, 1-47: cascando nel fango s'imbratta la ricchissima veste,... perde
, per ripulir meglio il vaso, l'imbratta tutto con la sua cenerata. salvini
. -prov. chi baratta, imbratta. proverbi toscani, 79: chi
proverbi toscani, 79: chi baratta, imbratta... sempre si cerca di
. pananti, i-60: gridò l'imbratta, suonò il campanello, / e
indosso a chi di broda ognor s'imbratta. carducci, 766: a'miei prodi
siamo tanti broccoli, / disse l'imbratta uscendo fuor de'gangheri. collodi,
moltitudine. pananti, i-53: l'imbratta... / faceva salti come
aretino, 2-33: insomma ognun che imbratta carte può usar « chente » e
ripulir meglio il vaso, l'imbratta tutto con la sua cenerata.
bisognerà in questo caso mettere anche maestro imbratta nel ciel de'balordi e smemorati. soffici
la penna vedere, mandò a guccio imbratta che lassù con le campanelle venisse e
, i-21: era impresario un certo ser imbratta, / vero imbroglion proprio in cremisi
, 11-20: l'affezione carnale e immonda imbratta la mente, e oscurala, e
se medesima, che ogni estraneo liscio le imbratta, e non le adorna le guancie
vi si dimena, tanto più s'imbratta: una situazione vergognosa incide profondamente nell'
vi si dimena, tanto più s'imbratta. -col dimenar la pasta il
detta il nome o da se stesso imbratta. carducci, iii-7-174: virgilio fu sempre
133: quante volte un disforme fine imbratta questa allegrezza [le nozze],
: l'affezione carnale, e immonda imbratta la mente, e oscurala, e
: quando vorrai disvezzare lo fanciullo, imbratta lo capezzolo collo aloè. = da
erompe fumando dalla bocca della pecora, imbratta la faccia al pargolo, e il suo
. alfieri, 8-195: fame, imbratta d'inchiostro / fogli a tuo senno.
letteratura dal tanto fango che oggi l'imbratta di questa nostra contrada. monti, i-
sopra il fango, e non s'imbratta '. la virtù può, senza
-chi fa i fatti suoi non s'imbratta le mani: a nessuno reca biasimo
chi fa i fatti suoi, non s'imbratta le mani. fagiuoli, 1-5-313:
chi fa i fatti suoi, non s'imbratta le mani. periodici popolari, i-103
: chi fa i fatti suoi non imbratta le mani. -chi far di fatti
erompe fumando dalla bocca della pecora, imbratta la faccia al pargolo, e il
e il pessimo ardire de l'invidia imbratta il ferro de la generosità de l'altrui
peccato fetente / siccome porci ciascun s'imbratta. f. f. frugoni, 4-122
più rossa, però di modo che imbratta le mani, come fanno le more,
: l'istorico giusto e fedele non imbratta le sue carte col fele delle private
giacitura, e il porco tanto s'imbratta che grufola nella sua lordura: chi
sua giacitura, e il porco tanto s'imbratta che grufola nella sua lordura.
pananti, i-49: mi diè l'imbratta una guardaturaccia. = deriv. da
-trice). che macchia, che imbratta; profanatore. bisaccioni, ii-59:
che più si netta, alfin s'imbratta. ramusio [giovio], ii-136:
, 133: quante volte un disforme fine imbratta questa allegrezza [nuziale], e
, ch'io spargo, / non imbratta, anzi lava: / questo perenne e
2. in senso concreto: ciò che imbratta; macchia; chiazza; impurità.
, i-4: vilissima polvere... imbratta dovunque s'appoggia. passeroni, iii-114
fetida, e malvaggia, empiastra, imbratta. -rifl. boccaccio,
zendrini, iii-349: l'ala s'imbratta... / il fulmine si spegne
da navi e ben bogliente ne da'e imbratta bene il muro. leonardo, 2-466
di nessuna abilità. -anche: chi imbratta i muri con scritte o segni.
? firenzuola, 614: tanto s'imbratta la madia per far dieci pani,
non si può, che la polve imbratta i panni. g. gozzi, 1-223
. fatte tutt'e due; / ella imbratta le cose, ella le netta.
, 574: quel poco che il bronzo imbratta l'oro, gli è di
comparire tra gli uomini ingenui, l'imbratta di innumerevoli e gravissime errori. baldinucci
l'illustra e purga, e non s'imbratta mai. tesauro, 1-5: il
sole passa sul fango e non s'imbratta! 4. figur. macchiare
238: nelle tue orchestre ogni senso s'imbratta, ogni pensier si contamina, ogni
trova marito... perché ogniuno l'imbratta, ognuno lo straccia, ognuno l'
ii-182: l'istorico giusto e fedele non imbratta le sue carte col fele delle private
-chi fa i fatti suoi, non s'imbratta le mani: v. fatto3,
fatto3, n. 11. -chi imbratta, spazzi: chi ha recato un danno
: sai tu come la va? chi imbratta, spazzi; / e chi piscia
. -chi tocca la pece, s'imbratta: v. pece. -u n
. pece. -u n a parola imbratta il foglio: bastano piccole colpe per
proverbi toscani, 269: una parola imbratta il foglio. = etimo incerto,
, popol. anche -tóra). che imbratta. -in partic.: pittore
fretta imbrogliarsi larsi; sostanza che imbratta, colatura; pasticcio. a
. e letter. che sporca, che imbratta, che insozza (per lo più
grifo tutta quanta / v'impela e imbratta la persona e il dosso. tozzi,
, s'uno impiastratogli, un sere imbratta. mazza, ii-168: tua brenna ave
le vivande,... s'imbratta la faccia di sanguinacci, insacca, divora
ne deriva: qualcosa di schifoso che imbratta le mani e va tenuto segreto, poiché
poco d'olio, e con questa intriditura imbratta overo ugni i detti ferri.
-trice). che inzacchera; che imbratta di fango. tommaseo [s.
lisciare; chi s'insolfa; chi s'imbratta con una cosa e chi con un'
(135): mandò a guccio imbratta, che lassù colle campanelle venisse.
vero modo di confonder maggiormente a maestro imbratta la testa con codesti calcoli. e'
ne'suoi preghi, quanto più s'imbratta di stolta locuzione. aretino, v-1-328:
, agg. invar. letter. che imbratta le scarpe. jahier, 3-113
-trice). che lorda, che imbratta, che macchia. -anche al figur
pozza. -che sporca, che imbratta, che insozza. landino [plinio
... ma perché ogniuno l'imbratta, ognuno la straccia, ognuno l'empie
: chi risponde alle ingiurie de'vili s'imbratta; e il silenzio è più decorosa
di meno di non darvi, maestro imbratta, un po'di maccheronica per la
mano in pasta, considerava che tanto s'imbratta la madia per far dieci pani,
-chi fa i fatti suoi non s'imbratta le mani: v. fatto2,
meccanichissimi quegli dove il corpo troppo s'imbratta. giacomo soranzo, lxxx-3-125: [i
, mentre che cade, molto s'imbratta ne'vapori della terra che sagliono e
quel suo tanto mal costume con cui imbratta quelle sue minestracce intitolate commedie.
. zappata, 147: s'imbratta una scarpa, e colui chiama il servitore
che più si netta, alfin s'imbratta. sansovino, xliv-173: ricordati che tutti
ha fatte tutt'e due: / ella imbratta le cose, ella le netta.
dove sta, o mangia tutto o tutto imbratta. soderini, iv-341: l'oche
di fecce, ché a poco a poco imbratta il cristallo ed offusca la sua chiarezza
che nelle tue orchestre ogni senso s'imbratta, ogni pensier si contamina, ogni
, 11-20: l'affezione carnale e immonda imbratta la mente e oscurala e falla triste
. 7. -u n a parola imbratta il foglio', v. imbrattare,
pattume di tanta poveraglia insolente che ci imbratta le vie. bacchelli, 17-52: mi
perché dice: -chi toca la pece s'imbratta. b. cavalcanti, 2-166:
di poi piglia una penna o dua et imbratta la tua opera al modo che se
lo scas- sinator di cembali o l'imbratta tele o quel tagliacantoni del generai tremarella
dai fuminacci del carbone, altrimenti s'imbratta il cappello e non viene a piacere
m. bracci, 2-159: già maestro imbratta voleva esentarsene, ma io lo piccai
rotto: per lo che nel maneggiarlo imbratta di polve bianca. bettini, 1-201:
con uso gerg.: sangue che imbratta corpo e abiti. tronconi, 2-191
alcuni chiamavano guccio balena e altri guccio imbratta, e chi gli diceva guccio porco.
posatura di fecce che a poco a poco imbratta il cristallo ed offusca la sua chiarezza
pattume di tanta poveraglia insolente che c'imbratta le vie. mamiani, 9-158:
non tanto purga i lidi, quanto gl'imbratta co i purgamenti. 2
[anima] vivendo più s'imbratta per il peccato, gli tagli la
., 6-10 (i-rv-568): guccio imbratta... era più vago di
. pananti, i-134: disse l'imbratta: -sarete tenuto / in quella reverenza
bel regalo! -sporcizia, lordura che imbratta. p. petrocchi [s.
posatura di fecce che a poco a poco imbratta il cristallo ed offusca la sua chiarezza
sei un guasta misteri e 1 tutto imbratta che, ricambio del capitano, m'
quel suo tanto mal costume con cui imbratta quelle sue minestracce intitolate commedie. spallanzani
che t'abbatta / rimpiallacciatosi da guccio imbratta. = comp. dal pref.
proverbi toscani, 79: chi baratta imbratta, e chi baratta ha rozze.
/ non si può, ché la polve imbratta i panni! g. gozzi,
turba, / v'è chi le imbratta e turba, / v'è chi il
o lo scassinator di cembali o l'imbratta tele o quel tagliacantoni del generai tremarella.
è continuo scherzo dell'aure, che imbratta dovunque s'appoggia? bruni, 147:
me ne deriva: qualcosa di schifoso che imbratta le mani e va tenuto segreto,
/ è fetida e malvagia, empiastra, imbratta, / punge e sconcaca per concomitanza
, 6-10 (1-iv-568): guccio imbratta, il quale era più vago di stare
si consumaer ardore d'avarizia, chiunque s'imbratta di polluzione e ruttura di lussuria,
un dotto suo pari, il quale imbratta / e scorbia i fogli di segreteria,
passa sopra il fango, e non s'imbratta. ibidem, 326: a gran
martinguerra / d'un gran bacio l'imbratta e la sparnazza: / « viva »
modo che tutta la casa se ne imbratta. anguillara, 1-109: 1 sassi
misture e sporchezze con le quali ella s'imbratta. 2. figur. azione
raggi ne'luoghi sporchi e non s'imbratta. g. f. morosini, lii-5-286
effettuata in questa prima vita di guccio imbratta, il di cui nome fu reso molto
, lubrica nell'esser maneggiata e ch'imbratta le mani quasi sustanza untuosa. baruffaldx,
che t'abbatta / rimpiallacciatosi da guccio imbratta, / che vomitarono le sagrestie / de'
ci fosse, di modo che guccio imbratta, porca o balena, come lo vogliamo