letter. strano, assurdo, curioso; immotivato, incomprensibile; nuovo, inspiegabile (
rivela punti deboli; privo di fondamento, immotivato (un pensiero, una teoria,
azione, ecc.); immeritato, immotivato (un'accusa, un'offesa,
im-) con valore illativo. immotivato, agg. che non è giustificato da
ha di disinteressato, che varrebbe d'immotivato e d'irrazionale, nella vita dello
gloria immortale. = deriv. da immotivato. immòto, agg. letter.
, ecc.); ingiustificato, immotivato; strano, sorprendente. leopardi,
usavano colore indifferente. -arbitrario, immotivato. cesarotti, 1-i-48: non fu
, ecc.); ingiustificato, immotivato; strano, sorprendente. botta,
. 2. in modo ingiustificato o immotivato; stranamente, sorprendentemente. borgese
, disdicevole, inopportuno; assurdo, immotivato, improprio; insulso, futile,
ha avuto una giustificazione; arbitrario, immotivato. -per estens.: strano,
, che è privo di fondamento; immotivato, infondato, ingiustificato. - anche
. 7. ingiustificato, immotivato, irragionevole, vano (un sentimento
irragionato, agg. letter. immotivato. imbriani, 4-115: l'
trama, di un mutamento repentino e immotivato, risolutivo di una situazione difficile o
che manifestano esagerato spavento, in genere immotivato, in modo tale da suscitare ilarità
in modo per lo più preconcetto e immotivato, nei propri giudizi, nelle proprie
o con un moto interiore eccessivo, immotivato). - anche: dilettarsi,
: esagerare i propri calcoli per ottimismo immotivato, anche venendo truffato. pasquinate
l'informe sgomento del poi, l'immotivato sconforto degli adolescenti. piovene, 7-x
immotivato cattivo gusto, di stampo post-femminista for
stesso dell'autore. 2. immotivato, infondato. pasolini, 10-37:
, sm. letter. uso eccessivo e immotivato; mezzo secolo di vita europea,
seguenti siano pressoza senso, il dimenìo immotivato, il lamento -ancora -se ché tutti
che serve riamente associati dal parlante (segno immotivato; a stampare i segni ortografici e
camda un luogo comune; far apparire immotivato un tipi per mia cagione, riceverà
discorso) o appare eccessivo o anche immotivato o diverso rispetto a quanto provano gli
2. dir. rom. abbandono immotivato e arbitrario dell'accusa da parte dell'
per lo più in modo avventato e immotivato (in partic. nell'espressione trinciare
aspramente critico o, anche avventato, immotivato. muratori, cxiv-32-41: o pure
che è privo di fondamento razionale; immotivato; illusorio (una speranza, un
esagerazione dell'importanza di qualcosa. -aumento immotivato e artificioso, maggiorazione, in partic.