stette lassù fiero un poco; ma poi impallidì, gli balenarono gli occhi e ci
de roberto, 264: allora il duca impallidì peggio del ni magari il
reverendo padre. verga, ii-169: ella impallidì visibilmente, e s'alzò di botto
cosa, cadde il lavoro di mano; impallidì, si cambiò tutta, di maniera
marini, xxiv-828: turbossi la donzella, impallidì, e conosciuti quelli per mori,
la sua faccia vellutata e bianca, dapprima impallidì di più, eppoi subito si congestionò
vergati fogli / d'a tene e roma impallidì le gote! spolverini, xxx-1-124:
sua faccia vellutata e bianca, dapprima impallidì di più, eppoi subito si congestionò
il capo, che il suo volto / impallidì ad un tratto, e le giunture
conforto ha ve, / non altrimenti impallidì il suo viso / che quel che la
ad un tratto, abbassò gli occhi; impallidì e divenne triste. pavese, 8-115
, 1-87: sanneo aveva compreso e impallidì. quel dispaccio gli toglieva le ore
, 10-4-34: il tragico a tai detti impallidì; / onde sua dottorézza impietosì,
, 18: i bei fiorelli essiccàronsi, impallidì il raggio del sole, appannàronsi i
madre fermò la mano che cuciva e impallidì. fogazzaro, 2-47: ti parlerò
una robusta fragranza d'aglio, il raibolini impallidì. 6. figur. ant
capo, che il suo volto / impallidì ad un tratto, e, le giunture
d. bartoli, 4-2-43: la donna impallidì, e si fe'smorta e livida
la vita. foscolo, xvi-263: impallidì, mi strinse la mano con una
chiusi e freddi dentro le tasche, impallidì. 2. provare (per vergogna
cosa, cadde il lavoro di mano; impallidì, si cambiò tutta. leopardi,
le violette e i gigli, / impallidì le porpore e le rose.
bontempelli, i-863: il cuore mi impallidì. e. cecchi, 10-173: col
amò, / chi su i libri impallidì; / tanto il mondo peggiorò.
cuore. bontempelli, 20-101: egli impallidì, poi m'indagò con lo sguardo
il disavventurato feton riguardò la terra, impallidì, e subitamente li tremaron le ginocchia
giallo di naturale, a tal vista impallidì tanto d'ira che fece lume.
iv-87: egli spalancò gli occhi, impallidì, fece un istintivo moto per fuggire
pirandello, 6-91: chiuse gli occhi, impallidì di nuovo, aggrottò le ciglia,
. li. gadda, 6-60: ingravallo impallidì, afferrò pompeo per il braccio.
piantato il livido teschio su gli occhi. impallidì su le prime mosse della veduta,
la sordida genia / de'mutilati servi impallidì. garibaldi, 3-43: finivano straziati e
giallo di naturale, a tal vista impallidì tanto d'ira che fece lume.
. de amicis, i-35: il soldato impallidì e alzò gli occhi al cielo stringendo
cosa, cadde il lavoro di mano; impallidì, si cambiò tutta. c.
'la signora balducci? 'ingravallo impallidì, afferrò pompeo per il braccio.
amò, / chi su i libri impallidì, / tanto il mondo peggiorò. g
. pirandello, 8-1097: biagio speranza impallidì, chiuse gli occhi, poi disse
nel breve racconto mille volte arrossì ed altrettante impallidì. brusoni, 2-17: inorridirono più
legarlo in sulla tavola, shaldanzì e impallidì. nievo, 4: mi sbaglierò
colpo sentendo questo, tutta sbarattò e impallidì, quasi non potendo rispondere.
da una parte. bettini, 1-274: impallidì, e sbozzò un penoso sorriso,
, seduto a quello stesso tavolo, impallidì. baldini, i-58: il ferito
, fece un atto di sorpresa, impallidì, ma si rinfrancò subito e rispose
, iii-7-385: al fine il porporato impallidì tra le spade sguainate intorno all'altare
mrs. fiat, e il generale cork impallidì. una bambina, qualcosa che
forbicetta: ella se ne avvide, impallidì leggermente, smesse di lavorare. pratesi,
chiara. tozzi, iv-387: egli impallidì, rispondendo con una voce che faceva capireche
dir la sordida genìa / de'mutilati servi impallidì. -laido, disgustoso (un
r. sacchetti, 1-688: camillo impallidì spaventevolmente, diè un urlo. -con
garzone, come presodalla stomità del turbine, impallidì. = deriv. da storno5
che ne aspettate? un uomo, che impallidì di due parole d'una fantesca,
, [il filosofo stoico] tutto s'impallidì per la paura. pulci, 28-130