: un bastimento alla vela, se il vento lo ha di faccia e lo arresta
tasso, 18-105: entra allor vincitore il campo tutto / per le mura non
palla nella testa o nello stomaco, il fante non credeva di morire: credeva di
mattutina, livida, senza ombre, il treno giaceva, simile a una immane bestia
bestia abbattuta, sconquassato, stritolato sotto il peso di colossali macigni. gozzano,
colossali macigni. gozzano, 43: il gigantesco rovere abbattuto / l'intero inverno
abbattuto. vasari, i-433: onde il poverello antonio, trovandosi così percosso ed
trapasso vicino, pur si fa come il mal consigliato giona. idem, 40-ii-203
consigliato giona. idem, 40-ii-203: il tornar che iddio fece quasi in istanti
che iddio fece quasi in istanti tutto il contrario le cose, portandole più alto d'
gli occhi abbattuti. bontempélli, 9-97: il mio dolore per la disfatta non fu
) governata da un abate e autonoma; il complesso degli edifìci che ospita la comunità
una bella donna; ed è invece il nome di un'antica abbazia. barilli
..., la quale ha dato il nome alla grande stazione di fama intemazionale
novelle del mare. 2. il beneficio ecclesiastico connesso con il monastero.
2. il beneficio ecclesiastico connesso con il monastero. della casa, 2-2-64
de roberto, 181: egli era il solo meritevole d'aspirare alla dignità abaziale.
sono fatti la chiesa, la torre, il palazzo abbaziale. abbeccare, tr
. ant. beccare. -abbeccarsi il cervello: perdersi in ragionamenti vani;
sappia de certo che lui se abbecca il cervello. = deriv. da
disus. beccatoio: recipiente che contiene il mangime (nelle gabbie degli uccelli)
alla scuola... mi manca il più e il meglio. -cioè? -mi
.. mi manca il più e il meglio. -cioè? -mi manca l'abbecedario
nievo, 59: mi dava [il piovano] alquante zaffate... per
fucini, 431: con l'abbecedario sotto il braccio e tutta sorridente se ne tornava
[l'alba] che di color rosato il cielo abella. ariosto, 10-103:
delle man'sue dive / opra è il corallo, e quanto l'universo / per
or tu vivi beata, e il mondo abbella, / elvira mia, col
i-497: da quella solitudine, vediamo il mondo a traverso a un velo di poesia
. forteguerri, 21-61: ecco che il cielo di nuovo s'abbella. leopardi,
sogno / in molta parte onde s'abbella il vero / sei tu, dolce pensiero
varchi, 7-331: avendo l'uomo il libero arbitrio, certa cosa è che
la geometria è per così dire, il grado per lo quale si condiziona l'ingegno
, e dal- l'arti cava tutto il sugo e la tintura migliore per abbellirne
/ le ruine. panzini, ii-268: il linguaggio è una creazione sempre viva e
ed egli con le sue variazioni abbelliva il linguaggio. 2. fingere bello ciò
., rispondea che per più piacermi il facea. m. adriani, 3-1-425:
, iii-227: specchio del ciel sereno il mar ridea, / e s'abbelian le
la terra s'abbellisce di verzura; il discorso, d'ingenua eleganza; la
a poco a poco deteriorando... il componimento. 6. rifl
, quel vicario ne fu per avere il malanno. goldoni, vi-10: io
possa in qualche maniera appartenere alla toscana il mare adriatico, a cagione che vi si
e più difficile, è dunque possibile il pensare... da sé, anche
sé, anche all'uomo che nasce il più schiavo. berchet, 309: abbenché
: abbenché, per benché, parola che il pallavicino ed il facciola ti dichiararono non
benché, parola che il pallavicino ed il facciola ti dichiararono non molto buona,
dichiararono non molto buona, e che il corticelli qualificò per barbara: la crusca la
; ma è molto goffissimo, e basta il dire benché. però se a qualcuno
livio volgar. [crusca]: il consolo era fedito d'uno bordone nella
croce, 272: costui mi ha abbertonato il mio asino, e io dimando giustizia
occhi. de pisis, 145: e il mio cuore amaro / d'infinita dolcezza
à abbeverato. 3. versare il metallo liquefatto nella forma. vasari,
per la grandezza del getto, che il metallo non raffreddasse, ond'ella [la
la statua] non riuscisse, messe il metallo nel bagno da basso per venire
abbeveravano i buoi che traevano al campidoglio il carro trionfale di cesare. deledda,
viani, 19-403: era in tutti il desiderio di abbeverarsi d'acqua chiara dopo
sei abbeverato ieri sera... se il fiasco è ancora intatto? 5
sì dolce e nobile lavacro, / mentre il polmone mio tutto s'abbevera, /
mio nume, a te consacro / il tino. mazzini, ii-783: tento sorridere
lei sino a essersi cambiato tutto il sangue nelle vene. montale, 1-114:
, 1-114: finché goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera
goccia trepido / il cielo, fuma il suolo che s'abbevera. idem, 2-102
abbeverata, sf. l'abbeverare, il dissetare. luogo ove gli animali vanno
ovidio volgar., 4-2: quegli [il padre di mirra] essendo bene abbeverato
gozzi, 3-5- 198: trova il cavallo abbeverato e colla sella, mette il
il cavallo abbeverato e colla sella, mette il piede nella staffa, monta. nievo
gole de'suoi, aveva cominciato a porger il bicchiere ai curiosi. costoro, un
uscivano parole maravigliose e celestiali. buonarroti il giovane, 9-127: la ricchezza..
gli anni asciutti sono poco abbondanti. il grano stenta a germinare. l'acque fanno
e s'ella beeva, ed egli beeva il suo abbeverato; e molte altre cose
abbeveratoi riflettendo le pianticelle di caprifico, il cielo, le grandi teste dei buoi che
fiore, 49-2: com'era gito il fatto ebbi contato / a motto a
lo avranno visto [dùrer] incidere il ponte di rialto col levatoio, e il
il ponte di rialto col levatoio, e il campanile di s. marco senz'
tempo. carducci, 1022: e il sole calante le aguglie / tinga a
11 culmine dell'aguglia ideale ove splende il segno dei segni, nell'azzurro paradisiaco
marcellino una aguglia essere stata condotta per il nilo con una nave di trecento remi
parecchi migliaia di uomini, essendo tutto il circo ripieno di instrumenti di grandissime travi
grossissimi. idem, 8-8: per il diritto de lo lungo, divisono la
tre, de'quali quello del mezo era il più degno di tutti, et era
nel significato del n. 4 attraverso il provenz. agulha; nel significato dei
significato dei nn. 2 e 3 attraverso il lat. mediev. aculea, agulia
-qual è quel pesce, e ti concedo il vanto, / ripieno d'alga la
barca, e appena si scorgeva il guizzo come d'una freccia, quelli sapevan
che pesce si trattava, e avevano il nome pronto: l'aguglia,
nome pronto: l'aguglia, il muggine, l'ombrina: vallo a riscontrare
c. e. gadda, 2-133: il ricu citore, sopra i
c. e. gadda, 2-53: il grigio e nero monte si spiccava su
, 7-80: e portava in sua arme il campo verde, e gli aguglini ad
nel ventre di fuori, come aguglióne, il quale non usan però a trafiggere.
. marin. perno che costituisce il maschio dei cardini intorno a cui gira il
il maschio dei cardini intorno a cui gira il timone a destra e a sinistra.
sinistra. l'agugliòtto di fondo collega il timone alla poppa e in parte lo sorregge
di bronzo, intorno ai quali gira il timone. essi sono inchiodati nel timone
sopra le due bandelle, che abbracciano il timone. ciascuno di questi agugliotti ha
ii-4): tacerò quella sua avanti il tempo matura prudenza, che generalmente usava
prudenza, che generalmente usava in farsi il popolo di genova amico ed agumentare la
novellino, 84 (142): venne il giorno dell'agunanza. intelligenza, 116
apparve dove / alba s'edificava, il nome abbranca. boccaccio, i-265: il
il nome abbranca. boccaccio, i-265: il crudele vecchio e tu, vinti da
-gùris (v. agurare), con il suffisso -ista. aguróso, agg.
, ma gli vogliono più lunghi e con il capo più largo. gli aguti
d'ascia, mastri / d'ascia, il martello e tre aguti a scaglie
. l'aguz zare, il rendere acuto. -al figur.: stimolazione
crescenzi volgar., 6-1: né il secco passerebbe, se non ricevesse
boccaccio, v-20: acciò che il mal grazioso tempo non passi perduto
, a minta, 146: era il mio sommo gusto... aguzzare /
mio sommo gusto... aguzzare / il dardo ad una cote, e spiar
. idem, 7-55: non altramente il tauro, ove l'irriti / geloso amor
l'erba. marino, 7-245: arde il robusto e giovinetto tauro / per la
per lei tarmi ritorte / aguzza e sfida il fier rivale a morte. leopardi,
i suoi ferri. machiavelli, 856: il signor di turchia / aguzza tarmi,
: vede aguzzar della sua bocca il fesso, / e sente che il
bocca il fesso, / e sente che il parlar non gli risponde. lubrano,
ii-424: una minaccia arguta par che il suo riso aguzzi. idem, iv-2-865
: -forse -rispondeva la donna, aguzzando il suo sorriso che il velo pareva confondere.
donna, aguzzando il suo sorriso che il velo pareva confondere. palazzeschi, 3-233
. palazzeschi, 3-233: guardò [il mio compagno] avido quei frutti,
quei frutti, e guardò me aguzzando il musetto. 3. scalpellare le
, auzzata. -figur. aguzzare il mulino: prepararsi a mangiare ingordamente.
note al malmantile, 535: aguzzato hanno il mulino. sono all'ordine colla fame
tratta dall'aguzzar la macine del mulino; il che si fa fare da'mugnai,
. cosi quando uno ha aguzzato il mulino dell'appetito, vuol dire ch'e'
. petrarca, 360-36: sempr'aguzzando il giovenil desio / a l'empia cote.
terno essempio / aguzzavano al sangue il ferro e l'ire. idem,
: e impugna l'una e l'altro il ferro acuto, / ed aguzza l'
ardenti. idem, 20-114: quale il leon si sferza e si percote / per
sempronio, iii-210: mentre l'ire il can celeste aguzza. d'annunzio, iv-1-620
aspettai la sera, deliberato a compiere il delitto. raccolsi quanto di energia ancóra
senza tregua. beltramelli, iii-1141: il giovine, diritto su la plancia, aguzzò
loro in quella forma che suol far il vecchio sartore ne la cruna de l'ago
l'occhio aguzza per tutto e muove il piede / tacita a l'ombra. giordani
, rispose la vecchia, cacciando avanti il mento appuntato, e aguzzando gli occhi
infossati. d'annunzio, iv-1-560: poiché il volume era intonso, discostò con le
bianco / e a lui dintorno in ressa il popolo / s'awince al cerchio dei
qual io / recar potessi a fine il mio talento. magalotti, i-664:
non avendovi aguzzato l'ingegno a procacciarvi il rimedio. alfieri, i-32: quel
storie che ci raccontava un certo lignana, il quale essendo un divoratore, aguzzavasi l'
sp., 31 (532): il terrore della contumacia e del lazzaretto
idem, 800: a quell'avvertimento, il commissario dovette... aguzzar
genti diverse sveglia l'ingegno, aguzza il giudizio e fa l'uomo accorto.
accorto. palazzeschi, 4-209: sentiva il bisogno di uno che lo seguisse nelle
, 14-400: l'aria fresca e il viaggio gli avevano aguzzato l'appetito. tombari
varchi, 7-247: la secchezza aguzza il calore e lo fa più intenso.
che la mente s'aguzzi a cercare / il sommo ben che tu di sopra giri
): adunque non resta se non che il nostro stile veritiero per innanzi s'aguzzi
in legno dentro cavato, sega il legno di sotto e di sopra con aguzzatissima
. manetti, 1-49: può cadere il caso che resti la farina peggiorata dalla
che, a me stesso manifestamente scoprendosi il mio errore, non solamente, riguardandolo
(ant. auzzatura), sf. il rendere acuto, l'aguzzare; punta
. tedaldi, 1-11: piglia il tralcio della vite che propaggini, e
sì come fue maestro piero dalle vigne, il quale perciò fue agozétto di federigo secondo
accettò e giurò. idem, 10-8: il popolo di londra si levò a romore
a romore, e... presono il vescovo di silcestri, ch'era aguzzétta
1-94: aguzzino altro non è che il guardiano; così chiamano gli spagnuoli i
quei che hanno cura dei carcerati: il suo ufficio è guardar che non si fuggano
, iii-2-31: se ascolti, odi il vociare / dell'auzzino. ventiquattro i remi
banco / quando rombare ode sul dosso il nerbo / dell'aguzzino. 2.
ed amostante. bruno, 138: il capitanio di agozzini con tre zaffi,
e spira / da la gemina sfera il raggio vivo, / che 'n piramide aguzza
/ che 'n piramide aguzza, ovunque il gira / si stende fuor del circolo visivo
, giorno, iv-660: e rubicondo il naso / di grave stizza alto minaccia
. di pel raro sul capo, e il capo aguzzo, / venne [tersite]
feroce si protende / e, mentre il ciel di sua minaccia taglia, / il
il ciel di sua minaccia taglia, / il dente del gigante al sol risplende.
un lupo. camerana, v-245: il campanile aguzzo che traspare / fra i
sporgeva un lungo naso, aguzzo come il muso di un luccio. idem, iv-2-321
idem, iv-2-321: su la cute il rossore era cresciuto, ed un piccolo tumore
rapidamente. idem, ii-579: il volto grinzoso, ed il mento aguzzo.
ii-579: il volto grinzoso, ed il mento aguzzo. idem, iii-165:
2-998: bassa la casa, alto il pagliaio aguzzo: sì che pa
per mordere. baldini, 4-186: il cavallino aguzzo che lo porta pare che ancora
, xi-228: aveva la faccia come il muso di una faina, stretta e
.: qui è uno ornamento retorico il quale chiamano esclamazione; usasi quando vogliamo
: ah che momenti, mamma mia! il cuore diventava piccino. pascoli, 73
credete / quale indicibile martirio / tutto il giorno per me sia. idem, 1-109
di sollievo a quella pioggia refrigerante dopo il terrore del bombardamento. idem, i-637
non c'è di meglio che ridere, il riso esce da sé: « ah
per gridare « ah1 » e per sentire il grido diventare cantante nei meandri delle botti
sannazaro, 10-170: vede incontro venirsi il fiero marte / armato, e 'n ogni
superbo! tasso, 8-24: cade il garzon invitto (ahi caso amaro!
/ né v'è fra noi chi vendicare il possa. idem, 12-67: la
! ahi! ahi! » grida il tormentato. idem, 43: ahi!
comparir dinanzi un gran fantasma bianco, il quale gli arriva addosso senza dire né ahi
, i-257: aimè, raffrena per dio il tuo volere. cantari, 32:
ii-948: ahimè, non ho se non il mio tormento / e il mio canto
se non il mio tormento / e il mio canto. idem, iv-2-401: ahi
3-38: anche con una fiamma dentro il cuore, bisogna, ahimè, morire.
vi descrivo, 11 traffico aumentato, il fragor delle macchine, la polvere,
e in queste condizioni, ahimè, il tempo seguitò a correre. montale, 1-39
, non mai due volte configura / il tempo in egual modo i grani!
espressione onomatopeica per in dicare il morso che dà l'affamato.
tirai indietro, in modo da scostare il braccio che lui mi teneva intorno le
tutt'e due le mani stretto per il bavero, e bocca contro bocca, sputando
garà l'aia sua, e raunarà il frumento nel granaro suo, e bruciarà
dove tu vuoi fare l'aia, spianavi il terreno non a piano, ma corretto
: andate a trovarlo sull'aia [il contadino], quando ha davanti a sé
, ridotto in un bel mucchio, il grano raccolto da quel campo. tommaseo
campo. tommaseo, 1-137: bello il suono de'mannelli battuti sull'aia,
de'mannelli battuti sull'aia, e il salice appena visibile. giacosa, 87:
visibile. giacosa, 87: sterrò il fossatello che cinge l'aia dopo i grossi
. pascoli, 194: pieno / il grano è già di lucciole, e su
su l'aie / bianche s'esala il buon odor del fieno. d'annunzio,
davanti all'aia, dove si batte il grano, è piantata la bandiera. negri
le aie. soffici, 6-147: il guaio era quando si trattava di traversare un'
un'aia ampia, assolata, tra il fuggi fuggi delle pecore, il grugnito
, tra il fuggi fuggi delle pecore, il grugnito dei porci, lo schiamazzo delle
, 19-487: lontano, sopra il pietrata di un'aia che sbian
pieno sole / scari cavano il fieno in mezzo all'aia. idem,
ben, donne mie, che cosa è il mettere in aia con gli scolari!
intenso, simile al giacinto; anche il giacinto stesso. boccaccio, v-68:
boccaccio, v-68: quivi narciso, ed il pianto adone, e l'amata clizia
: e di tanti colori è dipinto il luogo che appena ne tengono tanti le
istessi amor ha loco; / amano il bel ligustro e l'amaranto, / e
croco, / e con la bella clizia il vago acanto. = lat. aiax
trasformato nel fiore dopo essersi ucciso per il dolore di essere stato posposto a ulisse
ii-136): « perché nacque [il giacinto] del sangue d'aiace, perocché
che egli ne menava smanie; e tutto il dì andava aiato per poterla vedere.
angelo restato a mezza via fra il cielo e la terra. pascoli
barbucce. soderini, ii-219: raccogliesi il suo seme [della mortella] di dicembre
detta volgarmente albero del paradiso): il suo legno serve per lavori d'intaglio
, non ostante la sua statura gigantesca, il suo rapido crescimento e l'ombra
/ di casa, ecco che pota il melo. = spagn. ajo,
. panciatichi, 84: e così il fiume non cammina aioni, / con
perdere i ciglioni. magalotti, 10-304: il mestiero è quello d'andare aioni perpetuamente
aióne2, sm. spazio dove si stende il sale ad asciugare (nelle saline
che scuotono i trebbiatori incappucciati per separare il grano dalla veccia, dall'acino di
zizzania, dalla pula, per separare il bene dal male, l'utile dall'inutile
. -dare l'aire: imprimere il movimento, lasciare libero di muoversi.
in movimento. collodi, 94: il colombo prese l'aire e in pochi minuti
. nieri, 162: non aveva il coraggio di dargli l'aire secondo il
il coraggio di dargli l'aire secondo il solito. -là, mucca, va'là
e disserrando una chiave a morsa regola il flusso dell'acqua,... gli
un urto rabbioso, riuscì a far traballare il chicco, il quale, preso l'
riuscì a far traballare il chicco, il quale, preso l'aire, andò a
era dato l'aire, pareva spiccare il volo nel vuoto, ché i movimenti rapidissimi
), con gambe sottili, il collo a forma di esse maiuscola,
a forma di esse maiuscola, il becco prolungato e diritto: l'airone cinerino
piccola e ciuffo nero e brillante, il piumaggio di color grigio cenere e
80) e si distingue per il color fulvo del dorso, del collo e
bandello, 1-2 (i-34): comandò il re ch'uno dei falconi che era
uno dei falconi che era tenuto per il meglior che ci fosse, perché era
fusse lasciato dietro a l'aerone. il che fatto, l'aerone cominciò ad
, l'aerone cominciò ad alzarsi ed il falcone a seguitarlo gagliardamente. berni,
dell'airone. e le era rimasto il bel nome italico: àrdea; e nel
nome italico: àrdea; e nel nome il proposito di volare sopra la nube.
scarmigliati, disfatti. lo airone ha il becco roso dai tarli e non ha
la calottina, lo scocchetto da frate sopra il capo. glielo ha scolorito il tempo
sopra il capo. glielo ha scolorito il tempo: mosche hanno deposto le loro
è scritto, in varie lingue, il nome della porpurea ardea. idem, 1-15
avanza verso l'acqua / e fiuta lento il fango tra le spine. idem,
airone. tassoni, 2-31: parte il crine annodato e parte sciolto / portava
bizzarra. d'annunzio, iv-2-930: rivide il viso di fascino e di periglio sotto
frocchia, 414: la ghirlanda e il pennacchio d'airone... adomavano il
il pennacchio d'airone... adomavano il suo vecchio cappello di paglia.
iv-2-892: vedeva la nuda brughiera lontana, il suo grande airone bianco ricoverato sotto la
mod. héron); dalla forma aigron il provenz. ant. derivò aigreta,
ant. derivò aigreta, da cui il fr. aigrette * piumino dell'airone '
, che... le faceva somigliare il capo a una fresca fontanella »)
penetrò con l'arte venatoria e sostituì il termine latino ardea (si veda la
sua città... / contra tutto il mondo star sicura / potria, senza
desti e cui dar cerchi aita; / il mio desir, tu che puoi
la vita; / or, poiché il trarla al fianco tuo m'è tolto,
tu porgi aita, / amor, nasce il coraggio, / o si ridesta.
su per l'ombelico alle mammelle / già il duro tronco arriva; e i lai
vani. / « aita, aita! il cuore mi si serra. / vedi
si serra. / vedi atra scorza che il petto m'opprime! ». idem
vista della scena darsi ad urlare che il padrone è diventato matto, e gridare
bel giovanotto alto, aitante, civile, il figlio dell'ostessa. idem, iii-848
sm. disus. aiutante. buonarroti il giovane, 9-692: ognun presume..
novellino, 35 (186): vedendo il re ch'e'si pur rammaricava,
idem, 37-3: sì è debile il filo a cui s'attene / la gravosa
molto. -se m'aìti iddio, -disse il cavaliere, -io il vi credo,
iddio, -disse il cavaliere, -io il vi credo, né me ne maraviglio se
'l dritto aita, /... il mio desir, tu che puoi solo,
smarriti: / mira con quante forze il ciel t'aiti. arici, 158:
t'aiti. arici, 158: il gregge intanto / dimenticando, il mandrian s'
: il gregge intanto / dimenticando, il mandrian s'affretta / d'aitar la
quel tuo figliuol », fe'replicargli il rege; / « ma pensa ben,
. -prov. aiutati, che il ciel t'aiuta (cfr. aiutare)
. = lat. adjutare, attraverso il provenz. aidar (cfr. tose
e iugum 1 giogo '). il nome è dovuto alla apparente assenza del
, dove la dura terra portava ancora il disegno di aiuole. idem, ii-318:
distinte » con a mostra... il cartellino giallo scritto in latino. soffici
pettinate intorno al muretto che tutto il giardino recingeva. e. cecchi,
aiuola di crisantemi gialli, dava umoristicamente il benvenuto ai visitatori. palazzeschi, 6-521
aiole fiorite. baldini, 6-650: il disegno delle siepi di bossolo che riquadrano
c. e. gadda, 3-77: il comune di genova ha educato geranii screziati
. b. croce, ii-8-22: il distacco dalla terrestre aiuola che ci fa feroci
. aiolóne. ojetti, i-611: il luogo, lo sapete, è un incanto
lo sapete, è un incanto, tra il giardino della pigna e il giardino quadrato
, tra il giardino della pigna e il giardino quadrato a aioioni secenteschi.
per riuscire nel proprio intento; fare il proprio tornaconto; guadagnare con inganno;
53-123: e cosi tirò l'aiuolo il priore oca, andando spesso berto a bere
9-437: tirar l'aiuolo, altramente tirare il calzino, morire: dalle convulsioni che
, morire: dalle convulsioni che fa il morente. = deriv. da aia
. = deriv. da aia, il luogo dove si tendono le reti.
alla tua miseria. idem, 5-305: il pane non dà vita all'uomo,
proprio di rinvigorire la nostra volontà contro il peccato. 2. ant. aitante
battaglia: sottufficiale di grado intermedio fra il maresciallo maggiore e l'aspirante ufficiale di
20: aiutante generale, grado tra il colonnello ed il maresciallo di campo,
aiutante generale, grado tra il colonnello ed il maresciallo di campo, che corrisponde a
, l'aiutante comandante ha d'ordinario il grado di colonnello nelle truppe di terra
con esattezza e precisione gli ordini che il generale fa passare di viva voce a'
de'capitani di vascello o di fregata, il quale è a disposizione del maggior generale
: si racconta che, un dì, il kaiser vestito di abiti borghesi, si
in trastevere. ojetti, i-41: il primo aiutante di campo dice al nostro sindaco
un monello le sue cannonate, saltava come il garzone del lattaio se schiva il furgone
come il garzone del lattaio se schiva il furgone, o se deferisce all'incedere
cardinale. -aiutante di studio: il più elevato in grado fra gli ufficiali
. cavalca, 9-10: se essi trovassero il mulo caduto con la soma, non
., 4-8 (447): il morto corpo de'suoi panni medesimi rivestito e
dee., io-7 (446): il padre di lei e la madre, dolorosi
da lei chiamato perché l'aiutasse governare il regno. idem, 696: mi
davanzali, i-108: la notte aiutava il credere, il buio l'affermare.
: la notte aiutava il credere, il buio l'affermare. tasso, 10-55
così s'avvolse, / ch'aiutando il silenzio e l'aria nera / lei salva
la città raccolse. campanella, i-325: il poeta deve essere istromento del legislatore ed
istromento del legislatore ed aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del
drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del sacro poema. baretti,
16-viii-119: ognuno aiuterà la barca, ed il sig. neri si mostra dadovvero,
noi diciamo 'aiutar la barca'; sovvenire il compagno in qualche suo affare, o
e scansare, ma, come dice il boccalini, talor vi nascono. baretti,
la fortuna aiuta gli audaci; e il numero non dà la vittoria, ma la
aiutata dal grido. idem, i-216: il foco s'avviva e vive aiutare
lasciò suo pianto ed atò trarre il marito dal sepolcro, ed atollo impendere
: e avendo appreso a discemere dove il naturale... va fuori della giusta
termini. d'annunzio, iv-2-311: ora il parlatore accen- devasi al ricordo;.
aiutava di gesti e di interiezioni vive il racconto.
* / e detto questo, si sentiva il busso. 4. disus.
che al suo stipendio di lettore di eloquenza il comune aggiungesse tanto che il vecchio s'
di eloquenza il comune aggiungesse tanto che il vecchio s'aiutasse d'un cales- setto
: voglio che 'l nostro cortegiano, il meglio che pò, oltre al valore s'
che notava per costume. / va forte il fiume, ed ella ha poche veste
aiutarsi contra l'aria avversa e contra il corpo in cui caddero che non l'assorba
tanto in tanto sorrideva, pensando che il ragazzo avrebbe saputo aiutarsi, quando fosse rimasto
, che dio t'aiuta): il cielo aiuta coloro che, nei casi avversi
sanno e vogliono far qualcosa; e il proverbio dice che chi s'aiuta, dio
crescenzi volgar., 4-47: è adunque il vino contra due cagioni contrarie aiutativo.
giovanni ventiduesimo... molto amò il nostro comune di firenze mentre fummo favorevoli
, 6-4 (in): quantunque il pronto ingegno,... spesso parole
imitazione di cristo, ii- 9-5: il signore è fatto mio aiutatore. lambruschini,
. m. villani, 9-94: il re luigi... per levarli [
giannetta dimora, la quale... il giovane focosamente ama. idem, dee
416): a queste mie parole il duca mi diceva: -fa, e io
quel superno messo, / che stese il braccio, e tolse il ferro crudo /
/ che stese il braccio, e tolse il ferro crudo / sovra il diamante del
e tolse il ferro crudo / sovra il diamante del celeste scudo. galileo, 465
usata porge aiuto non piccolo a bené intendere il vero. algarotti, 1-77: non
e non plebeo. albertazzi, 86: il signore in cui fidarono i martiri e
; e chi cade nel piano, il che rare volte adiviene, con picciolo
g. villani, 8-9: e il legato e'vescovi vi lasciarono [alla
, assistente (ed è usato anche per il femm.). capitoli delle
capitoli delle milizie toscane, 12: il depositario e cancelliere tanto di bande quanto
archibusieri,... abbino ciascheduno il privilegio che gode il caporale...
.. abbino ciascheduno il privilegio che gode il caporale... qual privilegio s'
guidò egli. colletta, i-m: il duca di montemar menomato degli aiuti di
aiuti di napoli divenne più timoroso verso il nemico. idem, i-m: alquanti napoletani
di carlo, uomini (conforme vuole il loro stato) poveri, speranzosi, promettitori
si aggiungono ad altri corpi per accrescerne il numero, agevolarne le operazioni, o
. anticamente erano soldatesche mandate ad accrescere il numero degli eserciti romani dalle città d'
soccorso. algarotti, 1-163: sortì il rubens da natura uno ingegno sommamente vivace
gridar forte: -aiuto aiuto, che il conte d'anguersa mi vuol far forza
signore aiuto. masuccio, 22: il poveretto frate, sentendosi il suo nimico
, 22: il poveretto frate, sentendosi il suo nimico dietro, e voltato il
il suo nimico dietro, e voltato il capo, il vide supra la lancia
nimico dietro, e voltato il capo, il vide supra la lancia chiuso che parea
i reami di napoli e sicilia e il ducato di milano in suo potere.
e ch'elli non ha bisogno a reggere il mondo d'alcuni aiutori di fuori.
]. idem, 4-11: quando adunque il germoglio comincerà a crescere, con aiutorio
sono utili contra 'l veleno, imperocché cavatone il sugo e datone a bere, dona
, 249: a noi è buono aiutorio il ciliccio, lo giacere in terra,
ad apparare. idem, ii-337: il cieco piglia consolazione per l'aiutorio che
che gli può dare l'orecchie, ed il sordo l'aiutorio degli occhi. idem
e che altro aiutorio abbiamo noi, che il dimenticarle? s. bernardino da siena
, da alcuni è chiamato semprevivo. il maggiore è più alto d'un braccio,
e grosso quanto un dito... il minore nasce ne'muri e ne'tetti
soderini, ii-37: l'aizoon, detto il semprevivo... vive su gli
l'aizavano a farsi vivo, mostrare il dente. manzoni, pr. sp.
intento di quegli scrittori era d'aizzare il mostro, o d'ammansarlo. idem,
reciproci, ma anco per ruzzare e fare il chiasso. s'aizzano ragazzi tra loro
in iscuola. nievo, 255: evitavano il cattivo esempio, e non aizzavano il
il cattivo esempio, e non aizzavano il prossimo a quel peccataccio turco e scomunicato
gesti- colazioni. idem, iv-2-1007: il fratello la trasse a sé con uno
, come un rogo segreto che ogni tanto il vento aizzi. silone, 5-168:
contra un lione / o silvestre cignale il morso aizza / de'fier molossi. collodi
, ii-417: dentro si sentiva ancora il rumore monotono della macina del grano e
alla mola. idem, ii-913: vide il pecoraio che mandava avanti l'asino giù
che mandava avanti l'asino giù per il varco della siepe e aizzava poi le
gioca col ferro di cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire
cavallo arroventato come il gatto che aizza il topo a fuggire toccandolo con la zampina e
lo si vuole seguire. buonarroti il giovane, 9-189: io vi veggo un
che vorrestu fare, messere? disse il notaio: vorre'n'andassimo a letto:
tempo nero. manzini, 7-217: il seno le balzò sotto la giacca,
le balzò sotto la giacca, e il mento ebbe una fermezza aizzosa.
purg., 25-10: e quale il cicognin che leva l'ala / per voglia
d'ale: / unica, in tutto il cielo, essa [la calandra]
farfalla. idem, 981: coglieano il frutto delle sue parole, / aprendo i
come ale / d'uccelli incerti di spiccare il volo. d'annunzio, ii-574:
margine dove son trascorse / par si prolunghi il fremito dell'ale. idem, iv-2-1301
saba, 475: o lui [il passero] / tra i beati beato!
ignora / la mia pena secreta, il mio dolore / d'uomo giunto a
ali: / allor che ben conobbe il galeotto, / gridò: « fa,
per la sua salute, essendogli chiuso il mare e la terra, con maestrevoli
di nibbio e portorono l'anfora tra il cielo e la terra. queste sono
, / fuggon le nubi, e torna il ciel sereno. caro, 7-626:
sublime / sovra la terra e sovra il mar con queste. idem,
venticelli, dibattendo l'ali, / lusingavano il sonno de'mortali. idem, 14-3
che con l'ale amorose / levando il parte d'ogni pensier vile; /
/ tanto fortuna con più visco intrica / il mio volare, e gir mi face
/ esser mi par ch'han ivi il suo tesoro. scala del paradiso, 451
si sforza: la altra ala, il desiderio del bene, per il quale la
ala, il desiderio del bene, per il quale la nostra volontà sempre arde.
ella ci presta le ali per trascorrere il cielo. alfieri, 39: di tua
e solo esser non parmi, / purché il pensier degnando ali prestarmi / m'innalzi
etereo padiglion rotarsi / più mondi, e il sole irradiarli immoto, / onde all'
uscia d'illustre / guerra dal torchio il libro messaggero. idem, 625:
speranze, ale di sogni / per il mare! idem, 664: così parlava
mare! idem, 664: così parlava il tessitor d'inganni, / e non
un inno. idem, iv-2-42: fuori il cielo era d'un bel verdechiaro di
un bel verdechiaro di berillo... il vento portò ancóra un'ala di canto
. / nessuno mai vide posare / il tuo lieve piede di danza. idem,
muse] de'sepolcri; e quando / il tempo con sue fredde ale vi
rosse. idem, 849: il sol morituro saluta / le torri e 'l
par., 6-95: e quando il dente longobardo morse / la santa chiesa,
? / che sotto le sue ali il mio cor tenne? l. alamanni,
mira / dopo l'esequie, errar vede il suo spirto / fra 'l compianto de'
. pinna. arici, 80: il muscoloso tergo al salto inarca, / e
, / e tende l'ali membranose il vispo / delfino. 6.
. o. rucellai, 2-10-280: il tronco subclavio, uscito della cavità del
alto / guarda, e ripensa, il barcaiol, torcendo / l'ala de'remi
. d'annunzio, iv-1-603: gli copriva il capo una berretta di lana verde e
[le sorelle] a quando a quando il soave volto, ombrato dall'ala dei
. villani, 3-96: fece fare [il comune] una larga via coperta,
aveva assegnato nell'ala di levante, verso il monte. verga, 1-102: nessuno
stata più abitata. beltramelli, i-628: il danno si riassumeva in ben poca cosa
o per contenere la ressa. buonarroti il giovane, 9-48: uscito il podestà fuor
buonarroti il giovane, 9-48: uscito il podestà fuor del palazzo / par che
mura, davanti a quella porta, il cuore si strinse ancor più a gertrude.
alla poveretta l'obbligavano a studiar continuamente il suo contegno. idem, pr.
si avanzava, facendogli ala, lasciandogli libero il passaggio. palazzeschi, 3-72: le
sviluppare un'azione aerodinamica capace di sostenere il peso che grava sull'apparecchio: superficie
non chiamano ala, i mugnai, il giro esterno di essa?).
piani / l'ala sinistra più spedito il volo, / altamoro ha [seco]
africani, / e i duo che manda il più fervente stuolo. davila, 447
fervente stuolo. davila, 447: il duca di mena... mandò
4-417: doveva servir grandemente a romper il primo... impeto [de'nemici
una posizione intermedia fra le ali e il centravanti. 18. locuz.
. nievo, 473: pure il cuore mi annunciava disgrazie, e avrei voluto
, fervore, entusiasmo; avviarsi verso il successo; slanciarsi. -dar le ali
, 26-75: e se non fusse che il cavai misse ale, / e'non
: suonava a capo chino, il lungo mento quasi sul leggìo, dondolandosi
-muover vaia: volare, spiccare il volo; sollevarsi in alto, ascendere
possiate muover l'ala, / che secondo il disio vostro vi lievi, / mostrate
. petrarca, 339-2: conobbi quanto il ciel li occhi m'aperse, /
e le divine cose / sappia [il poeta], quanto saper può te un
-spandere, spiegare le ali: prendere il volo. -al figur.: dilatarsi
, 10-25: dalla sua sponda ove confina il vano, / al piè dell'alta
vali un po'flosce (come direbbe il tommaseo) per arrivare in ispagna;
. alamanni, 8-30: e secondo il furor che il legno assale, / cresce
8-30: e secondo il furor che il legno assale, / cresce o tarpa di
ariosto, 26-4: come di questi il cavalier s'accorse, / che stavan
iv-430: m. piero, che attendendo il seguito stava sull'ali, si mosse
, mia dolente, / volava sopra il lago, con l'alucce sgomente, /
ed ala; i quali, facendo il corso suo, se per sua ina vertenza
sub metallica; pietra preziosa (fra il rubino e l'ametista).
alabandina, / ed è in asia il suo nascimento. garzoni, 1-515: sotto
le rosseggianti [gemme] si comprendono il rubino, il carbonchio, il balasso
[gemme] si comprendono il rubino, il carbonchio, il balasso, la granata
comprendono il rubino, il carbonchio, il balasso, la granata, l'ametisto,
le stiene e le braccia, niuno il capo; e quelli pochi portano
sapete, è lunga tre braccia e ha il ferro ritratto come una scure. idem
file di picche una fila d'alabarde: il che fanno per dare spazio alle picche
fanno per dare spazio alle picche, il quale non è tanto che basti.
con alabarde, a fine che se il giovine gli scappava da le mani che essi
t'accosti in qua, io sarò il primo a spezzarti questa alabarda in su
alabarda in su la testa. buonarroti il giovane, 9-143: perché, lasciate
attonito villano, / che attento il papa e i cardinali guarda. manzoni,
con l'aste dell'alabarde... il capitano entra, chiama gli alabardieri
barde. idem, 1069: il comitato... autorizzò i distretti a
710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge un bosco
ii-884: ma quando fu per andarsene, il giardiniere le disse che aveva ordine dal
aveva ordine dal padrone di non aprire il cancello. e di saltare i muri non
ch'egli avrà. panzini, iii-166: il re si avviava, preceduto dalle alabarde
avviava, preceduto dalle alabarde, verso il suo trono. 3. locuz.
, 9-1-134: avendomi questa mattina domandato il granduca dove io appoggiavo la labarda,
la furia delle alabardate, / tra il ferro e il sangue, in quel garbuglio
alabardate, / tra il ferro e il sangue, in quel garbuglio audace / a
di alabarda. 3. contrassegnato con il simbolo dell'alabarda (giocatore di calcio
popolo / amati. / trepido seguo il vostro gioco. alabardière, sm.
): pochi momenti dopo, arriva il capitano di giustizia, con una scorta
: agli altri della coorte non dispiacque il parlatore. idem, ii-21: riscontrandolo
: trieste alabastreggia là di fronte tra il duplice azzurro ombrato del mare e del monte
così nobil pompa, / vermiglia il volto, alabastrina il seno, /.
pompa, / vermiglia il volto, alabastrina il seno, /... /
... / piena di lampi il guardo ella sen venne. marino, 7-219
ater dona, iii-319: ignudo il petto alabastrino e bello / se non
alabastrino e bello / se non quanto il copriva un lino adorno, / per temprar
, / per temprar con bel gioco il lungo giorno / formava ascanio mio nobil duello
tozzetti, 12 3-286: il celebre antiquario baron filippo de stosch..
l'untuosità consistesse appunto la perfezione ed il pregio maggiore dei vasi alabastrini. rajberti
dal levigato / labbro di conca alabastrina il capo / sporgeano in giro. d'annunzio
fa morire in bellezza, e sugge il sangue tutti i giorni una stilla, le
e pesta con sale di cava scema il cattivo alito della bocca e de'
, alla quale pare che s'appicchi il fuoco, e che sopra essa arda quasi
., 15-24]: chiama [il poeta] per similitudine la croce nastro,
che parve esser fuoco dietro ad alabastro il qual è pietra lucida e trasparente.
quando più presso in giù si fece il plaustro, / lo scudo cristallin gli vidi
: la femmina è più stimata; il maschio è più aspro, più ruvido,
, ii-9-29: una donna che ha il tuo ingegno e il tuo cuore, una
donna che ha il tuo ingegno e il tuo cuore, una donna come te,
gesto scintillarono. idem, iv-1-473: il suo volto, specie intorno alle narici,
d'oro e d'ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo d'una varietà di pallori
portando accese le lor dolci vite, vedeva il poeta in bianche stole dileguare pian piano
scorge la forma, ma si gode il pacato chiarore. deledda, ii-805:
noci di cocco, una chiusa entro il vilucchio delle barbe e l'altra aperta
. stuparich, 2-288: aveva fatto il volto pallido e luminoso come una lampada
e se ne trovan gran pezzi: il maggior contrassegno per conoscerla è ch'è
, odori) '. nei vangeli indica il * vaso d'alabastro per unguento '
alacca rossa, buttandosi l'alume dentro il lissivo, subito calar giù il colore
dentro il lissivo, subito calar giù il colore ed il sale, e restar sola
, subito calar giù il colore ed il sale, e restar sola l'acqua chiara
rispettivamente nel 1505 e 1659) e il catal. alatxa (nel 1361),
. da ala e corto. il tonnarello è chiamato così per la cortezza
affronta e lieto l'aure tue gelide e il viso. / -portami -dice -,
infaticabilmente. giamboni, 7-116: il quarto ordine... si fa d'
ha dovuto soffermarsi a investigare di nuovo il passato. verga, i-32: e s'
: e s'avviarono alacremente, mentre il cielo si tingeva all'orizzonte delle prime
della vita, avevano lavorato alacremente mentre il cervello riposava: avevano restaurata e pulita
officina, ecc., i quali -se il padrone non vigila -s'addormentano o scioperano
, sveltezza; trasporto e impegno per il lavoro, per la fatica, per
lavoro, per la fatica, per il movimento. guicciardini, v-48:
compagnia de'soldati le nostre persone, il dì e la notte, a tutte
a prendersi dell'occupazione e del divertimento il più che può: e tra poco si
seguitando a andare avanti, e allungando il passo, con più impazienza che voglia
patria..., mi mancava il coraggio e l'alacrità necessaria a questa impresa
momento rizzossi con miglior lena a ripigliare il comando. de marchi, 611: egli
ravviare con alacrità certe carte sparse sopra il tavolo. baldini, 4-57: nuvole
37 (642): andava dunque il nostro viaggiatore allegramente, senza aver disegnato
1827 (644): andava dunque il nostro viaggiatore con grande alacrità..
680: ma s'io ritrovi ciò che il cuor mi vuole, / ti getto
, la vittoria, l'alalà, il sacrificio umile e sublime. idem,
ii-255: più che pallido, terreo era il volto, cui dava strano risalto una
, degni di un capitano vittorioso, il nuovo personaggio rimase impassibile. ojetti,
dritti sui remi, pronti a gridare il vecchio urrà o il nuovo alalà, orgogliosi
pronti a gridare il vecchio urrà o il nuovo alalà, orgogliosi delle loro gare
tempo dell'el- lade. questo è il peana, questo è il boao, questo
. questo è il peana, questo è il boao, questo è l'alalazo.
gr. àxaxd ^ o) * lancio il grido di combattimento '. alalia,
(in piemonte), dove fu trovato il minerale, e dal gr. xc-8-o?
e lungo le coste atlantiche. può raggiungere il peso di mezzo quintale; le sue
bot. varietà di uva bianca (il cui odore somiglia all'uva moscatella).
coperte di ricami e di alamari, che il panno non si distingueva più. d'
petto. moravia, xi-538: indossano il paltoncino da sbarco, di lana di
lana di cammello, con gli alamari e il cappuccetto. 2. ornamento ricamato
, la caldaia (dove si mette il liquido da distillare), posta sulla
), e l'altra superiore, il cappello che fa da coperchio e raccoglie
raccoglie i vapori, a cui s'innesta il serpentino, tubo a spirale, che
. della porta, i-12: il cappello a forma dell'alambicco abbia il
il cappello a forma dell'alambicco abbia il suo canal dentro, che va intorno,
molta acqua. ojetti, i-108: il suo studio era d'un artista e d'
m. villani, 7-48: incrudelì [il tiranno] contro al semplice: e
ariosto, 46-138: come mastin sotto il feroce alano / che fissi i denti
invano. b. tasso, 27-38: il vide venir col brando in mano /
brando in mano / ch'ancor stillava il sangue de'compagni, / con quella
quella furia che come l'alano / contra il cinghiai, perché di lui si lagni
/ presso all'amato pecoril ricovri / il fido alano. 2. figur.
della provincia. idem, 1-596: il problema degli alani non si
risolve indignandosi contro il loro mercato. alvaro, 11-71:
loro mercato. alvaro, 11-71: il mercato dei ragazzi schiavi a benevento ha suscitato
un quesito etimologico. in dialetto è il mercato dei « gualani » o « galani
fa impeto sopra, e loro sta bene il nome di alapa, che significava
. àlapa * schiaffo ', che assunse il senso di 'mano aperta, piatta'
arti anteriori e quelli posteriori (escluso il piede). 2. aeron.
dell'aeroplano); carico alare (il rapporto fra l'azione aerodinamica e la
comandò per santa obbedienza che tacendo mettesse il capo sotto quelle legna accese, che
: si chinò su gli alari a ravvivare il fuoco, aggiungendo altre legne. idem
ella parlava piano, interrompendosi, guardando il fuoco ardere su gli alari. panzini,
alari al camino. bocchelli, 10-49: il termosifone non aveva fatto rinunciare ai vecchi
tutelare della casa 'e per metonimia il 'focolare '. alare3, tr
l'altezza di 2 o 3 metri (il legno serve per lavori di ebanisteria)
, l'attinia, l'alaterno, il quale ha la foglia fra il leccio e
alaterno, il quale ha la foglia fra il leccio e l'ulivo. targioni pozzetti
n'ha diletto [di laura] / il re celeste, i suoi alati corrieri
, / rapido sì, eh'anco il pensiero eccede. crudeli, 1-1: che
, / e alla canzone alata arresta il volo? carducci, 685: io vidi
mercurio, lieve sui piedi alati e con il rabdo fatale, pareva in atto di
fatale, pareva in atto di spiccare il volo. negri, 2-939: erano
caccia. tasso, 17-35: stupisce il mondo; e va dietro ed a i
aere ed i laghi / amabil sire è il cigno. pascoli, 739: e
di primavera, con le aiucce corte, il volo breve: simili, alcuni,
: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi. quasimodo,
/ a verde lume discorde: / il mare nelle foglie. 2.
di fianchi angusta, spiega in verso il piano: / stringe in mezzo i
i lati. soldani, 1-158: il breve riso e l'ostinato affanno,
signor, sì ch'ei seguia dappresso / il cervo rapidissimo fuggente. idem, 48
48: ben l'alato pensier verso il mio bene / su le ratte d'amor
spirito del mattino fresco e giovine, il suo alato spirito di promessa e d'attesa
diffondi, o vate, / sovr'essi il coro de le strofe alate, /
chi ti chiama gioia, / io conosco il tuo nome più alato: carità.
vocabolo francese, alauda, onde prese il nome una legione. carducci,
e le segali bionde / spicca l'alauda il volo trillando l'aerea canzone. sappa
allodola). alba1, sf. il sorgere del giorno; la prima luce
innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar della marina. idem, purg
specchia nel mare, / e rasserena il cielo: / e le campagne imperla,
, iii-221: ride l'alba, il sol, gli augelli / lieti e snelli
dimari, 172: seguiam prima che spunti il giorno fuori / dall'indico oriente,
. parini, giorno, i-33: sorge il mattino in compagnia dell'alba / innanzi
ancor l'alba novella, / ma il barlume soltanto antelucano. idem, 8-779:
! e verrà giorno che dio ritirerà il suo sguardo da te, e tu
era l'alba; e, molli il viso, / maddalena e l'altre donne
. leopardi, 25-37: veglia [il legnaiuol] / nella chiusa bottega alla
adopra / di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba. idem, 33-57:
che all'occidente / inargentava della notte il velo, / orfane ancor gran tempo
che dall'altra parte / tosto vedrete il cielo / imbiancar novamente, e sorger l'
come l'alba s'irradiava in tutto il cielo, bianchissima, gelata, *
oceanine / a cui l'alba asciuga il vólto / col suo bianco vel di sposa
di sposa. idem, iv-i-ioio: il freddo lume dell'alba lentamente saliva a
rosea, poi dorata, fino a quando il sole non scolpisca ogni forma con la
viventi. ojetti, ii-176: è il silenzio dell'alba, il mondo nuovo,
ii-176: è il silenzio dell'alba, il mondo nuovo, stupito di rinascere sotto
, 9-96: quando mi risentii, il mattino era livido com'è tante volte
di noi! baldini, 4-119: il cielo ha il rossore tragico e innaturale
baldini, 4-119: il cielo ha il rossore tragico e innaturale d'un'alba
ora in cui i tafani imperversano; il mezzogiorno. lippi, 10-8: perché
mezzogiorno. lippi, 10-8: perché il nemico all'alba dei tafani / vuol
tafani si dice quell'ora del giorno che il sole è nel suo maggiore vigore;
caro, 2-3-159: e mi piacerebbe che il tempo di questa notte fosse in sull'
85: dov'era la luna? ché il cielo / notava in un'alba di
villani, 11-6: trassono del castello il legato e sua gente e arnesi, il
il legato e sua gente e arnesi, il lunedi d'alba, addi 28 di
scdviati, 19-53: e perch'egli abbia il cibo / quotidiano da nutrirsi, alcuno
d'amore. allegri, 26: il qual per questa via / cresciuto in albagia
via / cresciuto in albagia. buonarroti il giovane, 9-277: non vedeste voi quello
di berretta? bottari, 2-90: il religioso, infetto d'albagia, aborrisce gl'
divisamente si componesse da chicchessia. buonarroti il giovane, 9-256: da'via tu quegli
cent., 7-73: oggi vi sta il podestà con più agio, / perché
agio, / perché è cresciuto; ma il vecchio col nuovo / si fa,
uva bianca, un poco lungo abbiente il granello, e fa assai grandi grappoli
salimmo insieme. bocchelli, 1-128: il viaggiatore ordinò una bottiglia d'albana, ma
di bertinoro l'albana, -disse il cameriere facendo spalluccie. idem, 1-i-152:
, 1-i-152: albana dolce per innaffiare il budino. idem, 1-ii-278: sorseggiavano
di palude. redi, 16-iii-291: il bozzagro e l'albanella, e tutti gli
iii-323: l'alma città, cui danno il nome i fiori, / offre un
per la merce importata, ed esentava il mercante da ulteriori obblighi doganali).
lat. albus 4 bianco ', con il greco &py luposl albàrio, agg
: è senza bava di vento / il mare che lento s'imbianca / e per
lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano / la sposa
l'albàsia de'giorni alcionii / anzi il verno giunge precoce. idem, iv-2-831:
estuario portava leggermente le sue isole come il cielo porta le sue nuvole più miti.
= di etimo sconosciuto; cfr. il deriv. dial. albasamentu (la
: un orto / rosso, cui cinge il bosso e l'alba spina
i-1185: l'albata... intonava il mattutino addio degli amanti. negri,
. mod. aubada, da cui il fr. aubade. albàtico, agg
crescenzi volgar., 4-40: se il vino non è in tutto spento,
rodeano, / dalla collina mandò giù il libeccio. = deriv. da
fiumicelli / di camaiore, appreso ho il vostro carme. / vedess'io rosseggiare gli
agg. enol. fatto con albatre (il frutto dell'albatro): si dice
ove per ogni selva si vede verdeggiare il verno si chiama albatro. salvini,
idem, 1162: offerse / l'àlbatro il bianco de'suoi fiori, il rosso
àlbatro il bianco de'suoi fiori, il rosso / delle sue bacche e le immortali
un albatros gigante con un'ala schiantata. il vecchione e la ragazza gli fissarono l'
, / uno strazio d'albatri; / il greto ha tonfi, sulla foce,
albeggiaménto, sm. l'albeggiare; il primo riflesso dell'alba.
ottimo, iii-421: qui pone il colore della stella di giove, che
si dimostra. soffici, ii-105: il lungo stanzone era immerso nell'oscurità,
chiarità pomeridiane del mese di marzo, ove il sole ride modestamente estinguendosi come un indizio
, farsi giorno, spuntare in cielo il primo chiarore del mattino. bencivenni
crusca]: in quel punto nel quale il giorno cominciava ad albeggiare. bandello,
i-125): ora, prima che il giorno albeggiasse, lattanzio contentissimo e stracco
in quando un raggio di sole, il quale quantunque restasse poi soverchiato dalla caligine
lasciava pur divedere che sua mercé soltanto il mondo non era dominato da una perpetua
de'vecchi anni, vedi / ivi il poeta. d'annunzio, ii-612:
, 2-235: l'alba era lontana ma il cielo era già chiaro, come spesso
carducci, i-843: e invece albeggiava [il santo ideale d'italia] da tempo
e conciliativa. piovene, 2-168: il suo malessere di notte cresceva, quando un
perciò lattee appellate, se sempre e il sangue e il chilo insieme dimorassero,
appellate, se sempre e il sangue e il chilo insieme dimorassero, dove il colore
e il chilo insieme dimorassero, dove il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro
, dove il colore più oscuro affogherebbe il più chiaro? pascoli, 1047: fumeranno
in un piano che albeggia, / tra il verde, di chiese. d'annunzio
di chiese. d'annunzio, ii-433: il ghiacciaio albeggia solo come un cammino che
all'ascella albeggi immune. / polita come il ciòttolo del fiume / sei. paolieri
barzini [accademia]: si intravede il fulvo colore della terra scavata fra le
montale, 2-87: segui coi remi il prato se il cacciatore / di farfalle
2-87: segui coi remi il prato se il cacciatore / di farfalle vi giunge con
, / l'alberaia sul muro dove il sangue / del drago si ripete nel cinabro
gli alberi (come l'acero, il frassino, l'olmo, il pioppo
, il frassino, l'olmo, il pioppo) a sostegno delle viti che vi
sigoli, 1-88: e tutto il detto giardino è alberato, con molte
meli, susini. ojetti, i-256: il ciglio alberato del colle sta davanti alla
. calvino, 1-189: passava sotto il verde d'una piazza alberata, un quadrato
targioni tozzetti, 12-11-330: proibì il consiglio l'andare a caccia degli uccelletti
uccelletti con archibuso con pallini, stante il gran danno che succedeva nell'alberatura.
. e. gadda, 2-21: [il borgo] celato fino all'ultimo dalle
dopo che fu scricchiolata l'alberatura e il sartiame pareva scaturito nella selva con i rovai
sibilavano, a gruppi di serpi, il nembo, come una macina spaventosa,
nella foresta. idem, 19-525: il « polifemo » il terzo giorno dopo pasqua
idem, 19-525: il « polifemo » il terzo giorno dopo pasqua, con tutto
terzo giorno dopo pasqua, con tutto il cotone serrato e l'alberatura sconfasciata,
pregio. b. davanzali, ii-510: il vero annestar l'albercocco è a bucciuolo
1-168: le agavi del litorale han messo il fiore: un'alberella di pannocchie bionde
in un punto un'alberella abbattuta impediva il passaggio. panzini, iii-410: un'alberella
regioni si indica con questo nome anche il pioppo tremulo o quello nero).
prezzo; ed ella l'avea sparso sopra il capo di cristo, mentre era a
diminutivo del diminutivo latino alveolellus è derivato il nome de'vasi degli speziali, detti
arlotto, 216: fermasi una mattina il piovano passando ed entra in bottega e dice
cottura si ottiene la calce idraulica e il cemento a pronta presa (si trova
di pietre, quali, per esempio, il travertino, il peperino, l'alberese
quali, per esempio, il travertino, il peperino, l'alberese, e anche
f. corsini, 2-143: era il paese, che s'andava scoprendo,
i-188: siamo fuori della città lungo il fiume. la riva difronte è un'albereta
basso e soluto, riceverà più convenevolmente il salceto, l'albereto, l'ontano
, l'albereto, l'ontano e il pioppo. = deriv. da
e sopra la verde minutissima erbetta sedermi sotto il primo alberetto alla dolce ombra. f
, 20-104: e giunsero a un castello il dì seguente, / dove albergati fur
ondoso, / o de'liquidi laghi alberga il fondo. marino, 230: più
nievo, 138: per la prima volta il suo nome gli parve non abbastanza grazioso
a questo capo ove signore / siede il pensiero eterno, / intorno al sen che
nere fronde? linati, 30-104: il nostro lago... ha sempre avuto
costui, faremo opera meritoria, perché il poverello mi pare brutto e misero e somiglia
. villani, 7-50: e partitosi il detto papa di firenze, n'andò
non se alquanti ch'hanno in odio il sole, / tempo da travagliare è quanto
..., chi non ha detto il paternostro di san giuliano spesse volte,
1-17: già la bella virtù e il giovevole intendere, che albergano ne'nostri
a berlinghier nel seno / per mezzo il cor, dove la vita alberga. idem
e 'n quegli occhi, ov'alberga il suo dolore, / volontaria prigion procaccia
suo dolore, / volontaria prigion procaccia il core. zito, iii-381: albergan cigni
. panzini, iii-299: sorse [il convento francescano] da una capannetta di
rudi petti / qui si albergàro oltre il dover feroci. 4. ant
case. m. villani, 2-9: il capitano per non conducersi al tardi,
albergato e pieno d'ogni bene, fermò il campo a campi. albergatóre, agg
: lo peregrino porta tre pericoli: il primo, che'compagni suoi noi tradiscano
, 2954: si prescrive in sei mesi il diritto degli albergatori e degli osti per
albergatori e degli osti per l'alloggio e il vitto che somministrano. 2
una vie più crudele religione fue, il quale sacrificava a'suoi dei il sangue
fue, il quale sacrificava a'suoi dei il sangue non nocevole degli osti suoi.
. m. villani, 3-78: il popolo romano ingrassato dell'albergherie de'romei
ai bisognosi, per istituto. = il significato giuridico è attestato nel lat. mediev
lat. mediev. albergaria; per il significato di * albergo, dimora 'cfr
la notte annuvolavasi burrascosa, e indusse il mio vetturale... a pernottare,
e non uscimmo dall'alberghetto che verso il tramonto. = dimin. di albergo
agli alberghi. ojetti, ii-370: il personale, come si dice in gergo alberghiero
cavallo fosse / stanco, o gravasse il sonno pur le ciglia, / al primo
], 814: ed ella partorì il suo figliuolo primogenito, e lo fasciò,
di soldati, che sicurano de'ladroni il camino. pananti, i-113: torno all'
d'albergo / proprio non c'è che il mio cuore che batte. moravia,
per i corridoi c'era ancora buio. il tanfo del sonno, covato in cento
camere, riempiva l'aria e tagliava il fiato. 2. disus.
e del noioso tacer mio / se non il loco ov'i'son, ch'è sì
occhi lagrimando chiuda, / qualche grazia il meschino / corpo fra voi ricopra, /
co l'aurora inanzi / sì ratto usciva il sol cinto di raggi. boccaccio,
la coppa la quale stretta teneva, il cuor riguardando, disse: -ahi!
de le belle mura, contiene in sé il mirabilissimo porto, universale albergo di tutto
mirabilissimo porto, universale albergo di tutto il mondo. ariosto, 12-78: ma
tante / quel che... / il numer de l'agnelle estimi il lupo
/ il numer de l'agnelle estimi il lupo. idem, 44-1: spesso in
: quella casa certo dir si poteva il proprio albergo della allegria. tasso, 3-5
. / ch'ai caro albergo vien movendo il passo. marino, 231: i
, 231: i tuoi, sì vuole il ciel, vezzi omicidi, / sirena
celle / tesse di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli
pianto e le contrade / ove mortale è il lume / ei conforta del suo presente
e nido feo. panzini, iii-261: il mago aveva albergo dentro una stanza luminosa
225: come male fruttifica quell'albero il quale mai non fiorì! boccaccio,
., 6 (91): abbassò il capo, e rimase immobile, come,
rami, e riceve la grandine come il ciel la manda. idem, pr.
calpestava o moveva camminando, aveva per il suo orecchio un non so che d'odioso
come sbigottiti: / guardan, crollano il capo e fuggon via, / e toman
. idem, 306: l'albero ha il fiore e la rondine il nido.
albero ha il fiore e la rondine il nido. d'annunzio, iv-2-850: l'
ci sono alberi come questi che fiancheggiano il viale, che riversano le ombre ora da
parte ora dall'altra a seconda che il sole si levi o tramonti. borgese
govoni, 3-29: e gli alberi / il vento 11 torceva come fiamme. sbarbaro
. ser giovanni, 8 7: il maestro lo confortò e disse: « non
manifestazione intesa a promuovere l'amore e il rispetto per le piante (istituita nel
fu introdotta nel 1898-99 e viene celebrata il 21 novembre). 2. bot
diodati [bibbia], 2: e il signore iddio fece germogliar..
alberi genealogici. viani, 14-448: il vino stende i rami del suo albero
. baldini, 4-86: basta guardare il profilo degl'intervenuti per rendersi conto che
crudele. m. villani, 11-30: il capitano delle galee saputo guerriere fece a
tutte spezzate. idem, iv-76: il forte albero rotto da'potenti venti con
, acciò ve si possa mettere dentro il batello, che le navi sogliono portare e
che sono salvati dal bar co nel solcare il mare in tempesta, attraverso all'albero
in tanto drizzano l'antenna / sopra il suo piede, e funi tese e nervi
, dove fra poco avrebbe dovuto pronunciare il discorso. 12. aeron.
scorse issato su l'albero dei segnali il disco che segnava la sua vittoria. idem
neri che nominavano giulio cambiaso, e il quadro bipartito bianco e rosso che indicava
(albero di) saturno. iv-214: il bambino aveva un visetto rosso, un po'
. d'annunzio, ii-746: albica il mar di cristalline strisce / varia,
soavità e di gentilezza dotati, onde il bel nome si feo, e per maggiore
frutti '; ma nel basso latino assume il genere maschile, assimilandosi agli altri sostantivi
assimilandosi agli altri sostantivi in -or (il colore, il dolore, ecc.
altri sostantivi in -or (il colore, il dolore, ecc.) e al
anche nella lingua latina arbór -óris ebbe il senso di 'trave'e albero della nave.
che si dilatano lontane e rattengono fortemente il terreno dalle balze dei lor dirupi.
esclusone l'albero nostrale, che è il populus de'latini. targioni tozzetti, 12-3-36
o marzo): pregiato per il suo frutto, l'albicocca (v
susini ed albicocchi. pascoli, 89: il sole così chiaro / che tu ricerchi
! negri, 1-901: fiorì stamane il giovine albicocco / primo e solo, nell'
* frutto precoce '(da cui il merid. percoco). albicolóre,
, sf. chim. l'imbiancare, il farsi bianco. =
del bene e del male (condannando il matrimonio, la pro albino
albino creazione, rifiutando il magistero ecclesiastico, e vietando la costruzione
de gli ugonotti nobil passione, / il vostro sangue bulica e fermenta / e
boccardo, i-98: di qui ebbe origine il diritto d'albinaggio, in virtù
virtù del diritto d'albinaggio, il sovrano non contentavasi di farsi erede
, diritti che non solevano eccedere il io per % di tale valore..
d'aubaine 'diritto che ha il re ad ereditare i beni di uno
, nero presso; vario, cioè il nero colore mischiato con colore albino.
degli albini. panzini, ii-214: il campanile nuovo, biancastro, sembra che
dunque commettiti all'albitrio di dio, il quale leggermente suole dare lo bene. ammaestramenti
rimisono di nominarla. idem, v-166: il frutto e 'l bene della verace amistà
nuvoli sono più discosti dalla luna, il loro lume è più albo. idem,
: e1 fumo albo, che circunda il rimanente della fiamma, è transito spirituale
zanne / i piccoli figiuoli, entrando il verno, / in altra stalla il lor
il verno, / in altra stalla il lor pastor conduce, / grunniscono le
le madri. campanella, 853: taccia il popol moresco, che non vuole /
moresco, che non vuole / udir il suon delle divine tube. / l'
non ammettono israeliti nell'albo né sotto il tetto sociale. palazzeschi, 6-511:
degli esattori delle imposte dirette istituito presso il ministero delle finanze. gli aspiranti all'
altre, per le quali ostinatamente seguendo il cammino, albo gatto, sm
da albo 1 bianco 'e gatto 'il primo fiore del pioppo '.
ii-274: in venerdì in su la nona il nostro signore fu su l'albore de
una lunga aspettazion pur nacque / in oriente il disiato albore. tasso, 736:
che desto a'primi albori / saluti il giorno, e 'l sol cantando adori.
, 12-58: già de l'ultima stella il raggio langue / al primo albor ch'
. verga, i-19: ai primi albori il castaido era venuto a spalancare l'uscio
la via non era gente, perché era il primo albore. pirandello, 5-31:
accesero vieppiù nel buio, rifulsero biondi: il sole! beltramelli, iii-77: a
fuore, / qual fior da stelo, il sospirato albore. d'annunzio, iv-2-56
nuvoli sono più discosti dalla luna, il loro lume è più albo,..
. chiabrera, 2-8-4: e dove il pie'riposa, era splendore / di vago
. battista, iii-404: hai sotto il pie'dell'argentate brine, / onde
le chiuse imposte / per lo balcone insinuava il sole / nella mia cieca stanza il
il sole / nella mia cieca stanza il primo albore. idem, 33-17:
dianzi gli fu duce, / saluta il carrettier dalla sua via. tommaseo, 1-385
contemplo il quasi continovo albore notturno, che riflesso
2-195: dal sottilissimo strappo che fende il manto boscoso di quelle rupi filtra nelle
si deve appressare...; né il gobbo, né colui che ha panno
per un'albùgine. 2. il bianco dell'occhio, cornea. bencivenni
dinanzi è dipoi posto quell'altro umore, il quale per essere molto simile al bianco
, che chiude come in un sacchetto il testicolo. albuginóso, agg. anat
albugineo; che ha la quantità o il colore dell'albugine. tommaseo [s
tenca, 1-62: e per verità il bulino fece prodigii, e adomò l'
intagli che molte volte vincevano d'assai il quadro ond'erano tratti... mercé
la riconosci? -le disse mostrandole il ritratto d'una giovinetta con un gonnellino
baldini, 4-144: fu pienamente felice il giorno che potè avere un autografo dell'
fracchia, 22: mia madre prendeva il vecchio album di fotografie e si metteva a
la sua mano invariabilmente si fermava sopra il ritratto di un giovane vestito di nero
4 raccolta di fotografie, autografi '; il fr. album appare verso l'anno
italiano. accogliendo album, è inutile fare il plurale albums alla francese ».
ii-3-4: la natura à ordinato nell'uovo il bianco e 'l rosso, cioè 'l
tra 'l vomito. leonardo, 1-71: il rossume ower tuorlo dell'ovo sta in
/ del cristallo, onde sol procede il lume. carena, i-424: albume,
, biancogialliccia, trasparente, che involve il tuorlo, e che nel cuocersi diventa
. nel lat. biblico anche con il senso di 4 teglia, tegame,
del tutto compatto tra la corteccia e il legno più duro (è formazione più
quella parte della pianta ch'è fra il libro e la materia. d'annunzio,
. d'annunzio, ii-366: come il bianco alburno / celandosi sotto la scorza /
qualche corolla. idem, i-391: il viso [di lei], bianco come
, i-intr. (61): era il detto luogo sopra una piccola montagnetta,
l'alca abita nella zona artica (il pinguino nell'antartica) e si comporta
del corpo di colore nero, bianchi il petto e l'addome, il becco
, bianchi il petto e l'addome, il becco duro e molto arcuato, ed
grande orsa. / e falche prima videro il suo volto. = voce
base di alcedo, a denotare probabilmente il colore bianco; si cfr. alca
i primi due sono endecasillabi alcaici, il terzo è un enneasillabo alcaico, il quarto
il terzo è un enneasillabo alcaico, il quarto un decasillabo alcaico. -endecasillabo
493: quando de l'ode alcaica / il sempiterno autore / per acquistar favore /
s. v.]: alcaico è il metro delle due tra le più belle
se uda viscida e tenace pituita spalma il ventricolo e le intestina, o vi sia
ventricolo e le intestina, o vi sia il concorso di umori alcalescenti, le parti
più untuosa,... conosciuta sotto il nome di putredine, acrimonia, irrancidimento
oleosi. targioni tozzetti, 8-365: il principale buon effetto degli alimenti e condimenti
soda, che fu appresso agli arabi il kali, di cui abbiamo il sale alcali
arabi il kali, di cui abbiamo il sale alcali. ricettario fiorentino,
. ricettario fiorentino, 60: il sale alcali, il quale si fa dell'
60: il sale alcali, il quale si fa dell'erba cali. d
pirandello, 7-271: reggevano entrambi per il manico i bicchieri ancor pieni della tepida
d. bartoli, 34-181: il sale che ne riman nelle ceneri alcalizzato
pesanti, quali esser possono l'etiope, il cinabro alcalizzato. alcalòide, sm
piedi, e per tingere ancora il dorso, la criniera, il zoccolo dei
tingere ancora il dorso, la criniera, il zoccolo dei cavalli.
simile a un cavallo, se non avesse il collo e gli orecchi assai più lunghi
bencivenni [crusca]: potrai sanar il mal de'pondi colla decozione ne'clisteri
fior di rosa, radici bianche, il più delle volte sei, lunghe un
la scorza simile al canavo silvestre; il fior picciolo simile alla rosa,
fiori piccoli, bianchi o giallicci; il frutto è una bacca arancione, di
frutto achenio: secca s'impiega per il foraggio. tommaseo [s.
trovata sulle foglie di questa pianta avesse il potere di trasformare in oro i metalli
e con valchermes. idem, ii-200: il suo volto pare ricavato per opera
idem, ii-280: e rimanda il messo col bicchiere colmo a metà
sopra. ojetti, i-116: il berretto di traverso e le g ^ mbe
e] tal chermes e il vassoio dei biscottini. barilli, 2-182:
, fatto di garofano cornuto, rosso come il vi nello. bocchelli,
qui mi disse solin: « sì come il foco / vuol temprato colui che fa
non simile a sé, cioè bugie; il che nonne interviene nella archimia, la
de'semplici, prodotti dalla natura, il quale uffizio fatto esser non può da
da naturale inclinazione a più presto seguitare il camino de le miniere che l'alchimia
quella. caro, i-141: percosse il castello per modo come se fulminato l'
, che per troppo foco scoppiasse; percioché il cadere in sul prato e l'andarsene
, e'vanno mulinando / e stillando il cervello, chi in una / cosa
in un'altra. carletti, 158: il rame, piombo, stagno, ottone
, piombo, stagno, ottone et il ferro, si compra tutto a vilissimi
, et ancora l'argento vivo, con il quale ancora loro s'aggirano per fermarlo
: tale dei nostri antichi chiamò alchìmia il liscio delle donne. idem, iv-2-989:
, iv-2-989: confessava a se stesso il suo male. riconosceva che l'alchìmia della
che l'alchìmia della menzogna tramutava anche il suo valore. idem, iv-2-1036:
, coperta d'ombra. ora aveva il suo viso di dèmone, la sua più
quel grande maestro di alchimia che è il sole, nulla è sudicio. b.
281: e neppure è da ammettere che il comico, come dicono molti teorici,
bene alla tua intenzione / non riusciva il disegno o l'archimia, / dicevi il
il disegno o l'archimia, / dicevi il paternostro della scimia. g. gozzi
parlamentare: locuzione metaforica, per significare il lavoro nella politica, conforme più agli
dei voti alla camera, per vedere se il valore numerico di essi può altrimenti interpretarsi
è un colore archimiato di piombo, il quale si chiama biacca. baldinucci, 115
ottone, rame alchimiato, ch'ha il color simile all'oro. 2
. cecchi, 1-21: lo versarono [il colore], sostanza alchimica, leggero
esperi- menta una oncia di salute sopra il capo di due vite, e le
toccano, e'vanno mulinando / e stillando il cervello. bruno, 136: quando
e di carbon ritinta, / cui rubano il cervel bocce e fornelli. galileo,
passi di spia. / d'alchimista il color pallido e mesto. redi,
gli alchimisti che da 5000 anni passano il loro tempo a cercare il punto preciso
anni passano il loro tempo a cercare il punto preciso dove il sogno finisce e comincia
tempo a cercare il punto preciso dove il sogno finisce e comincia la realtà.
alchimisti medioevali. pea, 5-57: il camino, che occupava l'angolo,
ben unire, se non m'inganno, il voler io comparir più del convenevole ora
poesie anonime, v-331-8: in cantando il voglio contare, / a tuta giente
ne su 'l lito asciutto / spande il tristo alcion le piume al sole.
augello, / forma di palla in guisa il dolce nido / d'arido fior,
alcione al desiato parto / è sopito il furor d'orridi venti, / son
intorno sgombre le nubi, e serenato il cielo. campanella, 2-186: gli alcioni
ne'lidi l'uova loro, sentono quando il mar gonfia o s'acqueta molto
passa la nave mia, sola, tra il pianto / de gli alcion, per
la candida vela / s'affligge di nuvoli il sol. verga, i-377: dalla
a lido, / come allor che fa il nido / sul mar sicano / la
: con gli occhi sempre intontiti guardavo il mare più turchino e più bello, e
volare a la danza, / come il cèrilo vola tratto da le alcioni: /
marino ': nel quale, secondo il mito, fu convertita dalla dea del
la giovinetta alcione, figlia di eolo il re dei venti, la quale si gettò
tra le pleiadi, la quale il medler crede essere il centro del
pleiadi, la quale il medler crede essere il centro del sistema stellare della via
al quale tutte le stelle e il nostro sole si muovono. =
, colori vivacissimi; vi appartiene il martin pescatore o alcione. tombari
. tombari, 3-155: lungo il corso d'un fiume, a poca
, nei pressi d'un lavoro idraulico, il re pescatore dell'antichissima stirpe degli
d'annunzio, ii-321: come il nido alcionio che pal pita
, i-956: figliano [gli alcioni] il verno, e quei giorni si chiamano
quei giorni si chiamano alcionii, perciocché allora il mare è placido e quieto, massimamente
mare è placido e quieto, massimamente il siciliano. fanno il nido sette
, massimamente il siciliano. fanno il nido sette giorni innanzi la bruma, e
al marito: ché, per farle fare il nido, il mondo reca alcuni giorni
ché, per farle fare il nido, il mondo reca alcuni giorni, detti alcionii
giorni. non vedi come è sereno il cielo, ed il mare tranquillo e cheto
come è sereno il cielo, ed il mare tranquillo e cheto, che pare uno
l'albàsia dei giorni alcionii / anzi il verno giunge precoce. idem, iv-2-1175:
giunge precoce. idem, iv-2-1175: guardò il tirreno d'ulisse e d'enea,
prontamente infiammabile, che ottiensi col distillare il vino, sia d'uve, sia
è ridicolo; e vorrei cominciare dal buttare il mio io a ribattezzarmi nel nulla in
una botte di alcool, visto che il tirarsi un colpo di rivoltella o sfregiarsi il
il tirarsi un colpo di rivoltella o sfregiarsi il collo col rasoio è una cosa troppo
borghese... che importa affrontare il dolore per distruggersi?... oggigiorno
?... oggigiorno c'è il gin, c'è l'assenzio, e
alcool, mise a bollire l'acqua per il tè, preparò le tazze. linati
un alcool. barilli, 2-279: ma il sabato sera e la domenica è un
dell'alcool gli avvamparono ora d'un tratto il cervello, come quelle di un rogo
dopo un paio d'aperitivi, dà loro il senso di correre le avventure più vertiginose
l'alcool si dette ad asciugarle lasciando assorbire il sangue. bocchelli, i-237: si
è visto, come ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool
notte, nella lucida nebbia dell'alcool, il corpo pesante... gli s'
, in realtà, dopo la depilazione e il lavaggio preventivo con alcole. alvaro,
la stanchezza, gli aspri alcool e il tabacco, davano un senso di febbre che
che si destava all'improvviso, come il brivido della malaria. jovine, 3-72
sinisgalli, 7-17: così invecchia [il vino] animandosi sempre più, trasformando
: a notte... raccoglieva il suo amico folgorato dall'alcool e spesso contuso
(alkohol, alkol), assunse il senso di 4 essenza ottenuta per distillazione o
è docum. fin dal 1278; il fr. alcohol (anche alkohol e alcool
è del 1543. la forma àlcole è il tentativo (ancora inefficace) di assimilare
tentativo (ancora inefficace) di assimilare il termine straniero. tommaseo [s. v
alcool. borgese, 3-176: il fumo lievemente alcoolico della bevanda e quello
e se non lo porta ve la incide il laboratorio metrico dell'ufficio centrale..
addimandano alcoolismo. fanzini, ii-336: il suicidio del conte... non
... non era altro che il prodotto di una combinazione chimica: esaltazione
fatta esplodere dall'alcoolismo. questo è il responso della scienza. = deriv
comisso, 12-149: doveva essere soppresso il brano dove la figlia in un momento
la figlia in un momento impetuoso giudica il padre alcoolizzato e si augura che muoia
alle cucine si trovava l'idiota, il deficiente, il venturino. figli di
si trovava l'idiota, il deficiente, il venturino. figli di alcoolizzati e di
: « viva, viva, / viva il profeta che dio ci apparecchia ».
alcorano. carletti, 91: avevano ricevuto il loro alcorano e ne facevano religiosa proffessione
alcorano. bar etti, i-14: porre il scipito e rancio lo- redano col grande
-anche al figur.: ricovero per il sonno; rifugio d'amore; intimità
quale, come in un'alcova, ricopriva il talamo nuziale. algarotti [gherardini]
immensa della quale ergevasi come un catafalco il talama nuziale, non potè vincere un senso
d'annunzio, iv-1-312: lo punse il tormento dell'incertezza e lo turbò l'imagine
pendevano dall'arco dell'alcova lasciavano intravedere il letto nel fondo. idem, iv-1-488:
alcova, discostai le cortine; vidi il letto, vidi sul guanciale la macchia
pagliai. idem, 3-236: sotto il ponte si corica [il vagabondo]
3-236: sotto il ponte si corica [il vagabondo] / con la volta di
buie. tombari, 2-172: e il martin pescatore e la martina scavano a gran