dei recipienti o tazze che penetrano inferiormente in un ser batoio contenente il materiale da
(e trasporta per lo più minerali in polvere o in pezzi). -elevatore pneumatico
per lo più minerali in polvere o in pezzi). -elevatore pneumatico: quello
pezzi). -elevatore pneumatico: quello in cui il materiale viene trasportato dalla corrente
(e trasporta per lo più materiali in polvere o minuti). -elevatore idraulico
minuti). -elevatore idraulico: quello in cui il materiale viene trasportato da una
tipo particolare è quello detto ascensore impiegato in luogo delle conche nei canali di navigazione
all'elevatore a tazze, ma ha in luogo di queste delle piattaforme che mantengono
fastelli di paglia strappati al grano salgono in fila, come spinti ciascuno da una
19-212: il paese s'è ingrandito in un scenario di gru, ponti, pompe
e castello elevatore per l'acqua disposti in bella simmetria. calvino, 1-552:
nella sera nebbiosa emergevano poche ombre; in primo piano spiccava la sagoma d'un
anche fr. élévateur (1801; in senso tecnico, nel 1871).
uomini di poca elevatura sperando padroneggiarli. in tal guisa disonorano il paese anteponendo ad
elevazióne, sf. il portare più in alto; rissare, l'innalzare.
cispadana elevarono sopra la colonna la statua in marmo di napoleone imperatore, che,
aveva già assistito all'elevazione della libertà in gesso: anch'egli vi durò ben poco
viii-2-204: le quali [onde] levandosi in alto per lo percuotersi, par che
l'unione d'altri fiumi, che sbocchino in essi, la qual suol chiamarsi ringorgo
e non mai minore di due in tre metri. 2. liturg
ostia consacrata e il calice, sollevandoli in alto. vita di s. antonio
, 2-100: davvero che l'organo in chiesa non lo sentiva più! ma come
(di un luogo). -anche in senso concreto: tratto in cui il terreno
. -anche in senso concreto: tratto in cui il terreno si innalza dal piano
, tutti di diversa forma. il primo in quadro perfetto, il secondo interamente circolare
, tirando o non tirando di spada ed in mille altre maniere di questa sorte.
tono di vetusta forza e santità, in un luogo che, di santità,
, senza mondo visibile attorno: andava in lunghezza sino a perdita d'occhio mentre
lunghezza sino a perdita d'occhio mentre in larghezza s'incavava leggermente dentro alla propria
sembra che si respiri aria sì pura in quella elevazione della possanza, in quella
pura in quella elevazione della possanza, in quella region superiore, ove si crede esser
; ma queste del salcio son situate in modo che hanno la loro elevazione dall'ima
rimasto anche poi. -il collocare in alto nella stima; il tributare onori
tenore di vita a cui si assiste in tutta italia, avvicineranno anche roma alle
fatale alle umane cose non durar lungamente in un medesimo stato; e dopo la
. caterina da siena, 3: essendo in orazione, levata con grande elevazione di
fece questo angelico uomo crescere di virtù in virtù e in doni celestiali e divine elevazioni
uomo crescere di virtù in virtù e in doni celestiali e divine elevazioni e ratti.
credere che intendessi quando era unita con dio in questa elevazione di mente, che non
le ha date e ne sento venire in me come un impulso nuovo di elevazione.
io mi sentivo stanco, ma sentivo in me la consueta abondanza di vita e quella
. - anche: il brano musicale in cui il tono ascende. -metr.
[le due torrette] se non in pianta col segno de'tre
movimento proprio, ch'è da occidente in oriente...: lo quale chiaro
careri, 1-v-354: osservatosi il sole in elevazione di 31 gr. e io m
elevazioni, d'ogni tempo il dividono in dodici parti equali, e così fanno
del pezzo di artiglieria rispetto al piano in cui giace o all'orizzonte. -
pigliare una carrozzetta scoperta, e accomodare in essa un balestrone da bolzoni a mezza
i mortai dello spagnuolo gonzales, posti in luogo eminente, faceano in vero un maraviglioso
, posti in luogo eminente, faceano in vero un maraviglioso effetto: perché,
la grande elevazione, faceano pure giungere in città le bombe, le quali, cadendo
e nominare e'cittadini da mandarsi a partito in detto consiglio per essere de'signori luglio
chi, negli antichi comuni italiani (in partic. a firenze), era scelto
. a firenze), era scelto in anticipo per designare i candidati a una determinata
ii-130: la qual [lettera] contenea in effetto che un suo parente era tratto
secondoché occorreva. varchi, 18-1-158: in caso che il gonfaloniere morisse,.
il qual vocabolo fede e diligenza richiede in coloro che provano i cavalieri, lacopone
, 32-45: sappi che dal grado in giù che fiede / a mezzo il tratto
della via / ch'a doppia elezion in due si scioglie, / la dritta
): si sentiva subito toccare, in maniera indiretta ma chiara, quel tasto
opera dagli elementi che la vita aveva in me medesimo accumulati. -retor.
nomò vaso di elezione, ed andowi in carne, awegna che santo paolo medesimo
ponga dubitativo se fu corporalmente o in spirito. boccaccio, i-544: poi videro
elezione: e niuna altra notabile reliquia in roma fu che essi non vedessero.
. flaminio, 21: così adunque in questo tempo si sono salvate le reliquie
forse pensato che chi è stato adottato in una famiglia, e, senz'obbligo alcuno
la cittadinanza d'elezione, al punto che in quel luogo, regione, provincia italiana
; li toscani et i romani in questo genere presono molto migliore elezione,
con i sua festuchi e fiori, girando in diversi modi. settembrini [luciano]
paul claudel fu celebre a parigi (in un certo ambiente d'elezione, s'intende
nomina ecclesiastica canonicamente valida e operante (in contrapposizione, quando essa è fatta da
fu suggellata, con una lettera, pure in nome del detto
: come la detta elezione fu portata in francia al detto carlo per lo cardinale simone
di una comunità o istituzione interessata (in modo che in questo caso l'eletto
o istituzione interessata (in modo che in questo caso l'eletto rappresenti la volontà
risultati di tali operazioni (considerati specialmente in rapporto con le varie forze politiche fra
sagrestano. cavalca, 19-341: costui in questa contenzione, la quale crescendo lo
la parte di lorenzo, eleggendo lui in papa. s. caterina da siena,
132: [il popolo romano] in tante centinaia d'anni, in tante
] in tante centinaia d'anni, in tante elezioni di consoli e di tribuni,
elezioni amministrative col sud monarchico e fascista in grandi città... indica la disgregazione
cosa da fare, non è poi in grado di compierla efficacemente. proverbi toscani
religioso, specie nella locuzione vas electionis, in quanto 'scelta 'fatta dalla
gli uomini e gli dei e viventi in società, a gruppi, sulla terra,
aria e nell'acqua (e si dividono in elfi della luce che sono amabili e
luce che sono amabili e gentili e in elfi neri che sono brutti, piccoli
, avv. ant. e letter. in modo eliaco. varchi, v-367
riferisce al sole; solare. - in partic.: che dipende dal moto
intere, con o senza stipole; fiori in racemi terminali semplici o composti con cinque
nell'helianthus tuberosus (e si presenta in forma di cristalli incolori, solubili in
in forma di cristalli incolori, solubili in acqua, otticamente attivi, non riducenti
forma di polvere giallo aranciata, solubile in acqua, insolubile in alcool; in
aranciata, solubile in acqua, insolubile in alcool; in bagno acido tinge la lana
in acqua, insolubile in alcool; in bagno acido tinge la lana e la
acido tinge la lana e la seta in aranciato). = deriv. da
settentrionale; hanno foglie semplici, alterne in alto, generalmente opposte in basso;
, alterne in alto, generalmente opposte in basso; fiori in capolini solitari o
alto, generalmente opposte in basso; fiori in capolini solitari o riuniti in corimbi,
; fiori in capolini solitari o riuniti in corimbi, brattee invo- lucrali in due
riuniti in corimbi, brattee invo- lucrali in due o più serie; fiori del raggio
: ivi era dolce il letto, in su l'ammanto / verde del muschio,
elianto. pascoli, 194: è in fior lo spigo; tondo / s'apre
più calda della nostra, e fu trasportato in italia nel secolo dodicesimo, si dice
vicina una bimbetta;... tutti in paese allevano bachi da seta. buttata
paese allevano bachi da seta. buttata in terra, arraffa intorno, fa sparire nel
strepitoso mangime. -covare, tenere in cova il filugello: facilitarne lo sviluppo
tu tenesti, nel tuo seno, in cova. -con valore attributivo.
ordinaria, scadente. -anche: seta in genere. statuto della gabella di siena
vendere, barattare, donare, o in altro modo dare o concedere, ancor che
altro modo dare o concedere, ancor che in prestanza, in deposito, o in
concedere, ancor che in prestanza, in deposito, o in serbanza, o in
in prestanza, in deposito, o in serbanza, o in altro modo,
in deposito, o in serbanza, o in altro modo, sete leali, o
gonnella di cotone color terra secca, con in capo la più sgangherata delle sue cuffie
, dandogli a chi me li porti in casa, dico: pagagli. grazzini,
una lunga filza ne pose un bianco in capo di tutti, poi li mise in
in capo di tutti, poi li mise in mezzo l'ara, ed esso ritiratosi
terza raccolta,... infilandosi in seguito le foglie per il pediculo,
quelle filze una gran soma, / che in italia, si chiamano corone. /
fosse posto nel convento di s. iacopo in palmella... un bordone coperto
la cortigiana era entrata la sera seco in letto, e non s'era levata una
/ per porla [la perla] in nobil filza ha cloto attorto; / e
... di distinguersi è evidente in essi, a chi considera quant'oro e
, iii-403: il parrucchiere divide i capelli in tante filze e le rigira intorno a
a una fune, che si distende in varie forme, per lo più a scopo
o una sola pratica amministrativa, contenuti in una cartella (detta oggi raccoglitore)
dispiacquero qui granderfiente. la copia n'è in filza. cellini, 4-517: un
detto benvenuto... e posto in filza sotto n. ° 85. varchi
il dover tenere i suoi protocolli non in filze, ma in libri, fosse
i suoi protocolli non in filze, ma in libri, fosse costretto qualunque strumento egli
: conservarsi dovranno per l'avvenire ed in perfetto tutti l'instromenti, contratti,
volontà ed altri roghi e scritture publiche in filze, in protocolli o in qual
altri roghi e scritture publiche in filze, in protocolli o in qual si voglia modo
publiche in filze, in protocolli o in qual si voglia modo. gemelli careri,
gran filza della lettera o, negra in campo d'oro. soderini, ii-243:
lassa; / e soletta a ballar resta in disparte / tersicore, che diva è
f. frugoni, ii-348: sporgea in fuori da quella filza così bene col
ii-1-83: lunghe filze di cifre squadronate in tabelle. faldella, iii-58: il procaccia
lucidi nella piega dei seni, fino in basso. loria, 5-97: una
duomo alcune filze di drappelloni, ed in firenze molti altri. lalli, 4-95
a improvisarmi una buona filza di bestemmie in latino. è cosa non che impossibile
: dopo essere uscito d'ai gangheri in modo del tutto eccezionale e averne rivogata
parole ed espressioni erotiche, sistemate come in un vocabolario. 5. imbastitura
buono. punto a filza. rigatini [in tommaseo- rigutini, 1194]: oggi
più copie di tutti gli stampati eseguiti in una tipografia. cattaneo, iv-2-371:
gli occhi. -a filze: in gran quantità, ininterrottamente. moniglia,
capirlo perfettamente. -in filza: in fila, uno dietro l'altro, senza
il mercatante migliaia di contratti, e in una filza il dirà al confessoro che
particolare e straordinario e non dovete correre in filza col numero commune. redi, 16-iii-62
[gli scorpioni] tutti attaccati insieme in una lunga filza, vestiti di una
dio potrebbe trovarsi o cercarsi sono elencati in lunghe filze. -fare una filza di
filza. -¦ mettere, porre in filza: infilzare, allineare.
caso, né con troppo scoperto studio mettendole in filza. benzoni, 1-6: non
alle loro case quella gente aveva messe in filza. roberti, ii-45: qual cosa
più agevole che appiccare insieme e mettere in filza una decina di dottrine e di
nastro o una striscia di stoffa in modo che il tessuto sia a piccoli tratti
, ii-230: la carolina cacciò la mano in una delle grandi tasche del suo
lazioni, e poi il grasso, e in esso le ghiandole, e con le
mm, con una caratteristica espansione laterale in lamine fogliacee sul pronoto e sull'addome
un tubercolo elevato; i piedi anteriori sono in forma di artiglio monodattilo, e gli
. giovio, 1-51: gli feci dunque in conformità del suo pensiero, due covoni
segneri, iii-3-102: discende di mano in mano su l'altre membra mistiche della
gli era detto che non potea stare in orazione. masuccio, 38: toccando le
voi, signor mio, che avete in tanti lochi ricamata la sopraveste con tante belle
trasfigurazione delle piante e degli animali come in un sogno visibile. -per estens.
l'estratto uovo a carpir, che in lei trabocca, / le fimbrie sue la
gambe anteriori [del gambero] terminate in * chele ', o 'branche '
pieghevole solamente per di sotto, terminata in più fimbrie adatte al nuoto. -fibra
lomazzi, 385: trovai colui ch'in sicilia fece enna / ch'annoverano di mosè
a'piedi di ricche spoglie, e in atto di ricever l'armi dalle mani
2. che si presenta in forma di frangia, che termina in
in forma di frangia, che termina in una frangia (un tessuto anatomico,
lembo non è sempre, ma solo in certi tempi, aderente all'ovario, possono
, villosi, foglie setacee, fiori in ombrelle; frutti ad acheni; possono
e quindi apra e disgiunga / per che in mezzo di lor risurga il germe.
/ quel che da l'alvo grave in terra mande, / e tragger ne potrai
sia macchiata. alamanni, 5-5-84: che in pochi passi / possa il saggio ortolan
figur. manzoni, 4: ponea in mostra, favellando, il volto, /
è il non rizzarsi, il corrompersi in sonno, [vi saranno] i
imperadrice pia. gr azzini, 4-47: in buona fina, ch'io vengo giuso
e debia star de continuo da ancó in anti per fina a pasqua in presone
ancó in anti per fina a pasqua in presone. idem, 120: la covertura
solaro uno quarello e mezo e da lì in suxo de uno quarello. idem,
la faza che è verso la corte in fina a l'alteza de piè 32.
la relazione dei vulcani estinti, che finadóra in tutti i miei viaggi mi è riuscito
piemonte lui ipso, e ogi se retrova in campo qui sul finagio de carmagnola cum
altra mesa peza... è posta in de la contrada petraficta, col termini
[alcune voci importate dai longobardi] in territori più o meno ampi dell'
finale1, agg. che viene per ultimo in ordine di tempo; che segna il
suol... al bel caistro in riva / le finali sue voci, /
esame finale ', delle cose studiate in più tempi. carducci, iii-24-402: uno
foligno volgar., xxi-862: chi abonda in queste ricchezze terrene, de'avere grande
d'alcuno bene ch'abbia fatto o faccia in sua vita, 10 quale bene non
savere, / operandol sol sempre in voi valere, / prendendovi final consoma-
fia disfatto. boccaccio, i-235: in ciascun loco giunge altrui la morte con finale
la più forte attrattiva ch'io trovavo in mia madre e nei suoi discorsi svagati,
egli pigliare telemaco suo figliuolo e metterlo in finale prigione. 2. che
svolgersi delle strofi per due pose medie in una posa finale dove toma sempre la stessa
e rima, che dovesse esser cantata in acòompagnamento ai giri del ballo. de
valerio massimo volgar., i-io7: in tutti li suoi anni, da
febbre. morando ed oscuro discorso in cui non erano positivi e con
forzare onda di suoni aveva chiusa, come in un crescendo finale, 'sterco di
17-2-3: « fimus, id il passaggio in un'altra specie di beatitudine: la follia
tutto il disidero, tutto l'affetto in lui si dee raunare e porre. panigarola
, non metto mano a un lavoro in cui alla seconda parola non mi caschi
certo,... che ella era in cielo. albertano volgar., 123
d'aver spiegato un fenomeno coll'avere in qualche modo conosciuto il fine provvidenziale del
del suo essere per cui esso è in sé finito. 5. che riguarda
principe rinaldo con ogni termine, ma in modo che crederei dover nella sua risposta
, iv-222: io mi fermo tuttavia in città ad aspettare da vienna la final
non muta, ma chi più dura in battaglia o in casa altra, finale è
ma chi più dura in battaglia o in casa altra, finale è vincitore.
alla finale conclusione, non volendo cedere in parte alcuna i fiorentini a diminuire la
loro finale e necessaria concordia rimarrà, in mezzo a delle dimenticanze parziali, e a
. pascoli, i-603: può essere che in qualche liceo gli esercizi siano stati pochi
mondansi dal cuoio, se si lavano in acqua salsa, e diventan candide e durabili
vorrei che avessino poi la perfezione finale in consiglio grande, con quelli modi medesimi
scopo ultimo, finalità '(dapprima in corrispondenza del gr. téxeiog, che cicerone
. téxeiog, che cicerone lasciava ancora in greco: a ad illud ultimum pertinentia;
, un finale inverisimile di commedia sono, in realtà, personaggi mal disegnati,
mai avuto a esercitar tanto la pazienza in vita mia: e la sola cosa che
; chiusa. salvini, 41-193: in que'tempi oltremirabile si è che la
tipogr. fregio di forma triangolare collocato in fine di un libro o di un capitolo
-anche: fregio di qualsiasi forma posto in fondo a una pagina, nel frontespizio,
', ecc., che si mettono in fine delle pagine stampate. viani,
i finali con nostalgiche figurine di casa in campagna, o di fregi che ricordavano
di finale e semifinali). - entrare in finale: si dice di chi ha
tipogr. piccolo disegno o fregio posto in calce a una pagina, a un capitolo
(e ha lo scopo di evitare interruzioni in attesa dell'ultimo mutamento di scena)
, per cui il mondo è organizzato in vista di un fine e la spiegazione
ottimismo come quello di pangloss e sfocia in un finalismo che qui non è solo un
una rivista o di una commedia musicale in cui di solito si radunano sulla scena
attori (e precede immediatamente la sfilata in passerella di tutti gli attori).
, ii-251: l'errore dei finalisti sta in ciò, che la consonanza tra dati
al di fuori degli stessi distinti, in cui si verifica l'ordine.
gadda, 7-198: lo shakespeare, in 'amleto', interpreta la migrazione verso l'
non è esatta, perché la voce in se stessa non accenna diretta- mente alla
sua misteriosa finalità. 2. in senso generico: fine, scopo.
furioso 'una finalità epica, scoprì in quella continuata ironia la satira della cavalleria e
presi da soli. 3. in senso concreto: estremità. carducci,
frugoni, vii-664: il ius, convertito in iuri, trasmigrerà finalizzato in ingiuria.
, convertito in iuri, trasmigrerà finalizzato in ingiuria. finallòra (fin allora)
, al termine, per ultimo (in ordine di tempo). guittone,
la pietà prevale. moravia, ili-io: in un rigurgito di cenere fitta, finalmente
turbine, scomparve. 2. in modo compiuto, perfetto; definitivamente,
avenantezze, / ben so che troveragio in voi pietanza, / per ch'io vivo
pietanza, / per ch'io vivo gioioso in allegranza. dante, vita nuova,
mia] non mor, ma vive in gravitate, / ancor ch'i'non mi
poi lo scampare. 3. in conclusione, insomma, alla fine, in
in conclusione, insomma, alla fine, in fin dei conti. cicerone volgar
diletti lascivi data. ariosto, 14-79: in chiese e in monasteri /.
, 14-79: in chiese e in monasteri /... sono i parlari
monasteri /... sono i parlari in modo esclusi, / che 'l silenzio
la piatanza, / e finalmente è scritto in ogni stanza. loredano, 1-178:
i loro peccati, e tutti e v in una mattina fuoro tratti morti di prigióne
, v-6: tu pensi finalmente lasciarmi in questi boschi tra la neve, così soletto
si può negare che si riduca finalmente in poca cosa. -introduce la conclusione
. guicciardini, ix-207: io dico che in questa città non è cittadino alcuno che
finalmente mille fiammelle di candele, poste in gran distanza, così ben dintomate come da
anima da dio e dalle morte, in lui finalmente risiede. leone ebreo,
conseguiscono, il che è quello che in loro disidera la natura finalmente. 5
sé. montale, 1-14: vedi, in questi silenzi in cui le cose /
, 1-14: vedi, in questi silenzi in cui le cose / s'abbandonano e
rovescio della mano, un altro tasta intorno in cerca del cheppì, un quarto è
del cheppì, un quarto è già in piedi, e un quinto e un
sbarbaro, 4-92: finalmente! leggo in un libro... che il lichene
6. all'ultimo posto, in fondo, altestremità (nello spazio)
marcello, 94: le danze siano in tal guisa disposte, che abbiano ad
trasmettere greggi non solo, ma finanche in erba, i nostri lini in gran parte
finanche in erba, i nostri lini in gran parte dell'estero, piuttosto che
focolare, si aveva torto marcio a mutar in un menarrosto me. serao, i-1005
preposto altamministrazione delle entrate regie, che in francia dicono sopra le finanze. dovila
magalotti, 24-11: il regno è in estrema penuria, le finanze sono esauste,
finanze sono esauste, il traffico è in terra. algarotti, 3-114: le sue
, 1-85: digiuno di cultura tecnica in materia di finanze, [il meda
-finanziamento. bocchelli, 6-83: in genere, l'accorgimento dei più accorti
si divide tutto il regno di francia in vent'una parte, e ciascheduna si chiama
e ciascheduna si chiama generalità, ed in ognuna di esse vi stanno ragionieri, generali
, 426: la cosa, venuta in chiaro all'intendenza di finanza, gli aveva
di finanza, gli aveva fatto piovere in casa certa carta bollata, per cui il
vernice da per tutto! la volgarità in italia monta: ha invaso l'arte
vita: dal palazzo delle finanze in roma ella domina, unica dea, il
7-143: il posto abitualmente frequentato era in via quintino sella, via a quell'epoca
iii-565: dalla cima di un campanile in riva ad una laguna si vedevano le caserme
vanno? -bevono un bicchiere e ripartono in perlustrazione. ma non ci sono malviventi
sovrano. einaudi, 1-9: invano, in tutti i trattati di finanza, il
una persona fisica e morale amministra, in proprio o per conto di terzi,
grande finanza, non erano allora sublimate in un implacabile assetto matematico e scientifico.
mie finanze ne disgradano quelle delle potenze in guerra. goldoni, viii-1106: mi
goldoni, viii-1106: mi ha parlato in maniera non solo a farmi credere sbilanciate
, i-33: questa commutazione della penitenza in pena pecuniaria non essendosi trovata proporzionata alle
rovina delle mie finanze. rigutini [in tommaseo-rigutini, 1745]: il popolo ha
delle sue * finanze 'private, in luogo delle sue sostanze, de'suoi denari
guido delvantella, 8: uno trascritto in forma piurica, e cun sugiello pendente
s. v.]: « finanz in tedesco significa 'usura, interesse '
e però taluni veg gono in queste voci l'origine della voce provenzale finansa
mente un pessimo calcolo. rigutini [in tommaseo-rigutini, 1745]: ha partorito
imposti. serra, iii-460: a cesena in pochi anni mi sono finanziariamente rovinato,
e di mal umore, si precipitò anche in una guerra contro la francia,.
cioè del come risolvere l'intricato problema in modo che riuscisse più vantaggioso alle finanze
slancio finanziario e industriale europeo, che in quegli anni fra il '30 e il '48
: gli organi competenti (e, in italia, sono i ministeri del bilancio
al 1848, avevano i loro contraccolpi in india. -rovina, disgrazia,
, quando sono sul punto di andare in galera. comisso, 12-136: la
terra. 2. che consiste in valori monetari, azionari, commerciali o
industria e il commercio (e, in partic., le quotazioni dei mercati
. boccardo, 1-884: non tratteremo in questo articolo della scienza e dell'arte
... il lettore potrà informarsene in altri articoli del nostro dizionario. levi,
dello stato e degli enti pubblici minori in materia di finanza. 4.
faccia di gatto, il quale turbinava in un par di basette rossigne, cappelluccio
: organismo economico che, senza impegnarsi in ima diretta attività produttiva, partecipa con
12-178: mancavano gli alberghi, mentre in italia si annunziavano già costruiti, perché
naftalina. ojetti, i-268: eccellenze in mantello rosso e croce d'oro,
rosso e croce d'oro, eccellenze in finanziera e guanti bianchi...
uguale distanza il morto mitrato, disteso in pace sul suo sarcofago. soffici, iii-413
finanziera di panno nero, ci ricevette in una spaziosa sala della sorbona. govoni
nella folla / con quella finanziera presa in prestito / da qualche vestiarista di fantasmi
guadagni gl'imprenditori e i capitalisti e, in correlazione, i proprietari di terre,
100: un'operetta pubblicata lo scorso anno in napoli dal colto finanziere giuseppe della valle
ma anche i finanzieri; se impersonato in un capo, questi dovrà avere consiglieri
la regia camera co'finanzieri, che in certo modo faceva di bisogno anche a're
« multa » o pena pecuniaria dicesi in lingua del settentrione « fine »,
casti, i-1-232: fu certo librando in una gran città / pria finanziere,
finanziere ', nome che si dà in generale a'ministri delle finanze.
gratis et amore nel secolo decimonono? in un secolo, che gli amatori del progresso
reclami, i documenti debbono essere scritti in carta bollata, quindi la lentezza dell'
no è'sufficiente al dicto onore, in questo tempo, che fina al die
al die che tu di'intrare, in tale modo te studia, che ne-
, che ne- guno defecto se trove in te, ma onorato sci cumunale- mente
? anonimo, i-503: mortale colpo in vostra sguardatura / s'i'ò mai
mattino; / e stanno tutte spesso in far domanda: / -or non è vivo
, iii-42-14: io, perché sta in ogne terra suono / del pregio suo,
di dire: « la città è in parti, come in guerra civile ».
la città è in parti, come in guerra civile ». gli ingannati,
e con altre acciò che io, in questo tempo, che nascosta dopo quelle
sorti di calamità. 3. riuscire in un intento, ottenere un determinato risultato
risultato. -anche: andare a finire in un dato modo.
. sacchetti, ix-1088: la grazia in questo loco / ti fina d'annullare,
loco / ti fina d'annullare, / in tutto trasformare / amant'e amato amore
la vita ne la contrada de nicomedia, in soe proprie ville. tavola ritonda,
/ col qual non spero lieto essere in terra? 6. disus.
e ricomperare tutti gl'italiani che prestavano in suo reame, e fargli finare per
fargli finare per moneta. cibrario [in boccardo, 1-872]: moriva al
lettere senesi, 51: per fermo avaremo in questa fiera l'ottanta e cinque lire
di morbaco de la magnia si finò in seiciento marchi di steriino, a pagarne vinti
di treseto,... e in ognie bari e in ogni treseto vinti marchi
... e in ognie bari e in ogni treseto vinti marchi, infino che
gira tuttavia sanza finare, da oriente in occidente, sotto li due occhi.
ra- niari et a le sue redi in perpetuo d'una peza di terra arata
d'una peza di terra arata posta in renaiu, in del lucu ch'è detto
di terra arata posta in renaiu, in del lucu ch'è detto carraia, col
: ma quando tu, diletto, / in me tu hai parlato, / se
fatto isacio prigione, fusse consegnato subito in mano a due senatori,...
linee rette (per lo più in posizione verticale) in registri di
(per lo più in posizione verticale) in registri di contabilità, in tabelle
) in registri di contabilità, in tabelle, grafici, ecc.
dividono od anche suddi vidono in tante parti, sì per facilità e chiarezza
voce biasimata dai puristi, e in uso solo in alcune province settentrionali. tozzi
puristi, e in uso solo in alcune province settentrionali. tozzi, ii-
9-1 n: i due ficcano gli occhi in quell'intrico di zampette nere, di
che scopriva e decifrava l'annotazione fatta in margine a un foglio e la riportava nel
, 3-15: è nostro compito intuire, in base alla massima italica: pensa
tausilio, 186: da che si desta in oriente il sole / finché si corca
, e da che lascia il mondo / in guardia de le stelle, finché il
, / correndo l'ampio mar di seno in seno, / versan quest'occhi tristi
! marino, 286: dormì finché in levante / a risvegliarsi incominciò l'aurora.
nievo, 1-17: aveano trovato impiego in un filatoio, e il padrone aveva
tauro. marino, 1-164: ebro in seno il giovinetto accolse / fiamme sottili
/ fiamme sottili, indi s'accese in esse. / non però le conobbe
giacquer soppresse, / qual serpe ascosa in agghiacciata falda, / che non prende
scalda. leopardi, 11-3: d'in su la vetta della torre antica, /
mano, ed ella rimase colla falce in pugno a guardare finché il treno non si
mani dalla tavola, almen fin che in tutto non ne sono levate ancora le
lascia l'uomo finché non sia prostrato in terra. palazzeschi, i-23: tutti
e amabil sei, / tutti sempre in tuo favore / avrai gli uomini e gli
ci affranchi / ma ci rilasci tosto in sua balìa / come gatto che gioca
di vivere, finché nomadi, separati in famiglie, fe'sì che isolassero le
generale e individuale, e d'impotenza in cui lo vediamo oggidì. cicognani, 2-87
: tutti andavano verso il mare, in gruppi, in comitive sempre più fitte
verso il mare, in gruppi, in comitive sempre più fitte, e io
quasi impenetrabile. landolfi, 3-221: in seguito, invecchiando il soprabito, la
. baldini, 6-21: si trovò in fondo ad una scala tagliata nel monte,
fin de la mia luce, / vommene in guisa d'orbo, senza luce,
, 10-66: io ho perduto ogni cosa in un punto, / d'ogni mia
, a cui i nostri virtuosi dan fuoco in sul fine dell'aria. manzoni,
fine del solco. 2. momento in cui si conclude e cessa un determinato
fissato o convenzionalmente calcolato nella sua estensione in base ai movimenti periodici degli astri;
247: avemo allogato loro questo podere in quatro anni, e deanoci dare ne la
per afficto lb. quaranta di picioli in fiorini d'oro per quello che varrano
6-38: tu sai ch'el fece in alba sua dimora / per trecento anni e
[di fava] ne'luoghi freddi in fine di novembre o di dicembre, e
fine di novembre o di dicembre, e in luoghi caldi ovvero temperati del mese di
sbarbaro, 1-55: a fine cena restiamo in tre a guardarci; un po'delusi
treno delle sei e quarantacinque e arrivare in tempo a firenze per il mercato e
ultimi anni del secolo (si riferisce in partic. all'ottocento, e ha
baldini, 4-19: ho visto dei tandem in servizio ancora attivo, coi loro pedalatori
l'uomo giovane che si vede ancora in qualche vecchia fotografia, o nelle truccature
gente, / alto, che giunge in fine al primo cielo, / onde 'l
uniformi, che non si può assignare in lui né principio né fine, né destro
... lunga sì che arrivi / in fin del fosso. leopardi, ii-115
estensione di letti e giacigli affiancati, come in un ospedale o nella camerata di una
., 2-348: non particolarmente, ma in generale fecero inquisizione verso di quelli tutti
che il suo potere non aveva fine in fare questioni. guicciardini, 132:
3-208: ne'fini della posta città in italia fue uomo samo per nazione;
sieno rustichi campicelli, ma gran quantità in uno sanza intervallo, e che abbia
sia combattuto, e de'suoi fini in bando / da suo figlio divelto implori aiuto
, viii-208: convertirò le vostre cittadi in pianto, e tutti li vostri canti in
in pianto, e tutti li vostri canti in pianto; e vestirò li vostri dorsi
le muse la gloria del loro coro in cantare le sue degnissime laudi. bruno
divini discorsi troviamo che è detto stabile in eterno e velocissimo che discorre da fine
non aspettando fine naturale / di quella in cui natura / mise tutta misura, /
conceda e doni grazia che possiamo perseverare in bene e fare verace e buona fine
le invocazioni e il respiro si cambiarono in un rantolo, e anche quello si affievolì
-alla fine, nella fine: in punto di morte. dante, purg
da essa [porta], quanto fece in vita, i perch'io indugiai al
buon sospiri, / se orazione in prima non m'aita, / che surga
, / che surga su di cor che in grazia viva: / l'altra che
: / l'altra che vai, che in ciel non è udita? possavanti,
, i-140: mentre ch'e'visse in questo mondo, tenne sì fatta vita,
, l'opera mia. -essere in fine, in sulla fine, in fin
mia. -essere in fine, in sulla fine, in fin di morte;
-essere in fine, in sulla fine, in fin di morte; essere ridotto in
in fin di morte; essere ridotto in fine; stare, venire in fin di
essere ridotto in fine; stare, venire in fin di vita, in fin di
, venire in fin di vita, in fin di morte: essere agli estremi,
. cavalca, 19-337: essendo egli in sulla fine, fecesi congregare tutti gli
diègli per lo fianco, e stettene in fine di morte. leggenda di santi,
dì, ché ne'quattro primi istette in fine e di poi migliorò. cellini
male di me, e che gli stava in fine di morte. alfieri, i-12:
i-12: nell'età di cinque anni in circa, dal mal de'pondi fui
, dal mal de'pondi fui ridotto in fine. manzoni, pr. sp.
cioè non fece nulla; ne fu in fin di morte, ma la sua buona
complessione vinse la forza del male: in pochi giorni, si trovò fuor di
bisogna disporlo ai sacramenti, che è in fine. nieri, 309: si mise
a letto d'una malattia mortale e in pochi giorni venne in fin di vita
una malattia mortale e in pochi giorni venne in fin di vita. bilenchi, 61
vita. bilenchi, 61: aldo era in fin di vita. -per simil
poi sono discesi molti lignaggi di nobili in mugello e in valdamo e in città assai
molti lignaggi di nobili in mugello e in valdamo e in città assai, che
di nobili in mugello e in valdamo e in città assai, che oggi sono popolari
va diminuendo, anzi si dice essere in fine. -fare bel fine:
, a posto con la coscienza, in grazia di dio. -fare mala fine
dio. -fare mala fine: morire in peccato mortale. francesco da barberino,
francesco da barberino, 350: quando stae in orazione, non prieghi che cristo le
. villani, 12-106: chi muore in contumacia di santa chiesa e scomunicato, sempre
di cordoglio, / de'perduti compagni, in dubbio ancora / se fosser vivi,
. -in fin di morte, in fin di vita: sul punto di
forza del morbo non lo avesse condotto in fine di morte, ma soltanto infiacchitogli
libro di quelli che si potrebbero scrivere in fin di vita e tante volte non
vita e tante volte non si fa in tempo a scrivere, il libro in cui
fa in tempo a scrivere, il libro in cui si vorrebbe dire la verità ultima
questa gente franca non rimarrà poi gente in soria, che tutto fia dei saracini,
fia dei saracini, onde egli monteranno in grande orgoglio: e quello sarà loro diretano
trae di se stesso e l'altro in sé lo ripone. caro, 2-416:
il suo fine. giordani, iii-70: in europa... da molti secoli
. -andare alla fine: andare in rovina. c. e. gadda
l'artico emisfero / e tutto il cielo in gran travaglio messo, / cercando opprimer
fine del mondo. bocchelli, 13-129: in verità, alla fine del mondo e
mostri qual gente sia più da pregiare, in fatti d'arme. francesco da
questo o quel dotto ingegno ha composto in laude di colei, il cui fine
preso tre e quattro volte la penna in dir ciò, e tre e quattro volte
; da sé lasciarlo / precipitarsi a forza in mille e mille / palesi danni:
purtroppo!) / uscir non ponno in mal tessuti suoi / disegni ornai.
consertata, se vi s'usa diligenza in esseguirsi, ha buona riuscita; ma
e melidia / già tanto tempo disiate in vano, / ai vostri amori, ed
, / vuo'che lasciamo di servir più in oltre. -fine delle fini:
di un racconto, ecc.), in cui viene introdotta la conclusione.
latini, rettor., 28-25: in questa parte del testo procede tulio a
b. croce, ii-8-47: in questa cerchia, e non in quella
ii-8-47: in questa cerchia, e non in quella della poesia, si ritrova il
: io scrissi allora la parola 'fine'in fondo alla pagina, chiusi lo scartafaccio e
da poi si smaltò la detta opera in molti luoghi, massimamente nel suo fregio all'
sua bella fine, la quale si dà in questo modo. cominciando a dar primamente
dipinta e condotta, che ella pare fatta in un giorno, e con quella fine
idioma usate per ben comporre, perciocché in quelli i vocaboli nella maggior parte sono in
in quelli i vocaboli nella maggior parte sono in tutto dalli nostri differenti, ovvero in
in tutto dalli nostri differenti, ovvero in principio, ovvero in fine stroppiati,
nostri differenti, ovvero in principio, ovvero in fine stroppiati, né si formano,
once undici e mezza di fine per libbra in lire dodici e soldi quindici a fiorino
fisiche e spirituali (ed è spesso in correlazione con mezzo). giamboni,
biondo crine, / od alle rose in lei, ch'invidia il maggio.
bianche e fresche brine: / e s'in me pur s'accende il dolce raggio
è infinito) / può andar, se in qualche fin falso non posa. f
, che non dovrebbe mai aver fine in noi, tenuti ad operare, come ragionevoli
amai, quel che sognai, fu in vano; / e sempre corsi, e
quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori colorate,
quale apprende la differenza de le cose in quanto sono ad alcuno fine ordinate:
loro. -persona che è l'oggetto in cui si accentrano aspirazioni, desideri,
accentrano aspirazioni, desideri, affetti e in funzione del quale si esplicano facoltà,
il più nobile animale che si ritrovi in questo universo, anzi è in certo
ritrovi in questo universo, anzi è in certo modo il fine e il signore di
. caterina da siena, i-21: quando in sul legno della santissima croce morì per
: l'uomo spirituale, che è in grazia di dio, e è da lui
perfettamente, intende e ferma il suo fine in dio. castiglione, 487: direi
causa. serra, ii-574: da allora in poi, tutta la speculazione etica degli
una parte, del fine unico, in cui tutti i fini particolari debbono logicamente
... che venisse a sonare in casa sua, non ad altro fine che
, vii-53: voi con secondo fine veniste in questo loco. foscolo, viii-34:
le società civili non doveano essere trattati in modo ambiguo. carducci, ii-2-130: voglio
nasconda secondi fini, può essere, in chi la usi, soltanto pietà: non
-fine a se stesso: ciò che ha in sé la ragione suprema del proprio essere
per allevare fratelli e sorelle, si conclude in genere nel raggiungimento di un titolo di
fenomeno accade proprio nella regione d'italia in cui la cultura era professata un tempo
né io uscivo, né voi entravate in casa mia; pur sia con dio,
e1 predicatore che ha predicato questa quaresima in pisa, se ne è uscito, e
uscito, e venendo con alquanti frati in sulle sbarre, li feci tutti ritornare
ogni buon fine aveva ancora un libro in mano. 15. ciò che si
. gherardi, ii-54: vedete ornai in quanti varii ardori e con diversi fini
due galee, con esse disegnava di andar in corso, veramente con fini di far
ispe- ziale fine, da dio inteso in tanta celestiale infusione. frezzi, iv-10-115
, l'effetto ultimo, l'obiettivo in considerazione del quale è disposta e indirizzata
conv., iv-iv-5: sì come vedemo in una nave, che diversi offici e
, 11-23: d'ogni malizia ch'odio in cielo acquista / ingiuria è il fine
perdé; le quali grazie tutte riferiscono in uno fine, cioè in bene. castiglione
tutte riferiscono in uno fine, cioè in bene. castiglione, 369: la
con quello sulla moralità dell'artista, in quanto uomo pratico, né coi provvedimenti
ultimo, infine, al termine; in conclusione. latini, rettor.,
., 24-41: noi pur venimmo alfine in su la punta / onde l'ultima
: sempre uno principe così fatto consumerà in simili opere tutte le sue facultà,
marino, 4-34: de la bella rubella in voce amara / l'orgoglio e 'l
mi prende, / e come seco in baldanzosa gara, / contumace beltà pugna
ma anche senza questo, non vi venne in mente che alla fine avevate un superiore
d'annunzio, i-417: taciti, in compagnia, / al fin discenderanno. serra
, solo con la sua propria; in una solitudine che è fatta ricca di tutte
gioco, del salmo, dei conti: in definitiva, tutto sommato, a conti
, nessuno le poteva mettere il velo in capo senza il suo consenso. giusti
che alla fin dei conti c'era in fondo papà colosseo, capace di ritirar
fin fine, alla fine alla fine, in fin fine, alla fine delle fini
fine, alla fine delle fini: in ultima analisi, in definitiva, finalmente
fine delle fini: in ultima analisi, in definitiva, finalmente (e ha valore
condiscendenza]. settembrini, 135: in fine in fine i filologi e i
. settembrini, 135: in fine in fine i filologi e i filosofi germani
iii-24-186: se non che il chierichino in fine in fine è un uomo anche
se non che il chierichino in fine in fine è un uomo anche lui come
aretino, 8-58: in questo paradisetto venia la dottora, e
., ii-287: veduto, dunque, in poche parole come l'amore menoma,
innamorato. -in buona fine: in fede mia (come esclamazione).
esclamazione). grazzini, 4-139: in buona fine, che io son carica da
. -in capo delle fini: in conclusione. marino, vii-394: in
in conclusione. marino, vii-394: in capo delle fini (se giova a dime
362: voi volete che e'dia o in qualche sucida / che ce lo storpi
sucida / che ce lo storpi, o in qualche sgherro che ce lo / svii
fine. -mettere a fine: metter in pratica, effettuare. seneca volgar.
, che un mese innanzi avevano romoreggiato in firenze per mutar quello stato, ripresono
: da ultimo, al termine, in definitiva, insomma. bibbia volgar.
la abbandonerai. nella fine troverai riposo in quella; e converti- rattisi in dilettanza
riposo in quella; e converti- rattisi in dilettanza. boccaccio, dee., 4-10
: dice 'l mio aristotile, / che in ogni azione si attenda al fine.
mio disio dee aver fine, / in questo miro e angelico tempio / che
i corpi dei buoni ritorneranno coll'anime in gloria di vita eterna, nella compagnia degli
7-ii-114: sono alcuni che vogliono diventare in un tratto contemplativi e vanno subito alla altezza
e'cominciaro a corrare per le tende in qua et in là tutti rossi di corruccio
corrare per le tende in qua et in là tutti rossi di corruccio, e guardavano
molti feritine e alquanti morti come se in giusta battaglia stato fosse, venendo la
, ii-5-48: al desinar diè fine e in piè levossi. manzoni, 310:
a fine per buono consiglio, saranno in buona ventura. boccaccio, i-5:
con vigorose forze all'ammirabile impresa; e in brieve tempo con la sua forza e
dei, essendo con lui gli etoli in compagnia, le cose di grecia, ancora
acciò che, sciolto, possa seguire in tutto cristo crocifisso. oddi, xxi-11-271
patti, chiederebbe tali guarentigie da suscitare in esso gravi preoccupazioni; egli vedrebbe il
egli vedrebbe il trono de'suoi avi abbandonato in balia de'mugghianti flutti de'popolari rivolgimenti
la mèta. trascritta... in un libro grande in foglio, con notare
trascritta... in un libro grande in foglio, con notare nel medesimo da
, alla quale fece fine il muro in sull'arno ove poi si cominciò e fece
le tentazioni, ma dà loro pazienzia in esse. boccaccio, iv-166: nel
fiammetta parla al libro suo, imponendogli in che abito, e quando e a
generazione fu dal mille dugento sessanta cinque in fino al mille quattrocento trentaquattro: e
, farò fine per essere ancora sobrio in questa parte. caro, 3-1134:
mai di alcuno di que'tanti elogi fatti in migliaia e migliaia di libri. botta
liquidazione deve avvenire al termine del mese in cui è avvenuto il contratto. -per
cosa molto notabile. -porre fine in qualcosa: mettere un limite in qualcosa
fine in qualcosa: mettere un limite in qualcosa. giamboni, 46: la
perché le cose de'svizeri importano molto in questa impresa, molto meglio ne potete
meglio ne potete intendere se si mantengono in lombardia... o se si partono
. -senza fine: illimitatamente, in eterno (con funzione avverb.)
di travaglio e uno poco di dolore in tra gli mali uomini, sappia bene
ampio mare / è grande e vasto, in cui serpenti e draghi / s'aggiran
e giosafatte, 23: io credo in uno iddio, e lui solamente adoro
uno iddio, e lui solamente adoro in tre persone, cioè lo padre e lo
lo figliuolo e lo santo spirito, in tale modo che queste tre persone sono
io fuggio d'amare, e spezialmente uomo in terzo grado più giù di me,
senza fine. delfino, 1-455: ma in noi resta la doglia / del miserabil
. pascoli, 7: così dissi in quel lampo senza fine; / vi chiamai
magna, [l'imperatore] passò in italia. petrarca, 71-44: ma se
non se ne viene mai a fine in tutta la vita dell'omo. g.
. morelli, 130: awenia che in firenze erano assai divisioni e discordie fra'
maschile, poi anche femminile secondo i temi in -i-, come funis * fune,
gran masserizia / procacciatevi, donne, in panni lini. sassetti, 124: vèngonne
spalle, / a coprir il bel corpo in fino al piede. p.
pezzuola neglettamente avvolta al capo col nodo in alto, e mostrante una ciocca de'capelli
. praga, 4-129: l'acqua lascia in disparte alcune tese di terreno coperto di
garretti troppo fini. -ridotto in minuti pezzetti, sminuzzato. magalotti,
, grattata fina, e fatta bollire in cannelli tagliati di certe canne chiamate
fr. leonardi, lxvi-2-308: mettete in una terrina poco più di mezza foglietta di
tritato fine. -struttura fine: in spettroscopia, struttura delle righe spettrali molto
costituiscono un doppietto, un tripletto o, in generale, un multipletto. 2
che quella... che, versata in candido panno e scossane poi, niente
fine, le sue acque azzurre sempre in movimento e sempre vive. -con
sono altre fibule, sottilissime e finissime in punta, da far imaginare che servissero
sì fina che tutti i paladin prese in arcione, / salvo che orlando, di
), non pescando tanto a fondo in quel subito, si lasciò intrigare in un
in quel subito, si lasciò intrigare in un laccio. b. davanzali,
/ sebben uomini siete da dozzina / in furberia però giudizio avete. settembrini [
richiedono da una sua pari nella situazione in cui l'hanno messa. -sostant
ribil sua persecuzione / potè far satanasso in que'pri- m'anni, / come
difese, non ha gran tempo, e in certa maniera salvò in faccia al mondo
tempo, e in certa maniera salvò in faccia al mondo l'astronomia. cesarotti,
loro figure, il solo farle discórrere in una lingua moderna, toglie, per
con molta finezza, perché di quando in quando riscalda artifiziosamente l'azione e ravviva
frate, vedere saggi valenti, e soliciti in terra operadori, e nescienti e disvalenti
operadori, e nescienti e disvalenti e pigri in pietre pre- sioze ed auro fino!
un monte che si chiama falterona, in toscana, dove lo più vile villano di
, lucido sereno, / fresco smeraldo in l'ora che si fiacca, / da
petrarca, 325-80: com'ella venne in questo viver basso, / ch'a dir
e dolce ancor acerba, / parea chiusa in or fin candida perla. marco polo
tosto, ogni donzella / pon seco in opra, e con suttil lavoro / fa
bel faggio e d'un alloro / portaro in lieta mensa e lepri e cervi /
lieta mensa e lepri e cervi / in bei vasi d'argento e di fino oro
monti, 2-587: errava / minerva in mezzo, e le splendea sul petto
cielo ambisce / il suo candido latte in nero inchiostro; / macchiar d'ebeno vòle
declive, / tremando piano i vetrici in su'cigli, / stormendo i pioppi
cigli, / stormendo i pioppi snelli in su le rive, / questi di fino
undici e mezza di fine per libbra in lire dodici e soldi quindici a fiorino
misura a dividersi una libra di argento in ducati 14 e gr. 61. la
veramente dirsi di zecca, perelli era, in quel tempo, la lega del mio
.. ha molti abituri di cittadini posti in vaghi e dilettevoli siti, bene risedenti
.., factose secretamente pignere, in uno bello scudo, in campo de finissimo
pignere, in uno bello scudo, in campo de finissimo azuro una mano che
mano che salava uno capo d'aglio in uno saliero e, disopra il scudo
8-339: e so che cappe tinte in rosso fino /... / vedesti
. valeri, 3-358: come se in te fluisse / nuova più bianca linfa,
pericoloso nell'estate il mutare aria anche in migliore, e l'andare da massa in
in migliore, e l'andare da massa in arie più fine e più salubri.
d'amare, / ch'amor fa manti in fin pregio avanzare, / poi metta
fin pregio avanzare, / poi metta in cortesia tutta sua spera. fiore,
aretino, ii-7: farei dare madrigali in sua laude, e dal tromboncino componevi
, 9-9: la detta corona si dà in milano, ed è di fino acciaio
nostro affanno si compiace, / pena in veder di che tempra fina / sieno
la neve pura, / onde implicato in un cerchietto fino, / che con mista
: è stato il primo ad incidere in grande. fino a lui l'incisione era
. fino a lui l'incisione era in lavori fini e ristretti. d'azeglio,
., io-7 (446): era in que'tempi minuccio tenuto un finissimo cantatore
par., 9-69: qual fin balasso in che lo sol percuota. cino da
, / per non morir di fame, in ciabattino. della porta, 2-329:
alvaro, 7-142: è il tempo in cui le signore indossano uscendo la biancheria
cadranno per istrada o dovranno essere soccorse in caso di svenimento, si trovino tutte
di svenimento, si trovino tutte bene in ordine. moravia, xi-294: il
qualità, e siete fatta per stare in una bella casetta. -per estens
mio parimento, / d'agri infino in messina; / cioè la più avenente.
giamboni, 4-82: dunque ciro intrato in scizia, posta l'oste lungo il
ritonda, 1-259: fece coricare tristano in uno riposato letto, e fae sue
i-13: gran spaccio si fa ancora in quel fondaco di alcuni morselletti fatti di finissima
cioccolata] di più fina libbre quindici intere in tutto, ch'ella mi spedirà al
, 16-i-18: ei s'è fitto in umore / di trovar un odore / sì
. vidi la gran padova di trascorso, in cui, minerva, tenendo reggia,
bellissimo oriente, / nata e concetta in un mar d'umida brina. forteguerri
: chiede da cena, e vuol stare in cucina, / e dà di mano
un'oca / da mangiartelo lesso, od in zimino [il pavoncello]. muratori
il desiderio avuto, / per ridottolo in tiglio fino fino / tesserlo come il raso
farsene poi gli abiti e i calcetti / in cambio di muerri e di dobletti.
valeri, 3-170: c'era, là in fondo, sospesa sul mare, /
manticetti e registri finamente lavorati, riposa in un angolo: e un liuto, e
sostegni e la balaustrata del balcone erano in legno finemente scolpito. savinio, 181
. 3. con intelligenza, in modo approfondito; acutamente, intensamente;
modo approfondito; acutamente, intensamente; in modo arguto, pungente. bertola
bertola, 193: quello che meglio è in armonia con somigliante professione di sentir finamente
finezza di grana (ed è usato in particolar modo per le pellicole di piccolo
. (superi. finissimaménte). in modo eccellente, alla perfezione; con
finamente. albertano volgar., 88: in tutte le tue faccende, innanzi che
e che lasciava sì potenti eredi, in verità era cosa proprio da ridere. cassola
ama donna valenti, / poi li vene in fallendo / di giorno in giorno di
li vene in fallendo / di giorno in giorno di suo convenenti. -con
sei prendono. 4. minutamente, in piccolissime parti; fittamente. magalotti,
che una sola macina da polenta, ma in tempi meglio avventurati triturava del bel frumento
ecco, nel cavo della vasca formata in breve dall'acqua, il fondo sabbioso
che spesso si trascorrono fuori città, in campagna, al mare, ecc.
delle solite gite di fine settimana. in un gruppo di amici, distribuiti su due
aria e luce agli ambienti e consentire in genere la vista verso l'esterno;
applicati vetri o anche altro materiale, in modo da poter essere aperta o chiusa
brazo, / quando scendesti a me in diporto / per la finestra de lo palazo
la vista, che tutta la pietà parea in lei accolta. bibbia volgar.,
comanda che lasci la finestra socchiusa, in modo che v'entri tanto lume ch'egli
a piero di sobisso... in molti disegni di fabriche, di piante di
attenenti a quel me * stiero. in sulla cantonata degli albergotti... è
non voglio stare alla finestra, quando in faccia vi è una donna di quel
che dalla finestra si vede; fan posto in casa, per essa, ai due
un'imposta che può scorrere dall'alto in basso. -finestra a quadrelli: che
vasari, i-180: ma i moderni che in molto maggior copia hanno avuto le fornaci
vetro colorite ed effigiate, le quali in moltitudine grandissima sono degne d'ammirazione non
sono stanze separate al piano ed in solaro, capacissime per molta comodità che
11 tuo desco sì come da scrivere, in forma che la finestra ti batta sopra
, 2-69: se trarrai una bombardella in un cortile circundato di conveniente mura,
di conveniente mura, qualunque vaso fia in detto loco o finestre impanate, tutte
potrai, usando qualche diligenza, difendertene in casa co'fuochi, e colle finestre
impannate, e fuora col portare qualche cosa in capo che te ne difenda. vasari
sopra il tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in fronte co'lati formanti
tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in fronte co'lati formanti un triangolo acuto
lucente altera, / venne a salvarne in su li estremi giorni. folengo,
contadini, i banchieri, i professori in una chiesa a una funzione di festa
, gli esasperati e gli annoiati, in un teatro a una bella musica: ecco
, che riteneva le sole rivelatrici del divino in terra e come le finestre del mistero
finestre del mistero. 2. in senso generico: apertura; breccia,
co'primi avanti / pirro con una in man grave bipenne / le sbarre,
, 9-87: abbia [la colombaia] in ogni quadro una piccola finestra, che
piombo o con ferro / fare in tai bestie elette empia fenestra. carducci
le loro similitudini all'occhio, e in un medesimo tempo tutte capiranno in detta
, e in un medesimo tempo tutte capiranno in detta finestra. -vuoto lasciato
detta finestra. -vuoto lasciato in un foglio dal ritaglio di un'illustrazione
di carta trasparente, che viene usato in alcune buste di tipo commerciale per permettere
-articolo posto al centro o di fianco, in basso, a chiusura della pagina di
attrista / trovò la via d'entrare in sì bel corpo! soderini, iv-152:
6. tipogr. il vuoto lasciato in una colonna di composizione in seguito alla
vuoto lasciato in una colonna di composizione in seguito alla caduta fortuita di un gruppo
estens.: assenza circoscritta di stampa in una pagina. -anche: spazio vuoto
pagina. -anche: spazio vuoto lasciato in una pagina composta allo scopo di inserirvi
una pagina composta allo scopo di inserirvi in seguito un'illustrazione o altro.
opera di corrosione di agenti esterni, in una falda di ricoprimento o di carreggiamento
9. anat. apertura o orifizio che in genere interrompe la continuità di pezzi scheletrici
situata nell'orecchio medio, che pone in comunicazione la cassa del timpano col vestibolo
la patria, ed a meditare di portarsi in altro luogo, ove non toccasse loro
più di una volta l'avevo udita esclamare in un negozio: « no, è
, con mezzi illeciti, di soppiatto in un luogo; uscire forzatamente, essere
le cose di firenze, disse: in fatti e'vi sarà difficile avere a entrare
statò. -fare entrare, mettere in una casa per le finestre una ragazza
la parola; perché non ti vo'metter in una casa per le finestre.
cavallereschi, 85: io voglio con fusberta in questa destra / tagliarli tutti, o
ha altro da fare che imporre alla moglie in cambio del suo consenso il versamento di
5. -mettersi alla finestra: mettere in piazza, rivelare apertamente le proprie vergogne
rivelare apertamente le proprie vergogne. -mettersi in finestra: mettersi in mostra. -non
vergogne. -mettersi in finestra: mettersi in mostra. -non arrivare le scale alle
affatto della vista, / ch'è in sul serrare ornai delle finestre, /
sul bianco, / con una penna in man. fagiuoli, 1-5-267: -soscriva ella
parte, far da spettatore; porsi in bella vista. giovio, ii-20:
è al mondo più bello stare che qui in roma, quando uno si contenta di
lontano da ogni ambizione, si mette in capo di volere stare alla finestra col
. fagiuoli, 3-2-369: chi molto in somma sa, sa star quieto, /
sia la presunzione, / e quel porsi in finestra col tappeto. 11.
donna che spreca il tempo a mettersi in mostra non è degna di fiducia.
un altro. -le donne sono sante in chiesa, angele in strada, diavole
-le donne sono sante in chiesa, angele in strada, diavole in casa, civette
chiesa, angele in strada, diavole in casa, civette alla finestra e gazze
toscani, 103: le donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole
donne son sante in chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla
chiesa, angele in istrada, diavole in casa, civette alla finestra e gazze
chiudersi delle forbici ha aperto una finestretta in quel foglio rosato del peritoneo. -finestrini
volte esser venuto lo spirito santo, in forma di colomba, ad eliggere altrettanti vescovi
: sarebbe ridicolo un gran palazzo distribuito in celle, in finestrucce, in ordi-
un gran palazzo distribuito in celle, in finestrucce, in ordi- netti. e
palazzo distribuito in celle, in finestrucce, in ordi- netti. e. cecchi,
guglie, di torrette, e tutto in merletti e in bambocci. bersezio, 186
torrette, e tutto in merletti e in bambocci. bersezio, 186: entrai
bambocci. bersezio, 186: entrai in un'anticameruccia non rischiarata che da un
nella porta. loria, 1-106: più in alto le sagome tozze dei carri si
della detta cappella di sisto, facendovi in due lunette in testa quelle finestrone
cappella di sisto, facendovi in due lunette in testa quelle finestrone terribili. rosa
finestrone terribili. rosa, 88: in una casa con suo gran diletto /
viani, 10-40: una finestróna è tagliata in alto, le vetrate sono spalancate e
, per la vicinanza delle stalle ch'erano in fondo al cortile, sul quale guardavano
fenestra * buco, apertura * (praticata in una parete, per dar luce,
. ant. che ama mettersi in mostra alla finestra (una donna)
con vigilie, che spesso tu stia in orazione, usare le prediche, usare
me fenestra, / che, vago in un pensier, pongo in oblio / ciò
che, vago in un pensier, pongo in oblio / ciò ch'io guatto or
, per ira, per disprezzo, in faccia a qualcuno che si trovi sulla
giannotti, 2-2-65: l'altra porta è in quella faccia maggiore che non è fenestrata
1-83: dette lettere si possono fare cifera in carta finestrata, o in musica,
fare cifera in carta finestrata, o in musica, secondo il beneplacito di detto
primo finestrato. berchet, 400: guardò in alto, cercò il finestrato, /
è chiuso per tutto, fuori che in que'gran finestrati, i quali,
tua alle tre ore, e tu in quello ponto ti farai alla finestrella della
parti), qual piccolezza averanno le immagini in questi innumerabili specchi a facette? ojetti
il suo mondo. 2. in senso generico: piccola apertura o portello,
sarpi, i-74: e però suonando in un forno, esce dalla porta il
, mettendo un cannone con una finestrella in acqua e per esso nella medesima un
, 2-43: le finestrelle d'aereazione, in sommo dell'intradosso, riversarono nubi di
, 87: cantava al buio d'aia in aia il gallo. / e gracidò
fenestrello della cantina. praga, 4-183: in uno dei tanti giri che facemmo,
o da una sola imposta (e, in partic., quelle delle carrozze ferroviarie
se disposto era rivelar la cagione che in boemia condotto l'aveva. tornielli,
. tornielli, 492: col dito in alto deh! mirisi intanto / lo pellegrino
de'romani. dottori, 1-133: in lettica venia mezzo scoperto / perché levate
nel norte, per cui la russia guarda in europa? = acer
sottile; sottigliezza, esilità. - in partic.: tessere liscia, l'avere
sottile (la pelle). - in senso concreto: oggetto filiforme.
bellini, 5-1- 146: sono in paragone di queste finezze ombre affatto e
. -modulo di finezza: la percentuale in peso di un campione di materiale che
/ contra la spada che non scende in fallo. cellini, 642: volendo dorare
questa finezza, si batte col martello in su una ancudine. b. davanzati,
si possono i cambi reali del danaro ridurre in alcun modo ad industria naturale. redi
. d. bartoli, 40-iv-753: in questo sì prolungato martirio del padre cattanei
, 2-16: quel neo, ch'in voi si sprezza, / non è nel
uomini, che non ve la introdurrebbero in un paese privo di queste grazie tutti
. serra, i-301: abbiamo anche in mente che marradi per la pienezza del verseggiare
.). redi, 16-vii-21: in turino hanno aperto un'accademia di lingua
ultime finezze dell'arte, che anche in queste terrene cose al pari delle celesti
. tecchi, 10-274: ma proprio in questo campo delle oscillazioni e dei ritmi
finezze e delle penombre della malattia, in cui contarmi aveva fama di maestro, questa
i-62: parlava e diceva cose che mostravano in lui una conoscenza squisita del mondo,
della natura. bocchelli, 2-135: in lei c'era misura e finezza;
occhiali... gli permettevano di assaporare in tutta quiete le ricorrenti giostre e finezze
dell'impareggiabile foglio umorifero ch'era, in quegli anni, il « guerino meschino
mai compromesso la loro finezza di dilettanti in un combattimento troppo serio. 7.
7. accortezza, scaltrezza. -anche in senso concreto: atto scaltro, accorto
riferivano alla questione che agitava gli animi in quei giorni: ma la finezza contadina
. bartoli, 43-2-51: la carità, in chi opera solamente per dio, ha
16-iv-214: non voglio tralasciar di ridurvi in mente quella degli amori della vipera con la
fatto la finezza di chiudermi la finestra in faccia, senza fare alcun motto, dopo
parla e guarda attenta, e dimostra in tutti i modi una finezza naturalmente signorile.
finezze e galanterie. 9. in aerodinamica, il rapporto fra resistenza e
di avanzare nell'aria incontrando poca resistenza in virtù delle proprie forme opportunamente profilate -come
con la chiara coscienza di essere in contrasto con la verità).
tasso, 4-90: stassi talvolta ella in disparte alquanto, / e 'l volto e
quando la fortuna del mondo lo condusse in affrica, finse costumi da profeta, e
roma... e fatene scrivere in qua d'altronde molte contrafatte, tutte piene
chiusi, e gittatolo [il ducato] in alto lo fece risonare dinanzi ai piedi
il nome. -ieri sera era in aria di fingere. panni, xii-65:
e lo lasciai, senza più cercarlo in due mesi che stetti fisso a livorno.
/ gran fabro di calunnie, adorne in modi / novi, che sono accuse
al mondo appare. -ant. in costrutto pronom. bibbia volgar.,
fantasia, immaginare (per lo più in costrutto pro- nomin.).
motteggiare, onesto e soro / parlar in donna, com'in suo tesoro, /
soro / parlar in donna, com'in suo tesoro, / pose natura mai
/ tutt'è 'n costei, amor, in cui le chiavi / della mia pena
fare di boto, / la quale avese in sé sete faze; / e in
in sé sete faze; / e in zascuna di quele feze dipingiere: /
v-744: la fantasia o vero immaginazione opera in assenza e lontananza d'essi [i
più difficile il governo de'regni, in effetto, di quel che si finge un
lo contrario, che seguano ad abitare in italia i letterati della nostra nazione,
-son.: poi finge marte, in teseo trasformato, / in arcita raccendere
finge marte, in teseo trasformato, / in arcita raccendere il furore, / che
il furore, / che per riposo in parte era tirato. bandello, 2-37
mostravano quale fingono i poeti che venere in ida tra l'altre due dee al
manifestamente che i buoni autori, che hanno in questa lingua scritto romanzi, si hanno
, che può chiamarsi ancora argomento, in questi tempi ne'quali sono scritte le
, e fingo / ch'altri avvampi in quel foco ond'io sol gemo; /
il vuol qua lora / in essa appar quel che fingendo insegna. vico
padre degli uomini e degli dèi, ed in atto di fulminante. metastasio,
favole io fingo; e pure in carte / mentre favole e sogni omo e
sogni omo e disegno, / in lor, folle ch'io son, prendo
errare, dacché egli l'assimila in tutto e per tutto alle sensazioni, incapaci
da sé formandone e fingendone, ha in maniera operato, che si può la sua
medici, i-65: amore il bianco dito in te dipinge, / or l'angelico
, 8-982: v'avea del tebro in su la verde riva / finta la marzial
/ finta la marzial nudrice lupa / in un antro accosciata. idem, 10-1017:
cosa mirabile a vedere!) / in sembianze d'enea; d'enea lo scudo
hanno trovata maniera di fingere il vetro in cristallo, e fame vasi da bere
cristallo, e fame vasi da bere in cento mila foggie diverse, e d'assottigliarlo
cento mila foggie diverse, e d'assottigliarlo in capegli, e fame piume di più
rapito fra esse, ma quali sembrano in sì gran lontananza allo sguardo di noi
figure. rosa, 1-137: primieramente in una tela grande ho dipinto il dio
tela grande ho dipinto il dio pane in atto di discorrere con pindaro poeta e
vita di numa, e questo lo fingo in mezzo
imitata dalla mano degli uomini, o fingendola in colori 0 colorandola a guisa di quadro
[l'orsa], / di fabro in guisa, i suo'deformi orsacchi.
5. rappresentare teatralmente, mettere in scena (una commedia, uno scenario
essi fingendo le persone contendessero fra loro in forma di dialogo della religion cristiana.
cristiana. parini, 264: osiamo in breve scena / finger le reggie, i
, il mar sì vasto, / e in privati ornamenti il regio fasto. e
: la scena si finge per lo più in luogo coperto e chiuso, con altre
le voci degli uccelli / per me rapire in gioia. -per simil. e
. baretti, 3-238: il lusso in fatto di vetro, come già v'
i sensi o la fantasia sono tratti in inganno (e si dice di esseri inanimati
dicesi la parte di esse che è in faccia, e finge lontananza. leopardi,
, fuori di porta san tommaso, in luogo detto la spineta, oggi seivana bassa
dame e cavalieri perfetti, cicalanti fra loro in vuote conversazioni mondane. bacchelli, 3-189
saggio, buon, valoroso: talché in sfinge / se stesso annichilando alfin converte
bontà, per vie romite / esule è in terra, e quei che curio vedi
] se stessi fingere a quello acadea in taglio, che sendo in persia, altrui
a quello acadea in taglio, che sendo in persia, altrui patria, pomposa,
dei mostir] il gusto del cinquecento in declino, amante di giganti, di mostri
provare ad essere tutto, il fingersi in mille guise, pianta, animale, occidente
il morto, meglio che non fanno in questa terra alcuni guardiani de acqua santa
'(originariamente nell'argilla) e in senso più generico 'manipolare ';
così di dentro, come l'uomo fosse in un campo aperto.
buti [crusca]: era stato dicitore in rima; e come stato fingitore nel
come stato fingitore nel mondo, arreca in comperazione le finzioni de'poeti. vasari
fingitore di figure: e però lo farei in atto di figurare maschere di variati mostacci
fingitrice facoltà,... consista in prendere dalla natura, o dalla
chiara co'miracoli risplendeva, agnesa, in questa finibile luce addormentata, si svegliò
con l'arte del vero, rimane acquistato in eterno al patrimonio morale ed estetico del
(un vocabolo); che termina in un dato modo (uno scritto,
, 1-70: si usa frequentemente anche in oggi, per lo genio della favella
della favella, i nomi propri finienti in consonante ridurli alla terminazione di vocale.
piani con la coppia finale e finiente in endecasillabo tronco sono un'eco un poco
par che far dea bon signore / in signoria sua fier cominciamento, /..
finimento. guittone, viii-18: bona incomincianza in dispiacere / torna, se è malvagio
dell'asta, e che punta poi in terra, quando l'ombrello chiuso portasi
consonanze noiose e via via, sembra, in fine, una ripulitura, un finimento
pelle del capo e de'piedi, rivolta in cartocci, vi fa acconci finimenti.
ed insieme adomano le estremità delle opere in oro ed argento. 3. ultima
medesimi poeti, senza niun sentimento avere in sé, ma solo per aggiunta e
, 2-126: nel ripigliar di stanza in stanza i finimenti voi mancate, perché
vocale, e bisogna che siano accorciate in ogni modo... stimo dunque che
avendo a far loro cento proemi, in modo tutti gli variò, che grazioso
danno a chi gli ascolta; senza che in tanti finimenti e rientramenti di ragionari,
verri, i-169: e quand'anche potesse in alcune occasioni servire quest'artificio che chiamasi
, / che la stava aspettando ancora in letto, / bel finimento di topazzi e
. sergardi, 296: tutti si pone in capo i finimenti / delle più giovinette
di gemme, co'quali la donna vestita in gala, omasi il capo, o
che la cecilia aveva fissato di comparire in quella sera in un leggiadro abbigliamento all'
aveva fissato di comparire in quella sera in un leggiadro abbigliamento all'orientale: or
un bel finimento di corallo che completava in maniera veramente magnifica quel novello capriccio della
ed altri unguenti. baldelli, 3-336: in che maniera, oltra ciò, sian
v.]: * finimento ', in generale, nel commercio e nelle arti
, s'intende tutto ciò che si mette in opera per arredare o abbellir checché,
morire. latini, i-282: vidi in sua fattura, / che ogne creatura /
rima- sono voti degli angioli che caddono in cielo, son presso che ripieni;
la dipartenza con esso meco per rivederci in quell'altro mondo. gioberti, 1-iv-337
frequenti pestilenze e le carestie, volsero in europa gli animi e le opere alla
, quanti bastavano a tenere il finimondo in una distanza sufficiente a non incutere terrore.
sin ora non mi son mai incontrato in vedere che il globo terrestre con l'elemento
con l'elemento dell'acqua sia andato in niente, sì ch'io abbia potuto osservare
ch'io abbia potuto osservare quel che in questo piccol finimondo faceva la gragnuola e
/ e fors'anco un po'più in là. guerrazzi, 7-301: il carro
de sanctis, 7-146: quell'uomo va in alessandria d'egitto che, senza vapori
giù turbinando per le frane freddi e roteanti in dense e fragorose trombe, che all'
boito, iv-112: gole alpestri e in queste muraglie rovinose: sono tripudii o
del notaio, sarebbe stato il finimondo in casa loro; quando il notaio imbestialiva.
, ix-312: andammo dietro di lui in quella casa del comune e trovammo un
che si pigiava e urlava e protestava in fondo ad uno stanzone bianco e vuoto
. d. battoli, 30-17: in questo fare, uno scombuglio un bollimento
parco curvarsi, contorcersi, sradicarsi, in spasimi più che umani, fra schianti,
sopra un cumulo di macerie, avvolte in un'immensa nube di polvere, in un
in un'immensa nube di polvere, in un silenzio universale da finimondo. baldini
riverbero d'un inestinguibile incendio, è in fondo alle strade, e dalle prime ore
venire a finimondo: venirsi a trovare in una situazione disperata. nardi, 1-5-1
. sassetti, 289: gente morta in buon numero. almeno mi aveste voi
finimondo. stuparich, 5-13: partii in macchina alla fine di giugno. per
. finimondóne: persona eccessivamentecellini, 552: in su quella tanaglia, dove e'[i
allegri, 126: io non vorrei in disgrazia maledetta... che vo'
finimondoni della terza cotta, udendomi favellar in sì fatta maniera. girolamo leopardi,
se non fuggendo, si risolveron di metters'in chiusa, com'e'fringuelli.
campanella, i-37: se sol sei ore in croce stette cristo, /..
cerimonie suddette, si ripone la sposa in carrozza, e vien menata a casa
, tornato a casa. fece molto rumore in paese. pavese, 1-46: il
finiamo il fieno. -in correlazione o in contrapposizione con cominciare. guittone
bisticci, 3-416: avendo allegato careggi in somma a uno maestro intendentissimo, e
d'esser colui che fabbricava la casa in piazza, che non la poteva finire per
garzoni, 1-672: fece quella venere in coo tanto stupenda, che, avendo lasciata
, il quale peso aggrava il diamante in su la ruota, per dare più occasione
-assol. cennini, 1-4: lavorare in muro bisogna bagnare, smaltare, fregiare
fregiare..., adomare, finire in muro. vasari, iii-15: lavorando
ogni parte, e i capelli stessi distingue in modo da poter numerarli.
io dovea, / l'ardor del desiderio in me finii. valerio massimo volgar.
fretta i piedi a terra frego / in verso lui e, poi che mi fu
infino alla sommità del capo, accendere in ogni parte di leccanti fiamme. pulci,
: finiam le parole ormai, e awianci in là. buommattei, ii-5-257: non
, finita la piccola frase, e rimanere in attesa, ridente e circospetta, gremiti
sanctis, i-280: saltare di palo in frasca, fare a pugni colla logica e
, fare il sentimentale, per riuscire in una grossa risata; cominciare colla filosofìa
tu gli domandi / che metta in campo uno dei suoi più arditi.
idea d'essere orfeo / vuol mestare in un cibreo / l'universo e '
... di aver ottima intenzione in questo negozio, e desiderare che si finisse
negozio, e desiderare che si finisse in quella istessa ora. c. dati,
: / ché tanta fretta a entrar in quest'affanni? -trascorrere l'ultima parte
donde passano a grado, a finire in festa la giornata. carducci, ii-n-219:
novellino, 65 (112): andronne in altri parti a finir li miei giorni
suoi, essendogli gittato d'uno grande palagio in testa uno grande cantone, che subitamente
, i-15: ogni cosa è immortale in qualche verso; / sol l'alme
/ sol l'alme vanno d'uno in altro mondo, / secondo i merti,
più opaco o più terso, / finito in questo ognuna il proprio tondo, /
, 332-75: far mi pò lieto in una o 'n poche notti; / e
pensiero dei congiurati;... finire in tutto casa farnese, vergognosa e funesta
tua cicoria ». -fumare fino in fondo (sigari o sigarette).
è l'asso, sempre col ciàncico in bocca, sempre colle robbine buone in
ciàncico in bocca, sempre colle robbine buone in sacca; finirebbe una barcata di quattrini
sacca; finirebbe una barcata di quattrini in un mese. -rovinare la salute
grande. ariosto, 2-68: ritrovossi in una selva oscura, / che nel
monte che finia / la nuda cima in una pietra dura. d. bartoli,
* leuca 'di francia si finisce in passi mille cinquecento. -percorrere fino
passi mille cinquecento. -percorrere fino in fondo. equicola, 109: finisce
[venere] lo spazio del zodiaco in cento quaranta otto giorni, né mai è
compie e non è suscettibile di passare in un compì, oggetto. d.
: altri distinguono fra'verbi intransitivi che in loro medesimi finiscono l'azione, e transitivi
finiscono l'azione, e transitivi che in altrui la trasportano: e mostrano a'gerundi
l'altrui danno. tasso, 13-i-281: in voi finite almen vostri desiri, /
imitata alla peggio da una sublimissima imagine in un non so qual coro di eschilo
alli uomini di ba- gnone, o in publico o in privato, come parrà loro
ba- gnone, o in publico o in privato, come parrà loro. così
liberò la bottega detta, a parole, in presenza di antonio. capitoli del comune
cauzione. testi fiorentini, 133: in questo tenpo, del mese di novenbre
finita, il pio troiano / avviasi in verde campo, a cui fan cerchio /
colli. nieri, 131: lì in quel frastuono e in quel baccano che
, 131: lì in quel frastuono e in quel baccano che pare un inferno,
finite le scuole e chiusi gli esami, in quei primi giorni di vacanza, che
altre lingue della italia, così eziandio in quella della città mia, i nomi
quella della città mia, i nomi in alcuna delle vocali terminano e finiscono sempre.
i-69: ogni volta che una dizione finisce in vocale e l'altra da vocale incomincia
; perocché quelli della prima finiscono costantemente in 'ai ': * amai, cantai
, studiai '; quegli della quarta in 'ii ': 'udii, sentii
rajberti, 2-61: le parole [in francese] si finiscono, come ben sapete
finiscono, come ben sapete, ora in * an ', ora in 'on
ora in * an ', ora in 'on ', ora in * oir
, ora in 'on ', ora in * oir ', ora in 'air
, ora in * oir ', ora in 'air ', ecc. landolfi
a p. tutti i buoni nomi finiscono in 'ozzo '. 13
l'opera nostra, e sarà divisa in otto trattati. latini volgar., i-67
trattati. latini volgar., i-67: in questa partita diretana vuole mostrare brunetto latini
elli disse che 'l suo libro finirebbe in politica, questo è a dire lo governamento
e 'l più nobile officio che sia in terra. boccaccio, iii-4: ultimamente