il mondo, tutto di lei l'impronto. periodici popolari, i-138: dunque non
canti carnascialeschi, 1-76: chi non è impronto o importuno, / né i suoi
5. locuz. proverb. l'impronto vince l'avaro: insistendo si vince
, tanto che alla fine / l'impronto ha vinto l'avaro. 6.
lor tra le gambe per dispetto, / impronto più ch'una mosca culaia. machiavelli
e perfino ballate e sestine del medesimo impronto? foscolo, viii-124: ballatétta è
: senza la balordaggine d'un figliuolo impronto e pazzerello, non verrebbe frequenti volte
cittadino, per aver fatto tanto dell'impronto con un vescovo, ottenne che egli
l'abito del chie dere impronto. = deriv. da chiedere
il cammino da tre dì in qua, impronto, ed è una cicala e usò
aspetto. parini, 615: l'impronto dei caratteri ben rilevato, le cagioni
importuna. pulci, 24-97: impronto più ch'una mosca culaia.
universale. pindemonte, 1-188: quell'impronto frastuon l'ospite a mensa / non
, un tal gobbuzzo / ardito, impronto, e par tutto malizia, / né
me non solamente come di audace e impronto domandatore. pascoli, 1419: quando
. fazio, i-12-37: crudele, impronto, al mal tratto e villano, /
dal fiore che aveva ed ha nell'impronto, si chiamò fiorino. galiani, 3-34
torchio. -foglio di avviamento o d'impronto: quello che ulteriormente si colloca sul
, un tal gobbuzzo / ardito, impronto, e par tutto malizia, / né
botticello ingordo, / ch'è più impronto e più ghiotto d'una mosca. ariosto
bel tondo ch'elle erano e l'impronto bene scolpitovi e spianate pari, luccicanti
loro incontro uno frate gaglioffo, unto e impronto. banti, 11-512: quel gaglioffo
, / te non muova il garrire impronto ed acro / di lingua velenosa. parini
botticelle ingordo, / ch'è più impronto e più ghiotto d'una mosca.
e dal fiore che aveva ed ha nell'impronto, si chiamò fiorino. valeri,
4 gippine ', dal loro balordo ed impronto scorazzare in 4 jeep '.
un tal gobbuzzo, / ardito, impronto, e par tutto malizia. g.
pulci, 18-130: io son presuntuoso, impronto, ardito, / non guardo più
. altro non fosse che un frate impronto ed ignorantemente temerario. massaia, iv-62
nella locuz. all'impronta: all'impronto. cassieri, 1-102: portavo in
figlio. = comp. di impronto *. improntaménto1, sm. ant
102: era dall'uno lato della stampa impronto il volto dello imperatore. g.
di seguito digiuno, / che far l'impronto. di misura, di delicatezza
... non riottoso, non impronto, non dileggiato, non liticoso. pulci
, 18-130: io son presuntuoso, impronto, ardito, / non guardo più
, un tal gobbuzzo / ardito, impronto e par tutto malizia. machiavelli,
, che non so essere in modo impronto da fare utile a me e alli altri
.. domine, / come è impronto, noioso e rincrescevole! g. m
fin voi siete giovine: / bisogna essere impronto. moniglia, 1-iii-60: - tancia
186: valentino guardò con disprezzo all'impronto chiacchierone. carducci, ii-2-284: la
me non solamente come di audace e impronto domandatore. papini, vi-447: l'
domandatore. papini, vi-447: l'impronto popolo romano chiedeva * panem et circenses
donna si tolse da dosso la noia dello impronto proposto. sacchetti, 15-23: la
tempo, un litigatore molto sazievole e impronto. forteguerri, iv-227: nulladimeno egli
fallo per troppo volere / sì come impronto che tragge al tegnente / e talor va
/... / stimano te un impronto e me un debole. a.
: con qual diritto s'intrude questo impronto nel nostro colloquio? 3.
ruspoli, 195: col lor cazzo impronto e risoluto. pedemonte, iii-556:
risoluto. pedemonte, iii-556: l'impronto braccio che pel collo il tiene,
203: eccoliti venire in cuore uno impronto pensiero. achillini, ii-141: le lor
. fagiuoli, viii-40: quei con impronto / modo ripete: è la ragion
1-ix-240: te non muova il garrire impronto ed acre / di lingua velenosa.
ambo dagli arditi proci, / quell'impronto frastuon l'ospite a mensa / non
papini, iii-190: non diciamo -sarebbe un impronto abuso -che si debba ravvisare in dante
: dasio gridò allora, ch'elli era impronto contro annibaie in cospetto di annibaie.
, i-51: in quell'anno, per impronto de'ghibellini di toscana, venne lo
6. locuz. -fare dell'impronto: essere insistente, importuno nel chiedere
l'altrui case, e fare dell'impronto per asciugarsi, se fuoco vi trovasse
... e fate tanto dello impronto, che voi ve ne facciate dare o
: colle quali astuzie e col far dell'impronto avevano dai signori vivanda, robe e
astuta. 7. prov. l'impronto vince l'avaro: v. avaro,
, sm. solo nella locuz. all'impronto: improvvisando, estemporaneamente. galanti
danno per 10 più commedie « all'impronto », che ordinariamente consistono in intrighi
d'oro e d'argento sotto il suo impronto. d. bartoli, 9-30-233:
tondo ch'el- l'erano e l'impronto bene scolpitovi e spianate pari, luccicanti,
vostre monete corrano quasi tutte coniate coll'impronto della civetta? p. verri, 2-132
, 2-132: il danaro ha un impronto, ma non riceve valore dall'impronto.
un impronto, ma non riceve valore dall'impronto. cattaneo, v-3-284: i magistrati
. hanno cura d'imporre 11 legale impronto alle monete, ai pesi, alle misure
e mi fai nel penser sì dolce impronto. a. f. doni, 3-80
..., facilissima a ricevere l'impronto. della porta, 7-7: i
perché il cuore avea ricevuto un indelebile impronto. -segno distintivo, caratteristica; carattere
vi ha detto che le scienze portano l'impronto del primo peccato. milizia, i-220
ogni festa pubblica e privata porti l'impronto dell'utile. cattaneo, i-1-164: i
. hanno una lingua affatto scevra dall'impronto indiano. 3. coniatura di
. beccaria, i-9: col pubblico impronto si autenticò in faccia a tutti gli
. croce], iii-2-288: l'impronto forzoso dà tenue prodotto, e bagnato di
, 1-75: pigliate la forma, over impronto, il quale vuol esser di legno
far chiave tosto che io abbia rubato l'impronto, e darowela. g. paleotti
: sogliono ancor alcuni per via d'impronto dopo la morte formare le effìgie e
. l'esigere da un amico l'impronto di qualunque somma. = deverb.
di uno stato che la moneta porti un impronto, più che un altro.
tempi, l'esigere da un amico l'impronto di qualunque somma. percolo, 142
industriosa invenzione che per la mutazione dell'impronto si decretò, non occasionò mormorazione.
segneri, iii-1-284: un interrogatore impronto, importuno... vuole a
: con qual diritto s'intrude questo impronto nel nostro colloquio? = voce
il bel tondo ch'ell'erano e l'impronto bene scolpitovi spianate pari: ma un
alle donne pure per vagheggiarle, più impronto che sfacciato. arlia, 1-199:
di abramo, né queste di omero impronto portano di verun re né di veruna
prima vi sortirono, mascherate con altro impronto, qualora non abbia miniere proprie di
, iii-556: con la destra / l'impronto braccio, che pel collo il tiene
sboccato. foscari, lii-9-128: è impronto e licenzioso molto della sua lingua.
manibile e puonne l'uomo fare qualunque impronto e'vuole. = deriv. da
col nome e con la marca od impronto delle rispettive fabbriche. guerrazzi, 2-410:
febei ruppe il sigillo pescatorio e l'impronto delle bolle, restando due prelati a
come cera tenera e molle che piglia l'impronto d'ogni sigillo. bracciolini, lvii-103
un dato valore numerario, con pubblico impronto, per servire d'istrumento a misurare
... / porgimi il regio impronto. parini, giorno, iii-164: del
sia il più svergognato, il più impronto, il più oltracotato brigante di tutta
pulci, 18-130: io son presuntuoso, impronto, ardito, / non guardo più
e 'pondo '. servio tulio v'impronto il pecude, uno qual ei fusse
. burchiello, 11: un besso impronto con la cuffia nuova / parratti un
, xxxii-1240: don giovanni li chiede impronto la cappa e il cappello per andare
in altre non molto lontane falsificando l'impronto. giordani, xiv-57: i disegni de'
febei ruppe il sigillo pescatorio e l'impronto delle bolle. sergardi, 1-118: il
che il valore del danaro dipendesse dall'impronto sovrano ch'ei porta, e che
vola a salvarlo, (gli dà l'impronto regio) - (io tomo in
mani; / io son presuntuoso, impronto, ardito, / non guardo più i
pudibondo eccolo in breve diventato impudente ed impronto. verga, 2-167: guardava fuori
non mi lascia requie ': anco d'impronto, importuno. de amicis, ii-395
stesso... / porgimi il regio impronto. 2. abrogare, togliere validità
parte. pananti, i-295: l'impronto fra cavicchio a tutto pensa / per
,... non riottoso, non impronto. boccaccio, dee., i-intr
collera venuto, / ché col lor cazzo impronto e risoluto / ci romperanno il culo
febei ruppe il sigillo pescatorio e l'impronto delle bolle. loredano, 5-98:
venuto, / « ché col lor cazzo impronto e ai nostri guai. chiabrera
vuol altro col vecchio aristarco che mostrarsi impronto e temerario per fargli mutar maniera di
tempo, un litigatore molto sazievole e impronto, il quale aveva il naso piatto
, zona di svuotamento ottenuto mediante un impronto metodo di scheggiatura a vista.
e fuggiva, onde elli impetuoso e impronto nella lussuria sparse il seme in una nuvoletta
setti, 1-75: pigliate la forma over impronto, il quale vuol esser di legno
, il primo con rotondo o sia circolare impronto, come il passato, l'altro
e mi fai nel penser sì dolce impronto. marino, vi-94: incatena /
. dolce, 3-9: con saldo impronto soggettata / gli era in mezzo de
in volta, si va rinnovando sull'impronto, affinché questo non venga insudiciato,
crine, o di panno, e l'impronto dell'immagine compariva su la carta.
pezzuoli di carta nei vari luoghi dell'impronto, dove manca e riesce debole l'impressione
fallo per troppo volere / sì come impronto che traggo al tegnente / e talor va
... ebbe una medaglia coll'impronto del saverio. nievo, 84: la
comparire ritroso, lo vorreste sfacciato e impronto; e per non esser troppo verecondo
umorale, capriccioso. –anche: comportamento impronto atale tratto caratteriale. a.