Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: il Nuova ricerca

Numero di risultati: 860845

vol. I Pag.20 - Da ABBATTUTO a ABBELLIRE (37 risultati)

: un bastimento alla vela, se il vento lo ha di faccia e lo arresta

tasso, 18-105: entra allor vincitore il campo tutto / per le mura non

palla nella testa o nello stomaco, il fante non credeva di morire: credeva di

mattutina, livida, senza ombre, il treno giaceva, simile a una immane bestia

bestia abbattuta, sconquassato, stritolato sotto il peso di colossali macigni. gozzano,

colossali macigni. gozzano, 43: il gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno

abbattuto. vasari, i-433: onde il poverello antonio, trovandosi così percosso ed

trapasso vicino, pur si fa come il mal consigliato giona. idem, 40-ii-203

consigliato giona. idem, 40-ii-203: il tornar che iddio fece quasi in istanti

che iddio fece quasi in istanti tutto il contrario le cose, portandole più alto d'

gli occhi abbattuti. bontempélli, 9-97: il mio dolore per la disfatta non fu

) governata da un abate e autonoma; il complesso degli edifìci che ospita la comunità

una bella donna; ed è invece il nome di un'antica abbazia. barilli

..., la quale ha dato il nome alla grande stazione di fama intemazionale

novelle del mare. 2. il beneficio ecclesiastico connesso con il monastero.

2. il beneficio ecclesiastico connesso con il monastero. della casa, 2-2-64

de roberto, 181: egli era il solo meritevole d'aspirare alla dignità abaziale.

sono fatti la chiesa, la torre, il palazzo abbaziale. abbeccare, tr

. ant. beccare. -abbeccarsi il cervello: perdersi in ragionamenti vani;

sappia de certo che lui se abbecca il cervello. = deriv. da

disus. beccatoio: recipiente che contiene il mangime (nelle gabbie degli uccelli)

alla scuola... mi manca il più e il meglio. -cioè? -mi

.. mi manca il più e il meglio. -cioè? -mi manca l'abbecedario

nievo, 59: mi dava [il piovano] alquante zaffate... per

fucini, 431: con l'abbecedario sotto il braccio e tutta sorridente se ne tornava

[l'alba] che di color rosato il cielo abella. ariosto, 10-103:

delle man'sue dive / opra è il corallo, e quanto l'universo / per

or tu vivi beata, e il mondo abbella, / elvira mia, col

i-497: da quella solitudine, vediamo il mondo a traverso a un velo di poesia

. forteguerri, 21-61: ecco che il cielo di nuovo s'abbella. leopardi,

sogno / in molta parte onde s'abbella il vero / sei tu, dolce pensiero

varchi, 7-331: avendo l'uomo il libero arbitrio, certa cosa è che

la geometria è per così dire, il grado per lo quale si condiziona l'ingegno

, e dal- l'arti cava tutto il sugo e la tintura migliore per abbellirne

/ le ruine. panzini, ii-268: il linguaggio è una creazione sempre viva e

ed egli con le sue variazioni abbelliva il linguaggio. 2. fingere bello ciò

., rispondea che per più piacermi il facea. m. adriani, 3-1-425:

vol. I Pag.21 - Da ABBELLITO a ABBEVERATOIO (34 risultati)

, iii-227: specchio del ciel sereno il mar ridea, / e s'abbelian le

la terra s'abbellisce di verzura; il discorso, d'ingenua eleganza; la

a poco a poco deteriorando... il componimento. 6. rifl

, quel vicario ne fu per avere il malanno. goldoni, vi-10: io

possa in qualche maniera appartenere alla toscana il mare adriatico, a cagione che vi si

e più difficile, è dunque possibile il pensare... da sé, anche

sé, anche all'uomo che nasce il più schiavo. berchet, 309: abbenché

: abbenché, per benché, parola che il pallavicino ed il facciola ti dichiararono non

benché, parola che il pallavicino ed il facciola ti dichiararono non molto buona,

dichiararono non molto buona, e che il corticelli qualificò per barbara: la crusca la

; ma è molto goffissimo, e basta il dire benché. però se a qualcuno

livio volgar. [crusca]: il consolo era fedito d'uno bordone nella

croce, 272: costui mi ha abbertonato il mio asino, e io dimando giustizia

occhi. de pisis, 145: e il mio cuore amaro / d'infinita dolcezza

à abbeverato. 3. versare il metallo liquefatto nella forma. vasari,

per la grandezza del getto, che il metallo non raffreddasse, ond'ella [la

la statua] non riuscisse, messe il metallo nel bagno da basso per venire

abbeveravano i buoi che traevano al campidoglio il carro trionfale di cesare. deledda,

viani, 19-403: era in tutti il desiderio di abbeverarsi d'acqua chiara dopo

sei abbeverato ieri sera... se il fiasco è ancora intatto? 5

sì dolce e nobile lavacro, / mentre il polmone mio tutto s'abbevera, /

mio nume, a te consacro / il tino. mazzini, ii-783: tento sorridere

lei sino a essersi cambiato tutto il sangue nelle vene. montale, 1-114:

, 1-114: finché goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera

goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera. idem, 2-102

abbeverata, sf. l'abbeverare, il dissetare. luogo ove gli animali vanno

ovidio volgar., 4-2: quegli [il padre di mirra] essendo bene abbeverato

gozzi, 3-5- 198: trova il cavallo abbeverato e colla sella, mette il

il cavallo abbeverato e colla sella, mette il piede nella staffa, monta. nievo

gole de'suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere ai curiosi. costoro, un

uscivano parole maravigliose e celestiali. buonarroti il giovane, 9-127: la ricchezza..

gli anni asciutti sono poco abbondanti. il grano stenta a germinare. l'acque fanno

e s'ella beeva, ed egli beeva il suo abbeverato; e molte altre cose

abbeveratoi riflettendo le pianticelle di caprifico, il cielo, le grandi teste dei buoi che

vol. I Pag.271 - Da AGRUMETO a AGUGLIA (12 risultati)

fiore, 49-2: com'era gito il fatto ebbi contato / a motto a

lo avranno visto [dùrer] incidere il ponte di rialto col levatoio, e il

il ponte di rialto col levatoio, e il campanile di s. marco senz'

tempo. carducci, 1022: e il sole calante le aguglie / tinga a

11 culmine dell'aguglia ideale ove splende il segno dei segni, nell'azzurro paradisiaco

marcellino una aguglia essere stata condotta per il nilo con una nave di trecento remi

parecchi migliaia di uomini, essendo tutto il circo ripieno di instrumenti di grandissime travi

grossissimi. idem, 8-8: per il diritto de lo lungo, divisono la

tre, de'quali quello del mezo era il più degno di tutti, et era

nel significato del n. 4 attraverso il provenz. agulha; nel significato dei

significato dei nn. 2 e 3 attraverso il lat. mediev. aculea, agulia

-qual è quel pesce, e ti concedo il vanto, / ripieno d'alga la

vol. I Pag.272 - Da AGUGLIARA a AGUZZARE (31 risultati)

barca, e appena si scorgeva il guizzo come d'una freccia, quelli sapevan

che pesce si trattava, e avevano il nome pronto: l'aguglia,

nome pronto: l'aguglia, il muggine, l'ombrina: vallo a riscontrare

c. e. gadda, 2-133: il ricu citore, sopra i

c. e. gadda, 2-53: il grigio e nero monte si spiccava su

, 7-80: e portava in sua arme il campo verde, e gli aguglini ad

nel ventre di fuori, come aguglióne, il quale non usan però a trafiggere.

. marin. perno che costituisce il maschio dei cardini intorno a cui gira il

il maschio dei cardini intorno a cui gira il timone a destra e a sinistra.

sinistra. l'agugliòtto di fondo collega il timone alla poppa e in parte lo sorregge

di bronzo, intorno ai quali gira il timone. essi sono inchiodati nel timone

sopra le due bandelle, che abbracciano il timone. ciascuno di questi agugliotti ha

ii-4): tacerò quella sua avanti il tempo matura prudenza, che generalmente usava

prudenza, che generalmente usava in farsi il popolo di genova amico ed agumentare la

novellino, 84 (142): venne il giorno dell'agunanza. intelligenza, 116

apparve dove / alba s'edificava, il nome abbranca. boccaccio, i-265: il

il nome abbranca. boccaccio, i-265: il crudele vecchio e tu, vinti da

-gùris (v. agurare), con il suffisso -ista. aguróso, agg.

, ma gli vogliono più lunghi e con il capo più largo. gli aguti

d'ascia, mastri / d'ascia, il martello e tre aguti a scaglie

. l'aguz zare, il rendere acuto. -al figur.: stimolazione

crescenzi volgar., 6-1: né il secco passerebbe, se non ricevesse

boccaccio, v-20: acciò che il mal grazioso tempo non passi perduto

, a minta, 146: era il mio sommo gusto... aguzzare /

mio sommo gusto... aguzzare / il dardo ad una cote, e spiar

. idem, 7-55: non altramente il tauro, ove l'irriti / geloso amor

l'erba. marino, 7-245: arde il robusto e giovinetto tauro / per la

per lei tarmi ritorte / aguzza e sfida il fier rivale a morte. leopardi,

i suoi ferri. machiavelli, 856: il signor di turchia / aguzza tarmi,

: vede aguzzar della sua bocca il fesso, / e sente che il

bocca il fesso, / e sente che il parlar non gli risponde. lubrano,

vol. I Pag.273 - Da AGUZZATA a AGUZZO (49 risultati)

ii-424: una minaccia arguta par che il suo riso aguzzi. idem, iv-2-865

: -forse -rispondeva la donna, aguzzando il suo sorriso che il velo pareva confondere.

donna, aguzzando il suo sorriso che il velo pareva confondere. palazzeschi, 3-233

. palazzeschi, 3-233: guardò [il mio compagno] avido quei frutti,

quei frutti, e guardò me aguzzando il musetto. 3. scalpellare le

, auzzata. -figur. aguzzare il mulino: prepararsi a mangiare ingordamente.

note al malmantile, 535: aguzzato hanno il mulino. sono all'ordine colla fame

tratta dall'aguzzar la macine del mulino; il che si fa fare da'mugnai,

. cosi quando uno ha aguzzato il mulino dell'appetito, vuol dire ch'e'

. petrarca, 360-36: sempr'aguzzando il giovenil desio / a l'empia cote.

terno essempio / aguzzavano al sangue il ferro e l'ire. idem,

: e impugna l'una e l'altro il ferro acuto, / ed aguzza l'

ardenti. idem, 20-114: quale il leon si sferza e si percote / per

sempronio, iii-210: mentre l'ire il can celeste aguzza. d'annunzio, iv-1-620

aspettai la sera, deliberato a compiere il delitto. raccolsi quanto di energia ancóra

senza tregua. beltramelli, iii-1141: il giovine, diritto su la plancia, aguzzò

loro in quella forma che suol far il vecchio sartore ne la cruna de l'ago

l'occhio aguzza per tutto e muove il piede / tacita a l'ombra. giordani

, rispose la vecchia, cacciando avanti il mento appuntato, e aguzzando gli occhi

infossati. d'annunzio, iv-1-560: poiché il volume era intonso, discostò con le

bianco / e a lui dintorno in ressa il popolo / s'awince al cerchio dei

qual io / recar potessi a fine il mio talento. magalotti, i-664:

non avendovi aguzzato l'ingegno a procacciarvi il rimedio. alfieri, i-32: quel

storie che ci raccontava un certo lignana, il quale essendo un divoratore, aguzzavasi l'

sp., 31 (532): il terrore della contumacia e del lazzaretto

idem, 800: a quell'avvertimento, il commissario dovette... aguzzar

genti diverse sveglia l'ingegno, aguzza il giudizio e fa l'uomo accorto.

accorto. palazzeschi, 4-209: sentiva il bisogno di uno che lo seguisse nelle

, 14-400: l'aria fresca e il viaggio gli avevano aguzzato l'appetito. tombari

varchi, 7-247: la secchezza aguzza il calore e lo fa più intenso.

che la mente s'aguzzi a cercare / il sommo ben che tu di sopra giri

): adunque non resta se non che il nostro stile veritiero per innanzi s'aguzzi

in legno dentro cavato, sega il legno di sotto e di sopra con aguzzatissima

. manetti, 1-49: può cadere il caso che resti la farina peggiorata dalla

che, a me stesso manifestamente scoprendosi il mio errore, non solamente, riguardandolo

(ant. auzzatura), sf. il rendere acuto, l'aguzzare; punta

. tedaldi, 1-11: piglia il tralcio della vite che propaggini, e

sì come fue maestro piero dalle vigne, il quale perciò fue agozétto di federigo secondo

accettò e giurò. idem, 10-8: il popolo di londra si levò a romore

a romore, e... presono il vescovo di silcestri, ch'era aguzzétta

1-94: aguzzino altro non è che il guardiano; così chiamano gli spagnuoli i

quei che hanno cura dei carcerati: il suo ufficio è guardar che non si fuggano

, iii-2-31: se ascolti, odi il vociare / dell'auzzino. ventiquattro i remi

banco / quando rombare ode sul dosso il nerbo / dell'aguzzino. 2.

ed amostante. bruno, 138: il capitanio di agozzini con tre zaffi,

e spira / da la gemina sfera il raggio vivo, / che 'n piramide aguzza

/ che 'n piramide aguzza, ovunque il gira / si stende fuor del circolo visivo

, giorno, iv-660: e rubicondo il naso / di grave stizza alto minaccia

. di pel raro sul capo, e il capo aguzzo, / venne [tersite]

vol. I Pag.274 - Da AH a AIA (33 risultati)

feroce si protende / e, mentre il ciel di sua minaccia taglia, / il

il ciel di sua minaccia taglia, / il dente del gigante al sol risplende.

un lupo. camerana, v-245: il campanile aguzzo che traspare / fra i

sporgeva un lungo naso, aguzzo come il muso di un luccio. idem, iv-2-321

idem, iv-2-321: su la cute il rossore era cresciuto, ed un piccolo tumore

rapidamente. idem, ii-579: il volto grinzoso, ed il mento aguzzo.

ii-579: il volto grinzoso, ed il mento aguzzo. idem, iii-165:

2-998: bassa la casa, alto il pagliaio aguzzo: sì che pa

per mordere. baldini, 4-186: il cavallino aguzzo che lo porta pare che ancora

, xi-228: aveva la faccia come il muso di una faina, stretta e

.: qui è uno ornamento retorico il quale chiamano esclamazione; usasi quando vogliamo

: ah che momenti, mamma mia! il cuore diventava piccino. pascoli, 73

credete / quale indicibile martirio / tutto il giorno per me sia. idem, 1-109

di sollievo a quella pioggia refrigerante dopo il terrore del bombardamento. idem, i-637

non c'è di meglio che ridere, il riso esce da sé: « ah

per gridare « ah1 » e per sentire il grido diventare cantante nei meandri delle botti

sannazaro, 10-170: vede incontro venirsi il fiero marte / armato, e 'n ogni

superbo! tasso, 8-24: cade il garzon invitto (ahi caso amaro!

/ né v'è fra noi chi vendicare il possa. idem, 12-67: la

! ahi! ahi! » grida il tormentato. idem, 43: ahi!

comparir dinanzi un gran fantasma bianco, il quale gli arriva addosso senza dire né ahi

, i-257: aimè, raffrena per dio il tuo volere. cantari, 32:

ii-948: ahimè, non ho se non il mio tormento / e il mio canto

se non il mio tormento / e il mio canto. idem, iv-2-401: ahi

3-38: anche con una fiamma dentro il cuore, bisogna, ahimè, morire.

vi descrivo, 11 traffico aumentato, il fragor delle macchine, la polvere,

e in queste condizioni, ahimè, il tempo seguitò a correre. montale, 1-39

, non mai due volte configura / il tempo in egual modo i grani!

espressione onomatopeica per in dicare il morso che dà l'affamato.

tirai indietro, in modo da scostare il braccio che lui mi teneva intorno le

tutt'e due le mani stretto per il bavero, e bocca contro bocca, sputando

garà l'aia sua, e raunarà il frumento nel granaro suo, e bruciarà

dove tu vuoi fare l'aia, spianavi il terreno non a piano, ma corretto

vol. I Pag.275 - Da AIACE a AIRONE (44 risultati)

: andate a trovarlo sull'aia [il contadino], quando ha davanti a sé

, ridotto in un bel mucchio, il grano raccolto da quel campo. tommaseo

campo. tommaseo, 1-137: bello il suono de'mannelli battuti sull'aia,

de'mannelli battuti sull'aia, e il salice appena visibile. giacosa, 87:

visibile. giacosa, 87: sterrò il fossatello che cinge l'aia dopo i grossi

. pascoli, 194: pieno / il grano è già di lucciole, e su

su l'aie / bianche s'esala il buon odor del fieno. d'annunzio,

davanti all'aia, dove si batte il grano, è piantata la bandiera. negri

le aie. soffici, 6-147: il guaio era quando si trattava di traversare un'

un'aia ampia, assolata, tra il fuggi fuggi delle pecore, il grugnito

, tra il fuggi fuggi delle pecore, il grugnito dei porci, lo schiamazzo delle

, 19-487: lontano, sopra il pietrata di un'aia che sbian

pieno sole / scari cavano il fieno in mezzo all'aia. idem,

ben, donne mie, che cosa è il mettere in aia con gli scolari!

intenso, simile al giacinto; anche il giacinto stesso. boccaccio, v-68:

boccaccio, v-68: quivi narciso, ed il pianto adone, e l'amata clizia

: e di tanti colori è dipinto il luogo che appena ne tengono tanti le

istessi amor ha loco; / amano il bel ligustro e l'amaranto, / e

croco, / e con la bella clizia il vago acanto. = lat. aiax

trasformato nel fiore dopo essersi ucciso per il dolore di essere stato posposto a ulisse

ii-136): « perché nacque [il giacinto] del sangue d'aiace, perocché

che egli ne menava smanie; e tutto il dì andava aiato per poterla vedere.

angelo restato a mezza via fra il cielo e la terra. pascoli

barbucce. soderini, ii-219: raccogliesi il suo seme [della mortella] di dicembre

detta volgarmente albero del paradiso): il suo legno serve per lavori d'intaglio

, non ostante la sua statura gigantesca, il suo rapido crescimento e l'ombra

/ di casa, ecco che pota il melo. = spagn. ajo,

. panciatichi, 84: e così il fiume non cammina aioni, / con

perdere i ciglioni. magalotti, 10-304: il mestiero è quello d'andare aioni perpetuamente

aióne2, sm. spazio dove si stende il sale ad asciugare (nelle saline

che scuotono i trebbiatori incappucciati per separare il grano dalla veccia, dall'acino di

zizzania, dalla pula, per separare il bene dal male, l'utile dall'inutile

. -dare l'aire: imprimere il movimento, lasciare libero di muoversi.

in movimento. collodi, 94: il colombo prese l'aire e in pochi minuti

. nieri, 162: non aveva il coraggio di dargli l'aire secondo il

il coraggio di dargli l'aire secondo il solito. -là, mucca, va'là

e disserrando una chiave a morsa regola il flusso dell'acqua,... gli

un urto rabbioso, riuscì a far traballare il chicco, il quale, preso l'

riuscì a far traballare il chicco, il quale, preso l'aire, andò a

era dato l'aire, pareva spiccare il volo nel vuoto, ché i movimenti rapidissimi

), con gambe sottili, il collo a forma di esse maiuscola,

a forma di esse maiuscola, il becco prolungato e diritto: l'airone cinerino

piccola e ciuffo nero e brillante, il piumaggio di color grigio cenere e

80) e si distingue per il color fulvo del dorso, del collo e

vol. I Pag.276 - Da AITA a AIUOLA (44 risultati)

bandello, 1-2 (i-34): comandò il re ch'uno dei falconi che era

uno dei falconi che era tenuto per il meglior che ci fosse, perché era

fusse lasciato dietro a l'aerone. il che fatto, l'aerone cominciò ad

, l'aerone cominciò ad alzarsi ed il falcone a seguitarlo gagliardamente. berni,

dell'airone. e le era rimasto il bel nome italico: àrdea; e nel

nome italico: àrdea; e nel nome il proposito di volare sopra la nube.

scarmigliati, disfatti. lo airone ha il becco roso dai tarli e non ha

la calottina, lo scocchetto da frate sopra il capo. glielo ha scolorito il tempo

sopra il capo. glielo ha scolorito il tempo: mosche hanno deposto le loro

è scritto, in varie lingue, il nome della porpurea ardea. idem, 1-15

avanza verso l'acqua / e fiuta lento il fango tra le spine. idem,

airone. tassoni, 2-31: parte il crine annodato e parte sciolto / portava

bizzarra. d'annunzio, iv-2-930: rivide il viso di fascino e di periglio sotto

frocchia, 414: la ghirlanda e il pennacchio d'airone... adomavano il

il pennacchio d'airone... adomavano il suo vecchio cappello di paglia.

iv-2-892: vedeva la nuda brughiera lontana, il suo grande airone bianco ricoverato sotto la

mod. héron); dalla forma aigron il provenz. ant. derivò aigreta,

ant. derivò aigreta, da cui il fr. aigrette * piumino dell'airone '

, che... le faceva somigliare il capo a una fresca fontanella »)

penetrò con l'arte venatoria e sostituì il termine latino ardea (si veda la

sua città... / contra tutto il mondo star sicura / potria, senza

desti e cui dar cerchi aita; / il mio desir, tu che puoi

la vita; / or, poiché il trarla al fianco tuo m'è tolto,

tu porgi aita, / amor, nasce il coraggio, / o si ridesta.

su per l'ombelico alle mammelle / già il duro tronco arriva; e i lai

vani. / « aita, aita! il cuore mi si serra. / vedi

si serra. / vedi atra scorza che il petto m'opprime! ». idem

vista della scena darsi ad urlare che il padrone è diventato matto, e gridare

bel giovanotto alto, aitante, civile, il figlio dell'ostessa. idem, iii-848

sm. disus. aiutante. buonarroti il giovane, 9-692: ognun presume..

novellino, 35 (186): vedendo il re ch'e'si pur rammaricava,

idem, 37-3: sì è debile il filo a cui s'attene / la gravosa

molto. -se m'aìti iddio, -disse il cavaliere, -io il vi credo,

iddio, -disse il cavaliere, -io il vi credo, né me ne maraviglio se

'l dritto aita, /... il mio desir, tu che puoi solo,

smarriti: / mira con quante forze il ciel t'aiti. arici, 158:

t'aiti. arici, 158: il gregge intanto / dimenticando, il mandrian s'

: il gregge intanto / dimenticando, il mandrian s'affretta / d'aitar la

quel tuo figliuol », fe'replicargli il rege; / « ma pensa ben,

. -prov. aiutati, che il ciel t'aiuta (cfr. aiutare)

. = lat. adjutare, attraverso il provenz. aidar (cfr. tose

e iugum 1 giogo '). il nome è dovuto alla apparente assenza del

, dove la dura terra portava ancora il disegno di aiuole. idem, ii-318:

distinte » con a mostra... il cartellino giallo scritto in latino. soffici

vol. I Pag.277 - Da AIUOLO a AIUTARE (45 risultati)

pettinate intorno al muretto che tutto il giardino recingeva. e. cecchi,

aiuola di crisantemi gialli, dava umoristicamente il benvenuto ai visitatori. palazzeschi, 6-521

aiole fiorite. baldini, 6-650: il disegno delle siepi di bossolo che riquadrano

c. e. gadda, 3-77: il comune di genova ha educato geranii screziati

. b. croce, ii-8-22: il distacco dalla terrestre aiuola che ci fa feroci

. aiolóne. ojetti, i-611: il luogo, lo sapete, è un incanto

lo sapete, è un incanto, tra il giardino della pigna e il giardino quadrato

, tra il giardino della pigna e il giardino quadrato a aioioni secenteschi.

per riuscire nel proprio intento; fare il proprio tornaconto; guadagnare con inganno;

53-123: e cosi tirò l'aiuolo il priore oca, andando spesso berto a bere

9-437: tirar l'aiuolo, altramente tirare il calzino, morire: dalle convulsioni che

, morire: dalle convulsioni che fa il morente. = deriv. da aia

. = deriv. da aia, il luogo dove si tendono le reti.

alla tua miseria. idem, 5-305: il pane non dà vita all'uomo,

proprio di rinvigorire la nostra volontà contro il peccato. 2. ant. aitante

battaglia: sottufficiale di grado intermedio fra il maresciallo maggiore e l'aspirante ufficiale di

20: aiutante generale, grado tra il colonnello ed il maresciallo di campo,

aiutante generale, grado tra il colonnello ed il maresciallo di campo, che corrisponde a

, l'aiutante comandante ha d'ordinario il grado di colonnello nelle truppe di terra

con esattezza e precisione gli ordini che il generale fa passare di viva voce a'

de'capitani di vascello o di fregata, il quale è a disposizione del maggior generale

: si racconta che, un dì, il kaiser vestito di abiti borghesi, si

in trastevere. ojetti, i-41: il primo aiutante di campo dice al nostro sindaco

un monello le sue cannonate, saltava come il garzone del lattaio se schiva il furgone

come il garzone del lattaio se schiva il furgone, o se deferisce all'incedere

cardinale. -aiutante di studio: il più elevato in grado fra gli ufficiali

. cavalca, 9-10: se essi trovassero il mulo caduto con la soma, non

., 4-8 (447): il morto corpo de'suoi panni medesimi rivestito e

dee., io-7 (446): il padre di lei e la madre, dolorosi

da lei chiamato perché l'aiutasse governare il regno. idem, 696: mi

davanzali, i-108: la notte aiutava il credere, il buio l'affermare.

: la notte aiutava il credere, il buio l'affermare. tasso, 10-55

così s'avvolse, / ch'aiutando il silenzio e l'aria nera / lei salva

la città raccolse. campanella, i-325: il poeta deve essere istromento del legislatore ed

istromento del legislatore ed aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del

drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del sacro poema. baretti,

16-viii-119: ognuno aiuterà la barca, ed il sig. neri si mostra dadovvero,

noi diciamo 'aiutar la barca'; sovvenire il compagno in qualche suo affare, o

e scansare, ma, come dice il boccalini, talor vi nascono. baretti,

la fortuna aiuta gli audaci; e il numero non dà la vittoria, ma la

aiutata dal grido. idem, i-216: il foco s'avviva e vive aiutare

lasciò suo pianto ed atò trarre il marito dal sepolcro, ed atollo impendere

: e avendo appreso a discemere dove il naturale... va fuori della giusta

termini. d'annunzio, iv-2-311: ora il parlatore accen- devasi al ricordo;.

aiutava di gesti e di interiezioni vive il racconto.

vol. I Pag.278 - Da AIUTATIVO a AIUTORIO (39 risultati)

* / e detto questo, si sentiva il busso. 4. disus.

che al suo stipendio di lettore di eloquenza il comune aggiungesse tanto che il vecchio s'

di eloquenza il comune aggiungesse tanto che il vecchio s'aiutasse d'un cales- setto

: voglio che 'l nostro cortegiano, il meglio che pò, oltre al valore s'

che notava per costume. / va forte il fiume, ed ella ha poche veste

aiutarsi contra l'aria avversa e contra il corpo in cui caddero che non l'assorba

tanto in tanto sorrideva, pensando che il ragazzo avrebbe saputo aiutarsi, quando fosse rimasto

, che dio t'aiuta): il cielo aiuta coloro che, nei casi avversi

sanno e vogliono far qualcosa; e il proverbio dice che chi s'aiuta, dio

crescenzi volgar., 4-47: è adunque il vino contra due cagioni contrarie aiutativo.

giovanni ventiduesimo... molto amò il nostro comune di firenze mentre fummo favorevoli

, 6-4 (in): quantunque il pronto ingegno,... spesso parole

imitazione di cristo, ii- 9-5: il signore è fatto mio aiutatore. lambruschini,

. m. villani, 9-94: il re luigi... per levarli [

giannetta dimora, la quale... il giovane focosamente ama. idem, dee

416): a queste mie parole il duca mi diceva: -fa, e io

quel superno messo, / che stese il braccio, e tolse il ferro crudo /

/ che stese il braccio, e tolse il ferro crudo / sovra il diamante del

e tolse il ferro crudo / sovra il diamante del celeste scudo. galileo, 465

usata porge aiuto non piccolo a bené intendere il vero. algarotti, 1-77: non

e non plebeo. albertazzi, 86: il signore in cui fidarono i martiri e

; e chi cade nel piano, il che rare volte adiviene, con picciolo

g. villani, 8-9: e il legato e'vescovi vi lasciarono [alla

, assistente (ed è usato anche per il femm.). capitoli delle

capitoli delle milizie toscane, 12: il depositario e cancelliere tanto di bande quanto

archibusieri,... abbino ciascheduno il privilegio che gode il caporale...

.. abbino ciascheduno il privilegio che gode il caporale... qual privilegio s'

guidò egli. colletta, i-m: il duca di montemar menomato degli aiuti di

aiuti di napoli divenne più timoroso verso il nemico. idem, i-m: alquanti napoletani

di carlo, uomini (conforme vuole il loro stato) poveri, speranzosi, promettitori

si aggiungono ad altri corpi per accrescerne il numero, agevolarne le operazioni, o

. anticamente erano soldatesche mandate ad accrescere il numero degli eserciti romani dalle città d'

soccorso. algarotti, 1-163: sortì il rubens da natura uno ingegno sommamente vivace

gridar forte: -aiuto aiuto, che il conte d'anguersa mi vuol far forza

signore aiuto. masuccio, 22: il poveretto frate, sentendosi il suo nimico

, 22: il poveretto frate, sentendosi il suo nimico dietro, e voltato il

il suo nimico dietro, e voltato il capo, il vide supra la lancia

nimico dietro, e voltato il capo, il vide supra la lancia chiuso che parea

i reami di napoli e sicilia e il ducato di milano in suo potere.

vol. I Pag.279 - Da AIZOON a ALA (37 risultati)

e ch'elli non ha bisogno a reggere il mondo d'alcuni aiutori di fuori.

]. idem, 4-11: quando adunque il germoglio comincerà a crescere, con aiutorio

sono utili contra 'l veleno, imperocché cavatone il sugo e datone a bere, dona

, 249: a noi è buono aiutorio il ciliccio, lo giacere in terra,

ad apparare. idem, ii-337: il cieco piglia consolazione per l'aiutorio che

che gli può dare l'orecchie, ed il sordo l'aiutorio degli occhi. idem

e che altro aiutorio abbiamo noi, che il dimenticarle? s. bernardino da siena

, da alcuni è chiamato semprevivo. il maggiore è più alto d'un braccio,

e grosso quanto un dito... il minore nasce ne'muri e ne'tetti

soderini, ii-37: l'aizoon, detto il semprevivo... vive su gli

l'aizavano a farsi vivo, mostrare il dente. manzoni, pr. sp.

intento di quegli scrittori era d'aizzare il mostro, o d'ammansarlo. idem,

reciproci, ma anco per ruzzare e fare il chiasso. s'aizzano ragazzi tra loro

in iscuola. nievo, 255: evitavano il cattivo esempio, e non aizzavano il

il cattivo esempio, e non aizzavano il prossimo a quel peccataccio turco e scomunicato

gesti- colazioni. idem, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé con uno

, come un rogo segreto che ogni tanto il vento aizzi. silone, 5-168:

contra un lione / o silvestre cignale il morso aizza / de'fier molossi. collodi

, ii-417: dentro si sentiva ancora il rumore monotono della macina del grano e

alla mola. idem, ii-913: vide il pecoraio che mandava avanti l'asino giù

che mandava avanti l'asino giù per il varco della siepe e aizzava poi le

gioca col ferro di cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire

cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire toccandolo con la zampina e

lo si vuole seguire. buonarroti il giovane, 9-189: io vi veggo un

che vorrestu fare, messere? disse il notaio: vorre'n'andassimo a letto:

tempo nero. manzini, 7-217: il seno le balzò sotto la giacca,

le balzò sotto la giacca, e il mento ebbe una fermezza aizzosa.

purg., 25-10: e quale il cicognin che leva l'ala / per voglia

d'ale: / unica, in tutto il cielo, essa [la calandra]

farfalla. idem, 981: coglieano il frutto delle sue parole, / aprendo i

come ale / d'uccelli incerti di spiccare il volo. d'annunzio, ii-574:

margine dove son trascorse / par si prolunghi il fremito dell'ale. idem, iv-2-1301

saba, 475: o lui [il passero] / tra i beati beato!

ignora / la mia pena secreta, il mio dolore / d'uomo giunto a

ali: / allor che ben conobbe il galeotto, / gridò: « fa,

per la sua salute, essendogli chiuso il mare e la terra, con maestrevoli

di nibbio e portorono l'anfora tra il cielo e la terra. queste sono

vol. I Pag.280 - Da ALA a ALA (38 risultati)

, / fuggon le nubi, e torna il ciel sereno. caro, 7-626:

sublime / sovra la terra e sovra il mar con queste. idem,

venticelli, dibattendo l'ali, / lusingavano il sonno de'mortali. idem, 14-3

che con l'ale amorose / levando il parte d'ogni pensier vile; /

/ tanto fortuna con più visco intrica / il mio volare, e gir mi face

/ esser mi par ch'han ivi il suo tesoro. scala del paradiso, 451

si sforza: la altra ala, il desiderio del bene, per il quale la

ala, il desiderio del bene, per il quale la nostra volontà sempre arde.

ella ci presta le ali per trascorrere il cielo. alfieri, 39: di tua

e solo esser non parmi, / purché il pensier degnando ali prestarmi / m'innalzi

etereo padiglion rotarsi / più mondi, e il sole irradiarli immoto, / onde all'

uscia d'illustre / guerra dal torchio il libro messaggero. idem, 625:

speranze, ale di sogni / per il mare! idem, 664: così parlava

mare! idem, 664: così parlava il tessitor d'inganni, / e non

un inno. idem, iv-2-42: fuori il cielo era d'un bel verdechiaro di

un bel verdechiaro di berillo... il vento portò ancóra un'ala di canto

. / nessuno mai vide posare / il tuo lieve piede di danza. idem,

muse] de'sepolcri; e quando / il tempo con sue fredde ale vi

rosse. idem, 849: il sol morituro saluta / le torri e 'l

par., 6-95: e quando il dente longobardo morse / la santa chiesa,

? / che sotto le sue ali il mio cor tenne? l. alamanni,

mira / dopo l'esequie, errar vede il suo spirto / fra 'l compianto de'

. pinna. arici, 80: il muscoloso tergo al salto inarca, / e

, / e tende l'ali membranose il vispo / delfino. 6.

. o. rucellai, 2-10-280: il tronco subclavio, uscito della cavità del

alto / guarda, e ripensa, il barcaiol, torcendo / l'ala de'remi

. d'annunzio, iv-1-603: gli copriva il capo una berretta di lana verde e

[le sorelle] a quando a quando il soave volto, ombrato dall'ala dei

. villani, 3-96: fece fare [il comune] una larga via coperta,

aveva assegnato nell'ala di levante, verso il monte. verga, 1-102: nessuno

stata più abitata. beltramelli, i-628: il danno si riassumeva in ben poca cosa

o per contenere la ressa. buonarroti il giovane, 9-48: uscito il podestà fuor

buonarroti il giovane, 9-48: uscito il podestà fuor del palazzo / par che

mura, davanti a quella porta, il cuore si strinse ancor più a gertrude.

alla poveretta l'obbligavano a studiar continuamente il suo contegno. idem, pr.

si avanzava, facendogli ala, lasciandogli libero il passaggio. palazzeschi, 3-72: le

sviluppare un'azione aerodinamica capace di sostenere il peso che grava sull'apparecchio: superficie

non chiamano ala, i mugnai, il giro esterno di essa?).

vol. I Pag.281 - Da ALA a ALABASTO (49 risultati)

piani / l'ala sinistra più spedito il volo, / altamoro ha [seco]

africani, / e i duo che manda il più fervente stuolo. davila, 447

fervente stuolo. davila, 447: il duca di mena... mandò

4-417: doveva servir grandemente a romper il primo... impeto [de'nemici

una posizione intermedia fra le ali e il centravanti. 18. locuz.

. nievo, 473: pure il cuore mi annunciava disgrazie, e avrei voluto

, fervore, entusiasmo; avviarsi verso il successo; slanciarsi. -dar le ali

, 26-75: e se non fusse che il cavai misse ale, / e'non

: suonava a capo chino, il lungo mento quasi sul leggìo, dondolandosi

-muover vaia: volare, spiccare il volo; sollevarsi in alto, ascendere

possiate muover l'ala, / che secondo il disio vostro vi lievi, / mostrate

. petrarca, 339-2: conobbi quanto il ciel li occhi m'aperse, /

e le divine cose / sappia [il poeta], quanto saper può te un

-spandere, spiegare le ali: prendere il volo. -al figur.: dilatarsi

, 10-25: dalla sua sponda ove confina il vano, / al piè dell'alta

vali un po'flosce (come direbbe il tommaseo) per arrivare in ispagna;

. alamanni, 8-30: e secondo il furor che il legno assale, / cresce

8-30: e secondo il furor che il legno assale, / cresce o tarpa di

ariosto, 26-4: come di questi il cavalier s'accorse, / che stavan

iv-430: m. piero, che attendendo il seguito stava sull'ali, si mosse

, mia dolente, / volava sopra il lago, con l'alucce sgomente, /

ed ala; i quali, facendo il corso suo, se per sua ina vertenza

sub metallica; pietra preziosa (fra il rubino e l'ametista).

alabandina, / ed è in asia il suo nascimento. garzoni, 1-515: sotto

le rosseggianti [gemme] si comprendono il rubino, il carbonchio, il balasso

[gemme] si comprendono il rubino, il carbonchio, il balasso, la granata

comprendono il rubino, il carbonchio, il balasso, la granata, l'ametisto,

le stiene e le braccia, niuno il capo; e quelli pochi portano

sapete, è lunga tre braccia e ha il ferro ritratto come una scure. idem

file di picche una fila d'alabarde: il che fanno per dare spazio alle picche

fanno per dare spazio alle picche, il quale non è tanto che basti.

con alabarde, a fine che se il giovine gli scappava da le mani che essi

t'accosti in qua, io sarò il primo a spezzarti questa alabarda in su

alabarda in su la testa. buonarroti il giovane, 9-143: perché, lasciate

attonito villano, / che attento il papa e i cardinali guarda. manzoni,

con l'aste dell'alabarde... il capitano entra, chiama gli alabardieri

barde. idem, 1069: il comitato... autorizzò i distretti a

710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge un bosco

ii-884: ma quando fu per andarsene, il giardiniere le disse che aveva ordine dal

aveva ordine dal padrone di non aprire il cancello. e di saltare i muri non

ch'egli avrà. panzini, iii-166: il re si avviava, preceduto dalle alabarde

avviava, preceduto dalle alabarde, verso il suo trono. 3. locuz.

, 9-1-134: avendomi questa mattina domandato il granduca dove io appoggiavo la labarda,

la furia delle alabardate, / tra il ferro e il sangue, in quel garbuglio

alabardate, / tra il ferro e il sangue, in quel garbuglio audace / a

di alabarda. 3. contrassegnato con il simbolo dell'alabarda (giocatore di calcio

popolo / amati. / trepido seguo il vostro gioco. alabardière, sm.

): pochi momenti dopo, arriva il capitano di giustizia, con una scorta

: agli altri della coorte non dispiacque il parlatore. idem, ii-21: riscontrandolo

vol. I Pag.282 - Da ALABASTRAIO a ALACRE (33 risultati)

: trieste alabastreggia là di fronte tra il duplice azzurro ombrato del mare e del monte

così nobil pompa, / vermiglia il volto, alabastrina il seno, /.

pompa, / vermiglia il volto, alabastrina il seno, /... /

... / piena di lampi il guardo ella sen venne. marino, 7-219

ater dona, iii-319: ignudo il petto alabastrino e bello / se non

alabastrino e bello / se non quanto il copriva un lino adorno, / per temprar

, / per temprar con bel gioco il lungo giorno / formava ascanio mio nobil duello

tozzetti, 12 3-286: il celebre antiquario baron filippo de stosch..

l'untuosità consistesse appunto la perfezione ed il pregio maggiore dei vasi alabastrini. rajberti

dal levigato / labbro di conca alabastrina il capo / sporgeano in giro. d'annunzio

fa morire in bellezza, e sugge il sangue tutti i giorni una stilla, le

e pesta con sale di cava scema il cattivo alito della bocca e de'

, alla quale pare che s'appicchi il fuoco, e che sopra essa arda quasi

., 15-24]: chiama [il poeta] per similitudine la croce nastro,

che parve esser fuoco dietro ad alabastro il qual è pietra lucida e trasparente.

quando più presso in giù si fece il plaustro, / lo scudo cristallin gli vidi

: la femmina è più stimata; il maschio è più aspro, più ruvido,

, ii-9-29: una donna che ha il tuo ingegno e il tuo cuore, una

donna che ha il tuo ingegno e il tuo cuore, una donna come te,

gesto scintillarono. idem, iv-1-473: il suo volto, specie intorno alle narici,

d'oro e d'ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d'una varietà di pallori

portando accese le lor dolci vite, vedeva il poeta in bianche stole dileguare pian piano

scorge la forma, ma si gode il pacato chiarore. deledda, ii-805:

noci di cocco, una chiusa entro il vilucchio delle barbe e l'altra aperta

. stuparich, 2-288: aveva fatto il volto pallido e luminoso come una lampada

e se ne trovan gran pezzi: il maggior contrassegno per conoscerla è ch'è

, odori) '. nei vangeli indica il * vaso d'alabastro per unguento '

alacca rossa, buttandosi l'alume dentro il lissivo, subito calar giù il colore

dentro il lissivo, subito calar giù il colore ed il sale, e restar sola

, subito calar giù il colore ed il sale, e restar sola l'acqua chiara

rispettivamente nel 1505 e 1659) e il catal. alatxa (nel 1361),

. da ala e corto. il tonnarello è chiamato così per la cortezza

affronta e lieto l'aure tue gelide e il viso. / -portami -dice -,

vol. I Pag.283 - Da ALACREMENTE a ALANO (43 risultati)

infaticabilmente. giamboni, 7-116: il quarto ordine... si fa d'

ha dovuto soffermarsi a investigare di nuovo il passato. verga, i-32: e s'

: e s'avviarono alacremente, mentre il cielo si tingeva all'orizzonte delle prime

della vita, avevano lavorato alacremente mentre il cervello riposava: avevano restaurata e pulita

officina, ecc., i quali -se il padrone non vigila -s'addormentano o scioperano

, sveltezza; trasporto e impegno per il lavoro, per la fatica, per

lavoro, per la fatica, per il movimento. guicciardini, v-48:

compagnia de'soldati le nostre persone, il dì e la notte, a tutte

a prendersi dell'occupazione e del divertimento il più che può: e tra poco si

seguitando a andare avanti, e allungando il passo, con più impazienza che voglia

patria..., mi mancava il coraggio e l'alacrità necessaria a questa impresa

momento rizzossi con miglior lena a ripigliare il comando. de marchi, 611: egli

ravviare con alacrità certe carte sparse sopra il tavolo. baldini, 4-57: nuvole

37 (642): andava dunque il nostro viaggiatore allegramente, senza aver disegnato

1827 (644): andava dunque il nostro viaggiatore con grande alacrità..

680: ma s'io ritrovi ciò che il cuor mi vuole, / ti getto

, la vittoria, l'alalà, il sacrificio umile e sublime. idem,

ii-255: più che pallido, terreo era il volto, cui dava strano risalto una

, degni di un capitano vittorioso, il nuovo personaggio rimase impassibile. ojetti,

dritti sui remi, pronti a gridare il vecchio urrà o il nuovo alalà, orgogliosi

pronti a gridare il vecchio urrà o il nuovo alalà, orgogliosi delle loro gare

tempo dell'el- lade. questo è il peana, questo è il boao, questo

. questo è il peana, questo è il boao, questo è l'alalazo.

gr. àxaxd ^ o) * lancio il grido di combattimento '. alalia,

(in piemonte), dove fu trovato il minerale, e dal gr. xc-8-o?

e lungo le coste atlantiche. può raggiungere il peso di mezzo quintale; le sue

bot. varietà di uva bianca (il cui odore somiglia all'uva moscatella).

coperte di ricami e di alamari, che il panno non si distingueva più. d'

petto. moravia, xi-538: indossano il paltoncino da sbarco, di lana di

lana di cammello, con gli alamari e il cappuccetto. 2. ornamento ricamato

, la caldaia (dove si mette il liquido da distillare), posta sulla

), e l'altra superiore, il cappello che fa da coperchio e raccoglie

raccoglie i vapori, a cui s'innesta il serpentino, tubo a spirale, che

. della porta, i-12: il cappello a forma dell'alambicco abbia il

il cappello a forma dell'alambicco abbia il suo canal dentro, che va intorno,

molta acqua. ojetti, i-108: il suo studio era d'un artista e d'

m. villani, 7-48: incrudelì [il tiranno] contro al semplice: e

ariosto, 46-138: come mastin sotto il feroce alano / che fissi i denti

invano. b. tasso, 27-38: il vide venir col brando in mano /

brando in mano / ch'ancor stillava il sangue de'compagni, / con quella

quella furia che come l'alano / contra il cinghiai, perché di lui si lagni

/ presso all'amato pecoril ricovri / il fido alano. 2. figur.

della provincia. idem, 1-596: il problema degli alani non si

vol. I Pag.284 - Da ALAPA a ALBA (53 risultati)

risolve indignandosi contro il loro mercato. alvaro, 11-71:

loro mercato. alvaro, 11-71: il mercato dei ragazzi schiavi a benevento ha suscitato

un quesito etimologico. in dialetto è il mercato dei « gualani » o « galani

fa impeto sopra, e loro sta bene il nome di alapa, che significava

. àlapa * schiaffo ', che assunse il senso di 'mano aperta, piatta'

arti anteriori e quelli posteriori (escluso il piede). 2. aeron.

dell'aeroplano); carico alare (il rapporto fra l'azione aerodinamica e la

comandò per santa obbedienza che tacendo mettesse il capo sotto quelle legna accese, che

: si chinò su gli alari a ravvivare il fuoco, aggiungendo altre legne. idem

ella parlava piano, interrompendosi, guardando il fuoco ardere su gli alari. panzini,

alari al camino. bocchelli, 10-49: il termosifone non aveva fatto rinunciare ai vecchi

tutelare della casa 'e per metonimia il 'focolare '. alare3, tr

l'altezza di 2 o 3 metri (il legno serve per lavori di ebanisteria)

, l'attinia, l'alaterno, il quale ha la foglia fra il leccio e

alaterno, il quale ha la foglia fra il leccio e l'ulivo. targioni pozzetti

n'ha diletto [di laura] / il re celeste, i suoi alati corrieri

, / rapido sì, eh'anco il pensiero eccede. crudeli, 1-1: che

, / e alla canzone alata arresta il volo? carducci, 685: io vidi

mercurio, lieve sui piedi alati e con il rabdo fatale, pareva in atto di

fatale, pareva in atto di spiccare il volo. negri, 2-939: erano

caccia. tasso, 17-35: stupisce il mondo; e va dietro ed a i

aere ed i laghi / amabil sire è il cigno. pascoli, 739: e

di primavera, con le aiucce corte, il volo breve: simili, alcuni,

: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi. quasimodo,

/ a verde lume discorde: / il mare nelle foglie. 2.

di fianchi angusta, spiega in verso il piano: / stringe in mezzo i

i lati. soldani, 1-158: il breve riso e l'ostinato affanno,

signor, sì ch'ei seguia dappresso / il cervo rapidissimo fuggente. idem, 48

48: ben l'alato pensier verso il mio bene / su le ratte d'amor

spirito del mattino fresco e giovine, il suo alato spirito di promessa e d'attesa

diffondi, o vate, / sovr'essi il coro de le strofe alate, /

chi ti chiama gioia, / io conosco il tuo nome più alato: carità.

vocabolo francese, alauda, onde prese il nome una legione. carducci,

e le segali bionde / spicca l'alauda il volo trillando l'aerea canzone. sappa

allodola). alba1, sf. il sorgere del giorno; la prima luce

innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar della marina. idem, purg

specchia nel mare, / e rasserena il cielo: / e le campagne imperla,

, iii-221: ride l'alba, il sol, gli augelli / lieti e snelli

dimari, 172: seguiam prima che spunti il giorno fuori / dall'indico oriente,

. parini, giorno, i-33: sorge il mattino in compagnia dell'alba / innanzi

ancor l'alba novella, / ma il barlume soltanto antelucano. idem, 8-779:

! e verrà giorno che dio ritirerà il suo sguardo da te, e tu

era l'alba; e, molli il viso, / maddalena e l'altre donne

. leopardi, 25-37: veglia [il legnaiuol] / nella chiusa bottega alla

adopra / di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. idem, 33-57:

che all'occidente / inargentava della notte il velo, / orfane ancor gran tempo

che dall'altra parte / tosto vedrete il cielo / imbiancar novamente, e sorger l'

come l'alba s'irradiava in tutto il cielo, bianchissima, gelata, *

oceanine / a cui l'alba asciuga il vólto / col suo bianco vel di sposa

di sposa. idem, iv-i-ioio: il freddo lume dell'alba lentamente saliva a

rosea, poi dorata, fino a quando il sole non scolpisca ogni forma con la

viventi. ojetti, ii-176: è il silenzio dell'alba, il mondo nuovo,

ii-176: è il silenzio dell'alba, il mondo nuovo, stupito di rinascere sotto

vol. I Pag.285 - Da ALBA a ALBASTRELLO (31 risultati)

, 9-96: quando mi risentii, il mattino era livido com'è tante volte

di noi! baldini, 4-119: il cielo ha il rossore tragico e innaturale

baldini, 4-119: il cielo ha il rossore tragico e innaturale d'un'alba

ora in cui i tafani imperversano; il mezzogiorno. lippi, 10-8: perché

mezzogiorno. lippi, 10-8: perché il nemico all'alba dei tafani / vuol

tafani si dice quell'ora del giorno che il sole è nel suo maggiore vigore;

caro, 2-3-159: e mi piacerebbe che il tempo di questa notte fosse in sull'

85: dov'era la luna? ché il cielo / notava in un'alba di

villani, 11-6: trassono del castello il legato e sua gente e arnesi, il

il legato e sua gente e arnesi, il lunedi d'alba, addi 28 di

scdviati, 19-53: e perch'egli abbia il cibo / quotidiano da nutrirsi, alcuno

d'amore. allegri, 26: il qual per questa via / cresciuto in albagia

via / cresciuto in albagia. buonarroti il giovane, 9-277: non vedeste voi quello

di berretta? bottari, 2-90: il religioso, infetto d'albagia, aborrisce gl'

divisamente si componesse da chicchessia. buonarroti il giovane, 9-256: da'via tu quegli

cent., 7-73: oggi vi sta il podestà con più agio, / perché

agio, / perché è cresciuto; ma il vecchio col nuovo / si fa,

uva bianca, un poco lungo abbiente il granello, e fa assai grandi grappoli

salimmo insieme. bocchelli, 1-128: il viaggiatore ordinò una bottiglia d'albana, ma

di bertinoro l'albana, -disse il cameriere facendo spalluccie. idem, 1-i-152:

, 1-i-152: albana dolce per innaffiare il budino. idem, 1-ii-278: sorseggiavano

di palude. redi, 16-iii-291: il bozzagro e l'albanella, e tutti gli

iii-323: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre un

per la merce importata, ed esentava il mercante da ulteriori obblighi doganali).

lat. albus 4 bianco ', con il greco &py luposl albàrio, agg

: è senza bava di vento / il mare che lento s'imbianca / e per

lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano / la sposa

l'albàsia de'giorni alcionii / anzi il verno giunge precoce. idem, iv-2-831:

estuario portava leggermente le sue isole come il cielo porta le sue nuvole più miti.

= di etimo sconosciuto; cfr. il deriv. dial. albasamentu (la

: un orto / rosso, cui cinge il bosso e l'alba spina

vol. I Pag.286 - Da ALBATA a ALBERATURA (43 risultati)

i-1185: l'albata... intonava il mattutino addio degli amanti. negri,

. mod. aubada, da cui il fr. aubade. albàtico, agg

crescenzi volgar., 4-40: se il vino non è in tutto spento,

rodeano, / dalla collina mandò giù il libeccio. = deriv. da

fiumicelli / di camaiore, appreso ho il vostro carme. / vedess'io rosseggiare gli

agg. enol. fatto con albatre (il frutto dell'albatro): si dice

ove per ogni selva si vede verdeggiare il verno si chiama albatro. salvini,

idem, 1162: offerse / l'àlbatro il bianco de'suoi fiori, il rosso

àlbatro il bianco de'suoi fiori, il rosso / delle sue bacche e le immortali

un albatros gigante con un'ala schiantata. il vecchione e la ragazza gli fissarono l'

, / uno strazio d'albatri; / il greto ha tonfi, sulla foce,

albeggiaménto, sm. l'albeggiare; il primo riflesso dell'alba.

ottimo, iii-421: qui pone il colore della stella di giove, che

si dimostra. soffici, ii-105: il lungo stanzone era immerso nell'oscurità,

chiarità pomeridiane del mese di marzo, ove il sole ride modestamente estinguendosi come un indizio

, farsi giorno, spuntare in cielo il primo chiarore del mattino. bencivenni

crusca]: in quel punto nel quale il giorno cominciava ad albeggiare. bandello,

i-125): ora, prima che il giorno albeggiasse, lattanzio contentissimo e stracco

in quando un raggio di sole, il quale quantunque restasse poi soverchiato dalla caligine

lasciava pur divedere che sua mercé soltanto il mondo non era dominato da una perpetua

de'vecchi anni, vedi / ivi il poeta. d'annunzio, ii-612:

, 2-235: l'alba era lontana ma il cielo era già chiaro, come spesso

carducci, i-843: e invece albeggiava [il santo ideale d'italia] da tempo

e conciliativa. piovene, 2-168: il suo malessere di notte cresceva, quando un

perciò lattee appellate, se sempre e il sangue e il chilo insieme dimorassero,

appellate, se sempre e il sangue e il chilo insieme dimorassero, dove il colore

e il chilo insieme dimorassero, dove il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro

, dove il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro? pascoli, 1047: fumeranno

in un piano che albeggia, / tra il verde, di chiese. d'annunzio

di chiese. d'annunzio, ii-433: il ghiacciaio albeggia solo come un cammino che

all'ascella albeggi immune. / polita come il ciòttolo del fiume / sei. paolieri

barzini [accademia]: si intravede il fulvo colore della terra scavata fra le

montale, 2-87: segui coi remi il prato se il cacciatore / di farfalle

2-87: segui coi remi il prato se il cacciatore / di farfalle vi giunge con

, / l'alberaia sul muro dove il sangue / del drago si ripete nel cinabro

gli alberi (come l'acero, il frassino, l'olmo, il pioppo

, il frassino, l'olmo, il pioppo) a sostegno delle viti che vi

sigoli, 1-88: e tutto il detto giardino è alberato, con molte

meli, susini. ojetti, i-256: il ciglio alberato del colle sta davanti alla

. calvino, 1-189: passava sotto il verde d'una piazza alberata, un quadrato

targioni tozzetti, 12-11-330: proibì il consiglio l'andare a caccia degli uccelletti

uccelletti con archibuso con pallini, stante il gran danno che succedeva nell'alberatura.

. e. gadda, 2-21: [il borgo] celato fino all'ultimo dalle

vol. I Pag.287 - Da ALBERCOCCO a ALBERGARE (26 risultati)

dopo che fu scricchiolata l'alberatura e il sartiame pareva scaturito nella selva con i rovai

sibilavano, a gruppi di serpi, il nembo, come una macina spaventosa,

nella foresta. idem, 19-525: il « polifemo » il terzo giorno dopo pasqua

idem, 19-525: il « polifemo » il terzo giorno dopo pasqua, con tutto

terzo giorno dopo pasqua, con tutto il cotone serrato e l'alberatura sconfasciata,

pregio. b. davanzali, ii-510: il vero annestar l'albercocco è a bucciuolo

1-168: le agavi del litorale han messo il fiore: un'alberella di pannocchie bionde

in un punto un'alberella abbattuta impediva il passaggio. panzini, iii-410: un'alberella

regioni si indica con questo nome anche il pioppo tremulo o quello nero).

prezzo; ed ella l'avea sparso sopra il capo di cristo, mentre era a

diminutivo del diminutivo latino alveolellus è derivato il nome de'vasi degli speziali, detti

arlotto, 216: fermasi una mattina il piovano passando ed entra in bottega e dice

cottura si ottiene la calce idraulica e il cemento a pronta presa (si trova

di pietre, quali, per esempio, il travertino, il peperino, l'alberese

quali, per esempio, il travertino, il peperino, l'alberese, e anche

f. corsini, 2-143: era il paese, che s'andava scoprendo,

i-188: siamo fuori della città lungo il fiume. la riva difronte è un'albereta

basso e soluto, riceverà più convenevolmente il salceto, l'albereto, l'ontano

, l'albereto, l'ontano e il pioppo. = deriv. da

e sopra la verde minutissima erbetta sedermi sotto il primo alberetto alla dolce ombra. f

, 20-104: e giunsero a un castello il dì seguente, / dove albergati fur

ondoso, / o de'liquidi laghi alberga il fondo. marino, 230: più

nievo, 138: per la prima volta il suo nome gli parve non abbastanza grazioso

a questo capo ove signore / siede il pensiero eterno, / intorno al sen che

nere fronde? linati, 30-104: il nostro lago... ha sempre avuto

costui, faremo opera meritoria, perché il poverello mi pare brutto e misero e somiglia

vol. I Pag.288 - Da ALBERGATO a ALBERGO (40 risultati)

. villani, 7-50: e partitosi il detto papa di firenze, n'andò

non se alquanti ch'hanno in odio il sole, / tempo da travagliare è quanto

..., chi non ha detto il paternostro di san giuliano spesse volte,

1-17: già la bella virtù e il giovevole intendere, che albergano ne'nostri

a berlinghier nel seno / per mezzo il cor, dove la vita alberga. idem

e 'n quegli occhi, ov'alberga il suo dolore, / volontaria prigion procaccia

suo dolore, / volontaria prigion procaccia il core. zito, iii-381: albergan cigni

. panzini, iii-299: sorse [il convento francescano] da una capannetta di

rudi petti / qui si albergàro oltre il dover feroci. 4. ant

case. m. villani, 2-9: il capitano per non conducersi al tardi,

albergato e pieno d'ogni bene, fermò il campo a campi. albergatóre, agg

: lo peregrino porta tre pericoli: il primo, che'compagni suoi noi tradiscano

, 2954: si prescrive in sei mesi il diritto degli albergatori e degli osti per

albergatori e degli osti per l'alloggio e il vitto che somministrano. 2

una vie più crudele religione fue, il quale sacrificava a'suoi dei il sangue

fue, il quale sacrificava a'suoi dei il sangue non nocevole degli osti suoi.

. m. villani, 3-78: il popolo romano ingrassato dell'albergherie de'romei

ai bisognosi, per istituto. = il significato giuridico è attestato nel lat. mediev

lat. mediev. albergaria; per il significato di * albergo, dimora 'cfr

la notte annuvolavasi burrascosa, e indusse il mio vetturale... a pernottare,

e non uscimmo dall'alberghetto che verso il tramonto. = dimin. di albergo

agli alberghi. ojetti, ii-370: il personale, come si dice in gergo alberghiero

cavallo fosse / stanco, o gravasse il sonno pur le ciglia, / al primo

], 814: ed ella partorì il suo figliuolo primogenito, e lo fasciò,

di soldati, che sicurano de'ladroni il camino. pananti, i-113: torno all'

d'albergo / proprio non c'è che il mio cuore che batte. moravia,

per i corridoi c'era ancora buio. il tanfo del sonno, covato in cento

camere, riempiva l'aria e tagliava il fiato. 2. disus.

e del noioso tacer mio / se non il loco ov'i'son, ch'è sì

occhi lagrimando chiuda, / qualche grazia il meschino / corpo fra voi ricopra, /

co l'aurora inanzi / sì ratto usciva il sol cinto di raggi. boccaccio,

la coppa la quale stretta teneva, il cuor riguardando, disse: -ahi!

de le belle mura, contiene in sé il mirabilissimo porto, universale albergo di tutto

mirabilissimo porto, universale albergo di tutto il mondo. ariosto, 12-78: ma

tante / quel che... / il numer de l'agnelle estimi il lupo

/ il numer de l'agnelle estimi il lupo. idem, 44-1: spesso in

: quella casa certo dir si poteva il proprio albergo della allegria. tasso, 3-5

. / ch'ai caro albergo vien movendo il passo. marino, 231: i

, 231: i tuoi, sì vuole il ciel, vezzi omicidi, / sirena

celle / tesse di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli

vol. I Pag.289 - Da ALBERINO a ALBERO (21 risultati)

pianto e le contrade / ove mortale è il lume / ei conforta del suo presente

e nido feo. panzini, iii-261: il mago aveva albergo dentro una stanza luminosa

225: come male fruttifica quell'albero il quale mai non fiorì! boccaccio,

., 6 (91): abbassò il capo, e rimase immobile, come,

rami, e riceve la grandine come il ciel la manda. idem, pr.

calpestava o moveva camminando, aveva per il suo orecchio un non so che d'odioso

come sbigottiti: / guardan, crollano il capo e fuggon via, / e toman

. idem, 306: l'albero ha il fiore e la rondine il nido.

albero ha il fiore e la rondine il nido. d'annunzio, iv-2-850: l'

ci sono alberi come questi che fiancheggiano il viale, che riversano le ombre ora da

parte ora dall'altra a seconda che il sole si levi o tramonti. borgese

govoni, 3-29: e gli alberi / il vento 11 torceva come fiamme. sbarbaro

. ser giovanni, 8 7: il maestro lo confortò e disse: « non

manifestazione intesa a promuovere l'amore e il rispetto per le piante (istituita nel

fu introdotta nel 1898-99 e viene celebrata il 21 novembre). 2. bot

diodati [bibbia], 2: e il signore iddio fece germogliar..

alberi genealogici. viani, 14-448: il vino stende i rami del suo albero

. baldini, 4-86: basta guardare il profilo degl'intervenuti per rendersi conto che

crudele. m. villani, 11-30: il capitano delle galee saputo guerriere fece a

tutte spezzate. idem, iv-76: il forte albero rotto da'potenti venti con

, acciò ve si possa mettere dentro il batello, che le navi sogliono portare e

vol. I Pag.290 - Da ALBERO a ALBINO (28 risultati)

che sono salvati dal bar co nel solcare il mare in tempesta, attraverso all'albero

in tanto drizzano l'antenna / sopra il suo piede, e funi tese e nervi

, dove fra poco avrebbe dovuto pronunciare il discorso. 12. aeron.

scorse issato su l'albero dei segnali il disco che segnava la sua vittoria. idem

neri che nominavano giulio cambiaso, e il quadro bipartito bianco e rosso che indicava

(albero di) saturno. iv-214: il bambino aveva un visetto rosso, un po'

. d'annunzio, ii-746: albica il mar di cristalline strisce / varia,

soavità e di gentilezza dotati, onde il bel nome si feo, e per maggiore

frutti '; ma nel basso latino assume il genere maschile, assimilandosi agli altri sostantivi

assimilandosi agli altri sostantivi in -or (il colore, il dolore, ecc.

altri sostantivi in -or (il colore, il dolore, ecc.) e al

anche nella lingua latina arbór -óris ebbe il senso di 'trave'e albero della nave.

che si dilatano lontane e rattengono fortemente il terreno dalle balze dei lor dirupi.

esclusone l'albero nostrale, che è il populus de'latini. targioni tozzetti, 12-3-36

o marzo): pregiato per il suo frutto, l'albicocca (v

susini ed albicocchi. pascoli, 89: il sole così chiaro / che tu ricerchi

! negri, 1-901: fiorì stamane il giovine albicocco / primo e solo, nell'

* frutto precoce '(da cui il merid. percoco). albicolóre,

, sf. chim. l'imbiancare, il farsi bianco. =

del bene e del male (condannando il matrimonio, la pro albino

albino creazione, rifiutando il magistero ecclesiastico, e vietando la costruzione

de gli ugonotti nobil passione, / il vostro sangue bulica e fermenta / e

boccardo, i-98: di qui ebbe origine il diritto d'albinaggio, in virtù

virtù del diritto d'albinaggio, il sovrano non contentavasi di farsi erede

, diritti che non solevano eccedere il io per % di tale valore..

d'aubaine 'diritto che ha il re ad ereditare i beni di uno

, nero presso; vario, cioè il nero colore mischiato con colore albino.

degli albini. panzini, ii-214: il campanile nuovo, biancastro, sembra che

vol. I Pag.291 - Da ALBIO a ALBORE (26 risultati)

dunque commettiti all'albitrio di dio, il quale leggermente suole dare lo bene. ammaestramenti

rimisono di nominarla. idem, v-166: il frutto e 'l bene della verace amistà

nuvoli sono più discosti dalla luna, il loro lume è più albo. idem,

: e1 fumo albo, che circunda il rimanente della fiamma, è transito spirituale

zanne / i piccoli figiuoli, entrando il verno, / in altra stalla il lor

il verno, / in altra stalla il lor pastor conduce, / grunniscono le

le madri. campanella, 853: taccia il popol moresco, che non vuole /

moresco, che non vuole / udir il suon delle divine tube. / l'

non ammettono israeliti nell'albo né sotto il tetto sociale. palazzeschi, 6-511:

degli esattori delle imposte dirette istituito presso il ministero delle finanze. gli aspiranti all'

altre, per le quali ostinatamente seguendo il cammino, albo gatto, sm

da albo 1 bianco 'e gatto 'il primo fiore del pioppo '.

ii-274: in venerdì in su la nona il nostro signore fu su l'albore de

una lunga aspettazion pur nacque / in oriente il disiato albore. tasso, 736:

che desto a'primi albori / saluti il giorno, e 'l sol cantando adori.

, 12-58: già de l'ultima stella il raggio langue / al primo albor ch'

. verga, i-19: ai primi albori il castaido era venuto a spalancare l'uscio

la via non era gente, perché era il primo albore. pirandello, 5-31:

accesero vieppiù nel buio, rifulsero biondi: il sole! beltramelli, iii-77: a

fuore, / qual fior da stelo, il sospirato albore. d'annunzio, iv-2-56

nuvoli sono più discosti dalla luna, il loro lume è più albo,..

. chiabrera, 2-8-4: e dove il pie'riposa, era splendore / di vago

. battista, iii-404: hai sotto il pie'dell'argentate brine, / onde

le chiuse imposte / per lo balcone insinuava il sole / nella mia cieca stanza il

il sole / nella mia cieca stanza il primo albore. idem, 33-17:

dianzi gli fu duce, / saluta il carrettier dalla sua via. tommaseo, 1-385

vol. I Pag.292 - Da ALBORELLA a ALCADE (30 risultati)

contemplo il quasi continovo albore notturno, che riflesso

2-195: dal sottilissimo strappo che fende il manto boscoso di quelle rupi filtra nelle

si deve appressare...; né il gobbo, né colui che ha panno

per un'albùgine. 2. il bianco dell'occhio, cornea. bencivenni

dinanzi è dipoi posto quell'altro umore, il quale per essere molto simile al bianco

, che chiude come in un sacchetto il testicolo. albuginóso, agg. anat

albugineo; che ha la quantità o il colore dell'albugine. tommaseo [s

tenca, 1-62: e per verità il bulino fece prodigii, e adomò l'

intagli che molte volte vincevano d'assai il quadro ond'erano tratti... mercé

la riconosci? -le disse mostrandole il ritratto d'una giovinetta con un gonnellino

baldini, 4-144: fu pienamente felice il giorno che potè avere un autografo dell'

fracchia, 22: mia madre prendeva il vecchio album di fotografie e si metteva a

la sua mano invariabilmente si fermava sopra il ritratto di un giovane vestito di nero

4 raccolta di fotografie, autografi '; il fr. album appare verso l'anno

italiano. accogliendo album, è inutile fare il plurale albums alla francese ».

ii-3-4: la natura à ordinato nell'uovo il bianco e 'l rosso, cioè 'l

tra 'l vomito. leonardo, 1-71: il rossume ower tuorlo dell'ovo sta in

/ del cristallo, onde sol procede il lume. carena, i-424: albume,

, biancogialliccia, trasparente, che involve il tuorlo, e che nel cuocersi diventa

. nel lat. biblico anche con il senso di 4 teglia, tegame,

del tutto compatto tra la corteccia e il legno più duro (è formazione più

quella parte della pianta ch'è fra il libro e la materia. d'annunzio,

. d'annunzio, ii-366: come il bianco alburno / celandosi sotto la scorza /

qualche corolla. idem, i-391: il viso [di lei], bianco come

, i-intr. (61): era il detto luogo sopra una piccola montagnetta,

l'alca abita nella zona artica (il pinguino nell'antartica) e si comporta

del corpo di colore nero, bianchi il petto e l'addome, il becco

, bianchi il petto e l'addome, il becco duro e molto arcuato, ed

grande orsa. / e falche prima videro il suo volto. = voce

base di alcedo, a denotare probabilmente il colore bianco; si cfr. alca

vol. I Pag.293 - Da ALCAICO a ALCHEMILLA (24 risultati)

i primi due sono endecasillabi alcaici, il terzo è un enneasillabo alcaico, il quarto

il terzo è un enneasillabo alcaico, il quarto un decasillabo alcaico. -endecasillabo

493: quando de l'ode alcaica / il sempiterno autore / per acquistar favore /

s. v.]: alcaico è il metro delle due tra le più belle

se uda viscida e tenace pituita spalma il ventricolo e le intestina, o vi sia

ventricolo e le intestina, o vi sia il concorso di umori alcalescenti, le parti

più untuosa,... conosciuta sotto il nome di putredine, acrimonia, irrancidimento

oleosi. targioni tozzetti, 8-365: il principale buon effetto degli alimenti e condimenti

soda, che fu appresso agli arabi il kali, di cui abbiamo il sale alcali

arabi il kali, di cui abbiamo il sale alcali. ricettario fiorentino,

. ricettario fiorentino, 60: il sale alcali, il quale si fa dell'

60: il sale alcali, il quale si fa dell'erba cali. d

pirandello, 7-271: reggevano entrambi per il manico i bicchieri ancor pieni della tepida

d. bartoli, 34-181: il sale che ne riman nelle ceneri alcalizzato

pesanti, quali esser possono l'etiope, il cinabro alcalizzato. alcalòide, sm

piedi, e per tingere ancora il dorso, la criniera, il zoccolo dei

tingere ancora il dorso, la criniera, il zoccolo dei cavalli.

simile a un cavallo, se non avesse il collo e gli orecchi assai più lunghi

bencivenni [crusca]: potrai sanar il mal de'pondi colla decozione ne'clisteri

fior di rosa, radici bianche, il più delle volte sei, lunghe un

la scorza simile al canavo silvestre; il fior picciolo simile alla rosa,

fiori piccoli, bianchi o giallicci; il frutto è una bacca arancione, di

frutto achenio: secca s'impiega per il foraggio. tommaseo [s.

trovata sulle foglie di questa pianta avesse il potere di trasformare in oro i metalli

vol. I Pag.294 - Da ALCHERMES a ALCHIMISTICO (36 risultati)

e con valchermes. idem, ii-200: il suo volto pare ricavato per opera

idem, ii-280: e rimanda il messo col bicchiere colmo a metà

sopra. ojetti, i-116: il berretto di traverso e le g ^ mbe

e] tal chermes e il vassoio dei biscottini. barilli, 2-182:

, fatto di garofano cornuto, rosso come il vi nello. bocchelli,

qui mi disse solin: « sì come il foco / vuol temprato colui che fa

non simile a sé, cioè bugie; il che nonne interviene nella archimia, la

de'semplici, prodotti dalla natura, il quale uffizio fatto esser non può da

da naturale inclinazione a più presto seguitare il camino de le miniere che l'alchimia

quella. caro, i-141: percosse il castello per modo come se fulminato l'

, che per troppo foco scoppiasse; percioché il cadere in sul prato e l'andarsene

, e'vanno mulinando / e stillando il cervello, chi in una / cosa

in un'altra. carletti, 158: il rame, piombo, stagno, ottone

, piombo, stagno, ottone et il ferro, si compra tutto a vilissimi

, et ancora l'argento vivo, con il quale ancora loro s'aggirano per fermarlo

: tale dei nostri antichi chiamò alchìmia il liscio delle donne. idem, iv-2-989:

, iv-2-989: confessava a se stesso il suo male. riconosceva che l'alchìmia della

che l'alchìmia della menzogna tramutava anche il suo valore. idem, iv-2-1036:

, coperta d'ombra. ora aveva il suo viso di dèmone, la sua più

quel grande maestro di alchimia che è il sole, nulla è sudicio. b.

281: e neppure è da ammettere che il comico, come dicono molti teorici,

bene alla tua intenzione / non riusciva il disegno o l'archimia, / dicevi il

il disegno o l'archimia, / dicevi il paternostro della scimia. g. gozzi

parlamentare: locuzione metaforica, per significare il lavoro nella politica, conforme più agli

dei voti alla camera, per vedere se il valore numerico di essi può altrimenti interpretarsi

è un colore archimiato di piombo, il quale si chiama biacca. baldinucci, 115

ottone, rame alchimiato, ch'ha il color simile all'oro. 2

. cecchi, 1-21: lo versarono [il colore], sostanza alchimica, leggero

esperi- menta una oncia di salute sopra il capo di due vite, e le

toccano, e'vanno mulinando / e stillando il cervello. bruno, 136: quando

e di carbon ritinta, / cui rubano il cervel bocce e fornelli. galileo,

passi di spia. / d'alchimista il color pallido e mesto. redi,

gli alchimisti che da 5000 anni passano il loro tempo a cercare il punto preciso

anni passano il loro tempo a cercare il punto preciso dove il sogno finisce e comincia

tempo a cercare il punto preciso dove il sogno finisce e comincia la realtà.

alchimisti medioevali. pea, 5-57: il camino, che occupava l'angolo,

vol. I Pag.295 - Da ALCHIMIZZARE a ALCOOLICO (54 risultati)

ben unire, se non m'inganno, il voler io comparir più del convenevole ora

poesie anonime, v-331-8: in cantando il voglio contare, / a tuta giente

ne su 'l lito asciutto / spande il tristo alcion le piume al sole.

augello, / forma di palla in guisa il dolce nido / d'arido fior,

alcione al desiato parto / è sopito il furor d'orridi venti, / son

intorno sgombre le nubi, e serenato il cielo. campanella, 2-186: gli alcioni

ne'lidi l'uova loro, sentono quando il mar gonfia o s'acqueta molto

passa la nave mia, sola, tra il pianto / de gli alcion, per

la candida vela / s'affligge di nuvoli il sol. verga, i-377: dalla

a lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano / la

: con gli occhi sempre intontiti guardavo il mare più turchino e più bello, e

volare a la danza, / come il cèrilo vola tratto da le alcioni: /

marino ': nel quale, secondo il mito, fu convertita dalla dea del

la giovinetta alcione, figlia di eolo il re dei venti, la quale si gettò

tra le pleiadi, la quale il medler crede essere il centro del

pleiadi, la quale il medler crede essere il centro del sistema stellare della via

al quale tutte le stelle e il nostro sole si muovono. =

, colori vivacissimi; vi appartiene il martin pescatore o alcione. tombari

. tombari, 3-155: lungo il corso d'un fiume, a poca

, nei pressi d'un lavoro idraulico, il re pescatore dell'antichissima stirpe degli

d'annunzio, ii-321: come il nido alcionio che pal pita

, i-956: figliano [gli alcioni] il verno, e quei giorni si chiamano

quei giorni si chiamano alcionii, perciocché allora il mare è placido e quieto, massimamente

mare è placido e quieto, massimamente il siciliano. fanno il nido sette

, massimamente il siciliano. fanno il nido sette giorni innanzi la bruma, e

al marito: ché, per farle fare il nido, il mondo reca alcuni giorni

ché, per farle fare il nido, il mondo reca alcuni giorni, detti alcionii

giorni. non vedi come è sereno il cielo, ed il mare tranquillo e cheto

come è sereno il cielo, ed il mare tranquillo e cheto, che pare uno

l'albàsia dei giorni alcionii / anzi il verno giunge precoce. idem, iv-2-1175:

giunge precoce. idem, iv-2-1175: guardò il tirreno d'ulisse e d'enea,

prontamente infiammabile, che ottiensi col distillare il vino, sia d'uve, sia

è ridicolo; e vorrei cominciare dal buttare il mio io a ribattezzarmi nel nulla in

una botte di alcool, visto che il tirarsi un colpo di rivoltella o sfregiarsi il

il tirarsi un colpo di rivoltella o sfregiarsi il collo col rasoio è una cosa troppo

borghese... che importa affrontare il dolore per distruggersi?... oggigiorno

?... oggigiorno c'è il gin, c'è l'assenzio, e

alcool, mise a bollire l'acqua per il tè, preparò le tazze. linati

un alcool. barilli, 2-279: ma il sabato sera e la domenica è un

dell'alcool gli avvamparono ora d'un tratto il cervello, come quelle di un rogo

dopo un paio d'aperitivi, dà loro il senso di correre le avventure più vertiginose

l'alcool si dette ad asciugarle lasciando assorbire il sangue. bocchelli, i-237: si

è visto, come ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool

notte, nella lucida nebbia dell'alcool, il corpo pesante... gli s'

, in realtà, dopo la depilazione e il lavaggio preventivo con alcole. alvaro,

la stanchezza, gli aspri alcool e il tabacco, davano un senso di febbre che

che si destava all'improvviso, come il brivido della malaria. jovine, 3-72

sinisgalli, 7-17: così invecchia [il vino] animandosi sempre più, trasformando

: a notte... raccoglieva il suo amico folgorato dall'alcool e spesso contuso

(alkohol, alkol), assunse il senso di 4 essenza ottenuta per distillazione o

è docum. fin dal 1278; il fr. alcohol (anche alkohol e alcool

è del 1543. la forma àlcole è il tentativo (ancora inefficace) di assimilare

tentativo (ancora inefficace) di assimilare il termine straniero. tommaseo [s. v

alcool. borgese, 3-176: il fumo lievemente alcoolico della bevanda e quello

vol. I Pag.296 - Da ALCOOLIMETRIA a ALCUNO (20 risultati)

e se non lo porta ve la incide il laboratorio metrico dell'ufficio centrale..

addimandano alcoolismo. fanzini, ii-336: il suicidio del conte... non

... non era altro che il prodotto di una combinazione chimica: esaltazione

fatta esplodere dall'alcoolismo. questo è il responso della scienza. = deriv

comisso, 12-149: doveva essere soppresso il brano dove la figlia in un momento

la figlia in un momento impetuoso giudica il padre alcoolizzato e si augura che muoia

alle cucine si trovava l'idiota, il deficiente, il venturino. figli di

si trovava l'idiota, il deficiente, il venturino. figli di alcoolizzati e di

: « viva, viva, / viva il profeta che dio ci apparecchia ».

alcorano. carletti, 91: avevano ricevuto il loro alcorano e ne facevano religiosa proffessione

alcorano. bar etti, i-14: porre il scipito e rancio lo- redano col grande

-anche al figur.: ricovero per il sonno; rifugio d'amore; intimità

quale, come in un'alcova, ricopriva il talamo nuziale. algarotti [gherardini]

immensa della quale ergevasi come un catafalco il talama nuziale, non potè vincere un senso

d'annunzio, iv-1-312: lo punse il tormento dell'incertezza e lo turbò l'imagine

pendevano dall'arco dell'alcova lasciavano intravedere il letto nel fondo. idem, iv-1-488:

alcova, discostai le cortine; vidi il letto, vidi sul guanciale la macchia

pagliai. idem, 3-236: sotto il ponte si corica [il vagabondo]

3-236: sotto il ponte si corica [il vagabondo] / con la volta di

buie. tombari, 2-172: e il martin pescatore e la martina scavano a gran