delle mani di dama del superiore, in modo che l'immagine di lui è ora
? / -a dame sempre, a dame in ogni luogo, / ricco o povero
portamento distinti e signorili che non corrispondono in verità alla propria natura e alla propria
a gran dame schifiltose capitate per caso in un ambiente antiquato e provinciale.
, che ieri ancora giocava alle dame in visita, sbigottisce d'essere oggi una dama
damina garbata è quella donna emilia! in verità, mi è piaciuta assaissimo. percolo
a fianco d'un signore piuttosto avanzato in età stava mollemente adagiata una gentile damina,
veglioni della fenice per ringiovanire di sera in sera sotto il velame della bautta. pirandello
.: figurina riproducente una giovane dama in atteggiamenti vezzosi e pieni di grazia usata
per tutto, qua e là, messe in ordine accosto a'mobili, sedie dalla
istoriata nel mezzo da figurine di cavalieri in parrucca e codino, i quali,
pinzocchera damazza del biscottino, e credi che in confronto può parere un sanculotto. de
de marchi, i-698: venne chiamata in fretta anche donna radegonda, l'unica
che viveva alla campagna e che arrivò in un carrozzone all'antica. panzini,
dietro alle damazze, mentre io stavo in casa a lavorare. ojetti, iii-533
, iii-533: s'è fatto colazione in giardino. su un prato a destra
l'assalto, anzi si trassero infino in sue la riva, ove gli troiani gli
troia andasse con grande forza di gente in grecia, e sì proccacciasse di
o conti. testi fiorentini, 149: in fiandra fu elli vitiperosamente isconfitto e
boiardo, 2-18-49: fece un tal dalmaggio in poco de ora, / che
nostri cavalieri, e fedeli presenti in tuo dammaggio offendendo la tua persona,
codice dell'accademia della crusca, in ima canzone di guitton d'arezzo, si
con muso allungato, occhi situati in alto e corna erette e aneliate
restituire dall'avversario il pezzo migliore perduto in cambio della pedina con cui si sia
per l'uso delle mense; ed in quest'arte divennero celebri le fiandre e
: alcune mostre di biancheria da tavola in cotone damascato, il quale eguaglia ciò che
ciò che di più bello si conosce in questo genere. cattaneo, iii-2-65:
tela operata che si fabbrica moltissimo in fiandra, in inghilterra, in
operata che si fabbrica moltissimo in fiandra, in inghilterra, in francia ed in
in fiandra, in inghilterra, in francia ed in germania, chiamata così
in inghilterra, in francia ed in germania, chiamata così perché è
, e 'l nostro appione / sodo in sapor di prugno damasceno, / sì come
ower susine si seccano al sole ordinate in su graticci: e queste sono che
. luca pulci, iii-64: venere in cipri il campo damasceno / fu dagli
. anonimo del sec. xiii [in « revue biblique », 1, 1892
, 1892, 201]: « in hebron habetur ager quidam, gleba eius rubra
veneziani facevano un tempo grande commercio in levante. ojetti, iii-261: nel salottino
d'annunzio, v-3-434: io m'ebbi in dono una pelle di cignale, un
sue calde mani / col pugnale damaschinato in seno / perché io danzi con quel grande
, iii-237: 'niello'. specie d'incisione in metallo; da alcuni dicesi anche di
oppressori. d'annunzio, iii-1-51: in basso, dinanzi alla porta è uno
per mezzo di cancelli sostenuti da pilastri in cui sono infissi grandi fanali dorati che
-con riferimento ad animali: spelacchiato in modo che i pochi ciuffi di pelo formano
cardinali e prelati, e 'l papa in una sedia coperta tutta di damaschino bianco
a lesbia un giorno ch'ella avea veduto in dosso ad asteria un damaschino di nuova
acciaio] che ha la fiandra, ed in italia quel di valcamonica in bresciana,
, ed in italia quel di valcamonica in bresciana, e fuor di cristianità il
di metallo rosso tramezzati di certi rabeschi in croce d'argento o di metallo bianco
; / quando son zuccherini / struggonsi in bocca, quand'altri li succia.
mezzo di qualche suo amico, che andasse in levante, io potessi avere 20 o
ricava l'essenza di rosa, usata in profumeria. g. rucellai il vecchio
d'acque, che adesso mi trovo in camera, fior d'aranci, mortella,
gozzi, 523: grassotta e colorita in viso come una rosa damaschina. roberti,
, 8-30: così dicendomi volea pormi in mano un bellissimo coltello col manico d'
alla damaschina, perché è molto usato in damasco, e per tutto il levante;
il palagio, il doge fece mettere in questa camera tutto il fornimento, e
pura neve, con un certo abbigliamento in capo che faceva mirabil vedere.
l'onor trionfale, / sian posti in castiglione, e che si guardi, /
pelle. p. verri, i-98: in mezzo a una galleria di pitture,
mezzo a una galleria di pitture, in mezzo ai damaschi, ai velluti,
gesualdo però esitava alquanto, intimidito, in mezzo alla gran sala tappezzata di damasco
che lo guardavano alteramente dai ritratti, in giro alle pareti. d'annunzio, iv-1-85
. frequentare i salotti o i ritrovi in cui si riuniscono le dame; ricercare
far. carducci, 716: d'asciano in van pensate: / quando a voi
e si damegiasse, per essere vedute in pieno popolo. 3. tr
. gadda, 6-109: meschino! dameggiava in allora una sua dama anzichenò butirrosa comeché
d. battoli, 9-30-236: questi erano in atene lavoro de'profumieri, spesa e
bel tupé e la vivezza delle guance tinte in grana. casti, ii-3-66: vedrai
senza ch'io sia più nominato né in bene né in male. leopardi,
io sia più nominato né in bene né in male. leopardi, i-522: orazio
avea dato poco buon esempio. uomo in ogni cosa libertino e damerino e cortigiano,
cosa libertino e damerino e cortigiano, in somma tutto l'opposto del carattere romano.
e cascamorti di venezia ha ben dovuto sopportar in pace questo intruso d'oltremare. faldella
licenziò grazioso, sorridente e gaio, in apparenza, come un damerino a cui
sbracciare, perché il sovrano non mandi in esilio quella stessa insolentissima creatura che l'
e la vergogna del suo sesso tanto in corte quanto fuor di corte.
voi, o almeno fingere, un deliquio in sentirla. = voce dotta,
chiara e bella / che nulla falta in me si troveria! busone da gubbio
giostrano a lancie, e bene armati in quella parte, ove loro giostre, e
amorosa damigella, / ch'ha gli occhi in testa più chiari che stella. andrea
tu sei zentil sopra ogni dona / in fra le altre damizelle; / tue
una de ditte belle damizelle, e in manera che in sì brevissimo tempo si
ditte belle damizelle, e in manera che in sì brevissimo tempo si retrovomo fuori il
., 124: fuor bon tempo meco in compagnia / giovani lieti e liete damigelle
piazza d'ombrosa, e le damigelle in carrozza, e cosimo dall'albero gettava
andrea da barberino, iii-309: giunta in camera, disse alla damigella: « apparecchia
: quinci anco te panni veder assisa / in alto seggio ornato a gemme e oro
la schiera / di damigelle e donne in varia mostra, / per abito ricchissime
: lo dice la stessa regina degli dei in quella sua lingua veramente divina: *
di compagnia, zitelle quasi sempre o in là con gli anni. 3
.. / ed ogni dami- sgiella in gioia dimora, / a me n'abondano
novellino, ii-50: si non dee essere in luogo dove dama o damigella sia disconsigliata
e lo marito dela damigella montoe suso in palagio e venne nela camera dela damigella
lo prende per mano e l'introduce in casa. = fr. ant
e l'asia centrale, da cui emigra in inverno nell'africa nord-equatoriale.
occhio parte un gruppo di penne bianche che in un ciuffo si prolungano dietro la testa
dio! non vi fidate mai / in nessun damigel che non sia saggio.
degno, / della tua sorte invidiata in cielo / ecco ch'io teco a rallegrar
andrea da barberino, 1-254: giunse in sala uno damigello che aveva circa a
si tirò adrieto. straparola, 4-1: in quello istante il re
breve tra la luce e il verde / in un inno festante a la natura,
molti secoli decorsi, ei si dissolva in maniera che di sé non lasci vestigio
su 'l fine del secolo decorso costumavansi in francia. lanzi, i-61: da
estinguere questo incendio gli imperiali, occupati in esigere de'denari, per sodisfare a'
pagato. caro, 3-1-22: e in tanto si degni di far rilassare i frutti
cose che si spostano; il luogo in cui il movimento si svolge; la
150 miglia italiche. alvaro, 13-228: in genere, gli operatori si limitavano a
bartoli, 27-252: innumerabili sono stati in questo gran decorso di secoli, che fin
gloria. segneri, i-74: bisogna, in decorso di tempo, che vada a
indulgenze delle commesse colpe. osservasi prima in esso il decorso del secolo, dipoi
, i-ii: ella ha... in questo decorso di tempo perduti e il
iii-1-311: l'adunare codeste disperse reliquie in un comune deposito, che iniziato una
: potrei qui esporre, di fatti, in un albero genealogico, l'origine e
antenati miei e le loro azioni, in un lungo decorso di tempo, non tutte
fenomeno. anonimo fiorentino, ii-511: in questo capitolo penultimo l'autore intende toccare
2-1-91: quel che rende la lor lingua in gran maniera equivoca, è il proferirsi
contro cartagine, posta quasi per destino in prospetto nell'opposita spiaggia, come bersaglio
essa. e. cecchi, 9-16: in firenze è già successo qualcosa di così
talmente decisiva, che a voler rintracciare in grecia un decorso simile, occorrerebbe misurare
chi ne fosse curioso, dovrebbe osservarli in questa terra di minatori e di marmorari
maggiore o minor danno si poteva discorrere in un male dal decorso tanto spietato.
quell'errore della cavalleria, che consiste in aver dato eccessivo prezzo all'onore,
1-2-386: quando non abbia scorto in tutto il decorso di questa mia lettera
di questa mia lettera quanto voi valete in fisica, lo può scorgere a prim'
, lo può scorgere a prim'occhio in queste vostre osservazioni. parini, 552
s'apparterrebbe. beccaria, ii-252: in tutto il decorso della mia relazione non
ho mancato di ragionare sulle idee contenute in quello scritto. alfieri, 1-1074: i
certa somma di danaro a cento, ed in nome di lui tutto il decorso de'
se ne partì. botta, 5-312: in esso diritto [di conquista] cadeva
. savinio, 10-337: il male in nessuna delle sue forme morali, né
sue forme morali, né tanto meno in quelle fisiche di contundenza e di penetrazione
di asfissia o di decorticazione minacciava in quel momento la morbida e preziosa carne
, ubertosi campi e garruli torrenti, riuniva in sé ogni splendore e ogni divizia.
. disus. fatto bollire a lungo in qualche liquido; cotto a lungo.
volgar., 6-7: l'appioriso, in vino o in acqua decotto, dissolve
6-7: l'appioriso, in vino o in acqua decotto, dissolve la stranguria e
cervogia squallida, / o già decotta in buccheri, / o pur bira insipidissima?
: l'uve al sole dicotte, poni in mosto. 3. ant
el quale decocto e smaltito si converte in substanzia del corpo e ristora le parti
. martini, 1-1-8: quanto la pietra in sé è meno decotta, salva la
qualunque altro contratto o distratto che sia in pregiudizio de'suoi creditori. p. neri
bevanda medicinale che si ottiene facendo bollire in acqua a lungo droghe
sono altresì molte particolari erbe per curare in breve tempo le ferite, perché bevendone
decotto et applicatevi su, le sanano in 24 ore. monti, ii-281: la
aria. d'azeglio, 2-181: combattendo in piedi un raffreddoraccio, che ho annegato
levato con decotto di riso, cresce in quantità e sostanza, però potrai valerti
, purché sia semplice, e non in un decottàccio corredato da una babilonia di
/ caddero, e fortunati / tornare in piè, piovutigli i tesori, /
antichi sciorre il nodo, / rimettendo in buon dì quei che forzati / cedere il
a'decottori infidi! de stefano [in fu. ugolini, 118]: nel
princìpi attivi solubili mediante una lunga ebollizione in acqua, ottenendone il decotto; il
5-10: i rami del fico hanno in loro tanta virtù d'assottigliare, che quando
bollire assai, e quella decozione cola in panno di lino e lascia seccare. straparola
star a boccone, cioè col corpo in giù?... e perché lo
colà famosissima, la cui decozione in semplice acqua conforta molto e invigorisce lo
bevanda una decozione d'erbe silvestri, in luogo del cià. targioni tozzetti,
colla decozione di un'oncia di tabacco in corda, il quale cagionerà un vomito
rovani, i-74: a quell'ora in cui si può giurare che tutto il
: egli pane asciutto / o ver biscotto in decozion di schegge. -figur
.. e questa decozione si fa in due modi: ovvero con guscio o sanza
per la molta decozion del fuoco condotto in più perfetta mistione e qualità che prima
tra l'accettazione e il pagamento, in maniera che l'accettazione sia seguita in
in maniera che l'accettazione sia seguita in tempo abile. g. m. casaregi
dal decotto, quando non vi era in chi respettivamente l'ha fatto, o ricevuto
guerrazzi, 7-276: 4 fallimento 'in latino chiamarsi 4 decotio ', decozione,
passò la vecchiezza allegrissimamente, e venuto in decrepità, ebbe ad essere soccorso da cosimo
pretende levarlo dalla radice, promettendo di ridurmi in grado da potere sperare di giugner all'
decrepità, nella quale è finto giove in cielo ricevere un vecchio decrepito ignudo e
di piante. soderini, iv-109: in tutti i denti [i cavalli] dimostrano
cavalli] dimostrano l'età certa sino in sette o otto anni, ma come hanno
, vi si vive da quelle piante in pace fino all'ultima decrepità.
[le arti e le dottrine] in mano di gente di tardo e fiacco intelletto
(decrèpito). ridursi e scindersi in piccolissimi frammenti producendo un caratteristico crepitio (
di decrepitare), agg. scisso in minutissimi frammenti (un cristallo anidro)
cui i cristalli anidri si scindono violentemente in minutissimi frammenti con un caratteristico crepitìo
alta temperatura: l'umidità è cambiata in vapore, questi tentano un'uscita, e
163: dal sessantesimo in là succede la decrepitezza: e tutti
giovare al suo nipote corsini ch'era in corte di napoli. rovani, ii-104
ii-104: e pieno di tristezza quel momento in cui, per la prima volta,
piante, di cose (e soprattutto in questo caso vi è connesso un senso
dal corpo del vocabolario, e posti in un'appendice che potrebbe chiamarsi stanza di
putrefazione. dossi, 829: sono scritte in istile notarile, sono di una monotonia
, ma avaro oltra modo, e in casa non teneva se non una vecchia
età, bambini ignudi che si trascinano in terra fra l'immondizie, e vecchie
: un'aquila decrepita, stata lungamente in un serraglio. mamiani, 1-204: quivi
parassiti; e per ciò tutto, / in ogni dove un intricato orrore / d'
9-248: già il giorno innanzi, in villa, una scossa di pioggia autunnale
pisacane, ii-150: uso de'popoli in decadenza, o che tornano a vita
virtù e de'grandi vizi è perduta in essi, e tutto sembra grandioso e
degli albizzi, i-180: sapete che sono in decrepita e senile età. collenuccio,
e'ci voglion del medesimo / animo in quest'età, e con le voglie
, quanto si rallentò il parentado. in questa, ch'io posso chiamar decrepita,
insieme. magalotti, 7-59: voglio in ogni modo chiarirmi, se tra quelle porcellane
vasti stallaggi e più lontano ancora, in mezzo ai campi, una vasta casa
, impiantiti decrepiti. e quei libroni in carta pecora nelle scaffalature, da secoli
pantaloni di velluto, con lo studio in gran disordine e un'automobile decrepita.
5. figur. che è in uno stato di estrema decadenza, priva
, il paese una volta decrepito, in virtù di nuovi aspetti celesti ritorni poi con
, iii-415: i francesi furono vincitori in italia. il generale bonaparte cominciò a
tanto singolari e maravigliosi a noi nati in una civiltà decrepita, non che matura
la decrepita / bestemmia sciocca / piace in sua bocca. gioberti, iii-41:
puoté comprendere, i danari furono appiattati in detta coltrice da una vecchia che la
. alvaro, 11-55: hanno tutto in viso, anche l'intelligenza; non ne
energìa, sono facce da animale umano in un umano giardino zoologico, perduta la
disarmata della stessa decrepitùdine. 2. in senso concreto: persona in età molto
2. in senso concreto: persona in età molto avanzata. -al figur.
] fosse un moto de l'elemento non in quanto acqua, ma in quanto elemento
elemento non in quanto acqua, ma in quanto elemento desideroso di tornare al
discorrenti'. arici, i-106: a queste in giro / di canape s'avvolge un'
quale gli ultimi riverberi tremolanti si ravvisano in cinque o sei componimenti giovanili del
. con la differenza crescente o decrescente in ogni cento. v. riccati,
la quale sia a cagion d'esempio in ragion suddupla, cioè t, 2
distanza, dall'argentina e da cuba, in scala decrescente. 4.
decrescenza delle acque. l'acqua è in decrescenza. decrescenza di un male epidemico.
fucini, 767: l'eruzione è ora in decrescenza, ma per chi non ne
baldini, 5-116: il fenomeno è in assoluta decrescenza. lo zufolìo va diventando
da signore, / contr'ai nemici in battagli'è provata. ariosto, 8-37:
. tasso, 20-31:] decresce in mezzo il campo; ecco è sparito:
ornai si serra. galileo, 4-2-24: in uno stante decresce la piccolissima mole dell'
si vede... decrescere di mano in mano naturalmente secondo l'età. rovani
silenzio della notte produceva uno strano effetto in chi vegliava il tintinno de'suoi grossi
, sono tre delle quattro province italiane in cui la popolazione decresce da oltre un cinquantennio
. albertano volgar., i-76: in cose che decrescano e menomino, non
. lanzi, ii-138: era nato in luogo ove gaudenzio ferrari avea recato lo
il ricci vie più ne decrescesse, come in roma era intervenuto. beccaria, i-98
primo decrescere. gioberti, i-260: in tal epoca la dittatura ieratica cominciò a
dittatura ieratica cominciò a decrescere e scadere in europa. guerrazzi, 1-8: la
1-8: la potenza romana di giorno in giorno decrebbe; taluno imperatore compì gesti
sm.): costituzione pontificia redatta in forma di lettera, che contiene norme
son fatti che danno / certa forma in ciò e certo stilo, / però
stilo, / però non mi distendo in tutto dire. dante, par.,
dino rosoni di mugello, sommi maestri in legge e decretali, e egli con loro
loro insieme, ch'era grande maestro in divinità e in decreto, il sesto libro
ch'era grande maestro in divinità e in decreto, il sesto libro delle decretali
grande teologo, se e'non è aprovato in decretale e vuole parlare di ciò,
di ciò, oh elli sta non so in che modo! guicciardini, v-217:
dottrina de'pontefici consultata la fede romana in varie dispute e differenze d'opinioni,
. -false decretali: collezione di canoni in gran parte apocrifi che si presenta come
insieme verso la metà del ix secolo in francia). ronza, i-213:
: la curia pontificia pensò a rivolgere in suo prò questa sorgente di lucro, fondandosi
di prestar fede religiosa ai fatti umani espressi in uno statuto ecclesiastico; ma dal non
: mancava soltanto, aggiungeva qualche decretalista in vescovato, dove il benefattore della sorgente
e tutte le dissensioni, fu finalmente in vano. delfino, 1-226: nel
valessero per sottrarre i protetti all'ordinario in cause criminali o miste. manzoni, pr
e perché gli abitanti deformavano i cadaveri in modo che non si potessero più riconoscere
, noi lasciamo abbattere e sradicare, in nome dell'iniquo privato impero, mentre i
di germania, li concili diocesani furono in molte città celebrati, ricevuta la riforma
al re, riferendone il contenuto. in età così decrepita mi destò gran maraviglia
decretato nell'animo mio di passare e gustare in compagnia vostra qualche settimana di beata e
e i numi, / che nasca in questo punto, / come pur presagì la
ermellino, e molti ghiaccioli per sonagli in testa. di cristallo, s'intende
d'applausi! tutto il pubblico, levato in piedi, applaudiva da quattro minuti freneticamente
che ancora apertamente non pareva africa decretata in provincia,... non pertanto
provincia,... non pertanto in quella speranza era la città eretta. b
. b. davanzali, i-158: in lui voltarono i padri tutti gli onori già
. dovila, n: né si fermò in consuetudine solamente questa prerogativa, ma.
... è ella poscia passata in conto di legge decretata, e di costituzione
avrò un giorno da rivedervi: ma se in cielo sta decretato altramente, sappiate che
. il fissare, lo stabilire definitivamente, in modo rigoroso (princìpi, concetti,
, e le * clementine '; ed in altre materie ed argomenti. =
/ che ciò che scocca drizza in segno lieto. idem, par.,
esercizio di una funzione legislativa (e in questo caso esso ha generalmente valore inferiore
o amministrativa, o giudiziaria (e in questo caso ha valore inferiore alle sentenze
; le norme o i comandi contenuti in tali atti; il documento che contiene uno
puglia, egli, e'suoi discendenti insino in quarta di sua generazione appresso lui,
, / sì come è l'uso, in abito e con pompa / ch'ha
ubidito, o che la sentenzia sii mandata in esecuzione. galileo, 3-4-360: lasciando
lasciando cotali determinazioni alla prudenza de'maestri in divinità, anderò semplicemente discorrendo tra queste
qualsivoglia dimostrazione ed esperimento che paresse essere in contrario. fed. della valle, 108
cui la sua patria si è stimata in debito d'onorario, e l'operetta
politici dal primo ingresso delle armate francesi in italia. d'annunzio, v-3-166: annullò
urgenza, emanato dal capo dello stato in seguito a delibera del governo, il quale
immediatamente al parlamento per la sua conversione in legge. -decreto legislativo (detto anche
legge, emesso dal capo dello stato in seguito a deli bera del
dovete saperle. papi, 1-6-200: data in grenoble udienza ai magistrati e al clero
, e un'infinità di mercenarie invettive in tutti i fogli periodici. de sanctis
, ii-15-89: finché la camera non sarà in grado di approvare le proposte che io
proibisce gli assembramenti ha già fatto mettere in carcere numerosi nostri compagni. levi,
sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione
tribunale); le norme canoniche contenute in tale atto. -per estens.:
: era [papa bonifazio] grande maestro in divinità e in decreto. pietro de'
bonifazio] grande maestro in divinità e in decreto. pietro de'faitinelli, vi-11-205 (
decreto e decretali, / e conventare in divina scrittura / e in tutte sette
/ e conventare in divina scrittura / e in tutte sette l'arti liberali. m
femina entrasse fe'decreto / col velo in capo in chiesa per men guerra. ser
fe'decreto / col velo in capo in chiesa per men guerra. ser giovanni,
giovanni, 1-ii: eglino si posero in cuore d'andare a studiare a bologna
di mettere dua corpi di dua martiri in chiesa. machiavelli, 1-iii-1477: il vescovo
... pubblicò quattro decreti, determinati in questa sessione prima da questo concilio.
: ognuno sa quale tempesta abbia suscitato in germania il decreto di papa leone sulle
, 2-29-2: né il gran re persiano in quella valle / ove leonida fe'l'
scizia e de etiopia / ebbe de armati in campo maggior copia. giovio, 1-18
consultazione dobbiamo intender la prudenza consultativa, in quanto contiene il giudizio e il decreto
e il decreto: e quest'ultimo in particolare, come principal operazione fra quelle
dante, 59-9: la beltà ch'amore in voi [donne] consente, /
, / o luce mia, espresso in alcun testo / che decreto del cielo orazion
., 10-34: l'angel che venne in terra col decreto / de la molt'
l'angelo: gabriello el quale venne in terra ad annunciar maria col decreto:
trino e unico idio: che maria incarnassi in virtù dello spirito sancto del verbo eterno
ettemo disse stesse / quel che di ciò in sé veduto avesse. scala del paradiso
, / e da la sua mina alzarsi in tanto, / tanto avanzar d'orgoglio
, e siati a punto tale / in decreto del ciel qual tu te 'l
redi, 16-ii-8: e il fato in marmo il gran decreto scrisse. vico,
sua grazia. baretti, 2-101: in questo mondaccio il buono per decreto immutabile
. parini, 530: recagli in dono roma; a lui non doni /
grazia, v'è per imperscrutabile decreto in questa condizione alcunché d'eroico. 7
/ la destra errante a trascurato tratto / in meglio poi correggerla non possa / se
per lo peccato, cristo la conficcò in croce, e stracciolla, e in segno
conficcò in croce, e stracciolla, e in segno di ciò volle, che il
del mezzo, lasciando ficcare il suo figliuolo in sulla croce. davila, 402:
città di parigi e delle altre ch'entrassero in questa lega. 9. ant
le cinquanta citole da maritarsi, tutte in capelli, e di bianco vestite,
, e di bianco vestite, avendo in un bacino d'argento li cinquanta decreti di
gramsci, 8-168: il decretóne sacchi in una con la disciplina militare curano la
garzoni, 1-158: i segnali in genere, le crisi diverse, i
privata inchiesta giuridica per procedere alla sentenza in questa causa. la solenne, e
guerra. gemelli careri, 2-ii-347: in quella battaglia, che un certo autore a
), tr. interpretare una scrittura in cifre; decifrare. panzini, iv-183
, sf. decifrazione di una scrittura in codice cifrato. = deriv. da
decubitante, agg. disus. che sta in decubito, che giace. fil
* decubito 'per il * giacere in letto ', ci sarà permesso il
.]: * decubitante '. giacente in letto, ammalato, infermo.
posizione del corpo nel letto (soprattutto in caso di malattia); il giacere nel
letto. redi, 16-ix-322: in alcuni si son vedute delle cancrene,
barufjaldi, 83: vorrei sognando stare in allegria; / ma, ahimè,
, ahimè, ch'io dubito / che in quel decubito / non rappresenti odor la
, 1198: atroci donne annegate / in decubito procace. -per simil.:
agg. e sm. stor. limite in direzione e-o che l'augure romano tracciava
isidoro, 15-14-4: « limites maximi in agris duo sunt: cardo et decumànus.
est; nam sine dubio caelum vertitur in septentrionali orbe. decumànus est qui ab
orbe. decumànus est qui ab oriente in occidentem per transversum diri- gitur, qui
quintana, e porta decumana, sieno in luoghi fortissimi, ed espeditissime a mettere fuori
luoghi fortissimi, ed espeditissime a mettere fuori in un subito l'essercito. b.
, spaurito dalle grida, correndo si avvenne in certi e sbaragliolli. tale spavento diedono
3. decano di un capitolo (in lombardia). p. verri,
p. verri, 1-i-204: cominciarono in milano i partiti contro dell'arcivescovo per
165: volgarissimi frutti sono le pere in italia, et imperò sarebbe assai superfluo il
il numero io): a indicare in una successione di impulsi la forza progressiva,
di nepitella auri uno, decuoci in libbre cinque d'acqua per fine
, e dal pref. dè-che ha valore in tensivo. decuplare
asse, bisognerebbe aggiungere di mano in mano all'unità tanti zeri,
di uno zero. cattaneo, ii-1-359: in quarantanni questo ramo di pubblica spesa
quarantanni questo ramo di pubblica spesa in inghilterra si è decuplato e nel
popolo, una moltitudine correva al parlamento per in vocar soccorso e vendetta.
-per estens.: accrescere, aumentare in modo considerevole. tommaseo [s
. v.]: 'decuplicare', moltiplicare in dieci, far d'uno dieci.
e moderna e se anche le distanze in linea d'aria erano minime la difficoltà di
per settimane uffici ed opifici non furono in grado di funzionare e il traffico aereo
.). beltramelli, iii-592: in pochi anni la sua fortuna decuplicò e
dieci. -per estens.: accresciuto in modo considerevole. pea, 5-26
de'romani, lo ariento inferiore all'oro in proporzione decupla. galileo, 4-3-68:
la velocità di un grave, che discenda in amendue gli elementi, sarà dieci volte
de'travagli agrarii è per lo meno in generale decupla dei travagli manufatturieri. cuoco,
cuplo, cioè di pagare in pena dieci volte di più di quel
decuplo di quelli che gia- ciono in remote province. oriani, x-20-143: come
per lo meno il decuplo di lavoro che in una bicicletta, e di questa
3-155: tostoché venivano ad esser divisi in decurie e in centurie, i cavalieri decuriati
venivano ad esser divisi in decurie e in centurie, i cavalieri decuriati, e i
. -per estens.: anche in altri eserciti. giannotti, 2-1-241:
e ad amarsi, dividendo le compagnie in decurie, ed a ciascuna decuria assegnando il
: i combattenti si compongono: i° in decurie, che sono otto o dieci uomini
meno sotto un capo detto decurione; 20 in isquadre, che sono più decurie;
, che sono più decurie; 30 in compagnie;... 40 in reggimenti
30 in compagnie;... 40 in reggimenti. foscolo, 1-375: e
drappello si compone di trenta combattenti divisi in tre decurie; e ogni decuria ha due
2. ciascuno dei dieci gruppi (composti in origine da dieci senatori, poi,
trecento, da trenta senatori), in cui era diviso il senato dell'antica roma
: i padri, dividendosi tra se medesimi in dieci decurie, elessono dieci uomini,
. 3. ciascuno degli ordini in cui fu divisa la magistratura giudiziaria romana
degli altri sì grande che le tribù in maggior parte, le decurie e ministri
amministrativa nel regno longobardo (e anche in altre regioni italiane): decania.
che il popolo delle ville fu diviso in centene o centurie di famiglie, e
, 8 per altrettanti fattigli pagare da me in firenze dal sig. dottore stefano bonucci
. dottore stefano bonucci il quale gli aveva in mano di mio per avergli riscossi alle
d'annunzio, v-3-396: v'è in quelle tredici decurie di endecasillabi tanta solennità
e profondo della epopea medioevale, che in verità ben pochi canti noi conosciamo in
in verità ben pochi canti noi conosciamo in tutta la poesia epica i quali possano sostenere
). stor. dividere i soldati in decurie o squadre di dieci. carani
]: 'decuriare'. formar le squadre in decurie, in bande di dieci, al
. formar le squadre in decurie, in bande di dieci, al modo degli
), agg. stor. diviso in decurie. livio volgar., 3-155
3-155: tostoché venivano ad esser divisi in decurie e in centurie, i cavalieri decuriati
venivano ad esser divisi in decurie e in centurie, i cavalieri decuriati e i pedoni
, ant. sf. milit. divisione in decurie. dizionario della marina militare
, deriv. da decurtare * dividere in decurie '. decùrio, sm.
. beccaria, ii-181: potrà poi in seguito la corte determinare se non convenisse
compagnia de'cavalieri sia fatto capitano, in prima che sia del corpo bene adatto
cavalieri. pisacane, ii- 33: in tal periglio sesto temponio, decurione de'cavalieri
2. stor. chi presiedeva ciascuna decuria in cui era diviso il senato romano.
. giannone, 1- 1-7: siccome in roma era vi il popolo, ed il
dal collegio dei nobili giurisperiti, potrebbero in nostro senso costituire i membri del magistrato
dei decurioni surrogava un magistrato municipale, in cui entrarono volentieri parecchi uomini buoni e
informaron per lettera il governatore, dello stato in cui eran le cose: trovasse lui
nell'ordinamento amministrativo di uno stato, in quello di un'associazione, ecc.
, ecc.); comandante militare in genere. boccaccio, iii-7-114: venuti
campioni / armati di tutte arme, in esso entraro; / e ciaschedun co'
e ad amarsi, dividendo le compagnie in decurie, ed a ciascuna decuria assegnando
è quegli pertanto che ne ha pochi in cura; e che con quei pochi
compivano armati per esercizio o per parata in occasioni solenni (in particolare intorno al
o per parata in occasioni solenni (in particolare intorno al rogo di un personaggio
baldinucci, 2-5-351: dipinse un quadro, in cui rappresentò i costumi de'romani antichi
variare questi spassi, pensò a introdurre in questi spettacoli ancora la semplice decursióne de'
decurtare, tr. ridurre, diminuire (in partic.: un debito pagandone
decurtazióne, sf. riduzione, diminuzione (in partic.: di un assegno periodico
tr. disporre a forma di x; in crociare, intersecare a forma
'. disporre, dividere una cosa in forma della lettera x. 2
accanto si tagliano i calici, decussati in cima della pelle. bellori, 1-274:
le spalle si attraversa la croce decussata in due tronchi. targioni tozzetti, 12-2-22
. dicesi propriamente de'nervi, ed in particolare de'nervi ottici. decusse,
che l'una riguardava l'altra, in questo modo cio. 2. numism
. 3. arald. inquartato in decusse: di scudo inquartato in croce
inquartato in decusse: di scudo inquartato in croce di s. andrea o decussata.
così puro, / ben potrei sulle piume in vari modi / per lunga via dedaleggiar
e figur.: volar troppo in alto, grandeggiare nelle idee e
e nelle espressioni, e dare in basso. dedàlèo (dedàlèo,
, / e 'l moto eterno in queste opre mortali, / e quistion geo-
pindemonte, 2-443: oltre l'usato in alto / quel lucente salia liquido argento
che recò i primi semi di gentilezza in creta e nell'altra grecia. d'
occhio non è che non si stilli in pianti. pindemonte, 1-430: non
della dedalea sala / l'ottima delle donne in su la porta. pascoli, 628
rovani, i-432: se il labirinto dedaleo in cui, senza sua colpa, si
l'ampiezza invece della caverna faceva sperare in una scoperta importantissima: una di quelle
passaggi, di corridoi, ecc., in cui si perde facilmente il senso dell'
dedalùccio. fogazzaro, 7-167: usciti in piazza dal dedalùccio di vicoletti dov'
di una sua opera a una persona in segno di stima o di affetto
editore offre un libro, generalmente contenute in una lettera o in un'epigrafe che
, generalmente contenute in una lettera o in un'epigrafe che segue il frontespizio e
versi all'interno di un poema scritti in onore di un personaggio illustre. salvini
... a lord john russell è in italiano. carducci, ii-18-279: se
dedica manoscritta, lo tengano per sé in cambio di quello che presi da loro
» diceva la dedica a caratteri aristocratici in un ritratto d'un vecchio con gli
, ecc.) ad altra persona in segno di stima, di riconoscenza,
unita una dedicazione a s. e. in cui il dedicante pareva volersi far qualche
dedicante è persona che, posta in signoril condizione, nuli'altro cer
di quell'altra che si chiamava leona? in onor della quale gli ateniesi dedicorono
lingua, per dimo strar in lei la costante virtù della taciturnità. paleotti
pompeo il magno con reai magnificenza avendo in parnaso dato fine alla fabbrica del suo
punto inferiore al mirabilissimo ch'egli eresse in roma, allora che volle dedicarlo, fece
piazza, un giorno, ecc.) in segno di venerazione o di omaggio.
; e li dedicò una statua equestre in costantinopoli e fecelo re d'italia e
3. offrire a qualcuno, in segno di omaggio, di stima o
, raccolte nel fango, e poste in alto per la riverenza del titolo. firenzuola
dedico questi * discorsi ', da me in questa state passata, in questa forma
da me in questa state passata, in questa forma che vedrete, ridotti e
favore. sarpi, i-366: mandò in stampa un'opera... intitolandola *
l'opera] a qualche potente, starà in voi; ma l'autore non stenderà
animo a dedicarle vari madrigali e canzoni in cui sempre titiro sospirava per amarilli. leopardi
altro dì mi giunge un foglio, in gramaglia come codesto, l'apro, e
fare a v. s. riverenza in viterbo e dedicarle l'antica mia servitù
dubbio il primo scopo di chiunque vuole in qualsiasi modo dedicare i suoi pensieri al
. d'annunzio, v-1-1021: siamo, in massima parte, feriti, mutilati,
entrare, con le apposite cerimonie, in un ordine religioso. serdonati,
economia, leggendo questo libercolo, andò in brodo di giuggiole e gli dedicò un
tutto a voi, che siete rimasto qui in luogo suo. d. bartoli,
temperamento loro li faccia suggetti a cader in somiglianti eccessi, affin di porvi il
uso del verbo dédier de'francesi. in tale senso è tuttavia accolto dalla crusca
di ballare. calvino, 101: in quel tempo si dedicava a soccorrere i poveri
conduttore ritornò al suo posto colla polizza in mano, nessuno gli dedicò un calcio
pio, ecc.); reso sacro in onore della divinità o dei santi
, dedicate al culto di cristo, in moschee. di costanzo, 1-151: la
io qui debbo invocare il nume come in luogo a lui specialmente dedicato, e
, iii-2-213: rami d'ulivo involuti in liste di candida lana son deposti su l'
3-301: ecco... più in là un'umile chiesetta dedicata a s.
virile. moravia, ii-17: sbucò in una piazza erbosa e deserta sulla quale
moto, e quelle che ivi cadendo in quella grotta dedicata al silenzio, conciliavano
del signore della nave che si fa qui in campagna, per permetterne la macellazione.
la tradizione. levi, 3-131: in piazza bologni, bianca nella sua armatura
dell " italia letteraria', che egli in quel tempo dirigeva, dedicato al decimo anniversario
dell'armistizio. 3. offerto in segno di riconoscenza, di stima, di
, i-1-20: questi mesi passati ha difeso in roma cinquecento tesi dedicate al pontefice,
aggiunti non pochi versi, uscì novellamente in roma (ronciglione), dedicata dallo
, sarebbe già uscito se michetti avesse in tempo preparato disegni e fregi. bartolini
conoso. -che ha avuto offerta in dedica un'opera (una persona)
le scordano mai, quasi per porre in mente a'signori dedicati che chi dedica
di sculture. pallavicino, 7-7: in questa cordiale e semplice dedicazione voglio commemorare
a ricevere la dedicazione di un libro in verace argomento della perfetta osservanza, e
. carducci, iii-14-208: c'è in fine in un sonetto la dedicazione dell'autore
, iii-14-208: c'è in fine in un sonetto la dedicazione dell'autore,
. pascoli, i-699: catullo seguì in bithynia c. memmio propretore. questi
tal titolo, non concorrono gli uomini in modo alcuno; allor vi concorrono,
vilissimo per avere già guardato le pecore in tracia (la qual cosa era per tutto
. parte di gente volontaria che è in campo, e di contadini deditizi pagati.
, se non del tutto, almeno in parte ai popoli deditizii o conquistati.
mia vita aspra inquieta: / in deditizia servitute involto / vivendo, heumè,
sua puerizia, fu dedito e nodrito in quegli studi, che non hanno altro
cessate le limo- sine, e convertite in altri usi le rendite delli beni dedicati
a queste, lo stato ecclesiastico eccede in grandezza ed è sproporzionato al corpo della
alle donne, gli era parso naturale tacere in confessione di luisito.
mio compagno uomini dedicati da lungo tempo in qua alle lettere, noi dovremmo [ecc
? io dai campi dell'immaginazione balzato in quelli della riflessione e della politica?
2. chi offre un'opera in segno di stima o di amicizia;
, semplicemente dedicatoria, sf.): in genere). non ha saputo
, è per la composizione ultima, in quanto essa è dedicatoria dei tre libri
aver ella [la repubblica romana] in pochi anni fatto acquisto dell'universo, solo
straordinaria virtù de'suoi senatori, destata in essi non già co'doni delle ricchezze,
dedicazione d'una chiesa. -festività in cui si celebra l'anniversario della consacrazione
un teatro, di un edificio scritto in forma epistolare che l'autore premette alla
vi dedico questi discorsi, da me in questa state passata in questa forma che vedrete
, da me in questa state passata in questa forma che vedrete ridotti'. tasso
se si sa ch'io m'interesso in questa commedia, diranno ch'io lo faccio
la lettera dedicatoria, e mi metteranno in ridicolo. baretti, 1-103: quel
m. adriani, iv-166: e pompeo in roma alla dedicazione del suo teatro fe'
meno dediti alla stro- logia, osservando in tutte le loro azioni ogn'ora e punto
magalotti, 24-221: se ne vive in lituania una vita da filosofo, tutto
anno, su dalla borgata marina venivano in tumulto, su lo spuntar del giorno
: quasi tutta la gente che abitava in riva al mare, non dedita alla
. piovene, 5-65: incredibile disputa in una plaga dedita all'agricoltura ed alle fiere
onde il prencipe de i romanzi cantò in loro scusa. casti, iii-106:
siccome accampano pretese inaccettabili e le accampano in malo modo e sono dediti al vino
scavo per alcun tempo non se ponga in oblio. ariosto, 839: s'in
in oblio. ariosto, 839: s'in altra cosa posso servirla, disponga di
fanciullo sotto l'alviano. prese genova in favor della parte franzese, cui fu sempre
ed io così dedito a te e tutto in te e per te, che non
dedita alla religione, imperocché era eccellente in simili arti di sacrificii, deliberarono tra
sapere che essendo stati tutti i toscani in ogni tempo non solamente dediti alla religione
ma superstiziosi, i fiorentini hanno ecceduto in questo tutti li altri. ammirato, 1-151
dedito a gli idoli, e scellerato in tutte le cose. serdonati, 10-189:
tutte le cose. serdonati, 10-189: in questo monte [frenoiama] un certo
conturbante, tanto da distrarla dai pensieri che in quell'ora e in quel luogo
pensieri che in quell'ora e in quel luogo avrebbe voluti tutti dediti all'amico
. corsini, 3-50: già questi erano in piedi, ed in assetto / d'
: già questi erano in piedi, ed in assetto / d'ogni lor cosa e
e la lucania per dedizione recuperò e in puglia ad alloggiarsi si ridusse. machiavelli,
le due castella, l'uno posto in mezzo la città, l'altro distante un
viveri e lo strazio delle fortificazioni arrivò in fossano la necessità della dedizione. balbo,
. -venire a dedizione, venire in dedizione: arrendersi. livio volgar.
non nobili città di loro volontà vennero in dedizione. machiavelli, 216: e'conviene
conviene che, riducendoti con imo esercito in una città, tu venga ad essere
tu venga ad essere assediato, ed in poco tempo patire fame e venire a
all'idea che noi vogliamo far vivere in mezzo agli uomini per sempre come una
luogo all'altro; condotto dall'alto in basso. -stor.: trasferito
,... col senno italiano concentrato in roma, nella roma del popolo,
cera dedutta / e fosse il cielo in sua virtù suprema, / la luce del
l'andare agile ma composto, gli atti in sé raccolti e severi; esile la
scorra fuori per la china, o in colle dolcemente didotto e chinato per li
e chinato per li lati, o in valle con certo temperamento e aperto aere
aere. arici, ii-127: dedotta indi in su gli archi / fra le rupi
un luogo all'altro; condurre dall'alto in basso; far deviare (un corso
: quella [fanciulla] era dedotta in uno altro luogo, in custodia di
era dedotta in uno altro luogo, in custodia di susagazi eunuco del re,
seme e la fracidezza, e 'l piantamento in altra pianta; imperciocché quello che alla
alla generazion conferisce, conviene che abbia in sé alcuna cosa che formi, e che
le dita, / venìan formate e in vortice condotte / e rintorte dal fuso;
dedotte / d'asfalto le correnti, in picciol tempo / in livida palude tramutasti
asfalto le correnti, in picciol tempo / in livida palude tramutasti / il giardino di
l'acqua ai mulini, furono piantati in quel lago. pirandello, 7-1273.
non senza stento, si deduceva pian piano in bocca la grossa lagrima, che di
la grossa lagrima, che di tratto in tratto gli colava dall'altro occhio,
e che questa colonia l'avesse dedotta in egitto osiride. cuoco, 2-ii-210:
iii-16-16: nel quale anno fu dedotta in milano una colonia dell'arcadia romana.
conveniva a cosa fatta per esser dedutta in notizia di tutti. boccalini, ii-196
commedo] a varie persone, che in diversi luoghi e tempi e per diverse cagioni
debba domandare e dedurre tali sue ragioni in scritto infra 15 giorni. targioni pozzetti
al foro contenzioso, mi astengo di fare in ciò quelle diligenze, che non avrei
supponendo gratuitamente che la lingua dal boccaccio in giù andasse deteriorando per la introduzione di
idee dell'ordine, soglion facilmente degenerare in superstizione. cattaneo, iii-i- 38:
v-85: non si ritruova voce nessuna in veruna lingua, la quale o aggiungendovi,
insieme ch'egli non ha detto né in alcuna maniera dalle parole sue si può dedurre
stesso codice si possa dedurre, essere stato in uso il decorare del titolo di '
la guerra si fa sempre ed esclusivamente in luoghi ove ci siano almeno degli alberi.
modo come stavano l'anime de'traditori in quel lago a deducere la lor pena.
, ecc.: tenerlo presente, metterlo in pratica; accettarlo, seguirlo.
voce dotta, lat. dèdùcère 'condurre in giù ', comp. da
deriv. da deducete * condurre in giù, derivare '. la voce si
da una verità generale a una particolare in essa implicita, da un principio a
più discordanti mise insieme, e conciliò in un ordine filosofico e con diduzione ed
di logiche deduzioni, e invece, quasi in un prospetto solo, veniamo a delineare
: quando una proposizione è contenuta evidentemente in un'altra come una sua conseguenza prossima,
, consumarono la copia della interna energia in astrattezze infinite, in deduzioni di deduzioni
della interna energia in astrattezze infinite, in deduzioni di deduzioni, in una serie vertiginosa
infinite, in deduzioni di deduzioni, in una serie vertiginosa di fantasticherie. de
e di sagacità nelle deduzioni, ma in fondo egli non fa che illustrar e dilatare
sbagliare e certe riprove di deduzioni tradottesi in atto, lo favorivano in questa sua sicurezza
deduzioni tradottesi in atto, lo favorivano in questa sua sicurezza. 4.
informata e sapesse che tale importo andava in deduzione della dote. d'alberti,
da interrogare e dei fatti, formulati in articoli separati, sui quali ciascuna di
dii e la deessa intendano e mettano in affetto tua volontade. fatti di cesare,
uno fuoco che ardeva di lungo tempo in su uno altare d'una deessa che
deessa che aveva nome vesta, si divise in due parti, e molto montò alto
. con valore aggettivale. che si trova in una situazione effettiva corrispondente alla situazione
contendi..., / diffalchi in terra e nulla in cielo avanzi. i
, / diffalchi in terra e nulla in cielo avanzi. i. pitti,
. nomi, 15-63: il doppio in ogni imposizione / paghi, di quanto
ogni imposizione / paghi, di quanto in quel d'anghiari giace / il borgo,
borgo, ma per godimento onesto / in avvenir se gli defalchi il sesto. instruzione
: ai deputati della città che furono in tale occasione mandati a petroburgo, fece
stocchi », cagione che molti gentiluomini in modo vanno a poco a poco,
poco a poco, e spesso anco in grosso, scemando e diffalcando il loro
fa dubbio paraggio / il sommo duce in sanguinosa calca: / né del suo corso
229: quando il filosofo geometra vuol riconoscere in concreto gli effetti dimostrati in astratto,
vuol riconoscere in concreto gli effetti dimostrati in astratto, bisogna che difalchi gli impedimenti
; egli si trovava poi spesso anche in lite colla sua coscienza, la quale come
cavalca, / e 'n qua e in là come un lion si getta; /
aia diffalcata, / rispianata, / in tra paglie e tra frumento, / è
difalcazione dai tanti diletti che mi aspettavano in francia. boccardo, 2-836: il
ero stato loro provveditore, di andare in quel di pisa a fare tali diffalchi tra'
nel volume del fato, 5 e in questo libro eterno / diffalco non si fa
novembre del '56 avrebbe potuto essere, in effetti: « defascistizzazione ».
causa nel suo merito, o, in genere, a provvedere su una questione
riferisce a espedienti procedurali slealmente usati in un processo, e dai membri di
processo, e dai membri di minoranza in un'assemblea). panzini,
di toscana, 7-87: avendo avuto in primo luogo davanti agli occhi sua altezza serenissima
e mercanti che trafficano e contrattano grani in maremma, il doverli tramandare per schiena,
sedere spinto indietro e il busto chino in avanti, come chi sta seduto a
zero di sessantamila, trasformando la cifra in sessantanovemila. calvino, 1-208: [
dal mosto la maggior parte delle sostanze in sospensione per ottenere un liquido più limpido
separare col riposo le sostanze che stanno in sospensione in un liquido. 2
riposo le sostanze che stanno in sospensione in un liquido. 2. fisiol
gadda, 326: e riuscì anche in breve giro di lune a ingorgare, non
.. brutta cosa a parola. anche in senso morale: * eliminazione,
di truffaldino e di cavalier d'industria in piena assemblea. = comp. da
da questo, e che non sono come in uno deferente. leopardi, v-843:
i vasi deferenti degli antichi, è in tutto diversa da quella di coloro che
che tengono che l'uova s'introducano in esso utero per le tube faloppiane.
più o meno famigliare che gli stava dinanzi in atto deferente. d'annunzio, v-3-45
deferente. d'annunzio, v-3-45: in ciascun ufficiale, per lo più,
le lettere, se chi s'intrude in questa nobile professione la avvilisce con canaglieschi
alla decisione di un altro soggetto (in particolare, dell'autorità giudiziaria).
. giannone, 1-iii-532: questi ufficiali in francia non ubbidiscono che al re, tra
che cominciava al tempo suo a corrompersi in alcuni, e ad invaghirsi del falso
al giudice), denunciare ', in seguito nell'impiego traslato: * affidare ad
nel- l'eliminare i sali di ferro in essa contenuti. = voce dotta
vecchia defessa / un'elegìa che può star in commerzio / con quelle di tibullo e
tebano / che defessa dall'orgia ansi in un botro. = voce dotta
tale o tal'altro reparto ha defezionato in questo o quel punto. pea, 7-150
de marchi, ii-1014: voleva sostenere che in momenti di lotte elettorali un partito non
dell'una nostra defezione e dell'altra in altro tempo essere da serbare arbitro per
dopo la defezione di mazeppa la ridusse in provincia dell'imperio. monti, iv-138
puro ebbe inoltre a subire delle defezioni in sull'ultimo. dizionario militare, i-315
: noi usiamo la parola 'defezione'specialmente in senso politico e riserbiamo 'diserzione 'al
meno; decadere; fallire, andare in rovina; allontanarsi, separarsi.
che voi siate interi, non deficienti in niuna cosa. boccaccio, 8-38:
la sua intellettual natura, se bene in infinito se gli equipera ed è deficiente
né mai sazievole, preparato a sé in paradiso. a. labriola, iii-96:
. a. labriola, iii-96: in queste collisioni psicologiche... s'incontrano
i preti, che dividono gli uomini in due categorie, o tutti in inferno o
gli uomini in due categorie, o tutti in inferno o tutti in paradiso, hanno
, o tutti in inferno o tutti in paradiso, hanno sentito che questa partizione assoluta
il fabbisogno delle sacche e degli accerchiamenti in cui, manco a dirlo, siamo
di determinarla. sbarbaro, 4-83: in previsione d'una rivista alle armi,
efficiente e il deficiente ripugna che coincidano in una essenza medesima. 4. agg
4. agg. e sm. individuo in cui, o per un'anomalia congenita
'deficiente', passando dal linguaggio della medicina in cui vale 'scarso, privo '
infantile, impiegato del municipio, stavano in un angolo della stanza. moravia,
la rende se uomo o donna il soggetto in cui trovasi deve dichiarare, brutto anzi
cosa, neppure un briciolo di fuoco in questa stagione. d'annunzio, v-3-13:
. jovine, 5-187: di tanto in tanto, l'amara consapevolezza della deficienza
e cattivo, scopriva deficienze e disordine in più di un registro. 2
quindi che io ora soffra e soffra in séguito le conseguenze del mio peccato.
. 3. scarsa preparazione (in una materia scolastica), voto insufficiente
, dottrinale, e per estens., in qualsiasi attività). fogazzaro,
che tradiva un sentimento di rivalità d'alto in basso. b. croce, iii-10-269
: la parola « sintesi » sta, in questo caso, come una foglia di
e non si piega; e disadatto in parte a molte cose, alla poesia
le altre città d'italia, con in più alcuni contributi poco cospicui in confronto
con in più alcuni contributi poco cospicui in confronto ai bisogni, tanto che il deficit
mano sinistra tengono stretta, invece, in pugno, pronta, la nota del deficit
3-168: disordine, stanchezza, insufficienza, in tutte le occasioni, in ogni cimento
insufficienza, in tutte le occasioni, in ogni cimento della vita: perpetuo «
déficit (docum. nel 1589, in senso moderno nel 1771).
deficitàrio, agg. neol. che è in passivo; che si riferisce al disavanzo
non distingue tra bilancio deficitario, bilancio in pareggio, e bilancio in attivo.
deficitario, bilancio in pareggio, e bilancio in attivo. bartolini, 5-287: egli
dipendenti superflui, è un criterio caritativo in stridente contrasto con la prima necessità della
. ant. strappare, staccare (in partic.; gli affissi dai muri
. buti, 2-586: in questi quattro ternari et uno versetto lo
= part. pass, di defigurare, in questo signif. non altrimenti documentato:
-defilamento di un punto: la quantità in metri di cui la linea di defilamento
sussiego marcello, -è un verbo venuto in uso corrente con la guerra. bocchelli
alla vista del nemico, e, in termine tecnico, lo defilava ai tiri
. milit. disus. sfilare, marciare in fila. biffi, xviii-3-398: là
là muli carichi di mercanzie che in grandi schiere defilano. pisacane, iv-193:
, iv-193: i contadini curvi in sulla vanga, i pastori accanto alla loro
: tenendoci più che si poteva curvi in posizioni defilate, arrivammo in pochissimo tempo
si poteva curvi in posizioni defilate, arrivammo in pochissimo tempo dove il nostro aiuto era
chiesa, sfociavano già nella piazzuola, in due distinte coorti, i ghi- ringhelli
tutto quel tempo però, anziché sentirlo in me stesso..., lo sentivo
me stesso..., lo sentivo in quell'essere defilato, staccato, in
in quell'essere defilato, staccato, in cui l'invasione del sacro era simile
, di vestiario, d'interessi, e in parte di leggi, tale è lo
di leggi, tale è lo stato in cui, per un tempo, né definito
de'barbari. oriani, x-19-126: in tutte le donne, anche le più
, dice pintor. a parte ciò che in questo è semplice gusto della coerenza e
de'secoli, il quale fece dio in iesù cristo nostro signore, nel quale avemo
per la materia; perché, avendo in sé facilità di costituire particolari di specie
, a definire gli impegni che, in generale, si fissano ogni anno.
come tulio la difeniscie [la giustizia] in de la ret- torica prima diraggio voi
che, con ciò sia cosa che in quelle cose che sono d'una spezie
iv-18-68: e, perché ben la speme in te riluca, / io la diffinirò
tempo. d'azeglio, 1-147: in italia, in ispecie, lo stato
d'azeglio, 1-147: in italia, in ispecie, lo stato politico, il
è di necessità morale e, definendola in tutta la sua estensione, si deve dire
, a simiglianza dell'aria, risplendono in tutte le direzioni e in ogni parte
, risplendono in tutte le direzioni e in ogni parte. -render chiaro il significato
[le scienze matematiche] si han creato in un certo modo gli elementi con definir
specie di rantolo, come se avesse in bocca un epiteto troppo grosso e non
quel che meglio la sa diffinire / in più riputazion io lo terróne.
lettera assai, ve la saprei diffinir in grammatica. gemelli careri, 2-i-3: sarei
istante ad attendere: la mia mente era in uno stato di esaltazione impossibile a definirsi
3-189: l'unico impegno realistico, in tutti questi disegni, è nella meticolosa
, si definiva a poco a poco in tutti i particolari. 4. decidere
, 'ver pare. giamboni, 7-97: in tre modi diffi- niscono che si può
, 12-49: venne messer mastino in persona a ferrara, e là si
. p. verri, i-247: in questa, perplessità, qual dunque sarà la
essersi assicurato che nel farlo egli è in comunicazione vitale colla chiesa. bocchelli, 13-133
specificato, giudicato e sentenziato, sedendo in cattedra su materia di fede, e
prencipe, che col danaro possa mandare in lungo la guerra, che il valore
4-325: la battaglia si dif- finiva in favore dei cristiani. 6.
, ii-335: mover mi face, in trovare canzone, / error di lor cagione
tre o quattro di questi altri padri venga in toscana a disputare e diffinire la cosa
marino, 2-120: poiché del pari in quest'agon si giostra, / più
del pozzo era stata definita dal tribunale in favor mio. de roberto, 328:
che cosa s'abbia da fare, e in che termini. comisso, 14-98:
per definire la vendita essi sarebbero scesi in città dal notaio. 7. ant
disputazion / dra rosa e dra viora, in le che fo grand tenzon, albertano
mordere si è soza cosa, e in diffinire le paraule de'essere lo loro
difmitivaménte, diffinitivaménte), avv. in modo definitivo, in modo decisivo,
, avv. in modo definitivo, in modo decisivo, per sempre. -nel
per sempre. -nel linguaggio giuridico: in modo non impugnabile. s.
mere de'conti, una in piemonte, l'altra in savoia, composte
conti, una in piemonte, l'altra in savoia, composte di presidenti,
cercasse per terra, si calcò il cappello in capo definitivamente, e volse le spalle
efficientemente (e si riferisce al modo in cui, secondo la teologia cattolica,
teologia cattolica, gli angeli sono presenti in un luogo) cfr. definito,
: incorporei, perché seben siete diffinitivamente in sito, non però ne siete circoscritti,
quelle si dichiari, consiste la quistione in diffinizione, e perciò diffinitiva e di
2. che determina, che stabilisce in modo indiscutibile, inequivocabile; che scioglie
presunzione d'usurpare l'ufficio di dio in condannare altrui, e dare sentenza diffinitiva
di sette giorni a palermo per metter in sesto definitivo gli affari di colà. capuana
nessun particolare sistema filosofico può mai chiudere in sé tutto il filosofabile: nessun sistema filosofico
, il viaggiatore di commercio che reca in giro il campionario della sua ditta.
contro il quale non è ammesso ricorso in via amministrativa al superiore gerarchico, e
indietro. il definitivo non si riscompone in provvisorio. borgese, 1-208: si
. 10. locuz. avverb. in definitiva: in conclusione, alla resa
. locuz. avverb. in definitiva: in conclusione, alla resa dei conti.
conti. cardarelli, 6-36: cosicché in definitiva, chi ci andò di mezzo
cavoli a merenda. baldini, 4-227: in definitiva, la nuova capitale sta benissimo
volta, di amare lei soltanto, in definitiva, di possedere lei sola.
.. dicemerà la ragione quel che in sé veder non può, cioè in che
che in sé veder non può, cioè in che modo la certa e diffinita conoscenza
cornelio se ne venne alle termopili ove in certi giorni definiti suol essere la numerosa
più segnata e definita, e rassomiglia in questo alla francese. settembrini, 1-33
città queta -dormente -innocente, multicolore acquarello in polposo paesaggio, senza sognanti nebbiosità,
accresciuta la patria è certo luogo diffinito in cielo, ov'essi usano sempiterna beatitudine.
. colonna, 2-20: gli quali spiracoli in diversi loca- menti... simmetriatamente
9. teol. che è presente in un luogo col pensiero e la volontà
diffi- niti e determinati, siché sono in uno e non sono nell'altro.
[gli angeli], perché sono in cielo, come in luogo proprio; non
, perché sono in cielo, come in luogo proprio; non circonscritti, ma
ma diffiniti; cioè che talmente sono in cielo, che, mentre sono ivi
123: le definizioni della fisica differiscono in questo da quelle della matematica, perché
definitore del viso. cavalca, 19-267: in questo libro salomone parla in persona di
19-267: in questo libro salomone parla in persona di molti, ma poi in fine
parla in persona di molti, ma poi in fine, come diffinitóre e giudice di
annullati i giudizi con l'essere egli in tutte le cause eletto arbitro e defìni-
: se vi faceste anco a narrare in verso martelliano la vita del padre marcantonio,
sofficientemente che cosa è contrizione, e in quanto è atto di virtude di giustizia.
il genere e la differenzia, cioè in ciascuna cosa che si dice prima si
. è delle idee che noi comprendiamo in ciascuna voce o locuzione, non propriamente
la tua definizione del sacrificio che consisterebbe in vivere con una persona, non nel
egli mi rispondeva il contrario: e così in lunga quistione dimorammo, partendoci poi senza
, e io sono d'avviso che in nessuna parte d'italia il cielo si mostrerà
. vasari, iv-223: quel putto in aria, che con la destra tiene
per definizione: secondo la definizione, in base alla definizione; per forza, fatalmente
per definizione, sono il correggibile e in effetto le più vengono corrette nel corso del
non c'è di meglio che vivere in una città, che per definizione viene
: « definitio est philosophorum, quae in rebus exprimendis explicat quid res ipsa sit,
o con altra legatura, e introdotta in un buco del terreno, in una
e introdotta in un buco del terreno, in una tomba, in una fonte,
del terreno, in una tomba, in una fonte, luoghi ritenuti in comunicazione
tomba, in una fonte, luoghi ritenuti in comunicazione col mondo sotterraneo; della persona
chi vuole incominciare questo bene, che in prima diparta la mente da ogni perturbazione e
mente sia del tutto defisso ed intento in solo desiderio di dio. =
deflagrazióne, sf. tipo di esplosione, in cui i fenomeni di combustione si propagano
. 2. figur. diminuire in misura notevole, ridurre di una buona
diminuzione della massa dei biglietti di banca in circolazione con conseguente aumento del potere d'
nelle aree desertiche, steppiche o aride in genere, vengono dispersi dal vento (
liquido composto una parte dell'acqua che in esso è contenuta. = voce
meno volatili da quelli più volatili, in modo che possano ritornare nella caldaia o
: errore di indicazione del nord vero in un certo istante, nel quale il
volti d'argedto opaco e bruciato. giunte in alto defletterono dal loro cammino e percorsero
viii-69: ella aveva deciso, pensai, in quel preciso momento, sull'atteggiamento da
piegare '. molto usata questa voce pedantesca in senso traslato ». deflettòmetro
particolare tipo di valvola commutatrice che, in un condotto, è disposta immediatamente a
monte di una seconda valvola che pone in comunicazione il condotto col cilindro di un
di permettere che il cilindro funzioni, in fase opportuna, da valvola sia di aspirazione
3. ott. prisma che, in uno strumento ottico, ha la funzione
, quando la porta è aperta, in modo da ottenere un rimescolamento dei prodotti
. aeron. deflettore di un'ala: in un aeromobile, ciascuna delle alette che
provocare nella donna la lacerazione dell'imene in seguito al primo atto sessuale; togliere
rapine e adulteri, / vergini deflorando in vituperi. boccalini, i-333: qual fama
hanno sempre il peso delle pietrerie false in confronto al brillar d'una gocciola sospesa
il fiore '(per lo più in senso figurato: * togliere il fiore della
donna e perdita della verginità anatomica in conseguenza del primo atto sessuale completo.
e i legislatori che conobbero essere impossibile in que'paesi il frenare la furia della
sublimata nell'estrema parte del cervello, in guisa ch'è fatta pura e bianca
una squadra di soldati attendeva a sistemare in iscavo un doccione per la defluenza dell'
a mezzo il ventre, bronzea, in sua fiera bellezza. paolieri, 2-214:
. paolieri, 2-214: ci fermammo in riva al canale, che defluiva lento ai
la solcano tutta, pari a polmoni in cui l'acqua respira affluendovi e defluendone.
nostro. 3. figur. allontanarsi in massa da un luogo (la folla
da uno stato, da un'attività, in seguito a cause economiche).
-uscire con abbondanza (le parole: in un discorso, in uno scritto)
le parole: in un discorso, in uno scritto). de marchi,
un principio un disegno una conclusione ideale in un defluire di materia abbondante larga sicura
rizzò / sopra tanche e restò levato in aria, / fumido su la sommità
così contrari i venti al deflusso delle acque in mare. silone, 5-84: dalla
quella stanza. 2. in idrografia, il volume d'acqua che attraversa
che attraversa la sezione di una corrente in un dato intervallo di tempo.
questo esaurita. subisce soltanto un deflusso in conseguenza della cena. 4
10-87: germanico era... in certo rovello interno a voler risalire il
, sperò che garcia avesse il rifugio in un angolo lontano dai defluvi di stiva
rovinarle giù sopra il collo di momento in momento te la stira lunga in un
momento in momento te la stira lunga in un albero, o ne sbozza il fucinato
una perpetua deformabilità, poi si richiudevano in una irraggiungibile alterazione di presagi, col
e grande e largo e lungo come in quegli specchi deformanti che ci sono al
defórmo). modificare, alterare (in modo più o meno profondo, temporaneo o
corrispondenza; essi potevano piegarlo deformarlo torcerlo in tutti i sensi, reg gendo
0 punto alterata da quella che la natura in quella età gli ha conceduto, anzi
bellezza quasi affatto. segneri, ii-397: in essa [nella divinità] cristo rimirò
e perché gli abitanti deformavano i cadaveri in modo che non si potessero più riconoscere
non c'inchina a queste follie la natura in cui domini la ragione, e quale
mani, simile agli angeli, ma in cui regni la sensualità, e qual
caro,... il carattere in somma del tutto deformandone collo apporvi puerili
. 3. figur. mutare in qualche parte, rendere in parte diverso
. mutare in qualche parte, rendere in parte diverso; turbare l'animo, il
perturbare (la vista, i sensi in genere); modificare, trasformare
cui papirio è stato recitato quest'anno in sant'angelo con molto applauso; se
per aggiustarlo al teatro, lo deformò in buona parte. gianni, xviii-3- 1039
di conservare all'antico la sua anima in un corpo nuovo, ma di deformargliela
... avevano avuto lassù, in difesa di roma, una bella morte,
carattere e lo gettò in una disgregata anormalità. cotnisso, 5-148
come portare degli occhiali troppo forti o guardare in un acquario; gli oggetti tremavano,
pensiero, l'opera altrui, esporlo in modo inesatto; riferire erroneamente una notizia
frasi, espressioni, concetti; pronunciare in modo sbagliato. carducci, iii-6-82:
più chiara, e invece lo deformano in una specie di grido convenzionale, simile ai
; i quali si erano deformati ciascuno in modo riconoscibile. alvaro, 9-375: ha
e ardito. castiglione, 83: s'in fermò di podagre, le
con atrocissimi dolori pro cedendo in poco spazio di tempo talmente tutti i membri
gli impedirono, che né stare in piedi né moversi potea; e
di cui siamo seguaci, per non vederli in volto quella deformata enfiatura di gote
. 2. rovinato, ridotto in cattivo stato (un oggetto, un
oltre l'uccisione degli uomini ne restavano in molti luoghi spogliati i monasteri, prostrate
più sovente tradotto, e per conseguente in più maniere deformato. lanzi, ii-82
sublime del bonarotti; siccome eccita indegnazione in vederlo da altri così disgraziatamente deformato.
motivi stessi per i quali agiva e in cui s'era andata a poco a poco
tutte [le figure] sono deformate in un ticchio, in un abito interiore,
figure] sono deformate in un ticchio, in un abito interiore, che tende a
interiore, che tende a esprimersi o in monologo o in macchietta. emanuelli,
che tende a esprimersi o in monologo o in macchietta. emanuelli, i-266: chi
alzando improvvisamente gli occhi da un giornale in questo caffè di tutti i giorni, mi
di tutti i giorni, mi sorprendo in una intersezione d'angoli, di rettangoli e
non l'avrà ferito, si condanni in due anni di navigazione di galera.
spregevole scotto da pagarsi all'armonia prestabilita in compenso delle ineffabili consolazioni e trionfi che
strane deformazioni segnano i musicisti: la macchia in ispecie di voglia di fragole sotto la
bilenchi, 197: la mamma credeva che in quella deformazione del suo nome si celasse
tradizione). carducci, iii-12-241: in queste ottave paionmi anche curiose e importanti
(dell * animo), mutamento in peggio (dei costumi, di un'istituzione
: nello stesso articolo si conteneva che in verso di tutti i laici di qualunque stato
la loro cubatura come di solidi considerati in astratto; soprattutto con la deformazione e
: e possono consistere nel tatuaggio, in cicatrici rilevate o cheloidi, nella perforazione
ave; / era brutta e deforme in tutto il resto; / ma nascondea
i danni. parini, xv-2: in vano in van la chioma / deforme di
. parini, xv-2: in vano in van la chioma / deforme di canizie,
o incinta, o con un bambino in fasce da nutrire. così, in pochi
in fasce da nutrire. così, in pochi anni, sarai grassa, deforme,
le deformi foche / dall'onde uscirò in frotta, e a mano a mano /
tagliate. settembrini, iv-35: chiuse in quel carcere che si chiama gabbia si
deformi. pascoli, 703: e in terra e in aria rettili deformi,
pascoli, 703: e in terra e in aria rettili deformi, / nottole enormi
farlo); crollante, cadente, in rovina (un edificio). muratori
e le ragioni delle cose si lascino vedere in abito non sordido, non deforme,
accomodandosi ad umano discorso, m'interrogava in qual modo fosse avvenuto che quello splendido
avvenuto che quello splendido teatro si trasformasse in tugurio deforme. leopardi, 34-282:
aggireranno le torce, e di quando in quando dalle navi un fascio di luce
appetiti, da malnate passioni e si dà in preda a i vizi. ortes,
cor teme che un male / ti cresca in queste case, / un catello deforme
andiamo derelitti, uomini / della colpa in cui ti annoi, / o anima
l'atto deiforme / del tremisene e in suo dispregio ride. galileo, 3-1-57
sin di speranze ch'ella fosse per congiungersi in matrimonio con lui. speranze ch'erano
essa più deformi, più ridicoli, in una parola, più eminenti nella lor
equicola, 275: la malinconia fa vedere in sonno con veemente moto sepolcri, cose
buoni. tommaseo, i-315: un giorno in campagna, di primavera, dopo il
coraggio di abbandonarmi così a lungo, in questo deserto, in preda alla mia
a lungo, in questo deserto, in preda alla mia fantasia, che mi ha
il bello poetico, cioè nel saper giudicare in teorica e in pratica ciò ch'è
cioè nel saper giudicare in teorica e in pratica ciò ch'è bello, ciò ch'
ch'è bello, ciò ch'è deforme in poesia. bettinelli, 1-i-115: la
, / sentenza dame ed ir sudando in cerca / d'industri frasi, onde schivar
che... i... in cor di donna / si potesse destar fiamma
3-4-329: l'incendio si può suscitare in molti modi, tra i quali uno
del sen le vive rose / tutta tremante in su 'l braccier si getta. cesarotti
, ii-22: gli portava, nascoste in seno, delle croste di formaggio,
scrofani, xxiii-544: quindici religiosi disposti in giro, coperti il capo con una
nella mano destra un rosario, stavano in ginocchioni ripiegati su le calcagne. bocchelli,
/ che regge a tutte botte, in modo è dura. ariosto,
ariosto, 12-67: si pone in capo una barbuta nuova, / senza mirar
battoli, 26-26: l'acque, rapprese in durissimo ghiaccio, non corrono altrimenti che
al gatto], ed è chiamato in volgare bolcione, e per lettera montone,
petrarca, 246-5: candida rosa nata in dure spine, / quando fia chi
? palladio volgar., 1-6: in ogni opera d'innestare, di potare e
si fanno duri ed intirizziti, ed in conseguenza malagevoli ad esser mossi. g.
., 5-27: le sorbe si serbano in questo modo, cioè: che le
cominceranno ad ammezzare, si deono mettere in orciuoli di terra. ariosto, 10-9:
verde del mare, / mi sono aggrappato in una difesa / panica.
/ altrui lasciando i pro- prii regni in cura / per via sì lunga e per
. che ha letto poco e osservato pochissimo in materia di lingua e di poesia toscana
rozze e dure / vi tengon alacciato in questi duoli, / di loro inganni avendo
fé la detta catasta, al tempio in faccia. f. negri, 153:
duro e la gelata mente / de chi in un punto mi fa vivo e morto
e morto, / non sia tal sempre in me quale esser suole. ariosto,
uomo, l'inteneriscono e lo risolvono in lacrime. tasso, 2-27: come la
, 2-27: come la bella prigioniera in atto / non pur di rea, ma
pieghi. parini, giorno, ii-241: in voi non fia / vii opra il
al duro mondo ignoti, / subito in luce appar. d'azeglio, 1-75:
: quelli principi che hanno a venire in italia, che aranno forte ingegno più che
, 96: tu leggevi chiara come in un libro / figgendo il duro sguardo di
il duro sguardo di cristallo / bene in fondo. moravia, iii-326: gli piaceva
, iv-113: il prete stava sempre in piedi a sinistra del letto, duro duro
per imparare aveva speso, e si era in vano affaticato, poco dilettandosene, e
dura di un sasso all'istruzione e in piazza d'armi. landolfi, i-419:
forti d'animo, te ne va in italia, dove t'è dato dalli fati
spesso addivien ch'altri s'incontre / in dure genti alpestri, che correndo /
/ cadean dopo lor cene al sonno in preda. scalvini, vi-78: tremendi segreti
duro rispondere escita e cresce il furore in sé ed in altrui. alberti, 34
e cresce il furore in sé ed in altrui. alberti, 34: non siate
non hai mai fatto un gesto brusco in vita tua? 11. mancante di
a letture, massime di libri scritti in stile tanto duro ed oscuro. baretti,
giunture. alfieri, 1-978: così in me la paura d'esser fiacco,
, il musco, il capelvenere, come in una grotta naturale. -fortemente segnato,
soltanto / discioglierà quel suo duro / lampo in un sole futuro / d'intima luce
i prati d'appennino e, impresso in un cielo duro come cristallo, l'inizio
tolomei, i-52: quei vocaboli, in prima che si usassero, parevano all'
sgangherate, ed erano riprese, come in coro, da tutta la tavolata,
(s e z, come rispettivamente in sala e marzo), velare (c
(c e g, come rispettivamente in casa e gabbia). foscolo,
: a considerare le sillabe e i suoni in se stessi, quanti ce n'è
dura pena reciever vedemo ad esti grandi in difendere amici e conculcare nemici. dante
7-204: col re de'guerrieri entrata in guerra / scoprendo lor la disleal consorte
sono a soffrir men dure, / se in qualche modo di sfogarle avviene. cuoco
abbandonare l'imperio de'suoi e tralasciare in un colpo tutte le concepute speranze.
/ l'arco piega e il pensiero in su le bianche / urne de'padri si
co'denti dell'odio e dell'amore, in tanto che, quanto più è duro
/ ogni disegno, e lor tornare in danno; / et ogni stratagema avrà sì
si viene al consiglio della dissimulazione; perché in persona così molle e poco intendente riesce
da diverse città raccolti e scesi / in lor sussidio bellicosi amici, / duro
ilio le mura. cattaneo, iii-4-310: in torino è il più duro ostacolo all'
essere al mondo e aspettarsi di morire in primavera. cassola, 1-244: -è stata
, tanto scuria. frezzi, iii-3-32: in lui apparve ben quant'egli è grieve
aiuti degli amici, e rimettendosi totalmente in potestà dello inimico. l. martinelli,
più saldi / a i tuoi servigi in questo viver breve / con più affannosi strazi
se non per liberarsi dalla durissima oppressione in cui vivevano. -laborioso,
ciascuno essere il primo, né potendosi in ciò tra loro alcuna concordia trovare,
chiara vittoria. sempronio, iii-208: in quel volto, ove con dolce aprile /
marino, 14-362: con duro tracollo in su la lizza / fuor per la groppa
d. bartoli, 27-89: mutando in morsi rabbiosi que'baci amorosi, e
morsi rabbiosi que'baci amorosi, e in duri calci que'teneri abbracciamenti. 14
allevato secondo le severe leggi de'persiani in quella dura vita che descrive senofonte,
degli empiristi è sempre sulla breccia, in armi, pronto a combattere contro i negatori
. ungaretti, ii- 109: in mezzo ai forsennati insorse calma / ciascuno
richiamando a voce dura, / e in giorni schietti cambiò tristi fati. bocchelli
, 10-96: ogni volta che è entrata in confessionale, si è sentita rivolgersi duri
non sentirebbe le grosse punture; così in questa vita l'anima è addormentata nella
sopra, si spezza e si divide in molte particelle. alvaro, 5-88: si
circa al notaio, l'è finita in parole, e con parole è aggiustata;
voriam duro, e dobbiamo emigrare, in questa montagna. -sodamente, profondamente
mantenimento, vivendo molto alla dura, in digiuni e in penitenze. -avere
vivendo molto alla dura, in digiuni e in penitenze. -avere la pelle dura
emulsione dura, pellicola dura: usate in fotografia per ottenere immagini con forti contrasti
quel poco di bravata, l'ha messo in soggezione, e l'ha fatto cambiare
che tarda nell'accostata, oppure che in mare grosso è lenta nel rialzarsi dal
. -stare alla dura: mantenersi fermo in un determinato proposito, non cedere,
. -star duro: rimanere fermo in un proposito, o anche opporre tenace
: poi che i protesti e i prieghi in vano / vider gittarsi, e che
/ presero accordo col frisone, e in mano, / come avean detto, gli
10-9: ma tutto questo finge, e in sé tien duro; / fa faccia
che i caci un po'duretti rinvolti in un panno lino inzuppato nell'aceto o nel
135: la milza, da alcuni mesi in qua, è un poco più gon-
fanciulli. baldini, i-629: giunti in cima d'una salita piuttosto duretta, l'
a passare un resto de'miei anni in cotesta mia patria. giusti, ii-366:
. 2. nodo durissimo in un blocco di marmo. 3.
sf. chim. glucoside cianogenetico contenuto in alcune graminacee. = deriv. da
mezzogiorno fanno pensare a danze selvagge e in sardegna servono pure per ballare il duruduru
malleabile, che può ridursi facilmente in lamine e filamenti (metallo);
vasaio; e ben ve n'era in copia, / duttile e molle al pollice
, tagliano come con un coltello; in quest'operazione la pietra diventa qualcosa di
natura umana. carducci, iii-15-7: in quella gioventù d'arte e d'artisti
opera ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. bocchelli
, ma per così dir, tutte intiere in se stessa tutte le altre lingue,
non può umanamente accadere, se non in una lingua che non abbia carattere. de
. linati, 17-24: lettere scritte in un bell'italiano preciso, duttile e ironico
delle commedie mai, si potrebbero porre in bocca di un qualche davo. d'
: fu [mosè] duttore del popolo in terra di promissione. alberti, 204
dei duumviri. balbo, i-53: in città, sciolto il triumvirato, ridotto
non può durare e tende a risolversi in unità, le prime parti son riservate
. ciascuno dei due magistrati che duravano in carica un anno e ai quali in
in carica un anno e ai quali in roma, nei municipi e nelle colonie
e interpretare i libri sibillini (e in questo caso erano eletti a vita).
diede ad esemplare, sì lo fece cuscire in un quoio e comandò che fosse gittato
un quoio e comandò che fosse gittato in mare. nardi, 8: per vigore