: bendato l'occhio estinto, già imparavo quei movimenti accorti del capo che debbono
gli occhi azzurri che scriveva, io che imparavo, e al ritorno mia madre mi
vena. bocchelli, 9-86: intanto imparavo pure che la pirite si formò nel
'melodramma'. cicognani, v-2-95: imparavo a mente i libretti delle opere.
di operazioni macchinali. pellico, 4-12: imparavo ogni giorno un canto di dante a
occidentali, cioè di alfabeto leggibile, imparavo che a kiev c'era il colera.
io missi all'orafo; e parte imparavo tale arte e parte sonavo, molto contro
manzini, 17-136: la leggevo e imparavo a raccogliermi l'anima e a tenerla in
pio. d annunzio, v-2-165: imparavo l'arte degli innesti dall'inventore greco
. fucini, 473: il solfeggio lo imparavo a orecchio, e, alla successiva