardente e
romanticismo fantastico del '48 doveva pur trasmutarsi in fatto materiato: la capelluta cometa estravagante
cometa estravagante doveva turbinando accentrarsi e rotondarsi in pianeta girantesi con regolar rotazione. praga
e il canerino: / giacché siam quattro in gabbia, / ed all'amor si
e non altra fantastica imaginazione, parlava in latino e disputava delle cose di filosofia
e che avete la matematica. solamente in prospettiva. anguillara, 2-256: in
in prospettiva. anguillara, 2-256: in quei monti più silvosi ch'io / t'
sogni, è un sognare. ornamenti composti in gran parte di piante, d'arbusti
, e di quanto si sa sognare in accozzamenti fantastici per risvegliare idee gioconde.
visioni popolano questo suo fantastico universo, in cui le creature umane diventano silfi,
sia di fantastico e quanto di reale in quello che ti racconta
/ rimugina la chiave di diamante / in ogni serratura / del castello fantastico di
naturale allo spirito. gli uomini vivevano in ispirito in un altro mondo, al
allo spirito. gli uomini vivevano in ispirito in un altro mondo, al quale era
.., facendo svegliare gli uomini in un mondo affatto nuovo e inusitato,
avvegna che battizzata, e non hoe in me alcuna opera di maligno spirito.
origine de le cose oneste), in quella quanto l'amore e desiderio è più
, / sta il pastor col cappuccio in sulle chiome / immoto all'intemperie. nievo
, ora arreca vantaggi ora danni; ma in nessun caso è in grado di porgere
danni; ma in nessun caso è in grado di porgere criterio storico.
sud, l'una dietro l'altra o in mutevoli gruppi dietro il loro armamentario,
il loro armamentario, che si portava in giro tanta bella grazia per l'impassibile
temi, motivi, ecc., in cui si esplica pienamente la fantasia dell'
ii-323: se non m'inganno, in tutto il complesso domina ima forza di patetico
, che shakespeare non esita ad esprimere in forma fantastica. 5.
chi vuole vedere quantunque pò natura / in fare una fantastica befana, / un'ombra
l'impro- viso, / non sorse in piè, ma del suo fior natio /
rosa, 72: con fantastiche rote in folte schiere / rapidi intorno a lei l'
coll'ala. / la tremebonda vampa / in fantastica danza i fluttuanti / sedili aggira
: nel fitto dei fogliami aggrovigliati scintillavano in fantastica luminaria miriadi di foglioline. de
, e a le pareti / sbatte in balli fantastici uno strano / popolo d'
centro di una specie di atrio immerso in una fantastica luce verde, apparvero ramfis
all'ospedale. bertola, 162: cercai in vano d'intorno a me i colori
e fantastica e divina, quanto, in certe parti, difettosa e incomoda e
imbianca tutto col suo squallore, pone in fuga le ombre, spazza via dalla scena
dalla scena ogni residuo fantastico e mette in evidenza un ceppo annerito e freddo.
si rinvenivano fili tesi, libri disposti in modo speciale, carte e scatole e
animale economia assottiglia, per dir così, in ombre più vane di quel che fosse
lirica, i cui passaggi dovrebbero essere in versi sciolti, trattante la città,
mio. serra, iii-210: mi scoprii in corpo, rivelatami d'un tratto per
voglia di esser cortigiano? e se in cotesto tuo fantastico umore secondato t'avessi
secondato t'avessi, non saresti tu in corte buon pezzo fa? tasso,
. giannone, 2-i-398: non sapete in qual altro ridicolo e fantastico stato si
ridicolo e fantastico stato si ridusse poi in mano di que'fanatici rabini e cabalisti
traverso lande e campi diversi, descritta in una ballata di biirger. fogazzaro,
fantastica di san pietro, e rimarrò in mezzo fermo, a gambe larghe,
sassi impone. serao, i-1093: in queste agenzie di pegni, l'oggetto è
mondo reale; sognatore, che vive immerso in fantasticherie; visionario. - anche sostant
: oh! se voi stessi un poco in sul tirato, / e facessi il
che il marito suo da parecchi giorni in qua era divenuto fantastico e malinconico, andava
fantastico e malinconico, andava di tempo in tempo chiedendogli qual fosse di ciò la cagione
diverso da quel nuto scavezzacollo e tanto in gamba che c'insegnava a tutti quanti
qualche uccel fantastico e restìo, / così in un tratto non volea volare, /
, fantastici, stranieri, tutti in parata come in una collezione di
stranieri, tutti in parata come in una collezione di francobolli.
più fantastichi e pericolosi mari che mettono in quell'oriente: golfi sbattuti da impetuosissimi
lungo la spiaggia, ma pur assai in fra mare, scogli ciechi, isolette
: egli ebbono alcuni nostri fantastichi, in tra i quali fu filippo di ser brunellesco
loro geometria falsa e bugiarda (non in sé, ma nell'altrui ignoranza) mostrarono
pazzo, che non tenga / lettiera in casa, o pubblica, o segreta.
12. locuz. -alla fantastica: in modo fantasioso, molto strano e bizzarro
fantasticucchiare, intr. letter. fantasticare in modo vano. soffici, v-1-599
fa lo fante. latini, i-2262: in una gran carriera / io vidi dritto
/ e vesta bello, e sia largo in donare. fra giordano, 69:
u factore essere u stare co'lui in de la dieta botega u banca..
il fante al re fa l'imbasciata in fretta. svevo, 1-221: gli raccomandò
molto comodi. 3. in senso generico: giovane uomo (e indica
ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una reticella. [ediz. 1827
l'essercito cornuto, / co'fanti in mezzo e i cavalieri al fianco. lippi
le malie. -fante perduto: combattente in squadre scelte, alle quali venivano affidate
già dedicati di modo che non riguardano in nulla più la lor vita come propria
5. uomo d'arme addetto in firenze alla guardia della signoria, dei
presti a ogni richiesta del detto gonfaloniere, in piaza o dove bisognasse. stefani
i detti 40 doppieri accesi, tenuti in mano da 40 fanti de'priori. piovano
, i-184: l'altro dì rimesso in disamina, si scoté da'fanti di
di sì gran forza, e sfracellossi in uno stipito il capo, che quivi
magistrati seppero ritrovarmi e fulminarmi colle citazioni in un picciolo tugurio ch'io aveva preso
un picciolo tugurio ch'io aveva preso in affitto a santa caterina. leggi,
207: l'età consumar, tenendo in mano re, fanti ed assi,
grande negozio di ombrelli e di mazze in via nuova, per cui gli amici lo
, e ben armati tutti si misono in cammino. giov. cavalcanti, 232:
fante, rimanere un bel fante: in condizione spiacevole, umiliante, dannosa.
pochi tratti che persone così diverse avevano in comune era appunto quella maturità, indipendente
andrea da barberino, i-193: giunto maccario in sala, e vedendo che non potea
militari per quelle sue ordinanze di fantozzi in caretta, che fra la mischia de
semidotta, per aferesi dal lat. [in] fans [in] fantis,
dal lat. [in] fans [in] fantis, propriamente 'che non
'che non parla, che non è in grado di esprimersi ', comp.
ancora di tenera età '; ma poi in sostituzione di puer (e puella)
, la mattina per lo fresco si messere in viaggio. tasso, n-ii-375: deve
aver cura che tutti i frumenti ch'in casa sono si macinino e se ne faccia
che essendosi francesco l'altro ieri recato in casa domenico, inteso dalla fante com'
annunzio, i-374: ella, composta in vago atteggiamento, / a mezzo della rara
e gli occhi di smalto nero, in certe ore del giorno siede su quella
grave matrona. 2. in senso generico: donna, ragazza.
amante / ad una fante -ch'è piacente in cera, / e 'mmantinente lo
, ve ne faccio fede. e togliete in sua vece florida fante che riechi alli
machiavelli, 6-2-370: una volta noi dormimmo in questa cosa colla fante ed al fuoco
servigi aveva ammae strata, in sul vespro la mandò allo albergo dove an
quale disse che lasciasse i figliuoli in guardia a una loro servetta, e scendesse
guardia a una loro servetta, e scendesse in cucina, a far le sue
impose che, lasciati i figliuoli in guardia da una loro fanticèlla,
da una loro fanticèlla, discendesse in cucina a presiedere e vigilare in
in cucina a presiedere e vigilare in sua vece]. pascoli, 726:
fiori ch'ella ha trovati a padova in questo pomeriggio. campana, 66: la
fantacce / da fare sbigottir gli asini in frega. gelli, iv-58: oh ecco
: questi medesimi scienziati e letterati sembrano in queste umane cose fantellini che guardino la
con innumerabile fanteria a piedi, tutti in su quel di lucca cavalcarono. machiavelli,
il groppo, / perduto 'l lume in quella nebbia oscura. guicciardini, ix-129
di questi regni di castiglia, è in grande riputazione, e tenuta molto buona;
tutte la galere manderebbeno i loro schisi in terra a levare le fantarie che restavano
fucile invece di moschetti, il che in tempo di pace serve al risparmio della
rivelava i movimenti di colonne di fanteria in marcia. viani, 19-453: le fanterie
: è stata più che non pensassi in mia / vita la guerra finta e fragorosa
queste nutrici, tutta questa fanteria femminile in ghingheri, non ricordavo d'avercela lasciata
essere state donne di grandi signori vivere in tanti affanni e tante tribolazioni, che so'
., 3 (44): entrato in cucina, domandò alla serva, se
. 1827 (42): entrato in cucina chiese alla fantesca se si poteva
/ vogliolo dipartir dalla fantina, / in altra parte lo voglio mandare. boccaccio
picciolina. boiardo, 2-1-7: stava in egitto alora la fantina, / che fu
a roma, che mi mise ogni cosa in confusione. g. m. cecchi
, che il morto non è morto in virtù della parola cabalistica: 'non consta'.
fecero il fantino, / le brache in fatti gli eran poi cascate. note al
. cioè ragazzino, usato dagli antichi in generale, si ristringe oggi a un
annunzio, iv-2-1224: dopo aver vissuto in contatto cotidiano coi palafrenieri, coi fantini
(sulle spiagge della lunigiana, ai tempi in cui vi fece approdo la miracolosa barca
se menan tutti ambe le mani / in dedicare a questo librismerda / fantoccerie de'
, balordaggine. carducci, iii-24-436: in politica l'imitazione non riesce che a
, i-771: vediamo qualche fanciullo dimenticare in un angolo della camera da giuoco il fantoccio
stracci la cui testa informe aveva incappucciata in una piccola cuffia bianca. pirandello,
d'ingresso al buio, don camillo inciampò in un fantoccio da sarta; all'inciampone
altro fantoccio dietro a quello gli cadde in testa. tozzi, i-347: sono
, ha un cappello piumato, il sigaro in bocca. -per simil. e
gloria vera consiste nel ben che è in te,... non consiste nella
insanguinato. gentile, 3-81: la biografia in mano al pedante mi può dare un
di nome e non di fatto, in quanto l'effettivo potere è esercitato da
finanziarie (e con tale espressione vennero in partic. designati i governi creati dai
designati i governi creati dai comandi tedeschi in certi territori occupati, durante la seconda
siepe che lo circonda è tutto compartito in pilastretti quadri o a foggia di mezze
come a i moschettieri, che tirino in diverse parti di quello. settembrini [luciano
[luciano], iii-2-23: tirano in quel bersaglio: e se vi danno e
per l'età immatura, / le lasci in guardia. 5. figur.
fastel mal legato, / ch'io veggo in qua venire? pallavicino, 1-269:
ma chi non gusterà maggiormente di vedere in abito schietto agili cavalieri danzare, che stupidi
, xvii-350: * guido 'fu recitato in modo ch'io stesso che lo avevo
intendeva ciò che quel disgraziato fantoccio vestito in scena da eroe volesse mai dire. giusti
giusti, 2-224: mi stupisco che in quelle cotenne, / in que'fantocci esotici
stupisco che in quelle cotenne, / in que'fantocci esotici di legno, /
4-107: la prima volta che giovanni bussò in tal veste alla porta della mia camera
veste alla porta della mia camera, in quel colossale fantoccio stentai a rintracciare i
/ or perché spesso io soglia stare in villa, / vi figurate voi, che
il miserabile fantoccio che si voleva darle in marito. giusti, iii-86: l'
ceri che si dipigne vano in varie fantasie, ma goffi tanto, che
e dal chiromante già si svegliava e cominciava in lui a operare. b. corsini
b. corsini, 4-52: d'armi in eccellenza / pochi lascia egli a sé
non è 'l sezzaio, / è in somma un fantoccin tutto d'acciaio.
un fantoccino d'uomo, che si volta in sù e fa così così col taglio
la vita ancora. casti, i-2-293: in rimar quel fantoccion robusto, / che
quella che nacque fu una fantolina, e in quel giorno la festa fu grande.
, inafferrabile; che non lascia prevedere in che modo e in che momento agirà
non lascia prevedere in che modo e in che momento agirà (una persona,
. moravia, xiii-66: di bene in meglio, non potè fare a meno
fantóne, sm. ant. servo (in senso dispregiativo). iacopone
con teste grosse come mappamondi, / in galmare scendean dalle montagne. saccenti, 1-2-285
nacci ', s'intende in un certo modo grandi e poltroni o
primavera il latte vale meglio, perciocché in questo tempo faonano le bestie più che
questo tempo faonano le bestie più che in altro tempo. = deriv. dal
i-206: lo dì di santa maria, in mccclxxi, incominciò in nella
, in mccclxxi, incominciò in nella ciptà di lucca la morìa a morire
. ciascun gruppo gentilizio o parentale-familiare, in cui era suddiviso il popolo longobardo,
, di benedetto e di bernardo, in vai di ticino. 2.
). che promette molto a parole e in pratica fa poco o nulla; chiacchierone
tua storia, io ti proibisco di andare in giro a dirla, visto che ci
, ed altri farabutti, / fanno in pace i lor fatti o belli o brutti
, farabutto, mascalzone », che in fondo non fanno male a nessuno.
fra il farabutto e il bizzarro, mise in un istante la pace e l'allegria
reno. muratori, 14-105: si rimetteranno in libertà circa 30 farabuti, condotti nelle
di provincia incanalandoli a « lavorare » in città, detta l'urbe, dopo
involucro metallico a forma di gabbia usato in laboratorio per sottrarre certi apparecchi all'effetto
fortemente corroso, che sorge dal mare in vicinanza delle coste e rappresenta ruderi di
danza popolare provenzale e tarasconese, tuttora in uso, con tempo di 6 / 8
tenendosi uniti per le mani si dispongono in lunga fila ed eseguono evoluzioni comandate da
beltramelli, iii-202: le fanciulle in un improvviso accordo si tesero la mano
; allo stato selvatico si trova in africa ed è molto comune in
in africa ed è molto comune in questo continente; abita le savane e le
le savane e le steppe, in stuoli numerosi; è onnivoro; importato in
in stuoli numerosi; è onnivoro; importato in europa nel secolo xv dai portoghesi
cui caratteri non si sono modificati in cattività; le sue carni sono parti
bello ornamento sono alcune galline faraone in una gabbia di fil di ferro,
nazionali, l'imo religioso e sovrano in apparenza, l'altro marziale e padrone in
in apparenza, l'altro marziale e padrone in effetto, quali furono o sono il
/ ma terribil procella, / qual faraone in perseguir li ebrei. diodati [bibbia
ve lo dico io povero frate; e in quanto a voi, sentite bene quel
la catena al piede, la vita strascinata in lavori di fango e di paglia.
piccolo bellissimo e grazioso alla vista, e in quel paese sono copiosissime.
aspetto serpentiforme, muovendosi nello stesso tempo in modo sinuoso fino all'esau- rimento della
faraone, / talché han creduto sia stato in egitto. r. m. bracci
il giuoco della bassetta, che si usava in antico, è quasi lo stesso di
lo stesso di quello che costumasi ancora in diverse parti d'italia, e fuori ancora
simile parimente al giuoco del faraone. in questo solo differisce, che anticamente non
xxiii-188: credete voi che, almeno qui in dresda, li ufficiali sappiano viver bene
perugia] si gioca forse più che in qualsiasi altra città della stessa grandezza:
giochi moderni e antichi, come del resto in tutta l'um- bria. mi dicono
, i-83: introdotto io allora da esso in varie case, principalmente degli altri ministri
le ilici nere, malinconiche come donne in lutto,... le palme faraoniche
erbette trite, presciutto, tartufo in fette, prugnoli, gialli d'uova e
e quanto un uovo di mollica di pane in zuppata nel fior di latte
interscalpizio venustamente era stipato pienamente di materia in rubro azurina e negli integri di candidante
a corde con noduli che poi si trasformano in ascessi { farcino a rosario):
scoperchiare e far fuoco, e mi tornava in bocca quel sapore. = dal
artusi, 266: scaloppe di lingua farsite in bella vista. bocchelli, ii-434:
quando l'ospite arrivato di lontano, in un remoto villaggio, era ancora accolto
remoto villaggio, era ancora accolto come in un antico poema, e poi si sarebbe
altro su ippocrate, farcito di motti in lingua greca. pavese, 8-195: rivela
chioma). sbarbaro, 1-124: in vesti pigiata dessuete, la chioma rigonfia
tu se'da 'ncoronare ogni rettore: / in su la farda tua pian pian t'
catarroso. -andare nella farda: andare in malora, in rovina. cammelli
-andare nella farda: andare in malora, in rovina. cammelli, 20:
significa percossa data con un pannaccio intinto in isporcizia, ma... in
in isporcizia, ma... in senso metaforico vale solenne rimprovero. salvini,
di cenci intingi nell'inchiostro, o in altra sozza materia; ironicamente da 4 fard
sporcizia,... che, tirata in qualche luogo, s'appicchi e
, s'appicchi e s'interni in quel luogo dove è battuta...
viene tacere, ei ti conviene stare in guinzaglio, pigliare in barzelletta le
conviene stare in guinzaglio, pigliare in barzelletta le solenni fardate che ti dà sul
quel ch'è peggio, curvare in arco la schiena, e sorridere.
alle carni, e le nostre cose mettere in dogana; poi le sgabellarono, e
/ e'rassettava con sue masserizie / in un fardel che teneva nascosto. firenzuola,
: ma chi è quel che viensene / in qua col fardel seco? quei mi
certi fardelli o ballette piccole, accomodate in modo che non pesino più de libre
, / ch'era ancor quivi tutto in un fardello, / lo ricondusse a
l'abito più bello / per venirsene in città. / invocando la fortuna / con
fardello, / si curva ancora e in una porticina / misteriosa entra. alvaro
mandai intra i nostri torzegli, e in una ala e mezo di saia che diei
del fardello ka. 8 (si paga in legatura). varchi, 18-2-267:
. ecco il fardello del missionario apostolico in africa. arila, 215: 'fardello nuziale'
arila, 215: 'fardello nuziale', chiamano in qualche provincia il * corredo 'che
, 4-21: lo spirto e il corpo in un fardello / tiro fuor della vita
persone e bisacce. stuparich, i-266: in questo punto entra un granatiere con un
3. per simil. neonato avvolto in fasce o nei propri indumenti o coperte
ho volute almanco cittadine, / che in quanto poi mio naturai fardello / tutt'
i più prepotenti e i più vivi, in chi non ha sollecitato, con la
coda; e: ogni salmo finisce in gloria. -fare fardello, fare
m. cecchi, 444: va ratta in quella casa, ov'è la fausta
di un abito: avvolgerlo male e in fretta. c. gozzi, 4-72
coltello, / ed or sul grasso in qualche tondo intriso / scrive con la forchetta
suona all'improvviso / con le dita in sul desco il tamburello. -fare un
un fardello. idem, 7-18: così in un tratto il padiglion giù spiana /
un fardello. -in fardello: in unico mucchio, in un fascio.
-in fardello: in unico mucchio, in un fascio. halli, 1-27:
/ vidde i legni d'enea tutti in fardello, / e n'ebbe in vero
tutti in fardello, / e n'ebbe in vero e dispiacenza e scorno.
. lippi, 6-10: per abbondare in cautela, / volendola servire insino al
balducci pegolotti, i-22: fardo in sorianesco... [voglia]
brameni] molti fardi di riso ogni anno in casa loro, perché i topi non
improvvisamente da una tanfata di odori violenti in cui si mescolavano carni sudate e fardi
(faccèndo). eseguire, mettere in opera, portare a termine (in
mettere in opera, portare a termine (in questo suo valore fondamentale ha per oggetto
tutto ciò che può essere compiuto, sia in concreto, sia in astratto, con
compiuto, sia in concreto, sia in astratto, con riferimento non solo a
gli altri, come che e'vaglia in genere, quel che ciascheduno in proprietà.
vaglia in genere, quel che ciascheduno in proprietà. non altrimenti che si faccia
: che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, /
, ed infinite altre operazioni che consistono in fare, sotto il genere supremo, che
di tollerare. -in correlazione o in contrapposizione con dire, parlare, pensare
, ii-153: la eloquenza stessa fu in lei [in sparta] nemica d'ogni
la eloquenza stessa fu in lei [in sparta] nemica d'ogni ornamento,
e per i vostri discendenti si faranno in italia grandissimi fatti, che di ciò tutto
e a'viniziani per sospetto, era in modo intepidito, che quello restante della
sonno e cessava di giocherellare, / in un buon letto faceva la nanna, nel
, nel collo alla balia, / in una morbida cuna, col cuore beato
una di quelle cose impossibili che vengono in mente per un capriccio della fantasia.
a far sia; quale asino dà in parete, tal riceve. storia di fra
parte dell'umano / cercare come fo in luoghi arcani / quel ch'è prossimo
a noi umile e vero / oppure in nessun luogo. -anche con riferimento
ancora -disioso / c'andar di male in peio, / corno facc'eo divenendo
che piò se paga uno picciulo omo in picciul suo e agiatel podere, non
come color dinanzi vider rotta / la luce in terra dal mio destro canto, /
, / restaro, e trasser sé in dietro alquanto, / e tutti li altri
i-2-41: né mai più dolce fiamma in duo cori arse, / né farà,
: una persona autorevole non fa autorità in ogni cosa. un giureconsulto, grandissimo
scrittore. giusti, 4i- 303: in questo caso l'abito fa il monaco.
, affaticarsi; sfaccendare (è talora in correlazione con l'avv. tanto seguito
161: domani voglio il mio marrello in mano; / ché chi con l'acqua
poi col paniere; e cuoce fare in vano / più che non fare.
è cacciato nel capo, da pochi giorni in qua, che io non entri in
in qua, che io non entri in camera, ancora che la mia figliuola
compiere una data azione, dal comportarsi in un certo modo. dante, purg
benedicesse; ma ella altresì tosto gittandosi in terra, pregava lui che benedicesse lei:
. grazzini, 4-42: -dagli in su la testa. -non fate, oimè
e sia costante e fermo, / in mezzo a tacque, il ciel sparso di
10-84: non è un sì bello in tante altre persone: / natura il fece
enormi, e li tenea nascosti / in sé, perché non li vedesse il cielo
appunto come quegli del parto dinanzi; in modo che erano risoluti che la dovessi
signor di campagna, sta tutto tanno in campagna, à fatto cinque figlioli.
leggende dell'exultet barberiniano, 123: in ista parte se figuranu li api,
fico lappule fare ontoso fora e disnaturato in tutto e laido lui. dante, purg
facendo frutto, secondo la generazione sua in se stesso. marco polo volgar.,
e acquaiuole e molli, le quali in qualunque modo sien fitte in terra,
le quali in qualunque modo sien fitte in terra, agevolmente fanno radici e crescono.
verde; e fa il fiore odorifero in forma di rossellini da damasco. forteguerri,
fare acqua e rinfrescarsi, dovendo cadere in lunga navigazione. bottari, 1-203: navi
1-95: di là da santo stefano in sulla fine della ruga di porta santa
ivi perfino che passò enea quando venne in italia per far roma. pulci,
pece. spolverini, xxx-1-161: molti in oltre di tal tetto grand'agi / fersi
di chiaroscuro] si lavorano... in tele per archi che si fanno nell'
e zendali, e chiuse di legnami in più parti della città. aretino, ii-85
si imprime nel racconto e lo spiega in capitoli di narrazione e in atti di
e lo spiega in capitoli di narrazione e in atti di dialogo, dove i primi
volgar., 1-8: puossi ancora in cotali luoghi far meglio il pozzo senza
cercare, / ché peggio questa pianta fa in campagne / che sguardin mezzodì; e
campagne / che sguardin mezzodì; e in divelto / farà formelle ch'acqua non
aspetto, un bisbigliare animato mi mette in curiosità: fo un fessolino all'uscio
farina. marino, 2-27: ecco cerere in fiegra afflitta riede, / ecco gemino
cercarla fattone due tede, / le leva in alto ad uso di facelle. fiacchi
pascoli, 283: c'è dei telari in mèrica, in cui vanno / ogni
c'è dei telari in mèrica, in cui vanno / ogni minuto centomila spole.
, che fanno / ciascuno tanta tela in uno scatto, / quanta voi non ne
scatto, / quanta voi non ne fate in capo all'anno. pea, 5-15
a farsi le moine, e la gisa in giardino a fare il crocè o a
, medicine, ecc.; cucinare in un dato modo. g. villani
neri, 7-31: saria morto il doge in conclusione, / se la gente il
di far tanto pane, bisognava anche fare in modo che la materia del pane non
e di cor mi raccomando / perché in umido sian fatti, / come sono i
che non assaggio più i fagioli cotti in forno; come li fanno i fiorentini.
-macellare. sozzini, 293: in sabato, non si fece in tutta la
293: in sabato, non si fece in tutta la città altro che un bove
molto avendo ragionato d'una merenda che in quello orto ad animo riposato intendevan di
son diversi li pasti che si fanno in firenze, così son diversi li nomi che
per lo banditore si comandi quale compagnia in prima e quale seconda e quale terza debbia
, e lo speziale et il mereiaio, in somma e'tengono di ogni cosa un
o missione particolare. -anche: ridurre in schiavitù. giamboni, 4-100: per
del pec cato, in presenza del popolo uccise la figliuola. bonichi
2: questo legniamolo faceva la bottega in su la piazza di santo giovanni.
di questo si parlerà altrove più compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare
studioso ne'tuoi fatti, porta sempre in borsa, dove tieni 1 danari,
-comporre pezzi od opere musicali; mettere in musica, musicare. -anche: eseguire pezzi
suo viaggio concludendo che il mondo è solo in apparenza in disaccordo. arriva il momento
che il mondo è solo in apparenza in disaccordo. arriva il momento buono e tu
: e fece come il fanciullo è disteso in terra, e la madre e molte
far non la saprei / con ferri in pietra, in carta col pennello. cellini
saprei / con ferri in pietra, in carta col pennello. cellini,
. soderini, iii-389: l'ebeno nasce in etiopia e nell'india, dove ne
come si fanno i ritratti a bollino in questo nostro secolo, e però vi compatisco
così dire il suo braccio destro pressocché in ogni luogo, ove fece più copiose opere
957: di bene, io ho questo in iscorto, / dipinto a secco.
io non son donato, / son primo in far paesi, alberi. c.
vostro sigillo. sacchetti, 173-71: in una casa sono una brigata che fanno
arte del fare medaglie cominciò a fiorire in egitto, in grecia, et in roma
medaglie cominciò a fiorire in egitto, in grecia, et in roma ancora, si
fiorire in egitto, in grecia, et in roma ancora, si vede che quelli
/ tén, com'ho detto, in cotanto dolzore. simintendi, 3-3: mandò
): avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata. giustino volgar.
fa il giorno e la notte, è in un certo modo imagine de la vita
qual materia si servono per far fuoco in mancanza di legna. baretti, 1-134:
più. pea, 7-106: lo divorerebbe in un boccone, quel frutto lì a
di campi, ora sanza danno fa fummo in memoria delle cose passate. boccaccio,
istimò troppo ben che quel garzone / in quella valle stesse, ove vedea
i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua e là saltando