a confessata fretta di rientrare a buttarsi in quella danza ininterrotta della sua vita diurna
imbroglio, burla. -entrare, essere in danza: mettersi, trovarsi in un
essere in danza: mettersi, trovarsi in un impiccio, in una situazione intricata
: mettersi, trovarsi in un impiccio, in una situazione intricata. -finire la danza
/ et anch'io fui alcuna volta in danza. pulci, vi-130: hocci
varchi, v-69: poiché io sono entrato in danza, bisogna, come dice il
, e poiché mi avete fatto entrare in cotesta danza, non ne voglio uscire con
nulla mi giunge nuovo di quanto avviene in coteste contrade. ma la vostra danza non
rispose, dicendo: paolo, per in sino a quest'ora tu hai la danza
padre di santo agostino. 7. in senso osceno. m. villani,
[amanti] per sancta obedienzia entrarono in camera e, chiuso uno poco l'usso
bandello, 1-54 (i-618): ed in camera entrato, su la medesima cassa
medesima cassa la riversò, ed entrato in ballo fece in poco d'ora tre danze
riversò, ed entrato in ballo fece in poco d'ora tre danze. firenzuola,
dell'arteriosclerosi dell'arteria polmonare consistente in un'esagerata pulsazione dell'arco medio sul
, digitali, pedidie, ecc., in caso di insufficienza delle valvole aortiche.
contrario era divisa. / perocché avia in suo cittadinanza / giudice di calavra,
, i-2-70: ma cerca ornai se trovi in questa danza / notabil cosa, perché
: nuova danza vo'cantare / che divenne in quel di pisa, / che me
13. ant. capelli tagliati in tondo. iacopone, 25-20: questo
almeno di valtz per aprire la danza in una veglia reale, così a un principe
iv-171: e mena ben la danza in quel riddone, / non c'è più
imminente luna / guidavan, liete ricantando in coro / di giano eterno e quanto
berni, 19-35 (ii-129): in eterno si tien vituperato / ch'una
ho vedute al passeggio e al teatro in milano; immagino dunque quanto le mi
delle faci, mille / coppie danzanti in vorticose rote. pirandello, iv-650:
attraverso la folla danzante e la raggiunse appena in tempo per impedirle di schiaffeggiare il servitore
di vederle sollevarsi e battere il tempo in un ballo satiresco, con i grandi
o la sera ', per lo più in casa privata; e sconcio gallicismo è
: -dategli una licenza oltre la convalescenza in modo che si eserciti meglio per la
e parlanti e scriventi vi faranno apparire in ispirito chiunque vi piaccia: raccoglierete una
. ballerino. -anche al figur. — in partic.: danzanti: gli appartenenti
. baldelli, 3-198: con corone in capo se n'andarono al tempio,
tempio, ed a guisa di danzanti recatisi in cerchio, n'andavano tutta volta una
rinaldo d'aquino, ii-158: in quell'ora ch'io voi vidi /
fatta era, era di stare continovo in danzare e in festa colle donne. boccaccio
era di stare continovo in danzare e in festa colle donne. boccaccio, dee
dove si danzava gaiamente. ariosto, in: porte, finestre, vie, templi
, e figlie e matri / ornate in varie gonne; / altre star a conviti
/ danzare. castiglione, 204: danzando in presenzia di molti ed in loco pieno
: danzando in presenzia di molti ed in loco pieno di populo panni che si gli
la gioventù con molta frequenzia s'esercita in danzare a tre giravolte, con le
a tre giravolte, con le spade in alto, ma però nel fodro, e
e variando l'ordine, si riducono in forma d'una figura esagona, ch'essi
e rialzando le spade la disfanno, in modo che sopra il capo di ogn'uno
vibra, / chi sceglie o gemma in sabbia o perla in conca, / chi
chi sceglie o gemma in sabbia o perla in conca, / chi fila l'oro
ma chi non gusterà maggiormente di vedere in abito schietto agili cavalieri danzare, che
, purg., 29-122: tre donne in giro da la destra rota / venìan
panziera, ix-1015: sento il mio core in alto levare / sovr'ogni ciel;
e dentro cui pareva danzare come avvolta in un raggio di sole. penna,
lido / lungo spazio danzar, rotando in giro. tassoni, 9-17: e 'l
pace, come quelle che hanno vissuto in riva al mare o ai laghi. il
quel ronzìo. le cavallette sole / stridono in mezzo alla gramigna gialla; / i
. govoni, 2-5: bevvi la vigna in erba / con i pali celesti di
ecco, nel cavo della vasca formata in breve dall'acqua, il fondo sabbioso diggià
con leggeri / moti del capo danzano in un gioco / di cadenze e di
, solo un pochetto, alticcia, danzava in cucina un buffonesco, irresistibile fandango,
buffonesco, irresistibile fandango, cantando canzonette in un suo gergo tra francese e piemontese.
arienti, 308: incominciò a basi aria in fronte, dicendo: -tesoro mio caro
che quando affrontano un'impegnativa salita o in pianura si trovano particolarmente impegnati oppure
pianura si trovano particolarmente impegnati oppure in reazione alla stanchezza, pigiano alternamente sui
spinta. -far danzare qualcuno: porlo in uno stato di grande eccitazione e fermento
un verbo francone * dintjan 'muòversi in qua e in là ', attestato dall'
* dintjan 'muòversi in qua e in là ', attestato dall'oland.
'danzato ma non ballasi lascia mettere in testa un berrettino di carta colorata,
più indica la ballerina di professione (in partic., quella che si dedica
e più accorto corte- giano che fosse in tutta spagna. m. adriani, iii-164
iii-164: diventava un altro quando entrava in conversazione a bere, insino a lasciarsi
, 197: a te d'intorno in circolo / staransi ammiratrici / le più lodate
danzatori allora / d'alta eccellenza e in sul fiorir degli anni / feano al
si vogliono denominare quelle mime le quali in abito da paradiso terrestre intendono con la
delle dita, girandosi attorno, come in una specie di ruota, o
govoni, 2-170: da quando volle inaugurarsi in pubblico [la fontana] / danzatrice
in piedi. baldini, 3-37: le colonne
tempio creduto di vesta si rincorrono tutt'in giro, freddolose, gaie danzatrici.
.). chiabrera, 262: in catena dolcemente acerba, / trionfò di
2. per simil. (nelle rappresentazioni in rilievo 0 in pittura).
. (nelle rappresentazioni in rilievo 0 in pittura). fogazzaro, 2-24:
: il celebre stelo d'acanto, con in vetta le tre danzatrici, che a
: le danzatrici funebri, così frequenti in questi affreschi, non sono che antichissime
funambolo strochenaider del mio racconto (pubblicato in non so più quale libro) mettermi
) mettermi a fare l'ossessionato danzatore in corda? 4. sm.
formò verso la fine del secolo xiv in aquisgrana, donde si diffuse nel paese
/ ma non disfiora, né riceve in dape / se non ch'a far il
: già s'avanza la mensa. in mille guise / e di mille sapor,
, / e fuor di sua natura in giù s'atterra, / la mente mia
« dandolo ». 2. in partic.: chi, durante il conclave
nel portare le vivande, e che in latino 'portare 'si traduce '
, da pertutto), aw. in ogni luogo, in ogni parte,
), aw. in ogni luogo, in ogni parte, ovunque, in tutti
, in ogni parte, ovunque, in tutti i posti. t.
moschee sono le stuoie dappertutto, ed in alcuni luoghi qualche tappeto di lana per
maffei, 5-2-365: dopo aver annunziata in una città la fede, passavano ad altra
l'ossatura di macigno, per poco (in primavera) si stemma di corti iris
madonna. 2. raro. in ogni occasione, in ogni campo.
2. raro. in ogni occasione, in ogni campo. faldella, 7-87:
ai piedi, nella parte inferiore, in basso. dante, conv.
già brillo, / ma gaio, e in cor pensando a dio, si getta /
(con riferimento a quanto si riferisce in una lettera, in uno scritto)
quanto si riferisce in una lettera, in uno scritto). sacchetti, 38-3
porre, mettere, ecc., in contrapposizione alla parte in cui nel letto
, ecc., in contrapposizione alla parte in cui nel letto si appoggia il capo
con funzione aggettivale). maggiormente, in maggior grado; superiore, migliore, di
ci avanzino nelle virtù corporali, e in comune e in singulare sono dappiù di
virtù corporali, e in comune e in singulare sono dappiù di noi. sacchetti
sta al disotto di loro, io potrei in questo momento battervi e anche uccidervi;
mici. guicciardini, 133: quasi sempre in firenze per la dapocaggine degli uomini,
e si divide la sua circunfe- renzia in sei parte equali. betussi, 7:
betussi, 7: gli egizii ebbero in usanza, pria che apparessero lettere, descrivere
di cartagine. boccalini, iii-370: in una di esse [le false redini
bastanza, e la terra levatane è arrovesciata in dentro, formando una parte della grossezza
segnare una determinata linea (un corpo in moto). tasso, 6-ii-101
di tutti gli altri pianeti, lo compisce in trent'anni. genovesi, 1-91:
vrano, / col parlar dolce in un suo volume, / discrive
dio, secondo ch'io descrissi a voi in della predetta visione del conte oddo.
spartano. ben dove, / doppia dolcezza in un volto delibo. cassiano ariosto,
se questi / d'oscura stirpe nati in tolomitta; / de'quai l'istoria,
. battoli, 21-178: descritto fedelmente in carta il rimedio che renduta gli avea
d'esculapio. lemene, xxx-5-259: in cifre belle / va la destra onnipotente
descrisse poi la ricetta, e che in que'tempi si conosceva sotto il nome di
stessa maniera, la cosa da mettere in carta. [ediz. 1827 (466
: fu descritto il castello di cerbaia, in possessione e contado del comune di firenze
che volentieri vollono essere assegnati e descritti in crustumino per la grassezza del paese.
i predetti sei frati notare e descrivere in su quattro libri, uno per quartiere,
, iii-285: intorno al farlo descrivere in qualche celebre accademia, ella ne lasci
non volevano che il primo soldato avesse in conto alcuno nome infelice. giannotti,
esercitano le armi; il che avverrebbe in brieve, se tutti fusseno descritti.
fusseno descritti. caporali, ii-101: in quel grosso esercito è descritto / un
descritti al ruolo. botta, 4-316: in candia, in cipro si descrisse la
botta, 4-316: in candia, in cipro si descrisse la gioventù, si apprestavano
ammassavano le munizioni. guerrazzi, 6-259: in quattro giorni, chiamati a prender le
altezza degli occhi, come se riflesso in uno specchio rotto. bocchelli, i-159:
altra (e differisce dalla definizione, in quanto questa dichiara l'essenza).
accogli la spada nel petto. ed in questo modo fu la finita di turno secondo
. cicerone volgar., 1-310: in essa quistione convene diffi- nire l'uno
de'geografi, essendo la loro origine in europa, non possono esser sciti. berni
elogio. 2. ant. iscrizione in un registro; arruolamento; censimento;
: sanza che non è anco utile in ima provincia, che alcuni esercitino le armi
col- l'armi, s'intendeva caduto in pena delle forche: oltra di questo
soldati, per rifornir le legioni d'illiria in luogo de'vecchi e infermi, che
commissari del banco di san giorgio mandati in corsica,... ordinarono una descrizione
serdonati, 10-154: il corso dell'anno in questi paesi è vario, e la
diversa dalla nostra. giannone, 1-i-14: in provincie furon divise quei luoghi e quegli
. movimento (compiuto da un corpo in moto). cicerone volgar.,
sm. fotogr. sostanza colorata usata in fotografia, avente la proprietà di rendere
la metà del mio desere, consistente in un arancio. fu. ugolini, 124
* seconda mensa 'è troppo; e in questo caso è più vero il semplice
nome di * frutta '. cappuccini [in rigatini, 189]: 'deserre':
: 'togliere ciò che è stato servito in tavola, sparecchiare * (cfr. desserto
portare con occhi spalancati ma ciechi, in uno stato d'inerzia sonnambolica, che i
, come piovute dal cielo, disseminate in ogni dove da una volontà maligna e
. il fa nascere [toro] in seno a montagne tanto sterili e diserte,
desolato. savinio, 347: in quella città ostile e desertica nonostante la
purg., 1-130: venimmo poi in sul lito diserto, / che mai non
sarà lassata deserta e ogni cosa andrà in perdizione. ariosto, 20-97: si volge
padrone voleva a tutti i patti che in quel giorno, essendo le campagne deserte
poi ho salita un'erta, / popolosa in principio, in là deserta, /
erta, / popolosa in principio, in là deserta, / chiusa da un muricciolo
pavese, 4-279: i convittori rincasavano. in pochi giorni si dispersero per le campagne
la pro- cianitadc del sole che va in quella parte. storia de troia e
. fazio, i-io-iii: cumani truovo in su la gran marina, / dove
da'boschi e da'pastori, trovarmi in una solitudine da me mai più non veduta
soli per selve inospite, / vaghi in deserti mari, / dall'ande algenti al
. fucini, 374: di tratto in tratto s'incontrano deserte rovine di castelli
, tutto ciò apparve ai nostri occhi in un punto. 3. figur
partito di entrarsene per quell'altra porta in casa mia, finché si rimette in arnese
porta in casa mia, finché si rimette in arnese. lorenzino, 159: guarda
: il corpo del resuscitato non aveva in sé alcuna lesione, che prima era
membro. buommattei, 48: e in roma ho veduto un poverello, che
l. salviati, 19-61: va in piazza e odi, / toma 'n casa
; / la terra inaridita, / chiusa in eterno gel; / deserto
). serra, ii-277: anche in mezzo al rancidume enfatico e satanico di
che la mia ultima era fredda. in realtà ho passato un periodo deserto. ungaretti
caso e con stento, negli anni deserti in cui ogni cosa di oriani pareva assorbita
per noi la porta, e perduta in noi la speranza del paradiso; e con
il ronzin, cadon le penne / ch'in aria sostener l'augel non ponno.
qualche pilastro della nave centrale, rimasti in piedi, formavano una specie
9. ant. trascurato, tenuto in nessun conto. pallavicino, i-208:
. collenuccio, 42: quella mise in preda e ruina lasciandola deserta. dottori
deserto suolo / sen va carco di stragi in mar di duolo. 11.
si presentano. caro, 12-ii-22: in tanto voi come buon procuratore,
diserta, e la sentenza passata in cosa giudicata, e ferma. de luca
tazioni atmosferiche e di acqua in superficie. guittone, i-14-47:
omini devorati e denudati e morti come in dizerto? storia de troia e de roma
i-140: sanza questi tra molti era in estrema solitudine, e con essi, quando
, su cui i fili di corrente in tono argento fuso, sbisciavano come carovaniere
di uno spazio vastissimo e solitario, in cui ci si muove con turbamento,
dante, purg., 10-21: restammo in su un piano / solingo più che
1-19: e, cavalcando d'uno in altro errore, / in un deserto
cavalcando d'uno in altro errore, / in un deserto truova una badia. machiavelli
249: arrivando [sultan salì] in uno paese larghissimo, dove sono assai diserti
le fiumare rade..., fu in modo oppressato da quelle, che vi
più dove sian genti; / anzi in qualche diserto mi gittate, / dove sian
raggio, / la sola è che risuoni in quel deserto / voce del mondo.
si dilatavano. oriani, iii-193: in mezzo al deserto dell'agro, roma non
solo fiore di questi deserti, cresce dappertutto in cespugli aridi, pasto delle capre.
impervio, solitario dove ci si ritira in penitenza, in preghiera, in meditazione
dove ci si ritira in penitenza, in preghiera, in meditazione; eremitaggio (
ritira in penitenza, in preghiera, in meditazione; eremitaggio (nel linguaggio dell'antico
battista nel diserto. cavalca, 9-113: in luogo delli santi antichi romiti del deserto
ermi- taggi, / né di star in diserti né 'n foresta, / ché vi
delettozi e savorevili frutti gustati avete già in d'el giardino di pacie, e che
e che crudeli e amarissimi e venenosi in el dezerto di guerra! fra giordano
e idumea, cioè quella contrada, sarà in deserto di perdizione. petrarca, 306-8
alla fine tu entri sano e salvo in terra di promissione, al quale è
esca nuota a galla, e pesci in grande quantità germugliano; dileguata l'esca
guisa di pianta selvaggia, in quel medesimo deserto, ove per sé a
veggio: e non so, quanto in sì fero stato / fortuna ria mi vuol
luogo comune, a avida abitudine, in un desolato deserto di noia e di boriosa
attività. caro, 12-i-5: siamo in un deserto, e volete lettere da
è la vostra? algarotti, 2-61: in una gocciola di aceto a di altri
che la olanda e la cina sono in paragone un deserto. c. gozzi,
entravano alle commedie del sacchi erano poste in ridicolo co'titoli di stupidi. monti
iii-i77: e voi come ve la passate in cotesto deserto? io l'ho abitato
verga, ii-451: non si vede nessuno in cima al sentiero. par d'essere
cima al sentiero. par d'essere in un deserto. fogazzaro, 1-58: ci
vediamo ogni giorno; è un'oasi in questo deserto. barilli, 3-38:
oasi che offra un po'di frescura in quel deserto detto carmelo: la storia
segneri, ii-263: così avrei voluto gridare in mezzo a quella vasta campagna, s'
palazzeschi, 3-49: quello ch'era entrato in casa era una cosa nera, tetra
letter. ant. abbandonato, lasciato in balìa di se stesso (nella formazione
dal latino, ma non altrimenti attestato in italiano). dante, inf
/ che quanto aver più lo dovea in favore, / n'è stato il fedel
dire che tutte le profezie si verificano in lui [cristo] e che tutte
linguaggio psicanalitico, perdita dell'impulso sessuale in un moto affettivo. =
pieno di disianza, / e vive in disperanza - vergognoso. mostacci, ii-178
, / ca tutto mal talento -toma in gioi, / quandunqua l'allegranza veni
iv-49 (6-22): angelica sembianza / in voi, donna, riposa; /
matura ed intera / ciascuna disianza: in quella sola / è ogni parte là
ove sempr'era, / perché non è in loco, e non s'impola.
importuna ed ardente disianza, / la quale in questa vostra lontananza / mi dà,
giovinezza / che non è morta, in taciturna ebbrezza / bacia ed abbraccia in
, in taciturna ebbrezza / bacia ed abbraccia in te la tua sostanza.
il buono imperadore. 3. mettere in desiamo \ far desiderare. rinaldo d'
. rinaldo d'aquino, ii-157: in amoroso pensare / ed in gran disianza
ii-157: in amoroso pensare / ed in gran disianza / per voi, bella,
mio cor sento, / mi ha messo in disianza / di far cominzamento, /
diletanza. rinaldo d'aquino, ii-158: in quell'ora ch'io voi vidi /
voi piace, / e, com'oro in fornace, / s'affina tuttavia.
eterno cavalier con lei / che ritto in piè del tavolino al labbro / più non
durevol nodo. 3. aver in animo di concedere, di procurare.
di misura di superficie usata un tempo in russia equivalente a ettari 1, 0925
la chiesa non possedeva che dodici desiatine in terreno, poco più che dodici ettari,
cibo onde li pasca, / in che gravi labor li sono aggrati, /
/ pre viene il tempo in su aperta frasca, / e con ardente
mi starei sicuro sanza rancura / in gioco et in sollazzo disiato. petrarca,
sanza rancura / in gioco et in sollazzo disiato. petrarca, 16-14: lasso
, / donna, quant'è possibile, in altrui / la desiata vostra forma
, / pongono il regno spesso in grandi errori, / né posson
disiata luce di santo ermo, / ch'in prua s'una cocchina a por
fortini, i-179: e giunta l'ora in sul punto, imenio cautamente messosi
sul punto, imenio cautamente messosi in via arrivò a la desiata casa
accade nella nostra età, sono in tutto libero da quelli desideri che
perché, come si vede quasi sempre, in quelle è ritrovare qualche perso parente,
qual fior sovra le fronde / nascesti in terra, solo / per dar diletto e
parabosco, x-788 io prometto a lui, in guiderdone di così grande ed amorevole servigio
a ricercar estranio lido, / e in mar dubbioso e sotto ignoto polo /
desiato suolo, / il saluta da lunge in lieto grido. marino, 2-103:
dalle fauci di morte, a quei che in guardia / rimaser della nave, e
de gli uomini! svevo, 2-484: in quelle condizioni era eccitantissimo figurarsi angiolina
dante, conv., iv-xn-6: io in nullo tempo per fermo né le pecunie
i veri giudicii del signore sono giustificati in se medesimi. sono desiderabili sopra molto
dee., 8-9 (310): in tanto disidero s'accese di volere essere
tanto disidero s'accese di volere essere in questa brigata ricevuto, quanto di qualunque
le sopravegnenti pene delli amanti, perseverare in quella è molto grave, e, per
498: io stimerò sempre poco vivere in una città dove possino meno le leggi che
accertate, non foss'altro per spezzare in mano ai pedanti un'arma della quale
di storia genuina; e poi, in ogni caso, perché l'esattezza è
i-270: non solamente il desiderabile proseguito in luogo del possibile; ma niun criterio
che cosa ci potesse essere di desiderabile in quella solitaria bicocca, quasi inaccessibile,
la ragione della sua necessità o desiderabilità in nessuna cosa. desiderabilménte, avv
l'aspettavano. e poi ch'elli fue in terra, con molta allegrezza lo riceverono
che la natura della acqua fusse commutata in mele, ma perché la dolcezza del
., iii-xv-8: lo desiderio naturale in ciascuna cosa è misurato secondo la possibili
tade de la cosa desiderante: altrimenti andrebbe in contrario di se medesimo, che impossibile
non solo manca nel desiderante, ma ancora in lor medesime: come è la sanità
figliuoli, quando non l'aviamo; in le quali certamente non cade amore, ma
nobile arte, quale è lo scrivere, in una repubblica così augusta, quale esser
diede piacimento, / la mia favilla in gran foco è tornata / e la picciula
foco è tornata / e la picciula neve in gran gialata: / c'agio trovato
gran gialata: / c'agio trovato in voi tanta fallanza, / unde m'
. da desiderare, con il suffisso astratto in -anza, assai comune nell'uso antico
spirituale o dei sensi); sperare in un evento e sforzarsi (a volte solo
mio, tre sono le potenze deltanima in questo mondo, cioè lavorare, immaginare
lerati preti. tasso, n-ii-297: in quella guisa adunque... che
265: poiché voi dite di nuotare in quel piacere filosofico al quale tutti gli
abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia. d'annunzio, iv-2-701:
piaceri. tozzi, 3-179: ella, in tanto, non voleva prendere nessuna decisione
pare non desiderino che d'essere ridotti in forme più ordinate per coprirsi di fiori
tutte le qualità che si può desiderare in uomo che abbia a servir la corte
segnando con la croce, che era quanto in quella tenera età poteva desiderarsi. muratori
loro. g. gozzi, 1-121: in somma tutto era in que'due animi
gozzi, 1-121: in somma tutto era in que'due animi, e faceano una
faceano una conversazione da non desiderar meglio in sua vita. tommaseo [s. v
. de sanctis, 7-118: se in qualche parte di questo canto l'esecuzione è
, ha co'suoi versi da raccogliere in sé tutte le virtù poetiche; star lungi
. francesco da barberino, 4: in ver di voi non è chi pensi
, alcuni così fanno perché forse iudicano in noi essere virtù, prudenza e sapienza,
a vedere il popol saracino, / chi in sulle mura e chi presso alle porte
lunghissima vita. boccalini, i-130: in un'arte falsissima e solo degna di cervelli
patria. machiavelli, 94: facendosi in roma uno sacrificio anniversario il quale non
. varchi, 18-2-349: furono desiderati in questo conflitto... d'intorno a
a dumila uomini. i feriti furono in grandissimo numero, de'quali ne morirono
massimamente desidera la sua perfezione, e in quella s'acquieta ogni suo desiderio.
casa sua, e così il monaco, in quello cotanto che hae a stare in
in quello cotanto che hae a stare in questa vita, disidera il secolo che dee
a te vegghio. l'anima mia in te ha desiderato con la sete; per
-fare desiderare: lasciare ad attendere, in modo da eccitare il desiderio di quel
impresari hanno de'personaggi nuovi da metter in grazia, non si deve lasciarli vedere
idee] da sé, ed esporre in modo che non lascia desiderar la mano
parini, il cui elogio si può fare in una parola: in lui l'uomo
si può fare in una parola: in lui l'uomo valeva più che l'artista
o niente a desiderare o a desiderarsi in una cosa o a una persona: non
queste cose..., dette in cotal guisa, non ci hanno lasciato nulla
animale veduto nel vero che dipinto o in altro modo imitato, perché non è
desiderata » della classe. 2. in partic.: opere letterarie rare o poco
desideratum. parola latino-francese, usata anche in italiano per indicare cosa che manca e
di desiderato. desiderativaménte, avv. in modo atto a esprimere un desiderio.
resta più sete desiderativa di nuovo poto in questa materia. 2. proprio
aristotelica, spinge l'uomo a desiderare in vista dell'appagamento dei suoi bisogni (
storia, ai giudizi logici, che sono in quanto tali giudizi di valore, si
. attributo del modo verbale che esprime in forma di desiderio il significato di cui
: molte altre nazioni de'verbi vennero in soccorso del loro re [il verbo amo
denominativa, con truppe da non tenersi in leggier conto. -sostant. p
, da'romani chiamato ottativo, dimostra in tutte le voci sue desiderio della cosa
, quanta e quanto desideratissimo tutto amore in tutti tempi rendere lui dovete de tutta
la isperanza del disiderato amore sempre conserverà in me lo proponimento del ben fare.
, quanto mi riputerei ad estrema felicità in casa del padre mio, nella patria
quale è veloce a meraviglia, ed andava in groppa da un cavallo ben addobbato.
ben spesso si vede che dio rivolta in bene le cose incomode e che le
cose incomode e che le desiderate tornano in male, voglio sperar nella maestà sua
e le lusinghe della pisana lo riconducevano in casa frumier, dove forse avea sperato
, mentre appetiscono di concentrarsi e ridursi in un punto, cioè d'annichilarsi?
streghe e degli stregoni trescava al solito in compagnia dei diavoli, delle diavolesse e
e stanchi, da paesi stranieri / torniamo in patria, e nel desiderato / nostro
per desiderata e soperchievole inchinazione di corpo in certi uffici. g. raimondi, 3-289
tanto desiderato? come non ci hai soccorso in tante fatiche quante noi abbiamo sostenute?
iii-61: e traversato il mare con vento in poppa in quattro giorni, si mostrò
e traversato il mare con vento in poppa in quattro giorni, si mostrò a roma
riconoscenza. nievo, 1-564: avvenne in quel tomo a lui quello che a molti
a molti, quando mettono gli occhi in una lettera carissima desideratissima, che non
fastidiosa faccenda, per poi riposarsi veramente in essa con tutta l'anima. cinelli,
, o dopo certi lunghi periodi d'inerzia in linea. 5. ant. pieno
dolcezza gli stolti animi degl'ignoranti, e in quelli poi con solingo ozio rechi disiderati
con solingo ozio rechi disiderati pensieri, e in quelli pensieri fabrichi le tue catene,
degli arienti, 417: oh diavolo! in che fatica non pensata sono entrato,
, che quel dì l'avesse appunto in quella parte congiunte, di cui non
congiunte, di cui non sapessero ciascuna in qual altro desiderato luogo si fossero,
ch'io sono quel folchetto che rimase in casa.
[del proprio fine] che sono in tanto numero e li appetiti sono quasi tutti
., x-312: non siano doppii in favellare li diaconi, né gran bevitori,
: l'eccellenza della cosa desiderata iscusa in qualche parte il desideratóre. pallavicino,
, con intenzione che rn tal desiderio in ciascun desideratóre fosse consolato ol gaudio.
gli era [a s. paolo] in grande temenza e paura, ciò era
quanto le sue proferte a questo tempo in questo caso mi giungano disiderevoli e care.
fatti da i papi medesimi, mostrare lui in assais- sime cose e forse in tutte
lui in assais- sime cose e forse in tutte aver mancato. lanzi, ii-355:
schivo della pubblica luce, si mise in mare, né si sa dove fuggisse e
color ch'hanno il disio / tuttora in acquistare, / non chi del poco
, forse di cui voi intendete, e in quello dimorava la beatitudine, ché era
io dovea / l'ardor del desiderio in me finii. petrarca, 129-55: ove
., 8-9 (310): in tanto disidero s'accese di volere essere in
in tanto disidero s'accese di volere essere in questa brigata ricevuto, quanto di qualunque
, almen di parer belle. guicciardini, in: ne veggo anche molti [vecchi
altera; / poi stanco mi riduco in sulla sera / alla mia stanza,
(96): d'una parola in altra procedendo, ad aprirle il suo desiderio
egli [il re carlo] ragione in sulla città, parendogli essere possente a
. serdonati, 9-509: perciò esercitatosi in quella opera con molta fede e vigilanza,
9-6 (372): tenendogli le mani in su gli omeri, senza lasciariosi appressare
[stava cupido] riserrato... in una cameretta guardata con grandissima diligenzia,
di maestro] rifiutato da lui tanto più in lui risplendeva, quanto con maggior disidéro
del ventre. bisticci, 3-52: era in camera di sua maestà uno giovane di
quasi più a regolare i desideri. in ogni stato questi imperano sul cuore, e
. atanasio volgar., xxj-399: stando in casa e andando alla ecclesia col padre
caterina da siena, iv-268: cresca in voi il fuoco del santo desiderio,
: lasciò... di sé in ciascuno grandissimo desiderio. caro, 12-1-173-truo-
grandissimo desiderio. caro, 12-1-173-truo- vomi in ravenna, due giorni sono, ma col
giorni sono, ma col desiderio sono in venezia. b. davanzati, i-398:
di coloro che onorando la virtù d'alcuni in vita, non poteano soffrirne il desiderio
: il curato di puria si dondolava in su e in giù accarezzandosi le ginocchia
di puria si dondolava in su e in giù accarezzandosi le ginocchia nel desiderio del
sarebbe stato allora capace di condurre a termine in così breve tempo. landolfi, 8-141
. 9. locuz. -avere in desiderio: desiderare. cavalca, iii-38
sì si vuole dire che hanno la morte in desiderio, e la vita in pazienza
morte in desiderio, e la vita in pazienza. -venire ad alcuno in
in pazienza. -venire ad alcuno in desiderio, venire in desiderio di una
-venire ad alcuno in desiderio, venire in desiderio di una cosa, venire ad
venire ad alcuno il desiderio, entrare in desiderio: desiderare. boccaccio, dee
dopo molto essersi doluto, gli venne in disidéro d'uccidersi. donato degli albanzani
, udite sì fatte cose, entrò in desiderio di vedere quella bellissima donna.
. salvini, 31-179: viene anco ippotoo in
, e ancor perciò desiderosissimamente richiesto colà in vienna a conversazione da giovani. beltramelli
(56): i grandissimi savi stavano in una scuola, a parigi, e
con voi insieme siamo tanti ragunati disiderosamente in una volontade. ugurgieri, 276:
che 'l bene di virginitade non perisca in voi. calandra, 120:
., 2-2: o voi che siete in piccioletta barca, / desiderosi d'ascoltar
fermezza, gran sollecitudine e gran provvedimento in lui. 5. bernardino da siena,
solamente dimandamo la tua aita, che in un punto da amore togliendolo, a le
uve e sparsi di vendemmiatori. adele uscì in una esclamazione ammirativa e desiderosa. cicognani
e desiderosa. cicognani, 1-216: in quel giardino era chiusa la sua fanciullezza,
bocchelli, 10-73: tale stato, in cui poteva restar femmina, e bella femmina
studio di vederlo, da ogni parte vengono in fretta. albertano volgar., 81
, ch'elle [le dignitadi] abbiano in loro di disiderosa bellezza, non che
tuoi termini saranno scolpiti e posti in pietre desiderose, cioè molto belle a
i-412: avete spesa tutta la vita vostra in dormire e in pigrizia e desidia.
spesa tutta la vita vostra in dormire e in pigrizia e desidia. introduzione alle virtù
le scienze, senza delle quali o in una inerte desidia intorpidisce, o dietro rovinosi
magalotti, 20-200: se considereremo la montagna in corpo a un infinito di questa sorta
non lascerà d'esservi, o d'esservi in qualità di membro, se non formato
i-2-54: i concetti distinti sono, in quanto storia ideale eterna, un eterno corso
, un eterno corso e ricorso, in cui da d risorge a, b,
di arresto o di tregua, e in cui ciascuno, sia a, o b
terra abitata per l'umana generazione è in tre parti divisa, secondo il designamento de'
2. figura retorica che consiste in un'enumerazione (di qualità, azioni
, / ordinò quello esercito bestiale / in sette torme molto ben composte, /
... dà la sua figlia tullia in moglie al figlio di costui, e
poiché era inteso che un altro uzeda, in questa generazione, dovesse entrare a san
e mi permisi anche designarle il posto in cui il brandi sarebbe da'suoi studi
serra, i-360: era il tempo in cui estetica voleva dir press'a poco
landolfi, 8-18: dove dunque, in quale desolata regione ha corso la mia esistenza
ponlo dinanzi a te, e designa in esso la città di ierusalem. meditazioni
b. croce, ii-9-157: la difficoltà in cui qui si urta nasce da ciò
, che, invece di mirare alle cose in loro stesse, e in questo caso
alle cose in loro stesse, e in questo caso agli effettivi problemi del pensiero,
guarda alle classificazioni e ai cartellini che in modo affatto estrinseco designano le cose e
. c. barloli, 4-35: in vano si tira l'arco, se prima
corinto, questi usò l'opera di acaristo in fare uccidere lui. 7
, 163: e fu ritrovato manfredi in quel loco che il piccardo designò. svevo
toccasse. bacchetti, i-172: -mettetevelo in testa, quell'uomo: qui e
qui non arerete! -ripeteva colui, disperato in quella pace, ripetendo col randelletto i
più fino del descritto sin ora e in sì maravigliosa maniera lavorato, che saria
giorno che pur sapeva sarebbe venuto, in cui le avrebbero messo dinanzi l'uomo
: non chiedo di meglio che cadere in tentazione. gli è bastato scorgermi per
t. sempronio console designato, avendo in buono cominciato l'ufficio, proponesse dinanti
sgombrata la regia, e il trasloco in quei giorni era più che mai rischioso.
fissato, stabilito, deliberato, menzionato in precedenza. sannazaro, 12-202: tutto
nascosto i migliori bocconi; gli serbava, in certi posti designati, il vino rimasto
certi posti designati, il vino rimasto in fondo al fiasco. deledda, i-70
, l'ora designata: egli va in casa dell'uomo onesto, lo trova a
e modi di operare, e alle dispute in proposito. 5. destinato
il suo vero e bastante argomento era in un'unica parola, che per lui e
alvaro, 2-216: indicava un uomo in mezzo alla folla, e diceva:
così vasta designazione, da potersi disgiungere in esso, come fibre in un tronco
potersi disgiungere in esso, come fibre in un tronco, motivi e fatti per lor
una compagnia di gente dai cinquanta anni in su, che per rispetto a mio padre
designazione. 6. voce (in un registro, in un elenco);
6. voce (in un registro, in un elenco); denominazione, elencazione
nome madonna genea, desinando il conte in camera con lei e certi altri ch'erano
il solito nostro. sarpi, i-1-272: in roma, è successo che quel marc'
..., è stato pigliato in disgrazia dal pontefice e scacciato di roma
l. gualdo, iv-69: desinava in un'ampia stanza... in compagnia
desinava in un'ampia stanza... in compagnia d'una vecchia donna di casa
ombra il carrettiere. vittorini, 3-50: in città non ho nessuno. né oggi
desinare colle sue cameriere, e portavaio in grenbo per dare a'poveri. buti,
dice di vostra commessione, libbre 35 in 40 tinche, le quali si danno stamani
perveniva dalla cucina, attendevano, dissimulando in parole il lungo desiderio. soffici, i-37
gialla, che veniva detta credenza, in faccia alla finestra aperta. -dar
qual brigata non s'intendea se non in giuochi e in sollazzi e in balli di
s'intendea se non in giuochi e in sollazzi e in balli di donne e di
se non in giuochi e in sollazzi e in balli di donne e di cavalieri e
la terra con trombe e diversi stormenti in gioia e allegrezza, e stando in
in gioia e allegrezza, e stando in conviti insieme, in desinari e in cene
, e stando in conviti insieme, in desinari e in cene. boccaccio, dee
in conviti insieme, in desinari e in cene. boccaccio, dee.,
, 1-1-58: sempre sono usati di vivere in delizie, e... sogliono
notte, a disinare, a cena, in casa, fuori, dormendo, veg-
fuori, dormendo, veg- ghiando, in villa, in firenze. amabile di continentia
, veg- ghiando, in villa, in firenze. amabile di continentia, 43:
italia non si sarebbe potuto fare: in ogni luogo dove si mangiava, ch'erano
ch'erano infiniti luoghi, si mangiava in ariento. berni, 37: un volere
turno. 2. l'ora in cui si è soliti desinare; l'ora
2-60: adesso è tardi, non faccio in tempo a ritornare alla locanda prima del
: a queste due chiese dunque concorre in questi giorni di sopra detti, e massimamente
, ii-508: io da vent'anni in qua non ho letto più un libro moderno
(gli alpini dopo non-desinare crepavano, in albania). -sm. il primo
: il dopo desinare la regina va in slitta, et a me viene anche dato
ammaccati, e stracchi, si riposano in sulla mensa per lo soperchio mangiare e
raccomandava, pregava, la rimandava d'oggi in domani, ma i soldi non li
discorso. tommaseo, i-313: si raccolsero in una casuccia abbandonata, e misero fuori
pensando che sarebbe stato di me se in cambio di avventurare ima modesta colazioncella,
, lauto banchetto fatto di giorno, in compagnia di amici, alla buona e
compagnia di amici, alla buona e in allegria. g. f.
. f. rucellai, 16: montato in carrozza s'inviò alla volta di marignano
salvini, vii-532: 'scapponata 'in contado è ordinariamente il banchetto o la
il solo che, avendo un continuativo desinente in ito, cioè appunto itare, abbia
itare, abbia anche un frequentativo pure in ito, distinto dal continuativo.
gruppo di lettere aggiunto al tema, in cui termina una parola (nelle lingue
machiavelli, 774: -ma dimmi: in questa tua opera come vi sono di
io gli usavo, ma li deducevo in modo, con le desinenze, ch'io
che si pronunziava con tali parole francesi in desinenza di rima. buommattei, 197
che essendo veramente della prima, ha in altre voci desinenza ad altre coniugazioni assegnata.
magalotti, 1-13: le desinenze castigliane in 'ero', in portoghese sono per lo
1-13: le desinenze castigliane in 'ero', in portoghese sono per lo più in *
, in portoghese sono per lo più in * eiro '. cesarotti, i-58:
armoniche. lanzi, 1-1-237: la desinenza in e tanto è familiare agli etruschi e
..., contentandomi di mutare in italiano le voci dalla desinenza o forma
ingenuamente quel volgare cortigiano del secolo xv in cui ella è originariamente concepita. baldini
se il più delle volte veggio le rime in arbitrio o de'grossieri cortigiani, o
i-28: trovandosi stretto ad una desinenza in ini, così venne chiudendo le strofe
strofe d'una sua canzone. * cadono in malsanini / per la tracce volpolini /
gran piacimento; / e li occhi in prima generan l'amore / e lo core
/ sì che la tema si volge in disio. tedaldi, 20-6 (53)
zelo, / ché tu sarai felice in sempiterno, / ch'eri perduto e dannato
, / posti i passati miei danni in oblio, / lieto sarei da la mia
le innocenti muse, / il germe in lui nativo / con lo aggiunto vigor molce
, ora, ritta, le braccia levate in arco sopra il capo, mostrava il
, / disse ad amor: -segnore, in quale parte / mi meni? -e
di mare dal mio desio dilungato, in continuo dolore e lacrime mi consumo. diodati
ben arde nel core / e parla in sua favella, / sì che l'intende
tuo disio, sì ti conviene credere in dio del cielo, e ubidire i
dottori, 166: e s'altro lasci in terra, / che la tua nobil
/ esecutor dell'ultimo desio / lascialo in pace. spolverini, xxx-1-139: improvvisa
, sciolse tante acque; / che in brev'ora, ahi meschino, ei fu
v'amo tanto che mille fiate / in un'or mi s'arranca / lo spirito
core m'abbranca / crescemi volontate, mettemi in tempestate / ogna penseri che mai non
el mio dizìo pascendo, mon- terebbi in amore: e quanto montassi più, più
quanto montassi più, più discende- rebbi in corrotto, poi vostra benvogliensa mancasseme.
color c'hanno 11 disio / tuttora in acquistare, / non chi del poco si
turbarne, / le femmine avan- ziàn in codardìa. prezzi, iii-14-54: il terzo
ne siano, i quali datisi in preda al folle desio e all'appetito irrazionale
: d'improvviso mila si chinò sul fanciullo in un impeto di desìo, gli strinse
e due d'essi a colombe, in cui il disio precede il volere.
. giusto de'conti, i-39: in voi si mostra quanto amor s'accende /
: oh pomeriggi chiari e dilettosi / in cui fiorì la tua nova fatica / e
viani, 10-329: l'uccello chiuso in gabbia, quando è preso dal desìo
lieo / coronando il cratere, a tutti in giro / ne porsero i donzelli,
: / con gran desio si specchia in picciol'onda / la terra e il cielo
, 1-118: « madonna », dissi in tono di pianissimo « scarsa è la
per andare a disio. -cadere in desio: essere colto da desiderio,
veggendo e meravigliandomi, di meraviglia caduto in diletto, poscia in desio di fame ritratto
di meraviglia caduto in diletto, poscia in desio di fame ritratto, procurai
disio di onorarla eccessivamente, era passato in persona con tutto lo esercito suo nella iutia
suo nella iutia. -essere, stare in desio: aver voglia, intenzione,
, come da questi / m'era in disio d'udir lor condizioni, / sì
dio, / e di vederti stanno in gran disio. -essere un desio
un quattrino. abba, 52: in questi giorni di vera risurrezione, facciamo
ida irriguo di sorgenti. -salutare in desio: chiamando, attribuendo caratteristiche,
il gran vigor natio, / te salutò in desio, / alma italia novella,
, solcando costei il mar sovente / in breve barca, nel tempo più fino,
.. un effluvio di spiriti, che in chi desiosamente vagheggia desta caldo nell'anima
amiche piume / porse al cor refrigerio in tanta fiamma, / più desiosamente arsi
tutto e 'l sembiante / aggio locato in ciò dir sempre e fare. iacoponc,
desioso: e questi doni / ti porto in prima. marino, 310: spaziando
che per ogni dove seducentemente suonava. male in conseguenza soffrendo il giogo che sosteneva,
, morto combattendo per desiderio di lode in favor di un tiranno; ed è la
questi preghi / cessa di rievocar la possa in forse / del tuo volere, 'l
e contente. / così dicendo, disioso in braccio / la si recò; gioinne
la si recò; gioinne, e poscia in grembo / di lei placidamente addormentassi.
poteva appassionare l'amante desiosa e inappagata in quei giorni. 4. impaziente
parrebbe cento; / tanto la voglia è in sé più desiosa, / quanto più
sì com'irco spinge e cozza / in su l'uscita le ammucchiate zebe.
-disioso, / ch'andar di male in peio, / corno facci eo divenendo geloso
dolce, che have lo core / che in te si mira, che neun dolzore
disiosa; / ne la qual vivo in un dolce pensiero; / ché spero ne
disio? / amor mi tien pur sempre in gioia e 'n festa; / che
elevazione; attratto, assorto, rapito in nostalgica contemplazione. petrarca, vi-1-60
mille parti l'una, / et in ciò stanno desiosi e 'ntenti! alamanni,
; / ché s'altrettanto ben si trova in ella, / nullo stato gentil s'
dell'anima, mandato con una viola in dono se stessa i 8.
i-10-32: e non ciò tutto à conpiuto in vostro sponso, carissime donne mie?
con desioso affetto / tutti gli occhi in tancredi esser rivolti. cesarotti, ii-53
alma dentro, e parte / ristetti in vista desiosa e lieta, / fu,
/ fu, perch'io 'l miro in vece ed in sembianza / de la mia
perch'io 'l miro in vece ed in sembianza / de la mia donna, che
* insulsaggine 'non è vocabolo approvato in verun modo; e nemmeno * desipiente
per 'insulsaggine', non è vocabolo approvato in verun modo. arila, 154:
lat. désipientia, da dèsipièns -éntis * in sipiente'; cfr. ingl
guittone, v-17: rapente disianza / in me è adimorata per mant'ore,
amare, / c'amor fa manti in fin pregio avanzare; / poi metta in
in fin pregio avanzare; / poi metta in cortesia tutta sua spera, / sia
, metta suo disire, / ed in saver cavalcare avenante. francesco da barberino
rinaldo, / e come il trasse in perigliosi errori / desir di gloria ed amoroso
beati sospirare indarno, / di medicina in loco apparecchiate / nella vita infelice avea natura
'l gran desire / d'acquistare alta fama in me languia. 4. l'
puoi solo, adempì; / e in un col regno a me serbi la vita
/ gli faccia il proprio mal porre in oblìo, / o che tornata a la
suo desir deluso / il cortigian vedendo in cotal guisa, / resta collo stupor
spirituale. guittone, xxxvi-53: mettiamo in dio servire / tutto coral desire,
li. locuz. entrare in desire: cominciare a desiderare, essere
desiderare, essere preso, essere indotto in desiderio. dante, purg.,
, 18-31: così l'animo preso entra in disire, / ch'è moto spiritale
avendo intrapreso un'azione idonea e diretta in modo non equivoco a commettere un delitto
tant'ardire, tanta baldanza, che in cambio di desistere finalmente da'suoi strapazzi
tuoi fisici studi; / prega che in epidauro vegli, fatichi e sudi. a
i-52: mentre ella così scioglieva la voce in non ascoltate querele, il mesto rosignuolo
canto con lunghe note sospese: saffo in ascoltarle desisteva dalle proprie querele, rivolta attentamente
da un proposito, da un pensiero, in quanto era fermo. * desistesi '
casa; / e che io, chiuso in me stesso, in attesa d'un
che io, chiuso in me stesso, in attesa d'un ritorno / desista,
voler fare di noi degli esseri felici. in agosto, la luce, peggiorata di
per paura io desista di avisar di volta in volta le cose come occorrono a vostra
un notare spagnolo ebbe ardire di comparir in rota pubblicamente e far comandamento, per
a due napolitani che desistessero di litigar in quell'auditorio. loredano, 1-182:
-ant. seguito dalla prep. in. caro [tommaseo]: io
suo servizio, come si vedrà sempre in tutte le mie azioni. -ant
so molto bene quanto sieno a voi in ira. -assol. cieco
, 20-18: la vera beatitudine consiste / in fruir dio e non in altra cosa
consiste / in fruir dio e non in altra cosa, / e chi gli arriva
vestirsi, prendere la macchina e raggiungerla, in un'ora e mezza sarebbe stato da
deslardare, tr. ant. ridurre in brandelli. -anche rifl.
di alghe coniugate, con cellule divise in due parti simmetriche mediante una strozzatura mediana
porose; le cellule, isolate o in colonia non ramificata o in gruppi, sono
isolate o in colonia non ramificata o in gruppi, sono legate da filamenti gelatinosi
, quattro, otto individui; abitano in acque dolci (raramente in quelle salmastre)
; abitano in acque dolci (raramente in quelle salmastre), su pareti umide
del gruppo delle zeoliti, che cristallizza in piccoli ciuffi setolosi. = voce
, con fiori rossi o bianchi, in racemi terminali o ascellari, frutti a
da uno o più capi rigidi vincolati in modo che ne risulti un solo grado
enzima che si trova legato nelle cellule in forma complessa e non solubile, e
medie. forma di ipo- gnazia, in cui il tumore fetale è imito alla mandibola
di ossido-riduzione e la scissione dei legami in una catena di atomi di carbonio;
tesa obliqua mente, visceri concentrati in un nucleo vivacemente colorato), derivano
sf. chim. particolare isomeria, in chimica organica (detta anche isomeria dinamica)
di campi, ora sanza danno fa fummo in memoria delle cose passate. d.
indi patì la tentazione del desolamento; in fine fu esposta alla tentazione della vanità.
la povertà più desolante era venuta spesso in quei giorni a visitare la sua modesta
più / di che cosa si resta ora in attesa. comisso, 7-43: era
. dossi, 829: sono scritte in istile notarile, sono di una monotonia
scompartimento che mi ricordava quel viaggio, in tempi lontani. desolanteménte, avv.
tempi lontani. desolanteménte, avv. in modo desolante; dolorosamente, tormentosamente.
nella fortezza del suo spirito; e percoterallo in rivi sette, sì che passino per
. malvezzi, 129: aspettava in parigi di sentire l'esercito del re di
di abitanti. giamboni, 4-456: in tale modo, morti gli abitatori,
il desolare. boterò, 5-44: in alcune parti della medesima provinzia [gli indigeni
voleva acquistare; ma i popoli straziati in tutte le forme si disperavano. manzoni,
pure una buona parte d'italia, e in ispecie il milanese, dove fu chiamata
distruggere, abbattere, demolire, mandare in rovina. - anche al figur.
bibbia volgar., ix-366: ogni regno in sé diviso sarà desolato. savonarola,
. campana, 199: si chiuse in una grotta /... / e
... / e tese tanima in affreschi / per desolare l'immensità / della
-intr. con la particella pronom. andare in rovina. statuti dell'arte della
, repubblica o altro stato, che in breve non si desolasse. 5
se quella corte si fosse trasferita subitamente in milano, avrebbe tratto seco le famiglie
ma carlo alberto avrebbe poi voluto desolare in tal modo la sua città?
è reso più acuto dalla solitudine interiore in cui si è costretti a sopportarlo).
lazione maremmana con acque morte in stagni profondi, con fossatelli magri d'
paolo, nata di popolo, in trastevere; vero sangue latino, però non
, che poi vi avrebbe trovati in quantità il professore. ungaretti, iv-56:
'l sangue rinchiuso quivi, si votino in tutto: onde si tagli il suolo sotto
umano si va facendo di giorno in giorno, in modo impressionante,
si va facendo di giorno in giorno, in modo impressionante, sempre più desolatamente
, 3-113: il notaio alzò le palme in aria desolatamente, poi le ripose
demolito, distrutto, sconvolto (specialmente in seguito a guerre, invasioni, cataclismi,
buche, frane, scoscendimenti, attraversata in ogni senso dalle trincee della fanteria che erano
. m. villani, 10-38: in questo anno pestilenza di febbri fu in damasco
: in questo anno pestilenza di febbri fu in damasco e al cairo tanto fuori di
città del mondo, ed oggi è desolata in tutto, ecetto che v'è rimasto
, con parte de l'esercito andò in persona in calabria contra giovanni. caro
parte de l'esercito andò in persona in calabria contra giovanni. caro, 11-594
campi. boccalini, ii-263: i prencipi in tempo molto brieve con le corti loro
per foreste orride e solitarie. ditemi in fede vostra, avete voi mai corso
aprirono, lasciandoti signore de'famelici spettri in città desolata. cattaneo, 11-2-182:
doteranno e piagneranno, e la desolata sederà in terra. 3. abbandonato,
le ore delle bestie demoniali, le quali in diverse ore tentano di diversi vizii,
. sarfii, i-129: dovendo andar in persona molti dottori e ministri (non essendo
, o padre, entro tua reggia, in breve / noi torneremo. infra tue
misera, le disse, / guai se in ira mi vieni, e ch'io ti
vecchiaia. 4. che è lasciato in abbandono, e dell'abbandono reca i
dignitade; onde io, ancora lagrimando in questa desolata cittade, scrissi a li principi
nuova. leopardi, 34-159: sovente in queste rive, / che, desolate
notte; e su la mesta landa / in purissimo azzurro / veggo dall'alto fiammeggiar
ultima solennità. dossi, 131: entrava in un desolato stambugio, dove, neanche
son dodici anni... che vivo in questo luogo desolato, dove non passa
malinconico del paesetto natale, dell'ora in cui i lumi si accendono ad uno ad
/ desolata t'attende dalla sera / in cui v'entrò lo sciame dei tuoi
irrequieto. tecchi, 9-223: è in questo momento che ella vede per la prima
tutta la desolata tristezza di quel paesaggio in un giorno di vento e di tempesta
1-26: io salivo alla chiesa, in cima al paese, e mi fermavo,
da una sofferenza che deve essere sopportata in solitudine, senza sollievo di consolazione.
la testa, aringando a'disolati cavalieri in ispagna per la morte di publio gneo
sul tuo crin reciso, / e là in sembiante di chi duolsi e freme /
di chi duolsi e freme / stava in disparte amor vinto e deriso. manzoni
la povera donna e la desolata fanciulla stare in una tale incertezza, a mulinare sul
all'antico vicolo infame; che percorro in fretta, uomo in fallo, con l'
; che percorro in fretta, uomo in fallo, con l'animo desolato del
che sino a tempi migliori cercasse rifuggio in altro paese. verga, 4-56:
.., un grande abbandono doloroso in tutta la persona, nel viso pallido e
; / egli va, desolato, in paradiso. svevo, 1-95: la signora
dietro, tira a indovinare, lascia in bianco, prima, qualche parola, poi
ferma. 8. che ha in sé qualcosa di angoscioso, di straziante
, chinava il capo umile; abbandonavasi in un accasciamento desolato. fogazzaro, 2-50
desolata negazione! dossi, 244: in poche e desolate espressioni, si fe'
desolata. pirandello, iii-127: resta in mezzo alla stanza, con gli occhi fissi
stanza, con gli occhi fissi biecamente in un pensiero truce; poi alza il capo
fra le vigne, / le tende, in riva ai fiumi delle terre / dell'
come ora ricadono lugubri / e desolate in questa profondissima / notte di guerra, in
in questa profondissima / notte di guerra, in cui nessuno corre / il cielo degli
riva tocca armoniose stanze / e sorge in nenie desolate al fondo / della notte
. 11. danneggiato, mandato in rovina; deturpato. c. gozzi
dell'antica coltura: giovani tralci, in righe spezzate, ma che pure segnavano
uomini i quali non sanno acquistare amici in questo mondo, vivendo soli come fiere desolate
pensa bene stare, ma la mente in sé raccolta conosce li suoi difetti.
). che devasta, distrugge, manda in rovina. -anche al fìgur.
le cose buone, che sono state già in fiore. segneri, iv-168: tutti
al fìgur. segneri, ii-568: in questo dì i demoni la paventarono [
deboli o i più improvidi, succede in poche settimane un felice ricolto. tommaseo,
e scacciano quanto vi è di mondano in un cuore. muratori, 10-ii-179:
che non stesse così duro e fermo in quella intenzione. bibbia volgar., vii-27
, acciò che ponga la tua terra in desolazione; le tue cittadi saranno guastate.
erano uomini potentissimi... e in disposizione e proposito fermo della mia intera
luoghi che l'annonia e la fiandra in tante crudeli e sanguinose guerre hanno sofferto.
, xxiii-185: se dresda è tale in mezzo alla desolazione di questa guerra che
il soggiorno delle grazie e degli amori in tempi tranquilli. foscolo, xvi-176: la
ecco da quell'estremo di desolazione, in quell'ultima confusione, serbarsi il viso
fatta è la vostra terra e venuta in desolazione e in stupore e in maledizione,
vostra terra e venuta in desolazione e in stupore e in maledizione, per ciò
venuta in desolazione e in stupore e in maledizione, per ciò che non ci
1-123: e ridurrò le vostre città in disolazione, e diserterò i vostri santuari,
svevi, normanni, spagnuoli, il tempo in cui viveva il poeta; -tutto un
squallore di luoghi o di cose lasciate in abbandono, di edifici cadenti; lo
deriva. -anche: il luogo che sta in abbandono, la cosa che va in
in abbandono, la cosa che va in rovina. d. bartoli,
proprio podere]; come né anche in casa: che gli avrebbe fatto male
desolazione, nella catasta di legno che marciva in un angolo, nelle foglie fradicie ammucchiate
annunzio, iv-2-879: e ancora lampadarii in fila, guasti, pencolanti, simili a
giallo come il rammarico. i sepolti in questa desolazione affuocata sembrano cuocere sotto le
i-33: da questa terrazza di desolazione / in braccio mi sporgo / al buon tempo
la iniquità di tutti quelli che àbitano in lei. giovanni dalle celle, 2-55
e come attene davanti occupate / erano in feste, ora in desolazione / tututte
davanti occupate / erano in feste, ora in desolazione / tututte si vedevan lagrimose /
desolazione, per li quali salutevolmente gastigati in questa via, sieno costretti finalmente di
felicità che non dura, ma che degenera in tristezza, in desolazione, e strascina
, ma che degenera in tristezza, in desolazione, e strascina gli uomini al precipizio
avvilì il restante del popolo nella desolazione in cui giacque; poco rimase delle antiche
azeglio, 1-415: mi cadde il cuore in terra. 10 a corte e '
passare ignoti e non curati, invecchiare in tristezza povera, spegnersi nella desolazione del
desolazione spirituale: stato di tenebra interiore in cui l'anima, sentendosi come abbandonata
monache], le quali da lui trovate in un tal mezzo inferno d'inconsolabile disolazione
col divino aiuto rimetterle... in paradiso. d'annunzio, iv-2-1266:
nel luogo santo allora quelli che saranno in giuda fuggano ai monti. 8
8. locuz. -andare, venire in desolazione: in rovina. m
. -andare, venire in desolazione: in rovina. m. villani, 9-11
della vittuaglia che traeva di calabria era in pericolo di fame, e di venire per
di fame, e di venire per tanto in desolazione e in miseria. sarpi,
di venire per tanto in desolazione e in miseria. sarpi, iii-191: levato il
iii-191: levato il fondamento della religione in un stato, è necessario che anco il
è necessario che anco il temporale vada in desolazione. — essere, dimorare,
. — essere, dimorare, trovarsi in desolazione: essere grandemente afflitti.
bibbia volgar., viii-136: efraim sarà in desolazione nel dì della correzione; nelle
il loro reame, il quale, in desolazione dimorando, dubitava della morte del vecchio
risposto subito, perché siamo stati finora in desolazione e vi siamo tuttora per 11
siamo tuttora per 11 pericolo di vita in cui trovasi il figlio del mio padrone.
— mettere, porre, condurre, recare in desolazione: portare alla rovina.
con tanta rovina, che quasi le recò in desolazione. guicciardini, v-280: così
il paese, e condotta quella città in pericolo dell'ultima sua desolazione. gemelli
gemelli cateti, 1-v-279: si vide in breve tempo da potentissimo e florido diventato
e le cittadi l'una mettendo l'altra in desolazione e ruina. longo, xviii-3-256
. longo, xviii-3-256: niente più pone in desolazione uno stato quanto l'uso frequente
operazione con la quale si elimina, in tutto o in parte, mediante
quale si elimina, in tutto o in parte, mediante l'impiego di
guittone, i-13-137: cangiare mostro gloria vana in vera; diletto parvo e laido,
dezorrato, che merta etternal tristisia, in grande, e orrato e bello, che
dal mio principio a mezza etate / in loco laido, desorrato e brutto, /
cloruro dell'acido fenilacetico con benzolo in presenza di cloruro d'alluminio:
: cristalli laminari incolori, impiegati in sintesi organiche. = voce dotta,
acqua (ed è impiegato per diversi usi in medicina e chirurgia, particolarmente nella
era iosef. composti biochimici esistenti in natura (acidi nucleici, adenilpirofosfato,
. prendere, dare, promettere in sposa (e può riferirsi anche
, lat. desponsare 4 promettere o dare in matrimonio '. desponsato
deriv. da dèsponsàre * promettere o dare in matri monio '.
. petronio, 14: e siando desposado in quello povero vescovado, pasado alquanti
dell'imperio greco]... in molti despoti e le intestine discordie che
, iii-3-69: il despota militare risiede in jeddo. pascoli, 1068: fuggi in
in jeddo. pascoli, 1068: fuggi in puglia, e passa / il mare
a. verri, ii-218: vi fu in questa reggia tal despota, il quale
, il quale mentre i nemici perturbavano in ogni parte l'imperio con guerre formidabili,
despota arrestarsi e rompere le sue intraprese in faccia al pubblico costume, alla religione
tutti gli altri dell'età nostra, siamo in dovere di invocarti. giusti, 2-17
occhi l'ombile visione della galera terracquea in cui tutti gli uomini lavoreranno meccanicamente,
, o a dir meglio tacendo, in ima sola lingua, ubbidendo al cenno
quel punto dell'arco della potenza, in cui il despota vorrebbe essere seguito non per
son di razza di despoti né pure in materia di lettere: non impongo mai
[della duse] durante la giornata, in apparenza trasandato,... provava
ostentata antipatia per la matrigna, anzi in qualche occasione si sarebbe detto che ci
ci ha mosso... a venire in questo luogo per onorare quanto più potemo
acamania,... li mandò in aiuto giovanni con armata e con cavalli.
bollire, o a fermentare, od in tal altra condizione, per cui facciasi separazione
pronominale. liberarsi dalle squame; ridursi in forma di squame, di scaglia.
2. medie. caduta dell'epidermide in forma di squame, causata specialmente da
3. geol. alterazione delle rocce (in partic. delle rocce scistose),
dovuta alla maggiore dilatabilità degli strati superiori in rapporto con quelli sottostanti e con la
: ve'tu le donne che sono in quel prato? / color son desse:
molto. petrarca, 336-7: veggiola in sé raccolta e sì romita, / ch'
ell'è ben dessa; ancor è in vita. boccaccio, dee., 2-2
(139): veggendovi cotesti panni in dosso, li quali del mio morto
è desso. oh come è turbato in viso e maninconioso! guarini, 120:
conosce un non so che più d'efficacia in dimostrar la cosa che esse dimostrano.
dimostrar la cosa che esse dimostrano. in significato talora di quegli, 0 di
manzoni, 36: o sopiti in aspettando, / è finito il vostro bando
pronuncia vernacola. svevo, i-219: in casa lanucci fu dessa la prima a scoprire
era [giuda] tuttavia seduto ma in punto di levarsi. egli era per
1-28: comandò che l'oste si facesse in quel tempo che i re sogliono andare
, anzi più tosto dessa paresse, in tanto che molte volte nelle cose da
? certamente non è tutto desso, in quanto ne perdette assai la negligenza degli uomini
/ che nasce dalla devastazione / e in faccia ha i colpi del mare ed è
, questo udendo, furon contenti, in quanto pure alcun modo si trovava al suo
: se felicità alcuna si può avere in questo mondo, conosce che questa sola
e detto: quelli è desso che sta in quella scala ad accendere le lampane.
mondo, l'abitato e ciò ch'è in esso? boccaccio, ii-3-87: che
s'alcun cavalier acquistò mai / onore in giostra per bene operarsi, / filomerse
, a non dir ciancie, / che in men d'un'ora ruppe quattro lande
ci ha istruiti a riconoscere e a rispettare in ogni uomo l'immagine di dio.
scoli, e vada invisibilmente a perdersi in condotti sotterranei. alfieri, 1-538: ahi
, i-273: trovando la proprietà stabilita in mezzo alla società, non ebbe un
; né ci parrebbe di restar dessi in quel caso, più che se in un
dessi in quel caso, più che se in un con l'anima il corpo nostro
con l'anima il corpo nostro svanisse in nulla. g. gozzi, i-24-129:
..., quella dessa mi cacciava in terra. dossi, 772:
, uno uomo da metterli il capo in grembo, dite che io non sia
. cecchi, 1-i-211: -egli è ito in casa costì a sua sorella per certi
tale, certamente lui (e ha, in genere, una sfumatura più o meno
voi stesso, / o son mancate in voi tutte le voglie? / due giorni
destare, lo svegliare; il momento in cui ci si sveglia. -anche al
dal sonno lagrimando desta, / libere in pace passavam per questa / vita mortai
5-11: e sopra a tutto fate in cotal forma, / che non destiate
cotal forma, / che non destiate in casa alcun che dorma. ariosto, 8-64
e le richiama alle loro solite fatiche, in quella guisa istessa che risveglia iddio dalla
, 7-186: guai a destarlo, in quel primo assopimento, specialmente se quel torpore
, e mira / se vede nube in cielo o in mar procelle. varchi,
/ se vede nube in cielo o in mar procelle. varchi, v-51:
; e nella reggia oscura / rimbombavano in tanto alti latrati. gavoni, 3-89
torpore; animare, sollecitare; spingere in una data direzione (una persona)
che piace, / tosto che dal piacere in atto è desto. ugurgieri, i-603
illumina la mente, / e desta in qualche modo il peccatore. poliziano,
contro all'util comun, di terra in terra! lanzi, i-360: fu dei
alfieri, 1-554: dall'infame letargo in cui sepolti / tutti giacete,
de le cose divine e il destare in questa guisa con l'ima- gini come
/ cui 10 m'à contrariato / in tutto lo m'à dato -e dutto
materia piacevole ch'ei tratta, destando in tal guisa la maraviglia, il riso
: l'idea di tal poema fu in me destata dal camposanto ch'io vedea
vedea, non senza un certo sdegno, in verona. foscolo, sep.,
: il libro desterà qualche dubbio salutare in qualche coscienza, in altre un qualche
qualche dubbio salutare in qualche coscienza, in altre un qualche principio di rimorso.
acciò del naufragio la novella / qualche tumulto in roma non destasse, / che calcitrava
tosto l'unione d'essi convenuti prima in uno stesso volere a rovinare il buon
, indi il rimbombo, / uccise in mar col fulminato piombo / nel cor percosso
uomini, palazzi, città e regni in un giorno, in una ora, anzi
, città e regni in un giorno, in una ora, anzi in un punto
un giorno, in una ora, anzi in un punto, gli pare destare un
grande. bettinelli, i-i- 65: in dispute, cavillazoni, sofisticherie puerili e di
augello udite / che chiama il giorno in queste parti e 'n quelle, /
, ii-117: intanto destavano l'incendio in ogni parte, ed al suo funereo
passando, 'frr ', come in un volo, / spargendo un odore di
assottigli tanto, / che turbine improvviso in lui destando / non la possa col
e desta i fior tra l'erba in ciascun prato. tasso, 6-i-61: aura
figur. risuscitare un morto, richiamarlo in vita; riscuotere da uno svenimento.
i che parea proprio al giudicio chiamassi / in giusaffà, sì che i morti destassi
fede alla virtù; che io essercito in nome de chi mi manda.
'non ha niente che corrisponda né in buona né in cattiva parte a questa
ha niente che corrisponda né in buona né in cattiva parte a questa qualità dell'animo
11. figur. ant. mettere in guardia, aprire gli occhi a qualcuno
di fare la lor vendemmia, messisi in arnese di tutto quello che a gravi
privilegi e scartafacci, si misero in viaggio. 13. ant.
giovane destossi, / e poi ch'alquanto in sé rivenne, ed ebbe / dal
, / tanto a quel vago oggetto in lui s'accrebbe / stupor, ch'
, / ridea tra sé, guardando in alto, a nulla. d'annunzio,
3-89: ella era dolente, perché, in un sogno confuso la voluttà bendata le
aveva fatto visita. si era destata in un gran respiro; e gli occhi le
e piango; / mio caldo lagrimar in terra piombo. poliziano, st.,
a richiamare il giorno, / e dolcissimamente in suo linguaggio / supplicava l'aurora a
cielo crepuscolare e su viste della valle, in cui si destavano i grilli a quell'
, 591: desta vasi a un tratto in lui la coscienza della situazione subalterna in
in lui la coscienza della situazione subalterna in cui era stato tenuto, del mal
trattato. d'annunzio, iv-2-69: in quell'istante tutta la forte e generosa
essere, o non essere, mutati in qualche cosa. manzoni, pr.
'verrà un giorno 'gli aveva messa in corpo, era svanita del tutto,
andar sempre a ogni festa / bene in punto fra la gente, / perché quivi
essempio, / fin che si desti in petto a lui quel tarlo, / quel
tasso, 4-65: ma d'altra parte in lui pietoso affetto / si desta,
/ si desta, che non dorme in nobil petto. muratori, 5-iii-64:
: chiamato il re a novello congresso in verona, si destarono nel regno le speranze
gesta / cosmiche d'una vita / viva in noi, ma sopita. pecchi,
. cellini, 2-85 (449): in questo tempo si destò la guerra di
può dire il tumulto che si destò in tutto il paese. botta, 4-406:
, per cui tanto moto si era destato in italia e fuori, in potestà degli
era destato in italia e fuori, in potestà degli spagnuoli. gioberti, i-139:
come prima si desterà una nuova fiamma in europa, se alla nostra disunione e
tra le nubi il tuono errante, / in sul dì, poi che l'alba
d'acqua si volevano destare dal sogno in cui parevano assorti -sogno d'una
, il bruto non si sarebbe destato in me, all'improvviso, con tutta la
tutto- fecondità del voler santo / che in te s'uccise quale negra terra /
amore di noi! montano, 4: in quel personaggio sparuto / cinto dalla famiglia
d'erba e d'alberi molti circundato in una valle, nella quale discendendo,
: c'era qualche cosa di disperato in quella fuga accompagnata dagli strilli dei marmocchi
allora freddi testimoni di tante indegnità, in quel giorno più non le sofferiste.
brani. foscolo, xi1- 192: in quel secolo l'italia, essendo piena di
io fui, che la vertigine svaniva in un istante, mentre durava la passione,
i-291: la gloria tutta di aver ella in pochi anni fatto acquisto dell'universo,
straordinaria virtù de'suoi senatori, destata in essi non già co'doni delle ricchezze
chiamono la chiesa... et allora in questo oriuolo che sona adviene, che
disposto turge: idest rigonfia e cresce in amore. vita di filippo brunellcschi,
dite materialmente destatoio, fece essendo posto in alto quel grande e risuonante suono?
la ricchezza questi e quelle addormenta ed in tenebre reduce la ricchezza dello intelletto.
collenuccio, 292: uomini di gran valore in arte militare, e per nobiltà di
co'nemici e cogli alleati, e lealtà in parlamento, e valore nel campo,
iii-165: m'è sempre parso dipoi che in quella determinazione così subitanea, risoluta,
stabilire, decretare fermamente e irrevocabilmente (in quanto manifestazione di volontà di potenze superiori
permissione di un secondo anno di viaggi in cui destinava di vedere la francia,
al viaggio di nozze tu avresti voluto rimanere in quella città il tempo che avevamo destinato
. m. villani, 8-103: sentendosi in firenze che 'l paese ov'era
: aveva destinato [il pontefice] legato in inghilterra il cardinale campeggio, per trattare
inghilterra il cardinale campeggio, per trattare in quella isola la causa delegata a lui
navale. lancellotti, 82: fu condotto in francia e destinato nella torre di locces
alla fine della vita prigione, rinchiudendosi in un'angusta carcere i pensieri e l'ambizione
a favor disposto, / dimostrarglielo volle anche in quel caso / e destinollo a rimpiazzar
agli studi, a uno stato, in particolare al matrimonio). trissino,
signor marchese, che mi vien destinato in isposo. algarotti, 1-45: non si
figliuoli a qual professione gli viene più in fantasia. botta, 4-48: in ogni
più in fantasia. botta, 4-48: in ogni evento finalmente carlo desiderava di conoscere
. e. gadda, 371: in tema di prole da destinare alla patria [
questa scienza, alta e divina / in questa nostra terra, e fan palese /
scrittore, egli è d'imparare a conoscere in se stesso questo sublime impulso, e
dotti, overo gli destinerà alle cucine in cambio di librerie, e al fuoco in
in cambio di librerie, e al fuoco in luogo di lettore. soderini, ii-130
veleno di così sottile natura, che in colui, a cui è da me destinato
le destinavano. pratolini, 1-31: in un anno, destinandovi un tanto al
un tanto al mese, è rientrato in possesso di tutta la sua roba.
dal servigio de'prossimi un'ora libera in tutto il giorno all'aiuto de'nostri
che ella si era compiaciuta di destinarmi in dono una sua nuovissima opera, 10
4-750: la risoluzione fu, che in un giorno determinato (e si destinò
249: quando la domestica ci fece entrare in una gran sala quasi vuota, dove
giorno, che non sempre si possono riassumere in brevi parole. comisso, 12-103:
alla morte; imperò che siamo fatti in questo mondo spettacolo alli angeli e alli uomini
uno fuoco che ardeva di lungo tempo in su uno altare d'una deessa che aveva
che aveva nome vesta, si divise in due parti, e molto montò alto per
gracco, lepido e fiacco inimicissimi tomorono in grazia. michelangelo, i-421: dal
i denti al drago cava e spargi in terra, / se vuoi fondar la destinata
che non sospiri, / e non sospiri in vano, / a te solo dagli
e senno eterno destinato, / che in meglio o in peggio non pón far mutanza
destinato, / che in meglio o in peggio non pón far mutanza, /
armava e si batteva egli se la batté in campagna. d'annunzio, iii-2-191:
uomini, pronti a tutto, sono in boccio l'uomo destinato a una delle
aretino, ii-65: risolviamola di mille in una. sappi che quella che debbe
, quella volta che si ballava insieme in casa maio? tozzi, i-124: era
deciso, stabilito, determinato; scelto (in seguito a più o meno ponderata decisione
la fortuna dubbiosa fosse, morire piuttosto in battaglia, che fuggendo. se questo
ma a volta a volta si ritrovano in ciascuno di questi diversi posti. piovene
posti. piovene, 5-417: l'emigrazione in italia e in america...
5-417: l'emigrazione in italia e in america... continua quanto lo consentono
aggiunto il pegno di due figliuoli, e in quegli il primogenito destinato a tanta successione
tanta successione, sollevò i principi cristiani in grandissima espettazione. sarpi, i-1-73: intendo
g. bentivoglio, 4-479: adempirebbe in questo mezzo l'armata anch'essa le
anch'essa le parti sue; e mettendo in terra per altra via il resto della
infanzia la dura fatica del padre trasformata in trastullo. banti, 6-39: era
come dio e natura avrebben messo / in un cor giovenil tanta vertute, / se
può innestare a buccia, e innestare in cedro e simile il fico e traspor
la gola col destinato coltello, riceverò in una patera il caldo sangue, e quello
gli estremi labri gustato, versarò tutto in una fossa fatta dinanzi a l'altare
: poi con lieto sperar lor versi in grembo / il destinato seme, e non
danar destinato al necessario, / tutto in festa e in spettacoli si spese. cesarotti
necessario, / tutto in festa e in spettacoli si spese. cesarotti, i-55
ostelli destinati al quieto vivere civile tramutarono in fortezze. alvaro, 9-83: il
a sua memoria / destinata sostegno, in terra giace; / ma di poro oltre
è? non sei forse la padrona in casa tua? bontempelli, 8-89: segnò
, 98-10: basti, che si ritrove in mezzo 'l campo / al destinato dì
pò esser menada per forza de diversi venti in diverse parte, non pervirabbe a
destinato a questo omicidio, entrò galeotto in camera della moglie, secondo la sua
1-159: lassate lucio ornai nel regno in pace, / fin che nel t raggia
dagli dei stagione / del suo ritorno in itaca, novelle / tra i fidi
già avesse saputo di dover trovarsi là, in quel locale e non un altro,
. 9. prov. -chi in corte è destinato, se non muor
volsi la groppa / e dissi che chi in corte è destinato, / se non
. proverbi toscani, 36: chi in corte è destinato, se non muor
/ che lo mio nascimento / fosse in suala pianeta, /... /
suala pianeta, /... / in ciò creder m'aqueta, / poiché
non pochi altri santi, col metterlo in espettazione, in riverenza, in maggior
altri santi, col metterlo in espettazione, in riverenza, in maggior cura a'suoi
metterlo in espettazione, in riverenza, in maggior cura a'suoi, manifestando in mistero
in maggior cura a'suoi, manifestando in mistero il destinato ed avvenire di lui
e delegazione della causa facevano querela grave in roma gli imbasciatori cesarei. segneri,
eterogeneo. alvaro, 7-44: c'è in noi una dose di dolore non sofferto
e pallidi dolori. 3. in senso concreto: uso o ufficio a cui
ad appartenere a due proprietari diversi sorge in rapporto ai due fondi un diritto di
: seppi che avrei scontato il confino in un'isola italiana solo la sera del 24
ma da stelle, che nei loro giri in cielo sono ancora più fedeli di tutte
. deliberazione, proposito; caparbia persistenza in una decisione, ostinazione. leggenda di
anche a una potenza malefica): in opposizione a * caso 'o
che il mondo versi / i bianchi fiori in persi, / cader co'buoni è
. giov. cavalcanti, 104: in altro luogo avevano grosse bombarde, e con
e quanto errò, quanto sofferse, in quanti / e di terra e di mar
; altri rimanga ucciso; / altri, in cure d'amor lascive immerso / idol
vi sono molti che trovandosi senza faccende in questo mondo si occupano nel fare i
lettera per lettera tutte le nostre vite future in un libro che chiamano il destino.
circonda. b. croce, ii-5-122: in ogni accento di poeta, in ogni
: in ogni accento di poeta, in ogni creatura della sua fantasia, c'
intero del reale, che diviene e cresce in perpetuo su se stesso, soffrendo e
, un'etade, un destin lega / in vita e 'n morte. o bel
imprese. parini, 280: scopri in un istante / il destin dell'europa,
tranquillamente l'italia, lasciando le repubbliche in miniatura al loro destino. monti,
vorrei nascosto nelle mie stanze; e in questa città mi vedo sempre infangate le
era un'idea sottintesa e toccata incidentemente, in ogni discorso che riguardasse i suoi destini
economico di una famiglia. mezz'ora in più di respiro poteva decidere il destino
gli eran tolti dallo studio e portati in corte, ove lo spagnoletto gli ordinava
ove lo spagnoletto gli ordinava di ritoccargli in questo o in quel luogo; e,
gli ordinava di ritoccargli in questo o in quel luogo; e, senza dargli
suo destino, se vi sarà ricettore in luogo dovrassi presentare al medesimo per esservi
averla sbadatamente inclusa [la lettera] in altra diretta ad alessandro od a cologna,
7-127: certi solchi... portano in giù lungo i campi anche molto lontani
sì larghi, / ritrovar più efficace in altri forse. giocosa, 31: l'