, 12-57: ma se sua guida il fa, se 'l fa signore, /
alta possanza, / sia che esalti il mortai, sia che gli piaccia / abbassarne
idem, 914: ah quei pini che il vento che il mare curvaron tanti anni
ah quei pini che il vento che il mare curvaron tanti anni / paiono traer guai
vale combatter? che giova / amare? il fato passa ed abbassa ». d'
orecchie: deporre la propria tracotanza, il proprio orgoglio, umiliarsi. caro,
ci fa contenti, / e che il timor procura sempre abbassar le piume.
molto diffìcile gli era a credere che il nipote... si fosse abbassato a
lasciar troppo trasparire nel volto e negli atti il sentimento interno di compunzione, a non
; abbassarsi dinanzi all'altrui grandezza; il primo è colpa; il secondo, dovere
grandezza; il primo è colpa; il secondo, dovere. chi s'abbassa
di essersi abbassata a scegliere per isposo il figlio del suo servo. manzini,
iacopone, 25-34: or ov'è il naso c'avìe prò odorare? /
passa. fiore di filosofi, 187: il sole è occhio del cielo, cerchio
città sarebbe allagata: ma per lo diluvio il letto d'arno era abbassato più di
poiché 'l sole comincia abbassare e allentare il caldo..., avocheremo alle pasture
, ora abbassano. castelli, i-248: il lago trasimeno, per la gran siccità
targioni bozzetti, 1-7: se [il vento ostro] è forte e dura
retta o a un piano. -abbassare il numero: nelle divisioni, portare a
la cifra del dividendo, necessaria per il proseguimento dell'operazione. arila, 3
perpendicolare da un punto... propriamente il modo più preciso sarebbe si tiri,
si innalza. moretti, 35-59: il compito di matematica puoi ben farlo da
mosso messer frigano colla lancia abbassata verso il suo signore, gli si addirizzò per
., 35 (608): verso il mezzo di quel cielo cupo e abbassato
tenendo gli occhi abbassati sul petto per il gran pudore di ciò che stava narrando.
, 1-75 (159): aveva pregato il signore ditto che mi facessi pigliare,
signore ditto che mi facessi pigliare, il quale signore aveva promisso di farlo com'
farlo com'ei vedessi abbassato un poco il favore che io avevo col papa.
superflui titoli. alfieri, iv-63: il popolo, soddisfatto di vedere abbassati i
i suoi signorotti, ne sopporta più volentieri il comune oppressore. abbassatóre,
di nominare i muscoli ei propone [il bellini] per ottimo quello di dare a
quello di dare a ciascuno di essi il nome che esprime la sua azione, come
anche a modo di intimazione: abbasso il cappello, abbasso il sigaro; ed è
intimazione: abbasso il cappello, abbasso il sigaro; ed è l'istesso errore.
la quale con tono imperioso gridò: giù il sigaro. l'abbassista si levò il
il sigaro. l'abbassista si levò il sigaro di bocca, e si allontanò;
bocca, e si allontanò; ed il compagno gli disse: 'hai sentito? ha
disse: 'hai sentito? ha detto giù il sigaro, e non abbasso il sigaro
giù il sigaro, e non abbasso il sigaro '• = deriv. da
]..., più ancora il lodarono. crescenzi volgar., 5-5:
volgar., 5-5: deesi potare il seccume ed il fracidume, che in esso
5-5: deesi potare il seccume ed il fracidume, che in esso fosse, e
per bocca avea fatto getto, onde il ventre n'era divenuto vincido e smunto.
leonora giù abbasso. goldoni, iv-851: il signor cavaliere di ripafratta vuole sforzar quella
, 4-1 (391): non il mio peccato ma quello della fortuna riprendi,
...: e come subito il mandò in alto, tanto subito o più
mandò in alto, tanto subito o più il volse a basso. 3.
ordine di abbassare, mettere giù (il cappello). settembrini, 1-183:
dimostrazioni di piazza sono legali [per il ragazzo di strada], purché si
abbasso, usato nelle intimazioni: 'abbasso il cappello; abbasso il sigaro', ecc
: 'abbasso il cappello; abbasso il sigaro', ecc., come anche 'abbasso
sigaro', ecc., come anche 'abbasso il tale o il tal altro '.
, come anche 'abbasso il tale o il tal altro '. più italianamente giù;
tal altro '. più italianamente giù; il qual monosillabo dà anche più vibratezza alla
parte della nave che si trova sotto il ponte scoperto. tommaseo [s.
bastanza. bembo, 2-9: [il vostro] venerando e non mai a
bareni, i-144: pochi uomini hanno il cuor grande abbastanza per promettere amicizia e
dalla fortuna. cesarotti, i-126: il genio di dante mostra abbastanza che non era
che ci sia grano abbastanza, e che il male venga dal non vendersene abbastanza per
male venga dal non vendersene abbastanza per il consumo. [ediz. 1827 (210
ci sia grano a sufficienza, e che il male venga dal non vendersene a sufficienza
a sufficienza, gli è come dire che il di più apporterebbe abbondanza, ma non
138: per la prima volta il suo nome gli parve non abbastanza grazioso
per punire. d'annunzio, iv-1-306: il trotto fitto de'suoi cavalli non gli
avevamo capitali abbastanza perché egli potesse fare il negoziante. ojetti, 47: la prima
onestà di te scrittore è imparare bene il tuo mestiere, e non credere mai
lui. palazzeschi, 4-327: teneva il proprio posto con abbastanza disinvoltura vicino al
mani non sono più abbastanza forti per il martello. manzini, 10-102: come
fosse meno che nulla? abbastanza è il limite ragionevole, la saggezza: il
il limite ragionevole, la saggezza: il riparo contro l'eccesso in cui s'annida
riparo contro l'eccesso in cui s'annida il male. piovene, 2-154: ero
, la differenza par questa: che il primo (non molto usato però)
, gettando o a terra o contro il muro o in qualunque altro modo, checchessia
in qualunque altro modo, checchessia; il secondo, per solito, con più colpi
. idem, i-155: giungendo sopra il siniscalco, sì forte con la sua lancia
siniscalco, sì forte con la sua lancia il ferì nella gola, che quella ruppe
campo. idem, i-550: per tutto il reame mandò legati a seminare la santa
che chi la sua grazia disiderasse, prendesse il battesimo e abbattesse i fallaci idoli a
falsi iddii. cantari, 27: il soldan, che in sul campo combatte,
abbatto... / guadagnar voglio il tuo cavallo e tarmi. tasso, 1-89
leggi l'abbatterla, per paura che il fuoco non s'appigli tosto alla mia.
fece veder una rondine ancor viva, che il temporale aveva abbattuto. 2
abbattea. tasso, 3-34: stringe il ferro, e quando giunge a pieno /
e forte, / e lui che tanto il tuo gran nome offese, / abbatti
i tronchi membri / calcate, e stabilite il santo acquisto. colletta, i-163:
ii-534: la prammatica è infatti che il toro deve essere trafitto d'un colpo
un colpo solo, fondo e diritto, il quale lo tocchi nella spina o nell'
su cui era stato caricato suo marito per il servizio del lavoro obbligatorio era stata abbattuta
altro vizio abbatte un regno, così il mette virtù in pace e in
aiutato a farlo grande, per invidia il tradiranno e penseranno d'abbattere; e se
m. villani, 4-9: il legato abbattuto alcuna parte dell'orgoglio del
monte- fìascone. idem, 4-21: il tempo della fervida state... molto
de'corpi. segneri, 5-159: il voler per lettere abbattere ciò che dice
sarà permesso all'anima ancora di abbattere il corpo con digiuni, con discipline.
tratto, come potete credere, tutto il paese di contento, ed abbatterono molto di
nuoce all'armento / la molta piova, il gran- dinar frequente / lo stanca e
, che, aumentando la fiducia, mitigava il dispetto, e senza prender l'orgoglio
parevano indovinare ogni cosa, abbatterono completamente il giovane; che non seppe più rispondere.
sentii all'improvviso abbattermisi contro la spalla il capo di giuliana pesantemente come una cosa
sciogliendosi intanto, con le braccia alzate dietro il collo, i bottoni del camice,
del camice, sopra i quali si abbatteva il gran nodo chiaro dei capelli. moravia
risucchi del vento. idem, viii-148: il lido breve, nero di detriti,
dimessamente. d'annunzio, iv-2-58: il mezzogiorno turchino di giugno
sul loro capo; e nella calura oziosa il grano s'abbatteva, gli alberi lontani
, ii-712: d'un tratto fece il giro della stanza e andò ad abbattersi
come l'uccellino che dopo aver tentato il primo giro di volo ricade stordito nel nido
da certaldo, 381: guarda bene il tuo avere e ripollo con studio, sì
con l'ingegnero, gli raccontai tutto il fatto. d. bartoli, 12-2-93:
s'è anche abbattuto a queste osservazioni il signor conte caprara. vico, 1-126
: ci siamo abbattuti in un personaggio, il nome e la memoria del quale,
sp., 34 (596): il suo sguardo s'incontrò in un oggetto
ediz. 1827 (598): il suo sguardo vagante si abbatté...
di sottecchi. carducci, i-957: rimesso il piede in città, mi abbattei nel
ii-814: in uno m'abbattei lungo il canale /... villoso egli era
un semplice maestro d'occhiali ordinari, il quale casualmente, maneggiando vetri di più
pure in ben mille e mille altre il caso li poteva disporre, adoperan ciò ch'
vedere se io m'abbattessi a pescare il sole. idem, i-115: se ti
a se stesso, e non che il suo coraggio si abbattesse, più vivido
botola per la quale si fa cadere il fieno dal fienile nel locale sottostante.
abbattiménto, sm. l'abbattere; il gettare a terra; l'atterrare.
o calliope, prego che mi prestiate il favore vostro, a dire che abattimenti de'
turno facesse allora. nardi, 4-2-78: il tagliamento e l'abbattimento che si faceva
un congiungimento rapido sul musco o contro il busso incolto. 2. figur
questo colpo così sul vivo, che il suo dolore s'avvicinò ad abbattimento e a
nessuno potrà forse comprendere senza averlo provato il profondo abbattimento che mi veniva nell'anima
aretino, 1-94: disse bene, che il giuoco si poteva agguagliare a uno abbattimento
uno abbattimento... egli messe poi il caso in figura, dicendo: ecco
nasce, che in quella allegrezza il vincitore se ne va fuora del campo
fuora del campo, e ivi rimansi il vinto. varchi, 16-120: non accade
di operazioni mediante 11 quale si opera il distacco dalla loro sede naturale di rocce
: francesco baracca ci sarà testimone. il divino abbattitóre, che ci faceva la scorta
milit. taglio d'alberi (per liberare il terreno e preparare difese).
, disposti in lunghezza coi rami verso il nemico, o coi tronchi legati insieme
di corde... le abbattute sono il genere di fortificazione il più antico,
le abbattute sono il genere di fortificazione il più antico, il più facile ed il
genere di fortificazione il più antico, il più facile ed il meno costoso.
il più antico, il più facile ed il meno costoso. bocchelli, i-i-m:
e le tre ancore inutilmente aggrappate, dove il violentissimo correr del mare strappandole le sferrava
suo rottame. pavese, 146: il mattino ferisce. su quest'umida spiaggia /
govoni, 1-180: e mare / fu il cielo aggrappolato dei suoi occhi /
cielo aggrappolato dei suoi occhi / e il vento fu il fruscio della sua
dei suoi occhi / e il vento fu il fruscio della sua gonna. stuparich
m'hai con la piacevolezza tua tratto il filo della camicia, tu m'hai aggratigliato
filo della camicia, tu m'hai aggratigliato il cuore colla tua ribeba.
aggiugnesse poi grandissima quantità d'acqua sopra il livello di quella che pareggia l'altezza
fu invasa la città... il caso aggravante era che avevo la faccia di
da tutti coloro i quali hanno ancora il culto, non dicesi neppure delle ottime
per effetto degli aumenti non può superare il triplo del massimo stabilito dalla legge per
triplo del massimo stabilito dalla legge per il reato. aggravare (poet
schiacciare; incurvare, tirare verso il basso; caricare; gravare,
[l'anima] lorda de'vizii, il peso di quegli l'aggrava, e falla
1-56: d'altra salma non mi aggrava il peso. nannini, 231: le
/ dove col gran martello / folgori tempra il scabroso vulcano. idem, 1-489:
scabroso vulcano. idem, 1-489: il diadema, la mitra, la corona,
oltraggioso a sì bell'oro: / aggrava il biondo crin d'elmo pesante, /
considero un cubo di bronzo posato sopra il pavimento, egli solo eserciterà il moto
sopra il pavimento, egli solo eserciterà il moto d'energia aggravando il suolo, e
solo eserciterà il moto d'energia aggravando il suolo, e in questo caso lo
questo caso lo sforzo ed impeto, contro il quale il pavimento dovrà resistere, basterà
lo sforzo ed impeto, contro il quale il pavimento dovrà resistere, basterà che non
tratto chiudeva gli occhi, come se il sonno le aggravasse le palpebre. idem,
iv-2-1067: un'afa di tempesta aggravava il pomeriggio caliginoso. vianiy 19-385: le
punire. cellini, 520: brunirai il tuo niello, aggravando tanto la mano
vincenzio dica in questo che noi non facciamo il debito nostro verso di voi, mi
ogni via e modo che potesse: il papa d'aggravare il re di francia di
che potesse: il papa d'aggravare il re di francia di scomuniche e altri
d'annunzio, ii-282: ma oggi il cuore m'aggreva / fattura di circe omicida
m. villani, 1-92: [il conte] ordinò che ogni legno o barca
dicono, queste son cose che aggravano il capitano, rispondo che l'autore del discorso
; turbare, confondere (la mente, il giudizio, l'animo). -anche
fiorentini conoscendo quanto danno tornava a'pisani il perdimento del porto e della mercatanzia.
passavanti, 112: non solamente dee il confessore domandare de'peccati, ma delle
idem, 162: tra'peccati gravi il primo è la superbia, come cagione
troppo gli animi trasmigranti, interpone [il fato] la bevanda del fiume leteo.
, che in capo a pochi giorni il gentiluomo se ne morì. berchet,
aggraverà la sorte. pellico, ii-no: il male fisico contribuiva a tenermi iracondo,
iracondo, e probabilmente l'ira aggravava il male fisico. cattaneo, ii-3-164: ma
ne segua cosa per la quale 10 il perda. filippo degli agazzari, 1:
fece aggravare l'amore d'apollo come aggrava il piombo, e che fuggiva continuatamente.
paese per le provviste e per avvertire il dottore dell'aggravarsi del malato. pea,
con molte. ariosto, 21-67: ma il dolor de la piaga sì l'aggreva
alamanni, 4-1-108: se non t'aggreva il riposarti alquanto, / deh!
, / se 'l suo cinghiai, se il cervo o la pernice, / truovi
/ truovi più cotto o men che il dritto voglia; / e tanto a
5-2: le mandorle... aggravano il capo, e nutricano la scurità del
. crescenzi volgar., 9-34: il petto del cavallo per soperchio sangue,
bianchi forti, li sbandiano, ma il bando era viziato, che non agravava.
posate in sul fondo; e noi vediamo il contrario, perché quivi l'àliga,
tanto grosso, che gagliardissimamente possa reggere il peso de la detta terra che vi si
lontano, verso l'etna nebbioso, dove il cielo si aggravava sull'orizzonte. d'
cicognani, 2-39: s'aggrava sopra il bastone e guarda là... e
ciglio. viani, 14-148: aveva il cappio della fune avviticchiato al petto,
, con tutta la sua forza, il tagliamare del gozzo recideva le acque come un
proverb. aggravarsi sulla corda: fare il proprio danno. lippi, 6-14:
danno. lippi, 6-14: perch'il vizio rifiglia, e mette il tallo,
: perch'il vizio rifiglia, e mette il tallo, / vien sempre più a
, vien più che mai a crescere il male; perché quando uno tocca il
il male; perché quando uno tocca il martirio della corda, e si aggrava in
in sulla medesima corda, fa crescere il dolore. ed altrimenti aggravarsi in sulla
g. del papa, 1-2-149: il chilo che dalla carne si ritrae,
più aggravate, l'aria concorrerà verso il centro della provincia riscaldata. segneri, i-150
su l'immenso lugubre specchio delle acque il cielo incandescente sembrava d'attimo in attimo
ariosto, 28-53: di molti figli il padre aggravat'era, / e nimico
cancelliere, di cui è cura particolare il distribuir tali spese e imposizioni, il
particolare il distribuir tali spese e imposizioni, il far si che non resti alcuno indebitamente
quello che è aggravato d'infermità, il quale, avendo corrotto il gusto..
infermità, il quale, avendo corrotto il gusto... converte la dolcezza
sua cinquantatreesimo. galileo, 1-1-35: il male mi assalì... e
, 36 (635): [il compagno] stanco dalle fatiche, aggravato
dal corpo. tommaseo-rigutini, 1931: e il segneri che disse: « reputerò miei
parte ne'magistrati, ma godono solamente il privilegio di portare arme, franchigia di
obbligo gravoso. soderini, ii-75: il seme della canapa, quando si vuol
1. pitti, 2-15: e tutto il restante delle facoltà sopportasse rispettivamente l'aggravio
in chiesa, e poi non hanno il menomo scrupolo d'infamar le persone.
e aggravio d'italia e gallia passò il mare. bruno, 541: con ramarico
sì falsamente pensa. marinelli, i-486: il terzo uomo è acro e severo:
mi aggrava iniquamente le misurate sostanze. il quale aggravio... lo sopporterei come
puntina di fil di seta cruda le aggraziava il volto altero con la frangia dei ricami
ricami screziati. bocchelli, 9-147: il garbo che aggraziava e avvivava il candido suo
9-147: il garbo che aggraziava e avvivava il candido suo corpo. manzini, 10-92
4. rifl. ingraziarsi, conquistare il favore, cattivarsi la grazia di altri
scemo, considerate come bene ed aggraziatamente fa il signor galeazzo sanseverino, gran scudiero
pittura quattrocentesca. idem, iii-369: il giovanetto, pur gentile e aggraziato,
. fracchia, 706: essa trovava il tempo di considerare come fosse aggraziata la
). panzini, ii-305: il caffè, che era un po'lungo,
alvaro, 9-263: il capretto saltava come un cucciolo, aggrediva
-figur. negri, 2-986: il mordente turchino del cielo estivo aggredisce il
il mordente turchino del cielo estivo aggredisce il bianco dei ponti fra tetto e tetto.
e tetto. covoni, 2-10: il nembo aggredì carri colmi e buoi / avvolgendoli
persuasi / che un siffatto viaggio sia il migliore. jovine, 3-37: la sua
l'aggredisce. l'acido solforico aggredisce il marmo, quando lo scompone, sprigionandone
aggressione. deledda, ii-439: il bagliore dei lampi illuminava a tratti l'
essere aggregato. aggregaménto, sm. il riunire; il raccogliersi insieme; unione
aggregaménto, sm. il riunire; il raccogliersi insieme; unione, gruppo.
dunque che... aveva noleggiato il navicello, me gli raccomandai che m'
del mondo morale. pellico, ii-37: il migliore degli uomini, l'uomo-dio,
l'uomo-dio, sdegnava egli di porre il suo pietoso sguardo sulle peccatrici, di
580: mantova... aveva ottenuto il permesso definitivo di aggregarsi alla cisalpina.
dovria aiutare, /... / il tuo dolore in te forte aggregare!
si aggregavono i beni di ciascuno, il che i fiorentini dicono accatastare.
s'intramezza et breccie, delle quali il liquore -essendo bene indurato con loro -fa
73: fin tanto che egli [il grave] poserà sopra un corpo, che
minime resistenze, delle quali si componeva il momento della resistenza dell'intero fascio,
. b. croce, i-2-57: il valore della distinzione, che non è
classificazione, ma circolo e unità; il valore di ila definizione, che non
accessorio. palazzeschi, 4-313: volle il matrimonio più fiorentino che fosse possibile,
prima. 8. ant. il complesso dei mari e delle terre emerse
dei mari e delle terre emerse; il globo terracqueo. p. f.
[gli] tributarono... il loro cordoglio ufficiale, aggreggiandosi con la
particolare indifferenza atta all'occasione, dietro il carro trionfale della morte. 2.
avrebbe, pur col sorriso, fatto rìdere il pianto? = deriv. da
giovanni, scrisse fra l'altro: « il mio esercito, vittima di un'
inaspettata. l'azione di colui che è il primo ad assalire ed offendere. panzini
vadente. cavour, xi-17: dopo il congresso di parigi la nostra politica non
guerra aggressiva. panzini, iii-685: il gran generale austriaco... assicura
. negri, 2-797: s'ella alzava il capo a guardar chi passava,
non so staccarmi da un foglio dove il piglio risoluto e aggressivo mi dà l'
ideologie liberali non hanno carattere evangelico. il laissez faire, il laissez passer sono
hanno carattere evangelico. il laissez faire, il laissez passer sono, quasi per definizione
dessi, 6-257: erano corse giù come il vento, rincorrendosi, avevano attraversato una
della bella. rajberti, 2-38: il titolo di forestiere e di viaggiatore conferisce
titolo di forestiere e di viaggiatore conferisce il diritto a chichessia di derubarlo così impudentemente
. non sarebbe santa e urgentissima cosa il sorvegliare e frenare cotesta varietà d'aggressori
l'approvazione che si dà a colui il quale, minacciato nella vita, non potendo
fare accapponare la pelle. buonarroti il giovane, 10-928: cre'che sia meglio
giovane, 10-928: cre'che sia meglio il brucior dell'amore, / che quel
rabbrividire. baldovini, 3-182: facciami il freddo tuo tutto aggrezzare, / vien
disus. rabbrividito, intirizzito. buonarroti il giovane, 9-431: come aggrezzati, e
ritornammo. salvini, v-495: il freddo grande... fa gli uomini
corpi allor nelle segrete / intime parti il buon tepor si mesce, / e gli
. viani, 19-461: traevano a sé il cadavere pesante chiudendo gli occhi e aggricciando
cadavere pesante chiudendo gli occhi e aggricciando il viso nell'orrida smorfia del riso insensato
i britanni, gli si aggriccia / tutto il sangue in udir libera dirsi / gente
1-191: pur a natura venne anche il capriccio / di creare, fra tanti,
. canti carnascialeschi, 2-498: il caldo temperato / fa crescer nella stufa
. con le dita aggricciate le tentava il petto, ella si abbandonava a quell'amplesso
forbice e tutti in nero, aggrinfiavano il panno sospettosi. idem, 19-293:
burchiello, 112: per ch'aggrizzando il volticel vecchile / col borbottar mi parti'
. vallisneri, ii-203: allorché [il verme] è nell'atto della penosa metamorfosi
viscere e dei suoi muscoli per aggrinzare il corpo, per inarcarlo. note al malmantile
« eh via! » interruppe subito il dottore, aggrottando le ciglia, aggrinzando
dottore, aggrottando le ciglia, aggrinzando il naso rosso. [sostituito] idem,
piano piano come niente fosse. -aggrinzare il naso: arricciare il naso (in
fosse. -aggrinzare il naso: arricciare il naso (in segno di disgusto)
avvezze / di più nuove dottrine, il sottil naso / aggrinzan fastidite.
tornano in fummo e favilla, aggrinzandosi il cuoio, e svaniscono. leonardo, 5-178
... nell'aggrinzarsi di tutto il volto come una vecchia stoffa).
. giusti, 2-143: piange intanto il filosofo imbecille, / e dietro l'arte
era un fresco profumo di rosa, il profumo che in certe mele aggrinzite e
scolorite si accoglie. idem, iv-2-1346: il suo viso è niente, è meno
: quel volto era tutto martirizzato e tutto il pellame aggrinzito come quel d'una serpe
freddo. - anche rifl. buonarroti il giovane, 10-877: che diavol hai?
, / non fia né men che lasci il tetro odore / allorché le partite atropo
dial. diventare gronchio; rattrappirsi per il freddo, raggomitolarsi. pea,
fredda e aggrondata, che si prendeva tutto il caldo del cuore. idem, iii-757
moravia, i-415: come ebbe scavalcato il muro si accorse che sotto il fogliame aggrondato
scavalcato il muro si accorse che sotto il fogliame aggrondato degli alberi era quasi buio
aggroppaménto, sm. il far groppo; avviluppamento; nodo intricato
via. ariosto, 42-55: vede il mostro che rinaldo / col brutto serpe in
... l'aggroppar le spalle, il cozzar col capo basso. =
ficcavan per le ren la coda / e il capo, ed eran dinanzi aggroppate.
2-44 (380): lui scoteva il capo, aggrottava gli occhi, or
, 2-71 (424): il duca a quella parola serrò le ciglia malamente
volte aggrottava le ciglia, appuntava il mento, e sembrava che un gran
sopracciglio aggrottato e severo alberi genealogici. il tutto ascoltava, a tutto rispondeva. verga
la fronte aggrottata. manzini, 10-118: il mento abbas = deverb.
, ii-27: in trapiantando awertiscasi (fatto il aggrottata dal grande sforzo che faceva per
via tutte le tele dei bruchi più il nero che il bianco. viani, 14-227
tele dei bruchi più il nero che il bianco. viani, 14-227: un berretto
formato sullo scudo della tartaruga gli aggrottescava il o tagliando quelle vette dove le sono aggrovigliolate
aggrottescati a capriccio. note al malmantile, il moto però dell'acque ha grande influenza nell'
magalotti, 19-53: la polverosa state e il sol cocente, 2. figur
... un doloroso nitrito m'aggrumò il sangue dice un satirico, aggrottescati
aggrottescati,... è posto [il ronsardo] a nelle vene.
assottiglia, e ii-438: vedeva il gruppo degli uomini davanti all'aper
all'aper si stempera [il sangue], caso che nel vagar per
esistevano le mie ossa, solo esisteva il mio scheletro fa soderinì,
fa soderinì, ii-187: il luppolo... nasce ancor esso fra
terra caduti cammi cagliava come il sangue che non scorre più. era un
e son pronti a farsi aprire il ventre. calvino, 1-502: ogni
gli argomenti, gli mancava la voce, il tempo; e le parole aggrumare2
ii-562: di nuovo si sentì battere il cuore, e una matassa rappreso a grumi
gli si aggrovigliavano nella mente confusa. trova il medesimo sangue aggrumato. d'annunzio, iv-2-
, di aggrovigliare), tone che aveva il color cupo e ricco del sangue aggrumato.
di tartaro folla sbigottita e avida fiutò il cadavere, non apparendo aggrumatovi, che non
: si crede che le botti rendano il vino migliore quanto più sono aggrumate.
figur. leonardo, 1-271: il panno sia in modo adattato che non
, spieganti le forme più proporzionate, il bell'aggruppamento dei muscoli e la grazia
. b. croce, i-2-42: il concetto empirico non è altro se non un
intorno a quest'uomo straordinario che fu il favorito di sei papi non soltanto tutta
e sviluppa. redi, 16-v-312: se il flato grosso alle volte se le
componendo quadri di macchina, non ha il primo vanto nell'aggruppare. = deriv
. targioni tozzetti, 12-10-185: il globo terraqueo è uno sferoide, composto
, 6-77: si tenevano aggruppati verso il centro. palazzeschi, 1-33: accanto
. dessi, 7-154: e poi tutto il paese aggruppato e allungato sul pendio come
ne stavano chiusi e aggruppati dentro a tutto il canale degli alimenti. aggruzzare,
pensai / poter per questa strada / il maneggio tener di casa loro, / e
tesoro volgar., 6-146: il convenevole agguagliaménto d'amistà, si è
agguaglia- mento..., è il sale della terra, la cui mancanza non
della latezza della villa, e quel sarae il die dell'aggua- gliamento di primavera o
a più pietanza, / vegiendo d'agualglianza il guiderdone / del danno e 'l prò
campo, e riempiendo i solchi, agguagli il campo. idem, 2-15: simigliantemente
ripose in calma. soderini, i-443: il sermento che è nella vite e che
con l'altro. settembrini, ii-3-80: il luogo non era piano, ma tutto
. tesoro volgar., 6-26: il signore della giustizia si sforza di agguagliare
. idem, 6-26: e forzasi il signore della giustizia di recare a mezzo il
il signore della giustizia di recare a mezzo il soperchio e 'l meno nelle cose utili
. idem, 7-353: morte agguaglia il signore al servo, e 'l coronato
morte non cura alta gloria; involge il piccolo come il grande, e agguaglia
cura alta gloria; involge il piccolo come il grande, e agguaglia i sottani a'
neuna virtù è minore, che vincere il compagno in mangiare, e la valigia
. tasso, 1-41: occupa guelfo il campo a lor vicino, / uom ch'
uom ch'a l'alta fortuna agguaglia il merto. idem, 6-ii-74: bella guerriera
mie pene. idem, n-ii-373: il qual [danaro], commodamente agguagliando
disaguaglianze delle cose cambiate, ha renduto il commerzio facile. idem, aminta, 84
a mezz'acqua è concludentissimo argomento, il composto della lor mole corporea agguagliar la
altro. leopardi, 3-175: sceso il sapiente / e salita è la turba a
a un sol confine, / che il mondo agguaglia. settembrini, 1-63:
nella vergogna. carducci, 1001: il dolore che le regge agguaglia / a le
iv-1-574: tenendo puntata la fronte contro il mio omero, metteva un mugolìo continuo.
sannazaro, 2-64: tirrena mia, il cui colore agguaglia / le matutine rose
17-89: destina / a te chiari nepoti il cielo
937: né con le canne solo il mastro aguagli, / ma con la voce
la divina nella certezza obiettiva. buonarroti il giovane, i-87: non cura,
cipresso / signoreggia la valle, agguaglia il colle. baretti, ii-193: imprestavo
pazzia e i suoi vizi agguagliavano perfettamente il suo ingegno. idem, ii-316: quando
o agguagliato quel giovine che passava per il primo. foscolo, ii-2-338: orazio
anacreonte. arici, no: candida il roseo corpo e in ricci avvolta / copre
bianca / s'alzi la spuma, e il presso latte agguagli. pellico, 167
latte agguagli. pellico, 167: il cielo ti benedica ovunque tu respiri,
lo semplice mescola tutte le vivande insieme, il quale aguaglia più o meno con pari
'l mio marito / a sì fatt'uomo il vorresti aguagliare? boccaccio, i-78:
. paolo da certaldo, 358: agguaglia il dono che fai a lo stato tuo
lo stato tuo. sacchetti, ii-187: il fummo è aguagliato a la superbia.
siena, 86: e che è aguagliare il fuoco di questo mondo alla carità di
agguaglia iddio al sole. imperocché sì come il sole illumina i corpi e scalda:
laura / ch'altra ninfa agguagliarle ei [il fiume] non presume; / se
, pittor altero, / ch'agguagliar cerchi il vero, / potrai costei dipinta /
si posi. idem, iv-1-762: sotto il diluvio ceruleo, le minori alture si
, 234: nel trionfo ei fece tirare il suo carro trionfale da quattro cavagli bianchi
destra irata tuone. idem, 7-54: il predator cristiano, / ch'audace è
baretti, ii-250: degli uomini come il balestrieri il mondo non ne produce più
ii-250: degli uomini come il balestrieri il mondo non ne produce più d'uno
in europa che gli s'agguagli se non il metastasio. alfieri, 35: tempo
, 38: a noi solenne / è il nome tuo, maria. /..
collodi, 473: in tutto quanto il mondo non c'era un'altra cosa,
s. caterina da siena, i-30: il figliuolo di dio, le cui vestigie
suo consiglio e sapere si provvede che il tutto cammini agguagliatamele e senza sovvertimento veruno
.. inclinava i loro sguardi verso il suolo come se nel verde agguagliato cercassero
, 14- 87: l'omettino aveva il viso agguagliato a una copertina di libro
commisurato. cavalca, i-39: tutto il tempo e spazio di questa, agguagliato
, e poche. idem, 6-113: il giusto agguagliatóre sì parte la pecunia
di condizione inferiore, considerar dee ch'il matrimonio è aguagliator di molte disaguaglianze e
n'hae un altro, e chiamasi il centro saliente, ed è il cerchio dell'
e chiamasi il centro saliente, ed è il cerchio dell'aggua- gliazione del sole.
che da una gocciola d'acqua a tutto il mare. cavalca, 8-387: nullo
: la maggior posta non ha passato il venticinque scudi, dove io...
258): quando renzo si fu levato il farsetto (e ce ne volle)
. viani, 14-218: agguantò subito il primo volume di un'opera, che
mi agguantò al petto... faceva il prepotente, da vero bullo. io
mai stato tuo come ora: agguantiamo il momento che passa! comisso, 12-233:
s'agguantava ritto. viani, 14-39: il mare non ha rami da potercisi agguantare
volgar., xvi-14 (198): il quale amore... non s'
2. locuz. agguardar tempo: aspettare il tempo opportuno, l'opportunità.
. bibbia volgar., vi-211: il nimico, il dolce si è nelli
volgar., vi-211: il nimico, il dolce si è nelli labbri suoi;
stravolga nella fossa. idem, vi-272: il lione agguata alla sua caccia; così
243: o peccato! pilade aguata il suo oreste! guido delle colonne volgar.
2. locuz. - agguatare il cammino: mettersi in agguato lungo una
egli non ha tema di ladroni che aguatano il cammino. -agguatare l'occasione:
. -agguatare l'occasione: spiare il momento propizio. livio volgar.
diceva che egli aveva agguatato e appostato il punto per assalire il comune. [sostituito
agguatato e appostato il punto per assalire il comune. [sostituito da] manzoni
bernardino da siena, 158: così fa il detrattore, che se mai elli è
sempre elli l'aguata: e così aguata il suo difetto. = fr. ant
assediata né aguatata che se ne passi il povero tutto in pace. 2
acciocché per lo troppo dimorarvi suso, il nemico agguatatóre non possa mettere alcuna cosa
la porta / onde uscì de'romani il gentil seme. g. villani, 11-82
pregarono priamo che lasci entrare nella cittade il cavallo del rame. cassiano volgar.,
egli hanno posto l'aguato in segreto come il leone nella tana sua pone gli aguati
nella tana sua pone gli aguati per rapire il povero. machiavelli, 334: come
e d'ogn'arte moresca in guerra ha il pregio. manzoni, 55: il
il pregio. manzoni, 55: il conte mise in queste [tra le macchie
degli agguati, e si diede a provocare il nemico. idem, 222:
maniera di purificare un insegnamento perverso, il farlo diventare anche un'impostura e un agguato
di sorpresa, manzini, 10-56: il suo silenzio, un momento fa smarrito,
/ de l'aguato in cui stava uscito il zoppo, / prese la corda,
, / prese la corda, ov'atteneasi il groppo. 3. ant. chi
bosco si ripose in agguato donde doveva il guardastagno passare. scala del paradiso,
gatta pigliatrice fa l'agguato per prendere il topo. bandello, 1-11 (i-139)
amanti] da uno di casa sentiti, il quale sospettando di ciò che era,
, si mise in aguato e vide uscir il giovine di camera. [sostituito da
..]. settembrini, 1-303: il fittaiuolo con questo garzone ed un altro
mettesi in agguato: uccidono e rubano il contadino, e son condannati tutti e tre
fratelli stavano in agguato mentre ella passava il cancello della villa con la sorellina in
in un giardino in agguato e ascoltare che il vento muove le foglie appena (le
nomini, che come avesser veduto trapassare il nemico, dovessero levarglisi alle spalle.
quando e notte tutto fa paura: il tronco di un albero diventa un uomo
in folgorante vittoria! deledda, ii-923: il bambino stava presso la porta-finestra, coi
gattino in agguato. bontempelli, 8-117: il mozzo teneva l'occhio alla clessidra in
madre. idem, 37: il buon uomo per la paura che ebbe,
bernardino da siena, 576: come il sole si leva, e le fiere salvatiche
aggiunge e unisce col mal volere, il qual è proprio del demonio.
stato aggueffato e chiuso là, dove il sole dà a scacchi. =
). montecuccoli, 2-109: il disciplinare l'esercito richiede grande spazio di
, ancor più. magalotti, ii-72: il quale [mosè] sappiamo essere stato
tal genere di battaglia con quel possesso, il quale è proprio non di un principiante
ugolini, 16: agguerrito: è curioso il vezzo di alcuni moderni, i quali
vale più sempre la geniale ispirazione e il felice impeto del soggetto verso la realtà
19-290: era secco, allampanato, con il viso aggufito. = deriv
, imbrogliare. cantini, 12-19: il medesimo osservino quelli, che ne riceveranno
dell'arte della seta, 2-19: debba il pesatore fame la tara secondo l'
imbroglio, inganno, raggiro. buonarroti il giovane, 9-253: egli è..
un sol pur per paese, / sarebbe il mondo tutto un grande agguindolo.
un aghetto, si dimenava e trattenevasi il meglio che poteva. note al malmantile,
. nella lingua parlata, l'aghetto è il cordoncino con insieme due punte;
lo volevo strappare; gli era il più bello aghettóne nuovo! finalmente,
stridendo lieto l'aghirone, / né teme il colpo o l'unghia del falcone.
marino, 7-21: l'aquila imperiale il sol vagheggia, / col rostro il petto
il sol vagheggia, / col rostro il petto il pelican si fere, /
sol vagheggia, / col rostro il petto il pelican si fere, / va 'l
ziero a l'aghiron talora / spuntando il lungo rostro e i curvi artigli,
in firenze. idem, 12-1: volle il detto duca [d'atene]
vi venissi voglia d'orinare e v'increscesse il levarvi, pisciate nel boccale. firenzuola
: un esorcista al quale pute il fiato / i demoni ha scacciato, /
agiarono le persone e'cavalli come poterono il meglio. livio volgar. [crusca
. [crusca:]: elli lasciarono il consiglio, ed agiaro i loro corpi
per costui la qualità dell'avaro, il quale, per non diminuire l'acquistato,
della vita, per le quali avanza il tempo a non far nulla. saba,
vita, a alzarsi tardi, finché il sole non era alto nel cielo non saltavano
agiatezza era, perché, subito che il primo lavoro era prosciugato, tornava sopra
domenicale intorno alle loro persone, era il logico compenso di tanta fretta dovuta usare per
di tanta fretta dovuta usare per tutto il resto della vita, il lusso derivante da
per tutto il resto della vita, il lusso derivante da tanta febbre, la
, e piacentero poco, dice [il saggio] è da donare a bisognosa persona
d'elsa posto nel nostro contado, il quale, quantunque picciol sia, già
dice, da uomini agiatissimi. buonarroti il giovane, 9-255: ve'che ti ritrovai
: le poche famiglie agiate si provvedono il loro bisogno nel capo-circondario...
... dove mandano nei dì festivi il servitore. negri, 2-501: agiata
si vide risorgere l'agricoltura, animarsi il commercio; la sussistenza divenne più agiata.
.. come a l'ostello / agiato il porti anzi più fosca sera: /
novissimo principe. pirandello, 5-291: il sarto, per vestirgli quelle gambette, era
i-242): che senza gambe in terra il fe'cadere, / acciò che agiato
: la buona pulce, veggendo apparire il lume, in quattro salti se n'uscì
, e posesi al sicuro; ma il povero peregrino, per essere agiato, e
cintola, e mi borio di essere il marnato ritratto di don agiato da cavai
, come insegna la lingua comune. il guaio si è che ne han derivato
'e 'agibilità ', de'quali il secondo è molto usato e potrebbe sostituirsi
: l'uno e l'altro d'accordo il ferro trasse, / e si venne
duro servir. carducci, ii-8-199: il cuore tenero, il senso voluttuoso, e
, ii-8-199: il cuore tenero, il senso voluttuoso, e lo spirito agile
, / non men che all'acque, il moto impresse. 4.
abside della chiesa. fracchia, 675: il vento... segnava nell'ombra
5-18: la natura aveva voluto dotare il corpo... d'una certa agilità
facondia. ojetti, 40: quando il tuo corpo invecchia, vedi che la
tommaseo [s. v.]: il passaggio è ristretto ad indicare un gruppo
generale e del semplice passaggio e di tutto il contesto passeggiato della melodia. idem [
guerra, a agilitare e ad afforzare il corpo. = deriv. da
che la lingua è dirotta, che il braccio è agilitato, col continuare ad
830: saltò dunque agilmente, nonostante il buio e i suoi molti anni.
per la sua pronta oscillazione, e il deriv. agiunàtor -óris 'qui parvo lucro
qui parvo lucro moventur ». per il verbo si veda (nel senso di
345: or sì t'ho letto il salmo!... i sì 'l
tasso, 13-14: a noi fia [il caldo] men grave in città piena
, 2-7 (209): incitandogli il buio e l'agio ed il caldo del
incitandogli il buio e l'agio ed il caldo del letto, le cui forze non
tratto vide tempo ed agio, / il popol ragunò tutto al palagio. annotazioni
(377): di dare ai concorrenti il comodo di studiare, non se n'
-avere, dare agio: avere, offrire il tempo, l'opportunità. mostacci
grande agio. tasso, 10-48: il mago gli disse: -or vuoi tu darli
paese d'entrare in casa a portar via il resto. giusti, ii- 265
invece di buttar giù in fretta e furia il boccone, si mangiava con agio borghese
. m. villani, 11-44: [il visconti] preso in prima agio,
celle / tesse di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli
iii-364: nel suo morbido letto ombrando il lume / padiglione si leva alto e
. l'insieme delle comodità della vita: il benessere materiale e la tranquillità di spirito
materiale e la tranquillità di spirito, il piacere che ne deriva. dante,
castello di sammi-soffici, v-1-125: si è il santo delle incisioni agiografiche, fulgor tutto
appiede fra le bestie pacifiche e incantate, il sapiente della stampa guente / e tra
puro e terso / passa amico degli agi il tempo estivo. magalotti, i-664:
vati i due capponi ed il vino e l'uova, a casa se
e serra. idem, 23-46: dicea il romito: -statevi a vostro agio
abbate tagliazucchi. idem, ii-37: vedi il bel muso che debbo avere perché le
dalle finestre, dalle feritoie, poteva il signore contare a suo bell'agio i
, s'io giaccio in riposo, il tedio assale? tommaseo-rigutini, 258: se
: vo'farlo quando mi ci porterà il genio, farlo con amore; se
trovarsi bene. cuoco, 1-157: il carattere e le intenzioni dei popoli non
di denari. -ant. fare il proprio agio: fare i propri bisogni.
agio di fare una cosa: avere il tempo, la possibilità di farla.
io ebbi l'agio di parlargli, io il pregai in questo modo. bettola,
novellino, 99 (161): udì il padre e la madre fare romore nell'
già in tacito), da cui il fr. aisance. cfr. leopardi,
: da aise, ecc. derivò il nostro agio agiato agiatamente. agiografìa
, ispirato. lami, 2-27: il cardinal baronio, all'anno 31, disse
redi [crusca]: resta il serenissimo granduca pienamente soddisfatto del suo modo
prime strette. rajberti, 2-124: il cielo ci preservi dalla loro operosità funesta
la materia nera, grossa. ma se il fuoco più age, la fa vetro
802: doveva essere una tanta mole [il vascello] come un agitabil castello in
agitante. viani, 14-423: apparve il vescovo mitrato agi tante il
il vescovo mitrato agi tante il pastorale d'argento con il piviale rutilante;
tante il pastorale d'argento con il piviale rutilante; egli, benedicendo
loro. tasso, 6-i-176: giaceva esposto il peregrino ulisse, / mesto ed
rino, 225: l'aggira [il dardo], il mesce...
: l'aggira [il dardo], il mesce... né d'agitarlo
trovare un ritiro tranquillo, e che il suo poco merito sia forse quello che lo
casa. parini, xiii-21: ma il tuono e il vento e tonda /
parini, xiii-21: ma il tuono e il vento e tonda / terribilmente agita tutti
maggiore atride. /... e il cavalier nestorre / agitava le sorti:
: l'aura montana, calando già il sole, d'intorno / al giovin
intorno / al giovin capo le agita il vel candido. pascoli, 209: son
foglie / che al ceppo delle quercie agita il vento. serao, ii-145: le
che regge due faci le cui fiammelle il vento agita e allunga. palazzeschi,
, i-274: meglio... estimo il persuadervi con alcuna ragione, o lasciar
per se stessa vi persuada, che il piegarvi o l'agitarvi col movimento degli
non si scaglierebbe contro uno di costoro, il quale alla lettura del più bel pezzo
di lasciarsi agitare dall'azione che fa il poeta sopra ogni cuore sensibile, si
cadendo sulla settima sillaba... il verso non è dolce? parini,
fragor di calde / precipitose rote e il calpestìo / di volanti corsier, lunge agitasti
di volanti corsier, lunge agitasti / il queto aere notturno. idem, giorno,
notturno. idem, giorno, ii-536: il volto / fu spruzzato d'essenze a
ella rinvenne alfin: l'ira, il dolore / l'agitavano ancor. idem,
de la sorte d'amore, onde fu il giorno / agitato e sconvolto. bertola
ingrandiscono. foscolo, ii-2-9: domanda [il cuore] di agitarsi e di agitare
agitarsi e di agitare, perché sente che il moto sta nella vita e la tranquillità
nulla agiterà nostro intelletto, / tranne il proprio diletto / d'amar senza confine
vita agitava l'anima capace / e il forte ingegno. b. croce,
l'amore è la vita * può essere il detto di un poeta che noti un'
ogni parte intanto / agitava i destrieri il grande ettorre / di bel crine superbi.
avevano proibito all'assemblea medesima di mantenere il presidente che aveva creduto di poter eleggere
rifl. machiavelli, 65: [il dittatore] agitata la causa sua, ne
3-41: agita in riva dell'isonzo il fato, / italia, le tue
, e taciturna / su te l'europa il suo pensier raccoglie. foscolo, v-170
conflitto tra quelle due forze s'agitava il destino d'alcuni milioni di uomini. idem
b. croce, ii-9-119: il problema che si agitò precipuamente nell'età
: anco t'aspetta / veder talvolta il mio signor gentile / furiando agitarsi, e
710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge un bosco
, iv-2-1205: certe danze arabe in cui il solo ventre s'agita incessantemente in un
ii-788: ricordo che al primo vedere il mare, che era appena increspato, il
il mare, che era appena increspato, il movimento delle onde mi sembrò prodotto dall'
graveolente. soffici, ii-195: precipitando il male verso la catastrofe, la povera
luce crepuscolare. pea, 3-59: il cencio penzolava di fuori, si agitava
dal vento, ondeggiano, par proprio il verde mare che si agiti. viani,
che si agiti. viani, 19-324: il paiolo del focolare che s'agitava come
, 4-91: ogni pochino sbuffava per il caldo,... e agitavasi con
peschi cominciavano ad agitarsi animando di sé il paesaggio intorno. -figur.
male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore. pellico, 17ó:
mezzo al confuso agitarsi delle menti, il pretendere che la letteratura sorga e rischiari il
il pretendere che la letteratura sorga e rischiari il cammino alle moltitudini. d'annunzio,
porre ostacoli alla noia, perché allora il pensiero s'agita e fa patire;
pericolo, liberticida: l'agitarsi, il raccogliersi di miseri operai e di
: « ponga mente al verbo agitare, il quale,... è
sana è necessario, che non solamente il moto locale, o circolatorio, ma
lieve sussulto. deledda, ii-635: scriveva il suo compito di scuola con un ginocchio
di là a seguire un moscone agitato tra il vetro e lo sportello. idem,
ondate ardenti. ojetti, i-55: [il monumentone] ha il baldacchino di bronzo
i-55: [il monumentone] ha il baldacchino di bronzo e le agitate cortine di
2. violentemente mosso, tempestoso (il mare). tasso, 12-63:
noto / cessi, che tutto prima il volse e scosse, / non s'accheta
cadeva la notte, faceva freddo, il vento rombava con un fragore di mare
di mare agitato. alvaro, 9-491: il golfo di napoli, d'una bellezza
ai combattuti affetti. beccaria, ii-346: il tenore di vita più agitato e laborioso
per un corto momento s'intese distintissimo il rotolio del treno nella notte e il
il rotolio del treno nella notte e il ritmo cadenzato delle nostre respirazioni agitate.
eroi di generosi / cavalli agitatori era il primiero, / quando intorno a ulon
combattea. idem, 17-27: che valse il fior di gioventude / a quel tuo
che è fissato al centro del recipiente, il quale contiene il liquido da agitare,
centro del recipiente, il quale contiene il liquido da agitare, ed è fornito di
fornito di alette o assicelle che sbattono il liquido o lo tengono rimescolato. c
gadda, 2-88: macchine agitatrici per fare il burro. 6. dimin. agitatorèllo
(v. agitare). per il n. 4, cfr.
del vascello. pellico, 178: il mio polso però batteva coll'agitazione della
batteva coll'agitazione della febbre, e il capo dolevami forte. d'annunzio,
temendo di mettermi in agitazione per tutto il giorno. manzoni, pr. sp.
disponeva alla sincerità, non potè dissimulare il fatto a sua moglie. idem,
della camicia; a questo punto tutto il respiro, che gli si era compresso
potuto ricercare altri gaudii dopo aver gustato il supremo? come il suo spirito aveva potuto
dopo aver gustato il supremo? come il suo spirito aveva potuto accogliere altre agitazioni
reggessi tuttavia. bontempelli, 6-210: il ricordo s'annunciava come un ronzìo da
. palazzeschi, 1-40: mi ha invaso il desiderio di muovermi... e
terribile agitazione avevo col mio tremito spento il cerino io stesso, prima di porlo
stupita dell'agitazione che suscitò in lei il mio racconto. gli occhi le si accesero
accesero di una luce avida, tutto il viso le si arrossò di compiacimento.
). cuoco, 1-31: il minimo timore dovea produrre, come difatti
ai buoni. manzoni, 1076: [il bisogno di ristabilir l'ordine era]
: dopo lunghe pratiche e agitazioni, il re fece nuova pace con l'arciduca.
e così ci imparano come si possa sofisticare il patto antico, ridurre i diritti del
pozzi fatti in terreni alti e sani sopra il pancone, o agliaia, e
noioso. grazzini, 3-1-82: e il gello, buon maestro al paragone,
andassero in farsetto, / chi sellerebbe il mulo allo stradino? 2.
. bencivenni [crusca]: condiscono il pasto con gli agliet- tini minuti e
fiori in ombrella bianchi o rosei: il bulbo a spicchi è adoperato come condimento
a spicchi è adoperato come condimento per il suo sapore acre e piccante.
106: è un altro mordente, il quale si fa per questo modo: togli
e fanne salsa, e intignivi dentro il pane o la carne. savonarola, iii-213
per medicine di contadini. prima di tutto il capo è vestito di sottilissime bucce tra
. fanzini, ii-291: egli soffregava [il pane] con aglio, cospargeva di
orchidee selvatiche, bianche e verdi come il fiore dell'aglio. papini, 28-33
marinate con taglio. slataper, 1-38: il suo rutto puzza d'aglio e le
pavese, 5-89: sopra una cassa contro il muro c'era una zucca, due
intende non la freschezza, che denota il verde dell'aglio, ma il colore,
che denota il verde dell'aglio, ma il colore, che essendo nella faccia dell'
d'aglio: riuscire sgradevole. buonarroti il giovane, 10-880: i'ti vo'percurar
discendenza in linea maschile. buonarroti il giovane, 9-697: fin qui cognita ho
son frutti della mandria l'agnellatura, il latticinio, la lana e lo stallatico
tu doverresti conoscere, appresso, / che il lupo non va mai cogli agnellini.
vezzeggiativo. nievo, 255: ma il buon padre li consolava, li calmava,
incontanente ch'è nato, quando vede il lupo, incontanente il fugge, che
nato, quando vede il lupo, incontanente il fugge, che non avrà mai veduto
che non avrà mai veduto lupo, né il lupo non avrà talora mai mangiato
mai mangiato agnello, e sì il fugge così, immantenente conosce ch'egli
5-82: non fate com'agnel che lascia il latte / della sua madre, e
(2): pone esopo che il lupo e l'agnello, a uno fiume
2 (2): e bevendo il lupo dalla parte di sopra del fiume,
sé, che dal lupo seguita: e il lupo non per odio dello agnello,
molti hanno per migliori gli agnelli nati il verno, che quei della primavera,
214: stimi dunque nimico / il monton de l'agnella? de la
de l'agnella? de la giovenca il toro? idem, 8-6-645: fra molte
fra molte pecorelle in ampia mandra / il simplicetto agnel scherzando a salti, /
iii-395: mena per pascolar l'erbe il pastore / l'agnelle al piano e
si stilla / alle nodrici nelle poppe il latte / con larghi rivi, ed agli
abbonda. leopardi, 7-31: e il pastorei ch'all'ombre / meridiane incerte
ne'lor chiusi si levò più forte / il vagir degli agnelli e dei capretti.
belati di agnello. saba, 313: il bianco agnello che sul verde prato /
sul verde prato / pascola è in parte il mio dolce fratello; / che il
il mio dolce fratello; / che il suo destino egli non sa, coltello /
, 1-30: l'agnello così fugge il lupo, la cerbia così fugge lo leone
la virtù dell'umiltà all'agnello, il quale si è il più umile animale che
all'agnello, il quale si è il più umile animale che sia al mondo
intendere quei giovani, i quali abbandonano il mondo e i parenti, e fanno
, xxi- 937 (21): il lupo, ubbidiente, se ne va con
venia paziente. marsilio ficino, 2-154: il vero amatore la gioventù da falsi amanti
: non altrimenti che diligente pastore difende il gregge degli innocenti agnelli da la pestilenziosa
e bianca lana / che già vestiva il mansueto agnello / vestita ancor ne'boschi
/ e sul placido bue: né il truculento / cor gli piegàro i teneri
lingue lambenti tortuosamente / la man che il loro fato, ahimè, stringea.
. carducci, 527: egli [il mio cuore] è tenero e duro,
ti hanno sgozzato. gentile, 3-277: il lupo è lupo con la ferocia crudele
istinto carnivoro, e l'agnello è il mite agnello che col muso basso va brucando
diventa per necessità simile al lupo e come il lupo deve essere ucciso. viani,
lecca la mano che lo trascina verso il coltello. 3. simbolo di
la gran cena / del benedetto agnello, il qual vi ciba / sì, che
innocenti giuoca fra i santi fiori. il bue e l'asinelio che l'hanno
era stata voluta in legno per ricordare il sacrificio dell'agnello. 4. figur
dell'agnello. 4. figur. il credente cristiano. bibbia volgar.,
: -in verità, signore, tu il sai come io ti amo. dissegli iesù
, poi che veduto l'ebbe [il lupo], appena dire: -domine,
-domine, aiutami! -, che il lupo le si fu avventato alla gola,
agnelletto. segneri, iii-3-250: fino il lupo lascia talora quell'agnelletta, che
v. tortellino). buonarroti il giovane, 1-3-14: venivan via le minestre
occultata. pascoli, 998: cala il cappuccio, stringe a sé la cappa
proceda da parole dette, non perché il contesto de la favola necessariamente le ricerchi
favola necessariamente le ricerchi, ma perché il poeta vuol che si dicano. idem
cose inanimate come quella d'edippo, il qual riconosce il bosco sacro a le
come quella d'edippo, il qual riconosce il bosco sacro a le furie, e
portato per arte magica; ma questa il più de le volte par che abbia per
commedia] è lo scioglimento del nodo, il quale si farà come a caso,
de luca, 1-1-201: distinguono se il refutante abbia fatto o no l'atto
, st., 1-109: ferma il pie', ninfa, sovra la campagna,
, così lupo agna, / ciascuna il suo nemico suol fuggire. sannazaro,
: con le proprie mani uccise [il sacerdote] una bianca agna, e le
350: pasce l'agna l'erbette, il lupo l'agne, / ma il
il lupo l'agne, / ma il crudo amor di lagrime si pasce. marino
non chiede, / né da l'agna il montone / comprar mai suole il naturai
agna il montone / comprar mai suole il naturai diletto. stigliani, iii-294: così
, 196: van per tutto concordi il lupo e lagna. = lat
rapidamente e con energia. buonarroti il giovane, 9-138: aggiustare e fermar
.. rende casto colui che il porta, come l'agnello. dome
, osservando castità, si fanno il letto da dormire di queste foglie. soderini
messo sotto, e mangiato o beuto diminuisce il seme genitale. idem, iii-322:
lagnocasto. d'annunzio, ii-96: e il fior violetto del- l'agno- / casto
castus, dal gr. étyvoi; (il nome specifico della pianta) interpretato come
dalla filosofia o teologia, per indicare il non conoscere o non voler conoscere:
l'ombra del trascendente, si fa il buio; e nel buio si può introdurre
e, in prima, nient'altro che il buio stesso; e si ha in
liturgica di invocazione a gesù cristo sotto il nome simbolico dell'agnello (recitato nella
quella parte della messa, nella quale il sacerdote, battendosi tre volte il petto,
nella quale il sacerdote, battendosi tre volte il petto, recita ad alta voce la
non far danno a lei, / il re fece giurar su xagnusdèi.
= adattamento del saluto di giovanni il battista a gesù: « ecce agnus
all'altro capo, per farvi passare il filo (di forma particolare e spessore
102): e quando era lavato [il cavaliere], ed ella li apparecchiava
uno pezzo fatta ad ago: così era il vestimento di gesù cristo. bartolomeo da
per lo foro dell'ago puote passare il cammello, che non puote l'uomo
l'altre è assai l'ago, il fuso e l'arcolaio) io intendo di
che senza scaricare della sua soma il cammello entrar non vi potea, ma
, che quella parte che ti dà il vedere è minore che una cruna d'ago
che v'avverrà come allo spilletto: il quale persuadendosi d'esser penetrativo anch'esso,
superba. idem, 20-95: grida il crudel, ch'a l'abito raccolse /
: / meglio per te s'avessi il fuso e l'ago / ch'in tua
con la quale scrive con la penna il più spedito scrittore. baretti, ii-61
carta per lo più turchina, nel quale il fabbricante pone qualche centinaio, o altro
de l'ago verga, i-59: prese il ricamo che aveva accanto, ma le
maniche del giubbone. pascoli, 62: il bimbo dorme sopra lo sgabello, /
da siena, i-46: quanto è il tempo nostro? è quanto una punta
prima euforbio e poi pittagora. buonarroti il giovane, 10-951: va't'innamora,
ago. d'annunzio, iv-2-339: per il terrore... ho sentito i
, ii-728: in fondo al sentiero il sole cadeva sopra una striscia di mare luccicante
se ti muovi, te li senti pungere il diavolo sa dove. 3. locuz
gli aghi morti. idem, iv-2-1003: il sole basso... per- coteva
nell'ombra. tutto ne rosseggiava come bragia il suolo coperto di aghi aridi. negri
che di vespa / punto m'ha il cor amor d'ambedu'loro. giovanni da
vostri dolci baci / de l'api è il dolce mele / e v'è l'
impronta... / per trafiggermi il cor di pungent'ago. 8
oscillando su un quadrante graduato, indica il peso. buti, 29:
dita della mano manca vi resta appiccato il braccio della stadera. g. del papa
orientarsi con una delle sue punte verso il nord): è parte essenziale di strumenti
. calliope sono la mia calamita e il mio ago, le quali m'addirizzano e
conferire all'ago magnetico... il drizzarsi sotto un meridiano verso i poli
tutta la notte e all'alba rifece il punto e gli aghi eran tornati alla
. -negli orologi a sole, il ferro che proietta l'ombra sul quadrante
nomato ago,... e ha il muso lungo e molto aguzzo; e il
il muso lungo e molto aguzzo; e il medesimo è cosi duro ed aspro,
è cosi duro ed aspro, che consuma il ferro a guisa d'una lima.
, che le radiazioni raggiungono filtrando attraverso il metallo. -ago da sutura:
/ alcun non è che abbia avvezzato il cuoio / più di costor all'ago
superficie di questa, o appena sotto il cutaneo. 11. cristallo di
: terrore delle galline di guardia, il locomotore-pialla sopravviene... e dietro tutto
locomotore-pialla sopravviene... e dietro tutto il traino e il fragore battuto del direttissimo
. e dietro tutto il traino e il fragore battuto del direttissimo, iterato iterato a
segnale di questo puzzolente agognaménto, il disordinamento di man giare il
il disordinamento di man giare il pane e del masticare e prendere il cibo
giare il pane e del masticare e prendere il cibo. = deriv. da
spersi su la terra e agognanti il cielo. idem, iv-2-612:
tale era la misteriosa volontà che poteva investire il poeta nell'atto di rispondere all'
a lei non tarda i passi il lungo manto / né 'l suo valor
agogna / che sua perdita stima il vincer tardi. idem, 20-105: come
: senza offesa / ritrarsi agogna, ed il mo mento aspetta. leopardi
borgogna / che nulla attinge e tutto il mondo agogna. idem, 1033: a
tergo mi lasciai la grama / che il mondo dice poesia, lasciai / i deliri
uomo che era riuscito soltanto a ottenere il contrario di quel che l'anima sua aveva
come le serpi in letargo quando agognano il pasto e non possono risucchiarlo. saba
, 371: e cedere / deve [il cane] al più forte,
come alla sorte nemica. / ne ha il danno, / non mai vergogna /
viii-2-168: agognare è propriamente quel disiderare il quale alcuna dimostra veg- gendo ad alcuno
, qualche giorno addietro, aveva chiesto il prezzo con vivo desiderio di comperarla.
d'agonal polve, quanto è vasto il circo, / corron ricorron come folgor ratti
sacro agone / venne dotto a mostrare il suo bel canto. c. e.
pulci, 24-146: or chi vedesse il sanguinoso agone / dove fu battaglia.
ne l'ampio agone, / se volge il corno a i cani ond'è seguito
e mirò; ben che lunge, il fer soldano: / mirò, quasi in
stato umano, / i vari assalti e il fero orror di morte, / e
e morbide aiuole de'giardini / sono il lor dolce agon. b. croce,
agon. b. croce, ii-9-46: il disdegno che l'artista talora prova.
morboso che precede la morte, durante il quale si perde la coscienza (con
della morte, una tal soavità dentro il cuore, che gli parea non so che
, della mia coscienza, di tutto il mio essere, e pronunciarla, questa
fuggivo a te per soccorso, e il male / s'abbatteva in misero pianto
, ii-312: ad accorciargli l'agonia, il più anziano dei tre gli affondò con
dei tre gli affondò con un pugno tutto il coltello. 11 bestione non si mosse
. -per simil. (e indica il momento che precede la fine: di
giaceva a occhi spalancati, e cercava il sonno di qua e di là, -e
agonia. tommaseo, 1-418: scrivo il mio testamento letterario, già in agonia
, non un segno di vita. il lampione all'angolo languiva nella sua agonia
, sai; non ho paura. ma il pensiero delle nostre bambine, di nostra
d'annunzio, iv-2-415: un asceta il quale, rinnovellando il senso originario della
: un asceta il quale, rinnovellando il senso originario della parola austera, volesse come
gelid'ombra / cuopron abeti e faggi intorno il suolo, /...
... francesco nella mente il duolo / di cristo in croce,
di morire; rimaneva immobile, come sotto il secondo colpo d'un maglio invisibile,
ojetti, 23: molte anime nobili amano il prossimo loro soltanto quando è miserabile,
, iii-452: s'è di gemme odorose il campo adorno / quando vagisce il sol
odorose il campo adorno / quando vagisce il sol, gemme più belle / addita allor
belle / addita allor che agonizzante è il giorno. targioni tozzetti, 12-9-16:
fra giordano [crusca]: quando il cristiano povero stentatamente agonizza e muore.
. viani, 19- 349: il petto era una gabbia d'ossa e d'
dove pareva si dibattesse, agonizzando, il cuore. 2. per simil.
bùgnole sale, iii-235: su quel tergo il mio cor spiega le piume / e
s'era vero quello che sentiva, il cuore mi agonizzava. nievo, 290:
: se venezia era de'governi italiani il più nullo e rimbambito, tutti dal più
combatto ', nell'uso cristiano 'subisco il martirio ': perciò 'morire nella
greci tenevano le adunanze pubbliche e il mercato; piazza. carducci,
, curvo a la terra / il capo venerando. idem, 361: ombra
fille-de-chambre trasse, senza aprir bocca, il suo agoraio, infilò un ago; e
carena, 1-288: anche chiamasi agoraio il fabbricante e il venditore d'aghi.
: anche chiamasi agoraio il fabbricante e il venditore d'aghi. = deriv
lena con le cicale che strepevano sotto il gran sole. idem, 9-66:
raccolto che si fa in agosto; il fieno che si miete nel mese di agosto
si fanno nati di agosto perché hanno il vezzo di voltolarsi nelle acque.
dall'uno lato dell'agostaro improntato era il viso dello 'mperadore a modo di cesari
: riccardo da san germano ci scopre il tempo in cui si fece la battuta
alberi i cui tessuti, avendo già subito il processo di agostaménto, si sono trasformati
. b. croce, ii-7-278: il sentimento, che può dirsi luterano o
agostiniano, della coincidenza tra la grazia e il merito, tra la volontà divina e
merito, tra la volontà divina e il fare umano. 2. che segue
dottrine agostiniane. negri, 2-787: il padre priore del convento, che m'è
.. essere ciascuna di quelle lampade il segno della presenza spirituale d'una delle
anime. c. dati, 3-96: il padre avellino agostiniano ebbe alle sue prediche
un cadavere. agostinismo, sm. il pensiero filosofico e teologico di s.
anno: è, con luglio, il più caldo dei mesi estivi (nell'emisfero
. scala del paradiso, 9: il sommo calore del mezzo dì,.
: [l'usignolo] suol covare o il maggio o l'agosto, facendo
maggio o l'agosto, facendo il nido per le macchie e boschi, in
de marchi, 415: fu durante il tempo delle corse d'estate, verso
pianura sterminata nell'agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli
drizzano smaniosi. idem, 1-163: il lichene secco ingrigia sulla roccia bianca, gli
agosto. manzini, 10-43: neppure il gran sole di agosto riuscì a colorirgli la
a cantare. rivede / lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati / che in
agosto oramai non era lontano, presto il paese sarebbe diventato mèta di troppo modeste
festa d'agosto (un tempo, il primo giorno del mese, ora il quindici
, il primo giorno del mese, ora il quindici). varchi, iv-290:
quindici). varchi, iv-290: il dì primo d'agosto, il quale per
iv-290: il dì primo d'agosto, il quale per la carestia di tutte le
ferrare, com'è usanza. buonarroti il giovane, i-557: ferragosto mi ad-
= lat. augustus 4 agosto ', il sesto mese del calen dario
, / poppa le capre sì che il latte secca. = dal gr.
ornamento si fa in due modi: il primo si dice agramente e con aspre
11-54: i nostri per studio d'avere il giglio del trombettino, perché il segno
avere il giglio del trombettino, perché il segno non venisse alle mani de'pisani,
censori rurali, o, come sotto il governo di ferdinando ii, un magistrato agrario
nido eritreo, i-154: necessaria cosa sarebbe il far rinascere i popoli mediante una savia
delle macchine. idem, i-685: il credito agrario si fa all'agricoltore in quanto
in quanto coltiva e produce, mentre il credito fondiario si fa a qualunque proprietario
ii-i secolo a. c.) il problema della redistribuzione dell'agro pubblico ai
legislazione romana, regolavano l'uso e il possesso dell'agro pubblico. giamboni
abbiendo con promes- sioni e con doni il popolo di roma in gravissime discordie commosso
legge agraria ch'era fatta, laonde il fratello di gracco era stato morto,
idem, i-60: mentre cicerone prendeva il consolato, il tribuno della plebe servilio
i-60: mentre cicerone prendeva il consolato, il tribuno della plebe servilio rullo propose una
legge agraria, la quale, sotto il pretesto del sollievo dei poveri, abbandonava
, / orecchini, agrimani, e il calessino / pari al carro del sol
afflitto per troppo digiunare, e agrestando il corpo di molta astinenza. 2
/ e l'ime valli intanto odo il frequente / suon d'agresti canzoni.
avanzate. boccardo, i-65: sotto il peso dell'abitudine e delle tradizioni,
delle tradizioni, i popoli agresti riguardano il giogo come condizione necessaria di vita.
tanto semplice, che pareva condotta secondo il flauto di tre note tagliato nella canna
tempi ruvidi ed agresti pur si leva il canto della poesia. viani, 14-271:
. palladio volgar., 10-16: il sugo della mora agresta farai un poco
perfetta. d'annunzio, ii-710: e il latte agresto piacemi del fico / primaticcio
ché 'l mal d'amor non è pesante il sesto / ver ch'è dolce lo
. balducci pegolotti, 86: il quale diritto si paga di ciascuna mercatanzia
a sentire fame... e il maggiore sussidio ch'avessono era l'agresto
agresto metterne quattro o sei gocciole sopra il detto azzurro: ed è un bel
..; danari due per uomo il giorno per e'lingi, cioè tovaglie e
agresto. michelangelo, 36-16: 'l morso il ben servir togli'a'serpenti, /
ben le tue genti, e i consiglieri il sanno, / che t'han per
. redi, 16-iv-259: ho fatto colare il vetro nel vin rosso, nel vin
loro primiera limpidezza come appunto suol fare il sugo di limone e dell'agresto e molto
e tuttora verde. anche chiamasi agresto il liquor agro che se ne cava,
agresto: rubare sulla spesa. buonarroti il giovane, 9-466: né l'albergo comporta
/ e l'aver sempre in esse il rasparello, / nell'uva del padron farvi
soderini, ii-37: l'agretto è il nasturzio con foglie piccole e intagliate;
cresce di gambo alto un braccio, fa il fior bianco e 'l seme rosso oscuro
bertola, 128: coloro... il cui sangue sia viziato per agrezza o
un agricola che con l'altrui boi sulcava il non suo terreno. giov. cavalcanti
: non vogliono che si sappia che il padre sia bifolco o agricola. leonardo,
loro agreculi, quando dall'orientali scarica il predato terreno. idem, 1-206: allora
predato terreno. idem, 1-206: allora il pero rispose: - io ne vo
. idem, 2-78: agricola: il cultivatore e lavoratore. sannazaro, 12-214:
e del sorgente pastino / lui solo è il sacerdote e lui lo agricola. caro
, cadéndo / grandine a nembi, il viator talora, / ch'in sicuro a
columella nel primo de re rustica vuole che il buono agricola conosca la qualità del luogo
fi apruzzo deve aspettare [il raccolto] fino a settembre. tommaseo-rigutini
garzoni, 1-506: le persone agricole sono il contadino, la contadina, il padrone
sono il contadino, la contadina, il padrone, l'affitavolo. idem, 1-506
o in campo arrida stoppia / contra il soffio di borea e contra il fuoco
contra il soffio di borea e contra il fuoco / che 'l cauto agricultóre insieme accoppia
vero magliuolo quello che si spicca rasente il capo che rimane alla vite. zito,
immaturo, alimenti rancidi e nauseosi formano il nutrimento dell'instancabile agricoltore. cuoco, 1-231
l'agricoltore raccoglie in un giorno solo il frutto delle fatiche di un anno.
, ove suona / del faticoso agricoltore il canto. cattaneo, ii-2-357: malferma è
d'annunzio, iv-1-800: camminando innanzi, il vecchio lodava le verzure e faceva pronostici
come quella dell'accattone, tutti palesava il tremito della mano callosa nel prendere la
: aspettavano come gli agricoltori che spiano il cielo se si avvicini la tempesta.
calvino, 1-445: l'avito rancore contro il fisco degli agricoltori figuri parsimoniosi e antistatali
. fazio, vi-8-62: cain fu il primo che in l'agricoltura / avaramente
che in l'agricoltura / avaramente avea il suo cor messo. crescenzi volgar.,
agricoltura ogni industria che si maneggia attorno il terreno e si prevale in qualunque modo
vediamo che la prima operazione che fece il primo uomo fu il coltivare la terra
prima operazione che fece il primo uomo fu il coltivare la terra, ararla, piantarla
l'agricoltura che molti altri; ma il saper piantar un sermento di vite in una
da far col saperlo far barbicare, attrarre il nutrimento, da quello scierre questa parte
e di tutte l'erbe, studiando il processo de'bachi da seta da un
dirigere ed incoraggire gli uomini, acciò cavino il miglior partito possibile dalle terre, sarà
della parola, è l'arte di ricavare il più gran frutto possibile dai capitali e
. / lauro spinoso t'ha chiamato il volgo, / che sempre verde t'ammirò
annunzio, iv-1-877: e benedetto era il ginepro che aveva tenuto chiuso in sé
stessa del lavoro che fa l'agrimensore, il cui scopo è di delineare sul foglio
cui scopo è di delineare sul foglio il perimetro delle figure misurate. idem,
verso tramontana serve all'agrimensore per orientare il fatto disegno. tommaseo [s.
architetto e agrimensore vito antonio de rosa il padre. = voce dotta,
ingegnere leva di pianta, cioè fa il disegno regolare della superficie e della figura
fiori gialli disposti in lunga spiga; il frutto è un achenio (dalle foglie
un solo estremo: per distendersi (il termine fu in uso nel sec.
, colla buccia, e ha quasi il medesimo sapore agro e acetoso, ma
p. della valle, i-334: [il frutto del lui] di sapore è
gli acini d'uva], se tutto il sole fosse per ciascun grano da sé
del grappolo: così al medesimo tempo il duro s'ammorbida, il piccolo in
al medesimo tempo il duro s'ammorbida, il piccolo in grandisce, il
il piccolo in grandisce, il verde passa in vermiglio, l'agro s'
vermiglio, l'agro s'insapora, il maturo ricuocesi e perfeziona. vallisneri, 1-760
vaporoso odorifero ricinto / vive e germina il cedro, e a fin matura / l'
/ l'agro fimon suoi parti e il biondo arancio. tommaseo-rigutini, 156: il
il biondo arancio. tommaseo-rigutini, 156: il limone è agro, non acido,
dicevano di sì col capo, sorseggiando il vinetto agro, ristorandosi la schiena al
quel dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fiate ch'i'
già mi fu col desir sì dolce il pianto, / che condìa di dolcezza
agrissimo pugnatore. idem, v-126: il luogo da'ricurvi aratri a qualunque morso con
112): a que'tempi soleva essere il lor mestiere... con belli
donna. seneca volgar., 1-48: il pensare agli amici che vivono, è
bandello, 1-11 (i-140): il marito, fatta un'agra riprensione a la
via di costì! » gridava agro il custode / della prigione. e. cecchi
, stizza. fracchia, 483: il suo viso agro di zitella non esprimeva
di questa porta, introduce l'autore il suono agro che fece la porta tarpea
5. figur. che ha il colore del limone (verdegiallo).
una bicicletta pitturata di giallo agro come il ventre di una lucertola fiumatica. idem,
14-272: dietro la giostra c'è il vagone zingaresco, verde agro.
in modo aspro, crudelmente. buonarroti il giovane, 9-630: che 'l travaglio /
. croce [basile], i-204: il principe, dopo aver preso la mattina
redi, 16-viii-302: non so vedere come il sig. mar chese possa
andrebbe tradotta in italiano... anche il territorio intorno a roma chiamasi 'agro
'campagna di roma '; ma il secondo modo è preferibile al primo,
perché più conforme alla nostra lingua. il cesari disapprova il costrutto 'agro veronese'.
alla nostra lingua. il cesari disapprova il costrutto 'agro veronese'. cattaneo, ii-3-175:
d'irrigazione dell'agro monfalconese, occuparono il primo ciglione delle alture del carso. tombari
si usa e abusa. è vero che il vastissimo territorio circostante a roma si addimandò
, iv-2-414: talvolta su l'agro il tramonto d'autunno versava la lava impalpabile
iv-2- 1260: tra l'erba fioriva il porrazzo che è l'asfodelo dell'agro.
. (e indica un atteggiamento fra il contrariato e il cattivante, che dissimula
indica un atteggiamento fra il contrariato e il cattivante, che dissimula fastidio e risentimento
rosa, di che ne riceve diletto il gusto, che è accompagnato d'
stucca. cantoni, 375: il tutto lardellato di complimenti agro-dolci. panzini,
si intende di tal natura che il risentimento o il rimprovero o la
di tal natura che il risentimento o il rimprovero o la minaccia traspaiono attraverso
attacchi alla baionetta battendo le mani, il mio povero amico faceva un viso
, che col tempo diviene rancido per il formarsi di notevoli quantità di mannite e
la toscana, si coltiva per tutto il resto assai male; non si conoscono i
, e di uso vivente, è il complesso dei principii scientifici che governano l'
nei prati freschi e umidi, buona per il foraggio. qualche varietà [agrostis elegans
la gola, acciò che più lungo fosse il diletto del gusto. = deriv
agg. che concerne gli agrumi e il loro commercio (mercato agrumario, prodotti
12-44: chi è quel poltonier che tiene il lume? / cacciatei via, e'
allegano i denti anco a te; così il vedere che altri si cruccia, turba
. idem, iii-208: procacciato adunque il vaso e procurato d'aver- velo nutrito
do a credere che non vi sia alcuno il quale ragionevolmente possa dubitare se il cedrato
alcuno il quale ragionevolmente possa dubitare se il cedrato, che fra tutti gli agrumi
ch'è lungo il fiume / rispondeva una lunga ampia ringhiera
i-801: tentativi fatti di trapiantarlo [il bergamotto] in consociazione d'altri agrumi
copia. carletti, 118: è [il giappone] paese piacevole alla vista e
nostri limoni. redi, 16-ii-112: dare il ben venuto / piacemi a'freschi odorosetti
: quel velo, che suole investire il sugo agli agrumi. g. gozzi,
n'agucchia e per essi busi riguarda il sole. idem, 2-398: sia
piombo o di ferro..., il fuoco a'piedi il tormento della celata
.., il fuoco a'piedi il tormento della celata, i dadi infuocati,
cura e applicazione). buonarroti il giovane, 9-461: aghi da agucchiare e
che preme: / per altri tutto il giorno hanno agucchiato, / hanno agucchiato
, i-545: la padrona dall'angolo dietro il banco dove agucchiava placidamente, si levò
di solito agucchiava in silenzio, quando il discorso cadeva sui parenti del marito si
, ch'ognun n'è vago. buonarroti il giovane, 9-137: legator,
. penetrare. michelangelo, 261-79: il perché è magro [il dubbio],
, 261-79: il perché è magro [il dubbio], e 'ntom'alla
novellino, 90 (173): il talcone... videsi sotto un'aguglia
oro fatta in figura d'uno fanciullo, il quale gittava inverso l'aguglia una palla
dare, e l'aguglia sollazzando ischifava il colpo, e la palla ritornava per
(104): egu hae ancora il signore grande abondanza d'aguglie, colle
leone. cantari, 175: po'cavalcava il damigel selvaggio, / fuglisi innanzi un'
a lui, come l'agnella il lupo, come la cervia il leone,
l'agnella il lupo, come la cervia il leone, come le colombe l'aguglia
salvo ove 10 'mperadore suo padre portò il campo ad oro e l'aguglia nera
e l'aguglia nera, egli portò il campo d'argento e l'aguglia nera.
imperiale e tutto l'altro resto era il campo cilestro a gigli d'oro.