ebrioso la soperchiezza del vino ch'era in lui. lanzi, iii-239: un dei
meglio conservati che ne vedessi, è in milano, un lot ebrioso nel palazzo tri-
con essi / il tracio orfeo, ch'in lungo abito e sacro / or con
accenti. tasso, 17-10: egli in sublime soglio, a cui per cento
tetti d'oro, / e all'edifizio in giro / porte ebume, e vetriere
, che requie eri e conforto / in tanti affanni, di che dogliose urne /
, v-26: gli eburnei denti piccoli, in ordine grazioso disposti. francesco di vannozzo
ariosto, 183: quanto più giova in sì suave effetto, / pascer la vista
ampie ghirlande. rolli, 522: in declivio gentile unito, / alabastrino discende
titano perse e di asteria, che in origine significava la fase della luna nuova
ad imo scoglio, ed era già data in secco. pascoli, 1419: prendi
la cenere delle ecatombi / svegliarsi pareva in faville. 2. figur.
paroioni fare impressione nel pubblico, l'usano in vece di 'strage, uccisione': onde
a milano collo sciesa crebbe di giorno in giorno. e. cecchi, 3-131:
-feste ecatombee: celebrate nell'antica grecia in onore di era o di tebo,
, 2-97: nelle feste che si facevano in argo a giunone (che si chiamavano
sacrifizi di cento buoi) si dava in premio a'vincitori uno scudo di bronzo
a. verri, i-23: si celebravano in mitilene ogni anno nel novilunio del mese
quale fu quello del teatro di pompeo in roma. = voce dotta,
angeli spiriti excedenti l'uno l'altro in intelligenzia e in preclarissimo intelletto. settata
excedenti l'uno l'altro in intelligenzia e in preclarissimo intelletto. settata, iv-120:
campanella, i-374: dio suole operare in questo modo conveniente al nostro sensibile conoscimento
, 1-1035: diego, eroe possibile in un figlio di un moderno duca di toscana
moderno duca di toscana, non ha in se stesso grandezza eccedente il suo stato
2. che sopravanza, che è in più. denina, viii-224: le
i-501: volendo fare un vin buono in eccedente sovranità di perfezione e che schizzi
eccedente sovranità di perfezione e che schizzi in aria, non che brilli nel bicchiere
1692 fu perfino emanato un bando, in via di prammatica, per impedire l'
stile popolari. ma, osserva il polidori in un suo scritto, per l'alterazione
supera, che sopravanza, che è in più. cecco d'ascoli, 2008
eccedente. p. verri, 1-ii-38: in questo piccolo spazio vivono un milione e
[crusca]: eccedentissimamente si danno in preda a'mondani divertimenti. magalotti,
. -econ. il supero, in un determinato mercato, dell'offerta della
attive: gli utili che si verificano in un'impresa all'infuori del normale esercizio
. una vita che si poteva stringere in due mani, e la veste lunga,
le iniquità degl'italiani... in tanto ogni dovere eccedevano, che esse
cavalleria, non pareva loro sicuro il combattere in luogo pari. boterò, i-253:
miracolo, che eccede le ragioni umane in chi le sa accoppiare. cesarotti, ii-328
oriani, x-4-265: la patti cantava sempre in quell'attitudine di statua, animata da
commercio estero non esisteva. -superare in altezza, soprastare. fr. colonna
il suolo usurpa, / e cresce in selva, e il gentil ramo eccede /
con quella stanchezza e floscezza, che in lucini pareva natura, la differenza per
, ma nientemeno cristo gli escede tutti in più dolce pazienzia ed in più pace.
escede tutti in più dolce pazienzia ed in più pace. guido da pisa,
soprannome delli uomini molto forti, li quali in fortezza ed in audacia virtuosi eccedevan e
forti, li quali in fortezza ed in audacia virtuosi eccedevan e passavan tutti gli
mentre che moro / tu mi dài morte in guiderdon di fede; / già l'
con divorzio d'intervallo breve / distingue in duo confin l'ostro e la neve.
s'era messa ad eccedere un po'troppo in certe spese. vittorini, 3-98:
cosa: essere superiore a qualcuno o in qualche cosa. sacchetti, 13-40:
supera. imperiali, 2-5: oh in spiriti animosi ecceditrice ancor senza tenzone /
e fresco che ero, mi strussi in un 'fiat '. proverbi toscani,
alzò dal letto come si trovava, in camiciuola di flanella, col fazzoletto in
in camiciuola di flanella, col fazzoletto in testa, le gambe stecchite che gli tremavano
infinite altre cose fantastiche da dovero in questa filosofia naturale, ch'io lascio da
. ariosto, 7-28: venne avolta in un leggier zendado / che sopra una camicia
1-5 (33): mio padre faceva in quei tempi... viole,
tutte [le lingue] diedero all'europa in ogni genere di scrittura autori eccellenti,
eccellentissimo di que'modi, si deve in essa usare l'eccellentissimo volgare. verga
è dato ritrovare questi, indifferentemente, in opere eccellenti, mediocri o cattive.
dare dei concerti eccellenti, che ascolta in mezzo al suo gregge che non capisce nemmeno
. davanzali, ii-511: marza amarina in sul susino, più tosto maglianese che
, respira odori soavi, e dorme in letti di porpora. giusti, i-123:
un caffè eccellente, quasi unico, in quei tempi, a torino. bonsanti,
, quelli tra gli umani corpi essere in eccellente sanità costituiti i quali con più
. ottimo, i-191: nominasi qui in secondo federigo im- peradore de'romani,
. intendono alcuni, perché fu eccellente in questo peccato, del cardinale ottaviano
fratello, che, nascondendo la faccia in un ipocrita fazzoletto, passò alla culla del
, pratico, abile, esperto (in un'arte, in una professione: ed
, esperto (in un'arte, in una professione: ed è per lo più
per lo più costruito con la particella in). cavalca, 19-161: non
: non solamente fu eccellente e glorioso in fare molti miracoli, ma eziandio fu eccellente
messer francesco, eccellentissimo e famoso dottore in ragione civile, il quale allora leggeva in
in ragione civile, il quale allora leggeva in firenze. bisticci, 3-248: venne
. sarpi, i-73: era eccellente in coprire i suoi disegni. carletti, 257
molta osservanza onorando e seguitando quelli che in tale esercizio o vero arte erano eccellenti
periodica degli offici: eccellentissimo provvedimento che in una democrazia rap presentativa,
adunque tu debbi più credere a dio in questo eccellentissimo sacramento, che al proprio
lui, più e meno eccellente luogo [in paradiso], con questo prima se
così credono, e poscia coloro che in ciò alle loro parole dan fede, sforzansi
essi. di giacomo, ii-613: in questa via molto frequentata e mercantile era
eccellente sotto al patriarca / morto lasciate in forma ch'io ne ploro? tasso
. (superi, eccellentissimaménte). in modo eccellente, insigne, straordinario.
una medesima è, ma non è in imo modo; imperocché iddio non la dà
facendoli fare un'orazione circa il ricever in senato alcuni de'primi della gallia,
scritto tutto quello squarcio; ma ed in questo e negli altri bramerei meno inversioni
fu l'una rota della biga / in che la santa chiesa si difese / e
la santa chiesa si difese / e vinse in campo la sua ci vii briga,
ariosto, 20-2: le donne son venute in eccellenza / di ciascun'arte ove hanno
natura, / mille rare eccellenze in voi cosparte / vide fortuna, e 'nsieme
marino, 16-104: un sol difetto in lui trovato brutto / fe'tant'altre
brutto / fe'tant'altre eccellenze oscure in tutto. lanzi, ii-103: negli animali
: non può dubitare che l'eccellenza in un'arte, come questa, non
, scientifica,... proseguiva in parte un'accademia dottrinale, quanto si voglia
vedendo la rotta che poteva / darsi in quel punto al populo cristiano, /
. martelli, 1-43: o celesti eccellenze in terra vive, / felice chi di
confessò ch'ei gli leggeva per tenersi in riputazione. de sanctis, ii-13-149: monti
eccellenza / più ch'altro iddio avrò in reverenza. crescenzi volgar., 2-14:
freddo. tasso, 12-360: si ritrova in enea l'eccellenza della pietà; della
eccellenza della pietà; della fortezza militare in achille.
quella ch'è da'grammatici detta endiadys in que'versi: 4 onde vanno a gran
sf. disus. fondaco, magazzino, in cui si ammassano e conservano le merci
mercatanti, che, poiché sono rotti in mare ed hanno perduto ogni loro endica
cosa buona e sicura per non dimostrarti in tutto. varchi, 18-1-86: concedendo
: l'attività lombarda... fece in breve del milanese e delle province contermine
fra giordano [crusca]: si confidano in una endicuzza che fanno. =
, indichi). ant. comprare in grande quantità; ammassare, fare incetta.
chiesa, ch'avieno a cautela endicato in bolognia grandissima quantità di grano.
(ed è costituito prevalentemente di cellulosa in unione con sostanze pectiche). =
si chiama lattuga salvatica. fasciculo di medicina in volgare, 18: si pigli innanzi
. tipo di aulitosi per cui, in una cellula, si suddivide il nucleo ma
endocannibalismo, sm. cannibalismo esercitato in danno del proprio gruppo etnico o della
il funzionamento delle ghiandole a secrezione interna in condizioni patologiche e la terapia delle
(plur. -gi). specialista in endocrinologia. endocrinopatla, sf. medie
2. biol. processo fecondativo in cui i due gameti provengono da un
per scissione multipla, che si riscontra in alcuni microrganismi; le nuove cellule si
ed i suoi soffioni, un tempo in uso solamente per i boraciferi, ma oggi
endoderma (il blastomero di un uovo in segmentazione). = voce dotta,
analoga a quella della mucosa dell'utero in sede abnorme (e si manifesta per
endomitòsi, sf. biol. mitosi in cui alla divisione dei cromosomi non segue
tozzetti, i-403: queste poi le divide in due altre serie e dice endorrize o
ha origine dall'endotelio (una cellula in condizioni patologiche). = »
endoterapìa, sf. bot. terapia, in uso in patologia vegetale, che consiste
sf. bot. terapia, in uso in patologia vegetale, che consiste nell'iniettare
, diffondendosi sotto la corteccia del castagno in forma di feltro biancastro, penetra in
in forma di feltro biancastro, penetra in profondo e ne distrugge i tessuti interni
sottofamiglia di farfalle della famiglia piralidi; in italia vive solo la specie endotricha flammealis
entom. apparato boccale degli insetti apterigoti in cui gli organi sono del tutto interni
, il barone è abboddito sul pietrato in un groviglio endouterino, dinoccolato, disarticolato,
muove il capo come la serpe rotta in due. = voce dotta,
medie. praticato iniettando il liquido direttamente in una vena (gene ralmente
calzatura di cuoio o di feltro, in uso nell'antica grecia, a forma di
ed è solido, cristallino, usato in alcune sintesi organiche). = voce
139: avrò per infausto quel giorno in cui mi occorra sembiante umano, terrò
occorra sembiante umano, terrò un uomo in conto uguale di statua enea o lapidea
un primo rudimentale uso dei metalli (in particolar modo, del bronzo) accanto ad
energetico. energeticaménte, avv. in modo energico; con effetti notevoli,
delle insipide critiche che mi vengono rivolte in riviste ed in opuscoli, ma anche delle
che mi vengono rivolte in riviste ed in opuscoli, ma anche delle troppe lodi
. per indicare certi momenti di depressione, in cui, nonostante l'educazione energetica,
meno come i pittori e i poeti, in quanto costituiscono la piattaforma, solida e
.. anziché infiacchirlo lo aveva mantenuto in un continuo stato energetico che adesso superava
rimedio particolarmente corroborante (e si riferisce in partic. ai preparati tonici e ai
un energetico, un elemento di unificazione in profondità. = voce dotta, dal
ammette implicitamente la sostanzialità dell'energia, in quanto essa sola permane immutabile attraverso
, non meno tale perché si avvolgesse in parole e in immagini di energetismo.
tale perché si avvolgesse in parole e in immagini di energetismo. = deriv.
i suoi incomodi ed anni, ha in corpo più energia di molti giovinotti.
troppa energia vitale. negri, 1-936: in ritmi di danza / flettendo la grazia
la fa sempre vigilare e reagire sviluppandone in tal modo stupendamente l'energia. gobetti
altro ieri, una politica d'energìa in africa essere una follìa. b
e del doveroso. 3. in senso concreto: aspetto vigoroso, florido,
. svevo, 2-384: viveva sempre in un'aspettativa,... come
della natura non veduta, ma vivente in una profondità inesplorata. -plur.
20-63: vediamo oggi due grandi energie in lotta: c'è chi le chiama
dalla provincia, si estinguono di generazione in generazione dando posto ad altre ugualmente sprovvedute,
la forza né il tempo di stabilirsi in una convivenza libera dalle strette e urgenti
facultà solutiva è d'uguale ugualissima energia in tutti i sali. filicaia, 2-1-4
mostrai 'l suo volto; ed egli in sé i miei guai / coll'energia
uomini d'azione, gli uomini pratici in senso eminente, sono i meno disposti
: la loro energia non si attarda in contemplazioni, si precipita subito in volontà
si attarda in contemplazioni, si precipita subito in volontà. -retor. efficacia (
imitare si ha proposte, necessaria è in lui l'energia: la quale sì
trasportar l'opere dalla lingua del loro autore in un'altra, si perde assai di
. è opera dell'energia che gli mostra in operazione, o dell'energia che gli
, dalla vaghezza, dalla bizzarria mostrata in varie parti de'suoi componimenti in versi
mostrata in varie parti de'suoi componimenti in versi. beccaria, i-245: una delle
aumentano l'energia, e stringendone l'espressioni in uno spazio più angusto. d'annunzio
. d'annunzio, v-3-396: v'è in quelle tredici decurie di endecasillabi tanta solennità
così composta,... che in verità ben pochi canti noi conosciamo in tutta
che in verità ben pochi canti noi conosciamo in tutta la poesia epica i quali possano
: così di profilo il viso appariva in tutta la sua plastica energia e solo il
una nota morbida, una dolcezza diffusa in mezzo a quei tratti forti e decisi.
, 13-43: si trattava di un mondo in cui l'immensa energia dell'amore non
minatori del galles... paralizza in questi giorni la produzione dell'energia.
8-224: più oltre è la campagna in disordine..., e i pali
manzini, 10-146: ogni macchina sfugge, in qualche modo, alle spiegazioni, alle
fiamma, come l'energìa; e in questo scarto a favore del mistero è
larderello ed i suoi soffioni, un tempo in uso solamente per i boraciferi, ma
volontà divina agire direttamente e sempre in tutte le cose. 7.
20 di un ente che l'ha in sé questa energia, 30 e delle
lo animo nostro, il quale vien riputato in molti suoi mutamenti franco da forza esteriore
ogni cosa quindi come atto particolare è in sé perfetta. ora in quanto determinata
atto particolare è in sé perfetta. ora in quanto determinata e perfetta è energia di
, i-5: gli europei che si stabiliscono in quelle contrade vestono quasi tutti l'abito
o armeno o greco, o talare in qualunque modo, né se ne trovano male
v-377: il foco e la bile riuniti in gran dose dànno energia agli scritti e
opposto a s6vap. it; 'forza in potenza ') da èvep- yi]
quando energicamente si pronunziava l'accento (in parole, s'intende, in cui
accento (in parole, s'intende, in cui l'arsi cadesse in altra sillaba
intende, in cui l'arsi cadesse in altra sillaba che quella accentata).
, senza stare a confondersi pei contrasti in cui il pensiero si dibatte e pei
piacere e del dolore, che appaiono in esso e mostrano l'attività nella sua concretezza
dove, curato energicamente, avrebbe potuto in pochi giorni guarire. jovine, 377:
centro qualunque può compiere, portano scritta in fronte la loro apologia; sono innumerevoli i
. dotato di energie fisiche (in misura non comune); prestante,
energica e robusta, passava le giornate in casa; e lavorava più lei che la
p. verri, i-151: queste distrazioni in luf provano l'energica spinta del suo
: ma pure, fra'turchi, come in ogni altro asiatico dispotismo, sorge di
altro asiatico dispotismo, sorge di tempo in tempo un tal capo, che nessuna
poeta si fece notaio, la scuola finì in vacuo sentimentalismo. fogazzaro, 1-138:
sua l'espressione che gli dà dante in comparazione di quella di altro meno energico poeta
tutto provvede la loro energica perseveranza: in meno di due anni cento navi da cinque
ora con ansia è di veder nascere in lui qualche inclinazione verso una via qualsiasi
poi l'arsi: ché ci fu tempo in cui l'accento era melodico e l'
melodico e l'arsi energica, e tempo in cui l'accento era energico, e
autorevole e cionondimeno ragionevole. finivano anzi in due caviglie piuttosto graziose, per quanto «
c. mei, 18: immerso in copia abbondevole nei corpi animali, [
pel pranzo; la colazione la faceva in casa, con un panino imbottito e
energico. 7. che è in relazione di causa o di effetto con
o tirso, da cui sprizzano via in ogni direzione i più energici chilowattora.
, rafforzato, rinvigorito. cesari [in fu. ugolini, 144]: energizzato
altre cose che hanno aiutato la conversione in questa città, non si deve pretermettere la
. ricci, ii-320: appesero uno giesù in detta casa, per virtù del quale
imbriani, 2-57: lo stato caduto in mano d'energumeni, spalleggiati da una repubblica
prese per le spalle l'energumeno, chiedendogli in piemontese se gli dava di volta il
2-133: visto il pazzo era sceso giù in riva al fiume. io ero passato
egli vedendo quell'energumeno s'era fatto in riva al fiume. pea, 1-108:
ometto. anche lui invecchiato là dentro in mezzo a tutti quegli energumeni.
faccia una povera madre fra sette energumeni in due metri di spazio? -agg.
sarpi, i-419: le parole poste in quel luoco pareva significassero... che
non si perdeva d'animo, scoprendosi in questo qual differenza sia fra uno stato
gr. * evetoc e everot * (in omero). enfadare, rifl.
, affanno deriv. dal lat. in con valore intens. e fatuus 4 insensato
solennità eccessive, un colorito esagerato, in modo da accentuarne il significato.
significazione lo nomineremo. consiste questa figura in dinotare più che le parole non suonano,
, che quasi solo serva per ridurre in memoria. salvini, iv-1-256: misero!
ternario può ammirarsi un'enfasi rara, e in tutto il seguente un'ingegnosissima correzione che
discorso. d'annunzio, v-3-325: in queste frasi, gonfie di un'enfasi non
, i-891: metteva una certa enfasi in tutte le sue parole. ojetti, ii-514
sue parole. ojetti, ii-514: in arte, l'enfasi è la strada più
così beffato e confuso che, prorotto in un'enfasi di cuore, disse: che
incedevano con enfasi. -in enfasi: in stato di eccitazione. bocchelli, 4-17
son sicuro del fatto mio, proruppe in enfasi e in estasi il giovinotto.
fatto mio, proruppe in enfasi e in estasi il giovinotto. -peccare d'enfasi
non documentato. enfaticaménte, avv. in modo enfatico; con affettazione.
spazio '. botta, 5-249: in quel mentre orava enfaticamente l'abbate collalto
carducci, iii-27-103: noi italiani moderni, in poesia, sempre con le debite eccezioni
.. cominciò a trar di mandritti in questo modo parlando. campania, 9-87
. magalotti, 7-139: ho dato in un croscio di risa, così enfatico
è la nostra piazza colonna, e in buon linguaggio i pazzerelli. verga, 4-61
7-126: l'accento sintattico enfatizzante riversato in chiusura di frase. enfatizzare, tr
, 5-106: pronunciava reverente, enfatizzandolo in una scansione liturgica, il nome di zia
gadda, 6-196: don ciccio si cucchiarò in bocca la magra minestrucola, ma non
ma non tanto magra poi, enfatizzando in uno strascico brodoso la povertà delle proteine
gesso e di cartone, esse ci denunciano in una iperbole fisiognomica la passione enfatizzata,
la passione enfatizzata, teatrata, dialettizzata in un rito senza il palpitare degli accompagnamenti
, o vogliam dire enfiagione flatuosa, in tutta la persona. leopardi, iii-768:
il viaggio veramente non mi nocque, ma in firenze la flussione e l'enfiagione delle
cibi pieno, a smaltir debole, in quello dimorano, ed enfiagioni generano e ruggito
ed enfiagioni generano e ruggito, e in mali umori si convertono e fummi nocevoli molto
dove è una bella madonna col bambino in collo. -sollevamento, ingrossamento (del
cavalli del mare da'venti si levano in grandi montagne: allora la nave tirata
l'enfiazioni dell'onde de'cavalli s'innalza in su le montuose altezze delle tempeste.
sentenze veraci e mistiche, si leva in alto per la superbia della scienza,
ed infidelità, sono dico per questo in loro maggiori enfiazioni, quanto minori dolori.
non è più, ma è mancato quasi in ogni parte. gemelli careri, 1-v-145
maestro alberto, 97: la gloria in migliaia d'uomini nulla esser altro che
settimo giorno era sicuro; vero è che in sette dì assai ne morivano. bibbia
varchi, 18-2-233: gli ficcò la spada in bocca traila lingua e l'ugola,
corpo, e sì malamente viene offeso che in poco spazio arrabbiando muore. magalotti,
un gallinaccio, le pappagorge si allungavano in turchini bargigli. -con riferimento all'
mestrui; onde il ventre s'enfierà in maniera che ella e altri si crederanno
enfiò le gote: tentennando il capo in un atteggiamento di grande perplessità, con
sbarbaro, 1-118: da eccelsa finestra in braccio sé dava [la sirena]
(la mammella). salire in superbia; comportarsi altezzosamente, benvenuto da imola
mondo. prati, i-174: adepto in sinagoga, / nota, impe12 o
riferimento al gonfiore che accompagna somi in tumulto i discendenti del gagliardo re belloveso la
g. gozzi, i-20-118: colle schiene in arco i vado e baleno, e
dietro alle spalle 5. mettere in evidenza, fare risaltare; vantare,
vestimento? meditazione sulla / pasce roma nefanda in suo bordello; / sangue sitisce,
storcimenti de'corpi, variò i volti in diverse attitudini, non vi si
di foglie morte, s'enfiava e ingobbiva in quel i legni infidi da le rodie arene
fianchi. sioni, e, in partic., dalla superbia; intemperante;
. bibbia volgar., x-270: vanno in vano, braccia... che
, i-240: a chi si rivelano in questa notte beatissima gli splendori angelici e
ascolta. salvini, 41-389: è in atto di supplice e di mendico,
lividi e quegli enfiati che son venuti in su le natiche ed a voi ed a
destra e a sinistra, e altri in altre parti del corpo, che quasi
ii-127: l'enfiatura dimostra il morso e in essa tumefazione nessuna ferita aparisce. marino
mese ch'io mi ritrovo mal disposto in letto. non già che il male
cui siamo seguaci, per non vederli in volto quella deformata enfiatura di gote, mentre
crescenzi volgar., 4-7: quello in verità con i sperimenti continui provato è
che quelle cose -che per discorrenti turbazioni in enfiatura sono indurate -a forza di medicina
annunzio, v-2-84: tace, immoto in un silenzio insuperabile come il silenzio
. d'annunzio, v-2-243: ridotti in scheggiarne i grandi mortai di sassi dove
quell'enfiore verrà per sangue, in questo modo il conosci. d'alberti [
enfiore '. voce antica usata però ancora in molti luoghi nel favellare e propriissima per
enfisema, o vogliamo dire enfiagione flatuosa, in tutta la persona... tre
. dir. rapporto giuridico, in base al quale il proprietario (detto direttario
periodico (per lo più annuale) in denaro o in prodotti naturali (ed
per lo più annuale) in denaro o in prodotti naturali (ed è istituto giuridico
veniva utilizzato per trasformare il proletariato rurale in coltivatori diretti). -enfiteusi perpetua o
: il diritto reale spettante all'enfiteuta in base alla concessione fattagli dal proprietario.
toccare questo capo spettante a'beni dati in enfiteusi. sarpi, vi-2-238: non
dalla parte più alta, presero già in enfiteusi, o come dicono essi a
di dare ogn'anno alla camera ducale in luogo di ricognizione e di canone un
possessioni erano molte, ed alcune divise in pezzi, secondo le donazioni che da'
le donazioni che da'fedeli di volta in volta eransi fatte, perciò rescrive a
patrimonio, che essendone state domandate alcune in enfiteusi, talora se n'era contentato
, od a carico di livelli, od in enfiteusi. amari, 124: una
di sicilia e di sardegna fu conceduta in enfiteusi a picciole porzioni insieme con gli
7-326: ho diviso legalmente le terre in enfiteusi: ogni capofamiglia porterà, finché
porterà, finché vivrò, un piccolo contributo in natura al vecchio padrone.] ovine
prende impaccio / e presa la pigrizia in enfiteusi / dolcemente diventa un asinaccio.
della repubblica per vendere o per dare in enfiteusi perpetua generale e redimibile per l'enfiteuta
beni che possiede tanto nella cisalpina, che in roma e napoli. einaudi, 1-486
si paga al padrone del fondo datogli in enfiteusi. b. croce, ii-2-232
e a lui di quelle di tempo in tempo risposto. muratori, 7-v-291: le
parlare che consiste nel dominare la voce in guisa che non sembri uscire dalla bocca
. engastrimysmus (dal gr. èv 'in ', yacrxép yaoxpó? 'ventre'e
astron. costellazione boreale rappresentante un uomo in ginocchio; costellazione d'èrcole.
(arato), da èv yóvaoiv 'in ginocchio '(da yóvo -axo?
derivato per idrolisi del- l'enina, in prismi bruni, solubile in acqua, alcool
l'enina, in prismi bruni, solubile in acqua, alcool metilico ed etilico,
', comp. da èv 'in 'e 08 si trova nei monti be- rici, in uruguay e brasile); goccia d'acqua particolarmente sul pendio di certe colline vulcaniche in vicinanza di vicenza su i monti berico, exundat enim aquam, ita ut clausam in ea putes fontaneam scaturriginem ». enidro2 dros bestiola ex eo nuncupata, quod in aquis versetu et maxime in nilo quod in aquis versetu et maxime in nilo »; e 12-4-21: « enhydris . col tivazione di piante in soluzioni acquose conte nenti sostanze e conciso, per lo più in forma poetica, col quale, sotto il rifiutato da'poeti, come si legge in sofocle di quello che la sfinge propose a suo piacer fortuna: / tiene tutti in catena; / in altri è larga / tiene tutti in catena; / in altri è larga e d'oro, / altri è larga e d'oro, / in altri è ferrea e stretta. parini 1-70: passarono le sera facendo sciarade in azione, sciogliendo enimmi e bisensi. , / ed a la t due virgolette in cima: / la coda ne la ci intricaro / forse ancor qualch'enigma in quei disegni. / perché, ponendo aristotile] l'eccellenza della poetica consistere in questi nomi, purché accorta- mente si 5-iv-43: ci ha da essere pertanto in quella medesima oscurità da noi lodata [ dicendo che sapea purtroppo non poter essere in conto nessuno ornai degna di me. alma che sente; / e serpeggiando in atomo vivente, / a'belgici telai nutre che ha sciolto lo enimma, e in aiuto se ne viene degli afflitti.
suo enigma. 3. in senso concreto: persona impenetrabile, chiusa
son questi? milizia, ii-89: in questa anarchia di tutti i principii, che
poi fu il bizzarro contegno di lei in quella sera burrascosa, che diventò nella sua
: ora il veggiamo come per ispecchio in enigmate. marsilio ficino, xxxi-967: o
scienza, quando non vedremo iddio quasi in ispecchio o in enigma, ma in
quando non vedremo iddio quasi in ispecchio o in enigma, ma in altro modo.
in ispecchio o in enigma, ma in altro modo. diodati [bibbia],
: noi veggiamo ora per ispecchio, in enimma: ma allora vedremo a faccia
a faccia a faccia: ora conosco in parte, ma allora conoscerò come ancora
, appresi per remotissimi, conosciuti solamente in enigma. -parlare figurato, metafora
non è così mio servo moises, che in tutta casa mia è fedele; parlo
fedele; parlo con lui bocca a bocca in visione, e non in enigmate,
a bocca in visione, e non in enigmate, e la figura di dio vede
, non mi dica la cosa così in enimma. lei sa che noi altre monache
a colpi di spillo, ad accusarmi in enigma di mille torti. d'annunzio,
adatto neppure (come quello di dante in mano ai suoi interpreti) a trastullare
enigmaticaménte (enimmaticaménte), avv. in modo enigmatico; oscuramente, misteriosamente.
questo mistero? salvini, 6-68: in questo genere di veste vien disegnata enimmaticamente
così ben ordita, prese la lastra in mano e lesse le parole che dentro vi
sarai ben pratico / del mio parlare in gergo ed enimmàtico. gravina, 350
più chiuso, fra i profeti, in simboli e figure e cifre allegoriche ed enigmatiche
, i-57: i dotti per tener in loro le cose che sanno, o non
, iv-2-757: la domanda enigmatica era in fondo alla pagina come un poscritto,
mezze parole enigmatiche, con un brontolio in sordina, il vecchio anticlericalismo bolognese.
e nel suo disdegno, violante m'appariva in un'attitudine enigmatica che poteva sembrar quasi
cenno di quella trepidazione, ilaria scoppiava in un'enigmatica risata. bratteati, ii-181:
mondo » che forse ha più importanza in questo dopoguerra è la coscienza di vita di
di mantova non vedeva che un caos: in verità egli non era mai stato in
in verità egli non era mai stato in questa città enigmatica, questa città di
e. gadda, 7-208: nella incisione in rame, nell'acquafòrte...
gruppo degli antiboli (e si trova in grossi cristalli neri in groenlandia).
e si trova in grossi cristalli neri in groenlandia). = voce dotta
chi avesse dissiggillate queste sue lettere scritte in tempi assai turbolenti e pericolosi.
nei giornaletti di enigmistica, è entrato in questa civiltà di indovinelli in cui si misura
è entrato in questa civiltà di indovinelli in cui si misura l'intelligenza degli individui
parole o di disegni, si distingue in enigmografìa letteraria o poetica ed enigmo
monoglucoside dell'enidina (e si presenta in prismi rossi, solubili in alcool metilico
si presenta in prismi rossi, solubili in alcool metilico, meno in alcool etilico
, solubili in alcool metilico, meno in alcool etilico, pochissimo in acidi diluiti)
, meno in alcool etilico, pochissimo in acidi diluiti). = voce
= probabilmente dal gr. èvioóto 'mescolo in parti uguali '. enivriare (
= comp. del pref. en-per * in 'e ardere (v.).
m. frescobaldi, 1-40: scritto in esse / lettere d'oro...
anche nolumus 4 non vogliamo ': in contrapposizione a si o a volumus,
, i-105: quegli alzossi, inchinossi, in mano tenne / il suo berretto,
quale chiunque può far le veci. in gergo militare: * niente di nuovo '
certa pianta, non so se conosciuta in italia, che i turchi chiamano 'hanà
o di nove cose; libro diviso in nove parti o capitoli. salvini
enneade o novena del libro 9, in fine, per dare a intendere il contento
ermafroditi con nove stami, e che suddividesi in tre sezioni, la 4 monoginia
, i-1-510: il weisse divideva le arti in tre triadi, componenti una ennearchia,
/ che pur pensosa è d'enna in acheronte, / ella in memoria de'
è d'enna in acheronte, / ella in memoria de'narcissi ennèi / ti ridona
. tubo termoelettronico a molti elettrodi usato in un particolare circuito rivelatore di segnali modulati
2. per estens. che occupa, in una numerazione o in una serie di
che occupa, in una numerazione o in una serie di persone, di oggetti,
l'en- noia s'era incarnata in elena di tiro, una bagascia che
: 'enogaro ', preparazione medicinale in cui entrava il vino e un liquamento di
animali, che trasforma l'acido fosfoglicerico in acido fosfopiruvico. = deriv.
, 1 * 915: beveremo anche noi in anticipazione una buona bottiglia d'un
vo luto neanche informarmi fino in fondo della questione. 2.
agricoltore e buon enologo, dirigeva in casa sua diligentemente, introducendo metodi allora
il barbaresco. vittorini, 4-230: poi in città ho fatto tre anni l'
dell'esercito persiano, forte di 35 in 40 uomini, i quali prestavano giuramento
poesia guerriera e introdotto successivamente, in una grande varietà di forme,
4 ritmo guerriero '(da èv 4 in 'e ò7txov 4 arma ').
ed è lo stesso che 4 in buon'ora '. = deriv
(comp. di en 4 in ', liora 4 ora 'buena 4
(comp. da èv 4 in 'e òpxi? 4 testicolo ')
, deriv. dal gr. èv 4 in * e òpxi? 4 testicolo'(
enormi secondo le decretali sono detti in due modi: l'uno modo sono quelli
non ricevono dispensazione;... e in questo modo anche sono detti enormi
esprimono il senso d'un tessere / in tuoi panorami l'enorme / tuo io
enorme. palazzeschi, ii-20: è in fondo alle scale / un'enorme lanterna
bisognava a quello spaventoso musico per mettersi in bocca un tal flauto. parini, giorno
5-14: ella si mise a gesticolare in silenzio... additava il lago,
ti fidare del liberto enorme / che porta in capo il gàlero di lupo! tozzi
/ parte addietro ne lascia, ed in se stesso / ora rientra e si
galatea. pascoli, 703: e in terra e in aria rettili deformi, /
pascoli, 703: e in terra e in aria rettili deformi, / nottole enormi
b. davanzati, i-135: parlano dunque in brigata e ne'cerchi scandalosamente de'continui
ergea difforme, / asprissimo e scosceso in rozzi mucchi / di pietre, e in
in rozzi mucchi / di pietre, e in massa inegualmente enorme / di travi e
. monti, i-87: se sapessi in qual modo inviarvene una cinquantina di copie
ii- 532: benché vi sieno [in gran brettagna] parecchie enormi fortune,
parte. de amicis, i-690: in tutti loro appariva profonda, salda, lucidissima
spettacolo dello sperpero enorme che si compieva in danno della sua borsa durante quelle ore
collo chiedendo perdono dell'enorme mia tardanza in rispondere alla carissima vostra. d'annunzio
293: una caratteristica è la scarsa concentrazione in grandi complessi aziendali, l'enorme prevalenza
aprivamo la bocca insieme e ci tiravamo in faccia uno sbadiglio sgangherato, enorme,
venuto / di non dover più stare in questa forma; / essendo il suo figliuol
magister non mi cale: poscia che in questa devia ed enorme etade, viene attribuito
tutto che ostinato nel peccato, sii in minor dannazione che un innocente scommuni- cato
, 95: le positure oscene in varie forme / scolpì giulio romano,
romano, e tempie imagini / espose in versi un poetaccio enorme. c.
si possa temere d'averlo a sentire in pergamo. compagnoni, i-71: è
l'altra... avrei condensato in poche pagine tanto sugo e tanta quintessenza
è una cosa enorme, da mandarli in galera! -infamante, calunnioso (un'
i ragionamenti e ne gli scritti loro e in publico e in privato, e finalmente
gli scritti loro e in publico e in privato, e finalmente ovunque posson farlo
la bile quasi schizzava dagli occhi, sfogavasi in casa del principe... dicendo
fantasmi ansimanti, che non si reggono in piedi dopo l'enorme sforzo della salita,
contratto anche quando la lesione non fusse in detto grado di enorme o di
, / e non si tardi a discacciare in fretta / questa enorme magìa, che
si potesse dire una cosa simile alterando in tale modo la verità. -con
sibilità avere speso, che in questa maniera avere non fama,
cipresso che la leggenda vuole piantato dal serafico in persona, e che si vede
, enormissima ménte). in misura eccessiva, in modo esage
ménte). in misura eccessiva, in modo esage rato; fuor
quale va a profondarsi nel mare, in molte maniere corrosa, spaccata ed affossata,
corrosa, spaccata ed affossata, ed in certe sue falde incrostata da colline ancor esse
volgar., 1-9-206: si distribuisca sì in tutte le parti, che la conservino
conservino bella, che se fosse enormemente in una parte, non istarebbe bene per certo
principe ladislao, che gli era quivi in faccia a contendergli il passo nella polonia
non s'incorre nello sprezzo delle chiavi in molti casi ne'quali non si obedisce al
i-162: il segretario comunale gli dimostrò in termini di legge la gravità del suo
, e poco mancò che non dessi fuori in qualche enor- mezza per dar loro a
enormità, potrebbe mai esserlo, fuorché in una prova generale del giudizio supremo.
giovanni dalle celle, 4-1-19: nondimeno in ciaschedun caso [l'ermafrodito] non
della sua enormità. 3. in senso concreto: azione o condotta disonesta,
la superbia. sarpi, i-42: in germania si vedeva quasi per tutto.
qualche laida enormità o pure volesse entrare in qualche segreto di stato. giannone, 1-ii-245
1-ii-245: fece tosto ragunar un concilio in vormazia nel quale, accusato gregorio di
noi il delitto del 4per il 'in luogo di 4per lo 'o di 4pel
enormità di cattivo gusto e di ignoranza in fisiologia il deplorare che si è fatto
. en- (dal gr. èv 4 in, dentro ') e da
. d'annunzio, ii-764: udii mugghiare in quel foco sonoro, / mugghiare
fra cui particolarmente importanti yoenothera biennis usata in medicina e fornita di una radice mangereccia
, si schiude nella notte, è bellissima in sull'aurora, apparisce a mezzo il
, bacca o noce; crescono principalmente in america e molte sono coltivate come piante
calefattore, dove il liquido viene riscaldato in serpentini o fasci di tubi, e del
di 'acido'. acido risultante dalla combinazione in certe proporzioni di acido solforico e di
editto d'unione pubblicato da zenone, in apparenza per conciliare le differenti dottrine di
, di eutiche e de'cattolici, ma in realtà per ingannare questi ultimi ed abrogare
tuo gran mare! garibaldi che conduca in qualche terra del fuoco una dura colonia
. panzini, iv-224: « enòtria vale in greco 4 terra del vino '.
dolomitiche, che al tramonto si colorano in rosa, per passare poi gradatamente al violetto
io ti farò constar con l'ense in mano, / indotto, che tu verberi
astron. gruppo di tre stelle, disposte in forma di spada, della costellazione di
bruno o verde, e si presenta in cristalli o in masserelle fibrose o compatte
verde, e si presenta in cristalli o in masserelle fibrose o compatte o lamellari;
cui baccelli hanno azione emetica e, in decotto, guariscono le malattie della pelle.
. entado 4 innestato, caricato 'in arald. (1595). entalpìa
, i-m: come si faccia poi in mezzo della colonna quella giunta che greci
un'essenza; ciò che è, in uno qualsiasi dei significati esistenziali di essere
e può essere infinito o finito, in atto o in potenza, per sé o
infinito o finito, in atto o in potenza, per sé o per accidens)
universalissimo, e che si ritruova primieramente in tutte le cose, sotto la quale considerazione
è detto da'filosofi, conoscerete ch'in ciascuno si ritrova la nobiltà. bruno
benché dichi che tutta quella moltitudine conviene in uno ente impartibile e fuor di qualsivoglia
peripatetico, mi parebbe di vedervi raccogliere in sulla guardia dell'ente di ragione, e
e 'l vero, e, per dirla in una, il vero ente. romagnosi,
che non ha essere nessuno, e in somma che è veramente e semplicemente nulla,
dell'# 3to <; 3ù>s, è in grado ora di conferire l'autorità
. campanella, i-io: io credo in dio, possanza, senno, amore
appien perfetto ognor dispone / l'ottimo in sé destin col suo prim'atto,
ancora verità filosofica, e la novità in gioberti è l'aver voluto rendere filosofico ciò
dovranno nello stesso primo del mese radunarsi in un tempio, e giurare che rispetteranno le
supremo e tutte le fatalità della natura in caso mai contribuiscan a far guerra e
deificare la pazzia. 3. in senso generico: ciò che è, ciò
iperbole degli occhi, / fa che in punti d'arene un perù fiocchi, /
il grande / splenda nei carmi e forse in cor non sieda! / che ale
costituito da una pluralità di persone organizzate in modo da dare vita, sul piano
alfieri, 1-1059: data una passione in un ente tragico, bisogna pure,
generazione della neve, come non cadde in acqua e in pioggia? sicché senz'altra
, come non cadde in acqua e in pioggia? sicché senz'altra ragione io non
: questo avvenimento dunque è vero, in quanto è un ente possibile; e
si diletta l'animo degli uditori o lettori in apprenderlo e rimirarlo dipinto da'valorosi poeti
chiama confederazione germanica, si distendesse fino in qua di quel lago. c. e
suo marito sono due emeriti professionisti, noti in tutta la città, sempre presenti in
in tutta la città, sempre presenti in ogni affare, in contatto con banche
città, sempre presenti in ogni affare, in contatto con banche, con enti,
uomini organizzata per la vita civile (in quanto distinta dalla vita religiosa o ecclesiastica)
ente di diritto civile o statuale (in contrapposto a ente ecclesiastico).
quel nucleo non costituito di per sé in ente civile, ma tenuto da una
civile, ma tenuto da una chiesa in unione spirituale. -ente direttivo:
istituzione, potere superiore, gerarchicamente più in alto di un altro. pirandello,
: persona giuridica pubblica o privata (in questo secondo caso, specie se si
morali, ai quali le leggi accordano in monopolio l'esercizio di certe professioni.
religiosi o caritativi, dall'autorità ecclesiastica in conformità con le norme di diritto canonico
chiesa o comunità cristiana giuridicamente organizzata (in contrapposto a ente civile, o di
sono soggetti alle norme del presente codice, in quanto non è diversamente disposto dalle leggi
limitata e determinata del territorio nazionale (in contrapposto a ente nazionale, che esercita
: il territorio nazionale dovrebbe essere diviso in enti territoriali autonomi, nei quali si raggiungerebbe
uso di qualche tenue ferrigna, o in figura di ruggine o di croco, o
); monade o sostanza semplice, in quanto perfetta e autosufficiente (nel sistema
soverchie della metafisica non allignarono guari mai in italia. rosmini, i-224: ora
tendere alla sua perfetta esplicazione; e in questa propensità sostanziale e continua, in
in questa propensità sostanziale e continua, in questo sforzo immanente e perenne consiste la
boccardo, 2-34: passò il tempo in cui attribuivasi la energia motrice dell'animale
l'essere finito, che è attuale in un soggetto, è l'entelecheia di questo
èvxexéxsioc * energia operante '(in contrapposizione a 'inerzia '):
come principio dell'atto (e, in partic., l'anima, l'intelligenza
. che riguarda l'intestino o, in genere, i visceri addominali.
se annunciate il proposito d'una escursione in co testa terra, non la finiscono
], 572: la enterocelice si dà in acqua, e impiastrasi a vizii della
da tratti intestinali (e si pratica in caso di tumori e simili).
senza lesioni dimostrabili della sua mucosa e in dipendenza di influenze neurotiche; colite mucosa
, 221: mi ha molto interessato, in una tua cartolina del 24, la
: 4 enteroepiplocele ', specie d'ernia in cui l'intestino e l'epiploo cadono
, trattato o discorso sopra i visceri in generale, ed in particolare sopra gl'intestini
sopra i visceri in generale, ed in particolare sopra gl'intestini. = voce
e suturando poi le labbra della ferita in senso trasversale. = voce dotta
]: 'enterorrafla', sutura onde mantenere in contatto le labbra d'una ferita fatta nell'
l'esame delle viscere dell'animale offerto in olocausto. = voce dotta,
considerato come oggetto dell'atto. - in partic.: la materia.
gli entitermine sono sostanze perché si concepisce in essi un primo atto pel quale esistono
gli altri enti (attivi e passivi) in essi discernibili col pensiero.
scopo persuasivo che a scopo dimostrativo (in aristotele); sillogismo deduttivo ellittico nel
più certo delle cose chi si esercita in quelle col lume della fede, che non
interpreti d'aristotele dichiarano essere tale che in quella manca una delle proposizioni del sillogismo
: l'entimema è differente dal periodo in questo: che il periodo è un certo
assapora, come fusser fichi, / distinguendogli in datteri e brugiotti, / le perifrasi
». michelstaedter, 236: dicendo in fine 'entimemàtico * egli intende 4 retore
gl'innesti degli alberi... in vece di 4 entino 'i toscani dicono
dal tedesco 4 einthun ', che significa in latino 4 immittere, inserere ',
distruggere quel che l'impedisce l'essere in qualche modo. o. rucellai, 2-8-14-571
verosimile: e quando la statua materiale, in cui era attuata, venga a perire
azione non si può affermare se non in forza e a documento di una concezione
morale, logicale. 2. in senso generico: tutto ciò che esiste o
che lo spirito del mondo di volta in volta delega a quel fine, ai
la terra / e tutti i mondi in carità d'aiuto, / è l'unica
esser superstiti alla guerra / da noi tenuta in mortai carne attrita. stuparich, 5-410
mastro don gesualdo, esistono come entità in cui si cerca il segreto della vita
-personalità. alfieri, i-191: né in questo studio di me medesimo io era
: l'uomo che tutti avrebbero voluto in corte d'assise, venne chiamato una
assise, venne chiamato una mattina, in pretura e a piede libero, per una
quasi di nascondere l'entità numerica degli indiani in messico. -estensione, ampiezza
[le matematiche] dividono la spazialità in dimensioni, l'individualità in numeri, il
la spazialità in dimensioni, l'individualità in numeri, il movimento in moto e
l'individualità in numeri, il movimento in moto e riposo, e foggiano entità fittizie
lor figura cangiano e colore / ed in amaro il dolce lor sapore.
entitas -àtis, da ens entis (in sostituzione di essentia); cfr. fr
sono infinite altre cose fantastiche da dovero in questa filosofia naturale, ch'io lascio da
, 10-128: di che l'animo vostro in alto galla, / poi siete quasi
galla, / poi siete quasi entòmata in difetto, / sì come vermo in
in difetto, / sì come vermo in cui formazion falla? anonimo fiorentino, ii-
e figura, e poi si mutono in altra figura, e diventono diversi in spezie
mutono in altra figura, e diventono diversi in spezie; e così assomiglia l'auttore
superbi, che si cambiano d'uomo in demonio, e così manca loro la propria
andiam noi sì superbi e gonfi; essendo in diffetto, cioè diffettosi e manchevoli,
. d. bartoli, 9-29-1-171: in ciò il disavvantaggio di questi entomati è
giunture di quelle loro sei, otto e in fin quasi cento gambucce, che tutte
caricature ma soltanto rappresentazioni d'occasione; in somma, entomati in difetto, senza
d'occasione; in somma, entomati in difetto, senza idoneità generativa. b
croce, ii-2-137: essi, per quanto in difetto, sono entomati, forse future
gr. èvtop. 05 4 diviso in segmenti ', da cui xdc gvxofia 4
di masse polliniche, che si distaccano in blocco appiccicandosi agli insetti. gozzano
insetti pietrificati. ma quali insetti trovansi in questa condizione, alla riserva di alcuni
moravia, iii-155: oltre che dalla ignoranza in entomologia, cesarino derivò la propria confusione
dagli entomologi le farfalle dei lepidotteri dividonsi in tre grandi famiglie: i° le farfalle
entomologo profondo ed appassionatissimo e vorrei trasfondere in una serie di lettere ad una donna
/ ove « cuor d'aristocrate » in grandioso / caratter nero scrisse, / se
terenzi, lviii: rider in faccia coll'entragno guasto, / esser fuori
al cielo, al cielo, / grida in robusta infaticabil lena, / ma nell'
: da man destra, ove gli occhi in prima porsi, / la bella donna
, e 'l core / arse d'entrambi in amoroso fuoco. tasso, 9-32:
bar uff aldi, i-108: cintio in quel divario / non sa ancor cui
sorgere / l'uno e l'altro in sito vario, / dicendo: entrambi ho
d'ascoltare eletto, / l'uno in teatro, e l'altro in gabinetto.
l'uno in teatro, e l'altro in gabinetto. alfieri, 1: braccia
alfieri, 1: braccia con braccia in feri nodi attorte, / dansi co'larghi
. alfieri, 1-1175: admeto, in vita / restar tu dèi: scritto è
dugento. cattaneo, ii-1-156: forse in processo di tempo e a cose prospere si
, veramente di tutti i polli che in casa si coceranno volei le penne e
per tutto 'l verno si ponga in quel luogo vinaccia e saggina, acciocché
luoghi delle torri, e le mura in qual parte aperte, per dar luogo agli
coll'ultimo corriere, mi costringe a trovarmi in milano ai primi dell'entrante. leopardi
da s. gennaro, dove è andato in colonna mobile: a'dieci dell'entrante
. andare dentro, penetrare, introdursi in un luogo (ed è anche riferito
francesco da barberino, 209: entra in la nave, non temer dell'onde
udendo ciò s. benedetto, venne in quel luogo, dov'era caduto lo ferro
lido / fer poi che coronati entràro in porto. p. verri, 1-197
(125): tutt'e due, in punta di piedi, vennero avanti,
l'uscio aperto; onde è stato entrato in casa, e vota la camera terrena
. -recarsi presso qualcuno, andare in casa sua, presentarsi, essere ammesso
landolfi, 2-7: lo zio, in maniche di camicia e con certi pantaloni incartape-
a entrare. -ant. consegnarsi (in potere di qualcuno). davila,
bisogno che cristo patisse morte e passione in questo mondo, e così entrasse nella
: piacendomi d'entrare... in nome piuttosto di poco discreto, che di
piuttosto di poco discreto, che di rimaner in quel di malcreato. -entrare
quel di malcreato. -entrare in altezza: acquistare credito, considerazione.
entrato. d'annunzio, iv-2-24: in quel fondo di cuccia ci entrava, non
, un odore fresco ed aspro di linfe in fermentazione, di marruche giovini, di
entrare ne la mia donna amorosa, / in cui regnava tuto piacimento? cavalca,
frezzi, i-17-94: in questo parve a me che in me entrasse
i-17-94: in questo parve a me che in me entrasse / il sonno, che
a folte boscaglie ampia caverna, / che in vasta crepatura e nella pancia / d'
quale sorgeva la nostra casa poco più in giù entrava in un quartiere meno povero
nostra casa poco più in giù entrava in un quartiere meno povero.
lito con l'armata, per porre in terra alla maddalena,... dove
maddalena,... dove entra in mare il picciolo più presto rio che fiumicello
c'è un fruscio di polle, / in quel contorno, che fa dir:
cioè rossa,... e messa in su l'ancudine, con la penna
entri nel tergo. -farsi sentire in un luogo, risonare, echeggiare (
efficace. pascoli, 358: di quando in quando vengono i fratelli / portando rami
.). vasari, i-224: in san francesco di pisa, dove egli
nel chiostro allato alla porta che entra in chiesa in un cantone una tavolina a tempera
allato alla porta che entra in chiesa in un cantone una tavolina a tempera. fr
io (174): all'entrare in monza, gertrudé si sentì stringere il cuore
/ desolata t'attende dalla sera i in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri
cioè, fede e speranza, mancheranno in vita eterna; ma in lor luogo
, mancheranno in vita eterna; ma in lor luogo entrerrà miglior cosa. nievo,
che grande quantità di pecunia n'entrava in comune che allora fu molto povero ed esausto
dialogo con un altro attore. -entrare in una parte, in un personaggio:
attore. -entrare in una parte, in un personaggio: pervenire a una piena
pervenire a una piena identificazione con esso in modo da impersonarlo con perfetta aderenza fisica
quando alle ultime battute della rivista entrarono in scena trenta o quaranta giovanotti in cilindro
entrarono in scena trenta o quaranta giovanotti in cilindro e coda di rondine, e
una recita, avere una parte (in un film, in una commedia, ecc
una parte (in un film, in una commedia, ecc.).
mesi che non gli riesce di entrare in un film... e se non
entrarci nel film perché lavoravo da meccanico in un garage sulla casilina e non mi
48: anzi che peccassono vidono idio in paradiso. lo diavolo ebe grande invidia di
al passo / d'entrar o in fiera o in fonte o in legno o
d'entrar o in fiera o in fonte o in legno o in sasso.
o in fiera o in fonte o in legno o in sasso. 4.
fiera o in fonte o in legno o in sasso. 4. per estens.
, starci, avere spazio sufficiente (in un luogo, in un recipiente,
avere spazio sufficiente (in un luogo, in un recipiente, ecc., o
recipiente, ecc., o anche in vesti troppo larghe o troppo strette,
, quanti carlini o quanti grani entrano in un'onza; in quanti tùmoli si
quanti grani entrano in un'onza; in quanti tùmoli si divide una salma di
, diventare membro; riuscire a introdursi in una determinata cerchia o ambiente. testi
superno. ariosto, vi-746: quasi in un medesimo / tempo vi venne a star
com'io, pur quell'anno entrava in studio. d'azeglio, 1-227: mai
è stata fatta la proposizione d'entrare in società segrete, e perciò non vi
classe fai? ». « entro in quinta ginnasio ». -imparentarsi.
il giorno che vi era entrata come in un'altra famiglia sua propria.
.). oriani, x-25-29: in fondo il divorzio non è che una
medesima confederazione. sarpi, ii-248: in francia in molte parti del regno fu
. sarpi, ii-248: in francia in molte parti del regno fu eccitata una
o non entrare del cardinale aldobran- dini in conclave; il quale ora non istà molto
dramma. -gettarsi, lanciarsi (in una mischia, in una battaglia)
-gettarsi, lanciarsi (in una mischia, in una battaglia). boccaccio,
a guisa d'amazone, entrare coraggiosamente in battaglia. -farsi avanti per colpire
stia bene..., entra in ufficio a vent'anni, ne esce a
improvvisamente il padre, era dovuto entrare in ferrovia. 7. venire, penetrare
passioni, ecc.). -entrare in collera, in bestia, in furia,
.). -entrare in collera, in bestia, in furia, in sospetto,
-entrare in collera, in bestia, in furia, in sospetto, ecc.
collera, in bestia, in furia, in sospetto, ecc.: incollerirsi,
e piedi, ché già cominciava entrare in collera, tanto più gente sopragiungeva. grazzini
faceva furono cagione che il dottore entrasse in sospetto. sassetti, 170: per non
dolore / varco non ha d'entrarmi in seno, / sì lo mi tien sempre
sdegnata e furibonda. / giove entrò in bestia e fece un gran schiamazzo,
: caino tocco da quell'orrore, entra in entusiasmo, e delirando maladice adamo e
diceva un'infinità di cose che entravano in me come una persuasione. sbarbaro,
occhi, e sorride come se entrasse in estasi, e comincia a fior di
, con la propria sensibilità. -entrare in pensiero di qualcosa: convincersene.
, 737: entrato... in pensiero di poter conseguire questa città famosa per
che basta che un concetto nuovo entri in testa e che venga digerito bene,
(e anche attinenza, relazione) in qualcosa; essere compreso in un determinato
relazione) in qualcosa; essere compreso in un determinato genere o categoria o sistema
de'franchi. manzoni, 67: in ogni / fatto di guerra entra fortuna
10. mettersi, porsi, cacciarsi (in una determinata situazione o condizione);
cecchi, 19-29: tu en- terresti in troppo impiccio / a voler far questa vagliata
: / ché tanta fretta a entrar in quest'affanni? leopardi, iii-860: con
l'oste. nievo, i-387: in una storia, se c'entra come sfondo
; imprendere intraprendere; impegnarsi. -entrare in discorso, in parole, in novelle
; impegnarsi. -entrare in discorso, in parole, in novelle, in ragionamenti:
-entrare in discorso, in parole, in novelle, in ragionamenti: cominciare a
, in parole, in novelle, in ragionamenti: cominciare a parlare, a
. villani, ii-49: erano entrati in grande impresa. boccaccio, 9-40:
d'età compiuta, consigliare ch'entrassi in nuovi costumi o diversi agli usati
ix-29 (121): non entrare in giudicio col servo tuo, però che non
cavalcanti, 239: ser filippo entrò in novelle come la guerra era la morte e
, 15-94: sì che prima ch'entrassero in viaggio, / ciò che lor bisognò
: quel che mi aveva fatto entrare in questa credenza erano state le parole della
e'[l'universo] debba entrare in un tal determinato grado di velocità, prima
grado di velocità, prima che entrare in un minore. marino, i-16: le
vedente, ed entrai si può dire in una nuova esistenza. manzoni, pr
due o tre persone che pare vogliano entrare in trattative. nievo, 1-189: ai
ai ragazzi poco ci vuole per entrare in dimestichezza. carducci, ii-1-301: entrato in
in dimestichezza. carducci, ii-1-301: entrato in agonia, e moltissimo ha sofferto senza
arti e discipline che la sua ampiezza in sé contiene. sarpi, i-264: passò
dettaglio d'un solo fatto di tal sorte in presenza di donne civili, e di
parlarne per difenderla, si chiama entrare in teologia, voler fare l'ascetico, il
. fogazzaro, 1-44: non entro in dettagli perché il sonno e la stanchezza
la volubilità autobiografica degli americani, entrò in una storia smozzicata e confusa di vecchi
di vecchi urti familiari. -entrare in argomento: affrontarlo. banti,
banti, 8-21: alcune osarono entrare in argomento subito, mostrandosi informatissime e dunque
, sbalordite. pavese, i-285: in fabbrica, il tornitore ammiccava, furbesco
, eppure non si decideva a entrare in argomento. -assumersi, addossarsi (
esser ricca, e per lo grande debito in che entrò per riscattarle [certe possessioni
per riscattarle [certe possessioni], venne in male stato. b. croce,
, / che del regno l'erede / in quell'età si porti / all'oracol
sua, ossia quelli ch'erano entrati in quattordici anni. -con riferimento ai
tucce, ersilie ed altre caste / stian in disparte alquanto; e queste nostre,
da vero, entro qualche bella giovine in questo paradiso della mia vita.
né da porre insieme parole che giunte in una lettera venissero degne grazie di così
passato anno, e uscire alla luce in sull'entrare del corrente. d'annunzio,
croce, i-2-116: se passo mentalmente in rassegna il materiale che deve entrare a far
letteratura italiana, debbo di necessità disporlo in opere maggiori e minori, in drammi
disporlo in opere maggiori e minori, in drammi e novelle, in quadri sacri e
minori, in drammi e novelle, in quadri sacri e paesaggi, e via
calcio, raggiungerla, impossessarsene (intervenendo in un'azione). scaino, 273
ribattere il quale] conviene esser presto in entrar all'incontro della palla cacciandosi innanzi
ognuno disse la sua. -entrare in amore a qualcuno: riuscire a farlo
o consiglio o aiuto come potesse entrare in amore a questa donna.
a questa donna. -entrare in amore, in calore: giungere al
donna. -entrare in amore, in calore: giungere al periodo dell'accoppiamento
, al tempo che le pecore entrano in calore, e vidi in sogno che i
le pecore entrano in calore, e vidi in sogno che i becchi, ed i
macchiati, e grandinati. -entrare in avvitamento o in vite: nel linguaggio
grandinati. -entrare in avvitamento o in vite: nel linguaggio dell'aviazione,
(un aeromobile). -entrare in ballo: v. ballo. -entrare
ballo: v. ballo. -entrare in campo: v. campo. -entrare
campo: v. campo. -entrare in collisione: v. collisione, n.
collisione, n. 6. -entrare in confidenza: diventare intimo, familiare di
e co'principali dilettanti, ad entrare in qualche confidenza con loro. bariti, 8-201
aveva scelto di rendersi utile senza entrare in confidenza. -entrare in conti:
senza entrare in confidenza. -entrare in conti: v. conto. -entrare
conti: v. conto. -entrare in convento, in un ordine: farsi
. conto. -entrare in convento, in un ordine: farsi religioso.
10-147: quelli, che disiderano entrare in quell'ordine, prima che siano ricevuti,
modestia e d'umiltà. -entrare in determinazione: decidersi. botta, 4-21
sentir parlare di farlo altrimenti, entrarono in determinazione, e così risposero a cesare
a intimare il concilio. -entrare in forse: dubitare. -entrare in gioco
-entrare in forse: dubitare. -entrare in gioco: v. gioco. -entrare
qualcuno: v. grazia. -entrare in lizza: v. lizza. -entrare
lizza: v. lizza. -entrare in mare: v. mare. -entrare
mare: v. mare. -entrare in matrimonio, in nozze: sposarsi.
. mare. -entrare in matrimonio, in nozze: sposarsi. cassiano volgar.
: ma se non si contengono entrino in matrimonio, però che meglio è questo che
, però che meglio è questo che stare in fuoco. ricchi, xxv-1-177: or
, xxv-1-177: or la vedrete / entrare in nozze come una donzella / (cosa
alla lealtà del procedere. -entrare in scuse: v. scusa. -entrare
scuse: v. scusa. -entrare in sé: analizzarsi, studiarsi profondamente.
botta, 5-239: guardassesi intorno, entrasse in sé, si paragonasse ad altri,
a sé doveva proporre. -entrare in possesso di qualcosa: v. possesso.
qualcosa: v. possesso. -entrare in società: v. società. -entrare
società: v. società. -entrare in tasca: v. tasca. -entrare
tasca: v. tasca. -entrare in un male, in una malattia: esserne
tasca. -entrare in un male, in una malattia: esserne colto.
alla vita sobria. -entrare in vigore: v. vigore. -entrare
vigore: v. vigore. -entrare in zurlo: v. zurlo. -entrare
possedeva come suoi; e egli entrò in ricolta e pagatore, e stracciò la carta
quando 10 mi attentassi d'entrare intercessore in questa materia, ho molti amici a'
appropriarsi. casti, i-1-5: se in ciò che mio non è io mai non
, / perché altri entrar mai deve in ciò ch'è mio? -entrare
sia di cose); ingresso (in partic.: ingresso solenne).
strette regole per l'entrata delle persone in città. rovani, i-702: ma il
da sedere e fece alcuni passi per piantarsi in luogo da sbarrar loro l'entrata:
di rompere tutto quel vetro intorno intorno in modo che lo spazio aperto all'entrata dell'
di percepire un tu che si trasformò in lei alla sua entrata, e ne
di disgustata pietà. -repentina mossa in avanti per colpire l'avversario (in
in avanti per colpire l'avversario (in combattimento, in duello, ecc.)
colpire l'avversario (in combattimento, in duello, ecc.). tasso
tasso, 19-12: quel tenta aditi novi in ogni istante; / questi gli ha
: la conferenza avrà luogo alle due in un'aula dell'asilo infantile, gentilmente concessa
favore: permesso per entrare senza pagare in sale di pubblici spettacoli. -anche al
: per natura il piccolo fanciullo è in istato di follia, ché non si sa
ragione non vede; ma colui che in giovinezza gli castiga, gli fae il
fae il servo prode, e il mette in entrata di volere e di sapienza.
, a tua disposizione per l'entrata in campagna. comisso, 12-13: il
fu il primo anniversario della nostra entrata in guerra festeggiato in pace. -per estens
anniversario della nostra entrata in guerra festeggiato in pace. -per estens. segnale d'
, i primi di un mese (in contrapposizione a uscita). bartolomeo da
, conv., i-1-17: e io in quella dinanzi, a l'entrata de
de la mia gioventute parlai, e in questa dipoi, quella già trapassata.
ufficio, il prenderne possesso (anche in forma solenne). -in partic.
fatto al popolo. -assunzione (in un lavoro, in un impiego).
. -assunzione (in un lavoro, in un impiego). negri, 2-319
marzo, giorno dell'entrata di clarissa in casa olì, erano, misteriosamente,
come ogni anno avviene in una notte di primavera, fioriti
-buona entrata, bene entrata: contributo in danaro che si pagava per essere
danaro che si pagava per essere ammesso in un collegio di un'arte o
4. mus. l'attacco, in una composizione, di una voce nuova
suite; pezzo per organo che, in una messa solenne, accompagna l'ingresso
celebrante e del coro; componimento strumentale in genere ad andamento di marcia impiegato nella
5. teatr. il momento in cui l'attore si presenta in scena
momento in cui l'attore si presenta in scena per recitare la sua parte;
assumendo i modi propri della pantomima, in vivaci e pittoresche sfilate o in evoluzioni
pantomima, in vivaci e pittoresche sfilate o in evoluzioni su tracciati geometrici. -negli
chiama prologo... è la prima in ordine ed è inanzi a l'entrata
rotti sulla soglia gli indugi, avanza in cerca d'un tavolo dove allogare la
la passeggiata. è una vera entrata in scena. 6. sport.
partecipare alla corsa. 7. in senso concreto: spazio attraverso il quale
prima far grande aggirata, / venimmo in parte dove il nocchier forte / « usciteci
.. onde si vede ciò ch'è in alcuna parte... la fama
e comanda d'essere seguito. viene in su l'entrata del prato, e
xxi- ii-61: la casa è ben in luogo frequentato; ma noi entreremo per
tuttavia) al di fuori, e in faccia all'entrata della terra, con
bergamo. calandra, 29: giunsero in silenzio all'entrata del viale: non
13-269: gente che aveva servito sù in rocca, e ne conosceva tutte le
o 'l manto, / supplichevole in atto; ed ei s'arretra: /
/ resiste, e vince; e in lui trova impedita / amor l'entrata,
. -il locale o i locali che in una casa d'abitazione o in un
che in una casa d'abitazione o in un negozio formano l'ingresso, l'
accesso a edifici pubblici (e, in partic., a teatri, cinema,
sotto si chiamano volgarmente entrate, et in quella di sopra sale. sono come
, a pie'delle scansie che sono in faccia alla porta. pavese, i-131
. -in partic.: la rendita in derrate di un fondo (e,
seconda della fonte da cui proviene, in entrata patrimoniale ed entrata extrapatrimoniale).
testi fiorentini, 66: anche ordinaro che in sul libro del manicare si debbia scrivere
e la spesa per sé, e in sul libro del cero si scriva per sé
; la quale il detto mi aveva dato in nota di tante moggia di grano e
da spendersi mentr'ei vivea, prima in edificare la chiesa e'conventi, e poscia
la chiesa e'conventi, e poscia in comprare entrada e possessioni delli cui frutti potessero
: si trova che avesse fatto fabricare in roma costantino... diverse chiese
come quella... di san pietro in vaticano alla quale come all'altra assignò
longo, xviii-3-272: l'entrata può derivare in più maniere. la più comune ed
savonarola, ii-396: aveva un libro in mano: io l'ho veduto scritto
mano: io l'ho veduto scritto in dua luoghi. io mi credevo che fussino
espletare la propria attività; si distinguono in entrate ordinarie ed entrate straordinarie a seconda
abbiano carattere saltuario, eccezionale; e in entrate tributarie o di diritto pubblico ed
ecc.) che lo stato impone, in forza del suo potere di imperio,
. villani, 10-59: come castracelo fu in pisa, al tutto prese la signoria
moneta. cicerone volgar., 1-538: in questo portarti sì che tu contenti i
sugli scambi, che colpisce le entrate in denaro o con mezzi di pagamento sostitutivi
diritti e licenze e altre entrate, staranno in calicut. 12. marin
la vela latina opportunamente tagliato e sagomato in modo da avere funzione di rinforzo.
altezza si chiama l'entrata, perché in questo modo verrà il ferzo del filo
penna, a esser alto da 57 cubiti in circa. 13. locuz.
all'inizio. diodati, 2-299: in questa seconda epistola, scritta da
al principe, che gli è impossibile che in essa esecuzione ei non rovinino.
reggio al legato del papa ch'era in bologna. giov. cavalcanti, 379
i quali, perché il nostro cacciamento è in abbassamento di tutta la detta parte,
a entrata, di poi vuole vedere in quello che gli ha spesi. guicciardini,
vive d'entrate non avanza mai troppo in questa terra. d. bartoli, 17-1-35
bartoli, 17-1-35: egli avea sempre in bocca, e sempre l'accompagnava con un
figur.: ammesso, iscritto (in una comunità, in un gruppo,
ammesso, iscritto (in una comunità, in un gruppo, ecc.).
pochi. manzoni, 803: significava in origine 'mio dio '; ed era
entrato nella sua vita come si entra in casa del padrone, sbattendo la porta
iv-58: allora fu che, entrato in san clemente, / dalla crocifissione di masaccio
è, che eziandio gli entrati novellamente in quel regno, e non ancora sperti
essiona soa filia data fo ad telamonem in guidardone, enperzò che fo primo entratóre
guidardone, enperzò che fo primo entratóre in troia. 2. figur.
quel principe, ma ancora il salutarlo in pubblico. nannini [olao magno],
la sera, non appena questi apparve in sala da pranzo, un silenzio polare
voltata e ci prepara una bella entratura in paese e ci fa fieri, siccome ha
vedere gli alpini. 2. in senso concreto: spazio, apertura per
cui si entra; entrata (e, in par tic., anticamera, ingresso
infino all'altezza delle finestre, e in ogni quadro vi aveva porte e entrature,
3. figur. ammissione, iscrizione (in una società, in un ente,
, iscrizione (in una società, in un ente, in un ordine).
una società, in un ente, in un ordine). cantini, 1-2-99
mese di febbraio prossimo futuro, e in tempo talmente congruo che si possin
determinato ambiente, facoltà di essere preso in considerazione da qualcuno; familiarità, confidenza
. -avere entratura con qualcuno: essere in buoni rapporti, avere una certa influenza
sua considerazione e fiducia. -avere entratura in una famiglia: poterla frequentare liberamente.
porta; cotesti, che sono divisi in prime e seconde entrature; cotesta è usanza
di grannela. vasari, ii-413: venuto in desiderio di veder roma...
. botta, 4-273: egli finalmente in trento arrivava verso mezzo novembre, dove
mi chiese se volessi accompagnarlo un po'in giro per le botteghe e le gallerie
entratura, [l'ode] si divide in due parti, ha due quasi intonazioni
raffinico, contenuto nella cera delle api e in alcuni petroli. = > voce
(ed esprime l'idea di stato in luogo, sia in senso reale, sia
l'idea di stato in luogo, sia in senso reale, sia in senso figurato
, sia in senso reale, sia in senso figurato). angiolieri,
testa, / che mai più saldo in marmo non si scrisse. v. colonna
sfolla la strada e ti conduce / in un mondo soffiato entro una tremula /
. 2. fra, tra, in mezzo a. tasso, iii-78:
diadema, e riporranlo / ad altri in capo. leopardi, 1-103: come lion
una mandra / or salta a quello in tergo e sì gli scava i con
. -con valore partitivo (specialmente in rapporto con un superlativo relativo).
luogo o moto per luogo (sia in senso reale sia in senso figurato).
luogo (sia in senso reale sia in senso figurato). iacofione, 93-53
soavi / mi scrisse entr'un diamante in mezzo 'l core. ser giovanni, i-37
soffuse di un bell'olio, disposte in ordine entro piatti finissimi. 5
entro agli altri doni e gioie, in sua dota, le reliquie di san filippo
procaccia. della casa, 4-55: in brev'ora entr'al mio dolce hai
: entro al mio core / stanno in note di fuoco ornai scolpiti / questi tuoi
le ragioni ch'io sono andato cercando in appresso entro di me medesimo, per ben
forza superiore per operare o non operare in senso diverso. deledda, i-198:
-ant. e letter. entro in. cino, 114: ora sen
, 49: galatida si trova entro in un fiume, / che nilo sì l'
un corpo, ecc. (sia in senso reale, sia in senso figurato
. (sia in senso reale, sia in senso figurato); attraverso.
luoghi tristi / venni stamane, e sono in prima vita, / ancor che l'
sue, stanze ad una finestra che guarda in divano. p. della valle,
e aggiunge vigore alle determinazioni di stato in luogo o di moto a luogo (e
6. con valore temporale: in un determinato periodo di tempo, prima
, 1303: uno cavaliere, incarcerato in bretagna, chiamava in suo aiuto santo leonardo
cavaliere, incarcerato in bretagna, chiamava in suo aiuto santo leonardo, il quale
mezza notte. -ant. entro in (e indica un determinato e preciso
donna gentil cui piange amore, / entro in quel punto che lo suo valore /
7. avv. (spesso in unione con altri avverbi che lo rafforzano
(ed esprime un'indicazione di stato in luogo). - anche al figur.
gorgoglia e fuma; / né capendo in se stesso, alfin s'estolle. gemelli
del mondo facevano là entro come api in bugno. 8. disus.
detto, entrammo là entro e montammo in sulla sala, laove era la fede,
laove era la fede, che sedea in su una sedia molto maravigliosa e grande.
b. giambullari, 12: per caricare in furia io me la reco / ch'
da prep. -in entro (e in ha valore intensivo e talvolta semplicemente pleonastico
e stare come monte e poi tornare in entro secondo che 'l suo espiramento va entro
lascia, / e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo, / si
li occhi rintoppo, / si volge in entro a far crescer l'ambascia. libro
cadevoli, ma virtù è ficcata molto in entro. sacchetti, 168-7: battendo fave
ingegnava di trarla, più la ficcava in entro. crescenzi volgar., 9-9:
il cavallo a cui le ginocchia vanno in entro a modo d'arco, è
abitare. 10. letter. in unione con la particella avverbiale enclitica vi
, 8-ii-61: dette loro una tromba in mano per ciascuno, e uno vaso
lampada o fiaccola accesa, e spartilli in tre parti intorno al campo de'nimici,
. locuz. - ant. dare entro in qualche cosa: urtare contro qualche cosa
cose da fare o lattovari o savori in molle, e davvi sì fatta entro,
, comp. dal gr. èv 'in 'e tpoxó? 'ruota '
di un corpo, la cui variazione, in una trasformazione infinitesima qualunque reversibile,
incremento infinitesimo della quantità di calore immessa in un ciclo (in un corpo),
quantità di calore immessa in un ciclo (in un corpo), diviso per la
entropia. -diagramma entropico: avente in ascissa l'entropia, in ordinata la
: avente in ascissa l'entropia, in ordinata la temperatura assoluta. -per estens
entropici sarebbero quasi tutti gli elementi riproducibili in laboratorio... dipendenti dal principio
nievo, 3-155: però non potè confermarsi in questo sospetto per colpa del suo maestro
sm. invar. geogr. la parte in terna di un sistema vallivo
ultimi metri, prodigando il cuore, in modo davvero superbo, con voga possente
l'acqua passava e il piede sciaguattava in modo entusiasmante. entusiasmare, tr.
, esaltarsi. rajberti, 2-72: in un secondo migliaio di volumi non ci
le produzioni dei genii... in linea d'invenzioni di fantasia, poemi,
agg. preso da entusiasmo, in preda all'entusiasmo. carducci, ii-10-224
. svevo, 5- 174: in quella vide una gran folla uscire dalla cittadina
accappatoio, entusiasmata, e lo sbandierò in alto agitandosi. entusiasmo, sm.
aspirando a l'amorosa messe, scorgendo in sé il fervor de gli affetti in
in sé il fervor de gli affetti in vece del sole, e l'umor de
sole, e l'umor de gli occhi in luogo de le piogge. buonarroti il
, da inspirazione divina eccitati, cantano in versi cose future e misteriose. mascardi,
1-128: [platone] nel dialogo in cui del furor poetico si ragiona,
. non è poeta, cioè non è in grado poetare. pascoli, i-506:
d'azeglio, 2-203: il pubblico è in un vero entusiasmo di vedere che il
vedere che il governo si metta finalmente in una posizione indipendente, dignitosa e, si
, 1-9: solo, soletto, in compagnia di cari / entusiasmi io giva
caino tocco da quell'orrore, entra in entusiasmo, e delirando maladice adamo e
dio '(comp. da èv 'in 'e &eóc * dio ');
il nemico nel compagno che cede, in cui la fede si estingue. bocchelli
da giovane, bensì va rappresentata, in modo netto e chiaro, la vita che
: egli [l'affetto] si trasforma in essi [compositori], come succede
fanio,... il quale in una notte dicono componesse l'ultimo atto
entusiastico. alfieri, i-131: fu in una di quelle dolcissime serate, ch'io
{ enucleò). spiegare, mettere in chiaro. -anche: esporre una questione nei
agionge poi là, e vassi poi in qua. e così la trovate. -questo
io alcuna cosa di nuovo, se non in ordine alla maniera dell'enuclearla. michelstaedter
: l'attività pratica non sarà enucleata in tutta la sua solida compattezza.
enucleataménte, avv. ant. raro. in modo approfondito, con chiarezza.
fr. colonna, 2-118: in questo loco si discute enu- cleatamente quello
, agg. ant. raro. in senso etimologico: privato del nocciolo.
snudare 'mettere a nudo, mettere in chiaro '(da nudus 'nudo '
ha ad essere la prima esposizione vostra in enumerar tutte le cagioni che hanno costretto
enumerare i canti [deìvorlando innamorato] in progresso continuato dall'uno al 69.
privati, enumerate tutte... in ima nota inviata al duca di ferrara
albero sotto il sole, che possa venire in competenza con essa [palma].
principio che ci guidi a scegliere opportunamente in mezzo a tant'abbondanza. manzoni, pr
., 33 (578): in quella enumerazione di morti fattagli da don
da lui che quelle narrazioni magre nude, in cui per i fatti più diversi si
si ripetono poveramente le stesse forinole, in cui nomi date avvenimenti ci passano davanti in
in cui nomi date avvenimenti ci passano davanti in una squallida enumerazione. bigiaretti, 8-105
oratoria, parte conclusiva di un discorso in cui sono riepilogate ordinatamente le argomentazioni svolte
epilogo è fatto per replicare le cose in brevità, di che longo discorso nella
). -enunciare un teorema: in matematica, esporre l'assunto che si
rimembra, che bonifazio vili, quivi in alto trono rappresentato, allora enunziò, che
. 2. affermare categoricamente, in tono perentorio (rar. anche nel
sue carni bianche avevano degli splendori delicati in quella luce. il miracolo della vita,
chiaro con un distacco incredibile di colore in quella stanza ove l'unica luce rosea
, contratto, ecc.) o in una dichiarazione proveniente dalla pubblica autorità o
incidente, la quale non fa prova in giudicio, gli avea nominati eretici.
. enunciativo. enunciativaménte, avv. in modo enunciativo. tommaseo [s.
che espone, che narra (in relazione con la distinzione ari
ari stotelica dell'attività linguistica in attività logica volta all'enunciazione del vero
danimarca, enunciativa di quanto propalavasi convenuto in amburgo. segneri, i-30: parlò non
, 2-3-209: uno de'segretari lesse in mezzo ad essa [convenzione] l'
l'equivalente di giusto e giustizia enunciati in una maniera metaforica. manzoni, pr
enunciati, numeri, numeri e numeri in francese e in inglese. 3
numeri, numeri e numeri in francese e in inglese. 3. raro.
orazione inaugurale di ludovico si legge enunziato in questo modo. 4. ant