e di eleganza; pieno di barbarismi; imbastardito. ariosto, 242: la vulgar
bastardato, agg. ant. imbastardito. berni, 57-28 (v-32
pavone bastardo / anche 11 mare hanno imbastardito. bocchelli, ii-123: era [il
3-150: ne'tempi più barbari era imbastardito e corrotto il latino in modo,
essendo nato di madre forestiera, era imbastardito in lui el sangue fiorentino, e degenerato
essendo nato di madre forestiera, era imbastardito in lui el sangue fiorentino, e
imbastardare), agg. ant. imbastardito. dolce, 1-87: il mulo
. mazzini, 51-18: non hanno imbastardito la mente italiana tra sofismi di sette
in im-) con valore illativo. imbastardito (part. pass, di imbastardire)
5-178: ei sarà forse un tralcio imbastardito / di que'regi beoti. longano,
che il mondo è tutto rinovato, imbastardito. caporali, i-97: nel campidoglio fu
stesso istinto umano, qualora non sia imbastardito. carducci, iii-21-37: nelle architetture
regno contro l'usur- patore del regno imbastardito nei compromessi e putrefatto nelle infamie.
gran tempo che quel nostro parlar natio è imbastardito per la prattica ch'abbiamo avuto dell'
qualche forma di culto cristiano, ma così imbastardito da superstizioni e riti pagani, eretici
né schiavone, ma un certo gergo imbastardito. frateili, 5-31: il romanesco di
il romanesco di trilussa era il parlare imbastardito della piccola borghesia. imbastare, tr
. -in partic.: inselvatichito, imbastardito (una pianta). bocchelli,
fermò il suo migliore domicilio. -non imbastardito (una stirpe, un casato).
che aveva imbastardito il linguaggio di gioia e in luogo
e soave trecento. 9. imbastardito. del bianco, lxxxviii-n-637: la
strane favelle e co'ruvidi gottici accenti imbastardito e guasto, lungo tempo si stette
il romanesco di trilussa era il parlare imbastardito della piccola borghesia, mentre pasolini è
né schiavone, ma un certo gergo imbastardito a mezza strada. d'annunzio,
lì; né vorranno spendere per ricomprarselo, imbastardito, di ritorno. 7.
monsieur jouta, un italiano rimbozzolito e imbastardito a parigi. -rattrappito.
strane favelle e co'ruvidi gottici accenti imbastardito e guasto, lungo tempo si stette
tira la speculazione edilizia, e ha imbastardito il suo rude dialetto nel linguaggio di tutte
sintassi. 17. che non è imbastardito, di sangue puro (una stirpe
stréppo, agg. ant. imbastardito. lomazzi, 4-i-35: ad
, 9-113: ei sarà forse un tralcio imbastardito / di que'regi beoti, anzi
popolani parlavano il 'romeo', ossia il greco imbastardito di oggi, i duncan alcune parole