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vol. I Pag.15 - Da ABBARBAGLIATAMENTE a ABBARRATO (38 risultati)

d'annunzio, v-1-500: non adopero il martello né l'incudine. non amo

avea costrutto, / che lampeggiando abbarbagliava il sole. 5. intr.

, 192: una vetrata / a mezzo il poggio razza ed abbarbaglia. pirandello,

ariosto, 2-55: forza è ch'il mira abbarbagliato reste. caro, 12-510

la percossa abbarbagliato e fermo. buonarroti il giovane, 9-541: al resto adesso,

le faceva socchiudere gli occhi abbarbagliati, e il rumore che la stordiva gradevolmente, la

, 108: guardava con occhio abbarbagliato il mare. bocchelli, i-450: gli

amante allor si crede, / ch'ella il cerchi privar della sua vista.

ismemorata e abbarbagliata e sciminita. buonarroti il giovane, 9-611: egli è briaco

percuoti questa gente d'abbarbaglio. ed il signore li percosse d'abbarbaglio, secondo

abbarbicaménto, sm. l'abbarbicarsi, il mettere radici profonde. viani

sarmenti o fascine, che manten- ghino il terreno sollo e sospeso, da potervi meglio

, 1-2: 375: acciocché il vento non porti via quella rena, vi

crepacci... sulle quali s'abbarbicava il silvestre pino. negri, 1-639:

pino. negri, 1-639: [il cactus] striscia e s'abbarbica, /

negri, 1-522: io so come il germe d'un delitto / s'abbarbichi,

barbicare, deriv. da barba (con il sufi, di radicare).

liane e le ciuffaie degli oleandri apparve il vescovo mitrato. tozzi, i-246: vedeva

tra le pietre del muro che sosteneva il terrapieno. 2. figur. saldamente

invechiare alcuna mala radice, però che il mal vechio poi disteso et abbarbicato sta

bandello, 2-25 (i-920): il medesimo fa la gelosia, la quale

amante ed egli la lascia dominare, il più de le volte lo guida ad odio

aiuole, palme e convolvoli, spicca il monumento del grande ritto sopra un plinto

tronco, la testa alteramente fissa verso il cucuzzolo del rondinaio. abbarcare,

sudori patiti nel battere e nello abbarcare il grano. salvini, vii-557: e 'n

le terre subito abbicato e abbarcato il grano, per seminarle a miglio,

, cioè una mole non rotonda come il moncello, ma parallelepipeda, e fatta con

: già nelle biche s'era stagionato / il grano pingue tra 'l monodiare / delle

abbarcatura, sf. l'ammucchiare, il far covoni; disposizione a biche,

per difesa, per fortificazione); impedire il transito. g. villani

, e combat- teronsi alle barre tutto il mese d'agosto. botta, 4-1020:

; né mai si direbbe dello sbarrare il cammino con mano o con armi o

alberi, che tagliano i tronchi per abbacare il passo. 2. assol. approntare

. g. villani, 4-96: il re d'inghilteca avea affossato e steccato

1-35: presono consiglio d'abbacare tra il castello e la città. 3.

11-35: [i cittadini] cominciarono il romore e battaglia nella città, e

combatterò con castruccio e sua gente, il quale era abbarrato alle bocche delle vie.

, si erano studiati d'inter- rompergli il passo. idem, 5-315: era trani

vol. I Pag.16 - Da ABBARUFF AMENTO a ABBASSARE (51 risultati)

de'tarlati, dopo la per- abbassare il vessillo, le armi: in segno di

. tommaseo-rigutini, 1126: abbaruffare, il quale altro non è che un allungamento

. pulci, 24-125: intanto tutto il campo s'abbaruffa, / comincia d'

attitudine e immagine di morte. buonarroti il giovane, 10-890: sono imbufonchiate; /

3-335: s'abbuiò l'aria, abbaruffossi il mare. = comp. di baruffare

informe abbaruffata degli alti monferrini: dopo il fatto, tutti dicevano non esser-

., 12 (215): [il garzone], tutto sbigottito e abbaruffato

, lastre di comodini o angioletti per il cimitero, mentre i riflessi dell'acqua sfarfallano

[s. v.]: meglio il suo abbaruffato che quel d'altri assettato

453): c'intendi confortare che il nostro re addomandi pace in vituperio di

, dalla cucina si apriva un varco il rumore della paletta. alvaro, 9-393:

alvaro, 9-393: si stava chiudendo il locale notturno nella straduccia accanto. il

chiudendo il locale notturno nella straduccia accanto. il fragore della serranda parve coincidere con un

abbassamento volontario, la sua presenza e il suo contegno avevano acquistato, senza che

questo, la debile testa sopra il destro omero abbassò, e dopo pic

. pulci, 2-75: orlando il vide e la lancia abbassava. ariosto,

e con ambo con giunte il ferro abbassa. monti, 13-233: imbrio

avevano risposto di fuori egli abbassava il ponte levatoio perché avan zassero

volgar., 208: ma conciofossecosaché il die già si fosse inchinato al vespro,

già si fosse inchinato al vespro, e il sole s'abbassasse al tramontare, niente

che non scorge / dove è piano il tercen né dove sorge. anguillara,

2-325: bagna di pianto la donzella il volto, / ché la terra ognor

: ma quando poi, scemando, il mar s'abbassa, / co 'l piede

abbassa, / co 'l piede asciutto il peregrin vi passa. chiabrera, 4-1-445:

le piume; / se t'alzi, il sol le struggerà col lume. galileo

: le parti della terra orientali, per il moto diurno, si vanno continuamente abbassando

, xv-556: ieri mattina alle sette il termometro appeso in uno stanzino s'era

deledda, ii-117: che giornata triste! il cielo si abbassa... si

sistina] tutta roma a vedere, ed il papa fu il primo, non avendo

roma a vedere, ed il papa fu il primo, non avendo pazienza che abbassasse

non avendo pazienza che abbassasse la polvere per il disfare dei palchi. 2

chinare, piegare verso terra. -abbassare il capo, lo sguardo, gli occhi:

. anguillara, 7-277: vergognosa ella abbassa il viso e 'l ciglio, / com'

, / 'quasi monton ch'ai cozzo il capo abbassa. idem, jì9-111: apre

/ e su l'amato fianco / appoggi il capo stanco. chiabrera, 4-3-274:

stanco. chiabrera, 4-3-274: giuditta il guardo onestamente abbassa, / e con

/ deh, se non sei scortese, il ciglio abbassa. manzoni, pr.

sul seno]. nievo, 802: il generai armandi abbassava dinanzi agli imperiali vinto

dinanzi agli imperiali vinto ma non macchiato il vessillo della rivoluzione romagnuola. carducci, 510

pupille in giù fitte, / abbassavano il pollice nervoso / de la mano gentile.

gentile. dossi, 269: mario il capo abbassò, abbassò le pupille,

la voce, la luce; abbassare il prezzo. - anche intr. novellino

quando la sillaba s'abbassa. buonarroti il giovane, 9-256: tu scema il

il giovane, 9-256: tu scema il prezzo di quelle vacchette, / abbassa quei

, 1-603: abbassa la lampada, copri il fuoco, / che la stanza sia

annunzio, iv-2-1265: a quando a quando il cantico s'abbassa, trema, s'

di pianto. soffici, ii-342: il giorno s'abbassava, gli ultimi sprazzi

-figur. fogazzaro, 1-99: se il mio entusiasmo si sarà abbassato, lo

del popolo cercarono ogni via di fortificare il popolo e d'abbassare i grandi,

per farti con la mia spada riconoscere il tuo errore. fioretti, 1-186:

a'potenti forestieri. idem, 422: il quale ordine accrebbe assai la potenza di

vol. I Pag.221 - Da AFFOLTATA a AFFONDARE (23 risultati)

713: così l'infido mar placido il seno / scopre a'nocchieri incauti, e

baretti, i-297: so che in bologna il padre buonafede si vanta assai e braveggia

/ mi fa nido, / m'assorbe il mio divano. 2. immergere,

soave dell'atto con cui ella affondava il viso tra le ciocche delicate. idem

, la stringeva con violenza, le affondava il viso sul collo come volesse sprofondarsi tutto

momento l'aria intorno, poi riabbassava il vasto muso ad affondarlo tra il verde.

riabbassava il vasto muso ad affondarlo tra il verde. viani, 10-87: teneva

zoccoli sul prato in pendìo per reggere il carro colmo. serra, ii-405: l'

lenzuolo funebre. slaiaper, 1-47: affondavo il braccio nell'acqua per sollevar di

nell'acqua per sollevar di colpo in aria il rospicino dalla pancia giallonera. fracchia,

ella fu finalmente nel palmento e affondò il piede fra i grappoli che fecero un

questi giuochi, mentre non erano per il brambilla che un passatempo qualsiasi,

si debbe affondarle tanto, che per il maneggiare poi la detta bussola..

l'ultima festa. tasso, 6-iv-2-59: il tuo lume scintillando appare [o santa

memorie. idem, 2-31: poi seguimmo il canale fino alla darsena / della città

. ottimo, iii-608: li aperse il vero contra la cupidigia delli uomini,

magalotti, 9-1-9: egli è pure il bel gusto trovarsi alle falde di ima

/ denti. settembrini, 1-332: per il lungo viaggio coi polsi stretti dalle manette

che salivano adagio adagio come la nebbia, il buon odore del fieno in cui si

. negri, 2-563: nascosto era il suolo da alti tappeti di foglie vizze,

. linati, 30-155: avanzando verso il mare io affondo nella sabbia fino alle

ridotto poltiglia. tozzi, 2-96: il contadino senza schiudere il pugno pieno

tozzi, 2-96: il contadino senza schiudere il pugno pieno

vol. I Pag.222 - Da AFFONDATA a AFFORZARE (33 risultati)

dei palagi perfetti. stuparich, 2-120: il loro non era un sonno, non

, 1-95: ti porto in me come il mare / un tesoro affondato.

a un ulivo quale stesa supina lungo il ruscello, o affondate nell'erba ove s'

129: egli ne pianse con il viso affondato nei cuscini, dirottamente.

, dirottamente. moravia, vii-99: il pupo dormiva, il viso bianco e

moravia, vii-99: il pupo dormiva, il viso bianco e rosso affondato negli stracci

stracci. pavese, 56: dentro il buio è affondata la nuda collina / e

occhi quasi bianchi, affondati nelle orbite; il naso adunco; le mascelle ampie e

e forti. tozzi, 2-98: aveva il volto grasso, ma pallido e con

di netto gli angoli della bocca affondata sotto il naso adunco. manzini, 10-77:

affóndo3, sm. scherma. movimento con il quale lo schermitore vibra un colpo all'

avanti e portando innanzi nello stesso tempo il braccio armato e il piede corrispondente.

nello stesso tempo il braccio armato e il piede corrispondente. afforcare1, tr

. viani, 19-472: alcuni tenevano il libro aperto e il vento gli sparpagliava

19-472: alcuni tenevano il libro aperto e il vento gli sparpagliava le pagine che essi

sopra dell'arco di vetro, schizzavano il nero degli occhi sulle pagine pisigne.

bocchelli, 12-339: più tardi, il carnefice dovette tornare più volte, prima

due ancore di una nave per impedire il loro avvolgimento a incrocio durante l'ormeggio

). marin. ant. fermare il remo con la pala in aria quando l'

bordo delle galere perché la ciurma legasse il girone dei remi a basso, in

dei dieci di balia, 5-32: il signor ruberto verrà a marradi per procurare

pigliavano e non affortificavan quel luogo, il quale ancora non era occupato. machiavelli

in modo si era affortificato, che il conte noi poteva, se non con

): e in questi tempi cercò [il re] del mio consiglio, per

alti... affortifichisi a tomo largamente il luogo con pendii, con ripe scoscese

scoscese, difficili e con precipizii, accioché il nemico non possa con gran moltitudine accerchiarti

: dio mi dia grazia che peschiate il pesce sampietro, quello che ha una

d'afforzaménto, erano gran sicurtà a tutto il mugello. livio volgar. [crusca

. villani, 11-140: afforzarono e steccarono il prato presso al serchio, sicché i

volgar., 1-6: e se il luogo è dalla malignità de'nimici sicuro,

in giorno. vivanti, 7-176: il pensiero del tuo imminente ritorno afforza e

del tuo imminente ritorno afforza e affretta il mio proposito. 2. rifl.

al figur. compagni, 1-25: il detto messer andrea confinò molti cittadini,

vol. I Pag.223 - Da AFFORZATO a AFFRANCARE (34 risultati)

per le case. nievo, 290: il senno mi si afforzava ogni giorno più

mi crescevano, unite alla forza contro il dolore, la forza e la volontà

di operare. d'annunzio, iv-2-758: il coro allegro e lugubre,..

livio volgar. [crusca1]: marcello il giunse in luoghi piani ed aperti;

forte. leonardo, 2-198: se il sole adoprerà il suo splendore col suo

leonardo, 2-198: se il sole adoprerà il suo splendore col suo centro afforzifìcato da

suo centro afforzifìcato da la potenza di tutto il corpo, è necessario che i sua

: si vedran cangiare / le chiome e il volto, e la vecchiezza stanca

esopo volgar., 2-142: hae il suo vedere sottile e rag

2-197: dicesi ancora: io ti affosso il campo, ed io ti pianto la

fortezza (per difesa, per ostacolare il passo all'aggressore). g.

villani, 9-48: i fiorentini feciono affossare il cresci- mento del sesto d'oltrarno.

affondare. targioni tozzetti, 12-8-155: il lungo calpestìo o carreggio ha consumati ed

incavò all'indentro. bottari, 2-35: il colore divien pallido, gli occhi si

in tal caso averemmo avuto a trovare il coperchio affossato in dentro. arici, 249

un po'affossati. idem, 28-263: il riposo dell'anima nelle strade affossate tra

segni in cima agli zigomi, rossi come il belletto. viani, 19-468: giù

g. villani, 10-208: ma il detto castello era tutto affossato e steccato

206: quanto più umido e piano sarà il campo affossato, più dovete farvi gettare

m. adriani, 3-4-166: il quale spirito affralito ed allentato fa che

3. bot. nelle piante legnose, il distacco del nesto dalla pianta alla quale

dovuto pel trasporto delle cose stesse. il modo d'affrancamento più generalmente usato s'

due altri romani, che erano il prenome e 'l cognome dell'affrancante o manumit-

, un'enfiteusi); chi sconta il diritto di affrancazione (e lo paga

nella locale cassa dei depositi e prestiti il prezzo di affrancazione nella misura stabilita dalla

, tutti di buona volontà, accettarono il consiglio di cato, e affrancarono li

quelli che cominciano liberaleggiando come alessandro, il primo,... e il secondo

il primo,... e il secondo, oggi regnante, che ha affrancato

de roberto, 425: io ho pagato il cavaliere e la casa con bei quattrini

con bei quattrini sonanti; ho affrancato il censo. codice civile, 753:

, 971: l'enfiteuta può affrancare il fondo dopo venti anni dalla costituzione dell'

un onore. cattaneo, ii-3-143: il colono potrebbe affrancarsi dal censo, pagando

colono potrebbe affrancarsi dal censo, pagando il corrispondente capitale. = lat. mediev

, un plico postale); attaccare il francobollo. giordani, ii-196

vol. I Pag.224 - Da AFFRANCATO a AFFRATELLATORE (32 risultati)

destinato e consegnare la lettera pagando immediatamente il prezzo. questo metodo aveva alcuni gravi inconvenienti

ombra, non era affrancato, sentiva il cuore alla gola. 3.

legale. cattaneo, ii-196: dopo il mille, le aggregazioni municipali reagirono sui

l'uno portava un suo affrancato, il quale avea nome filarguiro. affrancato2

l'uomo onestissimo si firma e mette il francobollo. affrancatóre, agg.

che accorda l'emancipazione; che sancisce il riscatto. tommaseo [s.

tommaseo [s. v.]: il decreto affrancatóre de'servi nelle russie dispiacque

affrancazióne1, sf. l'affrancare, il rendere libero (in particolare lo schiavo

libero (in particolare lo schiavo, il servo, in forza di consuetudini o

giuridiche, nelle civiltà antiche e durante il medioevo). papini, 20-50

). papini, 20-50: il signore mi ha unto perché annunziassi

mandato a curare quelli che hanno il cuore spezzato, a predicare l'affran

civici) mediante una controprestazione (o il pagamento di un risarcimento, o dei

piuttosto l'effetto che l'atto, il quale è meglio indicato da 4 affrancamento '

ad assumersi l'onere, o mediante il pagamento di una somma allo stato.

le mani in un affare; ma il suo esempio mi ha affranchita e resa valente

. diritto d'affrancazione, somma per il riscatto. leggi tributarie, 159

per lo primo omo era semenato [il peccato originale] / en tutte le progenie

lorenzo de'medici, i-163: ed il cor resti in tanta doglia affranto, /

176: pareami al tutto naturale che il mio corpo così affranto non potesse resistere

piangeva,... abbandonato sotto il peso della sua miseria, affranto come

sua piccola mano di scimmia avrebbe calcato il cappello sulla testa affranta. govoni,

le braccia affrante si distendono / e il sudore degli uomini si asciuga, /

: et a questo et a quello affrappa il manto, / come sien l'arme

come s'affrappa e taglia e fora il panno. caporali, ii-117: [il

il panno. caporali, ii-117: [il pedante] ogni buono scrittor latino affrappa

non darà scandolo e materia di mormorare il vedere una veste affrappata, né tanto

la simpatia. panzini, ii-20: il latino ci affratellò. gentile, 3-280:

. sbarbaro, 1-181: gente che il trovarsi insieme affratella, quasi la gioia

ad affratellarsi talmente con esso lui [il corpo], che niente al mondo teme

di triboli. settembrini, 1-50: il male era che i giovani non si conoscevano

coloro che hanno combattuto, e dopo il combattimento, anzi nel combattimento stesso,

vol. I Pag.225 - Da AFFRATELLEVOLE a AFFRETTARE (54 risultati)

cecco d'ascoli, 3112: [il topazio] affredda l'acqua quando è ben

e dice che fummavano come mano bagnata il verno per la fri- giditade, che

e l'altro polo / fra quanto il sol riscalda e affredda il vento, /

/ fra quanto il sol riscalda e affredda il vento, / tutte approvar quel ch'

avea alcina detto. campanella, 2-2: il salnitro caldo le bevande affredda; e

roma. affinaménto, sm. il raffrenare; freno. - anche al

spesseggerà l'uso del correre, diventerà il cavallo agevolmente più ardente e arrabbiato e

calli. tasso, 6-35: argante il corridor dal corso affiena / e in

dal corso affiena / e in dietro il volge. marino, 320: è forse

novo strepito di marte / di verso il colle e la città ne viene:

tu loquace; i la notte ama il silenzio, ama chi tace. ciro di

, 6: ii decenne / berretto il crine affiena, aureo decoro. carducci,

aureo decoro. carducci, 635: il giovin anno che la fuga affiena / su

/ e le fere e gli augelli il sonno affiena. 4. rifl

. { affrenèllo). marin. legare il remo o il timone con il

marin. legare il remo o il timone con il frenello. =

il remo o il timone con il frenello. = deriv. da

agg. marin. legato con il frenello. d'annunzio, ii-865:

carducci, iii-17-143: tali gli affrescò il cordara con un far superiore che non

superiore che non par di gesuita, e il lami gli contrastò co 'l far d'

co 'l far d'un becero che sa il latino. panzini, iii-516: [

latino. panzini, iii-516: [il palazzo dei bentivoglio] era affrescato dai

] era affrescato dai grandi pittori come il cossa e il francia. =

dai grandi pittori come il cossa e il francia. = deriv. da

; un viandante affresca sotto una pezzuola il viso adusto e segaligno. =

la vòlta affrescata dal viterbese romanelli, il quale, accanto ad apollo e alle

e sabbia e tenuto sempre fresco durante il lavoro. lanzi, 2-1-38:

quando arrivammo agli affreschi di raffaello, il cicerone recitò che alcuni forestieri si mettono

bassorilievi romanici. sbarbaro, 1-65: il loro ricordo è un affresco che si

tommaseo [s. v.]: il moto de'corpi è affrettatole fino a

bibbia volgar., vi-342: e arderàe il deserto, e spegneràe la verdezza sì

/ che tosto in punto lì meni il cavallo. b. segni, 9-121:

affrètto). accrescere la velocità, il movimento, il ritmo, l'operosità;

accrescere la velocità, il movimento, il ritmo, l'operosità; accelerare,

. fazio, i-5-3: come il nocchier, ch'è stato in gran tempesta

10-57: lt affrettando per l'asciutto il piede, / alla ròcca ne va che

proprio latte / i dolci fonti, affretta il debil corso. bracciolini, 2-12-66:

per ritrovar colei, / che nel tugurio il sùo ritorno aspetta. marino, 7-34

e affrettasse l'interramento che potesse cagionare il mare tempestoso. foscolo, gr.

/ polo gli astri invocando, oggi il nocchiero / la chiede all'onde: e

/ la chiede all'onde: e se il desio 10 illude, / biancheggiar mira

. arici, 106: fatto placido il tauro al ferreo giogo, / dure

34 (593): renzo affrettò il passo, facendosi coraggio col pensare che

gli ultimi, radi passanti, affrettavano il passo verso l'uscita, o più lo

, per cui riprese, non affrettando il passo o rallentandolo, il cammino.

non affrettando il passo o rallentandolo, il cammino. 2. ant.

stimolare, sollecitare, urgere; anticipare il compimento (di un'azione, di una

492): essendo già tardi e il nigromante aspettando lo spaccio e affrettandolo,

volgar. [tommaseo]: ciò vedendo il re, considerò che non era senza

continuo, sentendosi mancare, egli affrettava il prete dicesse tosto. firenzuola, 349

affretta. idem, 14-64: goda il corpo securo, e in lieti oggetti /

idem, 16-47: vattene, passa il mar, pugna, travaglia, / struggi

segneri, i-196: ha poi [il peccato] ritenuta questa possanza veramente terribilissima

ha detto che cercassi d'affrettar le nozze il più che potessi, e intanto stessi

vol. I Pag.226 - Da AFFRETTATAMENTE a AFFRONTARE (28 risultati)

aggiunge al suo terrore / ignota che il divin periglio affretta. papini, 21-31:

non favellare disavvedutamente nelle cose di dio; il tuo cuore non si affretti a proferire

boccaccio, iv-131: ritira adunque indietro il troppo subito consiglio, però che chi

ardenti ale s'affretta / alle vendette il dio. leopardi, 23-30: varca torrenti

morte. nievo, 17: ma siccome il capitano camminava dinanzi con le gambe più

e al suo nido affretta, / ché il ciel mite l'aspetta / e primavera

iii-1-851: affretta, affretta, ché il tempo sen viene / e già la

cammino spiò per li fuggitivi, mosse il campo affrettatamente, e sotto le

redi, 16-iv-85: l'osservano [il tempo] ancora tutti gli altri uccelli

. lombari, 1-183: piangeva, e il passo affrettato gli rompeva il singhiozzo.

, e il passo affrettato gli rompeva il singhiozzo. calvino, 1-361: non era

primaticcio. buommattei, iv-238: sentì il naso la fragranza... di

collo stipendio di un colonnello, ma il cuoco gli dovèa lessare soltanto ingenue fette

, / che state voi a fare? il campo corse, / e te gli

]: dal vostro lato s'incomincierà il grido e l'affrontamento, se combattere ci

dell'essere, al pensiero di dover affrontare il padre. deledda, ii-169: essa

e bella: / smonta, e lega il cavallo a quel bel pino; /

1-109 (255): veduto impedito il mio disegno, e vedutomi in pericolo della

volta sua con armata mano, sollecitava il passo, mostrando di scansarmi. tasso

mille difensor, gemando affronta. buonarroti il giovane, 10-902: tu, villan gatto

142: del mio novello / tempo il vigile tedio atre angosciose / l'ore misura

o affrontare / a lancia e spada il barbarossa in campo? b. croce,

croce, ii-6-151: se c'è il male, c'è insieme con esso il

il male, c'è insieme con esso il bene, che in perpetuo lo affronta

i quali... non hanno affrontato il disprezzo e 'l dispiacimento comune. magalotti

atti. tommaseo-rigutini, 1986: affrontasi il pericolo andandogli incontro, quasi di fronte

: ma l'affrontare i rischi è appunto il mio forte. carducci, ii-8-71:

, la povertà, la letteratura, il matrimonio, per suo amore. b.

vol. I Pag.227 - Da AFFRONTARE a AFFUMICARE (27 risultati)

bisogna uscire di regola, cioè affrontare il caso individuale, che come tale è sempre

i corpuscoli odorosi in quell'osso che fe'il caso tutto di perforamenti ripieno a simiglianza

gente. m. villani, 9-19: il re di spagna e quello d'araona

soderini, i-90: è spinto [il turbine] precipitosamente da nuvole, ogni

: che volete ch'io facesse, considerando il vostro danno e disonore, e che

. affrontare 1 (e vi è presente il senso di afronto); v.

senso di afronto); v. il sicil. affruntarisi 'vergognarsi '.

furono scavallati. idem, 9-306: il dammaggio de'morti all'affrontata prima fu

assai. m. villani, 7-47: il marchese colla sua gente francamente si fece

, come tuo scudo, riceva il primo colpo. 2. ant

da alcun incastro. questa commettitura porta il nome di 'affronta tura'. d'

tenga affrontato. segneri, iii-3-186: se il marito per contrario si accorga, che

per contrario si accorga, che dopo il perdono ancora vuole la sleale tenere con

grazzini, 3-2-178: qui giace il giovio,... / prelato astuto

gli affrontatori, dimandato di chi è il bel saio e di chi è la

da alcun incastro. questa commettitura porta il nome di 'affrontatura affrónto1,

64-23 (v-187): qui pure alquanto il combatter s'agguaglia, / né come

iv-1-556: l'aspettai tutta una sera premeditando il modo dell'affronto. il passo d'

sera premeditando il modo dell'affronto. il passo d'ogni nuovo venuto mi rimescolava

passo d'ogni nuovo venuto mi rimescolava il sangue. 3. locuz.

i malefizi, soldi io, computatovi il premio. « = deverb.

[basile], ii-46: intanto il desiderio... cresceva, in parte

cellini, 599: lo affummerai con il lume di lucerna o di candela.

; affumicato. imperalo, i-i7: il sapon mauro è più dello sigillo sle-

, offuscato, intorbidato; che ha il colore e il volume del fumo.

intorbidato; che ha il colore e il volume del fumo. cavalca, 17-ii-176

da siena, 735: sai che fa il fummo, quando elli non ha uscita

vol. I Pag.228 - Da AFFUMICATA a AFONO (31 risultati)

cassa o carretta da cannone... il grassi nel suo affusare, tr.

secolo xvi per quel carro sul quale posa il cellini, 599: imperò non vengo

allungato, vien detto cassa. pare che il montecuccoli non l'abbia si sa per

, 7-193: veggendogli d'amor rapire il frutto / seno a seno congiunti e

labro, / tosto a vulcano a riferire il tutto / n'andò ne l'antro

e un senso di tristezza in tutto il corpo. deledda, ii-214: più

cucina. soffici, 6-85: fra il rumore dei coltelli e delle forchette una

un isolotto. bocchelli, 1-i-45: il tugurio era squallido, vetusto e affumicato.

deledda, ii-518: sul graticolato sopra il focolare stavano alcune forme di cacio affumicato

affumicare. affumicatura, sf. il sottoporre all'azione del fumo;

del fumo; l'affumicarsi, il tingersi di fumo. -anche al figur

sugli altari nelle chiese dove ci piove e il vento fa tutto piegare dalla loro parte

vento fa tutto piegare dalla loro parte il fumo delle candele. idem, 4-163

, potessero avere un loro fascino anche il guasto e l'affumicatura di tanta parte della

ferro, con due o mura hanno il corpo liscio e affusato come quello dei

, che dicesi anche 'diminuita '. il termine proprio è restremata » (tommaseo

loro trasparenza. bicchierai, 33: il fluido separato dal sale con le dovute

e negrezza. bicchierai, 31: separato il precipitato, e affuso l'alcali tartareo

, dovè l'argilla cedere ad esso il proprio solvente. affusolare, tr

). boccaccio, ii-112: il ferro era quadrato e affusolato, /

, 366: era tanto stretto [il cerchietto], che egli giudicò non potesse

d'oro / che le mordeva gentilmente il polso. palazzeschi, 3-264: conversavano

[le signore] compostamente, protendendo il busto affusolato verso l'interlocutore. moravia,

l'interlocutore. moravia, i-85: il vestito leggero di seta rossa lasciava trasparire

boccaccio, ii-149: ch'egli schifasse il dardo, che volando / venia ver

tinse gli affusti trascinati / a braccia il primo sangue virginale. panzini, iii-373:

piante che attaccano e di cui assumono il colore): assai piccoli (la

tombari, 2-113: era un mandriano il cui compito nei giorni di pace era

nei giorni di pace era di pascolare il bestiame degli afidi da cui le formiche

degli afidi da cui le formiche mungono il latte. calvino, 1-240: tra

vallisneri, i-430: kiranide, ed il buon porta pensano che fatto un fascetto

vol. I Pag.229 - Da AFORISMA a AFRODISIACO (26 risultati)

: proposizione che esprime con concisa esattezza il frutto di una lunga esperienza (di

precedono], / chiusi ch'a pena il viso gli comprende. m. adriani

è ben cominciata nella bocca, secondo il noto proverbio o aforismo medico. conciliatore,

d'ippocrate. giacosa, 67: il latino degli aforismi gaudenti mise nei discorsi

storiografia. beltramelli, iii- 411: il mondo è ladro! ecco che cosa è

mondo è ladro! ecco che cosa è il mondo. -aforisma perfetto. e voi

8-93: avido e schivo, scaricavo il mio sdegno in aforismi corrosivi, in sfoghi

socrate! dove fosse andato a ripescare il socratico aforismo non lo so, certo che

bruciati *, e le spighe chinano il capo proprio come se morissero. d'annunzio

sciroccale. negri, 1-79: chino il riarso calice / sotto la vampa afosa,

ingiustizie e i dolori del mondo come il maestrale spazza le nuvole afose delle valli

bianca di polvere. alvaro, 3-211: il sole pareva frantumarsi nel cielo, e

era afosa, un denso vapore copriva il cielo, le foglie sui campi stavano

affetta in modo gravissimo di un male che il gergo medico definisce « afrasia *.

delle donne [crusca]: amano il vino più presto afretto che amabile.

cuocere [i fruscoli dell'alloro], il suo odore grandemente accrescono: e per

viani, 14-12: l'affricano dondolava il testone, come l'avesse avuto cernierato

: dalla nave / nera s'è propagato il fuoco a tutto / il navilio su

è propagato il fuoco a tutto / il navilio su l'àncore ed in secco;

trattato di ben vivere, 15: il loro senno è tutto bistomato e corrotto

è tutto bistomato e corrotto altresì come il gusto del malato o d'una femmina

dannogli piccolo aiuto, e l'afre fanno il contrario di queste. ma l'acetose

, ii-709: lascio la cera e il miele nel lor bugno. / ma spicco

m. -ci). che eccita il piacere sessuale. - anche al figur.

ve la offro? idem, iv-2-95: il lume afrodisiaco della luna. panzini,

scatola rilucente..., e succhiò il latte purissimo della sussistenza militare italiana con

vol. I Pag.230 - Da AFRODISIO a AGATA (39 risultati)

con lunghissime setole che coprono per intero il corpo. arici, 72: arcana

in asia si raccoglie l'afronitro, il quale gocciola nelle spelonche umide...

delle frutta mezze. cicognani, 12-22: il chiuso della sala, la polvere della

. pea, 7-617: l'afrore che il tiglio emanava. e. cecchi

.. che provenissero dalle praterie lungo il fiume, e portassero seco l'afrore

, sul margine della lingua e lungo il frenulo linguale), che si suole

6-109: quando mi ammalai [io, il bue], di afta epizootica,

epizootica, al tempo della grande epidemia, il min contadino ne fece a sua volta

. da óctctco 'brucio '). il fr. aphte è docum. fin

. leggi sanitarie, 110-42: il sindaco può consentire...

. -febbre aftósa: che accompagna il processo d'ulcerazione. = deriv

. = deriv. da afta; il fr. aphteux (e aphteuse) è

specie di escecaria; pianta ad arbusto, il cui legno (più noto come

agalloco. ricettario fiorentino, 45: il legno aloè, chiamato agalloco da diosco-

baldi [tommaseo]: odorifero quivi il grave tronco / de l'agalloco nasce

agalloco nasce onde conduce / copia rapido il gange. cesi, i-84: né

. biol. che si riproduce senza il sussidio di organi sessuali. -riproduzione

si stacca, naturalmente o ad arte (il cosiddetto corpo propagatore), per sviluppare

biol. nella riproduzione asessuale, il processo di scissione della cellula in altri

buonarroti, 2-129: questo bicchiere, ed il seguente, paiono fatti per uso e

panzini, ii-122: e così è improprio il nome di colazione: la si chiami

popolo e degli zelatori della fede, e il canto profano dell'àgape che tenta di

panzini, i-742: sai piuttosto dove è il pericolo? che manchi l'agapè,

molte mangerecce, come l'ovolo, il prataiolo, il gallinaccio. sono funghi

come l'ovolo, il prataiolo, il gallinaccio. sono funghi a cappello,

imenio riveste delle lamelle disposte radialmente sotto il cappello. = voce dotta, lat

caratterizzato dal cappello con lamelle raggiate. il più noto è vagarico bianco o agarico

agarico nasce come fungo negli alberi intorno il bosforo, ed ha color bianco..

, ed ha color bianco... il maschio è più spesso e più amaro

più amaro: questo fa anche dolere il capo; la femmina è più rara,

bianco, odorifero, buono nelle medicine, il quale nasce in cima agli alberi,

membranoso, detto volva, che avviluppa tutto il fungo nel suo primo periodo di sviluppo

impregnata d'un principio acre che desta il vomito, e scioglie il ventre. si

acre che desta il vomito, e scioglie il ventre. si è questa la specie

la specie tanto lodata dai vecchi medici gotto il nome generico di agarico attualmente fuori d'

di boleto o poliporo, conosciuto sotto il nome di boletus ignarius, poliporus fomentarius

dall'agarico bianco, adoperato per eliminare il sudore (contro l'idropisia).

qua. campanella, 2-207: se vede il reubarbaro tirar da tutte le parti del

= voce di origine germanica, attraverso il provenz. agasa (cfr.

vol. I Pag.231 - Da AGATA a AGENTE (32 risultati)

galactite, l'ematite, la melitite, il schisto, i bassalti, i crisoliti,

di rosso... è fissato il capriccio di quel poco d'acqua che restò

offrono al viandante preferito talismani meravigliosi: il rubino che dà la forza..

. 2. per simil. il colore dell'agata. d'annunzio,

agata. d'annunzio, iv-2-68: il cielo venato d'agata si addolciva sotto

cielo venato d'agata si addolciva sotto il fogliame cupo. = lat. achàtes

. targioni tozzetti, 12-2-46: il fondo dell'altare è di alabastro agatato

... / s'attarda dietro il cipresso, s'aggrappa all'àgavi e ai

le agavi del litorale han messo il fiore. fracchia, 1-975: la

e solo qualche misera palma e il verde cilestrino dell'agave macchiano leggermente il

il verde cilestrino dell'agave macchiano leggermente il suo desolato splendore. bartolini,

1-580: i pini stormivano forte, ed il cande labro dell'agave reggeva

labro dell'agave reggeva nelle raffiche il carico oscillante dei suoi fiori,

denominazione data da linneo nel 1751); il sisal o agave sisalana assume il

il sisal o agave sisalana assume il nome dal porto omonimo dello yucatàn

tanaglia, 3-151: perfetto ancora è il vertice agazzino / che al gennaio mette

eccles. ant. nel cristianesimo antico: il libro grande della messa, dell'ufficio

, delle esequie. -nel medioevo: il rituale delle funzioni sacre. =

conduce ogni cosa al fine ed è il maestro d'ogni arte, perché el

parti sono pure et equali, dimodoché il caldo, occulto agente in tutte le

burocrazia identificherà se stessa col lavoro e il socialismo, e perseguiterà chiunque continuerà a

fattore. magazzini, 80: ed il padrone non dee così in tutto e

che sia. monti, iv-335: il vostro agente... non mi ha

agente... non mi ha recato il noto danaro. manzoni, 814:

agenti di commercio... assumono il carattere di conciliatori fra il venditore ed

.. assumono il carattere di conciliatori fra il venditore ed il compratore; e,

carattere di conciliatori fra il venditore ed il compratore; e, non direttamente interessati

olanda. beltramelli, i-612: [il marchese] balzò in piedi perché il

il marchese] balzò in piedi perché il suo agente di campagna lo aveva chiamato in

nobile famiglia. codice civile, 1743: il preponente non può valersi contemporaneamente di più

quel ferruzzo che serve a togliere perfino il midollo dall'osso buco. non è

famiglia, i membri della missione e il personale amministrativo, dell'immunità per i

vol. I Pag.232 - Da AGENZARE a AGERE (26 risultati)

due persone fossero veri agenti, considerato il contegno brutale d'una di loro. gli

come era possibile punire gli indisciplinati quando il numero di costoro superava gli agenti della

gli agenti salivano senza riuscire a cambiare il suono lugubre dei propri passi, e cercavano

agente provocatore, quell'agente dell'ordine il quale eccita a bella posta per far condannare

filosofia aristotelica, la causa efficiente, il principio del movimento. -intelletto agente:

e la causa finale, che è il fine che muove l'agente a fare,

causa agente, però che per il fine si muove l'agente; onde il

il fine si muove l'agente; onde il fine si chiama « causa di tutte

; cossi nella regione intellettuale dove splende il sole dell'intelletto agente mediante la specie

[la fede] è nell'intelletto, il qual è agente naturale e mosso naturalmente

dall'oggetto. tassoni, i-97: il telesio... tenne che la bianchezza

forse potrebbe chiedere alcuno, come concorra il calore alla composizione e generazione delle cose

materia, e vogliono che l'anima e il senso da lei nascano, e non

razionale. buommattei, 181: il significar poi alcuna azione dimostra il suo proprio

181: il significar poi alcuna azione dimostra il suo proprio uficio [del verbo]

e accennar non una cosa, come il nome... ma un'azione,

essa intendeva. panzini, ii-487: il sangue umano era considerato... come

idem, ii-583: qui si fermò il marchese tanto che beatus assaporasse tutta la

l'agente dell'epidemia spagnola, ma il proprietario di biagino. 7.

indica la persona da parte di cui il soggetto patisce l'azione).

imperiale, ispettore, revisore '; il significato filosofico è proprio della scolastica;

. l'ufficio dell'agenzia, e il luogo dove esso risiede. boccardo, i-46

. gl'individui che la esercitano ricevono il nome di agenti d'affari, ed i

l'usciere..., feci il commesso in un'agenzia di collocamento, feci

investigazione, decisa a portare a compimento il suo proposito. codice penale,

, 1-6-70: era più proprio se [il testatore] l'avesse lasciato [ciapo

vol. I Pag.233 - Da AGEVILE a AGEVOLE (48 risultati)

con la generazione di vermi, ché il calore attivo, nunqua d'agere scordato,

manzoni, 969: le due prime, il latino, cioè, e il toscano,

prime, il latino, cioè, e il toscano, oltre il produrre l'effetto

cioè, e il toscano, oltre il produrre l'effetto accennato, avrebbero potuto essere

alleviamento. boccaccio, 3-1-222: è il sospirare una esalazione che muove dal cuore

dal cuore, da alcuna noia faticato, il quale il cuore, per agevolamento di

, da alcuna noia faticato, il quale il cuore, per agevolamento di sé,

. i. nelli, 4-3-3: il patto era che il regalo venisse avanti per

, 4-3-3: il patto era che il regalo venisse avanti per facilitare con quello

fin del voto / crescersi forza e agevolarsi il nuoto. caro, 3-830: spirate

l'ausonia / de'nostri legni agevolate il corso. tasso, 1-74: innanzi i

tanto almen fame soggiorno / ch'agevoli fortuna il suo ritorno. ciro di pers iii-519

per vie difficile e tortuose gli agevoli il corso fino a'seni del cuore.

al povero ed al ricco t'agevola il vero conoscimento de'due stati. cattaneo

temer che nel paese estrano / ti sia il sentier di novo anco preciso, /

[egli] poi l'intelligenza col figurarmi il fatto sopra uno strumento materiale. b

vuote e raccogliere documenti morti. verrà il momento che essi ci agevoleranno a riprodurre

(22): e se in fare il tempio furo [i tuoi popoli]

. rabbonire. machiavelli, 6-6-460: il papa non lo tratta ancora come prigione

più facile; facilitato. buonarroti il giovane, 9-67: delle capre saltanti /

. piovene, 5-656: questo è il caso maggiore, ma non unico,

. morelli, 267: dimostri a tutto il populo tu se'gravato e non puoi

ciascuno die quella quantità che toccasse secondo il modo e il tenore predetto.

quantità che toccasse secondo il modo e il tenore predetto. = deriv.

della città di firenze, 1-52: se il cittadino infra otto dì, e 'l

o forestiere infra quindici die, dopo il die di cotale agevolazione senza mezzo non

.. 2. dir. il facilitare, il rendere più agevole il

2. dir. il facilitare, il rendere più agevole il compimento di determinati

. il facilitare, il rendere più agevole il compimento di determinati reati (agevolazione

aperta. g. villani, 7-124: il quale fiume d'arno in quello tempo

. villani, 1-35: per battaglia [il castello] non si potea avere,

8-94: quello [dello stale] era il più agevole passo che potesse fare gente

intendere. ser giovanni, i-97: rispose il giudice: « questa quistione è agevole

l'entrare in mare è molto agevole, il mare suole essere piano e tranquillo all'

fatica e con alcun sudore acquistate fanno il trionfo maggiore. della casa, 772:

. varchi, v-27: gran faccenda è il favellare; e come è malagevole mandar

da ogn'uno. foscolo, v-33: il danubio diffondendosi dall'agevole clivo del monte

io (167): le rispose che il perdono non bastava desiderarlo né chiederlo;

volta, e gli rendesse più agevole il momento di dirle addio. giocosa,

d'annunzio, iv-2-236: mise tra il bordo e la riva due tavole per

943: l'astuzia le era agevole come il respiro, le sviluppava in tutto l'

non era cosa agevole per me cominciare il traffico degli stracchini. b. croce,

, ii-6-380: mi fu agevole ricongiungere il problema della storia al problema dell'arte

i-379: così pensavo e speravo salendo il monte della guardia per l'agevole strada

crudele. firenzuola, 373: faceva [il compratore] una grande istanza per voler

diventò più agevole. ojetti, ii-291: il mio pensiero volerà a questa strada ventilata

poliziano, 87: e'non è tanto il mormorio piacevole / delle fresche acque,

esiguità delle ginocchia agevoli in cui era il segreto del passo talare. 6

vol. I Pag.234 - Da AGEVOLEMENTE a AGGANCIO (31 risultati)

anzi? m. villani, 4-83: il comune di firenze ebbe i danari con

individui è una sequela della perfettibilità: il numero solo già moltiplica il bene di

della perfettibilità: il numero solo già moltiplica il bene di una spezie per estensione,

dote degl'ingegni mediocri che non sanno il perfetto dell'arte. settembrini, 1-91:

1-91: ad un galantuomo che conosce il suo dovere si fa ogni agevolezza.

: ma quando saprà che lei è il regio commissario, le userà qualche agevolezza

. croce, ii-9-39: gente che ama il comodo e le agevolezze e le illusioni

preferisce al navigare tra venti e burrasche il dolce cullarsi su placide onde. idem

questo essi hanno ogni agevolezza e conquistano il campo. 2. scioltezza,

fra giordano, 5-290: agevolmente rinasce il male ove già fu. dante,

fiorentini, 190: e no conviene il fanciullo fare andare, né sopra suoi piedi

fioretti, xxi-966 (36): il peso e giogo soave di cristo e della

che quanto ciascuna cosa più conseguisce agevolmente il suo fine,... tanto

agevolmente si schianta. idem, i-145: il tiglio... ha i pori

. se tanto può rendere uno studio, il principale sarà agevolmente in facoltà di pagare

levato agevolmente d'imbroglio, imponendo loro il primo nome e il primo cognome che

imbroglio, imponendo loro il primo nome e il primo cognome che erano caduti in mente

come una volontà assidua che ne impietriva il segno, sì che né sorriso, né

gadda, 2-132: la stanchezza ha intorpidito il mio conoscere, lo ha bendato di

che soprastando ad acque stagnanti cedono sotto il piede di chi vi cammina sopra,

al combattimento. = neol. che il tommaseo non registrava ancora. agganciante

fronti congiunte. jovine, 3-214: il ragazzo dovè cambiarsi la sottana e il collare

: il ragazzo dovè cambiarsi la sottana e il collare; stentò ad agganciarlo, il

il collare; stentò ad agganciarlo, il collo gli faceva male, la pressione

celluloide sul gonfiore lo costringeva a tener il capo chino. 2. per

fosse stata agganciata all'arco del cielo e il mare la spingesse per far l'altalena

verde come un bottone in alto aggancia il tempo all'etemità della piazza. c

povera signora *, dall'aggan- ciare il definitivo litigio. 3. figur

a contatto. alvaro, 9-391: il quesito era questo: come arrivare ad

era questo: come arrivare ad agganciare il primo cliente, quello che avrebbe sparso

15-182: un ombrello agganciato, per il manico, alla specchiera. aggàncio

vol. I Pag.235 - Da AGGANGARE a AGGETTARE (31 risultati)

s'aggattigliano, esce fuori tutto il vicinato. = deriv. da

rifl. cavalca, 16-58: il minore dito della sua mano era sì

valerio massimo volgar. [crusca]: il cavalier romano aggavignandoli il collo, rodendogli

crusca]: il cavalier romano aggavignandoli il collo, rodendogli con la bocca il

aggavignandoli il collo, rodendogli con la bocca il naso e gli orecchi, disformato il

il naso e gli orecchi, disformato il fece. firenzuola, 475: facendo

la vista d'avere paura di cadere [il gambero], disteso l'uno de'

, disteso l'uno de'bracci, il maggiore, verso il collo, l'ag-

uno de'bracci, il maggiore, verso il collo, l'ag- gavignò sì forte

attacca con i suoi sermenti. buonarroti il giovane, 10-908: non vo'la

/ me'dell'abbrucia aggavignato e stretto / il valor do'lucilli e de'catoni.

tanto i fiorentini, che mandarono pregando il comune di pisa. = comp.

per aggeggiarsi. idem, 19-277: il vetturale, tolto il disutile aggeggiò il

idem, 19-277: il vetturale, tolto il disutile aggeggiò il morto per il viaggio

il vetturale, tolto il disutile aggeggiò il morto per il viaggio e con uno spago

tolto il disutile aggeggiò il morto per il viaggio e con uno spago gli legò

. bartoli, 34-106: ma ghiaccia ancora il mare... benché non a

ogni lavoro; / o ch'alto il sole arda le fiondi; o il verno

alto il sole arda le fiondi; o il verno / rigoroso le aggeli. viani

corpi umani. carducci, 504: viva il re! ma i lieti canti ne

di guardia. idem, 19-277: il morto aggelava. una ventata gli portò via

pianse nemmeno di rabbia quando gli colò il sangue bollente e sentì aggelare il corpo

colò il sangue bollente e sentì aggelare il corpo del fratello caduto. 3

ha dentro un'anima di ferro; ché il sa- pervela congegnar nel mezzo, mentre

i-429: non è veramente un medesimo il magistero della natura nell'aggelarsi di tutte

segrete cose delle donne [crusca]: il solo freddo dell'aria cagionò questa aggelazióne

. olina, 47: ha [il codirosso] il capo alquanto schiacciato,

, 47: ha [il codirosso] il capo alquanto schiacciato, o vogliam dir

depresso da dove si solleva dal becco, il quale, se bene è nel suo

, perché ancor 10 veramente giudico superfluo il rammemorarle con ogni uomo che sia qualche

memoria d'uomini, hanno ampliato alquanto il continente della toscana. idem, 12-11-214:

vol. I Pag.236 - Da AGGETTATO a AGGHIACCIARE (45 risultati)

una terrazza scoperta. viani, 10-169: il barone si è messo un taittino a

, 96: si fa questo membro [il gocciolatoio] o più o meno

, secondo la natura degli ordini e il gusto di chi opera. aggettivale,

non abbia quella dell'uso vivente e il senso vivo del bello. 2

2. assol. usare aggettivi; colorire il discorso con aggettivi. =

non vi è posto aggettivo, che significhi il contrario. buti, 2-744: e

qualche aggettivo alla rinfusa che ci suggerisca il miscuglio con cui torino si presenta,

.). leonardo, 3-449: il muro sia fatto a scarpa, cioè che

perché si gettano più in fuori che il resto della colonna. vasari, i-115

quarti della grossezza della colonna, ed il fregio abbia il resto pien di mensole e

della colonna, ed il fregio abbia il resto pien di mensole e la cornice

potrebbesi più compensi: o col fare il dorico senza base... o col

ag- gheronata gialla e nera. buonarroti il giovane, 9-419: e tutte queste

concavità raccolta della casa di dio, il suono agghiacciante del ferro che penetra nelle

; la parabola della vita, ove il mito ellenico si avvinghia alla realtà agghiacciante,

volessero ricuperare con la vicinanza dei corpi il calore sottratto da uno stato d'animo agghiacciante

che folmi- nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'alto montava.

tempo avampi. arrighetto, 222: ora il caldo m'accende, ora il freddo

ora il caldo m'accende, ora il freddo le mie membra agghiaccia. ariosto,

, 30-53: l'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, / per dubbio

.. simile spavento / le agghiacciò il sangue. berni, 27-48 (ii-312)

ch'agghiaccia l'intelletto, ed arde il core, /... / non

.. / non può tener nel letto il corpo saldo. soderini, iii-132:

di spavento e d'orror misto, / il sangue e i cori a i circostanti

le agghiaccia tutte [le migliori penne] il timore della vostra despotica direzione. idem

morte. foscolo, iv-377: soffia il vento della notte e mi scompiglia le

e mi scompiglia le chiome ed agghiaccia il sudore che grondavami dalle guance. leopardi

la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al passegger. idem

. carducci, 58: e péra il grave secolo / che vita mi spegnea,

vita mi spegnea, / che agghiaccia il canto ellenico / ne l'anima febea!

grido di morte che gli agghiacciò tutto il sangue nelle vene. idem, i-373:

lenti dei loro occhiali, che agghiacciavano il cuore. d'annunzio, iv-1-391: e

cuore. d'annunzio, iv-1-391: e il pensiero della mia infamia prossima, forse

un attimo ebbe un sospetto che le agghiacciò il sangue. civinini, 1-218: un

lungo ci ha agghiacciato ad un tratto il sangue nelle vene saba, 143: e

da siena, 927: hanno veduto il povaretto mezzo innudo aghiacciare, e elleno

: e'mi s'agghiaccia nelle vene il sangue, / quand'or meco ripenso /

fera, più s'inselva: / il sangue a tutte drento al cor s'agghiaccia

assidera, / e gli s'agghiaccia il sangue entro le vene. sannazaro,

: stando esposto a uno vento che il più delle volte a mezzo dì si

io sento / che mi s'agghiaccia il core e mi si chiude / lo

le parole; / e s'avampa il desio, la lingua agghiaccia. idem,

la lingua agghiaccia. idem, i-192: il sole... se pur talora

. se pur talora cavava un po'poco il mustaccio all'aperto, si poneva intorno

pensiero a que'moderni, che danno il vanto dell'agghiacciare

vol. I Pag.237 - Da AGGHIACCIATO a AGGIARDINARE (37 risultati)

ii-695: [egli impiega] tutto il suo ardore in agghiacciarsi, tutta la sua

si estinsero. idem, iv-1-336: tutto il suo sangue cristiano s'accendeva alle voluttà

mi si agghiacciavano i nervi come a sentire il ferro stridere su un sasso. palazzeschi

di loto. soderini, iii-46: il fico d'india... sta perpetuamente

o neve. imperato, i-29: il cristallo è spezie d'ingemmamento duro, di

sospiri. morando, iii-226: agghiacciata il cor fra tanti ardori, / bella parca

316: i germani antichi, abitatori presso il mar agghiacciato. manzoni, 11:

11: né m'accolse nel seno il suo natale, / né dolce in su

né dolce in su le ceneri agghiacciate / il suon discese del materno vale. mazzini

notte la strada si vedeva appena. il vento scricchiolava sempre, agghiacciato, sulla sabbia

c. gozzi, i-18: tutto il voluminoso ammasso di queste mie agghiacciate inutilità

/ tal ch'issabella se ne sente il core / fendere in mezzo all'agghiacciato

dal terrore fra le coltri, vide il marito slanciarsi dietro il fantasma colla spada

coltri, vide il marito slanciarsi dietro il fantasma colla spada in pugno, e saltare

sul ballatoio. fogazzaro, 2-269: il cameriere annunciò la signora mirelli. fu

. addiaccio; recinto all'aperto per il gregge durante la notte. -alvagghiàccio:

aggiaccio, luogo dove i pecorai rinchiudono il gregge per passarvi la notte. idem

dicesi anche della rete, con cui il pecoraio chiude di notte il gregge sul pascolo

con cui il pecoraio chiude di notte il gregge sul pascolo o 'stabbio'o

al tornar delle soavi / aure d'aprile il ciel s'allegra, e il sole

aprile il ciel s'allegra, e il sole / più sempre acquista, libero dal

raffreddarsi. cellini, 685: veduto il vecchio maestro, che il metallo più

685: veduto il vecchio maestro, che il metallo più presto si agghiadava che egli

. redi, 16-iv-191: arrivato [il veleno] al cuore discacciandone gli atomi

. giov. cavalcanti, 144: il quale valletto [era] per lo freddo

con le mani in seno, e il viso livido..., e del

agghindaménto troppo civile, si era tolto il cappello e lo portava in mano.

. idem, ii-91: coll'artimone il mar tranquillo e saldo, / fino al

senza ridere. bocchelli, 9-10: il cancelluzzo agghindato di pruni. moravia,

gola (per la commozione, per il pianto). viani, 19-242

e sì che ci si metteva con tutto il buzzo; ma che! era come

spaventare. bracciolini, 2-33-71: tronca il teschio batrano ond'ei ne faccia /

barra del timone; ma oggi che il timone, ingranditosi, per essere rimosso abbisogna

abbisogna di tutto un complesso meccanismo, il nome s'è esteso all'intero sistema

m. villani, 8-95: donò il possedimento... con ogni ragione,

piante] si aggiacciono in terra come il cocomero e la zucca e il popone.

come il cocomero e la zucca e il popone. 2. figur,

vol. I Pag.238 - Da AGGIGLIATO a AGGIOTATORE (46 risultati)

. fra giordano [crusca]: il re benignamente comandò che sorgessero da

differenza in più (vantaggio) tra il valore nominale e il valore reale della

vantaggio) tra il valore nominale e il valore reale della moneta; interesse,

dei popoli commercianti, significa in generale il sovrappiù di valore che, nello scambio,

seguito venne più particolarmente adoperato per designare il sovrappiù di valore di una moneta a paragone

delle facilitazioni accordate '. dall'ital. il fr. agio (docum. nel

. chiabrera, 4-3-107: allora ardendo il vilipeso amante / in maggior fiamma,

pietra d'anello, e tirava via il suo bravo solco tutto il giorno per

e tirava via il suo bravo solco tutto il giorno per miglia e miglia. panzini

miglia. panzini, i-649: pare [il contadino] un guerriero omerico che aggioga

: davanti ai due buoi del timone il vecchio aveva aggiogato due paia di manze

manze. tombari, 3-25: in eterno il bifolco aggiogherebbe i suoi buoi e barderebbe

aggiogare), agg. messo sotto il giogo. zanóbi da strato [

per li 4 buoi 'aggiogati pigliamo noi il popolo giudaico sottoposto alla legge. domenichi

: i corsieri aggiogati ai carri chinavano il collo così che la criniera toccava la terra

, e dà giù: « ieri il mio bambino stava tanto bene, che pareva

. es.: 4 oggi scade il debito, ma chiederò un aggiornamento '.

verità. è la posposizione continua, il continuo « aggiornamento », di quel

[aggiórno). far giorno, spuntare il giorno, albeggiare (anche impers.

rive e i colli di fioretti adorna [il sole], / ma dentro dove

non s'aggiorna / gravido fa di sé il terrestro umore. idem, 117-12:

, 7-115: quando a mortali aggiorna il sole, / a me si oscura in

: e credo ben, che quando il dì s'aggiorna, / non sia di

: stupisce ognun che ornai lo dio [il sole] non giunga, / al

le antiche belve, / quando più imbruna il cielo e quando aggiorna. casti

lo sciacallo] la notte, e il grido suo spaventa / il passaggier che l'

, e il grido suo spaventa / il passaggier che l'ode alla lontana;

aggiorna, / che a rimpiattarsi entro il covil ritorna. [sostituito da] manzoni

si addormentò]. zanella, i-84: il mantice stride; l'incude sonora /

gente in piazza né messa che suonasse. il sagrestano s'era rintanato; di preti

/ e salpa. quasimodo, 36: il vento delle selve / chiaro corre alle

ratto a noi ritorna: ch'io possa il sol, che le mie notti aggiorna

volte avea tutte le cose / scoperte il biondo dio che il mondo aggiorna.

le cose / scoperte il biondo dio che il mondo aggiorna. tasso, 6-i-13:

x-91: dolce fillide mia, mentre il bel viso / di fresche rose e

ii-233: sono tre o quattro dì che il ministero ha fatto a forza aggiornare il

il ministero ha fatto a forza aggiornare il parlamento per sei settimane, onde poter

3. rivedere e rinnovare (il sapere o il costume) in armonia

. rivedere e rinnovare (il sapere o il costume) in armonia con i tempi

novellino, 20 (41): aggiomaro il giorno, che ciascuno mostrasse il suo

aggiomaro il giorno, che ciascuno mostrasse il suo tesoro. livio volgar., ii-1-207

femm. -trice). che reca il giorno, che rischiara. chiabrera,

e fraudolenta rivolta a produrre e sfruttare il rialzo o il ribasso nei cambi, nei

a produrre e sfruttare il rialzo o il ribasso nei cambi, nei prezzi.

(arte di alterare con fine disonesto il valore delle carte pubbliche o delle merci

agio, docum. nel 1679). il termine è oggi sostituito con l'espressione

vol. I Pag.239 - Da AGGIOVARE a AGGIRARE (48 risultati)

con l'acqua. idem, iii-39: il cedro arbore solo s'aggiova col vento

tediosità periodica. settembrini, 11-2-192: il continuo movimento del ballo, i rivolgimenti,

. milit. manovra strategica per circondare il nemico e sorprenderlo alle spalle o di fianco

. stuparich, 2-408: per tutto il tempo dell'aggiramento le voci dei nemici

mia inimici le armi, torre loro anche il cervello, che tutto consisteva in pandolfo

verde prato, / dal qual tutto il palazzo era aggirato. tasso, 9-38:

., 4-131: prima convien che tanto il ciel m'aggiri / di fuor da

et orbo padre aggira, / che come il mar che turbi il vento freme.

/ che come il mar che turbi il vento freme. idem, 40-65: fur

a colei [la fortuna] ch'aggira il mondo. idem, 41-10: un

: un altro [vento] da traverso il legno aggira; / e ciascun [

. idem, 20-58: come fra scogli il mar spuma e ribolle / e ne

avea men saldo, / tanto scemava il suo furor rinaldo. marino, 306:

buommattei, 53: fanno tanto aggirare il cervello a chi troppo generalmente s'ingolfa

i re condanna. / gli aggira il tempo, ed in quel giro insano /

l'aveva aggirata e ravvolta via verso il buio. 3. figur.

le parole. firenzuola, 516: il re era intrato in sospetto, anzi

: cicerone non aveva attaccato di fronte il diritto: lo aveva aggirato con una manovra

., 3-28: facevano un tumulto, il qual s'aggira / sempre in quell'

[inf., 3-28]: il quale s'aggira sempre in quell'aria:

quale s'aggira sempre in quell'aria: il suono, e la voce nasce da

quando gittatovi una pietra fa cerchio, il quale successivamente s'allarga. dante, inf

7-22: tancredi in tanto, ove fortuna il tira / lunge da lei, per

. marino, 7-31: del bianco collo il lungo tratto stende, / apre il

il lungo tratto stende, / apre il rostro canoro e quindi tira / fiato,

, / e s'awien che ridente il guardo ruote, / forma vaghe pozzette in

, / ove quasi in suo centro il cor s'aggira. canale, iii-424:

beltà volger ti suole, / lasciando il sol che reca il sole al giorno

suole, / lasciando il sol che reca il sole al giorno, / degli orti

dell'immaginazione, alzandosi ed inchinandosi secondo il moto e quiete di essa. baretti,

, che non giova se non a darmi il capogiro, e a scomporre quella po'

s'aggira. bertola, 140: il rimbombo de'tuoni aggiravasi da monti a

rotte / case, ove i parti il pipistrello asconde, / come sinistra face

vóti palagi atra s'aggiri, / corre il baglior della funerea lava. collodi,

. nievo, 577: intanto godeva il supremo conforto di trovare un'anima sorella in

annunzio, iii-2-372: l'orrore e il furore la soffocano. sembra che a traverso

la soffocano. sembra che a traverso il suo torace possente si scorga la sua anima

panzini, iii- 567: [il professore] più che stare su la cattedra

barca si aggirasse intorno a se stessa come il pernio di una ruota. bontempelli,

. palazzeschi, 1-15: durante tutto il giorno mi sono aggirato per la stanza,

stanza, tutta la mattina e tutto il pomeriggio fino a sera. fracchia,

tre anime andavano innanzi co'passi e il collo rivolgevano sempre indietro... alquanti

qui si punisce, imperoché, come il cerchio non ha. né principio né

-aggirare o aggirarsi del capo: venire il capogiro, soffrire di giramenti di testa

v'è grandissimo pericolo che non aggiri il capo. idem [luciano], ii-2-94

era baciato subito sentiva per ubriachezza aggirargli il capo. 7. rifl.

et ancora l'argento vivo, con il quale ancora loro s'aggirano per fermarlo

dante', potrebbe intendersi che chi fece il discorso si sia 'avviluppato ', ovvero

vol. I Pag.240 - Da AGGIRATA a AGGIUNGERE (37 risultati)

incirca). piovene, 5-644: il deficit del comune si aggira sui duecento

circuito. ariosto, 34-52: astolfo il suo destrier verso il palagio, che

, 34-52: astolfo il suo destrier verso il palagio, che più di trenta miglia

aggirata, / venimmo in parte dove il nocchier forte /... gridò.

patrio fiume. varano, 1-7: il popol, ingombrando i patrii colli, /

della divisione aggirati..., il loro battaglione, tutto, preso prigioniero:

che non tremi così fatto strumento [il frullone] alle man d'ogni aggiratore.

alle man d'ogni aggiratore. buonarroti il giovane, 9-44: credon che quei rei

per dare spettacolo sulle piazze. buonarroti il giovane [crusca] '. aggirator di

varano, 1-3: doglioso e muto il condottier seguia, / che con un

ag- giudicante più vantaggiose, ricevendo perciò il nome d'aggiudicatario. aggiudicare

m. villani, 8-7: [il conte di battifolle] si dicea ch'avea

questo premio. boccardo, i-56: il tribunale fa eseguire una giusta stima dell'im-

. v.]: siccome non solo il giudice, ma la sentenza sua aggiudica

. e. gadda, 7-158: quando il padre, il papà, che suole

gadda, 7-158: quando il padre, il papà, che suole origliare dietro i

aggiudicazione; colui al quale è riconosciuto il diritto dell'aggiudicazione (in seguito a

all'incanto si fa per contanti. se il prezzo non è pagato, si procede

pagamento,... le quali il detto ufficiale... farà ovver farà

latini, rettor., 104-32: il parlieri reca argomenti et assegna ragioni

la cui misericordia è infinita più che il peccato tuo, farà a te grande misericordia

pòte. idem, 937: fate il sepolcro, e ne 'l sepolcro il carme

il sepolcro, e ne 'l sepolcro il carme / aggiongete piangendo a'bianchi marmi

due dita di diametro solamente, già il diametro della ghirlanda sarebbe dieci dita.

, 2-103: e invaginiamo come sia il re dal vedere un altro offiziale, e

all'offiziale grandezza e diciamo: così è il re. marino, 7-106: a

ed adottato / da l'arancio purpureo è il cedro aurato. redi, 16-ix-417:

gemma ventisei distinte ce ne dipinge. il clusio ed il lobelio ve n'han aggionte

ce ne dipinge. il clusio ed il lobelio ve n'han aggionte molt'altre,

numero. algarotti. 3-10: fece il signor king con gran destrezza la notomìa

verde; e verde parimente aggiunse essere il colore di cotesta tunica in tutti gli animali

: e a me soprattutto sarà dolce cosa il poter ag- giugnere all'alta stima che

giugnere all'alta stima che vi professo anche il sentimento della mia particolar gratitudine. manzoni

tavola, e aggiuntovi un pane, mise il piatto in un tovagliolo. leopardi,

scriverle... e d'aggiugnerle il carico d'un libro. cattaneo, i-2-3

carducci, i-32: e, poiché il sentimento e l'incivilimento cavalleresco che informò

scelte festuche, e di lor forma / il nido a'figli.

vol. I Pag.241 - Da AGGIUNGIMENTO a AGGIUNTO (30 risultati)

ore: / poniamo che s'aiunga il nostro amore. giamboni, 2-57:

nostro amore. giamboni, 2-57: il fiume giordano è così appellato per due fontane

me la sua grandezza / tanto quanto il piacer novo s'aggiugne. idem,

, inf., 24-80: noi discendemmo il ponte dalla testa / dove s'aggiugne

. m. villani, 7-66: il re d'inghilterra uscito dalla foresta per

pervenire; raggiungere, pareggiare; cogliere il segno, colpire. -anche al figur

questa non l'aggiunga, solamente che tu il vegga. idem, v-250: e

fosse che 'l drudo novello temèo non il troppo scrivere si potesse convertire in altro,

già belli e leggiadri giovani, quantunque il maggiore a diciotto anni non aggiugnesse.

spaghetto fuori della finestra della camera, il quale con l'un de'capi vicino alla

in tal modo l'aggiunse, / che il fe'cadere in su la terra dura

. idem, 83: la strada ed il cammin gli ebbe mostrato, / dicendo

crescenzi volgar., 5-14: desidera [il moro] le fosse alte, e

aggiugne a quell'effetto e fine, il quale lui più brama e disia. leonardo

. idem, 772: dante, il petrarca e il boccaccio tengono il primo

772: dante, il petrarca e il boccaccio tengono il primo luogo e tanto

dante, il petrarca e il boccaccio tengono il primo luogo e tanto alto che alcuno

, 1-157: né ad alcuno s'interdice il cercar di quello, che egli ama

egli ama, né ad alcun si toglie il potere a quel diletto aggiugnere, a

nostri bassi intelletti. tasso, 884: il tuo valor ch'a freno / tenne

compongono. arici, 108: dove il dente / avvelenato della capra aggiunge, /

capan- nuccio. magalotti, 9-1-58: il quale [frammento] bisogna che fosse

, o ornato. baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte

nome ogni aggiunta. io sono semplicemente il signor carducci. 2. avv

fine del detto scorpione, e per aggiunta il sole in tal congiunzione si trovò assediato

del principale, quando gli adornamenti superano il valore della cosa adornata. 4

quanta ne merita la casa nespolesi, il restante ce lo aggiunterò io. tommaseo

. l. salviati, ii-1-163: il nome rozza,... con l'

ariosto, 42-71: costui, dopo il saluto, con bel modo / gli domandò

abominevole al e stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, /

vol. I Pag.242 - Da AGGIUNZIONE a AGGIUSTARE (53 risultati)

fune al mare. vittorini, 4-107: il treno che va da nord a sud

sm. persona che coadiuva o sostituisce il titolare di un ufficio { segretario aggiunto,

, 1-15 (1-168): essendo secondo il solito rau- nato il conseglio dei dieci

: essendo secondo il solito rau- nato il conseglio dei dieci con gli aggiunti, dopo

dei dieci con gli aggiunti, dopo che il tutto che vi si trattò fu finito

tutto che vi si trattò fu finito, il sagacissimo prencipe... disse.

. fogazzaro, 5-198: « lei è il signor maironi? * disse quel dagli

di sostantivo per aiuto, o collega, il quale venga associato ad altri per concorrere

soperchio. b. cavalcanti, 2-280: il che ora farò cominciando da quello [

altri simili. tasso, 12-636: il nome usato per ornamento è l'epiteto

o 'l nome aggiunto che vogliam dirlo: il quale aristotele chiamò col nome greco xóo

medesimi. manzoni, 142: il linguaggio ha, per dir così, esauriti

20 (351): vecchia, era il suo appellativo usuale; gli aggiunti,

245]: quand'io dico: il tal vocabolo è aggettivo, lo riguardo in

. come definizione grammaticale, non reggerebbe il dire che 4 bello, buono 'e

ma vedo là un barbuto che scuote il capo ridendo: « sicuro! rido delle

, 5-41: della sua cenere si fa il vetro, coll'aggiunzione di certe

allora seguiti con quella corona, prestò il suo consenso. redi, 16-viii-28:

religiosa. foscolo, v-197: finito il mio desinare bevendo alla salute del re

l'aggiustamento. manzoni, 1014: [il necker propose] in nome del

un amico d'ambe le parti contendenti, il quale, per conciliare e riunire gli

i dati necessari al tiro efficace contro il bersaglio, correggendo gli errori in gittata

. galileo, 942: devesi drizzare il telescopio verso il sole, come se altri

942: devesi drizzare il telescopio verso il sole, come se altri lo volesse

quale i muratori o altri artefici aggiustano il piano o il piombo di loro lavori.

o altri artefici aggiustano il piano o il piombo di loro lavori. magalotti,

specialmente a un tal personaggio. trovò però il verso d'accomodarla con un piccolo stralcio

ricompose. pea, 7-400: se il vestito non ti torna bene, domani lo

ammirare. idem, 4-123: carezzandosi il grembiule... e aggiustandosi accuratamente

grembiule... e aggiustandosi accuratamente il giacchetto come un uccello le piume,

aggiusta la soma. silone, 5-153: il vecchio... legava la cavalla

biga e aggiustava lentamente le tirelle, il morso, i paraocchi. moravia, xi-113

che avesse tempo d'accomodarmi me, il birbone. [ediz. 1827,

che avesse tempo d'aggiustarmi me, il birbone]. deledda, ii-230: prova

.. che ciascheduna delle parti facesse il disteso delle capitolazioni, le quali poi confrontandosi

costà ci fermeremo quanto occorrerà per aggiustare il modo da pigliarsi per andare a fare

suo padrone che ad aggiustare i litiganti il partito più giusto e infallibile è di

è di conoscere non le ragioni bensì il torto delle due parti.

un conto: saldarlo. - aggiustare il tempo: cogliere il momento opportuno.

. - aggiustare il tempo: cogliere il momento opportuno. -aggiustare una persona:

, conciliarla. -aggiustare la mira, il tiro: rendere preciso. -aggiustare le

con precisione. - aggiustare lo stomaco, il cuore: ristorare, confortare. -aggiustare

fede, e conoscete ciò che richiede il tempo presente, eleggete uniti e d'

e d'accordo per vostro re della germania il prudentissimo arrigo. b. davanzali,

aggiustar la mira al berzaglio. buonarroti il giovane, 9-373: e lo scotto aggiustar

4-i-322: può aver felice successo [il transito] quando si aggiusti bene il

il transito] quando si aggiusti bene il tempo della bassa marea nel tentarlo.

nel tentarlo. segneri, iii-1-225: il confessore aggiustò in bocca alla femmina le

22-288: poich'e'cenò e aggiustò il cor col cibo, /...

sabato, quando fu l'ora di aggiustare il conto della settimana, dinanzi alla tavola

la mira a mezz'uomo, perché il colpo rialza sempre un poco.

modo conveniente i pesi imbarcati. -aggiustare il vento: riceverlo colle vele nella direzione

direzione dei punti cardinali. - aggiustare il cammino: determinare sulla carta l'indirizzo

vol. I Pag.243 - Da AGGIUSTARE a AGGLOMERAZIONE (40 risultati)

5. rifl. diminuire il contrasto, accordarsi; cercare un accomodamento

lo popolo d'israel e fattoli signori, il re di ierusalem ebbe grande paura.

goldoni, v-1305: voi avete gustato il dolce, e a me toccherà provare

/ per sicurtà con un compagno, il quale / s'accasi teco, e

s'accasi teco, e questo è il generale. pavese, 5-10: speravano di

di più gli dà [ad amore] il soprannome d'arido, titolo che s'

da sinistra le s'aggiusta / è il padre. buti [par., 32-121

. conformemente. magalotti, 16-129: il che fece [cioè il racconto] così

, 16-129: il che fece [cioè il racconto] così aggiustatamente al vero,

stessi termini propri che sembrano portar il vanto d'aggiustatezza e semplicità sono

quel che ci manca, e si avrebbe il mezzo di sup plirvi colla

. bencivenni [crusca]: il fiore del rame si è un rimedio

e aggiustatissimi. cesarotti, i-101: il gentilissimo ed aggiustatissimo petrarca danteggiò alquanto colle

sovrano. collodi, 324: appena il fanciullo cominciò a spiccicar parola, disse

[basile], ii-226: sentì il parlare aggiustato e assennato di questo poveretto

andatura lenta, solenne e aggraziata (il cavallo). tommaseo [s.

l'andatura artificiale a cui si addestra il cavallo, la quale è più lenta

3. milit. diretto con precisione contro il bersaglio. tommaseo [s. v

bersaglio. -marin. stivato acconciamente il carico di una nave. tommaseo

alfieri, 2-9: sol fino all'anche il corpettin si estende, / e'calzoncini

, 22-381: e tosto nelle man pose il bicchiere / all'ornatore e aggiustator di

dei nostri errori, del male trae il bene, e sulla meschina storia nostra

... lavoro nella montagna è il lavoro primitivo, indifferenziato, del l'

1847], gli aggiusti in amministrazione sono il bilancio perfetto di quanto riviene a ciascun

]: la rugosa vecchia... il lungo filo aggloba. 2

, ammassare. nievo, 146: il nocciuolo dell'ordine futuro si è già

o d'avorio si agglomera e s'avviticchia il muco. giusti, 2-57: di

minor caterva / intorno a lui [il re] s'agglomera. de marchi,

l'altra. idem, iv-2-844: il vapor si lacerava, si agglomerava in

, si agglomerava in nuvole, declinando il sole. idem, iv-2-1347: vidi

sole. idem, iv-2-1347: vidi il fango agglomerarsi intorno alle loro suola. comisso

nel seme, nel quale non è distinto il braccio da la mano, il

il braccio da la mano, il busto dal capo, il nervo da l'

la mano, il busto dal capo, il nervo da l'osso. monti,

. monti, 12-22: e il divino scamandro e simoenta / che volge

e guardò giù nella piazza passare il gregge. la folta lana biancastra delle pecore

e ogni fede. alvaro, 2-15: il paese rimase quello che era: un

costruite di giustatore 'quell'operaio il quale, con scalpelli, colla lima,

dei cascami industriali, specie minetonazione ed il ritmo e di scernere d'un colpo la

: su l'agglomeraarila, 19: il nome 'aggiusto'per 'mettere in corrizione delle

vol. I Pag.244 - Da AGGLOMERO a AGGRADARE (24 risultati)

sm. l'agglutinare; rincollarsi, il saldarsi insieme; saldatura.

bellini, 5-2-290: si sbriciolerebbe [il ferro], se quell'acqua sempre non

pronomi e preposizioni (come l'ungherese, il finnico, il turco, ecc.

come l'ungherese, il finnico, il turco, ecc.). c

; gonfiarsi. campanella, 2-64: il corpo è indurato e non ammette

corpo è indurato e non ammette il transito del sacco...,

del sacco..., talché il corpo s'aggobba 9 increspa.

sbarbaro, 1-254: aggomitata con tutto il peso alla finestra, ora in cuore

, tr. [aggomitolo). ridurre il filo in gomitolo; avvolgere a forma

ii-435: aggomitolare, ridurre in gomitolo il filo, tratto o dalla matassa, o

agostino volgar., 1-6-148: posto che il mondo sia in figura ritonda, e

è tutta scavata e traforata. così il palazzo tocca il sole e le nubi

scavata e traforata. così il palazzo tocca il sole e le nubi con la fronte

si stringono, e con gran grida chiamano il nimico: allora si disrompono con corsi

dalla gente militare in due significati: il primo per indicare quel disordine, che

, 10-36: alcuna volta truova [il pescatore] tanti pesci, e massimamente

gelli, i-41: per essere stata il verno ferma e aggomitolata sotto la terra,

vesti lacere di lana nera che il tempo e l'unto avevano ridotto

non andasse a fondo, con il continuo aggottare l'acqua che già

già la barca si sbilancia / e il cristallo dell'acqua si smeriglia. 2

agrada l'amoroso foco, / ov'è il mio core ardente / per voi,

., 2-79: tanto m'aggrada il tuo comandamento, / che l'ubidir,

ed èmmi a noia e 'n dispiacere il mondo. idem, iv-230: molto mi

non m'aggrada: / però ti mando il cavallo e la spada. poliziano,

vol. I Pag.245 - Da AGGRADEVOLE a AGGRANDIRE (31 risultati)

banddlo, 1-2 (i-39): il re accennò che si levasse in piedi

, se pur v'aggrada, leggere il vostro secondo sonetto. idem, vii-1109

vii-1109: se l'amor mio potesse recare il menomo pregiudizio o agli interessi vostri,

. d'annunzio, iii-1-891: io sono il tuo padre; e di te /

620: ma perciò che in vedendo il buio, si conosce quale è la luce

è la luce, ed in udendo il silenzio, sì si impara che sia il

il silenzio, sì si impara che sia il suono; sì potrai tu, mirando

paschi delle fiere. tesauro, 327: il fin del rettorico è il persuadere in

327: il fin del rettorico è il persuadere in qualunque maniera più aggradevole all'

trovati. c. mei, 129: il secondo dei quali [porcastri] divenne

appunto nella voce agréable, che è il nostro 4 aggradevole '. nievo,

arrighetti, ii-1-4-147: lasciamo in disparte il favore, l'aggradimento de'nostri giuochi

giuochi usitati. redi, 16-v-183: il favore si è lo aggradimento, che ella

padre: « è una fortuna per me il poter fare un piacere a'nostri buoni

« è una buona ventura per me il poter far cosa di aggradimento ai nostri

aure e rugiade / pure n'attende [il tasso] a maturar possenti / e

l'amate frutta acerbe: / onde il lor succo a l'api schife aggrade.

ii-61: fece gran dimostrazione di aggradire il nuncio e l'ufficio. goldoni,

sano ed atante e bello della persona; il che gli aggradì forte. tasso,

..]. penna, 258: il gatto che attraversa la mia strada /

i frati per gli scapolari. buonarroti il giovane, 9-729: acciocch'un pubblicano /

forteguerri, 3-6: come falco che aggraffia il colombo. = deriv. da

in que'tempi non era ritrovato ancora il modo di trarlo [lo zucchero] dalle

tosto, e di'che essi scavino il segno, se per paura sono loro aggranchiate

in farle grazia tale, / che il freddo, che costì più che qua diaccia

sgranchiar l'altalena gli aggranchiati: / felice il dì che nel nostro uso venne!

aggrandiménto, sm. disus. il far grande, l'ingrandire; ingrandimento

. l. salviati, 10-14: il petrarca ancor esso per ragione di metafora

... vai molto, quando il dicitore vuole il detto suo aggrandire, o

vai molto, quando il dicitore vuole il detto suo aggrandire, o l'animo dell'

: questi aggrandì molto roma, e fece il campidoglio. bibbia volgar., vi-10

vol. I Pag.246 - Da AGGRANDITO a AGGRAVARE (25 risultati)

dei vescovi fosse aggrandita troppo, e il clero redutto in servitù. campanella, 1158

ad arte un po'traverso, per aggrandire il suono, moltiplicandone le riflessioni. leopardi

di aggrandire a'propri otchi o agli altrui il pregio della propria vittoria. ojetti,

propria vittoria. ojetti, ii-700: il suolo vulcanico su cui i re e

poco amore portò al suo sangue: il fratello aggrandì più per paura che per

a molti fu persuaso che gli cresceva il naso, e quei se lo toccavano spesso

toccavano spesso e lor pareva certo che il naso ogni poco s'aggrandiva. g.

più le fazioni. monti, 2-1-591: il bianco braccio fieramente stese [giunone]

rendere più vigoroso, più robusto (il vino). b. davanzali,

[crusca]: ma sempre ne pruovano il dolore aggrandìtissimo. trattati antichi [crusca

, per essersi fatta la diastole, il cuore si sia gonfiato, e i

arici, 257: l'accolta linfa il vetro agghiada, e tocca / dal

, ii-676: la tentazione è come il gatto col topo: giocherà e magari fingerà

la serratura dell'armadio e aggranfiò tutto il danaro che trovò. 2

son portati via dalla giostra come stracci; il padrone fa sibilare il frustone.

stracci; il padrone fa sibilare il frustone. idem, 19-59: una megera

squadra- sciata con le poppe penzoloni, il ventre sgallato, facendosi largo tra il

il ventre sgallato, facendosi largo tra il ghettume si aggranfiò come un uccello di

, aggrappato. pananti, i-65: il giudice, aggranfiate le mie rime, /

, confonde. viani, 14-139: sembrava il crocidare d'una cornacchia aggranfiata sulle cime

203: appresso a un albero sopra il quale si vanno aggrappando le piante,

, mercé cui si cerca di negare il concetto, come al salto, che proietta

aggrappò all'inferriata da cui si scorgeva il porto e spinse lo sguardo lontano sul mare

sguardo lontano sul mare, navigando verso il suo paese. manzini, 10-61: non

di chiarire con la ragione ciò che il sentimento intorbida e rende oscuro.