, i-42: nelle canzoni massimamente ha imitato il petrarca e anche affettatamente e servilmente.
(di uno scrittore: tradotto, imitato e quasi fatto proprio dai latini)
tutte le parti, per avere assai imitato l'antico. s. maffei, 5-5-216
di quelli, sotto altre apparenze viene imitato in molti luoghi. 6.
dice, ch'egli era meglio aver imitato francesco barbaro... che volere
celebre tipografo ed editore giambattista bodoni; imitato dalle edizioni del bodoni. -caratteri bodoniani
da'suoi precessori, né da'successori imitato. pallavicino, 3-748: a'due d'
: è tersite buffone, in scena bene imitato, più bello d'agamennone re,
più bello d'agamennone re, mal imitato. peregrini, xxiv-145: aristotele distinse
anche al figur.: seguito, imitato. fra giordano [crusca,]
oltra la maraviglia della vivezza, aveva imitato la rugiada dell'acqua sopra, sì
voi del vostro fallo e dello aver imitato chi falliva. varchi, 22-75: a
ariosto, 27-57: e dicea ch'imitato avea il castore, / il qual
(tipico dell'architettura islamica e largamente imitato in occidente), costruito come luogo di
più facce e diversi aspetti del carattere imitato dee quasi di necessità tirare qualche scena co'
i quali pindaro ch'io aveva così imitato com'egli letto. soffici, ii-89:
grave e religiosa compunzione, è pur imitato dalla divina canzone a maria vergine,
oltra la maraviglia della vivezza, aveva imitato la rugiada dell'acqua sopra, sì
animai difforme e contrafatto. 5. imitato così perfettamente daltarte da apparire vero,
tutti quei poeti che hanno fino a qui imitato un carattere, ne vestirono un solo
più facce e diversi aspetti del carattere imitato dee quasi di necessità tirare qualche scena
palladio, potesse per avventura essere stato imitato da un'antica gemma. dossi, 699
nel vero che dipinto o in altro modo imitato, perché non è possibile che nella
: l'esempio del clero se fosse stato imitato dal terzo, avrebbe, senza dubbio
strumenti, che negl'inferiori secoli fu imitato poi ed abbracciato dall'altre nazioni d'
chi sa che non sia per essere imitato da alcun moderno predicatore. 7.
cittadini. deledda, i-254: non hai imitato tua madre, che perché la famiglia
-in senso negativo: ripetuto, imitato pedissequamente. barctti, 1-219: non
distico elegiaco nella metrica accentuativa fu variamente imitato), si è fissato il carattere
675: questo stile non può essere mai imitato da'moderni francesi, a'quali,
dei marescial d'ancre, l'ha imitato. -fuori d'ogni esempio, senza
all'antiche leggi, il quale esempio imitato fu poi da'romani. marino,
servire da esempio; degno di essere imitato; che può essere preso come modello
perfezione così mirabile da meritare di venir imitato. 5. caterina da siena,
trovare sulla tavola un foglio con sopra imitato alla meglio quel suo monogramma..
. -rappresentato analiticamente, minuziosamente imitato. algarotti, 1-52: negli uomini
platone, il quale in ciò fu gentilmente imitato da marco tullio, voglio sotto similitudine
altro principe. -artificioso, affettato, imitato grossolanamente. chiesa, 5-149: m'
contraffatto (monete, metalli); imitato o alterato a scopo di frode (un
schietto sul fattizio, dell'originale sull'imitato, del raro sul comune e banale.
v-2-492: il divino petrarca nel fraseggiare imitato con poca felicità, e con assai
, non è tuttavia niente sentito né imitato nell'alto e forte pensare ed esprimersi.
. ne'cui scompartimenti il ferraio aveva imitato a martello la figura del ragnatelo,
del marmo in quella dell'oggetto imitato; non è copiare né rifare, come
pulita e stirata. -che è imitato, che non è autentico (uno
i-230: come se i patriotti italiani avessero imitato nella loro marcia rivoluzionaria i foglianti e
e dalla fortuna, fu ammirato e imitato, e frattanto non merita imitazione. foscolo
. ariosto, 27-57: dicea ch'imitato avea il castore, / il qual
... quel compagno così crudamente imitato nel suo riposo greve ne sentì pietà.
lor uomini di santa vita che abbiano imitato cristo e gli apostoli... usando
del ragazzo... meritava d'essere imitato dalla matrigna: questo pensa il padre
imitare; che è degno di essere imitato; che presenta requisiti tali da essere
di cremona, con esempio imitabile e non imitato, diè l'incarico di leggere pubblicamente
hai da imitare paragoni l'imitante cou'imitato a un medesimo lume. agnolo segni,
, 22-8: quasi ogni barone / avea imitato 1 suoi degni vestigi. aretino
creare a mossa ed esempio dell'imitato modello. ardigò, iv-181: l'imi
, avendo egli per lo più imitato vedute dilettevoli di villaggi pa
colore che mi parrà esser simile au'imitato. tebaldeo, 1-51: zeusi e apel
pure qualche animale, hanno con cera imitato un gallo, una gallina e un
, / molto la man di lei bene imitato. citolini, 519: scriver di
tempo. = comp. di imitato. imitativaménte, avv. in
imitare, che è degno di essere imitato; imitabile. buti, 2-793:
di imitare * imitare '. imitato (part. pass, di imitare)
tagliare la gomena alla sua nave, imitato in ciò da tutti gli altri capitani.
impressioni analoghe o simili frequentemente ripetute, subito imitato da germano. e il toro bieco
sono... l'imitatore che l'imitato, tu vuoi quello che il più delle
per linguaggio un sistema di sempre maggiore dell'imitato. bandello, 1-5 (i-75)
e chi 'l pareggia? dallo imitato, sotto coperta d'alcune finzioni, quello
benché da buon mastro / col pennello imitato? tasso, 16-63: né già paiono
colore che mi pare esser simile ah'imitato, e la porrò allo scontro di
e la porrò allo scontro di esso imitato, in modo che infra il vero e
. uno zirbo di tordo, perfettamente imitato, rispose al chioccare del gallo.
accioché lo imitatore non paresse diverso dallo imitato [lo spirito santo], sotto
che e'sia migliore l'imitatore che l'imitato, tu vuoi quello che il più
fu il medici nelle selve dai posteriori imitato. e. cecchi, 5- 199
è una imagine ed un ritratto dello imitato, che non è lui, ma par
73: se... avessi imitato quel modo che da molti è tenuto per
che non è originale, che è imitato. carducci, iii-5-310: in questa
imitazione (con valore aggettivale): imitato, esemplato su altri modelli. a
un lavoro). - anche: imitato goffamente, affettato. d'alberti
e poi abbandonati. 5. imitato, ricopiato, riprodotto. -anche:
2. figur. ripreso da altri, imitato; privo di originalità o di spontaneità
o di un gusto, ripreso o imitato da un'altra opera o da una
, precario, ripreso da altri, imitato; non spontaneo, artificioso. lupis
sirene, coi fatti poi ne avrebbe imitato il costume. rosmini, xxiii-15: l'
. cesarotti, 1-i-284: voi avete imitato quel rigido spartano che fece ripetere da
perché vien dal poeta qui tanto indecoramente imitato anchise, vecchio, prudente, religioso,
, agg. che non può essere imitato o è difficilmente imitabile (per la
4. che non deve essere imitato (in quanto riprovevole).
= comp. da in-con valore negativo e imitato (v.). inimmaginàbile
tutti i moderni comici più eccellenti hanno imitato, ma oggi è in tale stima,
mimnermo; e così mimnermo fu il più imitato. bernari, 6-184: intuii dal
con l'immaginazione (in contrapposizione a imitato, copiato). boterò,
nasce dall'affetto e dal costume ben imitato, me ne rimetto a chi più
proprio gabinetto. 8. imitato, copiato, plagiato. castelvetro,
fu già zerbino di sì straordinario valimento imitato dall'ariosto, che di esso, combattendo
o alla donna amata) fu in seguito imitato dai trovatori e dai minnesinger. -anche
'per zoccolo di marmo vero o imitato, che ponesi in fondo alle pareti
ed autenticati verso lo stato, ed imitato poscia dalle altre nazioni, siccome base
, che ha meritato quindi d'esser imitato dal boiardo e dall'ariosto. cicognani,
un determinato gusto artistico; modello largamente imitato. buonafede, 2-iii-3: la scuola
dubito punto che michelagnolo, come ha imitato dante nella poesia, così non l'abbia
nella poesia, così non l'abbia imitato nelle opere sue, non solo dando loro
siti, avendo egli per lo più imitato vedute dilettevoli di villaggi pastorali. c
. e letter. riprodotto fedelmente, imitato alla perfezione; medesimo, identico,
parlando di ritratto imitato eccellentemente: egli è tanto simile che
: se... io avessi imitato quella manera di scrivere che in lui
: stereotipato, privo di individualità; imitato, non autentico; poco naturale,
può far la natura, ma non hanno imitato eziandio quello che ella è solita di
natura di questa. -rimasticato, imitato con scarsa capacità. baldini, 9-201
73: se... io avessi imitato quella maniera di scrivere che in lui
da un povero. 5. imitato in modo disonesto, preso a pre —
possesso. 7. contraffatto o imitato fraudolentemente (un oggetto, una scrittura
fitte, che salgono con lieve ondeggiamento imitato dal mare fin sotto le grandi rocce
inimitabile tempra, vanamente fino a oggi imitato dai più sapienti metallurgi, dai più
de'canoni con cui il noto viene imitato e riprodotto... questa mimesi
mare. 11. molto simigliante, imitato perfettamente, tale e quale (con
modo di proverbio, parlando di ritratto imitato eccellentemente: egli è tanto simile che
essere copiato, ritratto, riprodotto o imitato, per10 più a fini artistici o di
funge da guida e da caposcuola o è imitato e seguito da altri o viene proposto
mentre in essa hanno gli uomini artificiosamente imitato quello che è naturale negli uccelli,
il moto contrario quando il soggetto è imitato trasformando gli intervalli ascendenti nei corrispondenti discendenti
il moto retrogrado quando il soggetto è imitato procedendo a partire dall'ultima nota verso
guardie quasi tutti i suoi panni, imitato dalla maggior parte de gli altri,
, espressioni verbali). -anche: imitato. b. croce, ii-13-274:
sullo schema di filosofia della storia mutuato e imitato da quello hegeliano. papini, 27-642
concreto: il modello reale che viene imitato e rappresentato. -in partic.:
senso patologico della parola) e fosse imitato da altri (ognuno con linguaggio arbitrario)
. mi biasimano perch'io non ho imitato il boccaccio, né mi sono obligato alla
, perciò che iddio gli avea monumentale fu imitato nel territorio etiopico, obdurato e ostinato
. mi biasimano perch'io non ho imitato il boccaccio, né mi sono obligato alla
] al mondo un altissimo e poco imitato esempio di rinunciare la regale oltrepossanza.
2. che appare derivato o imitato dalle opere di orazio, in partic
loggione. 2. figur. imitato, ripreso (in un'opera letteraria)
o appare originale, autentico, non imitato da un modello preesistente o proprio di
inizio, o anche autentico, non imitato, unico nel suo genere. labriola
. indipendente da influssi esterni, non imitato, autonomo. b. croce,
e considerato perfetto, degno di essere imitato o, anche, espressione somma di
. mi biasimano perch'io non ho imitato il boccaccio, né mi sono obbligato alla
che luigi xvi mise all'occhiello, imitato dai cortigiani. si propose che la
le faceciette di crasso seriamente ridicolo, imitato
che luigi xvi mise all'occhiello, imitato dai cortigiani. si propose che la
doverrà lasciargli maravigliare s'egli lo ha imitato, avendolo egli preso per maestro ed essendo
un uomo che non può esser imitato senza lode, né sprezzato senza vergogna.
ecco dal buon pennello / sorger ben imitato / il vaporoso amomo, / il cinnamo
. mi biasimano perch'io non ho imitato il boccaccio. lud. guicciardini,
cameroni, 1-153: non ha mai imitato nessuno il vallès e lo dimostra ciascuna
tagliare la gomena alla sua nave, imitato in ciò da tutti gli altri capitani
sua gioventù pirateggiata. 2. imitato, copiato senza ritegno. papini,
, brano o passo riprodotto o pedissequante imitato da un altro autore, senza citarne
a praticare in colonia e si è imitato su 'l meno e danubio, passammo
bateau-porte), il quale fu poi imitato a tolone dall'ingegnere in capo groignard
medici nelle 'selve', dai posteriori imitato. pascoli, i-829: egli [ennio
cremona, con esempio imitabile e non imitato, diè l'incarico di leggere pubblicamente
prerogativa d'un concetto scambievolmente da entrambi imitato sopra lo strepitoso incendio di etna.
o di uno stile, ripreso o imitato da altri autori, opere o correnti artistiche
anche, di un atteggiamento derivato o imitato da altri (e nel linguaggio dell'
è uscito: vitruvio prospettivo prisco ha imitato. argiroglotto, 1-53: né con
tu mi nasconda. non avrai imitato soltanto i tuoi proavi. =
: 'pronostici ': poema d'arato imitato da cicerone e da germanico.
73: se... io avessi imitato auella manera di scrivere che in ìui
da costoro essere contraffatto, burlato, non imitato, e proruppe che credea di seder
che lo stesso ordinario parlar degli uomini imitato dallo scrittore. tommaseo, 18-11-1124: la
è uscito; vitruvio prospettivo prisco ha imitato. tolomei, 2-135: è morto a
, ma in tal maniera gli abbiamo imitato la forma ch'egli contende d'esser
reso più prolisso rispetto a un modello imitato (un modo espressivo). carducci
, nell'epigramma di guido mazzoni (imitato da marziale, xn, 80):
è tratta ispirazione o che è stato imitato. bar etti, 6-21: se
di loro, le quali quadrature hanno poi imitato i moderni... scrisse lisippo
, 1-2-327: nuovo e solo e non imitato da nessuno altro... fu
vanesse notturne. -per simil. imitato, plagiato. marradi, xi:
), agg. fedelmente riprodotto, imitato. castelvetro, 8-1-98: se la
letter. degno o atto a essere imitato. f f castelvetro,
scrive con stile affettato e artificioso, imitato da altri. b. croce,
dice ancora 'poesia'. 3. imitato nei comportamenti, nelle opinioni (una
piccolomini, 10-70: in veder ben imitato qualche ammazzamento o ferimento o altro sfortunato
- al figur.: ripetuto, imitato da altri autori. serdonati [
tagliare la gomena alla sua nave, imitato in ciò da tutti gli altri capitani,
tagliare la gomena alla sua nave, imitato in ciò da tutti gli altri capitani
lo riprendono da un modello comune; imitato. tommaseo [s. v.
mentre in essa hanno gli uomini artificiosamente imitato quello che è naturale negli uccelli,
francia nello zola, assai letto e imitato in italia. risonanteménte, aw.
tempo migliore. -esemplificato o imitato da un modello, anche in modo
libidine dell'ideale. 4. imitato, contraffatto, seguito pedissequamente (una
4. figur. stile o genere artistico imitato senza alcuna originalità. r.
arptno, n-149: salivo in terra, imitato dal ragazzo. 2. tr.
si rappresenta alla vista, il quale essendo imitato da questa arte, diede occasione ai
scimmieggiare), agg. letter. imitato pedestremente. carducci, iii-24-101: perché
, agg. (scimiottato). imitato o ripetuto in modo goffo, maldestro
licenze nei confronti delle regole del contrappunto imitato, in partic. modificando i rapporti
senza disposizione. 3. malamente imitato; contraffatto (un'opera, un
. piccolomini, 10-70: in veder imitato qualch'atto lascivo e lussurioso, come
subita scorsa di ragionamento ravvisa in esse imitato un qualche vero ch'egli prima non
omero, da-esso in sì fatta abbominazione imitato. protezione, tutela offerta da
più fedil- mente l'abondanza di tullio imitato che la secchezza di seneca seguito.
cosa è dolore. 4. imitato in un'azione, in un comportamento.
del nord, e che male è imitato da'romanzieri di francia e mal sarebbe da
canzoni [il manfredi] massimamente ha imitato il petrarca e anche affettatamente e servilmente
panni realie spezialmente nelle falde et invogli ha imitato così felicemente il naturale et il vero
piccolomini, 10-70: in veder ben imitato qualche arnmazzamen- to o ferimento o altro
da un testo l'impronta di un autore imitato. fucini, 4-263: l'
sperimentate. cesarotti, 1-i-284: voi avete imitato quel rigido spartano che fece ripetere da
squi, squi, squi, squi'. imitato il suono del fischio, siccome imitò
alto sonno': questo luogo si vede imitato o per meglio dire stemperato dal boccaccio,
di vedere bacigalupo aprire le ali, avevo imitato con la fantasia lo stile impeccabile di
. da stiletto. e silvera, imitato dal tassesco di tancredi e clorinda (se
i più celebri architetti moderni lo ha imitato frequentemente... e quale è la
in quel modo stretto e forte che fu imitato poi e portato oltre da tacito.
dove quella del suo maestro cino ha imitato: 'luci beate e liete'. d'annunzio
dipintori e poeti, e che, imitato, potrebbe umiliar forse i primi alcun
del governo di alterar le monete fu imitato da'sudditi, che le tosavano.
stile del governo di alterar le monete fu imitato da'sudditi, che le tosavano.
. tasso, 5-i-361: quando abbiano imitato nel casa la diffi- cultà delle desinenze
edificio celebrativo romano (variamente realizzato, imitato e ripreso, a partire dal rinascimento,
nel vero dio. -non falso, imitato, surrogato (un oggetto, un materiale
che ebbe larga diffusione e fu frequentemente imitato, in partic. dai conti e
3-55: uno zirbo di tordo, perfettamente imitato, rispose al chioccare del gallo.
frati maristi di carmagnola, e poi imitato da altri sotto il nome di archibugio.
esempio, modello che non deve essere imitato. bacchetti, 2-xxiii-835: direi che
], vii: siamo il paese più imitato
comparire sotto i vostri occhi per me imitato. ariostista, agg. (plur
, 7-x-1988], 27: maggi verrà imitato nel 1921 niente meno che dal giovane
, agg. che non è mai stato imitato o raggiunto quanto alla qualità e alla
. in-, con valore negativo, e imitato. inimmaginoso, agg. letter.