, 4 * 257: di giorno in giorno era un senso nuovo che sorgeva in
in giorno era un senso nuovo che sorgeva in lei dai versi che leggeva, dai
panzini, i-39: non di rado, in quelle mattine serene, vedendo il suo
croce, ii-2-157: il vico era in uno stato come di ebrezza: confondendo categorie
li lasciava parlare e subito metteva loro in bocca la sua risposta. deledda,
una goccia) ma dalla situazione eccezionale in cui si trovavano. -ciò che,
si rendon né non posson perdurare / in vita guari; e il loro latte è
nel pugno certe rose grossolane per disfarle in aria tra il ronzio rabbioso di qualche
intendete bene come 'l peccatore che dorme in peccato mortale, elli è altresì come
è stata messa di sua propria volontà in molte tribulazioni, è ebbra d'assenzio
adriani, v-55: caduta la casa reale in gran dissoluzione ed ebbrezza a governo di
istimerà forse chi pensi ch'egli fu esageratore in sul primo e schernitore, poi spietato
, un'indulgenza concessa a se stessa, in compenso del suo lungo soffrire: no
mio nella selvaggia ebbrezza / di svincolare in esseri le forme / disincantate a vortice
di augusto. poerio, vi-333: in te [primavera], riso dell'anno
[primavera], riso dell'anno, in te possente / ebbrezza di natura,
, iii-1-10: qualche cosa di recente era in lui, non dicibile: egli era
parto umano delja primavera... in quel minuto in cui egli è rimasto
delja primavera... in quel minuto in cui egli è rimasto là, dinanzi
a gara cop la biscia acquaiola. in tale ebbrezza diluviale, riafferravo me,
fogliame sqtto il vento metteva del celeste in quell'ebbrezza d'oro. pavese,
giocavo a lasciare animarsi le vie intere in quell'ebbrezza. -atmosfera allucinante, febbrile
scacemi le piacesse, fu anche vero, in quell'ebbrezza afosa e calda. moravia
afosa e calda. moravia, iii-44: in questa spasimosa aridità maometto si sentiva prosciugare
spasimosa aridità maometto si sentiva prosciugare, in questa assetata ebrezza morire.
, agg. che è in preda all'ebbrezza; che non è più
sforzando le leggi naturali, è dato in balìa all'ebbro furore delle baccanti. verga
tamon, fiume regale, / lambiva in suo lunante arco i vigneti / ove
la voce ebbra di don abbacchio, in una cadenza di chiesa: « nel
per la faccia e confortollo e levollo in piè, e dissegli: or che
luogo alla suggestione diabolica, sicché cadde in disiderio disonesto... ed ebbro e
dolor con dio / su rupi e in grotte: / discesero ebri dì dissolvimento
dissolvimento / a le cittadi, e in ridde paurose / al crocefisso supplicarono,
quarantotti gambini, 4-86: rientrarono ebbri in cuore, con gli occhi sfavillanti; esausti
di un senso tanto eccitato da accendere in lui come un leggerissimo delirio, e
ebra e baccante / tesifone, ed ha in man gemino serpe: / mostra un
confuso; / e indi sortendo, entraro in un de'sacri / templi, ove
tommaseo, i-315: io bambina, in quegli atti modestamente inverecondi, in quelle
, in quegli atti modestamente inverecondi, in quelle reticenze lecitamente libere, in quell'
inverecondi, in quelle reticenze lecitamente libere, in quell'ebro danzare sull'orlo del grato
so che ripugnanza secreta, e dicevo in cuore: mia madre non era così.
, iii-2-65: i quattro fratelli bàlzano in piedi, dall'ombra del seggio, tremanti
, xxx4- 351: ebbra di sangue in questo oscuro bosco, / giacea pur
piacere amoroso, che è interamente assorto in voluttuosa contemplazione o nel godimento dei sensi
benvenuto da imola volgar., ii-333: in siria viveva in ozio, preso dallo
., ii-333: in siria viveva in ozio, preso dallo amore di cleopatra,
imperadore alcuna volta addomandò lo 'mperio romano in premio della sua lussuria. della casa
casa, 4-146: nova mi nacque in prima al cor vaghezza, / sì dolce
cor vaghezza, / sì dolce al gusto in su l'età fiorita, / che
scritto, e gitto giù questo saluto in fretta. d'annunzio, iv-2-769: egli
possederti. -nel linguaggio mistico: rapito in estasi. panziera, 3: rivivisco
con sì grande soavità di grazia si riscaldava in amore divino, ch'egli, non
beicari, 1-81: e però, dilettissime in cristo madri, sorelle e figliuole,
papiro o pergamena, / al certo in dio fu tutto assorto ed ebro.
nel sangue. bocchelli, ii-293: in città quell'ondata di tiglio nei viali
/ ore ed ore, / come in antico, / per gli ebbri campi.
di sette giorni, che perpetuamente ricorre in giro. tommaseo [s. v.
oltrepò si riceve 0 si dovrebbe ricevere in beneficio della città di pavia.
ximena uzeda, nella chiesa dei cappuccini in catania, onze cinquanta annuali, per
d'uomini tristi... umiliati in un'eleganza modica, ebdomadaria. montale,
rispondere a quell'appello ebdomadario, corrispondeva in qualche modo quella della nostra attesa,
, lo scritto sulla abolizione dei gesuiti in francia furono il soggetto di tante altre
giornaliere conversazioni e nei fogli ebdomadari e in vari libercoli. rajberti, 2-244:
compiere per tutta una settimana, o in un determinato giorno di ogni settimana.
intorno al cilindro, che, per esser in ogni sua parte simile a se stessa
fosforescente che segnava il battello, e in cui l'elica spalancava abissi inesplorati. svevo
estate, un ventilatore sul proprio tavolo, in modo che il giro veloce dell'elica
soffici, v-2-618: mi fa notare come in capo alla corda si trovi una sorta
della madrevite. galileo, 4-1-120: in luogo di far montare sopra la vite il
navigli a vele, possono essere rapidamente convertiti in questi ultimi. d'annunzio, v-3-42
dissi che [la nuova stella] era in retta linea con la corona e
321-4: è questo il nido, in che la mia fenice / mise l'aura
che la tenera pianta alabastrina / punge in passando, e 'l sangue fuor n'elice
ne elice. monti, x-2-12: conversa in astro quella cetra elice / sì dolci
b. corsini, 1-61: si leva in piede, / e una squarcina sua
indice. pindemonte, iii-506: tutto in suo prò converte e in suo diletto,
: tutto in suo prò converte e in suo diletto, / cresce di tutto,
contenuto nella salix helix; si presenta in forma di cristalli incolori otticamente attivi,
di cristalli incolori otticamente attivi, solubili in acqua e alcool. = voce
gasteropodi, che vivono spesso sugli alberi in america centrale, in australia, nell'
spesso sugli alberi in america centrale, in australia, nell'asia orientale. =
automobili. soldati, i-45: rampe elicoidali in cemento per auto e per furgoni salivano
elicoidale. lorenzini, 50: in due modi s'accresce la superficie della
volatili, ec., o quando in un canal più corto e diritto è messa
così solcato da infinite eliche circolari aventi in comune asse, passo e verso.
la linea generatrice non ha alcun punto in comune con l'asse. -elicoide chiuso:
la linea generatrice ha almeno un punto in comune con l'asse, quindi l'asse
sm. massiccio montuoso della grecia, in beozia, celebre per il culto di apollo
coro / forti cose a pensar mettere in versi. buti, 2-702: elicona,
elicona, uno de iughi di parnaso in sul quale era la città u'era lo
e puose elicona monte pel fonte che in quello è consecrato alle muse: et il
., 29-40]: elicona è giogo in parnaso ove nasce il fonte pegaseo dedicato
qual versa allora che eloquentemente si scrive in poesia. petrarca, 7-12: et
di caduchi allori / non circondi la fronte in elicona, / ma su nel cielo
elicona, / ma su nel cielo in fra i beati cori / hai di stelle
fece intimar la generai dieta dei letterati in elicona. monti, x-3-179: io d'
iuxta boeotiam, qui gemino vertice est erectus in caelum. hic in duo finditur iuga
vertice est erectus in caelum. hic in duo finditur iuga: cyrrham et nissam.
intorno a un asse verticale, e in qualche caso con aggiunta di ali
aerea atto a sollevarsi e a discendere in direzione verticale o inclinata, a sostenersi
direzione verticale o inclinata, a sostenersi in aria a punto fisso e ad avanzare,
avanzare, retrocedere e spostarsi lateralmente, in virtù dell'azione aerodinamica di una o
composte tubu- liflore, con fiori riuniti in capolini con involucro a più corone di
si vedeva / che gli occhi m'abbagliava in ogni lato. molza, 1-294:
) e heliochryson (anche -um, in plinio), dal gr. éxtxpuaot
èxi£ -ixo? 4 ellissi '(in quanto il fiore gira seguendo il sole
d'ambo e'marmorarii d'ida / in cleo, sicione, ambracia et argo /
della velocità a b, impiegandola tutta in premere il detto piano c g.
.. chiamato fu apostrofo, che in latino suona 4 aversio ', quasi un
. accoppiando vocali ed elidendole, terminando in acuto o in piano, in tronco o
ed elidendole, terminando in acuto o in piano, in tronco o in insdrucciolo.
terminando in acuto o in piano, in tronco o in insdrucciolo. leopardi,
acuto o in piano, in tronco o in insdrucciolo. leopardi, i-1399: [
può perdere l'ultima lunga, se è in vocale, elidendola avanti vocale breve;
un bene, come che di solito in questo mondo sublunare quel che v'è
e àxi£op. ai 4 mi riunisco in assemblea '). eligéndo, agg
/ un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente, / e tai parole
amore eligente sanamente quelle cose che aiutano in dio, da quelle che ne impediscono.
sé riserbata la punizione de'delitti commessi in uffizio da'suoi ministri perpetui ch'egli
v.]. * eligio', erba in luoghi sterili e montuosi, buona a
lunghe vigilie, con viepiù assidua cura in qualche altra più culta e più
sono alquanto tinti di lectere vorrebbono udire in me quella prisca eloquenzia elimatissima e suavissima
studi,... eliminando le cose in se stesse, ed osservazioni lor proprie
osservazioni lor proprie adducendo, m'appagavano in modo, che m'era avviso di sentirmi
, 6-77: la consuetudine del lavoro in comune elimina il bisogno di qualsiasi saluto
buona pasta questa nostra natura umana, in grazia di quel briciolo di lievito divino
vuole eliminare sia a qualunque grado elevata in ambe le equazioni, si trovi per mezzo
parte; e un altro è entrare in conflitto con un paese. 2
3. sport. concorrente sconfitto in una gara eliminatoria di campionato.
ci sono molti concorrenti. si dividono in batterie, quarti di finali e semifinali.
sé corrisponde l'aumento proporzionato dell'attività in nome della pretesa per gli altri, per
dal proseguimento della gara (perché sconfitto in una prova eliminatoria). 6.
eliminazione: tabella numerica nella quale, in corrispondenza d'ogni numero intero di una
insieme con l'idrogeno; è contenuto in diversi minerali; in minima quantità in sorgenti
; è contenuto in diversi minerali; in minima quantità in sorgenti termali, nei
in diversi minerali; in minima quantità in sorgenti termali, nei gas vulcanici e
sorgenti termali, nei gas vulcanici e in alcune sorgenti di gas naturali degli stati
di dirigibili e di palloni sonda, in medicina (per la cura dell'asma)
studiando una eruzione del vesuvio... in italiano elio: il quale è pure
3-189: questi elementi appaiono combinati, in proporzioni variabili, su una base che
raggi solari bruciano una cartina paraffinata graduata in ore. = voce dotta,
, sm. astron. telescopio (oggi in disuso) con l'obiettivo diviso in
in disuso) con l'obiettivo diviso in due parti spostabili l'una rispetto all'
con coda a pelo corto; vive in tutta l'europa centrale e meridionale,
, sm. astron. cannocchiale costruito in modo da consentire lo studio del sole
apparecchio che, ricevendo i raggi solari in direzione variabile, li rinvia a un
, avente la funzione di variare in ogni istante la posizione dello specchio, in
in ogni istante la posizione dello specchio, in modo che i raggi riflessi abbiano sempre
mediante il quale si ottengono incisioni sia in incavo sia in rilievo. imbriani
si ottengono incisioni sia in incavo sia in rilievo. imbriani, 2-47:
safrolo, che mediante alcali si trasforma in isosadrolo e successivamente viene ossidato con acido
ossidato con acido cromico; si presenta in cristalli giallini lucenti che si oscurano alla
un leggero odore di vaniglia, solubili in acqua calda, alcole ed etere.
specie americana detta heliotropium peruvianum (introdotta in francia nel 1740): pianta perenne
con fioritura presso che ininterrotta, abbondante in primavera. landino [plinio]
dal fiore dell'heliotropium peruvianum, introdotto in europa da giuseppe de jussieu, il quale
[plinio], 807: eliotropio nasce in etiopia... di colore di
la cagione del nome è che messa in vaso d'acqua con reflessione sanguigna muta
sm. bot. incurvamenti delle piante in accrescimento dovuto a uno stimolo luminoso,
accrescimento dovuto a uno stimolo luminoso, in direzione di esso (eliotropismo positivo)
di esso (eliotropismo positivo) o in direzione opposta (eliotropismo negativo).
. gozzano, 379: possedeva in inghilterra un castello elisabettiano ed un'
/... / quando in eliso del figliuol s'accorse. guido da
la sibilla] lo menò [enea] in uno loco di riposo, che si
li suoi ornamenti / erano a cui in elisso la vita / riconfortata avea. guidi
nell'elisio gli stessi gusti che avevano in terra. d'annunzio, i-52: tu
morti, in paradiso o agli elisi, ci ritroveremo proprio
beve, o bella, il tuo core in poche stille, / trapiantato qui sopra
l'amore di hera erano sparsi e condensati in quell'eliso di vapori e colori.
eliso / folto d'anime e voci in cui tu vivi. quasimodo, 1-45
[virgilio] ne'campi elisi, cioè in quello luogo, ove egli intende che
avventurate, o rose, mentre / che in man vi tegno, so ben che
-nella lingua latina, eliminazione di consonanti in fine di parola (in particolare della
di consonanti in fine di parola (in particolare della -m). -anche:
spreco inutile della facoltà produttrice ch'è in noi. b. croce, ii-9-233
che versata sui metalli avrebbe dovuto trasformarli in oro puro; più tardi, preparazione
corroborante le viscere. vallisneri, iii-526: in primo luogo ha ordinato la dieta con
la dieta con vitto vessicante, ed in ambiente temperato, o piuttosto caldo che freddo
f. f. frugoni, xxiv-920: in questa mia fatica fatidica ho spremuto quasi
iv-1-93: ne'baci d'elena era, in verità, per l'amato, l'
f. frugoni, xxiv-942: giacque in un deliquio da cui non basta ancora
. redi, 16-1v-199: bacano ancora in processo di tempo le polveri viperine aride
: il qual [libro] produsse in lui miglior effetto / di quel, che
nemmeno un fico secco / a chi fosse in saper tutto elisirvite.
. entom. l'ala anteriore di un in setto (coleottero, emittero
4 elitra', ala o custodia cornea, in cui sono racchiuse le ale membranose degl'
formata dalla vagina pel rilascio dell'utero in essa. = voce dotta,
forma questa pietra, ciò è questa virtù in fra l'altre, che chiunque l'
entropia è petra la quale si trova in cipri... e ancora un'erba
è, cara margherita, / che in cipri ed in africa si cria; /
margherita, / che in cipri ed in africa si cria; / che fa l'
è cara margherita, la quale si cria in cipri et in affrica. fa l'
la quale si cria in cipri et in affrica. fa l'uomo savio; allungagli
; / et a sacrarla et a metterla in ordine / come si debbe, avemo
uomini invisibili, non saperrei come fare in altra maniera. vasari, iii-683:
de effectu lapidis est: nam deiecta in labris aeneis radios solis mutat sanguineo re-
medie. incisione praticata nella vagina, in occasione di un parto difficile. "
ristoro, v-i (138): in quella parte là o'noi volgemo lo cielo
fu da lei / a domandar soccorso in oriente / al re de'sericani nabatei.
4 con 'alcuna volta anco si trova in caso obliquo, e spezialmente nel sesto
destra io tocchi. ed ella, in atto / soave e tristo, la porgeva
d'annunzio, i-374: ella, composta in vago atteggiamento, / a mezzo della
, tutta l'isola e eglino tutti erano in grande pericolo e avventura. petrarca,
mille e cento anni ch'ella fu posta in quelle lagune, non è però tanto
vite] solea già maturare d'anno in anno il vino più generoso del friuli.
o anche, per maggior efficacia, in proposizioni non interrogative). boccaccio,
tumulto, il qual s'aggira / sempre in quell'aura senza tempo tinta. idem
cielo scese una facella, / formata in cerchio a guisa 'di corona, / e
207: i denti minutelli e bianchi in ella, / e i gr! sembianti
viso effolti. petrarca, iv-1-12: quale in sul giorno un'amorosa stella / suol
memoria d'ella, / / ch'in albracca il servia già di sua mano.
/ bellezze, ornai più non volgeva in elle / stupido il guardo. monti,
le sian guaste / o non si creda in elle. carducci, 16: i'
326: l'anima o ella è in stato di peccato mortale, o ella
peccato mortale, o ella è imperfecta in grazia, o ella è perfecta. savonarola
la donzellerà vien dalla campagna, / in sul calar del sole, / col suo
suo fascio dell'erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e di
, 2-18: ella dormiva altrove, in una camera più angusta, sopra un
crede: gli è ordinato questa notte in modo che di quello che ci disdice potrebbe
la maggior parte del mese d'ottobre, in terra grassa e profonda. soderini,
di marzo e del mese di ottobre in terra grassa, divelta bene sotto,
da alcuni tipi di ceramica; in essa affonderebbero le radici dei più antichi
, inodora, insapora, poco solubile in acqua, facilmente solubile in alcool; è
poco solubile in acqua, facilmente solubile in alcool; è usato come colorante giallo
; è usato come colorante giallo e in medicina come astringente. =
stor. magistrato membro del collegio preposto in grecia ai giochi olimpici; il numero
a. c. quando venne fissato in dieci. savinio, 2-153:
davanti al canapè, scrisse con solennità in capo al foglio: « sallotto »
irritante, ad azione sternutatoria, usata in medicina. = voce dotta,
dalle radici dell'elleboro nero; si presenta in forme di cristalli, di sapore bruciante
fiori a calice corallino e petali trasformati in nettari; i frutti sono gruppi di
i frutti sono gruppi di follicoli; in italia se ne hanno quattro specie,
: rimedio oggi abbandonato perché pericoloso in quanto la pianta contiene glucosidi velenosi (
più brevi, più negre, rosse in alcuna parte. durante, 155:
nero silvestre: fa le foglie divise in nove parti sino al picciuolo a modo
di stella. redi, 16-iii-268: riposi in differenti vasi di vetro...
a guarirla basta / quanto elleboro nasce in anticira. foscolo, v-75: né speziale
, su lévati, / e vammi in cerca d'ellèboro nero, / che
. isidoro, 17-9-24: « elleborum memorant in graecia circa elleborum quendam fluvium plurimum gigni
dicunt prò eo quod sumptum motam mentem in sanitatem reducit ». cfr. fr.
i primi fiori dell'ingegno ellenico sbucciarono in quella regione dove nacque il nome d'
. b. croce, i-2-331: in quest'affermazione dell'assolutezza del sapere e
di fronte ai sofisti, come è in genere l'importanza della logica ellenica nell'
, la letteratura, il pensiero che in questo periodo fiorirono, l'influsso che
e così proporzionatamente, secondo il linguaggio in cui si compone. carducci, iii-7-404
greca; termine, espressione greca usati in un'altra lingua. lanzi,
. i settanta che tradussero la bibbia in greco. -gli ebrei sparsi fra i popoli
. ellenistico. papini, 20-56: in questa torbida età erodiana la vecchia giudea
, a splendere sotto roma repubblicana ed in età ellenistica. 2. agg.
, xvi-62: la dimora ci appariva in tutta la sua nuda e anacronistica grandiosità.
furono così « riflessi », perché in realtà non avevano una sufficiente
* eglino 'et * elleno ', in bocca del popolo più che nelle scritture
chiunque l'intende, che elleno non hanno in se stesse. gemelli careri, 2-i-112
, cotanto rozza favella è loro toccata in sorte. beccaria, i-47: le
le medesime pene sono elleno egualmente utili in tutti i tempi? [sostituito da
non se ne sentivano il coraggio, in quel giorno. [ediz. 1827
udii più la loro voce, e scoppiai in pianto, un lungo pianto, dirotto
/ rallegrava agli elléni il coraggio / quando in petto alle libere genti / della patria
giacomo da lentini, i-413: in sì gran sicuranza amor m'ha miso /
sì gran sicuranza amor m'ha miso / in lo suo gran valore, / a
quel dio, / 'sta donna muterei in bella faggia, / e mi farei
aggravano, / non lasseranno i pini in alto eccellere. ariosto, 29-15: ho
venere. angiolini, 117: in mezzo a un boschetto di sempre verdi,
pietraie d'un greto, / esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi
galileo, 3-4-286: tal piegatura sia in figura di arco di cerchio, o
: l'eterea gravità, che induce in essi / forza possente a variar lor
astri erranti / fatto solo signor trarrebbe in preda / di diritto sentiero, aggiunti
ciel, con smisurata elissi, / fulminando in sua via ruota un pianeta. montale
una linea senza brusche curvature, contenuta in un piano rispetto al quale ciascuna sezione
£xxet
. omissione di una o più parole in una proposizione in cui sarebbero logicamente richieste
una o più parole in una proposizione in cui sarebbero logicamente richieste, ma dove
pallavicino, 8-150: l'eleganza contien brevità in due modi. l'uno è tacendo
diritta grammaticale. e questo modo riducesi in effetto alla figura ellipsi o tralascia- mento
ii-1-148: « pleonasmo » sarebbe, in tal caso, errore letterario, consistente nell'
assi. cattaneo, iii-3-363: in una elissòide di rivoluzione, la sola
nelle tombe contenenti oggetti d'oro, in una fino al numero d'otto.
1721). ellitticamente, avv. in forma ellittica, abbreviata; con omissione
iii-92: le orbite delle comete essendo in generale sezioni coniche possono essere anche paraboliche
2. sf. ellittica. ellisse (in partic. con allusioni alle orbite dei
fazio, vi-n-76: assai t'ho chiaro in breve e discoperto / lo genesi,
gli altri libri aperto. / benché in alcuna parte parlo ellitico, / più
parte parlo ellitico, / più chiaro in alcun'altra, mi passo oltre, /
dovuti condurre, infatti, ellittici negoziati in amministrazione, con « persone influenti »
per franchezza. giamboni, 7-112: in quello die che i cavalieri debbono combattere
dico che sono degli altri, che in vece di nome si pongono; sì
alle volte si legga dagli antichi posto in quella vece e nel petrarca altresì.
petrarca altresì. -lui, esso (in funzione di compì, indiretto).
1-104: par vie maggior foco acceso in elio, che quel ch'avea lasciato
elio, che quel ch'avea lasciato in mongibello. anguillara, 9-246: sovente
, casi obliqui, si truovano adoperati in retto, così al contrario * elio
sono, almen da'poeti, posti in obliquo. 2. ant.
dai cavalieri nel medio evo: caduto in disuso con l'invenzione delle armi da
pallottole e dalle schegge ed è tuttora in uso non solo in tutti gli eserciti
ed è tuttora in uso non solo in tutti gli eserciti, ma anche in taluni
solo in tutti gli eserciti, ma anche in taluni corpi di vigilanza e polizia:
bandiere dispiegare / ed alacciarsi i buoni elmetti in testa. g. morelli, 467
elmetto avea / e cadde col pennacchio in sul terreno. guicciardini, i-167:
il peso / d'impen- nacchiato elmetto in sulla fronte, / han per trastullo.
, v-1-540: v'è più valore ideale in un elmetto di ferro liscio che nel
, / le divisioni dell'isonzo / in lunghe file d'elmetti, / su colonne
di balia, 11-6: scrivemo iersera in campo che vi lasciassino e'centocinquanta uomini
cui erano designati i vermi e, in partic., i vermi parassiti dell'
nel medioevo ebbe forma presso che sferica in modo da proteggere tutto il capo (
armavano. e però dall'imperadore addimandaro in prima le catafratte, cioè corazze,
et de roma, xxviii-416: avea in testa un ermo ad auro. fatti
meravigliosa. ariosto, 1-11: entrò in un bosco, e ne la stretta via
venia. / indosso la corazza, telmo in testa, / la spada al fianco
, / la spada al fianco, e in braccio avea lo scudo. tasso,
insegna, / insegna usata da clorinda in guerra. fed. della valle, 12
, 3-54: i granatieri hanno elmi in testa fatti di cuoio bollito, e ombrati
conte di blois, che irruppe solo in una torre: dissero che aveva in capo
solo in una torre: dissero che aveva in capo un elmo a guisa di una
testa d'eserciti armati coprirsi d'elmo in vece di tiara. pisacane, ii-152
membra. -provare velino: misurarsi in combattimento. a. pucci, cent
nell'elmo per abbattere questa nostra concordia in lodare gli antichi. -figur.
appressasse. onofri, 11-205: combatto in te, votato alla milizia / che,
te, votato alla milizia / che, in non visibili armi, àgita brando,
, vestite di caucciù come palombari, in capo un enorme elmo verniciato di bianco,
, munita di una lastra di cristallo in corrispondenza degli occhi per consentire la visibilità
viso perfetto e lezioso di bambola chiuso in un elmo di capelli biondi meravigliosamente composti
, a seconda dell'età e anche in relazione al titolo nobiliare; talvolta reca
esprimersi (oralmente o per scritto) in modo chiaro, efficace, elegante,
ed era la terza delle cinque parti in cui si divideva la retorica classica,
e scarna, trova il suo ritmo in qualcosa di ben più segreto che non le
dell'america (ma introdotte poi anche in europa): è pianta sommersa,
'(con allusione alla temperatura delle regioni in cui questo animale vive) e yaxf
lui. gozzano, 404: ci riposammo in un caffè egiziano,...
elogianti la merce ad alta voce, in tutte le lingue. comisso, 14-128:
: mangiarono voraci, sitibondi, golosi in silenzio e alla prima pausa gli ospiti
i suoi elogiati si affratellino e confondano in codesta loro comune bontà d'intenzione.
sm. scritto o discorso pronunciato solennemente in onore di qualcuno. -in partic.:
-in partic.: discorso solenne tenuto in occasione della morte di un personaggio insigne
le altre virtù civili -sono oggimai cadute in discredito presso molti. quante volte la
quante volte la parola 4 elogio 'sveglia in capo a chi l'ascolta un'idea
... si risolve... in una serie di nomi di pittori..
nomi di pittori..., in una serie di soggetti di pitture..
di soggetti di pitture... e in una serie di elogi o di biasimi
aveva una parola d'elogio sul modo in cui erano andate le cose. d'annunzio
.. inciso e scritto / fu in pietra rilucente come fiamma / più d'un
. elogiétto. baldi, 563: in ciascuno de'quali [quadri] è ritratto
elogium (catone) 4 iscrizione '(in partic. 4 iscrizione sepolcrale ')
'. dal tono, non c'è in sua bocca parola più elogiosa. con
gruppo di supposte fonti del pentateuco (in relazione con l'alternanza dei nomi divini
delli uomini e delli animali si dispongono in vigore e colore. anonimo fiorentino,
persona sia un doppierò, appresso dice che in ciascheduno specchio apparirà lo lume del doppierò
specchio apparirà lo lume del doppierò equale in luce, ma non in quantità.
doppierò equale in luce, ma non in quantità. 2. fis.
. conte filiasi per elongazione? in astronomia vuol dire tutt'altro che
, segace. bisticci, 3-2: in questa età hanno fiorite tutte e sette l'
eloquente / e solito a salir spesso in ringhiera, / montato sopra un argine
, / ciò che 'l tuo gran silenzio in me risona. parini, giorno,
, iii-119: arcano mal... in dubbio tenne / lunga stagione i fisici
molto di se medesimi: perché diceva che in questo, sono quasi sempre e quasi
fanciulla impazzata. carducci, iii-6-158: in fine del sonetto come non è eloquente e
altra donna, una donna che gli chiudeva in bocca le perorazioni più eloquenti, e
testa di grande mestizia, come se in forza della mimica l'altro potesse comprendere
. (superi, eloquentissimamente). in modo eloquente, con eloquenza.
né anche quello che così eloquentemente grida in questa disputa- zione, non avrebbe ardire
zione, non avrebbe ardire di farne motto in parlamento di popolo. savonarola, iv-156
bocca dall'altra, annunziandoci il tedio mortale in cui era assorto. foscolo, xv-535
. socci, ii-1-670: era sdraiato in poltrona, ed in faccia ad un caminetto
: era sdraiato in poltrona, ed in faccia ad un caminetto le cui fiammate
rettor., 22-29: la eloquenzia mise in sì alto stato i parladori savi e
, iv-3-20: questo è quel marco tullio in cui si mostra / chiaro quanti eloquenzia
, così oratoria come poetica, consista in dire magni 2. che
petrarca, ii-4-2: o novella tarpea, in cui s'asconde miro, / che musica
tesoro / del trionfo poetico. temperate, in guisa / che accoppiano col nuovo il grande
la sollecitudine trepida e consolata che brilla negli in gran parte nell'appianare le scabrosità, riempiere
la parola (scritta 0 parlata) in modo da persuadere, da commuovere.
non cumularne tante, non tanto scagliarsi in amplificarle, che paiano venir da passione
testi, i-128: qual fiume d'eloquenza in petto ascondo! / allor con alto
foscolo, i-347: dolce favellando alzasi in mezzo / nestore, arguto consiglier de'
, 6 (102): renzo mise in campo anche lui la sua eloquenza;
. storia letteraria, letteratura (anche in senso collettivo). g. m
di questo si parlerà altrove più compiutamente in uno libello ch'io intendo di fare,
risposta. de sanctis, ii-15-235: accorrendo in grandissimo numero all'urna, esponeste con
d'oro il lampo; / ed in niun tempo e in niun eloquio mai /
lampo; / ed in niun tempo e in niun eloquio mai / toccar l'ultimo
: sebbene cattaneo... diventasse in presenza di numerosa compagnia, minore di
dinanzi a pochi il suo poderoso eloquio in cui l'idea era una cosa sola
alte ambizioni. serra, iii-338: in d'annunzio è una gran felicità di eloquio
vostra e d'ogni vostra voluntà sarò in eloquio con voi: faremo conclusione sopra
a disco, che crescono sui legni in decomposizione. = voce dotta,
si vuole, ed avea galigaio / dorata in casa sua già l'elsa e 'l
del centurion che a guardia stavvi; in terra / l'elsa ei ne pianta,
a lamine d'ottone, congegnate come in cifra, forbite e lucenti. [
traforata a lamine d'ottone congegnate in cifra, forbite e lucenti].
direbbe, mai a persona, né in parole, né per iscritto né per cenni
, cogli elsi della spada lo spinse in terra. tasso, 2-93: ebbe argante
lei mal vivo mi divelsi, / fitte in cor le sue spade infino agli elsi
= dalla locuz. ingl. [in n] elson (dal cognome di un
letter. dichiarare, spiegare, mettere in chiara luce. fr. colonna
sesso femminile. soffici, v-1-317: in queste note o divagazioni, mi propongo di
silvio e foresto a cantare due canzoni in tiorba, facili però e intelligibili, in
in tiorba, facili però e intelligibili, in modo che per intenderle non vi sia
-a volte con intonazione iron.: pensare in modo confuso, artificioso, con poco
difese dall'altra... crediamo che in qualche caso, dovendosi parlare in istile
che in qualche caso, dovendosi parlare in istile grave, di opere gravissime vegliate
ignoro se su dette frasi, o in margine o indipendentemente da esse.
disvolere, un amare e un disprezzare in un medesimo istante, un prolisso elocubrare nel
vista di carattere, come di scena in un qualche dramma shakespeariano.
a poco a poco, cioè da parecchi in parecchi tempi e luoghi: ondeché la
accavallavano. pochi lo seguivano ormai. in quelle elucubrazioni, altra gente andava via
legge e d'obbligare la gente a pagare in argento sonante. d'annunzio, v-1-172
quell'al- tissima febbre,. restava in uno stato quasi letargico, interrotto tuttavia
esercito. bartolini, 15-209: pallida in volto, mal pettinata, pettinata alla lesta
eludere il mio desiderio di confidenza; in quei momenti si allontanava da me;
della sua sensibilità avrebbe trovato uno sfogo in quell'esistenza di cui tutte le ore
/ di sopra il collo graziosa efusa / in sé racolto avea tanta vaghezza, /
dianci et drio alle vertibil genua / avria in sospeso ogni sagia alma elusa.
stanza muto e lento come chi è in fallo (apparenze che lui aveva preso per
agg. chim. di soluzione ottenuta in seguito all'eluizione. eluizióne (
, iii-70: quanto l'aristocrazia naturale degl'in telletti è atta a formare
[di francoforte]... diviso in due porzioni e assediato in giro
diviso in due porzioni e assediato in giro dalle uniformi e concordi dogane della
pata tutta una tecnica di fuga in se stessa, di elusione dell'
dei due sposi entrò un poco in ombra. di loro si parlò
loro si parlò ancora, ma in termini alquanto elusivi. pavese, i-202:
eludere. gravina, 376: in tal modo la controversia, o nugatoria,
vamento; il deposito si presenta in minutissimi frammenti. = voce dotta
con ricettacolo carnoso, grande, distinto in gambo e cappello; la superficie esterna
acido elvellico: acido dibasico, contenuto in alcune elvellàcee, dotato di azione emolitica
dagli elzevier. -formato elzeviriano: in dodicesimo (come le edizioni dei classici
per le edizioni degli elzevier; volume in piccolo formato stampato nelle officine o a
.: ogni esemplare d'opera stampata in caratteri e in stile elzeviriani.
esemplare d'opera stampata in caratteri e in stile elzeviriani. collodi,
, iii-23-237: i bimbi che nacquero in quell'anno non han per anche pubblicato,
che io sappia, le loro disillusioni in elzevir. d'annunzio, v-2-231:
d'annunzio, v-2-231: mi mandò in dono un esquisito elzeviro di amstelodamo '
di amstelodamo 'de rerum natura 'in una legatura esquisitissima di cuoio rosso.
cornice ad una fitta selva di sonetti in elzeviro elegante, un po'sbiadito.
e le lettere miniate che da dante in poi ridono sulle carte, e gli incunaboli
è 'n greco sanguigno, / nasce in arabia e 'n africh'e 'n tiopia;
... / chi 'l be', in discorso sangue fa ritegno; / al
. sacchetti, v-265: emachites, è in greco sanguigno. nasce in arabia,
, è in greco sanguigno. nasce in arabia, in africa et in etiopia.
greco sanguigno. nasce in arabia, in africa et in etiopia. =
. nasce in arabia, in africa et in etiopia. = falsa lettura (
trovansi perfettamente dolci, l'emaciamento cesserà in tronco, e comincerassi a far carne
borgese, 6-116: anche tu eri avvolta in uno strano mantello, simile al malcerto
tinte flebili t'emaciavano stemprandosi nelle gote in ombre violacee. 2. intr
gamba medesima, e il vedersi ridotta in breve tempo a non poter fare il minimo
cibo vegetabile] l'unico possibil mezzo in tutta la natura che dilunghi questo tanto
d'occhio, la deperiva di minuto in minuto, emaciando e scolorando in una
di minuto in minuto, emaciando e scolorando in una specie di tubercolosi al galoppo.
giel di fitto verno starsi / rattratto in fitto luglio, e di se stesso /
corpo emaciato. de sanctis, ii-1-74: in quella faccia emaciata e senza espressione tutta
tutto il corpo. baldinucci, 9-ix-195: in breve cadde in una tal sorta di
baldinucci, 9-ix-195: in breve cadde in una tal sorta di male, che,
16-ix-119: emaciazióne, che di giorno in giorno va pigliando piede, con timore
solo rimedio,... ritornare in sanità un uomo... per una
ad una solenne affezione scorbutica, ridotto in una estrema emaciazióne e miseria. giusti,
) e congiungendosi, costituiscono il canale in cui scorrono l'aorta dorsale e una
sono più degne che le raccolte e ritenute in le sue vi- vagne. novelle dell'
o per altra ignota ragione, in breve tempo rende ottusa la sensazione.
un dio. pirandello, iii-13: nulla in principio si discerne bene, perché la
instituito ragionamento che della satira d'ennio in questo luogo dichiamo, e dell'altre che
degli animali ci danno a divedere che in esso esiste un principio pur differente, dal
contro la quale le loro famiglie erano in lotta e il titolo regale dalla cui autorità
emanò dall'avanti! notevoli parole, in vecchio stile da rivoluzione francese. palazzeschi
atto della pubblica autorità, e, in partic., un provvedimento normativo,
, 1-20: mamiani emanò una circolare in cui rifiutava questa
che la materia non esiste se non in relazione al sentimento, e nel sentimento
cioè il senziente è il principio attivo in cui e per cui anche l'esteso come
natismo. rosmini, 1-118: in essa [ipotesi dell'animazione della materia
fa la satira di coloro, che, in luogo di una filosofia, ci dànno
punto interno del corpo ove fosse rimasta in germe una seconda fisionomia. 2
un atto della pubblica autorità, e in partic. un procedimento normativo, come
, un liquido, ecc. -anche in senso concreto: il prodotto stesso di
gas e vapori prodotti da vulcani o in zone vulcaniche. galileo, 4-3-185:
sfere, o vogliam dire una sfera che in infinite grandezze si andrà ampliando. piazzi
da un'impressione, li esprime e trova in essi il suo fondamento; derivazione,
derivazione, manifestazione, espressione. -anche in senso concreto: atto, organo,
io7: da poi che giovanni herder in germania cominciò, un sessant'anni fa
un sessant'anni fa, a chiamare in credito, con buone ragioni e con
l'amicizia e la personal conoscenza che in molte parti del globo ho avuta ed ho
. dir. nel diritto romano (e in quello, di origine romana, del
medesima fu condennato per m. popillio lenate in diece mila assi, il quale tra
il popolo o il governo gli offerisse: in tal caso verrebbe ad essere tacitamente emancipato
di loro un figlio di famiglia, provato in varie cariche minori, giungeva a meritarne
moderno: attribuire parzialmente, o, in determinati casi, totalmente, a un
schiavo, assentendo a che lèmula s'unisse in matrimonio servile con nerambra. e gli
, da legami; rendere libero, porre in grado di agire liberamente. dante
non amore umano, ma divino era inspirato in amare lei. casti, iii-275:
fu quella di emancipare la danimarca dal giogo in cui la teneva la russia. alfieri
posso dire: io sono un mondo in me stesso: e intendo d'emanci-
dalla tutela di quella si emancepparono, in eruditi e gentili sermoni si trasformarono.
aristoteliche. e. cecchi, 5-393: in italia, l'interesse per la letteratura
] era causa di guai, spesso. in questo sensò, la donna si è
emancipato, e uomo, gli cadde in contumacia del criminale d'ozaca, accusatovi
, come anteriormente al tramutamento dei servi in uomini dei co muni gli
muni gli schiavi s'erano mutati in servi, verrebbe tempo nel quale gli
tempo nel quale gli assalariati si convertirebbero in lavoranti associati? bocchelli, 3-67:
maggiori di estella. finché aveva vissuto in concubinaggio colla emancipata, l'inglese non
obblighi, da impegni, che agisce in piena indipendenza, assumendo iniziative personali.
andava solo, mattina e sera, in sua compagnia; non si accorgeva, non
il pittore impressionista, considerando la realtà in modo assai analogo, ritrarrà dello stesso
: non ha ella il duce, cantato in ungheria, aspettato ne'balcani, sognato
ungheria, aspettato ne'balcani, sognato in russia, invitato in america a prendere
ne'balcani, sognato in russia, invitato in america a prendere il comando dell'esercito
difficultà,... come ancora in quello che dice v. s. della
licenzioso conato di cartesio, resero utile in parte l'opera di lui, e
, della donna dalla posizione di inferiorità in cui essa, nei secoli passati,
a mantenerle [le idee], favorendo in tutta l'europa l'emancipazione civile delle
emancipazione della donna, che altro erano in fondo se non una sdegnosa mascheratura del
capacità di diritto pubblico, li tenevano in condizione di inferiorità. cattaneo,
: sono erbe bulbose, con fiori in ombrella; se ne coltivano alcune specie
fiori molto belli, bianchi e rossi e in partic. una specie velenosa (haemantus
con molti fiori, con corolla divisa in sei parti ed una bacca di circa
parole delle quali era uso servirsi. in piemonte, dove così poco v'era
curiosità e di spavento che possono suscitare, in noi dalla vista debole...
sm. medie. versamento di sangue in un'articolazione, causato da traumi (e
sessuali maschili, che viene praticata chirurgicamente in caso di tumori maligni all'asta;
vomito sanguigno, che si ha in varie malattie (come l'ulcera ga
strica e il cancro dello stomaco) e in alcuni avvelenamenti (e il sangue
produzione di sudore sanguigno, fenomeno osservato in donne iste riche e spiegato
. chim. composto organico contenente ferro in combinazione complessa che si ottiene dall'emoglobina
che cristallizza nel sistema romboedrico, talvolta in forme tabulari (ma non rare sono
di ferro rosso o nero, che trovasi in molte miniere di quel metallo. gli
, ed anche incisioni, o intagli in incavo, specialmente di quelli che detti sono
haematites appellatus, eo quod cote resolutus in colorem veniat sanguinis. est autem ammodum
ammodum lividus; est et ferrigineus. nascitur in ultima aegypti, babylonia et hispania »
, perché i cardinali non vestivano in quell'epoca la cappa rossa,
medie. ematuria e chi- luria in ammalati affetti o da distoma hema
di quiescenza presentano un contenuto cellulare colorato in rosso (si distinguono vhaematococcus pluvialis
(si distinguono vhaematococcus pluvialis che tinge in rosso il terreno e chlamydomonas nivalis che
medie. ristagno di sangue nella vagina in seguito all'impossibilità di un deflusso naturale
sm. fisiol. tubo capillare graduato in cui si centrifuga sangue reso incoagulabile per
). bot. pigmento rosso presente in alcune alghe, nelle zoospore e negli
medie. stato di angoscia che insorge in taluni alla vista del sangue. =
derivato dall'emoglobina, presente nei tessuti in cui si sono avute emorragie.
intaccata dagli acidi (e si trova in svezia). = voce dotta
ramo della biologia che studia il sangue in tutti i suoi particolari di struttura,
del midollo spinale, che si produce in seguito a traumi e alterazioni vasali.
molto minore, non è men basso in gambe; nasce in egitto; fermasi in
è men basso in gambe; nasce in egitto; fermasi in su tre dita
in gambe; nasce in egitto; fermasi in su tre dita; di poco altro
altro che di mosche si pasce; vive in italia pochi dì. tramater [s
vie renali (e colora le orine in rosso-azzurrognolo). = voce dotta,
del sangue (trasformazione dell'emoglobina in ossiemoglobina) che avviene nei capillari polmonari.
per la quale il chilo è convertito in sangue. panzini, iv-219: '
tooic, da aljxaxóa) 'converto in sangue '; cfr. fr. hématose
presenta sotto forma di aghi incolori solubili in acqua e alcole (ed è largamente usato
: senza curarsi per nulla dei clienti seduti in fila lungo le pareti, intavolavan polemiche
non qui finiva la discussione. / in aprile, in agosto, in settembre,
la discussione. / in aprile, in agosto, in settembre, / anche
. / in aprile, in agosto, in settembre, / anche in dicembre,
agosto, in settembre, / anche in dicembre, tra i freddi venti, /
da undici anni non à rimesso piede in casa. palazzeschi, 3-124: era l'
/ l'oscuro, / finisce l'anno in quel tremito. landolfi, 8-196:
a. f. doni, 22: in termine di due o tre ore l'
punzecchiarsi di nazione con nazione; perché in fondo ciascuna ha il suo bene e
riprendeva un gran freddo. -cadere in disuso (un gusto, un'abitudine)
base il soprannaturale, il quale è ridicolo in tempi scettici come i nostri. carducci
co- testa scuola è finita: finita in letteratura, da che alessandro manzoni riprovò
che vincenzo gioberti, difensore a oltranza in sua gioventù di quelle dottrine, propose
sua gioventù di quelle dottrine, propose in altra scuola l'esempio della letteratura civile
'l doloroso aspetto, ch'io porto in vista, gli farà finire. cavalca,
degli arienti, 197: sei oggimai in età matura e cum poche facultà e
, tutto stava con l'anima assorta in dio. goldoni, viii-815: venite a
sono dei cani / che finiscono marci in un fosso: la terra / prende tutto
. g. villani, 7-29: in curradino finì il legnaggio della casa di
della casa di soave, che fu in così grande potenzia d'impera- dori e
, 31 (38): d'allora in qua non vi fu più veglio niuno
non vi fu più veglio niuno: in lui fu finita tutta la signoria.
arcano quello di colui che dice: in me finisce. -spegnersi (la vita
che s'accorse, / l'età sua in sul fiorir era finita. anonimo,
eternamente; ma di continuo l'uno in altro stato mu tarsi,
rute / mi porsero, non è in me finita, / ma è cresciuta in
in me finita, / ma è cresciuta in me la sua virtute. d.
infuocava tanto che lo starvi dentro, struggendosi in sudore e finendo per languidezza, sembrava
e finite le vivande, di uno in un altro ragionamento trascorrendosi, accadde parlar
/ lì su due piedi cangiò l'acqua in vino. pascoli, 698:
cena,... si ritirava subito in camera per finir di fumarsi a letto
. -crollare, sfasciarsi, andare in rovina (un edificio).
, col tempo finiscono e si risolvono in polvere. lancellotti, 41: qualche
, finiva sulle frasche degli arbusti più in basso, come un orlo di gocciole chiare
. landolfi, 8-102: di tratto in tratto il direttore della bisca mi compariva
abrac- ciate, sì ch'io finisca in vostre braccia; sì finerò ad agio,
lettera a matteucci... è finita in mano ai giornalisti. giusti, ii-285
e nel grossi, come i salmi finiscono in gloria. collodi, 18: tutti
mestiere finiscono quasi sempre allo spedale o in prigione. cantoni, 62:
pelle come le altre, andrai a finire in un tizio che ti sarà antipatico.
. -ottenere un impiego; occuparsi in un complesso commerciale o industriale.
bersaglio. guarini, 176: ma in quel medesmo punto, / che drizzò
intricò, non so dir come, in modo / che, noi potendo ricovrar,
canaan e averetela per possessione, tèrminaretela in questo modo. la parte del mezzo dì
vanno verso la cima e quindi, ritornando in giù, finiscono nella medesima base da
gentile, 3-321: senza questo nodo in cui pare finisca la natura, e da
pare finisca la natura, e da cui in verità comincia lo spirito, noi non
essere, per pensare che facessimo, dileguerebbe in un astratto mondo logico senza consistenza.
fiumi e nei fossi. -terminare in un dato modo o forma. simintendi
simintendi, 1-185: la sottilissima coda finisce in pesce. soderini, ih-70: le
soderini, ih-70: le cui messe finiscono in una foglia sola. marino, vii-286
di donna, ma nell'estremo finiscono in pesce. buommattei, 7: dalla forma
dalla terra o dall'acqua, finisca in una stretta punta, come si vede che
, ii-135: alcune [basiliche] aveano in fondo una traversa, che è quel
che ora dicesi crociera, cioè finivano in t. manzoni, pr. sp.
delle due viottole... terminavano in un tabernacolo, sul quale eran dipinte
figure lunghe, serpeggianti, che finivano in punta, e che nell'intenzione dell'artista
aranciato a gran papaveri rossi e finiva in una gonna violetta e in un paio di
e finiva in una gonna violetta e in un paio di guanti verdognoli. d'
bor- dona con un manico che finisce in testa cornuta. pea, 7-415:
: le colonne dorate... finivano in cima ad imitazione di una face accesa
1-34: lontano lontano la collina finiva in quella punta pelata. -ridursi,
sopra il finirsi di tutta la nostra legge in quattro meschini fogli di carta,.
desiderii e viensi a perfezione, e in quello de la ricchezza no. petrarca,
ond'ei si tacque, / veggendo in voi finir vostro desio. ariosto,
pensiero, ogni mio bel disegno / in lei finìa, né passava oltre il
tasso, 13-i-322: deh, si rivolga in me quanto vorrei i l'amor che
, ottenere un certo risultato; concludersi in un certo modo; andare incontro a
questo secolo è molto picciola e finisce in dolore. paolo da certaldo, 57:
campanella, 1-14: l'altro emisfero in empietà finìo. davila, 27: in
in empietà finìo. davila, 27: in tutte le faccende del mondo spesso avviene
lemene, 454: quel fero sdegno / in un silenzio adorator finì. pananti,
, disse, vedo bene, / deve in pugni terribili finire. manzoni, pr
468): le parole tìnivan presto in pianto. de sanctis, i-286: fare
: fare il sentimentale, per riuscire in una grossa risata; cominciare colla filosofia
faccione sudato che luceva e il tricorno in capo. entrò senza salutar nessuno, esclamando
sono capaci di tutto. si mettono in agguato due ore prima di giorno per vedere
finisce così. -trasformarsi, convertirsi in altra forma; assumere un nuovo aspetto
lo gusti [l'ametisto], finisce in color di viola, ed ha un
non del tutto infiammato, ma finisce in color di vino. barilli, 2-102:
sala del ristorante finisce a poco a poco in un asilo notturno. -con
riferimento all'evolversi di una forma morbosa in altra. foscolo, xvi-159: l'
l'unica cosa buona che io faccia in pavia si è di valermi dell'assistenza di
agli occhi; minacciava di finire in fistola lacrimale. 22. diventare
azzoppato dalla durezza dell'occidente e rinserrato in una stalla squallida. cicognani, 3-46:
sregolatezza sociale, finì strumento di propaganda in mano di politicanti e gerarchi del fascismo
. e finì vittoriosa. 23. in costrutto perifrastico, con l'infinito di
tutti gli scolari erano finiti di entrare in classe. brancoli, 3-46: il mercoledì
, / ch'uscir fa un spirto in forma di valletto, / e gli comanda
... un vero teatro, in cui si assegni a ciascuna arte il suo
281): queste parole le proferì in quella maniera particolare, che par che voglia
un groviglio inestricabile. -in correlazione o in contrapposizione con cominciare. guittone
qualche tempo sarò a giro per firenze in cerca di pane e di occupazioni.
. smisi di piangere. -riuscire in un intento, raggiungere uno scopo,
uomini. magalotti, 21-140: ancorché in quest'esperienza non ci siamo per anche
anche finiti di sodisfare,... in ogni modo daremo un cenno così in
in ogni modo daremo un cenno così in generale di quel poco che ci pare
di piacere. baretti, 1-137: in poche ore quel deplorabilissimo fuoco finì di colmare
s'era introdotto [lo scimmiotto] in un gruppo di visitatori. non era affatto
: prima che finiamo d'andar tutti in ruina, preocupata, previeni e prevali alle
-finire a o in: tendere a uno scopo, riuscire
: tendere a uno scopo, riuscire in un intento, conseguire un risultato.
rajberti, 2-240: parigi vi perfezionerà in tutto. si vien via di là
e a far passare ogni altro fatto in secondo piano. g. bassani
poi erano finiti a far l'amore in un prato delle mura. -finire con
forza di civiltà ha finito con estinguere in sé il sentimento spontaneo del bello,
se venivano uccisi i portatori e gettate in aria le marmitte, allora c'erano le
canto / finirebbero certo per smarrirsi / in quel mare rischioso di sereno, / se
3-89: quelle brutte facce finiscono per andare in mano ai carabinieri come il ferro alla
finisce che l'organismo s'intossica, e in qua- rantott'ore si parte per l'
-va a finire che, andrà a finire in: indica tesito che probabilmente avrà un'
, xix-4-709: mi si volga e rivolga in tutti i modi la cosa, tutto
la cosa, tutto poi va a finire in cercar gloria e fortuna. giusti,
24. locuz. -a non finire: in grandissima quantità, in numero sterminato.
non finire: in grandissima quantità, in numero sterminato. bernari, 5-175:
pananti, i-262: mi desta, e in camera ordina ch'io monti; /
, finiremo i conti. -finire in bellezza: terminare in modo dignitoso,
. -finire in bellezza: terminare in modo dignitoso, splendido, ammirevole (
contrapponeva un'interpretazione benevola, che finiva in bellezza. -finire la festa,
la finisce? - / e nel meglio in un cantone, / decidendo, un
: l'altera anima di maria vide in quella lettera come una disfida fatta alla
via, finiamla; a te domando in prima /... / chi fu
per farlo recitare più adagio, ed in fine delle litanie aggiungevo una ventina di
12: il naso... diventò in pochi minuti un nasone che non finiva
la cantilena dei trebbiatori nell'aia, perduta in mezzo alla pianura che non finiva mai
eran cinquantaquattro. pirandello, 7-60: in compenso... mi sono presa tutta
più lontano. quest'altro era medico in maremma, dove viveva quasi come esiliato
f ogni cosa che fu / si cangia in polve e mai non toma più.
4. locuz. -sul finire, in sul finire: in prossimità del compimento
. -sul finire, in sul finire: in prossimità del compimento (di azioni,
grande ingenuità; e sul finire entra in scena il poeta. manzoni, pr.
epidemica o contagiosa, scemando di giorno in giorno, si prolungò però fin nell'autunno
finire della raccolta, una notte, stando in ginocchio sul portico, assorta nella preghiera
dell'universo immaginavo i loro amorosi abbandoni in sul finire del sonno. -nell'
con sì gran giro tradurre di tedesco in toscano. manzoni, pr. sp
. rifinitura (ed è voce usata in particolare nel linguaggio delle in
voce usata in particolare nel linguaggio delle in dustrie).
girando, / ma questa è la finita in questa parte; / amerai iddio col
, inteso il motto, e quello in festa e in gabbo preso, mise
il motto, e quello in festa e in gabbo preso, mise mano in altre
e in gabbo preso, mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea
scelerato poeta, e 'l batté quivi morto in terra, con sì gran terrore degli
avaccio, / poi sì son priso / in forte... / e doloroso
ficcògli la spada nel petto, e in questo modo fu la finita di turno
schiatte e famiglie la cui finita è in i... par che vengan nomati
6. locuz. -alla finita, in finita: al termine, per ultimo
cagione, / busse e mazzate fa dar in finita / a tutti alla partita.
finita, / andar se lascia e in tal modo se porta, / ch ^
76: dopo la mia partita / in quel beato regno / sempre ti vo'laudare
e perché l'infinito non si truova in atto, e denota imperfezione, eccetto che
atto, e denota imperfezione, eccetto che in dio; e il finito, perfezione
nel linguaggio filosofico, può cadere per qualità in genere d'ente finito. b.
. (superi, finitissimaménte). in modo finito, compiuto; con accuratezza,
sue, per le quali sempre dagli artefici in pregio e da'moderni maestro è stato
.]: 'finitamente', della finitezza in lavori d'arte. finitamente lavorato, condotto
saggia e valorosa. 2. in modo limitato (nello spazio e nel tempo
operare sia liberissimo, pos- siam dire in un certo modo ch'egli ha bisogno di
di brutte frasi; la lingua adoperata in questo modo disadorno, gli pareva il segno
, di simil genio, di simil finitezza in ogni cosa, e fino nell'abitazione
dalla mia debolezza suggeriti, tralasciando di metter in considerazione la finitezza del corpo della repubblica
fama del miracolo si sparse dal monastero in tutto il paese di ortona, e
paese di ortona, e dal paese in tutte le terre finitime, aumentando nel
alessandro,... venuto con oste in italia apparecchiando battaglia contra i romani,
di marittima. lanzi, iii-2-74: in tali pitture dee almen sospettarsi che sian
doge de'suoi, con grande oste in adiuto a'compagni. bibbia volgar.
bocchelli, 13-338: i ricchi potevano sperare in un riscatto. agli altri era mozzo
il dolore e la fatica, ma in tutto e'son finitimi. vallisnerì,
agli oracoli del nostro ippo- crate sarebbe in pronto un'altra ragione assai finitima,
confermante la detta. roberti, v-168: in verità la religione fu sempre mai finitima
che afferma la finità del mondo, in base alla tesi delle antinomie cosmologiche esposta
buti, 3-19: il sole era allora in ariete, nel quale quando lo sole
lo sole esce di virgine et entra in libra: imperò che allora è descendente e
con altri, il modo indicativo, in quanto è più determinante o determinato che
cor mio. cornaro, 67: sono in viva e certa speranza di vedere principiata
finita, e dal rivas fu provveduta in alto di molti grossi cannoni. redi,
prolegomeni. del resto è finito finitissimo in tutte le lettere da capo a piede.
. gadda, 308: lasciava mescer loro in cucina, a opera finita, un
, 2-10: non parlava, ovvero barbugliava in modo del tutto incomprensibile grazie alla particolare
contratto). cicognani, 3-39: in quanto agli affari nei quali l'ingegnere
sua quota liquida, e per quelli in corso acconsentiva a rimaner socio a patto
da comparire indicato. lanzi, ii-108: in firenze, e altrove nella italia inferiore
della forma. -edil. completo in tutti i lavori di finitura (un
leggi, bandi e ordini, 7-99: in tutti quei luoghi dello stato fiorentino ov'
nel presepio alla madonna delle lagrime, e in altri non pochi luoghi della città e
finito. di giacomo, ii-873: in mezzo a tante altre d'una fattura
/ sì che possibil sia l'andare in suso; / ché perder tempo a
era caro / carlo a ciascuno. in lui piangea finito / ogni conforto, ogni
tenpo? unde animo non finito non in cose finite e breve pagar pò. dunque
324: la prima stella si gira in quel sito, / e il sol nell'
avendo dal padre imparato la medicina, se in quei tempi fusse abbondato il flemma come
: quando [il giudice] ti viene in casa a coglierti di persona improvvisamente,
ogni cosa... speravo almeno in te ed anche tu ora...
stoppa. -risolto, concluso (in un dato modo, con un certo
un'apparizioné dinanzi. allora credè finito in bene ogni cosa, e diede un grido
nulla, benché di buona famiglia, finita in malora. piovene, 5-323: [
de sanctis, 7-294: il primo apparisce in mezzo a quel nugolo di preti che
nello spazio (e filosoficamente è considerato in antitesi con infinito).
l'arte de la natura finito in tutte sue operazioni vedemo. maestro alberto
sufficiente cristo uomo, sostenendo le pene in sul legno della santissima croce, a
finita e infinita / si va qui in cielo fra tante diademe, / questo è
. bruno, 3-377: incomparabilmente meglio in innumerabili individui si presenta l'eccellenza infinita
individui si presenta l'eccellenza infinita, che in quelli che sono numerabili e finiti.
coesistente con le altre monadi finite, in un rapporto che non è per lei
all'incerto; di fuori e di dentro in se stesso ogni cosa abbracciando. a
che non è tutto chiuso e finito in sé ma è divenuto membro effettivo dell'
tante maniere / si varia, non servando in sé certezza, / credi alle fortune
del finito soggetto, e questo muove in tempo; l'altro infinito secondo la
l'anima, la quale è tutta in tutto e fa esser l'anima tutta in
in tutto e fa esser l'anima tutta in tutto; e questo muove in istante
tutta in tutto; e questo muove in istante. pallavicino, 1-102: per noi
passando per tutti i gradi, produrrà in esso un movimento finito. 11.
ventitré ore avessero tutte le lor genti in ordine alle loro insegne, ben finite
, che non si trova se non in questa; e questo è che di
7-451: perché l'infinito non si truova in atto e denota imperfezione, eccetto che
atto e denota imperfezione, eccetto che in dio; e il finito, perfezione
comodo e al numero della popolazione tanto in città che in campagna; ma vi saranno
numero della popolazione tanto in città che in campagna; ma vi saranno poi dei
: ai tempi suoi egli era stato in napoli, e vi aveva avuta un'educazione
la sua vita. 12. in costrutto perifrastico con un infinito retto dalla
iv-139: tre panni rossi detti finiti in questo c. 4 a nicolò de giorgi
altra delle variabili finite x, y in esse manchi. -con riferimento a formula
. garzoni, 1-950: si ritrovano in vergilio più di trecento versi finiti in
in vergilio più di trecento versi finiti in parola monosillaba, che sono miracolosi e
e ha virtù e capacità limitate, in quanto può esistere, conoscere (o
, agire (o patire) solo in determinate condizioni e con determinati effetti (
, 7-451: l'infinito non si truova in atto, e denota imperfezione, eccetto
, e denota imperfezione, eccetto che in dio; e il finito perfezione.
3-43: vasti sistemi di minutissimi corpuscoli in continuo movimento... s'uniscono a
poco come il finito -dio -regni sovrano in tutto l'ordinamento dell'universo.
o creduto di vedere che i liberali battevano in ritirata e tacevano, si dettero a
àiòlà, sarebbe finita. mi metterei in capo di fare qualche cosa di spettacoloso
-operaio finitore: quello che (in sartoria, in edilizia, neltindustria del
finitore: quello che (in sartoria, in edilizia, neltindustria del cuoio, e
natore o finitore, perché in lui si finisce e termina la veduta
. condizione propria dell'essere umano, in quanto finito e limitato (ed è termine
. -opere, lavori di finitura: in edilizia, quelli che completano la struttura
impermeabilità, morbidezza. -finitura superficiale: in meccanica, operazione che elimina le irregolarità
, 152: quando alzossi il gran colosso in suso, / svanì la perfezione e
la troppa finitura e diligenza / cangiò in difetto la soverchia altezza. tommaseo [
della forma, è di ogni artista in ogni luogo e in ogni tempo. bocchelli
di ogni artista in ogni luogo e in ogni tempo. bocchelli, 13-413:
fa capo al reverendo mattia cuselli è in difficoltà non lievi nel portare a finitura
* ritardati '. 3. in senso concreto: elemento ornamentale, guarnizione
benché il detto veicolo sia stato esposto in piazza una giornata intera, quelle comode cuccette
e dei più signorili ornamenti che possedesse in casa? -plur. finimenti (
desinenza. stigliani, 112: caggiono in questa finitura [-ono] tutte
finire, fine. lo dicono in toscana. 'buona finizione di feste '
quel che manca a compierlo, e in questo senso differisce da 'finitura ',
gioberti, ii-288: i giapetidi si sbrancarono in popoli bianchi o sia indopelasgici,
cavalli gotti e svezii sono meravigliosi in passar le paludi e i colli alti e
che sta compiendo o alla condizione in cui si trova (e ne
avv., spesso si tronca in fin, ant. e diai, in
in fin, ant. e diai, in fi, ed è presente per lo
per certo non voi che stei in quisto pagese. s. degli arienti,
necessaria per l'eresia che corre in queste cose de la lingua.
chirurgici e farmaceutici. manzoni, 37: in tuo terror soi vigile, /
/ sol nell'obblìo secura, / stavi in riposte mura, / fino a
la prima occhiata che, tornando in sé, ella rivolse a ga
un'azione o a una condizione in cui si trovava (per lo più nella
v. borghini, 1-1-77: fino in vita di messer cacciaguida si con- tavan
, / far manifesto il suo volere in terra, / portando e riportando or
dalla mia più giovanile età io sentiva in me una predominante passione fierissima per la civil
chiama / fino a govemol, dove cade in po. andrea da barberino, i-38
ruppe, ma la sua lancia andoe in pezzi. cantari cavallereschi, 93: noi
, 93: noi volemo andar fino in riviera / per un bisogno del danese ugieri
suco fine nel gargozzo de la gola, in tanto che non andò gozzia a male
, no tralasciamo di fare di quando in quando qualche esperienza, per rintracciare i
fiacchi, xxii-648: un gatto professore in ghiottornia, / che a rubar cominciò
verga, i-181: furiosi acquazzoni, in cui l'acqua vi penetra fino alle ossa
il principio del deserto che si estende in libia. quasimodo, 1-44: la neve
ville, per i castelli, fino in acqui. -ant. anche con
vi-487: li tuoi principi erano andati in tani cioè in quella terra, e li
tuoi principi erano andati in tani cioè in quella terra, e li tuoi messaggeri vennero
, di sentimenti, ecc. -anche in costrutto perifrastico con l'infinito. guittone
: passeggi all'aria aperta, non in carrozza, ma co'suoi propri piedi
quanto antichi quanto moderni hanno ripetuto e in infinite svariate forme ridetto fino alla noia
erano chiamati e ricevuti e collocati stabilmente in ogni genere di uffici, da quei
ii-447: l'abito libresco era esclusivo in lui: esso lo spingeva a passeggiare per
fino al punto di scordare quasi, che in quello stesso giorno si era sposato e
era sposato e la moglie lo aspettava in casa. 4. per indicare
, fino a sette od otto strizzati in banco. alvaro, 7-13: la donna
estremo delle forze. 5. in unione con avv., cong. e
tanto che, v. fintantoché; in fin che, v. infinché; per
di jacopo ortis io protesto apocrife e contaminate in ogni loro parte tutte quelle che saranno
al 1801, e che non avranno in fronte questo rifiuto. pascoli, i-658:
viaggia vertiginosamente fino a che non si scarica in qualche luogo. -ant. con
finché. 6. ant. in forma intermedia, con il costrutto grammaticale
arsa ricada il suon stridente / spiega in vece di canti e di parole. casti
, iii-2-1123: la sua donna è caduta in ginocchio, come falciata dal terrore,
detta oggi anche finocchiana, che nasce in luoghi alpestri. = deriv.
panzini, iii-87: pensi! noi facciamo in casa i sala- mini, i ciccioli
delle foglie e l'odore, che cresce in zone montane. salvini, 6-35
14: il venerdì, finocchini, radicchio in insalata, pesce fresco, ecc.
europa centrale, coltivata e spesso naturalizzata in tutte le regioni temperate e subtropicali;
o meno dilatate; i fiori, in ombrelle con numero di raggi variante da
vin soave a bere ammaestrano i greci in questo modo. torre convenevolmente finocchi,
, e i gambi de'finocchi che in quel paese sono altissimi, impedivano loro
], 421: il finocchio mangiato in erba, overamente il seme bevuto con
l'altro si semina. viene bene in luogo aprico et un pochetto sassoso,
bologna si seminano nel mese di febbraio in terra asciutta. -finocchio dolce,
: l'anice è caldo, e secco in secondo grado: per altro nome è
membra, ed accresce l'umor naturale in quella maniera che farebbe il latte a chi
, 190: producono o fiori o frutti in ombrella... le ferole,
tutta toscana, finocchio marino; come che in altri luoghi d'italia, dove dal
malta] è producevole, vi nascono in tutta eccellenza, come è il cottone
5. locuz. - al finocchio: in ultimo. pulci, 22-43: disse
« odi, capocchio! / sempre in ogni buon luogo aver si suole / questi
pranzo (che anticamente era il momento in cui si serviva il finocchio).
suo buon animo, / s'egli è in casa, e tu 'l sai, come
salsiccia? c. dati, 3-170: in essa era come il finocchio nella salsiccia
. -fino al finocchio: fino in fondo, compieta- mente. giovio
giovio, 1-24: la cosa andò in gran risa, e passò sino a
per via de la coperta / che in un altro castello mi fu data. pananti
venuta, ma ch'egli non entrasse in battaglia fino che troiano non isfiniva la
155: conciossiaché, inasprito egli in se stesso di trovarsi escluso, regnando
oramai lo mio core, che stava in gran pensieri, / finora per voi,
fortuna offese / ricevute ho finor, pongo in oblio. tasso, 2-16: così
tu m'insegna fare / sì come penestrino in terra getti. ariosto, 36-78:
fino a quando, fino al momento in cui. neri de'visdomini, 6-19
già mai no rifino / finor ò in dimino / la gioì c'aver solea
qualità del finocchio stesso; viene usato in medicina per le sue qualità stomatiche e
vero il mondo, volsero che figliasse in una piazza pubblica di palermo (altri
la finta di dormire mi si volse in sonno vero, ed il sonno in
in sonno vero, ed il sonno in un ghiribizzo continuo di sogni. papini,
cavalleria, zigzagando sugli scalini, piegato in una finta di spavento, e intanto
avvolgimenti, accerchiamenti, impeti e assalti in forze, con sfondamento e conquiste di
est di monfalcone, si potrebbe veder in quello una finta. 3. sport
a eseguire una determinata parata, scoprendo in tal modo il punto che si desidera
; ossia è un accennare di voler ferire in un modo, o in un
ferire in un modo, o in un luogo, per portare impreveduto colpo in
in un luogo, per portare impreveduto colpo in altro modo o in altro luogo.
portare impreveduto colpo in altro modo o in altro luogo. guerrazzi, iii-178: accenna
insomma tutte le industrie della scherma pose in gioco la donna. de marchi, i-973
più eleganza. d'annunzio, v-2-826: in un duello con un vigoroso e libero
vigoroso e libero scrittore, nato anch'egli in vista del gran sasso, antico amico
: si produsse [la bestia] in una lunga serie di finte come un
o mossa intenzionalmente diretta a trarre in inganno qualcuno. michelstaedter, 291:
al petto, prima che potesse rimettersi in difesa, gli sparì nelle viscere.
, 4-768: fattosi innanzi all'oranges in camera con finta di negozio importante,
importante, gli sparò un piccolo archibugio in un fianco e l'atterrò subito,
. trovò modo di sbrigarsene senza metterla in malizia. forteguerri, 5-87: ma il
ciarle, fui tradita, / e caddi in ira al dolce signor mio. /
e poi tutte le sere mi porto qualcuno in casa. -far finta di niente:
sotto finta di mercanzia erano prima entrati in mons alcuni altri francesi con certe botti
proteusso, che già si solea / mutare in tutto ciò ched e'volea, /
, ii-345: degli eretici che sono in luoco di libertà, nessun l'accetta;
nessun l'accetta; quelli che sono in luochi dove l'inquisizione ha vigore, se
fu ai senesi restituita che fintamente, ed in siena stessa una ribellione fu tramata co'
fintamente tra loro, dimostrando che fossero in discordia i tedeschi con gli ungari. vasari
nude e le cappe imbracciate, cominciarono in sulla scena a gridare e fingere d'
v'ho promesso, vi dico che in milano fu, ed ancora forse
sedie fintantiche appoggiate al muro di cinque in cinque metri. = comp.
una situazione nel tempo fino al momento in cui un'altra azione o situazione
che a me non lice di metterti in canto; / tu sai che 'l mio
e tutti lo favoreggiassero e lo portassero in alto, finoattantoché non fosse giunto a
conversare a bassa voce, senonché di tanto in tanto nel calore delle opinioni, le
. bibbia volgar., x-168: in tutte le cose facciamo e mostriamo noi
che servi di dio,... in carità non finta, e nella parola
, / sia lode al ciel; siamo in un campo almeno / che anch'io
magno volgar.], 2-7: in tre modi parla il demonio a dio.
fusse. m. adriani, i-261: in quanto alle favole finte dagli altri,
xaviero, e con finte accuse mettevano in disgrazia del popolo e lui e'compagni.
.: io protesto primieramente, che in questa mia istoria non v'ha cosa che
concetti finti o finzioni concettuali, perché in questi o il contenuto è fornito da
una bruna, quello si contenesse in qualche modo il vero nome, cotutt'e
era un anagramma, veddi che si risolveva in orazio non pagava quasi nulla: era
egli ci fece avere due offizii finti in detta sua nave, a mio padre
gli antichi capitani... ammaestravano in finti assalti e in finte battaglie i soldati
.. ammaestravano in finti assalti e in finte battaglie i soldati novizi alla vera
mi accesi; / valor, che in alto aggiunge, / benché in finte
, che in alto aggiunge, / benché in finte battaglie e finto sdegno. a
oggi l'anno, ch'io dell'amo in riva / sovra olimpico ponte in finto
amo in riva / sovra olimpico ponte in finto marie / vedea prodigi di valore
e d'arte, / per cui pisa in italia è sola viva. ojetti,
tu stai sul prato come un dio in esiglio / sta sulla terra. e
fierezza, / come un nemico, in volto; / mentre al compagno nella
ciò che non è, per trarre in inganno (ed è accompagnato da un
da chi sia amato, quando felice in su la ruota siede; / però c'
'la buona moglie ', e posta in scena, / dove una dama finta
questo, al medico-finto, serve per creare in se medesimo una certa approssimazione al tipo
.). fortis, xxiii-466: in alcuni distretti piantansi sulla berretta de'fiocchi
, che rassomigliano a due coma; in alcuni altri vi mettono de'pennacchi tremolanti
mettono de'pennacchi tremolanti di vetro, in altri de'fiori finti, che comprano
di donnicciuole stava estatica ad ammirare, in attesa del corteo, il finto marmo
garzoni, 1-514: le gemme sono distinte in vere o simili grandemente alle vere,
o simili grandemente alle vere, o in false e finte. marino, 13-116
fasulli e di ampolle e di storte in ebollizione, certi chimici e certi ingegneri
studio era lussuoso, di finto noce in finto stile di finto rinascimento, pieno
. leopardi, iii-568: presto uscirà in milano quel mio finto testo di lingua
quale non nella propria forma, ma in simulata si andò alle donne ch'erano più
marte sdegnato perché il mondo è in pace, / corre e da letto
fa levar la suora: / e in finto aspetto e con parlar mendace /
mendace / mandala a svegliar l'ire in celidora. rovani, i-181: per
una simia overo un gatto maimone guardarsi in uno specchio e mirasse le carezze che
, or comprendete il vostro inganno / in quest'urna che chiude elena estinta. gemelli
con qualche fagottino sotto la sopravvesta: e in sì fatta guisa lontani dall'ostentazione e
muratori, 5-ii- 191: proprio in fine degl'ingegni filosofici è l'internarsi
de'medici, i-206: quel viso, in cui è ogni ben raccolto / pe'
/ nel cor che ad amar quello in tutto è vólto. / e tanto dentro
l'incontra novo non potrà dirsi quel poema in cui finte sian le persone e finto
però il poeta l'avviluppi e distrighi in quel modo che da altri prima sia
partirmi dall'esempio del galileo, il quale in bocca di persone viventi ha messi i
a prova, / né contende col vero in guerra il finto. gravina, 11
umano... perché si han creato in un certo modo gli elementi con definir
quello che da certi non essendo detto in quel modo, nondimanco è posto dal
senz'arte, secondo che gli viene in bocca, a punto come giornalmente si favella
pompe notturne e giochi, / lampi in teatri e fochi, / e città finte
e fochi, / e città finte, in vere e 'n false larve / beltà
/ si presentino i casi. ognun in quello / vedrà del nostro eroe / le
deluso / quelle virtudi stesse / ammirerà in altrui, / che tutto il mondo riconosce
altrui, / che tutto il mondo riconosce in lui. monti, vi-423: oh
vivo / quel- l'adon che leggiadro in sen si posa / alla diva amorosa,
gradevol di spavento / è mirar finto in tavola / e squallido e di lento
/ oh strano cangiamento! or finta in tela / la penitente grotta di montpéllier /
macchina... imitava la forma in un maestoso tempio, la cui base,
muro di una villa sono disegnati e dipinti in scuro gli antichi merli (ora nascosti
ha riccioli ottenuti artificialmente con messa in piega o permanente.
tutte quelle donne che mi portava in casa... ballava fin troppo.
ballava fin troppo. cassola, 2-318: in casa non c'era nessuno,
tratto cancellate da lei. 2. in senso concreto: azione, discorso, atteggiamento
che deriva da simulazione ed è deliberatamente in contrasto con la verità; artificiosa e
/ finzion coperte e 'l farsi bello in piazza, / e chi me'vi sgumina
, alcuno inganno / di tenerlo in speranza ordisce e trama. céllini, 1-52
festa del santo natale fa pigliare in mano la penna a più d'uno,
che le nascono dentro, e ognuna in lei pare accompagnata come da un sentimento
[il bimbo] debba, imitando, in se stesso educare... e
. e si forma la gerarchia dei valori in rapporto alla superiorità della classe: «
non scriverai più sulla lavagna, ma in quaderno! e con l'inchiostro! »
, tuttavia vestito da soldato romano, sicché in niuna cosa si poteva distinguere dagli altri
che gli venne comoda opportunità di scoprire in presenza di diocleziano, chi egli adorasse ed
resto della guarnigione fiamminga mise la terra in mano alla gente regia. collodi,
tutto avviene di necessità assoluta; e in noi non è libero arbitrio, ma
concetti finti o finzioni concettuali, perché in questi o il contenuto è fornito da un
funzione o procedimento che è valido solo in apparenza. g. ferrari, xxxiv-1063
di qua e di là dispettosamente, in quella finzione di libertà, che volevano
difatti a posto nella finzione d'equilibrio in cui s'adagiava la società umana.
andar sospesi sopra l'orizzonte, navigando in una finzione di magia. emanuelli,
, come esige l'ora del thè, in cui ciascuna di esse assume un'aria
del poeta significa eccellente ed ammirabile stile in versi, coperto e adombrato da leggiadria
alcuno non poteva essere, solo per servirsi in mostrare con finzione poetica cartagine soggetta a'
? verga, 2-343: il poeta, in cima alle sue * povere stanze '
poetica, ma ch'esso ha vissuto in carne ed ossa, come appunto viviamo io
, 7-105: quando voglia prescindere « in absoluto » da un qualunque motivo della
rinnegarne un qualunque vincolo, si trasforma in arzigogolato ricamo,
in « imaginosa finzione », nel senso più
altre figuranti, su quel piccolo rialzo praticato in fondo alla gargotta con la musica e
di legislazione (usata molto frequentemente in passato, più raramente ai nostri tempi
il legislatore, attribuendo requisiti o caratteri in realtà inesistenti a una data situazione di
prescindendo da certi caratteri o aspetti che in realtà essa possiede), disciplina tale
se essa fosse diversa da quella che è in realtà, cioè come se essa fosse
superiore), e consistente nel nascondere in vari modi la vera natura di un
convivenza pacifica fra le classi e ceti in concorrenza legale per la conquista dello stato,
11. locuz. — di finzione, in finzione: sotto false spoglie.
di san pellegrino, fosse il diavolo in finzione di corriere. — far
ricercasse il servigio di dar loro la mostra in luogo vicino al palazzo.
sia meramente pratico, come si pretende in vario senso dai mistici e dagli arbitraristi