d'annunzio, v-1-500: non adopero il martello né l'incudine. non amo
avea costrutto, / che lampeggiando abbarbagliava il sole. 5. intr.
, 192: una vetrata / a mezzo il poggio razza ed abbarbaglia. pirandello,
ariosto, 2-55: forza è ch'il mira abbarbagliato reste. caro, 12-510
la percossa abbarbagliato e fermo. buonarroti il giovane, 9-541: al resto adesso,
le faceva socchiudere gli occhi abbarbagliati, e il rumore che la stordiva gradevolmente, la
, 108: guardava con occhio abbarbagliato il mare. bocchelli, i-450: gli
amante allor si crede, / ch'ella il cerchi privar della sua vista.
ismemorata e abbarbagliata e sciminita. buonarroti il giovane, 9-611: egli è briaco
percuoti questa gente d'abbarbaglio. ed il signore li percosse d'abbarbaglio, secondo
abbarbicaménto, sm. l'abbarbicarsi, il mettere radici profonde. viani
sarmenti o fascine, che manten- ghino il terreno sollo e sospeso, da potervi meglio
, 1-2: 375: acciocché il vento non porti via quella rena, vi
crepacci... sulle quali s'abbarbicava il silvestre pino. negri, 1-639:
pino. negri, 1-639: [il cactus] striscia e s'abbarbica, /
negri, 1-522: io so come il germe d'un delitto / s'abbarbichi,
barbicare, deriv. da barba (con il sufi, di radicare).
liane e le ciuffaie degli oleandri apparve il vescovo mitrato. tozzi, i-246: vedeva
tra le pietre del muro che sosteneva il terrapieno. 2. figur. saldamente
invechiare alcuna mala radice, però che il mal vechio poi disteso et abbarbicato sta
bandello, 2-25 (i-920): il medesimo fa la gelosia, la quale
amante ed egli la lascia dominare, il più de le volte lo guida ad odio
aiuole, palme e convolvoli, spicca il monumento del grande ritto sopra un plinto
tronco, la testa alteramente fissa verso il cucuzzolo del rondinaio. abbarcare,
sudori patiti nel battere e nello abbarcare il grano. salvini, vii-557: e 'n
le terre subito abbicato e abbarcato il grano, per seminarle a miglio,
, cioè una mole non rotonda come il moncello, ma parallelepipeda, e fatta con
: già nelle biche s'era stagionato / il grano pingue tra 'l monodiare / delle
abbarcatura, sf. l'ammucchiare, il far covoni; disposizione a biche,
per difesa, per fortificazione); impedire il transito. g. villani
, e combat- teronsi alle barre tutto il mese d'agosto. botta, 4-1020:
; né mai si direbbe dello sbarrare il cammino con mano o con armi o
alberi, che tagliano i tronchi per abbacare il passo. 2. assol. approntare
. g. villani, 4-96: il re d'inghilteca avea affossato e steccato
1-35: presono consiglio d'abbacare tra il castello e la città. 3.
11-35: [i cittadini] cominciarono il romore e battaglia nella città, e
combatterò con castruccio e sua gente, il quale era abbarrato alle bocche delle vie.
, si erano studiati d'inter- rompergli il passo. idem, 5-315: era trani
de'tarlati, dopo la per- abbassare il vessillo, le armi: in segno di
. tommaseo-rigutini, 1126: abbaruffare, il quale altro non è che un allungamento
. pulci, 24-125: intanto tutto il campo s'abbaruffa, / comincia d'
attitudine e immagine di morte. buonarroti il giovane, 10-890: sono imbufonchiate; /
3-335: s'abbuiò l'aria, abbaruffossi il mare. = comp. di baruffare
informe abbaruffata degli alti monferrini: dopo il fatto, tutti dicevano non esser-
., 12 (215): [il garzone], tutto sbigottito e abbaruffato
, lastre di comodini o angioletti per il cimitero, mentre i riflessi dell'acqua sfarfallano
[s. v.]: meglio il suo abbaruffato che quel d'altri assettato
453): c'intendi confortare che il nostro re addomandi pace in vituperio di
, dalla cucina si apriva un varco il rumore della paletta. alvaro, 9-393:
alvaro, 9-393: si stava chiudendo il locale notturno nella straduccia accanto. il
chiudendo il locale notturno nella straduccia accanto. il fragore della serranda parve coincidere con un
abbassamento volontario, la sua presenza e il suo contegno avevano acquistato, senza che
questo, la debile testa sopra il destro omero abbassò, e dopo pic
. pulci, 2-75: orlando il vide e la lancia abbassava. ariosto,
e con ambo con giunte il ferro abbassa. monti, 13-233: imbrio
avevano risposto di fuori egli abbassava il ponte levatoio perché avan zassero
volgar., 208: ma conciofossecosaché il die già si fosse inchinato al vespro,
già si fosse inchinato al vespro, e il sole s'abbassasse al tramontare, niente
che non scorge / dove è piano il tercen né dove sorge. anguillara,
2-325: bagna di pianto la donzella il volto, / ché la terra ognor
: ma quando poi, scemando, il mar s'abbassa, / co 'l piede
abbassa, / co 'l piede asciutto il peregrin vi passa. chiabrera, 4-1-445:
le piume; / se t'alzi, il sol le struggerà col lume. galileo
: le parti della terra orientali, per il moto diurno, si vanno continuamente abbassando
, xv-556: ieri mattina alle sette il termometro appeso in uno stanzino s'era
deledda, ii-117: che giornata triste! il cielo si abbassa... si
sistina] tutta roma a vedere, ed il papa fu il primo, non avendo
roma a vedere, ed il papa fu il primo, non avendo pazienza che abbassasse
non avendo pazienza che abbassasse la polvere per il disfare dei palchi. 2
chinare, piegare verso terra. -abbassare il capo, lo sguardo, gli occhi:
. anguillara, 7-277: vergognosa ella abbassa il viso e 'l ciglio, / com'
, / 'quasi monton ch'ai cozzo il capo abbassa. idem, jì9-111: apre
/ e su l'amato fianco / appoggi il capo stanco. chiabrera, 4-3-274:
stanco. chiabrera, 4-3-274: giuditta il guardo onestamente abbassa, / e con
/ deh, se non sei scortese, il ciglio abbassa. manzoni, pr.
sul seno]. nievo, 802: il generai armandi abbassava dinanzi agli imperiali vinto
dinanzi agli imperiali vinto ma non macchiato il vessillo della rivoluzione romagnuola. carducci, 510
pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso / de la mano gentile.
gentile. dossi, 269: mario il capo abbassò, abbassò le pupille,
la voce, la luce; abbassare il prezzo. - anche intr. novellino
quando la sillaba s'abbassa. buonarroti il giovane, 9-256: tu scema il
il giovane, 9-256: tu scema il prezzo di quelle vacchette, / abbassa quei
, 1-603: abbassa la lampada, copri il fuoco, / che la stanza sia
annunzio, iv-2-1265: a quando a quando il cantico s'abbassa, trema, s'
di pianto. soffici, ii-342: il giorno s'abbassava, gli ultimi sprazzi
-figur. fogazzaro, 1-99: se il mio entusiasmo si sarà abbassato, lo
del popolo cercarono ogni via di fortificare il popolo e d'abbassare i grandi,
per farti con la mia spada riconoscere il tuo errore. fioretti, 1-186:
a'potenti forestieri. idem, 422: il quale ordine accrebbe assai la potenza di
713: così l'infido mar placido il seno / scopre a'nocchieri incauti, e
baretti, i-297: so che in bologna il padre buonafede si vanta assai e braveggia
/ mi fa nido, / m'assorbe il mio divano. 2. immergere,
soave dell'atto con cui ella affondava il viso tra le ciocche delicate. idem
, la stringeva con violenza, le affondava il viso sul collo come volesse sprofondarsi tutto
momento l'aria intorno, poi riabbassava il vasto muso ad affondarlo tra il verde.
riabbassava il vasto muso ad affondarlo tra il verde. viani, 10-87: teneva
zoccoli sul prato in pendìo per reggere il carro colmo. serra, ii-405: l'
lenzuolo funebre. slaiaper, 1-47: affondavo il braccio nell'acqua per sollevar di
nell'acqua per sollevar di colpo in aria il rospicino dalla pancia giallonera. fracchia,
ella fu finalmente nel palmento e affondò il piede fra i grappoli che fecero un
questi giuochi, mentre non erano per il brambilla che un passatempo qualsiasi,
si debbe affondarle tanto, che per il maneggiare poi la detta bussola..
l'ultima festa. tasso, 6-iv-2-59: il tuo lume scintillando appare [o santa
memorie. idem, 2-31: poi seguimmo il canale fino alla darsena / della città
. ottimo, iii-608: li aperse il vero contra la cupidigia delli uomini,
magalotti, 9-1-9: egli è pure il bel gusto trovarsi alle falde di ima
/ denti. settembrini, 1-332: per il lungo viaggio coi polsi stretti dalle manette
che salivano adagio adagio come la nebbia, il buon odore del fieno in cui si
. negri, 2-563: nascosto era il suolo da alti tappeti di foglie vizze,
. linati, 30-155: avanzando verso il mare io affondo nella sabbia fino alle
ridotto poltiglia. tozzi, 2-96: il contadino senza schiudere il pugno pieno
tozzi, 2-96: il contadino senza schiudere il pugno pieno
dei palagi perfetti. stuparich, 2-120: il loro non era un sonno, non
, 1-95: ti porto in me come il mare / un tesoro affondato.
a un ulivo quale stesa supina lungo il ruscello, o affondate nell'erba ove s'
129: egli ne pianse con il viso affondato nei cuscini, dirottamente.
, dirottamente. moravia, vii-99: il pupo dormiva, il viso bianco e
moravia, vii-99: il pupo dormiva, il viso bianco e rosso affondato negli stracci
stracci. pavese, 56: dentro il buio è affondata la nuda collina / e
occhi quasi bianchi, affondati nelle orbite; il naso adunco; le mascelle ampie e
e forti. tozzi, 2-98: aveva il volto grasso, ma pallido e con
di netto gli angoli della bocca affondata sotto il naso adunco. manzini, 10-77:
affóndo3, sm. scherma. movimento con il quale lo schermitore vibra un colpo all'
avanti e portando innanzi nello stesso tempo il braccio armato e il piede corrispondente.
nello stesso tempo il braccio armato e il piede corrispondente. afforcare1, tr
. viani, 19-472: alcuni tenevano il libro aperto e il vento gli sparpagliava
19-472: alcuni tenevano il libro aperto e il vento gli sparpagliava le pagine che essi
sopra dell'arco di vetro, schizzavano il nero degli occhi sulle pagine pisigne.
bocchelli, 12-339: più tardi, il carnefice dovette tornare più volte, prima
due ancore di una nave per impedire il loro avvolgimento a incrocio durante l'ormeggio
). marin. ant. fermare il remo con la pala in aria quando l'
bordo delle galere perché la ciurma legasse il girone dei remi a basso, in
dei dieci di balia, 5-32: il signor ruberto verrà a marradi per procurare
pigliavano e non affortificavan quel luogo, il quale ancora non era occupato. machiavelli
in modo si era affortificato, che il conte noi poteva, se non con
): e in questi tempi cercò [il re] del mio consiglio, per
alti... affortifichisi a tomo largamente il luogo con pendii, con ripe scoscese
scoscese, difficili e con precipizii, accioché il nemico non possa con gran moltitudine accerchiarti
: dio mi dia grazia che peschiate il pesce sampietro, quello che ha una
d'afforzaménto, erano gran sicurtà a tutto il mugello. livio volgar. [crusca
. villani, 11-140: afforzarono e steccarono il prato presso al serchio, sicché i
volgar., 1-6: e se il luogo è dalla malignità de'nimici sicuro,
in giorno. vivanti, 7-176: il pensiero del tuo imminente ritorno afforza e
del tuo imminente ritorno afforza e affretta il mio proposito. 2. rifl.
al figur. compagni, 1-25: il detto messer andrea confinò molti cittadini,
per le case. nievo, 290: il senno mi si afforzava ogni giorno più
mi crescevano, unite alla forza contro il dolore, la forza e la volontà
di operare. d'annunzio, iv-2-758: il coro allegro e lugubre,..
livio volgar. [crusca1]: marcello il giunse in luoghi piani ed aperti;
forte. leonardo, 2-198: se il sole adoprerà il suo splendore col suo
leonardo, 2-198: se il sole adoprerà il suo splendore col suo centro afforzifìcato da
suo centro afforzifìcato da la potenza di tutto il corpo, è necessario che i sua
: si vedran cangiare / le chiome e il volto, e la vecchiezza stanca
esopo volgar., 2-142: hae il suo vedere sottile e rag
2-197: dicesi ancora: io ti affosso il campo, ed io ti pianto la
fortezza (per difesa, per ostacolare il passo all'aggressore). g.
villani, 9-48: i fiorentini feciono affossare il cresci- mento del sesto d'oltrarno.
affondare. targioni tozzetti, 12-8-155: il lungo calpestìo o carreggio ha consumati ed
incavò all'indentro. bottari, 2-35: il colore divien pallido, gli occhi si
in tal caso averemmo avuto a trovare il coperchio affossato in dentro. arici, 249
un po'affossati. idem, 28-263: il riposo dell'anima nelle strade affossate tra
segni in cima agli zigomi, rossi come il belletto. viani, 19-468: giù
g. villani, 10-208: ma il detto castello era tutto affossato e steccato
206: quanto più umido e piano sarà il campo affossato, più dovete farvi gettare
m. adriani, 3-4-166: il quale spirito affralito ed allentato fa che
3. bot. nelle piante legnose, il distacco del nesto dalla pianta alla quale
dovuto pel trasporto delle cose stesse. il modo d'affrancamento più generalmente usato s'
due altri romani, che erano il prenome e 'l cognome dell'affrancante o manumit-
, un'enfiteusi); chi sconta il diritto di affrancazione (e lo paga
nella locale cassa dei depositi e prestiti il prezzo di affrancazione nella misura stabilita dalla
, tutti di buona volontà, accettarono il consiglio di cato, e affrancarono li
quelli che cominciano liberaleggiando come alessandro, il primo,... e il secondo
il primo,... e il secondo, oggi regnante, che ha affrancato
de roberto, 425: io ho pagato il cavaliere e la casa con bei quattrini
con bei quattrini sonanti; ho affrancato il censo. codice civile, 753:
, 971: l'enfiteuta può affrancare il fondo dopo venti anni dalla costituzione dell'
un onore. cattaneo, ii-3-143: il colono potrebbe affrancarsi dal censo, pagando
colono potrebbe affrancarsi dal censo, pagando il corrispondente capitale. = lat. mediev
, un plico postale); attaccare il francobollo. giordani, ii-196
destinato e consegnare la lettera pagando immediatamente il prezzo. questo metodo aveva alcuni gravi inconvenienti
ombra, non era affrancato, sentiva il cuore alla gola. 3.
legale. cattaneo, ii-196: dopo il mille, le aggregazioni municipali reagirono sui
l'uno portava un suo affrancato, il quale avea nome filarguiro. affrancato2
l'uomo onestissimo si firma e mette il francobollo. affrancatóre, agg.
che accorda l'emancipazione; che sancisce il riscatto. tommaseo [s.
tommaseo [s. v.]: il decreto affrancatóre de'servi nelle russie dispiacque
affrancazióne1, sf. l'affrancare, il rendere libero (in particolare lo schiavo
libero (in particolare lo schiavo, il servo, in forza di consuetudini o
giuridiche, nelle civiltà antiche e durante il medioevo). papini, 20-50
). papini, 20-50: il signore mi ha unto perché annunziassi
mandato a curare quelli che hanno il cuore spezzato, a predicare l'affran
civici) mediante una controprestazione (o il pagamento di un risarcimento, o dei
piuttosto l'effetto che l'atto, il quale è meglio indicato da 4 affrancamento '
ad assumersi l'onere, o mediante il pagamento di una somma allo stato.
le mani in un affare; ma il suo esempio mi ha affranchita e resa valente
. diritto d'affrancazione, somma per il riscatto. leggi tributarie, 159
per lo primo omo era semenato [il peccato originale] / en tutte le progenie
lorenzo de'medici, i-163: ed il cor resti in tanta doglia affranto, /
176: pareami al tutto naturale che il mio corpo così affranto non potesse resistere
piangeva,... abbandonato sotto il peso della sua miseria, affranto come
sua piccola mano di scimmia avrebbe calcato il cappello sulla testa affranta. govoni,
le braccia affrante si distendono / e il sudore degli uomini si asciuga, /
: et a questo et a quello affrappa il manto, / come sien l'arme
come s'affrappa e taglia e fora il panno. caporali, ii-117: [il
il panno. caporali, ii-117: [il pedante] ogni buono scrittor latino affrappa
non darà scandolo e materia di mormorare il vedere una veste affrappata, né tanto
la simpatia. panzini, ii-20: il latino ci affratellò. gentile, 3-280:
. sbarbaro, 1-181: gente che il trovarsi insieme affratella, quasi la gioia
ad affratellarsi talmente con esso lui [il corpo], che niente al mondo teme
di triboli. settembrini, 1-50: il male era che i giovani non si conoscevano
coloro che hanno combattuto, e dopo il combattimento, anzi nel combattimento stesso,
cecco d'ascoli, 3112: [il topazio] affredda l'acqua quando è ben
e dice che fummavano come mano bagnata il verno per la fri- giditade, che
e l'altro polo / fra quanto il sol riscalda e affredda il vento, /
/ fra quanto il sol riscalda e affredda il vento, / tutte approvar quel ch'
avea alcina detto. campanella, 2-2: il salnitro caldo le bevande affredda; e
roma. affinaménto, sm. il raffrenare; freno. - anche al
spesseggerà l'uso del correre, diventerà il cavallo agevolmente più ardente e arrabbiato e
calli. tasso, 6-35: argante il corridor dal corso affiena / e in
dal corso affiena / e in dietro il volge. marino, 320: è forse
novo strepito di marte / di verso il colle e la città ne viene:
tu loquace; i la notte ama il silenzio, ama chi tace. ciro di
, 6: ii decenne / berretto il crine affiena, aureo decoro. carducci,
aureo decoro. carducci, 635: il giovin anno che la fuga affiena / su
/ e le fere e gli augelli il sonno affiena. 4. rifl
. { affrenèllo). marin. legare il remo o il timone con il
marin. legare il remo o il timone con il frenello. =
il remo o il timone con il frenello. = deriv. da
agg. marin. legato con il frenello. d'annunzio, ii-865:
carducci, iii-17-143: tali gli affrescò il cordara con un far superiore che non
superiore che non par di gesuita, e il lami gli contrastò co 'l far d'
co 'l far d'un becero che sa il latino. panzini, iii-516: [
latino. panzini, iii-516: [il palazzo dei bentivoglio] era affrescato dai
] era affrescato dai grandi pittori come il cossa e il francia. =
dai grandi pittori come il cossa e il francia. = deriv. da
; un viandante affresca sotto una pezzuola il viso adusto e segaligno. =
la vòlta affrescata dal viterbese romanelli, il quale, accanto ad apollo e alle
e sabbia e tenuto sempre fresco durante il lavoro. lanzi, 2-1-38:
quando arrivammo agli affreschi di raffaello, il cicerone recitò che alcuni forestieri si mettono
bassorilievi romanici. sbarbaro, 1-65: il loro ricordo è un affresco che si
tommaseo [s. v.]: il moto de'corpi è affrettatole fino a
bibbia volgar., vi-342: e arderàe il deserto, e spegneràe la verdezza sì
/ che tosto in punto lì meni il cavallo. b. segni, 9-121:
affrètto). accrescere la velocità, il movimento, il ritmo, l'operosità;
accrescere la velocità, il movimento, il ritmo, l'operosità; accelerare,
. fazio, i-5-3: come il nocchier, ch'è stato in gran tempesta
10-57: lt affrettando per l'asciutto il piede, / alla ròcca ne va che
proprio latte / i dolci fonti, affretta il debil corso. bracciolini, 2-12-66:
per ritrovar colei, / che nel tugurio il sùo ritorno aspetta. marino, 7-34
e affrettasse l'interramento che potesse cagionare il mare tempestoso. foscolo, gr.
/ polo gli astri invocando, oggi il nocchiero / la chiede all'onde: e
/ la chiede all'onde: e se il desio 10 illude, / biancheggiar mira
. arici, 106: fatto placido il tauro al ferreo giogo, / dure
34 (593): renzo affrettò il passo, facendosi coraggio col pensare che
gli ultimi, radi passanti, affrettavano il passo verso l'uscita, o più lo
, per cui riprese, non affrettando il passo o rallentandolo, il cammino.
non affrettando il passo o rallentandolo, il cammino. 2. ant.
stimolare, sollecitare, urgere; anticipare il compimento (di un'azione, di una
492): essendo già tardi e il nigromante aspettando lo spaccio e affrettandolo,
volgar. [tommaseo]: ciò vedendo il re, considerò che non era senza
continuo, sentendosi mancare, egli affrettava il prete dicesse tosto. firenzuola, 349
affretta. idem, 14-64: goda il corpo securo, e in lieti oggetti /
idem, 16-47: vattene, passa il mar, pugna, travaglia, / struggi
segneri, i-196: ha poi [il peccato] ritenuta questa possanza veramente terribilissima
ha detto che cercassi d'affrettar le nozze il più che potessi, e intanto stessi
aggiunge al suo terrore / ignota che il divin periglio affretta. papini, 21-31:
non favellare disavvedutamente nelle cose di dio; il tuo cuore non si affretti a proferire
boccaccio, iv-131: ritira adunque indietro il troppo subito consiglio, però che chi
ardenti ale s'affretta / alle vendette il dio. leopardi, 23-30: varca torrenti
morte. nievo, 17: ma siccome il capitano camminava dinanzi con le gambe più
e al suo nido affretta, / ché il ciel mite l'aspetta / e primavera
iii-1-851: affretta, affretta, ché il tempo sen viene / e già la
cammino spiò per li fuggitivi, mosse il campo affrettatamente, e sotto le
redi, 16-iv-85: l'osservano [il tempo] ancora tutti gli altri uccelli
. lombari, 1-183: piangeva, e il passo affrettato gli rompeva il singhiozzo.
, e il passo affrettato gli rompeva il singhiozzo. calvino, 1-361: non era
primaticcio. buommattei, iv-238: sentì il naso la fragranza... di
collo stipendio di un colonnello, ma il cuoco gli dovèa lessare soltanto ingenue fette
, / che state voi a fare? il campo corse, / e te gli
]: dal vostro lato s'incomincierà il grido e l'affrontamento, se combattere ci
dell'essere, al pensiero di dover affrontare il padre. deledda, ii-169: essa
e bella: / smonta, e lega il cavallo a quel bel pino; /
1-109 (255): veduto impedito il mio disegno, e vedutomi in pericolo della
volta sua con armata mano, sollecitava il passo, mostrando di scansarmi. tasso
mille difensor, gemando affronta. buonarroti il giovane, 10-902: tu, villan gatto
142: del mio novello / tempo il vigile tedio atre angosciose / l'ore misura
o affrontare / a lancia e spada il barbarossa in campo? b. croce,
croce, ii-6-151: se c'è il male, c'è insieme con esso il
il male, c'è insieme con esso il bene, che in perpetuo lo affronta
i quali... non hanno affrontato il disprezzo e 'l dispiacimento comune. magalotti
atti. tommaseo-rigutini, 1986: affrontasi il pericolo andandogli incontro, quasi di fronte
: ma l'affrontare i rischi è appunto il mio forte. carducci, ii-8-71:
, la povertà, la letteratura, il matrimonio, per suo amore. b.
bisogna uscire di regola, cioè affrontare il caso individuale, che come tale è sempre
i corpuscoli odorosi in quell'osso che fe'il caso tutto di perforamenti ripieno a simiglianza
gente. m. villani, 9-19: il re di spagna e quello d'araona
soderini, i-90: è spinto [il turbine] precipitosamente da nuvole, ogni
: che volete ch'io facesse, considerando il vostro danno e disonore, e che
. affrontare 1 (e vi è presente il senso di afronto); v.
senso di afronto); v. il sicil. affruntarisi 'vergognarsi '.
furono scavallati. idem, 9-306: il dammaggio de'morti all'affrontata prima fu
assai. m. villani, 7-47: il marchese colla sua gente francamente si fece
, come tuo scudo, riceva il primo colpo. 2. ant
da alcun incastro. questa commettitura porta il nome di 'affronta tura'. d'
tenga affrontato. segneri, iii-3-186: se il marito per contrario si accorga, che
per contrario si accorga, che dopo il perdono ancora vuole la sleale tenere con
grazzini, 3-2-178: qui giace il giovio,... / prelato astuto
gli affrontatori, dimandato di chi è il bel saio e di chi è la
da alcun incastro. questa commettitura porta il nome di 'affrontatura affrónto1,
64-23 (v-187): qui pure alquanto il combatter s'agguaglia, / né come
iv-1-556: l'aspettai tutta una sera premeditando il modo dell'affronto. il passo d'
sera premeditando il modo dell'affronto. il passo d'ogni nuovo venuto mi rimescolava
passo d'ogni nuovo venuto mi rimescolava il sangue. 3. locuz.
i malefizi, soldi io, computatovi il premio. « = deverb.
[basile], ii-46: intanto il desiderio... cresceva, in parte
cellini, 599: lo affummerai con il lume di lucerna o di candela.
; affumicato. imperalo, i-i7: il sapon mauro è più dello sigillo sle-
, offuscato, intorbidato; che ha il colore e il volume del fumo.
intorbidato; che ha il colore e il volume del fumo. cavalca, 17-ii-176
da siena, 735: sai che fa il fummo, quando elli non ha uscita
cassa o carretta da cannone... il grassi nel suo affusare, tr.
secolo xvi per quel carro sul quale posa il cellini, 599: imperò non vengo
allungato, vien detto cassa. pare che il montecuccoli non l'abbia si sa per
, 7-193: veggendogli d'amor rapire il frutto / seno a seno congiunti e
labro, / tosto a vulcano a riferire il tutto / n'andò ne l'antro
e un senso di tristezza in tutto il corpo. deledda, ii-214: più
cucina. soffici, 6-85: fra il rumore dei coltelli e delle forchette una
un isolotto. bocchelli, 1-i-45: il tugurio era squallido, vetusto e affumicato.
deledda, ii-518: sul graticolato sopra il focolare stavano alcune forme di cacio affumicato
affumicare. affumicatura, sf. il sottoporre all'azione del fumo;
del fumo; l'affumicarsi, il tingersi di fumo. -anche al figur
sugli altari nelle chiese dove ci piove e il vento fa tutto piegare dalla loro parte
vento fa tutto piegare dalla loro parte il fumo delle candele. idem, 4-163
, potessero avere un loro fascino anche il guasto e l'affumicatura di tanta parte della
ferro, con due o mura hanno il corpo liscio e affusato come quello dei
, che dicesi anche 'diminuita '. il termine proprio è restremata » (tommaseo
loro trasparenza. bicchierai, 33: il fluido separato dal sale con le dovute
e negrezza. bicchierai, 31: separato il precipitato, e affuso l'alcali tartareo
, dovè l'argilla cedere ad esso il proprio solvente. affusolare, tr
). boccaccio, ii-112: il ferro era quadrato e affusolato, /
, 366: era tanto stretto [il cerchietto], che egli giudicò non potesse
d'oro / che le mordeva gentilmente il polso. palazzeschi, 3-264: conversavano
[le signore] compostamente, protendendo il busto affusolato verso l'interlocutore. moravia,
l'interlocutore. moravia, i-85: il vestito leggero di seta rossa lasciava trasparire
boccaccio, ii-149: ch'egli schifasse il dardo, che volando / venia ver
tinse gli affusti trascinati / a braccia il primo sangue virginale. panzini, iii-373:
piante che attaccano e di cui assumono il colore): assai piccoli (la
tombari, 2-113: era un mandriano il cui compito nei giorni di pace era
nei giorni di pace era di pascolare il bestiame degli afidi da cui le formiche
degli afidi da cui le formiche mungono il latte. calvino, 1-240: tra
vallisneri, i-430: kiranide, ed il buon porta pensano che fatto un fascetto
: proposizione che esprime con concisa esattezza il frutto di una lunga esperienza (di
precedono], / chiusi ch'a pena il viso gli comprende. m. adriani
è ben cominciata nella bocca, secondo il noto proverbio o aforismo medico. conciliatore,
d'ippocrate. giacosa, 67: il latino degli aforismi gaudenti mise nei discorsi
storiografia. beltramelli, iii- 411: il mondo è ladro! ecco che cosa è
mondo è ladro! ecco che cosa è il mondo. -aforisma perfetto. e voi
8-93: avido e schivo, scaricavo il mio sdegno in aforismi corrosivi, in sfoghi
socrate! dove fosse andato a ripescare il socratico aforismo non lo so, certo che
bruciati *, e le spighe chinano il capo proprio come se morissero. d'annunzio
sciroccale. negri, 1-79: chino il riarso calice / sotto la vampa afosa,
ingiustizie e i dolori del mondo come il maestrale spazza le nuvole afose delle valli
bianca di polvere. alvaro, 3-211: il sole pareva frantumarsi nel cielo, e
era afosa, un denso vapore copriva il cielo, le foglie sui campi stavano
affetta in modo gravissimo di un male che il gergo medico definisce « afrasia *.
delle donne [crusca]: amano il vino più presto afretto che amabile.
cuocere [i fruscoli dell'alloro], il suo odore grandemente accrescono: e per
viani, 14-12: l'affricano dondolava il testone, come l'avesse avuto cernierato
: dalla nave / nera s'è propagato il fuoco a tutto / il navilio su
è propagato il fuoco a tutto / il navilio su l'àncore ed in secco;
trattato di ben vivere, 15: il loro senno è tutto bistomato e corrotto
è tutto bistomato e corrotto altresì come il gusto del malato o d'una femmina
dannogli piccolo aiuto, e l'afre fanno il contrario di queste. ma l'acetose
, ii-709: lascio la cera e il miele nel lor bugno. / ma spicco
m. -ci). che eccita il piacere sessuale. - anche al figur.
ve la offro? idem, iv-2-95: il lume afrodisiaco della luna. panzini,
scatola rilucente..., e succhiò il latte purissimo della sussistenza militare italiana con
con lunghissime setole che coprono per intero il corpo. arici, 72: arcana
in asia si raccoglie l'afronitro, il quale gocciola nelle spelonche umide...
delle frutta mezze. cicognani, 12-22: il chiuso della sala, la polvere della
. pea, 7-617: l'afrore che il tiglio emanava. e. cecchi
.. che provenissero dalle praterie lungo il fiume, e portassero seco l'afrore
, sul margine della lingua e lungo il frenulo linguale), che si suole
6-109: quando mi ammalai [io, il bue], di afta epizootica,
epizootica, al tempo della grande epidemia, il min contadino ne fece a sua volta
. da óctctco 'brucio '). il fr. aphte è docum. fin
. leggi sanitarie, 110-42: il sindaco può consentire...
. -febbre aftósa: che accompagna il processo d'ulcerazione. = deriv
. = deriv. da afta; il fr. aphteux (e aphteuse) è
specie di escecaria; pianta ad arbusto, il cui legno (più noto come
agalloco. ricettario fiorentino, 45: il legno aloè, chiamato agalloco da diosco-
baldi [tommaseo]: odorifero quivi il grave tronco / de l'agalloco nasce
agalloco nasce onde conduce / copia rapido il gange. cesi, i-84: né
. biol. che si riproduce senza il sussidio di organi sessuali. -riproduzione
si stacca, naturalmente o ad arte (il cosiddetto corpo propagatore), per sviluppare
biol. nella riproduzione asessuale, il processo di scissione della cellula in altri
buonarroti, 2-129: questo bicchiere, ed il seguente, paiono fatti per uso e
panzini, ii-122: e così è improprio il nome di colazione: la si chiami
popolo e degli zelatori della fede, e il canto profano dell'àgape che tenta di
panzini, i-742: sai piuttosto dove è il pericolo? che manchi l'agapè,
molte mangerecce, come l'ovolo, il prataiolo, il gallinaccio. sono funghi
come l'ovolo, il prataiolo, il gallinaccio. sono funghi a cappello,
imenio riveste delle lamelle disposte radialmente sotto il cappello. = voce dotta, lat
caratterizzato dal cappello con lamelle raggiate. il più noto è vagarico bianco o agarico
agarico nasce come fungo negli alberi intorno il bosforo, ed ha color bianco..
, ed ha color bianco... il maschio è più spesso e più amaro
più amaro: questo fa anche dolere il capo; la femmina è più rara,
bianco, odorifero, buono nelle medicine, il quale nasce in cima agli alberi,
membranoso, detto volva, che avviluppa tutto il fungo nel suo primo periodo di sviluppo
impregnata d'un principio acre che desta il vomito, e scioglie il ventre. si
acre che desta il vomito, e scioglie il ventre. si è questa la specie
la specie tanto lodata dai vecchi medici gotto il nome generico di agarico attualmente fuori d'
di boleto o poliporo, conosciuto sotto il nome di boletus ignarius, poliporus fomentarius
dall'agarico bianco, adoperato per eliminare il sudore (contro l'idropisia).
qua. campanella, 2-207: se vede il reubarbaro tirar da tutte le parti del
= voce di origine germanica, attraverso il provenz. agasa (cfr.
galactite, l'ematite, la melitite, il schisto, i bassalti, i crisoliti,
di rosso... è fissato il capriccio di quel poco d'acqua che restò
offrono al viandante preferito talismani meravigliosi: il rubino che dà la forza..
. 2. per simil. il colore dell'agata. d'annunzio,
agata. d'annunzio, iv-2-68: il cielo venato d'agata si addolciva sotto
cielo venato d'agata si addolciva sotto il fogliame cupo. = lat. achàtes
. targioni tozzetti, 12-2-46: il fondo dell'altare è di alabastro agatato
... / s'attarda dietro il cipresso, s'aggrappa all'àgavi e ai
le agavi del litorale han messo il fiore. fracchia, 1-975: la
e solo qualche misera palma e il verde cilestrino dell'agave macchiano leggermente il
il verde cilestrino dell'agave macchiano leggermente il suo desolato splendore. bartolini,
1-580: i pini stormivano forte, ed il cande labro dell'agave reggeva
labro dell'agave reggeva nelle raffiche il carico oscillante dei suoi fiori,
denominazione data da linneo nel 1751); il sisal o agave sisalana assume il
il sisal o agave sisalana assume il nome dal porto omonimo dello yucatàn
tanaglia, 3-151: perfetto ancora è il vertice agazzino / che al gennaio mette
eccles. ant. nel cristianesimo antico: il libro grande della messa, dell'ufficio
, delle esequie. -nel medioevo: il rituale delle funzioni sacre. =
conduce ogni cosa al fine ed è il maestro d'ogni arte, perché el
parti sono pure et equali, dimodoché il caldo, occulto agente in tutte le
burocrazia identificherà se stessa col lavoro e il socialismo, e perseguiterà chiunque continuerà a
fattore. magazzini, 80: ed il padrone non dee così in tutto e
che sia. monti, iv-335: il vostro agente... non mi ha
agente... non mi ha recato il noto danaro. manzoni, 814:
agenti di commercio... assumono il carattere di conciliatori fra il venditore ed
.. assumono il carattere di conciliatori fra il venditore ed il compratore; e,
carattere di conciliatori fra il venditore ed il compratore; e, non direttamente interessati
olanda. beltramelli, i-612: [il marchese] balzò in piedi perché il
il marchese] balzò in piedi perché il suo agente di campagna lo aveva chiamato in
nobile famiglia. codice civile, 1743: il preponente non può valersi contemporaneamente di più
quel ferruzzo che serve a togliere perfino il midollo dall'osso buco. non è
famiglia, i membri della missione e il personale amministrativo, dell'immunità per i
due persone fossero veri agenti, considerato il contegno brutale d'una di loro. gli
come era possibile punire gli indisciplinati quando il numero di costoro superava gli agenti della
gli agenti salivano senza riuscire a cambiare il suono lugubre dei propri passi, e cercavano
agente provocatore, quell'agente dell'ordine il quale eccita a bella posta per far condannare
filosofia aristotelica, la causa efficiente, il principio del movimento. -intelletto agente:
e la causa finale, che è il fine che muove l'agente a fare,
causa agente, però che per il fine si muove l'agente; onde il
il fine si muove l'agente; onde il fine si chiama « causa di tutte
; cossi nella regione intellettuale dove splende il sole dell'intelletto agente mediante la specie
[la fede] è nell'intelletto, il qual è agente naturale e mosso naturalmente
dall'oggetto. tassoni, i-97: il telesio... tenne che la bianchezza
forse potrebbe chiedere alcuno, come concorra il calore alla composizione e generazione delle cose
materia, e vogliono che l'anima e il senso da lei nascano, e non
razionale. buommattei, 181: il significar poi alcuna azione dimostra il suo proprio
181: il significar poi alcuna azione dimostra il suo proprio uficio [del verbo]
e accennar non una cosa, come il nome... ma un'azione,
essa intendeva. panzini, ii-487: il sangue umano era considerato... come
idem, ii-583: qui si fermò il marchese tanto che beatus assaporasse tutta la
l'agente dell'epidemia spagnola, ma il proprietario di biagino. 7.
indica la persona da parte di cui il soggetto patisce l'azione).
imperiale, ispettore, revisore '; il significato filosofico è proprio della scolastica;
. l'ufficio dell'agenzia, e il luogo dove esso risiede. boccardo, i-46
. gl'individui che la esercitano ricevono il nome di agenti d'affari, ed i
l'usciere..., feci il commesso in un'agenzia di collocamento, feci
investigazione, decisa a portare a compimento il suo proposito. codice penale,
, 1-6-70: era più proprio se [il testatore] l'avesse lasciato [ciapo
con la generazione di vermi, ché il calore attivo, nunqua d'agere scordato,
manzoni, 969: le due prime, il latino, cioè, e il toscano,
prime, il latino, cioè, e il toscano, oltre il produrre l'effetto
cioè, e il toscano, oltre il produrre l'effetto accennato, avrebbero potuto essere
alleviamento. boccaccio, 3-1-222: è il sospirare una esalazione che muove dal cuore
dal cuore, da alcuna noia faticato, il quale il cuore, per agevolamento di
, da alcuna noia faticato, il quale il cuore, per agevolamento di sé,
. i. nelli, 4-3-3: il patto era che il regalo venisse avanti per
, 4-3-3: il patto era che il regalo venisse avanti per facilitare con quello
fin del voto / crescersi forza e agevolarsi il nuoto. caro, 3-830: spirate
l'ausonia / de'nostri legni agevolate il corso. tasso, 1-74: innanzi i
tanto almen fame soggiorno / ch'agevoli fortuna il suo ritorno. ciro di pers iii-519
per vie difficile e tortuose gli agevoli il corso fino a'seni del cuore.
al povero ed al ricco t'agevola il vero conoscimento de'due stati. cattaneo
temer che nel paese estrano / ti sia il sentier di novo anco preciso, /
[egli] poi l'intelligenza col figurarmi il fatto sopra uno strumento materiale. b
vuote e raccogliere documenti morti. verrà il momento che essi ci agevoleranno a riprodurre
(22): e se in fare il tempio furo [i tuoi popoli]
. rabbonire. machiavelli, 6-6-460: il papa non lo tratta ancora come prigione
più facile; facilitato. buonarroti il giovane, 9-67: delle capre saltanti /
. piovene, 5-656: questo è il caso maggiore, ma non unico,
. morelli, 267: dimostri a tutto il populo tu se'gravato e non puoi
ciascuno die quella quantità che toccasse secondo il modo e il tenore predetto.
quantità che toccasse secondo il modo e il tenore predetto. = deriv.
della città di firenze, 1-52: se il cittadino infra otto dì, e 'l
o forestiere infra quindici die, dopo il die di cotale agevolazione senza mezzo non
.. 2. dir. il facilitare, il rendere più agevole il
2. dir. il facilitare, il rendere più agevole il compimento di determinati
. il facilitare, il rendere più agevole il compimento di determinati reati (agevolazione
aperta. g. villani, 7-124: il quale fiume d'arno in quello tempo
. villani, 1-35: per battaglia [il castello] non si potea avere,
8-94: quello [dello stale] era il più agevole passo che potesse fare gente
intendere. ser giovanni, i-97: rispose il giudice: « questa quistione è agevole
l'entrare in mare è molto agevole, il mare suole essere piano e tranquillo all'
fatica e con alcun sudore acquistate fanno il trionfo maggiore. della casa, 772:
. varchi, v-27: gran faccenda è il favellare; e come è malagevole mandar
da ogn'uno. foscolo, v-33: il danubio diffondendosi dall'agevole clivo del monte
io (167): le rispose che il perdono non bastava desiderarlo né chiederlo;
volta, e gli rendesse più agevole il momento di dirle addio. giocosa,
d'annunzio, iv-2-236: mise tra il bordo e la riva due tavole per
943: l'astuzia le era agevole come il respiro, le sviluppava in tutto l'
non era cosa agevole per me cominciare il traffico degli stracchini. b. croce,
, ii-6-380: mi fu agevole ricongiungere il problema della storia al problema dell'arte
i-379: così pensavo e speravo salendo il monte della guardia per l'agevole strada
crudele. firenzuola, 373: faceva [il compratore] una grande istanza per voler
diventò più agevole. ojetti, ii-291: il mio pensiero volerà a questa strada ventilata
poliziano, 87: e'non è tanto il mormorio piacevole / delle fresche acque,
esiguità delle ginocchia agevoli in cui era il segreto del passo talare. 6
anzi? m. villani, 4-83: il comune di firenze ebbe i danari con
individui è una sequela della perfettibilità: il numero solo già moltiplica il bene di
della perfettibilità: il numero solo già moltiplica il bene di una spezie per estensione,
dote degl'ingegni mediocri che non sanno il perfetto dell'arte. settembrini, 1-91:
1-91: ad un galantuomo che conosce il suo dovere si fa ogni agevolezza.
: ma quando saprà che lei è il regio commissario, le userà qualche agevolezza
. croce, ii-9-39: gente che ama il comodo e le agevolezze e le illusioni
preferisce al navigare tra venti e burrasche il dolce cullarsi su placide onde. idem
questo essi hanno ogni agevolezza e conquistano il campo. 2. scioltezza,
fra giordano, 5-290: agevolmente rinasce il male ove già fu. dante,
fiorentini, 190: e no conviene il fanciullo fare andare, né sopra suoi piedi
fioretti, xxi-966 (36): il peso e giogo soave di cristo e della
che quanto ciascuna cosa più conseguisce agevolmente il suo fine,... tanto
agevolmente si schianta. idem, i-145: il tiglio... ha i pori
. se tanto può rendere uno studio, il principale sarà agevolmente in facoltà di pagare
levato agevolmente d'imbroglio, imponendo loro il primo nome e il primo cognome che
imbroglio, imponendo loro il primo nome e il primo cognome che erano caduti in mente
come una volontà assidua che ne impietriva il segno, sì che né sorriso, né
gadda, 2-132: la stanchezza ha intorpidito il mio conoscere, lo ha bendato di
che soprastando ad acque stagnanti cedono sotto il piede di chi vi cammina sopra,
al combattimento. = neol. che il tommaseo non registrava ancora. agganciante
fronti congiunte. jovine, 3-214: il ragazzo dovè cambiarsi la sottana e il collare
: il ragazzo dovè cambiarsi la sottana e il collare; stentò ad agganciarlo, il
il collare; stentò ad agganciarlo, il collo gli faceva male, la pressione
celluloide sul gonfiore lo costringeva a tener il capo chino. 2. per
fosse stata agganciata all'arco del cielo e il mare la spingesse per far l'altalena
verde come un bottone in alto aggancia il tempo all'etemità della piazza. c
povera signora *, dall'aggan- ciare il definitivo litigio. 3. figur
a contatto. alvaro, 9-391: il quesito era questo: come arrivare ad
era questo: come arrivare ad agganciare il primo cliente, quello che avrebbe sparso
15-182: un ombrello agganciato, per il manico, alla specchiera. aggàncio
s'aggattigliano, esce fuori tutto il vicinato. = deriv. da
rifl. cavalca, 16-58: il minore dito della sua mano era sì
valerio massimo volgar. [crusca]: il cavalier romano aggavignandoli il collo, rodendogli
crusca]: il cavalier romano aggavignandoli il collo, rodendogli con la bocca il
aggavignandoli il collo, rodendogli con la bocca il naso e gli orecchi, disformato il
il naso e gli orecchi, disformato il fece. firenzuola, 475: facendo
la vista d'avere paura di cadere [il gambero], disteso l'uno de'
, disteso l'uno de'bracci, il maggiore, verso il collo, l'ag-
uno de'bracci, il maggiore, verso il collo, l'ag- gavignò sì forte
attacca con i suoi sermenti. buonarroti il giovane, 10-908: non vo'la
/ me'dell'abbrucia aggavignato e stretto / il valor do'lucilli e de'catoni.
tanto i fiorentini, che mandarono pregando il comune di pisa. = comp.
per aggeggiarsi. idem, 19-277: il vetturale, tolto il disutile aggeggiò il
idem, 19-277: il vetturale, tolto il disutile aggeggiò il morto per il viaggio
il vetturale, tolto il disutile aggeggiò il morto per il viaggio e con uno spago
tolto il disutile aggeggiò il morto per il viaggio e con uno spago gli legò
. bartoli, 34-106: ma ghiaccia ancora il mare... benché non a
ogni lavoro; / o ch'alto il sole arda le fiondi; o il verno
alto il sole arda le fiondi; o il verno / rigoroso le aggeli. viani
corpi umani. carducci, 504: viva il re! ma i lieti canti ne
di guardia. idem, 19-277: il morto aggelava. una ventata gli portò via
pianse nemmeno di rabbia quando gli colò il sangue bollente e sentì aggelare il corpo
colò il sangue bollente e sentì aggelare il corpo del fratello caduto. 3
ha dentro un'anima di ferro; ché il sa- pervela congegnar nel mezzo, mentre
i-429: non è veramente un medesimo il magistero della natura nell'aggelarsi di tutte
segrete cose delle donne [crusca]: il solo freddo dell'aria cagionò questa aggelazióne
. olina, 47: ha [il codirosso] il capo alquanto schiacciato,
, 47: ha [il codirosso] il capo alquanto schiacciato, o vogliam dir
depresso da dove si solleva dal becco, il quale, se bene è nel suo
, perché ancor 10 veramente giudico superfluo il rammemorarle con ogni uomo che sia qualche
memoria d'uomini, hanno ampliato alquanto il continente della toscana. idem, 12-11-214:
una terrazza scoperta. viani, 10-169: il barone si è messo un taittino a
, 96: si fa questo membro [il gocciolatoio] o più o meno
, secondo la natura degli ordini e il gusto di chi opera. aggettivale,
non abbia quella dell'uso vivente e il senso vivo del bello. 2
2. assol. usare aggettivi; colorire il discorso con aggettivi. =
non vi è posto aggettivo, che significhi il contrario. buti, 2-744: e
qualche aggettivo alla rinfusa che ci suggerisca il miscuglio con cui torino si presenta,
.). leonardo, 3-449: il muro sia fatto a scarpa, cioè che
perché si gettano più in fuori che il resto della colonna. vasari, i-115
quarti della grossezza della colonna, ed il fregio abbia il resto pien di mensole e
della colonna, ed il fregio abbia il resto pien di mensole e la cornice
potrebbesi più compensi: o col fare il dorico senza base... o col
ag- gheronata gialla e nera. buonarroti il giovane, 9-419: e tutte queste
concavità raccolta della casa di dio, il suono agghiacciante del ferro che penetra nelle
; la parabola della vita, ove il mito ellenico si avvinghia alla realtà agghiacciante,
volessero ricuperare con la vicinanza dei corpi il calore sottratto da uno stato d'animo agghiacciante
che folmi- nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava.
tempo avampi. arrighetto, 222: ora il caldo m'accende, ora il freddo
ora il caldo m'accende, ora il freddo le mie membra agghiaccia. ariosto,
, 30-53: l'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, / per dubbio
.. simile spavento / le agghiacciò il sangue. berni, 27-48 (ii-312)
ch'agghiaccia l'intelletto, ed arde il core, /... / non
.. / non può tener nel letto il corpo saldo. soderini, iii-132:
di spavento e d'orror misto, / il sangue e i cori a i circostanti
le agghiaccia tutte [le migliori penne] il timore della vostra despotica direzione. idem
morte. foscolo, iv-377: soffia il vento della notte e mi scompiglia le
e mi scompiglia le chiome ed agghiaccia il sudore che grondavami dalle guance. leopardi
la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al passegger. idem
. carducci, 58: e péra il grave secolo / che vita mi spegnea,
vita mi spegnea, / che agghiaccia il canto ellenico / ne l'anima febea!
grido di morte che gli agghiacciò tutto il sangue nelle vene. idem, i-373:
lenti dei loro occhiali, che agghiacciavano il cuore. d'annunzio, iv-1-391: e
cuore. d'annunzio, iv-1-391: e il pensiero della mia infamia prossima, forse
un attimo ebbe un sospetto che le agghiacciò il sangue. civinini, 1-218: un
lungo ci ha agghiacciato ad un tratto il sangue nelle vene saba, 143: e
da siena, 927: hanno veduto il povaretto mezzo innudo aghiacciare, e elleno
: e'mi s'agghiaccia nelle vene il sangue, / quand'or meco ripenso /
fera, più s'inselva: / il sangue a tutte drento al cor s'agghiaccia
assidera, / e gli s'agghiaccia il sangue entro le vene. sannazaro,
: stando esposto a uno vento che il più delle volte a mezzo dì si
io sento / che mi s'agghiaccia il core e mi si chiude / lo
le parole; / e s'avampa il desio, la lingua agghiaccia. idem,
la lingua agghiaccia. idem, i-192: il sole... se pur talora
. se pur talora cavava un po'poco il mustaccio all'aperto, si poneva intorno
pensiero a que'moderni, che danno il vanto dell'agghiacciare
ii-695: [egli impiega] tutto il suo ardore in agghiacciarsi, tutta la sua
si estinsero. idem, iv-1-336: tutto il suo sangue cristiano s'accendeva alle voluttà
mi si agghiacciavano i nervi come a sentire il ferro stridere su un sasso. palazzeschi
di loto. soderini, iii-46: il fico d'india... sta perpetuamente
o neve. imperato, i-29: il cristallo è spezie d'ingemmamento duro, di
sospiri. morando, iii-226: agghiacciata il cor fra tanti ardori, / bella parca
316: i germani antichi, abitatori presso il mar agghiacciato. manzoni, 11:
11: né m'accolse nel seno il suo natale, / né dolce in su
né dolce in su le ceneri agghiacciate / il suon discese del materno vale. mazzini
notte la strada si vedeva appena. il vento scricchiolava sempre, agghiacciato, sulla sabbia
c. gozzi, i-18: tutto il voluminoso ammasso di queste mie agghiacciate inutilità
/ tal ch'issabella se ne sente il core / fendere in mezzo all'agghiacciato
dal terrore fra le coltri, vide il marito slanciarsi dietro il fantasma colla spada
coltri, vide il marito slanciarsi dietro il fantasma colla spada in pugno, e saltare
sul ballatoio. fogazzaro, 2-269: il cameriere annunciò la signora mirelli. fu
. addiaccio; recinto all'aperto per il gregge durante la notte. -alvagghiàccio:
aggiaccio, luogo dove i pecorai rinchiudono il gregge per passarvi la notte. idem
dicesi anche della rete, con cui il pecoraio chiude di notte il gregge sul pascolo
con cui il pecoraio chiude di notte il gregge sul pascolo o 'stabbio'o
al tornar delle soavi / aure d'aprile il ciel s'allegra, e il sole
aprile il ciel s'allegra, e il sole / più sempre acquista, libero dal
raffreddarsi. cellini, 685: veduto il vecchio maestro, che il metallo più
685: veduto il vecchio maestro, che il metallo più presto si agghiadava che egli
. redi, 16-iv-191: arrivato [il veleno] al cuore discacciandone gli atomi
. giov. cavalcanti, 144: il quale valletto [era] per lo freddo
con le mani in seno, e il viso livido..., e del
agghindaménto troppo civile, si era tolto il cappello e lo portava in mano.
. idem, ii-91: coll'artimone il mar tranquillo e saldo, / fino al
senza ridere. bocchelli, 9-10: il cancelluzzo agghindato di pruni. moravia,
gola (per la commozione, per il pianto). viani, 19-242
e sì che ci si metteva con tutto il buzzo; ma che! era come
spaventare. bracciolini, 2-33-71: tronca il teschio batrano ond'ei ne faccia /
barra del timone; ma oggi che il timone, ingranditosi, per essere rimosso abbisogna
abbisogna di tutto un complesso meccanismo, il nome s'è esteso all'intero sistema
m. villani, 8-95: donò il possedimento... con ogni ragione,
piante] si aggiacciono in terra come il cocomero e la zucca e il popone.
come il cocomero e la zucca e il popone. 2. figur,
. fra giordano [crusca]: il re benignamente comandò che sorgessero da
differenza in più (vantaggio) tra il valore nominale e il valore reale della
vantaggio) tra il valore nominale e il valore reale della moneta; interesse,
dei popoli commercianti, significa in generale il sovrappiù di valore che, nello scambio,
seguito venne più particolarmente adoperato per designare il sovrappiù di valore di una moneta a paragone
delle facilitazioni accordate '. dall'ital. il fr. agio (docum. nel
. chiabrera, 4-3-107: allora ardendo il vilipeso amante / in maggior fiamma,
pietra d'anello, e tirava via il suo bravo solco tutto il giorno per
e tirava via il suo bravo solco tutto il giorno per miglia e miglia. panzini
miglia. panzini, i-649: pare [il contadino] un guerriero omerico che aggioga
: davanti ai due buoi del timone il vecchio aveva aggiogato due paia di manze
manze. tombari, 3-25: in eterno il bifolco aggiogherebbe i suoi buoi e barderebbe
aggiogare), agg. messo sotto il giogo. zanóbi da strato [
per li 4 buoi 'aggiogati pigliamo noi il popolo giudaico sottoposto alla legge. domenichi
: i corsieri aggiogati ai carri chinavano il collo così che la criniera toccava la terra
, e dà giù: « ieri il mio bambino stava tanto bene, che pareva
. es.: 4 oggi scade il debito, ma chiederò un aggiornamento '.
verità. è la posposizione continua, il continuo « aggiornamento », di quel
[aggiórno). far giorno, spuntare il giorno, albeggiare (anche impers.
rive e i colli di fioretti adorna [il sole], / ma dentro dove
non s'aggiorna / gravido fa di sé il terrestro umore. idem, 117-12:
, 7-115: quando a mortali aggiorna il sole, / a me si oscura in
: e credo ben, che quando il dì s'aggiorna, / non sia di
: stupisce ognun che ornai lo dio [il sole] non giunga, / al
le antiche belve, / quando più imbruna il cielo e quando aggiorna. casti
lo sciacallo] la notte, e il grido suo spaventa / il passaggier che l'
, e il grido suo spaventa / il passaggier che l'ode alla lontana;
aggiorna, / che a rimpiattarsi entro il covil ritorna. [sostituito da] manzoni
si addormentò]. zanella, i-84: il mantice stride; l'incude sonora /
gente in piazza né messa che suonasse. il sagrestano s'era rintanato; di preti
/ e salpa. quasimodo, 36: il vento delle selve / chiaro corre alle
ratto a noi ritorna: ch'io possa il sol, che le mie notti aggiorna
volte avea tutte le cose / scoperte il biondo dio che il mondo aggiorna.
le cose / scoperte il biondo dio che il mondo aggiorna. tasso, 6-i-13:
x-91: dolce fillide mia, mentre il bel viso / di fresche rose e
ii-233: sono tre o quattro dì che il ministero ha fatto a forza aggiornare il
il ministero ha fatto a forza aggiornare il parlamento per sei settimane, onde poter
3. rivedere e rinnovare (il sapere o il costume) in armonia
. rivedere e rinnovare (il sapere o il costume) in armonia con i tempi
novellino, 20 (41): aggiomaro il giorno, che ciascuno mostrasse il suo
aggiomaro il giorno, che ciascuno mostrasse il suo tesoro. livio volgar., ii-1-207
femm. -trice). che reca il giorno, che rischiara. chiabrera,
e fraudolenta rivolta a produrre e sfruttare il rialzo o il ribasso nei cambi, nei
a produrre e sfruttare il rialzo o il ribasso nei cambi, nei prezzi.
(arte di alterare con fine disonesto il valore delle carte pubbliche o delle merci
agio, docum. nel 1679). il termine è oggi sostituito con l'espressione
con l'acqua. idem, iii-39: il cedro arbore solo s'aggiova col vento
tediosità periodica. settembrini, 11-2-192: il continuo movimento del ballo, i rivolgimenti,
. milit. manovra strategica per circondare il nemico e sorprenderlo alle spalle o di fianco
. stuparich, 2-408: per tutto il tempo dell'aggiramento le voci dei nemici
mia inimici le armi, torre loro anche il cervello, che tutto consisteva in pandolfo
verde prato, / dal qual tutto il palazzo era aggirato. tasso, 9-38:
., 4-131: prima convien che tanto il ciel m'aggiri / di fuor da
et orbo padre aggira, / che come il mar che turbi il vento freme.
/ che come il mar che turbi il vento freme. idem, 40-65: fur
a colei [la fortuna] ch'aggira il mondo. idem, 41-10: un
: un altro [vento] da traverso il legno aggira; / e ciascun [
. idem, 20-58: come fra scogli il mar spuma e ribolle / e ne
avea men saldo, / tanto scemava il suo furor rinaldo. marino, 306:
buommattei, 53: fanno tanto aggirare il cervello a chi troppo generalmente s'ingolfa
i re condanna. / gli aggira il tempo, ed in quel giro insano /
l'aveva aggirata e ravvolta via verso il buio. 3. figur.
le parole. firenzuola, 516: il re era intrato in sospetto, anzi
: cicerone non aveva attaccato di fronte il diritto: lo aveva aggirato con una manovra
., 3-28: facevano un tumulto, il qual s'aggira / sempre in quell'
[inf., 3-28]: il quale s'aggira sempre in quell'aria:
quale s'aggira sempre in quell'aria: il suono, e la voce nasce da
quando gittatovi una pietra fa cerchio, il quale successivamente s'allarga. dante, inf
7-22: tancredi in tanto, ove fortuna il tira / lunge da lei, per
. marino, 7-31: del bianco collo il lungo tratto stende, / apre il
il lungo tratto stende, / apre il rostro canoro e quindi tira / fiato,
, / e s'awien che ridente il guardo ruote, / forma vaghe pozzette in
, / ove quasi in suo centro il cor s'aggira. canale, iii-424:
beltà volger ti suole, / lasciando il sol che reca il sole al giorno
suole, / lasciando il sol che reca il sole al giorno, / degli orti
dell'immaginazione, alzandosi ed inchinandosi secondo il moto e quiete di essa. baretti,
, che non giova se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella po'
s'aggira. bertola, 140: il rimbombo de'tuoni aggiravasi da monti a
rotte / case, ove i parti il pipistrello asconde, / come sinistra face
vóti palagi atra s'aggiri, / corre il baglior della funerea lava. collodi,
. nievo, 577: intanto godeva il supremo conforto di trovare un'anima sorella in
annunzio, iii-2-372: l'orrore e il furore la soffocano. sembra che a traverso
la soffocano. sembra che a traverso il suo torace possente si scorga la sua anima
panzini, iii- 567: [il professore] più che stare su la cattedra
barca si aggirasse intorno a se stessa come il pernio di una ruota. bontempelli,
. palazzeschi, 1-15: durante tutto il giorno mi sono aggirato per la stanza,
stanza, tutta la mattina e tutto il pomeriggio fino a sera. fracchia,
tre anime andavano innanzi co'passi e il collo rivolgevano sempre indietro... alquanti
qui si punisce, imperoché, come il cerchio non ha. né principio né
-aggirare o aggirarsi del capo: venire il capogiro, soffrire di giramenti di testa
v'è grandissimo pericolo che non aggiri il capo. idem [luciano], ii-2-94
era baciato subito sentiva per ubriachezza aggirargli il capo. 7. rifl.
et ancora l'argento vivo, con il quale ancora loro s'aggirano per fermarlo
dante', potrebbe intendersi che chi fece il discorso si sia 'avviluppato ', ovvero
incirca). piovene, 5-644: il deficit del comune si aggira sui duecento
circuito. ariosto, 34-52: astolfo il suo destrier verso il palagio, che
, 34-52: astolfo il suo destrier verso il palagio, che più di trenta miglia
aggirata, / venimmo in parte dove il nocchier forte /... gridò.
patrio fiume. varano, 1-7: il popol, ingombrando i patrii colli, /
della divisione aggirati..., il loro battaglione, tutto, preso prigioniero:
che non tremi così fatto strumento [il frullone] alle man d'ogni aggiratore.
alle man d'ogni aggiratore. buonarroti il giovane, 9-44: credon che quei rei
per dare spettacolo sulle piazze. buonarroti il giovane [crusca] '. aggirator di
varano, 1-3: doglioso e muto il condottier seguia, / che con un
ag- giudicante più vantaggiose, ricevendo perciò il nome d'aggiudicatario. aggiudicare
m. villani, 8-7: [il conte di battifolle] si dicea ch'avea
questo premio. boccardo, i-56: il tribunale fa eseguire una giusta stima dell'im-
. v.]: siccome non solo il giudice, ma la sentenza sua aggiudica
. e. gadda, 7-158: quando il padre, il papà, che suole
gadda, 7-158: quando il padre, il papà, che suole origliare dietro i
aggiudicazione; colui al quale è riconosciuto il diritto dell'aggiudicazione (in seguito a
all'incanto si fa per contanti. se il prezzo non è pagato, si procede
pagamento,... le quali il detto ufficiale... farà ovver farà
latini, rettor., 104-32: il parlieri reca argomenti et assegna ragioni
la cui misericordia è infinita più che il peccato tuo, farà a te grande misericordia
pòte. idem, 937: fate il sepolcro, e ne 'l sepolcro il carme
il sepolcro, e ne 'l sepolcro il carme / aggiongete piangendo a'bianchi marmi
due dita di diametro solamente, già il diametro della ghirlanda sarebbe dieci dita.
, 2-103: e invaginiamo come sia il re dal vedere un altro offiziale, e
all'offiziale grandezza e diciamo: così è il re. marino, 7-106: a
ed adottato / da l'arancio purpureo è il cedro aurato. redi, 16-ix-417:
gemma ventisei distinte ce ne dipinge. il clusio ed il lobelio ve n'han aggionte
ce ne dipinge. il clusio ed il lobelio ve n'han aggionte molt'altre,
numero. algarotti. 3-10: fece il signor king con gran destrezza la notomìa
verde; e verde parimente aggiunse essere il colore di cotesta tunica in tutti gli animali
: e a me soprattutto sarà dolce cosa il poter ag- giugnere all'alta stima che
giugnere all'alta stima che vi professo anche il sentimento della mia particolar gratitudine. manzoni
tavola, e aggiuntovi un pane, mise il piatto in un tovagliolo. leopardi,
scriverle... e d'aggiugnerle il carico d'un libro. cattaneo, i-2-3
carducci, i-32: e, poiché il sentimento e l'incivilimento cavalleresco che informò
scelte festuche, e di lor forma / il nido a'figli.
ore: / poniamo che s'aiunga il nostro amore. giamboni, 2-57:
nostro amore. giamboni, 2-57: il fiume giordano è così appellato per due fontane
me la sua grandezza / tanto quanto il piacer novo s'aggiugne. idem,
, inf., 24-80: noi discendemmo il ponte dalla testa / dove s'aggiugne
. m. villani, 7-66: il re d'inghilterra uscito dalla foresta per
pervenire; raggiungere, pareggiare; cogliere il segno, colpire. -anche al figur
questa non l'aggiunga, solamente che tu il vegga. idem, v-250: e
fosse che 'l drudo novello temèo non il troppo scrivere si potesse convertire in altro,
già belli e leggiadri giovani, quantunque il maggiore a diciotto anni non aggiugnesse.
spaghetto fuori della finestra della camera, il quale con l'un de'capi vicino alla
in tal modo l'aggiunse, / che il fe'cadere in su la terra dura
. idem, 83: la strada ed il cammin gli ebbe mostrato, / dicendo
crescenzi volgar., 5-14: desidera [il moro] le fosse alte, e
aggiugne a quell'effetto e fine, il quale lui più brama e disia. leonardo
. idem, 772: dante, il petrarca e il boccaccio tengono il primo
772: dante, il petrarca e il boccaccio tengono il primo luogo e tanto
dante, il petrarca e il boccaccio tengono il primo luogo e tanto alto che alcuno
, 1-157: né ad alcuno s'interdice il cercar di quello, che egli ama
egli ama, né ad alcun si toglie il potere a quel diletto aggiugnere, a
nostri bassi intelletti. tasso, 884: il tuo valor ch'a freno / tenne
compongono. arici, 108: dove il dente / avvelenato della capra aggiunge, /
capan- nuccio. magalotti, 9-1-58: il quale [frammento] bisogna che fosse
, o ornato. baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte
nome ogni aggiunta. io sono semplicemente il signor carducci. 2. avv
fine del detto scorpione, e per aggiunta il sole in tal congiunzione si trovò assediato
del principale, quando gli adornamenti superano il valore della cosa adornata. 4
quanta ne merita la casa nespolesi, il restante ce lo aggiunterò io. tommaseo
. l. salviati, ii-1-163: il nome rozza,... con l'
ariosto, 42-71: costui, dopo il saluto, con bel modo / gli domandò
abominevole al e stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, /
fune al mare. vittorini, 4-107: il treno che va da nord a sud
sm. persona che coadiuva o sostituisce il titolare di un ufficio { segretario aggiunto,
, 1-15 (1-168): essendo secondo il solito rau- nato il conseglio dei dieci
: essendo secondo il solito rau- nato il conseglio dei dieci con gli aggiunti, dopo
dei dieci con gli aggiunti, dopo che il tutto che vi si trattò fu finito
tutto che vi si trattò fu finito, il sagacissimo prencipe... disse.
. fogazzaro, 5-198: « lei è il signor maironi? * disse quel dagli
di sostantivo per aiuto, o collega, il quale venga associato ad altri per concorrere
soperchio. b. cavalcanti, 2-280: il che ora farò cominciando da quello [
altri simili. tasso, 12-636: il nome usato per ornamento è l'epiteto
o 'l nome aggiunto che vogliam dirlo: il quale aristotele chiamò col nome greco xóo
medesimi. manzoni, 142: il linguaggio ha, per dir così, esauriti
20 (351): vecchia, era il suo appellativo usuale; gli aggiunti,
245]: quand'io dico: il tal vocabolo è aggettivo, lo riguardo in
. come definizione grammaticale, non reggerebbe il dire che 4 bello, buono 'e
ma vedo là un barbuto che scuote il capo ridendo: « sicuro! rido delle
, 5-41: della sua cenere si fa il vetro, coll'aggiunzione di certe
allora seguiti con quella corona, prestò il suo consenso. redi, 16-viii-28:
religiosa. foscolo, v-197: finito il mio desinare bevendo alla salute del re
l'aggiustamento. manzoni, 1014: [il necker propose] in nome del
un amico d'ambe le parti contendenti, il quale, per conciliare e riunire gli
i dati necessari al tiro efficace contro il bersaglio, correggendo gli errori in gittata
. galileo, 942: devesi drizzare il telescopio verso il sole, come se altri
942: devesi drizzare il telescopio verso il sole, come se altri lo volesse
quale i muratori o altri artefici aggiustano il piano o il piombo di loro lavori.
o altri artefici aggiustano il piano o il piombo di loro lavori. magalotti,
specialmente a un tal personaggio. trovò però il verso d'accomodarla con un piccolo stralcio
ricompose. pea, 7-400: se il vestito non ti torna bene, domani lo
ammirare. idem, 4-123: carezzandosi il grembiule... e aggiustandosi accuratamente
grembiule... e aggiustandosi accuratamente il giacchetto come un uccello le piume,
aggiusta la soma. silone, 5-153: il vecchio... legava la cavalla
biga e aggiustava lentamente le tirelle, il morso, i paraocchi. moravia, xi-113
che avesse tempo d'accomodarmi me, il birbone. [ediz. 1827,
che avesse tempo d'aggiustarmi me, il birbone]. deledda, ii-230: prova
.. che ciascheduna delle parti facesse il disteso delle capitolazioni, le quali poi confrontandosi
costà ci fermeremo quanto occorrerà per aggiustare il modo da pigliarsi per andare a fare
suo padrone che ad aggiustare i litiganti il partito più giusto e infallibile è di
è di conoscere non le ragioni bensì il torto delle due parti.
un conto: saldarlo. - aggiustare il tempo: cogliere il momento opportuno.
. - aggiustare il tempo: cogliere il momento opportuno. -aggiustare una persona:
, conciliarla. -aggiustare la mira, il tiro: rendere preciso. -aggiustare le
con precisione. - aggiustare lo stomaco, il cuore: ristorare, confortare. -aggiustare
fede, e conoscete ciò che richiede il tempo presente, eleggete uniti e d'
e d'accordo per vostro re della germania il prudentissimo arrigo. b. davanzali,
aggiustar la mira al berzaglio. buonarroti il giovane, 9-373: e lo scotto aggiustar
4-i-322: può aver felice successo [il transito] quando si aggiusti bene il
il transito] quando si aggiusti bene il tempo della bassa marea nel tentarlo.
nel tentarlo. segneri, iii-1-225: il confessore aggiustò in bocca alla femmina le
22-288: poich'e'cenò e aggiustò il cor col cibo, /...
sabato, quando fu l'ora di aggiustare il conto della settimana, dinanzi alla tavola
la mira a mezz'uomo, perché il colpo rialza sempre un poco.
modo conveniente i pesi imbarcati. -aggiustare il vento: riceverlo colle vele nella direzione
direzione dei punti cardinali. - aggiustare il cammino: determinare sulla carta l'indirizzo
5. rifl. diminuire il contrasto, accordarsi; cercare un accomodamento
lo popolo d'israel e fattoli signori, il re di ierusalem ebbe grande paura.
goldoni, v-1305: voi avete gustato il dolce, e a me toccherà provare
/ per sicurtà con un compagno, il quale / s'accasi teco, e
s'accasi teco, e questo è il generale. pavese, 5-10: speravano di
di più gli dà [ad amore] il soprannome d'arido, titolo che s'
da sinistra le s'aggiusta / è il padre. buti [par., 32-121
. conformemente. magalotti, 16-129: il che fece [cioè il racconto] così
, 16-129: il che fece [cioè il racconto] così aggiustatamente al vero,
stessi termini propri che sembrano portar il vanto d'aggiustatezza e semplicità sono
quel che ci manca, e si avrebbe il mezzo di sup plirvi colla
. bencivenni [crusca]: il fiore del rame si è un rimedio
e aggiustatissimi. cesarotti, i-101: il gentilissimo ed aggiustatissimo petrarca danteggiò alquanto colle
sovrano. collodi, 324: appena il fanciullo cominciò a spiccicar parola, disse
[basile], ii-226: sentì il parlare aggiustato e assennato di questo poveretto
andatura lenta, solenne e aggraziata (il cavallo). tommaseo [s.
l'andatura artificiale a cui si addestra il cavallo, la quale è più lenta
3. milit. diretto con precisione contro il bersaglio. tommaseo [s. v
bersaglio. -marin. stivato acconciamente il carico di una nave. tommaseo
alfieri, 2-9: sol fino all'anche il corpettin si estende, / e'calzoncini
, 22-381: e tosto nelle man pose il bicchiere / all'ornatore e aggiustator di
dei nostri errori, del male trae il bene, e sulla meschina storia nostra
... lavoro nella montagna è il lavoro primitivo, indifferenziato, del l'
1847], gli aggiusti in amministrazione sono il bilancio perfetto di quanto riviene a ciascun
]: la rugosa vecchia... il lungo filo aggloba. 2
, ammassare. nievo, 146: il nocciuolo dell'ordine futuro si è già
o d'avorio si agglomera e s'avviticchia il muco. giusti, 2-57: di
minor caterva / intorno a lui [il re] s'agglomera. de marchi,
l'altra. idem, iv-2-844: il vapor si lacerava, si agglomerava in
, si agglomerava in nuvole, declinando il sole. idem, iv-2-1347: vidi
sole. idem, iv-2-1347: vidi il fango agglomerarsi intorno alle loro suola. comisso
nel seme, nel quale non è distinto il braccio da la mano, il
il braccio da la mano, il busto dal capo, il nervo da l'
la mano, il busto dal capo, il nervo da l'osso. monti,
. monti, 12-22: e il divino scamandro e simoenta / che volge
e guardò giù nella piazza passare il gregge. la folta lana biancastra delle pecore
e ogni fede. alvaro, 2-15: il paese rimase quello che era: un
costruite di giustatore 'quell'operaio il quale, con scalpelli, colla lima,
dei cascami industriali, specie minetonazione ed il ritmo e di scernere d'un colpo la
: su l'agglomeraarila, 19: il nome 'aggiusto'per 'mettere in corrizione delle
sm. l'agglutinare; rincollarsi, il saldarsi insieme; saldatura.
bellini, 5-2-290: si sbriciolerebbe [il ferro], se quell'acqua sempre non
pronomi e preposizioni (come l'ungherese, il finnico, il turco, ecc.
come l'ungherese, il finnico, il turco, ecc.). c
; gonfiarsi. campanella, 2-64: il corpo è indurato e non ammette
corpo è indurato e non ammette il transito del sacco...,
del sacco..., talché il corpo s'aggobba 9 increspa.
sbarbaro, 1-254: aggomitata con tutto il peso alla finestra, ora in cuore
, tr. [aggomitolo). ridurre il filo in gomitolo; avvolgere a forma
ii-435: aggomitolare, ridurre in gomitolo il filo, tratto o dalla matassa, o
agostino volgar., 1-6-148: posto che il mondo sia in figura ritonda, e
è tutta scavata e traforata. così il palazzo tocca il sole e le nubi
scavata e traforata. così il palazzo tocca il sole e le nubi con la fronte
si stringono, e con gran grida chiamano il nimico: allora si disrompono con corsi
dalla gente militare in due significati: il primo per indicare quel disordine, che
, 10-36: alcuna volta truova [il pescatore] tanti pesci, e massimamente
gelli, i-41: per essere stata il verno ferma e aggomitolata sotto la terra,
vesti lacere di lana nera che il tempo e l'unto avevano ridotto
non andasse a fondo, con il continuo aggottare l'acqua che già
già la barca si sbilancia / e il cristallo dell'acqua si smeriglia. 2
agrada l'amoroso foco, / ov'è il mio core ardente / per voi,
., 2-79: tanto m'aggrada il tuo comandamento, / che l'ubidir,
ed èmmi a noia e 'n dispiacere il mondo. idem, iv-230: molto mi
non m'aggrada: / però ti mando il cavallo e la spada. poliziano,
banddlo, 1-2 (i-39): il re accennò che si levasse in piedi
, se pur v'aggrada, leggere il vostro secondo sonetto. idem, vii-1109
vii-1109: se l'amor mio potesse recare il menomo pregiudizio o agli interessi vostri,
. d'annunzio, iii-1-891: io sono il tuo padre; e di te /
620: ma perciò che in vedendo il buio, si conosce quale è la luce
è la luce, ed in udendo il silenzio, sì si impara che sia il
il silenzio, sì si impara che sia il suono; sì potrai tu, mirando
paschi delle fiere. tesauro, 327: il fin del rettorico è il persuadere in
327: il fin del rettorico è il persuadere in qualunque maniera più aggradevole all'
trovati. c. mei, 129: il secondo dei quali [porcastri] divenne
appunto nella voce agréable, che è il nostro 4 aggradevole '. nievo,
arrighetti, ii-1-4-147: lasciamo in disparte il favore, l'aggradimento de'nostri giuochi
giuochi usitati. redi, 16-v-183: il favore si è lo aggradimento, che ella
padre: « è una fortuna per me il poter fare un piacere a'nostri buoni
« è una buona ventura per me il poter far cosa di aggradimento ai nostri
aure e rugiade / pure n'attende [il tasso] a maturar possenti / e
l'amate frutta acerbe: / onde il lor succo a l'api schife aggrade.
ii-61: fece gran dimostrazione di aggradire il nuncio e l'ufficio. goldoni,
sano ed atante e bello della persona; il che gli aggradì forte. tasso,
..]. penna, 258: il gatto che attraversa la mia strada /
i frati per gli scapolari. buonarroti il giovane, 9-729: acciocch'un pubblicano /
forteguerri, 3-6: come falco che aggraffia il colombo. = deriv. da
in que'tempi non era ritrovato ancora il modo di trarlo [lo zucchero] dalle
tosto, e di'che essi scavino il segno, se per paura sono loro aggranchiate
in farle grazia tale, / che il freddo, che costì più che qua diaccia
sgranchiar l'altalena gli aggranchiati: / felice il dì che nel nostro uso venne!
aggrandiménto, sm. disus. il far grande, l'ingrandire; ingrandimento
. l. salviati, 10-14: il petrarca ancor esso per ragione di metafora
... vai molto, quando il dicitore vuole il detto suo aggrandire, o
vai molto, quando il dicitore vuole il detto suo aggrandire, o l'animo dell'
: questi aggrandì molto roma, e fece il campidoglio. bibbia volgar., vi-10
dei vescovi fosse aggrandita troppo, e il clero redutto in servitù. campanella, 1158
ad arte un po'traverso, per aggrandire il suono, moltiplicandone le riflessioni. leopardi
di aggrandire a'propri otchi o agli altrui il pregio della propria vittoria. ojetti,
propria vittoria. ojetti, ii-700: il suolo vulcanico su cui i re e
poco amore portò al suo sangue: il fratello aggrandì più per paura che per
a molti fu persuaso che gli cresceva il naso, e quei se lo toccavano spesso
toccavano spesso e lor pareva certo che il naso ogni poco s'aggrandiva. g.
più le fazioni. monti, 2-1-591: il bianco braccio fieramente stese [giunone]
rendere più vigoroso, più robusto (il vino). b. davanzali,
[crusca]: ma sempre ne pruovano il dolore aggrandìtissimo. trattati antichi [crusca
, per essersi fatta la diastole, il cuore si sia gonfiato, e i
arici, 257: l'accolta linfa il vetro agghiada, e tocca / dal
, ii-676: la tentazione è come il gatto col topo: giocherà e magari fingerà
la serratura dell'armadio e aggranfiò tutto il danaro che trovò. 2
son portati via dalla giostra come stracci; il padrone fa sibilare il frustone.
stracci; il padrone fa sibilare il frustone. idem, 19-59: una megera
squadra- sciata con le poppe penzoloni, il ventre sgallato, facendosi largo tra il
il ventre sgallato, facendosi largo tra il ghettume si aggranfiò come un uccello di
, aggrappato. pananti, i-65: il giudice, aggranfiate le mie rime, /
, confonde. viani, 14-139: sembrava il crocidare d'una cornacchia aggranfiata sulle cime
203: appresso a un albero sopra il quale si vanno aggrappando le piante,
, mercé cui si cerca di negare il concetto, come al salto, che proietta
aggrappò all'inferriata da cui si scorgeva il porto e spinse lo sguardo lontano sul mare
sguardo lontano sul mare, navigando verso il suo paese. manzini, 10-61: non
di chiarire con la ragione ciò che il sentimento intorbida e rende oscuro.